OPERATORE SANITARIO e RESPONSABILITA’ OPERATORE SANITARIO E RESPONSABILITA’ ((Orientamento al tirocinio – I anno) RESPONSABILITA’ • TERMINE MOLTO UTILIZZATO – GOOGLE: 27.300.000 link – YAHOO: 96.800.000 link – ALTAVISTA: 93.800.000 link SIGNIFICATO • • • • • • PROFESSIONALE AMMINISTRATIVA CIVILE PENALE DISCIPLINARE ETICA RESPONSABILITA’ e INFERMIERE • INFERMIERE E’ RESPONSABILE DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA – RISPONDE DI PROPRIE AZIONI – RISARCISCE DANNO – RISPONDE DEI PROPRI COMPORTAMENTI • DATORE DI LAVORO • COLLEGIO-ORDINE DI APPARTENENZA Norme giuridiche e operatore sanitario • Aspetti legati a: – SEGRETO PROFESSIONALE – SEGRETO D’UFFICIO – TUTELA DELLA PRIVATEZZA • Rappresentano alcuni dei doveri dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (di cui fanno parte gli operatori sanitari del S.S.N.) • Codice di comportamento dei dipendenti P.A. (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 + L. 190/2012) SEGRETO PROFESSIONALE • PROBLEMA CONSIDERATO FIN DALL’ANTICHITA’ – “…tutto quello che durante la cura e anche al di fuori di essa avrò visto e avrò ascoltato sulla vita comune delle persone e che non dovrà essere divulgato, tacerò come cosa sacra..” (Giuramento di Ippocrate, 400 a.c. ca) SEGRETO PROFESSIONALE • La sua rivelazione è sanzionata dal codice penale (art.622) • “chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione…o con la multa. Il danno è punibile a querela della persona offesa.” SEGRETO PROFESSIONALE • SEGRETO “TUTTI QUEI FATTI E QUELLE CIRCOSTANZE CHE L’ASSISTITO HA INTERESSE A NON FAR CONOSCERE, PERCHE’ LA LORO CONOSCENZA RAPPRESENTA O POTREBBE RAPPRESENTARE UN DANNO” SEGRETO PROFESSIONALE • QUALI SEGRETI SONO TUTELATI? • QUELLI CHE VENGONO RIVELATI SENZA UNA GIUSTA CAUSA!!! GIUSTA CAUSA • OBBLIGO DI DENUNCIA (fatti illeciti, referto, malattie infettive,…) • “CASO FORTUITO” (smarrimento dei documenti) • “FORZA MAGGIORE” o “VIOLENZA ALLA RIVELAZIONE” • Presenza di uno “STATO DI NECESSITA’” • Quando viene fatta una TRASMISSIONE di un segreto (consegna) SEGRETO PROFESSIONALE • Altre situazioni in cui la rivelazione del segreto non viene punita – Se viene divulgato un fatto noto – Se la persona assistita autorizza la comunicazione • Di quali dati? • A chi? •… SEGRETO D’UFFICIO • Anche la rivelazione del segreto d’ufficio è sanzionata dal codice penale (ar.326) – “il pubblico ufficiale o la persona incaricata di pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando delle sue qualità, rivela notizie di ufficio, che devono rimanere segrete, o ne agevola in qualche modo la conoscenza, è punito con la reclusione…” SEGRETO D’UFFICIO • La sua violazione non è un reato contro “la persona” ma contro la “pubblica amministrazione” (più grave della violazione del segreto professionale) • Il reato viene commesso anche in assenza di danno dimostrato • Se la rivelazione viene fatta per procurare (a sé o ad altri) indebito profitto la pena viene aumentata SEGRETO D’UFFICIO • Sentenza Corte di Cassazione 30 luglio 1991, n. 2266 – Sospensione dal servizio di operatore che comunicava decessi pazienti a impresa di pompe funebri TUTELA PRIVATEZZA DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali. PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 (Diritto alla protezione dei dati personali) Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano. Art. 2 (Finalità) Il “codice in materia di protezione dei dati”, garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell’interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali. TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E DEI DATI PERSONALI I dati personali e sensibili oggetto di trattamento devono essere: a) trattati in modo lecito e secondo correttezza; b) raccolti, registrati, aggiornati e verificati unicamente per gli scopi connessi con le attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, svolte dal medico/odontoiatra/titolare struttura sanitaria; c) raccolti, registrati, aggiornati e verificati unicamente per le attività istituzionali svolte dall’Ente. PRINCIPI APPLICABILI AL TRATTAMENTO DI DATI SENSIBILI Art. 22 • I soggetti pubblici possono trattare solo i dati sensibili indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa. • I soggetti pubblici verificano periodicamente l’esattezza e l’aggiornamento dei dati sensibili nonché la loro pertinenza e completezza. • I dati idonei a rivelare lo stato di salute non possono essere diffusi. CARTELLE CLINICHE Art. 92 Nei casi in cui organismi sanitari pubblici e privati redigono e conservano una cartella clinica, sono adottati opportuni accorgimenti per assicurare la comprensibilità dei dati e per distinguere i dati relativi al paziente da quelli eventualmente riguardanti altri interessati; Eventuali richieste di presa visione o di rilascio di copia della cartella e dell’acclusa scheda di dimissione ospedaliera da parte di soggetti diversi dall’interessato possono essere accolte, in tutto o in parte, solo se la richiesta è giustificata dalla documentata necessità: a) di far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria; b) di tutelare una situazione giuridicamente rilevante di rango pari a quella dell’interessato. DIVULGAZIONE DELLA CARTELLA CLINICA L’illegittima divulgazione del contenuto della cartella clinica può condurre a conseguenze di ordine penale per la violazione del segreto professionale o di quello d’ufficio e, a censure a carico del proprio ordine o collegio professionale per violazione del segreto professionale. Codice comportamento dipendenti P.A. • • • • • • DPR 62/2013 Pubblicato G.U. 4 giugno 2013, n. 129 Legge anticorruzione (190/2012) Raccomandazioni OCSE Indica doveri di comportamento La violazione può essere fonte di responsabilità disciplinare Principali norme DPR 62/2013 • Divieto di richiedere regali, compensi, altre utilità • No conflitti di interesse (anche non patrimoniali) • Attenzione nell’utilizzo di materiali e attrezzature assegnati, anche con riferimento alle linee telematiche e telefoniche • Evitare diffusione di notizie su organizzazione, attività, altri dipendenti Etica – norma - persona • …..i tuoi bandi io non credei che tanta forza avessero da far sí che le leggi dei Celesti, non scritte, ed incrollabili, potesse soverchiare un mortal: ché non adesso furon sancite, o ieri: eterne vivono esse; e niuno conosce il dí che nacquero. E vïolarle e renderne ragione ai Numi, non potevo io, per timore d'alcun superbo. Ch'io morir dovessi, ben lo sapevo, e come no?, pur senza l'annuncio tuo. Ma se prima del tempo morrò, guadagno questo io lo considero….. (Antigone, Sofocle)