Veglia di Natale
17 Dicembre 2010
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TU SCENDI DALLE STELLE
Canto iniziale
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
Oggi siamo chiamati a scoprire e a dare un significato nuovo
alla tradizione del presepe, nata dalla fede semplice di alcuni
cristiani molti secoli fa, ma che ancora oggi può aiutarci a
meditare sul senso della venuta di Gesù tra noi. Non si tratta
di ricordare semplicemente un episodio del passato o di ricostruire la scenografia di un fatto accaduto circa 2005 anni fa.
Si tratta, invece di scoprire che Gesù continua a venire nel
mondo per donare a tutti la sua amicizia e la sua salvezza. È
necessario perciò riconoscerlo e accoglierlo ogni giorno.
Per questo, attraverso la ricostruzione dello scenario del presepio, vogliamo prima preparare il nostro cuore ad accogliere
Gesù così come lo hanno accolto le persone buone e disponibili del primo Natale: Maria, Giuseppe, i pastori e i re magi.
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo, al gelo. (2v)
O Bambino mio Divino, io ti vedo qui a tremar:
o Dio beato!
Ah, quanto ti costò l'avermi amato! (2v)
A te che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2v)
Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà,
più m'innamora,
giacché ti fece amor povero ancora. (2v)
Tu lasci del tuo Padre il divin seno,
per venir a penar su poco fieno. (2v)
Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò,
o Gesù mio!
Perché tanto patir? Per amor mio! (2v)
Ma se fu tuo volere il tuo patire,
perché vuoi pianger poi, perché vagire? (2v)
Sposo mio amato Dio, mio Gesù, t'intendo sì,
ah mio Signore!
Tu piangi non per duol, ma per amore! (2v)
Tu piangi per vederti da me ingrato,
dove sì grande amor, sì poco amato! (2v)
O diletto del mio petto, se già un tempo fu così,
or te sol bramo!
Caro, non pianger più, ch'io t'amo, t'amo. (2v)
Tu dormi o Gesù mio, ma intanto il cuore
non dorme, no, ma veglia a tutte l'ore. (2v)
Deh, mio bello e puro agnello, a che pensi dimmi tu?
O amore immenso!
“A morire per te rispondi io penso.” (2v)
Dunque a morire per me, tu pensi o Dio
e chi altro, fuor di te, amar poss'io? (2v)
O Maria speranza mia, se poc'amo il tuo Gesù,
non ti sdegnare!
Amalo tu per me, s'io nol so amare! (2v)
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EMMANUEL
Dall’orizzonte una grande luce
viaggia nella storia
e lungo gli anni ha vinto il buio
facendosi memoria
e illuminando la nostra vita
chiaro ci rivela
che non si vive
se non si cerca la verità
GIUSEPPE
Dal Vangelo secondo Matteo 1,18-25; 2,19-23
Da mille strade arriviamo a Roma
sui passi della fede
sentiamo l’eco della Parola
che risuona ancora
da queste mura da questo cielo
per il mondo intero
è vivo oggi
è l’Uomo vero
Cristo tra noi
Rit: Siamo qui
sotto la stessa luce
sotto la sua croce
cantando ad una voce
E’ l’Emmanuel,
l’Emmanuel, l’Emmanuel
E’ l’Emmanuel,
l’Emmanuel, l’Emmanuel
Un grande dono che Dio ci ha fatto
è Cristo il suo Figlio
e l’umanità è rinnovata
è in Lui salvata.
E’ vero uomo. è vero Dio,
è il pane della vita
che ogni uomo
ai suoi fratelli
ridonerà
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere
insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo
sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in
segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli
apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio
di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché
quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà
un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai
suoi peccati". Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era
stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo
del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la
conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in
Egitto e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va'
nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita
del bambino". Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre,
ed entrò nel paese d'Israele. Avendo però saputo che era re della
Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi.
Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena
giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si
adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "Sarà chiamato
Nazareno".
Giuseppe si rende testimone della Fede attraverso la sua
vita quotidiana e le scelte di ogni giorno. E’ più facile compiere grandi scelte di fede oppure rimanere coerenti nella
vita di ogni giorno?
E’ giunta un’era di primavera
è tempo di cambiare
E’ oggi il giorno sempre nuovo
per ricominciare
per dare svolte parole nuove
e convertire il cuore
per dire al mondo, ad ogni uomo
Signore Gesù
Riflettiamo …
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Giorgio Basadonna, Spiritualità della strada
È soprattutto un mettersi a disposizione di Dio che, nella sua opera,
diventa maestro e insegna all’uomo la sua verità, la sua grandezza e
piccolezza, la sua vocazione di figlio chiamato a godere tutta la ricchezza del Padre: via via questa grandezza e questa misteriosità diventano misura e richiamo su cui l’uomo confronta il suo esistere, le
sue scelte quotidiane, l’impostazione stessa della propria vita.
Su cosa basiamo le nostre scelte quotidiane?
E LA STRADA SI APRE
Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto
acqua che scende decisa scavando da sé
l'argine per la vita,
la traiettoria di un volo che sull'orizzonte di sera
tutto di questa natura ha una strada per se.
Attimo che segue attimo un salto nel tempo
passi di un mondo che tende oramai all'unità
che non è più domani,
usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l'amore il mondo vedrà...
Riflettiamo …
Che la strada si apre
passo dopo passo
ora su questa strada noi.
E si spalanca un cielo
un mondo che rinasce,
si può vivere per l'unità. (2v)
Nave che segue una rotta in mezzo alle onde
uomo che s'apre la strada in una giungla di idee
seguendo sempre il sole,
quando si sente assetato deve raggiungere l'acqua
sabbia che nella risacca ritorna al mare.
Usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l'amore il mondo vedrà…
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Dalla Lettera ai giovani di Roma di Giovanni Paolo II
CAMMINERO’
Camminerò, camminerò
Sulla Tua strada, Signor.
Dammi la mano, voglio restar
Per sempre insieme a Te.
Quando ero solo, solo e stanco del mondo,
quando non c’era l’Amor,
tante persone vidi introno a me,
sentivo cantare così.
Io non capivo ma rimasi a sentire
quando i l Signore mi parlò:
Lui mi chiamava, chiamava anche me
e la mi risposta s’alzò.
Or non importa se uno ride di me,
Lui certamente non sa
del gran regalo che ebbi quel dì
che dissi al Signore così.
Mi rivolgo in modo speciale a voi, giovani credenti. Siate testimoni
di Cristo anzitutto tra i vostri coetanei. Il Risorto vi chiama a stringere con Lui e tra voi un’alleanza per dare alla Città un assetto più
giusto, libero e cristiano.
Siate protagonisti di questa alleanza nei rapporti con gli altri giovani, in famiglia, nei quartieri, a scuola e nell’università, nei posti di
lavoro e nei luoghi dello sport e del sano divertimento. Recate speranza e conforto dove c’è scoraggiamento e sofferenza. Ognuno di
voi si renda disponibile per accogliere ed aiutare chi vuole avvicinarsi alla Fede ed alla Chiesa. Che nessuno vada smarrito di quanti
il Padre pone sui nostri passi! La Missione alla Città ha proprio lo
scopo di rinvigorire nei battezzati lo spirito di accoglienza e l’ardore
della nuova evangelizzazione perché Roma, più profondamente
animata da valori evangelici, possa aprirsi al mondo intero.
Cosa facciamo noi per renderci testimoni della fede quotidianamente?
Riflettiamo …
A volte sono triste, ma mi guardo intorno,
Scopro il mondo e l’amor;
Sono questi i doni che Lui fa a me
felice ritorno a cantar,
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Viene realizzato il presepe in chiesa
Pastori:
I Pastori sono il primo gruppo a cui viene annunciata la nascita di Gesù: ecco il primo modello di Chiesa sul loro esempio siamo invitati a darci da fare per convivere al meglio con l’altro e superare i nostri egoismi: ognuno di noi ha una funzione diversa ma ,
pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo.
Maria:
Maria rappresenta il servizio, si è subito mostrata pronta alla
chiamata di Dio. Anche noi come Maria, dobbiamo renderci disponibili a servire il prossimo senza alcun timore ma con il coraggio di
dire il nostro “Eccomi”.
Giuseppe:
Giuseppe seppur inizialmente timoroso nel gestire qualcosa
di diverso da quello che aveva progettato, si fidò della parola di Dio
e accolse Maria. Dovremmo quindi anche noi riuscire a scoprire il
bello di una situazione che non avremmo mai pensato di vivere e li
testimoniare la nostra fede nei piccoli gesti quotidiano.
I Re Magi:
I Re Magi partirono alla ricerca di qualcosa di Straordinario.
Con la fatica e le scelte della strada riuscirono ad incontrare il Signore. Anche noi, come loro, per arrivare da te Gesù, siamo invitati
a camminare rinunciando a ciò che ci allontana da te e scegliendo
così ogni giorno la strada della vita.
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STRADE E PENSIERI PER DOMANI
Sai, da soli non si può fare nulla,
sai aspetto solo te
noi voi tutti vicini e lontani
insieme si fa...
sai, ho voglia di sentire la mia storia
dimmi quello che sarà
il corpo e le membra nell'unico
amore insieme si fa...
Un arcobaleno di anime
che ieri sembrava distante
lui traccia percorsi impossibili
strade e pensieri per domani.
Sai, se guardo intorno a me, c'e' da fare,
c'e' chi tempo non ne ha più
se siamo solidi e solidali,
insieme si fa...
sai, oggi imparerò più di ieri
stando anche insieme a te
donne e uomini, non solo gente
e insieme si fa...
Sai, c'e' un' unica bandiera in tutto il mondo
c'e' una sola umanità
se dici "pace, libero tutti"
insieme si fa...
sai, l'ha detto anche B.P. "lascia il mondo
un po' migliore di così
noi respiriamo verde avventura
e insieme si fa...
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Lettura del Vangelo
CANTI
Dal Vangelo secondo Luca 2,1-20
ANDATE PER LE STRADE
Andate per le strade in tutto il mondo,
chiamate i miei amici per far festa:
c'è un posto per ciascuno alla mia mensa.
Nel vostro cammino annunciate il Vangelo,
dicendo:"E' vicino il Regno dei cieli".
Guarite i malati mondate i lebbrosi,
rendete la vita a chi l'ha perduta.
Vi è stato donato con amore gratuito:
ugualmente donate con gioia e per amore.
Con voi non prendete ne oro ne argento,
perché l'operaio ha diritto al suo cibo.
Entrando in una casa, donatele la pace.
Se c'è chi vi rifiuta e non accoglie il dono,
la pace torni a voi e uscite dalla casa
scuotendo la polvere dai vostri calzari.
Ecco, io vi mando, come agnelli in mezzo ai lupi:
siate dunque avveduti come sono i serpenti
ma liberi e chiari come le colombe:
dovrete sopportare prigioni e tribunali.
Nessuno è più grande del proprio maestro:
ne il servo è più importante del suo padrone.
Se hanno odiato me, odieranno anche voi.
Ma voi non temete: io non vi lascio soli!
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In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto
quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi
registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della
casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea
salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi
registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò
davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono
presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:oggi vi è
nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama".
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori
dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque
senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle
cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
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Accendiamo le candele
Dio, che nella nascita del Cristo suo Figlio ha inondato di luce questa nostra notte, allontani da noi le tenebre e ci illumini :
Questa luce illumini il nostro cammino: la nascita di Gesù, illumini
anche la nostra notte e si irradi nel mondo per illuminare tutti gli
uomini:
Insieme
Insieme
 quelli che si sono smarriti
 quelli che pretendono di poter trovare con le proprie forze il significato della loro vita
 quelli che sono nella prova e nella sofferenza
 quelli che detengono le sorti dei popoli del mondo








di
di
di
di
di
di
di
di
luce
amore
speranza
fede
entusiasmo
perdono
coraggio
pace
Amen
 quelli che hanno la possibilità di migliorare il mondo
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen
 quelli che sono tristi, scoraggiati, disperati
 quelli che non hanno più speranza e occhi per piangere
 quelli che credono in un futuro di pace e fanno di tutto perché
questo si realizzi
 quelli che gridano: “ormai non ne posso più”
 quelli che hanno i volti segnati dalla noia, dalla stanchezza, dalla
mancanza di voglia di vivere
 quelli che costruiscono barriere e muri
 quelli che hanno perso la gioia delle relazioni
 quelli hanno fame di odio, di vendetta
 quelli che non si curano della vita umana e la considera no un gioco, che possono fare e disfare a proprio piacimento.
Benedizione
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Libretto Veglia Giuseppe