TU SCENDI DALLE STELLE
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo, al gelo. (2v)
O Bambino mio Divino, io ti vedo qui a tremar:
o Dio beato!
Ah, quanto ti costò l'avermi amato! (2v)
A te che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2v)
Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà,
più m'innamora,
giacché ti fece amor povero ancora. (2v)
Tu lasci del tuo Padre il divin seno,
per venir a penar su poco fieno. (2v)
Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò,
o Gesù mio!
Perché tanto patir? Per amor mio! (2v)
Ma se fu tuo volere il tuo patire,
perché vuoi pianger poi, perché vagire? (2v)
Sposo mio amato Dio, mio Gesù, t'intendo sì,
ah mio Signore!
Tu piangi non per duol, ma per amore! (2v)
Tu piangi per vederti da me ingrato,
dove sì grande amor, sì poco amato! (2v)
O diletto del mio petto, se già un tempo fu così,
or te sol bramo!
Caro, non pianger più, ch'io t'amo, t'amo. (2v)
Tu dormi o Gesù mio, ma intanto il cuore
non dorme, no, ma veglia a tutte l'ore. (2v)
Deh, mio bello e puro agnello, a che pensi dimmi tu?
O amore immenso!
“A morire per te rispondi io penso.” (2v)
Dunque a morire per me, tu pensi o Dio
e chi altro, fuor di te, amar poss'io? (2v)
O Maria speranza mia, se poc'amo il tuo Gesù,
non ti sdegnare!
Amalo tu per me, s'io nol so amare! (2v)
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Veglia di Natale
17 Dicembre 2010
EMMANUEL
Canto iniziale
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
Oggi siamo chiamati a scoprire e a dare un significato nuovo
alla tradizione del presepe, nata dalla fede semplice di alcuni
cristiani molti secoli fa, ma che ancora oggi può aiutarci a
meditare sul senso della venuta di Gesù tra noi. Non si tratta
di ricordare semplicemente un episodio del passato o di ricostruire la scenografia di un fatto accaduto circa 2005 anni fa.
Si tratta, invece di scoprire che Gesù continua a venire nel
mondo per donare a tutti la sua amicizia e la sua salvezza. È
necessario perciò riconoscerlo e accoglierlo ogni giorno.
Per questo, attraverso la ricostruzione dello scenario del presepio, vogliamo prima preparare il nostro cuore ad accogliere
Gesù così come lo hanno accolto le persone buone e disponibili del primo Natale: Maria, Giuseppe, i pastori e i re magi.
Dall’orizzonte una grande luce
viaggia nella storia
e lungo gli anni ha vinto il buio
facendosi memoria
e illuminando la nostra vita
chiaro ci rivela
che non si vive
se non si cerca la verità
Da mille strade arriviamo a Roma
sui passi della fede
sentiamo l’eco della Parola
che risuona ancora
da queste mura da questo cielo
per il mondo intero
è vivo oggi
è l’Uomo vero
Cristo tra noi
Rit: Siamo qui
sotto la stessa luce
sotto la sua croce
cantando ad una voce
E’ l’Emmanuel,
l’Emmanuel, l’Emmanuel
E’ l’Emmanuel,
l’Emmanuel, l’Emmanuel
Un grande dono che Dio ci ha fatto
è Cristo il suo Figlio
e l’umanità è rinnovata
è in Lui salvata.
E’ vero uomo. è vero Dio,
è il pane della vita
che ogni uomo
ai suoi fratelli
ridonerà
E’ giunta un’era di primavera
è tempo di cambiare
E’ oggi il giorno sempre nuovo
per ricominciare
per dare svolte parole nuove
e convertire il cuore
per dire al mondo, ad ogni uomo
Signore Gesù
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MARIA
Dal Vangelo secondo Luca 1,26-56
E LA STRADA SI APRE
Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto
acqua che scende decisa scavando da sé
l'argine per la vita,
la traiettoria di un volo che sull'orizzonte di sera
tutto di questa natura ha una strada per se.
Attimo che segue attimo un salto nel tempo
passi di un mondo che tende oramai all'unità
che non è più domani,
usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l'amore il mondo vedrà...
Che la strada si apre
passo dopo passo
ora su questa strada noi.
E si spalanca un cielo
un mondo che rinasce,
si può vivere per l'unità. (2v)
Nave che segue una rotta in mezzo alle onde
uomo che s'apre la strada in una giungla di idee
seguendo sempre il sole,
quando si sente assetato deve raggiungere l'acqua
sabbia che nella risacca ritorna al mare.
Usiamo allora queste mani scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l'amore il mondo vedrà…
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città
della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di
un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia,
il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non
temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai
un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide
suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile?
Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà
su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui
che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è
impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò
Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed
esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Maria si è mostrata pronta alla chiamata di Dio. Cosa l'ha
resa capace di dire il suo "Eccomi"?
Riflettiamo …
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Baden-Powell, Guida da te la tua canoa
Una volta, mentre guidavo la macchina, superai un uomo su una
strada assolata e polverosa; e, dopo averlo superato, mi chiesi se
non avrei potuto offrirgli un passaggio. Poi però pensai che probabilmente era diretto a qualche casa poco più avanti lungo la strada.
Però, via via che andavo avanti sulla strada, non vedevo nessuna
casa e nessun incrocio; ne dedussi che quel poveraccio avrebbe dovuto camminare per un lungo tratto di strada nella polvere, mentre
io avrei potuto dargli un passaggio.
Mentre ero assorto in questi pensieri, la macchina mi portava velocemente chilometri e chilometri lontano da quel posto. Alla fine mi
decisi a tornare indietro e a compiere una Buona Azione nei confronti
di quell’uomo. Ma ormai ero andato così lontano che, quando tornai
al punto dove mi aspettavo di trovarlo, non era più in vista.
Evidentemente aveva preso una scorciatoia attraverso i campi. Non
l’ho mai più rivisto.
Il ricordo di questo episodio è rimasto a lungo nella mia mente e da
allora, quando guido, ogni volta che si è presentata l’occasione, non
ho messo tempo in mezzo nel decidere di dare un passaggio a un
viandante stanco.
Perciò, non lasciatevi mai sfuggire l’occasione di compiere una Buona Azione, altrimenti potreste pentirvene, perché essa potrebbe non
ripresentarsi. Il vostro motto dovrebbe essere: “facciamolo subito”.
CAMMINERO’
Camminerò, camminerò
Sulla Tua strada, Signor.
Dammi la mano, voglio restar
Per sempre insieme a Te.
Quando ero solo, solo e stanco del mondo,
quando non c’era l’Amor,
tante persone vidi introno a me,
sentivo cantare così.
Io non capivo ma rimasi a sentire
quando i l Signore mi parlò:
Lui mi chiamava, chiamava anche me
e la mi risposta s’alzò.
Or non importa se uno ride di me,
Lui certamente non sa
del gran regalo che ebbi quel dì
che dissi al Signore così.
A volte sono triste, ma mi guardo intorno,
Scopro il mondo e l’amor;
Sono questi i doni che Lui fa a me
felice ritorno a cantar,
So cosa chiede oggi Dio a me? Sono pronto a mettermi al
suo servizio e al servizio di chi incontro nella mia vita?
Riflettiamo …
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STRADE E PENSIERI PER DOMANI
Sai, da soli non si può fare nulla,
sai aspetto solo te
noi voi tutti vicini e lontani
insieme si fa...
sai, ho voglia di sentire la mia storia
dimmi quello che sarà
il corpo e le membra nell'unico
amore insieme si fa...
Un arcobaleno di anime
che ieri sembrava distante
lui traccia percorsi impossibili
strade e pensieri per domani.
Sai, se guardo intorno a me, c'e' da fare,
c'e' chi tempo non ne ha più
se siamo solidi e solidali,
insieme si fa...
sai, oggi imparerò più di ieri
stando anche insieme a te
donne e uomini, non solo gente
e insieme si fa...
Sai, c'e' un' unica bandiera in tutto il mondo
c'e' una sola umanità
se dici "pace, libero tutti"
insieme si fa...
sai, l'ha detto anche B.P. "lascia il mondo
un po' migliore di così
noi respiriamo verde avventura
e insieme si fa...
Ormai è venuto il tempo di una missione più discreta, umile, solidale, propositiva, fondata più sull'essere che sul fare .
Bisogna capire che il tempo delle opere grandi e imponenti sta passando.
Esse sono pesanti da assumere dopo di noi da parte della chiesa
locale e inoltre finiscono per oscurare le vere motivazioni della
nostra presenza.
Ci pare che sia venuto il tempo per una missione più semplice e più
spirituale, in dipendenza dallo Spirito Santo cioè fondata prima di
tutto sulla testimonianza cristiana
Il fondamento della vocazione missionaria è l'amore unico e totale a
Gesù!
Il resto e cioè il dono di sé, il dialogo , l'attenzione alla cultura,la
solidarietà, l'impegno per la liberazione e la promozione umana…..segue!
Sei qualità (e più !) di un buon missionario:
- vive la missione a partire dalla contemplazione e dalla comunione
(e cioè: il missionario è prima di tutto uno che prega molto e ama
molto);
- è rispettoso e attento alla cultura dei destinatari della missione,
cura lo studio della lingua e della cultura locale anche quando queste si complicano per il moltiplicarsi delle lingue e della mobilità dei
missionari ;
- non si permette mai pregiudizi né giudizi ingenerosi;
- cura il dialogo interculturale e interreligioso (non ha paura di conoscere bene altre culture o altre religioni !), sia a livello personale
che comunitario... sapendo che cio' aiuta molto la pace;
- In umiltà e con lucidità si mette a servizio della crescita e dell'affermazione della chiesa locale, accettando generosamente ruoli di
secondo piano e rimanendo sempre pronto ad andare anche oltre i
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confini della chiesa locale quando fosse necessario per annunciare il
vangelo ai non cristiani;
- Vive la missione nella semplicità e nella povertà evitando il protagonismo e curando invece la reciprocità e la qualità delle relazioni,
la scelta di mezzi poveri, accessibili alla popolazione locale e che
possibilmente non creano dipendenza;
- Infine si propone di vivere la missione nella solidarietà e nella
gratuità,cercando di essere ovunque l'avvocato dei poveri.
Il missionario, ogni battezzato dunque che usufruisce di questo
amore, è inviato dalla Comunità nel mondo per evangelizzare, per
donare a tutti l'amore che ha ricevuto, Cristo Signore. Quando diciamo "La carità è anima della missione" intendiamo sottolineare
che al centro della missione c'è l'amore di Cristo donato, manifestato e testimoniato dalla Chiesa missionaria e da ogni cristiano che
da essa è mandato.
Anche oggi c'è chi come Maria ha il coraggio di mettere la
propria vita al servizio degli altri. Cosa mi frena nel dire il
mio sì quotidianamente?
Riflettiamo …
CANTI
ANDATE PER LE STRADE
Andate per le strade in tutto il mondo,
chiamate i miei amici per far festa:
c'è un posto per ciascuno alla mia mensa.
Nel vostro cammino annunciate il Vangelo,
dicendo:"E' vicino il Regno dei cieli".
Guarite i malati mondate i lebbrosi,
rendete la vita a chi l'ha perduta.
Vi è stato donato con amore gratuito:
ugualmente donate con gioia e per amore.
Con voi non prendete ne oro ne argento,
perché l'operaio ha diritto al suo cibo.
Entrando in una casa, donatele la pace.
Se c'è chi vi rifiuta e non accoglie il dono,
la pace torni a voi e uscite dalla casa
scuotendo la polvere dai vostri calzari.
Ecco, io vi mando, come agnelli in mezzo ai lupi:
siate dunque avveduti come sono i serpenti
ma liberi e chiari come le colombe:
dovrete sopportare prigioni e tribunali.
Nessuno è più grande del proprio maestro:
ne il servo è più importante del suo padrone.
Se hanno odiato me, odieranno anche voi.
Ma voi non temete: io non vi lascio soli!
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Dio, che nella nascita del Cristo suo Figlio ha inondato di luce questa nostra notte, allontani da noi le tenebre e ci illumini :
Viene realizzato il presepe in chiesa
Insieme
Pastori:








di
di
di
di
di
di
di
di
I Pastori sono il primo gruppo a cui viene annunciata la nascita di Gesù: ecco il primo modello di Chiesa sul loro esempio siamo invitati a darci da fare per convivere al meglio con l’altro e superare i nostri egoismi: ognuno di noi ha una funzione diversa ma ,
pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo.
luce
amore
speranza
fede
entusiasmo
perdono
coraggio
pace
Maria:
Amen
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen
Maria rappresenta il servizio, si è subito mostrata pronta alla
chiamata di Dio. Anche noi come Maria, dobbiamo renderci disponibili a servire il prossimo senza alcun timore ma con il coraggio di
dire il nostro “Eccomi”.
Giuseppe:
Giuseppe seppur inizialmente timoroso nel gestire qualcosa
di diverso da quello che aveva progettato, si fidò della parola di Dio
e accolse Maria. Dovremmo quindi anche noi riuscire a scoprire il
bello di una situazione che non avremmo mai pensato di vivere e li
testimoniare la nostra fede nei piccoli gesti quotidiano.
I Re Magi:
I Re Magi partirono alla ricerca di qualcosa di Straordinario.
Con la fatica e le scelte della strada riuscirono ad incontrare il Signore. Anche noi, come loro, per arrivare da te Gesù, siamo invitati
a camminare rinunciando a ciò che ci allontana da te e scegliendo
così ogni giorno la strada della vita.
Benedizione
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Lettura del Vangelo
Accendiamo le candele
Dal Vangelo secondo Luca 2,1-20
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto
quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi
registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della
casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea
salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi
registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò
davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono
presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:oggi vi è
nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama".
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori
dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque
senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle
cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
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Questa luce illumini il nostro cammino: la nascita di Gesù, illumini
anche la nostra notte e si irradi nel mondo per illuminare tutti gli
uomini:
Insieme
 quelli che si sono smarriti
 quelli che pretendono di poter trovare con le proprie forze il significato della loro vita
 quelli che sono nella prova e nella sofferenza
 quelli che detengono le sorti dei popoli del mondo
 quelli che hanno la possibilità di migliorare il mondo
 quelli che sono tristi, scoraggiati, disperati
 quelli che non hanno più speranza e occhi per piangere
 quelli che credono in un futuro di pace e fanno di tutto perché
questo si realizzi
 quelli che gridano: “ormai non ne posso più”
 quelli che hanno i volti segnati dalla noia, dalla stanchezza, dalla
mancanza di voglia di vivere
 quelli che costruiscono barriere e muri
 quelli che hanno perso la gioia delle relazioni
 quelli hanno fame di odio, di vendetta
 quelli che non si curano della vita umana e la considera no un gioco, che possono fare e disfare a proprio piacimento.
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Libretto Veglia Maria