STUDIO MEDICO PEDIATRICO
DR. ANTONIO MASETTI
LIBRETTO PERSONALE DI
__________________________________
VIA LUCIO LOMBARDO RADICE, 42
ROMA - zona FONTE LAURENTINA
TEL.
06 50689023
Cell. per URGENZE
328 7529554
Studio Medico Pediatrico
Dott. Antonio MASETTI
Specialista in Pediatria
Via Lucio Lombardo Radice, 42 00134 Roma Tel. 06 50689023
Urgenze: Tel. Cellulare 328 7529554
CARTA DEI SERVIZI PER GLI ASSISTITI
Orario ambulatorio :
LUNEDI - MERCOLEDI
MARTEDI - VENERDI
GIOVEDI
16.30 - 19.30
15.00 - 19.00
14.00 - 17.00
VISITE AMBULATORIALI: SI SVOLGONO PER APPUNTAMENTO.
Vengono prenotate telefonando alla segretaria durante l’orario di apertura.
VISITE AMBULATORIALI SENZA APPUNTAMENTO: ogni giorno di apertura dell’ambulatorio,
esclusivamente nella prima ora di ricevimento, potranno essere visitati i bambini anche senza appuntamento,
solo se affetti da PATOLOGIE ACUTE DI UN CERTO RILIEVO (febbre conclamata da oltre 2 giorni,
febbre in età inferiore ad 1 anno, condizioni cliniche preoccupanti) . Sarebbe opportuno concordare
preventivamente con il Pediatra l’opportunità e le modalità della visita telefonando al Telefono Cellulare.
VISITE URGENTI: durante l’orario di apertura la visita medica per reale urgenza è sempre garantita, in
orario diverso contattare il Pediatra al Telefono Cellulare.
CONSIGLI TELEFONICI: tutti i giorni, in orario di apertura dell’ambulatorio, preferibilmente nei
giorni di Lunedì, Mercoledì, Venerdi (risponde la segretaria e successivamente, ove possibile, il Pediatra) .
VISITE DOMICILIARI: sono garantite solo nei casi di effettiva necessità ed intrasportabilità del bambino
che il Pediatra valuterà di volta in volta. Trasportare in auto un bambino, anche con la febbre alta, non fa
precipitare una malattia, inoltre in studio potrete avere una visita al più presto e più accurata anche per la
possibilità di utilizzare test diagnostici.
CERTIFICATI e RICETTE: vengono redatti in orario di apertura (contattare la segretaria) portando eventuali
documentazioni. Prescrizioni su Ricettario del S.S.N. (ricettario rosso) richieste su indicazione di altro medico,
potranno essere rilasciate solo in caso di concordanza terapeutica o diagnostica con il Pediatra. Si ricorda che
medici dipendenti di Ospedali, ASL e Pronto Soccorso sono tenuti a rilasciarvi le prescrizioni terapeutiche sul
Ricettario del S.S.N. (ricetta rossa) .
SEGRETERIA TELEFONICA: è in funzione quando lo studio è chiuso ed esclusivamente per ricordare gli
orari di apertura dello studio stesso. Non lasciate messaggi.
GUARDIA MEDICA: Nei giorni feriali dopo le ore 20.00, nei giorni festivi e nei giorni prefestivi dopo le
ore 10.00, è attivo il Servizio Regionale di Guardia Medica.
Il Servizio risponde alle necessità ANCHE DEI VOSTRI BAMBINI , per motivi con carattere d’urgenza.
Telefono Regionale Guardia Medica: 06 570600
PRONTO SOCCORSO: l’accesso ai P.S. cittadini è possibile tutto il giorno 24 ore su 24, tuttavia si rammenta
di ricorrere a tale possibilità in casi di EFFETTIVA EMERGENZA, cercando comunque di contattare il
Pediatra preventivamente sul Tel. Cellulare: potreste ottenere assicurazioni sulle condizioni cliniche oppure
ricevere utili indicazioni su dove e come far visitare il bambino/a .
L’iscrizione del Vs bambino/a nelle liste degli assistiti del Dott. Antonio MASETTI,
implica la completa accettazione di quanto sopra elencato. Per ogni chiarimento il
Pediatra è a vostra disposizione, compatibilmente con lo svolgimento dell’attività
ambulatoriale.
ORARIO STUDIO PEDIATRICO 14 15 16 16.30 17 17.30 19 19.30 LUNEDI
MARTEDI
MERCOLEDI
Accesso anche senza appuntamento Accesso SOLO Accesso SOLO con APPUNTAMENTO Accesso SOLO con APPUNTAMENTO Accesso anche senza appuntamento Accesso anche senza appuntamento GIOVEDI
VENERDI
Accesso anche senza appuntamento Accesso SOLO con APPUNTAMENTO con APPUNTAMENTO Accesso anche senza appuntamento Accesso SOLO con APPUNTAMENTO L’ACCESSO ALL’AMBULATORIO PEDIATRICO E’ CONSENTITO “SENZA APPUNTAMENTO” ESCLUSIVAMENTE NELLA PRIMA ORA DI RICEVIMENTO; E’ SEMPRE COMUNQUE MEGLIO AVVERTIRE PREVENTIVAMENTE IL MEDICO PEDIATRA A MEZZO TELEFONO CELLULARE. NELLE ORE OLTRE LA PRIMA, LE VISITE PEDIATRICHE AVVERRANNO ESCLUSIVAMENTE PER APPUNTAMENTO. EVENTUALI DEROGHE SARANNO A CARATTERE ECCEZIONALE , ED A GIUDIZIO DEL MEDICO, SECONDO LA DISPONIBILITA’ DEL GIORNO. SI RICORDA CHE NEI GIORNI PREFESTIVI L’AMBULATORIO RIMARRA’ CHIUSO E SARA’ ATTIVO IL SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA ( TEL. 06 570600 ) A.S.L. RM / C
Unità Cure Primarie Pediatriche
ASSOCIAZIONE TRA MEDICI PEDIATRI
10
LUNEDI
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
VENERDI
11
12
13
14
15
16
GIANNANTONIO
MEGLIO
BRUNO
MASETTI
GIANNANTONIO
LA BELLA
LA BELLA
MASETTI
MEGLIO
GIANNANTONIO
D.SSA GIANNANTONIO
DR. MEGLIO
D.SSA LA BELLA
D.SSA BRUNO
DR. MASETTI Via di Trigoria, 88
Via Paolo Buzzi, 172
Via Tiberio Imperatore, 7
Via Berna, 3 (scala E)
Via Lucio Lombardo Radice, 42
17
18
LABELLA
MEGLIO
BRUNO
GIANNANTONIO
MASETTI
06 50652610
06 50512009
339
065212973
5201143
06
5201143
339
5212973
06 50689023
I PAZIENTI DI TUTTI I MEDICI PEDIATRI SOPRA ELENCATI POSSONO, IN CASO DI REALE URGENZA E DOPO AVER CONTATTATO IL MEDICO PEDIATRA DI TURNO PER TELEFONO
ACCEDERE ALL'AMBULATORIO APERTO IN QUEL PERIODO TEMPORALE
PRESENTANDO SEMPRE IL TESSERINO DI ASSISTENZA S.S.N. RILASCIATO DALLA A.S.L. DI APPARTENZA
ORARIO COMPLESSIVO GIORNALIERO: LUNEDI ‐ VENERDI DALLE 10.00 ALLE 19.00
19
ALTRE NOTIZIE IMPORTANTI DA TENER SEMPRE PRESENTE:
1)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate in età pediatrica
Vaccini
Sono il mezzo più efficace e conveniente per prevenire le malattie infettive e le loro complicazioni.
Stimolano l’organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria e lo rendono capace di resistere,
così, alle infezioni.
Con le vaccinazioni vengono evitati nel mondo ogni anno, non meno di tre milioni di decessi nei
bambini in età inferiore a 5 anni, ed almeno 400.000 casi di polio paralitica, malattia di cui è prossima la
totale eliminazione in tutto il mondo, al pari di quanto già avvenuto per il vaiolo.
I benefici prodotti dai vaccini, sia per l’individuo sia per la collettività, sono molto superiori ai rischi.
L’Italia recepisce, nel suo programma di vaccinazioni, per i bambini, le raccomandazioni e gli obiettivi
dell’OMS; il programma vaccinale prevede l’esecuzione in forma estensiva di vaccinazioni per prevenire
le seguenti malattie: tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite virale B, morbillo, parotite e rosolia,
infezioni da haemophilus influenzae B. Le vaccinazioni antidifterica-tetanica (DT), antipolio (IPV), antiepatite B (HB) sono obbligatorie per
legge nel nostro Paese, mentre quelle nei confronti di morbillo, parotite e rosolia (MPR) e infezioni da
haemophilus influenzae b (Hib) sono raccomandate.
Il Piano Nazionale Vaccini 2005-2007, definisce il nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e
raccomandate e considera anche nuovi vaccini quali l’antivaricella, l’antimeningococco tipo C e
l’antipenumococco, già segnalati nel piano 2003-2005, nella possibilità di impiego per l’offerta
prioritariamente ai soggetti appartenenti a categorie a rischio e prevede la possibilità di estendere, da
parte delle regioni, l’offerta di tali vaccini sulla base di valutazioni della realtà epidemiologica locale.
Effetti indesiderati dei vaccini
I vaccini, pur correttamente preparati, controllati e somministrati, come tutti i farmaci possono essere
responsabili di effetti indesiderati. Tali effetti nella maggior parte dei casi sono di lieve entità e durata
(arrossamento e dolore nel punto di iniezione, malessere generale, febbricola); solo in rarissimi casi
possono essere gravi e rappresentare pericolo per la vita (convulsioni febbrili, shock anafilattico). Non
sempre è dimostrata la correlazione tra causa-effetto tra le vaccinazioni e gli effetti indesiderati.
Il Ministero della Salute effettua la sorveglianza degli eventi avversi alle vaccinazioni segnalati dai medici
vaccinatori.
Controindicazioni
Vi sono alcune situazioni che possono sconsigliare la vaccinazione; è necessario, quindi, che i genitori,
prima della vaccinazione consultino il medico curante che valuterà lo stato di salute del bambino ed
indicherà se la vaccinazione deve essere rimandata o evitata.
1.
2.
Perché vaccinare
Le malattie infettive dell’infanzia si manifestano spesso ciclicamente (con epidemie ogni due, tre anni).
Poiché nel corso dell’episodio epidemico si infettano la maggior parte dei bambini è, dunque, necessario
un certo lasso di tempo affinché si formino nuovi gruppi di bambini suscettibili all’infezione (non protetti,
perché privi di anticorpi naturali o non vaccinati). Le vaccinazioni non si limitano a proteggere i “singoli”
ma costituiscono un esempio di protezione di “comunità”, perché vaccinando un gran numero di bambini
si forma una specie di energica “barriera” che ostacola la circolazione del microbo e protegge anche quei
bambini, che per importanti problemi di salute, non possono essere vaccinati .
Quando vaccinare
L’inizio delle vaccinazioni è previsto nel terzo mese di vita (due mesi compiuti) perché è questo il periodo
in cui il bambino comincia a produrre i propri anticorpi. Il calendario delle vaccinazioni, le cui scadenze
devono essere rispettate, viene stabilito dal Ministero della Salute.
Ogni informazione sulle vaccinazioni potrà essere richiesta sia ai nostri centri che al pediatra di fiducia.
Precauzioni
Alcune situazioni non rappresentano vere e proprie controindicazioni ma, piuttosto richiedono l’adozione
di alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino (quali la pronta disponibilità di antinfiammatori
e antipiretici). I genitori devono, quindi, segnalare al medico vaccinatore:
> Reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino;
¾
¾
¾
¾
Episodi di irritabilità (quali il pianto persistente e inconsolabile) che si siano manifestati in seguito a
precedenti vaccinazioni;
Presenza, nella storia della famiglia o del bambino stesso, di convulsioni febbrili;
Somministrazione recente di immunoglobuline.
I vaccini devono essere somministrati da personale qualificato nel rispetto delle norme di buona
pratica (uso di vaccini conservati in modo appropriato, utilizzazione di materiale per iniezione
sterile, rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e dopo un’attenta valutazione delle
eventuali controindicazioni definitive o temporanee.
Controindicazioni temporanee
Si tratta di situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo cui
sono presenti:
•
Malattie acute con febbre di grado elevato
•
Terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad
alte dosi
•
Vaccinazioni con virus viventi (quali MPR e OPV) se nei 30 giorni precedenti è stato
somministrato un altro vaccino a virus viventi.
Controindicazioni definitive
E’ opportuno che al bambino non vengano somministrati alcuni vaccini quando:
•
Ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni;
•
È affetto da malattie neurologiche in evoluzione; È affetto da malattie congenite del sistema immunitario;
•
•
È allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene);
•
È allergico alle proteine dell’uovo (se il vaccino ne contiene)
La sicurezza dei vaccini
Si basa su alcuni parametri fondamentali:
™ I vaccini vengono autorizzati dal Ministero della Salute dopo aver superato gli studi di efficacia, di
sicurezza e di tollerabilità;
™
I vaccini prodotti in officine farmaceutiche, autorizzate e ispezionate periodicamente, e preparati
e controllati secondo metodiche di fabbricazione validate a livello internazionale;
™
I vaccini sono sottoposti a controlli di stato prima dell’immissione in commercio ed a controlli
successivi ogni qual volta sia necessario; Vaccinazione antitetano
Protegge dal Tetano, una grave malattia batterica (mortale in oltre il 50% dei casi) causata da un
bacillo presente nell’ambiente, che può penetrare attraverso ferite anche banali e produce una tossina
potentissima, che agisce sulle terminazioni nervose, provocando spasmi muscolari incontenibili.
Nel quinquennio 1998/2002 in Italia sono stati segnalati 427 casi di tetano, il 97% dei quali si è
manifestato in persone non vaccinate ed il 3% in persone vaccinate in maniera incompleta.
Vaccinazione antidifterica
Protegge dalla Difterite, una malattia batterica grave (mortale, nonostante la terapia, nel 5-10% dei
casi) trasmessa principalmente per via aerea. La difterite è dovuta all’azione di una tossina che può
agire sul tessuto cardiaco, sui reni, sul fegato, sul sistema nervoso causando danni anche permanenti.
L’efficacia della vaccinazione antidifterica è testimoniata dalla scomparsa della malattia nei Paesi in cui è
stata attuata correttamente e dalla ricomparsa della difterite in quelle parti del mondo, come l’ex URSS,
in cui la pratica della vaccinazione era stata temporaneamente trascurata. La malattia è assente
dall’Italia da diversi anni (ultimo caso segnalato nel 1996).
Vaccinazione antipoliomielitica
Protegge dalla Poliomielite, malattia causata da virus che, dopo aver provocato un’infezione a livello
intestinale possono localizzarsi nel sistema nervoso, causando la paralisi di uno o più art e/o muscoli
respiratori; la mortalità della malattia varia dal 2 al 10%.
Grazie alla vaccinazione, la malattia è scomparsa dall’Italia, come dagli altri Paesi europei, ma la sua
ricomparsa è sempre possibile fintanto che ci saranno zone del mondo in cui essa è presente e diffusa.
In Italia l’ultimo caso di poliomielite si è manifestato nel 1982.
Vaccinazione antiepatite virale B
Protegge dall’epatite B , malattia che si trasmette attraverso il contatto con sangue o con altri liquidi
biologici infetti, o può essere trasmessa da madre infetta a figlio durante la gravidanza. Molto spesso
l’infezione da HBV non si presenta con una sintomatologia definita, ma sia le forme manifeste che quelle
in apparenti possono andare incontro a cronicizzazione, in percentuali tanto maggiori quanto minore è
l’età al momento dell’infezione, con conseguenze (epatite cronica attiva, cirrosi epatica, cancro del
fegato) che si manifestano a distanza di molti anni. Oltre 350 milioni di persone, in tutto il mondo, sono
portatori cronici del virus dell’epatite B.
L’epatite B presenta una mortalità, in fase acuta, dell’1%.
Nel quinquennio 1998/2002, in Italia sono stati segnalati 7.732 casi di epatite virale B, con una
diminuzione di circa il 50% rispetto al precedente quinquennio.
Vaccinazione antipertosse
Protegge dalla pertosse, una malattia batterica che può presentare quadri di gravità variabile a seconda
dell’età: sono caratteristici gli accessi di tosse convulsiva, a cui segue un periodo di assenza di respiro
(apnea) più o meno prolungato e vomito. Nei bambini molto piccoli sono relativamente frequenti le
complicazioni a carico del sistema nervoso (encefalopatia), con possibili danni permanenti, sia a causa
della scarsa ossigenazione del sangue durante gli accessi di tosse, sia per l’azione diretta di una tossina
prodotta dal batterio della pertosse. Altre possibili complicazioni sono laringiti, broncopolmoniti,
convulsioni. Nel quinquennio 1998/2002, in Italia sono stati segnalati 14.304 casi di pertosse.
Vaccinazione antimorbillo
Protegge dal morbillo, malattia provocata da un virus che si trasmette per via aerea, causando febbre
alta, faringite, congiuntivite ed una caratteristica eruzione cutanea (esantema).
Otiti, laringiti, broncopolmoniti, encefaliti sono complicazioni frequenti del morbillo. L’encefalite postmorbillosa, che si manifesta in un caso su mille, può essere mortale nel 15% dei casi e provocare danni
permanenti (epilessia, sordità, ritardo mentale) nel 40% dei casi. Per la persistenza del virus del morbillo
a livello cerebrale il danno neurologico può manifestarsi a distanza di anni dalla malattia, come
panencefalite sclerosante subacuta (PESS), rara ma gravissima malattia neurologica ad esito
inevitabilmente infausto.
Nel quinquennio 1998/2002 sono stati segnalati in Italia 27.291 casi di morbillo.
Vaccinazione antiparotite
Protegge dalla parotite, malattia virale trasmessa per via aerea , che si manifesta solitamente con una
caratteristica tumefazione delle ghiandole salivari. Il virus della parotite esercita la sua azione anche su
altre ghiandole e su altri tessuti con possibili complicazioni quali pancreatici, meningo-encefaliti, tiroiditi,
nefriti, pericarditi e, nei soggetti in età adulta, infiammazioni agli organi della riproduzione.
Nel quinquennio 1998/2002 sono stati segnalati in Italia 101.263 casi di parotite.
Vaccinazione antirosolia
Protegge dalla rosolia, malattia virale esantematica trasmessa per via aerea, che in età infantile ha
andamento benigno, anche se non sono rare le complicazioni: miocarditi, pericarditi, epatiti,
infiammazioni del sistema nervoso, sordità. L’infezione contratta da una donna in gravidanza può essere
causa di aborto o di gravi anomalie fetali (Sindrome da rosolia congenita).
Nel quinquennio 1998/2002, in Italia sono stati segnalati 18.528 casi di rosolia.
Vaccinazione anti Haemophilus Influenzae b (Hib)
Protegge dal batterio Haemophlius Influenzae b (Hib), che può essere responsabile, soprattutto nei
primi anni di vita, di gravi malattie quali meningiti, epiglottidi, polmoniti, artriti purulente, setticemie. La
meningite da Hib è la forma più frequente di meningite batterica nei bambini di età inferiore a 2 anni ed
è responsabile di danni permanenti (sordità, ritardo mentale, epilessia) in una notevole percentuale di
casi.
Poiché l’80% delle forme invasive da Hib si manifestano in bambini di età inferiore a 5 anni è necessario
fornire una protezione immunitaria il più precocemente possibile.
Vaccinazione antipneumocco
Protegge dal batterio Pneumococco che può essere responsabile di gravi malattie come otite, polmonite,
sepsi e meningite, quest’ ultima responsabile di danni permanenti quali: sordità, ritardo mentale, crisi
convulsive, paralisi e deficit motori. La maggiore incidenza di infezione si manifesta prevalentemente nei
bambini di età compresa tra i 6 mesi ed i 4 anni di vita. Pertanto è consigliabile fornire, il più
precocemente possibile, una protezione immunitaria.
Vaccinazione antimeningococco
Protegge dal batterio Meningococco di tipo C che può essere responsabile, soprattutto nei bambini di età
inferiore ai 4 anni e negli adolescenti tra i 15 e 19 anni, di setticemia e meningite. La malattia
meningococcica è molto pericolosa perché può causare danni permanenti come sordità, paralisi, ritardo
mentale ed essere letale nel 10% dei casi di meningite e nel 50% dei casi di setticemia.
Vaccinazione varicella
Benché la varicella non sia una malattia grave, la vaccinazione è consigliata a partire dal 12° mese e può
essere somministrata da sola oppure in unica somministrazione con vaccino anti morbillo-rosoliaparotite.
Vaccinazione antipapilloma virus (HPV)
Essendo ormai certa la correlazione tra infezione da HPV e cancro della cervice uterina, è fortemente
consigliata nelle bambine in età precedente ai primi rapporti sessuali. La Regione Lazio offre
gratuitamente le tre dosi nel 12° anno di età (dopo aver compiuto gli 11 anni).
Elenco delle sedi vaccinali ASL RM/C (Le vaccinazioni si eseguono su appuntamento)
MUNICIPIO XI
Consultorio Familiare Via dei Lincei,
93
Consultorio Familiare Via Montuori, 5
Medicina Preventiva età evolutiva
Via S. Nemesio, 28
tel. 065115696 - 065132132
tel. 06 5120017 - 065131528
tel. 0651003764 (dai 2 mesi – 3 anni)
tel. 0651003781 (dai 3 anni in poi)
MUNICIPIO XII
Consultorio Familiare Via Stame, 162
Consultorio Familiare Via I.Silone, 100
Medicina Preventiva età evolutiva
Via Sabatini, snc
Poliambulatori
Via Sabatini, snc
Via Noventa, 1
Via Ardeatina, 1227
Via Frignani, 83
tel. 065084729 - 0650795660
tel. 06509999208
Tel. 0651006417 (dai 6 anni in poi)
tel.
tel.
tel.
tel.
0651006447 – 0651006412 (anche fax)
06/5021587
065100
065087954 – tel. 065083953 (anche fax)
CALENDARIO
VACCINAZIONI
DTP
OBBLIGATORIA
POLIO
OBBLIGATORIA
EPAT. B
OBBLIGATORIA
HAEMOPH. INFL.
E
S
A
V
A
L
E
N
T
E
1^ DOSE
2^ DOSE
3^ DOSE
RICHIAMO
5/6 anni
5/6 anni
11/12 anni
ANTI M.P.R. o M.P.R.+V.
6/7 anni
ANTIPNEUMOCOCCO
ANTIMENINGOCOCCO
ANTI Papilloma HPV
11/12 anni
EPAT. A
ANTIVARICELLA
ANTINFLUENZA
ˆ
ˆ
2006
2010
nascita
DTP
POLIO (IPV)
EPAT. B
Hib
3° mese
E
S
A
V
A
nati L
E
da madre
HBs Ag + N
T
E
☺
☻
☻
☻
☻
5° mese
E
S
A
V
A
L
E
N
T
E
☻
☻
☻
☻
Meningococco
2011
E
S
A
V
A
L
E
N
T
E
2012
☻
☻
☻
☻
☻
5/6 anni
2009
2013
11/12 anni
☻
☻
ˆ
ˆ
14/45 anni
☻
☻
☻
☻
☻
ˆ
ˆ
2008
☻
☻
☻
☻ al
☻dose
6°-7° anno
di recupero
☺
☺
se non vacc. nel 1° aa
2 dosi dist. da 2 mesi
(se non vaccinati nel 1° aa)
dose unica
☺
(se non vaccinati nel 1° aa)
dose unica
☻
EPAT. A
AntiVaricella
ˆ
ˆ
11° mese 12° mese 15° mese 3° anno
Anti MPR
Anti MPR+V
Pneumococco
2007
☻dopo 6 mesi dalla 1^
☻che non hanno avuto la varicella –( gratis a 11 aa)
nei soggetti
LA RICETTA ROSSA E' UN TUO DIRITTO
quando effettui una visita specialistica presso:
ospedali pubblici , policlinici universitari, IRCSS, ospedali privati accreditati con la
Regione Lazio, Pronto Soccorso, ambulatori e poliambulatori ospedalieri e di ASL
e ti vengono prescritte medicine, accertamenti, nuove visite specialistiche o analisi
a carico del Servizio Sanitario Nazionale
DEVI SAPERE CHE:
la compilazione della ricetta bianca non è ammessa dalla Legge (Art. 50
Legge Finanziaria 2003 e succ.) nel caso di farmaci e diagnostica esigibili dal SSN
é un tuo diritto ottenere la ricetta rossa dal medico che ti ha visitato.
Il tuo medico di famiglia non è tenuto a copiare o a trascrivere la ricetta di altri medici
La ricetta va compilata solo con inchiostro nero ed in modo completo
N.B. Non è consentito l’utilizzo della ricetta rossa solo per le prestazioni svolte in
attività libero professionale
Se la ricetta rossa non ti viene consegnata o è incompleta, rivolgiti al responsabile
della struttura che ha rilasciato la prescrizione non corretta, per ottenere una
prescrizione a norma di legge, segnalando il problema all'Ufficio Relazioni con il Pubblico
della ASL Roma C al telefono :
06 7826837 - 06 51004555/2
IN FARMACIA: MEGLIO CON LA TESSERA SANITARIA
Dal 1° gennaio 2008 e' in vigore la norma che consente di detrarre dalla
dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l'acquisto di medicinali solo se
risultino certificate da scontrino fiscale "parlante", vale a dire contenente il nome
del farmaco acquistato e l'indicazione del codice fiscale del destinatario.
Per assicurare un servizio più celere e più preciso, si invitano i cittadini a
portare sempre con sè, quando si recano in farmacia, la tessera sanitaria
del destinatario dei medicinali, in modo da consentire al farmacista di emettere
rapidamente lo scontrino completo di tutti i dati necessari ai fini fiscali.
Per coloro i quali non avessero ancora ricevuto la tessera sanitaria, ovvero
l'avessero smarrita, e' possibile contattare il numero verde 800030070 istituito a
tal fine dall'Agenzia delle entrate.
CONSIGLI AI NEO-GENITORI
ALLATTAMENTO
1
CONSIGLI PRATICI
Il benessere del bambino è il più importante modo di valutare il successo dell’alimentazione si
può fare con il controllo settimanale del peso la mamma potrà valutare se il suo latte
è sufficiente , se il piccolo crescerà meno di 125 grammi alla settimana o se non farà
sufficiente pipì (meno di 5 pannoloni bagnati al giorno, con urina di odore forte), dovrà
consultare il Pediatra.
Inoltre un bambino che mangia adeguatamente è tranquillo tra una poppata e l’altra, dorme
alcune ore (“quanto” è molto variabile, poiché ci sono dei bambini che sembrano dei ghiri,
“mangiano e dormono”, e bambini già con il ritmo frenetico della vita moderna o che sembrano
delle batterie di una nota produttrice di batterie che “non si scaricano mai”)
La mamma deve continuare la sua dieta abituale, adeguarsi solo alle maggiori richieste di
liquidi (2lt. al giorno di acqua con Residuo Fisso minore di 300 mg/l) e di calorie (circa 500
calorie in più, delle quali almeno 100 fornite dalle proteine); assumere una alimentazione varia
eliminando solo in un secondo tempo i cibi che sembrano disturbare il bambino.
Per prudenza sarebbe meglio evitare i funghi, frutti di mare, limitare il caffè al massimo a due
tazzine al giorno, preferibilmente decaffeinato, tè preferibilmente deteinato; non più di due
bicchieri di vino al giorno e, di birra, non più di una lattina al giorno, ai pasti.
NATURALMENTE non fumare: il fumo può provocare al piccino tachicardia, anoressia, vomito
e diarrea .
E’ consigliabile inoltre rinunciare alle tinture e alle permanenti ( le sostanze possono essere
assorbite ed eliminate nel latte): può concedersi mèches e colpi di luce.
Molti farmaci passano nel latte, sia pure in quantità sia pure in quantità diversa; solo alcuni
hanno conseguenze per il lattante. Nella maggior parte dei casi la mamma può continuare ad
allattare.
La nutrice dovrebbe assumere solo farmaci indispensabili e prescritti dal medico: avvisare il
Pediatra qualora notasse disturbi nel bambino.
La mamma dovrebbe allattare il neonato quando lo richiede e, generalmente, dalle
5-6 alle otto o più volte al giorno, al fine di mettere in atto una adeguata
lattazione . è tuttavia da suggerire il rispetto di intervalli minimo di 2,5 ore tra una
poppata e l’altra: abituando da subito il vs. bambino ne trarrete vantaggio anche voi, per
l’organizzazione della giornata.
E’ possibile che all’inizio il piccolo voglia attaccarsi una volta ogni due ore: lo assecondi; ciò
stimolerà una buona montata lattea e aiuterà a prevenire l’ingorgo al seno.
Col tempo le poppate si distanzieranno!
Per assicurare un adeguato svuotamento e una stimolazione di entrambe le mammelle, la
mamma dovrebbe alternare il seno con il quale inizia ogni volta l’allattamento.
Sapere che la maggior parte dei neonati può svuotare un seno per lo più in 7 minuti;
pertanto suzioni prolungate, piacevoli per il bambino, ma a volte non per la madre in caso di
ragadi, non sono nutritive e possono provocare dolore ai capezzoli.
E’ bene indossare indumenti leggeri ,traspiranti, non stretti.
SONO POCHE LE CONTROINDICAZIONI ALL’ALLATTAMENTO AL SENO:
gravi malattie della nutrice
malattie metaboliche
e/o malformative del bambino.
Neanche il ritorno del ciclo mestruale o una nuova gravidanza controindicano l’allattamento;
anche con l’influenza si può allattare (basta che la mamma abbia l’accortezza di mettere una
mascherina di carta o di stoffa sulla bocca).
La miopia non è un ostacolo all’allattamento.
Infine, la mamma che o per agalattia o per altro motivo non possa allattare, si tranquillizzi:
i latti formulati attualmente in commercio sono nutrizionalmente adeguati
SE NON PUOI ALLATTARE
-
NON SENTIRTI IN COLPA
IL BIMBO HA BISOGNO PIU’ DI UNA MAMMA SERENA CHE DEL SUO LATTE
QUANDO GLI DAI IL BIBERON APPOGGIA IL BIMBO SUL TUO SENO, NON GUARDARTI
INGIRO, NON DISTRARTI.
E’ SOLO LUI CHE CONTA E LUI NON SOFFRIRA’ SE NON GLI DAI IL TUO LATTE, PERCHE’
GLI DAI IL TUO AMORE.
COSA E COME FARE IN CASO DI ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE:
BIBERON ben lavati.
LATTE sempre FRESCO AD OGNI PASTO.
MISURINI RASI, se dai latte in polvere.
ACQUA OLIGOMINERALE (non minerale in quanto contiene troppi Sali Minerali - Res. Fisso < 300 mg/lt)
In bottiglia di vetro, TIEPIDA (SE DEL RUBINETTO, PRIMA FALLA BOLLIRE)
CONTROLLA: la TEMPERATURA sulla parte anteriore del tuo polso (meglio freddo che troppo
caldo!) e il FLUSSO ( goccia dopo goccia, non a rubinetto)
SE NON MANGIA TUTTO NON FORZARLO MAI!!: MANGERA’ PIU’ TARDI.
QUANTO LATTE?
QUELLO CHE GLI SERVE PER CRESCERE !
Prepara più latte di quello che mangia, vedrai che quando non ha più fame si stacca
spontaneamente dal biberon. Chiedi comunque sempre consiglio al TUO pediatra.
SE IL LATTE MATERNO NON BASTA, oppure hai due gemelli ……..
Puoi integrare alternando il seno al biberon.
Oppure aggiungi ad ogni poppata al seno il latte artificiale (chiedi consiglio al Pediatra)
ma tieni presente che questa modalità è valida se almeno un terzo della razione è costituito da
latte materno
in ogni caso, non distrarti quando gli porgi il biberon e sii serena!
SI ARRIVA A CASA……….
Il trasporto del neonato: il marsupio
2
La fascia nata per portare il bambino è stata ideata in modo tale da creare uno stretto contatto con i
genitori, inoltre sostiene il bambino in una posizione naturale che ne asseconda lo sviluppo fisico.
La fascia è utile quando il bambino vuole essere tenuto in braccio, è il modo ideale per uscire quando
piove e per girare in città, è perfetta per allattare il bambino con riservatezza anche in pubblico.
La fascia è facile da indossare e togliere, semplice da lavare.
.
I bambini piccoli spesso hanno bisogno di essere tenuti in braccio; il nostro marsupio risponde alle
esigenze del bambino ed aiuta la mamma nei momenti in cui il bambino è irrequieto oppure vuole
semplicemente essere tenuto in braccio, sia in casa che durante le passeggiate.
In morbido cotone completamente foderato, grazie alla sua struttura, sostiene in modo ottimale la
schiena e la testa del bambino. La possibilità di adattare il marsupio alla crescita del bambino lo rende
utile nel tempo. Nei primi mesi di vita il bambino verrà portato nel marsupio davanti in modo da
ottenere uno stretto contatto con la mamma. Successivamente, con l'aumentare del peso, il bambino
verrà portato nel marsupio sulle spalle.
Utilizzo DEL MARSUPIO:
Posizioni del marsupio nelle varie età.
Il marsupio può essere usato già dalle prime settimane di vita. La posizione del piccolo nel marsupio
infatti non provoca alcun danno alla sua spina dorsale né è in grado di deformarla poiché la
muscolatura del lattante, essendo flessibile ed elastica, è in grado di assumere qualsiasi
atteggiamento. Il bambino non possiede ancora un completo controllo dei suoi muscoli per cui non
riesce a reggere a lungo una posizione che per lui sia particolarmente scomoda, come ad esempio
restare seduto diritto, poiché richiede un notevole impegno della muscolatura. Nel marsupio invece
la schiena del bambino viene sostenuta senza essere sottoposta a sforzi, con in più il vantaggio per il
piccolo di stare a stretto contatto con la mamma e di essere cullato, come nella vita intrauterina, dal
movimento del camminare. L'appoggiatesta di cui sono dotati tutti i marsupi ha inoltre la funzione di
sostenere il capo riparandolo da eventuali colpi. È consigliabile fin verso il quarto - quinto mese di
vita trasportare il bambino con la faccia rivolta verso di noi, in modo che il pancino appoggi sul
corpo del genitore e la testina sia all'altezza del petto; in questa maniera è più facile intervenire in
caso di rigurgiti o di altri problemi. Quando poi il bimbo sarà più grandicello e più curioso del
mondo che lo circonda, si potrà portarlo a spasso girato verso l'esterno, cioè con il viso rivolto verso
la strada. Esistono due tipi di marsupio sul mercato: un tipo "semplice" ed un tipo più "elaborato". I
modelli più semplici di marsupio sono costituiti da una striscia di tela che fascia tutta la schiena del
bambino fin sotto al sederino, permettendo alle gambe di uscire da aperture predisposte sul fondo e
consentendo alle braccia di sbucare da dove vogliono.
Sono adatti per i piccoli a partire dal terzo-quarto mese di vita: sotto questa età, infatti, il piccolo non
ha ancora un pieno controllo dei muscoli del collo per cui ci può essere il rischio che la testa finisca
col ciondolargli di lato o all’indietro. All’inizio si può mettere il bambino in posizione rivolta verso
la mamma mentre verso il quarto-quinto mese è possibile portarlo girato verso l’esterno, per
soddisfare le prime curiosità che inizia a manifestare nei confronti del mondo che lo circonda. Il
marsupio consente al piccolo di godere del contatto diretto con il corpo della mamma, sentendo il
suo calore e facendosi cullare al ritmo di suoi passi. Permette inoltre al genitore di tenere il bambino
sott’occhio senza avere le braccia occupate. Lasciando libertà di movimento, rappresenta il modo
ideale per spostarsi con i mezzi pubblici..
Per i bambini più minuti e per i neonati esistono invece marsupi più elaborati che hanno una striscia
di tela che avvolge la schiena e risale sul davanti fino all’altezza del viso del piccolo, formando una
specie di bavaglino per proteggere i vestiti della mamma da eventuali rigurgiti. Possiedono un
appoggiatesta che protegge e sostiene il cranio del piccolo. Entrambi i tipi di marsupio sorreggono
completamente la schiena del lattante e non influiscono negativamente sullo sviluppo della stessa. Il
piccolo vi può essere trasportato anche per ore senza alcuna preoccupazione. Per quanto riguarda la
sdraietta, essa si può usare già a tre-quattro settimane di vita, sempre che il bambino gradisca la
posizione, e soprattutto quando è sveglio, in modo da dargli la possibilità di seguire con lo sguardo
la mamma nei suoi spostamenti per la casa. Il piccolo può rimanere nel sedile dell’auto per parecchie
ore, senza particolari problemi.
L’ambiente
Arriva a casa: quanti gradi di temperatura? Può uscire? Nei primi mesi di vita i meccanismi di
regolazione della temperatura non sono sufficientemente per cui il bambino potrebbe soffrire il freddo,
e anche il caldo, di più di un bambino più grande o di un adulto.
.
Spetta quindi a noi adulti vestirlo in modo adeguato e farlo soggiornare in locali con una temperatura e
un grado di umidità adeguati onde evitare che abbia freddo oppure sudi.
.
In genere, per il timore che il bambino possa avere troppo freddo, viene coperto troppo o fatto stare in
locali con temperatura eccessiva.
.
Ricordate che le mani, e i piedi, dei bambini nel primo mese di vita, talora nei primi mesi sono freddi
ma questo non significa che abbiano freddo che siano coperti poco. Anzi a volte capita di visitate dei
bambini che pur avendo le mani fredde siano sudati. Per valutare se il bambino ha freddo o caldo
toccatelo con le vostre mani, possibilmente non gelate, dietro al collo. Se è sudato questo è un segno
indubitabile che fa tropo caldo o è coperto troppo.
.
Nel caso di un neonato a termine, sano, vestito, l'ambiente in casa dovrebbe avere una temperatura di
20-22° di giorno (poco di meno di notte) ed una umidità relativa del 40-60%.
Per un neonato pretermine di peso superiore ai 2 kg, tenuto vestito nel lettino, l'ambiente dovrebbe
essere ad una temperatura intorno ai 24° con una umidità relativa intorno al 50%. Dopo il primo mese
di vita la temperatura può essere sui 20 gradi di giorno e 18 gradi di notte.
Inoltre, il bambino può uscire fin dai primi giorni di vita. E’necessario adeguare le uscite all’età del
bambino ed al tempo e, comunque, salvo rare eccezioni, il bambino che esce tanto e con qualsiasi
tempo sta meglio, è più tranquillo e si ammala di meno del bambino che sta tanto in casa. Può e deve
uscire in qualsiasi stagione se il peso ha superato i 2,5 Kg.
Ricordate che Il bambino è riparato dal vento nei primi mesi di vita dal carrozzino e, nei mesi
successivi, esistono delle protezioni da mettere al passeggino.
Il bambino va vestito “a strati”, leggero sotto e coperto sopra, in modo da poterlo tenere "sempre a
temperatura giusta" anche quando si passa dall'ambiente aperto ad uno chiuso (ristorante, negozio
etc.) . Quando uscite privilegiate le passeggiate in zone con poco traffico e aperte, e con poco traffico e
inquinamento. Quando viaggiate in auto evitate le ore in cui il traffico è maggiore e potreste rimanere
coinvolti in code. Se fa caldo utilizzate tranquillamente l’aria condizionata senza esagerare.
Il bagnetto
2
BIS
I neonati vengono lavati subito alla nascita e possono essere lavati quotidianamente. In genere viene
consigliato di non fare il bagno ad immersione fino a caduta del moncone ombelicale e, in tale
periodo, di lavare il bebè solo con una doccetta. Alcuni temono che facendo fare il bagnetto ancora
con il cordone ombelicale possa far macerare lo stesso e ritardarne la caduta. Di fatto è sufficiente
procedere alla medicazione del cordone consigliata alla nascita subito dopo il bagnetto e dopo aver
accuratamente asciugato il cordone. Quante volte alla settimana? Preferiamo non dare regole,
anche più volte al giorno se c’è molto caldo o anche ogni qualche giorno se la mamma è stanca. Se
arrivate alla sera stanche morte e pensate “non sto più in piedi ma debbo fargli il bagnetto” lasciate
perdere, laverete vostro figlio il giorno dopo in quanto il momento del bagnetto deve essere un
momento di relax e di tranquillità e di comunicazione tra voi e vostro figlio e non un obbligo divino.
Quante ore dopo mangiato? Anche subito dopo in quanto il bagnetto viene fatto a temperatura
corporea, sui 37°C, e non esiste il pericolo della congestione. A volte al bambino viene fatto il
bagnetto dopo ore dalla poppata, addirittura quando ha fame. In tal caso è probabile che si metta a
piangere in quanto la fame per i bambini nei primi mesi di vita è una brutta bestia e quando hanno
fame non apprezzano nulla neanche il bagnetto che, sempre nei primi mesi di vita, non può non
piacergli in quanto, per tutto il periodo della gravidanza, il bambino ha vissuto in un ambiente
acquatico (il liquido amniotico che si trova nell’utero). Per quanto tempo? Pochi minuti all’inizio e,
gradualmente, più a lungo senza superare i 10-15 minuti mantenendo la temperatura dell’acqua
costante (per quanto gli piaccia l’acqua non è un pesciolino).
In che momento della giornata? In genere il bagno ha un effetto rilassante quindi si consiglia di
farlo alla sera, prima o dopo la poppata, per favorirgli il sonno. Alcuni bambini, però, con il
bagnetto si esaltano e invece di addormentarsi si ricaricano. In tali casi il bagnetto andrà fatto durante
la giornata. Con quali prodotti? C’è l’imbarazzo della scelta ma preferisco dirvi quali prodotti non
debbono entrare in casa: il borotalco in polvere o altre polveri aspersorie (esiste anche un talco in
crema che si può utilizzare) per la possibilità, seppure rara, di aspirazione con danni permanenti
all’apparato respiratorio e i “cotton-fioc”. Le orecchie dei bambini vanno pulite solo all’esterno e può
bastare una garzina o l’angolo di un asciugamano di cotone. Se comunque utilizzate, per comodità, il
cotton–fioc, mettetelo lontano dalle mani di vostro figlio che, crescendo, potrebbe infilarlo nelle
orecchie e causarsi dei danni ai timpani.
Nei primi 6 mesi di vita non sono adatti prodotti che contengono profumi. Non fidarsi ciecamente di
quanto scritto sulle confezioni dei prodotti dei bambini e chiedere al pediatra, perchè un prodotto
adatto "all'infanzia" NON vuol dire che è adatto nei primi giorni di vita.
La cameretta del bambino:
E’ giusto iniziare a preparare la sua stanzetta a meno che la casa sia così piccola per cui debba per
forza dormire in camera con i genitori. In ogni modo, anche in questo caso, è bene che il bambino
impari a dormire nel suo lettino e non nel “lettone” con i genitori per vari motivi: igienici, di sicurezza
ed educativi.
Di sicurezza in quanto una certa percentuale di studi starebbe dimostrando che il dormire con i
genitori potrebbe essere un fattore di rischio per la SIDS (sudden infant death sindrome) nota come
“morte nella culla” di cui ricordo che i principali fattori di rischio, cioè che fanno aumentare la
possibilità di questo evento, sono: la posizione nel sonno diversa da quella a pancia in su (supina) per
cui è sbagliato mettere a dormire i bambini nel primo anno di vita a pancia in giù e anche sul fianco,
gli altri fattori più frequentemente in causa sono il caldo eccessivo e il fumo di sigaretta.
Oltre a questi motivi che dovrebbero essere più che sufficienti per non far dormire il bambino nel
lettone esistono dei bambini che hanno il sonno “atletico” cioè si girano e rigirano nel letto, si
spostano in basso, si mettono di traverso, scalciano e sbattono le braccia per cui il genitore, oltre ad
essere maltrattato durante la notte non dorme e al mattino è tutto meno che riposato e disponibile per
affrontare una nuova giornata lavorativa o di accudimento del simpatico rampollo o di fare entrambe
le cose mentre il bebè risulta riposato e tranquillo.
Per i primi mesi può comunque essere comodo per la mamma, soprattutto se allatta, avere il lettino del
bambino vicino al proprio letto. Appena però il bimbo ha assunto ritmi di poppata regolari mettetelo
nella sua cameretta e in ogni modo non fatelo stare nella vostra camera per più di 4-5 mesi.
La stanza dovrebbe essere ben aerata e piuttosto spaziosa perché man mano che il bambino cresce
dovrà soggiornarci per molto tempo e anche perché tenderà a riempirsi molto in fretta di giochi che
anche se non comprate voi vi verranno regalati.
Cercate di privilegiare all’estetica la sicurezza e la salute .
Il pavimento deve essere facile da lavare e non trattato con prodotti tossici. E’ più facile pulire un
pavimento di ceramica o di marmo di una moquette. Se mettete il parquet assicuratevi che non sia
trattato con materiali tossici inoltre deve essere di buona qualità. Attenti a vecchi parquet che possono
scheggiarsi. Se invece lo “posate” prima dovrebbe passare qualche mese perché le varie sostanze che
vengono applicate sul parquet (vernici lucidanti, colle e altri prodotti) possono continuare a esalare
vapori potenzialmente tossici anche dopo molto tempo dalla loro applicazione.
E’ sicuramente caldo e confortevole mentre i pavimenti classici di marmo o ceramica sono freddi per
cui si deve ovviare con tappeti facilmente lavabili senza frange. Inoltre poca usate poca o niente cera.
La moquette è sicuramente confortevole e calda ma, a meno che non abbiate a casa un addetto alla sua
pulizia, da evitare in quanto deposito di polvere ove vive, soprattutto nelle camere da letto, un
minuscolo animaletto, un acaro, di cui esistono due specie principali (dermatofagoide pteronissinus e
farinae), responsabile di allergie.
Se optate comunque per la moquette fatela mettere qualche mese prima per permettere di evaporare
alle sostanze utilizzate per la posa. Per lo stesso motivo utilizzate tendaggi leggeri che possano
trattenere poca polvere e a finestra per evitare che il bambino voglia aggrapparsi ad esse.
I muri: tempere o vernici ad acqua o tappezzeria controllando che colla e vernici non siano tossiche e
che siano (ben) lavabili in quanto inevitabilmente verranno prima o poi prese di mira per scrivere o
disegnare.
Ora pensiamo a cosa mettere in camera: una culla facilmente spostabile da una camera all’altra.
Vanno bene anche vecchie culle di vimini o di legno adeguatamente pulite e con materasso adatto.
Quando il bambino cresce pensate all’acquisto del lettino (esistono vari tipi di culle e lettini adattabili
alle varie fasi di accrescimento del bambino) cercando di rispettare soprattutto le norme di sicurezza.
Deve essere costruito con materiale atossico con sbarre disposte a distanze ben precise (tra i 6 e gli 8
cm) per evitare che il bimbo possa restare bloccato con la testa oppure, se lo spazio è troppo piccolo,
intrappolato con mani, braccia o piedi e gambe.
Le sponde dovrebbero avere un'altezza di 75 cm per evitare che il bambino le scavalchi facilmente,
essere scorrevoli, in modo da mantenere, una volta abbassate, un'altezza dal materasso di almeno 2025 cm, ed essere fornite di un sistema di fermo di sicurezza a prova di bambino.
Il fondo del lettino deve essere rigido: va bene sia con doghe di,legno che con rete metallica.
Il materasso deve essere di dimensioni giuste per quel lettino per evitare di lasciare spazi pericolosi
se di dimensioni inferiori a quelle del letto o di deformarsi se fosse troppo grande. Meglio rigido,
altro tra i 10 e i 15 cm e di materiale naturale o di gommapiuma ANTIALLERGICO.
Il cuscino deve essere basso e con fori di aerazione. Se ne può fare a meno. In genere sono già in
dotazione paracolpi per evitare che il bambino dia della zuccate sul lettino. Soprattutto i bambini
descritti prima: quelli con il sonno atletico.
Fasciatoio: PRIMA REGOLA non lasciate mai il bambino da solo sul fasciatoio, neanche per pochi
attimi, in quanto le cadute, abbastanza frequenti, dal fasciatoio possono avere brutte conseguenze in
quanto i fasciatoii sono in genere piuttosto alti.
Deve essere stabile e lavabile. Può essere sostituito da materassini di vario tipo che si possono
appoggiare sul tavolo o sul letto. Anche se è più comodo per voi e per la vostra schiena cambiare il
bambino su un fasciatoio alto abituatevi, appena state bene, a cambiarlo sul letto dove potrete anche
dedicarvi al bebè parlando e giocando con lui a lungo.
Concludendo ricordate di privilegiare la sicurezza a fattori estetici.
Per fortuna al giorno d’oggi esistono prodotti che uniscono queste doti.
IGIENE DEL BIMBO: COSA C’E’ DA COMPRARE
Creme per zona genito/urinaria (pannolino):
N.B. ne andrà usata poca, nelle zone sottoposte ad
irritazione, in modo che al successivo cambio di
pannolino non siano presenti residui di crema non
assorbita.
Olio dermatologico:
N.B. su tutte le pieghe cutanee. Anche in
sostituzione della crema in zona genitale. Ottimo
dopo il bagnetto. Utile sul cuoio capelluto.
•
•
•
•
•
FARMACI DA AVERE DISPONIBILI IN CASA
3
PASTA DICOFARM
V.E.A. ZINCO
OZIDERM
OSMIN CREMA OSS. ZINCO
• DIERRE OLIO
• V.E.A. OLIO
• PROXERA OLIO
Febbre:
N.B. L’antipiretico andrà usato solamente se la febbre
supera i 38 C° !!! Ricorda che una temperatura corporea tra
37 e 38 C° contrasta lo sviluppo e la crescita di virus e
batteri: quindi FA BENE !!!! . Fai bere il tuo bambino !
La febbre va misurata nel sederino, con termometro rettale
prismatico o elettrico: 37 C° rettali sono normali !
(alla temperatura rettale occorre togliere 0,5 C°)
Se usate termometri all’infrarosso, prendete più misurazioni
e fate la media . Mai usare il termometro sotto le coperte !!!!
N.B. per i primi mesi, meglio non usare shampoo
o bagno-schiuma. Utilizzare solo l’acqua con:
Igiene delle orecchie:
N.B. Non utilizzare i cotton-fioc !!! neanche quelli
reclamizzati “per bambini”. Molto meglio pulire le
orecchie nei bambini dopo i sei mesi, con soluzioni
liquide isotoniche:
Igiene del nasino:
N.B. utilizzare soluzione salina isotonica o soluzione
fisiologica. Nei primi mesi, a gocce, quindi va spruzzata
nelle narici.
Dopo i 18 mesi usare la forma spray.
Ottimo aspiratore nasale:“NARHINEL” o “CHICCO”
Medicazione del cordone ombelicale:
N.B. prima della caduta, pulire con acqua ossigenata
o alcol 95° . Quindi medicare con soluzione di
mercurocromo o altro disinfettante cutaneo.
• AVEENO BAGNO
• OLIO DA BAGNO OSMIN
• PHISIOMER OTO
• AUDIOBABY (primi anni)
• AUDIOSPRAY JUNIOR (dopo)
•
•
•
•
•
•
PHISIOMER
TONIMER
LIBENAR
ACQUA DI SIRMIONE
etc.
• ACQ. OSSIGENATA
• ALCOOL 95°
• MERCUROCROMO
•
NON USARE BOROTALCO O ALTRE POLVERI ASPERSORIE !!!!!
TISANE:
N.B. dopo il primo mese il bambino ha bisogno anche
di bere: Mai dare da bere poco prima della poppata, ma
si può dare 20/30 cc. di tisana per cercare di far
rispettare i tempi delle poppate.
Ottimale, dopo i 2 mesi, 60/80 ml di liquidi al giorno,
100 ml dopo i tre mesi, 150 ml dal quarto mese
• BIBERFEN (tisana al finocchio)
• CAMOMILLA MILUPA
•
•
•
•
(250 mg > 1 a - 500 mg > 6 aa)
SARA’ COMUNQUE BENE TENERE SEMPRE IN CASA UNA CONFEZIONE DI ANTIBIOTICO ADATTO
AL TUO BAMBINO, DA USARE SOLO DOPO AVER CONSULTATO IL PEDIATRA .
Raffreddore:
Prodotti per il bagno:
• TACHIPIRINA gtt. (3 gtt./kg)
• TACHIPIRINA spp. 125 mg. (<1anno)
• TACHIPIRINA spp. 250 mg. (>1anno)
• NUROFEN scir. (1/2 peso in ml. x 3)
• TACHIPIRINA FLASH-TAB cps.
N.B. oltre a pulire il nasino con la soluzione fisiologica,
utilizzare prima che il bambino di addormenti (pomeriggio e
sera) ed al risveglio:
OTTIMO: Aspiratore Nasale NARHINEL o CHICCO
Stipsi:
N.B. il bambino nei primi mesi dovrebbe evacuare almeno
due volte al giorno. Assolutamente necessario almeno una
volta. Trascorse 12 ore dall’ultima evacuazione, stimolare
l’ano con un termometro prismatico, ruotandolo.
Se non basta usare il microclima. Il microclima non da
problemi di assuefazione e si può usare più volte .
•
•
•
•
•
Argento Proteinato 0,5% gtt.
Argento Proteinato 1% gtt. (2-3 anni)
Argotone 0 – 12 gocce nasali
FLURIN spray nasale
OTIRIN spray nasale
•
•
•
•
•
Microclismi alla glicerina
Termometro rettale
Nidex granulare ( 2 cucchiaini nel latte)
Portolac granul. (1.5 Î 3 g 2 volte/die)
Biscotto Dicoman
(2-3 al giorno insieme a molta acqua)
•
•
•
•
MILICON gtt.
COLIMIL bustine
LONARID spp. lattanti
ALGINOR gtt.
REUTERIN Gtt. 5 al dì per i primi 15 gg.
Coliche gassose:
N.B. il bambino nel 2°-3° mese, soprattutto se vorace,
assumerà molta aria succhiando il latte. Ciò avviene nei
primi minuti della poppata: fate quindi fare il ruttino a metà
del primo seno e quindi alla fine della poppata. Per facilitare
ciò, tenerlo in braccio sostenendolo con la mano sul suo
addome e dare piccoli colpi sul torace. Il Milicon (10-12 gtt)
va dato circa 5’ prima dei pasti 4/5 volte al giorno (tutte le
poppate dalle 12.00 in poi): assorbe l’aria nell’intestino.
Le bustine di Colimil possono essere date 1 o 2 al giorno .
In caso di coliche molto violente (bimbo dolente, pancia
molto tesa, gambe rannicchiate sull’addome, pianto che non
si consola), usare una supposta di Tachipirina 125 o Lonarid
lattanti . Se non basta dare 4 gtt. di Alginor (max due volte
al dì) . La stipsi facilita molto le coliche.
Vitamine:
N.B. il bambino, se allattato al seno, ha bisogno di
supplemento vitaminico particolare fino Vit. K fino al 4°
mese. In seguito sarà concordato con il Pediatra.
•
•
•
•
•
•
BIMBOVIT gtt. (8 gtt. x 2)
SANIVIT DK (10 gtt. X 2)
DITREVIT
LUTEIN Ofta (per i primi 6 mesi)
IL TRASPORTO SICURO DEL BAMBINO
4
La legge italiana, ma ormai potremmo parlare di normativa europea, si esprime in modo chiaro
ed inequivocabile in materia di bambini a bordo. Gli strumenti presenti sul mercato sono dunque
indispensabili per limitare al massimo i rischi legati a possibili incidenti che possono verificarsi,
indistintamente, lungo brevi percorsi cittadini o durante veri e propri viaggi. Prima di ogni cosa la sicurezza e
perciò massima cura nel trasporto dei bambini che, per loro struttura, sono più esposti ai traumi provocati da
incidenti di varia natura. Pensieri del tipo "sono solo cinque minuti, lo sistemo sul sedile con le cinture di
sicurezza" è meglio non farli nemmeno. Fino al dodicesimo anno d’età il Codice della strada impone l’utilizzo
degli specifici seggiolini, suddivisi in cinque categorie in base al peso e indicativamente anche alla fascia
d’età del bambino.
FINO A 9 MESI CIRCA (DA 0 A 10 KG)
SEGGIOLINO DI GRUPPO 0
Il seggiolino può essere montato indifferentemente sul sedile anteriore (assolutamente
no se c’è l’airbag, in molti veicoli di nuova generazione è possibile disinserire l'airbag
anteriore lato passeggero) o posteriore rivolto nel senso inverso a quello di marcia.
Quest'ultima soluzione presenta un duplice vantaggio: in caso di incidente la forza
maggiore verrà esercitata sulla schiena saldamente appoggiata al seggiolino evitando la
pressione delle cinture sul torace e sull'addome ancora non sufficientemente sviluppati;
in secondo luogo questa disposizione consente al bambino di guardare il guidatore
sentendosi così rassicurato costantemente.
FINO A 12-14 MESI CIRCA (DA 0 A 13 KG)
SEGGIOLINO DI GRUPPO 0+
Si tratta di una classe di seggiolino per auto introdotta dall’emendamento della normativa europea (ECE
R44/03) allo scopo di allungare il periodo di utilizzo del seggiolino previsto per la prima fascia d’età fino ai 13
kg. Soluzione ideale per i bimbi di costituzione più robusta, ma anche per evitare di investire in due diversi
seggiolini per fasce d'età, tutto sommato, molto ravvicinate. Vero è che, nei primi mesi di vita, le dimensioni del
piccolo ne rendo difficile la collocazione in un seggiolino pensato per l'anno d'età. Una soluzione alternativa
per i primi 9 mesi di vita può essere la
NAVICELLA PER AUTO
in pratica lo scafo di una carrozzina (omologato a tale utilizzo) che, smontato dal suo alloggio naturale è
predisposto per essere fissato alle cinture di sicurezza dell’auto sul sedile posteriore. Il piccolo viene
assicurato da una fascia passante sulla pancia che lo trattiene alla culla mediante una fibbia. Terminato così il
viaggio la navicella potrà essere nuovamente sistemata sul telaio della carrozzina.
DA 9 MESI A 4 ANNI CIRCA (DA 9 A 18 KG)
SEGGIOLINO DI GRUPPO 1
Aspetto e struttura sono quelli d’ un sedile vero e proprio dimensionato per sulle misure
di un bimbo. Viene fissato alle cinture di sicurezza e rivolto nella direzione del senso di
marcia. Il bambino è assicurato al seggiolino con apposite cinture di sicurezza. Alcuni
dispongono di un basculante che passa dalla posizione viaggio a quella "nanna".
DA 3-4 ANNI A 6 ANNI CIRCA (DA 15 A 25 KG)
SEGGIOLINO DI GRUPPO 2
E' costituito dai cosiddetti cuscini "rigidi" applicati ai sedili dell’auto mediante le cinture
di sicurezza; è generalmente più apprezzato dai bimbi che si sentono "più grandi" e vedono loro garantita
un’ottima visibilità ed una maggiore libertà nell'abitacolo.
DA 5-6 ANNI A 11 ANNI CIRCA (DA 22 A 36 KG)
SEGGIOLINO DI GRUPPO 3
Analogo a quello di gruppo 2, ma omologato per un peso corporeo superiore.
LA FEBBRE COSA FARE E COSA NON FARE
5
- NON MISURATE LA FEBBRE SE IL BAMBINO STA BENE, gioca, mangia, dorme
e salta per la casa. Se nonostante il consiglio la misurate ricontrollatela dopo una mezz'ora
(dal risveglio, dal pianto, dal pranzo, dalla corsa ecc.)
- DOVE SI MISURA LA FEBBRE: ascella (richiede collaborazione), inguine, sederino
- SI DEFINISCE FEBBRE: una temperatura ascellare superiore a 37,2°C, rettale
superiore a 37,8°C, orale superiore a 37,6°C
(Valori di poco inferiori possono non essere indice di malattia !!!)
- COME MISURARE LA FEBBRE: il termometro a mercurio non è più in commercio.
Quello elettronico cutaneo o rettale va bene.
Non sono affidabili e precise le strisce a "cristalli liquidi". Il termometro auricolare è
consigliato da alcuni pediatri (è rapido e consente di misurare la temperatura rapidamente)
ma richiede una certa pratica. I recenti a infrarossi sono affidabili.
- QUANDO DARE DEI FARMACI PER ABBASSARE LA FEBBRE: Unico scopo dei
farmaci antifebbrili è quello di far stare meglio il bambino. La febbre di per sè non
necessita, se il bimbo la tollera bene, di essere abbassata per forza. Anzi la febbre, fino a
38,5 C aiuta l'organismo a combattere meglio contro virus e batteri.
La scelta di abbassare la febbre deve essere presa in base a come sta il bambino
complessivamente, infatti a volte anche con 38,5°C o più il bambino appare vivace.
A
volte invece accade che il bambino presenti un certo stato di "sofferenza" anche con febbre
inferiore a 38° e , in tal caso, il farmaco antifebbrile verrà somministrato pur in presenza di
una temperatura cutanea bassa
- QUALI FARMACI DARE: In età pediatrica si utilizza il paracetamolo (tachipirina,
sanipirina, efferalgan). Farmaco alternativo, sia per efficacia che per sicurezza l'Ibuprofene
(nurofen, antafebal, sinifev, fevralt), da usare poco tuttavia sotto i due anni.
Ricordate che qualsiasi farmaco diate a vostro figlio potrebbe non far tornare la
temperatura nella norma ma farla scendere di 1-2 °C.
- QUALI FARMACI NON DARE: acido acetilsalicilico (aspirina) non deve essere
usato fino ai 15 anni di età perché si è visto che il suo uso è associato ad una malattia
gravissima, seppur rara, la sindrome di Reye. La Noramidopirina (novalgina) in gocce va
usato solo in casi estremi. Non utilizzate farmaci anti-infiammatori (se non su indicazione
del vostro pediatra) per possibili effetti collaterali a carico dell’apparato gastrointestinale o
di reazioni immunologiche a livello delle mucose e della pelle.
- MEZZI FISICI : ottimi rimedi per far scendere la temperatura sono le SPUGNATURE
con acqua ed alcool sugli arti, e sulla fronte. Ricordarsi di non eccedere nel vestire il
bambino con indumenti pesanti: aumenterà la temperatura corporea. Ricordarsi inoltre di
far bere molto il bambino con la febbre.
Dr. Antonio MASETTI
Pediatra
Via L.L. Radice, 42 00134 ROMA
Tel. 06 50689023
Consigli per lo svezzamento (prima fase).
Al 6° mese circa, il vostro bambino/a ha ormai esigenze nutrizionali tali che solo il latte,
materno o adattato, non è in grado di soddisfare. Già dal 4° - 5° mese può essere inserita
nella dieta la frutta, pera, prugna e banana (la mela è meglio inserirla successivamente)
omogeneizzata e/o fresca e grattugiata.
BRODO VEGETALE (5° - 6° mese)
Prendere 1 lt. di acqua e farla bollire con PATATE, CAROTE, ZUCCHINE, SPINACI,
BIETA, LATTUGA per circa un ora, ossia fino a quando il liquido si è ridotto a metà circa.
Prendere 200 ml di brodo così ottenuto, filtrarlo con un colino molto fitto, ed aggiungere:
1 cucchiaino di olio di oliva extravergine
1 cucchiaino di olio di semi di mais o girasole ( OLIO CUORE )
2 cucchiaini di parmigiano reggiano stagionato almeno 2 anni
2 cucchiai colmi di crema di riso, oppure “riso – mais – tapioca”, oppure “mais-tapioca”
NON AGGIUNGERE SALE FINO AI DUE ANNI DI ETA’ !!!
Dopo una settimana si può aggiungere la carne:
Agnello, Coniglio, Cavallo e, se già inserito il latte vaccino (attenzione: la gran parte dei
latti in polvere è derivata dal latte vaccino), anche Vitello,
nella quantità di
1 omogeneizzato o 1 liofilizzato oppure 50/60 grammi fresco, cotto a vapore ed
omogeneizzato (si consiglia utilizza di Omogenizzatori come BABYCHEF (Moulinex) o
CUOCIPAPPA (Chicco) ).
Dopo 1 settimana si potrà cominciare ad inserire 1 – 2 cucchiai di quelle verdure cotte
precedentemente, frullate.
Dopo i 6 mesi, SOSTITUIRE LA CREMA DI RISO (o RISO-MAIS-TAPIOCA) CON
SEMOLINO (ed in seguito con la PASTINA tipo OO) .
Inserire quindi tutte le altre verdure (legumi compresi), una alla volta, osservando
eventuali reazioni di intolleranza.
POMODORO e SEDANO andranno inseriti solo dopo il 10° mese .
Al 7° mese circa, anche il pasto serale potrà essere costituito da un brodo vegetale come
il precedente, inserendo un formaggino al posto della carne.
Si consiglia di inserire l’UOVO ed i derivati (anche carne di pollo e tacchino) all’8° mese
ed il PESCE al 9° mese (seguire lo schema n° 2).
DR. ANTONIO MASETTI
Specialista in Pediatria
Via Lucio Lombardo Radice, 42 00134 ROMA
Tel. 0650689023
Consigli per lo svezzamento (seconda fase).
Dopo l’8° mese si può inserire nella dieta l’uovo ed i suoi derivati:
SCHEMA PER IL TEST DI TOLLERANZA ALL’UOVO
Nella pappa della sera, al posto del formaggino:
prendere un uovo e farlo bollire per tre minuti ( il tuorlo deve essere ancora fluido);
Attenzione: per tutto il primo anno si userà solamente il tuorlo dell’uovo !!!!
1^ sera: mettere nella pappa ½ cucchiaino di tuorlo
2^ sera:
“
“
“
1 cucchiaino di tuorlo
3^ sera mettere nella pappa ½ tuorlo
4^ sera mettere nella pappa 1 tuorlo
nei giorni del test e nei due, tre seguenti non inserire alcun altro alimento nuovo ed osservare
eventuali reazioni di intolleranza (diarrea – dermatiti, ecc.).
Se il bambino/a dimostrerà di ben tollerare l’uovo, questo potrà essere proposto 1 – 2 volte
alla settimana, sempre nella pappa serale al posto del formaggino e potranno essere inseriti
POLLO, TACCHINO e prodotto contenenti l’uovo .
PESCE
Al 9° mese si potrà inserire, due volte alla settimana, al posto della carne, il pesce
preferenzialmente cotto al vapore o in padella con un po’ di acqua.
Inserire i vari tipi di pesce nel seguente ordine:
TROTA - PALOMBO - NASELLO
(ALMENO 7 GG)
SOGLIOLA - PLATESSA – ROMBO
(ALMENO 7 GG)
SPIGOLA – ORATA - BRANZINO – DENTICE
(ALMENO 7 GG)
Per ultimo: MERLUZZO
CROSTACEI, MOLLUSCHI E PESCI FRITTI VANNO EVITATI PER I PRIMI ANNI DI VITA.
DOPO IL 6° MESE SI CONSIGLIA DI SOSTITUIRE GRADATAMENTE IL LATTE
MATERNO CON LATTE ADATTATO N° 2 . ALL’ANNO DI ETA’ SI POTRA’ USARE
LATTE FRESCO INTERO ALTA QUALITA’ OPPURE LATTI SPECIALI PER L’INFANZIA
NUMERI UTILI:
IL MIO PEDIATRA:
dr. MASETTI – Amb. 06 50689023 Cell. 3287529554
GUARDIA MEDICA: 06 570600
feriali 20.00 – 08.00
PRONTO SOCCORSO:
Osp. S.Eugenio: 06/51002230
CENTRO ANTI VELENI;
prefestivi 10.00 – 24.00
festivi 00.00 – 08.00 del giorno dopo
Osp. S.Camillo 06 58701 Osp. B. Gesù 06 68592351 POLICLINICO A. GEMELLI - UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Largo Agostino Gemelli 8 - 00168 ROMA Telefono: 06 - 3054343 DISPONIBILITÀ H 24
POLICLINICO UMBERTO I
Viale del Policlinico, 324 - 00161 ROMA Telefono: 06 - 490663
SIMEUP Lazio – Per i Genitori e il vostro bambino
PRIMA DEL PRONTO SOCCORSO
Essere preparati non significa solo avere a portata di
mano i numeri di telefono.
Ci sono molte cose che i genitori possono fare per
prevenire incidenti o ferite, o almeno essere preparati
in caso di emergenze
Conoscere ed applicare le norme basilari del
primo soccorso fatevi consigliare dal vostro medico
sulle prime cure che si possono praticare in situazioni
di emergenza e tenete a disposizione in casa ed in
auto un kit di pronto soccorso.
Hai partecipato ad un corso per le emergenze
pediatriche della SIMEUP... NO ! ... ISCRIVITI
Cercate di sapere come è accaduto l’incidente
se non eravate presenti nel momento dell’ incidente,
fatevi dare i dettagli di come è accaduto.
Tenete sempre aggiornato il diario sanitario del
vostro bambino inclusi farmaci assunti, allergie,
vaccini, malattie croniche, eventuali interventi subiti.
Ricordatevi di portare con voi alcuni effetti
personali un pannolino, il pupazzo preferito del
bambino, un gioco, una coperta, alcuni libri da leggere
al bambino per tenerlo tranquillo nell’attesa.
Se lasciate il vostro bambino alle cure di altri,
nonni, parenti, babysitter o a scuola o da altre parti
fate si che queste informazioni siano conosciute da
chi ha in custodia il vostro bambino.
Portate sempre con voi la documentazione
sanitaria
AL PRONTO SOCCORSO
Come si svolge la visita del vostro bambino al pronto
soccorso
Triage
La valutazione iniziale del vostro bambino é fatta dal
personale paramedico che raccoglierà tutte le
informazioni necessarie al medico ed a stabilire
secondo criteri internazioali il bisogno di una visita
immediata.
Se necessario saranno presi i paramteri vitali del
vostro bambino, battito cardiaco, frequenza
respiratoria, pressione arteriosa e temperatura
corporea, in alcuni casi può essere controllato anche il
livello di ossigenazione del sangue.
Verrà allora attribuito un codice ROSSO, GIALLO,
VERDE o BIANCO che stabilisce il grado di gravità
e condiziona i tempi di attesa per la vista. PRIMA I
PIU’ GRAVI.... PERCIO’ PAZIENZA......
La visita medica
Il dottore vi chiederà informazioni sullo stato del vostro
bambino, lo visiterà e vi dirà come dovrà essere
trattato e a quali esami dovrà essere sottoposto:
analisi di laboratorio, radiografie, e se dovrà essere
somministrato immediatamente qualche farmaco.
In alcuni casi il medico del Pronto Soccorso potrà
ritenere opportuna una visita specialistica, ad esempio
chirurgica.
Se il medico dovesse ritenerlo necessario per
maggiore sicurezza potrà proporvi un periodo di
osservazione.
Se dovessero essere necessari accertamenti più
approfonditi vi potrà essere prospettata la necessità di
un ricovero in un reparto di pediatria dell’ospedale o di
un’altra specialità,
Altrimenti vi darà le indicazioni della terapia da seguire
a casa dimettendo il bambino.
PRIMA DI LASCIARE IL P.S
Assicuratevi di aver preso il foglio di dimissione e le
eventuali prescrizioni.
Chiedete sempre le spiegazioni se qualcosa non vi é
chiaro.
CONSIGLI UTILI AL P.S.
1.
2.
3.
4.
5.
Cercate di restare calmi – è più semplice
dirlo che farlo, è importante per il bambino
che sarebbe ancora più impaurito da
reazioni di panico dei genitori.
L’attesa può anche essere lunga ma ci
vuole molta pazienza il lavoro in PS è
sempre tanto..........
Restate sempre con il bambino – la
maggior parte dei bambini vuole che i
genitori restino con loro durante la visita.
Chiedete di poter restare con il bambino,
se possibile, anche durante particolari
procedure, ma per infondergli coraggio
Rassicurate il bambino – cercate di
rassicurare sempre il vostro bambino e di
infondergli fiducia.. Dite sempre la verità
se si dovrà fare un esame doloroso è
meglio dire che farà un po’ male piuttosto
che dire che non sentirà per niente dolore
e perdere la fiducia di vostro figlio.
Ma soprattutto ricordate che la vostra
tranquillità da serenità al bambino.
Abbiate fiducia nei medici – è difficile
quando si è in attesa al Pronto Soccorso,
tuttavia il vostro bambino ha bisogno di
rassicurazioni e di potersi fidare dei dottori
e del personale paramedico mentre gli
vengono somministrate le cure
Cercate di distrarre il vostro bambino –
Potreste avere tempi di attesa lunghi al
Pronto Soccorso. Utilizzate giochi e libri
per distrarlo.
CONTROLLI PERIODICI QUANDO FAR CONTROLLARE IL BAMBINO DAL PEDIATRA ? ALLA NASCITA Prima visita (portare documentazione sanitaria)
(da 7 gg. a 1 mese) CONTROLLO GENERALE + CONSIGLI AI GENITORI entro i 3 mesi ECOGRAFIA ALLE ANCHE, ECG, OTOEMISSIONI
3 MESI (+ / ‐ 30 GG.) BILANCIO DI SALUTE + CONSIGLI AI GENITORI
6 MESI (+ / ‐ 30 GG.) BILANCIO DI SALUTE + CONSIGLI PER SVEZZAMENTO
9 MESI (+ / ‐ 30 GG.) BILANCIO DI SALUTE + BOEL TEST
12 MESI (+ / ‐ 60 GG.) BILANCIO DI SALUTE
24 MESI (+ / ‐ 60 GG.) BILANCIO DI SALUTE 30 MESI (+ / ‐ 90 GG.) TEST DI LANG PER AMBLIOPIA
36 MESI (+ / ‐ 90 GG.) BILANCIO DI SALUTE, PODOSCOPIA 5 / 6 ANNI VISITA OCULISTICA, VISITA OTORINO, VISITA ORTOPEDICA
6 ANNI (+ / ‐ 90 GG.) BILANCIO DI SALUTE
7 / 8 ANNI VISITA CARDIOLOGICA CON E.C.G.
8 – 10 ANNI (+ / ‐ 90 GG.) BILANCIO DI SALUTE
12 – 14 ANNI (+ / ‐ 90 GG.) BILANCIO DI SALUTE
Nel 2° anno di vita 3 controlli di crescita all’anno
Nel 3° ‐ 4° ‐ 5° anno di vita 2‐3 controlli di crescita all’anno
Prima inizio scuola element. Controllo generale (BILANCIO DI SALUTE 6 ANNI)
Anni successivi ALMENO UN CONTROLLO GENERALE ALL’ANNO
I BAMBINI HANNO VELOCITA’ DI CRESCITA DIVERSE A SECONDA DELL’ETA, DELLA COSTITUZIONE E DEL SESSO: NEL PRIMO SEMESTRE DI VITA UNA OTTIMA CRESCITA SI PUO’ CONSIDERARE QUELLA DI 150 – 250 GR. ALLA SETTIMANA; NEL SECONDO SEMESTRE LA CRESCITA DIMINUISCE A CIRCA 100 ‐ 150 GR. LA SETTIMANA. NEL SECONDO ANNO DI VITA IL BAMBINO AUMENTERA’ DI CIRCA 3 – 4 KG. IL PESO VA CONTROLLATO UNA VOLTA ALLA SETTIMANA, NELLE STESSE CONDIZIONI AMBIENTALI, PER I PRIMI 3 MESI; UNA VOLTA AL MESE PER I MESI SUCCESSIVI FINO AD 1 ANNO. DOPO BASTA MISURARE 2 – 3 VOLTE ALL’ANNO. DOPO I 2 ANNI LA CRESCITA STATURO‐PONDERALE NON E’ PIU’ PROPORZIONALE: PERIODI DI AUMENTO DEL PESO SI POTRANNO ALTERNARE PERIODI DI CRESCITA IN ALTEZZA. UN ECCESSO DI PESO NEI PRIMI 4 ANNI DI VITA PUO’ PREDISPORRE A MALATTIE DEL METABOLISMO (DIABETE) ED ALL’OBESITA’ NELL’ETA’ ADULTA . (7 – 8 mesi)
Dr. Antonio MASETTI
Via L.Lombardo Radice, 42 00134 ROMA
Specialista in Pediatria
Roma, …. / …. /………
Il bambino / la bambina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
di anni
…
mesi
…
giorni
…
ha eseguito il
BOEL TEST (screening funzionalità auditiva)
con esito:
PASS DX+SX NO PASS
Dr. Antonio MASETTI
(30 mesi)
Dr. Antonio MASETTI
Via L.Lombardo Radice, 42 00134 ROMA
Specialista in Pediatria
Roma, …. / …. /………
Il bambino / la bambina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
di anni
…
mesi
…
giorni
…
ha eseguito il
TEST DI LANG (screening funzionalità visiva)
con esito:
PASS DX+SX NO PASS
Dr. Antonio MASETTI
(36 mesi)
Dr. Antonio MASETTI
Via L.Lombardo Radice, 42 00134 ROMA
Specialista in Pediatria
Roma, …. / …. /………
Il bambino / la bambina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
di anni
…
mesi
…
giorni
…
ha eseguito la
PODOSCOPIA (screening appoggio plantare)
con esito:
PASS DX+SX NO PASS
Dr. Antonio MASETTI
Scarica

libretto pediatrico