SNT04_Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
A.A. 2009-2010
DM 270/04
1° ANNO 1° Semestre
Corso integrato 1: Scienze Chimiche : CFU 6
Coordinatore: Prof. Paolo Lo Meo
SSD
Tipologi
Modulo
Docente
a
Chimica generale ed
CHIM/03
A
Prof. Claudia Pellerito
inorganica
Chimica organica
CHIM/06
A
Prof. Paolo Lo Meo
Corso integrato 2: Biologia : CFU 3
Coordinatore: Prof. Giuseppe Dolcemascolo
SSD Tipologi
Modulo
Docente
a
Biologia e genetica
BIO/13
A
Prof. Giuseppe
Dolcemascolo
Ruol ore CFU
o
R.C. 36
3
P.A.
totale
36
72
3
6
Ruol ore CFU
o
R.C. 36
3
36
3
Corso integrato 3: Scienze Ambientali : CFU 6
Coordinatore: Prof. Giuseppe Calamusa
SSD Tipologi
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
a
o
Ecologia
2
BIO/07
A
Prof. Silvano Riggio P.O. 24
MED/4
Igiene
R.U. 48
4
B
Dott. Giuseppe
2
Calamusa
totale 72
6
Corso integrato 4: Inglese CFU 3
Coordinatore:
SSD Tipologi
a
LE
Lin/12
Modulo
Docente
Inglese
Ruol ore CFU
o
36
3
totale 36
3
1° ANNO 2° Semestre
Corso integrato 5: Metodologia epidemiologica, Medicina del Lavoro: CFU 8
Coordinatore: Prof. Maria Fatima Massenti
SSD
Tipologi
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
a
o
MED/42
Metodologia
P.A. 48
4
B
Prof. Maria Fatima
epidemiologica
Massenti
MED/44
Medicina del Lavoro
R.C. 48
4
B
Prof. Gabriella Verso
Total 96
8
e
Corso integrato 6: Fisiologia: CFU 4
Coordinatore: Prof. Maurizio Casarrubea
SSD Tipologi
Modulo
Docente
a
BIO/09
Fisiologia
A
Prof. Maurizio
Casarrubea
Ruol ore CFU
o
R.U. 48
4
totale
48
4
Corso integrato 7: Patologia generale, Microbiologia, Malattie Infettive : CFU 8
Coordinatore 8: Prof. Giovanni Giammanco
SSD
Tipologi
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
a
o
MED/04
Patologia
generale
R.C.
24
2
A
Prof. Viviana Bazan
MED/07
Microbiologia
R.C. 36
3
A
Prof. Giovanni
Giammanco
MED/17
Malattie Infettive
R.C. 36
3
B
Prof. Paola Di Carlo
Total 96
8
e
2° ANNO 3° Semestre
Corso integrato 8: Scienze Fisiche e delle radiazioni : CFU 9
Coordinatore: Prof. Aldo Carcione
SSD
Tipologia
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
o
INGFisica Tecnica
P.O. 36
3
B
Prof. Salvatore
IND/11
Ambientale
Barbaro
INGCampi elettromagnetici
36
3
B
INF/02
MED/36
Radiologia e
3
B
Prof. Aldo Carcione P.A. 36
radioprotezione
Total 108
9
e
Corso integrato 09: Igiene dell’ambiente : CFU 7
Coordinatore: Prof. Carmelo Maida
SSD
Tipologia
Modulo
Docente
ICAR/03
C
MED/42
B
Ingegneria Sanitaria
Ambientale
Igiene ambientale
Prof. Carmelo Maida R.U.
Total
e
2° ANNO 4° Semestre
Corso integrato 10: Scienze giuridiche: CFU 9
Coordinatore: Prof. Alessandro Tesauro
SSD
Tipologia
Modulo
Docente
IUS/09
C
Ruol ore CFU
o
36
3
Istituzioni di Diritto
Pubblico
bando
48
84
4
7
Ruol ore CFU
o
36
3
IUS/07
C
Diritto del Lavoro
IUS/17
B
Diritto penale
Prof. Marina
Nicolosi
Prof. Alessandro
Tesauro
R.C.
36
3
P.A.
36
3
Total 48
9
e
Corso integrato 11: Medicina Legale e Tossicologia : CFU 8
Coordinatore: Prof. Livio Milone
SSD
Tipologia
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
o
MED/43
Medicina Legale
P.A. 48
4
B
Prof. Livio Milone
MED/44
Medicina del Lavoro
RU 48
4
B
Prof. Guido Lacca
Total 96
8
e
3° ANNO 5° Semestre
Corso integrato 12: Scienza degli alimenti : CFU 6
Coordinatore: Prof. Giuseppe Avellone
SSD Tipolog
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
ia
o
AGR/15
Scienza e Tecnologie alimentari Prof. Diego Planeta R.U. 36
3
B
CHIM/1
Chimica degli alimenti
R.C. 36
3
B
Prof. Giuseppe
0
Avellone
Total 72
6
e
Corso integrato 13: Sorveglianza igienico-sanitaria degli alimenti : CFU 6
Coordinatore: Prof. Caterina Mammina
SSD Tipolog
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
ia
o
MED/4
Igiene degli alimenti
P.A. 36
3
B
Prof. Caterina
2
Mammina
VET/04
Ispezione
alimenti
di
origine
36
3
B
animale
Total 108
9
e
6° Semestre
Corso integrato 14: Rischio biologico e sicurezza sul lavoro : CFU 8
Coordinatore: Prof. Nino Romano
SSD
Tipologi
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
a
o
MED/42
Rischio biologico
P.O. 48
4
B
Prof. Nino Romano
MED/44
Medicina del
P.A. 48
4
B
Prof. Gesualdo La
Lavoro
Paglia
Total 96
8
e
Corso integrato 15: Scienze mediche : CFU 8
Coordinatore: Prof. Vittorio Gebbia
SSD
Tipologi
Modulo
Docente
Ruol ore CFU
a
o
MED/10
C
MED/06
MED/35
C
C
Malattie Apparato
Respiratorio
Oncologia medica
Malattie della pelle
R.C.
Prof. Nicola
Scichilone
Prof. Vittorio Gebbia R.C.
Prof. Elena Castelli R.C.
Corso integrato 16: Scienze Umane : CFU 4
Coordinatore: Prof.
SSD
Tipologi
Modulo
Docente
a
MC
Psicologia*
insegnamento già svolto
PSI/01
(al I anno del vecchio
piano di studi.
36
3
36
24
96
3
2
8
Ruol ore CFU
o
48
4
Total
e
48
4
1
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
TPALL
Scienze chimiche
Base
Scienze propedeutiche
06338
SI
2
CHIM06, CHIM03
Paolo Lo Meo
Prof. Associato
Università di Palermo
Claudia Pellerito
Ricercatore confermato
Università di Palermo
6 (3+3)
78
72
Nessuna
1
Auletta B Dipartimento di Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
Attività didattiche (lezioni)
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Da concordare con i docenti
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione degli strumenti: a) per razionalizzare la struttura e il comportamento della materia a
livello macroscopico e microscopico, con particolare riferimento alle interazioni intermolecolari,
all'equilibrio chimico e alla chimica in soluzione; b) per il riconoscimento di gruppi funzionali,
delle varie classi di composti e delle trasformazione ad esse associate; c) per inquadrare le
tematiche su menzionate in ambito professionalizzante
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di Riconoscere i composti chimici ( tanto inorganici che organici) e di razionalizzarne e
prevederne la reattività.
Autonomia di giudizio
Capacità di razionalizzare e prevedere le possibili trasformazioni dei composti inorganici ed
organici in ragione del loro possibile impatto ambientale.
Abilità comunicative
Capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio della disciplina.
Capacità d’apprendimento
Capacità di comprensione dei meccanismi di reazione e loro applicazione in modelli biochimici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 1
2
2
Chimica generale ed inorganica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Struttura atomica: numeri quantici, orbitali atomici.
Tavola periodica e proprietà degli elementi: configurazione elettronica e
proprietà periodiche degli elementi (raggio atomico, potenziale di
ionizzazione, affinità elettronica) -
2
Elettronegatività e Legame chimico -
4
Formule di Lewis; Risonanza - Forme molecolari sulla base del modello
VSPER, Ibridazione di orbitali –
4
6
Soluzioni e loro proprietà -
8
Equilibri chimici – Ionizzazione dell'acqua;
2
pH e pOH - Forza di un acido e di una base. Anfoliti - Soluzioni tampone,
Idrolisi di sali –
Reazioni redox
6
Composti inorganici: impatto ambientale e tossicità
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
JC Kotz, P Treichel:Chimica,EdiSES;G Bandoli, A Dolmella, G
Natile:Chimica di base,EdiSES; F Nobile, P Mastrorilli:La Chimica di
base,Casa Editrice Ambrosiana; AM Manotti Lanfredi, A
Tiripicchio:Fondamenti di Chimica,Casa Editrice Ambrosiana; F Cacace, M
Schiavello:Stechiometria,Ed Libreria ricerche; P Giannoccaro, S Doronzo:
Elementi di stechiometria; EdiSES.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Chimica Organica sarà
caratterizzato da un approccio descrittivo-fenomenologico. Le diverse classi di composti, le
diverse classi di reazioni, la reattività dei gruppi funzionali, nonchè gli aspetti strutturali e
stereochimici vengono presentati come base per lo studio delle molecole di interesse ambientale,
delle molecole biologiche e dei processi biochimici. Le linee-guida del programma e le ore
previste sono di seguito riportate.
MODULO 2
ORE FRONTALI
3
Chimica organica
LEZIONI FRONTALI
Richiami di Chimica Generale (atomo e orbitali atomici, legame chimico,
ibridazione e risonanza, forze intermolecolari, acidi e basi) - Metano Alcani - Isomeri strutturali – Nomenclatura - Conformazioni –
3
3
3
3
5
4
4
3
3
2
TESTI
CONSIGLIATI
Cicloalcani - Stereoisomeria nei cicloalcani
Aspetti strutturali e nomenclatura di Alcheni e Alchini – Isomeria geometrica
negli alcheni e nei cicloalcani – Nomenclatura E/Z
Enantiomeria e Diastereoisomeria - Molecole chirali – Configurazioni
R/S - Attività ottica - Racemi - Composti con più centri chirali –
Risoluzione di racemi - Decorso stereochimico nella formazione di centri
chirali.
Combustione e alogenazione degli alcani – Diagrammi
energia/coordinata di reazione – infiammabilità ed esplosività Alogenuri alchilici - Sostituzione nucleofila ed Eliminazione - Cenni sui
composti metallorganici.
Addizione elettrofila – Dieni: struttura e reattività - Addizione 1,2 e 1,4 –
Sistemi allilici - Polimerizzazioni - Alcooli – Disidratazione - Ossidazioni Dioli – Glicerolo - Ammine: struttura, basicità, reattività – Tioli.
Aromaticità ed Eteroaromaticità - Benzene e derivati - Sostituzione elettrofila
aromatica - Effetti elettronici dei sostituenti - Fenoli – Ammine: struttura,
basicità, reattività - Composti eterociclici: Pirrolo, Imidazolo, Piridina,
Pirimidina. IPA e loro impatto ambientale.
Composti carbonilici. Aldeidi e chetoni - Addizione nucleofila - Semiacetali,
acetali, cianidrine, immine, enammine. - Isomeria geometrica al C=N Ossidoriduzioni - Acidità degli idrogeni in
- Tautomeria cheto-enolica Carbanioni - Condensazioni aldoliche.
Acidi carbossilici e derivati - Sostituzione nucleofila acilica - Cloruri degli
acidi - Anidridi - Tioesteri - Esteri - Ammidi - Esterificazione ed idrolisi Ossiacidi – Chetoacidi - Acidi bicarbossilici - Lipidi - Esteri fosforici Aspetti strutturali di Steroidi.
Carboidrati - Monosaccaridi - Serie steriche - Strutture cicliche –
Mutarotazione – Riduzione – Ossidazione - Glicosidi - Ribosio Desossiribosio - Glucosio - Galattosio - Fruttosio - Disaccaridi (Maltosio,
Cellobiosio, Lattosio, Saccarosio). – Polisaccaridi (Amilosio, Amilopectina,
Cellulosa, Glicogeno).
Amminoacidi: struttura e configurazione – Sintesi di amminoacidi –
Amminazione riduttiva – Transaminazione - Equilibri acido-base - Punto
Isoelettrico - Legame peptidico – Sintesi e analisi di peptidi.
Tautomeria anulare e di gruppo funzionale nelle strutture eterocicliche - Basi
Puriniche e Pirimidiniche - Aspetti strutturali di Nucleosidi e Nucleotidi.
Testi consigliati
- W. H. Brown, T. Poon, “Introduzione alla Chimica Organica”, (III ed.),
EdiSES, 2005.
- J. McMurry, “Chimica Organica”, (VII ed.), Piccin, 2008.
- P. Yurkanis Bruice, “Elementi di Chimica Organica” (I ed), EdiSES, 2007
2
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei
luoghi di lavoro
Biologia
Base
Scienze Biomediche
NO
1
BIO/13
Modulo di “Biologia e Genetica”
Prof. Giuseppe Dolcemascolo
Ricercatore Universitario
Università di Palermo
3
39
36
Nessuna
I anno
Auletta Dpt “Scienze per la promozione della
Salute G. D'Alessandro” - Policlinico
Attività didattica frontale: lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedì e Giovedì ore 8,00-10,00
Prof. G. Dolcemascolo:
tutti i mercoledì ore 16,30-18,30 presso i locali
del Dpt. di Biopatologia e Metodologie
Biomediche, Sez di Biologia e Genetica,
via Divisi 83, 90133 Palermo
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline di Biologia e Genetica; conoscere e
comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità di trasmissione
dei caratteri ereditari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di sapere applicare in autonomia le elaborazioni derivate dalla conoscenza analitica dei
processi cellulari.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di sapere valutare in maniera autonoma i processi cellulari.
Abilità comunicative
Capacità nello spiegare, in maniera semplice, i processi biologici che stanno alla base dei viventi.
Capacità di apprendimento
Capacità di aggiornamento con l’ausilio della bibliografia scientifica propria del settore BIO/13.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: “BIOLOGIA E GENETICA”
Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi.
Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi.
Conoscere i processi che regolano l’espressione dell’attività dei geni e le modalità di
trasmissione dei caratteri ereditari.
MODULO 1
ORE FRONTALI
36 ore
0 ore
TESTI
CONSIGLIATI
“BIOLOGIA E GENETICA”
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
OBIETTIVI SPECIFICI
Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli
organismi viventi.
Conoscere i processi che regolano l’espressione dell’attività dei geni.
Conoscere e comprendere le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari.
PROGRAMMA
La cellula: organizzazione strutturale e funzionale.
Proteine: struttura e funzione.
Acidi nucleici: struttura e funzione; Duplicazione DNA.
Trascrizione.
Codice genetico; Biosintesi delle proteine.
Cromosomi e cromatina, Ciclo cellulare e mitosi.
Meiosi e gametogenesi specie umana; Aspetti genetici della mitosi e della
meiosi.
La riproduzione sessuale; Elementi di Biologia dello sviluppo;
Variabilità e Mutazione; Mutazioni nella specie umana; Mutazioni
cromosomiche e tumori.
Genetica formale; Mendel ed i suoi esperimenti: dominanza e recessività;
uniformità degli ibridi e assortimento indipendente; Eredità intermedia e
codominanza; Il linkage.
Eredità di caratteri autosomici dominanti e recessivi della specie umana:
esempi significativi di caratteri normali e patologici;Eredità associata al
sesso: diaginica ed olandrica; Basi biologiche di patologie ereditarie; Basi
genetiche del sesso;
Le tecnologie del DNA ricombinante: Reazione polimerasica a catena
(PCR); Enzimi di Restrizione: proprietà; Vettori di clonaggio; Gel
elettroforesi degli acidi nucleici;
ESERCITAZIONI
“Biologia e Genetica“ a cura di G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, EdiSes,
2007, Napoli;
“Biologia e Genetica" di Chieffi G., Dolfini S., Malcovati M., Pierantoni R.,
Tenchini M.L., EdiSES, 2005, Napoli;
3
FACOLTÀ
MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO
2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Scienze Ambientali
Base (BIO/07), caratterizzante (MED/42)
Scienze propedeutiche, Scienze della
Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di
lavoro
06336
SI
2
MED/42-BIO/07
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
Calamusa Giuseppe
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
Riggio Silvano
Università di Palermo
Professore Ordinario
Università degli Studi diPalermo
6 (2+4)
78
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
72
ANNO DI CORSO
I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
Auletta B Dipartimento Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
Lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE
Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Primo semestre
Nessuna
Prof. G. Calamusa :Venerdì - dalle ore 12:30
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
alle ore 13:30
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione:
- acquisizione delle basi del metodo scientifico;
- percepire l’ambiente come sistema dinamico e complesso e riconoscere le interrelazioni fra
le sue numerose componenti padronanza dell'approccio multidisciplinare necessario per
l'analisi e la gestione di realtà ambientali complesse;
- apprendimento delle tecniche di base per il monitoraggio dell'ambiente naturale e
antropizzato;
- conoscenza di tecnologie idonee alla soluzione di problemi ambientali;
- conoscenza dei principi e delle procedure amministrative in campo ambientale, nonchè
delle principali normative comunitarie, statali e regionali in materia ambientale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- essere in grado di applicare le proprie conoscenze, sia in Enti pubblici che in aziende
private, nell’ambito di attività mirate all'analisi ed al monitoraggio ambientale,
all'individuazione delle problematiche ambientali ed allo sviluppo di appropriati interventi
di prevenzione e ripristino;
- acquisire le competenze necessarie per utilizzare la normativa comunitaria, nazionale e
regionale in campo ambientale.
Autonomia di giudizio:
- sviluppare adeguate competenze per la raccolta di dati ambientali nonché per
un’elaborazione autonoma e critica degli stessi.
Abilità comunicative:
- essere in grado di interagire con esperti di specifici settori e di fungere da interfaccia
operativa fra essi;
- sapere presentare i dati ambientali in forme appropriate per la loro comprensione da parte di
interlocutori specialisti e non, e di trasferire i risultati delle indagini ambientali agli
utilizzatori finali (decisori, amministratori, comunità locali).
Capacità d’apprendimento:
- sviluppo della capacità di elaborare informazioni di origine e natura diverse e di valutarne
le possibili interrelazioni;
- sviluppo di una versatilità intellettuale che potrà facilitare sia l’inserimento nel mondo del
lavoro, sia l’accesso a successivi corsi di studio;
- sviluppare la capacità di aggiornamento continuo delle proprie conoscenze in particolare
nel campo tecnologico e normativo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO IGIENE
Fornire allo studente le conoscenze di base e una significativa padronanza del metodo
scientifico generale nonchè la capacità di elaborare ed interpretare in maniera integrata dati
ambientali di diversa natura, necessaria per acquisire idonee competenze applicative.
MODULO
ORE FRONTALI
48
IGIENE
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
– OBIETTIVI SPECIFICI Permettere allo studente di raggiungere i seguenti obiettivi:
- apprendere le nozioni fondamentali dell’igiene acquisendo familiarità con la
terminologia ed il linguaggio propri di tale disciplina;
- apprendere tecniche e procedure di base per il monitoraggio dell'ambiente
naturale e antropizzato attraverso l'acquisizione di dati di natura fisica,
chimica, biologica, ecologica;
- apprendere le nozioni giuridiche fondamentali necessarie per affrontare le
questioni relative all’ambiente e alla sua tutela con riferimento agli aspetti di
carattere giuridico e normativo;
- sviluppare l'approccio interdisciplinare necessario per operare su realtà
ambientali complesse e per elaborare ed interpretare i dati in maniera
integrata;
TESTI
CONSIGLIATI
- sviluppare autonome capacità di apprendimento, di elaborazione delle
conoscenze e di trasferimento dei risultati a interlocutori specialisti e non.
PROGRAMMA
L'organizzazione del SSN: strutture, funzioni e competenze
L'organizzazione delle Aziende Sanitarie: il Dipartimento di Prevenzione, il
Distretto, le Aziende Ospedaliere
I livelli ed i fattori di promozione della salute
I livelli di prevenzione delle malattie
La storia naturale della patologia infettiva o trasmissibile
I fattori predisponenti l'insorgenza della malattia infettiva
Rapporti ospite-parassita
Le sorgenti ed i serbatoi di infezione e le modalità di trasmissione degli agenti
patogeni
Gli agenti etiologici delle malattie infettive e la loro relazione con l' ambiente
Le strategie di prevenzione primaria delle malattie trasmesse da veicoli (aria,
acqua, alimenti, oggetti d'uso e dispositivi medici)
Le strategie di prevenzione primaria delle malattie trasmesse da vettori e delle
zoonosi
Le principali procedure di disinfezione, sterilizzazione e disinfestazione
L’immunoprofilassi attiva e passiva
La chemioprofilassi pre-esposizione e post-esposizione
Le principali malattie a trasmissione aerea, fecale-orale, parenterale e
parenterale inapparente, sessuale e per contatto diretto
La storia naturale della patologia degenerativa e cronica
Le strategie di prevenzione secondaria della patologia degenerativa e cronica
Gli screening
L’ambiente confinato o indoor
I parametri fisici condizionanti il microclima degli ambienti confinati
Le procedure per la valutazione del benessere termico negli ambienti
confinati ed i metodi per la rilevazione dei dati microclimatici
L'inquinamento indoor ed i prevalenti inquinanti indoor
Le strategie di controllo dell'inquinamento degli ambienti confinati
Il significato e l'applicazione delle normative specifiche a tutela della salute e
dell'ambiente
Il significato di rifiuto solido
I sistemi di smaltimento dei rifiuti
L'impatto ambientale e sanitario dei rifiuti e le strategie di controllo
Il fono inquinamento: sorgenti, strategie di prevenzione e di controllo
Meloni C., Pellissero G. Igiene. Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
Signorelli C., D. D’Alessandro, S. Capolongo Igiene edilizia ed ambientale.
Società Editrice Universo, Roma.
4
Inglese
INSEGNAMENTO A BANDO
5
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Metodologia epidemiologica, Medicina del
Lavoro
Caratterizzante
Scienze della Prevenzione e dei Servizi Sanitari
05155
SI
2
MED/42,MED/44
Maria Fatima Massenti
Associato
Università di Palermo
Maria Gabriella Verso
Ricercatore
Università di Palermo
8
104
96
Nessuna
I
Auletta B - Dipartimento Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
Lezioni frontali
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Martedì [10.00-12.00]
Prof: Massenti: Giovedì ore 13.30
Prof. Verso:Giovedì [12.30]
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Corretta conoscenza della terminologia scientifica e capacità di comprensione teorica di testi e
pubblicazioni scientifiche relativamente ai contenuti di seguito specificati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere le più comuni malattie professionali e le tematiche di tipo igienistico.
Capacità di utilizzare le fonti sanitarie disponibili in Italia, sapere organizzare una raccolta di dati
da elaborare.
Autonomia di giudizio
Autonomia di giudizio e conseguente possibilità di sviluppare considerazioni logiche e deduttive,
indispensabili per lavorare autonomamente e per l’inserimento nel mondo del lavoro Essere capace
di valutare le implicazioni legate alla patologia professionale e alle più comuni problematiche di
Igiene generale. Essere capace di valutare le implicazioni dei fenomeni epidemiologici di
popolazione su cui si basano le scelte programmatiche in tema di sanità.
Abilità comunicative
Capacità di esporre il significato della patologia lavoro-correlata e di comunicare in maniera
esauriente le soluzioni pratiche di management igienistico.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di
questi settori utili anche ai fini dell’accesso a lauree magistrali, master di primo livello e altre
attività formative post-lauream.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “Metodologia epidemiologica”
Conoscere la popolazione italiana negli aspetti naturali,nascita, morte e nei suoi aspetti sociali.
Conoscere le principali cause di malattia, i flussi informativi che permettono la conoscenza dei
fenomeni sanitari nel nostro Paese. Conoscere i principali studi epidemiologici e le loro principali
applicazioni. Saper ricercare i dati sanitari del nostro Paese attraverso i siti web principali.
Sapere organizzare una raccolta di dati epidemiologici, sapere rappresentarli sotto forma di
tabella, grafico etc. Saper calcolare i principali indici di posizione e di variabilità. Conoscere le
leggi della probabilità e la loro applicazione in campo medico.
MODULO 1
ORE FRONTALI
48
TESTI
CONSIGLIATI
Metodologia epidemiologica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Definire le finalità dell’epidemiologia
Descrivere gli indicatori di salute
Descrivere gli strumenti per calcolare gli indicatori di salute
Definire e descrivere le fonti per i dati di morbosità
Definire e descrivere le fonti per i dati di mortalità
Definire i metodi di analisi per conoscere le frequenze delle malattie e
degli infortuni
Definire il significato e l’applicabilità degli studi di epidemiologia
osservazionale descrittiva
Definire il significato degli studi geografici e quelli di correlazione
geografica e temporale
Descrivere le principali misure di frequenza (incidenza e prevalenza)
Definire il significato degli studi di epidemiologia osservazionale
analitica
Descrizione degli studi epidemiologici caso-controllo
Descrizione degli studi epidemiologici di coorte prospettici e
retrospettivi
Descrizione degli studi epidemiologici sperimentali
Definire il concetto di rappresentatività statistica del campione per
studi di popolazione
ESERCITAZIONI
Collegamento con l’ISTAT per l’analisi dei dati di popolazione e la
costruzione di una piramide dell’età.
Uno studio epidemiologico descrittivo: sintesi e rappresentazione grafica di
dati ottenuti dopo somministrazione di un questionario.
Signorelli C. : Metodologia epidemiologica. SEU Roma
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 “Medicina del Lavoro”
MODULO 2
ORE FRONTALI
48
TESTI
CONSIGLIATI
Medicina del Lavoro
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
- Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse
temperature, radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie;
illustrare le principali norme preventive.
- Definizione di rischio biologico e principali strategie preventive.
- Definizione di rischio chimico.
- Definizione di rischio cancerogeno.
- Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina del
lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della medicina del lavoro.
ESERCITAZIONI
6
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Fisiologia
Base
Scienze Biomediche
NO
1
BIO/09
Maurizio Casarrubea
Ricercatore
Università di Palermo
4
52
48
Nessuna
I
Auletta B Dipartimento di Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
Lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Da stabilire
Martedì 09:00 – 12:00
Giovedì 09:00 – 12:00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisire i principali meccanismi di funzionamento degli organi e degli apparati
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di organizzare una visione integrata delle principali funzioni dell’organismo.
Autonomia di giudizio
Sulla base delle nozioni di Fisiologia acquisite, essere in grado valutare il significato dello
scostamento dalla norma dei principali parametri fisiologici
Abilità comunicative
Capacità di esporre i concetti acquisiti in modo chiaro e organico
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento e autoverifica della correttezza delle nozioni apprese
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Mettere lo studente nella condizione di:
• distinguere tra “funzione e “processo” come concetti essenziali nella comprensione della
Fisiologia Umana
• comprendere le basi molecolari del potenziale di riposo della membrana, la genesi del
potenziale d’azione, la comunicazione fra cellule a mezzo di sinapsi, la contrazione
muscolare, la trasduzione di stimoli fisiologici in segnali elettrici da parte di cellule
recettoriali dei sistemi sensoriali
• comprendere le caratteristiche funzionali del sangue
• comprendere la fisiologia dell’apparato cardio-circolatorio.
• comprendere la fisiologia dell’apparato respiratorio.
• comprendere la fisiologia del rene
• comprendere i meccanismi di regolazione dei tre suddetti apparati e il loro coordinamento
nell’espletamento di essenziali funzioni omeostatiche inerenti l’osmolarità, il volume del
liquido extracellulare, l’equilibrio acido-base
• comprendere le funzioni del sistema nervoso, da quelle motorie e percettive a quelle
psichiche, il suo sviluppo e la capacità di riparare lesioni
• comprendere la fisiologia del sistema endocrino e di quello digerente
ORE FRONTALI
48
FISIOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Introduzione alla Fisiologia - Linee generali sui principali percorsi
metabolici. Le membrane cellulari e la loro importanza. I liquidi
nell’organismo. Il movimento attraverso le membrane: diffusione e
trasporto mediato. Osmosi. Membrane eccitabili: il potenziale di
riposo e il potenziale d’azione. Organi e apparati. Funzione e
processo.
• Apparato cardiocircolatorio - Organizzazione generale. Proprietà del
cuore. Elementi di elettrocardiografia. Meccanica cardiaca. Gittata
cardiaca. Controllo nervoso del cuore. Sezioni del circolo sistemico e
loro caratteristiche principali. Controllo dei vasi del circolo sistemico.
• Sangue - Plasma ed elementi figurati. Gruppi sanguigni.
Emocoagulazione.
• Apparato respiratorio - Organizzazione generale. Meccanica
respiratoria. Il diagramma pressione-volume. Il surfattante alveolare.
Gli scambi gassosi. Elementi di spirometria. Trasporto dei gas nel
sangue. Regolazione nervosa della respirazione.
• Rene e vie urinarie - Organizzazione generale. Filtrazione glomerulare.
VFG e sua determinazione. Clearance. Carico. Riassorbimento
tubulare. Secrezione tubulare. Meccanismi di concentrazione delle
urine. Sistema renina-angiotensina.
• Apparato digerente - Organizzazione generale. Motilità. Digestione
delle macromolecole. Assorbimento dei nutrienti. Regolazione della
funzione gastro-intestinale. Sistema nervoso enterico.
• Sistema Nervoso - Organizzazione generale. Sinapsi e canali ionici.
Fisiologia dei sistemi sensoriali, il campo recettivo, sensibilità
somatica, la visione, l’udito, l’equilibrio, gusto e olfatto. Sistema
nervoso autonomo. Ipotalamo. Fisiologia dei sistemi motori. L’unità
motrice. I riflessi spinali. Il movimento volontario. I nuclei della base.
Il cervelletto.
• Sistema endocrino - Organizzazione generale. Classificazione degli
ormoni. Ipotalamo. Ipofisi. Asse ipotalamo-ipofisi-ghiandola
bersaglio. Tiroide. Paratiroidi. Metabolismo degli ioni calcio e fosfato.
Surrene. Pancreas endocrino ed esocrino.
• Adattamenti. Esercizio fisico. Stress meccanici ed apparato
osteoarticolare. Altitudini. Profondità marine. Elevate e basse
temperature ambientali. Assenza di gravità
TESTI
CONSIGLIATI
•
•
•
•
ESERCITAZIONI
Nessuna esercitazione prevista
F.H. Martini: “Fondamenti di Anatomia & Fisiologia” - Casa editrice:
Edises
G.A. Thibodeau: “Anatomia & Fisiologia” - Casa editrice:
Ambrosiana
D.U. Silverthorn: “Fisiologia - Un approccio integrato” - Casa
editrice: Ambrosiana
7
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Patologia generale, Microbiologia, Malattie
Infettive
Base, Caratterizzante
Scienze Biomediche, Scienze Medicochirurgiche
05559
SI
3
MED/04-MED/07-MED/17
Giovanni Giammanco
Ricercatore
Università di Palermo
Viviana Bazan
Ricercatore
Università di Palermo
Paola Di Carlo
Ricercatore
Università di Palermo
8
104
96
Nessuna
Primo
Auletta B Dipartimento di Scienze per la
Promozione della Salute “G.D’Alessandro”
Lezioni frontali
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Prof. Giovanni Giammanco
Lunedì, ore 15-17 e Venerdì, 8-10
Prof.ssa Viviana Bazan
Martedì, ore 8.30-10.30 e Giovedì 8.30-10.30
Prof.ssa Paola Di Carlo
Giovedì, ore 10-12
Prof. Giovanni Giammanco
Mercoledì, ore 13-14
Prof.ssa Viviana Bazan
Martedì, ore 10.30-11.30
Prof.ssa Paola Di Carlo
Giovedì, ore 9-10
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
- Conoscere la diversità microbica e l’impatto dei microrganismi sull’uomo e sull’ambiente;
- Conoscere l’organizzazione strutturale, le caratteristiche funzionali e la genetica dei
microrganismi;
- Conoscere i fattori ambientali che influenzano la crescita batterica;
- Conoscere i fattori di patogenicità microbica;
- Conoscere i meccanismi di azione dei farmaci antimicrobici e la composizione delle
formulazioni vaccinali;
- Conoscere i fattori etiologici endogeni ed esogeni responsabili di alterazioni del funzionamento
cellulare;
- Conoscere i meccanismi patogenetici cellulari e molecolari dei processi patologici;
- Inquadrare i fenomeni patologici in rapporto all’interazione tra fattori etiologici e meccanismi
patogenetici;
- Conoscere i meccanismi della proliferazione cellulare e dell’apoptosi ;
- Conoscere le alterazioni genetiche, i meccanismi dell’infiammazione ed i fenomeni di
degenerazione;
- Conoscere i fattori etiologici e i meccanismi patogenetici della trasformazione cellulare
neoplastica in rapporto alle cause intrinseche ed estrinseche;
- Conoscere i meccanismi delle risposte difensive dell’organismo;
- Conoscere l'eziologia, la storia naturale, le modalità di trasmissione e l’epidemiologia delle
malattie infettive;
- Conoscere i principali fattori di rischio ambientale correlati alle malattie infettive e gli
interventi di tutela negli ambienti di lavoro.
Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni di didattica frontale e teorico-pratica e
verranno verificate attraverso un esame finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione nel contesto lavorativo di pertinenza;
Autonomia di giudizio e capacità di reperire e usare dati per formulare risposte a problemi di tipo
concreto;
Capacità d’apprendimento sufficiente per intraprendere lo studio delle successive materie
caratterizzanti il corso di Laurea.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MICROBIOLOGIA”
Acquisire le conoscenze di base del mondo dei microrganismi sotto l’aspetto dell’organizzazione
cellulare, metabolico e genetico. Conoscere e comprendere i meccanismi dell’azione patogena dei
microrganismi in generale e di alcuni importanti patogeni in particolare. Gli studenti
apprenderanno alcuni aspetti applicativi della microbiologia, con particolare attenzione per le
metodiche di controllo microbiologico degli alimenti, dell’ambiente, delle superfici e dell’aria.
MODULO 1
ORE FRONTALI
2
1
1
4
-
MICROBIOLOGIA
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alla microbiologia: impatto dei microrganismi sull’uomo e
sull’ambiente.
Radici storiche della microbiologia.
Diversità microbica: microrganismi procarioti ed eucarioti, virus.
Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula batterica: morfologia,
aggregazione, dimensioni; parete cellulare nei Gram+ e nei Gram-;
membrana citoplasmatica; citoplasma e componenti citoplasmatici
essenziali; regione nucleare e cromosoma; sostanze polimeriche
extracellulari; flagelli, fimbrie; spore e processo di sporulazione.
6
-
4
-
3
3
-
3
-
3
3
-
3
-
0
ESERCITAZIONI
Non sono previste esercitazioni
TESTI
CONSIGLIATI
Principi di genetica dei microrganismi. Metabolismo batterico:
produzione di energia e biosintesi. Fattori ambientali che influenzano la
crescita batterica, curva di crescita di una popolazione batterica, misura
quantitativa della crescita microbica.
Rapporto ospite-microrganismo: associazioni simbiotiche, biofilm
batterici, patogenicità e virulenza. Fattori di patogenicità: tossine.
Caratteristiche dei principali batteri patogeni per l’uomo.
Generalità sui virus: caratteristiche biologiche, strutturali, ciclo di
replicazione. Caratteristiche dei principali virus patogeni per l’uomo.
Generalità sui miceti: caratteristiche della cellula fungina, modalità
riproduttive, ruolo patogeno nell’uomo. Principali miceti di interesse
medico.
Farmaci antimicrobici: caratteristiche generali. Vaccini.
Terreni di coltura, generalità sulle metodologie e tecniche del laboratorio
microbiologico: principi di isolamento e identificazione dei batteri,
controllo microbiologico degli alimenti, dell’ambiente, delle superfici e
dell’aria.
Sterilizzazione e disinfezione.
Tortora GJ, Funke BR, Case CL, “Elementi di microbiologia”, Pearson
Education Italia, 2008.
La Placa M, "Principi di Microbiologia Medica", Soc. Ed. Esculapio.
Madigan MT, Martinko JM, Parker J, “Brock - Biologia dei
microrganismi”, Vol. 1 e 2, Ed. Ambrosiana.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 “PATOLOGIA GENERALE”
Apprendere le conoscenze basilari di patologia generale ai fini di interpretare i processi patologici
e sviluppare la conoscenza degli aspetti eziopatologici delle principali patologie umane specie di
quelle che sono, in qualche modo, associabili ai rischi ambientali e professionali nonché dei
meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali. In particolare alla fine del corso lo
studente deve dimostrare di:
- Conoscere i fattori etiologici endogeni ed esogeni responsabili di alterazioni del funzionamento
cellulare;
- Conoscere i meccanismi patogenetici cellulari e molecolari dei processi patologici;
- Inquadrare i fenomeni patologici in rapporto all’interazione tra fattori etiologici e meccanismi
patogenetici;
- Conoscere i meccanismi della proliferazione cellulare e dell’apoptosi ;
- Conoscere le alterazioni genetiche, i meccanismi dell’infiammazione ed i fenomeni di
degenerazione;
- Conoscere i fattori etiologici e i meccanismi patogenetici della trasformazione cellulare
neoplastica in rapporto alle cause intrinseche ed estrinseche;
- Conoscere i meccanismi delle risposte difensive dell’organismo.
MODULO 2
ORE FRONTALI
PATOLOGIA GENERALE
LEZIONI FRONTALI
Definizione dei concetti di base di patologia generale: concetto di malattia,
etiologia e patogenesi, cause intriseche ed estrinseche di malattia, danno
cellulare e morte cellulare
Infiammazione: definizione, cause, fasi, cellule implicate e mediatori
chimici. Concetto di infiammazione acuta o angioflogosi: i mediatori
chimici e le cellule implicate, formazione dell’essudato e vari tipi di
angioflogosi.
Concetto di infiammazione cronica o istoflogosi Infiammazione
granulomatosa con particolare riferimento a quelle legate al mondo del
lavoro ( es: asbestosi, silicosi). Processo di guarigione e riparazione dei
tessuti. Fibrosi e sclerosi.
Disturbi della crescita cellulare: adattamenti cellulari della crescita e del
differenziamento ( concetti di iperplasia, ipertrofia, metaplasia)
Neoplasia: definizione, concetti di displasia ed anaplasia, tumori benigni
maligni, classificazione istogenetica dei tumori benigni e maligni,
caratteristiche cliniche dei tumori. Biologia della crescita tumorale :
angiogenesi e meccanismi di invasione locale e di meta statizzazione. Il
processo di cancerogenesi. Concetti di cancerogenesi da agenti chimici,
fisici e virali. Fasi della carcinogenesi: iniziazione, promozione e
progressione. Geni coinvolti nell’oncogenesi: oncogeni, geni
oncosoppressori, geni coinvolti nell’apoptosi e nei meccanismi di
riparazione del DNA. Progressione tumorale, accenni all’immunità
tumorale e immunosorveglianza.
Patologia ambientale e nutrizionale: Esposizione a rischi ambientali e
professionali. Addotti al DNA. Approfondimento sull’asbesto, sul
cloruro di vinile, e sui pesticidi ( caratteristiche, vie di esposizione, effetti
sulla salute, soglia critica, trattamento e regolazione)
Immunologia. Concetti di base: Immunità innata, immunità acquisita,
cellule ed organi del sistema immunitario, vie e meccanismi di ricircolazione
linfocitaria. Anticorpi: Struttura e funzione Classi e attività biologiche delle
immunoglobuline. Interazioni con cellule e fattori dell’immunità innata ed
acquisita.
Determinanti
antigenici
delle
immunoglobuline.
Antigeni:Immunogenicità Epitopi ed apteni. Interazione antigene-anticorpo
Affinità e avidità. Complesso maggiore di istocompatibilità: Struttura,
funzione e regolazione dell’espressione delle molecole MHC di classe I e II.
Distribuzione cellulare delle molecole MHC. Interazione peptide- MHC di
classe I e II. Processazione e presentazione dell’antigene: Caratteristiche
degli antigeni riconosciuti dai linfociti T. Restrizione MHC nel
riconoscimento dell’antigene da parte dei linfociti T. Il ruolo delle cellule
presentanti l’antigene nell’attivazione T. Processazione degli antigeni esogeni
ed endogeni: associazione alle molecole MHC e presentazione ai linfociti T.
Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzioni effettrici,
memoria, apoptosi. Linfociti T: maturazione, attivazione e differenziamento
dei linfociti T. Linfociti B: generazione, attivazione e differenziamento dei
linfociti B. Il recettore dei linfociti T (TCR): Struttura del TCR. Complesso
ternario TCR- peptide -MHC. Molecole di membrana accessorie dei linfociti
T. Risposta immunitaria cellulo-mediata: Risposte effettrici. Proprietà dei
linfociti T effettori. Linfociti T citotossici. Cellule Natural Killer.
Citotossicità cellulo-mediata anticorpo dipendente. Ipersensibilità di tipo
ritardato. Risposta umorale e formazione degli anticorpi : Complesso
recettoriale per l’antigene dei linfociti B (BCR). Riconoscimento
dell’antigene ed attivazione dei linfociti B. Risposta anticorpale agli antigeni
proteici dipendente da linfociti T helper. I linfociti B come cellule APC.
Attivazione dei linfociti B da parte dei linfociti T helper. Reazioni nel centro
0
TESTI
CONSIGLIATI
germinativo: switch isotipico, maturazione d’affinità e generazione di linfociti
B memoria. Risposte anticorpali agli antigeni T indipendenti. Regolazione
delle risposte anticorpali da parte del complemento, anticorpi e cellule
accessorie.
Principali aspetti di immunopatologia: reazioni di ipersensibilità e
classificazione di Gell e Coombs.
Il controllo immunologico delle malattie neoplastiche: Antigenicità dei
tumori. Meccanismi effettori dell’immunità antitumorali. Meccanismi di
evasione della risposta immune da parte dei tumori. Immunoterapia.
ESERCITAZIONI
Non sono previste esercitazioni
- Tolone – Oncologia Generale – Ed Medical Books
- Goldsby R.A., Kindt T.J., Osborne B.A. Kuby - Immunologia – Ed UTET
- Abbas- Lichtman-Pober – Immunologia- Ed Piccin
- Contran R.S., Kumar V., Collins T. Robbins – Le basi patologiche delle
neoplasie – Volume I, Ed. Piccin.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 3 “MALATTIE INFETTIVE”
Conoscere le cause e l’epidemiologia delle principali malattie infettive, incluse quelle emergenti o
riemergenti, i rapporti tra microorganismo e ospite e i principali mezzi diagnostici nell’ambito
infettivologico. Identificare i luoghi e le categorie di soggetti particolarmente a rischio di contrarre
patologie infettive. Conoscere e applicare i principi di prevenzione del rischio infettivo tenendo
conto delle direttive ministeriali e del rapporto costo/beneficio per il paziente. Apprendere le
modalità di utilizzo delle banche dati di interesse epidemiologico e dei relativi aggiornamenti
periodici.
MODULO 3
ORE FRONTALI
2
4
8
8
4
4
4
2
TESTI
CONSIGLIATI
MALATTIE INFETTIVE
LEZIONI FRONTALI
- Obiettivi della disciplina e sua suddivisione.
- Epidemiologia delle malattie infettive in ambito regionale nazionale e
internazionale e conoscenza dei meccanismi di notifica e prevenzione del
servizio sanitario nazionale italiano e di quelli esteri.
- Note sintetiche sui principi patogenetici, di approccio diagnostico e
clinico di alcune malattie infettive che hanno impatto sui luoghi di
lavoro e su alcune categorie a rischio.
- Inquadramento del singolo processo infettivo in rapporto alle modalità di
trasmissione e ai fattori di rischio ambientale al fine di valutarne gli
effetti sulla salute e predisporre interventi di tutela negli ambienti di
lavoro.
- Ambiente sanitario e rischio infettivo.
- Norme di privacy in tema di malattie infettive ad evoluzione cronica.
- Patologie infettive emergenti: impatto sui luoghi di lavoro e normative
vigenti in tema di prevenzione sia in ambito territoriale che in particolari
setting.
ESERCITAZIONI
Studio sul controllo di un out break infettivo ad etiologia ancora non ben
definita.
S. Barbuti et al., Igiene, Monduzzi 2002.
8
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
SCIENZE FISICHE E DELLE RADIAZIONI
Caratterizzante
Scienze della Prevenzione e dei Servizi SanitariScienze della Prevenzione nell’ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
SI
3
MED/36 – ING-IND/11 – ING-INF/02
Aldo Carcione
Associato
Università di Palermo
Salvatore Barbaro
Ordinario
Università di Palermo
Contratto
9
117
108
Avere sostenuto tutti gli esami del I anno
II
Auletta B Dipartimento Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula, Esercitazioni in
laboratorio, Visite in campo, altro
Obbligatoria
Esame orale, preceduto da prove scritte in
itinere.
Voto in trentesimi
primo semestre
Giorni e orari di ricevimento
Martedì ore 11,30-12,30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione : Corretta conoscenza della terminologia scientifica e
capacità di comprensione teorica di testi e pubblicazioni scientifiche relativamente ai contenuti del
corso integrato.
Capacità applicative e competenze multidisciplinari: Capacità applicative di tipo metodologico,
tali da permettere ai laureati di affrontare e risolvere problemi relativi alle norme di sicurezza in
ambito lavorativo.
Autonomia di giudizio: Autonomia di giudizio indispensabile per lavorare
autonomamente e per l’inserimento nel mondo del lavoro, con particolare riferimento ai
collegamenti trasversali delle conoscenze.
Abilità nella comunicazione: Abilità nella comunicazione orale, scritta e multimediale con
esposizione in modo compiuto per la formazione del personale esposto a radiazioni, per scambio
di informazioni generali, per dialogare con esperti di altri settori.
Capacità di apprendere: Capacità di apprendere per sviluppo ed approfondimento di ulteriori
competenze, con riferimento all’aggiornamento continuo delle conoscenze mediante consultazione
di materiale bibliografico, banche dati, etc, utili anche ai fini dell’accesso a lauree magistrali,
master di primo livello e altre attività formative post-lauream.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di Radiologia e Radioprotezione : Acquisire le
conoscenze di base sulle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, le problematiche sanitarie legate
all’esposizione per i lavoratori, i principi legislativi che tutelano gli esposti per motivi
professionali. Acquisire le metodiche per la prevenzione nell’ambiente di lavoro.
MODULO
ORE FRONTALI
RADIOLOGIA E RADIOPROTEZIONE
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscenza di fondamenti di fisica,caratterizzazione delle radiazioni
ionizzanti,
problematiche connesse all’esposizione a radiazioni ionizzanti.
Legislazione in radioprotezione.
Conoscenza delle radiazioni non ionizzanti ed esposizione umana.
Caratterizzazione delle sorgenti NIR
Fondamenti di fisica .
Esposizione umana.
Legislazione sanitaria.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Dispense
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
Fisica Tecnica Ambientale
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
Campi elettromagnetici
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
9
FACOLTÀ
MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO
2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Igiene dell’Ambiente
Caratterizzante, Affine
Scienze della Prevenzione nell’ambiente e nei
luoghi di lavoro, Scienze interdisciplinari
03807
SI
2
MED/42-ICAR/03
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
Carmelo Maida
Ricercatore
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
INSEGNAMENTO A BANDO
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
7
91
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
84
PROPEDEUTICITÀ
Avere sostenuto tutti gli esami del I anno
ANNO DI CORSO
II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
Auletta Dipartimento “Scienze per la
Promozione della Salute “G.D’Alessandro”
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula, Esercitazioni in
laboratorio, Visite in campo, altro
Obbligatoria
Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE
Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Primo semestre
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Lunedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione Corretta conoscenza della terminologia scientifica e
capacità di comprensione teorica di testi e pubblicazioni scientifiche relativamente ai contenuti di
seguito specificati.
Capacità applicative e competenze multidisciplinari Capacità applicative e competenze
multidisciplinari di tipo metodologico, tali da permettere ai laureati di affrontare e risolvere
problemi relativi all’Igiene Ambientale, relativamente agli aspetti di seguito elencati.
Autonomia di giudizio Autonomia di giudizio e conseguente possibilità di sviluppare
considerazioni logiche e deduttive, indispensabili per lavorare autonomamente e per l’inserimento
nel mondo del lavoro.
Abilità nella comunicazione Abilità nella comunicazione orale, scritta e multimediale con
esposizione in modo compiuto del proprio pensiero per scambio di informazioni generali,
presentazione dati, dialogo con esperti di altri settori e conseguente capacità di lavorare in gruppo.
Capacità di apprendere Capacità di apprendere per sviluppo ed approfondimento di ulteriori
competenze, con riferimento all’aggiornamento continuo delle conoscenze mediante consultazione
di materiale bibliografico, banche dati, etc, utili anche ai fini dell’accesso a lauree magistrali,
master di primo livello e altre attività formative post-lauream.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
IGIENE AMBIENTALE
Generalità: Rapporti tra ambiente e salute umana. Fattori di rischio di
origine ambientale.
Acqua: Caratteristiche generali. Fabbisogno idrico. Approvvigionamento
idrico (acque sotterranee, superficiali, meteoriche, marine).
Acque destinate al consuma umano: criteri di potabilità (criteri
idrogeologici, organolettici, fisici, chimici e biologici). principali
parametri caratterizzanti la potabilità dell’acqua (pH, colore, odore,
sapore, torpidità, temperatura, conduttività, residuo fisso a 180°C,
durezza totale, cloruri, ossidabilità, azoto ammoniacale, nitriti, nitrati,
fluoro, idrogeno solforato, trialometani).
Inquinamento delle acque e riflessi epidemiologici: acqua veicolo e
serbatoio di agenti patogeni; acqua veicolo di sostanze chimiche.
Controlli delle sorgenti di approvvigionamento e delle acque distribuite
al consumo. Modalità di prelievo di campioni d’acqua ai fini delle analisi,
con particolare riferimento all’analisi batteriologica.
Controllo microbiologico: significato e ricerca degli indicatori batterici di
contaminazione di origine fecale (Escherichia coli, Enterococchi,
Clostridi solfito riduttori); conteggio delle colonie a 22°C e a 36°C;
caratteristiche di alcuni microrganismi con potenzialità patogena
rinvenibili in acqua (Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus).
Epidemiologia e linee guida per la prevenzione della Legionellosi.
Acque ricreazionali: requisiti igienico-sanitari delle acque di balneazione
e di piscina.
Acque reflue: caratteristiche principali (fisiche, chimiche e
microbiologiche) e riflessi ambientali. Rilevamento di alcuni parametri
(Solidi sedimentabili, Solidi sospesi, BOD5, COD). La depurazione delle
acque reflue come intervento di prevenzione primaria.
Cenni normativi sulle diverse tipologie d’acqua.
Aria atmosferica: composizione chimica; parametri fisici.
Effetti acuti e cronici dell’aria atmosferica sulla salute umana per
variazione delle caratteristiche fisiche e chimiche.
Inquinamento atmosferico: fonti di inquinamento e principali sostanze
inquinanti presenti nell’aria allo stato gassoso (ossidi di azoto, di
carbonio, di zolfo, ozono..) e allo stato corpuscolare (PM).
TESTI
CONSIGLIATI
Interventi di prevenzione dell’inquinamento atmosferico. monitoraggio e
cenni normativi.
Suolo: Contaminazione chimica e microbica del suolo in rapporto allo
smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi e all’uso di pesticidi e fertilizzanti.
Meloni C., Pellissero G. Igiene. Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
Signorelli C. Igiene ed edilizia ambientale. Società Editrice Universo, Roma.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: Ingegneria Sanitaria Ambientale
MODULO
ORE FRONTALI
TESTI
CONSIGLIATI
Ingegneria Sanitaria Ambientale
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
10
Scienze giuridiche
11
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Medicina Legale e Tossicologia
Base
Scienze della Prevenzione e dei Servizi Sanitari
05012
SI
2
MED/43-MED/44
- Livio Milone
Prof. Associato
Università di Palermo
Guido Lacca
Ricercatore
Università di Palermo
8
104
96
Avere superato tutti gli esami del I anno
II
Aula Medicina Legale
Aule Nuove – via Parlavecchio
Lezioni frontali
Obbligatoria [ 75 % ]
Prova Orale
Voto in trentesimi
Quarto semestre
Giovedì (14.30-18.30)
Lunedì – Mercoledì – Venerdì [12.00-14.00]
Lunedì – Venerdì [11.00-13.00]
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Lo studente deve possedere conoscenze dei principali temi della Medicina Legale e della Medicina
del Lavoro con particolare riferimento alle problematiche in ordine alla responsabilità professionale,
al consenso informato, alla privacy ed alla deontologia medica, ai rapporti con l’Autorità
Giudiziaria ed i principali obblighi di legge, nonché alla normativa in tema di prevenzione nei
luoghi di lavoro.
Al termine del Corso lo studente deve aver acquisito competenze nell’ambito della professione della
nuova figura professionale del Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di Lavoro, le
sue mansioni ed i rapporti con altri professionisti dell’area sanitaria e medica, delle problematiche
connesse alla sorveglianza ambientale con riguardo alla tossicologia forense, approfondendo la
legislazione in tema di infortuni sul lavoro e malattie professionali nonché cenni sulla valutazione
del danno.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “Medicina Legale”
MODULO 1
ORE FRONTALI
48
Medicina Legale
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
- Partizione della materia; Medicina Legale;
- Ordinamento Giudiziario; Codice Penale e Codice Civile;
- Reati procedibili d'Ufficio ed a querela; struttura del Reato
- Referto e Rapporto;
- Segreto Professionale e privacy
- Figure giuridiche degli esercenti professione sanitaria;
- Professioni sanitarie principali e ausiliarie;
- Denunce obbligatorie;
- Certificato.
- L'imputabilità;
- Il rapporto di causalità in Medicina Legale.
TRAUMATOLOGIA
- Omicidio: vari gradi.
- Lesioni personali e percosse.
- Concetto di malattia
- Lesività ed indagine in corso di infortuni mortali.
LA RESPONSABILITA' PROFESSIONALE
IL CONSENSO INFORMATO
NOTE sulla legislazione dei trapianti.
TOSSICOLOGIA
- Concetti, definizione e principi;
- le principali intossicazioni voluttuarie nell’uomo;
- intossicazioni alimentari ed ambientali;
- principali metodiche di analisi.
ESERCITAZIONI
Visita Laboratorio di Tossicologia Forense Istituto Medicina Legale con
illustrazione delle apparecchiature in dotazione, delle metodologie analitiche
in uso e delle tecniche di preparazione dei campioni . Campi di applicazione in
tossicologia analitica, forense ed ambientale.
TESTI
CONSIGLIATI
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 “Medicina del Lavoro”
MODULO 2
ORE FRONTALI
48
Medicina del Lavoro
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
- Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della salute nel rischio di natura
chimica.
- Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della salute nel rischio di natura
cancerogena; elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali.
- Patologia e prevenzione dei principali cancerogeni professionali: benzene, CVM, asbesto, arsenico,
cadmio, cromo, radiazioni ionizzanti, polveri di legno, formaldeide.
- Rischi di natura ergonomica: movimentazione manuale dei carichi, lavoro al videoterminale,
illuminazione del posto di lavoro, microclima.
- Indicare i possibili effetti di danno non specifico delle attività lavorative e descriverne gli effetti
(lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni da postura, stress da eccessivo carico di lavoro,
burn-out syndrome, mobbing).
- Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina del lavoro. Ricercare le
fonti normative nel campo della medicina del lavoro.
- Partecipazione alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro specifico sulla base dei dati
sanitari, del monitoraggio ambientale o del monitoraggio biologico, con riferimento alla disciplina
vigente.
12
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione
nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
Scienza degli alimenti
Caratterizzante
Chimica degli alimenti e Scienze e tecnologie
alimentari
08585
SI
2
Agr-15 Chim-10
Giuseppe Avellone
Ricercatore confermato
Università di Palermo
Diego Planeta
Ricercatore non confermato
Università di Palermo
6
78
72
Avere superato tutte le materie del II anno
3
Auletta C Dipartimento di Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
Lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Giorni e orario delle lezioni
Dott. D. Planeta: Mercoledì 09-13 Dip. Itaf
Viale delle Scienze, 13 stanza 136
Dott. G. Avellone: Martedì dalle ore 12.00 alle
ore 14.00, Dip. C.T.F. Via Archirafi, 32-stanza
78A.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente deve avere acquisito le conoscenze necessarie per valutare la composizione, il valore
nutrizionale, i processi chimici e le tecnologie per la trasformazione coinvolti nella preparazione e
conservazione degli alimenti nonché le possibili alterazioni che questi ultimi possono subire; deve
inoltre conoscere le principali categorie di contaminanti e additivi alimentari ed i contesti
legislativi connessi; al fine di acquisire un metodo scientifico per garantire la sicurezza degli
alimenti
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado, in contesti lavorativi e professionali, di sostenere argomentazioni ed
utilizzare le conoscenze acquisite della chimica degli alimenti e delle tecnologie alimentari
connesse alle più recenti problematiche alimentari e sviluppare ed applicare protocolli per il
controllo e la sicurezza degli alimenti.
Autonomia di giudizio
In base alle conoscenze conseguite ed alla capacità di comprensione, lo studente deve possedere la
capacità di reperire ed usare dati per formulare risposte a problematiche di tipo teorico e/o pratico,
assicurando un approccio scientifico. Raccogliere, interpretare e valutare dati ricavando e fornendo
soluzioni idonee.
Abilità comunicative
Lo studente deve essere in grado di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le conoscenze
acquisite anche con l’ausilio di strumenti multimediali. Inoltre sarà richiesto di relazionare sulle
attività svolte inerenti alla scienza degli alimenti.
Capacità d’apprendimento
Dovrà aver sviluppato capacità di apprendimento che gli consenta di continuare a studiare in
modo autonomo ma anche di provvedere al continuo aggiornamento delle proprie conoscenze
o di intraprendere studi più avanzati orientati ad acquisire un ulteriore e più specialistico
sviluppo professionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI
Fornire allo studenti una preparazione riguardante
Il corso di scienza degli alimenti fornisce una preparazione teorica per un’adeguata conoscenza:
delle caratteristiche chimiche degli alimenti, dei i processi e delle tecnologie per la trasformazione
dei prodotti alimentari, mettendo in evidenza i punti critici riguardanti la sicurezza.
Una preparazione caratterizzata dall’uso di libri di testo avanzati che riguardano la produzione, la
conservazione e confezionamento, il controllo ed alcuni temi d’avanguardia dei prodotti
alimentari. Al fine di dotare lo studente di basi scientifiche necessarie ad operare nell’ “ambito
alimentare” secondo una preparazione metodologica ed un approccio professionale.
MODULO
Scienza e Tecnologie alimentari
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
36
OBIETTIVI SPECIFICI
Fornire allo studenti una preparazione riguardante i processi e le tecnologie
per la trasformazione dei prodotti alimentari, mettendo in evidenza i punti
critici riguardanti la sicurezza.
PROGRAMMA
1
Introduzione. Articolazione e finalità del Corso. Rassegna dei principali
processi di trasformazione delle sostanze alimentari.
1
Enologia: Composizione dell’uva e del mosto. Trattamenti e correzioni mosti.
2
Enologia: Tecnologie di trasformazione in campo enologico. Sistemi di
vinificazione: in bianco in rosso e spumantizzazione.
3
Enologia: Fermentazione alcolica. Fermentazione malolattica. Composizione
dei vini. Classificazione commerciale dei vini. Trattamenti stabilizzanti dei
vini. Principali alterazioni dei vini. Le micotossine nel vino. Fermentazione
alcolica. Fermentazione malolattica.
2
Enologia: Composizione dei vini. Classificazione commerciale dei vini.
Trattamenti stabilizzanti dei vini. Principali alterazioni dei vini. Le
micotossine nel vino.
1
Operazioni unitarie delle tecnologie alimentari in enologia:Filtrazione e
chiarifica.
9
9
2
2
2
2
TESTI
CONSIGLIATI
Elaiotecnica; Sistemi di raccolta, composizione dell’oliva. Olive da mensa:
sistemi di trasformazione. Sistemi di estrazione dell’olio. Composizione
dell’olio e caratteri analitici fondamentali. Analisi sensoriale dell’olio.
Processi di trasformazione olive da mensa. Protocolli di analisi qualitativa in
olivicoltura da mensa. Olio di semi e estrazione con solventi.
Casearia: Composizione del latte. Tecnologia di produzione lattiero casearia.
Accenni legislativi produzione formaggio. Classificazione formaggi.
Protocolli di analisi qualitativa in prodotti lattiero caseari. Accenni di
legislazione. Tipologie di latte. Latte pastorizzato e UHT. Separazione della
crema e tecnologia della burrificazione. Yogurt. Latte concentrato
Birra: Processi di produzione della burrificazione
Cacao: Industrie del cacao e cioccolato, tecnologia di produzione pasta di
cacao, tostatura, produzione polvere di cacao, cioccolato.
Caffè: Tipologia di prodotti e processo di trasformazione
Sidro: Processi di produzione del sidro
ESERCITAZIONI
Visita tecnica presso un industria alimentare
Appunti presi durante le lezioni
M. Melissano - Alimenti e alimentazione. Edagricole
V. Sciancalepore - Industrie Agrarie. UTET
C. Lerici, G. Lerker - Principi di tecnologie alimentari. Ed. Clueb, Bologna
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO CHIMICA DEGLI ALIMENTI
MODULO
CHIMICA DEGLI ALIMENTI
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
36
OBIETTIVI SPECIFICI E
Il corso di chimica degli alimenti fornisce una preparazione teorica per
un’adeguata conoscenza: della composizione e delle caratteristiche chimiche
degli alimenti, dei processi chimici coinvolti nella preparazione e
conservazione, le principali categorie di contaminanti e additivi alimentari ed
i contesti legislativi ad essi connessi; al fine di acquisire un criterio scientifico
alle tematiche della sicurezza del settore alimentare il controllo ed alcune temi
d’avanguardia dei prodotti alimentari.
1
2
1
4
4
PROGRAMMA
Introduzione. Articolazione e finalità del Corso. Rassegna dei principali
costituenti delle sostanze alimentari: Acqua, lipidi, , carboidrati, proteine, sali,
vitamine.
Acque potabili: Ciclo dell’acqua, classificazione delle acque naturali,
parametri di potabilità; campionamento, analisi; durezza, residuo fisso, ioni e
gas disciolti, conducibilità, BOD, COD; correzione e potabilizzazione. Acque
minerali.
Minerali: Macroelementi e microelementi essenziali nell’alimentazione
umana.
Vitamine: Idrosolubili e liposolubili
Lipidi: Composizione chimica di olii e grassi; classificazione dei grassi.
saponificabili insaponificabili, gliceridi, fosfogliceridi, steridi. Saggi e
determinazioni analitiche: densità, numero di acidità, numero di
saponificazione, numero di perossidi, acqua nei grassi.
Glucidi: Mono, oligo e polisaccaridi; stereochimica dei saccaridi; principali
mono e disaccaridi. Amido. e cellulosa. Fibra alimentare.
4
4
2
1
1
2
3
2
1
2
2
TESTI
CONSIGLIATI
Protidi: Gli aminoacidi: carattere anfotero, punto isoelettrico, classificazione.
Legame peptidico. Proteine, struttura primaria, secondaria, terziaria,
quaternaria. Saggi sulle proteine: reazione del biureto, con Ninidrina, azoto
proteico col metodo Kjeldahl, elettroforesi, LC-MS.
Latte e derivati. Composizione del latte, caratteri generali; alterazioni;
trattamenti di conservazione; adulterazioni. Latte scremato, concentrato, in
polvere; latti fermentati. Controlli ed analisi sul latte. Burro: produzione,
composizione, sofisticazioni; saggi ed analisi. Formaggi: materie prime,
processi di caseificazione, tecniche di produzione, classificazione.
Campionatura, determinazioni ed analisi sui formaggi.
Cereali e derivati: Frumento e sue varietà; composizione della cariosside;
farine, semola e semolati, saggi sulle farine. Pane, impasto, lievitazione,
cottura, caratteristiche; esami qualitativi. Paste alimentari: caratteri salienti,
lavorazione, impasto, trafilatura. Riso, Mais.
Carni: Classificazione, caratteristiche delle carni fresche; conservazione,.
Prodotti carnei conservati, salumi insaccati e non insaccati.
Uova: Struttura e composizione, classificazione, caratteri di freschezza;
ovoderivati.
Olii: Olio d’oliva, produzione; classificazione; olio di sansa, rettifica ed
analisi degli olii di oliva, spettri UV, ricerca di dieni e polifenoli.
Olii di semi: processi di estrazione e purificazione;. Idrogenazione dei grassi,
margarine.
Bevande: Bevande alcoliche e non alcoliche: classificazione e caratteristiche.
Vino: uve, mosti, fermentazione in bianco ed in rosso. Saggi ed analisi su
mosti e vini, grado zuccherino ed alcolico, estratto secco, ceneri, zuccheri
totali e riducenti; vini liquorosi ed aromatizzati.. Acqueviti, liquori ed altre
bevande alcoliche.
Birra: processo produttivo, maltizzazione, fermentazione, aromatizzazione.
Conservazione degli alimenti: Tecnologie e processi industriali di
conservazione ed elaborazione di alimenti. Tecniche di confezionamento e
trasporto. Conservazione con il calore, cibi in scatola, appertizzazione.
Conservazione con il freddo, congelamento, surgelazione. Confezionamento
in atmosfera modificata e sotto vuoto. Conservazione per sottrazione di
acqua: concentrazione, crioconcentrazione, essiccazione, liofilizzazione.
Salagione, affumicamento.
Additivi alimentari: Uso di additivi nell’alimentazione moderna. Conservanti,
antiossidanti, addensanti, emulsionanti, aromatizzanti, coloranti, edulcoranti.
Contaminazione ed alterazione degli alimenti: Contaminazioni chimiche: da
fitofarmaci, per cessione da contenitori, da metalli pesanti, da radionuclidi.
Contaminazioni ed alterazioni biologiche: fonti di contaminazione batterica,
conseguenze e misure di prevenzione.
Normative in campo alimentare. Frodi alimentari. Illeciti sanitari e
commerciali. Adulterazione, contraffazione, sofisticazione, alterazione.
Trasporto degli alimenti. Controlli ufficiali ed Organi di controllo
istituzionali. Contenitori. Etichettatura di alimenti.
ESERCITAZIONI
Visita tecnica presso un industria alimentare o stabilimento di
potabilizzazione delle acque
Dispense rilasciate dal Docente. P. Cappelli, V. Vannucchi. “Chimica degli
alimenti”. Ed. Zanichelli; Bologna.
P. Cabras , A. Martelli “Chimica degli alimenti” Ed. Piccin, Padova.
13
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Sorveglianza igienico-sanitaria degli Alimenti
Caratterizzante
Scienze della Prevenzione nell’ambiente e nei
luoghi di lavoro
SI
2
MED/42-VET/04
Caterina Mammina
Associato
Università di Palermo
INSEGNAMENTO A BANDO
6
78
72
Avere sostenuto tutti gli esami degli anni
precedenti
III
Auletta C Dipartimento di Scienze per la
Promozione della Salute “G.D’Alessandro”
Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula, Esercitazioni in
laboratorio, Visite in campo, altro
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Corretta
conoscenza della terminologia scientifica e capacità di comprensione teorica di testi e
pubblicazioni scientifiche relativamente ai contenuti di seguito specificati.
Capacità applicative e competenze multidisciplinari (applying knowledge and
understanding) Capacità applicative e competenze multidisciplinari di tipo metodologico, tali da
permettere ai laureati di affrontare e risolvere problemi relativi alla sicurezza alimentare,
relativamente agli aspetti di seguito elencati.
Autonomia di giudizio (making judgements), Autonomia di giudizio e conseguente
possibilità di sviluppare considerazioni logiche e deduttive, indispensabili per lavorare
autonomamente e per l’inserimento nel mondo del lavoro, con particolare riferimento
a solide basi culturali e collegamenti trasversali delle conoscenze e a valutazione ed interpretazione
di dati, aspetti relativi alla sicurezza degli alimenti e alle implicazioni per la salute umana e alla
legislazione relativa. Le peculiarità di cui sopra sono conseguite per
rielaborazione di conoscenze acquisite nei due insegnamenti.
Abilità nella comunicazione (communication skill) Abilità nella comunicazione orale, scritta e
multimediale con esposizione in modo compiuto del proprio pensiero per scambio di informazioni
generali, presentazione dati, dialogo con esperti di altri settori, in lingua italiana ed inglese e
conseguente capacità di lavorare in gruppo.
Capacità di apprendere (learning skills) Capacità di apprendere per sviluppo ed approfondimento
di ulteriori competenze, con riferimento all’aggiornamento continuo delle conoscenze mediante
consultazione di materiale bibliografico, banche dati, etc,
utili anche ai fini dell’accesso a lauree magistrali, master di primo livello e altre attività formative
post-lauream. La verifica avverrà durante il colloquio finale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
TESTI
CONSIGLIATI
Igiene degli alimenti
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Il concetto di alimento secondo la normativa Europea
• Evoluzione del concetto di sicurezza e di qualità alimentare
• Evoluzione della legislazione in campo alimentare
• Pericoli chimici, fisici e biologici negli alimenti. Aspetti epidemiologici
Microrganismi patogeni classici ed emergenti. Infezioni ed intossicazioni
• Parassiti trasmessi da alimenti. Micotossine. Descrizione dei rischi da
tossine algali e da invertebrati acquatici
• Pericoli derivanti da contaminanti chimici organici persistenti (PCB e
diossine)
• Procedure per il controllo delle adulterazioni e sofisticazioni
• Criteri e metodi di campionamento per il controllo analitico
• Tecniche di conservazione degli alimenti e fattori intrinseci ed estrinseci
influenti sulla moltiplicazione dei microrganismi
• Analisi dei pericoli ed controllo dei punti critici secondo il metodo
HACCP
• Buona prassi igienica e buona prassi di lavorazione
• Problematiche relative agli operatori e formazione
• L’indagine epidemiologica sulle tossinfezioni alimentari
ESERCITAZIONI
C. Roggi, G. Turconi. Igiene degli alimenti e della nutrizione. EMSI Editrice,
2008. II ed.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Ispezione alimenti di origine animale
MODULO
ORE FRONTALI
36
TESTI
CONSIGLIATI
Ispezione alimenti di origine animale
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
14
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
Rischio Biologico e Sicurezza sul lavoro
Caratterizzante
Scienze della Prevenzione e dei Servizi Sanitari
08586
SI
2
MED/42-MED/44
Nino Romano
Ordinario
Università di Palermo
Gesualdo La Paglia
Associato
Università di Palermo
8
104
96
Avere sostenuto tutti gli esami degli anni
precedenti
III
Auletta Dipartimento di Scienze per la
Promozione della Salute “G. D’Alessandro”
lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Prof. La Paglia Martedì e giovedì ore 12-14
Prof. La Paglia Martedì e giovedì ore 10-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione Corretta conoscenza della terminologia scientifica e
capacità di comprensione teorica di testi e pubblicazioni scientifiche relativamente ai contenuti di
seguito specificati.
Capacità applicative e competenze multidisciplinari Capacità applicative e competenze
multidisciplinari di tipo metodologico, tali da permettere ai laureati di affrontare e risolvere
problemi relativi all’esposizione a rischi fisici, chimici e microbiologici in Ambito Lavorativo.
Autonomia di giudizio Capacità di sviluppare considerazioni logiche e deduttive indispensabili
per lavorare autonomamente e per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Abilità nella comunicazione Abilità nella comunicazione orale, scritta e multimediale con
esposizione in modo compiuto del proprio pensiero per scambio di informazioni generali. Capacità
di presentare i dati raccolti, di educare i lavoratori a lavorare nel rispetto delle norme di sicurezza.
Capacità di apprendere Capacità di apprendere per sviluppare ed approfondire ulteriori
competenze, utili anche ai fini dell’accesso a lauree magistrali, master di primo livello e altre
attività formative post-lauream.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Rischio Biologico
Approfondire le conoscenze sulla problematica dell’esposizione professionale a
microrganismi patogeni.
MODULO
ORE FRONTALI
48
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO Rischio Biologico
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Acquisizione della “cultura della sicurezza” in ambito sanitario
focalizzando l’attenzione sul ruolo strategico svolto dalla Prevenzione
delle infezioni occupazionali attuata mediante l’adozione delle
Precauzioni Standard.
Classificazione degli agenti biologici e loro vie di trasmissione
Valutazione del rischio biologico. Concetto di “Pericolo” e di
“Rischio”
Norme comportamentali generali da attuare per le prevenzione di
Infezioni Occupazionali
Dalle “Precauzioni Universali” (1987) alle “Precauzioni
Standard”(1985)
Misure di contenimento: i livelli di biosicurezza, le cappe
biologiche, descrizione dei D.P.I.
Disinfezione e Sterilizzazione : articoli critici, semicritici, non
critici
Infezioni occupazionali da virus a trasmissione ematica (HIV,
HBV, HCV): vie di trasmissione, quantificazione del rischio,
fattori che influenzano il rischio di trasmissione, definizione di
“caso di infezione occupazionale da HIV documentato e possibile”
La Tubercolosi : aspetti epidemiologici e prevenzione
dell’infezione in ambito occupazionale
ESERCITAZIONI
Descrizione ed uso di dispositivi di protezione collettiva (cappe biologiche di
I, II, III classe;
micro pipette, pipettatori automatici)
Uso corretto di dispositivi di protezione individuale : guanti, maschere,
visiere.
Descrizione ed uso di apparecchiature utilizzate per sterilizzare : autoclave,
stufa di Koch,
Becco Bunsen, filtro Millipore, inceneritore per ansa /ago
A. Ruggenini Moiraghi, G.M. Grasso. Il Rischio Biologico nei laboratori.
Ed. Medico Scientifiche , 2001
B. C.D.C. Department of Health and Human Services- Exposure to
Blood. What health-care workers need to know.(opuscolo
informativo).
C. M.A. Di Benedetto. Controllo e Gestione delle infezioni a
trasmissione ematica negli operatori sanitari – AOUP “P. Giaccone”Palermo , 1999 (opuscolo informativo)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO - Sicurezza sul Lavoro: Identificazione delle
problematiche legate alle condizioni ambientali di lavoro, interventi di prevenzione per la
risoluzione. Conoscenza delle norme che tutelano la salute dei lavoratori.
ORE FRONTALI
48
MODULO : SICUREZZA SUL LAVORO.–PROGRAMMA
- Valutazione dei rischi lavorativi
- Principi di igiene del lavoro
- Microclima e sua determinazione
- Indici di stress benessere termico
- Caratteristiche fisiche del rumore e metodi di campionamento
- Campi elettromagnetici
- Determinazione fibre di asbesto nell’aria
- Campionamento di polveri gas e vapori
- Infortunio sul lavoro e malattia professionale. Altre forme assicurative
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Scansetti-Piolatto-Perrelli “Medicina del Lavoro” Minerva Medica Ed.
Torino
15
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
SCIENZE MEDICHE
Affini
Scienze Interdisciplinari cliniche
06357
SI
3
MED/06-MED/10-MED/35
Vittorio Gebbia
Ricercatore
Università di Palermo
Nicola Scichilone
Ricercatore
Università di Palermo
Elena Castelli
Ricercatore
Università di Palermo
8
104
96
Avere sostenuto tutti gli esami del II anno
III
Auletta Dipartimento Scienze per la Promozione
della Salute “G. D’Alessandro”
Lezioni Frontali
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
secondo semestre
Da concordare
Prof. Castelli :Martedì e giovedì, ore 12-13
Prof. Scichilone: lunedÏ ore 15.00-17.00 presso
dip. universitario DIMPEFINU A.O. “V.
Cervello” Pneumologia 3
Prof. Gebbia : Martedì ore 1300
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di
utilizzare il linguaggio scientifico proprio di tali discipline.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di utilizzare le nozioni di base acquisite in questo corso integrato per la identificazione di
fattori di rischio cui i lavoratori possono essere esposti nell’ambito lavorativo.
Autonomia di giudizio
Essere capace di valutare le implicazioni mediche derivante dall’esposizione a fattori di rischio in
ambito lavorativo e saper individuare i provvedimenti utili per la rimozione.
Abilità comunicative
Capacità di formare i lavoratori sui rischi professionali e le ricadute sulla salute, derivanti
dall’esposizione a fattori di rischio dei principali organi e/o apparati.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze connesse alle discipline consultando le
pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori utili anche ai fini dell’accesso a lauree
magistrali, master di primo livello e altre attività formative post-lauream.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: ONCOLOGIA MEDICA
conoscenza delle principali malattie oncologiche soprattutto quelle professionali con
approfondimenti soprattutto per ciò che concerne i fattori di rischio ambientali,
l'epidemiologia e la prevenzione.
MODULO
ORE FRONTALI
36
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO ONCOLOGIA MEDICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –PROGRAMMA
tumori della mammella, della testa/collo, del torace, dello stomaco, del
colon-retto, della prostata, dell'apparato genitale femminile, del rene,
della vescica, leucosi.
ESERCITAZIONI
Bonadonna G. et al. Masson et.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO : MALATTIE DELLA PELLE
Conoscenza dell’anatomia e delle funzioni della cute e dei suoi annessi. Conoscenza della
diagnostica, terapia e prevenzione delle malattie dermatologiche correlate con l’ambiente e i
luoghi di lavoro.
MODULO
ORE FRONTALI
24
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
MALATTIE DELLA PELLE
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –PROGRAMMA
Programma: Anatomia normale, biochimica, anatomia molecolare e fisiologia
della cute. Principali Malattie dermatologiche batteriche e virali. Micosi
superficiali. Malattie da aggressione di artropodi ed ectoparassitosi. Verruche
e condilomi acuminati. Orticaria angioedema. Dermatiti: da contatto, irritative
e allergiche, eczema disidrosico e nummulare. Dermatite atopica. Danni da
radiazioni: Dermopatie acute e croniche da radiazioni ionizzanti e non
ionizzanti. Lupus Eritematoso, Porfirie, Xeroderma Pigmentoso. Lesioni
precancerose e pseudocancerose. Precancerosi facoltative. Carcinomi. Nevi
melanocitari, Melanocitosi dermiche, Nevo displastico e sindrome del nevo
displastico, Melanoma.
ESERCITAZIONI
Cainelli, Giannetti, Rebora. Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica.
McGraw-Hill Italia.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Malattie dell’apparato respiratorio: Ë la descrizione
della epidemiologia, della etiologia, della patogenesi, della sintomatologia e della prognosi
delle patologie dell' Apparato Respiratorio di più frequente osservazione nella pratica clinica.
Completano il corso la descrizione delle modalità di prevenzione delle principali patologie
respiratorie ad alcune tecniche diagnostiche e/o terapeutiche di più comune esecuzione nella
pratica pneumologica corrente.
MODULO 2
ORE FRONTALI
36
1
2
3
3
3
2
1
2
2
DENOMINAZIONE DEL MODULO
Malattie dell'Apparato Respiratorio
Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze di base
Principali sintomi di malattie respiratorie: tosse, dispnea, emoftoe e dolore
toracico.
Principali segni di malattie respiratorie: rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo
Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica;
L’enfisema polmonare.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Eventuali rapporti tra BPCO e ambiente lavorativo.
L’asma bronchiale e le allergie respiratorie.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Rapporti tra patologie allergiche e inquinamento.
I tumori polmonari. Principi di stadiazione e classificazione delle neoplasie
maligne polmonari. Principi base di terapia del dolore nei tumori polmonari.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Rapporti tra ambiente di lavoro e patologia in oggetto.
La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace;
mesotelioma.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Rapporti tra ambiente di lavoro e patologia in oggetto.
Toracentesi, al drenaggio pleurostomico con valvola d’acqua e alla
broncoscopia.
Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale,
complicanze e terapia della patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS).
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
2
2
2
2
2
2
2
2
1
TESTI
CONSIGLIATI
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali (HAP).
Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da aspirazione.
Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni coinvolti (batteri, virus, miceti)
nelle CAP e HAP.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto della patologia in oggetto. Rapporti tra
ambiente di lavoro e patologie in oggetto.
Le pneumopatie infiltrative diffuse: La fibrosi polmonare idiopatica; La
sarcoidosi.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Rapporti tra ambiente di lavoro e patologie in oggetto.
La tubercolosi polmonare.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Embolia polmonare.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Assistenza a: test di funzionalit‡ respiratoria; emogasanalisi arteriosa e
saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico durante il sonno.
Principi di interpretazione di base degli esami strumentali/test in oggetto.
Valutazione multidimensionale (strumentale o con questionari) inerente alla
patologia respiratoria.
La qualità di vita connessa allo stato di salute nelle patologie respiratorie.
Le pneumoconiosi.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Rapporti tra ambiente di lavoro e patologie in oggetto.
L’insufficienza respiratoria acuta e cronica.
Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia
patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della
patologia in oggetto.
Monitoraggio e gestione in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.
Ventilazione meccanica non-invasiva: principi base delle modalità di
ventilazione non-invasiva, il circuito paziente e le interfacce, le
complicanze/effetti indesiderati.
Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio. 3_ ed. Milano:
McGraw Hill 2006.
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piano di studi_tpall 2009_2010 - Corso di laurea in tecniche della