Scuola S. Giovanna d’Arco
via del Fante, 231 – 31029 Vittorio Veneto-Tv
STATUTO DEGLI STUDENTI
REGOLAMENTO SCOLASTICO
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
2015-2016
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Presentazione.
La Scuola Cattolica paritaria S. Giovanna d’Arco riconosce la persona umana come valore
indisponibile e risorsa strategica, idonea a gestire la complessità, per questo ne fa il riferimento centrale di tutta la sua progettazione e azione educativa. Culturalmente si caratterizza per il rapporto ragione-fede e ragione-vita. Cerca di elaborare una proposta teoreticamente ben fondata, ma anche realisticamente possibile, contando sulla presenza dei genitori nel momento creativo di un progetto di cultura scolastica.
E’ gestita dalle Suore Figlie di S. Giuseppe di mons. Luigi Caburlotto che ha trasmesso
loro un Carisma educativo sul modello di Maria e Giuseppe educatori di Gesù a Nazaret,
con lo stile di dolce fermezza, di dialogo e di accoglienza.
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
DELLA SCUOLA SECONDARIA
decreto del Presidente della Repubblica 24.06.1998, n. 249 (in Gazzetta Ufficiale, 29.07., n. 175)
Art. 1.
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno con pari dignità
e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del
diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia, fatta a New York il 20 novembre 1989, e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione della identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e prosegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati
all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2. Diritti.
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La
scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso una adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare
temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuovere la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti
un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e
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del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di
forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono esser chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione; analogamente negli stessi casi e con le stesse
modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di
scelta tra le attività culturali integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.
Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi
e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce le iniziative volte alla accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo – didattico
di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative in liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti anche
con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a
svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte di studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art.3. Doveri.
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e
a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4. Disciplina.
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1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'art. 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica sono
sempre adottate da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano
stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5. Impugnazione.
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'art. 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'art. 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso da parte
degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del
quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e di genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola
in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti
dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto, per la scuola secondaria superiore, da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati
dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili
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nominata dal dirigente dell'amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
Art. 6. Disposizioni finali.
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono
adottati o modificati previa consultazione degli studenti della scuola secondaria superiore e di genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è
fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del titolo I del regio decreto 4 maggio 1925, n. 653.
REGOLAMENTO SCOLASTICO DEGLI STUDENTI
PREMESSA
Per vivere meglio insieme, per condividere responsabilità, traguardi, benessere, osserviamo le stesse REGOLE, otteniamo la stessa LIBERTA’.
Accesso alla Scuola
1. L’atto di iscrizione comporta la piena accettazione dell’impostazione educativa
dell’istituto e delle norme disciplinari, e impegno a adeguarvisi.
2. La correttezza, la buona educazione, la distinzione e il rispetto nella vita di relazione
sono condizioni di una convivenza serena e cordiale, per questo agli alunni è chiesto un
comportamento conveniente, in armonia con l’orientamento educativo della Scuola cattolica.
3. Gli studenti devono avere sempre con sé il libretto personale, documento ufficiale di
relazione Scuola - famiglia ed averne la dovuta cura. Anche il diario scolastico dello
studente è documento della relazione scolastica tra allievo-docente e famiglia, e quindi
va trattato come tale.
§1. All’inizio dell’anno scolastico sul libretto personale, verrà apposta la firma di chi
(genitore o di chi ne fa le veci o dello studente maggiorenne non soggetto a clausola
ostativa dei genitori) referente del rapporto scuola-famiglia.
§2. E’ gravemente lesivo del rapporto di fiducia tra studente e scuola l’apporre firme false nel libretto personale o in altro tipo di comunicazione. Questo comportamento riveste carattere di gravità sanzionabile.
Frequenza diritto/dovere
4. Gli alunni sono tenuti alla frequenza regolare dei corsi, delle attività previste dalla programmazione scolastica. La frequenza quotidiana e la puntualità sono il loro primo
dovere cui si impegnano all’atto dell’iscrizione. La frequenza è uno degli indicatori del
credito scolastico.
5. Gli alunni esonerati dalle lezioni pratiche di educazione fisica devono comunque frequentare le lezioni e svolgere i compiti loro assegnati dal docente, dovendo essere valutati per l’aspetto teorico-formativo.
6. Gli studenti hanno diritto-dovere alla partecipazione attiva e responsabile nella Scuola.
Partecipano alle lezioni con diligenza, muniti dei libri di testo e del materiale scolastico occorrente.
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7. Devono trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e alla ripresa
delle lezioni al termine degli intervalli.
Assenze e loro giustificazione
8. Poiché la frequenza delle lezioni è di grande valore formativo, la Scuola e la famiglia
collaborano a far evitare agli allievi assenze intenzionali e giustificazioni prive di serietà, anche tramite sollecitazione di incontri e contatti telefonici.
9. L’assenza dalle lezioni deve essere sempre motivata e giustificata il giorno della ripresa delle lezioni da un genitore dell’alunno (o da chi ne fa le veci), o dagli alunni maggiorenni (salvo clausola ostativa dei genitori). La giustificazione di assenza, controfirmata dalla Preside o dalla Vicepreside, deve essere presentata all’insegnante
all’ingresso in aula per l’annotazione sul Giornale di classe.
10. L’alunno che rientra dopo un’assenza privo della giustificazione viene ammesso alle
lezioni, con riserva, dalla Preside o dalla Vicepreside. L’indomani però dovrà regolarizzare la propria posizione – che verrà registrata nel Giornale di classe; in caso contrario sarà a discrezione della stessa Preside ammetterlo o no alle lezioni.
11. La Preside, a sua discrezione, prende contatto con le famiglie in caso di assenza.
12. Le giustificazioni di assenza per malattia, della durata superiore a cinque giorni, inclusi
i festivi, devono essere accompagnate da certificato medico che attesti che l’alunno
può riprendere le lezioni senza danno.
Permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata
13. I permessi di ingresso posticipato o di uscita anticipata per tutto l’anno scolastico, dovuti a motivi di trasporto, o ad altre situazioni di evidente necessità, vengono esaminati
all’inizio dell’anno scolastico e autorizzati dalla Preside una volta per tutte attraverso
la registrazione sul Giornale di classe
14. La richiesta di permesso di entrata o uscita fuori orario deve essere un fatto eccezionale poiché va ad incidere sul profitto dell’alunno e sulla disciplina della classe.
§1. Ogni richiesta deve essere formulata per iscritto sul libretto personale da un genitore (o da chi ne fa le veci, o dall’alunno maggiorenne che non abbia clausola ostativa dei genitori), con l’indicazione esplicita del motivo.
§2. L’alunno deve presentare la richiesta prima dell’inizio delle lezioni alla Preside o
Vicepreside dell’Istituto per la vidimazione, quindi al docente della classe al suo
ingresso in aula per la registrazione nel Giornale di classe.
§3. La Preside, soprattutto di fronte a esagerazioni o abusi, può riservarsi di non accettare il motivo e la richiesta e comunicare con i genitori.
15. L’alunno in ritardo, senza giustificazione, dovrà chiedere alla Preside il permesso scritto sul libretto personale - di ammissione alle lezioni.
§1. In caso di uscita anticipata per ragioni che insorgessero durante le lezioni (malessere, incidente…) l’allievo dovrà ottenere il permesso del docente di classe e della
Preside per comunicare con la famiglia.
§2. L’adulto autorizzato a rilevare l’alunno dalla Scuola, (o l’allievo maggiorenne che
non abbia clausola ostativa dei genitori) firmerà nel libretto la richiesta di autorizzazione.
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16. In caso di ritardo ripetuto e non motivato la Preside può non ammettere lo studente in
aula prima della fine dell’ora di lezione, nel frattempo lo studente sarà impegnato in
lavori socialmente utili. Tale assenza dalla lezione sarà notificata ai genitori che dovranno giustificare il ritardo.
17. Durante l’orario scolastico gli studenti non possono uscire dall’Istituto senza autorizzazione della Preside: trasgredire questa disposizione riveste carattere di gravità sanzionabile.
Giustificazioni di impreparazione
18. L’alunno è tenuto a svolgere il lavoro domestico assegnato. Qualora non avesse potuto
assolvere a tale dovere e intendesse giustificarsi dovrà: avvalersi del libretto personale
sul quale presentare la richiesta precisando la/le disciplina/e interessate e presentare la
richiesta alla Preside per l’autorizzazione, quindi, al suo ingresso in aula al docente
presente in quel momento, per la registrazione nel Giornale di classe.
§1. L’alunno non potrà presentare più di due giustificazioni per disciplina nell’arco del
quadrimestre, (compresa la giustificazione in tutte le discipline di una giornata di
lezione);
§2. I docenti potranno riservarsi di dare indicazioni più o meno restrittive per la propria disciplina.
§3. Da un mese alla chiusura del quadrimestre non sono ammesse giustificazioni.
§4. Se l’allievo non ha fatto registrare al suo ingresso in aula la giustificazione di impreparazione, il docente non è tenuto ad accettarla.
Tutela della salute fisica, morale, sociale
19. In tutti gli ambienti della Scuola, compreso lo spazio esterno (cortili) e quello antistante l’entrata della Scuola, vige il divieto di fumare, come previsto dalla legge e richiesto dalla tutela e promozione della salute degli studenti di cui la Scuola si fa carico.
L’infrazione è passibile della sanzione prevista dalla legge per quanti non rispetteranno tale normativa.
20. In base alla c.m. n. 362 del 25.08.98 è vietato l’uso del telefono cellulare a Scuola. Per
facilitare l’ottemperanza a tale disposizione gli allievi devono consegnare il cellulare
all’ingresso a scuola che ritireranno all’uscita. La scuola si impegna alla custodia.
E’ ugualmente vietato l’uso di macchine fotografiche, lettori CD e simili e qualunque strumento tecnologico non inerente l’attività didattica e non autorizzati dalla Preside o dall’insegnante presente. (Si vedano le apposite disposizioni in bacheca).
21. E’ severamente vietato introdurre nella scuola alcolici o sostanze stupefacenti, libri,
riviste o altro materiale contrario alla morale ed alle finalità della scuola.
22. A tutti gli alunni è richiesto il decoro, l’ordine personale e la correttezza
nell’abbigliamento, nel linguaggio e negli atteggiamenti. La direzione potrà dare indicazioni più esplicite su ciò che è ritenuto contrario al rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente scolastico.
23. Durante i cambi dell’ora gli studenti sono tenuti a rimanere all’interno delle loro aule
con la porta aperta ed evitando di disturbare le altre classi.
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24. Durante le ore di lezione nessuno studente può allontanarsi dall’aula senza
l’autorizzazione dell’insegnante ed il permesso sarà accordato esclusivamente ad uno
alla volta, salve diverse necessità.
25. Durante lo svolgimento di compiti in classe, della durata massima di due ore, nessuno
studente può uscire dall’aula, neppure se ha completato il compito e consegnato.
26. Le classi negli spostamenti di aula e all’uscita al termine delle lezioni, devono essere
accompagnate dall’insegnante.
Attenzioni
27. Non è concesso introdurre o comunque sollecitare ad entrare nell’edificio scolastico o
nel cortile della Scuola persone estranee prive di autorizzazione
28. La direzione della Scuola non si assume responsabilità per quanto gli alunni possano
smarrire all’interno dell’Istituto. Invita gli alunni a sorvegliare le proprie cose e a non
portare a scuola oggetti personali di valore.
29. Chiunque trovi oggetti smarriti o incustoditi nei locali della scuola deve consegnarli in
presidenza o in portineria perché si provveda a rintracciare i proprietari.
30. Gli studenti sono tenuti a lasciare puliti gli spazi comuni, utilizzando gli appositi contenitori per la raccolta differenziata. L’ordine e il decoro delle aule e delle dotazioni
didattiche sono affidati anche alla buona educazione e alla cura degli alunni che ne sono i principali fruitori. Eventuali danni saranno addebitati a chi li ha procurati. In caso
di danni che restassero anonimi la spesa per il risarcimento sarà suddivisa tra i componenti della classe, del gruppo, o di tutta la collettività.
31. Gli alunni che utilizzano palestre, aule speciali, laboratori o biblioteche devono rispettare attrezzature e materiali; sono inoltre obbligati ad un comportamento rispettoso
delle norme di sicurezza, secondo le istruzioni esposte e le indicazioni dell’insegnante.
32. A nessuno studente è consentito entrare nell’aula dei professori, se non accompagnato
da un docente o da personale della Scuola autorizzato.
Assemblee
33. Gli studenti hanno la facoltà di tenere mensilmente, durante l’orario scolastico,
un’assemblea di classe della durata massima di due ore che dovrà essere richiesta a
rotazione a tutti gli insegnanti del Consiglio di classe. Le assemblee non possono svolgersi durante l’ultimo mese di scuola.
§1. I rappresentanti di classe, o un segretario eletto nella classe stessa, almeno tre giorni prima, presentano la richiesta scritta di autorizzazione dell’assemblea, con esplicita indicazione dell’ordine del giorno, al coordinatore di classe che, tramite firma,
darà il consenso per la richiesta di autorizzazione alla Preside.
§2. Essi guideranno l’assemblea e ne daranno relazione, tramite verbale, alla Preside
entro cinque giorni dallo svolgimento della stessa. L’inosservanza di queste regole
pregiudica la concessione della successiva assemblea.
§3. Durante l’assemblea, gli studenti devono tenere un comportamento corretto e responsabile, tale da permettere un proficuo dibattito sui temi all’ordine del giorno e
da non disturbare l’attività delle classi vicine, pena la sospensione dell’assemblea.
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34. I docenti che hanno concesso il tempo per l’Assemblea, sono comunque responsabili
della classe, pertanto potranno intervenire liberamente e soprattutto se è richiesta la loro presenza o lo suggeriscano necessità disciplinari.
35. Gli studenti hanno facoltà di riunirsi due volte l’anno in Assemblea di Istituto della
durata massima di quattro ore scolastiche. Tale Assemblea deve essere richiesta, con
un anticipo di almeno sette giorni, alla Preside dagli studenti rappresentanti di Istituto
tramite domanda scritta in cui sia esplicitato l’ordine del giorno. Dovranno poi redigere il verbale dell’Assemblea e consegnarlo in presidenza entro cinque giorni dallo
svolgimento della stessa. L’inosservanza di queste regole pregiudica la concessione
della successiva Assemblea.
Dialogo Famiglia-studenti-Docenti-Presidenza
36. Gli alunni ed i genitori possono conferire con la Preside e con gli insegnanti, secondo
l’orario di ricevimento stabilito di anno in anno affisso nella bacheca della Scuola o su
appuntamento.
37. La scuola offre agli studenti alcuni sevizi volti a favorire le loro crescita e serenità:
Tutor – CIC – Assistente spirituale, secondo regolamenti e orari che saranno presentati alle classi e affissi nella bacheca dell’Istituto
38. Studenti, insegnanti e genitori possono presentare alla Preside richieste, proposte, suggerimenti e critiche, che saranno prese in considerazione se firmate dai redattori o dai
responsabili.
E’ facoltà della Preside inoltrare tali richieste agli organi Collegiali competenti
39. Studenti, genitori e docenti devono chiedere ed ottenere il consenso della Preside per
esporre qualsiasi avviso o manifesto e per la diffusione di pubblicazioni all’interno
dell’Istituto
40. L’esercizio della libertà non consente comportamenti lesivi della dignità e dell’incolumità altrui.
Servizi particolari
41. Gli alunni possono accedere ai servizi di Segreteria, per effettive necessità, soltanto
durante gli intervalli e comunque al di fuori dell’orario di lezione. Il pubblico può accedere ai sevizi di Segreteria dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.15, il martedì e
venerdì anche dalle ore 14.30 alle 16.30.
42. Il servizio di fotocopie per le classi è strettamente riservato all’ufficio a ciò deputato –
non alla segreteria della scuola – e per diretta richiesta dei docenti. Qualora gli alunni
volessero richiedere tale servizio per uso personale, dovranno ricordare la legge di salvaguardia dei diritti d’autore, munirsi del permesso del docente per uscire dall’aula, rispettare l’orario e le indicazioni di tempi e modalità dello stesso ufficio.
43. Gli alunni possono riunirsi nei locali della Scuola nelle ore pomeridiane per consultare
materiale bibliografico e per lavori di gruppo dietro richiesta presentata per tempo alla
Preside e previa autorizzazione della stessa.
44. L’accesso alla biblioteca della Scuola è concesso nell’orario stabilito e secondo il regolamento predisposto.
45. I viaggi d’istruzione e le uscite sono programmati dal consiglio di classe in collaborazione con gli studenti, (cf Regolamento Gite scolastiche). Gli studenti daranno il loro
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contributo nelle predisposizione del programma giornaliero, mentre l’organizzazione del
viaggio è di competenza della scuola. Non esistono fondi economici o finanziamenti
specifici pere i viaggi d’istruzione. Le famiglie devono pertanto versare anticipatamente
le quota necessaria, comprendente anche la spesa per gli accompagnatori.
REGOLAMENTO DELLE MANCANZE DISCIPLINARI
Il senso di responsabilità delle singole componenti della comunità educativa fa del Regolamento uno
strumento di corretta e serena convivenza.
Tuttavia, poiché può accadere che singoli studenti o classi si rendano responsabili di infrazioni, vengono stabiliti dei provvedimenti disciplinari che hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento
del senso di responsabilità dell'alunno “attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a
vantaggio della comunità scolastica” (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007, art. 4, comma 2).
Le attività previste riguarderanno volontariato nell’ambito della comunità scolastica, pulizia di locali
e della scuola, piccole manutenzioni dell’ambiente scolastico, ricerca su tematiche culturali, riordino
di cataloghi … nella scuola, produzione di elaborati che inducano lo studente alla riflessione critica
su episodi verificatesi all’interno della scuola…
Nell’attuazione delle previste sanzioni si procederà secondo il principio di gradualità, aggravando
la sanzione per i comportamenti più gravi e carichi di conseguenze negative.
La classificazione delle mancanze prevede il seguente crescendo di gravità:
Mancanze di primo livello
1. frequentare irregolarmente le lezioni
2. presentarsi alle lezioni in ritardo o uscire anticipatamente senza adeguata giustificazione
3. distrarre i compagni ripetutamente durante lo svolgimento delle lezioni
4. disturbare lo svolgimento delle lezioni di altre classi al cambio dell’ora e negli spostamenti interni
5. mangiare, bere, masticare chewing gum durante il normale svolgimento delle lezioni
6. utilizzare il telefono cellulare o altri strumenti non autorizzati durante l’orario scolastico
Mancanze gravi
1. non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza
2. rovinare le suppellettili, gli arredi, le attrezzature di laboratorio o il materiale di proprietà della
3. scuola per dolo, negligenza o disattenzione
4. imbrattare le pareti dei locali comuni o i banchi con parole volgari o frasi ingiuriose o in qualsiasi altro modo
5. fumare nell’ ambiente della scuola
6. falsificare la firma del genitore o di chi ne fa le veci
7. mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole alla Preside, ai docenti, al personale non docente e ai compagni
Mancanze gravissime
1. sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale docente e non docente,
dell’istituzione scolastica
2. compiere atti di vandalismo su cose
3. introdurre bevande alcooliche e materiale pornografico all’interno dell’istituto
4. compiere atti di violenza su persone
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5. compiere atti e usare un linguaggio che violano la dignità ed il rispetto della persona, le credenze religiose e la morale in palese contrasto con gli impegni del contratto formativo e le finalità
proprie di questa Scuola
6. compiere atti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone
7. fare uso o spacciare sostanze stupefacenti all’interno dell’istituto e negli spazi adiacenti
8. raccogliere e diffondere immagini, filmati, registrazioni vocali ecc. in violazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fatte oggetto di ripresa/registrazione
SANZIONI E ORGANI COMPETENTI AD IRROGARLE
Mancanze di primo livello1
Sanzioni disciplinari
Org. competente
1. frequentare irregolarmente le le- Richiamo Verbale ed eventuale segnazioni
lazione ai genitori.
2. presentarsi alle lezioni in ritardo Ammonizione personale con segnalaInsegnante e/o
o uscire anticipatamente senza zione ai genitori
Preside
adeguata giustificazione
3. distrarre i compagni ripetutamen- Richiamo verbale. Ammonizione perte durante lo svolgimento delle sonale o ammonizione scritta sul regilezioni
stro di classe.
4. disturbare lo svolgimento delle Richiamo verbale o ammonizione scritlezioni di altre classi al cambio ta sul registro di classe.
dell’ora e negli spostamenti inQualsiasi Interni
segnante e/o
5. mangiare,
bere,
masticare Richiamo verbale o ammonizione scrit- Preside
chewing gum durante il normale ta sul registro di classe.
svolgimento delle lezioni
6. utilizzare il telefono cellulare o Ritiro dell’apparecchio e segnalazione
altri strumenti non autorizzati du- sul Giornale di classe.
rante l’orario scolastico
Mancanze gravi
Sanzioni disciplinari
Org. competente
1. non osservare le disposizioni in- Ammonizione scritta sul registro di
terne relative alla salvaguardia del- classe. Segnalazione ai genitori. Evenla propria e dell’altrui sicurezza.
tuale sospensione dalle lezioni
2. rovinare le suppellettili, gli arredi, Ammonizione scritta sul registro di
le attrezzature di laboratorio o il classe. Segnalazione ai genitori. Refumateriale di proprietà della scuola sione del danno.
per dolo, negligenza o disattenzio- Eventuale sospensione dalle lezioni con
Preside ed
ne
obbligo di presenza a scuola per lavori
eventualmente
socialmente utili
3. imbrattare le pareti dei locali co- Ammonizione scritta sul registro di il consiglio di
classe eletto
muni o i banchi con parole volgari classe. Segnalazione ai genitori. Refuo frasi ingiuriose o in qualsiasi al- sione del danno.
tro modo
Eventuale sospensione dalle lezioni con
obbligo di presenza a scuola per lavori
socialmente utili
1
La ripetizione delle mancanze assume rilievo di aggravante. 11
4. fumare nell’ ambiente della scuola
5. falsificare la firma del genitore o
di chi ne fa le veci
Ammonizione personale o ammonizione scritta sul registro di classe. Eventuale segnalazione ai genitori. Eventuale svolgimento lavori a vantaggio della
comunità scolastica
6. mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole alla Preside, ai
docenti, al personale non docente
e ai compagni
Ammonizione scritta sul registro di classe.
Segnalazione ai genitori. Eventuale sospensione dalle lezioni con obbligo di presenza a
scuola per lavori socialmente utili.
Mancanze gravissime
1. sottrarre beni o materiali a danno
dei compagni, del personale docente
e
non
docente,
dell’istituzione scolastica
2. compiere atti di vandalismo su cose
3. introdurre bevande alcooliche e
materiale pornografico all’interno dell’istituto
4. compiere atti di violenza su persone
Sanzioni disciplinari
Org. competente
Ammonizione scritta sul registro di
classe. Segnalazione ai genitori. Refusione del danno.
Eventuale sospensione dalle lezioni con
obbligo di presenza a scuola per lavori
socialmente utili. Espulsione.
5. compiere atti e usare un linguaggio
che violano la dignità ed il rispetto della persona, le credenze religiose e la morale in palese contrasto con gli impegni del contratto formativo e le finalità proprie di questa Scuola
6. compiere atti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone
7. fare uso o spacciare sostanze stupefacenti all’interno dell’istituto
e negli spazi adiacenti
8. raccogliere e diffondere immagini,
filmati, registrazioni vocali ecc.
in violazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone
fatte oggetto di ripresa/ registrazione
Ammonizione scritta sul registro di
classe. Segnalazione ai genitori. Eventuale denuncia all’autorità competente.
Refusione del danno.
Eventuale sospensione dalle lezioni con
obbligo di presenza a scuola per lavori
socialmente utili. Espulsione.
Ammonizione scritta sul registro di
classe. Segnalazione ai genitori. Eventuale refusione del danno.
Eventuale sospensione dalle lezioni con
obbligo di presenza a scuola per lavori
socialmente utili. Espulsione.
Ammonizione scritta sul registro di
classe. Segnalazione ai genitori. Denuncia all’autorità competente. Eventuale sospensione dalle lezioni con obbligo di presenza a scuola per lavori
socialmente utili. Espulsione.
Ammonizione scritta sul registro di
classe. Segnalazione ai genitori. Eventuale refusione del danno. Eventuale
sospensione dalle lezioni con obbligo di
presenza a scuola per lavori socialmente utili. Espulsione.
12
Consiglio di
Classe eletto
presieduto
dalla Preside
L’organo competente a deliberare la sospensione dalle lezioni oltre i 15 gg., l’allontanamento dello
studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico, l’esclusione dello studente
dallo scrutinio finale, o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi è il Consiglio d’Istituto.
PROCEDIMENTO
Il procedimento sanzonatorio a partire dalla segnalazione sul Registro di classe procede in questo
modo:
1. Segnalazione dell’infrazione sul Registro di classe: il docente annota il nominativo dello studente e descrive in sintesi puntualmente la mancanza commessa.
2. Il docente invia tempestivamente lo studente dalla Preside con il registro di classe per la segnalazione nel registro delle sanzioni.
3. In caso di infrazioni per le quali abbia competenza personale, la Preside, sentito lo studente ed
eventualmente l’insegnante, irroga la sanzione, che verrà annotata sul registro di classe e sul registro delle sanzioni e quindi notificata alla famiglia dello studente
4. In caso di infrazione grave o gravissima la Preside convoca gli organismi competenti (Consiglio
di classe o invita il Presidente del Consiglio d’Istituto a convocare tale organo) ed invita lo studente alla riunione per essere sentito.
5. Lo studente ha facoltà di presentare testimonianze e/o scritti difensivi
6. Il Consiglio di Classe o il Consiglio d’Istituto, dopo aver sentito lo studente ed eventuali parti
interessate, irroga la sanzione a maggioranza degli aventi diritto di voto presenti alla seduta
7. Il verbale della seduta è consegnato alla Preside per la formale irrogazione della sanzione disciplinare.
REGISTRO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
E’ istituito, presso la segreteria, il registro delle Sanzioni disciplinari, sul quale vengono annotate
tutte le sanzioni inflitte, allo studente, nel corso dell’anno scolastico.
IMPUGNAZIONI ED ORGANO DI GARANZIA INTERNO ALL’ISTITUTO
1. l’Organo di Garanzia interno è composto da un docente, da uno studente, da un genitore e da un
rappresentante del personale ATA designati dal Consiglio d’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.
2. Le competenze dell’Organo di Garanzia interno sono quelle stabilite dall’art. 5 commi 2 e 3 del
DPR 249/1998 “Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola secondaria Superiore”
3. L’Organo di Garanzia interno rimane in carica per due anni scolastici.
4. L’allievo colpito da sanzione disciplinare, può ricorrere all’Organo di Garanzia interno entro
giorni dalla comunicazione dell’irrogazione.
5. Il Presidente dell’Organo di Garanzia interno, ricevuto il ricorso, convoca entro il termine di
dieci giorni detto organo; alla riunione possono essere invitati per esporre le proprie ragioni lo
studente al quale è stata inflitta la sanzione ed il docente che ha accertato l’infrazione.
6. L’Organo di garanzia decide a maggioranza dei componenti presenti alla riunione motivando il
provvedimento assunto e dando comunicazione dello stesso entro i dieci giorni successivi alla
seduta
7. L’Organo di Garanzia interno decide su richiesta degli studenti, o di chiunque abbia interesse,
anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.
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ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
Lo studente, o chiunque abbia interesse, che ravvisi nel presente regolamento una violazione al “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 249/1998 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola secondaria Superiore” può ricorrere all’Organo di Garanzia istituito presso l’ufficio scolastico regionale.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
tra SCUOLA S. GIOVANNA D’ARCO - FAMIGLIE - STUDENTI
(ai sensi dell’ art. 3 DPR 235 del 21.11.2007)
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà
quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti.
LA PRESIDE SI IMPEGNA A:
- garantire e favorire l’attuazione del Progetto Educativo di ispirazione cristiana e del
Piano dell’Offerta formativa dell’Istituto, ponendo Studenti, Genitori, Docenti e Personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
- garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;
- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti
della comunità scolastica;
- cogliere le esigenze formative degli Studenti e della comunità in cui l’Istituto opera, per
ricercare risposte adeguate.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
- conoscere e cercare di attuare il P.E.I.S. e il P.O.F. dell’Istituto creando un ambiente
formativo sereno e rassicurante;
- lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero corpo docente dell’Istituto nelle riunioni del C.d.D.
- essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e nei vari
adempimenti previsti dalla scuola; pianificare il proprio lavoro in modo da prevedere attività di recupero e di sostegno;
- promuovere le motivazioni ad apprendere rispettando i tempi ed i ritmi individuali;
- informare gli Alunni degli obiettivi educativi e didattici, nei tempi e nelle modalità di
attuazione, illustrare i criteri di valutazione e la motivazione dei voti;
- correggere con regolarità gli elaborati, comunicare con chiarezza i risultati delle verifiche scritte e orali utilizzando la correzione come momento formativo,
- valutare regolarmente il lavoro degli allievi, tenendo in considerazione anche i compiti
assegnati per casa, promuovendo l’autocorrezione come possibile risorsa per migliorare
l’apprendimento, sottolineando e incoraggiando i progressi e stimolando la fiducia
dell’allievo nelle proprie possibilità;
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- favorire un orientamento consapevole e positivo;
- essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo vigilando sul rispetto da parte di tutti delle persone e delle proprietà personali e della Scuola
- richiedere comportamenti conformi alle regole condivise, rispettosi delle persone, delle
strutture e dei materiali;
- far rispettare le norme di sicurezza;
- garantire l’efficienza delle strutture che dopo l’uso debbono essere restituite in perfette
condizioni di utilizzabilità;
- usare il cellulare solo nei luoghi specificamente loro designati, mai in classe.
PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A:
- conoscere il P.E.I.S. e il P.O.F. dell’Istituto e a collaborare per realizzarli, per quanto di
competenza;
- essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato;
- garantire la pulizia accurata dei locali e delle strutture e l’efficienza ottimale delle stesse;
- garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
- segnalare ai Docenti e alla Coordinatrice Didattica eventuali problemi rilevati;
- favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola (Studenti, Genitori, Docenti).
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
- conoscere il Progetto Educativo e il Piano dell’Offerta formativa dell’Istituto;
- collaborare partecipando, con proposte e osservazioni, a riunioni, assemblee, consigli e
colloqui;
- rispettare le scelte educative e didattiche condivise in dialogo collaborativo con i Docenti;
- partecipare agli incontri periodici Scuola-Famiglia; firmare le comunicazioni ScuolaFamiglia, restituendo eventuali tagliandi; rispondere a eventuali questionari e riconsegnarli;
- garantire la frequenza assidua del figlio/a alle lezioni;
- far rispettare ai figli l’orario d’entrata e di uscita e controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi, contattando l’Istituto per accertamenti;
- verificare il regolare svolgimento dei compiti assegnati; controllare quotidianamente il
materiale scolastico necessario;
- assicurarsi che i figli abbiano il dovuto rispetto per la Preside, i docenti, il personale della scuola e i compagni;
- considerare in modo sereno ed equilibrato le valutazioni espresse dai docenti, accertare
le ragioni dell’insuccesso del figlio, ed eventualmente aiutandolo ad accettare anche le
sconfitte e a migliorare il suo rendimento;
- condividere e sostenere i provvedimenti deliberati dagli organi competenti relativi alle
disposizioni di sicurezza dettate dal regolamento d’Istituto;
- collaborare perché il telefono cellulare e altri apparecchi elettronici e/o multimediali non
siano utilizzati in ambiente scolastico;
- vigilare affinché l’abbigliamento del proprio figlio sia adeguato all’ambiente scolastico;
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- sensibilizzare i figli al rispetto delle strutture collettive, che sono di tutti e tutti hanno titolo a fruirne in condizioni di perfetta efficienza. Sostituirsi allo studente nei casi di rifusione dei danni e delle spese.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
- conoscere il Progetto Educativo e il Piano dell’Offerta formativa dell’Istituto;
- rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
- avere il dovuto rispetto, anche formale, per la Preside, i docenti, il personale ausiliario e i
propri compagni come richiede per se stesso e usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo;
- conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto;
- favorire la comunicazione Scuola-Famiglia;
- condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura.
- Rispettare il patrimonio collettivo (aule, arredi, attrezzature) e, nel caso di danneggiamenti o furti, di provvedere alla riparazione o alla rifusione del danno.
- essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
- intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
- partecipare al lavoro scolastico individuale o di gruppo;
- svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola o a casa;
- non utilizzare il telefono cellulare e altri apparecchi elettronici e/o multimediali né per
comunicare verbalmente né tramite sms né per riprendere e registrare immagini;
- considerare in modo sereno ed equilibrato le valutazioni espresse dai docenti, ricercare le
ragioni dell’insuccesso anche con gli strumenti forniti dagli stessi docenti, per mettere in
atto strategie di miglioramento; evitare discussioni comparazioni con le valutazioni assegnate agli altri;
- uscire dall’aula solo se autorizzati dal docente;
- mantenere negli spazi interni ed esterni della scuola una andatura controllata ed un tono
di voce moderato;
- all’esterno rimanere negli spazi autorizzati;
- custodire il materiale dato in prestito (strumenti, libri, …..) dall’Istituto e risarcire il valore in caso di smarrimento o danneggiamento;
- indossare un abbigliamento adeguato al contesto scolastico;
- osservare scrupolosamente le disposizioni organizzative e di sicurezza.
Vittorio Veneto - Anno scol. 2015-2016
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Regolamento Studenti 2015-2016