MARISA VELASCO LA STRATEGIA DEL CAOS Progetto editoriale Guido Pedrini Progetto grafico Marco Pedrini Pernicone Luciana A cura di Sandra Nava Testi di Sandra Nava Marisa Velasco Editore Ikonos Srl © Marisa Velasco © IKONOS Srl Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. Tutti i diritti riservati. IKONOS srl Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10 24048 Treviolo - Bergamo Tel. 035 200515 - Fax 035 201041 [email protected] - www.ikonos.tv MARISA VELASCO LA STRATEGIA DEL CAOS LA STRATEGIA DEL CAOS Dall’ordinata perfezione di un’essenzialità geometrica di ritmi formali e naturali che ne hanno accompagnato precedenti passaggi a questa sorta di indagine a ritroso fra i materiali originari in cui si iscrive il procedere di ogni cosa, Marisa Velasco, cosmonauta anticonformista tra idealità e ragione, immagina tappe di una sperimentazione che individui varchi nascosti verso l’infinito della conoscenza. Tra rigore professionale e passione di ricerca, rompendo consolidate certezze tecniche e concettuali, l’artista affronta le discrasie di una matericità che, risalendo le impronte del caos, possa rintracciare gli archetipi conduttori di quell’armonia segreta che muove la vita e ogni destino. A ritroso, inseguendo orme dalla parte nascosta del naturale, ricolma di tracciabilità sedimentate nel tempo e nello spazio, orizzonti universali di tutti gli elementi, sino all’incrocio misterioso con il relativo della condizione umana inesorabilmente dettata dal principio di inizio e di fine. E’ il tema straordinario dei vulcani, forze creatrici della natura, visti non solo nell’incontenibile dilagare distruttivo, ma quale atto dirompente di vita, a dar corpo ad una serie di nuovi lavori, per lo più oli su tela, ognuno quasi isola autonoma di una rappresentazione complessa, fluttuante e incantata, oltre i congegni del definito. La materia e il suo prender forma nel ciclo naturale di appartenenza, il conseguente rapporto stesso tra arte e vita, assorbendo intensamente l’attenzione creativa dell’artista, si snodano qui in pagine pittoriche di intensa introspezione etica. Affidandosi agli strumenti fondanti della pittura, Marisa Velasco affina materia e toni in una serie significativa di “variazioni su tema” offerte in efficace compatta performance ad una meditata fruizione. Un diario di viaggio in cui il segno sembra annullarsi nell’amalgama di materie mosse per incastri tonali modulati e terrosi, ora in sintesi smorzate su filamenti e impronte, ora in sottili venature di pietre ed acque di simile natura, da comuni vaganti molecole a saldare nuove terre, rocce, mondi. La collisione terribile tra il fuoco lavico e l’acqua degli oceani crea terra, vita, natura; la forza degli elementi solidifica ed esplode in incastri continui di labirinti, tunnel e colate ricolme di tutti i fattori vitali, incisi e brulicanti di sabbie, marmi, “vetri” spettacolari, sui quali indugiano ammaliati l’occhio e la mano dell’artista, in cauto ascolto di un racconto immenso da un ricco srotolato papiro ancora indecifrabile dove tutto è scritto coi miti e gli eroi del pensiero umano. C’è molta libertà fantastica nell’apparente promiscuità visionaria di questa miscellanea materica, talora accesa in scoppi d’energia e di fuoco o fluttuante in misteriose oceaniche vastità, quasi ad inseguire altre dimensionalità, quelle infinite e sconosciute di un “oltre” che, superando il convenzionale, potrebbe non essere lontano. Il colore è sempre estremamente elegante, gestito in raffinate bicromie nei blu, verdi e grigi di luminescenze perlacee dove il segno lavora, autorevole e colto, in raffigurazioni anche suggerite da incanti letterari. Dalla filosofia alla letteratura, dalla poesia alla musica, la ricerca di Velasco si muove su diacronici cammini sperimentali e fondamentali verso l’essenzialità dell’appartenenza, che hanno ispirato la maggior parte dell’avanguardia artistica del secondo dopoguerra, seguendo le orme di quel pre-pensiero arcaico che tuttora regge gli statuti universali della ricerca filosofico-scientifica. Se le visioni pittoriche dell’artista si susseguono astrattamente articolate, nella concretezza di reali fisicità, è tuttavia un itinerario tutto mentale a prevalere, una panoramica dell’anima ove il progetto neppure troppo nascosto è un ricercato nuovo equilibrio tra sé e altre ipotesi di reale, parafrasando nella proiezione dell’immaginaria odissea, fonti nuove di futuro respirabile. Ipotesi tenacemente appassionatamente inseguita, là dove l’atlantide sommersa, vagando tra oceani e fiammeggianti lave, attende nuovi argonauti. Sandra Nava, aprile 2013, Bergamo. CREDO CHE QUESTE PIETRE,SEGNATE DAL TEMPO, SIANO UN SIMBOLO DELLA VITA DELLA TERRA S ebbene la mia pittura sia fortemente impregnata degli elementi del paesaggio, tento di sganciarmi da ogni aspetto letterale. Cerco nei ricordi il materiale per costruire con diverse tecniche la mia poesia. Ho avuto l’intenzione di attingere ai particolari per arrivare al silenzioso movimento delle particelle e completare la mia visione della forma definitiva e quieta attraverso una scrittura turgida di increspamenti, incavi e protuberanze. Il linguaggio denso e rugoso della materia lavica. I colori sono bruni, verdi, terre, bianco e blu. Isola come una vertebra appartenente a un immenso corpo geologico sommerso nell’oceano. Relitti di un’isola è concettualmente un “patchwork” geologico, composto da ricordi di sensazioni ed immagini; elaborate in un processo caotico, a volte di linee evocatrici e per lo più da visioni particolareggiate delle materie e dei colori. Tento di creare una costruzione i cui mattoncini sono fatti da dettagli del paesaggio dell’isola: accumuli di minerali e metalli, vegetali mossi ed scolpiti dall’acqua e dal vento. Mutati dal fuoco magmatico e dal tempo. Marisa Velasco, aprile 2013, Bergamo. LA STRATEGIA DEL CAOS Le opere INCISIONI LAVICHE (2012) cm 40 x 40 - Olio su tela VULCANO (2011) cm 80 x 90 - Olio su tela ISOLA IPPOCAMPO (2013) cm 100 x 100 - Olio su tela VIAGGIATORE OCEANICO (2013) cm 50 x 50 - Olio su tela CREPE VULCANICHE (2011) cm 50 x 50 - Olio su tela VENATURA GRIGIA (2009) cm 40 x 40 - Olio su tela SPENTI ARABESCHI DI CRETA (2013) cm 50 x 50 - Olio su tela ALGHE GIALLE, ARANCIONI SULLA PIETRA GRIGIA (2011) cm 40 x 40 - Olio su tela VENATURA ROSSA (2009) cm 40 x 40 - Olio su tela FOGLIA CADUTA TRA LE PIETRE (2009) cm 40 x 40 - Olio su tela CREPA VULCANICA (2011) cm 40 x 40 - Olio su tela ALGHE COLORATE SULLA PIETRA BAGNATA (2012) cm 40 x 40 - Olio su tela FENDITURA PLUTONICA (2011) cm 40 x 40 - Olio su tela PIETRE SOMMERSE NEL FIUME (2012) cm 40 x 40 - Olio su tela LA DIREZIONE DEL FUOCO (2012) cm 50 x 50 - Olio su tela SGORGHI MAGMATICI (2011) cm 40 x 40 - Olio su tela BOCCA MINACCIOSA (2011) cm 70 x 100 - Olio su tela SCRITTURA LAVICA (2012) cm 50 x 70 - Olio su tela FORME VIBRANTI (2012) cm 30 x 42 - Disegno a matita ONDULAZIONI METAMORFICHE (2012) cm 30 x 42 - Disegno a matita BIOGRAFIA M arisa Velasco nasce in una regione nel sud dell’Argentina nel 1958. Si trasferi- sce a Buenos Aires dove si laurea in architettura presso l’università UNBA. Ultimati gli studi, inizia la sua pratica nella creazione grafica e pittorica, collaborando con riviste della stessa facoltà di architettura. Contemporaneamente studia danza partecipando a numerose performances con diverse compagnie indipendenti o esibendosi da sola. Da questa esperienza nasce la passione per l’esercizio del disegno e la musica. Per tanti anni esercita la professione di architetto, contemporaneamente segue corsi formativi presso atelier di pittura con Cristina Santander, Guillermo Roux e di disegno con Carlos Terribili. La ricerca, fortemente segnata e condizionata dall’esperienza nella danza contemporanea, e l’inclinazione verso un pensiero architettonico, spingono Marisa a sintetizzare in piani e linee lo spazio pittorico, con un’intenzione di purezza e spiritualità, facendo assumere alla materia, il colore, un carattere più fisico e sensuale. I soggetti sono elementi essenziali della natura, logorati dal tempo, indiscutibile artefice della materia. Oggi Marisa continua ostinatamente a esplorare in differenti filoni, seguendo un’evoluzione indeterminata, dove mantiene certi lineamenti strutturali che lentamente e intuitivamente la conducono a una sicura unità di “stile”. Bergamo, Maggio 2013 ELENCO DI MOSTRE 2013 Mostra La strategia del Caos, Galleria Galgarte, Bergamo. 2012 Mostra Beth-Luis-Nion alla Viamoronisedici, Bergamo. 2008 Mostra collettiva nel Municipio di Saint Paul La Coste, Francia. 2007 Mostra individuale, Caversazzi, Bergamo. 2003 Mostra individuale, Istituto Dante Alighieri, sede centrale a Buenos Aires. 1999 Mostra individuale Ritratti del jazz, Casa del Habano, Buenos Aires e Casagrande, Uruguay. Finito di stampare presso le Officine IKONOS srl nell’aprile del 2013 WWW.MARISAVELASCO.COM [email protected] CELL. 340.00.87.045