LA PREPARAZIONE
DEI MISSIONARI
MANUALE DELL’INSEGNANTE
Religione 130
LA PREPARAZIONE
DEI MISSIONARI
MANUALE DELL’INSEGNANTE
Religione 130
Pubblicato dalla
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni
Salt Lake City, Utah
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Tutti i diritti riservati
Printed in Germany
Testo inglese approvato: 8/03
Approvato per la traduzione: 8/03
Traduzione dell’opera originale Missionary Preparation Teacher Manual
Italian
SOMMARIO
Introduzione al manuale dell’insegnante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . V
Capitolo 1
Chiamato a servire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Capitolo 2
La dignità personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Capitolo 3
La compagnia dello Spirito Santo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Capitolo 4
Insegnare mediante lo Spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Capitolo 5
Impariamo a insegnare «mediante lo studio ed
anche mediante la fede», parte 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
Capitolo 6
Impariamo a insegnare «mediante lo studio ed
anche mediante la fede», parte 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Capitolo 7
Il piano del Padre celeste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Capitolo 8
I profeti e l’Apostasia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
Capitolo 9
La Restaurazione e la venuta alla luce di nuove Scritture . . . . . . 60
Capitolo 10
La fede e la conversione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
Capitolo 11
La preparazione fisica ed emotiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Capitolo 12
Il saggio impiego del tempo per portare persone a Cristo . . . . . . 79
Capitolo 13
La preparazione dei simpatizzanti per il
battesimo e la confermazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
Capitolo 14
Gli attributi cristiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
iii
INTRODUZIONE AL MANUALE
DELL’INSEGNANTE
Il presidente Gordon B. Hinckley ha proclamato: «Il lavoro missionario è la linfa
della Chiesa. È il mezzo principale mediante il quale essa cresce…
Quest’opera è stata ordinata dal Salvatore stesso nelle istruzioni lasciate ai Suoi
apostoli prima della Sua ascensione finale: ‹Andate dunque, ammaestrate tutti i
popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo›
(Matteo 28:19)» («Il servizio missionario», Prima riunione di addestramento dei
dirigenti a livello mondiale, gennaio 2003, 19).
Come insegnante di futuri missionari a tempo pieno, ti è data l’occasione straordinaria di influenzarli positivamente. I principi trattati in questo corso possono influire
sul modo in cui i missionari vivono e insegnano. Molto di quanto apprenderanno
e metteranno in pratica in classe diverrà parte integrante della loro esperienza missionaria. Gli sforzi che compirai per preparare bene gli studenti al servizio missionario si rifletterà positivamente sulla crescita e sulla forza della Chiesa.
PRESENTAZIONI DVD
1
Con il presente manuale dell’insegnante è accluso un DVD (codice d’ordine 54139).
La traccia 1 è un’introduzione dell’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli (5:31). Seguono poi ventidue presentazioni di cui puoi servirti
in alcune lezioni, che sono riconoscibili grazie all’icona 1 e a una nota nel suggerimento didattico. Prima d’insegnare è consigliabile che guardi la traccia 1, che è
il messaggio personale dell’anziano Scott diretto agli insegnanti del corso.
Sommario del DVD
Traccia 1 (5:31). Anziano Richard G. Scott, introduzione.
Traccia 2 (0:42). Anziano Russell M. Nelson, conferenza generale, aprile 1995.
Capitolo 1: Chiamato a servire.
Traccia 3 (5:41). Anziano Jacob de Jager, conferenza generale, ottobre 1976.
Capitolo 1: Chiamato a servire.
Traccia 4 (3:38), parti 1–4. Anziano Jeffrey R. Holland, seminario per i nuovi presidenti di missione, giugno 2000, citato in «Il lavoro missionario e l’espiazione»,
Liahona, ottobre 2001, 26–32. Capitolo 1: Chiamato a servire.
Traccia 5 (0:54). Presidente Boyd K. Packer, seminario per i nuovi presidenti di
missione, giugno 2002. Capitolo 2: La dignità personale.
Traccia 6 (0:38). Anziano Richard G. Scott, conferenza generale, ottobre 2000.
Capitolo 2: La dignità personale.
Traccia 7 (0:42). Anziano Boyd K. Packer, conferenza generale, aprile 1989.
Capitolo 2: La dignità personale.
Traccia 8 (0:32). Anziano Neal A. Maxwell, conferenza generale, marzo–aprile
2001. Capitolo 3: La compagnia dello Spirito Santo.
Traccia 9 (6:00). Presidente Brigham Young, «Un uomo privo di eloquenza».
Capitolo 4: Insegnare mediante lo Spirito.
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Traccia 10 (0:53). Anziano L. Tom Perry, conferenza generale, ottobre 2001.
Capitolo 5: Impariamo a insegnare «mediante lo studio ed anche mediante la
fede», parte 1.
Traccia 11 (4:30). «Il piano di salvezza». Capitolo 7: Il piano del Padre celeste.
Traccia 12 (0:33). Anziano Russell M. Nelson, conferenza generale, ottobre 1996.
Capitolo 7: Il piano del Padre celeste.
Traccia 13 (0:46). Anziano Merrill J. Bateman, conferenza generale, ottobre 2003.
Capitolo 8: I profeti e l’Apostasia.
Traccia 14 (2:22). Presidente Gordon B. Hinckley, conferenza generale, ottobre
1999. Capitolo 8: I profeti e l’Apostasia.
Traccia 15 (1:27). Anziano Russell M. Nelson, seminario per i nuovi presidenti di
missione, giugno 2000. Capitolo 9: La Restaurazione e la venuta alla luce di nuove
Scritture.
Traccia 16 (1:18). Anziano L. Tom Perry, conferenza generale, ottobre 1994.
Capitolo 9: La Restaurazione e la venuta alla luce di nuove Scritture.
Traccia 17 (1:44). Presidente Gordon B. Hinckley, conferenza generale, aprile 2002.
Capitolo 10: La fede e la conversione.
Traccia 18 (0:45). Presidente Boyd K. Packer, seminario per i nuovi presidenti di
missione, giugno 2003. Capitolo 10: La fede e la conversione.
Traccia 19 (0:42). Presidente Boyd K. Packer, seminario per i nuovi presidenti di
missione, giugno 2003. Capitolo 10: La fede e la conversione.
Traccia 20 (1:50), parti 1–2. Presidente Gordon B. Hinckley, Prima trasmissione di
addestramento dei dirigenti a livello mondiale, gennaio 2003. Capitolo 11: La preparazione fisica ed emotiva.
Traccia 21 (0:50). Anziano Richard G. Scott, conferenza generale, ottobre 2003.
Capitolo 11: La preparazione fisica ed emotiva.
Traccia 22 (1:27). Presidente Gordon B. Hinckley, spezzone tratto dalla videocassetta
Gordon B. Hinckley, Man of Integrity, 15th President of the Church (1995) [Gordon B.
Hinckley, uomo d’integrità, quindicesimo presidente della Chiesa]. Capitolo 11:
La preparazione fisica ed emotiva.
Traccia 23 (2:14). Anziano Jeffrey R. Holland, seminario per i nuovi presidenti di
missione, giugno 2000, citato in «Il lavoro missionario e l’espiazione», Liahona,
ottobre 2001. Capitolo 14: Gli attributi cristiani.
MATERIALE CHE GLI STUDENTI DOVREBBERO PORTARE
IN CLASSE
Incoraggia i ragazzi a portare in classe le Scritture e il manuale dello studente.
Dovresti inoltre invitarli a procurarsi una copia di Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo (codice d’ordine 36863 160). Questo libretto tratta gli argomenti
evangelici presentandoli in ordine alfabetico e sarà molto utile per il corso, come
pure per aiutare i giovani durante la missione e in seguito.
Quando tratti il capitolo 11, La preparazione fisica ed emotiva, potresti distribuire
agli studenti una copia della Missionary Health Guide (2004; codice d’ordine 37012),
così che i giovani inizino a conoscerla prima della missione. Tale manuale, tuttavia,
non è indispensabile per trattare il capitolo 11.
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Diario di studio
Si consiglia che gli studenti inizino a tenere un diario di studio per scriverci ciò che
apprendono. A molti missionari è chiesto di tenere un diario del genere, pertanto
gli studenti che inizieranno subito si troveranno avvantaggiati nell’uso di questo
prezioso strumento missionario. Potrebbero portare il diario di studio in classe.
OCCASIONI PER FARE PRATICA IN CLASSE
Uno degli obiettivi principali di questo corso è sviluppare gli attributi e le capacità
per insegnare in maniera efficace il vangelo restaurato. Durante il corso, gli studenti
apprenderanno come organizzare e presentare i principi evangelici. Saranno incoraggiati a diventare più sensibili allo Spirito Santo. Verranno loro fornite diverse
occasioni per esercitarsi a insegnare le dottrine e i principi evangelici ai compagni
di classe.
Talvolta gli insegnanti pensano di avere tanto da spiegare, che non desiderano che
gli allievi intervengano. I nostri missionari, tuttavia, hanno bisogno d’imparare
come insegnare le dottrine del Regno in modo chiaro ed efficace. Più si eserciteranno
a spiegare e insegnare le dottrine e i principi del vangelo restaurato, più saranno
capaci di esporre questi insegnamenti ai simpatizzanti, una volta che avranno
raggiunto il campo di missione. Le esercitazioni in classe, insieme con i «Compiti
suggeriti agli studenti», incoraggeranno i giovani a sviluppare le capacità didattiche,
la fiducia in se stessi e gli attributi cristiani.
IDEE SU COME FARE INTERAGIRE GLI STUDENTI
Durante le attività di apprendimento o d’insegnamento, occasionalmente potresti
dividere gli studenti in coppie. È bene cercare di formare ogni volta nuove coppie,
perché ciò fornisce l’occasione per lavorare con individui con personalità diverse.
Potresti chiedere a una persona o a un gruppo di prepararsi a portare un messaggio spirituale all’inizio di ogni lezione.
CHE COSA NON COMPRENDE IL CORSO
Si consiglia di non tenere le lezioni come si terrebbero alla conferenza di zona di
una particolare missione.
Il presente corso aiuta gli studenti a prepararsi a svolgere una missione a tempo
pieno. Il suo contenuto è stato scritto con cura per preparare i missionari futuri, in
modo che capiscano le dottrine e i principi su cui il programma missionario e
Predicare il mio Vangelo (codice d’ordine 36617 160) vertono. Predicare il mio Vangelo
è il manuale per il servizio missionario, ideato come risorsa fondamentale dell’addestramento. Potresti richiedere una copia di questo importante manuale per
familiarizzare con il testo che i missionari utilizzano nel corso dei loro addestramenti e servizio.
Il manuale di preparazione dei missionari è stato scritto per essere sulla stessa lunghezza d’onda di Predicare il mio Vangelo. Gli argomenti trattati in entrambi questi
manuali includono: comprendere la chiamata a svolgere una missione; imparare a
studiare e insegnare il Vangelo; l’Apostasia e la Restaurazione; apprendere, riconoscere e spiegare mediante lo Spirito Santo; l’importanza delle Scritture degli ultimi
giorni; sviluppare gli attributi cristiani; impiegare saggiamente il tempo. Tra gli
argomenti che sono sviluppati in Predicare il mio Vangelo, ma non in questo corso,
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troviamo: imparare una lingua straniera; aiutare le persone a fare e mantenere le
alleanze, prepararle per il battesimo; lavorare con i fedeli. Nel presente manuale
non sono presi in esame neppure l’organizzazione della missione nei suoi dettagli
né i particolari economici. Certi aspetti dell’addestramento sono lasciati più saggiamente alla famiglia, ai centri di addestramento per i missionari e ai presidenti
di missione sul campo.
PANORAMICA SUL CORSO A CURA DELL’INSEGNANTE
Passa diligentemente in rassegna il contenuto delle pagine, prestando particolare
attenzione ai titoli delle lezioni e agli argomenti trattati nel corso. Ciò dovrebbe
aiutarti a evitare di trattare a fondo un argomento menzionato in una lezione, che
però sarà esposto più approfonditamente in seguito.
USO E FORMATO DEI CAPITOLI
Ogni capitolo è stato ideato per essere esposto in due lezioni normali infrasettimanali, oppure durante una lezione serale di durata equivalente. Se lo esporrai in due
lezioni separate, dovrai stabilire un punto adatto di divisione.
Tutti i capitoli presentano un’introduzione, che illustra l’obiettivo della lezione,
poi segue la struttura seguente:
Dottrine e principi da comprendere
Questo elenco puntato di dottrine e di principi fornisce una descrizione per
sommi capi sull’argomento e suggerisce ciò che gli studenti dovrebbero arrivare a
comprendere, accettare e applicare nella vita.
Suggerimenti didattici
In questa sezione sono riportate, punto per punto, le dottrine e i principi da comprendere, offrendo uno o più spunti da prendere in considerazione come approcci
didattici. L’icona
indica l’inizio di ogni suggerimento didattico.
Puoi utilizzare o modificare un suggerimento didattico, oppure puoi servirti di un
approccio sostitutivo per insegnare i concetti. Come insegnante hai la facoltà di
stabilire su quale dichiarazione contenuta nel manuale dello studente porre l’accento in classe. Il modo in cui insegni dovrebbe tenere conto di diversi fattori,
come l’influenza dello Spirito Santo, la tua personalità e il tuo stile didattico, la
personalità degli studenti, il tempo a disposizione, il contesto culturale e le esigenze
dei ragazzi. È previsto che tu personalizzi le lezioni raccontando le tue esperienze,
rendendo testimonianza ed esternando i tuoi sentimenti sui punti trattati. Si consiglia, tuttavia, di trattare ogni principio anche se il tempo a disposizione non è
sufficiente per tutte le attività. Prega per sapere in che modo utilizzare il tempo.
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Compiti suggeriti agli studenti
I compiti suggeriti sono intesi ad aiutare gli studenti a esercitarsi o mettere in pratica le dottrine, i principi e i metodi appresi nella lezione. Questi compiti sono
indicati anche nel manuale dello studente sotto il titolo «Compiti suggeriti».
LA NECESSITÀ DI ESSERE MEGLIO PREPARATI
Il presidente Ezra Taft Benson ha richiesto dei missionari meglio preparati: «C’è
una differenza tra i missionari: alcuni al loro primo mese sul campo di missione
sono più preparati a servire il Signore di altri che ritornano a casa dopo ventiquattro mesi.
Vogliamo giovani che siano pronti a entrare ‹di corsa› sul campo di missione, che
possiedano la fede che scaturisce dalla rettitudine personale e dalla vita pura, che
siano in grado di svolgere una missione efficace» (La Stella, luglio 1986, 43).
Insegnando questo corso, hai la possibilità di contribuire all’adempimento di questo mandato.
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Capitolo 1
CHIAMATO A SERVIRE
Il piano di salvezza del nostro Padre celeste
offre l’occasione a tutti i Suoi figli di ascoltare e
accettare il Vangelo. I tuoi studenti si stanno
preparando per portare il messaggio del vangelo
restaurato in tutto il mondo. Hai la possibilità
di aiutarli nella preparazione instillando in loro
una fede più grande nel Signore Gesù Cristo e
l’entusiasmo per l’opera, grazie alle occasioni
che fornisci loro d’imparare i principi evangelici
e di esercitarsi a insegnarseli a vicenda. Il capitolo si concentra sulla chiamata a servire come missionario della vera chiesa del
Signore. Incoraggia i giovani ad accettare la chiamata del Signore e a servirLo con
tutto il loro «cuore, facoltà, mente e forza» (DeA 4:2).
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• I membri della Chiesa hanno il dovere e il privilegio di diffondere il vangelo
restaurato.
• Il Signore ha dichiarato: «Il campo è già bianco da mietere» (DeA 4:4).
• I missionari aiutano a effettuare il raduno d’Israele.
• Il punto focale del lavoro missionario è invitare gli uomini a Cristo.
• La chiamata a svolgere una missione a tempo pieno proviene dal Signore attraverso i Suoi servi autorizzati.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Nota: durante il primo incontro lascia tempo sufficiente affinché gli studenti possano presentarsi. Incoraggiali a presentarsi, a spiegare che cosa li ha spinti a scegliere
di frequentare il corso e di dire se qualche membro della loro famiglia sta al
momento svolgendo una missione, e, eventualmente, dove. Se hai pochi allievi,
potresti chiedere loro di spiegare un beneficio che scaturisce dal servizio missionario
(cerca di non ottenere le stesse risposte).
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CHIAMATO A SERVIRE
Potresti, insieme con i giovani, iniziare o terminare ogni lezione con un inno cantato tipicamente dai missionari, come «Chiamati a servirLo» (Inni, 156), «Siam la
reale armata» (Inni, 158), «Genti, guardate!» (Inni, 166), «Su vette ardite mai forse
andrò» (Inni, 170), «Anziani d’Israele» (Inni, 201). Ciò farà sì che familiarizzino
con gli inni «missionari».
I membri della Chiesa hanno il dovere
e il privilegio di diffondere il vangelo restaurato.
Invita gli studenti a nominare qualche grande missionario delle Scritture e degli
ultimi giorni. Scrivi i nomi alla lavagna. Chiedi a ogni studente di spiegare brevemente che cosa l’ha colpito riguardo al missionario che ha nominato.
Aggiungi all’elenco o evidenzia i nomi di Paolo, Alma, i figli di Mosia e Aaronne.
Chiedi agli studenti di dividersi in coppie e di analizzare uno o più passi scritturali
per comprendere che cosa rese queste persone dei grandi missionari. (Potresti scegliere meno versetti da leggere se ritieni che gli studenti capiscano il contesto
scritturale).
Paolo. Leggere 2 Corinzi 11:23–28.
Alma. Leggere Alma 8:8–21.
Amulec. Leggere Alma 8:18–32.
Figli di Mosia. Leggere Alma 17:1–12.
Aaronne. Leggere Alma 22:1–23.
Dividi quindi la classe in quattro gruppi. Incarica gli studenti di ogni gruppo di
leggere la parte relativa a uno dei seguenti missionari (vedere manuale dello studente, «Racconti missionari», 6–10): Samuel H. Smith, Heber C. Kimball, Wilford
Woodruff e Dan Jones. Chiedi agli studenti di spiegare alla classe che cosa li ha
colpiti nel racconto e come ciò potrebbe aiutarli durante la missione.
Invita i giovani a esaminare le risposte alle domande seguenti:
• Che rapporto c’è tra l’insegnamento del Salvatore in Luca 18:29–30 e alcune
delle esperienze e delle peculiarità dei missionari presi in esame?
• Perché i missionari sono disposti a sacrificarsi tanto per persone che non conoscono?
Invita gli studenti a leggere la dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley
riportata nel manuale dello studente (pagina 2).
• Quali elementi della Restaurazione il presidente Hinckley ci esorta a insegnare?
• Perché pensate che sia importante che la gente comprenda ognuno di questi
insegnamenti?
Scrivi in ordine sparso alla lavagna le seguenti parole: battesimo, amicizie, dono dello
Spirito Santo, attività sportive della Chiesa, giudizio, balli, pentimento, Espiazione, santificazione, scorta di cibo, fare la volontà del Padre celeste, fede in Gesù Cristo, perseverare
sino alla fine, risurrezione. Al centro della lavagna scrivi in grassetto la parola Vangelo.
Fai leggere agli studenti 3 Nefi 27:13–22 e Dottrina e Alleanze 39:6, e stabilite quali
parole scritte alla lavagna si adattano meglio alla descrizione del Vangelo fatta dal
Salvatore. Fai fare agli studenti un cerchio attorno alle parole oppure cancellare
quelle a cui non si riferiscono questi due passi scritturali. Spiega che, benché le
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CHIAMATO A SERVIRE
altre cose siano importanti, gli elementi del Vangelo insegnato dal Salvatore costituiscono il fondamento del messaggio missionario. Invita un giovane a leggere alla
classe la spiegazione riportata nel manuale dello studente sul significato della parola
vangelo (vedere manuale dello studente, 2). Chiedi agli studenti d’individuare parole
o frasi che dovrebbero essere aggiunte all’elenco alla lavagna.
Fai dividere i giovani in gruppi di due per esercitarsi a fornire una breve descrizione
del Vangelo che possa essere compresa dai simpatizzanti.
Rispondi con la classe alle domande seguenti:
• Perché pensate che sia importante che un missionario comprenda il significato
della parola vangelo?
• In che modo il significato della parola vangelo differisce da quello della parola
chiesa?
Fai leggere a uno studente Abrahamo 2:9–11. Dai vita a una discussione di classe a
partire dalle domande seguenti:
• Perché pensate che la maggior parte dei membri della Chiesa discenda da
Abrahamo?
• Come facciamo a sapere se discendiamo da Abrahamo? (Se necessario potresti
suggerire che la nostra benedizione patriarcale ce lo dice. Dottrina e Alleanze
86:8–10 ci indica inoltre una relazione tra il sacerdozio e il lignaggio). Potresti
fare leggere la seguente dichiarazione dell’anziano Russell M. Nelson sull’alleanza
di Abrahamo:
«Anche noi siamo figliuoli dell’alleanza. Noi abbiamo ricevuto, come gli antichi,
il santo sacerdozio e il Vangelo eterno. Abrahamo, Isacco e Giacobbe sono i nostri
antenati. Noi apparteniamo a Israele. Abbiamo il diritto di ricevere il Vangelo,
le benedizioni del sacerdozio e la vita eterna. Le nazioni della terra saranno
beneficate grazie ai nostri sforzi e all’opera dei nostri posteri. I discendenti letterali di Abrahamo e coloro che sono accolti nella sua famiglia mediante adozione
ricevono queste benedizioni promesse—condizionate dall’accettazione del
Signore e dall’obbedienza ai Suoi comandamenti» (La Stella, luglio 1995, 39).
• Quale pensate che sia il messaggio principale contenuto in Abrahamo 2:9–11
diretto a noi?
• Quale responsabilità avete in conseguenza di questo lignaggio? (Fornire alle
persone la possibilità di ricevere le benedizioni del vangelo restaurato).
2
Leggi con gli studenti le dichiarazioni dell’anziano Russell M. Nelson riportate nel
manuale dello studente (pagina 2) riguardo all’alleanza di Abrahamo, oppure
potresti mostrare la traccia 2 del DVD (0:42).
3
Prima della lezione, studia sino a conoscere bene la storia seguente, oppure potresti
mostrare la traccia 3 del DVD (5:41). Preparati a raccontare con parole tue un riassunto della storia. Alla conclusione del racconto poni l’accento sul fatto che tutti
sono nostri fratelli o sorelle e che dobbiamo considerare gli altri come figli di Dio,
quindi amarli abbastanza da parlare loro del messaggio del vangelo restaurato.
L’anziano Jacob de Jager, che era un membro del quorum dei Settanta, ed è un
convertito alla Chiesa, ha raccontato la storia seguente come una parabola per
tutti i missionari chiamati a fare dei sacrifici per salvare i figli del Padre celeste:
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CHIAMATO A SERVIRE
«Ho ascoltato tante testimonianze meravigliose su uomini e donne fantastici portati nella Chiesa che vorrei dirvi: ‹Non saprete mai chi salverete›.
Per illustrare il mio pensiero, vorrei ritornare alla mia natia Olanda, dove sei
generazioni di antenati da parte di padre sono vissute in un paesino chiamato
Scheveningen, situato sulla costa. Questi miei antenati erano dediti alla pesca
o facevano dei lavori collegati ad essa, come costruire le barche, tessere le
vele o riparare le reti. Molti di loro erano anche coinvolti come volontari
nel compito rischioso di salvataggio dei naufraghi. Erano uomini intrepidi,
pieni di esperienza, che erano sempre pronti ad armare le scialuppe per
uscire in missione di salvataggio. Con i forti venti che soffiavano da ovest,
alcuni pescherecci si ritrovavano in difficoltà e spesso i marinai erano costretti
ad attaccarsi alle sartie delle imbarcazioni nel disperato tentativo di evitare
di affogare. Anno dopo anno il mare ha fatto le sue vittime.
Una volta, durante un violento fortunale, un peschereccio era in pericolo
e una barca a remi uscì per portare in salvo l’equipaggio. Le onde erano
enormi e, nel buio pesto della notte e sotto un pesante acquazzone, ognuno
dei rematori dovette dar fondo a tutte le proprie energie per raggiungere gli
sventurati marinai.
Il viaggio verso il natante naufragato ebbe successo, però la barca a remi era
troppo piccola per far salire a bordo tutto l’equipaggio in una sola volta. Un
uomo doveva rimanere sulla barca, perché non c’era posto per lui e il rischio
che la scialuppa di salvataggio si capovolgesse era troppo grande. Quando i
soccorritori ritornarono sulla spiaggia, centinaia di persone li stavano attendendo con torce per guidarli nella notte tenebrosa. Lo stesso equipaggio,
tuttavia, non era in grado di fare una seconda spedizione di salvataggio, perché
era esausto per via della lotta contro il vento, le onde e la pioggia scrosciante.
Il comandante locale della guardia costiera, pertanto, chiese se ci fossero dei
volontari per la seconda spedizione. Tra coloro che si fecero avanti senza
esitazione c’era un diciannovenne che si chiamava Hans. Egli era venuto sulla
spiaggia con sua madre, vestito con indumenti di tela cerata, per assistere
alle operazioni di salvataggio.
Quando Hans si fece avanti, sua madre fu colta da panico e lo supplicò:
‹Hans, ti prego di non andare. Tuo padre è morto in mare quando avevi
quattro anni e tuo fratello maggiore Pete è disperso da oltre tre mesi. Sei il
solo figlio che mi rimanga!›
Hans le rispose: ‹Mamma, sento che devo farlo. È mio dovere›. Quando
Hans salì sulla barca, prese i remi e scomparve nella notte, sua madre si
mise a piangere e iniziò a camminare senza sosta su e giù per la spiaggia.
Dopo una lotta contro il mare in tempesta che durò più di un’ora (e alla
madre di Hans sembrò un’eternità), la barca a remi fu avvistata. Appena i
soccorritori giunsero alla portata della voce del comandante della guardia
costiera, questi, portando le mani attorno alla bocca a mo’ di megafono,
gridò vigorosamente in mezzo alla tempesta: ‹Lo avete salvato?›
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CHIAMATO A SERVIRE
Le persone poi, illuminando con le torce il mare, videro Hans che si alzò
dal sedile e gridò con tutta la sua forza: ‹Sì! E dite a mia madre che è mio
fratello Pete!›
Non saprete mai chi salverete! Potrebbe trattarsi di colui che dai frangenti
della vita è sballottato o persino di colui che è dato come disperso in mare.
Quando qualcuno è salvato grazie alla vostra missione di soccorso, oh
quanto sarà grande la vostra gioia con lui o lei nel regno di nostro Padre»
(Conference Report, ottobre 1976, 80–81; Ensign, novembre 1976, 56–57).
Chiedi ai ragazzi di leggere Dottrina e Alleanze 123:12–17 e d’indicare i principi
che sono importanti ai fini del lavoro missionario. Ringrazia e fai degli elogi per
ogni risposta, incoraggiando gli studenti a parlare.
Il Signore ha dichiarato: «Il campo è già bianco da mietere» (DeA 4:4).
Fai leggere Dottrina e Alleanze 11:3.
• Che cosa significa la frase «il campo è già bianco»? (Vedere nel manuale dello
studente l’introduzione a questa sezione, pagina 3).
Chiedi a una persona di leggere Dottrina e Alleanze 33:7–9. Spiega che i covoni sono
i fasci di spighe messi insieme. Anticamente, i contadini raccoglievano il grano
tagliando le spighe, mettendolo insieme in covoni e portandolo al granaio, dove
veniva immagazzinato. «Covoni» non si riferisce necessariamente solo alla quantità di battesimi sul campo di missione. Si riferisce anche alle benedizioni che un
missionario riceve quando è impegnato nell’opera del Signore.
• In che modo questi versetti descrivono come i missionari dovrebbero lavorare?
• Che cosa pensate di dover fare per qualificarvi per la promessa: «Aprite la
bocca, ed essa sarà riempita»? (DeA 33:8; vedere anche DeA 84:85).
• In che modo l’obbedienza a questo comandamento mostra fede da parte di un
missionario?
• In che modo il cercare di diventare «come l’antico Nefi» influisce sul modo di
accostarvi al lavoro missionario?
• Che cosa potreste fare ora di diverso, prima della missione, per diventare più
come Nefi?
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
5
CHIAMATO A SERVIRE
I missionari aiutano a effettuare il raduno d’Israele.
Disegna alla lavagna il seguente albero genealogico:
Abrahamo
៓
Isacco
៓
Giacobbe (Israele)
៓
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(Le dodici tribù d’Israele)
• Secondo 1 Nefi 22:3–4, dove si trovano oggi i discendenti di Abrahamo, Isacco
e Giacobbe (Israele)?
• Nella preghiera dedicatoria del Tempio di Kirtland (DeA 109), il profeta Joseph
Smith invocò che mediante la Restaurazione «i superstiti dispersi d’Israele» iniziassero a essere riuniti. In che cosa Dottrina e Alleanze 109:67 dice che sarebbero
stati riuniti? (Nella conoscenza della verità e a credere nel Messia).
• Che ruolo hanno i missionari nel raduno d’Israele? (Vedere DeA 29:7).
Leggi con gli studenti la dichiarazione del presidente Spencer W. Kimball riportata
nel manuale dello studente (pagina 4), e fai cercare ed esaminare ai giovani che
cosa qualifica un simpatizzante per diventare parte del raduno d’Israele. Sottolinea
lo scopo missionario d’invitare le persone a venire a Cristo avendo fede, pentendosi,
essendo battezzate e confermate membri della vera chiesa del Signore, nonché perseverando sino alla fine.
Il punto focale del lavoro missionario è invitare gli uomini a Cristo.
Fai notare la frase seguente tratta dalla dichiarazione dell’anziano Jeffrey R. Holland,
membro del Quorum dei Dodici Apostoli (vedere manuale dello studente, 5):
«Oltre alle mie parole, ai miei insegnamenti e alle testimonianze che rendo,
anche la mia vita deve fare parte di questa testimonianza di Gesù» (La Stella,
gennaio 1995, 35).
• Come missionari potenziali, che significato ha per voi la dichiarazione dell’anziano Holland?
Fai dividere gli studenti in coppie e ognuno di essi a turno pone o risponde alle
domande seguenti. (Benché le domande possano sembrare facili, danno ai giovani
la possibilità di esercitarsi a esprimere il proprio credo e di portare testimonianza a
un livello che troveranno sul campo di missione).
• In che modo essere un membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli
Ultimi Giorni ti ha avvicinato a Gesù Cristo?
6
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
CHIAMATO A SERVIRE
• In che modo l’avvicinarti a Cristo ha influito o cambiato la tua vita?
4
Leggi l’esperienza seguente raccontata dall’anziano Jeffrey R. Holland, oppure
mostra la prima parte della traccia 4 del DVD (0:18):
«Alle conferenze di zona, che sono alcuni tra i momenti più preziosi che
noi abbiamo come Autorità generali con i missionari, ho chiesto che cosa
essi vogliono che i loro simpatizzanti facciano in risposta alle lezioni che
espongono loro».
• Come rispondereste alla domanda dell’anziano Holland?
4
Prosegui con la storia, oppure mostra la seconda parte della traccia 4 del DVD (1:06):
«Che si battezzino!» rispondono tutti a gran voce.
‹Certo›, dico loro, ‹ma che cosa deve accadere prima?›
A quel punto i missionari sono un po’ confusi. Ah, pensano. Questo dev’essere
un test. Questo dev’essere un test... ‹Leggere il Libro di Mormon!›, grida qualcuno.
‹Pregare›, urla un altro. Una sorella esclama: ‹Andare in Chiesa!› ‹Seguire
tutte le lezioni dei missionari!›, dice un altro.
Dico loro: ‹Vi è ancora una cosa che i simpatizzanti devono fare›.
‹Battezzarsi!›, dicono nuovamente.
‹Anziani e sorelle; mi avete già dato questa risposta e io vi ripeto la domanda!›
A questo punto non sanno che dire… ‹Vivere la Parola di Saggezza!› dice
qualcuno. ‹Pagare la decima›, grida un altro. E via di seguito».
• Qual è la risposta alla quale questi missionari non riescono ad arrivare?
4
Prosegui con la lettura, oppure mostra la terza parte della traccia 4 del DVD (0:50):
«Devo ammettere che raramente i missionari individuano le due cose fondamentali che vengono richieste ai simpatizzanti prima del battesimo: avere
fede nel Signore Gesù Cristo e pentirsi dei propri peccati. Eppure ‹noi crediamo
che i primi principi e le prime ordinanze del Vangelo sono: primo, la fede
nel Signore Gesù Cristo; secondo, il pentimento; [poi] terzo, il battesimo per
immersione per la remissione dei peccati; quarto, l’imposizione delle mani per
il dono dello Spirito Santo› [Articoli di Fede 1:4; corsivo dell’autore]».
• Perché la fede in Gesù Cristo e il pentimento sono indispensabili per un nuovo
convertito?
4
Finisci di leggere il racconto dell’anziano Holland, oppure mostra la quarta parte
della traccia 4 del DVD (1:20):
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7
CHIAMATO A SERVIRE
«La nuova vita di un convertito dev’essere costruita sulla fede in Gesù Cristo
e il Suo sacrificio espiatorio; la convinzione che Egli è veramente il Figlio di
Dio, che vive e che Lui solo possiede le chiavi della salvezza e dell’esaltazione.
A questa convinzione deve seguire un sincero pentimento che dimostri il
nostro desiderio di essere purificati e rinnovati; un pentimento che ci permetta di reclamare tutte le benedizioni relative all’espiazione.
Solo allora avviene il battesimo per la remissione dei peccati. Il battesimo è
anche un segno di appartenenza alla Chiesa, ma non è quello l’aspetto che
il profeta Joseph Smith intendeva sottolineare nel quarto Articolo di Fede.
Egli sottolineò che è il battesimo per la remissione dei peccati, portando la
nostra attenzione, la mia e la vostra, quella del missionario come del simpatizzante, nuovamente sull’Espiazione, la salvezza, il dono che Cristo ci ha
dato. Ciò indirizza il nuovo convertito verso i benefici della ‹buona novella›»
(vedere «Il lavoro missionario e l’espiazione», Liahona, ottobre 2001, 26–28).
• Secondo 2 Nefi 2:6–9, che messaggio va portato a tutti gli abitanti della terra?
• Come missionari, su che cosa dovreste concentrarvi se avete compreso questo
passo scritturale?
La chiamata a svolgere una missione a tempo pieno
proviene dal Signore attraverso i Suoi servi autorizzati.
Mostra agli studenti il seguente certificato. Se possibile, potresti ingrandirlo affinché
i giovani lo vedano più facilmente, oppure potresti ricavarne un lucido da proiettare su uno schermo.
• Quali sono i passi formali che una persona deve seguire prima di diventare un
missionario a tempo pieno? (Compilare i moduli, essere sottoposta a diverse
interviste del sacerdozio, ricevere la chiamata in missione, essere messa a parte).
8
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
CHIAMATO A SERVIRE
• Che significato rivestirà per voi essere messi a parte come rappresentanti a
tempo pieno di Gesù Cristo?
Chiedi a un giovane di leggere Dottrina e Alleanze 64:29.
• In che modo la consapevolezza di essere messaggeri del Signore cambia il modo
in cui fate le cose, vivete e agite?
• Secondo Dottrina e Alleanze 64:29, qual è il segreto per essere degli «amministratori» di successo?
Racconta il seguente caso di studio ipotetico o sviluppane uno tu che incoraggi
una discussione a livello di classe riguardo alla mano del Signore in ogni chiamata
missionaria.
Con grande entusiasmo Roberto si sedette per aprire la busta contenente la chiamata
in missione. Aveva trascorso diversi anni ad apprendere una lingua straniera. Era
certo che sarebbe stato chiamato a servire dove avrebbe potuto utilizzare questa
capacità acquisita per insegnare il vangelo restaurato. Quando lesse la lettera e vide
la missione cui era stato assegnato, rimase profondamente deluso: non solo era
stato chiamato a servire nel suo paese, ma anche in una missione dove si parlava
la sua madrelingua! «Come può essere mai una chiamata dal Signore?» si chiese.
«Sicuramente il Signore conosce la mia ottima padronanza di un’altra lingua».
• Se questo giovane venisse a chiedervi consiglio, esprimendo dubbi sull’ispirazione della sua chiamata, che cosa gli direste?
• Per quanto riguarda la loro chiamata, quali altre sfide potrebbero incontrare i
missionari?
Potresti leggere la seguente dichiarazione dell’anziano Boyd K. Packer, presidente
facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli:
«La prima grande esperienza è imparare che non è assolutamente la vostra
missione: è la missione del Signore. So bene che si dice: ‹Sto partendo per la
mia missione›, ma non è la mia missione, è la Sua missione… Per mezzo della
preghiera, le sfide, il lavoro, lo studio e attraverso le difficoltà e delusioni che
incontrerete, scoprirete che si tratta della missione del Signore. Lo scoprirete»
(vedere «Alcune delle cose che ogni missionario dovrebbe sapere» [seminario
per i nuovi presidenti di missione, 26 giugno 2002], 2).
Chiedi se qualcuno può citare a memoria il quinto articolo di fede (altrimenti
chiedi a uno studente di leggerlo).
• Che rapporto c’è tra questo articolo di fede e la chiamata in missione?
• In che modo la comprensione che la chiamata giunge letteralmente dal Signore
attraverso i Suoi servitori influisce su come servite?
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Inizia a tenere il diario di studio. In esso puoi scrivere i principi evangelici appresi
durante lo studio. A molti missionari è chiesto dal loro presidente di tenere un
diario del genere, pertanto se inizi subito sarai avvantaggiato nell’uso di questo
prezioso strumento missionario.
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
9
CHIAMATO A SERVIRE
• Memorizza la Sezione 4 di Dottrina e Alleanze e preparati a recitarla in classe
(in alternativa potresti recitarla con i compagni di corso).
• Impara a memoria o assicurati di ricordare gli Articoli di Fede.
• Parla con un missionario recentemente ritornato dell’importanza di svolgere
una missione e chiedigli se per lui è stata un sacrificio.
• Leggi Dottrina e Alleanze 31:3–13 ed esamina le istruzioni e le promesse del
Signore ai missionari.
• Ogni settimana porta in classe le Scritture e il manuale.
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Capitolo 2
© Steve Tregeagle. È vietata la riproduzione
LA DIGNITÀ PERSONALE
La dignità personale è fondamentale per chiunque
si prepari a entrare nel tempio e svolgere una missione a tempo pieno. La dignità è stabilita dai
vescovi e dai presidenti di palo. Come insegnante
non sei tenuto a stabilire il grado esatto di dignità
richiesto, piuttosto demanda coloro che hanno
domande sulla dignità ai rispettivi dirigenti del
sacerdozio.
Nella lezione incoraggerai gli studenti a essere
obbedienti ai comandamenti del Signore, agli insegnamenti dei Suoi profeti e apostoli, come pure alle regole della missione. Assicurati
che i giovani sappiano che prima d’intraprendere il servizio missionario saranno
tenuti a parlare con i dirigenti del sacerdozio di tutte le trasgressioni gravi non
risolte in precedenza. Quando i missionari sono degni e obbedienti, possono
«parl[are] nel nome di Dio, il Signore, sì, il Salvatore del mondo» (DeA 1:20).
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Per svolgere il lavoro missionario è necessario esserne degni.
• La dignità personale consente al candidato missionario di ricevere le benedizioni
del tempio.
• Il pentimento è un processo di purificazione che ci permette di diventare degni.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Per svolgere il lavoro missionario è necessario esserne degni.
Dividi gli studenti in gruppetti e chiedi loro di leggere le dichiarazioni degli anziani
Charles Didier, Richard G. Scott e del presidente Gordon B. Hinckley riportate nel
manuale dello studente (vedere pagine 13–14). Porgi ai giovani le domande seguenti
cui rispondere nel loro gruppo:
• Che cosa significa essere degni di svolgere una missione?
• Perché la dignità è tanto importante nel lavoro missionario?
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
11
LA DIGNITÀ PERSONALE
• Che cosa significa per un giovane che si prepara per la missione la frase «la
prevenzione è meglio della redenzione»?
• Che cosa c’insegna l’anziano Didier su quella che dovrebbe essere la nostra
motivazione a evitare di commettere peccati?
• Perché ritieni che sviluppare uno «spirito di amore per il Signore e i Suoi
comandamenti» ti aiuterebbe a mantenerti degno di svolgere una missione?
• In che modo procrastinare il pentimento è dannoso per gli sforzi missionari?
• In che modo il lavoro missionario del Signore può essere «svolto da persone
comuni che lavorano in modo straordinario»? Perché devono essere degni per
raggiungere questo risultato?
Domanda agli studenti:
• Quali tipi di piaghe il presidente Hinckley afferma che devono essere evitate?
Leggi con i giovani nel manuale dello studente (vedere pagina 14) la dichiarazione
del presidente Gordon B. Hinckley sulla pornografia.
• Quali altre piaghe potresti aggiungere a questo elenco?
• In che senso la pornografia, raccontare storielle spinte e trasgredire la Parola di
Saggezza sono come una trappola?
Fai elencare altre piaghe o trappole agli studenti e invitali a spiegare i pericoli che
comportano per la spiritualità di una persona.
• Che cosa significa mantenersi immacolati dal mondo? (Vedere Giacomo 1:27).
• Quali sono i benefici che riceviamo quando la virtù adorna i nostri pensieri?
(Vedere DeA 121:45).
5
In che modo rimoviamo le immagini cattive che talvolta giungono nella nostra
mente? Leggi la dichiarazione seguente del presidente Boyd K. Packer, oppure
mostra la traccia 5 del DVD (0:54):
«Su tutte le tastiere dei computer, in tutte le lingue c’è un tasto che dice
cancella. Fate in modo di avere un ‹tasto cancella› nella vostra mente.
Sviluppate l’uso di questo tasto. Se avete uno di quei pensieri indegni che
cerca di insinuarsi nella vostra mente, cancellatelo!
Che cosa potrebbe essere quel tasto cancella? Qualche impercettibile gesto che
nessuno potrebbe notare. Io non so quale potrebbe essere il vostro. Dev’essere
vostro. È privato. Se portate gli occhiali potrebbe essere, per esempio, che ve
li tocchiate. Un pensiero s’insinua nella vostra mente, e voi toccate gli occhiali
per cancellarlo. Nessuno eccetto voi lo conosce. O potrebbe essere un piccolo gesto che è personale, come grattarvi una mano. Imparate ad usare il
tasto cancella quando arrivano questi pensieri, queste tentazioni. Potete
imparare a cancellarli.
Potete imparare a controllare i vostri pensieri. Quando lo fate, e seguite le
regole dell’obbedienza, andrà tutto bene. Sarete guidati» (vedere «Alcune
delle cose che ogni missionario dovrebbe sapere» [seminario per i nuovi
presidenti di missione, 26 giugno 2002], 16–17).
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LA DIGNITÀ PERSONALE
La dignità personale consente al candidato
missionario di ricevere le benedizioni del tempio.
Fai leggere Dottrina e Alleanze 109:22–23, poi scrivi alla lavagna le quattro benedizioni richieste dal profeta Joseph Smith nella preghiera dedicatoria del Tempio di
Kirtland. Esamina ognuno di questi benefici. Potresti servirti delle seguenti domande
corrispondenti:
• Che cosa pensate voglia dire agire nel nome di Dio come missionari?
• In che modo la gloria di Dio può essere con noi nel mondo terreno? (Vedere
DeA 88:28–29; 93:36).
• In che modo gli angeli possono avere delle responsabilità su di noi? (Vedere
2 Nefi 32:3–4; DeA 13).
Nel manuale dello studente (vedere pagina 15) fai leggere a un giovane la dichiarazione dell’anziano Joseph B. Wirthlin sulle benedizioni del tempio. Riporta alla
lavagna altre benedizioni.
Per essere missionari di successo, oltre al dono dello Spirito Santo, occorrono le
benedizioni o «doni» disponibili solo nel tempio. Leggi con gli studenti le dichiarazioni degli anziani Jeffrey R. Holland, Bruce R. McConkie e del presidente Joseph
Fielding Smith riportate nel manuale dello studente (vedere pagine 15–16).
• Secondo questi Fratelli, in che modo l’investitura del tempio assiste i missionari
nella predicazione del vangelo restaurato?
• Parla del fatto che talvolta i membri della Chiesa pongono l’accento più sull’importanza di ricevere la chiamata in missione che sul ricevere le proprie ordinanze del tempio. Perché pensate che si dia maggiore risalto a una chiamata in
missione che alle benedizioni del tempio?
Leggi l’incoraggiamento del presidente Howard W. Hunter, quattordicesimo presidente della Chiesa, riportato nel manuale dello studente (pagina 15).
• Secondo Dottrina e Alleanze 95:8; 105:11–12, che cosa il Signore intende dare
ai santi nei Suoi sacri templi?
• Secondo le dichiarazioni degli anziani David B. Haight e Jack H. Goaslind junior
riportate nel manuale dello studente (pagina 16), quali sono alcuni modi in cui
nel tempio una persona è investita di «potere dall’alto»? (Potresti scrivere le
risposte degli studenti alla lavagna e, se è il caso, esaminarle. Avverti gli studenti
di non utilizzare il linguaggio del tempio o di essere troppo specifici durante
questa breve discussione).
• Perché queste investiture o doni sono importanti per un missionario?
La maggior parte dei missionari ha la possibilità di ricevere l’investitura del tempio
prima della missione. L’anziano Richard G. Scott ha insegnato:
«La dignità personale è un requisito indispensabile per godere delle benedizioni del tempio» (La Stella, luglio 1999, 29).
Invita gli studenti a parlare del colore degli indumenti indossati nei templi e del
motivo per cui il bianco è significativo. Alcuni dei tuoi studenti potrebbero non
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13
LA DIGNITÀ PERSONALE
essere ancora stati al tempio. A questi giovani potresti leggere la spiegazione seguente
riguardo agli indumenti del tempio ed esaminare le domande che seguono:
«Quando svolgiamo il lavoro di ordinanza del tempio indossiamo abiti
bianchi. Questi sono un simbolo di purezza e di dignità.
Quando entrate nel tempio vi cambiate i soliti abiti per indossare i vestiti
bianchi del tempio… Quando mettete i vostri abiti nell’armadietto vi lasciate
anche le vostre cure, preoccupazioni e distrazioni. Uscite dallo spogliatoio
vestiti di bianco e provate un senso di unità e di eguaglianza, poiché tutti
attorno a voi sono vestiti in questo modo» (La preparazione per entrare nel
sacro tempio, 18).
• In che modo pensate che togliervi i soliti abiti e indossare i vestiti bianchi del
tempio vi aiuti a prepararvi per le esperienze sacre del tempio?
• Perché la preparazione per essere degni di adorare nel tempio vi aiuta inoltre a
prepararvi per servire il Signore in missione?
• In che modo il ricordarvi di essere stati al tempio e di avervi stipulato delle
alleanze sacre vi giova come missionari?
Invita gli studenti a leggere la dichiarazione dell’anziano Richard G. Scott riportata
nel manuale dello studente (pagina 16) e a pensare al motivo per cui una persona
deve essere assolutamente onesta durante le interviste per il tempio e gli incontri
con i dirigenti del sacerdozio atti a stabilire la dignità di svolgere una missione.
• Che cosa pensate che significhi che l’intervista per la raccomandazione per il
tempio è «un passo importante per confermare che avete la maturità e la spiritualità» per ricevere le ordinanze nella casa del Signore e mantenere fede alle
alleanze stipulate?
• Perché ritenete che la dignità personale sia un requisito indispensabile per ricevere
le benedizioni del tempio, come pure per svolgere una missione a tempo pieno?
Il pentimento è un processo di purificazione
che ci permette di diventare degni.
Spiega che il pentimento è un aspetto positivo del vangelo restaurato di Gesù
Cristo e che se gli studenti non sono attualmente degni, possono diventarlo grazie
al pentimento. Alma raccontò a un figlio «quale gioia e quale luce meravigliosa»
aveva provato dopo il processo purificatore del pentimento (Alma 36:20).
Fai dividere i giovani in coppie e preparare una breve lezione sul pentimento che
potrebbero insegnare a un simpatizzante. In particolare falli concentrare su come
il principio della fede in Cristo porta una persona a pentirsi dei propri peccati.
Potrebbero tornare utili la dichiarazione dell’anziano Holland riportata nel manuale
dello studente (vedere pagina 16), i seguenti passi scritturali, come pure altri versetti
che trovano adatti: Helaman 14:13; 15:7–8; 3 Nefi 12:19–20; Dottrina e Alleanze
53:3. Dopo che si sono preparati, chiedi a una coppia di presentare la breve lezione
a un’altra coppia, e così per tutti gli studenti. Poi possono invertire i ruoli. Dopo
qualche minuto, permetti a tutti e quattro gli studenti dei gruppetti formatisi di
fare delle osservazioni tra di loro riguardo all’esperienza. Che cosa andava bene e
che cosa potrebbero migliorare?
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LA DIGNITÀ PERSONALE
Tutti, non solo coloro che hanno commesso delle gravi trasgressioni, hanno bisogno
di pentirsi durante la preparazione per il servizio missionario. Chiedi a un giovane
di leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 133:16 e di chiedere alla classe di spiegare
che cosa significa il versetto per loro come futuri missionari.
Racconta il seguente caso di studio ipotetico:
La vita di Craig era cambiata: per anni era stato cresciuto nella Chiesa e ne aveva
seguito gli insegnamenti, ma da adolescente era gradualmente venuto meno all’osservanza dei comandamenti. Le sue azioni fecero sì che non si sentisse a proprio
agio in chiesa. Una volta ascoltò un dirigente del palo che parlava della gioia procurata dal pentimento e dallo svolgere una missione liberi dal peso del peccato.
Il suo cuore fu toccato e sapeva che doveva purificare la propria vita. Prese un
appuntamento con il vescovo.
• Quali potrebbero essere state alcune domande che passarono per la mente di
Craig, mentre attendeva d’incontrare il vescovo?
• Che risposte suggerireste alle domande di Craig?
Leggi con gli studenti i paragrafi intitolati La confessione, alla voce «Pentimento»,
in Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo (pagina 119), e parlate dell’importanza di un dirigente del sacerdozio nell’aiutare una persona a pentirsi.
Leggi le dichiarazioni seguenti del presidente Boyd K. Packer:
«Lodiamo Dio per il potere di purificazione e di perdono dell’espiazione
operata dal Signore Gesù Cristo, di cui porto testimonianza» (Liahona,
gennaio 2001, 88).
«Il pentimento, come il sapone, deve essere usato spesso» (La Stella, luglio
1997, 10).
Tieni in mano una saponetta.
• In che modo il pentimento è come il sapone?
Poni l’accento sul fatto che quando il pentimento è sincero, non solo una persona
è purificata dal peccato, ma in lei si verifica un mutamento di cuore e disposizione
verso il peccato di cui si è pentito.
• Come vi sentite quando il potere dell’Espiazione vi rende spiritualmente puri?
• Perché l’abbandono del peccato è essenziale per il pentimento? (Vedere DeA 58:43).
Il pentimento vi renderà testimoni del potere di purificazione dell’Espiazione.
• Secondo Articoli di Fede 1:4, a che cosa conduce il pentimento sincero di un
simpatizzante?
Chiedi ai giovani di prendere in considerazione la vita e le testimonianze possenti
di missionari come l’apostolo Paolo, Alma il Giovane e i figli di Mosia.
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LA DIGNITÀ PERSONALE
• Perché erano tanto perseveranti nell’insegnare il vangelo di pentimento, persino
a rischio della vita?
• Perché uomini come Nefi, Abinadi e Moroni erano costantemente uomini retti,
come pure grandi insegnanti dell’espiazione del Salvatore?
Leggi la dichiarazione seguente dell’anziano Glenn L. Pace:
«La missione non è il luogo dove i peccatori si pentono, ma dove si chiamano
i peccatori al pentimento. I missionari non sono inviati in missione per
ottenere una testimonianza, ma per portarla» («Why?» [discorso tenuto al
Ricks College, 24 settembre 1991], 3).
Chiedi a uno studente di riformulare con parole proprie la dichiarazione dell’anziano Pace.
Leggi ed esamina con gli studenti il resto della dichiarazione dell’anziano Pace
riportata nel manuale dello studente (pagina 17).
• Secondo l’anziano Pace, quale idea si è diffusa tra i giovani riguardo alle confessioni fatte immediatamente prima di una missione?
• Che consiglio dareste a un missionario potenziale che teme di parlare apertamente
dei suoi peccati a un dirigente del sacerdozio?
Aiuta gli studenti a comprendere che l’espiazione del Salvatore dà speranza a
coloro che pensano di non poter essere perdonati. Leggi Dottrina e Alleanze 58:42.
• Se il Signore non ricorda più i nostri peccati, perché è difficile per qualcuno
perdonare se stesso?
Leggi Alma 36:19. Spiega ai ragazzi che quando ci pentiamo realmente, il dolore
insito nel ricordare i peccati può essere rimosso. Non è necessario soffrire per sempre.
Aiuta gli studenti a comprendere che la vera pace segue il perdono del Signore.
L’anziano F. Burton Howard, membro dei Settanta, ha spiegato:
«Quando ti sei pienamente pentito senti in te una grande pace. Sai in qualche modo di essere stato perdonato poiché il fardello che hai portato tanto
a lungo improvvisamente non esiste più. È scomparso e tu sai che è scomparso»
(La Stella, ottobre 1983, 108).
6
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Talvolta le persone che hanno peccato pensano di non poter mai più essere sanate
completamente, di rimanere cittadini di seconda classe nel regno di Dio. Fai consultare alla classe le dichiarazioni dell’anziano Richard G. Scott e del presidente
Boyd K. Packer riportate nel manuale dello studente (pagina 17), oppure potresti
mostrare la traccia 6 (0:38) e 7 (0:42) del DVD.
Avvertimento: ricordati di non essere troppo specifico nel parlare dei peccati o
nell’interpretazione delle dichiarazioni dell’anziano Scott e del presidente Packer
riportate nel manuale dello studente. Dovresti incoraggiare gli studenti a parlare
con il vescovo o presidente di ramo per le questioni specifiche riguardanti il
pentimento.
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LA DIGNITÀ PERSONALE
Spiega che sebbene il pentimento porti al perdono, alcuni peccati impediscono a
una persona di qualificarsi per il servizio missionario. Ad esempio, i Fratelli hanno
dichiarato che i missionari potenziali che si sono macchiati di fornicazione, di petting spinto, di altre perversioni sessuali, oppure di aver utilizzato droga, di aver
commesso gravi infrazioni della legge civile o di altre trasgressioni devono pentirsi
e non ricadere negli stessi peccati per almeno un anno. Inoltre, gli individui che
hanno tenuto comportamenti promiscui con diversi partner o che sono stati
coinvolti in relazioni eterosessuali od omosessuali per un lungo periodo di tempo
non saranno presi in considerazione per svolgere una missione a tempo pieno.
Incoraggia gli studenti che hanno domande a parlare con il vescovo o presidente
di ramo.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Impara a memoria Dottrina e Alleanze 58:42–43 e 121:45–46.
• Esamina la tua dignità personale per svolgere una missione. Se ci sono dei problemi, stabilisci ciò che occorre fare e agisci di conseguenza.
• Scrivi sul tuo diario di studio perché coloro che avranno una fede sincera in
Gesù Cristo si pentiranno dei peccati, si faranno battezzare e riceveranno il dono
dello Spirito Santo. Perché è importante che i missionari lo comprendano?
Perché devono essere in grado d’insegnare chiaramente questo principio?
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Capitolo 3
LA COMPAGNIA DELLO
SPIRITO SANTO
Nota: il capitolo 4 contiene un suggerimento didattico
che richiede di prepararsi in anticipo (vedere «I missionari dovrebbero esercitarsi su metodi didattici edificanti», pagina 28). Chiedi a due studenti di preparare
una breve dimostrazione didattica. Scegli studenti che
ritieni si sentano a proprio agio nel presentare una
lezione alla classe e poi nell’essere valutati. Chiedi loro
di recitare la parte di missionari che in quattro o cinque
minuti insegnano un principio del vangelo restaurato.
Dai loro una scelta di principi o eventi da insegnare,
come la fede nel Signore Gesù Cristo o la Prima Visione. Aiutali a stabilire che passi
scritturali usare. Se possibile, offri loro un’immagine e suggerisci qualche domanda
da porre ai loro «simpatizzanti», oppure fornisci dei consigli che potrebbero aiutarli
a prepararsi. Spiega che dopo che avranno insegnato il principio alla classe, il loro
insegnamento sarà valutato.
INTRODUZIONE
I missionari potenziali dovrebbero imparare come lo Spirito influisce sulla loro
vita mentre si preparano per la missione. Dato che si dedicheranno all’opera del
Signore, è fondamentale avere la capacità di discernere e seguire i suggerimenti di
Dio attraverso il Suo Spirito. Dovrebbero giungere sul campo di missione con testimonianze vibranti. Dovrebbero conoscere per esperienza che le preghiere trovano
risposta. Dovrebbero sviluppare una certa sensibilità verso lo Spirito Santo, in
modo da qualificarsi a compiere la volontà del Signore sul campo di lavoro.
Nota: il capitolo si concentra sulla necessità che i missionari ricevano e comprendano
personalmente lo Spirito. Il capitolo 4 verte sull’insegnamento mediante lo Spirito.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• La Luce di Cristo è un potere benefico nella vita di ogni persona.
• Lo Spirito Santo è un componente della Divinità.
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• Vi sono molti modi in cui lo Spirito Santo ha un’influenza benefica nella
nostra vita.
• La sensibilità e l’obbedienza allo Spirito costituiscono una delle maggiori risorse
a disposizione di un missionario.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Nota: i due principi seguenti sono stati integrati e trattati nello stesso suggerimento
didattico.
La Luce di Cristo è un potere benefico nella vita di ogni persona.
Lo Spirito Santo è un componente della Divinità.
Scrivi alla lavagna i seguenti tre titoli e fonti:
• Spirito Santo. Dottrina e Alleanze 130:22–23
• Dono dello Spirito Santo. Guida alle Scritture («Dono dello Spirito Santo», 55;
«Spirito Santo», 190)
• Luce di Cristo. Dottrina e Alleanze 84:46; 88:13; Siate fedeli: riferimenti per lo studio
del Vangelo, citazione nel manuale dello studente (pagina 95)
Dividi la classe in tre gruppi e assegna a ciascuno di essi uno di questi argomenti.
Fai consultare i testi per riassumere le informazioni sul loro argomento. Fai poi
scrivere loro il riassunto alla lavagna sotto il rispettivo titolo.
Nel manuale dello studente fai leggere in silenzio a ogni gruppo le dichiarazioni
riguardanti l’argomento trattato:
• Spirito Santo. Anziano Robert D. Hales (pagina 23)
• Dono dello Spirito Santo. Anziani Dallin H. Oaks (pagina 23) e Bruce R. McConkie
(pagina 23)
• Luce di Cristo. Presidente Boyd K. Packer (pagina 22) e anziano Joseph B. Wirthlin
(pagina 22)
Invita coloro che hanno studiato l’argomento a discutere sulle risposte alle seguenti
domande:
• Quali tra i ruoli dello Spirito Santo sono particolarmente importanti per i
missionari e i loro simpatizzanti? Perché?
• In che modo un missionario potrebbe trovare utile l’analogia dell’anziano
McConkie quando tiene una lezione a un simpatizzante?
• Perché pensi sia importante nell’insegnamento capire che la Luce di Cristo è
stata data a tutti? (Rivedi il concetto che la Luce di Cristo è un ausilio spirituale
nell’avvicinare i simpatizzanti al Salvatore, suggerendo loro di accettare i primi
principi e le prime ordinanze del Vangelo lungo il cammino che li porta a
diventare membri della vera chiesa del Signore).
Fai dividere gli studenti in coppie e chiedi loro di fare a turno nello spiegarsi la
differenza tra la Luce di Cristo e il dono dello Spirito Santo. Il secondo a parlare
dovrebbe cercare di utilizzare una spiegazione diversa, piuttosto che ripetere ciò
che il primo ha detto.
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Vi sono molti modi in cui lo Spirito Santo
ha un’influenza benefica nella nostra vita.
Poni agli studenti le seguenti domande:
• In che modo lo Spirito Santo può influire su di noi? (Scrivi le risposte alla lavagna).
• Perché è importante che un missionario capisca il modo in cui lo Spirito Santo
comunica?
• Che cosa succede quando riceviamo suggerimenti dallo Spirito, ma non agiamo
di conseguenza?
Chiedi ai giovani di leggere Dottrina e Alleanze 8:2–3 e la dichiarazione dell’anziano
L. Lionel Kendrick riportata nel manuale dello studente (pagina 24).
Spiega che ci sono volte che le persone sentono l’influenza dello Spirito Santo, ma
non la riconoscono per quello che è. Fai leggere agli studenti ciò che accadde ai
Lamaniti in 3 Nefi 9:20.
• Perché certe persone potrebbero avere lo Spirito con loro, ma non riconoscerlo?
Leggete insieme Galati 5:22–23 e prendete in esame ciò che succede nella vita di
coloro che ricevono comunicazioni spirituali.
Assicurati che i ragazzi capiscano che dobbiamo essere degni di avere l’influenza
dello Spirito Santo. Questo argomento sarà trattato più in dettaglio nel capitolo 4.
Poni l’accento su quanto segue:
• Lo Spirito del Signore non suggerirà mai a una persona di agire in contrasto
con le norme del vangelo restaurato o degli insegnamenti delle rette autorità
del sacerdozio.
• È difficile, se non impossibile, ricevere impressioni spirituali mentre si è sotto
l’influenza di droghe, dell’alcol o di sostanze simili. «Il vostro corpo è davvero
lo strumento per la vostra mente e il vostro carattere è basato su di esso» (Boyd
K. Packer, Liahona, gennaio 2001, 85). Dobbiamo prendercene cura per bene.
Ci sono tanti modi in cui lo Spirito comunica con noi. Discuti gli spunti seguenti
con gli studenti: impressioni spirituali; sentimento di pace; suono dolce e sommesso;
esplosione di idee; natura sacra delle manifestazione spirituali.
Possiamo ricevere impressioni spirituali. Fai leggere agli studenti 1 Nefi 17:45 e
cercare un modo in cui Laman e Lemuele non riconobbero le impressioni spirituali.
Leggi la seguente descrizione dell’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli:
«La comunicazione [spirituale] raramente diviene udibile. La maggior parte
delle volte giunge attraverso i sentimenti» («The Gift of the Holy Ghost:
What Every Missionary Should Know—and Every Member as Well» [seminario per i nuovi presidenti di missione, 24 giugno 2003], 4; vedere anche
DeA 8:2–3; 9:8).
Talvolta si descrivono tali sentimenti parlando come del petto che arde (vedere
DeA 9:8–9). Vedere la spiegazione di che cosa significa sentire ardere il petto
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riportata nel manuale dello studente tratta da Siate fedeli (pagina 147). Leggi anche
la citazione seguente del presidente Boyd K. Packer:
«Questo calore che si sente nel petto non è esclusivamente una sensazione
fisica. È piuttosto come una calda luce che splende nel nostro essere» (La
Stella, gennaio 1995, 68).
Ripensa a un’occasione in cui hai avuto un’impressione spirituale.
• Perché è importante riconoscere le impressioni spirituali?
Possiamo ricevere un sentimento di pace. Chiedi a uno studente di leggere ad alta
voce Dottrina e Alleanze 6:22–23. La pace è uno dei modi in cui possiamo sentire
l’influenza dello Spirito. Il presidente Brigham Young raccontò un sogno o visione
che ebbe nel 1847, dopo il martirio del profeta Joseph Smith, nel quale il Profeta
spiegò:
«Possono distinguere lo Spirito del Signore da tutti gli altri spiriti, poiché
sussurrerà pace e gioia alla loro anima» (Manuscript History of Brigham Young,
1846–1847, Elden J. Watson [1971], 529).
Possiamo ricevere il suono dolce e sommesso. Leggi la seguente storia raccontata
dal presidente Wilford Woodruff e che riguarda la missione che egli svolse in
Inghilterra:
«Mi trovavo nella città di Stanley e tenevo una riunione all’interno del
municipio. In quella città avevo appuntamenti per una settimana. Prima
che mi alzassi per parlare, lo Spirito del Signore mi disse: ‹Passerà molto
tempo prima che tu possa tenere un’altra riunione con questa gente›.
Quando mi alzai dissi alla congregazione che lo Spirito del Signore si era
manifestato. Essa se ne sorprese tanto quanto me. Non sapevo quello che
Dio voleva, ma in seguito ne vidi il Suo fine».
• Perché secondo voi questo messaggio sorprese il presidente Woodruff?
Invita gli studenti a spiegare ciò che sanno sul motivo per cui lo Spirito fece partire
il presidente Woodruff dalla cittadina di Stanley, dove aveva molti appuntamenti,
per insegnare in un altro luogo inglese. Leggi il resto del racconto del presidente
Woodruff:
«Lo Spirito del Signore mi disse: ‹Vai a sud›. Percorsi centoventotto chilometri verso il sud dell’Inghilterra. Quando arrivai, incontrai John Benbow.
Allora mi apparve chiara la ragione per cui ero stato chiamato là. Avevo
lasciato un buon campo, dove ogni sera battezzavamo. Quando giunsi in
questa nuova località, trovai un gruppo di persone—circa seicento—che si
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era staccato dai Metodisti Wesleyani e si era organizzato in una setta chiamata United Brethren [Fratelli Uniti]. Scoprii che pregavano per avere la
luce e la verità, avendo fatto tutto il possibile e senza poter fare altro. Capii
che il Signore mi aveva mandato da loro. Continuai a lavorare tra loro e
alla fine battezzai il loro sovrintendente, quaranta predicatori e seicento
membri della congregazione; battezzai tutti i fedeli di quella denominazione tranne uno. In quel campo furono battezzate in tutto 1800 persone»
(The Discourses of Wilford Woodruff [1969], 60).
• Da questo racconto, che lezione potrebbe trarre un missionario moderno sul
riconoscere e seguire il suono dolce e sommesso?
• In che modo la missione del presidente Woodruff sarebbe stata diversa se avesse
ignorato i suggerimenti dello Spirito? In che modo la sua vita sarebbe potuta
essere diversa?
Chiedi agli studenti di consultare 1 Re 19:9–13, dove Elia imparò a discernere il
suono dolce e sommesso. Esamina quali altri eventi Elia udì e il valore di questo
passo scritturale nel descrivere la «voce» dello Spirito.
Leggi la seguente dichiarazione dell’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici:
«Alcuni… hanno cercato esclusivamente le grandi manifestazioni di cui si
parla nelle Scritture e hanno mancato di riconoscere il suono dolce e sommesso che è stato mandato loro. Questo è un po’ come decidere nella
nostra mente di imparare soltanto da un insegnante che grida e rifiutarci
di ascoltare anche il più saggio insegnamento quando ci perviene con un
sussurro.
Dobbiamo convincerci che il Signore raramente parla ad alta voce. I Suoi
messaggi quasi sempre ci pervengono con un sussurro» («Insegnare e imparare mediante lo Spirito», La Stella, maggio 1999, 21).
Possiamo ricevere idee nuove. Chiedi agli studenti di leggere la dichiarazione del
profeta Joseph Smith riportata nel manuale dello studente (pagine 25–26). Chiedi
loro di notare in che modo il Profeta ha descritto lo «spirito di rivelazione».
Dovremmo ricordare che le manifestazioni spirituali sono sacre. Alcune persone
ricevono rivelazioni molto speciali che sono troppo sacre da parlarne apertamente
(vedere gli ammonimenti del presidente Packer riportati nel manuale dello studente, 26). Le visioni sono fatti reali e le voci giungono da oltre il velo. Quando
le persone fanno questo tipo di esperienze, sono tenute a mantenerle sacre. Leggi
Alma 12:9; Dottrina e Alleanze 63:64; 84:73.
• Perché non è bene curiosare o chiedere a una persona riguardo alle esperienze
personali sacre?
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Il Signore ci dà rivelazioni secondo i Suoi tempi. Chiedi ai giovani di leggere
Giacobbe 4:10.
• Perché a volte siamo troppo impazienti per aspettare una risposta a una preghiera?
• Perché potrebbe essere importante che un missionario o i suoi simpatizzanti
capiscano questo principio?
8
Potresti riferirti alle dichiarazioni degli anziani Dallin H. Oaks e Neal A. Maxwell
riportate nel manuale dello studente (pagina 26), oppure mostrare la traccia 8 del
DVD (0:32) per fare ascoltare la dichiarazione dell’anziano Maxwell.
Dobbiamo aspettarci di non ricevere rivelazioni in ogni cosa. Spiega che è il
Signore a stabilire le condizioni e i tempi in merito a quando Egli ci parla. Potresti
riferirti ai due ammonimenti dell’anziano Dallin H. Oaks riportati nel manuale
dello studente (pagine 26–27).
La sensibilità e l’obbedienza allo Spirito costituiscono una
delle maggiori risorse a disposizione di un missionario.
Dopo aver ricevuto il dono dello Spirito Santo, i membri della Chiesa si qualificano
per comprendere il funzionamento dello Spirito e cercare la Sua guida. Leggi la
seguente dichiarazione dell’anziano Dallin H. Oaks:
«È importante ricordare che la luce e la rivelazione di cui godono le persone
grazie al dono dello Spirito Santo non vengono improvvisamente e senza
sforzo alcuno. Il presidente Spencer W. Kimball spiegò che lo Spirito Santo
‹ci perviene poco alla volta, man mano che lo meritiamo. Se la nostra vita
è in armonia con Dio, riceviamo gradualmente lo Spirito Santo in grande
misura› (The Teachings of Spencer W. Kimball, a cura di Edward L. Kimball
[1982], pagina 114).
I benefici di cui godiamo grazie al dono dello Spirito Santo sono condizionati
dal nostro grado di dignità… Lo Spirito… si ritira quando Lo offendiamo
con l’oscenità, l’impurità, la disobbedienza, la ribellione e altri gravi peccati»
(vedere La Stella, gennaio 1997, 67).
Spiega che è importante che imparino ora a essere degni della guida dello Spirito
Santo e ad avere il coraggio di seguirla. Il potere e l’influenza dello Spirito Santo non
arriva automaticamente quando una persona indossa la targhetta da missionario.
Fai leggere agli studenti Dottrina e Alleanze 76:114–116.
• Secondo il versetto 114, a che cosa si riferiscono «farle conoscere» e «si possono
vedere» nel versetto 116? («Opere del Signore» e «misteri del suo regno»).
• Al fine di avere con noi lo Spirito, quali sono i prerequisiti menzionati nel
versetto 116?
• Che rapporto c’è tra l’obbedienza e l’avere lo Spirito a guidarvi nell’opera
missionaria?
• Perché sarà essenziale osservare le regole missionarie quando svolgerete una
missione?
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Chiedi agli studenti di elencare i motivi per cui lo Spirito è necessario e le situazioni
dove, sul campo di missione, occorre l’ispirazione.
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Boyd K. Packer:
«Forse la cosa più grande che vi possa accadere in missione è di fare esperienze
con il dono dello Spirito Santo…
Il grande beneficio che riceverete sarà quello di avere familiarità con il suono
dolce e sommesso e di apprendere che questa voce vi dirà tutte le cose che
dovrete fare… Questi suggerimenti possono giungere molte volte attraverso
tante esperienze. Questa è la voce del Signore che parla...
Potete parlare nella lingua degli angeli, che significa semplicemente che
potete parlare con il potere dello Spirito Santo. Sarà una voce quieta. Sarà
invisibile. Non ci sarà una colomba. Non ci saranno lingue come di fuoco
che si dividono. Il potere, però, sarà presente» («The Gift of the Holy Ghost:
What Every Missionary Should Know», 3, 6).
• In che modo, secondo voi, agire in base alle impressioni che ricevete influisce
sulle comunicazioni future da parte dello Spirito Santo?
Racconta l’esperienza che il presidente Packer fece quando era presidente di missione
(vedere manuale dello studente, 27), dopo di che invita gli studenti a spiegare quale
lezione possono trarre che sarà loro utile in futuro, in particolare come missionari.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Stabilisci che cambiamenti puoi fare nella tua vita per diventare più sensibile
allo Spirito.
• Scegli un momento e un luogo in cui puoi trovarti da solo. Potresti digiunare.
Inizia con una preghiera e chiedi al tuo Padre celeste che cosa vuole che tu faccia
per prepararti a diventare uno dei Suoi missionari. Dopo la preghiera, dedica
del tempo per riflettere sui pensieri che arrivano e i sentimenti che provi.
Riporta queste impressioni nel diario. Questo potrebbe essere un buon inizio
per il tuo diario di missione.
• Scrivi nel diario di studio delle Scritture le impressioni e i sentimenti che provi
sui passi che esamini.
• Prega e rileggi la tua benedizione patriarcale, notando i consigli e le impressioni
che potrebbero applicarsi alla missione. (Se non hai ricevuto la benedizione
patriarcale, prendi in considerazione di chiederla).
• Prepara un discorso sull’argomento: «Perché per ogni missionario è importante
essere guidato dallo Spirito?» Tieni il discorso ai tuoi familiari o a un amico fidato.
• Completa la tabella riportata nel manuale dello studente e collega i versetti
nelle Scritture (vedere manuale dello studente, 28).
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Capitolo 4
Il Sermone sul Monte, di Harry Anderson
INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Lo scopo del lavoro missionario è
insegnare il messaggio del vangelo
restaurato in modo da permettere allo
Spirito Santo di guidare sia i missionari
sia coloro a cui viene insegnato.
Questo capitolo contribuirà a preparare
i futuri missionari a insegnare mediante
lo Spirito istruendoli su come invitare
lo Spirito nell’insegnamento, aiutandoli a imparare e utilizzare i metodi
didattici basilari. I tuoi sforzi efficaci,
atti a istruire e motivare gli studenti a diventare eccellenti insegnanti del vangelo
restaurato, li renderà degli strumenti più capaci nelle mani del Signore.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• La preparazione e la dignità personali sono necessarie per insegnare mediante
lo Spirito.
• I missionari possono invitare lo Spirito Santo nell’insegnamento.
• I missionari dovrebbero esercitarsi su metodi didattici edificanti.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
La preparazione e la dignità personali sono necessarie per insegnare
mediante lo Spirito.
Mostra una radio o uno strumento musicale a corde, come un violino o una chitarra (in alternativa scrivi «violino» o «chitarra» alla lavagna, o mostrane un’immagine). Chiedi agli studenti di leggere la dichiarazione dell’anziano David B.
Haight riportata nel manuale dello studente (pagina 32) e di cercare che cosa gli
oggetti mostrati hanno in comune con l’essere in sintonia con lo Spirito.
• Se uno strumento musicale o una radio non sono intonati, che conseguenze ha
ciò sul suono prodotto?
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
• Secondo Alma 17:2–3 e Alma 8:10, che cosa possono fare i missionari per essere
in «sintonia» con lo Spirito Santo quando insegnano?
• Secondo Dottrina e Alleanze 1:33, perché è importante che i missionari siano
degni prima di poter insegnare mediante lo Spirito?
• Perché è importantissimo che i missionari capiscano come invitare lo Spirito
Santo e ne riconoscano la voce? (Vedere 2 Nefi 33:1).
Prima d’iniziare la lezione, copia la tabella seguente alla lavagna (e non cancellarla
sino alla fine).
Che cosa invita
lo Spirito nella
nostra vita?
Che cosa impedisce
allo Spirito di
entrare nella
nostra vita?
Invita gli studenti a fornire le risposte a ciascuna domanda e scrivile alla lavagna.
Potresti anche chiedere ai giovani di pensare a un’occasione recente nella quale
hanno sentito lo Spirito Santo:
• Dove eravate e che cosa stava accadendo quando avete sentito lo Spirito?
• Che cosa pensate che in quell’occasione abbia invitato lo Spirito Santo?
Chiedete agli studenti di paragonare la preparazione occorrente per un esame
importante e la preparazione necessaria per andare in missione.
• Quali sono gli elementi simili in entrambi i tipi di preparazione?
• Che tipo di preparazione occorre affinché un missionario inviti lo Spirito nella
sua vita? (Se necessario, gli studenti potrebbero consultare le dichiarazioni del
presidente James E. Faust, degli anziani Dallin H. Oaks e Henry B. Eyring riportate nel manuale dello studente, 32–33).
• Essere in sintonia con lo Spirito Santo garantisce che saremo sempre guidati in
maniera specifica in ogni aspetto dell’insegnamento? Perché? (Potresti riferirti
al consiglio dell’anziano Dallin H. Oaks; vedere manuale dello studente, 33).
I missionari possono invitare lo Spirito Santo nell’insegnamento.
9
Mostra «Un uomo privo di eloquenza» nella traccia 9 del DVD (6:00). In questo
video il presidente Brigham Young racconta la storia della sua conversione, sottolineando che è lo Spirito Santo che convince gli uomini. In alternativa potresti leggere
la citazione di Brigham Young riportata nel manuale dello studente (pagina 31).
Aggiungi il titolo seguente alla terza colonna della tabella alla lavagna:
Che cosa invita lo Spirito nel nostro insegnamento?
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Chiedi agli studenti di suggerire che cosa può invitare lo Spirito nel loro
insegnamento.
• Perché lo Spirito è importante nell’insegnamento del vangelo restaurato?
Fai leggere ai giovani il consiglio del presidente Hinckley su come insegnare
mediante lo Spirito (vedere manuale dello studente, 33).
• Che cosa pensate che significhi per i missionari parlare con il cuore piuttosto
che con i libri?
Chiedi a un volontario di dedicare due o tre minuti per insegnare «con il cuore»
alla classe l’importanza della chiesa del Signore nella sua vita.
Leggi il seguente consiglio del presidente Ezra Taft Benson e chiedi di spiegare perché
egli si riferisce allo Spirito Santo come all’ingrediente più importante nell’insegnare
il vangelo restaurato:
«Portate il giusto messaggio ed esponetelo con l’aiuto dello Spirito. Lo Spirito
è l’ingrediente più importante di questo lavoro. Per mezzo dello Spirito gli
individui e le famiglie alle quali insegnate percepiranno il vostro affetto e il
vostro interesse per loro e si convinceranno anche della veridicità del vostro
messaggio e sentiranno il desiderio di metterlo in pratica» (La Stella, luglio
1987, 47).
Leggi la seguente dichiarazione:
«Una testimonianza è una conoscenza spirituale data dallo Spirito Santo»
(Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo, 188).
I missionari portano frequentemente testimonianza. Quando ciò accade, lo Spirito
Santo può rendere testimonianza della verità del vangelo restaurato a un simpatizzante.
• In che modo portare testimonianza invita lo Spirito nell’insegnamento?
Chiedi agli studenti di leggere nel manuale dello studente (pagina 34) il racconto
del presidente Boyd K. Packer e la dichiarazione tratta da Siate fedeli.
• Secondo il presidente Packer e Siate fedeli, quali sono gli elementi essenziali di
una testimonianza?
• Quali altre cose potrebbero essere adatte da attestare?
Spiega che benché molti simpatizzanti siano inizialmente attirati nella Chiesa da
un amico, un programma della Chiesa (come la serata familiare) o una dottrina
(come la salvezza dei bambini piccoli), è spesso il potere dello Spirito Santo che
lavora attraverso la testimonianza di un fedele o di un missionario che li convince
della veridicità del messaggio. Ricorda sempre che lo Spirito Santo è il convertitore
per eccellenza. Lo Spirito attesta la verità quando una testimonianza onesta è resa
da un missionario sincero e fedele.
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Leggi e discuti con gli studenti le ultime due dichiarazioni del presidente Gordon
B. Hinckley riportate nel manuale dello studente (pagina 34).
• Secondo il presidente Hinckley, che potere è insito nel portare testimonianza?
• A che cosa può portare una testimonianza? (Venire a Cristo accettando i primi
principi e le prime ordinanze del Vangelo).
Chiedi agli studenti di dividersi in coppie. Fai scegliere a ogni coppia uno dei
seguenti argomenti, sul quale meditare per quanto riguarda i sentimenti che provano e poi, in due o tre minuti, esternarsi questi sentimenti. Ricorda loro che una
testimonianza sincera è una parte importante dell’insegnamento con lo Spirito.
• I profeti e apostoli viventi
• La vera chiesa del Signore
• Il dono dello Spirito Santo
• Il profeta Joseph Smith
• Il Libro di Mormon
• Il Salvatore Gesù Cristo
Concludi questa parte della lezione chiedendo se qualcuno vuole portare testimonianza alla classe, oppure fallo tu.
I missionari dovrebbero esercitarsi su metodi didattici edificanti.
I seguenti suggerimenti didattici offrono dei modi per far conoscere agli studenti
qualche metodo didattico e per esercitarsi brevemente su di essi. È essenziale che i
missionari imparino a insegnare con entusiasmo, fiducia e chiarezza, se vogliono
insegnare mediante lo Spirito Santo.
Nota: questo suggerimento didattico era stato trattato all’inizio del capitolo 3.
Invita gli studenti incaricati in precedenza a farsi avanti.
Spiega alla classe che hai chiesto a due studenti di dimostrare in che modo i missionari potrebbero insegnare un principio particolare. Invita uno o due altri giovani
a fare la parte dei simpatizzanti. Chiedi al rimanente della classe di osservare e
prepararsi a discutere l’approccio didattico complessivo dei missionari. Suggerisci
di prendere appunti per poi parlare dei metodi efficaci che i missionari hanno
impiegato, come pure dei modi in cui l’insegnamento avrebbe potuto essere migliore.
Dai il via all’insegnamento, seguito dalla valutazione e dal feedback della classe.
Assicurati che i «simpatizzanti» esprimano le proprie osservazioni. Se necessario,
potresti utilizzare le domande e i suggerimenti seguenti per aiutare i giovani a
valutare l’insegnamento:
• Qual è stata la vostra reazione all’approccio didattico?
• Elenca alla lavagna i metodi o le tecniche utilizzate che sono state proficue nell’insegnamento. Aiuta i ragazzi a capire che le strategie come le buone domande,
prestare attenzione al collega quando parla, ascoltare attentamente le domande
e i commenti del simpatizzante sono tutti metodi da osservare e da esaminare.
• Durante l’insegnamento, quali abitudini o comportamenti potrebbero distrarre
un simpatizzante dallo Spirito e dall’importanza del messaggio?
• In che modo le buone tecniche didattiche invitano lo Spirito?
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Continua ad aggiungere voci all’elenco alla lavagna sotto il titolo «Che cosa invita
lo Spirito nel nostro insegnamento?»
Scrivi alla lavagna la seguente tabella, tralasciando le capacità riportate tra parentesi.
Il Salvatore utilizzò metodi didattici edificanti che possiamo emulare.
Scritture
Tecnica o metodo d’insegnamento
DeA 45:3–5
(Pregare a favore delle persone).
Matteo 16:15–17; Luca 10:26–27
(Porre domande e ascoltare le risposte).
Matteo 17:20; Luca 5:4–10
(Usare immagini e oggetti).
Matteo 26:30
(Usare la musica).
Luca 10:25–37; 15:11–32
(Narrare storie e fare esempi).
Luca 24:27.
(Utilizzare le Scritture).
Giovanni 10:17–18, 27
(Portare testimonianza; insegnare
l’Espiazione).
Invita gli studenti a leggere a turno ad alta voce uno dei passi scritturali. Invitali
poi a suggerire un metodo che il Salvatore utilizzò nell’insegnamento e che anch’essi
potrebbero impiegare. Scrivi le loro risposte alla lavagna. Invitali ad aggiungere tutti
gli altri esempi scritturali tratti dalla vita del Salvatore che vengono loro in mente.
• Perché ritenete che seguire gli esempi didattici del Salvatore vi aiuterebbe a
imparare a insegnare mediante lo Spirito?
Per essere insegnanti efficaci, i missionari non dovrebbero utilizzare parole e frasi
che i simpatizzanti non conoscono. Quando gli insegnanti utilizzano parole sconosciute senza spiegarle, la probabilità che i simpatizzanti comprendano e siano
edificati si riduce. Leggi la seguente situazione ipotetica.
Dopo aver recentemente conosciuto i missionari, la famiglia Miller accetta l’invito
di venire in chiesa la domenica. Durante la riunione sacramentale, i Miller sentono annunci riguardanti una riunione del sacerdozio a livello di palo, un’attività
di miglioramento della Società di Soccorso e un’attività congiunta per i giovani.
Il signore e la signora Miller frequentano la classe della Scuola Domenicale con i
missionari. L’insegnante utilizza parole e frasi come dispensazione, prova terrena,
mondo degli spiriti e teleste.
Domanda agli studenti: in che modo i missionari avrebbero potuto preparare i
Miller per la loro prima esperienza in una riunione in chiesa?
Spiega che i santi spesso usano molte parole di cui i simpatizzanti non conoscono
il significato preciso. Talvolta persino le stesse parole utilizzate in due religioni
diverse possono avere significati differenti. Molti termini sono difficili da comprendere per coloro che non conoscono la nostra fede. A titolo d’esempio, scrivi
alla lavagna le seguenti parole:
Apostasia
Apostolo
Centro di palo
Ordinanze di salvezza
Palo
Rione o ramo
Sacerdozio
Testimonianza
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Invita gli studenti a fornire per ognuna delle parole alcune definizioni semplici
e scrivile alla lavagna. Ecco degli esempi:
Apostasia. Quando le persone si allontanano da Dio e dai Suoi insegnamenti;
un allontanamento dalla verità.
Sacerdozio. L’autorità di Dio di agire in Suo nome; l’autorità di Dio che è data agli
uomini fedeli che sono membri della Sua chiesa.
Ordinanze di salvezza. Cerimonie o riti sacri aventi un significato spirituale.
Rione o ramo. Un gruppo di membri della Chiesa che vive in un’area particolare
e che si ritrova insieme per rendere il culto.
Esamina il motivo per cui è importante che un missionario fornisca ai simpatizzanti
la definizione di queste parole. Chiedi agli studenti di aggiungere al loro elenco
diverse altre parole che i simpatizzanti potrebbero fare fatica a comprendere, ma
che potrebbero udire durante le lezioni missionarie. Chiedi ai ragazzi di fornire
qualche definizione semplice per ognuna delle parole che aggiungono. Se non
suggeriscono le parole seguenti, potresti aggiungerle tu all’elenco e chiedere loro
di darne una definizione: Bibbia, dono dello Spirito Santo, palo, perseverare sino
alla fine, Primaria, restaurazione, sacramento, Società di Soccorso, tentazione,
testimonianza, vescovo.
I missionari dovrebbero fornire ai simpatizzanti la definizione delle parole o delle
frasi man mano che le utilizzano nell’insegnamento e per prepararli a partecipare
a una riunione in chiesa. Prima delle lezioni, i missionari potrebbero informare gli
insegnanti della presenza dei simpatizzanti, in modo che stiano attenti ai termini
che usano. In molti rioni e rami c’è la classe di Principi Evangelici, che è adatta
per i fedeli meno attivi e per coloro che non sono della nostra fede.
Disegna alla lavagna un grande punto interrogativo. Invita gli studenti ad analizzare il motivo per cui le domande sono fondamentali in un buon insegnamento.
Se nessuno menziona il concetto seguente, potresti leggere questa citazione:
«Gesù Cristo, il Grande Insegnante, spesso faceva delle domande per incoraggiare le persone a meditare e a mettere in pratica i principi che Egli insegnava… Le Sue domande portavano alla riflessione, all’esame di coscienza
e all’impegno» (Insegnare: non c’è chiamata più grande [2000], 68).
Poni l’accento sul fatto che non tutte le domande hanno lo stesso scopo. Esamina
i diversi tipi di domande che usano i missionari e aiuta gli studenti a riconoscere il
loro scopo. Fornisci delle linee di condotta su come porre domande. Le idee seguenti
sulle domande possono aiutarti nella discussione di classe.
Domande cui rispondere con un «sì» oppure un «no». Le domande cui si risponde con
un sì o un no si usano per fare accettare un impegno o per stabilire se la persona
comprende, è d’accordo oppure no con ciò che hai insegnato. Invita gli studenti
a pensare a un esempio di domanda sull’impegno che un missionario potrebbe
utilizzare.
Porre domande che incoraggiano la riflessione e favoriscono una risposta. Scrivi alla
lavagna le parole che cosa, come e perché. Chiedi agli studenti in che modo questo
tipo di domande differisce da quello sì/no. (Assicurati che gli studenti comprendano
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
che le domande che iniziano con che cosa, come o perché incoraggiano le persone a
pensare più profondamente al significato dei principi evangelici e ai versetti delle
Scritture. Richiedono più che una risposta sì o no. Di solito c’è più di una risposta
giusta). Chiedi ai ragazzi di formulare con che cosa, come o perché una o due domande
che un missionario potrebbe utilizzare quando insegna il vangelo restaurato. Ecco
alcuni esempi:
• Che cosa ha imparato dal racconto della Prima Visione?
• Come descriverebbe la fede?
• Perché pensa che il Padre celeste abbia fatto sì che dimenticassimo com’era
vivere con Lui prima di venire sulla terra?
Scrivi alla lavagna le domande suggerite. Chiedi perché potrebbe essere utile che
un missionario ponga questo tipo di domande a un simpatizzante. Assicurati che gli
studenti capiscano che questo tipo di domande sono preziosissime quando aiutano
i simpatizzanti a mettere in pratica i principi evangelici.
Dare il tempo di pensare prima di aspettarsi una risposta. Poni agli studenti tre o quattro
domande in serie, dando loro solo due o tre secondi dopo ciascuna di esse prima che
tu dia la risposta. Poi chiedi loro che cosa ha reso difficile risponde alle domande.
• Perché i simpatizzanti hanno bisogno di tempo per pensare a quasi tutte le
domande prima di rispondere?
• In una situazione didattica, perché pensi che alcuni missionari potrebbero non
essere abbastanza pazienti da lasciar pensare i simpatizzanti prima di rispondere?
• Quale potrebbe essere il problema se lasci abbastanza tempo per una risposta,
ma coloro cui insegni non rispondono ancora? (Se non rispondono, la domanda
potrebbe non essere stata chiara e il missionario potrebbe doverla riformulare).
Ascoltare le risposte dei simpatizzanti. Chiedi agli studenti se è mai capitato loro di
rispondere a una domanda mentre chi l’aveva posta non ha prestato loro attenzione.
• In che modo se una tua risposta è ignorata o non vi si presta attenzione influisce
sulla tua disponibilità di rispondere ad altre domande?
I missionari possono assicurarsi di comprendere le risposte ponendo altre domande
di controllo, come: «Mi può fare un esempio di ciò che intende dire?» oppure,
«Che cosa intende dire?» Le domande possono anche essere indirizzate ad altre
persone che partecipano alla lezione missionaria, per conoscere i sentimenti che
provano su ciò che state insegnando.
Esercitazione. Potresti lasciare qualche minuto ai ragazzi per esercitarsi sulle domande.
Fai sì che immaginino di essere dei missionari che hanno appena insegnato la
legge della decima. Chiedi a ogni studente di scrivere due o tre domande semplici
riguardanti il Vangelo utilizzando le parole che cosa, perché o come. Assicurati che
almeno una di queste domande chieda a un simpatizzante di mettere in pratica un
principio evangelico. Fai poi formare agli studenti dei gruppi di due o tre persone
che si pongono a vicenda le domande. Incoraggiali a lasciare del tempo per pensare
alla domanda prima di aspettarsi una risposta. Invitali a esaminare il tipo di
domanda di controllo che potrebbero porre.
Richiedi a ogni gruppo di valutare le domande. Fai loro annotare quale domanda
potrebbe motivare un simpatizzante a pensare di più e quale richiederebbe la
risposta verbale più lunga. Quali domande potrebbero essere migliorate e come
dovrebbero essere riformulate?
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Oltre a porre domande, che altri modi potete utilizzare per accertarvi che una
persona cui state insegnando stia comprendendo? Chiedi agli studenti di leggere
il consiglio del presidente Boyd K. Packer riportato nel manuale dello studente
(pagina 36) riguardo all’osservare gli occhi di coloro che ascoltano una lezione,
quindi poni le seguenti domande:
• Che cosa possono dirvi gli occhi, l’espressione del volto, o la postura corporea
di una persona su come quest’ultima sta accettando ciò che insegnate?
• Perché è importante prestare attenzione tanto alle reazioni non verbali quanto
alle parole espresse da coloro cui insegnate?
Esponi le seguenti situazioni didattiche, invitando gli studenti a: (1) individuare il
problema potenziale; (2) esaminare in che modo un missionario potrebbe cercare
di risolverlo; (3) stabilire quali altre soluzioni ci potrebbero essere. (I possibili problemi e le soluzioni sono indicate tra parentesi). Secondo il numero degli studenti,
potresti dividere la classe in gruppi:
• Dopo aver incontrato il signor Lopez nel parco e avergli mostrato il Libro di
Mormon, i missionari gliene consegnano una copia spiegandogli che nel libro
c’è una promessa singolare. L’anziano Arroyo gli dice: «La invitiamo a leggere
ciò che Moroni ha affermato in Moroni 10:3–5». Il collega aggiunge: «Moroni
era un profeta che viveva nell’antica America. Le sue parole si trovano alla
pagina 627 di questa copia del Libro di Mormon». (Il signor Lopez potrebbe
non sapere chi sia Moroni né dove trovare i versetti. I missionari possono aiutare
coloro cui insegnano spiegando brevemente il contesto scritturale e indicando
il numero della pagina dove trovare i versetti. Il signor Lopez, inoltre, potrebbe
fare fatica a leggere. Gli anziani potrebbero chiedergli se si sente a proprio agio
a leggere ad alta voce. Potrebbero offrirsi di leggergli il passo scritturale mentre
egli segue nella sua copia del libro).
• Le sorelle missionarie insegnano alla signora Young come si prega. La invitano
a dire una preghiera, ma ella rifiuta cortesemente, spiegando che non si sente
ancora di pregare in questo modo nuovo. Nel passato aveva recitato preghiere
imparate a memoria e invocare Dio con il cuore è un’idea tanto diversa che le
occorrerà del tempo per abituarsi. Quando la sorella Ramos si offre volontaria
per dire una preghiera di chiusura al termine di una lezione dei missionari,
parla per diversi minuti, esprimendo molti pensieri e sentimenti personali,
come pure utilizzando molte espressioni familiari ai membri della Chiesa.
(Quando insegnamo come pregare, dovremmo dire preghiere brevi e seguire
fedelmente lo schema insegnato ai simpatizzanti).
• Nella famiglia Cutler ci sono diversi bambini piccoli. I missionari desiderano
insegnare diversi principi evangelici per i quali di solito occorre quasi un’ora di
spiegazione. Decidono di dividere la lezione per insegnarli in diversi incontri,
piuttosto che tutti in una volta. Portano inoltre con sé delle immagini e un
oggetto che li aiutino a illustrare i principi che insegnano. (State attenti ai limiti
di tempo. Adattate l’insegnamento alle esigenze di coloro che istruite. Spesso, se
ci sono bambini piccoli, ma funziona anche con gli adulti, delle immagini e degli
oggetti possono migliorare la comprensione e la concentrazione sull’argomento).
• Mentre l’anziano Gomez sta spiegando che quando moriremo andremo nel
mondo degli spiriti, il suo collega, l’anziano Johnson, nota un’espressione d’incertezza sul volto di uno dei figli adolescenti. (I colleghi dovrebbero prestare attenzione ed essere sensibili ai dubbi o alla comprensione di coloro che ricevono gli
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INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
insegnamenti. Quando non parlate, mantenete il contatto visivo per capire
quando i simpatizzanti hanno bisogno di ulteriori spiegazioni o di ascoltare
una testimonianza. Sostenete il collega, secondo le necessità, e pregate per lui).
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Intervista uno o due degli insegnanti evangelici più efficaci che conosci. Chiedi
loro di spiegarti in che modo hanno imparato a insegnare mediante lo Spirito.
Invitali a parlare di ciò che pensano su come insegnare e invitare lo Spirito
nell’insegnamento. Durante le interviste prendi appunti.
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Capitolo 5
IMPARIAMO A INSEGNARE
«MEDIANTE LO STUDIO ED ANCHE
MEDIANTE LA FEDE», PARTE 1
Al centro di addestramento, i missionari dedicano
diverse ore ogni giorno allo studio personale e
con il collega. Anche sul campo di missione tutti
i giorni i missionari sono tenuti a studiare. Essi
devono imparare «mediante lo studio ed anche
mediante la fede» (DeA 88:118), con l’intento di
creare una riserva di conoscenza evangelica e
conversione essenziali all’insegnamento.
Questo capitolo insegna agli studenti come ottenere la conoscenza mediante lo studio e mediante
la fede. Durante la lezione i giovani avranno la
possibilità di esercitarsi a insegnare con l’aiuto di
questi appunti. La preparazione della lezione
mediante lo studio e mediante la fede è anche
trattata nel capitolo 6 per avere il tempo di spiegare e mettere in pratica alcune tecniche importanti di studio e di preparazione.
Gli studenti avranno molte occasioni nell’arco di questo corso, al centro di addestramento per i missionari, sul campo di missione e durante la vita di applicare il
consiglio del Signore dato a Hyrum Smith prima che partisse in missione: «Cerca
prima di ottener[e la mia parola]» (DeA 11:21).
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• La preghiera e la meditazione sulle Scritture ci aiutano a prepararci per ricevere
l’influenza dello Spirito Santo.
• Dobbiamo cercare di ottenere la parola.
• Otteniamo la parola tramite lo studio e preparandoci a insegnare il vangelo
restaurato.
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SUGGERIMENTI DIDATTICI
La preghiera e la meditazione sulle Scritture ci aiutano
a prepararci per ricevere l’influenza dello Spirito Santo.
Spiega che la comunicazione spirituale di solito richiede qualche passo preparatorio
da parte nostra. Leggi la dichiarazione seguente dell’anziano L. Lionel Kendrick,
membro dei Settanta:
«Ricevere rivelazioni personali non è un processo passivo. Quando cerchiamo
tali rivelazioni, dobbiamo prepararci per queste esperienze sacre. Il presidente
Spencer W. Kimball ci ha spiegato che ‹Dio si rivela agli uomini che sono
pronti per tali manifestazioni› (Conference Report, aprile 1964, 97)» («Personal
Revelation», Brigham Young University 1996–97 Speeches [1997], 252).
• Quali cose specifiche possiamo fare per prepararci a ricevere l’ispirazione?
• Qual è il nostro obbligo dopo aver ricevuto l’ispirazione? (Vedere DeA 46:7).
Serviti delle dichiarazioni e delle domande seguenti per favorire una discussione
su questi principi:
La preghiera è una base per la comunicazione spirituale. Leggi la dichiarazione
seguente del presidente Boyd K. Packer:
«L’ispirazione non vi giunge—forse non può farlo—se non la chiedete, o se
qualcuno non la chiede per voi.
Nessun messaggio delle Scritture è ripetuto più spesso dell’invito, direi del
comandamento, a pregare—a chiedere.
La preghiera è una parte tanto indispensabile della rivelazione che senza di
essa il velo può rimanere chiuso per voi. Imparate a pregare; pregate spesso;
pregate nella vostra mente, nel vostro cuore; pregate in ginocchio» (La Stella,
gennaio 1995, 67).
• Perché per voi è importante pregare spesso per ricevere l’ispirazione?
• Per quanto avete sperimentato nella vita, dove e quando è il luogo e il momento
migliore del giorno per pregare su questioni o necessità serie?
Meditare sulle Scritture ci prepara a ricevere la rivelazione. Leggete insieme Dottrina
e Alleanze 76:19 e 138:1–2, 11.
• Che cosa pensate significhi meditare? (Vedere 2 Nefi 4:16).
• Quando pensate che i missionari dovrebbero dedicare del tempo a meditare
sulle Scritture?
Leggi la dichiarazione della sorella Anne G. Wirthlin riportata nel manuale dello
studente (pagina 40) e fai discutere agli studenti il motivo per cui ritengono che
meditare sulle Scritture invita la rivelazione.
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Dobbiamo cercare di ottenere la parola.
Copri il nome del centro di addestramento e mostra alla classe la seguente illustrazione. Chiedi agli studenti se conoscono l’edificio e sanno dove si trova. Scopri la
risposta e spiega che nel mondo ci sono molti centri di addestramento per i missionari, tra cui quello più grande e conosciuto, che si trova nello Utah, a Provo.
Vi sono centri di addestramento in Inghilterra, Nuova Zelanda, Ghana, Brasile,
Repubblica Dominicana, Filippine, Giappone, Sud Africa, Spagna, Perú, Messico,
Corea, Guatemala, Colombia e Cile. Invita gli studenti a parlare di ciò che accade
nei centri di addestramento. Spiega che in tali centri uno degli obiettivi principali
è sviluppare una conoscenza del vangelo restaurato.
• Perché non è bene che attendiate di arrivare al centro di addestramento prima
d’iniziare a studiare intensamente il vangelo restaurato?
Chiedi a vari studenti di leggere a turno uno dei seguenti passi scritturali: Dottrina
e Alleanze 11:21; 42:14; 84:85; 100:5–8.
• Quali principi potete attingere da questi passi scritturali? (Elencali alla lavagna).
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Ezra Taft Benson:
«Vogliamo bene a tutti i nostri missionari che servono il Signore a tempo
pieno sul campo di missione. Ma c’è una differenza tra i missionari: alcuni
al loro primo mese sul campo di missione sono più preparati a servire il
Signore di altri che ritornano a casa dopo ventiquattro mesi.
Vogliamo giovani che siano pronti a entrare ‹di corsa› sul campo di missione,
che possiedano la fede che scaturisce dalla rettitudine personale e dalla vita
pura, che siano in grado di svolgere una missione efficace» (La Stella, luglio
1986, 43).
• Che cosa pensate che significhi entrare «di corsa» sul campo di missione?
Otteniamo la parola tramite lo studio e
preparandoci a insegnare il vangelo restaurato.
Leggi la dichiarazione dell’anziano Jeffrey R. Holland, membro del Quorum dei
Dodici Apostoli:
«Ho detto ai missionari di tutto il mondo che è dalle 6:30 alle 9:30 del
mattino che essi rendono la loro missione un successo o un insuccesso»
(«Missionary Work and the Atonement of Jesus Christ» [seminario per i
nuovi presidenti di missione, 20 giugno 2000], 5).
• A che cosa pensate che l’anziano Holland si riferisse? (Alzarsi puntualmente,
dedicare il tempo allo studio, alla programmazione e alla preghiera).
• In che modo un uso efficace del tempo dedicato allo studio contribuisce a
rendere la missione un successo o un insuccesso?
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Centro di addestramento per i missionari, Provo, Utah
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Benché le missioni possano avere dei programmi che differiscono nei particolari,
ci si aspetta che tutti i missionari studino personalmente e con il collega il vangelo
restaurato e la lingua della missione, dedicandovi una buona quantità di tempo.
Leggi un altro pezzo della dichiarazione dell’anziano Holland riguardante al
tempo dedicato dai missionari allo studio. Presta attenzione al punto principale
del consiglio:
«In queste ore mattutine, è il missionario studioso e fervente che riceve la
testimonianza del Padre in merito al Figlio, portata con il fuoco e lo Spirito
Santo al cuore del missionario. Questo è il motivo per cui desideriamo che vi
svegliate in orario… Ci aspettiamo che possiate prepararvi, ricevere lo Spirito
del Signore e una nuova testimonianza dell’opera di salvezza nella quale
siete impegnati, salvezza che è in Cristo Gesù» («Missionary Work and the
Atonement of Jesus Christ», 5).
• Qual è il punto fondamentale dello studio quotidiano delle Scritture?
10 Chiedi a uno studente di leggere la riflessione dell’anziano L. Tom Perry su come
lo studio personale fatto in missione ha influito sulla sua vita (vedere manuale
dello studente, 41), oppure mostra la traccia 10 del DVD (0:53). Invita gli studenti
a prendere nota dei modi in cui l’apostolo ha tratto beneficio da questa esperienza
giornaliera.
• Che cosa ha elencato l’anziano Perry come benefici dello studio personale?
E dello studio con il collega?
Incoraggia gli studenti a impegnarsi a usare nel modo migliore possibile il tempo
dedicato tutti i giorni allo studio.
Invita i ragazzi a recitare a memoria uno o più articoli di fede. Fai lo stesso con due
o tre passi della padronanza delle Scritture appresi al Seminario. Fai poi descrivere
a questi stessi studenti il processo che hanno impiegato per memorizzare i versetti.
• Che benefici ha un missionario che ha imparato a memoria molti passi scritturali?
• In che modo memorizzare le Scritture può essere un esercizio della fede oltre
che una questione di studio?
Spiega che un mezzo efficace per ottenere la parola mediante lo studio è imparare
a riconoscere i principi insegnati nelle Scritture e applicarli nella vita. Un principio
è una verità fondamentale che serve da base per un credo o un’azione. Applicare
significa usare questa guida o idea per migliorare o rafforzare la comprensione o il
comportamento.
Alcuni passi scritturali dichiarano apertamente il principio. Ad esempio, chiedi ai
ragazzi di leggere Alma 41:10 e di prestare attenzione al principio esposto nell’ultima
frase («La malvagità non fu mai felicità»).
• In che modo potete mettere in pratica questo principio?
Altri passi scritturali sono meno chiari e richiedono una riflessione per estrapolarne
i principi. Ad esempio, chiedi ai giovani di leggere Giovanni 3:5 e di nominare un
principio contenuto nel versetto. Ecco alcune delle risposte possibili:
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• Per entrare a far parte della Chiesa devi essere battezzato e confermato.
• Per entrare nel regno celeste occorrono il battesimo e la confermazione.
• Per essere un buon Santo degli Ultimi Giorni, devi onorare le alleanze battesimali
e vivere in maniera tale che il dono dello Spirito Santo possa operare nella tua vita.
Spiega che spesso più di un principio può essere attinto da un passo scritturale.
Chiedi agli studenti di leggere Dottrina e Alleanze 31:1 e d’indicare quanti più principi
trovano in questo breve versetto. Dopo ogni risposta, lascia loro altro tempo per
pensare. (Non ti preoccupare delle pause di silenzio mentre gli studenti pensano).
Le risposte possono comprendere:
• Il Signore conosce per nome ognuno di noi («Thomas»).
• Possiamo divenire figli e figlie di Gesù Cristo («figlio mio»).
• Le benedizioni giungono grazie alla fede («tu sei benedetto a motivo della
tua fede»).
• C’è un rapporto di causa effetto nell’obbedienza al Vangelo (ad esempio, la fede
porta le benedizioni).
• Questa è l’opera di Dio («mia opera»).
• Occorre fede per riconoscere l’opera di Dio.
• Dio conosce i Suoi figli.
• Negli ultimi giorni si hanno rivelazioni.
• Dio parla a persone comuni.
Metti in guardia gli studenti che non è bene «forzare» o «contorcere» il significato
dei versetti oppure scovare concetti che non ci sono, però spesso non meditiamo
abbastanza attentamente da percepire molti dei principi insiti nelle Scritture.
Incoraggia gli studenti a leggere i passi scritturali più lentamente e a meditare su
di loro in maniera più approfondita.
Ripeti l’esercizio scegliendo uno o due riferimenti riportati di seguito e chiedendo
alla classe di rispondere come prima, oppure dividendo i giovani in gruppetti e
lasciando che scrutino ed esaminino insieme i riferimenti loro assegnati.
• Alma 32:41–42
• Matteo 5:14–16
• Salmi 1:1–3
• Mosè 6:57
Dedica dai cinque ai dieci minuti a quest’attività di apprendimento. Concludi
chiedendo un sommario delle osservazioni fatte sull’importanza di attingere dei
principi dai passi scritturali.
Mostra un volume di Scritture che sono state segnate molto. Potrebbero essere le
tue Scritture oppure, ancor meglio, quelle di uno studente.
• Che benefici si possono trarre dal segnare le Scritture?
Invita gli studenti a spiegare i modi di segnare le Scritture che hanno trovato utili.
Scrivi le risposte alla lavagna. Sottolinea che ci sono molti modi per segnare le
Scritture e che è una questione personale. Se i giovani scelgono di segnare le Scritture,
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potrebbero optare per un metodo che li aiuti a mettere in evidenza le parole, le
frasi, le idee, le persone e gli eventi importanti. Segnare le Scritture aiuta molte
persone a ricordare e trovare più facilmente i versetti. È meglio porre l’accento sui
criteri basilari, piuttosto che insegnare un sistema particolare di segnare le Scritture.
Ripassa «Segna le Scritture» nel manuale dello studente (pagina 42).
Nota: i seguenti suggerimenti didattici introducono come organizzare e stendere lo
schema per una lezione. Questa tecnica sarà impiegata di tanto in tanto durante
tutto il corso. I missionari sono incoraggiati a scrivere i loro pensieri e organizzarli
per essere aiutati a comprendere le dottrine del vangelo restaurato. I missionari
dovrebbero prepararsi in una maniera che risulti efficace per loro. Coloro che si recano
al centro di addestramento per i missionari dopo aver fatto questo tipo di preparazione si troveranno avvantaggiati.
Chiedi di descrivere che cosa è lo schema di una lezione. Potresti fare consultare
agli studenti l’esempio di uno schema della lezione riportato nel manuale dello
studente (vedere pagina 45). Sottolinea che questo è solo un esempio e che ci sono
molti modi diversi per preparare le lezioni. Alcune persone si servono di numeri e
lettere per elencare e organizzare i vari punti da trattare. Altre magari si servono di
disegni semplici o schizzi.
Chiedi agli studenti se hanno creato uno schema da usare in un compito scritto o
in un discorso.
• In che modo questa preparazione è stata utile?
Sul campo di missione, creare uno schema per una lezione serve agli stessi scopi.
Chiedi a qualche studente di fare a turno nel leggere ad alta voce i paragrafi riportati nel manuale dello studente sotto «La creazione di uno schema per tenere una
lezione migliora l’apprendimento e l’insegnamento» (pagine 43–44). Come classe
discutete le considerazioni sullo schema per la lezione e l’esempio che segue nel
manuale dello studente (pagine 44–45).
Chiedi agli studenti di dividersi in coppie. Lascia 15 minuti e chiedi a ogni coppia
di creare su un foglio bianco uno schema per una lezione il cui scopo è insegnare
un singolo argomento evangelico, come la Divinità, la Prima Visione, la preghiera,
la fede in Gesù Cristo, il pentimento, la decima o il digiuno. Dopo il tempo necessario per la preparazione, invita qualche coppia a mostrare alla classe che cosa
include il loro schema. (Se dopo quest’attività non rimane più tempo, chiedi agli
studenti di conservare il loro schema e di portarlo alla prossima lezione, durante
la quale servirà ancora. Se la lezione termina prima che sia completato il prossimo
esercizio pratico, continualo e concludilo nel corso della prossima lezione).
Chiedi a ogni coppia d’insegnare il loro argomento ad altre due persone.
Potrebbero farlo spiegando con parole proprie che cosa hanno imparato, riferendosi al loro schema per la lezione in modo da ricordarsi dei punti che vogliono
menzionare. Entrambi gli studenti dovrebbero prendere parte all’insegnamento
del loro argomento, proprio come i colleghi farebbero sul campo di missione.
Istruisci i ragazzi che dopo che una coppia presenta la lezione, coloro che la ricevono dovrebbero valutarla e fornire un feedback. Tale feedback dovrebbe indicare
le dottrine, i passi scritturali e le illustrazioni che sono stati chiari e di profitto.
Vanno fatti dei suggerimenti che portino a migliorare l’insegnamento, come la
segnalazione di altri versetti che si potevano utilizzare per rafforzare le spiegazioni
o i punti non chiari, e che spieghino come ottenere questo risultato.
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Spiega agli studenti la valutazione, ponendo l’accento sul fatto che è assai utile
ricevere un feedback da altre persone sul proprio operato. Lo scopo del feedback
non è criticare, ma complimentarsi per le cose buone e aiutare a migliorare e a fare
pratica. Fai notare che in futuro dare e ricevere feedback farà parte delle lezioni del
corso. È una pratica in uso nei centri di addestramento e poi nei training sul campo
di missione. (Potresti chiedere a una coppia di portarsi davanti alla classe e fare da
modello d’insegnamento per tutti).
Inverti i ruoli e fai insegnare e ricevere il feedback all’altra coppia.
Dopo che entrambe le coppie di studenti hanno insegnato e ricevuto un feedback
utile, esamina con la classe le risorse impiegate per preparare lo schema per la lezione.
• Quali tra queste risorse avete trovato più utili e perché?
• In che modo un gruppo avrebbe potuto utilizzare diversamente la stessa risorsa
rispetto a un altro?
Chiedi ai giovani in che modo insegnare un principio evangelico li ha aiutati a
comprenderlo meglio e a conoscerne la veridicità. Incoraggiali a continuare a
imparare, in modo da diventare insegnanti migliori del vangelo restaurato.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Pensa a che punto ti trovi nella conoscenza del Vangelo rispetto a dove vorresti
essere quando arriverai sul campo di missione. Stabilisci che cosa avrai bisogno
di fare per raggiungere tale livello e scrivi alcune mete che ti aiutino a conseguire
tale crescita nella comprensione del Vangelo.
• Scegli una dottrina o un principio del vangelo restaurato che vorresti capire
meglio. Studia tale dottrina o principio e sviluppa un piano per insegnare ciò
che apprendi nello studio. Utilizza lo schema per tenere una lezione a un amico
o a un parente.
• Inizia o perfeziona un programma per segnare le tue Scritture.
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Capitolo 6
IMPARIAMO A INSEGNARE
«MEDIANTE LO STUDIO ED ANCHE
MEDIANTE LA FEDE», PARTE 2
Il capitolo continua a porre l’accento sulle
tecniche presentate nel capitolo 5. Data
l’importanza della preparazione, agli studenti
è fornita la possibilità di esercitarsi su questi
punti. È inoltre trattata anche la necessità
di avere fede e il potere dello Spirito quando
ci si prepara a insegnare. Ai missionari che
imparano a organizzare la loro conoscenza
del vangelo restaurato e a esercitare la fede
nello studio è promessa la compagnia dello
Spirito Santo.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Portare testimonianza invita lo Spirito nell’insegnamento.
• Otteniamo la parola mediante la fede.
• Dio promette lo Spirito Santo a coloro che fanno tesoro della Sua parola.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Portare testimonianza invita lo Spirito nell’insegnamento.
Chiedi quanti gruppi hanno portato testimonianza durante l’insegnamento tenuto
nel corso della lezione precedente. Alcuni studenti potrebbero non avere pensato a
includere la testimonianza nel loro insegnamento. Questo è un momento adatto
per discutere con loro l’importanza di rendere testimonianza della veridicità di un
principio evangelico.
• Perché pensate che portare testimonianza ed esternare i vostri sentimenti sia
una parte importante dell’insegnamento?
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Riguardo al rendere testimonianza, leggi i seguenti principi insegnati nella guida
al servizio missionario Predicare il mio Vangelo e dal presidente Boyd K. Packer:
«Esprimere la propria testimonianza spesso è uno dei modi più potenti per
invitare lo Spirito e aiutare le persone a sentirLo. Aggiunge una testimonianza
personale e attuale dei principi che hai insegnato a partire dalle Scritture»
(Predicare il mio Vangelo, 211).
«Non è insolito che un missionario chieda: ‹Come posso portare testimonianza sino a quando non ne ho acquisita una? Come posso portare testimonianza che Dio vive, che Gesù è il Cristo e che il Vangelo è vero? Se non
possiedo una simile testimonianza, non è disonesto dire queste cose?›
Oh, se soltanto potessi insegnarvi quest’unico principio: una testimonianza
si acquisisce nel portarla! Qualche volta, nella vostra ricerca della conoscenza
spirituale, avviene un ‹salto di fede›, come lo chiamano i filosofi. Questo
avviene nel momento in cui arrivate ai limiti della luce e vi inoltrate nelle
tenebre, e vi accorgete allora che per qualche altro passo il vostro cammino
è ancora illuminato» (Boyd K. Packer, «That All May Be Edified» [1982],
339–340; La Stella, dicembre 1988, 36).
• Quali sono alcuni modi in cui possiamo portare una testimonianza sincera oltre
a utilizzare le espressioni «rendo testimonianza» o «attesto»?
Spiega che benché queste siano parole adatte quando s’insegna, ci sono altri modi
semplici e corretti in cui si può portare testimonianza. Ad esempio, un missionario
potrebbe dire: «So che se osserverà la santità della domenica, sentirà maggiore
pace nel cuore». Le dichiarazioni «Gesù Cristo è il Figlio di Dio» e «Ho imparato in
prima persona che il Libro di Mormon è veritiero» sono entrambe testimonianze.
Invita gli studenti a parlare dei modi in cui un missionario potrebbe utilizzare un
passo scritturale, le parole dei profeti o apostoli moderni, oppure delle esperienze
personali per rendere testimonianza di un principio specifico. Ecco alcuni esempi:
• Testimonianza espressa mediante un passo scritturale. Una testimonianza che il
Salvatore espiò i nostri peccati si trova in 2 Nefi 2:8.
• Testimonianza espressa mediante le parole dei profeti e degli apostoli. «[Gesù Cristo]
dette la Sua vita per espiare i peccati di tutta l’umanità» («Il Cristo vivente»,
Liahona, aprile 2000, 2).
• Testimonianza resa mediante un’esperienza personale. Una giovane donna paga
fedelmente la decima per molti anni e ha una testimonianza personale della
sua veridicità.
Incoraggia gli studenti a pensare a dei buoni modi per rendere testimonianza
quando invitano le persone a venire a Cristo accettando i principi e le ordinanze
del vangelo restaurato. Invita i giovani a offrirsi volontari nel portare testimonianza
di una frase su un principio evangelico che sanno essere vero.
Durante lo studio, i missionari si prepareranno a insegnare il vangelo restaurato
a molti simpatizzanti diversi. Più conosceranno i loro appunti e si sentiranno a
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proprio agio nel prepararsi e nell’insegnare, meglio addestrati saranno quando
arriveranno sul campo di missione.
I seguenti suggerimenti didattici si servono dello schema per la lezione preparato
nelle lezioni passate, aggiungendovi l’elemento della testimonianza.
Suddividi gli studenti in coppie (diverse da quelle formate in precedenza). Chiedi
a ogni coppia di preparare in 15 minuti uno schema di base per una lezione atta a
insegnare un singolo argomento evangelico che non abbiano già schematizzato o
insegnato. Chiedi loro d’inserire nello schema almeno due momenti in cui possono
portare una testimonianza sincera. Invitali a cercare dei modi per rendere testimonianza senza utilizzare le parole testimoniare o testimonianza (vedere il suggerimento
didattico precedente). Fai scrivere ai ragazzi le idee nello schema per la lezione.
Chiedi a ogni coppia d’insegnare il principio o l’argomento evangelico a un’altra
coppia, consultando all’occorrenza lo schema per la lezione. Durante la lezione,
entrambi i componenti della coppia dovrebbero prendere parte all’insegnamento
e ognuno di loro dovrebbe trovare l’occasione di portare testimonianza almeno
una volta.
Dopo che una coppia ha terminato d’insegnare, coloro che sono stati istruiti
dovrebbero valutarla. Il feedback dovrebbe evidenziare gli aspetti positivi e utili
della lezione. Vanno anche fatti dei suggerimenti che portino a migliorare l’insegnamento, come la segnalazione di altri versetti che si potevano utilizzare per rendere più efficace la lezione o i passi non chiari, come potrebbero essere apportate
delle migliorie, eccetera.
Inverti i ruoli e fai insegnare, rendere testimonianza e ricevere il feedback all’altra
coppia. Se il tempo a disposizione è breve, potresti dover continuare l’esercizio
durante la lezione successiva per fornire agli studenti il tempo sufficiente per completare i compiti assegnati.
Otteniamo la parola mediante la fede.
Assegna a vari studenti i riferimenti scritturali elencati di seguito. Chiedi loro di
leggere i passi alla classe, ponendo l’accento sui verbi utilizzati dalle Scritture per
spiegare come studiare la parola del Signore, e di spiegare che cosa pensano che
significhi ogni verbo (in corsivo).
• «Medita» sul libro della legge (Giosuè 1:8).
• «Nutritevi abbondantemente delle parole di Cristo» (2 Nefi 32:3).
• «Tenersi stretto alla parola di Dio» (Helaman 3:29).
• «Meditate sulle cose che vi ho detto» (3 Nefi 17:3).
• «Fate continuamente tesoro nella vostra mente delle parole di vita» (DeA 84:85).
Chiedi agli studenti di descrivere come studierebbero le Scritture nel modo descritto
da ognuno di questi verbi e di spiegare il ruolo e l’importanza che la fede ha in
questo tipo di studio delle opere canoniche.
Invita i ragazzi a leggere nel manuale dello studente il primo paragrafo sotto il
titolo «Otteniamo la parola mediante la fede» (pagina 49).
• Perché è necessario pregare con fede per comprendere gli insegnamenti del
Signore?
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• Quali sono le implicazioni di questo paragrafo relativamente all’attività didattica
dei missionari?
Invita alcuni giovani a leggere alla classe una dichiarazione degli apostoli tra quelle
riportate nel manuale dello studente su come ottenere gli insegnamenti del Signore
mediante la fede (vedere manuale dello studente, 49–50). Chiedi a qualcun altro
di riassumere ciò che ogni dichiarazione insegna sull’apprendere con fede e quali
implicazioni ha sull’insegnamento.
Dio promette lo Spirito Santo a coloro che fanno tesoro della Sua parola.
Invita la classe a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 84:85 e a cercare le benedizioni che giungono a coloro che «fanno tesoro» delle Scritture nella loro mente.
Lascia alla lavagna spazio per due diagrammi di flusso. Poni il seguente diagramma
di flusso alla lavagna ed esamina brevemente in che modo tale diagramma può
essere utilizzato per analizzare un versetto. Chiedi agli studenti di leggere Dottrina
e Alleanze 11:21 e di notare i benefici che derivano dallo studio delle Scritture.
Ottenere la parola del Signore ➞ Lingua sciolta ➞ Avere lo Spirito del Signore e la
Sua parola ➞ Potere di Dio per convincere gli uomini
Richiedi un volontario che vada alla lavagna e tracci un diagramma di flusso semplice che illustri Alma 17:2–3 mentre la classe legge i versetti all’unisono.
Mentre lo studente disegna il ciclo chiedi ai ragazzi:
• Perché è importante che i missionari conoscano e comprendano questi versetti?
Continua leggendo la dichiarazione seguente del presidente Ezra Taft Benson,
tredicesimo presidente della Chiesa:
«La sequenza dei passi da seguire per detenere il potere di Dio nell’insegnamento del Vangelo è la seguente: primo, ottenere la parola; poi viene la
comprensione mediante lo Spirito e infine il potere di convincere» (The
Gospel Teacher and His Message [discorso rivolto agli educatori religiosi, 17
settembre 1976], 5).
Chiedi se in base alla dichiarazione appena letta lo studente vuole apportare qualche
correzione al diagramma.
Lo studente potrebbe scrivere qualcosa del genere:
Cercare di ottenere la parola ➞ Fare tesoro della parola ➞ Avere desideri giusti ➞
Sforzarsi di comprendere l’operato dello Spirito ➞ Sviluppare il potere di convincimento
• In che modo l’efficacia di un missionario si riduce se nel processo uno qualsiasi
di questi elementi è lasciato in disparte?
Leggi la dichiarazione seguente, anch’essa del presidente Benson:
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«Non prendiamo con leggerezza le grandi cose che abbiamo ricevuto dalla
mano del Signore! La Sua parola è uno dei doni più preziosi che Egli ci abbia
dato. Vi esorto a impegnarvi nuovamente a studiare le Scritture. Immergetevi
quotidianamente in esse in modo da avere il potere dello Spirito che vi
accompagni» («Il potere della parola», La Stella, luglio 1986, 81).
Invita uno studente a spiegare come lo studio quotidiano delle Scritture abbia
portato lo Spirito Santo nella sua vita.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Prendi in considerazione di rendere testimonianza in occasione della prossima
riunione di digiuno e testimonianza che si terrà nel tuo rione o ramo.
• Scegli uno dei capitoli che preferisci del Libro di Mormon o una sezione di
Dottrina e Alleanze che ti piace particolarmente e dedicavi del tempo per «studiare mediante la fede». Riserva del tempo per pregare sulle Scritture, meditare,
analizzare, individuare i principi e stabilire in che modo puoi applicare ciò che
impari. Parla dei tuoi sforzi con un amico intimo o un dirigente del sacerdozio.
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Capitolo 7
IL PIANO DEL PADRE CELESTE
Il Padre celeste desidera una pienezza di gioia per tutti i Suoi figli. Egli presentò il
Suo grande piano di salvezza per offrire i mezzi grazie ai quali possiamo ritornare
ancora una volta a vivere con Lui—salvati, esaltati e con possibilità eterne (vedere
dichiarazione tratta da Siate fedeli, 123–124, come riportata nel manuale dello
studente, 57). Il cardine di questo piano è l’espiazione di Gesù Cristo. Gesù,
il Primogenito del Padre nello Spirito e l’Unigenito nella carne, fu scelto come
nostro Salvatore e Redentore, adempiendo il ruolo centrale del piano del Padre.
La grandiosità del piano del Padre può essere più pienamente compresa dai nomi
con il quale viene indicato:
• Il grande e eterno piano di liberazione (2 Nefi 11:5)
• Il grande piano di redenzione (Giacobbe 6:8)
• Il piano di salvezza (Giarom 1:2)
• Il piano di felicità (Alma 42:16)
• Il grande piano di misericordia (Alma 42:31)
Il piano del Padre celeste richiede che otteniamo un corpo fisico e ci dimostriamo
degni di ritornare alla Sua presenza.
In questa lezione gli studenti studieranno gli elementi essenziali del piano del
Padre celeste e impareranno come presentarne i punti basilari. I giovani dovrebbero
sopra ogni cosa capire in che modo il piano è inteso «fare avverare l’immortalità
e la vita eterna» dei figli di Dio (Mosè 1:39).
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Nel piano del Padre celeste ci sono tre fasi: preterrena, terrena e post terrena.
• Gesù Cristo è il cardine del piano del Padre celeste.
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• L’espiazione di Gesù Cristo ci ha permesso di superare gli ostacoli della morte
spirituale e di quella fisica.
• Il Padre celeste ha preparato dei gradi di gloria per i Suoi figli.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Nel piano del Padre celeste ci sono tre fasi:
preterrena, terrena e post terrena.
Disegna alla lavagna una corona.
• Come cambierebbe la vostra vita se veniste a sapere di essere discendenti diretti
di un re e che state per ricevere un’eredità reale?
• In che modo ognuno di noi può rivendicare un lignaggio divino?
• A quale eredità potremmo avere diritto?
• Come sappiamo queste cose?
Leggi la seguente dichiarazione dell’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici:
«Domande come: ‹Da dove siamo venuti, perché siamo qui, e dove andremo›
trovano risposta nel vangelo di Gesù Cristo. I profeti l’hanno chiamato il
piano di salvezza e ‹il grande piano di felicità› (Alma 42:8). Grazie all’ispirazione possiamo leggere questa cartina stradale dell’eternità e usarla come guida
lungo il nostro cammino su questa terra» (La Stella, gennaio 1994, 83).
• In che modo la conoscenza del piano di salvezza dovrebbe influire sul modo in
cui viviamo?
Leggi con gli studenti la dichiarazione seguente del presidente Boyd K. Packer:
«Senza la conoscenza della dottrina della vita pre-terrena non c’è
modo di trovare un senso nella vita…
Quando comprendiamo la dottrina della vita pre-terrena, allora le cose
prendono il loro posto e acquistano un senso» (La Stella, aprile 1984, 31).
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I L P I A N O D E L PA D R E C E L E S T E
11 Mostra la traccia 11 del DVD (4:30). Le prime due storie hanno lo scopo di mostrare
come utilizzare la conoscenza del piano di salvezza per affrontare i problemi e le
questioni della vita. L’ultima storia presenta un problema, ma non mostra in che
modo affrontarlo. Utilizza quest’ultima storia come occasione per esercitarti con
gli studenti nel processo di applicare la loro conoscenza del piano di salvezza alle
situazioni difficili.
• In che modo il piano di salvezza è impiegato per rispondere alle domande difficili?
Fai dividere gli studenti in gruppi di tre persone. Istruiscili di consultare una delle
voci della Guida alle Scritture riportata di sotto per quanto riguarda una delle fasi
dell’esistenza che desiderano imparare e insegnare. Dovrebbero cercare di prendere
un passo dall’Antico Testamento, uno dal Nuovo Testamento, uno dal Libro di
Mormon e uno da Dottrina e Alleanze o Perla di Gran Prezzo. Dovrebbero servirsi
dei passi scelti per aiutarsi a insegnare a una persona del gruppo.
Fase
Guida alle Scritture
Vita preterrena
Uomo, uomini. L’uomo come figlio di spirito
del Padre celeste, 203
Vita terrena
Vita terrena, 214–215
Vita dopo la morte
Immortale, immortalità, 96
Lascia agli studenti 10–15 minuti per scegliere e preparare i passi scritturali che
desiderano insegnare. Nei successivi 8–10 minuti, dai a ogni studente la possibilità
d’insegnare. Cambia o ruota poi l’insegnante, il simpatizzante e l’osservatore.
Lascia il tempo necessario affinché gli altri possano dare un feedback sull’esercizio
didattico, ponendo agli osservatori domande come quelle che seguono.
• Che cosa è andato bene?
• Che cosa faresti di diverso se insegnassi lo stesso gruppo di passi delle Scritture?
Quando riassumi questa parte della lezione potresti servirti delle domande seguenti:
• Considerando i riferimenti biblici disponibili sull’esistenza preterrena, perché
questa dottrina è peculiare della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi
Giorni? (Le dottrine pure di Cristo andarono perse durante l’Apostasia, ma in
molti casi sono tuttora presenti nella Bibbia, soprattutto alla luce delle Scritture
della Restaurazione).
• In che modo le rivelazioni moderne ci consentono meglio d’insegnare le dottrine
della vita preterrena, terrena e della vita dopo la morte?
Invita due studenti a venire davanti alla classe. Chiedi a uno di loro di affrontare
le situazioni seguenti impersonando la parte di uno che non sa nulla del piano
di salvezza, mentre l’altro recita il ruolo di un missionario che desidera insegnargli
il Vangelo. Dopo che i due giovani hanno concluso la recitazione, lascia il tempo
affinché gli altri studenti possano esprimere il proprio parere su come è andato
l’esercizio.
• Una giovane madre ha da poco perso il figlioletto di cinque mesi:
«Lo rivedrò mai?»
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• Un ragazzo si chiede: «Perché è tanto importante rimanere moralmente puri se
la vita finisce con la morte?»
• Un uomo di mezza età si preoccupa per la moglie: hanno quattro figli ed ella
ha appena appreso di essere malata di cancro. «Come può accadere questo, se
credi in un Dio giusto?»
• Un giovane adulto afferma: «Ho commesso tanti di quei peccati, perché dovrei
ancora cercare di pentirmi?»
Riassumi dichiarando che la conoscenza del piano di felicità del Padre celeste ci
aiuta a rispondere a domande come queste.
Gesù Cristo è il cardine del piano del Padre celeste.
Inizia col chiedere ai ragazzi: in che modo Gesù Cristo è il cardine del grande piano
di felicità?
Invita gli studenti a cercare nelle Scritture Giovanni 1:1–16, Traduzione di Joseph
Smith, e a leggere e analizzare per proprio conto i versetti, cercando gli esempi di
Gesù che svolge un ruolo importante nel piano del Padre celeste. Dopo aver lasciato
abbastanza tempo, elenca alla lavagna ed esamina i punti raccolti dagli studenti.
Se necessario, usa il diagramma seguente:
Gesù Cristo è il cardine del piano del Padre celeste
Giovanni 1:1–2,
TJS
Nella vita preterrena Gesù era con il
Padre celeste e insegnò il Vangelo.
Giovanni 1:3, TJS
Gesù creò il mondo.
Giovanni
1:6–10, 14, TJS
Giovanni Battista fu mandato per portare
testimonianza di Gesù come Figlio di Dio.
Giovanni 1:12, TJS
Coloro che credono in Gesù ricevono potere.
Giovanni 1:16,
TJS
Grazie a Cristo possiamo ricevere
l’immortalità e la vita eterna.
• Quali esperienze nella vostra vita vi aiuteranno a insegnare ai simpatizzanti
l’importanza di Gesù Cristo nel piano del Padre celeste?
• In che modo saprete se i simpatizzanti stanno accettando il vostro messaggio e
stanno andando a Cristo?
Scrivi alla lavagna: «Creazione—Caduta—Espiazione». Spiega che questi tre eventi
costituiscono una parte importante del piano del Padre celeste. Leggi con gli studenti
la dichiarazione dell’anziano Bruce R. McConkie, nella quale egli ci aiuta a comprendere come i tre aspetti fondamentali del piano di salvezza, ossia la Creazione,
la Caduta e l’Espiazione, interagiscono (vedere manuale dello studente, 57).
• In che modo il Salvatore è il cardine di ognuno di questi eventi?
• In che modo l’espiazione di Gesù Cristo ha influito nella nostra vita prima
della creazione della terra?
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L’espiazione di Gesù Cristo ci ha permesso di superare
gli ostacoli della morte spirituale e di quella fisica.
12 Chiedi a uno studente di leggere la dichiarazione dell’anziano Russell M. Nelson
sull’Espiazione (vedere manuale dello studente, 58), oppure potresti mostrare la
traccia 12 del DVD (0:33).
• Che cosa avete appreso da questa dichiarazione?
Scrivi alla lavagna le parole «morte fisica».
Chiedi a un giovane di leggere alla classe 2 Nefi 9:7–9.
• Secondo questi versetti, se non ci fosse stata l’Espiazione, che cosa accadrebbe
al nostro corpo?
• Che cosa accadrebbe al nostro spirito?
Chiedi a uno studente di leggere 1 Corinzi 15:19–22 e a un altro 2 Nefi 9:11.
• Quanti abitanti della terra hanno vinto la morte fisica mediante la risurrezione
di Gesù Cristo?
Scrivi alla lavagna «morte spirituale». Invita uno studente a leggere la definizione
di morte spirituale in Alma 42:9. Chiedi ai ragazzi di prendere il manuale dello
studente (vedere pagine 58–59) e cercare la risposta alle domande seguenti:
• Che cosa porta la morte spirituale?
• Quali sono le conseguenze del peccato?
• Che cosa ha fatto Cristo per darci la possibilità di vincere il peccato?
• Che cosa dobbiamo fare per vincere la morte spirituale?
Spiega che alcuni dei particolari più importanti che conosciamo sul mondo degli
spiriti, o la vita dopo la morte, provengono da una visione ricevuta dal presidente
Joseph F. Smith. Invita gli studenti a leggere Dottrina e Alleanze 138. Riesamina con
loro i particolari della visione che si trovano nella prefazione della sezione. Poni le
seguenti domande e invita gli studenti a trovare le risposte nei primi versetti:
• Su che cosa stava riflettendo il presidente Smith quando ebbe questa visione?
(L’Espiazione e l’amore di Dio e di Suo Figlio, mentre stava meditando sulle
Scritture; vedere i versetti 1–4).
• Che cosa stavano facendo coloro che si trovavano nel mondo degli spiriti?
(Vedere versetti 12–16).
Chiedi agli studenti di prendere Dottrina e Alleanze 138:18–19 e di notare che cosa
insegnò il Signore, in occasione della Sua visita nel mondo degli spiriti, a coloro
che erano stati fedeli.
Esamina con i giovani i versetti 29–37 e chiedi loro di individuare le similitudini
tra le dottrine insegnate nel mondo degli spiriti a coloro che avevano rigettato la
verità mentre erano in vita e le dottrine insegnate ai simpatizzanti qui sulla terra.
Il Padre celeste ha preparato dei gradi di gloria per i Suoi figli.
Spiega che i missionari insegnano ai simpatizzanti una panoramica molto generale
dei gradi di gloria. Quello che i missionari spiegano è contenuto più o meno in
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo, primi due paragrafi del capitolo
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«Regni di gloria», sottotitoli «Regno celeste», «Regno terrestre» e «Regno teleste».
Chiedi agli studenti di leggere queste dottrine in Siate fedeli (pagine 135–137).
• Perché è importante non sommergere i simpatizzanti con troppi particolari
prima che capiscano e inizino a osservare i primi principi del Vangelo? (Vedere
DeA 19:22).
• Secondo voi, quali sono i particolari più importanti che i simpatizzanti dovrebbero conoscere sui gradi di gloria appena iniziano a studiare il nostro messaggio
evangelico?
Incarica ogni studente di preparare uno schema per una lezione che potrebbe servirgli per insegnare i tre gradi di gloria a un simpatizzante. Chiedi poi ai giovani
d’impartire una lezione a un compagno basandosi sullo schema preparato. Invitali
a valutarsi reciprocamente sui punti forti dell’insegnamento e su ciò che potrebbero
migliorare. Fai poi ridistribuire gli studenti, mettendoli in coppia con altri compagni,
e insegnare di nuovo la lezione. Procedete poi con la valutazione.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Studia nella Guida alle Scritture «Espiare, espiazione» (64–65). Potresti segnare
le informazioni che intendi utilizzare quando insegnerai l’Espiazione.
• Scrivi un riassunto o una spiegazione di una pagina sul piano di salvezza.
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Capitolo 8
Mosè e le Tavole, di Jerry Harston
Joseph Smith, di Alvin Gittins
I PROFETI E L’APOSTASIA
Spesso i missionari hanno solo pochi momenti
per proclamare il loro importante messaggio.
Devono essere preparati a presentare in maniera
efficace e profonda il messaggio della gloriosa
Restaurazione; rendere testimonianza del ruolo
di Joseph Smith come profeta degli ultimi giorni,
attraverso il quale il Salvatore ha restaurato il Suo
vangelo. I missionari aiutano le persone a comprendere perché oggi abbiamo bisogno di un profeta. Lo
schema è il seguente: il Padre celeste parla attraverso i Suoi profeti; la gente rigetta il messaggio;
si ha l’apostasia. Il Padre celeste parla nuovamente
mediante i Suoi profeti. Quando i simpatizzanti
comprendono questo modello, sono più preparati
a dare il giusto peso a Joseph Smith, profeta degli
ultimi giorni, grazie al quale il Signore ha restaurato la Sua chiesa.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Il Signore, attraverso i Suoi profeti, fornisce la verità, l’autorità del sacerdozio,
le ordinanze e l’organizzazione.
• Nel corso della storia vi furono molti cicli di apostasia e restaurazione.
• Il rigetto del Salvatore, dei Suoi insegnamenti e dell’autorità del sacerdozio
portò all’apostasia della chiesa ai tempi del Nuovo Testamento.
• La riforma europea contribuì a preparare la via alla restaurazione finale.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Il Signore, attraverso i Suoi profeti, fornisce la verità,
l’autorità del sacerdozio, le ordinanze e l’organizzazione.
Mostra un’illustrazione di un antico profeta e scrivi alla lavagna la parola profeta.
Presenta agli studenti la seguente situazione ipotetica:
Sei in aereo e la persona che ti siede accanto viene a sapere che sei un membro
della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Questa persona dice di
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I P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
aver sentito che la chiesa cui appartieni è guidata da un profeta. Hai diversi minuti
per spiegare il ruolo di un profeta moderno e il motivo per cui hai fiducia in lui e
segui i suoi insegnamenti.
Chiedi agli studenti di spiegare a un compagno seduto accanto a loro in che modo
risponderebbero.
Chiedi ai giovani d’informarsi nella Guida alle Scritture sui profeti («Profeta», 158).
Chiedi a qualcuno di elencare alla lavagna i ruoli di un profeta. Potresti inoltre
leggere la dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley riportata nel manuale
dello studente (pagina 64).
• Che benefici giungono dal seguire un profeta? Secondo voi, quali sono i benefici
più importanti e perché?
Se rimane tempo, potresti spiegare più approfonditamente le parole che sono state
menzionate riguardo al ruolo di un profeta. Ad esempio, riferisciti alla parola autorità
scritta alla lavagna. Mostra un assegno in bianco e dì ai ragazzi che vorresti ricompensare uno di loro con del denaro per essere venuto al corso. Dai l’assegno a uno
studente, chiedigli di compilarlo per qualcuno seduto nelle vicinanze, e ricordagli
di firmarlo col proprio nome prima di consegnarlo all’intestatario. Dopo che l’assegno è pronto, mostralo alla classe e chiedi se chi lo riceverà avrà problemi a
incassarlo legalmente.
• Legalmente, quanto è importante la propria firma su un assegno?
• Perché una persona deve avere la debita autorità per espletare una transazione,
come scrivere un assegno?
• In che modo ciò si potrebbe ricollegare all’esigenza di avere la debita autorità
del sacerdozio?
• Perché l’autorità è necessaria per operare nelle cose di Dio?
Dai la definizione seguente e chiedi agli studenti che cosa descrive: «Autorità e
potere, che Dio conferisce all’uomo, di agire in ogni cosa per la salvezza dell’uomo»
(Guida alle Scritture, «Sacerdozio», 169). Scrivi alla lavagna la parola sacerdozio
accanto ad autorità. Esamina perché nella chiesa del Signore abbiamo bisogno
dell’autorità del sacerdozio.
13 Leggi la dichiarazione seguente dell’anziano Merrill J. Bateman, membro della
Presidenza dei Settanta, oppure potresti mostrare la traccia 13 del DVD (0:46).
Esamina quindi la domanda che segue.
«Il sacerdozio è il potere e l’autorità di Dio delegati all’uomo. Le chiavi del
sacerdozio sono il diritto di dirigere l’uso di questo potere. Il presidente della
Chiesa detiene le chiavi necessarie per il governo dell’intera Chiesa. I suoi
consiglieri della Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli detengono
anch’essi le chiavi del regno e operano sotto la direzione del Presidente. I
presidenti di palo, i vescovi, i presidenti di tempio, missione e quorum detengono le chiavi per guidare la Chiesa nella loro giurisdizione. I loro consiglieri
non detengono le chiavi, ma ‹ricevono l’autorità delegata mediante chiamata
e incarico› [Manuale di istruzioni della Chiesa, Libro 2: Dirigenti del sacerdozio e
delle organizzazioni ausiliarie, 161]» (Liahona, novembre 2003, 50).
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• Che cosa s’intende con chiavi del sacerdozio?
Spiega che agli albori della Restaurazione, sorse una questione sulla necessità del
battesimo nella chiesa restaurata per coloro che erano in precedenza stati battezzati
in un’altra chiesa. Invita uno studente a leggere la risposta del Signore data in
Dottrina e Alleanze 22.
Chiedi a un giovane di recitare Articoli di Fede 1:4, seguito da un altro che recita
Articoli di Fede 1:5.
• Che collegamenti vedi tra questi due articoli di fede?
Spiega che, quando il Signore ha bisogno di restaurare sulla terra la Sua autorità
del sacerdozio e le inerenti chiavi, lo fa mediante i Suoi profeti. Chiedi ai ragazzi
di menzionare i benefici che hanno ricevuto personalmente grazie al fatto che il
sacerdozio è stato restaurato tramite un profeta.
Dai la definizione seguente e chiedi agli studenti che cosa descrive: un atto sacro
celebrato mediante l’autorità del sacerdozio. Chiedi di fornire degli esempi di ordinanze celebrate oggi nella Chiesa. Elenca le risposte alla lavagna.
• Secondo Dottrina e Alleanze 84:19–21, perché le ordinanze sono per noi essenziali?
• Perché ritenete che il Signore ponga tanta enfasi sulle sacre ordinanze di salvezza?
• In che modo l’esigenza urgente di costruire templi è collegata alle ordinanze?
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Boyd K. Packer:
«Nella Chiesa possediamo autorità sufficiente per celebrare tutte le ordinanze
necessarie a redimere e ad esaltare l’intera famiglia umana. Poiché deteniamo
le chiavi del potere di suggellamento, ciò che leghiamo nel giusto ordine
quaggiù sarà legato in cielo…
Tredici anni dopo l’apparizione di Moroni fu costruito un tempio… e il
Signore apparve di nuovo, ed Elia venne con Lui e conferì le chiavi del potere
di suggellamento. Da allora le ordinanze non furono più una cosa provvisoria, bensì permanente» («Ordinances», 1980 Devotional Speeches of the Year
[1981], 15–16).
Quando il Signore, Elia e altri profeti apparvero nel Tempio di Kirtland, chi furono
le prime persone a ricevere l’autorità e le chiavi del sacerdozio? (Vedere l’intestazione
di DeA 110). (Joseph Smith e Oliver Cowdery).
Chiedi agli studenti di leggere Dottrina e Alleanze 1:14–17.
• Secondo i versetti 15–16, che effetti ebbe l’Apostasia sulla chiesa del Signore?
Attesta che la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha l’autorità per
celebrare le ordinanze che ci consentono di ritornare da Dio e vivere con Lui nel
regno celeste. Invita gli studenti a parlare di come un’ordinanza sacra abbia influito
sulla loro vita.
Mostra l’illustrazione. Chiedi di cercare un versetto nel Nuovo Testamento che
sarebbe appropriato come titolo per l’illustrazione. (Se i ragazzi hanno bisogno di
aiuto, fai loro consultare il manuale dello studente a pagina 64, dove sono indicati
i passi scritturali da studiare).
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Apostoli e profeti
Gesù Cristo
• In che modo si può paragonare l’organizzazione della Chiesa a un edificio?
• Secondo Efesini 2:20, qual è il fondamento della chiesa di Cristo?
• Perché pensate che i profeti e gli apostoli siano il fondamento della Chiesa e che
Gesù Cristo sia la pietra angolare? (Vedere Efesini 2:20).
Nel corso della storia vi furono molti cicli di apostasia e restaurazione.
Chiedi a qualcuno di leggere nel manuale dello studente il paragrafo introduttivo
relativo a questo principio (pagine 64–65). Incoraggia i giovani a notare che cosa è
andato perso con l’apostasia e che cosa è stato restaurato nelle nuove dispensazioni
evangeliche. Scrivi alla lavagna le osservazioni.
Elenca alla lavagna i seguenti riferimenti scritturali e chiedi agli studenti di leggere
ad alta voce i versetti, che illustrano il modello dell’apostasia e della restaurazione:
• Mosè 5:12. Adamo insegnò ai suoi figli il piano eterno di Dio.
• Mosè 5:13; 6:15. Molti dei figli di Adamo rigettarono i suoi insegnamenti e
seguirono Satana.
• Mosè 8:19. «Il Signore ordinò Noè» affinché proclamasse il Suo vangelo e
restaurasse il vangelo insegnato da Enoc. Obbedì solo la famiglia di Noè e, alla
fine, l’apostasia mondiale portò al Diluvio.
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I P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
• Abrahamo 1:18–19. Come Noè, Abrahamo fu chiamato da Dio per restaurare il
Vangelo e servire il popolo come ministro.
• Mosè 1:3, 6. Dopo Abrahamo, Isacco e Giacobbe, i figli d’Israele alla fine caddero
in un’apostasia generale, così Mosè fu chiamato a restaurare di nuovo il Vangelo.
Fai dividere gli studenti in gruppi di due o tre persone. Chiedi a ogni gruppo di
leggere la sezione «Apostasia» contenuta in Siate fedeli: riferimenti per lo studio del
Vangelo (12–13). Chiedi quindi loro di mettere insieme le informazioni appena
trovate con quelle contenute nel manuale dello studente, prendendo poi nota dei
punti importanti. Chiedi a due o tre gruppi di utilizzare i loro appunti per mostrare
alla classe come insegnerebbero a un simpatizzante gli eventi che avvengono in
un’apostasia, come pure che cosa il Signore fa per aiutare i Suoi figli a superare
tale periodo di oscurità. Dedica un po’ di tempo dopo ciascuna recitazione per fare
individuare alla classe ciò che è andato bene e come ogni presentazione potrebbe
essere migliorata. (Nota: questo esercizio è mirato principalmente al ciclo dell’apostasia. La Restaurazione sarà trattata in un suggerimento didattico successivo).
Esamina con gli studenti le domande seguenti:
• In che modo la conoscenza dell’Apostasia costituisce una buona preparazione
prima di ascoltare la storia di Joseph Smith e la Prima Visione?
• In che modo è utile capire la ricorrenza di apostasie e restaurazioni nel corso
delle dispensazioni?
• In che modo il modello della restaurazione manifesta l’amore di Dio per i Suoi
figli?
Il rigetto del Salvatore, dei Suoi insegnamenti e dell’autorità del sacerdozio
portò all’apostasia della chiesa ai tempi del Nuovo Testamento.
Riferisciti all’illustrazione dell’edificio usata nel precedente suggerimento didattico.
Chiedi a un giovane di leggere nel manuale dello studente (pagina 66) i paragrafi
d’introduzione a questa sezione e invita la classe a prestare attenzione a ciò che
andò perso dalla chiesa del Salvatore.
• Quali azioni portarono alla rimozione degli apostoli, dei profeti e di Gesù
Cristo come fondamento della chiesa originale?
• Quali sono state le conseguenze per la Chiesa quando il fondamento è stato
rimosso?
• Quali sono alcuni modi in cui le persone respingono i profeti?
Scrivi alla lavagna la seguente catena scritturale: Atti 20:29–31; 1 Corinzi 11:18;
Galati 1:6–8; 1 Timoteo 1:5–7; 1 Giovanni 2:18. Assegna a ciascun studente uno
dei riferimenti scritturali. Fai leggere il rispettivo passo e scoprire i pericoli contro i
quali i primi apostoli misero in guardia i membri della Chiesa. Chiedi ai ragazzi di
raccontare al resto della classe che cosa hanno appreso nel loro incarico di lettura.
Chiedi ai giovani di dividersi in coppie durante la lezione e di studiare i paragrafi
relativi a questo principio (vedere manuale dello studente, 66–67) e a quello precedente (vedere manuale dello studente, 64–66). Che ogni coppia prepari uno schema
per una lezione su uno dei principi attinenti all’apostasia e alla restaurazione, per
poi impiegarlo per insegnare l’apostasia a un altro paio di studenti. Entrambi i giovani che costituiscono una coppia dovrebbero prendere parte all’esperienza didattica. Inverti quindi i ruoli, affinché anche gli altri ragazzi abbiano la possibilità di
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fare pratica nell’insegnamento. Alla conclusione dell’esercizio permetti agli studenti
di fare delle osservazioni sull’esperienza ponendo domande tipo: «Che cosa avete
appreso da quest’esperienza?» «Che cosa vi è piaciuto di ciò che ha fatto l’altra
coppia?» «La prossima volta, che cosa rifareste in maniera diversa?»
Spiega che molte chiese custodiscono una parte di verità e portano un certo grado
di felicità alle persone. La pienezza del piano di felicità, tuttavia, si trova nella
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
• Se voi steste insegnando il concetto di apostasia a un simpatizzante, in che
modo potreste stabilire se la persona ha compreso?
La riforma europea contribuì a preparare la via alla restaurazione finale.
Se le hai a disposizione, mostra le immagini delle seguenti persone, oppure scrivi
il loro nome alla lavagna: John Wycliffe, Martin Lutero, Jan Hus, Ulrico Zwinglio,
John Knox, Giovanni Calvino e William Tyndale. Chiedi che cosa hanno in comune
questi uomini. (Sono stati alcuni dei riformatori religiosi che contribuirono a preparare il mondo per la Restaurazione). Invita gli studenti a spiegare brevemente che
cosa sanno in merito a questi riformatori. Potresti far loro leggere nel manuale
dello studente (pagine 68–69) le dichiarazioni dell’anziano M. Russell Ballard e dei
presidenti Gordon B. Hinckley e Thomas S. Monson.
Leggi ed esamina le altre dichiarazioni riportate nel manuale dello studente sull’importanza dei riformatori religiosi (vedere pagina 67). Leggi la seguente dichiarazione del presidente Ezra Taft Benson:
«Dio, il Padre di tutti noi, si serve degli uomini della terra, soprattutto di
quelli buoni, per adempiere i propri scopi. È stato così nel passato, è così oggi
e sarà così nel futuro» (Conference Report, aprile 1972, 49; oppure Ensign,
luglio 1972, 59).
• Per quali aspetti la Riforma è stata una precorritrice della Restaurazione?
• In che modo il sapere che molti riformatori furono ispirati divinamente e contribuirono a preparare la via per la Restaurazione influisce sulla vostra opinione
delle altre chiese e dei loro fedeli? (Vedere DeA 123:12).
14 Leggi il riassunto del presidente Gordon B. Hinckley, che dovrebbe aiutare gli stu-
denti a prepararsi per la lezione della prossima settimana, o mostra la traccia 14
del DVD (2:22):
«Prima della Sua morte [il Salvatore] aveva chiamato e ordinato degli apostoli. Essi portarono innanzi il lavoro per un certo periodo. La Sua chiesa fu
stabilita.
Trascorsero i secoli. Una nuvola di oscurità scese sulla terra…
Fu un periodo di saccheggi e di sofferenze, contrassegnato da lunghe e sanguinose guerre…
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I P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
Passarono i primi mille anni e spuntò il secondo millennio. I suoi primi
secoli furono una continuazione di quelli che li avevano preceduti. Era un
periodo pieno di timori e di sofferenze…
Mentre gli anni continuavano la loro marcia inarrestabile, la luce di un
nuovo giorno cominciò a spuntare sulla terra. Era il Rinascimento, una
magnifica fioritura di arte, architettura e letteratura.
I Riformatori lavorarono per cambiare la Chiesa… Erano uomini dotati di
grande coraggio, alcuni dei quali subirono una crudele morte per le loro
convinzioni… Il loro unico desiderio era quello di crearsi uno spazio in cui
poter adorare Dio come pensavano che Egli dovesse essere adorato.
Mentre questo grande fermento si diffondeva in tutto il mondo cristiano,
anche le forze politiche erano in movimento. Poi venne la Guerra di
Rivoluzione americana, che portò alla nascita di una nazione la cui costituzione dichiarava che il governo non doveva interferire nelle questioni religiose. Era sorto un nuovo giorno, un giorno glorioso. Qui negli Stati Uniti
non c’era più una chiesa di stato. Nessuna religione era favorita a spese
delle altre.
Dopo secoli di oscurità, di dolore e di lotte i tempi erano maturi per la
restaurazione del Vangelo. Gli antichi profeti avevano parlato di questo
giorno tanto atteso…
Questo glorioso giorno sorse nell’anno 1820, quando un ragazzo sincero e
pieno di fede entrò in un bosco e levò la sua voce in preghiera, chiedendo
la saggezza di cui egli aveva tanto bisogno» (Liahona, gennaio 2000, 87–89).
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Impara a memoria almeno due passi scritturali che parlano dell’Apostasia. Tra i
vari riferimenti su questo tema trovi: Isaia 29:13–14; Amos 8:11–12; Atti 20:29–30;
Galati 1:6–8; 2 Tessalonicesi 2:1–3; 2 Nefi 27:1; Mormon 8:28; Dottrina e
Alleanze 1:14–16.
• Leggi il racconto della Prima Visione in Joseph Smith—Storia 1:5–20.
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Capitolo 9
LA RESTAURAZIONE E LA VENUTA
ALLA LUCE DI NUOVE SCRITTURE
La restaurazione del Vangelo in questa dispensazione ha interessato nella
loro pienezza i principi, le alleanze,
le ordinanze, il potere e le chiavi del
sacerdozio di tutte le dispensazioni
precedenti. La Restaurazione ha stabilito il regno di Dio sulla terra in
preparazione per la seconda venuta
del Signore Gesù Cristo. Come profetizzato dal Signore quando scese
tra i Nefiti, il Libro di Mormon
sarebbe stato un segno dell’inizio del promesso raduno dei fedeli (vedere 3 Nefi
21:1–7). Attraverso profeti chiamati da Dio, la Restaurazione proruppe con tutta la
sua luce evangelica.
«La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni non è solo una chiesa
del diciannovesimo secolo, non è una chiesa americana, non è solo una
chiesa che traccia le sue origini nella cosiddetta era cristiana. Nella Chiesa
di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni viene insegnato il vangelo di
Cristo, così come è stato insegnato prima della fondazione della terra. Questa
è la dispensazione della pienezza dei tempi: una dispensazione del Vangelo
guidata da un profeta di nome Joseph Smith, una dispensazione in cui è
stato rivelato che siamo tutti figli di un Dio amorevole» (M. Russell Ballard,
«The Power of the Restoration» [seminario per i nuovi presidenti di missione,
24 giugno 2003], 4).
Questo capitolo fornisce ai giovani le informazioni e le occasioni d’insegnare i
principi basilari relativi alla chiamata di Joseph Smith come profeta, alla portata
del Libro di Mormon e alla restaurazione della vera chiesa del Signore.
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L A R E S TA U R A Z I O N E E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E S C R I T T U R E
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Dio chiamò Joseph Smith perché fosse il profeta della Restaurazione.
• Joseph Smith tradusse il Libro di Mormon e portò alla luce altre Scritture
mediante il dono e il potere di Dio.
• Il Libro di Mormon contribuisce a portare gli uomini a Cristo.
• Il Libro di Mormon è una prova convincente della Restaurazione.
• Sotto la direzione di Gesù Cristo, il sacerdozio e la Chiesa sono stati restaurati
dai Suoi servitori.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Dio chiamò Joseph Smith perché fosse il profeta della Restaurazione.
I missionari hanno bisogno di comprendere che ciò che accadde con il profeta
Joseph Smith rientra nel modello impiegato da Dio sin dall’inizio: Egli chiama
i profeti, spesso apparendo di persona; per loro tramite fornisce rivelazioni e
Scritture; essi insegnano i principi evangelici secondo le Sue direttive; noi siamo
invitati a seguire detti insegnamenti.
Gli studenti saranno meglio preparati a insegnare quando riconosceranno che Dio
ha seguito questo modello per rivelare la verità ai nostri giorni. Quando i loro simpatizzanti comprenderanno questo modello, potranno meglio capire in che modo
Joseph Smith e il Libro di Mormon rientrano nel piano del Padre celeste.
Scrivi alla lavagna lo schema seguente:
• Dio chiama i profeti e spesso appare loro di persona.
• Egli dà ai profeti l’autorità del sacerdozio.
• I profeti portano testimonianza di Cristo e insegnano il Vangelo, spesso
riportando la loro testimonianza e i loro insegnamenti nelle Scritture.
• Lo Spirito Santo conferma la verità.
• Noi siamo invitati a obbedire.
Chiedi agli studenti di pensare a qualche esempio di questi punti nell’Antico
Testamento o nel Libro di Mormon. Poni di nuovo la stessa domanda e fai suggerire
loro degli esempi relativi al Nuovo Testamento. Potresti scrivere le risposte alla
lavagna accanto alla dichiarazione corrispondente. Attesta che il Signore ha seguito
ripetutamente questo schema sin dai tempi di Adamo.
• Perché pensate che sia importante che i simpatizzanti comprendano questo
modello?
• In che modo la chiamata del profeta Joseph Smith da parte del Signore rientra
in questo schema?
• Perché la chiamata del profeta Joseph Smith è stata necessaria per i nostri giorni?
Chiedi ai ragazzi di pensare a un passo scritturale che abbia influito sulla loro vita.
Invita uno o due giovani a spiegare quali sono i passi che hanno determinato dei
cambiamenti nella loro vita e in che modo ciò è avvenuto.
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Chiedi a qualcuno di citare Giacomo 1:5 e poi leggi la dichiarazione seguente:
«Una sola frase, ventisei parole chiare e semplici, il cui autore è lo Spirito,
ha avuto un grande impatto sulla religione e tutto ciò che la riguarda. Benché
essa presenti un concetto divino di applicazione universale e fosse stata scritta
per guidare tutti gli uomini, sebbene tracci la via che tutti devono seguire
nella ricerca della religione pura e incontaminata, quantunque sia una guida
per tutti i ricercatori del Signore e dei Suoi principi di salvezza, tuttavia essa
fu preservata nel corso delle varie epoche per ispirare quel profeta che doveva
introdurre la dispensazione della pienezza dei tempi» (Bruce R. McConkie,
A New Witness for the Articles of Faith [1985], 5).
Chiedi agli studenti di descrivere che cosa fece sì che il giovane Joseph Smith
leggesse questo versetto contenuto in Giacomo in maniera assai diversa rispetto
a qualsiasi altra persona che lo avesse letto in precedenza, o da allora in poi.
(La preghiera di Joseph Smith portò alla Prima Visione e alla restaurazione del
vangelo per mezzo di lui).
Concedi cinque minuti ai giovani per leggere Joseph Smith—Storia 1:14–20. Falli
poi dividere in coppie e raccontarsi la storia della Prima Visione con parole proprie
e portando testimonianza della sua realtà. Gira tra gli studenti, ascolta e offri dei
suggerimenti.
Leggi con i giovani la dichiarazione del presidente Joseph F. Smith riportata
nell’introduzione del capitolo 9 del manuale dello studente (pagina 72).
Scrivi alla lavagna i seguenti riferimenti scritturali: Dottrina e Alleanze 1:17, 19;
135:3, 6; 136:37–38. Distribuiscili e chiedi ai ragazzi di servirsi dei versetti per preparare alcune descrizioni brevi del ruolo e dell’opera del profeta Joseph Smith.
Joseph Smith tradusse il Libro di Mormon e portò alla
luce altre Scritture mediante il dono e il potere di Dio.
Chiedi se qualcuno conosce una seconda lingua. Chiedi a coloro che rispondono
affermativamente quanto tempo hanno impiegato ad apprenderla. Tieni in mano
una copia del Libro di Mormon e chiedi ai giovani quanto tempo occorrerebbe per
tradurre un libro di questa dimensione da una lingua a un’altra.
15 Fai leggere la dichiarazione dell’anziano Russell M. Nelson riportata nel manuale
dello studente riguardo al tempo occorso per la traduzione del Libro di Mormon
(pagina 74), oppure potresti mostrare la traccia 15 del DVD (1:27).
• Secondo Dottrina e Alleanze 1:29, che cosa rese possibile la traduzione del
Libro di Mormon?
• In Dottrina e Alleanze 20:8, a che cosa si riferisce la parola mezzi? (Vedere la
nota 8a).
Leggi il racconto del profeta Joseph Smith riportato in Joseph Smith—Storia 1:35
e quanto segue:
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L A R E S TA U R A Z I O N E E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E S C R I T T U R E
«Con gli annali si trovava uno strumento singolare, che gli antichi chiamavano ‹Urim e Thummim›, che consisteva di due pietre trasparenti incastonate
in un arco legato a un pettorale. Per mezzo dell’Urim e Thummim ho tradotto
gli scritti mediante il dono e il potere di Dio» (History of the Church, 4:537).
• Nel processo di traduzione Joseph Smith dovette esercitare la fede. Secondo
Dottrina e Alleanze 8:1–3, 10–11; 9:7–9, quali altri sforzi Joseph Smith dovette
fare per tradurre grazie al dono e al potere di Dio?
• Da questi versetti, che principi potrete applicare quando vi impegnerete ben
presto per apprendere il vangelo restaurato abbastanza da insegnarlo?
Oltre al Libro di Mormon, quali altre Scritture il profeta Joseph Smith portò alla
luce mediante il dono e il potere di Dio? (Elencale alla lavagna).
Mostra le descrizioni del Libro di Mormon, di Dottrina e Alleanze e di Perla di
Gran Prezzo alla voce «Scritture» in Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
(166–168). Dividi i ragazzi in gruppetti di tre persone, una per ogni libro di Scritture.
Chiedi agli studenti di ogni gruppo di preparare una spiegazione semplice e breve
sul libro di Scritture assegnato. Lascia sufficiente tempo affinché in ogni gruppo
tutti gli studenti possano descrivere l’opera canonica senza l’ausilio di appunti.
Chiedi loro di servirsi di descrizioni e spiegazioni abbastanza semplici, in modo che
anche un simpatizzante potrebbe capirle. Potresti, inoltre, incoraggiare i giovani
a includere nelle spiegazioni il valore degli insegnamenti degli apostoli e profeti
moderni (vedere DeA 1:38; 68:4). Chiedi alle persone del gruppo di spiegare che
cosa è piaciuto loro o potrebbe essere migliorato in ogni presentazione.
Il presidente Boyd K. Packer ha spiegato la necessità di avere le altre Scritture portate
alla luce dal profeta Joseph Smith e il rapporto che le lega una all’altra:
«Non tutto ciò che Dio ha detto è contenuto nella Bibbia. Altre Scritture,
il Libro di Mormon, Dottrina e Alleanze e la Perla di Gran Prezzo hanno
eguale validità e si sostengono a vicenda» (La Stella, gennaio 1985, 54).
Il Libro di Mormon contribuisce a portare gli uomini a Cristo.
Leggi l’esperienza seguente dell’anziano Jack H. Goaslind junior, membro dei Settanta:
«Mentre mi stavo recando a una conferenza, mi sedetti accanto a un gentiluomo che era stato a Salt Lake per affari. Mi raccontò che aveva notato che
alcuni fedeli erano riluttanti a parlare con lui della Chiesa.
Mi pose qualche domanda sul programma per i giovani e il benessere, nonché altre cose riguardanti la Chiesa. Poi mi chiese: ‹Perché i mormoni non
sono cristiani?›…
Gli risposi: ‹Perché me lo chiede?›
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Mi spiegò: ‹Quando lei è salito sull’aereo, ha aperto quel libro, il Libro di
Mormon, e non la Bibbia, come farebbero i cristiani›.
Gli proposi di leggere qualche passo del Libro di Mormon.
‹Se sta cercando di vendermi un Libro di Mormon, non sono interessato›.
Gli chiesi: ‹È disposto a leggere un solo versetto?›»
Domanda ai giovani quale versetto pensano che l’anziano Goaslind abbia chiesto
all’uomo di leggere. Lascia un paio di minuti affinché trovino nel Libro di Mormon
un versetto che mostri il nostro credo in Cristo. Invitali poi a leggerlo prima di
continuare con la storia dell’anziano Goaslind:
«Gli passai il mio Libro di Mormon, indicandogli 2 Nefi 25:26, e gli chiesi
di leggerlo...
Dopo che lesse il versetto, parlammo a lungo del Libro di Mormon. Gli resi
testimonianza che è un altro testimone di Cristo. Gli chiesi quindi se avrebbe
voluto che i missionari andassero a trovarlo e gli spiegassero più approfonditamente il Vangelo. Egli accettò. I missionari insegnarono il Vangelo a lui
e alla sua famiglia. Alla fine furono tutti battezzati e divennero dei membri
attivi della Chiesa» (Introduction to the Scriptures: Part B Sunday School Course
13 [1985], 40).
• Quali principi missionari importanti illustra questo racconto?
• Perché pensate sia stato utile che l’uomo abbia letto un versetto su Cristo tratto
dal Libro di Mormon?
Leggi con gli studenti Moroni 10:32 e chiedi loro che cosa insegna Moroni sul
motivo per cui abbiamo bisogno di venire a Cristo.
• Che passi fondamentali deve compiere un simpatizzante per «veni[re] a Cristo»?
(Moroni 10:32). (Accettare i primi principi e le prime ordinanze del Vangelo).
Invita qualche studente a raccontare brevemente in che modo la sua testimonianza
del Salvatore è stata influenzata dallo studio del Libro di Mormon.
Il Libro di Mormon è una prova convincente della Restaurazione.
Invita i ragazzi a leggere nel manuale dello studente l’affermazione del presidente
Gordon B. Hinckley e la prima dichiarazione del presidente Ezra Taft Benson
(vedere pagina 76).
• In che modo il Libro di Mormon è una prova convincente della Restaurazione?
• Se il Libro di Mormon è veritiero, allora che cosa dobbiamo concludere riguardo
a Joseph Smith? All’autorità del sacerdozio? Alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi
degli Ultimi Giorni? Alla rivelazione?
Chiedi alla classe di leggere la seconda dichiarazione del presidente Benson
(vedere manuale dello studente, 76–77) e di discutere su come possiamo utilizzare
il Libro di Mormon per rispondere alle obiezioni sollevate. Come punto di
64
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
L A R E S TA U R A Z I O N E E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E S C R I T T U R E
riferimento, potresti scrivere alla lavagna ogni passo della procedura. Suggerisci
una semplice obiezione che i missionari potrebbero ascoltare, poi segui la procedura
del presidente Benson per risolverla usando del Libro di Mormon.
• In che modo utilizzereste questi quattro passi per affrontare un’obiezione contro
il pagamento della decima?
Lascia che i giovani lavorino insieme applicando ognuno dei quattro punti. Invita
uno studente a riassumere in che modo incoraggerebbe un simpatizzante a studiare
e pregare in merito al Libro di Mormon per sapere se la decima è un comandamento
di Dio.
Dividi la classe in gruppi di tre o quattro studenti e assegna a ogni gruppo
un’«obiezione». Chiedi loro di recitare le parti, con un simpatizzante che ha
un’obiezione e i missionari che lo guidano attraverso i passi scritturali della
Restaurazione e affinché senta l’esigenza di sapere se il Libro di Mormon è veritiero.
Potresti assegnare alcuni dei temi seguenti, oppure altri di tua scelta, su cui potrebbero esserci delle obiezioni: Parola di Saggezza, osservanza del giorno del Signore,
profeti viventi, altri libri di Scritture oltre alla Bibbia, digiuno.
Invita qualche gruppo a esibirsi davanti alla classe. Chiedi agli studenti perché
pensano che questo approccio inviterebbe di più lo Spirito piuttosto che mettersi
a dibattere sul significato di versetti biblici. Invita la classe a fornire un feedback ai
gruppi che hanno insegnato. Attesta che il Libro di Mormon è il nostro strumento
migliore per insegnare la verità della Restaurazione.
Sotto la direzione di Gesù Cristo, il sacerdozio e
la Chiesa sono stati restaurati dai Suoi servitori.
Scrivi alla lavagna «15 maggio 1829» e «6 aprile 1830». Chiedi agli studenti se
conoscono l’importanza del 15 maggio 1829.
Incarica uno studente di leggere in silenzio l’intestazione di Dottrina e Alleanze 13
e di prepararsi a riassumerla alla classe utilizzando parole proprie. Mentre lo studente
si prepara, poni agli altri le domande seguenti:
• Come definireste la parola sacerdozio? (Potresti scrivere alla lavagna la loro
definizione).
• Perché è necessaria l’autorità del sacerdozio?
Chiedi alla persona incaricata di riassumere l’intestazione di Dottrina e Alleanze 13.
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Boyd K. Packer:
«Ricordate che fu Giovanni Battista, ‹che agiva sotto la direzione di Pietro,
Giacomo e Giovanni, che detenevano le chiavi del sacerdozio superiore›,
che venne, di persona, a restaurare il Sacerdozio di Aaronne, e che furono i
risorti Pietro, Giacomo e Giovanni che vennero, di persona, a restaurare il
Sacerdozio di Melchisedec—e se non fosse per questi avvenimenti della storia
della Chiesa, la nostra pretesa all’autorità del sacerdozio non avrebbe nessun
valore» (vedere La Stella, luglio 1993, 24).
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
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L A R E S TA U R A Z I O N E E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E S C R I T T U R E
16 Chiedi di spiegare il motivo per cui il 6 aprile 1830 è una data importante. Leggi
poi la dichiarazione seguente dell’anziano L. Tom Perry, membro del Quorum dei
Dodici Apostoli, oppure potresti mostrare la traccia 16 del DVD (1:18).
«Il 6 aprile 1830 è una data importante per i Santi degli Ultimi Giorni. È il
giorno in cui fu organizzata la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi
Giorni. La traduzione del Libro di Mormon era stata terminata, il sacerdozio
era stato restaurato e il Signore aveva comandato che la Sua chiesa fosse di
nuovo istituita qui sulla terra.
I membri potenziali della Chiesa si radunarono per questa occasione speciale
nella casa di Peter Whitmer sen., a Fayette, nello Stato di New York. La riunione
si svolse con molta semplicità. Joseph Smith, che aveva allora ventiquattro
anni, designò le cinque persone che insieme a lui avrebbero soddisfatto i
requisiti di legge previsti dallo Stato di New York per la fondazione di un’organizzazione religiosa. Dopo che si furono inginocchiati in solenne preghiera,
Joseph Smith propose che egli stesso e Oliver Cowdery fossero chiamati
come insegnanti e consiglieri spirituali della Chiesa appena istituita. Tutti
alzarono la mano destra, e fu così stabilito lo schema per il sostegno dei
dirigenti della Chiesa» (La Stella, gennaio 1995, 19).
• Perché era necessario che il sacerdozio fosse restaurato prima dell’organizzazione
della Chiesa?
• Che differenza farà la restaurazione del Sacerdozio di Melchisedec nella vita dei
vostri simpatizzanti?
• Perché in genere i giovani ricevono il Sacerdozio di Melchisedec prima si svolgere
la missione a tempo pieno?
Che preparativi dovrebbe fare un giovane per ricevere il Sacerdozio di Melchisedec?
Dopo le risposte, chiedi agli studenti di prendere Dottrina e Alleanze 84:33–48 e di
scegliere i principi che ritengono importanti da comprendere per quanto riguarda
il giuramento e l’alleanza del sacerdozio. Esamina le loro conclusioni, se necessario.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Insegna uno o più principi trattati nel capitolo in una serata familiare o in un
altro contesto adatto. Serviti di passi scritturali e porta testimonianza della veridicità di tali principi. (Prima d’insegnare sarebbe bene preparare uno schema
della lezione).
• Memorizza i seguenti passi scritturali: Atti 2:37–38; 7:55–56; Efesini 2:19–20;
4:11–14.
• Memorizza i due paragrafi dell’introduzione riportata nel frontespizio del Libro
di Mormon.
• Scegli e impara a memoria i versetti fondamentali in Joseph Smith—Storia.
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L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
Capitolo 10
© 1988 Greg K. Olsen. Pubblicato per gentile concessione della Mill Pond Press e del dottor Gerry Hooper. È vietata la riproduzione.
LA FEDE E LA CONVERSIONE
I missionari devono avere fede che Gesù è il Cristo, il
loro Salvatore e Redentore; devono applicare la Sua
espiazione mediante il pentimento, seguire i Suoi
insegnamenti, avere fiducia nelle Sue parole ed essere
sicuri che Egli li ama. Una fede sufficiente in Gesù
Cristo li aiuterà a superare le difficoltà, indipendentemente dal luogo o dalle circostanze.
I missionari devono insegnare ai simpatizzanti come
ottenere fede in Cristo. Devono aiutarli a convertirsi
e a ricevere il battesimo d’acqua e di Spirito. Questo
capitolo suggerisce dei modi per aiutare gli studenti a saperne di più sulla fede in
Gesù Cristo, a prendere in considerazione come aumentare la propria fede e quella
di coloro cui insegnano, e a comprendere l’importanza del dono dello Spirito Santo
nella conversione di una persona.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• La fede nel Signore Gesù Cristo è indispensabile per la crescita spirituale.
• La fede può crescere.
• La fede porta alla conversione.
• La conversione comprende il pentimento, il battesimo e il ricevimento del
dono dello Spirito Santo.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
La fede nel Signore Gesù Cristo è indispensabile per la crescita spirituale.
Chiedi a dei volontari di leggere la definizione della parola fede che si trova in Ebrei
11:1 e Alma 32:21. Incoraggia i giovani a fornire degli esempi di come l’esercizio
della fede abbia portato a loro stessi, o a persone che conoscono, dei benefici.
Chiedi a uno studente di recitare a memoria (o leggere) il quarto articolo di fede.
• In chi dovremmo riporre la nostra fede? Perché?
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
67
LA FEDE E LA CONVERSIONE
Chiedi a qualcuno di leggere le due domande, riportate nel manuale dello studente
(pagina 82), che il presidente Ezra Taft Benson pose sulla fede. Chiedi agli studenti
in che modo risponderebbero alle domande se venissero loro poste da un simpatizzante. Elenca alla lavagna brevi riassunti delle risposte.
Fai leggere la dichiarazione completa del presidente Benson. Invita i giovani a
confrontare le loro risposte con la dichiarazione del profeta. Suggerisci agli studenti
di riassumere in breve ognuna delle descrizioni del presidente Benson e aggiungile
all’elenco alla lavagna. Invita i ragazzi a commentare queste descrizioni.
Chiedi ai giovani di cercare «Fede» nella Guida alle Scritture (pagina 68, primo
paragrafo). Potresti anche chiedere a qualche studente di consultare i paragrafi
relativi al sottotitolo «Fede nel Signore Gesù Cristo», alla voce «Fede» di Siate fedeli:
riferimenti per lo studio del Vangelo (pagina 66). Chiedi loro di leggere e segnare i
punti fondamentali. Invitali a leggere le frasi che hanno segnato e a spiegare il
motivo per cui le hanno considerate importanti. Chiedi agli studenti di individuare
qualsiasi riferimento scritturale che conoscono che parli della fede (ad esempio:
Alma 32:21; Ether 12:6; Ebrei 11:1; Giacomo 2:17–18).
Chiedi di leggere Ether 12:14–15 in merito ai risultati dei missionari che esercitano
la fede.
• Perché questi missionari furono in grado di avere successo?
• Secondo il versetto 14, la fede a che cosa ha portato i Lamaniti?
Chiedi ai giovani di rispondere a ognuna delle domande seguenti con una spiegazione che un simpatizzante o un recente nuovo convertito comprenderebbe:
• Qual è una frase sostitutiva che potrei utilizzare per spiegare meglio il significato
di «fede»? (Vedere le descrizioni che si trovano nella Guida alle Scritture o in
Siate fedeli).
• Qual è un passo scritturale fondamentale che descrive la fede e che io posso
leggere e segnare? In che modo posso esprimere con parole mie il contenuto
del passo?
• Riguardo alla fede in Gesù Cristo che cos’è che porta alla salvezza?
La fede può crescere.
Molti missionari vogliono sapere in che modo possono accrescere la propria fede
in Gesù Cristo. Questa è una questione importante. Più i missionari hanno fede
nel Signore Gesù Cristo e nel Suo vangelo restaurato, maggiore potere avranno nel
trovare coloro che il Signore ha preparato e nell’insegnare loro in maniera gradita
a Dio. Serviti dei suggerimenti didattici per porre l’accento su come un missionario
può accrescere la propria fede.
Il prossimo principio e i suggerimenti didattici corrispondenti (sulla fede e la conversione) pongono l’accento sulla necessità d’insegnare ai simpatizzanti a sviluppare
la fede in Cristo e nel messaggio della Restaurazione come elemento fondamentale
della loro conversione.
Leggi la dichiarazione seguente dell’anziano John K. Carmack:
68
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
LA FEDE E LA CONVERSIONE
«Se vogliamo accrescere la fede dobbiamo riporre la fiducia nel Signore con
tutta la nostra anima» («Lord, Increase Our Faith», Ensign, marzo 2002, 57).
• Che cosa possiamo fare per accrescere la nostra fiducia nel Signore?
Dopo che gli studenti avranno risposto, chiedi loro di leggere le dichiarazioni
degli anziani Carmack e Richard G. Scott riportate nel manuale dello studente
(pagine 83–84). Scrivi alla lavagna la frase: «Accresci la fede mediante…» Invita
alcuni studenti a leggere ad alta voce i punti elencati. Chiedi ai ragazzi di suggerire
una dichiarazione riassuntiva da aggiungere alla lavagna per ognuno dei punti.
Chiedi a un giovane di leggere alla classe il paragrafo conclusivo della dichiarazione
dell’anziano Scott e a un altro di riassumerlo con parole proprie.
Dividi la classe in coppie e lascia loro 10–12 minuti per preparare una lezione. Fai
utilizzare agli studenti le Scritture e le dichiarazioni citate nella sezione corrispondente del manuale dello studente (pagina 83) per preparare una breve lezione di
tre–cinque minuti che potrebbero insegnare per aiutare altri missionari ad accrescere
la loro fede. Potrebbero inoltre aggiungere delle esperienze personali che ritengono
potrebbero essere utili allo scopo. In aggiunta, incoraggiali a pensare a un oggetto
ben conosciuto, come una pianta, cui potrebbero riferirsi per quanto attiene alla
crescita della fede. Chiedi loro di fare questo paragone nel corso della lezione.
Lascia il tempo sufficiente affinché le coppie di studenti presentino la loro lezione
a un altro gruppetto, oppure alla classe. Invita i giovani a fornire un feedback sui
punti forti di ogni lezione e a indicare che cosa potrebbe essere fatto diversamente
per migliorarla.
La fede porta alla conversione.
Scrivi alla lavagna la parola conversione e chiedi agli studenti di esaminarne il
significato. Chiedi ai giovani di consultare la Guida alle Scritture (pagine 36–37),
e la dichiarazione dell’anziano Marion G. Romney riportata nel manuale dello
studente (pagine 84–85). Invita qualcuno a leggere la definizione di conversione.
• Perché la fede in Cristo è un importante elemento motivante nella conversione?
• Oltre alla fede in Cristo, quali altri elementi sono indispensabili per giungere a
una conversione completa?
Invita qualcuno a parlare della propria esperienza di conversione. Chiedi di spiegare
in che modo lo Spirito e la fede in Cristo sono stati parte della loro conversione.
Leggi la dichiarazione seguente dell’anziano M. Russell Ballard:
«Il nostro compito è quello di aiutare gli altri, tramite il potere dello Spirito,
a conoscere e comprendere le dottrine e i principi del Vangelo. Ogni persona
deve riuscire a sentire che le dottrine della restaurazione sono vere e di grande
valore» (Liahona, gennaio 2001, 88).
Dividi la classe in gruppi di tre o quattro studenti. Assegna a ogni gruppo una
delle letture seguenti: il frontespizio del Libro di Mormon, l’introduzione del Libro
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
69
LA FEDE E LA CONVERSIONE
di Mormon o la promessa contenuta in Moroni 10:2–7. Chiedi ai gruppi di studiare
la loro parte e di rispondere alle domande seguenti:
• Quali sono alcuni modi o circostanze in cui un missionario potrebbe parlare
con un simpatizzante del messaggio di ognuna di queste fonti?
Chiedi che in ogni gruppo vi sia un volontario che faccia la parte del missionario
che parla della fonte e un’altra persona che sia il simpatizzante. In questo esercizio
invitali a incoraggiare il simpatizzante, affinché legga e preghi sinceramente riguardo
al Libro di Mormon come strumento per sviluppare la fede in Cristo. Lascia il
tempo necessario affinché gli studenti forniscano il proprio feedback a coloro che
hanno impersonato le parti.
Chiedi in che modo la fede è necessaria sia per il missionario sia per il simpatizzante. Concludi con la dichiarazione seguente del presidente Thomas S. Monson:
«Ricordate che fede e dubbio non possono esistere nella stessa mente allo
stesso momento, perché l’una dissipa l’altro. Scacciate i dubbi. Coltivate la
fede» (Liahona, gennaio 2001, 59).
Riporta alla lavagna la lista seguente (senza i riferimenti ai passi scritturali di sostegno). Lascia alla classe dai cinque agli otto minuti per copiare l’elenco e leggere in
silenzio Alma 32:26–43 ed Ether 12:6, notando i versetti che insegnano ognuno
dei punti seguenti. Chiedi agli studenti di scrivere accanto a ogni frase i versetti di
sostegno. Spiega che queste sono le medesime azioni che ci portano alla conversione
e aiutano i fedeli ad accrescere la fede e a rafforzare la loro testimonianza.
Accrescere la fede
1. Ascoltare la parola di Dio senza respingerla automaticamente. (Alma 32:27–28).
2. Sperare o desiderare di credere che possa essere vera. (Alma 32:27).
3. Agire in base a tale speranza (fare un esperimento; fare qualcosa per nutrirla).
(Alma 32:27, 33, 36).
4. Prestare attenzione ai buoni sentimenti o risultati che indicano che la parola è
vera. (Alma 32:28, 33–35).
5. Sopportare le prove. (Ether 12:6).
6. Continuare a nutrire la parola sino a che diviene una certezza. (Alma 32:38–42).
Dividi la classe in coppie e fai immaginare agli studenti di avere appena insegnato
un messaggio evangelico a una famiglia o a una persona. Chiedi quindi alla classe
di servirsi del loro elenco e dei passi scritturali di sostegno per esercitarsi a insegnare
ai simpatizzanti i principi che portano all’accrescimento della fede. Dovrebbero
usare parole proprie con riferimenti occasionali a un versetto nel testo. Incoraggiali
a raccontare anche un’esperienza personale, se è il caso. Lascia a ogni coppia dieci
minuti per l’esercizio. Durante l’esercizio la persona che riceve gli insegnamenti
può porre delle domande.
Alla conclusione dell’esercizio, consenti alla classe di fare delle osservazioni sull’esperienza e di porre altre domande sullo sviluppo della fede. Piuttosto che rispondere tu stesso alle domande, assicurati di lasciare per prima cosa la possibilità agli
studenti di rispondere.
70
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
LA FEDE E LA CONVERSIONE
17 Mostra un ramo recentemente potato da un albero o da un cespuglio, spiega che il
presidente Gordon B. Hinckley ha paragonato un pezzo di legno verde a un simpatizzante. Chiedi di ascoltare uno di loro mentre legge la dichiarazione del presidente
Hinckley e di stabilire il significato del suo paragone (vedere manuale dello studente,
85), oppure potresti mostrare la traccia 17 del DVD (1:44). Dopo aver esaminato il
paragone del presidente Hinckley, lascia che i giovani ti suggeriscano il simbolismo
insito nel comparare un simpatizzante a un pezzo di legno verde gettato nel fuoco.
• Che cosa possono fare i missionari per aiutare coloro con i quali vengono in
contatto a «prendere fuoco» nel vangelo restaurato?
La conversione comprende il pentimento, il battesimo
e il ricevimento del dono dello Spirito Santo.
Chiedi di leggere Giovanni 3:5.
Chiedi di leggere la dichiarazione del presidente Joseph Smith sull’ordinanza del
battesimo (vedere manuale dello studente, 85).
• Perché il battesimo senza la confermazione del dono dello Spirito Santo, come
ha affermato il profeta Joseph Smith, non «vale a niente»?
Mostra un set di vassoi per il sacramento o delle immagini di detentori del sacerdozio che benedicono e distribuiscono il sacramento (Corredo di illustrazioni per
lo studio del Vangelo, 603, 604).
• Che cosa accadrebbe all’ordinanza del sacramento se alla prossima riunione
sacramentale i detentori del sacerdozio benedicessero e distribuissero solo il pane?
• In che modo questa descrizione insolita dell’ordinanza del sacramento si
potrebbe paragonare al preparare i simpatizzanti al battesimo d’acqua senza
dedicare il tempo necessario e i debiti insegnamenti al dono dello Spirito Santo?
(Attenzione: quest’analogia non intende confrontare l’acqua del sacramento al
dono dello Spirito Santo).
18 Spiega che parliamo spesso di preparare le persone per il battesimo, ma frequente-
mente manchiamo di porre in stretto rapporto quest’ordinanza con la confermazione
e il conferimento del dono dello Spirito Santo. Leggi la dichiarazione del presidente
Boyd K. Packer riportata nel manuale dello studente (pagine 85–86), oppure potresti
mostrare la traccia 18 del DVD (0:45).
• Perché è importantissimo che poniamo l’accento sulla necessità di ricevere il
dono dello Spirito Santo?
Leggi con gli studenti i seguenti passi scritturali. Potresti elencarli alla lavagna e
chiedere ai giovani di leggerli e poi spiegare che cosa sottolineano sull’importanza
del dono dello Spirito Santo.
• 2 Nefi 31:13
• 2 Nefi 31:17; 3 Nefi 12:2
• 2 Nefi 32:5; 3 Nefi 19:9–13
19 Leggi la dichiarazione seguente per porre nuovamente l’accento sull’importanza
che i convertiti e i missionari comprendano la portata del dono dello Spirito Santo
nella vita, oppure potresti mostrare la traccia 19 del DVD (0:42):
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
71
LA FEDE E LA CONVERSIONE
«Il battesimo consta di due parti, ossia il battesimo d’acqua e il battesimo di
fuoco, o Spirito Santo. Se separate le due parti, come ha spiegato il profeta
Joseph Smith, abbiamo solo un battesimo a metà…
Legate le due parti insieme, in modo da dimenticarvi quasi di dire ‹battesimo›
senza dire ‹confermazione›, che è il battesimo d’acqua e la confermazione e il
conferimento del dono dello Spirito Santo. Imprimete quest’idea nella mente,
con le due parti fuse insieme, come se fossero una sola cosa, che divenga
parte di voi» (Boyd K. Packer, «The Gift of the Holy Ghost: What Every
Missionary Should Know—and Every Member as Well» [seminario per i nuovi
presidenti di missione, 24 giugno 2003], 3, 6).
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Impara a memoria Ebrei 11:1; Alma 32:21; Ether 12:6.
• Riesamina gli elenchi puntati nelle dichiarazioni degli anziani John K. Carmack
e Richard G. Scott (vedere manuale dello studente, 83–84). Pensa al tuo atteggiamento e alla tua capacità rispetto a ognuno dei punti riportati. Scegli una o
due aree in cui vorresti migliorare e sviluppa un programma che ti aiuti a conseguire il miglioramento. Parla in preghiera di questo programma con il Padre
celeste e chiedi aiuto per accrescere la tua fede.
72
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
Capitolo 11
LA PREPARAZIONE
FISICA ED EMOTIVA
Il presidente Gordon B. Hinckley ha dichiarato sul servizio missionario:
«Ci deve essere salute e forza fisica e mentale poiché il lavoro è impegnativo.
Le ore di lavoro sono molte e lo stress può essere molto forte» («Il servizio
missionario», Prima riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale,
gennaio 2003, 20).
I missionari potenziali dovrebbero sforzarsi sin da
ora di stabilire e mantenere delle abitudini che contribuiscano a una buona salute fisica, mentale ed
emotiva. I missionari potenziali che seguono i consigli
profetici godono di migliore salute e conducono una
vita più produttiva. Essi possono inoltre ricevere come
benedizioni speciali l’acume e la saggezza (vedere
Daniele 1:8–20; DeA 89:18–21). Come preparazione per la missione, coloro che
hanno delle difficoltà fisiche, emotive o mentali dovrebbero consultare dei professionisti che li possano aiutare, il vescovo e il presidente di palo. Servire il Signore
con «tutto il cuore, facoltà, mente e forza» (DeA 4:2) è un obiettivo che richiede i
migliori sforzi in tutti gli aspetti della vita.
Nota: stai attento a non esprimere giudizi in merito alle qualifiche d’idoneità di un
missionario potenziale; ciò spetta al vescovo e al presidente di palo.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• I missionari potenziali devono prepararsi ad affrontare le difficoltà fisiche ed
emotive di una missione a tempo pieno.
• Ci sono alternative onorevoli al servizio missionario a tempo pieno per coloro
che sono dispensati dai dirigenti del sacerdozio per via delle loro condizioni
fisiche o emotive.
L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
73
L A P R E P A R A Z I O N E F I S I C A E D E M O T I VA
SUGGERIMENTI DIDATTICI
I missionari potenziali devono prepararsi ad affrontare le
difficoltà fisiche ed emotive di una missione a tempo pieno.
20 Leggi la dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley riportata sul manuale
dello studente nell’introduzione alla lezione (pagina 89), che riguarda le difficoltà
fisiche o emotive che i missionari potrebbero avere prima di svolgere una missione,
oppure potresti mostrare la traccia 20, parte 1 del DVD (1:01).
• Sotto quali aspetti una buona salute fisica è importante per un efficace lavoro
missionario?
• Sotto quali aspetti una buona salute emotiva (mentale) è importante per un
efficace lavoro missionario?
• Perché è importante stabilire se la salute fisica e mentale di un missionario è
adeguata per il servizio missionario?
20 Leggi con gli studenti il consiglio che il presidente Gordon B. Hinckley ha fornito
ai dirigenti del sacerdozio sulla responsabilità di giudicare l’idoneità fisica ed emotiva dei missionari potenziali (vedere manuale dello studente, 90), oppure potresti
mostrare la traccia 20, parte 2 del DVD (0:48).
• Che cosa deve stabilire un dirigente del sacerdozio riguardo all’idoneità fisica
ed emotiva a svolgere una missione?
• Che influenza avrebbe sulla vostra spiritualità ed efficacia come missionari se
sapeste di avere gravi problemi di salute, di cui però non avete informato i dirigenti del sacerdozio o coloro che vi hanno visitato?
Elenca alla lavagna quattro aspetti che riguardano la salute.
Aspetti fondamentali per una buona salute fisica
1. Nutrizione
2. Esercizio fisico regolare
3. Igiene e cura dei denti
4. Alloggi puliti
Dividi la classe in piccoli gruppi di due o tre studenti e assegna un aspetto a ogni
gruppo. Chiedi a ogni gruppo di preparare una breve lezione di tre o quattro minuti
sull’argomento assegnato. Le lezioni dovrebbero comprendere (1) il motivo per
cui l’aspetto è importante e (2) che cosa possiamo fare per seguire le linee di condotta relative durante la preparazione e nel corso di una missione a tempo pieno.
Consegna a ogni gruppo una copia delle domande e delle informazioni sottostanti
corrispondenti all’argomento assegnato. Nell’insegnamento potrebbero servirsi di
queste domande oppure formularne di proprie.
1. Nutrizione. Seguite una dieta equilibrata, bevete acqua pura e consumate cibo
sicuro (vedere manuale dello studente, 91).
• Nella Parola di Saggezza, riportata in Dottrina e Alleanze 89:10–17, di quali
tre categorie essenziali di cibo si parla?
a. Frutta e verdura (versetti 10–11).
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L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
L A P R E P A R A Z I O N E F I S I C A E D E M O T I VA
b. Proteine (versetti 12–13). Questa categoria include la carne, il pesce,
i latticini, le uova e i legumi.
c. Cereali (versetti 14–17). I cereali integrali sono migliori, come il riso e il
grano integrali.
• Quali sono alcuni pericoli sul campo di missione associati all’uso dell’acqua?
(Gli studenti potrebbero non aver preso in considerazione il pericolo insito
nei cubetti di ghiaccio formati con acqua inquinata, nello spazzolarsi i denti
e nel lavare i piatti).
• In che modo un missionario può purificare l’acqua?
• Che pratiche dovrebbero essere prese in considerazione per preparare del cibo
sicuro? (Servitevi di aree di preparazione e utensili puliti, cuocete completamente il cibo, non mangiate alimenti lasciati fuori del frigorifero per più di
due ore, conservate la carne cruda separata dal resto del cibo, e così via).
• Quali sono i rischi che si corrono mangiando il cibo comprato da venditori
ambulanti?
• Che difficoltà possono incontrare i missionari a tempo pieno nel seguire una
dieta equilibrata come descritta nella Parola di Saggezza?
2. Esercizio fisico regolare. Siate in forma per il servizio missionario (vedere
manuale dello studente, 91).
Rileggete le dichiarazioni degli anziani M. Russell Ballard e Russell M. Nelson
riportate nel manuale dello studente (pagina 90).
• In che modo l’esercizio quotidiano porta dei benefici alla salute emotiva e
fisica?
• Quali sono i tre tipi di esercizi da fare? (Vedere manuale dello studente, 91).
• Quali principi relativi alla buona salute sono insegnati in Dottrina e
Alleanze 88:124?
3. Igiene e cura dei denti. Mantenete il corpo e i denti puliti (vedere manuale dello
studente, 91).
• Che cosa significa per voi igiene personale?
• Quando dovreste lavarvi le mani?
• In che modo dovreste lavarvi le mani?
• In che modo mantenere il corpo e i denti puliti influisce sulle attività di
proselitismo?
4. Alloggi puliti. Mantenete l’alloggio pulito e in ordine.
• Che connessione c’è tra lo Spirito Santo e un alloggio pulito?
• Quali sono i mestieri che ragionevolmente ci si aspetta che i missionari
sbrighino?
Un altro elemento importante da considerare è la salute mentale ed emotiva.
Incoraggia gli studenti che hanno sofferto di ansia, depressione o altri disturbi
simili a parlare con il vescovo e il presidente del palo riguardo a questi ostacoli.
Tali problemi non escludono necessariamente il servizio missionario a tempo pieno.
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21 Fai leggere nel manuale degli studenti (pagina 94) il consiglio dell’anziano Richard
G. Scott sui missionari che assumono farmaci, oppure potresti mostrare la traccia
21 del DVD (0:50). Parla con sensibilità della necessità che i missionari chiedano
consigli ad esperti riguardo ai farmaci che potrebbero assumere. Alcuni missionari
ritengono erroneamente che la missione di per sé risolva tutti i loro problemi e,
poco saggiamente, smettono di prendere i medicinali di cui hanno bisogno. Altri
sbagliano pensando che il bisogno di assumere medicine li escluda dal servizio
missionario. Consigliarsi con gli esperti in fatto di salute e con i dirigenti del
sacerdozio può essere utile al fine di stabilire l’idoneità a svolgere una missione a
tempo pieno.
Spiega che una difficoltà comune tra i nuovi missionari è la nostalgia di casa.
Lasciare l’ambiente e le persone conosciute può produrre un certo grado di sconforto.
Si tratta di una reazione normale, tuttavia, quando questo sconforto persiste e inizia a influire sulla produttività del missionario, indebolisce la capacità di servire
efficacemente nel regno del Signore.
Invita gli studenti a suggerire che cosa possono fare i missionari potenziali per
prepararsi ad affrontare la separazione dalla famiglia e dagli amici, che avverrà
quando partiranno in missione. (Potresti servirti della dichiarazione del presidente
Ezra Taft Benson riportata nel manuale dello studente, 93).
Chiedi agli studenti di suggerire altre difficoltà tipiche che i missionari obbedienti
e che lavorano sodo possono incontrare. Elenca le risposte alla lavagna. Potresti
includere le seguenti difficoltà:
Scoraggiamento
Vergogna in pubblico
Scarse capacità espressive
Timore per le situazioni nuove
Difficoltà a imparare una lingua straniera
Incapacità a gestire un bilancio
• In che modo i missionari potenziali possono prepararsi ora per superare
ognuna di queste difficoltà?
• Secondo Alma 17:5, quali difficoltà affrontarono i figli di Mosia?
• Che cosa fecero che li aiutò nelle difficoltà fisiche e mentali che incontrarono
in missione? (Vedere Alma 17:2–3).
22 Leggi con gli studenti la storia del presidente Hinckley, che fece fatica all’inizio
della missione (vedere manuale dello studente, 93), oppure potresti mostrare la
traccia 22 del DVD (1:27). Fai ricordare ai ragazzi l’unico consiglio che gli diede il
padre. Scrivilo alla lavagna. («Dimentica te stesso e mettiti al lavoro»).
• In che modo questo breve suggerimento influì sul resto della sua missione?
• In che modo l’esperienza del presidente Hinckley vi aiuta a prepararvi per la
missione?
Rimanda gli studenti all’elenco delle attività indicate per una buona salute emotiva
(vedere manuale dello studente, 92). Dividi i ragazzi in gruppetti e assegna a ogni
gruppo uno degli elenchi (assicurati che essi siano trattati in modo uguale tra i
gruppi). Lascia ai giovani abbastanza tempo per scegliere tre o quattro tratti, esaminando che cosa significano per loro, perché sono importanti e come svilupparli.
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Invita un rappresentante di ogni gruppo a riassumere l’esame di uno dei tratti
riportati nell’elenco. Prosegui con altri riassunti, secondo il tempo a disposizione.
Fai leggere Dottrina e Alleanze 4:2. Invita gli studenti ad aggiungere qualsiasi altra
idea su come possono prepararsi a servire con tutto il cuore, facoltà, mente e forza.
Ci sono alternative onorevoli al servizio missionario
a tempo pieno per coloro che sono dispensati dai dirigenti
del sacerdozio per via delle loro condizioni fisiche o emotive.
Spiega agli studenti che i problemi mentali ed emotivi dovrebbero essere considerati come disturbi che richiedono un trattamento. Un problema mentale o emotivo
può impedire a una persona di svolgere una missione a tempo pieno.
Presenta la seguente situazione ipotetica:
Nella famiglia Gonzales c‘è una meravigliosa tradizione missionaria. Tutti i fratelli
di Juan hanno svolto con successo una missione a tempo pieno. Egli è l’ultimo dei
figli a compiere 19 anni. È cresciuto nella Chiesa cantando «Spero di diventare un
missionario» (Innario dei bambini, 91). Juan desidera disperatamente continuare la
tradizione del servizio missionario. Ci sono, tuttavia, due fattori restrittivi: (1) soffre
di grave depressione e ha bisogno di assumere dei farmaci, (2) teme di fallire sul
campo di missione perché non sa gestire molto bene lo stress. Tutti i fratelli pensano
che se solo egli ha fede, tutto il resto andrà bene ed egli potrà svolgere una missione
a tempo pieno proprio come loro.
• Perché è importante che Juan parli apertamente e con onestà ai dirigenti del
sacerdozio e a coloro che lo seguono dal punto di vista medico riguardo ai suoi
limiti emotivi, oltre al desiderio di servire?
Invita uno studente a leggere alla classe la dichiarazione del vescovo Richard C.
Edgley, membro del Vescovato Presiedente (manuale dello studente, 94).
• Che cosa pensate che possa significare per un giovane essere «onorevolmente
esonerato»?
• Perché è importante che un detentore del sacerdozio stabilisca chi è «onorevolmente esonerato» da una missione a tempo pieno?
Leggi agli studenti il consiglio seguente che il presidente Hinckley ha dato ai
dirigenti del sacerdozio in merito a coloro che non sono in grado di svolgere una
missione a tempo pieno:
«Per coloro che non devono andare, ma che desiderano servire, troviamo
altre chiamate in cui possano dare un contributo molto apprezzato»
(«Il servizio missionario», 20).
Leggi le dichiarazioni del presidente Gordon B. Hinckley e dell’anziano Richard G.
Scott (vedere manuale dello studente, 94), e cerca degli altri modi in cui un giovane
che è onorevolmente esonerato da una missione a tempo pieno possa dare alla
Chiesa, tramite il servizio, un contributo molto apprezzato.
• Quali sono altri modi possibili di rendere servizio per coloro che sono onorevolmente esonerati da una missione a tempo pieno?
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Potresti elencare le seguenti aree, in cui ci potrebbero essere delle possibilità di servizio per le persone degne onorevolmente esonerate dalla missione a tempo pieno.
Spiega agli studenti che questo tipo di opportunità sono stabilite dal presidente
del palo, che è colui che emana la chiamata.
Sistema Educativo della Chiesa
Benessere
Gestione delle fattorie
Templi
Centri visitatori (solo sorelle)
Centri di addestramento per i missionari
Manutenzione degli edifici
Progetti speciali a livello locale
• In che modo questo tipo di servizio potrebbe essere di beneficio a un giovane
non in grado di svolgere una missione a tempo pieno?
• In che modo questo tipo di servizio porta benefici alla Chiesa?
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Programma un menu settimanale e poi compra gli ingredienti; prepara e servi
diversi pasti salubri ai familiari o ai compagni di stanza.
• Tieni una lezione della serata familiare sull’igiene personale o gli esercizi fisici
quotidiani.
• Fai almeno un’ora di esercizi fisici al giorno per una settimana (escludendo la
domenica). Ogni giorno potresti ad esempio camminare speditamente per un’ora
(meglio se in salita e in discesa, o facendo le scale), oppure potresti andare in
bicicletta per svolgere le tue commissioni, piuttosto che utilizzare la macchina
o altri mezzi di trasporto.
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Capitolo 12
IL SAGGIO IMPIEGO DEL TEMPO
PER PORTARE PERSONE A CRISTO
Quando qualcuno è in missione, tutto il tempo
a sua disposizione è per il Signore. Lavorare
con i membri della Chiesa per conoscere nuovi
simpatizzanti, sviluppare le proprie capacità
nell’accostarsi alle persone e parlare del vangelo
restaurato edifica la fiducia in se stessi e porta
al successo. I missionari sono sul campo di
missione al servizio del Signore e per compiere
la Sua volontà. Un’attenta programmazione e
delle mete valide aiutano i missionari a utilizzare il tempo del Signore servendo in maniera opportuna per portare le persone a
Cristo tramite i primi principi e le prime ordinanze del Vangelo. Sapere come concentrare gli sforzi in maniera efficace può accrescere la gioia del lavoro missionario.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Trovare persone cui insegnare è una responsabilità dei missionari e di tutti i
membri della Chiesa.
• Una pianificazione efficace, delle mete valide e una buona gestione del tempo
aiutano a concentrare gli sforzi missionari e ad avere maggiore successo.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Trovare persone cui insegnare è una responsabilità
dei missionari e di tutti i membri della Chiesa.
Invita gli studenti a suggerire i modi che vengono loro in mente in cui i missionari
e i fedeli della Chiesa possono trovare coloro che sono interessati al messaggio del
vangelo restaurato. Chiedi a qualcuno di scrivere le risposte alla lavagna.
Fai leggere a un giovane DeA 29:7 e 42:8. Poni quindi le domande seguenti:
• Chi il Signore ci «ha chiamato» a radunare?
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• Che cosa significa «nella misura in cui troverete qualcuno che vi accetterà»?
(DeA 42:8).
Ricorda ai ragazzi che tutti noi facciamo parte della famiglia di Dio e abbiamo la
responsabilità di proclamare il Vangelo (vedere DeA 88:81). Dovrebbero pregare per
avere la sensibilità spirituale necessaria a riconoscere le occasioni di parlare alla
gente riguardo al Vangelo.
Chiedi agli studenti di leggere Dottrina e Alleanze 123:12 e le dichiarazioni degli
anziani Dallin H. Oaks e Richard G. Scott riportate nel manuale dello studente
(pagina 99).
• Quale spiegazione fornisce questo versetto sul motivo per cui molte brave persone
non hanno ancora accettato il Vangelo?
• Secondo le parole dell’anziano Oaks, qual è la chiave per trovare dei simpatizzanti?
• In che modo i fedeli e i missionari lavorano insieme per trovare persone
interessate al messaggio evangelico e nel processo di conversione?
Potresti anche far leggere e discutere ai ragazzi le idee e le dichiarazioni addizionali
contenute nel manuale dello studente (pagine 98–100).
Scrivi alla lavagna la frase seguente: «Insegna quando trovi e cerca quando insegni».
Chiedi a uno studente che cosa potrebbe significare questa frase per un missionario.
Invita i ragazzi a suggerire diversi argomenti o principi evangelici che, secondo
loro, potrebbero interessare ai simpatizzanti. Chiedi a qualcuno di scrivere alla
lavagna le idee. Dopo che si è creato un elenco, chiedi quali di questi principi o
dottrine potrebbero essere insegnati nel corso di una breve conversazione con una
persona che non conoscono. Poni un segno accanto ai principi scelti.
Introduci l’idea che quando incontreranno persone sul campo di missione,
dovrebbero «[essere] pront[i] a insegnare un breve riassunto della restaurazione
della verità, in modo che lo Spirito Santo possa portare testimonianza che [sono]…
servitor[i] del Signore» (Predicare il mio Vangelo, 169). Ciò permetterà alla gente di
sentire il potere dello Spirito Santo. Spiega che i missionari impareranno a passare
in maniera rapida e semplice da un qualsiasi argomento di discussione alla restaurazione del Vangelo. Questo è importante perché la Restaurazione è il nostro messaggio peculiare per tutta l’umanità.
Leggi agli studenti l’esempio seguente di come un missionario che parlava dell’importanza della famiglia abbia potuto legare il messaggio alla Restaurazione.
«I sentimenti di amore e di premura che nutriamo per la nostra famiglia sono eterni
e radicati profondamente nell’anima; sono basati sul[la nostra conoscenza di] Dio.
Lei fa parte della famiglia di Dio sin da prima della nascita. Dio è nostro Padre e
poiché è nostro Padre, siamo tutti fratelli e sorelle. Il Padre celeste desidera che
ritorniamo a vivere con Lui come parte della Sua famiglia. Le famiglie che vivono
qui sulla terra sono legate alla famiglia di Dio. I familiari possono vivere insieme
dopo questa vita. Sappiamo questo perché, dopo secoli di assenza, le dottrine e le
ordinanze… sono state restaurate sulla terra dal nostro affettuoso Padre celeste
mediante un profeta vivente. Questi principi restaurati non solo ci aiutano a comprendere il posto che occupiamo nella famiglia di Dio, ma sono la più grande speranza che abbiamo di avere in questa vita una famiglia forte e felice. Possiamo
insegnarle di più riguardo a…» (Predicare il mio Vangelo, 170).
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Chiedi agli studenti di suggerire altri argomenti evangelici a cui le persone potrebbero essere interessate parlando con i missionari (ad esempio: Parola di Saggezza,
Coro del Tabernacolo, matrimonio eterno). Scrivi alla lavagna le loro risposte.
Invita quindi la classe a suggerire il modo di collegare uno di questi argomenti al
messaggio della Restaurazione. Esamina quest’idea come classe, sino a quando i
ragazzi comprendono in che modo si possa fare.
Chiedi ai giovani di dividersi in coppie ed esaminare in che modo potrebbero
utilizzare uno degli argomenti scritti alla lavagna per introdurre il messaggio della
Restaurazione, in occasione di un breve incontro con una persona che non conoscono. Fai capire alle coppie quale possa essere la situazione e in che modo potrebbero presentare il messaggio della Restaurazione conversando per un paio di minuti.
Chiedi poi loro di ritrovarsi con un’altra coppia e di fare a turno nel recitare un
incontro tra una persona che non appartiene alla Chiesa e i missionari che le presentano un breve messaggio. La coppia che insegna può decidere se intavolare una
conversazione con una persona soltanto oppure servirsi di entrambi gli altri studenti.
Dopo che una coppia si è esercitata su un possibile incontro, chiedi agli altri due
studenti di esaminare la situazione didattica ed esprimere che cosa si sarebbe potuto
cambiare. Invitali quindi a invertire i ruoli e a ripetere il processo, permettendo
alla seconda coppia d’insegnare e di ricevere il feedback.
Esamina come classe le esperienze, ponendo le domande seguenti:
• Quali dottrine pensate che portino facilmente al messaggio della Restaurazione?
• Qual è la difficoltà di parlare di un messaggio evangelico con una persona che
non si conosce? (I ragazzi potrebbero menzionare cose come vincere la timidezza,
temere di essere rigettati e non sapere che cosa dire).
• In che modo si potrebbero superare queste difficoltà?
Esamina il motivo per cui è importante non usare lo stesso approccio con chiunque.
Aiuta i giovani a comprendere che Dio conosce il cuore e le circostanze di tutti i
Suoi figli. Egli sa chi è pronto ad ascoltare il Vangelo e chi no. I missionari efficaci
cercano la guida dello Spirito Santo, in modo da essere condotti a coloro che sono
pronti per ascoltare e apprendere il Vangelo.
Se nella tua lingua esistono le cartoline da distribuire, mostrane ai ragazzi diversi tipi.
(Si possono richiedere ai missionari o ai dirigenti locali del sacerdozio). Spiega che
queste cartoline sono un modo per avviare una conversazione sulla Restaurazione.
Invita alcuni volontari a farsi avanti, a scegliere una cartolina e a dimostrare con
un altro studente una situazione in cui potrebbero darla a una persona appena
incontrata. Dopo che due o tre giovani hanno fatto la dimostrazione, lascia che
la classe esprima dei commenti in merito e suggerisca altre circostanze in cui si
potrebbero distribuire le cartoline alle persone. (Potresti ripetere un’attività simile
utilizzando gli opuscoli della Chiesa, copie del Libro di Mormon, videocassette, e
così via). Lo scopo è fornire agli studenti la possibilità di esercitarsi a parlare francamente del Vangelo e di vincere il naturale nervosismo che lo accompagna.
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Leggi la dichiarazione seguente del presidente James E. Faust:
«Imparate ad amare e a servire le persone tra le quali lavorate. Dovete
pregare ogni giorno per loro, chiedendo al Signore di riempirvi di affetto
per loro mentre le servite. Se non le amate, avrete difficoltà a istruirle»
(La Stella, luglio 1996, 44).
• Perché è importante che i missionari amino le persone, la cultura e la lingua
dell’area in cui servono?
Chiedi agli studenti di dividersi in coppie. Invita un giovane a fare la parte di un
missionario e l’altro a rappresentare uno sconosciuto che è stato contattato a casa
sua. Lascia loro 30 secondi per salutare e presentare un messaggio missionario. (Non
lasciare tempo per prepararsi: è previsto che questo esercizio sia per loro difficile).
Chiedi ai giovani di invertire i ruoli e di ripetere l’esercizio.
Chiedi poi che le coppie si uniscano a due a due per formare gruppi di quattro
persone. Due ragazzi rappresentano i missionari, uno un membro della Chiesa e il
quarto un amico del fedele, il quale non appartiene alla Chiesa. Chiedi allo studente
che fa la parte del fedele della Chiesa di presentare il simpatizzante ai missionari
e di adoperarsi affinché questi ultimi possano impartire una lezione sul vangelo
restaurato.
Dopo questo breve esercizio, chiedi ai ragazzi di paragonare le esperienze,
commentando i lati positivi e i limiti di ciascun approccio.
Invita gli studenti a leggere nel manuale dello studente (pagina 98) la dichiarazione
del presidente Hinckley sul lavoro con i fedeli per trovare le persone cui insegnare
il messaggio evangelico. Potresti anche fare notare i dati statistici contenuti nel paragrafo in cui è citato l’anziano Dallin H. Oaks (vedere manuale dello studente, 99).
• Perché pensate che i fedeli siano una risorsa importante per trovare le persone
cui insegnare il Vangelo?
• In che modo Dottrina e Alleanze 33:8–9 si applica ai missionari a tempo pieno?
E in generale a tutti i membri della Chiesa?
• Quali sono alcuni modi in cui i missionari a tempo pieno potrebbero aiutare i
membri della Chiesa a imparare a parlare alle persone del vangelo restaurato?
Chiedi che cosa significa la parola integrazione. Invita i ragazzi a leggere le dichiarazioni del presidente Hinckley e dell’anziano Richard G. Scott riportate nel manuale
dello studente (pagina 99). Esamina le dichiarazioni e domanda il motivo per cui i
fedeli sono tanto importanti nel processo d’insegnamento e d’integrazione.
Potresti servirti delle domande seguenti:
• In che modo i missionari possono incoraggiare l’integrazione tra i fedeli e i
simpatizzanti?
Invita i giovani che hanno allacciato dei buoni rapporti con i simpatizzanti a
raccontare brevemente la loro esperienza. Se in classe ci sono dei convertiti alla
Chiesa, invitali a spiegare il loro punto di vista sull’integrazione.
• In quali altri modi possiamo integrare i nostri amici e compagni?
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• Perché è importante continuare a cercare d’integrare i convertiti dopo che sono
stati battezzati?
Una pianificazione efficace, delle mete valide e
una buona gestione del tempo aiutano a concentrare
gli sforzi missionari e ad avere maggiore successo.
Chiedi ai giovani di suggerire velocemente qualche indicatore di successo per le
seguenti occupazioni:
Medico
Commesso
Insegnante
Missionario Santo degli Ultimi Giorni
Invita gli studenti a confrontare le loro risposte per un missionario con gli indicatori principali elencati nel manuale dello studente (vedere pagina 101).
• Quali fattori potrebbero essere influenti nello stabilire mete realistiche per ogni
indicatore principale? (Due risposte possibili potrebbero essere il numero di
membri della Chiesa che vive in una zona, oppure l’atteggiamento dei residenti
verso la Chiesa in generale).
• Come stabilireste quando è opportuno adattare alcune mete missionarie?
• Ci sono dei rischi nel porre delle mete? Quali o perché?
• In che modo la preghiera influisce nello stabilire una meta?
Chiedi se qualcuno dei giovani va a pesca o a caccia. Chiedi a uno studente di
leggere ad alta voce Geremia 16:16 e a un altro Matteo 4:19.
• Sotto quali aspetti il lavoro missionario può essere paragonato alla caccia e alla
pesca?
• Quali sono alcune considerazioni da fare per programmare una buona uscita di
pesca o di caccia?
• Quali sono alcune considerazioni da fare per programmare una buona giornata
sul campo di missione?
Riporta alla lavagna la spiegazione seguente.
Cose da fare
oggi.
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• Perché nel servizio missionario la preghiera e la programmazione sono necessarie?
(Incoraggia più di uno studente a rispondere).
Scrivi alla lavagna: «Un giorno tipico alla ricerca di persone cui insegnare». Invita i
ragazzi a suggerire delle possibili attività missionarie che potrebbero portare i missionari a trovare dei simpatizzanti. Elenca alla lavagna le risposte. (Alcune risposte
potrebbero essere: andare a trovare i fedeli per incoraggiarli ad amare e servire i
vicini e gli amici, stabilire delle date entro cui inviteranno degli amici a conoscere
la Restaurazione; prendere contatto con i «riferimenti»; rendere servizio a persone
che non conoscono; parlare con quanta più gente possibile; distribuire delle cartoline; recarsi a un centro genealogico per conoscerne le risorse).
Scrivi alla lavagna la parola priorità e rispondi con la classe alle domande seguenti:
• Che cosa significa questa parola?
• Perché nel lavoro missionario è importante dare delle priorità?
• In che modo la dichiarazione seguente dell’anziano Dallin H. Oaks si applica ai
missionari a tempo pieno? «Con il tempo, abbiamo solo una possibilità e poi
fugge via per sempre» (Liahona, luglio 2001, 101).
Chiedi agli studenti di suggerire una sequenza cronologica (che cosa accadrebbe
per prima cosa, che attività seguirebbero, in quale ordine) per le attività elencate
alla lavagna sotto «Un giorno tipico alla ricerca di persone cui insegnare».
Invita la classe a suggerire le attività più efficaci in diverse ore del giorno.
Potrebbe anche essere utile dare una priorità alle attività con dei numeri indicanti
l’attività più importante, e via di seguito. Continua ad assegnare i numeri sino a
quando è stata stabilita una sequenza secondo l’ordine di priorità per tutte le attività. Lascia che i ragazzi commentino il motivo per cui attribuiscono maggiore
importanza a certe cose piuttosto che ad altre.
• Quali circostanze potrebbero richiedere un cambiamento nell’ordine di priorità?
• Perché è utile che i missionari programmino e assegnino una priorità alle attività
che svolgono ogni giorno?
• Una volta che hanno un po’ di esperienza, in quanto tempo pensate che una
coppia di missionari potrebbe preparare la propria agenda?
• In che modo una programmazione saggia si può relazionare con la metafora
dell’anziano Dallin H. Oaks sul tempo che i missionari trascorrono effettivamente a «pescare»? (Vedere manuale dello studente, 101).
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Thomas S. Monson:
«Se ci limitiamo a conoscere la situazione in termini generali non avremo
mai successo, mentre se scendiamo a livello personale raramente andremo
incontro a fallimento» (La Stella, gennaio 1985, 38).
• In che modo potremmo applicare questo insegnamento al modo in cui stabilire
mete missionarie?
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• Che rapporto ci potrebbe essere tra la dichiarazione del presidente Monson sul
riferire l’operato (vedere manuale dello studente, 102) e i missionari che stabiliscono delle mete?
• Perché ritenete che sia importante che i missionari riferiscano ogni settimana il
loro operato al presidente di missione?
Spiega l’importanza d’iniziare immediatamente a impiegare saggiamente il tempo
e di stabilire delle buone mete. Chiedi quali obiettivi specifici si potrebbero prefissare
ora che li aiuterebbero a prepararsi per la missione (ad esempio, leggere il Libro di
Mormon, iniziare a tenere un diario, coricarsi presto e alzarsi di buon’ora).
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Se non lo stai già facendo, inizia a utilizzare un’agenda per organizzare e per
assegnare la giusta precedenza alle attività quotidiane.
• Stabilisci e dai la giusta precedenza a delle mete realistiche che ti aiutino a
prepararti e a progredire in vista della missione.
• Scrivi quattro approcci diversi per parlare del messaggio del vangelo restaurato
a persone che non fanno parte della Chiesa. Esercitati a presentare oralmente il
modo in cui avvicinarti alle persone, dapprima con l’ausilio di appunti, poi senza.
• Durante il fine settimana, dai una cartolina d’invito a una persona che non fa
parte della Chiesa.
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Capitolo 13
LA PREPARAZIONE DEI
SIMPATIZZANTI PER IL BATTESIMO
E LA CONFERMAZIONE
Le persone si convertono quando osservano i principi del
vangelo restaurato e sentono che lo Spirito Santo conferma
che ciò che stanno facendo è in armonia con la volontà
di Dio. La fede, il pentimento e le alleanze richiedono le
opere. Un modo importante tramite il quale i missionari
preparano i simpatizzanti a stringere le sacre alleanze e a
tenervi poi fede è quello di invitarli a impegnarsi a osservare un principio. I simpatizzanti che si preparano per
le ordinanze del battesimo e della confermazione nella
chiesa del Signore sono tenuti a osservare certe norme di
dignità, che i missionari devono aiutarli a comprendere.
I missionari, inoltre, devono comprendere che il battesimo e la confermazione dei
simpatizzanti non è la meta finale. È privilegio e responsabilità dei missionari
insegnare che ci sono altre alleanze e ordinanze che i convertiti possono ricevere
nella casa del Signore. I missionari sostengono i dirigenti del sacerdozio del rione
o ramo locale, che hanno la responsabilità principale nella preparazione dei nuovi
convertiti per il tempio.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• Quando i simpatizzanti vengono a Cristo e si preparano a diventare membri della
Chiesa, devono comprendere le alleanze associate alle ordinanze di salvezza ed
essere disposti a stringere e osservare questi obblighi sacri.
• I missionari aiutano coloro che sono convertiti a prepararsi per il battesimo, la
confermazione e l’appartenenza alla chiesa del Signore.
• Le alleanze e le ordinanze necessarie per l’esaltazione si ricevono nella casa del
Signore.
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L A P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I M A N U A L E D E L L ' I N S E G N A N T E
L A P R E PA R A Z I O N E D E I S I M PAT I Z Z A N T I P E R I L B AT T E S I M O E L A C O N F E R M A Z I O N E
SUGGERIMENTI DIDATTICI
Quando i simpatizzanti vengono a Cristo e si preparano a diventare membri della Chiesa, devono comprendere le alleanze associate alle ordinanze
di salvezza ed essere disposti a stringere e osservare questi obblighi sacri.
Chiedi agli studenti che cosa significa per un membro della Chiesa la parola
alleanza. Dopo che hanno risposto, invitali a leggere in silenzio ciò che è spiegato
alla voce «Alleanza» nella Guida alle Scritture (pagina 5; vedere anche Siate fedeli:
riferimenti per lo studio del Vangelo, 6). Chiedi ai giovani di esprimere i loro commenti
o ciò che hanno compreso da quanto hanno letto.
• Perché a coloro che si convertono è richiesto di stringere delle alleanze per
diventare membri della chiesa del Signore?
• Quali punti importanti i missionari dovrebbero aiutare i simpatizzanti a comprendere in merito allo stringere alleanze?
• In che modo Dottrina e Alleanze 130:21 si riferisce al tenere fede alle alleanze?
Chiedi agli studenti di leggere la dichiarazione dell’anziano M. Russell Ballard
(vedere manuale dello studente, 106–107) e d’individuare le parole chiave che
portano a stringere le alleanze (conoscere, comprendere, sentire, vivere). Elencale
alla lavagna.
• Che cosa aiuta un simpatizzante a sentire la verità di una dottrina o principio?
• In che modo un missionario sa se un simpatizzante conosce e sente la veridicità
del vangelo restaurato?
• Perché il processo spirituale di conversione porta alle alleanze e alle ordinanze?
• Una persona che è stata appena battezzata ed è diventata un membro della
Chiesa a quali altre alleanze e ordinanze può mirare?
I missionari aiutano coloro che sono convertiti a prepararsi per il
battesimo, la confermazione e l’appartenenza alla chiesa del Signore.
Fai leggere Dottrina e Alleanze 20:37, 68 e Moroni 6:2–3 per individuare ciò che
una persona deve fare per prepararsi per il battesimo, la confermazione e il dono
dello Spirito Santo. Elenca le risposte alla lavagna. Esamina la lista, notando come
ogni punto continua ad applicarsi dopo il battesimo.
I missionari hanno la responsabilità di preparare per il battesimo d’acqua e dello
Spirito Santo i simpatizzanti veramente convertiti. Ciò comprende insegnare ai
simpatizzanti le alleanze che stringeranno al battesimo. Nell’intervista battesimale,
sarà chiesto ai membri potenziali d’impegnarsi a osservare queste alleanze. La
disponibilità di stringere e tenere fede a queste alleanze contribuisce a indicare il
livello personale di conversione. Parla ed esamina con gli studenti i seguenti impegni.
Dai alla classe la possibilità di esaminare ogni impegno che un fedele si assume
con il battesimo. Invita i ragazzi a discutere perché è necessario comprendere e
assumersi ognuno di questi impegni, che potresti elencare alla lavagna.
I simpatizzanti che sono veramente convertiti e pronti per il battesimo e il dono
dello Spirito Santo:
• Sviluppano una testimonianza del Padre celeste e di Suo Figlio, Gesù Cristo.
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• Credono che la chiesa di Gesù Cristo sia stata restaurata mediante il profeta
Joseph Smith e che oggi un profeta vivente guidi la Chiesa.
• Si pentono veramente dei loro peccati (vedere Moroni 6:2–3; DeA 20:37).
• Osservano la legge della castità, che vieta le relazioni sessuali al di fuori dei
vincoli del matrimonio legittimo tra un uomo e una donna.
• Osservano la legge della decima, che è un contributo regolare di un decimo
delle entrate di una persona.
• Osservano la Parola di Saggezza.
• Osservano la santità del giorno del Signore, incluso il prendere il sacramento
tutte le settimane.
• Sono disposte a prendere su di loro il nome di Cristo e a obbedire ai Suoi
comandamenti per tutta la loro vita.
• Sono disposte a prepararsi per ricevere le ordinanze del tempio.
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Joseph F. Smith, citata dal presidente
Gordon B. Hinckley. Invita gli studenti a cercare ciò che è richiesto ai convertiti e
a pensare a che cosa possono fare i missionari per aiutare i simpatizzanti a soddisfare
queste condizioni.
«Parlando della dignità per entrare a far parte della Chiesa, il presidente
Joseph F. Smith disse: ‹Prima di potersi candidare per il battesimo le persone
devono essere istruite. E che cosa dobbiamo insegnare loro? Ovviamente la
fede in Dio, in Gesù Cristo e nello Spirito Santo, la fede nell’efficacia della
preghiera e nelle ordinanze e nei principi del Vangelo insegnato da Gesù;
fede nella restaurazione di questo vangelo e di tutti i suoi poteri a opera del
profeta Joseph Smith; fede nella Chiesa che egli stabilì; fede nel sacerdozio,
come servitori autorizzati del Dio vivente; fede nelle rivelazioni ricevute nei
tempi moderni; fede nel compimento delle opere richieste ai Santi degli Ultimi
Giorni; fede nel principio della decima e in tutti gli altri requisiti, materiali
e spirituali, menzionati nelle leggi di Dio; e infine fede nella necessità di
condurre una vita improntata alla rettitudine al cospetto del Signore› (Joseph
F. Smith, «Baptism», Improvement Era, gennaio 1911, pagg. 267–268)»
(«Pascete gli agnelli», La Stella, luglio 1999, 120).
• Perché è importante che i missionari aiutino i simpatizzanti a comprendere gli
impegni che si assumono prima di unirsi alla Chiesa?
• In che modo la conoscenza dei requisiti per il battesimo influisce sul numero di
persone che scelgono di essere battezzate?
• Perché pensate che le norme per il battesimo siano elevate?
Nota: la seguente idea didattica potrebbe richiedere parecchio tempo. La preparazione e l’esperienza didattica, tuttavia, saranno molto proficue per i futuri missionari.
Potresti avere la necessità di rendere questa o altre idee didattiche più brevi nella
loro applicazione. In alternativa potresti proseguire l’attività nella prossima lezione.
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Chiedi ai ragazzi di consultare il manuale dello studente riguardo a questo principio
(vedere manuale dello studente, 107–110). Elenca alla lavagna i comandamenti
seguenti:
1. Osservare la santità del giorno del Signore
2. Seguire i profeti
3. Osservare la legge della castità
4. Osservare la Parola di Saggezza
5. Osservare la legge della decima
Informa gli studenti che sarà loro lasciato il tempo per preparare un breve schema
per una lezione su uno dei comandamenti riportati alla lavagna. Camminando per
la classe, scegli uno studente alla volta e indicagli il numero dell’argomento (da
1 a 5). Ripeti la sequenza numerica sino a che tutti i ragazzi hanno un argomento.
Lascia abbastanza tempo in modo che ogni giovane crei uno schema per una lezione
da insegnare in cinque minuti sull’argomento assegnato. Poni l’accento sul fatto
che lo schema della lezione dovrebbe includere dei passi scritturali, delle domande,
una testimonianza e degli impegni a obbedire al comandamento. Possono servirsi
delle informazioni reperibili nel manuale dello studente, nella Guida alle Scritture
e in Siate fedeli, come pure delle proprie esperienze.
Quando i ragazzi sono pronti, falli dividere in coppie e insegnarsi reciprocamente
la lezione di cinque minuti sul comandamento loro assegnato. Assicurati che gli
studenti si valutino a vicenda sull’insegnamento complimentandosi per i punti
forti e suggerendo in che modo si potrebbe migliorare la lezione.
Chiedi a due ragazzi che hanno insegnato lo stesso argomento di farsi avanti e di
impersonare una coppia di missionari che insegna il comandamento ad altri tre o
quattro studenti, che rappresentano una famiglia di simpatizzanti. Se il tempo lo
permette, esamina e valuta il loro insegnamento. Ripeti l’attività per ognuno degli
argomenti rimanenti.
Le alleanze e le ordinanze necessarie
per l’esaltazione si ricevono nella casa del Signore.
Spiega agli studenti che i missionari non solo aiutano i convertiti a stringere le
alleanze del battesimo e della confermazione, nonché a mantenervi fede, ma svolgono inoltre un ruolo importante nel far nascere in loro il desiderio di ricevere le
benedizioni del tempio. I seguenti suggerimenti didattici sono forniti per aiutare i
futuri missionari a comprendere l’importanza di aiutare i nuovi convertiti a programmare di ricevere nel futuro le benedizioni del tempio.
Mostra una o più immagini del tempio. Chiedi ai giovani che hanno visitato il
terreno circostante il tempio o che hanno celebrato delle ordinanze nella casa del
Signore di descrivere i sentimenti provati mentre si trovavano in quel luogo sacro.
• Perché spesso questi sentimenti accompagnano una visita al tempio?
• Quali benedizioni i membri da poco battezzati devono attendere con ansia nel
tempio?
Chiedi a un giovane di leggere Dottrina e Alleanze 124:55.
• Secondo questo versetto, quali sono le supreme benedizioni del tempio?
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Invita gli studenti a cercare delle frasi o espressioni nelle dichiarazioni del presidente
Howard W. Hunter e dell’anziano Russell M. Nelson che descrivono l’importanza
delle alleanze e delle ordinanze del tempio (vedere manuale dello studente, 111).
Fai sì che i ragazzi rivelino le loro scoperte.
Leggi la dichiarazione seguente del presidente Joseph Fielding Smith:
«Unirsi alla Chiesa è una cosa meravigliosa, ma non si può giungere all’esaltazione finché non si sono fatte le alleanze nella casa del Signore e finché
non si sono ricevuti i poteri e le chiavi che solo colà sono conferiti [e in
nessun altro luogo sulla terra oggi]» (Dottrine di Salvezza, 3 volumi, 2:221).
• Perché i missionari devono comprendere che il battesimo non è la meta finale
per i loro convertiti?
Leggi con gli studenti 2 Nefi 31:17–20. Invita i giovani a esaminare il significato
del versetto 20 in relazione alle alleanze e alle ordinanze del tempio.
Concludi con la testimonianza dell’importanza di ricevere degnamente le ordinanze
del tempio e della loro importanza nel nostro sforzo di ottenere l’esaltazione.
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Scrivi un elenco delle alleanze che hai fatto e medita su come esse hanno influito
nella tua vita e su come ti hanno protetto.
• In occasione di una serata familiare, oppure con un amico o un compagno di
stanza, esercitati a insegnare uno degli argomenti trattati in classe.
• Se non lo hai fatto recentemente, parla con il vescovo o presidente di ramo in
merito alla preparazione per andare al tempio.
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Capitolo 14
GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
Gli attributi cristiani aiutano i missionari a insegnare
efficacemente il vangelo restaurato. Più diventiamo
simili a Cristo, più riusciamo a irradiare la luce del
Vangelo alla gente. Quando emuliamo il Salvatore, le
nostre azioni e parole incoraggiano le persone a «prendere su di sé il nome di Gesù Cristo» (DeA 20:37).
Christus, di Aldo Rebechi
Gesù insegnò ai Suoi discepoli: «Venite dietro a me, e vi
farò pescatori d’uomini» (Matteo 4:19).
I missionari che seguono il Salvatore conducendo un’esistenza cristiana e che servono obbedientemente con tutto
il loro cuore, facoltà, mente e forza diventano strumenti
possenti nelle mani del Signore.
DOTTRINE E PRINCIPI DA COMPRENDERE
• I missionari si sforzano di sviluppare gli attributi cristiani.
• Ai missionari è comandato di servire Dio con tutto il «cuore, facoltà, mente
e forza» (DeA 4:2).
• L’obbedienza è un attributo fondamentale nel lavoro missionario.
SUGGERIMENTI DIDATTICI
I missionari si sforzano di sviluppare gli attributi cristiani.
Inizia leggendo la dichiarazione seguente dell’anziano Jeffrey R. Holland, membro
del Quorum dei Dodici Apostoli:
«I missionari puliti, limpidi, dallo sguardo solare, che lavorano a due a due,
sono diventati ovunque un simbolo vivente di questa chiesa. Sono essi stessi
il primo messaggio che i loro simpatizzanti incontrano—e che messaggio!
Tutti sanno chi sono» (Liahona, maggio 2004, 30).
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GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
Chiedi di nominare ed esaminare le qualità che un missionario di successo potrebbe
avere che attraggono i simpatizzanti e fanno sì che essi ascoltino il messaggio del
vangelo restaurato. Scrivi le risposte alla lavagna.
Invita una persona a leggere Dottrina e Alleanze 4:5–6. Chiedi alla classe di individuare le qualità aggiuntive elencate in questi versetti e aggiungile all’elenco alla
lavagna.
Chiedi agli studenti di esaminare delle cose che hanno fatto o provato e che li
hanno aiutati a sviluppare alcuni di questi attributi.
Dividi la classe in gruppetti e assegna a ognuno di loro la lettura e la discussione
di una qualità menzionata in Dottrina e Alleanze 4:6 (fede, virtù, conoscenza,
temperanza, pazienza, gentilezza fraterna, pietà, carità, umiltà, diligenza). Possono
consultare il manuale dello studente (pagine 115–119), Siate fedeli: riferimenti per lo
studio del Vangelo, la Guida alle Scritture, e così via.
Dopo aver lasciato sufficiente tempo per lo studio e la discussione, consegna a ogni
gruppo una copia delle istruzioni e delle domande riportate di sotto che corrispondono alla qualità che hanno esaminato. Invita i gruppetti a servirsi delle domande
e delle attività relative al loro attributo per condurre una discussione con il resto
della classe. Dovrebbero integrare le istruzioni e le domande con le informazioni
ottenute durante il precedente studio di gruppo. Dovrebbero concludere incoraggiando i compagni a intervenire, raccontando quello che hanno imparato su ciò
che essi possono fare personalmente per sviluppare queste qualità e spiegando in
che modo questo li aiuterà a diventare missionari migliori.
Fede. Chiedi di trovare almeno un versetto sia nel Nuovo Testamento sia nel Libro
di Mormon che definisca la fede.
Invita tre studenti a leggere in silenzio una delle dichiarazioni riportate nel manuale
dello studente sulla fede (pagina 115) e, con parole proprie, a descriverne il significato alla classe. Se non vengono menzionati Ether 12, Moroni 7 o Ebrei 11, assicurati
di richiamare l’attenzione su questi passi fondamentali riguardanti la fede.
Virtù. Esamina con la classe la dichiarazione del presidente Ezra Taft Benson diretta
ai fratelli del sacerdozio (manuale dello studente, 115), che «il comportamento
virtuoso… impone [a un detentore del sacerdozio] di nutrire pensieri puri e di
compiere azioni pure» (La Stella, gennaio 1987, 47).
• In che modo possiamo mantenere la mente concentrata su pensieri puri?
• Quando ci viene in mente un cattivo pensiero, che cosa dovremmo fare?
• Che cosa pensate che significhi il termine «azioni pure»?
• Perché è fondamentale che un missionario abbia pensieri virtuosi?
Conoscenza. Chiedi a uno studente di leggere ad alta voce la dichiarazione del presidente Spencer W. Kimball sulla conoscenza (vedere manuale dello studente, 116).
• In che modo stabiliamo quali aree di conoscenza è indispensabile che acquisiamo?
• Perché l’acquisizione della conoscenza spirituale richiede perseveranza e
dedizione?
• Che cosa pensate costituisca «la costanza e la dedizione della propria vita»?
• Perché la conoscenza è importante per i missionari?
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GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
Temperanza. Poni le domande seguenti sull’attributo della temperanza:
• Che cosa pensate significhi che la temperanza richiede autocontrollo nelle
emozioni e nelle espressioni verbali? (Vedere manuale dello studente, 116).
• Che cosa ritenete che significhi fare le cose con moderazione? (Vedere manuale
dello studente, 116).
• Durante la missione, quali sono alcune circostanze in cui occorrerà essere
temperanti?
Pazienza. Invita gli studenti a leggere in silenzio la dichiarazione dell’anziano
Joseph B. Wirthlin sulla pazienza (vedere manuale dello studente, 116), cercando
un insegnamento rilevante da riferire alla classe. Incoraggia i giovani a fare dei
commenti dopo ogni intervento.
• In quale aspetto del lavoro missionario la pazienza potrebbe essere importante?
• In che modo la pazienza e la fede sono collegate?
Gentilezza fraterna. Esamina con gli studenti le domande seguenti, incoraggiando
più di uno studente a rispondere.
• Chi vi viene in mente quando pensate a una persona gentile? Che cosa fa sì
che questa persona appaia gentile?
• In che modo possiamo stabilire quanto siamo gentili?
• Che cosa possiamo fare per migliorare in questa qualità?
Pietà. Scrivi alla lavagna la definizione seguente della pietà: devota conformità alla
volontà di Dio.
• In che modo i missionari si conformano devotamente alla volontà di Dio?
• Invita un giovane a leggere ad alta voce Moroni 10:31–32.
• In che modo «rifuggi[amo] da ogni empietà»? (Moroni 10:32; corsivo dell’autore).
• Che cosa pensate significhi «ama[re] Dio con tutta la vostra forza, mente e
facoltà»? (Moroni 10:32).
• Secondo questo passo, che cosa ci consente di sviluppare la pietà? (La grazia
di Dio).
Carità. Scrivi alla lavagna la parola carità. Chiedi a qualcuno di leggere la definizione
di carità riportata nella Guida alle Scritture (pagina 26) e la descrizione dei suoi
attributi in Moroni 7:45–48. Invita i giovani a sottolineare quelle che pensano
essere le frasi più importanti. Fai loro riferire che cosa hanno sottolineato.
• In che modo Gesù durante il Suo ministero terreno ha dimostrato carità?
• In che modo proclamare con sincerità il vangelo restaurato dimostra vera carità?
• Secondo Moroni 7:48, in che modo una persona diventa caritatevole?
Fai leggere nel manuale dello studente (pagina 118) la dichiarazione dell’anziano
Dallin H. Oaks sul processo di conversione.
• Secondo le parole dell’anziano Oaks, perché la carità non viene mai meno?
• Durante la missione, per chi avrete bisogno di avere carità?
• Perché sarà essenziale avere carità per il vostro collega missionario?
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GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
Umiltà. Invita gli studenti a pensare a qualcuno che considerano una persona umile.
Chiedi loro di spiegare che cosa c’è in quella persona che esemplifica l’umiltà.
Fai cercare in Siate fedeli la voce umiltà (pagina 190). Chiedi a qualcuno di leggere
il primo paragrafo, lascia poi del tempo affinché gli studenti possano commentare
le informazioni. Leggi quindi il resto e chiedi agli studenti di spiegare che cosa
hanno appreso.
• In che modo l’umiltà è un segno di forza piuttosto che di debolezza?
• Che cosa significa essere umili?
• In che modo possiamo riconoscere l’orgoglio?
Diligenza. Cerca su un dizionario la parola diligente.
• Che cosa significa diligente?
Il termine diligente deriva da una parola che significa «stimare, amare» (MerriamWebster’s Collegiate Dictionary, 11a edizione [2003], «Diligent», 350).
• Perché una persona lavora sodo per qualcuno o qualcosa che ama?
• Quali esempi di diligenza vi vengono in mente nella vita del Salvatore?
• Come si può applicare nel lavoro missionario la qualità della diligenza?
Fai leggere agli studenti Dottrina e Alleanze 107:99 e suggerire dei modi in cui
pensano che questo versetto si applichi alla vita di un missionario a tempo pieno.
Ai missionari è comandato di servire Dio con
tutto il «cuore, facoltà, mente e forza» (DeA 4:2).
Chiedi ai giovani quante ore al giorno lavora e studia mediamente un missionario.
Dopo qualche risposta, mostra l’esempio di programma giornaliero preso da
Predicare il mio Vangelo (VIII):
6:30
Sveglia, preghiera, esercizi fisici (30 minuti) e preparazione per il giorno
7:30
Colazione
8:00
Studio personale
9:00
Studio con il collega
10:00
Inizio dell’opera di proselitismo
Pranzo
in un momento che meno interferisca con l’opera di proselitismo
(un’ora)
21:00
Ritorno all’abitazione (salvo che impegnati nell’insegnamento di una
lezione, nel qual caso ritornare entro le 21:30) e programmazione delle
attività del giorno successivo (30 minuti)
22:30
A letto
(In consultazione con la presidenza di area, il presidente di missione può modificare
questo programma per adattarlo alle circostanze locali).
Fai rileggere agli studenti Dottrina e Alleanze 4:2, 4.
• Prendendo in considerazione un tipico programma giornaliero di un missionario,
che cosa pensate significhi servire il Signore «con tutto il cuore, facoltà, mente
e forza»?
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GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
23 Leggete insieme la spiegazione dell’anziano Jeffrey R. Holland di come le difficoltà
del lavoro missionario siano collegate all’Espiazione (vedere manuale dello studente,
119), oppure potresti mostrare la traccia 23 del DVD (2:14).
• Che cosa avete appreso dalla dichiarazione dell’anziano Holland?
Chiedi a qualcuno di leggere ad alta voce la citazione del presidente Ezra Taft
Benson sul lavoro (vedere manuale dello studente, 93).
• Qual è uno dei più grandi segreti del lavoro missionario?
• Che cosa accadrà quando un missionario insegna mediante lo Spirito Santo?
L’obbedienza è un attributo fondamentale nel lavoro missionario.
Fai leggere a un giovane l’esperienza del presidente Hinckley che incontrò un editore
(vedere manuale dello studente, 120).
• Che cosa suggerisce quest’esperienza sulla facilità di seguire il consiglio di un
presidente di missione?
Fai leggere la dichiarazione del presidente Ezra Taft Benson riportata nel manuale
dello studente come citata dall’anziano Donald L. Staheli (vedere manuale dello
studente, 120).
• Qual è la vostra comprensione della dichiarazione del presidente Benson su Dio
che investe di potere l’obbediente, così come illustrata dall’esperienza del presidente Hinckley?
Dividi gli studenti a tre a tre, e chiedi loro di scrutare le Scritture alla ricerca di
esempi di persone che furono obbedienti. Invitali a raccontare le loro scoperte e a
spiegare in che modo i passi scritturali che hanno trovato potrebbero applicarsi
alle situazioni che i missionari a tempo pieno potrebbero affrontare.
Spiega ai ragazzi che nel mondo intero ci sono regole cui tutti i missionari si
devono attenere, e che in una data missione ci potrebbero essere anche altre regole
aggiuntive stabilite dal presidente.
• Perché alcune regole potrebbero essere diverse da missione a missione?
Alcune regole missionarie potrebbero essere dovute a tradizioni culturali che, se
non rispettate, potrebbero offendere le persone e mettere in imbarazzo la chiesa.
In molte missioni nel mondo ci sono regole specifiche per il paese ospitante. A
prescindere dalla causa, le regole missionarie esistono per ragioni importanti.
• Quando è una questione di regole missionarie, perché è meglio obbedire che
mettere in questione?
• In che modo l’obbedienza alle regole aiuta i missionari a servire Dio come
descritto in Dottrina e Alleanze 4:2?
L’anziano Dennis B. Neuenschwander, membro dei Settanta, ha parlato specificamente delle regole missionarie (vedere manuale dello studente, 120–121). Chiedi
agli studenti di leggere insieme questa dichiarazione.
Leggi il seguente insegnamento dell’anziano Boyd K. Packer, presidente facente
funzione del Quorum dei Dodici Apostoli:
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GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
«Se seguirete le regole non commetterete mai un grave errore. Non potete
mai fare un grave errore né in missione né in seguito, senza essere avvisati.
Non prenderete mai la strada errata, non curverete nel punto sbagliato o
prenderete la decisione sbagliata senza essere stati messi in guardia. Questo
modello è il modello dei Santi degli Ultimi Giorni. Siete stati confermati
membri della Chiesa, ed è stato conferito su di voi il dono dello Spirito Santo
quale guida e compagno per voi, per consolarvi. Lo Spirito Santo è un
consolatore» («Alcune delle cose che ogni missionario dovrebbe sapere»
[seminario per i nuovi presidenti di missione, 26 giugno 2002], 12).
• Che vantaggi derivano dall’obbedienza?
• Perché un missionario deve essere obbediente per sentire l’influenza dello
Spirito Santo?
COMPITI SUGGERITI AGLI STUDENTI
• Medita sul tuo progresso personale nello sviluppo degli attributi cristiani.
Scegli una o due aree in cui progredire ed elabora un programma specifico
di miglioramento.
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ITALIAN
4
02369 12160
36912160
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la preparazione dei missionari manuale: dell`insegnante