Momenti di storia dell’istruzione in Italia Capitolo quarto •La riforma scolastica dell’idealismo: verso la dittatura La legge Boncompagni - 1848 • Eliminare l’eccessiva ingerenza dei vescovi nella scuola gestita dallo Stato La legge Casati - 1859 • - Differenza fra istruzione e scolarizzazione; • - Scuole elementari affidate ai comuni; • - elementari gratuite di quattro anni; • - scuole normali per preparazione maestri; • - Centralizzazione organizzativa e amministrativa; La legge Coppino - 1877 • Obbligo scolastico I programmi di Gabelli - 1888 • I programmi positivistici La legge Daneo-Credaro - 1911 • Avocazione delle scuole elementari allo Stato • Obbligo del patronato scolastico per ogni comune. Giovanni Gentile • Ministro dell’Istruzione: 31 ottobre 1922 – 1 luglio 1934. • Collaboratori scelti da lui: Dario Lupi. Benedetto Croce, Ernesto Codignola, Lucio Lombardo Radice. • Poteri straordinari al governo con legge 1601, del 3 dicembre 1922. • RRDD, 1923. Premesse filosoficopedagogiche • Unità di spirito e del reale: attualismo; conoscenza come creazione; molteplicità della materia e unità dello spirito. • Identità di filosofia e pedagogia. • Superamento della dualità maestro-scolaro: maestro e scolaro non si è ma si diventa; insegnamento qualcosa di vivo; scuola come comunicazione di cultura. La riforma scolastica • 1902: L’unità della scuola media e la libertà degli studi: veri uomini e apparenza di uomini; individuo libero solo in quanto spirito. • 1905: alla FNISM a Napoli su La riforma dell’educazione: arte e religione. • 1916: Fondamenti della filosofia del diritto: “Un popolo e un uomo: questo è lo Stato”. Restaurazione dello stato attraverso la scuola • A partire dalla famiglia e dalla scuola; • Provveditori: “Vigili scolte che rispettano come cosa sacra, con militare devozione, con obbedienza pronta, assoluta e incondizionata, la consegna ricevuta”. • Sistemazione autoritaria dell’amministrazione; Scuola libera • “La scuola è, dev’essere, e vorrei dire che non possa non essere libera. E’ libera, perché altrimenti non è scuola; scuola essendo sviluppo di vita spirituale, e non essendoci scuola spirituale se non nella libertà. Ma l’esistenza obbiettiva della libertà è nello Stato”. Ambiti della riforma • L’Amministrazione; • Il doppio binario; • La religione come laicità positiva e philosophia minor; • • • • • • Istruzione classica; Istruzione media: complementare; Istituto magistrale Educazione fisica; Università; Prescolastica ed elementare Caratteri della riforma • Rafforzamento della struttura gerarchicoautoritaria • Maggior controllo da parte dello stato attraverso esami • Valorizzazione della cultura umanistica, letteraria, filosofica • Importanza dell’educazione fisica, come addestramento militare. Capitolo quinto •La figura del maestro e la sua formazione Il maestro e la sua formazione • Magister: che ne sa di più, magis; capo di una scuola, di una bottega d’arte, di un’attività. • Petrarca: “Insegni ai fanciulli chi non sa fare nulla di più importante”. • Pescetti: “Il più degno esercizio”; “Un Huomo dabbene, casto, paziente, e in un certo modo uno specchio di santità, e di religione” • Silvio Antoniano: Un’attività che si avvicina a quella dei pastori anche sa fatta dai laici; • De La Salle: “Specifica vocazione e competenza professionale; • Insegnante di Abc e professore; • Prima del Settecento: dottrina e costumi. • Federico II: scuole speciali, seminari; obbligatorio per preti; • Maria Teresa: nella scuola capo normale, 4 volte all’anno, il libro del metodo; tirocinio. Da missione a professione • Le veci dei genitori: pietà amore, attività, pazienza, contegno; • Primo corso: 1787: tre mesi • Gestire l’ignoranza, gestire l’istruzione. Regolamento del 1818 • “Dotato di buona pronuncia, sano di sensi e di corpo”; “d’intelletto abile a comprendere facilmente le cose”; “un modello di buon esempio alla gioventù”; “religioso e di costumi esemplari”; “tiene il luogo di padre, amoroso ma savio”. • “Istrutti cristiani, onorati e fedeli sudditi”. • Missione, sacerdote laico • Un mestiere da donna? Metà Ottocento … • Mestiere dai confini incerti, spesso precario e intrecciato con altre attività e soltanto a fine secolo esso rientra nei canoni di una moderna professione”. • Dimensione etico-religiosa spesso presente; • Lenta professionalizzazione • Verso la femminilizzazione e la laicizzazione. In Gentile • • • • “Missionario dello spirito” Rapporto educativo = “contatto di anime” Educazione = compenetrazione di anime Importanza del maestro rurale: maestro educatore a tutto campo. • Nel fascismo: mediatore della dottrina fascista, animatore delle organizzazioni fasciste. Fatta l’Italia, … • Legge Casati 1859: Scuola normale: 18 scuole normali, triennale, tirocinio; • 16 anni maschi, 15 femmine, pagate due terzi dei maschi; • Scuola normale: durata breve, povera di contenuti, non raccordata con la elementare; generica formazione; enfasi sulla donna; • Conferenze magistrali e pedagogiche. Dai programmi • Oscillazione fra educazione (ammaestramento, contatto con l’ambiente esterno, attività spirituale, religioso animo). • ed istruzione (Addestramento, efficacia, tirocinio intellettuale, risultati). • Da maestro unico a multiplo; • Dalle magistrali all’università. IL cammino della formazione • Tradizionalmente: bone lettere e costumi; • Da fine Settecento: corsi appositi a patente; • Nella scuola normale; • Il nuovo maestro per i nuovi italiani; • La scuola normale; Istituto magistrale • Riforma Gentile: 1923; sette anni; liceo minor; non scuola per professione, ma di cultura umana; “sii uomo e sarai maestro”; • Sbocchi al Magistero. La formazione universitaria • Dal 1998 • Insegnamenti, laboratori, tirocini. Verso la professionalizzazione • 1 – Ogni scuola risente degli indirizzi determinati dal potere politico-economicoculturale; • 2 – Corsi di preparazione da pochi mesi alla laurea; • 3 – Con tirocinio, tolto da Gentile; • 4 – Preparazione: attestato o patente; diversità campagna-città; • 5 – Cambiamento: ecclesiastici, laici, donne; • 6 – Minore età, minore preparazione; • 7 – Mancanza di maestri; • 8 – Organizzazioni insegnanti.