COOPERATIVA AGRICOLA SPAZIO
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IL PICCOLO MANUALE DE
“LA POTATURA DELLE PIANTE DA FRUTTO”
Relatore:
Dott. Giovanni Alberton
Collaboratori: Agrotecnico Andrea Capuzzo
Agrotecnico Laura Schiavon
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S ed e L egale: V ia Trev is o, 9 5 - 3 1 0 4 0 S ignores s a d i Trev ignano ( TV )
Tel. 0 4 2 3 -6 7 0 9 1 5 – F ax 0 4 2 3 -6 7 0 8 7 7 – e-m ail: cons ulente@coops pazio.com
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La potatura consiste in una gamma di interventi atti a modificare il modo naturale di
vegetare e di fruttificare di una pianta. La potatura si propone di modificare la pianta per
raggiungere una serie di obiettivi:
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dare alla pianta una forma idonea all'utilizzazione ottimale della luce (ma anche per
facilitare le operazioni colturali);
accelerazione dello sviluppo dei giovani alberi per raggiungere al più presto lo
scheletro definitivo e l'entrata in produzione;
raggiungimento di un equilibrio chioma/radici e fase vegetativa/fase riproduttiva,
per una produzione alta, costante, di qualità;
far sì che le piante si adattino alla fertilità agronomica;
La potatura comprende numerose operazioni che vengono eseguite direttamente sullo
scheletro o sulla chioma delle piante arboree per regolare la loro naturale capacità
vegetativa e produttiva e conseguire il massimo rendimento economico.
La potatura è distinta in base allo scopo e alla stagione in cui viene eseguita, ricordiamo di
seguito quelle più utilizzate:
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Potatura di allevamento o di formazione: praticata con l'intento di dare alle giovani
piante la forma ottimale per lo sfruttamento razionale dello spazio e della luce
Potatura di fruttificazione o di produzione: praticata con l'intento di favorire lo
sviluppo dei rami che portano fiori e/o frutti per migliorarne la qualità; e per
mantenere il giusto equilibrio tra attività produttiva e vegetativa della pianta
Potatura di riforma o di ristrutturazione: praticata quando sorge l'esigenza di
variare la forma di un albero, ritenuta non più idonea ai fini produttivi (ad esempio
l'adozione di macchinari per la raccolta dei frutti meccanizzata) o ornamentali
Potatura di ringiovanimento: praticata con l'intento di rinnovare le piante ormai
“vecchie”, con una drastica riduzione della chioma con la capitozzatura, al fine di
ottenere nuovi getti che sostituiranno le branche invecchiate
Potatura di risanamento o di rimonda: praticata per eliminare le parti di chioma
disseccate, spezzate o attaccate da parassiti
Potatura invernale: praticata per attivare la vegetazione con tagli più o meno
drastici a seconda degli scopi
Potatura verde o estiva: eseguita durante il ciclo vegetativo con lo scopo di
deprimere il vigore vegetativo di alcune parti della pianta a favore di altre, con
operazioni di spuntatura, scacchiatura, sfemminellatura, diradamento dei frutticini,
sbottonatura dei bottoni floreali, cimatura, spollonatura, etc..
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Principali operazioni di potatura
SCACCHIATURA: questa operazione consiste nell'asportare completamente i getti che
derivano dallo sviluppo di gemme a legno situate in posizioni non utili all'economia
generale della potatura. Essa viene generalmente applicata alle piante in allevamento.
CIMATURA: questo intervento di potatura verde consiste nell'asportare l'apice dei
germogli. L'operazione è molto delicata, avendo per oggetto organi in via di accrescimento
e quindi fisiologicamente molto reattivi.
Le conseguenze della cimatura sono diverse a seconda del momento in cui viene eseguita:
la cimatura praticata precocemente su germogli vigorosi, quando il loro sviluppo è più
intenso, provoca un arresto temporaneo della vegetazione, sopprime la dominanza apicale
e induce lo sviluppo dei rami anticipati.
Nei vigneti la cimatura viene spesso praticata per limitare lo sviluppo dei tralci che,
accrescendosi eccessivamente, possono, con il loro portamento scandente, invadere gli
interfilari e intralciare la periodici esecuzione delle operazioni colturali.
DIRADAMENTO DEI FRUTTI: questa operazione viene eseguita quando, specialmente
in certe annate, la cascola fisiologica non è di per sé sufficiente ad assicurare il
raggiungimento di un'adeguata pezzatura dei Frutti e, al tempo stesso, una regolare
produzione nell'anno successivo. Quando infatti la fruttificazione è in eccesso,
l'accrescimento dei rami e la loro stessa lignificazione risultano compromessi, così come
ridotta è la differenziazione a fiore delle gemme. Il diradamento costituisce una pratica
abituale per il pesco e i susini, abbastanza frequente per l'albicocco, il melo e il mandarino.
Circa la scelta dei frutti da asportare, nelle drupacee si sopprimono, in primo luogo, quelli
eventualmente inseriti a coppia sugli stessi nodi passando poi a operare lungo i rami; nel
melo si tende a lasciare un solo frutto per ciascuna lamburda.
SFOGLIATURA: questo intervento consiste nell'asportare parte delle foglie per favorire
l'insolazione e l'arieggiamento dei frutti prossimi alla maturazione.
In generale la sfogliatura eseguita in epoca appropriata migliora l'aspetto del prodotto.
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Le gemme: distinzione in base alle caratteristiche
Per ottenere dalla potatura gli effetti desiderati, nonché per poter seguire le indicazioni via
via suggerite per le diverse specie, è indispensabile saper riconoscere i tipi di gemme
presenti sulle piante, la loro distribuzione e le possibilità di trasformazione. Esse si
dividono in: gemme a legno, a fiore e miste.
1. Gemme a fiore
2. Gemme a legno
GEMME MISTE
Hanno caratteristiche intermedie tra le precedenti, e
danno origine a rami e
fiori.
Le gemme miste danno origine sia a foglie che a fiori e a rami a loro volta "misti".
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Distribuzione e localizzazione delle gemme
Le gemme sono situate in modo vario, ma piuttosto regolare, ed è pertanto possibile
distinguerle con notevole precisione. A seconda della posizione che occupano sui rametti,
le gemme prendono denominazioni diverse:
- gemma apicale: è posta all'estremità di un ramo;
- gemma laterale: si trova lungo un ramo, in corrispondenza dei nodi, anelli
rigonfiati già rilevabili allo stadio di germoglio e ben visibili con la
lignificazione (non sempre però i nodi portano gemme);
- gemma ascellare: si trova all'ascella di una foglia o di un germoglio, sopra
il loro punto di inserzione. Grado di sviluppo delle gemme su una pianta e
anche su uno stesso ramo sono presenti contemporaneamente gemme a
diverso stadio di sviluppo;
- gemma pronta: si sviluppa nell'anno stesso in cui si è formata e da origine
a un ramo cosiddetto "anticipato", sul quale si può intervenire con la potatura
nella stagione stessa o nell'inverno successivo;
- gemma dormiente: è di recente formazione e destinata a evolversi in
germoglio 1'anno successivo, alla ripresa vegetativa; se stimolata con la
potatura o con l'innesto prima della quiescenza definitiva (luglio-agosto), può
evolversi subito e dare origine, come le gemme pronte, a rami anticipati;
- gemma latente: può rimanere indifferenziata anche per anni e risvegliarsi
in seguito a uno stimolo, come il taglio del rametto sovrastante o interventi
similari. Le gemme dormienti, latenti e avventizie possono venire indotte al
risveglio mediante interventi di potatura o tecniche alternative;
- gemma avventizia: situata in un punto insolito sul fusto o sui rami, può
risultare utile per ottenere lo sviluppo di un germoglio nella posizione e nella
direzione desiderate.
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IMPIANTO
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ALBERI DA FRUTTO
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FORMAZIONE DEI RAMI A FRUTTO
Primo anno
1.Tra novembre e febbraio scegliere un ramo laterale
forte ben posizionato e non potarlo.
S econdo anno
2.Tra novembre e febbraio il ramo s’è allungato: sulla
parte cresciuta l’anno precedente si sono formate
delle gemme a fiore. Potare nel punto da cui cresce la
nuova parte di ramo.
3.Tra agosto e ottobre il ramo laterale
potato si carica di frutti.
Terzo anno
4.Tra novembre e febbraio potare il ramo laterale
fruttifero fino a un moncone di cm 2-3.
5.In ottobre, alla fine della stagione vegetativa dal
moncone è spuntato un nuove ramo laterale vigoroso
che non va potato per ricominciare da capo il ciclo di
rinnovamento.
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ALLEVAMENTO A SPALLIERA PRIMO ANNO DI FORMAZIONE
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ALLEVAMENTO A SPALLIERA SECONDO ANNO DI FORMAZIONE E
PRODUZIONE
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POTATURA A VASO – FORMAZIONE
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POTATURA A VASO – PRODUZIONE
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PIRAMIDE E FUSETTO – FORMAZIONE
N.B. : nel fusetto i rami non vanno tenuti liberi ma orizzontali
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PIRAMIDE E FUSETTO - PRODUZIONE
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Regole generali per una corretta potatura
Il taglio deve essere eseguito con arnesi perfettamente affilati e adatti alla
consistenza e al diametro del ramo: appositi coltellini per i tessuti teneri,
erbacei o carnosi, forbici di varia misura e seghetti a denti più o meno fini per i
tessuti semilegnosi o lignificati. E' necessario che la recisione avvenga con
facilità, senza provocare schiacciamenti, slabbrature, scheggiature: la superficie
di taglio deve essere netta.
La recisione di un ramo va eseguita con tecnica corretta; le superfici di taglio
con diametro superiore ai 2-3 cm vanno protette con l'apposito mastice; le
specie resinose non richiedono alcuna applicazione, mentre le drupacee
producono spesso, in corrispondenza dei tessuti incisi, della "gommosi" sulla
quale si insediano muffe e batteri. Si deve recidere in modo da ottenere lo
sviluppo del nuovo germoglio nella direzione desiderata, scegliendo
opportunamente la posizione della gemma. Si taglia secondo una superficie
inclinata, in direzione opposta al punto di inserzione della gemma,
immediatamente sopra questa, ma non troppo vicino, per non provocare lesioni
al tessuto di cui fa parte, alle quali fa seguito lo sviluppo di germogli e di rami
deformi. Tagliando a distanza da una gemma, o nel tratto compreso tra due
gemme, rimane un moncherino che, non possedendo alcun elemento in grado
di evolversi, secca o marcisce, dopo aver inutilmente assorbito nutrimento.
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ALCUNE GENERALITA’
- I CILIEGI VANNO TENUTI PULITI DAI SECCUMI E DAI RAMI
NON PRODUTTIVI. NEI CILIEGI ADULTI LA POTATURA DI
RINNOVO VE ESEGUITA SEMPRE DOPO LA RACCOLTA DEI
FRUTTI , MENTRE QUELLA DI MANTENIENTO NEL TARDO
INVERNO.
- L’ACTINIDIA (KIWI) VA POTATA NEL TARDO INVERNO COME
NEL VIGNETO (I RAMI A FRUTTO SONO I NUOVI GETTI DI 1
ANNO).
- I FRUTTI ANTICHI DANNO PRODUZIONE DOPO 4-7 ANNI
- CON LA POTATURA VERDE VENGONO ELIMINATI, DURANTE
IL PERIODO VEGETATIVO, TUTTI I SUCCHIONI ED I POLLONI.
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1) POTATURA LIBRETTO spazio