CONCORSO “Poeti Estinti ” a cura di Carlo Curto e Cristina Tupputi A.S. 2012/2013 CONCORSO “Poeti Estinti ” a cura di Carlo Curto e Cristina Tupputi La poesia è mazzo d’erba e fiori raccolto nel campo dell’anima e posto nel vaso del cuore Sotto il sole nasce la nostra ombra, come alla luce della poesia s’addensa il nostro pensiero. Un giovane pensiero è quello dei ragazzi, già così ricco d’intuizioni, già pronto a navigare nell’acqua corrente della vita con le braccia nude d’esperienza, ma ricche di vigoria. Come fili tesi i loro versi vibrano e non trovo ghirigori, piuttosto messaggi e risuoni d’interni sotto la pelle delle magliette, dove strepitano i colori di scritte fresche e irridenti. Nel salire sull’erta della vita, la loro poesia diventa respiro sotto il pino che con i suoi aghi cuce il mantello del vento, lasciando che le parole come pigne si posino accanto ai ciclamini. Al sole della vivida ragione Una suprema architettura costruisce la casa della pace in questa terra illuminata d’astri che ci attende con il braccio carico di un cesto di frutti da spartire. La carta del progetto la scrivono i ragazzi a frotte sul balcone, dove il mare batte le sue onde innalzando i suoi spruzzi fino a bagnare le menti racchiuse in giovani bandane. Saranno loro ad aver mani protese ad accogliere le barche della sete arenate sul sale e loro ancora a battere il ferro col maglio del cuore per forgiare trasparenze di luce. In questo lembo d’universo, dove una bandiera di memorie sventola la storia dell’uomo sui cumoli dei suoi segni per spandere un destino maturo al sole della vivida ragione. Cammina nella valle l’uomo dove il male è una muffa sulla pelle del fiore ed il bene una spiga d’oro insanguinata dai papaveri. Luciana Gatti II La scrittura, sia essa narrativa o poetica, è una passione meravigliosa e affascinante che tutti possiamo coltivare, e se è vero che leggere è un percorso di apertura verso il mondo, scrivere è un processo di rivelazione del nostro io a noi stessi anzitutto, un’esplorazione della nostra anima. Romanzi, racconti e poesie sono lo specchio della coscienza e dell’esperienza umana che, interiorizzata attraverso le pagine dei libri, ci consente di vivere la nostra esistenza straordinariamente equipaggiati. Scrivere, sia attraverso la ricognizione di memorie e ricordi, sia mediante l’espressione di desideri o frustrazioni, dona consapevolezza, e quindi libertà. Lettura e scrittura sono grandi risorse per analizzare quanto accade dentro di noi, per comprendere ciò che ci circonda, per costruire rapporti e consolidare valori. L’esperienza della stanza tutta per sé va dunque incoraggiata, essendo preziosa in particolare per i ragazzi e le ragazze che, lasciata l’adolescenza, si preparano a diventare uomini e donne con una propria visione della vita e del mondo. Valeria Lo Forte POESIA E ADOLESCENZA Nel prestare attenzione alle poesie dei ragazzi che si affacciano alla ribalta del mondo adulto con i loro pensieri segreti, le loro emozioni, gli slanci, le rabbie, la voglia di tenerezza, ci si rende conto che accostarli alla poesia, nel senso non solo di leggerla, commentarla, studiarla e recitarla, ma anche di comporla, può rivelarsi una via d'accesso per capire e cercare di conoscere una stagione della vita come l'adolescenza i cui confini appaiono incerti e sempre più fluidi; una stagione sospesa tra l'infanzia e il mondo adulto, nemmeno classificabile in una rigida fascia d'età perché è un tempo soggettivo, solcato da mille inquietudini legate a un'identità ancora da conquistare, che ognuno vive fra incertezze e contraddizioni in funzione dei propri ritmi individuali di crescita. I turbamenti, i dubbi, i timori, i desideri, spesso inespressi, possono trovare, allora, nella poesia, quella vera, una sorprendente e profonda capacità di dare risposte, e aprire nuove domande. Tale contatto oltrepassa il fatto strumentale, per farsi veicolo di un'esperienza profonda, da vivere come un incontro esplorativo col proprio mondo interiore, una spinta oltre la soglia delle comuni percezioni e avere la possibilità di esprimersi affidandosi alle parole di sempre, giocate in combinazioni e significati diversi. Diventa questo un modo di spronare i ragazzi a ripensare i loro vissuti, guardarsi dentro con occhi nuovi e vedere nella poesia una forma d’arte attraente capace di dare ordine e armonia alla realtà e, magari, di scoprirne dimensioni impensate. Avviarli a impossessarsi delle basilari strutture poetiche e incoraggiarli a comporre versi, li mette in grado di capire che scrivere poesia non è semplicemente trovare la rima, oppure andare ogni tanto a capo per dare risalto ad alcune parole rispetto ad altre. Abituarli a lavorare sui testi dei buoni poeti è la via maestra perché si rendano conto che l'ispirazione di ciascun poeta viene filtrata e modellata attraverso la sua abilità di impiegare le parole spogliandole della loro banalità e facendole diventare uniche, poiché dalla posizione e dal contesto in cui sono collocate, mutano radicalmente di senso e incidono il verso a guisa di punteruolo poetico. Alle definizioni di poesia quale canto dell’anima, ricerca dell'infinito, del vero, del bello, o come libertà e sogno, va aggiunto che la poesia è anche frutto di esercizio, è capacità tecnica di rimpastare le parole, frugandosi dentro e fuori, prestando ascolto con l’orecchio interno per saper distinguere se il testo di una canzone che ci appassiona è un percussione sonora dove cuore fa rima con amore, oppure è autentica poesia. La canzone talvolta è un lungo pensiero poetico tradotto in musica. Ma non basta per essere autentica poesia. A questi ragazzi “scavatori” di pensieri e sentimenti, pronti a cavalcare il futuro, diciamo che fa loro onore aspirare a diventare poeti e che in taluni casi, là dove all’ingegno corrisponde l’impegno, lo sono già. Buona vita a tutti. Elisa Zoppei III RINGRAZIAMENTI Per la realizzazione della terza edizione del concorso ringraziamo, per la preziosa e generosa collaborazione, i componenti della giuria: Luciana Gatti, Valeria Lo Forte, Elisa Zoppei, Augusto Garau; gli insegnanti referenti degli istituti che hanno aderito al progetto (oltre al “Fermi”, l’I.P.S. “Giorgi”, il Liceo Ginnasio “Maffei”, il Liceo Scientifico “Medi”, il Nuovo Liceo Artistico “NaniBoccioni”), proff. Elisabetta Belloli, Luca Bragaja, Emanuela Montini, Grazia Roberta Giani; i dirigenti, in particolare il prof. Rosario Blasco del nostro istituto per il concreto supporto al progetto, e il prof. Mauro Murino del Liceo Ginnasio “Maffei” che ha cortesemente consentito l’utilizzo della sala teatro per la cerimonia di chiusura. Un grazie particolare ai Mi Federico Fuggini e Stefano Tonellotto che hanno curato il commento musicale e all’attore Stefano Scartozzoni che ha curato le letture e la regia del reading.* Infine, siamo grati all’associazione “Gioventù per i Diritti Umani” (nelle persone di Stefano Tonellotto e Katiuscia Mercury) per i riconoscimenti assegnati agli studenti e la realizzazione delle riprese video. Cristina Tupputi e Carlo Curto * Gran parte dei testi sul tema dei diritti umani sono confluiti nello spettacolo "Diritti verso la libertà: 30 passi verso un mondo migliore", tenuto alla Gran Guardia il 19 maggio 2013 nell'ambito della manifestazione "Maggioscuola", per il quale ringraziamo i Mi Marco Fasoli, Federico Fuggini e Stefano Tonellotto, e il regista Stefano Scartozzoni. Ringraziamo inoltre il cantautore Marco Ongaro per la canzone originale "Il diritto perfetto", e Riccardo Vecellio Segate per la poesia "Li chiamavano eroi". Un grazie particolare al "sosia di Brad Pitt" Giobbe Covatta per il suo contributo che è stato uno splendido incoraggiamento. IV O Capitano! mio Capitano! O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito. La nave ha superato ogni tempesta, l'ambìto premio è vinto, Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante, Gli occhi seguono la solida chiglia, l'audace e altero vascello; Ma o cuore! cuore! cuore! O rosse gocce sanguinanti sul ponte Dove è disteso il mio Capitano Caduto morto, freddato. O Capitano! mio Capitano! Àlzati e ascolta le campane; àlzati, Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla, Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti! Qua Capitano! padre amato! Questo braccio sotto il tuo capo! È un puro sogno che sul ponte Cadesti morto, freddato. Ma non risponde il mio Capitano, immobile e bianche le sue labbra, Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere; La nave è ancora sana e salva, il viaggio è finito, Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave; Rive esultate, e voi squillate, campane! Io con passo angosciato cammino sul ponte Dove è disteso il mio Capitano Caduto morto, freddato. Walt Whitman, Foglie d’erba PRIMO PREMIO ASSOLUTO EX-AEQUO CONFORTO DA ALMA (português) CONFORTO DELL’ANIMA Naquele dia comum de verão o sol nascia sem saber o que iria iluminar, qual sombra iria desenhar. No alcatrão pegajoso do asfalto, no cimento vislumbrado entre as folhas e as flores coloridas, com a memória da areia na pele e o perfume do oceano no coração, encantada com você, eu fiquei. In quel comune giorno d’estate il sole nasceva senza sapere cosa avrebbe illuminato, quale ombra avrebbe disegnato. Nel catrame appiccicoso dell’asfalto, nel cemento intravisto tra foglie e fiori colorati, con la memoria della sabbia sulla pelle e il profumo dell’oceano nel cuore, di te mi sono incantata. Hoje, aqui, no meio da multidão, assim longe, vou andando, procurando não sei bem o que, qual perfil, impossivel milágre misterioso. Oggi, qui, in mezzo alla folla, così lontano, cammino, cercando non so ben cosa, qual profilo, impossibile miracolo arcano. De você só me resta o sonho. Di te non mi resta che il sogno. Do mundo faladeiro e superficial somos distantes ilhas. Ou sou eu que estou correndo para um lado sem sentido? Del mondo ciarliero e superficiale siamo isole lontane. O forse sono io che sto girando in un verso insensato? Não preciso saber para onde estou indo, simplesmente tenho que ir. Agradecendo-te por ter me ensinado que a única coisa importante é o conforto da alma. Non ho bisogno di sapere dove sto andando, devo semplicemente andarci. Ringraziandoti per avermi insegnato che l’unica cosa importante è il conforto dell’anima. Jaqueline Celeri 1 PRIMO PREMIO ASSOLUTO EX-AEQUO ALICE Cadi Alice, fuggi, dalla tua vita di corsetti e calze, che sembra volerti strangolare, strangolare te e la tua voglia di vivere di vedere il mondo con i tuoi occhi di bambina, cadi Alice, perché ognuno di noi ha il diritto di cadere nella sua tana di bianconiglio. Tana sfuggente di giochi perduti negati, risate andate e bruchi azzurri come vestiti e corsetti. Lacci al tuo collo, castelli di cuori il mazzo è lurido, le carte appiccicose. Lontano, galleggia uno sbuffo bianco nell’aria. Può dirsi un fiore? Un soffio e più nulla nell’aria. Cadi. Sofia Rebecca Dolci 2 3 POESIE IN FORMA CHIUSA 4 5 Terzine dantesche chiuse da distico NELL'ORA DELLA SERA Ferma la prua un momento, viaggiatore, impara ad ascoltare questa lieve voce di vento. Sentirai mille labbra sussurrare quel che incontrerai domani, quando vorrai invece riposare. Inseguirai ancora i sogni vani di casa, di famiglia, di un porto dove guardare, placido, i gabbiani; Un’alba, stanco, appena scorto terra, nuovo ruggire di tempesta sarà per te nero di sconforto: Niente flauti, canti di festa, ma la sferza del vento salato e la spuma, bianca, della cresta. Se voce umana dorato ricordo, e altro dolore i visi noti, il volto amato, Per te allora sarà calmo il mare ed aperta la via del ritorno. Andrea Xamo 6 Madrigale CORIANDOLI Come leggeri coriandoli al vento passano sopra al borgo piccoli uccelli bianchi sogni di bimbi infranti. Filippo Olivieri 7 Sonetto FERMO PALPITO D'ALI "Lasciai i lidi di un regno perduto, paterne stanze e un glorioso passato, o Armònia, Armònia, perché il crudel Fato tuo peplo dorato chiese in tributo? Vedremo il terrore e un trono caduto tra sterpi e le serpi, che abbiamo creato. Vedremo allora del Cheràuno ingrato il dono concesso in cambio d'aiuto!" "Celeste anima, marito splendente, -risponde l'essenza del viver mionon addolorarti, ma poni mente che vive ancora l'amore tuo e il mio. Salpiamo ora: verso un lido lucente! Amore e speranza, ecco il nostro addio." Jacopo Manara 8 Sonetto FIGHT FOR PINK Quando arriva maggio tutta l’Italia s’elettrizza per gli eroi della bici, uomini che combattono da amici, sfidando sole e gelo per la maglia, rossa, bianca ma soprattutto rosa. Dalle impervie salite di montagna alle lunghe volate di campagna, la battaglia è sempre più faticosa. Tra i saliscendi, come nella vita, l’ardo traguardo è in cima a una salita, guadagnata con fatica e sudore per la soddisfazione e per l’onore. Per conquistare un posto nella storia il miglior modo, sì, è una vittoria. Filippo Olivieri 9 Madrigale PRIMAVERA Senti nell'aria i venti forti, della stagione ora passata, ti scompiglia i capelli corti. In una tiepida giornata, con il profumo di fiori di pesco, torna ahimè la memoria cruda delle tue parole d’ottone, fredde sull’anima mia nuda come il sole, dentro un affresco. Martina Rossi Madrigale TRADIMENTO Sapeva volare. Le recisero l’anima insieme alle sue ali. Lame lacerano il suo ventre Sapeva sognare, ma tutto tace dentro il petto, solo lacrime rigano la vernice della notte. Sapeva cantare, le tapparono la gola. Non come canna d’organo che più profonda suona, come ocarina di terra bruciata che il piede del traditore calpesta. Arianna Dall’Ora 10 Madrigale ESTATE Suona la campanella. Menti ansiose, solo una settimana. Dolce estate come una caramella, calda sabbia, intenso profumo di aghi di pino e genzianella. Sii libero, galoppa senza sella. Anima del sole, pura meridiana. Martina Conti Madrigale RONDINI Si alza nel cielo un nido di rondini Si muovono costanti, leggere, vive e ansanti. Aspro calpestio di un cacciatore. Sguardo feroce, forse senza un cuore. Odio creato da un uomo escluso. Manifesta vendetta perché è ottuso. C’è molto nella vita da provare, non far del male a chi cerca di amare. Martina Conti 11 Madrigale PASSIONE Il sudore per una lunga tappa, spingi i pedali su un duro percorso. Vedi il favorito che in testa scappa scorgi il tifoso che già in cima è accorso. La vergogna di quando sei ultimo. Ti guardi indietro, non c’è più nessuno, soltanto una lunga striscia d’asfalto. E il nero della gomma sulla strada Ma è vuota, come il tempo che consumo. Gabriele Mazzi Madrigale SENSAZIONE Bruciavano le guance sul mio viso, piano pure sul mio corpo rigido brividi, come veli sulla pelle. Vola alta l’aquila fiera e ribelle, catturò i miei pensieri e ciò che capii, non fu ciò che eri. Arianna Dall’Ora 12 Madrigale IL DESIDERIO Il più alto desiderio, il più lontano tuo futuro, si insegue dall’asfalto, sinuoso miraggio sembra vicino, arduo, ambito ideale, si parte mettendo piede a pedale. Valerio Parisi Madrigale BAMBINA Gioia sei del mio cuore, ti guardo mentre giochi, non sei più una bambina. Fragile piccola creazione del mio anziano corpo gracile sei la mia gran soddisfazione. Non ti disperare se soffrirai perchè ti porterai nel cuore la certezza del mio infinito amore. Martina Rossi 13 Madrigale SEI TU Sento un tuono: rumore di acqua.. Il tuo bellissimo sorriso è un’emozione incredibile, un arcobaleno di fiori. Il mio cuore batte veloce, rimbomba nello sterno. Non so come, ma sei arrivato la mia gioia è come quella di un bimbo alla vigilia di Natale. Ma guardo poi quei tuoi occhi marroni, marrone cioccolata, di tutto questo non vedo lo specchio. Mi sveglio all’improvviso, sento un tuono: rumore di acqua. Rebecca Gobetti 14 15 POESIE IN FORMA LIBERA 16 17 LUCI Le luci accese illuminano il palco Un foglio bianco prende forma Voglio raccontare una storia Che rimanga sospesa nel tempo Fra le righe della musica Passo, passo I muscoli si contraggono Il piede incide il pavimento Scrivo una poesia sul legno L’inchiostro è la mia anima Passo, passo Sollevo una mano in alto Scocco una freccia nel vento Porta un messaggio legato È libertà di espressione Le luci spente oscurano il palco Cala il sipario su un corpo svuotato Tace la musica, muore l’ultima nota Ma nel cuore di ogni spettatore rimangono interpretate emozioni Emma Bosco 18 CICATRICI Ti mostrerò le mie cicatrici e sarò percorsa dai brividi, quando tu le toccherai. Sentirò il freddo pizzicarmi le ossa, quando tu le toccherai. Avrò timore, perché sarò nuda e indifesa, come una bimba appena partorita, e conoscerai i miei silenzi urlanti e i miei pianti taciuti, conoscerai i miei labirinti e i miei deserti più sperduti; conoscerai me stessa, quando tu le toccherai. Jasmine Giacomelli 19 NESSUN RUMORE Nessun rumore, troppo silenzio in me, eppure il mondo scalpita: trema la ferraglia del mio carcere, freddo il metallo, profonda la ferita. Fiore sbocciato, fiore reciso: uno stelo che mai la giovenil rosa vedrà fiorire. La testa divelta, lontane le estati sotto il melo Che lente allontanarsi paiono nell’eterno fluire. Grida che lacerano l’animo, colpi di scure lenti squarciano libertà nell’oscura pece di una notte spelonca delle mie paure. Un fucile alla tempia, una preghiera: tardi ormai, e il sangue già sgorga lontano da una madre che di morire scongiura. Filippo Manzini 20 DILAGA LA VIOLENZA Gli anfibi mordono la strada acuto lo stridio metallico delle spranghe rimbalza tra i volti coperti che urlano parole cariche di odio. Una coltre di fumo accompagna questa tetra calca gli opposti sono lì di fronte nelle loro divise. Cala il silenzio e la tensione riempie l’ aria veloce la violenza dilaga come l’ onda sugli scogli. Là l’acqua si ritrae dolcemente qui la marea umana tarda a tornare solo caos solo devastazione. Gianluca Di Maio 21 VOLTO Volto dagli occhi neri stringi mordi la materia martellata sfibrata sotto il mortaio con la pelle pregna di sudore perla di salgemma pirite nel crepuscolo di porpora bruciato dall’ultimo sole. Matteo Mengalli 22 UNA RISATINA Una risatina, un freddo tintinnare di vetri. Lo spesso cerone non difende dallo squarcio. All’improvviso una risata, uno scoppio sanguigno girandola frenetica. Rattoppi infantili su ferite aperte. È divelta la porta di una vita di gabbie. Sofia Rebecca Dolci LA STRADA VERSO CASA Notte di tormento ad aprile! Vecchi fantasmi dai riccioli biondi mi rincorrono- e danzano nell'oscurità. Giro- e rigiro col freddo nelle ossa: lo conosci- il terrore d'essere una donna sola? T'ho cercato nelle luci dei lampioni- degli angoli peggiori della città. Dov'eri? In un caldo letto- nel focolare della normalità? Nell'angolo-più vergognosodel tuo cuoretendi l'orecchio- alla bestialità: gocce di pioggia sul nero asfalto ti parlano di me. Chiara Tedeschi 23 BEATO LO STUPIDO -Beato lo stupido, beato l'ingenuo beato chi è senza sapere di essere, che vive senza il peso del vivere. Sono solo e sento il fardello di una coscienza che appare nel sonno e mi stringe il petto nella morsa. Beato chi vede l'alba e si addormenta con le stelle, chi ogni giorno muore e non conta i minuti. E' saggio l'uomo che rifiuta la saggezza, chi non solleva le ali di Icaro e resta a terra, vuoto, inconsapevole e felice. -La vergine affoga ebbra in un mare di assenza, il battista inizia alla morte giovani bevitori, in un bar senza luce fuori dalla città un uomo piange il suo amore privo di etica. Non a causa tua ho perso i miei valori, è l'amore che me li ha sottratti per sempre. La mia serenità è leggera tra le tue mani e, io, ne ho perso la piena padronanza -Sei la costante che soffoca i miei pensieri, sei picco e discesa, il mare dipinto su un foglio nero, ragione e sentimento che si scontrano, fanno a pugni e si uccidono senza un vincitore. Sei il profumo che mi sveglia la mattina quando è estate, l'incubo che mi tiene sveglio se fuori piove, mi uccidi, Giuditta, e di te non posso fare a meno: sei la ragione che mi incatena a ciò che sei. Donise Serenelli 24 SALPA LA NAVE MIA Salpa la nave mia colma d'ardore, di passione, di brama d'avventura e ciò gonfia e le vele cattura, acciò che il mare solchi con vigore. Tante e solite e nefaste tempeste batton aitanti la rotta ambita; iter arduo, ma gravido di vita, vince e respinge infine le creste. Nell'orbe appaion quei segni, lume, arsi dardi, i quali guidano colà ove ogni puro governo mira. Ciascun altro vi tenda, si rassegni; cosicché ancor non attendano il porto cui la nave mia aspira. Nicolò Sanese 25 AFRICA O MIA AFRICA Mi manca il tuo vento che mi accarezza il viso il tuo caldo secco la tua verde e pianeggiante natura Ricordo l’oceano blu e i bambini che giocano nell’ acqua cullati dalle onde Africa o mia Africa Il tuo cielo stellato porto nel cuore insieme ad albe e tramonti trascorsi con amore Africa o mia Africa Vivrò in libertà per ritornare da te o mio dolce amore lontano Mouhamed Fall 26 GOCCIA Goccia di disperazione, goccia di sudore, goccia d’acqua che scende dal fiore, goccia di sorgente che arriva sino al mare; attraversi la mano di chi tiene il potere ma non disseti la povera gente. Attraversi il mio corpo, ora tutto tace… corri veloce sulla strada deserta, ma scivoli lentamente dalla mia finestra e i miei occhi si chiudono, quasi a volerti aiutare, a superare quegli alvei di vita che volge al tramonto. Su una secca foglia d’autunno minuscola rifrangi la girandola colorata del sole il cui sorgere non comprendi né di alcuna cosa mai, nella tua breve vita, hai voluto sapere. Matteo Danzi 27 PASSERO DI MARE L’acqua, come il buio mostro sotto il letto mi affondava. Ora, finalmente, sale e sole e distese di onde. Come un passero di mare, libero, su questa mia nave, su questa mia vita, che guido ovunque io voglia, con le sue vele nere (come me prima di adesso) gonfie di futuro sono, proprio come un passero di mare. Sofia Rebecca Dolci 28 VIAGGIO Distesi su una barca di sogni reali comprati venduti immaginando l’arrivo in un nuovo continente Seduti vicini per scaldarci dal freddo della notte Seduti vicini per consolarci per gli amici perduti Seduti vicini per farci coraggio Seduti vicini per farci coraggio durante il viaggio Battono i nostri cuori di tristezza Tristezza per la terra lasciata Battono i nostri cuori di speranza Speranza per la terra promessa Dal continente nero al continente bianco Mohamed Fall 29 DESOLAZIONE Porto vuoto, rilassato senza anime in pena. La coltre d’acqua scura dilata il molo eroso nel profondo. Le nuvole se ne restano in alto come spettatori di una commedia che non andrà mai in scena. Giulia Galati SPERANZA Non sarà questo vento, che violento mi sferza il viso, a spazzare via le mie lacrime. E non sarà il freddo, seppur pungente, a distrarre la mia mente dal passato. Ma tuttavia, neppure queste nuvole nere potranno oscurare la mia luna; e il mio cielo; e le mie stelle. Jasmine Giacomelli 30 FANGO Fango: mi sono ricoperta di fango, per lamentarmi di non respirare abbastanza. "Non mi piace la primavera" dicevo, "preferisco l'inverno" (come fosse fango mi sono ricoperta anche di inverno) Ora, fragile come rododendri - o azalee, dici - forse sboccio: l'inverno sta finendo. Adele Nigro ODETTE L’occhio vispo, grande e bello il suo pelo è morello la criniera bruna e rossa robuste ed alte quelle ossa. È un nobile animale che davvero tanto vale delizioso è cavalcarlo una gioia accarezzarlo. Ci ha strappato un gran sorriso l’altro giorno all’improvviso cavalcando all’impazzata e saltando la staccionata per tornare in tutta fretta alla crusca che l’aspetta. Arianna Strapparava 31 AVESSI AVUTO IL TEMPO -Oggi c'è il sole e, guardando il cielo, Mi è venuto in mente il tuo viso, Se piovesse non penso sarebbe diverso, In fondo, abbiamo condiviso ogni stagione. La tua assenza ora è un vento leggero e costante, Mi gela le labbra e scompiglia i capelli, Proprio oggi che pensavo di stare bene, Sento freddo, e il bisogno di un tuo abbraccio. -Avessi avuto il tempo di fermarmi e guardare negli occhi la mia vita, forse avrei capito la sua verità e mi sarei lasciato dolcemente sedurre abbandonandomi al suo profumo, ma nel momento in cui mi sono fermato, lei era già scappata con un bagaglio di emozioni dolorose e oscure. Gli occhi con cui scrivo non sono gli stessi che uso per guardare il mondo, lascio uno spazio bianco che si incastra tra terra e cielo che mi permette di vedere la vita come è. Prendendomi il tempo per osservare i suoi occhi l'ho finalmente vista da vicino, nuda e bellissima, con quel suo sguardo innocente e il mondo che le fa da cornice. -Una falena vive il tempo di una giornata, nasce sbatte le ali e muore leggera e inconsapevole. Io sono qui che ti vedo mentre ti allontani, e sorrido perché so che sei stata il battito di ali che mi ha accompagnato oggi. Donise Serenelli 32 L’ORDIGNO DI NAGASAKI E questo rumoroso silenzio, e questa tenebra accecante. Finisce la calda stagione si spegne il mio lume e nel calor di dio non credo forse nel parco del diavolo. Son scomparso come la notte all' alba, di me è rimasta solo un ‘ombra. Fantasma che si allunga e nelle crepe si nasconde Andrea Gardoni NATURA Il lembo di sassi tondi o pungenti. Ai lati argini d’erba sporgenti. Un rivolo d’acqua rinfresca le piante e l’infuocato sole arde accecante. La vivace natura non ha sbarre e libere si sentono le creature più bizzarre. Gabriele Mazzi 33 UNA VOLTA Una volta ho visto un relitto incagliato arrugginito peschereccio disabitato squarciato dall’unico scoglio nel mare profondo Matteo Mengalli VERO AMORE Nel tuo abbraccio riposo sicura e non provo nessuna paura. Nel dolce tepore della notte ascolto il campanile scoccare la mezzanotte. Ti vorrei sempre al mio fianco, ma purtroppo devo stare dietro a un banco. Ti guardo la mattina prima di uscire E mi viene voglia di tornare a dormire. Ti amo e ti penso spesso, senza di te non è lo stesso. Con affetto, al mio amato letto. Caterina Leonardi 34 IL MONDO TACE Il mondo tace guardando le lacrime dell’uomo bagnare la terra. Quel silenzio alimenta il dolore che affligge il suo cuore. Odio Razzismo Invidia Ignoranza Catene che strangolano l’amore di persone rimaste senza fiato. L’impotenza la fragilità dell’uomo sono sbarre di un carcere che stringe e soffoca in un pugno l’innocenza. Michele Ingrao 35 LA NATURA È VERDE Il Verde mi infonde speranza La Speranza dà valore alla mia vita La Vita mi insegna coraggio Il Coraggio è l’arma più forte nei miei momenti difficili Momenti di amore momenti di odio durante il cammino di un uomo L’Amore mi riempie di felicità e debolezze L’Odio mi infonde forza e infelicità La Felicità mi colma il vuoto della vita L’Infelicità mi mostra quel vuoto L’Uomo vaga nella libertà donata dalla natura verde negata dall’uomo e inverte il ciclo della Vita Erhun Imafidon 36 SOLO FOLLIA Corri, corri, scappa! L'ingranaggio del sistema ruota impazzito, veloce! Non restare fermo! Non vedi? È follia! C'è solo follia! Siamo pesci. Beviamo l'acqua del nostro stagno per poi soffocare. Siamo tuoni. Forti, abbaglianti, brevi, futili, viviamo la vita solo in attimi. Siamo serpi. Ci mangiamo la coda, ci uccidiamo l'un l'altro! Ma non siamo amore! Infinito, indelebile, indomabile. Non vedi? E' follia! Siamo tutto, tutto ciò che muore e non siamo nulla, perché non siamo sentimento; cerchiamo l' eterna vita ma non desideriamo ciò che di più infinito esiste, l'amore. Ho paura, non c'è senso! Cosa bramiamo? Questa è follia, c'è solo follia. Michele Bortolasi 37 SERPENTE Il vecchio diventa vecchioe il giovane diventa più forteperché genio e sregolatezza vanno messi insiemee tra tutti i “se” e i “ma” della mia vitae gli incubie le notti insonnilampante giungi tu di nuovo ci sei tustrisci sul pavimento con un fiore in mano cercando di spiegarmi che nessuno riesce a capirenessuna prospettivanessun futuroTroviamoci una volta ancora. Stiamo insieme una volta ancora. Chiara Tedeschi 38 MALINCONIA Come un gabbiano che vola oltre il cielo oltre il mare verso il sole che non raggiungerà mai. Come un sogno bellissimo che non ricordi più come la pioggia che lava le strade come una lacrima che non diventa mare che cade, sola, senza perché, senza essere dolore, dimentica di essere dimenticata, muore. Come la strada immaginaria della mia vita che corre sui miei passi, qualche curva, una salita, discesa, incrocio, poi sempre dritta, e il passo che segue, il passo, veloce, lento, e veloce ancora, il passo segue il passo. Qualche cartello, un’indicazione, una dolce casa, ed è già dietro, passo, corsa, passo, passo ancora, non c'è un freno, non mi posso bloccare, sulla strada ho dimenticato qualcosa, vorrei pensare, mi vorrei fermare, tornare; Passo dopo passo, passo dopo passo, passo e passo ancora. Andrea Gardoni 39 LA NOBILTÀ Senti, guarda la cascata fa invidiar i suoi colori, l’uccellino vola, danzando al suo ritmo, canta; le foglie dalle mille sfumature, cadono piano, mentre i rami, spogliandosi s’intrecciano; la nuvola ghiacciata si annuncia, e l’animale cerca riparo. L’uomo, escluso dall’armonia della natura tolto dalla vista di un sole all’ orizzonte, di un ruscello fragile, di una goccia che cade, di un albero che per lui respira d’affanno solo, sabbia e mura d’intorno si vuol circondare, e quando finirà, la vita, forse capirà la brezza d’estate, la schiuma di un’onda, nel pugno chiuso poco o nulla. Resiste la smorfia di un falso sorriso, frutto di un nero orgoglio, da re. Edoardo Giacalone 40 FRAMMENTI Uno strappo, una fitta. Amore, perché non mi vuoi? Scrigno che non vuoi aprire. Frammenti perduti per sempre. La tua voce come torcia nel buio della vita, i tuoi occhi come mare in cui mi ristoro. Le mani si sfiorano sui banchi di scuola. Studiamo insieme? Domande sospese a pelo d’acqua. Ma tu non rispondi. Tu - tu tu- tu Tutto perduto come coriandoli dopo il carnevale Filippo Olivieri POTER CREDERE Triste fanciulla generosa, viaggia con la mente e piange con il cuore. Arrossisce sulle gote, muore con il pensiero. Sorride piano, piano. Dolci e fluenti biondi capelli attraversano il suo braccio. Passano ore, giorni, settimane, mesi. I capelli attraversato la stanza. Rumore stridulo di un uscio, ombra nera. Nelle sue mani solo odio profondo. Taglia ciocca dopo ciocca. Ciò che era scompare, sbianca. Sofferenza iniziata, felicità spenta. Miracolo provato, luce profonda, chiara, intensa. Gli occhi prendono lucidità, il pensiero emerge, il respiro esce fiero, le sue lacrime scendono amorevoli. Poter credere non è mai tardi. Martina Conti 41 IMPETO Non ho freddo. Un’afa improvvisa, un moto netto, un vuoto cancellato. Ti voglio morta. La rabbia di un male insensato. Non parlare. Basta lacrime sul viso, è stato lungo il tempo dell’attesa. Eravamo insieme in paradiso. Ti ho amato, Dio, come ti ho amato. Ormai posso solo guardare lontano. Te ne vai, lontano da me, lontano dal cuore là dove tu non possa più far male. Aguzzina noncuranza di un sogno infranto, rea superficiale e stolta, tornerò a contare ancora una volta ogni giorno le ore nel mio odio di un profondo abissale. Nico Pezzella IL SOGNO Sognare costa un bel po’ di fatica, in questa vita bisogna lottare nonostante sia dura la salita. L’importante è riuscire ad arrivare. Per me vita è correre incontro all’uragano. Non servi, molla pure la mia mano. Rebecca Gobetti 42 LA PIOGGIA Aria fresca, il cielo giallo all’orizzonte un tuono, due, tre. Strade deserte vie silenziose, case buie. Una goccia, due, tre: la pioggia. Profumo di pioggia che mi bagna il viso corro: non mi fermerò. Rebecca Gobetti COS'È LA VITA Cos'è la vita se non una barriera infinita ignari che la nostra libertà sia solo mera malvagità, prigionieri di un corpo il cui controllo ci viene tolto. La morte è il traguardo raggiunto con l'ultimo sguardo, affogati dal terrore di un incessante dolore. Federica Savoca 43 DOMANI Sconosciuta, indecisa, lontana la via, stretta e condivisa; la strada è mia! Apro il cancello, del mio futuro, che bello! Osservo il sentiero maturo. Porte in faccia, tante ne ho prese grande goccia sul viso, sempre cortese. Mano in mano, occhi chiari, a fianco, lontano attraverso mari! Bianca Olivia Pruteanu 44 IL SILENZIO DELLA MUSICA Il silenzio della musica mi accompagna lungo un viaggio surreale al di là della realtà al di qua della finzione. Immagini colorate attraversano la mente tutto scorre velocemente come un arcobaleno che abbaglia. Julius Aiwuyo L’UOMO È LIBERO L’uomo è libero quant’è libero il cuore di un innamorato L’espressione più sincera rimane il nostro viso Schiavi per lo meno della nostra felicità Liberi solo per poco dal giudizio altrui L’uomo non è uomo se non è schiavo di se stesso L’uomo non è libero L’uomo non è solo Riccardo Marconcini 45 LIBERI DA NOI Chi ci impedirà di professare la nostra fede Povero di spirito colui che s’imporrà sul debole Luce di speranza Pareti buie senza dimensione Luce di guida Luce di via Tutti con un binocolo al contrario In mano Guardando i problemi imminenti Farsi lontani Unirsi come il mare Con il mare Come il male Sullo stesso fronte ma ben separati Riccardo Marconcini RICORDO Memorie perdute di una stanza svanisce nell'ombra come un fantasma accorro l'afferro come un guanto d'aria svanisce nell'ombra il ricordo perduto di un tempo che non fu mai mio Stefano Cengiarotti 46 SEME DI FUOCO Immagina. Inspira. Tieni la mente ben aperta. Espira. E parti. E lasci lasci il brusio volando. Il vento ti sorregge. Tra le dita le nuvole sono fili, parole sottili sono color di girasole, l’orizzonte di rosso sapore ti accarezza e ti avvolge una voce nuova. Un abbraccio di note che ti trova a metà fra cielo e stelle; e una musica…scintille! Che emozione per chi gusta, per chi tocca, per chi afferra questa florida vaghezza, vita fumo o solo brezza, scende fresca lungo il collo, lentamente corre e guizza fra le mani, ogni goccia del tuo io poi coinvolge, e verso il mare lei ti volge e riempie gli occhi di mille colori. Stelle di luce, potenti pensieri, energia, la culli, ti culla, frulla Fra le dita come vivo calore come primula dischiude, poi ti osserva, canta e ride. Ora a te la follia di render la magia. Chiara Massella FRAGILITÀ Volo titubante nella mia vita rimediando sempre qualche beccata in quest’anima sempre più ferita. Sempre però mi rialzo a testa alta, lancio i dadi, è ancora un’unica volta. Filippo Olivieri 47 RICORDO Dirai che è impossibile, io ti dirò che è facile. E se ti senti sola e il bagliore del sole ti acceca la vista, sappi, che oltre quei raggi, io ti fisso sempre. Non voglio perderti ora, fu il grido straziante della tua gola, ma come la fioca luce di una candela, mi spensi. Come la foglia che, dolcemente, si stacca dalla madre pianta quando la brezza d'autunno ti scompiglia i capelli e le rosse gote ti accarezza. Il tuo ormai freddo cuore si è fatto di marmo, ma il bagliore del mio ricordo vivrà sempre nel tuo petto. Dirai che è impossibile, io ti dirò che è facile. Martina Rossi BINARIO NUMERO 4 Udir un rumor di treno lontano sporgersi per vederla anche se invano con una melodia dolce che in me risona placo la mia voce perché so, stona. Il treno è arrivato ed è fermo al solito binario numero quattro da molte città è passato svelto ignorando i silenzi che a me ha sottratto. E come descriver la sensazione di saper che lei già mi aspetta per vedermi incontro sceso dal vagone. Ma ancor da questo sono lontano e dopo un sospiro conto i secondi che mi dividon da lei e i suoi discorsi. Francesco Manganotti 48 LUCIDA Lucida, dammi la mano aiutami a scendere fuori da me (Marte sa) abbandonami tra le braccia materne di fertilità ora non so blu e vermiglio in noi sale perché scorre venere in noi sterile ormai come scappando e poi cade da un albero spoglio freddo ormai livido azzurro desidero soltanto felicità celami non guardarmi, sul volto contratte figure di noi. sono così mi hanno vuotata ormai schiava perché scelgo di esserlo voglio sapere cosa ci faccio qui cado da un albero spoglio Adele Nigro 49 GENIO Gatto accoccolato specchio nel buio aspetti mi indaghi non mi nascondo, rifletto Gatto curioso mi insegni il tuo modo e l’affetto Gatto lucente lare di un focolare disperso genio familiare dei sogni Gattino sei l’anima mia mossa Maria Ricci L’AMICO Mi trovai vicino al letto di un amico, che da giorni stava in ospedale sudato, massacrato in viso, malattia pericolosa e fatale; nel silenzio prego la provvidenza che apra gli occhi io con tutte le mie forze non smetterò di sperare. Emanuele Perlini 50 MUSICA Come ondeggiare di sentimento, rumore piacevole, parole di cemento; come note infinite di amore perduto, forte come scoppio di dinamite come il bambino caduto, con lo sguardo d’antracite, come le note dell’arduo vissuto, come ondeggiare di sentimento, rumore piacevole, parole di cemento. Emanuele Perlini NEBBIA ANIMATA Cielo bianco e offuscato, nuvole, che agli occhi miei di veder non permettono; ombre indecise appaiono in lontananza. Sarà forse la mia speranza? Vicolo cieco; ritrovar io voglio l’amor per il mio orgoglio. Nell’avvenir tanta insicurezza nel tempo molta amarezza. Solitudine dispersa nel mare della tendenza. Bianca Olivia Pruteanu 51 PERSO NEI PENSIERI Perso nei pensieri sogno Sogno di volare di librarmi nel cielo Volo leggero come piuma sollevato dalle correnti che mi lievitano su Come un ascensore salgo in alto così in alto da non vedere il limite talmente in alto da sentire la mia pace intorno a me libero e leggero nell’universo. Julius Aiwuyo VOLA E RISCHIA Tu che hai la vita un pianto Desideri luoghi che non hai visto, ti muovi a passo lento a fatica in questo mondo spento. Preferisci stare basso per non farti male, o volare alto rischiando di cadere? Arianna Dall’Ora 52 FOGLIA Arsa d’estate aspettando la sera riempi i miei rami e donami freschezza. Colori d’autunno, d’improvviso un tumulto e la bufera, di te un ricordo, freddo il mio tronco nell’arida sera. Matteo Danzi RIPOSO DI FELICITÀ Vecchio ulivo mio, sento le onde infrangersi sulla bassa riva il profumo dei fiori colorati, il riflesso che abbaglia quando si va nel silenzio e il futuro è un sasso gettato lontano. Edoardo Giacalone COPRIFUOCO La tenebra si avvicinava con un rumore lontano mentre il solo scompariva e il nero si faceva vicino. Tutti rientravano nelle case, le grandi mura domestiche, la tenebra silenziosa mi invase come in una guerra con le forche. Valerio Parisi 53 PAESAGGIO D'AMORE Tacciono i suoni della terra chiuso in me stesso; Al tramontar della notte, un infimo tradimento. E d'un tratto buio nero di pece, nero di tenebra. Al sorger delle luci, il fulgido sorriso, e gli occhi insidiosi. E d'un tratto bianco, accecante, che calca possente la vita. Sento solo lei. Sento. Ramon Stevanato VITA Siamo come granelli di sabbia nella tempesta in balia del vento viaggiamo con forza ci trascina implacabile continua per la sua via fino a quando bruscamente si placa e dal cielo cadiamo in libertà verso una nuova realtà Gianluca Di Maio 54 I MIEI PENSIERI VOLANO I miei pensieri volano come aeroplani tra cocainomani e i presi male gente affogata in un mare nero d’odio gente arrabbiata colora di petrolio. Nicolò Ricci ASCOLTARSI Si è sempre in movimento. Il mondo gira, e si è sempre in movimento. Ma finché non ti fermerai, pace non avrai. Fermati, lasciati andare, cerca di rallentare. Tranquillo, non perderai niente, resta in movimento e perderai tutto. Fermati, ma resta cosciente, Non sarai un’isola Ma parte del continente. Fermati, accettati. Ti dissolverai come una goccia, ma diverrai oceano. Lorenzo Tadiello 55 BELLEZZA Oh lascio che il sole scenda sul mio viso a illuminare i miei sogni viaggio con la mente in pensieri splendidi e folli per capire chi sono veramente Gli alati segreti della mia mente si svelano lentamente con molta calma giorno dopo giorno vedere la medesima strada al termine avvertirò la beatitudine Dolce poesia su un prato verde le parole accarezzano la mia mente un'altra volta non potrei resistere ma ora tutto sembra così chiaro Oh cercando di capire di capire dove sono stato finora Ciò che vedo rigoglioso giardino di maggio e il sole sorge all'orizzonte e i miei occhi sentono l'emozione come d'un fiore senti il dolce profumo Oh cercando di capire di capire dove sono stato finora Oh piccolo ricordo di gioia eterna come un fortunato sogno lascia che il sentimento ti seduca e di te non lasci alcuna traccia La mia mente viaggia sulla luna d'estate e va oltre le colline d'oro felice destino che mi accompagna mentre gioco con la follia Ciò che ho visto l'ho visto per sempre oh cercando di capire di capire dove sono stato finora Nicolò Peroni 56 TIENIMI CON TE Stringimi con passione, non lasciarmi senza la tua presenza, mi sento perso; viso a viso non smettere di pensarmi il mondo senza te sembra di traverso. Contro ogni riguardo vivo per te ma di me non abusare. Ramon Stevanato A VOLTE LA VITA Disegni di paesaggi Immagini di persone felici e di persone tristi Fotografie di brutte guerre e di case distrutte Filmati di bambini che giocano e di bambini che lavorano Enrico Zanini 57 MAI PIÙ Qui seduto, osservo la gente passare, penso a quando anch'io ero abituato a parlare. Una bambina mi prova a guardare, la madre la tira: ''E' pericoloso, non ti avvicinare!'' Fa paura chi non ha più niente, chi è ormai quasi invisibile alla gente, si merita forse uno sguardo diffidente, sempre che non sia a lui troppo evidente. Penso a quando anch'io avevo un tetto, che non fosse a tettoia di questa stazione, che mai riuscirà a farmi sentire protetto. la sicurezza che quelle panchine hanno oscurato e il vento freddo nella notte ha cancellato mi faceva sentire vivo, considerato. Cristina Pozzan TE E con lo sguardo tu mi fulminasti, così caldo, forte e appassionato, così solare che poi m'abbagliasti, cosicché ne rimasi estasiato. Tu che sei bellissima, non girarti: per sempre sarò pronto ad amarti. Luca Forti 58 59 POESIE IN LINGUA STRANIERA 60 61 VIVRE COMME TOI* VIVERE COME TE J'entend toujours les pleures de ces mères; j'entend toujours les cries de ces filles, car elles ont toutes perdue le sourire a cause de ta gloire. J'ai vue des âmes s'en aller. J'ai vue des fleures ce fanées dans le cœur d'un enfant enchaîné dans l'ombre de la mort. J'ai vue notre terre se transformer en un cimetière. Écoute les larmes de ces mères et enfants couler comme une pluie sans fin. Dis-moi, comment te sent tu? Sache qu'ils ont tous le droit de vivre comme toi, de sourire a cette vie avec joie. Sache qu'ils ont le droit de jouer,de danser, de sourire comme toi. Ho sempre sentito i pianti di queste madri; ho sempre sentito le urla di queste figlie, perché hanno perso il sorriso a causa della tua gloria. Ho visto le anime andarsene. Ho visto i fiori appassire, nel cuore di un bambino incatenato nell'ombra della morte. Ho visto la nostra terra trasformarsi in un cimitero. Ascolta le lacrime di queste madri e bambini scorrere come una pioggia senza fine. Dimmi, come ti senti? Sappi che essi hanno diritto a vivere come te, di sorridere a questa vita con gioia. Sappi che essi hanno il diritto di giocare, di ballare, di sorridere come te. Jean-Marc Aka Amon * I versi costituiscono il testo della omonima canzone originale, dello stesso autore. 62 ŽIVOT LA VITA Svako ljudsko biće da li je muškarac ili žena, crna ili bela, jevrejin, hrišćanin ili musliman, to je stari i umire, kriv ili nevin stranka a ima pravo na život. I dok god imate krv u venama isrcu da pumpe, trebalo bi da niko, Bog koji je tokom zaustaviti. Ogni essere umano che sia uomo o donna, bianco o nero, ebreo, cristiano o musulmano, che sia vecchio o in fin di vita, colpevole o innocente ha diritto alla vita. E finchè ha sangue nelle vene e un cuore che lo pompa, non deve esserci nessuno, oltre Dio che lo interrompa. Roberto Salihi 63 POESIE IN VERNACOLO 64 65 LUNA LUNA Di lì notti sii patruna chi dintra i nostri sogni tu ‘ni spii e ‘pi tanti matre ispiratrice sii e puru ‘pi mia la spiranza sii, o luna. Padrona della notte che vegli sui nostri sogni per molti sei la madre ispiratrice, per me, la speranza, o luna. Dii sta gianna e fajllante luci ti spijcchji e lu scuru di biancu lu pitti, o luna; di stù tranellu accussi a tutti fai innamurari; Solo una luce gialla accecante che riflette imbiancando il buio, o luna; cosi affascinante, inganni, e fai innamorare; i fighji toe luntanu sunu ch ‘a villi dintra i cori nostri di spiranza ‘nni jnchinu cu stà beddra luce a canniceddra. le tue figlie cosi lontane, ma costudite nei nostri cuori ci indicano, la speranza con questa luce di candelina. Edoardo Giacalone 66 U VASU IL BACIO Di russo è pinnellata a tramuntana m’ abbrucia l’animu, l’aceddru ancora fa lu sò cantu; Sfumatura porpora di un sole calante, l’animo mi brucia, ancora un canto vivo di uccelli; e jddra mi talìa cu l’occhi di perla ch’i sbiddrjano ‘nto celu comu stiddre; lei mi guarda con gli occhi di perla che splendono nel cielo come stelle; si fimmau u tempu , lu ventu lentu supra li sò russi labbra mi pusau. il tempo si ferma, una brezza lieve mi posa sulle sue rosse labbra. Edoardo Giacalone 67 POESIE SUI DIRITTI UMANI 68 La freccia del cammino Muta la strada tra gli estremi d’uguaglianza nella via d’ogni uomo come il nascere e il morire, ma salda rimanga la freccia del cammino sul ponte dell’intesa tra le rive con l’aspro delle ortiche in mani di giglio! perché il passo a chiodo dei poveri gravati dai sacchi vuoti di farina? Perché perse in un fogliame di perché s’ammassano le note d’un canto incompiuto d’armonia? Fluisce a gocce miracolose il proposito dell’uomo universale per un arrivo a cui si giunge dopo un lungo travaglio di tenaglie, sulle sbarre roventi che fermano il passo. Se l’uomo esprime sulla carta la coscienza con l’universalità dei suoi diritti, perché la guerra con la spada che trapassa, perché cappe d’anima nei santuari entro i borghi lastricati di sassi, perché l’indifferenza verso gli altri impigliati nelle spine della sete, perché gli emigranti con i mantelli ebbri di polvere straniera sotto un cielo sempre eguale, Metterà questo anelito solo bandiere a marcare la nostra identità nel mazzo variopinto del mondo?! Non siamo capre, né cammelli, né asini, né cavalli o anatre sulle acque dei canneti. Loro da sempre hanno raggiunto questa meta che una mappa di pace ci vuole indicare con la penna del volo, in un fulgido annunzio. Luciana Gatti 69 MADRE AFRICA Oh Africa, madre Africa la terra della buona gente Continente di uomini bianchi e neri, oro,diamanti ebano e avorio La prima figlia della creazione. Africa,madre Africa, foreste palpitanti di giganti, terra rossa,profumo silenzioso della vita che si nasconde che agguanta lacera,stordisce. Possente, selvaggio, paziente madre dolente, supporti il pianto dei figli. Oh Africa, madre Africa, ti amiamo. Joyce Amoah 70 CONDANNATO A VIVERE Condannato a vivere, ed è come morire, avvilito e arreso a una vita in gabbia; Credimi, se fossi un granello di sabbia non disdegnerei la mia realtà, privo di occhi per scoprire la libertà, né orecchie, né bocca, né anima, resta di me una presenza del tutto anonima. Vedo ali librarsi in eterei spazi, sento in me liberarsi impulsi pazzi, rivoluzioni atomiche che lasciano lividi, inibite da vincoli solidi. Posso correre, ma solo con la mente. Posso urlare, ma nessuno mi sente, Vittima di una colpa a cui mi hanno legato, vittima e complice del loro assurdo reato. Nicolò Sanese 71 È LA GUERRA Dentro a una tempesta di sangue e fuoco di interessi persone costrette indifese stanno come in una foresta pluviale dove lacrime di odio piovono da occhi colmi come torrenti in piena È la guerra Julius Aiwuyo 72 MIA SARÀ LA LIBERTÀ Mi sentirò libero quando tutti si sentiranno liberi. Quando tutti saremo uguali senza distinzioni tra forti e miseri. Mi sentirò libero quando tornerò dalla mia famiglia. Quando sentirò il suono del mare in una conchiglia. Mi sentirò libero quando sentirò il vento soffiare. Quando delle catene non mi impediranno di sognare. Mi sentirò libero quando la mia vita sarà nelle mie mani. Quando nessuno mi dirà se morire oggi o domani. Mi sentirò libero quando vedrò i bambini giocare spensierati. Quando non dovrò chiamare più nessuno se non me padrone. Quando non avrò più paura nel vedere in mano a qualcuno un bastone. Mi sentirò libero quando non avrò più tutto questo male addosso Che mi penetra insistente fino ad arrivare all'osso. Mi sentirò libero quando proverò a volare e nessuno dirà che non posso. Mi sentirò libero quando vera sarà la verità. Mi sentirò libero quando mia sarà la libertà. Jenny Solfa 73 CREDEVO CHE BRILLASSE PER TUTTI Nuotavo felice nel mare, in quella distesa di liquido blu, volevo solo sognare un mondo più bello, quaggiù. Il sole brillava nel cielo, credevo brillasse per tutti, che per tutti fiorisse il melo e desse ad ognuno i suoi frutti. Ma mi sbagliavo di grosso, io che sono diverso, per me il mare è solo mosso e il cielo è fosco. Sembra che per me il sole non brilli, i suoni per me sono squilli, sembra che per me l’onda non scorra e la gente con me non discorra. Eppure io sono una persona, e come tale vorrei essere visto ma il mondo mi bastona… Scusate se insisto. Aurora Nicolis 74 SENZA MAI… Una palla, un gioco senza mai fermarsi; un desiderio, un sogno senza mai illudersi; un’ idea, un ricordo senza mai doverlo dimenticare. Un sorriso, cose semplici la tazzina di caffè e i compiti da fare, senza mai vittime e carnefici, vittime e vittime. Senza penna rossa, senza fucile senza mai agnelli sull’altare! Edoardo Giacalone 75 SULLA STRADA DELLA GUERRA Ora dimmi, in che lingua piangono i bambini prima di morire sulla strada della guerra? piangono in ebraico o libanese, in iracheno o africano? Vedere uccidere o essere tu stesso a sparare diventa normale. Non sono permesse emozioni sulla strada della guerra. Nessuno fa niente per placare il pianto nessuno si riprenderà mai più. Nemmeno quando la guerra sarà finita. Se mai sarà finita. Jenny Depreziato 76 DANNATO Ragazzo, dannato, dannato sia il fuoco, non contempla sofferenze e la guerra non è un gioco dannato esso sia, il male sofferente, buia la retta via, la demenza della gente. Donna, dannato, dannato l’animale che abusa del tuo corpo e non si pensa criminale dannato egli sia, belva senza pietà, non è una fantasia ma pura verità. Pianti, lamenti, grida verso il cielo, nessuna via d’uscita, nessuna dignità. Buio infernale, il mondo sotto un oscuro velo non voglio che sia questa la dura realtà. Diana Dusa 77 E RICOMINCIA COSÌ Afferra, tira, trascina senza possibilità di fuga senza possibilità di scampo: un patto di fede stipulato con noi stessi, inconsapevolmente. Buttata, sprecata, raccolta, recuperata: un marinaio che attraversa le tempeste dei fallimenti che viaggia attraverso il mare dei cambiamenti; si fa sentire, pulsa sotto la pelle: la puoi sentire in momenti impensabili come quando prepari il caffè. Decisione illusoria, fermarsi o ripartire? Ignari, ancora una volta, che a decidere sia sempre lei, la vita Alessandra Porzio 78 MONDO NUOVO, MONDO DIVERSO L'unica cosa che mi resta è un cielo a sbarre, un pensiero in testa: la libertà mi è stata strappata, ma la ferita non sarà rimarginata. Ogni giorno solo violenza, fisica, psicologica, e ciò mi violenta; mi violenta fin nel profondo, non lascia respiro, neanche un secondo. Non ci sono sbarre che posson fermare la libertà di poter parlare, di poter pensare un mondo diverso. Un universo di sogni e pensieri che volano, corrono, che son desideri, desideri di una vita gioiosa, senza tortura, dignitosa, una vita ove la parola diversità fa solo rima con umanità. Caterina Leonardi LA MIA SPERANZA Le mie lacrime perdono colore Piango Rido Continuano a cadere Piango perché la felicità mi è straniera Rido perché l’infelicità mi accompagna Non mi riconosco più La vita è nulla Solo sofferenza Solo violenza Ma Ritrovo un’arma nascosta La speranza Non mi arrendo Un giorno usciranno dal buio I diritti Diverranno realtà Erhun Imafidon 79 IL CIELO Il cielo è azzurro. Il cielo mi riempie di speranze il cuore. Stringo tra le mani gli ideali lasciati dai martiri della libertà che scivolano fra le dita come fossero sabbia che si lascia portare lontano dal vento. Il vento si porta appresso i pianti dell’uomo, come tuoni improvvisi scuotono la terra, lasciano solo violenza Bagnato dalle lacrime dei deboli l’Opprimente scrolla le spalle lasciando cadere morte ma stringendo tra i denti profitti e non altre parole. La sua anima è gelata nemmeno l’inferno che ha creato può scioglierla. Egli estirpa speranza come fosse zizzania e coltiva terrore nel cuore delle persone. L’Opprimente però non sa che a volte la carta diventa acciaio che non si può piegare. Le Parole come terremoti fanno tremare l’anima. Trenta diritti sono stati scritti con lacrime e sangue sono stati creati Michele Ingrao 80 IMPARERO’ A VOLARE QUANDO SARO’ TROPPO GIOVANE Con una granata in mano ho imparato a contare perché nemmeno ho fatto la prima elementare, con un fucile in mano ero pronto all’ingaggio ma non vedevo l’ora che finisse questo viaggio. Perché se penso e ripenso a ciò che mi è accaduto sono felice e contento di ciò che mi accadrà. Fate l’amore non fate la guerra, diranno, quando sarò dentro a un buco scavato sotto terra. Ma quello che penso e ripenso non ha senso se di me rimarrà soltanto il ricordo di una briciola lasciata cadere e coperta con la terra. Sono un ragazzo grigio ma dal cuore colorato un’anima senza volto e senza libertà scaricato in una guerra che non conosce verità. Ora però con un proiettile nel petto ansimo, nell’attesa dell’ultimo attimo, smetterò di strisciare su questo prato polveroso e imparerò a volare, a volare nel cielo, lascerò il mio corpo grigio e inseguirò l’arcobaleno. Ho imparato a contare con una granata in mano Ora che so volare volerò più lontano. Francesco Perusi 81 RIMEDIO Strazio, dolore, tortura Cosa dici? La vita è dura? Se ti sembra dura non starmi ad ascoltare Ci sono persone che persone che conoscono il vero male. Soldi? Potere? Perché lo fanno? Rovinano famiglie, secondo voi lo sanno? Violenze, soprusi e discriminazioni Il rimedio l’hanno scritto le Unite Nazioni. Trenta diritti, per evitare molti conflitti. Per diffondere il rispetto e rendere cosciente ogni inetto. Per migliorare questo mondo in sfacelo pieno di egoisti e di persone crudeli. Solo coscienza e conoscenza per rendere migliore la nostra esistenza. Filippo Olivieri QUESTA BELLA TERRA In questa terra infuocata nessuno muove un dito se non per provocar male. Non si sente il profumo del mare, l’idea di eroe è mito, non si ama più la tavola apparecchiata, non si sente più il richiamo delle balene. La nostra anima è come un innocente prigioniero in una cella. Il cuore raggrinzisce in questo mondo corrotto. Bianca colomba in un oceano di petrolio. Rebecca Gobetti 82 RUVIDO IL RUMORE Ruvido è il rumore che rimane nell'aria, vano il tentativo di trovare una casa che accolga, che ascolti, che abbracci. Quando è tutto meglio del passato soffocato nell'aria è un grido disperato. Paura. Rancore. Tristezza. La vita. Sole, sangue. Un canto, un lamento. Speranze, rotola campo spazzati dal vento. Aurora Tomelleri UOMO Non ho più lacrime per piangere Le anime portate via dalla violenza Diritti scritti con sofferenza Diritti calpestati con ignoranza Slumber man Uomo sedato Nostro è il giorno Nostro è il mondo Nostra è la vita Abbi il coraggio di viverla Erjon Verjoni 83 ANNEGO Annego, annego nella violenza, anzi, sono già annegata in essa. Trovarsi in un baratro senza fine e senza uscita, è questa la condizione in cui sono. L’uomo? L’uomo che amavo ora non c’è più! La vita? La vita ora è solo un buco nero dal quale non so come uscire. Speranze? La mia sola speranza è liberarmi da questo inferno. Vado avanti, vivo, o almeno cerco, ma chiedo giustizia contro l’uomo che in cambio d’amore mi ha ridotta così. Santina Accetta VORREI ESSERE LIBERO Vorrei essere libero, libero di vivere la mia avventura, disperso nei miei pensieri, e in mezzo alla natura. Vorrei essere libero, libero come un gabbiano per alzarmi nel cielo e volare lontano. Libero dalla paura che ti rende prigioniero e ti impedisce di contemplare il mondo intero. Libero dai pregiudizi che innalzano un muro, libero di poter progettare il mio futuro. Elisa Zuanazzi 84 CATENE Distrutto nel corpo logorato nell’anima privato ingiustamente dell’umanità e della libertà al buio di una cella con il gusto ferroso del sangue che mi riempie la bocca aspetto. Aspetto invano. Lentamente la vita mi sta abbandonando, lascia questo guscio ormai privo di forza. Sono solo. Mentre aspetto il miracolo di Dio il silenzio di queste mura trattiene in catene il mio corpo impedisce alla mia mente di fuggire. I secondi I minuti Le ore volano come la fenice che ancora sogno di diventare. Rinascendo urlo a gran voce: ho il diritto di essere libero. Gianluca Di Maio 85 VERGOGNA Mi vergogno. Mentre io tranquilla dormo un bambino muore di fame, muore di sete, muore di malattie, muore d’abbandono, muore di guerre, muore. Come può essere? Ma davvero è così crudele questo mondo: acido, avaro, invidioso, goloso, lussurioso, superbo in cui vivi campando sotto la bocca di infami? Rebecca Gobetti 86 LA CHIAMANO LIBERTÀ Un concetto così semplice e così complesso Così astratto da istituire un paradosso Al giorno d’oggi così assente da apparire un’invenzione Un concetto sfruttato per nascondere oppressione. Oppressi da regimi teocratici Siamo imbambolati da miraggi politici La mente imprigionata in una bolla di sapone Non possiamo far altro che divenire succubi del padrone La libertà di avere un’occasione Il dovere di esprimere un’opinione L’espressività che prende forma prende le cose e le trasforma Una chimera per molti andata persa Da convinzioni e ideologie che ci intasano la testa Duemila anni di chiesa centralizzata Condannano la scienza a una regressione forzata La verità ci viene sempre nascosta Ma siamo noi a non volere la risposta Abbiamo la libertà di non sapere Chiudere gli occhi e non vedere Francesco Manganotti 87 UMANITÀ CALPESTATA Nuvole nel tempo morto, l’albero secco nell’umido cielo immerso nel grigio terreno toccato dalla povera foglia bagnata, unta dal delitto da noi ordinato. Edoardo Giacalone LIBERI SOLO NELLA MENTE In un mondo omologato col timore del diverso che è schivato, calpestato, la libertà è un diritto perso. Lei, tanto sbandierata, è perennemente ignorata. Sappiamo che nutrirsi è vitale, ma la sete di potere comunque prevale. Nelle cose più semplici di libertà non c'è traccia, ma serve l’idea ad essere felici. E' un aquilone sfuggito di mano, per ora, perso in un posto lontano, eppure si è impressa nell'animo umano. Cristina Pozzan 88 PENSIERI CONDIZIONATI Bombe a mano, granate, pappagalli verdi. Oggi. Bambini indifesi, tristi, infelici. Giochi con me? Domanda aperta, risposta mai trovata. Corri per i prati? Venticello debole, corpi per la strada, ammassi di speranze. Occhi che vedono te che tranquillo scavi senza un perché; tramonto sempre più rosso. Mente per pensare, idee da scartare. Involucro di idee, ragioni, telecomandato. Tasto reset. Ti faccio pensare ciò che voglio. Acconsenti e basta. Martina Conti QUANTI DIRITTI NEGATI Quanti diritti negati a quei fanciulli appena nati e quanti doveri dimenticati da quei grandi della terra che dovrebbero assicurare la pace, non la guerra. E se ti senti fortunato perché vivi riparato e non tendi la mano ad un fratello abbandonato, non ti rendi conto che una semplice carezza è per lui, una grande certezza. Non amare solo ciò che ti conviene perché la fortuna nella vita non si mantiene. Sara Barlottini 89 ANIMA VIOLATA Fredde lacrime cercano di lavare lo sporco lasciato da un uomo senza cuore ma lo sporco resta, come anche il dolore per quell’ uomo che si comportò da orco negli occhi si legge la sua sofferenza perché gli hanno stroncato ogni sogno e speranza costretta a portarsi addosso un peccato perché la sua anima hanno violato quest’ uomo non può essere chiamato tale il suo comportamento è peggio di un animale ma come puoi a una donna fare del male non è sua la colpa, adesso piegata sul pavimento immobile con il corpo pugnalato con il cuore fermo e senza fiato. Jennifer Montresor ANGELI D’OGGI Difendono le vite da pura agonia giudici che distinguono la ragione e la follia. Lacrime amare cadono come scura pioggia, il dolore traspare da ogni singola goccia. Parole dal significato distorto vagano in questo mondo stravolto come foglie trasportate dal vento, come suoni che si odono a stento. Jacopo Bresciani 90 ULTIMO RESPIRO Cielo rosso sangue E terra tremante Un bambino innocente che nel buio piange, l ’hanno portato via tremante mentre l’orizzonte era un finto diamante. Gridiamo rivoluzione, ma il bambino con il fucile ha perso la speranza, che scompare in lontananza Povera innocenza, rubata la sua infanzia, mandato a morire per un paese che sta per scomparire. Creatura devastata, con l’anima spezzata, per sempre segnata. In riga con altri soldati o meglio “bambini rubati”, obbligati a uccidere per essere “liberati”. Il sole ci illumina ma non si vede il domani, solo un angelo del diavolo senza ali, bruciate per il dolore, che oggi vede un bambino che muore. Gabriele Facci 91 BAMBINO DIMENTICATO Bambino soldato Bambino dimenticato Giocavi a fare il soldato Ma il soldato gioca a fare il bambino? Bambino soldato Della tua infanzia sei stato privato. Avevi in mano una palla Ora hai in mano l’AK. A uccider sei stato costretto Sei un soldato provetto. Bambino soldato Bambino dimenticato Giocavi a fare il soldato Ma il soldato gioca a fare il bambino? Bambino soldato Della droga ti hanno dato. L’hai fumata, mangiata, iniettata Per trovare il coraggio di uccidere per un’altra giornata. Del tuo corpo la notte i generali han fatto scempio Ti han fatto il loro perverso strumento. Bambino soldato Bambino dimenticato Giocavi a fare il soldato Ma il soldato gioca a fare il bambino? Bambino soldato Ora in un campo giaci crivellato. Chissà, un medico forse saresti diventato O commercialista, agricoltore, forse anche disegnatore! E magari avresti disegnato Un bambino che correva in un prato Un bambino che correva spensierato. Godersi l’infanzia, che bambino fortunato! Ma non hai potuto, eri solo un bambino soldato. Lorenzo Tadiello 92 QUEL RAMO DI PESCO Le tue strade infuocate la notte, quel ramo di pesco infreddolito si piega lentamente fino a terra. Sogno lontano, la donna cerca il mondo di prima mentre la finestra forma la brina Se sorridendo la vita sorprende, la voce ormai non fa nessun canto. Sai senti fanciullo,torna bambino. Il viso rovinato dalle schegge i piedi rovinati dal cammino volta le spalle alla vita che teme. cerca la tua vita,bambino. Vorrei poter cambiare le tue stelle trasformare il mondo che conosciamo so che tutto questo suona da folle ma ti prego, torna e parliamo. Vorrei darti la vita di prima donarti il sorriso che avevi t’immagino nella casa in cantina piangendo, nel buio che temevi. Arianna Dall’Ora 93 TANTI BAMBINI INDIFESI Tanti bambini indifesi perdono la speranza la gioia per il troppo dolore Io seduto in questa stanza con la tristezza e l’angoscia che mi assale Vedo una madre piangere in silenzio sulla tomba del suo bambino che non ha potuto essere bambino privato anche di un padre ucciso da assassini Tanti bambini indifesi perdono la speranza la gioia per il troppo dolore alcuni anche la vita Tutta Io seduto in questa stanza Sento il bambino chiedere alla madre cos’è questo rumore? La madre mente Un’altra esplosione si fa sentire Tanti bambini indifesi perdono la speranza Mi rattristo e impazzisco per il loro dolore L’indifferenza nel mondo uccide anche il migliore Uomo Animale Cannibale Julius Aiwuyo 94 DOV’È LA LIBERTÀ Una giornata nuova lunga come la vita il sole la illumina il sole è l’unica cosa che brilla in quella vita L’uomo la vive nell’oscurità imprigionato schiavo misero soffocato dalla rabbia e dalla paura in attesa del suo giorno fortunato. Ormai la libertà si trova solo in un’altra realtà. Erhun Imafidon MINE VAGANTI Un bagliore lontano, un luccichio d'argento nella piana deserta. Come attratti da calamita malefica i piccoli passi si affrettano... Ed eccolo finalmente nelle sue mani un fresbee d'argento che viene da lontano scivolato dal tascapane di un mago distratto, interrato dalla sabbia, liberato dal vento. Ma cosa nasconde lì al centro? Non fa ora a scoprirlo che... il mondo finisce per sempre. Arianna Lorenzoni 95 INNO ALLA VITA Per una madre ancora immatura Che ha avuto troppa paura Per ogni vita finita in un sacco di spazzatura Madre Natura non ne ha avuto cura. Per chi ha sentito sulla gola un coltello Io ti dico non arrenderti fratello Perché la vita è un lungo duello E se ti arrendi ci sarà sempre quello, Quello di cui hai paura Quello che ti porterà sfortuna E che renderà la tua vita una sciagura. C’è chi ritiene più prezioso il denaro ma è la vita, amico, il bene più caro. Svuota allora il salvadanaio E vivi ogni momento come un regalo. La vita è un cerchio Senza fine senza inizio. Ma la nostra vita è una sola, Non gettarla in tanta malora! Non descriverla in una parola Urlala a squarciagola! Sveva Bassi 96 GUERRA Notte di grida notte di fiamma sento il buio che mi accompagna in questo caos di silenzio che sembra venire dalle tenebre come belve notturne a caccia delle loro prede Tutto è cupo e confuso un’ esplosione e poi un’ altra la terra trema scie di persone che lasciano la terra rossa spaventano bambini e persone che non hanno colpa Enrico Zanini INERME IL SOLDATO Inerme giace al suolo il soldato lontano da casa è stato mandato con il suo sangue di rosso la bandiera ha macchiato ha combattuto si è perduto se ne è andato il suo sguardo volge al cielo una dolce melodia lo avvolge nell’oblio. Basta dolore Basta sofferenza Basta devastazione è ora di PACE Michele Ingrao 97 L’AFRICA ASSETATA Con occhi seri come la morte, un bambino e sua madre ormai stanca, stremata nel sole rosso fulgido, che faceva il vivo assetato. Uomini neri avvolgono un bianco sorriso. Spento nella fresca notte. Chiunque era indifeso in quelle fragili baracche in cui tutto era atteso. Valerio Parisi VOLARE NELLA LIBERTÀ viaggiare con il passato viaggiare con la rassegnazione viaggiare senza meta Viaggiare viaggiare verso il futuro viaggiare con la speranza viaggiare sicuri dell'arrivo viaggiare senza arrivare Viaggiare viaggiare contenti viaggiare infelici viaggiare innamorati viaggiare arrabbiati Viaggiare viaggiare è volare volare nella libertà Gianluca Di Maio 98 PRIVI DI IDENTITÀ Non siamo numeri ma quel che il mondo vuole, un punto di domanda sulla nostra identità. Non dobbiamo far rumore proibito è usare un altro colore. Il diritto alla libertà proclama la nostra società, che innalza invece la sua prigione, tanto impossibile da penetrare, che mai nessuno la potrà salvare. E io mi chiedo chi sia la mente se nessuno osa pensare, la libertà di essere è un diritto che così lo si lascia calpestare. Cristina Pozzan 99 I DIRITTI UMANI Sono stati cancellati dallo stesso uomo ignorati. Abusato il potere per ingiusta causa. Mi domando: è così difficile credere nella fratellanza? Uguali per ogni aspetto, figli dello stesso padre, nati dallo stesso grembo. Stessa razza e stessi diritti e se qualcuno negherà questo ricordategli chi siamo. Lottiamo per un ideale per l'alba in cui saremo uguali i nostri occhi ciechi davanti al colore... È solo un sogno ma vorrei un pò d' utopia... Arcobaleno senza tempesta pace senza guerra. Andrea Gardoni 100 UNA VITA BUIA Sparo dopo sparo Battito dopo battito cuore gelido come un iceberg e sguardo freddo sul bersaglio. Ricordi mi affliggono la mente di una moglie che a stento riesco a immaginare il suo volto, di un figlio che ancora non ho visto e mai so se rivedrò. Vivo giorno dopo giorno Notte dopo notte sperando che un giorno arriverà l'ora del nostro incontro. In questa guerra ho imparato a lottare, stringo i denti... a stento riesco ad andare avanti, con fatica. Il respiro si fa pesante, la mente si affanna gli occhi sempre più spenti e io non sento nulla, nero intorno a me. Forse sono stato colpito, vedo gente che corre, il mio soccorso... dov'è? Sento il sangue che scende, caldo sul mio volto, lo sento sulle labbra, nella bocca, cos'é? Il cuore rallenta tutto si ferma per sempre. Paola Giurgi 101 102 ELENCO RAGAZZI PARTECIPANTI I.P.S. "E. Fermi" Nico Pezzella Martina Rossi Roberto Salihi Ramon Stevanato Classe 2 B indart Joyce Amoah Martina Conti Arianna Dall’Ora Matteo Danzi Luca Forti Andrea Gardoni Edoardo Giacalone Rebecca Gobetti Gabriele Mazzi Filippo Olivieri Valerio Parisi Emanuele Perlini Classe 2 C odonto Jacopo Bresciani Arianna Lorenzoni Classe 4 B odonto Jean-Marc Aka Amon Jaqueline Celeri Bianca Olivia Pruteanu I.P.S. "G. Giorgi" Michele Ingrao Riccardo Marconcini Nicolò Ricci Erjon Verjoni Enrico Zanini Classe 4 A Julius Aiwuyo Gianluca Di Maio Mouhamed Fall Erhun Imafidon Liceo Ginnasio "S. Maffei" Stefano Cengiarotti (3 I) Sofia Rebecca Dolci (1 E) Giulia Galati (2 AL) Jasmine Giacomelli (1 F) Adele Nigro (3 C) Nicolò Peroni (2 G) Alessandra Porzio (4 A) Maria Ricci (3 C) Chiara Tedeschi (2 C) Andrea Xamo (3 D) Classe 3 H Jacopo Manara Chiara Massella Matteo Mengalli Donise Serenelli 103 Liceo Scientifico "E. Medi" Classe 3 H Santina Accetta Diana Dusa Classe 4 H Sara Barlottini Federica Savoca Aurora Tomelleri Classe 4 A Emma Bosco Filippo Manzini Nicolò Sanese Nuovo Liceo Artistico "Nani-Boccioni" Aurora Nicolis Francesco Perusi Cristina Pozzan Jenny Solfa Arianna Strapparava Lorenzo Tadiello Elisa Zuanazzi Classe 2 G Sveva Bassi Jenny Depreziato Gabriele Facci Paola Giurgi Caterina Leonardi Francesco Manganotti Jennifer Montresor 104 INDICE PER TITOLI Primo premio assoluto ex-aequo Alice di Sofia Rebecca Dolci Conforto da alma di Jaqueline Celeri p. 2 1 Poesie in forma chiusa Bambina di Martina Rossi Coriandoli di Filippo Olivieri Estate di Martina Conti Fermo palpito d'ali di Jacopo Manara Fight for pink di Filippo Olivieri Il desiderio di Valerio Parisi Nell'ora della sera di Andrea Xamo Passione di Gabriele Mazzi Primavera di Martina Rossi Rondini di Martina Conti Sei tu di Rebecca Gobetti Sensazione di Arianna Dall’Ora Tradimento di Arianna Dall’Ora p. 13 7 11 8 9 13 6 12 10 11 14 12 10 Poesie in forma libera A volte la vita di Enrico Zanini Africa o mia Africa di Mouhamed Fall Ascoltarsi di Lorenzo Tadiello Avessi avuto il tempo di Donise Serenelli Beato lo stupido di Donise Serenelli Bellezza di Nicolò Peroni Binario numero 4 di Francesco Manganotti Cicatrici di Jasmine Giacomelli Coprifuoco di Valerio Parisi Cos'è la vita di Federica Savoca Desolazione di Giulia Galati Dilaga la violenza di Gianluca Di Maio Domani di Bianca Olivia Pruteanu Fango di Adele Nigro Foglia di Matteo Danzi Fragilità di Filippo Olivieri Frammenti di Filippo Olivieri p. 57 26 55 32 24 56 48 19 53 43 30 21 44 31 53 47 41 105 Genio di Maria Ricci Goccia di Matteo Danzi I miei pensieri volano di Nicolò Ricci Il mondo tace di Michele Ingrao Il silenzio della musica di Julius Aiwuyo Il sogno di Rebecca Gobetti Impeto di Nico Pezzella L’amico di Emanuele Perlini L’ordigno di Nagasaki di Andrea Gardoni L’uomo è libero di Riccardo Marconcini La natura è verde di Erhun Imafidon La nobiltà di Edoardo Giacalone La pioggia di Rebecca Gobetti La strada verso casa di Chiara Tedeschi Liberi da noi di Riccardo Marconcini Luci di Emma Bosco Lucida di Adele Nigro Mai più di Cristina Pozzan Malinconia di Andrea Gardoni Musica di Emanuele Perlini Natura di Gabriele Mazzi Nebbia animata di Bianca Olivia Pruteanu Nessun rumore di Filippo Manzini Odette di Arianna Strapparava Paesaggio d'amore di Ramon Stevanato Passero di mare di Sofia Rebecca Dolci Perso nei pensieri di Julius Aiwuyo Poter credere di Martina Conti Ricordo di Stefano Cengiarotti Ricordo di Martina Rossi Riposo di felicità di Edoardo Giacalone Salpa la nave mia di Nicolò Sanese Seme di fuoco di Chiara Massella Serpente di Chiara Tedeschi Solo follia di Michele Bortolasi Speranza di Jasmine Giacomelli Te di Luca Forti Tienimi con te di Ramon Stevanato Una risatina di Sofia Rebecca Dolci Una volta di Matteo Mengalli Vero amore di Caterina Leonardi 106 p. 50 27 55 35 45 42 42 50 33 45 36 40 43 23 46 18 49 58 39 51 33 51 20 31 54 28 52 41 46 48 53 25 47 38 37 30 58 57 23 34 34 Viaggio di Mohamed Fall Vita di Gianluca Di Maio Vola e rischia di Arianna Dall’Ora Volto di Matteo Mengalli p. 29 54 52 22 Poesie in lingua straniera Vivre comme toi di Jean-Marc Aka Amon Život di Roberto Salihi p. 62 63 Poesie in vernacolo Luna di Edoardo Giacalone U vasu di Edoardo Giacalone p. 66 67 Poesie sui diritti umani Angeli d’oggi di Jacopo Bresciani Anima violata di Jennifer Montresor Annego di Santina Accetta Bambino dimenticato di Lorenzo Tadiello Catene di Gianluca Di Maio Condannato a vivere di Nicolò Sanese Credevo che brillasse per tutti di Aurora Nicolis Dannato di Diana Dusa Dov’è la libertà di Erhun Imafidon È la guerra di Julius Aiwuyo E ricomincia così di Alessandra Porzio Guerra di Enrico Zanini I diritti umani di Andrea Gardoni Il cielo di Michele Ingrao Imparerò a volare quando sarò troppo giovane di Francesco Perusi Inerme il soldato di Michele Ingrao Inno alla vita di Sveva Bassi L’Africa assetata di Valerio Parisi La chiamano libertà di Francesco Manganotti La mia speranza di Erhun Imafidon Liberi solo nella mente di Cristina Pozzan Madre Africa di Joyce Amoah Mia sarà la libertà di Jenny Solfa Mine vaganti di Arianna Lorenzoni p. 90 90 84 92 85 71 74 77 95 72 78 97 100 80 81 97 96 98 87 78 88 70 73 95 107 Mondo nuovo, mondo diverso di Caterina Leonardi Pensieri condizionati di Martina Conti Privi di identità di Cristina Pozzan Quanti diritti negati di Sara Barlottini Quel ramo di pesco di Arianna Dall’Ora Questa bella terra di Rebecca Gobetti Rimedio di Filippo Olivieri Ruvido il rumore di Aurora Tomelleri Senza mai... di Edoardo Giacalone Sulla strada della guerra di Jenny Depreziato Tanti bambini indifesi di Julius Aiwuyo Ultimo respiro di Gabriele Facci Umanità calpestata di Edoardo Giacalone Una vita buia di Paola Giurgi Uomo di Erjon Verjoni Vergogna di Rebecca Gobetti Volare nella libertà di Gianluca Di Maio Vorrei essere libero di Elisa Zuanazzi 108 p. 79 89 99 89 93 82 82 83 75 76 94 91 88 101 83 86 98 84 INDICE PER AUTORI Santina Accetta Annego Julius Aiwuyo È la guerra Il silenzio della musica Perso nei pensieri Tanti bambini indifesi Jean-Marc Aka Amon Vivre comme toi Joyce Amoah Madre Africa Sara Barlottini Quanti diritti negati Sveva Bassi Inno alla vita Michele Bortolasi Solo follia Emma Bosco Luci Jacopo Bresciani Angeli d’oggi Jaqueline Celeri Conforto da alma Stefano Cengiarotti Ricordo Martina Conti Estate Pensieri condizionati Poter credere Rondini Arianna Dall’Ora Quel ramo di pesco Sensazione Tradimento Vola e rischia Matteo Danzi Foglia Goccia Jenny Depreziato Sulla strada della guerra Gianluca Di Maio Catene Dilaga la violenza Vita Volare nella libertà Sofia Rebecca Dolci Alice Passero di mare Una risatina 109 Diana Dusa Dannato Gabriele Facci Ultimo respiro Mouhamed Fall Africa o mia Africa Viaggio Luca Forti Te Giulia Galati Desolazione Andrea Gardoni I diritti umani L’ordigno di Nagasaki Malinconia Edoardo Giacalone La nobiltà Luna Riposo di felicità Senza mai... U vasu Umanità calpestata Jasmine Giacomelli Cicatrici Speranza Paola Giurgi Una vita buia Rebecca Gobetti Il sogno La pioggia Questa bella terra Sei tu Vergogna Erhun Imafidon Dov’è la libertà La mia speranza La natura è verde Michele Ingrao Il cielo Il mondo tace Inerme il soldato Caterina Leonardi Mondo nuovo, mondo diverso Vero amore Arianna Lorenzoni Mine vaganti Jacopo Manara Fermo palpito d'ali Francesco Manganotti Binario numero 4 La chiamano libertà 110 Filippo Manzini Nessun rumore Riccardo Marconcini L’uomo è libero Liberi da noi Chiara Massella Seme di fuoco Gabriele Mazzi Natura Passione Matteo Mengalli Una volta Volto Jennifer Montresor Anima violata Aurora Nicolis Credevo che brillasse per tutti Adele Nigro Fango Lucida Filippo Olivieri Coriandoli Fight for pink Fragilità Frammenti Rimedio Valerio Parisi Coprifuoco Il desiderio L’Africa assetata Emanuele Perlini L’amico Musica Nicolò Peroni Bellezza Francesco Perusi Nico Pezzella Imparerò a volare quando sarò troppo giovane Alessandra Porzio E ricomincia così Cristina Pozzan Liberi solo nella mente Mai più Privi di identità Bianca Olivia Pruteanu Domani Nebbia animata Maria Ricci Genio Nicolò Ricci I miei pensieri volano Martina Rossi Bambina Impeto 111 Martina Rossi Primavera Ricordo Roberto Salihi Život Nicolò Sanese Condannato a vivere Salpa la nave mia Federica Savoca Cos'è la vita Donise Serenelli Beato lo stupido Avessi avuto il tempo Jenny Solfa Mia sarà la libertà Ramon Stevanato Paesaggio d'amore Tienimi con te Arianna Strapparava Odette Lorenzo Tadiello Ascoltarsi Bambino dimenticato Chiara Tedeschi La strada verso casa Serpente Aurora Tomelleri Ruvido il rumore Erjon Verjoni Uomo Andrea Xamo Nell'ora della sera Enrico Zanini A volte la vita Guerra Elisa Zuanazzi Vorrei essere libero 112 POESIE PREMIATE Alice di Sofia Rebecca Dolci Conforto da alma di Jaqueline Celeri I premio assoluto ex-aequo I premio assoluto ex-aequo Poesie in forma chiusa Nell'ora della sera di Andrea Xamo Coriandoli di Filippo Olivieri Fermo palpito d'ali di Jacopo Manara I premio II premio III premio Poesie in forma libera Luci di Emma Bosco Cicatrici di Jasmine Giacomelli Nessun rumore di Filippo Manzini Dilaga la violenza di Gianluca Di Maio Volto di Matteo Mengalli I premio II premio ex-aequo II premio ex-aequo III premio ex-aequo III premio ex-aequo Poesie in lingua straniera Vivre comme toi di Jean-Marc Aka Amon Život di Roberto Salihi I premio II premio Poesie in vernacolo Luna di Edoardo Giacalone II premio Poesie sui diritti umani Madre Africa di Joyce Amoah Condannato a vivere di Nicolò Sanese È la guerra di Julius Aiwuyo Mia sarà la libertà di Jenny Solfa I premio II premio ex-aequo II premio ex-aequo III premio Credevo che brillasse per tutti di Aurora Nicolis Menzione speciale 113 COMMISSIONE Luciana Gatti, Valeria Lo Forte, Elisa Zoppei, Augusto Garau. Hanno moderato le operazioni di valutazione Cristina Tupputi e Luca Bragaja. Il concorso, strutturato in cinque sezioni -poesie in forma chiusa, poesie in forma libera, poesie in lingua straniera, poesie in vernacolo, poesie sul tema dei diritti umani- ha consentito di presentare un massimo di due testi per ciascuna sezione. Ciascun ragazzo ha potuto essere premiato un'unica volta. I premi sono stati assegnati con riferimento a fasce di punteggio omogenee per livello. Le poesie premiate sono state poste in apertura di ciascuna sezione. 114 INDICE GENERALE Prefazioni Luciana Gatti pp. II, 69 Valeria Lo Forte e Elisa Zoppei p. III Ringraziamenti p. IV Primo premio assoluto ex-aequo pp. 1-2 Poesie in forma chiusa p. 4 Poesie in forma libera p. 16 Poesie in lingua straniera p. 60 Poesie in vernacolo p. 64 Poesie sui diritti umani p. 68 Elenco ragazzi partecipanti p. 103 Indice per titoli p. 105 Indice per autori p. 109 Poesie premiate p. 113 Commissione p. 114 Indice generale p. 115 115 Istituto Professionale Statale “E.FERMI” Piazzale R. Guardini n. 2 - www.istitutofermiverona.it -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Stampato in proprio giugno 2013