CONCORSO
“Poeti Estinti ”
a cura di
Carlo Curto e Cristina Tupputi
A.S. 2012/2013
CONCORSO
“Poeti Estinti ”
a cura di Carlo Curto e Cristina Tupputi
La poesia è mazzo d’erba e fiori raccolto nel
campo dell’anima e posto nel vaso del cuore
Sotto il sole nasce la nostra ombra, come alla luce della poesia s’addensa il nostro pensiero.
Un giovane pensiero è quello dei ragazzi, già così ricco d’intuizioni, già pronto a navigare
nell’acqua corrente della vita con le braccia nude d’esperienza, ma ricche di vigoria.
Come fili tesi i loro versi vibrano e non trovo ghirigori, piuttosto messaggi e risuoni d’interni sotto
la pelle delle magliette, dove strepitano i colori di scritte fresche e irridenti.
Nel salire sull’erta della vita, la loro poesia diventa respiro sotto il pino che con i suoi aghi cuce il
mantello del vento, lasciando che le parole come pigne si posino accanto ai ciclamini.
Al sole della vivida ragione
Una suprema architettura
costruisce la casa della pace
in questa terra illuminata d’astri
che ci attende con il braccio carico
di un cesto di frutti da spartire.
La carta del progetto
la scrivono i ragazzi
a frotte sul balcone,
dove il mare batte le sue onde
innalzando i suoi spruzzi
fino a bagnare le menti racchiuse
in giovani bandane.
Saranno loro ad aver mani protese
ad accogliere le barche della sete
arenate sul sale
e loro ancora a battere il ferro
col maglio del cuore
per forgiare trasparenze di luce.
In questo lembo d’universo,
dove una bandiera di memorie
sventola la storia dell’uomo
sui cumoli dei suoi segni
per spandere un destino maturo
al sole della vivida ragione.
Cammina nella valle l’uomo
dove il male è una muffa sulla pelle del fiore
ed il bene una spiga d’oro
insanguinata dai papaveri.
Luciana Gatti
II
La scrittura, sia essa narrativa o poetica, è una passione meravigliosa e affascinante che tutti
possiamo coltivare, e se è vero che leggere è un percorso di apertura verso il mondo, scrivere è un
processo di rivelazione del nostro io a noi stessi anzitutto, un’esplorazione della nostra anima.
Romanzi, racconti e poesie sono lo specchio della coscienza e dell’esperienza umana che,
interiorizzata attraverso le pagine dei libri, ci consente di vivere la nostra esistenza
straordinariamente equipaggiati.
Scrivere, sia attraverso la ricognizione di memorie e ricordi, sia mediante l’espressione di desideri o
frustrazioni, dona consapevolezza, e quindi libertà. Lettura e scrittura sono grandi risorse per
analizzare quanto accade dentro di noi, per comprendere ciò che ci circonda, per costruire rapporti e
consolidare valori. L’esperienza della stanza tutta per sé va dunque incoraggiata, essendo preziosa
in particolare per i ragazzi e le ragazze che, lasciata l’adolescenza, si preparano a diventare uomini e
donne con una propria visione della vita e del mondo.
Valeria Lo Forte
POESIA E ADOLESCENZA
Nel prestare attenzione alle poesie dei ragazzi che si affacciano alla ribalta del mondo adulto
con i loro pensieri segreti, le loro emozioni, gli slanci, le rabbie, la voglia di tenerezza, ci si rende
conto che accostarli alla poesia, nel senso non solo di leggerla, commentarla, studiarla e recitarla,
ma anche di comporla, può rivelarsi una via d'accesso per capire e cercare di conoscere una stagione
della vita come l'adolescenza i cui confini appaiono incerti e sempre più fluidi; una stagione sospesa
tra l'infanzia e il mondo adulto, nemmeno classificabile in una rigida fascia d'età perché è un tempo
soggettivo, solcato da mille inquietudini legate a un'identità ancora da conquistare, che ognuno vive
fra incertezze e contraddizioni in funzione dei propri ritmi individuali di crescita. I turbamenti, i
dubbi, i timori, i desideri, spesso inespressi, possono trovare, allora, nella poesia, quella vera, una
sorprendente e profonda capacità di dare risposte, e aprire nuove domande.
Tale contatto oltrepassa il fatto strumentale, per farsi veicolo di un'esperienza profonda, da
vivere come un incontro esplorativo col proprio mondo interiore, una spinta oltre la soglia delle
comuni percezioni e avere la possibilità di esprimersi affidandosi alle parole di sempre, giocate in
combinazioni e significati diversi. Diventa questo un modo di spronare i ragazzi a ripensare i loro
vissuti, guardarsi dentro con occhi nuovi e vedere nella poesia una forma d’arte attraente capace di
dare ordine e armonia alla realtà e, magari, di scoprirne dimensioni impensate.
Avviarli a impossessarsi delle basilari strutture poetiche e incoraggiarli a comporre versi, li
mette in grado di capire che scrivere poesia non è semplicemente trovare la rima, oppure andare
ogni tanto a capo per dare risalto ad alcune parole rispetto ad altre. Abituarli a lavorare sui testi dei
buoni poeti è la via maestra perché si rendano conto che l'ispirazione di ciascun poeta viene filtrata
e modellata attraverso la sua abilità di impiegare le parole spogliandole della loro banalità e
facendole diventare uniche, poiché dalla posizione e dal contesto in cui sono collocate, mutano
radicalmente di senso e incidono il verso a guisa di punteruolo poetico.
Alle definizioni di poesia quale canto dell’anima, ricerca dell'infinito, del vero, del bello, o
come libertà e sogno, va aggiunto che la poesia è anche frutto di esercizio, è capacità tecnica di
rimpastare le parole, frugandosi dentro e fuori, prestando ascolto con l’orecchio interno per saper
distinguere se il testo di una canzone che ci appassiona è un percussione sonora dove cuore fa rima
con amore, oppure è autentica poesia. La canzone talvolta è un lungo pensiero poetico tradotto in
musica. Ma non basta per essere autentica poesia.
A questi ragazzi “scavatori” di pensieri e sentimenti, pronti a cavalcare il futuro, diciamo che
fa loro onore aspirare a diventare poeti e che in taluni casi, là dove all’ingegno corrisponde
l’impegno, lo sono già. Buona vita a tutti.
Elisa Zoppei
III
RINGRAZIAMENTI
Per la realizzazione della terza edizione del concorso ringraziamo, per la preziosa e generosa
collaborazione, i componenti della giuria: Luciana Gatti, Valeria Lo Forte, Elisa Zoppei, Augusto
Garau; gli insegnanti referenti degli istituti che hanno aderito al progetto (oltre al “Fermi”, l’I.P.S.
“Giorgi”, il Liceo Ginnasio “Maffei”, il Liceo Scientifico “Medi”, il Nuovo Liceo Artistico “NaniBoccioni”), proff. Elisabetta Belloli, Luca Bragaja, Emanuela Montini, Grazia Roberta Giani; i
dirigenti, in particolare il prof. Rosario Blasco del nostro istituto per il concreto supporto al
progetto, e il prof. Mauro Murino del Liceo Ginnasio “Maffei” che ha cortesemente consentito
l’utilizzo della sala teatro per la cerimonia di chiusura.
Un grazie particolare ai Mi Federico Fuggini e Stefano Tonellotto che hanno curato il commento
musicale e all’attore Stefano Scartozzoni che ha curato le letture e la regia del reading.*
Infine, siamo grati all’associazione “Gioventù per i Diritti Umani” (nelle persone di Stefano
Tonellotto e Katiuscia Mercury) per i riconoscimenti assegnati agli studenti e la realizzazione delle
riprese video.
Cristina Tupputi e Carlo Curto
* Gran parte dei testi sul tema dei diritti umani sono confluiti nello spettacolo "Diritti verso la
libertà: 30 passi verso un mondo migliore", tenuto alla Gran Guardia il 19 maggio 2013
nell'ambito della manifestazione "Maggioscuola", per il quale ringraziamo i Mi Marco Fasoli,
Federico Fuggini e Stefano Tonellotto, e il regista Stefano Scartozzoni. Ringraziamo inoltre il
cantautore Marco Ongaro per la canzone originale "Il diritto perfetto", e Riccardo Vecellio Segate
per la poesia "Li chiamavano eroi". Un grazie particolare al "sosia di Brad Pitt" Giobbe Covatta
per il suo contributo che è stato uno splendido incoraggiamento.
IV
O Capitano! mio Capitano!
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito.
La nave ha superato ogni tempesta, l'ambìto premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,
Gli occhi seguono la solida chiglia, l'audace e altero vascello;
Ma o cuore! cuore! cuore!
O rosse gocce sanguinanti sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
O Capitano! mio Capitano! Àlzati e ascolta le campane; àlzati,
Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti!
Qua Capitano! padre amato!
Questo braccio sotto il tuo capo!
È un puro sogno che sul ponte
Cadesti morto, freddato.
Ma non risponde il mio Capitano, immobile e bianche le sue labbra,
Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
La nave è ancora sana e salva, il viaggio è finito,
Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
Rive esultate, e voi squillate, campane!
Io con passo angosciato cammino sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
Walt Whitman, Foglie d’erba
PRIMO PREMIO ASSOLUTO EX-AEQUO
CONFORTO DA ALMA
(português)
CONFORTO DELL’ANIMA
Naquele dia comum de verão
o sol nascia sem saber
o que iria iluminar,
qual sombra iria desenhar.
No alcatrão pegajoso do asfalto,
no cimento vislumbrado entre as
folhas e as flores coloridas,
com a memória da areia na pele
e o perfume do oceano no coração,
encantada com você, eu fiquei.
In quel comune giorno d’estate
il sole nasceva senza sapere
cosa avrebbe illuminato,
quale ombra avrebbe disegnato.
Nel catrame appiccicoso dell’asfalto,
nel cemento intravisto tra foglie e
fiori colorati,
con la memoria della sabbia sulla
pelle
e il profumo dell’oceano nel cuore,
di te mi sono incantata.
Hoje, aqui, no meio da multidão,
assim longe, vou andando,
procurando
não sei bem o que, qual perfil,
impossivel milágre misterioso.
Oggi, qui, in mezzo alla folla,
così lontano, cammino, cercando
non so ben cosa, qual profilo,
impossibile miracolo arcano.
De você só me resta o sonho.
Di te non mi resta che il sogno.
Do mundo faladeiro e superficial
somos distantes ilhas.
Ou sou eu que estou correndo
para um lado sem sentido?
Del mondo ciarliero e superficiale
siamo isole lontane.
O forse sono io che sto girando
in un verso insensato?
Não preciso saber
para onde estou indo,
simplesmente tenho que ir.
Agradecendo-te
por ter me ensinado
que a única coisa importante
é o conforto da alma.
Non ho bisogno di sapere
dove sto andando,
devo semplicemente andarci.
Ringraziandoti
per avermi insegnato
che l’unica cosa importante
è il conforto dell’anima.
Jaqueline Celeri
1
PRIMO PREMIO ASSOLUTO EX-AEQUO
ALICE
Cadi Alice,
fuggi,
dalla tua vita di corsetti e calze,
che sembra volerti strangolare,
strangolare te e la tua voglia di vivere
di vedere il mondo con i tuoi occhi di bambina,
cadi Alice,
perché ognuno di noi
ha il diritto
di cadere nella sua tana
di bianconiglio.
Tana sfuggente di giochi perduti
negati, risate andate e bruchi
azzurri
come vestiti e corsetti.
Lacci al tuo collo,
castelli di cuori
il mazzo è lurido,
le carte appiccicose.
Lontano,
galleggia uno sbuffo
bianco nell’aria. Può dirsi un fiore?
Un soffio e più nulla
nell’aria.
Cadi.
Sofia Rebecca Dolci
2
3
POESIE IN FORMA CHIUSA
4
5
Terzine dantesche chiuse da distico
NELL'ORA DELLA SERA
Ferma la prua un momento,
viaggiatore, impara ad ascoltare
questa lieve voce di vento.
Sentirai mille labbra sussurrare
quel che incontrerai domani,
quando vorrai invece riposare.
Inseguirai ancora i sogni vani
di casa, di famiglia, di un porto
dove guardare, placido, i gabbiani;
Un’alba, stanco, appena scorto
terra, nuovo ruggire di tempesta
sarà per te nero di sconforto:
Niente flauti, canti di festa,
ma la sferza del vento salato
e la spuma, bianca, della cresta.
Se voce umana dorato
ricordo, e altro dolore
i visi noti, il volto amato,
Per te allora sarà calmo il mare
ed aperta la via del ritorno.
Andrea Xamo
6
Madrigale
CORIANDOLI
Come leggeri coriandoli al vento
passano sopra al borgo
piccoli uccelli bianchi
sogni di bimbi infranti.
Filippo Olivieri
7
Sonetto
FERMO PALPITO D'ALI
"Lasciai i lidi di un regno perduto,
paterne stanze e un glorioso passato,
o Armònia, Armònia, perché il crudel Fato
tuo peplo dorato chiese in tributo?
Vedremo il terrore e un trono caduto
tra sterpi e le serpi, che abbiamo creato.
Vedremo allora del Cheràuno ingrato
il dono concesso in cambio d'aiuto!"
"Celeste anima, marito splendente,
-risponde l'essenza del viver mionon addolorarti, ma poni mente
che vive ancora l'amore tuo e il mio.
Salpiamo ora: verso un lido lucente!
Amore e speranza, ecco il nostro addio."
Jacopo Manara
8
Sonetto
FIGHT FOR PINK
Quando arriva maggio tutta l’Italia
s’elettrizza per gli eroi della bici,
uomini che combattono da amici,
sfidando sole e gelo per la maglia,
rossa, bianca ma soprattutto rosa.
Dalle impervie salite di montagna
alle lunghe volate di campagna,
la battaglia è sempre più faticosa.
Tra i saliscendi, come nella vita,
l’ardo traguardo è in cima a una salita,
guadagnata con fatica e sudore
per la soddisfazione e per l’onore.
Per conquistare un posto nella storia
il miglior modo, sì, è una vittoria.
Filippo Olivieri
9
Madrigale
PRIMAVERA
Senti nell'aria i venti forti,
della stagione ora passata,
ti scompiglia i capelli corti.
In una tiepida giornata,
con il profumo di fiori di pesco,
torna ahimè la memoria cruda
delle tue parole d’ottone,
fredde sull’anima mia nuda
come il sole, dentro un affresco.
Martina Rossi
Madrigale
TRADIMENTO
Sapeva volare. Le recisero
l’anima insieme alle sue ali.
Lame lacerano il suo ventre
Sapeva sognare, ma tutto tace
dentro il petto, solo lacrime
rigano la vernice della notte.
Sapeva cantare, le tapparono
la gola. Non come canna d’organo
che più profonda suona,
come ocarina di terra bruciata
che il piede del traditore calpesta.
Arianna Dall’Ora
10
Madrigale
ESTATE
Suona la campanella.
Menti ansiose, solo una settimana.
Dolce estate come una caramella,
calda sabbia, intenso profumo
di aghi di pino e genzianella.
Sii libero, galoppa senza sella.
Anima del sole, pura meridiana.
Martina Conti
Madrigale
RONDINI
Si alza nel cielo un nido di rondini
Si muovono costanti,
leggere, vive e ansanti.
Aspro calpestio di un cacciatore.
Sguardo feroce, forse senza un cuore.
Odio creato da un uomo escluso.
Manifesta vendetta perché è ottuso.
C’è molto nella vita da provare,
non far del male a chi cerca di amare.
Martina Conti
11
Madrigale
PASSIONE
Il sudore per una lunga tappa,
spingi i pedali su un duro percorso.
Vedi il favorito che in testa scappa
scorgi il tifoso che già in cima è accorso.
La vergogna di quando sei ultimo.
Ti guardi indietro, non c’è più nessuno,
soltanto una lunga striscia d’asfalto.
E il nero della gomma sulla strada
Ma è vuota, come il tempo che consumo.
Gabriele Mazzi
Madrigale
SENSAZIONE
Bruciavano le guance sul mio viso,
piano pure sul mio corpo rigido
brividi, come veli sulla pelle.
Vola alta l’aquila fiera e ribelle,
catturò i miei pensieri
e ciò che capii, non fu ciò che eri.
Arianna Dall’Ora
12
Madrigale
IL DESIDERIO
Il più alto desiderio,
il più lontano tuo futuro,
si insegue dall’asfalto,
sinuoso miraggio sembra vicino,
arduo, ambito ideale,
si parte mettendo piede a pedale.
Valerio Parisi
Madrigale
BAMBINA
Gioia sei del mio cuore,
ti guardo mentre giochi,
non sei più una bambina.
Fragile piccola creazione
del mio anziano corpo gracile
sei la mia gran soddisfazione.
Non ti disperare se soffrirai
perchè ti porterai nel cuore
la certezza del mio infinito amore.
Martina Rossi
13
Madrigale
SEI TU
Sento un tuono: rumore di acqua..
Il tuo bellissimo sorriso
è un’emozione incredibile,
un arcobaleno di fiori.
Il mio cuore batte veloce,
rimbomba nello sterno.
Non so come, ma sei arrivato
la mia gioia è come quella di un bimbo
alla vigilia di Natale.
Ma guardo poi quei tuoi occhi marroni,
marrone cioccolata,
di tutto questo non vedo lo specchio.
Mi sveglio all’improvviso,
sento un tuono: rumore di acqua.
Rebecca Gobetti
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POESIE IN FORMA LIBERA
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17
LUCI
Le luci accese illuminano il palco
Un foglio bianco prende forma
Voglio raccontare una storia
Che rimanga sospesa nel tempo
Fra le righe della musica
Passo, passo
I muscoli si contraggono
Il piede incide il pavimento
Scrivo una poesia sul legno
L’inchiostro è la mia anima
Passo, passo
Sollevo una mano in alto
Scocco una freccia nel vento
Porta un messaggio legato
È libertà di espressione
Le luci spente oscurano il palco
Cala il sipario su un corpo svuotato
Tace la musica, muore l’ultima nota
Ma nel cuore di ogni spettatore
rimangono interpretate emozioni
Emma Bosco
18
CICATRICI
Ti mostrerò le mie cicatrici
e sarò percorsa dai brividi,
quando tu le toccherai.
Sentirò il freddo pizzicarmi
le ossa,
quando tu le toccherai.
Avrò timore,
perché sarò nuda e indifesa,
come una bimba appena partorita,
e conoscerai i miei silenzi urlanti
e i miei pianti taciuti,
conoscerai i miei labirinti
e i miei deserti più sperduti;
conoscerai me stessa,
quando tu le toccherai.
Jasmine Giacomelli
19
NESSUN RUMORE
Nessun rumore, troppo silenzio in me,
eppure il mondo scalpita:
trema la ferraglia del mio carcere,
freddo il metallo, profonda la ferita.
Fiore sbocciato, fiore reciso: uno stelo
che mai la giovenil rosa vedrà fiorire.
La testa divelta, lontane le estati sotto il melo
Che lente allontanarsi paiono nell’eterno fluire.
Grida che lacerano l’animo, colpi di scure
lenti squarciano libertà nell’oscura pece
di una notte spelonca delle mie paure.
Un fucile alla tempia, una preghiera:
tardi ormai, e il sangue già sgorga
lontano da una madre che di morire scongiura.
Filippo Manzini
20
DILAGA LA VIOLENZA
Gli anfibi mordono la strada
acuto lo stridio metallico delle spranghe
rimbalza
tra i volti coperti che urlano parole cariche di odio.
Una coltre di fumo accompagna questa tetra calca
gli opposti sono lì
di fronte
nelle loro divise.
Cala il silenzio e la tensione riempie l’ aria
veloce
la violenza dilaga
come l’ onda sugli scogli.
Là l’acqua si ritrae dolcemente
qui la marea umana tarda a tornare
solo caos
solo devastazione.
Gianluca Di Maio
21
VOLTO
Volto dagli
occhi neri
stringi
mordi
la materia
martellata
sfibrata
sotto il mortaio
con la pelle
pregna
di sudore
perla di salgemma
pirite
nel crepuscolo
di porpora
bruciato
dall’ultimo sole.
Matteo Mengalli
22
UNA RISATINA
Una risatina, un freddo
tintinnare
di vetri. Lo spesso cerone
non difende dallo squarcio.
All’improvviso una risata,
uno scoppio sanguigno
girandola frenetica.
Rattoppi infantili su ferite aperte.
È divelta la porta di una vita di gabbie.
Sofia Rebecca Dolci
LA STRADA VERSO CASA
Notte di tormento
ad aprile!
Vecchi fantasmi
dai riccioli biondi
mi rincorrono- e danzano
nell'oscurità.
Giro- e rigiro
col freddo nelle ossa:
lo conosci- il terrore
d'essere una donna sola?
T'ho cercato
nelle luci dei lampioni- degli angoli peggiori
della città.
Dov'eri?
In un caldo letto- nel focolare
della normalità?
Nell'angolo-più vergognosodel tuo cuoretendi l'orecchio- alla bestialità:
gocce di pioggia
sul nero asfalto
ti parlano di me.
Chiara Tedeschi
23
BEATO LO STUPIDO
-Beato lo stupido, beato l'ingenuo
beato chi è senza sapere di essere,
che vive senza il peso del vivere.
Sono solo e sento il fardello di una coscienza
che appare nel sonno e mi stringe il petto nella morsa.
Beato chi vede l'alba e si addormenta con le stelle,
chi ogni giorno muore e non conta i minuti.
E' saggio l'uomo che rifiuta la saggezza,
chi non solleva le ali di Icaro e resta a terra,
vuoto, inconsapevole e felice.
-La vergine affoga ebbra in un mare di assenza,
il battista inizia alla morte giovani bevitori,
in un bar senza luce fuori dalla città
un uomo piange il suo amore privo di etica.
Non a causa tua ho perso i miei valori,
è l'amore che me li ha sottratti per sempre.
La mia serenità è leggera tra le tue mani
e, io, ne ho perso la piena padronanza
-Sei la costante che soffoca i miei pensieri,
sei picco e discesa, il mare dipinto su un foglio nero,
ragione e sentimento che si scontrano, fanno a pugni
e si uccidono senza un vincitore.
Sei il profumo che mi sveglia la mattina quando è estate,
l'incubo che mi tiene sveglio se fuori piove,
mi uccidi, Giuditta, e di te non posso fare a meno:
sei la ragione che mi incatena a ciò che sei.
Donise Serenelli
24
SALPA LA NAVE MIA
Salpa la nave mia colma d'ardore,
di passione, di brama d'avventura
e ciò gonfia e le vele cattura,
acciò che il mare solchi con vigore.
Tante e solite e nefaste tempeste
batton aitanti la rotta ambita;
iter arduo, ma gravido di vita,
vince e respinge infine le creste.
Nell'orbe appaion quei segni,
lume, arsi dardi, i quali guidano
colà ove ogni puro governo mira.
Ciascun altro vi tenda, si rassegni;
cosicché ancor non attendano
il porto cui la nave mia aspira.
Nicolò Sanese
25
AFRICA O MIA AFRICA
Mi manca il tuo vento che mi accarezza il viso
il tuo caldo secco
la tua verde e pianeggiante natura
Ricordo l’oceano blu
e i bambini che giocano nell’ acqua
cullati dalle onde
Africa o mia Africa
Il tuo cielo stellato porto nel cuore
insieme ad albe
e tramonti trascorsi con amore
Africa o mia Africa
Vivrò in libertà
per ritornare da te
o mio dolce amore lontano
Mouhamed Fall
26
GOCCIA
Goccia di disperazione,
goccia di sudore,
goccia d’acqua che scende dal fiore,
goccia di sorgente che arriva sino al mare;
attraversi la mano di chi tiene il potere
ma non disseti la povera gente.
Attraversi il mio corpo,
ora tutto tace…
corri veloce sulla strada
deserta, ma scivoli lentamente
dalla mia finestra e i miei occhi
si chiudono, quasi a volerti
aiutare, a superare quegli alvei
di vita che volge al tramonto.
Su una secca foglia d’autunno
minuscola rifrangi
la girandola colorata
del sole il cui sorgere non comprendi
né di alcuna cosa mai,
nella tua breve vita,
hai voluto sapere.
Matteo Danzi
27
PASSERO DI MARE
L’acqua,
come il buio mostro sotto il letto
mi affondava.
Ora, finalmente,
sale e sole
e distese di onde.
Come un passero di mare,
libero,
su questa mia nave,
su questa mia vita,
che guido ovunque
io voglia,
con le sue vele nere
(come me prima di adesso)
gonfie di futuro
sono,
proprio come un passero di mare.
Sofia Rebecca Dolci
28
VIAGGIO
Distesi su una barca di sogni
reali
comprati
venduti
immaginando
l’arrivo in un nuovo continente
Seduti vicini
per scaldarci dal freddo della notte
Seduti vicini
per consolarci per gli amici perduti
Seduti vicini
per farci coraggio
Seduti vicini per farci coraggio
durante il viaggio
Battono i nostri cuori
di tristezza
Tristezza per la terra lasciata
Battono i nostri cuori
di speranza
Speranza per la terra promessa
Dal continente nero al continente bianco
Mohamed Fall
29
DESOLAZIONE
Porto vuoto, rilassato
senza anime in pena.
La coltre d’acqua scura
dilata il molo
eroso nel profondo.
Le nuvole se ne restano in alto
come spettatori
di una commedia
che non andrà mai in scena.
Giulia Galati
SPERANZA
Non sarà questo vento,
che violento
mi sferza il viso,
a spazzare via
le mie lacrime.
E non sarà il freddo,
seppur pungente,
a distrarre
la mia mente
dal passato.
Ma tuttavia,
neppure queste nuvole nere
potranno oscurare
la mia luna;
e il mio cielo;
e le mie stelle.
Jasmine Giacomelli
30
FANGO
Fango:
mi sono ricoperta di
fango,
per lamentarmi di non
respirare abbastanza.
"Non mi piace la primavera" dicevo,
"preferisco l'inverno"
(come fosse fango
mi sono ricoperta anche di
inverno)
Ora, fragile come
rododendri - o azalee,
dici - forse sboccio:
l'inverno sta finendo.
Adele Nigro
ODETTE
L’occhio vispo, grande e bello
il suo pelo è morello
la criniera bruna e rossa
robuste ed alte quelle ossa.
È un nobile animale
che davvero tanto vale
delizioso è cavalcarlo
una gioia accarezzarlo.
Ci ha strappato un gran sorriso
l’altro giorno all’improvviso
cavalcando all’impazzata
e saltando la staccionata
per tornare in tutta fretta
alla crusca che l’aspetta.
Arianna Strapparava
31
AVESSI AVUTO IL TEMPO
-Oggi c'è il sole e, guardando il cielo,
Mi è venuto in mente il tuo viso,
Se piovesse non penso sarebbe diverso,
In fondo, abbiamo condiviso ogni stagione.
La tua assenza ora è un vento leggero e costante,
Mi gela le labbra e scompiglia i capelli,
Proprio oggi che pensavo di stare bene,
Sento freddo, e il bisogno di un tuo abbraccio.
-Avessi avuto il tempo di fermarmi
e guardare negli occhi la mia vita,
forse avrei capito la sua verità
e mi sarei lasciato dolcemente sedurre
abbandonandomi al suo profumo,
ma nel momento in cui mi sono fermato,
lei era già scappata
con un bagaglio di emozioni dolorose e oscure.
Gli occhi con cui scrivo
non sono gli stessi che uso per guardare il mondo,
lascio uno spazio bianco che si incastra tra terra e cielo
che mi permette di vedere
la vita come è.
Prendendomi il tempo per osservare i suoi occhi
l'ho finalmente vista da vicino, nuda e bellissima,
con quel suo sguardo innocente
e il mondo che le fa da cornice.
-Una falena vive il tempo di una giornata,
nasce sbatte le ali e muore leggera e inconsapevole.
Io sono qui che ti vedo mentre ti allontani,
e sorrido perché so che sei stata
il battito di ali che mi ha accompagnato oggi.
Donise Serenelli
32
L’ORDIGNO DI NAGASAKI
E questo rumoroso silenzio,
e questa tenebra accecante.
Finisce la calda stagione
si spegne il mio lume e nel calor di dio
non credo
forse nel parco del diavolo.
Son scomparso come la notte all' alba,
di me è rimasta solo un ‘ombra.
Fantasma che si allunga
e nelle crepe si nasconde
Andrea Gardoni
NATURA
Il lembo di sassi tondi o pungenti.
Ai lati argini d’erba sporgenti.
Un rivolo d’acqua rinfresca le piante
e l’infuocato sole arde accecante.
La vivace natura non ha sbarre
e libere si sentono le creature più bizzarre.
Gabriele Mazzi
33
UNA VOLTA
Una volta
ho visto
un relitto
incagliato
arrugginito
peschereccio
disabitato
squarciato
dall’unico scoglio
nel mare profondo
Matteo Mengalli
VERO AMORE
Nel tuo abbraccio riposo sicura
e non provo nessuna paura.
Nel dolce tepore della notte
ascolto il campanile scoccare la mezzanotte.
Ti vorrei sempre al mio fianco,
ma purtroppo devo stare dietro a un banco.
Ti guardo la mattina prima di uscire
E mi viene voglia di tornare a dormire.
Ti amo
e ti penso spesso,
senza di te non è lo stesso.
Con affetto,
al mio amato
letto.
Caterina Leonardi
34
IL MONDO TACE
Il mondo tace
guardando le lacrime dell’uomo bagnare la terra.
Quel silenzio
alimenta il dolore che affligge il suo cuore.
Odio
Razzismo
Invidia
Ignoranza
Catene che strangolano l’amore
di persone
rimaste senza fiato.
L’impotenza
la fragilità
dell’uomo
sono sbarre di un carcere
che stringe e soffoca in un pugno
l’innocenza.
Michele Ingrao
35
LA NATURA È VERDE
Il Verde
mi infonde speranza
La Speranza
dà valore alla mia vita
La Vita
mi insegna coraggio
Il Coraggio
è l’arma più forte nei miei momenti difficili
Momenti di amore
momenti di odio
durante il cammino di un uomo
L’Amore
mi riempie di felicità e debolezze
L’Odio
mi infonde forza e infelicità
La Felicità
mi colma il vuoto della vita
L’Infelicità
mi mostra quel vuoto
L’Uomo
vaga nella libertà
donata dalla natura verde
negata dall’uomo
e inverte il ciclo della Vita
Erhun Imafidon
36
SOLO FOLLIA
Corri, corri, scappa! L'ingranaggio del sistema ruota
impazzito, veloce! Non restare fermo!
Non vedi? È follia! C'è solo follia!
Siamo pesci. Beviamo l'acqua del nostro stagno
per poi soffocare.
Siamo tuoni. Forti, abbaglianti, brevi, futili,
viviamo la vita solo in attimi.
Siamo serpi. Ci mangiamo la coda,
ci uccidiamo l'un l'altro!
Ma non siamo amore! Infinito, indelebile, indomabile.
Non vedi? E' follia! Siamo tutto, tutto ciò che muore
e non siamo nulla, perché non siamo sentimento;
cerchiamo l' eterna vita ma non desideriamo
ciò che di più infinito esiste, l'amore.
Ho paura, non c'è senso! Cosa bramiamo?
Questa è follia, c'è solo follia.
Michele Bortolasi
37
SERPENTE
Il vecchio diventa vecchioe il giovane diventa più forteperché genio e sregolatezza vanno messi insiemee tra tutti i “se” e i “ma” della mia vitae gli incubie le notti insonnilampante giungi tu
di nuovo ci sei tustrisci sul pavimento con un fiore in mano
cercando di spiegarmi che nessuno riesce a capirenessuna prospettivanessun futuroTroviamoci una volta ancora.
Stiamo insieme una volta ancora.
Chiara Tedeschi
38
MALINCONIA
Come un gabbiano
che vola
oltre il cielo
oltre il mare
verso il sole
che non raggiungerà
mai.
Come un sogno bellissimo che non ricordi più
come la pioggia che lava le strade
come una lacrima che non diventa mare
che cade, sola, senza perché, senza essere dolore,
dimentica di essere dimenticata,
muore.
Come la strada immaginaria della mia vita
che corre sui miei passi,
qualche curva, una salita,
discesa, incrocio, poi sempre dritta,
e il passo che segue, il passo,
veloce, lento, e veloce ancora,
il passo segue il passo.
Qualche cartello, un’indicazione, una dolce casa,
ed è già dietro, passo, corsa, passo, passo ancora,
non c'è un freno, non mi posso bloccare,
sulla strada ho dimenticato qualcosa,
vorrei pensare, mi vorrei fermare, tornare;
Passo dopo passo, passo dopo passo, passo e passo ancora.
Andrea Gardoni
39
LA NOBILTÀ
Senti, guarda
la cascata fa invidiar i suoi colori,
l’uccellino vola, danzando
al suo ritmo, canta;
le foglie dalle mille sfumature, cadono
piano, mentre i rami, spogliandosi
s’intrecciano;
la nuvola ghiacciata si annuncia,
e l’animale cerca riparo.
L’uomo, escluso dall’armonia della natura
tolto dalla vista di un sole all’ orizzonte,
di un ruscello fragile, di una goccia
che cade, di un albero
che per lui respira d’affanno
solo, sabbia e mura d’intorno
si vuol circondare,
e quando finirà, la vita,
forse capirà
la brezza d’estate,
la schiuma di un’onda,
nel pugno chiuso
poco o nulla.
Resiste la smorfia
di un falso sorriso, frutto
di un nero orgoglio, da re.
Edoardo Giacalone
40
FRAMMENTI
Uno strappo, una fitta.
Amore, perché non mi vuoi?
Scrigno che non vuoi aprire.
Frammenti perduti per sempre.
La tua voce come torcia nel buio della vita,
i tuoi occhi come mare in cui mi ristoro.
Le mani si sfiorano sui banchi di scuola.
Studiamo insieme?
Domande sospese a pelo d’acqua.
Ma tu non rispondi.
Tu - tu tu- tu
Tutto perduto come coriandoli dopo il carnevale
Filippo Olivieri
POTER CREDERE
Triste fanciulla generosa,
viaggia con la mente e piange con il cuore.
Arrossisce sulle gote, muore con il pensiero.
Sorride piano, piano.
Dolci e fluenti biondi capelli attraversano
il suo braccio. Passano ore, giorni, settimane, mesi.
I capelli attraversato la stanza.
Rumore stridulo di un uscio, ombra nera.
Nelle sue mani solo odio profondo. Taglia ciocca dopo ciocca.
Ciò che era scompare, sbianca.
Sofferenza iniziata, felicità spenta.
Miracolo provato, luce profonda, chiara, intensa.
Gli occhi prendono lucidità, il pensiero emerge,
il respiro esce fiero, le sue lacrime
scendono amorevoli.
Poter credere non è mai tardi.
Martina Conti
41
IMPETO
Non ho freddo.
Un’afa improvvisa,
un moto netto, un vuoto cancellato.
Ti voglio morta.
La rabbia di un male insensato.
Non parlare. Basta lacrime sul viso,
è stato lungo il tempo dell’attesa.
Eravamo insieme in paradiso.
Ti ho amato, Dio, come ti ho amato.
Ormai posso solo guardare lontano.
Te ne vai,
lontano da me, lontano dal cuore
là dove tu non possa più far male.
Aguzzina noncuranza di un sogno
infranto, rea superficiale e stolta,
tornerò a contare ancora una volta
ogni giorno le ore nel mio odio
di un profondo abissale.
Nico Pezzella
IL SOGNO
Sognare costa un bel po’ di fatica,
in questa vita bisogna lottare
nonostante sia dura la salita.
L’importante è riuscire ad arrivare.
Per me vita è correre incontro all’uragano.
Non servi, molla pure la mia mano.
Rebecca Gobetti
42
LA PIOGGIA
Aria fresca,
il cielo giallo all’orizzonte
un tuono, due, tre.
Strade deserte
vie silenziose,
case buie.
Una goccia, due, tre:
la pioggia.
Profumo di pioggia
che mi bagna il viso
corro:
non mi fermerò.
Rebecca Gobetti
COS'È LA VITA
Cos'è la vita
se non una barriera infinita
ignari che la nostra libertà
sia solo mera malvagità,
prigionieri di un corpo
il cui controllo ci viene tolto.
La morte è il traguardo
raggiunto con l'ultimo sguardo,
affogati dal terrore
di un incessante dolore.
Federica Savoca
43
DOMANI
Sconosciuta, indecisa,
lontana la via,
stretta e condivisa;
la strada è mia!
Apro il cancello,
del mio futuro,
che bello!
Osservo il sentiero maturo.
Porte in faccia,
tante ne ho prese
grande goccia
sul viso, sempre cortese.
Mano in mano,
occhi chiari,
a fianco, lontano
attraverso mari!
Bianca Olivia Pruteanu
44
IL SILENZIO DELLA MUSICA
Il silenzio
della musica
mi accompagna
lungo un viaggio surreale
al di là della realtà
al di qua della finzione.
Immagini colorate
attraversano la mente
tutto scorre
velocemente
come un arcobaleno
che abbaglia.
Julius Aiwuyo
L’UOMO È LIBERO
L’uomo è libero quant’è libero il cuore di un innamorato
L’espressione più sincera rimane il nostro viso
Schiavi per lo meno della nostra felicità
Liberi solo per poco dal giudizio altrui
L’uomo non è uomo se non è schiavo di se stesso
L’uomo non è libero
L’uomo non è solo
Riccardo Marconcini
45
LIBERI DA NOI
Chi ci impedirà di professare la nostra fede
Povero di spirito colui che s’imporrà sul debole
Luce di speranza
Pareti buie senza dimensione
Luce di guida
Luce di via
Tutti con un binocolo al contrario
In mano
Guardando i problemi imminenti
Farsi lontani
Unirsi come il mare
Con il mare
Come il male
Sullo stesso fronte ma ben separati
Riccardo Marconcini
RICORDO
Memorie
perdute di una
stanza
svanisce nell'ombra
come un fantasma
accorro
l'afferro
come un guanto d'aria
svanisce nell'ombra
il ricordo
perduto di un tempo
che non fu mai
mio
Stefano Cengiarotti
46
SEME DI FUOCO
Immagina. Inspira. Tieni la mente ben aperta. Espira.
E parti.
E lasci lasci il brusio volando.
Il vento ti sorregge.
Tra le dita le nuvole sono fili, parole sottili
sono color di girasole, l’orizzonte di rosso sapore
ti accarezza e ti avvolge
una voce nuova.
Un abbraccio di note che ti trova
a metà fra cielo e stelle;
e una musica…scintille!
Che emozione per chi gusta, per chi tocca, per chi afferra
questa florida vaghezza, vita fumo o solo brezza,
scende fresca lungo il collo, lentamente corre e guizza
fra le mani, ogni goccia del tuo io poi coinvolge,
e verso il mare lei ti volge
e riempie gli occhi di mille colori.
Stelle di luce, potenti pensieri, energia, la culli, ti culla,
frulla
Fra le dita come vivo calore
come primula dischiude, poi ti osserva, canta e ride.
Ora a te la follia di render la magia.
Chiara Massella
FRAGILITÀ
Volo titubante nella mia vita
rimediando sempre qualche beccata
in quest’anima sempre più ferita.
Sempre però mi rialzo a testa alta,
lancio i dadi, è ancora un’unica volta.
Filippo Olivieri
47
RICORDO
Dirai che è impossibile,
io ti dirò che è facile.
E se ti senti sola e il bagliore del sole ti acceca la vista,
sappi, che oltre quei raggi,
io ti fisso sempre.
Non voglio perderti ora,
fu il grido straziante della tua gola,
ma come la fioca luce di una candela, mi spensi.
Come la foglia che, dolcemente,
si stacca dalla madre pianta
quando la brezza d'autunno ti scompiglia i capelli
e le rosse gote ti accarezza.
Il tuo ormai freddo cuore si è fatto di marmo,
ma il bagliore del mio ricordo
vivrà sempre nel tuo petto.
Dirai che è impossibile,
io ti dirò che è facile.
Martina Rossi
BINARIO NUMERO 4
Udir un rumor di treno lontano
sporgersi per vederla anche se invano
con una melodia dolce che in me risona
placo la mia voce perché so, stona.
Il treno è arrivato ed è fermo
al solito binario numero quattro
da molte città è passato svelto
ignorando i silenzi che a me ha sottratto.
E come descriver la sensazione
di saper che lei già mi aspetta
per vedermi incontro sceso dal vagone.
Ma ancor da questo sono lontano
e dopo un sospiro conto i secondi
che mi dividon da lei e i suoi discorsi.
Francesco Manganotti
48
LUCIDA
Lucida,
dammi la mano
aiutami a scendere
fuori da me
(Marte sa)
abbandonami
tra le braccia materne
di fertilità
ora non so
blu e vermiglio in noi
sale perché
scorre venere in noi
sterile ormai
come scappando e poi
cade da un albero spoglio
freddo ormai
livido azzurro
desidero soltanto felicità
celami
non guardarmi,
sul volto contratte figure di noi.
sono così
mi hanno vuotata ormai
schiava perché
scelgo di esserlo
voglio sapere cosa ci faccio qui
cado da un albero spoglio
Adele Nigro
49
GENIO
Gatto accoccolato
specchio
nel buio aspetti
mi indaghi
non mi nascondo, rifletto
Gatto curioso
mi insegni il tuo modo
e l’affetto
Gatto
lucente lare
di un focolare disperso
genio familiare dei sogni
Gattino
sei
l’anima mia mossa
Maria Ricci
L’AMICO
Mi trovai vicino al letto di un amico,
che da giorni stava in ospedale
sudato, massacrato in viso,
malattia pericolosa e fatale;
nel silenzio prego la provvidenza
che apra gli occhi
io con tutte le mie forze
non smetterò di sperare.
Emanuele Perlini
50
MUSICA
Come ondeggiare di sentimento,
rumore piacevole,
parole di cemento;
come note infinite
di amore perduto,
forte come scoppio di dinamite
come il bambino caduto,
con lo sguardo d’antracite,
come le note dell’arduo vissuto,
come ondeggiare di sentimento,
rumore piacevole,
parole di cemento.
Emanuele Perlini
NEBBIA ANIMATA
Cielo bianco e offuscato, nuvole,
che agli occhi miei di veder non permettono;
ombre indecise appaiono in lontananza.
Sarà forse la mia speranza?
Vicolo cieco; ritrovar io voglio
l’amor per il mio orgoglio.
Nell’avvenir tanta insicurezza
nel tempo molta amarezza.
Solitudine dispersa
nel mare della tendenza.
Bianca Olivia Pruteanu
51
PERSO NEI PENSIERI
Perso nei pensieri
sogno
Sogno di volare
di librarmi nel cielo
Volo leggero
come piuma
sollevato
dalle correnti
che mi lievitano su
Come un ascensore
salgo
in alto
così in alto
da non vedere il limite
talmente in alto
da sentire la mia pace
intorno a me
libero e leggero
nell’universo.
Julius Aiwuyo
VOLA E RISCHIA
Tu che hai la vita un pianto
Desideri luoghi che non hai visto,
ti muovi a passo lento
a fatica in questo mondo spento.
Preferisci stare basso
per non farti male,
o volare alto
rischiando di cadere?
Arianna Dall’Ora
52
FOGLIA
Arsa d’estate aspettando la sera
riempi i miei rami e donami freschezza.
Colori d’autunno,
d’improvviso un tumulto e la bufera,
di te un ricordo, freddo il mio tronco nell’arida sera.
Matteo Danzi
RIPOSO DI FELICITÀ
Vecchio ulivo mio, sento
le onde infrangersi sulla bassa riva
il profumo dei fiori colorati,
il riflesso che abbaglia
quando si va nel silenzio e il futuro
è un sasso gettato lontano.
Edoardo Giacalone
COPRIFUOCO
La tenebra si avvicinava
con un rumore lontano
mentre il solo scompariva
e il nero si faceva vicino.
Tutti rientravano nelle case,
le grandi mura domestiche,
la tenebra silenziosa mi invase
come in una guerra con le forche.
Valerio Parisi
53
PAESAGGIO D'AMORE
Tacciono i suoni della terra
chiuso in me stesso;
Al tramontar della notte,
un infimo tradimento.
E d'un tratto buio
nero di pece, nero di tenebra.
Al sorger delle luci,
il fulgido sorriso, e gli occhi insidiosi.
E d'un tratto bianco,
accecante, che calca
possente la vita.
Sento
solo lei.
Sento.
Ramon Stevanato
VITA
Siamo come granelli di sabbia nella tempesta
in balia del vento
viaggiamo
con forza ci trascina
implacabile
continua per la sua via
fino a quando
bruscamente
si placa
e dal cielo cadiamo in libertà
verso una nuova realtà
Gianluca Di Maio
54
I MIEI PENSIERI VOLANO
I miei pensieri volano
come aeroplani
tra cocainomani e i presi male
gente affogata
in un mare nero
d’odio
gente arrabbiata
colora di petrolio.
Nicolò Ricci
ASCOLTARSI
Si è sempre in movimento.
Il mondo gira, e si è sempre in movimento.
Ma finché non ti fermerai,
pace non avrai.
Fermati, lasciati andare,
cerca di rallentare.
Tranquillo, non perderai niente,
resta in movimento e perderai tutto.
Fermati, ma resta cosciente,
Non sarai un’isola
Ma parte del continente.
Fermati, accettati.
Ti dissolverai come una goccia,
ma diverrai oceano.
Lorenzo Tadiello
55
BELLEZZA
Oh lascio che il sole scenda sul mio viso
a illuminare i miei sogni
viaggio con la mente in pensieri splendidi e folli
per capire chi sono veramente
Gli alati segreti della mia mente
si svelano lentamente con molta calma
giorno dopo giorno vedere la medesima strada
al termine avvertirò la beatitudine
Dolce poesia su un prato verde
le parole accarezzano la mia mente
un'altra volta non potrei resistere
ma ora tutto sembra così chiaro
Oh cercando di capire
di capire
dove sono stato finora
Ciò che vedo rigoglioso giardino di maggio
e il sole sorge all'orizzonte
e i miei occhi sentono l'emozione
come d'un fiore senti il dolce profumo
Oh cercando di capire
di capire
dove sono stato finora
Oh piccolo ricordo di gioia eterna
come un fortunato sogno
lascia che il sentimento ti seduca
e di te non lasci alcuna traccia
La mia mente viaggia sulla luna d'estate
e va oltre le colline d'oro
felice destino che mi accompagna
mentre gioco con la follia
Ciò che ho visto
l'ho visto per sempre
oh cercando di capire
di capire
dove sono stato finora
Nicolò Peroni
56
TIENIMI CON TE
Stringimi con passione, non lasciarmi
senza la tua presenza, mi sento perso;
viso a viso non smettere di pensarmi
il mondo senza te sembra di traverso.
Contro ogni riguardo
vivo per te
ma di me non abusare.
Ramon Stevanato
A VOLTE LA VITA
Disegni
di paesaggi
Immagini
di persone felici e di persone tristi
Fotografie
di brutte guerre e di case distrutte
Filmati
di bambini che giocano e di bambini che lavorano
Enrico Zanini
57
MAI PIÙ
Qui seduto, osservo la gente passare,
penso a quando anch'io ero abituato a parlare.
Una bambina mi prova a guardare,
la madre la tira: ''E' pericoloso, non ti avvicinare!''
Fa paura chi non ha più niente,
chi è ormai quasi invisibile alla gente,
si merita forse uno sguardo diffidente,
sempre che non sia a lui troppo evidente.
Penso a quando anch'io avevo un tetto,
che non fosse a tettoia di questa stazione,
che mai riuscirà a farmi sentire protetto.
la sicurezza che quelle panchine hanno oscurato
e il vento freddo nella notte ha cancellato
mi faceva sentire vivo, considerato.
Cristina Pozzan
TE
E con lo sguardo tu mi fulminasti,
così caldo, forte e appassionato,
così solare che poi m'abbagliasti,
cosicché ne rimasi estasiato.
Tu che sei bellissima, non girarti:
per sempre sarò pronto ad amarti.
Luca Forti
58
59
POESIE IN LINGUA STRANIERA
60
61
VIVRE COMME TOI*
VIVERE COME TE
J'entend toujours les pleures de ces
mères;
j'entend toujours les cries de ces
filles,
car elles ont toutes perdue le sourire
a cause de ta gloire.
J'ai vue des âmes s'en aller.
J'ai vue des fleures ce fanées dans
le cœur d'un enfant enchaîné dans
l'ombre de la mort.
J'ai vue notre terre se transformer en
un cimetière.
Écoute les larmes de ces mères et
enfants couler comme une pluie sans
fin.
Dis-moi, comment te sent tu?
Sache qu'ils ont tous le droit de vivre
comme toi,
de sourire a cette vie avec joie.
Sache qu'ils ont le droit de jouer,de
danser, de sourire comme toi.
Ho sempre sentito i pianti di queste
madri;
ho sempre sentito le urla di queste
figlie,
perché hanno perso il sorriso a causa
della tua gloria.
Ho visto le anime andarsene.
Ho visto i fiori appassire, nel cuore
di un bambino incatenato nell'ombra
della morte.
Ho visto la nostra terra trasformarsi
in un cimitero.
Ascolta le lacrime di queste madri
e bambini scorrere come una pioggia
senza fine.
Dimmi, come ti senti?
Sappi che essi hanno diritto a vivere
come te,
di sorridere a questa vita con gioia.
Sappi che essi hanno il diritto di
giocare, di ballare, di sorridere come
te.
Jean-Marc Aka Amon
* I versi costituiscono il testo della omonima canzone originale, dello stesso autore.
62
ŽIVOT
LA VITA
Svako ljudsko biće da li je muškarac
ili žena,
crna ili bela, jevrejin, hrišćanin ili
musliman,
to je stari i umire,
kriv ili nevin stranka a ima pravo na
život.
I dok god imate krv u venama
isrcu da pumpe,
trebalo bi da niko,
Bog koji je tokom zaustaviti.
Ogni essere umano che sia uomo o
donna,
bianco o nero, ebreo, cristiano o
musulmano,
che sia vecchio o in fin di vita,
colpevole o innocente ha diritto alla
vita.
E finchè ha sangue nelle vene
e un cuore che lo pompa,
non deve esserci nessuno,
oltre Dio che lo interrompa.
Roberto Salihi
63
POESIE IN VERNACOLO
64
65
LUNA
LUNA
Di lì notti sii patruna
chi dintra i nostri sogni tu ‘ni spii
e ‘pi tanti matre ispiratrice sii
e puru ‘pi mia la spiranza sii,
o luna.
Padrona della notte
che vegli sui nostri sogni
per molti sei la madre ispiratrice,
per me, la speranza,
o luna.
Dii sta gianna e fajllante luci
ti spijcchji
e lu scuru di biancu lu pitti,
o luna;
di stù tranellu accussi a tutti
fai innamurari;
Solo una luce gialla accecante
che riflette
imbiancando il buio,
o luna;
cosi affascinante, inganni,
e fai innamorare;
i fighji toe luntanu sunu
ch ‘a villi dintra i cori nostri
di spiranza ‘nni jnchinu
cu stà beddra luce a canniceddra.
le tue figlie cosi lontane,
ma costudite nei nostri cuori
ci indicano, la speranza
con questa luce di candelina.
Edoardo Giacalone
66
U VASU
IL BACIO
Di russo è pinnellata
a tramuntana m’ abbrucia l’animu,
l’aceddru ancora fa lu sò cantu;
Sfumatura porpora
di un sole calante, l’animo mi
brucia,
ancora un canto vivo di uccelli;
e jddra mi talìa cu l’occhi di perla
ch’i sbiddrjano ‘nto celu comu
stiddre;
lei mi guarda con gli occhi di perla
che splendono nel cielo come stelle;
si fimmau u tempu , lu ventu lentu
supra li sò russi labbra mi pusau.
il tempo si ferma, una brezza lieve
mi posa sulle sue rosse labbra.
Edoardo Giacalone
67
POESIE SUI DIRITTI UMANI
68
La freccia del cammino
Muta la strada tra gli estremi
d’uguaglianza nella via d’ogni
uomo
come il nascere e il morire,
ma salda rimanga la freccia del
cammino
sul ponte dell’intesa tra le rive
con l’aspro delle ortiche in mani
di giglio!
perché il passo a chiodo dei poveri
gravati dai sacchi vuoti di farina?
Perché perse in un fogliame di perché
s’ammassano le note
d’un canto incompiuto d’armonia?
Fluisce a gocce miracolose
il proposito dell’uomo universale
per un arrivo a cui si giunge
dopo un lungo travaglio di tenaglie,
sulle sbarre roventi che fermano il passo.
Se l’uomo esprime sulla carta la
coscienza
con l’universalità dei suoi diritti,
perché la guerra con la spada
che trapassa,
perché cappe d’anima nei
santuari
entro i borghi lastricati di sassi,
perché l’indifferenza verso gli
altri
impigliati nelle spine della sete,
perché gli emigranti con i
mantelli
ebbri di polvere straniera
sotto un cielo sempre eguale,
Metterà questo anelito
solo bandiere a marcare la nostra identità
nel mazzo variopinto del mondo?!
Non siamo capre, né cammelli,
né asini, né cavalli o anatre
sulle acque dei canneti.
Loro da sempre hanno raggiunto
questa meta che una mappa di pace
ci vuole indicare con la penna del volo,
in un fulgido annunzio.
Luciana Gatti
69
MADRE AFRICA
Oh Africa, madre Africa
la terra della buona gente
Continente di uomini bianchi e neri,
oro,diamanti ebano e avorio
La prima figlia della creazione.
Africa,madre Africa,
foreste palpitanti di giganti,
terra rossa,profumo silenzioso
della vita che si nasconde
che agguanta lacera,stordisce.
Possente, selvaggio, paziente madre
dolente, supporti il pianto dei figli.
Oh Africa, madre Africa,
ti amiamo.
Joyce Amoah
70
CONDANNATO A VIVERE
Condannato a vivere,
ed è come morire,
avvilito e arreso a una vita in gabbia;
Credimi, se fossi un granello di sabbia
non disdegnerei la mia realtà,
privo di occhi per scoprire la libertà,
né orecchie, né bocca, né anima,
resta di me una presenza del tutto anonima.
Vedo ali librarsi in eterei spazi,
sento in me liberarsi impulsi pazzi,
rivoluzioni atomiche che lasciano lividi,
inibite da vincoli solidi.
Posso correre, ma solo con la mente.
Posso urlare, ma nessuno mi sente,
Vittima di una colpa a cui mi hanno legato,
vittima e complice del loro assurdo reato.
Nicolò Sanese
71
È LA GUERRA
Dentro a una tempesta
di sangue e fuoco di interessi
persone
costrette
indifese
stanno
come in una foresta pluviale
dove lacrime di odio piovono
da occhi colmi
come torrenti in piena
È la guerra
Julius Aiwuyo
72
MIA SARÀ LA LIBERTÀ
Mi sentirò libero
quando tutti si sentiranno liberi.
Quando tutti saremo uguali
senza distinzioni tra forti e miseri.
Mi sentirò libero
quando tornerò dalla mia famiglia.
Quando sentirò il suono del mare
in una conchiglia.
Mi sentirò libero
quando sentirò il vento soffiare.
Quando delle catene
non mi impediranno di sognare.
Mi sentirò libero
quando la mia vita sarà nelle mie mani.
Quando nessuno mi dirà
se morire oggi o domani.
Mi sentirò libero
quando vedrò i bambini giocare spensierati.
Quando non dovrò chiamare più nessuno
se non me padrone.
Quando non avrò più paura
nel vedere in mano a qualcuno un bastone.
Mi sentirò libero
quando non avrò più tutto questo male addosso
Che mi penetra insistente
fino ad arrivare all'osso.
Mi sentirò libero
quando proverò a volare
e nessuno dirà che non posso.
Mi sentirò libero
quando vera sarà la verità.
Mi sentirò libero
quando mia sarà la libertà.
Jenny Solfa
73
CREDEVO CHE BRILLASSE PER TUTTI
Nuotavo felice nel mare,
in quella distesa di liquido blu,
volevo solo sognare
un mondo più bello,
quaggiù.
Il sole brillava nel cielo,
credevo brillasse per tutti,
che per tutti fiorisse il melo
e desse ad ognuno
i suoi frutti.
Ma mi sbagliavo di grosso,
io che sono diverso,
per me il mare è solo mosso
e il cielo è fosco.
Sembra che per me il sole non brilli,
i suoni per me sono squilli,
sembra che per me l’onda non scorra
e la gente con me non discorra.
Eppure io sono una persona,
e come tale vorrei essere visto
ma il mondo mi bastona…
Scusate se insisto.
Aurora Nicolis
74
SENZA MAI…
Una palla,
un gioco
senza mai fermarsi;
un desiderio, un sogno
senza mai illudersi;
un’ idea, un ricordo
senza mai doverlo dimenticare.
Un sorriso,
cose semplici
la tazzina di caffè
e i compiti da fare,
senza mai
vittime e carnefici,
vittime e vittime.
Senza penna rossa,
senza fucile
senza mai agnelli sull’altare!
Edoardo Giacalone
75
SULLA STRADA DELLA GUERRA
Ora dimmi,
in che lingua piangono i bambini
prima di morire sulla strada della guerra?
piangono in ebraico o libanese,
in iracheno o africano?
Vedere uccidere
o essere tu stesso a sparare
diventa normale.
Non sono permesse emozioni
sulla strada della guerra.
Nessuno fa niente per placare il pianto
nessuno si riprenderà mai più.
Nemmeno quando la guerra sarà finita.
Se mai sarà finita.
Jenny Depreziato
76
DANNATO
Ragazzo, dannato, dannato sia il fuoco,
non contempla sofferenze e la guerra non è un gioco
dannato esso sia, il male sofferente,
buia la retta via, la demenza della gente.
Donna, dannato, dannato l’animale
che abusa del tuo corpo e non si pensa criminale
dannato egli sia, belva senza pietà,
non è una fantasia
ma pura verità.
Pianti, lamenti, grida verso il cielo,
nessuna via d’uscita, nessuna dignità.
Buio infernale, il mondo sotto un oscuro velo
non voglio che sia questa la dura realtà.
Diana Dusa
77
E RICOMINCIA COSÌ
Afferra, tira, trascina
senza possibilità di fuga
senza possibilità di scampo:
un patto di fede
stipulato con noi stessi,
inconsapevolmente.
Buttata, sprecata,
raccolta, recuperata:
un marinaio
che attraversa le
tempeste dei fallimenti
che viaggia attraverso il
mare dei cambiamenti;
si fa sentire, pulsa sotto
la pelle:
la puoi sentire in
momenti impensabili
come quando prepari
il caffè.
Decisione illusoria,
fermarsi o ripartire?
Ignari,
ancora una volta,
che a decidere sia
sempre lei,
la vita
Alessandra Porzio
78
MONDO NUOVO, MONDO DIVERSO
L'unica cosa che mi resta
è un cielo a sbarre, un pensiero in testa:
la libertà mi è stata strappata,
ma la ferita non sarà rimarginata.
Ogni giorno solo violenza,
fisica, psicologica, e ciò mi violenta;
mi violenta fin nel profondo,
non lascia respiro, neanche un secondo.
Non ci sono sbarre che posson fermare
la libertà di poter parlare,
di poter pensare un mondo diverso.
Un universo di sogni e pensieri
che volano, corrono, che son desideri,
desideri di una vita gioiosa,
senza tortura, dignitosa,
una vita ove la parola diversità
fa solo rima con umanità.
Caterina Leonardi
LA MIA SPERANZA
Le mie lacrime perdono colore
Piango
Rido
Continuano a cadere
Piango perché la felicità mi è straniera
Rido perché l’infelicità mi accompagna
Non mi riconosco più
La vita è nulla
Solo sofferenza
Solo violenza
Ma
Ritrovo un’arma nascosta
La speranza
Non mi arrendo
Un giorno usciranno dal buio
I diritti
Diverranno realtà
Erhun Imafidon
79
IL CIELO
Il cielo
è azzurro.
Il cielo
mi riempie di speranze il cuore.
Stringo tra le mani
gli ideali lasciati dai martiri della libertà
che scivolano fra le dita
come fossero sabbia
che si lascia portare lontano dal vento.
Il vento
si porta appresso i pianti dell’uomo,
come tuoni improvvisi scuotono la terra,
lasciano solo violenza
Bagnato
dalle lacrime dei deboli
l’Opprimente scrolla le spalle
lasciando cadere morte
ma stringendo tra i denti profitti
e non altre parole.
La sua anima
è gelata
nemmeno l’inferno che ha creato può scioglierla.
Egli
estirpa speranza
come fosse zizzania
e coltiva terrore nel cuore delle persone.
L’Opprimente
però non sa
che a volte la carta
diventa acciaio
che non si può piegare.
Le Parole come terremoti
fanno tremare l’anima.
Trenta diritti sono stati scritti
con lacrime e sangue
sono stati creati
Michele Ingrao
80
IMPARERO’ A VOLARE QUANDO SARO’ TROPPO GIOVANE
Con una granata in mano ho imparato a contare
perché nemmeno ho fatto la prima elementare,
con un fucile in mano ero pronto all’ingaggio
ma non vedevo l’ora che finisse questo viaggio.
Perché se penso e ripenso a ciò che mi è accaduto
sono felice e contento di ciò che mi accadrà.
Fate l’amore non fate la guerra, diranno,
quando sarò dentro a un buco
scavato sotto terra.
Ma quello che penso e ripenso non ha senso
se di me rimarrà soltanto il ricordo
di una briciola lasciata cadere
e coperta con la terra.
Sono un ragazzo grigio ma dal cuore colorato
un’anima senza volto e senza libertà
scaricato in una guerra che non conosce verità.
Ora però con un proiettile nel petto
ansimo, nell’attesa dell’ultimo attimo,
smetterò di strisciare su questo prato polveroso
e imparerò a volare, a volare nel cielo,
lascerò il mio corpo grigio e inseguirò l’arcobaleno.
Ho imparato a contare con una granata in mano
Ora che so volare volerò più lontano.
Francesco Perusi
81
RIMEDIO
Strazio, dolore, tortura
Cosa dici? La vita è dura?
Se ti sembra dura non starmi ad ascoltare
Ci sono persone che persone che conoscono il vero male.
Soldi? Potere? Perché lo fanno?
Rovinano famiglie, secondo voi lo sanno?
Violenze, soprusi e discriminazioni
Il rimedio l’hanno scritto le Unite Nazioni.
Trenta diritti,
per evitare molti conflitti.
Per diffondere il rispetto
e rendere cosciente ogni inetto.
Per migliorare questo mondo in sfacelo
pieno di egoisti e di persone crudeli.
Solo coscienza e conoscenza
per rendere migliore la nostra esistenza.
Filippo Olivieri
QUESTA BELLA TERRA
In questa terra infuocata
nessuno muove un dito
se non per provocar male.
Non si sente il profumo del mare,
l’idea di eroe è mito,
non si ama più la tavola apparecchiata,
non si sente più il richiamo delle balene.
La nostra anima è come un innocente
prigioniero in una cella.
Il cuore
raggrinzisce
in questo mondo corrotto.
Bianca colomba
in un oceano di petrolio.
Rebecca Gobetti
82
RUVIDO IL RUMORE
Ruvido è il rumore che rimane nell'aria,
vano il tentativo di trovare una casa
che accolga,
che ascolti,
che abbracci.
Quando è tutto meglio del passato
soffocato nell'aria è un grido disperato.
Paura.
Rancore.
Tristezza.
La vita.
Sole, sangue.
Un canto, un lamento.
Speranze,
rotola campo spazzati dal vento.
Aurora Tomelleri
UOMO
Non ho più lacrime per piangere
Le anime portate via dalla violenza
Diritti scritti con sofferenza
Diritti calpestati con ignoranza
Slumber man
Uomo sedato
Nostro è il giorno
Nostro è il mondo
Nostra è la vita
Abbi il coraggio di viverla
Erjon Verjoni
83
ANNEGO
Annego,
annego nella violenza,
anzi, sono già annegata in essa.
Trovarsi in un baratro senza fine e senza uscita,
è questa la condizione in cui sono.
L’uomo?
L’uomo che amavo ora non c’è più!
La vita?
La vita ora è solo un buco nero dal quale non so come uscire.
Speranze?
La mia sola speranza è liberarmi
da questo inferno.
Vado avanti, vivo,
o almeno cerco,
ma chiedo giustizia contro l’uomo
che in cambio d’amore mi ha ridotta così.
Santina Accetta
VORREI ESSERE LIBERO
Vorrei essere libero,
libero di vivere la mia avventura,
disperso nei miei pensieri,
e in mezzo alla natura.
Vorrei essere libero,
libero come un gabbiano
per alzarmi nel cielo
e volare lontano.
Libero dalla paura
che ti rende prigioniero
e ti impedisce di contemplare il mondo intero.
Libero dai pregiudizi
che innalzano un muro,
libero di poter progettare il mio futuro.
Elisa Zuanazzi
84
CATENE
Distrutto nel corpo
logorato nell’anima
privato ingiustamente dell’umanità e della libertà
al buio di una cella
con il gusto ferroso del sangue che mi riempie la bocca
aspetto.
Aspetto invano.
Lentamente
la vita mi sta abbandonando,
lascia questo guscio ormai privo di forza.
Sono solo.
Mentre aspetto il miracolo di Dio
il silenzio di queste mura
trattiene in catene il mio corpo
impedisce alla mia mente di fuggire.
I secondi
I minuti
Le ore
volano
come la fenice che ancora sogno di diventare.
Rinascendo
urlo a gran voce:
ho il diritto di essere libero.
Gianluca Di Maio
85
VERGOGNA
Mi vergogno.
Mentre io tranquilla dormo
un bambino muore
di fame,
muore
di sete,
muore
di malattie,
muore
d’abbandono,
muore
di guerre,
muore.
Come può essere?
Ma davvero è così crudele
questo mondo:
acido,
avaro,
invidioso,
goloso,
lussurioso,
superbo
in cui vivi campando
sotto la bocca di infami?
Rebecca Gobetti
86
LA CHIAMANO LIBERTÀ
Un concetto così semplice e così complesso
Così astratto da istituire un paradosso
Al giorno d’oggi così assente da apparire un’invenzione
Un concetto sfruttato per nascondere oppressione.
Oppressi da regimi teocratici
Siamo imbambolati da miraggi politici
La mente imprigionata in una bolla di sapone
Non possiamo far altro che divenire succubi del padrone
La libertà di avere un’occasione
Il dovere di esprimere un’opinione
L’espressività che prende forma
prende le cose e le trasforma
Una chimera per molti andata persa
Da convinzioni e ideologie che ci intasano la testa
Duemila anni di chiesa centralizzata
Condannano la scienza a una regressione forzata
La verità ci viene sempre nascosta
Ma siamo noi a non volere la risposta
Abbiamo la libertà di non sapere
Chiudere gli occhi e non vedere
Francesco Manganotti
87
UMANITÀ CALPESTATA
Nuvole nel tempo morto,
l’albero secco nell’umido cielo
immerso nel grigio terreno
toccato
dalla povera foglia
bagnata, unta
dal delitto
da noi
ordinato.
Edoardo Giacalone
LIBERI SOLO NELLA MENTE
In un mondo omologato
col timore del diverso
che è schivato, calpestato,
la libertà è un diritto perso.
Lei, tanto sbandierata,
è perennemente ignorata.
Sappiamo che nutrirsi è vitale,
ma la sete di potere comunque prevale.
Nelle cose più semplici
di libertà non c'è traccia,
ma serve l’idea ad essere felici.
E' un aquilone sfuggito di mano,
per ora, perso in un posto lontano,
eppure si è impressa nell'animo umano.
Cristina Pozzan
88
PENSIERI CONDIZIONATI
Bombe a mano, granate, pappagalli verdi.
Oggi.
Bambini indifesi, tristi, infelici.
Giochi con me? Domanda aperta,
risposta mai trovata.
Corri per i prati?
Venticello debole, corpi per la strada,
ammassi di speranze.
Occhi che vedono te che tranquillo
scavi senza un perché;
tramonto sempre più rosso.
Mente per pensare, idee da scartare.
Involucro di idee, ragioni, telecomandato.
Tasto reset.
Ti faccio pensare ciò che voglio.
Acconsenti e basta.
Martina Conti
QUANTI DIRITTI NEGATI
Quanti diritti negati
a quei fanciulli appena nati
e quanti doveri dimenticati
da quei grandi della terra
che dovrebbero assicurare
la pace, non la guerra.
E se ti senti fortunato
perché vivi riparato
e non tendi la mano ad un fratello abbandonato,
non ti rendi conto
che una semplice carezza
è per lui, una grande certezza.
Non amare solo ciò che ti conviene
perché la fortuna nella vita
non si mantiene.
Sara Barlottini
89
ANIMA VIOLATA
Fredde lacrime cercano di lavare lo sporco
lasciato da un uomo senza cuore
ma lo sporco resta, come anche il dolore
per quell’ uomo che si comportò da orco
negli occhi si legge la sua sofferenza
perché gli hanno stroncato ogni sogno e speranza
costretta a portarsi addosso un peccato
perché la sua anima hanno violato
quest’ uomo non può essere chiamato tale
il suo comportamento è peggio di un animale
ma come puoi a una donna fare del male
non è sua la colpa, adesso piegata sul pavimento
immobile con il corpo pugnalato
con il cuore fermo e senza fiato.
Jennifer Montresor
ANGELI D’OGGI
Difendono le vite da pura agonia
giudici che distinguono la ragione e la follia.
Lacrime amare cadono come scura pioggia,
il dolore traspare da ogni singola goccia.
Parole dal significato distorto
vagano in questo mondo stravolto
come foglie trasportate dal vento,
come suoni che si odono a stento.
Jacopo Bresciani
90
ULTIMO RESPIRO
Cielo rosso sangue
E terra tremante
Un bambino innocente che nel buio piange,
l ’hanno portato via tremante
mentre l’orizzonte era un finto diamante.
Gridiamo rivoluzione,
ma il bambino con il fucile ha perso la speranza,
che scompare in lontananza
Povera innocenza,
rubata la sua infanzia,
mandato a morire
per un paese che sta per scomparire.
Creatura devastata,
con l’anima spezzata,
per sempre segnata.
In riga con altri soldati o meglio “bambini rubati”,
obbligati a uccidere per essere “liberati”.
Il sole ci illumina ma non si vede il domani,
solo un angelo del diavolo senza ali,
bruciate per il dolore,
che oggi vede un bambino che muore.
Gabriele Facci
91
BAMBINO DIMENTICATO
Bambino soldato
Bambino dimenticato
Giocavi a fare il soldato
Ma il soldato gioca a fare il bambino?
Bambino soldato
Della tua infanzia sei stato privato.
Avevi in mano una palla
Ora hai in mano l’AK.
A uccider sei stato costretto
Sei un soldato provetto.
Bambino soldato
Bambino dimenticato
Giocavi a fare il soldato
Ma il soldato gioca a fare il bambino?
Bambino soldato
Della droga ti hanno dato.
L’hai fumata, mangiata, iniettata
Per trovare il coraggio di uccidere per un’altra giornata.
Del tuo corpo la notte i generali han fatto scempio
Ti han fatto il loro perverso strumento.
Bambino soldato
Bambino dimenticato
Giocavi a fare il soldato
Ma il soldato gioca a fare il bambino?
Bambino soldato
Ora in un campo giaci crivellato.
Chissà, un medico forse saresti diventato
O commercialista, agricoltore, forse anche disegnatore!
E magari avresti disegnato
Un bambino che correva in un prato
Un bambino che correva spensierato.
Godersi l’infanzia, che bambino fortunato!
Ma non hai potuto, eri solo un bambino soldato.
Lorenzo Tadiello
92
QUEL RAMO DI PESCO
Le tue strade infuocate la notte,
quel ramo di pesco infreddolito
si piega lentamente fino a terra.
Sogno lontano,
la donna cerca il mondo di prima
mentre la finestra forma la brina
Se sorridendo la vita sorprende,
la voce ormai non fa nessun canto.
Sai senti fanciullo,torna bambino.
Il viso rovinato dalle schegge
i piedi rovinati dal cammino
volta le spalle alla vita che teme.
cerca la tua vita,bambino.
Vorrei poter cambiare le tue stelle
trasformare il mondo che conosciamo
so che tutto questo suona da folle
ma ti prego, torna e parliamo.
Vorrei darti la vita di prima
donarti il sorriso che avevi
t’immagino nella casa in cantina
piangendo, nel buio che temevi.
Arianna Dall’Ora
93
TANTI BAMBINI INDIFESI
Tanti bambini indifesi perdono la speranza
la gioia per il troppo dolore
Io seduto in questa stanza
con la tristezza e l’angoscia che mi assale
Vedo
una madre piangere in silenzio
sulla tomba del suo bambino
che non ha potuto essere bambino
privato anche di un padre
ucciso da assassini
Tanti bambini indifesi perdono la speranza
la gioia per il troppo dolore
alcuni anche la vita
Tutta
Io seduto in questa stanza
Sento
il bambino chiedere alla madre
cos’è questo rumore?
La madre mente
Un’altra esplosione si fa sentire
Tanti bambini indifesi perdono la speranza
Mi rattristo e impazzisco per il loro dolore
L’indifferenza nel mondo uccide anche il migliore
Uomo
Animale
Cannibale
Julius Aiwuyo
94
DOV’È LA LIBERTÀ
Una giornata nuova
lunga come la vita
il sole la illumina
il sole è l’unica
cosa che brilla
in quella vita
L’uomo la vive
nell’oscurità
imprigionato
schiavo
misero
soffocato
dalla rabbia e dalla paura
in attesa del suo giorno fortunato.
Ormai la libertà si trova
solo
in un’altra realtà.
Erhun Imafidon
MINE VAGANTI
Un bagliore lontano,
un luccichio d'argento
nella piana deserta.
Come attratti da calamita malefica
i piccoli passi si affrettano...
Ed eccolo finalmente nelle sue mani
un fresbee d'argento che viene da lontano
scivolato dal tascapane di un mago distratto,
interrato dalla sabbia,
liberato dal vento.
Ma cosa nasconde lì al centro?
Non fa ora a scoprirlo che...
il mondo finisce per sempre.
Arianna Lorenzoni
95
INNO ALLA VITA
Per una madre ancora immatura
Che ha avuto troppa paura
Per ogni vita finita in un sacco di spazzatura
Madre Natura non ne ha avuto cura.
Per chi ha sentito sulla gola un coltello
Io ti dico non arrenderti fratello
Perché la vita è un lungo duello
E se ti arrendi ci sarà sempre quello,
Quello di cui hai paura
Quello che ti porterà sfortuna
E che renderà la tua vita una sciagura.
C’è chi ritiene più prezioso il denaro
ma è la vita, amico, il bene più caro.
Svuota allora il salvadanaio
E vivi ogni momento come un regalo.
La vita è un cerchio
Senza fine senza inizio.
Ma la nostra vita è una sola,
Non gettarla in tanta malora!
Non descriverla in una parola
Urlala a squarciagola!
Sveva Bassi
96
GUERRA
Notte di grida
notte di fiamma
sento il buio
che mi accompagna
in questo caos di silenzio
che sembra venire
dalle tenebre
come belve notturne
a caccia delle loro prede
Tutto è cupo e confuso
un’ esplosione
e poi un’ altra
la terra trema
scie di persone
che lasciano la terra rossa
spaventano
bambini e persone
che non hanno colpa
Enrico Zanini
INERME IL SOLDATO
Inerme giace al suolo il soldato
lontano da casa è stato mandato
con il suo sangue
di rosso la bandiera ha macchiato
ha combattuto
si è perduto
se ne è andato
il suo sguardo volge al cielo
una dolce melodia lo avvolge nell’oblio.
Basta dolore
Basta sofferenza
Basta devastazione
è ora di PACE
Michele Ingrao
97
L’AFRICA ASSETATA
Con occhi seri come la morte,
un bambino e sua madre
ormai stanca, stremata
nel sole rosso fulgido,
che faceva il vivo assetato.
Uomini neri avvolgono un bianco sorriso.
Spento nella fresca notte.
Chiunque era indifeso
in quelle fragili baracche
in cui tutto era atteso.
Valerio Parisi
VOLARE NELLA LIBERTÀ
viaggiare con il passato
viaggiare con la rassegnazione
viaggiare senza meta
Viaggiare
viaggiare verso il futuro
viaggiare con la speranza
viaggiare sicuri dell'arrivo
viaggiare senza arrivare
Viaggiare
viaggiare contenti
viaggiare infelici
viaggiare innamorati
viaggiare arrabbiati
Viaggiare
viaggiare è volare
volare nella libertà
Gianluca Di Maio
98
PRIVI DI IDENTITÀ
Non siamo numeri
ma quel che il mondo vuole,
un punto di domanda
sulla nostra identità.
Non dobbiamo far rumore
proibito è usare un altro colore.
Il diritto alla libertà
proclama la nostra società,
che innalza invece la sua prigione,
tanto impossibile da penetrare,
che mai nessuno la potrà salvare.
E io mi chiedo chi sia la mente
se nessuno osa pensare,
la libertà di essere è un diritto che così
lo si lascia calpestare.
Cristina Pozzan
99
I DIRITTI UMANI
Sono stati cancellati
dallo stesso uomo ignorati.
Abusato il potere
per ingiusta causa.
Mi domando:
è così difficile credere nella fratellanza?
Uguali per ogni aspetto,
figli dello stesso padre,
nati dallo stesso grembo.
Stessa razza e stessi diritti
e se qualcuno negherà questo
ricordategli chi siamo.
Lottiamo per un ideale
per l'alba in cui saremo uguali
i nostri occhi ciechi
davanti al colore...
È solo un sogno
ma vorrei
un pò d' utopia...
Arcobaleno senza tempesta
pace senza guerra.
Andrea Gardoni
100
UNA VITA BUIA
Sparo dopo sparo
Battito dopo battito
cuore gelido come un iceberg
e sguardo freddo sul bersaglio.
Ricordi mi affliggono la mente
di una moglie che a stento
riesco a immaginare il suo volto,
di un figlio che ancora non ho visto
e mai so se rivedrò.
Vivo giorno dopo giorno
Notte dopo notte
sperando che un giorno
arriverà l'ora del nostro incontro.
In questa guerra
ho imparato a lottare,
stringo i denti...
a stento riesco ad andare avanti,
con fatica.
Il respiro si fa pesante,
la mente si affanna
gli occhi sempre più spenti
e io non sento nulla, nero intorno a me.
Forse sono stato colpito,
vedo gente che corre,
il mio soccorso...
dov'è?
Sento il sangue che scende,
caldo sul mio volto,
lo sento sulle labbra,
nella bocca,
cos'é?
Il cuore rallenta
tutto si ferma
per sempre.
Paola Giurgi
101
102
ELENCO RAGAZZI PARTECIPANTI
I.P.S. "E. Fermi"
Nico Pezzella
Martina Rossi
Roberto Salihi
Ramon Stevanato
Classe 2 B indart
Joyce Amoah
Martina Conti
Arianna Dall’Ora
Matteo Danzi
Luca Forti
Andrea Gardoni
Edoardo Giacalone
Rebecca Gobetti
Gabriele Mazzi
Filippo Olivieri
Valerio Parisi
Emanuele Perlini
Classe 2 C odonto
Jacopo Bresciani
Arianna Lorenzoni
Classe 4 B odonto
Jean-Marc Aka Amon
Jaqueline Celeri
Bianca Olivia Pruteanu
I.P.S. "G. Giorgi"
Michele Ingrao
Riccardo Marconcini
Nicolò Ricci
Erjon Verjoni
Enrico Zanini
Classe 4 A
Julius Aiwuyo
Gianluca Di Maio
Mouhamed Fall
Erhun Imafidon
Liceo Ginnasio "S. Maffei"
Stefano Cengiarotti (3 I)
Sofia Rebecca Dolci (1 E)
Giulia Galati (2 AL)
Jasmine Giacomelli (1 F)
Adele Nigro (3 C)
Nicolò Peroni (2 G)
Alessandra Porzio (4 A)
Maria Ricci (3 C)
Chiara Tedeschi (2 C)
Andrea Xamo (3 D)
Classe 3 H
Jacopo Manara
Chiara Massella
Matteo Mengalli
Donise Serenelli
103
Liceo Scientifico "E. Medi"
Classe 3 H
Santina Accetta
Diana Dusa
Classe 4 H
Sara Barlottini
Federica Savoca
Aurora Tomelleri
Classe 4 A
Emma Bosco
Filippo Manzini
Nicolò Sanese
Nuovo Liceo Artistico "Nani-Boccioni"
Aurora Nicolis
Francesco Perusi
Cristina Pozzan
Jenny Solfa
Arianna Strapparava
Lorenzo Tadiello
Elisa Zuanazzi
Classe 2 G
Sveva Bassi
Jenny Depreziato
Gabriele Facci
Paola Giurgi
Caterina Leonardi
Francesco Manganotti
Jennifer Montresor
104
INDICE PER TITOLI
Primo premio assoluto ex-aequo
Alice di Sofia Rebecca Dolci
Conforto da alma di Jaqueline Celeri
p. 2
1
Poesie in forma chiusa
Bambina di Martina Rossi
Coriandoli di Filippo Olivieri
Estate di Martina Conti
Fermo palpito d'ali di Jacopo Manara
Fight for pink di Filippo Olivieri
Il desiderio di Valerio Parisi
Nell'ora della sera di Andrea Xamo
Passione di Gabriele Mazzi
Primavera di Martina Rossi
Rondini di Martina Conti
Sei tu di Rebecca Gobetti
Sensazione di Arianna Dall’Ora
Tradimento di Arianna Dall’Ora
p. 13
7
11
8
9
13
6
12
10
11
14
12
10
Poesie in forma libera
A volte la vita di Enrico Zanini
Africa o mia Africa di Mouhamed Fall
Ascoltarsi di Lorenzo Tadiello
Avessi avuto il tempo di Donise Serenelli
Beato lo stupido di Donise Serenelli
Bellezza di Nicolò Peroni
Binario numero 4 di Francesco Manganotti
Cicatrici di Jasmine Giacomelli
Coprifuoco di Valerio Parisi
Cos'è la vita di Federica Savoca
Desolazione di Giulia Galati
Dilaga la violenza di Gianluca Di Maio
Domani di Bianca Olivia Pruteanu
Fango di Adele Nigro
Foglia di Matteo Danzi
Fragilità di Filippo Olivieri
Frammenti di Filippo Olivieri
p. 57
26
55
32
24
56
48
19
53
43
30
21
44
31
53
47
41
105
Genio di Maria Ricci
Goccia di Matteo Danzi
I miei pensieri volano di Nicolò Ricci
Il mondo tace di Michele Ingrao
Il silenzio della musica di Julius Aiwuyo
Il sogno di Rebecca Gobetti
Impeto di Nico Pezzella
L’amico di Emanuele Perlini
L’ordigno di Nagasaki di Andrea Gardoni
L’uomo è libero di Riccardo Marconcini
La natura è verde di Erhun Imafidon
La nobiltà di Edoardo Giacalone
La pioggia di Rebecca Gobetti
La strada verso casa di Chiara Tedeschi
Liberi da noi di Riccardo Marconcini
Luci di Emma Bosco
Lucida di Adele Nigro
Mai più di Cristina Pozzan
Malinconia di Andrea Gardoni
Musica di Emanuele Perlini
Natura di Gabriele Mazzi
Nebbia animata di Bianca Olivia Pruteanu
Nessun rumore di Filippo Manzini
Odette di Arianna Strapparava
Paesaggio d'amore di Ramon Stevanato
Passero di mare di Sofia Rebecca Dolci
Perso nei pensieri di Julius Aiwuyo
Poter credere di Martina Conti
Ricordo di Stefano Cengiarotti
Ricordo di Martina Rossi
Riposo di felicità di Edoardo Giacalone
Salpa la nave mia di Nicolò Sanese
Seme di fuoco di Chiara Massella
Serpente di Chiara Tedeschi
Solo follia di Michele Bortolasi
Speranza di Jasmine Giacomelli
Te di Luca Forti
Tienimi con te di Ramon Stevanato
Una risatina di Sofia Rebecca Dolci
Una volta di Matteo Mengalli
Vero amore di Caterina Leonardi
106
p. 50
27
55
35
45
42
42
50
33
45
36
40
43
23
46
18
49
58
39
51
33
51
20
31
54
28
52
41
46
48
53
25
47
38
37
30
58
57
23
34
34
Viaggio di Mohamed Fall
Vita di Gianluca Di Maio
Vola e rischia di Arianna Dall’Ora
Volto di Matteo Mengalli
p. 29
54
52
22
Poesie in lingua straniera
Vivre comme toi di Jean-Marc Aka Amon
Život di Roberto Salihi
p. 62
63
Poesie in vernacolo
Luna di Edoardo Giacalone
U vasu di Edoardo Giacalone
p. 66
67
Poesie sui diritti umani
Angeli d’oggi di Jacopo Bresciani
Anima violata di Jennifer Montresor
Annego di Santina Accetta
Bambino dimenticato di Lorenzo Tadiello
Catene di Gianluca Di Maio
Condannato a vivere di Nicolò Sanese
Credevo che brillasse per tutti di Aurora Nicolis
Dannato di Diana Dusa
Dov’è la libertà di Erhun Imafidon
È la guerra di Julius Aiwuyo
E ricomincia così di Alessandra Porzio
Guerra di Enrico Zanini
I diritti umani di Andrea Gardoni
Il cielo di Michele Ingrao
Imparerò a volare quando sarò troppo giovane di Francesco Perusi
Inerme il soldato di Michele Ingrao
Inno alla vita di Sveva Bassi
L’Africa assetata di Valerio Parisi
La chiamano libertà di Francesco Manganotti
La mia speranza di Erhun Imafidon
Liberi solo nella mente di Cristina Pozzan
Madre Africa di Joyce Amoah
Mia sarà la libertà di Jenny Solfa
Mine vaganti di Arianna Lorenzoni
p. 90
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Mondo nuovo, mondo diverso di Caterina Leonardi
Pensieri condizionati di Martina Conti
Privi di identità di Cristina Pozzan
Quanti diritti negati di Sara Barlottini
Quel ramo di pesco di Arianna Dall’Ora
Questa bella terra di Rebecca Gobetti
Rimedio di Filippo Olivieri
Ruvido il rumore di Aurora Tomelleri
Senza mai... di Edoardo Giacalone
Sulla strada della guerra di Jenny Depreziato
Tanti bambini indifesi di Julius Aiwuyo
Ultimo respiro di Gabriele Facci
Umanità calpestata di Edoardo Giacalone
Una vita buia di Paola Giurgi
Uomo di Erjon Verjoni
Vergogna di Rebecca Gobetti
Volare nella libertà di Gianluca Di Maio
Vorrei essere libero di Elisa Zuanazzi
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p. 79
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INDICE PER AUTORI
Santina Accetta
Annego
Julius Aiwuyo
È la guerra
Il silenzio della musica
Perso nei pensieri
Tanti bambini indifesi
Jean-Marc Aka Amon
Vivre comme toi
Joyce Amoah
Madre Africa
Sara Barlottini
Quanti diritti negati
Sveva Bassi
Inno alla vita
Michele Bortolasi
Solo follia
Emma Bosco
Luci
Jacopo Bresciani
Angeli d’oggi
Jaqueline Celeri
Conforto da alma
Stefano Cengiarotti
Ricordo
Martina Conti
Estate
Pensieri condizionati
Poter credere
Rondini
Arianna Dall’Ora
Quel ramo di pesco
Sensazione
Tradimento
Vola e rischia
Matteo Danzi
Foglia
Goccia
Jenny Depreziato
Sulla strada della guerra
Gianluca Di Maio
Catene
Dilaga la violenza
Vita
Volare nella libertà
Sofia Rebecca Dolci
Alice
Passero di mare
Una risatina
109
Diana Dusa
Dannato
Gabriele Facci
Ultimo respiro
Mouhamed Fall
Africa o mia Africa
Viaggio
Luca Forti
Te
Giulia Galati
Desolazione
Andrea Gardoni
I diritti umani
L’ordigno di Nagasaki
Malinconia
Edoardo Giacalone
La nobiltà
Luna
Riposo di felicità
Senza mai...
U vasu
Umanità calpestata
Jasmine Giacomelli
Cicatrici
Speranza
Paola Giurgi
Una vita buia
Rebecca Gobetti
Il sogno
La pioggia
Questa bella terra
Sei tu
Vergogna
Erhun Imafidon
Dov’è la libertà
La mia speranza
La natura è verde
Michele Ingrao
Il cielo
Il mondo tace
Inerme il soldato
Caterina Leonardi
Mondo nuovo, mondo diverso
Vero amore
Arianna Lorenzoni
Mine vaganti
Jacopo Manara
Fermo palpito d'ali
Francesco Manganotti
Binario numero 4
La chiamano libertà
110
Filippo Manzini
Nessun rumore
Riccardo Marconcini
L’uomo è libero
Liberi da noi
Chiara Massella
Seme di fuoco
Gabriele Mazzi
Natura
Passione
Matteo Mengalli
Una volta
Volto
Jennifer Montresor
Anima violata
Aurora Nicolis
Credevo che brillasse per tutti
Adele Nigro
Fango
Lucida
Filippo Olivieri
Coriandoli
Fight for pink
Fragilità
Frammenti
Rimedio
Valerio Parisi
Coprifuoco
Il desiderio
L’Africa assetata
Emanuele Perlini
L’amico
Musica
Nicolò Peroni
Bellezza
Francesco Perusi
Nico Pezzella
Imparerò a volare quando sarò troppo giovane
Alessandra Porzio
E ricomincia così
Cristina Pozzan
Liberi solo nella mente
Mai più
Privi di identità
Bianca Olivia Pruteanu
Domani
Nebbia animata
Maria Ricci
Genio
Nicolò Ricci
I miei pensieri volano
Martina Rossi
Bambina
Impeto
111
Martina Rossi
Primavera
Ricordo
Roberto Salihi
Život
Nicolò Sanese
Condannato a vivere
Salpa la nave mia
Federica Savoca
Cos'è la vita
Donise Serenelli
Beato lo stupido
Avessi avuto il tempo
Jenny Solfa
Mia sarà la libertà
Ramon Stevanato
Paesaggio d'amore
Tienimi con te
Arianna Strapparava
Odette
Lorenzo Tadiello
Ascoltarsi
Bambino dimenticato
Chiara Tedeschi
La strada verso casa
Serpente
Aurora Tomelleri
Ruvido il rumore
Erjon Verjoni
Uomo
Andrea Xamo
Nell'ora della sera
Enrico Zanini
A volte la vita
Guerra
Elisa Zuanazzi
Vorrei essere libero
112
POESIE PREMIATE
Alice di Sofia Rebecca Dolci
Conforto da alma di Jaqueline Celeri
I premio assoluto ex-aequo
I premio assoluto ex-aequo
Poesie in forma chiusa
Nell'ora della sera di Andrea Xamo
Coriandoli di Filippo Olivieri
Fermo palpito d'ali di Jacopo Manara
I premio
II premio
III premio
Poesie in forma libera
Luci di Emma Bosco
Cicatrici di Jasmine Giacomelli
Nessun rumore di Filippo Manzini
Dilaga la violenza di Gianluca Di Maio
Volto di Matteo Mengalli
I premio
II premio ex-aequo
II premio ex-aequo
III premio ex-aequo
III premio ex-aequo
Poesie in lingua straniera
Vivre comme toi di Jean-Marc Aka Amon
Život di Roberto Salihi
I premio
II premio
Poesie in vernacolo
Luna di Edoardo Giacalone
II premio
Poesie sui diritti umani
Madre Africa di Joyce Amoah
Condannato a vivere di Nicolò Sanese
È la guerra di Julius Aiwuyo
Mia sarà la libertà di Jenny Solfa
I premio
II premio ex-aequo
II premio ex-aequo
III premio
Credevo che brillasse per tutti di Aurora Nicolis
Menzione speciale
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COMMISSIONE
Luciana Gatti, Valeria Lo Forte, Elisa Zoppei, Augusto Garau.
Hanno moderato le operazioni di valutazione Cristina Tupputi e Luca Bragaja.
Il concorso, strutturato in cinque sezioni -poesie in forma chiusa, poesie in
forma libera, poesie in lingua straniera, poesie in vernacolo, poesie sul tema dei
diritti umani- ha consentito di presentare un massimo di due testi per ciascuna
sezione.
Ciascun ragazzo ha potuto essere premiato un'unica volta.
I premi sono stati assegnati con riferimento a fasce di punteggio omogenee per
livello.
Le poesie premiate sono state poste in apertura di ciascuna sezione.
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INDICE GENERALE
Prefazioni
 Luciana Gatti
pp. II, 69
 Valeria Lo Forte e Elisa Zoppei
p. III
 Ringraziamenti
p. IV
Primo premio assoluto ex-aequo
pp. 1-2
Poesie in forma chiusa
p. 4
Poesie in forma libera
p. 16
Poesie in lingua straniera
p. 60
Poesie in vernacolo
p. 64
Poesie sui diritti umani
p. 68
Elenco ragazzi partecipanti
p. 103
Indice per titoli
p. 105
Indice per autori
p. 109
Poesie premiate
p. 113
Commissione
p. 114
Indice generale
p. 115
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Istituto Professionale Statale
“E.FERMI”
Piazzale R. Guardini n. 2 - www.istitutofermiverona.it
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Stampato in proprio giugno 2013
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