Corso di Galateo e Bon Ton Docente: Avv. Anna Vlachos Cos'è il Galateo? ● ● ● ● È molto di più di un insieme di regole sulle buone maniere È molto di più del saper imbandire una tavola, del saper cedere il passo a una signora, del saper dare del Tu o del Lei È un insieme di sfumature che rende amabili noi stessi e gli altri È il modo per saper rispettare i diritti degli altri, per mettere a freno i nostri impulsi ed egoismi È il modo per rimanere impressi, per fare “bella figura” ● È lo strumento per valorizzarsi, per sentirsi sempre appropriati ● È un segreto di successo, da portare sempre con sé, in ogni occasione ● Prime lezioni ● Origini storiche del Galateo (dai modi cavallereschi alle regole del web) ● Le presentazioni ● Regole della buona conversazione ● Saluti, regole dello sguardo, strette di mano, dare del Tu/Lei Origini del Galateo ● Il termine Galateo deriva da un nome proprio, “Galeazzo”, un vescovo Cattolico, che ispirò il primo manuale di buone maniere a monsignor Giovanni della Casa ● ● Nel 1500 Erasmo da Rotterdam propose delle regole di buone maniere nella sua opera De la Civilité puérile Dal '500 al '700 la Corte è la meta ideale di ogni persona che voglia elevare il proprio status, è lì che vivono i “cortesi”, coloro che conoscono i modi cavallereschi ● ● ● Nella città e nelle campagne viveva la massa di “villani” e “cafoni”, coloro che erano dediti al lavoro nei campi che non conoscevano le buone maniere Nell'Ottocento la città prende il posto della Corte: non esiste più la Corte, ma restano i principi di comportamento elaborati in quel contesto I borghesi vogliono imparare le buone maniere dei nobili e iniziano a studiarle ● ● ● Dal '500 al '700 i galatei erano rivolti prevalentemente agli uomini (protagonisti della vita sociale); Dall'Ottocento nascono i galatei per signore che, relegate nei salotti e nell'inattività, dovevano conoscere le regole della conduzione della casa per diventare perfetti angeli del focolare Donna Letizia, “Il saper vivere” La presentazione di sé Regole di base ● ● Contegno del corpo (decoro, no ai rumori corporali, distanze, sguardo) Linguaggio (sapersi esprimere, regole della buona conversazione) ● ● Igiene personale (ha un significato più generale oggi, e comprende anche stile e immagine) Saluti, dare del Tu o del Lei, titoli Contegno del corpo ● ● ● Decoro = nascondere le parti intime (ascelle, bocca) Non farsi sfuggire rumori corporali Attutire lo starnuto con un fazzoletto; chiedere scusa; non dire “salute” Cosa NON fare ● ● Non stirarsi, non grattarsi, non sbadigliare Non toccarsi il naso o continuamente i capelli ● ● Non mangiarsi le unghie, non usarle come stuzzicadenti Non chiedere assaggi da piatti, bicchieri o tiri di sigarette ● ● Non masticare chewing gum davanti ad un interlocutore Non bagnarsi le dita con la saliva per girare le pagine di libri o riviste Cosa FARE ● Scrupolosa pulizia personale (senza eccessi...Galate o ecologico) ● ● Capelli sempre puliti e in ordine (tinte appena fatte) Profumi con discrezione ● ● Barba e baffi sempre curati; Unghie pulite e, se smaltate, senza imperfezioni Distanze per conversare ● PRIVATA: avambraccio (amiche/colleghe) ● SOCIALE: intero braccio (commesse) ● PUBBLICA: avambraccio più braccio (quando si parla e più persone) Sguardo ● ● La regola di guardare SEMPRE l'interlocutore negli occhi non è corretta Non mettere a disagio chi non regge lo sguardo; ricalcare l'atteggiamento dell'altro anche negli occhi Regole della buona conversazione ● ● Modulare il tono di voce Gesticolare sì ma con moderazione ● ● Usare gli opinionali Evitare di toccare interlocutore e/o oggetti ● Evitare di contraddire o correggere (anche i bambini) ● ● Non vantarsi / non lamentarsi Evitare storie disgustose o a doppio senso ● Non monopolizzare un professionista per chiedere pareri ● Non commentare / ridicolizzare idee religiose/politic he/morali altrui ● ● Non vantarsi / non lamentarsi Evitare storie disgustose o a doppio senso ● Non monopolizzare un professionista per chiedere pareri ● Non commentare / ridicolizzare idee religiose/politi hce/morali altrui ● Non mettere in imbarazzo con domande troppo personali ● ● Pettegolezzo limitato e mai esagerato Non abbandonarsi a litigi e polemiche ● ● Non correggere errori altrui SAPER ASCOLTARE Argomenti di conversazione ● ● Tutti dovrebbero partecipare Arte della diplomazia (saper sviare da territori minati...) ● Partire con domande generali su cui ciascuno possa dire qualcosa ● ● Qualità / quantità / relazione / modo MAI dimenticarsi espressioni di gratitudine e cortesia Regole del linguaggio ● ● Limitare l'uso di espressioni tratte da lingue straniere o lingue morte ● Esprimersi con chiarezza, evitare ricercatezze Non si dice “buon appetito”, non si dice “salute” ● Non usare linguaggio gergale, o televisivo, o tecnico La Gaffe ● ● È una frase infelice, che crea imbarazzo o dispiacere L'ideale è cambiare velocemente argomento ● ● NON cercare di correggersi o minimizzare ● Il galateo della conversazione sconsiglia i giudizi netti Se la vittima ha presenza di spirito può sdrammatizzare con una battuta ● ● Se la gaffe è grave occorre scusarsi con la vittima La gaffe può essere anche un'azione: es. fare un regalo che in certe culture è considerato di malaugurio ● Se si è in confidenza ci si scusa in privato, altrimenti per il tramite di una terza persona Si dice...così? ● ● Disabile, non vedente, non udente Male incurabile (un po' ipocrita... per delicatezza) ● Operatore ecologico, operatore della sosta, personale ATA ● ● Omosessuale, gay, lesbica, di colore, meridionale Capelli, spaghetti, pantaloni (plurale, MAI singolare) Come mi rivolgo a...? IN CHIESA ● Al Papa? Sua Santità ● A un Cardinale? Eminenza ● Al parroco? Signor Parroco ● A un frate? Padre ● Al vescovo? Eccellenza, Monsignore ● A un ecclesiastico in generale? Reverendo, Padre ● A una suora? Sorella ● A un rabbino? Dottore IN POLITICA ● ● ● ● A un Senatore / deputato? Onorevole Al Sindaco e al Prefetto? Signor Sindaco / Prefetto ● Al Capo dello Stato? Signor Presidente (dal vivo: inchino) Al Presidente del Consiglio? Signor Presidente Al Ministro? Signor Ministro A PALAZZO REALE... ● ● Al Re / alla Regina? Vostra Maestà, Vostra Altezza Reale A un Principe sovrano? Altezza serenissima ● ● In Italia i titoli nobiliari sono stati aboliti con la nascita della Repubblica ● A un Principe di sangue reale? Altezza Reale NON si vantano né ostentano i titoli ALL'UNIVERSITA' ● ● Al Rettore? Magnifico Rettore Al Ricercatore / dottore di ricerca? Dottore ● Al Professore? Professore o (sulla tesi) Chiarissimo Professore I saluti ● ● La donna non si alza per salutare (tranne che davanti ad anziani) ● Sventolare la mano per il “ciao” è corretto Con le persone a tavola si fa un saluto generale ● ● La stretta di mano deve essere modulata Si saluta anche negli ambienti pubblici (negozi/posta) I saluti ● ● La donna non si alza per salutare (tranne che davanti ad anziani) ● Sventolare la mano per il “ciao” è corretto Con le persone a tavola si fa un saluto generale ● ● La stretta di mano deve essere modulata Si saluta anche negli ambienti pubblici (negozi/posta) Mille modi di dire CIAO ● ● Il ciao formale (rivolto ai conoscenti) Braccio che sventola (saluto da partenza) Il ciao oscillante (mantiene una certa distanza anche se sincero) Pugno che si apre e chiude (maggiore intimità) ● ● Dita che ondeggiano (malizia femminile) ● Il bacio ● ● Doppio bacio sulle guance Singolo bacio sulla guancia ● ● Bacio soffiato ● Doppio bacio impercettibile / per finta Bacio sulla fronte Il baciamano ● ● Con gli anziani (o persone con cui si ha rapporti formali) si fa solo il gesto di baciare la guancia ● Il baciamano si fa SOLO alle donne sposate; in casa solo alla padrona ● Il baciamano si fa SOLO in luoghi chiusi (NON per strada) Altre cerimonie come saluto ● INCHINO ● Davanti ai sovrani ● Oriente / Giappone / India ● TOGLIERSI IL CAPPELLO (segno di rispetto alle donne, oggi anche solo mimato) Cosa dire per salutarsi? ● ● BUONGIORNO: fino al tramonto BUONANOTTE: solo quando si va a letto ● ● BUONASERA: fino a quando ci si ritira SALVE: uso ammesso, passepartout PRESENTAZIONI ● ● ● Non si fanno ai funerali Nelle occasioni informali i titoli non si dicono Prima il nome e poi il cognome ● ● ● Si risponde con semplicità: un sorriso, un saluto, al massimo un “piacere di conoscerti” NO espressioni come “onorato”, “incantato”, etc. Nel presentare una coppia prima si dice il nome di lui, poi si dice “e sua moglie, nome e cognome” ● ● Chi presenta la propria moglie dice semplicemente “mia moglie, nome e cognome”, NO espressioni come “la mia signora”/”la mia metà”, etc. L'uomo si alza SEMPRE durante le presentazioni; la donna rimane seduta (tranne se le viene presentata una persona anziana) ● ● Ci si toglie il guanto della mano destra per stringere la mano Non ci si toglie il guanto se le temperature sono molto basse o durante una cena a buffet (mani impegnate) Regole di presentazione ● ● Si presenta sempre la persona meno importante a quella più importante All'anziano il giovane ● ● Alla donna l'uomo Alla coppia il single; all'estraneo il parente ● ● Prima si dice il nome di quella a cui si presenta L'uomo attende che sia la donna a porgere la mano ● ● Si riceve la mano da quella più importante In casa, è la padrona a fare le presentazioni Tu & Lei ● Chi prende l'iniziativa di dare del tu? Tra uomo e donna donna Tra anziano e giovane anziano Tra persona più importante e meno importante Persona più importante 3 casi in cui si dà del Tu senza accordo ● ● ● Tra giovani (si intende fino a 25 anni...) Tra colleghi di pari livello Tra categorie di professionisti (avvocati/prof anche di età diverse) Regole sul Tu ● ● ● Non deve essere per forza reciproco: se l'altra persona non ci autorizza, manteniamo il Lei Se ci è stato chiesto, è buona norma sforzarsi di dare del Tu anche se ci risulta difficile Non ci si deve dimenticare se davamo del Tuo del Lei La Comunicazione non faccia a faccia ● Ogni forma di comunicazione ha le sue regole di efficacia e di buona educazione ● La comunicazione faccia a faccia, attraverso la conversazione, la compresenza, la gestualità, le espressioni del volto e della voce, rimane sempre la forma più intensa di comunicazione In questa lezione ci occuperemo di: ● Comunicazione al telefono fisso ● Comunicazione al cellulare ● Comunicazione via fax / telegramma ● Scrivere una lettera Il telefono fisso ● Non viene usato solo per comunicare ma anche per conversare ● ● Non si fanno telefonate personali dal posto di lavoro ● Le telefonate di lavoro vanno fatte SOLO in orario di lavoro Non si deve mai importunare qualcuno a casa per ragioni di lavoro ● Tenere pronte carta e penna per prendere eventuali appunti ● ● La telefonata deve essere il più breve possibile I bambini piccoli non devono rispondere al telefono Per chi TELEFONA ● ● Rispettare gli orari del Galateo (9-22) Se sapete che la persona che chiamate pranza alle 20, non chiamatela alle 19,55 ● Non si telefona ore pasti (a meno che espressamente richiesto) ● Prima di iniziare la conversazione chiedere SEMPRE se si disturba ● Ascoltare la voce di chi risponde ...dovrebbe rivelare se è disponibile a parlare... ● ● Ci si presenta con cortesia, presentazione breve e precisa Chi telefona chiude la conversazione ● ● Si scambiano convenevoli con chiunque risponda Chi sbaglia numero è tenuto a scusarsi ● Se non si viene richiamati NON ci si offende (chi risponde non è una segretaria...) ● Se si è ospiti in casa altrui, evitare le telefonate dal fisso ● Non farsi annunciare dalla propria segretaria per telefonate private Per chi RISPONDE ● ● Si risponde con gentilezza, anche se la telefonata è per altri ● Se qualcuno sbaglia numero, non reagire sgarbatamente, nemmeno se non si scusa E' compito di chi telefona chiudere la conversazione, ma se la lunghezza è eccessiva la si può interrompere con una scusa ● Il servizio di “avviso di chiamata” va usato con parsimonia: non si lascia in attesa chi ha chiamato per primo ● Non è educato chiedere a qualcuno “chi parla” se questi non si è presentato La segreteria telefonica ● Non trasformare il breve messaggio registrato in uno show ● Il messaggio deve contenere: numero id telefono, nome e cognome del proprietario ● Chi chiama DEVE lasciare un messaggio Il telefono cellulare ● ● Attenzione a chi si dà il proprio numero Le telefonate dovrebbero essere brevi ● ● Per strada e nei luoghi pubblici usarlo con moderazione Non si è autorizzati a divulgare il numero di cellulare altrui ● Stessi orari del telefono fisso Il cellulare al ristorante ● Al ristorante MAI sul tavolo ● Se si riceve una telefonata importante si esce ● Se lo si è dimenticato acceso, rispondere e pregare di richiamare Si DEVE spegnere ● Al cinema / Teatro ● Ai concerti / Alle conferenze ● In Chiesa ● In ospedale ● A scuola ● Nei musei ● In aereo ● Durante un incontro galante ● Non esibire il telefonino: va in borsa per le donne, in tasca per gli uomini ● ● Parlare al cellulare in auto è vietato dal Codice della Strada Uso moderato dell'auricolare ● In treno inserire il muto o il vibracall, per parlare uscire dallo scompartiment o Il FAX ● ● Invia e riceve istantaneament e Il contenuto è visibile a chiunque ● E' sconsigliato per scambio di opinioni personali Si usa in ambito lavorativo per informazioni non riservate ● Intestazione chiara con identificazione precisa del mittente ● ● Controllare che il documento sia arrivato in tutte le sue parti (f/r) ● ● Accordarsi con il destinatario su orario preferenziale Non ha la firma autentica ● Ricevere conferma Il TELEGRAMMA ● Mezzo rapido per una comunicazione ufficiale ● ● Per rapporti non molto confidenziali Evitare frasi fatte e non essere troppo telegrafici (SI' avverbi, preposizioni, etc.) ● Es: lutto di un conoscente; matrimonio del figlio del capoufficio Le Lettere ● In alcune circostanze sono obbligatorie (comunicazioni burocratiche, lettere commerciali) ● Implicano un maggior investimento di tempo e di attenzione ● Una lettera personale va scritta a mano ● ● Si dovrebbe usare solo inchiostro nero o blu Nelle lettere commerciali tutti i dati del destinatario (indirizzo, oggetto, c.a.) ● ● Luogo e data (in alto a destra o in basso a sinistra) Dopo l'apertura, virgola e a capo ● ● Frase di apertura (Caro/a, Spettabile..) Saluti di commiato ● Le lettere terminano sempre con la firma vergata a mano ● Non abusare del post scriptum ● Se la lettera è privata va piegata con l'intestazione all'interno, se è commerciale all'esterno Regole di buona educazione ● Quando si affida una lettera a una persona perché la recapiti, non la si incolla ● ● Si può scrivere sul dorso della busta S.P.M. (Sue proprie mani) Chi ha recapito presso altri: c/o ● ● Non si dovrebbe aprire una lettera in presenza di altri Chi riceve una lettera dovrebbe rispondere... Carta da lettera e busta ● ● A lavoro si usa la carta intestata Sulla busta l'indirizzo va in basso a destra con il C.A.P. ● ● Sul retro della busta vanno le informazioni sul mittente Quella personale è di colore chiaro ● Prima del nome e cognome del destinatario eventuali titoli Biglietti da visita ● Devono essere in cartoncino bianco rettangolare, semplici ● ● Il più sobrio possibile, colore nero o grigio antracite o blu scuro Caratteri stampatello semplicissimi (o corsivo inglese) Biglietto da visita professionale ● Al centro NOME E COGNOME, qualifica professionale, eventuali titoli ● In basso a sinistra indirizzo, numeri di telefono, fax ● In basso a destra, se necessari, C.F. e P. IVA ● Le donne usano il cognome da nubile Biglietto da visita personale ● Deve riportare solo nome e cognome al centro ● Talvolta si può mettere il nome stampato in rilievo ● Per le signore, il cognome da sposata deve seguire quello da nubile Biglietto da visita per la coppia ● ● ● Marito e moglie hanno un biglietto da visita unico Nome di lui, nome di lei e cognome di lui in rilievo al centro In alto a sinistra indirizzo e numero di telefono Biglietto per accompagnare un regalo ● ● Evitare espressioni banali o toni troppo retorici ● Un regalo non è completo senza un biglietto che lo accompagni Si usa anche per: ringraziare per un invito, per un aiuto ricevuto, per un prestito, per l'ospitalità