COLLANA “LE ICONE DELLA CULTURA EGIZIANA”
Naghib Mahfouz.
Se ne stava seduto là
davanti alle vecchie case
un bambino di nome Naghib.
Tutti gli dicevano di andare a giocare,
ma i suoi amici erano le cose:
i suoi palazzi e le sue strade.
Poi, un giorno, una penna incontrò
ed un foglio di carta
e lì si aprì una nuova porta,
fatta sempre di strade e di avventura
e vinse il premio nobel per la Letteratura!
Quando morì, lasciò un grande vuoto
perchè sapeva parlare a tutti
e raccontarci dell'ignoto!
di Samanta Ciardi
Accademia d’Egitto
Via Omero 4, 00197 Roma
Tel. 06.32 01 896 - 06.32 01 907
[email protected]
N. 2- NOV. 2013
Naghib Mahfouz
e i suoi amici
NAGHIB MAHFOUZ
E I SUOI AMICI
Naghib Mahfouz era un bambino che amava moltissimo i vecchi
vicoli della sua città. Quando passeggiava, parlava ai palazzi e alle
case, li salutava e loro gli volevano bene.
Da quando era piccolo Mahfouz divenne amico di questa strade. La
sua scuola si trovava “tra due vecchi palazzi”, in uno dei quartieri
antichi del Cairo. Ogni giorno lungo la strada di casa si sedeva davanti
alle vecchie case e chiacchierava con le loro pareti che gli
raccontavano storie di vita di coloro che da secoli vivevano in quelle
strade, i più felici ed i più tristi. Naghib imparava quello che ascoltava
e non lo diceva a nessuno.
.
"
"
.
5
Passarono gli anni e Mahfouz si laureò in Filosofia alla Facoltà di
Lettere. Cominciò a scrivere ciò che aveva sentito ed imparato dai
racconti delle strade, e quando pubblicò la prima storia ebbe un
grande successo che lo incoraggiò a continuare a scrivere. Tuttavia
un giorno, lo vennero a trovare, in uno dei suoi sogni, i tre luoghi che lui da
piccolo andava a visitare e che dissero di chiamarsi “Tra i due palazzi”
“Il palazzo del desiderio” e “La via dello zucchero” e gli rimproverarono
di essersi dimenticato di loro.
Così Mahfouz scrisse tre racconti ciascuno con il nome dei tre
luoghi e la sua popolarità divenne grande. Queste storie furono
poi trasformate in pellicole cinematografiche tra le più amate
dalle persone.
.
"
"
"
" "
.
.
7
"
Ogni mattina Mahfouz si sedeva alla sua scrivania. Era sempre in
compagnia dei suoi amici: le strade e le case antiche, la sua
penna, i suoi fogli di carta. Quando cominciava a scrivere il suo
racconto faceva uscire da queste case uomini, donne, bambini
che narravano le loro interessanti storie. Naghib le ascoltava
con attenzione, le scriveva e le stampava sui libri che la gente
leggeva e che ammirando sempre di più Naghib, lo scrittore.
9
Nel 1988 Mahfouz ebbe una grande sorpresa: tutto il mondo lo
festeggiò perché ottenne il premio più importante di tutti, il
Premio Nobel! Tutti i mezzi di comunicazione parlavano di lui, i suoi
racconti furono tradotti in tutte le lingue: Naghib era diventato
famoso! Nonostante il successo i suoi amici più fedeli restavano
sempre le strade, le case, i suoi fogli di carta e la sua penna.
11
Nel 2006, una mattina, le strade e le case cominciarono a
piangere e i suoi fogli di carta si consumarono con le loro lacrime,
la sua penna esaurì l’inchiostro, perché Naghib Mahfouz era
morto. Ma i suoi libri capirono che non era finita, così lo
salutarono e dissero: “ Non sei andato via…noi continueremo a
parlare alle persone dei tuoi stupendi racconti”.
13
© 2013 Accademia d’Egitto di Belle Arti a Roma
A cura di
Emad Abd El Mohsen
Disegni di
Ahmed Bilal
Hanno collaborato:
Samanta Ciardi
Marina Eskander
Benedetta Montenero
Scarica

LIBRETTO NAGHIB MAHFOUZ_Layout 1