La grande illusione Visioni sulla guerra tra antico e moderno Sabato 25 Luglio 2015 ore 21:30 Cupola di Semifonte Barberino Val D’Elsa L’Associazione è un centro permanente di vita culturale, artistica e associativa, basata su principi solidaristici e di aggregazione sociale volontaria; non ha scopi di lucro e si propone di offrire ai propri associati e alle comunità cittadine servizi finalizzati allo sviluppo culturale, alla promozione sociale e civile, alla sempre più ampia diffusione dei valori delle arti e della cultura, in ogni settore o attività che si intendesse attivare (dallo Statuto dell’Associazione) La grande illusione Visioni sulla guerra tra antico e moderno Voci Filippo Basetti Chiara Carnemolla Cristina Castellini Martino Montomoli Giacomo Benelli Musiche e Luci Luca Nardi Regia ARSenale delle Arti in collaborazione con: Pro Loco Barberino Val D’Elsa Gruppo Archeologico Achu [email protected] NOTE DI REGIA Sparirò senza nome, nel deserto invisibile del nulla. Resterà l’eco del mio lamento, flebile canto per quelli che verranno (Euripide, Troiane) Sentieri nella notte conducono a un luogo di memorie. Tracce ancora vive di dolore, di massacro, di guerra. Un monumento è memoria di un passato tragico. Una cupola aperta e illuminata è luogo del profondo, della coscienza individuale e collettiva, uno scrigno dell’anima dove passato e presente si incontrano e si fondono, nella circolarità di un divenire eterno. Nell’oscurità della notte rami intrigati di alberi sono inquieti pensieri, confusi ricordi di un uomo che compie il suo tragico viaggio emergendo da una selva-labirinto interiore, dall’incontro con una morte impossibile, presenza, desiderio e incubo. Squilla un telefono e sincretismi emotivi tra ricordi creano connessioni tra mondi paralleli che per un istante si incrociano. Il soldato, ormai reliquia d’uomo, ridotto a corpo mutilato e frammentato è ciò che rimane della grande illusione. Voci antiche emergono dalla cupola dell’anima e presenze, simulacra, evocate prendono forma perché condividono, sublimano in un canto poetico il dolore di tutte le vittime: il cerchio si chiude e torna a ruotare. Il sogno è menzogna. Il risveglio è ferita dall’incubo. “Non c’è niente di nobile nel morire. Nemmeno quando si muore per l’onore” (D. Trumbo, E Johnny prese il fucile, 1939) GRUPPO ARCHEOLOGICO ACHU Da queste lettere graffite su di una ciotola rinvenuta nella necropoli etrusca di San Martino ai Colli (Barberino Val d’Elsa), che sembra riportino in modo sinistrorso il nome etrusco “Achu”, prende il nome l’associazione archeologica che dal 2000 opera nel territorio comunale di Barberino Val d’Elsa e di Tavarnelle Val di Pesa. Il Gruppo archeologico Achu da alcuni anni, oggi in accordo con l’Unione Comunale del Chianti Fiorentino e in collaborazione col Sistema Museale del Chianti e del Valdarno, si occupa della gestione dell’Antiquarium di Sant’Appiano e della Cupola di San Michele Arcangelo a Semifonte, ma gran parte dell’attività consiste nella promozione della ricerca storica e archeologica, nonché di azioni di tutela nei confronti del patrimonio culturale e ambientale, mediante l’organizzazione di mostre, visite guidate e iniziative divulgative in genere. chiantisegreto.org Chianti segreto è un progetto del Gruppo Archeologico Achu che ha la finalità di valorizzare e far conoscere le attività riguardanti quei beni culturali e ambientali del Chianti e della Valdelsa che sono meno conosciuti, ma non per questo meno preziosi ed affascinanti di altre mete più note ed inserite da tempo nei percorsi turistici. Uno dei punti di forza del nostro territorio di riferimento è quello di poter svolgere con facilità la visita ad aree archeologiche, naturalistiche o storico artistiche senza subire lo stress del contesto metropolitano, offrendo, in questo senso, una differente offerta per una visita in Toscana, anche trascorrendo un giorno di maggiore tranquillità, dopo aver visitato mete indubbiamente più famose come Firenze, Pisa e Siena. Con questo sito, come accade per altre attività da noi gestite, si cercano anche dei contributi in termini di volontariato e di donazioni finanziarie da utilizzare per sostenere l’attività dell’associazione, fatta di tanti piccoli e grandi interventi che vanno dalla manutenzione ordinaria di alcuni monumenti da noi gestiti, ad esempio la cupola di San Michele Arcangelo a Semifonte, ai restauri e alla conservazione dei materiali archeologici rinvenuti sul territorio, fino alla promozione di attività di studio e di ricerca. ARSENALE DELLE ARTI L’Associazione ARSenale delle ARTI viene fondata nel 2005, per promuovere oltre agli spettacoli teatrali, mostre fotografiche, dibattiti e seminari culturali. L’attività del laboratorio teatrale ha proseguito il suo percorso di ricerca sul classico (Prometeo Legato ed Agamennone) preparando anche spettacoli in spazi all’aperto messi a disposizione dal Comune di Poggibonsi (I Sepolcri e La Ginestra, Sette contro Tebe). Ha continuato la collaborazione con il Teatro Bonci di Cesena invitato annualmente come ospite al festival Elisabetta Turroni, e ha avuto spettacoli in cartellone presso lo stesso teatro cesenate (Troiane, Antigone, Ecuba). Negli ultimi anni, la ricerca mai interrotta di nuove linee interpretative, spinge il gruppo ad esplorare nuovi sentieri drammaturgici e letterari. Nasce uno studio più complesso sulla tragedia greca con il lavoro dal titolo Sparagmoi / Lacerazioni (2011), uno spettacolo che si propone come una lacerazione metatestuale di una tragedia che ne lacera altre; un percorso metastorico che parte dalla rappresentazione di uno sparagmòs inserito nel suo contesto rituale originario fino all’indagine di altre forme di lacerazioni sempre più simboliche e complesse. Con La cognizione di chi rimane a terra (reliquie di poesia montaliana) (2012) si interrompe la decennale attività di studio sulla tragedia greca per ricercare degli orizzonti drammaturgici sulla poesia di uno dei maggiori poeti del novecento, Eugenio Montale. La partitura testuale di questo lavoro scandisce traiettorie spazio-temporali del romanzo esistenziale montaliano, mettendo in scena una ricostruzione della vicenda biografica del poeta attraverso i versi delle sue poesie. Nel maggio del 2013 va in scena La Terra Guasta, una drammatizzazione del poema The Waste Land di Thomas Stearns Eliot. Fin dalla traduzione, curata dal laboratorio, la linea guida di questo lavoro è stata quella di indirizzare lo spettatore nella fitta trama di riferimenti e allusioni contenuti nel poema, privilegiando quei passaggi di senso dove il testo si rivelava più ermeneuticamente accessibile a chi guarda una lettura agita. Nel corso degli anni sono state proposte letture drammatizzate di opere poetiche e di testi della Bibbia (Libro di Osea, Apocalisse di Giovanni, Via Crucis di Mario Luzi, Inferno di Dante, integrale (2002), seguito negli anni successivi dalle drammatizzazione, delle altre due cantiche della Commedia dantesca). Al Teatro Bonci di Cesena è sttao proposto lo spettacolo E vince di mille secoli il silenzio, con testi da Leopardi e Foscolo. Nel 2014 il laboratorio teatrale mette in scena Hey Elettra! A history of cutting: si elabora sceneggiatura e testo per una pièce che ricostruisce il mito di Elettra recuperando dal cinema e dalla letteratura contemporanea l’impianto dialogico teso a indagare le patologie all’interno di un nucleo familiare che trova il suo referente archetipico nei tre tragici antichi i quali, come è noto, si sono confrontati su questa problematica del mito. Nel 2015 l’ARSenale delle Arti allestisce Come al risveglio da certi sogni, una performance ispirata a Conservatorio di Santa Teresa di Romano Bilenchi in collaborazione con l’Associazione Amici di Romano Bilenchi e il Comune di Colle Val d’Elsa. in collaborazione con Pro Loco Barberino Val D’Elsa Gruppo Archeologico Achu Info: chiantisegreto.org [email protected] www.facebook.com/arsenale.arti www.youtube.com/user/ArsenaleDelleArti