sostenibile, sicura, autonoma
Manuale per insegnanti
Servizio Politiche per la Mobilità
[email protected]
tel. 0522/456338 fax 0522/456457
Iniziativa realizzata
nell'ambito del progetto SH2S
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www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
Manuale per insegnanti
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sostenibile, sicura, autonoma
Mobilità casa-scuola
sostenibile, sicura, autonoma
Manuale per insegnanti
Questo raccoglitore contiene vari materiali (suddivisi in Schede descrittive, Allegati
operativi, Segnaletica e Materiale didattico di approfondimento), sui progetti legati
al tema della mobilità sostenibile, sicura e autonoma nei percorsi casa-scuola svolti
negli anni a Reggio Emilia.
L’obiettivo è quello di fornire agli insegnanti delle scuole della città ed in particolare
ai Mobility Manager Scolastici uno strumento di riferimento per la mobilità nella propria scuola, un manuale di lavoro pratico e concreto con diversi spunti per l’attività in classe.
Attraverso questo strumento si vuole raccogliere e mettere a disposizione dei Mobility
Manager Scolastici e di tutti gli attori conivolti nell’educazione alla mobilità sostenibile una significativa base di conoscenze, buone pratiche e consigli frutto dell’esperienza di questi anni.
I materiali presentati di seguito possono essere consultati in formato elettronico e
stampati direttamente dal CD allegato in fondo al Manuale.
I Edizione – settembre 2013
Testi e immagini a cura del Servizio Politiche per la Mobilità del Comune di Reggio Emilia.
Progetto grafico del Manuale a cura del Servizio Comunicazione del Comune di Reggio Emilia.
Il Raccoglitore è realizzato nell’ambito del progetto
“Safe home to School” co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
Si ringrazia per la collaborazione l’associazione Tuttinbici-Fiab di Reggio Emilia.
I Servizio Politiche per la Mobilità
scheda Introduzione.indd 1
24/09/2013 16.13.17
Scheda 1
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sostenibile, sicura, autonoma
Il Manifesto
Il Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile
e autonoma nei percorsi casa-scuola
Protocollo d’intesa siglato nel 2009 da diversi soggetti pubblici reggiani per favorire
spostamenti casa-scuola sostenibili e sicuri.
Cos’è
Nell’aprile 2009 il Comune di Reggio Emilia ha promosso il “Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola” per coinvolgere diversi soggetti in un piano
condiviso di progettazione, e per sviluppare insieme linee di
azione, progetti e impegni comuni.
Il Manifesto nasce per far sì che l’andare a scuola senza automobile e con gli amici non sia un’esperienza episodica, ma
diventi una prassi consolidata e un’occasione per migliorare la
salute, la sicurezza, l’ambiente, l’autonomia, la socialità, la
propria scuola e il proprio quartiere.
Il Manifesto in concreto prevede l’attivazione di diversi progetti per la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e
per la promozione di stili di vita e abitudini di trasporto sostenibili, coinvolgendo bambini, famiglie, insegnanti in un
nuovo approccio alla mobilità e all’utilizzo del territorio.
BiciSicura
Volume III
A scuola
in sicurezza
e in autonomia
Tratto dal Manifesto per una mobilità sicura,
sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola
Le motivazioni
Nel 1971 l’80% dei bambini andava a scuola a piedi o in bicicletta, mentre oggi oltre i 2/3 si
reca quotidianamente a scuola in automobile.
La scelta di utilizzare l’auto trae spesso origine dalla percezione di maggiore sicurezza e velocità o da una semplice scelta di comodità per l’adulto accompagnatore.
L’uso quotidiano dell’auto però genera numerosi problemi ai bambini, alla scuola e alla città:
- Meno movimento e salute: la mancanza di regolare attività fisica porta al sovrappeso che,
in età pediatrica, predispone al rischio di malattie cardiovascolari. Per es. a Reggio Emilia più
del 30% dei bambini tra i 6 e i 9 anni è sovrappeso oppure obeso.
- Meno socialità e autonomia: la scarsità di attività indipendente all’aria aperta limita le
opportunità di crescita autonoma dei bambini e le occasioni di socializzazione con i coetanei.
- Più congestione ed incidenti: se ogni mattina si accompagnano i bambini in auto, si contribuisce a creare caos davanti alle scuole e congestione nelle aree residenziali circostanti.
- Più inquinamento: chiudere i bambini in auto non li preserva dal respirare sostanze
inquinanti. Quando usiamo l’auto sporchiamo l’aria che respiriamo, sia fuori sia dentro
l’abitacolo, e aumentiamo il grado di pericolosità del traffico.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda
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sostenibile, sicura, autonoma
I progetti
Il Manifesto prevede l’attivazione di vari progetti ed iniziative, tra i quali:
Il Mobility Manager Scolastico
È un insegnante, individuato in ciascuna scuola dell’ob-
bligo, che – sensibile alle tematiche della mobilità soste
nibile – funge da tramite tra Comune, scuola e famiglie favorendo gli spostamenti sostenibili e lo sviluppo di
una cultura su questi argomenti (vedi Scheda 2).
BiciBus e PediBus (BB/PB)
Per aumentare la sicurezza nei percorsi casa-scuola, pro-
poniamo ai bambini non solo di muoversi a piedi o in bici-
cletta con i propri genitori ma di spostarsi in gruppo, an-
che con gli amici, per essere più visibili.
Il BiciBus/PediBus è una fila colorata di bambini in bici-
cletta o a piedi che raggiungono la scuola insieme in sicurezza ogni mattina, accompagnati da volontari (genitori,
nonni, insegnanti) lungo percorsi prestabiliti e messi in sicurezza. Lo stesso avviene all’uscita da scuola per tor-
nare a casa (vedi Scheda 3).
Car Pooling (Auto di gruppo)
Nella stessa ottica di socializzazione del BB/PB si inseri-
sce la promozione del car pooling.
Nel caso sia oggettivamente difficile o comunque non si voglia muoversi a piedi o in bici si può dare un passaggio in auto anche ad altre persone o bambini della scuola
(vedi Scheda 4).
I Servizio Politiche per la Mobilità
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Scheda
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sostenibile, sicura, autonoma
Laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili
È possibile utilizzare la bicicletta, i piedi e i mezzi pubblici anche in ambito scolastico, durante l’attività in classe e in occasione delle uscite didattiche.
Per promuovere i mezzi sostenibili ogni anno il Comune propone diversi laboratori a tema (vedi Schede 5 e 6).
Collaborazione con i Pediatri
Grazie a questo accordo, i Pediatri di base della città hanno dato la loro disponibilità ad intervenire in incontri pubblici e specifici nelle scuole, ma anche a comunicare ai singoli genitori l’importanza di un movimento quoti-
diano per lo sviluppo equilibrato dei bambini
(vedi sezione “Materiale didattico”).
Approfondimenti
Per approfondire questi argomenti puoi anche consultare
- la pubblicazione “BiciSicura III - A scuola in sicurezza e autonomia”
(vedi sezione “Materiale didattico”).
- il sito web www.municipio.re.it/nuoveideeincircolazione
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
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sostenibile, sicura, autonoma
Scheda 2
Il Mobility
Manager Scolastico
Un referente interno in ogni scuola, per favorire e sviluppare una mobilità casa-scuola
sostenibile e sicura.
Chi è
Tutte le azioni e i progetti orientati ad una mobilità casa-scuola sostenibile e sicura diventano pienamente efficaci se esiste
una relazione continuativa tra gli istituti scolatici, le famiglie,
il Comune e tutti gli altri soggetti coinvolti.
A tal fine diventa fondamentale identificare un insegnante che
in ogni scuola funga da referente interno - il Mobility Manager
Scolastico (MMS) -, in grado di:
- farsi portavoce delle istanze e delle problematiche delle scuole e delle famiglie inerenti la mobilità;
- recepire e proporre iniziative finalizzate all’educazione alla mobilità sostenibile;
- favorire forme di trasporto sicure e sostenibili;
- partecipare ad un coordinamento tra istituti scolastici
e Comune per condividere e monitorare obiettivi e progetti
di mobilità sostenibile.
Su indicazione del Comune, a partire dall’anno scolastico 2009/2010, molte scuole
dell’obbligo della città hanno iniziato a nominare ogni anno un insegnante come proprio
referente interno per la mobilità sostenibile che costituisce, su questo tema, il tramite
tra scuola, Comune e famiglie.
Formazione
Periodicamente il Comune offre una formazione motivazionale e tecnica a tutti i MMS,
gli insegnanti e gli educatori interessati a portare le tematiche della mobilità nelle loro
attività quotidiane con i bambini.
Il corso ha come filo conduttore la mobilità sostenibile e l’utilizzo di mezzi alternativi
all’auto privata, ma è di volta in volta declinato secondo diversi punti di vista che riguardano l’autonomia e l’importanza del movimento quotidiano, l’inquinamento atmosferico
e i cambiamenti climatici, le opportunità educative e di crescita, i principi e le finalità
della moderazione del traffico. Sono numerosi anche gli esempi pratici per vedere nel
concreto la realizzazione dei concetti teorici esplicitati durante gli incontri con esperti.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda
2
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sostenibile, sicura, autonoma
Nelle Schede seguenti puoi trovare un riassunto degli interventi dei principali relatori
dell’ultimo corso per insegnanti: i perché ad una mobilità sostenibile dalla voce di un Pediatra, un Pedagogista, uno Scienziato e un Tecnico (vedi Schede n 2a, 2b, 2c, 2d).
Approfondimenti
Per trovare spunti per l’attività in classe puoi anche consultare
- la Scheda “BiciBus e PediBus” (vedi Scheda 3 e seguenti)
- la Scheda “Car pooling” (vedi Scheda 4)
- le Schede relative a “Laboratori” e “Uscite didattiche” (vedi Schede 5 e 6)
Per approfondire questi argomenti, nonché i temi trattati nell’ultimo corso di formazione
per MMS puoi consultare il sito web www.municipio.re.it/nuoveideeincircolazione
CONTATTI
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Scheda2a
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sostenibile, sicura, autonoma
Traffico e clima
Aspetti locali e globali:
inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici
Dott. Giovanni Ferrari - Tecnico
Abstract della relazione al Corso per insegnanti “La città è il mio cortile” – 2013
Lo scopo del presente intervento è quello di fornire informazioni e spunti di discussione
relativamente al tema dei cambiamenti climatici, in particolare al ruolo delle amministrazioni locali e al rapporto con il traffico.
L’inquinamento atmosferico
Una delle componenti principali responsabili dei cambiamenti climatici è sicuramente l’inquinamento atmosferico: per definizione, si ritiene inquinata l’aria la cui composizione
eccede limiti stabiliti per legge allo scopo di evitare effetti nocivi sull’uomo, sugli animali,
sulla vegetazione, sui materiali o sugli ecosistemi in generale. Esistono inquinanti primari (quelli che vengono emessi direttamente in atmosfera tali e quali; la loro immissione
nell’ambiente deriva dal rilascio di sostanze o particelle - es. CO, polveri - prodotte da un
certo comparto) e inquinanti secondari (quelli che si formano in atmosfera tramite reazioni
chimiche tra varie sostanze presenti - es. ozono).
Le fonti dell’inquinamento atmosferico possono essere naturali (vulcani, incendi,...) e antropiche (traffico veicolare, riscaldamento domestico, industrie e attività artigianali, agricoltura,...).
Relativamente al traffico veicolare, i veicoli a gasolio emettono principalmente anidride
carbonica (CO2 ), PM10, idrocarburi (HC), biossido di azoto (NO2) e biossido di zolfo (SO2);
i veicoli a benzina emettono in genere CO2, PM10, NO2 e CO, mentre i veicoli a metano e
GPL emettono NO2 e CO2.
Come si può notare, la CO2 è una componente molto frequente e contribuisce al cosiddetto “effetto serra”; questo è dovuto a una serie di gas presenti nell’atmosfera (anidride
carbonica, metano, vapore acqueo) dai quali deriva la temperatura terrestre: infatti senza
l’effetto serra, la temperatura del globo sarebbe in media 30 gradi più fredda, cioè oscillerebbe intorno a temperatura di -18°C.
I gas serra hanno prevalentemente due funzioni:
1) filtrano le radiazioni provenienti dal sole;
2) ostacolano l’uscita delle radiazioni infrarosse.
I raggi solari tendono a “rimbalzare” dal suolo terrestre verso l’atmosfera, apportando nuovo calore all’atmosfera: i gas serra impediscono la loro completa dispersione nello spazio
come fossero una gigantesca serra. Di per se l’effetto serra è un fenomeno positivo,il problema nasce con l’eccessiva presenza di gas serra nell’atmosfera. Questo fenomeno causa
l’aumento della temperatura terrestre. L’aumento di questi gas, soprattutto di anidride
carbonica, è causato soprattutto dalla combustione del carbone e del petrolio.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda2a
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sostenibile, sicura, autonoma
L’anidride carbonica ha una durata media in atmosfera di circa 100 anni. Se anche smettessimo oggi di produrla, non riusciremmo comunque a ridurre in breve tempo la sua
presenza nell’atmosfera.
Il Protocollo di Kyoto
Ci si è accorti del problema anche a livello internazionale e il protocollo di Kyoto va proprio in questa direzione: è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante
il riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese di Kyoto l’11 dicembre 1997
da più di 160 Paesi in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
Il trattato prevede l’obbligo in capo ai Paesi industrializzati di operare una riduzione
delle emissioni di elementi inquinanti (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero metano, ossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo)
in una misura non inferiore al 5% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 - considerato
come anno base - nel periodo 2008-2012.
Il “Patto dei Sindaci - Covenant of Mayors”
Allo stesso scopo, nel 2008 la Commissione Europea ha lanciato il “Patto dei Sindaci Covenant of Mayors” con lo scopo di coinvolgere, attraverso un’adesione volontaria, le
comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nelle città le emissioni di CO2 del
20% al 2020 attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile che
preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed
educazione.
Il Comune di Reggio Emilia ha aderito al Patto dei Sindaci nel 2010 mentre stava già
realizzando il progetto LIFE “LAKS (Local Accountability for Kyoto goalS)”, che ha stabilito la metodologia di calcolo delle emissioni di CO2 e che ha portato alla redazione del
“Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP)” del Comune di Reggio Emilia.
Il Piano si sviluppa dal 2000 (anno di riferimento) al 2020, per cui le emissioni del 2000
devono essere ridotte del 20% entro il 2020.
Il Comune inteso come ente pubblico nel 2000 ha prodotto direttamente il 5% delle
emissioni di CO2; la diminuzione del 20% della CO2 pro-capite al 2020 sarà quindi possibile solo con il forte coinvolgimento di tutte le altre componenti locali (aziende consorziate, industria, agricoltura, commercio, ecc).
Gli interventi realizzati dal 2000 al 2008 (anno di approvazione del Piano energetico)
hanno abbassato la CO2 già del 9,7%, in gran parte grazie al teleriscaldamento e alla
relativa rete.
Tramite gli interventi programmati per il periodo 2009-2020, il Comune abbasserà ulteriormente la CO2 del 12,2%, raggiungendo al 2020 il 21,9% e superando così l’obiettivo
del 20% indicato dal Patto dei Sindaci.
LINK
Il Patto dei Sindaci - Piano di azione per l’energia sostenibile (SEAP)
del Comune di Reggio Emilia
http://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/1E7E8648538A
F4FDC125788E0047617C?opendocument&FROM=PttdSndc2
Scheda2b
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sostenibile, sicura, autonoma
Movimento e salute
L’autonomia e l’importanza del movimento quotidiano.
Non solo palestra e piscina
Dott. Gianni Bartoli - Pediatra
Abstract della relazione al Corso per insegnanti “La città è il mio cortile” – 2013
Negli ultimi anni è crescente l’interesse per il tema della salute, concepita non solo in una
dimensione di responsabilità individuale ma come diritto-dovere che chiama in causa l’intera collettività.
L’attività fisica, se praticata in modo regolare, è un fattore determinante per mantenere
o migliorare la salute dell’individuo. Al contrario la sedentarietà è un rilevante fattore di
rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative e di paramorfismi di vari organi. È
universalmente accettato in ambito medico che un’adeguata attività fisica associata ad una
corretta alimentazione possa prevenire il rischio di sovrappeso nei bambini. La promozione
dell’attività fisica è uno degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione e la sistematizzazione dell’attività motoria nelle scuole un obiettivo del Ministero dell’Istruzione.
Nel giugno 2010 l’indagine nazionale “Okkio alla salute” ha raccolto interessanti dati sulle
abitudini nutrizionali e motorie dei bambini della scuola primaria.
I dati raccolti hanno evidenziato che i bambini della nostra regione fanno poca attività
fisica. Si stima che appena più di 1 bambino su 6 ha un livello di attività fisica raccomandato
per età, anche per ragioni legate al recarsi a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco
all’aperto e non fare sufficienti attività sportive strutturate.
La crescente disponibilità di televisori e di videogiochi, insieme con i profondi cambiamenti
nella composizione e nella cultura della famiglia, ha contribuito ad aumentare il numero di
ore trascorse in attività sedentarie. Evidenze scientifiche mostrano che la diminuzione del
tempo di esposizione alla televisione da parte dei bambini è associata ad una riduzione del
rischio di sovrappeso a causa prevalentemente del mancato introito di calorie legate ai cibi
assunti durante tali momenti.
Rispetto alle raccomandazioni, molti bambini eccedono ampiamente nell’uso della TV e dei
videogiochi, in particolare nel pomeriggio, quando potrebbero dedicarsi ad altre attività
più salutari, come i giochi di movimento o lo sport o attività relazionali con i coetanei. Queste attività sedentarie sono sicuramente favorite dal fatto che un bambino su tre dispone
di un televisore in camera propria.
Nella nostra regione è molto diffusa (oltre 1 genitore su 3) nelle madri di bambini con sovrappeso/obesità una sottostima dello stato ponderale del proprio figlio che non coincide
con la misura rilevata. La situazione è simile per la percezione delle madri del livello di
attività fisica dei propri figli: solo 1 genitore su 3 ha una percezione che sembra coincidere
con la situazione reale.
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Scheda2b
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sostenibile, sicura, autonoma
Nel 2010 tutti i pediatri di famiglia della provincia di Reggio Emilia hanno avviato uno
studio di valutazione di efficacia di un intervento di counselling rivolto ai bambini in sovrappeso. Le famiglie coinvolte sono state sottoposte a periodici colloqui motivazionali
con la contrattazione di proposte di modificazioni delle abitudini nutrizionali e motorie.
Recentemente sono stati presentati i risultati preliminari dello studio.
È dimostrato che la scuola può giocare un ruolo fondamentale nel migliorare lo stato
ponderale dei bambini sia creando condizioni favorevoli per una corretta alimentazione
e per lo svolgimento dell’attività motoria strutturata che promuovendo, attraverso l’educazione, comportamenti di vita corretti.
La scuola rappresenta inoltre l’ambiente ideale per creare occasioni di comunicazione
con le famiglie che esitino in un loro maggior coinvolgimento nelle iniziative di promozione di una sana alimentazione e dell’attività fisica dei bambini. L’opportunità offerta
dalla scuola ai propri alunni di fare attività motoria extra-curricolare potrebbe avere un
effetto benefico, oltre che sulla salute dei bambini, anche sulla loro abitudine a privilegiare l’attività motoria.
La letteratura indica che gli interventi di prevenzione, per essere efficaci, devono prevedere il coinvolgimento della scuola e della famiglia attraverso programmi integrati,
che coinvolgano cioè diversi settori e ambiti sociali, e multi-componenti, che mirino ad
aspetti diversi della salute del bambino, quali alimentazione, attività fisica, prevenzione di fattori di rischio legati all’età, con l’obiettivo generale di promuovere l’adozione
di stili di vita più sani.
Ugualmente importante è rendere l’ambiente urbano “a misura di bambino” aumentando i parchi pubblici, le aree pedonali e le piste ciclabili così da incentivare il movimento all’aria aperta.
Le iniziative promosse dagli operatori sanitari, dalla scuola e dalle famiglie possono essere realizzate con successo solo se la comunità supporta e promuove migliori condizioni
di alimentazione e di attività fisica nella popolazione. Per questo la collaborazione di
Istituzioni e organizzazioni pubbliche e private, nonché dell’intera società, rappresenta
una condizione fondamentale affinchè la possibilità di scelte di vita salutari non sia confinata alla responsabilità della singola persona o della singola famiglia, ma piuttosto sia
sostenuta da una responsabilità collettiva.
L’attività fisica è anche collegata alle politiche per la mobilità sostenibile, infatti,
soprattutto per quanto riguarda i bambini, vi sono una serie di fattori che, nei genitori
ma anche in loro stessi di riflesso, possono determinare ansie, paure o vere barriere
che inducono all’inattività. Tra questi incide maggiormente il timore di incidenti stradali, ma anche gli elevati livelli di inquinamento atmosferico dovuti alla quantità e alla
qualità (velocità, traffico intenso ecc.) della circolazione stradale nelle aree urbane ed
extraurbane.
In tali condizioni l’azione formativa che mira a far acquisire comportamenti corretti e
l’abitudine al movimento quotidiano rischia di scontrarsi con una realtà non coerente e
che ostacola fortemente il cambiamento.
CONTATTI
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sostenibile, sicura, autonoma
Muoversi per crescere
Le opportunità educative della mobilità per bambini e adulti
Dott. Lorenzo Vascotto - Pedagogista
Abstract della relazione al Corso per insegnanti “La città è il mio cortile” – 2013
Il tema della mobilità sostenibile è divenuto in anni recenti sempre più al centro del dibattito tra cittadini, istituzioni ed opinione pubblica; spostarsi in città attraverso modalità più
rispettose dell’ambiente e meno impattanti dal punto di vista dell’inquinamento e della
sicurezza, rappresenta un punto di vista sostenuto da più voci e da ambiti differenti.
Anche il mondo dell’educazione e della scuola ha cercato di fare propria la consapevolezza
di quanto importante fosse il tema della mobilità sostenibile dei percorsi casa-scuola dei
propri alunni e delle loro famiglie, costruendo progetti ed azioni che potessero alimentare
buone prassi e buone idee rispetto ad utilizzo maggiore della bicicletta, dei mezzi pubblici,
e della possibilità di spostarsi a piedi.
Dal punto di vista educativo, quali significati possono assumere per adulti e bambini le
differenti forme di mobilità urbana sostenibile?
Ritengo che siano diversi gli aspetti positivi che l’esperienza della mobilità può favorire nei
processi di crescita e di relazione, dei più piccoli così come dei grandi.
Dal punto di vista dell’autonomia personale, della costruzione della propria identità, e
della capacità di concentrazione e di attenzione a ciò che ci circonda, ad esempio, procedere verso la scuola a piedi o in bicicletta, così come utilizzando un mezzo di trasporto
pubblico, presuppone una serie di competenze e di processi (mentali ma anche relazionali)
maggiormente complessi rispetto alla situazione in cui si utilizza l’automobile: la strada,
con le sue regole e le sue convenzioni, con i suoi linguaggi e le sue presenza, con i suoi
rischi e le sue imprevedibilità, si presenta come un contesto che genera ed alimenta risorse, impegno, concentrazioni, attenzioni, necessità di stare in relazione con lo spazio circostante. Competenze che, allenate in modo spontaneo e diretto dall’ambiente, aiutano gli
stessi bambini e ragazzi ad avere migliori risultati scolastici, come alcune recenti ricerche
hanno dimostrato. Ecco che scendere e salire da soli da un marciapiede, individuare il giusto punto ed il giusto momento in cui attraversare la strada, scegliere il tragitto adatto per
la propria destinazione sapendosi orientare, divengono opportunità per mettersi alla prova
e fare da soli, magari sotto la supervisione di un adulto che accompagna ma non sottrae
spazio di azione e riflessione al proprio figlio.
La confidenza/familiarità con la situazione di rischio e di fatica e la capacità di accettare
l’errore, dandogli un giusto peso ed un relativo significato, sono altri aspetti fondamentali
nella crescita e nello sviluppo di un bambino che la mobilità sostenibile può andare a sollecitare. Pensiamo alla possibilità di camminare nonostante un po’ di pioggia: occorrerà fare più
attenzione nel procedere e sarà possibile incappare in qualche errore di valutazione, bagnandosi le scarpe o i pantaloni perché magari si è posato il piede in una pozzanghera.
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Scheda2c
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sostenibile, sicura, autonoma
In questo caso l’incontro con il rischio, la fatica, l’errore è possibile e consente ai bambini di costruire un atteggiamento resiliente, in grado cioè di far leva su proprie ed
autonome risorse per superare le avversità, aumentando sia la capacità di accettare lo
sbaglio o l’errore, sia la fiducia nelle proprie capacità.
Anche dal punto di vista sociale, le azioni connesse alle mobilità possono contribuire
fortemente ad aumentare il senso di appartenenza ad un territorio, ad una comunità:
passeggiare per la strada, percorrere le strade del quartiere, attraversare vicoli, piazze, incroci, marciapiedi, comporta lo stare in relazione sia con l’ambiente, sia con le
persone che s’incontrano poco alla volta; in questo modo è inoltre possibile ridurre la
percezione di pericolosità e di sfiducia nell’altro che risultano molto accentuati nell’opinione pubblica.
In conclusione, credo sia importante invitare tutti coloro che ne hanno la concreta possibilità a fare esperienza di pratiche di mobilità sostenibile: questa scelta offre benefici
non solo dal punto di vista sanitario e di sicurezza stradale, ma anche e soprattutto dal
punto di vista educativo e sociale. Chi muove il proprio corpo, muove anche i propri
pensieri e le proprie idee, i propri stati d’animo e il proprio orizzonte d’identità.
Solo con questa consapevolezza potremo contribuire a radicare le buone prassi e le buone idee del muoversi con sostenibilità nello stile di vita dei bambini, dei ragazzi e delle
loro famiglia, trasformando lo status di moda e tendenza che spesso questo tema porta
con sé, in quello di scelta convinta e di valore di riferimento.
BIBLIOGRAFIA
Slow school: pedagogia del quotidiano / Penny Ritscher ; [con una riflessione introduttiva di Gianfranco Staccioli]. - Firenze : Giunti, 2011. - 143 p. ; 22 cm. - Giunti Universale Scuola (disponibile presso le biblioteche pubbliche di Reggio Emilia).
A piedi nudi nel verde: giocare per imparare a vivere / Albertina Oliverio, Anna Oliverio Ferraris. - Firenze ; Milano : Giunti, 2011. - 223 p. ; 22 cm. - Saggi Giunti
(disponibile presso le biblioteche pubbliche di Reggio Emilia).
SITOGRAFIA
Esperienze sulla mobilità in chiave educativa (in lingua inglese)
http://www.davisenterprise.com/local-news/news-columns/davis-bicycles-carchildren-learn-less-in-school/ ricerca sulla concentrazione maggiore dei bambini che
vanno a scuola a piedi o in bici
http://playingout.net/ esperienza di incoraggiamento a giocare nelle strade e nei quartieri
http://loveoutdoorplay.net/ esperienza che coinvolge famiglie e bambini nel giocare
all’aperto e in luoghi naturali e spontanei
CONTATTI
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sostenibile, sicura, autonoma
Spazio pubblico moderato
Principali caratteristiche e finalità
Arch. Matteo Dondè - Tecnico
Abstract della relazione al Corso per insegnanti “La città è il mio cortile” – 2013
Una cultura della strada “aggressiva”
Troppo spesso in città come la nostra si pensa che la strada sia proprietà delle automobili.
In realtà, è uno spazio urbano in cui devono convivere diverse categorie di utenti, dal pe‐
done al ciclista, dall’automobilista al motociclista.
L’effetto di questa errata convinzione è un uso della strada aggressivo soprattutto da parte
degli automobilisti, con conseguenze negative sul piano della sicurezza ed anche dal punto
di vista educativo.
Troppi bambini, pedoni e ciclisti sono vittime della strada
Nelle aree urbane l’80‐90% dei pedoni coinvolti in incidenti rimangono feriti, contro il 5‐10%
degli automobilisti.
Secondo l’analisi degli incidenti stradali diffusa da ISTAT e ACI, nel 2011 in Italia ci sono
stati 205.638 incidenti con 3.860 morti e 292.019 feriti.
Un dato elevatissimo che, oltre a pregiudicare la vivibilità delle nostre città, provoca un
costo sociale per la collettività (derivante dai ricoveri e dalle cure mediche conseguenti)
che in Italia equivale al 2% del P.I.L. (30 miliardi di euro).
La velocità è il fattore determinante della gravità
dell’incidente
L’effetto di un urto con veicoli è rapportato alla loro velocità: per esempio un urto con un’au‐
to che viaggia a 60 Km/h corrisponde all’effetto di una caduta libera da 14,4 metri (probabi‐
lità di morte: 85%), mentre l’urto con un auto che viaggia a 30 Km/h ha effetti molto meno
pesanti in quanto corrisponde ad una caduta da 3,6 metri (probabilità di morte: 20%).
L’occhio umano non è fatto le grandi velocità: percepiamo solo una parte di ciò che avviene
sulle strade e sui bordi.
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Scheda2d
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sostenibile, sicura, autonoma
La velocità di 50 Km/h è incompatibile con la precedenza accordata ai pedoni: in molte
situazioni l’automobile non ha il tempo di reagire e di fermarsi.
Obiettivo sicurezza sulle strade
Per far della strada un luogo sicuro per tutti gli utenti, è necessario quindi ridurre le ve‐
locità dei veicoli a motore, mettendo in sicurezza le nostre strade attraverso la tecnica
della “moderazione del traffico” e la realizzazione di “zone 30” o “Zone Residenziali a
Traffico Moderato”.
La moderazione del traffico
Come abbiamo visto in precedenza, alle basse velocità è più facile:
- evitare gli incidenti che coinvolgono gli utenti deboli della strada;
- comunicare tra automobilista e pedone;
- percepire le intenzioni reciproche ed evitare comportamenti pericolosi;
- gli automobilisti sono più disposti a fermarsi per dare precedenza ad un passaggio pe-
donale.
Numerose ricerche, condotte nei paesi che hanno adottato da molti anni gli indirizzi di
intervento caratteristici delle tecniche di moderazione del traffico, evidenziano che la
riduzione di velocità comporta benefici non soltanto per gli utenti deboli della strada, ma
anche per gli stessi automobilisti.
Le zone 30 e le Zone Residenziali a Traffico Moderato
Sono zone circoscritte, in genere delimitata da assi di viabilità principale, in cui prevale la
funzione residenziale È un angolo di città dotato dei principali servizi di quartiere (scuo‐
le, mercato, chiesa, rete commerciale, servizi pubblici e sociali…) e interessato da una
circolazione prevalentemente di raggio locale. Nelle strade interne alla zona il limite di
velocità è di 30 km all’ora.
Obiettivi primari:
- la sicurezza dello spazio della mobilità negli ambiti residenziali urbani;
- maggior multifunzionalità della strada urbana, che con la grande diffusione della mo
torizzazione privata, ha finito per essere quasi esclusivamente lo spazio dedicato alle automobili;
- miglioramento della qualità ambientale dello spazio pubblico.
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
Scheda
3
Il BiciBus e il PediBus
Una fila colorata di bambini in bicicletta o a piedi che raggiungono la scuola insieme in
sicurezza ogni mattina, accompagnati da volontari (genitori, nonni, insegnanti) lungo percorsi prestabiliti e messi in sicurezza. Lo stesso avviene all’uscita per tornare a casa.
Perché
Gli obiettivi principali del progetto BiciBus/PediBus si riassumono nelle parole chiave:
- sicurezza: i bambini del BB/PB fanno parte di un gruppo grande e visibile sorvegliato da
adulti e si muovono lungo percorsi mezzi in sicurezza, segnalati e facilmente individuabili;
Il BB/PB fa “massa critica”: la riconoscibilità del gruppo è la sua forza. - socializzazione: permette a bambini e genitori di conoscersi e fare nuove amicizie;
Il coinvolgimento delle famiglie ne permette il funzionamento nel lungo periodo.
- movimento e salute: dà la possibilità di fare regolare esercizio fisico;
- autonomia: aiuta i bimbi a diventare più indipendenti;
- aria: contribuisce a ridurre la congestione del traffico e migliorare la qualità dell’aria;
- risparmio energetico: permette di consumare meno energia e combustibili fossili;
- educazione stradale: consente ai bambini di imparare ad orientarsi nel quartiere ed acquisire maggiore consapevolezza dei pericoli stradali.
Che cos’è
Il BiciBus è un gruppo di scolari che va e torna da scuola accompagnato in bicicletta da genitori volontari (nonni, insegnanti, ...) lungo percorsi prestabiliti, messi in sicurezza, segnalati da scritte a terra facilmente individuabili da bambini
e automobilisti.
Il PediBus funziona allo stesso modo, ma il gruppo si sposta a
piedi. È una carovana di bambini, accompagnata da genitori
volontari, che va a scuola insieme camminando lungo un percorso prestabilito, con il sole o con la pioggia.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda
3
Come funziona
Come quelli dei veri autobus, i percorsi BB/PB prevedono capolinea e fermate intermedie, opportunamente indicate da cartelli che riportano gli orari di arrivo e partenza.
Ogni mattina i bambini si recano al capolinea o alle fermate e aspettano i volontari e il
gruppo, per proseguire insieme verso la scuola. Nello stesso modo funziona l’accompagnamento al termine delle lezioni. A turno i genitori disponibili accompagnano il gruppo.
Per aumentare la sicurezza e la visibilità, agli studenti che aderiscono al progetto viene
regalato un kit colorato - da indossare lungo il percorso - composto da casco/carrello
porta zaino, pettorina/bande ad alta visibilità e mantella per la pioggia da indossare
lungo il percorso.
BiciBus/PediBus e non solo …
Il BiciBus/PediBus è preceduto e affiancato da laboratori e approfondimenti tecnici per i
bambini (teorici e pratici) di educazione alla mobilità sostenibile, alla sicurezza stradale
e alla conoscenza della bicicletta (vedi Schede 5a, 5b, 5c).
Inoltre possono essere organizzate uscite didattiche con mezzi sostenibili e incontri con
esperti (pediatri, pedagogisti, Tuttinbici, tecnici comunali, ...) rivolti alle famiglie per
parlare di salute, diritto all’autonomia, mobilità sostenibile e sicurezza (vedi Schede 2a,
2b, 2c, 2d, 6).
Iniziato nel 2003 su stimolo dell’associazione Tuttinbici-Fiab con 70 bambini partecipanti, il progetto BiciBus/PediBus del Comune di Reggio Emilia ha raggiunto il suo 10° anno
di attività giornaliera coinvolgendo bambini, insegnanti e genitori di 25 scuole primarie
della città (su 40 presenti).
- Maggio 2005: Segnalazione tra i primi 20 progetti del premio “Villirillo per le buone pratiche nei servizi di pubblica utilità”.
- Novembre 2006: Primo premio alla “Competizione della 4^ Conferenza europea dei Ministri dei Trasporti sulla sicurezza stradale”come la migliore buona pratica europea di mobilità sostenibile e sicura nei percorsi casa-scuola.
- Novembre 2006: Menzione speciale Premio “Città amiche della bicicletta 2006”.
- Ottobre 2007: Primo premio “Associazione italiana città ciclabili 2007” per le azioni a favore della mobilità ciclabile.
- Dicembre 2008: Primo premio “Città Amiche della Bicicletta 2008” promosso da Euromobi
lity per valorizzare le migliori iniziative realizzate nel campo della mobilità ciclabile.
- Novembre 2010: Primo premio “Ecosistema Bambino 2010” di Legambiente, per l’im
pegno profuso nell’individuare soluzioni per la mobilità sicura e autonoma dei bambini.
- Maggio 2010: Primo premio nazionale “Bicity tutto l’anno 2010” del Ministero dell’Ambiente
- Giugno 2012: Premio al “European Award of Excellence City for Children 2012” dedica
to alla progettazione delle città a misura di bambino.
- Ottobre 2012: Primo premio al “Civitas Award 2012” dell’Unione Europea per la Mobi-
lità sostenibile in ambito urbano.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda
3
Per aderire
Sei un genitore e vorresti che anche i tuoi figli provassero l’esperienza del BiciBus/Pedi
Bus? Sei un insegnante e vorresti portare l’iniziativa anche nella tua scuola?
CONTATTACI (vedi riferimenti in fondo alla pagina).
Sei un giovane o un pensionato e vorresti collaborare alla realizzazione del proget
to? Partecipa come volontario accompagnatore tramite il progetto “Reggiani per esem-
pio”. Visita il sito web www.municipio.re.it/reggianiperesempio
Approfondimenti
Per approfondire questi argomenti puoi anche consultare
- la Scheda “Attiviamo il progetto”, con le indicazioni per avviare una prima sperimenta
zione di BB/PB (vedi Scheda 3a)
- la Scheda “Gli anni successivi”, per proseguire l’attività del BB/PB negli anni
(vedi Scheda 3b)
- la Scheda “Copertura assicurativa” (vedi Scheda 3c)
- gli Allegati con i materiali da utilizzare nell’organizzazione (vedi Allegati 1,2 e successivi)
- il sito web www.municipio.re.it/nuoveideeincircolazione
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
Scheda3a
Attiviamo il progetto
Come attivare una prima sperimentazione di BiciBus/
PediBus (BB/PB). Indicazioni pratiche di cosa fare passo passo.
1. Sensibilizzazione e condivisione degli obiettivi
Condividere gli obiettivi e le modalità di realizzazione del BiciBus/PediBus (BB/PB) con
Dirigente Scolastico, insegnanti e genitori. Concordare l’organizzazione di incontri/iniziative varie anche con esperti (pediatri, pedagogisti, tecnici, associazionismo, ...) per sensibilizzare famiglie e colleghi sui temi della mobilità sostenibile e cominciare ad introdurre l’iniziativa BB/PB. (Il Comune è a disposizione per contattare esperti e relatori.)
2. Indagine sugli spostamenti casa-scuola
Distribuire un questionario (vedi Allegato 7) a tutte le famiglie per indagare le attuali modalità di spostamento casa-scuola. Insieme ai bambini può essere preparato un grafico di
presentazione dei risultati da esporre a scuola.
L’indagine andrà ripetuta dopo 2 o 3 anni di attività del BB/PB per verificare se ci sono
stati dei cambiamenti.
(Periodicamente il Comune effettua tale analisi in alcune scuole campione della città. Prima di somministrare il questionario, verifica che la tua scuola non sia già monitorata; in tal caso chiedi i dati al Comune.)
3. Incontri preliminari con i genitori interessati
Organizzare incontri con i genitori interessati per identificare insieme gli itinerari più
idonei e che possano coprire il maggior numero di bambini; stabilire le fermate e le tempistiche di avvio del progetto.
(Il Comune può fornire la cartografia aggiornata con la georeferenziazione anonima del-
le provenienze dei bambini della scuola, per l’individuazione dei principali bacini d’utenza della scuola e dei percorsi.)
4. Preparazione dei percorsi
Dotare le fermate dell’apposito cartello temporaneo (vedi sezione “Segnaletica”).
Riservare alcune rastrelliere ai bambini partecipanti al BiciBus (vedi cartello nella sezione
“Segnaletica”).
Segnalare al Comune gli eventuali punti lungo i percorsi che richiedono una verifica.
(Il Comune verifica i percorsi individuati e, se necessario, interviene. Vengono fornite le rastrelliere mancanti.)
5. Volantino informativo e adesione
Predisporre il volantino informativo sul BB/PB della scuola (vedi Allegato 1) e distribuirlo
a tutti i genitori, insieme al Regolamento (vedi Allegato 2) e al Modulo d’adesione (vedi
Allegato 3), da sottoscrivere per presa visione delle regole e delle condizioni di funzionamento. I moduli compilati possono essere ritirati nel giro di qualche giorno o direttamente
alla riunione organizzativa (vedi punto 6).
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda3a
6. Riunione organizzativa
Convocare un incontro informativo/organizzativo per i genitori dei bambini iscritti per
rispondere ad eventuali dubbi e perplessità, nonché per organizzare attivamente l’avvio
del BB/PB.
A tale incontro è utile invitare tecnici comunali, volontari di Tuttinbici oppure genitori di
altre scuole che hanno già sperimentato un BB/PB..
(Il Comune è a disposizione per contattare dei relatori.)
7. Turni di accompagnamento
È necessario redigere un piano settimanale di accompagnamento fissando, per ogni giorno della settimana, quali sono i genitori accompagnatori e quali hanno il ruolo di sostituto
in caso di impossibilità (vedi Allegato 4).
Agli accompagnatori viene distribuito il “Vademecum dell’accompagnatore”, con l’indicazione dei comportamenti da tenere lungo i percorsi (vedi Allegato 5).
8. Dotazione
Per garantire la sicurezza di tutti, i partecipanti al BB/PB (anche gli adulti), devono sempre indossare indumenti ad alta visibilità lungo il percorso.
(Ai bambini il Comune fornisce un Kit BiciBus/PediBus – che dovranno sempre indossare - formato
da pettorina catarifrangente, casco/carrello porta zaino, mantella per la pioggia.)
Nota 1: i carrellini sono in comodato d’uso! Ciò significa che alla fine dell’anno devono
essere restituiti alla scuola per permettere ai nuovi bimbi entranti di poterli utilizzare.
Nota 2: durante l’attività del BB/PB, anche gli adulti accompagnatori devono indossare
sempre i propri giubbetti ad alta visibilità (tipo quelli obbligatori in automobile).
9. Assicurazione
Sia i volontari sia i bambini partecipanti a BiciBus/PediBus sono assicurati dal Comune
per danni a terzi (per es. se un bimbo riga una macchina parcheggiata lungo il percorso;
volontario e bimbo si scontrano e si rompe la bicicletta).
I volontari accompagnatori sono coperti da apposita assicurazione comunale per gli infortuni occorsi durante lo svolgimento del servizio di accompagnamento BiciBus/PediBus.
IMPORTANTE - Per attivare entrambe le assicurazioni (infortuni e RCT) è necessario
comunicare tempestivamente alcune informazioni al Comune (vedi Scheda 3c e Allegato 6)
IMPORTANTE - I bambini sono coperti dall’assicurazione scolastica. È necessario verificare annualmente che la stessa copra anche il rischio in itinere.
10. Iniziative ed eventi
Possono essere organizzate diverse iniziative – specifiche della scuola - a sostegno del
BiciBus/PediBus, come per esempio una festa di inaugurazione in occasione del primo
viaggio, la consegna di attestati di partecipazione a tutti i bambini del BB/PB, ecc.
CONTATTI
CONTATTI
Comune
di Reggio
– Servizio
Politiche
per la Mobilità
Comune
di Reggio
Emilia –Emilia
Servizio
Politiche
per la Mobilità
Via San
Emilia
San Pietro,
12 – 42121
Emilia RE
Via Emilia
Pietro,
12 – 42121
Reggio Reggio
Emilia RE
Tel. 0522/456338
– Fax 0522/456457
[email protected]
Tel. 0522/456338
– Fax 0522/456457
– E-mail– Mail
[email protected]
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Scheda3b
Gli anni successivi
Come proseguire l’attività del BiciBus/PediBus negli anni
Procedura Standard per le scuole dove è già attivo il progetto
Competenze Scuola/Famiglie
(Insegnante/MMS/genitori disponibili)
Competenze Comune
(Servizio Politiche per la Mobilità)
Ripresa delle attivà
• Durante le attività di programmazione
dell’anno scolastico e in occasione delle Assemblee di inizio anno, parlare con
colleghi e genitori del progetto BB/PB e
del rispetto delle regole nelle aree limitrofe alla scuola.
• Mettersi in contatto con i genitori referenti o cercarne altri; verificare la
disponbilità dei colleghi.
• A disposizione per il supporto dell’intera
iniziativa BB/PB.
• A disposizione per contattare tecnici,
esperti e relatori (pediatri, pedagogisti,
tecnici, associazioni,...) e volontari che
hanno già sperimentato l’iniziativa.
Verifica dei percorsi
• Verificare lo stato dei percorsi, dei segnali delle fermate e del parcheggio per
biciclette.
• In base alle provenienze e a richieste
specifiche, ipotizzare eventualmente
nuovi itinerari.
Riunione organizzativa
• Distribuire il volantino informativo sul
BB/PB alle classi prime; una versione
ridotta può essere pensata per le altre
classi.
I Servizio Politiche per la Mobilità
• Verifica le segnalazioni delle scuole e, se
necessario, interviene.
• Fornisce la cartografia aggiornata con la
georeferenziazione anonima delle provenienze dei bambini della scuola, per l’individuazione dei principali bacini d’utenza e dei percorsi.
• Vengono fornite la rastelliere mancanti.
• Vedi i cartelli nella sezione “Segnaletica”:
- Cartello fermata.
- Cartello Rastrelliera riservata.
• A disposizione per la stampa di cartelloni
e avvisi.
• A disposizione per contattare volontari,
genitori, insegnanti che hanno già sperimentato l’iniziativa.
Scheda3b
• Fissare data ed orario della riunione
organizzativa. Per le scuola a modulo si
consiglia il sabato mattina, circa un’ora
prima dell’uscita degli scolari; in alternativa, all’inizio delle Assemblee di
classe di inizio anno.
• Dare comunicazione dell’assemblea mediante poster, avvisi sui diari,…
• Durante l’incontro si illustra
- cos’è il BB/PB e le sue motivazioni
- come si svolge
- l’organizzazione, i diritti e i doveri dei partecipanti
- si mette in moto la macchina orgniz-
zativa
• I partecipanti al BB/PB devono compilare
il Modulo d’adesione e sottoscrivere il
Regolamento.
• Compilazione della tabella dei turni di
accompagnamento e raccolta dei dati dei
volontari.
• Distribuzione del Vademecum agli accompagnatori.
• Comunicare (con cartelloni, avvisi,..) a
tutta la scuola i risultati della riunione
(quando si parte, i percorsi, se è ancora
possibile iscriversì...).
• Vedi le Schede
- BiciBus e PediBus (Scheda 3)
- Copertura assicurativa (Scheda 3c)
• Vedi gli Allegati
- Volantino informativo (Allegato 1)
- Regolamento (Allegato 2)
- Modulo d’adesione (Allegato 3)
- Tabella turni degli accompagnatori (Allegato 4)
- Vademecum accompagnatori (Allegato 5)
Assicurazione
• Raccogliere le informazioni e comunicare al Comune tutti i dati necessari per
attivare l’assicurazione infortuni e l’assicurazioni RCT.
• IMPORTANTE - Entrambe le assicurazioni (infortuni e RCT) vengono attivate nel
momento in cui sono comunicati i dati al
Comune (vedi Scheda 3c)
• IMPORTANTE - I bambini sono coperti
dall’assicurazione scolastica. E’ necessario verificare annualmente che la stessa
copra anche il rischio in itinere.
• IMPORTANTE – È necessario comunicare
eventuali variazioni ai dati assicurativi
(sospensioni, riprese, bambini partecipanti, nuovi volontari,…) per garantire la
copertura assicurativa.
I Servizio Politiche per la Mobilità
• I volontari accompagnatori sono coperti
da apposita assicurazione comunale per
gli infortuni occorsi durante lo svolgimento del servizio di accompagnamento
BiciBus/PediBus.
• Sia i volontari sia i bambini partecipanti a BiciBus/PediBus sono assicurati dal
Comune per danni a terzi (es. bimbo riga
una macchina parcheggiata lungo il percorso; volontario e bimbo si scontrano e
si rompe la bicicletta).
• Vedi gli Allegato
- Tabella turni accompagnatori (Allegato 4)
- Dati dei volontari accompagnatori (Allegato 6)
Scheda3b
Kit
• Verificare il numero di bambini nuovi e
comunicare la richiesta di Kit al Comune
• IMPORTANTE: i carrellini sono in comodato d’uso! Ciò significa che alla fine
dell’anno devono essere restituiti alla
scuola per permettere ai nuovi bimbi di
poterli utilizzare.
• IMPORTANTE: anche gli adulti accompagnatori devono indossare sempre i propri
giubbetti ad alta visibilità (tipo quelli
obbligatori in automobile) durante l’attività del BB/PB.
• A tutti i nuovi iscritti, fornisce un Kit
colorato BiciBus/PediBus – che i bambini dovranno sempre indossare lungo il
percorso.
• Il kit BiciBus è formato da pettorina
catarifrangente, casco, mantella per la
pioggia.
• Il kit PediBus è formato da pettorina
catarifrangente, carrello porta zaino,
mantella per la pioggia.
Questionario
• Per verificare gli effetti delle azioni
intraprese, ogni 2 o 3 anni è utile distribuire un questionario a tutte le famiglie
per indagare le attuali modalità di spostamento casa-scuola.
• Insieme ai bambini si può preparare un
grafico di presentazione dei risultati da
esporre a scuola.
• Periodicamente effettua tale analisi
in alcune scuole campione della città.
Prima di somministrare il questionario, è
quindi utile verificare che la scuola non
sia già monitorata; in tal caso chiedere i
dati al Comune.
• Vedi l’Allegato
- Questionario (Allegato 7)
Incontri e iniziative
• Per sensibilizzare genitori e insegnati sui
temi della mobilità sostenibile e riproporre l’iniziativa BB/PB, è utile organizzare incontri con esperti.
• Possono essere organizzate diverse
iniziative – specifiche della scuola - a
sostegno del BiciBus/PediBus, come per
esempio una festa di inaugurazione in
occasione del primo viaggio, la consegna
di attestati di partecipazione a tutti i
bambini del BB/PB, ...
CONTATTI
• È a disposizione per contattare esperti e
relatori (pediatri, pedagogisti, tecnici,
associazioni,...).
• Per il calendario delle iniziative organizzate a livello cittadino guarda il sito
www.municipio.re.it/nuoveideeincircolazione e iscriviti alla Newsletter “Nuove
idee in circolazione” e alle pagine FB e
Twitter del Comune
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
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Scheda 3c
Copertura assicurativa
Polizza infortuni
I volontari accompagnatori sono coperti da apposita assicurazione comunale per gli infortuni occorsi durante lo svolgimento del servizio di accompagnamento BiciBus/PediBus.
IMPORTANTE: I bambini sono coperti dall’assicurazione scolastica. È necessario verificare
annualmente che la stessa copra anche il rischio in itinere.
Per attivare l’assicurazione è necessario comunicare al Comune prima dell’avvio del
BiciBus/PediBus tramite fax al 0522/456457 o mail a [email protected]:
- i dati dei volontari (cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza) (vedi Allegato 6)
- i turni di accompagnamento settimanali dei volontari (vedi Allegato 4)
- il calendario scolastico dell’anno in corso (es. giorno di inizio lezioni, feste di Natale, ponti…)
- l’orario di inizio e fine lezione dell’anno scolastico in corso
- le date di inizio e fine del BiciBus/PediBus
- i giorni di attivazione del BiciBus/PediBus durante la settimana
IMPORTANTE: eventuali modifiche di questi dati (es. gg di funzionamento del BiciBus;
chiusura per sciopero, nuovo accompagnatore, …) devono essere tempestivamente comunicate al Comune tramite mail o fax.
Cosa fare IN CASO DI INCIDENTE
L’infortunato deve inviare – entro 5 giorni dall’infortunio - tramite fax (al 0522/456386) o
consegnare di persona all’Ufficio Assicurazioni del Comune di Reggio Emilia (Palazzo Prini
Via San Pietro Martire n.3 – RE) una dichiarazione firmata dell’accaduto, contenente:
- dati identificativi
- orario e giorno dell’infortunio
- descrizione della dinamica
- indicazione che si è volontari BiciBus/PediBus e che il fatto è accaduto nell’ambito di tale progetto
È necessario allegare:
- copia del documento d’identità valido
- documentazione comprovante il proprio diritto (es. foto; testimonianze sottoscritte con fotocopia di un documento di identità valido, o denuncia alle autorità competenti, se è stata fatta; certificati medici -anche del Pronto Soccorso).
Polizza RCT/o per danni a terzi
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda3c
Polizza RCT per danni a terzi
Sia i volontari sia i bambini partecipanti a BiciBus/PediBus sono assicurati dal Comune per
danni a terzi (es. bimbo riga una macchina parcheggiata lungo il percorso; volontario e
bimbo si scontrano e si rompe la bicicletta).
Per attivare l’assicurazione è necessario comunicare al Comune prima dell’avvio del
BiciBus/PediBus, tramite fax al 0522/456457 o mail a [email protected]:
- i dati comunicati per l’attivazione dell’assicurazione infortuni - basta un solo invio per
entrambe le assicurazioni (vedi Allegati 4 e 6);
- l’elenco dei bambini iscritti al BiciBus/PediBus.
IMPORTANTE: eventuali modifiche di questi dati (es. nuovo bimbo iscritto, …) devono
essere tempestivamente comunicate al Comune tramite mail o fax.
Cosa fare IN CASO DI INCIDENTE
Il danneggiato deve inviare tramite fax (al 0522/456386) o consegnare di persona all’Ufficio
Assicurazioni del Comune di Reggio Emilia (Palazzo Prini - Via San Pietro Martire n.3 – RE) una
richiesta di risarcimento danni firmata (per i bambini da parte di un genitore), contenente:
- dati identificativi
- orario e giorno dell’accaduto
- descrizione della dinamica
- indicazione che il fatto è accaduto nell’ambito del BiciBus/PediBus.
È necessario allegare:
- copia del documento d’identità
- documentazione comprovante il proprio diritto (es. foto; testimonianze -sottoscritte con fotocopia di un documento di identità valido, o denuncia alle autorità competenti, se è stata fatta; certificati medici -anche del Pronto Soccorso)
- quantificazione del danno (preventivi e fatture).
Nel caso in cui il danneggiato sia un terzo rispetto al BB/PB, sarà opportuno:
- consegnare il modulo “Richiesta risarcimento danni”, la cui compilazione e invio al Comune sarà a cura del danneggiato stesso (vedi sezione “Allegati”).
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
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Scheda
4
Il Car Pooling
Nel caso non sia possibile o non si voglia muoversi a piedi o in bicicletta, si può comunque
dare un passaggio in automobile ad altre persone o bambini della scuola.
Cos’è
Il termine inglese Car pooling significa auto di gruppo.
Il Car pooling è un gruppo di persone che si mettono d’accordo
per condividere un’automobile e percorrere insieme un tragitto simile. Questo sistema è molto efficace quando si percorrono itinerari ricorrenti e simili (i cosiddetti spostamenti
ripetitivi di tipo pendolare), come per es. andare a scuola,
andare al lavoro o al pomeriggio in palestra.
I car pooler possono accordarsi per dividere le spese di carburante o fare a turno nell’utilizzo della macchina.
Anche nel caso di scolari, questo sistema è molto efficace per
favorire non solo il risparmio di carburante e di spazio, ma
anche la socializzazione e la condivisione di tempo e risorse.
Un po’ di storia
Secondo una recente pubblicazione del Rideshare Research del MIT, la storia del carpooling è vecchia quasi quanto l’invenzione dell’automobile stessa.
Il fenomeno del car pooling vide la luce poco dopo l’entrata sul mercato del modello T
della Ford, la prima automobile concepita per le classi medie. Alla fine del 1914 in USA
era in corso una crisi economica e nello stesso tempo le vie delle città americane erano
inondate da queste nuove automobili economiche. A San Francisco gli automobilisti più
intraprendenti cominciarono a offrire posti auto al prezzo di un biglietto del tram (a San
Francisco indicato con il nome di jitney). In nove mesi questa moda si era diffusa fino alla
costa orientale.
Le violente reazioni delle compagnie di trasporto pubblico, che godevano dell’appoggio
delle istituzioni locali e regionali, ha però bloccato il proliferare dell’idea.
A ondate successive, in particolare in momenti di difficoltà economica, il car pooling ha
avuto nuovo slancio anche nel resto del mondo.
Grazie alle nuove tecnologie (internet, applicazioni mobili,…) oggi sono numerosi i car
pooler anche in Italia.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda
4
Per realizzare un car pooling
Per favorire l’organizzazione autonoma delle famiglie in equipaggi di car pooling, si può
predisporre una bacheca all’ingresso da scuola dove insegnanti e genitori possono offrire
o cercare un passaggio.
Per rendere più visibili gli equipaggi formati e favorire la diffusione del progetto, si può
consegnare ai car pooler una stampa a colori del segnale “Noi andiamo a scuola in carpooling” da esporre in macchina (vedi sezione “Segnaletica”).
L’iniziativa può essere promossa nelle assemblee e parlandone direttamente con le famiglie che abitano vicine fra loro.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Noi andiamo a scuola
in
Iniziativa realizzata
nell'ambito del progetto SH2S
"Safe home to School"co-finanziato da
Approfondimenti
Per approfondire questi argomenti puoi anche consultare
- il sito web www.municipio.re.it/nuoveideeincircolazione
CONTATTI
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Scheda5.a
-
sostenibile, sicura, autonoma
Laboratori
Scuole primarie
Attività proposte alle classi delle scuole primarie relative alla mobilità sostenibile.
Laboratori sulla bicicletta
gestiti da esperti dell’Associazione “Tuttinbici-Fiab” di Reggio Emilia direttamente a scuola.
PRIME PEDALATE
classi 1^ e 2^
Piccola gimkana per verificare il grado di abilità
dei bambini con la bici.
Durata: 1 ora.
Periodo: a primavera.
Laboratorio pratico. CARTA D’IDENTITÀ DELLA BICICLETTA
classi 3^ e 4^
Conoscenza delle principali parti della bicicletta
e loro funzionamento.
Costruzione pop-up e documento d’identità della propria
bicicletta.
Durata: 2 ore.
Laboratorio pratico.
STORIA DELLA BICICLETTA
classi 4^ e 5^
Proiezione delle immagini dell’evoluzione del mezzo
dal 1817 ai giorni nostri.
Durata: 1 ora.
Lezione frontale con video proiettore.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda5.a
-
sostenibile, sicura, autonoma
MANUTENZIONE DELLA BICICLETTA
classe 5^
Manutenzione ordinaria, riparazione di una foratura
con smontaggio ruota, camera d’aria, applicazione
toppa e rimontaggio.
Durata: 2 ore.
Laboratorio pratico.
Come prenotare i laboratori
Inviare richiesta scritta all’indirizzo mail [email protected]
o al fax 0522/456457 specificando
- nome della scuola,
- insegnante di riferimento (telefono + mail),
- attività richieste, classi interessate,
- possibili orari e date di svolgimento.
È possibile prenotare al massimo 2 incontri per classe (durante l’intero anno scolastico).
In caso di un numero elevato di richieste, sarà data la precedenza alle scuole in cui sono
attivi BiciBus e/o PediBus.
Laboratori sulla mobilità sostenibile
Percorso laboratoriale progettato per le classi 3e – 4e – 5e della scuola primaria per poter
approfondire i temi legati alla mobilità sostenibile, sicura e autonoma.
MOBILITÀ E TERRITORIO
classe 3^
Il percorso guida i bambini a riconoscere e apprezzare gli
elementi del territorio che si incontrano nel percorso casascuola; a diventare consapevolidelle diverse forme di mobilitàriflettendo sui punti di forza edi debolezza di ciascuna;
aimmaginare la “città ideale.
MOBILITÀ E SALUTE
classe 4^
Il percorso guida i bambini a indagare la relazioni tra mobilità
sostenibile e salute personale, proponendo il confronto fra
le esigenze degli adulti-genitori-accompagnatori e i desideri
dei bambini sul tema del muoversi per proporre e incentivare
percorsi casa-scuola più salutari.
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda5.a
-
sostenibile, sicura, autonoma
MOBILITÀ E AUTONOMIA
classe 5^
Il percorso guida i bambini ad indagare il proprio grado di autonomia, a partire dagli spostamenti quotidiani, per favorire
la crescita personale anche in vista del passaggio alle scuole
secondarie di 1° grado.
Il percorso base è strutturato in circa 6 ore di attività (estensibili), che possono essere sviluppate e gestite in autonomia dagli insegnanti delle singole classi:
- Incontro introduttivo al tema, per introdurre il percorso proposto e sensibilizzare sulle diverse forme di mobilità nel percorso casa-scuola-casa, indagando percezioni e precono
scenze degli alunni.
- Uscite nel territorio, come momento esperienziale a supporto del percorso per raccoglie
re elementi di veridicità da rielaborare in classe e far si che il territorio diventi una risor
sa per l’apprendimento.
- Attività laboratoriali proposte per costruire il proprio sapere, partendo dall’analisi dei dati raccolti nei momenti precedenti.
Come realizzare i laboratori
Per approfondire e realizzare operativamente i Laboratori sulla mobilità sostenibile, consulta
- la pubblicazione “Tutta mia la città” - Manuale per insegnanti
(vedi sezione “Materiale didattico).
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
-
sostenibile, sicura, autonoma
Scheda5.b
Laboratori
Scuole secondarie di 1° grado
Attività proposte alle classi delle scuole secondarie di 1°grado sulla mobilità
sostenibile
Laboratori sulla bicicletta
gestiti da esperti dell’Associazione “Tuttinbici-Fiab” di Reggio Emilia direttamente a scuola.
MEGLIO LA BICI
classi 1^- 2^- 3^
Presentazione dei vantaggi della bicicletta per la
salvaguardia della propria salute, dell’ambiente,
per favorire la socializzazione.
La bici come icona di uno stile di vita ecosostenibile.
Durata: 1 ora.
Lezione frontale con proiezione slide.
MANUTENZIONE DELLA BICICLETTA
classi 1^- 2^- 3^
Manutenzione ordinaria, riparazione di una foratura
con smontaggio ruota, camera d’aria, applicazione
toppa e rimontaggio.
Durata: 2 ore
Laboratorio pratico. Come prenotare i laboratori
Inviare richiesta scritta all’indirizzo mail [email protected]
(o al fax 0522/456457) specificando
- nome della scuola,
- insegnante di riferimento (telefono + mail),
- attività richieste, classi interessate,
- possibili orari e date di svolgimento.
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
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sostenibile, sicura, autonoma
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Laboratori
Adulti
Abbiamo constatato che sono più di quanti si possa immaginare gli adulti che non sanno
andare in bicicletta.
Impariamo ad andare in bicicletta
Laboratori gestiti da esperti dell’Associazione “Tuttinbici-Fiab” di Reggio Emilia, presso la
loro sede.
L’Associazione Tuttinbici-Fiab, nell’ambito della collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, organizza un corso rivolto
agli adulti che non hanno avuto altre occasioni per imparare
ad andare in bicicletta.
Le lezioni, su appuntamento, si svolgono al sabato pomeriggio
presso la sede “Tuttinbici” di Via Zandonai, 14 - RE
Si inizia con un approccio graduale per prendere confidenza
con il mezzo (bici predisposte da volontari e adatte all’uso);
assistenza personalizzata, fino al momento del “decollo” ossia
di un minimo di autonomia.
Come prenotare i laboratori
Inviare una richiesta scritta all’indirizzo mail
[email protected]
Approfondimenti
Per approfondire questi argomenti puoi anche consultare
- il sito web www.tuttinbici.org
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
Scheda
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sostenibile, sicura, autonoma
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Uscite didattiche
È possibile utilizzare la bicicletta, i piedi e il trasporto pubblico anche in ambito scolastico,
durante le attività di classe e in occasione delle uscite didattiche.
Organizzazione di uscite didattiche con mezzi sostenibili
Il Servizio Politiche per la Mobilità del Comune
di Reggio Emilia è a disposizione per una consulenza nell’organizzazione di uscite didattiche con mezzi sostenibili (piedi, biccletta,
mezzi pubblici) alla scoperta della città o di
altre province limitrofe (definizione meta,
percorso, mezzi di trasporto, durata, ...).
Alcune proposte
Le mete possibili sono tante, anche in funzione della localizzazione della scuola interessata
e del tempo a disposizione (mezza giornata o intera).
Di seguito si riportano alcune proposte, già sperimentate da scolaresche della città, adattabili a tutte le età.
1) IL PO
Itinerario: Reggio - Guastalla in treno; qui pista ciclabile fino al Po dove si prosegue per
Gualtieri, Boretto, Brescello sempre su pista ciclabile lungo il fiume.
Possibilità di visita ai musei “Antonio Ligabue”, “Peppone e Don Camillo”, “Casa dei Pontieri”.
Percorso in bicicletta: circa 30 km + treno
Durata: una giornata
2) TORRENTE CROSTOLO
Itinerario: dall’antico corso del torrente (piazza Gioberti) fino alle casse di espansione presso la Vasca di Corbelli lungo la pista ciclabile del Torrente Crostolo.
Percorso in bicicletta: circa 15 km (dipende dalla scuola di partenza)
Durata: mezza giornata
3) PIEVE ROMANICA DI S. FAUSTINO, OSPITALE DI RUBIERA
Possibilità di visita alla Pieve e all’Ospitale.
Percorso in bicicletta: circa 30 km (dipende dalla scuola di partenza)
Durata: una giornata
I Servizio Politiche per la Mobilità
Scheda 6
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4) IMPIANTO BONIFICA “LE ROTTE” BAGNOLO IN PIANO
Possibilità di visita all’impianto.
Percorso in bicicletta: circa 20 km (dipende dalla scuola di partenza)
Durata: mezza giornata
Materiale a disposizione
Per organizzare al meglio l’uscita, sono a disposizione gratuita delle classi:
- 1 bicicletta per trasporto disabili
- 1 tandem adulto-bambino/ragazzo
- 3 biciclette da bambino
- 27 biciclette da ragazzo
Il ritiro delle biciclette, presso la sede Tuttinbici, è da concordare tramite mail a:
[email protected]
Per informazioni
Inviare richiesta scritta via mail ([email protected])
o fax (0522/456457) specificando:
- nome della scuola,
- insegnante di riferimento (telefono + mail),
- attività richieste, classi interessate,
- possibili orari e date di svolgimento.
CONTATTI
Comune di Reggio Emilia – Servizio Politiche per la Mobilità
Via Emilia San Pietro, 12 – 42121 Reggio Emilia RE
Tel. 0522/456338 – Fax 0522/456457 – E-mail [email protected]
www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione
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Manuale per insegnanti - Comune di Reggio Emilia