c 1 m mc 2 mc massa momento energia Unità di misura naturali GeV esempio me me c me c 2 me 6.6 1025 GeV . sec 1GeV Utile per passare dalla “larghezza” di una particella o risnanza alla vita media 1 MeV 2 1 1 1011 cm 1 h / me c 4 1 1 21 1 me 10 sec h / me c 2 1.3 me 9,110 31 kg Fattori di conversione 1 1 sec 6.6 10 25 c 3 1010 cm / sec 1sec 3 1010 cm 10 13 cm 1 fermi 5GeV 1 1mb 10 27 cm 2 2.56GeV 2 1GeV 2 0.39 10 28 cm 2 Utile per esprimere le sezioni d’urto in cm Notazioni relativistiche esempi quadrivettore a a ;a ,a ,a 0 1 2 3 a a ; a1 , a2 , a3 0 Prodotto scalare Gradiente x t; x, y, z x t; x a a 0 ;a1 ,a 2 ,a3 Tensore metrico g p E ; p a b a b a b a b a b 0 0 1 1 2 2 ; , , 0 ; x t x y z 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 02 2 t x y z 3 3 a g a a b a b a b 0 0 0 ; x o a a a t ELETTROMAGNETISMO e NOTAZIONI RELATIVISTICHE E E B j t B 0 B E 0 t carica e corrente di n una particella particelle puntiforme puntiformi le equazioni di Maxwell B A n t,xt , xi eieixx xi xt it i 1. n . j t, xi ei x t x xi t j t , x ei x t x xi t A E V t i 1 0 A V; A A ; A 0 J ; j j ; j Lagrangiane classiche Lagrangiana della meccanica classica: energia cinetica – energia potenziale Un esempio: Lagrangiana dell’elettromagnetismo Lagr Lagr T V 1 2 2 E B V J A 2 E , B campi elettrico e magnetico classici J , densità di corrente e densità di carica V , A potenziali scalare e vettoriale Intensità dei campi in funzione dei potenziali A E V t B A Lagrangian density dell’elettromagnetismo,formalismo relativistico Quadrivettori 0 A V, A A ; A J ; J E i i A0 0 Ai i 1,2,3 0 A E V t F 0i 0 Ai i A0 E i Tensore antisimmetrico F F ij i A j j Ai ijk B k A A Lagr simbolo di Levi Civita, adimensionale 123 231 1 213 132 1 223 112 0 1 F F J A 4 ANTISYMMETRIC TENSOR F 0i F i 0 E i F ij ijk B k E F Ex E y Ez x y z 0 E1 E 2 E 3 E1 0 B 3 B 2 2 3 1 E B 0 B E 3 B 2 B1 0 E1 E 2 E 3 j0 x1 x2 x3 F 1E1 2 E 2 3 E 3 j 0 j 0 1F 10 2 F 20 3 F 30 j 0 j F 0 j0 The two non homogeneos Maxwell equations, which are driven by the current and charge densities take a simple form. The current conservation is contained in this formula and is a direct consequence of the antisymmetry of F and of the commutativity of and . Il ruolo delle Lagrangiane, nella fisica delle particelle La energia potenziale nella Lagrangiana definisce la teoria. Essa infatti specifica le forze in gioco. (Interaction Lagrangian) il fotone è il quanto del campo ed è rappresentato dal potenziale vettore L’elettrone è rappresentato da l campo fermionico Elettrodinamica quantistica: La Lagrangiana contiene la interazione fondamentale: A V J A J A Lagrangiana di un campo scalare reale (massa m, spin 0) Si puo’ dimostrare che la : Lagr 1 m 2 2 2 Si può anche dimostrare che soddisfa l’eq. delle onde p i 2 2 2 E p m 2 E 2 p 2 02 2 Ogni campo che descrive una particella di massa m deve soddisfare questa relazione E’ un campo libero, quindi è la sua Lagrangiana m 0 1930 Klein e Gordon (KG) hanno ottenuto questa equazione sostituendo gli operatori nell’equazione E i 0 x senza m energia potenziale, o termine di interazione 2 Esempio: costruiamo un campo scalare normalizzato ad un singolo quanto di energia definita e momento k A cos k r t 2 k 2 m2 , A fattore normalizza zione Sostituendo nell’equazione dell’energia Lagr H al Lagr ; H al E d 3 xH ; al si ha inoltre Per un singolo quanto con energia Lagr A 2 1 2 2 m 2 2 2 1 2 E d 3 x 2 m 2 2 2 1 2 2 E A 2 1 ei k .r t e i k .r t 2 In una teoria quantistica dobbiamo parlare di creazione e distruzione di particelle: n nk Stato con particelle, tutte con energia e momento allo stesso isrante Operatori creazione edistruzione crea i quanti associati al campo a a nk e int ; k t scritto in questo modo facilita le cose campo 1 ei k .r t e i k .r t 2 nk 1 e i n 1t 1 aei k .r t ae i k .r t 2 Passando da campo ad operatore Da ricordare: li distrugge coefficiente operatore distruzione OGNI CAMPO QUANTISTICO PUO CREARE O DISTRUGGERE PARTICELLE. QUANDO LO FA,C’E’ UN FATTORE ASSOCIATO CHE E’ LA FUNZIONE D’ONDA della PARTICELLA ATTENZIONE Questo è stato un approcio “euristico” al problema della quantizzazione di un campo scalare Abbiamo solo visto che deve avere una certa forma e può essere interpretato in termini di creazione e distruzione di particelle con spin = 0, (scalare) con fattori che sono la funzione d’onda In una trattazione completa avremmo dovuto procedere alla quantizzazione del campo sclare, così come si fa con il campo elettromagnetico (vettoriale), che porta all’interpretazione del fotone come il quanto del campo elettromagnetico, che coincide con A. Sorgenti e correnti in una teoria quantistica non relativistica: un esercizio Equazione di Schroedinger 2mi 2 0 t Moltiplichiamo questa equazione per i * 2mi 2 0 t Moltiplichiamo la complessa coniugata di questa equazione per i e sommiamo. Si ottiene Densitá di probabilitá 2 i J * * 2m Particella libera J 0 t Densitá di corrente C exp ip r it 2 * * 0 i 2mi t * i * 2 2 * 0 t t 2m * Definiamo adesso i * C 2 p J m Un sistema di due campi scalari reali , stessa massa m 1 Lagr 2 1 1 2 2 1 1 m 1 2 2 m 222 2 2 Costruiamo un 1 i2 / 2 campo complesso stessa massa m * 1 i2 / 2 niente ha prefissato la direzione di 1 2 Lagr Campi equivalenti Possiamo formare un campo complesso ' 1 cos 2 sin i11 sin i2 cos / 2 ' e i1 ie i2 / 2 ' e i ; * ei * ' La lagrangiana non cambia: essa è proporzionale a Invarianza per rotazione * 1 * m 2 * 2 1' 1 cos 2 sin 2' 1 sin 2 cos ' '1 i2 ' / '* '1 i2 ' / 2 2 è una costante reale trasfornmazione di “gauge” di prima specie Che implicazioni ha questo esempio? Consideriamo una rotazione infinitesima, per semplificare i conti ' 1 i i COME VARIA LA LAGRANGIANA Lagr i * i* 1 * m 2 *? 2 Dimostreremo che la variazione della Lagrangiana è =0, il che implica che la ESISTE una CORRENTE che SI CONSERVA •: Lagr per ogni variazione , * riscriviamo il secondo termine x Lagr Lagr Lagr * x Lagr Lagr Qui il secondo termine serve solo a cancellare quella parte del primo termine dove opera sulla derivata della Lagrangiana Lagr Lagr Lagr Lagr Lagr * * * Lagr Lagr Lagr Lagr * * Lagr * le variazioni rispetto e , * e * sono tutte indipendenti. Lagr m 2 * Lagr Lagr * 1 * m 2 * 2 Lagr * Lagr Lagr m 2 * * 0 Lagr m2 0 Lagr Lagr * * Considerazioni sulla variazione della lagrangiana la variazione della lagrangiana può essre scritta come la derivata della quantità tra parentesi graffe la variazione della lagrangiana deve essere nulla la quantità tra parentesi graffe deve essere nulla questa quantità può essere interpretata come la divergenza di una corrente quindi, una corrente che si conserva Lagr Lagr Lagr * * Lagr Lagr Lagr * * Lagr S indipendente dai parametri della trasformazione S i * * Lagr 0 S 0 Questo è un risultato generale che non dipende dai dettagli della particolare trasformazione che abbiamo usato La variazione della Lagrangiana può essere scritta come la derivata della quantità tra parentesi. Sappiamo che la variazione deve essere 0. Quindi la quantità tra parentesi si comporta come una corrente conservata, cioe la sua quadridivergenza è 0. conservazione locale di carica Se scambiamo * , S cambia segno. Una teoria relativistica ha particelle con la stessa massa ma carica opposta: le antiparticelle. Se rappresenta una particella di carica e , * rappresenta l’antiparticella di carica –e, allora S è interpretato come una densità di corrente di carica. L’equazione S = 0 dice che il cambiamento della densità di carica S0(x) in una regione è uguale al flusso di corrente S (x) fuori dalla ragione. Quindi la carica si conserva localmente , e può essere usata per “ etichettare gli stati” Niente di quello che abbiamo fatto ci dice che la carica deve essere necessariamente una carica elettrica. Vedremo le particelle hanno molte “cariche”, alcune delle quali possono essere messe in relazione a conservazione di corrente dQ 0 dt trasformazioni di gauge Trasformazione di gauge di “prima specie” o trasformazione di gauge globale Se il parametro che descrive la trasformazione dipendesse dallo spazio x,y,z o dal tempo t , allora la trasformazione di gauge sarebbe di “seconda specie” o locale Trasformazione di gauge è un nome storico. Sarebbe molto più comprensible usare le espressioni trasformazioni locali o globali di fase ed invarianza di fase. i e ' i e *' * const. Il teorema di Noether Lagr Lagr * L agr L’equazione è molto generale. E’ un esempio di una proprietà basilare delle teorie quantistiche di campo: e cioè che se un sistema è invariante per una certa trasformazione questo porta necessariamente alla conservazione di qualche quantità fisica. teorema di Noether In un sistema descritto da una Lagrangiana, una qualsiasi trasformazione continua che lasci invariata l’azione, porta necessariamente ad una corrente conservata S, con S = 0 . E’ sempre possibile definire una carica che si conserva Qt d 3 xS0 x dQt 0 dt dt invarianze e conservazione invarianza per rotazione conservazione momento angolare invarianza per traslazione conservazione momento (quantità di moto) invarianza per traslazione temporale conservazione energia I mesoni K I K neutri sono un esempio pratico del sistema descritto 1 K L f f K 0 f f K 0 2 1 KL K1 K 2 1 2 K1 e K2 sono come 1 e 2 K0 e anti K0 sono come e * La “carica” è la stranezza Per i K, la conservazione della “carica”, cioè della stranezza, è “rotta” da una doppia interazione debole che trasforma K0 in anti-K0 e introduce una piccola degenerazione di livello: la differenza di massa tra K1 e K2 K0 K 0 Anomalie e MODELLO STANDARD L’analisi presentata è di tipo classico. Una simile analisi potrebbe essere fatta in teoria quantistica, generalmente con gli stessi risultati. Correzioni quantistiche radiative di ordine più elevato possono dare risultati diversi da 0 nella S, anche quando il risultato classico darebbe 0. Questi termini sono chiamati anomalie. Richiedere che le equazioni non contengano anomalie è una guida importante nel determinare la struttura della teoria, in particolare perché qualche volta le anomalie scompaiono se il modello ha certe simmetrie. Questo è quello che succede con il MODELLO STANDARD Il campo mesonico di Youkawa: predizione del “mesone” (1935) Introduciamo la Lagrangiana di interazione viene aggiunta alla lagrangiana del campo libero Lagrint Lagr sorgente e interazione di un campo x, t Analogia con e.m.: sorgente di 1 m 2 2 2 L’equazione delle onde diventa m 2 che consegue dall’ eq. di Euler Lagrange Lagr Lagr Esempio semplice: una sorgente puntiforme, di forza g, nell’origine,indipendente dal tempo m 2 m g x 2 2 g x é indipendente dal tempo Risolveremo il problema con il metodo della trasformazione di Fourier. Il campo mesonico di Youkawa: la predizione del “mesone” .(2) 2 2 m g x Trasformata di Fourier x 3/ 2 3 d ke Sostituendo k ~ si ottiene: ~ k ~ Si ricava tenendo conto che 3/ 2 g 2 k 2 k m2 ~ x g 2 3 ik x e d k k 2 m2 3 k k ~ ik x 1 2 Trasformata inversa 1 d 2 3 3/ 2 i k x xe x 2 k 2 ~ 2 2 k m k ~ g 2 3 / 2 ottenendo infine k Osservazione : se avessimo una sorgente dipendente dal tempo, il denominatore sarebbe: 2 k k m2 m2 k 2 , 2 0 e apparirebbe come un propagatore, se una particella è scambiata in una interazione k 2 k k x g 2 3 ik x e d k k 2 m2 3 Il campo mesonico di Youkawa Yukawa : è un campo mesonico che ha il nucleone come sorgente. Valutiamo l’integrale. Poniamo: o k x kr cos Gli effetti del campo sono trasmessi da particelle (“mesoni”). 2 1 k 2 dk ikr cos d d cos e 2 2 1 k m 0 2 r o ir o ir o k 2 dk sin kr 2 2 k m k 2 dk ikr ikr e e 2 2 k m r 1/ m come si vede da questa equazione k 2 dk ikr k 2 dk ikr e e 2 2 2 2 0 k m k m k 2 dk ikr 2 e 2 ir k m Se le particelle hanno massa m, il campo ha un raggio d’azione Questo integrale può essere calcolato, ottenendo g e mr 4 r Youkawa interpretava come il campo mesonico del nucleone. Il nucleone aveva una carica forte; il mesone , massa m ,trasmetteva il campo. Il raggio d’azione della forza forte è r~1/m L’interazione di Youkawa Un nucleone interagisce con un altro nucleone “sentendo” il suo campo mesonico Hamiltoniana di interazione tra due nucleoni, il secondo descritto da H d x x 2 x 2 x g e mr 4 r 3 Utilizziamo l’espressione m xx ' e 1 3 x d x ' x ' 1 4 x x' 1 x' g x' m xx ' e 1 3 3 H12 d xd x' 1 x 2 x ' 4 x x' possiamo scrivere iI potenziale L’haniltoniana di interazione 1 e mr V (r ) 4 r Interazione nello spazio delle posizioni. Generalmente gli elementi di matrice sono dati nello spazio dei momenti. Notare il ruolo della massa. Se la massa =0, questo diventa il potenziale elettrostatico x g 2 3 In generale la quantità che rappresenta la particella scambiata di massa m nello spazio dei momenti è il propagatore: ik x e 3 d k k 2 m2 1 k 2 m2 Questo risultato ci porta alla interpretazione generale che in una teoria quantistica dei campi tutte le interazioni sono dovute a scambi di particelle. Le parole forza ed interazione sono intercambiabili . CONCLUDENDO Per nuclear forces con range ~10-13cm, l’ ipotesi di Youkawa predice un quanto spinless con una massa ~ 100MeV e e mass GeV 0,135 - 0,140 0,105 mean-life s 8,4.10-17 2,6.10-8 2,2.10-6 0 c 6,6 10 25 GeV . sec . 3 1010 cm m 13 nell’atmosfera da collisioni nucleari di r 10 cm Due parole sui raggi cosmici I pioni sono generati protoni cosmici. La vita media del pione è abbastanza breve da far decadere il pione in volo, nella stratosfera. Il pione 0,2GeV Il 2 decadimento è un a di neutro decade in gamma e dádel origine adprocesso una cascata due(La corpi. Il ha la stessa energia coppie di elettroni. componente “soft”dei raggi cosmici). cinetica (4,1 MeV), e quindi ~lo stesso Il mu vive 2200ns puó arrivare sulla superficie della terra. (la componente”“range” hard”).(600 m) nella emulsione. Le emulsioni nucleari consistono Il decadimento del è un processo a essenzialmente in piccoli microcristalli di tre corpi, ed infatti lélettrone ha d’argento, uno bromide sospesi in gelatina spettro di energia continuo. specialmente sensibilizzata (emulsione). Una particella carica ionizzante lascia una immagine latente nei cristalli che attraversa. Le lastre di emulsione Cosmic rays and vengono sviluppate e le tracce nuclear emulsion appaiono come una sequenza di granini d’argento anneriti. , 0 L’ esperimento di Pancini Piccioni Conversi L’interazione di Yukawa l’eqauazione di KleinGordon e il propagatore sono trattati anche dal Perkins, paragrafi 2.2 e 2.3 Sommario delle Lagrangiane Vector field, mass=0 (elettromagnetismo) 1 F F J A 4 Real Scalar or Pseudoscalar field Campo reale di massa m e spin=0 1 m 2 2 2 fotone pione m2 0 Complex scalar or pseudoscalar field of mass m K1 K0 1 1 1 1 m 212 2 2 m 2 22 2 2 1 * m 2 * 2 1 i 2 / 2 * 1 i 2 / 2 m 2 0 anti-K0 * m 2 * 0 K2 Le regole di Feynman Interazione elettromagnetica Abbiamo inserito una corrente: Q J = Lagr int J A Q Q A è la carica elettrica Il fattore è tale per cui il termine quadrivettore. è un ,k Un elettrone di quadrimomento p emette un fotone e rincula con un quadrimomento p e , p Q e e , p' u p 'e ip'.x A u p e ip. x A e ik . x Lagr int V Lagrint REGOLE DI FEYNMAN Scrivere il fattore appropriato per ogni veritice Mettere il propagatore di ogni linea interna di massa m e quadrimomento k , 1/(k2-m2) Moltiplicare per le funzioni d’onda esterne: u fermione iniziale, anti-u fermione finale, 1 per bosoni scalare ed per i bosoni vettoriali