Progetto di un edificio polifunzionale e computo metrico di una parte dell’opera Sessione anno 2011 Prima prova scritto-grafica Un Comune vuole costruire, in una zona non sismica, un edificio polifunzionale. Il manufatto, di un sol piano, comprende, una sala comune di circa 500 m2, uffici di direzione con segreteria, angolo bar con un locale ad uso esclusivo del barista, un locale per la vendita dei giornali con locali accessori e servizi igienici. Il candidato, esegua il progetto dell’edificio con pianta, prospetti e una sezione in scala 1:50. Infine, il candidato in una breve relazione illustri i criteri adottati nella progettazione e svolga uno dei seguenti argomenti: —il computo metrico di una parte dell’opera; —la presumibile parcella del progettista; —un particolare esecutivo o decorativo. Durata della prova: 8 ore nota bene Essendo una sala polivalente, e destinata presumibilmente a sala conferenze, sala da concerto, teatro, sala espositiva, si rimanda ai temi assegnati negli anni 1998, 2000, 2004 e 2009 ove si trovano utili indicazioni per la progettazione, nonché la normativa di riferimento. *** Elaborazione Criteri progettuali e descrizione dell’intervento Il tema, non introducendo particolari vincoli, quali la dimensione del lotto, l’indice di cubatura, distanze minime ecc., lascia ampia libertà di scelta. Lo schema aggregativo funzionale dell’edificio prevede due blocchi funzionali collocati in successione lungo l’asse generatore sud-nord: un corpo Progetto di un edificio polifunzionale e computo metrico di una parte dell’opera 607 circolare ove trovano luogo tutte le funzioni complementari e la sala comune dalla forma a conchiglia. La costruzione è inserita in un lotto trapezioidale delimitato sui lati sud e est da altrettante strade pubbliche e, compatibilmente con le distanze minime consentite, risulta leggermente decentrata verso est in modo da avere una sufficiente area sul lato opposto da utilizzare a parcheggio per un sufficiente numero di posti auto. La restante superficie del lotto è, invece sistemata a verde. Il corpo circolare, avente funzione di hall d’ingresso e dove sono situati, sul lato est, l’edicola, il bar, i servizi igienici, è caratterizzata da uno spazio circolare centrale, cuore dell’intera composizione, delimitato da pilastri circolari che sorreggono un tamburo sormontato un ampio lucernaio che illumina l’intero ambiente. Sul lato ovest, sono invece posizionati la reception (posta in prossimità dell’entrata) e gli uffici di direzione e di segreteria, dotati ciascuno di servizi igienici dedicati. Dal punto di vista strutturale, per il corpo circolare si è optato per un classico telaio in c.a. con solaio di copertura in latero-cemento. La sala comune, posta ad un livello inferiore rispetto al resto dell’edificio, è un unico grande ambiente a forma di ventaglio, adattabile, quindi, a diverse destinazioni d’uso (auditorium, sala conferenze, sala espositiva, museo etc) e presenta un’altezza interna degradante verso il lato nord. Per evitare la frammentazione dello spazio con la presenza di pilastri si è optato, infatti, per una struttura costituita da travi in legno lamellare che coprono l’intera luce della sala. Esse poggiano infatti, a sud, sul tamburo sopradescritto e, sul lato opposto, su pilastri, (sempre in legno lamellare) posti lungo il perimetro nord della sala. Esternamente tali travi assumono un andamento ad arco a mò di archi rampanti; tra i pilastri e gli archi rampanti si aprono ampie vetrate che lasciano intravedere il paesaggio a nord dell’edificio. La copertura è composta da pannelli sandwich, rivestiti esternamente da una lamiera in rame, poggianti su arcarecci in legno fissati ai travoni. In ossequio a principi di acustica, nel caso di utilizzo della sala come teatro o sala concerti, il soffitto presenta pannelli riflettenti, fissati agli arcarecci, che lasciano comunque a vista i travoni in legno, elementi questi ultimi caratterizzanti l’aspetto architettonico della sala. 608 Sessione Anno 2011 Progetto di un edificio polifunzionale e computo metrico di una parte dell’opera 609 610 Sessione Anno 2011 Progetto di un edificio polifunzionale e computo metrico di una parte dell’opera 611 Computo metrico fondazioni corpo circolare Nonostante la costruzione sia in zona non sismica si è optato per un sistema di fondazioni continue in c.a. a t rovescia; la struttura presenta una maglia chiusa, ovvero un sistema di travature colleganti i pilastri strutturali. La planimetria delle fondazioni e la sezione tipo (uguale per tutte le travi) sono riportate nelle seguenti figure. 612 Sessione Anno 2011 Progetto di un edificio polifunzionale e computo metrico di una parte dell’opera 613 La sezione della fondazione presenta una superficie pari a: (m 0,50 × m 0,50) + (m 0,50 × m 1,10) = 0,80 mq Il sottostante magrone in cls presenta, invece, una superficie di mq 0,14 (pari a m 0,10 × m 1,40). Con riferimento alla planimetria di pag. 612 si riporta qui di seguito il computo metrico delle fondazioni: 1)Calcestruzzo strutturale (unità di misura: mc) A B C D E Denominazione trave Lunghezza ml Superficie sezione Volume mc (A × C) Pezzi n. Totale trave mc (A × C × D) Trave 1 22,45 0,80 17,96 1 17,96 Trave 2 24,52 0,80 19,62 1 19,62 Trave 3 15,44 0,80 12,35 1 12,35 Trave 4 14,25 0,80 11,40 1 11,40 Trave 5 9,08 0,80 7,26 3 21,78 Trave 6 4,73 0,80 3,78 2 7,56 Trave 7 5,27 0,80 4,21 3 12,63 Trave 8 3,88 0,80 3,10 1 3,10 Totale mc 106,00 2)Calcestruzzo per magrone (unità di misura: mc) Dalla tabella si evince che la lunghezza complessiva delle fondazioni (somma valori colonna A) è pari a ml 99,62. 614 Sessione Anno 2011 Pertanto la quantità totale del magrone (mc) sarà pari a: ml 99,62 × mq 0,14 = mc 13,95 3)Ferro per armature (unità di misura: kg) Considerando una quantità di ferro pari a 80 kg/mc avremo: kg/mc 80 × mc 106 = kg 8.480 4)Casseforme (unità di misura: mq) Avremo 2 mq di casseforme al ml (1 mq per lato). Pertanto: ml 2,00 × ml 99,62 = mq 199,24 Moltiplicando le quantità calcolate per i prezzi unitari (prezzo per unità di misura), estrapolati generalmente dai prezziari regionali di riferimento, otterremo il costo totale delle fondazioni: 1) Magrone: mc 13,95 × €/mc 77,45 = € 1.080,43 2) Calcestruzzo: mc 106 × €/mc 94,62 = € 10.029,72 3) Ferro armature: mc 8480 4) Casserature: × €/kg 1,03 mq 199,24 × €/mq 24,21 = € 4.823,60 TOTALE nota bene = € 8.734,40 € 24.668,15 Qui di seguito si riportano, a titolo d’esempio, le voci ed i relativi prezzi applicati nel computo metrico in oggetto, estrapolati dal Prezziario della regione di riferimento: Calcestruzzi strutturali Calcestruzzo durevole per impieghi strutturali secondo le norme UNI EN 206-1 e UNI 11104 in conformità al DM 14/09/2005 e secondo le norme UNI 11040 per i calcestruzzi autocompattanti (SCC). D max inerti 32 mm. Compreso l’uso di pompa, del vibratore e quant’altro necessario per dare un’opera eseguita a perfetta regola d’arte, esclusi i soli ponteggi, le casseforme, e ferro di armatura. Caratteristiche dell’ambiente e rischi connessi: corrosione indotta da carbonatazione, con resistenza caratteristica Rck 30 - XC1 - rapporto a/c max<0,6 Progetto di un edificio polifunzionale e computo metrico di una parte dell’opera 615 In fondazione €/mc 94,62 Casserature Casseforme di qualunque tipo rette o centinate per getti di conglomerati cementizi semplici o armati compreso armo, disarmante, disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un’altezza di 4 metri dal piano di appoggio; eseguite a regola d’arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo. Per opere di fondazione €/mq 24,21 Armature Acciaio ad alta duttilità in classe tecnica B450C, conforme alle Norme Tecniche per le Costruzioni del 23/09/2005 fornito in barre di tutti i diametri; tagliato a misura, sagomato e posto in opera a regola d’arte, compreso ogni sfrido, legature ed ogni altro onere, nonché‚ tutti gli oneri relativi ai controlli di legge Acciaio in barre per armature €/kg 1,03 Calcestruzzo per magrone 616 Calcestruzzo per magroni di sottofondazione, massetti a terra o su vespaio, platee, rinfianco e rivestimento di tubazioni, preconfezionato.01 con kg/mc 200 di cemento R 32,5, fornito in opera con autobetoniera econ l’eventuale impiego di pompe o gru. Compresa la posa in opera e lastesura a pefetto piano secondo le indicazioni progettuali, le carpenterienecessarie ed ogni altro onere per avere l’opera eseguita a perfettaregola d’arte, escluse solo le eventuali armature metalliche: €/mc 77,45 Sessione Anno 2011 Stima del valore di acquisto di cubatura edificabile, dell’indennità di sopraelevazione e di occupazione temporanea di un terreno. Rideterminazione millesimi di proprietà, procedura di accatastamento di nuove u.i. e calcolo rendita catastale presunta Sessione anno 2011 Seconda prova scritto-grafica Un fabbricato residenziale di tre piani fuori terra comprende: • al primo piano f.t.: 2 unità da 90 m2 e 110 m2 • al secondo piano f.t.: 2 unità da 100 m2 • al terzo piano f.t.: un’unica unità da 200 m2 Il proprietario dell’ultimo piano ha ottenuto dal condominio il consenso di sopraelevare di un piano il fabbricato, acquistando dal proprietario del terreno confinante la cubatura edificabile. La sopraelevazione avverrebbe nel rispetto di tutti i parametri urbanistici previsti per l’area e consentirebbe la realizzazione di due nuove abitazioni di 100 m2 ciascuno. Il proprietario incarica una professionista di: 1.valutare il prezzo di acquisto della cubatura edificabile tenendo conto che il proprietario del terreno confinante, cedendo la cubatura, non potrà più costruire e si ritroverà con un terreno agricolo; 2.valutare l’indennità che il sopraelevante dovrà corrispondere a ciascuno dei proprietari dei piani sottostanti a norma dell’art. 1127 c.c. 3.rideterminare i millesimi per la proprietà generale del condominio; 4.stimare l’indennità per l’occupazione temporanea della durata di 12 mesi di una superficie di 300 m2 di terreno agricolo adiacente, da destinare ad area di cantiere; al momento dell’occupazione è in corso una coltivazione di mais a metà del suo ciclo, a cui seguirebbe una coltura di frumento. Il candidato, assumendo opportunamente tutti i dati mancanti, compresi i criteri con i quali sono stati determinati in origine i millesimi di proprietà generale del condominio, dia risposta ai quesiti estimativi assegnati al professionista. Infine, indichi la procedura da seguire per la denuncia al Catasto dei fabbricati delle due nuove unità e ne calcoli la rendita presunta Durata della prova: 8 ore Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 617 *** Elaborazione Il testo del tema lascia molta libertà, quindi il professionista prescelto dal proprietario, prima di intraprendere lo sviluppo dell’incarico affidatogli reputa opportuno e necessario procedere ad un attento sopralluogo nella zona dove è ubicato il fabbricato, per acquisire il maggior numero di elementi che potranno essere utili a soddisfare le numerose richieste del proprietario. Il fabbricato residenziale trovasi — attualmente — in una zona semiperiferica del Comune di … ed è inserita in un piano di lottizzazione a carattere semintensivo di edificabilità. Il P.R.G. riguardante detta zona è stato approvato dal Presidente della Regione. La palazzina trovasi in una buona posizione in quanto quasi tutti i servizi essenziali (scuole, farmacia e mercati) distano mediamente nel raggio di m 200,00. La zona è sufficientemente servita dai mezzi pubblici che consentono un facile collegamento col centro della città e con i servizi ospedalieri. Di recente, si è anche constatato che, nonostante la non brillante situazione attuale, il mercato immobiliare locale si può considerare ancora in positivo. La struttua portante è in c.a., con muratura di tamponamento in forati; la finitura esterna è in intonaco civile tinteggiato. L’ingresso è in granito, le pareti rivestite in legno e i gradini sono anch’essi in granito. Attualmente la palazzina non è fornita di ascensore, ma con la sopraelevazione si potrà eseguire tale impianto perché esiste la reale possibilità di inserirlo tra le rampe di scale. Gli appartamenti esistenti sono forniti di impianto citofonico con relativo apriportone elettrico. Infine, non si è avuta la possibilità di visionare gli interni degli appartamenti esistenti, ma si presume che poiché, per essi, il Catasto ha assegnato la cat. A/2, possono essere definiti Abitazioni di tipo civile. 618 Sessione Anno 2011 Svolgimento Determinazione del valore di acquisto di cubatura edificabile Il valore richiesto dovrà essere determinato come differenza tra il valore del terreno come edificabile e il valore dello stesso come agricolo Appare chiaro che per determinare la superficie del terreno asservito, bisogna individuare i principali indici urbanistici previsti nel P.R.G. ed in modo particolare l’indice di edificabilità (mc/mq). Dal momento che l’attuale fabbricato si compone di n. 3 piani fuori terra, si ritiene che la zona in esame ricada fra quella residenziale e quella di media intensità abitativa e quindi con un indice presumibile di 1,2 mc/mq. Dal momento che la sopraelevazione prevede una superficie (ipotizzata a lordo) di 200 mq, ai quali va aggiunta la superficie del vano scala, supposta pari a mq 15, per una cubatura complessiva pari a mq 215 × 3 (considerando un’altezza al lordo del solaio di copertura di mt. 3) = 645 mc, ne deriva che l’area edificatoria da asservire, che una volta ceduto il diritto diventerà agricola, risulta pari a mc 645:1,2 m/mq = mq 537,5 arrotondabili a 538 mq. Con la cessione di cubatura, il diritto di costruire forza dal cedente all’acquirente ed è stimabile con il criterio del Valore di Trasformazione (in modo analogo al calcolo della sopraelevazione di un fabbricato) quale differenza tra il valore dell’edificio realizzabile e i costi che sarà necessario sostenere per la sua costruzione. Da analisi di mercato appositamente condotte, si è appurato che nella zona sono stati recentemente venduti alcuni appartamenti molto simili con un valore medio pari a 2400 @ /mq. Pertanto il valore del fabbricato che si potrà costruire è pari a: mq 200 × @ 2400 = @ 480.000 A tale valore andrà detratto il costo di costruzione coposto da: a) Costo tecnico di costruzione Il costo di edifici di nuova costruzione di una volumetria similare a quella in esame rilevati da contabilità di lavori di fabbricati recentemente costruiti in zona e, anche attraverso specifici preventivi reperibili presso ditte costruttrici locali, mediamente, può essere assunto in 950,00 @/mq Pertanto il costo dei lavori di costruzione ammonta a a 215 × 950 = @ 204.250 Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 619 b)Spese di urbanizzazione primaria e secondaria stabilite per il Comune in esame • Oneri di urbanizzazione: @ 6,50/mc • Volume immobile pari a 645 mc Per cui le spese per oneri di urbanizzazione ammontano a 645 × 6,50 mc = @ 4.192,50 c) Spese tecniche generali Progettazione e direzione lavori, calcoli del cemento armato, pratiche collaudo, accatastamento e abitabilità pari all’ 8% del costo dei lavori, IVA compresa: @ 204.250 x 0,08 = @ 16.350,00. Complessivamente ricapitolando: Costo totale di [email protected],00 Oneri di urbanizzazione @ 4.192,50 Spese tecniche generali @ 16.350,00 Tassa di concessione @ 14.000,00 _____________________________________ Totale @224.806,00 Arrotondati ad @ 225.000 Il valore di trasformazione è pertanto pari a: @ 480.000 – @ 225.000 = @ 255.000 La ripetuta area, di cui viene ceduta solamente la cubatura edificabile, in seguito non potrà più essere edificata e quindi avrà solamente un valore agricolo. Il giusto prezzo da corrispondere al proprietario cedente il diritto sarà pari, pertanto, al valore come sopra determinato detratto il valore residuo del terreno inteso come agricolo. Da indagini espletate nella zona risulta un valore agricolo medio di circa @ 100.000/ha per cui l’area in esame dovrebbe avere un valore di @ 100.000 x mq 538/10.000 = @ 5.380; pur tuttavia risulta anche detta area a confine con terreni a destinazione edificatoria, in futuro potrebbe essere acquistata da uno dei proprietari contermini e quindi acquisire un valore complementare in quanto potrebbe essere destinato a giardino, parco od altre e comunque 620 Sessione Anno 2011 arrecando notevole vantaggio al fabbricato di cui andrebbe a costituire parte integrante. Da tutto quanto sopra evidenziato, pertanto, si attribuisce alla ripetuta area un valore definitivo pari al doppio di quanto precedentemente determinato e pari, quindi, ad @ 5380 x 2 = @ 10.760 arrotondabili ad @ 10.800. Il valore del prezzo di acquisto della cubatura edificabile sarà pertanto pari ad @ 255.000 – @ 10.800 = @ 244.200. Determinazione del valore del diritto di sopraelevazione nota bene In tema di condominio, l’indennità prevista dall’ultimo comma dell’art. 1127 c.c. trae fondamento dalla considerazione che, per effetto della sopraelevazione, il proprietario dell’ultimo piano aumenta, a scapito degli altri condomini, il proprio diritto sulle parti comuni dell’edificio che, ai sensi dell’art. 1118 primo comma c.c., è proporzionato al valore del piano o porzione di piano che gli appartiene; pertanto, il legislatore ha inteso compensare in parte i condomini, assumendo a parametro il valore del suolo occupato, che costituisce l’unica parte comune suscettibile di valutazione autonoma. Relativamente al valore del’area da occupare costituisce principio consolidato della giurisprudenza è che l’indennità vada determinata in base al valore dell’area utilizzata con la sopraelevazione, cioè alla proiezione, in senso verticale, della sopraelevazione sul suolo su cui è costruito l’edificio (C. 1055/1967; C. 959/1961; C. 1635/1960; C. 9032/1987) considerato come se fosse inedificato (C. 1635/1960; C. 959/1961; C. 725/1965; C. 630/1972) e con riferimento al tempo in cui la sopraelevazione viene realizzata (C. 3453/1962; C. 1300/1977) e senza alcun riferimento alla maggiore o minore vetustà della copertura dell’edificio condominiale (C. 9032/1987, in quanto tali dati e parametri esulano totalmente dal criterio postulato dal legislatore per la quantificazione dell’indennità in riferimento al solo valore del suolo su cui sorge l’edificio condominiale). L’articolo 1127 del codice civile stabilisce che chi fa la sopraelevazione deve corrispondere agli altri condomini una indennità pari al valore attuale dell’area da occuparsi con la nuova fabbrica, diviso per il numero dei piani, ivi compreso quello da edificare, e detratto l’importo della quota a lui spettante. Il valore dell’area ex art. 1127 c.c., coincide nel nostro caso, proprio con il valore di acquisto della cubatura edificabile come sopra determinato, (al netto però del valore agricolo), essendo la stessa la cubatura realizzabile, pari, pertanto, ad @ 255.000. Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 621 Calcolo dell’indennità spettante ai condomini Secondo il citato articolo 1127 C.C., questa è pari al valore V diviso il numero di piani dell’edificio, compreso quello oggetto di sopraelevazione, quindi: Ind = V V 1 – × n +1 n +1 3 dove V = valore attuale dell’area n = numero attuale dei piani prima della sopraelevazione da cui: Ind = 255.000 255.000 1 – × 3 +1 3 +1 3 Ind = 255.000 255.000 1 – × 4 4 3 Ind. = 63.750 – 21.250 = @ 42.500 Siccome i piani restanti (escluso il proprietario dell’ultimo piano) sono due, ai proprietari di ogni piano spetterà complessivamente @ 42.500/2 = @ 21.250. Al piano f.t. vi sono due abitazioni, rispettivamente di mq 90 e mq 110, e ad ognuno di esse spetterà: —prima abitazione di mq 90): mq (90 + 110) : 58.350 = mq 90 : x → x = —seconda abitazione di mq 110): 21.250 × 90 = 9.562,5 200 58.350 ×110 x= = 11.687,5 200 Mentre al piano secondo f.t. vi sono due abitazioni di identica superficie (mq 100 ognuna) per cui a ciascuna spetterà un’indennità pari a: mq (90+110) : 4167 = mq 110 : x → @ 21.250 : 2 = @ 10.625. 622 Sessione Anno 2011 Determinazione dei nuovi millesimi di proprietà Per determinare i nuovi millesimi di proprietà, bisognerà innanzitutto determinare la superficie virtuale che si otterrà moltiplicando la superficie reale (lorda) di ogni abitazione per una serie di coefficienti che terranno conto della destinazione, del livello di piano, dell’orientamento e dell’esposizione. Pertanto, facendo pieno riferimento al regolamento condominiale in vigore ed applicando il valore dei vari coefficienti già utilizzati nelle tabelle in atto si procederà alla determinazione delle nuove tabelle millesimali che terranno conto delle due nuove abitazione ricavate nel piano sopraelevato. Prima di procedere alla determinazione di detti millesimi, si riassume schematicamente la composizione che l’edificio assumerà a sopraelevazione ultimata. Primo piano f.t. —n.1 appartamento di mq 90 orientato a Sud, esposto sulla strada comunale; —n.1 appartamento di mq 110 orientato a Nord, esposto sul cortile ristorante. Secondo piano f.t. —n.1 appartamento di mq 100 orientato a Sud, esposto sulla strada comunale; —n.1 appartamento di mq 100 orientato a Nord, esposto sul cortile ristorante. Terzo piano f.t. —n.1 appartamento di mq 200 orientato a Nord-Sud, esposto sulla strada Comunale e cortile ristorante. Quarto piano f.t. —n.1 appartamento di mq 100 orientato a Sud, esposto sulla strada comunale; —n.1 appartamento di mq 100 orientato a Nord, esposto sul cortile ristorante. Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 623 624 Sessione Anno 2011 2° f.t. 2° f.t. 3° f.t. 4° f.t. 4° f.t. 3 4 5 6 7 alloggio alloggio alloggio alloggio alloggio alloggio alloggio destinazione 800 mq 100mq 100 mq 200 mq 100 mq 100 mq 110 mq 90 mq reale superficie 0,9 1 (1+0,9)/2 0,9 1 0,9 1 0,8 1 (1+0,8)/2 0.08 1 0,8 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,9 0,9 0,85 0,85 orientamento esposizione destinazione piano Millesimi da attribuire al n. interno 1 = 1° f.t. 2 1° f.t. 1 interno piano coefficienti superficie 0,72 1 0,855 0,648 0,9 0,612 0,85 641,62 72 100 171 64,8 90 67,32 76,5 coefficiente virtuale prodotto 1000 112 156 267 101 140 105 119 millesimi di proprietà Sup. virtuale tot. : 1000 = sup. virtuale interno 1 : millesimi interno 1 → Millesimi interno 1= 1000 × 76,50 =1,558 × 76,50 =119 641,62 Analogamente per gli altri interni avremo: Millesimi interno 2 = 2 = 1000 × 67,32 =1,558 × 67,32 =105 641,62 Millesimi interno 3 = 1,558 × 90 = 140 Millesimi interno 4 = 1,558 × 64,80 = 101 Millesimi interno 5 = 1,558 × 171 = 267 Millesimi interno 6 = 1,558 × 100 = 156 Millesimi interno 7 = 1,558 × 72 = 112 Stima dell’indennità di occupazione temporanea In base all’art. 50 del D.P.R. 327/2001 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” nel caso di occupazione temporanea di un’area, è dovuta al proprietario una indennità per ogni anno pari ad un dodicesimo di quanto sarebbe dovuto nel caso di esproprio dell’area e, per ogni mese o frazione di mese, una indennità pari ad un dodicesimo di quella annua. In particolare si precisa che, nel caso l’area da occupare abbia destinazione agricola, come nella situazione in esame, l’indennità di occupazione annua sarà uguale a: Ind. = VAM × 1 12 Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 625 Il VAM (valore agricolo medio delle colture effettivamente praticate sul fondo) viene determinato entro il 31 Gennaio di ogni anno dalla Commissione provinciale per gli espropri. Il VAM è stabilito in funzione di due parametri : —la qualità di coltura —la Regione agraria Per quanto concerne la qualità di coltura, si ha modo di ritenere che trattasi di un seminativo irriguo in quanto oltre al frumento viene coltivato in rotazione anche il mais (coltura irrigua). In merito alla Regione agraria si considera che ricava in una zona di buon pregio. In considerazione di quanto sopra esposto si ipotizza un VAM per ettaro di @ 55.000 e quindi un VAM, riferito ad una superficie di mq 300, (quella da occupare) pari a : @ 55.000 × mq 300/10.000 = @ 1.650 Pertanto l’indennità di occupazione temporanea del terreno in esame e per la durata di un anno sarà: 1 1 Ind. = VAM × = 1650 × = 137,50 12 12 Procedura da seguire per la denuncia al catasto delle due nuove u.i. Nel caso in esame, l’operazione di conservazione nel catasto edilizio consiste nell’eseguire — al più presto — la dichiarazione delle n. 2 nuove unità immobiliari urbane. La richiesta di accastamento, presentata e sottoscritta dal richiedente il certificato di agibilità, va presentato allo sportello unico entro 15 giorni dall’ultimazione dei lavori di completamento (art. 25 T.U.E.); lo sportello unico provvederà a trasmettere la richiesta al Catasto; tale richiesta va effettuata su un apposito modello (modello D1). Il modello si compone di tre quadri (quadri A, I e U): —quadro A, con i numeri identificativi della dichiarazione (numero, tipo mappale, numero delle unità immobiliari etc.); —quadro I, con i dati relativi ai soggetti che saranno registrati nei documenti catastali come possessori delle unità immobiliari dichiarate (cognome e nome delle persone fisiche, denominazione e ragione sociale per le persone giuridiche, codice fiscale, etc.); 626 Sessione Anno 2011 —quadro U, con i dati riepilogativi delle u.i.u. dichiarate (riferimenti di mappa, classamento rendita proposta, esatta ubicazione etc.). Con il nuovo regolamento per l’automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali sia il mod. D1 che i nuovi modelli 1NB e 2NB parte I e parte II, vengono redatti con procedure informatica utilizzando il programma DOCFA. I modelli, contenenti tutti i dati del fabbricato (con la superficie in mq di superficie catastale e la rendita proposta), vengono resi all’Ufficio su supporto magnetico e acquisiti in tal modo negli archivi catastali. In questo modo gli archivi catastali sono tenuti aggiornati «in tempo reale». Documentazione da presentare Al mod. D1 si allegano i seguenti documenti e gli elaborati grafici. Mod. 1NB o 2NB. Il mod. 1NB serve per la dichiarazione di un fabbricato urbano o a destinazione ordinaria, il mod. 2NB per i fabbricati a destinazione speciale. Ogni modello si compone di due parti: nella prima parte sono dichiarate le caratteristiche dell’intero fabbricato: nella seconda parte le caratteristiche di ciascuna u.i. che compone il fabbricato o per ogni porzione censibile comune a più unità immobiliari. Per il fabbricato indicato nel testo si dovrà presentare un mod. 1N — parte prima — relativo all’intero fabbricato e un mod. 1N — parte seconda — per ciascuna unità immobiliare che compone il condominio. Nel mod. 1NB — parte prima — vi sono 11 quadri contrassegnati dalle lettere da A ad M; nella parte seconda vi sono 8 quadri con le lettere da A ad H. Alla presentazione della dichiarazione, l’Agenzia del Territorio rilascia regolare ricevuta. Elaborati grafici —Planimetria di ciascuna unità immobiliare (mod. E P/1); —Elaborato planimetrico per la dimostrazione della suddivisione in subalterni (E P/2). La planimetria di ciascuna unità immobiliare deve essere sviluppata come segue: —disegnata in scala 1:200 per le unità immobiliari a destinazione ordinaria e in scala 1:500 per quelle a destinazione speciale; per entrambi modelli, in casi particolari, vengono tollerate le scale 1:100 e 1:50; —nella planimetria devono essere rappresentati i muri perimetrali e interni nonché le porte d’accesso, tutte le porte interne, le finestre ed eventuali altri vani luce; Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 627 —i confini con le proprietà private e le aree pubbliche devono essere ben individuati; —esternamente al disegno a mezzo freccia e/o in basso verso destra deve essere indicata la direzione Nord. Per unità immobiliari a più piani deve essere estesa a tutti i piani; —sulla planimetria deve essere indicata l’altezza media dei vani in metri e frazioni fino a cm 5 e infine nell’interno del disegno dovranno essere indicate le destinazioni dei vani. La planimetria deve essere firmata da ingegnere o architetto o geometra iscritti nei rispettivi albi professionali. Elaborato planimetrico Per la dimostrazione della suddivisione in subalterni l’elaborato deve essere disegnato in scala ridotta (scala 1:500) e deve riportare graficamente: —la rappresentazione dell’intero lotto con l’indicazione delle particelle confinanti e degli accessi dalla strada; —la suddivisione delle aree scoperte; —la rappresentazione del perimetro di ciascun piano dell’edificio; —nell’interno del perimetro, per ciascun piano, le indicazioni delle porzioni comuni e gli accessi alle singole unità immobiliari; —il subalterno assegnato a ciascuna unità immobiliare, scritto in corrispondenza del segno grafico indicante il rispettivo accesso; —i subalterni che individuano le parti comuni scritte entro il perimetro di tali porzioni; —l’orientamento; —il riferimento al tipo mappale della particella interessata; —la dimostrazione descrittiva dei subalterni, che devono trovare perfetta rispondenza con quelli indicati sulle planimetrie delle unità immobiliari e sulle dichiarazioni — mod. 1 o 2NB. A corredo di questo elaborato si deve compilare la distinta in forma tabellare di tutti i subalterni specificando la via, il numero civico, il piano, la scala, l’interno e una breve descrizione (es. abitazione, box, opificio, beni comuni non censibili) sul mod. EP/3. Concludendo: Le nuove u.i.u. vengono censite come unità afferenti a quelle esistenti con la costituzione di due nuovi subalterni autonomi in testa ciascuno ai rispettivi proprietari. 628 Sessione Anno 2011 Calcolo rendita presunta delle unità immobiliari oggetto di nuova costruzione Le unità immobiliari già realizzate sono tutte censite in categoria A/2, classe 3, con tariffa di 220,00 @/vano, cosi come non potranno che essere censite le nuove unità. Queste ultime si ipotizza essere pari a 5,5 vani catastali ciascuna. Pertanto la rendita presunta di ciascuna unità è pari a: 220,00 × 5,5 = @ 1210,00 nota bene Come si determina la rendita catastale dei fabbricati La rendita catastale rappresenta il reddito annuo medio, ordinariamente ricavabile dalla unità immobiliare urbana ed è utilizzata per determinare il valore dei fabbricati. Elementi necessari — Comune: individua il comune censuario dove è ubicato l’immobile, che coincide generalmente con il Comune amministrativo. Nell’allegato A sono riportati i comuni di provincia; — Zona censuaria: individua una porzione di comune con caratteristiche ambientali uniformi per tipo di costruzione e per prevalente destinazione socio-economica. Nella maggior parte dei casi è unica e coincidente con l’intero comune. Nella maggior parte dei casi è unica e coincidente con l’intero comune. Nell’allegato A per ogni Comune sono riportate le relative zone censuarie; — Categoria: individua, nell’ambito di ogni zona censuaria, gli immobili con la stessa destinazione d’uso. Si riporta di seguito il quadro generale delle categorie: — Classe: individua un diverso livello di capacità di reddito nell’ambito di una categoria e rappresenta il grado di pregio e di qualità dell’immobile; — Consistenza: individua la grandezza dell’unità immobiliare, espressa in «vani» per le abitazioni e gli uffici (gruppo A); in «metri cubi» per gli uffici pubblici e alloggi collettivi (gruppo B); o, «metri quadri» per i negozi e box (gruppo C). Fanno eccezione le unità appartenenti al gruppo D (frabbricati a destinazione speciale) per la quale la rendita è determinata dall’Ufficio Tecnico Erariale mediante stima diretta e non sulla base di una tariffa. Stima valore acquisto cubatura edificabile, indennità di sopraelevazione etc. 629