TASSONOMIA
DEFINIZIONE
studio scientifico della CLASSIFICAZIONE dei viventi che vengono IDENTIFICATI
sulla base di regole e su ordini stabiliti di CATEGORIE sistematiche (TAXON)
CHIAVE ANALITICA
REGOLA
IDENTIFICAZIONE=RICONOSCIMENTO
PERCORSO
DICOTOMICO
SOGGETTO
BOTANICO
TAXON
CATEGORIA
CLASSIFICAZIONE
entità sistematica
(...famiglia, genere, specie...)
NOMENCLATURA
VOLGARE
tradizione popolare
SCIENTIFICA
International Code of Botanical Nomenclature
Linneo: Nomenclatura binomia
- Valeriana
- erba per gatti, …, …, ...
- altri nomi volgari in relazione ad usi e tradizioni diverse
Famiglia: Valerianaceae
Genere: Valeriana
Specie: Valeriana officinalis L.
SISTEMATICA
PROCARIOTI
SUPER
EUCARIOTI
REGNI
(-ae): Plantae
I Regni rappresentano un criterio
classificativo di organizzazione degli
organismi viventi.
Si basa su
- organizzazione cellulare,
- modalità di nutrizione,
- interazione con l’ambiente,
- metabolismo,
- caratteristiche morfologiche
macro e microscopiche ...
Classe (-opsida): Angiospermopsida
H. annuus
Gli studiosi di biologia hanno concentrato gli
sforzi per trovare sistemi di differenze tra gruppi
di organismi, così da ordinare le informazioni
secondo una classificazione o sistematica.
CLASSIFICAZIONE: ordinare le informazioni
La preistoria - i primi uomini distinsero le piante utili da quelle dannose: si tratta della prima forma
di determinazione.
Aristotele (348 - 322 a.C): la Botanica vera e propria si sviluppa parallelamente alla filosofia:
Aristotele considera i vegetali come animali con la bocca sul terreno (le radici), elabora le prime
chiavi dicotomiche per il riconoscimento.
I Romani: Columella, Virgilio, e altri, sviluppano la conoscenza delle piante e delle coltivazioni.
Plinio il Vecchio (23 -79 d.C), nel “Historia naturalis” tratta delle piante e gli usi a scopo terapeutico.
Il Medioevo: i monaci delle abbazie conservano negli erbari figurati immagini e conoscenze, e
sviluppano la farmacopea, basata su prodotti coltivati negli “orti dei semplici”.
Gli Orti botanici: annessi alle Università, a cominciare da Padova (1545) e Pisa, integrarono gli
erbari con collezioni di esemplari viventi, più utili per il confronto.
Cesalpino (1524-1603): fu il primo a produrre un erbario vero, con esemplari essiccati di piante;
produsse una classificazione delle piante in 20 classi (alcune ancora in uso).
Linneo (1707-1778): elaborò il sistema di classificazione più geniale, ancora oggi in uso, la
nomenclatura binomia (genere e specie). In particolare per le piante richiamò l’attenzione sugli
apparati riproduttori come elementi di valore sistematico decisivo.
Darwin: elaborò la teoria dell’evoluzione di ogni organismo da un predecessore(1859), ipotizzando
un “albero genealogico” dei viventi, in cui trovano corrispondenza le categorie sistematiche.
La Botanica moderna – si suddivide in un’ampia gamma di settori, tutti però concordano
nell’accettare il punto di vista evolutivo filogenetico, secondo cui ogni organismo si è sviluppato nel
tempo da un altro per selezione naturale, quindi le differenziazioni evolutive seguono una
successione logica e graduale.
Taxon (plurale taxa):
ogni denominazione
attribuita ad un
organismo sulla base
di uno schema di
classificazione.
Con la specie e con il
genere si individua un
organismo:
nomenclatura binomia.
Il genere viene incluso
in altri taxa di ordine
superiore:
famiglia
ordine
classe
phylum
L’identificazione di un
organismo come appartenente
ad una specie (determinazione),
è la conseguenza della
collocazione nei ranghi di un
sistema tassonomico
(classificazione).
CLASSIFICAZIONE DELLE FONTI
NATURALI DI INTERESSE FARMACEUTICO
DEFINIZIONE
Ripartizione dei componenti i regni animale e
vegetale e minerale in gruppi gerarchicamente
combinati o comunque correlati
La classificazione delle piante medicinali e delle droghe può essere costruita:
 1. Sistematica, alla cui base è un criterio evolutivo;
 2. Morfologica, fondata sul criterio della uniformità della parte di pianta
impiegata (fusti, foglie, radici, legni);
 3. Chimica, fondata sulla affinità delle classi di principi attivi principali
di ogni pianta o droga (piante ad alcaloidi, ad antociani, a terpeni);
 4. Terapeutica, fondata sul criterio dell'attività terapeutica (piante ad
attività cardiotonica, piante ad attività lassativa);
 5. Alfabetico, fondato su una base acritica che oggi con l'avvento
dell'informatica ha finito col prevalere nella pratica professionale.
Ogni metodo di Classificazione esprime differenti esigenze e necessità di lavoro
o di studio, pertanto spesso, sempre per ragioni specifiche (didattica, lavoro,
immagazzinamento), vengono adottati diversi metodi, o metodi misti, per
raggruppare droghe e piante medicinali.
Regno:
Animalia
Phylum:
Chordata
Classe:
Mammalia
Ordine:
Primates
Famiglia: Hominidae
Genere:
Homo
Specie:
Homo sapiens
PIANTE
FUNGHI
ANIMALI
PROTISTI
EUCARIOTI
MONERA
PROCARIOTI
MONERA: batteri e cianobatteri. Non hanno organelli delimitati da membrane.
L’organizzazione è unicellulare con individui isolati o in colonie. I batteri sono eterotrofi, i
cianobatteri autotrofi. Alcuni si muovono mediante flagelli, altri sono immobili. La parete
contiene acido muramico. La riproduzione è prevalentemente agamica.
PROTISTI:organismi eterotrofi generalmente considerati protozoi (animali unicellulari) e
organismi autotrofi come le alghe eucariotiche. Quindi sono un gruppo eterogeneo di
eucarioti unicellulari, coloniali o pluricellulari. Si riproducono per divisione cellulare e
riproduzione sessuale.
FUNGHI: sono saprofiti o parassiti, membri delle tallofite, totalmente privi di clorofilla.
Sono organismi pluricellulari, Crescono con ife settate e non, e formano un micelio.
Presentano chitina nella parete. Sono eterotrofi, e assorbono i nutrienti da organismi vivi o in
decomposizione. Il glicogeno è il principale polisaccaride di riserva. Si riproducono per via
sessuale e asessuale producendo spore accessorie chiamate conidi contenute nei conidiofori.
PIANTE: organismi verdi più specializzate delle alghe. Sono pluricellulari con vacuoli e
parete. Sono autotrofi perché svolgono la fotosintesi. Nell’evoluzione hanno differenziato
tessuti specializzati con formazione di organi definiti (radici, fusto e foglie). La riproduzione
è prevalentemente sessuale.
ANIMALI: eucarioti pluricellulari. Non hanno parete, cloroplasti e vacuoli. E’ il regno più
evoluto, possiedono mobilità, ecc.ecc.
Principali caratteristiche degli esseri viventi dei 5 regni
REGNO
Organizz.
cellulare
Struttura
Trofismo
Forma di
movimento
Funzione
ecologica
Importanza
farmaceutica
Esempi
MONERA
Unicellulare o
in colonie
Assenza di
nucleo, organuli,
endomembrane
Decompositori,
parassiti
(Eubatteri)
Fotosintesi
(alghe azzurre)
Assenza di
mobilità
propria.
Passivo in H2O
o in ospite
Consumatori
respirazione
(Eubatteri).
Fotosintesi (alghe
azzurre)
Fonti di vitamine,
antibiotici,
integratori
alimentari, flora
intestinale
Escherichia
coli,
Salmonella,
PROTISTI
Unicellulare o
pluricellulare
Nucleo,
organuli,
endomembrane
parete cellulare
Assorbimento,
parassitismo,
fotosintesi
Pseudopodi,
flagelli, ciglia
Consumatori
simili agli
animali,
produttori (alghe)
Fonti di vitamine,
antibiotici,
integratori
alimentari
Plankton,
amebe,
alghe….
FUNGHI
Unicellulare o
pluricellulare
Nucleo,
organuli,
endomembrane,
parete cellulare
Decompositori,
parassiti,
assorbimento,
simbionti
Assenza di
mobilità
propria
Consumatori
Antibiotici,
agenti della
fermentazione
Funghi,
muffe, lieviti
ANIMALI
Pluricellulare
Nucleo,
organuli,
endomembrane
Parassita
Movimento
muscolare
Consumatori
(carnivori,
erbivori,
onnivori)
Proteine,
vitamine,
integratori
alimentari,
farmaci vari
Spugne,
molluschi,
insetti,
mammiferi,
anfibi, pesci,
rettili, uccelli
PIANTE
Pluricellulare
Nucleo,
organuli,
endomembrane,
parete cellulare,
vacuoli, sistema
plastidiale
Fotosintesi
Assenza di
mobilità
propria
(movimento di
organi verso la
luce)
Produttori
Proteine,
vitamine,
integratori
alimentari,
farmaci vari
Muschi, felci,
gimnosperme
angiosperme
REGNO MONERA:
PROCARIOTI: Batteri e Alghe azzurre (Cianobatteri).
Organizzazione soprattutto unicellulare o in colonie
Mobili con ciglia, flagelli o immobili.
Presenti in maniera ubiquitaria
Eterotrofi in gran parte (batteri);
Autotrofi per chemiosintesi (batteri)
e fotosintesi (alghe azzurre).
Struttura dei cianobatteri (o alghe azzurre)
Pur essendo dotate di membrana plasmatica ed
eventuale parete cellulare, sono prive di membrana
nucleare; la molecola di DNA circolare si trova libera
nel citoplasma (PROCARIOTA).
Assenti i mitocondri, il reticolo endoplasmatico, i
cloroplasti e l’apparato di Golgi. Non vi sono strutture
interne limitate da membrane (organuli).
Nei cianobatteri si trovano numerosi TILACOIDI,
strutture membranose contenenti batterioclorofilla e
altri pigmenti fotosintetici necessari a catturare
l’energia solare per la sintesi degli zuccheri.
CIANOBATTERI: hanno struttura procariote ma presentano tilacoidi con clorofilla
Confronto tra cellule
procariote (batteri)
REGNO PROTISTI:
Sono tutti Eucarioti.
Organismi unicellulari, coloniali o pluricellulari,
Organismi Eterotrofi (es: protozoi)
ed Autotrofi per fotosintesi (es:alghe, spesso
incluse nel Regno Piante).
Si muovono per la presenza di ciglia,
flagelli o per meccanismo ameboide;
diverse forme sono immobili.
Protozoi si riproducono per via asessuale (scissione,
gemmazione) o sessuale (copulazione, coniugazione).
Vivono in ambienti umidi, isolati o in colonie oppure
sono parassiti.
Resistono all'asciutto incistandosi o mediante la
formazione di spore.
Sono provvisti di tutti gli organuli cellulari, a volte di
vacuoli pulsanti.
Si ne conoscono altre 20000 specie.
Si dividono principalmente nelle classi:
Flagellati, Sarcodini, Sporozoi, Ciliati.
TALLOFITE: ALGHE e FUNGHI
Chlorophyta
Cyanophyta: unicell. procarioti
(Chlorophyta, Charophyta) alghe verdi
Euglenophyta
ALGHE
Rhodophyta alghe rosse
Phaeophyta
(Pyrrophyta, Chrysophyta, Phaeophyta) alghe brune
Le alghe sono organismi autotrofi , uni o pluricellulari con pareti polisaccaridiche. I plastidi contengono pigmenti fotosintetici (clorofille )
e pigmenti accessori. Importanza ecologica: molte formano il fitoplancton (rete alimentare marina) e svolgono ruolo essenziale nel ciclo
del Carbonio producendo Ossigeno. Suscitano particolare interesse dal punto di vista evolutivo.
EUGLENOFITA: sono organismi unicellulari flagellati. Corpo privo di parete cellulosica, dotato di flagelli. Si moltiplicao per scissione.
Sono foto-auxo-trofe. Presentano cloroplasti circondati da tre membrane. Possono essere piccoli a disco oppure grandi a lamina o a nastro.
Contengono clorofilla a e b, caroteni, e diverse xantofille.
RODOFITA: sono per la maggio parte marine. Non possiedono flagelli, ma sono trascinate passivamente dalle correnti. Contengono
clorofilla a e d, caroteni, xantofille e ficobiline. Plastidi molto primitivi. La perete cellulare è formata da 2 strati. Lo strato esterno
mucillaginoso è costituito da polssacaridi del galattosio (agar e carreganina).
FEOFITA: per la maggio parte marine. Presentano tallo pluricellulare e possono arrivare anche a 70-80 m di lunghezza. Contengono
clorofilla a e c, caroteni , xantofille, e fucoxantine. Uno o due plastidi per cellula, con tilacoidi riuniti a gruppi dai uno tre a formare delle
bande. Alcune specie sono ricche di alginati, che se sciolti in H2O formano delle soluzioni colloidali viscose (gel elastico). Sono usati in
medicina nelle patologie digestive; in odontoiatria per le impronte dentarie. Sono utilizzati dall’industria farmaceutica, cosmetica e
alimentare per le proprietà collagene, idratanti, ammorbidenti, addensanti, gelificanti ed emulsionanti.
CLOROFITA: sono circa 6000 specie, con caratteristiche biochimiche e strutturali molto simili alle piante. Sono presenti in acque dolci,
salmastre e marine. L’apparato plastidiale differisce da genere e genere, contiene clorofilla a e b, caroteni e numerose xantofille.
Presentano una parete ben compatta , composta da cellulosa e da una matrice di emicellulosa.
Rhodophyta: alga rossa
Charophyta: alga verde
Phaeophyta: alga bruna
Euglenophyta: euglena alga verde unicellulare
Chlorophyta: alga verdi
REGNO FUNGHI: (miceti) organismi saprofiti o parassiti.
Vi sono funghi unicellulari (meno evoluti) e pluricellulari, organizzati
in ife. Le ife, che possono presentarsi asettate o settate con
segmenti uni-, bi- o multinucleati, sono organizzate in un micelio.
Nella formazione dei corpi fruttiferi le ife possono addensarsi in
masse di pseudo-parenchima (pseudotssuto).
Corpo fruttifero
REGNO FUNGHI
I funghi sono TALLOFITI, ETEROTROFI (SAPROFITI O PARASSITI),
totalmente privi di CLOROFILLA
Le cellule sono allungate in filamenti (IFE: settate o asettate) associate
a costituire un fitto intreccio (MICELIO)
Parete cellulare: poca cellulosa e molta MICOSINA
(polisaccaride affine a chitina)
GLICOGENO: polisaccaride di RISERVA
RIPRODUZIONE sessuata e asessuata (conidi)
120000 SPECIE
Ife
Strutture produttrici
di spore
Funghi: sono tutti eterotrofi. Molte specie sono saprofite, altre sono parassite.
• Alcuni funghi sono unicellulari (lieviti), ma la maggior parte ha delle specie ha un tallo
fatto di sottilissimi filamenti chiamati ife. Le ife possono formare degli intrecci (miceli),
talvolta delicati come ragnatele, talvolta più duri.
• I funghi sono divisi in numerosi gruppi basandosi essenzialmente sulla meccanica della
riproduzione per spore, rivestite da una robusta parete che ne impedisce il
disseccamento.
• La sistematica si basa sul modo in cui le spore sono prodotte. Le spore possono
essere trasportate lontanissimo dalle correnti d’aria. Se cadono in un luogo favorevole,
cioè caldo e umido, germinano emettendo un’ifa che da origine ad un nuovo micelio.
Il regno dei funghi si può suddividere nelle seguenti divisioni determinate in base
alle strutture riproduttive sessuali caratteristiche.
•Zigomycota (zigospore): Rizophus nigricans (muffa nera del pane)
Classificazione dei funghi
•Ascomycota (ascospore): Saccharomyces cerevisiae, Aspergillus niger, Claviceps
purpurea, tartufo
•Basidiomycota (basidiospore): funghi a cappello (Amanita muscaria)
•Deuteromycota: funghi imperfetti così detti poiché è nota solo la forma riproduttiva
agamica (Alternaria tenuis). Parassiti responsabili di numerose patologie vegetali
Rhizopus
Aspergillus
Claviceps purpurea
Saccharomyces
Conidi di alternaria tenuis
Amanita muscaria
REGNO ANIMALE: organismi eucarioti pluricellulari. Le cellule sono prive di parete.
Nutrizione per ingestione e digestione in una cavità interna (manca in alcune forme).
Elevata complessità strutturale e funzionale nelle forme superiori (complessi sistemi
sensori e neuromotori).
Mobilità dell’organismo (o di sue parti nelle forme sessili) è fondata su fibrille contrattili.
REGNO ANIMALE
1. INVERTEBRATI
2. VERTEBRATI (pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi)
NUTRIZIONE: ASSIMILAZIONE +DIGESTIONE (ETEROTROFIA)
TESSUTI SPECIALIZZATI (T. muscolare, T. rivestimento , T. osseo, ecc.)
APPARATI definiti per forma e funzione (scheletrico, circolatorio, digerente, uro-genitele…)
RIPRODUZIONE: prevalentemente sessuale
REGNO PIANTE: organismi verdi più specializzati delle alghe (Regno Protisti)
e derivati da queste.
Sono autotrofi per fotosintesi (alcune specie sono diventate eterotrofe).
La loro evoluzione è avvenuta parallelamente alla conquista della terra ferma.
Si considerano organismi dalle Briofite alle piante vascolari.
Definizione di tessuti ed organi per funzione e forma.
REGNO PIANTE
1. TALLOFITE (non definiti tessuti e organi specializzati)
2. CORMOFITE (definite: radice, fusto e foglie; piante vascolari)
NUTRIZIONE: FOTOSINTESI (AUTOTROFIA)
TESSUTI SPECIALIZZATI (T. fotosintetici, T. vascolari, T. sostegno, ecc.)
ORGANI definiti per forma e funzione (fusto, foglie, radici)
RIPRODUZIONE: sessuale e vegetativa
 Le piante e gli animali sono organismi pluricellulari complessi, dotati di
cellule differenziate e raggruppate in tessuti ed organizzate in organi.
 Posseggono grane capacità di adattamento e un numero elevato di specie.
 Il metabolismo è complesso: fermentazione, respirazione e fotosintesi.
 Presentano “organi sensoriali” che permettono di relazionare con l’ambiente
PIANTE
ANIMALI
Mobilità
Privi di motilità
Dimora fissa
Capaci di movimento attivo
Dimora variabile
Nutrizione
Autotrofia basata sulla Fotosintesi
Si nutrono di Sost Inorganiche (C-N)
Produttori di materia organica
Eterotrofia.
Necessitano di Sost. Inorganiche + Organiche
Consumatori di materia organica
Estensione
Sviluppo di grande superficie
esterna
Sviluppo di grande superficie interna
o di cavità corporee interne
Sist. Nervoso
Nessun Sistema Nervoso Centrale
Differenziazione in Sistema Nervoso Centrale e
Periferico
Riproduzione
e Sviluppo
Vegetativa e sessuale
Sviluppo embrionale degli organi è
indefinito (produzione continua)
Limitata differenziazione cellulare e
poca organificazione
Sessuale
Sviluppo embrionale dopo fecondazione uovo
E’ ben definito sia nello spazio che nel tempo
Ampia differenziazione cellulare e molti organi
Autotrofi:
-organismi che si nutrono di
sostanze inorganiche semplici (H2O,
CO2, ioni inorganici)
Eterotrofi:
- organismi che si nutrono di
sostanze organiche complesse
(glucidi, lipidi, proteine)
- Partendo da sostanze inorganiche
sintetizzano ogni tipo di molecola
organica (glucidi, lipidi, proteine)
- Dipendono strettamente dagli
autotrofi per nutrirsi
- Utilizzazione di fonti di energia
luminosa o chimica.
- Organicazione del carbonio
Piante verdi
Alghe
*Batteri autotrofi
Animali
Funghi
Batteri
*batteri autotrofi: per fotosintesi e per chemiosintesi (solfobatteri e ferrobatteri)
Chemiosintesi: organicazione del carbonio senza la luce ma attraverso l’ossidazione
di sostanze inorganiche (energia chimica)
Le divisioni del Regno Vegetale: BRIOFITE e CORMOFITE
BRIOPHYTA:
costituito da due classi:
- Epatiche (Hepaticae)
- Muschi (Musci).
Alternanza di generazione (gametofito/sporofito).
Il cormo del gametofito è a forma di foglia nelle
epatiche e di pianticina (pseudotessuto) nei muschi.
Le Briofite sono evolutivamente “una via di mezzo” tra le piante a tallo e le piante a cormo.
Sono presenti circa 16.000 specie. I più noti rappresentanti di questo gruppo sono i muschi.
In una piantina di muschio si distinguono delle parti simili alle radici, fusti e foglie; il tutto è però molto
piccolo e la specializzazione delle cellule in base alla loro funzione è appena abbozzata: Pseudotessuti.
Il differenziamento delle cellule delle cormofite sono il risultato di un adattamento alla vita terrestre. Nelle
briofite questo differenziamento è molto ridotto per cui riescono a sopravvivere sulla terra ferma, ma solo nei
luoghi umidi.
La mancanza di veri tessuti conduttori, capaci di rifornire d’acqua anche le parti più lontane dal suolo limita
fortemente la grandezza massima che possono raggiungere queste piante.
Le briofite si riproducono per spore. Ridotti impieghi farmaceutici.
BRIOFITE
Musci (muschi)
Hepaticae (epatiche)
Impiego medicinale molto limitato
PTERIDOFITE
TAXA principali delle CORMOFITE
GIMNOSPERME
SPERMATOFITE
Phylum: PTERIDOFITE
Crittogame vascolari: tessuti vascolari,
assenza di fiori
13000 specie
S
P
E
R
M
A
T
O
F
I
T
E
Classi:
LICOPODI
EQUISETI
FELCI
ANGIOSPERME
Limitato impiego
medicinale
Subphylum: GIMNOSPERME (seme nudo)
Sono SPERMATOFITE (piante con semi);
720 specie di grandi dimensioni e accrescimento lento (conifere)
Impiego medicinale
maggiore
Struttura primaria e secondaria (legno omoxilo)
Subphylum: ANGIOSPERME
250000 specie, 12500 generi, 300 famiglie. Popolano la maggior parte degli habitat terrestri
(eccetto tundra e foreste di conifere settentrionali);
FIORE (stami, carpelli, antofilli); ovuli racchiusi in una cavità (ovario)
LEGNO eteroxilo (trachee, tracheidi e fibre)
EMBRIONE: nel seme (1-2 cotiledoni)
Classe: MONOCOTILEDONI (erbacee, fiori trimeri, 65.000 specie)
Classe: DICOTILEDONI (legnose, erbacee le più evolute, fiori tetra-pentameri, 180.000 specie)
Vasto impiego
medicinale
PTERIDOPHYTA
Phylum che comprende 3 classi: Licopodi, Equiseti e Felci. Sono circa 13000 specie.
Hanno radici, fusti e foglie, ma si riproducono per spore, portate da sporangi sulle foglie
dello sporofito.
Presentano nell’alternanza generazionale una prevalenza dello sporofito sul gametofito
(protallo), che è ridotto a piccola lamina fogliare.
Sono dette crittogame vascolari per la mancanza di fiori (frutti e semi) e per la
presenza di fasci vascolari (veri tessuti).
Salvo qualche eccezione non superano il metro, non hanno accrescimento secondario.
Tutte le classi hanno importanza medicinale.
Licopodio
Equisito
Felce
Gymnospermae: seme nudo
Importante impiego medicinale
Phylum delle SPERMATOFITE (piante con semi); subphylum con 720 specie.
Piante di grandi dimensioni a lento accrescimento, come le conifere:
abete, larice, pino, cipresso.
Molte hanno foglie a forma di ago per evitare un’eccessiva perdita H2O
Non hanno veri e propri fiori ma sono il primo grande gruppo
di piante comparso sulla terra che abbia i semi, che non sono
racchiusi in un frutto, ma sono esposti all’esterno da cui il
nome gimnosperme che in greco significa seme nudo.
Il seme contiene un embrione (2n) racchiuso in un involucro
protettivo e provvisto di riserve alimentari che vengono
utilizzate nelle prime fasi della germinazione quando la
piantina non è ancora in grado di fotosintetizzare.
La maggior parte delle conifere ha semi che si sviluppano senza protezione sulle squame di strutture dette coni o
strobili: le comuni pigne
Presenza di struttura primaria e secondaria. Legno tipicamente omoxilo.
Sono piante completamente adattate all’ambiente terrestre:
1) riduzione del gametofito e fecondazione per impollinazione;
2) riproduzione per mezzo di semi derivati dalla maturazione
degli ovuli fecondati che sono esposti;
3) presenza di tessuti di trasporto, sostegno e produzione.
Angiospermae: piante con fiori
Importantissimo impiego medicinale
Sono state classificate circa 250.000 specie.
Sono le piante più recenti come origine evolutiva e le più
complesse come struttura: sono presenti come alberi,
cespugli, rampicanti, erbe.
Possiedono fiori, frutti e semi.
Fiore è formato principalmente da 2 parti:
sporofilli (stami e carpelli) e antofilli (parte vessillare).
Gli ovuli sono racchiusi nel gineceo, formato da una cavità
detta ovario all’interno di una struttura (pistillo) formato da
foglie modificate (carpelli) e dotato di una parte (stimma)
deputato alla raccolta e alla germinazione del polline.
Aloe vera (Liliaceae)
Le monocotiledoni sono
prevalentemente piante erbacee
L’embrione, contenuto nel seme, ha uno o due cotiledoni
(foglie embrionali), che permette di suddividere le
angiosperme in due classi:
- dicotiledoni (180.000 specie)
- monocotiledoni (65.000 specie)
Importanti sia per l’elevato numero di specie (biodiversità),
sia anche per l’elevatissima qualità di principi attivi,
principale ragione dello studio fito-farmaceutico.
Betula alba (Betulaceae)
Le dicotiledoni sono piante
erbacee e legnose
PIANTE A CORMO
Crittogame
Fanerogame
PTERIDOFITE
GIMNOSPERME
ANGIOSPERME
+ antiche
Quasi tutti alberi, i più noti dei quali
sono le conifere.
Piante più recenti e più complesse.
Più di 250000 specie.
La maggior parte è terrestre ma ve ne sono anche acquatiche.
Comprendono alberi, cespugli, rampicanti ed erbe.
Il seme nella pianta è protetto.
Felci ed Equiseti
Hanno radici, fusto e foglie.
Riproduzione per spore
NO fiori, frutti, semi
Vengono chiamate crittogame
(nozze nascoste x mancanza di
fiori) vascolari
Salvo felci arboree le
dimensioni non superano il
metro
Molte hanno accorgimenti anatomici
che impediscono l'eccessiva perdita di
acqua per evaporazione, per es. le
foglie strette a forma di ago.
Non hanno veri e propri fiori.
Presentano semi che non sono
racchiusi in un frutto ma sono esposti
all'esterno: seme nudo
La funzione del seme è simile a quella
della spora. Differenze: una spora è
una cellula,
un seme contiene una piantina intera
(embrione) racchiusa in un involucro
protettivo e provvista di riserve
alimentari.
Hanno fiori, frutti e semi.
DICOTILEDONI
MONOCOTILEDONI
a) Hanno 2 cotiledoni
(prime foglie dell'embrione)
a) 1 cotiledone
b) La maggior parte ha foglie
con un'unica nervatura centrale
da cui si staccano nervature
laterali
b) Foglie lunghe ed appuntite con
numerose nervature parallele
connesse
lateralmente tra loro
c) Parti del fiore in numero
di 4 o 5 o multipli.
c) Parti del fiore sono in numero
di 3 o multipli. Spesso sepali e
petali non distinti
d) Sia piante erbacee e legnose
d) Solo erbacee + palme.
Mancanza di alberi per incapacità
accrescimento secondario. Max
parte della vegetazione di steppe
e praterie. Sono monocotiledoni
coltivate i cereali e la canna da
zucchero.
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I Viventi - Università degli Studi di Ferrara