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Stile ed identità dell’animatore
Giacomo Prati
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Cosa vedremo, sentiremo e faremo
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STILE E IDENTITA’ DELL’ANIMATORE - Identikit
dell’animatore
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Che cosa vuol dire animare?
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Il libretto di istruzioni dell’animatore d’Oratorio
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Un animatore, tante possibili caricature:
atteggiamenti positivi e negativi del fare
animazione
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Stile ed identità dell’animatore
Che cosa vuol dire animare?
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Educare e animare
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EDUCARE: Etimologicamente il termine deriva dal
verbo latino educare("trarre"), a sua volta derivato dal
verbo educĕre (cioè «trarre fuori, "tirar fuori" o "tirar
fuori ciò che sta dentro") e ducĕre ("condurre").
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ANIMARE: Etimologicamente il termine deriva da:
anima- Respiro, sede del pensiero Creativo, volontà,
sentimenti; animare le persone e i gruppi per aiutarli a
pensare e a riflettere.
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Le competenze dell’animatore
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COMPETENZA DISCIPLINARE (anche
pedagogicodidattica): processo che richiede un cammino
lungo di formazione personale (corsi di formazioni, corsi di
perfezionamento, lettura libri, video, università,ecc);
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COMPETENZA COMUNICATIVA (è anzitutto un carisma,
ma è anche una competenza che si può acquisire e sulla
quale ci si può formare);
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COMPETENZA VOCAZIONALE (la più importante: vivere
l’ambito del DONO e della VOCAZIONE);
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L’animatore ed il gruppo
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L’animatore non lavora da solo, ma in gruppo ed è guidato
da persone di riferimento.
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Tutti possono contribuire a rendere l’attività qualcosa di
davvero unico e speciale: il contributo di ciascuno è
importante.
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Siamo disponibili anche ai “lavori sporchi o di fatica!”
cerchiamo di suddividerci equamente il carico che
l’animatore comporta.
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Impariamo a fidarci di noi.
+ L’animatore è un educatore
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È un educatore attento, nota le situazioni, le dinamiche, corregge gli
atteggiamenti scorretti o che creano difficoltà, incoraggia quelli positivi.
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Segue i ragazzi, è lì per loro, si prende cura di ciascuno.
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Ha autorevolezza, ma non è un dittatore. L’autorevolezza si costruisce
quando si è credibili.
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Ha pazienza.
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Insegna a fare e non mette in mostra la sua bravura.
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Trasmette valori importanti educando alla vita.
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Tira fuori il meglio dai ragazzi.
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È flessibile e ragionevole. È pronto anche a riconoscere i propri di errori.
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L’educatore punta a costruire un rapporto di fiducia con i propri ragazzi,
rapporto basato su verità, stima, ascolto, dialogo, fiducia, fermezza,
comprensione, perdono, vicinanza, condivisione.
+ L’animatore è formato
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L’animatore non lavora a caso: è formato, ha
strumenti, è preparato.
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L’attività non si improvvisa! Si arriva pronti per
prevedere anche l’imprevisto e se qualcosa rovina i
piani, si affronta senza drammi, ma con creatività e
attingendo alle risorse di tutti!
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L’animatore ha uno stile
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Lo stile passa anche dagli atteggiamenti: come
affrontiamo la quotidianità? Svogliati e
controproducenti?
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Iniziamo ad essere sorridenti, gioiosi, pazienti, positivi.
Mettiamoci in gioco, cercando di smussare le
pesantezze del nostro carattere!
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L’animatore è un esempio
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Ricordiamoci sempre che siamo un esempio!
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I bambini ci guardano, sempre, colgono molto di più di quello
che pensiamo e se l’attività è un’esperienza davvero
straordinaria è perché passiamo noi, attraverso il nostro modo
di fare e di essere minuto dopo minuto, come vivere
quest’avventura.
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Ricordiamoci di pensare alle conseguenze e al messaggio che
diamo con i nostri atteggiamenti, anche quelli che sembrano
più innocui.
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L’animatore affascina, nel senso che suscita nei ragazzi il
desiderio di emularlo e imitarlo, ma per i motivi giusti!
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Stile ed identità dell’animatore
Identikit dell’animatore
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Idetikit dell’animatore
Mente aperta
Occhio attento
Occhio critico
Orecchie aperte
Spalla disponibile
Sorriso smagliante
Materiali d’emergenza
Strumenti metodologici
Elenco dei valori
Mano sensibile
Freno a mano
Piede veloce
Cassetta degli attrezzi
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Identikit dell’animatore
1. Mente aperta e creativa;
2. Occhi attenti, svegli, critici;
3. Orecchie ben aperte e recettive;
4. Sorriso smagliante, comunicativo e gioioso;
5. Una spalla pronta e disponibile;
6. Maniche arrotolate;
7. Elenco dei valori;
8. Strumenti metodologici;
9. Materiale di emergenza pronto per ogni evenienza;
10. Cassetta degli attrezzi;
11. Una mano sensibile che abbia in pugno la situazione;
12. Un freno a mano per gestire con criterio le situazioni;
13. Piedi veloci per essere partecipi;
14. Un cuore grande.
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Identikit dell’animatore
1. Una mente aperta con buona immaginazione e creatività: per
superare gli imprevisti, saper stare al gioco, entrare in un mondo
fantastico e farci entrare i bambini!!!
2. Occhi attenti, svegli, critici: per vedere le situazioni, prevenire
conflitti e pericoli, prestare attenzione alle dinamiche, osservare ciò
che succede, valorizzare e cogliere sempre la positività!!!
3. Orecchie ben aperte: per ascoltare, prestare attenzione,
imparando a coordinarle anche con una bocca chiusa quando
qualcuno sta parlando!
4. Sorriso smagliante e gioia contagiosa: lo spirito con cui si
affrontano le attività e le relazioni (anche - soprattutto quelle
“difficili”, impreviste, problematiche, che ci rovinano i piani) cambia
tutto!
5. Una spalla disponibile e sempre pronta all’uso: appoggio,
conforto, “trasporto”!!!
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Identikit dell’animatore
6. Manica arrotolata: per lavorare con impegno e sudore!!!
7. Elenco dei valori: per non perdere mai di vista il senso di
ciò a cui ci ispiriamo e gli obiettivi educativi che abbiamo!!!
8. Strumenti metodologici e le “istruzioni” dell’animatore:
per essere competenti, ma anche per lasciarci guidare,
consigliare ed ispirare; ovvero si lavora in gruppo!
9. Materiale di emergenza: sempre a portata di mano
10. Cassetta degli attrezzi con gli strumenti indispensabili:
ovvero controlla i tuoi “attrezzi” prima di iniziare un’attività:
per essere sempre pronti!!!
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Identikit dell’animatore
11. Una mano sensibile che abbia in pugno la situazione: per
tenere tutto sotto controllo con sensibilità e intelligenza,
autorità e pazienza!!!
12. Piedi veloci: per giocare, correre, stare con e fare
insieme!!!
13. Un freno a mano per imparare a gestire anche le
situazioni più critiche con criterio!!!
14. Un cuore grande: tutto parte dalla disponibilità a voler
bene e prendersi cura di chi ci circonda, dai bambini (tutti i
bambini, nessun escluso!!!), agli altri animatori, ai volontari, ai
genitori…
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Stile ed identità dell’animatore
Il libretto di istruzioni dell’animatore d’Oratorio
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L’animatore come un motore
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perché l’animatore mette in moto l’anima dei ragazzi
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perché è una macchina perfetta
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perché per funzionare deve avere tutti gli ingranaggi oleati
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perché il motore è il cuore dell’auto
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perché il motore non funziona senza il giusto carburante
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perché necessita di manutenzione e di continui pit stop
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Decalogo dell’ani-motore
1. Amare il motore generale e la “casa di produzione”: noi siamo
amati da Dio, e questo amore va scoperto
2. Amare chi ci guiderà: l’animatore è una moto guidata dai ragazzi
3. Il rodaggio è importante: prepararsi è importante; avere un po’ di
ansia missionaria
4. Utilitaria e non taxi: non è un servizio a tariffa e a tempo
5. Wow, che scuderia!: si lavora con la comunità educante e il
gruppo animatori
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Decalogo dell’ani-motore
6. Niente paura se ci sporchiamo: essere animatori vuol dire arrivare
a casa con mani e viso colorati
7. Un motore modello: fa in modo che i ragazzi pian piano camminino
da soli
8. Un motore che viene da una storia: l’animatore conosce i propri
ragazzi
9. Un motore tutto sprint: un animatore deve far innamorare i propri
ragazzi
10. Un motore pronto a tutto: non si vergogna, si mette in gioco
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