Istituto Comprensivo Pitzalis Nurri
Istituto Calderon de la Barca Madrid
Nurri 20-30 maggio 2008
Ponti attraverso il
Mediterraneo per il dialogo
tra i popoli
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Il nostro progetto ci consentirà di:
1. Conoscere la storia dei nostri popoli
2. Conoscere la lingua ( italiano , sardo,
spagnolo) e le reciproche influenze.
3. Conoscere i segni dell’identità attraverso le
tradizioni popolari.
4. Conoscere i territori e le loro peculiarià
5. Salvaguardare gli ambienti naturali
6. Cooperare alla sicurezza
• “Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma
innumerevoli paesaggi.
• Non un mare, ma un susseguirsi di mari.
• Non una cultura ma una serie di culture
accatastate le une sulle altre.
• Viaggiare nel Mediterraneo significa
sprofondare nell’abisso dei secoli, perché è
un crocevia antichissimo”. (Fernand Braudel)
• In un mondo che spera di sconfiggere con il
pluralismo culturale le minacce del
fondamentalismo e dello scontro di civiltà, il
Mediterraneo – antico crocevia di popoli e di
fedi – si presenta come uno straordinario
laboratorio dei progetti e dei timori del
prossimo avvenire.
• In quest’area, infatti, convergono potenti fattori
di frattura e di disequilibrio, ma anche forti
elementi di stabilizzazione.
• I paesi dell’Unione Europea hanno immaginato con
la Carta di Lisbona ,la creazione (entro il 2010) di
un’area mediterranea di libera circolazione
1. degli uomini,
2. delle merci
3. delle idee
Al fine di valorizzare le prospettive di integrazione
culturale ed economica tra le due sponde di questa
“pianura liquida”.
• Comprendere il Mediterraneo significa,
riconnettere frammenti dello spazio e del
tempo
• cogliere le continuità che la secolare
sedimentazione delle culture e l’omogeneità
dell’ambiente fisico hanno determinato
• riconoscere le fratture che la storia e la
natura hanno ugualmente provocato.
• Il Mediterraneo può essere analizzato
sottolineando il suo destino comune e la
sua unità o la sua conflittualità
• Possiamo concentrarci su episodi storici che
hanno contrapposto Islam e Occidente (le
crociate e la reconquista), sulle tristi pagine
del colonialismo e della decolonizzazione
o sui conflitti politico territoriali che ancora
oggi infiammano alcune zone del bacino.
• La civiltà mediterranea del passato si è sviluppata
grazie agli scambi sul piano culturale, sociale e
politico.
• La storia dell'antica Grecia e dell'antica Roma offre
numerosi esempi di flussi culturali oltreché
commerciali.
• L'aumento dei trasporti e delle comunicazioni
dell'era ellenica favorì i movimenti migratori e
permise un'elevata mobilità territoriale che, mettendo
in contatto comunità distanti, incentivò la
circolazione di idee e scoperte culturali tra le
comunità.
• Una visione unitaria del Mediterraneo
deriva anche da osservazioni di tipo
geografico; la definizione di Mediterraneo
come regione si basa infatti su caratteri
comuni come la diffusione di colture
tipicamente mediterranee (la vite, l'ulivo, gli
agrumi) o il clima mite.
• Dal punto di vista politico oggi si sono sviluppati
modelli politici diversi:
1. democrazie liberali compiute,
2. regimi più o meno autocratici o regimi in transizione.
La religione è un elemento importante che distingue
il Mediterraneo, che è la culla delle religioni
monoteistiche (l'Ebraismo, il Cristianesimo e
l'Islam),
La storia ha visto ripetutamente le religioni
alimentare le guerre (come ad esempio la guerra di
Bosnia) sfatando il falso mito della religione
come fattore unificante.
• La laicità dello Stato, un passaggio che il
Cristianesimo ha già compiuto da tempo,
non si è affermata in ugual misura in tutti i
paesi del Mediterraneo; in alcuni paesi
arabi l'Islam regola la vita pubblica e
privata e si contesta la modernità che
separa le due sfere e attribuisce alla
dimensione religiosa una valenza
meramente intimistica e personale
• Sul piano economico, poi, i paesi del Mediterraneo sono
interessati da forti disparità di sviluppo.
• Vanno anche aggiunti gli stereotipi ancora diffusi tra i
popoli del Mediterraneo che alimentano incomprensioni
e intolleranza;
• l'occidente viene spesso demonizzato per i valori
materiali che incarna e diffonde attraverso politiche
ritenute "neo-imperialiste“
• nei paesi europei l'Islam è visto talvolta come un
pericolo ed una minaccia alla stabilità del mondo
occidentale.
• Il Mediterraneo diviene luogo di scontro tra le due
concezioni di vita.
Lo stato-nazione non possiede gli strumenti per risolvere
autonomamente questioni spinose come
1. il degrado ambientale,
2. la scarsità delle risorse naturali come l'acqua,
3. la sperequazione della distribuzione della ricchezza,
4. lo sviluppo economico fortemente diseguale,
5. la crescita demografica incontrollata che alimenta i
flussi migratori dalla costa meridionale a quella
settentrionale del Mediterraneo.
Tutti questi problemi richiedono strategie di cooperazione
multilaterale.
• L'instabilità politica, le tensioni socioeconomiche o politico-territoriali
costituiscono inoltre rischi anche per la
stabilità sub-regionale e condizionano i
rapporti nord-sud. La necessità di affrontare
congiuntamente le sfide alla sicurezza
impone quindi la cooperazione
multilaterale come una componente
obbligatoria delle relazioni tra i paesi del
Mediterraneo.
• Per risolvere i problemi occorrono iniziative
dei governi ma anche istituzioni non statali
che avviano rapporti di cooperazione creando
specifiche reti tematiche e forum di dialogo.
• Questo tipo di cooperazione multilaterale
permette di migliorare la conoscenza
reciproca e stimolare l'integrazione
regionale politica, economica e culturale.
• Mediterraneo "plurale" basato su comuni
interessi e comuni origini, in cui le diverse
tradizioni culturali vanno intese come fonte di
arricchimento reciproco.
• La riscoperta delle origini comuni e la
valorizzazione della diversità vanno assunti
come base delle relazioni tra i popoli del
Mediterraneo, pertanto possono contribuire
alla promozione di un'identità mediterranea
anch'essa "plurale".
• Una sintesi tra :
1. unità e diversità,
2. cooperazione e conflitto,
3. un compromesso tra il rispetto delle diverse
tradizioni culturali e la valorizzazione delle
origini comuni
Consentono il raggiungimento di un obiettivo di
lungo periodo : la costruzione di una
comunità di sicurezza nel Mediterraneo
legata a un'identità mediterranea.
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