REGOLAMENTO D'ISTITUTO
“Benchè l’educazione sia innata in ogni spirito ben disposto, tuttavia uomini
onesti e istruiti ne mancano per insufficienza di precetti formali. Ciò è
spiacevole. Non nego che l’educazione sia la sezione più modesta della
filosofia, ma, secondo il giudizio dei mortali, essa è sufficiente oggi a conciliare
la benevolenza e a far valere le qualità più serie.
E’ bene, dunque, che l’uomo abbia una norma per il suo contegno, i suoi gesti,
il suo modo di vestire, come per la sua intelligenza”
(Erasmo da Rotterdam, De Civilitate morum puerilium, Preambolo).
Premessa
Il Regolamento dell'Istituto prende vita dal desiderio di dare ordine al quotidiano,
radicandosi nel Progetto Educativo.
L'umile concretezza delle regole che disciplinano la vita scolastica non può considerarsi
estranea alle grandi prospettive ideali, al contrario ne manifesta l'appropriazione
personale.
Capitolo I –
Ingresso ed uscita degli alunni nella Scuola
I cancelli della scuola sono aperti 20 minuti prima delle lezioni.
Scuola Primaria
1.1 Gli alunni della scuola primaria accedono all’istituto dall’ingresso posteriore,
aspettando il suono della campanella in porticato.
1.2 Gli insegnanti accompagnano gli alunni della propria classe in aula (scala B – 1°
piano) e li riaccompagnano all’ingresso al termine delle lezioni.
1.3 Al prescuola (che si tiene nella sala giochi al piano terra) accedono quanti si sono
iscritti , con l’avvertenza di giungere in orario.
1.4 I genitori devono guidare con prudenza all’interno dell’area scolastica e utilizzare il
parcheggio a lato della scuola (vicino ai campi sportivi), lasciando libero il passaggio
all’ingresso principale.
1.5 I genitori che dovessero ritirare i propri figli in orari diversi devono avvisare la
segreteria, e aspettare i propri figli nell’atrio della scuola, senza accedere al piano delle
aule.
Scuola Secondaria di 1° grado
1.1 Gli alunni della scuola secondaria di 1° grado acce dono all’Istituto dall’ingresso
posteriore, aspettando il suono della campanella nell’atrio della scuola.
1
1.2 All’inizio e alla fine delle lezioni gli alunni sono accompagnati nell’atrio dagli
insegnanti (scala B – 1° piano). Durante il cambio dell’ora gli alunni attendono in
classe l’insegnante.
1.3 Eventuali permessi d’uscita per i servizi tra una lezione e l’altra devono essere chiesti
all’insegnante che subentra.
1.4 Al termine delle lezioni della mattina (martedì e giovedì) gli alunni lasciano l’aula
assieme all’insegnante dell’ultima ora, ore 12.45)
1.5 Negli altri giorni, gli alunni attendono in aula l’ora della mensa e poi si recano insieme
all’insegnante in aula mensa (ore 13.00).
Scuola Secondaria di 2° Grado
1.1 Gli alunni sono presenti in classe al suono della prima campanella alle ore 08.00. La
seconda campanella, alle ore 08.05, segna l'inizio delle lezioni.
1.2 Gli alunni che accedono alla scuola con mezzi automobilistici o ciclistici guidano con
massima attenzione all'ingresso e all'uscita della scuola e utilizzano il parcheggio a
lato del campo sportivo.
Capitolo II –
Permessi e giustificazioni
Scuola Primaria
2.1 Le assenze di uno a più giorni devono essere giustificate per iscritto dai genitori sul
diario.
2.2 E’ bene che si avvisino le maestre o la segreteria per assenze particolari e
prolungate, ricordando che con la Riforma il numero delle assenze incide sulla
validità dell’anno.
2.3 Si prega di evitare il più possibile ritardi o uscite anticipate per non creare interruzioni
dell’attività didattica.
Scuola Secondaria di 1 ° Grado
2.1 Le assenze di uno a più giorni devono essere giustificate dai genitori compilando
l’apposito modulo del libretto personale. Anche i permessi di uscita anticipata o di
ingresso in ritardo sono acconsentiti solo con la giustificazione dei genitori segnalata
nell’apposito modulo del libretto personale.
2.2 Gli alunni giustificano le assenze dal Rettore o dal Vicerettore prima dell'inizio delle
lezioni e comunicano l'avvenuta giustificazione all'insegnante in classe.
2.3 Anche per i ritardi, gli ingressi posticipati o le usciteanticipate l'alunno deve presentarsi
al Rettore o al Vicerettore, prima di entrare in aula.
2.4 Le giustificazioni per le eventuali impreparazioni alle interrogazioni sono riservate a
casi di grave necessità e sono comunque sempre sottoposte alla discrezione
dell'insegnante. Gli insegnanti non sono tenuti ad offrire continue occasioni di
recupero soprattutto per quanto riguarda le verifiche scritte.
Scuola Secondaria di 2° Grado
2.1 Le giustificazioni e i permessi sono riconosciuti se firmati dai genitori o dal tutore,
anche per i maggiorenni.
2.2 Gli alunni giustificano le assenze dal Rettore e dal Preside prima dell'inizio delle lezioni
e
comunicano l'avvenuta giustificazione all'insegnante di classe.
2
2.3 Nella necessità di ritardare l'ingresso a scuola o anticiparne l'uscita a motivo degli orari
dei
mezzi di trasporto, i genitori fanno richiesta scritta alla scuola, valida per
tutto l'anno, solo se non ci sono alternative.
2.4 In caso di leggero ritardo l'alunno si presenta dal Rettore o dal Preside, i quali,
valutando le
motivazioni, rilasciano un permesso provvisorio di ingresso in aula.
2.5 In caso di ritardo notevole, l'alunno viene accolto nell'Istituto, ma entra in classe
all'inizio della lezione successiva. Al permesso provvisorio deve far seguito la
giustificazione della famiglia.
2.6 Dovendo lasciare l'Istituto prima del termine delle lezioni, la famiglia compila l'apposita
richiesta riportata nel libretto delle comunicazioni, che deve essere firmata dal Rettore
o dal Preside ed essere riportata sul registro di classe dal docente incaricato.
2.7 Le giustificazioni per le eventuali impreparazioni alle interrogazioni sono riservate a
casi di
grave necessità e sono comunque sempre sottoposte alla discrezione
dell'insegnante. Gli
insegnanti non sono tenuti ad offrire continue occasioni di
recupero soprattutto per quanto riguarda le verifiche scritte.
Capitolo III –
Presenza a scuola
Scuola Primaria
3.1 Gli alunni sono progressivamente guidati al rispetto delle regole sia all’interno della
classe sia nell’ambito dell’istituto, come
strumento educativo per favorire
l’autocontrollo, il rispetto degli altri, la capacità di adottare metodi adeguati al tipo di
attività che si sta svolgendo.
3.2 In particolare sarà chiesto loro di attenersi alle regole per il trasferimento da un
ambiente all’altro e per le attività fuori dalla classe, in modo da non creare situazioni
di pericolo per la propria e l’altrui incolumità.
3.3 Le osservazioni e le eventuali note sul diario personale non devono essere
considerate dai genitori come una valutazione sulla persona, ma come un intervento
più ufficiale, rispetto ai richiami verbali, per informare i genitori e per concordare una
linea educativa e un intervento atto a spiegare le motivazioni positive delle richieste.
3.4 Si raccomanda ai genitori di verificare che gli alunni giungano a scuola con i
necessari strumenti, in particolare con la tuta e le scarpe adeguate per l’educazione
motoria.
Scuola Secondaria di 1° Grado
3.1 Gli alunni sono tenuti ad un comportamento, ad un linguaggio e ad un abbigliamento
adeguato all'ambiente scolastico.
3.2 Gli alunni sono presenti in classe puntualmente all'inizio di ogni ora successiva alla
prima.
3.3 Nell'intervallo lasciano l'aula; è affidato al capoclasse il compito di aerare e chiudere
l'aula.
3.4 Agli studenti non viene distribuito medicinale alcuno. Nel caso di malessere gli alunni
avvertono l'insegnante e si recano in segreteria. Il personale della scuola valuta la
situazione e prende eventuali decisioni, avvisando la famiglia.
3.5 Nelle rispettive aule è possibile lasciare solo qualche libro scolastico di consultazione
continua; i libri di testo ordinari sono riportati a casa, anche per garantire lo studio
personale.
3.6 Le porte di sicurezza sono esclusivamente usate in caso di incendio e pericolo.
3
Scuola Secondaria di 2° Grado
3.1 Gli alunni sono tenuti ad un comportamento, ad un linguaggio e ad un abbigliamento
consono all'ambiente scolastico.
3.2 Gli alunni sono presenti in classe puntualmente all'inizio di ogni ora successiva alla
prima; al cambio dell'ora per allontanarsi dall'aula chiedono il permesso all'insegnante
che subentra.
3.3 Nell'intervallo lasciano l'aula; è affidato al capoclasse il compito di aerare e chiudere
l'aula.
3.4 Agli studenti non viene distribuito medicinale alcuno. Nel caso di malessere gli alunni
avvertono l'insegnante e si recano in segreteria. Il personale della scuola valuta la
situazione e prende eventuali decisioni, avvisando la famiglia.
3.5 In tutti i locali della scuola gli alunni si astengano dal fumare, ai sensi della vigente
legislazione. Il fumo è tollerato per gli alunni del triennio solo negli ambienti esterni.
3.6 Durante le ore di lezione i cellulari sono disattivati. Gli insegnanti possono ritirali
quando tali apparecchi sono fonte di distrazione e disturbo. Per comunicazioni urgenti
le famiglie chiamano al telefono della scuola.
3.7 Gli alunni possono intrattenersi al pomeriggio a scuola, oltre le ore di lezione, purchè
impegnati nello studio comunitario o individuale o in altre attività organizzate.
3.8 Nelle rispettive aule è possibile lasciare solo qualche libro scolastico di consultazione
continua; i libri di testo ordinari sono riportati a casa, anche per garantire lo studio
personale.
3.9 Nel parco della scuola o comunque nel suo perimetro, eccetto che per il momento
dell'ingresso e dell'uscita, gli automezzi privati non circolano.
3.10 All'inizio dell'anno i genitori compilano un modulo per permettere ai propri figli di
allontanarsi dalla scuola oppure fermarsi durante l'intervallo del pranzo; nel secondo
caso gli alunni sono tenuti a non uscire dall'area scolastica. Nel caso in cui la scelta
dei genitori venisse disattesa, la scuola avvisa la famiglia.
3.11 Il servizio fotocopie per uso personale funziona durante l'intervallo e dalle 13.00 alle
14.30.
3.12 Le porte di sicurezza sono da usarsi in caso di incendio e pericolo e comunque
devono restare chiuse.
Capitolo IV –
Comunicazione Scuola-Famiglia
Scuola Primaria
4.1 Gli insegnanti sono facilmente reperibili e a disposizione per le comunicazioni più
urgenti, soprattutto al mattino o alla sera, quando si accompagnano i propri figli a
scuola.
4.2 I genitori però non si intrattengano a lungo con l’insegnante, rallentando l’attività di
insegnamento, ma chiedano eventualmente un colloquio per problemi che richiedono
un tempo consistente.
4.3 Comunque, con scadenza periodica, gli insegnanti predispongono un orario di
ricevimento per relazionare le famiglie sull’andamento didattico e formativo degli
alunni.
4.4 Inoltre i momenti della consegna della pagella offrono anche l’occasione per una
relazione sulle attività della classe e sui risultati.
Scuola Secondaria di 1° Grado
4.1 Un libretto ufficiale garantisce la comunicazione scuola-famiglia per quanto riguarda
assenze, permessi, comunicazioni. Deve riportare il contrassegno della firma di un
genitore.
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4.2 Anche le valutazioni delle interrogazioni e delle verifiche sono riportate dagli insegnanti
in tale libretto, che deve essere sempre portato a scuola.
4.3 Il libretto è consegnato dalla scuola all'inizio dell'anno; in caso di smarrimento, l'alunno
può acquistarne un altro presso la segreteria.
4.4 La scuola utilizza altre forme di comunicazione, come il pagellino di metà quadrimestre
e le lettere informative del Dirigente Scolastico.
4.5 Gli insegnanti sono anche disponibili per un colloquio personale; si chiede però di
fissare l’appuntamento tramite il diario personale direttamente con gli insegnanti
interessati.
4.6 L'Istituto si avvale anche di circolari fotocopiate e progressivamente numerate che
devono essere controfirmate dai genitori.
Scuola Secondaria di 2° Grado
4.1 Un libretto ufficiale garantisce la comunicazione scuola-famiglia per quanto riguarda
assenze, permessi, comunicazioni. Deve riportare il contrassegno della firma di un
genitore o tutore.
4.2 Anche le valutazioni trovano spazio in tale libretto, il quale pertanto deve essere
sempre portato a scuola.
4.3 Il libretto è consegnato dalla scuola all'inizio dell'anno; in caso di smarrimento, l'alunno
può
acquistarne un altro presso la segreteria.
4.4 La scuola utilizza altre forme di comunicazione, come il pagellino di metà quadrimestre
e le
lettere informative della Presidenza; è comunque interesse e dovere delle
famiglie seguire il profitto dei propri figli.
4.5 Gli insegnanti sono anche disponibili per un colloquio personale; si chiede però di
fissare l’appuntamento tramite il diario personale direttamente con gli insegnanti
interessati.
4.6 L'Istituto si avvale anche di circolari fotocopiate e progressivamente numerate
distribuite a
cura della Direzione.
Capitolo V –
Visite d'istruzione
5.1 Sono il necessario corollario della programmazione didattica e culturale e come tali
vengono annualmente definite dagli organismi competenti.
5.2 Non sono autorizzate visite di istruzione cui non è assicurata la partecipazione di
almeno 2/3 degli alunni per classe.
5.3 Le visite di istruzione non devono intralciare il corretto svolgimento dell'orario scolastico
dell'intero Istituto.
Scuola Primaria
5.1 Nella programmazione delle uscite gli insegnanti sentono il preventivo parere dei
genitori, al fine di assicurare una partecipazione il più possibile totale.
5.2 In via ordinaria si preferisce che nelle uscite didattiche siano coinvolti solo i bambini; in
caso di necessità l’insegnante può chiedere la collaborazione dei genitori, partendo dai
rappresentanti di classe.
5.3 La scuola comunque sostiene anche altre proposte, anche su iniziativa dei genitori,
che intendono coinvolgere le famiglie per favorire la conoscenza reciproca e l’amicizia,
che siano però preferibilmente separate dal momento didattico.
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Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
5.1 In linea di massima e seguendo un criterio di uniformità tra le classi, il Consiglio di
Classe
progetta all'inizio dell'anno non più di cinque uscite in relazione alla
programmazione distribuendo l'interesse tra le varie discipline.
5.2 I viaggi di istruzione proposti oltre le cinque uscite culturali, sono articolati sulla base
dei
molteplici interessi: comunitario-sportivo; naturalistico- scientifico; artisticosociale; culturale.
Capitolo VI –
Organi collegiali
6.1 La nostra Scuola prevede i seguenti organi collegiali:
- Consiglio di Istituto;
- Assemblea di Classe;
- Assemblea per ordine di Scuola;
- Assemblea Generale degli Studenti;
6.2 Il Consiglio di Istituto viene eletto secondo il proprio regolamento e le proprie
scadenze e prevede la partecipazione di docenti, genitori e alunni dei tre ordini di
scuola presenti nel nostro istituto, secondo una rappresentatività stabilita dal
regolamento. Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle
componenti in esso rappresentate; il pubblico non viene ammesso quando siano in
discussione argomenti concernenti persone. Il pubblico non può intervenire nel
dibattito, se non a seguito di esplicito consenso da parte del presidente e su
argomenti concernenti l'andamento della Scuola.
6.3 Ogni classe entro la metà del mese di ottobre elegge ogni anno due rappresentanti
tra i genitori e due tra gli alunni (esclusivamente per le superiori) che hanno il
compito di raccogliere richieste, suggerimenti e proposte per il miglior funzionamento
della Scuola.
6.4 In occasione della distribuzione dei pagellini e delle pagelle si tiene sempre
un’assemblea di classe, durante, la quale la coordinatrice relaziona sulla situazione
generale. Durante tali assemblee non è possibile parlare di casi personali o situazioni
in cui si faccia esplicito riferimento a persone.
Scuola Secondaria di 2° Grado
6.1 Tutti gli alunni dell'Istituto costituiscono l'Assemblea Generale degli Studenti.
Funzione dell'assemblea è di raccogliere e di discutere le istanze degli studenti in
ordine allo studio e alla vita scolastica in tutti i suoi molteplici aspetti. Queste istanze
vengono portate e discusse nel Consiglio d'Istituto dai Rappresentanti degli studenti in
modo da collaborare al buon andamento del Collegio. Gli studenti possono riunirsi oltre
che nell'assemblea generale anche in assemblee per ordine di scuola (Liceo Scientifico
e Liceo Linguistico).
Le assemblee generali (di Istituto o di Ordine di scuola) devono essere autorizzate dal
Rettore e l'ordine del giorno esposto all'albo almeno cinque giorni prima della data
fissata. L'Assemblea Generale (di Istituto o di Ordine di scuola) è convocata dai
rappresentanti di classe su richiesta della maggioranza assoluta (50% + 1) degli
studenti.
6.2 Le assemblee di classe sono convocate dai rappresentanti degli studenti dopo aver
ottenuto il parere favorevole del Rettore e dell'insegnante nella cui ora si svolge la
riunione. La prima assemblea di classe di ogni anno scolastico è convocata dai
6
rappresentanti uscenti (ne basta anche uno solo) allo scopo di eleggere i nuovi
rappresentanti.
Le assemblee sono presiedute da un moderatore scelto tra i rappresentanti degli
studenti. Sarà cura del rappresentante di classe stendere un verbale dell'assemblea da
consegnare in segreteria. Gli argomenti dell'ordine del giorno vengono trattati nella
successione secondo la quale sono iscritti nello stesso. Gli studenti che vogliono
prendere la parola si iscrivono presso il moderatore.
Le votazioni avvengono per alzata di mano o per appello nominale; quelle concernenti
le persone, per scrutinio segreto.
L'insegnante dell'ora in cui si svolge l'assemblea è tenuto a garantire l'assistenza e
rimanere in classe.
Capitolo VII –
Mensa Scolastica
Scuola Primaria
7.1 Gli alunni consegnano alla maestra il buono pasto all’inizio delle lezioni, avendo cura
di riportare il proprio nome sul foglietto.
7.2. Essi saranno accompagnati e assistiti dall’insegnante durante tutto il tempo del pasto.
7.3 E’ necessario attenersi al menu stabilito e concordato con l’ASL: sono ammessi come
sostituzione sola la pasta in bianco per il 1 piatto e l’affettato in caso di necessità.
Scuola Secondaria di 1° Grado
7.1 Per accedere alla mensa occorre consegnare al capoclasse il buono, all’inizio delle
lezioni.
7.2. I buoni pasto si ritirano presso la segreteria della scuola (blocchetti da 10).
7.3 Durante tutto lo svolgimento del servizio mensa, gli alunni mantengono un
comportamento corretto, ispirato alle regole del vivere civile, senza schiamazzi e
avendo cura delle strutture del self-service e di riordinare i vassoi a fine pasto.
Scuola Secondaria di 2° Grado
7.1 L'Istituto prevede un servizio mensa cui gli alunni possono accedere, ritirando
giornalmente gli appositi buoni, prima dell'inizio delle lezioni, presso la segreteria.
7.2 Durante tutto lo svolgimento del servizio mensa, gli alunni mantengono un
comportamento corretto, ispirato alle regole del vivere civile, senza schiamazzi e
avendo cura delle strutture del self-service e di riordinare i vassoi a fine pasto.
7.3 Anche chi porta il pasto da casa si reca alla mensa per la sua consumazione.
Capitolo VIII –
Accesso alla biblioteca
Scuola Secondaria di 2° Grado
8.1 Gli alunni possono accedere alla biblioteca durante l'orario scolastico ed extrascolastico, secondo l'orario di apertura affisso annualmente all'albo della Scuola.
8.2 La sala biblioteca è sala di studio e di consultazione: vi si deve osservare il massimo
silenzio e rispetto per l'ambiente.
8.3 Il prestito è di 2 volumi per 30 giorni consecutivi, termine entro il quale i testi dovranno
essere restituiti. Per la restituzione dei testi oltre il tempo stabilito, è fissata
un'ammenda di € 1 al giorno.
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Non sono concessi a prestito libri non catalogati, opere generali, enciclopedie e riviste.
Capitolo IX –
Uso degli ambienti
Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
9.1 Gli alunni sono responsabili dell'ambiente scolastico (edifici e parco), del materiale
scolastico nonchè degli oggetti di proprietà privata dei diversi componenti della
Scuola.
9.2 Le aule sono costantemente tenute in ordine senza sporcare i banchi con pennarelli
e sbianchetti, rovinarli con incisioni; è vietato imbrattare i muri e danneggiare con
qualsiasi mezzo le lavagne.
Nelle aule è vietato entrare il pomeriggio se non per lezioni con gli insegnanti. La
Scuola non risponde di oggetti personali, libri o indumenti lasciati nelle classi.
9.3 L’accesso al bar e alla sala di ricreazione è consentito secondo gli orari di
apertura.
9.4 In palestra è obbligatorio l'uso di scarpe idonee e pulite durante lo svolgimento di
qualsiasi attività.
L'accesso in palestra in ore diverse da quelle di Educazione Fisica deve essere
espressamente autorizzato dalla Direzione. Chiunque utilizzi della struttura e delle
attrezzature è tenuto ad un uso corretto e al riordino delle stesse.
In caso di danni od incidenti i responsabili sono tenuti ad avvisare la Direzione o
la Segreteria e al risarcimento del danno.
9.5 Grandi cura ed attenzione vengono prestate da tutti gli alunni alla conservazione del
parco, degli spazi a verde e del campo sportivo esterni all'edificio scolastico.
9.6 Il campo da calcetto è a disposizione degli alunni negli intervalli della mattina e del
pranzo e negli altri orari liberi: per accedere occorre la prenotazione e il permesso in
segreteria, dando il nominativo di un responsabile.
9.7 Nelle aule speciali (aula video, aula d'informatica, aula di fisica, aula di scienze…)
l'accesso agli alunni è consentito solo se accompagnati dal docente responsabile o
dall'insegnante di cattedra.
Capitolo X –
Sanzioni disciplinari
Scuola Secondaria di 1° Grado
10.1 Sono considerati comportamenti negativi: il rifiuto di eseguire un lavoro scolastico,
l’esecuzione o copiatura di compiti di materie diverse dalle lezioni che si stanno
svolgendo, la falsificazione delle firme, il linguaggio improprio, l’uso del cellulare nelle
ore di scuola.
10.2 Le note disciplinari sul registro sono stese dall’insegnante per atti di maleducazione,
disturbo allo svolgimento delle lezioni, inadempimento dei doveri scolastici. Dopo la 3^
nota disciplinare viene data comunicazione alla famiglia con il preavviso di una
sospensione.
10.3 La sospensione dalle lezioni è decisa dal consiglio di classe a motivo di gravi atti
commessi contro qualsiasi persona che frequenti la scuola.
10.4. Chi volontariamente o involontariamente, arreca danno alle strutture o agli arredi
scolastici è tenuto al loro risarcimento economico.
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Scuola Secondaria di 2° Grado
10.1 In caso di ritardo eccessivo a lezione iniziata, non dipendente dal blocco dei mezzi di
trasporto, l'alunno, a proprio svantaggio, non entra in classe interrompendo le lezioni,
ma rimane nell'ambiente scolastico.
10.2 Qualora l'alunno non presenti la giustificazione per assenza o ritardo, viene
ammesso alle lezioni con autorizzazione del preside o rettore, impegnandosi a
giustificarsi il giorno successivo. Se anche nel giorno seguente venisse dimenticata
la giustificazione, a giudizio del preside e rettore, l'alunno viene ammesso dopo la
conferma telefonica dei genitori. Il terzo giorno l'alunno non verrà ammesso a
scuola.
10.3 In caso di smarrimento del libretto scolastico gli alunni sono tenuti a riacquistarlo in
segreteria entro tre giorni.
10.4 La non presentazione del libretto personale al momento dell'attribuzione del voto
costituisce già di per sé una perdita del diritto dell'alunno e della famiglia. E' infatti
interesse della famiglia essere aggiornata sulla situazione didattica e quindi
richiamare i propri figli ad essere diligenti.
L'insegnante segnala la dimenticanza sul registro di classe. Quando questa risulta
frequente costituisce elemento di giudizio nell'assegnazione del voto di condotta e
del credito scolastico.
10.5 Le note disciplinari sul registro sono stese dall'insegnante per atti di maleducazione,
disturbo allo svolgimento delle lezioni, inadempimento dei doveri scolastici. Dopo la
3^ nota disciplinare viene data comunicazione alla famiglia con il preavviso di una
sospensione dalle lezioni nel caso di una successiva nota.
10.6 Sono considerati comportamenti negativi: il rifiuto di eseguire un lavoro scolastico,
l'esecuzione o copiatura di compiti di materie diverse dalla lezione che si sta
svolgendo, la falsificazione delle firme dei genitori, il linguaggio improprio, l'uso del
cellulare nelle ore di scuola, l'appropriazione indebita degli oggetti altrui, il
"parcheggio" a scuola dei libri e materiale scolastico necessario allo studio
personale, la non restituzione dei libri della biblioteca, l'allontanamento dalla scuola
nella pausa del pranzo per coloro che non sono stati autorizzati dai genitori, il
danneggiamento degli ambienti e delle attrezzature.
10.7 La sospensione dalle lezioni è decisa dal consiglio di classe a motivo di gravi atti
commessi contro qualsiasi persona che frequenti la scuola (insegnanti, personale,
alunni), offendendone la dignità e mettendone a rischio la salute.
10.8 Chi, volontariamente o involontariamente, arreca danno alle strutture e agli arredi
scolastici è tenuto al loro risarcimento economico.
10.9 Chi fuma negli ambienti scolastici, oltre a incorrere nella penalità prevista dalla legge,
verrà impegnato in operazioni di pulizia degli ambienti scolastici.
10.10 Alla mancanza di rispetto delle regole stabilite per l'utilizzo degli ambienti speciali
(palestra, campi sportivi, parco, aula studio pomeridiano…) - compreso il divieto di
circolare per il parco con mezzi motorizzati nelle ore di pausa o pomeridiane corrisponderà la non fruibilità di tali ambienti per un tempo stabilito in proporzione
all'infrazione commessa.
Allegato 1
Accesso ai documenti scolastici
Soggetti aventi diritto di accesso
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi e scolastici, previsto dalla Legge 7 agosto 1990,
n.241 e ribadito dall'art. 59 O.M. 80, del 9 marzo 1995, riguarda:
1. i genitori dell'alunno o chi ne fa le veci;
2. l'alunno maggiorenne;
3. i rappresentanti legali dei genitori o dell'alunno maggiorenne;
4. i rappresentanti legali di una casa editrice (C.M. n.9, 09.01.1996, Comma 3.9) limitatamente ai
verbali per le adozioni dei libri di testo;
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5. nel prosieguo del testo, il termine "genitore" corrisponde ai soggetti indicati nei punti 1,2,3. Il
genitore può accedere solo a documenti che riguardino la situazione personale del proprio
figlio.
Documenti di cui è garantito e regolamentato
l'accesso:
Prove scritte
a. Gli elaborati, dopo la correzione, sono distribuiti agli alunni e corretti in classe. Vengono poi
ritirati e conservati nella Scuola. Di norma sono disponibili in visione per un mese dopo la
correzione in classe, durante le ore di ricevimento degli insegnanti.
b. Dietro richiesta di autorizzazione fatta al Preside gli elaborati possono essere visionati
anche da insegnanti che danno ripetizioni all'alunno nella specifica materia.
c. Se la valutazione dell'elaborato non è sufficiente il genitore o l'alunno maggiorenne
possono chiedere fotocopia.
d. Per esigenze particolari è possibile rivolgersi alla Direzione dell'Istituto.
Valutazioni nelle materie orali e nella parte orale di materie con scritto e orale
a. La valutazione viene comunicata direttamente all'alunno dopo la prova.
b. A metà quadrimestre è prevista la consegna di un foglio informativo con la situazione
generale dell’alunno e con eventuali segnalazioni di insufficienze. Il pagellino è distribuito
solo ai genitori durante una riunione appositamente convocata. Se un genitore non può
essere presente si rivolgerà alla Direzione nei giorni successivi.
Per le classi quinte il solo pagellino della metà del 1° Quadrimestre viene distribuito ai
genitori; tutti i successivi documenti vengono consegnati direttamente agli alunni.
Pagelle
a. Le pagelle vengono conservate in Segreteria nella cartella personale di ogni alunno e sono
sempre accessibili ai genitori durante l'orario di apertura della Segreteria stessa.
b. I voti della pagella del primo quadrimestre vengono comunicati ai genitori anche per mezzo
di un documento interno della scuola che riporta anche le osservazioni e i consigli degli
insegnanti. In quell'occasione i genitori devono firmare, per presa visione, anche la pagella.
c. La pagella di fine anno dovrà essere firmata in Segreteria dal genitore al momento
dell'iscrizione per l'anno successivo.
Verbali dei Consigli di Classe e dei Collegi dei Docenti
a. I genitori possono chiedere al Preside, mediante la compilazione di uno specifico modulo, di
conoscere "in estratto" esclusivamente la parte del verbale del Consiglio di classe o del
Collegio Docenti che riguarda l'alunno di cui sono "genitori".
b. I medesimi possono chiedere, attraverso le stesse modalità, di conoscere "in estratto" le
deliberazioni del Collegio dei Docenti circa disposizioni generali che abbiano conseguenze
sull'attività didattica, o più in generale, sulla Scuola.
c. La richiesta, di norma, deve riguardare l'anno scolastico in corso.
d. Nella domanda deve essere specificato se si richiede di conoscere "verbalmente" dal
Preside il contenuto dell'estratto di verbale oppure se si richiede un "estratto scritto" del
medesimo verbale. In questo caso sono dovuti i diritti di Segreteria in ragione di € 2,00 per
ogni documento rilasciato.
e. I rappresentanti di case editrici, presentando una richiesta autorizzata della sede
centrale dell'editrice stessa, possono richiedere di conoscere il contenuto dei verbali
che riguardano l'adozione dei libri di testo.
Allegato 2
Adozione dei libri di testo
Nella normativa in vigore per l’adozione dei libri di testo, è previsto che si debba “tener conto delle
valutazioni espresse dai genitori e studenti” (C.M. n.9 del 09.01.1996) che possono essere
comunicate nei seguenti modi:
a. Per i testi in adozione;
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Gli alunni e/o i genitori, rappresentanti di classe, possono presentare al Preside valutazioni e
osservazioni scritte.
b. Per i testi da adottare:
i testi che gli insegnanti propongono per le nuove adozioni verranno messi a disposizione, per
10 gg., prima del Collegio Docenti in cui si prenderanno le decisioni; in questo modo alunni e
genitori potranno prenderne visione. Gli alunni e/o i genitori, rappresentanti di classe, entro la
scadere dei 10 gg. potranno presentare al Preside le loro valutazioni ed osservazioni scritte.
Il Regolamento d’Istituto è stato approvato dal Collegio Docenti in data
2004.
6 Settembre
LA COMUNITÀ EDUCANTE
Un’ esperienza educativa non è mai esperienza di singoli, fa sempre riferimento ad un patrimonio
di idee condiviso, dove più persone sono implicate e coinvolte.
A) I sacerdoti educatori
Il Collegio Arcivescovile “F. Bentivoglio” vede la presenza di alcune figure presbiterali, nominate
dall’Arcivescovo: il Rettore, coadiuvato dal vicerettore, che ha il compito di garantire che
nell’azione educativa quotidiana siano declinate le indicazioni del Magistero dell’Arcivescovo e
quelle espresse dal Progetto Educativo della Scuola; il Padre spirituale, che si preoccupa di
animare l’intera Comunità Educante di proposte significative per una maturazione spirituale.
B) I docenti
I docenti per competenza e passione educativa sono i responsabili dell'insegnamento, inteso come
rielaborazione della cultura e promozione umana. A loro spetta di avanzare proposte per un
reale cammino personale e culturale. Sono, pertanto, attenti a precisare non solo la loro
preparazione didattica, ma anche la loro maturità umana fatta di disponibilità all'accoglienza ed al
dialogo. Non trascurano la loro personale formazione permanente in senso spirituale e
professionale. Condividono in profondità le direttive e le norme pedagogiche del Collegio.
Un ruolo particolare compete ai Dirigenti scolastici dei singoli ordini di scuola i quali hanno cura
di coordinare il lavoro didattico, verificandone la validità organizzativa.
La scuola è frutto di un continuo dialogo, di una "tradizione" (dal latino tradere) tra Insegnante e
Allievo e prende vita poi nella concretezza di ogni giorno, nei diversi momenti dell'esperienza
scolastica.
L’ insegnante non è un semplice trasmettitore, è colui che aiuta ad inserirsi in un universo di segni
da capire e utilizzare (in-segnamento).
L’allievo non è un cliente o un recipiente da riempire; è colui che esprime e dimostra l'intenzione
ad “alzarsi” (levare-ad) verso la meta che l'attende.
C) Le Famiglie
La famiglia è la prima interlocutrice nell'opera educativa del Collegio.
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Scegliendo di iscrivere il figlio al Collegio, non ne delega la sua educazione.
I genitori sanno bene di essere insostituibili nell'opera educativa ma anche di essere insufficienti
perché i figli, crescendo, hanno bisogno di una dimensione comunitaria più ampia e profonda. Ne
consegue che compito della famiglia è anche quello di vigilare attentamente sulla proposta
educativa che nel Collegio viene attuata.
D) Personale non docente
É parte importante della vita della scuola: il suo impegno, la capacità di rapporti, lo stile
collaborativo ed incoraggiante devono concorrere ad instaurare un clima realmente educativo, che
permetta di progredire nella socializzazione, nella partecipazione attiva e nell'aumento della
capacità di responsabilità. Nel rispetto e nell'osservanza delle proprie competenze, il personale
non docente è, pertanto, parte a pieno titolo della Comunità Educante.
E) La Comunità cristiana
La Scuola Cattolica, e tanto più un Collegio Arcivescovile, è espressione di Chiesa. Anzi è
l'espressione della preoccupazione educativa e scolastica delle Chiesa.
La storia della Chiesa è densa di grandi uomini e donne che hanno testimoniato l'importanza
dell'educazione attraverso la scuola. Ciò significa che la scuola cattolica deve entrare nella
coscienza e nella valorizzazione di tutta la comunità cristiana, oggi. Su questa strada non mancano
difficoltà ed ostacoli. Occorre, tuttavia, operare perché la scuola cattolica e la Comunità Cristiana
superino una certa estraneità.
Si possono indicare due attenzioni:
a) cogliere la dimensione altamente missionaria della Scuola Cattolica, che raggiunge studenti e
famiglie di varia provenienza ed estrazione .
b) valorizzare la scuola Cattolica, non solo per i suoi significati culturali, sociali e pastorali, ma
anche come segno per i credenti adulti della perenne attualità del problema educativo.
La Comunità Cristiana ha il compito di "trasmettere alle nuove generazioni ragioni di vita e di
speranza" (Gaudium et Spes, 31).
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Regolamento di istituto libretto formato A4 per sito