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Anno IX° nr. 1 Gennaio 2013
Nuove Leggi & Innovazioni
Cambia l’ Rca
(Assicurazione obbligatoria per le auto)
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Con l’arrivo del nuovo anno cambiano anche alcune regole relative all’assicurazione della nostra automobile.
La più evidente è probabilmente l’abolizione del cosiddetto “tacito rinnovo”; in poche parole, alla scadenza della
nostra assicurazione dovremo provvedere ad una nuova stipula con il nostro agente, che dovrà proporci un contratto
“base” - valido per tutte le assicurazioni.
Finisce quindi l’era dei rinnovi automatici, ma cadono anche gli ostacoli che rendevano più complicato il cambio di
compagnia: non dovremo più - ad esempio - comunicare alla società assicuratrice con 15 giorni di preavviso rispetto alla
scadenza l’intenzione di voler disdire il contratto.
Possono però tirare un sospiro di sollievo i distratti, pigri o indecisi che perderanno tempo a cambiare o rinnovare la
propria polizza assicurativa.
Resta infatti in vigore la copertura RCA di 15 giorni (oltre scadenza) che in un primo momento ha seriamente rischiato
di essere abolita dalla nuova legge.
Ma le novità non finiscono qui: il DL179 convertito in legge lo scorso 18/12/2012 prevede anche l’eliminazione delle
coperture assicurative di durata pluriennale: il testo recita infatti che “il contratto di assicurazione obbligatoria della
responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non può essere tacitamente
rinnovato e non è stipulabile per una durata superiore all’anno; le eventuali clausole in contrasto con tale dettato
saranno nulle”.
Anche il “Libretto di
circolazione” avrà novità
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Lo sapevate che da un paio di settimane è entrata in lazione del mezzo da voi usato in quel periodo, lasciandovi
vigore una nuova legge, che va a modificare in alcuni punti ben
poche
speranze
di
“farla
franca”.
il libretto di circolazione delle nostre automobili?
Tutto bene dunque? Purtroppo no: con una circolare dataNonostante la sua applicazione sia stata comunque po- ta 6 dicembre 2012 (ovvero un giorno prima dell’entrata in
sticipata a data da destinarsi da una circolare del Ministero vigore del Decreto del Presidente della Repubblica), il Midei Trasporti, ecco quali sono le novità. nistero dei Trasporti affermava di non essere in grado, per
Entrata formalmente in vigore il 7 dicembre scorso, la nuo- il momento, di applicare questa norma: il comunicato infatti
va regolamentazione di uno dei documenti più conosciuti recita che “le procedure informatiche necessarie al fine deldagli automobilisti si concentra principalmente sulla ne- la concreta applicazione della nuova disciplina sono in corcessità di aggiornare la carta di circolazione nel caso si so di realizzazione e pertanto, al momento, non si rende
utilizzasse con continuità un veicolo intestato ad altri. Più possibile dar corso agli aggiornamenti dei dati d’archivio e
in particolare, se un mezzo venisse guidato per periodi su- dei documenti di circolazione dei veicoli in disponibilità di
periori ai 30 giorni da soggetti diversi dal proprietario (o dai soggetti diversi dai relativi intestatari, con conseguente
familiari conviventi), allora scatterebbe l’obbligo di riporta- inapplicabilità delle sanzioni previste”. Tradotto in un linre sul libretto di circolazione il loro nome.
guaggio più informale, tutto questo significa che le proceTutto questo potrebbe sembrare un mero esercizio di dure tecniche e burocratiche non sono ancora pronte e, per
burocrazia ma, in realtà, rappresenterebbe una soluzione evitare caos e disorganizzazione, l’applicazione “reale” delle
intelligente per un problema piuttosto diffuso: facilitare l’ap- nuove procedure slitterà di qualche mese, probabilmente
plicazione delle sanzioni amministrative e pecuniarie a chi fino a febbraio 2013. Sarà tutto pronto per quella data?
si rende colpevole di infrazioni al Codice della Strada. Fa- Vedremo.
cendo un esempio pratico, se non rispettate un semaforo e
venite “beccati” da un vigile, sarà molto più difficile per il
proprietario della vettura “non ricordare” chi fosse al volante: il vostro nome apparirebbe infatti nella carta di circo-
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La riforma delle norme
condominiali: un’attesa
durata 70 anni!
di Saverio Marasco
Ebbene si, dopo 70 anni è stata modificata e migliorata la disciplina “del
condominio negli edifici”.
La riforma, contenuta nella legge 220
dell’ 11 dicembre 2012, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 293
del 17/12/2012.
Il provvedimento, tuttavia, entrerà in
vigore il 17/06/2013 dopo una prevista vacatio di sei mesi, necessaria per
studiare le novità e prepararsi all’ applicazione delle nuove disposizioni.
Le novità riguardano moltissimi
aspetti della vita condominiale.
Analizziamole in dettaglio. Fondamentalmente con la riforma cambia la disciplina dell’Amministratore, la
cui figura viene riqualificata e professionalizzata.
Tra i requisiti per accedere al ruolo di amministratore è ora necessario avere un titolo di studio minimo,
identificabile nel diploma di scuola secondaria di secondo grado e, obbligatoriamente, partecipare a corsi
di aggiornamento con scadenza regolare.
La carica può anche essere ricoperta a livello societario e, in ogni caso, il mandato durerà due anni.
Numerosi i nuovi obblighi che incombono sulla figura dell’amministratore il quale, principalmente, dovrà
garantire la trasparenza finanziaria nella gestione condominiale.
Al momento della nomina (o del rinnovo) dell’incarico dovrà specificare, oltre i propri dati anagrafici e
fiscali, anche l’ammontare del compenso richiesto, nonché comunicare gli estremi della polizza assicurativa
per la responsabilità professionale, la cui stipula ora è obbligatoria.
E’, inoltre, obbligatorio aprire un conto corrente condominiale, a cui i condomini avranno diritto di
accesso, per far transitare in modo esclusivo le entrate e le uscite condominiali.
A tal proposito, di particolare importanza, appare l’introduzione dell’obbligo di riscuotere le somme
dovute dai condomini entro il termine di sei mesi dalla chiusura dell’esercizio contabile.
In buona sostanaza si tratta di una riforma moderna ed importante, che modifica la disciplina delle
comproprietà dei fabbricati - una ventina di articoli del Codice civile rimasti invariati dal 1942 -, che
coinvolge milioni di cittadini la cui convivenza determina delle situazioni, la cui casistica è pressoché infinita,
spesso ad alta conflittualità.
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Condominio: Novità per l’assemblea
Cambiano le modalità di convocazione dell’assemblea ed i quorum costitutivi e deliberativi
che, per maggiore funzionalità, si abbassano.
In particolare essi si riducono per le delibere che riguardano la sicurezza e la salubrità degli
edifici e degli impianti, l’abbattimento di barriere architettoniche, il risparmio energetico, i
parcheggi, le antenne e gli impianti telematici centralizzati.
Viene in contemporanea limitato l’uso della delega: se i condomini sono più di 20, un singolo
partecipante all’assemblea non può rappresentare più di 1/5 dei condomini e 1/5 dei millesimi.
Condominio: Strada spianata per
energia rinnovabile e animali
Tra le molte novità contenute nel
provvedimento segnaliamo quelle che
interessano il settore dell’efficienza
energetica e delle energie rinnovabili.
Una delle più rilevanti consiste nella
possibilità per i condomini di staccarsi
dall’impian to cen tralizzato di riscaldamento o di condizionamento.
La nuova legge stabilisce, infatti, che
il condomino può rinunciare all’utilizzo
dell’impianto centralizzato a condizione
che dal suo distacco non derivino: “notevoli squilibri di funzionamento o
aggravi di spesa per gli altri condomini.
In tal caso il rinunziante resta tenuto a
concorrere al pagamento delle sole spese per
la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma”.
Viene, inoltre, consentita l’installazione di
impianti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili, destinati al servizio di singole unità
del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di
proprietà individuale dell’interessato, nonché il
diritto all’installazione dell’impianto di ricezione radiotelevisiva individuale.
Buone notizie anche per gli amanti degli animali, infatti la novellata normativa impedisce ai
condomini di vietare, con regolamento condo-
miniale, la presenza di animali domestici nelle
abitazioni.
Regolamento di condominio, la cui violazione, in generale, sarà sanzionato con multe da
200 fino a 800 euro in caso di recidiva.
Infine, all’insegna della trasparenza e della
riduzione dei costi, la riforma sollecita gli amministratori all’ utilizzo di nuove soluzioni tecnologiche per la gestione del rapporto con i
comproprietari.
In particolare è prevista la possibilità di attivare un sito internet condominiale per la pubblicazione e consultazione online di tutta la
documentazione assembleare (verbali, delibere)
e dei dati contabili, nonché l’utilizzo della posta elettronica certificata per l’invio dell’avviso di convocazione dell’assemblea.
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La nuova tassa sui rifiuti
Tares: cos’è, come si calcola e
come si paga
Angela Iannone | Yahoo! Finanza –
Dal 1° gennaio sostituirà la Tarsu e la
Tia e sarà calcolata in base alla grandezza del proprio immobile.
E’ la Tares, la “tariffa comunale sui rifiuti e i servizi”, una nuova imposta da
pagare dopo la recente “mazzata”
dell’Imu.
Il 2013 si apre già con un conto da pagare.
Un conto salato, visto che l’imposta è
stata già divisa in rate: gennaio la prima,
poi aprile, luglio e ottobre.
Istituita con la manovra Monti nel decreto Salva Italia del dicembre 2011, non c’è
speranza che venga rinviata, visto che molte
norme per applicare la Tares da subito sono
state votate nella legge di Stabilità.
La novità sta proprio nel valore della
tassa, necessariamente alta perchè deve finanziare interamente il servizio di igiene
ambientale, ma anche di illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde
pubblico e tutti gli altri “servizi
indivisibili”.
L’altra novità dell’imposta è rappresentata dal fatto che non sarà pagata solo da
proprietari di immobili, ma da tutti coloro
che “occupano o detengono locali o aree
scoperte”.
Quindi non solo case, ma negozi, uffici,
capannoni.
Trenta centesimi - ma si parla anche di
40 se il comune è in difficoltà - per ogni
metro quadro dell’immobile, una decina di
euro per una casa, ma si parla già di salassi per centri commerciali o capannoni.
In tutto, i cittadini pagheranno un miliardo di euro all’anno, che lo Stato ha già cal-
colato
nel
prossimo
bilancio,
decurtatondoli automaticamente ai comuni
dai trasferimenti del 2013.
La Tares graverà di meno, anche se di
poco, su quei comuni che hanno già istituito la Tia (la tariffa ambientale).
Ma secondo dati recenti, sarebbero solo
il 17% dei comuni italiani, il resto è ancora
sotto la vecchia Tarsu e la nuova Tares ha
il compito di coprire l’intero costo del servizio.
Una mazzata, come spiega Il Fatto Quotidiano: “Facciamo un esempio. A Milano raccolta e smaltimento costano 271,5
milioni l’anno: nel 2011 il comune ha
raccolto con la Tarsu 209 milioni, saliti
a 257 con gli aumenti di quest’anno.
Risultato: nel 2013 Pisapia dovrà alzare l’imposta per trovare altri 14 milioni.
Nota bene: il resto dei comuni con la
Tarsu sono messi mediamente assai peggio di Milano”.
Un aumento medio per i comuni del
20%, mentre Confcommercio ha stimato
un aggravio medio del 293% sugli esercizi commerciali.
Appuntamento a gennaio, quindi, per il
pagamento della prima rata.
Fino ad aprile le scadenze saranno in
base agli importi pagati come Tarsu o Tia
nel 2012, a cui si aggiungeranno i 30 centesimi al metro per i servizi indivisibili.
Al saldo di dicembre gli importi potranno crescere in base alle scelte comunali.
Buon anno nuovo.
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Cambia l` Rca Anche il “Libretto di circolazione” avrà novità