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Centro Nazionale per la Prevenzione
e il Controllo delle Malattie
CONCORSO
RAGAZZI
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I ragazzi delle scuole superiori
propongono strumenti di comunicazione
sui temi dell’attività fisica
e dell’alimentazione
per guadagnare salute
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RAGAZZI
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Introduzione
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C
Livelli insufficienti di attività fisica nei giovani possono creare problemi di salute sia
nel breve termine (aumento del peso corporeo, diabete, pressione arteriosa elevata) sia nell’età adulta, aumentando il rischio di insorgenza di malattie croniche. Le
conseguenze positive del movimento nei giovani sono molte (miglioramento della
forma fisica, della forza muscolare, della salute delle ossa, della resistenza cardiovascolare). L’attività fisica determina anche una diminuzione della massa grassa corporea e aiuta a prevenire ansia e depressione. Una vita attiva quindi aumenta lo stato
di benessere e fa guadagnare salute. L’attività fisica non si identifica con lo sport
né con l’esercizio fisico strutturato. Qualsiasi movimento del corpo che comporta
un dispendio energetico è utile e deve includere gioco, sport, trasporto, attività ricreative, educazione fisica o esercizio programmato. Ogni occasione è buona per
essere più attivi e ogni contesto può favorire il movimento: la famiglia, la scuola e la
comunità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di raggiungere precisi
livelli quali-quantitativi di attività fisica (vedi riquadro sotto riportato). Non è difficile
calcolare se si è sufficientemente attivi, basta annotare per sette giorni tutto il movimento fatto nel diario riportato a pagina 18.
Ai ragazzi delle scuole superiori, nell’ambito del concorso “Ragazzi in gamba”, è stato
chiesto di proporre messaggi capaci di raggiungere i loro coetanei per aumentarne
la propensione ad una vita attiva e ad una sana alimentazione. Le migliori proposte
sono contenute in questo cofanetto.
Il progetto “Ragazzi in gamba” è stato promosso e finanziato dal Ministero della Salute/Ccm e dalla Presidenza del Consigli dei Ministri – Dipartimento della Gioventù.
Per ulteriori informazioni sul progetto si può consultare il sito web http://prevenzione.ulss20.verona.it/ragazzingamba_nazionale.html
Attività fisica consigliata
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per i Ragazzi
a
Quanta attività fisica: almeno 1 ora al giorno di attività fisica di intensità da moderata
a vigorosa (una quantità maggiore fornisce benefici aggiuntivi alla salute)
Come deve essere l’attività fisica:
- deve essere soprattutto di tipo aerobico
- deve includere fasi di attività vigorosa
- deve includere esercizi che rinforzano i muscoli e le ossa almeno 3 volte la settimana.
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Le scuole che hanno partecipato
al concorso
Scuole
I.T.C. Luzzatti
Iti Marconi
Isis Città di Luino - Volontè
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Liceo Angeli
Liceo Scientifico Berto
Liceo Scientifico San Luigi Scuola
Paritaria
Liceo Classico e Socio-Psico Pedagogico
De Sanctis
Itas di Bergamo
Istituto Salesiano Don Bosco
Ist. Professionale per L'Industria e
L'Artigianato - Ipsia Castigliano
Liceo Artistico Licini
I.T.C.S. Cestari Corsi Igea
Indirizzo
Valdagno (Vi)
Padova
Luino (Varese)
Regione
Veneto
Veneto
Lombardia
Verona
Mogliano Veneto (Treviso)
Eraclea (Venezia)
Veneto
Veneto
Veneto
Materiali
1 Poster
1 Racconto
1 Filastrocca
e 1 Poster
1 Poster
1 Poster
1 Poster
Trani (Barletta-Andria)
Puglia
1 Poster
Bergamo
Verona
Asti
Lombardia 2 Video
Veneto
1 Poster
Piemonte 1 Progetto 2 Poster
Marche
5 Poster
Veneto
7 Poster - 3
Racconti - 2
Video
Puglia
1 Racconto
Lombardia 1 Disegno
(Poster)
Ascoli Piceno
Chioggia (Venezia)
Ipssct Lotti
Andria Bt
Dirigenti Comunità e Liceo Scienze
Voghera (Pavia)
Umane Economico Sociale Orientamento Sportivo Blaise Pascal
Istituto Mariagrazia Mamoli - Istituto
Bergamo
Professionale per i Servizi Socio Sanitari
Liceo Ginnasio Tito Livio
Padova
Eduform - Ente di Formazione
Sinagra (Me)
Liceo Scientifico Fermi
Istituto Tecnico Industriale Righi
Istituto Tecnico Commerciale Igea Carlo Levi
Liceo Ginnasio Statale Giorgione
Istituto Tecnico Commerciale Fraccareta
Istituto d'Arte Nani
Liceo Scientifico Messedaglia
Cantù (Co)
Chioggia (Ve)
Andria (Ba)
Lombardia 2 Racconti
- 1 Disegno
- 1 Poesia
Veneto
1 Racconto
E 1 Poesia
Sicilia
1 Racconto 1 Poesia
Lombardia 1 Video
Veneto
1 Poster
Puglia
1 Poster
Castelfranco Veneto (Tv)
San Severo (Foggia)
Verona
Verona
Veneto
Puglia
Veneto
Veneto
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1 Video
5 Racconti
1 Poster
1 Poster
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Le valutazioni della commissione*
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VINCITORI
Per la categoria POSTER è stato scelto il lavoro prodotto dalla classe 1ª A dell’istituto
I.T.C.S. CESTARI Corsi Igea di Chioggia dal titolo “Skifezze stop, salute al top” con le seguenti motivazioni:
O
- slogan diretto, immediato caratterizzato da un linguaggio semplice ed efficace
- sono rappresentati sia il tema dell’alimentazione che del movimento; vengono forniti degli spunti di tipo visivo che stimolano la ricerca individuale di contenuti appropriati
- l’utilizzo di immagini destrutturate permette allo spettatore di immedesimarsi in
modo personale favorendo una propria costruzione del significato
- l’utilizzo dei colori che avviene in chiave espressivo – simbolica rinforza il significato
dell’immagine
Per la categoria VIDEO è stato scelto il lavoro prodotto da tre alunne dell’ istituto ITAS di
Bergamo dal titolo “Angeli e Demoni” con le seguenti motivazioni:
- utilizzo di messaggi semplici e simbolici accompagnati dalla musica che crea una coerenza tra suoni e immagini dando nell’insieme un messaggio armonico
- rappresentazione di un paesaggio antropizzato che rimarca la possibilità di fare scelte
di vita attiva nella realtà propria di tutti i giorni. Il contesto, pur non essendo visivamente di pregio dal punto di vista paesaggistico, rappresenta uno spazio che può
essere vissuto in modo piacevole (la corsa, la lettura sull’erba, mentre si mangia una
mela); uno spazio comunque fruibile del quale ci si può riappropriare con la possibilità
di migliorarlo.
Per la categoria RACCONTO è stato scelto lo scritto prodotto da Lilli, un’alunna dell’istituto I.T.C.S. CESTARI Corsi Igea di Chioggia con le seguenti motivazioni:
- linguaggio fluido, coerente con l’età del target ed efficace a livello comunicativo
- contenuti coerenti con il tema proposto
- creatività espressa mediante l’utilizzo di un efficace espediente narrativo (raccontare
la propria esperienza personale di resistenza alle sollecitazioni a cambiare stile di vita
esplicitando dubbi e riflessioni seguiti dalla disponibilità al cambiamento). Questo
processo rispecchia molto bene i percorsi teorici del modello di cambiamento e cioè
la necessità di modificare il proprio stile di vita sviluppando un modello di adesione
ad una proposta di cambiamento e offrendo un’apertura ad altre possibilità. Emerge
inoltra la posizione dell’autrice e cioè la ricerca del modo personale di modifica dello
stile di vita
- il riferimento alla propria famiglia sottolinea l’importanza della componente educativa nella scelta di comportamenti virtuosi che possono diventare abitudini.
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*Commissione composta dalla Responsabile del Progetto “Ragazzi in gamba” Dr.ssa Lucia
De Noni, dalla Dott.ssa Daniela Cos (architetto e insegnante), dalla Dott.ssa Lucia Savadori (psicologa, ricercatrice universitaria), dalla Dott.ssa Anna Paola Stefani (architetto e
scrittrice), dalla Sig.ra Bruna Fraccaroli (esperta in comunicazione).
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SEGNALATI
La commissione ha inoltre apprezzato il livello qualitativo di numerosi altri elaborati e
l’impegno particolare di alcune scuole.
Dal punto di vista qualitativo sono stati segnalati i seguenti elaborati:
Per la categoria POSTER una menzione particolare per la felicità del tratto e per la grafica
innovativa va ai seguenti prodotti:
- “Il Movimento è Vita”/“Questa non è una mela è la tua vita!” del Liceo Artistico LICINI
di Ascoli Piceno
- Il disegno di Christopher Toffarel dell’Istituto d’arte NANI di Verona
- Il disegno di Luca Cavallaro dell’Istituto PASCAL di Voghera
Per la categoria VIDEO sono stati segnalati i seguenti lavori per l’impegno dimostrato, le
tecniche, lo studio dell’immagine e l’accompagnamento musicale:
- “A healthy carol” della classe 2B Liceo Scientifico GIORGIONE di Castelfranco Veneto
- Il video della 3ª dell’Istituto CESTARI Corsi Igea di Chioggia
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Per la categoria RACCONTI sono stati segnalati i seguenti lavori per la fluidità narrativa,
l’originalità dello stile, la significatività delle esperienze che vengono riportate e per il
messaggio trasmesso ai coetanei:
- “Essere se stessi” di Riccio Anna dell’Istituto Tecnico statale Commerciale FRACCARETA di San Severo (Foggia)
- “La donna” di Sofia Rossi del Liceo Ginnasio TITO LIVIO di Padova
- “Un atleta non trascura mai niente” di Michael Pizzicato della classe 2ª dell’ITI MARCONI di Padova
- “In movimento” di Carminati Thomas della classe 4ªD dell’Istituto professionale per i
servizi socio-sanitari – Liceo delle Scienze Umane MAMOLI di Bergamo.
Hanno dimostrato un impegno particolare le seguenti scuole:
-
I.T.C.S. CESTARI Corsi Igea di Chioggia (Venezia)
Liceo Artistico LICINI di Ascoli Piceno (Marche)
I.T.C. FRACCARETA di San Severo (Foggia)
Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari MAMOLI di Bergamo
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Poster vincitore
“Skifezze stop, salute al top” della classe I A dell’Istituto ITCS D Cestari di Chioggia
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Poster segnalati
“Il movimento è vita”/“Questa non è una mela è la tua vita!” del Liceo Artistico Licini di Ascoli Piceno
Il disegno di Luca Cavallaro
dell’Istituto Pascal di Voghera
Il disegno di Christopher Toffarel
dell’Istituto d’arte Nani di Verona
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Racconto vincitore
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Lilli, alunna dell’Istituto ITCS D Cestari di Chioggia
MI MUOVO DI PIÚ GUARDO MENO LA TV…..E TU!
Ciao, sono Lilli una ragazza di 1ª superiore, sono riccia e mora, occhi grandi, pelle bianca,
non molto alta e un po’ cicciotella. Ti scrivo perché la mia professoressa di educazione
fisica oggi è arrivata in palestra con una novità “mi muovo di più guardo meno la tv e tu“
è bastato il titolo per rovinarmi la giornata! L’unico momento in cui riesco a rilassarmi è
davanti alla tv, riesco finalmente a non pensare a nulla e a scaricare tutte le tensioni della
giornata. Quando la prof. è arrivata con la novità di fare un video sui benefici del movimento, mi sono sentita male e ho confessato alla prof. che io non avevo nessuna intenzione di partecipare a quel progetto così lei mi ha detto di scrivere il perché! Ecco qui il mio
perché! Vengo da una famiglia di sedentari, sia costretti dal lavoro, sia di indole. Io non
ho mai visto i miei fare sport e tanto meno muoversi a piedi, a parte il giretto domenicale
in centro a veder vetrine. Mio padre non sa nemmeno andare in bicicletta e per questo
spesso lo prendiamo in giro. Io sì, uso la bicicletta, per andare a scuola ma quella elettrica
comunque un po’ si pedala, penso sia l’unico movimento che faccio durante il giorno.
Non sono mai stata abituata a fare movimento neanche da piccola, abbiamo sempre
viaggiato ma un tipo di viaggi tranquilli perché i miei lavorano molto durante l’anno,
perciò in vacanza si vogliono riposare. Mi piace la musica, ma non so ballare; mi piace la
neve, ma non so sciare lo so dovrei solo cominciare! I miei interessi sono diversi, amo la
lettura, il pc ma soprattutto la tv. La prof. dice che con il movimento si mettono in circolo
le sostanze della felicità ma non penso sia uguale per tutti, lei mi dice di provare ok la
prossima settimana parteciperò anch’io alla corsa /camminata settimanale organizzata
dalla scuola. Magari succede qualcosa ! Magari se mi muovo di più mi manca meno la tv!!!
Vieni a provare anche tu?!? LILLI
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Racconti segnalati
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“Essere se stessi” di Riccio Anna dell’Istituto Tecnico statale Commerciale “A. Fraccareta”
di San Severo (Foggia)
Introduzione
Lo sport e l’alimentazione sono bla bla bla bla ....... Si insomma potremmo dire le solite
cose cioè sono importanti , sani ecc ecc, ma in realtà, il vero problema non é questo: lo
sport sempre MENO praticato e la cattiva alimentazione lo sono!
Al giorno d’oggi Ia maggior parte dei ragazzi sostituiscono questi elementi importanti
con i cibi grassi, il fumo e per non parlare d’aItro: praticamente rovinano la Ioro vita prima
ancora di VIVERLA veramente.
ll testo qui di seguito è un racconto che parla proprio di questo ”disagio giovanile”, e
spiega come un ragazzo può raggiungere i suoi scopi solo seguendo la retta via.
Essere se stessi
C’era una volta un ragazzo... iniziamo questa storia come una favola... anche se favola non
è: una storia un po’ bizzarra di come la vita tutto a un tratto diventa…
Sono Paolo ho 27 anni, vivo a Ports Angeles in California, qui il sole batte molto forte,
una cosa molto positiva per me che amo correre all’aria aperta, una cosa estremamente
salutare! Ecco, la salute... io a differenza di alcuni miei amici amo tenermi in forma,
mangiare sano, non fumare, fare attività fisica, e questo era uno dei tanti motivi per
cui alle medie venivo emarginato da tutti. E come tutti gli altri giorni andavo a scuola
accompagnato da mia madre, nessuno voleva stare con me.
Entravo a scuola e percorrevo il corridoio velocemente per evitare più insulti possibili,
camminavo a testa bassa, con un grande senso di imbarazzo ma anche di frustrazione:
avrei voluto far capire ai miei “amici” che non ero io quello ”Strano” ma bensì Ioro.
Finalmente dopo quei minuti interminabili riuscivo ad arrivare in classe, come al solito
ero il primo ad entrare, ma a nessuno importava, sembrava che esistessi solamente per
essere insultato. Ero il “Cocco della professoressa”, almeno cosi gli altri mi chiamavano,
io non credo che stare buono in classe, studiare regolarmente e tante altre cose siano
negative, anzi. Ma questo non aveva importanza, sapevo che io a differenza degli altri
avrei concluso qualcosa, e quindi me ne fregavo.
Un giorno pero, ricordo ancora la data: il 14 marzo, andò peggio del solito. Un ragazzo
della mia classe Billy, definito dalle ragazze il più “bello” e ”figo” della scuola, mi umilio
davanti la mia adorata Rosy. Rosy, la ragazza più Bella, ma anche la più antipatica che
avessi mai incontrato, la sognavo giorno e notte, ero incondizionatamente innamorato di
lei, ma lei poteva essere solo un bellissimo sogno: non sapeva neanche il mio nome. Ma d’
altronde si può biasimare, chi mai si sarebbe “messo” con un ragazzo come me.
Era l’ora di ed. fisica e mentre il prof faceva l’appello alcuni dei miei “amici” di classe
iniziarono a disprezzare i miei vestiti, ero furioso, ma ancor più lo divenni quando durante
il riscaldamento Billy mi fece cadere e io nel tentativo di rialzarmi, sopraffatto dagli insulti
scoppiai a piangere.’Che umiliazione! Credevo che fosse stato il giorno più brutto della
mia vita... fino a quando... il solito bullo (Billy), lesse il mio diario e scopri del mio amore
segreto. Fin qui pensavo che nonostante tutto non mi era andata male perché ormai ero
abituato agli insulti, e proprio per questo non si limitò a leggerlo ad alta voce; proprio
quando mi feci coraggio a confessare i miei sentimenti a Rosy, lui era lì con lei. Cosa gli
starà dicendo mai? Perché ridevano?
E perché ad un tratto lui Ia baciò? Cominciai a farmi mille domande, e dopo un po’
vedendoli camminare per mano davanti a tutti capii cosa era successo. Quello fu il giorno
più brutto della mia vita. Non so per quante notti piansi... per quanti giorni finsi di stare
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male per non andare a scuola, ma una cosa era certa: DOVEVO CAMBIARE!
Presi esempio da Billy e i suoi amici e in un paio di settimane divenni proprio come
loro: capelli “alla moda”, atteggiamenti da bullo, mangiavo solo cibi poco sani (patatine,
caramelle, cioccolate varie), cominciai a fumare, bere e con grande dispiacere dovetti
lasciare lo sport. E se da una parte ciò mi rendeva sempre più popolare, dall’altra subii gravi
problemi di salute. MoIto evidente era l’aumento di peso, a seguito la mia alimentazione
(da 50 chili a 75 in un solo mese) Strabiliante! A causa del fumo non riuscivo più a
correre come prima, non potevo più giocare a basket, calcio, tennis, ecc. Ero diventato
una Iumaca. Nemmeno i prof. e i miei genitori mi riconoscevano più, ogni giorno erano
sempre più delusi e non riuscivano a spiegare il mio improvviso cambiamento, mi sentivo
malissimo, avevo deluso troppe persone per una cosa che neanche mi piaceva. Ma non
tutto andava male, infatti, Rosy si era accorta di me, e diciamo ”ci provava” e io ne ero
orgoglioso e non molto meravigliato. Dopo un po’ di tempo mi fidanzai con Rosy, ma non
ero tanto soddisfatto perche capii chi era realmente Rosy e perché stava con me, allora
per non deludere più altra gente decisi che era arrivato il momento di ritornare se stessi.
Con molto coraggio ne parlai con mia madre, lei come al solito mi consolò e dopo avergli
spiegato tutta Ia situazione in cui mi ero cacciato, rise, e promise di aiutarmi. Per prima
cosa mi portò da un dietologo il quale mi prescrisse Ia giusta terapia da adottare, poi
mi iscrisse in una palestra e dopo un mese riuscii a ritrovare il mio peso. Fu davvero
gratificante sapere che almeno una persona mi accettava per ciò che ero: mia madre. Ma
il peggio doveva ancora arrivare.
Non fu facile tornare alla solita routine da “ragazzo sfigato”, ma soprattutto era difficile
convincere il mio prof di ed. fisica che ero ritornato quello di sempre; mi mise alla prova e
allora mi credette, reinserendomi nei diversi corsi sportivi.
Le medie terminavano in fretta e come sempre i miei amici non mi calcolavano, ma a me
non interessava più, l’importante era essere se stessi e terminare in fretta gli esami.
Il tempo passò inosservato e velocemente, ormai era tutto finito, quell’incubo che mi
perseguitava da quando avevo 11 anni era concluso. Finalmente!
Dopo l’estate andai al Iiceo dove avevo sempre desiderato andare: l’unico, il più bello e
sensazionale Iiceo che io avessi mai conosciuto, il Iiceo sportivo!
Una nuova vita stava per cominciare. II primo giorno andò meglio oli quanto previsto feci
subito nuove amicizie e soprattutto non mi sentivo diverso, era una sensazione stupenda.
Questi anni volarono come il vento porta via ogni ricordo, che rimane chiuso nel cuore.
Mi diplomai e ora ho un grande obbiettivo: quello di far capire a i ragazzi di oggi che io
sport e Ia sana alimentazione sono due aspetti fondamentali per Ia vita. Naturalmente
non ci sarei riuscito ad arrivare fin qui senza l’aiuto di mia madre, che ora riposa felice nel
cielo. Grazie di tutto ciao!
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“La donna” di Sofia Rossi del Liceo Ginnasio “Tito Livio” di Padova
Guardai la terra umida che ora la tratteneva nascosta dal sole invernale. Intorno, bisbigli e vesti scure si perdevano tra i sepolcri, immersi nel silenzio. Immagini di mia madre
nuotavano confuse dietro le mie palpebre, mescolandosi in un turbine di colori. Più attendevo immobile davanti al piccolo tumulo di terra, più mi convincevo che la donna nella bara non poteva essere lei. Avevo ben osservato il suo volto di morte, e nei suoi occhi
avevo riconosciuto solo un sordo oblio. Non erano questi gli occhi della donna che aveva giocato con me nell’infanzia. Forse di quella madre rimaneva qualcosa, si: un’ombra
spenta, incatenata tra le pieghe di un viso tumefatto e informe. lnvano avevo aspettato
il ritorno della donna amata da bambina. Forse non era mai esistita, e nella mia mente si
aggiravano solo ricordi di un fantasma o di un sogno fatto chissà in quale piccola età.
Con il tempo, la donna che ora giaceva nella bara aveva perso la forma di una donna.
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Aveva perso la forma di un essere qualsiasi, e a ripensare al suo sguardo morto nell’oblio,
ancora non capivo bene che casa fosse diventata. Cercai di cacciare la sua immagine, ma
continuava a tornare il suo profilo: una sagoma nella penombra di una camera, immobile
su un letto; inerte come un ammasso di nulla, mentre si rotolava nel silenzio tra respiri
affannosi. La ricordavo così.
Ma finalmente, la sua miseria era finita. ll dottore aveva detto che l’obesità aveva stressato il cuore già debole di natura, e non aveva retto a lungo allo sforzo. Mi consolavo in
questo. Il suo cuore almeno aveva deciso di concedere pietà a un simile mostro.
Improvvisamente, sentii dei passi dietro di me, e l’ombra di un uomo si proiettò sull’erba
umida. Mi girai lievemente, e mi si presentò un viso rugoso incorniciato da folti capelli
scuri. Occhi i chiari risaltavano in un profilo di ombre.
“Marianna” Mi rivolse un sorriso languido. Lo guardai per un secondo, senza riconoscerlo.
Annuì cautamente. L’uomo ridacchiò. “Non spaventarti, non mi conosci. Conoscevo tua
madre... le assomigli cosi tanto. Appena ti ho visto, mi sono ritornate in mente le giornate
del passato. Era un’amica d’infanzia, tua madre. Ci conoscevamo bene.”
S’interruppe un attimo, sfilando dalla tasca un pacchetto di sigarette, rivoltandolo tra le
mani; un prestigiatore con il suo mazzetto di carte.
“Sono passati cosi tanti anni, ormai. Quella bambina a stento riesco a ricordarmela. Una
ragazzina capricciosa e gioconda, tua madre. Ma più ripenso a quei momenti, più diventano indistinti. Del resto, era mia compagna di giochi nell’infanzia. Pochi anni. E poi...
ho abbandonato questa città, e per cosi a lungo ho vagato come un randagio. Difficile
ricordarla tra le cento facce che ho incontrato.” Lo guardai attentamente. C’era qualcosa
nel suo debole sorriso che mi riempiva di amarezza e curiosità. Avevo voglia di distrarmi
da me stessa. Lo incoraggiai a proseguire con lo sguardo. “Mio padre è sempre stato un
grand’uomo... un filantropo, lo chiamavano. A tredici anni, mi ha spostato in Africa a seguirlo nelle sue missioni. A salvare l’umanità, diceva.” L’uomo rise. “E cosi, l’adolescenza
l’ho passata fra i deserti e la povertà. Sono poveri da far schifo in quei posti. Poveri e
piccoli. Ho visto tanti bambini rannicchiati nella polvere, morti che vagavano, vagavano senza posa... alla ricerca di qualcosa che si perdeva sempre oltre l’orizzonte.” ll suo
volto rimase immobile. “Dev’essere stato... difficile...” Non sapevo cosa dire, mi sentivo
imbarazzata dall’inaspettata confessione. “Mah! Non mi ricordo se dapprima sia stato difficile. Dopotutto, ero un ragazzaccio senza cuore!” Sorrise. “ln ogni caso, dopo poco ci si
fa l’abitudine. Ti dirò, più che l’orrore, di quei giorni mi ricordo la noia. Non erano posti
molto eccitanti. Passavo i pomeriggi nella noia. Forse per questo ho iniziato a ubriacarmi
a mezzogiorno. L’alcool rendeva la savana meno arida e la vita meno tediosa. E dopo un
po’ gli scheletri vaganti non li notavo neanche più.”
Accese una sigaretta. Lo guardai straniata, immaginandomi un ragazzino sbronzo tra gli
occhi insonni della fame. “Cosa c’e? Pensi forse che io sia un mostro? Cosa devo dire?
Mi facevano pena, si... ma anche paura. E mi rincuorava il fatte che io possedevo alcool
e fumo, e loro non avevano neanche da mangiare. Mi sentivo migliore, come se avessi
vinto a qualche gioco perverso. E celebravo stordendomi. Ma non ti preoccupare! Sono
stato graziato con la cirrosi... per cui alla fine, ho guadagnato poco più di loro ad essere
figlio di un filantropo pieno di soldi.”
L’uomo rise amaramente, fumando la sua sigaretta in silenzio.
“Comunque, volevo solo dirti... mi dispiace per tua mamma, Marianna. Era una ragazza
così carina. È un peccato che certa gente si lasci andare e muoia per inerzia. Ma del resto,
dobbiamo tutti morire. Forse morire per inerzia è meno doloroso che morire di fame. “
Dette l’ultimo tiro alla sua sigaretta, e la lasciò cadere a terra, dove le ceneri si confusero tra i fili dell’erba. L’indifferenza del suo volto mi colpì. Era così familiare. Ripensai alla
camera, prigione della donna stesa sul letto, troppo enorme per voltarsi, che dormiva e
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si drizzava solo per ingoiare i suoi ultimi bocconi. Sentivo quella stanza: i bisbigli della
televisione e dei suoi uomini che ridevano come allocchi, le macchine che sfrecciavano
rabbiose oltre la finestra, gli scricchiolii del legno; ma più di tutte, sentivo il silenzio assordante che invadeva ogni cosa, semplice e immense come la morte.
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“Un atleta non trascura mai niente” di Michael Pizzicato della classe 2ª
dell’ITI “G. Marconi” di Padova
Sin da piccolo mi è sempre piaciuto il karate e un bel giorno mi sono deciso ad andare in
una palestra del mio paese per provare quest’arte marziale.
Subito mi sono reso conto che non era una passeggiata.
I ragazzi erano molto più grandi di me e fisicamente più robusti e atletici.
Nonostante tutto, presi coraggio e mi iscrissi al corso di karate.
Alla mia prima Iezione ero molto eccitato ed emozionato.
Dopo un breve riscaldamento avevo già il fiatone, poi mi misero a fare un po’ di stretching
e mi resi conto che i miei muscoli erano poco sciolti e flessibili, per non parlare della mia
forza nel fare Ie flessioni.
Ero certo chi di Iì a poco mi sarei scoraggiato e la mia carriera di karateca sarebbe finita
prestissimo, addirittura prima ancora di cominciare.
Da quel giorno sono passati 5 anni e ho raggiunto il grado di cintura marrone, sono molto orgoglioso dei miei risultati. Tra poco faro l’esame per Ia cintura nera, un traguardo
importante nel karate.
Questi risultati non si raggiungono in un giorno e neanche in un anno, ci vogliono grande volontà, sacrificio e pazienza.
Nello sport c’è sempre una sfida con te stesso i tuoi Iimiti non sono solo fisici, ma soprattutto mentali. Non so quante volte avrei voluto starmene a casa o non preparare Ia mia
borsa con tutto quello che mi serviva in palestra e starmene beato sul divano a vedere Ia
tv. Oggi so che se avessi lasciato vincere la mia pigrizia mi sarei perso tante soddisfazioni.
Come quando un giorno, in palestra, il mio maestro mi disse che al prossimo torneo avrei
dovuto gareggiare con ragazzi più grandi di me e molto più esperti.
Io non dissi nulla, ma dentro di me ero preoccupato. Lo sei sempre quando devi gareggiare e dimostrare il tuo valore, ma in quel caso mi sembrava già scontato il risultato. Ero
quasi sicuro che non avrei avuto nessuna possibilità di vincere. Allora mi feci coraggio e
domandai al maestro perché volesse farmi gareggiare con cinture superiori. Lui mi rispose che ero pronto e che aveva fiducia in me.
Mi diede tanti consigli su come allenarmi e mi consegno un foglio in cui c’era una lista di
cibi che potevo mangiare e altri che dovevo evitare.
Questa lista mi sembrava una cosa insolita e Iui, dalla mia espressione, capi e mi disse che
un vero atleta non trascura mai niente e I’alimentazione e un fattore molto importante,
quando si fa sport in modo costante e serio. Ricordo che quel giorno mi sentivo un vero
atleta, avevo un piano serio di allenamento e una dieta seria da osservare, ero davvero
eccitato. Dovevo evitare troppi dolci e bibite gassate, mangiare invece molta verdura,
frutta e, in quantità giusta, pasta e carne. Era importante prima dell’allenamento mangiare un frutto o del miele per avere energia immediata. Arrivai alla gara che mi sentivo
più Ieggero e con tanta energia. Tutti mi guardavano: i miei genitori, il mio maestro, i miei
compagni e fu una grande soddisfazione e del tutto inaspettata quando vinsi e riuscii a
portare a casa una coppa.
Oggi ogni volta che Ia guardo sono orgoglioso di me, penso che Io sport mi abbia insegnato tanto; oggi so che per ottenere grandi traguardi in ogni aspetto della vita bisogna
fare sacrifici e, come mi insegnò il mio maestro, non bisogna mai trascurare niente.
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“In movimento” di Carminati Thomas della classe 4D dell’Istituto professionale per i
Servizi Socio-Sanitari – Liceo delle Scienze Umane “Mariagrazia Mamoli” di Bergamo
Verrei estendere la mia ragione ad una
semplice partenza.
Chi non dimentica i primi passi?
Deboli ma con un obiettivo tenero e
sensibile.
Vorrei un minimo riconoscimento
reciproco,
necessario per andare avanti
ma non è il traguardo.
Il resto va da se;
la meraviglia e lo stupore del pubblico
intorno a me,
il movimento,
appena vieni tu,
discesa delle difficoltà
e ascesa della normalità.
Sei la mia forza,
in movimento.
Le capacità da me possedute,
doneranno al mio corpo
il controllo e l’equilibrio,
per reggere le gambe fuggenti,
ma ho paura
delle troppe critiche.
Dinnanzi alla natura,
crea e apre la mia pista.
La sequenza è immediata,
l’ostacolo immanente.
Per una volta che voglio sorprenderti,
sarebbe interessante lasciarti delle
impressioni positive di me,
senza prospettive,
ne vie d’uscita.
In questa situazione che si protrae per
anni,
mi sono tolto la possibilità di espormi,
e rendermi così.... instabile.
Sarebbe stato bello evitare l’accaduto,
ma il passato non passa mai.
In questo labirinto,
solo gli occhi possono muoversi.
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Come sarebbe bello vegliare
e venirti a prendere,
ma in fin dei conti è solo un gioco.
Quante parole sono arrivate alle mie
orecchie ...
parlando di fatti concreti,
ma mai realizzati!
Sicuramente le foglie cadranno
dall’albero,
per scaldare le radici
e concimarle per far si che i frutti nascano.
Sulla terra
non ha direzioni,
ne sorgenti,
ne correnti.
Tutto resta atteso,
aspetta una trasformazione.
Non ha momenti.
Non sono considerati
i richiami e gli atti di forza,
svincolati o ripresi più volte,
che rinnegano i colori
Una leggera brezza
stimola l’animo umano,
da diversi punti di vista.
Bastano due sequenze d’immagine per
definire il movimento.
Dal blu cobalto
delle lenzuola,
al rosso scintillante
del sogno
Sarebbe stato bello evitare l’accaduto,
ma il passato non passa mai.
In questo labirinto solo gli occhi possono
muoversi.
Come sarebbe bello vagliare
e venirti a prendere,
ma in fin dei conti è solo un’ombra
profonda.
In movimento.
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ideo vincitore
“Angeli e Demoni” lavoro prodotto da tre alunne dell’ istituto ITAS di Bergamo
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ideo segnalati
1
“A healthy carol” della classe 2B Liceo Scientifico “Giorgione”
di Castelfranco Veneto
2
Il video della 3ª dell’Istituto “D. Cestari - Corsi Igea”
di Chioggia
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Quali messaggi per quali ragazzi?
Indagine sull’efficacia e la
persuasivita’ dei messaggi volti a
promuovere uno stile di vita sano
negli adolescenti
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A cura di Lucia Savadori e Stefania Pighin
Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione, Università degli Studi di Trento
I messaggi vincitori del concorso “Ragazzi in gamba” 2011 e quelli menzionati, nonché
quelli utilizzati per la campagna del Progetto “Ragazzi in gamba” sono stati l’oggetto di
una indagine condotta via internet dall’Università degli studi di Trento per valutarne il
grado di efficacia e persuasività.
L’obiettivo è stato quello di individuare quali messaggi colpiscono maggiormente l’attenzione dei giovani e possono aumentare l’intenzione a compiere più attività fisica e ad
adottare un’alimentazione più sana.
Hanno preso parte alle ricerca 519 adolescenti di 18 anni, distribuiti sul terriorio italiano, che hanno risposto ad un questionario online dopo aver visionato uno dei seguenti
messaggi:
- Slogan “Mi muovo di più, guardo meno la tv .. e tu?”
- Slogan “+ movimento – tv = ok!”
- Slogan “Movimento, pura energia”
- Slogan “Muoversi, un’ora al giorno, tutti i giorni”
- Slogan “Skifezze stop, salute al top”
- Poster “Skifezze stop, salute al top” (si veda Figura 6.2)
- Poster “Questa non è una mela, è la tua vita” (si veda Figura 6.3)
- Racconto “Lilli” (si veda Racconto 1)
- Racconto “Karate” (si veda Racconto 2)
- Video “Angeli e Demoni”
I dati ottenuti hanno rilevato che gli slogan “Movimento, pura energia” e “Muoversi,
un’ora al giorno, tutti i giorni”, probabilmente per la loro sinteticità e l’evocazione di
immagini positive legate al movimento, influenzano positivamente il giudizio di piacevolezza espresso nei confronti dell’attività fisica e della sana alimentazione, rispetto ai
poster e al video.
Lo slogan “Skifezze stop, salute al top”, invece, risulta essere il più efficace nell’aumentare il giudizio di utilità ed efficacia del mangiare sano e fare movimento, soprattutto
rispetto ai racconti. Anche in questo caso, sembrano essere stati premiati la fruibilità veloce dello slogan e il riferimento diretto ad alimenti dannosi per la salute, che nei racconti
manca.
Il messaggio più efficace nel modificare un comportamento vero e proprio, ovvero,
cliccare su un pulsante in internet per chiedere maggiori informazioni su come fare più
movimento e seguire un’alimentazione più sana, risulta essere il video “Angeli e Demoni”. Tale risultato potrebbe essere spiegato dal fatto che il video induce un’elaborazione
cognitiva più profonda e un maggiore grado di empatia, andando a modificare delle
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strutture di credenze più radicate.
Quando, invece, si valuta un aspetto puramente cognitivo, come il grado di accuratezza
del ricordo, il messaggio ricordato con più precisione risulta essere lo slogan “+ movimento – tv = ok!”.
Oltre a questi risultati generali, va però notato che l’indagine ha evidenziato come l’efficacia dei messaggi proposti sia strettamente legata ad alcune differenze individuali,
come il genere e l’autopercezione che i ragazzi hanno di loro stessi in relazione all’adeguatezza dell’attività fisica che essi svolgono e dell’alimentazione che seguono.
Mentre i ragazzi risultano generalmente poco influenzabili dai diversi tipi di messaggio,
le ragazze sembrano essere più sensibili ai diversi tipi di stimoli, e l’impatto dei diversi
messaggi varia a seconda dell’immagine che loro hanno di sé. Il poster “Questa non è
una mela, è la tua vita” e lo slogan “Skifezze stop, salute al top” sono risultati più efficaci nel modificare il giudizio di utilità ed efficacia espressi nei confronti dell’attività fisica
e della sana alimentazione per le ragazze che si ritengono poco sportive e poco salutiste.
Lo slogan “Mi muovo di più, guardo meno la tv .. e tu?” ed il poster “Skifezze stop,
salute al top” sono risultati più efficaci, invece, nel modificare il giudizio di piacevolezza
espresso nei confronti dell’attività fisica e della sana alimentazione per le ragazze che si
ritengono molto sportive e molto salutiste.
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Allegato 1
DIARIO SETTIMANALE DELL’ATTIVITÀ FISICA
Ragazzi in Gamba (Scuola Secondaria di Secondo grado)
Mi muovo di più, guardo meno la TV! …e TU?
Attraverso questa scheda potrai:
• conoscere meglio le tue abitudini in tema di movimento;
• capire se ti muovi a sufficienza per tenerti in forma e per tutelare la tua salute.
Il diario è costruito sulla base dell’International Physical Activity Questionnaire. Utilizza
il diario per misurare il tempo che hai trascorso facendo attività fisica negli ultimi sette
giorni. Compilalo interamente, anche se non ti consideri una persona attiva. Considera
tutto il movimento che hai fatto in questi ultimi sette giorni a scuola, a casa, per spostarti
da un posto all’altro e nel tempo libero sia per divertimento che per esercitarti o per fare
sport. Buon lavoro!
ISTRUZIONI
Giorno per giorno, segna il tempo che hai trascorso facendo attività fisica. Le attività sono
suddivise in vigorose, moderate, cammino. Non considerare solo le attività sportive: qualunque forma di movimento tu abbia svolto può essere inserita nel conteggio.
Attività vigorose: sono quelle attività che richiedono uno sforzo fisico intenso e che ti
fanno respirare con un ritmo molto più accelerato del normale come praticare sport di
squadra (es. calcio, pallacanestro, pallavolo), trasportare oggetti pesanti, fare aerobica,
pedalare in bicicletta ad una certa velocità.
Attività moderate: sono quelle attività che richiedono uno sforzo fisico moderato e che ti
fanno respirare con un ritmo un po’ più accelerato rispetto al normale come portare pesi
leggeri, andare in bicicletta ad un ritmo regolare, fare una partita a tennis in doppio. Non
includere il camminare.
Cammino: considera il tempo che hai trascorso camminando per spostarti da un luogo
all’altro e qualsiasi altra camminata che hai fatto per divertimento, per sport, per fare
esercizio fisico o per passatempo.
DIARIO
GIORNO
INSERISCI I MINUTI DI ATTIVITÀ
Vigorose
Moderate
Cammino
TOT MINUTI
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
DOMENICA
TOTALE
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CALCOLO DEI MET SETTIMANALI
Usa la tabella qui sotto per trasformare i minuti di attività fisica in MET (equivalente metabolico).
1. Prendi il totale di minuti settimanali per ciascun tipo di attività (vigorose, moderate, cammino) e moltiplicalo per il numero corrispondente.
2. Somma i MET corrispondenti alle tre diverse tipologie di attività per ottenere i MET TOTALI
settimanali.
3. Confronta i tuoi MET TOTALI settimanali con quelli indicati dalle linee guida internazionali.
MOLTIPLICA I MINUTI TOTALI DI ATTIVITÀ PER:
TIPO ATTIVITÀ
MET
totale minuti
ATTIVITÀ VIGOROSE
X
ATTIVITÀ MODERATE
X
4
CAMMINO
X
2,5
MET TOTALI
SETTIMANALI
8
SOMMA I MET DI OGNI ATTIVITÀ:
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli adolescenti dovrebbero fare almeno
60 minuti al giorno di attività fisica, in prevalenza di tipo aerobico. Considerando circa 40
minuti al giorno di attività moderata e 20 minuti di attività vigorosa, si ottiene un totale
di 2240 MET. Prova a confrontare il tuo totale con quello appena indicato.
Allegato 2
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Allegato 3
BANDO DI CONCORSO SCOLASTICO RIVOLTO AGLI ISTITUTI
SCOLASTICI SUPERIORI IN TEMA DI PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ
FISICA NELLA VITA QUOTIDIANA PER LA POPOLAZIONE GIOVANILE
Definizione e obiettivi dell’iniziativa
L’obiettivo del concorso è sensibilizzare e rendere partecipi gli studenti e gli istituti scolastici al tema della promozione di stili di vita sani. La proposta comunicativa può essere
realizzata su supporto scelto dal proponente in tema di attività fisica, sana alimentazione
e/o di una loro integrazione. Il presente bando di concorso è così articolato:
• le attività di progettazione e realizzazione saranno coordinate dagli insegnanti individuati dalla direzione scolastica;
• i progetti possono essere frutto di un’attività di classe o di plesso;
• il racconto (o poesia), il poster o lo spot/video devono essere gradevoli e suscitare interesse nel target di riferimento (ragazzi 13-18 anni) al fine di motivare e promuovere
cambiamenti nello stile di vita nell’ambito dell’attività fisica e del mangiare sano.
Modulo di presentazione
Il lavoro consisterà nella creazione di un prodotto da scegliere tra i seguenti: un racconto
(o poesia), un poster o uno spot/video. Tutti e tre i prodotti dovranno essere realizzati
pensando al target di riferimento: adolescenti dai 13 ai 18 anni; l’obiettivo sarà quello di
invogliarli a modificare e/o adottare comportamenti virtuosi nella vita quotidiana. Lo slogan e le composizioni scritte dovranno essere realizzati in lingua italiana (salvo per parole
derivate da altre lingue e diventate di uso comune). Il poster potrà essere realizzato sotto
forma di disegno, collage, fumetto, dipinto, schizzo, immagine grafica computerizzata o
foto in formato digitale utilizzando uno scanner per l’invio o una macchina digitale per le
foto. In tutti i casi le produzioni dovranno essere incentrate su pensieri, emozioni, problemi, desideri dei giovani.
Partecipazione e iscrizione al concorso
L’iniziativa è attuata nell’ambito della campagna “Ragazzi in Gamba!” finanziata dal Ministero della Salute/CCM e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della
Gioventù. La partecipazione al concorso è gratuita. Per poter partecipare alle selezioni del
concorso, i progetti dovranno essere inviati via posta o via email ai seguenti indirizzi: Laura
Valenari, Dipartimento di Prevenzione, via Salvo d’Acquisto 7, 37122 – Verona oppure a
[email protected] con la seguente documentazione:
• scheda di partecipazione (allegato A) e copia della carta d’identità (entrambi i lati) del
proponente (dirigente scolastico o insegnante di riferimento);
• racconto o poesia (affiancato da descrizione scritta);
• scansione o file del poster (affiancato da descrizione scritta);
• file o dvd dello spot/video (affiancato da descrizione scritta) entro e non oltre le ore 12
del 28 febbraio 2011.
Ogni partecipante, con la firma che appone sulla scheda di iscrizione, accetta tutte le condizioni descritte nel regolamento.
Tema del lavoro presentato
Gli studenti scelgono uno dei seguenti argomenti:
• attività fisica
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• attività fisica + sana alimentazione
cercando di porre l’accento sui vantaggi che una vita sana può determinare per la salute
dei giovani.
FORMATO E DIMENSIONI DEI LAVORI
Il Racconto
Il racconto (poesia) dovrà essere composto al massimo da 1000 parole e dovrà essere corredato da un titolo coerente ed esplicativo in relazione ai contenuti del racconto stesso.
Il poster
Gli studenti selezionano gli elementi visivi più appropriati per comporre il poster. Il poster
può essere realizzato in formato .jpg o .gif utilizzando per il testo qualsiasi stile o carattere.
Per ragioni pratiche (scansione, formato adatto al Web e all’invio) sono ammessi due formati di poster: A4 (21 cm x 29.7 cm) o A3 (29.7 cm x 42 cm).
Se il formato scelto è quello dell’immagine grafica computerizzata, ottenuta attraverso
l’utilizzo di un software di grafica (es. photoshop, paint, gimp, ecc.) il formato consigliato
dell’immagine da creare dovrà essere di 4800x3600 pixel con una risoluzione di 300 dpi,
per ottenere una stampa ottimale in formato A3.
Nel caso in cui si scelga il supporto cartaceo si consiglia di utilizzare uno scanner per convertirlo nel formato elettronico. Se il poster creato è in formato A4 è preferibile utilizzare
uno scanner con risoluzione di 600 dpi. Se il poster è in formato A3 sarà sufficiente uno
scanner per formato A3 con risoluzione di 300 dpi o superiore.
Se si sceglie infine di fotografare il poster con una fotocamera digitale si consiglia una
macchina con risoluzione di almeno 7 Megapixel. I file che non dovessero rispettare le
indicazioni sopra indicate (risoluzioni inferiori, dimensioni inappropriate) saranno comunque presi in considerazione e se ne valuterà di caso in caso l’eventuale resa di stampa.
Lo spot/video
Lo spot/video dovrà durare da 1 a 5 minuti. Il racconto, il poster e lo spot/video dovranno
essere accompagnati da una breve descrizione che fornisca una chiave interpretativa utile
ad esprimere l’approccio e le idee sugli argomenti trattati.
LA VALUTAZIONE DEI LAVORI
Modalità di valutazione
Un’apposita commissione valuterà i lavori che, all’interno delle tre categorie “raccontoposter-spot/video”, risulteranno più convincenti ed efficaci a livello comunicativo nel promuovere stili di vita sani negli adolescenti. La decisione dei giudici sarà definitiva e non
verranno accettati ricorsi.
Modulo di presentazione
Le produzioni pervenute verranno valutate da una Commissione di esperti composta da:
• un rappresentante dell’ULSS 20 di Verona;
• un docente di psicologia dell’Università di Trento;
• un tecnico del settore grafico-artistico (es. architetto);
• un esperto di comunicazione;
• un rappresentante del mondo della scuola.
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Premiazione
Le scuole ammesse alla selezione riceveranno gli incentivi previsti dal progetto “Ragazzi
in Gamba!” (un gadget per ogni ragazzo partecipante; un premio per ogni scuola partecipante consistente in un cronometro e una cordella metrica da 20 metri; un premio di 500
euro ai vincitori per ogni prodotto). Alle classi vincitrici sarà assegnata, in alternativa, la
possibilità di effettuare una gita al Centro didattico multimediale di Camerano (Marche)
e dintorni a carico del Progetto PNPAM. Inoltre, i lavori migliori verranno pubblicati. Gli
autori concedono all’organizzazione i diritti di riproduzione e la modifica delle opere e dei
testi inviati per la possibile diffusione di messaggi comunicativi.
SEGRETERIA DEL CONCORSO
Recapiti utili
L’attività organizzativa e di coordinamento con la Commissione esaminatrice sarà svolta
da un gruppo di lavoro del Progetto PNPAM dell’ULSS 20. Per eventuali informazioni, rivolgersi ai seguenti recapiti:
• Lucia De Noni - tel. 045/807.60.34 - email: [email protected]
• Laura Valenari - tel. 045/807.60.36 - email: [email protected]
CONDIZIONI
Squalifica del progetto
L’azienda ULSS 20 di Verona può decidere di squalificare un progetto se questo non è stato
presentato entro il termine di scadenza, se l’iscrizione è stata effettuata in modo parziale o
se il progetto infrange qualsiasi regola della sezione “Questioni legali ed etiche”.
Questioni legali ed etiche
L’azienda ULSS 20 di Verona si riserva il diritto di modificare il regolamento e i premi in qualsiasi momento. Qualsiasi notifica relativa ad eventuali variazioni verrà comunicata. Tutti i
partecipanti devono seguire gli accordi europei sui diritti d’autore. Gli scritti non devono
contenere affermazioni, fatti, informazioni o citazioni che possano incoraggiare la persecuzione di individui per razza, opinione, nazionalità, sesso, professione o credo o parole/
contenuti offensivi. Non devono altresì incoraggiare il crimine o infrangere la legge.
Diritti e copyright
• Il Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 20, organizzatore del concorso, ha piena facoltà
di conservare in archivio e utilizzare gratuitamente i materiali inviati, o parte di essi, per
scopi istituzionali, per eventuali pubblicazioni e/o ricerche, per esposizioni promozionali
del concorso stesso e per qualsiasi altro uso di promozione della salute consentito dalla
legge, senza scopo di lucro, con il solo vincolo di indicare nella pubblicazione il/i nome/i
dell’autore/i. A tale scopo, gli organizzatori sono liberi di effettuare elaborazioni, trasformazioni e duplicazioni in qualsiasi formato e senza limitazione alcuna. Per quanto fin qui
convenuto l’autore dovrà rinunciare alla corresponsione di qualsiasi compenso e/o rimborso ad eccezione dei premi previsti dal concorso.
• I partecipanti devono garantire che le immagini utilizzate non ledano alcun diritto di
terzi e che, pertanto, le fotografie utilizzate abbiano ottenuto uno specifico assenso previa
liberatoria (allegati C e D).
• In base al D. Lgs. 30/06/2003, n° 196 sulla “privacy”, la partecipazione al concorso comporta l’autorizzazione dell’autore al trattamento dei dati personali da parte degli organizzatori per gli adempimenti riguardanti il concorso (allegato B, informativa privacy).
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Sommario
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Introduzione
Le scuole che hanno partecipato al concorso
Le valutazioni della commissione
Poster vincitore
Poster segnalati
Racconto vincitore
Racconti segnalati
Video vincitore
Video segnalati
Quali messaggi per quali ragazzi?
Allegato 1 - Diario settimanale dell’attività fisica
Allegato 2 - Attestato di partecipazione
Allegato 3 - Bando di concorso
Il concorso è stato realizzato nell’ambito del “Progetto Nazionale di Promozione dell’Attività Motoria” promosso e finanziato, in attuazione del Programma “Guadagnare Salute”, dal Ministero
della Salute/Ccm e dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Responsabile del progetto: Dr.ssa Lucia De Noni, ULSS 20 Verona
Hanno collaborato: Alessandro Alberini, Berto Bertaso, Cecilia Bellotti, Paola Ciddio,
Andrea Comin, Laura Valenari
Stampa: Cierre Grafica (Verona) - www.cierrenet.it
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