CAMPIONATO GIORNALISMO 11 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 •• SCUOLA MEDIA EZIO COMPARONI, BAGNOLO Noi di seconda diciamo no al bullismo Persone deboli che cercano di farsi notare con la forza. Ecco come comportarsi LA RIFLESSIONE Le piccole spese e il valore del risparmio PARLARE di risparmio a questa età non è semplice. Dico questo perché ancora non so molto bene come funziona la società dei consumi, di conseguenza non so nemmeno come si fa per risparmiare. Risparmiare significa mettere da parte piccole somme di denaro, in modo da averne a disposizione quando se ne ha davvero la necessità. Non ho mai ricevuto la cosiddetta paghetta, di cui molti ragazzi parlano. Quindi, abitualmente, non gestisco dei soldi miei, tranne quando si verificano eventi importanti, in cui invece ho a che fare con grandi somme di denaro. In questi casi diventa fondamentale saper risparmiare adeguatamente, per non rischiare di spendere tutto. Per questo io cerco sempre di tenere per me solo una piccola parte di denaro da utilizzare nel modo che mi sembra più conveniente, ad esempio per andare al cinema, comprarmi dei vestiti o per mangiare una pizza con gli amici. Quello che resta, ovvero il denaro che ho risparmiato, solitamente lo deposito in un libretto personale, dove conservo tutti i soldi versati negli anni. Io penso che tutto vada fatto con cognizione, perché è vero che risparmiare è importante, ma è anche vero che ognuno di noi ha bisogno di acquistare non solo per sopravvivere, ma anche per gratificare la propria persona. Infatti, attraverso l’acquisto di vestiti, ad esempio, ognuno può manifestare agli altri la propria identità. Ecco perché, a mio parere, spendere denaro non è una cosa negativa se si ha la consapevolezza del consumo. Una persona può investire i propri risparmi per far avverare i suoi sogni, sempre tenendo conto di quanti soldi ha realmente a disposizione. Io credo che risparmiare sia una cosa positiva, ma soprattutto utile perché può aiutare in futuro a realizzare i propri progetti. Anche io ho intenzione di continuare a risparmiare per poi utilizzare quel denaro quando davvero ne avrò bisogno. Magari mi servirà per comprare un’automobile, per fare un viaggio o forse per comprare una casa. Comunque sia, qualsiasi cosa farò con i miei risparmi, certamente insegnerò ai miei figli a fare lo stesso, così anche loro potranno realizzare i loro sogni e io sarò contento di sentirmi dire: «Grazie papà!» Francesco Ferrazzano III C NEI giorni scorsi abbiamo incontrato la dottoressa Giulia Ronzoni per approfondire il tema delle relazioni tra coetanei e del bullismo. Questo incontro rientra nel progetto “Educazione alla legalità” rivolto a tutte le seconde della nostra scuola. Abbiamo cominciato con un brain storming su cosa è o non è l’amicizia. E’ risultato che è lealtà e sincerità, mentre non è un sentimento che rende arrabbiati. Da questo aggettivo si è poi passati ad analizzare l’emozione che è proprio alla base degli atti di prevaricazione: la rabbia. Il bullismo non è mai la scelta giusta per sfogare il senso di inadeguatezza. IL BULLO è una persona insicura, che pensa di non avere qualità e cerca di farsi notare con la forza. Per capire che tutti abbiamo dei pregi grazie ai quali possiamo emergere, ci siamo messi in cerchio. Ognuno di noi ha sottolineato una virtù del compagno. Successivamente, abbiamo studiato diverse tattiche per togliere potere al bul- La prevaricarizione si può sconfiggere con l’indifferenza lo: rispondergli in modo ironico, trovare una scusa per andarsene e troncare la discussione oppure ignorarlo. Per capire meglio, abbiamo inscenato diversi episodi di bullismo applicando le strategie suggerite dalla psicologa. ECCO alcune riflessioni: «QUANDO i miei compagni hanno elencato i miei pregi, mi sono stupita che non fossero solo le mie amiche a parlare. Mi sono sentita a mio agio in una classe che di solito non è proprio confortevole dal punto di vista delle prese in giro». Giulia Bigi II B «L’INCONTRO è stato molto interessante: abbiamo capito che è importante non dare potere al bullo, cioè non provocarlo, altrimenti si arrabbierebbe, creando caos. Non bisogna neanche fuggire, però. Bisogna ignorarlo, senza sfidarlo». Lorenzo Zani II B «NON PENSAVO di avere tanti pregi e non pensavo di risultare simpatica a tanti compagni. Abbiamo concluso che non è difficile andare d’accordo se non ci sono prepotenze». Matilde Chierici II B «E’ IMPORTANTE rispettare le regole perché con regole uguali si sta meglio insieme, dato che tutti si sentono trattati allo stesso modo». Caterina Cilloni II A «SIAMO tutti diversi e per creare delle relazioni bisogna accettare gli errori degli altri. E cercare di adattarsi ai loro comportamenti» Martina Pergreffi II A I RAGAZZI E LA RETE Prima di collegarsi al web, attivare il cervello Irruzione della Polizia Postale nella Scuola Media Comparoni di Bagnolo in Piano. Nessun arresto, ma tanti possibili e inconsapevoli colpevoli. Perché è facile cadere nella “rete” e commettere piccoli “reati” senza esserne coscienti. Gli agenti Mario e Francesco, insegnanti per un giorno, hanno investigato con i ragazzi di terza media e hanno portato in luce i pericoli che si possono incontrare sul web, navigando, acquistando o semplicemente chiacchierando con i propri amici. Le indagini hanno messo in evidenza tanti episodi realmente accaduti e le vittime sono sempre ragazzini: corrotti, umiliati, ricattati. Possono prenderti tutto: numero di cellulare, numero di carta di credito, addirittura il nome. Tutti gli alunni hanno investigato in maniera eccezionale, ponendo domande, avanzando dubbi: «Cosa bisogna fare se compaiono pubblicità o siti poco raccomandabili? E se ti rubano il profilo su Facebook? Quali rischi si corrono chattando?». Per tutto c’è una risposta e la Polizia Postale è in grado di risolvere casi molto complessi e aiutare chi è in difficoltà. A loro ci si può rivolgere in qualunque momento, ma sarebbe meglio non arrivare ad aver bisogno della Polizia. Come si può fare? Basta seguire il decalogo della sicurezza. 1. Difendi il tuo pc e aggiorna i programmi. 2. Proteggi i tuoi dati con password complesse. 3. Occhio a dove clicchi, i virus sono in agguato. 4. Difendi la tua identità on line: proteggi la tua reputazione e i tuoi dati sensibili. Fornire informazioni ti espone al furto di identità e allo stalking. 5. Tutelati dallo spam e dalle truffe on line: libera sempre la posta e non abboccare ai tentativi di phishing. 6. Condividi e collabora in modo sicuro. 7. I pericoli del web: stai alla larga da siti e comportamenti pericolosi. 8. Acquista e vendi online in sicurezza: cerca forme di pagamento alternative alla carta di credito. 9. Naviga sicuro: tieni sempre aggiornato il tuo browser. 10. I rischi per i più giovani. Sei preoccupato perché i tuoi figli passano troppo tempo su internet? Mettili in guardia dai rischi del web e proteggili con l’aiuto della tecnologia. E per approfondire si può consultare il sito www.sicurionline.it dove è possibile leggere tanti consigli e trovare strumenti per sfruttare al meglio le potenzialità della rete, evitando rischi. In rete bisogna essere responsabili. Quando ti colleghi a internet non scollegare il cervello! Le classi terze