Cosa abbiamo fatto
insieme quest’anno?
Guardiamo il nostro
percorso…
Ritiro Giovani e Giovanissimi
Susa 15 – 16 Settembre 2013
“Qualche anno fa, alle paraolimpiadi di Seattle, 9 atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili
erano pronti sulla linea di partenza dei 100 m. Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti
correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere. Mentre correvano, un piccolo ragazzino cadde
sull’asfalto, fece un paio di capriole e cominciò a piangere. Gli altri 8 sentirono il ragazzino
piangere; rallentarono e guardarono indietro; si fermarono e tornarono indietro, ciascuno di loro.
Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo e a dire:
“Adesso stai meglio?”. Allora, tutti e 9 si abbracciarono e camminarono verso la linea del
traguardo. Tutti nello stadio si alzarono e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti”
Il valore di un uomo
dovrebbe essere misurato in
base a quanto dà e non in
base a quanto riceve [A.
Einstein]
Luca 10, 25-37: “ Un dottore della legge si alzò per metterlo
alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?".
Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?". Costui
rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la
tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso". E Gesù: "Hai risposto bene; fà
questo e vivrai". Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?". Gesù
riprese:
"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per
quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in
quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo
vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi,
caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente,
estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te
lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato
nei briganti?". Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Và e anche tu fa
lo stesso".
“4:12 Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell'amore, nello
Spirito, nella fede e nella castità. 4:15 Adoperati per queste cose e dedicati ad esse interamente, affinché il tuo
progresso sia manifesto a tutti. 4:16 Abbi cura di te stesso e dell'insegnamento, persevera in queste cose perché,
facendo così, salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.”
LIBERTAS
…
DA
DI
PER
CON
“Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa
e della padronanza dei suoi atti. « Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio
volere" (Sir 15,14) perché così esso cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga
liberamente, con l'adesione a lui, alla piena e beata perfezione »:49”
[Catechismo della Chiesa Cattolica]
Caratteristiche Comuni:
1. Sono monoteiste;
2. La storia della rivelazione di Dio ad Abramo;
3. La città santa di Gerusalemme
Nei gruppi abbiamo provato a vedere quello che sappiamo delle varie religioni e quello che, a
nostro avviso, è fondamentale delle religioni che incontriamo intorno a noi.
EBRAISMO:: 19001800 a. C.
CRISTIANESIMO
DEFINIZIONE E AREA
Si intende la religione del popolo
Deriva da Cristo cioè “il consacrato, eletto, inviato, unto” è sorto
Il termine ISLAM significa sottomissione, abbandono,
CULTURALE
ebraico soprattutto di coloro che sono
in Palestina oggi i cristiani sono un miliardo e settecentomila e
nasce nel VII sec. d.C. in Arabia
ebrei di nascita o risiedono in Israele
sono divisi in : cattolici, ortodossi, protestanti
SIMBOLO
1 LA STELLA DI DAVIDE: Due
E’ la CROCE su cui è stato messo a morte, ha donato la sua vita
triangoli che si intrecciano e che
per amore degli altri
ISLAMISMO: Risale al 610 d. C.
È’ la MEZZALUNA con la STELLA NASCENTE che
rischiarano e guidano la vita di ogni fedele
rappresentano l’unione di Dio con
l’uomo
2 – La Menorah il candelabro a sette
bracci
FONDATORE
ABRAMO attraverso suo figlio Isacco
GESU’ figlio di Dio, mandato da
e suo nipote Giacobbe. Gli ebrei
LIBRO SACRO
MAOMETTO (Muhammad) che significa il LODATO
che nel 610 ricevette la visita dell’Arcangelo Gabriele
che gli consegnò il Corano in nome di Allah
discendono dalle tribù che ebbero
JHWH mandato per far conoscere il suo amore e realizzare la sua
origine dai 12 figli di Giacobbe
salvezza per il mondo
La BIBBIA CHE SI DIVIDE IN 3
La BIBBIA CHE SI DIVIDE IN 2 PARTI: L’Antico Testamento e il
Il CORANO che raccoglie le rivelazioni di Allah fatte
RACCOLTE
Nuovo Testamento, quest’ultimo racchiude i VANGELI che
a Maometto, significa recitazione
presentano i fatti più salienti della vita, i suoi insegnamenti e i
miracoli
NOME DI DIO
È proibito per gli ebrei nominare il
TRINITA’ : Padre, Figlio e Spirito Santo
ALLAH che prima di rivelarsi a Maometto si è rivelato
nome di Dio quindi il
ad altri profeti come Abramo, Giacobbe, Mosè ed
termine JHWH è privo delle vocali,
anche a Gesù
ma significa “io sono colui che sono” e
cioè che Dio è il Signore della vita.
DOTTRINA
Il Dio è unico e uno le parole chiave
Il comandamento centrale è quello dell’AMORE
AMORE.
AMORE Gesù è stato
sono liberazione, alleanza, creazione e
mandato dal Padre per stringere con l’umanità una Nuova
terra promessa. Gli ebrei attendono la
Alleanza, con la morte e la Resurrezione ha sconfitto il peccato e
venuta del Messia
la morte. La comunità Cristiana si chiama Chiesa (assemblea)
La religione si poggia su 5 pilastri:
•
•
•
•
istituita da Gesù, animata e sostenuta dall’azione dello Spirito
Santo
La professione di fede
La preghiera L’elemosina
Il Digiuno
Il pellegrinaggio alla Mecca almeno una
volta nella vita
CULTO
* Gli Ebrei pregano 3 volte al giorno.
* Tutta la vita è preghiera
* La preghiera 5 volte al giorno in direzione della
Mecca
* Luogo di preghiera è la Sinagoga
* Luogo di preghiera è la Chiesa
* Il Muezzin li chiama alla preghiera dal minareto.
* I capi religiosi si chiamano Rabbini.
* I capi religiosi si chiamano Sacerdoti
* Il giorno in cui cessa il lavoro è
il Sabato.
* Il giorno in cui cessa il lavoro è
* Luogo di preghiera privilegiato è la Moschea
* I capi religiosi si chiamano
la Domenica..
Imam
Feste Principali: la Pasqua, la
Pentecoste, il Capodanno ebraico, la
Feste Principali: il Natale, la Pasqua, la Pentecoste
festa delle campane
VITA DEL FEDELE
Le tappe fondamentali della vita sono
* Il giorno in cui cessa il lavoro è il Venerdì.
Le tappe fondamentali della vita sono 3:
4:
Tutta l’esistenza è contrassegnata dall’Islam: quando
il bambino nasce gli viene sussurrato nell’orecchio il
•
•
La nascita
La cerimonia del bar
mitzavah
•
Il matrimonio
•
•
•
Il Battesimo
L’Eucarestia
La Cresima
Scelte importanti della vita sono quelle del:
•
•
Sacramento del matrimonio
Sacramento del Sacerdozio
nome di Dio e a 4 anni si fa una festa in cui impara a
ripetere “nel nome di Dio, il Clemente, il
Misericordioso
I VALORI
I valori rappresentano il punto centrale della
cultura cristiana: ci fanno capire qual è il cardine
del nostro lavoro, quali sono gli elementi che
contano, qual è l'obiettivo più importante verso il
quale orientare la nostra attività.
Quali sono i valori che riteniamo più validi?
Quali sono i valori che riteniamo più importanti?
Chi incarna questi valori?
In che modo questi lavori si riflettono su di noi?
I valori proposti dalla Chiesa possono ritenersi attuali?
Esiste compatibilità tra i valori proposti dalla Chiesa e
quelli del mondo che ci circonda?
Cosa pensiamo che la Chiesa possa fare per aiutarci a
vivere i valori che ci propone?
Qual è il nostro grado di adesione a Cristo?
ESSI DICONO E NON FANNO
Scusami...
Per le parole che non ho detto e per quelle che purtroppo ho detto.
Per la mano che non ho teso.
Per quel grido che ho ignorato.
Per tutte le volte che ho chiuso gli occhi, quando era più facile.
Per quel dito che ho puntato.
Per tutti i sorrisi falsi che ho esibito.
Per quando ho bevuto tutta la poca acqua che c'era.
Per tutte le volte in cui ho voluto vedere solo le nubi,
senza cercare il sole che splendeva dietro.
Per tutti i dono che avrei potuto condividere
e che invece ho tenuto gelosamente nascosti.
Per tutte le volte in cui ho dato ascolto all'urlo della vendetta,
e ho ignorato il sussurro della speranza.
Perché non avevo capito che dare fa coppia con ricevere.
Perché la mia ipocrisia non ha limiti.
Perché al canto del gallo anch'io dovrò rispondere dei miei “non lo conosco”.
E, infine, perché do sempre per scontato il tuo perdono.
Praticate e osservate tutto ciò che vi
Dicono ,ma non agite secondo le loro
Opere ,perché essi dicono e non fanno
(Matteo 23,3)
Chi mai può separare la sua fede dai suoi atti,il suo credo dal suo quotidiano?
Chi può disporre il suo tempo dicendo: “Questo è Dio,questo è per me? Tutte le
vostre ore,tutto il vostro vivere sia la coerenza di un'ala vibrante verso l'alto.
Kalhil Gibran
BENE E MALE: LA
COSCIENZA
La coscienza è:
giudizio della ragione
la percezione naturale dei principi morali fondamentali
il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo
la coscienza non è né una facoltà né un abito,ma un
atto
Qual è il compito della coscienza?
Percepire i principi della moralità
applicarli agli avvenimenti e circostanze
compiere il bene ed evitare il male
esprimere un giudizio sulla qualità morale degli atti
assumere la responsabilità degli atti compiuti
Come dev'essere la coscienza?
VERA: fondata sulla verità
CERTA: essere sempre responsabile delle sue azioni
RETTA: accordo con ciò che è giusto e buono
LIBERA: l'uomo ha diritto di agire in piena libertà
FORMATA: formula i suoi giudizi seguendo la ragione
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YÉÜàxéétAAA
TENTAZIONE: Nella teologia cattolica è l’azione tentare o di venire tentato al peccato,
intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto per conoscerne la capacità di sottostare
alla legge morale e religiosa, sia come stimolo o invito a compiere azioni moralmente cattive. Fuori
del campo religioso, allettamento, impulso o stimolo, esterno o interno, a compiere qualche cosa che
non si dovrebbe.
PROCESSO: eccoci qui a mettere in atto un vero
processo,con accusa, difesa e giudici!!!
Saremo divisi tra pro e contro, basandoci sulle
argomentazioni discusse in precedenza!!
Dovremo essere convincenti!!
Lo Spirito della fortezza è quel dono particolare con il quale il Signore
viene in aiuto alla nostra debolezza fortificando la nostra volontà
e rendendoci perseveranti nelle opere buone,
saldi nell'esercizio delle virtù e stabili nel proposito di santità.
La debolezza della nostra volontà spesso ci impedisce di fare dei seri
progressi nella via del Signore. Spesso siamo come quel terreno sassoso di cui
parla Gesù nella parabola del buon seminatore. Su questo terreno cade il seme
della Parola: la ascoltiamo, la accogliamo con gioia, ma non abbiamo radici in
noi e siamo incostanti. Così appena giunge una tribolazione o una persecuzione
ne rimaniamo scandalizzati e turbati (cf. Mt 13, 20). Molti cristiani non riescono
a raggiungere la perfezione e la santità a motivo della loro incostanza.
Lo Spirito della fortezza è lo stesso Spirito di Cristo Gesù: con lui partecipiamo
alla potenza della risurrezione del Signore glorificato che siede alla destra
del Padre. Con lo Spirito della fortezza il cristiano, come Cristo, diventa vincitore
del mondo, fortifica l’uomo interiore e resiste con l’armatura di Dio ad
ogni forma di male, di seduzione, di tentazione.
la fortezza è un dono di Dio che protegge, di Dio che redime e di Dio che
abita in noi. È un dono prima di tutto del Padre che ci protegge e che ci custodisce come
la pupilla dei suoi occhi. E’ anche un dono del Dio Redentore: cioè viene a noi per mezzo di Cristo
Gesù Verbo incarnato, il quale si è fatto debole per renderci forti.
Infine è un dono che agisce in noi per l’influsso e la presenza dello Spirito
Santo. Sotto il suo influsso il cristiano può ripetere le parole del profeta Michea:
«Io sono pieno di forza con lo Spirito del Signore, di giustizia e di coraggio…» (Mic 3, 5).
«Siate forti nella tribolazione!». Ad un mondo che reclama forti e coraggiosi
testimoni del Vangelo riveliamo il volto semplice e fiducioso
dei figli di Dio che sanno sempre abbandonarsi alla sua adorabile volontà,
anche di fronte a tentazioni, difficoltà e cadute?
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un'opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Preghiamo
insieme:
Signore, rendimi possibile con la tua grazia,
ciò che a me sembra impossibile per natura.
Tu sai che io non sono capace di soffrire e mi abbatto
appena insorge una difficoltà.
Tu conosci la mia debolezza e la mia fragilità:
assistimi in ogni iniziativa da intraprendere.
Rendimi forte con la tua fortezza divina,
affinché nella lotta spirituale della vita,
non abbia la meglio l’uomo vecchio con la sua debole carne ma l'uomo nuovo
guidato dal tuo spirito.
E ti rialzerà, ti solleverà
su ali d'aquila ti reggerà
sulla brezza dell'alba ti farà brillar
come il sole, così nelle sue mani vivrai.
CINEFORUM
Il film narra il viaggio intrapreso in Terra Santa dal pubblicitario Alessandro
Forte e del suo mistico incontro con Gesù Cristo.
VOI COME REAGIRESTE SE INCONTRASTE PER
STRADA GESU' CRISTO?
"Ognuno puo' credere quello che vuole. Se lo crede davvero ne trovo
conferma" (cit. Angelo Profeta)
LA SOLITUDINE
SOLITUDINE
“Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore
che non sopporto: non ha confini. Passare la notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera
bianca, lasciare il foglio in bianco, avere un cappello bianco… Anzi il bianco non è neanche un
colore. Non è niente come il silenzio. Un silenzio senza parole, senza musica. In silenzio: in bianco.
Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso.”
“Lei capisce che io volevo solo qualcuno vicino e melo dice. Mi sa capire al volo, anche quando
parlo di altre cose. Coglie tutto al volo e sembra che gli angeli siano così, altrimenti non avrebbero
le ali.”
Salmo 88
Signore , Dio della mia salvezza,
davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera,
Tendi l’orecchio alla mia supplica.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore,
verso di te protendo le mie mani.
IL PERDONO
Una storia racconta di due amici che camminavano nel deserto. In qualche momento del viaggio
cominciarono a discutere, ed un amico diede uno schiaffo all’altro. Questo addolorato, ma senza dire nulla,
scrisse sulla sabbia: “Il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo”. Continuarono a camminare, finchè
trovarono un’oasi, dove decisero di fare un bagno. L’amico che era stato schiaffeggiato cadde in una buca
sotto l’acqua e rischiò di affogare, ma il suo amico senza esitare nuotò verso di lui e lo salvò.
Dopo che si fu ripreso, scrisse su una pietra: “Il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita”. L’amico che
aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: “Quando ti ho ferito hai scritto sulla
sabbia, e adesso lo fai sulla pietra, perché?” L’altro amico rispose: “Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo
scriverlo nella sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo. Ma quando qualcuno fa qualcosa di
buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo”.
Bisogna perdonare tutto?
Matteo 5, 38-48
8
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio;
anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l'altra, 40e a chi vuole portarti in
tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un
miglio, tu con lui fanne due. 42Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri
nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa
sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti, se amate quelli che
vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai
vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste.
DISTURBI ALIMENTARI E
DISPREZZO DELLA VITA
“Mi guardo in uno specchio a figura intera almeno quattro o cinque volte al giorno e in realtà non
mi vedo così magra. A volte, dopo diversi giorni di dieta rigida, penso di avere un corpo
accettabile, ma la maggior parte delle volte, per quanto possa sembrare strano, mi guardo allo
specchio e mi vedo troppo grassa. “
Nei vari gruppi sono emersi molti modi in cui si può disprezzare la propria vita: disturbi alimentari, fumo,
alcool, disinteresse per tutto e per tutti, … Le difficoltà nella vita è normale che ci siano, ci tempra, ci fanno
capire i veri valori, chi siamo e chi vogliamo essere. Le difficoltà però spesso ci portano a non vedere più le
cose belle, le cose che ci stanno attorno, siamo così concentrati su noi stessi e sul nostro dolore che non
vediamo le persone che ci stanno intorno, le persone che Dio ci mette accanto per superare le difficoltà. Lui
ci porge una mano tutte le volte che cadiamo e non sappiamo come rialzarci, dobbiamo solo volerla
afferrare, per non sprecare quello che Lui stesso ci ha donato: la vita.
L’ABORTO
Marcella (21 anni), fidanzata con Samuele (23 anni), si trova ad affrontare
un ‘’problema’’ inaspettato: una gravidanza.
Lei è dell’ idea di abortire perché troppo giovane e ancora studentessa.
Samuele approva l’ idea della sua fidanzata anche a causa dei soli 700
euro che guadagna al mese, con i quali non potrebbe mai soddisfare i
bisogni di tre persone.
Se tu fossi un amico della coppia, cosa gli consiglieresti?
Guardando questa immagine ci sembra evidente il nostro pensiero, il voler lottare per la sua vita,
perché di questo si tratta. Si tratta di capire l’importanza della vita, la sua, la mia, la nostra, quella
di tutti. La vita è un dono che ci è stato fatto da Dio e come tale la dobbiamo custodire, la nostra e
la sua nel momento in cui non può scegliere per se stesso. Dobbiamo affidarci a Lui, anche quando
la vita stessa ci sorprende e rimaniamo spiazzati dagli eventi, Dio ha un progetto su ognuno di noi
e anche se ora non riusciamo a comprenderlo quel progetto c’è, dobbiamo solo viverlo e
consentire a Lui di guidarci in questo cammino.
PROCREAZIONE ASSISTITA
“Siamo una coppia sposata da ormai sette anni. Abbiamo iniziato a cercare un figlio all’incirca sei
mesi dopo il matrimonio, e dopo aver effettuato alcuni esami di laboratorio, abbiamo scoperto
che i problemi erano tali da non permettermi di rimanere incinta naturalmente”.
Cosa fareste al posto di questa coppia?
La procreazione assistita non è approvata dalla chiesa, questo perché ci sarebbe un intromissione
da parte di qualcuno esterno alla coppia che si inserisce nella dinamica della coppia. È importante
che ci sia un accompagnamento da parte di una guida spirituale della coppia in modo che possa
affrontare questo momento così impegnativo.
GESTI AMOROSI
Chi sono e chi divento io compiendo questo gesto con te?
Chi sei e chi diventi tu per me compiendo questo gesto con me?
Chi siamo e chi diventiamo noi compiendo questi gesti?
Che storia è e diviene la nostra compiendo questi gesti?
La castità non è un punto di inizio, ma un traguardo, un percorso difficile che si
raggiunge nel tempo con la consapevolezza di sé e della storia che si sta vivendo. Per
raggiungerla però ci sono degli aiuti in questo percorso:
- Il dialogo nella coppia, per imparare a conoscersi e crescere insieme;
- La confessione, per avere un confronto con una guida spirituale che ci
accompagni in questo percorso;
- La preghiera, da soli non ce la facciamo e abbiamo del Suo aiuto.
Il fumo
Dal film “20 sigarette”:
<<C’è chi fuma per vizio, chi per noia, chi per darsi un tono, e chi solo perché a smettere non ce la fa… E c’è
chi fuma perché proprio gli piace, gli piace il gesto di accenderla, di tenerla tra le dita, di sentirla tra le
labbra; io a dirla tutta sento che questa sigaretta ha un sapore che fa schifo, eppure non ne riesco a fare a
meno. Insomma sì, è una tossicodipendenza anche questa; quindi io sono un drogato. Fumo sigarette e non
riesco a smettere è perché fumare è l’ unica cosa stabile della mia vita, in cui tutto il resto è sempre stato
precario. Ed è proprio per non pensare a tutto quel resto che io fumo. Una sigaretta è prendersi una pausa,
io sono ancora un drogato di pause…>>.
Conclusione:
Dopo aver visto un video conclusivo sui danni che crea il fumo al nostro corpo possiamo stabilire una sola
cosa: Fumare uccide quindi basta!!!
L'unico aspetto "confortante" che possiamo ricavare riguarda lo smettere di fumare: chi smette diminuisce
costantemente i rischi legati a queste patologie, tanto che dopo 10 anni è paragonabile a quello di chi non
ha mai fumato.
Facciamolo ora che siamo ancora in tempo.
Eutanasia
Gentilmente… togli il disturbo!
La parabola del buon samaritano:
[Luca 10:25-37] Ed ecco, un certo dottor della legge si levò per metterlo alla prova, e gli disse: Maestro, che
dovrò fare per eredar la vita eterna?
Ed egli gli disse: Nella legge che sta scritto? Come leggi?
E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con
tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso.
E Gesù gli disse: Tu hai risposto rettamente; fa, questo, e vivrai.
Ma colui, volendo giustificarsi, disse a Gesù: E chi è il mio prossimo?
Gesù, replicando, disse: Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté in ladroni i quali,
spogliatolo e feritolo, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Or, per caso, un sacerdote scendeva per
quella stessa via; e veduto colui, passò oltre dal lato opposto. Così pure un levita, giunto a quel luogo e
vedutolo, passò oltre dal lato opposto.
Ma un Samaritano che era in viaggio giunse presso a lui; e vedutolo, n'ebbe pietà; e accostatosi, fasciò le
sue piaghe, versandovi sopra dell'olio e del vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo menò ad un
albergo e si prese cura di lui.
E il giorno dopo, tratti fuori due denari, li diede all'oste e gli disse: Prenditi cura di lui; e tutto ciò che
spenderai di più, quando tornerò in su, te lo renderò.
Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté ne' ladroni?
E quello rispose: Colui che gli usò misericordia. E Gesù gli disse: Va', e fa' tu il simigliante.
Conclusione:
“tra le cure da somministrare al malato terminale vanno annoverate quelle analgesiche. Queste concorrono
all’ umanizzazione e all’ accettazione del morire. Non si può imporre a tutti un comportamento eroico. E poi
molte volte il dolore diminuisce la forza morale della persona: le sofferenze aggravano lo stato di debolezza
e di esaurimento fisico, ostacolano lo slancio dell’ anima e logorano le forze morali invece di sostenerle.
Invece la soppressione del dolore procura una distensione organica e psichica, facilita la preghiera e rende
possibile un più generoso dono di sé.”
Venezia
Ritiro 24/28 Aprile 2013
Dal libro della Genesi 45, 1-15:
il messaggio originario: si tratta di un messaggio ieri rivolto a Israele, oggi a ciascun uomo di buona
volontà. Il testo aiuta a ricordare le ferite dolorose della vita, le ingiustizie subite, le crisi provocate
da queste ferite; esso, inoltre, fa prendere coscienza che la mancanza di una fede robusta nella
presenza di Dio conduce allo sconforto e allo scoraggiamento. Il brano biblico stimola il credente a
rivedere il proprio modo di gestire il potere; il comportamento di Giuseppe, infatti, diviene il
modello di un potere messo a servizio degli altri. Le idee centrali del nostro testo, quello che
veicolano un messaggio di speranza, sono le seguenti: gioia, misericordia e perdono incondizionato.
Conclusione:
Il nostro ritiro verrà concluso con un proposito finale:
• Se mi sono accorto di non essere misericordioso mi impegnerò a crescere nel perdono e a
non essere giudice severo;
• Se mi sono lasciato dominare dall’ irruenza cercherò di essere maggiormente riflessivo;
• La mia testimonianza cristiana voglio improntarla sull’ amore: farò il primo passo e non
aspetterò che siano gli altri a farlo;
• Aiuterò concretamente chi è nel bisogno;
• Mi sforzerò di capire le ragioni dei colpevoli e li incoraggerò;
• Compirò un gesto amichevole e abbraccerò chi mi ha offeso.
Pregiudizio
Marlene Kuntz – Il pregiudizio
Amico: questo è il meglio che ho di me
fai che ti sia possibile credere
che forse non è come la dicono
gli stupidi e gli emuli
amico: il meglio è in ciò che io dico a te
e non ti serve altro per credere
se non la volontà di comprendere
serena ed equanime
il pregiudizio è una limitatezza inevitabile
il pregiudizio è una debolezza inesauribile
amico: quel che importa è riflettere
per relativizzarsi ed intendere
le ragioni di chi si giudica...
giudica... giudica...
il pregiudizio è una limitatezza inevitabile
il pregiudizio è una debolezza inesauribile
non c'è certezza con le verità
non c'è certezza e mai ci sarà
il pregiudizio è una limitatezza inevitabile
il pregiudizio è una debolezza inesauribile.
Conclusione:
A coppie ci siamo divisi prima per ascoltarci, ascoltare quali possono essere i nostri
pregiudizi che non riusiamo a superare, descrivendo la situazione ma non la persona (o
almeno doveva essere così); poi ci siamo scritti l’ uno con l’ altro una lettera per consigliarci
uno, o più, modi per superare la nostra difficoltà mettendo da parte il nostro pregiudizio.
Paure
Chi ha paura dello sparviero?
Questo sembra il solito ‘giochino’, ma non è così; anche perché è stato leggermente modificato.
In più ci sono dei foglietti sulla fronte con su scritte delle paure, una volta lette e riconosciuta una
delle nostre paure , dovremo difendere ad ogni costo colui che ha il foglietto con su scritta quella
paura.
Dopo questo gioco sono state poste due domande:
• Quali sono le paure che hai superato?
• Quali sono le paure che ti limitano? Che non riesci a superare?
Conclusione:
Abbiamo concluso l’ attività con dei gesti molto significativi. Ci siamo ritrovati tutti in cappella,
con un cerchio di sedie, su ognuna un lumino, intorno al cero pasquale acceso, unica fonte di luce in
tutta la stanza. Abbiamo ascoltato da parti diverse della stanza le voci che elencavano le nostre
paure; poi dopo aver letto il brano abbiamo acceso i nostri lumini accendendo il primo dal cero
pasquale, e gli altri ‘a catena’ tra loro; in fine durante il canto conclusivo sono stati donati dei
fogliettini su quali c’ erano scritte delle piccole frasi, ma che per ognuno di noi hanno e avranno un
valore immenso.
In questo libretto abbiamo cercato di riassumere il
nostro percorso insieme, abbiamo affrontato molti
argomenti, più o meno semplici e più o meno vicini
a quella che è la nostra realtà. Abbiamo cercato di
darvi gli strumenti per crescere
come persone e
nella vostra fede, gli strumenti per poter affrontare
le nostre scelte con consapevolezza di ciò che
facciamo
e
di
ciò
che
le
nostre
decisioni
comportano.
Vogliamo solo ringraziarvi dell’impegno, della
costanza, dell’entusiasmo e della passione che avete
messo nell’affrontare questo cammino insieme e le
attività che vi abbiamo proposto.
L’anno prossimo ci aspetta una nuova esperienza,
nuova per tutti, cominceremo, anzi continueremo,
un percorso che abbiamo iniziato quest’anno, ma lo
faremo tutti insieme. Quindi quest’estate riposatevi
che da settembre si fa di nuovo sul serio!
Marta, Mary, Matte, Fra
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…to be continued..
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Libretto 2012-2013 - Parrocchia Madonna delle Rose