Un uomo aveva due figli.
Un giorno il più piccolo disse:
“Padre, dammi quello che mi
spetta di eredità perchè voglio
andarmene lontano da casa”.
Chissà perché quel bambino è
voluto andare lontano da casa?
Cosa pensava di trovare lontano dal padre, dal fratello e dagli
amici?
La prima volta che ho detto
SCUSA PAPA’
rivolgendomi
a Dio è stato il
_______________
e la mano di Don ____________
si è posata sulla mia testa
Prova anche tu a dare
una risposta. Con il peccato
anche noi diciamo a Dio che
ce ne vogliamo andare dalla
sua casa.
Quando ebbe speso tutto il ragazzo si trovò nel bisogno e si mise a servizio di un padrone che lo
assunse come guardiano di porci.
Dopo non molti giorni, il figlio più
giovane, raccolte le proprie cose,
partì per un paese lontano e là
sperperò tutte le sue cose vivendo
da dissoluto.
Ha trovato quello che cercava?
Ha ottenuto quello che credeva
gli mancasse?
Ha speso tutto ciò che aveva ed
è rimasto senza niente.
Anche noi spendiamo
tutto per avere quello che poi alla fine non vale niente.
Che fine ha fatto quel ragazzo!!
Da ricco che era è diventato un
garzone e uno schiavo.
La bella casa di suo padre si è
trasformata in un capanno di animali.
Anche noi, quando offendiamo Dio con le nostre
mancanze, non abbiamo più
niente se non solitudine, tristezza e rimpianto.
IL SACRAMENTO
DELLA
RICONCILIAZIONE
E’:
L’AMORE
DEL SIGNORE
CHE CI CERCA
QUANDO SIAMO
LONTANI
E CI DONA
NUOVAMENTE
LA VITA
Questo libricino è di __________________
Classe__________Catechista____________
Allora cominciò a
se stesso: quanta
mio padre hanno
abbondanza ed
muoio di fame.
pensare dentro
gente a casa di
da mangiare in
io qui invece
Quel ragazzo si sente solo e affamato. Non ha più le carezze del
padre e ripensa ai giorni belli passati nella sua casa. E i suoi pensieAllora
a pensare
ri sonocominciò
accompagnati
da dentro
lacrime.
sese
stesso:
“Quanta
gente
casa
di
Quando
stesso:
non
quanta
siamo
gente
statiabuoni
a casa
con
mio
padre
da anche
mangiare
in
di
hanno
da
mangiare
gli mio
altri padre
ci hanno
sentiamo
noi soli,
abbondanza
edaverli
io ioqui
in
abbondanza
ed
qui invece
ci dispiace
di
offesi
e penmuoio
di come
fame…”.
muoio
di
fame.
siamo
si può rimediare
Quel ragazzo si sente solo e affamato.
ha ha
più più
le carezze
del
famato.Non
Non
le carezze
padre
e ripensa
ai giorni
belli pasdel padre
e ripensa
ai giorni
belli
sati
nella sua
casa.
i suoiEpensiepassati
nella
sua Ecasa.
i suoi
ri sono
accompagnati
da lacrime.da
pensieri
sono accompagnati
lacrime.
Quando
nonsiamo
siamo stati
stati
Quando
non
buoni
con
gli
altri
ci
sentiamo
anbuoni con gli altri ci sentiamo
che
noi
soli,
ci
dispiace
di
averli
anche noi soli, ci dispiace di
offesioffesi
e pensiamo
comecome
si può
averli
e pensiamo
si
rimediare
può rimediare.
“…Ho
Ho deciso:
deciso: ritornerò
ritornerò da
da mio
padre
padre
e glie dirò
gli dirò
di non
di non
essere
essere
degno degno
di chiamarmi
di chiamarmi
figlio ma
figlio
di ma
accodi
gliermi
accogliermi
come unocome
dei suoi
unoservi”.
dei suoi
servi. è il punto importante delQuesto
la nostra
Questo
riconciliazione:
è il punto importante
capaci di
decidere
della il ritorno,
nostra con
riconciliazione:
la speranza
che capaci
Dio ci accolga
di decidere
di nuovo
il ritorno,
nella
sua con
casa.
la speranza che Dio ci accolga
di nuovo
Cosa
pensinella
chesua
ti casa.
dica
Cosa
pensi
che
ti
dica
Dio?
Dio? Sarà disposto a riprenderti
Sarà
disposto
avendicare
riprenderti
in
deciso:
ritornerò
da mio padre
inHo
casa?
Si vorrà
del
casa?
Si
vorrà
vendicare
del
e gliche
dirò
di non fatto?
essere degno di
male
abbiamo
male che figlio
abbiamo
chiamarmi
ma fatto?
di accogliermi
come uno dei suoi servi.
Questo è il punto importante della
nostra riconciliazione: capaci di
decidere il ritorno, con la speranza
che Dio ci accolga di nuovo nella
sua casa. Cosa pensi che ti dica
Dio? Sarà disposto a riprenderti in
casa? Si vorrà vendicare del male
che abbiamo fatto?
Partì e si incamminò verso casa.
Quando era ancora lontano, il padre lo vide, gli corse incontro e
l’abbracciò.
Che meraviglia e che emozione! Il
padre…lo aspettava, con ansia e
trepidazione. Fra le sue braccia si
sentiva ancora sicuro. Lo sai che
Dio, quando lo abbandoniamo faPartìilemale,
si incamminò
casa.
cendo
ci aspettaverso
sempre,
ci
Partì
e si ciincamminò
casa.
Quando
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chiama,
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darci
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Quando
ancora
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corse incontro
abbraccio?
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lo vide, gli corse incontro e
l’abbracciò.
Che meraviglia e che emozione!
Che
meravigliaaspettava,
e che emozione!
Il padre…lo
con ansia
Il padre…lo
aspettava,
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e trepidazione. Fracon
le sue
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cia si sentiva ancora sicuro. Lo
Fra
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si sentiva
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quando
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sicuro.facendo il male, ci aspetta
sempre,
ci che
chiama,
ci invita lo
per
Lo sai
Dio, quando
darci il suo abbraccio?
abbandoniamo
facendo il male,
ci aspetta sempre, ci chiama, ci
invita per darci il suo abbraccio?
E il padre disse ai servi:
”Portate qui il vestito più bello e rivestitelo, ammazzate il vitello più
grasso e mangiamo e facciamo festa perché mio figlio è ritornato.
E’ qui che il ragazzo si è accorto
di quanto il padre gli vuole bene.
Non solo non l’ha sgridato, ma fa
festa grande per il suo ritorno.
Chissà noi se siamo capaci di abbracciare un amico
che ci ha fatto un po’ di male!
Chissà se siamo capaci di perdonarlo!!
IL SACRAMENTO
DELLA
RICONCILIAZIONE
E’:
RITORNARE
DA DIO
E SCOPRIRE
IL SUO AMORE
CHE PERDONA
E CHE
ACCOGLIE
SEMPRE
Ma c’è ancora qualcosa di meraviglioso da scoprire: il Signore
non si limita a perdonarci ed accoglierci, ma……
Un pastore aveva cento pecore.
Le curava, le nutriva, le portava al
pascolo e le difendeva da ogni pericolo.
Quel pastore è Gesù e noi siamo
le sue pecore. Lui ci ama veramente e ci difende. Siamo la cosa più
preziosa.
Anche se non sempre lo
sentiamo vicino, Gesù c’è.
Accanto a noi, cammina e vive
con noi anche se non ce ne accorgiamo.
Un giorno una di queste pecorelle si smarrì nel deserto e non
riusciva più a trovare la strada
dell’ovile.
Anche noi quando facciamo
del male è come se ci allontanassimo dagli altri e perdiamo la
strada per ritornare.
Soprattutto quando offendiamo i nostri amici, non
ubbidiamo ai nostri genitori,
non studiamo, diciamo parolacce…
Allora il pastore lascia le novantanove pecore nel deserto e va in
cerca di quella perduta. Finchè la
trova in mezzo alle spine, se la carica sulle spalle e la riporta con le
altre.
Ancora l’amore di Dio ci cerca,
viene a trovarci e a prenderci per
riportarci a casa.
Sulle spalle di Gesù siamo al sicuro perché Lui è nostro
amico, vero e per sempre.
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Libretto parabole - Oratorio San Luigi di Leno