Il libretto di Sgorbit distratto Di Patrizio Marozzi Sgorbit Tutto quello che possiamo dire del mondo sono le cose e i pensieri – tutt’intorno soltanto un grande plop. Sì, sì, proprio un plop – che sembra così grande come tutto quello che va fuori dal mondo – che bella cosa sembra proprio una sorpresa – tanto che plop un giorno mi disse: “Che ci fai qui non vedi che ci sono già cascato io! Quando ascoltai questa sua voce, incominciai a ridere, ma tanto e così tanto che ancora rido – ma come, come fai non sei tu a parlarmi, forse è il fiore, lui sì che à da dirmi delle cose belle e gentili, tu come fai? – che non ti vedi aggiunsi. E lui, plop, e no! Proprio non mi vedo, ma sei tu a vedermi, per questo che mi parli. Ma io, scusa, stavo per caderti sopra, è soltanto per questo che ti ò visto – io casomai, stavo guardando un fiore. Certo, ma il fiore come avrebbe fatto a dirti quello che ti sto dicendo io, con il fiore forse, avresti potuto dire qualcosa a qualcuno, che so, se colto lo avessi regalato – ma no io i fiori non li colgo, li guardo soltanto. E allora! Vedi che sono io, plop che ti sto guardando, perché soltanto così ài trovato il modo di non cadermi sopra. Non capisco perché il cambiamento del tempo faccia impaurire in questo modo – solo per aver io detto che è una bella giornata, ànno preferito guardare altrove, o più esatto dire nell’altrove. Che dire allora adesso qui che sono solo, quel che vedo è - e, se avessi detto che le cose vano bene, questi bracaloni sarebbero rimasti con il naso all’aperto, proprio per non vedere che certe cose non vanno poi così bene – allora per dire qualcosa di vero e di sincero, ò detto che oggi è una bella giornata – è sembrata una cosa così vera che non poteva starci, già, sembra proprio così. Che cosa c’è di meglio di una bella giornata all’aria aperta per gioire e godere della libertà. Gli uccelli nel cielo e le lucertole nell’erba – e poi all’improvviso flitocchila è, e tu che vuoi? Io sono la flitocchila della giustizia e se non mi vedi ti inciampi. Come m’inciampo, anche se sono libero e guardo il mondo e gli uccelli, e, sono felice alla natura? E sì appunto per questo t’inciampi con me. Allora scusa ma il concetto mi sembra non ben definito, vorrai dire che tu flitocchila sei un inciampo, e, che appunto per dire e fare flitocchi l’epoca in cui inciampi, per poi andartene quando non c’è più bisogno dell’inciampo – e, flitocchila non sarà che molto vuoi e poco dai è per questo che speri nell’inciampo. Bircheré che bella, mi soon detto proprio come la guardavo e le dicevo, così. Il mondo à bisogno di tutta l’energia libera che conosce – e bircheré che bella che sei, ecco qua il mondo, ci serve? Io dico che non serve più – lei mi sorride, e dice, che te lo sei portato a fare quel pallone? Bircheré che bella. È tanta l’aria che si solleva dai tromboni del mondo, che tutta insieme sembra proprio una pernacchia apocalittica – e proprio per questo mi pare di essere sollevato e galleggiare sopra l’immenso tempo e tutte l’epoche, tanto in alto dove ci son gli uccelli che cantano nel cielo, tanto in alto che ci si guarda senza saper che finirà laggiù, sui tromboni e epoche. e,tutto ciò che fermenta ci dà energia? Difatti dobbiamo dire che tutto ciò che ci fa, o ci viene naturale – è spontaneo e in definitivamente libero, mentre ciò che riusciamo a riprodurre, è per qualcuno e per qualcun altro – ma scusate se ciò che ci è dato è naturale perché non fare di ciò che diamo qualcosa di altrettanto naturale, ecco ciò che si trasforma dovrebbe essere altrettanto spontaneo e naturale, altrimenti è meglio andare da un’altra parte. Possiamo immaginare che tutto ciò che è fresco ci dà aria biltolo, mi disse che succede se un baccalà pensa di essere uno stoccafisso? – Risposi sicuramente diventa un imperatore vichingo. E se uno è imperatore vichingo mentre è appeso come uno stoccafisso? Succede che à forza di pensare alla libertà si diventa un baccalà – biltolto mi guarda come la sfinge egiziana dicendomi –perché ci si siede sopra la piramide. Bitoldo dissi, ma secondo te dov’è che batte il sole? Sui fiori e i petali delle margherite, che ci dicono se si è amati oppure no! Sarà come dici, ma Un giorno io credo che se il sole è soltanto nelle decisioni di una margherita mi sembra che possa essere ovunque – è facile dire a uno stoccafisso che è un baccalà, invece d’immaginare che si sfogli la margherita, altrimenti non riusciremo mai a dire ai pesci di essere liberi. E già e come facciamo a dirglielo? Questo biltoldo è veramente incredibile. Propprio non pensi che certi plausi siano troppo visibili per vederci? Sarà ma la gente è agitata perché à paura che succeda qualcosa! E se succede? Che cosa? Qualcosa! Forse se ne accorge e ride. Ammappete che differenza. Certo il caso sembra più importante della libertà è per questo che si cerca di renderlo prevedibile. Sgorbit e Sgorbet L’incontro