VII BIENNALE
di Pittura
Città di
Castel
Maggiore
LA FIGURA
Si ringraziano:
FERRAMENTA
Zucchini Vittorio
Associazione Culturale
HOBBYART
VII BIENNALE di Pittura
Città di
Castel Maggiore
dal 14 al 29 settembre 2013
LA FIGURA
Direttore Artistico
Claudio Benghi
Coordinatrice
Raffaela Mancini
Quando ho appreso dal direttore artistico Claudio Benghi che la VII edizione della Biennale avrebbe avuto come motivo
espositivo la figura, ho immediatamente pensato, seguendo il filo conduttore della mia passione per i viaggi, alle magnifiche
figure raffigurate nell'arte egizia e greca, agli affreschi delle tombe, delle case e delle anfore, dove, attraverso la figura,
mito e umano si mischiano insieme. E ancora alle raffigurazioni dei Maya, alle sinuose figure dell'arte asiatica, dall'India,
a Bali o alla Thailandia, con le immagini rupestri che ci raccontano la caccia, la danza, i riti funebri, a fianco delle opere
monumentali che narrano le grandi gesta delle divinità, rappresentate con sembianze umane, ma con una forte
componente mistica ed evocativa. Raffigurazioni, dunque, che ci raccontano di un passato e di luoghi anche lontanissimi,
ma vera testimonianza della vita, della cultura e della storia di queste grandi civiltà.
Nulla è facilmente e immediatamente leggibile come la raffigurazione del corpo, che incarna in se e indica lo stato di una
civiltà: il suo rispetto per l’essere umano, il racconto della gioia, delle battaglie, di grandi dolori e di grandi vittorie, ma
anche della quotidianità della vita delle persone.
Dalle figure michelangiolesche, che pongono l’uomo al centro dell’universo, e che lo stesso Nannini riprende in alcune
sue opere, alle rotonde fattezze delle donne di Tiziano e del Veronese, con languidi sorrisi e morbide pose, segno di
vite raffinate e amore per il bello, così fino alle opere caravaggesche, che rappresentano il grande fervore culturale
della Roma dei primi anni del seicento, tutto passa attraverso la figura, il corpo e diventa spesso manifesto politico di
un’epoca.
Ancora, le monumentali figure presenti nelle opere che raccontano le rivoluzioni, la forza della massa, il concetto di
popolo, la guerra, fino alla disperazione universale nella Guernica di Picasso, di nuovo tutto passa dalla rappresentazione
della figura: connotazioni, informazioni storiche, culturali e politiche indispensabili per conoscere il nostro passato e quindi
il nostro futuro.
Sino ad arrivare alle delicate e aggraziate ballerine di Degas, ai ritratti più prosaici di Toulouse Lautrec, che ci raccontano
la Belle Époque parigina, alle raffigurazioni del mondo dell'industria e del lavoro di Legér, che attraverso l'arte ci sollecitano
a riflessioni sulla industrializzazione della società, ai ritratti spietati di Otto Dix che attraverso le sue figure "sfigurate"
lancia un'accusa contro il potere e la guerra e dipinge un momento cupo della nostra storia.
Tutto, lo ripeto, passa attraverso il corpo, la figura, così come accade nella nostra vita, si impregna del nostro vissuto,
e così accade che gli artisti che in questa biennale espongono, portino il nostro contemporaneo, il racconto del nostro
tempo, provocando nei visitatori una esperienza forte e immediata di emozioni.
Ho pensato infine a quanto sia vero che la rinascita di questo Paese non possa non passare attraverso l'arte e la cultura.
A quanto sia importante, anche attraverso l'arte pittorica, rimettere al centro la persona, che oggi spesso soccombe,
nelle agende politiche, di fronte alle necessità dell'economia e della finanza.
Hobbyart ci riporta invece a ciò che è realmente fondamentale, una rappresentazione artistica ma anche un monito.
Al centro, davanti al nostro sguardo, la persona.
Belinda Gottardi
Assessore alla Cultura
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Eccoci giunti alla VII edizione della Biennale di pittura, organizzata dall’Associazione Culturale Hobbyart e dal Comune di
Castel Maggiore, che nella circostanza mi preme ringraziare per la sensibilità, circostanza questa non sempre scontata
in questi tempi di difficoltà.
Con altrettanta premura e per la stessa motivazione, desidero ringraziare anche tutti gli artisti, che a diverso titolo,
hanno accettato di partecipare alla manifestazione, a cominciare dall’ospite d’onore Matteo Nannini, dai pittori in concorso,
Gabriele Bianchi, Viella Bregoli, Pasquale Filangieri, Alfonso Gadda, Emilia Petri, Chiara Soldati e per finire il maestro Nicola
Zamboni, che ha generosamente donato una sua scultura come premio per il vincitore.
Il tema di questa VII Biennale è “La Figura”, intesa nelle sue più varie espressioni e naturale conseguenza di quel Paesaggio
e di quella Natura che era stata il soggetto della passata edizione. Prima si creò il mondo e l’ambiente, poi venne l’uomo
ad abitarlo, con la sua forma e figura, portando con sé le sue pene e i suoi sogni, le sue miserie e le sue bellezze, nella
continua ricerca di una qualche felicità o coscienza di sé.
Le opere presentate ci dicono, nella loro diversità e interpretazione, che i percorsi della vita sono individuali e che la
differenza non è altro che la forma con la quale il mondo ci mostra la sua complessità e forse anche la sua bellezza che
è quindi da intendersi come il superamento del conflitto, perché il suo spazio sta nella varietà e nel mutamento.
“La Figura” diventa il mezzo con il quale l'uomo si confronta, oltre la rappresentazione della propria immagine e di una
realtà percepita, assumendo anche valenza metaforica, psicologica e metafisica per altre risposte meno apparenti.
La sua rappresentazione diventa lo specchio nel quale riconoscersi o cercarsi, in quella riflessione che sembra suggerirci
la nostra unicità e quindi forse anche l'unica possibilità che abbiamo per riappropriarci del nostro futuro.
Claudio Benghi
Direttore Artistico
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OSPITE D’ONORE
Matteo Nannini
Biografia
Matteo Nannini è nato a Bologna il 23 dicembre 1979.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2003.
È insegnante di disegno e pittura presso la Scuola di Artigianato
Artistico di Cento (FE) e il Club delle Arti di Finale Emilia (MO).
Dal 1997 inizia a esporre in mostre personali e collettive in Italia e
all’estero.
Alcune delle pricipali città in cui ha esposto/venduto sono:
Bologna, Milano, Positano, Budapest, Amsterdam, Rotterdam, L’Aia,
Shanghai….
Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e
all’estero.
Suo mezzo espressivo prediletto è la pittura ad olio eseguita su qualsiasi supporto.
La produzione di Matteo è caratterizzata dall’ ”incontro/scontro” di volontà pittoriche realiste e fascinazioni
“iperuranie”.
Da sempre interessato alla figurazione Matteo analizza l’individuo con una pittura corposa e indagatrice a
tratti intimista, senza rinunciare a situazioni e suggestioni surreal-metafisiche più o meno esplicite.
Avvicenda solidità “classica” e “liquefazione pittorica” gestuale.
In tempi recenti affianca alla produzione pittorica la realizzazione di illustrazioni e fumetti dal sapore ironico
e investigativo-noir.
Vive e lavora.
Ulteriori immagini e notizie sull’opera di Matteo Nannini sul sito internet: www.matteonannini.it
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Come ospite chiamato a presiedere a questo evento che vede protagonista la figurazione, ho deciso di
proporre una serie di opere ,il cui nucleo centrale è costituito da una ideale “galleria” di ritratti in campo
stretto, dal titolo riassuntivo: “Heads”.
Al di la dell’immediata associazione di titolo e immagini, “Heads” nasce dalla fascinazione per alcune opere
di artisti del cinque-seicento quali: Tiziano, Rembrandt, Ribera, Velasquez, Rubens, Van Dyck fino ad arrivare
ai giorni nostri con l’eminente Lucian Freud.
“Collateralmente” alla produzione ufficiale, ciascuno di questi artisti, ha lasciato un corposo numero di opere
spesso indicate (e sicuramente anche utilizzate) come studi per opere maggiori, bozzetti o “capricci”.
Studiosi e storici dell’arte le citano con diciture quali: “testa di uomo”, “testa di donna “o più liberalmente
“teste di carattere” o “all’orientale” ( qualora il ritrattato non fosse storicamente riconoscibile o vestisse
panni ricercati o bizzarri per il periodo storico), riducendole spesso in questo modo, a mero esercizio o,
nel migliore dei casi, a pittura di genere.
Personalmente trovo ,dietro a queste opere, oltre ad una grande scuola e maestria, grande poesia!
A mia volta artista, riconosco in queste rappresentazioni, spesse volte, opere superiori, “più sentite” rispetto
a quelle ufficiali in cui l’artista, con grande libertà pur senza tralasciare il dato fisionomico, ci riporta
l’espressione fugace di un momento, sia esso stato colpito da tratti caratteristici, da intensità espressive o
dal semplice lazzo di un momento anche futile, del quale riesce a cogliere l’umanità più intima e nascosta
di soggetti spesso anche sconosciuti ma nei quali riconosce se stesso e ne condivide gli umori in una sorta
di intima complicità.
Questo il mio stesso dichiarato intento.
Con la precisa volontà (a costo di risultare arrogante visti i nomi sopracitati…) di “raccogliere il testimone”
di una pittura che va oltre la capacità tecnica, senza rinunciarvi, in un rapporto inscindibile tra essenza e
apparenza.
Matteo Nannini
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Matteo Nannini - I Dipinti
Young man. Olio su tela applicata su tavola, cm. 40x35. 2013
6
The boxer. Olio su tela applicata su tavola, cm. 40x35. 2013
7
The boss.
Olio su tela applicata su tavola,
cm. 40x35. 2013
Ma belle.
Olio su tela applicata su tavola,
cm. 40x35. 2013
8
Plasmatore. Olio su tela applicata su tavola, cm. 40x35. 2013
9
In low light.
Assorta.
Olio su tela applicata su tavola,
cm. 40x35. 2013
Olio su tela applicata su tavola,
cm. 40x35. 2013
10
Young man.
Explosion.
Olio su tela applicata su tavola,
cm. 40x35. 2013
Olio su tela applicata su tavola,
cm. 40x35. 2013
11
…?! Olio su tela, cm. 150x120. 2012
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LA FIGURA
Artisti in concorso
L'Eco.
60x60 olio su tavola
Gabriele Bianchi
Viella Bregoli
Pasquale Filangieri
Alfonso Gadda
Emilia Maria Chiara Petri
Chiara Soldati
Ora incerta.
80x80 olio su tela
Gabriele Bianchi
Laura. Acrilico su carta intelata cm. 90x70. 1989
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Viella Bregoli
La valigia dei ricordi. Olio su tela, cm. 70x70. 2012
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Pasquale Filangieri
L’attesa. Olio su tela, cm. 60x40. 2013
17
Alfonso Gadda
Stefi al mare. Olio su tela, cm. 125x80. 1983
18
Emilia Maria Chiara Petri
We need a little more time I. Olio su tela, cm. 70x70. 2013
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Chiara Soldati
Corpo 4. Olio su tela, cm. 144x70. 2013
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Libretto VII Biennale