Coop, tutto quello che i soci prestatori devono sapere Pagine a cura di Adriano Melchiori e Gianfranco Ursino Nel 2012 è diminuita del 7% la raccolta del risparmio dai soci Dalla finanza 371 milioni di svalutazioni Q La fiducia dei soci è linfa vitale per una Coop. Un attestato di stima che è tutto espresso negli 11 miliardi depositati nei prestiti sociali (anche se sarebbe più appropriato chiamarli libretti di risparmio per i soci), che rappresentano il vero motore per il funzionamento delle cooperative di consumatori che opera-, no con il marchio Coop. Ma la fiducia va conquistata e conservata con fatti concreti e con la massima trasparenza. Il socio che affida i suoi risparmi alla cooperativa, per sostenerne lo sviluppo, ha diritto di sapere come sono utilizzati. Rispetto alle inchieste condotte da PIUS24 sui bilanci 2010 e 2011 dell Coop (si vedano le pubblicazioni del 4 febbraio e del 29 dicembre 2012, nonché del 12 e 26 gennaio 2013) solo Coop Lombardia si è aggiunta a Coop Adriatica, Coop Nordest e Coop Estense nellalistadelle cooperative che mettono a disposizione sul proprio sito internet l'intera informativa di bilancio. Per le altre grandi Coop, i buoni propositi espressi dopo le precedenti inchieste sono rimasti per il momento lettera morta. Un deficit di informazione e trasparenza che non va nella direzione dell'ostentata attenzione ai quasi 8 milioni di soci (di cui 1,2 milioni anche prestatori) rimarcata negli slogan delle Coop. Non si è credibili se non si rendono facilmente recuperabili i bilanci e tutta la documentazione relativa al prestito sociale, comprese le policy d'investimento e di gestione dei rischi. Anche perché dai bilanci consoli- dati 2012, emerge chiaramente il peso della finanza rispetto a quello della gestione commerciale: prestiti dei soci anche superiori al 150% del fatturato (Coop Nordest) e al 125% delle attività finanziarie (Unicoop Firenze), oppure pari a 4,9 volte il patrimonio consolidato (Unicoop Tirreno). Volumi di raccolta di risparmio che surclassano quelli dell'80% delle banche italiane: con i suoi 2,4 miliardi di prestiti, infatti, Unicoop Firenze si collocherebbe, per raccolta, fra le migliori 100 delle 693 banche italiane. Prestiti gestiti senza alcun presidio di vigilanza finanziaria e privi di un sistema di garanzia a favore dei depositanti. Il ruolo di tutela è assegnato al solo patrimonio aziendale, peraltro completamente investito in immobili e beni strumentali che in caso d'insolvenza si deprezzano in modo considerevole. Banca d'Italia ha già fatto sapere, rinviando la palla al ministro dell'Economia, che non può intervenire nemmeno per il solo ripristino della trasparenza informativa e contrattuale. Che cosa deve succedere perché il quadro delle regole e dei limiti sia adeguatamente ridefinito? Occorre attendere altri "imprevedibili" crack, come quelli descritti a pagina 6? Anche perché dai dati esposti in alto, estratti dagli ultimi bilanci disponibili delle nove grandi Coop, emerge con evidenza non solo l'impatto della crisi sulla gestione commerciale e sull'ammontare delle somme raccolte (-7%), ma anche quello delle svalutazioni (spesate, manerimangonoanche di latenti) sugli investimenti della cosiddetta "finanza strategica". RISCHI E GARANZIE t La proposta di un fondo di tutela dei prestatori Non esistono prestiti sociali sicuri. Prima d'impegnare parte dei propri risparmi in cooperativa, occorre accertarsi che le somme prestate siano destinate all'attività sociale e non per operazioni speculative. È bene tenersi informati sull'andamento gestionale-finanziario della società e diffidare se la coop non pubblica su internet il bilancio. I prestiti sociali non sono assistiti dai sistemi di tutela che proteggono fino a 100mila euro i depositanti bancari. Sarebbe forse opportuno istituire uno schema di tutela per i soci prestatori Coop, anche parziale,già contemplato nelle istruzioni di Bankitalia. Ma se una soluzione è già contemplata, perché non è stata mai attivata? Eppure casi patologici nel mondo cooperativo si sono già verificati. Oggi l'unica garanzia di restituzione delle somme depositate sui libretti è il patrimonio della Coop. IL PRESTITO DEI SOCI COMUNICATO AL FISCO # - Isee (Riccometro) I prestiti sociali, al pari delle partecipazioni al capitale delle cooperative, rientrano nel patrimonio da dichiarare ai fini Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente che sarà sempre più utilizzato perla concessione di agevolazioni non solo in ambito socio-assistenziale e sanitario. # • Redditometro e anagrafe tributaria II prestito sociale rientra fra gli investimenti (finanziamenti) considerati ai fini del redditometro (Dm Mef 24/12/2012, tabella A). A tal fine, i nominativi dei soci che, a decorrere dal 2012, hanno versato sul libretto somme parrò superiori a 3.600 euro, devono essere comunicati dalla cooperativa all'anagrafe tributaria (provvedimento Entrate del 2 / 8 / 2 0 1 3 ) . La segnalazione, oltre a supportare la determinazione sintetica del reddito, consentirà di riscontrare quanto dichiarato ai fini Isee. < • Antiriciclaggio La movimentazione dei libretti del prestito cooperativo non si sottrae alle previsioni in tema di tracciabilità e di contrasto all'uso del contante. Pertanto, qualsiasi versamento o prelievo concernente il prestito sociale non può essere fatto per contanti se di ammontare pari o superiore a milleeuro. • - Imposta di successione In caso di decesso del titolare del libretto, la Coop ne blocca l'operatività e, per il ritiro delle somme, richiede agli eredi copia della denuncia di successione dalla quale risulti il prestito sociale, oltre che le azioni della cooperativa. A tale fine le somme sui libretti sono tassate ordinariamente, tenuto conto delle franchigie esistenti, non potendo usufruire dell'esclusione riservata a titoli di Stato e Buoni postali. • - Tassazione degli interessi La ritenuta sugli interessi dei prestiti sociali è del 2 0 % per tutte le cooperative, anche le minori. Il prelievo è a titolo d'imposta e, quindi, il socio percipiente non deve tenerne conto in dichiarazione. • • Imposta di bollò Sul libretto del prestito non è dovuto il bollo proporzionale attualmente dello 0,15%, né il bollo fisso annuale di 34,20 euro, non essendo assimilabile ai libretti di risparmio bancari o postali. Solo la comunicazione periodica trasmessa dalla cooperativa è soggetta all'imposta di bollo di 1,81 euro per ogni esemplare se il saldo del libretto supera i 77,47 euro. Tutti i numeri delle nove grandi Coop Unicoop Firenze Soci prestatori 251.032 2.360 Prestito sociale (min € ) Variazione annuale prestito Prestito / Patrimonio -10,2% i Prestito/Fatturato 1,7 80% Attività finanziarie/Attivo PartecipazionKmln €) 42% '143 Risultato gestione commerciale (min €) 28 Svalutazioni 2012 partecipazioni (min €) Risultato netto dell'esercizio (min €) -198 Bilancio pubblicato su internet i j -131 no Tassi lordi prestiti liberi (min-max) Tassi lordi prestiti vincolati (min-max) 1 1,65% 2,50% FONTE : elaborazioni su dati dei bilanci consolidati 2012. 1 tassi lordi riconosciuti dai prestiti sociali sono tratti dai fogli informativi o dai siti internet aggiornati al 14 ottobre 2013 i Sui prestiti vincolati il vincolo è di 18 mesi | Coop Nordest Coop Adriatica 239.359 112.987 Ìi$3T 1.312 -4,3% 2,1 -2,1% 87%~ 154% 46%~ 409 53 -20~ ^2 sì l,5%-3,5% n.d. 1,5% per saldi fino a 15mila €,2,5%tra15-25mila€, 3,5%tra25-35mila€ 1,8 57%~ 340 -5 -6 12 sì l%-3,5% n.d 1 % fino 3mila€, 1,5% tra 3-16mila,2,5%tra16-27mila, 3,5%tra27-35mila€, Previsto premio fedeltà 9 Unicoop Tirreno 9 | Coop Lombardia 125.035 1^182 -10,0% 4,9 102%^ 59%] "' 2 2 7 -28 -14 : 16~ 102.453 ^.006 -4,1% 2,3 100% no l%-2,5% n.d. si Coop Estense 86.391 ^06 1,2 66% 66%" 332 11 J58%~ 123 -19 -10 il SI ~ÒT65%~-2% n.d. rrd 1%finoa5mila €,1,25% tra 5-15mila€,2%tra15-25mila €,2,5%tra25-34mila€. Previsto premio fedeltà 1,5% persaldi fino a 4mìla €,1,8%tra4-17mila€, 2,5%tra17-35mila€ 0,65% per saldi fino a 2500 €,1%tra25O0-15mila€, 2%tra15-36mila€ 19 19 19 1 Coop Centro Italia 1 CoopLigu ria 82.869 630 -12,6% 2,7 108% 58% ] 110 2 -101 | Nova Coop 86.777 ' 75.189 641 669 -8,6% -2,0% 1,0 86% 1,0 64% 45% 58% 267 16 —-— 218 6 -63 -7 21 no no 12 no 0,90% l%-3% n.d. l,l%-3,5% n.d. 1% per saldi fino a 4mila €, 1,15%tra4-17mila€,2%tra 17-27mila€,3%tra 27-35mìla€ 1,1% per saldi fino a 17mila €, 2% tra 17-27mila €, 3,5% tra27-36mila€ l,5%-2% Sui prestiti vincolati i vincoli sono rispettivamente per 6 e 12 mesi -8