comunione e di testimonianza. Parola e Pane nella Messa diventano un tutt’uno, come nell’Ultima Cena, quando tutte le parole di Gesù, tutti i segni che aveva fatto, si
condensarono nel gesto di spezzare il pane e di offrire il calice, anticipo del sacrificio
della croce, e in quelle parole: “Prendete, mangiate, questo è il mio corpo … Prendete, bevete, questo è il mio sangue”. Il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena è
l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia.
“Ringraziamento” in greco si dice “eucaristia”. E per questo il Sacramento si chiama
Eucaristia: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il
suo Figlio per amore. Ecco perché il termine Eucaristia riassume tutto quel gesto,
che è gesto di Dio e dell’uomo insieme, gesto di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono che ci ha fatto con
l’Eucaristia! E' un dono tanto grande e per questo è tanto importante andare a Messa
la domenica. Andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la Comunione,
questo pane che è il corpo di Gesù Cristo che ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre. E' bello fare questo! E tutte le domeniche andiamo a Messa, perché è il giorno
proprio della risurrezione del Signore. Per questo la domenica è tanto importante per
noi. E con l'Eucaristia sentiamo questa appartenenza proprio alla Chiesa, al Popolo
di Dio, al Corpo di Dio, a Gesù Cristo. Non finiremo mai di coglierne tutto il valore e
la ricchezza. Chiediamogli allora che questo Sacramento possa continuare a mantenere viva nella Chiesa la sua presenza e a plasmare le nostre comunità nella carità e
nella comunione, secondo il cuore del Padre. E questo si fa durante tutta la vita, ma
si comincia a farlo il giorno della prima Comunione. E' importante che i bambini si
preparino bene alla prima Comunione e che ogni bambino la faccia, perché è il primo
passo di questa appartenenza forte a Gesù Cristo, dopo il Battesimo e la Cresima.
Silenzio
INTERCESSIONI
Fratelli e sorelle nella liturgia che stiamo celebrando, il Padre ci fa conoscere la grandezza del suo amore per noi mediante il sacrificio del Figlio. Con fiducia presentiamo
a lui ogni nostra preghiera e apriamoci alla sua Misericordia:
Misericordes sicut Pater, misericordes sicut Pater.
- Per il papa Francesco e il nostro vescovo Fernando e tutti i sacerdoti, perché ricolmi dello Spirito Santo siano ministri della misericordia, spalancando il cuore della
Chiesa a quanti si sono da essa allontanati. Preghiamo.
In questa notte...
alla fonte della Misericordia
VEGLIA DI PREGHIERA DIOCESANA
PER IL GIOVEDÌ SANTO 2016
Guida
«Restate qui e vegliate con me» (Mt 26,38) dice il Signore, e lo dice oggi ad ognuno di noi. È una notte santa, una notte di grazia, una notte per tornare alla fonte
della misericordia. Ci raccogliamo, allora, di fronte al Pane della Vita, per riscoprire questo grande dono; fissiamo il nostro sguardo sull’Eucaristia che ci fa unico
corpo; entriamo in questo mistero per sentirci avvolti dal perdono e dalla misericordia, per risorgere con lui a vita nuova.
Canto
SALMO 41
Preghiamo il salmo a cori alterni, tra solista e assemblea.
Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?».
- Per tutti i cristiani, guardando al Cristo che istituisce il sacramento dell’ Eucaristia,
possano ritrovare l’ unità del corpo mistico come figli dell’ unico Padre e destinatari
dell’unica salvezza. Preghiamo.
Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo
tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
- Per gli ammalati e per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, perché non si sentano soli, ma uniti a Cristo, medico delle anime e dei corpi, godano della consolazione
promessa agli afflitti. Preghiamo.
Perché ti rattristi, anima mia,perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
- Per tutti noi che abbiamo conosciuto la gioia del suo perdono e della comunione
con lui, perché possiamo diffondere sulle strade del nostro vivere quotidiano, un
messaggio di riconciliazione e di pace. Preghiamo.
In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo
dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar.
Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati.
PADRE NOSTRO
CANTO - ORAZIONE
Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente.
A cura dei seminaristi teologi della Diocesi
Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».
Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa;
essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?».
Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Gloria al Padre…
Silenzio
PRIMO MOMENTO
“DACCI SEMPRE DI QUESTO PANE”
Il celebrante legge il Vangelo
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI
(6,30-34)
Allora gli dissero: "Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti?
Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta
scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo". Rispose loro Gesù: "In verità, in
verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal
cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane".
RESPONSORIO BREVE
Riconoscete in questo pane, colui che fu crocifisso; nel calice, il sangue sgorgato
dal suo fianco. Prendete e mangiate il corpo di Cristo, bevete il suo sangue:
poiché ora siete membra di Cristo.
Per non disgregarvi, mangiate questo vincolo di unità; per non svilirvi, bevete il prezzo del vostro riscatto:
poiché ora siete membra di Cristo.
Un lettore legge la meditazione
DAGLI SCRITTI DI HENRI NOUWEN (La forza della sua presenza)
«Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo
diede loro». Così semplice, così ordinario, così ovvio e – tuttavia – così diverso! Che
altro puoi fare quando condividi il pane con i tuoi amici? Lo prendi, lo benedici, lo
spezzi e lo dai. Per questo è fatto il pane: essere preso, benedetto, spezzato e dato.
Niente di nuovo, niente di sorprendente. Avviene ogni giorno, in innumerevoli case.
È parte essenziale della vita. Non possiamo vivere veramente senza il pane che
viene preso, benedetto, spezzato e dato. Senza di esso non c’è commensalità, non
c’è comunità, non c’è alcun legame d’amicizia, non c’è pace, né amore e nemmeno
speranza. Ma con esso, tutto può diventare nuovo. […] L’eucaristia è il gesto più
comune e più divino immaginabile. Questa è la verità di Gesù. Così umano, eppure
così divino; così familiare, eppure così misterioso; così nascosto, eppure così rivelante! Ma questa è la storia di Gesù che, «pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana,
umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce»
(Fil 2,6-8). È la storia di Dio che vuole venire vicino a noi, così vicino che possiamo
vederlo con i nostri occhi, udirlo con i nostri orecchi, toccarlo con le nostre mani;
così vicino che non c’è niente tra noi e lui, niente che separi, niente che divida, niente che crei distanza. Gesù è Dio-per-noi, Dio-con-noi, Dio-in-noi. Gesù è Dio che si
dona completamente, che elargisce se stesso a noi senza riserve. Gesù non trattiene e non si aggrappa ai suoi beni. Egli dona tutto ciò che c’è da dare. «Mangiate,
bevete, questo è il mio corpo, questo è il mio sangue… Eccomi per voi!».
Canto - Silenzio
Il celebrante dice: Ad ogni invocazione diciamo: noi ti adoriamo, Signore Gesù.
- Nel Pane che da vita al mondo…
- Nel Pane della misericordia e del perdono…
- Nel Pane spezzato per la nostra liberazione…
- Nel Pane che dona comunione e fraternità…
- Nel Pane che vince il dolore e la morte…
- Nel Pane che santifica e rigenera…
SECONDO MOMENTO
“ECCO IL PANE VIVO”
Guida. Cristo continua a donarsi per noi e a stare con noi nell’Eucaristia, si fa ogni
giorno Pane disceso dal cielo. Grande è questo mistero che supera ogni nostra resistenza. Tutto questo per il suo grande amore misericordioso: «mi ha amato e ha
dato se stesso per me». (cfr. Gal 2, 20)
Canto
Il Celebrante legge il Vangelo
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI
(6,51-58)
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo". Allora i Giudei si misero a
discutere tra di loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?". Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non
bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio
sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è
vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo
per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno".
RESPONSORIO BREVE
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna del deserto e sono
morti. Questo è il pane disceso dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Questo è il pane disceso dal cielo; perché chi ne mangia, non muoia.
Un lettore legge la meditazione
DALLA CATECHESI DI PAPA FRANCESCO(Udienza generale, mercoledì 5 febbraio 2014)
L'Eucaristia si colloca nel cuore dell’«iniziazione cristiana», insieme al Battesimo e
alla Confermazione, e costituisce la sorgente della vita stessa della Chiesa. Da questo Sacramento dell’amore, infatti, scaturisce ogni autentico cammino di fede, di
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Veglia di preghiera giovedì santo – formato libretto