Revisione 11/11/2009 CC e CN
FEDERAZIONE NAZIONALE
DEI COLLEGI DELLE OSTETRICHE
Relazione del Presidente
Miriam Guana
Approvata ad unanimità dal Comitato Centrale il 11/11/2009
Consiglio Nazionale
Roma Centro Congressi Cavour
13 - 14 novembre 2009
Comitato Centrale
M. Guana, A. Cinotti, M.P. Schiavelli, C. Pavesi, , I. Gerotto, I. Rinaldi, M. Vicario
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Care/i Presidenti, Vice-Presidenti e Componenti dei rispettivi
Consigli Direttivi,
benvenuti e grazie per aver accolto l’invito a partecipare alla ns.
Assemblea annuale di fine anno.
Quest’adunanza è poco distante dal nostro ultimo incontro del 12
settembre 2009, reso necessario dall’emergenza inerente la riforma
universitaria, in particolare la revisione dei SSD.
In quell’occasione Vi abbiamo anche aggiornato sulle attività
realizzate dal Comitato Centrale nel suo primo semestre di mandato, in
ottemperanza anche alle linee politiche dichiarate e pubblicate sul n. 1/09
della rivista Lucina. Vi si chiedeva anche un feedback sulle azioni
intraprese, al quale hanno risposto solo il 17% circa dei Collegi; ci si
auspica che si tratti di un silenzio/assenso, ossia, una opinione favorevole
sull’attività svolta.
La presente adunanza è stata preceduta dall’invio, proprio in
questi giorni, a tutti i Collegi (e p.c. ai coordinatori CLO), dell’ultimo
Notiziario settembre/ottobre 2009 in cui sono riportate le azioni
intraprese ed attualmente in corso da parte della FNCO.
In questa relazione ci si concentrerà su quelle linee politiche che la
FNCO intende privilegiare e che sono connesse a problematiche di
maggior priorità da presidiare , proponendoVi, doverosamente, soluzioni
strategiche da percorrere.
Queste linee politiche sono anche il risultato delle forti aspettative
delle ostetriche italiane, che sottolineano l’esigenza di una concreta tutela
della visibilità della professione e della sua affermazione nel mondo
lavorativo, istituzionale e sociale, per la tutela e la promozione della
salute delle donne, del bambino e dell’intera collettività.
L’impostazione progettuale proposta sarà ovviamente funzionale
al Bilancio preventivo 2010 che questa Assemblea esaminerà nel
pomeriggio, come previsto all’ordine del giorno.
Il focus di questa relazione è l’identificazione chiara dell’ostetrica
nei suoi diversi contesti di operatività, quale segnale di ascolto verso i
disagi, le difficoltà e le conflittualità che vengono quotidianamente
riportate con
frustrazione ed amarezza per senso di abbandono,
mancanza di tutela e di rappresentatività.
Diverse sono, infatti, le colleghe che in questi mesi hanno preso
contatto con la FNCO (by passando i propri collegi!) per comunicare le
criticità vissute nelle strutture ospedaliere, nelle realtà territoriali,
nell’attività libero-professionale e nelle sedi accademiche. In queste
colleghe che manifestano determinazione nell’affermare la propria
identità professionale, non si può che riporre comprensione e stima
perché dichiarano consapevolezza dei propri doveri deontologici e senso
di appartenenza alla comunità di ostetriche. I principali problemi connessi
con l’esercizio professionale sono:
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il coordinamento ostetrico
esecuzione pap test
esecuzione episiotomia/episiorrafia
assistenza e cura al neonato
attestazione di nascita nel caso di parto in anonimato
sottorganico e criteri per la determinazione della dotazione
organica
attribuzione di funzioni e responsabilità improprie rispetto
al profilo
altre problematiche
A conclusione di questa premessa, dovendo aprire i lavori
previsti per questa assemblea, proseguo nel comunicare che il Comitato
Centrale, per il 2010, ha individuato delle priorità di intervento. Queste
riguardano le variabili organizzative dell’Istituzione che ricadono sulla
visibilità, il decoro e l’autorevolezza della professione nei diversi ambiti
sociali, come ad esempio:
a) gli organismi
ufficiali di informazione/comunicazione
(rivista e sito web) che devono essere più efficienti e più
pertinenti al contesto di riferimento;
b) la sede Istituzionale;
c) il Codice Deontologico che ha valenza etica e giuridica;
d) i meccanismi ed i processi di gestione (Regolamento federale);
e) la formazione dei futuri professionisti e dei propri iscritti, in
modo rispondente ed adeguato ai bisogni di salute,
alle
esigenze del mondo lavorativo e dei dettami dell’UE;
f) lo sviluppo delle competenze nelle attività di ricerca e di
revisione critica dei lavori scientifici;
g) l’incremento delle attività di collaborazione con gli organismi
e gli Istituti di ricerca nazionali ed/o europei, come ad
esempio l’ISS;
h) il coordinamento e la dirigenza ostetrica;
i) l’allocazione e l’attribuzione dei ruoli professionali all’interno
dei servizi, rispettosa degli indirizzi e delle normative vigenti;
j) processi di interazione e di confronto con gli organi aziendali
(direzioni generali/direzioni sanitarie) ed istituzionali (comuni
provincie e regioni)
k) rapporti con associazioni scientifiche di ostetriche a carattere
sia nazionale che internazionale, nonché con Enti europei
omologhi della FNCO (Ordini e Consigli Nazionali delle
Ostetriche dei diversi stati membri).
Si evidenziano di seguito le priorità da affrontare nel corso del primo
semestre 2010
A) Il restyling degli organi ufficiali di informazione
E’ un obiettivo irrinunciabile ed urgente per la FNCO, come già più volte
sottolineato nelle precedenti Assemblee; si tratta di strumenti
fondamentali per diffondere nella comunità di ostetriche, la cultura
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disciplinare nella sua ampia espressione; per condividere i problemi
della categoria ma anche le opportune soluzioni strategiche; per proporre
indirizzi volti al cambiamento per una migliore tutela ed affermazione
della professione; per fornire indicazioni operative (strumenti, modelli
ecc.); per diffondere una filosofia professionale ed assistenziale. Quindi,
facilitare una circolarità di informazioni tra pari e tra i professionisti,
associazioni scientifiche e la società italiana in generale, che necessita di
essere opportunamente aggiornata sul valore sociale della nostra
professione.
La comunicazione è il vero motore di un’Istituzione e nel caso di
Istituzione pubblica diventa un dovere, soprattutto nell’epoca in cui si
esprime con diverse modalità (cartacea, mass media).
La FNCO, organo ausiliario dello Stato, ha il dovere di diffondere le
proprie azioni, al fine di onorare il dovere di trasparenza degli atti in
quanto Ente pubblico.
Partendo da questi presupposti culturali ed etici, certamente
condivisibili, il Consiglio Nazionale del 12/09/2009 ha nuovamente
deliberato che l’organo ufficiale della professione ostetrica continuasse ad
essere pubblicato in forma cartacea ed accessibile a tutte le ostetriche.
Il deliberato dell’Assemblea è stato quindi recepito nel bilancio di
previsione 2010 secondo quanto illustrerà, per competenza, la Tesoriera
M. Pompea Schiavelli.
Dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2010 la FNCO avvierà
immediatamente la procedura di scelta dell’editore, secondo le adeguate
regole concorrenziali.
Rispetto alla nostra rivista ufficiale rimane ancora aperto un dilemma:
se mantenere il nome storico o indicarne uno nuovo. Anche questo deve
essere affrontato oggi.
Ricordo che in questi giorni sarà già disponibile on-line il n.2/09 della
nostra rivista.
Come noto a tutti il Comitato Centrale ha avvertito anche la necessità
di sostituire l’attuale sito WEB; si coglie l’occasione per ringraziare
pubblicamente il collega Giovanni Antonetti.
La FNCO, o meglio la professione ostetrica, oggi, ha nuove esigenze
come sostenuto tra l’altro, da numerosissime colleghe.
Ha bisogno di dotarsi di un portale al passo con i tempi, e che sia
funzionale:
1. alle necessità quotidiane di comunicazione istituzionale;
2. alla messa in rete, come prescritto per tutte le Pubbliche
Amministrazioni, di tutti gli utenti;
3. alla diffusione di informazioni affini, di interesse della categoria.
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Abbiamo quindi bisogno di un sito web che, nel prossimo futuro, sia
luogo di comunicazione on line ed azione istituzionale tra FNCO, Collegi,
Iscritti ed altre Istituzioni, e sia una “finestra” aperta al mondo italiano ed
internazionale. Alcune aree del portale saranno anche tradotte in lingua
inglese proprio per migliorare gli scambi culturali con la midwifery a
livello internazionale.
La FNCO ha, quindi, concluso nel mese di ottobre 2009 la
procedura di gara volta ad individuare il miglior offerente. Si auspica
che già nel mese di gennaio 2010 possa essere on-line il nuovo sito
istituzionale della FNCO.
La strategia comunicativa posta in essere richiede che anche da
parte dei Collegi vi sia un impegno costante a partecipare ad un
sistema di comunicazione moderno, efficace e sinergico. A titolo di
esempio si rammenta che tutti i Collegi dovranno attivare la posta
elettronica certificata, non solo perché lo prevede la legge entro la
scadenza del 28/11/2009, ma per una reale convinzione di voler far
parte di un sistema di comunicazione istituzionale, sociale e culturale,
efficiente e moderno.
Entro la scadenza indicata anche tutte le ostetriche devono
avere una posta elettronica certificata. Non è solo un adempimento per
tutti noi, ma è anche un’opportunità da cogliere in fretta per costruire
progetti realmente comuni e condivisi in tempo reale, con un sensibile
risparmio di risorse umane ed economiche. E’ un’opportunità per
rinsaldare la professione e creare una rete.
Si segnala inoltre che in data 11/11/09 si è svolto a Roma un
Convegno dal titolo “PEC: un’opportunità per il sistema Paese”
organizzato dal CUP e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione
e l’Innovazione. All’evento ha partecipato il Ministro Renato
Brunetta, i massimi responsabili dell’Agenzia delle entrate, Inps, Inail,
nonché i Presidenti delle Federazioni/Consigli afferenti al Cup.
B) Ristrutturazione della sede della FNCO
Dopo l’approvazione del Bilancio partirà anche la gara per la
ristrutturazione della sede della FNCO. Si auspica che entro fine 2010
la FNCO possa disporre di una nuova e funzionale sede. Nella
precedente riunione abbiamo messo a disposizione i progetti di
ristrutturazione del piano terra e del 2° piano della sede di Piazza
Tarquinia n. 5/d – Roma
C) Il Codice Deontologico
L’ostetrica/o, facendo parte delle professioni intellettuali, opera nel
rispetto di un Codice Deontologico aggiornato periodicamente dalla
Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, in quanto considerato
documento “in progress”, che necessita quindi di continue revisioni ed
approfondimenti, discussioni e confronti.
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Sul Codice Deontologico, la precedente Assemblea ha aperto
un dibattito e pubblico confronto che, si auspica, porti quanto prima
all’adozione del nuovo Codice, anche con il contributo di tutte le
ostetriche e tenuto conto che l’ultima bozza approvata dal Consiglio
Nazionale dovrà essere disponibile sul sito della FNCO per un
adeguato lasso di tempo, al fine di raccogliere auspicabili osservazioni
dalla comunità di ostetriche, potendo quindi affermare che la nuova
versione è frutto della condivisione da parte di tutte le ostetriche
italiane.
Probabilmente non sarà questa la sede di approvazione
definitiva, visto che solo otto collegi su settantotto, ad oggi, hanno
offerto un loro contributo, ed alcuni di questi hanno richiesto ulteriore
tempo per un costruttiva riflessione in sede locale.
Sarà, l’attuale Assemblea, un momento costruttivo di
valutazione, confronto, riflessione e di ulteriori proposte rimandate
all’O.d.G. di sabato 14 novembre p.v.
Sarà prevista una proiezione e lettura puntuale dei contributi
dei diversi Collegi e si farà una mappatura dei Collegi che hanno nel
frattempo condiviso la proposta con il loro direttivi e le loro assemblee
degli iscritti.
D) La formazione di base e post-base
La formazione dell’ostetrica e delle ostetriche docenti
(insegnamento teorico e clinico/pratico) nel mondo accademico è un
altro elemento portante del nostro prossimo futuro istituzionale.
I quesiti da porsi sono: qual è il ruolo della FNCO nella
formazione e nelle sue diverse estrinsecazioni? Come può incidere la
FNCO su una formazione efficace degli studenti, rispettosa degli
obiettivi formativi irrinunciabili, nazionali ed europei? Come può la
FNCO tutelare le ostetriche nell’attività docenziale, tenuto conto del
proprio status occupazionale? Quali strategie e strumenti attivare ed
elaborare per una collaborazione sinergica con il mondo accademico?
Quali sono le responsabilità dei rappresentanti dei Collegi all’interno
del sistema accademico verso l’approvazione di ordinamenti didattici,
e quali le responsabilità nelle commissioni d’esame di Stato?
La risposta si traduce in un impegno condiviso da tutta la
comunità delle ostetriche (mondo universitario, contesto clinico,
associazioni scientifiche ed organi di tutela della categoria - Collegi ed
FNCO) che porti concretamente a realizzare azioni omogenee su tutto
il territorio nazionale, volte a produrre percorsi formativi e strumenti
operativi da mettere a disposizione di tutti coloro che lo richiederanno.
Come, ad esempio, piani di studi per il CLO (teoria e
pratica/laboratorio), piani didattici relativi a Master di profilo, linee
guida per tesi di laurea, schede per la valutazione dello studente, ecc…
Da ricordare che tra i Master proposti dall’Avv. Cirese vi è
quello di Ostetricia legale e forense da attivare presso un Ateneo di
Roma in collaborazione con la FNCO.
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Il primo step esecutivo, in proposito, è la convocazione per il
28 novembre 2009 di tutti le coordinatrici dei CLO, indicate
nell’indirizzario aggiornato di recente dalla consigliera Vicario, quale
segretaria della Commissione Nazionale CLO.
Questa scelta è frutto anche delle indicazioni e delle
osservazioni scaturite dagli interventi di alcune presidenti nell’ultima
Assemblea nazionale, che hanno sottolineato la necessità di
intensificare i rapporti con i coordinatori, come alcuni anni fa, al fine
di monitorare, condividere i problemi e le opportune soluzioni di
percorso da adottare. Oltre alla necessità di un supporto tecnico da
parte delle coordinatrici, le presidenti lamentano casi di copertura delle
docenze MED 47 da parte di infermieri anziché ostetriche, come ad
esempio la collega Pullara (presidente del Collegio di Siracusa), la
collega Tursi (Presidente del Collegio di Taranto), tanto per citare le
recenti segnalazioni.
Anche l’Educazione Continua in Medicina, nella nuova veste
illustrata nel Corso del Forum sulla Sanità a Cernobbio in data 14 e 15
settembre 2009, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle
competenze professionali.
Le Federazioni, gli Ordini ed i Collegi, avranno un ruolo di
garanzia, di terzietà e di monitoraggio, con il fondamentale compito di
verificare l’appropriatezza della formazione e l’aggiornamento dei
professionisti. Il ruolo di provider sarà mantenuto seppure
limitatamente ad ambiti connessi all’etica ed alla deontologia. Si
invitano tutte Voi a collegarsi al sito del Ministero della salute per
scaricare la corposa documentazione illustrata all’evento sopra citato.
In data odierna è consegnato a tutti Voi l’opuscolo “Il nuovo
sistema di formazione continua in medicina”, edito dalla Segreteria
ECM.
E) Lo sviluppo del sapere ostetrico
Nell’ultimo Consiglio Nazionale si è affrontato il destino del
nostro Settore Scientifico Disciplinare MED/47. La risposta prevalente
delle Presidenti, in rappresentanza di 16.500 ostetriche, è stata
quella di confluire in un unico SSD con le professioni sanitarie, nel
caso in cui non fosse possibile garantirne l’autonomia ed anche nel
caso in cui la professione infermieristica avesse ottenuto la propria
autonomia.
In tale contesto l’indicazione data dall’Assemblea al Comitato
Centrale è pienamente legittima, e vincolante per la FNCO. Il
dettaglio delle azioni e delle motivazioni conclusive del Comitato
Centrale, inoltrate nelle sedi opportune (CUN), è stato descritto nella
circolare n. 6 “Notiziario settembre/ottobre 2009.
Ovviamente, è stata una scelta difficile, sofferta, coraggiosa.
Solo il trascorrere del tempo ci potrà realmente dire se
quest’ultima è risultata una scelta opportuna, lungimirante e quindi
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colleghi, ed
adeguata (come sottolineato da avvocati, medici,
infermieri stessi!) .
Colgo l’occasione per ringraziare le Presidenti e le
Vicepresidenti che hanno partecipato al dibattito nell’Assemblea
Straordinaria, offrendo un valido contributo e sostegno della scelta
finale, in particolare le Presidenti: Bianco, Santo, Piacente,
Muccione, Taverna, Bini, Ticozzi, Parma, Del Bo, Masè, Toninato,
Dall’Olio.
Il Comitato Centrale, oltre che ad accogliere doverosamente
questo indirizzo dell’Assemblea straordinaria, ha voluto riflettere, con
profondità e con responsabilità politica ed istituzionale, sulle
motivazioni sottese al razionale di tale scelta, così da condividere e
costruire un progetto.
La spinta, l’impulso di base è la tutela e l’affermazione
dell’autonomia ed il governo del
proprio “sapere” e della
professione, nei luoghi di lavoro, nelle sedi accademiche e nei rapporti
istituzionali.
L’autonomia della professione non è un fatto corporativo ma è
una variabile dalla quale dipende la salute della donna, della coppia e del
bambino che, per quanto di competenza dell’ostetrica/o, hanno diritto a
ricevere prestazioni socio-sanitarie adeguate ed appropriate.
L’autonomia è l’essenza stessa dell’istituzione rappresenta e che
non esisterebbe se tale autonomia non fosse stata riconosciuta ab origine.
Il progetto complessivo è di ristabilire l’autonomia della
professione che gode di un sapere millenario e che nessuna codifica ci
potrà mai togliere.
Il progetto è sradicare una purtroppo diffusa sub-cultura che identifica
l’ostetrica con “l’infermiera specializzata”, riscontrabile nelle
affermazioni sentite anche ultimamente da soggetti del mondo politico ed
istituzionale; affermazioni che destano sconcerto e preoccupazione.
Il progetto è garantire che le prestazioni di competenza dell’ostetrica
non siano ritenute assimilabili ed interscambiabili con altri profili, come,
purtroppo, sovente accade in molte realtà. I casi raccolti in questi mesi
sono numerosi e testimoniano un disagio, una frustrazione, una
sofferenza, soprattutto per chi ha una forte identità professionale.
Per quanto appena detto la scelta delle ostetriche, adottata nel
Consiglio Nazionale del 12 settembre 2009, appare, oltre che legittima,
anche profondamente etica e deontologicamente corretta nei confronti di
tutti i professionisti!
La scelta è altresì coerente con quanto, in altra sede istituzionale, i
Coordinatori dei Corsi di Laurea in Ostetricia hanno deciso, approvando
una mozione che impegna la Commissione Nazionale CLO, di cui fa
parte anche la FNCO, come da art. 4 dello Statuto della Commissione
Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie, a richiedere
una classe autonoma per il Corso di Laurea in ostetricia, ai sensi dell’art.
4 del DM n. 270 del 22/10/2004, separandosi così dalla classe
infermieristica.
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Questa mozione è senz’altro funzionale al progetto che tutti si
possa portare avanti, guidati da un obiettivo comune e da una logica
coerente: l’autonomia dell’ostetrica e del suo sapere.
Il Disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri il giorno
28 ottobre 2009 deve ora seguire l’iter parlamentare sia nelle
Commissioni e sia nelle Aule di Camera e Senato. Solo dopo
l’approvazione di tale legge ed entro sessanta giorni dalla sua entrata in
vigore, il MIUR emanerà un decreto con i nuovi SSD.
L’art. 7 di tale Disegno di Legge prevede, in pochissime righe, la
riduzione dei SSD, sulla base del criterio di una composizione minima di
50 professori ordinari. La norma introdotta “sconfessa” se stessa, aprendo
alla possibilità di SSD con un numero inferiore di ordinari, ma che
abbiano adeguate “motivazioni scientifiche”.
La norma, messa lì forse per qualcun altro, è in realtà un “varco”
entro il quale tutti possono entrare, sostenuti da adeguate motivazioni
scientifiche. Il progetto della FNCO è quello di sostenere le motivazioni
scientifiche della professione, in considerazione anche del fatto che il
processo di revisione dei SSD avverrà ogni 2/3 anni.
Il nostro impegno è quello di crescere culturalmente e
scientificamente , ed è necessario avviare progetti di studio e di ricerca in
tutti i luoghi ed in tutte le sedi scientifiche e di ricerca più accreditate.
Dobbiamo stimolare pubblicazioni scientifiche, raccogliere dati ed
accreditare una formazione sperimentale.
A tal proposito questo Comitato Centrale intende riprendere i
rapporti di collaborazione con l’ISS affinché supporti la categoria
nell’apprendimento del metodo della ricerca, nella messa a punto di
progetti di ricerca di settore a ricaduta nazionale. Ciò per poter favorire le
ostetriche nella produzione di ricerca scientifica di settore, da presentare
nel caso di partecipazione a concorsi di idoneità nazionale per la
copertura di ruolo di docente universitario.
Un ambito nel quale sviluppare delle linee di ricerca potrebbe
essere, ad esempio, quello annesso alla raccolta e donazione del sangue
del cordone ombelicale.
F) L’autonomia professionale del percorso nascita
La storia italiana dell’ostetrica è la storia di un’autonomia che
ha il suo limite nella patologia oltre il quale si ha il dovere di collaborare
con il medico. Questo da sempre, da quando l’ostetricia (non la
midwifery) è diventata una scienza nel mondo accademico.
Ed è proprio su questa linea di confine che si apre un altro fronte
critico dell’autonomia dell’ostetrica, elemento portante del nostro
progetto: la fisiologia del percorso nascita e la competenza dell’ostetrica.
La criticità in questione è quella relativa alle due note
problematiche derivanti dal recepimento italiano della Direttiva Europea
2005/36/CE.
La diagnosi di normalità della gravidanza da parte di un soggetto
abilitato alla professione medica è un problema sviscerato e non risolto. Il
Comitato Centrale ha incaricato l’avvocato Vania Cirese di rivalutare la
problematica che in precedenza ci era stata dichiarata non risolvibile.
L’avv. Cirese ha espresso un parere articolato con il quale ha messo in
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evidenza tutte le azioni da porre in essere. Come primo step in data 19
novembre 2009 la Presidente e la Vicepresidente della FNCO, insieme
all’avv. V.Cirese, saranno a Bruxelles, in occasione del 2° Summit degli
Enti europei omologhi della FNCO (Ordini e Consigli Nazionali delle
Ostetriche dei diversi stati membri), per incontrare i referenti delle
Direzioni Generali competenti della Commissione Europea così da
raccogliere particolari sensibilità alla problematica italiana.
Nel contempo, su Lucina n. 2/2009 (che a breve sarà spedita), è
stato inserito apposito modulo, predisposto dal legale sopra citato,
attraverso il quale le ostetriche potranno denunciare alla FNCO casi in cui
i profili di difformità della normativa nazionale (art. 48 del D. lgs
206/2007 ) rispetto a quella comunitaria hanno prodotto per l’ostetrica
danni di tipo economico-professionale, sviamento e perdita della
clientela, conflitto con il medico, effetti distorsivi del mercato e della
libera professione ostetrica. Tali denunce potranno rappresentare casi
pilota che la FNCO utilizzerà nelle sedi giudiziarie opportune, così da
sollevare il problema nei termini giuridici e processuali consentiti. Il form
sarà disponibile a breve sul sito anche sul sito della FNCO.
Altra questione connessa al recepimento della Direttiva Europea è
il ricettario. Il ricettario è lo strumento che garantisce, anche dal punto di
vista tecnico, l’effettiva autonomia dell’ostetrica.
Dagli incontri intercorsi con il Ministero della salute è emersa la
necessità di fare una legge che modifichi la normativa esistente circa
l’impiego del ricettario, ciò per riferite connessioni con i livelli essenziali
di assistenza e con i costi a carico del SSN.
Il Dr. Palumbo, Direttore Generale del Dipartimento della
Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, ha ribadito la sua
disponibilità a sostenere la proposta del disegno di legge nelle sedi
competenti. Ed in tal senso ha già investito l’ufficio legislativo e l’ufficio
di Gabinetto del Ministero.
L’autonomia dell’ostetrica nei luoghi di lavoro richiede da parte di
ciascuna ostetrica, oltre che condizioni tecniche e legislative adeguate,
consapevolezza e diffusa conoscenza delle proprie competenze.
E’ necessario che la FNCO ed i Collegi condividano pertanto una
mappatura delle competenze dell’ostetrica, così da indirizzare tutta la
categoria verso uno standard riconosciuto di prestazioni necessarie per
un’assistenza ostetrica, ginecologica e neontale, oggettivamente di
qualità.
In tale ambito è impegno precipuo del Comitato Centrale voler
interloquire con tutte le strutture sanitarie ed a tutti il livelli, affinché
siano adeguatamente conosciute le competenze dell’ostetrica.
G) La mappatura e/o declinazione delle competenze.
In armonia con il Codice Deontologico, dovrebbe essere il
supporto quotidiano all’esercizio professionale, in qualsiasi ambito esso
si svolga: nelle strutture sanitarie pubbliche e privare, nella libera
professione, nelle sedi formative , e via dicendo. In questo momento
storico, caratterizzato da significativi cambiamenti e da conseguenti
dubbi ed incertezze interpretative sulle competenze della professionista
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ostetrica, appare improcrastinabile una declinazione onnicomprensiva
delle stesse.
E’ quotidianità degli uffici federali ricevere quesiti e dubbi circa le
competenze dell’ostetrica/o.
Una mappatura delle competenze validata dai consulenti legali
della FNCO è lo strumento che si vuole offrire all’ostetriche che lavorano
in tutti i contesti operativi.
Un accenno all’esercizio della libera professione è a questo punto
doveroso. La nostra storia sa quanto sia importante il rapporto individuale
con la donna e quanto quest’ultima cerca tale rapporto nei momenti del
proprio percorso di vita.
Nella convinzione che tale rapporto debba essere salvaguardato e
garantito in ogni luogo di lavoro, questo nuovo Comitato Centrale è
intervenuto, di recente, nella Commissione competente del Senato per
segnalare proprie proposte di emendamento ad un disegno di legge sul
Governo Clinico in discussione in tale sede.
L’occasione è stata utile per condividere la necessità che anche
alle ostetriche fosse garantita la possibilità di svolgere la professione
intramuraria nelle strutture sanitarie. L’occasione è stata altresì utile per
rimarcare la necessità che a livello di coordinamento dipartimentale
fossero adeguatamente rappresentate, in tutti i contesti, tutte le
professioni sanitarie, ostetrica inclusa.
Si sensibilizzano tutte le Presidenti di Collegio su due
appuntamenti, per l’anno 2010, che potranno essere la cornice entro la
quale rendere pubbliche le nostre idee ed i nostri progetti: la giornata
mondiale dell’Ostetrica (5 maggio 2010) e la settimana mondiale
sull’allattamento (ottobre 2010).
In tali occasioni la FNCO potrà organizzare eventi che siano una
cassa di risonanza sulle necessità emergenti dell’ostetrica/o.
Abbiamo bisogno di creare momenti di pubblico confronto con
tutte le istituzioni e tra tutte le colleghe!
La presente relazione ha l’auspicio di chiarire a tutti voi e
condividere con tutti un progetto inclusivo della professione ostetrica
che, oggi, ha bisogno di guardare in se stessa per raccogliere il senso
della propria storia, superare le criticità attuali e costruire un nuovo e più
solido futuro.
Il governo politico della professione sembra avere superato il
periodo di transizione, susseguente all’evoluzione delle professioni
sanitarie, come determinata da leggi miliari quale la L. 42/1994, la legge
251/2000 e la Legge 43/2006, ed all’evoluzione dei modelli assistenziali
del sistema salute.
Il governo politico della professione ostetrica è pronto per
costruire un progetto.
Il progetto deve essere condiviso, senza se e senza ma, da tutti i
Presidenti di Collegio e, per loro tramite, da tutte le ostetriche italiane
deontologicamente orientate e responsabilmente consapevoli che il fine
ultimo del nostro agire è, sempre e solo, la salute di coloro che hanno
bisogno della nostra cura ed assistenza.
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E fin tanto che lo Stato demanda alla Federazione e ai Collegi
un ruolo di così grande importanza, abbiamo tutti il dovere imperativo di
salvaguardare l’autonomia della professione, al di là di ogni logica
numerica e di potere, nell’interesse della salute collettiva.
Quanto proposto dal Comitato Centrale vuole essere l’inizio della
nostra linea politica del 2010 che verrà perfezionata tra qualche mese
quando ci incontreremo a marzo 2010 anche con le vostre osservazioni,
consigli, proposte, ovviamente critiche e costruttive che mi auspico
possano emergere nel confronto/dibattito di oggi
Grazie per l’attenzione.
La Presidente della FNCO
Miriam Guana 
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Relazione del Presidente Miriam Guana