Primo piano NEGRO: “NOI, EREDI DELLA DC, SIAMO LA TERZA VIA Mauro Bortone 1 Primo piano CONSULTORI, ESCLUSI GLI OBIETTORI. E TRA I MEDICI SCATTA LA RIVOLTA 13 febbraio 2010 pag. 9 Alessandro Chizzini pag. 10 Settimanale d’informazione del Salento Sabato Anno IX n. 368 03.07.2010 LECCE Polemica sui Boc tra Salvemini e Perrone Alessandra Lupo pag. 12 MAGLIE Tensione in Consiglio sul tema della bonifica dei terreni A cura della redazione pag. 19 TRICASE SALENTO Farsene una Regione? i~= ÅêÉ~òáçåÉ= Çá= ìå~= oÉÖáçåÉ= Åçëíáíìáí~= Ç~ääÛìåáçåÉ= ÇÉääÉ= éêçîáåÅÉ= Çá= iÉÅÅÉI= _êáåÇáëá= É= q~ê~åíçI= ëìä íÉêêáíçêáç=Çá=èìÉää~=ÅÜÉ=Éê~=äD~åíáÅ~=qÉêê~=ÇDlíê~åíçI=≠=ìå=éêçÖÉííç=ÅÜÉ=Ü~=ê~ÇáÅá=~åíáÅÜÉ=É=ëéÉëëç=ëÉ=åÉ íçêå~=~=ÇáëÅìíÉêÉI=ÅçãÉ=~ÇÉëëçK=fä=ãçåÇç=éçäáíáÅç=ÉÇ=áãéêÉåÇáíçêá~äÉ=ë~äÉåíáåç=~éé~êÉ=çÖÖá=Çáîáëç=íê~ ~åëá~Ò=Çá=ÑÉÇÉê~äáëãç=É=ÇìÄÄá=ÅáêÅ~=Öäá=ÉÑÑÉííáîá=î~åí~ÖÖá=Çá=ìå~=ëáãáäÉ=áåáòá~íáî~ Adelchi: si avvicina la “cassa”, si allontanano le soluzioni Tiziana Colluto pag. 21 3 luglio 2010 2 OPINIONI 3 luglio 2010 Editoriale Economia in bilico di Giovanni Nuzzo Rimane sempre impervia la strada per superare la crisi, che attanaglia le imprese salentine dal futuro nebuloso ed incerto. Gli ultimi dati, diffusi dalla Camera di Commercio di Lecce, sono sconfortanti. Nel primo trimestre di quest’anno ben 800 aziende hanno chiuso battenti e la tanto agognata ripresa tarda a decollare. Ma se alcune imprese sono state cancellate, altre sono in grossa difficoltà per aver inserito il loro personale in cassa integrazione. È vero. Piange il Salento, ma anche altre province pugliesi e italiane sono in caduta libera. Il comparto più danneggiato è quello agricolo e il commercio, seguito dalle attività manifatturiere e dall’industria. Si registra così un improvviso crollo di fatturato con i settori produttivi in ginocchio, mentre si studiano e si progettano nuove strategie per ripartire. Di fronte a questo contesto, in molti rischiano spinti dalla volontà di andare avanti, investendo con coraggio per piazzarsi sul territorio, nonostante la notevole contrazione dei consumi e la mancanza di credito. Una situazione che non è monocromatica, tendente al grigio, ma la voglia di lavorare, sempre radicata nel Salento, costituisce una grande risorsa per la crescita individuale e del la collettività. Vien da chiedersi se, di fronte a tanta grave sofferenza, è facile sfociare nel sommerso. Ci auguriamo proprio di no, anche se negli Uffici di collocamento troviamo incolonnati tanti giovani e adulti, eccitati e insieme depressi, che chiedono lumi su questo brutto momento. Speriamo che si imbocchi quanto prima una strada per uscire dal tunnel e trovare un nuovo volano di sviluppo nelle produzioni. Occorre una brusca sterzata poiché non si possono cancellare le imprese salentine dopo anni di duro lavoro e di tanti sacrifici. 3 NMM=îçäíÉ=~ìÖìêáI=åçåå~=k~ÅÉí~ a cura di fra Roberto Francavilla e~=ÑÉëíÉÖÖá~íç=ìå=ëÉÅçäç=Çá=îáí~=áä=OR=ÖáìJ Öåç=ëÅçêëç=åçåå~=k~ÅÉí~=_çíêìÖåçI=ëíêÉíJ í~=åÉä=Å~äçêçëç=~ÄÄê~ÅÅáç=ÇÉá=ëìçá=Ñ~ãáäá~êá É=ÇÉääDáåíÉê~=Åçãìåáí¶=Çá=`~ëíáÖäáçåÉI=Ñê~J òáçåÉ=Çá=^åÇê~åçK=^=Ñ~êäÉ=Öäá=~ìÖìêá=~åÅÜÉ áä=ëáåÇ~Åç=`~êãáåÉ=m~åí~äÉç=ÅÜÉI=Ççéç=ä~ ãÉëë~=ÅÉäÉÄê~í~=Ç~ä=é~êêçÅç=Çá=`~ëíáÖäáçJ åÉI=Ççå=açå~íç=m~äã~I=äÉ=Ü~=ÅçåëÉÖå~íç ìå=Ñ~ëÅáç=Çá=Ñáçêá=É=ìå~=í~êÖ~=êáÅçêÇçK= j~ÇêÉ=Çá=U=ÑáÖäáI=åçåå~=Çá=OV=åáéçíáI=Äáëåçåå~ Çá=QN=åáéçíá=É=Öá¶=ÇìÉ=îçäíÉ=íêáë~îçä~I=k~ÅÉí~ Ü~=~ííê~îÉêë~íç=ÖáçáÉ=É=Ççäçêá=ÅçåëÉêî~åJ Çç=ëìä=ëìç=îçäíç=ÖÉåíáäÉ=èìÉä=ÇçäÅÉ=ëçêêáJ ëç=Åçä=èì~äÉ=~åÅçê=çÖÖá=~ÅÅçÖäáÉ=ÅÜáìåèìÉ ä~=áåÅçåíêáK= La lettera Caro direttore, ho letto la lettera di Alberto, professore di filosofia. Lei l’ha pubblicata perché rivolta alla casta dei politici; la presente è contro la casta potentissima dei farmacisti. Io ho conseguito la laurea in Chimica e Tecniche farmaceutiche e successivamente il dottorato di ricerca. Non avendo vie d’uscita ho ripiegato a fare il farmacista dipendente e dopo 12 anni mi ritrovo con uno stipendio di 1.200 euro al mese a fronte di 9 ore di lavoro al giorno, senza permessi e ferie (solo quando conviene al titolare). Mai un contratto a tempo indeterminato, “tacere e andare avanti”. La cosa peggiore è dover fare il commesso ad ex sessantottini e figli di papà (poche parole per persone intelligenti) che hanno ereditato o comprato la farmacia. Di concorsi neppure a parlarne: come si fa a studiare dopo ore di stressante lavoro e la famiglia a carico, oltre ai titoli dei “vecchi” che concorrono per i nipoti? Le chiedo: è giusto che un’attività professionale possa essere svolta solo da parte di chi ha i soldi e non in basse al merito? Perché noi non possia- La lucerna mo svolgere liberamente la nostra professione come un qualsiasi altro professionista? Perché la moglie del mio titolare può andare ogni settimana dal parrucchiere e mia moglie, invece, una volta all’anno? La liberalizzazione produrrebbe una naturale e più equa ridistribuzione del reddito e darebbe la possibilità a entrambe le signore di andare tutte due e tutte le settimane dal parrucchiere, incentivando così i consumi. Grazie per l’attenzione. Alberto II Caro Alberto II, prendiamo atto della tua situazione certamente non facile. Nell’immediato futuro ci occuperemo della condizione di chi, come te, opera nel settore farmaceutico senza però essere a sua volta proprietario di una farmacia. La redazione Il Signore designò altri 72 discepoli e li inviò a due a due avanti a sé. Diceva loro: “Non portate borsa, né bisaccia, né sandali. Date a tutti questo saluto: il Signore vi dia pace e annunciate che il Regno di Dio è vicino”. Questa pagina del Vangelo ha messo le ali ai piedi a Francesco d’Assisi. Aveva sperimentato per qualche tempo la vita monastica a Subbiaco, presso i monaci di San Benedetto, e da essi aveva appreso a pregare e a cantare i Salmi. Ma questo non gli bastava, voleva vivere alla maniera degli apostoli. Quando sentì proclamare il Vangelo della missione degli apostoli esclamò: “Ecco quello che voglio, quello che cerco e bramo di fare con tutto il cuore”. Lasciò quindi i monaci benedettini e cominciò ad andare per città e villaggi annunciando la pace e suscitando stupore e simpatia tra la gente. Questo Vangelo però non riguarda solo i Francescani e i missionari, ma ogni battezzato, perché ci ricorda la precarietà e la provvisorietà della vita di ogni persona. Anche se abbiamo la casa in città, un’altra al mare ed una terza in montagna, non abbiamo qui una dimora stabile e definitiva! Siamo pellegrini e forestieri in questo mondo. La mobilità è il gran traffico dell’estate ci dicono quanto la stabilità e la fissa dimora siano appannaggio di quelli che sono ammalati, anziani e impediti. L’estate è anche tempo di pellegrinaggi, non solo quelli organizzati dalle agenzie turistiche ma mi riferisco a quelli che percorriamo a piedi presso i santuari del nostro Salento, specie quelli dedicati alla Madonna. Importante per un pellegrino è avere un motivo nel cuore e una meta da raggiungere. Allora, cari amici di Belpaese, vi auguro buone vacanze, non dimenticando quanti sono obbligati a motivi di salute a non potersi spostare e soprattutto a quanti gli assistono e li curano. 3 luglio 2010 4 3 luglio 2010 5 IN COPERTINA 3 luglio 2010 6 Salento: farsene una Regione? La creazione di una Regione costituita dall’unione delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, sul territorio di quella che era l'antica Terra d'Otranto, è un progetto che ha radici antiche e spesso se ne torna a discutere, come adesso. Il mondo politico ed imprenditoriale salentino appare oggi diviso tra “ansia” di federalismo e dubbi circa gli effettivi vantaggi di una simile iniziativa a cura della redazione i~=ëÅÉäí~=ÇÉää~ `çëíáíìÉåíÉ=åÉä=NVQT Il progetto della “Regione Salento” inizia a prendere corpo dopo la Liberazione Il sostenitore più convinto della necessità di creare un territorio omogeneo nel sud della Puglia fu Giuseppe Codacci Pisanelli che insieme ad altri deputati leccesi eletti alla Costituente, il democristiano Beniamino De Maria, i liberali Giuseppe Grassi e Luigi Vallone, il monarchico Vincenzo Cicerone, il socialista Vito Mario Stampacchia, propugnò per lungo tempo le ragioni di un territorio. Nella discussione plenaria dell’Assemblea Costituente sul Titolo V della Costituzione la proposta della Regione Salento dovette fare i conti, all’epoca, con la contrarietà dei democristiani baresi. I politici ebbero la preoccupazione che la nascita di nuove realtà territoriali come il Salerno e la Daunia avrebbero limitato la mansione di Bari come capoluogo di regione, nuocendo alla centralità e alla funzione di riorganizzazione produttiva e di sviluppo del territorio pugliese nella fase della ricostruzione economica e sociale del dopoguerra. Durante il dibattito dell’Assemblea Costituente, soprattutto dopo l’estate del 1947, emerse la necessità di concludere in tempi brevi i lavori per la redazione della carta costituzionale, facendo prevalere ragioni di ordine politico contingente: fu in quel momento che si favorirono le regioni storiche tralasciando le iniziative per le nuove aggregazioni, nonostante il continuo intervento dei rispettivi rappresentanti dei territori esclusi. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di Codacci Pisanelli, la Regione Salento nacque comunque sulla carta. Quando, meno di un anno dopo, si arrivò all’approvazione in assise, il 29 novembre 1947, il cambiamento del clima politico portò alla cancellazione della nuova entità. Secondo la ricostruzione che ne fece in assemblea il socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento fu la vittima di un’intesa tra la vecchia Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, sulla scorta di interessi economici del capoluogo barese. Principale artefice della decisione fu il magliese Aldo Moro. Il taglio delle mini-province presentato nella bozza della manovra economica, provvedimento poi ritirato dal Governo, ha riportato in auge un dibattito secolare riguardante l’identità delle comunità. Parlare di Padania piuttosto che di Salento ha significato se si trascende dal ragionamento puramente geografico affrontando la questione dal punto di vista delle affinità culturali, storiche e ovviamente ed economiche delle popolazioni. Quando nel 1946 si stabilì la divisione dell’Italia in apparati regionali, non si tenne conto soltanto dei limiti geografici, ma si cercò soprattutto di dare conto di realtà grosso modo omogenee. Grosso modo, perché a distanza di quarant’anni dall’effettiva entrata in vigore della ripartizione regionale avviata nel 1970, esistono territori che risentono dell’obsolescenza dell’impianto realizzato dai padri costituenti. E il dibattito, che sembra a tratti sopirsi, viene rinfocolato a più riprese dai sostenitori delle nuove regioni che, al contrario dei fautori di ulteriori province, hanno logiche e presupposti ben più solidi. Parliamo dei propugnatori della regione Lunezia (territori di Toscana, Emilia, Lombardia e Liguria), di chi vorrebbe che nascesse la regione Romagna di cui esiste anche un movimento per l’autonomia i cui motivi sono ben descritti in questa sintesi: “Quando nacque la Regione Emilia Romagna, il reddito medio di un romagnolo era l’88% di quello di un bolognese. Dopo 30 anni di governo emiliano-romagnolo il reddito medio di un romagnolo è del 73% di quello di un bolognese. È chiaro quindi chi sia stato favorito dal governo regionale”. Nel Mezzogiorno d’Italia esistono diversi movimenti che vorrebbero “perequare” territorialmente quanto stabilito anni fa: la Moldaunia, che dovrebbe nascere dalla Puglia e il Molise con il passaggio del territorio Dauno dall’attuale giurisdizione regionale pugliese a quella molisana; il Sannio-Irpinia-Cilento che auspica addirittura la secessione da Napoli delle tre aree della Campania contro le “prepotenze del capoluogo”; la Grande Lucania, un’iniziativa che punta all’aggregazione alla Basilicata delle comunità lucane oggi comprese nella provincia di Salerno; la Regione Mediterranea, a statuto speciale, con Reggio Calabria e Messina unica provincia. Infine, la Regione Salento, costituita dalle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto. Quest’ultima in particolare è una entità già abbozzata da Giuseppe Codacci Pisanelli nel 1946 sulla Carta Costituzionale ma che ebbe la ventura di durare meno di un anno: fu Aldo Moro a propendere per l’unità della Puglia con capoluogo Bari, in un’aggregazione che, anche al giorno d’oggi, sembra caratterizzata da una serie di particolarità e abitudini mai amalgamate del tutto e che, forse, è anche la causa delle difficoltà di crescita comune. Il ritorno del dibattito sulla Regione Salento non è peregrino, ma nasce da un sentire comune che risale a tempi ormai remoti e che è diventato sempre più impellente col passare degli anni, specialmente in un periodo di crisi tangibile come quello presente. La convinzione è che in una dimensione più limitata e omogenea un territorio possa spiccare davvero il volo: puntando su una identità precisa e ben visibile non stemperata in calderone multiculturale che non va oltre la mera rappresentazione geografica, si riesca a godere di un benessere più diffuso. Regione Salento vuole quindi essere un ritorno alle origini, individuando le peculiarità di una terra che a se stante lo è di fatto, isolata dal resto d’Italia per tre quarti, circondata com’è dai due mari, Jonio e Adriatico. Identità di tradizioni, di sapori, di economie per una regione che trova poche consonanze a 200 chilometri da Lecce, dove sembra di essere atterrati su di un altro pianeta. Mario De Cristofaro è sicuramente il personaggio politico che ha sempre creduto nel sogno di un Salento autonomo e artefice delle proprie scelte: le ultime decisioni a livello nazionale, spostate per pressione della Lega, sull’attuazione di un federalismo poco equanime, non possono che avallare l’idea che De Cristoforo ha sposato anche con campagne politiche clamorose (basti pensare all’appoggio dato ad Antonio Gabellone con la lista Salento Libero Regione). Ad oggi le istanze trovano il loro seguito in un numero sempre crescente di cittadini, ma anche in imprenditori e politici che hanno compreso la necessità di una svolta: Antonio Buccoliero e Paolo Pagliaro sono gli ultimi nomi di una squadra che certamente non tarderà ad ingrossare le proprie fila. IN COPERTINA 3 luglio 2010 7 Regione Salento? C’è “ansia” di federalismo. Ma c’è chi dice no Alcuni esponenti del mondo politico riflettono sugli effettivi vantaggi del progetto Regione Salento, anche in prospettiva della realizzazione del federalismo La Regione Salento come parte integrante della discussione politica: se ne parla da anni, ma l’antesignano per eccellenza del tema è Mario De Cristofaro (nella foto in a sinistra), fondatore di un movimento culturale e politico, Salento Libero Regione, nato con l’obiettivo di lottare per fare del Salento una regione autonoma: “Detto per inciso, il progetto poteva vedere la luce oltre sessant’anni fa se, come molti sostengono, Aldo Moro al tempo dell’Assemblea Costituente non ne avesse impedito la nascita. Si tratta, quindi, di riprendere un discorso interrotto per una regione dei salentini, tutta nostra da vivere, sentire ed amare come piccola patria, i cui confini geografici coincidano, in linea di massima, con quelli dell’antica Terra d’Otranto”. Molti gli aspetti vantaggiosi che secondo l’ex presidente del Consiglio regionale se ne trarrebbero: “Ritengo che lottare per la nascita della Re- gione Salento, sia un dovere civico e morale cui assolvere soprattutto oggi che i poteri forti, l’alta finanza ed i tiranni senza volto, intensificano gli sforzi per attuare il loro perverso disegno volto all’annullamento di ogni diversità, identità e pluralità di idee (i partiti unici ne sono un ulteriore esempio) e alla omologazione di tutto e tutti”. La creazione di una Regione Salento darebbe per De Cristofaro più forza e voce in capitolo ai salentini per ottenere risorse economiche dai programmi comunitari e nazionali e per tutta una serie di vantaggi oggettivi, che andrebbero dalla fiscalità di vantaggio allo status di zona franca, dalla riduzione dei costi alla miglior rete ospedaliera, dalle infrastrutture essenziali alla gestione produttiva dell’acquedotto pugliese con l’azionariato popolare e dei comuni: “Per questo -afferma De Cristofaro- e con buona pace di ‘prudenti’, ‘scettici’ e ‘cacadubbi’, creare la Regione Salento è la madre di tutte le battaglie”, da non intendersi come “gretto campanilismo”, ma quale “obiettivo di largo respiro, forte partecipazione, generale interesse: indispensabile per difenderci dalla globalizzazione letale, per restare o ‘entrare’ in Italia, in Europa e nel mondo col nostro forte senso di appartenenza al Salento”. Una terra da rendere migliore per le generazioni future affinché possano viverci da “uomini liberi, senza padrini e senza padroni”. Anche Antonio Buccoliero (nella foto al centro), co-fondatore e presidente di Moderati e Popolari, guarda con attenzione al tema, inteso nell’ottica del federalismo, da comprendere in tutta la sua portata: Il mondo produttivo è diviso sul progetto Secondo Alfredo Prete rappresenterebbe un beneficio per il territorio, mentre Piero Montinari si dice attendista sul federalismo. Distacco da parte dei vertici della Banca Popolare Pugliese Il mondo produttivo locale si divide sul tema della Regione Salento, tra chi ostenta un certo entusiasmo all’idea di una maggiore valorizzazione del territorio e chi, con timida attenzione, vi guarda senza eccessivamente scaldarsi il cuore. Alfredo Prete, responsabile della Camera di Commercio di Lecce, si dimostra favorevole alla proposta di Regione Salento: “L’idea non è recente: se andiamo a guardare a ritroso, scopriamo come il grande Codacci Pisanelli già avesse proposto questa opportunità, spendendosi in prima persona per la sua realizzazione. Quindi, esistono radici lontane ed antiche rispetto a questo programma culturale e politico, basato anche sul senso di rivalsa per una politica, che nel tempo, si è sviluppata e caratterizzata come baricentrica, penalizzando il resto della Puglia”. Prete non fa mistero del proprio favore personale alla Regione Salento, ma precisa: “Al di là della logica della reazione, credo che la linea guida di riferimento per l’effettiva realizzazione di questo progetto, debba essere l’adesione al territorio delle altre province, perché non si identifichi il Salento con la sola Lecce”. Per il presidente della Camera di Commercio, i vantaggi sarebbero oggettivi: “Una politica vicina al territorio sarebbe una manna dal cielo, anche perché noi scontiamo un problema geografico, ossia, quello di una regione con una lunga estensione, che incide negativamente per molti aspetti. Noi siamo in fondo al tacco e paghiamo spesso un defi- cit alto dal punto di vista delle infrastrutture, che rappresentano il tallone d’Achille. E lo sviluppo si calcola sul tempo”. Più tiepido sull’ipotesi appare Piero Montinari, presidente di Confindustria Lecce, il quale afferma di non essersi posto troppo il problema sull’effettivo vantaggio che la Regione Salento avrebbe sui destini locali: “Oggi -dichiara Montinari- parliamo piuttosto come tema di attualità del federalismo fiscale e anche su questo versante non nascondo delle perplessità. Se la prospettiva è quella della razionalizzazione della spesa e dell’avvicinamento delle istituzioni ai territori, il favore è innegabile, ma la convinzione o meglio la sensazione è che l’operazione di decentra- mento non sia a costo zero per lo Stato, che è, invece, a nostro giudizio, una condizione imprescindibile. Al momento, dunque -ribadisce il rappresentante degli imprenditori leccesi-, guardiamo al federalismo, ma cerchiamo soprattutto di comprenderne la portata e capire nel concreto i suoi reali effetti”. Ancora meno convinta appare la posizione della Banca Popolare Pugliese, che, attraverso Ugo Latrofa, evidenzia come la questione della Regione Salento non sia una tematica particolarmente discussa all’interno dell’istituto: “Non lo recepiamo -afferma Latrofa- come un problema di stringente attualità. Siamo attenti al federalismo, ma anche qui mi sembra che siano stati delineati solo dei principi di riferimento”. (M. B.) “Dobbiamo verificarne l’efficacia dichiara Buccoliero- e l’utilità per i territori e se saranno effettivamente garantiti i livelli essenziali. Noi vogliamo il bene del Salento, anche se non ragioniamo in un’ottica di separazione. Ragioniamo nel concreto: un esempio è il trasferimento dei beni demaniali ai Comuni, che può essere positivo, ma se, per caso, come a Lecce, la situazione delle casse comunali è difficile, allo stesso tempo, ci sarebbe il rischio che quei beni vengano messi in vendita”. Non convinto dell’idea, invece, appare Salvatore Negro (nella foto a destra), consigliere regionale dell’Udc: “Serve ragionare pensando all’Europa e a darle un’anima politica, oltre quella monetaria. Mi sembra anacronistico pensare alla Regione Salento: rischiamo di dividere un territorio che dovrebbe avere altri obiettivi”. Mauro Bortone kìçî~=oÉÖáçåÉI=qÉäÉê~ã~ åÉ=Ñ~=ìå~=Ä~íí~Öäá~ Il presidente del Gruppo Mixer Media, Paolo Pagliaro, è un convinto sostenitore del progetto: “Tanti i vantaggi economici, culturali e politici” Il Grande Salento come un’idea culturale e politica: per Paolo Pagliaro (nella foto), presidente del Gruppo Mixer Media, l’obiettivo ambizioso si scontra con un bilancio negativo e l’amara verità di un territorio che non è “fabbro del suo destino”. La colpa del suo sostanziale insuccesso si ritrova nel “baricentrismo degli interessi”. Ma la sfida del federalismo, secondo Pagliaro, rende necessario interrogarsi “sull’identità e la storia delle Puglie”, rievocando la voce profetica di Codacci Pisanelli, che lottò all’interno della Costituente a favore della Regione Salento e denunciando il tradimento di una specificità territoriale, che oggi passa dalla musica alla moda, dalle località turistiche all’industria del vino, sino ai tamburelli della Notte della Taranta. Pagliaro ritiene possibile istituire una nuova regione, che, per numeri di abitanti, sarebbe l’undicesima in Italia, grazie alla Costituzione: “È necessario -sottolinea Pagliaro- che un terzo dei Comuni del territorio, con un numero di abitanti non inferiore al milione, deliberi questa volontà. Deve essere indetto un referendum popolare, per poi sbarcare in Parlamento come legge costituzionale, previo parere della Regione”. Pagliaro si scaglia contro la gestione dei fondi della Regione Puglia per il quinquennio 2007-2013, di cui ben il 70% è stato investito nella provincia di Bari e solo il 30% nelle restanti province, con l’esempio dei trasporti: “Degli 1,4 miliardi di euro disponibili -precisa Pagliaro- 900 milioni sono stati spesi per la città di Bari. Quindi, la spesa pro-capite per i cittadini baresi è di 1,45 euro, mentre per gli abitanti del resto del territorio regionale di soli 14 cent”. Che il cambiamento sia possibile lo dimostrano i risultati di Salento Doc, un brand in grado di attrarre i consumatori del territorio ionico-salentino verso prodotti made in Grande Salento, “a chilometri 100” come ha sostenuto Ferrarese. “L’identità -conclude Pagliaro- è principio di unicità, contro le leggi della globalizzazione. La Puglia nella storia non esiste: è solo il frutto di una scelta burocratica”. 3 luglio 2010 8 3 luglio 2010 PRIMO PIANO 9 INTERVISTA A SALVATORE NEGRO “Noi, eredi della Dc, siamo la terza via” Il consigliere regionale capogruppo dell’Udc a tutto campo: dal suo esordio a Viale Capruzzi, al ruolo dell’Udc, passando per Vendola, la Poli Bortone e i rapporti con il centrodestra Negro, è partita la sua nuova esperienza all’interno del Consiglio regionale: che clima e con quale stato d’animo si sta approcciando ai ritmi di viale Capruzzi? Non ho avuto particolari emozioni in Consiglio regionale, perché ho ricoperto tutti gli incarichi amministrativi possibili. Sento il carico di responsabilità nell’essere in un’assise che incide molto sui destini dei concittadini, mentre registro qualche disagio per la lentezza con cui è partita la macchina organizzativa, anche per le note vicende sul numero dei consiglieri in assise. Con quale atteggiamento l’Udc vuole essere presente in Consiglio regionale e che momento vive in generale lo scudocrociato? C’è un’identità di vedute a tutti i livelli tra il gruppo consigliare regionale, la rappresentanza parlamentare e il coordinamento, in perfetta sintonia con le prospettive indicate dal nostro leader Pierferdinando Casini a Todi. Noi veniamo dalla gloriosa esperienza della Dc, ne rivendichiamo le radici per puntare al futuro e ad un partito aperto, diverso, plurale, cattolico, alternativo rispetto ai due giganti della politica, Pd e Pdl, con i piedi di argilla. Ci proponiamo, insomma, come terza via. Che bilancio avete tratto dalla recente campagna elettorale regionale e cosa pensate delle accuse di inciucio che il Pdl costantemente UDC “Noi siamo un partito aperto, diverso, plurale, cattolico, alternativo rispetto al Pd e al Pdl, i due giganti della politica dai piedi di argilla” GABELLONE “Conosco le capacità del presidente della Provincia, ma la sua è un’amministrazione legata a Silvano Macculi, l’assessore al Bilancio” VENDOLA “È un personaggio politico di livello nazionale e di grande spessore. Ha un progetto di Puglia e lo sta perseguendo. E i pugliesi lo hanno premiato” IO SUD “Non credo molto ad un partito territoriale, che non riesce a superare determinati confini. I partiti devono ricucire l’Italia e non dividerla” vi rivolge? Il Pdl ha scelto la strada delle offese e delle delegittimazioni, invece, che quella dei progetti alternativi. Noi abbiamo fatto la nostra proposta, con un risultato che ci ha gratificato: volevamo un segnale di discontinuità vero, non convivendo gran parte dell’operato di Vendola né quello dei cinque anni precedenti. È sotto gli occhi di tutti che siamo all’opposizione e non facciamo la stampella di Vendola: intendiamo questo ruolo in maniera diversa rispetto al Pdl, che, peraltro, non ha convinto col proprio modo di fare opposizione gli elettori pugliesi. Che idea si è fatto del personaggio Nichi Vendola? Siamo di fronte ad un personaggio politico di livello nazionale e di alto spessore: ha un bagaglio culturale straordinario, che ricorda la preparazione dei grandi politici del passato. Del resto, il reclutamento dei politici oggi è di tutt’altra natura e uno come Vendola emerge: tra l’altro, al di là se condivisibile o meno, Vendola ha un progetto di Puglia e lo sta perseguendo. E i pugliesi lo hanno premiato. Quali sono i rapporti con Io Sud e come le appare l’attuale momento storico del movimento, che sta registrando gravi perdite? I rapporti sono buoni, in quanto con Io Sud abbiamo condiviso un programma elettora- le. Personalmente non credo molto ad un partito territoriale, che non riesce a superare determinati confini; peraltro, io resto dell’avviso di ridare la funzione propria dei partiti nazionali, per ricucire l’Italia e non dividerla. Quanto alle emorragie, che conosciamo bene anche noi, faccio una precisazione: una volta cambiare partito era un’onta; oggi, c’è la corsa ai partiti personali, al primo disagio. C’è una crisi di valori: lo si evince nella vicenda di Lecce, dove invito l’amico Paolo Perrone ad esercitare la funzione di sindaco e non di commissario provinciale del Pdl. Da oltre un anno sembra che lavori esclusivamente alla lista elettorale per vincere fra due anni le amministrative: un capoluogo non merita questi politici, ma necessita di progetti. Un passaggio è d’obbligo su Adriana Poli Bortone, che avete candidato alla presidenza della Regione Puglia: qual è la sua idea sulla senatrice? Che in questa vicenda non sarà scalfita la sua autorevolezza, perché l’elettore è spesso più fedele dell’eletto. A proposito di partiti che nascono, che idea si è fatta di Moderati e Popolari, che vi hanno lanciato apertamente una sfida al centro? Non temiamo nessuno. Come ha detto Sanza, l’autorevolezza viene dal consenso elettorale. Questo è un gruppo che nasce da moti- vi non molto nobili, autodefinendosi centro del centro. Sul piano morale, non c’è legittimazione, e non c’è futuro per i delusi dei gruppi, che formano altri gruppi. Un anno di amministrazione Gabellone alla Provincia di Lecce. Qual è il bilancio, secondo lei? Conosco le capacità di Antonio Gabellone, ma la sua è un’amministrazione legata all’assessore al Bilancio, che emula un po’ Tremonti facendo il “presidente ombra”, con un’eccessiva voglia di protagonismo. È un’amministrazione che ha rinunciato alla progettazione. Siamo seri: quando Macculi fa il “maestrino” alla provincia dovrebbe dimostrare se, quando ha gestito il suo Comune, per poter fare le opere, non è ricorso all’indebitamento. Trovo controcorrente l’idea di ridurre gli assessorati femminili. Quali sono gli obiettivi personali di Salvatore Negro in questa legislatura? Tre obiettivi: risolvere la questione dei lavoratori socialmente utili che sono nella pubblica amministrazione dal 1995, senza avere i contributi previdenziali e assistenziali per i normali contratti di lavoro; sforzo maggiore per i giovani, magari attraverso cooperative per il comparto cultura; sostegno ai diversamente abili e attenzione alle piccole e medie imprese. (M. B.) PRIMO PIANO 3 luglio 2010 10 Consultori, esclusi gli obiettori E tra i medici scatta la rivolta Ferma protesta dell’Ordine dei medici: “Non si può introdurre in un bando pubblico un requisito che lede la libertà di religione e coscienza” Cresce la polemica tra medici e Regione Puglia. Motivo della diatriba, che ha subito assunto negli ultimi giorni toni molto accesi, è la delibera 735, approvata lo scorso marzo, che prevede il potenziamento della rete consultoriale, inserendo in queste stesse strutture ginecologi e ostetriche non “obiettori di coscienza”: ciò dovrebbe significare l’esclusione dai prossimi bandi di concorso di tutti i medici contrari all’aborto. Negli scorsi giorni è stato presentato ricorso al Tar proprio dagli antiabortisti e i sindacati, unitamente all’Ordine dei medici, si sono ufficialmente opposti alla delibera, giudicandola discriminatoria nei confronti di chi si dissocia dalla legge 194 (che regola proprio l’interruzione volontaria di gravidanza) giudicata illegale e contraria al Codice deontologico medico. Non si tratta però di una chiusura totale da parte dell’Ordine regionale; l’opposizione al provvedimento rimane, ma non viene assolutamente esclusa una collaborazione con l’ente Regione per individuare delle diverse alternative che permettano la presenza nei consultori di entrambe le figure degli obiettori e non obiettori. Non si è fatto attendere l’attacco del centrodestra. Stefano De Lillo, senatore del Pdl ha annunciato la presentazione di una interrogazione al ministro della Salute Ferruccio Fazio nella quale chiederà l’invio degli ispettori; secondo il parlamentare, la delibera rappresenta un atto grave perpetrato nei confronti di coloro che privilegiano determinati valori della vita e Vendola ha così annullato lo spirito con cui era stata investita la legge 194. Parole dure anche quelle di Francesco Schittulli, presidente della Lega Nazionale Tumori, che spiega come si sia venuto meno ai princìpi del cattolicesimo, in quanto non sarebbe stato aperto nessun tavolo di confronto e dialogo di cui hanno bisogno temi così vicini alle famiglie. Immediata è stata anche la replica della Regione attraverso l’assessore alla Sanità regionale Tommaso Fiore: “Chi ci accusa di voler escludere gli obiettori da bandi evidentemente non ha letto bene le carte. Non avrebbe senso mantenere attivi i consultori se non possono nemmeno praticare l’interruzione di gravidanza. Noi sosteniamo semplicemente la necessità di avere delle figure non obiettrici, ma non escludiamo nessuno”. La Regione quindi non sembra intenzionata a fare passi indietro, né di conseguenza ascoltare la proposta di Euprepio Curto, consigliere regionale Udc, che chiede il ritiro della 735 e la trasformazione di tutte le sue implicazioni in oggetto di discussione in consiglio regionale o nella competente commissione. Occorre comunque approfondire maggiormente tutta la vicenda tenendo anche in considerazione un aspetto importante: la Puglia presenta un elevato tasso di medici obiettori, in linea con quello nazionale, ma è anche vero che non tutti mantengono lo stesso atteggiamento sia in ospedale che nei Consultori, rilasciando le certificazioni in maniera non omogenea. È così difficile delineare un quadro reale della situazione; la polemica sicuramente non si spegnerà a breve e si teme che a rimetterci sia l’intera riforma consultoriale, con il rischio che il suo senso venga in qualche modo di compromesso e la sua tempistica stravolta. Alessandro Chizzini La battaglia del “Baretto” Il Comune di Santa Cesarea, dopo dieci anni, non ha concesso l’autorizzazione a occupare il suolo pubblico ai titolari de “L’Avamposto”. Intanto scatta la mobilitazione dei politici salentini e del popolo di Facebook Per dieci anni ha allietato le serate estive dei salentini e dei turisti meritandosi le citazioni della stampa nazionale e internazionale. Quest’anno, però, “L’Avamposto”, meglio conosciuto come il “Baretto” di Porto Miggiano, rischia di scomparire. Tutto questo a causa della mancata concessione di occupazione di suolo pubblico da parte dell’Amministrazione comunale, la quale ha voluto invece indire un’asta di vendita proprio dell’area in cui sorge ogni estate proprio il “Baretto”, cioè una struttura interamente realizzata in legno e amovibile. Le due aste che si sono tenute negli scorsi giorni sono andate deserte, così come quella del 2009. “La differenza -spiega il titolare, Alex Rizzo- è che l’anno scorso ci fu concesso di aprire, mentre quest’anno l’autorizzazione ci è stata negata a priori. È una zona del Parco Naturale Otranto-Leuca, non può essere sfregiata, né essere intaccata dal cemento ed è a rischio idrogeologico. La mia struttura è invece sem- pre stata realizzata al limite previsto, cioè a cento metri dalla torre saracena e la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali mi ha confermato tutti i requisiti per poter operare in quel luogo fino al 2014”. L’Amministrazione parla di dismettere beni comunali non strumentabili all’attività del Comune, suscettibili di valorizzazione e non produttivi: “In realtà non è maggiormente valorizzabile in quanto la destinazione d’uso resta invariata, cioè zona F2, per attrezzature ricettive e bar; non è improduttiva perché corrispondiamo un canone di 6mila euro annui; non è non strumentale perché si tratta di un locale situato a meno di 100 metri da un comune rivierasco”. In attesa della sentenza del Tar sul ricorso dei titolari, a difesa del “Baretto” si sta muovendo anche la politica con il senatore Giuseppe Caforio (Idv) che ha presentato un’interrogazione parlamentare, il consigliere comunale Antonio Maniglio (Pd) con una interrogazione regionale. E non bisogna dimenticare i 3mila sostenitori della pagina di Facebook “Salviamo il Baretto di Porto Miggiano”. “L’Avamposto ha contribuito a portare il turismo a Santa Cesarea -conclude Rizzo-. Chi giungerà qui da noi non lo troverà più, senza una ragione valida. E soprattutto io e i miei 12 dipendenti rischiamo di vedere andare in fumo dieci anni di lavoro”. (A. C.) 3 luglio 2010 11 www.belpaeseweb.it LECCE 3 luglio 2010 12 Palazzo Carafa, continua la polemica sui Boc Secondo l'ex consigliere di opposizione Carlo Salvemini “il Comune di Lecce allenta il cappio dei debiti ma accetta il bavaglio dalle banche” Nemmeno il tempo di godersi un successo quasi insperato per l’accordo bipartisan del Consiglio comunale leccese sull’uscita dai Boc, che il sindaco Paolo Perrone (nella foto a sinistra) si trova a fare i conti con una dura accusa: quella di aver messo l’Amministrazione comunale nella condizione di aver accettato un accordo con le banche che mette una “pietra tombale” su ogni futuro risarcimento per l’intricata vicenda dei Boc, su cui è in corso un’indagine della Procura. Fatta eccezione per la consigliera socialista Paola Spoti, astenutasi dal voto sui Boc, approvati anche dal centrosinistra, sembra che l’unica voce fuori dal coro sia quella di Carlo Salvemini (nella foto a destra): l‘ex consigliere comunale di opposizione, da anni tra i più attenti osservatori della cosa pubblica leccese, si dice infatti poco c o n v i n t o che “l’operazione sia trasparente e conveniente come ha dichiarato il sindaco”. Secondo Salvemini la rinegoziazione tra il Comune di Lecce e le banche mette un bavaglio all’Amministrazione che “per allentare il cappio al collo del prestito si fa chiudere la bocca e legare le mani rinunciando a qualsivoglia pretesa nei confronti della Banche sull’operazione”. L’accordo metterebbe il silenziatore anche alle perplessità contenute nella consulenza del professor Paolo Cucurachi, al fianco del sindaco nella delicata trattativa; anche qualora le indagini penali dovessero giungere a formulare ipotesi di reato nei confronti delle banche spiega però Salvemini- il Comune non potrebbe costituirsi parte civile in giudizio (cosa che è invece avvenuta a Taranto, dove Stefano ha chiesto un risarcimento di un miliardo di euro. L’ipotesi della procura tarantina, che ha già rinviato a giudizio i dirigenti del settore, è che si sia proceduto all’emissione dei Boc pur non ricorrendo il presupposto della convenienza sancito dall’art. 41. Un problema che secondo la relazione di Cucurachi, sostiene Salvemini, potrebbe essere stato il medesimo a Lecce. “Non si capisce altrimenti perché uno dei più grandi gruppi bancari europei, se convinto della legittimità del proprio operato, costringa un piccolo Comune a rinunciare a qualunque iniziativa a tutela dei propri interessi”, si chiede Salvemini il quale bacchetta anche l’opposizione: “Al loro posto, primo di votare sì, avrei almeno tentato di proporre un emendamento a quella delibera, invece di accettare che il comune negasse i propri debiti fuori bilancio, sconfessando anni di battaglia per la chiarezza dei conti. In ogni caso, l’operazione non sarebbe conveniente come propagandato dal sindaco: “La rata è più bassa ed il Comune dovrà sborsare circa 5 milioni in meno all’anno, ma i tempi sono allungati di altri 15 anni”. Poi Car- lo Salvemini attacca frontalmente Paolo Perrone: “In tutta questa vicenda la sua stella polare è stata il mero interesse politico: alleggerire le rate della quota Capitale dagli anni 2010-2013 e cioè quelli di chiusura della sua stessa consiliatura”. L’analisi non convince però il consulente Cucurachi. “Mi sembra che vi siano alcune inesattezze tecniche in quanto dichiarato da Salvemini. I benefici per il Comune, che doveva pagare 2 milioni e 800 e non li ha pagati, ci sono stati. Il fatto di arrivare ad un accordo attiene invece una valutazione politica che è stata fatta per chiedere una vicenda tormentata. Sono stato consulente della procura di Taranto e accomunare le due vicende mi sembra improprio. L’operazione di Lecce era tutto sommato ragionevole, quella di Taranto aveva problemi ben più gravi, come i costi impliciti e tutto ciò che è venuto alla luce”. Alessandra Lupo Un sogno lungo una notte Nella notte tra il 3 e il 4 luglio a Lecce andrà nuovamente in scena lo spettacolo della “Notte Bianca”. Attesi per l’occasione oltre 100mila visitatori Per il quarto anno consecutivo la città ospiterà l’attesissimo appuntamento con la “Notte Bianca”. È da tempo ormai che questa manifestazione è divenuta gradualmente una piacevolissima abitudine dell’estate e, nonostante gli esigui contributi pubblici a causa della crisi economica, l’avvenimento promette di essere ancora più accattivante rispetto al passato. La novità più succulenta sarà rappresentata da nuove zone della città che, per la prima volta, saranno protagoniste di eventi dalle sfumature regali e popolari. Difatti, nelle zone più moderne vi saranno istallazioni di colorite bancarelle ed esposizioni di ogni genere come, “Il Mercatino dell’Artigianato” tra via Trinchese e via Salandra. La sorpresa principale, però, andrà in scena all’interno della galleria Mazzini. Qui sarà il tango a farla da padrone, con ballerini e cantanti pronti a regalare quell’atmosfera piacevolmente melodrammatica propria del ballo argentino con “La Milonga de la noche blanca”. Pochi minuti di passeg- gio e si giungerà nello stupendo scenario di piazza Sant’Oronzo dove, un palco di grandi dimensioni, vedrà esibirsi artisti come i “To Fengo” alle 22 e la Bandadriatica intorno alla mezzanotte. All’interno dei portici di Palazzo Carafa verrà inscenata una mostra di artigianato al femminile, curata dall’Unicel. Il giorno precedente l’evento vi sarà una sorta di prologo cerimoniale all’interno dell’ anfiteatro: quasi fosse il “Festival di Sanremo” si potrà assistere ad una inconsueta sfilata di vip ed autorità del luogo per assistere, alle 21.30, al “Racconto del Lupo Mannaro” di Tommaso Landolfi, con letture di Pietro Rapanà e l’accompagnamento di Alessandro Cantini al pianoforte. All’interno della Villa comunale, si assisterà allo spettacolo musicale Novecento a cura di Eraldo Martucci. Una “Notte di Note” a carattere popolare sarà anche in piazza Mazzini con i “Pirricarusi” alle 22, i “Cunservamara” alle 23.15, e gli “Stella Grande e le Anime Bianche allo scoccar del nuovo giorno. Stando alle premesse, sarà una notte da ricordare, con la concreta speranza che l’organizzazione, guidata dal direttore artistico Mauro Arnesano, risulti come sempre oltremodo impeccabile. Francesco Covella 3 luglio 2010 LECCE 13 IN BREVE L’opera di Ercole Pignatelli all’ingresso della città L’ingresso alla città si è arricchito con l’opera di Ercole Pignatelli “Germinazioni”, un dono alla sua città natale. È stata collocata esattamente al centro della rotatoria all’imbocco della superstrada per Brindisi, per farsi ammirare da chi arriva e da chi lascia la città. Nove metri di altezza e nove mesi di “gestazione” per realizzarla: nasce così questo totem realizzato in uno speciale polistirolo “fasciato” da più mani di resina per simulare la pietra leccese. In cima, due uccelli realizzati in ve- 700mila euro per la rinascita di piazzetta Carducci Arrivano i fondi per il recupero dell’area che ospita l’ex Convitto Palmieri e la Biblioteca “Bernardini”. Intanto a San Francesco della Scarpa parte la mostra su Caravaggio “Vogliamo dare dignità e portare a termine la ristrutturazione di un luogo che può, nei fatti, rappresentare un ‘polmone culturale’ ed un contenitore di pregio per il nostro territorio”. Queste sono le parole con cui la vicepresidente della Provincia di Lecce nonché assessore alla Cultura Simona Manca ha accompagnato la notizia della nuova fase di lavori che interesseranno la zona dell’ex Convitto Palmieri e la Biblioteca “Bernardini”. Ben 700mila euro, infatti, provenienti dai fondi Por Puglia 2000/2006, sono stati stanziati per dare avvio ad un secondo round per il recupero della struttura. Ad essere interessati dai lavori questa volta saranno in particolare gli spazi esterni, con piazzetta Carducci e il giardino retrostante. Già pronto il progetto, affidato all’architetto Totò Mininanni, nel quale è stato abbozzato un piano di riqualificazione della zona, con l’installazione di alcune colonnine mobili a protezione della piazzetta. Uno dei problemi che insorge sul luogo, infatti, è dovuto all’ingombrante presenza di auto, che nonostante i divieti di accesso e di sosta per i non residenti, continua a essere luogo prediletto per un parcheggio facile, soprattutto nelle ore notturne. Un primo passo per ovviare al problema è già stato fatto, da un lato con la collocazione di alcune fioriere per delimitare l’accesso alla piazzetta, dall’altro con l’attivazione (finalmente) delle telecamere per la Ztl. Ma adesso con l’installazione dei “dissuasori” previsti nel progetto si dovrebbe giungere ad una soluzione definitiva, dato che le colonnine a scomparsa assolvono a due diverse funzioni: a impedire l’accesso alle auto se tenute a una certa altezza, o a fare da vera e propria cancellata anche per i pedoni se tenute ad un’altezza maggiore. L’assessore Manca è convinta così di ridare finalmente piena importanza ad uno degli spazi architettonici più pregevoli della città: “L’intera struttura dell’ex Convitto ha aggiunto- la immagino come uno straordinario luogo espositivo, nel quale mettere in vetrina le eccellenze culturali che il Salento può esprimere, ma anche come un moderno spazio di aggregazione”. E a proposito di luoghi di pregevole interesse e di vetrine culturali degne di attenzione, la stessa piazzetta vivrà un momento di straordinario interesse artistico ospitando nella adiacente chiesa di San Francesco della Scarpa la mostra Caravaggio? L’enigma dei due San Francesco, a partire dal 3 luglio prossimo e fino al 5 settembre. La mostra permetterà di ammirare due capolavori del maestro lombardo, o meglio uno di sicura attribuzione, l’altro invece su cui la critica ancora ne discute l’effettiva paternità al Caravaggio. E qui sta tutto l’enigma di cui parla anche il titolo dell’esposizione. Si tratta, infatti, di due dipinti identici, due “San Francesco in meditazione”, l’uno rinvenuto nella chiesa di San Pietro a Carpineto Romano e attualmente in collocato nella Galleria di Palazzo Barberini, l’altro (quello controverso) custodito invece nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma. L’esposizione sarà corredata da un apparato didattico che guiderà a cogliere le differenze stilistiche tra le opere e a informare sulle tecniche di restauro utilizzate e di indagine storiografica per accertarne l’attribuzione. Giorgio De Matteis troresina, un tucano nero col becco giallo e una colomba bianca dal becco carminio. Pignatelli li ha voluti lì a simboleggiare “il vento dell’Africa e il vento del Nord, ma anche il dialogo tra le civiltà, caratteristica del nostro territorio”. La scultura è arrivata a Lecce a bordo di un tir in tre pezzi separati che con una gru sono stati infilati nell’anima di acciaio. Pignatelli non si è perso nulla, dal trasporto alla collocazione sul piedistallo: a rimarcare quanto senta l’opera una sua creatura. (M. M.) Videosorveglianza al via (tra qualche polemica) Con qualche giorno d’anticipo sono state installate le 54 telecamere che dovrebbero rendere più sicuro il centro storico ed il cosiddetto “quadrilatero del sesso”. Gli impianti aspettano solo di essere tarati ed inaugurati alla presenza del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, grande fautore dell’iniziativa. I residenti sembrano soddisfatti, sicuri di non dover più assistere al degrado, dovuto a continue risse, turismo sessuale e schiamazzi notturni. In generale non ci sono state lamentele da parte di cittadini residenti nella zona fortemente frequentata da prostitute e transessuali ma, come al solito, qualcuno che storce il naso c’è. Difatti, alcuni abitanti del centro storico si sentono defraudati della loro privacy, in quanto certi apparecchi sarebbero puntati proprio in direzione delle finestre degli appartamenti di appartenenza. L’assessore Giuseppe Ripa tira dritto e ribadisce che “bisogna tutelare sempre l’interesse comune, e non quello particolare”. Si attendono ora ulteriori sviluppi. (F. C.) I papiri restaurati in mostra all’Università del Salento La mostra “Storia... di restauri. Le campagne di restauro del Centro di studi papirologici tra Università e Musei” sarà di scena sino al 9 di luglio nelle sale del Museo Papirologico dell’Università del Salento. La manifestazione godrà del patrocinio dell’ ”Aicc” e sarà guidata dall’équipe leccese del professor Mario Capasso, che ha lavorato alacremente sui papiri di varia provenienza, come quelli egiziani e greci del Museo Civico Archeologico di Bologna; geroglifici, ieratici, latini e greci del Museo egizio de Il Cairo; greci e copti dell’Università di Liegi; infine, su quelli arabi e greci della Ain Shams University de Il Cairo. Il tutto sarà collocato all’interno del Museo Papirologico, concepito tre anni or sono per dare un’assai degna sistemazione alla collezione papiracea, uno dei fiori all’occhiello dello stesso ateneo. La mostra, che raccoglie oltre 350 opere, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18. Info: 0832.294457, http://www.museopapirologico.eu. (F. C.) 3 luglio 2010 14 www.belpaeseweb.it 3 luglio 2010 15 3 luglio 2010 16 3 luglio 2010 17 3 luglio 2010 18 MAGLIE 3 luglio 2010 19 råç=ëíçêáÅç=êÉÖ~äç Cosimo Abate dona il suo intero archivio sul calcio magliese al club “Antonio Toma” Polemica “strisciante” La discussione sulla bonifica dei suoli contaminati dalla diossina ha scatenato nell’ultimo Consiglio comunale un violento battibecco tra il sindaco e il capogruppo Pd, che ha abbandonato l’aula dopo che il primo cittadino lo ha definito “essere strisciante” La Copersalento è spenta ormai da tempo ma i veleni “verbali” causati dall’opificio non sembrano calare d’intensità. L’ultimo consiglio comunale ha affrontato la questione per voce del capogruppo del Partito Democratico. Raffaele Cesari (nella foto), in un ordine del giorno, chiedeva al “sindaco e all’assessore all’Ambiente di sollecitare l’emissione, da parte dell’ente provinciale, di un’ordinanza motivata per diffidare il soggetto responsabile dell’inquinamento ambientale alla bonifica dei siti potenzialmente contaminati”. Un dibattito incentrato sulla bonifica del suolo inquinato una volta stabilita, da parte dell’Arpa, la presenza di diossina e individuata l’origine nella fabbrica. Ma quanti sono i terreni che deb- bono essere risanati? È quello che si è chiesto il capogruppo Cesari che ha ricostruito quanto avvenuto partendo dalla relazione dell’Arpa del novembre 2009 che aveva confermato in un caso il superamento dei valori di diossina di oltre 100 ng che è il limite per le aree industriali, mentre in altri quattro punti di oltre 10 ng che è il valore limite per le aree private. Cesari ha fatto notare come nel corso dei mesi, dopo ulteriori analisi in altri sei punti risultate nella norma, gli enti interessati riuniti a Bari a metà maggio abbiano tralasciato i preesistenti quattro punti per discutere soltanto del superamento da 100 ng. In aula si è avuto un “batti e ribatti” per l’attribuzione della paternità della sollecitazione alla bonifica nei confronti della Copersa- lento. Una fatto che ha surriscaldato gli animi. Il sindaco Antonio Fitto è stato invitato a più riprese a “non mentire” e a chiarire lo stato delle cose. Un atteggiamento al quale il primo cittadino ha risposto, secondo il coordinamento del Pd, “in maniera arrogante passando dalla critica politica alle offese personali più indegne e diffamanti definendo il consigliere Cesari un essere strisciante”. Il sindaco Fitto a sua volta ha ribadito la genericità dell’affermazione non essendosi riferito direttamente a nessuno in aula in particolare. Poco dopo il Consiglio veniva rinviato visto l’abbandono dell’assise del Pd e del consigliere Culiersi. Intanto su Facebook è nato un gruppo di solidarietà a Cesari, che ha raggiunto quasi i 200 membri. Per festeggiare una storia c’è bisogno di una storia. Come quella che verrà donata dall’ex deputato e giornalista Cosimo Abate (nella foto) al club “Antonio Toma” di Maglie, relativamente ai 65 anni della società di calcio magliese, una squadra che seppe dare emozioni e addirittura rischiò di finire in serie B, nei primi anni ‘50, giocando con squadre di grandi città, tra cui le due pugliesi Lecce e Bari. Un archivio unico, ordinato con pazienza certosina, di cui la città potrà beneficiare. Si tratta, in concreto, di alcuni faldoni, ordinati cronologicamente, contenenti l’opera omnia di Abate per quello che riguarda la Toma Maglie, articoli scritti per testate come “La Gazzetta dello Sport”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Messaggero” e molti altri, più foto e l’intero materiale d’archivio che servì al giornalista, il decano della provincia, per scrivere i suoi articoli. Un repertorio dettagliatissimo affinché la storia di una squadra gloriosa non sia dimenticata, una storia che racconta di calcio e calciatori, ma anche di illustri presidenti e di cittadini appassionati dei colori giallorossi, che vollero appoggiare la causa. La cerimonia di donazione si terrà il 1° luglio alle 20, presso i locali del club. Interverranno, oltre al pregevole donatore, il primo cittadino Antonio Fitto e il giornalista sportivo Ottorino Capocelli. Una festa per “Auxesia” Una importante manifestazione ha salutato la chiusura della stagione per “Auxesia”, la palestra magliese che per l'occasione ha messo in mostra i risultati delle lezioni nei giorni scorsi in villa Tamborino. Grandi e piccini si sono alternati su un palco che ha visto musica e danze di tutti i tipi, dal jazz, al tango, alla danza moderna, con una sola parola d'ordine: ritmo. Suggestiva l'esibizione degli allievi dei primi corsi, alcuni dei quali si sono misurati anche nella break dance, spettacolare ballo che trovò la sua piena diffusione negli anni '80. Un modo simpati- co firmato Auxesia per dare appuntamento a tutti al prossimo settembre con i nuovi corsi. 3 luglio 2010 POGGIARDO | MURO LECCESE La Giunta comunale ha approvato un progetto per l’adeguamento dell’istituto scolastico, interamente finanziato dall’Inail POGGIARDO Era attesa da tempo, ma finalmente la scuola media di Poggiardo di via Montegrappa riceverà dei particolari interventi di adeguamento. Una delibera di Giunta ha infatti approvato un progetto che prevede dei lavori riguardanti la sicurezza e l’igiene sul lavoro e in merito alle norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’Amministrazione comunale ha risposto e partecipato al bando 2008/2009 che è stato pubblicato in merito dall’Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro, ai sensi dell’art. 1 comma 626 della legge n. 296/2006, in poche parole la Legge Finanziaria per il 2007. La predisposizione del progetto è stata affidata agli ingegneri Emanuele Borgia e Maurizio Bortone, mentre il responsabile del procedimento relativo al progetto è stato individuato nella figura del geometra Raffaele Zappatore, tra l’altro dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale. Il quadro economico del progetto ammonta a poco meno di 338mila euro ed è stato rimodulato rispetto alla versione originale dopo la presa visione dell’Inail, la quale finanzierà per intero il piano. Il progetto è stato inserito nel programma delle opere pubbliche 2010/2012 ed è stato stabilito che il termine ultimo della conse- 20 ^=jìêç=iÉÅÅÉëÉ=íìííá= ëçÖÖáçêå~íá=É=ÅçÅÅçä~íáÒ= Un’iniziativa dell’associazione dei commercianti di Muro Leccese consentirà agli ospiti delle strutture ricettive di usufruire di uno sconto presso le attività commerciali locali Scuola media, un investimento per la sicurezza gna dei lavori sia previsto per il prossimo 23 agosto, in tempo quindi per l’inizio dell’anno scolastico 2010/2011. Il primo cittadino di Poggiardo, Silvio Astore (nella foto), è conscio dell’importanza di simili progetti, soprattutto per evitare drammatici episodi come accaduto in altre scuole italiane: “Il piano approvato dalla delibera rappresenta un contributo importante per mettere in sicurezza la scuola, allo scopo di ridurre lo stato di precarietà che presenta l’edificio di Poggiardo. Si tratta però di una si- tuazione purtroppo comune ad altre realtà. Molti plessi scolastici andrebbero periodicamente e, soprattutto, rigorosamente controllati. Solo in questo modo sarà possibile scongiurare l’eventuale rischio che si verifichino problemi di importante entità che potrebbero interessare la popolazione scolastica. È evidente che il progetto approvato è un fondamentale tassello per garantire maggiore tranquillità per il prossimo anno di studi. Per questo motivo, cercheremo di affidare i lavori nel più breve tempo possibile”. (A. C.) MURO LECCESE “Soggiornati e coccolati”. Si chiama così la nuova iniziativa promossa dall’Associazione dei Commercianti di Muro Leccese dal 1° luglio al 30 settembre. Un meccanismo semplice e originale che coinvolge gli imprenditori del settore turistico (alberghi e B&B) di Muro, Giuggianello e Sanarica. L’elemento principale di questa iniziativa è una card che dà ai clienti delle strutture ricettive la possibilità di usufruire di uno sconto, tra il 5% e il 30%, presso gli esercizi commerciali dell’associazione di Muro. Alle strutture dei tre comuni verranno consegnati, in base al numero delle loro prenotazioni, delle guide turistiche stampate in due lingue (italiano e inglese), fornite gratuitamente dal comune di Muro che patrocinia l’iniziativa, le card e un opuscolo che conterrà una piantina della città con l’indicazione di tutti gli esercizi commerciali che praticano lo sconto, divisi per settori merceologici. Tutto questo materiale verrà poi distribuito ai loro clienti che godranno dello sconto (variabile a seconda dei settori merceologici) presentando la card presso gli esercizi commerciali. “I B&B e gli alberghi -spiega il presidente dell’Associazione dei Commercianti, Albino Panarese (nella foto)- si sono dimostrati entusiasti dell’iniziativa, tanto da voler aderi re spontaneamente. Inoltre, la possibilità di usufruire dello sconto sarà uno stimolo per i turisti che soggiornano a Muro. Con questa nostra proposta, poi, rispondiamo ad una richiesta delle strutture ricettive, in difficoltà nel guidare i loro clienti verso determinati servizi; infatti, i turisti avranno la possibilità di orientarsi autonomamente grazie alla piantina, che indica l’ubicazioni delle diverse attività commerciali, e alle guide turistiche con la descrizione del museo di Muro e delle altre attrazioni storico-culturali. Se a settembre i risultati ottenuti saranno soddisfacenti, potremmo prolungare l’iniziativa fino a Natale e proporre altre iniziative legate a questa. In questo caso, stimoleremmo quella tanto discussa esigenza di destagionalizzazione. È un’iniziativa che in sostanza offre un servizio aggiuntivo al turista. Infine, ringrazio i tutti i consociati e gli operatori del settore turistico che su questa iniziativa puntano moltissimo”. (A. C.) 3 luglio 2010 TRICASE | GALATINA Adelchi: si avvicina la “cassa”, si allontanano le soluzioni 21 kìçîÉ=Öê~åÉ=éÉê= äÛ~ããáåáëíê~òáçåÉ=`çäìÅÅá~ Durerà fino al 31 dicembre la proroga della cassa integrazione per i lavoratori. Un “contentino” che però distrae dalla soluzione vera Non dovevano esserci altri errori, ma la maggioranza è “caduta” ancora una volta sotto il tiro dei franchi tiratori TRICASE La proroga degli ammortizzatori sociali è arrivata, ma i problemi, quelli seri, quelli strutturali, non accennano a risolversi. Sono le due facce della stessa medaglia chiamata “vertenza Adelchi”. Lunedì 28 giugno la firma in Provincia di Lecce per il rinnovo della cassa integrazione. Un documento tecnico e un accordo sindacale a cui la Regione Puglia sarà chiamata a dare via libera, per garantire la continuazione della cassa in scadenza il 4 luglio per i 129 operai della Nuova Adelchi e i 336 Crc e che verrà estesa fino al 31 dicembre anche ai 75 dipendenti del suolificio Gsc Plast. Si tratta però di proroga regionale, che allunga il fiato di soli 6 mesi. Per quella ministeriale, che dura 12 e a cui si stava lavorando con l’incontro a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, del 22 marzo nulla si sa. Anzi, a quanto pare, nulla si saprà e la voglia di ragionare su questo non c’è. “Non è il momento ha dichiarato Ippazio Prete, responsabile del personale del cluster Adelchi- per ora aspettiamo questi 6 mesi di cassa integrazione, poi si vedrà. Ma ognuno deve fare la sua parte”. Parole sibilline. Perchè la cronaca dei fatti vuole che fino a questo momento a venir meno ai suoi impegni sia stata solo GALATINA Il Consiglio comunale del 24 giugno rimarrà negli annali della storia cittadina. Il primo duro scontro sulle linee programmatiche che il sindaco, Giancarlo Coluccia (nella foto), ha illustrato premettendo di essere consapevole che la grave congiuntura economica non agevola l’azione di governo. Centrodestra e centrosinistra hanno rimproverato alla maggioranza di “vivere nel mondo dei sogni”. L’attacco frontale, è arrivato dalla capogruppo del centrosinistra, Daniela Vantaggiato, che ha rimproverato alla maggioranza di aver aumentato i compensi per gli amministratori. Infatti, i compensi deliberati dalla Giunta fissano un importo di 2.788,87 euro per il sindaco, 1.533,88 euro per il vice sindaco, 1.254,99 euro per ognuno degli assessori e per il presidente del Consiglio comunale al netto del taglio del 10% dello stipendio per contenere i costi della macchina amministrativa. Il sindaco non ha trattenuto una certa insofferenza per l’attacco della Vantaggiato, a suo avviso, privo di fondamento e ha ribadito di aver scelto valutando le professionalità delle persone infine nominate. La debacle per la maggioranza è arrivata al momento del voto segreto per la nomina del collegio dei revisori dei conti. È saltata fuori una scheda nulla con la conseguenza di una vera e propria bagarre. Il segretario comunale, l’azienda. Non i lavoratori, che sono addirittura riusciti ad ottenere un tavolo ministeriale dopo mesi di lotte iniziate il 23 settembre sul cornicione di Palazzo Gallone. E già, perchè c’è un altro nodo che non accenna a sciogliersi. A maggio era stata annunciata la presentazione della richiesta di un concordato preventivo con cui cercare di ristrutturare il debito di 30milioni di euro della Nuova Adelchi Spa. A detta dei vertici aziendali è pronto, certo, ma guar- da caso è ancora tenuto sotto chiave nei suoi cassetti. Quel che è certo è che senza ridimensionamento della situazione debitoria e senza piano industriale di rilancio non ci potrà essere tavolo ministeriale risolutorio, tantomeno estensione dell’accordo di programma dal cluster Filanto a quello Adelchi, con possibilità di reimpiego dei lavoratori. Dispiace dirlo, ma l’obiettivo oramai, da più parti, pare essere l’eutanasia, la morte dolce. Ma dolce poi per chi? Tiziana Colluto Angelo Calabretti, Elvira Pasanisi, il sindaco e Cosimo Marra, hanno chiesto all’avvocato Pietro Quinto un parere circa la nullità della scheda. Il tempo passava, ragion per cui il centrosinistra ha deciso di fare assumere la presidenza a Daniela Sindaco. Tuoni, fulmini, saette. La votazione si chiude con la sottolineatura di Maurizio Fedele che “le schede sono uscite dall’aula”. Tonio Spoti, segretario del Psi, non esita a mettere i problemi sul tappeto e dichiara che “c’è un problema politico nella maggioranza. Se ci sarà ancora un “errore”, durante il voto segreto, chiederemo le dimissioni del sindaco. Noi crediamo in questa coalizione, ne abbiamo la paternità, ma siamo persone serie -precisa Spoti- vogliamo lavorare con coscienza, per questo incitiamo il sindaco a far luce sulle questioni che, evidentemente, rendono scontento qualcuno.” Il nuovo collegio è composto dalla presidente Federica Patera, da Severina Gemma e Raffaele Ancora. Maddalena Mongiò CASARANO 3 luglio 2010 Vandalismo, la condanna di De Masi Appena inaugurate e subito devastate le nuove attrezzature dei giardini “William Ingrosso”. “Purtroppo -scrive De Masi- ci sono persone che ignorano il concetto di bene comune” Neanche il tempo di inaugurarle e consegnarle alla fruizione pubblica che le nuove attrezzature installate a i giardini “William Ingrosso” sono state devastate da ignoti. Un atto di vandalismo che mortifica invece il senso di civiltà diffuso in una città come Casarano e la volontà dell’Amministrazione comunale di dare un degno decoro al territorio. Riportiamo di seguito la lettera aperta che il sindaco Ivan De Masi (nella foto) ha diffuso nei giorni scorsi, in merito all’accaduto. “Con rammarico -scrive il primo cittadino di Casarano- mi trovo costretto a prendere atto degli episodi di vandalismo ai danni della nuova attrezzatura installata nei giardini ‘William Ingrosso’. Le scritte sui tavoli e sulle panchine dell’area pic-nic ed il furto degli irrigatori pop-up, già all’indomani della loro installazione, sono gesti che richiedono una ferma condanna, non solo perché vanificano in parte i nostri sforzi, ma anche perché colpiscono soprattutto voi. Più e più volte, in diverse occasioni, mi avevate chiesto il recupero dei giardini ‘William Ingrosso’, una delle poche aree della città espressamente dedicata a voi. Purtroppo, ci sono persone che ignorano il concetto di bene comune che è alla base di ogni società umana dove non regni l’anarchia. Evidentemente, per mancanza di senso civico e di spirito di appartenenza, c’è chi pensa di potersi impossessare liberamente di quanto appartiene alla collettività o di poterne disporre a proprio piacimento. Dinanzi a tanto, possiamo fare ben poco, se non condannare simili gesti ed assicurare tutti voi che vigileremo e metteremo in campo tutte le nostre risorse per far fronte a queste forme di grave inciviltà. Vedere le tante famiglie ed i tanti bimbi che nei giorni scorsi hanno affollato i giardini, aveva suscitato in me l’idea che, finalmente, la città dei bambini che ho in mente stesse iniziando a prendere forma. Nonostante la delusione, però, credo ancora che non solo possiamo sperare in un futuro migliore, ma che abbiamo il dovere di proseguire nella strada imboccata. E sono certo che in futuro, quando sarete cresciuti, episodi come questi non si verificheranno, perché, giorno dopo giorno, state imparando a prendervi cura della vostra città”. (D. G.) 22 f=Ñáå~åòá~ãÉåíá=éÉê=äÛ^ãÄáíç\ kçå=ëçåç=íìííÉ=êçëÉ=É=ÑçêáÒ Il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà fa pressing sui temi sociali in città Sulla recente assegnazione di 7 milioni di euro al Comune di Casarano quale comune rappresentante dell’ambito territoriale sociale interviene il circolo cittadino di Sinistra, Ecologia e Libertà “Peppino Impastato”. “Nella conferenza stampa che annunciava il ‘lieto evento’ -spiegano dal Sel di Casarano- il sindaco e l’assessore competente hanno illustrato le modalità d’impiego dei fondi, ma riteniamo che almeno un paio di ‘nei’ si possano individuare rapidamente. Innanzitutto, gli oltre 7 milioni di euro dovranno essere suddivisi tra i 7 comuni interessati nell’ambito dell’iniziativa, e poi, ad esempio, lo sportello per gli immigrati, che prima aveva due operatori solo per Casarano, ora se ne potrà permettere solo uno per tutto l’ambito, con evidente disagio per gli utenti”. Infine Sel muove appunti sulla gestione del Centro anziani cittadino. “Nonostante l’arrivo di questi fondi il Centro anziani sembra comunque non poter rimanere in Vico Araldo, perché si pensa di trasferirlo in un luogo assolutamente inadeguato. Si preferirà evidentemente risparmiare sulla nostra memoria e cultura -conclude la notaspostando i nostri anziani come degli scatoloni di libri impolverati”. 3 luglio 2010 NARDÒ | GALLIPOLI Un esempio virtuoso di accoglienza 23 få=~êêáîç=åÉää~=`áíí¶=_Éää~Ò áä=íêÉåç=ÇÉá=êáÅçêÇá Comune, Provincia, sindacati, associazioni volontarie e privati, tutti insieme per garantire agli immigrati stagionali condizioni di vita e lavorative rispettose della dignità umana Dal 2 al 9 luglio la stazione ferroviaria ospita la mostra itinerante realizzata da Nancy Motta, per raccontare la storia del trasporto ferroviario nelle province di Bari, Taranto e Lecce NARDÒ Circa un mese fa dalle colonne di questo periodico ci chiedevamo se Nardò avrebbe saputo accogliere dignitosamente ed efficacemente gli immigrati stagionali impegnati nella raccolta delle angurie. L’esperienza degli scorsi anni, fatta di tanta buona volontà ma caratterizzata da risultati non sempre rispondenti alle aspettative, aveva creato non pochi dubbi e perplessità in un’opinione pubblica già sensibilizzata da episodi di cronaca nazionale come quelli avvenuti a Rosarno. Dubbi e perplessità che oggi sembrano venir meno, di fronte alla nuova accelerazione impressa ai progetti di accoglienza, posti in essere in passato. Nello specifico, grazie all’impegno congiunto del Comune di Nardò, della Provincia di Lecce, di altri soggetti istituzionali e degli stessi privati, è stata potenziata la capacità ricettiva della masseria Boncuri, originario nucleo del progetto “Amici”. L’arrivo di nuove tende, l’istallazione di un presidio medico stabile, l’organizzazione di servizi di vario genere (bagni chimici, sistema di illuminazione, posti letto per il ricovero dei malati, etc.) permetteranno di ospitare in modo sicuro e dignitoso circa 200 immigrati, mantenendo sottocontrollo un fenomeno che, in altri contesti, ha causato tensioni e GALLIPOLI Il “Lungo binario del cambiamento” porta a Gallipoli sui vagoni delle Ferrovie del Sud Est la mostra fotografica itinerante (ed il libro edito da Locorotondo Editore) che Nancy Motta ha realizzato in collaborazione con le Ferrovie Sud-Est e l’associazione “Casello 13” per raccontare la storia del trasporto ferroviario nelle province di Bari, Taranto e Lecce. Il vagone arriverà nella città ionica il 2 luglio, e nello stesso giorno (alle 19) è prevista la presentazione della manifestazione. Interverranno l’autrice Nancy Motta, il sindaco di Gallipoli Giuseppe Venneri, il giornalista Antonio Della Rocca ed il presidente dell’associazione “Casello 13”, Angelo Grassi. L’esposizione si compone di 48 immagini di grande formato collocate in due vagoni passeggeri modificati per l’occasione, ed arriva a Gallipoli per la terza tappa di un lungo viaggio attraverso le principali città di Puglia. Interessante è anche la pubblicazione che accompagna l’esposizione per immagini. La pubblicazione è divisa per tratte ed accoglie i contributi critici del giornalista e saggista Raffaele Gorgoni e del professore Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università del Salento. Il volume, inoltre, include un dvd che attraverso il montaggio di fotografie e suo- problemi di vario genere. Come dichiarato dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, in gioco ci sono “il rispetto della dignità umana e il dovere dell’accoglienza nei confronti di tanti lavoratori in cerca di un tozzo di pane”. Tale consapevolezza traspare dalle dichiarazioni rilasciate da tutti i soggetti coinvolti in questa nuova iniziativa, frutto di una collaborazione fattiva ed efficace tra pubblico e privato. Per l’assessore provinciale alle Attività produttive, Salvatore Perrone, si tratta di un proget- to con sicuri margini di miglioramento, che consentirà, sin da subito, un’accoglienza decorosa ed umana, per quelle “persone che, fino all’anno scorso, dormivano per terra o sotto un albero di ulivo”. Come sottolineato dall’assessore alle Politiche Sociali del comune di Nardò, Carlo Falangone, “solo in questo modo gli stessi lavoratori immigrati possono diventare una risorsa, nel rispetto della legalità e del riconoscimento della dignità di queste persone”. Alessio Palumbo ni campionati lungo la rete ripropone un viaggio immaginario della durata di 8 minuti. “Nel racconto per immagini -dichiara l’autrice Nancy Motta- il percorso segue la tratta chilometrica, ripreso con uno sguardo dal treno e verso il treno, un dentro-fuori che attraversa paesaggi, stazioni, personale, caselli, utenti, percorsi intervallati dai cantieri che rimodernavano l’armamento, le stazioni, la segnaletica. Ho voluto anche che ci fosse un aspetto di documentazione, la percezione dei differenti caratteri di ciascuna stazione o paesaggio o mansione. Oggi osserviamo che molta della realtà ritratta nel libro non esiste già più -conclude l’autrice; ci sono treni nuovi, nuovi binari che hanno velocizzato le percorrenze. È un’altra realtà modernizzata”. La mostra itinerante, ospitata a Gallipoli in concomitanza dei festeggiamenti per la Madonna del Canneto, sosterrà in città fino al 9 luglio prossimo. (D. G.) 24 3 luglio 2010 jìëáÅ~=ÇÛ~ìíçêÉ=É=ëìããÉê=ëÅÜççäÒ éÉê=pçìåÇ=oÉë=OMNM Dal 6 al 13 luglio tra Lecce e Trepuzzi una serie di appuntamenti musicali di qualità che terminerà con la produzione di un lavoro inedito in anteprima mondiale. Tra gli ospiti il musicista canadese Patrick Watson e la sua band La settima edizione di Sound Res, programma di residenza, festival, summer school e per la musica e le arti si svolgerà dal 6 al 13 luglio, e per la prima volta ospita in Italia la nuova stella della musica indipendente internazionale, il giovanissimo musicista canadese Patrick Watson (nella foto). Sound Res edizione 2010 è a cura di David Cossin, Alessandra Pomarico e Luigi Negro, e nasce da una coproduzione tra Loop House, Sound res, RES, 11/8 Records, Factory Compagnia Transadriatica, Calliope Comunicare Cultura e Psy-i, con il patrocinio di Provincia e Comune di Lecce ed il sostegno di “Made in Carcere” e degli Amici di Sound Res. Il programma di residenza Sound Res 2010, oltre ad offrire l’occasione di presentare in Italia una delle band più promettenti del momento, è finalizzato alla produzione di un lavoro inedito presentato nel Salento come prima mondiale e frutto della collaborazione tra gli artisti e i musicisti coinvolti. Il concertofesta finale del 13 luglio (per il quale si sta ancora studiando la migliore location) presenterà in prima assoluta mondiale le collaborazioni musicali e visive nate in seno alla residenza. E a leggere le iniziative che accompagneranno il festival le opportunità per un buon risultato ci sono davvero tutte. Il concerto d’apertura si celebra l’8 luglio presso il Palazzo dei Celestini di Lecce con Patrick Watson e la sua band. In programma la presentazione dell’ultimo, sofisticato lavoro Wooden Arms, album che Onda Rock reputa “sontuoso, pervaso da un vortice di suoni, attraversato da un range emotivo intimo, con enorme quantità di spunti, cesellato con leggerezze e trasparenze minimali ed uno dei capolavori dell’anno”. Ma nel suo repertorio Watson presenta anche i pezzi più amati di Close to Paradise, altro suo eccellente lavoro discografico con oltre 100mila copie vendute e vari awards internazionali. Sound Res quest’anno è anche “summer school”. Ad ospitare la residenza è la neonata “Casa della Musica - Livello 11/8” di Trepuzzi. Il 9 luglio, con la collaborazione degli psicologi dell’età evolutiva Psy-i, di alcuni centri di residenza per minori della provincia di Lecce e degli artisti di Sound Res, parte Sound Res For Kids. Si tratta di un laboratorio intensivo di avvicinamento alla musica come linguaggio e espressione, rivolto a ragazzi tra i 10 e 18 anni in condizione di disagio. Dal l0 all’11 luglio, invece, spazio a due giornate intensive di workshop per musicisti, cantanti, compositori. In cattedra ci saranno Patrick Watson ed i musicisti della Patrick Watson Band (ovvero Simon Angell, chitarra, lapstil, banjo e charanga; Robbie Kuster, basso; Mishka Stein, batteria e percussioni; Melanie Belair, violino su voce, piano e songwriting). Materie di studio voce, piano e songwriting, composizione collettiva e approccio allo strumento. Con l’invito a Patrick Watson, Sound Res conferma il proprio sostegno alla ricerca e alla sperimentazione, connettendo i talenti internazionali a quelli locali, associando ai grandi nomi della musica le giovani realtà promettenti, producendo eventi e spettacoli ma anche formazione e oc- Quello che non puoi, nuovo singolo di Mulinu Il brano prodotto da Bizzarri Records è in rete in free download casioni di conoscenza profonda. Per informazioni e iscrizioni: 329.3385280, [email protected]. Esce Quello che non puoi, il nuovo singolo di Damiano Mulino (nella foto), in arte Mulinu, duettato in combination con Fido Guido. Il brano, contenuto nella compilation Mama Africa Riddim, è prodotto dall’etichetta modenese Bizzarri Records ed è in download gratuito in rete all’indirizzo http://www.megaupload.com/?d=GL04MHK0. Mulinu è un giovane artista salentino, appena ventenne, che mastica musica già da più di un decennio (a otto anni, raccontano le cronache, aveva già costituito la sua prima band). Le sue spiccate qualità musicali lo portano a collaborare, nel tempo, con vari artisti di diverso calibro e nel 2003 incide un brano tradotto in lingua francese che si avvale della collaborazione dei Sud Sound System. Nel 2006 con il brano Nu Su Contentu entra a far parte del progetto “Salento Show Case 2007”, compilation firmata e prodotta dai Sud Sound System e fra le tante altre collaborazioni con le produzioni della musica in levare e reggae in particolare, Mulino vanta anche quella con Can’t Stop The Music vol. 1. Nella raccolta spicca proprio la sua canzone Un altro giorno, scritta per lui da Nando Popu. A San Cassiano “Conturband” e Gegia per festa della Madonna della Consolazione Fervono i preparativi per i festeggiamenti civili e religiosi in onore della Madonna della Consolazione a San Cassiano. Il 2 luglio ci sarà il gran concerto bandistico “Città di Scorrano” con la processione nel tardo pomeriggio (19,30) per le vie del centro salentino. In serata è in programma il concerto in cassarmonica in piazza Cito della band-spettacolo “Conturband”. Per il 3 luglio è prevista la prima edizione dello “Zecchino Sancassianese” presentato dalla showgirl Gegia. I bambini saranno accompagnati dalla band “Venerdì 17” e diretti dalla maestra Rosaria Pizzoleo. Ci sarà anche il teatrino degli alunni della seconda media di San Cassiano con lo spettacolo Quei burattini di Romeo e Giulietta. 25 3 luglio 2010 Venerdì 9 NICO VERRIENTI IN CONCERTO MIGGIANO, piazza Giovanni Paolo II - ore 21.30 Nell’ambito della rassegna “E…state con noi a Miggiano” organizzata dall’amministrazione comunale del posto, questa sera in piazza Giovanni Paolo II concerto del cantautore salentino Nicco Verrienti. L’artista ca- Domenica 4 saranese, conosciuto dal grande pubblico con Camilla chiamami adesso, è da poco approdato al suo primo album, E vissero felici e Verrienti. Info: 9833.761143. SABATO 3 DOMENICA 4 LUNEDI 5 YOGA E OMEOPATIA GALATINA, palestra Zen Shin – ore 18 L’associazione “E.le.Menti” di Galatina organizza per oggi il seminario teorico-pratico “Yoga ed omeopatia, stare bene con il corpo e con la mente”. Un interessante invito a migliorare la forma fisica, la sensazione di benessere personale e il rapporto con gli altri. Info: 380.3082069. SAGRA DELLA SALSICCIA MARTIGNANO, largo Convento – ore 20 Ultimo giorno utile per gustare i ‘tesori’ della “Sagra dell’insalata grika e della salsiccia”, evento giunto alla sua 19esima edizione. La manifestazione si conclude questa sera nel segno della musica “made in Salento” e popolare firmata dal gruppo de “Li compari”. Info: [email protected]. GIOCHI IN ALLEGRIA MAGLIE, stadio “Tamborino Frisari” – ore 18.30 Si concludono oggi i “Giochi in allegria”, festa sportiva organizzata in onore di San Domenico Savio che impegna ragazzi, giovani ed adulti di Maglie nella realizzazione di un’importante e consolidata esperienza educativa. L’organizzazione è dei gruppi Giovani & Giovanissimi della Chiesa Madre di Maglie. DANZA AL CASTELLO OTRANTO, Fossato del Castello – ore 20.45 Serata di incanti e magie del corpo con il saggio di danza classica e moderna curato dal Dancing Center di Enza Bracciale. Location prescelta per l’evento il fossato del Castello di Otranto, luogo magico e suggestivo che farà da sfondo alle coreografie degli allievi della scuola. Info: 0836.801683. TRA NATURA E PAESAGGIO CALIMERA, masseria San Biagio Da oggi fino al 30 luglio la masseria San Biagio di Calimera ospita il campo estivo “ Tra natura e Paesaggio”. Ad organizzare il campus in cui i bambini potranno giocare, passeggiare, imparare a divertirsi insieme sotto la supervisione di esperti e preparati operatori à l’associazione Avanguardie. Info: 349.3788738. E…STATE A MIGGIANO MIGGIANO, piazza Giovanni Paolo II – ore 21.30 Teatro in piazza mette in scena nell’accogliente piazza Giovanni Paolo II la brillante commedia La lettera di mammà di Peppino De Filippo. L’evento si inserisce nel cartellone della rassegna estiva “E…state con noi a Miggiano” organizzata dall’Amministrazione comunale. Info: 0833.761143. TOBIA LAMARE & CO. SAN CESARIO, palazzo Ducale – ore 22 L’atrio dello storico palazzo Ducale di San Cesario di Lecce diventa questa sera lo scenario per la prima rappresentazione di un progetto speciale in musica che nette in sinergia il folk salentino di Tobia Lamare & The Sellers e quello nordeuropeo del norvegese Nordgarden. Ingresso: 3 euro. Info: 0832.303707. MORSI E RIMORSI IN ARTE GALATINA, Spazio D’Enghien “I rimorsi della terra e i rimorsi del cielo” è una mostra di Valentina D’Andrea a cura di Ed Testa che fino al 29 agosto prossimo è possibile ammirare nello Spazio D’Enghien di via D’Enghien n. 67. Un viaggio nella tradizione ed un’esplorazione conoscitiva nella terra del Salento. Info: 0832.303707. MARTEDI 6 MERCOLEDI 7 GIOVEDI 8 VENERDI 9 SCORRANO IN FESTA SCORRANO, centro storico Entrano nel vivo i festeggiamenti patronali per Santa Domenica. Il centro storico di Scorrano si anima per le imponenti luminarie da sempre “elemento” portante della festa. I riti inseriti nel programma religioso proseguono con la processione dell’effige della protettrice, a partire dalle 9. Info: 0836.466074. SEMINARIO DI TAMURRIATA MELPIGNANO, ex convento degli Agostiniani Dal 14 al 15 luglio si terrà nella patria della taranta un seminario di danza popolare “tamurriata” con Francesco Di Ieso. Lo stage, legato ai riturali collettivi del raccolto e delle feste religiose, è curato da CanticoAnticoMovimento, progetto di ricerca e produzione del Mediterraneo. Info: 347.0176838. STAGIONE SINFONICA ESTIVA LECCE, cortile del Rettorato – ore 20.30 La stagione sinfonica estiva impagina dall’Orchestra della Fondazione Ico “Tito Schipa” oggi viaggia fino a Buenos Aires sulle note di Luis Bacalov. Direttore del concerto sarà il maestro Josè Maria Sciutto, musicisti Luis Bacalov, Gianni Iorio, voce soprano Sandra Pastrana. Info: 339.8347266. SOUND RES FOR KIDS TREPUZZI, Livello 11/8 – ore 20 La casa della musica Livello 11/8 ospita il laboratorio Sound Res For Kids, esperienza dal taglio sociale rivolto ai ragazzi tra i 10 e i 18 anni in condizione di disagio, organizzato in collaborazione con gli psicologi dell’età evolutiva Psy-i e gli artisti di Sound Res. Info: 328.9631751. EXPRESSION VOLTO NOSTRO LECCE, Manifatture Knos – ore 11/13 e 18/20 Prosegue fino al 9 luglio la mostra fotografica di Kash Gabriele Torsello “Expression volto nostro”, evento organizzato da Apulia Film Commission. In esposizione venti gigantografie degli scatti realizzati ai visitatori della “Darwin 1809/2009” allestita a Bari nel novembre scorso. Info: 0832.394873. GOLOSITÀ CHE PASSIONE GALLIPOLI Cibusalento, in collaborazione con il Fotoclub “L’Occhio”, indice la seconda edizione del concorso fotografico nazionale “Scene Golose”. Il Concorso è organizzato nell’ambito di “Strade Golose”, evento di gusto, enogastronomia e cultura, che si svolge a Gallipoli dal 17 al 19 luglio. Info: 0833.261038. UNA SERA A TEATRO SAN CATALDO, piazzale Royal – ore 21 A cura della Pro Loco “La Rotonda”, questa sera nella marina leccese vige il classico invito ad una serata a teatro sotto le stelle. In scaletta la rappresentazione di commedie in vernacolo, ricavate sullo sfondo di fatti e misfatti che caratterizzano il vivere quotidiano della gente del Sud. Info: 0832.682111. IL CINEMA DI OFFF OTRANTO, centro storico – ore 20.30 Prende avvio la rassegna cinematografica “Offf”, evento che fino a domenica anima il castello aragonese e largo Porta Alfonsina. Per l’inaugurazione è previsto il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Lecce diretta da Josè Maria Sciutto con il premio nobel Luis Bacalov al pianoforte. Info: 0836.801683 SULLE ONDE DEL MARE BLUES TRICASE PORTO, Portus Veneris - ore 21 Nuova tappa di Mare Blues, evento organizzato dall’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Tricase in collaborazione con l’associazione “Magna Grecia Mare”. A bordo del Portus Veneris si esibiscono la Saturday Vito’s fever band e la Martino Palmisano & Complanare Blues Band. Info: 0833.777111. WORD&SOUND OTRANTO, piazzetta torre Matta – ore 22.30 Proseguono gli appuntamenti musicali di “Word&Sound, organizzati dall’Amministrazione comunale all’interno della rassegna dell’estate idruntina 2010. Oggi spazio a Vera di Lecce, cantante jazz e danzatrice di pizzica salentina e performer nel gruppo di world music Nidi d’Arac. Info: 0836.801683. Palio dei rioni SPONGANO, centro storico - ore 20 Dopo 28 anni ritorna a Spongano il torneo dei rioni: 50 giochi per tutte le fasce di età, tutti insieme per un grande divertimento! Quattro i rioni in cui è stato suddiviso il paese e che per un mese si sfideranno nelle diverse prove e categorie: rione Frasche, rione Lizze, rione Puzzulongo, rione Palummi. L’inaugurazione dei giochi è prevista per domenica 4 luglio alle 20 quando i quattro rioni sfileranno partendo dal rione di appartenenza fino ad incontrarsi in piazza Vittoria, dove verrà accesa la torcia simbolo inaugurale dei giochi. La sfilata avrà a capo la bandiera europea, quella italiana, lo stendardo del comune e la bandiera dei rioni. IN VACANZA NEL PALEOLITICO NARDÒ, palude del Capitano – ore 16/19.30 Inizia oggi, per durare fino al 12 luglio prossimo, il campo scuola di archeologia sperimentale per bambini organizzato da Maria Laura Spano e dal Gruppo Speleologico Neretino. Il campus si svolgerà presso la masseria Torre Nova Parco di Porto Selvaggio e la palude del Capitano. Info: 347.6107779. SULLA SCIA DELL’ANIMA SPECCHIA, Borgo Cardigliano – ore 10/13 e 16/22 Nella Sala dei Melograni di Borgo Cardigliano prosegue la personale di pittura di Mirella Raganato “Sulla scia dell’anima”. La mostra resterà aperto fino al 15 luglio prossimo, con ingresso gratuito tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22. Info: 0833.539599. SARTE IN PASSERELLA MIGGIANO Sono aperte le iscrizioni gratuite per la partecipazione all’evento di moda “L’Arte e la Fantasia della sarta in passerella”, 15esima edizione del concorso di moda promosso dall’Amministrazione comunale. La manifestazione si svolgerà il 1° agosto in piazza Giovanni Paolo II. Info: 320.0707327. 3 luglio 2010 26 www.belpaeseweb.it 27 3 luglio 2010 sport jçåÇá~äÉI=~ÇÉëëç=ëá=Ñ~=ëìä=ëÉêáç Durante la prima fase di questo Mondiale africano si è corso il serio rischio di addormentarsi di fronte alla tv. Le uniche squadre che da subito hanno denotato una minima filosofia di gioco sono state le latino americane. Ad ottavi di finale conclusi si può tranquillamente asserire che non si è assistito a sor- Dopo una prima fase noiosa arriva il vero spettacolo dello sport più bello del mondo prese di sorta. Tutte le cosiddette “grandi” sono riuscite a passare il turno, a cominciare dalla Spagna di David Villa che ha battuto uno sterile Portogallo. L’Argentina di Maradona ha spazzato via il Messico con di- screta facilità. Sempre sullo stesso lato del tabellone l’ottima Germania ha schiantato una presuntuosa Inghilterra ed il Paraguay “tutto grinta” ha avuto la meglio sul Giappone ai rigori. L’altra parte del tabellone ha visto il Ghana imporsi sugli Usa, il tonico Uruguay avere la meglio sulla Corea del Sud, mentre l’Olanda ed il Brasile hanno maramaldeggiato sulle rivali Slovacchia e Cile. Insomma, tra le favorite della vigilia sono rimaste fuori solo l’ultima sbiadita Italia e la presuntuosa Francia. (F. C.) Uruguay Ghana Olanda Brasile Giudizio: Giudizio: Giudizio: Giudizio: Squadra ostica e non solo. Se è vero che la compagine guidata da Tabarez si basa essenzialmente su di una fase difensiva al limite della perfezione, lo è altrettanto il fatto che l’attacco possa contare su un tridente da far paura. In poche possono vantare un reparto avanzato con Forlan trequartista coadiuvato da Cavani e Suarez. Proprio quest’ultimo è finalmente esploso in nazionale grazie alla sua raffinata tecnica e ad un fiuto del gol degno del miglior “Pablito”. Solo il centrocampo non convince. È vero, avrà tutto un continente che lo sosterrà, ma le basi della squadra non sembrano essere solide. Arriva ai quarti (risultato storico) dopo aver battuto gli Stati Uniti, ma nonostante ciò i problemi sussistono e sono evidenti, a cominciare da una difesa troppo spesso ballerina. Il centrocampo non è poi così male, ma in giro c’è molto di meglio. Una compagine che non convince, ma non ci stupiremmo se poi riuscisse a raggiungere un risultato imprevisto, ovvero le semifinali, con una gara tutto cuore. Gli “orange” non propongono più il loro calcio totale, bensì un sistema di gioco basato su di un’ottima fase difensiva. Le stelle sono rappresentate dall’interista Sneijder, fin qui autore di due gol, dal mortifero Robben e dal podista Kuyt. Proprio Robben potrebbe rappresentare la carta vincente da giocare nelle prossime dure gare. Il punto debole sembra essere rappresentato dalla mancanza di difensori che facciano la differenza, ma le accortezze tattiche di Van Marwijk potrebbero bilanciare il tutto. In ogni mondiale i verdeoro sono i principali candidati alla vittoria. In quest’occasione, però, la loro formazione non sembra essere la migliore se confrontata con altre squadre. In barba alle tradizioni, è la difesa il reparto più forte, possedente tutti fuoriclasse del proprio ruolo come l’interista Lucio. Il centrocampo, invece, sembra affatto irresistibile. In attacco la stella indiscussa è Kakà. Il fuoriclasse paulista, coadiuvato dagli ottimi Robinho e Fabiano, non ha, fin ad ora, convinto appieno. Argentina Germania Spagna Paraguay Giudizio: Giudizio: Giudizio: Giudizio: La “selección” vanta il miglior attacco del torneo: nessuna rappresentativa può annoverare una tale onda d’urto che basa la propria forza sulle scorribande dei vari Tevaz e Messi. Il contestato Maradona ha dimostrato di essere un tecnico persuasivo, soprattutto nel convincere le stelle della squadra a pressare fin nei pressi dell’area avversaria. Il centrocampo può contare sulla grinta di capitan Mascherano e su Veron. L’incognita è rappresentata, però, dalla difesa dove Demichelis non brilla per sicurezza. La vera sorpresa del torneo. Squadra solida, fantasiosa, ed intraprendente. Ha schiantato la rivale Inghilterra per 4-1. Nessuno si sarebbe aspettato un tale rendimento. Mueller, Podolski e Klose compongono un attacco ben assortito, ed il centrocampo non sembra soffrire l’assenza di Ballack. In difesa stupisce la sicurezza offerta da Mertesacker e dal solito Lahm. L’unica incognita è rappresentata dalla condizione fisica: riusciranno i tedeschi a mantenere questi standard di rendimento? È la principale favorita. I campioni d’Europa stanno offrendo un calcio delizioso, degno delle grandi squadre che hanno fatto la storia. Completa in ogni reparto, a partire dalla difesa con Ramos e Pique. Il centrocampo è da urlo, con i catalani Xavi ed Iniesta a far gioco, coadiuvati dal puntuale Xabi Alonso. In attacco è Villa il vero mattatore. La sfortunata partita d’esordio con la Svizzera è ormai un lontano incidente di percorso. I miglioramenti paiono continui. Si attende il miglior Torres. Squadra tutta grinta e poca tecnica. Autore di un ottimo girone di qualificazione, non si è dimostrata irresistibile nel match che l’ha vista primeggiare sul Giappone ai calci di rigore. Santa Cruz sembra non gradire il ruolo di ala destra assegnatoli da coach Martino, Barrios funziona a corrente alternata e si sente l’assenza di un vero goleador. La difesa è il reparto più coriaceo, con buone individualità come Vera. Nella zona mediana del campo spicca, invece, il certosino apporto dell’ atalantino Barreto. 3 luglio 2010 SPORT 28 Lecce, qualcosa si muove A sorpresa Gianni Munari rimane in giallorosso. Per Giacomazzi sono ore decisive e intanto potrebbe ritornare in pista Rico Semeraro Il Lecce comincia a muoversi in questo difficile mercato estivo. Anzitutto sono state risolte le comproprietà. Tra le operazioni in entrata è da sottolineare come ci sia stato un vero e proprio ribaltone in merito alla probabile partenza di Gianni Munari (nella foto a destra). Il forte centrocampista è rimasto sorprendentemente nel Salento. Col Palermo si è giunti finalmente ad un accordo per il rinnovo annuale della compartecipazione. Sempre sul fronte arrivi c’è da rimarcare soprattutto l’ operazione che ha portato al prestito del terzino Donati dall’Internazionale. Nel frattempo si cerca di sbloccare le trattative che dovrebbero vedere l’arrivo dell’esterno Brivio, e del mediano interista Krhin. Un discorso a parte lo meritano Andrea Esposito e capitan Guillermo Giacomazzi (nella foto a sinistra). Il centrale galatinese potrebbe essere il fiore all’occhiello per quanto riguarda il rafforzamento della difesa, nonostante il suo ritorno in Liguria. Infatti, la coppia centrale formata da Fabiano e Ferrario, non sembra garantire quella sicurezza di cui il tecnico Gigi De Canio è alla disperata ricerca. Si sa, ogni squadra che si rispetti non può prescindere da una buona solidità difensiva. In merito, proprio Esposito ha voluto proporsi in prima persona, lanciando messaggi assai chiari a tecnico e società: “Ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto se il Lecce mi avesse fatto rientrare, ma per il momento non è così. Con il senno di poi è facile dire che l’estate scorsa ho fatto una scelta completamente sbagliata, ma tornare indietro non è possibile”. Sulla stagione passata, aggiunge: “Non avrei mai immaginato di dover affrontare un campionato così tribolato, caratterizzato oltre che da malanni fisici, anche da seri problemi di ambientamento. Mi aspettavo semplicemente di avere l’opportunità di giocare in serie A, e di provare a dimostrare di meritarla, ma è andato tutto male. Spero che questo brutto anno sia definitivamente alle spalle”. E con fare malinconico ribadisce una volta di più la sua volontà: “Spero di riprendere il mio cammino e la mia carriera dal punto in cui l’avevo lasciata due anni fa”. Guardando, invece, all’aspetto prettamente tattico, è da sotto- lineare come il tecnico sembra avere le idee piuttosto chiare. Il 4-4-2 sarà la base sulla quale dipanare gli schemi nella stagione a venire. I nodi principali riguardano il centrocampo e l’attacco. Se per il reparto avanzato è vicino il l’arrivo del giovane Destro, per il centrocampo rimane un forte punto interrogativo, ovvero l’affaire riguardante la permanenza di Giacomazzi. Il forte mediano uruguagio sembra essere sempre più lontano da una conferma in giallorosso. Difatti, società e calciatore incontrano parecchie ed impreviste difficoltà per giungere al rinnovo del contratto. In via Templari si è persuasi dall’idea che una remunerazione da 350mila euro l’anno sia più che sufficiente, ma il capitano pare essere in forte disaccordo, ma nonostante tutto è il suo ottimismo a farla da padrone. La differenza tra domanda ed offerta è sostanziosa, ma la fiducia in un esito felice non abbandona il capitano: “ se davvero c’è la volontà di raggiungere un accordo, arriverà la svolta nella trattativa. Quattro anni fa feci una scelta netta col cuore, perché puntai sulla mia vita nel Salento”. Poi, con grande senso di appartenenza aggiunge perentorio qual è il suo desiderio principale: “voglio assolutamente rimanere in maglia giallorossa”. Infine una voce che va facendosi sempre più insistente vedrebbe un ritorno al passato, con Rico Semeraro pronto a riprendere in mano le redini della società. (F. C.) fä=Å~äÅáç=ë~äÉåíáåç= íê~=~ãÄáòáçåá=É=Åêáëá Gallipoli, Casarano, Nardò, Maglie e Tricase alle prese con le difficoltà del mercato Il calcio salentino si prepara a vestire l’abito più bello con il Lecce in serie A. Ma dopo il club di Via Templari non ce ne sono più altri di casa nostra nei professionisti. Il Gallipoli è uscito fuori da questa sfera dopo ben cinque anni tra C2, C1 (attuale Prima Divisione) e serie B. Per gli ionici (il titolo di Prima Divisione va verso il fallimento) l’associazione “Il mio Gallipoli” si muove per un progetto in serie D (mercoledì incontro con circa 30 imprenditori), ma è chiaro che al momento in riva allo Ionio sia in atto l’operazione ricostruzione. In serie D brillano in questo mercato estivo Casarano e Nardò. Sul Casarano di Ivan De Masi c’è in panchina la garanzia: il nome del tecnico Antonio Toma. Se ha lasciato i “prof” lo ha fatto solo per un obiettivo: vincere, chiaramente divertendo con il suo calcio offensivo. Mentre il Nardò, forte dell’etichetta di neopromosso, lavora tranquillo in preparazione di campionato, cercando di accontentare il tecnico Maiuri con elementi giovani ed altri di esperienza e qualità (soprattutto stranieri). Ma il calcio salentino vive la crisi. Ecco gli esempi più emblematici: la Toma Maglie, club storico del 1944, retrocesso in Promozione, ha portato il titolo in Comune. Il Tricase, serie C2 negli anni 90, mette in dubbio l’iscrizione in Eccellenza. (P. M.) SPORT 3 luglio 2010 29 PESCA IN APNEA jçåíáå~êç=éÉëÅ~=äDçãÄêáå~=Ç~=O=âÖ=É=îçä~=~á=íêáÅçäçêá Il salentino Giampiero Montinaro approda alla finale tricolore di pesca in apnea in programma a settembre a Bosa in Sardegna. Il tesserato per l’Asd “I Corsari” di Martignano è stato protagonista nelle semifinali salentine di Torre Suda e Torre Sinfonò di Alliste. Ha chiuso quarto pescando la preda più grossa del campionato: un’ombrina di quasi 2 kg. C'è da segnalare anche il morso di una murena (pescata da Giuseppe Piras) al barcaiolo dell’atleta sardo. È stato necessario l’intervento in barca di un medico che, non potendo portare il ferito sulla terraferma per non inficiare la gara, ha dovuto applicare 5 punti di sutura al malcapitato. La Italgest Casarano riscrive la storia dalla B Il prestigioso club non si è iscritto alla massima serie per problemi economici e logistici, e riparte dalla B con un progettogiovani e (probabilmente) dal tecnico Alessandro Orme PALLAMANO Il Casarano sparisce dall’elite. Finisce così l’avventura dell’Italgest Casarano, giovane club salentino capace di imporsi con prestigio nelle quattro stagioni nella massima serie con la conquista di tre scudetti, due coppe Italie ed altrettante supercoppe. È stata una decisione sofferta per i dirigenti arrivata dopo le riflessioni e le analisi degli ultimi tempi. Alla fine gli attuali vice campioni d’Italia hanno deciso per il ridimensionamento dei programmi, dopo aver trionfato in Italia e messisi in luce nella vetrina europea tra Champions League ed Ehf Cup. Tra i motivi dell’addio all’elite di pallamano ci sono i fattori economici e logistici, come i continui trasferimenti a Lecce per l’assenza a Casarano di un palasport idoneo all’elite. “Bisogna accettare la realtà e ripartire dalla dimensione di un campionato come la B da disputare in casa e nel nostro palazzetto tensostatico di contrada Pietrabianca -commenta il presidente dell’ultima stagione dell’Italgest Casarano, Maurizio Monte, 41 anni-. Per il prossimo campionato bisogna tener conto del supporto dello sponsor. La speranza è di poter continuare a ricevere ancora il sostegno dell’Italgest. Vedremo ce ci sarà un contributo ad andare avan- Pedalando contro il cancro Giovanni Giustiziero e Rachel Mc Cormack hanno terminato il loro tour in mountain bike attraverso l’Europa, raggiungendo l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro ti e se ci saranno altri partner”. Per il futuro si pensa concretamente alla serie B, che vedrà scadere le iscrizioni nel prossimo settembre. È difficilissimo ipotizzare la partecipazione all’A2, visto che il club punta a costruire una squadra composta da elementi del vivaio e con un tecnico lo- cale. Il candidato numero uno è Alessandro Orme, responsabile del vivaio rossoazzurro e tecnico in seconda della prima squadra nelle ultime due stagioni. Così l’attività si svolgerà al tensostatico di contrada Pietrabianca. Pasquale Marzotta MOUNTAIN BIKE Giovanni Giustiziero e Rachel Mc Cormack (nella foto) sono ritornati a Maglie dopo un tour di 3.500 chilometri, attraverso sette nazioni (Irlanda, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e Italia). I due ragazzi sono tornati nel piccolo centro salentino lunedì scorso, accolti dalle autorità comunali con in testa il sindaco Antonio Fitto e dagli amici e appassionati del- Festa con medaglie per la Kihon alla Coppa Puglia Il sodalizio magliese ha conquistato diversi titoli nella manifestazione di semicontact ARTI MARZIALI La Kihon fa incetta di medaglie alla “coppa Puglia” al palasport di piazza Palio a Lecce. Insieme agli atleti della palestra di Maglie il maestro Renzo Lupo ha ammirato le prove dei suoi nuovi allievi di Palmariggi. “Sono soddisfatto poiché sono giunti segnali importanti dal gruppo di Palmariggi”. Ecco i piazzamenti degli atleti della Kihon (con gli anni e il comune di residenza). Primi classificati: Gabriele Gnai (12 anni, Palmariggi), Angelo Fortuna (7, Maglie), Endrit Quellimi (12, Maglie), Francesco Miggiano (6, Palmariggi). Secondi: Andrea Schiattino (9, Maglie), Gianluca De Pascali (9, Muro Leccese), Paride Frisullo (9, Castrignano dei Greci), Sonia Marconi (10, Maglie), Alessandro Zezza (6, Palmariggi), Antony Strummiello (6, Palmariggi). Terzi: Francesco Rizzo (8, Maglie), Mario Tarantino (8, Maglie), Giacomo Marconi (7, Maglie), Giuseppe Presicce (7, Maglie), Beatrice Gnai (6,Palmariggi), Jacopo Rossetti (8, Palmariggi), Nicolas Panarese (10, Scorrano), Sofia Pitardi (8, Cursi). E per i senior terzo posto per Giampiero Borgia (27, Maglie) e Roberta Rizzo (18, Spongano). (P. M.) l’associazione “Il ciclone”, un po’ stanchi (e dimagriti) ma felici. 3.500 euro raccolti, l’obiettivo che i due si proponevano, una somma che sarà devoluta interamente alla Irish Cancer Society, ente irlandese che si occupa della ricerca contro il cancro a livello sovranazionale. L’iniziativa dei due ragazzi non è esattamente una novità: è in uso nei paesi di lingua anglosassone preporsi un obiettivo sportivo, che appoggi una causa importante per il sociale. Per l‘intero mese e mezzo di viaggio che li ha visti partire dall’Irlanda, Giovanni Giustiziero e Rachel Mc Cormack hanno percorso circa cento chilometri al giorno documentando i luoghi visitati pubblicando immagini e video su Facebook, tenendo informati gli amici sui loro spostamenti, ma anche tutti coloro, in particolare le strutture ricettive, che li hanno aiutati nella causa sostenuta. Il viaggio è stato interamente a spese dei due giovani, se si esclude l’aiuto dei partner tecnici. I fondi per il cancro erano al loro arrivo virtuali, dato che i ragazzi avrebbero ricevuto, come da prassi in questi casi delle “promesse” di devoluzione, che sarebbero arrivate solo a impresa conclusa. (A. Leu.) 3 luglio 2010 io PROPRIO io 30 di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Lina Chiriatti Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Nota insegnante e coreografa salentina, direttrice della Scuola ASD “Dimensione Danza” presente a Maglie sin dal 1990, ha studiato danza classica, jazz e contemporanea nei più importanti centri di danza di New York, Parigi e Londra. Possiede il diploma di Insegnante in Danza Classica conseguito presso la prestigiosa “Russian Ballet Society” di Edimburgo e nel corso degli anni ha continuato a perfezionare i suoi studi e la sua tecnica seguendo i corsi di aggiornamento dell’Accademia Nazionale di Danza a Roma, corsi di composizione coreografica a Venezia e corsi di danza contemporanea a Milano. Ha organizzato e firmato le coreografie di numerosi spettacoli nel Salento, tra cui “Il gesto e l’anima”, “Storie danzate frammenti di vita”, “Tra danza e parole”, lo spettacolo “Galà di Danza” (2001) del Politeama Greco di Lecce con ospiti del calibro di Christopher Huggins, Shida Yoko, Alexander Serov e Kayoko Amemiya. Numerosi inoltre i concorsi nazionali e internazionali che dal 1995 a oggi l’hanno vista aggiudicarsi il primo premio come migliore coreografa. Il tratto principale del tuo carattere. Sono estroversa, la tendenza del mio animo è quella di cogliere sempre gli aspetti positivi della vita. Il tuo principale difetto. Sono troppo perfezionista. La qualità che preferisci in una donna? La lealtà e la simpatia. E in un uomo? Mi attrae l’uomo bello e colto. Cosa ci vuole per esserti amico? I miei amici devono dimostrarmi di essere persone sincere,altrimenti preferisco stare da sola. Cos’è la felicità? Sono quasi sempre felice, la felicità fa parte di me, ma ho provato una gioia indescrivibile quando sono nati i miei figli. L’ultima volta che hai pianto? È accaduto giorni fa: mi sono commossa vedendo le mie allieve danzare una coreografia creata da me. Di cosa hai paura? Della pazzia dell’uomo. Canzone che canti sotto la doccia? Non canto mai sotto la doccia. Musicisti o cantanti preferiti? Tantissimi. Ultimamente la mattina ascolto Mozart e la sera Negramaro e musica new age. Poeti preferiti? Pablo Neruda. Autori preferiti in prosa? Hermann Hesse. Libri preferiti. Il lupo della steppa e Mille splendidi soli. Attori e attrici preferiti. Tom Cruise, Demi Moore. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Jennifer Lopez. Film preferiti. Sette anime, Gli Intoccabili. I tuoi pittori preferiti. Picasso. Il colore che preferisci. Il rosso. Se fossi un animale, saresti? Un cavallo, dall’aspetto bello e imponente, ma nello stesso tempo tenerissimo. Cosa sognavi di fare da grande? L’interprete. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Non c’è un’incontro in particolare che mi ha cambiato la mia vita. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Ad alcuni miei cari amici. Quel che detesti più di tutto. La falsità. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Molto poco, non ho mai il tempo di farlo. Piatto preferito. Amo i cibi semplici e genuini, una ricca insalata con germogli di soia è un piatto che mi soddisfa. Il profumo preferito. Uso solo essenze naturali alla vaniglia, rosa o aromi fruttati. Il fiore che ami. La rosa. La tua stagione preferita? L’estate. Il paese dove vorresti vivere? Amo New York,ci sono stata diverse volte per studiare danza. É una città in cui mi sono sentita veramente libera. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Nel Medioevo. Anno IX - n. 368 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 Personaggi storici che ammiri di più. Giovanna D’Arco. Personaggi storici detestati. Hitler, senza ombra di dubbio. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Sarei pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo per sostenere ciò in cui credo. Chi è il tuo eroe vivente? Obama. Il tuo sogno ad occhi aperti? Poter ricevere l’incarico come coreografa di un’importante produzione teatrale. Il tuo rimpianto più grande? Non riuscire a viaggiare spesso come facevo una volta. Cos’è l’amore? L’amore è ciò che provo per i miei figli, per il mio uomo, per i miei allievi, per la vita. Stato attuale del tuo animo. Abbastanza sereno. Il tuo motto. Non arrenderti mai. Come vorresti morire? Consapevolmente, ma non mi piace parlarne. Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Belpaese s.r.l si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrarie agli interessi di Belpaese s.r.l. 2. Violino le disposizioni vigenti in materia di diritto d’autore 3. Contengano informazioni fuorvianti e scorrette 5. Non rispondano ai requisiti minimi di impaginazione professionale 6. Non siano pervenute nei termini concordati 7. Siano state fornite in modo incompleto In tutti i casi Belpaese s.r.l non è responsabile per il contenuto di dette inserzioni e comunicazioni. Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Tessera n. 14594 3 luglio 2010 31 3 luglio 2010 32