Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
ISTITUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA III
Corso Sacchirone, 26 – Carmagnola
Tel. 0119773325 – Fax 0119725399
e-mail: [email protected]
Dirigente Scolastico
Dott. EMILIO GAMNA
Collaboratrici
FERRERO FRANCESCA – MIGLIORE MADDALENA
CARMAGNOLA
SEDE DIRIGENZA SCOLASTICA
E
SEGRETERIA
CORSO SACCHIRONE 26
10022 CARMAGNOLA
TEL. 0119773325
FAX. 0119725399
Codice meccanografico TOIC8AM009
1
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
PREMESSA
Il III° Comprensivo nato tre anni fa dall’aggregazione del 2° Circolo didattico di
Carmagnola, della scuola dell’Infanzia “ Ronco “ ,della scuola media di primo grado “
Cesare Pavese “ di Villastellone e nove sezioni della “ Primo Levi “ di Carmagnola.
Attraverso il Piano unitario dell’Offerta Formativa ( P.O.F. ) il neo Istituto Comprensivo ha
delineato la propria identità :
- per definire finalità, obiettivi comuni e condivisi necessari all’azione educativa a favore
della comunità scolastica ;
- per realizzare quanto dettato dalle “ Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. “
L’Istituto comprensivo ” … crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base
che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di
istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro
un unico percorso strutturante . “ ( 1 )
- per favorire la continuità formativo-educativa tra i vari ordini di scuola attraverso la
costruzione di un ambiente improntato al dialogo e alla comunicazione.
In questo anno scolastico il POF presentato tiene conto di quanto già avviato e consolidato
nel corso degli anni precedenti, ne conferma le linee e sarà oggetto di ulteriori modifiche
da apportarsi in itinere negli anni a venire.
La centralità dell’alunno nel processo formativo non è da ritenersi come un astratto
principio pedagogico, bensì il punto di partenza nel progettare, impostare e realizzare
l’attività scolastica.
Per la realizzazione del P.O.F. è fondamentale che:

gli alunni siano i protagonisti del proprio processo formativo finalizzato al
costante incremento delle potenzialità cognitivo-intellettive e relazionali e ad
una graduale integrazione delle istanze psichiche che li porteranno ad una
piena consapevolezza del proprio “ Io “. Potranno così interagire con
modalità sempre più adeguate con se stessi e con il mondo circostante con
comportamenti autonomi e responsabili .

i docenti esprimano la propria offerta formativa, motivino il proprio
intervento didattico – metodologico , esplicitino le strategie, le modalità di
verifica e i criteri di valutazione;

le famiglie conoscano l’offerta formativa e collaborino attivamente e
consapevolmente al progetto educativo.
Del POF si aggiornano, ogni anno, le parti relative ai progetti di miglioramento e
arricchimento dell’offerta formativa in quanto costituiscono la parte variabile che è
programmata annualmente ed è sottoposta a verifica pedagogico - didattica al termine di
ogni anno scolastico.
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A. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
PLESSI
CARMAGNOLA
SEZIONI DI
VIALE GARIBALDI
TEL . 0119773325
SCUOLA DELL’INFANZIA
VILLASTELLONE
SCUOLA
VIA COSSOLO
TEL. O119619717
RONCO
PIAZZA MAZZINI
TEL . 011 9724364
TUNINETTI
FRAZ.TUNINETTI
TEL. 0119795015
CAPOLUOGO
CORSO SACCHIRONE 26
TEL. 011 9773325
FAX. 0119725399
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
VIALE SIGNORINI
TEL. 0119610373
SCUOLA
VIA ODDENINI 1
TEL. 0119614163
FAX. 0119610740
TUNINETTI
FRAZ. TUNINETTI
TEL. 0119795015
SCUOLA
SECONDARIA 1°
SCUOLA DI VIA MARCONI
VIA MARCONI 20
TEL. E FAX 0119723140
“ CESARE PAVESE “
VIA A. GENTILESCHI 1
TEL 0119610549
FAX 011 9610 549
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ALUNNI
CARMAGNOLA
VIALE
GARIBALDI
2 SEZIONI
SCUOLA
DELL’INFANZI
A
“RONCO”
5 SEZIONI
TUNINETTI
1 SEZIONE
CAPOLUOGO
15 CLASSI
N° ALUNNI
IN TOTALE
N.° ALUNNI
VIA COSSOLO
3 SEZIONI
62
VIALE SIGNORINI
3 SEZIONI
69
50
126
22
321
SCUOLA
PRIMARIA
VIA ODDENINI 1
10 CLASSI
TUNINETTI
3 CLASSI
SCUOLA
SECONDARIA
1° GRADO
VILLASTELLONE
237
32
CAPOLUOGO
222
“ CESARE
PAVESE “
154
PERSONALE DOCENTE
CARMAGNOLA
VILLASTELLONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
18
13
SCUOLA PRIMARIA
37
20
SCUOLA SECONDARIA 1°
21
13
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PERSONALE ATA
CARMAGNOLA
VILLASTELLONE
D.S.G.A.
1
/
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
7
/
COLLABORATORI
SCOLASTICI
13
9
ORARIO UFFICI
DIRIGENZA
SEGRETERIA
CARMAGNOLA
VILLASTELLONE
Tutti i giorni
ore 8,30 / 11
Lunedì
ore 11 / 12
Ufficio Alunni
dal lunedì al venerdì 8,15 alle 9,15;
il lunedì pom. e il giovedì pom. 15,30 / 16,30
Ufficio Personale
Sc. Infanzia e Primaria - dal lun. al ven. 11,45 / 13;
Sc. Secondaria dal lun. al ven 13,45 / 14,45
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE (ALLEGATO A)
(Gli allegati si trovano in fondo a questo documento)
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B. L’ORGANIZZAZIONE
La Scuola, accanto agli OO.CC., si è data questa organizzazione funzionale.
Staff di direzione: supporta la Direzione nelle scelte organizzative generali; prepara
proposte e materiali per la discussione per agevolare i lavori del Collegio dei docenti. E’
formato dai collaboratori del Dirigente, dalle funzioni strumentali, dai responsabili di plesso
e si avvale della collaborazione del DSGA.
Referenti di progetto: programmano, elaborano, curano la realizzazione dei percorsi
didattici specifici previsti nei progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa; provvedono
al monitoraggio in itinere e ad una verifica finale.
Funzioni strumentali: si occupano dell’area di supporto al lavoro dei docenti,
coordinando la programmazione, la documentazione e la verifica di aree specifiche, scelte
dal Collegio Docenti. Coordinano le Commissioni relative alle stesse aree. Fanno parte
dello Staff di Direzione
Incarichi organizzativi: riguardano la gestione degli spazi e delle attrezzature.
L’organigramma organizzativo si può così rappresentare:
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLABORATORI
DEL DIRIGENTE
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
S
T
A
F
F
RESPONSABILI DI
PLESSO
FUNZIONI
STRUMENTALI
e
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
COLLEGIO
DOCENTI
REFERENTI di
PROGETTO
COMMISSIONI
UFFICIO DI
SEGRETERIA
COLLAB. SCOL.
RSU
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B.1 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO
SCUOLA DELL’INFANZIA
LE CLASSI DI TUTTI I PLESSI HANNO LO STESSO ORARIO:
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
INGRESSO
8/9
PRIMA USCITA
11:45/12
SECONDA USCITA
E INGRESSO PER CHI PRANZA A CASA
13
TERZA USCITA
15:45/16
SCUOLA PRIMARIA
LE CLASSI DEL PLESSO DI CARMAGNOLA, VILLASTELLONE E TUNINETTI HANNO
UN’ARTICOLAZIONE ORARIA BASATA SU 5 GIORNI SETTIMANALI.
ORARIO RELATIVO A CARMAGNOLA E VILLASTELLONE
DAL LUNEDI’ AL GIOVEDI’
8:10 – 16:10
VENERDI’
8:10 – 12:40
PER CARMAGNOLA, IN BASE ALLE RICHIESTE DELLE FAMIGLIE, E’ ATTIVO UN
AMPLIAMENTO ORARIO :
IL VENERDI’ DALLE
12:40 ALLE 16,10
LE CLASSI 1A – 2A DEL CAP. A TEMPO NORMALE HANNO IL SEGUENTE ORARIO:
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
8:10 – 13
14:10 – 16:10
LUNEDI’
(e possibilità di mensa in orario aggiunto )
ORARIO RELATIVO A TUNINETTI:
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
7:55 – 12:55
LUNEDI’
14:10 – 16:10
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SCUOLA SECONDARIA I° GRADO
CARMAGNOLA
Per gli allievi l'orario di inizio e fine lezione è il seguente:
• dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,55 alle ore 13,30
durata
ingresso
prima lezione
seconda lezione
terza lezione
primo intervallo
quarta lezione
quinta lezione
secondo intervallo
sesta lezione
7.50
7.55-8.50
8.50-9.45
9.45-10.35
10.35-10.45
10.45-11.40
11.40-12.30
12.30-12.35
12.35-13.30
55 min.
55 min.
50 min.
10 min.
55 min.
50 min.
5 min.
55 min.
VILLASTELLONE
Per gli allievi l'orario di inizio e fine lezione è il seguente:
• dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 14,00 (intervallo ore 9.50-10.00;
ore 11.50-12.00)
prima lezione
seconda lezione
primo intervallo
terza lezione
quarta lezione
secondo intervallo
quinta lezione
sesta lezione
8.00-9.00
9.00-9.50
9.50-10.00
10.00-11.00
11.00 -11.50
11.50-12.00
12.00-13.00
13.00-14.00
durata
60 min.
50 min.
10 min.
60 min.
50 min.
10 min.
60 min.
60 min.
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B.2 RISORSE STRUTTURALI
B.2.a IL TERRITORIO E IL CONTESTO SOCIALE
CARMAGNOLA
Carmagnola è una città con circa 29.000 abitanti, distribuiti su una superficie di poco più di
96 kmq, con una densità di popolazione di ca. 291 ab/kmq.
Sono presenti, oltre al nucleo urbano, vari borghi e frazioni:
Salsasio, San Bernardo, San Giovanni, San Michele, Casanova ,Cavalleri-Fumeri, Motta,
Oselle,Tuninetti, Vallongo, .
Da un punto di vista dell'economia, la vocazione agricola e commerciale, prevalente fino ai
primi anni 60 del Novecento, fu ridimensionata da una forte spinta all'industrializzazione
per la costruzione delle fonderie Fiat Teksid (ghisa e, successivamente, alluminio). Negli
anni più floridi vi trovavano impiego circa 3.600 persone. La popolazione passò dai 14.477
abitanti del 1961 ai 21.109 del 1971, con un suo notevole ringiovanimento.
I nuovi lavoratori provenivano soprattutto dal Sud e dalle Isole.
La definitiva chiusura delle fonderie della ghisa (2001) comportò un drastico
ridimensionamento del personale ma la popolazione di Carmagnola restò sostanzialmente
stabile. Anzi, da una decina d'anni a questa parte, per la spinta impressa soprattutto dal
Nuovo Piano Regolatore, si assiste ad un forte sviluppo urbanistico e ad una nuova
ondata migratoria di persone e famiglie provenienti non solo da Paesi extracomunitari dei
continenti africano,asiatico, sudamericano, ma anche comunitari, in particolare dalla
Romania.
Come negli anni 70 e 80 del Novecento, così oggi l'integrazione di questi nuovi
carmagnolesi non è priva di ostacoli. La scuola è stata e può essere ancora un buon punto
di partenza per superarne qualcuno.
A Carmagnola si trovano molteplici risorse territoriali che interagiscono con la scuola :

Il Museo Civico di Storia Naturale, sede del primo Centro Visita del
Parco fluviale del Po,

La Galleria Civica di Arte Contemporanea, che ospita solo esposizioni
temporanee su temi di arte contemporanea,

la Biblioteca Civica,

l’Archivio Storico

l’Ecomuseo della Canapa

il Museo Tipografico “Rondani”

Museo Civico Navale
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VILLASTELLONE
La nascita di Villastellone risale ai primi anni del 1200. E’ un piccolo centro della pianura
piemontese di poco meno di 5.000 abitanti, a sud di Torino, da cui dista circa venti km.
Fino all'inizio del secolo scorso la sua economia si basava esclusivamente sull'agricoltura;
il suo territorio infatti è molto fertile anche perché solcato da fiumi, torrenti e canali: il fiume
più importante è certamente il Po (dal quale deriva un taglio settecentesco chiamato “Po
morto”), mentre lo Stellone e il Banna sono torrenti il cui corso si sviluppa per la maggior
parte nel territorio Villastellonese. Ancora oggi l'agricoltura ha un posto importante
nell'economia del paese, sul territorio sono numerosi gli allevamenti di bovini per la
produzione di latte e carne di qualità.
In passato era fiorente l'industria serica che contava, agli inizi dell'ottocento, ben quattro
filande.
Soprattutto nell'ultimo quarto del secolo scorso, favoriti anche dalla ferrovia, si sono
sviluppati due importanti comprensori industriali, uno lungo la strada per Torino, l’altro
sulla Provinciale per Santena. Nonostante la crisi industriale e a seguito di riconversione,
attualmente gli stabilimenti industriali insediati occupano ancora centinaia di maestranze
villastellonesi costituendo ancora oggi la maggiore fonte di occupazione.
Anche il terziario ha raggiunto un notevole sviluppo e gli occupati in questo settore
superano oltre tre volte gli occupati in agricoltura.
Il numero degli abitanti, si è gradualmente elevato a partire dagli anni Settanta con
l'immigrazione proveniente da diverse regioni italiane e dai Paesi stranieri, soprattutto
dell’est, fino ai circa 4800 abitanti attuali.
La scuola è aperta ad ogni forma di collaborazione che provenga dalle famiglie,
privilegia la cultura del territorio e funge da banca di trasmissione, amplia l’offerta
formativa attingendo risorse e sollecitando interesse per le strutture presenti sul
territorio, quali :
 la Biblioteca Civica Comunale
 le Associazioni sportive (vengono messi a disposizione spazi per diffondere
la cultura dello sport )
 gli Assessorati all’Istruzione e all’Ambiente
 i Carabinieri (che svolgono, in collaborazione con la Scuola, Attività di
educazione alla legalità)
 il Centro Incontri; la Pro Loco; la Casa di Riposo

i Gruppi Teatrali (l’Aula Magna Auditorium viene offerta per rappresentazioni
teatrali)
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B.2.b I PLESSI : STRUTTURE E SERVIZI
INFANZIA Carmagnola
“ RONCO “
Ospita cinque sezioni:
 Cinque aule
 Cinque anticlassi
 Un salone adibito a :
1. Refettorio
2. Spogliatoio
3. Spazio multifunzionale
per attività motorie e
psicomotorie
 Spazi esterni attrezzati
 Bidelleria
CAPOLUOGO
Ospita due sezioni.





Due aule
Aula ludica
Dormitorio
Refettorio
Spazi esterni
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TUNINETTI
Ospita Una sezione
 Aula
 Piccolo atrio
 Refettorio in comune con la
primaria
 Aula gioco
 Palestra per attività motorie e
psicomotorie
 Spazi esterni attrezzati
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Villastellone
VIA COSSOLO
Ospita tre sezioni:





Tre aule
Tre interspazi
Salone giochi
Refettorio
Palestra per attività motorie
e psicomotorie
 Spazio esterno attrezzato
VIALE SIGNORINI
Ospita tre sezioni
 Tre aule
 Saletta giochi per attività
motorie e psicomotorie
 Dormitorio
 Refettorio
 Spazio esterno attrezzato
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PRIMARIA
CAPOLUOGO

Quindici aule adibite a classi
 Aula Pittura, manualità e
lettura
 Laboratorio lingua straniera
e informatico con
collegamento internet
 Due aule attrezzate con LIM.
 Spazi per attività a piccolo
gruppo;
 Palestra attrezzata per
attività motorie e
psicomotorie
 Locali mensa
 Due spazi/cortili esterni per i
momenti di pausa e
ricreazione.
 Bidelleria
 Servizio di pre e post-scuola, in comune con il I° I..C. di Carmagnola , gestito da
una cooperativa del Territorio, con contributo a carico delle famiglie.
 Il primo piano è privo di barriere architettoniche.
 Servizio di scuolabus comunale a pagamento
TUNINETTI





Tre aule adibite a classe
Spazio refettorio
Locale attività motorie
Interspazio per attività a
gruppo
Spazio esterno
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VILLASTELLONE








Dieci aule
Laboratorio d’informatica,
con collegamento internet .
Tutte le aule con lavagna
interattiva multimediale (
LIM ).
Spazi per attività di
sostegno e di piccolo
gruppo.
Palestra per attività motorie
e psicomotorie.
Due locali adibiti a mensa
Cortile
Biblioteca di plesso

Il piano terra dell’edificio è privo di barriere architettoniche

Bidelleria

E’ garantito un servizio scuolabus Comunale a pagamento .

Da più anni è attivo un servizio di volontari che effettuano “ IL PIEDIBUS “ ( andare
a scuola camminando ).
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SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CARMAGNOLA
 Aula magna con LIM,
biblioteca, spazio musica
 Sala insegnanti
 Due bidellerie
 Aule per attività di
sostegno con un
computer e attrezzature
per particolari esigenza
 Palestra
 Dieci aule tutte con
computer, video-proiettore
e una con la LIM
 Area
verde
posta
all’interno del’edificio.

Laboratorio di musica
Le aule sono prive di barriere architettoniche poiché sono accessibili tramite un
ascensore interno.
VILLASTELLONE












Reception controllata dal
personale ausiliario
Biblioteca Comunale
Aula audiovisivi e lavagna
interattiva multimediale
Aula
computer
per
Insegnanti
Aula di sostegno
Aula Magna Auditorium
Laboratorio di Musica
Laboratorio di Arte
Sala insegnanti
Sala ricevimento parenti
Palestra e relativi spogliatoi
Le aule sono prive di barriere architettoniche
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Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
C. PRINCIPI e FINALITA’
Le linee pedagogiche del nostro Piano dell’Offerta Formativa si ispirano alle seguenti linee
guida :
A.
B.
C.
D.
L’alfabetizzazione culturale e sociale
La convivenza democratica e civile
La creatività
L’atteggiamento metacognitivo
E’ attraverso esse che definiamo gli obiettivi educativi specifici da raggiungere, con la
consapevolezza che la scuola agisce in un più vasto contesto educativo, culturale e
sociale.
C. 1 L’alfabetizzazione culturale e sociale
(per una scuola che sia ambiente educativo di apprendimento)
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
“ La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed
è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo
culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione
sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea . … “(1 )
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------NOTE
1
MIUR, “ Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
di istruzione”, 16/11/2012, p.16
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LE COMPETENZE
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Nella Scuola Primaria
Gli aspetti peculiari di questa fondamentale finalità della Scuola Primaria possono essere
così sintetizzati:
utilizzare la lingua come fondamentale strumento di mediazione culturale tenendo
conto dei linguaggi specifici di ogni disciplina;
partire dalla realtà che il bambino conosce privilegiando quindi ciò che gli è più vicino,
valorizzandone i prerequisiti, attuando un percorso didattico che parta dal
predisciplinare per arrivare alle discipline con le loro specificità;
problematizzare l’apprendimento utilizzando un approccio alle varie situazioni
didattiche incentrato sulla “risoluzione dei problemi” intesa, in senso ampio, come
metodologia di lavoro che parta effettivamente dalle esperienze dei bambini per
avviare una modalità d’indagine che sia il più possibile scientifica (ipotesi, ricerca di
spiegazioni, verifica);
operare dei collegamenti fra discipline diverse utilizzando concetti analoghi, termini
simili anche con sfumature di significato diverse.
Entrando nel merito delle varie discipline abbiamo elaborato Curricoli Disciplinari di italiano
e matematica ( ALLEGATO B )curricola partendo dalle Indicazioni dei Programmi vigenti,
sono adeguati al nostro contesto e ne evidenziano gli aspetti interdisciplinari.
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
Italiano
Arte e
immagine
Musica
Si dà particolare risalto alla comprensione della lettura quale
strumento che permette di legare fra loro tutte le discipline; inoltre non
può mancare una dovuta attenzione alla costruzione dei testi scritti da
sviluppare in modo diverso in base ai codici che le varie materie
utilizzano.
L’accento è posto, più che su un’abbondante produzione, sulla
capacità di cogliere le possibilità che linguaggi diversi da quelli più
usuali possono offrire. Importante il ruolo della psicomotricità
all’interno dell’educazione motoria per le classi del primo ciclo e la
scuola dell’Infanzia.
Ed. fisica
Gli obiettivi da raggiungere sono la familiarizzazione con strutture
Lingua Inglese linguistiche diverse da quelle della lingua italiana e l’approccio a
diverse culture, allo scopo di favorirne la conoscenza, l’accettazione e
il riconoscimento di elementi comuni. L’approccio ad una seconda
lingua amplia le conoscenze degli alunni, favorisce lo sviluppo di
abilità concettuali che il bambino riesce ad utilizzare in ambiti
disciplinari diversi, contribuisce ad una più approfondita conoscenza
linguistica e arricchisce la competenza comunicativa.
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AREA LOGICO MATEMATICA SCIENTIFICA
Matematica
Scienze
Sono privilegiati tutti quegli aspetti che concorrono in particolare alla
“formazione del pensiero” e quindi è di grande importanza l’attività di
comprensione e soluzione dei problemi, intendendo con questo termine non
solo l’esercizio di applicazione di regole date, ma anche la riflessione su
tutte quelle situazioni che possono permettere di attivare soluzioni creative.
(Per dettagli vedi Curricolo)
Intendiamo questa disciplina come fondamentale mezzo per indagare la
realtà attraverso opportune osservazioni, domande, ipotesi e soluzione di
problemi, in modo da arrivare a comprendere come non si debba dare nulla
per scontato ma come ogni aspetto della realtà possa e debba essere
discusso e sperimentato.
AREA ANTROPOLOGICA
Storia
Geografia
Educazione alla
cittadinanza
Obiettivi principali di insegnamento di queste discipline sono:
-Costruzione di strumenti cognitivi e di capacità operative di base per la
comprensione – il più possibile interdisciplinare – dei concetti di spazio e
tempo nelle loro continue trasformazioni.
-Costruzione dei fondamenti concettuali della discipline storicogeografiche.
-Consapevolezza che dietro ogni conoscenza storica e geografica c'é
un'attività di ricerca.
-Saper riconoscere problemi del presente ed ipotizzare a possibili
soluzioni.
-Saper utilizzare le conoscenze sul passato per interpretare elementi del
presente: consapevolezza che non si può studiare “tutta” la storia, ma
che la storia può essere compresa e ci può servire a capire meglio il
nostro tempo.
-Capire la necessità di regole per una convivenza civile.
-Riconoscere e rispettare la diversità cogliendola come risorsa e
ricchezza
Impegno nel rispettare le regole condivise: la Scuola offre la possibilità di
sperimentare occasioni di vita in comune, come ambiente per imparare a
interiorizzare regole di comportamento da estendere ad ambiti man mano
più allargati.
(Per dettagli vedi Curricolo)
Religione
cattolica
Attività
Alternativa
all’insegnamento
della Religione
Cattolica
La religione cattolica contribuisce alla “formazione dell’uomo e del cittadino”
in quanto indirizza l’attenzione verso la realtà storica e culturale in cui
l’alunno è inserito;
insegna a vivere in una società multiculturale, nel rispetto
Per gli alunni i cui genitori, all’atto dell’iscrizione, hanno scelto di non
avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica, la scuola offre la
possibilità di posticipare l’ingresso o anticipare l’uscita, se compatibile
l’orario della classe, oppure organizza attività di approfondimento gestite da
insegnanti delle classi parallele o di altre classi;
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NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’età degli alunni che frequentano la scuola secondaria di Primo Grado è cruciale
per la formazione della personalità: è il tempo in cui i ragazzi non vogliono più
essere trattati da bambini e strutturano la propria individualità in maniera più
matura nel rapporto con i coetanei e gli adulti.
La Scuola Secondaria di Primo Grado si propone di promuovere processi formativi
integrali in quanto le conoscenze e le abilità, che è tenuta ad insegnare,
rappresentano occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in
tutte le direzioni (etiche, affettive, sociali, intellettuali, operative, creative, ecc.) e
per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile.
Alla scuola spettano alcune finalità specifiche: favorire l’apprendimento di saperi e
di linguaggi culturali di base, far acquisire strumenti di pensiero necessari per
apprendere, favorire l’autonomia di pensiero degli allievi, orientando la didattica a
partire da concreti bisogni formativi.
Ma «la scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello
dell’insegnare a essere» (indicazioni per il curricolo, Ministero della Pubblica
istruzione, Roma, Settembre 2007, p.19); in particolare la scuola mira a fornire
competenze sociali e a educare al rispetto degli altri ed alla responsabilità
individuale e sociale.
In tal senso la Scuola è la migliore prevenzione al disagio (malesseri,
disadattamenti, abbandoni scolastici) e perciò mira a «rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona
umana» (Art. 3 della Costituzione Italiana).
Pertanto la scuola, seguendo le indicazioni suggerite dalla Riforma Scolastica
legge 53/2003), individua le seguenti finalità educative:

Favorire la crescita e la valorizzazione della persona

Educare all’ascolto e al rispetto di sé e degli altri

Favorire l’esercizio della responsabilità individuale e sociale

Integrare socialmente e culturalmente gli alunni stranieri e gli
alunni diversamente abili

Promuovere l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze disciplinari

Promuovere la capacità di imparare

Acquisire capacità di giudizio
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Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
4.1. Obiettivi educativi e didattici
Gli obiettivi individuati dalla scuola derivano dai bisogni formativi degli allievi e dalle
finalità che l’istituto ha scelto d perseguire. Essi sono calibrati tenendo conto delle
caratteristiche di ogni classe e delle peculiarità di ogni singolo allievo, e sono
suddivisi in obiettivi educativi, miranti alla formazione di persone equilibrate,
consapevoli e responsabili, e obiettivi didattici che promuovono l’apprendimento
disciplinare e la capacità di imparare ad imparare.
OBIETTIVI EDUCATIVI
 favorire la crescita e la valorizzazione della persona
 sviluppare le capacità di attenzione ed ascolto attivo
 sviluppare l’autonomia efficace dell’alunno
 favorire la socializzazione e l’integrazione di tutti gli alunni
 favorire il confronto ed il dialogo
 riconoscere e rispettare le diversità e i bisogni degli altri
 favorire le potenzialità ed attitudini personali anche in vista dell’orientamento
scolastico
 guidare all’autovalutazione, anche in funzione dell’orientamento scolastico
 favorire il processo di partecipazione e corresponsabilità dell’individuo nel
gruppo
 educare al rispetto dell’ambiente
OBIETTIVI DIDATTICI
 Consolidare le competenze comunicative
 Usare linguaggi adeguati alle circostanze ed ai contenuti
 Acquisire un personale ed efficace metodo di studio e di lavoro
 Favorire il collegamento interdisciplinare dei vari contenuti
 favorire un atteggiamento di curiosità
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OBIETTIVI TRASVERSALI
OBIETTIVI SOCIALI:
Riguardanti atteggiamenti e responsabilità degli alunni verso la scuola, i compagni, gli
insegnanti.
 Saper formulare e accettare le regole di comportamento, che permettono di vivere
in gruppo:
a- Saper discutere insieme.
b- Saper ascoltare gli altri e accettare le loro idee.
c- Saper lavorare insieme senza prevaricazioni.
d- Sapersi concentrare nel lavoro per un tempo adeguato.
 Passare dal controllo esterno da parte dell’insegnante all’autocontrollo.
 Saper organizzare la propria attività sia individualmente sia in gruppo.
 Saper mantenere gli impegni.
 Saper rispettare il materiale didattico proprio e scolastico.
Questi obiettivi sono descritti nel Regolamento alunni distribuito e discusso in tutte le
classi.
L’alunno fa parte di un gruppo familiare e sociale differenziato e si inserisce in un gruppo
classe eterogeneo; deve comprendere l’importanza dello stare insieme come momento di
crescita personale e comunitaria.
Inoltre la crescita fisica e psichica dell’alunno comporta anche la crescita della
responsabilizzazione.
OBIETTIVI OPERATIVI:
Riguardanti capacità tecniche indispensabili fino al possesso delle capacità di analisi e di
sintesi.
 Saper utilizzare in modo corretto il materiale di lavoro e il diario scolastico.
 Acquisire un metodo di lavoro che preveda le seguenti attività: ascoltare osservare – riflettere - trarre conclusioni - memorizzare.
 Saper mettere in relazioni conoscenze e informazioni provenienti da campi
diversi: per spiegare fatti storici, ambientali, naturali…
 Saper esprimere e sostenere opinioni personali.
Inoltre l’alunno deve acquisire conoscenze e progredire in esse, in questo modo
svilupperà i propri talenti; deve, inoltre, rendersi conto che la conoscenza non è fine a sé
stessa, ma è un bene messo al servizio di tutti.
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OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE:
 Avere coscienza dell’esistenza di diversi tipi di linguaggio e delle loro possibilità ai
fini della comunicazione e saperli, almeno in parte, utilizzare correttamente.
In particolare: linguaggio verbale scritto e parlato; non verbale cinesico, prossemico e
paralinguistico.
 Saper ordinare secondo un filo logico voluto (a tema, a trama) fatti e fenomeni
osservati.
 Saper fare una relazione su uno studio; un’esperienza; una lettura, seguendo uno
schema.
Patto di corresponsabilità tra docenti, genitori e alunni
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito
ineludibile, ed in tal senso l’alleanza con le famiglie risulta fondamentale.
Genitori ed insegnanti devono riconoscersi vicendevolmente i differenti, ma
reciproci ruoli, che perseguono le comuni e generali finalità educative per i
ragazzi.
In tale prospettiva risulta necessario stipulare un patto di corresponsabilità
(ALLEGATO C) comune tra docenti e famiglie per il buon esito del percorso
formativo degli allievi, in cui i entrambi i ruoli si impegnano rispettare una serie di
doveri.
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C.2 - La convivenza democratica e civile
Per attuare le modalità di lavoro elencate nei punti precedenti cerchiamo di creare nelle
classi un clima collaborativo fra gli alunni. Esso si esplica sia attraverso il reciproco
rispetto, che induce a vedere in ogni compagno non un antagonista, ma un amico che si
può aiutare e che può aver bisogno di aiuto, sia attraverso un’azione didattica che prenda
il proprio avvio dall’ascolto di tutti i pareri e dalla sollecitazione d’interventi nelle
conversazioni.
Per rendere concrete queste due condizioni basilari sono stabilite, in ogni classe , delle
regole di comportamento condivise da tutti gli alunni e gli insegnanti, formulate con il
contributo e la partecipazione di tutti.
Ogni insegnante e ogni gruppo docente procede nella propria attività didattica partendo
dagli apporti e dalle preconoscenze dei bambini, utilizzando eventualmente anche le
esperienze di altre classi.
Per favorire la partecipazione e la conoscenza di quanto si svolge nei relativi plessi
s’informano alunni, genitori e colleghi sulle attività svolte utilizzando tutte le possibili forme
di comunicazione quali cartelloni, spettacoli ed esposizioni. L’interazione con la società si
realizza attraverso uscite sul territorio, per prendere coscienza della realtà sociale esterna,
e attraverso la partecipazione ad iniziative d’impegno civile che si ritengono adatte all’età
degli alunni.
Temi quali l’educazione alla pace, alla tolleranza, alla solidarietà sono utilmente sviluppati
sia attraverso iniziative proposte dagli Enti Locali o Associazioni sia su stimolo di eventi o
fatti di carattere locale, nazionale e mondiale.
Due sono oggi i campi dove la convivenza democratica e civile si misura di più con la
nuova realtà. I percorsi specificatamente programmati per facilitare la creazione di un
clima di benessere sono:
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C.2.a
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L’accoglienza e l’integrazione (per l’inserimento degli alunni
diversamente abili e la gestione del disagio scolastico)
La scuola, mentre persegue l’importante finalità del fornire ad ogni alunno tutte le
competenze e le abilità indispensabili per sviluppare la propria individualità, è anche un
osservatorio permanente del percorso di maturazione del bambino e, come tale, ne
evidenzia le risorse e le criticità sulle quali investire in modo realistico, al fine di favorire
un’effettiva crescita del singolo e del gruppo classe e creare i presupposti per il successo
scolastico di ciascuno.
Il suo compito è quindi rivolto a:
conoscere gli alunni sotto il profilo biopsichico, socio-relazionale e cognitivo,
raccogliendo tutte le informazioni attraverso un’attenta e sistematica
osservazione dei soggetti nelle varie aree;
analizzare e rielaborare i dati e individuare le aree di maggiore potenzialità, sulle
quali impostare lo sviluppo della formazione e la promozione degli alunni
diversamente abili e in situazione di disagio scolastico;
integrare l’alunno diversamente abile, intraprendendo un percorso che mira ad
accogliere e riconoscere la diversabilità come risorsa da promuovere e
valorizzare, nel rispetto della Legge 104/92;
definire le possibili strategie di gestione del disagio;
formulare un modello educativo integrato nella programmazione didattica e
educativa della classe, realizzando strategie d’insegnamento in situazioni
diverse;
verificare in itinere il piano di lavoro e formulare una valutazione formativa.
Per realizzare un’efficace integrazione ad ogni alunno in situazione di handicap è
assegnata un’insegnante di sostegno il cui numero di ore è compatibile con le risorse
disponibili. Accanto all’insegnante di sostegno è prevista anche la figura dell’assistente
educatore, per i casi particolarmente gravi.
L’intervento dell’insegnante di sostegno risulta importante per l’integrazione del bambino
disabile e per il gruppo classe. È contitolare del processo formativo dell’intera classe, a
partire dalle competenze disciplinari di cui dispone, opera con gli altri docenti nella fase
di programmazione, in quella operativa e in quella di valutazione dei risultati individuali e
di gruppo.
Per ciascun alunno, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio
territoriale di Neuropsichiatria Infantile, si predispone il “Piano Educativo
Individualizzato”(P.E.I.).
Per i bambini la cui comunicazione è assente o disturbata il P.E.I. prevede anche attività
abilitative che includono l’utilizzo della “Comunicazione Aumentativa e Facilitata”,
strategia che, grazie all’acquisizione di tecniche e meccanismi facilitati dal supporto
fisico ed emotivo dell’insegnante, consente di creare canali di comunicazione alternativi
per superare le disabilità del soggetto. Tale modalità d’intervento garantisce a ciascuno
la possibilità di affermare il proprio sé e di incrementare il bisogno di condivisione e di
relazione, presupposto indispensabile per ogni sviluppo affettivo e cognitivo.
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Nell’ Istituto funziona un Gruppo di Lavoro formato dai docenti delle classi coinvolte
nell’attività d’integrazione e dai docenti di sostegno. Esso si riunisce almeno due volte
all’anno per decidere, monitorare e valutare gli interventi con lo scopo di migliorarne
l’efficacia.
L’integrazione degli alunni diversamente abili si caratterizza con i seguenti interventi:
utilizzo delle tecnologie informatiche;
azione integrata dell’eventuale educatore con l’insegnante di sostegno e il team della
classe;
attività specifiche e mirate, quali ad esempio nuoto, yoga, attività musicali, cura di sé,
cucina, danza, decoupage, attività grafico– pittoriche-manipolative;
dialogo aperto con le Amministrazioni Comunali e con il CISA 31;
collaborazione con gli esperti dell’ASL locale attraverso incontri periodici di
consulenza e con azioni dirette sugli alunni, in accordo con la famiglia;
convenzione con il Polo H ( referente il 2° I.C di Carmagnola) e partecipazione alle
iniziative proposte;
utilizzo degli insegnanti dell’UTS, per definire nuovi percorsi educativi e didattici;
utilizzo di tutti i servizi forniti dalle ASL del territorio regionale e dalle associazioni
specialistiche;
progettazione di percorsi di continuità con la scuola dell’Infanzia e con la scuola
Media;
costante monitoraggio per avviare a soluzione i punti ancora critici relativi alle
barriere architettoniche.
Per affrontare e superare lo svantaggio la scuola mette in atto una serie di azioni mirate,
quali:
investire sulla relazione come principale strumento di crescita;
organizzare un modello didattico flessibile in grado di stimolare un clima di
accettazione e collaborazione con momenti di lavoro a classi aperte, a piccolo
gruppo e in laboratori;
ricorrere a metodologie pluralistiche capaci di favorire l’uso di più linguaggi e
promuovere la partecipazione di tutti i bambini a laboratori, attività teatrali, corsi di
attività sportive, uscite sul territorio e visite didattiche guidate;
organizzare incontri con i servizi socio - sanitari del Territorio per incrementare le
possibilità di collaborazione, anche in un’ottica di rete;
predisporre progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa, nell’ambito della
progettualità Fasce deboli- Art. 9 CCNL.
L’Istituto fa parte del Coordinamento diversabilità, che si riunisce sistematicamente
durante l’anno scolastico per discutere sui temi legati all’inclusione scolastica e sociale
delle persone diversamente abili e per portare avanti progetti educativi di integrazione. Il
Coordinamento è formato da alcune scuole del territorio (scuole di ogni ordine e grado),
dal Comune di Carmagnola (Ufficio Istruzione), dall’Asl To 5, dal C.I.S.A. 31 di
Carmagnola e da Associazioni presenti sul territorio.
L’ex Direzione Didattica II Circolo Carmagnola negli anni ha approfondito con interesse le
tematiche connesse ai Disturbi Specifici d’Apprendimento all’interno di un lavoro di rete
con altre scuole del territorio.
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C.2.b L’intercultura (per promuovere l’accettazione e l’interazione delle
diversità e il sostegno scolastico agli alunni provenienti da culture diverse)
Lo sviluppo della compresenza di culture diverse entro la nostra società appare
irreversibile in quanto è connesso ai più significativi processi dell’età contemporanea:
internazionalizzazione dei rapporti di produzione e consumo, mondializzazione dei sistemi
informativi, globalizzazione delle relazioni economiche.
Sul versante della scuola stiamo assistendo ad un progressivo incremento del numero di
alunni provenienti da aree geografiche diverse: alcuni sono nati in Italia e hanno
frequentato la scuola dell'Infanzia, perciò non presentano in genere gravi problemi di
lingua; altri sono "parlanti intermedi", nati all'estero ma arrivati nel nostro Paese da
qualche anno, e hanno bisogno d’interventi specifici sui fonemi e sul lessico; altri ancora
sono "non parlanti". Tutti sono portatori di cultura e per questo, nel nostro Circolo, questa
diversità socio-culturale, intesa come fonte di ricchezza e crescita per tutti gli alunni, è
particolarmente valorizzata.
La nostra Scuola si adegua alle esigenze, ai bisogni e alle diversità di ogni alunno, per
riuscire a dare a ciascuno ciò che gli serve per crescere; opera sul piano dell’accoglienza,
sia a livello generale sia a livello di classe, mettendo in atto ogni strategia e modalità,
utilizzando ogni risorsa e ogni forma di collaborazione per garantire un ambiente
accogliente e per favorire la più ampia integrazione possibile e l’effettivo riconoscimento di
pari dignità.
Le linee guida e gli interventi mirati all’accoglienza, all’alfabetizzazione linguistica e
culturale sono contenute nel Protocollo di Prima e Seconda Accoglienza, allegato al
P.O.F. ( ALLEGATO D )
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C.3. La creatività
Con questo termine sovente ci si limita ad indicare quegli aspetti legati all'educazione
all'immagine, o, al più, all'educazione linguistica.
In questo modo se ne fa certamente un uso limitato perché non si tiene conto che la
creatività appartiene a tutta la persona e che, come tale, si può esplicare in qualsiasi
attività. Il nostro istituto quindi si propone di "insegnare" a pensare in modo creativo anche
in campo cognitivo.
Il campo della creatività non appartiene ad una singola disciplina, ma è trasversale e di
conseguenza è uno strumento potente da utilizzare per contribuire ad un’efficace
alfabetizzazione culturale.
Su questo specifico aspetto i docenti s’impegnano ad approfondire le loro conoscenze e
ad attuare interventi didattici adeguati.
C.4. L’atteggiamento metacognitivo
Nella scuola dell’infanzia
il fare in prima persona, l’apprendere scoprendo e
sperimentando, in rapporto diretto con la realtà sociale e l’ambiente naturale, favorisce lo
sviluppo delle competenze cognitive e comunicative . Il primo elemento che determina
l’identità del nostro I.C. è appunto la volontà di investire nei metodi : metacognitivi, si tende
a privilegiare i percorsi , valorizzando gli interventi dei bambini per portarli ad una
maggiore consapevolezza dei propri processi mantali, utilizzando il metodo “ BRIGT
START “ di Carl Hayvood .
Nel primo ciclo dell’istruzione ( Primaria e Secondaria di primo grado ) riteniamo
fondamentale utilizzare nell’insegnamento un atteggiamento metacognitivo per offrire agli
alunni l’opportunità di imparare a capire, ad organizzare e strutturare le informazioni
ricevute dall’ambiente. Riuscire a riflettere sui percorsi usati, le strategie attuate per
applicarle a situazioni e a contesti diversi; acquisire consapevolezza ed autonomia,
Siamo consapevoli che il vero processo educativo incida soprattutto sulla comprensione e
sull’utilizzo delle abilità acquisite e non solo sul potenziamento delle capacità di
apprendimento attraverso uno sviluppo delle abilità di base e il numero di nozioni.
Consapevoli che “ nell’attuale società complessa è essenziale acquisire maggiore
consapevolezza e flessibilità mentale per dominare il cambiamento e non essere
dominati.”
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D. RISORSE DELLA SCUOLA
RISORSE PROFESSIONALI
Oltre alla formazione scolastica abilitante ( diplomi, lauree, specializzazioni, master, corsi
abilitanti, … ) sono presenti altre risorse professionali:







Molti insegnanti dei vari ordini scolastici hanno conseguito una preparazione
informatica di base che rende possibile un coinvolgimento generalizzato degli
alunni nell’uso del computer, come strumento integrativo per i vari processi di
apprendimento.
Attualmente alcune insegnanti della scuola dell’Infanzia e della Primaria, sono
in possesso di specifiche competenze in educazione psicomotoria. Nella scuola
dell’Infanzia e in alcune classi della Primaria del Capoluogo vengono realizzate
attività di psicomotricità , compatibilmente con le risorse economiche disponibili,
anche con esperti.
Nell’insegnamento della lingua straniera ( Inglese ) sono numerosi gli
insegnanti abilitati dal Ministero. Varie classi sono coinvolte in progetti di
partenariato con scuole di paesi europei. Si organizzano ogni anno anche laboratori
di Inglese nelle scuole dell’Infanzia.
Per quanto riguarda la metodologia metacognitiva alcuni insegnanti dei vari
ordini di scuola hanno partecipato a corsi specifici condotti da esperti dei metodi
Haywood, Feuerstein, Cooperative Learning, strategie di memorizzazione.
Alcuni insegnanti si sono formati seguendo un corso Unplugged ( prevenzione
dalle dipendenze ) e propongono tale attività alle loro classi.
Alcuni insegnanti sono coautori di testi scolastici e pubblicazioni didattiche.
Tutti i docenti , in forma personale o collegiale, curano l’aggiornamento relativo
alla propria disciplina .
32
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E. OFFERTA FORMATIVA
E.1
ASPETTI DI BASE
La nostra scuola ha una stabilità di docenti e una solida esperienza di lavoro in team ed è
impegnata nel conseguire una buona sintesi tra gli aspetti consolidati dell’offerta formativa
e le possibilità messe a disposizione dall’autonomia.
I requisiti fondamentali necessari per assicurare un’offerta formativa di qualità sono così
riassumibili:

L’organizzazione delle attività curricolari della Scuola dell’Infanzia nei campi
di esperienze educative;

L’organizzazione delle discipline curricolari della Scuola Primaria in ambiti
di competenza di più docenti;

La collegialità dell'insegnamento e della programmazione;

L'assegnazione dei docenti sulle classi per competenze e l’organizzazione
delle classi “a team ”.
Il lavoro in team risponde a criteri consolidati per legge e dalla miglior pratica didattica:
nelle classi si attua la piena “contitolarità” tra due o più insegnanti.
L’organizzazione scolastica ha cercato di venire incontro alle richieste delle famiglie di
maggiore tempo scolastico ; a fronte però di minori risorse si è ovviato con aggiustamenti
degli orari mediante un utilizzo completo della compresenza del tempo pieno per
ampliamento orario delle classi previste in organico come tempo normale.
Organizzazione delle discipline
Organizzazione della giornata scolastica nella Scuola dell’Infanzia. Vedasi ALLEGATO E
Gli orari per l’apprendimento nella Scuola Primaria .Vedasi ALLEGATO F
Orari delle discipline nella Scuola Secondaria di primo grado. Vedasi ALLEGATO G
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E.2. Strumenti pedagogico - didattici
E. 2.a - La programmazione
Nelle Scuole dell’Infanzia e Primarie dell’ Istituto Comprensivo le attività didattiche sono
organizzate in modo da riservare a ciascun campo di esperienza e a ciascuna disciplina
d'insegnamento un tempo il più possibile adeguato.
Le nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo circolo
d’istruzione (16 / 11 / 2012 ) forniscono indicazioni molto ampie sia sui possibili contenuti
di esperienza e d'insegnamento che sulla flessibilità dei tempi di apprendimento.
I docenti, nel rispetto di tali Indicazioni e all’interno dei Curricoli predisposti, operano una
selezione ragionata dei contenuti e definiscono i tempi corrispettivi tenendo conto dei
seguenti elementi:
finalità poste dal Piano dell’Offerta Formativa;
risorse a disposizione della scuola;
situazione della classe e dei singoli alunni;
tempo disponibile;
risorse extra scolastiche a disposizione;
attività già condotte negli anni precedenti;
obiettivi da raggiungere nel corso dei cinque anni;
presenza di insegnanti sulla classe.
E.2.b
La metodologia
Oltre alle metodologie citate in precedenza, nella secondaria di primo grado, in particolare,
l’approccio metodologico nella conduzione delle varie attività nelle classi avverrà
attraverso:


lezioni frontali
lavoro individuale, indispensabile per permettere agli insegnanti di intervenire
opportunamente nei confronti di tutti, promuovendo il recupero degli allievi che
rivelino particolari lacune e stimolando arricchimenti culturali negli alunni che
dimostrino la capacità di affrontare compiti più impegnativi

lavoro di gruppo che permette:
- una più completa conoscenza dagli alunni da parte dell’insegnante ,
- un miglioramento nei processi di apprendimento,
- una maggiore socializzazione tra gli alunni.
- L’acquisizione di un maggior senso di sicurezza,
- La nascita di sentimenti di solidarietà e tolleranza fra compagni.
I gruppi , inoltre, saranno eterogenei per sesso e capacità e la loro composizione
varierà nel corso dell’anno. Sarà necessario, poi, che il numero dei componenti non
sia troppo elevato, che sia mantenuto per ciascuno un momento di ricerca personale e
che ogni componente abbia un suo preciso compito.
Si privilegiano discussioni collettive che permettono di :
- imparare ad intervenire in modo coerente;
- imparare ad ascoltare gli altri rispettando le loro opinioni, senza prevaricare ;
- modificare il proprio punto di vista grazie al confronto con le opinioni altrui,
sviluppando un pensiero critico ;
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-
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
superare atteggiamenti di timidezza che inibiscono la partecipazione attiva alla vita
della classe .
E. 2. c La valutazione
Nella Scuola dell’Infanzia
La valutazione degli alunni che frequentano la Scuola dell’Infanzia si attua ricercando
alcuni indicatori che guidano le insegnanti durante l’osservazione sistematica del
comportamento, del linguaggio e dei lavori prodotti.
Nella Scuola Primaria
La programmazione didattica prevede un'adeguata procedura di valutazione che è già
presente nella fase di progettazione delle attività.
Quattro sono le caratteristiche presenti in un buon sistema valutativo:




la conduzione di osservazioni sistematiche;
l’utilizzo di prove oggettive;
la definizione degli obiettivi minimi;
l’autovalutazione degli alunni
Le prove oggettive preparate dagli insegnanti servono a stabilire quanti alunni hanno
raggiunto gli obiettivi prefissati, rilevare il tipo di errori ancora presenti e predisporre le
strategie necessarie per il recupero.
Si usano anche prove oggettive standardizzate che rappresentano una valutazione
comparabile con degli standard ricavati scientificamente da numerosissime prove
effettuate su un gran numero di alunni delle stesse classi.
La pratica dell'osservazione sistematica permette di cogliere comportamenti o situazioni
non rilevabili con le sole prove oggettive e permette di applicare i necessari correttivi
all’azione didattica.
Tale pratica è attuata dagli insegnanti durante lo svolgimento dell’attività didattica o nei
momenti di gioco.
La definizione di obiettivi minimi, da raggiungere nel corso del quinquennio, di ogni ciclo o
al termine di ogni classe, è necessaria per valutare gli alunni che permangono in situazioni
di scarso apprendimento, nonostante siano stati inseriti in attività di recupero.
L’opportunità di far ripetere l’anno agli alunni che permangono in situazioni di scarso
apprendimento è presa in considerazione solo nei casi in cui l’osservazione sistematica e i
dati oggettivi dimostrino che l’alunno può realmente trarre giovamento dalla riproposizione
dei contenuti didattici dell'intero anno scolastico.
Il ricorso a questo strumento non è comunque frequente ed è considerato come possibilità
in positivo che la scuola offre a chi si trova in particolari difficoltà.
L’autovalutazione rappresenta uno strumento utile e valido perchè rende gli alunni
consapevolmente partecipi del percorso formativo che, giorno dopo giorno, vivono sia
nella scuola sia nell'extrascuola.
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Nella Scuola secondaria di primo grado
La valutazione è impostata soprattutto su criteri educativi e formativi e su una visione
globale dell’alunno e del suo progredire nel processo di maturazione e tiene conto dei
seguenti punti:
- livello di partenza;
- capacità individuali;
- impegno personale .
I dati relativi a ogni allievo si desumono da:
-osservazione delle capacità di apprendimento e di partecipazione;
- osservazione del comportamento durante lo svolgimento dei lavori individuali e di
gruppo ;
- discussioni per verificare le capacità espressive e i contenuti acquisiti
- prove oggettive e verifiche scritte e orali
Le valutazioni formative e sommative sono espresse in decimi con questa valenza:
- 10 completo raggiungimento degli obiettivi
- 9 raggiungimento degli obiettivi quasi completo
- 8 soddisfacente raggiungimento degli obiettivi
- 7 adeguato raggiungimento degli obiettivi
- 6 raggiungimento degli obiettivi
- 5 incerto raggiungimento degli obiettivi essenziali
- 4 mancato raggiungimento degli obiettivi essenziali
E.2.d. La continuità educativa, l’accoglienza e l’orientamento
Gli strumenti di cui la Scuola dispone per realizzare la continuità del processo educativo
sono i seguenti:
la compilazione di una scheda individuale e incontri fra docenti dei due ordini di scuola (
Primaria/Infanzia- Primaria/Secondaria di primo grado), a maggio-giugno, per il
passaggio d’informazioni finalizzato all’acquisizione di elementi rispetto all’esperienza
pregressa, in tutti i plessi del Comprensivo;
la trasmissione d’informazioni più dettagliate per gli alunni che presentano particolari
difficoltà di apprendimento.
In specifico:
Continuità Scuola Primaria- Scuola dell’Infanzia
Nel Plesso di Villastellone: incontri tra alunni della Scuola dell’Infanzia e alunni delle
classi prime a dicembre, marzo e maggio; le insegnanti delle future classi prime
osservano i futuri alunni, mentre svolgono determinate attività nella Scuola
dell’Infanzia e successivamente avviano proposte di lavoro.
Nei Plessi di Carmagnola: proposte di attività comuni per l’anno ponte che vedono
la partecipazione di alunni delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria; ad un
primo incontro tra futuri alunni e insegnanti segue, nel mese di maggio, la visita alla
scuola con attività di tipo creativo nelle classi prime, concordate dalla commissione
continuità territoriale; a giugno festa dell’Accoglienza per gli alunni nuovi iscritti con
la partecipazione degli alunni delle classi quinte.
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Continuità Scuola Primaria- Scuola Secondaria di Primo grado
Nel plesso di Villastellone: incontri tra docenti dei due ordini di scuola per
confrontarsi su possibili progetti di accoglienza/continuità e definire eventuali
interventi in comune;
Nel Plesso di Carmagnola: visita alla Scuola Media accompagnati dalle insegnanti
di V° elementare; incontro con le insegnanti di V° per la compilazione di schede
orientative didattico-comportamentali finalizzati alla formazione delle classi prime;
somministrazione di un test d’ingresso sempre finalizzato alla formazione delle
future classi prime.
La Scuola favorisce l'accoglienza di bambini e genitori con alcuni incontri rivolti alle
famiglie che accedono per la prima volta alla Scuola dell’Infanzia o alla Scuola Primaria,
per la presentazione delle attività della Scuola nel suo complesso.
Si realizzano nei primi giorni particolari attività, tra cui la visita degli spazi interni ed esterni
della scuola.
Nella Scuola dell’Infanzia, i nuovi inserimenti avvengono in modo graduale, secondo un
programma concordato con i genitori.
3. La realizzazione della continuità orizzontale con l'ambiente socioculturale di
provenienza del bambino, stimolando e favorendo una costante partecipazione delle
famiglie degli allievi alla vita scolastica e garantendo una puntuale informazione.
Gli aspetti pratici che stanno molto a cuore alla scuola e alle famiglie li abbiamo individuati
nella condivisione degli obiettivi educativi;
nella comunicazione con le famiglie;
nel” problema” dei compiti.
La famiglia e la scuola devono perseguire obiettivi comuni nell'azione educativa:
essere consapevoli che la scuola non è un luogo di "parcheggio";
vivere la scuola come fatto piacevole pur nella consapevolezza che il lavoro
scolastico “costa fatica” e richiede impegno;
accettare la diversità degli altri
accettare i propri limiti e gli eventuali insuccessi, impegnandosi a migliorare;
valorizzare l'impegno, stimolare il senso di responsabilità e l'autonomia del
bambino;
avere un atteggiamento positivo verso le difficoltà e l'impegno.
Perché tra genitori ed insegnanti ci sia il rispetto e la comprensione dei rispettivi ruoli la
scuola comunica con le famiglie attraverso:
un’ assemblea all'inizio dell'anno scolastico per presentare le linee generali della
programmazione e l'organizzazione della classe;
altre assemblee di classe, qualora se ne ravvisi la necessità;
i colloqui individuali e collettivi
la disponibilità da parte degli insegnanti a ricevere i genitori, per comunicazioni
urgenti, problemi, ecc.
Riteniamo che per un effettivo ed efficace apprendimento sia necessaria l’esercitazione
personale, pertanto sono generalmente assegnati dei “compiti a casa”; essi permettono
all'alunno di consolidare il lavoro svolto in classe e consentono al genitore di conoscere le
attività presentate e di verificare il grado di autonomia del figlio.
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Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
I compiti assegnati devono poter essere eseguiti autonomamente dall'alunno e in un
tempo ragionevole.
È impegno dei genitori verificare che i compiti siano eseguiti. È cura sia della scuola sia
della famiglia guidare gli alunni ad organizzarsi nel lavoro a casa.
E.2.e L’uso delle tecnologie
Il nostro istituto intende utilizzare gli strumenti informatici a sostegno della didattica,
predisponendo percorsi formativi in cui l’allievo diventi protagonista attivo del proprio
apprendimento, privilegiando quindi l’esplorazione e la ricerca per scoperta.
In linea con le risorse attualmente disponibili in ciascun plesso, l’uso delle ITC nel corso
degli anni ci hanno permesso, dal punto di vista didattico, oltre che implementare i livelli di
conoscenza delle tecnologie informatiche da parte dei nostri allievi, di programmare
attività:
1. di approfondimento delle singole discipline;
2. di recupero/consolidamento/potenziamento delle competenze, specie per gli allievi
BES e DSA;
3. volte alla realizzazione di prodotti multimediali interdisciplinari;
Inoltre, l’uso della rete LAN/WLAN ha permesso al nostro istituto di avviare diverse attività,
tra cui:
1. il registro elettronico;
2. il progetto Erasmus + (KA01 e KA02);
3. l’uso del sito della scuola finalizzato alla condivisione di esperienze didattiche
realizzate dal nostro Istituto;
4. progetti di scambio culturale con istituzioni scolastiche non solo italiane ma anche
appartenenti alla Comunità europea;
5. la dematerializzazione dei documenti cartacei nella comunicazione d’Istituto.
Infine, a partire dall’a.s. 2015-2016 l’I.C. Carmagnola III sta cercando di implementare
l’uso delle ITC mediante la partecipazione ai progetti PON, attraverso cui ci si potrà dotare
di una rete LAN per tutti i plessi, equipaggiando tutte le classi di Lim e di videoproiettori
(aule aumentate di tecnologia), ed eventualmente di laboratori mobili e/o di spazi
alternativi per l’apprendimento (aula 3.0).
E.2.f
La verifica del P.O.F.
Alla fine di ogni anno scolastico le attività inserite nel Piano dell’Offerta Formativa sono
sottoposte a verifica. In particolare sono verificate le attività di arricchimento dell’O.F., che
costituiscono la parte variabile della programmazione, e i progetti educativi.
Tale valutazione si basa su aspetti quantitativi (n° ore delle attività, n° alunni coinvolti,
prodotti finali/elaborati prodotti e quant’ altro può servire a monitorare con precisione le
attività attuate) e qualitativi (interesse dimostrato dagli alunni, capacità professionali di
esperti esterni, ricadute didattiche riscontrate, …) in modo da offrire adeguati strumenti
conoscitivi per capire se le attività hanno risposto alle esigenze ed alle aspettative.
Sulla base delle verifiche si decide se riproporre le attività negli anni seguenti e con quali
modalità.
E.3 Progetti per l’arricchimento dell’ O. F.
Negli anni, la domanda formativa delle famiglie si è andata sempre più diversificando
obbligandoci ad una risposta altrettanto diversificata. Essa si è andata componendo in
38
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
varietà di percorsi ed attività interessanti e validi cui si è cercato di dare organicità,
coerenza e continuità.
In particolare è da mettere in risalto la collaborazione fra Scuola, Enti locali ed altre
Agenzie educative per fornire delle serie proposte educative.
Tale collaborazione, infatti, rappresenta
una forma di patto educativo fra scuola, famiglie ed Ente locale nel quale ogni
scuola e classe ha potuto connotare le proprie specifiche finalità cognitive
all’interno di un progetto organico e con valenza pluriennale;
un percorso di attività che ha dato centralità ad esperienze motorie ed espressivocreative, rese possibili dall’intervento di esperti che affiancano gli insegnanti di
classe;
una metodologia didattica fondata su laboratori e percorsi che si articolano “dentro”
e “fuori” la scuola con una conseguente preferenza per l’attività espressiva, di
ricerca e di scoperta.
Il Piano dell’Offerta Formativa considera questa collaborazione, le sue finalità e la sua
metodologia una delle esperienze più significative da proseguire nelle forme concordate
con i Comuni di Carmagnola e di Villastellone.
Le domande educative alle quali si risponde sono quelle dell’ambito espressivo, creativo,
ambientale, culturale attraverso:
attività di educazione motoria ed espressione corporea
attività di educazione all’immagine, educazione al suono ed alla musica
attività di animazione teatrale e mimica
attività di educazione ambientale, per la scoperta e lo studio del territorio
attività di educazione alla salute
attività di educazione alla pace e alla solidarietà
attività di sviluppo verso le lingue europee per migliorarne la conoscenza
Tali attività sono state raggruppate in “Progetti”, che risultano pienamente inseriti nella
programmazione e si configurano sia come declinazione delle discipline e dei campi di
esperienza secondo le linee di ricerca e d’innovazione didattica elaborate dalla Scuola, sia
come ampliamento dell'offerta formativa, intesa come opportunità della Scuola di ampliare
i propri compiti culturali rispetto alla propria funzione primaria.
I contenuti specifici sono inseriti annualmente nel piano annuale, ad esso si rimanda per
una conoscenza più approfondita in merito a contenuti e obiettivi, qui ci limitiamo ad
esporre gli aggregati principali con una breve descrizione.
E.3.a Progetto “Ampliamento dell’offerta formativa “
Per gli alunni i cui genitori ne fanno motivata richiesta, sono previsti i seguenti servizi:
- l’accoglienza anticipata al mattino,
- la fruizione della mensa nei giorni di rientro pomeridiano, per gli alunni iscritti a 27/30
ore,
- la mensa e l’attività pomeridiana al venerdì, dalle 12:30 alle 16:10.
Per questi servizi è previsto un modesto contributo economico delle famiglie.
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Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
Allegato A
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE 2015 - 2016
S E T T E M B R E 2 0 15
O T T O B R E 2 0 15
N O V E M B R E 2 0 15
1
M
1
G
1
D
2
M
2
V
2
3
G
3
S
4
V
4
5
S
5
6
D
7
D IC E M B R E 2 0 15
G E N N A IO 2 0 16
1
M
1
V
L
2
M
2
3
M
3
G
3
D
4
M
4
V
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5
G
5
S
6
M
6
V
6
L
7
M
7
S
8
M
8
G
8
9
M
9
V
9
10
G
10
S
M A R Z O 2 0 16
A P R ILE 2 0 16
M A G G IO 2 0 16
L
1
M
1
V
1
D
S
2
M
2
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2
S
2
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3
M
3
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3
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4
L
4
G
4
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4
5
M
5
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5
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6
M
6
S
6
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6
7
L
7
G
7
D
7
L
D
8
M
8
V
8
L
Carnevale
8
L
9
M
9
S
9
M
Carnevale
9
10
M
10
G
10
D
10
M
Le Ceneri
Immacolata
Capo danno
F E B B R A IO 2 0 16
1
TUTTI I SANTI
Epifania
F. Lavo rato ri
G IUG N O 2 0 16
1
M
L
2
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3
M
3
V
L
4
M
4
S
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5
G
5
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6
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6
L
7
G
7
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7
M
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8
V
8
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8
M
M
9
S
9
L
9
G
10
G
10
D
10
M
10
V
11
V
11
D
11
M
11
V
11
L
11
G
11
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11
L
11
M
11
S
12
S
12
L
12
G
12
S
12
M
12
V
12
S
12
M
12
G
12
D
13
D
13
M
13
V
13
D
13
M
13
S
13
D
13
M
13
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13
L
14
L
14
M
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S
14
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14
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L
14
G
14
S
14
M
15
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15
G
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D
15
M
15
V
15
L
15
M
15
V
15
D
15
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16
M
16
V
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L
16
M
16
S
16
M
16
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16
S
16
L
16
G
17
G
17
S
17
M
17
G
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17
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17
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17
D
17
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17
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18
V
18
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S
19
S
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20
D
20
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20
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20
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21
L
21
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21
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21
L
21
G
21
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21
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M
22
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M
22
V
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22
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22
V
22
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22
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23
M
23
V
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L
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S
23
M
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M
23
S
23
L
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24
G
24
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24
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24
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24
M
24
G
24
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24
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24
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25
V
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D
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M
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V
25
L
25
G
25
V
25
L
25
M
25
S
26
S
26
L
26
G
26
S
Santo Stefano 2 6
M
26
V
26
S
26
M
26
G
26
D
27
D
27
M
27
V
27
D
27
M
27
S
27
D
Pasqua
27
M
27
V
27
L
28
L
28
M
28
S
28
L
28
G
28
D
28
L
Pasquetta
28
G
28
S
28
M
29
M
29
G
29
D
29
M
29
V
29
L
29
M
29
V
29
D
29
M
30
M
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V
30
L
30
M
30
S
30
M
30
S
30
L
30
G
31
S
31
G
31
D
31
G
31
M
Inizio lezioni
Natale
F. Liberazio ne
F. Repubblica
Fine lezioni
Fine sc. inf anzia
set-15
ott-15
nov-15
dic-15
gen-16
feb-16
m ar-16
apr-16
m ag-16
giu-16
15 ( gio rni)
2 7 ( gio rni)
2 5 ( gio rni)
17 ( gio rni)
2 1 ( gio rni)
2 2 ( gio rni)
2 2 ( gio rni)
2 5 ( gio rni)
2 6 ( gio rni)
7 ( gio rni)
Inizio le zio ni 14 s e t t e m bre 2 0 15
I gio rni di le zio ne ne lla s c uo la prim a ria e ne lla s c uo la s e c o nda ria di 1° e 2 ° gra do s o no n. 2 0 7 e 2 2 5 pe r la s c uo la de ll' inf a nzia c he s i
F ine le zio ni 9 giugno 2 0 16
riduc o no ris pe t t iv a m e nt e a 2 0 6 e a 2 2 4 ne l c a s o in c ui la ric o rre nza de l S a nt o P a t ro no c a da in un gio rno ne l qua le s ia no pre v is t e le zio ni.
F ine a t t iv it à s c uo la inf a nzia 3 0 giugno 2 0 16
Le Is t it uzio ni s c o la s t ic he ha nno a dis po s izio ne pe r ult e rio ri s o s pe ns io ni n. 1 gio rni c he riduc o no i gio rni di le zio ne a 2 0 5 e 2 2 3 .
Inizio e s a m i di S t a t o
Le le zio ni s o no s o s pe s e : 0 7 / 12 / 2 0 15 , 2 3 .12 .2 0 15 - 5 .0 1.2 0 16 , 0 6 / 0 2 / 2 0 16 - 0 9 / 0 2 / 2 0 16 2 4 .0 3 .2 0 16 - 2 9 .0 3 .2 0 16 ,
V a c a nze e f e s t iv it à
giugno 2 0 16
t ut t e le do m e nic he ; il 1° no v e m bre ; l' 8 dic e m bre ; 2 5 dic e m bre ; 2 6 dic e m bre ; 1° ge nna io ; il 6 ge nna io ; il lune dì do po P a s qua ; il 2 5 a prile ;
1° m a ggio ; 2 giugno ; f e s t a S a nt o P a t ro no .
D o m e nic a
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
ALLEGATO B
Curricola (vedi area “Curricola”, sempre sul sito della Scuola)
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
Allegato C
Patto di corresponsabilità
I docenti ,
al fine di garantire
itinerari di apprendimento
che siano di effettiva soddisfazione
del diritto allo studio,
si impegnano a:
OFFERTA FORMATIVA
o
o
proporre un’offerta formativa per il successo degli alunni, con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di
svantaggio;
garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli che possano impedire il pieno sviluppo
della persona umana.
RELAZIONALITÀ
creare un ambiente educativo rassicurante;
garantire che tutti possano frequentare la scuola con serenità, senza dover subire prevaricazioni;
creare un clima di fiducia per favorire momenti d’ascolto e di dialogo;
favorire l’accettazione dell’altro, la tolleranza e la solidarietà;
incoraggiare il processo di formazione di ciascuno;
condurre l’alunno verso una più chiara conoscenza di sé, guidandolo alla scoperta della propria identità.
INTERVENTI EDUCATIVI
o
o
o
o
promuovere le motivazioni all’apprendere;
far acquisire una graduale consapevolezza delle proprie capacità per affrontare con maggiore sicurezza i nuovi apprendimenti;
educare al rispetto delle norme di comportamento e al senso di responsabilità;
informare la famiglia dell’andamento didattico e disciplinare dell’alunno in modo puntuale, mediante comunicazione scritta.
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
INTERVENTI DIDATTICI
per favorire l’acquisizione e il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la rielaborazione critica dell’esperienza personale:
rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento;
favorire un orientamento consapevole rispetto alle proprie attitudini e competenze;
programmare le verifiche al termine di un adeguato percorso didattico;
preavvisare delle verifiche in tempi sufficientemente ampi, possibilmente evitando più prove nello stesso giorno;
proporre prove chiare e precise nella formulazione, nella scansione degli obiettivi da valutare, nelle modalità di correzione e nei criteri di valutazione;
provvedere alla correzione delle verifiche indicativamente entro due settimane;
valorizzare la correzione degli errori come momento di autovalutazione e apprendimento;
consegnare le prove di verifica in visione alla famiglia solo se prontamente restituite;
intervenire con il recupero nelle aree in cui gli alunni sono più carenti;
distribuire e calibrare il carico di studio;
verificare quotidianamente l’adempimento delle consegne rivolte all’alunno per monitorare il processo di insegnamento/apprendimento e per abituarlo al
senso di responsabilità.
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
Patto di corresponsabilità
I genitori ,
consapevoli dell’importanza
del proprio ruolo educativo e
della responsabilità del comportamento dei propri figli,
al fine di assicurare
una proficua collaborazione scuola-famiglia
si impegnano a:
conoscere e condividere il Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto;
collaborare al progetto educativo, partecipando con proposte e osservazioni migliorative a riunioni, assemblee, consigli di classe,
colloqui;
dare alla scuola la giusta importanza in confronto ad altri impegni extrascolastici;
impartire ai propri figli le regole del vivere civile e della buona educazione, nel rispetto degli altri e delle cose di tutti;
guidare i figli nell’acquisizione dell’autonomia nel gestire il materiale scolastico e nell’esecuzione di compiti e lezioni;
firmare quotidianamente il diario e le valutazioni annotate nel presente libretto;
assicurare il rispetto dell’orario d’entrata e uscita e garantire la regolare frequenza delle lezioni;
giustificare puntualmente le assenze dalle lezioni e i ritardi all’entrata a scuola.
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
Patto corresponsabilità
Gli alunni,
al fine di maturare la preparazione
ad assolvere ai propri compiti sociali,
RELAZIONALITÀ
o
o
o
o
rispettare i compagni e gli adulti, qualunque ruolo essi abbiano;
accettare e aiutare gli altri;
essere cooperativi nei gruppi di lavoro;
non offendere o intimorire gli altri con atti o parole: nessuno deve subire prepotenze o episodi di violenza, fisica o verbale.
COMPORTAMENTO
rispettare l’ora d’inizio delle lezioni;
frequentare con regolarità;
rispettare i tempi delle giustificazioni delle assenze e dei ritardi;
portare sempre il libretto personale e il diario scolastico, quotidianamente firmato da un genitore;
portare regolarmente il materiale scolastico necessario;
far firmare puntualmente le comunicazioni scuola-famiglia;
o
o
o
o
o
rispettare le cose proprie e altrui e il patrimonio comune della scuola;
non portare denaro o oggetti di valore, né oggetti che possano distrarre dal normale svolgimento delle lezioni;
non far uso del cellulare nella scuola;
adottare un comportamento leale, corretto, anche fuori dalla scuola e nelle attività extrascolastiche;
curare la pulizia personale, l’abbigliamento e il linguaggio perché siano consoni all’ambiente educativo in cui ci si trova.
APPRENDIMENTO
prestare attenzione durante le attività scolastiche;
intervenire costruttivamente, evitando le occasioni di disturbo;
partecipare alle attività con serietà e profitto;
portare il proprio contributo nel gruppo di lavoro;
fare buon uso del diario per eseguire puntualmente i lavori assegnati, con ordine e precisione;
impegnarsi assiduamente per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici;
riconoscere i propri limiti ed adoprarsi per superarli;
riconoscere le proprie capacità e i miglioramenti.
si impegnano a:
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Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
Avvertenze
1. L’alunno che arriva in ritardo, o che è stato assente alle lezioni, deve presentare la giustificazione dei genitori al suo rientro a scuola.
Chi non l’avesse, dovrà portarla il giorno successivo.
2. L’alunno che ha necessità di uscire in anticipo deve essere prelevato di persona da un genitore (o adulto con delega) che l’insegnante deve
identificare.
3. Si ricorda che, ai fini della validità dell’anno scolastico, l’alunno deve aver frequentato le lezioni per almeno i ¾ dell’orario previsto (D.L. 59 del
19/02/04).
4. Le valutazioni delle prove sostenute dall’alunno, registrate nel presente diario, devono essere tempestivamente viste e firmate dal genitore.
5. La firma del genitore deve essere conforme a quella depositata.
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
Regolamento Alunni
A scuola si viene per… diventare adulti se …
1. … l’alunno rispetta i compagni e gli adulti, qualunque ruolo essi abbiano,
2. … l’alunno rispetta il materiale proprio, dei compagni e della scuola,
3. … l’alunno riesce a cogliere nel richiamo dell’insegnante un aiuto a correggersi,
4. …l’alunno sa accettare le conseguenze dei propri errori, cioè i necessari provvedimenti disciplinari.
A scuola si viene per… imparare
5. Per imparare è necessario collaborare con gli insegnanti. Ciò vuol dire: attenzione, partecipazione e impegno.
6. Ogni alunno deve presentarsi a scuola con tutto il materiale necessario e usarlo in modo adeguato.
7. Non è consentito portare nessun oggetto estraneo all’uso scolastico.
È vietato l’uso del cellulare che, se portato, va tenuto spento in cartella. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti o danni.
8. Non è consentito uscire dall’aula durante le ore di lezione, salvo casi particolari valutati dall’insegnante.
A scuola si viene per…
imparare le regole di convivenza
9. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario e il libretto scolastico che sono il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia, pertanto devono
essere utilizzati soltanto a tale scopo.
10. L’abbigliamento e il linguaggio devono essere consoni all’ambiente educativo in cui ci si trova. Gli alunni sono invitati ad accettare i consigli degli insegnanti
in merito.
11. Al termine delle lezioni gli allievi dovranno lasciare le aule in uno stato decoroso.
12. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità, senza dover subire prepotenze, episodi di violenza o intimidazioni: la libertà personale si realizza nel
rispetto dei diritti altrui e nell’adempimento dei propri doveri.
Istituto comprensivo Carmagnola III
Piano dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2016.
13. Coloro che disturbano ripetutamente, danneggiano se stessi e impediscono ai compagni di imparare.
Il voto di condotta, attribuito collegialmente dal Consiglio di classe, esprimerà il livello raggiunto dall’alunno nel rispetto di questo Regolamento.
Le mancanze comporteranno l’adozione di motivati provvedimenti, con funzione educativa, finalizzati alla riparazione del danno, applicati secondo un
principio di gradualità e proporzionalità:
- l’insegnante potrà ricorrere al richiamo verbale, all’annotazione sul diario, sul registro di classe, alla comunicazione al dirigente scolastico, alla convocazione dei
genitori; potrà ritirare gli oggetti estranei all’uso scolastico o quelli usati impropriamente;
- il Consiglio di classe interverrà nei casi di mancanze particolarmente gravi e/o ripetute, per stabilire l’allontanamento dell’alunno dalle lezioni per tempi inferiori a
15 giorni, l’esclusione da uscite e visite di istruzione, per quantificare l’entità dell’eventuale danno e le modalità di riparazione.
- il Consiglio di Istituto interverrà per comportamenti riprovevoli, qualificabili come reato, per provvedere all’allontanamento dalle lezioni per tempi superiori a 15
giorni.
Si ricorda che…
o
o
Nella scuola è istituito un Organo di Garanzia dell’applicazione del regolamento.
La valutazione negativa del comportamento pregiudica l’ammissione alla classe successiva.
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Allegato D
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA
Il presente protocollo costituisce uno strumento di lavoro flessibile che potrà essere integrato a
seconda delle esigenze dei plessi.
I suoi fini sono:
- individuare la classe nella quale inserire l’alunno straniero;
- definire un percorso di apprendimento individualizzato;
- sostenere gli alunni stranieri nella fase di adattamento;
- promuovere un clima di apertura e di attenzione relazionale.
Detto protocollo intende stabilire i criteri e definire le competenze rispetto ai seguenti piani:
1) amministrativo;
2) comunicativo/relazionale;
3) educativo/didattico
4) sociale.
2) COMUNICATIVO/RELAZIONALE
La scuola predispone di opuscoli informativi in lingua romena e araba, contenenti informazioni e
notizie su:
- il calendario scolastico;
- i documenti richiesti per l’iscrizione;
- la relazione tra scuola e famiglia (modalità delle riunioni);
- le gite e le uscite;
- i certificati per le assenze;
- i servizi per la scuola ( trasporti, mensa, attività extrascolastiche).
Tali materiali informativi possono contribuire a risolvere i problemi comunicativi legati alla
gestione quotidiana.
Si eviterà, così, di utilizzare l’alunno nel ruolo di interprete.
LE TAPPE DELL’ACCOGLIENZA
a) Colloquio con i genitori tenuto da un insegnante di sezione o di classe ;
b) incontro con il bambino tenuto dal docente designato che con l’utilizzo di prove accerterà:
- le abilità logico-matematiche;
- le abilità grafico - manipolative;
- il livello “spontaneo” di conoscenza dell’italiano.
c) determinazione, assegnazione e accoglienza dell’alunno nella sezione o classe.
ASSEGNAZI0NE ALLA CLASSE O SEZIONE
La competenza dell’assegnazione alla classe spetta al Dirigente Scolastico tenendo conto che:
a) tra il momento dell’iscrizione e l’assegnazione effettiva dell’alunno nella classe o
sezione è necessario predisporre le condizioni migliori per l’inserimento e l’accoglienza
(colloqui con i genitori, contatti con i mediatori culturali, scambio d’informazioni,
predisposizione di materiali…);
b) i minori soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età
anagrafica, salvo la possibilità di iscrizione ad una classe diversa tenendo conto:
- dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno che può determinare
l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica;
- del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel paese di provenienza;
- dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno.
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3) EDUCATIVO DIDATTICO
Il team dei docenti:
- favorisce l’integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo;
- ricerca modalità di lavoro all’interno di classi parallele;
- individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina;
- rileva i bisogni specifici dell’apprendimento;
- elabora eventualmente percorsi didattici di italianoL2 .
I responsabili della Commissione Intercultura segnaleranno al C.I.S.A. ed ai referenti di eventuali
altri progetti attivi nel Comprensivo i bisogni specifici al fine di facilitare ed eventualmente
organizzare servizi di:
- mediazione linguistico/culturale;
- facilitazione linguistica;
- corsi di base per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua.
Il personale che verrà utilizzato:
- insegnanti di classe e/o di team in orario di compresenza;
- insegnanti di classe e/o della scuola con orario aggiuntivo e con retribuzione straordinaria.
Valorizzazione della lingua d’origine
E’ opportuno stimolare il mantenimento della lingua madre nel contesto familiare, invitando i
genitori a comunicare in L1 con il proprio figlio poiché:
a livello affettivo - relazionale, la perdita della lingua materna può inibire i processi più
profondi e intimi della comunicazione nella vita quotidiana;
- la comunicazione in lingua materna fa sì che il ruolo dei genitori, come guida riconosciuta, si
consolidi;
- a livello cognitivo, il mantenimento della L1, che presuppone in sé anche funzioni cognitive
elementari e superiori, consente il trasferimento di tali abilità in L2;
a livello culturale, favorisce la possibilità di interiorizzare i valori della cultura d’origine,
consente di mantenere attiva la comunicazione ed i rapporti con la comunità di appartenenza,facilita
lo sviluppo di un’identità in equilibrio tra le due culture.
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Allegato E
GIORNATA SCOLASTICA DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA
Inizia alle ore 8 termina alle ore 16
Dalle ore 8 / 8,45 ( Carmagnola )
Dalle ore 8 / 9 ( Villastellone )
Accoglienza dei bambini nelle singole sezioni ,gioco libero negli appositi angoli o
attività organizzate.
Dalle ore 9 / 9.30
appello … giochi guidati in cerchio … filastrocche … brevi racconti … canti
…
Dalle ore 9.30 / 10
Colazione , momento di socializzazione, educazione alimentare, si
festeggiano i compleanni …
Dalle ore 10 le insegnanti sono in compresenza, si iniziano attività specifiche inerenti
la programmazione e / o attività di laboratorio secondo una scansione settimanale .
Ore 11,30 ( Carmagnola )
Ore 11,45 / 12 ( Villastellone )
Prima uscita per i bambini che non usufruiscono della mensa
Ore 12
Pranzo di tutte le sezioni in refettorio
Ore 12,50 / 13 ( Carmagnola )
seconda uscita.
Ore 13 ( Villastellone )
Seconda uscita e rientro di chi pranza a casa
Ore 13
gioco libero, se il tempo lo permette giochi in giardino
Ore 14 / 15.30
riposo pomeridiano per i bambini di 3 e 4 anni
I bambini dell’ultimo anno si raggruppano per le attività didattiche
programmate.
Ore 15,45 / 16
Uscita
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ALLEGATO F
Gli orari per l’apprendimento nella Scuola Primaria
La nostra proposta oraria per l’insegnamento delle materie prevede un minimo di 27
ore fino ad un massimo di 30 settimanali.
Le ore necessarie per assicurare un’adeguata formazione di base e il conseguimento
delle competenze sono suddivise in base a queste soglie di massima:
DISCIPLINE
ORE
Italiano
6 ( 8 classe prima )
Matematica
6 ( 8 classe prima, 7 classe seconda )
Inglese
3 ( 1 classe prima, 2 classe seconda )
Storia
2/3
Geografia
2
Scienze e Tecnologia
2
Arte e immagine
1/2
Musica
1/2
Educazione Fisica
2
IRC
2
Il Collegio dei Docenti ha accorpato le discipline, pur con ampie possibilità di eccezione
per le classi prime e per tutte quelle situazioni ove possano valere ulteriori considerazioni,
prefiggendosi i seguenti scopi:
attribuire pari rilevanza didattica ad ogni ambito;
rispettare l'autonomia didattica degli insegnanti;
favorire il processo di apprendimento degli alunni.
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ALLEGATO G
Gli orari per l’apprendimento nella Scuola secondaria di primo grado
Discipline
Orario settimanale
Italiano
6 ore
Storia
2 ore
Geografia
Carmagnola 2 ore
Villastellone 1 ora
Approfondimento
Villastellone 1 ora
Inglese
3 ore
Francese
2 ore
Matematica e Scienze
6 ore
Tecnologia
2 ore
Arte e Immagine
2 ore
Musica
2 ore
Educazione fisica
2 ore
Religione o Attività alternative
1 ora
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