Direzione Amministrativa - Servizio Ispettivo Interno
Indice
1.
INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
2.
PRINCIPI GENERALI ........................................................................................................ 5
2.1
2.2
2.3
3.
Ammissibilità delle spese................................................................................................ 5
Soggetti Proponenti/Attuatori – Diverse tipologie.......................................................... 6
Informazione e pubblicità sugli interventi dei Fondi strutturali ..................................... 8
AMBITO DI APPLICAZIONE......................................................................................... 11
3.1
Attivazione del Finanziamento ..................................................................................... 11
3.2
Gestione ........................................................................................................................ 14
3.2.1
Acquisizione beni e servizi ................................................................................... 15
3.2.2
Lavori pubblici...................................................................................................... 24
3.2.3
Lavoro autonomo .................................................................................................. 28
3.2.4
Personale interno................................................................................................... 35
3.2.5
Allievi.................................................................................................................... 37
3.2.6
Acquisto ed utilizzo attrezzature........................................................................... 39
3.2.7
Spese generali ....................................................................................................... 42
3.3
Rendicontazione............................................................................................................ 44
3.4
Chiusura del progetto .................................................................................................... 46
4.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ................................................................................. 47
4.1
4.2
4.3
4.4
Normativa comunitaria ................................................................................................. 47
Normativa nazionale ..................................................................................................... 48
Circolari ministeriali, inps, ect...................................................................................... 50
Normativa d’Ateneo...................................................................................................... 51
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1. INTRODUZIONE
L’importante capacità di attrazione di risorse comunitarie dimostrata negli ultimi anni da parte di questa
Università - in qualità di soggetto proponente ed attuatore - ha portato alla gestione di un numero
considerevole di progetti finanziati a valere su fondi comunitari.
Contestualmente è accresciuta l’attenzione e la vigilanza sul corretto e regolare utilizzo dei finanziamenti
comunitari da parte degli Organi di controllo che, nel corso delle ultime visite ispettive presso il nostro
Ateneo, hanno sollecitato la costituzione di una specifica funzione interna di verifica e controllo. Tale
indicazione trova inoltre riscontro, nelle disposizioni dell’art 1 comma 82 della Legge 30/12/2004 n° 311
(legge finanziaria).
In tale contesto l’istituzione del Servizio Ispettivo Interno dell’Ateneo effettuata con D.R. 1699 del
3/9/2004, è finalizzata al raggiungimento dei seguenti scopi:
- a verificare la correttezza delle dichiarazioni di spesa;
- all’accertamento e al riscontro dell’adozione dei necessari e previsti atti amministrativi e contabili nel
rispetto della normativa nazionale, comunitaria e dei regolamenti di Ateneo;
- a riscontrare la congruenza tra quadro finanziario approvato, spesa rendicontata e sovvenzione richiesta;
- ad accertare la corrispondenza del periodo in cui la spesa è sostenuta con quello di ammissibilità fissato
per le operazioni selezionate, al fine del cofinanziamento, conformemente alle procedure vigenti e nel
rispetto di tutte le condizioni applicabili;
- ad accertare che le spese incluse nel rendiconto trasmesso siano state effettivamente sostenute;
- a proporre azioni di miglioramento dei processi di gestione dei finanziamenti comunitari anche
attraverso la predisposizione e divulgazione di standard di riferimento;
- a divulgare le buone prassi adottate dalle strutture di gestione dei finanziamenti;
- a promuovere la conoscenza degli strumenti normativi e regolamentari che regolano gli strumenti
finanziari delle politiche comunitarie.
Per il conseguimento di tali obiettivi , così come comunicato alle strutture dell’Ateneo con nota prot 2634
del 4/2/2005, è stata predisposta la presente “Pista di Controllo”. Il documento ha lo scopo di fornire un
quadro complessivo della disciplina concernente l’ammissibilità delle spese relativamente alle attività
cofinanziate nell’ambito dei fondi comunitari così come configurata dalla normativa nazionale e
comunitaria, nonché dai regolamenti e dalla prassi di Ateneo e dei livelli di controllo che saranno
implementati.
La complessità della materia e l’ampiezza dello spettro di procedimenti amministrativi attivati nel corso
della gestione dei progetti determinano una fisiologica impossibilità di riunire nell’ambito del documento
la casistica da affrontare. In tal senso il documento si configura come uno strumento operativo per il
personale di questo Ateneo che si occupa della gestione amministrativo – contabile e delle procedure di
rendicontazione dei progetti finanziati nell'ambito dei suddetti fondi al fine di effettuare una autoverifica
sulla adeguatezza delle proprie procedure di gestione.
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L’esperienza applicativa consentirà di completare e raffinare lo strumento al fine di un miglioramento
complessivo dei processi di gestione dei finanziamenti comunitari attraverso la diffusione di procedure
omogenee e regole comportamentali da adottare come standard di riferimento a livello di Ateneo.
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2. PRINCIPI GENERALI
2.1 Ammissibilità delle spese
Ai sensi delle disposizioni contenute nel recente Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del
10 marzo 20041 in tema di ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi
strutturali, i principi generali in base ai quali un costo si ritiene ammissibile nell'ambito dei suddetti fondi
stabiliscono che:
- l’oggetto a cui il costo è riferito non abbia già fruito di un contributo pubblico comunitario, nazionale o
regionale;
- la spesa sia stata effettivamente sostenuta dal soggetto che rendiconta e corrisponda a pagamenti
effettivamente eseguiti ai sensi della norma n. 1 del Reg. (CE) n. 448/2004;
- la spesa sia stata sostenuta entro i termini di eleggibilità2 al di fuori dei quali nessuna spesa è
considerata ammissibile. Tuttavia, per ciascuna iniziativa l'autorità di gestione del finanziamento può
stabilire date di eleggibilità più restrittive, di norma, definite nei documenti di attuazione (bandi, avvisi,
contratti, disciplinari, convenzioni, atti d’obbligo, ecc.);
- il costo figuri nelle tipologie ammesse nei bandi, avvisi o dispositivi contrattuali che regolano il
rapporto fra l'ente finanziatore ed il soggetto che rendiconta.
Per la verifica dell’ammissibilità di un costo sono adottati i seguenti criteri.
Criterio della pertinenza
I costi ammissibili devono essere strettamente connessi all’operazione approvata. La pertinenza del costo
al progetto va riscontrata rispetto alla natura, e alla destinazione fisica del bene o servizio.
Le spese effettivamente sostenute devono derivare da impegni giuridicamente vincolanti (contratti, lettere
di incarico, ordinativi, ecc.) da cui risulti chiaramente l’oggetto della prestazione o fornitura, il suo
importo, la sua pertinenza al progetto, i termini di consegna.
Criterio della congruità
Non vengono riconosciuti costi eccessivamente elevati, superflui o imputabili ad inadempimenti del
soggetto che rendiconta (ad esempio penali od ammende). Un costo si considera eccessivamente elevato
quando a insindacabile giudizio dell'autorità di gestione si discosta in maniera sensibile dal costo medio
di mercato del bene o servizio acquisito per gli stessi scopi nello stesso periodo di tempo. Il costo è
superfluo quando, ancorché correlabile al progetto, può essere evitato e quindi non soddisfa il principio di
buona gestione finanziaria di economicità ed il rapporto costi/benefici.
Inoltre a garanzia della congruità del costo del bene o servizio nella generalità dei casi si fa riferimento per la selezione del fornitore del bene o servizio - all’esame di un numero minimo di tre preventivi, ai
sensi della vigente normativa comunitaria o nazionale in termini di appalti.
1
Il Regolamento n. 448/2004 ha modificato il Regolamento (CE) n. 1685 del 2000 e revocato il Regolamento (CE)
n. 1145/2003.
2
A titolo esemplificativo per il PON “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006”con
Decisione CE (2000) 2342 dell’8/8/2000, è stabilito che il periodo di eleggibilità è : 5 ottobre 1999 – 31 dicembre
2008, per Interreg Programma IIIA- Transfrontaliero Adriatico è : 23 maggio 2002 -31 dicembre 2008 etc..
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Ai sensi del Capo IV del “Regolamento per l’assunzione di personale a tempo det. e per l’attivazione di
co.co.co. e di prestazioni professionali” nell’ambito del Piano Coordinato delle Università di Catania e
Lecce, nel caso specifico dei progetti finanziati con risorse diverse dal finanziamento ordinario
dell’Ateneo, l’affidamento delle prestazioni professionali può avvenire in modo diretto e, a garanzia della
congruità del costo della prestazione, si fa rimando alle tariffe professionali del settore di riferimento e ai
massimali di spesa stabiliti dai disciplinari di progetto. In ogni caso devono essere sempre applicate le
norme previste dal Regolamento per l’Amministrazione la Finanza e la Contabilità di Ateneo e quando
più restrittive, quelle indicate nei disciplinari che regolano il finanziamento. E’ importante che la
congruità dei costi ove non sia evidentemente desumibile da un confronto comparativo di offerte o di altra
documentazione utile allo scopo, la stessa sia adeguatamente documentata attraverso una relazione
tecnica che indichi le basi metriche ed il processo di “calcolo” utilizzati per la valutazione della congruità,
in particolar modo nel caso dei servizi.
Criterio della coerenza
L’ammissibilità dei costi viene valutata anche secondo il criterio di coerenza interna e contabile
relativamente alle attività svolte ed alla rendicontazione di spesa esposta.
Criterio del costo netto
In ogni caso il costo riconoscibile si ottiene sottraendo dalla somma delle spese accertate eventuali
detrazioni di spesa o ricavi.
2.2 Soggetti Proponenti/Attuatori – Diverse tipologie
La gestione dei progetti da parte di questa Università (in qualità di soggetto proponente ed/o attuatore)
può essere svolta anche con diverse forme di partenariato3 che di seguito sono indicate.
Partner di progetto
Una prima ipotesi si ha quando alcune parti di attività progettuali possono essere svolte anche da soggetti
partner originariamente indicati come tali nel progetto o, comunque, da soggetti tra i quali intercorre un
vincolo associativo o societario o consortile, ovvero da consorziati di un consorzio, beneficiario o partner
di strutture associative. Ne consegue che:
- il rapporto tra tali soggetti non è configurabile come delega a terzi ed è assimilabile ad un mandato
senza rappresentanza. L'Ente beneficiario rimane comunque unico interlocutore responsabile nei
confronti dell'Amministrazione finanziatrice;
- in quanto partecipanti diretti all'attività, beneficiario, attuatore, partner, consociati o associati operano a
costi reali senza possibilità di ricarichi e sono assoggettati alla rendicontazione delle eventuali spese da
loro effettuate;
- il partner presenterà fattura o nota di debito intestata al soggetto proponente/beneficiario del contributo
pubblico relativamente alle attività espletate ed ai corrispettivi finanziari di propria competenza;
3
Cfr Circolare n. 41 del 5 dicembre 2003 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
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- soltanto in riferimento agli aspetti fiscali, il regime a cui il partner assoggetterà il contributo percepito
tramite il beneficiario, potrà essere lo stesso che regola i rapporti tra l'ente beneficiario e
l'Amministrazione finanziatrice.
Va in ogni caso sottolineato che l'Autorità di gestione rimane terzo e quindi estraneo ai rapporti giuridici
instaurati tra i soggetti.
Associazioni temporanee (A.T.I. e A.T.S.)
Nell'ipotesi in cui il partenariato tra i soggetti risulti strutturato, sin dalla fase di presentazione dell'attività
progettuale, attraverso un'Associazione Temporanea di Imprese (o RTI) o un'Associazione Temporanea di
Scopo (ATS) va innanzitutto chiarito che in questa fattispecie l'ATI o l'ATS nel suo insieme costituisce il
Soggetto proponente.
Pertanto:
- anche in questo caso il rapporto tra i soggetti aderenti all'Associazione non è configurabile come delega
a terzi;
- i singoli componenti l'Associazione Temporanea – sempre che si tratti di affidamento in concessione
amministrativa4 - operano a costi reali senza possibilità di ricarichi e sono assoggettati alla
rendicontazione delle eventuali spese da loro effettuate;
- gli stessi componenti saranno tenuti a presentare, sia pure per il tramite del mandatario (ATI o ATS),
fattura o nota di debito intestata all'Organismo intermedio, relativamente alle attività ed alle connesse
quote finanziarie di rispettiva competenza.
Per quanto riguarda le problematiche Iva connesse al trasferimento dei fondi tra capofila e associati si
rinvia alla Risoluzione dell'Agenzia delle entrate n. 135 del 23/06/2003 che stabilisce: “... i trasferimenti
tra Ministeri, Comunità Europea e enti beneficiari nonché quelli tra capofila e associati costituiscono
mere movimentazioni finanziarie e quindi sono da considerarsi fuori dal campo di applicazione dell'IVA”
nonché alla nota Prot. n. 15971 del 18 luglio 2003 della Direzione Area Contabile di questo Ateneo.
Soggetti terzi cui vengono delegate singole attività
Nell'attribuzione di incarichi a soggetti terzi (non intendendosi per tali le persone fisiche), gli Enti
beneficiari dovranno rispettare la relativa normativa nazionale e comunitaria.
Di norma la delega a terzi della gestione delle attività progettuali è vietata.
Deroga a tale divieto, qualora consentita in linea di principio dall'Amministrazione Pubblica referente,
potrà essere contenuta esplicitamente nel progetto, nel quale l'oggetto della delega dovrà essere illustrato
in modo analitico al fine di poterne valutare l'ammissibilità. Per sopraggiunti motivi, ed in casi
eccezionali, essa potrà anche essere autorizzata da parte dell'Amministrazione nel corso delle attività,
purché preventivamente rispetto all'espletamento delle attività oggetto della stessa delega, limitatamente e
con rigorosa motivazione e, comunque, sempre nei limiti dei sottoelencati casi:
- per apporti integrativi specialistici di cui gli enti beneficiari non possono disporre in maniera diretta;
4
Sulla distinzione tra affidamento in concessione e affidamento contrattuale si rimanda alla Circolare n. 11 del 7
aprile 2003 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
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- per iniziative aventi carattere di comprovata urgenza, tale da non consentire l'organizzazione delle
stesse all'interno dell'ente beneficiario nei tempi utili per la loro tempestiva realizzazione;
- per interventi formativi rivolti al personale dipendente, di cui siano titolari imprese non dotate di centro
di formazione interna.
In nessun caso la delega può riguardare:
- attività di direzione, coordinamento ed amministrazione dell'intervento formativo o progettuale nel suo
complesso;
- attività che contribuiscono ad aumentare il costo di esecuzione dell'operazione, senza alcun valore
aggiunto proporzionato;
- accordi stipulati con intermediari o consulenti in cui il pagamento è espresso in percentuale del costo
totale dell'operazione, a meno che tale pagamento sia giustificato dal beneficiario finale con riferimento
all'effettivo valore dei servizi prestati.
I contratti stipulati tra ente beneficiario e soggetto delegato dovranno essere particolarmente dettagliati
nell'oggetto, nei contenuti, nelle modalità di esecuzione delle prestazioni ed articolati per voci di costo.
Inoltre, dovrà essere inclusa una clausola con la quale i delegati si impegnano, all'evenienza, a fornire agli
organi di revisione e controllo nazionali e comunitari tutte le informazioni necessarie relative alle attività
oggetto della delega.
2.3 Informazione e pubblicità sugli interventi dei Fondi strutturali
Le azioni informative e pubblicitarie sugli interventi dei Fondi strutturali mirano ad aumentare la
notorietà e la trasparenza dell'azione dell'Unione europea e a dare in tutti gli Stati membri un'immagine
omogenea degli interventi comunitari.
Ai sensi dell'art. 2 dell'Allegato al Regolamento (CE) n. 1159/2000 - che disciplina le modalità
d'applicazione in materia d'informazione e di pubblicità sugli interventi dei fondi strutturali - gli obiettivi
e i destinatari delle azioni informative e pubblicitarie sono:
1.
informare i potenziali beneficiari finali, nonché
- le autorità regionali e locali e le altre autorità pubbliche competenti;
- le organizzazioni professionali e gli ambienti economici;
- le parti economiche e sociali;
- le organizzazioni non governative, in particolare gli organismi per la promozione delle pari
opportunità e quelli che operano per la tutela e il miglioramento dell'ambiente;
- gli operatori o i promotori dei progetti, sulle possibilità offerte dagli interventi realizzati
congiuntamente dall'Unione europea e dagli Stati membri, in modo da garantirne la trasparenza;
2.
informare l'opinione pubblica sul ruolo svolto dall'Unione europea, in collaborazione con gli Stati
membri, in favore dell'intervento sui risultati ottenuti da quest'ultimo.
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In coerenza con il dettato del Regolamento (CE) n. 1159/2000, i soggetti attuatori devono garantire la
visibilità delle realizzazioni cofinanziate dai Fondi strutturali nei modi che seguono5.
Manifesti e Bandi
È necessario che riportino:
- il riferimento al contributo dell’UE ed in particolare al Fondo interessato specificando la missione dello
stesso;
- l’importo ammesso a cofinanziamento;
- la percentuale del contributo comunitario proveniente dallo strumento comunitario interessato.
Materiale di informazione e di comunicazione
Le pubblicazioni (opuscoli, pieghevoli, bollettini informativi)
6
devono mettere in evidenza sulla
copertina:
- l’indicazione della partecipazione dell’UE e del fondo interessato;
- l’emblema ministeriale.
Devono contenere inoltre:
- la denominazione del soggetto che gestisce l’intervento;
- i referenti cui rivolgersi per ulteriori informazioni.
Gli stessi criteri si applicano al materiale comunicato per via elettronica (sito web, banca dati ad uso dei
potenziali beneficiari) e al materiale audiovisivo.
Nei siti web sui Fondi strutturali è opportuno:
- menzionare il contributo dell’UE ed eventualmente del Fondo interessato (quanto meno sulla “home
page”);
- creare un hyperlink verso gli altri siti web della Commissione dedicati ai vari Fondi strutturali.
Manifestazioni informative
Per l’organizzazione di manifestazioni informative (conferenze, seminari, fiere, esposizioni, concorsi)
connesse all’attuazione degli interventi cofinanziati dai Fondi Strutturali, si fa obbligo agli organizzatori
di far menzione della partecipazione comunitaria mediante la presenza della bandiera europea nella sala
di riunione e dell’emblema comunitario sui documenti all’uopo predisposti.
5
Cfr la nota del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della ricerca Prot. n. 474 del 26/01/2005 relativa al PON
2000-2006.
6
Ad esempio il MIUR stabilisce nel documento “Standard e modalità di applicazione del Logo PON Ricerca nella
produzione documentale ed informativa” pubblicato sul sito “www.miur.it”, che le pubblicazioni riporteranno
obbligatoriamente nel frontespizio, preferibilmente in alto ed in orizzontale, i seguenti loghi in successione:
1. il logo comunitario con sottostante dicitura “Unione Europea”;
2. il logo della Repubblica Italiana insieme alla dicitura sottostante del Ministero di riferimento;
3. il logo del PON RICERCA (uso facoltativo).
Nello stesso frontespizio potrà inoltre essere collocato, preferibilmente in fondo ed al centro, il logo dell’Organismo
intermedio e/o dell’ente promotore/attuatore.
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Analogo comportamento va tenuto con riferimento ai luoghi di svolgimento delle attività formative
d’aula.
Cartelloni
Cartelloni fissi vengono installati nei luoghi in cui sono realizzati i progetti di investimenti infrastrutturali
cofinanziati, i cui costi superano 500.000 Euro, in caso di operazioni cofinanziate dallo SFOP, e 3 milioni
di Euro in tutti gli altri casi. Essi comprendono uno spazio riservato all'indicazione della partecipazione
dell'Unione europea.
Le dimensioni dei cartelloni devono essere commisurate all'importanza della realizzazione.
Sui cartelloni lo spazio riservato alla partecipazione comunitaria deve rispettare i seguenti criteri:
- occupare almeno il 25 % della superficie totale del cartellone;
- recare l'emblema europeo normalizzato e il seguente testo: Progetto cofinanziato dall'unione
europea;
- l'emblema dev'essere raffigurato secondo le norme vigenti;
- i caratteri utilizzati per indicare la partecipazione finanziaria dell'Unione europea devono avere le stesse
dimensioni di quelli utilizzati per l'annuncio nazionale, ma possono presentare una veste tipografica
diversa;
- il Fondo interessato può essere menzionato.
I cartelloni vengono rimossi entro e non oltre sei mesi dopo la fine dei lavori e sostituiti da targhe
commemorative.
Targhe esplicative
Targhe esplicative permanenti vengono apposte per le realizzazioni cofinanziate dai Fondi strutturali che
siano accessibili al grande pubblico (centri di congressi, aeroporti, stazioni, ecc.). Oltre all'emblema
europeo, esse devono recare un testo che menzioni il cofinanziamento dell'Unione europea ed
eventualmente del Fondo interessato.
Se un'autorità competente o un beneficiario finale decide di sistemare cartelloni o targhe esplicative
oppure di preparare pubblicazioni o qualsiasi altra azione informativa per progetti il cui costo totale è
inferiore a 500.000 Euro, in caso di operazioni cofinanziate dallo SFOP, e a 3 milioni di Euro, in tutti gli
altri casi, la partecipazione comunitaria deve comunque essere indicata.
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3. AMBITO DI APPLICAZIONE
Corre l’obbligo di precisare che la pista di controllo fornisce una visione di carattere generale della
normativa di riferimento dei fondi comunitari nonché della disciplina che regola le procedure
amministrative-contabili e di rendicontazione nell’ambito dei predetti fondi.
Pertanto, si fa presente che detto documento comprende la casistica più ricorrente nella gestione
amministrativo-contabile dei progetti comunitari e per tutto quanto non espressamente previsto dallo
stesso si fa rimando alle norme sopranazionali, nazionali e ai singoli disciplinari di spesa di progetto.
Tenuto conto delle fasi che tipicamente caratterizzano un progetto cofinanziato (start-up, gestione, ect.)
nel presente paragrafo sono state individuate quattro macro-attività ognuna della quali è stata poi
successivamente approfondita nel relativo sottoparagrafo così come di seguito indicato:
•
ATTIVAZIONE DEL FINANZIAMENTO
•
GESTIONE
•
RENDICONTAZIONE
•
CHIUSURA DEL PROGETTO.
3.1 Attivazione del Finanziamento
La partecipazione da parte di questa Università ad un bando comunitario avviene, di norma, su proposta
di un dipartimento, di una struttura di didattica, dei singoli docenti ove previsto dai bandi ed infine su
iniziativa di Ateneo.
La proposta, in relazione alle norme statutarie e regolamentari, agli impegni finanziari che genera, alle
forme associative previste ed alle responsabilità di ordine pre-contrattuale che ne possono derivare, è
sottoposta all’approvazione degli organi competenti (Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione).
Nella generalità dei casi l’autorità di gestione del finanziamento comunica la graduatoria relativa alla
valutazione del progetto e l’eventuale ammissione al cofinanziamento.
Con la notifica da parte dell'autorità di gestione della comunicazione di assegnazione del
cofinanziamento, corredata dall'atto d’obbligo e dal disciplinare di spesa per la rendicontazione oppure
con l’approvazione da parte degli organi di governo di questo Ateneo di una convenzione ad hoc ha
inizio la fase di attivazione del finanziamento.
In generale il costo complessivo del Progetto è ripartito nella quota di contributo FSE, FSR, FESR ect.
(contributo comunitario), nella quota a valere sul Fondo di rotazione ex Legge n. 183 del 1987 (contributo
nazionale) e nella quota di cofinanziamento a carico dell’Ateneo.
Dopo l’accettazione dell’atto d’obbligo da parte di questa Università, l'autorità di gestione procede
all’accredito della prima anticipazione e generalmente si procede all’iscrizione in bilancio del progetto
con la creazione di Programma/Progetto sulla base del piano finanziario di progetto.
Di seguito sono riportati gli adempimenti generalmente più ricorrenti da osservare in questa fase, meglio
individuati negli strumenti normativi o amministrativi che regolano ogni specifico rapporto. Ne consegue
che gli schemi che si riportano andranno di volta in volta adattati allo strumento contrattuale.
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ATTIVAZIONE DEL FINANZIAMENTO
Adempimenti
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Provvedimento del C.d.A. e del S.A. (Delibera o decreto d’urgenza a - Verifica sui documenti ed in particolare - Statuto
ratifica del C.d.A. e del S.A.) di:
sulla tempistica
- approvazione del Progetto;
- Regolamento di ripartizione dei
- nomina del Responsabile di Progetto;
proventi provenienti dai corsi di
7
- accettazione dell’atto d’obbligo da parte del Legale rappresentante da
perfezionamento e dai progetti
finanziati con risorse esterne o
inviare all'Autorità di gestione;
cofinanziati dall’U.E.
- nomina del Responsabile Amministrativo di Progetto;
- approvazione della garanzia fidejussoria per anticipi sul contributo
concesso;
- approvazione della convenzione.
Provvedimento di surroga con delibera del C.d.A.
Al fine di rendere esente l'autorità di gestione del finanziamento in
eventuali azioni di danno contro lo stesso instaurate, derivanti da
inadempienze dello stesso soggetto o da qualunque altro motivo
attinente la realizzazione dell’intervento. Il sopracitato impegno deve
inoltre prevedere l’immediato versamento delle somme eventualmente
richieste a titolo di restituzione di ratei di cofinanziamento, nazionale e
comunitario, erogati.
Le comunicazioni che di norma si inviano all'Ente finanziatore salvo
diverse disposizioni del disciplinare di progetto sono:
- la data di effettivo inizio delle attività previste dal progetto e
dell’avvio delle attività di pubblicizzazione;
- (nel caso di attività formativa) la data di effettivo inizio dell’attività
formativa;
- le generalità degli allievi: nome, cognome, sesso, data e luogo di
nascita, condizione lavorativa, residenza, cittadinanza, telefono, titolo
di studio posseduto;
- le informazioni anagrafiche delle organizzazioni di appartenenza, nel
caso di attività dirette a personale già impiegato o di futuro
inserimento, con l’indicazione della relativa posizione organizzativa
rivestita o da assumere.
- Reg. (CE) n. 1159/2000
- Disciplinare di spesa
7
L’invio da parte di questa Università dell’accettazione dell’atto d’obbligo è generalmente preceduta dall’invio della Nota di attualizzazione del Progetto sottoscritta dal Legale
rappresentante dell’Università.
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Adempimenti
Tenuta di appositi registri ufficiali
firmati dai docenti e dagli allievi per attestare:
- attività svolta;
- frequenza degli allievi.
ATTIVAZIONE DEL FINANZIAMENTO
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- Disciplinare di spesa
Tenuta di registri, moduli o bollettini di consegna
da far firmare al ricevente, nel caso in cui si fornisca agli allievi
materiale didattico e per esercitazioni pratiche, a titolo gratuito, il cui
costo sia esposto nella rendicontazione di spesa.
- Verifica della corrispondenza tra le voci - R.A.F.C.
Iscrizione in bilancio del costo del Progetto
al netto della quota di cofinanziamento tenendo conto della durata dello
di costo del progetto così come indicate
- Regolamento di ripartizione dei
stesso (nel caso in cui il progetto abbia durata superiore ad un anno il
nel piano finanziario e le voci di bilancio
proventi provenienti dai corsi di
budget verrà ripartito sul bilancio di più esercizi finanziari)
utilizzate
perfezionamento e dai progetti
- Verifica della separabilità delle scritture
finanziati con risorse esterne o
contabili di progetto dal resto del bilancio
Accertamento del contributo in entrata
cofinanziati dall’U.E.
- Disciplinare di spesa
- Verifica della quota di cofinanziamento - Nota prot. n. 1911 del 31.1.2005 del
Approvazione della quota di cofinanziamento da parte dell’Ateneo
Direttore Amministrativo in tema di
sia rispettata e verifica che il costo orario
Nel caso di cofinanziamento attraverso l’esposizione dei costi del
limiti e compatibilità dei compensi
rendicontato
sia
stato
certificato
personale interno (tecnico-amministrativo e personale docente) è
incentivanti
dall’Ufficio stipendi, che non venga
necessario rispettare le seguenti prescrizioni:
superato
il
massimale
di
ore
- massimale rendicontabile da parte del personale docente interno 780
- Disciplinare di spesa
rendicontabili
ore e 1.560 per il personale tecnico-amministrativo8;
- costo orario certificato dall'Ufficio Stipendi;
- il provvedimento di assegnazione ore al personale interno sia
antecedente al periodo da rendicontare;
- dichiarazioni da parte del personale interno mediante compilazione di
time-sheet mensili delle ore rendicontate.
8
Salvo che il disciplinare di spesa del Progetto non preveda un numero di ore minore da rendicontare come ad esempio il Progetto CT-LE che prevede 520 come massimale per il
personale docente.
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3.2 Gestione
Di norma, affinché ogni spesa sostenuta dal soggetto attuatore possa essere rendicontata nell’ambito di un
progetto finanziato con fondi Comunitari, è necessario che rispetti i principi generali dettati dalla
normativa comunitaria di riferimento così come meglio specificato nel paragrafo 2 del presente
documento. Ne consegue che i responsabili dei progetti comunitari non possono esimersi dal compiere
una verifica sul rispetto delle norme già richiamate in considerazione che, la carenza di uno o più degli
elementi ivi contenuti dà luogo ad inammissibilità della spesa e/o infrazioni dal punto di vista gestionale,
amministrativo e contabile ex art. 38 e 39 del Reg. (CE) 1260/99.
Al riguardo si ritiene opportuno richiamare i controlli più frequenti che riguardano tutte le tipologie di
spesa salvo quanto poi specificato nei successivi paragrafi:
Pertinenza della spesa
Eleggibilità della spesa
Corretta imputazione della spesa e copertura finanziaria della stessa
Corrispondenza tra l’importo della fattura e quello inserito nel rendiconto
Corrispondenza tra importo rendicontato e quello risultante nelle scritture contabili
Esistenza dei documenti probatori comprovanti le spese certificate per il progetto (ordinativi di
fornitura, fatture, mandati di pagamento);
Originalità dei documenti giustificativi di spesa
Annullo della fattura con i riferimenti al progetto e indicazione dell’importo portato a
rendicontazione
Annullo del mandato con i riferimenti al progetto e indicazione dell’importo portato a
rendicontazione.
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3.2.1
Acquisizione beni e servizi
ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Adempimenti
Controllo
Competenza e deliberazione a contrarre
La competenza ai fini della deliberazione o della determinazione a contrarre, con la - Rispetto delle soglie di
autonomia
contestuale scelta della forma di procedura, è stabilita sulla base del valore del
contratto (al netto di IVA) secondo le seguenti soglie di autonomia:
- Verifica dell’esistenza e
Soglia di autonomia
Competenza
della
regolarità
del
Fino a € 5.000
Responsabile del Centro di Responsabilità o del
provvedimento
Centro di Spesa
Da € 5.000 fino a € 25.000
Direttore Amministrativo o Dirigente delegato o
- Esatta imputazione della
Responsabile del Centro di Spesa
spesa
Da € 25.000 fino a € 100.000
Direttore Amministrativo o Dirigente delegato o
Consiglio del Centro di Spesa
- Riferimenti al progetto
Da € 100.000 fino alla soglia
Direttore amministrativo
9
cofinanziato
comunitaria
Oltre la soglia comunitaria
Consiglio di Amministrazione
I soggetti competenti a contrarre provvedono con propri atti all’indizione delle
procedure di gara, alla nomina delle eventuali commissioni di gara e dei collaudatori,
all’assunzione degli impegni di spesa, all’approvazione degli atti finali di gara e dei
contratti, all’approvazione, quando necessario, dei certificati di collaudo.
Per valori di contratto fino a € 10.000 si provvederà alla spesa tramite emissione di
ordinativi di fornitura.
Per valori di contratto superiori a € 10.000 tali atti assumeranno la forma della delibera
qualora il soggetto competente sia un organo collegiale, la forma del decreto qualora il
soggetto competente sia il Direttore Amministrativo (o il Dirigente delegato) o il
Responsabile del Centro di spesa.
La deliberazione o determinazione a contrarre deve indicare il fine del contratto,
l’oggetto del contratto, la forma e le clausole essenziali, le modalità di scelta del
contraente, i riferimenti finanziari del contratto, il Dirigente incaricato alla stipula del
contratto, la nomina del responsabile del procedimento contrattuale.
Riferimenti normativi/regolamentari
- Reg. (CE) n. 448/2004
- R.A.F.C. - artt. 22, 63, 64, 65
- R.A.F.C. art. 23 - Circolare del
Direttore Amministrativo prot. n.
3822 del 15.2.2005
- Deleghe al Rettore - Del. CDA n. 5
del 19.11.04
- Esposizione contabile delle spese per
la pubblicità - Circolare del Direttore
del DAF prot. n. 444 del 08.10.2004
- Delega di competenze ai Dirigenti D.D. n. 337 del 30.9.04
- Emissione ordinativi di fornitura Circolare
del
Direttore
Amministrativo prot. n. 13970 del
19.6.2003
- Disciplinare di spesa
9
La soglia comunitaria per forniture e servizi appaltati dalle amministrazioni pubbliche diverse dalle amministrazioni dello Stato è di € 236.000 - Reg. (CE) n. 1874/2004 della
Commissione del 28.10.2004.
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ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Adempimenti
Riferimenti normativi/regolamentari
Acquisti da Consip SpA
Per l’acquisto di beni e servizi, l’Università è obbligata a ricorrere alle convenzioni - Rispetto della normativa e - Legge n. 488/1999, art. 26 e
degli adempimenti richiesti
successive
modificazioni
e
definite dalla Consip SpA come stabilito dall’art. 26 della legge n. 488/1999 e
integrazioni
successive integrazioni e modificazioni (da ultimo con il D.L. n. 168/2004).
La scelta di non utilizzare tali convenzioni deve essere accompagnata dal rispetto delle
- Acquisto di beni e servizi –
seguenti condizioni:
Aggiornamento a seguito del D.L. 12
- utilizzare i parametri di prezzo-qualità, come limiti massimi, per l’acquisto di beni e
luglio 2004, n. 168 – Circolare del
servizi comparabili oggetto delle convenzioni attive;
Direttore Amministrativo prot. n.
- allegare al provvedimento che dispone l’acquisto di beni e servizi, a cura di chi
17857 del 19.07.2004
sottoscrive il contratto, una dichiarazione, resa ai sensi degli artt. 47 e segg. del DPR
28.12.2000, n. 445, e successive modificazioni (dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà), che attesti il rispetto della condizione di cui al punto precedente;
- trasmettere la copia di ogni provvedimento di acquisto di beni e servizi che non
preveda l’utilizzo delle Convenzioni attive definite da Consip all’Ufficio
Programmazione e Controllo di Gestione ai fini della predisposizione della relazione
annuale obbligatoria prevista dal comma 4 dell’art. 26 della legge n. 488/99.
In tutti i casi in cui non siano presenti convenzioni attive per i beni o servizi che si
intende acquistare, i funzionari istruttori inseriranno nel provvedimento di acquisto,
prima di sottoporlo alla firma, specifica dicitura, sottoscritta, “bene o servizio non
presente nelle convenzioni Consip attive” dopo averne verificato l’effettiva
inesistenza.
Corre l’obbligo sottolineare che l’art. 26 novellato ha reintrodotto il principio che “La
stipulazione di un contratto in violazione del presente comma è causa di
responsabilità amministrativa; ai fini della determinazione del danno erariale si tiene
anche conto della differenza tra il prezzo previsto nelle convenzioni e quello indicato
nel contratto”.
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ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Adempimenti
Le modalità di scelta del contraente
I metodi di scelta del contraente sono:
- Rispetto della normativa
- il pubblico incanto (o asta pubblica) che consiste nella procedura aperta in cui ogni
nazionale e d’Ateneo
impresa interessata può presentare un’offerta;
- la licitazione privata che è la procedura ristretta alla quale partecipano soltanto le - Dichiarazione
imprese invitate dall’amministrazione aggiudicatrice
dell’eventuale unicità della
(è riconosciuta all’amministrazione la facoltà di ricorrere, a suo giudizio
ditta
discrezionale, sia al pubblico incanto che alla licitazione privata);
- l’appalto-concorso che è la procedura ristretta nella quale il candidato redige, in base
alla richiesta formulata dall’amministrazione aggiudicatrice, il progetto tecnico e
indica le condizioni e i prezzi ai quali è disposto a eseguire l’appalto;
- la trattativa privata che è la procedura negoziata in cui l’amministrazione
aggiudicatrice consulta le imprese di propria scelta e negozia con una o più di esse i
termini del contratto (ha carattere eccezionale per cui è applicabile solo in presenza
delle condizioni stabilite dalla legge ed è di norma utilizzata per le forniture di beni e
servizi di valore non superiore a € 50.000).
È possibile ricorrere alla trattativa privata diretta con un unico fornitore per appalti di
beni e servizi sotto soglia comunitaria solo ed esclusivamente nei casi previsti nell’art.
71 del R.A.F.C..
Riferimenti normativi/regolamentari
- R.D. n. 2440/23
- R.D. n. 827/24
- D. Lgs. n. 358/92
- D. Lgs. n. 157/95
- DPR n. 573/94
- R.A.F.C. – artt. 66/71
- Circolare n. 8756 del 6.6.2002 del
Ministero delle Politiche Comunitarie
- “Normativa applicabile agli appalti
pubblici sottosoglia”
- Circolare del 29 aprile 2004 (in g.u. n.
161 del 12 luglio 2004) della
Presidenza del consiglio dei ministri
dipartimento
per
le
politiche
comunitarie
- Disciplinare di spesa
Le modalità di svolgimento delle gare
Il pubblico incanto, la licitazione privata e l’appalto concorso si svolgeranno nei modi - Completezza e regolarità
giuridico-amministrativa
e nelle forme stabiliti dalla normativa comunitaria, nazionale e d’Ateneo.
della
documentazione
Nel caso di trattativa privata la consultazione dei soggetti con cui negoziare il contratto
presentata
avviene:
- in forma scritta anche mediante scambio di telefax;
- Rispetto dei termini di
- con messaggi di posta elettronica;
ricezione delle offerte
- mediante acquisizione di preventivi e listini attraverso Web server;
- nei casi previsti dall’art. 71 del R.A.F.C., nelle situazioni di urgenza, è possibile
effettuare l’ordine telefonicamente.
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- R.D. n. 2440/23
- R.D. n. 827/24
- D. Lgs. n. 358/92
- D. Lgs. n. 157/95
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ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Adempimenti
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
La trattativa privata, fatti salvi i casi di cui all’art. 71 del R.A.F.C., deve essere - Verifica
del
numero - R.A.F.C. - art. 72
effettuata secondo le seguenti indicazioni:
adeguato di preventivi,
datati e firmati dai legali
Valore del contratto
Numero preventivi/soggetti invitati
rappresentanti delle ditte,
Fino a € 2.500
È sufficiente l’acquisizione di un preventivo
contenenti:
qualità
e
Da € 2.500 fino a € 5.000
Almeno 2 preventivi
quantità dei beni, prezzo
10
Da € 5.000 fino a € 25.000
Almeno 3 preventivi
unitario degli stessi beni e
Da € 25.000 fino a € 50.000
Almeno 6 preventivi (vedi nota 10)
prezzo complessivo
Oltre € 50.000
Almeno 6 soggetti invitati (vedi nota 10).
La trattativa si svolgerà mediante gara ufficiosa.
Commissioni di gara
e
regolarità - R.A.F.C. - art. 73
La valutazione delle offerte, fatto salvo quanto previsto dalle norme di settore, sono - Esistenza
dell’atto di nomina della
effettuate:
Commissione valutatrice
Valore del contratto
Competenza
Fino a 10.000 €
Dal soggetto che ha avviato la procedura ai sensi
dell’art. 63 del R.A.F.C.
Oltre i 10.000 €
Da apposite commissioni composte da 3 membri,
oltre al Segretario con funzioni di Ufficiale Rogante,
ove sia richiesta la forma pubblica amministrativa
Nelle procedure ristrette la scelta dei soggetti da invitare alle gare è effettuata da
apposita Commissione composta da 3 membri e nominata dai soggetti di cui all’art. 63
del R.A.F.C..
Per specifiche esigenze le Commissioni possono essere integrate da soggetti esterni
all’Amministrazione.
10
Tale numero potrà essere ridotto, in presenza di adeguate motivazioni, dal soggetto responsabile, secondo le competenze stabilite dall’art. 63 del R.A.F.C..
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ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Adempimenti
Pubblicità
Le gare d’appalto per contratti di valore uguale o superiore alla soglia comunitaria - Rispetto della normativa
sono pubblicizzate con bando di gara:
comunitaria, nazionale e
- inviato il più rapidamente possibile all’Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle
d’Ateneo
Comunità europee;
- pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e, per estratto, su
almeno due quotidiani a carattere nazionale e sul quotidiano avente particolare
diffusione nella regione dove la gara sarà svolta.
Per contratti relativi ad appalti di valore inferiore alla soglia comunitaria la pubblicità è
garantita attraverso la pubblicazione nell'Albo Ufficiale e sul sito Internet
dell'Università oltre che, a seconda degli importi, nei modi sottoelencati:
- da € 100.000 fino alla soglia comunitaria attraverso la pubblicazione del bando o
dell'avviso di gara all'Albo Pretorio del Comune ed all'Albo della Provincia e su
almeno un quotidiano locale o nazionale;
- al di sotto di € 100.000 attraverso la pubblicazione nell'Albo Pretorio del Comune.
È necessario garantire la visibilità delle realizzazioni cofinanziate dai Fondi strutturali
riportando nei bandi il riferimento al contributo dell’UE ed in particolare al Fondo
interessato specificando la missione dello stesso. Tali atti dovranno riportare
l’indicazione dell’importo ammesso a cofinanziamento nonché la percentuale del
contributo proveniente dallo stesso strumento comunitario.
Riferimenti normativi/regolamentari
- Reg. (CE) n. 1159/2000
- D. Lgs. n. 358/92 - artt. 5/7
- D. Lgs. n. 157/95 - artt. 8/10
- R.A.F.C. - art. 77
- Nota MIUR prot. n. 474 del 26.1.2005
Cauzione provvisoria
Per appalti di valore superiori alle soglie comunitarie può essere disposta la - Osservanza
delle - R.A.F.C. - art. 78
presentazione di apposito deposito cauzionale di importo pari al 5% dell’importo
disposizioni in materia di
dell’appalto.
costituzione di depositi
cauzionali
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ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Adempimenti
Aggiudicazione
Gli appalti sono aggiudicati secondo i criteri previsti per le forniture di beni dal D. - Corretta applicazione dei
Lgs. n. 358/92, per gli appalti di servizi dal D. Lgs. n. 157/95.
criteri di aggiudicazione
Il risultato dell’aggiudicazione deve essere reso noto mediante la pubblicazione di
apposito avviso. Nel caso di contratti relativi ad appalti di valore uguale o superiore - Regolarità del verbale di
alla soglia comunitaria l’avviso deve essere inviato il più rapidamente possibile
gara
all’Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee.
L’Università dà comunicazione dell’aggiudicazione al soggetto interessato entro il
termine stabilito dall’avviso d’asta o dalla lettera invito e comunque non oltre 10
giorni dalla data del verbale di aggiudicazione, fissando il giorno in cui dovrà
procedersi alla stipula del contratto.
La stipulazione dei contratti
I contratti sono stipulati dai soggetti di cui all’art. 63 del R.A.F.C. nell’ambito della - Regolarità del contratto nel
rispettiva autonomia e dal Rettore, o da un suo delegato, nell’ambito dell’autonomia
rispetto della normativa
prevista dallo stesso articolo per il CdA.
civilistica, amministrativa
I contratti possono essere stipulati:
ed “Antimafia”
- in forma pubblica amministrativa, quando lo richiede la legge o è disposta nell’atto
di delibera o di determinazione a contrarre;
- Dichiarazione di congruità
- mediante scrittura privata;
dei prezzi (se prevista)
- mediante scambio di corrispondenza secondo l’uso del commercio.
- Copertura finanziaria ed
Per valori di contratto fino a € 10.000 si provvederà alla spesa tramite emissione di
impegno di spesa
ordinativi di fornitura.
È vietato il rinnovo tacito dei contratti: tuttavia, per una sola volta e per i contratti il - Dichiarazione
di
non
cui valore non sia superiore ai 100.000 €, è ammesso il rinnovo espresso dei contratti
imponibilità IVA per gli
medesimi previo accertamento delle ragioni di convenienza e di pubblico interesse che
acquisti nell’ambito dei
ne giustifichino il rinnovo secondo le procedure e le competenze di cui all’art. 63 del
PON (se prevista)
R.A.F.C..
- Regolarità dell’atto di
Gli atti di aggiudicazione definitiva ed i contratti sono approvati dal soggetto
approvazione del contratto
competente.
L’atto di approvazione del contratto deve essere trasmesso alla competente Ragioneria
che provvede alla registrazione dell’impegno.
Pista di controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- Reg. (CE) n. 1159/2000
- D. Lgs. n. 358/92 - art. 19
- D. Lgs. n. 157/95 - art. 23
- R.A.F.C. – art. 76, 79
- Codice civile – Libro IV Titolo II artt.
1321 e ss. - Titolo III artt. 1470 e ss.
- R.D. n. 2440/23
- R.D. n. 827/24
- Legge n. 575/1965 – “Disposizioni
contro la mafia”
- D.P.R. n. 252/1998 “Regolamento
recante norme per la semplificazione
dei procedimenti relativi al rilascio
delle
comunicazioni
e
delle
informazioni antimafia”
- R.A.F.C.
- Regime degli acquisti relativi ai
progetti P.O.N. 2000-2006 per la
RST&AF – Circolare del Direttore
Amministrativo prot. n. 21182 del
22.09.2004
- Deleghe al Rettore - Del. CdA n. 5
del 19.11.04
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Adempimenti
ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Il collaudo
del - R.A.F.C. - art. 83
Tutte le forniture di beni e servizi sono soggette a collaudo o verifica dell’esecuzione - Regolarità
provvedimento di nomina
finale o parziale, secondo quanto stabilito nel contratto.
dei collaudatori
Il collaudo è eseguito di norma dal personale dell’Università. I collaudatori sono
nominati dai soggetti di cui all’art. 63 del R.A.F.C. nell’ambito delle rispettive
- Approvazione da parte
competenze. Qualora se ne ravvisi l'opportunità sono nominati dal CdA o dal
degli organi competenti del
Consiglio del Centro di Spesa collaudatori esterni all’Università qualificati per
certificato di collaudo o
specifica competenza.
attestazione di conformità
Se l’importo delle forniture non supera 25.000 €, è sufficiente l'attestazione di
alle norme contrattuali
conformità alle norme contrattuali delle forniture, rilasciata e sottoscritta da chi ha
richiesto la fornitura.
I verbali e/o certificati di collaudo sono soggetti ad approvazione da parte dei soggetti
di cui all’art. 63 del R.A.F.C..
Cauzione definitiva
A garanzia dell'esecuzione dei contratti l'Amministrazione richiede una cauzione - Verifica che il contratto - R.A.F.C. - art.. 84
pari al 5% del valore del contratto, salvo quanto previsto dalle specifiche normative
preveda la cauzione
di settore. Non si richiede cauzione per acquisti effettuati all'estero o relativi a
strumentazioni scientifiche nonché per forniture di valore uguale o inferiore a 25.000
€ (IVA esclusa).
E' riconosciuta la facoltà di esonerare le ditte fornitrici di notoria solidità dall'obbligo
di costituzione della cauzione qualora concedano un ulteriore sconto di almeno l'1%
sull'importo di aggiudicazione della fornitura (IVA esclusa).
Pista di controllo
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Adempimenti
ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Penali
A garanzia dell’esecuzione dei propri contratti l’Amministrazione inserisce delle - Verifica dell’esistenza nei - Codice civile artt. 1218, 1219 e 1457
contratti/buoni
d’ordine
clausole penali per eventuali inadempimenti.
delle penali
- R.A.F.C. - art.. 85
Nella generalità dei casi l’oggetto dei contratti dell’Amministrazione concerne beni e
servizi di cui beneficiano i cittadini e pertanto le penali hanno la funzione di garantire
che l’esecuzione dei contratti sia eseguita nei termini richiesti in maniera tale che non
ne derivi un pregiudizio ai beneficiari del servizio.
Di norma nei contratti l’Amministrazione, nel caso di inadempimento o ritardo nella
fornitura, stabilisce una penale giornaliera con una misura percentuale che varia a
seconda della tipologia dei contratti e per una durata massima di giorni. Allo scadere
del termine fissato per il pagamento delle penali, nel caso in cui la consegna non sia
avvenuta, l’Amministrazione, oltre alla richiesta delle penali stesse, procederà con la
richiesta del risarcimento del danno, non avendo più interesse all’esecuzione del
contratto. Quindi l’Amministrazione oltre ad inserire le clausole penali può richiedere
la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno dinanzi al giudice ex art. 1219
del C.C., qualora dall’inadempimento del terzo contraente derivi un danno alla
Amministrazione.
L’Amministrazione può stabilire nei propri contratti ai sensi dell’art. 1457 del C.C. un
temine essenziale entro il quale l’obbligazione deve essere adempiuta, ciò si verifica
nella pratica nel caso in cui l’Amministrazione ha necessità che la fornitura di beni e
servizi sia effettuata entro e non oltre un determinato giorno.
Al fine di garantire l’interesse dell’Amministrazione si raccomanda particolare
attenzione all’inserimento di clausole penali nei contratti stipulati nell’ambito dei
progetti comunitari, proprio in considerazione del fatto che, le attività progettuali
hanno sempre una durata ed un termine ben definito entro il quale devono essere
realizzate a pena di ineleggibilità della correlativa spesa.
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ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
Controllo
Adempimenti
Fase finale della procedura di spesa
Il responsabile della procedura di spesa provvede alla liquidazione della spesa secondo - Mandato di pagamento
l’art. 25 del R.A.F.C. e trasmette la relativa documentazione alla Ragioneria
quietanzato dalla Banca
competente per l’emissione dell’ordinativo di pagamento.
- Documentazione bancaria
Il pagamento della spesa è ordinato mediante l’emissione di mandati di pagamento
di
ritorno
(contabile
tratti sulla Banca incaricata del servizio di cassa. Ad ogni mandato sono allegati:
bancaria)
comprovante
- la fattura;
l’avvenuto pagamento
- la copia dell’atto in forza del quale è insorta l’obbligazione;
- Verifica della correttezza,
- i buoni di carico per i beni inventariabili;
ai fini tributari, della
- la bolletta di consegna per i materiali da assumersi in carico nei registri di
documentazione presentata
magazzino;
dal creditore
- i verbali di collaudo o di verifica.
È fatto divieto di prevedere pagamenti anticipati in relazione alla stipula dei contratti, - Verifica della congruenza
fra i dati anagrafici e le
salvo che per i contratti di appalto di forniture necessarie all’attività di ricerca
coordinate
bancarie
scientifica, ove non sia possibile procedere altrimenti.
indicate
dal
creditore,
i dati
Sui documenti giustificativi di spesa (fatture e mandati di pagamento) deve essere
indicati
nel
mandato
di
apposto il timbro indicante i riferimenti al progetto cofinanziato dall’UE e l’importo
pagamento
e
la
portato a rendicontazione.
documentazione di ritorno
Per quanto concerne gli acquisti intracomunitari si rimanda alla disciplina fiscale di
della banca
riferimento.
- Buono di carico per i beni
inventariabili
Pista di controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- D.P.R. n. 633/1972 e succ. mod.
- D.L. n. 331/1993
- D. Lgs. n. 231/2002 - Attuazione
Direttiva 2000/35/CE relativa alla
lotta contro i ritardi di pagamento
nelle transazioni commerciali
- R.A.F.C.
- Circolare n. 41/2003 del Ministero del
Lavoro
- Nota MIUR prot. n. 474 del 26.1.2005
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3.2.2
Lavori pubblici
LAVORI PUBBLICI
Adempimenti
Competenza e deliberazione a contrarre
(Si rimanda al punto relativo degli acquisti di beni e servizi).
Le soglie di autonomia, per i lavori pubblici, sono:
Soglia di autonomia
Fino a € 5.000
Da € 5.000 fino a € 25.000
Da € 25.000 fino a € 150.000
Oltre € 150.000
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
(Si rimanda al punto relativo (Si rimanda al punto relativo degli
degli acquisti di beni e acquisti di beni e servizi)
servizi)
Competenza
Responsabile del Centro di Responsabilità o del
Centro di Spesa
Direttore Amministrativo o Dirigente delegato o
Responsabile del Centro di Spesa
Direttore Amministrativo
Consiglio di Amministrazione
Programmazione
L’attività di realizzazione dei lavori pubblici di singolo importo superiore a 100.000 € - Rispetto della normativa di - Legge n. 109/94 - art. 20
si svolge sulla base di un programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali che
riferimento
- DPR n. 554/99 - art. 13
l’amministrazione predispone ed approva unitamente al bilancio preventivo, insieme
all’elenco dei lavori da avviare nell’anno, con l’indicazione dei mezzi finanziari
- R.A.F.C. - art. 8
stanziati.
Le modalità di scelta del contraente
Sono previste le medesime modalità di scelta del contraente degli altri tipi di contratto. - Rispetto della normativa
E cioè: il pubblico incanto e la licitazione privata; la licitazione privata per i contratti
nazionale e d’Ateneo
di concessione; l’appalto-concorso (a particolari condizioni e per lavori di importo
superiore a 25 milioni di €); la trattativa privata (per lavori di importo non superiore a
100.000 €, lavori particolari tra i 100 e i 300 mila €, nei casi previsti dalla normativa
oltre i 300.000 €); in economia (fino all’importo di 200.000 €).
- R.D. n. 2440/23
- R.D. n. 827/24
- Legge n. 109/94
- DPR n. 554/99
- R.A.F.C. – artt. 66/71
È consentita la trattativa privata con un unico fornitore per l’appalto di lavori di valore
non superiore a 10.000 €, dichiarando la congruità dei prezzi.
Pista di controllo
- Disciplinare di spesa
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LAVORI PUBBLICI
Adempimenti
Le modalità di svolgimento delle gare
(Si rimanda al punto relativo degli acquisti di beni e servizi)
Commissioni di gara
(Si rimanda al punto relativo degli acquisti di beni e servizi)
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
(Si rimanda al punto relativo (Si rimanda al punto relativo degli
degli acquisti di beni e acquisti di beni e servizi)
servizi)
- Legge n. 109/94
- DPR n. 554/99
(Si rimanda al punto relativo (Si rimanda al punto relativo degli
degli acquisti di beni e acquisti di beni e servizi)
servizi)
- Legge n. 109/94 - art. 21
- DPR n. 554/99 - art. 92
Pubblicità
Per le gare d’appalto, per contratti di valore pari o superiore alla soglia comunitaria11, - Rispetto della normativa - Reg. (CE) n. 1159/2000
comunitaria, nazionale e
gli avvisi e i bandi:
d’Ateneo
- Legge n. 109/94 - art. 29
- sono inviati all’Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell’UE;
- DPR n. 554/99 - art. 80
- pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e, per estratto, su
almeno due quotidiani a carattere nazionale e su almeno due a maggiore diffusione
- R.A.F.C. - art. 77
nella regione dove si eseguono i lavori.
- Nota MIUR prot. n. 474 del 26.1.2005
Per gli importi minori, l’art. 80 del DPR 554/99 dà indicazioni articolate che
prevedono la pubblicità su base nazionale, regionale, provinciale e comunale.
Possono partecipare alle gare per l’esecuzione dei lavori pubblici di importo superiore
a 150.000 € soltanto i concorrenti che siano in possesso delle qualificazioni previste
dal DPR n. 34/2000.
È necessario garantire la visibilità delle realizzazioni cofinanziate dai Fondi strutturali
riportando nei bandi il riferimento al contributo dell’UE ed in particolare al Fondo
interessato specificando la missione dello stesso. Tali atti dovranno riportare
l’indicazione dell’importo ammesso a cofinanziamento nonché la percentuale del
contributo proveniente dallo stesso strumento comunitario.
11
La soglia comunitaria per gli appalti di lavori è di € 5.923.000 - Reg. (CE) n. 1874/2004 della Commissione del 28.10.2004
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LAVORI PUBBLICI
Adempimenti
Aggiudicazione
Gli appalti sono aggiudicati secondo i criteri previsti dalla Legge n. 109/94 e dal DPR
n. 554/99.
L’aggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata è
effettuata con il criterio del prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara.
L’aggiudicazione degli appalti mediante appalto-concorso nonché l’affidamento delle
concessioni avvengono con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La
legge n. 166/2002 ha esteso questo criterio anche agli appalti da aggiudicare mediante
pubblico incanto o licitazione privata se di importo superiore alla soglia comunitaria ed
allorchè si ritenga che gli appaltatori, tenuto conto delle componenti dell’opera,
possano utilmente integrare le soluzioni progettuali.
La stipulazione dei contratti
(Si rimanda al punto relativo degli acquisti di beni e servizi)
“Sono parte integrante del contratto e devono in esso essere richiamati:
- il capitolato generale;
- il capitolato speciale;
- gli elaborati grafici progettuali;
- l’elenco dei prezzi unitari;
- i piani di sicurezza previsti dall’art. 31 della Legge n. 109/94;
- il cronoprogramma”12.
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- Corretta applicazione dei criteri di aggiudicazione
- Regolarità del verbale di gara
-
Reg. (CE) n. 1159/2000
Legge n. 109/94 - art. 21
DPR n. 554/99 - 89/91
R.A.F.C. – art. 76, 79
(Si rimanda al punto relativo (Si rimanda al punto relativo degli
degli acquisti di beni e acquisti di beni e servizi)
servizi)
- DPR n. 554/99 - art. 109/112
Il collaudo
Tutti i lavori sono soggetti a collaudo o verifica dell’esecuzione finale o parziale, - Verifica della regolarità del - Legge n. 109/94 - art. 28
provvedimento di nomina - DPR n. 554/99 - Titolo XII
secondo quanto stabilito nel contratto.
dei collaudatori
Il collaudo è eseguito di norma dal personale dell’Università. I collaudatori sono
- R.A.F.C. - art. 83
nominati dai soggetti di cui all’art. 63 del R.A.F.C. nell’ambito delle rispettive
- Approvazione da parte
competenze. Qualora se ne ravvisi l'opportunità sono nominati dal CdA o dal
degli organi competenti del
Consiglio del Centro di Spesa collaudatori esterni all’Università qualificati per
certificato di collaudo o
specifica competenza.
attestazione di conformità
Se l’importo dei lavori non supera 25.000 €, è sufficiente l'attestazione di regolare
alle norme contrattuali
esecuzione dei lavori, rilasciata e sottoscritta da chi ha diretto i lavori.
I verbali e/o certificati di collaudo sono soggetti ad approvazione da parte dei soggetti
di cui all’art. 63 del R.A.F.C..
12
DPR 554/99, art. 110.
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LAVORI PUBBLICI
Adempimenti
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Cauzione definitiva
delle - Legge n. 109/94 - art. 30
A garanzia dell'esecuzione dei contratti l'Amministrazione richiede una cauzione - Osservanza
disposizioni in materia di - DPR n. 554/99 - art. 101
pari al 5% del valore del contratto, salvo quanto previsto dalle specifiche normative
costituzione di depositi
di settore.
cauzionali
- R.A.F.C. - art.. 84
E' riconosciuta la facoltà di esonerare le ditte fornitrici di notoria solidità dall'obbligo
di costituzione della cauzione qualora concedano un ulteriore sconto di almeno l'1%
sull'importo di aggiudicazione della fornitura (IVA esclusa).
Fase finale della procedura di spesa
(Si rimanda al punto relativo degli acquisti di beni e servizi)
Pista di controllo
(Si rimanda al punto relativo (Si rimanda al punto relativo degli
degli acquisti di beni e acquisti di beni e servizi)
servizi)
- Legge n. 109/94
- DPR n. 554/99
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3.2.3
Lavoro autonomo
LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
1. Prestazioni professionali
Corre l’obbligo di ricordare che ai sensi dell’art.1 comma 11 e 42 della Legge
30/12/2004 n. 311 (legge finanziaria per il 2005) è stato introdotto un limite di
spesa per l’affidamento di studi o di ricerca o di incarichi di consulenza conferiti
ad estranei da parte delle Amministrazioni. L’Università, gli enti di ricerca e gli
organismi equiparati sono esclusi dal suddetto limite di spesa stabilito dal comma
11 ma sono assoggettati alle altre disposizioni contenute nello stesso comma
limitatamente però agli incarichi di studio, di ricerca o di consulenza, conferiti in
materie e per oggetti rientranti nella competenza della struttura burocratica
dell’ente. In particolare detti affidamenti devono essere adeguatamente motivati
ed è possibile soltanto nei casi previsti dalla legge ovvero nell’ipotesi di eventi
straordinari.13
1.1 Attività amministrativa
Di norma le funzioni amministrative dovrebbero essere svolte da personale
interno. In relazione a comprovate esigenze si può fare ricorso a personale
esterno, nel rispetto delle norme previste dalla nostra legislazione e comunque
secondo quanto previsto dai singoli disciplinari di progetto nonché dalle
indicazioni fornite dalle autorità di gestione soprattutto in tema di massimali di
spesa.
Il conferimento di una prestazione professionale retribuita per attività
amministrativa a persone fisiche (non dipendenti di questa Amministrazione)
dovrà avvenire secondo quanto stabilito nel Regolamento interno di riferimento.
Il provvedimento di incarico/contratto approvato con Decreto Rettorale o del
Direttore del Centro di spesa, con indicazione della tipologia di prestazione, il
periodo in cui la stessa deve essere svolta, la valutazione dell’impegno orario e del
costo orario giornaliero, il progetto per il quale è effettuata la prestazione, dovrà
essere antecedente all’inizio della prestazione e regolarmente accettato dal
prestatore.
Nel caso di conferimento di una prestazione professionale per attività
13
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- Codice civile – Libro V Titolo III artt.
2222 e ss.
- Legge n. 311 del 30/12/2004
(finanziaria per il 2005) art. 1, comma
11 e 42
Verifica del rispetto del Capo IV
– Contratto per prestazione
professionale del “Reg. per
l’assunzione di personale a tempo
det. e per l’attivazione di
co.co.co.
e
di
prestazioni - D. Lgs. n. 165/2001 (T.U.P.I.) – art.
professionali” nell’ambito del
53 (Incompatibilità, cumulo di
Piano Coordinato delle Università
impieghi e incarichi)
di Catania e Lecce
- Legge n. 326/2003 (contributi
Nel caso di incarichi retribuiti
previdenziali
per
prestazioni
al
personale
tecnico
occasionali ..)
amministrativo interno per
- DPR n. 917/86 Testo Unico delle
attività amministrativa:
imposte sui redditi (T.U.I.R.)
Verifica che l’affidamento sia
stato conferito nel rispetto
- Statuto, art. 46, comma 4
dell’art. 46, comma 4, dello
Statuto e nel rispetto procedura
- Capo IV – Contratto per prestazione
relativa ai compensi stabilita nella
professionale
del
“Reg.
per
Circolare
del
Direttore
l’assunzione di personale a tempo det.
Amministrativo prot. n. 1911 del
e per l’attivazione di co.co.co. e di
31.1.2005
prestazioni professionali” nell’ambito
del Piano Coordinato delle Università
Nel caso di incarichi retribuiti a
di Catania e Lecce
dipendenti di altre pubbliche
- Prestazioni
professionali
e
amministrazioni:
liquidazione compenso - Circolare
Verifica
dell’esistenza
del M.R. prot. n. 19980 del 29.9.2003
dell’autorizzazione dell’Ente di
appartenenza nel rispetto delle
- Relazione dei vantaggi conseguiti
disposizioni
legislative
che
dalla struttura a seguito della
regolano la materia (D. Lgs. n.
prestazione - Circolare del Direttore
165/2001)
Sul punto si veda la circolare della Corte dei Conti del 15 febbraio 2005
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LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
amministrativa a personale tecnico-amministrativo interno la stessa dovrà Per le prestazioni professionali
Amministrativo prot. n. 21996 del
avvenire nel rispetto dell’art. 46 dello Statuto dell’Università (provvedimento di cui ai punti 1.1 – 1.2 – 1.3 si
21.10.2003
CdA o decreto a ratifica) e l’incarico dovrà contenere quanto sopra specificato per verificherà:
- Corresponsione compensi incentivanti
le prestazioni professionali ad esterni.
- Fattura o parcella di prestazione
al personale docente ed al personale
resa con indicazione del
tecnico- amministrativo. Indicazioni
Corre l’obbligo di segnalare che la recente nota MIUR prot. n. 474 del 26.1.2005,
progetto,
contenente
attuative - Circolare del Direttore
riguardante il PON 2000/2006, ha precisato relativamente agli incarichi retribuiti
corrispettivo, imposta IVA (per
a personale interno che la prestazione è:
Amministrativo prot. n. 1911 del
le persone esenti o non soggette
- da intendersi come una prestazione professionale esterna;
31.1.2005
IVA, è richiesta l’indicazione
- è ammissibile a cofinanziamento esclusivamente se riguarda attività extra e ben
disposizioni
per
la
nella parcella dei motivi di - Nuove
circoscritte, che esulano dalle attività normalmente svolte in orario di lavoro dal
liquidazione di compensi per il 2005 esenzione con i relativi
soggetto interessato e ad esso competenti.
Circolare
del
Direttore
riferimenti legislativi), ritenuta
Amministrativo prot. n. 3610 del
d’acconto ed oneri previdenziali
11.2.2005
sostitutiva
1.2 Incarichi retribuiti a dipendenti di altre pubbliche amministrazioni (attività - Dichiarazione
dell’atto di notorietà per quanto - Circolare del Ministero del Lavoro e
amministrativa e/o docenza e coordinamento)
delle Politiche sociali n. 41 del
riguarda
il
contributo
Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a
5.12.2003 (per quanto attiene ai
previdenziale ex Legge n. 335
dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione
massimali di spesa)
del 1995 per i redditi di lavoro
dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi ai sensi dell’art. 53 D.
autonomo occasionale ai sensi - Circolare del Ministero del Lavoro e
Lgs. 165/2001. Salve le più gravi sanzioni, il conferimento dei predetti incarichi,
dell’art. 44, comma 2 del D.L.
delle Politiche sociali n. 1 del 8.1.04 senza la previa autorizzazione, costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per
269/2003 convertito in Legge
Disciplina delle co.co.co. c.d.
il funzionario responsabile del procedimento; il relativo provvedimento è nullo di
326/03
collaborazioni a progetto
diritto.
- Relazione dettagliata da parte - Circolare INPS n. 103 del 6.7.2004
L'autorizzazione deve essere richiesta all'amministrazione di appartenenza del
del prestatore sull’attività svolta
dipendente dai soggetti pubblici, che intendono conferire l'incarico; può, altresì,
- Nota MIUR prot. 474 del 26.1.05
nell’ambito del progetto
essere richiesta dal dipendente interessato. L'amministrazione di appartenenza
dei
vantaggi - Circolare della Corte dei Conti del 15
deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla - Relazione
febbraio 2005 “Linee di indirizzo e
conseguiti dalla struttura a
ricezione della richiesta stessa. Decorso il termine per provvedere,
criteri interpretativi sulle disposizioni
seguito della prestazione l'autorizzazione, se richiesta per incarichi da conferirsi da amministrazioni
della legge 30 dicembre 2004, n. 311
Circolare
del
Direttore
Amm.vo
pubbliche, si intende accordata; in ogni altro caso, si intende definitivamente
in materia di affidamento d’incarichi
prot. n. 21996 del 21.10.03
negata.
di studio o di ricerca ovvero di
- Nel
caso
di
docenza:
consulenza
Il provvedimento di incarico/contratto approvato con Decreto Rettorale o del
dichiarazione di espletamento
Direttore del Centro di spesa, con indicazione della tipologia di prestazione, il
incarico
da
parte
del - Disciplinare di spesa
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LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
periodo in cui la stessa deve essere svolta, la valutazione dell’impegno orario e del
costo orario giornaliero, il progetto per il quale è effettuata la prestazione, dovrà
essere antecedente all’inizio della prestazione e regolarmente accettato dal
prestatore.
Controllo
Responsabile scientifico di
Progetto con l’indicazione delle
ore svolte e delle giornate di
lezione e dell’argomento della
lezione
Riferimenti normativi/regolamentari
1.3 Attività di docenza e coordinamento
Verifica
del
rispetto
L’affidamento di contratti per attività di docenza e/o coordinamento rientra, stante
massimali di costo
le norme di Ateneo, nella fattispecie delle prestazioni professionali e quindi il
conferimento dei relativi incarichi dovrà avvenire con le modalità prima indicate a
seconda che il prestatore sia un soggetto esterno all’Amministrazione o un
interno.
dei
Ovviamente l’incarico dovrà indicare il numero delle ore, il costo orario e il
giorno delle lezioni così come stabilito dal Responsabile Scientifico di progetto.
Si precisa che gli incarichi di docenza a personale interno ex art. 46, comma 4
dello Statuto sono affidati con provvedimento del Rettore ai sensi dell’art. 21
dello Statuto (Delibera n. 5 del C.d.A. del 19/11/2004 - deleghe al Rettore).
Le prestazioni di lavoro autonomo dovranno rispettare i massimali di spesa
previste dal disciplinare di progetto che in genere fanno rimando alle tariffe
professionali stabilite dagli albi di riferimento, alle tariffe praticate solitamente sul
mercato nonché agli eventuali chiarimenti forniti dalle autorità di gestione
competenti.
Le attività sopra indicate (amministrativa, docenza, ect) danno luogo a redditi che
rientrano nella categoria del lavoro autonomo occasionale fatta salva l’ipotesi che
il soggetto eserciti abitualmente una professione e pertanto sia titolare di partita
Iva.
Ne deriva che, a seconda della differente posizione fiscale del prestatore, diversi
saranno gli obblighi fiscali e contributivi dello stesso e della Amministrazione.
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LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
2. Contratti di collaborazione coordinata e continuativa
Nell’ipotesi in cui il disciplinare di spesa preveda la possibilità di rendicontare
contratti di collaborazione coordinata e continuativa l’iter amministrativo previsto
dal regolamento interno di riferimento prevede quanto di seguito indicato:
- Selezione a mezzo avviso pubblico
- Decreto pubblicazione bando
- Decreto approvazione verbali, nomina vincitore e approvazione lettera/contratto
con indicazione della tipologia di prestazione, il periodo in cui la stessa deve
essere svolta, la durata in ore, il corrispettivo orario, il progetto per il quale è
effettuata la prestazione.
Ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. c-bis del DPR n. 917 del 1986 i redditi
derivanti dalle collaborazioni coordinate e continuative sono redditi assimilati a
quelli di lavoro dipendente (anche se civilisticamente contratti di lavoro
autonomo) e pertanto il pagamento dei relativi compensi dovrà avvenire con le
medesime modalità previste per i lavoratori dipendenti.
Salvo che le collaborazioni non rientrino nell’oggetto dell’arte o professione di
cui all’art. 53 del DPR n. 917 del 1986 e quindi il collaboratore sia titolare di
reddito di lavoro autonomo (persona fisica con partita iva) e pertanto presenterà
fattura con indicazione del progetto, contenente corrispettivo, ritenuta d’acconto
ed oneri previdenziali.
Pista di controllo
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Verifica dei provvedimenti e - Codice civile – Libro V Titolo III artt.
degli atti relativi alla selezione
2222 e ss.
pubblica
- D. Lgs. n. 165/2001 (T.U.P.I.) – art.
53 (Incompatibilità, cumulo di
Nel caso di collaboratore soggetto
impieghi e incarichi)
Iva (reddito di lavoro autonomo)
- Legge n. 326/2003 (contributi prev.li
si verificherà:
per prestazioni occasionali ..)
- fattura rispetto al compenso
- Capo II – Rapporti di co.co.co. del
indicato nel contratto;
“Reg. per l’assunzione di personale a
- mandato
di
pagamento
tempo det. e per l’attivazione di
quietanzato
co.co.co. e di prestaz. prof.li”
- ricevuta di versamento della
nell’ambito del Piano Coord. delle
ritenuta d’acconto IRPEF
Università di Catania e di Lecce
Nel caso di collaboratore non - Relazione dei vantaggi conseguiti
titolare di partita iva (reddito di
dalla struttura a seguito della
lavoro dipendente) si verificherà:
prestazione - Circolare Direttore
- buste paga/cedolini paga o
Amm.vo prot. n 21996 del 21.10.03
Mod. CUD;
- Nuove
disposizioni
per
la
- mandato
di
pagamento
liquidazione di compensi per il 2005 quietanzato
Circolare Direttore Amm.vo prot. n
.3610 del 11.2.2005
- Circolare del Ministero del Lavoro n.
41 del 5.12.03 per quanto attiene ai
massimali di spesa
- Circolare INPS n. 103 del 6.7.2004
- Circolare del Ministero del Lavoro n.
1 del 8.1.04 - Disciplina delle
co.co.co. c.d. collaborazioni a
progetto
- Circolare n. 4 del 15.7.04 della
Presidenza del Consiglio dei Ministri
– Dip. Funzione Pubblica –
“Co.co.co. - Presupposti e limiti alla
stipula dei contratti.”
- Disciplinare di spesa
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LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
3. Spese di viaggio e missione14
Nella categoria delle spese di viaggio e missione rientrano le spese sostenute per
la partecipazione a riunioni, seminari, conferenze, convegni ed altre attività
strettamente connesse con il progetto sostenute da parte dei titolari di contratti di
prestazione d’opera o professionale (relatori, esperti, consulenti, etc).
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
compensi
per
Verifica
dell’esistenza
del - Classificazione
seminari, convegni etc. - Rimborsi
provvedimento preventivo di
spese – Ritenuta d’acconto autorizzazione dal quale risulti il
motivo del viaggio e la stretta
Circolare del Servizio assistenza
connessione con le esigenze del
fiscale prot. n. 9 del 7.3.2001
In particolare le eventuali spese di viaggio e missione sostenute dal prestatore progetto.
- Disciplinare di spesa
d’opera o professionale dovranno essere preventivamente autorizzate con un
apposito provvedimento (decreto del Rettore o del Direttore del Centro di spesa) Verifica della documentazione
che indichi la tipologia di spesa, l’importo massimo di spesa e la motivazione originale ed analitica delle spese
della missione con riferimento al progetto.
di viaggio, vitto e alloggio, ed in
particolare:
Si ritiene opportuno indicare le spese che più frequentemente sono ammesse a - biglietti dei mezzi pubblici,
oppure fattura di trasporto
rendicontazione:
rilasciata dal vettore, oppure
- le spese per il trasporto sono ammissibili solo per l’uso dei mezzi pubblici
calcolo dettagliato del costo del
(biglietti ferroviari, aerei, ect.);
servizio di trasporto effettuato
direttamente
dal
soggetto
- la spesa per taxi, autovetture noleggiate per uso individuale, mezzo proprio è
gestore;
ammessa solo in casi eccezionali ed in particolare nei casi in cui ci sia oggettiva
biglietto ferroviario vidimato
impossibilità di raggiungere i luoghi sede della missione con i normali mezzi
riportante la data di partenza;
pubblici e dimostrando una complessiva maggiore economicità. In caso di
assenza o incompatibilità di orario dei mezzi pubblici o per specifiche esigenze - biglietto aereo intestato alla
persona
autorizzata
alla
organizzative (ad esempio per visite guidate di istruzione) possono essere
missione e tagliando di
organizzati trasporti collettivi sia mediante ricorso a servizi esterni, sia
imbarco;
utilizzando mezzi di trasporto di proprietà del soggetto gestore;
- ricevuta
del
taxi
(se
- di norma è ammissibile il rimborso di un pasto nel caso di trasferta con durata
autorizzato);
non inferiore ad otto ore e non superiore a dodici ore, di due pasti se la trasferta
- nel caso di utilizzo del mezzo
ha durata superiore alle dodici ore15;
proprio:
autorizzazione
preventiva
dalla
quale risulti
- le spese di alloggio, nei limiti previsti dalla normativa nazionale di riferimento e
che
l’amministrazione
è
secondo quanto indicato dal disciplinare di spesa.
14
15
Indicando con questa voce sia le spese di missione del personale dipendente sia il mero rimborso delle spese di trasferta per il restante personale nei casi previsti.
Si rimanda all’art. 5 del D.P.R. n. 395/1988.
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LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
-
Controllo
sollevata
da
qualsiasi
responsabilità circa l’uso del
mezzo stesso;16
scontrini autostradali;
ricevute del parcheggio;
fattura attestante la fruizione del
servizio di vitto e/o alloggio;
richiesta di rimborso della
missione;
- prospetto
Riferimenti normativi/regolamentari
liquidazione
rimborso.
sulla
seguente
Per quanto concerne la tassazione delle spese di viaggio e missione si precisa Verifica
quanto segue.
documentazione:
Il regime applicabile ai rimborsi delle spese sostenute in occasione delle trasferte - Parcella contenente compenso e
spese con indicazione del
connesse con le prestazioni innanzi indicate segue quello applicabile alla
progetto, con ritenuta d’acconto
operazione principale, ossia ai compensi percepiti per la prestazione resa.
ed oneri previdenziali (salva
“Il rimborso spese, non sarà considerato parte integrante del compenso e quindi
l’ipotesi in cui il prestatore
non assoggettato a ritenuta di acconto a condizione che i documenti di spesa
presenta separatamente parcella
risultino intestati all’Università degli Studi di Lecce con l’indicazione del soggetto
per il compenso e una nota di
al quale viene fornito il servizio”17.
rimborso spese);
Pertanto le uniche ipotesi concretamente verificabili saranno:
- Dichiarazione
sostitutiva
dell’atto di notorietà per quanto
Soggetto percipiente titolare di partita iva, e quindi inquadramento dei
riguarda
il
contributo
compensi (e dei relativi rimborsi spese) nell’ambito dei redditi di lavoro
previdenziale ex Legge n. 335
16
La Legge n. 836/1973, così come modificata dal D.P.R. n. 513/1978, prevede per le spese di trasporto con mezzo proprio un rimborso chilometrico in ragione di 1/5 del costo
medio di un litro di benzina verde per km di percorrenza.
17
Cfr. Circolare del Servizio assistenza fiscale prot. n. 9 del 7.3.2001 “Classificazione compensi per seminari, convegni etc. - Rimborsi spese – Ritenuta d’acconto”.
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LAVORO AUTONOMO
Adempimenti
autonomo.
In questa ipotesi il soggetto dovrà assoggettare ad IVA, oltre che il compenso,
anche le spese di viaggio e missione (spese di viaggio, vitto e alloggio) attraverso
l’emissione di fattura18.
Sotto il profilo operativo sarà quindi necessario, al solo fine amministrativo di
controllo, far allegare dal percipiente la fotocopia dei documenti giustificativi
delle somme richieste a rimborso.
Controllo
del 1995 per i redditi di lavoro
autonomo occasionale ai sensi
dell’art. 44, comma 2 del D.L.
269/2003 convertito in Legge
326/03.
Riferimenti normativi/regolamentari
Per quanto attiene la tassazione ai fini IRPEF i rimborsi spese devono essere
assoggettati alla ritenuta alla fonte alla stregua degli ordinari compensi ex art. 25
del DPR 600 del 1973.
Soggetto percipiente non titolare di partita iva, e quindi inquadramento dei
compensi (e dei relativi rimborsi spese) nell’ambito dei redditi di lavoro
occasionale (redditi diversi).
In questa ipotesi il reddito è inquadrabile nell’art. 67, comma 1, lett. l) del DPR n.
917 del 1986 e ai fini IRPEF i rimborsi delle spese inerenti alla produzione del
reddito dal lavoratore autonomo devono perciò essere assoggettati alla ritenuta
alla fonte alla stregua degli ordinari compensi ex art. 25 del DPR 600 del 1973 (20
% per i residenti in Italia e 30% per i non residenti, salvo l’applicazione della
convenzione con il paese d’origine).
Detti compensi sono assoggettati al contributo previdenziale ex Legge n. 335 del
1995 per i redditi di lavoro autonomo occasionale ai sensi dell’art. 44, comma 2
del D.L. 269/2003 convertito in Legge 326/03 e sono anche soggetti ad IRAP a
carico dell’amministrazione nella misura dell’8,50%.
18
Sul punto cfr l’articolo 13 del D.P.R. n. 633/72 che recita: “la base imponibile delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi è costituita dall’ammontare complessivo dei
corrispettivi dovuti al cedente o prestatore secondo le condizioni contrattuali, compresi gli oneri e le spese inerenti all’esecuzione…”.
Pista di controllo
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3.2.4
Personale interno
PERSONALE INTERNO
Adempimenti
Controllo
sulla
Questa voce comprende il personale regolarmente iscritto nel libro matricola del Verifica
soggetto che rendiconta, nonché quello con contratto a tempo determinato documentazione:
di
direttamente impegnato nelle attività purchè sia possibile commisurarne, - contratto
subordinato;
giustificarne e verificarne la pertinenza al progetto.
Riferimenti normativi/regolamentari
seguente - Codice civile – Libro V Titolo II artt.
2094 e ss.
lavoro
- D. Lgs. n. 165/2001 - Testo Unico del
pubblico impiego
Per tale voce di spesa sono ammissibili i costi sostenuti per il rapporto di lavoro
- ordine di servizio o analogo
dipendente regolato dagli artt. 2094 ss. c.c., nonché dalle leggi speciali e dai
provvedimento formale con il - Legge n. 326/2003 (contributi
contratti collettivi (CCNL) e da eventuali accordi salariali interni più favorevoli.
previdenziali
per
prestazioni
quale si attribuisce l'incarico al
Per il settore pubblico la disciplina del rapporto di lavoro è quella contenuta,
occasionali ..)
dipendente nell'ambito del
fondamentalmente, nel D. Lgs. 165/2001 oltre alle norme del codice civile, delle
progetto cofinanziato che deve
leggi speciali e dei contratti collettivi.
essere coerente alle funzioni - Regio Decreto 3.6.1926, n. 941 –
Il costo ammissibile è determinato in base alle ore effettivamente prestate nel
Indennità
al
personale
abitualmente espletate e/o
progetto. Queste, comprovate attraverso la compilazione di time sheet, sono
dell’amministrazione dello Stato
all'esperienza professionale del
valorizzate al costo orario da determinare come appresso indicato:
incaricato di missione all’estero
docente e indicante l’impegno
orario.
Tali
provvedimenti
- per ogni persona impiegata nel progetto sarà preso come base il costo effettivo
devono essere emessi prima - Legge 18.12.1973, n. 836, modificata
annuo lordo (retribuzione effettiva annua lorda - con esclusione dei compensi per
con Legge 26.7.1978, n. 417 –
dell’inizio della prestazione;
lavoro straordinario e diarie - maggiorata dei contributi di legge o contrattuali e
“Trattamento economico di missione
degli oneri differiti), secondo la norma 7.5 del Reg. CE 448/04. Il costo totale
e di trasferimento dei dipendenti
fogli
di
lavoro
mensili
da
cui
riconosciuto ammissibile per la determinazione del costo orario della prestazione
statali”
risulti
il
monte
ore
deve essere conforme alla seguente normativa "l'importo totale degli elementi
complessivamente
prestato
dal
costitutivi della retribuzione annua in godimento (con esclusione degli elementi
del
Presidente
della
dipendente con distinta delle - Decreto
mobili) e di quelli differiti (TFR), maggiorato degli oneri riflessi, deve essere
Repubblica 16.1.1978, n. 513 ore impegnate nel progetto.
diviso per il monte ore di lavoro. Il costo orario così ottenuto, moltiplicato il
“Trattamento economico di missione
Tali fogli di lavoro devono
numero delle ore prestate nel progetto finanziato rappresenta il costo massimo
e di trasferimento dei dipendenti civili
essere
compilati
e
firmati
da
rendicontabile".
dello Stato”
ciascun
dipendente
e
- il costo orario è computato dividendo il suddetto costo annuo per un monte ore
controfirmati
dal
Responsabile
annuo:
di
progetto
e/o
dal - Relazione dei vantaggi conseguiti
desumibile dal CCNL decurtato delle ore relative a ferie e permessi;
dalla struttura a seguito della
Responsabile Amministrativo;
in subordine, ed in assenza del CCNL, convenzionale pari a 1560 ore/anno
prestazione - Circolare del Direttore
per il personale tecnico-amministrativo e 780 ore/anno per il personale
prospetto
del
calcolo
del
costo
Amministrativo prot. n. 21996 del
docente interno;
orario
certificato
dall’ufficio
21.10.2003
- il calcolo del costo orario per ogni qualifica va evidenziato in un prospetto
stipendi
sottoscritto dal responsabile amministrativo del soggetto che rendiconta.
Pista di controllo
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PERSONALE INTERNO
Adempimenti
Naturalmente non possono essere rendicontate, complessivamente, più ore rispetto
al monte ore annuo suddetto.
Si segnala da ultimo la recente nota MIUR Prot. 7784 del 22.9.2004 relativa al
PON 2000/2006 – Avviso 4391/2001 con la quale il Ministero ha richiesto il
calcolo del costo orario certificato dall’ufficio stipendi relativo al personale interno
coinvolto nel progetto calcolato su base mensile.
Spese di viaggio e missione
Le spese di viaggio e missione sostenute da personale interno possono essere
rendicontate conformemente al trattamento previsto dalle norme sui dipendenti
pubblici, regolamenti e circolari interne di ateneo e al trattamento previsto dal
CCNL.
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- Corresponsione compensi incentivanti
al personale docente ed al personale
tecnico- amministrativo. Indicazioni
attuative - Circolare del Direttore
Amministrativo prot. n. 1911 del
31.1.2005
- Circolare del Ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali n. 41 del 5
dicembre 2003 per quanto attiene ai
massimali di spesa
- Circolare del Ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali n. 1 dell’8
gennaio 2004 - Disciplina delle
collaborazioni
coordinante
e
continuative c.d. collaborazioni a
progetto
- Circolare INPS n. 103 del 6 luglio
2004
- Nota MIUR Prot. n. 7784 del
22.9.2004 (Avviso 4391)
- Nota MIUR prot. n. 474 del 26.1.2005
- Disciplinare di spesa
Pista di controllo
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3.2.5
Allievi
ALLIEVI
Adempimenti
Borse di studio per allievi di Master:
- Provvedimento di approvazione e pubblicizzazione del bando di selezione
- Decreto di approvazione atti di selezione – pubblicazione graduatoria
- Decreto approvazione elenco esclusi – comunicazione
- Decreto assegnazione borse di studio
Quota di iscrizione a corsi seminari, convegni:
La spesa sostenuta per la partecipazione a convegni e seminari (che non sono
organizzati dal soggetto attuatore) sarà supportata da:
- autorizzazione alla partecipazione al convegno/seminario sulla base della
riconosciuta attinenza dello stesso con le finalità del progetto concessa con
provvedimento amministrativo (decreto di autorizzazione)
- documentazione di partecipazione
- ricevuta del versamento della quota di iscrizione
- quietanza di pagamento.
Pista di controllo
Controllo
Verifica delle procedure e
provvedimenti
relativi
conferimento della borsa
studio (Bandi, verbali
selezione ecc.).
Riferimenti normativi/regolamentari
dei - Reg.(CE) n. 1159/2000
al
di - Statuto
di
- R.A.F.C.
Verifica della documentazione a - Regolamento didattico di Ateneo
supporto dell’erogazione di
borse di studio, ove prevista dal - Nota MIUR prot. n. 474 del
26.1.2005
disciplinare di progetto:
- relazione
sull’attività
formativa svolta da parte del - Disciplinare di spesa
borsista;
- attestato
da
parte
del
responsabile del progetto di
regolare
svolgimento
dell’attività
prevista
per
l’erogazione della borsa;
- mandato
di
pagamento
quietanzato.
Verifica sulla documentazione - R.A.F.C.
relativa all’autorizzazione, alla
partecipazione e al pagamento - Disciplinare di spesa
della quota di iscrizione a
seminari e convegni
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ALLIEVI
Adempimenti
Controllo
Verifica
sulla
seguente
Spese di assicurazione degli allievi
Sono riconoscibili le spese sostenute per l’assicurazione INAIL e per assicurazioni documentazione:
aggiuntive relative ai rischi connessi all’azione cofinanziata non coperti - Denuncia di esercizio INAIL
dall’INAIL.
- Contratti di assicurazioni
aggiuntive
Rimborso spese di viaggio, vitto e alloggio
Le spese di viaggio, vitto e alloggio per i destinatari delle azioni cofinanziate
possono essere riconosciute in presenza di oggettive esigenze didattiche ed
organizzative previste ed approvate nel progetto presentato e nei limiti di spesa ivi
contenuti.
In particolare le spese di viaggio e missione sostenute dagli allievi dovranno essere
preventivamente autorizzate con un apposito provvedimento (decreto del Rettore o
del Direttore del Centro di spesa) che indichi la tipologia di spesa, l’importo
massimo di spesa e la motivazione della missione con riferimento al progetto.
Pista di controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Verifica
dell’esistenza
del - Disciplinare di spesa
provvedimento preventivo di
autorizzazione dal quale risulti
il motivo del viaggio e la stretta
connessione con le esigenze del
progetto
Verifica della documentazione
originale ed analitica delle spese
di viaggio, vitto e alloggio
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3.2.6
Acquisto ed utilizzo attrezzature
ACQUISTO ED UTILIZZO ATTREZZATURE
Adempimenti
Controllo
Rientrano in questa voce di costo l’utilizzazione o l’acquisto di beni durevoli per Acquisto di beni durevoli nuovi
Verifica dei seguenti dei
finalità strettamente connesse al progetto.
documenti giustificativi di
Nell’ambito di taluni progetti finanziati con fondi comunitari è ammesso soltanto
spesa:
l’utilizzo di attrezzature (ad esempio FSE). I costi relativi alle attrezzature utilizzate
- Preventivi di spesa come
per l’intervento, riconosciuti esclusivamente per il periodo di svolgimento
specificato dal disciplinare di
dell’intervento stesso, possono riferirsi all’ammortamento, alla locazione, al leasing
spesa, oltre a quanto stabilito
o alla manutenzione.
dal R.A.F.C.;
Nel caso di acquisto di beni durevoli, secondo quanto specificato dal disciplinare di - Buono d’ordine;
spesa, può essere imputato al progetto il costo:
- Documento di trasporto che
- nella sua globalità19; oppure può essere
dimostri l’effettiva consegna
- pari al costo dell’ammortamento20, secondo le condizioni specificate al successivo
del bene;
punto 1.
- Buono di carico;
- Fattura attestante l’acquisto,
1. Ammortamento
riportante il timbro con i
Sia nel caso di acquisto che nel caso di utilizzo, il costo dell'ammortamento di
riferimenti
al
progetto
attrezzature per le quali vi è un nesso diretto con gli obiettivi dell'operazione, ai
cofinanziato;
sensi della Norma 1, punto 1.6 dell’Allegato I del Regolamento (CE) n. 448/2004, è - Mandato
di
pagamento
considerato spesa ammissibile, a condizione che:
quietanzato dalla banca.
- finanziamenti nazionali o comunitari non abbiano contribuito all'acquisto in
questione;
- il costo dell'ammortamento venga calcolato conformemente alle pertinenti norme
contabili21; e
- tale costo si riferisca esclusivamente al periodo di cofinanziamento
dell'operazione in questione.
Riferimenti normativi/regolamentari
- Reg. (CE) n. 448/2004
- Reg.(CE) n.1159/2000
- Statuto
- R.A.F.C.
- Disciplinare di spesa
19
È il caso dei progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso pubblico n. 68 del 23.1.2002 del MIUR.
È il caso dei progetti finanziati nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA Transfrontaliero Adriatico.
21
Le norme contabili pertinenti per il calcolo delle quote di ammortamento sono:
- il D.M. Finanze del 31/12/1988 e successive modifiche e integrazioni sino al 31.12.2003;
- la delibera del CdA n. 164/2004 dal 1.1.2004;
- le specifiche aliquote indicate nei disciplinari di spesa.
20
Pista di controllo
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ACQUISTO ED UTILIZZO ATTREZZATURE
Adempimenti
Controllo
Acquisto di beni durevoli usati
2. Acquisto di beni durevoli usati
Si verificherà la prova della
L’acquisto di beni usati è ritenuto ammissibile, ai sensi della Norma 4 dell’Allegato
sussistenza delle tre condizioni
I del Regolamento (CE) n. 448/2004, se sono soddisfatte tre condizioni:
previste negli adempimenti che
a) una dichiarazione del venditore che attesti l'origine esatta del bene e certifichi
costituisce
documentazione
che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non ha mai beneficiato di un
integrativa di quella prevista ai
contributo nazionale o comunitario;
fini giustificativi della spesa per
b) il prezzo del bene usato non deve essere superiore al suo valore di mercato e
l’acquisto di beni durevoli
deve essere inferiore al costo di analogo bene nuovo;
nuovi.
c) le caratteristiche tecniche del bene usato acquisito devono essere adeguate alle
esigenze dell'operazione ed essere conformi alle norme e agli standard vigenti.
3. Leasing
La spesa sostenuta per operazioni di locazione finanziaria (leasing) è ammissibile al
cofinanziamento da parte dei Fondi strutturali, nel caso di aiuto all’utilizzatore, ai
sensi della Norma 10, punto 3 dell’Allegato I del Regolamento (CE) n. 448/2004,
alle seguenti condizioni:
- i canoni pagati dall'utilizzatore al concedente, comprovati da una fattura
quietanzata o da un documento contabile avente forza probatoria equivalente,
costituiscono la spesa ammissibile al cofinanziamento;
- nel caso di contratti di locazione finanziaria contenenti una clausola di riacquisto
o che prevedono una durata contrattuale minima corrispondente alla vita utile del
bene, l'importo massimo ammissibile al cofinanziamento comunitario non deve
superare il valore di mercato del bene. Non sono ammissibili le altre spese
connesse al contratto (tributi, interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese
generali, oneri assicurativi, ecc.). Se la durata del contratto supera il termine finale
per la contabilizzazione dei pagamenti ai fini dell'intervento comunitario, viene
considerata ammissibile soltanto la spesa relativa ai canoni esigibili e pagati
dall'utilizzatore sino al termine finale stabilito per i pagamenti ai fini
dell'intervento;
- nel caso di contratti di locazione finanziaria che non contengono un patto di
retrovendita e la cui durata è inferiore al periodo di vita utile del bene oggetto del
contratto, i canoni sono ammissibili al cofinanziamento comunitario in
proporzione alla durata dell'operazione ammissibile. Tuttavia, l'utilizzatore deve
essere in grado di dimostrare che la locazione finanziaria costituiva il metodo più
economico per ottenere l'uso del bene. Qualora risultasse che i costi sarebbero
Pista di controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
Acquisizione in leasing o a
noleggio
Verifica dei seguenti dei
documenti giustificativi di
spesa:
- Preventivi di spesa come
specificato dal disciplinare di
spesa, oltre a quanto stabilito
dal R.A.F.C.;
- Contratto
di
locazione
contenente la descrizione del
bene, il valore, la durata del
contratto, il canone distinto
dall’importo relativo a tasse e
spese varie, eventuale copia
del listino prezzi cui il
contratto fa riferimento;
- Contratto di leasing dal quale
risulti la scomposizione del
canone in importo relativo
all’acquisto
ed
importo
relativo a tasse e spese varie;
- Fattura attestante l’acquisto,
riportante il timbro con i
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ACQUISTO ED UTILIZZO ATTREZZATURE
Adempimenti
Controllo
stati inferiori utilizzando un metodo alternativo (ad esempio la locazione semplice
riferimenti
al
progetto
del bene), i costi supplementari dovranno essere detratti dalla spesa ammissibile.
cofinanziato e/o quietanze
periodiche per il pagamento
del canone;
- Prospetto di calcolo in caso di
utilizzo parziale del bene.
Riferimenti normativi/regolamentari
4. Vendita e locazione finanziaria (lease-back)
I canoni pagati dall'utilizzatore in forza di un contratto di vendita e conseguente
retrolocazione finanziaria (lease-back) possono costituire spese ammissibili ai sensi
della Norma 10, punto 4 dell’Allegato I del Regolamento (CE) n. 448/2004. I costi
di acquisto del bene non sono ammissibili al cofinanziamento comunitario.
5. Manutenzione
Le spese per la manutenzione ordinaria delle attrezzature sono di norma
ammissibili22. Nel caso di locazione, sono ammissibili, se nel contratto non risultino
a carico del locatore.
In taluni casi è previsto che la manutenzione possa essere eseguita da personale
interno e la relativa spesa va contabilizzata tra le spese per personale non docente
indicando come finalità: “Spesa di funzionamento”. A corredo di tale spesa oltre
alla documentazione prevista relativa alle spese per il personale non docente ci sarà
una dichiarazione a firma delle persone addette, dalla quale risultino gli interventi
eseguiti, i tempi impiegati, il titolo del progetto per il quale sono stati realizzati.
Manutenzione delle attrezzature
Verifica dei seguenti dei
documenti giustificativi di
spesa:
- Contratto/Buono d’ordine;
- Fatture dalle quali risultino
gli interventi eseguiti, le parti
eventualmente sostituite, le
apparecchiature
eventualmente revisionate;
- Mandato
di
pagamento
quietanzato dalla banca.
22
Nel caso, invece, dei progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso pubblico n. 68 del 23.1.2002 del MIUR (Misura II.1) non sono ammessi i costi relativi ad eventuali contratti di
manutenzione/assistenza tecnica da effettuarsi successivamente all’avvenuta installazione e collaudo dell’attrezzatura/strumentazione, anche se previsti nel contratto di fornitura.
Pista di controllo
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3.2.7
Spese generali
SPESE GENERALI
Adempimenti
Controllo
Si tratta di una tipologia di costi regolamentati dalla Norma n. 1 “Spese - Verifica del
effettivamente sostenute” - paragrafo 1.8 - dell’allegato “norme sull’ammissibilità”
percentuale di
del Regolamento (CE) n. 448/2004.
rendicontabili
tipologia
Tale norma richiama, confermandola, l’ammissibilità di tutti quelli che potrebbero
rendicontabili
essere definiti “costi indiretti”, senza elencare un numero chiuso di detti costi.
Ovviamente l’ammissibilità di un costo indiretto, o spesa generale, è stabilita da - Prospetto di
altri principi e condizioni non sintetizzate nella suddetta norma che si limita a
spese
richiamare il principio dell’effettività “…basate sui costi effettivi relativi
all’esecuzione dell’operazione cofinanziata dai fondi strutturali…” e prevedere un
principio di imputazione stabilito necessario “…imputate con il calcolo pro-rata
all’operazione, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato”23.
Riferimenti normativi/regolamentari
rispetto della - Reg. (CE) n. 448/2004
spese generali
e
della - Disciplinare di spesa
di
spese
calcolo delle
Tali spese sono imputabili allo svolgimento delle attività previste dal progetto fino
ad una percentuale massima dell'importo complessivo dei costi diretti stabilita dal
disciplinare di progetto di riferimento.
A titolo esemplificativo sono da considerarsi spese generali:
- luce, gas, acqua, riscaldamento e condizionamento, determinati in relazione alla
durata dell’azione finanziata, alla superficie dei locali utilizzati, al numero degli
utilizzatori e dei destinatari delle attività progettuali;
- spese postali, telefoniche. Per quanto concerne le spese postali, sono riconoscibili,
per il periodo ed in relazione alle attività progettuali, spese per raccomandate,
assicurate, telegrammi, pacchi, servizi di corriere espresso, ect.. Le spese
telefoniche possono essere giustificate facendo riferimento ai tabulati telefonici o
all’uso di numeri telefonici dedicati;
- cancelleria e stampati, per le attività a carattere amministrativo;
23
Cfr documento “Costi ammissibili al finanziamento del Fondo Sociale Europeo” - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - UCOFPL - del 20.7.2001.
Pista di controllo
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SPESE GENERALI
Adempimenti
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- le spese di affitto. Queste sono ammissibili in toto solo se si riferiscono a locali
dedicati esclusivamente al progetto e per la durata temporale dello stesso. Nel
caso in cui non sussistano le condizioni di utilizzo esclusivo, si dovrà ricostruire
la quota imputabile al progetto;
- le garanzie bancarie (fideiussioni) e i costi notarili, sostenuti per l’attuazione del
progetto.
Pista di controllo
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3.3 Rendicontazione
RENDICONTAZIONE
Adempimenti
Controllo
Di seguito sono elencati gli adempimenti e la tempistica che di norma caratterizzano la - Verifica che sia stata
fase della rendicontazione della spesa, salvo casi specifici per i quali si rimanda al
utilizzata la modulistica
rispettivo disciplinare di progetto.
e/o i software predisposti
Al beneficiario del finanziamento spetta l’onere del rendiconto finanziario così come
dall’autorità di gestione
specificato dal disciplinare di spesa di progetto o dalla convenzione sottoscritta con il
in genere allegati alla
soggetto erogatore del finanziamento.
guida agli adempimenti
Si precisa che nel caso in cui il soggetto beneficiario è in ATI/ATS, in regime
concessorio, l’Autorità di pagamento acquisisce, quale documento probatorio della - Verifica che siano stati
spesa effettivamente sostenuta dai componenti dell’ATI/ATS, un’autocertificazione
effettuati i controlli che
unica emessa dal soggetto capofila che sia stato investito da un mandato con
concernono
rappresentanza e comprendente le spese complessive sostenute ed autocertificate dai
l’ammissibilità
della
componenti dell’ATI/ATS.
spesa, la pubblicità così
Nel caso di costituzione di ATI/ATS in regime contrattualistico, l’Autorità di
come meglio specificato
pagamento acquisisce, quale documento probatorio della spesa effettivamente sostenuta
nel
paragrafo
3.2
dal beneficiario finale, la nota di liquidazione emessa dall’Amministrazione
Gestione
committente secondo le modalità previste dal contratto.
Riferimenti normativi/regolamentari
- Reg. (CE) n.1260/99
- Reg. (CE) n.448/2004
- Statuto
- R.A.F.C.
- Disciplinare di spesa
L’attività di rendicontazione delle spese implica una procedura che comprende una serie
di adempimenti periodici, al fine di ottenere il riconoscimento delle spese sostenute
nell’ambito del progetto sulla base del piano finanziario di riferimento.
Si precisa che nella maggior parte dei casi è prevista, oltre all’obbligo di
rendicontazione, l’obbligo delle autocertificazioni di spesa così come di seguito
indicato:
- autocertificazioni di spesa o monitoraggi che riportano i costi ammissibili, pertinenti,
congrui e documentabili, sostenuti per la realizzazione del progetto approvato,
coerentemente con il piano finanziario concordato, con cadenza bimestrale,
trimestrale, ecc. da produrre anche se non sono state sostenute spese;
- la rendicontazione semestrale di spesa per ciascuna annualità di realizzazione del
progetto con decorrenza dal mese in cui ha avuto effettivo inizio l’attività formativa;
- la rendicontazione finale di spesa, a conclusione delle attività, redatta secondo le
modalità dettagliate nella Guida degli adempimenti. In caso di progetti di durata
inferiore ai 12 mesi dovrà essere presentata la sola rendicontazione finale.
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RENDICONTAZIONE
Adempimenti
L’Attuatore trasmette all’autorità di gestione del progetto, secondo i termini stabiliti, la
documentazione di spesa attestata dal Legale Rappresentante e consistente in una
rendicontazione contabile analitica dell’intervento, in cui sono indicate le fatture ed altri
titoli di spesa, disaggregati in imponibile ed IVA, e relativi documenti di liquidazione,
secondo le tipologie di spesa ammesse e specificate nella Guida degli adempimenti.
Controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
La rendicontazione di spesa in genere è accompagnata da:
- attestazione rilasciata da parte del Responsabile di progetto delle ore svolte nel
periodo rendicontato per ciascun docente coinvolto;
- attestazione rilasciata dal Responsabile di progetto riguardo agli allievi che hanno
frequentato le attività con indicazione delle ore fruite;
- piano finanziario attualizzato del progetto ove siano state apportate delle
modifiche/rimodulazioni tra le macro-categorie di spesa ovvero all’interno delle stesse
macro-categorie, che non richiedano espressa ed apposita approvazione da parte
dell’ente finanziatore.
Insieme con la rendicontazione finale di spesa il Proponente/Attuatore deve presentare
la relazione finale relativa alle attività svolte e agli obiettivi raggiunti.
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3.4 Chiusura del progetto
CHIUSURA DEL PROGETTO
Adempimenti
Controllo
Le attività progettuali devono essere realizzate entro i termini stabiliti nell’atto - Verifica che il progetto
sia realizzato nei termini
d’obbligo o convenzione sottoscritti con i soggetti che erogano il finanziamento.
previsti
Le eventuali proroghe di attività dovranno essere espressamente richieste con
comunicazione scritta all’Autorità di gestione e potranno essere autorizzate dalla stessa
- Verifica che le proroghe
con apposito provvedimento.
siano state autorizzate
Le proroghe sono ammissibili se debitamente motivate, compatibilmente con i tempi di
“preventivamente”
attuazione del progetto, e sempre che consentano il raggiungimento degli obiettivi dello
dall’autorità di gestione
stesso.
Si rammenta che, nella generalità dei casi, qualora il Proponente/Attuatore non realizzi - Verifica dell’esistenza e
il progetto approvato l’autorità di gestione richiederà, oltre alla restituzione della
della
regolarità
del
somma anticipata, gli interessi legali maturati dalla data di erogazione dell'anticipo alla
provvedimento
di
data di rilevazione della mancata realizzazione, e la rivalutazione monetaria, salvo
restituzione delle somme
maggior danno eventualmente determinatosi a causa di inadempienza e/o mancata
non utilizzate rispetto alle
realizzazione.
tranche di finanziamento
erogate e le spese
Entro i termini stabiliti dai singoli disciplinari di spesa i soggetti attuatori dovranno
rendicontate
inviare la rendicontazione finale di spesa nonché una dettagliata relazione finale che
evidenzi i risultati conseguiti dal progetto.
finanziario
I beneficiari sono obbligati a restituire, comunque non oltre i termini previsti per la - Rendiconto
finale
presentazione del rendiconto finale da parte dello stesso, le quote di contributo
comunitario e nazionale non utilizzato, senza necessità di richiesta e/o messa in mora da
- Verifica
della
parte dell’ente finanziatore.
regolarizzazione
delle
Tuttavia la restituzione di dette somme comprende gli interessi legali maturati dalla data
posizioni
di
di erogazione del contributo comunitario.
DEBITO/CREDITO nei
Pertanto una volta ultimata la rendicontazione finale di spesa si potrà procedere alla
confronti del Bilancio
riconciliazione dei dati in essa contenuti con il piano finanziario di progetto e le
dell’Amministrazione
corrispondenti voci di bilancio del Programma/Progetto di riferimento.
Centrale
Inoltre si potrà procedere alla determinazione delle eventuale economie di progetto e
verificare il saldo tra il totale delle tranche versate dall’ente finanziatore e il totale delle
spese rendicontate.
Pista di controllo
Riferimenti normativi/regolamentari
- Reg. (CE) n.1260/99
- Reg. (CE) n.448/2004
- Statuto
- R.A.F.C.
- Disciplinare di spesa
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4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
4.1 Normativa comunitaria
- Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21.6.1999, recante disposizioni generali sui Fondi
strutturali, modificato dai seguenti atti:
Regolamento (CE) n. 1447/2001 del Consiglio del 28.6.2001
Regolamento (CE) n. 1105/2003 del Consiglio del 26.5.2003
- Regolamento (CE) n. 1685/2000 della Commissione del 28.7.2000, recante disposizioni di applicazione
del reg. 1260/1999 per quanto riguarda l’ammissibilità delle spese concernenti le operazioni
cofinanziate dai Fondi strutturali, modificato dai seguenti atti:
Regolamento (CE) n. 1145/2003 della Commissione del 27.6.2003
Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10.3.2004, che modifica il Reg. (CE)
n. 1685/2000 e revoca il Reg. (CE) n. 1145/2003
- Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2.3.2001 – recante modalità di applicazione del
reg. 1260/1999 per quanto riguarda i sistemi di gestione e di controllo dei contributi concessi
nell’ambito dei fondi strutturali, modificato dal seguente atto:
Regolamento (CE) n. 2355/2002 della Commissione del 27.12.2002
- Regolamento (CE) n. 448/2001 della Commissione del 2.3.2001 – recante modalità di applicazione del
reg. 1260/1999 per quanto riguarda la procedura relativa alle rettifiche finanziarie dei contributi
concessi nell’ambito dei Fondi strutturali
- Regolamento (CE) n. 1159/2000 della Commissione del 30.5.2000 – relativo alle azioni informative e
pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi strutturali
- Regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12.7.1999, relativo al
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
- Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12.7.1999, relativo al
Fondo sociale europeo (FSE)
- Regolamento (CE) n. 1263/1999 del Consiglio del 21.6.1999, relativo allo strumento finanziario di
orientamento della pesca (SFOP)
- Regolamento (CE) n. 1258/1999 del Consiglio del 17.5.1999, relativo al finanziamento della politica
agricola comune (FEAOG)
- Regolamento (CE) n. 1681/94 dell’11 luglio 1994, relativo alle irregolarità e al recupero delle somme
indebitamente pagate nell’ambito del finanziamento delle politiche strutturali nonché all’organizzazione
di un sistema di informazione in questo settore
- Regolamento (CE, EURATOM) n. 2988/95 del Consiglio del 18.12.1995, relativo alla tutela degli
interessi finanziari delle Comunità
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- Regolamento (EURATOM, CE) n. 2185/96 del Consiglio dell’11.11.1996, relativo ai controlli e alle
verifiche sul posto attuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità
europee contro le frodi e altre irregolarità
- Comunicazione della Commissione agli Stati membri del 28.4.2000, che stabilisce gli orientamenti
dell’iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo
armonioso ed equilibrato del territorio comunitario – Interreg III
- Regolamento (CE) n. 68/2001 della Commissione del 12.1.2001, relativo all’applicazione degli articoli
87 e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione
- Direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31.3.2004, relativa al coordinamento
delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi
- Regolamento (CE) n. 1874/2004 della Commissione del 28.10.2004, che modifica le direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle soglie di applicazione
in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti.
4.2 Normativa nazionale
Controlli nella Pubblica Amministrazione
- Legge 30.12.2004, n. 311, art. 1 comma 82 – “Legge finanziaria 2005” – (Norme per il contrasto e la
prevenzione dell’uso illecito di finanziamenti pubblici)
Contratti
- Codice civile – Libro IV Titolo II artt. 1321 e ss., Titolo III artt. 1470 e ss.
- Codice civile – Libro IV artt. 1218, 1219 e 1457 (Penali)
- Regio decreto 18.11.1923, n. 2440, Titolo I – “Nuove disposizioni sull’amministrazione del patrimonio
e sulla contabilità generale dello Stato” (legge di contabilità generale)
- Regio decreto 23.5.1924, n. 827, Titolo II – “Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per
la contabilità generale dello Stato” (regolamento di contabilità generale)
- Legge 31.5.1965, n. 575 – “Disposizioni contro la mafia”
- Decreto del Presidente della Repubblica 3.6.1998, n. 252 – “Regolamento recante norme per la
semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle comunicazioni e delle informazioni antimafia”
- Decreto Legislativo 9.10.2002, 231 – “Attuazione Direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i
ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali”
Acquisizione beni e servizi
- Decreto Legislativo 24.7.1992, n. 358 – “Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di
forniture, in attuazione delle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE e 88/295/CEE”, modificato dal seguente
atto:
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Decreto Legislativo del 20.10.1998, n. 402 – “Modificazioni ed integrazioni al decreto
legislativo 24.7.1992, n. 358, in attuazione delle direttive 93/36/CEE e 97/52/CE”
- Decreto del Presidente della Repubblica 18.4.1994, n. 573 – “Regolamento recante norme per la
semplificazione dei procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia
di rilievo comunitario”
- Decreto Legislativo 17.3.1995, n. 157 – “Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti
pubblici di servizi”, modificato dal seguente atto:
Decreto Legislativo 25.2.2000, n. 65 - “Attuazione delle direttive 97/52/CE e 98/4/CE, che
modificano e integrano, rispettivamente, le direttive 92/50/CEE, in materia di appalti pubblici
di servizi, e 93/38/CEE, limitatamente ai concorsi di progettazione”
- Decreto Legislativo 17.3.1995, n. 158 – “Attuazione delle direttive 90/531/CEE e 93/38/CEE relative
alle procedure di appalti nei settori esclusi”, modificato dal seguente atto:
Decreto Legislativo 25.11.1999, n. 525 – “Attuazione della direttiva 98/4/CE che modifica la
normativa comunitaria sulle procedure di appalti nei settori esclusi”
- Decreto Legge 30.8.1993, n. 331 – “Armonizzazione della disciplina IVA – Acquisti intracomunitari”
- Legge 23.12.1999, n. 488, art. 26 – “Legge finanziaria 2000”
Lavori pubblici
- Legge 11.02.1994, n. 109 – “Legge quadro in materia di lavori pubblici”
- Decreto del Presidente della Repubblica 21.12.1999, n. 554 – “Regolamento di attuazione della legge
quadro in materia di lavori pubblici 11.02.1994, n. 109, e successive modificazioni”
- Decreto del Presidente della Repubblica 25.1.2000, n. 34 – “Regolamento recante istituzione del
sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 8 della legge
11.2.1994, n. 109, e successive modificazioni”
- Decreto del Ministro dei lavori pubblici 19.4.2000, n. 145 – “Regolamento recante il capitolato generale
d’appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 3, comma 5, della legge 11.2.1994, n. 109, e
successive modificazioni”
- Legge 1.8.2002, n. 166 – “Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti”
Lavoro autonomo e dipendente
- Codice civile – Libro V Titolo II artt. 2094 e ss. (Lavoro dipendente)
- Codice civile – Libro V Titolo III artt. 2222 e ss. (Lavoro autonomo)
- Decreto del Presidente della Repubblica 26.10.1972, n. 633 - “Istituzione disciplina dell’imposta sul
valore aggiunto”
- Decreto del Presidente della Repubblica 29.9.1973, n. 600 - “Disposizioni comuni in materia di
accertamento delle imposte sui redditi”
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- Decreto del Presidente della Repubblica 22.12.1986, n. 917 – “T.U.I.R.”
- Legge 8.8.1995, n. 335 – “Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare”
- Decreto Legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997 - “Istituzione dell’imposta regionale sulle attività
produttive”
- Decreto Legislativo 30.3.2001, n. 165 – “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze
delle amministrazioni pubbliche” – T.U.P.I.
- Decreto Legislativo 10.9.2003, n. 276 – “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato
del lavoro, di cui alla legge 14.2.2003, n. 30”
- Legge 20.11.2003, n. 326, artt. 44 – 45 - “Disposizioni varie in materia previdenziale”
- Regio Decreto 3.6.1926, n. 941 – “Indennità al personale dell’amministrazione dello Stato incaricato di
missione all’estero”
- Legge 18.12.1973, n. 836, modificata con Legge 26.7.1978, n. 417 – “Trattamento economico di
missione e di trasferimento dei dipendenti statali”
- Decreto del Presidente della Repubblica 16.1.1978, n. 513 - “Trattamento economico di missione e di
trasferimento dei dipendenti civili dello Stato”
- Decreto del Presidente della Repubblica 23.8.1988, n. 395, art. 5, relativo al “Trattamento di missione”
- CCNL relativo al personale del comparto Università per il quadriennio normativo 2002/2005 e il
biennio economico 2002/2003 – sottoscritto il 27.1.2005
- Legge 30.12.2004, n. 311, art. 1 commi 11 e 42 – “Legge finanziaria 2005”
4.3 Circolari ministeriali, inps, ect.
- Circolare n. 8756 del 6.6.2002 del Ministero delle Politiche Comunitarie – “Normativa applicabile agli
appalti pubblici sottosoglia”
- Circolare n. 11 del 7 aprile 2003 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – “Adempimenti
concernenti la documentazione relativa alle attività cofinanziate nell’ambito dei PON 2000-2006 FSEAmbito di applicazione”
- Circolare n. 41 del 5.12.2003 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – “Tipologia dei
soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attività cofinanziate dal Fondo
Sociale Europeo nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali (P.O.N.)”
- Circolare n. 1 del 8.1.2004 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – “Disciplina delle
co.co.co. nella modalità c.d. a progetto. Decreto Legislativo n. 276/03”
- Nota MIUR prot. n. 308 del 13.1.2004 avente ad oggetto: Programma Operativo Nazionale (PON)
“Ricerca scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006” – Avviso 4391 del 31.7.2001
– Raccomandazioni per la corretta gestione dei progetti cofinanziati;
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- Circolare del 29.4.2004 - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dip. per il coordinamento delle
politiche comunitarie – “Principi da applicare, da parte delle stazioni appaltanti, nell’indicazione delle
specifiche tecniche degli appalti pubblici di forniture sotto soglia comunitaria”
- Circolare Inps n. 103 del 6.7.2004 – “Legge 24.11.2003, n. 326, art. 44. Esercenti attività di lavoro
autonomo occasionale e incaricati alle vendite a domicilio. Chiarimenti”
- Circolare n. 29 del 9.7.2004 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – “Manuale delle
procedure di rendicontazione e certificazione degli interventi cofinanziati dal FSE 2000-2006”
- Circolare n. 4 del 15.7.2004 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione
Pubblica – “Collaborazioni coordinate e continuative. Presupposti e limiti alla stipula dei contratti.
Regime fiscale e previdenziale. Autonomia contrattuale”
- Nota MIUR prot. n. 7784 del 22.9.2004 avente ad oggetto: Programma Operativo Nazionale (PON)
“Ricerca scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006” – Avviso 4391 del 31.7.2001
– Verifica certificazioni di spesa
- Nota MIUR prot. n. 474 del 26.1.2005 avente ad oggetto: Programma Operativo Nazionale (PON)
2000-2006 “Ricerca scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione” – Misura III.4 “Formazione
Superiore e Universitaria” – Raccomandazioni per la corretta gestione dei progetti cofinanziati
- Circolare Inps n. 8 del 27.1.2005 – “Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26 della legge 8 agosto
1995, n. 335. Aliquote contributive 2005”
- Delibera 15.2.2005, n. 6 della Corte dei Conti, Sezioni Riunite in sede di controllo – “Linee di indirizzo
e criteri interpretativi sulle disposizioni della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (finanziaria 2005) in
materia di affidamento d’incarichi di studio o di ricerca ovvero di consulenza (art. 1, commi 11 e 42)”
4.4 Normativa d’Ateneo
Regolamenti
- Regolamento per l’Amministrazione, Finanza e Contabilità (R.A.F.C.) – Emanato con D.R. n. 1707 del
19.07.2002
- Regolamento didattico di Ateneo uniformato alle disposizioni del D.M. 509/99 – Emanato con D.R. n.
2755 del 20.9.2001
- Regolamento di Ateneo per la disciplina delle attività per committenti esterni, pubblici e privati, e la
cessione dei risultati di ricerca – Approvato con delibera del CdA n. 286 del 21.10.1997
- Regolamento per l'assunzione di personale a tempo determinato e per l’attivazione di collaborazioni
coordinate e continuative e di prestazioni professionali nell’ambito del Progetto coordinato
Catania/Lecce - Approvato con delibera del CdA n. 203 del 15.04.1998
- Regolamento per l’assegnazione e l’uso delle apparecchiature di telefonia mobile – Approvato con
delibera del CdA n. 123 del 30.04.2002
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- Regolamento di Ateneo per la disciplina del fondo di incentivazione per le attività professionali interne
ex art. 18 della Legge n. 109/94 – Emanato con D.R. n. 362 del 02.03.2004
- Regolamento di ripartizione dei proventi provenienti dai corsi di perfezionamento e dai progetti
finanziati con risorse esterne o cofinanziati dall’U.E. – Approvato con delibera del CdA n. 173 del
30.03.2004
- Regolamento per l’uso della carta di credito - Approvato con delibera del CdA n. 40 del 30.12.2004
Altre disposizioni
- Disciplinare per l’uso del mezzo proprio – Delibera CdA n. 158 del 19.4.1999
- Classificazione compensi per seminari, convegni etc. - Rimborsi spese – Ritenuta d’acconto - Circolare
del Servizio assistenza fiscale prot. n. 9 del 7.3.2001
- Somme erogate a studenti, borsisti e professori non residenti. Provenienza da fondi dell’Unione
Europea. Trattamento tributario - Circolare del Direttore dell’Area Contabile prot. n. 17771 del
12.9.2001
- Attività extra-istituzionali per il personale tecnico-amministrativo. Incompatibilità e autorizzazioni –
Circolare del Direttore Amministrativo prot. n. 6415 del 3.4.2002
- RAFC - art. 92: spese relative alle stampe e pubblicazioni universitarie – Nota del Rettore prot. n.
18410 del 11.10.2002
- Emissione di ordinativi di fornitura fino a € 5.000 sui budget dei Centri di Responsabilità (ai sensi
dell’art. 63 del RAFC emanato con D.R. 1707 del 19.07.2002) – Delibera Cda n. 238 del 24.09.2002 Circolare del Direttore Amministrativo prot. n. 5673 del 28.02.2003
- Emissione di ordinativi di fornitura sui budget dei Centri di Responsabilità - Circolare del Direttore
Amministrativo prot. n. 13970 del 19.06.2003
- Applicazione dell’IVA ai contributi erogati per la realizzazione dei progetti - Circolare del Direttore
dell’Area Contabile prot. n. 15971 del 18.7.2003
- Contratti per incarichi di docenza o per consulenze tecniche, scientifiche e fiscali. Imposta di bollo –
Circolare del Direttore dell’Area Contabile prot. n. 17716 del 2.9.2003
- RAFC - art. 90: definizione limite massimo compensi seminari e conferenze - Delibera CdA n. 283 del
16.09.2003
- Prestazioni professionali e liquidazione compenso - Circolare del M.R. prot. n. 19980 del 29.9.2003
- Relazione dei vantaggi conseguiti dalla struttura a seguito della prestazione - Circolare del Direttore
Amministrativo prot. n. 21996 del 21.10.2003
- RAFC – art. 48: determinazione dei coefficienti di ammortamento dei beni mobili dell’Università –
delibera CdA n. 164 del 06.02.2004
- Allargamento dell’Unione Europea – Iva comunitaria - Circolare del Direttore dell’Area Contabile
prot. n. 75 del 18.5.2004
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- Trattamento Irap dei compensi di lavoro autonomo occasionale – rimborsi spese - Circolare del
Direttore dell’Area Contabile prot. n. 29 del 31.5.2004
- Acquisto di beni e servizi – Aggiornamento a seguito del D.L. 12 luglio 2004, n. 168 – Circolare del
Direttore Amministrativo prot. n. 17857 del 19.07.2004
- Regime degli acquisti relativi ai progetti P.O.N. 2000-2006 per la ricerca scientifica, sviluppo
tecnologico e alta formazione - Circolare del Direttore Amministrativo prot. n. 21182 del 22.09.2004
- Delega di competenze ai dirigenti – D.D. n. 337 del 30.9.2004
- Esposizione contabile delle spese per la pubblicità - Circolare del Direttore del DAF prot. n. 444 del
08.10.2004
- Deleghe al Rettore (art. 21 Statuto) – Delibera CdA n. 5 del 19.11.2004
- Imputazione spese di viaggio e missione - Circolare del Direttore del DAF prot. n. 444 del 1.12.2004
- Corresponsione compensi incentivanti al personale docente ed al personale tecnico- amministrativo.
Indicazioni attuative - Circolare del Direttore Amministrativo prot. n. 1911 del 31.1.2005
- Nuove disposizioni per la liquidazione di compensi per il 2005 - Circolare del Direttore Amministrativo
prot. n. 3610 del 11.2.2005
- R.A.F.C. – art. 23 – Circolare del Direttore Amministrativo prot. n. 3822 del 15.02.2005
- Gestione carte di credito aziendali - Circolare del Direttore Amministrativo prot. n. 6577 del 15.3.2005
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