SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ACLI - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ00045 NAZIONALE 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: “Il pane della misericordia” 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: E - educazione e promozione culturale Area di intervento: 11- Sportelli informa 04-Educazione al cibo 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa Il progetto “Il pane della misericordia” intende realizzare e promuovere una serie di attività di comunicazione sugli eventi e sui temi del Giubileo; attraverso un approccio esperienziale, i cittadini e i pellgrini, destinatari delle azioni,saranno aiutati a ripercorrere il valore e il significato religioso del Giubileo compiendo delle opere di misericordia in occasione dell’anno santo. Parlare di misericordia oggi non è certo impresa facile. Siamo di fronte ad una vasta letteratura e a un tema che da anni arricchisce il vocabolario e i contenuti della predicazione e della spiritualità cristiana. Si vuole quindi provare a suggerire ai pellegrini alcune linee comuni, non nuove, ma sempre ricche per poter essere oggetto di meditazione e riflessione personale e comunitaria. La comunicazione e la riflessione sui temi del Giubileo acquisterà, inoltre, maggiore efficacia se le pratiche religiose verranno affiancate da comportamenti tangibili; in questo senso la distribuzione del pane alle fasce deboli della popolazione rappresenta un modo concreto e reale con il quale realizzare un’opera di misericordia. Il progetto prevedrà azioni per i pellegrini di 3 parrocchie del centro e di 3 parrocchie della periferia; attraverso l’atto simbolico della donazione del pane il progetto si propone di raggiungere molteplici obiettivi: quello principale di accompagnare i pellegrini ai temi del giubileo e contemporaneamente di educare i cittadini alla cultura del non spreco e alla solidarietà. 6.1 Analisi del contesto Il contesto di riferimento del progetto “Il Pane della Misericordia” è Roma ed in un particolare momento storico, quello del Giubileo, conseguentemente l’analisi del contesto verterà sui principali servizi predisposti per il Giubileo e sulle esigenze territoriali del contesto romano. La Città di Roma che ospita il Giubileo Il contesto specifico nel quale si sviluppa il progetto è quello di Roma, con le sue particolarità, difficoltà e opportunità comuni alle grandi città metropolitane. Roma ha una popolazione di 2.872.021 residenti (dati Istat 01/01/2015), una densità di 2.231 ab/ km² su una superficie che si estende per 1.287,36 km². La maggior parte dei pellegrini sarà presente nelle zone centrali della citta per ovvi motivi di comodità e di presenza delle strutture alberghiere. Nelle periferie dove vi è maggior densità di popolazione residente, il Giubileo sarà percepito in maniera completamente diversa. Mentre, la particolare lontananza con i luoghi dedicati agli eventi, come si nota dal calendario giubilare ufficiale (Tabella n.1), può portare ad una sensibile riduzione delle opportunità di vivere nella quotidianeità il significato profondo del Giubileo. Tabella n.1 Calendario ufficiale degli eventi giubilari e luoghi interessati Data Evento Luogo 8 dicembre 12 dicembre Apertura Porta Santa di San Pietro ore 9.30 Celebrazione Eucaristica per l’America Latina 13 dicembre Apertura della Porta Santa della Basilica di S. Giovanni in Laterano Apertura della Porta Santa di San Paolo fuori le Mura Piazza San Pietro Basilica di San Pietro San Giovanni in Laterano Basilica di San Paolo fuori le Mura 13 dicembre 27 dicembre 01 gennaio 19 Gennaio 25 Gennaio 30 02 10 13 20 22 Gennaio febbraio febbraio febbraio febbraio febbraio 4 marzo 12 marzo 20 marzo 01 Aprile 09 Aprile 24 aprile 30 aprile 5 maggio 14 maggio 27 maggio 01 Giugno 10 Giugno 18 giugno 30 giugno 26 luglio 02 settembre 10 23 01 08 22 01 06 12 13 settembre settembre ottobre ottobre ottobre novembre novembre novembre novembre 20 novembre Giubileo della Famiglia Apertura della Porta Santa di S. Maria Maggiore Giubileo degli Operatori dei Pellegrinaggi Celebrazione Ecumenica nella Basilica di San Paolo Udienza Giubilare Giubileo della Vita Consacrata Invio dei Missionari della Misericordia Giubileo dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio Udienza Giubilare Giubileo della Curia Romana, del Governatorato e delle Istituzioni collegate alla Santa Sede 24 Ore per il Signore Udienza Giubilare A Roma la Giornata diocesana dei Giovani Giubileo per quanti aderiscono alla Spiritualità della Divina Misericordia Udienza Giubilare Giubileo dei Ragazzi e delle Ragazze Udienza Giubilare Veglia di Preghiera per “Asciugare le lacrime” Udienza Giubilare Giubileo dei Diaconi Giubileo dei Sacerdoti Giubileo degli Ammalati e delle persone Disabili Udienza Giubilare Udienza Giubilare Giubileo dei Giovani – Giornata Mondiale della Gioventù Giubileo degli Operatori e dei Volontari della Misericordia Udienza Giubilare Giubileo dei Catechisti Udienza Giubilare Giubileo Mariano Udienza Giubilare Santa Messa al Cimitero di Prima Porta Giubileo dei carcerati Udienza Giubilare Chiusura delle Porte Sante nelle basiliche Romane e nelle Diocesi nel mondo Chiusura della Porta Santa di San Pietro San Pietro Basilica di Santa Maria Maggiore Aula Paolo VI Basilica di San Paolo fuori le mura Piazza San Pietro Basilica San Pietro Basilica San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Basilica San Pietro Basilica San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Basilica San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Cracovia Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Piazza San Pietro Cimitero Flaminio Basilica San Pietro Piazza San Pietro San Giovanni in Laterano Basilica San Pietro Per quanto concerne l’organizzazione giubilare è opportuno riportare alcuni strumenti utilizzati per il raccordo delle attività, la promozione e il monitoraggio degli eventi giubilari. Questa analisi permette di proporre interventi integrando i servizi già predisposti e/o inserendone di nuovi nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse e della concertazione con le autorità centrali e gli altri soggetti coinvolti per il Giubileo. Sito ufficiale del Giubileo (www.im.va) Il pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha predisposto un sito web dedicato esclusivamente al Giubileo Straordinario della Misericordia, strutturato in diverse sessioni (Documenti sul Giubileo, Sussidi pastorali, Discorsi del Papa, Giubileo nel mondo ed Eventi e Partecipazione) navigabile in sette lingue. Il coordinamento della Prefettura di Roma Mediante il Decreto del Presidente del Consiglio del 4 settembre 2015, il Prefetto di Roma è il responsabile del raccordo operativo tra le attività delle Amministrazioni dello Stato e le funzioni svolte dalla Regione Lazio, dalla Città Metropolitana di Roma e da Roma Capitale. Dieci esperti, a supporto del Prefetto, costituiscono la Segreteria tecnica per le attività di pianificazione il coordinamento della comunicazione. Segreteria tecnica per il Giubileo P.zza Cavour n.25/ Tel. 06.32884625 Inoltre sono stati istituiti otto gruppi di lavoro inter-istituzionali: 1. Strutture operative e safety; 2. Sanità; 3. Trasporti e mobilità; 4. Telecomunicazioni; 5. Servizi essenziali e tecnici di urgenza; 6. Volontariato e protezione civile; 7. Comunicazione; 8. Raccordo Santa Sede. Lo “Sportello del Pellegrino” del Codacons Il Codacons con l’approvazione del Comune di Roma ed il Vaticano ha istituito lo sportelo del pellegrino, ovvero un servizio di front office e di assistenza telefonica per problemi di natura legale e per la registrazione di eventuali problemi relativi a disagi truffe e raggiri. Lo sportello sarà disponibile in viale delle Milizie 9 dall’8 dicembre e durante il giubileo, verranno effettuati dei controlli periodici presso gli esercizi commerciale, le strutture alberghiere, i ristoranti, ecc, per garantire legalità e ridurre il rischi di speculazioni e/o disservizi. L’Assistenza Sanitaria integrata La Regione Lazio, in vista del Giubileo Straordinario e dell’affluenza di molti turisti e pellegrini, ha potenziato la rete assistenziale attraverso un servizio operativo 24h su 24h volto ad intervenire in caso ci sia la presenza di malattie infettive evitandone il contaggio. L’Ospedale Spallanzani specializzato per le malattie infettive sarà il centro decisionale, ma saranno dedicati dei percorsi dedicati. Sussidi e documenti utili al coordinamento delle attività -Libretto informativo (1 luglio 2015), dove è possibile trovare il necessario relativo agli argomenti del Giubileo, informazione sul visto dei pellegrini, il calendario, l’utilizzo de logo e le modalità di comunicazione. (http://www.im.va/content/dam/gdm/documenti/pdfopuscolo/Opuscolo%20IT.pdf) -Informazioni utili per lo svolgimento del giubileo, è l’opuscolo utilizzati prevalentemente per indicare l’elenco delle Chiese Giubilari e le relative aperture. (http://www.im.va/content/dam/gdm/documenti/pdfinfoporte/Comunicazione%20IT.pdf) Sussidi e documenti pastorali -Misericordiae Vultus di Papa Francesco, bolla di indizione papale (https://w2.vatican.va/content/francesco/it/bulls/documents/papafrancesco_bolla_20150411_ misericordiae-vultus.html) -Gli Anni Santi nella storia della Chiesa di Rino Fisichella, ripercorre le bolle degni anni giubilari. Bisogni rilevati L’aspetto organizzativo è di fondamentale importanza affinché il Giubileo possa essere vissuto e ricordato come un esperienza positiva sia dai pellegrini che dai fedeli in generale, tuttavia è necessario accostare una cura pastorale e solidaristica attraverso attività territoriali volte ad esprimere concretamente la vicinanza alle fasce più deboli della popolazione, proprio sulla scorta dell’esortazione evangelica pontificia e all’interno di quelle opere di misericordia centrali per l’obiettivo principale dell’anno Santo, ovvero quello di superare gli egoismi quotidiani sperimentando la misericordia: “Praticamente ogni giorno leggiamo sui giornali notizie riguardanti il Giubileo, ma che trattano, per la maggiore, questioni organizzative. Posso dire che la preparazione degli aspetti logistici sta procedendo anche se con ritardo, ma mi piacerebbe anche ricordare che Papa Francesco vuole principalmente richiamare al contenuto di questo Giubileo che è la Misericordia, che tutti siamo chiamati a sperimentare” (Intervista a Mons. Fisichella, responsabile del Giubileo Straordinario http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/it/news/rassegna/2015-09-22Metro.html). A partire da tale necessità, espressa da Mons. Fisichella a nome della Santa Sede, ci si è interrogati sull’importanza di offrire occasioni di confronto sulle tematiche del Giubileo e del bisogno di far vivere l’Anno Giubilare, alla popolazione romana della periferia ed ai pellegrini in visita al centro storico, attraverso esperienze concrete di misericordia, intervenendo sugli ambiti della povertà e dello spreco alimentare quali settori cari al Giubileo e di particolarmente rilevanza sul territorio di Roma. Il progetto offre un valore aggiunto: partendo dalla necessità di far vivere a fondo, ai cittadini ed ai pellegrini, il messaggio del Giubileo, verranno proposte delle esperienze concrete di misericordia, contribuendo così anche a due sottobiettivi, la lottà alla povertà e la riduzione dello spreco alimentare. Dati sulla povertà a Roma e sullo spreco alimentare La povertà assoluta è sostanzialmente stabile su tutto il territorio, si attesta al 4,2% al Nord, al 4,8% al Centro e all’8,6% nel Mezzogiorno” (Statistiche Report 2014: “La povertà in Italia”_Dati Istat). Nel 2011, secondo una stima dell’’ISTAT, le persone senza dimora a Roma erano 7.800. Durante l’inverno trovano riparo presso centri di accoglienza notturna del Comune, di parrocchie, di istituti religiosi e associazioni di volontariato 2.760 persone, lasciando scoperte più della metà, in quanto gli istituti di carità non riescono ad intervenire su tutto il territorio. Ma la povertà a Roma, come in Italia, sta cambiando, non ha più le caratteristiche di soggetti senza casa e/o senza famiglia, ad oggi una percentuale significativa di popolazione appartenente alle cosiddetta fasce media vive in povertà assoluta (ovvero con meno di 700 euro al mese). Il riferimento è alle famiglie che hanno un membro che lavora come operaio, impiegato oppure che è pensionato ma che percepiscono un reddito inadeguato al potere d’acquisto. Ovviamente i dati lievitano se inseriamo anche i disoccupati e/o i neet che gravano sul bilancio familiare, in seguito dell’inasprimento economico generale del paese. Secondo l’osservatorio Acli dei Punti famiglia alcune esperienze positive a Roma che contrastano al povertà di “nuova generazione”, in termini di risultati concreti nel breve e medio periodo, sono le attività di mutuo aiuto come il last minute market e soluzioni di co-housing entrambe orientate all’ottimizzazione dei consumi senza arrivare alla richiesta esplicita mediante i circuiti di associazioni caritative che offrono i pasti che, per alcune persone della popolazione, potrebbe rappresentare una difficoltà emotiva. I Punti famiglia delle Acli hanno registrato alcuni dati utili a conoscere il territorio romano in tema di povertà, secondo quanto rilevato il 4% della popolazione del territorio romano vive sotto la soglia di povertà (oltre 100.000 individui su 2,8 milioni di abitanti). Quasi il 7% una volta ogni due giorni non fa un pasto completo. Un’azione che potrebbe incidere positivamente sulla riduzione della povertà è la riduzione dello spreco in quanto la redistribuzione delle eccedenze può essere redistribuito andando a colmare la difficoltà economica di molte famiglie. In un incontro a marzo del 2014 l'assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori, ha commentato così la situazione di Roma rispetto alla tematica affrontata in questo progetto: "Solo a Roma si contano 30mila bambini in povertà assoluta. La situazione di crisi generalizzata è nota, ma al contempo viviamo in un Paese in cui si spreca ancora il 35% di prodotti freschi, il 19% di pane e il 16% di frutta e verdura”. Tale intervento sostiene l’idea, condivisa dalle Acli che la povertà e lo spreco alimentare siano strettamente collegate secondo un principio di proporzionalità diretta. Il Giubileo sulle opere di misericordia e sullo spreco: la bolla di Indizione Papale “Misericordiae Vultus” e la lettera enciclica sulla cura della casa comune “Laudato si” Il progetto “Il Pane di Misericordia” si configura all’interno del contesto Giubileo in quanto ha l’obiettivo di intervenire in una ambito caro all’esortazione di Papa Francesco per il Giubileo: sostenere i poveri e non sprecare le risorse. Nel primo caso si fa riferimento alla bolla papale “Misericordiae Vultus” nella quale si legge: “È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.” (Misericordiae Vultus,n.15) Il 13 Marzo 2015 è stato indetto, da Papa Francesco, il Giubileo straordinario della Misericordia, attraverso la bolla papale “Misericordiae Vultus”, la quale ricalca i tratti fondamentali dell’Anno Santo chiedendo alla Chiesa e quindi all’intera comunità di fedeli, di partecipavi con segni concreti di misericordia e di sostegno. (Lettera del 1 settembre 2015, Papa Francesco, http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/it/giubileo/lettera.html). Contro lo spreco, Papa Francesco si è espresso chiaramente pubblicando una vera e propria Enciclica “verde”: “Laudato sì” all’indomani dell’annuncio dell’indizione del Giubileo Straordinario, come a voler rafforzare le tematiche più importanti che devono trovar spazio nel Giubileo stesso. In questa Enciclica il Papa parla della Casa Comune, la terra, come luogo da preservare ed a cui dobbiamo rivolgere le nostre cure per il bene dell’umanità. In più parti il Papa parla dello spreco delle risorse come grave atteggiamento che viola non solo l’ecologia del mondo ma l’essere umano che non può accedere a quelle risorse sprecate. In particolare si legge, in un passaggio dedicato agli insegnamenti di San Bartolomeo: “Allo stesso tempo Bartolomeo ha richiamato l’attenzione sulle radici etiche e spirituali dei problemi ambientali, che ci invitano a cercare soluzioni non solo nella tecnica, ma anche in un cambiamento dell’essere umano, perché altrimenti affronteremmo soltanto i sintomi. Ci ha proposto di passare dal consumo al sacrificio, dall’avidità alla generosità, dallo spreco alla capacità di condividere, in un’ascesi che «significa imparare a dare, e non semplicemente a rinunciare. È un modo di amare, di passare gradualmente da ciò che io voglio a ciò di cui ha bisogno il mondo […]” (Lettera Enciclica sulla cura delle casa comune “Laudato sì, n.6) Inoltre. Papa Francesco, il prossimo 18 dicembre, aprirà la “Porta Santa della Carità” presso l’Ostello della Caritas Diocesana di Roma. Un segno che da solo rappresenta già molto bene il legame che il Santo Padre vuole stabilire fra misericordia e gesti di concreta carità verso gli uomini, le donne e le famiglie povere e fragili nella nostra città. Attraverso l’analisi di contesto, emerge una forte esigenza a rafforzare azioni concrete di misericordia per vivere in maniera più profonda il Giubileo come vero e proprio cammino di conversione spirituale e sociale: da parte dei cittadini romani a rischio di esclusione dagli eventi giubilari centralizzati e dei pellegrini in visita al centro storico di Roma. In particolare sono state individuate alcune zone territoriali dove è possibile coniugare l’utilizzo delle tematiche giubilari con concreti atti di carità, grazie al sostegno degli operatori pastorali dei centri di ascolto Caritas delle Parrocchie: - Municipio X (ex XIII), zona Giardini di Roma, Parrocchia San Pio da Pietralcina. Municipio VI (ex VIII), zona Tor Bella Monaca, Parrocchia Santa Maria Madre del Redentore. Municipio IV (ex V), zona Casal dè Pazzi/Rebibbia, Parrocchia San Gelasio. Municipio I, zona Centro Santa Croce in Gerusalemme; San Maria in Campitelli; Santa Maria ai Monti. I bisogni rilevati risultano così sintetizzati: Necessità di potenziare le informazioni sui temi e sugli eventi del Giubileo; Necessità di confronto, tra fedeli, sui messaggi del Giubileo; Necessità di integrazione fede-vita per fare esperienza concreta del Giubileo, attraverso una cura pastorale e solidaristica che esprima vicinanza alle fasce più deboli della popolazione. Destinatari I cittadini delle periferie di Roma (Municipio X, VI e IV) che usufruiranno dei servizi informativi e di orientamento per le attività del Giubileo: circa 2.000 utenti; I pellegrini in visita al centro storico (Municipio I°) che usufruiranno dei servizi informativi e di orientamento per le attività del Giubileo: circa 5.500 utenti; I cittadini delle perfierie di Roma (Municipio X, VI e IV) che parteciperanno agli incontri, alla mostra ed alle attività di sensibilizzazione sulle tematiche legate al giubileo: circa 1.500 utenti; I cittadini in visita al centro storico (Municipio I°) che parteciperanno agli incontri, alla mostra ed alle attività di sensibilizzazione sulle tematiche legate al giubileo: circa 4.500 utenti. Beneficiari indiretti Le persone indigenti delle comunità parrocchiali periferiche (Municipio X, VI e IV) che usufruiranno del servizio di redistribuzione del pane di resa: circa 1.800; I poveri presenti nelle zone del centro storico di Roma (Municipio I°) che usufruiranno del servizio di redistribuzione del pane di resa: circa 2.500 ; L’Ambiente, inteso come ecosistema, in quanto la riduzione dello smaltimento porterà ad una riduzione dell’inquinamento; Forni che partecipano al progetto in quanto potranno trovano una soluzione al riutilizzo delle eccedenze compiendo una buona azione; Famiglie del quartiere che possono usufruire di beni messi a disposizione da altre famiglie (come vestiti, scarpe, ecc) dopo aver creato e condivisio la mission dei corner della solidarietà. 7) Obiettivi del progetti Obiettivo generale Realizzare e promuovere attività di comunicazione sugli eventi e sui temi giubilari per ripercorrere il valore profondo ed il significato religioso del Giubileo. Obiettivi specifici Obiettivo specifico 1 Potenziare i punti informativi sugli eventi del Giubileo in tre Chiese situate nelle periferie di Roma e tre nel Centro Storico. Scopo dei punti informativi è fornire indicazioni sugli eventi, sui luoghi e sulle modalità per vivere pienamente e con consapevolezza il significato religioso del Giubileo, andando a construire degli itinerari ad personam, mettendo insieme le esigenze degli utenti con i temi le proposte più indicate. Inoltre verrà organizzata una sezione web all’interno del sito Acli e dei siti “amici” individuati per fornire indicazioni e consigli inerenti il giubileo. Obiettivo specifico 2 Offrire dei momenti di riflessione sulle tematiche giubilari della misericordia, animati e condivisi L’obiettivo sarà raggiunto attraverso azioni di sensibilizzazione nei diversi contesti territoriali, verranno proposti degli incontri tematici (prevalentemente su base dei documenti giubiliari), allestita la mostra “Facce da pane”, itinerante nelle diverse Chiese coinvolte nel progetto e fornite informazioni, mediante pubblicazioni via web, sulle tematiche della solidarietà sociale. L’intento è quello di condividere con l’intera popolazione sia il cammino dell’anno santo, per interpretarlo al meglio, sia le buone prassi attivate sul territorio negli ambiti più importanti del Giublieo come la lotta alla povertù ed al contrasto allo spreco alimentare. Obiettivo specifico 3 Far vivere concretamente le tematiche del Giubileo mettendo in pratica “Opere di misericordia”; I punti informativi avranno al loro interno i corner solidali i quali serviranno da snodi per il recupero del pane di resa dai forni e dai panifici del territorio e per la sua conseguente distribuzione (ai poveri). Oltre ad avere un ruolo di raccordo e di gestione delle risorse sul municipio di riferimento, il corner sarà utile per la produzione di materiali informativi sulle tematiche della povertà a Roma, sulle nuove forme di povertà e sul necessario miglioramento dello stile di vita dei cittadini per contrastarne il fenomeno. In tal modo, i corner della solidarietà, oltre ad essere un luogo di aiuto concreto per le persone indigenti, possono divenire degli “incubatori” di buone prassi. Infatti, la sensibilizzazione alle tematiche, mira a favorire l’allargamento della rete di solidarietà agli stakeholder locali, ai parrocchiani, ai commercianti ed alle persone di passaggio, che esprimano la volontà di essere inseriti nel circuito di solidarietà dei corner, con le proprie risorse a disposizione. Bisogni rilevati Necessità di potenziare le informazioni sui temi e sugli eventi del Giubileo; Obiettivi Specifici OBS1 Potenziare i punti informativi sugli eventi del Giubileo in tre Chiese situate nelle periferie di Roma e tre nel Centro Storico. Indicatori di risultato n. utenti che utilizzeranno i servizi n. di persone ascoltate e con le quali si è provveduto ad organizzare un itinerario personale n. informazioni fornite n.di indicazioni fornite tramite web n. opuscoli informativi distribuiti Risultati attesi Ex post >500 utenti >400 utenti >10 ambiti informativi >15 siti che ospitano al sezione dei consigli sul Giubileo >300 opuscoli informativi Necessità di confronto, tra fedeli, sui messaggi del Giubileo Necessità di integrazione fede-vita per fare esperienza concreta del Giubileo, attraverso una cura pastorale e solidaristica che esprima vicinanza alle fasce più deboli della popolazione OBS2 Offrire dei momenti di riflessione sulle tematiche giubilari della misericordia, animati e condivisi. OBS3 Far vivere concretamente le tematiche del Giubileo mettendo in pratica “Opere di misericordia”; n. di mostre allestite >7 mostre n. di incontri orgnizzati sui temi giubilari >5 incontri n. di articoli pubblicati sui siti che collaboreranno al progettto, sulle tematiche della solidarietà sociale n. di corner solidali attivati % aumento della rete di solidarietà n. di persone ascoltate e sostenute n. di pane (in Kg) recuperato n. di pane (in Kg) distribuito 8) >20 articoli >4 >30 % >200 utenti >220.000 Kg >220.000 Kg Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Relativamente all’Obiettivo Specifico 1: Potenziare i punti informativi sugli eventi del Giubileo in tre Chiese situate nelle periferie di Roma e tre nel Centro Storico. Scopo dei punti informativi è fornire informazioni sugli eventi, sui luoghi e sulle modalità per vivere pienamente e con consapevolezza il significato religioso del Giubileo. AZIONE 1 PROMOZIONE ED INFORMAZIONE SUL GIUBILEO Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi Lo staff di progetto verificherà la disponibilità delle parrocchie per l’avvio del servizio, insieme al personale ACLI e i volontari di Servizio Civile stabiliranno, in accordo con gli esperti e con i parroci, gli orari e i giorni di servizio e predisporranno un calendario degli orari di apertura ai pellegrini e ai cittadini. Successivamente verrà allestito un locale nelle Parrocchie dove accogliere gli utenti (cittadini e pellegrini) per attivare il servizio. Attività 1.1 Produzione di brochure informative sul Giubileo e sui servizi attivati dal progetto Verrà ideato, realizzato e distribuito agli utenti una brochure che racchiuda le informazioni di base sul Giublieo. Inoltre verrà predisposto del materiale promozionale dell’iniziativa “Il Pane della misericordia” da diffondere nel territorio in modo da raggiungere il maggior numero di pellegrini e cittadini. Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto Verranno realizzate delle sezioni informative sul Giubileo all’interno dei siti che collaboreranno e realizzaranno il progetto e pubblicato un link riguardante una scheda sisntetica sulle attività messe in campo dal progetto (punti informativi, itinerari giubilare, incontri tematici, mostre itineranti e corner solidali). Attività 1.3 Realizzazione di itinerari specifici all’interno del Giubileo per gli utenti Con questa attività si vuole rispondere all’esigenza di costruire dei dettagliati percorsi giubilari all’interno dell’Anno Santo, in base alle caratteristche ed alle esigenze degli utenti che si rivolgono ai punti informativi. In questo modo sarà garantito il sostegno all’avvio della partecipazione agli eventi del Giubileo ed ad eventuali iniziative parallele locali messe in rete. Relativamente all’Obiettivo Specifico 2: Offrire dei momenti di riflessione sulle tematiche giubilari della misericordia, animati e condivisi. AZIONE 2 SENSIBILIZZAZIONE ALLE TEMATICHE DEL GIUBILEO Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare. Per questa attività è previsto il monitoraggio degli eventi del Giubileo in quanto si cercherà di montare la mostra itinerante nei luoghi più coinvolti, di volta in volta, dalle attività del Giubileo, sia per garantire maggior visibilità alle attività di progetto sia per andare incontro alla volontà dei pellegrini di approfondire le tematiche previste nell’anno santo. Attività 2.2 Individuazione di nuovi luoghi che accolgano la mostra “Facce da Pane” durante il Giubileo. Con questa attività si vuole estendere la collaborazione ad ulteriori soggetti locali, oltre quelli individuati dal progetto, come: parrocchie periferiche, chiese al centro storico di Roma, circoli, associazioni culturali, ecc.), in modo da garantire a più persone possibili il confronto sulle tematiche legate al Giubileo. Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici Gli incontri tematici saranno orientati all’approfondimento storico, religioso e sociale degli argomenti connessi al Giubileo. In base alle esigenze territoriali intercettate durante l’attivazione dei corner sarà possibile orientare gli eventi, rispondendo alle esigenze più forti individuate sul territorio. Gli argomenti dentro i quali verranno modulati gli incontri saranno: “La Misericordia: le opere spirituali e corporali”; “La povertà e le nuove forme di impoverimento sociale”; “Laudato si: la rispsota dell’economia solidale”. Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati Verrà garantita un’azione promozionale sulle diverse forme di solidarietà sociali locali e su quelle attivate dai corner mediante la pubblicazione di articoli via web. Relativamente all’Obiettivo specifico 3 Far vivere concretamente le tematiche del Giubileo mettendo in pratica “Opere di misericordia” AZIONE 3 ATTIVAZIONE DEI CORNER SOLIDALI Attività 3.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà il corner solidale per la distrubuzione In questa fase iniziale i volontari, insieme al personale coinvolto, avrà l’onere di predisporre lo spazion adeguato per accogliere il corner solidale che si occuperà di organizzare il materiale recuperato. Il principale prodotto sarà il pane ma, attraverso il coinvolgimento di più soggetti locali, si intende estendere il recupero anche ad altri beni quali vestiti ed alimenti diversi dal pane. Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte Questa seconda fase è molto importante per poter garantire l’intero iter progettuale, in quanto gli interventi attivati sul territorio dovrnno essere pubblicizzati affinchè possano usufruire del servizio tutte le persone bisognose che sarà possibile aiutare, a livello strumentale e psicologico. La pubblicizzazione prevede un’attività informativa “porta a porta”sul territorio e l’utilizzo di strumenti pubblicitari tradizionali quali strumenti informatici (pubblicazioni sui siti che accolgono l’iniziativa) e cartacei. Attività 3.3 Individuazione di più soggetti che collaborino alla rete solidale Quest’ultima fase sarà attivata dopo aver avviato i corner ed oltre alle richieste esplicite di collaborazione, inviate a diversi stakholders locali, da parte del personale coinvolto nel progetto, si prevede di accogliere richieste spontanee dal territorio di messa in rete delle risorse, soprattutto nei tempi liturgici più forti (quali Natale e Pasqua). Azione 4 Recupero e distribuzione del pane di resa Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa Per poter garantire il recupero e la distribuzione del pane, dovrà essere attivata una strategia organizzativa che prevede, in una prima fase il matching telefonico con i panifici partner. Attraverso questo primo contatto con i panifici ed i forni coinvolti nel progetto sarà possibile: - definire il percorso di recupero del pane mediante gli automezzi a disposizione; - realizzare una stima del quantitativo di pane recuperato (e quindi da poter distribuire) - attuare una strategia adeguata per rispondere alle effettive esigenz dei poveri del municipio di riferimento della parrocchi. In questo modo si potranno reindirizzare i beni recuperati in caso di eccesso (così da non sprecare quanto ricevuto) oppure implementare l’attività di recupero in caso di richiesta (quindi individare eventuali negozianti interessati al progetto). Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; Questa attività prevede il recupero materiale del pane in eccedenza nei forni e nei panifici e la relativa sistemazione all’interno dei corner solidali. Il pane sarà rcuperato due volte a settimana, nel tardo pomeriggio (orario chiusura dei forni) e distribuito la mattina del giorno seguente, fino al primo pomeriggio. Attività 4.3 Redistribuzione guidata alle persone indigenti mediante lo sportello del corner; La distribuzione del pane avverrà in seguito ad un primo screaning delle persone che ne facciano richiesta individuando i casi più urgenti ed ai quali rispondere in maniera tempestiva. Il pane sarà rcuperato due volte a settimana, nel tardo pomeriggio (orario chiusura dei forni) e distribuito la mattina del giorno seguente, fino al primo pomeriggio. Attività 4.4 Servizio di distribuzione domiciliare per chi ne faccia richiesta in seguito ad accertati motivi di salute. Alcune persone, per motivi di salute, non potranno autonomamente provvedere a ritirare il pane recuperato, per i casi più problematici, infatti, verrà effettuata la consegna domiciliare. Azione 5 Sostegno ed ascolto delle persone indigenti Attività 5.1 Predisposizione del corner solidale ad accogliere gli utenti; Oltre al sosegno strumentale, mediante la distribuzione del pane, verrà effettuato un sostegno “spirituale”, di ascolto. Pertanto sarà importante predisporre lo spazio, non solo come uno sportello di distribuzione alimentare ma come una stanza accogliente e ben predisposta alla relazione (grazie all’utilizzo di sedie, di disegni, guide informative per i poveri, i numeri e gli indirizzi utili per le urgenze , l’accoglienza notturna o le mense, ecc.). Attività 5.2 Dedicare un tempo specifico di ascolto agli utenti e non solo distribuire il pane; Il corner della solidarietà sarà aperto in orari ulteriori a quelli della distribuzione del pane, in questo modo si vuole dare la possibilità di intraprendere dei percorsi di sostegno ”spirituale” e di dialogo profondo. Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane; Verrà predisposta una scheda tecnica che permetterà di reperire delle informazioni di base sulla condizione dell’utente che si rivolge al corner in questo modo sarà possibile individuare intraprendere stilare un elenco dettagliato dei diversi casi Obiettivo generale Realizzare e promuovere attività di comunicazione sugli eventi e sui temi giubilari per ripercorrere il valore profondo ed il significato religioso del Giubileo. Obiettivi specifici Azioni Attività OBS1 Potenziare i punti informativi sugli eventi del Giubileo in tre Chiese situate nelle periferie di Roma e tre nel Centro Storico. Azione 1 Promozio ne ed informazi one sul Giubileo Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura n. utenti che utilizzeranno i servizi Attività 1.1 Produzione di brochure informative sul Giubileo e sui servizi attivati dal progetto n. di persone ascoltate e con le quali si è provveduto ad organizzare un itinerario personale Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto Attività 1.3 Realizzazione di itinerari specifici all’interno del Giubileo per gli utenti Indicatori di risultato n. informazioni fornite n.di indicazioni fornite tramite web n. opuscoli informativi distribuiti OBS2 Offrire dei momenti di riflessione sulle tematiche giubilari della misericordia, animati e condivisi. Azione 2 Sensibiliz zazione alle tematich e del Giubileo Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare. Attività 2.2 Individuazione di nuovi luoghi che accolgano la mostra “Facce da Pane” durante il Giubileo Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati Strument i di rilevazio ne Registro Utenti dei punti informativi Report finale n. di mostre allestite n. di incontri orgnizzati sui temi giubilari n. di articoli pubblicati sui siti che collaboreranno al progettto, sulle tematiche della solidarietà sociale Registro partecipan ti agli eventi Report finale OBS3 Far vivere concretamen te le tematiche del Giubileo mettendo in pratica “Opere di misericordia ” Azione 3 Attivazio ne dei corner solidali Attività 3.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà il corner solidale n. di corner solidali attivati Report finale Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte Attività 3.3 Individuazione di più soggetti che collaborino alla rete solidale Azione 4 Recupero e distribuzi one del pane di resa % aumento della rete di solidarietà Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa n. di pane (in Attività 4.2 Recupero del pane di resa e Kg)recuperato rifornimento dei corner solidali Registro del Corner solidale Attività 4.3 Redistribuzione guidata alle n. di pane (in persone indigenti mediante Kg) distribuito lo sportello del corner Attività 4.4 Servizio di distribuzione domiciliare per chi ne faccia richiesta in seguito ad accertati motivi di salute Azione 5 Sostegno ed ascolto delle persone indigenti Attività 5.1 Predisposizione del corner solidale ad accogliere gli utenti Attività 5.2 Dedicare un tempo specifico di ascolto agli utenti e non solo distribuire il pane Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane n. di persone ascoltate e sostenute Registro utenze servizio d’ascolto Ruolo dei partner nel progetto PARTNER NON PROFIT 1)CENSIS - Centro Studi Investimenti Sociali. Supporterà il progetto attraverso report statistici sugli eventi relativi al Giubileo inoltre metterà a disposizione per la consultazione, ricerche e statistiche sui diversi aspetti della povertà in Italia e a Roma per aggiornare le conoscenze degli educatori e dei volontari operanti nel progetto. Fornirà materiale documentale e di ricerca sulle tematiche dello spreco alimentare e del recupero delle eccedenze. Azione a supporto dell’Attività 1.1 Produzione di brochure informative sul Giubileo e sui servizi attivati dal progetto; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto; dell’Attività 1.3 Realizzazione di itinerari specifici all’interno del Giubileo per gli utenti; dell’Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare e dell’Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici. 2)ASSOCIAZIONE ORYZA WORLD VISUAL PROJECT L’ASSOCIAZIONE Oryza offrirà il suo apporto attraverso dei fotografi esperti che garantiranno la propria consulenza rispetto l’alltestimento della mostra fotografica “Facce da pane” negli spazi delle single parrocchie coinvolte nel progetto al fine di garantire la miglior fruibilità e godibilità da parte dei visitatori. Azione a supporto dell’Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare e dell’Attività 2.2 Individuazione di nuovi luoghi che accolgano la mostra “Facce da Pane” durante il Giubileo. PARTNER PROFIT 1)MEDIAERA Il partner supporterà l’analisi dei dati inerenti la situazione socio-economica degli utenti, fornirà strumenti per il monitoraggio, pianificazione e controllo dei servizi all’utenza e attraverso un esperto supporterà l’elaborazione della comunicazione esterna dei servizi. Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati e dell’Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane. 2)GE.CAS COMPANY Il partner supporterà il progetto mettendo a disposizione dei collaboratori nella raccolta e nello stockaggio del pane invenduto. Inoltre offrirà lo spazio per accogliere dei punti informativi relativi al progetto e collaborerà alle attività di sensibilizzazione sui temi del recupero. Azione a supporto dell’ Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura. 3)LA FORNARINA Il partner prevede di sostenere il progetto mediante la collaborazione alla raccolta ed allo stockaggio del pane ma anche per la pubblicizzazione delgi eventi contemplati dal progetto. Azione a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’ Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte 4)MASSIMO MARE’ Il partner offre il suo sostegno al progetto mettendo a disposizione sia del personale tecnico per la gestione logistica del recupero del pane, sia degli spazi relativi alla pubblicizzazione degli eventi del Giubileo e degli incontri tematici. Azione a supporto dell’ Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura. Azione a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’ Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte 5)IL FORNO ANTICO DI ROMA SRLS Il partner offrirà la sua collaborazione al recuper ed alla distribuzione del pane invenduto e parteciperà all’organizzazione delle giornate dedicate alla sensibilizzazione sui temi legati al Giublieo. Azione a supporto dell’ Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura. Azione a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’ Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte PARTNER UNIVERSITÀ UNIFORTUNATO L'Università offrirà l’accesso a materiale di studio, alla banca dati di tesi e a ricerche sui temi del disagio sociale, dei percorsi di repurero sociale, della povertà e dello spreco alimentare in Italia e a Roma. Azione 2 a supporto dell’ Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici; dell’Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati; Azione 5 a supporto dell’Attività 5.1 Predisposizione del corner solidale ad accogliere gli utenti; dell’Attività 5.2 Dedicare un tempo specifico di ascolto agli utenti e non solo distribuire il pane; e dell’Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane. Fasi Settimane Accoglienza volontari Formazione generale Formazione specifica Pianificazione delle attività Coordinamento e gestione logistica dei punti informativi e dei corner della solidarietà Azione 1 Promozione ed informazione sul Giubileo Azione 2 Sensibilizzazione alle tematiche del Giubileo Azione 3 Attivazione dei corner solidali Azione 4 Recupero e distribuzione del pane di resa Azione 5 Sostegno ed ascolto delle persone indigenti Realizzazione dei report finali Monitoraggio e valutazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 Cronogramma attività 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Coerentemente con le attività previste dal progetto, tutti i volontari interagiranno con le figure previste dalla normativa sul Servizio Civile Nazionale e con figure tecniche esperte, interne alla sede attuativa di progetto. Nel dettaglio, si evidenzia come tali risorse umane si affiancheranno ai volontari in Servizio Civile Nazionale: N. 1 1 1 1 Profilo Ruolo nel progetto Addetto alla Gestione degli spazi e dei materiali all’interno della gestione Chiesa. logistica del luogo di culto Addetto alla gestione del Responsabile tecnico ed amministrativo centro d’ascolto Responsabile di segreteria, ha il ruolo di svolgere le mansioni quali la gestione della corrispondenza, il raccordo delle comunicazioni per gli operatori, la Addetto alla catalogazione del materiale raccolto e il rapporto con i segreteria corner. La figura di addetto alla segreteria è trasversale per tutte le attività previste dal progetto. Coordinamento delle comunicazioni sul Giubileo, delle pubblicazioni sui siti web, della newsletter e dei contatti con i partner. La figura inoltre, supporta le attività di divulgazione e promozione delle attività del progetto. Azione 1 a supporto dell’Attività 1.1 Produzione di brochure informative sul Giubileo e sui servizi attivati Esperto della dal progetto; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di comunicazione informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati Azione 3 a supporto dell’Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte Volontari o dipendenti Volontario Volontario Dipendente Volontario 1 Esperto sulle tematiche della povertà e dello spreco alimentare 1 Esperto sulle tematiche del giubileo 1 Esperto in mediazione culturale delle mostre e storie dell’arte 1 Coordinatore Coordinamento per la produzione dei materiali informativi sulla povertà e sullo spreco alimentare e supporto formativo per erogare servizi di prossimità alle persone indigenti. Azione 4 a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa; dell’ Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 4.3 Redistribuzione guidata alle persone indigenti mediante lo sportello del corner e dell’Attività 4.4 Servizio di distribuzione domiciliare per chi ne faccia richiesta in seguito ad accertati motivi di salute Azione 5 a supporto dell’Attività 5.1 Predisposizione del corner solidale ad accogliere gli utenti; dell’Attività 5.2 Dedicare un tempo specifico di ascolto agli utenti e non solo distribuire il pane dell’Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane Organizzerà la gestione dei punti informativi sul giubileo, le informazioni ed i consiglia dadivulgare. Azione 1 a supporto dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitur; dell’Attività 1.1 Produzione di brochure informative sul Giubileo e sui servizi attivati dal progetto; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto; dell’Attività 1.3 Realizzazione di itinerari specifici all’interno del Giubileo per gli utenti Azione 2 a supporto dell’Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici e dell’Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati Gestirà l’organizzazione della mostra “Facce da pane” all’interno delle Chiese tenendo in considerazione il calendario giubilare Azione 2 a supporto dell’Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare e dell’Attività 2.2 Individuazione di nuovi luoghi che accolgano la mostra “Facce da Pane” durante il Giubileo Coordina le attività progettuali e supervisiona lo stato complessivo di avanzamento del progetto. In particolare sosterrà i volontari nel monitoraggio degli utenti e degli esercizi commerciali nella rete creata. Azione 3 a supporto dell’Attività 3.3 Individuazione di più soggetti che collaborino alla rete solidale e dell’Azione 4 Volontario Volontario Dipendente Volontario 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Data la straordinarietà dell’evento del Giubileo, il progetto comporterà una mobilità dei volontari sul territorio del Comune di Roma per la realizzazione di tutte le attività. I 12 volontari in Servizio Civile coinvolti nel progetto realizzeranno le attività così come definite nel Cronogramma potranno essere coinvolti sia in prima persona nelle attività che affiancati ai professionisti e agli esperti (riportati nella tabella al punto 8.2) individuati per lo svolgimento del compito corrispondente. Obiettivi da raggiungere per i volontari in servizio Migliorare le proprie capacità e competenze relazionali ed educative; Sperimentarsi nella relazione intergenerazionale; Sviluppare il proprio senso di responsabilità, autonomia e organizzazione; Sviluppare un proprio senso di “partecipazione attiva”, di appartenenza alla vita sociale e civile del contesto in cui vivono Indicatori di raggiungimento obiettivi per i volontari Il raggiungimento di tali obiettivi sarà misurato attraverso il grado di competenza e sicurezza nello svolgere i propri compiti che il volontario dimostrerà di possedere al termine del servizio. Il progetto intende offrire ai volontari: Occasioni di conoscenza delle diverse realtà di bisogno presenti sul territorio di riferimento. Strumenti ed elementi per una crescita umana e civile maggiormente orientata alla solidarietà Il progetto impegnerà complessivamente 12 volontari che si recheranno a svolgere parte delle attività progettuali presso le seguenti parrocchie. In dettaglio: Sedi del progetto Chiesa Santa Maria Madre del Redentore (Zona Tor Bella Monaca) Viale Duilio Cambellotti, 18 Chiesa San Gelasio I, Papa (Zona Casal dè Pazzi) Via Fermo Corni, 26 Chiesa San Pio da Pietralcina (Zona Giardini di Roma) Via Paolo Stoppa,10 Chiesa Santa Croce in Gerusalemme (Zona centro) Piazza Santa Croce in Gerusalemme Chiesa Santa Maria ai Monti (Zona centro) Via della Madonna dei Monti 41 Santa Maria in Campitelli (Zona centro) Piazza Campitelli 9 Cronogramma delle attività in cui saranno coinvolti i volontari di servizio civile: 1ª SETTIMANA – accoglienza ed inserimento dei volontari in servizio civile Per consentire ai volontari in Servizio Civile di svolgere le proprie mansioni in sinergia con gli altri operatori verrà dedicata una settimana di tempo all’accoglienza e al loro inserimento,durante la quale saranno fornite le informazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività. In sostanza si procederà con: a) la presentazione dell’Operatore Locale di Progetto responsabile del giovane b) la presentazione complessiva delle equipe dei vari servizi c) il disbrigo delle formalità di inserimento dei giovani in servizio civile d) l’illustrazione delle principali procedure e prassi operative Dopo la prima settimana di accoglienza e contestualmente all’azione formativa, i ragazzi saranno inseriti nelle equipe provinciali e nel gruppo regionale di lavoro allargato e saranno coinvolti nello svolgimento delle attività progettuali. dalla 2ª alla 20ª SETTIMANA – Formazione generale dei volontari La formazione generale dei volontari verrà erogata utilizzando le metodologie tempistiche e i contenuti previsti in sede di accreditamento. dalla 2ª alla 11ª SETTIMANA – Formazione specifica dei volontari La formazione specifica, da espletarsi entro i primi 90 gg di attività, costituisce la base necessaria e imprescindibile per lo svolgimento delle azioni progettuali. Si partirà con un’approfondita attività “preliminare” in cui: si condividerà la mission progettuale, si discuterà sulle modalità di attuazione, si studieranno le strategie utili al raggiungimento degli obiettivi, si analizzerà il ruolo di ciascun componente del progetto. Compito della formazione specifica sarà quello di permettere ai volontari la realizzazione materiale del progetto. A tale scopo si agirà sia sulla motivazione al senso del servizio, sia sul piano delle competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati. 4ª e 6ª SETTIMANA – pianificazione delle attività di progetto In stretta collaborazione con i referenti del progetto, i volontari in Servizio Civile provvederanno a fissare i parametri di tutte le attività che saranno svolte. In particolare saranno stabiliti i criteri con i quali sarà gestito il recupero delle eccedenze alimentari e grazie ai quali saranno scelte le informazioni da fornire agli utenti ed ai cittadini. Saranno pianificate le attività da svolgersi nel corso dell'anno, contenente specifici obiettivi, attività, risorse e materiale da impiegare, tempi di realizzazione, risultati attesi e indicatori di valutazione. dalla 6ª alla 48 ª SETTIMANA – coordinamento e gestione dei punti informativi e dei corner solidali Parallelamente alla pianificazione delle attività, a partire dalla 6ª settimana sarà indispensabile attuare un’azione di concertazione tra le attività dei punti informativi e dei corner nelle diverse chiese che ospitano il progetto. Compiti dei volontari in servizio civile: Una volta chiariti gli obiettivi del progetto e le funzioni/ruoli che si dovranno svolgere si costituirà formalmente il gruppo di lavoro che risulterà composto dai volontari e dagli operatori incaricati di seguire il progetto nell’esercizio delle loro diverse funzioni e competenze. Il gruppo di progetto avrà il compito di pianificare, progettare e svolgere le attività, definire i compiti, assegnare turni di volontariato, valutare i risultati, garantire tutte quelle condizioni necessarie per il corretto svolgimento del progetto. In particolare, nell’ambito dell’AZIONE 1 i volontari parteciperanno: Attività 1.1 alla predisposizione, all’allestimento ed alla manutenzione dei punti informativi garantendo la presenza del materiale necessario allo svolgimento delle attività scelte (materiale di cancelleria, brochure informative, attrezzature etc), Attività 1.2 alla progettazione, stesura dei contenuti e impaginazione grafica della brochure Attività 1.3 alla ricerca delle informazioni, pubblicazione e manutenzione dello spazio web inserito all’interno del sito delle acli provinciali di Roma Attività 1.4 alla progettazione di itinerari turistici cercando strutture con facilitazioni per soggetti svantaggiati; alla mappatura delle principali attività di servizio e delle maggiori realtà ricettive e di promozione presenti sui territori interessati In particolare, nell’ambito dell’AZIONE 2 i volontari saranno impiegati a: attività 2.1 seguire l’organizzazione dell’evento-mostra; contattare i fornitori per il noleggio delle attrezzature generali; coadiuvare i referenti nell’allestimento della mostra Attivita 2.2 verificare e contattare le parrocchie e le sedi della zona disposte ad esporre Attivita 2.3 affiancare gli esperi nella realizzazione del materiale informativo; • ricercare il materiale utile alla preparazione dei contenuti degli incontri; • promuovere i seminari • intervenire durante i seminari presentando relazioni su aspetti approfondire; • accogliere i cittadini ei pellegrini partecipanti tematici da Attivita 2.4 collaboreranno alla stesura degli articoli facendo ricerche bibliografiche e webliografiche In particolare, nell’ambito dell’AZIONE 3 i volontari saranno impiegati a: Attività 3.1 alla predisposizione, all’allestimento ed alla manutenzione dei corner solidali informativi garantendo la presenza del materiale necessario allo svolgimento delle attività scelte (materiale di cancelleria, brochure informative, attrezzature etc), Attività 3.2 Attività 3.3 • alla mappatura e all’individuazione dei panifici coinvolti alla consegna del pane di resa; In particolare, nell’ambito dell’AZIONE 4 i volontari saranno impiegati a: Attività 4.1 fisseranno gli appuntamenti con i forni e con le persone che vorranno vivere l’esperienza di misericordia per la distribuzione del pane; Attività 4.2 guideranno l’automezzo per recarsi presso i forni per il recupero del pane in eccedenza, mediante un pulmino messo a disposizione dalla sede Acli accreditata; Attività 4.3 alla distribuzione guidata delle risorse alle persone indigenti che ne facciano richiesta; Attività 4.4 - mappatura delle situazioni a rischio di esclusione sociale per la consegna a domicilio del pane recuperato; Attività 4.4 Fisseranno gli appuntamenti e si occuperanno della consegna che potrà avvenire a seconda dei casi a piedi o tramite pulmino che sarà guidato dai volontari In particolare, nell’ambito dell’AZIONE 5 i volontari saranno impiegati a: al coordinamento con l’equipe interno alle Acli ed interno alle chiese: Attività 5.1 - alla predisposizione, all’allestimento ed alla manutenzione del corner solidali garantendo la presenza del materiale necessario allo svolgimento delle attività scelte. Alla realizzazione del registro degli utenti del Corner di valutazione da fornire ai pellegrini. Attività 5.2 Fisseranno gli appuntamenti e cureranno l’accoglienza Attività 5.3 Collaboreranno con gli operatori per verificare le reali condizioni economiche d’indigenza. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 12 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 0 1400 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Realizzazione delle attività previste dal progetto, ove fosse necessario e coerentemente con le necessità progettuali, anche in giorni festivi e prefestivi; Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari; Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive); Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio; Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni prefestivi e festivi e al di fuori del territorio comunale; Osservanza della riservatezza dell’ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella realizzazione del progetto; Disponibilità alla guida di automezzi. Disponibilità alla mobilità sul territorio del Comune di Roma 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Nominativi degli Operatori Locali di Cod. N. vol. Progetto ident. per sede sede Cognome Data di C.F. e nome nascita Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Le ACLI, in quanto ente nazionale con sedi periferiche in tutte le regioni e province, operano, relativamente alle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale, a tre distinti livelli: 1. Nazionale Le Acli hanno attivato un sito Internet appositamente per il servizio civile www.acliserviziocivile.org nel quale oltre a riportare notizie sui propri progetti, informazioni utili per i volontari, vi è una area dedicata al Servizio Civile Nazionale. Le ACLI, oltre a produrre un rapporto annuale sul servizio civile, sono componenti attive della CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) sin dalla sua costituzione nel 1986. Da anni le ACLI sono fra gli enti invitati dalla Fondazione ZANCAN ai seminari, svoltisi nella residenza estiva di Malosco (TN), sul Servizio civile, organizzati in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per il Servizio civile. Agli atti prodotti viene data ampia diffusione attraverso il periodico Studi Zancan, che viene inviato agli esperti di settore (assessori, professori universitari, ecc) ed attraverso la pubblicazioni di libri tematici. Le ACLI inoltre partecipano al TESC (Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile), un coordinamento di organismi della Chiesa italiana che intende promuovere il servizio civile come importante esperienza formativa, di servizio agli ultimi, di testimonianza dei valori della pace, giustizia, cittadinanza attiva e solidarietà. Il TESC ha attivato un proprio sito: www.esseciblog.it e invia a tutti gli enti una newsletter di aggiornamento sulle tematiche specifiche del servizio civile. Il sito delle Acli nazionali (www.acli.it) offre ampio spazio alle tematiche del servizio civile nazionale, in particolare c’è un’area dedicata al servizio civile; nelle sezioni “In evidenza”, News Nazionali sono messe in risalto le notizie più importanti sul servizio civile nazionale pubblicati dai principali giornali e periodici di rilevanza nazionale. 2. Regionale Le ACLI come realtà regionali sono parte delle Conferenze regionali: Co.Lomba. (Conferenza enti servizio civile Lombardia), Tavolo enti di servizio civile Torino, C.L.E.S.C. (Conferenza Ligure enti di servizio civile), C.R.E.S.C. Puglia (Conferenza regionale enti di servizio civile Puglia), C.R.E.S.C.E.R. (Conferenza regionale enti di servizio civile Emilia Romagna), C.R.E.S.C. Lazio, C.R.E.S.C. Toscana. Inoltre fanno parte dei non ancora istituzionalizzati C.R.E.S.C. Friuli Venezia Giulia, C.R.E.S.C. Sicilia, C.R.E.S.C. Marche, C.R.E.S.C. Campania e C.R.E.S.C. Valle d’Aosta. Attraverso la propria partecipazione a questi organismi di secondo livello le ACLI contribuiscono alla divulgazione territoriale del servizio civile nazionale e si pongono come consulenti per le leggi regionali e la loro successiva applicazione. Relativamente alle Regioni Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania e Puglia le ACLI, in quanto socie della CRESC, partecipano ai progetti di “informazione e formazione” della Regione, previsti dal D. Lgs 77/02 e finanziati con il Fondo nazionale del servizio civile. Inoltre i livelli regionali prevedono numerosi siti informativi, nello specifico: Lazio; www.aclilazio.it, Piemonte; www.aclipiemonte.it, Puglia; www.enaip.puglia.it, Sardegna; www.aclisardegna.it, Sicilia; www.aclisicilia.it, Toscana; www.aclitoscana.it 3. Provinciale Le realtà locali ACLI possono contare su una capillare rete di siti e di testate che consente la massima divulgazione delle proprie attività, non ultima quelle relative ai progetti di servizio civile nazionale. Oltre 74 siti e 39 testate compongono una rete divulgativa efficace e capillare. 27 www.aclialessandria.it www.acliperugia.it www.acli-ancona.it www.aclipesaro.it www.acliarezzo.com www.aclipisa.it www.acliascolipiceno.it www.acli.pn.it www.acliavellino.it www.acliprato.it www.aclibelluno.it www.acliravenna.it www.aclibenevento.com www.aclirimini.it www.aclibergamo.it www.acliroma.it www.aclibiella.com www.aclirovigo.it www.aclibo.it www.aclisassari.it www.kvw.org www.aclisavona.it www.aclibresciane.it www.aclisiena.it www.aclibrindisi.it www.aclisondrio.it www.aclicagliari.it www.aclitaranto.it nuke.aclicaserta.it www.acliteramo.it www.aclicatania.altervista.org www.aclitorino.it www.aclicomo.it www.aclitrentine.it aclicosenza.blogspot.it www.aclitreviso.it www.aclicremona.it www.aclitrieste.jimdo.com www.aclicuneo.it www.acliudine.it www.aclienna.it www.aclivarese.org www.aclifirenze.it www.aclivenezia.it www.aclifoggia.it www.aclivercelli.it www.aclifc.it www.acliverona.it www.acligenova.org www.aclivicenza.it www.acligorizia.wordpress.com www.acli.viterbo.it www.aclimperia.it www.aclicampanialab.blogspot.it www.aclilaquila.it www.acliemiliaromagna.it www.aclilodi.it www.aclilazio.it www.aclimacerata.it www.aclilombardia.it www.acli.mantova.it www.aclimarche.it www.aclimassa.it www.aclipiemonte.it www.aclimilano.it www.aclipuglia.it www.aclimodena.it www.aclisardegna.it www.aclinovara.org www.aclisicilia.it www.aclipadova.it www.aclitoscana.it www.aclipavia.it www.acliveneto.it 4. Le testate territoriali delle ACLI La forte vocazione locale delle ACLI è testimoniata anche dalle numerose testate giornalistiche facenti capo alle diverse realtà acliste. Ad oggi si contano 39 testate registrate a livello provinciale ed 1 regionale. Anche attraverso questi strumenti si realizzano, a livello territoriale, attività di sviluppo e promozione del servizio civile. Ecco l’elenco delle testate ad oggi censite: 28 Arezzo Asti Bari Belluno Benevento Bergamo Bologna Bolzano Brescia Impegno aclista Vita sociale L'altra voce Impegno sociale Acli news Benevento Acli laboratorio L'apricittà Acli notizie Battaglie sociali Acli bresciane Como Informando Laboratorio sociale Cuneo Impegno sociale Forlì-Cesena Lavoro d'oggi Genova Acli Genova Gorizia Acli isontine Imperia Acli Imperia La Spezia Notiziario delle Acli di La Spezia Lodi Acli oggi (inserto quotidiano locale) Lucca Acli Lucca notizie Macerata Il bivio Milano Il giornale dei lavoratori Modena Segnalazioni sociali Acli Modena Perugia Acli notizie Ravenna Impegno aclista Rimini La voce del lavoratore Roma Vite Savona Savona Acli (on-line) Salerno La voce dei lavoratori Sondrio L'incontro Terni Esse Torino Torino Acli Trento Acli trentine Treviso L'ora dei lavoratori Varese Acli Varese Acli Varese in rete (supplemento Luce) Venezia Tempi moderni Verona Acli veronesi Vicenza Acli vicentine Quanto sopra riportato dimostra come, in un sistema complesso, le azioni possano partire sia dal territorio, sia dal vertice nazionale, consentendo a tutti gli attori di essere inseriti in un contesto più ampio di quello proprio. L’ente nazionale non è altro che la sommatorie delle unità locali che lo compongono, con l’aggiunta di uno staff di coordinamento nazionale. Questo garantisce uniformità e supporto a tutti i territori. Le attività di sensibilizzazione e promozione attivate dalle ACLI in ogni territorio mirano ad un presa di coscienza della popolazione sull’esperienza di servizio civile, così da attivare processi di collaborazione e condivisione. Ogni anno sia a livello provinciale che di singoli comuni vengono realizzati convegni e open day di promozione di servizio civile con la distribuzione di depliant informativi. L’attività di 29 promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale di ogni territorio coinvolto nei progetti supera ampiamente l’impegno di 25 ore annue, alle quali si affiancano i lavori regionali e nazionali. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Si rimanda al sistema accreditato e verificato dall’UNSC 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 20) Si rimanda al sistema accreditato verificato dall’UNSC Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si rimanda al sistema accreditato verificato dall’UNSC 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 22) Si rimanda al sistema accreditato verificato dall’UNSC Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: nessuno 30 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Al fine di realizzare le attività indicate per il raggiungimento degli obiettivi del progetto nonché lo svolgimento della formazione specifica e coerentemente alle risorse umane, tecniche e strumentali elencate nei punti 8.2 e 25, si preventivano, oltre alla valorizzazione delle risorse interne all’associazione, le seguenti risorse finanziarie aggiuntive: PIANO DI FINANZIAMENTO SPESE (EURO) voci di spesa 1 Formazione specifica - Formatori 1 persona x - Aula attrezzata 1 - Materiale promo e cancelleria 12 costi unitari 30,00 € x quantità costo per riga 42 ore 1.260,00 200,00 € 25,00 € 200,00 forfait a volontario 300 Totale voce 1 2 3 costo per voce AZIONE 1 PROMOZIONE E INFORMAZIONE SUL GIUBILEO Sala parrocchia compresa di utenze 1 sala X 30,00 X 12 mesi € Materiale promo, attrezzature e cancelleria 1 300,00 forfait € annuale Aggiornamento e manutenzione area sito web dedicata al giubileo 1 persona 500,00 forfait € annuale Produzione e stampa brochure 1000 copie 0,42 € AZIONE 2 SENSIBILIZZAZIONE ALLE TEMATICHE DEL GIUBILEO Organizzazione Mostra 100 copie fotografie 4,00 € 30X40 6 sala 50,00 € € 1.760,00 360,00 300,00 500,00 420,00 Totale voce 2 € 1.580,00 400,00 300,00 Totale voce 3 € 750,00 31 4 AZIONE 3 , AZIONE 4 E AZIONE 5 Sala parrocchia compresa di utenze 1 sala X 30,00 € Materiali promo e cancelleria 6 sedi 200,00 € Spese telefoniche per matching telefonico con panifici 1 scheda telf 10,00 € Spese carburante per recupero e trasporto pane 1 rifornimento 40,00 € X 12 mesi 360,00 forfait annuale 1.200,00 X 12 mesi 120,00 x 40settimane 1.600,00 Totale voce 4 6 Segreteria e gestione progetto - Materiale promo, cancelleria e attrezzatura varia 1 € 500,00 forfait annuale x sede 400,00 Totale voce 6 COSTO TOTALE 24) € 3.280,00 € 400,00 € 7.770,00 Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): PARTNER NON PROFIT 1)CENSIS - Centro Studi Investimenti Sociali. Supporterà il progetto attraverso report statistici sugli eventi relativi al Giubileo inoltre metterà a disposizione per la consultazione, ricerche e statistiche sui diversi aspetti della povertà in Italia e a Roma per aggiornare le conoscenze degli educatori e dei volontari operanti nel progetto. Fornirà materiale documentale e di ricerca sulle tematiche dello spreco alimentare e del recupero delle eccedenze. Azione a supporto dell’ Attività 1.1 Produzione di brochure informative sul Giubileo e sui servizi attivati dal progetto; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto; dell’Attività 1.3 Realizzazione di itinerari specifici all’interno del Giubileo per gli utenti; dell’Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare e dell’Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici 32 2)ASSOCIAZIONE ORYZA WORLD VISUAL PROJECT L’ASSOCIAZIONE Oryza offrirà il suo apporto attraverso dei fotografi esperti che garantiranno la propria consulenza rispetto l’alltestimento della mostra fotografica “Facce da pane” negli spazi delle single parrocchie coinvolte nel progetto al fine di garantire la miglior fruibilità e godibilità da parte dei visitatori. Azione a supporto dell’Attività 2.1 Organizzazione e realizzazione della mostra itinerante “Facce da Pane” all’interno delle sei Chiese del progetto, rispetto al calendario giubilare e dell’Attività 2.2 Individuazione di nuovi luoghi che accolgano la mostra “Facce da Pane” durante il Giubileo. PARTNER PROFIT 1)MEDIAERA Il partner supporterà l’analisi dei dati inerenti la situazione socio-economica degli utenti, fornirà strumenti per il monitoraggio, pianificazione e controllo dei servizi all’utenza e attraverso un esperto supporterà l’elaborazione della comunicazione esterna dei servizi. Azione a supporto dell’ Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto; dell’ Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati e dell’ Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane. 2)GE.CAS COMPANY Il partner supporterà il progetto mettendo a disposizione dei collaboratori nella raccolta e nello stockaggio del pane invenduto. Inoltre offrirà lo spazio per accogliere dei punti informativi relativi al progetto e collaborerà alle attività di sensibilizzazione sui temi del recupero. Azione a supporto dell’ Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura. 3)LA FORNARINA Il partner prevede di sostenere il progetto mediante la collaborazione alla raccolta ed allo stockaggio del pane ma anche per la pubblicizzazione delgi eventi contemplati dal progetto. Azione a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’ Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte 4)MASSIMO MARE’ Il partner offre il suo sostegno al progetto mettendo a disposizione sia del personale tecnico per la gestione logistica del recupero del pane, sia degli spazi relativi alla pubblicizzazione degli eventi del Giubileo e degli incontri tematici. 33 Azione a supporto dell’ Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura. Azione a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’ Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte 5)IL FORNO ANTICO DI ROMA SRLS Il partner offrirà la sua collaborazione al recuper ed alla distribuzione del pane invenduto e parteciperà all’organizzazione delle giornate dedicate alla sensibilizzazione sui temi legati al Giublieo. Azione a supporto dell’ Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.1 Predisposizione dello spazio che accoglierà i punti informativi e relativa fornitura. Azione a supporto dell’Attività 4.1 Organizzazione logistica per il recupero del pane di resa e dell’Attività 4.2 Recupero del pane di resa e rifornimento dei corner solidali; dell’Attività 1.2 Pubblicazione di informazioni web sul Giubileo e sulle attività di progetto e dell’ Attività 3.2 Pubblicizzazione degli interventi di sostegno ai poveri attivati nelle sei Chiese coinvolte PARTNER UNIVERSITÀ “UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GIUSTINO FORTUNATO - TELEMATICA” L'Università offrirà l’accesso a materiale di studio, alla banca dati di tesi e a ricerche sui temi del disagio sociale, dei percorsi di repurero sociale, della povertà e dello spreco alimentare in Italia e a Roma. Azione a supporto dell’ Attività 2.3 Organizzazione di incontri tematici; dell’Attività 2.4 Realizzazione di articoli sulla solidarietà sociale, sui siti web individuati; dell’Attività 5.1 Predisposizione del corner solidale ad accogliere gli utenti; dell’Attività 5.2 Dedicare un tempo specifico di ascolto agli utenti e non solo distribuire il pane; dell’Attività 5.3 Accertamento delle condizioni sociali ed economiche degli utenti che fanno richiesta del pane 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Coerentemente alle attività previste per raggiungere gli obiettivi individuati nel progetto, sono necessarie per la realizzazione delle iniziative progettuali le seguenti risorse tecniche e strumentali: Per le attività previste nell’Azioni 1 saranno messi a disposizione spazi funzionali per la realizzazione dei punti informativi e nello specifico, le risorse tecniche e strumentali saranno: s spazio per l’accoglienza dell’utenza, attrezzato con sedie e tavoli; spazione per le riunioni di coordinamento, con sedie e tavoli; postazione computer con collegamento internet; telefono e fax; stampante-fotocopiatrice; materiale di cancelleria; 34 materiale informativo sugli eventi del giubileo (calendari, mappe ed itinerari sul giubileo, documenti giubilari ufficiali) Per le attività previste nell’Azione 2 saranno messi a disposizione spazi funzionali per gli incontri tematici e per ospitare la mostra itinerante. Nell’ specifici, le risoprse tecniche e strumentali saranno: postazione computer con collegamento internet; telefono e fax; stampante-fotocopiatrice; materiale di cancelleria; materiale informativo sugli eventi del giubileo (calendari, mappe ed itinerari sul giubileo, documenti giubilari ufficiali); Materiale per l’allestimento della mostra (pannelli espositivi, luci a led per illuminare al mostra, fotografie, drappi e decorazioni) Per la realizzazione dei corner solidali e le attività connesse, previste nell’Azione 3, nell’Azione 4, verranno messi a disposizione: Infine spazio per la registrazione degli utenti; materiali di cancelleria per la registrazione dell’utenza postazione per il materiale informativo e tecnico; materiale di cancelleria; ceste e scatole per posizionare il pane recuperato; pulmino per poter andare a recuperare il pane e per l’eventuale distribuzione domiciliare; telefono e pc con collegamento ad internet per l’Azione 5 saranno utilizzate le seguenti risorse tecniche e strumentali: spazio per l’accoglienza dell’utenza, attrezzato con sedie e tavoli; spazio e luogo congruo alle attività di ascolto degli utenti tavolini e sedie materiale di cancelleria per la registrazione degli utenti; materiale illustrativo sui servizi offerti per eprsone indigenti. postazione computer con collegamento internet; CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Non previsti 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Non previsti 35 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il percorso che i volontari affronteranno nell’espletamento del servizio civile si caratterizza per un mix tra “servizio guidato” e “formazione” sulle aree tematiche che caratterizzano il progetto: progettare ed avviare campagne informative; pianificare incontri ed iniziative culturali organizzare il contenuto dei messaggi e delle notizie che si reputa importante far conoscere Economia Sostenibile; Assistenza ai poveri; Lotta all’emarginazione sociale ed alla solitudine; Servizi alla persona; Gestione di gruppo. L’insieme di queste attività consentono ai volontari di acquisire un set articolato di competenze di base, trasversali e professionali che contribuiranno ad elevare la qualità del curriculum del volontario e a migliorare la sua professionalità nel settore di impiego. In particolare: Competenze di base (intese come quel set di conoscenze e abilità consensualmente riconosciute come essenziali per l’accesso al mondo del lavoro, l’occupabilità e lo sviluppo professionale) conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word, powerpoint, internet e posta elettronica); conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane; conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli professionali, flussi comunicativi, ecc…). Competenze trasversali (intese come quel set di conoscenze e abilità non legate all’esercizio di un lavoro ma strategiche per rispondere alle richieste dell’ambiente e produrre comportamenti professionali efficaci) sviluppare una comunicazione chiara, efficace e trasparente con i diversi soggetti che a vario titolo saranno presenti nel progetto; saper leggere i problemi organizzativi e/o i conflitti di comunicazione che di volta in volta si potranno presentare nella relazione con gli anziani; saper affrontare e risolvere gli eventuali problemi e/o conflitti, allestendo le soluzioni più adeguate al loro superamento; saper lavorare in gruppo con altri volontari e gli altri soggetti presenti nel progetto ricercando costantemente forme di collaborazione. Competenze tecnico – professionali (intese come quel set di conoscenze e abilità strettamene connesse all’esercizio di una determinata mansione lavorativa e/o di un ruolo professionale) conoscenze teoriche nel settore di impiego; capacità di coordinare e gestire attività di animazione socio-educativa; 36 conoscenza delle caratteristiche sociali ed evolutive dei soggetti con cui interagisce; conoscenze metodologiche dell’azione orientata all’aiuto, al sostegno, al cambiamento; capacità di valutare l’efficacia degli interventi; capacità di osservare i comportamenti individuali e di gruppo; abilità relazionali, quali capacità di ascolto e comunicazione; conoscenza delle tecniche di conduzione dei gruppi e di socializzazione; capacità di utilizzo di tecniche e strumenti necessari all’animazione quali giochi, attività espressive, manuali. Metacompetenze (intese come l’insieme delle capacità cognitive a carattere riflessivo che prescindono da specifiche mansioni e sono considerate sempre più strategiche nella società della conoscenza) comprendere, analizzare e riflettere i compiti che verranno richiesti nell’ambito del progetto e il ruolo che si dovrà svolgere mettendo in relazione il proprio bagaglio di conoscenze pregresse con quanto richiesto per l’esercizio del ruolo; rafforzare e migliorare costantemente le proprie competenze/attitudini anche al di là delle occasioni di formazione che verranno proposte nel progetto; riflettere sul proprio ruolo nello svolgimento del servizio civile e ricercare costantemente il senso delle proprie azioni, potenziando i propri livelli di auto-motivazione e i propri progetti futuri di impegno nel settore del volontariato. Si precisa che la certificazione delle competenze verrà rilasciata dall’ente, in proprio, in collaborazione con l’Enaip (Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale). Al termine del periodo di servizio civile, l’Enaip, certificherà le conoscenze e le competenze in possesso dai volontari, attraverso la realizzazione del portfolio delle competenze. Inoltre, le ACLI rilasceranno un attestato a seguito della partecipazione del volontario alla formazione specifica. Tale attestato è composto da due strumenti: uno sintetico, che attesta la partecipazione del soggetto al percorso di formazione, e uno dettagliato, che riporta i dati per la trasparenza del percorso. L’attestato dettagliato, in particolare, prevede quattro categorie di indicatori: la prima fa riferimento ai soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel percorso di formazione, con un’attenzione particolare ai nominativi e al ruolo dei firmatari del documento. È prevista anche l’immissione dei nominativi dei soggetti partner che a vario titolo hanno portato il loro contributo all’azione formativa; la seconda prevede gli indicatori che rendono trasparenti le caratteristiche principali del percorso: la denominazione, la data, la durata, la sede di svolgimento delle attività, il luogo e la data di rilascio dell’attestato; nella terza sono elencati i dati anagrafici di riconoscimento del partecipante; nella quarta, che è il cuore della trasparenza, sono elencate le voci che specificano e dettagliano il percorso formativo: obiettivi, contenuti, moduli, durata, etc. Questi dati rappresentano la parte più spendibile dell’attestato, quella che può essere facilmente letta e compresa da soggetti terzi. Da questa parte, in particolare, si rilevano le conoscenze e le competenze perseguite, che diventano patrimonio visibile dell’individuo e che costituiscono un effettivo valore aggiunto per il curriculum vitae. 37 Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Quanto segue fa riferimento al sistema di formazione verificato dall’UNSC in sede di accreditamento, al quale si rimanda. La formazione generale sarà svolta a cura della sede nazionale ACLI e del suo staff di formatori. All’interno del territorio individuato si organizzerà la formazione in modo tale da costituire gruppi di massimo 25 volontari, modalità utile per assicurare ad ognuno la formazione generale secondo quanto stabilito dalla circolare “Linee guida per la formazione generale”. La sede ACLI presso la quali si svolgerà la formazione sarà: Regione Lazio 30) Sede Roma, sede Nazionale Acli -Via Marcora 20 - Roma Roma , Via Prospero Alpino 20 Modalità di attuazione: a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente La formazione sarà svolta in proprio con formatori dell’ente. Si prevede inoltre l’intervento di esperti secondo quanto contemplato dalle Linee guida per la formazione generale dei volontari. Per la formazione generale saranno applicate le normative stabilite con relativa determina dall’Ufficio Nazionale di Servizio Civile. Le Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale costituiscono una conferma della unità di intenti e comunanza nel modo di interpretare lo spirito del servizio civile tra l’UNSC e le ACLI. Si 1. 2. 3. 4. concorda in particolare sul ruolo e sugli obiettivi affidati alla formazione: fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile; sviluppare all’interno degli Enti la cultura del servizio civile; assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio civile, promuovere i valori ed i diritti universali dell’uomo. Il primo obiettivo “fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile” può essere declinato come dotare il volontario di strumenti e modalità che gli permettano di assicurare la conoscenza dei diritti e doveri, nonché la consapevolezza del ruolo del giovane in servizio civile, affinché riconosca il senso della propria esperienza e l’importanza dell’educazione alla responsabilità, al senso civico e alla pace. 38 Il secondo obiettivo “sviluppare all’interno degli Enti la cultura del servizio civile” e‟ perseguito attraverso il continuo coinvolgimento dei r.l.e.a., laddove obbligatori, dei responsabili provinciali del Servizio Civile e degli o.l.p., nella progettazione e organizzazione della formazione generale rivolta ai volontari. R.l.e.a., responsabili provinciali e o.l.p. sono inoltre, nell’ambito delle ACLI, fruitori della formazione a loro dedicata. Infatti ogni anno si tengono: due seminari nazionali di due giorni; una giornata di formazione per ogni gruppo territoriale. Il terzo obiettivo “assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio civile” viene perseguito anche attraverso la particolare modalità prescelta di attuazione della formazione. Infatti lo staff formativo ACLI impegnato sul Servizio Civile, si riunisce frequentemente per la progettazione e la valutazione congiunta dell’attività formativa alla presenza del responsabile nazionale di ente accreditato, della responsabile politica e del responsabile della formazione del SC. Questa modalità assicura continuità, ricorsività, trasmissione di conoscenza e monitoraggio da parte della sede nazionale ACLI e del responsabile nazionale di ente accreditato verso i territori e i volontari. Inoltre l’aggregazione dei giovani per macroregioni permette uno scambio continuo tra diverse esperienze locali dedite al medesimo progetto o anche a progetti diversi. Il quarto obiettivo “promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo” è presente e trasversale nei moduli di formazione generale. In particolare affrontando i temi legati alla difesa non armata della Patria, alla solidarietà, all’impegno sociale e civile, alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale, alla cittadinanza attiva, alla negoziazione e al conflitto, ragionando con i volontari sulla storia dell’obiezione di coscienza, sulla dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e sulla costituzione, si vuole portare i giovani a riflettere sui valori e sui diritti umani che vanno riconosciuti e difesi coerenti con valori e i diritti che l’Associazione con il suo operato quotidiano intende tutelare. L’Ente possiede al suo interno le competenze per svolgere l’attività formativa. Le ACLI hanno a disposizione un proprio Dipartimento Formazione e sono soggetto promotore di un importante Ente di formazione di rilevanza nazionale (ENAIP), radicato nelle diverse realtà regionali. Il Patronato ACLI, l’ENAIP nazionale, le ACLI TERRA nazionali, i Giovani delle ACLI, l’Unione Sportiva ACLI, l’IPSIA, dispongono inoltre ciascuno di un proprio servizio formazione per le parti più specifiche. I formatori accreditati potranno utilizzare nella lezione frontale esperti che contribuiscano ad arricchire i contenuti offerti. I curricula di tali esperti saranno tenuti dall’Ente a disposizione per qualsivoglia verifica e i nominativi degli esperti saranno riportati nei registri di formazione predisposti a cura dell’ente. Tali esperti saranno sia interni all’ente sia esterni. Le spese vive (trasporti e vitto) saranno sostenute dalle sedi di attuazione di progetto. Come già accennato, i gruppi di volontari in formazione, sia per quanto riguarda le lezioni frontali sia per quanto riguarda le dinamiche non formali, non supereranno le 25 unità, condizione fondamentale per assicurare una relazione efficace tra i partecipanti, nel gruppo e con il formatore. La formazione dei formatori e la formazione dei selezionatori sono processi attivi ormai da diversi anni. Dal 2005 al 2013 i formatori del Servizio Civile delle ACLI nazionali hanno partecipato a tre giornate di formazione formatori per ciascun anno. Inoltre i formatori sono stati coinvolti in due giornate di formazione in contemporanea ai selezionatori, allo scopo di contribuire a monitorare e a costruire un sistema coerente di selezione, valutazione, formazione. 39 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI 32) Si rimanda al sistema di formazione verificato dall‟Ufficio in sede di accreditamento Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale viene erogata con l‟utilizzo di tre metodologie: 1. la lezione frontale: i formatori si avvarranno anche di esperti della materia trattata, come indicato alla voce “Modalità di attuazione” della presente scheda progetto; i nominativi degli esperti saranno evidenziati nei registri della formazione come indicato dalle “Linee guida”. Ai registri verranno allegati i curriculum vitae che le ACLI nazionali si impegnano a rendere disponibili per ogni richiesta dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. 2. le dinamiche non formali: la situazione formativa che fa riferimento alle dinamiche di un gruppo (ed alla sua evoluzione sul piano della autoregolazione della struttura e degli obiettivi) è essenzialmente legata a risultati di facilitazione affinché i volontari riescano a percepire e ad utilizzare le risorse interne al gruppo, costituite da ciò che ciascuno, come individuo e come parte di una comunità, porta come sua esperienza, come suo patrimonio culturale, e dalle risorse che l‟Ente mette a disposizione dei partecipanti in diversi modi e sotto diversi aspetti. Le tecniche all’uopo utilizzate comprendono, in maniera ampia, il metodo dei casi, il T-group e l’esercitazione, i giochi di ruolo e l’outdoor training, e, nel complesso, sia le tecniche di apprendimento che i tipi di esperienze riconducibili alla formazione alle relazioni in gruppo e di gruppo. 3. la formazione a distanza: potrà essere utilizzata per alcuni moduli formativi in modalità blended, cioè attraverso la discussione in piattaforma di alcuni contenuti e moduli formativi già trattati in presenza (o in attività di lezione frontale o in attività di dinamica non formale). La piattaforma consentirà di fruire dei contenuti in maniera flessibile e adattabile al singolo utente, in particolare seguendo il dibattito anche off-line. Il programma di formazione generale del presente progetto, nell’ambito delle tre possibili modalità sopra indicate, prevede il ricorso alla lezione frontale per 22 ore (oltre il 30% del monte ore complessivo) e il ricorso alle dinamiche non formali per altre 20 ore per un totale di 42 ore. Le ACLI adotteranno materiale didattico e dispense predisposti dall’Ufficio Nazionale, provvedendo eventualmente a integrare e ad arricchire la documentazione laddove se ne presentasse la necessità. Ai volontari verrà consegnata da parte dell’O.l.p, al momento della presa servizio, una cartella completa contenente materiale utile e obbligatorio per la presa servizio e per la formazione. Tale cartella contiene, fra l’altro: • documentazione sull’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; • legge 6 marzo 2001 n.64; • carta etica del servizio civile nazionale; • documentazione sulle ACLI, il Patronato ACLI, l’ENAIP, ed i principali servizi/settori Dell’Associazione; 40 • dispense e articoli su volontariato e SCN; • documentazione sulle ACLI in Italia e sulle sedi operative; • materiale informativo sulla storia delle ACLI; • modulistica per l’avvio al servizio; • materiale di documentazione sulla relazione di aiuto, la tutela, l’invalidità civile, il diritto previdenziale, l’assistenza, l’immigrazione e l’emigrazione, il diritto del lavoro, il mercato del lavoro; • guida all’utilizzo della rete telematica e alla posta elettronica; • questionari per la verifica dell’apprendimento; • cartellina con blocco notes; • materiali per le esercitazioni pratiche. Le metodologie dunque si possono riassumere in: lezioni frontali e dinamiche non formali, compresi lavori di gruppo ed individuali e restituzione in plenaria; discussione; roleplaying; problemsolving; brainstorming; esercitazioni pratiche. Le attrezzature utilizzate sono: lavagna luminosa; lavagne a fogli mobili; pc e videoproiettore per la proiezione di slide e quanto altro, postazioni multimediali con collegamento internet in caso di necessità didattica. 33) Contenuti della formazione: E‟ opportuno premettere alla descrizione dei contenuti formativi la definizione delle caratteristiche di setting, che a nostro parere rappresentano una condizione fondamentale per lo svolgimento di una appropriata ed efficace azione formativa. Le caratteristiche del setting Le ACLI, accogliendo un‟esperienza che discende dalla tradizione della obiezione di coscienza, si impegnano a garantire un servizio civile volontario come esperienza di apprendimento,di formazione,di educazione alla cittadinanza, alla solidarietà, alla partecipazione, di crescita umana e professionale Aula per massimo 25 persone, sedute, set in forma circolare e/o semicircolare. Modalità: frontale, circolare, dinamica, a seconda dell’obiettivo e delle indicazioni delle linee guida della formazione generale. Tutte le attività vengono svolte da un formatore accreditato, con il sostegno organizzativo di risorse dell’ufficio servizio civile delle ACLI nazionali. Precedentemente all’avvio della formazione volontari, viene organizzato un incontro con gli r.l.e.a. o i responsabili provinciali interessati per la preparazione specifica del setting della formazione dei volontari, con i quali vengono approfondite le linee guida della formazione generale e i moduli che si svolgeranno. Questa azione mira a coinvolgere i r.l.e.a. anche nella formazione generale. Moduli formazione generale dei volontari I modulo Titolo: “L’identità del gruppo in formazione e patto formativo” Contenuti: Partendo dalla presentazione dei partecipanti e dello staff si prosegue illustrando il percorso generale e la giornata formativa in specifico. Ai volontari viene richiesto di esplicitare 41 le proprie aspettative, le motivazioni, gli obiettivi e le idee riguardanti il servizio civile. La giornata formativa si conclude con la presentazione dei concetti e pratiche di “Patria”, “Difesa senza armi”, “difesa non violenta”. Obiettivi: Costruire l’identità di gruppo, come persone in servizio civile volontario presso l’associazione ACLI. Costruire attraverso la presentazione, avvio, raccolta aspettative e bisogni, le condizioni pedagogiche relazionali per realizzare un clima di fiducia necessario ad un apprendimento efficace. Creare nel volontario singolo e nel gruppo, così come richiesto dalle linee guida per la formazione generale, la consapevolezza che la difesa della Patria e la Difesa non violenta costituiscono il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile. Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali II modulo Titolo: “Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà” Contenuti: Partendo dalla presentazione della legge n. 64/01, si evidenzieranno i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario, con ampi riferimenti alla storia del fenomeno dell’obiezione di coscienza in Italia e ai contenuti della legge n. 230/98. Obiettivi: Costruire la consapevolezza del senso e del significato del servizio civile nazionale, partendo dall’obiezione di coscienza. Ore: 3 di cui 2 di lezione frontale e 1 di dinamiche non formali III modulo Titolo: “Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e non violenta” A) Il dovere di difesa della Patria Contenuti: A partire dal dettato costituzionale, articolo 52 “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” se ne approfondirà l’attualizzazione anche alla luce dell’attuale normativa e della giurisprudenza costituzionale. In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. Obiettivi: Approfondire la conoscenza e l’evoluzione storica del concetto di “dovere di difesa della Patria”. B) La difesa civile non armata e non violenta Contenuti: Si utilizzerà la lezione frontale per affrontare alcuni aspetti storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. In specifico si affronteranno i temi di “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”,” prevenzione della guerra” e “operazioni di polizia internazionale”, nonché i concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”, collegati all’ambito del diritto internazionale. Obiettivi: Approfondire la conoscenza e la riflessione del concetto di difesa non armata e non violenta. Ore: 4 di cui 2 di lezione frontale e 2 di dinamiche non formali IV modulo 42 Titolo: “La normativa vigente e la Carta di impegno etico” Contenuti: Sarà illustrato l’insieme delle norme che regolano il sistema del servizio civile nazionale. In modo particolare sarà analizzata la Carta d’impegno etico e l’importanza della sua sottoscrizione da parte del responsabile dell’ente. Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserirsi nel percorso con consapevolezza. Conoscere i dati di contesto, tratti dalle fonti legislative, che diverranno vincolo e risorsa a cui attingere durante l’anno di servizio civile Ore: 2 di cui 1 di lezione frontale e 1 di dinamiche non formali V modulo Titolo: “La formazione civica” Contenuti: Saranno ripresi i contenuti della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta costituzionale e, quindi, l’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti, che costituiscono la base della civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile per l’esercizio della cittadinanza attiva. Saranno analizzati la funzione e il ruolo degli organi costituzionali, la struttura delle Camere e l’iter di formazione delle leggi. Obiettivi: da una parte fornire al volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale ed istituzionale mutevole nel tempo, dall’altra trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali funzionali per vivere una “cittadinanza attiva” e tradurre quindi i principi teorici in azioni pratiche. Ore: 2 di cui 1 di lezione frontale e 1 di dinamiche non formali VI modulo Titolo: “Forme di cittadinanza” Contenuti: In questo modulo si partirà dal principio costituzionale di solidarietà sociale e dai principi di libertà ed eguaglianza per affrontare il tema delle limitazioni alla loro concretizzazione. Si farà riferimento alle povertà economiche e all’esclusione sociale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio. In particolare le ACLI promuoveranno il tema della coesione sociale come mezzo per difendere la Patria “dal di dentro” garantendo a tutti possibilità di promozione, di inclusione, di partecipazione attiva alla società; si insisterà sul concetto di cittadinanza attiva, per dare ai volontari il senso del servizio civile come anno di impegno, di condivisione e di solidarietà. Obiettivi: Dare senso alle parole “, cittadinanza, solidarietà, globalizzazione, interculturalità e sussidiarietà”, riscoprendo il significato dell’essere cittadini attivi e solidali, in un contesto e una visione multi-etnica e aperta alle istanze internazionali. Ore: 4 di cui 2 di lezione frontale e 2 di dinamiche non formali VII modulo Titolo: “La protezione civile” Contenuti: In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si 43 evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso. Obiettivi: Dare senso e ragione del servizio civile come attività di prevenzione e “protezione” della popolazione affrontando anche la protezione civile nel senso diretto e immediato del termine (calamità, terremoti, ordine pubblico, ecc.) e gli elementi di base necessari ad approntare comportamenti di protezione civile. Ore: 3 di lezione frontale VIII modulo Titolo: “La rappresentanza dei volontari nel servizio civile” Contenuti: Sarà illustrata ai volontari la possibilità di partecipare e candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in Servizio Civile Nazionale, come forma di “cittadinanza attiva” e saranno individuate anche le responsabilità che derivano da tale partecipazione. Per dare maggiore incisività all’argomento, saranno invitati ex volontari rappresentanti e/o delegati. Obiettivi: Fornire ai volontari un esempio concreto di cittadinanza agita, collegata all’esperienza del Servizio Civile Nazionale. Ore: 2 di lezione frontale IX modulo Titolo: “Presentazione dell’Ente: le ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani” Contenuti: In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato. Si potrà anche svolgere un’analisi della realtà nazionale: incontrare dei testimoni privilegiati (aclisti adulti che forniscano tracce della storia), con preparazione, esecuzione e report di interviste, analisi della realtà territoriale delle ACLI attraverso una scheda apposita, raccolta dati e progettazione piccoli interventi di approfondimento. Obiettivi: Agevolare la conoscenza e l’inserimento nel giovane volontario nella realtà in cui presterà servizio. Ore: 2 di lezione frontale X modulo Titolo: “Il lavoro per progetti” Contenuti: “Che cos’è la progettazione sociale? Quali sono i suoi principi cardine? Come si esplicita in un lavoro metodico e organizzato? Come valutare i risultati? Verrà illustrato il processo della progettazione nelle sue articolazioni: dall’ideazione alla realizzazione, compresa la fase di valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per l’auto-valutazione partendo dal progetto di servizio civile in cui sono inseriti. Obiettivi: Offrire al giovane volontario strumenti per facilitare un percorso di analisi e di progettazione e per migliorare le proprie capacità di valutazione e di autovalutazione, partendo dal progetto di servizio civile in cui è inserito Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali XI modulo Titolo: “L’organizzazione del servizio civile e le sue figure” 44 Contenuti: Sarà fornito ai volontari di Servizio Civile Nazionale un quadro dei ruoli e delle diverse figure che ruotano attorno al progetto. Per completare la panoramica saranno fornite informazioni anche circa il “sistema di servizio civile” (gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Provincie autonome), che rappresenta la sovrastruttura più grande in cui si collocano le ACLI rispetto al Servizio Civile Nazionale. Obiettivi: offrire ai giovani gli strumenti per riconoscere tutte le figure che si trovano all’interno dello stesso progetto e che operano per il raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso. Ore: 2 di lezione frontale XII modulo Titolo: “Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale” Contenuti: Si metteranno in evidenza il ruolo e la funzione del volontario, si metteranno a fuoco le condizioni necessarie agli efficaci inserimenti nei sistemi organizzativi; si illustrerà la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4 febbraio 2009e successive modifiche). Obiettivi: Offrire ai volontari gli strumenti di base per definire diritti e doveri, facendo appello alla lettera da loro sottoscritta ma anche al dettato della circolare che sosterrà il percorso, facilitando anche i rapporti con l’ente, e che definisce bene vincoli e opportunità. Ore: 2 di cui 1 di lezione frontale e 1 di dinamiche non formali XIII modulo Titolo: “Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti” Contenuti: sarà fornita l’analisi dei cinque pilastri della comunicazione e sarà analizzato come le dinamiche di comunicazione all’interno di un gruppo possano essere causa di conflitti, ma anche opportunità di confronto e scambio costruttivi. Obiettivi: offrire strumenti per una maggiore comprensione del "funzionamento" di alcuni concetti di base della comunicazione interpersonale; sviluppare le capacità comunicative in ambito lavorativo; fornire elementi per la conoscenza del processo comunicativo così come si articola all'interno di un'organizzazione. Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali XIV modulo Titolo: “Il valore esperienziale del servizio civile” Contenuti: attraverso l’utilizzo di modelli di apprendimento basati sull’esperienza cognitiva ed emotiva, si accompagneranno i ragazzi a riflettere consapevolmente, sulla propria storia, sui propri vissuti, sulle proprie emozioni e sulle dinamiche relazionali e a porre l’attenzione al proprio pensiero sia in termini di “contenuto” (cosa?) che di “metodo” (come?); ciò contribuirà a rendere il servizio civile un’esperienza di crescita, di formazione e di educazione per il volontario. Obiettivi: Offrire al giovane volontari uno strumento che permetta loro di dare significato e valore alla propria esperienza di servizio civile. Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali 34) Durata: 42 ORE. Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 45 35) Sede di realizzazione: La formazione specifica sarà realizzata presso le sedi d’attuazione di cui al punto 16. Eventuali variazioni dei territori aggregati e delle sedi potranno essere possibili per sopraggiunte condizioni organizzative diverse. 36) Modalità di attuazione: La formazione sarà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente. Per il modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari si potrà ricorrere all’utilizzo di esperti. 37) 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 1. Cecconi Cecilia, nata a Roma il 03/05/1978 2. Di Gregorio Giulia, nato a Roma il 09/09/1978 3. Frusone Paolo, nato a Roma il 01/08/1966 Competenze specifiche del/i formatore/i: Cecconi Cecilia Laureata in Lettere Moderne, giornalista pubblicista, è una dirigente aclista ed educatrice presso centri di aggregazione giovanile. Ha competenze nella gestione e formazione di gruppi giovanili ed è Rlea provinciale del servizio civile. Ha esperienze nell’organizzazione di importanti eventi e manifestazioni realizzati nell’ambito del sociale, del volontariato e del terzo settore. Presso l’Ente En.A.I.P. (Ente Acli Istruzione Professionale) si occupa della prevenzione della dispersione scolastica e del disagio sociale giovanile in quartieri a rischio. Di Gregorio Giulia Laurea in Educatore Professionale di Comunità presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Roma “Roma Tre”. Dirigente aclista si occupa del coordinamento nell’ambito del “Punto Famiglia” organizzando eventi ed interventi sul territorio rivolto prevalentemente alle fasce deboli della popolazione. Coordina il Centro di Prima Accoglienza Comunale notturno per senza fissa dimora “Ex stazione autobus trastevere”. Frusone Paolo Laureato in Scienze Politiche presso l’università “La Sapienza di Roma, ricopre il ruolo di membro della Presidenza delle ACLI, avendo avuto già esperienza presso l’E.n.A.I.P. (Ente nazionale ACLI) della sede Provinciale di Roma. Ha partecipato al progetto “Work in Progress” cofinanziato dalla Regione Lazio in merito alla gestione dei servizi per gli enti locali con la responsabilità di consulente informatico e responsabile dell’elaborazione dei dati relativi al 46 mercato del lavoro nella Provincia di Roma. Inoltre ha collaborato con l’IRFI (Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale) nell’ambito della rilevazione e supporto nella ricerca documentale e statistica. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La Metodologia alla base del percorso formativo specifico, prevede: L’apprendimento diretto di conoscenze e competenze, finalizzato ad una forte sensibilizzazione al lavoro individuale e in rete, basato sull’integrazione dei ruoli e sullo scambio di esperienze; L’integrazione di diverse metodologie di intervento. Il percorso formativo proposto facilita la visione dell’organizzazione, dei servizi e dei sistemi nei quali i volontari sono inseriti. Tale percorso si configura pertanto come una “consulenza formativa” tramite la formazione tout-court utilizzando le classiche lezioni d’aula integrate con lavori individuali e di gruppo, esercitazioni pratiche, discussioni in plenaria e analisi dei casi. Le scelte metodologiche sottese all’attività formativa specifica intendono superare le tradizionali metodologie d’apprendimento, privilegiando forme apprendimento attivo che fanno capo anche ai principi della ricerca-azione per la quale tutti i soggetti sono coinvolti in quanto attori della formazione. Inoltre, attraverso il ricorso a forme di cooperative learning, gli attori si impegnano a porre domande, a sperimentarsi attivamente, a risolvere problemi, ad assumersi responsabilità ad essere creativi per costruire significati per sé stessi e per il gruppo di riferimento. Verrà favorita anche la riflessione sulle relazioni tra le persone, da sviluppare attraverso la valorizzazione delle differenze. Questo tipo di approccio contribuisce ad accrescere nei soggetti coinvolti la consapevolezza del modo in cui i valori personali e i significati attribuiti a ciò che accade, influenzano la percezione e le scelte di agire di ciascuno. Il cooperative learning, infatti oltre che a consentire il conseguimento degli obiettivi di contenuto, favorisce lo sviluppo di competenze cognitive ed anche sociali quali la capacità di leadership, le abilità comunicative, la gestione dei conflitti o il problem solving. Le risorse tecniche utilizzate saranno adeguate alle esigenze formative dei volontari consentendo di raggiungere gli obiettivi progettuali: 40) PC portatile e postazioni informatiche; stampanti; Internet; telefoni; videoproiettori; supporti di memorizzazione; televisione; lavagna luminosa; lavagna a fogli mobili; webcam; piattaforme informatiche. Contenuti della formazione: 47 La formazione specifica sarà contestualizzata al bisogno formativo del volontario e alla situazione formativa-professionale che si presenta, cercando di realizzare l’integrazione pedagogica delle opportunità e dei linguaggi formativi. La formazione specifica prevista è formazione di contesto organizzativo e professionale, ha caratteristiche di formazione “on the project”, cioè "accompagna e sostiene" i volontari nella fase di inserimento in un nuovo contesto progettuale/organizzativo, attraverso attività didattiche in affiancamento con un formatore esperto e/o con il monitoraggio di un mentore esterno (o.l.p. e r.l.e.a.). È una formazione principalmente mirata a raccordare la preprofessionalità del volontario alle esigenze collegate all’espletamento delle attività previste nel progetto e nei contesti organizzativi individuati. PRIMA PARTE: ACQUISIZIONE DEI SAPERI TRASVERSALI I modulo Titolo: “Il Giubileo straordinario della Misericordia: dalla teoria alla pratica” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 38 Il modulo vuole fornire gli strumenti utili alla conoscenza degli eventi, degli itinerari e dei servizi di orientamento offerti nella capitale, in occasione del Giubileo, in modo da garantire ai volontari le conoscenze adeguate per organizzare al meglio le attività, partendo dalla conoscenza generale dei principi, dei valori e delle motivazioni ecclesiali che hanno portato all’indizione dell’Anno Santo. In particolare per la parte teorica verranno presi in considerazione alcuni strumenti quali la bolla di indizione papale “Misericordiae Vultus”; l’Enciclica di Paolo VI “Dives in Misericordia”; i documenti del Concilio Vaticano II. Per la parte tecnica concernente la realizzazione e gli eventi del Giubileo si prenderanno in considerazione gli strumenti messi a disposizione dalla Prefettura di Roma e dalla Segreteria tecnica predisposta ad hoc per il giubileo. Durata: 8 ore II modulo Titolo: “Il progetto Il Pane della Misericordia: le caratteristiche delle attività previste” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 38 Il modulo mira a fornire informazioni relative al progetto da realizzare attinenti alle attività, alla tempistica, all’organizzazione e agli obiettivi da raggiungere in considerazione dell’analisi approfondita dei destinatari diretti ed indiretti. Durata: 4 ore III modulo Titolo: “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 38 Il modulo illustra: le normative di riferimento rispetto alla sicurezza; i principali rischi connessi alle attività previste dal progetto di servizio civile e ai luoghi di svolgimento delle stesse; le azioni di prevenzione e di emergenza da adottare. Durata: 6 ore MODULI PROPEDEUTICI ALL’AZIONE 1 Promozione e informazione sul Giubileo 48 IV Modulo Titolo: Comunicazione Pubblica e Cultura di Servizio Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 37/38 Attraverso questo modulo si vuole analizzare la comunicazione pubblica nelle sue relazioni con altri processi che sono determinanti nella valorizzazione del senso civico: quali soggetti giocano o dovrebbero giocare il ruolo di protagonisti; quali valori, contenuti, strutture entrano in campo nella realizzazione degli spazi di comunicazione sociale. Durata: ore 6 V Modulo Titolo: Progettare la Comunicazione Sociale Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 37/38 Il modulo permetterà ai volontari di poter supportare la gestione degli eventi comunicativi, di saper lavorare in gruppo e in rete, prendendo consapevolezza delle competenze necessarie nella prospettiva di un rafforzamento della propria presenza nel territorio e della propria capacità di essere interlocutori attivi verso le altre organizzazioni e istituzioni. Insieme al docente saranno chiamati a progettare un evento e a definire tecniche di realizzazione di campagne di comunicazione sociale. Durata: ore 4 MODULI PROPEDEUTICI ALL’AZIONE 2 VI modulo Titolo: “Tecniche per organizzare una mostra” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 37/38 Il modulo si prefigge di affrontare tutti i momenti che concorrono alla creazione di una mostra Ogni volontario avrà la possibilità di affrontare le diverse fasi di progettazione e realizzazione. I moduli forniranno le competenze in merito a: ideazione, ricerca, curatela, organizzazione allestimento, montaggio della mostra e inaugurazione. Durata: ore 6 MODULI PROPEDEUTICI ALL’AZIONE 3 VII modulo Titolo: “La povertà e le nuove forme di impoverimento sociale ed economico della popolazione” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 37/38 Il modulo si prefigge di affrontare le tematiche inerenti i dati sulla povertà, analizzando le nuove forme di impoverimento sia dal punto di vista sociale che economico. Verranno prese in considerazione le conseguenze relative alla povertà quali l’esclusione sociale e la solitudine e verranno costruiti insieme dei percorsi di recupero. Durata: 10 ore VIII modulo Titolo: “Costruire il dialogo dell’accoglienza” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 37/38 Il modulo si vuole affrontare il problema del disagio economico ed in particolare si prefigge di fornire gli strumenti per poter attivare delle relazioni costruttive e di sostegno nei confronti di persone svantaggiate. 49 Durata: 10 ore MODULI PROPEDEUTICI ALL’AZIONE 4 IX modulo Titolo: “Nuove forme di economia solidale: strumenti per limitare lo spreco” Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 37/38 Il modulo vuole fornire gli elementi necessari per conoscere una cultura alternativa a quella del consumismo, e di presentare diverse esperienze esistenti a Roma ed in Italia di economia solidale: GAS, il Commercio Equo e Solidale, il Turismo responsabile, la rete RES, Last Minute Market, ecc.). Questa fase formativa sarà particolarmente importante in quanto i volontari avranno l’opportunità di essere inseriti consapevolmente all’interno di vere e proprie azioni di cittadinanza attiva, aderendo al progetto con entusiasmo e coscienza. Durata: 8 ore MODULI PROPEDEUTICI ALL’AZIONE 5 X modulo Titolo : “Imparare ad ascoltare” Formatore così come da box 37/38 Il settimo modulo riveste una particolare importanza per la realizzazione del progetto, ovvero l’educazione all’ascolto nelle relazioni di aiuto. Si partirà dalla definizione di cosa significa ascoltare per poi passare alla valutazione delle proprie modalità di comunicazione per arrivare infine all’educazione al dialogo e all’ascolto, ponendo particolare attenzione al concetto di empatia e alle modalità non verbali di comunicazione. Durata: 10 ore 41) Durata: 72 ore Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rimanda al sistema accreditato e verificato dall’UNSC Roma, 09 Novembre 2015 Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente Dott. Alberto Scarpitti 50