Mensile di Approfondimento della Valdinievole
e di Pistoia a Diffusione Gratuita
Anno 3 - Numero 30 - Giugno 2012
TERREMOTO
CALCIOSCOMMESSE
basket
Rischio sismico: sono
sicuri i palazzi a Pistoia
e in Valdinievole?
Intervista ad un ex calciatore:
pene severe per dare
credibilità allo sport
La splendida stagione
della Tesi Group mese per mese
fino ai playoff
#CEMENTOARMATO
Tutti i profili degli indagati e il loro ruolo nel Club degli appalti
Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009
E’ calda l’aria a Pistoia e in Valdinievole in questo giugno
che sa di prologo di un’estate torrida. Prima la vicenda
in questo numero
06.2012
di Massa, dell’Asl, con le manette che si sono chiuse
ai polsi del dirigente dell’azienda sanitaria Scarafuggi.
Poi, in un susseguirsi di scandali, è arrivata l’inchiesta
“Untouchables” che pare aver scardinato un “sistema”
di lavoro ormai oliato in tanti anni di accordi illeciti tra
aziende e dirigenti pubblici e che permetteva a tutti coIL DIRETTORE loro che oggi risultano indagati (12 persone sono in
Andrea Spadoni carcere e 11 agli arresti domiciliari) ingenti profitti. Ovviamente, come leggerete all’interno del giornale, non
vogliamo fare processi anticipati. Non vogliamo far parte di quella categoria di giornalisti/giustizieri. Aspettia-
Sabato 9 giugno, al Beach Club di Montignoso (Massa) si è festeggiato il compleanno del nostro direttore Andrea Spadoni. Alla
serata, organizzata in collaborazione con Luca Casadei, agenzia
di Milano del mondo dello spettacolo, hanno partecipato tanti
nostri amici e ospiti, tra i quali alcuni personaggi del programma di
Uomini e Donne e dell’ultima edizione del Grande fratello.
DIRETTORE RESPONSABILE
Andrea Spadoni - [email protected]
CAPO REDATTORE
Diletta Severi - [email protected]
REDAZIONE
Roberto Grazzini
Jacqueline Monica Magi
Lorenzo Benedetti
Simeone Clamori
Antonio Pileggi
Federico Liberati
Antonella Gramigna
Maikol Cottini
Ilaria Michelucci
HANNO COLLABORATO
Maurizio Carrara
Alessio Berti
Veronica Messina
FOTOGRAFIA
Cristiano Bianchi - [email protected]
Pierluigi Losco (Arte Fotografica)
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Eva Bugiani - [email protected]
STAMPA
Nova Arti Grafiche - Signa (Firenze)
SOCIETÀ EDITRICE
Il Giullare Editore srl
CONSULENZA LEGALE
Dott.Giuseppe Vanità
SALES MANAGEMENT
Webtitude
Iscrizione Tribunale di Pistoia n°9/2009 del 14 maggio 2009
Redazione de “Il Giullare”
Via Franchetti 11 - 51100 Pistoia
email: [email protected]
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Grande party
al Beach Club
per i 35 anni
di Spadoni
mo il corso dei vari gradi di giudizio. Ma non possiamo
non tenere conto di ciò che gli inquirenti hanno portato
Ricominciamo
dagli onesti
19
l’allegato
alla luce. Detto ciò, se tutto questo lo possiamo definire un terremoto giudiziario, almeno speriamo che
restino in piedi solo gli onesti. Buona lettura.
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46
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#CementoArmato
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#L’Opinione
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#GoodMorningMontecatini
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#ViaggioNeiPartiti
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#Dialoghi
A Montecatini
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#L’IsolaCheNonC’è
Acque termali
e verdi silenzi
relax e natura
risveglio dei sensi
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#LaBand
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#LaTerraTrema
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#IlCaso
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#SOSGiullare
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#BreviDiCronaca
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#Giustizia
di Alessio Berti
Colline di sfondo
è l’Italia che piace
turisti dal mondo
in un’oasi di pace
Percorsi nel verde
limoni e terrecotte
vetrine del corso
per far mezzanotte
Poi chiude il centro
e tutti a mignotte.
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#Fenomeni
#SignoriDellaNotte
#PiattoRicco
#Benessere
#BreviDiSport
#LaSquadra
#Calcio
#Flash
#LoSportInCrisi
#IlMiracolo
#Euro2012-06-19
#LuglioPistoiese
#Eventi&Personaggi
Andrea Spadoni
Le manette scattano la mattina all’alba di lunedì 11 giugno. I polsi sono quelli di funzionari
pubblici pistoiesi e imprenditori del settore dell’edilizia. Undici persone in totale, più altri
dodici lasciati a casa ai domiciliari per un numero complessivo di 23 arrestati, su ordinanze emesse dal Gip del tribunale di Pistoia, Roberto Tredici. Le imputazioni sono pesantissime: associazione per delinquere, turbativa d’asta, concussione e corruzione. E’ questo
il risultato dell’operazione “Untouchables” coordinata dal sostituto procuratore Francesco
Sottosanti che ha scoperto come con questo “sistema” – secondo l’accusa - si riuscivano a falsare le aste in modo da assegnare gli appalti a un numero ristretto di aziende.
L’INCHIESTA
LE INDAGINI
L’elenco completo degli indagati
E il loro ruolo nel “Club”
IN CARCERE
Roberto Riccomi, 58 anni, nato a Buggiano. Figlio dell’ex
sindaco di Montecatini, Lenio, è l’unico politico coinvolto
nella vicenda, pur non avendo nessun incarico istituzionale. Rappresentante regionale del Psi. In sede di interrogatorio si difende: “Si limitava a dare consigli e opinioni
su tutte le questioni politiche – dichiara il suo avvocato
Gianluca Lomi - non solo sugli appalti. Non essendo un
funzionario, né un incaricato di alcun ufficio, e non avendo
cariche elettive, non poteva pilotare gli appalti”. Marcello
Evangelisti, 62 anni, nato a Pistoia. E’ dirigente del Comune di Pistoia del servizio di Lavori Pubblici. E’ lui che, assieme al club, viene accusato di pilotare le gare in modo
da favorire un ristretto gruppo di impreditori. Dopo l’arresto, ha deciso di non rispondere alle domande del Gip,
ma ha dichiarato: “ho fatto solo l’interesse della città”.
Paolo Mazzoni, 65 ani, nato a Pistoia. Ex dirigente della
Provincia di Pistoia in pensione, attualmente direttore dei
lavori del cantiere per la costruzione della piscina termale
alle Leopoldine (affidati, come si sa, alla Cmsa), e responsabile della stazione appaltante dei Mondiali di ciclismo
2013. Giordano Rosi, 65 anni, nato a Pescia (Pistoia), è
socio accomandante della Aces di Rosi Leopoldo, solida
azienda pesciatina. Rosi ha anche la carica di consigliere
in Pistoiambiente, la società proprietaria della discarica di
Fosso del Cassero, al centro delle polemiche per i viaggi
pagati a diversi amministratori comunali. Roberto Vescovi, 68 anni, nato a Lamporecchio (Pistoia) è un altro big
dell’edilizia. Titolare dell’azienda omonima nonchè socio
(come Rosi) della Pistoiambiente. Paolo Conti, 63 anni,
nato a Montecatini Terme è presidente della Cmsa. (Cooperativa Muratori sterratori e affini) di Montecatini. Impresa
impegnata nella realizzazione della nuova questura-prefettura nell’area ex Breda (e titolare anche del recupero
P6 #CementoArmato
“Un vero e proprio club degli appalti”, così il procuratore facente funzione di Pistoia, Giuseppe Grieco, aveva definito l’associazione per delinquere. Gli investigatori infatti hanno
accertato che tra funzionari pubblici e imprenditori ci sarebbe stato un rapporto molto
stretto, che andava al di fuori delle questioni lavorative. “L’associazione – ha proseguito
il dottor Grieco – era capace di far nominare uomini di fiducia in commissioni e anche in
ambiti politici, per garantire l’aggiudicazione di gare e appalti pubblici al ristretto numero di
imprenditori locali, con una corruzione caratterizzata da pagamento di somme di denaro,
favori di vario genere e utilità che venivano garantite ai pubblici amministratori”.
dell’ex cattedrale, nella stessa area, operazione quest’ultima tra quelle sotto esame nell’inchiesta), del nuovo stabilimento delle Leopoldine e della nuova sede dell’Aias a
San Biagio. Franco Fambrini, 55 anni, nato a Pescia (Pistoia) è il direttore generale del Consorzio di bonifica del
Padule di Fucecchio.
Mauro Filoni, 52 anni, nato a San Marcello è funzionario al Comune di Piteglio. Angiolo Orsi Spadoni, 51 anni,
nato a Montecatini Terme è dirigente dell’azienda Orsi Ilio
Srl. Roberto Mannelli, 56 anni, nato a Bagno a Ripoli (Fi)
è titolare della Mannelli spa. Riccardo Ponticelli, 58 anni,
nato a Pistoia, insieme al fratello, è titolare della Athos
Ponticelli. Michele Vescovi, 45 anni, amministratore delegato della Vescovi Renzo spa, nonchè socio di Pistoiambiente, come Giordano Rosi e Roberto Vescovi.
ARRESTI DOMICILIARI
Cristian Giovanni e Carlo Alberto Diddi fanno entrambi
capo alla Diddi Carlo Alberto sas di Pistoia, azienda che
si occupa di costruzioni edili stradali e di restauri monumentali. Sono marito e moglie Amos Chelucci e Patrizia
Natalini, 61 anni lui e 55 lei, uniti dalla qualità di soci nella
ditta Chelucci Costruzioni edili e stradali di Pistoia. Riccardo Vespignani, 53 anni, pistoiese, è un altro grosso
nome dell’edilizia provinciale, con la sua Fratelli Vespignani, la Vespignani srl, il Gruppo Edile Arcadia srl. Alessandro Ponticelli, 53 anni, pistoiese, è socio della Athos
Ponticelli. Francesco Flori è tra gli eredi dell’azienda di
famiglia A. Flori & C. snc di Pistoia. Vincenzo Guarino,
45 anni, di Prato, titolare della Endiasfalti. Paolo Tondini, 53 anni, pistoiese. Riccardo Gaddi, pisano, 54 anni,
ingegnere, massimo dirigente della Provincia di Lucca e
capo dell’ufficio tecnico provinciale. Stefano Meoni, 53
anni, pistoiese, responsabile dell’unità operativa viabilità
dell’amministrazione comunale.
Come si dividevano i lavori
Gl investigatori (all’indagine, oltre ai poliziotti della
squadra mobile di Pistoia, hanno collaborato gli
agenti della Direzione centrale polizia di prevenzione, delle Digos delle questure di Firenze, Prato,
Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione crimine Toscana) hanno svolto un lavoro certosino,
facendo approfondite verifiche sui lavori dal 2006
al 2011 per un totale di 50 milioni di euro. In particolare è stata conteggiata una statistica dei volumi
di affari conseguiti con tali appalti. Secondo gli inquirenti, l’impresa che si è aggiudicata il maggior
numero di gare è la “Vescovi Renzo Spa” (10 milioni
di Euro), a seguire la “Rosi Leopoldo” (7 milioni e
300 mila euro) e quindi la Cmsa (7 miliori e 270 mila
euro). A notevole distanza figurato la “Diddi Carlo
Alberto Sas” (3 milioni e 77 mila euro) e la “Orsi Ilio
srl” (3 milioni e 28 mila euro). Facendo il totale del
valore di tali lavori, si raggiunge una cifra di addirittura 30 milioni (il 60 per cento del totale degli appalti
sul territorio nel quinquennio in questione).
“Non ci saranno ripercussioni sulla conclusione di importanti progetti”
FEDERICA FRATONI
“Si tratta di una vicenda che ci turba profondamente e insieme desta forte preoccupazione.
Abbiamo piena fiducia nell’attento e scrupoloso lavoro della magistratura, offrendo la massima collaborazione e trasparenza per la conclusione delle indagini in corso, affinchè si possa al
più presto far luce sui reati e sulle responsabilità imputate. “Ci auguriamo che la vicenda non
abbia ripercussioni sulla conclusione di importanti progetti in via di realizzazione - prosegue e, soprattutto, sulle tante realtà occupazionali delle aziende interessate”.
“Esisteva già un’indagine interna. Abbiamo iniziato a ricostruire l’intero quadro degli
appalti che le imprese interessate dall’inchiesta si sono aggiudicati. Sono in tutto 18 i
lavori aperti in questo momento, consegneremo questo nostro lavoro di ricognizione alla
Procura della Repubblica”.
SAMUELE BERTINELLI
Cosa accadrà al cantiere delle Leopoldine e ai mondiali di ciclismo?
GIUSEPPE BELLANDI
Tra i nomi che provoca maggiore preoccupazione c’è Paolo Mazzoni, direttore dei lavori
del cantiere per la costruzione della piscina termale alle Leopoldine (affidati alla Cmsa), e responsabile della stazione appaltante dei Mondiali di ciclismo 2013. È possibile - ha chiesto il
Tirreno a Giuseppe Bellandi - che questa inchiesta possa ritardare ulteriormente la riapertura
del cantiere? «Le istituzioni e le imprese - ha risposto il Sindaco - sono una cosa; gli uomini
che ne fanno parte, un’altra. Nessuno è insostituibile. La Provincia, sui Mondiali, farà i suoi
passi, e alle Leopoldine ci sarà un passaggio di consegne per la direzione dei lavori. In questi
15 mesi di chiusura forzata del cantiere il direttore aveva comunque continuato a lavorare
con i tecnici dello staff di Fuksas».
La sottile
linea rossa
di Veronica Messina
Giornallista
I fatti li conosciamo: la Comunità montana e le rube-
co e corruzione, forse qualche – piccola o grande – re-
rie interne all’Ente; la promessa mancata della nuova
sponsabilità anche della nostra classe politica ci dovrà
questura di Pistoia; l’alba rossa dell’11 giugno appena
pur essere. O stiamo vivendo, forse, in un’isola felice?
trascorso e i suoi 23 arresti cautelari. A prima vista,
Il silenzio e il far finta di non vedere anche da parte
si direbbero “normali” fatti di cronaca, neppure troppo
di chi ha un forte interesse in gioco (e non so perché
diversi, in realtà, da quelli che, più o meno, in tante parti
ma mi vengono in mente la mancata realizzazione della
d’Italia riempiono giorno giorno le pagine della stampa
questura di Pistoia e la Cooperativa Sterratori, Muratori
locale. Ma sollevando un po’ di più lo sguardo da terra,
e Affini…) non è sintomo di buone maniere, ma di un
interrogandoci su quale mai potrà essere la sottile linea
modo allusivo - e perdente - di cercare di non compro-
di congiunzione tra questi significativi eventi, possiamo,
mettere la realtà (e coloro che pretendano di esserne il
forse, provare ad abbozzare una risposta più singola-
perenne governo), in attesa, probabilmente, di ricevere
re, avida di senso. Ci sono molte accezioni, infatti, cui
una qualche forma di compensazione che, prima o poi,
fare riferimento quando parliamo di corruzione: essa,
dovrà pur arrivare. Così, però, si è destinati a perdere
per esempio, può riguardare l’amministrazione dei beni
sempre. Perché a furia di corrompere la realtà, di dire
pubblici (e in particolare del nostro denaro); oppure
che nessuno dei controllori ha mai sbagliato nemmeno
può riguardare lo spirito, il costume, la carne; oppure,
una volta e che, in fondo, è meglio nutrire paternamen-
ancora, può entrare nell’intimo delle nostre vite, del no-
te le imprese locali, invece di aiutarle a diventare più
stro stesso modo di pensare, e manifestarsi in una for-
competitive, autonome e aperte al mercato, si finisce
ma ancora più sottile: quella della corruzione della re-
per ritrovarsi compromessi con una storia (soprattutto
altà, di come osservarla, di come comportarsi di fronte
economica) i cui numeri sono, a dir poco, impietosi.
ad essa. Da questo particolare punto di vista, i tre fatti
Perché il problema della corruzione è soprattutto que-
da cui ci siamo mossi sono, intanto, legati insieme dalla
sto: nascondere la realtà e fare come se tutto andasse
sorprendente risposta con cui la politica locale ha detto
sempre bene. Poi possiamo anche rasserenarci pen-
ad alta voce: “Non c’entro nulla con tutto questo: io
sando che domani è un altro giorno e che i mondiali di
non sono responsabile”. Probabilmente, ci sarà pure
ciclismo ci saranno davvero.
un fondo di verità: ma se l’Italia è costantemente in ri-
Ma alla fine, forse, aveva ragione Balzac, quando dice-
basso in tutte le classifiche internazionali che cercano
va, con lungimiranza, che “la corruzione è soprattutto
di misurare l’articolato rapporto tra sviluppo economi-
l’arma della mediocrità”.
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Credito Cooperativo:
la coerenza del proprio ruolo
Stiamo vivendo un periodo di profonda crisi e incertezza
economica. Qual è il punto di vista di una Banca locale di
piccole dimensioni come la vostra?
Penso che abbiamo vissuto un quindicennio di allegra follia, durante il quale l’apparire ha prevalso sull’essere, un po’ in tutti
i settori. In quello economico abbiamo tutti creduto alla favola
della crescita illimitata, al campo dei miracoli della finanza creativa e dei derivati che rendevano le risorse praticamente infinite,
per poi svegliarci di colpo rendendosi conto, anche dolorosamente, che le risorse sono limitate e vanno gestite con accortezza. Credo però che questa crisi, come tutte le cose umane,
abbia anche un risvolto positivo e possa essere individuato nel
fatto che essa ci spinge a ritornare all’essenza della cose. Per
quanto riguarda il mondo delle Banche di Credito Cooperativo
che, purtroppo, non è stato immune da alcuni eccessi, questo
significa riscoprire la ragion d’essere della loro esistenza, quella
contenuta negli Statuti, dove sta scritto che lo scopo della Bcc è
“il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche
degli appartenenti alle comunità locali” e ancora “la crescita del
territorio nel quale opera”. E’ quello che
la Banca di Pescia ha sempre cercato di
fare in maniera coerente.
Contribuite, infatti, a molte iniziative
culturali e sociali del territorio.
La nostra banca con la chiusura del
bilancio 2011 ha potuto stanziare, per
scopi di beneficienza e mutualità, 60mila
euro. E’ vero che tutto serve, ma sarebbe velleitario pretendere di fare “crescita
del territorio” solamente con una somma
MANOLO BIANUCCI
del genere. In realtà, perseguiamo il nostro scopo soprattutto con l’attività di intermediazione creditizia: i
nostri sportelli raccolgono dai clienti risparmi per circa 320 milioni
di euro che per il 90% reimpiegano con prestiti alla clientela. Risparmi locali che finanziano attività produttive locali.
Una somma già più rilevante.
Ma pur sempre limitata. Abbiamo la responsabilità di indirizzare
risorse, inevitabilmente limitate, in impieghi produttivi: se riusciamo a farlo bene, i soldi prestati, dopo aver “oliato” il ciclo economico, vengono rimborsati regolarmente e possono essere usati
per nuove iniziative, generando un circolo virtuoso che contribuisce alla crescita e all’arricchimento del nostro territorio. Se lo
facciamo male, finanziando iniziative sbagliate, prestando soldi
in maniera scriteriata, il rimborso non avviene, il circolo virtuoso si
interrompe e noi diventiamo una concausa dell’impoverimento
della nostra comunità. E’ proprio perché sentiamo pienamente
questa responsabilità che, anche in periodi più “allegri” dal punto
di vista economico, abbiamo sempre adottato una politica di
attenzione e di frazionamento nella concessione del credito.
Riassumendo: finanziamenti ben ponderati da destinare
a piccoli operatori economici. Ma non si rischia di perdere l’occasione di finanziare crescite importanti di buone
P10 #BancaDiPescia
aziende che fanno la ricchezza di un territorio, e limitare il
vostro stesso sviluppo di banca?
Quest’anno ricorre il 50° anniversario della nostra fondazione.
In occasione dell’assemblea annuale abbiamo premiato soci
fondatori, ex-dipendenti, ex-amministratori e durante la cerimonia abbiamo rievocato parte della nostra storia. Anche la nostra
banca, come tutte le Casse Rurali, è nata dall’ iniziativa di un
gruppo di piccoli operatori economici, artigiani, agricoltori, che
mal tolleravano la trascuratezza, la scarsa attenzione con le quali
le grandi banche guardavano a loro ed al loro territorio. Oggi, pur
in un contesto profondamente diverso, non mi sembra che questo aspetto sia molto cambiato: i piccoli operatori continuano a
lamentare una insoddisfacente relazione con la grandi banche.
D’altra parte in un tessuto economico estremamente parcellizzato (oltre il 95% delle nostre imprese fattura meno di 5milioni di
euro), mi sembra che ancora una banca come la nostra abbia
margini per operare. E’ ovvio che se la struttura della nostra economia dovesse evolversi in una realtà fatta di soggetti mediamente più grandi e strutturati, verrebbe meno la stessa ragion
d’essere di banche come le nostre, che
dovrebbero probabilmente trasformarsi
a loro volta, ingrandendosi. Ma ora tutto ciò non sembra alle viste e noi continuiamo a credere nel nostro modo di
operare. Penso che un’impresa, che
“da piccola” ha operato con noi, che
abbiamo aiutato a crescere ed ingrandirsi e che ora ha esigenze finanziarie
necessariamente commisurate alla sua
accresciuta dimensione, debba essere
per forza di cose “condivisa” con altre
banche. Non possiamo continuare ad essere la sua banca di
riferimento. Il rischio troppo concentrato potrebbe pregiudicare
il nostro equilibrio e quindi la nostra capacità futura di svolgere
responsabilmente quel ruolo che il nostro Statuto ci assegna.
Quasi un ruolo da “vivaio” in cui la banca accompagna
l’impresa in una fase del suo sviluppo e contribuisce a
lanciarla.
O da insegnante della scuola primaria, se preferisce. Un ruolo del quale siamo fieri e dal quale non ci sentiamo sminuiti o
limitati. Comunque una banca “di popolo”. Va infatti precisato
che abbiamo moltissimi clienti che non sono destinati per forza
a diventare grandi aziende, ma che continuano a impegnarsi per
portare avanti la loro attività o i loro progetti rimanendo piccoli. Siamo consapevoli che la nostra “mission” è essere la loro
banca di riferimento. Laddove, nel nostro mondo, si è smarrita
questa consapevolezza e ci si è “montati la testa” credendosi
grandi banchieri, sono cominciati i problemi. Penso invece che
se noi, come ogni soggetto economico che opera nella nostra
realtà, sapremo interpretare il nostro ruolo con coerenza, non
mancheremo di contribuire alla rinascita di un paese che ha ancora risorse umane ed imprenditoriali sufficienti per farcela.
Ilaria Michelucci
Simeone Clamori
L’eterna saga della
pedonalizzazione
del centro e del
traffico cittadino
Ecco che ci risiamo, i mandatari di turno, illuminati da
ma tanto necessario quanto propedeutico per il futu-
luce divina, diventano eruditi, come per magia, nella
ro della nostra economia e della nostra qualità di vita,
complessa materia dell’ingegneria del traffico e di pro-
bisogna necessariamente porsi una serie di domande
fonda competenza nell’arte dell’ingegneria urbanistica.
ed essere certi di avere trovato tutte le soluzioni alter-
La storia si ripete, sogniamo una Montecatini pedona-
native possibili, perché un tale cambiamento così radi-
lizzata, al passo con le tendenze delle città più mo-
cale sia rapidamente metabolizzato tanto dai residenti
derne ed evolute della nostra, ma soprattutto allinea-
quanto dagli operatori economici. Un centro cittadino
ta con le necessità strutturali di una località che deve
e un’area termale, completamente pedonalizzati, rap-
necessariamente ritrovare un’armonia organica, per
legittimarsi nuovamente a pieno titolo nel mercato del
benessere. Alla fine però il risultato è sempre il solito:
le categorie contestano, i residenti si alterano, e così i
mandatari procedono senza condividere con i propri
mandanti cambi radicali alle abitudini e alle necessità
di coloro che li hanno eletti. E la democrazia soffre di
crisi d’identità.
Le poche amministrazioni che riescono a lasciare un
segno tangibile della storia di una città sono quelle che
hanno il coraggio e le capacità, sì di adottare scelte
presenterebbero, senza alcuna ombra di dubbio, un
grande salto di qualità, che abbinato alla nostra unicità
architettonica, darebbero indiscutibilmente un notevole
impulso alla nostra economia. Tale cambiamento trasformerebbe Montecatini Terme, di fatto, in un potenziale laboratorio e una piattaforma urbana ideale per
tutte le aziende italiane ed estere che vorrebbero presentare e testare le tendenze e le innovazioni tecnologiche nell’ambito dei trasporti, dell’eco-compatibilità e
del benessere. Un importante elemento aggiuntivo sul
coraggiose, ma contestualmente, dimostrare di avere
nostro score di località turistica.
la competenza, l’umiltà e la lungimiranza di predisporre
Ma passiamo alla valutazione dei singoli elementi da
tutti gli elementi necessari per consentire ai loro man-
considerare, nella prospettiva, di una chiusura totale.
danti di percepire, nel brevissimo periodo, la valenza
Sì, totale perché la pedonalizzazione intesa nel suo
delle scelte adottate, a discapito delle inevitabili pro-
vero significato non ammette eccezione alcuna, senza
teste di rito, ripristinando in poco tempo l’armonia tra
ovviamente considerare le forze dell’ordine, i servizi di
mandanti e mandatari.
pronto intervento ed un sistema di trasporto pubblico a
Prima di intraprendere un percorso così traumatico,
propulsione alternativa.
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P11 #GoodMorningMontecatini
Andrea Spadoni
Roma, dodici novembre 2011, ore 21.42, palazzo del Quirinale: Silvio Berlusconi non è più il
presidente del Consiglio. Ha consegnato le sue
dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Giorgio
Napolitano. Un atto formale che segna al tempo
stesso la fine del berlusconismo (18 anni), dell’esperienza governativa più longeva dal secondo
dopoguerra ad oggi (1284 giorni) e, soprattutto,
della Seconda Repubblica. Viene nominato premier
Mario Monti che dovrà costruire un governo tecnico
di emergenza. I consensi del Pdl crollano ovunque
anche per gli scandali portati alla luce dai media. Alle
elezioni amministrative di maggio il partito di Alfano
scende anche sotto il 18 per cento.
IL CROLLO DEL PDL IN ITALIA
PARLA LAPENNA, COORDINATORE PROVINCIALE
“Recupereremo l’elettorato perso
Sì alle primarie di partito”
N
el 2007 lo schieramento di centro-destra,
rappresentato dal candidato a sindaco
Alessandro Capecchi, aveva obbligato
Renzo Berti al ballottaggio. Il risultato era stato quasi un
record inaspettato e le elezioni amministrative nel capoluogo della nostra provincia erano state in bilico fino all’ultimo. Il centro sinistra infatti aveva vinto, ma con uno scarto
risicato.
Berti, appoggiato dall’Ulivo, Comunisti Italiani, Unità socialista, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Udeur
Popolari e Pensionati, si era infatti confermato alla guida
del comune con il 53.30 per cento (23.590 voti assoluti) e
Capecchi (appoggiato da Forza Italia, Alleanza Nazionale,
Udc e Lega Nord), aveva conquistato addirittura il 46.70
per cento (20.646 voti assoluti). Quest’anno, alla tornata
elettorale di inizio maggio, il quadro è cambiato radicalmente e, voti alla mano, sorprende (e non poco) il crollo
del Popolo della Libertà, giunto secondo con solo il 16.40
per cento (6.469 voti).
Cosa è successo, quindi, al centro-destra? Lo chiediamo
al coordinatore provinciale del Pdl, Alberto Lapenna, che
incontriamo nella sede di Montecatini Terme. “A queste ultime elezioni il quadro politico era molto diverso – afferma –
il Pdl si è presentato da solo alle elezioni, con il suo simbolo, senza l’appoggio di Udc e Lega che hanno presentato
candidati a sindaco e liste differenti. E valutando i risultati
elettorali degli altri comuni d’Italia, si può dire che a Pistoia,
il Popolo della Libertà, ha tenuto. Abbiamo lavorato bene
grazie all’impegno di Anna Maria Celesti che si è messa in
P12 #ViaggioNeiPartiti
ovunque, in particolare a partiti come l’Italia dei Valori che
appare in crollo vertiginoso”.
Qual è quindi, secondo lei, la strategia per il rilancio
del Pdl, sia a livello locale, sia nazionale?
“Sono convinto che la riscossa parta proprio dal territorio
con il lavoro dei tanti militanti che si ritrovano nelle nostre
sedi, sono presenti e promuovono il nostro messaggio
anche attraverso i nuovi strumenti che il web ci mette a
disposizione (Facebook, Twitter) e comunicano con i cittadini di riferimento. A coloro che si qualicano come “formattatori” ripeto quello che ha già espresso il nostro segretario
gioco con la propria persona, dimostrando serietà e grazie
anche a una lista di qualità che alla fine ci ha permesso di
conquistare sei seggi in Consiglio Comunale”.
In più c’è da tener conto che quasi il 50 per cento
degli elettori, a Pistoia, non è andato a votare
“Questo è un brutto segnale di disaffezione alla politica e
ai partiti. E la maggior parte di queste persone sono il ceto
medio, i liberi professionisti, insomma coloro che avevano
creduto nei valori liberali che Berlusconi aveva trasmesso
con Forza Italia, a partire dal ’94, con la sua discesa in
campo. Credo che si tratti di un elettorato che possiamo
recuperare e che, purtroppo, sta soffrendo questo clima di
crisi generale che si respira nel nostro paese”.
E’ innegabile che, dopo la caduta del governo Berlusconi, ci sia stata una netta flessione dei consensi
da parte dell’area di centro-destra.
“Stiamo pagando anche l’attacco mediatico che è stato
fatto a Berlusconi e la fine dell’alleanza con Fini che ha
messo in difficoltà il governo nel portare a termine le riforme che si era prefissato, perché era debole nei numeri.
Però, diciamo la verità, non è stato solo il Pdl a perdere
consensi, ma lo stesso è accaduto al Partito Democratico
e in particolare al Terzo Polo che, sia a Pistoia, sia a livello
nazionale, è stato un flop totale”.
Nel frattempo, però, c’è l’ascesa dei “Grillini”
“E’ un fenomeno da non sottovalutare. Beppe Grillo ha
saputo cavalcare il malcontento, toccando temi molto
sensibili, in particolare ha riscosso successo il suo attacco alla “Casta” della politica e ha rubato consensi un po’
Angelino Alfano: saranno le elezioni primarie a decidere
le leadership del partito ed emergerà chi se lo sarà meritato. Anche a Pistoia, per la prima volta, alcuni mesi fa, il
congresso si è espresso e democraticamente sono stato
confermato io alla guida del partito. Oggi siamo sempre
qui e stiamo lavorando sodo a disposizione dei cittadini,
per essere un punto di riferimento per tutti”.
Lei che è stato tanti anni amministratore di Montecatini, cosa pensa della polemica che si respira soprattutto in città, in particolare per la chiusura delle
strade del centro?
“Quello che emerge è che l’amministrazione ha perso di
vista la vera identità della citta: Montecatini significa Terme. Per questo credo che tutte le energie intanto vadano
spese per rilanciare il termalismo in città, portare turisti e
quindi, in poche parole, far partire le Leopoldine. Dopodiché si può pensare a qualsiasi altra iniziativa: isole pedonali, ztl o Miss Italia che è costata tantissimo e, per ora, è
risultata un fallimento. Fare tutto questo ora, in un periodo
di profonda crisi, si rischia di mettere in crisi molte attività
e quindi famiglie”.
SUL PROSSIMO NUMERO
Il nostro viaggio nei partiti iniziato con l’intervista al coordinatore
provinciale del Pdl Alberto Lapenna, proseguirà anche sul prossimo numero de IL GIULLARE, dove incontreremo il segretario
regionale dell’Udc, l’avvocato Marco Baldassarri di Pistoia.
O
D
N
A
U
Q
L’ITALIA
Sono sempre più convinta che la base di una democrazia reale sia la cultura, poiché senza la capacità critica di interpretare gli eventi non vi è possibilità di giudizio autonomo e senza autonomo giudizio
di ogni cittadino non vi può essere democrazia, che
è appunto il potere del popolo, composto da ogni
singola entità. Pare un concetto utopico che ogni
singolo cittadino partecipi attivamente alla politica,
ma è il vero concetto di democrazia. Si intende per
?
À
R
E
R
U
T
MA
“politica” la partecipazione alla gestione della “polis”, cioè della città-stato, gestione del bene comune che nulla ha a che fare con i partiti, ma con cui
si è fatto in modo che si confondesse, al fine di far
scappare i cittadini dalla politica e far si che quando
mancano i gatti i topi ballino.
Il concetto di cultura cui mi riferisco, per agire come cittadini attivi, non
è quello nozionistico e scolastico di cui è stata intrisa la scuola italiana
finora (volutamente?), ma quello di capacità di analizzare, riflettere e ragionare sui fatti al fine di prendere delle decisioni. Ovviamente mi si potrà
obiettare che non tutti hanno interesse a gestire la cosa pubblica, ma allora questi dovrebbero ritirarsi dalla vita comune e lasciare fare a chi
se ne vuole occupare, senza avere però alcun diritto sulla cosa pubblica, neanche quello di voto (tantomeno quello di lamentarsi) poiché hanno
rinunciato alla “polis”tica diventando “idios”ti cioè “idioti”, ovvero coloro
che si ritirano al privato, occupandosi solo di quello.
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A questo punto, basta che ognuno di interroghi
sull’esistenza di queste condizioni per capire se in
Italia adesso ci sia un sistema di democrazia reale
o meno.
Sicuramente per realizzare appieno la democrazia
reale occorre che la famiglia e la scuola formino i
cittadini, insegnando loro a riflettere. Compito questo, che spetta anche ai mezzi di comunicazione di
massa.
Chi scrive sui giornali o realizza programmi televisivi
dovrebbe rendersi conto della responsabilità che ha,
in campo non solo informativo ma anche formativo,
poiché porta notizie e informazioni che vanno a costituire un patrimonio di conoscenze per i lettori. Per
questo sarebbe opportuno che la categoria dei giornalisti iniziasse ad avere una formazione che permetta di capire e scrivere correttamente quanto avviene. Leggo, invece, sempre meno notizie sui giornali,
ma soprattutto molte più notizie distorte non so per
quale motivo, se disinformazione di chi scrive, voluta
distorsione o meri motivi di editing. Rimane il fatto
che leggo notizie inesatte ed improbabili cui conseguono addirittura dibattiti e gruppi su Facebook, il
tutto senza che nessuno si prenda neanche la briga
di appurare l’esattezza delle notizie. Vi riassumo al-
di Jacqueline Monica Magi
Giudice Penale
Tribunale di Prato
TermeAssigest snc
Via Abruzzo 6 - 51016 Montecatini Terme
Telefono 0572 767376/7
Fax 0572 767357
email: [email protected]
Scrivete a Jacqueline Monica Magi
all’indirizzo email [email protected]
cune delle più eclatanti assurdità lette ultimamente.
“Assolta con formula piena”, mentre la sentenza era
stata data con il secondo comma dell’art. 530 codice di procedura penale, ovvero con l’insufficienza di
prove per la prova dell’elemento soggettivo del reato, il dolo. Quindi non solo non è formula piena, ma
dubitativa, ma anche non ampia quanto può essere
quella “Il fatto non sussiste”. Ovviamente chi legge
di questa assoluzione penserà che il giudice non ha
buon senso o capacità di giudizio: ma non sa che
il suo pensiero non ha alcun senso perché la realtà riportata nella notizia non è la realtà. Altra notizia
accampa una pena di svariati anni di galera per un
singolo caso di spaccio di minimo valore. Chi legge
non può che pensare ad un giudice incompetente o
“giustiziere”, ma non è stato messo in grado di andare oltre e sapere che si parla di un processo ad un
soggetto particolarmente pericoloso e plurirecidivo.
Salvo poi chiedere pene più severe in casi che non
le necessitano affatto. Sono due semplici esempi di
una continua disinformazione che non giova ai cittadini, alla loro crescita culturale e quindi non giova alla
Nazione, alla sua crescita sociale e civile.
A quando la responsabilità di scrivere cose esatte?
Diletta Severi
foto di Pierluigi Losco
A Montecatini è aperta polemica per l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Le proteste sono anche più feroci rispetto allo scorso anno, quando l’amministrazione decise di dare il via alla Ztl. Abbiamo raccolto dalle pagine di Facebook solo l’opinione
dell’ex assessore, l’architetto Andrea Gabbani che, comunque, è diffusa anche tra i
commercianti del centro. Dall’altra parte, l’amministrazione è convinta che questa sia
uno dei passi determinanti per il rilancio della città, secondo quanto promesso nel
programma elettorale di Bellandi.
Se fossi io Sindaco
“Qualcuno ci spieghi la chiusura
di Viale Verdi e Piazza del Popolo”
L
o incontriamo sul luogo del “fattaccio”, quello che
lo ha fatto balzare sulle pagine della cronaca cittadina. Nicola Guelfi (nella foto), titolare dell’Hotel
Nizza Et Suisse, elegante albergo nel cuore di Viale Verdi a
Montecatini Terme, si dichiara molto stupito di questo clamore mediatico. L’antefatto: durante il ponte del 2 Giugno,
a Montecatini si svolge la nuova edizione di Time Out, il Festival della cultura sportiva. Davanti l’Hotel Nizza, si sistema
(autorizzata dall’Amministrazione Comunale) la rock band
“The Black Coins”. “Il venerdì ho chiesto ai ragazzi – spiega
Guelfi – che si tenesse un volume della musica basso. Ed,
infatti, ho avuto solo una lamentela dai miei ospiti. Sabato,
invece, il volume è rimasto alto per tutto il pomeriggio, e
le lamentele sono aumentate. In più, uno dei componenti
del gruppo si esibiva a torso nudo. Ho provato, allora, a
chiamare i vigili ma non ho ricevuto risposta alcuna. La
situazione è degenerata la domenica mattina, quando il livello della musica risultava, non solo a detta mia ma anche
di altre persone presenti, effettivamente alto. Arrivata una
volante della polizia, che a sua volta aveva chiamato i vigili
del fuoco per fare i controlli del caso, il gruppo ha smesso
di suonare”. Rilevazioni del suono non ne sono stati fatte,
per il resto è tutto sembrato a norma. Eppure, la polemica
è scoppiata: “Ho semplicemente chiesto che venisse abbassata la musica, non che cessasse. Né tantomeno che
P16 #L’IsolaCheNonC’è
sospendessero la manifestazione, come hanno insinuato sui giornali. I bambini hanno continuato a giocare fino
alle 20 della domenica sera. Ben vengono manifestazioni
come Time Out – continua - ma fatte nelle location opportune: la Pineta, ad esempio”. L’occasione è ghiotta per
parlare anche di altro, però: “L’Amministrazione Comunale
– si sfoga Guelfi - aveva promesso che la chiusura di Viale
Verdi sarebbe stata strategica per il rilancio delle Leopoldine e funzionale per trasformare questa zona in un salotto
buono della città. Mi sembra che queste promesse siano
state ampiamente disattese. E non lo dico io, lo dicono i
fatti. E i numeri drammatici del commercio in questi 200
metri di strada, testimoniano come la chiusura sia stato
una scelta insensata. Montecatini è piena di problemi, ma
ho la sensazione che si pensi soltanto ad aprire e chiudere
le strade. Non è il momento ora, ad esempio, di pedonalizzare Piazza del Popolo, tagliando posti auto e dividendo
in due la città. Prima si deve riqualificare le aree, poi, al
limite chiuderle al traffico. Montecatini è una città turistica
e così deve essere concepita: invece, mi sembra che gli
interventi siano fatti a caso, senza studi seri e veramente
rivolti al benessere della città”. E a giudicare dai commenti
che invadono la bacheca Facebook del Comune di Montecatini Terme, Nicola Guelfi non è il solo a pensarla così.
i
l titolo di questo pezzo è provocatorio: non voglio assolutamente avere la presunzione di sostituirmi a chi
la cosa pubblica la gestisce per lavoro (o per passione?), ma solo giocare a fare il primo cittadino di quella che
da trent’anni è la mia città. Non ho competenze, non leggo
bilanci, non sono mai stata seduta in Consiglio, ma faccio
colazione in Viale IV Novembre, ho il calzolaio in Via Marruota, negozi di fiducia in Corso Roma, la palestra in Piazza
Italia, faccio la spesa al Mercato Coperto, mangio il gelato in
Viale Verdi e prendo il treno dalla Stazione Centrale. Vedo,
sento e vivo quello che sta succedendo a Montecatini. E
allora, mettiamo caso fossi investita di questo prestigioso
ruolo, quali sarebbero le mie priorità? Difficile individuare le
urgenze: son talmente tante che sembrano tutte primi, indispensabili passi. Allora faccio questo ulteriore gioco: se
fossi un turista, cosa mi aspetterei di trovare a Montecatini? Rispondere, in questo caso, è più facile: vorrei ordine,
cura e sicurezza. Quindi, in primis, valorizzerei tutte le vie
d’accesso alla città. Metterei l’acqua nella fontana in Piazza
Italia e belle piante a corredo. Impianterei lampioni di design
(magari disegnati da artisti locali), curerei le aiuole, imporrei
ai proprietari dei fondi e delle attività sfitte di mantenerle decorose, pena salate multe. Non avrei bisogno di allontanare
forzatamente le prostitute che lavorano su Corso Matteotti:
cambierebbero zona da sole, perché è il degrado che attira
degrado. Realizzerei la rotonda all’uscita dell’autostrada, e
a chi decide di arrivare in città da Via Ugo Foscolo regalerei
un viale con un curato arredo urbano, che ospita sulla destra un’area commerciale (i parcheggi già ci sono: perché
non spostare qui le varie catene di negozi low cost – anziché in centro – e creare una cittadella dello shopping?) e
sulla sinistra il PalaSpecchiaSol sede delle prestigiose finali
di Miss Italia. In quelle serate, Montecatini è in diretta nazionale: non sarebbe il caso di rifare il trucco anche al Palazzetto? Asfalterei quel parcheggio che al primo temporale
diventa una palude, pianterei alberi e piante (è un dato di
fatto che Montecatini sia equamente distante da Pescia,
città dei fiori, e Pistoia, capitale del vivaismo) e soprattutto
ripopolerei la colonna in metallo che dovrebbe ospitare le
pubblicità degli sponsor. D’altronde, se non si investe, non
si può pensare di avere un ritorno. Così come è impensabile lasciare desolatamente vuoto un cartellone di pubblicità all’ingresso del centro: perché i commercianti non si
autotassano ed affittano una porzione di spazio? L’unione
fa la forza: per questo le associazioni dovrebbero essere
una per categoria (albergatori, commercianti, ristoratori,
operatori del divertimento). Divisi per praticità, uniti negli intenti. Montecatini è troppo piccola per convivere con lotte
intestine. Via Del Salsero e Via Marruota (o comunque tutta
la zona del Sottoverga) devono avere la stessa dignità del
centro: valorizzerei l’arredo urbano, creando spazi verdi e di
aggregazione. Va da sé, che se riqualificata, la zona diventerebbe appetibile anche dal punto di vista commerciale.
(Ri)Creare attaccamento intorno allo sport cittadino (Pistoia
Basket docet), ripopolando il Palazzetto, l’Ippodromo e lo
Stadio (strutture da sfruttare anche per concerti). Incontrerei imprenditori e spronerei loro a credere nella città: come
contropartita garantirei servizi e strutture ben tenute. Girerei
per l’Italia e trarrei consigli utili dalle altre città che, come
la nostra, hanno la vocazione del benessere e del termalismo. Perché guardando, si impara. Via Manin e Via Toti
devono cambiare volto: esteticamente, sono necessari interventi di profondo restyling (a partire, con urgenza, dalla
Stazione Centrale), funzionalmente riporterei in città il Pronto Soccorso, creando un piccolo distretto sanitario. Mille e
più le idee che avrei. E non ho parlato di stabilimenti termali,
Leopoldine, pineta e pedonalizzazioni. La polvere va spazzata, non nascosta sotto il tappeto.
Lorenzo Benedetti
foto di Pierluigi Losco
“Nessuno ci ha costretto ad abbandonare il palco
Il volume era al minimo, non potevamo continuare”
Il silenzio li ha resi protagonisti dell’ultima edizione di
Time Out, Festival della Cultura Sportiva a Montecatini
Terme. Un paradosso per un complesso musicale: ma
è andata proprio così ai “The Black Coins”, band pesciatina che ha dovuto sospendere la propria esibizione
prima del previsto, dopo la nascita di aspre polemiche.
Il gruppo, creato nel 2011, è formato da 5 componenti,
tra i 20 e i 28 anni, che condividono la grande passione per il rock, alternata allo studio e al lavoro. Dopo
la recente fondazione, la chiamata
per la tre giorni di
festival era la grande occasione per
muovere i primi
passi davanti ad un
pubblico piuttosto
numeroso. “Siamo
stati invitati – racconta il bassista
Matteo – a fare da
accompagnamento a delle esibizioni
di taekwondo, con
l’accordo di suonare in ogni giorno
della manifestazione”. “Ci siamo esibiti – continua il chitarrista Francesco
– nel pomeriggio del 1 e del 2 Giugno, senza che si creassero problemi ed attirando un ottimo numero di spettatori. La discordia è nata la domenica mattina, intorno
alle 11. La postazione si trovava davanti all’hotel “Nizza
et Suisse” ed io, che in un albergo ci lavoro, posso capire certe esigenze. Per cui abbiamo abbassato il volume delle casse rispetto ai giorni precedenti, tenendole
orientate verso la strada così da dare il minor fastidio
possibile”. “Abbiamo cominciato lo show – dice la cantante Clara – ed interpretato il nostro singolo “Philophobia”, quando la polizia municipale ci ha chiesto, viste le
lamentele del proprietario dell’albergo, di abbassare ulteriormente il volume, che però era già al minimo. Nessuno ci ha minacciato o costretto a smettere di suonare, ma era chiaro che non si poteva più continuare. Noi
ci siamo fermati, l’esibizione dei ragazzi del taekwondo
è continuata, ma la maggior parte delle persone hanno
lasciato la zona. Tengo a sottolineare però che la postazione dell’esibizione non è stata scelta da noi che ci
siamo limitati a posizionarci dove indicato. Sono rima-
P18 #LaBand
sta molto amareggiata nel leggere, i giorni seguenti, un
commento dello stesso proprietario dell’albergo, che ci
ha definito “gruppo che si esprimeva sguaiatamente e
volgarmente”, cosa assolutamente falsa”. Ad alimentare le polemiche è stata la performance del batterista
Federico, che il giorno precedente ha suonato il suo
strumento a torso nudo: “Non sapevo – spiega lui – che
un’ordinanza del sindaco impedisse di stare senza maglietta, in più la batteria richiede un grande sforzo fisico
e così potevo essere più libero. Domenica mi hanno
avvisato di questo,
ho chiesto scusa,
e l’ho indossata
di nuovo. Sentirmi
dare del maleducato da persone
che nemmeno mi
conoscono
per
un motivo così mi
ha infastidito molto”. A prendere la
parola è il quinto
membro, il chitarrista Tiziano, che ci
racconta la chiamata e l’arrivo dei Vigili del fuoco per
fare dei controlli sull’impianto: “L’attacco della corrente
ci è stato dato dagli organizzatori, noi abbiamo portato
solo il nostro materiale come gli strumenti e le casse.
Comunque, dopo la supervisione, è stato constatato
come tutto fosse a norma. Per poter portare a Montecatini l’occorrente per suonare abbiamo fatto molti
viaggi da Pescia, montare e smontare tutto non è cosa
semplice. Nonostante ci siamo esibiti gratuitamente
e Francesco abbia preso un giorno di ferie, vedersi
negare il diritto di continuare ad esibirci ci ha lasciato
amareggiati”. Di tutta questa querelle, i “Black Coins”
cercano comunque di prendere solo i lati positivi, come
una notorietà inaspettata che non può che far bene.
Non hanno voglia di alimentare ulteriormente questa
polemica, e lo fanno capire spiegando cosa farebbero
in caso di chiamata anche per la prossima edizione del
Time Out: “Ovviamente – affermano – diremmo di si,
magari informandoci meglio su ogni minimo dettaglio
per evitare altre spiacevoli sorprese”.
E se tremasse
anche la
nostra terra?
E
se un terremoto come quello emiliano
– dove le zone colpite presentavano lo
stesso tasso di rischio di gran parte del
territorio toscano – colpisse uno dei nostri
centri storici? I danni – e la conta delle vittime – potrebbero essere assai più gravi di quelli registrati nel territorio
il 75% del patrimonio
edilizio in Toscana è costruito
senza criteri antisismici. Negli ultimi
padano perché
anni, la regione Toscana ha avviato un censimento del
patrimonio pubblico di importanza “strategica” (scuole,
caserme, ospedali) nelle zone a rischio ed è risultato che
su 1500 edifici da controllare e
mettere a norma, 900 sono stati visionati e altri 400 ancora da
verificare. Dei 287 comuni toscani sono 182 quelli considerati a rischio sismico. La Toscana, con
DGR 604 del 16/06/2003, ha classificato le zone sismiche del suo territorio da 1 a 4, con pericolosità decrescente: la Valdinievole risulta in zona 3 (bassa) il pistoiese
(Abetone, Cutigliano, Piteglio, Sambuca e San Marcello)
in zona 2 (media) mentre particolare classificazione si ha
per Serravalle Pistoiese, Quarrata, Agliana, Larciano e
Lamporecchio che si trovano in zona 3S, ovvero in zona
di bassa sismicità ma con una particolare situazione geologica che potrebbe causare gravi eventi calamitosi.
Per quanto riguarda la diversità di classificazione tra il
Pistoiese e la Valdinievole, essa dipende dalla distanza
dalle faglie individuate principalmente nell’Appennino
Parmense, Mugello e Senese, oltre che dalla conformazione strutturale profonda del terreno (ove profonda si
intende oltre i 300ml). Per quanto riguarda la realizzazione di edifici che rispettino i parametri antisismici, sono le
NTC (norme tecniche per le costruzioni) che disciplinano
il modo di costruire nelle varie zone di appartenenza. “Gli
edifici antisismici – ci spiega l’architetto Andrea Gabbani
- sono in genere costruiti a telaio in acciaio o cemento
armato anche se oggi l’ultima tendenza risulta essere
Diletta Severi
Tra i terremoti più forti e disastrosi che hanno
scosso l’Italia, ricordiamo quello in Val di Noto
(11 gennaio 1693), magnitudo 7.41 che causò
60.000 morti. 40.000 vittime in più in quello del
28 dicembre 1908 a Reggio Calabria e Messina,
magnitudo 7.24. Tristemente famoso il terremoto
dell’Irpinia (23 Novembre 1980) che con 6.89
gradi di magnitudo provocò 2.914 morti.
Il terremoto de L’Aquila è, al momento, il più grave terremoto, per intensità e conseguenze, del XXI secolo in
Italia. Il sisma è stato registrato in tutta la sua violenza
alle ore 3:32 della notte tra domenica 5 e lunedì 6
aprile 2009. Nel complesso sono state accertate 308
vittime, più di mille feriti e circa 65.000 sfollati in tutta la
zona. Ancora oggi, l’Abruzzo sta pagando le conseguenze catastrofiche di questa tragedia.
LA TERRA TREMA
il legno, essendo questo elastico, e più prestante anche
a livello energetico, ha un costo certo e tempi estremamente rapidi per la realizzazione. Secondo la legge, anche
una casa in muratura può essere antisismica, a patto che
si adottino i giusti criteri progettuali. Molto dipende dalla
tecnica di costruzione e dalla qualità dei materiali impiegati. Se si usano buone malte, ad esempio quelle fatte con
calcio e pozzolana e non con il fango - come è successo per alcuni edifici crollati in Abruzzo - e se si adottano
spessori forti, la casa in muratura non crolla. Resiste bene
anche un edificio fatto con pietre da taglio, meglio ancora
se connesse con morsature di rame”. Per quanto riguarda
il nostro territorio le strutture sensibili – scuole, ospedali,
edifici pubblici - risultano, ad oggi, assolutamente a rischio
sismico essendo tutte di costruzione remota e antecedente alla normativa attuale (datata 1982). “A Montecatini
- continua l’architetto Gabbani - la scuola di più recente
costruzione risulta essere la Merlini Lorenzini inaugurata
dalla mia generazione con le scuole elementari nei primi
anni ’70: l’unico intervento di adeguamento di un certo
rilievo risulta essere l’inserimento di catene (collegamenti
orizzontali) fatto dalla giunta Severi alla Scuola Media Chini
in seguito ad evidenti lesioni che si erano verificate nel corpo aggiunto, in un secondo tempo, su Viale Bicchierai”. E
per quanto riguarda Pistoia, invece? “Una considerazione
sul nuovo ospedale di Pistoia, struttura soggetta alla più
rigida normativa antisismica costruita, però, senza l’inserimento di isolatori e sulla quale incombe il dubbio sulla
giusta locazione. Esistono fronti contrapposti, ma più di
un geologo ha già asserito, prima e durante la realizzazione dell’opera, che questa sia stata allocata in una zona a
rischio idrogeologico su un substrato sabbioso, una zona
golenale dell’Ombrone a rischio subsidenza, cioè abbassamento del piano di campagna dovuto allo sfruttamento
delle falde acquifere. Zona, inoltre, dove in caso di sisma il
terreno sarebbe soggetto al cosiddetto fenomeno della “liquefazione” evento molto raro sul nostro territorio ma che
abbiamo già visto recentemente in Emilia”.
P20 #LaTerraTrema
Cosa fare
in caso di terremoto
Cosa sono i terremoti
I terremoti sono gli eventi naturali più potenti sulla terra:
possono rilasciare in pochi secondi un’energia superiore
a migliaia di bombe atomiche. Basti pensare che un terremoto riesce a spostare volumi di roccia di centinaia di chilometri cubi. Un edificio localizzato in una regione ad alto
pericolo sismico è a più basso rischio se esso è costruito
secondo i principi dell’ingegneria sismica. D’altra parte, un
edificio in mattoni localizzato in una regione con una storia
di minore sismicità, su un terreno soggetto a frane, può
essere a più alto rischio. Si può quindi definire il rischio
sismico come il prodotto della probabilità di occorrenza
dell’evento sismico e il livello atteso di scuotimento del
suolo. Il rischio sismico può essere ridotto da programmi
attivi che migliorano la risposta dell’emergenza e delle infrastrutture di base.
Sapete cosa fare in caso di terremoto? Lo abbiamo chiesto a Dario Parrini, responsabile del Nucleo Mobile Protezione Civile della Misericordia di Pistoia
Se siamo in casa Raggiungere con calma muri portanti o architravi, cercando di addossarsi alle pareti. Se possibile accovacciarsi
sotto un tavolo robusto o un letto per ripararsi da eventuali oggetti in caduta. Ripararsi la testa con cuscini, indumenti od altro. Durante la scossa non si deve tentare
di abbandonare la casa perché correremmo il rischio di
essere travolti da cornicioni, balconi, comignoli, coperture
dei tetti. Durante la scossa non accendere fiamme libere.
Se siamo all’aperto in un centro abitato
Se si è all’aperto, restarci. Allontanarsi dalle costruzioni e
dirigersi verso uno spazio aperto (piazze, giardini pubblici,
ampi cortili, campo sportivo), evitando vie strette.
Se siamo in zone extraurbane Non percorrere sentieri ripidi, allontanarsi da argini, dighe,
ponti, non avvicinarsi ad animali visibilmente spaventati.
Se siamo in auto
Arrestare il veicolo il più presto possibile e parcheggiare in
uno spazio aperto. L’abitacolo della vettura costituisce un
riparo sicuro: restare in auto fino a quando le scosse non
si esauriscono.
Se siamo a scuola
La scuola dovrebbe essere dotata di un Piano di Evacuazione che stabilisca norme di comportamento e guidi
periodiche esercitazioni. Rifugiarsi sotto il banco e proteggersi la testa con la cartella o lo zaino. Non appena
terminata la scossa gli insegnanti devono guidare ordinatamente gli alunni all’esterno dell’edificio in zona sicura
secondo la pianificazione predisposta in proposito: se si
agisce in modo ordinato una scuola può essere evacuata
in soli due minuti.
Se siamo in luoghi di pubblico accesso (uffici, cinematografi, teatri, discoteche, ecc.) Non usare ascensori, non spingere gli altri verso l’uscita,
non precipitarsi per le scale. Se possibile, aiutare chi cade
o chi è ferito o è portatore di handicap. Utilizzare le uscite
di sicurezza.
La Toscana in
soccorso dell’Emilia
L’attività è iniziata dalle prime ore successive al forte terremoto che ha colpito la provincia di Modena. Sono partite in contemporanea alla volta del campo della Regione
Toscana di S. Possidonio nei pressi di Mirandola (MO),
le misericordie di Montecatini per il servizio di segreteria
regionale, Gello con un fuoristrada attrezzato per la distribuzione di bevande calde e generi di conforto agli sfollati,
Quarrata con un camper attrezzato a sala operativa e un
fuoristrada, Uzzano con tende e logistica di campo. Nei
giorni successivi sono state impiegate (sempre nel campo regionale toscano) le Misericordie di Quarrata con una
torre faro trainata da un fuoristrada, Monsummano Terme
con personale di segreteria e Pistoia con un fuoristrada.
Nei giorni successivi è stato disposto l’allestimento del
campo nazionale delle Misericordia d’Italia, gestito dall’UGEM (Ufficio Gestione Emergenze di Massa – organo di
protezione civile delle Misericordie d’Italia), per il montaggio del quale è stata inviata in supporto la Misericordia di
Monsummano. Attualmente a S.Felice sul Panaro, stanno
operando le squadre e i mezzi delle misericordie di Pistoia
e Quarrata.
Veronica Messina
Terremoto: un giorno che non finisce mai
S
i può raccontare questa storia in molti modi.
Attraverso la voce delle istituzioni locali che
gridano al “tradimento” dello Stato, ma restano inchiodate alla realtà impietosa dei documenti, che
già da tempo hanno indicato la nuda verità dei fatti: non
ci sono – e non ci sono mai stati - i fondi per una nuova
Questura a Pistoia. E non c’era nemmeno un contratto:
soltanto una promessa, condizionata e mai confermata.
Oppure, si può scegliere di raccontare questa storia, partendo da ciò che non si vede, da chi, nonostante tutto, ce
la mette tutta per fare dignitosamente il proprio mestiere.
La terra trema in Emilia. Ma le scosse più forti si avvertono anche in Toscana, anche a Pistoia. E l’ultima scossa
che aumenta la paura di tutti, fa oscillare paurosamente
anche i piani del vecchio edificio di Via Macallè 23, dove
ogni giorno decine e decine di agenti si recano al lavoro in
condizioni disagiate, ma ligi al loro dovere.Il 28 maggio è
una mattina come altre. Il terremoto arriva all’improvviso e
X.Y (le iniziali sono di fantasia per tutelare la privacy dell’agente di polizia), si trova nel suo ufficio, ad uno dei piani alti
di quella vecchia Questura. Sono tanti secondi, un tempo
che non si misura solo con l’orologio. Devi fare una scelta quasi senza pensare: cercare riparo o non fare niente.
IL CLAMOROSO CASO QUESTURA
La vicenda della nuova sede della Questura e della Prefettura
di Pistoia ha una storia lunga 15 anni, fino al colpo di scena di
pochi giorni fa, quando il Ministero degli Interni ha comunicato
che non potrà pagare l’affitto dei locali in via di completamento
nella zona ex Breda. Il primo protocollo d’intesa stipulato tra
la Prefettura e il Comune è del gennaio del 1997. Si stabilisce un’asta per assegnare i lavori, ponendo una base di lire
2.200.000.000, incluso il terreno delle Ferrovie. Il bando prevede la realizzazione di un edificio di 4 piani (di cui uno interrato)
per complessivi 13.200mq, di cui 1.300mq residenziali e commerciali. La gara d’asta è vinta dalla CMSA che inizia a preparare il progetto. Nel 2003, però, il Ministero degli Interni comunica di non poter pagare l’affitto stabilito dai tecnici del Comune
di Pistoia. Primo ostacolo superato nel novembre 2005 dalla
decisione di trasferire in quell’edificio anche la Prefettura, dividendo così gli spazi e il costo di locazione tra i due enti statali.
Nel novembre 2006 si firma il protocollo di intesa tra Comune
di Pistoia, Polizia, Prefettura e CMSA, che indica i canoni di
P22 #IlCaso
Un breve scambio di occhiate con il compagno di stanza,
mentre il pavimento si muove e non ti senti più al sicuro.
- “Usciamo?” “Scendiamo giù dalle scale?”.
- “Se scendiamo giù dalle scale, moriamo lo stesso. Quelle
scale non sono sicure”.
- “Restiamo”.
Non sai se lo fai per incoscienza o per fatalismo. Perché
in fondo le probabilità di scamparla sono più o meno lo
stesse.
X.Y. resta al suo posto. E così il compagno di stanza.
Il terremoto passa. E l’edificio resta in piedi. Almeno per
ora. Ma la realtà è che in ogni momento potrebbe tornare. E questa volta la buona sorte potrebbe essere meno
buona. A Pistoia è propio così: ogni giorno gli agenti sono
chiamati a lavorare in uno stabile sempre più vecchio e
sempre meno sicuro. Loro non possono rifiutarsi di entrare in servizio. Il mondo intorno, invece, resta a guardare. Forse, qualcuna delle imprese edili che di questi tempi
sono messe in discussione in città ha da qualche parte un
immobile dove poter alloggiare, anche solo temporaneamente, la Questura di Pistoia. Ci vorrebbe almeno un po’
di buona volontà, e qualche parola in meno. Ci proviamo?
affitto annui massimi (840.000 euro per la Questura e Polstrada,
520.000 euro per la Prefettura). Dopo 12 mesi, l’accordo con
la CSMA non c’è ancora, perciò il termine viene prorogato più
volte, fino al novembre 2009, quando si arriva ad un accordo e
ad un nuovo verbale di intesa che prevede un affitto annuo di
746.000 euro per la Questura e di 477.000 euro per la Prefettura. Nel frattempo si è aperta una vertenza tra Comune e CMSA
sugli oneri di urbanizzazione: la Cooperativa Muratori e Sterratori ritiene che gli oneri non siano dovuti per un edificio usato
per uffici pubblici. Sulla questione la CMSA ha fatto ricorso al
TAR (RG 2047/2009 Sez III) e ha perso. Nell’intesa tra le parti si
specificava anche che, in futuro, se Questura o Prefettura – o
entrambe – avessero dovuto lasciare quelle sedi, il Comune di
Pistoia avrebbe predisposto nuove destinazioni d’uso per l’edificio. Questo ovviamente perché il proprietario dell’edificio – la
CSMA– voleva la garanzia di poter usare quella proprietà per
altri utilizzi. E questa clausola sarebbe evidentemente applicabile nel caso che il Ministero degli Interni rimanesse sulla sua
posizione attuale di non trasferire la Questura nell’ex Breda. In
questo caso la CMSA, che si troverebbe questo grosso edificio sulle spalle (almeno per la parte che riguarda la Questura),
potrebbe chiedere al Comune di cambiare la destinazione d’uso, che attualmente è “Attrezzature pubbliche-CommercialeResidenziale”, ma con superfici minime per le ultime due voci.
Tale cambiamento di destinazione d’uso potrebbe significare un
aumento di valore di mercato dell’edificio, aumento sufficiente a
coprire anche i costi per la necessaria ristrutturazione. Comunque, la realtà, è che al momento i lavori alla nuova quetura di
Pistoia, sono fermi. E questo è il vero problema.
Da 35 anni “El Vaquero” è sinonimo di alta moda ed
eleganza. Marchio che si lega alle calzature donna
e uomo, ma anche agli accessori, tutto creato dal
talentuoso e alternativo designer Valerio Giuntoli.
“El Vaquero” è un marchio amato dalle star di tutto il mondo e oggi torna anche in Valdinievole con
una proposta importante per chi ama questo genere di calzatura. In via di Falciano, 36 a Buggiano,
nel bellissimo complesso agrituristico de “Gli Amici
del Colle” è nato infatti “El Vaquero – concept store”. Qui si possono trovare i migliori modelli delle
collezioni del prestigioso marchio di calzature e occasioni che non puoi perdere, a prezzi veramente
vantaggiosi. In sintesi, “El Vaquero – concept store”
è il primo vero design-outlet della calzatura di altissimo livello.
El Vaquero lo trovi anche:
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a cura di Diletta Severi
foto di Pierluigi Losco
Agriturismo Amedea
Ad un passo dalla città, un angolo di paradiso che non
ti aspetti. L’Agriturismo Amedea, sorge qui, in zona San
Giorgio, ai piedi della montagna pistoiese, tra oliveti e vigneti, eppure a solo 5km da Piazza del Duomo.
Amedea è una seicentesca casa padronale dell’antico
casato Breschi, vecchia famiglia fiorentina che qui veniva
a soggiornare per sfuggire alla calura estiva. La ristrutturazione, avvenuta nel rispetto dello stile rurale delle campagne pistoiesi, ha avuto cura dei minimi dettagli: sono
nati, così, cinque bilocali (ognuno col proprio nome) dotati
di soggiorno-cucina, camera da letto e bagno. 357mq di
casa ed 8 ettari di verde (considerando giardino, seminature, vigneti ed oliveti), zona piscina con solarium, parco
giochi per bambini, internet point, e il vecchio fienile, indipendente dell’agriturismo, completamente ristrutturato
per ospitare eventi, meeting, piccoli convegni, cerimonie
e compleanni.
L’Agriturismo Amedea offre una colazione ricca e genuina, preparata secondo la tradizione locale con prodotti di
origine toscana. Servita nella sala interna oppure nei giardini esterni, affacciati sul rigoglioso paesaggio collinare, è
preparata personalmente dalla famiglia Giambi, proprietari
dell’agriturismo. Si servono pane fresco, biscotti e torte
fatti in casa da accompagnare con le gustose marmellate
preparate con cura dalle nonne.
L’Agriturismo Amedea regala la possibilità di vivere soggiorni a contatto con la natura, tra passeggiate lungo
l’Ombrone, escursioni a cavallo, degustazioni di vino e
olio di produzione propria.
Un tuffo in un tempo più lento, in un mondo più sobrio.
IMU
Quanto ci costi?
E’ tempo di Imu, ed è tempo anche di una nuo-
tervento di competenti professionalità. E come
va puntata di “Sos Giullare”, dedicata a risolvere
prevedibile, fioccano i dubbi su questa contro-
problemi concreti dei nostri lettori, attraverso l’in-
versa ed odiata nuova imposta.
sono proprietaria di una piccola casa con garage
e di una seconda casa ereditata dai miei genitori.
Sono molto preoccupata per il pagamento dell’I-
Alessandro Fiaschi
Commercialista iscritto all’Ordine
di Pistoia e revisore contabile,
ha lo studio in Viale Bicchierai, a
Montecatini Terme.
mu. Potete darmi qualche chiarimento?
Enrica - via mail
Agriturismo Amedea
via Fornace di San Giorgio N°1 51100 Pistoia
Tel / Fax. +39 0573.400945
Mob. +39 339.6279959 - +39 339.1844224
www.agriturismoamedea.it
email: [email protected]
Per raggiungere l’Agriturismo Amedea: usciti al casello di
Pistoia prendere a sinistra il raccordo in direzione Bologna,
uscire a “Pistoia Viale Europa”. Al primo svincolo girare a
destra e alla rotonda prendere la prima uscita a destra. Al
semaforo girare di nuovo a destra e procedere per circa un
chilometro e mezzo. Passato il ponte prendere la seconda
strada a destra. Vi trovate in Via San Giorgio; procedete
per circa 500 metri e poi prendete la piccola strada che
trovate sulla sinistra Via Fornace di San Giorgio. Proseguite avanti e in fondo alla discesa troverete il cancello d’ingresso dell’Agriturismo sulla destra.
Gentile Signora,
meno. I problemi sorgono su seconda casa, immobili
purtroppo questo argomento sta spaventando molti
commerciali e industriali dove l’aliquota è il 7,6 per mil-
cittadini anche a seguito di notizie poco rassicuranti
le e non ci sono detrazioni, e in questo caso l’imposta
relative agli importi di questa imposta. I casi che pos-
può anche raddoppiare. L’Imu si paga in due rate: la
sono verificarsi sono numerosi e risulta quasi impos-
prima, il 50 per cento, la seconda il residuo. È stata
sibile delineare tutte le varie casistiche. Deve distin-
data la possibilità anche di dividere la prima rata in due
guere, innanzitutto, tra prima casa – dove cioè ha la
per facilitare il contribuente. Tenga conto, comunque,
residenza anagrafica - e seconda casa: nel primo caso
che i comuni possono deliberare aumenti, riduzioni e
l’aliquota è del 4 per mille sulla rendita rivalutata. Dal
agevolazioni entro il prossimo 30 Settembre che influ-
risultato, vanno detratte 200 euro per ogni abitazione e
iranno sul valore della seconda rata, quindi la invito a
50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni. In questo
recarsi presso un professionista per evitare di incorrere
caso deve essere poco preoccupata perché, rispetto a
in errori di calcolo che, soprattutto fino a quando l’im-
quanto pagava di ICI, può succedere di pagare anche
posta non sarà a regime, saranno probabili.
La Questura istituisce il “113”
per le persone sorde
E’ nato il “113” per le persone sorde. L’iniziativa è della Questura di Pistoia che ha immediatamente accolto e fatta propria la richiesta formulata dall’Ente Nazionale Sordi di istituire il
“113” per audiolesi, un numero di pronto intervento dedicato
ai sordi. Nello specifico la Questura di Pistoia, ha realizzato un
dedicato canale di comunicazione mediante SMS, raggiungibile al numero 3346907745. Il servizio, rivolto alla provincia di
Pistoia, consente di comunicare con gli operatori della Centrale Operativa Telecomunicazioni della Questura, che provvederanno ad assicurare al richiedente il soccorso necessario
(pronto intervento, 115 Vigili del Fuoco, 118 Assistenza Sanitaria). Qualora la richiesta di intervento sia proveniente da
località della provincia lontane dal capoluogo, la sala operativa provvederà ad attivare tempestivamente la Forza di Polizia
più vicina al luogo dell’emergenza. Considerata la particolarità
degli sms, che non consentono una comunicazione contestuale, si raccomanda alle persone che avessero necessità
di utilizzare il servizio, di inviare un testo quanto più preciso
possibile, eventualmente avvalendosi di modelli predefiniti
memorizzati sul proprio telefono, indicando necessariamente:
le generalità del richiedente, il tipo di intervento richiesto, l’indirizzo esatto del luogo ove deve essere effettuato l’intervento,
ogni altra informazione utile. A tal proposito, per agevolare la
comunicazione, si sta predisponendo un apposito opuscolo
che verrà a breve distribuito gratuitamente ai soci ENS della
provincia.
I ragazzi dell’alberghiero “Martini”
al lavoro all’Ufficio del Turismo
E’ iniziata lo scorso 18 giugno l’ esperienza di un gruppo di
ragazzi dell’Istituto Alberghiero F. Martini di Montecatini Terme
presso l’Ufficio Informazioni Turistiche di Viale Verdi. Per tutto il
periodo estivo, infatti, i giovani si alterneranno al bancone informazioni, con la guida del personale dell’ufficio, sperimentando
così tutta la gamma di richieste, osservazioni e problematiche
che i turisti quotidianamente pongono agli addetti. L’iniziativa
nasce da un accordo siglato tra la Provincia di Pistoia e l’Istituto Alberghiero di Montecatini Terme, con la duplice finalità di
arricchire il bagaglio formativo degli studenti, attraverso l’esperienza diretta sul campo, e di rafforzare il servizio in un periodo
di alta affluenza come quello estivo, soprattutto da parte dei
turisti stranieri. Per affrontare questa nuova esperienza, i ragazzi dell’Istituto hanno svolto un’apposita fase di formazione propedeutica, da lunedì 11 a venerdì 15 giugno, presso la sede del
Palazzo del Turismo con il personale in servizio, per acquistare
familiarità con i vari aspetti del lavoro che da oggi li attende.
Lettera aperta
del Direttore
Aci Club Pistoia
“
Si è da poco conclusa la quinta edizione di Ecomobility e
insieme ai miei collaboratori abbiamo già avviato l’analisi di
quello che è stata la manifestazione di quest’anno per far sì
che Ecomobility 2013 possa continuare a crescere e consolidarsi come appuntamento di grande valore, capace di
catturare attenzione e gradimento.
Ritengo che il clima respirato nei tre giorni di manifestazione sia elemento di grande importanza, misura del fatto che
siamo sulla giusta strada: collaboratori, espositori, tecnici,
sponsor, commercianti e, più in generale, tutto il mondo
che ha ruotato intorno ad “Ecolandia”, hanno mostrato un
approccio positivo al contesto. Un contesto capace anche
di emozionare.
Quello che mi fa piacere sottolineare è che, alla fine, la misura e la forza dei progetti si definiscono soprattutto attraverso il valore e l’affidabilità di chi vi partecipa attivamente.
Ed è proprio per questo che desidero esprimere i miei più
sinceri ringraziamenti per la fiducia che i nostri partners ci
hanno accordato, arricchendo, attraverso la loro qualificata partecipazione, Ecomobility 2012.
Siamo sempre pronti a recepire suggerimenti e tutto quello
che potrà essere utile a far crescere un lavoro che parte
da Aci, ma vuole, e deve, diventare un patrimonio di tutti.
Soprattutto di coloro che credono che Ecomobility possa
rappresentare un momento di crescita anche della propria
immagine.
Pasquale Amoroso
“
Nelle foto alcuni momenti significativi dell’edizione 2012 di Ecomobility
P29 #Ecomobility
Andrea Spadoni
L’avvocato Alfonso Leccese con il commercialista Michele Gallicchio e i due clienti
Clamorosa sentenza a favore di due benzinai
La Shell deve rimborsare i cali di carburante
Avevano minacciato di incatenarsi davanti al Tribunale, i due
gestori della stazione di servizio di Serravalle Pistoiese sulla
A11 Firenze Mare, Franco Marziale e Rolando Bettazzi. La
Shell Italia Spa, fornitrice dei carburanti, da oltre due anni
aveva cessato di procedere al rimborso dei cali di carburante col pretesto che non sarebbero state rispettate le formali
procedure di segnalazione, anche se erano quelle seguite in
oltre 20 anni di fornitura, mettendo a serio rischio la conservazione del posto di lavoro dei dipendenti, se non la stessa
sopravvivenza dell’azienda. Dopo quattro anni di causa il
Tribunale di Pistoia ha accolto integralmente le domande
dei gestori della stazione di servizio di Serravalle Pisoiese,
assistiti dall’Avv. Alfonso Leccese e con la consulenza del
tecnico di parte, il commercialista Michele Gallicchio, condannando Shell Italia Spa al pagamento di oltre 135.000
euro, nonche’ interessi di mora e spese legali. “Il Giudice
ha riconosciuto la piena fondatezza della pretesa dei miei
assistiti e la assoluta pretestuosita’ delle eccezioni della
Shell Italia spa che si trincerava dietro presunte inosservanze delle procedure”- riferisce l’Avv. Leccese - “Abbiamo al
contrario dimostrato in giudizio che le modalita’ di segnalazione sono le stesse seguite in oltre 20 anni di rapporto
e che comunque le eccezioni del fornitore petrolifero oltre
che infondate sono state avanzate tardivamente in giudizio”. Ragion per cui il Tribunale ha ritenuto la causa matura
per la decisione senza bisogno di ulteriore istruttoria ed ha
condannato la Shell Italia Spa all’integrale rimborso dei cali
registrati nonche’ alla refusione delle spese di lite. Un grosso
respiro di sollievo per i due gestori, che si sono anche tolti la
non piccola soddisfazione di averla avuta vinta nonostante
le ostilita’ ed i pretesti del gigante petrolifero. (A volte) Davide
batte Golia.
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Lorenzo Benedetti
Nasce a Chiesina “Bag 2.0”, la borsa che fa tendenza
“Merry Autumn” un giovane brand, ma di successo
Estetica...mente Monica
compie un anno
20 Luglio 2011 - 20 Luglio 2012
Per festeggiare insieme
questo importante traguardo,
Ti aspetto per un cocktail
di auguri dalle 17,30 in poi
Monica
V i a B u g g i a n e s e, 23 - Po nte B u g g i a n e s e ( P T ) - Te l efo n o 0 572 6 3 4729 - C e l l. 3 3 5 78 8 6 374
C’è un giorno nella vita di ognuno in cui nasce un’idea.
Non sai come o dove possa succedere, ma quando ti si
presenta non puoi che coglierla al volo. Così hanno fatto
Federico Lorenzi e Francesco Matteoni, trentenni, entrambi
originari di Chiesina Uzzanese. Si trovavano in aeroporto
per un viaggio con una compagnia aerea che accetta solo
un baglio a mano a persona. Allora ecco l’illuminazione: “Ci
vorrebbe una borsa che cambia dimensione a seconda
delle esigenze”, la “Bag 2.0” marchiata Merry Autumn.
Questo modello, unico nel suo genere, è composto da
due facce laterali contornate da cerniere alle quali unire
delle fasce che permettono di aumentarne la grandezza
a piacimento. “Il 23 Settembre 2008 è nata la Bag 2.0. –
racconta Federico – Era il primo giorno di autunno e da lì
deriva il nome del nostro brand. Riuscire ad avere il prototipo è stata una vera impresa, dal momento che nessuna
ditta era disposta a produrlo, perché ritenuta una perdita
di tempo. Ora le cose sono cambiate e, dopo aver ideato
nuovi prodotti come una linea di portafogli, siamo presenti
in 20 punti vendita sparsi per l’Italia e stiamo lavorando per
ampliare la distribuzione in Olanda, Regno Unito e Stati Uniti”. Francesco e Federico si spartiscono i compiti in azienda,
col primo che che cura gli aspetti di pubblicità e marketing
e il secondo, dopo aver studiato all’istituto “Polimoda”, a
fare da designer. L’ampliamento dell’azienda è arrivato nonostante il periodo di crisi che sta investendo l’Italia, come
è stato possibile? “Nei negozi – continua – si vedono sempre gli stessi prodotti e lo spazio per i nuovi è in continua
diminuzione, vuoi per la mentalità conservatrice del paese,
vuoi per il rischio che comporta un nuovo investimento. Per
questo l’azienda Merry Autumn preferisce investire nel mercato estero, nella comunicazione via internet e nelle vendite
online. In questo modo possiamo ricevere in maniera diretta le opinioni dei nostri acquirenti ed instaurare con loro un
rapporto duraturo. I numeri ci stanno dando ragione con le
numerose spedizioni che effettuiamo in tutto il mondo ed i
più di 18000 followers su Twitter”. Forti di questa grande
esperienza che sta portando loro fortuna, arriva il consiglio
a chiunque voglia intraprendere questa strada nel campo
della moda: “O hai tanti soldi o hai tanta passione – confessa Federico – e l’idea innovativa è solo il punto di partenza.
Per arrivare all’approvazione del pubblico c’è un lavoro molto importante, che ha come snodo decisivo la ricerca del
canale distributivo. È inevitabile cominciare cercando spazio tra quelli più tradizionali, ma se non ne trovate è inutile
insistere senza risultati. Io consiglio di cercarne di innovativi
e, se non esistono, inventateli voi”. Merry Autumn è il brand
che esporta in tutto il mondo il “Made in Valdinievole”, con
stile ed eleganza unici. Ma la creatività del duo “autunnale” è ben lontana dall’essersi esaurita. “Abbiamo in fase di
progettazione – conclude Federico – la borsa da viaggio, la
shopping bag e la cintura”.
P33 #Fenomeni
Andrea Spadoni
I signori della notte
“Le discoteche non sono in crisi
Ma è necessaria una evoluzione”
“I signori della notte” è un nuovo spazio de IL GIULLARE dedicato a quelle persone che accendono la
vita quando si spengono le luci del giorno. Sarà un percorso che racconterà i personaggi, gli addetti ai lavori e i nomi più in voga del mondo delle discoteche e del clubbing della nostra provincia.
S
e cerchi Fabio Madiai, sai sempre dove trovarlo. Basta aprire le porte del “Lidò” anche
in pieno giorno e lo incontri un una delle sale
del locale. Spesso da solo, sommerso di fogli e disegni. Quello è il suo laboratorio, l’angolo da dove
sprigiona le idee che poi, di notte, devono trasformarsi in
un’orchestra perfetta. Ci accoglie con il suo solito entusiasmo che, in pochi minuti, cattura la nostra attenzione e
quasi ci travolge. Con Fabio parliamo di discoteche e vita
notturna in un mondo anticonvenzionale, con il concetto
vero dell’arte e delle emozioni. Raramente snoccioliamo numeri e termini come tavoli, consumazioni. Lo facciamo noi
per primi, spiegando che di fronte abbiamo l’uomo che ha
rivoluzionato le storiche Panteraie trasformandole, in quattro
anni, in uno dei top club d’Italia, sia per proposta artistica,
sia per gli ingressi settimanali da record. Fabio Madiai, infatti,
prima di un organizzatore – preferisce farsi chiamare coordinatore artistico e non “direttore” perché, secondo lui, “l’arte
non si può dirigere” - è un designer e infatti sempre lui si è
occupato anche dell’intero restyling del locale.
Perché, quattro anni fa, hai deciso di scommettere su
Le Panteraie di Montecatini?
“Perché, secondo me, il contenitore era ideale. Le Panteraie, dopo dodici anni, avevano fatto il suo percorso naturale
e io, immediatamente, ho immaginato una possibile evoluzione: il Lidò, un nome dal tono dichiaratamente d’oltralpe,
derivante dal primo vero nome: Lido di Montecatini”
Come hai messo in pratica questa idea?
“Ho immaginato il locale completamente nudo, quindi ho
pensato come i pieni, avrebbero incontrato i vuoti. Perché
la discoteca “è il tuo spettacolo” e deve dare la possibilità
alle persone di ricercare il proprio stato emozionale, secondo dove è posizionato il proprio corpo. Si può essere in alto,
e quindi in vista, oppure su un piano più basso, per un momento riservato. E’ nata così l’arena del Lidò. Poi, come è
noto, per il design e l’arredamento, ho fatto la scelta di ispirarmi ai cromatismi dello stilista fiorentino Emilio Pucci. Oggi,
questo locale ha sconfitto il tempo, ed è un esempio di stile
in tutta Italia. Sono riuscito in questo progetto anche grazie agli investimenti importanti che sono stati fatti, al pieno
P34 #ISignoriDellaNotte
appoggio della famiglia Bertini e del reparto amministrativo
dell’azienda”.
Questo tuo succcesso a Montecatini, non è il primo
di riscuoti nella carriera
“In effetti ho raccolto tante soddisfazioni: Il Fusion Bar il primo aperivo Lounge a Firenze, sviluppato nella hall dell’hotel
Gallery al Ponte Vecchio. Successo nazionale grazie alla
Famiglia Ferragamo. La Fornace a Montelupo fiorentino,
un vero e proprio pic-nic lounge/dance, dentro e sul prato
di una vecchia fornace medicea. Il Costes a Firenze, la prima vera discoteca ipertecnologica con fibre ottiche e video
a testa ruotante. L’Aquarama a Vinci, il primo esempio di
discoteca con ristorante top class affidato al grande chef
Daniele Pescatore, e poi l’AquaramaMare il primo locale in
assoluto a lanciare la moda dell’Aperi/Beach in Versilia. La
Bussola di Focette, restyling commissinato dalla famiglia
Guidi, ma anche il Beach Club a Cinquale dove ho curato
il design del locale e la fase di lancio, ma soprattutto devo
dire una grande soddisfazione nell’aver visto per primo il
successo del locale, contrariamente al progetto iniziale, con
il DJ posizionato verso il mare, verso il tramonto. Un successo clamoroso. Credo, però, che Montecatini sia una piazza
perfetta per creare un’attività di intrattenimento nazionale,
unica nel suo genere e molto ricettiva per la posizione geografica, a metà tra Firenze e la Versilia”.
Si dice che il mondo della discoteca sia in crisi, ma da
come ne parli non sembrerebbe
“Infatti io non ci credo alla crisi di questo settore. C’è un
cambiamento, questo sì. Chi esce oggi guarda molto al
portafogli e se la discoteca non trasmette una emozione
forte, perde la sua unicità. Oggi molti pub e bar allestiscono
una consolle, aggiungono due casse e fanno ballare o sballettare la gente. Per questo la discoteca, che è una struttura
molto più costosa, si deve continuamente evolvere e offrire
qualcosa di molto forte che sia in linea con le tendenze dei
giovani e non possa essere emulato”.
Appunto. Proprio per questi motivi, quale pensi sia il
futuro del mondo della notte?
“Oggi i giovani apprendono tutto e subito. Il web li mette
e conoscenza di quello che accade nel mondo, di ciò che
provoca tendenze, che li emoziona e li aggrega. Infatti, il
Lidò, dopo 4 anni, a cominciare dalla prossima stagione
invernale, subirà una terza forte evoluzione, e credo proprio
proprio la più travolgente da quando è stato inaugurato”.
(Madiai, durante l’intervista non si sbilancia per non rivelarci
ciò che sta pianificando, ma da quello che si capisce, di
sicuro ci sarà un grande colpo di scena).
Sui giovani di oggi, invece, cosa pensi? Spesso vengono etichettati come “sbandati” e privi di valori
“Non è vero. Lavorando a contatto con loro tutti i giorni, mi
fa piacere sottolineare che trovo questa generazione molto vivace e interessante, anche se giustamente confusa.
E’ una porzione intelligente ed evoluta della nostra società,
che sa adattarsi e organizzarsi. Ad esempio, da quando i
controlli sull’alcool sono diventati molto severi, è sempre
più frequente trovare ragazzi che dicono: “io stasera non
bevo, è il mio turno per guidare”. Sai, quindi, qual è il vero
problema: che i politici e questa classe dirigente parlano
tutta un’altra lingua. Bisogna capirli i giovani, pensare che
sono nati in un momento capriccioso della storia, in cui son
crollate le regole industriali e quelle post/industriali della new
economy, perlomeno in Europa. Stiamo lasciando loro una
società gravemente malata, senza dare accenni di soluzioni concrete. Spesso alcuni giovani con cui lavoro a stretto
contatto, mi guardano con occhi lucidi cercando di capire
cosa realmente stia succedendo e il perché di tutta questa decadenza. Non nascondo che più volte mi son trovato
in difficoltà nel dare risposte. Li guardo sorrido e lancio un
consiglio: anziché votare Beppe Grillo, prendete un aereo,
andate in Brasile, ma non da turisti. Poi qualcuno (senza
fare nomi), ha seguito il mio consiglio. Da quel giorno ho
cambiato linea per non far danni”.
LA STORIA
Negli anni in cui a Hollywood si decreta il mito di Marilyn
Monroe a Montecatini si costituisce la S.A.I.M Società
Anonima Incremento Montecatini, nata per creare un luogo dove poter riunire le persone per avvenimenti culturali,
sportivi e mondani in una città dove la mondanità è già di
casa grazie agli spettacoli che si tengono al Gambrinus
e al Kursaal. Viene scelto il luogo più bello e panoramico
della città, e lì collocato in una stupenda cornice di verde,
da dove si schiude la visone della città in un incomparabile
paesaggio circostante, creato un punto di ritrovo diurno
costruendo una piscina, al tempo olimpionica, immersa
tra gli olivi e i pini. Era il mese di luglio del 1956 e così nasceva il mito dall’epiteto che continua fino ai giorni nostri
di Lido di Montecatini. La solenne inaugurazione dell’allora
“Dancing” ha luogo il 3 settembre 1956 alla presenza di
numerosi ospiti italiani e stranieri e dell’Onorevole Giulio
Andreotti allora Ministro delle Finanze. Alcuni personaggi
e artisti che hanno trascorso qui le loro serate : Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Mike Buongiorno, Sofia
Loren, Corrado, Enzo Tortora, Giorgio de Chirico, Pippo
Baudo, Franco Zeffirelli.
NEL PROSSIMO NUMERO
Su Il Giullare, edizione di luglio, pubblicheremo l’intervista a Gianni Spicciani e Sergio Puccinelli, i veri artefici del successo della
discoteca “Bella Vita” che da molti anni è ormai un punto di riferimento per tanti ragazzi provenienti da ogni parte della Toscana.
Diletta Severi
Antonella Gramigna
INGREDIENTI
per 1 persona
1 Spicchio d’aglio
30gr Pomodoro Dattarino
70gr Pesce Misto (triglie, code di rospo,
pagello, mormora, branzino)
80gr Paccheri
Olio Extra Vergine, Peperoncino, Pepe
Bianco, Prezzemolo, Sale q.b.
PREPARAZIONE
foto di Pierluigi Losco
In una padella dai bordi alti,
versare olio ed aglio ben
tritato, lasciando leggermente soffriggere.
ECOMOBILITY BENESSERE RADIO BRU
NO STILE
DI VITA
YOGA MUSICA ESTAT
Volersi
bene
stareSALUTE
meglio BENDAGGIO GAS
ACQUAper
VITA
TRICO VITA MENTE E CORPO EMOZION
Dott.ssa Antonella Gramigna
Nel frattempo, in una pentola con acqua messa a
bollire prima della preparazione del condimento,
far cuocere i paccheri (tempo di cottura 5 minuti,
se la parta è fresca). Aggiungere il pesce e lasciare cuocere per due minuti, aggiungere una punta
di peperoncino, pepe bianco e sale q.b. Una volta
pronto il pesce (2/3 minuti circa di cottura), unire
la pasta al sugo, far saltare in padella ed aggiungere pomodoro a crudo e prezzemolo. Servire
su un ampio piatto da portata ed abbinare vini
bianchi Antinori.
LA RICETTA
Specializzata in Orientamento e
Promozione dellaSalute
e-mail: [email protected]
//
Bella domenica, quella passata a parlare di Ben-essere sul
Truck di Radio Bruno. Una bella
e preziosa opportunità dataci da
Ecomobility.
siste in una sorta di “bendaggio grastrico” ma solo
mentale e quindi indolore. La D.ssa Balsimelli, esperta di alimentazione, ha poi dimostrato con volontari,
che si sono prestati ad un esame non invasivo per
lutare” dal Dr Giovanni Cozzolino (socioterapeuta,
capire e leggere la propria salute cellulare attraverso
psicologo sociale), dal Dr Antonio Allegretta (psico-
un macchinario, che non beviamo abbastanza ac-
logo, Hypnoterapeuta), dalla D.ssa Emma Balsimelli
qua. ”Ricordiamo: se non beviamo abbastanza sof-
(biotecnologa, nutrizionista), dalla Counselor Olistica
fochiamo quel processo chiamato metabolismo”.
Sabrina Cecconi, da Ezio Cecchini (insegnante di
Sabrina Cecconi, counselor olistico, non è un tera-
Yoga) e dalla sottoscritta. Il dibattito è stato condotto
pista, non fa diagnosi e non cura malattie fisiche o
da Diletta Severi. Mi è stato chiesto cos’è il Ben-es-
psichiche. Facilita il benessere e l’evoluzione globale.
sere, “uno stile di vita” ho risposto. E’ il modo miglio-
“La musica cosa ci trasmette? Qual è la sensazione?
re per affrontare la nostra vita, il nostro quotidiano. Lo
Cosa ci ricorda?” Esperimento che abbiamo prova-
ripeterò fino alla fine dei giorni: non esiste una ricetta
to insieme a lei, in viale Verdi, assieme alle centina-
preconfezionata, esiste solo la possibilità per ognu-
ia di persone che per un attimo si sono fermate ad
no di noi, di trovare la propria strada, quella che fa
ascoltare il proprio corpo e le proprie emozioni. “Do-
te volte l’acceleratore sul concetto di salute che si
stacca, ma non di-stacca, dall’area sanitaria, perché
noi siamo al centro dell’universo, noi siamo quelli che
scegliamo di Star-bene. Siamo la somma dei nostri
pensieri. Ed è per questo che il Dr. Cozzolino spiega:
//
ha importato dall’Inghilterra – Hypnoband – che con-
I temi trattati sono stati esposti in una carrellata “sa-
bene e che fa star bene. Nei miei articoli premo mol-
Paccheri alla Trabaccolara
problema dell’obesità. Esiste, infatti, un metodo che
”Si parte dalla famiglia, con la riappropriazione del
suo ruolo fondamentale, per insegnare un corretto
stile di vita ai figli. Perché si parte dalla base, non dal-
vremmo farlo più spesso” dice Sabrina, che opera a
Firenze presso il Centro Kirone.
Lo Yoga, infine, aiuta a trovare un equilibrio interiore
e a rilassare mente e corpo. Questo è stato detto
da Ezio Cecchini, esperto insegnante della disciplina
orientale, e sappiamo bene quanto sia necessario il
processo di unione tra i due ambiti, l’uno senza l’altro
crea distonie. Ognuno di noi è un essere unico, que-
Il piatto proposto dallo chef Graziano Corradossi – insieme al fratello Loris, responsabile di sala, titolare dell’omonimo ristorante
pistoiese – è tipico della tradizione culinaria versiliese: è di facile e veloce preparazione, ideale per esaltare la freschezza del pesce.
Il Ristorante Corradossi apre a Pistoia nel 1978: entra, di diritto, quindi, nella lista dei locali storici e più blasonati della città. Da
sempre apprezzato per la ricercatezza dei prodotti – funghi e tartufo – e per la loro freschezza, è il locale adatto per chi ama il buon
pesce e la buona carne. Ampia carta dei vini.
Prendi nota: giardino estivo, sala per riunioni, pranzi d’affari, cerimonie private.
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso la domenica. E’ gradita la prenotazione.
la cima, per fermare quel circolo vizioso che è la diffi-
sta unicità arricchisce l’intera esistenza. Non è mai
coltà alla vita”. Annuncia, a tal proposito, che partirà
tardi per seguire la propria strada, a volte basta poco
un bellissimo progetto nella nostra zona che coin-
per nutrire il nostro essere ma nessuno può farlo al
volgerà scuola e genitori. Il Dr. Allegretta ci ha, poi,
nostro posto, a noi spetta la responsabilità e la libertà
parlato, dell’ ipnosi, innovativo metodo che consente
di vivere e realizzare la nostra autenticità.
RISTORANTE CORRADOSSI - Viale Attilio Frosini, 112 - 51100 - Pistoia (PT) - Telefono 0573.25683
trovare miglioramenti anche per quanto riguarda il
P36 #PiattoRicco
uno stacco dall’ansia quotidiana e che consente di
Buona estate a tutti!
P37 #Benessere
Hdemia Krilu’: un anno da ricordare
gruppi portati dalla scuola: la coreografia di modern
o di Martina Guarguaglini in collaborazione con Mara
Sardi “Trion” e la coreografia di neoclassico di Luca
Tonini “Anime”. Quest’ultima si e’ meritatamente aggiudicata il 3° posto,vincendo cosi’ la prestigiosa medaglia di bronzo al “2° World Championship of Dance” organizzato dall’International Dance Federation.
E’ stata una grande gioia per la scuola, le allieve ed
i loro genitori. Un anno veramente di grandi soddisfazioni: infatti le stesse allieve si sono aggiudicate il
1° posto al concorso di Chiavari con la coreografia
“Colpa tua” di Mara Sardi. Nelle prossime settimane
le ragazze parteciperanno alle semifinali del concorso
Sono tornate solo da qualche giorno e gia’ lavorano
internazionale “Danzasi non solo jazz 2012” che si
in sala da ballo con tanta determinazione e spirito di
terra’ a Cesenatico il 24 giugno con la coreografia di
sacrificio le allieve della scuola Hdemia Krilu’ di Pieve
Mara Sardi. Per concludere questa estate strepitosa,
a Nievole, diretta da Cristina Lucaccini. Dopo aver
saranno alla finale italiana a Iesolo domenica 8 luglio
superato varie selezioni in italia si sono classificate
di nuovo con “Anime” di Luca Tonini che le ha rese
al gala’ finale, tenutosi a Pula in Croazia, entrambi i
campionesse.
Tre giorni di sport e amicizia
Il Montecatini Murialdo ha organizzato una trasferta per la categoria Pulcini
anno 2002, per partecipare ad un torneo di calcio che si è svolto a Cervia,
dal 01 al 03 giugno 2012. E’ stato un momento importante sia per i bambini,
sia per i genitori che si sono ritrovati insieme e hanno passato una gita molto
bella che li ha resi felici. Il Montecatini Murialdo è interamente costituito da
persone che prestano la loro opera ed il loro tempo in maniera volontaria e
gratuita. La società ringrazia gli allenatori che, oltre a dimostrarsi validi da
un punto di vista tecnico, in queste occasioni si dimostrano anche punti di
riferimento morale per i nostri ragazzi, facendoli diventare piano piano prima
uomini e poi atleti. “Vorremmo che chi ci legge - affermano dalla sede della
società - fosse stimolato ad individuare in occasioni come questa un momento di crescita, amicizia e divertimento con l’augurio che in tanti riescano
a provare belle sensazioni così come abbiamo fatto noi in questa tre giorni
in Romagna”.
Hang Over United: simpatici e vincenti
Erano “quattro amici al bar”, oggi sono in serie B
L’Hang Over United nasce nella primavera del 2009, da un
gruppo di amici che abitualmente si ritrovavano al bar Montechiaro di Pistoia. Iscritti al primo torneo locale di calcio a
5, e scelto il “Carbonizzo” (centro sportivo di Montale) per
le partite casalinghe, è iniziata l’avventura che ha portato la
squadra a raggiungere tanti successi, in particolare in questa
stagione che si è appena conclusa. Proprio quest’anno il progetto
è diventato più importante. Divenuti prima gestori di un centro
sportivo e costituita, addirittura,
una lega calcio amatoriale affiliata all’Aics, legata all’associazione
sportiva “T-Rio”, l’Hang Over United si presenta come una squadra forte, anche grazie all’aiuto
dei due sponsors, “Michi Wine
Bar” e “Studio dentistico Ginanni”, che hanno deciso di legare il
proprio nome e avvicinarsi a un progetto giovane, simpatico,
ma anche molto serio che, senza dubbio, porterà a tutti una
discreta visibilità sportiva. La rosa della squadra è composta
da Michele Noli, Iacopo Bindi (portiere) Andrea Bindi, Leonardo Casciaro, Francesco Cantini, Gianluca Cappellini (difensori), Alessandro Sala, Mario Carrara (capitano), Claudio
Ginanni, Alberto Bini, Pierluigi Della Monica, Guido Pisaneschi (attaccanti), Pietro Pisaneschi (allenatore) e Francesco
Feniello (dirigente accompagnatore). Presidente è Mario
Carrara, ma la squadra ha una gerarchia molto democratica
ed è forse questo il segreto dei successi raggiunti. Questo
ultimo campionato di calcio a 5, infatti, l’Hang Over United,
lo ha chiuso al primo posto con sei punti di vantaggio sulla
secoda squadra classificata. In più ha conquistato i titoli di
miglior attacco e migliore difesa. Grazie a questo primato, la
squadra è stata promossa in serie B provinciale e, nonostante il
clima spesso goliardico, quando
i ragazzi scendevano in campo,
hanno sempre dato il meglio per
ringraziare i tanti amici che seguivano le partite e le aziende che
hanno finanziato la squadra. E i
traguardi da raggiungere, infatti,
sono ancora molti: l’Hang Over
United è atteso ancora a grandi
sfide nella Coppa di Lega dove
sono raggruppate le quattro migliori squadre della provincia.
“Siamo molto orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, ma anche
sorpresi poiché andavamo ad affrontare squadre che hanno
partecipato a questi campionati già varie volte – afferma il
presidente Mario Carrara – e altre presentavano giocatori di
alto livello. Noi, però, abbiamo creato un bel gruppo affiatato
e ben organizzato che oggi come oggi non si pone limiti.
Oggi il torneo di calcetto provinciale domani chi lo sa”.
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Andrea Spadoni
A TU PER TU CON CICCIO”COLONNESE
“Condanne esemplari a chi falsa lo sport
Si torni a insegnare calcio nei vivai”
abbiamo incontrato l’ex difensore di inter, napoli e lazio che oggi vive a montecatini con la propria famiglia. “L’ITALIA AGLI EUROPEI? Peseranno le assenze di Giuseppe rossi e barzagli, ma la squadra di prandelli ha le carte in regola per far bene. Balotelli può diventare un campione, ma è ancora un enigma”.
L
o incontriamo al Grand Hotel du Park et Regina,
nel cuore dell’area termale di Montecatini. Gode
di un momento di relax, dopo aver giocato, a
Madrid, un torneo internazionale per i vecchi campioni del
calcio. Parliamo di Francesco Colonnese, ormai montecatinese di adozione, oggi opinionista fisso nelle trasmissioni
di Mediaset Premium e prima difensore arcigno, grintoso
e di grandissime qualità, che ha indossato tantissime maglie di squadre importanti, tra le quali Napoli, Inter, Siena e
Lecce. E’ con i nerazzurri di Moratti che, però, ha toccato
i massimi livelli della sua carriera, tra il 1997 e il 2000. “Ciccio”, potentino di origine, era infatti un vero idolo per la tifoseria milanese. “Sono state stagioni molto belle – racconta
Colonnese – tanto che sono rimasto legato all’Inter, sia per
i rapporti che ho con la società, sia come tifoso. Pensa,
anche mio figlio Lorenzo ama i colori nerazzurri”.
In effetti l’Inter di quel periodo era una squadra
eccezionale
“Sì, eravamo veramente forti. Insieme a me c’erano campioni di primissimo livello. Oltre a Ronaldo che, ovviamente, era la nostra punta di diamante, c’erano Pagliuca,
Djorkaeff, Roberto Baggio, Zanetti, Simeone, Zamorano,
Moriero. Alla fine della stagione 97/98, abbiamo vinto la
Coppa Uefa, ma quello che non ci andò giù fu il campionato che si aggiudicò la Juventus. Ancora oggi, quando
con la mente torno lì, penso a un’annata dove qualcosa
ci era stato tolto. Era il sentimento diffuso nel nostro spogliatoio. Diciamo che su quel campionato non si è mai
indagato, ma sono rimasti molti dubbi irrisolti: il rigore non
concesso a noi per il clamoroso fallo di Iuliano su Ronaldo
in primis, ma anche altri episodi sono ancora nella mente
di tutti gli interisti”.
Proprio in queste settimane il mondo del calcio italiano è macchiato dallo scandalo del calcioscommesse. Qual è la tua opinione su questi gravissimi
fatti che hanno sporcato il nostro sport preferito?
“E’ una storia veramente brutta e fa soffrire chi, come me,
è da tanti anni nel settore e ama lo sport e la competizione
seria. Questi episodi fanno male a tutti e hanno dei risvolti
molto gravi, perché non si è solo trattato di fare accordi
P40 #Calcio
tra giocatori, ma, a quanto emerso dalle indagini, c’erano
collegamenti con la malavita, c’erano brogli veri, pressione
sui giocatori, passaggio di soldi. L’unica speranza, in questo momento, è che si facciano pagare, con pene molto
severe, tutte le persone che verranno ritenute responsabili.
I giudici, sia sportivi, sia penali, devono dare una scossa
importante al mondo del calcio che solo in questo modo,
con sentenze esemplari, può riacquistare credibilità”.
Questo clima influirà negativamente anche sulla
performance dell’Italia agli Europei in Polonia?
(L’intervista a Francesco Colonnese è stata raccolta prima
dell’inizio del torneo internazionale di calcio).
“Nel 2006 la Nazionale di calcio arrivò al mondiale con il
peso della prima indagine sul calcio scommesse e, probabilmente, tale pressione fece bene al gruppo che, tutto
unito, riuscì nell’impresa di conquistare il titolo. Oggi vedo
un clima diverso attorno alla formazione di Prandelli e, per
questo, credo che sarà un Europeo molto difficile per gli
azzurri anche se abbiamo i numeri per far bene”.
Sotto il profilo tecnico cosa manca alla squadra?
“E’ ovvio che le assenze di Giuseppe Rossi e Barzagli
sono molto pesanti. E poi, in attacco, Balotelli è ancora un
enigma. Diciamo che le qualità ci sono, ma è una squadra
che soffre il trend negativo del calcio italiano”.
Infatti anche i grandi club (Milan, Inter, Juventus), in
Europa, non emergono più come in passato
“Le società hanno meno soldi e gli stranieri che arrivano
non sono sempre campioni, come invece accadeva in
passato. Sugli italiani, inoltre, si investe poco. Si deve tornare a insegnare calcio nei vivai e dare fiducia ai giovani.
L’Italia, notoriamente terra di difensori, oggi è carente in
questi ruoli: non vedo più campioni come Baresi e Cannavaro, significa che non ci si prepara più a fondo e si sono
perse le nostre tradizioni calcistiche. Una possibilità potrebbe essere quella di iniziare davvero dai bambini a insegnare i ruoli e fare allenamenti divisi per settori del campo.
Così potremmo veder nascere i nuovi campioni del futuro.
Perché l’Italia è la patria del calcio e deve tornare a essere
al top nel mondo”.
Chi è
Francesco Colonnese, nato a Potenza il 10 agosto del
1971, è un ex calciatore professionista. Inizia la sua
carriera nel Potenza, dove gioca dal 1989 al 1991, per
poi passare prima al Giarre Calcio e poi alla Cremonese, dove colleziona 66 presenze approdando in serie A
nella stagione 1993-1994. Nella stagione 1994-1995
viene acquistato dalla Roma di Carlo Mazzone, dove
gioca 5 gare. Successivamente veste stabilmente la
maglia da titolare nel Napoli e, a partire dalla stagione
1997-1998, nell’Inter, con cui vince la coppa Uefa. Dal
2000 al 2004 milita nella Lazio e, dal 2004 al 2006
nel Siena. Attualmente è uno degli opinionisti di punta
delle trasmissioni sportive di Mediaset Premium. Vive a
Montecatini ed è sposato con Monica Natali, figlia del
noto giocatore e poi manager di basket, Gino Natali.
Hanno un figlio: Lorenzo.
CALCIOSCOMMESSE: Tutte le sentenze in primo grado
La Commissione disciplinare nazionale, presieduta da Ser-
Cassano, Luigi Sartor, Alessandro Zamperini e Nicola San-
gio Artico, in merito al processo di primo grado sul calcio
toni. Quattro anni per Roberto Colacone, Salvatore Ma-
scommesse ha emesso una serie di sanzioni nei confronti
stronunzio e Marco Paoloni. Tre anni e sei mesi a Federico
di 21 società e 52 tesserati. L’Atlanta è stata penalizzata di
Cossato, Alberto Fontana, Daniele Vantaggiato e Nicola
due punti, da scontarsi nella stagione sportiva 2012/2013,
Ventola. Tre anni a Filippo Cristante e Vincenzo Italiano. La
così come il Pescara, che dopo aver ottenuto la promozio-
commissione ha inoltre sanzionato Alberto Comazzi, Luca
ne in Serie A, inizierà il campionato con un -2. Albinoleffe
Fiuzzi, Cesare Rickler, Mirko Stefani con una squalifica a 4
penalizzata in classifica di 15 punti, Ancona penalizzata
anni; Franco De Falco, Riccardo Fissore, Andrea Iaconi, a
di 8 punti, Empoli 1 punto. Novara pe-
3 anni e 9 mesi; Andrea Alberti, Davide
nalizzato di 4 punti con un’ammenda di
Caremi, Vincenzo Iacopino, Thomas
35.000 euro; penalizzazione di 2 punti
Herve Job Iyoch, Mattia Serafini, con
per il Padova. Penalizzazione di 11 punti
una squalifica di 3 anni e 6 mesi; Giu-
con ammenda di 70.000 euro per il Pia-
seppe Magalini, Gianni Rosati a 3 anni
cenza; 1 punto per il Ravenna, 4 punti di
e 3 mesi; Nicola Ferrari, Ruben Garli-
penalizzazione alla Reggina. Sampdoria
ni, Gianluca Nicco, a 3 anni; Edoardo
e Siena dovranno pagare un’ammenda
Catinali con una squalifica per 9 mesi.
di 50.000 euro. Sei punti in meno an-
I calciatori Mirko Bellodi, Cristiano Doni
che per il Grosseto, due per il Modena,
e Tomas Locatelli sono stati squalificati
uno per Cremonese, Ascoli e Frosinone.
per due anni. Tra gli indagati risulta an-
Solo una multa di 15000 euro invece per
che l’allenatore della Juventus campio-
il Livorno. Squalificati per 5 anni: Mario
ne d’Italia, Antonio Conte.
Ecco come gli anziani
Il Rally della Valdinievole
Con l’arrivo del caldo afoso gli anziani risultano più fragili.
Si terrà, tra il 30 Giugno e il 1 Luglio, la 28^ edizione del
Rally Della Valdinievole, valido per il Challenge 6^Zona
(Toscana), il Trofeo Aci Lucca e il campionato sociale ACI
Pistoia. Grandi Novità si preannunciano nell’edizione 2012
della gara locale: inanzitutto, dopo 27 anni, il quartier generale della gara si sposterà da Montecatini a Larciano,
la cui amministrazione locale, sostenuta dalla Pro Loco e
dalla scuderia Jolly Racing Team, ha dimostrato interesse e collaborazione per l’evento. E’ stato istituito, inoltre,
il trofeo dedicato a Franco Ballerini, deceduto due anni fa
proprio nel Rally Ronde di Larciano, che sarà assegnato
al copilota più giovane dell’equipaggio che avrà fatto segnare il miglior tempo sulla prova speciale di apertura. Per
quanto riguarda le prove speciali, gli organizzatori hanno
guardato alla tradizione proponendo sei tratti cronometrici molto interessanti: dalla PS iniziale, “Larciano”, prologo
che si disputerà nella serata di Sabato 30, si passerà, il
giorno successivo, sulla storica “Buggiano”, che dopo 15
anni ripropone la sua classica conformazione, per poi tornare nel paese sede del quartier generale, e salire di nuovo per “Lanciole”, concludendo con “Avaglio”. I partners
della gara saranno la Discoteca Don Carlos e l’industria
dolciaria Bianco Forno, che non faranno mancare il loro
sostegno. Ci sarà anche un gemmellaggio in “rosa”: l’organizzatore del Giro d’Italia Femminile, infatti, ha spostato
la tappa di Domenica 1 Luglio a Lunedi 2, cosi da evitare
problemi alla viabilità del Rally. Saranno presenti, quindi,
alla partenza della corsa molte protagoniste del ciclismo
mondiale. Insomma gli ingredienti per una gara “con i fiocchi” ci sono tutti, ora tocca ai piloti dare spettacolo, così
come fece Max Danesi, in coppia con Rosignoli, vincitore
dell’edizione 2011, protagonisti di una lotta sul filo dei secondi con il duo De Micheli-Michi.
Maicol Cottini
possono combattere il caldo
Il Comune di Pistoia, come ogni anno, mette a disposizione una serie di servizi utili, da un numero verde per
le urgenze, ai ventilatori, dal servizio di spesa ai pasti a
domicilio. E’ a disposizione il servizio “Sos sociale” con
il numero verde 800-986060 attivo da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20, al quale possono rivolgersi anziani o
familiari per segnalare qualsiasi tipo di difficoltà. Gli operatori telefonano, una o più volte al giorno, alle persone
individuate e segnalate dai medici di medicina generale
o dai servizi socio-sanitari. Se manca acqua, luce e gas.
In questo caso gli anziani possono telefonare a PistoiaInforma all’800-012146. Saranno gli operatori a chiamare i
tecnici di Publiacqua, Toscanaenergia e Enel per riparare
l’eventuale guasto. Gli anziani che desiderano attivare
il servizio di consegna del pasto o della spesa a casa,
devono chiamare l’assessorato alle politiche sociali allo
0573-371400, da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 11.30,
martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30. Per favorire le opportunità di incontro e di relazione, saranno
in funzione i due spazi di socializzazione. “L’Angolo” alle
Fornaci è aperto mercoledì e venerdì dalle ore 16.30 alle
ore 18.30, “Lo spazio” di Via dei Cancellieri è aperto giovedì con lo stesso orario. I locali sono climatizzati ed i
pomeriggi sono animati con attività ricreative, di animazione e di svago. C’è inoltre la possibilità di avere gratuitamente i ventilatori a casa forniti dal Comune, fino ad
esaurimento delle scorte. Per richiederli bisogna essere
ultrasettantacinquenni, abitare da soli o in coppia, non
avere familiari conviventi e una situazione socioeconomica di svantaggio. Per informazioni è possibile telefonare
allo 0573-371400.
al via a Larciano
P43 #PilloleDiSport
Roberto Grazzini
L’anno nero del calcio dilettanti
Esultano solo i viola di Larciano
anche ilpallone di casa nostra subisce gli effetti della crisi. tante sconfitte e retrocessioni per le
formazioni della valdinievole e di pistoia. il ponte buggianese scende in prima categoria, il chiesina
in seconda e la vergine in terza. retrocede anche il quarrata. i “veterani” invece chiudono i battenti.
I
n tempi di ristrettezze economiche e di crisi globale,
era quasi scontato che anche il mondo del calcio,
dilettantistico in questo caso, pagasse dazio. Infatti,
la Valdinievole, da sempre terra fiorente e florida in ambito
“pedatorio”, ha vissuto senza dubbio la peggior annata
sotto il profilo dei risultati dalla riforma dei campionati. Numeri che parlano delle retrocessioni del Ponte Buggianese
(dalla Promozione alla prima categoria), del Chiesina (dalla
prima alla seconda) e della Vergine dei Pini (dalla seconda
alla terza). Come se non bastasse poi, dopo cinque anni
onorati da buoni risultati, i Veterani Montecatini, nonostan-
dell’hinterland pisano, autore del miracolo Forcoli e recentemente principale artefice dei successi della Pro Livorno.
Ha deciso di scendere di categoria, sposando il progetto
di una società sana, che, archiviati i fasti dell’era del patron
Anselmo Fagni, ha dimostrato di saper far calcio pur senza grandi mezzi. Un mix semplice , composto dall’esperienza del paterno trainer Tognarelli e l’esuberanza di un
gruppo giovane quanto fortemente motivato. E’ arrivata
la coppa Italia di Promozione, a cui hanno fatto seguito
dei playoff regionali da urlo fino al trionfo sul Seravezza,
sodalizio che non aveva certo badato a spese, per lo stra-
te la salvezza conquistata con largo anticipo, hanno deciso
di chiudere i battenti, stanchi di sforzi e sacrifici. Al di là del
Serravalle, le cose non migliorano di certo perché il Quarrata, costruito per non soffrire, lascia l’Eccellenza, mentre
in seconda categoria, la decaduta Aglianese si è salvata
ai playoff, a discapito però dell’ “Amici Miei Agliana”. Tanti
fallimenti, figli di storie profondamente diverse, che però
fanno riflettere sul futuro del football di casa nostra.
meritato ritorno in Eccellenza. Da prendere ad esempio.
L’ECCEZIONE DELLA LARCIANESE
Nella desolazione generale spicca, quale giglio nel pantano, l’esaltante annata della Larcianese, club che ha saputo
investire le poche risorse a disposizione su un allenatore vincente come Paolo Tognarelli, esperto condottiero
P44 #LoSportInCrisi
elevati dalla dirigenza pontigiana.
L’ALTALENA DEL CHIESINA
Fra tutte è probabilmente più indolore. Da sempre Pierluigi Carmignani, massimo esponente della società granata, non fa mai economicamente il passo più lungo della
gamba, mettendo in conto gli inconvenienti del mestiere.
L’altalena fra prima e seconda categoria del Chiesina è
all’ordine del giorno. Basta saperla accettare e non dare
la colpa agli allenatori. Sotto questo aspetto, Carmignani,
uomo di sport e di grandi doti umane può dare lezioni a
tutti. Chi inizia la stagione, la finisce, nel bene o nel male.
Così come non stupisce che Casucci, una delle bandiere,
sia alla 15esima stagione in granata. Una famiglia, nella
gioia appunto, o nel dolore.
va di reti siglate dal bomber evergreen. Soldi ce n’erano
pochi e la rosa (tecnicamente parlando) non era eccelsa,
anche se, lo ripetiamo, la squadra ce l’ha messa tutta.
ORIZZONTI TEMPESTOSI C
Era una delle fedelissime della seconda categoria ma, pur
lottando fino in fondo, non ce l’ha fatta a evitare la retrocessione. Ha provato a cambiare manico (Emiliano Tarabusi, in veste di allenatore-giocatore, al posto del sollevato
Federico Barni) però non è bastato, nonostante la cater-
Chi ha tolto le gambe da questo tsunami, non vive comunque giorni particolarmente felici. Il Borgo, reduce da un
uno strepitoso campionato al debutto tra i professionisti,
sarà costretto a giocare le gare interne allo stadio di Lucca
perché la Lega Pro non rinnoverà la deroga al “Benedetti”
a causa dei mancati lavori per la realizzazione all’impianto
dI illuminazione. A Montecatini, invece, il direttore generale Ennio Pollastrini ha chiesto aiuto alle forze economiche
locali per sostenere il glorioso sodalizio biancoceleste. Ridimensionamento, fairplay economico, valorizzazione dei
giovani e dei giocatori del posto sono invece i giusti diktat
del presidente del Monsummano Bardelli, per un budget
rivisto e corretto, da spendere oculatamente. Insomma si
va verso un calcio a gestione familiare, con dirigenti come
diligenti massaie, bravi a fare la spesa e a far crescere i
prodotti migliori nell’orto di casa.
Abbiamo pubblicato questa foto della formazione al completo della
squadra dei “Veterani” Montecatini che è la stessa che avevamo
inserito sul nostro giornale nell’edizione che precedeva le festività
natalizie. La squadra nata nella città termale, in cinque anni di attività,
è stata un esempio felice del nostro calcio. Nato tutto al tavolo di un
bar tra amcii, era diventato quasi un sogno. Per questo ci piacevano
e, a loro volta, i “Veterani”, erano diventati anche amcii de “Il Giullare”. Lo spirito, quello messo in piedi dalla società formata interamente da ex calciatori, era quello giusto. Uguale al nostro. E dopo il
campionato vinto in terza categoria e le varie salvezze raggiunte in
seconda, ci si aspettava che questo piccolo sogno potesse continuare e magari diventare sempre più grande. Invece no. Gli impegni e
le difficoltà organizzative ed economiche, forse, sono state troppe.
Così “I VeteranI”, conclusa la stagione 2011/2012, hanno deciso di
chiudere per sempre. Ci dispiace e ringraziamo tutti per l’amicizia
e l’attenzione sempre rivolta al “Il Giullare”. E per questo ci piace
immortalare di nuovo questi ragazzi così: felici e al campo sportivo,
mentre in modo simpatico posavano per il nostro fotografo.
VERGINE DEI PINI, FINE DI UN CICLO?
I DUBBI DEL PRESIDENTE TOCI
Giocare bene a volte non è sufficiente. Bisogna mettere la
palla nella rete avversaria. Ne sa qualcosa il Ponte Buggianese del presidente Graziano Toci, forgiato discretamente
dal trainer livornese Gufoni, ma decisamente spuntato.
Lo spareggio salvezza col modesto Barga sembrava alla
portata della truppa biancorossa, ma così non è stato. La
retrocessione in Prima categoria, non sarebbe di per sé
drammatica. Semmai le preoccupazione del club, dal bilancio sano e solido, riguardano soprattutto la questione
degli impianti sportivi ed i relativi costi, giudicati piuttosto
Maurizio Innocenti
foto di Marta Colombo
Giorgio Tesi, quel sogno sfiorato
La stagione è da incorniciare
di Andrea Spadoni
i biancorossi di pistoia sono usciti sconfitti di due punti dalla sfida con brindisi, nella gara 4 dei play-
Il segreto di fare il tifo
per la stessa bandiera
off per la serie a. fino all’ultimo i giocatori hanno lottato portando a compimento una stagione meravigliosa e, forse, irripetibile. spettacolo dei tifosi in un palacarrara gremito come ai tempi migliori.
Al cronometro mancano una manciata di secondi alla fine,
la partita è segnata e il sogno è svanito. I quattromila tifosi del PalaCarrara però sono in piedi ad applaudire la
squadra. A nessuno importa dei festeggiamenti di Brindisi
che ritrova la serie A, anzi, nessuno si accorge che stanno
esultando, perché gli occhi sono tutti puntati sui magnifici
sette di Paolo Moretti che hanno regalato alla Pistoia dei
canestri una stagione memorabile.
Nomi come Donte Mathis, Bobby Jones, Francesco Tuci,
Fiorello Toppo, Giacomo Galanda, Dwight Hardy, Francesco Evotti, Lorenzo Saccaggi, Giacomo Gurini, Jonathan
Tavernari, Francesco Della Torre, Tommaso Della Rosa,
Federico Grillini, rimarranno scolpiti nel cuore di ogni tifoso
biancorosso. E, più di ogni altro, quello di Paolo Moretti
che è già di diritto nella storia di questa società.
EUFORIA ALLA PRESENTAZIONE
Una stagione nata il 19 agosto, giorno del raduno, con il
palazzetto pieno di gente che già lasciava intuire che qualcosa stava cambiando. Poi la presentazione della squadra alla sede della Giorgio Tesi Group faceva tornare con
la mente ai vecchi fasti. Un tempo passato, quindi, non
più tanto lontano in una città che stava tornando a vivere
quell’atmosfera che aveva fatto di Pistoia una della piazze
importanti del basket italiano e dei suoi tifosi il pubblico più
bello d’Italia.
Ma nessuno poteva pensare di contendersi il campionato
fino all’ultima partita. Non lo pensavano soprattutto i guru
del basket italiano, i cosiddetti intenditori, che avevano
pronosticato Pistoia fra le squadre in lotta per la salvezza
P46 #IlMiracolo
e, forse, più a rischio. Voci che si sono perse nel tempo o
che poi, come accade spesso, si sono accodate a quelle
di chi, invece, in questa squadra ci ha sempre creduto.
IL CAMPIONATO
Il campionato inizia e la piccola Pistoia dà l’impressione di
avere tutte le carte in regola per diventare una splendida
realtà. La squadra vince partita dopo partita, così qualcuno inizia ad accorgersi di Moretti e dei suoi ragazzi: gruppo granitico, splendido e fatto di uomini ancora prima che
di grandi giocatori. Come in ogni bella favola, però, i cattivi
non mancano mai ad intralciare il cammino ed ecco che
Pistoia si trova a dover affrontare le prime dure prove. La
svolta arriva in occasione della partita contro Forlì, facile
sulla carta per i biancorossi e infatti è così almeno all’inizio.
Una banale azione di attacco con Mathis in penetrazione
a canestro si trasforma in incubo. Il play texano cade a
terra, i legamenti del ginocchio destro saltano e per lui si
parla di stagione finita. Pistoia non ha più il suo play titolare
e Moretti deve affidarsi al giovane Saccaggi che fino a quel
momento aveva giocato solo pochi minuti.
LA SCOPERTA DI SACCAGGI
Una bella responsabilità per un ragazzino di 19 anni, ma
Lorenzo da buon massese non si scrolla e prende per
mano la squadra. Pistoia, ma non solo, scopre un grande giocatore. Il problema rimane, la squadra già corta in
partenza adesso è senza un giocatore. Tutti si aspettano
l’arrivo di un play per sostituire l’infortunato Mathis e, invece, con una mossa a sorpresa, la società decide di tagliare Yango, un lungo, e al suo posto prendere Jonathan
Tavernari, ala italo-brasiliana. La squadra cambia faccia e
assetto, ma il risultato è sempre lo stesso: Pistoia continua
a vincere e si porta in testa al campionato. I guai, però, non
sono finiti. Per una svista societaria (un pagamento di poche migliaia di euro che arriva con qualche giorno di ritardo)
Pistoia subisce la penalizzazione di due punti in classifica
che si rivela fondamentale per le sorti della squadra. La Tesi
Group, infatti, perde la testa della classifica e pure il secondo posto che aveva meritato sul campo.
I PLAYOFF
Nella griglia playoff Pistoia parte come terza forza e incontra prima Veroli e poi Scafati. Al primo turno vince per 3-1,
al secondo per 3-2 e si aprono le porte della finale. L’avversario è Brindisi, una corrazzata che ha speso fior di milioni
di euro. I biancorossi appaiano stanchi e perdono le prime
due gare. La serie si sposta a Pistoia e la Tesi Group vince gara 3 in un PalaCarrara gremito fino all’inverosimile. Si
riaccende la speranza. In gara 4 Pistoia ci prova, ma gli
avversari hanno forse una marcia in più e alla fine riescono
a spuntarla. Le lacrime su volti dei giocatori sono asciugate dagli applausi e dall’abbraccio dei tifosi che incitano la squadra e ringraziano tutti per la stagione fantastica
che hanno saputo regalare a tutti quelli che amano i colori
biancorossi. E che sanno cosa vuol dire sognare ed emozionarsi con questo sport.
Premetto: di basket non me ne intendo. Anzi, non conosco nemmeno le regole del gioco. Mi era capitato solo
tanti anni fa, quando ancora facevo parte della redazione
de “La Nazione” di Montecatini, di seguire un derby tra
Pistoia e Montecatini. Era la partita di cartello del campionato di B1, un ritorno al passato per una domenica.
Ricordo che vinsero i rossoblù, nonostante lo score da
record di Bonaccorsi, star dei biancorossi. Era un’epoca
diversa, nella quale i termali gustavano ancora il sapore di
questo affascinante sport. Oggi, però, sono qui a raccontarvi la mia serata sulle tribune del PalaCarrara, mentre
sul parquet si scontravano Pistoia e Brindisi per Gara 4
del playoff, decisiva per salire in serie A. Sicuramente una
serata speciale che in alcuni momenti, nonostante il mio
tendente cinismo, mi ha fatto sentire i brividi sulla pelle.
Merito tutto della tifoseria Pistoiese che ha trasformato
il palazzetto in una bolgia festosa, nonostante il risultato sportivo, alla fine, abbia premiato i pugliesi. Pistoia ha
vinto comunque, perché, per una sera, tutta la città ha
tifato gli stessi colori e si è riunita, dimenticando tutto. Ed
è proprio questo il segreto per raggiungere grandi risultati,
in ogni settore. Tutto questo manca ai “rivali” di Montecatini, che non hanno più una squadra di basket competitiva, una società di calcio dignitosa. Non hanno, insomma,
una bandiera da sventolare e amare. E senza una identità,
un simbolo di appartenenza, una coesione tra i cittadini, il
rilancio, probabilmente, resterà solo una illusione.
Prima della partenza per gli Europei 2012, i giocatori della
nazionale irlandese sono stati in ritiro a Montecatini Terme e si sono allenati presso la palestra Active Gym, in
Piazza Italia. Con loro, anche il CT Giovanni Trapattoni e
il suo vice Marco Tardelli. “E’ stato un onore ed un privilegio – ci spiega Leonardo Iozzelli, uno dei proprietari della
palestra, insieme a Matteo Finizzola e Alessandro Niccolai
- ospitare la Nazionale Irlandese, ma ancor più avere fra
noi Marco Tardelli, campione del mondo ’82, e un mito
come il Trap che rappresenta il calcio, lo sport e la cultura italiana nel mondo, la parte bella del nostro Paese”.
Continua Matteo: “A pochi giorni dall’esordio Europeo i
giocatori hanno effettuato un lavoro di “rifinitura” incentrato sulla rapidità e sull’allenamento del “core” con una serie
di esercizi che consentono di ottimizzare il gesto atletico
riducendo al tempo stesso il rischio di infortunio. Spero
che per Montecatini diventi un abitudine ospitare squadre
e atleti di alto livello, perché lo sport in tutti in suoi aspetti
può essere un’ottima opportunità per tutta la città”. Tutti e
tre i soci, hanno, poi, voluto rinnovare la loro disponibilità
all’Amministrazione: “La nostra palestra è sempre pronta
per ospitare questi eventi.”
Costruzione di 14 villette e 20 appartamenti di varie metrature in Pistoia Via S. Alessio
Tutti gli edifici sono realizzati in “Classe energetica A”
Il percorso per certificare la classe A inizia in fase progettuale proseguendo con un’accurata scelta dei materiali e delle tecniche
costruttive per concludersi con l’attestazione del documento sull’ACE che per legge deve accompagnare gli atti di vendita
Le novità della
Giostra
dell’orso
2012
Trapattoni ed Irlanda in ritito all’Active
Il programma delle manifestazioni, organizzato dal comitato cittadino “Giostra dell’Orso”, sta per entrare nel vivo.
Sono tre gli appuntamenti chiave prima della grande
rievocazione del 25 Luglio prossimo: appuntamenti che
riguarderanno il calcio, il basket e la buona cucina.
Palio calcistico. Oramai una consuetudine tra gli eventi
che anticipano la Giostra dell’Orso, nel corso degli anni,
il Palio Calcistico ha riscosso un successo davvero importante, anche per la sua location finale, ovvero lo stadio
“Marcello Melani” di via delle Olimpiadi a Pistoia. Per tenere ancora più vicino ai rioni questa competizione, oramai da qualche anno sono stati individuati quattro campi,
uno per ogni parte della città,
dove si disputano le partite
di calcio: Bonelle (Drago), Pistoia Ovest (Grifone), Fornaci
(Leon d’Oro), Breda (Cervo
Bianco). Per l’edizione 2012,
inoltre, essendo un anno
pari, oltre ai consueti tornei
che vedono protagonisti in
campo le categorie “Allievi”
e “Giovanissimi”, c’è anche
il palio “seniores”, quello
più atteso dalla città perché
vede in campo giocatori che,
durante l’anno calcistico, si
sfidano nei campionati provinciali (e non solo) e conosciutissimi dagli appassionati. Il torneo ha preso il via lo scorso
19 giugno e si concluderà, con le finali, il 5 luglio mentre la
sera seguente ci saranno le premiazioni in piazza Duomo
durante il “Convivio sotto le stelle”.
Palio di basket. E’ la grande novità del programma della
“Giostra dell’Orso” in questo 2012 perché, a 30 anni dall’ultima edizione, rinasce il Palio dei Rioni del basket. Il 2 e 3
luglio il centro della città sarà teatro di due serate di grande
basket con protagonisti i cestisti e gli appassionati di questo sport. Deus ex machina dell’evento, Giacomo Galanda
che con la sua BGT Company, unitamente a Comune e
Giorgio Tesi Group, ha deciso di dare un ulteriore contributo alla valorizzazione delle tradizioni pistoiesi. Per i fan
Il programma
1 Luglio: Sfilata storica
2/3 Luglio: Palio dei Rioni di Basket
6 Luglio: Convivio sotto le stelle
22 Luglio: Prove Giostra dell’ Orso
23 Luglio: Prove Giostra dell’ Orso
25 Luglio: Giostra dell’ Orso
della palla a spicchi sarà l’occasione per assistere a quattro incontri di pallacanestro in un palcoscenico suggestivo
come piazza del Duomo che in entrambe le serate sarà
animata da una sorta di “cittadella” delle aziende amiche
dell’iniziativa. Le partite si svolgeranno alle 20 e alle 22 con
quattro tempi da 10 minuti e saranno vivacizzate da spettacoli e gare durante gli intervalli. In piazza saranno posati
un parquet e dei canestri professionali e il campo, adeguatamente illuminato, sarà disposto con il lato lungo a fianco
della tribuna, lato Tribunale, già presente per le manifestazioni del Pistoia Festival. Le regole per la partecipazione
e la selezione dei giocatori prevedono: roster al massimo
di 15 giocatori per rione, se
ci si schiera per uno dei rioni
bisogna essere nati, risieduti
e vissuti in tale rione e vi ci si
lega indissolubilmente anche
per gli anni a seguire, possibilità di schierare 2 “stranieri”
per squadra cioè che non
risiedono nello stesso rione,
età compresa fra i 16 ed i 99
anni.
Convivio sotto le stelle. Si
tratta di un appuntamento
classico nel panorama degli
eventi collaterali alla Giostra. Si terrà venerdì 6 luglio a partire dalle ore 20.30 in piazza Duomo a Pistoia. E’ l’occasione per ricordare come ci si preparava, un tempo, allo
spettacolo del 25 luglio, assaporando tutti insieme (senza
nessuna distinzione di rione) il buon cibo della cucina tradizionale pistoiese. Per l’edizione 2012, durante la serata
ci saranno le premiazioni del Palio calcistico dei rioni e le
esibizioni di alcune scuole di ballo. Come sempre, sarà una
notte da tutto esaurito in piazza del Duomo dove Pistoia
farà vedere quanto tiene alle manifestazioni legate alla Giostra dell’Orso.
MoltoChic Marketing&C
Ufficio Stampa “Giostra dell’Orso”
P49 #LuglioPistoiese
LOCALI
APERI”SPA” SOTTO LE STELLE
Nella bellissima “Grotta Giusti”
Orari Terme di Montecatini
in vigore dal 18 giugno 2012
Terme Tettuccio
Cura idropinica: dal lunedì’ alla domenica 8,00 – 19,00
Ingresso per visita: dal lunedì alla domenica 11,00 – 19,00
Terme La Salute
Cura idropinica
dal lunedì alla domenica 7,30 – 12,00 / 16,00 alle 19,00
Terme Excelsior
Infopoint
dal lunedì al sabato 8,30 - 19,00 - domenica 8,30 - 13,30
Centro Benessere
dal lunedì al sabato 10,00 – 19,00 - domenica 9,00 – 13,00
Terme Redi
Biglietteria e Accettazione cure
da domenica a venerdì 8,00 – 12,00/16,00 – 18,30
Sabato 8,00 – 12,00
Reparto fango-balneoterapia – massoterapia
dal lunedì al sabato 7,30 – 12,30 / 16,00 – 19,00
Reparto inalatorio
dal lunedì al venerdì 7,30 – 12,00 / 16,00 – 19,00
sabato 7,30 – 12,00
Per info: 0572 7781 - email: [email protected]
Anche quest’anno ripartono le imperdibili notti d’estate organizzate da Grotta Giusti Resort Golf & Spa. Dal
15 giugno al 21 settembre, tutti i venerdì dalle 20.00 a
mezzanotte, apertura straordinaria della piscina termale
per un aperitivo “sotto le stelle”. Un modo informale,
easy-chic, per trascorre una piacevole serata estiva da
soli, in coppia o con gli amici. Tra una nuotata e l’altra nella piscina termale dalle tante proprietà curative,
una sosta relax in accappatoio e ciabattine alla lounge
del Bioaquam Café per degustare uno dei tanti cocktail
preparati da Francesco Iglio, barman del resort pluripremiato anche a livello internazionale. Il costo della
serata è di Euro 25 a persona comprensivo di aperitivo
e accesso alla piscina termale. 10% di sconto sull’ingresso per chi prenota on-line: http://www.grottagiustispa.com/ita/aperispa.htm. E se qualcuno preferisce
dedicarsi solo a al nuoto senza “libagioni”, l’ingresso in
vasca dalle ore 22.00 alle ore 24.00 costa Euro 15 a
persona. Per tutto il mese di luglio possibilità di prenotare massaggi a bordo piscina.
La scuola Padre Vittorio
Agostini diventa realtà
L’Associazione Culturidea nasce a Pistoia nel 2000 in
favore del Terzo e Quarto Mondo. Inizia, da subito, la
collaborazione stabile con i Salesiani in Sierra Leone
e i Comboniani in Congo per la fornitura di materiale
sportivo e didattico per i bambini abbandonati delle
foreste africane. Nel 2010 prende la decisione di realizzare una scuola di prima alfabetizzazione: grazie
ai numerosi eventi di solidarietà realizzati, e grazie alle
tante Scuole di danza del territorio, adesso in Congo
la scuola è in costruzione. Ma i progetti da realizzare
non sono finiti: per questo l’Associazione vi aspetta
dal 29 Giugno al 1 Luglio per la VI Edizione del “Festival della Musica e delle Arti” presso Villa Renatico
Martini a Monsummano.
Gabriela Mocanu
espone all’Opificio
all’Autocarrozzeria Emmedue
Come ogni volta, l’evento che sabato 23 giugno si è effettuato all’Autocarrozzeria Emmedue, in
via delle Padulette a Buggiano, è un grandissimo successo. Centinaia di persone, amici dell’azienda, si sono potuti godere una serata piacevole e ricca di momenti di spettacoli di alto livello.
L’ospite speciale della manifestazione, amico di Giovanni Muzzica e Domenico Muselli, titolari
dell’autocarrozzeria, è stato Franco Oppini, attore e showman, ex componente dei “Gatti di vicolo miracoli”, che ha proposto il suo spettacolo: “Eppur mi son scordato di te…”. In più ci sono
state altre performance di magia, musica e giochi per bambini e con un apericena offerto a tutti
dai titolari. Nel corso dell’evento è stato possibile lasciare una donazione per la Caritas, attraverso
la Parrocchia di Santa Maria in Selva a Buggiano. E alla fine, tra tutti i partecipanti, è stato anche
estratto un Ipad in regalo.
P50 #Eventi&Personaggi
Il 30 Giugno, Pescia non va a dormire. Si terrà, infatti,
l’attesa “Nottambula”, ovvero la notte più lunga dell’esteta pesciatina L’evento, che nasce con l’intento di
far rivivere la città e rappresenta anche una vetrina per
il turismo e per tutti coloro che non vivono a Pescia,
interesserà tutto il centro storico della città e in particolare: piazza Mazzini, piazza del Grano, Borgo della
Vittoria, i giardini di fronte al liceo Lorenzini, la zona del
Duomo, il rione San Francesco e il lungo fiume. Prevista l’apertura fino a tarda notte di tutti i negozi, dei
bar e dei ristoranti, oltre alla presenza di vari stand con
punti ristoro. Ad animare la serata non mancherà poi la
musica, dislocata in oltre 10 punti strategici. La notte
del 30 giugno riserverà molti altri appuntamenti a tutti
coloro che vorranno parteciparvi: spettacoli teatrali e
di danza, esibizioni sportive, giocolieri e mangiafuoco.
Avrà un suo spazio anche l’arte grazie alla realizzazione di mostre fotografiche e di pittura. Infine rimarranno
aperte alcune strutture storiche cittadine in modo che
le persone possano visitarle.
Premio “Spray Cinema”
per Roberta Mucci
E’ stata inaugurata lunedì 18 giugno la mostra personale di
Spettacolo e solidarietà
Chi dorme non piglia Pescia
Gabriela Mocanu dal titolo “L’Arte è Ricchezza”, visitabile fino
a mercoledì 18 luglio presso l’Opificio Jm di Prato, l’esclusivo
e raffinato store di Piazza S.Marco. Gabriela Mocanu, artista di
origine romena, ma residente da anni a Montecatini, presenta
una pittura inedita, in cui tutto è simbolo: dall’uovo espressione
dal caos primigenio, alla potenza del corpo femminile, ai fiori di
solare ispirazione, all’armonia dell’universo. Una produzione che
fa i conti con la memoria, la storia e il tempo, per far emergere frammenti di immagini interiori. Quella di Gabriela Mocanu si
configura come l’arte degli stati d’animo.
EVENTI
La manifestazione si è svolta alla Chiesa di San Jacopo
in Campo di Firenze con un grande successo di pubblico. Madrina della manifestazione, l’attrice Anna Rita Del
Piano. “Film Spray”, è nato da un’idea di Fabrizio Guarducci e organizzato
dall’Istituto Lorenzo de’
Medici sotto la direzione artistica di Marcello
Zeppi. Nella sezione
delle opere italiane viene premiata Roberta
Mucci, produttore esecutivo del film “Attimi di
Fuga”, diretto dal regista Umberto Innocenzi.
Hanno fatto parte del
cast artistico grandi nomi del cinema italiano tra i quali Giancarlo Giannini, Silvia De Santis, Nicola Canonico,
Paolo Fiorino, Patrizia Lazzarini, Giuseppe Salustri, Greta
Polki, Veronika Russo, Emanuele Salustri. Roberta Mucci, per il bellissimo premio inaspettato, ringrazia il direttore
Artistico Marcello Zeppi e il presidente del Festival Fabrizio Guarducci. “Film Spray” è un festival importante e indispensabile per chi lavora nel settore cinematografico.
Ci sono molti film in Italia che vengono prodotti con tanti
sacrifici e non riescono ad approdare nelle sale cinematografiche e questa è una grande occasione.
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