VITA DELLA BANCA 3 editoriale del Presidente Pier Maria Baldi Il consueto appuntamento annuale di approvazione del bilancio d’esercizio, rappresenta un momento di fondamentale importanza per toccare con mano lo stato di salute della banca, attraverso l’analisi di indicatori oggettivi quale i dati di bilancio. Tale occasione d’incontro è da me particolarmente sentita, non solo per il corretto adempimento di obblighi imposti dalla normativa vigente, ma soprattutto perché rappresenta uno dei preziosi momenti di contatto con la compagine sociale, con la quale poter condividere assieme valori ed ideali che sono a fondamento del nostro essere quotidiano. Non nascondo la soddisfazione che provo nell’apprendere, ogni anno, con i soci, i risultati che la nostra BCC persegue, registrando continui tassi di crescita. Tale sentimento di compiacimento si rafforza ancor di più se penso alla produzione normativa e regolamentare che ha investito e che tuttora sta investendo il mondo bancario in questi ultimi mesi: mi riferisco soprattutto all’impatto di Basilea 2, alla normativa Mifid, alla Compliance, ed in ultimo, ma non per importanza, alla terza direttiva in materia di antiriciclaggio. Oltre alle forti sollecitazioni provenienti dall’evoluzione normativa, si sono aggiunte le recenti ispezioni a cui la nostra BCC è stata sottoposta: quella periodica della Banca d’Italia, volta alla verifica del rispetto della normativa bancaria, verificatasi a distanza di molto tempo dal precedente accertamento (avvenuto quasi cinque anni fa), e quella inerente alla revisione cooperativa, volta ad appurare che il nostro operato nei confronti del socio sia in linea con quanto dichiarato nello Statuto. Siamo decisamente soddisfatti e sereni per come si sono svolti i due accertamenti; in particolare la revisione cooperativa è stata un’ulteriore occasione attraverso la quale riaffermare il carattere mutualistico della nostra BCC, grazie alla centralità da noi riservata al socio, per mezzo di iniziative che consentano “l’elevamento delle condizioni morali, culturali, ed economiche” del medesimo, principio ispiratore riportato nel nostro Statuto ed appieno realizzato nella nostra realtà, secondo quanto accertato dal revisore e concretamente sperimentato, in prima persona, da ciascun socio. Nonostante il contesto normativo in forte evoluzione ed i controlli a cui la nostra BCC è stata sottoposta, i risultati, anche questo anno, non si sono fatti attendere, segno della qualità e della professionalità dimostrata da tutti i collaboratori, ai quali va il mio sentito ringraziamento, non solo da un punto di vista professionale, ma anche e soprattutto umano: il loro modo di operare ancorato ai valori del Credito Cooperativo continua ad essere sempre più un modo di operare corretto e vincente, al servizio del cliente. Il risultato economico dell’anno 2007 è stato particolarmente rilevante, pari a circa 4,1 milioni di euro, mai registrato in passato, ottenuto sia grazie all’incremento dei volumi intermediati, che al contenimento dei costi operativi, segno di particolare efficienza. La nostra BCC ha quindi confermato il melograno maggio 2008 4 a beneficio della comuni4.115 4.500 tà. Mi preme 4.000 s o t t o l i n e a re 3.500 2.854 che il termi2.630 3.000 2.522 ne sviluppo 2.500 2.009 non significa 2.000 abbandono 1.500 della “tradi1.000 zione e delle 500 origini” poiché 2003 2004 2005 2006 2007 il radicamento territoriale che ha sempre N° soci BCC Masiano caratterizzato 1.200 1.152 tutte le BCC, 1.069 1.051 1.100 ma in parti1.000 colare quella 1.000 di Masiano, 900 è rimasto as830 solutamente 800 inalterato se 700 non addirittura rafforzato. 600 2003 2004 2005 2006 2007 A conferma di quanto appena espoN° clienti BCC Masiano sto, è volontà 10.500 10.159 mia e di tutto 10.000 9.561 il Consiglio 9.500 9.138 di Ammini9.000 strazione che 8.688 8.389 rappresento, 8.500 continuare 8.000 a convocare 7.500 l’assemblea 7.000 dei soci nel 2003 2004 2005 2006 2007 nostro contesto di origine: la crescita sostenuta della raccolta Masiano. Quest’anno abbiamo diretta e degli impieghi a clientela inoltre provveduto a ristrutturare la ottenuta negli ultimi anni, mantenostra Sala Convegni, dotandola nendo fede alla propria mission di di attrezzatura informatica idonea sostegno allo sviluppo economico a rendere più agevole, durante la e sociale nelle aree in cui opera. seduta, l’ascolto e la partecipazioI risultati raggiunti, in particolare ne di tutti i presenti. quello economico, consentono un significativo consolidamento del Dai dati illustrati nel nostro strupatrimonio della Banca, dato sicumento di comunicazione del valore ramente importante poiché, specie creato in ambito sociale, il bilancio alla luce delle nuove disposizioni di sociale e di missione 2007, emervigilanza, rappresenta il principale ge il superamento di quota 10.000 sintomo dello stato di salute di cui clienti ed il raggiungimento di una un istituto gode; inoltre ci consenbase sociale composta da oltre tono di gettare le basi per prospet1.150 soci, segno del consenso tare ulteriori strategie di sviluppo che le persone ci riservano e die, allo stesso tempo, di reinvestimostrano costantemente. Da ciò re maggiori risorse sul territorio, deriva la volontà di presidiare i e /000 il melograno maggio 2008 Utile netto BCC Masiano VITA DELLA BANCA territori sui quali si estende il nostro raggio d’azione con agenzie operative adeguate in termini di volumi intermediati e di clientela servita. Solo per citare l’esempio più recente, è principalmente da questa motivazione che è scaturita la decisione di dotare la piazza di Agliana di una nuova sede operativa più grande, più efficiente, in modo da poter offrire un servizio più adeguato e soddisfacente per la clientela. Coerentemente con lo spirito fortemente territoriale che ci caratterizza ma allo stesso tempo anche innovativo e improntato alla ricerca di soluzioni organizzative ottimali, la scelta di una nuova sede per Agliana non ha comportato un semplice rinnovo dei locali con ampliamento della superficie disponibile, ma ha consentito di sperimentare una nuova filosofia del fare banca, definendo un nuovo lay-out della struttura interna, tutta incentrata sul cliente: è stato quindi possibile rimuovere quelle “barriere fisiche” spesso interposte fra operatore e cliente, che di fatto ostacolano lo sviluppo armonico e colloquiale della relazione. Concludo con un caloroso ringraziamento a tutti i soci, per la fedeltà e la fiducia accordataci, con la speranza che il nostro modus operandi, orientato al rispetto dei canoni della sana e prudente gestione delle attività bancarie ed al perseguimento dei valori etici e sociali tipici del Credito Cooperativo, possa appieno soddisfare le esigenze manifestate da tutta la compagine sociale ed, ampliando il raggio di azione, di tutta la clientela cui ci rivolgiamo. Pier Maria Baldi VITA DELLA BANCA 5 Microcredito: solidarietà e lotta all’usura di Luca Gori, Direttore della BCC Masiano E’ a tutti evidente che si stia attraversando un ininterrotto periodo di incisivi cambiamenti. Le profonde innovazioni, su scala internazionale, mutano (anche questa è percezione diffusa) lo stesso modo di concepire il mondo e la vita, da parte dell’individuo e della società. Ma non mi soffermo, in questa sede, sui fenomeni evolutivi che ci coinvolgono sul lato “esistenziale”. Mi preme, piuttosto, ribadire come dalla perdurante fase di trasformazione (specie tecnologica, ma non solo) discenda, anche per il nostro lavoro, la necessità di essere attuali ed aperti al cambiamento per sapersi inserire ed adeguare al “progresso che avanza”. E’ un’esigenza che riguarda tutti, ma soprattutto per la nostra Banca diviene fortemente cogente, in conseguenza dell’assedio competitivo e, talvolta impudente, sempre più invasivo nei nostri confronti. Siamo, peraltro, consapevoli e pronti alla sfida. Non attendiamo di rincorrere l’evoluzione sistemica, organizzativa e sociale che si manifesta, ma, per quanto è possibile, cerchiamo di anticipare i fenomeni mettendo in campo le migliori idee e la professionalità, di cui dispone la Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Ma questo pressante ed ineludibile impegno, da noi condotto con ogni energia, stimola un rilevante interrogativo: l’imperiosa ed iperattiva “rincorsa” verso il nuovo ed i gravosi oneri di “legittima difesa”dagli assalti della concorrenza, possono, in qualche modo, offuscare, o peggio, modificare la nostra “differenza” che, per noi, non è solo uno slogan? Con sicurezza ed oggettività ritengo di poter rispondere: NO. Possiamo, quindi, enunciare, con qualche attenuata modestia, che siamo una realtà fresca e dinamica, contestuale alle più innovative pretese della “modernità” bancaria, pur rimanendo, nel contempo, ancorati alle finalità più virtuose del nostro prestigioso passato. E’ questa la positiva sintesi di cultura e di comportamento, che ci ha permesso di conseguire e di mantenere un forte radicamento territoriale e sociale. Ed è la stretta connessione con la realtà del territorio che ci permette l’attuazione di iniziative e progetti, capaci di risposte concrete alle caratteristiche ed alle esigenze socio-economiche, che si manifestano con maggiore evidenza ed urgenza. In questa logica operativa, si pone, per esempio, l’attiva attenzione che riserviamo al cosiddetto “microcredito”. E’ questo un lodevole strumento di servizio e di supporto finanziario, pienamente corrispondente alla nostra mission più sensibile. Agisce a vantaggio di quella parte di comunità, in condizioni economiche di grave disagio e di marginalità. A queste persone, quasi sempre, viene negata dal freddo ed insensibile contesto del profitto bancario, perseguito dai massimi esercenti del credito, la Il Direttore Luca Gori il melograno VITA DELLA BANCA 6 La Banca di Credito Cooperativo di Masiano sta partecipando attivamente alla stesura di un protocollo d’intesa fra le Bcc con sede nella provincia di Pistoia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ed alcuni Centri di ascolto, quali, Misericordia, Fondazione Onlus “Unraggiodiluce” e Caritas, per la definizione di un progetto di Microcredito sociale. Il progetto è finalizzato a favorire l’accesso al credito bancario alle persone in situazione di difficoltà finanziaria. Queste le principali caratteristiche: - destinatari del finanziamento microcredito: privati e famiglie residenti nella provincia di Pistoia, compresi immigrati ed extracomunitari; - finalità: sostenimento di spese per la salute, l’educazione e la formazione dei figli, l’assistenza di anziani non autosufficienti o di disabili, l’inserimento abitativo, l’attivazione e cauzione di utenze, supporto finanziario nel periodo di cassa integrazione, ecc.; - importo finanziabile: fino ad un massimo di 7.000 euro; - durata: fino a 60 mesi: - commissioni: nessuna. possibilità di adire al prestito, finalizzato ad un possibile sviluppo di reddito da lavoro e, in alcuni casi, a superare le soglie attigue alla povertà. Il benessere, ancorché diffuso e consistente, non può, né deve, occultare casi e contingenze di insostenibile difficoltà esistenziale. Il “microcredito” si ramifica verso queste difficili e dimenticate situazioni, che sono percepibili intorno a noi per effetto di esasperate disuguaglianze o per eterogeneità di status economico-familiare. Il “microcredito”, tuttavia, non è presenza di mera attività assistenziale. Anzi, ha regole definite, prevede modulazioni di intervento il melograno maggio 2008 ed è tutelato da forme efficaci di garanzie alternative. E’ piuttosto da considerare un autentico strumento etico di sostegno e di fiducia, contro le conseguenze devastanti dell’usura, cui qualcuno, in angosciose circostanze, potrebbe vedersi costretto a ricorrere. Per ravvivare la conoscenza e per valutarne appieno la valenza etico-sociale, mi permetto infine di ricordare che, le stesse Nazioni Unite hanno manifestato una speciale considerazione per questo strumento, utilizzato in molte parti del mondo, dichiarando solennemente il 2005 “Anno Internazionale del Microcredito”. E’ stata indubbiamente per tutti un’autorevole iniziativa per sollecitare un generale impegno di solidarietà umana e sociale. E’ un richiamo che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano accoglie con slancio, perché quegli stessi principi e valori, esaltati dall’ONU per il microcredito, sono stati parte integrate e costituente della genesi della nostra Banca. Sono concetti e canoni di comportamento, cui si ispira il nostro agire quotidiano. Seguendoli fedelmente siamo cresciuti ed è nostra comune e ferma volontà continuare sulle stesse direttrici valoriali, in attuazione coerente della nostra tipica mission di “Banca in prima persona”. VITA DELLA BANCA 7 Intervista a Lorena Paganelli, Presidente Unione Cooperative A Febbraio scorso si è svolta l’Assemblea della Unione Provinciale di Pistoia della Confcooperative. Come è andata ? È stato un momento molto importante che ha visto la partecipazione di tante cooperatrici e cooperatori, rappresentanti delle Istituzioni, del mondo economico e sindacale e amici del nostro territorio. L’appuntamento era del rinnovo degli organismi, abbiamo però scelto che non fosse un’occasione formale. Abbiamo voluto che questo incontro rappresentasse una Lorena Paganelli, Presidente Unione Cooperative di Pistoia tappa conclusiva, anche se intermedia, del nostro percorso che si è sforzato di coinvolgere tutte le nostre cooperative e le Banche di Credito Cooperativo, facendo il punto su quanto è stato fatto, guardando alle difficoltà e ai problemi e cercando di tracciare linee di lavoro e priorità per il prossimo quadriennio. Quale è la situazione della Confcooperative di Pistoia oggi? L’Unione di Pistoia si misura oggi senza complessi, con tutti i suoi limiti di una piccola associazione di categoria, ma si è presentata all’Assemblea di Febbraio forte di una scelta fatta ormai tre anni fa (quella di ricostituire l’Unione Provinciale) e confortata dai numeri che la danno come associazione in crescita, come punto di riferimento sul territorio e come soggetto attivo dello sviluppo della nostra comunità. Siamo in crescita sia per rappresentatività ed anche per la consistenza imprenditoriale delle aderenti, in questi ultimi tempi hanno aderito alla nostra organizzazione cooperative importanti nel nostro territorio. Siamo in crescita anche negli aspetti organizzativi e nella capacità di individuare percorsi di innovazione e di sviluppo che coinvolgono le nostre imprese. il melograno maggio 2008 VITA DELLA BANCA 8 Ma la missione di Confcooperative sicuramente deve ancora evolversi ed espandersi, c’è ancora molto da fare per accompagnare e sostenere le cooperative associate verso un maggiore sviluppo imprenditoriale di qualità sia in termini di fatturato che di contenuti. In che senso? Dobbiamo cercare nuove strade per cogliere il senso moderno della “funzione sociale” della realtà cooperativa, per riscoprire ed attualizzare il valore di interesse generale del suo operare sul mercato e nella società, per ribadire, non solo a parole ma nei fatti, la permanente validità dell’art. 45 della Costituzione. Oggi c’è certamente un grave rischio per la cooperazione. A livello nazionale le imprese cooperative producono circa il 7% del Prodotto interno lordo e costituiscono una grande forza a vantaggio non solo dei soci ma dell’intera collettività. Ma c’è un rischio sia a livello nazionale ma anche locale. Si rischia cioè che la irrinunciabile vocazione imprenditoriale delle cooperative, in un mercato sempre più difficile, appanni il senso della specificità cooperativa, la sua funzione etica, sociale e civile che la caratterizza e che più di cento anni di storia stanno a confermare. Per spiegare meglio: sicuramente il rigore imprenditoriale, il mercato, l’accettazione della concorrenza rappresentano per le cooperative una condizione necessaria, ma non una condizione sufficiente. Quale è il rapporto con le Banche di Credito Cooperativo del nostro territorio? Le BCC fanno parte del mondo Confcooperative e l’impegno di questi anni è volto a costruire un rapporto di reciproca considerazione, valorizzazione e collaborazione con le sette Banche di Credito Cooperativo. Il nostro impegno è quello di coinvolgere le BCC in progettualità di sistema, favorendo l’incontro e la collaborazione con le imprese cooperative. E devo dire, anche se naturalmente con intensità diversa, le BCC sono molto interessate alla collaborazione e al costruire progettualità comuni. Quali sono le “mission” prin- cipali della cooperazione oggi? La cooperazione deve sicuramente e prioritariamente produrre ricchezza, come tutti i protagonisti del mercato, ma oltre a ciò deve produrre “funzione sociale”. Infatti la cooperazione deve produrre risultati di interesse generale per tutta la comunità che vadano al di là del legittimo interesse dei soci cooperatori, deve avere un’etica, dei comportamenti, e dei modi di operare capaci di costruire lo sviluppo del territorio e capaci di tradurre in termini moderni i valori di una lunga tradizione storica che affondano le sue radici nel pensiero della Dottrina Sociale della Chiesa. Questa è la missione della cooperazione, questa è la sua vera specificità, a cui non si deve mai per nessun motivo rinunciare. Cosa chiedono le nostre cooperative all’Unione di Pistoia? Anche la nostra Unione Territoriale deve essere all’altezza delle domande delle cooperative, deve essere in grado di mettere in campo azioni specifiche che io riassumerei in quattro punti: a) è necessario realizzare una nuova sintesi tra funzione sociale e dimensione d’impresa, tra solidarietà ed efficienza, tra mutualità e sviluppo; b) è necessario elaborare un nuovo modello valoriale, che non può essere il mero ripristino di quello antico. Deve comprendere una nuova maturità imprenditoriale, che sappia cogliere ciò che rende ugualmente cooperatori persone svantaggiate e imprenditori; c) è necessario rilanciare il significato di funzione sociale della cooperazione nel nostro territorio in modo convincente, riconoscibile, con una forte identità e motivazione; d) è necessario realizzare il melograno maggio 2008 VITA DELLA BANCA la conciliazione fra competitività delle imprese cooperative e autenticità della gestione mutualistica e della governance. Quali sono gli impegni che l’Unione dovrà portare avanti nel prossimo quadriennio? Gli impegni che ci dovranno vedere mobilitati sono diversi: • l’impegno per favorire l’aggre- 9 gazione delle cooperative esistenti e la promozione di nuove imprese, magari in campi innovativi e non tradizionali; • l’impegno per la realizzazione del Centro Servizi, • l’impegno verso la realizzazione di un polo della cooperazione, che possa essere sede per le cooperative che ne sono sprovviste, e nell’ottica del rafforza- mento dell’immagine dell’Unione e delle singole imprese; • l’impegno per facilitare percorsi di collaborazione anche tra cooperative di settori diversi, favorendo così la reciproca “esaltazione” delle rispettive vocazioni (e penso a percorsi pilota tra cooperative B e di produzione e lavoro). Luigi Miele Le nuove norme Antiriciclaggio Gino Spagnesi Il 30 aprile sono entrate in vigore alcune nuove disposizioni in materia di antiriciclaggio, introdotte dal D.Lgs. 231/2007, destinate a cambiare i rapporti tra banche e clienti. Tra le novità di maggior rilievo si segnala la riduzione da 12.500 a 5.000 euro del limite per il trasferimento di somme in contanti, di libretti e di assegni al portatore. Inoltre, i libretti di deposito bancari o postali al portatore non potranno avere saldi pari o superiori a 5.000 euro, tuttavia per adeguarsi al nuovo limite c’è tempo fino al 30 giugno 2009. I libretti di assegni ed anche gli assegni circolari verranno rilasciati dalle banche con la clausola di “non trasferibilità”, anche se è possibile, per importi inferiori a 5.000 euro, richiedere assegni trasferibili pagando un’imposta di bollo di 1,5 euro. In quest’ultimo caso, ciascuna girata dovrà recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante. Sarà vietata la libera circolazione degli assegni emessi all’ordine del traente (mio proprio), i quali potranno pur sempre essere emessi ma dovranno essere girati unicamente per l’incasso (senza indicazione del codice fiscale) e, come precisato con apposita circolare del Ministero dell’Economia, anche per importi superiori a 5.000 euro. I carnet di assegni rilasciati dalla banca prima del 30 aprile potranno essere utilizzati senza necessità di pagare il bollo di 1,50 euro, rispettando tuttavia i nuovi limiti: libera trasferibilità per importi inferiori a 5.000 euro ed inserimento del codice fiscale nella girata. Occorrerà invece inserire la clausola “non trasferibile” per assegni pari o superiori a 5.000 euro, annullando anche l’indicazione del vecchio limite di 12.500 stampata sul modulo. Gli assegni emessi dai clienti con data precedente il 30 aprile, quindi trasferibili fino a 12.500 euro, potranno essere regolarmente incassati anche da tale data in poi. Gino Spagnesi Sindaco Revisore della Banca il melograno maggio 2008 VITA DELLA BANCA 10 La parola all’avvocato sull’antiriciclaggio: le norme e le sanzioni Il 30 aprile 2008 sono entrate in vigore le nuove disposizioni relative alla “limitazione dell’uso del contante e dei titoli al portatore” introdotte dall’art. 49, D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 (intitolato “attuazione della direttiva 2005/60/ CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di attuazione”). Le norme in questione, finalizzate – come tutto l’impianto del suddetto decreto legislativo – ad un più incisivo contrasto dei pericolosi fenomeni del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, prevedono importanti novità rela- il melograno maggio 2008 tive all’uso del contante e dei titoli al portatore, destinate ad avere un notevole impatto non solo su banche e Poste Italiane S.p.A. (che, come è noto, rilasciano i moduli degli assegni) e sugli altri soggetti destinatari degli obblighi previsti dalla nuova normativa, ma anche su tutti i cittadini italiani. Tali novità sono, in particolare, costituite dalle seguenti disposizioni: a) divieto di trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore dell’operazione, anche frazionata, è complessivamente pari o superiore a €5.000,00 (si ricorda che il precedente limite era di €12.500,00) Il trasferimento per contanti può, tuttavia, essere eseguito tramite banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A., mediante disposizioni accettate per iscritto da tali soggetti; b) obbligo di rilasciare i moduli degli assegni (bancari e postali) già muniti della clausola di non trasferibilità. È, tuttavia, previ- VITA DELLA BANCA sto che il cliente possa richiedere il rilascio di assegni bancari e postali in forma libera. In tal caso, si badi bene, la richiesta dovrà essere presentata per iscritto ed il cliente dovrà pagare la somma di €1,50, a titolo di imposta di bollo, per ciascun modulo di assegno bancario o postale richiesto in forma libera (la stessa imposta è dovuta per ciascun assegno circolare o vaglia postale o cambiario rilasciato in forma libera: anche in questo caso la richiesta dovrà essere scritta e potrà riguardare solo assegni circolari, vaglia postali e cambiari di importo inferiore a €5.000,00. Si tenga presente che, in ogni caso, gli assegni bancari o postali emessi per importi pari o superiori a €5.000,00 devono obbligatoriamente recare la clausola di non trasferibilità, oltre che l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario (stessa regola è stabilita per gli assegni circolari e i vaglia postali e cambiari); c) gli assegni bancari e postali emessi all’ordine del traente (si tratta della nota formula “a me stesso”, “mio proprio”, “me medesimo”, ed altre equipollenti) possono essere girati unicamente per l’incasso a una banca o a Poste Italiane S.p.A.; d) gli assegni bancari e postali emessi in forma libera (così come gli assegni circolari e i vaglia postali o cambiari rilasciati in forma libera) possono essere girati, ma ciascuna girata deve recare, a pena di 11 nullità, il codice fiscale del girante; e) quanto ai libretti di deposito bancari o postali al portatore, la nuova normativa prevede che il saldo non possa essere pari o superiore a €5.000,00. Per i libretti già esistenti alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo e che presentino un saldo pari o superiore a €5.000,00, il legislatore ha previsto che entro il 30 giugno 2009 debbano essere estinti ovvero ridotti nel loro saldo a una somma non eccedente il predetto limite di €4.999,99. Quanto agli atti di trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore è, inoltre, previsto che il cedente debba comunicare, entro 30 giorni, alla banca o a Poste Italiane S.p.A. i dati identificativi del cessionario e la data del trasferimento. Queste le principali disposizioni introdotte dall’art. 49 D.Lgs. 231/07. Si ricorda, peraltro, che l’art. 50 dello stesso decreto legislativo prevede anche il divieto dell’apertura in qualunque forma di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia (vietando anche l’utilizzo in qualunque forma di conti o libretti di risparmio di tal genere anche se aperti presso stati esteri). Merita, infine, di essere segnalato che con circolare del 20 marzo 2008 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Dipartimento del Tesoro – Direzione Valutario, Antiriciclaggio e Antiusura) ha opportunamente ritenuto di fornire importanti chiarimenti sulle norme fin qui considerate, onde fugare possibili dubbi interpretativi prima della loro entrata in vigore. Si è così chiarito, fra l’altro, che: 1) Gli assegni liberi emessi, per importi inferiori a 12.500 euro, ante 30 aprile 2008 ed incassati a decorrere da tale data saranno considerati regolari. 2) Gli assegni emessi, a decorrere dal 30 aprile 2008, per importi pari o superiori a 5.000 euro senza l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e/o la clausola di non trasferibilità, saranno pagati da banche e Poste Italiane S.p.A. con obbligo per queste ultime di comunicare l’irregolarità dell’assegno al Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’art. 51, comma 1. 3) Le scorte di carnet di assegni attualmente in giacenza presso banche e il melograno maggio 2008 VITA DELLA BANCA 12 4) 5) 6) 7) 8) Poste Italiane S.p.A. potranno essere da queste ultime utilizzate anche successivamente al 29 aprile 2008, fino a esaurimento delle stesse, previa apposizione su ogni modulo di assegno di barratura sull’indicazione del limite di 12.500 euro nonché della clausola di non trasferibilità. I carnet di assegni già in possesso della clientela potranno essere utilizzati dalla stessa anche successivamente al 29 aprile 2008 ma il loro utilizzo sarà consentito nei limiti indicati dall’articolo 49 ovvero: in forma libera per importi inferiori a 5.000 euro; mediante l’apposizione della clausola di non trasferibilità e dell’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario per importi pari o superiori a 5.000 euro. I nuovi carnet di assegni liberi potranno essere stampati recando su ogni modulo di assegno la dicitura “Gli assegni possono essere emessi in forma libera solo nei limiti previsti dalla normativa vigente” o altra equivalente. Gli assegni emessi all’ordine del traente non sono sottoposti alla disciplina degli assegni liberi, per cui non è richiesta l’indicazione del codice fiscale del traente che gira per l’incasso il titolo. Tali assegni potranno essere emessi anche per importi superiori a 5.000 euro. L’irregolarità degli assegni emessi all’ordine del traente e girati ad altro soggetto saranno segnalati da banche e Poste Italiane S.p.A. al Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’articolo 51, comma 1. Tali assegni – se il melograno maggio 2008 le girate sono correttamente apposte – saranno comunque pagati da banche e Poste Italiane S.p.A. 9) Per i moduli di assegni consegnati alla clientela precedentemente all’entrata in vigore dell’articolo 49 ed utilizzati successivamente al 29 aprile 2008 non è dovuta l’imposta di bollo ma l’utilizzo di tali moduli sarà consentito nei limiti in vigore a decorrere da tale data (assegno libero se di importo inferiore a 5.000 euro, apposizione della clausola di non trasferibilità e dell’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario per importi pari o superiori a 5.000 euro). 10) A partire dal 30 aprile 2008, l’indicazione del codice fiscale del girante è sempre dovuta (anche se si utilizzano moduli di assegno rilasciati prima di tale data). La mancata indicazione del codice fiscale del girante rende la girata nulla e, pertanto, banche e Poste Italiane S.p.A. non dovranno effettuare il pagamento dell’assegno. Tale disposizione sarà operativa anche qualora il girante sia sprovvisto del codice fiscale. 11) La girata sarà considerata nulla anche qualora il codice fiscale del girante sia manifestamente errato. 12) Nell’ipotesi in cui la girata venga effettuata per conto di un diverso soggetto titolare della convenzione di assegno (ad es. una persona giuridica) il codice fiscale da indicare è quello del soggetto titolare del medesimo rapporto (nell’esempio la persona giuridica). 13) Non è necessaria l’apposizione del codice fiscale da parte del giratario che pone all’incasso l’assegno emesso in forma libera o non trasferibile qualora egli sia stato già identificato quale cliente della banca o di Poste Italiane S.p.A. presso cui l’assegno è girato per l’incasso ovvero qualora venga identificato al momento dell’incasso medesimo 14) Il controllo da parte della banca o di Poste Italiane S.p.A. circa la regolarità delle girate dovrà essere esercitato tenuto conto della firma di girata, della regolarità formale del codice fiscale nonché della sua compatibilità con la firma di girata (a meno che tale ultimo controllo risulti impossibile come nel caso, ad esempio, di firma illeggibile ovvero di firma apposta dal giratario per conto di un altro soggetto). 15) Per i libretti di deposito al portatore emessi ante 30 aprile 2008 e presentati per l’incasso a decorrere da tale data se il concessionario rilascia autocertificazione relativa al trasferimento (data e nome del cedente) non c’è infrazione né obbligo, per banche e Poste Italiane S.p.A., di procedere alla comunicazione al Ministero economia e finanze ai sensi dell’art. 51 comma 1. In assenza dell’autocertificazione del cessionario, deve pervenire, da parte del cedente, nei 30 giorni successivi alla presentazione del libretto per l’incasso, la dichiarazione di avvenuta cessione del libretto. In mancanza di tale dichiarazione banche e Poste Italiane S.p.A., effettuano la comunicazione al Ministero dell’economia e delle finanze. Antonio D’Avirro Avvocato del Foro di Firenze VITA DELLA BANCA 13 Bilancio Sociale e di Missione 2007 Quest’anno le Banche di Credito Cooperativo raggiungeranno un importante traguardo. Il 20 giugno 2008 ricorderemo la costituzione, 125 anni fa, della prima Cassa Rurale italiana, in provincia di Padova, a Loreggia ad opera di un lungimirante proprietario terriero, Leone Wollemborg, che con appena duemila lire costituì il capitale sociale della banca e con trentadue soci tracciò il cammino delle Banche di Credito Cooperativo. Un anniversario che rende orgogliosi del proprio passato, che ricorda le nostre origini, i valori da sempre permeanti la cultura cooperativa e che, soprattutto, ci induce a riflettere sul presente. Churchill diceva spesso “più sei capace di guardare nel passato, più potrai spingerti nel futuro e fare bene nel presente”… Il presente vede la Banca di Credito Cooperativo di Masiano sottoporre, come di consueto, ai propri portatori d’interesse (in primis i nostri Soci e la Comunità locale) l’ultimo Bilancio Sociale e di Missione relativo all’anno 2007 – edizione 2008. Attraverso lo “strumento” Bilancio Sociale e di Missione la nostra Azienda intende proporsi quale banca vitale, in crescita, efficiente ma attenta alla solidarietà, alla partecipazione ed al coinvolgimento del proprio territorio. Una banca che mette in circolo la fiducia (non per niente la Carta dei Valori ci ricorda di “fabbricarla”) riconoscendo il primato della persona (non a caso siamo la Banca in prima persona). La Banca di Credito Cooperativo di Masiano ricerca l’interesse ed il benessere della propria Comunità. Interesse il cui significato originale (dal latino inter–esse, essere in mezzo) è molto lontano dalla concezione che abbiamo di questo termine. Per lo più viene percepito, sotto il profilo morale, con connotazioni negative. so tempo, del ben essere (lo stare bene di tutti, il “bene comune” del nostro Statuto Sociale), mettendosi al servizio dell’intera Comunità locale. Perché noi siamo e vogliamo essere Banca della Comunità, con attenzione alla competitività ed all’efficienza, nel rispetto della mutualità. Simona Giuliani Ci piace poterlo “adottare” nel suo significato più nobile ed ampio, ovvero il voler porsi al centro della vita economica del proprio territorio di competenza, ricercando la produzione del profitto ma, allo stes- il melograno maggio 2008 VITA DELLA BANCA 14 Un ponte tra Case Nuove e Masiano UN PONTE PEDONALE e CICLABILE, che consenta di superare, in sicurezza, la separazione territoriale che di recente si è venuta a creare tra la frazione di Case Nuove e quella di Masiano, nella zona sud del territorio comunale pistoiese, a seguito della realizzazione della variante alla strada provinciale del Montalbano. È un’opera che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano intende promuovere, mettendo a disposizione della comunità locale un contributo alle risorse economiche necessarie, facendosi parte attiva per individuare le soluzioni più idonee, attraverso un apposito concorso di progettazione che sarà bandito nelle prossime settimane. Case Nuove e Masiano sono due frazioni storicamente collegate tra loro. Non sono soltanto, da sempre, la stessa Parrocchia, ma vivono anche di richiami costanti tra di loro per le realtà che vi si trovano, sia sotto il profilo della vita sociale che di quella economico-imprenditoriale, in un rapporto di complementarietà e di integrazione. Il passaggio della variante alla provinciale ha troncato di netto proprio quella viabilità storica di via Vergine de’ Mei, che buona parte dei residenti di Case Nuove tradizionalmente utilizzava – in bicicletta o anche a piedi – per andare in banca, in parrocchia, alla scuola materna, al cimitero; o anche per raggiungere le strutture il melograno maggio 2008 sportive ed a verde che la Cooperativa Emilio Bianchi ha realizzato a Masiano e messo a disposizione della popolazione del luogo e che in alcuni periodi dell’anno ospitano manifestazioni di grande richiamo e partecipazione. Oggi, là dove passava la Via Vergine de’ Mei, è stato mantenuto unicamente un passaggio pedonale a raso, che, pur ineccepibile sotto il profilo del codice della strada, rappresenta obbiettivamente un rilevante rischio, data la velocità dei veicoli in transito in quel punto della variante Montalbano. L’obbiettivo che la Banca si propone, quindi, è quello di favorire il mantenimento del rapporto storico tra i due luoghi, a vantaggio innanzitutto di quella parte di residenti abituata a spostarsi con mezzi “ecologici” e che desidera continuare a farlo in condizioni di maggiore sicurezza. È nata così l’idea della realizzazione di un ponte ciclo-pedonale sulla variante, in corrispondenza dell’attuale attraversamento a raso; idea che è stata anche accolta nel contesto del “Laboratorio di urbanistica partecipata” per le periferie sud di Pistoia, promosso dall’Amministrazione comunale e seguito dall’Assessore Silvua Ginanni, in vista della elaborazione del Regolamento Urbanistico (cfr. INSIEME PER PROGETTARE LA CITTÀ, a cura di Camilla Perrone, Ed. Aida Firenze 2007, 115). L’opera potrà costituire un segno permanente del servizio alla comunità ed al territorio che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano da sempre svolge ed il relativo progetto, nell’intendimento della stessa Banca, dovrà nascere da un Bando pubblico di progettazione per architetti ed ingegneri, che dovrà privilegiare, fra l’altro, oltre alle caratteristiche innovative ed ecocompatibili dell’intervento, il suo migliore inserimento nel contesto ambientale. Il progetto vincitore – insieme ad un significativo budget di contribuzione economica alla realizzazione dell’opera – sarà messo immediatamente a disposizione delle Amministrazioni locali, con l’auspicio che esso trovi quanto prima la sua attuazione. Maurizio Gori VITA DELLA BANCA 15 Don Paolo Palazzi Don Paolo Palazzi Incontro con il VICARIO GENERALE della Diocesi di Pistoia Don Paolo Palazzi Un augurio di buon lavoro da parte di tutta la Banca di Masiano Don Paolo Palazzi il 18 Dicembre 2007 ha accettato l’incarico di Vicario generale del Vescovo mons. Mansueto Bianchi per la diocesi di Pistoia. Don Paolo è nato a Vernio (PO) il 14/01/1944, ed ha vissuto la sua infanzia nella parrocchia di San Michele a Sasseta (Vernio). I suoi genitori, Italo e Romelia, gli hanno trasmesso la fede fino a condurlo nel Seminario Vescovile di Pistoia nell’anno 1956, dove è stato guidato da diversi educatori, mons. Leopoldo Antonini, mons. Mario Leporatti, mons. Giordano Frosini. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il giorno 29 Giugno 1969 nella Chiesa Cattedrale di Pistoia da sua ecc.za mons. Mario Longo Dorni. I primi tre anni di sacerdozio, li ha trascorsi come Cappellano nella parrocchia di Vicofaro a Pistoia. Una primo momento forte per la sua vita è stato l’anno intero trascorso a Treppio con altri tre confratelli con il programma dello studio e della preghiera. La prima esperienza di parroco l’ha vissuta per sette anni nella parrocchia di Castra, nel comune di Capraia e Limite. Qui ha conosciuto l’esperienza delle Comunità Neocatecumenali, nelle quali ha ritrovato l’amore a Cristo e alla sua Chiesa, vista davvero come Madre e come sposa. Il suo cammino spirituale e esistenziale comincia da questa esperienza che è un dono dello Spirito Santo alla sua Chiesa. Nel Marzo 1982 mons. Simone Scatizzi gli dette l’incarico di parroco della importante comunità parrocchiale della Vergine a Pistoia. Come il Vicario stesso ha avuto occasione di dirci: “Sono stati 26 anni dove il Signore mi ha fatto sperimentare la verità esistenziale del mistero pasquale che ha segnato in positivo la mia vita sacerdotale. Il presbitero trova la sua realizzazione autentica e libera nel servizio di Cristo e nel servizio dei fratelli, questa è la vera gioia che nessuno ti può portare via.” Tra le varie esperienze importanti nel suo cammino, oltre alla continuazione del cammino neocatecumenale, merita ricordare il servizio ecclesiale assai complesso e importante verso gli immigrati, prima con sede presso la parrocchia stessa e poi al Centro diocesano “San Martino de’ Porres” e come direttore della Fondazione diocesana della “Migrantes”. Altro momento di grande valore è stato l’incontro con la spiritualità di San Pio da Pietrelcina, attraverso la costituzione del gruppo di preghiera. “Padre Pio – dice Don Palazzi – mi ha ricordato con forza che il presbitero vive di Cristo, per Cristo e con Cristo e la santità come vera espressione di libertà, la bellezza della preghiera e la croce come segno dell’infinito amore del Padre verso la sua creatura. Il mio desiderio più grande è stato quello di una comunità, secondo lo spirito del Concilio Ecumenico Vaticano II, di persone che vivono della Parola di Dio dei sacramenti che traducono nelle opere di misericordia, secondo il comandamento nuovo dell’amore – Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi –”. Benedetta Rosi il melograno maggio 2008 TERRITORIO 16 Intervista a Don Paolo Tofani Don Paolo Tofani: un parroco tra impegno sociale e religioso il melograno maggio 2008 Don Paolo, lei svolge la sua attività in due parrocchie, una ad Agliana, l’altra a Santomato; c’è qualche differenza nella gestione dei servizi? «Certamente si. Qui a San Piero Agliana la parrocchia a 6300 abitanti e siamo in una cittadina che ancora oggi punta sull’artigianato tessile come forza lavoro. Negli ultimi anni la crisi del settore ha creato problemi nel campo occupazionale, facendo mancare a diversi abitanti la certezza di un lavoro che per molto tempo aveva favorito il benessere e la stabilità di tante famiglie. Poi c’è la situazione di disagio che vivono i molti immigrati dovuta ad un non facile inserimento nella comunità, unita alla difficoltà di trovare un’abitazione degna a prezzi contenuti. Le diversità culturali inoltre, non facilitano l’integrazione, anche se molti passi avanti sono stati compiuti. Ci sono gli anziani – precisa Don Paolo che se hanno la pensione minima, cominciano ad avere difficoltà ad essere autosufficienti anche da un punto di vista alimentare: noi abbiamo un centro di ascolto che va incontro a queste esigenze. Per concludere c’è il problema del disagio giovanile che purtroppo produce casi di dipendenza dalle droghe come un po’ dappertutto. La realtà di Santomato invece è quella di un piccolo paese di 1300 abitanti dove non esiste praticamente nessuna struttura lavorativa (qualche artigiano e basta), con una comunità non molto aggregata dove però non ci sono problemi grossi a livello sociale, di povertà, di solitudini marcate, come invece sono presenti ad Agliana.» In questi contesti come si inserisce l’attività della Caritas? «Premetto che per me il Primato dell’evangelizzazione va coniugato con la carità: un’evangelizzazione fatta solo di culto e rito a me non piace; c’è bisogno di comprendere e intervenire anche sui problemi reali delle persone che si trovano a vivere delle difficoltà. Quando arrivai ad Agliana quindici anni fa, oltre alla messa in opera di un gruppo Caritas, pensai che mancava soprattutto un ascolto adeguato per tutti coloro che vivono momenti di disagio personale di varia natura. Allora nel 2000 istituii, dopo un corso di formazione, un centro di ascolto che è stato il primo che è sorto a livello diocesano; un centro di ascolto Caritas che si chiama Don Tonino Bello. Nel gruppo ci sono volontari che tre volte a settimana, dalle 16 alle 19, sono al servizio della gente dando udienza alle loro esigenze. Dopo qualche tempo ci accorgemmo che l’ascolto esigeva anche una disponibilità su alcune primarie necessità quali il pacco alimentare e i vestiti. Si rese necessaria così la creazione di un centro di accoglienza che svolgesse queste funzioni, soltanto però, dopo il passaggio dei richiedenti dal centro di ascolto. Poi ci rendemmo conto – aggiunge il Parroco – che c’era bisogno di aiutare tutti quei ragazzi che per motivi molteplici presentavano disagi scolastici, difficoltà di apprendimento e integrazione. Nacque allora un’associazione di volontariato, di cui sono Presidente, che si chiama Porta Aperta; ora questa associazione è cresciuta e TERRITORIO offre servizi alla comunità essendo anche riconosciuta dall’assistenza sociale del Comune. Cinque volte a settimana, dalle 15 alle 19, quattro ragazze con contratto a progetto, assieme ai volontari, aiutano i ragazzi (circa una trentina attualmente), a superare tutti i loro problemi scolastici. Questo ci ha permesso di fare un lavoro interculturale in quanto sono presenti tutte le realtà culturali esistenti sul territorio: in particolare albanesi, rumeni, indiani, marocchini. È presente anche un centro di aggregazione chiamato Centro Madre Teresa di Calcutta, pensato per gli anziani; inoltre viene effettuato da volontari, anche un corso di italiano per stranieri, sempre in forma completamente gratuita. Infine, la parrocchia di Agliana cerca di portare concretamente avanti ideali di pace e giustizia: abbiamo organizzato un negozio del mercato equo e solidale che vende prodotti di cooperative del sud del mondo. Questa attività ci consente di sensibilizzare le persone su determinati problemi e condizioni di degrado di civiltà solo in apparenza lontane da noi. A Santomato invece, è molto “spinta” la solidarietà al sud del mondo con il circolo Oscar Romero che da vita ad una pizzeria gestita da volontari nel fine settimana. Grazie a loro è possibile raccogliere fondi per ben quattro progetti di solidarietà: due in Brasile e due in Africa.» I parrocchiani come rispondono alle molte iniziative da lei promosse? Sono coinvolti oppure no? «All’inizio si incontrano sempre difficoltà: si fa fatica a farsi capire e coinvolgere le persone non è facile. Devo dire però, che col trascorrere del tempo, la risposta della comunità è stata sempre soddisfacente. Soprattutto sul piano dell’integrazione non è sempre facile farsi ascoltare. Passi avanti però sono stati fatti anche in questo senso grazie anche alla festa che organizziamo, in collaborazione con l’amministrazione 17 comunale, durante il Giugno aglianese. In questa occasione le varie realtà straniere presenti sul territorio, possono farsi conoscere attraverso la presentazione dei propri prodotti tipici ed eno-gastronomici che vengono offerti ai paesani. È un pretesto quindi, per conoscersi meglio e socializzare divertendosi.» Ci sono in “cantiere” progetti per il futuro? «Stiamo lavorando, avendo avuto un’eredità, per mettere in piedi una struttura che vada incon- tro alle persone che non possono pagare un affitto, o a mamme con bambini lasciati soli a seguito di divisioni familiari. Naturalmente c’è bisogno di una forte preparazione, stiamo ristrutturando questa casa avuta in eredità proprio per questo servizio. Ci occupiamo anche di un progetto di solidarietà con Don Francesco Saverio: grazie alla cospicua offerta di una famiglia stiamo costruendo una struttura di accoglienza per i giovani in una diocesi in Camerun.» Marco Gasperini Meridiana della Chiesa di S. Michele ad Agliana il melograno maggio 2008 TERRITORIO 18 Il sogno infranto di Don Ferruccio Don Ferruccio Bianchi è stato uno dei parroci ispirati dalla dottrina sociale cattolica della “Rerum novarum”. In coerenza con questi assunti è stato l’ispiratore e l’organizzatore di alcuni punti cari alla dottrina sociale cattolica con la creazione di una serie di opere sociali: dall’asilo per i bambini al teatro con la sua brava filodrammatica, alla Cassa Rurale ed Artigiana. Era parroco di San Michele, ad Agliana, in un periodo in cui le questioni campanilistiche avevano un peso enorme nella vita sociale. Mentre le parrocchie di S. Piero e S. Niccolò potevano vantare di essere: la prima di essere una prepositura, cioè la prima della zona, la seconda era una pievania, cioè la prima ad essere fondata, ambedue vantavano di avere due bande musicali. La Chiesa di S. Michele era Chiesa “curata”, aveva, sì, da vantare una bella corale però… aveva un campanile troppo basso che non poteva e non può competere coi campanili alti e svettanti nel cielo di S. Piero e di S. Niccolò. Ricordo che quando ero al- Veduta di Agliana il melograno maggio 2008 l’asilo ed alle elementari i bambini ci rimproveravano sempre, anzi ci deridevano perché il nostro campanile non si vedeva e poi… non si sentiva il suono nei paesi vicini. Era come si può capire un’offesa grave all’orgoglio paesano di cui poi ci si vergognava. Come se questo non bastasse S. Michele è ubicato nella parte più bassa del comune ed aveva il torto di finire sott’acqua ogni volta che l’acqua di un torrente della zona rompeva o tracimava gli argini. Il buon parroco che aveva al suo attivo le realizzazioni di cui ho parlato voleva allontanare quest’ “onta” paesana. Dopo averci pensato ben bene decise che si doveva costruire un nuovo campanile. Ma questo era il problema perché quello esistente si trova sul retro della Chiesa. Da un lato della Chiesa parrocchiale c’è la strada, dall’altro la canonica. Alla fine la soluzione ottimale fu presa. Il campanile doveva essere costruito davanti alla Chiesa perché… si ampliava lo spazio sia pur di poco! La decisione, purtroppo, fu presa nel momento meno opportuno cioè quando stava per scoppiare la II Guerra Mondiale. Mancavano i soldi perché S. Michele era un paese agricolo che allora non raggiungeva i mille abitanti, ma sursum corda! In alto i cuori perché la fede muove le montagne! Così fu. I paesani si misero al lavoro pieni di entusiasmo. Le domeniche mattine venivano dedicate a scavare le fondazioni, portare via la terra, infilare i piloni di pino donati dai conti Cellesi della Magia, a raccogliere i sassi nei torrenti vicini (Calice, Bure e Agna), a impastare la calce. Questa era un’opera che pareva dovesse essere finita in un battibaleno. Invece il duce trascinò l’Italia in guerra! I giovani furono chiamati alle armi, presto ci furono i funerali dei primi caduti in Grecia, Africa e Russia… L’entusiasmo cessò e con esso i lavori. Poi venne la caduta del regime, l’armistizio, la tremenda occupazione tedesca. Dopo la liberazione e la fine della guerra molti giovani non tornarono. Altri tornarono ammalati nel fisico e nell’anima. I lavori del campanile affidati alla ditta edile Guglielmo Nesti riuscirono a stento a giungere al tetto della Chiesa. E lì si arrestarono anche perché in seguito alla scissione della comunità parrocchiale per motivi politici ed alla età avanzata del parroco, nessuno se la sentì di continuare l’opera intrapresa. Fu così che nel 1954 Don Ferruccio Bianchi morì senza aver realizzato il sogno di dare alla parrocchia di S. Michele un nuovo campanile capace di gareggiare coi campanili dei paesi vicini. L’ultimo sogno di Don Ferruccio attende ancora chi lo realizzi. Renato Risaliti Docente dell’Università degli Studi di Firenze TERRITORIO 19 Casalguidi-Serravalle: Storia e microstoria di due comunità tra Medioevo e Risorgimento Da sempre attenta, per statuto e per vocazione, alla realtà locale in cui opera, la Banca di Credito Cooperativo di Masiano non poteva far mancare il proprio sostegno ad una iniziativa che, come dice il suo autore, Roberto Daghini, “…illustra attraverso i secoli il patrimonio storico, artistico, sociale e religioso di un territorio e delle sue frazioni, e in particolare del capoluogo Serravalle e della sua maggiore frazione di Casalguidi”. Spinto da un profondo senso d’appartenenza e d’affetto per il Gianni Boccardi luogo che gli ha dato i natali, Daghini ha voluto riempire quel vuoto d’informazioni sulle vicende storiche e sociali che, nel corso dei secoli, hanno interessato il territorio dell’attuale comune di Serravalle ROBERTO DAGHINI Pistoiese, così particolare nella netta dicotomia CASALGUIDI - SERRAVALLE tra il suo capoluoSTORIA E MICROSTORIA DI DUE COMUNITA’ TRA MEDIOEVO E RISORGIMENTO go e la sua frazione di Casalguidi, che negli anni lo ha addirittura superato per numero di abitanti. Inizialmente spinto da pura curiosità personale, Daghini ha svolto una lunga e completa opera di ricerca di quei documenti ufficiali, statuti e regolamenti delle varie autorità succeduPISTOIA 2007 tesi nel tempo, dispute su confini, atti di compravendita, feste locali e quant’altro documentasse quelle spicciole vicende quotidiane che successivamente, legate assieme in ordine cronologico, hanno contribuito a creare un quadro d’insieme di facile lettura e ricco d’aneddoti e curiosità, per non dimenticare quegli stili di vita passati che sono all’origine della nostra attuale identità. Partendo dalla storia del castello di Serravalle, che per la sua posizione a guardia dei percorsi naturali verso il mare ha sempre avuto una fondamentale importanza strategica e per questo è stato più volte fortificato e conteso da Pistoia, Lucca e Firenze, Daghini ha ripercorso radici ed epoche di costruzione dei vari monumenti ed infrastrutture che sono state via via realizzate, arricchendo il tutto con un’apprezzabile iconografia nella quale, mappe, disegni e vecchie foto illustrano i cambiamenti d’un territorio “…incantevole nei nostri riguardi, ma incantato nei suoi, per quella specie di sorpresa meraviglia, che suscita il suo paesaggio, dove la vita, la storia e l’arte sembra che siano, non fermate, ma placate, in una visione quasi contemplativa. La vita, infatti s’è aggirata e s’aggira tuttora, fra le colline schiumanti di verde e dove i borghi formano la mignola degli uliveti, con un andamento circolare ed un ritmo ondulato, che non conosce né fratture né dilacerazioni. Nella stessa maniera gli avvenimenti storici sono passati quasi adagiandosi nelle sue dolci vallate”. Gianni Boccardi il melograno maggio 2008 TERRITORIO 20 Agliana e la poesia in ottava rima Realdo Tonti (improvvisatore in ottava rima) I tornei degli improvvisatori di poesie in ottava rima Nella tradizione locale è rimasta una memoria assai vivace dell’esistenza di donne improvvisatrici di poesie: da Maria Maddalena Morelli a Beatrice degli Ontani. Tutto questo, pare, perché erano donne e l’improvvisazione poetica nei secoli antichi era un settore (come molti altri) riservato quasi esclusivamente ai maschi. Nell’antichità si ricordano i nomi di pochissime poetesse: da Saffo a Lesbia. Nel rinascimento appare Gaspara Stampa e pochissime altre donne (almeno in Italia). Eppure l’improvvisazione poetica è un fenomeno assai diffuso del passato, quando il popolino, oltre alle manifestazioni religiose, non aveva molte altre possibilità per esprimere i suoi sentimenti più autentici. I tornei di poesia in ottava rima erano un pò il contraltare delle manifestazioni compendiate nei tornei cavallereschi della classe dirigente. Le improvvisazioni poetiche non avevano bisogno, come nei tor- il melograno maggio 2008 nei cavallereschi, né di cavallo, né delle armi, né di molto tempo a disposizione per gli esercizi fisici come avevano i benestanti. Per le improvvisazioni poetiche c’era bisogno solo di doti naturali e di prontezza di riflessi. Va da sé che il popolo si doveva contentare delle piazze durante le sagre paesane o dei pubblici esercizi o le case contadine durante le lunghe veglie invernali. È questa una storia che è stata poco indagata ad eccezione della ricerca di A. Vitagliano, Storia della poesia estemporanea nella letteratura italiana, e pochi altri perché i dotti se ne sono occupati sempre poco e le esercitazioni poetiche estemporanee di solito non erano trascritte sulla carta. Anche ad Agliana e nel pistoiese è esistita questa tradizione di cui si hanno vaghe tracce. Nel periodo che va dalla fine dell’Ottocento al Novecento si è distinto nell’improvvisazione poetica Idalberto Targioni di Lamporecchio, diventato tanto famoso da essere eletto nel 1914 primo sindaco socialista del circondario di Pistoia e in seguito uno dei capi del fascismo pistoiese. Ma veniamo al Novecento. Nei primi decenni è un continuo stornellare nelle piazze, nelle botteghe e case contadine. È l’unico momento di vita spirituale autonoma del popolo rispetto agli intellettuali liberali o cattolici. Come e su quali temi avvenivano queste singolari sfide polemiche? A secondo dei luoghi in cui ci si riuniva si predisponeva un bel fiasco di vino e qui assieme a delle libagioni si poneva il tema ai duel- lanti che poteva essere ad esempio “il cacciatore e la lepre”, “la moglie e il marito”, “la nuora e la suocera” etc. I duellanti dopo una breve concentrazione sul tema proposto iniziavano. Il duello durava fino a che uno dei concorrenti, non avendo più argomenti o inventiva, rinunciava alla gara che a volte si protraeva a lungo, con sommo gaudio dell’auditorio che poteva essere grande o piccolo, a seconda del luogo in cui si svolgeva la gara (una piazza durante una festa paesana o la “fama” raggiunta dai due duellanti). Se i duellanti erano bravi e smaliziati la gara poteva durare a lungo. E ora c’è da chiedersi chi erano gli improvvisatori più famosi in ottava rima del territorio aglianese nel Novecento. Si ricordano soprattutto tre nomi: Roberto Cipriani, detto “Grandinino” di S. Niccolò e gerente di un negozio di sali e tabacchi; Adebaldo Seghieri del Casone, semplice operaio; il Baronti della Ferruccia, che stava in una casa sotto l’Ombrone. E poi avevano una certa fama Marino Baroncelli che pubblicò anche alcuni opuscoli; il Baldi che stava al di là del Calice, cioè in territorio pratese, ma gravitava su Agliana e Costantino Bonacchi che gestiva l’appalto di Piazza S. Michele. Una volta Costantino organizzò una due giorni nel teatrino di S. Michele che ebbe un notevole successo. Renato Risaliti Docente dell’Università degli Studi di Firenze ECONOMIA LOCALE 21 Intervista al presidente della C.C.I.A.A. di Pistoia Rinaldo Incerpi Con questa terza intervista prosegue l’inchiesta della rivista della Banca di credito cooperativo di Masiano sullo stato dell’ economia della provincia di Pistoia. Dopo l’indagine incentrata sulla realtà del settore del mobile di Quarrata a cui è seguita l’intervista ai presidenti di CNA e Confartigianato sulla situazione del settore artigiano, poniamo alcune domande al presidente della CCIAA. Dal suo osservatorio privilegiato può dirci qual è allo stato attuale la condizione dell’economia pistoiese? Partendo dai dati, la Provincia di Pistoia si caratterizza per la presenza di 34.636 imprese registrate nel Registro Imprese della Camera Rinaldo Incerpi di commercio al 31.12.2007, di queste 29.767 sono attive. La densità imprenditoriale, misurata dai 10,5 imprenditori ogni 100 abitanti, si colloca al di sopra sia della media nazionale che regionale, consentendo a Pistoia di occupare la 19-esima posizione tra le province italiane. A livello territoriale la distribuzione delle imprese assume le caratteristiche dell’organizzazione distrettuale. La presenza di attività artigianali nel nostro territorio è molto elevata con 11.019 imprese registrate (di cui 10.978 attive), che costituiscono circa un terzo del totale superando, di gran lunga, sia la media toscana che la media nazionale. La dimensione media in merito agli addetti è pari a circa tre addetti per impresa L’andamento del saldo nati-morti nelle imprese manifesta negli ultimi cinque anni un incremento costantemente positivo anche se contenuto. La crescita modesta del tessuto imprenditoriale pistoiese è caratterizzata da un elevato indice di natalità, accompagnato tuttavia da un altrettanto importante indice di mortalità delle imprese. Nella distribuzione settoriale della crescita provinciale, quasi tutti i settori riportano tassi negativi ad eccezione dell’edilizia, che, con un saldo di oltre 200 nuove imprese (quasi il melograno maggio 2008 ECONOMIA LOCALE 22 principalmente verso l’Europa. Circa il 37% del totale export del 2007 è stato assorbito dai tre paesi che costituiscono i nostri partner commerciali privilegiati: Francia, Germania e Regno Unito. Nel 2007 si è registrato un aumento delle esportazioni pari a 12,4%. L’export di Pistoia costituisce il 6,3% del totale toscano. La Camera di Commercio tutte artigiane), mantiene un tasso di crescita discretamente positivo. Leggermente positivo il valore di crescita anche nelle attività immobiliari e nell’informatica. Ancora in calo l’agricoltura, il commercio, i settori legati al turismo che riportano un valore altamente negativo (-3,2%). In flessione l’intero settore dell’industria manifatturiera (-2,9%). Analizzando i dati, posso dire che l’economia pistoiese è caratterizzata da imprese che operano in settori cosiddetti “maturi” e quindi soggetti a forte concorrenza. Può tracciare il trend di sviluppo degli ultimi tre anni dei principali settori che compongono l’economia provinciale? La provincia di Pistoia con oltre 800 operatori con l’estero, ha esportato nel 2007 merci per un valore pari a oltre 1,6 miliardi di euro. Le esportazioni si sono dirette il melograno maggio 2008 C’è qualche settore in ripresa e altri in sofferenza? Abbiamo di fronte una provincia che mantiene nel tempo i suoi connotati principali: alta densità demografica, alto numero di imprese, forte presenza di aziende artigiane di piccola dimensione, alta vocazione all’export, forti specializzazioni nei settori tradizionali del manifatturiero. Per questo si sono manifestati negli ultimi anno forti segnali di crisi prevalentemente legate alla difficoltà del superamento dei vincoli di natura strutturale quali quelli relativi alla dimensione, e all’esigenza di rimodulare il mix produttivo ancora troppo sbilanciato verso le produzioni tradizionali e connotate da uno scarso apporto di innovazione tecnologica. La scarsa propensione all’innovazione tecnologica è l’altro punto debole del sistema. I dati ISTAT mostrano l’esiguo impegno delle imprese nella ricerca. In Toscana, nel 2006, la spesa per l’innovazione, che costituisce l’1,2% del reddito, è stata soste- nuta solo dal 31% dalle imprese. In Italia la quota sale al 48% circa, con il picco del nord ovest dove si arriva al 71% del totale. Per limitarci alla nostra provincia, anni fa c’erano alcune aziende di grandi dimensioni che trainavano anche le piccole dell’indotto. Oggi, con l’eccezione del settore vivaistico, nel quale sono presenti 7-8 grandi aziende, sono scomparse. I settori in sofferenza sono quelli legati al manifatturiero tradizionale: sistema moda, mobile imbottito, calzaturiero. Sono ancora vincenti i settori legati all’ortovivaismo, all’industria alimentare, all’industria delle costruzioni Negli ultimi anni ci sono segnali di ripresa dell’industria meccanica mentre per quanto riguarda i Servizi è importante il ruolo delle imprese legate al turismo, anche se c’è il bisogno di un rilancio del settore, a partire da quello termale. Quali progetti sono stati adottati per il 2008 dalla Giunta camerale a sostegno delle imprese? Innanzitutto ho cercato di recuperare dal bilancio regionale più risorse disponibili attraverso un processo interno di razionalizzazione. Successivamente ho cercato di promuovere molte iniziative a costi contenuti per creare relazioni commerciali, dare visibilità alle imprese, metterle in contatto fra loro. Sono particolarmente orgoglioso di Immagine Italia, un palcoscenico per le aziende toscane ed in particolare pistoiesi, che producono biancheria per la casa, lingerie e tessile per arredamento. Si è tenuta la prima edizione alla Fortezza Da Basso nel febbraio scorso a Firenze ed è stato un grande successo con oltre 300 marchi presenti e 9000 visitatori. Altre iniziative sono state FoodDesign che ha visto la collaborazione fra studenti della facoltà di architettura industriale e imprenditori per rinnovare il settore alimentare tipico pistoiese ridise- ECONOMIA LOCALE gnando prodotti e confezioni. Seguirà DaciaDesign per i casalinghi, altra attività tradizionale pistoiese e FlowerDesign per il settore vivaistico. Si tratta per la maggior parte di sostegni economici o di servizi? In particolare quali? Dal 2005, anno del mio insediamento come presidente della CCIAA ho abolito i finanziamenti a pioggia: vengono finanziati soltanto i progetti importanti. Inoltre, ho istituito il bilancio sociale con la duplice funzione di controllo interno per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e di comunicazione delle scelte compiute dalla CCIAA per promuovere il benessere economico e sociale della provincia. Qual è attualmente il rapporto fra imprese e mondo del credito? La CCIAA ha allo studio o in atto “intese” con il sistema bancario? Non ci sono rapporti con il mondo del credito se non in casi sporadici o contesti particolari come ad esempio nel progetto del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Pistoia dedicato proprio al rapporto tra le imprenditrici pistoiesi ed il mondo del sistema bancario locale. 23 Sta al sistema bancario dare segnali positivi di trasparenza ed etica nella loro azione. Ritiene siano presenti eccessive rigidità, quali interventi correttivi auspica? La CCIAA ha allo studio servizi di assistenza e supporto alle imprese? Se sì, in collaborazione con altri EE.LL. o Enti terzi oppure da sola? La collaborazione con gli Enti locali della provincia è sempre stata ottimale ma abbiamo rafforzato le collaborazioni con i territori limitrofi, sia nel contesto dell’area metropolitana FI PO PT sia con l’estensione ad un’area più vasta che ricomprende anche i territori della costa attraverso la sottoscrizione di protocolli di intesa con la CCIAA di Lucca. Ciò è fondamentale e strategico poiché in questo modo, allungando l’asse di azione e la collaborazione, il territorio pistoiese non si pone più al margine dell’asse metropolitana ma si sposta al centro divenendo “cerniera”, punto di collegamento di un’area che con la sua economia rappresenta oltre il 60% dell’economia regionale e come tale può “pesare” di più e condizionare le scelte della Regione. Altri strumenti sono stati messi a punto insieme a Union- camere, l’Unione delle CCIAA toscane che insieme alle Fondazioni bancarie ha dato vita ad un fondo di rotazione per le imprese. Dal 2005 è attivo un Osservatorio per la programmazione strategica con l’obiettivo di rafforzare i processi di concertazione tra enti pubblici, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali ed altri soggetti protagonisti dello sviluppo locale: • mettendo a sistema gli osservatori esistenti in materia economica e sociale; • promuovendo attività di analisi al fine di determinare scenari a livello territoriale e/o settoriale; • individuando progetti prioritari e le relative modalità per la loro realizzazione, proponendo le collaborazioni necessarie. L’Osservatorio Provinciale per la Programmazione Strategica costituisce inoltre lo strumento mirato a sostenere il territorio provinciale nello sforzo di adeguamento ai nuovi indirizzi della programmazione regionale ed alle nuove modalità di accesso alle risorse comunitarie che sempre più pongono al centro la concertazione e la progettazione integrata in relazione agli obiettivi da perseguire. Susanna Daniele Un interno della Camera di Commercio il melograno maggio 2008 ATTIVITÀ SOCIALE 24 Ricordo di Mario Chiti Uomo di fede, impegnato nel sociale, è stato a lungo socio della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. La recente scomparsa dell’amico Mario ha rattristato tutta la comunità di Masiano e tutti quanti lo hanno conosciuto. Cresciuto alla scuola del Circo- lo Cattolico Giovanile, guidato da Emilio Bianchi e Vittorio Magni, Delio Chiti, diventò in seguito un dirigente, preparato e fortemente impegnato, di Azione Cattolica e del Circolo ACLI paesano. Faceva l’insegnante alle scuole elementari di Casalguidi, era stimato e benvoluto per la sua lealtà ed i suoi modi garbati, umili la decisi da uomo libero davanti ad ogni condizionamento e tenace quando c’era da lottare per la giustizia e il lavoro. Appassionato di ricerca storica, ha pubblicato alcuni libri di storia locale, ha collaborato con la Cooperativa di Cultura e Sport di Masiano per la stesura di un libro “Masiano 1900-2000, cento anni di storia per non dimenticare”, sponsorizzato dalla nostra Banca, dove è stata ricostruita la storia del paese nel secolo scorso. Ci rimangono in eredità la sua testimonianza di vita, il suo attaccamento al paese, la sua onestà intellettuale, la sua “amicizia”. Iliano Galardini Premio il Rastrello XXIII Edizione del Premio Nazionale Il Rastrello Anche quest’anno si svolgerà il premio nazionale di poesia “Il rastrello” indetto e organizzato dalla Cooperativa di Cultura e Sport, “E. Bianchi”, patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Pistoia e dall’Agenzia per il turismo Abetone – Pistoia il melograno maggio 2008 – Montagna Pistoiese. La Banca di Credito Cooperativo di Masiano, in qualità di sponsor unico della manifestazione, offre ancora una volta il suo apporto determinante a questa iniziativa di evidente significato culturale, a cui partecipano poeti da tutte le regioni italiane. La premiazione delle liriche selezionate dalla commissione giudicatrice formata da esperti verrà effettuata sabato 30 agosto alle ore 18.30 nella Sala del Circolo A.C.L.I. di Masiano, nell’ambito della manifestazione di “Masiano in Festa”. Iliano Galardini ATTIVITÀ SOCIALE 25 Ciclismo uno sport radicato nel territorio La gloriosa storia del Gruppo Sportivo “BOTTEGONE” Ciclismo È una vecchia ed appassionante storia quella del Gruppo Sportivo Ciclistico “BOTTEGONE”, iniziata nell’immediato dopoguerra grazie alla passione per le due ruote di due personaggi storici: Brunero BOCCARDI ed Alessandro FEDI credettero fin da allora in questo progetto e nei locali del vecchio Circolo ricreativo diedero vita alla loro idea. La prima dotazione di maglie fu acquistata col ricavato ottenuto dalla vendita della carta straccia, una delle poche fonti di guadagno lasciate dalla sciagura del secondo conflitto mondiale. La prima maglia da corsa del “G.S. BOTTEGONE” fu quella color celestino e bianco (con la scritta BOTTEGONE in nero) indossata dal grande Fausto COPPI. Nel 1953, grazie all’epocale ingresso degli sponsor nel mondo sportivo, i colori divennero il marrone scuro con striscia bianca con la scritta G.S. BOTTEGONE-FAEMA, famosa ditta di macchine da caffè che affiancò il famoso team fino al 1965, epoca in cui si passò ai definitivi rosso e bianco, colori che abbiamo trovato sulle gloriose maglie di corridori di fama internazionale ed addirittura mondiale come Francesco MOSER, Fedor Den Hertog, Marcello SOLDI, Frabrizio FABBRI, Walter RICCOMI, Stefano GIRALDI, Mario CIPOLLINI, Michele BARTOLI, Alessandro BARONTI, Luca SCINTO, Paolo FORNACIARI, Alessandro PETACCHI, ecc. Nel 1953 nacque anche la prima “ammiraglia”, una giardi- netta messa a disposizione da un dirigente del gruppo, il sig. Mario MATI. La vettura riusciva ad ospitare fino a 6 corridori con le bici ancoràte sul tetto. Nella sua gloriosa storia, la società ha concentrato i propri sforzi nell’allestire squadre soprattutto rivolte alla categoria dilettanti e, negli ultimi tempi, l’attenzione si è rivolta verso le categorie esordienti, allievi e juniores. Nell’anno in corso l’organico è composto da 23 atleti: 11 allievi e 12 juniores. Il Gruppo Sportivo BOTTEGONE è stato fondato nel 1947. Vittorie su strada 1183, su pista 158, ciclocross 7. Corridori tesserati 1796; coppe e trofei 2389. Gli atleti più vittoriosi (prime 3 posizioni): Francesco MOSER: 48 vittorie Marcello CHITI: 43 vittorie Marcello SOLDI: 42 vittorie Le vittorie: 8 giri a tappe internazionali (fra i quali il Giro d’Italia per dilettanti del 1971 vinto da MOSER ed il Tour de France per dilettanti del 1972 vinto da Fedor Ivan Den Hertog). 1 Campionato del Mondo; Medaglia di Bronzo Olimpiadi 1972 a Monaco di Baviera; 3 Medaglie d’argento Giochi del Mediterraneo; 6 Campionati italiani; 21 Campionati Regionali su strada; 13 Campionati regionali su pista; 1 Campionato regionale ciclocross. Giacomo Capecchi Presidente G.S. Bottegone G.S. Bottegone Ciclismo il melograno maggio 2008 ATTIVITÀ SOCIALE 26 Le donne al Bottegone si danno alla pallavolo Il Direttore Tecnico Athos Querci La squadra di pallavolo femminile Progetto Volley Bottegone è al quarto anno di attività. Ideata e costituita da Athos Querci, uno dei tecnici più rappresentativi della nostra provincia, la giovane società sta facendo passi da gigante sotto l’aspetto dell’organizzazione e anche sotto quello tecnico (quest’anno ha partecipato a ben 7 campionati). Perché Bottegone? “Dopo aver girato per quasi 30 anni la Toscana ad allenare (ha allenato da l’ultima categoria fino alla serie B compresa, n.d.r.), ad un certo punto ho deciso di fermarmi a fare qualcosa di mio e a mettere la mia esperienza al servizio di tutto un movimento. Bottegone è una frazione di Pistoia che conta circa 7.000 abitanti e sapevo che gli sport praticati erano solamente del settore maschile (calcio, ciclismo, basket), dunque pensai che poteva essere una buona idea lanciare la pallavolo femminile: in questo modo non si sarebbero tolti atleti alle altre discipline e si sarebbe colmata una grossa lacuna del territorio. La pallavolo femminile, su scala nazionale, è lo sport, dopo il calcio, che ha il più alto numero di praticanti ed è lo sport femminile di gruppo per eccellenza; perché non farlo al bottegone?” E Bottegone ha risposto alla il melograno maggio 2008 grande, infatti ora sono circa 80 le giovani tesserate che hanno iniziato a giocare, grazie anche alla Banca di Credito Cooperativo di Masiano che fin dall’inizio ha aiutato la società. Le maglie e le tute delle pallavoliste riportano il logo della Banca di Masiano, che mostrano sul petto ogni volta che scendono in campo. La società sta diventando sempre più adulta e importante perché la pallavolo a Bottegone è già una realtà e anche i risultati tecnici si cominciano a vedere. La squadra di promozione ha sfiorato i play-off, l’under 13 e l’under 12 si sono classificate seconde nei rispettivi campionati: l’urlo per una gioia è solo rimandato perché il P.V. Bottegone è destinato a crescere. Il lavoro paga, la serietà anche e la Banca di Masiano, sensibile anche allo sport del gentil sesso, sarà sicuramente al fianco di questa nuova grande realtà dello sport del Bottegone. Antonella Nannetti Nella foto alcune atlete del P.V. Bottegone ATTIVITÀ SOCIALE 27 Junior aglianese Stagione Sportiva 2007-2008 Allievi “A” Accordo nel segno dei giovani tra la BCC Masiano e Junior Aglianese La nostra Banca, da sempre attenta alle esigenze del territorio e dei giovani, ha inteso agevolare le famiglie dei ragazzi nell’ambito sportivo – formativo. A tale proposito ha stipulato un accordo con l’Unione Sportiva JUNIOR Aglianese, associazione dilettantistica che, attraverso la disciplina del calcio, si prefigge la valorizzazione e la formazione culturale, sportiva e comportamentale dei ragazzi. L’accordo, riguardante i giovani di età sino a 15 anni, prevede l’intervento diretto della nostra Banca nel pagamento di una quota-parte dell’onere di iscrizione. L’iniziativa è attualmente valida per la prossima stagione sportiva 2008/2009 ma, confidando nell’apprezzamento dell’iniziativa, si presume di poterla estendere anche successivamente. Buon divertimento a tutti i nostri ragazzi. G.A. Stradella L’utilizzo del defibrillatore La formazione di operatori per l’utilizzo del defibrillatore con l’impegno della BCC Masiano La Bcc Masiano sta acquistando alcuni defibrillatori cardiaci per metterli a disposizione nel proprio territorio, affinché, si possa intervenire positivamente, nei casi in cui alcune persone subiscano un arresto cardiaco. I defibrillatori cardiaci saranno presenti sulle piazze in cui la Bcc opera, in particolare, nelle strutture di riferimento per la popolazione. La Bcc Masiano ha deciso di offrire ai propri soci, clienti e dipendenti, in collaborazione con il 118 di Pistoia e Cuoriamoci Onlus, la partecipazione gratuita ad alcuni corsi tecnici per imparare le tecniche di rianimazione tra cui il massaggio cardiopolmonare e la ventilazione, nonché l’utilizzo del defibrillatore cardiaco portatile. I partecipanti ai corsi organizzati dalla Banca potranno ottenere l’attestato e la conseguente abilitazione all’utilizzo del defibrillatore in qualsiasi luogo. Tutti coloro che sono interessati per informazioni e iscrizioni possono contattare l’Ufficio Soci della Bcc Masiano al numero 0573/984102 o scrivere a [email protected]. Simona Giuliani il melograno maggio 2008 ATTIVITÀ SOCIALE 28 Testimonianza di una vita salvata dalle tecniche di rianimazione e dal defibrillatore Parlare con Sergio Nenciarini di volontariato, in particolare di tecniche di rianimazione in caso di arresto cardiaco, è assolutamente coinvolgente ed emozionante. Durante la nostra chiacchierata, per sua stessa ammissione, ha più volte ribadito scherzando che stavo parlando con un “miracolato”. L’assoluta leggerezza con cui descrive molteplici situazioni che ha affrontato nella sua lunga attività di volontario della Misericordia, ed in particolare la singolare esperienza da lui vissuta l’anno scorso, si coniuga perfettamente alla serietà con cui affronta l’impegno del volontariato e con la profondità delle sue convinzioni morali. Veniamo ai fatti. L’estate scorsa, in un caldo pomeriggio di luglio, Sergio stava lavorando nella sua azienda ed insieme alla moglie ed alcuni dipendenti stava scherzosamente esponendo cosa fare in caso di arresto cardiaco, ovvero quali tecniche adottare per un soccorso immediato. Già da qualche giorno non stava bene: sentiva una pesantezza alla cassa toracica ed un dolore diffuso all’avambraccio sinistro. Però quel giorno aveva giustificato tale malessere per aver bevuto dell’acqua fredda subito dopo pranzo e, visto il caldo del periodo, aveva pensato ad una congestione. Purtroppo si trattava di un “infarto acuto del miocardio inferiore” ed all’improvviso perse conoscenza. il melograno maggio 2008 Intervista a Sergio Nenciarini Ma, l’aver descritto così bene fino a quel momento, ai suoi collaboratori, cosa fare in caso di infarto…gli aveva salvato la vita. Infatti, i dipendenti dopo aver allertato il 118 ed aver iniziato il massaggio cardiopolmonare nonchè la ventilazione, erano stati prontamente sostituiti dai volontari della Misericordia di Casalguidi sopraggiunti tempestivamente con il defibrillatore cardiaco semi-automatico (Sergio ci tiene a sottolineare “in 4 minuti”). Nel frattempo era arrivata anche l’ambulanza medicalizzata del 118 di Pistoia con a bordo personale qualificato che ha cercato di stabilizzare il cuore di Sergio, che quel pomeriggio non ne voleva sapere di “calmarsi”… I volontari della Misericordia di Casalguidi (il fatto che si trattasse di personale laico ci induce tutti a riflettere sull’importanza di poter effettuare corsi specifici…) hanno applicato il defibrillatore a Sergio e sono state necessarie ben 3 scariche per permettergli di giungere, con l’elicottero Pegaso, all’Ospedale di Careggi di Firenze, dove ha subito un intervento di angioplastica per occlusione al 98% dell’arteria coronaria destra. Sergio Nenciarini si è ristabilito molto bene ed è entusiasta del defibrillatore cardiaco. Ha manifestato grande apprezzamento per la sensibilità che la nostra Banca ha dimostrato verso il proprio territorio (stiamo acquistando n. 7 defibrillatori cardiaci da posizionare in tutte le zone operative di competenza ed organizzando corsi aperti a tutti i Soci, clienti e dipendenti). Ha mantenuto intatta la sua passione per il volontariato, semmai la voglia di aiutare il prossimo è cresciuta “nonostante”, con il massaggio cardiopolmonare, gli abbiano lasciato qualche “inevitabile livido”… ormai solo un ricordo… Ma, ascoltando il suo racconto viene da pensare che ne sia stato immensamente felice. Simona Giuliani Sergio Nenciarini ATTIVITÀ SOCIALE 29 Intervista a Eugenio Capone Socio della Bcc Masiano Eugenio Capone nasce a Roma il 14.08.1966. Ha iniziato a giocare a basket nel 1980 presso la Società Salesiana “Don Bosco” di Cinecittà. È alto 2,14 mt. Ruolo: pivot (centro). Nel 1982 si trasferisce a Bologna per intraprendere la carriera da professionista. Gioca nella Fortitudo “Latte e Sale” in serie A2. Nel frattempo si dedica anche allo studio, infatti frequenta la scuola per geometri di Bologna. Rimane a Bologna fino al 1985, poi si trasferisce a Montegranaro (AP) per giocare in B1 da titolare. A Fermo conclude positivamente il suo ciclo di studi, diplomandosi geometra. Nel 1986 arriva a Pistoia per giocare in B1 nella “Maltinti”. Ottiene subito la promozione in A2. L’anno successivo lascia Pistoia, anche se non con il “cuore”, per trasferirsi nuovamente a Bologna e giocare nella Fortitudo in A2. Ottiene la promozione in A1 ed è testimone dello storico sorpasso della Fortitudo nei confronti della rivale Virtus Bologna. Nel 1988 ritorna a Pistoia per giocare nella “Kleenex”. In quell’anno la città vede l’inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport di S.Agostino. Eugenio Capone gioca a Pistoia in serie A2 fino al 1992. Successivamente, fino al 1994, gioca a Marsala (TP) in serie B1, ottenendo la promozione in A2. Ritorna ancora a Pistoia per giocare nella “Kleenex” in serie A1 e ci resta 3 anni. Gioca la Coppa Korac nell’anno 1996/1997. Successivamente viene ingaggiato da Teramo in B1 e da Pavia in B1. Nel 1999 ritorna a Pistoia per giocare a Massa e Cozzile in B2. Nuovamente ottiene la promozione in B1. Ritorna a giocare nella squadra di Pistoia, serie B2, l’anno seguente, ottenendo la promozione in B1. Nel 2003 decide di ritirarsi dalla pallacanestro ma, nel 2004 a causa di un grave infortunio accaduto all’americano dell’Agricola Gloria, squadra di Montecatini Terme militante in serie A2, decide di riprendere l’attività professionistica per un breve periodo. Infatti, sempre nel 2004 cessa definitivamente di giocare, dopo aver giocato i play off per accedere alla serie A1. il mutuo concessomi dalla banca e nonostante le numerose offerte bancarie ricevute negli anni della carriera trascorsi in giro per l’Italia, sono sempre rimasto fedele alla Bcc Masiano”. Che tipo di rapporto hai con il nostro Istituto? “Posso affermare che considero Masiano la banca di riferimento per la mia famiglia e per le mie attività professionali. Sono cresciuto con la Bcc Masiano avendo il supporto di tutto il personale dipendente (con cui mi sono rapportato nel tempo); rivolgo loro un plauso per la professionalità, la disponibilità ed elasticità nell’aiutarmi a gestire negli anni ogni tipo di situazione”. Simona Giuliani Capone come ti sei avvicinato alla Banca di Masiano? “Sono cliente dal 1991 della Bcc Masiano, grazie all’invito di un collega tifoso di pallacanestro, e sono divenuto socio dal 2001. Io sono cresciuto con la Banca di Masiano”. Vuoi dire che la Banca ha avuto una spazio nella tua vita familiare e professionale? “In qualche modo, certamente. Sono sposato con una pistoiese doc, ho una ragazza di 14 anni ed abito nella provincia di Pistoia. Nel 2000, ho iniziato a dedicarmi ad un’altra grande passione oltre alla pallacanestro: il settore immobiliare ed a questa attività mi dedico tuttora. Ho acquistato la prima casa con Eugenio Capone il melograno maggio 2008 ATTIVITÀ SOCIALE 30 Giugno aglianese Anche questo anno la nostra BCC non poteva mancare al consueto appuntamento che, nel mese di giugno, vede diventare protagonista la città di Agliana. Molte sono le occasioni d’incontro che vengono organizzate dall’Amministrazione Comunale nel mese, culminanti con la Mostra Mercato che chiude, volendo usare un termine legato alla tradizione, la “fiera paesana”. Da quando la Banca di Credito Cooperativo di Masiano ha localizzato una propria agenzia operativa sul territorio aglianese, ha sempre partecipato con interesse ed orgoglio a questa manifestazione, sponsorizzando ogni anno diverse iniziative. In particolare, per l’edizione 2008, la banca promuoverà la proiezione delle partite di calcio degli Europei: due incontri di quarti di finale e le due semifinali saranno proiettati in piazza Gramsci, mentre la finale sarà visibile su un mega schermo allestito nel Parco Pertini. il melograno maggio 2008 Fra le altre iniziative che verranno da noi sponsorizzate rientra il particolare appuntamento dedicato alla musica Jazz, dal titolo “Cosimo Marchese, Nico Vernuccio & Jazzfreehands Community” che si svolgerà nel suggestivo sfondo del Parco Pertini, cornice perfetta per questo genere musicale. L’appuntamento è previsto per venerdì 27 giugno e parteciperanno come ospiti Nico Gori (clarinetti) e Claudia Tellini (voce). Infine, anche quest’anno non mancherà lo stand della BCC che sarà allestito sempre presso il Parco Pertini dal 26 al 29 giugno. La Mostra Mercato rappresenta infatti un importante momento di contatto fra la banca e tutta la comunità che partecipa alla manifestazione aglianese, poiché ci consente di dimostrare il nostro modo di essere e di fare banca, in prima persona. A conferma dell’interesse e della sensibilità che la nostra BCC ogni anno riserva alle famiglie e ai giovani, sarà presente, in alcune serate, un clown per allietare il pubblico dei “piccoli” (e non solo) che, immancabilmente, come nelle passate edizioni, divertiti dalla sua estrosità ed abilità nel modellare palloncini gonfiabili, faranno cerchio attorno al nostro stand. Ringraziando le autorità locali per l’organizzazione di questa serie di eventi volti a dare il giusto risalto ad Agliana, vi aspettiamo numerosi per farvi conoscere il mondo BCC Masiano! Cristiano Verniani ATTIVITÀ SOCIALE 31 “Agliana” di Donatella Lami In occasione del trasferimento della filiale di Agliana, la nostra BCC è stata ben lieta di sponsorizzare la ristampa del volume “Agliana” di Donatella Lami, frutto di un lavoro tanto attento quanto scrupoloso, teso ad evidenziare lo spessore culturale, economico, produttivo e demografico della comunità Aglianese. La volontà di sponsorizzare la ristampa del volume sancisce simbolicamente lo stretto legame che col tempo si è creato con il territorio di riferimento e la naturale empatia che si è generata fra la Banca e la comunità residente ad Agliana. Vi aspettiamo pertanto presso la nuova sede dell’agenzia, in via Mallemort angolo via Bellini, per poter constatare di persona il nuovo lay-out della struttura dettato da una nuova filosofia del fare banca e celebrare assieme l’inaugurazione dei nuovi locali. Cristiano Verniani Le gite sociali della BCC Masiano Gite Sociali 2008 Venezia e minicrociera 13 SETTEMBRE: Ritrovo e partenza da Masiano alla volta di Venezia in pullman G.T. Arrivo al Tronchetto e trasferimento con battello privato fino a San Marco. Sbarco e trasferimento in ristorante prenotato per il pranzo. Nel pomeriggio, incontro con guida locale per la visita (della durata di 4 ore circa) di una delle città più belle. Al termine, trasferimento in hotel 4 Stelle in zona S. Marco per cena e pernottamento. 14 SETTEMBRE: Colazione in hotel e imbarco sul battello (biglietto incluso) per la visita delle isole di Murano, Torcello e Burano. Al termine della navigazione, pranzo in ristorante prenotato e ritorno al Tronchetto. Rientro a Masiano previsto in serata. il melograno maggio 2008 ATTIVITÀ SOCIALE 32 Cappella Sistina e Musei Vaticani La BCC Masiano effettuerà anche una visita riservata e guidata, a porte chiuse, della Cappella Sistina e dei Musei Vaticani. La Crociera delle Meraviglie Dalla “Costa Atlantica” la Crociera Soci 2008 Sabato 6 Settembre dalle ore 20.00 “L’Albero della Solidarietà” manifestazione a carattere sociale. A Masiano cena a prenotazione. Per informazioni e adesioni alla serata è possibile contattare l’Uffico Soci 0573 984102 [email protected] il melograno maggio 2008 MARKETING 33 Banca Agrileasing sostiene la realizzazione dell’energia da fonti rinnovabili Già da tempo Banca Agrileasing è impegnata nella tutela dell’ambiente e nella conservazione delle risorse: per queste ragioni ha scelto di sviluppare una formula leasing dedicata alle energie rinnovabili dando maggiori opportunità alle imprese che scelgono di dare valore all’ambiente e nello stesso tempo hanno la necessità prestare attenzione ai propri costi fissi. Infatti la diffusione degli impianti fotovoltaici in Italia è incentivata dal Conto Energia, un sistema che consente agli imprenditori e privati che producono autonomamente energia verde di immetterla nel mercato a fronte di una remunerazione vantaggiosa (che va da un minimo di 36 a un massimo di 49 centesimi per kilowattora) e con tariffe garantite per 20 anni. Un modo, quindi, per far diventare Un leasing fotovoltaico l’energia pulita un buon investimento finanziario, con ritorni e redditività certa, e che ha come risultato finale quello di far risparmiare soldi in bolletta ed essere un valido aiuto alla salute del pianeta. L’obiettivo di produrre elettricità nel rispetto dell’ambiente è dunque in linea con le nuove esigenze del mercato. Nel 2007 sono stati messi in funzione 4896 impianti pari a 55,87 Mw con una crescita di oltre 5 volte rispetto al 2006, ma soprattutto in soli 365 giorni si è installata una potenza fotovoltaica maggiore di quanto non fosse il totale cumulativo presente in Italia in quasi 30 anni. Per finanziare tali impianti, in particolare quelli che hanno una potenza di generazione compresa tra i 20 Kw e i 1000 Kw, sono Finalmente posso!! state pensate tre differenti formule in base al livello di integrazione architettonica che prevedono il posizionamento o l’integrazione totale su superfici esterne degli immobili o l’ubicazione di tali impianti sul terreno. A garanzia di queste tipologie di operazioni verrà semplicemente richiesto alla clientela di cedere il credito derivante dal Conto Energia. Il tutto con tempi veloci e processi trasparenti e ben definiti. Insomma un ventaglio di disponibilità che ha un unico obiettivo: fornire energia alle attività industriali e civili in un modo più etico e con l’attenzione massima al rispetto dell’ambiente. Per saperne di più contatta gli sportelli della nostra Banca. Andrea Dani Lavoratori atipici e Credito Bancario La nostra Banca di Credito Cooperativo di Masiano ha aderito al Nuovo Protocollo di Intesa Regione Toscana, finalizzato ad agevolare l’accesso al credito da parte di soggetti (principalmente privati e famiglie) che vivono ed operano nel nostro territorio. L’iniziativa mira a consentire l’accesso al credito anche a quei lavoratori che non sono in possesso degli ordinari requisiti standard di certezza retributiva richiesti dal sistema bancario. È pertanto rivolta ai soggetti del nostro territorio che siano titolari di un rapporto di lavoro NON a tempo indeterminato in condizioni di vigenza (tipicamente i cosiddetti lavoratori atipici) o disoccupati purchè nei 6 mesi antecedenti la richiesta abbiano avuto in corso un contratto di tale tipologia. La BCC Masiano effettua pertanto alle persone del nostro territorio, che si trovino nella condizione sopra detta, concessione di finanziamento con le seguenti caratteristiche: - importo massimo Euro 15.000; - durata da 18 a massimo 60 mesi; - tasso fisso; - finalità previste: interventi relativi a condizione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa, lavorativa e di salute nonché acquisto di beni strumentali che aumentino la possibilità di assunzione in pianta stabile. Per la particolarità dell’intervento il nostro istituto non richie- de il rilascio di garanzie personali o reali da parte di altri soggetti o familiari. Saremo noi infatti che, in armonia con il soggetto richiedente e la Regione Toscana, attiveremo gratuitamente le iniziative collaterali con l’Agenzia regionale Artea. L’attenzione verso il territorio di appartenenza e delle sue famiglie passa, per la Banca in prima persona, anche attraverso le iniziative descritte. I prestiti in questione sono subordinati ai limiti globali di plafond annui. Gli interessati possono recarsi presso le nostre Agenzie per maggiori informazioni. G.A. Stradella il melograno maggio 2008 MARKETING 34 Alla Banca di Credito Cooperativo di Masiano stanno molto a cuore i giovani! Per i nostri giovani Clienti abbiamo i c/c specifici 14-18 e 1828: vieni a scoprirne le caratteristiche presso le nostre agenzie. Per i nostri giovani Soci abbiamo uno speciale “pacchetto socio”, ovvero la possibilità di diventare socio della banca con soltanto n. 50 quote (poco più di € 250,00). Inoltre, tutti i figli dei soci che compiranno 18 anni di età…potranno diventare soci della banca Spazio ai Giovani con solo 50 quote, ed in più, ricevere uno splendido premio a scelta tra un telefono cellulare, un I-Pod, una macchina fotografica, ecc. In più, la possibilità di ottenere uno sconto del 20% sull’acquisto dei Libri di Testo per le Scuole Medie Inferiori e Superiori. E per i “giovanissimi” figli e nipoti dei soci , entro i 12 mesi dalla nascita, la Banca riserva la possibilità di aprire uno speciale deposito a risparmio con particolari con- dizioni…ed il primo versamento lo facciamo noi!! Maggiori informazioni presso le agenzie della Banca o rivolgendosi all’Ufficio Soci 0573/984102, [email protected]. Ed i vantaggi non sono terminati…sono allo studio nuove iniziative per i giovani Soci della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. S.G. Giovani: diamogli credito È con vero interesse che la Banca di Masiano ha accolto l’iniziativa avviata dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, l’importanza dell’iniziativa è anche sottolineata dal fatto di essere inserita nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria per gli anni 2007-2011. La nostra Banca, in considerazione dell’interesse che l’iniziativa riveste per le politiche in favore dei giovani, in particolare degli studenti più meritevoli e delle loro famiglie, ha approntato in maniera rapida, efficiente e competitiva forme di finanziamento agevolato per i nostri giovani. Per la Banca di Masiano, sempre attenta alla crescita ed al futuro del suo territorio e delle sue risorse, anche umane, la sottoscrizione e la creazione di prodotti specifici per i giovani meritevoli, rappresenta una iniziativa, alla quale ci prefiggiamo di farne seguire altre, finalizzata a promuovere il diritto dei giovani alla formazione cultu- il melograno maggio 2008 rale e professionale, al loro inserimento nella vita sociale, attraverso interventi volti ad agevolare forme di incentivazione all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, mediante il sostegno economico e finanziario. L’incentivo, erogato sotto forma di finanziamento a condizioni vantaggiose (tasso fisso – parametro IRS +0,50) è rivolto a studenti residenti in Italia di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Vengono finanziate (entro limiti che variano da tipologia a tipologia) i contributi per corsi universitari e di alta formazione artistica, le spese per la partecipazione al programma comunitario Erasmus, spese per iscrizioni ai corsi post laurea e master, spese per l’acquisto di personal computer portatili dotati di connettività WiFi, spese connesse alla stipula di contratti di locazione da parte di studenti fuori sede. VENTO (garanzia) DA PARTE DELLA FAMIGLIA, NÉ LA BUSTA PAGA. NON È RICHIESTO L’INTER- G.A. Stradella Accedere al finanziamento è semplicissimo… Devi recarti presso la Segreteria dell’Università o altra Istituzione alla quale sei iscritto e richiedere di essere ammesso a partecipare all’inizitiva “DIAMOGLI CREDITO”. La Segreteria studenti accerterà le tue generalità e la presenza dei requisiti di merito studentesco (i buoni “credito” conquistati nell’anno precedente, la quantità dei crediti varia a seconda degli interventi richiesti) e ti rilascia uno specifico codice PIN. A questo punto non devi fare altro che recarti da una delle nostre Agenzie. Al resto pensiamo tutto NOI. Ti invitiamo a recarti presso le nostre Agenzie per maggiori informazioni o ritirare le brochures.