PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme A cura di: Borghi Elisabetta Catanzariti Chiara Dattilo Francesca Lanzi Laura Mesdour Khadija Mingrone Cinzia Zerbinati Stefania Classe IV^ I.P.S.C. Istituto Suore Visitandine Classe IV^ I.P.S.C. 1 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme Ringraziamenti. Hanno collaborato alla realizzazione del Progetto: L’educatrice Professionale della Cooperativa Sociale “Il Gabbiano”: - Chiara Billi L’insegnante: - Daniela Bressan La preside: - Carmen Falconi La collaboratrice Legacoop: - dott.sa Mara Leporati A loro va il nostro ringraziamento, in particolare siamo grati all’educatrice Chiara Billi e prof.ssa Daniela Bressan per la collaborazione e l’assistenza prestataci. Grazie a tutti per averci supportato in questo nuovo viaggio di accrescimento culturale Classe IV^ I.P.S.C. 2 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 1. La Mission 2. Il problema dell’alcool e i servizi di prevenzione e sostegno oggi 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. Il consumo di alcool: i dati statistici La campagna di prevenzione a livello regionale e nazionale Obiettivi proposti del Ministero della Salute I servizi di prevenzione e assistenza nel territorio 3. La nostra attività 3.1. 3.2. 3.3. I servizi della Cooperativa Sociale Stella Prevenzione Assistenza e sostegno psicologico durante e dopo la cura 4. L’organizzazione del centro 5. Investimenti e fonti di copertura 6. Costi del centro 7. Ricavi Classe IV^ I.P.S.C. 3 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 1. LA MISSION Il nostro obiettivo è creare un centro per la prevenzione, assistenza e sostegno psicologico durante e dopo la cura dell’alcolismo nella forma di cooperativa sociale, nella zona del circondario di Imola. Nel quotidiano il consumo di alcool è molto più diffuso di quanto non sembri, soprattutto in ambienti come discoteche, pub, feste e qualsiasi altro luogo simile. Questo problema riguarda soprattutto i giovani, infatti, spesso molti di loro abusano dell’alcool non pensando alle conseguenze che ha su di loro e sugli altri. L’alcool incide soprattutto sul sistema nervoso, sul sistema digerente e quello cardiocircolatorio. Consumato in quantità eccessive l’alcool può causare dipendenza e gravi danni all’organismo,ha un effetto euforizzante e da senso di sicurezza in se stessi; inoltre non produce lo stesso effetto su tutti gli individui: le donne ne tollerano mediamente una quantità inferiore rispetto agli uomini. L’alcool è un grave pericolo immediato per chi guida o usa macchinari pericolosi, e, il suo consumo prolungato, porta all’intossicazione o all’alcolismo, di cui soffrono sempre più persone anche nel nostro paese. In alcuni casi, il problema dell’abuso dell’alcool fra i giovani, è causato da problemi o insoddisfazioni di tipo familiare, sociale e scolastico. Ma non è sempre così: capita spesso che gli adolescenti abusino dell’alcool giusto per il gusto di trasgredire. L’idea è nata dall’esperienza che noi viviamo quando ci rechiamo in discoteca e nei locali dove si abusa di alcool e dal disagio che questo fenomeno procura a noi e agli altri. Vorremmo costruire una cooperativa che realizzi un centro di consulenza, assistenza e accompagnamento per tutte le persone che manifestano questo problema, sia per i giovani che per gli adulti, uomini e donne per aiutarli ad uscire da questo tunnel. Classe IV^ I.P.S.C. 4 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 2. IL PROBLEMA DELL’ALCOOL E I SERVIZI DI PREVENZIONE E SOSTEGNO OGGI 2.1 Il consumo di alcool: i dati statistici L'Italia è ai primi posti per il consumo di alcool, insieme a Spagna e Inghilterra. In generale "chi beve non dovrebbe guidare", ma a questo proposito siamo abbastanza indietro. Ultimamente si sta notando che il numero di consumatori sta aumentando soprattutto tra giovani di 13-14 anni, che non sono semplici consumatori occasionali, ma sono diventati abituali visto che l'alcool è ora considerato una bibita, come una qualsiasi altra bevanda analcolica, e viene usato per divertirsi e non più per dimenticare i propri problemi. Ecco che l'alcool serve per divertirsi e creare un diverso status sociale. Il tasso di alcolemia massimo consentito dalla legge è di 80 mg per litro di sangue, una quantità superiore fa scattare il ritiro della patente. La quantità di alcool di 80 mg per litro di sangue corrisponde all'assunzione di circa 2 birre medie o di 2 bicchieri di vino. Superato questo limite il rischio di causare un incidente stradale cresce notevolmente, infatti le capacità di guida ne risentono notevolmente; bisogna comunque sottolineare che le sostanze alcoliche bevute a digiuno causano un incremento del tasso alcolico molto maggiore rispetto alle sostanze alcoliche bevute durante i pasti. Dal Corriere della Sera del 13/04/2007 I risultati di una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Istat, presentati il 12/04/2007 sono allarmanti. Secondo questi dati, nel 2006, l’8,4% della popolazione di undici anni e più ha consumato alcool in eccesso in una sola occasione, almeno una volta negli ultimi dodici mesi. La quota è in aumento rispetto al 2003 (7,1%), anno in cui l’Istituto di statistica ha rilevato per la prima volta il fenomeno. Il 20% dei giovani si ubriaca il fine settimana e più della metà dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni beve il sabato sera. Tra i teenager (11-15 anni), il 18,6% già consuma alcolici. Se la popolazione che consuma alcool è stabile al 70%, aumenta la quota tra i giovani e in particolare tra le donne di 20-24 anni (dal 57,6% al 59%). Viene definito binge drinking il fenomeno dei minori che bevono con l'intenzione di ubriacarsi e lo fanno sistematicamente, almeno dodici volte all'anno. Classe IV^ I.P.S.C. 5 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme I dati sono così suddivisi: Nord-est 9.8% Nord-ovest 6.8% Centro 6.3% Isole 5.1% È un modello di consumo, secondo l’ Istat, «che caratterizza soprattutto i giovani: l’andamento per età è fortemente asimmetrico, con un picco nelle fasce 20-24 anni (15,6%) e 25-29 anni (16,1%)». Tra i minorenni, nel 2006 si sono ubriacati almeno una volta il 2,1% dei ragazzi di 11-15 anni (2,6% dei maschi e 1,5% delle femmine); tra i 16-17 anni la quota è del 12,1% (16% dei maschi e 8,2% delle femmine);tra i 1819 anni la percentuale raggiunge il 15,3% (22,1% dei maschi e 8% delle femmine).Il fenomeno inizia a manifestarsi anche tra le ragazzine. Dopo i 25 anni il fenomeno ha un «andamento gradualmente discendente con l’età». Ogni anno in Italia circa 25mila decessi sono causati dall’alcool. Di questi, 17mila sono di uomini. Le morti più frequenti sono per cirrosi epatica o dovuti a incidenti stradali (stragi del sabato sera). Delle cirrosi, il 47,7% per i maschi e il 40,7% per le donne sono collegate al consumo di alcool. Rispettivamente il 26,35% (maschi) e l’11,4% (femmine) dei decessi per incidente stradale sono causati dell’abuso di superalcolici. Alla stessa ragione vengono attribuiti il 5,31% dei tumori maligni maschili e il 3,01% di quelli femminili. Classe IV^ I.P.S.C. 6 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 2.2 Le campagne di prevenzione a livello regionale e nazionale 1_“Campagna contro l'abuso di alcol – 2006” Nonostante l’Italia possa definirsi un Paese moderato in termini di consumo di bevande alcoliche e con una radicata abitudine al consumo “mediterraneo” (ad accompagnamento dei pasti), da molti anni un numero sempre più alto di giovani adotta comportamenti a rischio. Anche per il 2006, il Ministero della Salute ha promosso una campagna di comunicazione indirizzata agli adolescenti per informarli e responsabilizzarli sui rischi alcol-correlati, sociali e di salute. La campagna è frutto della collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Obiettivi L'obiettivo per il 2006 era quello di sensibilizzare i giovani sul problema "alcol e guida". L’alcol è infatti responsabile della gran parte degli incidenti stradali, che provocano ogni anno il decesso evitabile di circa 2000 giovani. Strumenti di divulgazione della campagna: un libretto informativo “Alcool: sai cosa bevi? Più sai, meno rischi!” rivolto a tutta la popolazione, con informazioni per aumentare la consapevolezza del problema e promuovere una reazione costruttiva da parte dei giovani il libretto “Alcool: le strategie dell’Organizzazione mondiale della sanità” che illustra le iniziative per prevenire i danni alcol correlati e promuovere stili di vita più sani il dossier “Alcool e donna”, pubblicato sul numero di maggio della rivista Polizia e sicurezza sanitaria il libretto “Alcool e lavoro” che illustra gli effetti sulla salute e sulle capacità lavorative un Cd-Rom con 2 spot Tv, di cui uno con testimonial Gigi D'Alessio e l'altro i ragazzi di "Amici", uno spot radiofonico con Gigi d'Alessio due locandine che mettono in guardia sui pericoli della guida in stato d'ebbrezza l'opuscolo “Decalogo per i genitori” con gli elementi essenziali per una riflessione da fare insieme, in famiglia, tra genitori e figli. Classe IV^ I.P.S.C. 7 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme la giornata "Alcohol prevention day" 20 aprile (workshop presso l’Istituto Superiore di Sanità). 2_ “Abuso di alcol – 2005” In Italia, è in costante crescita il consumo di alcol, soprattutto fuori pasto, fra gli adolescenti. I giovani, specialmente le ragazze, bevono per sentirsi più sicuri e loquaci in gruppo. Bere è considerato "trendy" agli occhi degli amici. L'abuso di alcol, oltre a causare direttamente o indirettamente diverse malattie, registra un triste primato anche come causa di mortalità per incidente d'auto. Ogni anno nel nostro Paese, perdono la vita sulle strade circa 200 giovani, per guida in stato di ebbrezza. La Campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol 2005, realizzata dal Ministero della salute, ha inteso trasmettere un messaggio di informazione sugli effetti dannosi legati all’abuso di alcol e di sensibilizzare i giovanissimi ad assumere comportamenti a tutela della loro salute e sicurezza, poiché gli eccessi possono portare rischi molto gravi per sé e per gli altri. STRUMENTI DI DIVULGAZIONE UTILIZZATI: un concerto gratuito, il 5 ottobre al Palalottomatica di Roma con la partecipazione di numerosi artisti italiani tra cui Irene Grandi, Francesco Renga, Dj Francesco, Massimo di Cataldo, Marco Masini e tanti altri un concerto di Gigi D’Alessio, testimonial della campagna del Ministero con lo slogan “Non c’è vita da buttare”, a Napoli 30 settembre uno spot registrato da Gigi D’Alessio che invita i giovani a non abusare con l’alcool e a non guidare in stato di ebbrezza (dal 18 settembre e tutto ottobre) in onda sulle emittenti televisive MTV, MUSIC BOX, ALL MUSIC e sulle principali emittenti radiofoniche nazionali l’invio a tutte le scuole superiori di un ‘pacchetto’ contro l’abuso di alcol contenente: uno spot realizzato da alcuni giovani accompagnato da due locandine “se guidi, non bere” e un libretto informativo utile agli insegnanti per informare i ragazzi sui rischi legati all’abuso di alcool, una guida tecnica con le principali indicazioni dell’OMS il Telefono Verde Alcool (TVA) 800 632000 operativo a livello nazionale, istituito nel 2000 dall'Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità. Servizio anonimo e gratuito, operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 16.00, per informazioni, consulenza, sostegno psicologico agli alcolisti. Classe IV^ I.P.S.C. 8 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 2.3 Obiettivi proposti dal Ministero della Salute • Aumentare la consapevolezza del rischio connesso con il consumo delle bevande alcoliche nella popolazione generale e in alcune fasce di popolazione particolarmente esposte (anziani, giovani, donne), e sostenere le politiche di salute pubblica finalizzate alla prevenzione del danno alcolcorrelato. • Ridurre i consumi a rischio (e in particolare quelli eccedentari e al di fuori dei pasti) nella popolazione e in particolare nei giovani, nelle donne e nelle persone anziane. • Ridurre la percentuale dei giovani minori di 18 anni che assumono bevande alcoliche, nonché l’età del primo contatto con le stesse. • Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati che può verificarsi in una varietà di contesti quali la famiglia, il luogo di lavoro, la comunità o i locali dove si beve. • Ridurre la diffusione e la gravità di danni alcolcorrelati quali gli incidenti e gli episodi di violenza, gli abusi sui minori, la trascuratezza familiare e gli stati di crisi della famiglia. • Mettere a disposizione accessibili ed efficaci trattamenti per i soggetti con consumi a rischio o dannosi e per gli alcoldipendenti. • Provvedere ad assicurare una migliore protezione dalle pressioni al bere per i bambini, i giovani e coloro che scelgono di astenersi dall’alcool. • Aumentare la diffusione dei metodi e strumenti l’identificazione precoce della popolazione a rischio. • Aumentare la percentuale di consumatori problematici avviati, secondo modalità adeguate alla gravità dei problemi, al controllo dei propri comportamenti di abuso, con particolare riferimento ai giovani. • Garantire l’adeguamento dei servizi secondo le previsioni della legge 125/2001 e aumentare la qualità e la specificità dei trattamenti nei servizi specialistici per la dipendenza da alcol. Classe IV^ I.P.S.C. 9 per COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 2.4 I servizi territorio TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme di prevenzione e assistenza nel Nel nostro territorio (Circondario di Imola) le azioni di prevenzione nei confronti dei giovani contro l’abuso dell’alcool sono svolti prevalentemente dai Servizi Sociali dei Comuni e dal Servizio SERT delle ASL. I servizi sociali più attivi sono quelli della provincia di Ravenna data anche la vicinanza con le coste dove si concentrano le discoteche più alla moda. Il comune di Ravenna opera in collaborazione con l’Associazione “Giovanni XXIII”. Il servizio è attivo anche a Faenza. Il Comune di Bologna gestisce i servizi affidandoli in appalto alle cooperative sociali. Le maggiori USL hanno i Sert, però non tutte le USL hanno questo tipo di progetto di prevenzione. Classe IV^ I.P.S.C. 10 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 3. LA NOSTRA ATTIVITA’ 3.1 I servizi della cooperativa sociale Stella Obiettivo della fondamentali: cooperativa è di svolgere due servizi - la prevenzione rispetto al problema dell’abuso di alcool; - l’assistenza e il sostegno psicologico durante il percorso di riabilitazione 3.2 Prevenzione Il progetto della prevenzione dell’abuso dell’alcool tra i giovani consiste prima di tutto in una riflessione sullo stile di vita dei giovani, una riflessione che cerchiamo di attuare nei vari ambiti di vita dei giovani stessi (preadolescenti ed adolescenti, a partire dai 12 anni perché è a questa età che è più facilmente possibile incidere sugli stili e valori di vita). Sostanzialmente verremmo fare vari tipi di azioni, soprattutto con gli adulti perché non si può chiaramente lavorare con i ragazzi sugli stili di vita, se prima non si lavora con gli adulti; per gli adulti vorremmo collaborare nella formazione degli insegnanti, lavorare con i gestori dei locali, con le forze dell’ordine e a livello istituzionale con assessori e vari soggetti che hanno a che fare con i giovani. In pratica dobbiamo selezionare una serie di locali (bar, discoteche, pub) che sono frequentati prevalentemente dai giovani e fare ogni anno circa 20-30 serate presso questi locali, ma prima di tutto sensibilizzare i gestori stessi. L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere con queste serate non è quello di far smettere i giovani di bere, che è impossibile , ma di farli riflettere sui loro comportamenti. Noi siamo presenti in questi locali con materiale informativo e con questionari che li aiutano a riflettere sulle conseguenze dell’alcool e in generale sulle sostanze alcoliche. Dopodiché relazionarci e cercare di parlare con i ragazzi per aiutarli a riflettere sui loro comportamenti e sullo stille di consumo e far capire loro che noi potremmo venir loro incontro nel caso decidessero di farsi aiutare offrendo loro i servizi di cui noi disponiamo. GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE CON LA PREVENZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Ridurre il numero dei giovani che iniziamo a consumare alcool; Ritardare l’età in cui i giovani cominciano a bere; Diminuire le occasioni e la frequenza di consumo ad alto rischio; Combattere la vendita illegale; Ridurre i danni alcool-correlati (incidenti, aggressioni, atti violenza) 6. Individuazione precoce di soggetti a rischio; Classe IV^ I.P.S.C. 11 di COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 7. Promozione della salute nei luoghi del divertimento; 8. Facilitazione dell’accesso e accompagnamento ai servizi. Come prevenire? Per fare prevenzione ci recheremo presso i locali frequentati dai ragazzi; per ragazzi intendiamo dai preadolescenti, adolescenti e adulti (dai 12 ai 35 anni). Le frequentazioni dei locali speriamo susciti nei ragazzi maggiore interesse per l’argomento poiché, in quanto non siamo poliziotti, non li vogliamo spaventare, ma solamente parlare con loro e proporgli qualche questionario. Con noi lavorerà la polizia municipale munita di etilometro, da noi utilizzato non a scopo di far multe ma per far capire ai ragazzi come risponde il loro fisico all’alcool e per fargli capire come è facile superare il limite dello 0,5 % con solo due birre. Poiché viviamo in un epoca di consumismo e tutti noi siamo consumatori, spesso non facciamo differenza tra quello che è legale e quello che è illegale, tra quello che fa bene e quello che fa male. Per questo motivo lavoriamo per portare i ragazzi a riflettere su quello che è il consumismo e sul fatto che non si pensa mai che una cosa che noi consumiamo diventa sempre più forte fino ad impadronirsi di noi stessi. Chiaramente una delle cose più importanti è la stabilità dell’intervento che verrà raggiunta solo se costantemente contatteremo i gestori dei locali, i baristi e il personale che è sempre a stretto contatto con i ragazzi. Classe IV^ I.P.S.C. 12 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 3.3 Assistenza e sostegno psicologico durante e dopo la cura I SERVIZI I servizi che vorremmo offrire con l’apertura di questo centro sono legati all’assistenza psicologica e al recupero sociale delle persone che soffrono di alcoolismo e intendono disintossicarsi. Il nostro lavoro consiste nell’affiancare le strutture che provvedono alla cura dell’alcolismo offrendo : - assistenza e sostegno psicologico nella fase di disintossicazione - rieducazione e assistenza nella fase post-degenza I servizi che prevediamo di erogare sono: - colloqui individuali - incontri di gruppo Il gruppo psicoterapeutico è caratterizzato dalla presenza dei pazienti e del terapeuta ed ha lo scopo di agevolare la presa di coscienza degli utenti relativamente alle problematiche connesse all’alcolismo, rendendoli consapevoli dei segni psicologici della malattia e dell’importanza di tali segni. Il lavoro terapeutico serve, inoltre, ad evidenziare il legame esistente tra l’alcolismo e le problematiche lavorative, familiari e relazionali attuali e passate ed offre l’opportunità di approfondire le dinamiche intrapsichiche connesse all’alcolismo (grandiosità, egocentrismo, onnipotenza ecc.), mantenendo comunque il nucleo del trattamento sui problemi relativi alla dipendenza dall’alcool. L’obiettivo primario della terapia è di facilitare l’esame di realtà di chi si rivolge al centro, stimolando in essi una visione realistica di sé e delle proprie relazioni ed aiutandoli a riconoscere i vantaggi del cambiamento. Il trattamento riabilitativo prevede, infine, tra i suoi obiettivi principali quello di facilitare la prosecuzione del percorso di cura degli alcolisti, stimolando la loro motivazione a prendersi cura della propria sobrietà e attraverso un lavoro di rete che comprende l’invio nei gruppi di auto-aiuto, in comunità (quando necessario) o in terapia (individuale o di gruppo, secondo le diverse esigenze). La terapia individuale offerta dal centro ha un costo di 70 euro (la durata dei colloqui individuali è di 50 minuti ed essi vengono condotti, a seconda delle necessità, da uno psicologo). Classe IV^ I.P.S.C. 13 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme Come è strutturato Le persone sono accolte e ricevono assistenza per ciò che concerne la strutturazione e gli obiettivi del trattamento. Il percorso terapeutico prevede: • 1 - Fase di accoglienza: attraverso un colloquio con uno psicologo e con un educatore viene valutata la motivazione della richiesta d’aiuto del paziente, vengono fornite informazioni sul percorso terapeutico offerto, sui suoi obiettivi e sugli strumenti utilizzati per perseguire tali obiettivi. • 2 - Fase di valutazione ed orientamento clinico: attraverso ulteriori colloqui psicologici e all’ausilio di test/strumenti di valutazione viene tracciato un profilo psicodiagnostico del paziente e valutata la possibilità di una visita medicopsichiatrica, analisi cliniche e controlli di laboratorio. Dopo questa fase di valutazione del caso, gli utenti che avranno bisogno di un trattamento di disintossicazione verranno inviati a strutture idonee. • 3 - Fase di pre-trattamento: consiste di una serie di incontri con lo psicologo e/o con l’educatore allo scopo di incrementare la motivazione al trattamento terapeutico vero e proprio. • 4 - Fase di trattamento: • Terapia individuale e di gruppo Terapia individuale e di gruppo con i familiari Psicoterapia individuale e di gruppo Gruppi di auto-aiuto guidati Gruppi di informazione e di educazione alla salute Lezioni teoriche e didattiche • 5 - Fase di mantenimento e consolidamento: Gruppo settimanale di mantenimento post-trattamento di 6 mesi Sostegno psicologico post-trattamento Invito a frequentare gli incontri di Alcolisti Anonimi o Narcotici Anonimi Classe IV^ I.P.S.C. 14 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 4. L’ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO Il centro viene gestito da 7 soci e opera dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.00 per quanto riguarda il servizio di assistenza e sostegno. Il servizio di prevenzione nei locali verrà svolto a rotazione dagli educatori del centro che seguono direttamente i progetti in collaborazione con i servizi sociali. Nel centro sarà sempre presente uno psicologo e un educatore per le emergenze che si possono verificare. n. 1 1 2 Qualifica Presidente (Mesdour Khadija) Funzione Tenere continuamente il contatto con l'esterno Direttore (Zerbinati Stefania) Ha il ruolo di controllare e organizzare il lavoro Psicologi (Borghi Elisabetta e Dattilo Francesca) Attività psicosociale individuale/attività nel territorio e nei luoghi di divertimento, nelle Guida, con gli insegnanti Educatore - Coordinatore (Catanzariti Chiara, 3 Lanzi Laura, Mingrone Cinzia) Classe IV^ I.P.S.C. Coordinameto, programmazione attività Educativa di strada 15 COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 5. INVESTIMENTI E FONTI DI COPERTURA All’interno del centro verranno organizzati: 1 reception 2 ambulatori 1 ufficio 1 locale per gli incontri di gruppo e le riunioni 3 sevizi igienici Prospetto degli investimenti iniziali Tipo di investimento Spesa Tecnologie informatiche 6.300 € Vita utile 3 anni Mobili ed elementi di arredo 7.000 € 5 anni 1.400,00 € Spese di costituzione Spese di adattamento locale Totale 2.000 € 20.000 € 5 anni 10 anni 400,00 € 2.000,00 € del Ammortamento: costi annui 2.100,00 € 35.300,00 € 5.900,00 € Fonti di copertura Tipo di fonte Conferimenti di ciascun socio Classe IV^ I.P.S.C. Valore in € 10.000,00 € 16 70.000,00 € COOPEATIVA SOCIALE STELLA PROGETTO EXPERIMENT 6 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme 6. I COSTI DEL CENTRO Prospetto spese annue VOCI DI COSTO Energia, gas, acqua Spese telefoniche e postali Spese di cancelleria Stipendi dei soci Servizio di pulizia Affitto dei locali Ammortamenti Materiale divulgativo e pubblicità TOTALE SPESA 2.000,00 800,00 250,00 180.000.00 1.200,00 12.000,00 5.900,00 2.000,00 204.150,00 € € € € € € € € € 7. RICAVI. La nostra cooperativa intende partecipare alle gare di appalto per i progetti di servizi sociali e delle U.S.L. pertanto parte dei ricavi della cooperativa deriveranno dai contributi di questi enti e pertanto non siamo in grado di quantificarli. Una parte di ricavi deriva invece, dal lavoro degli psicologi e dagli educatori del centro rivolti a quelle persone che necessitano sostegno per risolvere il problema della dipendenza dall’alcool. Numero di sedute individuali alla settimana Numero di incontri di gruppo (familiari) alla settimana Costo per ogni seduta individuale Costo per ogni seduta di gruppo (familiari) Ricavo settimanale Ricavo annuo Classe IV^ I.P.S.C. 30 4 70 € per 50 minuti 100 € per 2 ore 4.600 € 230.000 € 17 COOPEATIVA SOCIALE STELLA