PROGETTO EXPERIMENT 6
TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
Istituto SUORE VISTITANDINE – Castel San Pietro Terme
A cura di:
Borghi Elisabetta
Catanzariti Chiara
Dattilo Francesca
Lanzi Laura
Mesdour Khadija
Mingrone Cinzia
Zerbinati Stefania
Classe IV^ I.P.S.C.
Istituto Suore Visitandine
Classe IV^ I.P.S.C.
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Ringraziamenti.
Hanno collaborato alla realizzazione del Progetto:
L’educatrice Professionale della Cooperativa Sociale
“Il Gabbiano”:
- Chiara Billi
L’insegnante:
- Daniela Bressan
La preside:
- Carmen Falconi
La collaboratrice Legacoop:
- dott.sa Mara Leporati
A loro va il nostro ringraziamento, in particolare siamo grati all’educatrice
Chiara Billi e prof.ssa Daniela Bressan per la collaborazione e l’assistenza
prestataci.
Grazie a tutti per averci supportato in questo nuovo viaggio di accrescimento
culturale
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1. La Mission
2. Il problema dell’alcool e i servizi di prevenzione e sostegno oggi
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
Il consumo di alcool: i dati statistici
La campagna di prevenzione a livello regionale e nazionale
Obiettivi proposti del Ministero della Salute
I servizi di prevenzione e assistenza nel territorio
3. La nostra attività
3.1.
3.2.
3.3.
I servizi della Cooperativa Sociale Stella
Prevenzione
Assistenza e sostegno psicologico durante e dopo la cura
4. L’organizzazione del centro
5. Investimenti e fonti di copertura
6. Costi del centro
7. Ricavi
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1. LA MISSION
Il nostro obiettivo è creare un centro per la prevenzione, assistenza e
sostegno psicologico durante e dopo la cura dell’alcolismo nella forma di
cooperativa sociale, nella zona del circondario di Imola.
Nel quotidiano il consumo di alcool è molto più diffuso di quanto non
sembri, soprattutto in ambienti come discoteche, pub, feste e qualsiasi
altro luogo simile.
Questo problema riguarda soprattutto i giovani, infatti, spesso molti di
loro abusano dell’alcool non pensando alle conseguenze che ha su di loro
e sugli altri.
L’alcool incide soprattutto sul sistema nervoso, sul sistema digerente e
quello cardiocircolatorio.
Consumato in quantità eccessive l’alcool può causare dipendenza e gravi
danni all’organismo,ha un effetto euforizzante e da senso di sicurezza in
se stessi; inoltre non produce lo stesso effetto su tutti gli individui:
le donne ne tollerano mediamente una quantità inferiore rispetto agli
uomini.
L’alcool è un grave pericolo immediato per chi guida o usa macchinari
pericolosi, e, il suo consumo prolungato, porta all’intossicazione o
all’alcolismo, di cui soffrono sempre più persone anche nel nostro paese.
In alcuni casi, il problema dell’abuso dell’alcool fra i giovani, è
causato da problemi o insoddisfazioni di tipo familiare, sociale e
scolastico. Ma non è sempre così: capita spesso che gli adolescenti
abusino dell’alcool giusto per il gusto di trasgredire.
L’idea è nata dall’esperienza che noi viviamo quando ci rechiamo in
discoteca e nei locali dove si abusa di alcool e dal disagio che questo
fenomeno procura a noi e agli altri.
Vorremmo costruire una cooperativa che realizzi un centro di consulenza,
assistenza e accompagnamento per tutte le persone che manifestano questo
problema, sia per i giovani che per gli adulti, uomini e donne per
aiutarli ad uscire da questo tunnel.
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2. IL PROBLEMA DELL’ALCOOL E I SERVIZI DI
PREVENZIONE E SOSTEGNO OGGI
2.1 Il consumo di alcool: i dati
statistici
L'Italia è ai primi posti per il consumo di alcool, insieme a Spagna e
Inghilterra.
In generale "chi beve non dovrebbe guidare", ma a questo proposito siamo
abbastanza indietro. Ultimamente si sta notando che il numero di
consumatori sta aumentando soprattutto tra giovani di 13-14 anni, che non
sono semplici consumatori occasionali, ma sono diventati abituali visto
che l'alcool è ora considerato una bibita, come una qualsiasi altra
bevanda analcolica, e viene usato per divertirsi e non più per
dimenticare i propri problemi. Ecco che l'alcool serve per divertirsi e
creare un diverso status sociale.
Il tasso di alcolemia massimo consentito dalla legge è di 80 mg per litro
di sangue, una quantità superiore fa scattare il ritiro della patente. La
quantità di alcool di 80 mg per litro di sangue corrisponde
all'assunzione di circa 2 birre medie o di 2 bicchieri di vino. Superato
questo limite il rischio di causare un incidente stradale cresce
notevolmente, infatti le capacità di guida ne risentono notevolmente;
bisogna comunque sottolineare che le sostanze alcoliche bevute a digiuno
causano un incremento del tasso alcolico molto maggiore rispetto alle
sostanze alcoliche bevute durante i pasti.
Dal Corriere della Sera del 13/04/2007
I risultati di una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, in
collaborazione con l’Istat, presentati il 12/04/2007 sono allarmanti.
Secondo questi dati, nel 2006, l’8,4% della popolazione di undici anni e
più ha consumato alcool in eccesso in una sola occasione, almeno una
volta negli ultimi dodici mesi. La quota è in aumento rispetto al 2003
(7,1%), anno in cui l’Istituto di statistica ha rilevato per la prima
volta il fenomeno.
Il 20% dei giovani si ubriaca il fine settimana e più della metà dei
ragazzi tra i 13 e i 15 anni beve il sabato sera.
Tra i teenager (11-15 anni), il 18,6% già consuma alcolici.
Se la popolazione che consuma alcool è stabile al 70%, aumenta la quota
tra i giovani e in particolare tra le donne di 20-24 anni (dal 57,6% al
59%).
Viene definito binge drinking il fenomeno dei minori che bevono con
l'intenzione di ubriacarsi e lo fanno sistematicamente, almeno dodici
volte all'anno.
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I dati sono così suddivisi:
Nord-est
9.8%
Nord-ovest
6.8%
Centro
6.3%
Isole
5.1%
È un modello di consumo, secondo l’ Istat, «che caratterizza soprattutto
i giovani: l’andamento per età è fortemente asimmetrico, con un picco
nelle fasce 20-24 anni (15,6%) e 25-29 anni (16,1%)».
Tra i minorenni, nel 2006 si sono ubriacati almeno una volta il 2,1% dei
ragazzi di 11-15 anni (2,6% dei maschi e 1,5% delle femmine); tra i 16-17
anni la quota è del 12,1% (16% dei maschi e 8,2% delle femmine);tra i 1819 anni la percentuale raggiunge il 15,3% (22,1% dei maschi e 8% delle
femmine).Il fenomeno inizia a manifestarsi anche tra le ragazzine.
Dopo i 25 anni il fenomeno ha un «andamento gradualmente discendente con
l’età».
Ogni anno in Italia circa 25mila decessi sono causati dall’alcool. Di
questi, 17mila sono di uomini. Le morti più frequenti sono per cirrosi
epatica o dovuti a incidenti stradali (stragi del sabato sera).
Delle cirrosi, il 47,7% per i maschi e il 40,7% per le donne sono
collegate al consumo di alcool. Rispettivamente il 26,35% (maschi) e
l’11,4% (femmine) dei decessi per incidente stradale sono causati
dell’abuso di superalcolici. Alla stessa ragione vengono attribuiti il
5,31% dei tumori maligni maschili e il 3,01% di quelli femminili.
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2.2 Le campagne di prevenzione a livello regionale
e nazionale
1_“Campagna contro l'abuso di alcol – 2006”
Nonostante l’Italia possa definirsi un Paese moderato
in termini di consumo di bevande alcoliche e con una
radicata abitudine al consumo “mediterraneo” (ad
accompagnamento dei pasti), da molti anni un numero
sempre più alto di giovani adotta comportamenti a
rischio. Anche per il 2006, il Ministero della Salute
ha promosso una campagna di comunicazione indirizzata
agli adolescenti per informarli e responsabilizzarli
sui rischi alcol-correlati, sociali e di salute. La
campagna è frutto della collaborazione con l’Istituto
Superiore di Sanità.
Obiettivi
L'obiettivo per il 2006 era quello di sensibilizzare i giovani sul
problema "alcol e guida". L’alcol è infatti responsabile della gran parte
degli incidenti stradali, che provocano ogni anno il decesso evitabile di
circa 2000 giovani.
Strumenti di divulgazione della campagna:
un libretto informativo “Alcool: sai cosa bevi? Più sai, meno
rischi!” rivolto a tutta la popolazione, con informazioni per
aumentare la consapevolezza del problema e promuovere una reazione
costruttiva da parte dei giovani
il libretto “Alcool: le strategie dell’Organizzazione mondiale
della sanità” che illustra le iniziative per prevenire i danni
alcol correlati e promuovere stili di vita più sani
il dossier “Alcool e donna”, pubblicato sul numero di maggio della
rivista Polizia e sicurezza sanitaria
il libretto “Alcool e lavoro” che illustra gli effetti sulla salute
e sulle capacità lavorative
un Cd-Rom con 2 spot Tv, di cui uno con testimonial Gigi D'Alessio
e l'altro i ragazzi di "Amici", uno spot radiofonico con Gigi
d'Alessio
due locandine che mettono in guardia sui pericoli della guida in
stato d'ebbrezza
l'opuscolo “Decalogo per i genitori” con gli elementi essenziali
per una riflessione da fare insieme, in famiglia, tra genitori e
figli.
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la giornata "Alcohol prevention day" 20 aprile (workshop presso
l’Istituto Superiore di Sanità).
2_ “Abuso di alcol – 2005”
In Italia, è in costante crescita il consumo di alcol,
soprattutto fuori pasto, fra gli adolescenti. I
giovani, specialmente le ragazze, bevono per sentirsi
più sicuri e loquaci in gruppo. Bere è considerato
"trendy"
agli
occhi
degli
amici.
L'abuso di alcol, oltre a causare direttamente o
indirettamente diverse malattie, registra un triste
primato anche come causa di mortalità per incidente
d'auto. Ogni anno nel nostro Paese, perdono la vita
sulle strade circa 200 giovani, per guida in stato di
ebbrezza.
La Campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol
2005, realizzata dal Ministero della salute, ha inteso
trasmettere un messaggio di informazione sugli effetti
dannosi legati all’abuso di alcol e di sensibilizzare i giovanissimi ad
assumere comportamenti a tutela della loro salute e sicurezza, poiché gli
eccessi possono portare rischi molto gravi per sé e per gli altri.
STRUMENTI DI DIVULGAZIONE UTILIZZATI:
un concerto gratuito, il 5 ottobre al Palalottomatica di Roma con
la partecipazione di numerosi artisti italiani tra cui Irene
Grandi, Francesco Renga, Dj Francesco, Massimo di Cataldo, Marco
Masini e tanti altri
un concerto di Gigi D’Alessio, testimonial della campagna del
Ministero con lo slogan “Non c’è vita da buttare”, a Napoli 30
settembre
uno spot registrato da Gigi D’Alessio che invita i giovani a non
abusare con l’alcool e a non guidare in stato di ebbrezza (dal 18
settembre e tutto ottobre) in onda sulle emittenti televisive MTV,
MUSIC BOX, ALL MUSIC e sulle principali emittenti radiofoniche
nazionali
l’invio a tutte le scuole superiori di un ‘pacchetto’ contro
l’abuso di alcol contenente: uno spot realizzato da alcuni giovani
accompagnato da due locandine “se guidi, non bere” e un libretto
informativo utile agli insegnanti per informare i ragazzi sui
rischi legati all’abuso di alcool, una guida tecnica con le
principali indicazioni dell’OMS
il Telefono Verde Alcool (TVA) 800 632000 operativo a livello
nazionale, istituito nel 2000 dall'Osservatorio Fumo Alcool e Droga
dell’Istituto Superiore di Sanità. Servizio anonimo e gratuito,
operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 16.00, per
informazioni, consulenza, sostegno psicologico agli alcolisti.
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2.3 Obiettivi proposti dal Ministero della Salute
•
Aumentare la consapevolezza del rischio connesso con il consumo
delle bevande alcoliche nella popolazione generale e in alcune
fasce di popolazione particolarmente esposte (anziani, giovani,
donne), e sostenere le politiche di salute pubblica finalizzate
alla prevenzione del danno alcolcorrelato.
•
Ridurre i consumi a rischio (e in particolare quelli eccedentari e
al di fuori dei pasti) nella popolazione e in particolare nei
giovani, nelle donne e nelle persone anziane.
•
Ridurre la percentuale dei giovani minori di 18 anni che assumono
bevande alcoliche, nonché l’età del primo contatto con le stesse.
•
Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati che può verificarsi
in una varietà di contesti quali la famiglia, il luogo di lavoro,
la comunità o i locali dove si beve.
•
Ridurre la diffusione e la gravità di danni alcolcorrelati quali
gli incidenti e gli episodi di violenza, gli abusi sui minori, la
trascuratezza familiare e gli stati di crisi della famiglia.
•
Mettere a disposizione accessibili ed efficaci trattamenti per i
soggetti con consumi a rischio o dannosi e per gli alcoldipendenti.
•
Provvedere ad assicurare una migliore protezione dalle pressioni al
bere per i bambini, i giovani e coloro che scelgono di astenersi
dall’alcool.
•
Aumentare
la
diffusione
dei
metodi
e
strumenti
l’identificazione precoce della popolazione a rischio.
•
Aumentare la percentuale di consumatori problematici avviati,
secondo modalità adeguate alla gravità dei problemi, al controllo
dei propri comportamenti di abuso, con particolare riferimento ai
giovani.
•
Garantire l’adeguamento dei servizi secondo le previsioni della
legge 125/2001 e aumentare la qualità e la specificità dei
trattamenti nei servizi specialistici per la dipendenza da alcol.
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9
per
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2.4 I servizi
territorio
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di
prevenzione
e
assistenza
nel
Nel nostro territorio (Circondario di Imola) le azioni di prevenzione nei
confronti
dei
giovani
contro
l’abuso
dell’alcool
sono
svolti
prevalentemente dai Servizi Sociali dei Comuni e dal Servizio SERT delle
ASL.
I servizi sociali più attivi sono quelli della provincia di Ravenna data
anche la vicinanza con le coste dove si concentrano le discoteche più
alla moda.
Il comune di Ravenna opera in collaborazione con l’Associazione “Giovanni
XXIII”. Il servizio è attivo anche a Faenza.
Il Comune di Bologna gestisce i servizi affidandoli in appalto alle
cooperative sociali.
Le maggiori USL hanno i Sert, però non tutte le USL hanno questo tipo di
progetto di prevenzione.
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3. LA NOSTRA ATTIVITA’
3.1 I servizi della cooperativa sociale Stella
Obiettivo
della
fondamentali:
cooperativa
è
di
svolgere
due
servizi
- la prevenzione rispetto al problema dell’abuso di alcool;
- l’assistenza e il sostegno psicologico durante il percorso di
riabilitazione
3.2 Prevenzione
Il progetto
della prevenzione dell’abuso dell’alcool
tra i giovani consiste prima di tutto in una riflessione
sullo stile di vita dei giovani, una riflessione che
cerchiamo di attuare nei vari ambiti di vita dei giovani
stessi (preadolescenti ed adolescenti, a partire dai 12
anni perché è a questa età che è più facilmente
possibile incidere sugli stili e valori di vita).
Sostanzialmente verremmo fare vari tipi di azioni, soprattutto con gli
adulti perché non si può chiaramente lavorare con i ragazzi sugli stili
di vita, se prima non si lavora con gli adulti; per gli adulti vorremmo
collaborare nella formazione degli insegnanti, lavorare con i gestori dei
locali, con le forze dell’ordine e a livello istituzionale con assessori
e vari soggetti che hanno a che fare con i giovani. In pratica dobbiamo
selezionare una serie di locali (bar, discoteche, pub)
che sono
frequentati prevalentemente dai giovani e fare ogni anno circa 20-30
serate presso questi locali, ma prima di tutto sensibilizzare i gestori
stessi.
L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere con queste serate non è
quello di far smettere i giovani di bere, che è impossibile , ma di farli
riflettere sui loro comportamenti. Noi siamo presenti in questi locali
con materiale informativo e con questionari che li aiutano a riflettere
sulle conseguenze dell’alcool e in generale sulle sostanze alcoliche.
Dopodiché relazionarci e cercare di parlare con i ragazzi per aiutarli a
riflettere sui loro comportamenti e sullo stille di consumo e far capire
loro che noi potremmo venir loro incontro nel caso decidessero di farsi
aiutare offrendo loro i servizi di cui noi disponiamo.
GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE CON LA PREVENZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Ridurre il numero dei giovani che iniziamo a consumare alcool;
Ritardare l’età in cui i giovani cominciano a bere;
Diminuire le occasioni e la frequenza di consumo ad alto rischio;
Combattere la vendita illegale;
Ridurre i danni alcool-correlati (incidenti, aggressioni, atti
violenza)
6. Individuazione precoce di soggetti a rischio;
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di
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7. Promozione della salute nei luoghi del divertimento;
8. Facilitazione dell’accesso e accompagnamento ai servizi.
Come prevenire?
Per fare prevenzione ci recheremo presso i locali frequentati dai
ragazzi; per ragazzi intendiamo dai preadolescenti, adolescenti e adulti
(dai 12 ai 35 anni).
Le frequentazioni dei locali speriamo susciti nei ragazzi maggiore
interesse per l’argomento poiché, in quanto non siamo poliziotti, non li
vogliamo spaventare, ma solamente parlare con loro e proporgli qualche
questionario.
Con noi lavorerà la polizia municipale munita di etilometro, da noi
utilizzato non a scopo di far multe ma per far capire ai ragazzi come
risponde il loro fisico all’alcool e per fargli capire come è facile
superare il limite dello 0,5 % con solo due birre.
Poiché viviamo in un epoca di consumismo e tutti noi siamo consumatori,
spesso non facciamo differenza tra quello che è legale e quello che è
illegale, tra quello che fa bene e quello che fa male.
Per questo motivo lavoriamo per portare i ragazzi a riflettere su quello
che è il consumismo e sul fatto che non si pensa mai che una cosa che noi
consumiamo diventa sempre più forte fino ad impadronirsi di noi stessi.
Chiaramente una delle cose più importanti è la stabilità dell’intervento
che verrà raggiunta solo se costantemente contatteremo i gestori dei
locali, i baristi e il personale che è sempre a stretto contatto con i
ragazzi.
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3.3 Assistenza e sostegno psicologico durante e
dopo la cura
I SERVIZI
I servizi che vorremmo offrire con l’apertura di questo
centro sono legati all’assistenza psicologica e al recupero
sociale delle persone che soffrono di alcoolismo e intendono
disintossicarsi. Il nostro lavoro consiste nell’affiancare le
strutture che provvedono alla cura dell’alcolismo offrendo :
- assistenza e sostegno psicologico nella fase di disintossicazione
- rieducazione e assistenza nella fase post-degenza
I servizi che prevediamo di erogare sono:
- colloqui individuali
- incontri di gruppo
Il gruppo psicoterapeutico è caratterizzato dalla presenza dei pazienti e
del terapeuta ed ha lo scopo di agevolare la presa di coscienza degli
utenti
relativamente
alle
problematiche
connesse
all’alcolismo,
rendendoli
consapevoli
dei
segni
psicologici
della
malattia
e
dell’importanza di tali segni. Il lavoro terapeutico serve, inoltre, ad
evidenziare il legame esistente tra l’alcolismo e le problematiche
lavorative, familiari e relazionali attuali e passate ed offre
l’opportunità di approfondire le dinamiche intrapsichiche connesse
all’alcolismo (grandiosità, egocentrismo, onnipotenza ecc.), mantenendo
comunque il nucleo del trattamento sui problemi relativi alla dipendenza
dall’alcool. L’obiettivo primario della terapia è di facilitare l’esame
di realtà di chi si rivolge al centro, stimolando in essi una visione
realistica di sé e delle proprie relazioni ed aiutandoli a riconoscere i
vantaggi del cambiamento. Il trattamento riabilitativo prevede, infine,
tra i suoi obiettivi principali quello di facilitare la prosecuzione del
percorso di cura degli alcolisti, stimolando la loro motivazione a
prendersi cura della propria sobrietà e attraverso un lavoro di rete che
comprende l’invio nei gruppi di auto-aiuto, in comunità (quando
necessario) o in terapia (individuale o di gruppo, secondo le diverse
esigenze). La terapia individuale offerta dal centro ha un costo di 70
euro (la durata dei colloqui individuali è di 50 minuti ed essi vengono
condotti, a seconda delle necessità, da uno psicologo).
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Come è strutturato
Le persone sono accolte e ricevono assistenza per ciò che concerne
la strutturazione e gli obiettivi del trattamento. Il percorso
terapeutico prevede:
•
1 - Fase di accoglienza: attraverso un colloquio con uno psicologo
e con un educatore viene valutata la motivazione della richiesta
d’aiuto del paziente, vengono fornite informazioni sul percorso
terapeutico
offerto,
sui
suoi
obiettivi
e
sugli
strumenti
utilizzati per perseguire tali obiettivi.
•
2 - Fase di valutazione ed orientamento clinico: attraverso
ulteriori colloqui psicologici e all’ausilio di test/strumenti di
valutazione viene tracciato un profilo psicodiagnostico del
paziente
e valutata
la
possibilità di una
visita medicopsichiatrica, analisi cliniche e controlli di laboratorio. Dopo
questa fase di valutazione del caso, gli utenti che avranno bisogno
di un trattamento di disintossicazione verranno inviati a strutture
idonee.
•
3 - Fase di pre-trattamento: consiste di una serie di incontri con
lo psicologo e/o con l’educatore allo scopo di incrementare la
motivazione al trattamento terapeutico vero e proprio.
•
4 - Fase di trattamento:
•
Terapia individuale e di gruppo

Terapia individuale e di gruppo con i familiari

Psicoterapia individuale e di gruppo

Gruppi di auto-aiuto guidati

Gruppi di informazione e di educazione alla salute

Lezioni teoriche e didattiche
•
5 - Fase di mantenimento e consolidamento:

Gruppo settimanale di mantenimento post-trattamento di 6 mesi

Sostegno psicologico post-trattamento

Invito a frequentare gli incontri di Alcolisti Anonimi o Narcotici
Anonimi
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4. L’ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO
Il centro viene gestito da 7 soci e opera dal lunedì al sabato dalle ore
9.00 alle ore 18.00 per quanto riguarda il servizio di assistenza e
sostegno. Il servizio di prevenzione nei locali verrà svolto a rotazione
dagli educatori del centro che seguono direttamente i progetti in
collaborazione con i servizi sociali.
Nel centro sarà sempre presente uno psicologo e un educatore per le
emergenze che si possono verificare.
n.
1
1
2
Qualifica
Presidente
(Mesdour Khadija)
Funzione
Tenere continuamente il contatto
con l'esterno
Direttore
(Zerbinati Stefania)
Ha il ruolo di controllare e
organizzare il lavoro
Psicologi
(Borghi Elisabetta e
Dattilo Francesca)
Attività psicosociale
individuale/attività nel
territorio e nei luoghi di
divertimento, nelle Guida, con
gli insegnanti
Educatore - Coordinatore
(Catanzariti Chiara,
3
Lanzi Laura, Mingrone
Cinzia)
Classe IV^ I.P.S.C.
Coordinameto, programmazione
attività Educativa di strada
15
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5. INVESTIMENTI E FONTI DI COPERTURA
All’interno del centro verranno organizzati:
1 reception
2 ambulatori
1 ufficio
1 locale per gli incontri di gruppo e le riunioni
3 sevizi igienici
Prospetto degli investimenti iniziali
Tipo di investimento
Spesa
Tecnologie informatiche
6.300 €
Vita
utile
3 anni
Mobili ed elementi di arredo
7.000 €
5 anni
1.400,00 €
Spese di costituzione
Spese
di
adattamento
locale
Totale
2.000 €
20.000 €
5 anni
10 anni
400,00 €
2.000,00 €
del
Ammortamento: costi annui
2.100,00 €
35.300,00 €
5.900,00 €
Fonti di copertura
Tipo di fonte
Conferimenti di ciascun socio
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Valore in €
10.000,00 €
16
70.000,00 €
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6. I COSTI DEL CENTRO
Prospetto spese annue
VOCI DI COSTO
Energia, gas, acqua
Spese telefoniche e postali
Spese di cancelleria
Stipendi dei soci
Servizio di pulizia
Affitto dei locali
Ammortamenti
Materiale divulgativo e pubblicità
TOTALE
SPESA
2.000,00
800,00
250,00
180.000.00
1.200,00
12.000,00
5.900,00
2.000,00
204.150,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
7. RICAVI.
La nostra cooperativa intende partecipare alle gare di appalto per i
progetti di servizi sociali e delle U.S.L. pertanto parte dei ricavi
della cooperativa deriveranno dai contributi di questi enti e pertanto
non siamo in grado di quantificarli. Una parte di ricavi deriva invece,
dal lavoro degli psicologi e dagli educatori del centro rivolti a quelle
persone che necessitano sostegno per risolvere il problema della
dipendenza dall’alcool.
Numero di sedute individuali alla
settimana
Numero di incontri di gruppo
(familiari) alla settimana
Costo per ogni seduta individuale
Costo per ogni seduta di gruppo
(familiari)
Ricavo settimanale
Ricavo annuo
Classe IV^ I.P.S.C.
30
4
70 € per 50 minuti
100 € per 2 ore
4.600 €
230.000 €
17
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A cura di - Legacoop Imola