'"**! v.v-v PIETRO FRANCESCHINI PER L'ARTEFIORENTINA DIALOGHI CRITICI 1875-1895 FIRENZE TIPOGRAFIA CAV. 189') A. CIARDI PER L'ARTE FIORENTINA Scritti dello stesso autorenon A Impressioni Roma. Monumento Il Concorso le Fiore. Nuovo a colonne, in-16 di a per San Corsi. modificazione salvare Gratis come la per vie del storica. critici. edifizi e del in ria Ma30 " 4 1888 " N" che in-16. . . 1296-1883. " " " " Fi- si raccomandano ornato. dell' Osservatore; Arnolfo tricuspidale n" Firenze, 1887, in-8 In a 1 20 cosi della gran modit" co- folio. separata. Brunellesco. basilicale. 30 inteso Firenze danno 10 . Firenze, Firenze. senza 50 l'ingegnere dal- proposta di Centro pubblico da Fiore 20 " " Fiore, Orto storia gli acquirenti per Maria del gli tutti l'arte 25 Firenze, 1885-1886, del in Santa " Firenze, Maria " ..." delle Santa di municipale progetto " del 428 pagine Michele bronzo in-8 di in 8. Maria Santa 50 derne mo- in-8 di L'Oratorio Progetto 1888 due 1883. 1890 " " in Fiorentino. Santa altre " minori porte di di e Firenze, di . Osservatore facciata 1892, bronzo . al II in-8 Firenze, Modificazione renze, in 1887 Enrico La Emanuele in Firenze. porte le per del La Vittorio scultura Firenze, Concorso in-4 a di per Fiore. Il Firenze, Fiorentino. un L. opere Il di in-16 1882, Del ciarle e ancora esauriti " " 50 tizia No- Dialoghi " " 50 1875-1895 PER L'ARTE FIORENTINA DIALOGHICRITICI DI PIETRO FRANCESCHINI FIRENZE TIPOGRAFIA Borgo CAV. A. degli Albizi, 1895 CIARDI 21 Propriet" Letteraria Nwzi Fy T73 ONOREVOLE E CHIARISSIMO SIGNOR GIOVANNI Venti un anni TEMPLE fa la libercolo alcune monumentali gi" benemerito memorie, A Lei COMMENDATORE prima volta LEADER che raccolsi in critiche sui restauri in Firenze,dedicai per la conservazione a a briche fab- Lei, delle nostre pi" importantedi esse. accrebbe che quellebenemerenze la di oggi dedicare questecritiche nuove; Ella " che i nostri monumenti certo che gelosocome passinoinalterati ai venturi non potr" che approvarle. A'ogliacredermi,Onorevole e Chiarissimo rispetto Sig.Commendatore, col massimo tanto, oso Obbl.mo Pietro 119 Franceschini. LE BIBLIOGRAFIE oe"O^^TQ^) Q"Zt "520 manda Sig.Franceschi", se permette, vorrei farle una dodirmi Pu" nella : perch" Bibliografiafiorentina pubblicata ultimamente l)ho trovato segnalatiarticoli in rispostaa Lei, e non gliarticoli che a quellerispostehanno " dato motivo? Gli " articoli miei ai qualiallude,Ella non li ha ve trovati perch" mentre il compilatoreha fatto lo spogliodi si " curato ; e il mio Nuovo di altri non periodici, Osservatore fiorentino che non ha articoli che di cose tamente pretnostre destinato non dovesse figurare in quella era alcuni che Bibliografia Ora " intendo ; studioso uno per il solo ma titolo. suo ci" " stato qualunque indovinare un errore. Come che si " tenuto un pu" tale sistema ? " me Che ; tanto quel metodo che, inteso non che fosse savio parso anche a il compilatorefaceva cos",mi era lui per offrirgli la nota degliarticoli dell'Os* che viva; accett",dicendo che non gliseregli non servatore, presentaia e Le dir" che i miei articoli San Domenico di se su in trova quellaBibliografia Santa Maria Fiesole,San Maddalena Miniato al Monte strati regi- de1 Pazzi, e sulla b di San Basilica giacch" essi Una " Lorenzo, si E " deve vi si trovano non " strana, ma come insistenza, concessione. una che gli spogli"i periodici? gli altri per solo alla mia che concessione, dopo spontaneamente fatti sono la racconto. come come Bibliografie questa della quale parliamo essendo che cataloghiper materie, quando si creda poter far dispettoa qualche autore col lasciarlo fuori Le " non di si fa che non apportare alla Certo " Che " che venne che esse quei componimenti simo di nome chiarissimo far di chi genere? di Miche- ai peggio;e il senza giornali, fossero lodate in pensavo accompagnati dal una misura quando mio viavo in- oscuris- potuto riuscire ad offuscare quello mai esser cos". meno sognato 2).Non mai scredito di- iscrizioni destinate per in idea di tentare se almeno di possibile quelleiscrizioni dirette avrei non del centenario fosse stato e un piaciutele mi accadde nome, occasione essendomi Monumento, provatomi, mio nella e pare? si " fatto sempre : pure me si " potuto farle altro in questo cosa i concetti per le di verso langiolonon suo agli studiosi danno un propriacompilazione;non Ascolti: " il BIBLIOGRAFIE LE dettate aveva quelleper il Comitato 3), ripromettermi di essere ricordato in quellaBibliografia che ilConte Luigi Passerini distendeva Fiorentino pagava4); e che ilComune almeno in quel rendiconto che il Comitato o lesco Michelangiocosa 5). pubblic",e dove era registrata ogni minima ma per" mi sembra Come ci"? " avessi avuto Ed Ella il diritto di rest" in silenzio? si ; contento che si ritenesse* dai quel momento vatezza di elecompetenti che le iscrizioni da me proposte erano maggiore e meglio opportune di quelle che al Monumento si leggono. Per" non mi manc" pi" tardi la opportunit" di farmi pubblicamente sentire,e siccome,la " In Commissione ebbi dal per le feste Presidente SegretarioParrini di era Michelangiolesche quella,Ubaldino la sodisfazione ancora, Peruzzi, e opportuna 6). dal LE dice Ella " cos" ; che il paese ma e ebbe non sempre and" come investig" direi onesta non Aspetti che " che fu contento " stato Non 7 BIBL10GBAP1E da V opera di danno per codesta finisse cosa gliore, quale,se miavere perduta. la sua, Y esso questa cosa? Questa non fu bella, vero. ancora siamo non nulla ! a Dopo la Bibliografia " venuta Michelangiolesca quellaper Donatello 7) data dal Comune nostro a compilare ad Agenore Gelli, ottimo insegnantedi storia e ad un un tempo Direttore dell'Archivio continuare Storico mandata e Italiano ; fuori da in ogni diligentissimo per Fu " il Gelli,presa a Milanesi,lodato morto e Gaetano erudita sua pubblicazione. scelta ottima. una invano anche in Ella cercherebbe Senz'altro;ma quella Bibliografiala notizia delle Illustrazioni che ho dusse fatte alle opere di quel grande maestro ; ragioneche m' in" dolermi a Fece " da essa pubblicamenteanche bene; ma sapr" mai non di chi consulter" zione. quellacompila- quellaBibliografia di Donatello quanto Ella abbia scritto. Pazienza " ; lo studioso per dimostrarle anche dai pi" Pare " a la coscienza perder"ben che si mette reputati. me che trattandosi compilate da dovesse fosse " esser faccio poco, ma in codesti lavori che persone difficile sapere se di tine, FiorenBibliograf"e vivono di Ella in Firenze, non certi artefici si occupato. Il Sig. Gaetano Milanesi era associato al mio Os- servatore. " Tanto peggio. fatto per questo avevo lo crederebbe? di poi furono Poco " Anche po'di rumore, ma pubblicatealtre due Savonarola8) e quelladei viventi quelladel Bibliografie, e nemmeno Italiani; Epigrafisti il compilatoredell' ultima 9) a un in queste,non me ostante che ricorresse per le notizie 8 BIBLIOGRAFIE LE regalasseil di questa regione e mi degliEpigrafisti libro con come un indirizzo, lusinghiero nominato vaglia,non sono per nulla. " Tutto ci" io la faccia avuto Nuovo cambiare la bont" e dell'arte. Di " e di nei suoi e di epigrafista non ingrato, Permetta certo. Dall' album di tema. passarmi10)ho Osservatore varie come incoraggiantedi dire lo potremo chiamarlo vogliamo non se ad ha libretti, che Ella sostenuto talvolta per lunghissimotempo in alcune di quellequestioni amerei " che ora ha che oltre che nel veduto e su l'esito, questo il suo album potrei fare a conoscerlo? ha Ella quando le piaccia non suo vantaggio di quasi sempre che miche pole- da venire scere cono- muto: da me interrogarmi. " " Da vero? Venga quando esserle di scomodo pu" sapere " " " " che e sia Guardi, la Si serva Dunque E a vuole ; prenda un' conferiremo su ora tutto che non quello possa che Ella mia cognizione. prendo in parola. a pure. domani. l'ora che accomoda A che ora? anche a alle otto? Scomoderei me; dunque a domani. NOTE Epigrafi. Un " la e su quel del un di sublime degne del in fiero di del carattere, tratti cetto, con- l" sue, opere dottrina, elevata nobile poche in fulminei, alle lui La di articolata. forma mezzo di della memoria Mi- ricordate. elevatezza concisa in scerlo conoa artista. almeno e di onore sommo per apoteosi, indomito a quel essere rapida pi" neil' la di ammirabili sono 1' il Monumento per nome veramente se e scolpito concetto epigrafi dal nella accordare ci volle non modo raggiante compendia che dell'arte, genio renze, Fi- ecc. : seguenti intitolato partico'ar Michelangelo colle che d' espressione potenza per idea L' perch" in terza 1875 Agosto le piazzale sul eretto 5 manda ci pubblichiamo Le Bibliografico Manuale contorni. e assiduo, gentile personalmente, chelangiolo del Italiano Corriere seconda Firenze in-4. 1893, 2) Dal Bioazzi, Auo. 1) Pasquale ALLEGATI ED " patriottismo, maestose, tali monumen- parole. due Le " AL OENIO LE OPERE Iscrizioni quali delle INSUPERABILE OUl " il parla ERESSE Corriere LA le erano PATRIA FIERO " E seguenti : SIMBOLICO MONUMENTO SUE. PKR SUBLIME LE OPERE MANO DK.LLA 8PLKNDK " SI" COLLE QUESTO DINA CITTA- PER " VIRT". La allude prima di colle 3) Le scrittore quali che si recinse al leggono di Monumento L.. del S. Ricordevole mi occasione con difesa a duzioni riprodi renze Fi- Miniato. dettate furono Mich"langiolo di Centenario Buonarroti, Michelangelo di Bibliografia dal chiarissimo Franceschini Pietro del faccio 24 del pubblicazioni un dovere Centenario fatte in da di del quella 1875, in-8. in-8. 1870, Firenze, 1876. Novembre Firenze. " dono cortese Firenze, ecc. Buonarroti. Firenze, Mg. composto fortioazioni alle il colle t") nell' si volle che seconda Guasti. Cesare 5) Relazione Grande Monumento la Michelangelo; quel Iscrizioni 4) Passerini del all'essenza di opere Lei offrirlo nostro solenne fatto il al Comitato Rendiconto sommo ricorrenza. delle feste delle feste Concittadino, Sperando e vi giolesche Michelancelebrato unisco ch'Ella cune al- vorr" 10 NOTE " personalmente di piacere del pregio in ohe il Comitato profittare di questa occasione particolare stima quest' attestazione aggradire mi ALLEGATI ED segnarmi con Presidente di alcune iscrizioni che Ella patriottiche ebbero iscrizioni ecc. non Queste grajia Michelangiolesca del Passerini a del stampa nario per le feste del CenteBuonarroti. ha ecc. V dato alle stampe leggo quanto di onore essere state io avrei passate, mi certo " nella obbligo dirle, che ricordato anche per Biblio- relazione il se suo zioni quelle iscrinome. creda Dev.mo 7) Milanesi hanno 8) G porta nella ricordate spiegabile,neppure e, meno in discorso della Relaziono /ossero Mi die che e segue: Comitato. Compilatore mi Mickelangiolo Sig. Francescani pagina 28 del volumetto A titolo Peruzzi del Comitato di il procurarmi per dev.mo Suo Ubaldiko Gentilissimo tenne il di Lei dono il caro G., Catalogo delle opere di Donatello di esso. Firenze, 1887, in-8. e C. Parrixi Bibliografia degli autori scritto A., Nuovi ardi UER documenti e studii intorno a Girolamo Savonarola ecc. Firenze, 1889, in 16. 9) Ghetti 10) In vari Getulio, questo giornali. album Saggio ho di Loescher, 1890, in-8. Epigrafia Nazionale. Roma, in gii articoli che ho scritto e stampato raccolto IL Si Perfettamente. " Riguardando " che non da so Dica " da che tema un delle accomodi. incominciare tante cose, le domande. con importa; non " incominciare tanto dall'altro. quanto cos",allora " vi ho trovato Album il suo l'ordine pure; Quando " prima di entrare farle disegno vorrei Lei? filologia arti del nella materia domanda; ha una diato stu- No, Signor mio. " Io " che e giorno.Puntuale? Sig. Franceschini,buon " Ella ci" mi le ho questo, solo perch" ho veduto domandato si " trovato faceva di fronte che credere a gli epigrafisti migliori; coltivata avesse con zione predile- quell'artebellissima. Senza " stato ho deglistudi il fondamento impossibilepoter aiutarmi potuto conseguirelo devo che senso si " degli uomini esercitata " Sono Epigrafi? mi sviluppatoin veramente ha tutte dato solo me classici mi la scienza coil a in sapienti che ; quelloche quel poco grazia la sarebbe del industria di buon contatto da me di avvicinare. ne\V Album che mi ha passato, le sue 14 LE Io " non quelleche delle l" molte, ma adottate state sono All' infuori " scritte figuranonei miei non Ne " ho ne EPIGBAFI soltanto sono libercoli. varie? Santa temporarieper meno Croce, nem- una. Come! " Qui tutti " facendo di cose di fama, belle del ed che si mondo; non fa,ripresafra le Iscrizioni che si vanno il per Comune, sono ma nessuno rimprovero. muove alcune me non ai Fiorentini e basta! la Iscrizione che Iscrizioni piaccionoda a mano sieno non di scrittori opera Italiano,ma sono Firenze leggono per Piacciono " quando al Comune Senta; io " in quando pi" le persuasiche sono Vede? Otto anni scritta avevo vero. blicata pub- e nel 1379 per ricordare perpetuamente Vittorio Emanuele litare Miin Santa Croce 1), mi rivolsi ad una Associazione che quel Re avuto aveva Onorario, Presidente a perch" si facesse essa promovitrice di quel ricordo verso mi disse d' Italia. Sa che cosa gli altri compagni d' arme il Presidente effettivo di quella Associazione? N" pi" n" questo: che che meno mia Iscrizione stata uno Lasci" che la perch" se la proposta fosse Epigrafe non avrebbe potuto segnalare inutile scrittore di nome. rispostacodesto gentilesignore? senza di quel di meritare quellaIscrizione Associazione fatte le Iscrizioni per dire che, avendo il di Re per S. Croce,non devo creTempio nel di essere di caso non sia avvenuto a me mi averne una e sia ci" che con libretto, le a la sua peggiore. quelleche ve ne pare che diceva Ella quello un che rifiutando e leggerlaponeva che fosse accaduto pubblicatein cosi ; le Iscrizioni che Ella presentateal Comune e umiliato nemmeno senza Io ho lette tutte " Se ma Risposisolo " in morte ha la accolta,per che " gli era la proposta, accettava le caso sono per caso state poste prela una quale non per Presidente. quel Sig. " accaduto a. Lei, avrei le Iscrizioni proprie, com- le messe, in une grado di lo faccia 15 EPIGRAFI LE di fronte alle altre,ed avrei posto cos" tutti qualicriteri chi dirigeil Paese con giudicare comparire. l' guidano ogni parte delamministrazione; criteri che, singolarmente per le cose dell' arte, hanno dato quei resultati dei quali dovremo nelle nostre conversazioni tenere quasisempre parola. Sono " vorrei Adesso,Sig.Franceschini, " sopra ha uno suoi scritti.Ma siccome terrogarla ad in- qualiElla io amo di informato,cos", profittevolmente rimetter" le mie prime interrogazioni a dispiace, interamente le cominciare dei tanti temi artistici dei parolanei tenuto essere non criteri che gli stessi se e domani. " " E " lecito se Vorrei su che cominciare cosa incomincer" dall'interno Fiore. " Sta bene. Dunque a domani. di Santa a garmi? interro- Maria del NOTE ED ALLEGATI 1) A propositod'Iscrizioni riportoqui quanto ne scrissi nel libretto Di alcune Iscrizioni patriottichee di Pietro Fan/ani, divenuto introvabile;ed alcune poche iscrizioni mie d' indole pubblica stampate nella maggior parte in diari politici. Le Iscrizioni per pubblico decreto sentenza la patriottica come le cagioni generative dei medesimi Nelle chiarezza sa ; alla memoria Monumentali a me dei tatti che le hanno sieno riservate Iscrizioni di questo genere di esposizionenon saranno non quindi che 1*epigrafista o pare debbano occasionate, che alla istoria. ritengo che la pi" scrupolosa mai siderarsi cone baste voli ad ammaestrare esattezza chi e non mare potr" n" dovr" sperare di pi", che di richiasingolaridel soggetto sul quale dei cittadini i titoli pi" aggirano e che all'universale sicn noti. Grande di l'epigrafista impegno si assume imprendendo a dettare in nome lo porti a sentenziare un in nome se il caso Municipio qualunque, massime della Nazione ; quindi lo scrupolosodovere di francarsi da ogni sentimento di si parte e di attenersi l'opera di lui francamente alla verit". Lo storico dovrebbe potere gliere acco- astretto documento, non a confutarla essere irrefragabile adulatoria n" a disprezzarlamaligna. Perci" sar" compito del pubblico di rendersi con la propria opera, quanto " umanamente epigrafistacercare possibile,lo specchio della universale coscienza. Raro " che chi accetta questo incarico non meno spinosoche nobile, abbia di trovarsi ad illustrare un la ventura soggetto per ogni azione lodevole;la Patria non decreta le monumentali solo a chi se ne rese degno per onoranze T esempio di morali virt", ma coloro le estende che per qualsivoglia a titolo Da questo la necessit" pi" chiaro o pi" rispettatoabbiano reso il suo nome. delle parole che l' epigrafista usi ogni industria,onde l'artificiosa temperanza discutere malignamente resti possibile con sia tale che ad alcuno non successo in occasione di si converta sulle medesime; o ci" perch" il civico omaggio non pubblico biasimo. La semplicit"e quel ritmo specialeche costituiscono il buon giroepigrafico gore conservati, qualunque sia la lunghezza delle iscrizioni ; il vivogliono essere del periodo,doti essenziali a questicomponimenti, non e la sostenutezza rimanere devono sacrificati,e per nessuna cagione,mai. La soverchia grafe semplicit"non giover",a mio parere, alla dignit" della epie pu" facilmente " raccomandabile la studiata semplicit"certamente ; ma come 18 NOTE ALLEGATI ED antiquate, da tntte conseguirai col tenersi lontani dalle parole soverchiamente delle idee svolte dalla sobriet" facile intelligenza e sopratutto quelle di non nobile con e solennit" caricata non abbaglianti ornamenti, affetto ; la confonda l'isterico riveli nelle fattura che Sempre verit" dello credere mio a del vero, non l' al- trascini che schiettezza il sentimento cuore, filosofo, la del calma con insieme un soggetto illustrato. all' epigrafista: il essenziali giusto del all' ammirazione e da : quella magniloquente ma lit" qua- buono, del del 1* epigrafista si storico, perch" stesso. EPIGRAFI ACCOLTEPER I FUNERALIDI V. E. dio ciik " l'onta l'anima il armasti della sua pianto braccio il schiaviti' generosa soldato ku " che " vendicare la " gloria tua " gratitudine nazione. ooito da kklla preghiera la " a " accogli " agitano a ccomp ti intera della " i"'italia " emanuele vittorio re di " secolare ctstoza a degno sempre " degli avi k della con il " milizia italiana. politico cittadino jl fede ebbe " l'ardire costanza trono re il giurate dolore franchigie l'affetto " di grido nazione della e libera k " senno la grande. dei " popoli e " vi rispose cimentando " vita. la le " premio udl " e destini nei " rese la " e ebbe " sacre raccolse ne e " ixe3timabile " d'italia. corona la OFFERTEE NON ACCETTATENEIFUNERALIDIUDALDINOPERUZZI la porta Par l/ETERNO INVOCATE INTERA LA DELI.' LIBERT" ED IL CITTADINO AL " L'AVITA " PROSPERIT" LA PER " E PRF.MIO ESISTENZA FORTUNA DF.CORO PATRIA DALLA IL FAMIGLIA DI FURONO " E DALLA OGNORA ANIME " E DINO DEL DEI RICORDA COMUNE NE " GRATITUDINE PRODI " ITALIA " ACCREBBE ETERNERANNO " delle " ORATA IDEALI. SUPREMI ED IL RIMPIANTO DA " DIO SPLENDORE " FU STATISTA DEGMO RE. PERUZZI ricordo ESULTATE SUOI " LA " IL IL di battaglie CADUTI " NELLE PKR SACRIFICIO VOI " NOME Solferino STRENUE PUGNE RITORNATA CHE VI CITTADINE LE " VIRT". Croce Santa Per a UNIT" INDIPENDENZA LA il Tumulo PATRIA NATIVO DEL PATRIA UBAI. PER " CI" " SACRIFIC" " CIELO. NEL REGGITORE DELLA QUIETE ITALIA. FAMIGLIA PREMIO MAGNANIMO E DOMKSTICA FIRENZE DI " ILLUSTRE " LA E " Per DIO maggiore di e " RESE DEGNI SOLFERINO DI NAZIONE " " San FRA DELLA Martino E QUESTI SAN MARTINO GRANDI IMMORTALIT". " IL RIORDINAMENTO DI S. MARIA DEL INTERNO FIORE a@^)fflQ"@(")ffla(g)^)ai0@@"DC"(fi)^)OC,(g)@)g"C)(g)(")0, III. Voglia dirmi doveva di S. Maria dei suoi di voler la e i quanto E dire cosa una signoriche che ; non se e in uno la Ho costruzione proponevano non veduto che parli generale hanno gli briche portare aggiuntealle fab- o pi" da nulla ! 0 mostravo in che io Le esplic" per la deficienza di senso cognizionedella storia dell' edifizio, volevano dello deir edifizio medesimo. non erano maestri di grido riordinamento? sapreiche in modo nozione elementare quel strampalerie,alla Santa portato guai serii davvero. " interno si per Erano " in che esattamente accennata desidera che costante inesatta svolgimentodella " veduto ho correggere degliantichi " che questione della quale nacque architetti che e consistere l'idea del riordinamento del Fiore dalla smania estetico pot" nascere come dialoghiT). La " dunque cosa ; ma questo so ; inconfutabile Maria le loro solane grosdel Fiore avrebbero estendere ai muri delle del muro interno di facciata, luoghi volevano legare linearmente a le Cantorie di Donatello e di Luca della quelladecorazione, Navi e che l'antica a decorazione certi dati 24 RIORDINAMENTO IL Robbia che INTERNO Ella DEL impedito fossero aveva palazzodel del S. MARIA DI FIORE collocate nel Potest",la lone sa- ebbe gione raqual cosa Ella che ridicola che quella pi" la chiamarsi insensata era poteva proposta di riaprirele finestre della fabbrica vecchia,le qualicome vazione nella rinnodella chiesa furono distrutte nelle loro luci,erano nei loro ornati all'esterno, destinate a sparireanche non perch" avrebbero tolta alla fabbrica la solennit" riapribili di chiamare che le ridicola. Ma impresseroi maestri sarebbero e perch"alcune ture aper- dei pilastriinterni al contatto venute riaperturaavrebbero nella del 1368 che perdutoparte degliaggettidei loro. capitelli Godo " che instale questione Ella abbia inteso stanno le cose, notizia desidero. come necessit" senza di fettamente per- gazione spie- ulteriore. Un'altra " di Lei T intervento gli armadi farvi che stesso dove da ora cappelle col le cornici in pietra, degliantichi,era lo con che collaboratore e del Coro si trovano? lo stesso ; ma riordinamento parte del famoso era senza alterate alcune in muramento Identicamente " che essi fossero opera dell'Altare la remozione proponeva simulare per avrebbe L'architetto il dilettante, un capo senz' altro che aveva defunto quellaidea avuto per Dott. Emilio Marcucci. tali quale combatteva innovazioni2)che a maggiore splendore dell'interno di Santa Maria Baldacchino del Fiore, Ella proponeva un fu in come sono ne che nell'articolo col veduto Ho " uso ancora; avessero nelle antiche e che voluto Basiliche indicava tentare la a mi tutte come in Soma tipiai qualigli artisti bero prova di un disegno avrebi Quella sarebbe potuto ispirarsi. non e stata un'idea che prima perch" innocua di fronte spiaciuta, quindi perch" non partiesistenti dell'edifizio, sarebbe le conoscendosi modelli o disegnidegliantichi maestri per IL RIORDINAMENTO il Coro INTERNO l'Altare e decorazione si ha DI S. MARIA DEL 25 FIORE la libert" di studiare tutta una quella indicata. Adesso di quello Sig.Francescani, quasi a commento di che abbiamo discorso,abbia la bont" di dirmi quali studi come si domandino chiamati essere fra loro agli architetti che possano dei restauri dei loro Monumenti alla direzione preziosi. Una " salvo infinit" di concedere a quei posti a non ne sappia Restauratori " fra noi Esiste ; cose una. difficilmente care giustifiqualche autorit" che impedirea codesti architetti ha possa in certi casi frenare gli errori nei quali possano le belle nemmeno simili potranno il loro operato. Vi " pi" sapiente dell' altra una chi di tutte si domandano che cose almeno o incorrere? larva una di autorit" che artistica vinciale proai monumenti rendeva quando si convocava la convocano qualche servigio;ma oggi che i Prefetti non quasi pi", T autorit" nella maggior parte dei casi si nel Titolare dell'Ufficio Tecnico concentra Regionale, al specie di Consiglio; ma quale si " posto ai fianchi una indovini di Non " chi composto. saprei... Nulla " pi", nulla che meno dei subalterni di quel- l'istesso ufficio. casi di conflitto di Nei " critico qualcheesercente tale Commissione una quell'Ufficio con le non esistesse, non " " chiaro. E singolare che a di " che qualcome pare? E serie o non chi " chiamato domandare si debbano all'alta direzione ranzie ga- dei stauri re- dei Monumenti. I " maestri pubblica voce, senza o no curarsi i dei che di maestri i Ministri guardare requisiti. se sono non portati in fanno le persone che alto dalla sanzionare, designateabbiano 2G IL " RIORDINAMENTO INTERNO Questi inalzamenti mi che i loro antichi chiamavano ebbero " anche " il Duca vero; dalla DI S. a d'Atene. questo per"; che allora glierrori con piazza in pi". Desidera modo " Dunque saper l'inteso. basta a FIORE somiglinomolto a quelli di popolo e dai quali voce sommario, talvolta si correggevano, si commettono in alto con tutta Mi DEL pare sommario " MARIA domani. in modo mentre solennit" altro per ora? messi com- altrettanto oggi quelliche non si correggono 28 KOTE Bone chea il e chi si desse il Brunelleschi saggio che in di che senza sarebbero vi estetica della fabbrica" l'arto rapido progredire deldelle Tribune" quell'epooa al compimento da corso variazioni quante la unit" per al 1866; fermo un secolo mezzo mai sa la Repubblica statuiva adunque questa ALLEGATI ED state di mancanza col arrecate dia per ne ; modello un tutti della definitivo un Cupola dissimile lievemente bench" forzato dall'ottagono a darle forma archiacuta quella dei maestri del 1966, imponeva sul vertice dell' ultimo edilizio medioevale che stupenda in s" non famoso lanterna cosa una pu" riguardarsi che come affatto "l'indole diversa cosi, doveva E del Modello nel Brunelleschi giurato, restava giurato nel 1431 ebbero le Cantorie Baccio che con d'un tutto che getto, d'Agnolo allora il Coro ebbero del ai loro di dar autori di Donatello. e l'istesso loro Cagione allo stile del Tempio del luogo, ma fatta anche perch" disadatta che architettonicamente insieme alle Cantorie sparire nel secolo nostro La dello Mo- architetto lo stesso il Brunelleschi dopo soverchiasse ficenza meglio rispondente alla magni- dire vero la fiducia per l'avvedimento per Robbia secolo un a ed piacque della degli autori sparire quando consenziente e che di Luca decorazione una allo legge. Gli Altari col Monumento mirabili s" stesse nel Coro la architettoniche le forme per libert" questa riuscito era che tanto da farsi all' interno, ancora contradizione struttura. quel per fu soverchiata in piena forme la restante con accadere pure a essa vano ave- peccato. del questione dell'Altare collocamento solennemente gi" maggiore scussa di- fatti gravissima; in quanto l'Altare ed il Coro essendo i bisogni liturgici,il Clero le dovuto ha ragione sopratutto di trovarvi per comodit" basterebbe si potesse dire ohe la questione posta, e questo perch" non fosse da Arnolfo dalla quale non ideata e gi" risoluta. La pianta del Tempio fino dal 1485 " si discostarono che n" i maestri in massima, si non prestava altre come del 1857 chiese n" quelli del 1366, fu vit" no- una del al collocamento famoso Coro si pu" discutere della Croce, dunque se spazio da assegnarsi al Coro e all'Altare diverso. che non dal presente collocamento avere Sprecare dunque possono delle somme ai residui del Coro di Baccio intorno d'Agnolo e all'Altare, per il altra in della loro parte che forma stile, destinati Perci" volendo investigare noi ed ad are dalle condannabile. cosa di Santa del loro opere ; nell'Altare e dell' Ar Maggiore e che l'edif"zio pi" mio a nudit" si potesse degli uomini fra il Coro una non elette nel e Coro eh itettura con del Maria del Gaddi, appresi; di quanto i criteri Fiore Talenti in " sario neces- e dell'Orcagna e mancanti di proposito possa la parte Dunque riassumendo che disadatta mente destinati a di chi deva inten- del di sapesse ri- Orcagna; le cui del Toscana Lode forme che Michele, dal Gotico che fa apparire e ohe ganti elesopra rate contempevengano da Ardi Roma nolfo S. nostro forma piena telligenze in- in S. Paolo l'unico quella trarre tempo ci" " quello inalzato dalle che bisogna riassumer" pi" ricche e ad un dunque necessario ma Tabernacolo concludo. voluto, fine baldacchino un semplicit" si fa apprezzare non al pi" severe Ogivale. Ad ottenere medioevale essere nella essere le forme anteriore dovrebbero e certo nudit" una a perci" del pi" volte nominato reminiscenze erano poteva ventare quella pi" alta e sontuosa magnificenza che indal potere e maggiore n" pi" bella dall'industria si inalzi Altare parere non n" riparare a la elegante stupenda Romane che l'intorno di Arnolfo, ai tempi trarre inalzare il sarebbe non convenire. L'Altare pai sparire a lo qual partito essi stessi si sarebbero a ogni documento a discutere oggi compiere di riportarsi e il centro fosse non si pu" non sincera pi" Gotica non l'opera creazione stile e ma dalle ratteristicamente ca- sua. per ci" che si " fatto NOTE "in al e qui, sospensione per destinati prima Coro di Coro nuovo un e di perfetta armonia. artista, a ; modo Maria ma giudizio che quanti da dopo a sparire, studio suoi stalli da formare Studio non sentono amore domandarsi al fa praticato .del Fiore s'intenderebbe quanto o " di fare di un intorno Altare con all'Altare ed Baldacchino di questa parte un tutto col Tempio ad uno piuttosto che ad altro domandarsi all'arte per popolo prima felicemente tanto apparisce. da 29 ALLEGATI ED l'arte,al Monumento, che per tutto a una tria alla Pa- Commissione, quello che oggi nella a quel Santa LA FACCIATA 1)1 SANTA MARIA DEL FIORE IV. ieri Leggendo " del Santa Maria debba essere Le che dir"; renderle a veduto ed di dei rampante maggiore non che quella croce della scapito Ho apparsi bizantina veduto Ella che della nel porta giusto. due maggiore, edicole e mi la n" il a De si che ciandomi asso- che Ella ha lavoro, della ricorso non della iniquit" mostra nave dei vasi, ideata finali. anche negli in dini, gra- di aveva convergenti anche non Y idea del Fabris vedono tera l'in- questo una opposto aveva pare nuda. era coronamento linee che ; i sono scrivono trionfare destinati delle purezza dipoi oggi perci" e zione modifica- durante passo far al che " delle testa possibile stata sarebbero la passo a che e discusso quando minori ballatoi; ho le tati Depu- vigore, in anche riescito navi sia che i come qualche una entrata Cos", seguito essere sulle legge meglio abbia io lieto critici fatto ho piegato stava come sono ho altri orizzontalit" a apportare di !). arrabbiature per ossequio. facciata quella solenni facciata quell'argomento che parve facciata a sulla dialoghi quella legge, che, una con n" delle per costruzione, e mi combattono a primi Fiore costato " i suoi sera al camento collo- sguanci questo fosse 34 FACCIATA LA. Il De " DI nella Fabris, se DEL MABIA S. FIORE Facciata veramente aveva qualcosa,era la porta maggiore, per la quale veniva pressoch" da tutti lodato. E se quella porta ha che anche a Lei delle edicole, alquanto perduto in causa tornano non troppo gradite,io ne scagionoin gran parte l'autore perch" non volont". vi si trovano per la sua indovinato Questo " Il De " di arrivo non Fabris ad intenderlo. della nell' interesse Firenze, volle che in facciata del decoro i nomi raccogliessero questiche non mancasse si essa e fra degli scultori pi" reputati, non quello del Dupr", che in quel momento ad alcuno, quindi anche lui si rivolse. a secondo era Benissimo. " Ma " il diceva che essendo Dupr" (loha Santa nessuno luogo per sua; e e stampato nei suoi Ricordi) da comodino e Immagine dolorata dell'Ad- " da un Croce, che coperta come voleva pu" debitamente pregiare, chino baldac- sacrificato nella le due " questa scritto voler servire ulteriormente non rimasto a del e sua la scelta che avrebbe regalatonell'opera vano cagione perch" quelleedicole si trostatue la l". Avevo " " " letto ci" nei Quello per" che vero. notizia una che ben suoi a Appunti. pu" non propositodi queste avervi edicole letto " devono noscer co- pochi. Sentiamo. " Le " cose che andavo scrivendo nel mio Nuovo vatore, Osser- perfezionamentodella facciata,ed il lagno pubblico per queste edicole,erano giunte alle orecchie ciata di quell' eccellente operaioche dirigevai lavori della facMarucelli detto Canapino. Il medesima, Francesco per De Fabris era morto, ed a lui era succeduto suo Fabris dalla dar era volont" stato affezionato del maestro a rappresentare del maestro, lo scolaro garanzia delle idee prediletto Luigi del Moro. Pareva e De il da che al all'operaio, vero, si allontanasse che lo scolaro con danno in 36 FACCIATA LA oramai oggi " quello sfratto Dupr". Per" in tal luogo sarebbero rimediare tolte le edicole di stesse; le indirizzato stato essere le avrei intese,non personaliche quasi vanno basta, e sempre mi. pare di E " Adesso " che non " domani mi su mai a e quei Santi di danno pi", si potesse sempre congegnate quali potranno e non esser sempre queste notizie? facilit". " Conosceva che io le vuole di Giovanni un che potendo non quelleNicchie apparsi sempre la massima Come " che fatto in modo ho FIORE la memoria strazio di sorta, avendo senza con DEL pensarciprima offendere io certissimo nella costruzione murate dovevano tardi,che con MARIA S. DI potessiconoscere Lei perch" le ? Sono che ho cose Sono potute sognare. di lieto gi" cordi quei ri- disgraziadella istoria dell'arte perduti.Per oggi,Sig.Franceschini, per abusato avere che sento le anche troppo. piacer" interrogarmi? tanto interessato alle cose discorse saprei dirlo. Non guasta; spero risponderleconvenientemente che anche senza lo stesso. saperlopotr" NOTE ED ALLEGATI 1)Quello che ho scritto per la facciata di Santa Maria del Fiore pu" leggersi miei Appunti d'argomento fiorentino,Firenze, 1875 in-16, e nel N. 0. F. alle 9, 17, 193 e 829. La istoria delle facciate alla quale si riferisce la lettera pagg. seguente " impressa in Firenze nel 1888. nei 26 Dicembre Axtella, Signor La sempre stanno Pietro 83. Gentil.mo, ch'Ella mi dimostra, coi doni ringrazio per la costante benevolenza graditidello interessanti Sue pubblicazioniintorno ad argomenti che a cuore particolarmente a noi Fiorentini. Ho letto con molto piacere suoi studi sulla Facciata gli accurati nella coscenziosit" Gradisca i miei delle del Duomo, e vorrei che tutti la imitassero indagini e nella temperanza ossequi e mi creda suo Un "")Da lettera datata a da Veneri delle polemiche. aff.mo (Pescia)19 Settembre aldino- 1885 a Pebuzki. propositodel ronamento co- gradini. quasi mi dispiace che a Lei sia riescito d'impedire l'ultimo e pi" si sarebbe riso; e forse a scalini. Almeno spropositodel coronamento riso ci saremmo scere dopo aver vergognati e dopo la vergogna avrebbe potuto narisoluzione di rifarsi da capo, e non la buona dico distrugger tutto ma tutto quello che si fosse potuto correggere. correggere Quasi colossale Suo A. Bertacciii. LE ALLA LOGGIA STATUE DI MERCATO NUOVO s""n"*$o"*"cSc"I*"^"2*"*"c"2*"c""^ V. Signor Francescani, " se la conversazione guasta rimetteremo no, si accomodi No, " limiter" Mi " delle statue a tardato; un'altra mattina. soltanto,se pu", scelga pure; breve. argomento un ho involontariamente darle a il mi rallegroper la questione alla Nuovo. A me Loggia di Mercato pare avesse perfettamenteragione,e che per il suo consiglio sarebbe apparsa Firenze,se " possibile, pi" grande ancora di quello che ce la presenta la storia. L' idea di inalzare ai Fiorentini statue che hanno giovato per ogni maniera al commercio del restrinse solo che ma a estese mondo coltivare il rapporto, avesse in questo Chi ha che tutto a per ramo me lettere del ohe tanto felice che nella si non e le arti, navigare,alle insomma vantare possa avversata Firenze gloriosamente le accoglienzaentusiastica una anche era mostrare genio alla scienza suo leggi degli scambi, e alla mercatura doveva vare tro- citt",unica, che tanti uomini golari. cosi sin- quellaproposta? Perch" si " lasciata cadere? " Si la Camera l);sa " lasciata cadere, mio di Commercio il della perch"? Perch" signore,non citt" l'avesse nella Commissione ostante che fatta propria per porre 42 a LE quellaLoggia delle vi statue dei letterati erano e tisti degliar- si pens" nemmeno non ragioniaddotte mercantile,e perch"quei letterati e quelliartisti di far loro lontanamente dal ceto stati convocati presentile serie per far trionfare non quellache ad in e cos" chi dettata aveva di S. Maria massimo P ultimo sostenevo Nuova del Vasari annotatore Sarto; il nuovo di di uno queisoggetti chi lo potessefar ricordare modo certo la Iscrizione aveva posto, prodel tore benefat- propose Folco Portinari; del P immagine d'Andrea della storia del Tumulto autore idea,come una io,ma per dare a quella il che port" che ciascuno esempio Loggia delle statue e nulla pi"; di quei signoripatrocin"il nome che NUOVO MERCATO autorit" che al Comune di tanta erano DI LOGGIA ALLA STATUE dei Ciompi, tipografoBernardo Cennini ; PardelP Ufficio Regionale il Tasso chitetto capo Legnaiolo della Loggia ; il promotore, Filippo Scolari detto autore Pippo Spano, perch" quellafigura di ardito e fortunato di Land" Michele ; un da ferita la fantasia, e Dante gli aveva di fare un complimento a altres" 2) credendo avventuriere perch" di quel forte la ai mezzo dei qualieglinon Queste " da Lei. Vede di a far restare a Villani,che era pure in piedi nella mia so di ciascuno che riuscii me come per complimento a chi fosse votata; ma del promotore non pu" questa scelta nella mente dividuale rispostoche al concetto di appagare il desiderio in- nota, non aver del ; la sola statua casa vede cittadino stiglione Ca- queisignoripossa che censura non idee ! Per" me a pare consolarsi della riuscita il soggetto cui avranno fra che per lo zelo 3). che potevo avere voce aver delle buone fatto trionfare parte la poteva altre notizie che la sorte di nessuno aver sono Comitato componenti il suo in era comune legato; perch", di aver fatta Loggia dei Mercanti una cosa senza senso, le loro tanti monumenti statue, che bisogner"riguardarecome isolati, appariranno sempre cosa meschina, mentre per il per la concetto la suo, le otto dei piccolezza statue simulacri formando non un costituiva solo, difetto. Ora, gi" monumento NOTE ALLEGATI ED 1) Officiale ricevuta il 7 luglio1869. Mi " grato adunanza per di Mercato espresse il voto Nuovo per cura del 5 corrente di Commercio ed encomiando la premurosa le patriegloriosetradizioni,accolse con viva compiacenza la di Lei domanda, argomento, che la Camera parteciparealla S. V. 111.ma Arti di Firenze, nella sua sollecitudine che Ella ha e prendendo in considerazione l'importante da porsi nelle Nicchie delle Loggie che le statue di un Comitato di recente costituito in Firenze raffigurinoi pi" illustri fra gliuomini che coi loro scritti e colle loro azioni alla grandezza dei commerci e delle industrie della nostra citta. cooperarono Il voto di questa Camera " stato, oggi stesso, comunicato al Sindaco del nostro Municipio,al quale appartengono le Loggie sopra ricordate. osservanza. Voglia,111.'*Signore,accoglierei sensi della mia particolare Il Presidente G. Turri. non 2) A Filippo Scolari e a Dante da Castiglionefurono sostituiti, so a proposta di chi, Luca della Robbia e Lorenzo Ghiberti. 3) Articolo da me pubblicatonella Gazzetta d'Italia del 20 Agosto 1889. " Prima canti che il promotore delle statue a decorazione della Loggia dei Merdi Firenze riunisse il Comitato per dar vita al suo progetto, avuto dallo stesso promotore i nomi zione che egliintendeva proporre, feci nel giornalela Naalcune riflessioni per dimostrare l'errore di quellascelta,la inopportunit" di aprire una sottoscrizione quando altre ne erano in corso per le case dei poveri e per le porte minori di Santa Maria del Fiore, la inutilit" di seccare la cittadinanza lo stesso con accatto quando un generoso signoroaveva lasciato da breve parare tempo alla citt" di Firenze i mezzi perch" essa potesse rialla dimenticanza verso illustri suoi figli. Il promotore non cur" alcuno di tali rilievi e proseguendo per la sua via un Comitato che, per quanto creazione di lui,fini col lare pochissimo compose conto dei Ci" che forma di soggettiche egliproponeva. avevo ; e siccome da Cosimo fatto conoscere petizionealla Camera propugnavo I,dovesse avere col mezzo di Commercio della Nazione fu da me portato in ed Arti della provincia di Firenze ad uso dei Mercanti fatta eriger" che la Loggia soggettiche fossero stati utili al Commercio, o lo 46 NOTE ALLEGATI ED cialmente fosse uffiohe la cosa ottenni plauso della stessa Camera Comunale. alla Magistratura del Comitato; e Questo tratto di sollecitudine spiacque a qualche membro di rispetto ai signori mancato quindi pubblicamente mi si fece rimprovero di aver col onorato, avessero raccomandata che I nomi alla formazione che io erano Balducci Bardi compagnia di chi aderito. avevano feci che e nella conoscere porsi far traffico a zione, Na- il mercante Acciaioli, delle due stando XIV in Mercatura con ficio bene- veva giovent", alla quale do- della massime e della Pratica guida. quella reggia, a primi del Secolo ai della il trattato di sicurissima Niccola pervenne ohe Pegolotti, scrisse voleva servir" Regno Comitato al promotore : Francesco la di quel proposto avevo molto Sicilie, e per di titolo col tempo tenendo ohe fiorentino fattosi e banco in Siniscalco gran della dire potremmo Napoli del arbitro d'Italia, pace mirabile ogni maniera, e fu amproteggendolo con Commercio, alla sua patria della citta di Prato, data a sfruttare al anni da molti che se ne reso padrone. era padre di lui dal Re Roberto Giovanni in comune con quelli del Villani, (l'unico personaggio rimasto ed istoriografo insigne della sua citt". Comitato) banchiere si benemerito rese nella Paolo del cessione Toscanelli dal scientificamente matematico l' illustre Posso, Cristoforo Colombo che zare indiriz- seppe del scuoprimento al fortunato nuovo Continente. Giovanni da dei del decimoquinto, secolo suoi il pi" benemerito tempi, oggi Palla Strozzi, dei cittadini di Firenze si deve il pi" ricco della met" della impulsione agli studi delle lettere, massime ragonato greche, di quella felice et" ; il quale, pada illustre scrittore a qualche personaggio di Plutarco, si segnal" data in ogni ordine in esilio, prima dal vivere Giovanni da Verr celebrato, Nord, delle parte pi" che novantenne, zata la sua patria dimez- e attendendo e nobilit" la alle olasse sua sciando la- di Tacito. letterato e il descrittore mercante, ammiraglio, il mondo precisamente al banco felice della Indie. azzano cui a stando scritture traduzione esso pur pi" attiva adatte con la stupenda Sassetti, che mercante, mercatura all'Italia allora molta libero. Davanzali, Filippo cui a e magnanimamente, seppe morire piegare alla rassegnazione di vedere che lettere,giov" alla parte 1' uomo di virt" Bernardo del quale sostituirei al Empoli, banchiere deve lo stato ai morto la scoperta che di servigi di Francia, tografo car- parte dell'America una si chiama York. oggi di Nuova discussi oggi " noto, ha solennemente ed approvati per la loggia i soggetti che seguono (si abbia presente che essa tali soggetti per una Loggia dei Mercanti) : propone La e illustre Michele Commissione, di Land", signor Cirri), Folco di tale saviezza Folco veduto dei senza la tomba, Portinari conveniente Michele Sarto e Giovan Talenti, Battista del (gi" proposti dal Cennini Lorenzo Tasso. della Ghiberti, Luca Vediamo dunque la scelta. di quell'Ospedale di donne che abbiamo dar da Archivio luogo al locale che serve che di tanto benemerito l'altare e dei suoi si rispettassero n" u" le ossa " pi", e le ceneri non sua ; il quale, giacch" la opera andate tutte barbaramente sono una disperse, non pu" avere memoria di fu eletto trascendente tutti Villani, Bernardo il fondatore Portinari, sparire ai nostri giorni per Notarile, n" Giovanni a Portinari, Franoesco del Andrea Robbia, come a che a voce sulla l'ardito Li and", di Piazza ma di Santa onorato plebe Gonfaloniere brutalit"; il restauratore Maria Nuova. scardassiere, di Giustizia e che vinti fu freno dell'ordine, ricompensato garchi gli oli- alla plebe col bando, al e la quale patria deve stessa 47 ALLEGATI ED NOTE solenne monumento un in piazza una lai a dedicata. Francesco Fiore, pu" che delle minori navi cartello Robbia, della metro che ottenuto dirlo, Ma da te costituire possano gli ai mentre, Si dal o alle si " veduto, n" muovono Magistratura Commercio, Comitato, ponga il suo o un se ed ed edific" veto. il decoro " la tue sta- con proprie opere. Firenze in la cui loggia; fatta avesse del Mercato non in diverse lo ricorda in presenza di tutta opera Nuovo consenti tu ripeto quello ad fezione per- il avessero mi perito alle arti, che non a sia e vuole alla la conto scelta per la e gloriosa quelli che navigazione; sione, Commis- sorta. loggia e del voto dei loro unit" va la illustre di commendarsi tenendo paese, dalla e Firenze meno legame un da se lo " tale scelta, per perch" del da che gli scritti con propone n" quelle proposte Nascrissi gi" nella che non stare possono non che concetto un di mostrare concetto invece Luca l'artista la loro, preferirebbero loggono gi" monumento un dir nelle si e onorati esser potessero se rammentarlo mercatura statue Comunale, per di ogni et"; stampa legate concetto alla - l'ultimo. ma l'opposizione se condannabile; le da rinascimento, da della monumenti, lettere giovarono giudichi dunque cosa alla di negozi come non sia datisi uomini stettero a loggia sono ; dal il e ono sepolto, Perch", luogo? reti pa- gloria, giustificarela a testimonianze ohe alla io propongo il monumento scaturisce " posto, convenienti che sulle sono sua egli se del effigienon pi" insigni di lui, in ogni caso, non dell'et" sua, non fra gli architetti molto primo avervi zionf, le statue per il che reputo, notevoli, Tasso ; mentre si dir", mi della del qui che quali meglio giustificata se egli artisti tenne non perch", statue da altri se e Maria cui secoli da agio scultura visti fin quando dove del appena di preferenza diritto a Battista pu" dar introduttore iscrizioni Lorenzo, sarebbe luogo tondi restassero come merito, suo due di San tempio i Sarto, valore quelli che a la ma lo virt". centimetri, che del meno Giovanni tal loro di Firenze localit" nel del del quel a dovuto, era ivi " il campo caposaldo della degli scultori il soave Cennini simili chiarirne a settanta e Bernardo ha dire gli Duomo,, perch" annesso va Andrea natura d'un che del di Santa grande capo-maestro e quanto tondi dei uno Ghiberti, il pi" Lorenzo della in " quanto che ranza, tributai io pure quale convenire grande il modesto Talenti al dei da Mercanti, darsi raccoman- della Camera personaggi fatta SANTA CROCE 52 CROCE SANTA il minimo nessuno dovuto per dovere avrebbe faceva che contrastarla. Io " ho veduto non interessarsi che sovrasta quella copertura se Tempio mi non disputeche Nelle ci" ; XIV copriva si ebbe il per i fianchi di e si ha in codesto lavoro Cose " cui " " di " se di distruggerla preferito aver che sorregge " deplorarsi. di mento Regionale e fra questa e il Monu" il Monumento. qualcheduno ne deve andare di mezzo il fermo sulla malafatta," l'unico E poi tenendo dell'Ufficio si la critica,col non pu" disprezzarla mostrare dandole che il minimo 4). Ci" sarebbe " Pure " Possibile Ai funzionari enorme. " cosi. sulle autorit" " inefficace rendere impunemente ascolto provato dai che la enormezza della rinnovazione Speriamo almeno della pavimentatura di quel portico al modo con abbia seguito3). incominciata non Io no. Le pare! Qui " impegnata Lo spera Lei? l'Autorit" modo da ragione che tutta,dal secolo graffita corazione, quel tempio; la quale de- oggi piuttostoche rinnovarla al muro porticodal lato di mezzogiorno *). " avevo chi di dispregiocome e pi" che essi e tolgono, finestre, richiamato avevo curati allora essersene non ebbi pi" inelegantiche muraglia del proporzione. sua della decorazione interessarsi ad di e la pertura co- oggi, " come lodabile,tanto cosa fabbrica otticamente,alla preveduto dei frontoni la parte inferiore delle ci nascondono " una pare la aveva cosi ma non ciato porta lo slan- una indipendentida quelli della stanno ne di gli altri ; la selva con quellacosa, a quel porticoquando orizzontale,e ad indicatore frontone ohi letto, Ella avr" ascolto;anzi,come che in Italia di cui Ella Ministero si non debbano lagna? della Pubblica col titolo di Capi esservi autorit" Istruzione Divisione vi sono che sarebbero dei de- stinati ad occuparsi di tali cose " la mantenuti, ma ; qualche a cosi chi " retribuito e ; dinanzi, si trovino se no gnori pare che questi Sidi prendersidi tali scese di testa, massime amino non 53 CROCE SANTA perch" i che essi vadano causa meritevole nome monumenti alla o vengano perdizionepi" presto. Sotto " in disordine niente fare;sa parlato porlialla No " si faccia ? I meno non : si sente dica io mai! chi alzer" la dunque chi Santa Croce che mai per I fatti accaduti Santa Tempio 5)? servire da zoccolo perch" voce in generale,di quello che cittadini, anche " glia vo- non si fa si sodisfatti pur che vedano fare. Le Commissioni sempre il compito di vegliare su queste che avrebbero mostrano cose, porticoa si far" non del dall'interno monumentali si far" mai ! Ma Non " quello che si si come muraglia del questo a " tutto ancora voglia sistemare? biamo palesatocol pavimento del quale abla intenzione resa muovere pubblica di re- con e accenni pare Lei i lastroni per mi lo hanno Non " nulla e che veduto quel portico ho dovesse se ne potr" Croce sin tanto nale impedire all'Ufficio Regio- di compiere il programma? qui direbbero accadere spero che la enormezza Tanto meglio. curino, la stampa Ella come delle cose anche che dice,ma proposte non per tuttavia si far". " Ella, Sig. Franceschini,ha fatto benissimo " delle numerose intendo non le luci dovute quel Tempio ora non sarebbe in care toc- richiuse ; che il Tempio ci si accorga tornerebbe ad una magnificenzache come decorazione si finestre di a con suna nes- grado di conferirgli!Perch" provvede? al Tempio di si provvede? Perch" Sa perch" non Santa Croce sono preposticerti signoricos" detti Operai che di quelluogo si prendono meno interesse di me e di Lei. di Lei no perch" di me Meno lo dica pure, meno se quegli Operai se ne occupassero in eguale misura le non " " 54 CBOCE SANTA si lamentano che cose sarebbero non oggi alla Cappella Ri il finestrone ripristinato se miccini mi nella non pare Infatti lamentarsi. a si Sagrestia, vede si debba a che un articolo. suo No " ; in questo " in errore, virt" di quellacosa si deve che " il Principe Don quel gentiluomo unico Corsini,il quale,veduto alla maso Tom- che glisi faceva, l'appello esit" un istante a corrisponderci, sodisfacendo cosi non all'animo di serbare il decoro della propriacasata suo e di coadiuvare a quello del proprio paese. e Questo non tare godo che Firenze possa consapevo, gentiluomo cos". sopra un Pare a Lei che,con chi ha in mano ilTempio di Santa " " Croce, in anni trenta che sostituendosi che dopo che che " nel esso patronato del Comune, l'onere della allo Stato ha assunto Santa dovrebbe Croce l'Italiaha mostrato vazione, conser- cosi,massime quel luogo si onori? trovarsi quanto di Le i sussidi saputichiedere al Comune allo e pare che con Stato, in trent' anni, non dovesse essere stato possibile poco alla volta far decorazione le riaprire delle poter dedurre per affrettare o e scopriredal bianco la paretidelle navi intercedenti aglialtari di la convenienza da quelladecorazione no la remozione so come Non " finestre deglialtari si possano tenere medesimi? degliUffici senza corrispondervi. Nel " nostro paese " desiderata porre in vista ; vuol nessuno da tutto per " Allora sapere; Le si possa e di essa, abbench" come perci", si lascia fare a a Santa Croce,quasi quei signoriOperai della proposta di mandare del Giusti minimi, chi fa. " da ritenersi che la salma del Vescovo " degli oneri preoccupatin" saranno Croce ma gnificante, ogni rappresentanza bench" insiche pu" servire a per quel tanto "j n" del Monumento a non si Santa superbo Federighi7). pare ! Sono fastidi codesti ai fare " il tenersene estranei. qualiil meglio che Gi"; " il Giusti intanto e 55 CROCE SANTA relegato dove rester" il loro Granduca mand" ausiliari s);e vede come ai cari perch" non desse nel naso delle pi" superbeopere del Rinascimento una " andata creduto sarebbe dove potesse illuminata,del Medio nel secolo esser Evo decimonono posta, in Io si dovessero d' accordo di sorgere il Ghiberti vi che e che sulle si " essa quel luogo io Se " me tempo cose gnate asse- perch" ricordo, un simo quello oziosisvoler l" a Donatello l0). di modo che che fossi accorto per che tempo opportuno in sostituzione le della di esse Ella dell'arte esprimermi m' ispirano. era non un appassionato tato lo avrei invi- discorrerne. Grazie. " sostituir ancora luogo al aveva incaponita di mi non come a si vengano Lei in tal spero che dal mio l'interesse loro riconoscer" cose non che ai monumenti straniero Bench" si le sostituzioni che di aggetto. Con quale Ella dall'Accademia invocato in riposa abbia modesto ricordo s' intende per Lei con nuovo di alzato misure un come peggiori, cose sono ; e che ci" che non fatte ai fianchi delle porte di facciata gi" sono Chiesa ama sieno non 1'arte del sono che in Santa Croce parere Sig. Francescani debbano remuovere gli stupendiAltari fino a che sia affidato chi si cappellamale una lasciamo 9).Ma mai suo loro lo Oggi mi pare del di averle solito;pure prima di dirle che ho letto mancare la descrizione il primo ci spero di andarmene con grande interesse della CappellaDe* dato coscienziosamente ha sar" degnamente non possono a meno; del Brunelleschi mente ne che Ella Pazzi cosi. La restaurata compiuta che perdere pi" non voglio fatto in nessuno nelle anche forse per quale Cappella partiche quellache rest" potrebbe essere non nella . in grado d'indovinare11). In " " " E questo domani Nel avr" siamo di che momento tempo cosa discorreremo? saprei;da pensarvi. non a perfettamente d'accordo. ora a domani tina mat- ED NOTE ALLEGATI Ii*.'-tri "li k'ifvtiXi "Wn"i*t 1) Per il Purtiuu di Sun tu CftiCQ surissi l'QptlftCulu il Temili" ili fruttiti Ur*acv,VlvtsixAnl^-. in-Hgh"lui? n r litro Jltipimio .Yn'imOsservatori Fiuf fintinoj (Jnelt-tu-n.'mi Fit rdfflttittide"\il " 20 GettiliUol#00;nari lettera nella Xaiirtte del IH detto, c*ylip lu prima gesuita ila ntli'^ l'I CoHj " verso mondatore A proi. Luigi Del Mun", proposito dalle mi"" lettere su Santa Croce, ctrto dj Agraditaai lettori puliMirn le seguenti* non lutr OQStt nare "lptor- PttfWU'. -L "tt"tr^ 1*1, Grazie, garbo era e Piotrfuo, del carni quel Lami entrata ij l 01*1 -" ' "* batto, in."i toi " jit ina " innato Voglia il some barbagianni al in ne setnnn.' |u"ldoooru-iijutl aou sentito vnl, iiTkri. l'i avrw gih-rtrLa ajl'ntmiloclu" si J"w rli ijtt"! doppio fii quando fV mussi xuyt'Oiiinlw sTAMVn uiichr scnrMVt-iitaiidnf" di quando Santuario alla celebriti! Inno, ClpuscLdu.Tutto 4un i11 Ll" all' aquila,reale. amicu sua Jt. Prrixi. Ami.i Fra i molti tu a occorrali b ggeiti quellescritture adempio il dovere j"erme dato ad adempii .-ri' ijnestadovoio ma inutilmente io mi smi prl nutre sue per avonulc su ho mi Croc-u. Saura lavorite. Elln t"ico abhiatio.miglior esita di ornile In tkn Assegno fctupo, 1 h aitativi latti iunior non dntf* per molto tnr- urti " al Cotnu"tt pfrrlo ir n Ueuli potuto diflicilmente rii lu qTiflle Commifisioire a\eea negato a Sunto Sp"rito il carAtti n ! E ilovctn* poi il Consiglio Comunale togliereqilAlobe "^n tlllo maggiore monumentali presso una monumentale le eh* temo uho li*' micini lavori* orni t'orte"finteutedai ICrm briose site lettere *- ving mi" reueuti A rij. Peviu graditissima ili t'ingranili di Lei, dalla cui gratilehi ni Mi versai riprometto il perdono ohe invoco, Oggi ho letto con molti) piacerele dyta e La ringraziodi eucrrfc per Av"rle scritte chiese f*Wl tfavttnifcri.' ini libried opuscoli accumulatisi qui durantu Quelloila Lei gentilmente nivoritomi. autori bene; io avvertito gio. avevo il tempo m, ili quello im-srliini^aomo ili Firenze, avreblu fiato rial dovermi n" -" " 58 NOTE chiese altre vi piova Per nella mantenerla modo per che non d'Azeglio " pronto da molti anni un basto con iscrizione che al luogo dove collocarlo per divergenze d'opinioni intorno avviene del Niccolinichiesa; e lo stesso per il monumento collocati vasta po' di ; la cui Il occasione stata presso al Monumento il per propizia quale " gi" aperto la speranza con lieve suo un 60,000 lire per il Monumento stanzi" il Concorso le pratiche iniziare per il Correnti un del Bar- Relazione V. E. II io corregga al Be di Firenze Consiglio Provinciale ridar fatte per premure la promessa di tentare propongo il Bargoni. Mi che, quanto Firenze frequenti almeno aver pubblicazione sarebbe meglio che Permetta le vane per e il Monumento. di riescir errore. riuscirono alla Commissione vita per in da tanto sicura. mal Bispetto al Foscolo goni Croce Santa a diventi Massimo furono non dare per non e ALLEGATI ED si chiuder" che firiedell'anno alla corrente. Scusi quale lunga questa sincera con pur troppo poco ed affezione ho e stima concludente il piacere chiaccherata DELLE RK. desiderio a ; ed poeta Mi " a di Settembre 25 piacque di farmi bella 1881. delle due semplicit", cose lettere savie ed opportune come l'onorevole Lo dir" sperare con quanti sono in confidenza eretto venga fondamento, in Italia degno che ci" non ammiratori, o Ministro resti lungamente meglio veneratori mi e creda C. non vorrei in S. Croce monumento Suo li)Del Tempio e dei Sepolcri. voglia bene abbattute sul vuoto. acci" premure sterile le che con dette Baccelli, fa quel grande del dice proposito del Foscolo, A Comm. un Ella fossero non sperare a il dono carissimo Croce. zzi. GALLERIE Li Terr" Peri FIKKKZK IH di Santa abbia mi dev. obb. Suo Ubawuko DIKKZIONK e di confermarmi Graffito anche al muro di sostegno le minime ostante traccio le esortazioni a nei del portico posto mesi rinnovare di febbraio affi. Dosati. a mezzogiorno e di quel graffitoda marzo me si sono ultimi duti, per- nel nale gior- fatte il Fieramosca. H) Dalla Il Nazione : portico al Nord del Tempio di Santa Ministro che l'attuale della Croce, fece riaprire, quando era Segretario di Stato, a mia istanza in ogni altra parte, anche nel pavimento assai guasto. A ricome parare era, al guasto di questa parte si " posto mano da giorni ; ed oggi la sezione ili quel pavimento che serve all' accesso della porta fronteggiante la via San Pubblica Cristofano Istruzione, " data Il pavimento compiuta. in gran originale del portico, ancora a parte esistente, era lastroni ad equidistanti misure, lapidi nella rettangolari in macigno; ed aveva, stessa materia indicanti che sotto quei pavimento erano sepolture. La sezione (50 NOTE dicono storia molto, ALLEGATI ED n" altrove mentre n" l'arte per la storia per bero direb- non nulla. I lastroni tutti si ti che Croce in Santa o vano vorrebbero per" essere minati, esa- nelle loro iscrizioni, e restaurati; e questo " reintegrati ove occorra ci" che si potrebbe e dovrebbe fare, sicuri del plauso di tutti. da cose Santa che le caratteristiche, formano ne Croce, pi" che liberata avrebbe liberata dal bianco che tutte ottura bisogno di essere lungo le navi quelle decorazioni il che caso la virt" non e ci mostra umana dal dove lato bisogno di riacquistare tutte le sue luci onde artefice primitivo : avrebbe in cui la volle il suo figurare a quel modo finedella Cappella Rinuccini, bisogno di veder ridotto qual fu il finestrone la detta deliziosa strone che guasta strone Cappella o la Sagrestia che da quel fine" il monumento al Galilei Pubblica nazionali di " Istruzione e Fortunatamente, ad sensibile anche che 6) Dalla Vedo mai se intendere tenere che monumenti dei nostri diedero all'Italia coscienza dovere. a della vi fu Ministro tali cose, il primo " il Ministro Pubblica Istruzione in Italia (F. Martini) presente speriamo e provveder". questo a farlo tale come coloro riposano bisogno che il Ministro insomma ohe presente avesse quello nel quale nazione esser avrebbe illuminata; egualmente resta della ; avrebbe del Nazione Febbraio 20 1891 : l'Associazione della Stampa Toscana lennizzare socome proponga maggio prossimo la data felice della nascita di Giuseppe Giusti. alle proposte Associazione tutte, sottoporrei alla stessa quanto per piacere oon nel 18 Plaudendo sarei da Giusti Giuseppe Nel Miniato che merc" nell' uscire destra a ci vedremo riposa il simpatico poeta nazionale, fede a che nel Noviziato nel la con statua i due dovute " che per non desiderio essa essa del fosse poeta Basilica i gradini una forma i rizii senza di glier to- affetti,e delle opere pi" che bastcvoli onorando nerose; ge- perch" gli lui pure di spazio " Giusti et" si dichiarerebbe nel corridore il monumento presso della trasse nobili "L'Osservatore " e che felice di della dere ve- Cappella del mancato onorario a Lorenzo Battista in corsivo, Niccolini si felice per d'Italia, Giuseppe ebbi potrebbe anche valevoli oramai tanto questa caro della la civilt" Giusti promesse. tumulazione all'Italia. Capponi, cui dove riposa, ragionevole dalla Associazione proprio, " certo che per il 18 maggio aggiungere seppe di Gino memoria riportate trovato lo facesse civile alla momento un nostra, " sopra Giovan le sorti sarebbe fosse Giusti dove rappresentare maturare pi". onorario sul Bartolini, a dei benemerenza e Croce, mirabile monumento le sentenze Lorenzo ed un della Risalendo " ispirare al Giusti della Fiducia in Dio che tanto quel sonetto gareggia per altezza di forma con l'opera scultoria,da non poter giudicare quale fra intelletti Dove ohe e culto Croce. statuario idioma sembrare Giuseppe di Santa Tempio Bartolini, il maggiore di concetto di : stile castigando arguto al gloria continuavo: opportuno, paresse cripta scrivevo nostro vivo con uomini di Santa la salma trasportata del e essa effetto. fine alla descrizione dalla potrebbero tanta tempio quindi, in nota, E gli molti a ricambiassero modesto grazie, tentata, non ad il sepolcro dove grandeggiare dinanzi del movimento Giusti; quel precursore litico po- Giuseppe dalle virt", inalz" virt" italiani lui di prima poesia che ad quando e , portato Fiorentino, dando al Monte, restano scritto fosse sua Osservatore Nuovo di San ho anni nove che lietissimo non " a me Quando della parve toscana, potesse n pre sem- s" benefico mancare; dunque Stampa e tale Toscana, alle manifestazioni definitiva sono ricordo un tate vo- in S. Croce NOTE " dubbio per della l1Associazione se del il trasporto Giusti egli mori. questa lapide, che Croce. onoranze, abbia Toscana Stampa in Santa le decretate mantiene lustre 1994: '24 Marzo Nazione Dulia 61 ALLEGATI ED e " accolta l'idea no o per" che essa per queir il. pide lafra queste l'apposizione di una certo l" dove Per e il Giusti della sione o Stampa MEMORIA 1MJVK TASTI DI ILLUSTRI GUSTI POETA DELLA Il Giusti Hu che e egli anche dettata aveva degno Perch" l" Dalla i due anni nel Signor il fa da 1456 e riprese da divenne ne altro un che prima fratello si abitando respiro del l'ultimo basta di per s" a Gino Giusti. dimostrare l'amico, le ho me, della dove, si degni l' uno dell' altro, cagione perch" nella lapide proposta Pubblica Ottobre 1""4: Direttore, in Firenze per della vescovo proseguite per nove Istruzione che si il Dott. nostra della Robbia della ed Conti della monumenti stato era 28 del signor Cosimo Luca che Benozzo, suo molto casa la Questa Fiorentina il collocamento fatta divenire fece che nomi. le antichit" per di lui lo conoscenza casa che temuta solo? uno Onorevole Molti propria quelli illustri sulla di Domenica " nella lapida la ricordarne legato avevo Gino Capponi gli si disse qualcosa di pi". immortalit". dunque morirono, GIl'SKPl'E " tetto. Lui per della conobbe universale della fratellanza raccolto aveva quella cara LIBFRA F1RF.N7.F. DI " SUO. anche e il contatto che tanto V istesso sotto Gino garbo, a inoltre tenne Giubileo al pensasse uomo DELLA " COSVBXXKKO " ESTREMO OSPITE quando che scritto un scritto lasciato uomo " lasciato ha conosciuto aveva STORICO " l'aNELITO FRATERNO " concetto PALAGIO IKTEKOIMF.XTI CAPPONI PATRIA l'Associa- se BELL'AVITO " NAZIONALI RACCOGLIEVA " lieto Iscrizione, per altra MDCCCXCIV MAOOIO CON " ROBERTO DI MDCOCL " che GINO MARZO XII " quella del sepolcro, migliore. e SERVIT" POLITICA " XXXI IL " VOTO PUBBLICO PER TEMPI IX rispondente da saggio riuscitomi, al paese procurare per diversa sia ben il invio solo, sar" meglio forma per " necessario contempli non la bella in opera Marc-ucci, ispettore marmo anni Fiesole. ad del onore Quelle premure, la stampa con e i Ministri presso ottenendo succeduti; blicamente pubceramica e famiglia Federighi contermine sono Emilio provincia, domandavano in fine elio l'Ufficio di s". Regionale prendesse la cosa sopra della Robbia, Feci quelle premure oltre perch" Firenze, patria di Luca la Cantoria famosa di lui ; e perch" la faoramai serbava miglia pi" in marmo poco d' arte, aveva il congiunto nella Federighi, onorando superba opera certamente di rendere inteso omaggio alle virt" del Vescovo, di accrescere " decoro alla per a " di perch" a esser di arricchire e San da vista di un prezioso pochi, male la nostra monumento di Paola Francesco (dove dal 1806 era rispondeva allo scopo cui citt". l'opera, relegata) quel- stata era stata dinata preor- servire. Proposi San casata, lass" Mentre il collocamento per Lorenzo; e pi" tardi quest'ultima, Federighi; come ma la San anche di quel superbo lavoro Cappella del Noviziato in Lorenzo, apparteneva perch" la Cappella da prima Santa all'epoca del Noviziato il Croce, stessa mi Tempio non del sembr" solo numento mo- pi" 62 NOTE conveniente e Se " ma pubblicit" al Bene Marcucci la da tutti; d'arte, fosse tali per cose non che " inutile resti Federighi sacerdote Cosimo signor ramente pu- dov'"; io le dica che ecc. Conti, quelle cos"! finire mori avessi torno raccomandare a Croce; questo per ringraziandola, e Giuseppe Giusti, in Firenze potuto avrei speso mai Il monumento che immaginare collocamento avere che in Santa monumento come mi sempre ecc. 8) Quando le truppe il monumento infelice tanto stanziavano del lo ha come Federighi in Santa avuto in Firenze. parola per farlo tornare del Federighi ebbe la incorniciatura Austriache. che avesse tuto po- Trinit" non anche presenta ora doveva andare, ed and", perch" in San Pancrazio negli interpilastri di cappella che avevano pressoch" il medesimo aggetto. Oggi quel monumento invece si " posto difettosa dico nel e nell'effetto che l'artista Croce di quel luce Vadano i passionati legislatori dell'arte 10) Dalla Fino Nazione da Belle ed in fino iscrizione aveva ed avuto eseguire un tale quella del inveco di onorario. Arti fu si suo artefice sarebbe tornato fra a collocati Santa nobile una Donatello una delle alla Cosimo Donatello di il Circolo il Circolo ad Trinit" Noviziato in nell'ambiente i monumenti come tal modo in da derio Desi- il collocamento avere e sacrificate. sono del e lo di fianco, vedranno dai come il Centenario festeggiare in Firenze demia degli Artisti e la R. Acca- emulazione degli Artisti per il da farsi in proposito; avrebbe apposti una alla sue sepolcrale da protettore per che per sovrastante erigere pales" noto monumento Martelli, quasi la luce diretta parete una e discutere a di Donatello, busto un ricevendo serviti. si incominci" nascita delle in che : quando della fosse N" attrattiva. Piet", in bassorilievo investiva lo scolpiti l'arte per stati sono della incassate che che Bruni Marsuppini ed a Leonardo da Settignano e dal Rossellino, dovuto. n" una scansia una come nessuna monumento perch" in essa era diffusa;ed incassato ampiamente perci" di e ragione di ripromettersene nella Cappella aveva il trasporto in risalto apparisce finale suo giacente del Vescovo peroh" restando quelle sculture Proponevo al parete dove una fianchi simulacro sovrasta; Santa sopra suoi nei del o scovo. fu Ve- suo C'appella del Noviziato 9) Se del dovesse cosa vocare pro- presente che la famiglia Federighi non in Firenze; che in Firenze "" e congiunto in Fiesole ma sicuro. e quell'opera resti; ed altres" in luogo degno, adatto il onorare confermo la se a quale si domanda quel benefico le premure state col del dove di Fiesole, si " venuti invocato, il monumento o le mie, e ha esso di Fiesole; signor Direttore, si abbia Dunque necessario " sentimento ad oppugnarlo; insorto Comune che: sarebbero spese povero " del Cattedrale trasporti nella volle quanti hanno prefettizio che decreto semplicemente e " visitata tempo. un l'Ufficio di protesta atto un del ad ed aperto di render ad alcuno; conto Regionale n" i Ministri vagheggiandosi dall'Ufficio Regionale di portar suppellettilenuova che esso voluto conduce, e avendo Trinit", in vantaggio del restauro Santa si sarebbe nessuno n" necessit" dare chiuso luogo per consiglio,applaudito da questo avendo perch" pei tesori artistici che contiene e esser seguito subito stato a luce ; per sicura meglio ALLEGATI ED propria sede, nel cui piano terreno fatto botteghe e che pi" tardi avrebbe collocarsi nella Cappella in S. Lorenzo sepoltura che Donatello il Vecchio. nel Tempio 11 Corpo di Santa desider" ed Accademico Croce un ebbe presto si propose monumento NOTE Si allora lece iscrizione una delle Glorie notare 63 ALLEGATI in Firenze vi era pubblicamente che per Donatello gi" superabile, una degna nel Portico immagine ed una novata rinpietra sepolcrale che avrebbe potuto essere cambiata di luogo: ma varono tronon non quelle osservazioni facilmente non Toscane, modificata, o ED ascolto. due Le dar rispettabiliconsociazioni, sollecito corso della si trova di in pi" il Circolo la memoria e Donatello modificare a per edicola un per buon a costretto Artistico Come Croce ha modesto un dunque farebbe a a operando. consistente Belle delle che poco quello Arti gi" che di lui, il che, botteghe tre men- nulla all'artefice prediletto, all'Accademia aggiungerebbe di onoranza procurerebbe lode di certo. Lode invece " sperabile potesse conseguir l'Accademia e grandissima il soggetto decretato ad ricordato ancora nel edicola La busto ma a un IL. ivi non potrebbe servire al nuovo E COLLEGIO ACCADEMICO MDCCCLXXXXV 11) Vedi IMMORTALE " Xuovo " biando cam- il busto non n" un non " verrebbe a uso punto ap- lo ricordi, n" che sasso scolpita, n" ancora danneggiare meglio profittevolela erogazione di n" a il tardare, ri- denaro un fine. potrebbe portare SEPOLTO ha nulla nuova invece e in Croce, artistico la edicola invece non Ghiberti, grande n" caro, a Lorenzo effigie,e che, riposando da secoli meno non di Santa rendere DELI,' " DOVE NEL artefice ricordo nuovo ; destinando onoranza monumentalmente che per PKHCIIK TEMPIO sua fuso; perci" la proposta raccolto Il altro Tempio palese. tomba la della frire of- potere non ricordo l'Aocademia presso dello vecchie una e bitarsi sde- Lorenzo, decorosamente pur che poterono non in San dispendioso disegno si vede fatto per il monumento Accademico suo non i mezzi, degli Artisti potr" il Circolo breve fra di Donatello busto. un in Santa il consentendolo non mentre ma inaugurando punto, il Corpo promessa condotto gi" voti; ai loro FCULTORE HON O"s. fior. pag. " " PONEVA. 29. dicesse LORENZO PI" MAXCASSE FIORENTINO REVEBENTE che leggenda una DELLE a UN " ARTI " NEL " PUBBLICO LA cos": poco GHIBERTI LUNGAMENTE BELLE presso EFFIGIE 8F.ONO DI LUI IL RIORDINAMENTO DEL CENTRO 68 CENTRO DEL RIORDINAMENTO IL gli autori di queiprogettitutti o quasi tutti digiunidella importanza del quartiereche doveva modificato ; tanto vero che quando dovei prendere essere anche la piantadel Bennert in esame vare eglinon seppe troDall' " essere rilievi altra ai miei conosciuta la importanza sparire. a veduto Ho " codesto Ma quella di dichiarato doveva non della parte che pago ed averle detto che se in tempo, proporre veduto che idee, ma avere cosa a essersi ringraziata, disconfessarla quasi a nella pianta a sua avuto avesse lui riserbava, la fortuna di concorso solo tornava non di Lei, avrebbe potuto accettevole,pochi giorni dopo col tutti x). ore uomo un essere stinava de- che questo nei dialoghidell'Osservai Sig. Bennert di conoscerla non delle fabbriche storica carattere,perch" dopo averla molto ho che scusa a vecchie vagheggiarele per la bocca di un lante bril- conferenziere. fra venuti a quanti sono per tale questione il pi" schietto;immagini il resto! nella questionedi quel riordinamento mi ero posto Questo signore " che coloro chi voleva ma tentato la per in linee volevano tutto tutto era Io fra fanatismo, e per trice innovasolo per man"a non distruggere, pi" palese ignoranza.Perci" traducendo che gliytrticoli di far rimanere reminiscenze conservare me scritti sul avevo in piedi ogni Centro, buona cosa avevo per le della che si raccomane ogni fabbrica dasse storia, dando al quartierela larga per le ragionidell'arte; viabilit" e perci"la buona che si lodano nella aereazione trasformazione vandalicamente fatta2). " aveva che Ho dalla pianta la diligenzache Ella e posto perch" quelloche si era proposto resultasse, Ella non la piazzasull'asse di via degliSpeziali, poneva la conteneva nelle proporzionistoriche della ma o antica non veduto piazza pensando del Re, o sua l'ampliava fino lontanamente per il monumento, n" n" a un cosi a via della Nave, mento grandioso basa- fare al monumento un fondo RIORDINAMENTO IL architettonico mai Ella codesto veduto Ho Ella fu lasciato il censure pi" il solito per veduto avr" combattuto " il tutto immane sua apertura potr" non anzi che fui lasciato solo partito,ma ho ogni argomento con 3). la inutilit" dei suoi sforzi : forse allora solo,ritenendosi delle volte fatte delle solite si trattasse si non sa che fine. Oggi, a del poi, solo non rimarrebbe dicerto; fatto,non soltanto per l'arcone ma sento sodisfatto nessuno, non quartiere, prio prosenno perch" di quanto per la per all'ufficio cui fu destinato. servire " che 69 CENTRO DEL si " nessuno. Quello che ho potuto " di " stato Ella voleva sapere, che quella vedere non l'atterramento cio" dei che vede lasciata in vicolo " un Perch" fu i miei con delle articoli, delle case quali dei Sassetti Vecchietti, fu dei Catellini da nelle condizioni e ottenere ridotta oggi Castiglione, lo strazio che per di e 4). il disegnodi rigettato se Lei che fatto, " ne era salmente univer- piaciuto? " Quando inviai all'Assessore di da casa quella mia per i lavori alcuni le linee della proposta 5) di estendere alla via Castiglione Pellicceria e plari esem- alla met" del lato della metri, piazzadalla quale distava di pochissimi far dei alla civilt" torto non quell'Assess"re colleghi, per mi fece pervenirenemmeno carta da visita con non una un p. " e un r. Avr" fatto per compromettersicon non un mento docu- ! " Pu" darsi ; Vecchio e a che ma mi amico quel disegnoaveva eglisarebbe che quell'Assessore tal lavoro. Ma un rifer" che anche ricevuto avrebbe a glienza, acco- avuto me per condurmi piaceredi parlaredi " inutile che le dica che stata atta lazzo Pa- passato da queiramico e per quel fissato lo attendo ancora; di ci" " solo perch" in luogo della fabbrica che sarebbe buona a se mi a vorirmi fa- dolgo medioevale ricordare al fianco del monumento 70 del Be di RIORDINAMENTO IL altro un nome DEL modesto subborgo. Propriamente cos". Io vagheggiavo che " " s" notevole bei comodit" fabbriche che l'amore voluto e parte una e avessero ceduto pronon il lamentarlo. " inutile Sassetti ai pubbliche disgraziatamenteil Paese Vecchietti rate restau- state sono le bestialit" che si fanno Potevano, con peggio; restaurate si sia fatto. trice dei perfettamentenon ma sono fosse da pu" dire che conservarsi nella Emanuele e dei bricati fab- il mio tergo0)volle a si oggi,essere il rappresentantedella ditta costrutr Quando porticidi piazza Vittorio che che dovuto pi" desiderava? come " di l'idea delle e cose, uno sorgere certo dal nel riordinamento queste idee ed oramai Le " invidiabile alle belle fatti, concordia; ma diviso non del risanamento e di ha bei patria,vedo vecchia, si vedesse della Firenze nomi, ai alla caro quei volgariedil"zi oggi CENTRO su quel parere dei Della Luna, garmente vol- casa detta' della Cavolaia,da demolirsi,raccomandai agliingegneridi quella stessa impresa che nel restauro della casa nessero tenon Vecchietti,che essi dovevano eseguire, della parte antica, per l'esterno di quellacasa solo di quella di Giovan fatto Bologna che avevo conto ma di tutto come delle pi" antiche casa e l'artista come realt" fosse da Nazionale,ma monumento un illustre perch" in restasse,non e notevoli casate perch" ricordava una Mecenate un fiorentine, lungamente protetto,che scultore e come riguardarsi architetto si anche era su quella degnamente affermato. Pregai perci"quei giovanie zelantissimi artisti che si allo studio di una accingessero porta per quellacasa da dedursi dallo stesso Gian Bologna ; e quellostudio mancato la casa " rimasta per il consigliodegliArcheologiMunicipali, con non sarebbe della la porta che andata fabbrica vi si d' accordo del XII trovata, una era con secolo la vecchia ad archi porta che tura architet- scemi, n" IL RIORDINAMENTO la presente che segna con " che chi ha A " cosa conto tener diminuzione dei fabbrica Sassetti che avrebbe da restaurata sa delle forme pontidi potuto chiunqueavesse di certi principii, si " immiserita dei sovrastanti loro puto sa- la con delle vizio mensole,un tempo al serrimpiccolimento grottesco vani,col rifarein mattoni alcune parti difesa, col e del fabbricato che in antico chi fece delle parte di cadenza. de- codesta ridicolaggine chi consigliata convenientemente esser primi passidella " parso salvare! Immagini! La " dei uno 71 CENTRO DEL fabbrica vecchissima ebbe non aggiuntealla comodit" di struire co- il resto,e sopratuttocon la tettoia che si " come lasciata pressoch" di quandola nelle proporzioni d'aggetto facciata gione vicolo;il che " la cafabbrica quella in un restava principale la perch" proporzionedel " rimasta totale di sacrificata. una Quellatettoia" proprio " Ella dice sulle e le cose meschinit", partiin mattone che io le ho udite biasimare quasi universalmente. Creda che la buona criticain Firenze prebbe qualcunola sachiunquemandi " ancora adoprare ; la difficolt"" che in questamateria righea un giornale due si confonde rimandato dir nulla e in pace, e perci"nessuno si lascia che le cose vadano " sicuro d' essere come a vogliono andare. fu di Che " che queidisegni nel concorso i portici Ella trov" tanto da lodare? Ah Ella scrisse che all'infuori di lei non e per conseguenza loro autore ! Non " me l'Assessore visita ne non possa, li aveva lodati suno, nes- rimasti nelle cartelle del quellodi cui sono sicuro " che verso di fu altrettanto gentile quei disegni quanto le carte da Municipaledi cui le ho parlato; so T autore saranno ora indetto per che mi ricordo ; di sono senza nel nostro paese di pericolo esser prezzo ialeche se far spreco ! sottoposti, a un 72 IL " Intendo chi opera dovrebbe " non la DEL certo ironia; sua essere " un e verso civile, si non l'arte, paese per Ella negozio ad sa ohe attenderla? Le " Pasqua ed io non varla vogliopripare, domani della sua libert". Piuttosto se vuol favorirmi in lettura mi ha piacere. " in per il paese indifferenti cos". Ma lei,solo come i tre scritti che " CENTRO mini gliuobisognaprenderliquali sono e tirar via. 0 non " quelloche faccio? Sono partiteper" che di registrare. nire Dunque domani devo veposso a meno al " RIORDINAMENTO Un momento.... Dunque A a Luned". Eccoli. Luned". promesso, li accetter" con 74 NOTE di edificare Iti proposta alcuni Ghetto sul lato in servizio industriali ohe Firenze della stile del della della fra il Tommaso principe Don artisti,rispose la Magistratura alla un perch" concorso continuato, il Ponte Pubblicai allora che zona Portico che Comunale dalla con delle permanente l'adesione via del di moltissimi e l'approvare con di storiche e tico Por- un diretto portasse struggeva, di- l'ordinare con trionfasse rovine Cerretani ed che progetto un di conservare, dei di gi" Sindaco eruditi, letterati a giungere rag- Vecchio. Pianta una deliberazione, il danno della anche io proponevo movendo il fu di edificare di stile moderno mostra una dove lato l'idea noi. quel cumulo tutto su che di e Corsini, lettera, quanto fabbrica una dal e infine morta Promotrice pi" tardi ebbero Romana, XVI; via Calimara Societ" che Firenze secolo si esercitano tali proposte, A di di prosecuzione portico urti degli uffici di Stato fabbrica una ALLEGATI piazza del Re, dal lato della Loggetta del Pesce, rono con portico, a ricordo che in quella localit" fu- sulla di stile Romano, fabbrica una ED interrotto da si sarebbe dimostrai a di codesta l'errore alla chiamato vio ; mostrai sette dove storica importanza ringiovanire, mostrargli spropositi di s'intendeva inesattamente illustrata si apportava che continuato, che avrebbero del concetto di fatto quando condotto artistica e niva ve- i cavalcavia, massime al Monumento al quello sulla Via degli Strozzi che in concorrenza impedita la vista dei bei percorsi della Via Strozzi e prosecuzione, delle vie degli Speziali e del Corso; ma e tutto fu inutile: la mania distrugin Palazzo, gitricc regnava sovrana e o l'altro, da perch", per un verso per Re avrebbe quella si recedesse, non distruggenti non citt", cui sin " immenso fino al i concetti affatto di patrimonio annulla Che che giorno della dei nostri intendevano fuori vennero denaturato onore altri progetti, che l'aspetto del di cuore di lucri la fisonomia e faro Era ad che una ella ebbe Concorso costo sostituendo dire E nulla in che e tale accenni In tale momento, che dunque, proporrei limiti presenti, che fj*ro per e sono proposi. Che il monumento medesima piazza, il che pu" sostituendo il Centro al Re esser dei tale monumen- sar" cosa oggi pubblico? il decoro per qualche altra fatto avesse senza ; e che su collocamento rammarico, di buono! cosa intrapreso, i necessari meno gli antichissimi come che potr" capitali? ognuno al vecchio ma del Comune al riordinamento la piazza, che che all' impiego Municipale si fa autorizzare a distrutto se degli Amieri, come quel chiamer" rapporto proporzioni votate la Giunta situazione che distruggere il gruppo si potesse pi" rimediare, gruppo nelle scenografico; che voto siamo? cosa le fabbriche con all' intervento tutto oggi col ; ma che meglio convenga come monumentale che nome a mantenere gotto di ogni memoria, genuino, il moderno non avesse i Portici, per monumentale, capriccio far quei Portici, si poteva dire che sbagliati, ma che qualche cosa essi piazza che si vuol una a di erano pubblico decoro del ogni attorno barbaro di che di sar" cosa si voleva deliberazione rappresentanti le proposte costruirvi nei luogo stesso qui. Pure e dallo avrebbero meno, a me pare sperato, di- rettifili,rimanesse tre lati al si decorasse centro della perch" toglierebbe ostacolo grande alla viabilit" e perch" era stato proposto di tenerlo sulbarcone degli Speziali, perch" a fondo gli si era destinato oggi della Via degli Strozzi; raggiungendo i partiti ora detti il fine con soppresso di avere fisonomia una una a piazza con significato storico, un luogo quasi di ritrovo direi intimo che apparir" solennissimo, geniale, ed un monumento laddove nell'altro sarebbe forse riuscito tutt' altro. luogo assegnato un l' asse di Via Questa attuabilo un soldo pare a me in tanta di pi" che l'unica confusione se soluzione ragionevole, che si presenta facilmente non essa aggraverebbe il bilancio di di eseguire il progetto il pi" economico; di pareri ; si trattasse NOTE essa ritarderebbe non al decoro di errore? 11 Municipio freddamente, -condanni il a cbi anche, cosi. dice gli il porge esamini, ma dei lavori procedere cuore fissazione per citta 4) Dalla Dei tanti sparire, Dicembre 2 Nazione edif"zi storici non Filippo Sassetti ed durante Fino da il al palazzo dei da abbattute le Ed palazzo dei Cateilmi che del Centro ottenni che nella palazzo Vecchietti, la da Castiglione, alla il duello per di Firenze tivamente defini- pianta del celebre casa cui famiglia appartenne il patrio sostenuto dubitai presa, potuto sar" forse in di Pellicceria Miniato errore; per le Torri fra dico, che che sembra la Piazza fra sar" del Fuoco e lo speculatore scritto circo- il lotto se Vittorio venduto cui ander" a volta una salvare, vedevo a la sorte. di Calimara, e relativamente se perch" ; riuscii non mi ma per" attenuta essere degli Amieri, che palazzo dovesse seguirne esso sembra, fu avrebbe la torre e le vie mi rinnovazione famoso deliberazione tale case di San le vie cosi restato Castiglione oggi? Oggi fra della l'assedio. quando inevitabile nella combattere, illesi il quel Dante, decoro condannati restassero approvata sodisfa- alla decoro 1890: lungamente senza in consiglio, esamini si assuma la piena nuovo allora solo e risponderebbe e Sono quello che vuole operare ; giacche, piuttosto che dell'amor al e proprio deve egli rispondere air interesse gloriosissima che egli amministra. zione e me guardi non il giorno a di responsabilit" a solo un almeno di Firenze; 75 ALLEGATI ED Emanuele solo acquirente, trarre penser" a ri- ad un in mano, maggior frutto possibile dall'impiego del suo denaro; e che la casa di quei fabbricati tale ragione a divenire Castiglione andr" parte di uno per ha mostrato che la citt" sdegna, come sdegnare quelli gi" costruiti il dei da nella localit". stessa Ad ovviare dunque questo venisse di via del a ci" che che nelle ed dei nuova lotto che a vergogna renze, Fi- della spaziosa e giunge oggi sopra invece il decoro per vendere 5) Vedi -ampie pi"; luci ed allo allineamento citt", " necessario pi" non il lotto dove chiamato via avrebbe e forma, le parti si lurido un sopra in mio, avrebbe di il vanto tanti suoi aver " il Pellicceria sia o e nella discorso, che sulla i prospetti piazza al palazzo materia, in ciascuno dei tre piani tratto della marmo. questo con in palazzo restaurato, nuove Pellicceria,decorati simpatici dei nella che finestre, bifore senso a uno in pi": delle della questo Tavola Cav. questo illustri pi" sia esattamente, tratto anche 6) Fui dovrebbe di Firenze, un di uno del riducendolo convenientemente con sopra; Il Centro Sar" fianco il conformati vengano piazza dal che via del Fuoco, coscenziosamente palazzo venga aggiungersi per quel lotto sui lati di via da di sarebbe nel progetto Castiglione, che, via il Comune condizione portino alla che " al presente. come Fatto da una sopra vicolo ed dei palazzo mostri il lotto edificativo il tratto Calimara via alla che errore nuovo 15 municipale porta il numero del palazzo che si " prolotto venisse diviso in due ; che un formato messo di quel poco di conservare, solennemente che gli sta a fianco sul lato che gli resta sul tergo, fino alla linea determinata Pellicceria, e di quel tanto i fabbricati prendere comfronteggianti la piazza ; l'altro lotto dovrebbe per consiglierei che in conservato mezzo modo un da non poter la degnamente siderare de- casa cittadini. consigli resi col cuore e perduti? Vedremo. I. dal Comm. Luigi Marrucchi, Ranieri al quale Simonelli devo il a proposta consiglio dell' amico di scriver" simo, caris- questo libro. *"r ANCORA DEL RIORDINAMENTO DEL CENTRO Vili. all'aria "Sempre " anche La " seguo. che mole di proposta tutti dalla alla quadre queste alterare della ciascuno Signori me, la che fatto " e due vecchia, fatto e di da giudicare Municipio da casa che stiglione Ca- quando aggrandirla proposto parte al alla atterrata ho reliquia, pu" savia fabbrica se. si si " gridato essa Son occupano quella teste di cose! Si " " quei da sembrava l). si vedere distruzione, che sa che volevano manomissione meraviglia fronte di mai, esile troppo lato per quello minimamente senza sala una qui mi per" e alla aggiungere far" che salvata fu porzione pro- della Michele. San dicevo che piano per Si dell'Arte lo non la Michele, residenza come di palazzo quello Era " l'antica San meschina. " finestre da passando isolata sar" del Molto " la ieri assumer" quando Lana, alla ni; passeggeremo stamani. Riguardavo " sig. Franceschi aperta, Non vede dagli si ricorda dell' edil"zio di effetti! il bell'uso cui mi che discorre? ne avevano fatto della 80 ANCORA Me " ricordo ne che censure Ed " io benissimo, ma lo non delle cose non le dopo so quellasala. Lei, perch" a me sue di pi" di so CENTRO DEL- sia avvenuto cosa nemico gran RIORDINAMENTO DEL deve paesane, tutto tenuto esser al come nascosto. E " Non " " lo vedr" in pace che a ornamento V animo a San Michele Non " A " " metta il singolare aggiunto;TOrcagna verr" sempre. che faccia buon propositodell' Orcagna, la via che alla giunger" pi" non nome Vedr" eclissato di certo! scherzare uno da tutti? Allora mantenuto. quelcavalcavia rester" scherza Ella " condannata cosa una lo demoliranno? cavalcavia quel mostruoso per". porter" il sangue ne piazza Strozzi," vero? ch" Per- ci"? Se " fizio per la Biblioteca via, che del resto da pu" non Ella " " vero " faccia " Pellicceria " destinato lato della Via un intender" Nazionale,Ella quel punto in l" sarebbe all'edi- che quella stata sissima, ozio- continuazione. avere " contrario alla Biblioteca in quelluogo non 2)? di Ragione dove E sul fianco Spini ed il Ponte si del allargamento del conseguente i mezzi si " destinato. esattamente la strada si troveranno pi" perch" se Vecchio il e palazzo Davanzati Lungarno fra il palazzo che Ella proponeva, spera che si faranno? " e Codeste si faranno di chi le ha Santa e con Maria sono ; " di una questioneche proposte. E che il modo il Comune da me lo necessit" imprescindibile s'illanguidisca la memoria suo dico per la via Por malgrado dovr" allargare, stesso indicato. sig.Franceschini nella piantaper la rinnovazione del Centro, ma ciato quelloche ho veduto tracdal per le due strade diagonaliche muoverebbero Ponte " talmente Vecchio vandalico,che mn popolo che " Tutto cose " enorme 82 ANCORA di chi ha casa sorta casa doveva ove esser vedendo dei ricordi,si deve dinanzi spesso pensato che esser sarebbe severit" fronte la una quelPonte quellostranieri a piazza nuova e questo bellissimo, parso che monumentale avere di tutto quelloche Castiglione, dispiacedeve CENTRO DEL palazzo veramente preferito per la sua ha che e della da il atterrato degliAmiefi le forme RIORDINAMENTO DEL a Lei per il fatto prendere a ritornare il Ponte privare Firenze di caratteristicamente delle cose una pi" care. del Centro,mi dice Gi" che siamo ancora a parlare del Re? che effetto produsse il suo opuscolo, per la statua ha pi" aperto la bocca per L'effetto che nessuno i critici famosi che solo otto giorni difenderlo,nemmeno prima che quellastatua fosse scoperta scrivevano nei giornali, alla antica stato un " " che in quel gloriarsidi possedere un'opera Intelligenti .queicritici!A " graziosaletterina che una Sentiamo " ; basta mi saltare alla studio; corto dato No, " un Allora " diea mi un avrebbe non confutato preziose. cose me si dovrebbero bisognodi lungo in tal potreichiamarmi frutto che mai dica,mi Mi " i critici come fossi stato se non quella pubblicazione ha le persuasivo. e anche Ma " come ceva ripetatutto quelloche diconclusione che con squisitagentilezza che mcdo un me pi"! frutt" quell'opuscolo *). sapere che col legno! Sarebbe potuto io Le faceva confutare " che avrebbe insignedi conservo sentiamo interessa Non " Firenze lavoro nuovo modo, scontento avrei potuto di ch" per- prevedere. dica. altro prima giorno,e forse domani. di uscire da questo benedetto qualcosa delle costruzioni moderne Centro che vi si sono inalzate. " altri,a Ella mi porterebbein considerazioni alle pi" spinosodegli campo l'architettura delsulla infelicit" del momento quali non un voglioabbandonarmi. ANCORA dica Mi " DEL RIORDINAMENTO due almeno DEL 83 CENTRO parole sulle poche fabbriche pi" singolari. Singolari?In " la loro bellezza per le senso? Se Ella intendesse io sapreifermarmi che non lari singosu di esser la pretensione ; se per quelleche hanno che direi tanti sono e le stranezze gli spropositi si esse rinvengono Su questo " A " mi non me nelle due per me nelle scuole non vorrebbero le meglio belle, che in " il tacere. pare che ella abbia un riserbo insolito. Le dir" che i difetti che si rinvengono pare; pi" grandioseche sono in stile romano, imperdonabili, perch" Vitruvio, e sono che che suna nes- si dovrebbero accennare a Palladio studiare una giudichiLei, perch" per nulla. Le altre fase nuova deir architettare, io mi dichiaro incapace a definirle. " Mi provato; sono ma ho veduto che sarebbe impossibilegiudicarlebenignamente il pensiero. di pi" in tutto mi dispiace Sa che cosa sono impegnatii nomi questo rinnovamento " in nell'arte dell'architettare fra noi, ed l'estetica con e ne ho dimesso ci"? E pi" anche che ditati accre- di chi regolequelloche nelle fabbriche da gliesempi che si podavvero " esempio. E non so se tranno dedurre da certe fabbriche potranno i giovani che gliori. riuscire miallo studio di quest'artebellissima, attendono " destinato " a tradurre in parlato!Ora Ha a domani. me ne vado cescani contento; sig.Fran- NOTE l"l.mo 1) Vi fu o Lana degnamente di accagionato cavalcavia che sento di tale su Lana la edificazione vorrebbe chi riprodurla Se ai fine ha quali compiuto essere non per Ma bisogno. che per" Ora quel altres" dovere del questione la ed cavalcavia siduo re- anche rompere domande; in dati Quali piedi? soccorrono di vagheggiare fosse per dell' Arte^ gi" della dell'Arte residenza della del che sufficienti creda che con a altro il ornative parole il o diligente e Lana, a mio perch" per et" ogni di si superbe sar" non ottenere gi" pareti tali grato, di Lei IH."1" Sig. nere ge- schi affresarsi sbas- imposti starvi bisognava n" come domande ed Comm.,tr* Dev.mo P. " ? istoriate ingiustificato trovato a ad " da potato collocarveli ogni tutta sono in vazione conser- muraglie quale della esso di e nelle XIV secolo avrebbero mai per delle base intervento sar" su stile loro del pavimento mentre di fatti, il di degno infiggendole sala ed di residenza della trovato risposte. animo usi quella per studio uno locali " Cose ? destinazione ragione per nei si Mercato dare collocarvi, a volta questa portati scoprirsi, sua le sono quanto della da XV distruggere si Vecchio a dell'Arte pensare ad Lana? della vagheggiare sottoporla non e del ancora secolo pubblico, ci", a alla di prima restauro? incominciato parte residenza la fu, perch" cammini porte, " doveva accaduto, Mi sposto corri- avrebbero e in Michele. San irresoluta. credo Loggia una servire, potrebbe ricondurla cammini il nessuno, resta il Comune essa conveniente d'udienza gran Spero fuora tale Or lontano pi" il alcune che Firenze di intervenire, non Nord ancora in senza mi fianco ritenere demolizioni si sala per che che quale un nelle cui si posticcia acquistato stemmi, in sul loggia pubblico, piedi Nord, formulando contrariamente Perch", discorso, della il sa in lasciare per non ad e a ne al silenzio rimetterla per nuovi cosi venisse la denza resi- l'antica giunge con ? qual A mai il prudente non lasciare si dovrebbe abbiamo consigli guarda che argomento Perch" a per caseggiato che che che discussione alla colonne sue sovrastante credei quello ventilerebbe si torrione sembra le rampante sciorinare mi rimase offri Nazione competenti a occasione quella in al all'invito, venire " l'arco i molti che la quale mantenere della fiducia Nella nel no dell'Arte Commendatore Sig. tempo un convenisse se ALLEGATI ED F. vazioni osser- o 86 NOTE tolte dalla furono per" quella sala sala senza del to che frutt" lettera Questa e ALLEGATI ED dato fu immediatamente le tutte pietre lavorate ricondotta essere alle formo un che vi si infitte ; rest" bassameli proporzioni col riab- nobili sue quel lavoro a erano pavimento. unita Lana fin qui al caseggiato che giungeva sfigurava ; oggi isolata, nelle proporzioni che ha non a so non qual partito pu" stare, e se un'aggiunta qualunque le " necessaria dal mio cosa ci si possa attenere diverso fare di quella fabbrica una senza residenza La alla dell'Arte di Baocano, via della non grottesca. Si vorrebbe fare di quella fabbrica scomodi quando a questo ente non dovute, nessuno potrebbe censurare l'erede perch" dove di delle quell'acquisto quella fabbrica per Corporazioni delle Arti meglio ebbe quelle Arti residenza 2) Riporto qui alcuni la localit" lo e credo studi A che sorgere solo ma che fabbricato riparazioni risoluzione, cho fino scritto della combattere per nale, Nazio- Biblioteca ragguardevoli migliorie cho che non sodisfatte. vengano potr" dirsi pronto alla edificazione della alla espropriazione oc il Comune che mi non mi di e consigliare a ad primo di questa dicendo pare far" mi esecuzione, la sede accinto sono " cosa indicare una quella della quale convenga. della l'isolato Nazionale Biblioteca dente interce- Magalotti, via dei Neri e via Borgo dei Greci ; strana che si precosa potr" invero a prima giunta sembrare una proposta senta cos" grandiosa, ma prima di rigettare questa idea, prego il paese, a voler considerare lasciandola cadere di e quanto quanto di male potrebbe avvenire fra bene col Leoni e via dei sostenerla. Il danno poter dei le simile allora, penser" quanto per di proposta reputerei opportune, consiglio l'abbandono Proporrei dunque via lungo articolo Firenze per la debita trovare possa delle localit" di Commercio, potrebbe insediarsi non mio una dimostrare per Camera il farvi una nuovo il Miuistero quando e allora, Frattanto non il desiderio un fatti Biblioteca, corrente. un riporto perch" contiene rimarranno e la massima. di brani dovrebbe dove della la residenza e della conseguire comunale proposta la Biblioteca per consisterebbe si " veduto, come della locale un nel capacit" voluta, n" per non essa edificio senza linee obbligate; e detto della Biblioteca al danno si verrebbe Rossa che dell'allargamento totale della Via Porta porterebbe ili netto alla dubbio della Via della dell'allargamento di Via Baccano e senza conseguenza un Condotta, avrebbe 1' una Di smerci. i l'altra e il danno fronte danni, per viabilit" e a del la stessa si avrebbe tanto E tutto si venisse ; del Regno dalla per di via della la via Ninna, abbattere si avrebbe presso edifizio il per vantaggio la massima delle la di San oggi si avrebbero dire assai vero uu nuova migliorerebbe discreta piazza lo stesso e si agli di formare piazza di Santa alla acetato Gondi, Si alla fino alla a tempo Firenze. uniformemente dei localit" nuova un portando la linea della Vecchio discreto un meglio adatte zone si ebbe via Bentaccordi si "ra la sezione Croce; detta ed potrebbe fare brutta tezza ; e di brut- piazze stupende. che negli allargamenti di ragione senza l'arte degno di essere la storia o per servato con- pi" sensibile, perch" in ci" si potrebbe conseguire ad e riducendolo allargamento continuazione la prosecuzione per ha tale che fabbricato del prosecuzione strada di Palazzo tergo Borgo dei Greci per discreta una sui al desiderio delle Inf"ue memorie. ragguardevoli questi incalcolabili a vantaggi di sodisfare Biblioteca di ancora una largo conveniente che piene di togliere al commercio contatto di collocare di vie una Gallerie, presso e delle massime uno dei Biblioteche pi" celebri Archivi NOTE ed dei imo sola pi" singolari Musei; memoria, di nel mentre lasso di X) Vedi pochi Nuovo 4) Non Ose la citta hanno tante che che sullo si fare lettera con me. il sacrificio morali, potrebbe potrebbe con andrebbe la una tezza cer- tro incon- trovare impegnata. perch" gratuitamente Pubblico urtisti offensiva che trascelgo dalle pi" brillante e pi" breve la seguente invece ohe S"g. Pietrino Carissimo Di 28 Ottobre casa 1880. ragioni. Il male " che gi" di; sa pi" dirle; il giornali ciuco, servile ha lodi da vendere e strozzino ogni birbonata, e la critico per educa e leale non degli artisti n" l'occhio del popolo, pi" n" la mano sagace il quale ha perduto a poco la virt" del giudicare: Il Vittorio, il Garibaldi, a poco la Cavalleria rusticana, la Casa Duonamici egli si trangugia tutta Ho un letto pezzo con d'un quale e che a soggetto possiedo, perch" la stesso decoro, derivanti le conseguenze economicamente cosa con dire al distruggere senza al nostro 2U. fior. pag. fr. pubblico quella nulla primo giorno nessuno anni interessata parte i danni a Comunale proposta ci", lo ripeto, tatto e d'arte opera fino dal conoscere il Comune; dalla sola una 87 ALLEGATI ED fiato l'opuscolo coscienza e suo- Ha cento barbazzale, senza nessuno ; questa ma dopo roba un momento di grappa bicchierini tanti come nessuno non torner" nel ad finfim nel suo non sorger" indegna di Tante grazie e tanti ci pensa crogiuolo, com'ella vero ambiente, pi". E ; taluno pur giustamente nella Fironzo storcer" un po' la bocca troppo il cavallo dello Zoccli rester" li usqu vorrebbe, ma nuova del 1890, che, non lui. saiuti Affi.moMario Foresi. dubiti, ; IX. Eccomi " Ha " statua di si mattina questa equestre Maria Non interrogazione, fossero dopo la pubblicazione di porte volont" di Godo di porte alcune bronzo questo. rispondere i due sui Chi si no; ma scuno artefici, cia- modelli modificate, alla quelle per si, altre nell'opuscolo nuovo saper in suggerite me tornati sono compiutamente manifestati " da quell'opuscolo propria, le hanno e di sulla opuscolo di fingendo come varianti le nelP delle sillaba. una accolte, risposi; state per T)? dimenticato se scritto proposito a ricorder" Dunque porte Fiore ho ne " Ee, del che tema s". ho quanto del del sentire per da dato " presente Santa " curiosit" con di quelle secondo i criteri stesso. degnato " parglielo parteci- ? " Gli artisti Ne ho medesimi, s'intende a insaputa l'uno l' del- altro. " Il " porta per ai Passaglia, maggiore, l'una miei piacere. e per il vincitore volle l'altra del mostrarmi spontaneamente di consigli. Il giovane quelle porte Cassidi, anche concorso che quanto ottemperato avesse io della non avevo mai Googl f conosciuto non di nemmeno avuto avesse sdegno a dati avevo fosse il caso, vista,volle sapessicome nalmente imperso- porgessidei nuovi; e come gi" col Passaglia,siamo restati paghi l'uno dell'altro. Bravo Sig. Francesohini,codesta " la pi" bella ed ne che eglipure suggerimentiche anzi sentisse il desiderio, ove come e i gliene " utile sodisfazione di che, per in combattuto aver quelle porte, potesse desiderare. Senza dubbio; ma questa sodisfazione io la devo " solo quei due a da astraendo stessi se anche artisti, chi porgeva loro ponendoliin vantaggio rari,i quali moralmente consiglihanno saputo cere vin- atto. Quelli artisti cos" operando hanno " ed fama alla Santa faranno sperabile, giovato alla propria per la quale " in luogo del buono. Speriamo l'ottimo che di ci" che si sar" del Fiore Maria conseguitoil paese anche Lei sar" a grato. Se " vi fossero sperarlo, " da " pensare, Gi" che " vedr" e che che anoora a potrei ci" non destinate cose l' al- dall'argomentodelle divaghi qualcosadel palazzo vescovile. pianta di riduzione lasciato avevo delle la prende la mia codesto ne Firenze a quasi pi", sono importa. le domandi Se ve discorriamo aperto, permetta porte non non e dei fiorentini ancora siccome ma del Centro impregiudicatoci" palazzo,perch" vedevo che che dava riguar- malagevole era il trattarne. " Questo non potuto discorrerne " veduto Sono sono e che intervenuto che si facevano prossima e vuol al Tempio dire che Ella non in codesto voti di si possa pi" tardi tornare a abbia non dirne oggi. quando ho dell' Episcopio parte argomento perch" la Giovanni in piedi; perch" sbranato tutto il caseggiatodel che si " fatto, mi pareva impossibile tanto San restasse intervenuto Centro,al modo il mantenere la stretta via che intercedeva dell'Episcopio, quanto il darla fra i due allo stesso. bricati fab- Perch" PORTE LE il ricavo senza quel ho di fabbrica solo ad sarebbe non " U " possibile per era delle forme discorrere di questo a palazzoho non della inteso per" la ricostruzione nella faccenda di questo Episcopio " consistito ? saprei. consistito da parte del Comune E " 93 intervenendo ricostruzione notizie ; a quanto sento riuscita troppo felice. che Non L'EPISCOPIO E si demoliva. primo guaio in Lei FIORE non espropriazione la patrocinare che avere DEL far nulla di nulla. Per" Invitandola " MARIA S. della fabbricato omesso sa DI nei criteri gretti privi di ogni idea del decoro della citt" con che si " Da parte di chi rappresene proceduto alla espropriazione. che da criteri di pura speculazione, tava l'Episcopio, cose e mentre non codesto saranno affare, dei Vescovi popolo " e in che quel palazzodovranno Spero che mi spiegher"le codesta rinnovazione ha detto Il Comune vogliola risiedere di : non e del so intendere, proprionulla. esproprioil palazzo vescovile di dover tema da potere cose delle forme ripetizione curarsi,per senza della parte che abbatto, dare un compenso giore, magnella parte ricostruibile per botteghe.Dai criteri del Municipio, pattuireche, almeno fossero obbligo,non e un fiorentino. perch" di " titolo di lode per chi ha trattato perennemente a carico della dignit" saranno dall'obiettivo economico che si poteva ottenere? di chi faceva E assai se abbiamo per l'Episcopio quel che avuto vediamo. " Codeste cose non si possono trattare col fine della speculazione. " Dica non si dovrebbero. provvedimentimentre Frattanto la facciata con nobilissima questisavi che si doveva sette finestre per piano e l'alzato riprodurreaveva della loro estensione, in proporzione si " portata ad averne dieci con altrettanti larghissimi mercio, sportiper servire al come perch" codeste aperture e lo slargamentodella 94 LE facciata si PORTE DI ne rendevano era pensato quellafabbrica a MARIA S. FIORE DEL bello meno dotarla di a avrebbe dato E L'EPISCOPIO sieme imponente l'incio" di quanto terrazzini, meno e le apparenze di un derno mo- di fatto quella antichissima denza resialbergo2); come dei Vescovi fiorentini, d' ora in avanti si potr" dire che una quid simile,al loro uso non rimanendo parte un del altra essendo primo piano, ogni Dice " destinata agliaffitti. sul serio? I hanno trattato tanto rappresentantidell'Episcopio bene gli affari dol loro committente che di padrone assoluto di un palazzo diverr" un coinquilinodi un casono del esattore e un Demanio, il quale non lascer" ai Vescovi di Firenze soldo di pi" di quel che potessero contare un sola apertura. prima che nel palazzo fosse aggiunta una Gli hanno fatto conseguireun resultato splendido! " " Lei crede che col ricavato E potuto fare Io credo " di tutte le meno a lo Stato che cose non accorda non questo Vescovato, e a del palazzonon necessaria Cerretani,e che si poteva proprionulla della facciata che si doveva spendere nella n" a coprire di che tutti del Vescovato Questo molto siati la 3). un partitoche era porti dalla si " posta in a me tal eretta luogo a fesa di- archeologosarebbe dove i che da me, fossero dei Monumenti, Consultiva invece consigli, Commissione nella questionedi quale ha interloquito per sterile, per linea credevano se conseguibile palazzo,solo che riprodurre, che piaciuto. E " casa stare gua- a e chiesetta di San " della non di passar sopra vergognosamente alla Salvatore ; sul cui tergo si doveva care riedifi- nuovo la torre costruzione che fine bastava tal per dal lato della Via cui Ella vede dell'Olio; per ? approva perderela rendita sacrificare i fondi Piazza si sarebbe espropriazione di si ; nella rinnovazione questioneche di era della era rendere un voto che non la sempliceragione che non poteva pi" rimanere codesto poteva riuscire il palazzosulla "*). NOTE 1) Vedi il Fiore, sono Dopo il Dopo di " tare " pu" al vola " non " sente, realt" in difetto un'arte nelle fede Dopo " ha " faticato " zione dati con essi resti si un di posto difficile E cho il compito, cos" fosse se ad opero onde lo vero " che zelo che nei " dire negli natura veduto abbiamo dichiara che prendere cho e dei in di ne peggio p"- pu" quanto " senza severo di scontenti " Dunque di solo valoro commissari dei trovarsi giudizio, l'arte a parte si che " cho per offrire per reale non avrebbe cettato ac- dinanzi ad ogni sentimento trovasse ha presun- essa, non e del mancanza vede si ci tempo nostro concetto concorrenti, nessuno concorrenti del l'arte al criterii. creduto avesse esperto o a quello e elette cose sentenza, adattare mostrarsi preconcetti non sconfortante ci quale potremo fu Dupr" " tu- ciascuno elettissima arrivare per sulle morale, che quello tradizioni, scortesia l'occhio dei corno Ma si non quella se produrre operare. Giovanni relazione: nella con Ghiberti il che, a opero doveri. propri sarebbe sottoposte essere di doverci di atta lo paven* e tempo, un " bene alle che e Commissione la di che di sempre la quando e Mentre premio. il cuore. " che priva leggo giudicarla compenso senza degne amore, e del l'arte ombre, essere al Ammessa nei o si pu" non esempio quello progetti, voler che il solo altro virt" premesse, questi il grazia Non propria ne per Giovanni San tradizioni le interamente pratiche, senza tali manchi per cho necessari moderno? concludere? tremmo darci oggi l'arte artefice all'artista so concorso i concorrenti se dell'arte fino e fondamenti anche solo un facile osservazioni. poche del delle fece il ritorno che che pensare a Ulisse cho il giudicare a divini* porte i sentimenti all'arte quando raccolto ad dei che antichi, far dire del Rapporto essendo non inutili Commissione allo nemmeno pratiche, eletta ebbero dicono mancante renze Fi- Maria del proposito a ripubblico, crediamo illustre giudici i quanto perch" in Santa 1888. scrissi che non guardare storia le mancano nel e Emanuele di porto 1887: Fiore, della come 1887 Commissione del confronto evocare, nel Vittorio a lo per maggiore seguente della dovettero * Firenze porta Agosto Maria il relatore equestre Concorsi altrimenti. 20" rapporto sopra in la per l'articolo Santa Scrivo ":he del stampati Fieramosca porte in stati statua duo sui cogniziono avere Dal - scritti Commissione possa sulla opuscolo miei verdetto il "Iella "* mio I ecc. ALLEGATI ED nelle opero con- 96 dizioni " dice elio i commissari quando relazione la stessa disegni " da convenire si " veduto, di essersi accinti allo stile del monumento, " protestando, come la presunzione di voler giudicare con ci" fare, senza preconcetti criteri. si posero a lo convalida negate, ALLEGATI ED NOTE rioeroare a da Francato tale nelle se monda porte sar" del cieca essersi che sentenza venerazione la sola che moderna, ed che voto dei il voto senz'altro stato in precedenza gi" la discussione animata. E che i preconcetti debbano non sull'arte tali fossero esposte sono a ma stata essere gravi lo dice la mostrati giunge al punto il fanatismo commissari, dice il relatore da dare tenza sen- dimostrato per sione incolparsi della conclu- sancita. giudizi dati sui concorrenti Dei " strano che la Commissione del ideata Tempio del Tempio messi abbia dallo scultore stesso; (ci" che da Zocchi " da poco dire; sennonch" lo stile della porta discordante non concorda non parte vedere potuto dalla lo scrivente) abbia maggiore architettura la Storia trovato abbia accordato fice a quello stile e non questo artedi operare della ; giacch" il dire che lo scompartimento per le porte minori dovevano era rigido troppo, a nulla valeva, quando i Commissari porta lodata dei consigli, scendere del concorso solo a porgere anche il vincitore non per de' Magi ma a tassativi degli ordini dare a conveniente pur sulle modificazioni da farsi. si intendo N" simo giuste parole di biaper modellati abbia avuto b a ssiri lievi stranamente non una parola di per avrebbe della Vroc\/l88"one, che la deputazione del Duomo lode per quello suberbo dovuto nel proprio museo in bronzo, conservare far suo a documento e, tradotto nel cimento del valore famoso. spiegato dai concorrenti di eseciascuno La Commissione, guire come sa, aggiudic" il premio e l'onore il modello Augusto Passaglia, che per la porta maggiore allo scultore fosse il pi" degno; fra i concorrenti nessuno ne spassionato vorr" dire non nonostante che l'esperimento della prova e gli aggiudic" la esecuzione, non si potesse dir pieno, e quello che " peggio che la Commissione abbiamo come che trovasse, veduto, non mende; e senza ragionevolmente o no, l'opera senza la Commissione come la Commissione tale altezza dallo mani e in ci" questo era nel artefice le correzioni proporre di mostrasse che ama perfetta. nell'opera prescelta " l'originalit" di nella e vero, e avuto avere l'opera decretata esca si possa quanto grandiosa, e avuto giudicato da tranquillizzare chi dell'artefice ricca ha nel stessa di la Commissione Trov" "; che euritmia sua le parve che della l'unione l'artefice egregio, " zione composi- una forza della e zia gra- tentando non di contrapporre osando ma l'arte all' arte gareggiare col Ghiberti ogni altro d' ingegno, e promettesse poi nella parte statuaria di dare di vincesse a Firenze da passare un' opera lodata nei posteri. " Strana contradizione di una zione reladove si incomincia l'arte " cosa morta noi e a dire che poi abbiamo ; per la consolazione di vedere che essa vive, e s" gagliardamente, da potersi contrapporre antica alla " bello, per modo da passare anche nel e confronto lodata! alla Commissione di rilevare ingenuo, il vedere come parve quello che gi" pubblicamente era stato reso palese, che 1' artista cio" si era il quieto scompartimento accorto de' quadri storiati,convenientissimo come di San Giovanni, al Tempio che niente imponeva all'artefice di quelle porte, si oonfaceva alle porte di un mento non tempio che in tutte le sue parti ha movidi linee, ricchezza di forme, vivacezza di colori, alternar di piani e di fetto dato causa avventura che hanno rilievi, " cose al disoggiunge essa per o " " " notato cosi nella " porta in nella parte statuaria che " nella di aver dato ai rilievi soverchia architettonica. " E fermata sporgenza, l'idea del verchio so- della porta, i Comalla decorazione missari ogni parte che concorra vogliono che l'artefice provveda al difetto del troppo rilievo, perch" per tal mezzo, lo cupolette rimpiccioliscono e i baldacchini tricuspiproseguono, aggetto di esame, 98 NOTE cato alla promessa fatta ALLEGATI ED al paese al Ministero e Istruzione a stati se favore della avessi potuto supporre ricostruzione " inutile che che le dica che di fondo Pubblica bero vi sareb- non abbandonate si fossero di Istruzione, della Pubblica alterarla la facciata del Desio che cosi bene serviva ripetere senza al Tempio di San Giovanni. Il mio voto pubblico e le mie premure della il Ministro presso le forme nuine ge- al capriccio dell'architetto ricostruttore. dell'insignemaestro Pare assai, 111." Sig. Sindaco, che l'architetto che opera abbia pensato non che esso due lati della ricostruzione rima aveva una per obbligata che non avrebbe creduto modo potuto alterare; e che se il Dosio avesse per nessun ornativa gere, aggiunopportuna per il suo Episcopio una quale egli vi vorrebbe fatta l'avrebbe da s" con ve le forme esso proprie del suo genio, tanto razzi dissimile da quello del ricostruttore; e che, in ogni caso, dei tertanto ma ve avrebbe ne fatto solo, uno non su mensole ma su colonne, perch" gli Episcopi sulla stessa fronte non due, e su mensole mai. averne possono l'architett alVeda, IU.mo Sig. Sindaco, se personalmente riesce a fare abbandonare di critica che diventerebbe questo grave errore cagione perenne verso la, nostra creda frattanto giusta Mi citt". col massimo ossequio Dev.mo Pietro 5 Ottobre 3) E questa stato bene mi non chiesetta: se si sarebbe Nel si sia dato inventato poco, per Commissione il voto per Consultiva mantenere la decorazione semplice farsi,abbiamo oggi un bell'accozzo fronte a quello che si " fatto a danno 4) La ascolto che proponevo per per le cose si potrebbe si " operato quello che non facciata in antico rimasta incompiuta, cosa di strano tergo del palazzo dove da dato ixi. cosi infelicemente giustificarealla muraglia della non Fkakcesc: 1894. e decorativo dell'interno del fianco? gli alzati toccare senza davvero " per la conservazione il palazzo in quella parte ! E tutto propriamente dei monumenti architettata era il questo di un nulla. aveva dal Dosio si trovava. Il Tempio di San Giovanni nulla ha perduto dal largo che al Tempio non si potrebbe procurare gli si " fatto sul tergo: danno cho col lastrico qualora non fosse rispettato nell' alzato quale ora ". dove IL TABERNACOLO DI S. MICHELE Oggi " " sono con chele. Mi- San Or geniale: tema un contento? Non saprei. " ha Le dato l'avere anche dispiaceri " fabbrica Lei a di scritto quella ? La lato quel " stampa " mi non Chi nulla restava dunque " generosissima stata per e me per desiderare. a Michele San di verso averle pu" stidio fa- recato ? Coloro le Tutte " l' ombra. hanno cose in Ella Pensa Nemmeno per " io Ebbene Michele quando " con che avrebbe Alla degli uno usciva parlato istessa volare a ? ? di pi" invitato stato a di scrivere San farlo. a sentiamo. mattina Una nel- resta commissione per momento pensavo sono Sentiamo, " libro che sogno. non " lato un quel questo " prestato. sono sempre forse scritto Ha mi quali i per " ora dal per tempo amici pi" suo giorno con il cari, mi Oratorio volentieri del passeggiando me dopo per ero di Proposto ferm", da per un avere quel di come lito so- chele Mi- San dirmi che consiglio. signore ; vo- 102 TABEKNACOLO IL DI MICHELE S. delle e collocarlo sopra una luogol'organo trafori delle vorate rostre lae porte coprendoi superbiintagli di leva cambiar identicamente studiare occorreva dissi per ci" che all'esterno; partito,quellovagheggiato come qualchealtro essendo impossibile. Impossibilissimo. di si compiacesse Tanto bast" perch"quelsignore " " potermi dire sul viso che,avendo l'autorit" dalla sua, poco importava quella proposta piacesseo no a me. Gentile quel signor Proposto! Trovandomi giuria, in luogo simile mi rassegnaialla intale fare intendere che non senza se un rore erper" " " si fosse voluto di render avrei mancato portare ad effetto non pubblico il mio parere. Benissimo. " sapendoquelsignoreche poteva contare di tuono non aver e protestando si volse a pregarmi perch"in d'offendermi Inteso ci" " sulla mia parola,cambi" l'idea avuta qualchemodo di San avrebbe La " cercassi di ravvivare Michele, dicendomi uno cosa avrebbe per questionedei la sua stauri re- qualche articolo opuscolo,del quale la spesa sostenuto si poneva la che meglio un ma potuto giovare, all'occorrenza aveva e di stampa. via; quel signore zelo lodevole. Aspetti.Me ne ero venuto lasciandolo con un vedr", la sera ma postomi a guardarele schede che possedevo di quel monumento, mi anche accorsi dalla quantit" e mi tutta nuova, qualit"di esse che la materia,pressoch" " sarebbe di stato distenderla impossibile giornale;del che mi feci un in uno dovere o due coli arti- di avvertire come a nulla, quelsignore, per sapere, prima di accingermi Ebbi un'accoglienza lietissima! Appena inteso regolarmi. che avevo mi rispose, sul serio, sa che cosa preso la cosa io fossi andato affare con se a un pigliocome proporgli della borsa? mia Che a aveva vantaggio pensato meglio, denari per cose di stampa non voleva spenderee che ne TABERNACOLO IL se voluto avesse fatto lo Si poteva lasci" tutti a insegnare! d'interessarla. Ed risparmiato essere Ella replica? del giorno prima,che la rassegnazione Risposi azione senza cos" villana dubitavo non del nel imparzialit" sua l'avevo non mai che valore,ma suo riguardoa quell'Oratorio questioneche la trattare d'ora innanzi Per " che libere arcate la trattare o dir nulla di esatto,non senza non investigatorecome queir edifizio prima di Lei ; n" mi per mostrasse Poggi dalle cose gi" pubblicate un investigatore pi" Cosi pareva accolto s" " pare che il signor di dover essere anche a Due me. mi servo fascio di giornidopo recapit" per appunti e di che ero conto di giornalix). interessanti? Erano " alcuno stato era ci felice di loro. bene, un quel Proposto un essere chiuse. questionedi San Michele,dopo che scritto avevano ne voleva ad gnava biso- pur cio" dovesse toccare, se la Loggia Oratorio tanti da alcuno ; ricevuta avrebbe potuto fare,nessuno per quanto avesse in n" alla sua d' arte n" alla materia competenza creduto stato lo avrebbe Michele San su con " che scritto uno 103 MICHELE S. s", potendo di quel luogo da " DI Interessantissimi! Immagini, gli appunti avevano di quei giornali;e quei giornali servito alla compilazione che contro alle acerbissime censure quel Proposto aveva della mia. fuori una mandato penna ben pi" mordace Dunque a che pot" servirle quel fascio di fogli? A nulla;ed infatti, tacendo di non non essermene Ma da scienzioso quel giorno quel copotuto servire,lo riportai. in dottore a nzi dicendo quel morale, va signore, " " " e stampando potuto " aver Ho ma una di che il mio vita veduto senza nel confesso lavoro tracciata suo che la San Michele avrebbe non l'aiuto di lui! scempiagginesimile. averle su Album mai mi Codesto via,dice che anche di si dato era codesta di signore, dopo stione; que- leggere affermato Ella ha narrato le cose 104 TABERNACOLO IL tutto di rovescio a " che mostrando da Lei di scritte, E bene; con fossi,credo Oratorio riuscirebbe bestialit" nemmeno pi" e in che an- delle cose *). signoresi alto; e far commettere da artistiche, si tratta di vanta io se non carico del a suo potersiimmaginare non burla. per " a dove rovescio ci" codesto dai Ministri ascoltato essere se una a ancora lina, stesso alla ber- nemmeno esattamente tutto curioso pi" stampa a allora in che lui ! Ma posto da inteso avere non MICHELE pensa eglisi sia non S. giovato? E nell'articolo se " quelloche di averle pu" presumure e pi" strano di Lei DI Come, si tenterebbero Vuole che altre novit" anche quel per luogo? " dai racconti glie ne Dica " Il-mio " che dica,che quando piacere. con sempre lavoro le volte bianco della " " San su Loggia Oratorio Per a operare allora che ad il dovere non del pilastri " " una era Tabernacolo Possiamo sotto stesso oggi ? consigliarono gliscalini da questa dell'altare asseriva il ve ci si serve e di a quell'altare paliotto chiusura degli internuovo uso. questa scoperta. del Tabernacolo se 3). il pezzo di fatto servire al che Interessantissima. a restaurato, occorreva Proposto, tutto,pavimento,gradini ed altare appartenevano nel innovazione Tabernacolo, portata Interessante movesse prodottodue cose: sieno gi" liberate dal ha si colse V occasione istoriato che marmo altro ove famosissimo oramai ripulituraa investigarese fossero altri diversi, ne come che Michele di notizie le sento ? Ebbene accorse si tratta che si sia rinettato,ed e il Tabernacolo e ignorata ancora una, pi" ? Ma per bisognava passare alla che chi vi era delle domande remuovere Removendo presso l'altare? Quali l'altare come a zione reintegrapreposto poco cos": ragionive rimarranno lo il 106 IL 0 " Delle Pure " strane Ho Baccelli cos" far" loro se piacere altrimenti. ne ha parecchie, raccontate nessuna. " la verit" E Lei crede " me MICHELE S. sipariocalato cose questa come " DI vi potranno entrare " ma ? A come non ma TABERNACOLO vera. l'esecuzione possibile di questa pazzia? fatto di tutto per scongiurarlaed al Ministro ho scritto cose che certo molti,firmando,si sarebbero la rema lazione guardatidi scrivere, disgraziatamente stampa dell'Ufficio Regionaleallo a ci fa sapere che anche questa stesso il buon per stro Mini" senso partitaperduta5). una Di " dica meglio.Mi in bene signorFranceschini se altare non colo nato col Tabernaera dopo scoperto che quell' l'avessero chiamata che deirOrcagna per un consiglio avrebbe cosa Me " perqh"dato stavano meglio " me le cose come mutamento stare. poco. nacolo dunque dell'istesso parere. Per" del Taberdirle far" mani dolo ancora e qualcosa, voglio questo Siamo perch" amo di lasciare un " lasciassero stare insister" per saperne tanto che altro, pi" che anil Tabernacolo l'altare lasciava da desiderare con ben senza Che il necessario antichissimo potevano non Non per " proposto? lo domanda? Non sia persuaso a l'altare, parte qualchealtro ne che dubito le comunicazioni importanti. e avessi se le cose dato il consiglio dette,non era perch". la ringrazio anticipatamenteperch" che mi promette sono certo che ranno sa- NOTE seguenti, .Firenze Nella (in III. 1884. A archeologi jyresenti Poggiano. Firenze, 1883. Girolamo Salani risposta. e d'Or curato 188j. Salani, Firenze, futuri. Botta Poggi le lino. novel- archeologo un Vocabolario vedano si passava Ad : San Quarta 1885. Direttore Sig ino Baccini Don e mi Poggi O. del Tipograf"a Luglio rosolatura 2) il D. Giuseppe Sig. varie\ prose degli fmice ultima del ALLEGATI che stampati tutte Artistica, Firenze 3fichele ed degli proposito 1)A scritture ED . Nella Nazione del relativamente alla 1." Che ho 2." Che la dalla Che ho di dedicato 5." " Che Ora far 1." Che io 2." Che non 1301 la Poggi, mi gono ven- che Immagine era dell'Orcagna architetto faccio della ricordo da e che la del Cacciata l'Orcagna. voluta votiva Cappella d'Atene Duca " torio l'Ora- Lombardi. dei lavoro egli scritti i suoi con e documenti mi la cappella in nell'Oratorio Luglio di ivi si letto distrutta per la la Direttore, Signor ha non libro il mio la dipintura vecchia di prego volermi cedere con- : Immagine. della Immagine presente nardo Ber- a all'Orcagna. scritto 28 chi data il Gaddi, Che polemica, attribuito ho monumento che ho n" Che del rato Michele, San Tabernacolo nel scrivendo il mio a ho non ma Arnolfo, I.8 Michele Carlo in conoscere Daddi del del oggi trova San a San a entrare senza 8." Girolamo di aiuto. di n" si di distendere per di stato nell'incendio grandemente Firenze oggi Proposto Daddi. errato Signoria Signor loggia. che Bernardo dell'Oratorio 3," Che 4.u vecchia Immagine a dal dell'Oratorio scritta ho perduta per nella attribuita me che seguenti: dato venerazione che leggo volgente gli appunti fatti in 19 istoria San era del capitolo un n" libro ebbero l'Orcagna Michele San su nulla che per fare ohe provare l'architettura con discorso. 1919, votiva oio" Michele eretto non nel e vera 1843 propria " conosciuta quella fu e per che Sant'Anna perdur" di nome che fino dalla resulta che quella col P San altare all'anno Carlo, in 1570. visione Provmentre legno do. 108 NOTE si vede Come dunque si fa sostenitore di queste notizie " conforme nessuna il Signor ALLEGATI ED Foggi. che In cosa volle passarmi? che egli spontaneamente Ringraziandola anticipatamenta mi dichiaro quelle delle quali giovato gli appunti a avermi possono di Lei 111."' Sig. Direttore Obbl.mo Pietro B) Vedi Franceschini Pietro dovei Michele San Per di Commercio Camera V Oratorio Cav. Loggia-Oratorio di qui quell'articoloche L'istoria Xaziotie conoscore data del 23 settembre del che Popolo ad Seta, Luglio 1336; i locali che essa gi" aveva tener loggia adorno in Signoria di Firenze dai Consigli del Capitano di Por Santa Maria, o della. edifizio che fosse una specie un da poter ad provvedere di quanto Signoria che di nel fornisse essa oratorio, sarebbe di ci" che tutto anno*primai possesso di cuoprire andato Capitani che una volta fatto era edifizio domandavano dovevano d'Arte la per razione vene- di abbattere. alla Signoria del piano dipinti sacri stenere so- onde tore del Protet- immagine nuovo il primo in in Corporazione nuova non e pilastriche rivolgersidi con anni, nel ch" per- granaio, sottostante perduto. dell'Oratorio grandi ricchezze, sontuoso si ad fabbrica quei Consoli i mezzi perch", ritardando, conceduta nella avere doverono dei perch" si trovava il detto per esterna perch" vecchia, col quale rendevano rapporto un operato faccia venisse potesse esse 1350 in che necessario era Seta avevano ciascuna l'edifizio medesimo e della dell'Arte ed ottenevano ciascuna di Maria la Immagine verso di gnoria ci" volle la Si- molti da ad tempo un venerazione malsani, erano manifestatasi pilastro della loggia che un 1339 i Consoli alla devozione documenti, dai resulta dalla dell'annona uso per della conto la Toscana, sopra Nel l'n ed porto ri- e quella proposti* sicuro poteva non quasi tutta in quale dell'Arte vecchia mente pubblicadi Borsa uso di della : autorizzata essa, della decoroso tanto ma che e ad inattuabilit" decretato deleg" i Consoli domandata aveva in Firenze, fu 1892. l'ex Presidente destinarla per 1891 in Orto. Firenze quando deposito per i grani e le biade, alla 2"t" alta E ed alla residenza degli ufficiali preposti al mercato. lo squallore della loggia perch" da anni si lamentava Maria, ; in Orto tale monumento erigere sull'area e sano conto del 24 del Potest", e di palazzo, un mostrare Mich"le San la a Michele di San ci fa Michele San la pubblicai nella di la penna Frullini prendere Prof. Luigi ancora Fkaxckschixw anche oggi la pestilenza del 1348 causa ordinato avevano tanto ad Andrea O reagii si ammira. grandemente venuti bernacolo il Ta- a del famoso pilastro di San Michele quando L'Orcagna disegn" il rivestimento loggia era costruttivamente finita;e lo disegn" per le proporzioni della tuttavia fece opera dalla esiguit"dell'alzato delle v"lte; ma medesima, frenato quell'ambiente perfetta. Spiegherebbe quell'opera la magnificenza e proper porzione la presenti trasportata trasporto del Tabernacolo in un ambiente diverso? un'ingiuria all'antico religiosodel popolo fiorentino, un'ingiuria alla religionedell'arte? San Michele si vollero in Lo statue le pitture tutte che si ammirano a e que quel luogo dalle Corporazioni delle Arti a omaggio della Vergine. Come dunIl non rappresenterebbe sentimento l'idea Nel che esse sussistere possano 1357, la Signoria, in data (leiPalazzo tale Oratorio venisse di San stesse Michele per il mercato a decorazione di aprile,considerando fosse in costruzione essere dei del 27 compiuto, un decret" grani trasportato locale un come bellissimo che altrove. ad profano? le v"lte sotto Oratorio, impedirne e come 1'alterazione NOTE Ma vediamo l'Oratorio Michele, cosa altro se amassero e volessero o pensassero che gli antichi venisse quel luogo per profanato. 1863, quando Nel l'opera dell'Orcagna rimase e perfettamente compinta, che tanto ai Fiorentini splendore d'arte e tanta loggia decorata, parve durare di luogo non in balia della plebe, anche allora capace potessero la tutta che ancora di San 109 ALLEGATI ED reverenza di tutto; arcate della che anche oggi quattordici anni tizio abbia che prima n" La decorazione la con la chiusura ricettare Loggia-Oratorio compiuto ; e, si noti, di San che senza grani n" gli ufficiali preposti al i Michele nota tutti a dello stupenda in pietra, veniva dunque chiusa l'edifizio fosse a dell' edifizio istoria La si ammira. tanto fu ordinata Boccaccio, Loggia-Oratorio servito mai Giovanni concorrente. e esterne poteva non Tedi- mercato! esserlo non quale fu a cosi dire dedicata, ed a cui fu pure Come consultarne inviata. la prima dunque scrivere di queir edifizio senza Se quella storia fosse stata di quella storia? letta avrebbe potuto il Presidente alla di Commercio, Camera Camera alla di trasformare proporre Loggia-Oratorio di San la Michele in un cale lo- di Borsa? Il Presidente del della neli* ultima di Commercio, Camera storia che si " scritta questione, veniva invitato a riprendere la tutela di quanto San Michele dalla per spettava alle Corporazioni delle Arti oggi rappresentate Come si vede, ha corrisposto stessa. al dovere Camera proprio esattamente che g"'incombeva! nulla pi", nulla meno che gli si indicava e Egli domanda " del loro pi" glorioso ricordo distruzione che la distruzione ; n" la parola di Borsa l'Oratorio sarebbe a uso inesatta, perch" per accomodare necessario, oltre di il trasportare bianco il Tabernacolo si " visto, fatte gloria del Dio maggior sedici costato pilastri e alle v"lte, ai come cose, a in monumento Michele in San anni dalle rimuovere massimo a ed incomprensibile di paziente edicole loro ideale onore lavoro, dar le statue, della di tutti, non tutte Vergine del Dio e della Banca. del Tabernacolo vuol dire dunque lasciare in San chele Miperch" " inutile ci si illuda, i due laterali " necessario che vi si trovano tolti e le Immagini sieno ricollocate alle antiche vengano dire anche dover rinunziare in quel loro sedi. Bemuovere quell'altare vorrebbe ad esservi luogo alle funzioni parrocchiali perch" un solo altare tornerebbe 4) Beni uo ve l'altare re altare un solo ; insufficiente. di ricondurre avessimo 1875, e si interamente XIV o) VeoU Pubblica avuto avesse sacro, e il modo l'Oratorio quello che fu fino spiritispregiudicati dover rendere Giovanni il voto della loggia, Boccaccio a come per la chiusura aderito volentieri molte sarebbe possibile ima ma avremmo quel luogo oggi per cose; ritornarlo qual fu; e giaoch" non possiamo liguardarlo che corno Se al non plebe diversa da lasciamo resti vogliamo Relazione Istruzione. del che quella che tale a costrinse i due con altari ebe datano dal colo se- di pi". Commendatore Firenze, 1895 Prof. a pagina Luigi Del Moro 17 e seguente. al Ministro della ANCORA DEL TABERNACOLO DI S. MICHELE 114 fosse TOrcagna ad stava ad immaginata, sotto banco un DI TABERNACOLO DEL ANCORA le offerte ; ed i cantori accompagnarlisi riunivano e MICHELE vecchio il Tabernacolo della incaricato un S. Compagnia a cever ri- glistrumentisti destinati attorno a quellonel breve popolo avrebbe voluto loro contendere. Ci" cevole, i Capitanidei Laudesi secondo non era cosa troppo dilo e fu questa la cagione perch" TOrcagna ide" nella prossimit" spaziorecinto,che eliminando la ressa ad un tempo misticismo e sodella Immagine, accresceva lennit" spazioche il al Tabernacolo. Benissimo " pensata. racchiusa fra era giurisdizione della Loggia,anche al tempo i quattro pi" prossimipilastri non dell'Orcagna prestava culto che il popolo.L'Oratorio la nettezza i servi incaricati per la sorveglianza, aveva nato ufficiale destile lampade,ed un del Tabernacolo e per altri ; ma ricever le offerte, non a quando i Laudesi All'Oratorio " ebbero il mercato che ottenuto del grano fosse portato culto lare poposi trasform" in quel luogo,per la volont" stessa dei popolani,in culto ordinato;e allora non bast" pi" che altrove e che la cui volte fosse l'altare che le stesse sotto alzato a sacerdoti vi si che cambiare Oltre " estranei di le voluta era fu questa la e nel 1343 vi si ricordo della cacciata del Duca servivano dov" Loggia potesse chiudersi,il la d'Atene,e ma all'Oratorio;per si ebbe cagioneche al era quale legiata la Col- necessit" di altro altare il resede del Tabernacolo uso. cagioni dette anche aveva un uso quel resede ? che L'uso " del Tabernacolo nemmeno i dotti qualelo mirabile hanno che opera rinvenuto un stando dove " vogliono la reintegrazione lasci" l'Orcagna,non hanno posto sup- fra mano, steva considelle offerte al cui ufficio serviva la prova materiale in marmo, frammento della con nella ostensione una che oggi di quale quei signori preziosacornice ; opera la parte anteriore dell'altare na- scondeva pertugiodi il Queste " Vedr" " " mai che immaginate. L' altare " le offerte Talenti sempre, di queste notizie era bero vogliono reintegrare?Lascereb- che dunque e prese cos" bene fosse dubitato perch" codesto tegratori, dei rein- imperfetto. tutto un o nacolo Taber- ci". per giungono dette,affermeranno, come se che le ho nulla; piedidel alle orecchie le sapevano prima di me. il corredo La scoperta senza meno per le avrei 115 MICHELE S. nuda lasciata non cose DI servizio posto ai esso per" che ora che di la base e TABERNACOLO DEL ANCORA il posto prese le ostensioni per alcuno che dalle N" posticcia. cosa in marmo dell'opera votive,e giornaliere altare autore (l' forme, mai sue alcuno forse fu opera delle chiusure lo aveva poteva dubitarlo di Simone famose di Francesco delle arcate il dell'Oratorio) a quale con accorgimento raro appose il chiusura a istoriato, paliotto marmo gi" a frontale del resede,ed orn" i gradinitutti sottostanti queir altare dell' arcata e sovrastanti air altare con le ornative stiche caratteri- secolo,impossibilinel secolo dopo--Ora mi dica,dopo cinquecentoanni,qual altro consiglioavrebbe dato diverso -da quelloche avrei dato io,che cio" lasciassero lo avevano stare trovato? quel resede come del avrei non che e del Tabernacolo Se " suo saputo quanto Leiy potuto dare consigliodiverso. Ed sarebbe non quel ripristinamento che ora una concordo cosa oziosa dannosa. a conseguirsi. Guardi, aggiunga anche impossibile E " non le veli o parlo che oggi sarebbe di quanto la in marmo straordinariamente lampade essere e le il misticismo dei bernacolo, potesseporre a chiusura del Tatroverebbero i Signori che hanno posto pro- della reintegrazione dell' opera soverchio altro si dove ma le avessi ne per le Sancta le forme che doveva ostensioni, bella ? Dove lampade Sanctorum stesse essere la forma che del sostegno per vevano pei*ogni ragione do- egualmente preziose?Non le pare che il UH ANCORA DEL TABERNACOLO DI S. MICHELE resede cose ne privatodell'altare non potrebberimanere privo delle che a quellofurono anteriormente, che anche se ve fossero i mezzi sarebbe impossibile, che fare,sonon gnare ? A " me che certo pare esattamente queste se stata Lo inviata credo fossero state cose la Relazione mata al quello che Ella dice,ed notate da Ministro,quellaRelazione " chi ha non rebbe sa- di certo. TaberDunque veda; anche del nacolo che aveva ne Michele,dopo queltanto letto, potuto dirle ancora qualche cosa di nuovo. Moltissimo di nuovo, e glie ne sono grato, come " anch'io. di San ho " ie :*1 dovr" ne venga scorta. a esser dell'arte che grato ogni appassionato della sapere di buon senso sua e nuova opposizione,per le d'istoria che le hanno gioni ra- servito di SAN MINIATO AL MONTE xir. Sono Ella No, " tardi? arrivato " Indovini da dove vengo. " indovinarlo? Come " dal Esattamente dei luogo " farla orario. in proprio " mi quale proposto sono discorrere. Con " questo ha mi non detto dove da viene, ma non importa. Firenze mi in oggi bella; certo par le mentre alla mente tale un vi distacchereste tornato " San a Si, Osservatore e T ho del giudicata devono tutti che alla se della soffermandovi in che pensoso luogo, quel dal si vi vi luogo prebbe sa- all'arte; o che non varla tro- non natura storia sempre Poggi,, Michelangiolo palma reminiscenze assopimento Perbacco, la fu Giuseppe dire, piazzale conferire in " Dal tante il iperbole uua chi giacitura sua dell'architetto virt" bellissima. a la per " lano si affol- rapiscono stesso non pi". " stato colpito da vero. Dunque Ella " Miniato. visitato quale, nuovamente veda, ho con fra le la mani scorta i dei numeri. suo 120 MINIATO SAN Ha " " " fabbrica una che storico Illustrazione sua monumento che Illustrazione di Lei amoroso di San che e niato Mi- poteva non lettura della !).La insegnatomolte dica mi che di cose quel nella che quella all'architetto che il restauro. continuarne a vedr" cosi,ma insegnatonulla avr" " sceso principiato: Veda si " come Cripta? Certamente. " scalini che Gli " in giornierano Tempio sceso accedervi,fino per pietra forte; oggi vi sia da cosa Nemmeno " ha la continuazione questo le dica per dato sazi di rivedere ha Ella non chiamato sar" della Basilica conoscevo. non Godo " pi" mi davvero. accuratamente quella si " mai non uno avere rivederlo voluto MONTE AL ai stri no- di marmo, di quel sono del restauro aspettarsi. questo mano di chi abbia secondo i dati archeologici " in monumento garanziadi poterlorestaurare ? si contenterebbe Ella " fatto di che quando del suo V edifizi non Operaio architetto scelto l'autore de' di San abbia della sono Pazzi, dove Mi dispiacedi trattenuto sono Lei doversi ha pare fatto la scelta questo? di Santa un'architettura sar" certo no per a se l'architettura avrebbe Non Maria dalena Mad- medioevale 2). questidubbi. quanto in al restauro Stamani dunque parecchionella Cappella del che, contrariamente da a che Le quelli. Miniato chiesa dell' avvenire, del passato chiamati nemmeno pensato nuova creda dati,ma negli architetti archeologia, dei nostri vecchi " dei ne Cardinale ho appreso quell'AntonioMa- sapeva, a mi pressoch"intere le costruzioni delle chiese di San Lorenzo e di Santo Spirito;ed anche da questa Cappellaho potuto farmi una idea, artista di netti che 3),del quale distinzione concittadini ne sono egli fosse abbiano e come immeritamente i suoi memoria. Quindi ingiuriatala 122 MINIATO SAN quel MONTE consistere che sarebbe dovrebbe restauro AL impossibile farlo male. Quella " Basilica " e separata dal Cimitero cosa una toccherebbe restaurarla a dalla e quei signoriche a hanno i mezzi per farlo ; come possedendola, ente, non glia quali se messi alle strette faranno qualcosa alla murache che guarda Firenze, ma sar" miserabile non un rattoppo Sicuro, o " rinfusa che e " tutto " graffito! ? graffito Il " le Ella ha dimostrato se delle bifore corone e che quei muri parte delle bifore alla stesse ci" ! preordinatoa Il graffito non tutte l'effetto Vede? " la piace. Di " si far",perch" per prima si dice i mezzi per farlo,e quindiperch"se anvi sono non che vi si opporrebbel'Ufficio Tecnico vi fossero, nale Regiodi decorazione, ha gi" veal qualequelgenere come duto, non fa pi". il E " nulla e i pi" le che cose mi va raccontando, una mi dell'altra. strano palazzodei L'antico Vescovi e l'antico Convento che non un da casa d'esercizi per gli sta a tergo, servono missioni. I signoriche ebbero oltre qualispirituali so secolo fa codesti edilizi, per in modo abbisognava,li ridussero oggi vi sarebbe del consorzio anche da adattarli che se all'uso lo fossero avessero volendolo,come non fatto postial bando stato proporre civile. E siccome i successori di amministratori che loro quei vandali, sarebbero in il meglio che si potrebbefare sarebbe il grado di riparare, redimere quellefabbriche abbattendo la casa che intercede fra la Basilica ed il Palazzo Vescovi,onde restituire le luci alla Basilica stessa,aver la possibilit" di poter fare al anche come palazzoun restauro a dovere,e potersiservire, il Matas dervi aveva ideato,del locale del convento per estenil sepolcreto. Le dei parrebbe strana questa proposta? SAN MINIATO AL MONTE 123 parrebbe 1'unico consiglioche sotto tutti gli aspetti per quel luogopotesse convenire. Perch" non rende pubblicacodesta idea? fuori da me No, perch" se buona .veramente,messa " Mi " diverrebbe casa una cattiva,e forse essendovi di mezzo tollerante religiosi, potreiesser ritenuto per un inin materia di fede,al che non terrei. subito di esercizi anche NOTE 1) Vedi 0**erv. Xuov tij Questa "'. Vedi 4" Ivi chiesa Nuovo pag. 1H5. " in Ohm'i-v. J"or., Piazza ED ALLEGATI vagine a ia7-14"*-157-16o-173-181 Savonarola. firn-,pag. 181. IL MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO 130 di Donatello artefici diversi. quindi postomi avrebbero altro Ella " che favorirebbe archeologoed " definirmi Non " fondamenta dalle la costruzione per che a di dello stile del secolo a fece ne branche che che anche ad aiidare ha in XV dei uno di pare essa restino che inteso che di fare il voler denaro e E " far novit" vero in al simile sala simile una " certe cose volta quali si di pi" " che zione reputa- con una non le e quelloche ma Arti stuona che 0 non anche pi" ha " il Presidente " il riscontro non essere una essere colo se- ietti caval- lavoro? Presidenti garanzia un dell'Accademia approvato codesto divaghiamo,si pu" ci" da gettato. Esattamente. Non di zione. applica- quei cavalietti con le porte e le finestre di stile che sta di fronte ai dopo, cio" coa uno il pi" fulgidosole alla notte come pi" oscura. delle Belle plicazione ap- poi mi di " stibolo, ve- i cavalietti tra novit", mostrano una una non come data per dalle fasce Quei cavalietti ingoffiti e a le finestre del secolo XV e si sia potuto fare come sapere tipo,vetri disarmonia una vedono si esemp". Nella senza capitelli arcate l'intonazione fusarole certe che precede la scala e inoltrato; ture, studiata,per le membra- con copertura del secolo XIV non tempo un XVI pare armonia trovato aver tiene. con- disegni migliori; lato destro al allei cimasa credo non ispiratol'artista sostegno delle nel secolo in e le vestibolo entrati nel a l'occhio uso esse ad architetto che luce che per sala la apertura di finestra di quellostesso se la per stile si sia saprei;appena volgendo tanto ma quel Museo? la scala si vedono ma collocate perch" perfetta, avere inalzata tanto gli que- guardare quelle Cantorie, a mal trovate dovuto fu dall' altro criteri l1 uno le ho duomo del Robbia, eseguite da della di Luca e con E Lei come dell'opera museo IL per cademia dell'Ac- l'arte. IL Dunque " costruzione buono Non di Sono " Domi Cantiere detto ho quei a di di trovato principio. l quei capitelli dell'Opera? modestissimi maestri del colo se- oggi perfettamente ignorati. sono servito di modello ha Quello che di uno i cui XV nel dell'architetto ho non di chi sia il modello per" sono io dir" che nella Le che stia nel tema in discorso 131 DUOMO DEL capitellidei quali Lei Sa " vuole se del locale i che " DELL'OPERA MUSEO ai chi di dell'Operada presentifu rinvenuto in aveva quell'ente segna con- ogni oggetto %) ed " su questo che si " eseguito il calco. I giornaliper" si erano affrettati a far sapere che il disegno di quei capitelli dell'architetto di quel era Museo, fatto che creandosi mirabilia 0 " che che si vedono ottenerli nella fattura per aveva gli artefici capaci a eseguirli. pellini con quattro lezioni gliscal- s' improvvisano ornatisti? Infatti " improvvisatiche il Cantiere dei erano eseguirono furono che pi" anziani e tanto abbia provettiche del Duomo. Anche " ornatisti gli la storia dell'arte si scrive contemporanea cos" ? Firenze A " storia pi" da di appurare " Quelle le autorit" coloro ha che ulteriormente " qualisi E vuole, certo cose e vero i monumenti si e pu" che tanto hanno non scrivere si nessuno impunemente occuper" di smentirle. meno le autorit"? di tutti. Mi meno delle si occupassero fanno rapporti,come letto per delle si certe Nemmeno " anni di questa, sincera quello che mai venti il Dossale, si in ufficio, ma mostrati sono ; dopo signori dell' opera s' intende 3). non i suoi del Duomo guarda? cose ad pare che se esempio quello che vedrebbero ancora Le che loro competono, dico non aver voce tollerati per le cose a trattare? impossibilitati rilievi sieno a quel rapporto, sempre che i al loro posto 132 Ha " domandarmi da Del " dell'opera museo IL Museo dispiaceche conoscere ? torie stupende Can- condotto resultato ha che a le Museo di andarmene si sieno sacrificate cos". Prima amerei duomo altro di codesto Mi no. del per" la grafia mono- sul Dossale. via zero? Zero " Proprio!A giudicaredai giornalie dalle riviste che la pubblicaopinionefosse tutta con Lei. Questo non posso dirlo, perch"pienamente con me " avrei creduto " si non Il Comune " Le le faccende mano certe cose contrario ? era Comune essendo non pur del in chi ha domina questosi pu" dire;ma Nemmeno " in in Palazzo. era che massima una contrario conduce in al resultato medesimo. " " E questa massima? E semplice.Che n" farle Santa Maria da Comune renderlo e chi ha del Dossale del Fiore Giovanni; San non del Comune cose non deve officiale.Ora veste sigliarle con- que dun- patrocinavodi ripeteredall'Operala all'idea che annua prestazione del Consigliere se le e di per altre far il possesso ostensibile per a al sempre Comune, massima, si " questa quellasavissima ne contrappose un questioneall'Operadi del Dossale nel desimo me- Tempio di tirsi dipar- non per fatto sione. piena ade- qualparte vorrebbero metterlo permanentemente curo, quel lavoro perch" fosse pienamente goduto,vi stesse sidanno del resultasse a e non superbissimoTempio ? Lo Lei ? Io no, e credo che chi ha fatta quella sa di me lo e di Lei 4). sappiameno proposta i signoridella societ" di San Giovan Non erano In " " " Battista che pensare a domandare Istruzione la continuazione dovevano della Pubblica annua di quell'oggetto? al Ministro della prestazione IL " il MUSEO Essi dovevano modo, DELL'OPERA DEL farlo ed io ne avevo stati anche sono quei signori ma 133 DUOMO loro indicato essi per il consiglio scelto dal Comune. " " E che ora Che avranno potersi nemmeno cosa accadr"? senza sprecato il tempo inutilmente, vantare di aver una patrocinata buona. "" " Non prendono una Propriamentecos". ne per il suo verso. cosa NOTE 1) Il Dossale 2) Fu tolto dal in porre ammirano Cantiere della scritto 3) Lo nel prima che seguente San di Tempio dal erano benemerito Museo la sparsi nelle di d'argento di Cecconi, dello raccolta gi" ha stesso tuto po- vi che oggetti Maria Santa Giovanni) in-8. V Opera se degli propriet" varie San esso parte 1894 Alberto sig. ad maggior secolare Deputazione Firenze, Giovanni. unicamente dobbiamo e suo Dossale : ALLEGATI dell'Opera stessa; mostra e titolo del d'Argento dell'Opera impiegato ED si ente. del Fiore di documenti il porta ricamente sto- ordinati. contrario Sono 4) ragioni le per Perch" di dove Perch" essere nel Perch" limiti deve il cui di nuovi attriti Questo e in non alla festivit" luce che dove Tempio, all' infuori tale per cagione dovere. a tenere ad sottoposto giusta un' e del une e pensi prestazione le del non urna, rebbe sa- a Dossale " necessario forme al Tempio o San del a Museo. di quelle San nare rido- far che gi" come Giovanni suoi vida, improv- perch" il modo di e pensi ricevere, studiare fare ed Tempio del primitive a nei tenuta Tempio legge per adattissime altre inoltre del le del Dossale, che ingiusta volgare, Dossale, o tino provvida responsabile tempio, quel di le Fiore, abuso per e rappresaglia il danno del Maria il Dossale; possa nel pregiato una importerebbe Santa la n" nobilissima, trasformarsi Pisano, l'anno, ulteriori Giovanni San rapine. Maggiore Andrea danni in di condizione una ottenere potendolo non dalle in si trova studiato egualmente all'Altare sostitu" n" resultato ed Giovanni, Dossale magnificenza accrescere per potrebbe mai questione una non ordinato e presente Tempio sicuro L'Opera famoso. al potrebbe fatto volta " solennit" Perch" del permanente altro. non e .grandi dello non ideato fu esso Giovanni, San collocamento al seguenti: gli una senza senza continuare. altro si deve volere di concordia dalle parti per l'oggetto "O*""**""**""**""**""**""**" XIV. giorno signor Francescani. Buon " Buon " giorno. finito di Ho " dispiacene parleremo Come " Io " dei leggeretre un suoi libri e non se le poco. vuole. conoscevo non di nemmeno quel nome suo rissimo ca- Bell'ingegno!Peccato sia vissuto in fiacchi, egli con quella tempra di fiorentino Tassinari. tempi cosi del medio " " evo. pare che la memoria dovere l)? a Le A a me un pare morto di quell'amicol'abbia comandata rac- bene ; ha fatto dettare l'autobiografia da non quel che pi" vale in modo molto ; e permettere di discuterlo e da la simpatia fargliacquistare di tutti. " Bene, quando al di l" della tomba accompagnare " Nel libro che e di patriottiche tanto note? interesse che Tutto bugie gli senza in esse non ha Ella ha Pietro me ne amici si possono cos"! intitolato: Fanfani 2)ho Di trovato sarei distaccato un'importanzavera. alcune zioni iscri- invece pi".E quelle Non sapevo che 140 I Ella LIBRI MIEI difeso il Dupre dall'addebito di essersifatto avesse scrivere da altri il libro dei Ricordi Il " Dupr" delle mie 3). autobiografici mai avvicinato avevo non era una pi"grandisimpatie. Me " che che ho letto due dalla accorto sono ne Ella ha fatto della descrizione che amorosa 4).Quello di lui Cappellasepolcrale la prima rapidamente volte, per la riosit" cu- di arrivare alla fine,la seconda con tutto l'agio delle qualileggevo, le cose per riandare nella memoria intendo per i che le lettere Roma state non sono su 5) meditati che giudizi possa averle vi si leggono come giornoper giorno. lettere? Quando Sa come nate quelle sono " poste com- fui chiamato sottraper la zione dei libri alla Biblioteca V. E.,gliamici che sapevano Roma a come testimone nella causa che io vi andavo per la primavolta mi si mostravano l'effettoche quella citt" avrebbe fatto curiosidi conoscere su e me, promisiche le le avrei scritte avute impressioni giorno per giornoe che giorno per giornociascuno al avrebbe potuto prenderne mio negozio cognizione ; e cos" feci. " " e in " E le tali pubblic" No, furono corrette e daglierroridi nomi e di date nella forma. qualcheluogoanche Quelleletteredevono Stando quali? essere universalmente piaciute. alle manifestazioni della stampa e degli mi parrebbedi poter dire di s". Guardi, anzi,a amici c), " delle lettere su Roma, voglio una proposito raccontargliene le dispiacer". che non " " Sentiamo. Alcuni anni oltremodo si sono un vecchio entr" nel mio distinto, signore dall'aspetto domand" negozio, tolse di testa il cappello a cilindro e che io fossi in tempo di pregare voler riporre il cappello al suo luogo e Sonza in che lo servire,mi potessi rivolse la a me di me, si diresse. quel signorea domandargli parola, presso a a I A poco cosi : " chi avrei a su ed ha egli mi indicato che Dopo hanno certo il Chi " " " indicazione,e detto della Ella,amico Dunque trattarmi che come dei un porse la desiderata di ci" che tazione sulla quale era l'indirizzo della sua abi- eglimi e nome, se promettendodi and" ne Era Gladstone, il primo Ella deve labbra il senatore e tornare. era? Pi" " e suo Leader comm. vorr" non procurarmi per un lavoro, amico, il sig.Franper servirmi Lei. con di che pi" glipremeva e il Lacaita al senatore buon suo data la stessa amici, sono " il Firenze a Villari mi hanno familiarit" che debbono Dante ceschini. Giunto amico. ho domandato Londra potuto dirigermia Firenze alcuni libri miei 141 LIBRI MIEI volte,ed come torn" la fortuna ebbi di uomini e da inglesinon sentenze cos" puro, E restato! esser labbra cose, in ghilterra. dell'In- di Stato uomo al negozio? suo di udire dalle accento un creduto mai avrei sue toscano possibile. E " dunque Gladstone; perch" tutte usa oggi come esperto nella non padrone quanto un fiorentino, quellepropriet"della linguafamiliare " in grado che il popolo minuto. ne Questa notizia " " le lettere con Potevo " non vedo la saltarla ; ma vedr" vollero che aveva gli il che ho e avuto attinenza la bont" facessi un che non un possa di legame fra certo manca. amichevole parzialit"veramente l'illustre uomo che Roma. su le lettere e questa digressione Vista curiosa veramente ma piacered'intenderla, avere linguail signor loro addirittura Dica " molto lo sapevo. non Mi con ascolti: la trattarmi,alcuni presente delle cosucce quale amici scritte feci solo quando egli,sul partire, da me gi" congedato.Ma ccn mia sorpresa me lo vidi insieme alla sua signoraper sdebitarsi,come ricomparire inviato. Egli disse,personalmentedi ci" che gli avevo da si me, era H2 I si mostr" mi le MIEI lieto della dell'arte LIBRI passioneche vedeva in me per promise di leggere sollecitamente il ricevuto, le lettere su Roma delle qualiriserbava meno la lettura a quando sarebbe tornato in quella citt". Eccoci rientrati nell'argomento. di due anni il commenmeno datore Aspetti.Dopo non dei gentiluomini che aveva Tempie Leader, uno da me, mi partecipava che il indirizzato l'illustre uomo signorGladstone gli scriveva da Napoliche non potendo letto in quella citt" le mie aveva proseguireper Roma cose mi e " " lettere e il che e fosse fatto amava piacereprovati in Questa " " conoscere della eccezionalit" degna dell'uomo;proporsi una cosa leggere avrebbe con piena di promettere spontaneamente e l'interesse me a quella lettura. distanza di tempo e nel luogo dove ognizionepotuto valutare i giudizi; e, impeditoda forza maggiore, scagionarsidal luogo pi" prossimo a quello della promessa, meglio pu", leggendo e giudicandocome mostrando di dalla idea tutto francarsi premerglisopra a a i di alla promessa mancato, " stata che chiamare cavalleresca. saprei E " questa " non sapere, se veduto nell'album si mi desistere dall'occuparmi del paese L'atto gentiledel Gladstone dopo " " gradito anche pi". Ma le piace,torniamo Certo. se Roma su io credo quella citt" guide.Pure su dirmi son nato. quelle villanie con originaliin delle a i criteri dei ciceroni od le sar" me critico che quell'ottimo ne " di strani senso coloro che un qualche appunto Degli appunti notevoli da che quale l'ho divagata. ginali, giudizisono ori- dal e ci" a tutti i suoi Roma che apparsi che essere possano Uno voleva Nelle lettere ma " dove tornato Lettere " non col fine scritte, sono di farmi lo sar" io gliela appunto la cagione perch"ho amato faraltro a contrapposto delle villanie che avr" come che cosa avere abbiano anche non visitata di certe stato fatto. furono Enrico fatti tre: Nencioni, il MIEI I quale scriveva io come a privatamente me selva cagione troppo otticamente alla corrisponda non da un bestemmie il bella Giosu" sue reale La Pietro, colonne, conda 7).La se- che che Terme pallidaidea una non che poesia Carducci. l'amico Ma quelleTerme per Nencioni a il primo renderlo cosa dimetteva il da me avevo pi" sono della meraviglia soprattutto ispiratoa avevano addebito,per quanto pregassi palese,finii col ricevere dal quale trasparivail dubbio biglietto in lui sulla dente stu- uno di Caracalla presentano ora da terza furono, questo giovane, fondandosi esse sulla perch"delle gli avanzi renderci a vastit" del Bramante. nome dell'Istituto scritto che che di San fitta delle in privato,chiamava architetto, che, sempre le mie al palazzo della Cancelleria 8), censure perch" porta adatti sapersipersuadere non che la Piazza potessi sentenziare della per un 143 LIBRI enunciata pensiero.Dal che e si secondo era festato mani- eglidi che futarmi con- addebito mi lo aveva che me fatto,il quale tornato scagion" l'ingegnere il palazzo della Cancelleria, spontaRoma a e riveduto neamente mi faceva sapere senza che, osservatolo dizi, pregiunon solava poteva che darmi ragione.Dell' ultimo mi conil verbalmente il Carducci, il quale letto con me brano che non aveva persuaso lo studente,mi dichiarava di averlo trovato esattissimo, non potendosiad esso contrapporre ci" che egliaveva di quellerovine y). cantato Ho piacere che almeno per gli scritti dei quali V ho fatta parlare abbia incontrato ; anche questo " qualcosa. " Certamente. " Per " che tema buon fine l'avverto cattivo " " un domani, signor Franceschini, le preparo ad sar" riuscirle non ogni troppo piacevole; per perch" si metta in guardia contro il umore. Perbacco,si deve Domani trattare lo sentir". di qualche cosa di serio ! l"f" NOTE ALLEGATI ED la stima i lontani, se abbia per", anche per per fondamento " molto grande. diminuisce; e la stima che ho per Giuseppe Tassinari del bene e che sentiva Ho ammirato l'integrit" del suo carattere, l'amore i nuovi i suoi ideali, ben pi" alti di quelli a cui mirano del bello, che erano politicied i nuovi poeti. Il nobile intelletto, l' indipendenza da ogni soggezione, L' amicizia non la prospera si turba " anche ma dovuto avrebbero fortuna, fare di lui felice ; uomo un e titudine non leggendo che egli ebbe amarezze poche fra cui l'ingratanta stenza. di quel pubblico al quale aveva consacrata parte della sua esiSar" una quella che il bene debba partorire il male; legge inesorabile l'animo che vero ad vi si sottopone l' uomo malvolentieri male come topone si sot- leggi di natura. altre sottratto dell'essersi al Non piccola lode va data al signor Franceschini eccellenti, quello cio" di volere prurito di quasi tutti i biografi degli uomini mostrare lodando essi medesimi, si voleva gli altri. Del Tassinari emergere del carattere la vasta erudizione, l'interezza e e il pensatore poeta egregio? E tanto il Franceschini ottenne esponendo gli scritti di lui. di riuscire direi di questo Se non fosse il timore troppo lungo, altre cose graziamenti lei, ottimo liicordo ; per" finisco, rinnovando a amico, i miei sinceri rincaro Suo dev.mo Spedihi. Lorenzo 2) Vedi di 1' opuscolo Pietro Pietro Frakcesciiiki. alcune Di Antella. Caro Un e ad dono ringraziarla a iscrizioni alcune da fattomi di riconoscenza dirle E davvero fiorentini mi non il che me, sempre farle preferire scire in a Palazzo d' stimo, sue mi fatto sempre Vecchio, sia l' anima un e suo fare schietto rammenta ne e spigliatomi piace gli antichi caramente di riconoscenza. iscrizioni erano quelle di certi famosi miglior auguro che non Il torno parlavano; le poche parole che Ella scrive in- come delle doratore un opuscolo. suo di scrivere empiono che Avevo pennello modo diverse persone 1879. Fanfani ingannato. sono suo ni* ora, 17 Settembre scritto suo graditissimo del recente perch" volevo prima leggerlo. che stimo e cui mi lega un vincolo di affetto caldo ringraziamento ; ma un ero sicuro di avessi e pi" cordiale se merglielo aspettato a espri- Pietro persona scrivevano conoscevo da Le una a grazie anche pi" sentito dopo che avessi letto il un a e il dono per ed m'ispira immensamente, Io patriottiche Pregiato Sig. Pietro e tardato Ho intorno iscrizioni Fan/ani. patriottiche, le piaciute, ed scrittori fiasco ! Una sola naufragai in Santa sentite avevo indarno avevo officiali cui dovuto avevo giare elodi tentato volta ebbi la fortuna Croce per le malefatte dirizzarmi. in- di riedel ! sorte Don per T avvenire, e soprattutto Desiderio io lo sono stato come le auguro un nate mece- per Lei, contro mia voglia. Mi conservi e mi la sua abbia benevolenza che ho carissima, Suo 8) Ivi pagina 82, 4) Vedi A Fiesole. Xuovo gradisca i miei ziamenti ringra- per nota dev. obbl. Ubalihxo Pekukzi. 8. Otserv.fior. pagina 84. L'articolo sulla Cappella " intitolata: ED NOTE 5) Vedi A impressioni Roma ciarle e d" Firenze, Carissimo fratello in Francia: Teofilo Oautier. fossero una : " prendete Grazie Se tu vuoi davvero Pietro mille, di Saint-Arnaud " invece Se dozzina di sette che a una sbarc" le lettere coloro a descrizione che Costantinopoli, scrisse a di Costantinopoli, prendi da scritte non voi e una buona di stretta il libro si mano. amico citato. A impressioni Roma e ciarle di un vostro A. Foresi. Dott. 7) Vedi figlia potrebbe vostra a Roma conoscono Aff.mo 1S82, in-16, pagina 1882. Franceschini. mirallegro un 26 Agosto in-16. Pietrino il maresciallo Quando dire fiorentino:Firenze, 1882, un H) suo 14? ALLEGATI fiorentino. Firenze, 37. H) Ivi pagina SI. tt)Ivi pagina 28. Prima a Roma me ne che scriveva il Carducci sapesse da me dell'addebito Boi., 17 Nov. Ti su gustare 92. in debito di ringraziamenti per le tuo lettere fiorentine tutto mi ha tolto di questo non partecipo tutte tutte le tue idee ; ma giudizio e il brio della esposizione. Add"o. anzi sono Roma. Non il bretto sul li- : Tuo Giosut" Carducci. SANTA MARIA NOVELLA B 1 * 152 SANTA Dal " ci" 3); articolo che Ella scrisse per fermare brevissimo i vandalismi cui si a di sicuro ma distruzione convento e del NOVELLA MARIA dato era ho non della inoltrata altro che appreso dell'antico intraveduto principioho sepolcretodei ringrossamentodelle frati di quel pilastri per dei basi isolarli. che appena quellepoche comparvero la terra righesi fu solleciti di far riportareal sepolcreto Sappia dunque " asportata,far rialzare che la sorreggevano quale si era trovato. i muri medesimo il sepolcreto fatta subbiare si era eseguitain nella pietralavorata,anche fu ricondotto forma del la base esso, e dere ren- E temporaneamente, con- pilastroche se nella non al pristinostato. un compiacersene. aspetti. Certamente, ma Dunque quando era stato disfatto e rifatto il sepolcretoe rimediato al pilastro, un i fiorencomunicato informava identico a tutti i giornali, tini che Y ufficio d'arte del Comune in quel momento stava materia, resultato Fu " da " il restauro studiando Novella chiostro compiuti gli studi che e del verde di Santa si sarebbe quel restauro a Maria posto mano! Magnifico! 0 dica che I signori del restauro trovato. " le censure, a o toglierloro credito,il senso; a nulla,le 0 " A " che non in era questo di sfogasserocome Allora Maria Firenze dei aggiunga momento cosa, e avevo in simile creduto che alcuno, o che bastasse che quelle non vano averiusciti fosse si quando Novella non di per s". Santa Maria impeditala avere si Novella? distruzione pilastrie poteva mosso era a Lei del lasciare stava re- creto sepolche si credevano. meglio qualche altra quel raccontare aver importava pensare! Per" non T alterazione e ad note cadevano censure sempre " Santa a ingegno devono perch" naturalmente far credere un da fossero non v' " non che non ero meno impedireanche sostanziale, giacchefino riuscito ad fatto abbandonare la distruzione SANTA dei sedili MARIA impedito e 153 NOVELLA si mettesse che nudo a il muro vrastante so- alle arcate. Che " sarebbe cosa dei terrazzini divenuto quel chiostro,privato isolati? Dove queipilastri con se andava ne il legame squisitabellezza delle sue proporzioni,senza i sedili,senza dei pilastricon l'ornamento della dipintura la degli archi? codesto A " si voleva nuovo correggere le cimase faccie,cose per della Pubblica Ma ha a chi davvero codesti a ha non e si pose i rivestimenti a delle loro le Il Governo " potendo altro, ci ai sedili del siccome ma Istruzione. " atteso riparato; alla quali dovei rivolgerminuovamente ed anche al Ministero Storico-Archeologica, Commissione " fu dunque fare,non gente che quella che studiato lavori? i Comuni o non la consacrazione studiato,certo avranno ha dei non affidano i loro lavori titoli,quindi quei quelloche nel caso gnori siera necessario. veduto Ho " che ai sedili che sostituito all'intonaco le bozzetto dice nelle faccie hanno accapezzate nelle come per rendere pi" confortevole il riposo sui sedili, al contatto parte della copertura che deve rimanere fogne,e la gambe, le con sedile dell'et" Fece " luogo che arrotondata come ogni altro di quel chiostro,si " fatta sfaccettata o tagliente. bene Scrissi anche di tutte pi" grave inteso in che ricorrenti i erano so se da base protestare, quella" un'altra non che pilastri in pi"; e seguite te forme abbia lo a cosa, ebbe sa una quit". ini- vera fosse la abbench" ma il minimo ascolto. Ella dalla loro sono sedili si volevano zoccolo si a originelegatiai isolare dando altres" che ha loro nelle un dabile formibasi nuove ottagono delle antiche. Ora, non osservato, i risalti che lo quei pilastri, sa di che accennano forma sono? a far 154 NOVELLA MARTA SANTA No. " fondamenti quadratiperch" i Sono " si trovati sono di questa forma. Proprio! Legga il rapporto " " se io le riferisco il Non " non ne seguono da quello quello che che " dedotte? " aver una Sa da frati che con : Cio" da brutta ne hanno le hanno scrupolosit"di esemplarepi" chiostro verde, un compiere ma iniquit", mancheranno non ; e chi avendo con vedr" non se che vi crede? Ne ho parte dove di tarsi van- di malversazione tanta le lodi per penser" fatto il male quel il Comune " convintissimo la lode. Lo Santa dovesse presumibile non le prove. Guardi, giacch"siamo : Che questo argomento, riepiloghiamo oggi dove quellodel perfettodi sarebbe simile di meritare " fondamenti fatto penser" pure " codesta trovato, che hanno distrutto! Il Comune di vi fatta ! davvero lavoro hanno fiancheggianol'ingressodi questo le forme delle cimase. hanno sepolcreto riprodotto fatto Restauro non pi" assennato poteva esser stesso danaro dai per forma attenersi a sotto. non e ohe quelloche meno diverse strano che dimo- sedili che dai " terra signori avevano tanto e a sepolcretodei Dal restauratori dai fondamenti anche : " pilastri ideato,quindi bisogna era le forme dedotto come a i e delle fabbriche si trovano sopra i modificazione antico si sta le colonne per cavate sono Dicono '). vero dubito, ma questa " forte : le sostruzioni quasi mai le forme di quelloche pu" sorger loro sopra, massime da considerarsi che che si dell'Ufficio Regionalee intender" Maria Novella si " lavorato ? Il in bal"a cosa sarebbe sparito. Padri su stata dei restauri sepolcretodei era quello privilegiato entrati nella a tatto con- SANTA Di " I " questo dubbio. pu" muover erano isolati,allungandolidi tutta resi cos" mostruosi,che apsi erano pena si non si pilastri l'altezza dei sedili 155 NOVELLA MARIA e l'avviso,bisogn" restituirli alle loro proporzioni venuto I sedili, non originali. legatial disegnodel portico, vi sarebbero stati pi" ; " fatto! un stati nudati soprarchisarebbero I " preso diverso. aspetto sostanzialmente " avrebbe il chiostro tutto e e dall'intonaco, luogo della decorazione a cunei e a striscie da me veduto il muro ed oggi attuata, si sarebbe rinfusa e i cunei disuguali, perch" destinati ad esser da questa decorazione; " vero questo? in alla perti co- Verissimo. " i miei Nonostante " dato ascolto materia, ed Per " avvisi,e per la materia cui,lasci continuare ora rifatto seguendo lei," andata voluto disfare, tornare rifare, testa,non si " bellissimo chiostro. Ma " Lei approdato che non ne alla memoria si fosse e che volta basi, una per la diversi. la forma per quello che si " benissimo, in quello che si a disfare, e rifare di propria a in me, all'alterazione un'altra sa ci" mi nonostante dejle basi dei pilastri, lastri quei pi- la forma per stati rifatti nelle loro sono " sigliata, con- e estetica del questa le faccia nare tor- le dissi in mento propositodel paviDopo che ho gridato fatto un saggiodi pavimento del porticodi Santa Croce. tanto perch" a quel porticosi era in mattoni quel saggio veniva ad aver per taglio, Croce e ci" perch" a Santa qui intera la sua applicazione, il committente del lavoro era diverso e non nuova; o lo avrebbe permesso. " lo ha " Questa mi ancora giunge qui chi glie impedito? Io non al al chiostro lo so ; che so Ministro,e che il verde ". non anche tamente di questo scrissi ardi- pavimento a quel modo oggi 156 SANTA veri servigiall'arte ; al paese. e che ha mostrato uomo NOVELLA sig.Franoeschini Bravo " MARIA nelle Allora " la S". La " cose mi si elesse Ubaldino me " colpa per membro Peruzzi il per" come un mai far parte di a il suo curato. sono ne nessuna paese ha. sua. volta prima Commissione una non renderei dell'arte fiorentina tanta che pure io che Sono " intendo Non sia stato chiamato non passione, di quelleCommissioni questo si chiama si mi chiam" gli esercizi far parte di a la seconda rivendite, della Commissione per erigeread che gli avevo monumento mente pubblicae negato! : di Ritenevano porsi in vista fosse Lei i come " graziosa pi",che pure tutto ? accettano zelo si con tanto non dovevano " In " " " mente Che di lo non " venuta, " e alla da quale Ma pezzo. che pensato io me amico avessi un potuto porre perch" sa carissimo un avrei mai per Permetta e " venuta non altro ? 5), suno, potuto fare,nes- segno di pubblica mai. rallegriegualmente. ne Grazie. Vorrei cosa verde un di avrebbe Spagnuoli,ma " onorificenza. una quanti miracoli proprio nessuno, a darmi benemerenza " nazionali ? sa L'onorificenza ma che cosa? di che " dei monumenti occupato proporla per virt" della virt" senza Ella senso? senso Come, " Istruzione dimenticarla. che Nel " della Pubblica al Ministero Ma " la anche che questa Forse. " In che dicesse sul serio. Anche Credevo " a farle una vedo che sul i minuti passano e rimetteremo domani. No, giacche " Cappellone degli domanda meglio di abbiamo parlato finora finir subito. del chiostro MARIA SANTA Domanderei " si " fatto bene se 157 NOVELLA tonaco scoprirnedall'in- a l'esterno. fabbriche Le " che quando religiosedi abbiano esse massime cornici od intonaco od decorazioni archetti il loro rivestimento in della ogni storia di queste a nelle come laterizio, in che marmo prodotta ri- architettura; perch" dunque il filaretto nudo cose si vede fabbriche alle le cornici in e quali difettarono i per provvederealtrimenti? Io in questo lavoro non la mancanza del pi" elela estetica costruttiva, mentare ma che al chiostro gusto e della filosofiadell'arte, buon verde anche Pare di composta facciata fatto atto ha oggi non " a mattoni, l'altra; perch" non vi avesse da s"? voluto " una veduto? hanno davvero. Oltre la di messo nuovo cornice che se quellebelle l'autore cose, ve quella a pietra. di quelle decorazioni pensare tutte di presenza Ha me. gli archetti in Generalmente " " f"sse ad Nella fronte di codesta pietre squadrate. il alto " in grand'occhio in pietralavorata, contatto vedo in a Cappellain basso la stupenda decorazione mezzi vorrebbero, pietralavorata, et" cotesta della esclude cappella le avrebbe fatte evidente. allo scoperto la costruzione perch"si sar" messa della CappelladegliSpagnuoli? Per dare un saggio della Tecnica Estetica adoperatanell'edificarla! Chi " al possesso " Sa della importanza storico cronograficanella vita dei "). popoli,deve aver sentito il bisogno di esemplificarcela Scherzi a parte, ritenga che fra noi, ancora, restaurare vuol non dire sostituire alle parti identiche solo chiostro dieci con " " " del buone; quale partideteriorate ma abbiamo rifare esempi la prova. s". Disgraziatamente Vuol Ne saper ho altro di questo lavoro? saputo anche di un l"zio edi- il correggere; parlatoce ne fornisce troppo! e 160 ALLEGATI ED NOTE sedili, figurare opera legata ai ricorrenti le basi ed i fusti; e a quello come pietra lavorata altro alla rinfusa, e ricoperto da intonaco, zoccolo gi" costruito di muramento smussata sull'alto, con grande e se grandioso in pietra battuta ne sottopone dovevano Pi", quei pilastri,che di si dotano rinnovarli nel dispendio per il Comune, perch" quel restauro danno con e debba ficente il.pi" estetico fatto esser il che grave; sospendere e solo " snf- provveda in si posito. pro- ove non quale avrei da temere, peggio. sospeso, di di ci" che egualmente si fa nel piccolo Chiostro Non per" tacere posso luogo dove si distrugge l'antico sepolcreto dei frati,e da dovequel medesimo che sperarono insieme allo zolle quelle povere si fanno ossa potere emigrare Basti di dover esservi lasciate Di che ci" Novella mi sentore che che al Governo farsi decorativa parte a le forme, i criteri con velia, di Badia, dalle uscito cambiare del mani parere, o mi artefice suo spingono a quale dare doman- di Badia al Campanile tarne limiegli debba, per ora. il restauro della riparazioni statiche urgenti, lasciando i suoi studi con archeoquando qualche colto architetto tradotti in disegno, dia coscienza di essere riuscito a reintegrarne da quello che ora vediamo, in parte gi" assai dissimili e i quali si " restaurato il Campanile di Santa Maria No quanto con torneremmo non fatto alle logioi sul medesimo, che le lodi ma di la felice riuscita il da di Maria di Santa del Campanile prodigate a quel lavoro, e pi" il ad ordinare quello ha incoraggiato il Governo tacere, proposto ero il per molto tranquille nei secoli. compiuto nel risarcimento si " Campanile gioiello,mi hanno vero lavoro, denunziare del il restauro un dell'iniziato ora per fosse rivedere a di certo. di Santa Maria Novella ebbe il restauro della cuspide nel Campanile ebbe i suoi mattoni 1778. Fino esso a quel tempo nudi, nessuna lega, nessuna sormontate da massicce catena panti ; agli angoli vaghissime cornici foglie ramfinale in pietra lavorato in rapporto alle cornici degli angoli ; sull'alto un Il ; la ad si rifece palla che un' asta la banderuola met" per infitta aveva lo stemma con girante intorno e del quarquel convento tiere, dunque quel che si " rifatto al vertice di traforo a quale si vede sulla facciata del tempio. Ora essendo che quello che fu sostituito all'antico nel 1778, ci" cuspide non della cuspide non " che la ripetizione dell'errore significa che il restauro messo comalla nel Ci" secolo passato. si potrebbe non passati restauri ad il per fatti essendo di Campanile Badia, gli errori dei dissimili. poco questi rilievi? " ci" che indarno Saranno permettere esso vedremo. 4) L'Ufficio Regionale circa le cose allora deplorate risponde indirettamente relazione al Ministro della Pubblica Istruzione pagina 16 della recente alla la informazione con " Fa seguente: ricostruita la originale (!)quale nel Un solo sottosuolo capitello di stabilit" loro stato, invece nella che panchina i tanti al colonnato in accertata in altre parti del fra di base serve esattamente sufficiente ancora e alla poi in forza relazione della ? Perch" alle base critica non e delle basi di ricorso. modinature escrescenze le loro mantenere a zoccolatile O " il sedile dovuto " in seguito luogo (nel chiostro restaurato (che religione !): gli altri invece logori delle mostruose e sono e venne pratioate varie i tratti le venne essa lasciati e V isolatura aver al per intatti statiche. funzioni colonne forma sua rinnovato parte furono ricorrente lasciare di in nella larghi saggi praticati di "n secolo prima/ a si colonne incominciato suo disfatto con ad luogo, perch" e sono rinnovati sono delle Si gioni ra- nel rifatto battere abnon l'antico NOTE sepolcreto dei frati, l'aver del portico, di aver esterne in virt" della al Ministro critica dell' intonaco lo scrostamento tentato fatto il sedile bozzetto con delle accapezzate, tornare al carattere Di disparizione delle forme del pozzo che si " conservato? il Ministro l'Ufficio Regionale ha creduto lasciare all'oscuro, pago in quello stesso di aver degli reso spaoxoli luogo al, cappellone la CON critica OLI IN ARCHETTI afferma vi non PIETRA E stati mai erano CORMICI LE fi) che ha d' Italia. Spero io te do ; ne LATERIZIO narlo d'illumila fronte Che COS6 CODIO 7 Gennaio 1886. Pietro, il Re Oggi S. M. Corona DI ci" tutto ! Roma, Caro esse a la ORIGINARIA faccio anche si " riferito infine non cuoprire? Perch" verde che la critica riil terrapieno del Chiostro tiene di quel Chiostro ed alla estetica lo sarebbe quanto dovute si " distrutto che necessario 16 L ALLEGATI ED sottoscritto il fatto mai se il decreto ti non incolpa oho spiaccia me e Cavaliere ti nomina non ti della giunga sgradita la tizia no- solo. immaginarti oh' io abbia voluto cosi mostrarmiti grato della antica che si compiacque affermarsi nei giorni tristi e quasi celarsi nei prosperi. Ad sarebbe io spero, prein ogni caso, essa non premio; ma mio pu" esser di ogni onorificenza il bene te pi" caro che ti voglio. Ho voluto che il a additasse nobile in te un Governo esempio di vita onesta, modesta, operosa; aiuti officiali,per sentimento di dignit", per amore di cultura acquistata senza Non amicizia del bene ; e desse tante fecero in bello e te tributo un utili e forti di cose onoranza e dei a que' popolani fiorentini tu venga, sei uno quali, donde che dei legittimi eredi. il mostrare tu hai da ringraziarmi : prima, perch" " grande compiacimento che veramente la propria stima si meglio che con parole agli uomini poi perch" io avr" di questo atto approvatori tutti i savi ed i buoni pochi oramai N" onorano; che ti Ti conoscono. stringo la mano aff. 6) Uno dei restauratori Colombaria il 7 del Chiostro aprile ultimo verde perduto ha una tenuto tuo Martini. in Firenze conferenza demia alla Acca- sul tema che nel dialogo si legge in corsivo. 11 SANTA E LA CASA TRINIT" DEI GIANFIGLIAZZI XVL del questione schini? di credevo Non anni dieci che a Trinit", Santa dieci compiuti incominci" che sono restauro Sono " anni quanti Sa " il anni signor 15 la trattare France- T). marzo potessero pidamente ra- passare cosi! e della 15 Quella la che miglior Avrebbe Ella in era del fece diritto fra di che parte per il di quella spiacevole cos" stata chiesa anche per dimenticarla. in gli un per di causa la e fu perch", oblio, restauratore vigilarlo, a scritto ha porla conducono lo chi lo oppositori ponendosi Commissione che che, restauro ha eseguiva, d'allora, in battuto com- finito, gran trionfare. Godo di " sia " a aspramente oggi " cosa torto che restauro. suo questione " come 1885 marzo questione " me dal E " stato perch" notizia, questa condotto, dal 1886 non dalla morte del ne come ho quel stauro re- pi" saputo nulla. Davvero? " Davverissimo ; " Castellazzi, che primo perch" fu posto a quel dell'architetto lavoro, in Santa 166 SANTA Trinit" LA E TRINIT" CASA due ho posto il piede che non GIANFIGL1AZZI DEI volte per oggetto e diverso. E " la cagione? che al meno e vedevo Perch" " mi siccome che questione di principiio altro: non lontanamente inclinava da stati Si " animosit" vede che quel meno cappelle, primitiva;le rivolte di dove non ha remossa, indicato,luogo e a al offendono quale par nato; dispettodel Castellazzi per il " tornata " " ad ne essere; Come " indicata Male; in un modo piaceredi certo ; con che da lontano pare una un e la Lei e lo volevano. tornati sono estranee pi"; il pavimento si voleva nel avrebbe criptache luogo mai da a Lei, se cancellata gabbione. Lei pensato la Commissione riempire,anche vuole di pi"? quellacripta? che l' delalcun per fatta aveva che medesimo. ; la decorazione non nessuno coloro membrature ricollocamento quale a il Castellazzi questionedi nelle partiprincipali uno, loro volevano avuto quello dice il Castellazzi come delle navi le idee che morto del restauro era che presbiterio, originalissimo modo Santa da nero restauro delle collocato al tanto intrapreso; condotto all'architettura " stato di personalit" di pici sapere il bianco come continuare a archi alla forma fatta era ma artistico, proprio come personale,perch"quel restauro Gli si non giorno dipoi favoriva accaniti gli oppositori " stato Castellazzi, Roma, la quale un giorno idee del Castellazzi, pubblicamente il me, razionalmente si diede erano vano pote- in alle nettamente era dal dove volli non Commissione, opposte che si subite d' indirizzo le arti sedente sostenute della e arrabbiature le continue voro, la- ad alcuno ; accetto era quel per si poteva contare perch" vidi che non sul sereno periore sugiudiziodella Commissione Trinit", anche per intervento alle conseguenze fuori da una cosa me trarmi e il mio non Castellazzi, accorsi condurre di preferii che la vede, non essa pu" rettangolaredi ferro 168 TRINIT" SANTA La " un con " GIANFIGLIAZZI DEI Gianfigliazzi prossima alla casa abbiamo CASA LA E discorso,la quale al solito chiesa di cui di le promesse con perfettorestauro, nelle partipi" caratteristiche si dispendioperfettamente denaturata 3). Mi divertito assai nel leggere nell'Arte sono Storia le lettere fra Lei Per " si sono, il Direttore e allora essere che che cortesi avrei mai non e cosi biate dire, scamquel periodico4). di a efficace mi pi" " creduto mi manc" potesse mento docu- un fornito esser dagli alteratori della fabbrica'. Con " Lei detto si non mai sa dove si vada " poco, avrebbe quella fabbrica,che non da aggiungere? Il documento portomi dai restauratori. Non le ho gi" ancora " per detto ancora in che consiste? cosa No. " In " finestrina una proprio praticatavidal costruttore Paria stessa materiale con e e dare per la luce. lasciata della et" oggi merlatura sul chiusa finestrina, inquadratura del suo Codesta nella che meglio dire " del paese dai coronate delle ad ballatoi che codesti ballatoi servivano lanciate cammini " " di fosse io sostenevo, o la a E Fra cosa o di gettate addosso ronda; sta a meglio di Alle scolte, ai gli assalitori, merlali,sa pi" usi. ai nemici; e destinate mati chia- sono bene? elementare. noi il tetto delle fabbriche quasi sempre dare an- turrite, o lontani per tenerne delle pietrearrotondate dei fiumi ai cumuli esser la fabbrica fabbriche difensori della fabbrica e sussidio senza oggi le si " imposta. mi spieghi;mi risparmi di dover spieghi,, la spiegazioneda me. posto a, cercarne Lei " fabbrica, che Mi " della brica alla soffitta della fab- " il documento ohe pietrame originale, altri,pu" esser bastevole a definire se una preordinata ad avere tettoia,come me finire;al a allo merlate che lasciava scoperto quegli ambulatori, era a padi- TBINITA SANTA glione,cio" A destinati in contatto lasciar vedere da a da le tutte me a le fu dato quale non sulle nella erano spostate e stesse erano : che risposta ad messe state di averle ricondotte questa servito che all' avere materiale per che al alla gliarchetti voltare nel loro quellemensole si aggetto. intenderlo. non in avanti delle fabbriche il carattere a se e che le mensole equidistanza modificate d'ora Come e la contestazione bastata era Questo fecero finta di " a avrebbero avuto presente ballatoio del mensole " briche fab- merlate mura mento disputa per il coronaragione perfettamente avesse Gianfigliazzi casa prezioso ; " brica; lati della fab- parti; non necessit" di questo documento era certo pu" non indicato. Che Lei della non esistente perci"la ; e uso le eon fabbrica vi fossero state le finestrine senso 169 ZZI potevano servire nel parapetto simili finestrine? nulla, perch" i vani fra merlo e merlo erano uso " GIANFIOLIA DEI il soffitto abitabile di codeste se rimaneva non che dica mi ora CASA spiovenzesui quattro le con LA E potremo loro esattamente se venire dando studiare a ad intendere all'antico' vengono a sarsi fal- cosi? E " ragione per la quale grido. la Essendo " una privatoesercente un In fabbrica appartenente che l'avr" s"; ma antica all'Ufficio Tecnico " stato " del di di codesto fabbrica una lavoro Regionaleil qualedalle difeso,Ella ha Direttore Dal privatisar" restaurata. trattandosi apparenza ed importante, l'essenza " a veduto da giornaleArte tiene apparmie sure cen- chi! e Storia che le ho citato. l'appunto; il quale se Ella non lo sapesse " dei signoridel Consiglio che uno meno pi" dei monumenti dell'Ufficio Tecnico Regionale, l'Ispettore " nulla Per nulla della nostra Citt"! ED NOTE 1) Vedi Cripta 2) La 3) Dalla Fra antiche Trinit" Santa Scali lo nel secolo Sorse alla da mensole in dagli dei le tanto Ora subito al ed in et" sopra quattro mentre al dirsi la ad piano primo essa zione. costru- delle tre su spazio lo in sia arcate, di famiglia vide ne casa tempio dalla pu" che la e il fra inalzata bene che solo di pietra tali ; ma bozze a travi sopra forte, da faccia e erano squadrate pietre a ricchi meno terzo di di davanzali luci delle si e ed i tre sono superiore uso di nesso an- sbarra; a sorretti tabili, abicome bellissimo, insieme un archi piani altri gli battute, formare piana orizzontali avvisato quei i finestre medesime al vuoto, colmarlo, nel furono perch" coronato da volta loro alla gradini, ; ed al fra senza le si piano, case pensare dei che onde ci" facendo questa per le del gliere to- gione ca- aggrandite, troppo Gianfigliazzi biate sub- all'abbas- ostacolo abbassarono vantaggiarsi per due primo rimanessero non restauro, di e volendo perch" ma esse erano tronche secolo nostro deteriorate, i davanzali abbassati mano a gi" piani delle erano rimasto piani quei non finestre ponendosi ragione di ricorso; interni quanto lenza fabbrica abitabili, serviva e bugnato poggiante cornici amento oggi, restauro, isolata pietra. primo le ad di quasi della i piani vuoto circondate tettoia una Al et", pi". verone. in dell' qui La pauroso e paramento con fin struttura, severa fino restava scoperto finestre con si turbolento basamento primo costume era di " non abhisognevoli 6tava sovrastavano di che Gianfigliazzi. presentava arcata quel tutti dei " si e geniale, il Spini torrione quarta Su fiorentine case -267. iK)5, 1890. il palazzo vivere essa, quasi chiesa alla Settembre XIV del I1*, 198, pag. fabbriche le e specchio quali " 7 Xazione le Jfor.f apparteneva fronteggiando che s Osaerv. .Vuoto ALLEGATI loro poco e si di arcate. spazio, non degli Scali, rovinava si nel 172 NOTE la diresse che concetto alcun forma nella e la fabbrica dalle subita alterazione della conto ALLEGATI ED ; e pi" peggio, e del finestre nuto si " te- non piano primo ed ; la nuova, nel tempo, e questa " quelle si " confermata della la pi" graziosa, che nella parte aggiunta si son riportati il davanzale in origine erano. dove cornice finestra a quel punto e la sua si denatura il si restaura si vede Come ma ogni verso adunque non per che fra un si ama anno quello che oggi singolarissimo fabbricato; e se non che sia un fatto compiuto, " necessario si minaccia qualcuno intervenga, e lavoro sia dato un fermo. che fino da ora a quel malaugurato Speriamo che all' alzato desiderio questo di presente resti non anni Due del che abbassamento : tre dimostrai ; e delle l'errore, non sulle funzioni ragione, in casa a vasta una che un genere quella coronare casa con toio balla- un di chi posi in guardia merlato, alle in citta, fermarsi da tettoia le mensole sostegno di le che o beccatelli preordinate le mensole quali erano il coronamento della far vagheggiare quella idea; ed indicai potuto avevano quali giunte fin qui nelle ridotte goffissime, come ciascuno esser che " da sperarsi destinato a e sparire. alternativamente ed pieno parapetto dello architettonico l'orrore ma alle finestre medesime, luci ad proporzioni pi" distinte venivano vedere nel saggio rimasto pu" ancora Di pi" sapendo come fosse stabilito a ratteristiche ca- nessuna. dei casa quattro a 1893 evo e che si chiam" 1*iniziamento scoperto quel tanto la inconsideratezza del roler Gianfigliazzi,mostrai che state le finestre e non erano piano vano poteper sempre della essere del medio giacch" delle fabbriche restano citta ne poche pi" ; fu fa, quando restauro ridurre Ottobre 14 Nazione ; della centro propriamente questa, come Dalla inascoltato del rinnovamento col famoso il 13"0, la verso di coronamento repubblica di fabbrica avente orizzontale, travatura una sopra citati ; ed in questa beccatelli o opinione avesse permesso avente bioso dub- sceso a privato un di militare carattere un ero difesa : equidistanti fra loro e dal non dovuto collarino necessario alla impostatura avere esse un degli archetti. Ma della casa mentre abbandonata la idea dello slargamento e quella della venne della casa sciupatura delle finestre, che l'insieme reso Gianfigliazzi avrebbero dall' le essere si insist" mostruoso, del in realt" merlatura che della decorativo, e fare mai le opportuno, suo scenografico mensole onde tutte scritto, archetti maestosi; la fabbrica non la incompatibile leggerezza una pimento com- si di- e si " come da immiserire maestosi, imporre. civile dei al lo stessa casa volgervi gli archetti si " voluta anche merlato, alla apparire di fabbrichetta quando ballatoio a del riuscire da non si rinnovarono si roputava di essi sopra Il coronamento che e di dare tal fine impresa dovevano tanto riceverli a a quanto la bella aggetto, idea nella loro compiere destinata di troppo ballatoio, ed fra stanzarono poter che mensole Gianfigliazzi non fosse sorgere quella fabbrica stato avrebbe poteva potuto essere di conceduto guirlo ese- comportare stati oggi imposti. Il torrione quella gravit" di aggetti ed archi che le qono dell'Arte della Lana, tutto il palazzo Spini, il palazzo del Potest" e sopra abbiano dimostrare anche ai competenti, che si vuole a spero basteranno provato apil moderno Una volta edifici lavoro, in Firenze importanti della sempre in era tempo messa bene, ma che una io Provincia, che sull'avviso per nel sono vero. Commissione la prova si atteneva permanente quale non non riscontrai ai la tutela per si scalmanava, mai consigli, e se autocratica, in tempo degli vava appro- non perch" avvertita NOTE quando poteva, cercava e dipendano se talvolta di ED ALLEGATI 173 si sa pi" da. ehi oggi tali cose non responsabilit" si pu" aiutai cirti che stenza sterile: lucida riprova la insiogni consiglio fosse pure ottimo, rimane di aver voluto in bronzo la riproduzione del San Giorgio di Donatili lo che la critica illuminata le pi" savie ragioni consigliata in marmo. aveva per Tutto ci" " deplorevole ; ma l'animo in pace, perditi ci" bisogna metter che si " detto della casa oramai rimediabili ire del San cose (iianfigliaazi Giorgio sono si vuol " m"tter l'animo in pace ; pi" malagevole per" per quanto credere far che il paese plnuda a tali cose, che inveco nel suo schietta tmn" senso pienamente condanna. 4) Vedi nel periodico rimediare; alcuno Arte ne e ma la assume Storia, anno lfef",alle pagine 177, 1*7 !9" XVII. Ieri " figliazzi quanto sulla e A casa non del professione, portato il dopo restauro letto avevo sul desidero oggi Gian- palazzo sapere a l). idraulico fatto dei casa che scritto aveva dovuti Municipio aveva dirle ed Dante, sieno del Se di restauri ingegnere un d'Arte " di di restauri quei " sono della parlato dimenticato proposito a Spini chi abbiamo quando mi a ficio dell'Uf- capo 1859. che gli studi dei vecchi alla inerenti edifizi sua poteva perne sa- poco. Difatti quello " Bisogna dire artistica sono " o mi ma sia non da bene far stretti fatto sono avere prime non la nella che edifizi che ! E nel maggior restaurare che altrove, dei deve e casi, per restituire rica sto- inganno, medesimi dei parte di letto. in sar" restauro non che ha d'importanza pure, difficolt" significato quali che a tenersi il restauratore alle forme deteriorato. Siamo " dal il idea incontrare altro i loro disgraziati una principio delle cono di- lo restauratore come fabbriche che basterebbe, al valesse che le esuberanza a esservi perfettamente quel benedetto d'accordo; il male ma principio, o a meglio nasce dire 178 IL dal non PALAZZO SPINI CASA LA E posto in pratica da essere DANTE DI nessuno, l' dal- anzi ma quelloche altre volte le ho fatto notare, che per la generalit" degliarchitetti il vocabolo restaurare significhi nel suo trasformare Il restauratore e correggere. spirito, del palazzo Spini per far cosa buona che da non aveva esservi fabbrica toglieredalla poste nel secolo XVIII, erano e le altre nei loro archi;ed quanto altro poteva se a confronto tutta ancora Nella " ci" fatto Ella " in occorrere vi si V una reintegrare grado fare a porta che di vedere da tenendo perfetta, cosa il palazzo era a tramontana ; giaoch" la parte di esso nelle forme inalterate. cio" prime, sciupatura meno per necessario stato la dell' eseguitoquelloche lo speso e e del restauro prima " le finestre quel palazzo si volte tre a di pi" di deve essere quello che sarebbe far bene. Esattamente. " Qui le pietre ingranditee lavorate,come " Ella serva, os- ma insieme all'aggrandimentodegli nobilitano, archi ingoffiscono quello che era nella massa grandiosa la critica riesci far restituire non con sua e se va a elegante; due piani della fabbrica le caratteristiche finestre a di difesa, la fabbrica sarebbe uscita dalle mani del restauratore molto di pi". ingoffitamolto ma Quando fu eseguitoquel restauro reggeva le cose del Comune Ubaldino sere Peruzzi,che, se avesse potuto esavvertito in tempo, quelleenormezze si sarebbero non fatte. Ma di quel restauro nulla si pot" vedere fino al giorno non " che al restauratore assai se piacque di allora si pot" di Ubaldino singolare ottenere Peruzzi mostrarne quanto si era in lui non ascoltare;ma ed quella dell'ascoltare, deglierrori che argomento inferiore in misura " a durante questa la Dote sua se molti nistrazione ammi- insaputadi lui,venivano riparati. In quel tempo forse avr" agitoanche missione quellaComconsultiva che oggi lamenta non si faccia mai viva. a " si commettevano ottenne. nel trattare il farsi qualsiasi, era parte ; e fa una Non " so l'architetto se di difesa CASA LA E quellaCommissione in 179 DANTE DI quel palazzofosse interrogata, perch" per veduto avendo SPINI PALAZZO IL l'ordine dar di Fabris il De era e finestrino ripristinarele dubiterei. ne Perch"? " Perch" " caratteristiche certe le non intendeva; ne che per molti anni fu l'anima una di podi tutte le Commissioni ottenuto aveva ter per i restauri, della Robbia collocare le cantorie di Donatello e di Luca prova? Il De Fabris vuole salone del Palazzo nel del Potest" qual luogo preciso? alla luci delle finestre d'indole dinanzi Esattamente in sa e uniche rimasteci oggi in queltipo,e che per porre militare, ad effetto quellaoperazionestupendabisognavarichiudere. Bellissima! " Venutami " a che srivere deve e mandare alla letto,ed aver venisse zione quella deliberazione all'orecchio revocata con voto un altri eh') l'architetto s'intende che non oppose Fabris, il quale,Ella De potuto avessero Trattandosi " di politicodella stato aveva che coloro restauri abbiano di se a ne no cos" intendono per il tutto della anche essere con anche le quattro casa del disprezzala restauro pietre che quel sar" cosa si affidano pure di restauri non ci" si di lui,ma materialmente sacro. tutto meglio samente religio- le fabbriche che sopraintendervi qualche cosa non citt" quella questione in quali per quanto sento edifizi importanti,quando Dante, ricorda o ristiche caratte- sue andava ai dica come dovrebbe : saputo mai nulla? E critica! Mi di chiamati sono degli esercenti e il bello che fare nulla le con che qualuque storia, ogni caratteristica conservata; del bello. trovare edil"zio che un dell'antico dice che cui a creder",protestava della competenza dei colleghi dell'architettura, cose non sapendosipersuadereche per le in quelle finestre casa quella delibera lo non non frettai af- colo J'arti- d* Italia Gazzetta ottenni mi della tano ci si addi- perch" tutto nome, a ci" Firenze 180 PALAZZO IL sarebbe non nello CASA LA E DANTE DI quelloche potrei dirle su tale argomento che una dell'articolo che si trova ripetizione Tutto " SPINI ho libretto dove stesso scritto del restauro del palazzo Spini*). Curiosa; nello " Non " scorrerlo mi ha dato sott'occhio. non riassumer" importa,glielo a delle feste del centenario T epoca di per le quali era grande aspettativadi di stranieri, ed il Comune, che aveva e anni di prima mostrare deliber" abbandono, la ancora veduto 0 " al delle critiche per permettevano le strettezze Il Peruzzi " una a identica casa ad che aver nelle sue creduto finestre stati fatti gli erano questa a quel restauro si i servigi che reso che, riconosciuta la ragionevolezza questo palazzo,per quanto lo fatto riparare? municipaliaveva deve ed restauro un anche aspetto un E aveva quella degli Spini,il restauratore dei rilievi che in capo il di dieci il Peruzzi era non a promesse di restaurarla. ingegnere che palazzo Spini. d'Italiani ancora di Dante casa affid" all'istesso ha Michelangiolo concorso le solenni Peruzzi, vergognando dopo Si avvicinava voce. casa nel e che e non fatto era suo avrebbe e all'altro, si trattandosi che se di paramento tenuto tornano conto a pello ca- del male seppe alla non vigilia Alla festa, quando grado al palazzoSpini, di Dante, come stata rinnovata casa era ogni pietrae dove prima era piccolae grezza si era posta grande, squadratae battuta. fui della La " " casetta e il " sua lezione Eccome ! Tanto essendo una piccoloinsieme Come tanta di denunziarlo. in aveva che giovato! ad ornamento cornice,si divenne cecit"? fece d' originedella sparireanche quella, irriconoscibile. Per" quel restauro non ebbe compimento. " e Non lo ebbe quel fermo, settembre a durer" fermo vi poso un a nostra, quando arriveremo perch" il vergogna da venti Peruzzi anni. IL PALAZZO SPINI E CASA LA 181 DANTE DI oggi che vi " una societ" dantesca ha qualche ingerenzasu ihe quella casa gli errori di quel restauro si riparinoe che alla fine si compia. Vi " da sperarlopoco. Se oggi si dovesse riprendere che Speriamo " " quel restauro delle piano si " detto davanzali dei di Palazzo Permetta che io straniero architetto restauratore altri che che chi ambisce si sarebbe non stauratore re- del 3). le dica da al della distruzione delle finestre Vecchio quellacornice per ad Novella, al difensore Maria cornici intermedio " si affiderebbe non di Santa quelloche il titolo di potuto scrivere nel artistiche del mondo. Ne pi" digiunodi cognizioni delle cose chi ha la responsabilit" del posso capirecome loro Comune dovesse far giudicarecome Ella proponon neva paese da cornice chi a artista un scrivere pu" cornice cose replicate Lei, " artista riparare.Sbagliare una e XIV quelle una che si restauri cornice anzi sono " lontanamente non si affidano non con " concesso, non come a non vero principiodel secolo XVII secolo chi qual parte fosse il del " che sono che gli stranieri che abbiano libera dagli errori Comune ma per dopo di tutto T interesse che la ad solo severamente fu deliberato della storia per doveva per se il centro essere edifizi che sciupati. essere e riprenderci occorra. Al zione la demoli- conservato si cre" una dell'arte, Storico-Archeologica per la conservazione riflettenti l'arte a non oggi seriamente ed appassionano, " giusto parola non quelloche per nostra si biasimarci che tale artista,e completamente insipienzaessere per possono Ho detto troppo? A uno dovrebbe straniero non di parlarecosi. permesso Per le cose dell'arte del dico nel- sione Commisdelle cose Presidente dandole uno a l'istoria, della degli autori della pianta per la rinnovazione,causa distruzione di quelle cose. tale Commissione, non Ma creata ad altro paese, ha veduto e fine che che di dar chiamata in polverenegli occhi al ha risposto causa non 182 PALAZZO IL mai; ha il che SPINI fatto LA E credere CASA che DI DANTE di fatto debba non stere, esi- perch" se esistesse alcuno dei suoi membri, una la convocazione,se qualche volta ne avrebbe domandata si potesse credere inetta a giualtro perch" la non non dicare quelloche tutti gli uomini di buon senso bero potrebgiudicarein luogo di loro. s? intende davvero Ella scherza; ma non come quella " Commissione abbia nelle " avuto quali si n" potuto rimanere la fiducia della cornice questa alle estranea di ricorrere alla era una sentenza sua da cose tenza, sen- gamente lun- studiarsi. A indicato esempi da la massima con Anche " era facilit". gliesempi, pressoch"a tutti quel giudizio avendo io trovato egualmente facile,non senza stato solo artista un dal veder che ritenuta monumenti, per cio" di arte in propositodi quellacornice Ella ha poter giudicare oggi quellaquestione una tre mi non abbia detto di sorriso aver quella cornice,da un restauratore cornice della peggior decadenza secoli pi" moderna di quello che di l' delsia realt"! Stando " quelloche a vi sarebbe dovesse Dal " enormezze, ; e per da dubitare finire per momento dica pure oggi basta abbiamo veduto che trionfare anche a briche per altre fabchio Palazzo Vec- il vandalismo. , che che si d" per inteso di tali fato vi ha gi" trionil vandalismo nessuno cos" ; abbiamo discorso abbastanza. 184 NOTE sagomati erano soltanto da sciolti stione; il ohe vuol che di fronte sono forma una S'intende non sola, altri,domandi mai n" la cornice con in da solo e sar" come accettando di indole fino mantengo a di n" contraria prova da qualche delle le cornici una segno, di- vecchio ture delle membra- forme barbara e di fare di decimoquinto, che nel in grado di citare come pi" tardi il Vasari che da del Comune maestro di ricorso, n" sono non come fine pure occorrerebbe del secolo medioevale abbattendole, fatto, sia capo documento giudizio sulla unit" ancora della e potr" fornirgli mai, perch" cornice una l'ingener Bardi, il dunque il Brunelleschi il mal non pittura, almeno o persuaso io architettoniche chiamarle singole potrebbe aversi qualche incisione momento Non ; io me signor ingegnere E. Bardi il testa abbattere per da decimottavo! secolo grado fornirli per Arnolfo non specificava certo, come giacch" detto maestro oggi al signor Bardi, le spese di davanzale del che di esempi Binascime"to di Arnolfo asserita me scritti che ; cornice che e documenti saremo da del quelli e e quelli in gwe- come decimoterzo secolo fine del pi" nullameno tali principi in fa; come me a n" altri io che che della e disposti ebbero s" garbo ni grazia gusto con sapientemente barocco cattivo all'epoca respettiva, " nulla dunque fare possa effetto,curveggiate dentelli e senza i modini ohe e decimoterzo del e modinati e dire lodati, unicamente del secolo modiglioni del barocco isolati e di ricchissime sottosquadri, il dominio dopo davanzali membrature con fornite d" scuri ALLEGATI ED si piaceva quando poteva, del mezzanino autonome che della fattura e ancora quelle di Arnolfo Signoria sono del primo piano: cio" legata a quella della cornice di ricorso loro conveniva, sia le luci riquadrate delle finestre sono una che iniquit" che, a chiunque del Palazzo della deve dovuta, di di Ninna dovuta della Signoria le mani messe Il grandi non piccola finestra una il Vasari dipoi, le della sarcasmo ci" che in tali finestre, nella che trovo di facesse, come un un segno, stica, arti- parte pure segno da prima dal lato di via lazzo al Pasecolo prima che dentro cio" Michelozzo, a che sostengo e maestri cio" correggersi, della corretta; essere mano la finestra quasi un ogni altro architetto vi ha che sciupature. sue citazione dell'aneddoto dantesco contro che colui voleva voglio permettermi che eh' io porto a Firenze di augurare al signor ingegnere Bardi per l' amore la ignorante presunegli possa giovare agli edifizi fiorentini quanto io con zione ho giovato. Pi" m' inoltro nella non replica, n" desidero ; solo prego fare l'onor. gli competeva, non Sindaco l'Assessore e lo non per raccoglier"; i lavori, prima ma di fare abbattere, si come in discorso, di cinque cornici del mezzanino delle due conoscitore vero pensarvi volte, e di sentire qualche valentuomo cioso fabbriche del medioevo fiorentine sulla questione alla quale do termine, fidudelle cornici restanti, vedr" che dopo un di lui brevissimo tegrata reinesame quella che lamento perduta. vede che n' " ve Dalla voglia, le altre 5 Nazione aprile 1893. Promisi nella replica al sig. ing. Emilio Bardi, pubblicare il 23 volgente, di dar fine ad di oramai Ma abbia Per vi sia potesse non? e non fosse stato un parere giudicare di una cornice essere con valutati da gli strumenti da che disputa chi posta forse con tale la persona distanza necessari ; e la Nazione ebbe disputa che avuta avesse la tesia cor- mi pareva la scienza saria, neces- stessa. essere provare arbitrario e non a affatto bisogno avvicinarsele fatti per alla rinunziare posso espresso definita essere estraneo che una venti un e che io ingiustificata l'accusa ragioni. suffragato da buone da terra, metri quando quella cornice quando, in ogni caso, nel caso non mi sembra credo non ha si modini pu" dover vicinarsele avere* NOTE 185 ALLEGATI ED e qualit" di artefici impressione suffragata da numero quali il sig.ing. Bardi non potrebbe mai immagin che ebbi in mento siccome il sig. Bardi domanda i confronti, quei confronti Ma si debba gli indico ora, perch" non pi" scrivere che le cornici di davanzali dere ed la mia temeraria quanti intelligenti, delle finestre nata col decadere Richiamo della stessa le altre E epoca tali che il secolo che gli studiosi nella che si trovano XIII, di XIV perdute, prego vedono ancora di casa a attorno finestre, sono alle cose* volentieri sulla prendere sui lati di levante dei delle essendo ma cognizione nel ; le une Cerchi Nazionale. all' esame piazza del Re, di tramontana e via del teatro gli studiosi quclU* del Rinascimeli*" nella che casa il fianco pronta tutte e di S. Giovanni ritenute essere "" l la cornice osservare al Monte, al tempio quelle della Amieri voler ragione ad di S. Miniato piano, prospetta alla andate le limitate e potrebbero osservare chiamato avrei si trovavano chi e facciata documenti senza al secondo cantonata fabbriche, sulle . dell'architettura. Si trova il secolo per in che " ricorsi senza dunque XII secolo e di palazzo cornici qm quelle chi? dei Da . Fm II' Ej glione, Ci- osservare del [ni pressoch" eguali a quelle del piano intermedio quali sono Signoria e che fra poco saranno perdute pur esse e per sempr dello spazio del giornale, di voleri/ abusare per ultimo, per non luminavano i davanzali delle finestre dei salone dei Cinquecento, quelle che il- ambiente i suoi della lazzo E prego la detta delle Mi dovuti cornici pare delle quindi confronti. sala prima che il Vasari l'alzasse, e ideasse che Michelo/.zo finestroni;e si vedr" sue di finestre non aver fine a anche per il nuovi ciasc lasci" so stessa. giudicato senza le dovute ricerche e senzji i SAN LORENZO "^^""2^"^n2^Acs3^""A"C*^^ XVIII. Buon " potr" giorno; sono Lei a con che tema un non piacerle. non Quale? " San " Lorenzo. E " che tema ed mi piacque e piaceancora importanza delle ma creda non che e che anche che cose me per di esso codesto tema dolce abbia mi non riet" va- rersi, discor- possono essere possa la per il riprenderlo dato disgusti. Sar" " delle soddisfazioni anche fattole F invito il stato su San sufficiente anche necessit" sopra solo " cose se ne nella le abbia bastato per tutto francese,e questo l) Lei. sua bont" deve essere perch" dei consigliche dell'aggregato monumentale " dato effettuato alcuno ma si " ho famoso detto contra- varii. a " non in a non blicare Gubernatis, di pub- De Lorenzo signorDe Guburnatis troppo parzialeper me, stato le a Il " non ; che negare sarebbe me pubblicamente dal lavoro suo sar" spero dati potr" non ma ; Di ci" sono Neil' Album mie e proprio all'oscuro. sono articoli che perci" anche di raccontano questo. di tutte 190 LORENZO SAN dir",io Le " tanto provato di San neir Osservatore ha ho 2) che degliarticoli Lorenzo che mi dopo su quel tema in altri periodicinon delle fossero che ripetizioni curato, reputando non gi" lette. vestigazioni Sono invece gli articoli che scrivevo perch" le ine le deduzioni pazientifatte su tutte le parti cose " di San Lorenzo Ho " non in danno sempre, nel entrato domande San Ella Se in id"a di muoverle secondo Lorenzo diviso il suo vuol Le " passato ci fermeremo dopo, quanto dire che rimasto sono di esatto pi" ho appreso della Basilica nuova, avrebbe continuare il solito dimani incomincio quando che il Vasari abbia non che i lavori poco a anni chi di quellaBasilica ;e quei l'altro dopo col Del Migliore,lo qualcosa sapere gliato meravi- con la luce nel distendere scritto di San due da di loro come un e invece dei la storia una nemmeno che potuto fare quello che oltre settanta ben sera. possa reggere. Ella dice che senza dei canonici Cianfogni e Moreni che l'hanno parola sar" rogare inter- vorr" fiorentine;ma rimasto nel discorrere seriamente vedo mi trovar Dunque fabbriche sono documenti sola troppo? la storia sorpreso nel sentire come fosse ripienadi tante favole e che delle vecchie anche da accagionare il consiglianoa chi ami tutti nei quel luogo, si deve quelle favole storico che seccher" che per necessario. sar" della Basilica vecchia di ; vi sarebbe di alcune stesso pretendo questo; quando non pare, sar" tempo stamani tutto su l'ordine lavoro; che dice,la ancora sapere credo per" il partitomigliore.Non " riprender"in quando sono leggere,ma dunque stamani negozio avevo suo dell'arte. e non vedr". Io e per qualeha della storia a dai restauri,come mentite avessero fatto male l'Album mano di leggere a scritto sono e interesse Lorenzo le fatiche ceduta pre- Ella non io fatto,e sar"; ma da canonici,morti uno secolo,hanno fruttato ha di Lei ha sintetizzando con prima parlato ordine 192 SAN LORENZO avrei potuto di pensarvi perch"nelle opere dell'omonimo di lui,non avendone vata troe detrattore quel bravo artefice, la pi" lontana menzione, a nulla di quanto Ella ha scritto avrei " " potuto accaduto ignorando e Cappella del sua lo stesso della difesa Cardinale passati nei all'illustre della e nella cose in autore libri. pare che descrivendo abbia Basilica non fatto nella notizia ripetutiper le due glierrori che d' autore Mi " Geymuller che riguardante la ha monumentale opera sono pensare. le d'arte cose menzione che sono delle statue in che stavano nelle edicole della facciata gesso di Donatello di crociera dal lato dove " la sagrestiavecchia ; statue che V ultimo loro al Vasari annotatore luoghi,mentre " Finirono in gesso, pure richiamo un ordine insieme e fuori. Sa che il dola proto, creden- alate di angeli sagrestia. alla di San Lorenzo che Giuseppe Baccani,pochi anni prima furono fatte profusitanti ricordi, fossero mandate pezzi e Anche " letto aver puramente questa in " da e a luogo pubblico una a fessore protello Donain mettere semplicemente allo tenersi quale finirono codeste come al dell'illustre restauratore alla nota una fregioa teste Cappella prossima della ai ancora pi". scritto avevo pentimento,lasci" un statue? Per statue di apporre dimenticai vi si trovano non codeste Per trovarsi assicura scarico! di ! Ricordo memoria iscrizione di in lode questo architetto. Cesare " E " " " che Peccato da cosa bella,fu dettata nullameno che da Guasti. Infatti io l'ho " che iscrizione Una " ad trovata esser tale. bellissima le manchi una nulla! sarebbe? Quello che Nella non l'epigrafista sagrestia vecchia nel descrivere mai: cura " stato non la Basilica ; si direbbe meno che la verit". nuovo trovandosi in debba quel ricetto di Donatello e del si fosse accorto di quando da ancora si strano come nessuno vanni sepolcrodi Giodel Poliziano,perch" il essere eseguiva quel E nascere! non il Lavabo come vedo monumento strano quellastessa sagrestianon poteva che " meno famoso suno nes- che si vede Y opera essere che tiva collet- nel e ; il che ci dimostra evidente che la critica che si era portata sin qui del Donatello modo su " amore. poteva si fosse accorto in ed evidente parla con ne che la iscrizione incisa sul Bicci,non Poliziano aveva Verrocchio,tanto venerazione verit",con nel contatto parso di trovarsi de' Medici, del Brunelleschi, esserle di Bicci di Giovanni 193 LORENZO SAN del Verrocchio pi" questimonumenti, di critica A " restituire certe non alla cose che aveva il nome. vede, basta verit",come tal altra il solo buon semplicecronologia, invano l'esaminare con pazienza;mentre senso; sempre ai documenti, perch" mai quelleverit" si domanderebbero esistiti. Veda per esempio il Muntz, il critico sagace che natello " portato alle stelle da tutti,parlandonella vita di Dodi esaminare di questa sagrestia, mancanza per avrebbe zione con dovuto, ha rifiutata la tradipazienza,come alcuna volta la volesse e si fosse adontato il Brunelleschi che architettar lui le porte della stanzetta perch" Donatello adontato in bronzo generare ciascuno si confusione che " a quanto nelle imposte che carico della intera si potesse di avrei mai hanno quelleporte sieno i loro bassorilievi nel al Brunelleschi invece tale da opera nella loro architettura felici per esse lo ha sagrestia; mentre sulF insieme poter soverchiare quietida non da quella architettura che Non si fosse i bassorilievi con V occhio ponga invece poteva non fatto avesse pu" vedere quanto il Brunelleschi che sostenere a del Lavabo della stessa parete, il che V altra della estremit" portato che Donatello ma con e infelici, loro realismo, da tntta essere verchiati so- ragione piacere. creduto che di queste coso di fatto giudicarecosi! 13 194 SAN " La fretta fa Ho osservato LOBENZO criteri simili giudicare con quasi sempre. " anche io le dimezzate quellasagrestiaed ho veduto che difficile rimettere quel luogo,almeno di fu; e non so, Basilica,non codesto vedere luogo lamenta non Come Per con mi ora disse resti cos" avr" parole di di codeste riparazioni, ma con per quelladenunzia? come che ciascuno in entra ridotti. malamente sono distrutta? dimostrato " mobiliare,qual operazioni difficili e quando si riusciranno che accadr" della decorazione Ma perfette. esterna della cupolettadi codesta sagrestiaquasi Queste interamente ho nel sarebbe non cosi sontuosa per il decoro di una il modo di riparareagli si sia mai trovato porta che faranno davvero come, affissi intarsiati della " cassapanche Lei, ancora cos" pare che una come fuoco che veduto la anni nove urgente pr"? Chi fa necessit" si " mosso quellacupolettaresti coperta, capanna; speriamo che non lungamente. si lavori anche Speriamolo,e sopratutto che non a quelladi fantasia. L'Ufficio Regionale potrebbe forse sistenza eseguirefin d' ora i calchi e i disegnidello stato di condi quella cupola, perch" se si tarda delle forme " di Brunellesco " non Tanto raccapezzo non che rimarr" negli nulla proprio nulla; Le ornamenti fin d'ora. di questa pare? cupola,io NOTE 1) Vedi Florence, Prima A. De ALLEGATI ED Glheuxatis, Dictiunnaire internat voi. I, pag. 982-963. dell'articolo in questo Dizionario, gentilezza squisita fatta pervenire l'illustre la seguente Ricevo dti jour. la sua lettera intelligentedell'Arte campagna mi e piaceva e l'Arte e mi aveva coi" 15 Gennaio 1898. preziosi,che rivelano un amori belli seguito nei giornali la sua fiorentina un apostolo cos" cald" trovasse fiorentina. che cari doni i suoi scrittore : Firenze, cosi tonai dea fcrivaina 1888 Avevo popolano di Firenze, divenuto erudito tra i libri. Ignoravo Martini l'attenzione che il governo, le us";, la lettera di Ferdinando k fatta conoscere. degna di un savio e la ringrazio di avermela Se alcuna volta Elia non sappia ove trattar questione d' arte meglio una e cosi illuminato io sar" in un lieto di offrirle ospitalit" nella per amore delle arti e Rivista che ho fatto risorgere contemporanea, ogni modo, mi abbia per delle lettere italiane. In Suo Angelo La lettera alla quale allude l'illustre allegati al dialogo per il Chiostro 2) Vedi Nuovo 3) Antonio nelleschi. Osserv. Munetti fior, dove costru" Santo verde su scrittore " di Santa Maria questo tema Spiritoe San De Obbl. Guiierxatm. quella che sono Lorenzo si legge negli Novella. ventitr" sui articoli. disegni del Bru LA SAGRESTIA NUOVA 200 LA " hanno e darsi. Pu" " corbellerie avuto le sue, veduto i critici presiin In essere " cose non per Sa delle che toccata confutare per importante; tali errori di fatto? le loro critiche loro tavolini; quelliche scrivono Certo ho spese di Firenze tura disinvol- potevano hanno quasi sieme in- messo al monumento dai ma anche tutti oggi,stando le illustrazioni parole tante r). fanno resto di tutti gli errori Perch" dinanzi non del come golari. pi" sin- esistere. per non celebrit" hanno potuto codeste tutte delle nel provare con dai critici, non prese di mira altra cagione che perch" commettere illustratori ai celebri Milizia pi" graziosee il solo Milizia per T ci" sta le che la sorte non considerazione, quante il Moreni " dette, tutti quegli ma " stata Avr" NUOVA Dunque? Nelle Quatrem"re " SAGRESTIA in Firenze. fossero fatte sui luoghi, giudiziove ne potrebberosempre essere, errori di fatto come quelliche contesta no. Ho veduto che ha vanni reputata una fortuna la perditadelle decorazioni che Gio" se errori di Udine da S"; " credo e fatte alF interno aveva che della quella sagrestiaabbia cupola. avuto tuna for- stata condo maggiore dal non essere compiuta sedi Giorgio Vasari,bench" questo valente reputasse di poter fare con quel lavoro cosa grata a Midi decoro grande per V Accademia del disegno chelangiolo, anche la mente e di soddisfazione Le " dipinturee sarebbero non Buonarroti non nulla un " " Siamo Ella andate era di Cosimo per le sculture nemmeno quelloche pi". dei ne che proponeva me2); quanto una conveniva, non a il Vasari voleva il statua, d'accordo. nei suoi scritti fa colpiscequelloche hanno I. sta le come pi" Duchi, ha abbruciacchiato parlato,ma percosso folgori,di preferenza in alto. un Per le immagini po'tutti quelliche solamente i sublimi. Il SAGRESTIA LA ed il Taine Grimm ai 201 NUOVA qualisi era gi" ognuno inchinato, trattati alla stregua di ogni altro,e ha mostrato che nel discorrere delle allegorie di questisimulacri sono li ha rimasti pi" nuova una di tutti. Il Grimm in basso dirlo," stato per", bisogna sere imperdonabile ; lavora per molti anni a tesvita di Michelangiolo, riesce nelP insieme migliored'ogni altra,e cade nel grottesco col si sa con la immagine voler giudicare, non qualicriteri, di Giuliano di di Lorenzo e quella questo per per quella l'altra: un bel costrutto poteva cavare dalle allegorie delle qualil'autore li aveva dotati! a farla Quello " " lui voluto da Giuliano " Il l'errore che lo ha stato conclusione di nissima portatoalla stradi Lorenzo, e quello di Riflessione di giudicareil simulacro Giuliano,per la Lorenzo, per la di voluto sui simboli signor Grimm Lei alla scoperta si deve non essere Risoluzione. che hanno fermato condotto lungamente davvero. " renzo avesse giudicatoLopare. Pure se il Grimm si sarebbe avvicinato sentenza per Lorenzo, nella sua del Niccolini chiamato che lo il aveva a quella Non Pensieroso. " E minima, Niccolini il vero, sostanzialmente come " che non quellache la differenza sarebbe della parafrasi una sulla statua di Lorenzo sentenza stata del dette anche Dupr". " " Precisamente. E non " ci" strano meno di queste che,a proposito statue, fa rilevare nel Taine. " Le cose perch"sempre del Taine essere " stato del Taine destinate dileggiate. " Per" nuove. non le novit" Strano! si che piacere,anche leggono con sgraziatamente qui eglinelle sue novit" dine chiaro sulle statue a invecchiar n" esatto; per cui medicee, non male, cio" possono ad essere 202 LA Stranissimo. " d'Urbino Duca SAGBESTIA Vede NUOVA ? Ella il che la statua sa di Lorenzo dove quelle posano desto e Crepuscolo;ebbene il Taine pone codi sul Giuliano dove si trovano cassone personaggio sovrasta dell'Aurora cassone del del Giorno invece le statue e alla indole sua, della trariamente Notte, dalle quali,con- quellatirata d' invettive coi soliti luoghi comuni, della quale aveva tanto avuto imitabile esempio, dagli scrittori avversi ad una ma non schiatta ohe era colo ingenerosoV offendere,perch" da un sefinita. mezzo e Non " trae lo Come avvertito. avevo quale il Taine abbia potuto dire che la figuradi Lorenzo tragicae muta^ in realt" tutta assorta nella meditazione, sia invece in di atto di ordinare una e la distruzione grande giustizia tendere in grado d'insar" mai una citt"," quelloche nessuno " ; per" un credo che e il Taine, il Giuliano non avrebbe generale hanno delle statue i concetti inteso passare sopra parola,solo perch" non conto I critici in " avere dovuto dirne rendersene lo debba non quale ha senza minuzioso osservatore tutte che avuto chiamato adornano nemmeno alla statua avendo che di puto sa- dire. insignificanti questisepolcri ; il della scrittore per le cose Cicognara, il loro massimo ha sentenziato che quellestatue erano fatte state scultura, tendere ina quelmodo per ragionidi estetica e che non sapeva n" quei simboli n" la meditazione profonda del Lorenzo Duca evidenza che Lorenzo la Liberalit" giolo statue e aveva Il uno su ciascuna Il mostrato che Miohelan* in quelle medesime il sentimento grado pi" squisito 3). Cicognara ha studio? ci ha della estetica potuto unire nel perci"ha dovuto che la Dolcezza al sentimento morale " la pi" chiara con spiegandoci rappresenta la Cupidigiae Giuliano Lei ; mentre scritto la storia della scultura e dire di opere innumerevoli ; pare a Lei di quelleopere V autore abbia potuto fare Cicognara difatto nella maggior parte LA dei casi,questo di lui;e Per la sua tornare a critici che dei delle statue parafrasare quelloche ha fatto che opera 203 NUOVA SAGRESTIA sepolcricompreso, era stato scritto non prima poteva riuscire che quale riusci. non dir" che quelloche o* interessa, dei nessuno minciato, occupatidei sepolcrimedicei ha incole come doveva, dallo studiare senza preconcetti vite dei personaggiai qualiMichelangelo dov" dedicare l'opera sua, il che ha portato al falsato giudiziosu quei soggettie sul grandissimoartista. Peccato che Ella non si sia fermato a investigare anche il significato delle figuregiacenti e che questo resti ancora una incognita. delle statue dei Io credo che, spiegato il significato delle altre. Duchi, sia sciolto il problema del significato si sono " " " " Lo crede? Ne sono convinto. Mi soli minuti ascolti due senza alla fine. interrompermi; se non la persuader"replicher" Ai piedidi Giuliano Il il Giorno e la Notte. sono Giorno, la statua rimasta incompiuta,nel suo atteggiamentosi mostra e quella inquietudineviene dalla perdita inquieto, dell' uomo, che al dire dello stesso Michelangelo,per le sue rare qualit" doveva esser pianto dalla terra e dal cielo ; e la Notte, se ben la guarda, non ha che un sonno disagiatoper il pensiero increscioso della perditastessa. Sotto a Lorenzo dal Taine non sta l'Aurora descritta tanto verista e ci" per" trarne significato nessuno, fatto di quel Lorenzo dovuto. il concetto senza essersi da modell" la sua Aurora vano gliel'avepoeti,rosea, e come non rappresentata gli antichi artisti per chelangelo Mi- e i insodisfatta e pronunziareil giorno, ma dolente,presaga di dovere iniziare un giornoincrescioso sorridente che di bido principiodella vita di Lorenzo; giorno torche non rasserenarsi che di la con potr" perdita lui, che il Crepuscolo della sera non rimpiange,ma felice e veduta la fine di un calmo, pare si compiacciadi aver uomo sar" che il non avrebbe dovuto nascere mai. 204 LA pare davvero spiegazionesia esatta ; che a Lei oggi pare una Mi " dei versi divenuti si e mi anche questisimboli per compiaccio di la resultato un facilmente cosa oltre tre secoli nessuno. che che ma conseguibile, non e mezzo aveva conseguito anche la Dunque, signor Franceschini, leggenda da che NUOVA SAGRESTIA sono fiorentina e lo famosi del " fatti alludere sempre dei al triste governo Grato m' " il sonno, " alla perditadella libert" Medici,con gazione questa spie- svanisce. il Buonarroti Quando " ide" i simboli testimoni" di Giuliano i con render conto a se mento monu- propri caratteri 4) il che intendeva inoppugnabile significato eglinon scriveva l'appuntodi cui siamo stesso di ci" che il per di dar aveva loro in possesso in animo perch" che per di fare. Certo ; " stata fortuna sia giunto a noi il ricordo di lo schizzo di quello che Michelangiolointendesse " e le ineseguite potuto e Peccato che restassero della Giuliano,le Terra,che .dovevano, avrebbero quali non di lui della sublimit" scalpello Ella Michelangiolocon questisimboli,come lo infamava non scrisse, Quando Notte, la di sotto mancare delle altre. Giuliano. del Cielo statue ai fianchi andare " di la tomba fare per divinizzava ma Giuliano. Michelangioloscolpiva la libert" di Firenze non era della statua del ancora tutto l' perduta,ne vi era un tiranno che potesse far dire aldel che Buonarroti anima sdegnosa grato potesse essere il sonno vedere l'avvilimento perch" d'impedimento a lo strazio della propria citt" ; giacch" egli scolpiva e quella statua quando in Firenze si poteva impunemente discutere del anche governo chi vi rappresentava la con che alla Per proposito. cui " del Buonarroti per infamare Carlo V ritenere con certezza meglio a che i versi Notte, che si fanno servire tutta una si riferissero solo a colui sohiatta, cio" al figlio di impose tiranno alla patria, al Duca la repubblicafosse tornato a Medici, casa sua Alessandro. ad che renzo, Lo- LA Ella " ha mi mediceo e glie ne quanto studio che per" spero avendo Lo se la Guida Prenda " fatte da ho non Sar"; ma ad se tenute esser le di fama di pi". fino dal " noto Lorenzo vi trova tanamente lon- che investigazioni il per Lei conto di San veda le nome; sperare buon a dei Duchi statue il mio qualchecritico un faccia sue; " tornare la Basilica per forse destinate sono che giorno le altre. : nessuno ragionequalunque, a parlare. una per Cappelle sepolcrali medicee, e ricordato ho e crede? Lo " e coloro,che dovessero quellasagrestia di Rinascimento far" altrettanto per sar" diverso non successo curer",nemmeno ne le il far",ma nel venni di dei duchi delle statue " dell'arte creto sepol- immaginare Lei,di peregrino a casa avrei riportatoben pooo. Io nuove fatto conoscere tutti il signifia cato di notizie in materia del vecchio grato,perch" a Firenze veduto,senza quanto ho simboli avrei saputo mai non veramente sono 205 NUOVA spiegato dei principalmentea per SAGRESTIA il in conto le raccolgae delle significato 1886, e le date sono qualcosa. L' Osservatore " avvenire se. di Colombo facile venisse quando, aver " che " le date e cadranno da e mezzo Chi : Le pare che il nuovo ride Lei a pensare che prima che un enigma cosi vuol che me ne tutti si crederanno spiegato, sia grato capacidi potuto fare altrettanto? nel pensiero Non si curi di questo, e si rallegri che chi andr" il Taine per regga? Non risoluto? ora leggerlooggi;in all'argomento passatitre secoli sono di curano legger" nessuno torniamo Dunque uovo lo non pochi si vederne avrebbero a dice V San Lorenzo,dinanzi essere anima, necessario senza potuto vederla il suo mai, a osservare studio nemmeno quellestatue in quel luogo anima quell' per che met". non LA TOMBA E LA DI LORENZO FACCIATA IL MAGNIFICO DI S. LORENZO 14 XX. Buon " nuova sagrestia giorno.Ieri abbiamo che,quando me ne discorso della tanto andato,deve sono rimasto persuaso, che per quel tema " cos";di tormentarla pi";ma non a desidero quellasagrestia qualcosa. ancora sapere Dica pure. Ho letto di " sere es- sarei tornato non sia per dar nuovo quanto ha scritto, alla sia rimasta nuda, compimento parete per ricercare che ogni visitatore delle i resti di Lorenzo il Magnifico, " tombe medicee lamenta non si della fine di codesti desiderii Quanto " fattami non " che otto non la mente del l);ma saputo pi" nulla. ove per dar sono compimento non Buonarroti, posso meglioche mostrarle il disegnoche dalla idea V architetto dell'aggregato monuvolle eseguire mentale di San " ho al desiderio espresso alla Cappellasecondo fare di conosca Lorenzo. Veda... 2). sarebbe cosa pur bella: che fosse, piace:eseguito vi ha nulla che non sia del grande maestro. Quanto alla idea della ricerca dei restidel Magnifico il plausodi molti, ebbe,quando la rimisi fuori, dopo Mi anni pare abbia trovato favore al Ministero della 212 LA TOMBA " incaricato di Non non anche provocata Regionale godo, come ne maggior a Lei. due per volte piacere,ma averne questo fatto mi per l'Ufficio Tecnico e goduto averne non posso nulla sapevo Avendo " ECC. quellaricerca. ne deve ragione MAGNIFICO IL ed oggi Istruzione, Pubblica " LORENZO DI di che le dissimulo non sembra questa ricerca, tamente ingra- stato essere trattato. Non " che so mi come la quale fra mia, lamento la lo di industria una incarico. pubblicamente un che l'Ufficio, che " pensato, spirito democratico, esercente avere al Ministero comunicato delle numero vi ho mai non con noi, un possa Quello di cui mi ricordato di questo; che possibile s'intende nel essere della ricerca. lamento " non doveva Lei incaricate persone e anche Certo " questionedella deve aver abbia tomba, giornalifatto sapere che avrebbe quellericerche sulla scorta delle notizie che un ai dal Moreni avevano me, e dal Reumont, il Moreni che piute comse ricordando non confutato avevo con discordato e nuovi. Reumont, con documenti Dopo quelloche ha scritto della tomba nessuno potr" credere a tanto disprezzo3). ne tanamente lon- dal " Non " che di un di importa.Io non veder riparatoad che uomo tanto in quando le nostre e Firenze e Lorenzo, ho altro desiderio non oblio un parlaredelle ci"; perch" a quando onor" ebbi di cosi ingiusto verso l'Italia. E che carezze lasciamo fanno mi autorit",il sangue di diventa mi di tutti i colori davvero. " Giacch" " ancora sulle facciate proposte per gi" ampiamente parlato4)? Non cosa so che potr" dove pure. Non senza vi ha Lorenzo san " " parte del il sussidio far due presto, dobbiamo e delle dirle di nuovo, suo di documenti lavoro nuovi su parole qualiha si ma Lorenzo San Ella modi acco- non abbia 214 LA richiesto far TOMBA DI mandato avesse IL LORENZO Leone a al Sansovino concorrenza oggi dimostrato quellalettera non che " contro sua X a ci", ma mentre ad una potuta non e Intendo mantenere. disegno per un per Lei il contrario,e che tutto di lavori fatta dal Buonarroti volont" ECC. medesimo, accadde alludeva MAGNIFICO che promessa da questo oggi la questione una questione disegnidella Facciata " diventata avremmo perbi accademica, perch" mentre potuto andare sufatto scrivere a di possedereun lavoro che aveva mai nulla del suo, che, vantava Michelangelo,che non di fare che 1' animo lui sarebbe bastato a queiropera, fosse lo specchiodi che di scultura, sia di architettura tutta Italia;oggi possedendoqueldisegnoarchitettonico, anche nei minimi non ce ne dettagli, potremmo servire, in ogni sua perch" quellaFacciata dovendo esser messa dei parte statue a che bassorilievi in e queste cose, V come sognava bronzo, bitura fossero fatarchitettura, ed marmo in di lui. " " sistema Nulla di E Ella poi che di lasciar pi" ha esatto. detto,ed ha detto si " tollerato fino alla met" benissimo,che il di questo secolo, terni dagliine dai fianchi gli edifizi di un'artistica importanza, si onde " possibile non non se oggi permetterebbepi"; ai moderni architetti indovinare quelloche di originalit" avrebbero potuto immaginare gli antichi maestri, per le loro facciate, bisogna che si pieghinoa oomcomporre porle per deduzione dalle altre parti;perch" su di esse si veda la impronta della stessa mano, come pare appunto compierecon discordante architettura abbia fatto tanto lodevolmente per questa di San Lorenzo perto quell'EmilioMaroucci che Ella per tal cagione ha ricodi lode 5). S"; egliha " di una facciata di lodarlo fatalmente studiato di San tanto lodevolmente Lorenzo, che non vidi il disegno, lui mi sono il tema tato conten- vivo,ma anche quando la lode,peroh",se un perduto,ho proseguito LA TOMBA LORENZO DI giorno questa facciata studio dovesse aver Dunque Lei " di San " Non solo di al concorso Facciata una lo ma dispero, quellaParrocchia o il 215 ECC. erigere,anche *). disperache prima non non MAGNIFICO si dovesse parte Lorenzo IL possa credo degno o il dopo la suo silica Ba- averla? che se Prelato i maggiorenti che la V iniziativa, ben prestoquell'opera ne presiede prendessero di Perch" lasciare 1'esterno realt". potrebbeessere una quella Basilica nello squallorenel quale tutti che fa vergogna a in qualchemodo una volta a cessare. e nessuno si trova, " si rifiuterebbe di perch" quellavergogna cosa correre con- venisse NOTE allude 1) Si 2) Vedi Tavola la Cesare alla dalla e mia Contratti Il fondo solo la quello dovuto sui disegni eseguite Raffaello La che Tavola supponibile desse loro dei dal in doveva aver lettera citata, piedi dove e e lo nella Damiano Montorsoli Giovanni il gli avanzi un Spighi gentilmente la architettonicamente l' avrebbe grande di ponendo parete da e per destinata a Sarebbe venissero grande agli altri, quel disegn" eseguita. maestro questo conforme cassone ide", nelle ; del eseguite la avrebbe che per di tomba e di del figure ci ai cassone con uno che nei cassone, lasciato noi l'argomentare Medicea Nuovo da me Michelangelo sagrestia come dannabile con- ritrovati, si costruisse e di piedi me renzo Lo- la Nostra rete pa- Donna opere " non pi" dei la posti meravigliose alla lasciando pensare, il Buonarroti del Italiani, grandi apoteosi a sublimit" quanta avrebbe che putti altrettanto immensit" grande veramente del genio suo tasia fan- avrebbe avrebbe dotarla. 8) Vedi articolo 1S75. essere Cosimo Santi frate Cesare Cav. ove parete visitatori schiatta saputo da in " nel doveva nella che dei Bicordi Milanesi frontespizio Donna statue posseduto Lettere, voluto? questa arricchire saputo della che, sepoltura quelle come quale voti aveva di Nostra le delle chitetto Ar- mento Fonda- eseguirla. Gaetano il alcune Cav. il Buonarroti, 168 1* artista afferma maestro rappresenti Michelangiolo sull'alto stesso il Buonarroti egli Certo di allora ineseguita, edicole tre andare l' architetto Magnifico, quale come dello da rimasta lo figura dovevano dunque il far si delle come del pagina a da e profferto pubblicati parete che la legge necessarie sono 1886 schizzo uno si artefice quale, quale dal Montelupo. da il dati: che della andare altres" fino graziosamente era due stesso nella parete ideata ci" e differenza la con centrale, avrebbe stessa furono Ufizi, della proposito a me si architettonico gli altri, " idea degli di 8, mi fiorentino. Osservatore da fu Spighi Galleria Nuovo numero Tavola Questa parole. al sempre ALLEGATI ED nuova Cardinale Osservatore pubblicato a Buonarroti della Giulio Clemente 800 di ebbe San sullo e del Nazione quando Basilica (poi pagina nella 16 stesso la compiuto Lorenzo, VII) di proporre 1889 parte ricev" : architettonica ordine per il seguente soggetto Settembre la da medesima Leone della X disegni e 218 NOTE ALLEGATI ED dei loro respettivi genitori sepolcrali da dedicarsi alla memoria detto il Magnifico, e Giuliano, perito nella Congiura de' Pazzi di Nemours. Duca d'Urbino Duca e Giuliano e per i loro congiunti Lorenzo della repubblica cerca del tempo vano inMa chi visita oggi il sepolcreto mediceo ricordo del Magnifico e del suo il primo di fratello, bench" il memore di per se solo pi" di ogni altro de' Medici, sia della essi valesse repubblica di monumenti Lorenzo , de) principato. abbastanza esistente della sua ci rende mano, Michelangelo, per documento certi che egli,quando fece un disegno dei sepolcri che primo ed un secondo dovevano pensato agli uni quanto agli figurare nella Sagrestia Nuova, aveva abbandonare dovuto avendo e di Clemente altri; ma per i consigli di Leone ed in conseguenza e perfetta l'opera sua, pi" sontuosa quei disegni per rendere dei defunti, a tre soli i casdue sole le statue del disegno definitivo,ridurre soni, a diede principio alle opere della sua la parte pi" geniale, cio" con mano, che dei Duchi le statue con della Biblioteca ; e di San dovere per Lorenzo e i lavori, rimase attendere ineseguito il cassone i resti del Magnifico con Ma le statue quasi compiute restarono le quali sono le stesse ohe si vedono aveva il Buonarroti ancora ad per i disturbi il rivestimento e del che ancora alla costruzione tempo un politiciche lo della parete destinata fratello vere rice- a di lui. quella parete sulla rante du- incolsero dovevano lire, abbel- parete per la quale le ordinate. nel 1532 per comporre a Roma Miohelangiolo, andato la sepoltura presa a fare gi" da molti anni per Giulio statua, nessun cassone sepolcreto incompiuta; nessuna i suoi interessi II, lasci" circa 1' opera del posti ai loro luoghi; ed attendendosi di lui. ohe era destinato il ritorno a non pi" rivedere sempre si os" mai di ordinare sciato lala patria, non di quanto il compimento egli aveva si aveva venerazione interrotto, tanta per si grande maestro. Ma il sepolcreto in tal modo eternamente non poteva rimanere ; e Cosimo il Buonarroti di rivedere primo, disperando oramai dopo 26 anni di interruzione ordin" affezionato a compirlo, a Giorgio Vasari, artista molto a quel grande, che pensasse al pavimento, ponesse ai loro luoghi, bench" finite,le statue, non desse sepoltura ai soggetti cui le urne erano destinate, facendo unire alla d'Urbino salma del Duca quella del figlioAlessandro, imposto a primo Duca da Carlo Firenze del ramo che si chiam" della reV, ultimo pubblica. dappoi il ramo scriveva 1569 al Gondi in data del 5 ottobre Vescovo rigi, di PaGiorgio Vasari * perch" volesse la Maest" di Caterina de' Medici, allora egli interessare Reggente di Francia, in pr" di qualche fondazione religiosa per il sepolcreto nel quale era il di lei padre, e, ricordando al Vescovo il Vasari pure quanto Cosimo fatto per quei ramo Mediceo, primo aveva gli riporta alla memoria il Magniquello che, presente lo stesso Vescovo, egli Vasari fece per Lorenzo fico ed il fratello di lui, compiacendosi di ripetere di avere per tale oggetto fatto dar fine ad un di marmo il quale aveva cassone narroti fatto Michelangiolo Buoi corpi di quei personaggi. mettervi appunto per Da tale epoca in poi per" di quel cassone si trova memoria, n" pi" non alcuno dove pu" dire con certezza quelle salme riposino. Laurenziano Il Canonico Domenico Moreni, avendo impreso a descrivere le tre della sua sontuose che ricerBasilica, non Cappelle Medicee poteva omettere sui luogo di sepoltura di Lorenzo il Magnifico; sepoltura della cui noncuranza allora avevano Roscoe, ed il dottissimo Angelo Fabbroni che, Vecchia a ; ed il Moreni proprie di San allora storico Lorenzo apeae, una dei tanto ebbe lamento il celebre inglese Guglielmo principali personaggi medicei monsignore menato cred" permesso di essere di potere Iscrizione, nella quale stato felice nelle sue cerche ri- nella sagrestia apporre dubitava affermare non 220 NOTE elida, e secondo ohe la consiglio terrebbe dei rimproveri, il rimprovero piegando amaro di verso tale a che uomo un Firenze Ministro, L'onor. tornare. l'Italia e dal pi" giusto per l'altra di aver fiero di poter dire suo l'una per il mondo tutto potrebbe tale mente sua ALLEGATI ED sarebbe pi" e mancato e e mente degna- onorarlo. *) Vedi 5 al Gondi Vescovo Giorgio Vasari alla Tomba quale relativamente 1569 nella seguente s" chiude Parigi in data del Magnifico " il passo Cosimo accrescere l'ossa " di di del ha restato non poi n" resta di continuo ogni di questo tempio onorato, poich" dentro di tanti progenitori suoi illustri, e per dare fine a un sone, casfatto Michelangelo Buonarroti il quale aveva tervi metper ed ornare che del duca ....labont" " abbellire a di lettera Ottobre marmo di Lorenzo suo fratello, padri di due papi. Sua come Sagrestia, e add" 22 di Maggio, la Signoria Vostra, che fu presente quando scassati sa questi corpi furono di marmo. E pu" la Signoria Vostra far fede mettergli in detto cassone per Lorenzo sendo alla Serenissima vecchio, stato morto qualmente reggente, anni un pelo n" degli occhi, n" delie gli mancava sessantasette, che non pure della zazzera, che quelle ossa avessino mirabile e pareva uno ciglia,n" meno i corpi Eccellenza odore, l' ha di come 4) Vedi della dietro " Arte alle del di stima, n" 20 Gennaio di rammarico amicizia 1890: Marcucci, di Emilio morte se " giunto me, bench" potuto credere per abbiano dispute nostre, allo pagine 817-327-333. Storia e " stato meno non Giuliano e in detta Osservatore Periodico L'annunzio vecchio murare santo. un Nuovo 5) Dal di lui, fatto doloroso coloro fosse non agli amici che hanno nuto te- noi timento sen- fra veruna. cricon pressoch" uguale per il culto dell'arte, ma di fronte, prima terii di intenderne le ragioni spesso trovati diversi* ci siamo decorativo della Facciata la questione del compimento delle navi minori per Maria del Fiore, quindi sopra di Santa le innovazioni che egli intendeva portare apal mirabile interno di questo stesso monumento ed ; pi" lungamente accanitamente da tenersi per il tempio di Santa restaurare dipoi, sul sistema Nati con istinto un Trinit". Ma quanto per avevo in questo messo in debita studio Finite le di lui. dispute alla tore Fiorentino per giungere, da proposte avevo notizia per la che a Ma, i me lo come pi", cercasse sulla del dove sagrestia sua nuova tomba giunto a avessi punto datemi tratto e fattosi della che di S. Lorenzo nel ; e tema " l'attestare che che con da me, voleva ma Udine mezzo se a delle Faociate stessa. era non di conto torn" questo delle Osserva' ; e stavo parola lui ; da Giovanni il Marcucci immeritata, da Nuovo Lorenzo Basilica lontano animo mio di San di tener stava quello proposto il silenzio; avvertito, lode al compimento a nel accinto ero della Basilica trattato, quando, rendendo stato ricondotto, aveva ho secoli dopo l'invettive ohe per la Facciata, tossi di critica, pi" temeva aver Trinit", mi descrizione promesso, quattro sarebbe come Santa su isterica come quasi Il Marcucci, quillo sul di me, fosse stato lo mai egli talvolta asprissimo verso il destro, avevo seguito ; anzi ogni volta mi se ne porgeva luce quanto di lodevole avesse prodotto l'ingegno ed il paziente acerbit" temeva me col pretesto di dipingesse rabesche egli entr" nel tema Facciate. e temeva; non che pi" bel fiore che si possa egli la lode non appetiva, anche anzi tran- ogni disegno il " Digitizedby egli, come spargere se meri- NOTE ED 221 ALLEGATI voluta ma perch" sopra i suoi lavori avrebbe quella scrupolosa severit" si accorgeva essersi meritata, non giudizio che ora quella critica giusta che "li fosse di guida alla perfezione del lavoro. tata; di Eassicurato il Marcucci ohe l'abituale avrei parlato con dovergli domandare io, dimentico serenit" anche di quanto dei suoi era fra avvenuto lavori, veniva noi, la volta di toporre disegni o le fotografie dei lavori stessi, per poterli sotad esame; i disegni, n" dirmi chi li ma egli n" voleva mostrarmi fu che dopo averci avesse fotografati; e non giorni che pensato per molti trovarsi nelle mani di Monsignor egli mi fece sapere le fotografie delle Facciate Giovannini Priore di San Lorenzo, dal quale avrei potuto vederle. Avevo di 8. Lorenzo da Giuliano esaminato i disegni fatti per la Facciata San gallo, da Iacopo Tatti detto da Michelangiolo Buonarroti, il Sansovino, dal Buontalenti, da Paolo Urbani e da Lodovico Posi, da Pasquale Poccianti ; aversi tutti questi disegni avevo la mane fra a rimpiangere cata giudicato non che esecuzione di quello del Buonarroti, non perch" Michelangiolo si nello spiritodel monumento fosse meglio addentrato eretto dal Brunellesohi, di straordinariamente ma grande egli ci avrebbe perch" certo, qualche cosa lasciato di decorarla. nei bronzi i quali egli si proponeva e nei marmi con Preso ad esaminare dal Marcucci, si vedeva il primo disegno ideato come in esso, di fantasia, ma fosse si fosse lavorato a differenza degli altri, non di quanto esisteva del Brueseguito tenendo conto, nel modo pi" razionale, nel lese hi in San Lorenzo che ohi di quel disegno non ed altrove, tanto avesse una l'autore, avrebbe riproduzione di un disegno o saputo potuto crederlo modello del Pure secolo Fiorentino, re plauso di alcuno e XV. lodevole questa servato i ; si fatica non che descrissi esattamente avuto aveva nel eh' io pubblicamente, riprendeva anzi l'autore di aver fatta cosa mio ne Nuovo 0$- sappia, il troppo servile meschina. Esegui egli allora scriveva, era un che ; ma il secondo che concetto a mio parer non non disegno per estrinsecare, gli sembrava spregevole, era lontanamente adatto come e a che egli stesso mi difatto compiere il non lo mento monu- fra noi. primo segn" la data del vero risorgimento dell'architettura delle Facciate esaurito il tema l'esame dei due disegni del Marcucci solo per la fra tutti i disegni esaminati, proposte per San Lorenzo ; ma di vista del primo disegno del Marcucci il voto esprimere potei con coscienza vedere da lui proposto ; anche la Basilica di San Lorenzo compiuta a quel modo modo razionale che E quel voto di lui nessuno si era attenuto. a cui prima allora come egli forse ritenne oggi che l'autore troppo benevolo, rin nuovo " pi" ; e lo rinnuover" solo non ogni volta che se ne presenti l'occasione, non di lui anche memoria perch" la onorata per questo titolo a lui sopravviva, la compiere a ma perch" reputo che se la citt" a proprio decoro pensasse Basilica di San Lorenzo, non potrebbe ottenere nulla di migliore. SI, lo ripeto, che Avevo " mia dallo con convinzione studio dedurre delle una meglio di quel che ha fatto Emilio Marcucci ciata artefice di quel tempio, potr" per la Facgrande opere pi" felice composizione. che nessuno del I LA BIBLIOTECA LAURENZIANA LA BIBLIOTECA LAURENZIANA 226 LA in scalpello le con mano, lettere sue della il Cristo del restano sepolcrodi cose fanno anche le altre statue e Giulio II; le corredo, " loro con sul materiale costruita,e ci e grossa. mano, che non convengo scritto sulla ubicazione in cui " che dei Duchi statue io, e egliha che il Mos" che lo ha fatto toccare Ora lo dico LAURENZIANA quando Michelangiolostesso testifica avere scolpitoin codesti quindicianni, Minerva, le quattro che " BIBLIOTECA sono che " grossa, piccine le della Biblioteca, vedo Anzi via dicendo. destino che la storia di questa pare sia stato un dovesse giunultima opera di Michelangioloin Firenze gere che pi" noi la a dubbio. Senza " Si vede " di tutte. maltrattata da quanto Ella scrive che VII Clemente partecipatocon Michelangioloall'amore giacch" per F arte,quando convivevano presso il Magnifico; fare fino da quando era Cardinale di Firenze, lo vediamo rilievi da indurlo nuova a Michelangioloper la sagrestia i suoi disegni;e per la rammarico senza a perfezionare doveva avere Biblioteca osservazioni si argute e serie che si in quelluogo alla gloriadi partecipi che Clemente dire pu" tanto maestro. " a Certo, perch" dobbiamo poggia su volte,e perci" se sicura dal sala scompartito invece " fuoco; a grandi sezioni maniera per e la Biblioteca per questo lato " fatta il soffitto della grandissima se che che con i soliti lacunari,nelle vi si le Biblioteche della Badia fu lui che ancora gli cagione che anzi Molto Fiesolana pose scalini del ricetto che che fu se e vedono, a lui la materia di quei pluteio banchi, scansie che volle di quelliche il grande avo Cosimo aveva perch" " lui Clemente che la scala per del Vasari fossero di San alla fatti Marco giolo in Michelan- troppi; dubbio quel momento Michelangiolonon interesse ha avuto e il dubbio chezza ric- la inalzasse non s' inalzasse, mai pi". in contradizione quanto per me ha soritto relativamente a quei banchi, LA 227 LAURENZIANA BIBLIOTECA dove in tutte queste cose Ella pavimento e al soffitto, vede di Michelangelo che il disegnodello spartimento non le ornative,delle qualinessuna del soffitto medesimo, non al il committente, ma ricorda da piacereho molto a fin a Codesto " sia costato quellostudio l'abbia condotto buiti superbi di quella Biblioteca attri- queiringegno felice di Giovanni da Udine della Biblioteca fatica sia riuscito veramente che e studio " l'unico che non geniale me. per Ci" " non giunto della infatti hanno vuol fatica approdato? pi" " che non voluto Hanno corbellerie che scansarla,vede scritto su parole. Sa a che istesso quell' Lei sostituire la verit"? Per l'entusiasmo a volont" tenace, L'entusiasmo sodisfatta che non e la costanza obbligava di nessuno mi tanto dell'una fare per mi non quanto dell'altro non fine a le sono mi cosa mento argo- perch" tanti errori dalla storia dell7arte dissipare ed una " per giungere dove Lei durarne si dovesse molta. Ed dire quelliche hanno a da E caso. di artefici loro. invece sieno mi qui per il solo che avuto che i vetri mostrare di Firenze al governo Giulio,venuto I, di altra discendenza Cosimo scito " riu- tina fioren- temperato raggiunto. ricerche che mancati, si " dato ma che un carico. " A questo bisogna fare astrazione. La critica che ha fatto di tutto quel luogo, " cosa ogni altra doveva chi a quell' edifizio avesse s" descrizione che di architettonico accurata che va tato do- lasciandone dietro in- alquanto di suggezione dare avuto intenzione a di apportare novit". suggezione che ha dato lo ha potuto vedere da s". Di peggio dopo la mia illustrazione non si poteva fare 2) e nonostante io mi sia fatto sentire,a che cosa " abbiamo La approdato? A errori commessi approvati3). veder a nominato giudicenei quellaBiblioteca chi li vissimi gra- aveva 228 LA bel resultato Un " Non " BIBLIOTECA se LAUEENZIANA davvero. dalla formalizzi, ne d' Italia in " " Perch" ancora a mezza come Delle alla darle Ministro un della cinque partidel tempo^che o che anpotuto disporredi una dell'arte, cose in viaggi trionfali scioperataggini deglistudenti chetti, ban- e che non di studiare. intendono " cosi. sempre impiegano il tempo? costretti cinqueparti che ho detto,due sono dei loro predeuna a disfare l'opera politica, cessori alle una Pure alle le per lo del regno delle trasformarla;una a o " che al potere abbia 0 " vi " stato non Istruzione " rimasto " " andata cose Pubblica di costituzione poi,fra noi per tali Perch"? cose al Ministro manca se dell'arte in Italia che si pu" il qualcunodovr" farne a t"mpo per dere provvenon occuparsene; meno. gliel'ho gi" detto quando abbiamo parlatodi Croce? Santa Se ne occupano certi Capi di Divisione e gliUffici Tecnici Eegionali,a quel modo che gli uni e gli Non " altri per vogliono oggi o sanno. " abbastanza Ma anche quello che di ci" un'altra abbiamo volta; discorso. NOTE 1) Vedi leggano 2) Si seguenti 23 Nazione Ferdinando ITI il Poccianti, uno dei di quello pi" disegno in due quella a dono prezioso Quello lo studio, del Italiano studio col proporre quanto fini braccio stanze gli studi per della la con me, biblioteca da nelle sezione di di che pi" stanzette Codioi studio di ; di da lettura e pi" costruirsi dei plutei del ed alla proposta nella codici sola Buonarroti; tribuna parte e altra dei di idea quel del fatto nuovo il meno due codici di se piccole vecchio e pose contrap- ne ripetizione una edificare braccio un farlo nuovo servire Ashburnham, collocamento dantesca, e agli unici dei gi" ufficialmente specialissimi. in oon ripetizione una fu banchi-sedili. della all'accesso il per del Biblioteca, proposta, definitivo si* inalzare granducale, Poccianti, l'abbandono desiderata vaghi, o collocazione desime, me- rotonda incaricato della prefetto inattuabile avuto alla centrale il sorvegliarsi, la per avevano e proposto attenersi quello testata il Governo dei e di sale sale d'Elei. l'architetto 11 due delle una ordine forma e quelle ambienti il 1880, per da perci" e con non celebrati sala capacit" per rilegare ebbe ; del lato sul erigere sala quegli 1822 ed due presentava all'estremit" altro di Poe- approvazione. nello durante aveva consigliavo quale presente sezioni grande sui dopo vestibolo, attestare laurenziani codici una dispendiosa questa braccio pi" compiuto ancora da sala in centrale, ed l' nel Angelo conte desiderio Governo ebbe quindi nel Pasquale gliene altra un' ciascuno dal un 18L7 consisteva architetto dal A scritture le Mediceo-Laurenziana( proposito nel centro di paese restato in Biblioteca al uno stesso al studi Buonarroti; riprendere non monumenti all'architetto Biblioteca Poccianti alla corredo a fatto degli del braoci; che della dispendioso, meno quella a detti praticando mile dei storia ordinato aveva dopo, parallelo e tutto cosi 18L5 sontuoso frontale eguale dal aggrandimento tempo poco quali, chiostro con alla rispetto 1891. Agosto fino studio uno Il del proposito a 420. 410, 401, pagine alle : Dalla cianti fior, gli articoli Osserv. Nuovo ALLEGATI ED e nella ad una dei mostra bibliotecari designata i per resultante per e alla le sole 230 NOTE Tale del prefetto della al accetta torno controproposta l'autore ALLEGATI ED il quale disegno sontuoso; Biblioteca, e sgust" di- non di farla anzi promesse sua, e dei monumenti, dalla Commissione consultiva dalla porla allo studio, ove quale dipendeva, gli fosse stato concesso. la Nazione. studio Se l'architetto si ignora. Solo si ponesse a quel nuovo inutilmente nel 8 aprile 1888 si fece viva per la Laurenziana, ma ; nonostante -mezzi accalorati ed avessero che si fossero essa gli onorevoli procurato per Guido Baccelli, Filippo Mariotti Tuttavia nella di lire, Sulla linea sar" non e che Ferdinando e Laurenziana si ozioso di esaminare tutte le proposte secondo Martini. oggi potute sono gliaia parecchie mi- impiegare che l'uso servire doveva " fatto. ne se all' ampliamento alla residenza serviva che Biblioteca, si " fatta ingrandire lv stanza del prefetto, e questa, ridotta sala di discrete proporzioni, si " fatta dipingere a soffitto in legname di inf"ngervi inquadrature di pietra ed un con pretensione quadrature ad imitazione di quello della sala del Buonarroti; quindi in quelle insi sono collocati affine a quello stile quanto arazzi di un carattere la affine lo spirito di Aristotile e con potrebbe essere quello di Pulcinella, certo detta sala, dotata di pretenziose vetrine star" al centro esposizione, per interdire lo svolgimento naturale che per questa parte doveva a lungamente la Biblioteca della tribuna col mezzo dantesca, del luogo superbo avere per la ostensione, degli uffici di soprintendenza, della sala di studio e del degno della visibile locale un e collocamento di l" della Al l'altro meglio so locale Codici. se per scansie con la residenza sorgere conservarvi libri di riscontro del si " fatta sala mobiliare e altrettanto o consono Prefetto codici, lo come la biblioteca con bibliotecario nessun fin pensato laurenziano che come testimonianza una di l'aveva dotata " stata voluta. di Che facendo mi inteso anni bel cosi pare a doveva di studii di luce fasci hanno aveva alla rotonda al visitatore, solo ad di tratto un gnificenza ma- tore estetica, perch" l'au- sua minare penetrarvi solo dall' alto ed illupreordinata; e questa mirabile operazione l'apertura di due con di lettura Sovrano nella che biblioteca presentare un anche misura finestre alla approdato dove l'autore la biblioteca per aveva trasformazione completa laurenziana fine ! la trasformazione sufficienza di adornare del tempietto si sia inteso dimostrato coli' di fare il lusso osservare col finitiva, de- cosa quale si " segnato banchi, tavole, sedie e scaffali, tutto diluogo con intagliato; mentre per la provvisoriet" dell' ufficio si faceva servire sin qui nessno trovato aveva a ridire sul questo pretensione con che nella mediante fatta un a di riconoscenza luce una delicati arrivando Settanta veramente della suddito, denaturandola un scaffali fine di doversi all'unico sorta quei modini posto della architetto nessuno e qui, togliendo via la provvisoriet" di sala Poccianti era sala i sono ed l'uno dipinti di motivo michelangiolesco della nuova stati posti a corredo. gli arazzi che vi sono Quindi si " provveduto definitivamente alla sala di lettura a quel modo medicea con non dei nuova e quale la rotonda gi" in uso. Con la prima delle operazioni fatte, cio" con abbiamo, a l'ampliamento, parte le sconvenienze decorative, il danno gravissimo di avere preclusa la via ad un savio e decoroso seguirsi ingrandimento della biblioteca,il quale non potea conal mobiliare che mediante la parte la sconvenienza ducendola dove di annientare definitivamente ad un uso della convenienza scapito grave anche Deleghi dunque Pon. Ministro per sua fiducia a visitare quanto si " operato; il concetto al quale con della non era la stata si " seconda messo com- Poccianti, rotonda preordinata, ricon morale. la si " fatto pubblica istruzione alla Laurenziana un ; e architetto inteso di ufficiai- NOTE 231 ALLEGATI ED nella rotonda, a quelle prontamente commesse faccia gli altri errori ed a fare quello che per la Laurenziana " dovere, potr" il savio moderatore prender tempo a pensare. le sconvenienze mente riparare ; a cancellare 3) All'articolo dove ohe detto segui nello stesso sopra che le da giornale dei soliti comunicati uno fatte benissimo; le parole che seguono : risposi lo stesso giorno con quel comunicato alla Biblioteca Laurenziana A proposito delle innovazioni da me rate, censuintendo dalla Nazione di questa mattina (corrispondenza da Roma) come, contrariamente al mio bene si"no state parere, quelle innovazioni ispirate e era censurate cose invece erano me a " btne condotte. Se, furono come che resi noti stati rimessi sono rilievi,potessero esserlo i miei al Ministro, non so se delle egualmente in sentenze i rapporti essi tenute con- siccome Frattanto, uno pubblico si potrebbe dichiarare appagato. " il sig. profesdegli autori dei due rapporti ohe riguardano la Laurenziana sore nel caso Luigi Del Moro, credo non sia indiscreto il fare osservare come, il in di detto signore non valutarsi questione, il voto attendibile, avendo possa discusso egli, per debito dell'ufficio da lui sostenuto, lungamente quei lavori la debita e quindi data approvazione. per i medesimi Del resto, per i lavori eseguiti alla Laurenziana, nella Nazione pel 23 agosto, artistiche, segnalavo gli errori di principio,cio" l'avere, pi" ohe le malefatte le stanze con aggiunte, pregiudicato alle tante belle cose escogitate e promesse la Laurenziana schinamente mee non conseguibili che operando sul lato oggi tanto per occupato, del conte quel e di luogo, veramente la Rotonda trasformata aver Angiolo d'Elei ; e mai avrei creduto le finzioni monumentale, destinata potessero alla scenografichee moria me- lode trovar per l'anacronismo di vedere che un mai avrei creduto degli accozzi decorativi. Come approvato ad un in segno di alta benemerenza cittadino, potesse pasluogo, destinato sare, nell'uso di tutti. nel dominio e per sole ragioni di economia, " Dopo questo ricevei la seguente: 3 ottobre Roma. lll.mo Allorch" mi sott' oochio venne nel 1891. Signore, l' articolo da Lei il 23 pubblicato agosto lavori eseguiti nella Biblioteca La Nazione sui recenti giornale ed estranea Mediceo-Laurenzrana, ho dato incarico a competente persona scorso codesto alle " ambiente asserzioni di " prendere visione dei lavori dettate alla S. V. dall'amore stessi ohe Ella e di riferirmi alle porta a in merito stiche glorie arti- di Firenze. Ho dero del quale desigi" ricevuto il rapporto in proposito delle conclusioni ragione personalmente; il che sar" ad una prossima gita che rendermi far" La lo costi. ringrazio intanto esprimo i sensi della di mia aver richiamata la mia attenzione al riguardo considerazione Dev.mo P. Villa ri. e " XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXII. " " della storia ben una circostanziata Cappella delle Pietre nulla T); a di raccontare portato tutto su dato A tutto un che in essa pur me desiderare, perch" al solito Ella a " Dure e non la sua ha lasciato non " stato tento con- ha fatto,ma il quale il giudizio " di merc" critico, esame breve " rimasto annullato. dagliillustratori precedenti Granducale Lei la mia illustrazione del sepolcreto Mediceo deve essere cos" non cos", ma apparsa alla lontanamente ha da pensare di certo a chi apparsa di codesto edifizio ; perch" avendo conservazione la detta sar" alcuni anni persona dopo di fatta me ancora zione illustra- una di vori quel luogo, e dando a principionotizia dei ladal si guarda scrupolosamente ricorso, quali aveva ai ricordarmi, segno Pure " dal per certissimo che non lo meritavo quanto ho veduto, anche Ella scritto, benemerito 2). fatta astrazione di quel luogo per titoli per i quali il direttore delle Pietre dell'opificio ad un Dure e conservatore non tempo di quel sepolcreto poteva restare in silenzio;e davvero questo a riguardo suo di Lei " arrivo a " In un era silenzio che come molte altre io cose non spiegare. modo " che questo certo,nemmeno signorenon abbia io. Quello che fatto,n" mi menzione duole di al- 236 MEDICEO GRANDUCALE SEPOLCRETO IL data tanta che mi sono quell'edil"zio a figurarein esso, almeno in perch" tornassero premura dell'altare ornato, ne superbo in Diaspro di Barga, che ho fatto di tutto perch" venisse alla cappella restituito. Dunque le cose da Lei domandate per quella cappella faranno si non pi"? dal silenzio del direttore dell'Opificio Giudicando delle finestre di cune " " delle Pietre Dure della conservatore ultimo cappella e medesima, bisognerebbedire di no. Ma cos" spero ragionefinisce sempre col trionfare, illustratore della siccome che o la ci" che nel mio della fare. Io Ebbene si " tentato sulla tornato veduto questione Una " che mostra 1893 un novit"? che artista un l'amore l'arte per domandarmi se noto a 4).Mi di corsia era a un disse suo parere dunque u" ed una eglin" capaci di per di quellospedalenel da la giorno venne quello che di di essere cose stato cui fondo un di autorit" certe arco in e da me per si faceva di tutto essere conosciuto aver diceva cupola dipinta, era quello vano quelluogo ave- destinate condotto una a in rire spauna visa cappelladi- pietrasostenuto da quel bravo artista, altro affreschista vivente fare. In conoscenza notizia mia e fine del dicembre per spedale.Dissi dalla corsia stessa colonne tutti ed voluto pi" ridicole egualmente senza delle stata antica,un egli mi raccont" faceva,solo perch" le si dica. Dica sarebbe nei locali del vecchio all'oscuro altro. un per ogni cosa, si opera di sorta. Nella principio come di la scorta lettere mano ad .essere, altare torner" quell' in luogo di quello,nel sepolcreto che una novit" fra io abbia che di portarne Ancora " che nonostante officiali di promessa che mesi non sono come abbia Ella se letto tutto. Ho " che so quante volte sia album questo luogo, prima per non dell'Altare primitivo3). ripristinazione " del anche proposto debba si poi ho quella cappellaera sarebbero un altare stati por- IL SEPOLCRETO GRANDUCALE 237 MEDICEO di Giovan la firma Bologna che nell'ambiente egli reputava egualmente disegnato da lui faceva tante bene. che Inteso non vederla,e a che parola io non di mancato della sorte della in and" ne se avrei non nulla di sapevo che assai teress" quellacosa, m'in- fino che e farlo, cappellamedesima. ebbe non mi sarei Non la pato occu- positempo principiotrovassi nelle autorit" per quanto dovuto dirigermi, cui avevo la ostilit" che nasceva dal credere la cappellacostruita dall'autore dell'altare, non fatto persuaso l'artista che mi con gli accompagnava, occhi propri,promesse avrebbe fatto di tutto perch" che mezzo e a andasse distrutta ; sita imprescindibile si fosse dovuta quell'opera non in condizione ricostruita identica quando e per necesr si sarebbe atterrare Soddisfatto altrove. di scrissi pubblicamenteche due ci",non paroleall'indirizzo Tecnico Regionale per raccomandargliquella " pi",e 5),ma anche quellacappellaoggi non dell'Ufficio stessa cosa 1' altare che si tentava di porre . nel sepolcretomediceo quellotolto alla cappelladello spedale; il quale se non lo vede fra lo splendoredella cappella delle Pietre Dure da altro non " dipeso che dalle misure non altro che era si credeva che dovessero e corrispondere vi si non sono prestate. Senta: " io potuto farmi questo una era idea una un cappelladella convenire pi" grande ricchezza della loro altare di un illustrazione ho cappelladico che sua di questa esatta anche errore la mediante che ogni altro. In di come bianco marmo tesse popensare di mischi, e dall'altro? diverso per linee e per proporzioni di Giovan Bologna posta in quel luogo mi par di tanto si sarebbe che oggi Lei dunque tralasci io a mai pi" ; Ma i e " dovuto torniamo se quel pavimento mano a Lei se in miserabile. di buona cambiata ha servigi resi anche al nostro ci si " decisi che avuto a " dubbio un vederla, permetta argomento. se volta a A si sarebbe por fatto razionale cos". una disegno questo Ma L'opera sontuoso edifizio, per " 238 MEDICEO GRANDUCALE SEPOLCRETO IL finiscono qui,perch" vi l' leggo che a Lei " dovuto il reperimento materiale delaltare superbo distratto nel nostro secolo da quel luogo quanto rilevo che vi dovrebbe e dall'album,non tornare, e la riedificazione gi" nuta avve- in servizio dell'altare medesimo, che rettangolo, derata consigli autori del disegno del pavimento non avevano che fosse collocato del l'altare perch" gi" parere del famoso. S' intende fuori dell'abside entro, e non sepolcreto delle Pietre dunque che il direttore dell'Opificio della cappellae illustratore nuovo Dure, conservatore del della medesima si " accorto signorele ha la potesse nel non che tutte in avute le cose che suo lavoro citare. 0 Ella ha dispetto perch" non non proposte quel ha saputo proporle lui? " Sar" dice. come a domani, anzi Dunque, signorFranceschini, sar" forse l'ultimo giorno che domani verr" " che per le cose che ebbi tanto le dir" a mentarla tor- mente desiderio di minuta- conoscere, giacche vedo che per ogni altro argomento bastandomi da Lei trattato non ho stretto bisogno, ne a questo gli stessi suoi articoli. Attender" " con chiacchiere " " Qualche Dunque mi cosa a curiosit" ci" che vorr" a delle domandare. che mi sta nella mente domani. chiusa da un pezzo. stre no- 240 un di tutto arco due destinato del sesto ordini, l'ultimo Eterno pi" rioco del l'uno e gli altri, un gravissimo sopraornato su su Corona sul vertice ora e Croce con quali mistilineo l' effigie il Monogramma di Cristo rilievo o in basso e dei contenere a Padre o fosse, dovesse e tanti ricettare il Ciborio, anche e buon si non era ritenuto, era si il sa gi" dato inalzato delle una avrebbero che gusto i suoi di lavori disegnato, e del quale si aveva destinato meraviglie del mondo, era il giudizio degli antichi fosse di esagerato gio presa- riuscire del al Faoietti per la Cappella, ai musaici da allora quell'altare che pu" dirsi che se per il lato architettoniche nei a - Caciai li, succedendo L'architetto sparire, servire resto Altare perch", un nuovo principio nel 1841. Fino che doveva l'arco mentre : ALLEGATI ED NOTE disegni, usciti commesso lo non potuto certo era dalla E. le presentare V industria per Manifattura anche a linee sue impiegata in figure di che vi sarebbe splendidezza della materia stata al di l" di impiegata, che oltre quel tanto gi" detto, nel solo Ciborio d'oro e d'argento in cui doveva modellato la ricca massa essere presentare intero e le rilievo, e tanto meno la per citate superbe colonnette in Cristallo di Monte e in Agata di Siena, veva do- vi poteva Calcedoni, Lapislazzuli, capire in Agate, Ametiste, la E. Manifattura insomma Smeraldi, Rubini, Topazii, quanto potesse stata in pietre preziose in possesso. essere Dall' illustratore Giovanni Cinelli in poi il disegno di questo Altare e ticolarmente parquanto avere dei Ciborio suo preveduto il furono attribuiti a Bernardo Buon talenti, e questo Matteo al Nigetti quando scrivendo in data del 7 Giugno 1603 lo ragguagliava che il Buonprincipe Don Giovanni dicendo talenti andava che il Ciborio noi siamo in grado di era mentre suo, da altra lettera del Nigetti che sulle idee del Ciborio rilevare anche regnava fra esso Don Giovanni e perfetto accordo e che si stava disegnandolo appunto aveva L'Altare proprio, cio" e vero eretto, ed altro vero definitivo al modello passare per autore suo a attendeva la tutta che il mensa, abbiamo come veduto era in gran prezioso compimento parte si poneva al suo essendo allestito, ohe non finita la capluogo perch" non pella dicevole 1' esporre tanta non preziosit" al pericolo di rimaner pareva guasta dagli ulteriori lavori, dalle intemperie e forse dalla umana rapacit". Per non le altre tutte al sepolcreto da cose basti mediceo me la suo scritte a proposito delle riparazioni da farsi ristampa del seguente dalla Nazione del i9 1891. Gennaio Quando Ministro Baccelli fu per la prima volta Guido di senatori Commissione e di Istruzione, elesse una composta d' inchiesta, nelle citt" designate raccogliesse dagli deputati, perch", a modo idonei notizie per illuminarlo in vantaggio delle biblioteche, delle gallerie, della dei il commendatore Pubblica musei desiderii e di quanto che attinenza avesse espressi da furono con di civilt". Uno tali strumenti cittadino dei in degno Consesso del pavimento il sepolcreto mediceo, Firenze, fu por la esecuzione opera per la quale si poteva sodisfare ad un debito verso la famiglia che tanti tesori con d' arte di lettere accumul" ed infine leg" alla nostra citt" ; con la quale e inoltre si assicurava del celebre la sorte ventennio ancora Opificio per un delle Pietre Dure, le costituisce La il proposta lieto pooo di e si accresceva un semplice alla citt" quel decoro al che economicamente pi" fruttifero patrimonio. avendo illuminata accoglienza, lo stesso Ministro il relativo disegno. quel pavimento trovata poi decretare di fu NOTE Il cittadino di che aveva non fu quel disegno naturalo cosa quell'opera, come prendere cognizione. promossa invitato 241 ALLEGATI ED a ira noi, dei criteri i che alla formazione del disegno egli della razionalit" avrebbero che gli artisti male saputo presieduto, e temendo intenta dai precetti della scuola francarsi e tutta a far prevalere la sempre di uno la mas* forma classica, per mezzo degli eletti al giudizio fece opporre della decadenza, del compiere le linee della decadenza sima e dal con l'edificio in esecuzione, che tale qual' ", lontano nuovo disegno emerse quello che si trova fatto nella cupola, di soverchiare le pareti dal pretendere, come venne dove i sepolori,pu" tutti i discreti appagare. stanno della Commissione ohe l'erudito di tale disegno, (e ci" mostra Gli autori di fece la parte sua) non si occuparono per", perch" nulla ne sapevano, non della ricostruzione di lasciare lato dell'ottagono in servizio una parte di un dalla sua distratto era stato incompiuto, quell'altare, che stupendo bench" ciatone sede nel 1827; ma a questo quello stesso cittadino anche provvide; e rintracil ricco materiale di .Barga, questo raccomand" in Diaspro rosso per alla Direzione del Regio Opificio delle Pietre Dure, senza la ricostruzione per" del pavimento nello altro che la sospensione dell' estendersi potere ottenere dell'altare avrebbe e ci" perch" potuto occorrere; spazio che alla ricostruzione fede che queir altare, quando potesse anche si prestava non riedificato, essere dovesse collocazione fuori piuttosto che sotto la volta dell' abside. avere Ricordava ressati altro degli intelo ricordava nessun per" quel cittadino" e non incisione del setale opera, che del sepolcreto mediceo esisteva una a colo XVII, nella quale, oltre lo spaccato della intera fabbrica, era e l'alzato del sepolcreto, nella quale era delineata Pianta chiaramente la posizione una dell'Altare,e la pianta dell'Altare altres"; ma quella incisione non era in possesso n" della Galleria, n" delle pubbliche Librerie, n" della Regia Manifattura, n" dell'Archivio soccorrendo la fortuna reale; pure quel cittadino pot" presentare tale incisione alla direzione delle Regie Gallerie, dalia quale dipendeva allora il sepolcreto, perch" se ne potesse valere in vantaggio della costruzione ridubitando Ma avrebbero desiderata. ci" Tutto e forzava la Pianta gli amatori si riedifica non a prendere la determinazione e pare in sia consistita di l'Altare! non quell'Altare... dell'arte, " qualcosa, giacch" se ora, si sar" sempre in tempo a proposito nel Finalmente l'Altare riedificarlo. di tare, quell'Al- ricostruire anche plicemente sem- ranno ci", di- al luogo dovuto Disgraziatamente " n" per proporzioni n" per forme, n" per alzato, non anche del regio Opificiodestinata al oggi in possesso fine di ricevere l'Altare, la quale " di forma di due graquadrata, si compone dini ed ha gli angoli sfaccettati, mentre quella che si " costruita ha la forma di un rettangolo, ha un solo gradino, ed " puramente angolare! Bene speso davvero lo zelo di quel cittadino simile reperch" si dovesse giungere a un sultato per" la Pianta determinazione una fu presa; ricostruita nella quale Pianta ! Cosi si compiono le traccio e si lavori dei degli antichi maestri quando, come disegni. Figuriamoci quando i disegni le opere loro nel ca6o, non stono esi- esistono di fantasia! chiuse tutte dal sepolcreto l'Altare furono le finestre pertura ricoperti i loro vani con legname dipinto. Anche per la riadi tali luci quel cittadino lott" per nove invano anni, ma ; eppure lo mostra al sontuoso ricetto, come che anquelle luci e quell'Altare conferivano il vecchio disegno, effetti e proporzioni da farlo apparire tanto ma tanto diverso dallo stato presente, e migliore. Quando delle fu Tribune remosso e L'onorevole monumento, Ministro non della potrebbe Pubblica inviare sul Istruzione, luogo una benemerito persona oramai competente di tale a veri* 16 . 242 NOTE f"care si afferma quanto in questo almeno o la loro sarebbe Questo Egli materiale un scritto, grande e titolo di benemerenza esistono sepolcreto per i lavori del in allo Stato lo stesso torna occupare che correggere riapertura di quelle tal verso ohe sa far esatto la e in ornato? simulazione nuovo trovatolo e dell'Altare la riedificazione quella pianta, ordinare finestre, ALLEGATI ED mento. monu- personale ed operazione o un una un in un* altra. ' Pi" del l' energico animo volte Baccelli commendatore intese simili provvide. Speriamo dunque, non prima, per quel cittadino, che anche questa volta debitamente integrit" di quel monumento, alla e artefice 4) L' egregio 5) Dal Fieramo8ca, due Per opere Regionale per del 1" Gennaio sarebbe in cose la per provveda. Gatti. 1894. questo la conservazione momento Maria e dell'Ufficio V aziono opportuna dei monumenti; nell'Ospedale di Santa Sacramento Annibale il Professore era ma cio" Nuova, per e per la Cappella detta la Loggia della Signoria. insistere perch" non Cappella dell'Ospedale il detto Ufficio dovrebbe dovuta Giovan a pella perduta queir opera Bologna, il quale in detta Capdella Cappella di Sant'Antonio in San Marco, e che si ripet" il motivo da lui Armato, nella oltrech" nell'Altare razione decoarchitetto scultore mostra e del soffitto della corsia che precede la Cappella e negli architravi " la traccia del suo che delle finestre tutte, dove tare geniale nei mascheroni la Per andasse vi ha fatto Questa dove scolpire. Cappella per " presentemente pu" far trionfare dove i lavori ; e l'idea della abbia di riordinamento dello sul da farsi si " dubbi ricostruzione di questa : spedale non l'Ufficio d'arte opera in altra pu" stare re- invocato l'ospedale, parte del- che ha, senza perdere di quel monumentale che la citt" debba rimpiangere la perdita di un' opera d'arte di pi". fatti Per la Loggia della Signoria " inutile raccogliere i lagni che si son sui danni da oltre trenta anni estetici apportati alla medesima, con prima il termometro, le lapidi poi con e per l'opposizione dei dischi per il barometro dei patriottici ricordi riguardanti Milano Boma Venezia. e gli stemmi e i monumenti nazionali Oggi per" ohe il Governo nali Jianegli Uffici regioper i suoi responsabili, questo Ufficio non insodisfatti i pu" oltre lasciare invece che altre lapidi vadano giustificatilamenti, e permettere a giare dannegfar remuovere quel monumento sublime; e perci" esso dovrebbe quegli strumenti di altri congeneri di maggior perscientifici, oggi per la diffusione fezione far remuovere e le iscrizioni, non pi" singolari; e dovrebbe gli stemmi facendo ricollocare le une stessa nella parete di e gli altri nella loggia, ma fianco. Per le lapidi nuove potrebbe poi consigliare le pareti che fiancheggiano la porta ora di Santa Croce: aperta sul lato nord luogo adattatissimo ricordare i benemeriti della patria; riposando in quel Tempio a una parte di coloro che sono e l'orgoglio della Nazione, i pi" benemeriti grandi. essa non a GLI DI SANTA SPRONI DELLE MARIA TRIBUNE DEL FIORE XXIIL dunque. Eccomi " di E che " si cosa parla? Non 1875-1895/... indovina? lo " Una ad me per vuole di tutto, E Dunque, il al tanto lasci riepilogo. Ella, nell'estate Duomo cio" al allora ed originale che tutti il e e per ragguagliati piacere quelli Sproni. veder di l'apparente reputavano che quelle sarebbe cose ne delle una la De modello atterrato. dificazione mo- finestre Fabris mostr" potevano finestra la debitamente delicatezza non faccia intorno piacere, calcina, Con del stato io F architetto riportata abbandono questione riscontr" di in il modello l) che che fecero le non copertura nuova pubblicamente ebbe ha codesta 1875, decorative forme campanile della vagheggiava delle del che in se momento un per novit" certe colorita, delle Sproni finale. vedere per bene, prossime ci poco, cos"? " quella resultato sul entrato sono di scritto degli non facile vero. " " Fiore; perch" che meno del Maria Santa avessi copertura " anni. venti ne se della Precisamente; " come notizie ancora Tribune su intendere; da dura che questione " al in Sono stare, disegno calcina, esatto? 246 Dopo " lo stesso ECC. De da questa illusione disparve,perch" anni sette Fabris esecuzione forma a TRIBUNE DELLE Esattissimo. " ad SPRONI GLI ordin" scrivere direttamente ferm" fosse portato di colori e di Tempio. Ed allora Ella torn" tato, quel maestro, e, rimasto inascol- altro lato del un a al Ministro anche modificazioni lievissime con quel modello che quellavoro, e il quale Baccelli, i che capricci dell'autore dalla mente telegramma con potuto avessero ancora della Facciata,assoggettando passare lui pure, come ogni altro architetto,all'approvazione dovuta. Quell'architettomor", ma da quel giorno Ella non ha lasciato in pace da Istruzione, perch"sparisse di vedere la mostruosit" ornata in tre maniere " " del Fiore la stessa essa senza diverse, la della Pubblica Maria modificazione tutto il 1892,che dello Santa ad attorno a una altro, dal De cio" eseguita Fabris, di guancialeche egliaveva Ministro nessun bratura mem- ottenuto aver alla copertura di quellaspecie disparizione al sodo frontale soprammesso ? nel vero Sono sempre Sprone medesimo. Non potrebbe esserlo di pi". le cose Erano a quel punto, quando della Pubblica degno d'esserne che le aveva discussione Istruzione il un comparve il titolare, al Ministero veramente uomo Pasquale Villari, senatore in fatto sperare che quando sarebbe venuta la questione della copertura di codesti Sproni, che doveva Lei si sarebbe sotto la dato sua ai trattarsi, presidenza 1'ascolto dovuto *).Prima rilievi di per" che di quell' affare fosse per la trattazione il Villari dov" abbandonare nelle mani il di Ferdinando la certezza che giunto il momento, il quale pasPortafoglio, sato Martini,alla il desiderio di Lei stitu" sosperanza sarebbe stato alla fine esaudito. " Permetta che, arrivato continui,di questo tema cio" da chi dipenda fra dirle, Ella gliene dica alcune che non questo punto prima,che a e di noi la deve quanto promessidi sorte dei monumenti, certo sapere : dopo con- 248 i signoriche Fiore di e Ministro un " il buon TRIBUNE DELLE ECC. Opera di Santa Maria del quantit" di modelli di ogni come ogni colore,perch"si potesse abbellire, inviarono genere se SPRONI OLI V compongono lui una a qualunque, e di tutti il Martini meno che in persona, avesse potuto passar sopra alla questione di massima che bisognava stabilire prima senso di passare all'esame disegnio importante. quella definizione Ella " ha non per ragione,ma un disegno o una potesse sentenziare una di definito le coperture di essi di se avessero modello un no si lunque qua- sognava quelliSproni,bi- nella mente o di sorta per ; prima che cento copertura di nuova si fosse di modelli di dei legame costruttori le con cupolette, i del Brunelleschi,e con padiglionidi stile romano se a cupola maggiore. Era necessario di esaminare dividere prospetticamentele cappelle la terracotta convenga con la in color naturale Tante il o bianco marmo risolvere listato. o bene rebbero quella questione saal che vedr" fatto, necessarie;ma giunti " si volutatal punto ce nessuna. ne a era Dunque il Martini era caduto, quando un muratore, appena lavora ai soliti restauri del Duomo, scopr" casualmente dei sodi di quelliSproni un finale in sopra uno " cose a state non ed che le cui marmo, forme ; tanto per se ragione del di avanzo modello " Certo Ella diede da non era una prima sensata. non rimase stro, Mini- nuovo la nemmeno si trovasse un di ma veduto accecato pi" l",cio" come ho Per" e bandonato ab- una Qhe si non vinto. No, anzi,appena ne ebbi notizia ragione del perch" di quel finale,ma " al 4). questione di telegramma e al telegrafo corresse copertura che fu, o quel telegramma per notizia perch" quel finale documentata relazione buona di rendersi cercare come perch" l'architetto parteciparela senza lontana bast" cadenza della de- tutti i caratteri avevano cercai di rendermi a questo non es- sendosi DELLE SPRONI GLI pensato ne dall'architetto, ne 249 ECC. TRIBUNE al Ministero, n" Deputazione, nulla curandosi alcuno delle notizie si deliber" di estendere fatto che pubblicavo, a tutta non copertura degli Sproni quello che in ogni caso dalla di la ideato stato era Ella Pure " di e 0 non impossibile che dove discutere? vuol sostituito i la trionfo sodo,estesa di anche di rovina distrutta tutto a una mie dinanzi servito. La a si " parole, quella perita copertura re- lo tanto sublime? chi opera ragione di temere da e di chi permette tutto. questo argomento, ingrato anche dirmi " mi non che si propose per V interno, della meno contemperanza di parti non quel Da a Alle fatti;vada ci hanno come intenderla. necessario era rarli, deco- eseguire per l" col Sprone,par messa rendere imperfetto quello che gliestetici davano guratamente Trionfato dopo venti anni sciastessa perfezione. il cosi per T esterno, non v'" da aspettarsi fine di " fatto struzione co- maestri gli antichi era Che veda e sul ha vede hanno fabbrica per che non al Duomo ci" che e 5). la storia della conoscere deliberato intendere? voluto fatto aveva Operai avevano " i sodi soltanto per quelliSproni e in modo a che di chi si compone monumento? si operi cosi di continuare Prima si in me straniero,potrebbe per la Deputazione che presiede codesto La ", esiste per composta del un delle Belle Arti E poteva massimo citta,col decreto Governo. non essere con dell'arte, nominava si facevano la che di e Presidente un composizionedi Gonfaloniere dell'Accademia ne interessava la garantivale gioni ra- sorveglianzadell'abile la stratore ammini- simo medeGoverno, al monumento le rendite; il che produsse che il sicure la volle mina deputato a noquella Deputazione al mento monupi" provvida,perch" nel nostro Presidente che quale oggi secolare Gonfaloniere,(oggiSindaco) del dell'Accademia del per il Duomo di Ferdinando III Deputazione 250 SPBONI GLI fino oltre il 1870 dell' Opera di Santa cose in modo procedessero Fiore cerchia del decreto delle attribuzioni che si volle al quando la dal del Fiore giorno che fu nominato del 1818. ad Tempio Facciata,lasciarono Ma Maria del lodevole,perch"non al tutto quellaDeputazione ad uscire dalla modesta da si pensava vero le ECC. TRIBUNE DELLE affidato essa vi attendesse ad architetto Tanto ente un di Santa " struir co- verso. di- Maria trepass" Fabris, la Deputazione olil suo mandato, e a carico della Deputazione che pure quel monumento ecclesiastica, ha, si abbandon" il ohe ha portato che il alle fantasie dei suoi architetti, dal Duomo 1874 continuamente " stato le per il De io quali,se non ero, in in novazioni, pericolod'instava pi" luoghi re- guasto dicerto. Non " so se del Governo si Duomo presente,e il rappresentante al quella Deputazione, rispetto all'arte, che il capo dell'Accademia ma tengano estranei, in possa essere combattute per delle 1'esecuzione intenderlo non posso della loro Accademia? capo " Dalla cio" che esso la conducessi idea importi caso mi che gusto mente una per Firenze sia lontana di buon Nel domanda : dal vero, si possa fantasie non " che averne artistica le che con essere ha scuno cia- prerogative, superiore.Se potreimostrarle quanto e Lei il professore un fa, sembrerebbe debba porta quel titolo, che e il Sindaco codesta quale corredo di sapere professoriaccademici! presente le basti che io le dica che l'Accademia pu" tenersi che di essere tata rappresenda un egregiosignore. Male, perch" se neglierrori che possa prendere sia disoonfessato da chi lo ha eletto, tutto il biasimo non cade sul Corpo accademico. E qui, nella questionedella si doveva copertura di questi Sproni,il Corpo accademico " dovesse farlo intervenire, accadere,come perch" non solvere accaduto, che una questioneche un fanciullo poteva riil criterio naturale,fosse risoluta a rovescio. con delle Belle " Arti non SPRONI GLI 0 " ha detto quei signori: degli Sproni delle Tribune si pose Fiore non anche nel dalle di le statue il prezzo 1407 1404 6) e inalzati,si esse le pagato ; che dove antichi chiamarono giganti, potessero esistere l'idea di esclude possiatedubitare non che potrete ammettere potessero volere da loro finale trovato Non estesa si " reperito?Come gli antichi non nemmeno ordinare a quei fondo di vi pare decorazioni sodi per marmo esse oltre non e non che due coli se- altro,come artisti del secolo XIV dunque le statue come che queirunico proposta possa rappresentare che una alla patte saliente dello Sprone dove non mai che su altrettanto candido marmo volute? che potreste quellestatue,che gli le statue occupavano finale diverso? Dato in candido statue stessero antico ogni archivio, come ammettere che non allogazioni per dunque quali la reperita?Il posto statue quale si vollero, nella furono del che dagliantichi abbiamo struzione co- deliber" ornamento le carte del vostro materia di Maria innanzi portare ad provano al 1501 ciascuna ; alla di Santa venissero !a quei profeti, per Guardate " quella deliberazione mai, lo quali dal nel che mano che 7); e profeti fosse revocata e a primo gruppo i sodi di essi dovessero che 251 ECC. prenda! Ella " di TRIBUNE DELLE potreste dunque sanzionare vollero ? Pensate se meglio non quello venga con- per forma ed ",per le la volle, copertura simile per materia e gli Sproni quale il Brunelleschi i padiglioni la volta maggiore,se non venga cone cupolette, che quando dar fine razionalmente una a disputa, si voglia tener dei fatti che vi ho posto sotconto non t' occhio,non in grado definir meglio mai pi".Alla saiete Deputazione non parl" presso a poco cosi 8)? petuto. ha riPresso a poco scrissi a quei signori come chi si possa ringraziare Ma, so io,sa nessuno per del forme le V ordine di finire gli Sproni con perito? saggiore- per " Chi paese? Come si " occupato se ne sono al fatto sapere occupati il presente Ministro di quanto ho 252 SPRONI GLI ECC. TRIBUNE DELLE Deputazionedel Duomo? soluta? chi V ha riChi ha discussa quellaimportante questione, Mistero! Nessuno ne sapr" mai nulla,perch"non vorr" vi sar" alcuno che di quellainconsideratezza sumere asla responsabilit". Bisogna dire che dopo venti anni,con le promesse che per di Segretari e di Ministri che assicuravano generali il coscienzioso quegliSproni non si sarebbe definito nulla senza della Pubblica Istruzione la e " delle esame poteva non Dal " maestri servito esser gli Operai di e neir ordinare scrupolosi e felicemente come fra essi meglio! del 1401 documento ha Ella Santa veduto i come del Fiore Maria furono . la inclinazione di imposto avessero le mensole e Lei,il monumento scritte da cose quelliSproni il breve distacco sostengono la superbaterrazza, che stacco fregiocon collarino. Anche quel fregio, quel didalla nuova " sparito, colmato prospetticamente decorazione in marmo che gli si " voluta innestare. la corE un fatto che quel distacco illeggiadriva rispondenza fra lo Sprone e la terrazza. in un " anche Ora, se osserva, tradita,perch"con " stata l'alto finiva con saliente che le si " i suoi di diamante Siamo " ogni ho gli occhi quel sopra, e finale sia n" decadimento cavarono con coperturaa una bastone un smussato. vorando dice ; l'artista laall'operadell'artista che lo ha preceduto le statue alla luce in che pi" n" e al grottesco.Vede si fecero ? scoperto vi ho riposto convinzione meno proprio. quel malaugurato finale, che dell'arte, quando e del qualche cosa potuto vederlo sa Ella al mostruoso giornoche " tornato che con quelloche a aggiungeresempre volta sulgusci su quattro lati, del sodo il resto Qui per" siamo " Dal e sempre attorno vuole " ripiano,ed oggi insieme alla parte contro ogni ragione congiunta,si " un fatta finire la decorazione forma ritrovata la decorazione sono oggi? Ohe del tempo da del giore magquelliSproni si quegliinfelici tentativi per SPRONI GLI DELLE TRIBUNE 253 ECC. la Facciata,dei quali i signoridella Deputazione hanno in mano i modelli. Questa sarebbe " Io " unici me architetti secolo al pubblica e il Ministro* Se dei savi in errore, ho non Lei da Vecchio: col loro verdetto quella richer" inca- ne a chi passa condannato nerei persuadessero,chi- mi di continuo di errore mai! Ha ragione. secondo Dunque, mio signore, si trattano come le era cose Di e questo in delle per monumenti che in freno non tutto, non cose. degliedifizi ha dovrebbe un Firenze un la massa da dei numentali mo- in litica porendersi citt" che una e' che non gelosissima, sia mente meritadei un suoi nale gior- tenere cittadini, giornaleche proposto quello che Ella esso in cos" bel nome, essere possa illuminare chi fa! A che le simo luogo del bia- bisogna tener conto; come i pi" che possono sono Peccato le arti desiderio suo chi opera, in Firenze,e come raccolgasempre il plauso dei pi". " di indicate in conto all'inverso! ; esattamente di Palazzo cornice che dimostrato " del pu" tacerla,la renda suno. potr" far da sordo nes- persone la testa; di fronte " decorazione una verr". altre,ma la sentenza Dio lo volesse,e che le stesse persone fossero incaricate di definire da qual parte fosse la ragione per la questionedella " del secolo XIV delegher" Tesarne non precisamente alle " da che e cornice una opinione non certo sono una del secolo XIV sua ne e il Ifospignotti, questione. Signoriasi sarebbe dagli ; al Duomo XVII cosi tale palazzo della una per Questa cosa soli,il Boito ufficiali battezzata XVII sia esattamente cosa uomini del secolo una la competentiin Dunque " per che giudicidue vorrei per fede ho bella davvero! per programma desidera esiste, ma queirUfficio Regionale che ha si rebbe sa- provenendo la- o fatto, 254 SPHONI GLI sciato fare tutte s" TRIBUNE DELLE le belle delle cose ECC. qualiabbiamo tiri la conseguenza. lungamente discorso in Intendo, quel giornaletutto quello che " biasimato stato Lei ha soggetto di lode. a Dunque, giacchemi dice da me rere ricorinteressarle sapere d'altro, potendo Precisamente. " viva sar" tenuto voce non le notizie di minor per conto a cose ciamo stampate, fac- punto... punto, nella S",signor Franceschini,facciamo " al mio che potranno attendere Istruzione dell'arte l'aveva in e che Firenze, n" mediante una politicasar" i Ministri serenamente Commissione il poco n" lieve. ranza spe- nuta dive- della Pubblica anche alle cose come centrale, Martini,si riparial tanto di male Ella ci ha dimostrato,anche fare,come voluta si " lasciato Italia la secondaria,che cosa una ritorno che per 256 di listello, di gusci un Vediamo e gole, o di e lasciata, meglio i cittadini modo quando dunque sia essa se nel murare a ohe fu fatta uso decorazione la quel ritrovata, quale si " reperito il pezzo di prova 1407 quando quegli Sproni non e nel 1404; finiti,si ordinavano ancora a in considerazione. sulla tribuna Sproni della Gli pioeolo ripiano, non d'altro; ed potuto giudicare. un avrebbero per e tenersi da ancora ALLEGATI ED NOTE Giovanni a di Antonio di Banco ed a cominciarono si inerano Donatello profeti, per porsi su due dei quattro piedistallidella tribuna di Donatello medesima. Nel 13 giugno del 1409 la statua era gi" al suo posto; di decorazione non siccome piacque e la statua ma dopo pochi quel genere zione decoracalata, fu allora che si fece l' esperim"nto di una giorni dov" esser due di statue diversa. Il l'J esperimento nuovo del agosto statua nuova una del abbandonato ; E soddisfacesse per" che pare Donatello che si trova 1412 anche che 1* altro genere segno che fosse abbandonato ne perch" nel meno, gi" collocato aveva sulla stessa di decorazione buna tristato era sono irrefragabile prova di piedistallidelle altre tribune, a Bernardo di Duccio Piero Ci uffagni nel 1420 ad Agostino di Antonio nel 1468, ed infine che per di quegli Sproni aveva avuto nel 1501 al Buonarroti, fare il uno a David famoso, che il popol" volle invece a guardia del palazzo dei Signori. rimaste a cuoprire quegli Sproni Oggi dunque che, sparite le statue, sono che tutti gli estetici hanno cotte al rilegamento pitle terre reputate ottime torico di la decorazione le coperture soprastanti, si pu" riporre in onore con prova Non tutto. anche ordinate le statue per condannata? solennemente tanto i ciannove migliore porre fine a questa disputa, che dura da disui piedistallidegli Sproni delle tribune anni, mettendo una leggerissima cotta decorazione in terra che incominci come quella ritrovata sulle sarebbe cornici la cosa di cimasa centimetri tre con di alzato, e si elevi al centro con non della pi" di dieci, e cuoprire il piano inclinato di quegli Sproni con embrici forma adoperata dal Brunelleschi per ogni altra delle coperture sovrastanti? La scoperta messa coi documenti a confronto porterebbe a ci" ; vedremo del Fiore la intender" di Santa Maria la Deputazione secolare se e sapr" profittarne. decorazione 5) La e s' inalzava Su sull'alto. forme stesse in vi si pose Si veda 6) Il 10 Novembre del idonei gli artisti Fra e " dello abbastanza del 1404 i Consoli a se nel dell'Arte esattamente E' o quel proposito convocati libro XLIX misure il si era veduto e della Lana i cittadini censure mosse nella si trovavano verbale serviti ! di edifidelegati alla cazione pi" reputarono die a Giovanni costruzione Lorenzo Ghiberti, Do* queir adunanza pagina 26 dell'Archivio di Santa brogio, d'Am- degli Sproni. che Maria si trova del Fiore cosi: vogliono che lo sprone vere siccome di sarebbe ne gli artisti ed il processo e listello padiglione piano si " collegata nelle stessa se breve un di liente, quello e sulla parte sabastone, che oggi si " modificato con la scoperta fosse stata da prendersi massiccio convocarono a Sprone, sopra ogni caso, se ohe ingenuit" ci con fine era in il Brunelleschi, riassunto dice un da reperita muoveva gusci iu forma intorno alle il parere per intendere che gli si attribuiva circa un errore nate Ilo in Duomo che ascendente trionfava non considerazione, sodo decorazione questa lo smussarlo. del lati mediante la copertura quel finale dapprima che finale a sui quattro si rivochino piano dove i detti mosso e bite d'Ambruogio fuori delle deper Giovanni mutando riin questa forma, cio": Che no amendino sproni si principiono, dicesi che il detto sprone NOTE si deb" abassare, in sprone venga 257 cho' becchatelli e finire a di inori a quella parte questo, che dagli sproni ; cun col parapetto, disengno dov' " dinsegnato i becchatelli, che 4 */A. braccia del dall'Archivio 7) Documenti Deliberaverunt David Betti Bardi que possit teneatur del A S. Giovanni dei di Deliberazioni a a Stefano a al LIV, 15. luogo per la suo terra. si danno fiorini dieci per Filippo Brunellesco in piombo dorato, da farsi a una delle copertura marmo. Bernardo Ciuffagni la statua di un profeta da porsi guarda la chiesa dei Servi in luogo di una figura di gi" allogatagliche gli si disdice. fare a che il puntone 1467. e della figura collocata la detta posta profeti gi" eseguita in 1423. Si d" sopra Santo che venga di Betto Donato parte di pagamento statue pr" dieta Profeti s, ad honorem Banchi Luglio 8. Si delibera 1415 sere es- debeat e duodecim uno Libro 1409 dicesi et condictionibus pactis et salario olim factis accettate ad magistro unius figure per eum quodam alio Profeta, que poni debeant super spronis unius pr" ad presen s edificata seu completa consisti t. Antonii construendum festivit" e Fiore. del figuram, de unam passando quella non si ragiona modis profeto,cum Iohanne tribune facere seu Maria Santa di quod Donato edificare ecclesia cum lo ALLEGATI disengno oh' " al campanile 1' audito si facoia su parte che fare e " il proprio chom' ED Agostino di Duccio prende fare a figura di la che Profeta un lascia sbozzata. del Fiore danno MiohelanMaria 1508. 16 Agosto. Gli Operai di Sunta a da Duccio il marmo lasciato imperfettamente sbozzato il giolo Buonarroti volle fosse posto sul puntone quel David che il popolo non quale vi cava per destinato il quale era e che a consiglio dei migliori artefici di quel tempo sulla ringhiera del palazzo della Signoria. ebbe collocamento 8) Oltre di Santa L quanto Illustrissimi Il felice reperimento di S. M. Sproni LL. Signori del Fiore, certi Resulta o no di uno degli Sproni delle Tribune Signorie Loro in grado di poter definire onde quegli del finale del sodo risposta la copertura a ciascuna rivolgere anche potranno che la sentenza dai Documenti principio nel 1404 e che giornali feci pervenire alla Deputazione nei la seguente le del Fiore, pone e quei sodi abbiano la schietta SS. scritto avevo del Fiore Maria dovuta : non riuscir" alla Loro domande, retta domande della medesima all'Architetto che baster" di queste Santa tenza sen- che le Maria diversa. gli Sproni delle nel 1407 si ordinassero per Tribune i sodi di abbiano avuto quelliSproni, due statue? Resulta sodi fosse o no di quei uno la statua posta nel Giugno del 1409 sopra corazione pochi giorni dopo, perch" alla prima quel tal genere di depiacque? che calata non 17 4 f / 258 NOTE ohe Resulta 1415 si faeesse conveniente nel alla tutte il Dato decorazione nel che Eesulta in ultra 1412 si ponesse l'esperienza di 1420 - marmo 1468 e ALLEGATI ED statua dorata sopra diverso Sprone e che nel definire il genere meglio di quegli Sproni in rapporto ai monumento stante? restatua una 1464 - che 1601 e per si ordinassero perci" si possa dire statue por abbandonato e tale corazione, de- nato condan- saggio reperito? si fosse che finale del della sodo, sarebbe copertura in marmo reperita abbandonato il solo possibile di lasoiare al tergo di statue in marmo bianco la cornice che a quel finale si vuole facesse seguito e che pur bianca forse sulla parte saliente dello Sprone non figur" mai? Dato estetico sia stato mai sul legame poliche da nessun fatto lamento cromo fra le coperture stante, presenti degli Sproni ed ogni altra copertura sovrasi potr" stato' abbandonare per ammetterne di prova anche Vogliano dunque il sistema uno che di copertura fa condannato uno Sprone soltanto? col concorso Signori anche presente prima di avere nato col avuta numento mocuzione ese- sopra 111.mi del loro architetto spondere ri- certo rendere al monumento che potranno domande, e sono di Firenze massimo la occasione non potrebbe porgere pi". servigio,come chiesto Nel giudicare l'ardire di un semplice cittadino a interloquire non in cosa di tanta fatte dagli importanza, vogliano ricordarsi delle premure della meantichi Maria del Fiore desima, Operai della Santa per il perfezionamento a e queste mi avranno per scusato. FINE v* *"*.. " INDICE Dedica Pag. 1 Le Bibliograf"e " Le Epigrafi " 11 Il riordinamento La Facciata Le Statue Santa interno di Santa di Santa alla Maria Loggia di Maria del Fiore Mercato del Fiore. . . , Nuovo Croce . Il riordinamento del Centro del Centro del riordinamento Ancora Le Porte in bronzo per Santa Maria Il Tabernacolo di San Miniato San Il Museo del I miei libri Maria Trinit" II Palazzo San La La Novella e la Casa Spinie dei Gian la Casa di Dante Sagrestianuova Tomba di Lorenzo il " 39 " 49 " 65 " 77 Magnificoe la Facciata 89 99 " 111 " 117 " 127 " 137 " 149 163 azzi. ........ t"gli Lorenzo Lorenzo 31 " Michele del Duomo dell'Opera Santa " " al Monte Santa " 21 Fiore,e l'Episcopio Michele del Tabernacolo di San Ancora . 3 " 175 " 187 " 197 " 209 di San , 260 INDICE Biblioteca La Il Laurenziana Pag. SepolcretoGranducale Mediceo Tribune di Santa Gli Sproni delle COLLOCAMENTO Tavola " I. II. Lettera del Fiore A. " dei Catell"n Il Campanile . . da " " III. III IV. La " bi* Una " di Santa cornice del Palazzo " Il di Lorenzo Facciata di San Sepolcreto Granducale doveva essere " "!""*" il Mediceo 151 della Magnifico..." Lorenzo 69 Maria " Tomba La " 243 . Signoria " " % B. li. Lettera 233 Castiglione Pag. Novella " " TAVOLE DELLE Il Palazzo " Maria 223 -J .... ivi 211 " 215 " 235 quale |