Regione Piemonte - Azienda Sanitaria Locale CN2 “Alba – Bra”
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D e t e r m i n a z i o n e
NUMERO
GENERALE
37
CODICE PROPOSTA
BUDGET ADOTT.
000
DIG
D i r e t t o r i a l e
DATA
ANNO
PROGR.
10
0001
18 GENNAIO 2010
O G G E T T O :
LEGGE REGIONALE N. 23/2007: “DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE POLITICHE
REGIONALI IN MATERIA DI SICUREZZA INTEGRATA". APPROVAZIONE
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PATTO LOCALE PER LA
SICUREZZA INTEGRATA DENOMINATO “PATTO PER LA PROMOZIONE SOCIALE
DELLA SICUREZZA” TRA I COMUNI DI BRA, CERESOLE D’ALBA, CHERASCO, LA
MORRA, NARZOLE, POCAPAGLIA, SANFRE’, S.VITTORIA D’ALBA, SOMMARIVA
BOSCO, SOMMARIVA PERNO, VERDUNO; IL CONSORZIO SOCIOASSISTENZIALE
INTESA; L’ASL CN2 ALBA-BRA; L’ASSOCIAZIONE QUARTIERE MADONNA DEI
FIORI DI BRA; L’ASSOCIAZIONE SAN GIOVANNI BATTISTA DI BRA;
L’ASSOCIAZIONE MOSAICO DI BRA; LA COOPERATIVA SOCIALE GIROTONDO.
I L
D I R E T T O R E
G E N E R A L E
Premesso che con la Legge Regionale n. 23/2007 “Disposizioni relative alle politiche
regionali in materia di sicurezza integrata” la Regione Piemonte, in raccordo con gli interventi
istituzionali dello Stato in materia di ordine e sicurezza pubblica, realizza, anche attraverso attività
promozionali e di sostegno, politiche locali per la sicurezza integrata delle città e del territorio
regionale e per lo sviluppo di una diffusa cultura e pratica della legalità, tese a contrastare i
fenomeni che generano i sentimenti di insicurezza della popolazione e tese ad aumentare la
sicurezza reale;
Rilevato, altresì, che la citata legge individua all’art. 5 le seguenti priorità di intervento:
a) azioni integrate di natura preventiva di contenimento della ampiezza e della gravità dei
fenomeni di illegalità e di criminalità diffusa;
b) pratiche di mediazione dei conflitti sociali e di riduzione del danno riconducibili alle
competenze istituzionali della polizia locale;
c) educazione alla convivenza ed alla coesione sociale, nel rispetto del principio di legalità;
d) interventi di assistenza e aiuto alle vittime dei reati.
Preso atto che, tra le tipologie di intervento finanziabili ai sensi della citata legge, la Regione
Piemonte ha individuato all’art. 9 i Patti locali per la sicurezza integrata, quale strumento per la
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
realizzazione di politiche integrate di sicurezza che organizza, intorno ad obiettivi condivisi ed a
una strategia di lavoro definita, la cooperazione tra i soggetti che in un determinato territorio
agiscono o possono agire in termini di promozione locale, sviluppo della comunità, prevenzione,
repressione e miglioramento concreto della vivibilità locale;
Evidenziato che, a seguito di accordi con gli Enti del territorio, il Comune di Bra ha
presentato, in qualità di Ente promotore e capofila, un Patto Locale per la sicurezza integrata,
denominato “Patto per la promozione sociale della sicurezza”, che prevede i seguenti Enti Partner:
Comune di Ceresole D’Alba, Comune di Cherasco, Comune di La Morra, Comune di Narzole,
Comune di Pocapaglia, Comune di Sanfré, Comune di S. Vittoria d’Alba, Comune di Sommariva
Bosco, Comune di Sommariva Perno, Comune di Verduno, Consorzio Socio Assistenziale Intesa,
ASL CN2, Associazione Quartiere Madonna dei Fiori, Gruppo Volontari Comunità parrocchiale S.
Giovanni Battista, Associazione Mosaico, Cooperativa Sociale Girotondo.
Dato atto che con Deliberazione G.R. n. 64-12711 del 30/11/2009 e successiva
Determinazione n. 356 del 15/12/2009 della Direzione Commercio, Sicurezza e Polizia Locale,
Settore Sicurezza e polizia Locale la Regione Piemonte ha approvato il patto locale per la sicurezza
integrata denominato “Patto per la promozione sociale della sicurezza”.
Considerato che, ai sensi del citato bando di concorso, in caso di approvazione da parte della
Regione Piemonte dei Patti Locali presentati, gli Enti coinvolti sono tenuti a sottoscrivere e
approvare formalmente il Patto con apposito atto deliberativo dei propri organi.
Vista la nota n. prot. 9112/DB1700/2316/DB1705 del 30/12/2009 con la quale la Direzione
Commercio, Sicurezza e Polizia Locale, Settore Sicurezza e polizia Locale della Regione Piemonte
ha richiesto al Comune di Bra, in qualità di ente capofila, la sottoscrizione di uno specifico
protocollo di intesa da parte di tutti i partner del Patto.
Visti:
− la L.R. 23/2007 “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza
integrata”;
− la Deliberazione G.R. n. 64-12711 del 30/11/2009 con la quale la Regione Piemonte ha
approvato il patto locale per la sicurezza integrata denominato “Patto per la promozione sociale
della sicurezza”;
− la Determinazione n. 356 del 15/12/2009 con la quale la Direzione Commercio, Sicurezza e
Polizia Locale, Settore Sicurezza e polizia Locale ha comunicato l’avvenuta approvazione e
finanziamento del patto locale per la sicurezza integrata denominato “Patto per la promozione
sociale della sicurezza”;
− la nota n. prot. 17684/DSG del 27/03/2009 con la quale l’ASL CN2 Alba-Bra aderiva al Patto
Locale per la sicurezza integrata promosso dal Comune di Bra.
Su proposta conforme del Direttore del Distretto n. 2 di Bra (Dott. Elio LAUDANI);
Acquisito il parere favorevole, per quanto di competenza, dei Direttori Amministrativo e
Sanitario (ex art. 3, comma 7, D.Lg.vo 30.12.92, n. 502 e s.m.i.);
DETERMINA
− di approvare il Protocollo di intesa per la realizzazione del Patto Locale per la Sicurezza
Integrata denominato “Patto per la promozione sociale della sicurezza” tra i Comuni di Bra,
Ceresole d’Alba, Cherasco, La Morra, Narzole Pocapaglia, Sanfrè, S. Vittoria d’Alba,
Sommaria Bosco, Sommariva Perno, Verduno, il Consorzio Socioassistenziale Intesa,
l’Associazione Quartiere Madonna dei Fiori, l’Associazione San Giovanni Battista,
l’Associazione Mosaico, la Cooperativa Sociale Girotondo, e questa ASL CN2, allegato alla
presente determinazione (allegato A) per farne parte integrante e sostanziale;
− di dare atto che l’adozione del presente provvedimento non comporta oneri a Bilancio a carico
dell’ASL CN2;
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− di dare atto che il Direttore Generale, in qualità di Legale Rappresentante dell’ASL CN2 AlbaBra, è autorizzato a sottoscrivere l’allegato Protocollo di Intesa per la realizzazione del Patto
Locale per la Sicurezza Integrata denominato “Patto per la promozione sociale della sicurezza”,
approvato dalla Regione Piemonte ex L.R. 23/29007 con DGR n. 64-12711 del 30/11/2009;
− di dichiarare la presente determinazione, vista l'urgenza di provvedere in merito,
immediatamente esecutiva, ai sensi dell'art. 28, comma 2 della Legge Regionale 24 gennaio
1995, n. 10.
Letto, approvato e sottoscritto.
IL DIRETTORE GENERALE
Giovanni MONCHIERO
F.TO MONCHIERO
Sottoscrizione per conferma del parere richiamato nel contesto della determinazione:
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Gregorio BARBIERI
IL DIRETTORE SANITARIO
Francesco MORABITO
F.TO BARBIERI
F.TO MORABITO
Sottoscrizione del proponente:
IL DIRETTORE DISTRETTO N. 2
Elio LAUDANI
F.TO LAUDANI
Allegati: Protocollo d’intesa (allegato A)
Archivio: I.5.27
TR/sb
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Allegato A
PROTOCOLLO DI INTESA
PER LA REALIZZAZIONE AI SENSI DELLA L.R. 23/2007
DEL PATTO LOCALE PER LA SICUREZZA INTEGRATA
DENOMINATO
“PATTO PER LA PROMOZIONE SOCIALE DELLA SICUREZZA”
TRA
IL COMUNE DI BRA
IL COMUNE DI CERESOLE D’ALBA
IL COMUNE DI CHERASCO
IL COMUNE DI LA MORRA
IL COMUNE DI NARZOLE
IL COEMUNE DI POCAPAGLIA
IL COMUNE DI SANFRE’
IL COMUNE DI S.VITTORIA D’ALBA
IL COMUNE DI SOMMARIVA BOSCO
IL COMUNE DI SOMMARIVA PERNO
IL COMUNE DI VERDUNO
IL CONSORZIO SOCIOASSISTENZIALE INTESA
L’ASL CN2 ALBA-BRA
L’ASSOCIAZIONE QUARTIERE MADONNA DEI FIORI DI BRA
L’ASSOCIAZIONE SAN GIOVANNI BATTISTA DI BRA
L’ASSOCIAZIONE MOSAICO DI BRA
LA COOPERATIVA SOCIALE GIROTONDO
PREMESSO
che con la Legge Regionale n. 23/2007 la Regione Piemonte, in raccordo con gli interventi
istituzionali dello Stato in materia di ordine e sicurezza pubblica, realizza, anche attraverso attività
promozionali e di sostegno, politiche locali per la sicurezza integrata delle città e del territorio
regionale e per lo sviluppo di una diffusa cultura e pratica della legalità, tese a contrastare i
fenomeni che generano i sentimenti di insicurezza della popolazione e tese ad aumentare la
sicurezza reale;
che la citata legge individua all’art. 5 le seguenti priorità di intervento:
a) azioni integrate di natura preventiva di contenimento della ampiezza e della gravità dei
fenomeni di illegalità e di criminalità diffusa;
b) pratiche di mediazione dei conflitti sociali e di riduzione del danno riconducibili alle
competenze istituzionali della polizia locale;
c) educazione alla convivenza ed alla coesione sociale, nel rispetto del principio di legalità;
d) interventi di assistenza e aiuto alle vittime dei reati.
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che, tra le tipologie di intervento finanziabili ai sensi della citata legge, la Regione Piemonte ha
individuato all’art. 9 i Patti locali per la sicurezza integrata, quale strumento per la realizzazione di
politiche integrate di sicurezza che organizza, intorno ad obiettivi condivisi ed a una strategia di
lavoro definita, la cooperazione tra i soggetti che in un determinato territorio agiscono o possono
agire in termini di promozione locale, sviluppo della comunità, prevenzione, repressione e
miglioramento concreto della vivibilità locale;
che, a seguito di accordi con gli Enti del territorio, il Comune di Bra ha presentato, in qualità di
Ente promotore e capofila, un Patto Locale per la sicurezza integrata che prevede i seguenti Enti
Partner: Comune di Ceresole D’Alba, Comune di Cherasco, Comune di La Morra, Comune di
Narzole, Comune di Pocapaglia, Comune di Sanfré, Comune di S. Vittoria d’Alba, Comune di
Sommariva Bosco, Comune di Sommariva Perno, Comune di Verduno, Consorzio Socio
Assistenziale Intesa, ASL CN2, Associazione Quartiere Madonna dei Fiori, Gruppo Volontari
Comunità parrocchiale S. Giovanni Battista, Associazione Mosaico, Cooperativa Sociale
Girotondo.
CONSIDERATO
che, in caso di concessione di finanziamento del Patto da parte della Regione Piemonte, i soggetti
proponenti sono tenuti a sottoscrivere uno specifico protocollo di intesa.
VISTA
La L.R. 23/2007 “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata”.
La Deliberazione G.R. n. 64-12711 del 30/11/2009 con la quale la Regione Piemonte ha approvato
il patto locale per la sicurezza integrata denominato “Patto per la promozione sociale della
sicurezza”.
La Determinazione n. 356 del 15/12/2009 con la quale la Direzione Commercio, Sicurezza e Polizia
Locale, Settore Sicurezza e polizia Locale ha comunicato l’avvenuta approvazione e finanziamento
del patto locale per la sicurezza integrata denominato “Patto per la promozione sociale della
sicurezza”.
QUANTO PREMESSO TRA
Il Comune di Bra, rappresentato dalla Prof.ssa Bruna Sibille, Sindaco protempore domiciliata
presso la sede legale dell’Ente in P.zza Caduti della Libertà n. 14, a che agisce in esecuzione della
D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di Ceresole D’Alba, rappresentato dal Sig. Bruno Lovera, Sindaco pro-tempore,
domiciliato presso la sede legale dell’Ente in Via Regina Margherita n. 14, a che agisce in
esecuzione della D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di Cherasco, rappresentato dal Sig. Claudio Bogetti, Sindaco pro-tempore, domiciliato
presso la sede legale dell’Ente in Via Vittorio Emanuele II n. 79, a che agisce in esecuzione della
D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di La Morra, rappresentato dal Sig. Giovanni Bosco, Sindaco pro-tempore, domiciliato
presso la sede legale dell’Ente in P.za Municipio n. 1, a che agisce in esecuzione della D.G.C. n.
……………… del ………………………,
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il Comune di Narzole, rappresentato dal Sig. Fiorenzo Prever, Sindaco pro-tempore, domiciliato
presso la sede legale dell’Ente in Via Umberto I n. 5, a che agisce in esecuzione della D.G.C. n.
……………… del ………………………,
il Comune di Pocapaglia, rappresentato dal Sig. Giuseppe Dacomo, Sindaco pro-tempore,
domiciliato presso la sede legale dell’Ente in Via Cavour n. 4, a che agisce in esecuzione della
D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di Sanfré, rappresentato dal Sig. Bruno Petiti, Sindaco pro-tempore, domiciliato presso
la sede legale dell’Ente in P.za De Zardo n. 1, a che agisce in esecuzione della D.G.C. n.
……………… del ………………………,
il Comune di S. Vittoria d’Alba, rappresentato dalla Sig.ra Grazia Manoni, Sindaco pro-tempore,
domiciliato presso la sede legale dell’Ente in P.za Marone n. 2, a che agisce in esecuzione della
D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di Sommariva Bosco, rappresentato dal Sig. Andrea Pedussia, Sindaco pro-tempore,
domiciliato presso la sede legale dell’Ente in P.za Seyssel n. 1, a che agisce in esecuzione della
D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di Sommariva Perno, rappresentato dal Sig. Simone Torasso, Sindaco pro-tempore,
domiciliato presso la sede legale dell’Ente in P.zza Marconi n.1, a che agisce in esecuzione della
D.G.C. n. ……………… del ………………………,
il Comune di Verduno, rappresentato dal Sig. Alfonso Brero, Sindaco pro-tempore, domiciliato
presso la sede legale dell’Ente in Via Roma n.2, a che agisce in esecuzione della D.G.C. n.
……………… del ………………………,
il Consorzio Socio Assistenziale Intesa, rappresentato dal Prof. Giuseppe Ierardi, in qualità di
Presidente, che agisce in esecuzione della Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.
……….. del
,
l’ASL CN2, rappresentata dal Dott. Giovanni Monchiero.. in qualità di Direttore Generale;
L’Associazione Quartiere Madonna dei Fiori, rappresentata dal Sig. Franco Giretti in qualità di
Presidente;
l’Associazione Gruppo Volontari Comunità parrocchiale S. Giovanni Battista, rappresentata
dal Sig. Giuseppe Tibaldi, in qualità di Presidente;
l’Associazione Mosaico, rappresentata dal Sig. Angelo Brizio, in qualità di Presidente;
la Cooperativa Sociale Girotondo, rappresentata dalla Sig.ra Federica Gemelli, in qualità di
Presidentessa.
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1 - Oggetto
Le parti firmatarie del presente accordo e i relativi organi concorreranno all’attuazione del Patto
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Locale per la Sicurezza Integrata denominato “Patto per la promozione sociale della sicurezza”,
finanziato dalla regione Piemonte ex L.R. 23/2007, nel quadro dei rispettivi ordinamenti ed in
conformità con essi, così come definiti dalle normative attualmente in vigore o che interverranno
nel periodo di validità dell’accordo stesso.
Art. 2 - Obiettivi
a) Le parti firmatarie si impegnano a operare, in maniera coordinata e mettendo in comune risorse
umane, finanziarie e strutture, per favorire nel territorio l’attivazione di un sistema di sicurezza
integrata, al fine di ridurre la percezione di insicurezza tra la popolazione del territorio e di
migliorare la coesione sociale e culturale del territorio.
b) Vengono individuati quali obiettivi specifici del patto:
OS1) - migliorare l’efficacia del controllo del territorio attraverso l’implementazione dei sistema di
videosorveglianza già attivi sul territorio, al fine di prevenire eventuali fatti criminosi, favorire la
repressione degli stessi ed implementare contestualmente la percezione di sicurezza da parte dei
cittadini attraverso una chiara indicazione delle aree sorvegliate.
OS2) - favorire l’integrazione tra le realtà che a diverso titolo si occupano di vigilanza, prevenzione
sociale e sicurezza: forze dell’ordine, operatori sociali e volontariato;
OS3) accrescere le competenze degli anziani nel fronteggiare il fenomeno dei tentativi di truffa e
raggiro a loro danno.
OS4) favorire l’attivazione di sanzioni alternative alla pena detentiva con particolare attenzione alla
criminalità minorile;
OS5) offrire occasioni di incontro e confronto tra le aggregazioni giovanili informali presenti in
determinate aree urbane ed i cittadini ivi residenti;
OS6) riduzione degli episodi di conflittualità tra cittadini ed i gestori di alcuni locali pubblici fonte
di emissioni sonore disturbanti;
OS7) promozione della cultura della legalità con il coinvolgimento attivo di gruppi giovanili e le
Istituzioni scolastiche del territorio;
OS8) promuovere la conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano da parte dei cittadini immigrati,
al fine di favorirne l’integrazione.
Art. 3 - Area di intervento
L’area di intervento del presente accordo è rappresentata dai Comuni aderenti al Consorzio
Socioassistenziale Intesa: Comuni di Bra, Ceresole D’Alba, Cherasco, La Morra, Narzole,
Pocapaglia, Sanfré, S. Vittoria d’Alba, Sommariva Bosco, Sommariva Perno, Verduno.
Art. 4 – Ambiti di intervento
Il presente accordo prevede di intervenire sulle seguenti aree previste dall’art. 9 della L.R. 23/2007:
o la riqualificazione e la rivitalizzazione urbanistica di parti del territorio con interventi
finalizzati alla dissuasione delle manifestazioni di microcriminalità diffusa anche con la
dotazione di impianti tecnologici per rendere più sicuri i luoghi, gli esercizi pubblici,
artigianali e commerciali;
o il rafforzamento della vigilanza e della presenza sul territorio degli operatori addetti alla
prevenzione sociale e alla sicurezza, al fine di assicurare l'intervento tempestivo dei servizi
di competenza degli enti locali con attenzione ai piccoli comuni;
o la predisposizione di strumenti che rendano praticabili le sanzioni alternative alla pena
detentiva quali i lavori socialmente utili o comunque attività riparatorie nei confronti della
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o
o
o
o
collettività nell'ambito di misure alternative alla detenzione;
lo sviluppo dell'attività di mediazione e di prevenzione dei conflitti sociali e culturali;
le politiche di sicurezza di genere e di tutela dell'infanzia e degli anziani;
iniziative nelle scuole tese alla promozione di momenti didattici ed educativi, finalizzati
all'apprendimento della legislazione relativa agli obblighi, ai diritti e ai doveri dei cittadini
nonché all'educazione alla cittadinanza;
l'opera di informazione, che gli enti locali anche in collaborazione con soggetti pubblici o
privati, pongono in essere presso le diverse comunità immigrate in Piemonte, riguardo alla
conoscenza delle norme del nostro ordinamento giuridico.
Art. 5 – Attività
Il presente accordo prevede la realizzazione delle attività dettagliate nell’allegato Dettaglio attività
“Patto per la promozione sociale della sicurezza”.
Art. 6 – Ulteriori impegni delle parti firmatarie
Le parti firmatarie si impegnano inoltre a:
a) individuare le forme partecipative più idonee per la valutazione e le verifiche delle attività
progettuali, per la definizione delle azioni correttive che si rendessero necessarie e per la
composizione delle eventuali controversie che dovessero insorgere nell’applicazione del
presente accordo.
b) promuovere relazioni tra i soggetti interessati secondo il modello di rete.
Art. 7 - Durata
Il presente accordo ha validità a partire dalla data di concessione del finanziamento da parte della
Regione Piemonte sino alla conclusione delle attività previste per una durata complessiva di 18
mesi.
Letto, firmato e sottoscritto.
COMUNE DI BRA
Il Sindaco
BRUNA SIBILLE
COMUNE DI CERESOLE D’ALBA
Il Sindaco
BRUNO LOVERA
COMUNE DI CHERASCO
Il Sindaco
CLAUDIO BOGETTI
COMUNE DI LA MORRA
Il Sindaco
GIOVANNI BOSCO
COMUNE DI NARZOLE
Il Sindaco
FIORENZO PREVER
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COMUNE DI POCAPAGLIA
COMUNE DI SANFRE’
Il Sindaco
GIUSEPPE DACOMO
Il Sindaco
BRUNO PETITI
COMUNE DI S.VITTORIA D’ALBA
Il Sindaco
MARZIA MANONI
COMUNE DI SOMMARIVA BOSCO
Il Sindaco
ANDREA PEDUSSIA
COMUNE DI SOMMARIVA PERNO
Il Sindaco
SIMONE TORASSO
COMUNE DI VERDUNO
Il Sindaco
ALFONSO BRERO
CONSORZIO SOCIOASSISTENZIALE INTESA
ASL CN2 ALBA-BRA
Il Presidente
GIUSEPPE IERARDI
Il Direttore Generale
GIOVANNI MONCHIERO
ASSOCIAZIONE QUARTIERE MADONNA DEI FIORI
DI BRA
Il Presidente
FRANCO GIOETTI
ASSOCIAZIONE SAN GIOVANNI BATTISTA DI BRA
Il Presidente
GIUSEPPE TIBALDI
ASSOCIAZIONE MOSAICO DI BRA
COOPERATIVA SOCIALE GIROTONDO
Il Presidente
ANGELO BRIZIO
La Presidentessa
FEDERICA GEMELLI
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Allegato
DETTAGLIO ATTIVITA’
PATTO PER LA PROMOZIONE SOCIALE DELLA SICUREZZA
Ente promotore
COMUNE DI BRA
Legale rappresentante dell’Ente:
Prof.ssa Bruna SIBILLE – Sindaco protempore
Responsabile amministrativo:
Dott.ssa Marinella MASINI – Dirigente Ripartizione Socioscolastica
P.zza Caduti Libertà n. 14 e-mail: [email protected]
Tel. 0172-438236
Fax. 0172-44333
Sottoscrittori del Patto
Elencare gli enti sottoscrittori e, per ciascuno di essi, indicare il ruolo e le funzioni previste dal
Patto e dal programma di azione
Ente sottoscrittore
Ruolo e funzioni
Comune di BRA
Ente capofila e promotore del Patto.
Coordinamento del Patto.
Realizzazione dell’azione che prevede la riqualificazione urbanistica di
alcuni luoghi pubblici attraverso la dotazione di impianti tecnologici di
videosorveglianza.
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione di interventi
socioeducativi finalizzati alla riduzione della conflittualità tra i residenti
di alcune aree ed alcune aggregazioni giovanili informali fonte di
disturbo.
Realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione di interventi di
mediazione dei conflitti per la gestione della problematica della
conflitualittà tra cittadini residenti nelle aree in cui sono presenti locali
pubblici fonte di emissioni sonore disturbanti.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Comune
d’Alba
di
Ceresole Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di Cherasco
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di La Morra
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio (Oss; Adest) e ai volontari che a diverso titolo si occupano
di sicurezza .
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di Narzole
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di Pocapaglia
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Comune di Sanfré
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di S. Vittoria Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
d’Alba
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di Sommariva Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
Bosco
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di Sommariva Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
Perno
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Comune di Verduno
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
Municipale dei Comuni sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali
del territorio facenti capo al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai
volontari delle Associazioni che a diverso titolo operano sul territorio e
contribuiscono ad implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Partecipazione alla realizzazione di interventi informativi e di
sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale informativo
presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati
ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Consorzio
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
Socioassistenziale Intesa di interventi formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia
– Bra
Municipale dei Comuni sottoscrittori, ai propri operatori
socioassistenziali operanti sul territorio e ai volontari delle Associazioni
che a diverso titolo operano sul territorio e contribuiscono ad
implementare la sicurezza e la protezione sociale.
Coordinamento dell’azione che prevede la realizzazione di interventi
informativi e di sensibilizzazione e alla diffusione di specifico materiale
informativo presso i di incontro anziani del territorio, i servizi pubblici
frequentati ed i luoghi di ritrovo degli anziani.
Realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione di interventi
socioeducativi finalizzati alla riduzione della conflittualità tra i residenti
di alcune aree ed alcune aggregazioni giovanili informali fonte di
disturbo: programmazione e gestione degli spazi aggregativi, d’incontro,
educativa territoriale, promozione di reti locali istituzionali e del terzo
settore ed integrazione con le attività del Piano Locale delle
Dipendenze.
Coordinamento della azione che prevede l’attivazione di sanzioni
alternative alla pena detentiva con particolare attenzione alla criminalità
minorile.
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi di educazione alla legalità rivolti alle fasce giovanili del
territorio.
Coordinamento della azione che prevede la realizzazione di interventi di
promozione della conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano rivolte
ai cittadini immigrati.
ASL CN2 Alba-Bra
Partecipazione alla azione che prevede l’attivazione di interventi
formativi comuni rivolti agli agenti della Polizia Municipale dei Comuni
sottoscrittori, agli operatori socioassistenziali del territorio facenti capo
al Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai volontari delle Associazioni
che a diverso titolo operano sul territorio e contribuiscono ad
implementare la sicurezza e la protezione sociale, con specifico
riferimento alla problematica dei minori e delle dipendenze.
Partecipazione alla azione che prevede l’attivazione di interventi di
educazione alla legalità rivolti alle fasce giovanili del territorio, ad
integrazione delle attività del Piano Locale delle Dipendenze.
Partecipazione alla azione che prevede l’attivazione di interventi
socioeducativi finalizzati alla riduzione della conflittualità tra i residenti
di alcune aree ed alcune aggregazioni giovanili informali fonte di
disturbo: programmazione e gestione degli spazi aggregativi, d’incontro,
educativa territoriale, promozione di reti locali istituzionali e del terzo
settore ad integrazione delle attività del Piano Locale delle Dipendenze.
Associazione Quartiere Partecipazione alla realizzazione della azione che prevede l’attivazione
Madonna dei Fiori – Bra di interventi socioeducativi al fine di ridurre la conflittualità tra i
residenti di alcune aree ed alcune aggregazioni giovanili informali fonte
di disturbo.
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi di educazione alla legalità rivolti alle fasce giovanili del
territorio.
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Associazione Comunità
parrocchiale S. Giovanni
– Bra
Associazione Mosaico –
Bra
Cooperativa
Sociale
Girotondo - Bra
Partecipazione alla azione che prevede l’attivazione di sanzioni
alternative alla pena detentiva con particolare attenzione alla criminalità
minorile.
Partecipazione alle azioni di promozione della conoscenza
dell’ordinamento giuridico italiano rivolte ai cittadini immigrati.
Partecipazione alla realizzazione della azione che prevede l’attivazione
di interventi socioeducativi al fine di ridurre la conflittualità tra i
residenti di alcune aree ed alcune aggregazioni giovanili informali fonte
di disturbo.
Partecipazione alla realizzazione dell’azione che prevede l’attivazione
di interventi di educazione alla legalità rivolti alle fasce giovanili del
territorio.
Efficacia e implementazione del Patto
Presenza di rilevanti problematiche di sicurezza urbana sul territorio oggetto della proposta.
Le principali problematiche di sicurezza urbana rilevate sul territorio possono essere ricondotte alle
seguenti:
1) presenza di un elevato grado di percezione di insicurezza diffuso tra i cittadini;
2) presenza di fenomeni di conflittualità sociale e culturale.
1) Presenza di un elevato grado di percezione di insicurezza diffuso tra i cittadini.
Per quanto concerne il primo punto, il territorio fa emergere una netta dicotomia tra l’elevato senso
di insicurezza percepito dalla popolazione, tema discusso in sede di Comitato Provinciale di Ordine
e Sicurezza Pubblica svoltosi a Bra in data 23 marzo 2009, e la realtà oggettiva che attesta una
diminuzione di reati, come confermato dai seguenti dati forniti dalla Compagnia Carabinieri di Bra:
Periodo
1° bimestre 2007
1° bimestre 2008
1° bimestre 2009
delitti
251
238
182
rapine
3
8
2
furti
141
158
97
truffe
7
6
5
A fronte dei dati oggettivi, i risultati di una indagine condotta tra un campione della popolazione del
territorio nell’ambito del progetto “Bra Città sicura”, realizzata nell’anno 2006 e finanziata dalla
Regione Piemonte ex L.R. 06/2004, confermano la presenza di un alto livello di percezione di
insicurezza e la necessità di implementare le azioni di informazione riguardo i servizi di tutela dei
cittadini. Una quota alta degli intervistati ha infatti considerato la propria città come insicura (oltre
il 65 %). Il genere (maschio o femmina) e il titolo di studio (obbligo o superiore) non hanno
determinato sostanziali difformità di risposta. Alla domanda su come far fronte al problema della
insicurezza, la presenza del vigile o poliziotto di quartiere risulta essere, tra i soggetti intervistati, la
soluzione maggiormente auspicata (70,4%), seguita dalla proposta di installazione di ulteriori
sistemi di videosorveglianza (43,55%). (Essendo stato possibile fornire più risposte il dato
percentuale complessivo risulta essere maggiore del 100%). Si è inoltre tentato di incrociare la
variabile che rileva la percezione della sicurezza e la domanda “Con chi vive in casa?” e non è stato
possibile individuare differenze significative. Il fatto di vivere soli, soli con qualche aiuto, con il
coniuge o con i figli non sembra condizionare le risposte sulla percezione della sicurezza. Il 34,6 %
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degli intervistati dichiara di aver subito almeno un reato nel corso degli ultimi due anni e di questi il
40,6 % sono donne contro un 23,7 % di uomini. L’insieme delle risposte permette tuttavia di
osservare come più della metà di coloro che hanno subito reato siano stati vittime di un furto, come
confermato dai dati seguiti da scippi/borseggi e truffe. Il 30 % di coloro che hanno subito un reato
non ha denunciato l’accaduto. La tendenza a sporgere denuncia risulta maggiore in coloro che
possiedono un titolo di studio più elevato.
Tali dati confermano a distanza di alcuni anni quanto emerso in un’indagine condotta nel
2003 dalla Provincia di Cuneo, dalla quale è emerso come le fasce di popolazione sulle quali ricade
più pesantemente il problema della insicurezza e soprattutto della percezione dell’insicurezza siano
rappresentate dai giovani e dagli anziani. Gli anziani vengono indicati come la categoria più esposta
all'insicurezza senza differenze significative nelle zone territoriali. Inoltre tutti gli intervistati, senza
differenze sostanziali tra le diverse tipologie di soggetti, hanno indicato questa fascia della
popolazione come particolarmente esposta, per diversi motivi. Innanzitutto perché soggetta a truffe
e scippi con maggiore intensità rispetto al resto della popolazione: è stato sottolineato da molti
intervistati l'aumento notevole delle truffe a danno di questa categoria di cittadini.
2) Presenza di fenomeni di conflittualità sociale e culturale.
La seconda problematica relativa alla sicurezza individuata sul territorio è rappresentata dalla
presenza di episodi di tensione e conflittualità socio-culturale, con particolare riferimento alla fascia
d’età giovanile e alla popolazione extracomunitaria.
Dai risultati delle due citate indagini emerge infatti come i giovani e gli stranieri siano le categorie
di cittadini più collegate al tema della sicurezza. Spesso infatti i giovani vengono visti come
portatori di insicurezza tramite il fenomeno degli atti vandalici. Gli intervistati fanno riferimento
soprattutto ad episodi di vandalismo interni ad alcuni edifici scolastici e ad episodi di scritte sui
muri o rovesciamento di cassonetti dell'immondizia. Spesso gli intervistati sottolineano come si
tratti di un fenomeno da mettere in relazione con un problema di mancanza di relazioni e occasioni
di socializzazione dei giovani: la soluzione di tali problematiche sembra, in tale ottica, riguardare
più l'area della prevenzione e della sicurezza sociale che quella del controllo e della repressione. Da
questi elementi emerge la necessità di intervenire in un‘ottica di rete che coinvolga i diversi attori
che si occupano di giovani (Scuole, Associazioni, Servizi Pubblici, terzo settore) in azioni di
promozione della cultura della legalità e del rispetto delle regole con il coinvolgimento diretto dei
giovani, valorizzando il ruolo dei pari nel processo educativo.
Dall’analisi del territorio emerge inoltre l’esigenza di rispondere al bisogno di integrazione socioculturale rilevato in particolare nei Comuni in cui vi è una maggiore incidenza dei cittadini stranieri
(Comuni di Sommariva Bosco, Cherasco, Narzole, Bra) e nei quartieri di Bra dove sono concentrati
gli alloggi di edilizia popolare, per favorire l’incontro tra culture diverse e la valorizzazione delle
risorse umane e relazionali rilevabili tra gli abitanti della zona. In specifico, i territori che
presentano più criticità, per quanto è stato possibile analizzare finora, risultano essere:
Comune di Bra, la zona di edilizia popolare del quartiere Madonna dei Fiori, dove sono
presenti 296 nuclei familiari, di cui il 23,3% sono stranieri. Il totale degli abitanti della zona è 940,
di cui 349 stranieri. Si tratta di una zona in cui vi è un forte stato di degrado ambientale,
problematiche legate alla conflittualità tra inquilini, episodi di violenza tra le varie etnie. Gli abitanti
di questa zona, in particolare gli stranieri, pur essendo in genere regolari, hanno difficoltà ad
accedere ai servizi presenti in città, anche a quelli del tempo libero (vedi attività sportive, culturali,
attività ricreative…) I ragazzini trascorrono il tempo libero nei cortili, per lo più non seguiti da
persone adulte: organizzano tra di loro bande, gruppi, squadre.
Comune di Narzole registra una percentuale di stranieri del 10,75% dovuta ad una
disponibilità di abitazioni a prezzi contenuti maggiore di quella dei comuni limitrofi.
Particolarmente rilevante la percentuale dei minori stranieri presenti: quasi il 17% del totale dei
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minori.
Molti sono i nuclei familiari, dove tanti hanno bambini piccoli. Mancano servizi per la prima
infanzia; non vi sono trasporti pubblici che collegano il paese a Bra, Alba, Fossano.
Comune di S.Vittoria d’Alba, frazione Cinzano, in cui è presente un’aggregazione spontanea
di ragazzi adolescenti, soprattutto stranieri, che cercano una loro dimensione ed una loro presenza
efficace sul territorio, ma vivono una situazione di emarginazione rispetto agli altri giovani del
paese. La loro condizione contiene molti elementi di rischio di devianza.
Comune di Cherasco: comune di media urbanizzazione, con una discreta economia in cui
emerge soprattutto la richiesta da parte delle donne dell’area magrebina di poter usufruire di spazi
di aggregazione, di confronto su tematiche di vita quotidiana ma anche la necessità di corsi di
prealfabetizzazione.
Comune di Sommariva Bosco comune di media urbanizzazione, con buoni collegamenti
all’area del torinese dove si registra la necessità di laboratori di prealfabetizzazione per le donne.
Finalità della proposta di patto in coerenza con le problematiche precedentemente
individuate.
Alla luce delle problematiche di sicurezza sopra esposte, la proposta di Patto individua le seguenti
finalità generali:
- riduzione della percezione di insicurezza diffusa tra la popolazione del territorio;
- riduzione della conflittualità sociale e culturale.
Entrambe le finalità generali individuate verranno affrontate in un’ottica di empowerment e di
sviluppo di comunità, nel tentativo di aiutare la popolazione del territorio a prendere coscienza sia
delle problematiche del proprio ambiente di vita che delle possibili soluzioni, ovvero delle risorse e
delle potenzialità sulle quali è possibile investire per far acquisire al territorio una maggior
“vivibilità”, un maggior grado di benessere e, in conseguenza, una minore percezione di
insicurezza.
La proposta di patto quale strumento efficace per ridurre le problematiche di sicurezza
urbana precedentemente indicate.
Il presente Patto può rappresentare un efficace strumento di riduzione della problematiche di
sicurezza rilevate, in quanto le azioni previste si possono raggruppare in due macro-categorie di
intervento specificatamente rivolte a fronteggiare i problemi individuati: il disagio della
popolazione in termini di percezione soggettiva di insicurezza; la presenza di situazioni oggettive di
conflittualità e o reato. In altri termini, le azioni previste intendono affrontare i problemi individuati
sia dal lato dell’oggettiva situazione di conflitto e/o reato sia dal lato dell’implementazione del
senso di sicurezza nei cittadini del territorio.
Interventi finalizzati ad aumentare la percezione di sicurezza:
Azione 1: implementazione dotazioni di videosorveglianza.
Azione 2: interventi formativi rivolti agli operatori della sicurezza e agli operatori sociali.
Azione 3: interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alla popolazione anziana.
Interventi finalizzati a ridurre le situazioni di conflittualità:
Azione 4: attivazione di percorsi educativi a favore di ragazzi soggetti a provvedimento penale.
Azione 5: realizzazione di interventi socioeducativi rivolti ad alcune aggregazioni giovanili
informali fonte di conflittualità in determinate aree urbane.
Azione 6: realizzazione di iniziative mediazione dei conflitti per la gestione della problematica della
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conflitualittà tra cittadini residenti nelle aree in cui sono presenti locali pubblici fonte di emissioni
sonore disturbanti.
Azione 7: realizzazione di percorsi formativi di educazione alla legalità rivolti agli studenti.
Azione 8: realizzazione di iniziative di informazione relative all’ordinamento giuridico italiano
rivolte alle comunità di stranieri presenti sul territorio.
La coerenza del Patto con la Legge Regionale 23/2007.
La proposta di Patto risulta coerente con quanto disposto dalla Legge Regionale n. 23/2007 per i
seguenti motivi:
- Il Patto si presenta come l’espressione di una politica integrata di promozione della sicurezza e di
sviluppo di una diffusa cultura e pratica della legalità, con la finalità di contrastare i fenomeni che
generano sentimenti di insicurezza tra la popolazione e, contestualmente, aumentare la sicurezza
reale, come previsto dall’art.1) della L.R. 23/2007.
- Il Patto valorizza e rende complementari le competenze specifiche in materia di sicurezza integrata
di Enti Pubblici, dell’Associazionismo e del Terzo Settore, come previsto dall’ art. 9), comma 1)
della L.R. 23/2007.
- Il Patto propone azioni che rientrano in sette delle tipologie di intervento previste dall’art. 9,
comma 3) della L.R. 23/2007 (come specificato al precedente punto 1.5 Ambiti di intervento).
- Il Patto, come previsto dall’art. 9) comma 5) della L.R. 23/2007, è espressione di un “ambito sub
provinciale omogeneo” rappresentato dal territorio dei Comuni aderenti al Consorzio
Socioassistenziale Intesa ed inseriti nel Distretto Sanitario di Bra dell’Asl CN2 Alba-Bra. Inoltre,
gli stessi Comuni, il Consorzio Socioassistenziale Intesa, l’Asl CN2 ed il terzo settore
(Cooperazione Sociale e Associazionismo) hanno partecipato congiuntamente alla stesura del Piano
Sociale di Zona in attuazione della L. 328/200 e della L.R. 1/2004. Infine, il Comune di Bra e il
Consorzio Socioassistenziale Intesa fanno parte del Gruppo Operativo Locale Alba-Bra, istituito ex
Legge 328/2000, Legge Regionale 1/2004 e Deliberazione G.R. n. 52-11390 del 23/12/03 e
finalizzato alla programmazione concordata sui temi della prevenzione della devianza e delle
iniziative rivolte alle persone in esecuzione penale o a ex detenuti.
La proposta di Patto quale valore aggiunto per lo sviluppo delle politiche locali di sicurezza
integrata.
Il Patto proposto si presenta come un valore aggiunto per lo sviluppo delle politiche locali di
sicurezza integrata in quanto, agendo per lo più in ambito di sviluppo di una cultura e pratica della
legalità si integra in un’ottica di complementarità:
- in primo luogo con il PROGETTO PILOTA SULLA SICUREZZA INTEGRATA, finanziato
dalla Regione Piemonte sempre ex L.R. N. 23/2007 a favore dei Comuni di Langhe e Roero, e
finalizzato principalmente al potenziamento del controllo del territorio attraverso l’esercizio in
forma associata di funzioni inerenti la polizia locale e alla stipula di contratti assicurativi finalizzati
al risarcimento delle vittime dei reati;
- in secondo luogo con la richiesta di finanziamento presentata dal Comune di Bra al Ministero
dell’Interno per l’accesso ai fondi ex Art. 61, comma 18, Legge 6 agosto 2008, n. 133 “Fondo per
la realizzazione di iniziative urgenti per il potenziamento della sicurezza e la tutela dell’ordine
pubblico” e finalizzata alla realizzazione di interventi di riqualificazione urbanistica intesi in
termini di potenziamento dei sistemi di illuminazione di alcune piazze ed aree periferiche della Città
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oggetto di fenomeni di criminalità;
- in terzo luogo con la progettualità attivata dal Gruppo Operativo Locale Alba-Bra ai sensi del
bando 2009 promosso dalla Regione Piemonte ex L.R. 1/2004 e finalizzato alla realizzazione di
interventi di inserimento socio-lavorativo rivolti a persone ex detenute.
La proposta di Patto quale risorsa possibile per le politiche locali di sicurezza integrata oltre
la conclusione del programma di azione previsto.
Il Patto rappresenta una risorsa per le politiche di sicurezza integrata anche oltre la conclusione del
programma di interventi previsto, in quanto:
- attraverso il Patto si è attivato un tavolo di confronto tra Amministratori, responsabili di Enti
socio-sanitari e rappresentanti del Terzo Settore che permetterà di affrontare il tema della
sicurezza in un’ottica di complementarità ed integrazione con le altre politiche rivolte al
territorio: politiche di inclusione sociale definite dal Gruppo Operativo Locale Alba-Bra;
predisposizione del Piano Sociale di Zone dei servizi socioassistenziali; Assemblea dei
Sindaci dei Comuni aderenti al Consorzio Socioassistenziale Intesa;
- attraverso il patto sono state inserite e sono diventate oggetto di analisi alcune politiche di
prevenzione, mediazione sociale e promozione della sicurezza che integrano le sinergie
attivate nei anni passati dai Comuni del territorio nel controllo del territorio e nella
formazione congiunta degli agenti di Polizia Municipale.
Obiettivi del programma di azione
A) Problematica: Elevato grado di percezione di insicurezza tra la popolazione.
Finalità generale: Ridurre la percezione di insicurezza diffusa tra la popolazione del territorio.
Obiettivi specifici:
OS1) migliorare l’efficacia del controllo del territorio attraverso l’implementazione dei sistema di
videosorveglianza già attivi sul territorio, al fine di prevenire eventuali fatti criminosi, favorire la
repressione degli stessi ed implementare contestualmente la percezione di sicurezza da parte dei
cittadini attraverso una chiara indicazione delle aree sorvegliate.
OS2) favorire l’integrazione tra le realtà che a diverso titolo si occupano di vigilanza, prevenzione
sociale e sicurezza: forze dell’ordine, operatori sociali e volontariato;
OS3) accrescere le competenze degli anziani nel fronteggiare il fenomeno dei tentativi di truffa e
raggiro a loro danno.
B) Problematica: Presenza di fenomeni di conflittualità sociale e culturale.
Finalità generale: Migliorare la coesione sociale e culturale del territorio.
Obiettivi specifici:
OS4) favorire l’attivazione di sanzioni alternative alla pena detentiva con particolare attenzione alla
criminalità minorile;
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OS5) offrire occasioni di incontro e confronto tra le aggregazioni giovanili informali presenti in
determinate aree urbane ed i cittadini ivi residenti;
OS6) offrire occasioni di incontro e confronto tra cittadini e gestori di alcuni locali pubblici fonte di
emissioni sonore disturbanti.
OS7) promuovere la cultura della legalità con il coinvolgimento attivo di gruppi giovanili e le
Istituzioni scolastiche del territorio;
OS8) promuovere la conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano da parte dei cittadini immigrati,
al fine di favorirne l’integrazione.
Risultati attesi
RISULTATI CHE CI SI ATTENDE DI OTTENERE ATTRAVERSO LA
REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI AZIONE, IN COERENZA CON GLI
OBIETTIVI SPECIFICI.
A) Problematica: Elevato grado di percezione di insicurezza tra la popolazione.
Finalità generale: Ridurre la percezione di insicurezza diffusa tra la popolazione del
territorio.
Obiettivi specifici
Risultati
OS1) migliorare l’efficacia del controllo del Aumento della percezione di sicurezza nei
territorio attraverso l’implementazione dei cittadini.
sistema di videosorveglianza già attivi sul Implementazione
della
copertura
di
territorio, al fine di prevenire eventuali fatti videosorveglianza nelle aree sensibili del
criminosi, favorire la repressione degli stessi centro città e degli accessi alla stessa.
ed
implementare
contestualmente
la
percezione di sicurezza da parte dei cittadini Miglioramento delle modalità di intervento
attraverso una chiara indicazione delle aree per la prevenzione di reati o in caso del
sorvegliate.
verificarsi degli stessi, considerando che il
sistema di video sorveglianza attualmente in
funzione (composto da 9 postazioni esterne
di ripresa, tutte funzionanti) dispone di una
doppia regia, una presso la centrale operativa
del Comando di Polizia Municipale e l’altra
presso il Comando Compagna Carabinieri.
OS2) Favorire l’integrazione tra le realtà che Attivazione di sistemi di comunicazione ed
a diverso titolo si occupano di vigilanza, intervento congiunto per affrontare le
prevenzione sociale e sicurezza: forze tematiche legate alla sicurezza da parte di
dell’ordine, operatori sociali e volontariato.
operatori della sicurezza (Agenti delle
Polizie Municipali) ed operatori sociali.
OS3) Accrescere le competenze degli anziani Riduzione del numero di reati subiti dalle
nel fronteggiare il fenomeno dei tentativi di persone anziane.
truffa e raggiro a loro danno.
Aumento delle denunce dei reati subiti da
parte delle persone anziane e contestuale
riduzione del numero “oscuro” di tali reati.
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B) Problematica: Presenza di fenomeni di conflittualità sociale e culturale.
Finalità generale: Migliorare la coesione sociale e culturale del territorio.
Obiettivi specifici
OS4) Favorire l’attivazione di sanzioni
alternative alla pena detentiva con particolare
attenzione alla criminalità minorile.
OS5) Offrire occasioni di incontro e
confronto tra le aggregazioni giovanili
informali presenti in determinate aree urbane
ed i cittadini ivi residenti.
OS6) Offrire occasioni di incontro e
confronto tra cittadini e gestori di alcuni
locali pubblici fonte di emissioni sonore
disturbanti.
OS7) Promuovere la cultura della legalità
con il coinvolgimento attivo di gruppi
giovanili e le Istituzioni scolastiche del
territorio.
OS8)
Promuovere
la
conoscenza
dell’ordinamento giuridico italiano da parte
dei cittadini immigrati, al fine di favorirne
l’integrazione.
Risultati
Aumento del numero dei percorsi di giustizia
riparativa a favore dei minori come misura
alternativa alla pena.
Riduzione degli episodi di conflittualità
sociale e culturale, con particolare
riferimento alla conflittualità generata da
alcune aggregazioni giovanili informali
presenti sul territorio.
Riduzione delle situazioni conflittuali tra
cittadini residenti e gestori di locali pubblici
fonte di emissioni sonore disturbanti,
attraverso l’individuazione di soluzioni
condivise.
Riduzione degli episodi di vandalismo e
bullismo in ambito scolastico e giovanile.
Miglioramento
dell’integrazione
socioculturale delle comunità di cittadini
extracomunitari.
Riduzione della conflittualità culturale tra
cittadini italiani ed extracomunitari presente
in determinate aree dei Comuni sottoscrittori
del Patto.
PROCEDURE DI VALUTAZIONE INTERNA E/O ESTERNA CHE SI INTENDONO
ADOTTARE PER VERIFICARE L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA DEL PROGRAMMA DI
AZIONE.
Il sistema di monitoraggio e valutazione che si intende adottare nell’ambito del progetto assume
come riferimento il modello teorico-metodologico della valutazione partecipata - intesa come
attività svolta, prevalentemente, dal gruppo di progetto, in cui il valutatore e i partner più rilevanti
lavorano collaborativamente per sviluppare un piano di lavoro o piano di valutazione, analizzare ed
utilizzare i risultati, condurre la valutazione.
In questa prospettiva la valutazione non è patrimonio di un esperto esterno, ma tale ipotesi di lavoro
consente la partecipazione di più soggetti nella fase di interpretazione dei dati e di decisione dei
cambiamenti da attuare, consente quindi di comprendere da più punti di vista quanto era stato
definito in fase di avvio in termini di obiettivi, modalità di attivazione, ecc…
Obiettivi: (ex – ante) condivisione modello di valutazione e definizione dell’impianto di valutativo,
scelta degli strumenti; (in itinere) valutazione in itinere (elaborazione dati e preparazione report per
incontro di valutazione), (ex post): valutazione finale e restituzione risultati (stesura report finale).
Strumenti: questionari ed interviste, osservazione diretta, reportistica.
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Azione
1. Videosorveglianza
2. Formazione operatori
sociali/sicurezza
3. Sensibilizzazione
anziani
4. Sanzioni alternative alla
pena
5. Mediazione conflitti
giovani
6. Mediazione conflitti
esercizi commerciali
7. Educazione legalità
8. Informazione stranieri
Indicatori di verifica
Utilizzando i dati del sistema G.I.P.S. (Guida Interventi
Protocolli Servizi), elaborato dalla Regione Piemonte e di cui la
centrale operativa della Polizia Municipale di Bra è dotata, verrà
verificato il “risparmio”, in termine di ore intervento, di servizi
di Polizia Municipale nelle località videosorvegliate, che
potranno essere monitorate in remoto, a vantaggio di altre aree
dove si ritiene preferibile e più proficua la presenza “fisica”
degli Addetti alla Polizia Municipale.
N. percorsi attivati.
Grado di soddisfazione degli operatori coinvolti rispetto ai
percorsi attivati.
N° di incontri di sensibilizzazione; N° di anziani partecipanti
agli incontri.
N. percorsi proposti
N. percorsi attivati
N. percorsi terminati con esiti positivi
Riduzione degli episodi di conflittualità
N. percorsi attivati.
Grado di soddisfazione dei soggetti coinvolti rispetto ai percorsi
attivati.
N. percorsi attivati.
Grado di soddisfazione degli adolescenti rispetto ai percorsi
attivati.
Grado di soddisfazione degli insegnanti/educatori rispetto ai
percorsi attivati
Grado di soddisfazione degli operatori coinvolti
N. percorsi attivati
Descrizione delle azioni
A) PROBLEMATICA: ELEVATO GRADO DI PERCEZIONE DI INSICUREZZA TRA LA
POPOLAZIONE.
Finalità generale: Ridurre la percezione di insicurezza diffusa tra la popolazione del territorio.
Azione 1
Obiettivo specifico (OS1): Migliorare l’efficacia del controllo del territorio attraverso
l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza già attivi sul territorio, al fine di prevenire
eventuali fatti criminosi; favorire la repressione degli stessi ed implementare contestualmente la
percezione di sicurezza da parte dei cittadini attraverso una chiara indicazione delle aree
sorvegliate;
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Descrizione intervento: L’azione prevede il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza
esistenti e loro estensione in alcune aree identificate dai cittadini in termini di rischio e pericolosità.
Le nuove dotazioni verranno inserite nell’attuale sistema di videsorveglianza, che utilizza la
tecnologia wi-fi per la trasmissione dei dati e che fa capo alla centrale operativa ubicata presso il
Comando di Polizia della Città d Bra e a quella esistente presso il Comando di Compagnia dei
Carabinieri di Bra. Parallelamente all’installazione delle nuove postazioni di videosrveglianza, si
provvederà ad un potenziamento dei sistemi di software e hardware della Centrale operativa della
Polizia Municipale al fine di garantire l’acquisizione della maggiore quantità di dati provenienti
dalle nuove postazioni esterne di ripresa.
Target: popolazione residente nella Città di Bra e gravitante su Bra dai Comuni limitrofi.
Area territoriale di impatto: Comune di Bra
Prodotti: xxxxxxxxxxxxxxxxx
Beni strumentali da acquistare: E’ previsto l’acquisto dei seguenti beni strumentali:
n. 6 apparecchi di videosorveglianza modello SSD9800 – Speed Dome Day&Night Sanyo da
esterno con zoom 36x, autofosu e motion detection; n. 4 telecamere modello TELZM600P; n. 5
trasmettitori monocanale WEBTX01; n. 1 micropc; n. 1 monitor 17”; n. 1 monitor 42”; n. 7 licenze
sofware; n. 7 router radio; n. 1 Access Point; n. 1 server supplementare VDGPRS16IP.
Azione 2
Obiettivo specifico (OS2): Favorire l’integrazione tra le realtà che a diverso titolo si occupano di
vigilanza, prevenzione sociale e sicurezza: forze dell’ordine, operatori sociali e volontariato.
Descrizione intervento: L’azione prevede la realizzazione di interventi formativi comuni rivolti
agli Agenti della Polizia Municipale dei Comuni sottoscrittori del Patto, agli operatori sociali del
Consorzio Socioassistenziale Intesa e ai volontari delle Associazioni che si occupano di
prevenzione sociale.
Si prevede di realizzare due moduli formativi di 18 ore l’uno al fine di permettere ad un maggior
numero di operatori di poter partecipare. Ogni percorso formativo affronterà le seguenti aree
tematiche viste in relazione alla sicurezza e alla percezione della sicurezza da parte dei cittadini: la
sicurezza urbana e la percezione di insicurezza da parte dei cittadini; la gestione dell’insicurezza; le
problematiche nelle aree di edilizia residenziale pubblica; l’intervento di comunità e la creazione e
la messa in rete dei servizi di supporto; le attività di prevenzione e sensibilizzazione;
un’esercitazione pratica in un’area di degrado urbano e forte conflittualità sociale. Si prevede di
realizzare N° 2 corsi di 18 ore l’uno con la partecipazione di un criminologo e di uno psicologo
esperto in tematiche di sicurezza.
Target: Agenti Polizia Municipale dei Comuni partecipanti al Patto; operatori sociali Consorzio
Socioassistenziale Intesa; Volontari Associazioni operanti sul territorio in attività di tutela degli
anziani e dei giovani.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende tutti i Comuni
sottoscrittori del Patto.
Prodotti: xxxxxxxxxxxxxxxx
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Azione 3
Obiettivo specifico (OS3): Accrescere le competenze degli anziani nel fronteggiare il fenomeno
dei tentativi di truffa e reato commessi a loro danno.
Descrizione intervento:
L’azione prevede la realizzazione di interventi informativi e di sensibilizzazione presso i centri di
incontro anziani del territorio, i servizi pubblici frequentati ed i luoghi di ritrovo degli anziani. Gli
incontri prevedono la partecipazione congiunta di Agenti di Polizia Municipale, esperti di
psicologia e criminologia, operatori socioassistenziali e volontari di Associazioni di tutela degli
anziani. Le attività per quanto concerne la Città di Bra verranno realizzate presso il centro di
incontro comunale e presso i centri di incontro gestiti dai comitati di quartiere e di frazione. Per
quanto concerne i territori dei Comuni aderenti al patto, le attività verranno realizzate presso i
Centri parrocchiali, le sedi del progetto “Cocoon” presenti nei comuni di Bra, Sommariva Perno,
Pocapaglia, Santa Vittoria e Narzole. Negli incontri verranno trattati i seguenti temi: le principali
tecniche di raggiro e truffa; gli strumenti di difesa dai tentativi di truffa; la rete di servizi a tutela
degli anziani (Forze dell’Ordine; Associazioni; Servizi pubblici attraverso gli Operatori
Socioassistenziali che operano a contatto con gli anziani soli).
Si prevede di realizzare 6 interventi presso le aree aggregative presenti nel Comune di Bra ed un
intervento per ciascuno degli altri Comuni suindicati. Agli interventi suindicati verrrà affiancata
un’attività informativa effettuata dagli Operatori Socioassistenziali, formati appositamente con
l’azione 2, presso le abitazioni degli anziani soli o non completamente autosufficienti e quindi non
frequentanti i luoghi aggregativi.
Target: I destinatari della azione saranno gli anziani d’età superiore ai 60 anni.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende tutti i Comuni
sottoscrittori del Patto. In particolare i Comuni di Bra, Sommariva Perno, Pocapaglia, Santa Vittoria
e Narzole.
Prodotti: E’ prevista la diffusione di vademecum informativi.
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
B) PROBLEMATICA: PRESENZA DI FENOMENI DI CONFLITTUALITÀ SOCIALE E
CULTURALE.
Finalità generale: Migliorare la coesione sociale e culturale del territorio.
Azione 4
Obiettivo specifico (OS4): Favorire l’attivazione di sanzioni alternative alla pena detentiva con
particolare attenzione alla criminalità minorile.
Descrizione intervento :
L’azione prevede la attivazione di percorsi educativi a favore di ragazzi soggetti a provvedimento
penale tramite l’inserimento all’interno delle attività di volontariato dell’Associazione S. Giovanni
Battista di Bra. Contestualmente, si procederà anche all’individuazione di altre realtà associative del
territorio all’interno delle quali i minori possano svolgere attività socialmente utili al fine di
implementare la quantità e la qualità dei percorsi.
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Tutti i percorsi alternativi alla pena sono realizzati sulla base di un progetto concordato con gli
operatori del Consorzio Socioassistenziale Intesa e con il Servizio Sociale per i Minorenni di
Torino.
Target: I destinatari della azione sono i minori imputabili (età compresa tra i 14 e i 18 anni)
residenti all’interno del territorio del Consorzio Intesa condannati a pene detentive.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende tutti i Comuni
sottoscrittori del Patto.
Prodotti: xxxxxxxxxxxxxxx
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
Azione 5
Obiettivo specifico (OS5): Offrire occasioni di incontro e confronto tra le aggregazioni giovanili
informali presenti in determinate aree urbane ed i cittadini ivi residenti al fine di ridurre gli episodi
di conflittualità sociale e culturale.
Descrizione intervento:
L’azione prevede la realizzazione di interventi socioeducativi al fine di ridurre la conflittualità tra i
residenti di alcune aree ed alcune aggregazioni giovanili informali fonte di disturbo.
In specifico, si prevede l’offerta di spazi e occasioni di incontro organizzati destinati ai giovani;
l’offerta di momenti di incontro finalizzati a promuovere la partecipazione dei residenti nella
progettazione e successiva realizzazione e gestione di alcune proposte concrete per migliorare la
vivibilità di alcuni quartieri e superare il degrado sociale e ambientale; promuovere la
consapevolezza delle risorse personali e l’assunzione di responsabilità per la risoluzione delle
problematiche rilevate.
Target: adolescenti, giovani e adulti caratterizzati da situazioni di degrado culturale, sociale, ed
economico.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende tutti i comuni che
hanno sottoscritto il Patto ed alcuni quartieri di Bra Bra (Quartiere Madonna Fiori di Bra,
Bescurone, Oltreferrovia) dove sono concentrati gli alloggi in E.R.P.
Prodotti: xxxxxxxxxxxxxxx
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
Azione 6
Obiettivo specifico (OS6): Offrire occasioni di incontro e confronto tra cittadini e gestori di alcuni
locali pubblici fonte di emissioni sonore disturbanti.
Descrizione intervento: L’azione prevede la realizzazione di iniziative mediazione dei conflitti per
la gestione della problematica della conflitualittà tra cittadini residenti nelle aree in cui sono
presenti locali pubblici fonte di emissioni sonore disturbanti. Gli interventi verranno gestiti da un
criminologo e da esperti nella mediazione pacifica dei conflitti che si affiancheranno ai
rappresentanti della Amministrazione Comunale e agli Agenti della Polizia Municipale. In specifico
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
gli interventi prevederanno: l’istituzione di tavoli di confronto con i residenti che hanno segnalato
situazioni di disturbo; la diffusione di questionari a tutti i residenti delle citate aree per verificare
l’effettiva situazione di disturbo arrecata dagli esercizi pubblici; l’istituzione di un tavolo di
confronto con gli esercenti e l’Associazione Commercianti di Bra; la proposta di mediazione e la
ricerca di soluzioni condivise per l’eliminazione delle fonti/occasioni di disturbo.
Target: cittadini residenti e proprietari e/o gestori di locali pubblici in situazione di conflittualità.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende alcune aree del
Comune di Bra caratterizzate da situazioni di conflittualità tra esercenti e clienti di esercizi
commerciali e i residenti di quelle aree dovute a problemi di eccessi di emissioni sonore. In
particolare l’attenzione verrà posta sul centro storico di Bra, nell’area compresa tra Corso Garibaldi,
Via Cavour, Via Audisio e Via Principi di Piemonte. Area caratterizzata da un’alta densità di
esercizi commerciali nonché area nella quale si concentrano le principali manifestazioni organizzate
dalla Amministrazione Comunale.
Prodotti: xxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
Azione 7
Obiettivo specifico(OS7): Promozione della cultura della legalità con il coinvolgimento attivo di
gruppi giovanili e le Istituzioni scolastiche del territorio.
Descrizione intervento: Realizzazione di percorsi formativi di educazione alla legalità rivolti agli
studenti di alcune Scuole Medie inferiori del territorio sul tema del rispetto delle regole e della
cittadinanza. L’azione prevede di coinvolgere alcuni gruppi di giovani e di studenti in modo che si
assumano il ruolo di promotori della cultura della legalità nei confronti dei loro coetanei. Le
iniziative che verranno realizzate avranno il compito di diffondere la cultura della legalità e del
rispetto delle regole quali condizioni essenziali del vivere civile e del benessere di una comunità.
Perciò l'educazione alla legalità non prevede la trasmissione passiva di informazioni e nozioni, ma
parte dalla creazione di situazioni problematiche in cui i ragazzi si mettono in gioco e diventano
soggetti attivi sviluppando una personalità critica nei confronti della società e delle istituzioni che li
circondano.
Target: Studenti Scuole Medie Inferiori con particolare riferimento ai minori stranieri
extracomunitari.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende i Comuni di Cherasco,
La Morra, Verduno, Narzole, Sommariva Perno, Pocapaglia, S. Vittoria, Ceresole d’Alba, Sanfrè,
ad esclusione dei Comuni di Bra e di Sommariva Bosco in quanto l’attività di educazione alla
legalità viene realizzata all’interno delle attività finanziate dalla regione Piemonte al Gruppo
Operativo Locale Alba-Bra per il periodo settembre 2009-giugno 2010.
Prodotti: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
Azione 8
Obiettivo specifico (OS8): Promuovere la conoscenza dell’ordinamento giuridico italiano da parte
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dei cittadini immigrati, al fine di favorirne l’integrazione.
Descrizione intervento: Realizzazione di percorsi informativi attraverso il coinvolgimento delle
Associazioni di migranti presenti sul territorio e delle Associazioni di volontariato che si occupano
di stranieri.
Target: cittadini stranieri extracomunitari residenti nei Comuni sottoscrittori del Patto.
Area territoriale di impatto: L’area di impatto di questa azione comprende tutti i Comuni
sottoscrittori del Patto.
Prodotti: è prevista la realizzazione e diffusione di opuscoli informativi.
Beni strumentali da acquistare: non è previsto l’acquisto di beni strumentali.
Struttura organizzativa e staff
Struttura organizzativa prevista per la gestione del programma di azione
Comune di Bra
Dirigente Ripartizione Socioscolastica
Comune di Bra
Comandante Polizia Municipale
Comune di Bra
Funzionario Ripartizione Socioscolastica
Comune di Bra
Consulente- Criminologo
Consorzio S.A. Intesa Responsabile Area Territoriale
Consorzio S.A. Intesa Referente Nuove Povertà
Asl CN2 Alba-Bra
Direttore Distretto Bra
Associazione S. Giovanni Bra
Presidente
Associazione Mosaico Bra
Presidente
Associazione Quartiere Madonna dei Fiori Bra
Presidente
Cooperativa Sociale Girotondo
Presidentessa
Dott.ssa Marinella Masini
Dr. Mauro Taba
Dr. Fabio Smareglia
Dr. Marco Bertoluzzo
Dott.ssa Graziana Ferretto
Dott.ssa Elisa Bono
Dott. Elio Laudani
Sig. Giuseppe Tibaldi
Sig. Angelo Brizio
Sig. Franco Gioetti
Sig.ra Federica Gemelli
Personale dedicato alle azioni: profilo professionale, numero addetti, monte ore dedicato per
ciascuna azione
Azione
2. Formazione operatori
sociali/sicurezza
3. Sensibilizzazione anziani
4. Sanzioni alternative alla pena
5. Mediazione conflitti giovani
6. Mediazione conflitti esercizi
commerciali
7. Educazione legalità
8. Informazione stranieri
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Profilo professionale
Criminologo-Formatore
Psicologo
Criminologo
Psicologo
Operatore Socio
Sanitario
Volontario
Educatore professionale
Assistente Sociale
Mediatore conflitti
Criminologo
Educatore Professionale
Mediatore culturale
Mediatore culturale
Educatore Professionale
N° addetti
1
1
1
1
1
Monte ore
36
40
30
30
250
5
4
1
3
1
3
1
3
2
720
605
772
100
20
407
50
157
283
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Sostenibilità economica
Per quanto concerne le apparecchiature di videosorveglianza, la sostenibilità economica verrà
garantita dal fatto che le nuove dotazioni installate non si configurano quale intervento ex-novo ma
verranno inserite nell’attuale sistema di videorveglianza e collegate alla esistente centrale operativa
presso il Comando di Polizia Municipale della Città di Bra e a quella operativa presso il Comando
Compagnia Carabinieri di Bra. In altri termini, le nuove dotazioni strumentali si configurano come
un’implementazione dell’attuale sistema di videosorveglianza le cui singole postazioni sono
collegate alla Centrale Operativa tramite tecnologia wi-fi che, a differenza di una rete tradizionale
ADSL con le relative opere di cablaggio, permette di ridurre i costi di manutenzione dell’intero
sistema e, al contempo, permette di aumentare il numero di postazioni senza aumentare i costi
dell’attuale contratto di fornitura del servizio wi-fi.
Inoltre, poiché la videosorveglianza rappresenta un intervento che riveste particolare interesse per
l’Amministrazione Comunale di Bra, da alcuni anni è stato introdotto uno specifico capitolo di
spesa all’interno del bilancio comunale relativo alle operazioni di manutenzione dell’impianto. Tale
disposizione di bilancio permetterà di sostenere economicamente l’azione, garantendo il
funzionamento dei sistemi di videosorveglianza anche oltre la conclusione del presente progetto.
Per quanto concerne le diverse attività di prevenzione, socio-educative, di mediazione dei conflitti e
rassicurazione della popolazione, la sostenibilità economica delle azioni al termine del Patto verrà
garantita dal fatto che gli Enti sottoscrittori del Patto si impegnano ad inserire le tematiche e le
problematiche relative alla sicurezza all’interno della diverse forme di programmazione politica del
territorio, con particolare riferimento: ai Piani di Zona dei Servizi Socioassistenziali che
coinvolgono tutti gli Enti pubblici del territorio e le rappresentanze degli Enti del terzo Settore e
della Scuola.
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Segue determinazione n. 37/000/DIG/10/0001 del 18 gennaio 2010
Invio al controllo della Giunta della Regione, ex art. Invio al Collegio Sindacale
2, c. 1, L.R. 30 giugno 1992, n. 31
Prot. n. _____________ del ____________________
prot. n. _____________ del ____________________, Invio alla Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci:
ricevuta dalla Regione in data __________________
Prot. n. ______________ del ___________________
CERTIFICATO DI REGISTRAZIONE CONTABILE
Richiesta chiarimenti da parte della Regione
Si dichiara l'avvenuta registrazione contabile da
prot. n. _____________ del ____________________ parte della S.O.C. Gestione Economico-Finanziaria
Alba, lì ______________
IL FUNZIONARIO INCARICATO
Risposta chiarimenti da parte della Regione con nota
prot. n. _____________ del ____________________,
____________________
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
ricevuta dalla Regione in data _________________ Si certifica che la presente determinazione è stata
Provvedimento conclusivo del procedimento
posta in pubblicazione presso l’Albo dell’A.S.L.
n. __________________ del ___________________
CN2, il
 declaratorio di nullità o decadenza
 di annullamento o non approvazione
 di approvazione
giorni consecutivi
_______________________ per quindici
IL FUNZIONARIO INCARICATO
S.O.C. AFFARI GENERALI
Silvia BARACCO
F.TO BARACCO
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’
Provvedimenti soggetti al controllo della Giunta
della Regione
Provvedimenti non soggetti al Controllo della
Giunta della Regione
Si certifica che la presente determinazione è
divenuta esecutiva il _________________________
 per decorrenza dei termini
 per approvazione da parte della Giunta della
Regione
Si certifica che la presente determinazione è
divenuta esecutiva il 18
 essendo immediatamente eseguibile
 essendo trascorsi dieci giorni dalla pubblicazione
(art. 3, L.R. 30/06/92, n. 31)
IL FUNZIONARIO INCARICATO
S.O.C. AFFARI GENERALI
Silvia BARACCO
F.TO BARACCO
Pagina 28
gennaio 2010
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patto per la promozione sociale della sicurezza