VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
VERBALE DELLA SEDUTA D’INSEDIAMENTO DELLA COMMISSIONE (n. 1)
A seguito della nomina e della relativa comunicazione i sottoscritti commissari della
valutazione comparativa citati in epigrafe:
prof. Mario De Grassi ordinario, presidente
prof. Gianfranco Carrara ordinario
prof. Arie Gottfried, ordinario
prof. Saverio Mecca, ordinario
prof. Massimo Lemma, ordinario, segretario
si riuniscono in data 08.07.2010 alle ore 9:00 nei locali del D.A.C.S. dell'Università
Politecnica delle Marche situati in via Brecce Bianche, Ancona per procedere alla valutazione dei
titoli dei candidati.
Prima di intraprendere i lavori, i commissari danno atto che, previa autorizzazione del
Rettore rilasciata con D.R. n. 12375/RIP/II del 24.05.2010 (prot.) il giorno 8 del mese di giugno alle
ore 15:00 hanno proceduto per via telematica all’insediamento della commissione ed hanno
espletato i compiti previsti nella riunione preliminare di seguito specificati:
1) hanno proceduto alla designazione del presidente e del segretario rispettivamente nelle persone
dei proff. Mario De Grassi e Massimo Lemma;
2) hanno individuato i criteri generali per la valutazione dei titoli e per la valutazione della prova
didattica dei candidati che non rivestono la qualifica di professore associato;
3) hanno stabilito la data della riunione per la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni
scientifiche, la data per l’estrazione dell’argomento della prova didattica.
4) hanno dichiarato l’assenza di relazioni di parentela o affinità entro il quarto grado incluso e che
non sussistono cause di astensione e di ricusazione tra loro né con i candidati.
Ai sensi del D.P.R. 445/00 i sottoscritti commissari, consapevoli delle sanzioni penali in caso di
dichiarazioni mendaci, dichiarano che tutte le determinazioni di cui sopra sono frutto di lavoro
collegiale svolto per via telematica e che il documento datato 08.06.2010 sottoscritto a firma
autografa dal presidente della commissione, prof. Mario De Grassi rispecchia fedelmente tali
determinazioni.
E’ parte integrante del presente verbale la documentazione relativa all’uso dello strumento
telematico come prescritta dall’autorizzazione del Rettore.
La seduta è sospesa alle ore 9:20
Letto, approvato e sottoscritto
LA COMMISSIONE
prof.
Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
VERBALE DELLA VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLE PUBBLICAZIONI
SCIENTIFICHE (n. 2)
Il giorno 08.07.2010 alle ore 9:30 nei locali del D.A.C.S. dell'Università Politecnica delle
Marche situati in via Brecce Bianche, Ancona prosegue la riunione della Commissione per la
valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei candidati.
La commissione decide di procedere secondo l’ordine alfabetico dei candidati come da
elenco fornito dall’amministrazione e da atto che non sono pervenute rinunce – da parte di alcun
candidato - alla partecipazione alla valutazione comparativa.
La commissione verifica che il bando limita a 10 il numero delle pubblicazioni richieste.
La commissione apre il plico relativo al dott. Alberto Giretti. Essa contiene 3 buste, di cui
una aperta e vuota intitolata “Domanda”, un “plico n.1” intitolata “Titoli”, un “plico n.1” intitolato
“Pubblicazioni”.
La commissione verifica la corrispondenza di quanto indicato nell’elenco pubblicazioni, nel
curriculum e nelle dichiarazioni sostitutive allegati alla domanda con quanto inviato nel plico delle
pubblicazioni;
Al termine dell’esame della documentazione del candidato Alberto Giretti, ogni
commissario, tenendo conto dei criteri generali stabiliti nella riunione preliminare, formula il
proprio giudizio individuale.
La commissione apre il plico relativo al dott. Fabrizio Leccisi. Essa contiene 3 buste, di cui
una aperta e vuota intitolata “Domanda”, un “plico n.1” intitolata “Curriculum dell’attività didattica
e scientifica; Titoli didattici e scientifici; Dichiarazione sostitutiva di atto notorio”, un “plico n.2”
intitolato “Elenco generale delle pubblicazioni allegate alla domanda; n.2 Dichiarazioni sostitutive
di atto notorio; n. 10 Pubblicazioni”.
La commissione verifica la corrispondenza di quanto indicato nell’elenco pubblicazioni, nel
curriculum e nella dichiarazione sostitutiva allegati alla domanda con quanto inviato nel plico delle
pubblicazioni;
Al termine dell’esame della documentazione del candidato Fabrizio Leccisi, ogni
commissario, tenendo conto dei criteri generali stabiliti nella riunione preliminare, formula il
proprio giudizio individuale.
La commissione apre il plico relativo al candidato Maurizio Nicolella. Essa contiene 3 buste,
di cui una intitolata “plico n.1” contenente la domanda (non presente) e una intitolata “plico n.2”
contenente Titoli, Certificati, Attestazioni con dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà;
Curriculum attività scientifica e didattica; Elenco pubblicazioni e un “plico n.2” contenente n. 10
Pubblicazioni, dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà”.
La commissione verifica la corrispondenza di quanto indicato nell’elenco pubblicazioni, nel
curriculum e nella dichiarazione sostitutiva allegati alla domanda con quanto inviato nel plico delle
pubblicazioni;
Al termine dell’esame della documentazione del candidato Maurizio Nicolella, ogni
commissario, tenendo conto dei criteri generali stabiliti nella riunione preliminare, formula il
proprio giudizio individuale.
La commissione apre il plico relativo al dott. Pasquale Petrella. Essa contiene 2 buste, di cui
una denominata “plico n.1” contiene “Documenti e Titoli”, e la seconda un “plico n.2” intitolato
“Pubblicazioni n.10”.
La commissione verifica la corrispondenza di quanto indicato nell’elenco pubblicazioni, nel
curriculum e nella dichiarazione sostitutiva allegati alla domanda con quanto inviato nel plico delle
pubblicazioni;
Al termine dell’esame della documentazione del candidato Pasquale Petrella, ogni
commissario, tenendo conto dei criteri generali stabiliti nella riunione preliminare, formula il
proprio giudizio individuale.
La stessa procedura risulta quindi ripetuta per tutti i candidati esaminati nella seduta odierna
e di seguito nuovamente elencati:
GIRETTI ALBERTO
LECCISI FABRIZIO
NICOLELLA MAURIZIO
PETRELLA PASQUALE
I giudizi individuali allegati al presente verbale fanno parte integrante di esso.
La seduta è tolta alle ore 15:45
Letto, approvato e sottoscritto.
LA COMMISSIONE
prof.
Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
ALLEGATO AL VERBALE n. 2
GIUDIZI INDIVIDUALI
CANDIDATO
GIRETTI ALBERTO
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente riassunto.
Alberto Giretti è nato a Cingoli (MC) il 25 Dicembre 1961. Nel 1990 consegue la Laurea in Ingegneria.
Nell'anno 1995 consegue il titolo di dottore di ricerca in "Sistemi Artificiali Intelligenti". Nel periodo dal
1996 al 2004 lavora come tecnico all'Università Politecnica delle Marche presso l’istituto di Architettura
Tecnica e Produzione Edilizia (poi Dipartimento DACS). Dal 2004 ricopre il ruolo di ricercatore ICAR/11
presso l’Università Politecnica delle Marche.
E' stato socio co-fondatore della Nautes s.r.l., società di spin-off dell'Università Politecnica delle Marche,
dove ha ricoperto il ruolo di responsabile scientifico della ricerca fino al 2005. E’ stato membro
dell’advisory board della conferenza internazionale Design Computing and Cognition. E’ stato responsabile
scientifico nei progetti europei WINDS, MACE, C-TIDE dell’Università Politecnica delle Marche. Ha
svolto attività di formatore presso il Ministero delle Attività Produttive
Attività Scientifica Nazionale
• Dal 1991 al 1994 ha svolto attività di ricerca nell’ambito del progetto di ricerca nazionale Criteri e
supporti per la progettazione di edifici residenziali. Procedure informatizzate di progettazione:
banche dati, finanziato all’interno del Progetto Finalizzato Edilizia del CNR.
• Dal 1998 al 2000 ha partecipato al progetto nazionale - Sistemi tutoriali intelligenti per la
progettazione architettonica e tecnologica – finanziato dal MURST.
• Dal 2003 al 2005 ha svolto attività di ricerca nel progetto di ricerca nazionale – Sistemi avanzati per
il Knowledge Management: Applicazioni per sistemi CAD-CAM e tecnologie e-learning nell’ambito
delle problematiche di progettazione a complessità elevata in meccanica ed edilizia – Finanziato
nell’ambito del progetto PRIN 2003
• Dal 2000 al 2004 ha svolto attività di ricerca nel progetto di ricerca nazionale – Sistemi esperti per il
management della conoscenza diffusa: innovazione e formazione aziendale nei settori della
progettazione produzione dei componenti edilizi e nella pianificazione dei processi costruttivi finanziato nell’ambito PRIN.
• Dal 2005 al 2007 ha svolto attività di ricerca nel progetto di ricerca nazionale – Design Knowledge
Management: Generazione e apprendimento di competenze progettuali in problemi tecnologici
complessi nel campo dell’edilizia e della meccanica – Finanziato nell’ambito PRIN 2005
• Ha svolto ricerche nell’ambito del progetto - Efficienza energetico ambientale e qualità indoor
attraverso l’uso di materiali innovativi – Unità operativa di Ancona – Finanziato nell’ambito PRIN
2006
• Svolge il ruolo di coordinatore scientifico vicario del progetto - Il portale italiano per la formazione
nella progettazione architettonica e nella gestione della costruzione – Finanziato in ambito PRIN
2008
Attività Scientifica Internazionale
Dal 2000 al 2003 ha svolto il ruolo di coordinatore scientifico del progetto europeo – Web Based
Intelligent Design Tutoring Systems (WINDS) – finanziato dalla comunità europea nell’ambito del
5° programma quadro.
• Dal 2002 al 2004 ha svolto attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo - Changeable
Thermal Inertia Dry Enclosures (C-Tide) - finanziato all’interno del 5° programma quadro.
• Dal 2006 al 2009 ha svolto il ruolo di responsabile del WP 2 - Project Requirements and Quality
Control - del progetto europeo – Metadata for Architecture in Europe (MACE) – finanziato dalla
comunità europea nell’ambito del 6° programma quadro.
• E’ stato revisore per la conferenza internazionale Design Computing and Cognition.
Attività Didattica
• Ha svolto attività di tecnico di laboratorio nei corsi dell’ IDAU (Istituto di Disegno, Architettura e
Urbanistica) dell’Università di Ancona dal 1996 al 2004.
• E’ docente del corso di Tecniche Diagnostiche per l’Edilizia dal 2005.
• Dal 2005 al 2007 è stato docente del corso di Laboratorio di Progettazione di Elementi Costruttivi.
• Dal 2008 è docente del corso di Progettazione di Elementi Costruttivi.
•
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
Le pubblicazioni elencate in curriculum sono 51, coprono il periodo 1992 – 2008 e sono così raggruppabili:
LIBRI NAZIONALI
1. De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2008) Reti Bayesiane con applicazioni all'edilizia
e alla gestione del territorio, Franco Angeli, Milano.
2. Cocchioni C., Giretti A. (2006) Indoor Air Quality. Inquinamento da Radon. Strumenti di diagnosi e
validazione del progetto, Alinea, Firenze.
RIVISTE INTERNAZIONALI
3. Viola S.R., Giretti A., Leo T. (2007) Detecting differences in "meaningful learning" behaviors and their
evolution: a data driven approach, Int. J. of Computing and Information Sciences, 5(2) (2007) 63-73.
4. Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2007) Set up of an automated multi color system for interior wall
painting, International Journal of Advanced Robotic Systems 4(4).
5. Viola S. R., Giretti A., Leo T. (2006) Exploring attitudes of learners with respect to different learning
strategies and performances using statistical methods , International Journal of Emerging Technologies
in Learning (ijet), vol.1, issue 1, June 2006, ISSN 1863-0383
6. Giretti A., Spalazzi L. (1997) ASA: A Conceptual Design-Suport System, Engineering Application of
Artificial Intelligence, Vol. 10 n° 1, Elsevier Science pp. 99-111.
NEWSLETTERS INTERNAZIONALI
7. Viola S.R., Giretti A., Leo T. (2007) Learners' profiling by data driven approaches, IEEE Learning
Technology Newsletter, 9(2) .
ARTICOLI IN PROCEEDINGS DI CONFERENZE INTERNAZIONALI
8. Lemma M., Giretti A., Ansuini R., (2008) A planning - design interaction model to improve customer
satisfaction, in: Proceedings of CIB conference 2008 – Improving performance, Helsinki, Finland, June
3-4.
9. De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2008) A Bayesian risk assessment tool for
designing complex buildings, in: Proceedings of CIB conference 2008 – Improving performance,
Helsinki, Finland, June 3-4, 2008.
10. Giretti A., Carbonari A., De Grassi M., Naticchia B. (2008) Advanced real time safety management
system for construction sites, in: Proceedings of the 25th International Symposium of Automation and
Robotics in Construction, ISARC, Vilnius, Lithuania.
11. De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2007) Development of an automatic four-color
spraying device carried by a robot arm, in: Proceedings of 24th International Symposium on Automation
and Robotics in Construction, ISARC 2007, September 19-21, India.
12. De Grassi, M., Giretti A., Ansuini R., De Angelis M., Leo T., (2007). From Information to Knowledge:
Metadata for Architectural Content in Europe, Proceedings of the CELDA Conference, IADIS Press, p.
333, 342
13. De Grassi M., Giretti A., Ansuini R., Zambelli M., Barzon F. (2007) Metadata for Architectural Content
in Europe (MACE): Integration of Architectural Databases in the Web, in: Proceedings of the European
Conference on Architectural Digital Archives - Architecture in the digital age: a question of memory,
Paris, November 8-10.
14. Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2006) Set up of a robotized system for interior wall painting, in:
Proocedings of the 23rd International Symposium on Automation and Robotics in construction ISARC
2006, Tokyo, Japan, October 3-5.
15. Naticchia B., Giretti A., Giretti P. (2006) Systems for Real Time Construction Site Management, in
Proceedings of CIB Joint International Symposium: Construction in the 21st Century: Local and
Global Chal-lenges, Roma, Italy, October 18-20.
16. De Grassi M., Giretti A., Leo T., Ansuini R., De Angelis M. (2006) Towards design tutoring systems:
modeling tutorial discourse in architectural design revision sessions, in: Proceedings of IADIS
International Conference Cognition and Exploratory Learning in Digital Age (CELDA 06), Barcelona,
Spain, December 8-10.
17. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2006) Non sequential patterns analysis along time for "meaningful
learning" strategies of navigation detection , Proceedings of the ICL 2006, Villach, Austria.
18. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2006) Differences in "meaningful learning" strategies of navigation: an
empirical model, Proceedings of the ICALT 2006, pp. 441-445, IEEE Computer Society Press, Los
Alamitos, California, USA, ISBN 0-7695-2632-2,
19. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2006) Exploring attitudes of learners with respect to different learning
strategies and performances using statistical methods , Proceedings of the IMCL 2006 , Amman, Jordan.
20. De Grassi M., Giretti A., Mengoni M. (2005) Modeling Technology Enhanced Learning Environments
through Designers Observation, in Proceedings of the International Workshop on Understanding
Designers'05, University of Provence, Aix-en-Provence
21. Carbonari A., De Grassi M., Giretti A. (2005) : A numerical algorithm for carrying out “Whole building
hourly analyses” on PCM containing buildings, in Prooceedings of XXXIII IAHS World Congress on
Housing Transforming Housing Environments through Design, Pretoria, South Africa
22. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2005) Discovering learning process patterns by multivariate analysis of
usage frequencies data in e-learning courses , in Proceedings of the ICL 2005 Conference, M. E. Auer,
U. Auer, R. Mittermein eds., Kassei University Press, ISBN 3-89958-136-9
23. De Grassi, M., Giretti, A., Natale, F., (2005). Meaningfull Learning in Web-Based Design Teaching
Environments, Proceedings of the CELDA Conference, IADIS Press 2005, p333, 342
24. De Grassi M., Giretti A., Bazzanella L., Caneparo L. (2003) The AEC Virtual University- Design
Oriented Knowledge Transfer Methods and Technologies, Proceedings of the Conference CAAD
Futures, National Chen Kung University, Tainan, Taiwan, 28-30 April.
25. Voss A., Giretti A., De Grassi M. (2001) "Cases, concepts and rationales for intelligent coaching in
design", in Professionelles Wissensmanagement: Erfahrungen und Visionen, Gerd Stumme, Hans-Peter
Schnurr, Steffen Staab, Rudi Studer, York Sure (eds), ISBN: 3-8265-8611-5, Shaker Verlag, Aachen,
March 2001, pp. 197 –18
26. Casals M., Mecca S., Masera M., De Grassi M., Giretti A. (2000) WINDS, “A Virtual School of
Architecture, Environmental and Engineering Design”, 1er Congreso Internacional - Docencia
universitaria e Innovaciòn, UAB, UB, UPC, Barcellona.
27. De Grassi M., Giretti A., Caneparo L. (2000) "Educative Technologies for the School of Architecture of
the Information Age” in Proceedings of the ACSA Technology Conference, Cambridge (MA): MIT
Press.
28. Panti M., Spalazzi L., Giretti A (2000) A Case-Based Approach to Information Integration”, in 26th
International Conference on Very Large Databases, Cairo, Egypt, 10-14 September.
29. De Grassi M., Voss A., Giretti A., (2000) Cases, Concepts and Rationales for Intelligent Coaching in
Design”, Proocedings of the IST 2000 workshop on case based reasoning in intelligent training systems.
30. De Grassi M., Giretti A., Caneparo L., Mecca S. (2000) "Teaching Construction in the Virtual
University", in Proceedings of the Construction Information Technology 2000, Reykjavik.
31. De Grassi M., Giretti A., Pinese P. (1999) “Knowledge Structures of Episodic Memory in Architectural
Design: an Example of Protocol Analysis”, in Proceedings of the 17th eCAADe conference, Liverpool,
September.
32. De Grassi M., Giretti A., Lemma M., Spalazzi L.(1996) Formal methods for conceptual design aiding
systems,
in
AID'96
Workshop
``Logic-based
approaches
to
AI
in
design,
Stanford CA, USA, 24-27 Giugno.
33. De Grassi M., Giretti A., Spalazzi L (1996) Applying Formal Methods to case based design aid”, in J.S.
Gero, F. Sudweeks Proceedings of Artificial Intelligence in Design 1996, Kluwer Academic Publishers,
London, pp 191-210.
34. De Grassi M., Giretti A. (1995) "Applying Formal Methods to Multimedia Design AID", Proceedings of
"Multimedia and Architectural Disciplines" the 13th European Conference on Education in Computer
Aided Architectural Design in Europe, Edited by Benedetto Colajanni e Giuseppe Pellitteri - Palermo 16
- 18 Novembre.
35. Giretti A., Spalazzi L., Lemma M. (1994) ASA an interactive assistant to architectural design" in J.S.
Gero, F. Sudweeks Proceedings of Artificial Intelligence in Design, Kluwer Academic Publishers,
London, pp. 93-108
36. Colajanni B., Fornarelli A., Giretti A., Naticchia B., Pellitteri G. (1993) A.S.A. an Intecarctive assistant
to Architectural Designers, in Prooceedings of The Management of Information Technology for
Construction conference, Singapore.
37. Giretti A., Naticchia B. (1992) ASPIDE: A Constraint-Oriented Approach to Geometrical Modelling in
Architectural Design, in Proceedings of C.I.B. World Congress - Montreal
ARTICOLI IN ATTI DI CONGRESSI NAZIONALI
38. Giretti A., Carbonari A. (2007) A robotic end-tool for automated multi-colour interior wall painting, in:
Atti del Convegno ISTeA 2007- Nuove tecnologie per le costruzioni e la sicurezza, Favignana, June 1416.
39. Giretti A., Cesini G., Carbonari A. (2007) Numerical and experimental evaluation of the influence of
acoustic bridges on envelopes’ performances, in: Proceedings of 3rd International Congress Ar.Tec.,
Ancona, Italy, November 22-23.
40. Giretti A., D’Orazio M., Del Conte A. (2007) Ground Penetrating Radar Aanalysis of Masonry
Structures, in: Proceedings of 3rd International Congress Ar.Tec., Ancona, Italy, November 22-23.
41. De Grassi M., Giretti A., Ansuini R., Leo T., De Angelis M. (2007) Metadata for Architectural Contents
in Europe, in: Proceedings of EARCOM 07 international conference, Ancona, May 17-19.
42. Cocchioni C., Giretti A. (2003) Sistemi di ancoraggio per pareti a schermo avanzato rappresentazione di
expertise per il progetto, atti del Convegno Involucri quali messaggi di architettura, Napoli.
43. Naticchia B., Giretti A. (2003) Manutenzione programmata degli involucri: un modello per la
valutazione preventiva, Atti del Convegno Involucri quali messaggi di architettura, Napoli.
44. De Grassi M., Giretti A., Naticchia B. (2001) La riabilitazione strutturale di elementi in legno attraverso
l’inserzione di materiali compositi con tecnica spray-up in atti del Convegno “Costruire l’Architettura: i
materiali, i componenti, le tecniche” Napoli.
45. Giretti A., Naticchia B., Copparoni S., Tomasini E. P., Esposito E. (2001) Applicazione della
vibrometria laser doppler a scansione (vlds) per la diagnostica di rivestimenti in materiale lapideo, in
atti del Convegno “Costruire l’Architettura: i materiali, i componenti, le tecniche” Napoli.
46. De Grassi M., Giretti A., Caneparo L. (2000) "Teaching Architectural Design: the WINDS project", in
Atti della conferenza Architecture & Multimediality, Roma.
47. De Grassi M., Fornarelli A., Staffolani M., Giretti A. (1997) A Fuzzy Model of Architectural Space”,
Proceedings of ‘European Symposium on Intelligent Techniques’ march 20-21, 1997, Bari.
48. Giretti A., Spalazzi L., Naticchia B. (1994) A computational Architecture for Conceptual Design
Support, in A. M. Ronchi (ed),Atti del congresso Virtual Project, pagg. 297-313, Bologna.
49. Fornarelli A., Giretti A. (1992) ASPIDE: un approccio constraint-oriented alla modellazione geometrica
nella progettazione architettonica" Atti del congresso I.CO Graphics 92, Mondadori Milano.
POSTER SESSIONS IN CONFERENZE INTERNAZIONALI
50. De Grassi M., Giretti A., Mandorli F., Mengoni M., (2006): Ideation as the Construction of Meaning,
Second International Conference on Design Computing and Cognition (DCC'06) 10 - 12 July 2006
Technical University of Eindhoven, Netherlands
51. De Grassi M., Giretti A., Spalazzi L. (1998) “What are cases for?” in Artificial Intelligence in Design
'98, Lisboa Portugal, Luglio.
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
1.
Carbonari A., De Grassi M., Giretti A. (2005), A numerical algorithm for carrying out “Whole
building hourly analyses” on PCM containing buildings, Proceedings of XXXIII IAHS World Congress on
Housing Transforming Housing Environments through Design September 27-30, Pretoria, South Africa.
L’utilizzo dei Materiali a Cambiamento di Fase (PCM) nei componenti edilizi è potenzialmente molto
promettente in una prospettiva di efficienza energetica, specialmente nei contesti caratterizzati da elevati
carichi solari. Tuttavia non sono ancora molto sviluppati metodi numerici per il calcolo della “Whole
Building Analysis” di edifici che contengano questo tipo di materiali. Questo contributo presenta una nuova
tecnica basata sul metodo della Funzione di Trasferimento (CTF), facilmente integrabile negli algoritmi dei
comuni software per la WBA.
2.
Cocchioni C., Giretti A.,(2006) INDOOR AIR QUALITY. INQUINAMENTO DA RADON.
STRUMENTI DI DIAGNOSI E VALIDAZIONE DEL PROGETTO, Alinea Editrice, Firenze, 2006,
ISBN:88-8125-904-4
Questo testo analizza le problematiche tecnologiche e sanitarie relative all’inquinamento indoor con
specifica attenzione al radon e approfondisce la tematica della modellazione dei fenomeni fisici inerenti
l’IAQ, e propone un modello qualitativo ed un modello analitico dell’inquinamento indoor da radon, e una
loro trasposizione in reti bayesiane elaborando le conoscenze tecniche di un esperto IAQ a vari livelli
(architetto progettista, esperto fisico tecnico). La metodologia e la logica del modello sono facilmente
estensibili, per i meccanismi di diffusione ad altre famiglie di inquinanti indoor. Di questo volume il
candidato ha redatto il capitolo 3: “Modelli di expertise”, il capitolo 5: “Un modello analitico
dell’inquinamento da Radon”, il capitolo 6: “Il modello Bayesiano”.
In questo lavoro del 2006 vengono per la prima volta proposte le reti Bayesiane come strumento di
rappresentazione della conoscenza e dell’expertise. Tale metodologia, di originale applicazione, è di
fondamentale importanza nella rappresentazione ed esplicitazione dei processi della diagnostica. Il
candidato nella prima parte del suo lavoro (cap. 3) affronta questioni di metodo assai delicate su
problematiche di rappresentazione di fenomeni fisici mediante modelli approfondendo le questioni relative
alle ontologie, alla rappresentazione dei meccanismi causali e la definizione degli spazi di stato. Propone
poi un approccio alla modellazione qualitativa di sistemi fluidodinamici. Infine entra nel merito delle
capacità rappresentative dei modelli basati su reti Bayesiane. Lo studio appare molto stimolante sul piano
teorico e propone approcci metodologici assai nuovi. Nella seconda parte del lavoro (cap. 5) sviluppa una
analisi sugli aspetti della fluidodinamica del radon analizzando tutti i parametri e definendo la struttura di un
modello analitico stazionario ricondotto ad un problema classico nel campo dei sistemi di equazioni
differenziali ordinarie spesso chiamato Mixing Problem. La trattazione del problema in modo analitico
tradizionale è propedeutica alla terza parte del lavoro (cap. 6) in cui l’autore esplicita la sua concezione di
modello qualitativo basato sulle reti Bayesiane e ne dimostra la completa affidabilità e robustezza
confrontandolo con il modello analitico. Il Modello Bayesiano sviluppato dall’autore si dimostra inoltre
estremamente più agile e pratico nel simulare le molteplici situazioni concrete in cui deve essere effettuata
la diagnosi.
3.
Naticchia B., Giretti A., Giretti P., (2006) Systems for Real Time Construction Site Management,
Pietroforte R., et al. Eds. Proceedings of the Joint 2006 CIB Symposium W065/W055/W086, Rome, ISBN:
88-495-1339-9
Questo contributo analizza lo scenario dell’ Automazione in Cantiere, individuando le aree in cui nuove
tecnologie come l’Identificazione delle Radio Frequenze (RFID), i Sistemi di Posizionamento Globale
(GPS) e le reti wireless potrebbero avere un impatto significativo. Viene introdotto un modello generale per
l’automazione di un cantiere, e discusse le sue applicazioni in termini di gestione, controllo della sicurezza e
supporto alle ispezioni. Vengono identificati i vantaggi e i limiti dell’applicabilità delle tecnologie RFID,
GPS e reti wireless. Vengono forniti anche alcuni dettagli per l’implementazione in cantieri reali.
4.
Naticchia B., Giretti A., Carbonari ., (2007), Set up of an automated multi-colour system for interior
wall painting”, ARS Advanced Robotic Systems International Journal, Vol. 4, Issue 4, pp.407-416,
ISSN:1729-8806
A fronte di costruzioni sempre più complesse, per garantire un miglioramento della produttività
dell’industria delle costruzioni e preservare i requisiti di sicurezza, appare significativo lo sviluppo di
sistemi robotizzati. Questo contributo presenta anzitutto lo sviluppo di un nuovo laboratorio ridotto in scala
1:6 per lo sviluppo di sistemi robotizzati leggeri ed efficacemente coordinati, e quindi lo sviluppo e la
sperimentazione di un nuovo dispositivo robot per la tinteggiatura di interni multi-color attraverso un
braccio robotico, a sei gradi di libertà. Sono stati analizzati modalità e motivazioni del passaggio a minirobot nel settore delle costruzioni, concepito un nuovo sistema per l’aggiunta di nuove caratteristiche alla
tinteggiatura robotizzata, sviluppato ed applicato un nuovo accessorio per la tinteggiatura attraverso spray
multi-color, per la riproduzione di grafica colorata. Infine, viene presentata una metodologia per riprodurre i
colori dal formato digitale, mostrando accuratezza ed efficienza di questo nuovo dispositivo.
5.
Giretti G., Cesini A., Carbonari A.,(2007) Numerical and experimental evaluation of the influence
of acoustic bridges on envelopes’ performances, Proceedings of the 3rd International Congress Ar.Tec.,
Ancona, Italy, November 22-23, ISBN: 978-88-6055-223-5
La normativa relativa al comportamento acustico degli edifici, impone prestazioni molto severe sia alle
tamponature che ai divisori tra unità immobiliari. La difficoltà nel rispettare detti limiti deriva sia dalle
particolarità della tecnologia costruttiva usata in Italia che dalla presenza di singolarità. In questo contributo
si affronta il problema dei ponti acustici. Grazie al supporto di un metodo di calcolo agli elementi finiti e di
prove sperimentali, basate principalmente sulla tecnica della vibrometria Laser Doppler, si propone una
metodologia che possa avere due scopi principali: la valutazione preliminare dell’influenza di un ponte
acustico sulle prestazioni complessive di una parete; la valutazione dell’influenza di uno o più ponti acustici
osservati su un elemento murario rispetto al fonoisolamento complessivo. I buoni risultati derivanti dalla
applicazione su un caso reale confortano la validità della metodologia proposta.
6.
Giretti A., D’Orazio M., Del Conte A., (2007) Ground Penetrating Radar Analysis of Masonry
Structures, Proceedings of the 3rd International Congress Ar.Tec., Ancona, Italy, November 22-23, ISBN:
978-88-6055-223-5
L’articolo presenta i risultati di una sperimentazione volta alla definizione di una tecnica di indagine non
distruttiva finalizzata alla identificazione di difetti ed alla stima del contenuto di umidità in paramenti murari
costruiti con materiali locali, mediante Ground Penetrating Radar (GPR). La tecnologia è basata sulla
influenza che discontinuità strutturali di materiale e il livello di umidità hanno sulla propagazione
dell’impulso elettromagnetico generato dal radar. A tal fine è stata allestita una campagna sperimentale in
laboratorio i cui risultati permettono di visualizzare la posizione dei difetti e di stimarne la dimensione. La
valutazione del contenuto di umidità è stata effettuata costruendo una curva di correlazione tra la velocità di
propagazione che si registra per differenti contenuti di umidità ed il contenuto reale di umidità, misurato
seconda la norma con metodi gravimetrici. La curva risultante permette la stima del contenuto di umidità
con una precisione di circa il 3% in volume.
7.
Giretti A., Carbonari A., Naticchia B., De Grassi M., (2008), Advanced real-time safety
management system for construction sites, Proceedings of the ISARC-2008, Vilnius Lithuania, ISSN: 9789955-28-304-1
Questo contributo si colloca nell’ambito di una ricerca relativa allo sviluppo di una nuova generazione di
sistemi avanzati per il Management delle Costruzioni, che permettano monitoraggio e coordinamento in
tempo reale, gestione della sicurezza automatizzata, consegna sul sito di informazioni tecniche, presa di
documentazione “as built”, ecc. L’articolo si concentra sullo sviluppo di una metodologia per il
tracciamento e monitoraggio in tempo reale delle posizioni di operai e macchinari nei cantieri esterni,
attraverso l’applicazione di tecnologie basate sulla Banda Ultra Larga (UWB). Vengono definite le linee
guida per la progettazione della topologia dei ricevitori e vengono presentati i risultati di una campagna di
misure eseguite in un tipico condominio di media taglia, a diverse fasi di avanzamento del processo
costruttivo.
8.
Lemma M., Giretti A., Ansuini R., (2008) A planning-design interaction model to improve customer
satisfaction, Proceedings of the CIB-2008, Helsinki, Finland, ISBN: 978-951-758-942-0
Il concetto di qualità concerne il soddisfacimento dei bisogni del cliente, che la progettazione è chiamata a
esplicitare in requisiti dell’edificio. Nelle fasi della programmazione del processo progettuale, ai clienti è
richiesto di tracciare master-plan che potrebbero da un lato supportare, se ben focalizzati, ma anche inibire,
se troppo dettagliati, la libertà creativa della progettazione architettonica. D’altra parte i clienti diventano
consapevoli della scala di priorità dei loro bisogni solo a fronte di un set di alternative proposte. Ne deriva
che definizione dei requisiti e progettazione devono procedere simultaneamente. Questo articolo analizza le
principali tendenze delle metodologie di esplicitazione dei requisiti che regolano l’interazione tra masterplan e progetti e propone una nuova metodologia a supporto del tracciamento dei requisiti e delle analisi di
scenario, basati su Reti Bayesiane.
9.
De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A., (2008) A Bayesian risk assessment tool for
designing complex buildings, Proceedings of the CIB-2008, Helsinki, Finland, ISBN: 978-951-758-942-0
Questo articolo descrive l’utilizzo di Reti Bayesiane per modellare i rischi relativi alla costruzione di un
parcheggio multipiano. Viene presentato un modello integrato, con lo scopo di valutare e quantificare i
rischi che potrebbero influenzare il processo costruttivo, compresi i rischi operativi, al fine ottimizzare la
pianificazione delle fasi costruttive. I modelli bayesiani permettono di esplicitare l’esperienza umana per
modellare le dinamiche del rischio, di condurre ragionamento diagnostico e deduttivo, integrare tutte le
diverse fonti di rischio. Viene anche descritto l’uso di analisi di sensibilità durante la fase progettuale, che
può aiutare i progettisti a discernere le fonti di rischio più influenti ed individuare le variabili incerte che
richiedono monitoraggio più attento. Attraverso analisi di scenario e di sensibilità svolte per la costruzione
di un parcheggio multipiano in Ancona, viene dimostrato che questo modello sarebbe stato utile per
prevenire alcuni eventi inaspettati, verificatisi durante la costruzione.
10
De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A., (2008) RETI BAYESIANE, CON
APPLICAZIONI ALL’INGEGNERIA EDILE ED ALLA GESTIONE DEL TERRITORIO, Franco Angeli
Milano, ISBN: 978-88-568-0153-8
Questo volume rappresenta una approfondita introduzione alla modellazione probabilistica dei problemi di
ingegneria tramite reti bayesiane. Il testo è diviso in due parti. La prima parte presenta dapprima una
trattazione intuitiva delle tecniche fondamentali per la costruzione delle reti, quindi approfondisce gli aspetti
teorici ed analitici. La seconda parte contiene sei ampie esemplificazioni relative all’ingegneria edile e alla
gestione del territorio. Nonostante gli esempi siano relativi agli ambiti civile, edile e territoriale, le
metodologie proposte sono facilmente applicabili a tutti i settori tecnologici, oltre che alla medicina e
all’economia. Il candidato è autore del capitolo 1: “I modelli probabilistici nell’ingegneria”, del capitolo 2:
“Le reti bayesiane”, del capitolo 8: “La diagnosi dell’inquinamento da radon”, del capitolo 10: “ La
valutazione del rischio di incendio nelle zone boschive”. È coautore con A. Carbonari e B. Naticchia del
cap.3: “Inferenza”, con B. Naticchia del capitolo7: “ La progettazione acustica delle grandi sale”e con A.
Carbonari e B. Naticchia del capitolo 11: “ La valutazione del rischio operativo”. I contributi del candidato
sono di grande rilevanza sotto il profilo teorico e fondativi della problematica dei modelli probabilistici
nell’ingegneria. Sviluppa poi la teoria delle reti bayesiane definendone le modalità di costruzione, i
meccanismi di inferenza e le diverse tipologie operative. Discute una serie di applicazioni relative a
problemi di progettazione e a varie questioni di valutazione del rischio operativo nelle opere pubbliche
piuttosto che nel caso di incendi boschivi. Il capitolo sul Radon propone una sintesi del precedente volume e
ne sviluppa una applicazione originale nel caso di un edificio a Palermo.
IN SINTESI
Le pubblicazioni presentate al concorso si riferiscono all’ultimo triennio documentabile (2005/2008),
rivelando nel candidato una attenzione a chiedere di essere valutato sull’immediata attualità del lavoro di
ricerca svolto nel periodo più recente. Peraltro il candidato presenta un eccezionale curriculum scientifico
presentando 51 pubblicazioni con esiti di notevole rilevanza editoriale, volumi presso editori italiani
specializzati, atti di convegni internazionali e nazionali significativi, prestigiose riviste internazionali.
Nei volumi presentati è sempre riconoscibile il contributo individuale del candidato. Gli articoli presentati
alle riviste ed ai convegni internazionali sono sempre in collaborazione come è di normale consuetudine in
questi contesti dove è prassi inviare contributi collettivi sullo stato di avanzamento della ricerca. Ciò non
impedisce che l’apporto individuale del candidato sia facilmente enucleabile considerando la coerenza del
contributo con il resto della sua produzione scientifica e la notorietà di cui gode nel mondo accademico,
nazionale ed internazionale, riguardo agli studi specifici di cui trattano i singoli articoli oltreché dalla
dichiarazioni allegate.
Il candidato nella prima fase della sua carriera scientifica partecipa di una temperie culturale che propone il
paradigma cognitivista nell’analizzare le problematiche relative ai processi di progettazione architettonica e
di management del processo edilizio. I suoi contributi sono determinanti nel definire metodi e strumenti di
supporto alla progettazione basati su tecnologie A.I. come il “case based reasoning” ed il “planner”
producendo sistemi come ASA ed ASPIDE che hanno innovato la problematica dei sistemi interattivi in
questo ambito. La qualità del suo lavoro è stata riconosciuta in ambito internazionale nel momento in cui è
stato chiamato nell’advisory board della conferenza internazionale “Design Computing and Cognition”.
Questo riconoscimento internazionale lo porta ad essere responsabile scientifico e a coordinare il lavoro di
gruppi di ricercatori europei nell’ambito delle Ricerche Europee WINDS e MACE che innovano le
problematiche dell’insegnamento della progettazione e del management edilizio basato su tecnologie elearning e sullo sviluppo delle tecnologie interattive basate sul WEB. Partecipa svolgendo ruoli importanti
anche alla ricerca europea C-TIDE che sviluppa sperimentazioni di materiali innovativi a cambiamento di
fase per il controllo dinamico dell’inerzia degli involucri.
La sua attenzione ai problemi della gestione del cantiere lo porta a sviluppare una duplice linea di ricerca.
Da un lato persegue studi tesi a sviluppare applicazioni robotiche a specifiche lavorazioni edilizie
individuate tra quelle a maggiore intensità di lavoro. In questo contesto sviluppa un innovativo laboratorio
che consente di studiare in scala 1:6 il comportamento dei robot e le tecnologie di controllo necessarie.
Dall’altro sviluppa degli originali studi su una nuova generazione di strumenti per il coordinamento in
tempo reale, gestione della sicurezza automatizzata, consegna sul sito di informazioni tecniche utilizzando
nuove tecnologie come l’Identificazione delle Radio Frequenze (RFID), i Sistemi di Posizionamento
Globale (GPS) e le reti wireless. Le tecnologie ipotizzate, con un approccio tipico del candidato alla
sperimentazione, sono poi utilizzate e verificate in cantieri reali.
Le sue attitudini sperimentali lo portano ad occuparsi di problematiche relative alla diagnosi delle patologie
edilizie nel cui contesto perfeziona l’uso di strumenti innovativi come il Ground Penetrating Radar (GPR) e
la vibrometria laser Doppler Nel primo caso studia una tecnica sperimentale non distruttiva volta alla
identificazione di difetti ed alla stima del contenuto di umidità in paramenti murari. Nel secondo grazie al
supporto di un metodo di calcolo agli elementi finiti e di prove sperimentali, basate principalmente sulla
tecnica della vibrometria Laser Doppler, sviluppa una metodologia che raggiunge due scopi principali: la
valutazione preliminare dell’influenza di un ponte acustico sulle prestazioni complessive di una parete e la
valutazione dell’influenza di uno o più ponti acustici osservati su un elemento murario rispetto al
fonoisolamento complessivo.
Ma al di là di questi contributi scientifici già di per sé rilevanti sotto il profilo della innovazione, il
contributo scientifico più importante del candidato è di avere introdotto tra i primi in Italia, e sviluppato
diverse applicazioni originali sul piano internazionale, una tecnica di costruzione di modelli mediante Reti
Bayesiane che permettono di condurre analisi di scenario, valutazioni di tipo diagnostico e analisi di
sensibilità su domini anche molto complessi. Il candidato approfondisce una questione fondamentale nella
progettazione. Infatti gli strumenti di assistenza alla progettazione soprattutto nelle sue fasi preliminari
dovrebbero consentire al progettista di controllare il problema tecnico in base ad un quadro informativo
ancora fluido e parzialmente definito. In realtà i sistemi di calcolo presenti e utilizzati in vari settori della
progettazione tecnologica non sono in grado di soddisfare questi requisiti; essi permettono una descrizione
dettagliata delle prestazioni del sistema tecnico a partire da un modello fisico perfettamente conosciuto e i
cui dati caratteristici siano perfettamente definiti. Queste caratteristiche ne limitano la condizione di impiego
alle fasi finali della progettazione con una prevalente funzione di verifica prestazionale. Il candidato
affronta questa problematica, ben nota, sviluppando una analisi dei sistemi che esplicitano basi di
conoscenza in forma di expertise tecnica, best practice, ecc. Infine perviene ad identificare i sistemi di reti
bayesiane come sviluppo della modellazione qualitativa che consente di trattare anche situazioni non
perfettamente conosciute e di integrare dati certi con dati incerti, provenienti da stime di esperti o da misure
affette da errore. Si tratta sul terreno delle pratiche di progettazione e di valutazione dei rischi di una
innovazione molto notevole.
Estremamente vari negli approfondimenti: problemi di inquinamento indoor, ponti acustici, robotica per
l’edilizia, valutazione dell’umidità nelle murature, sicurezza nel cantiere e più in generale management delle
costruzioni, i lavori presentati dimostrano eccellenti capacità scientifiche sia teoriche e metodologiche che
sperimentali raggiungendo sempre un livello qualitativo estremamente alto. Peraltro l’attività scientifica del
candidato, il suo ruolo di responsabile scientifico di importanti ricerche europee, la sua visibilità all’interno
della comunità scientifica, la sua positiva capacità di innovazione metodologica ne fanno un ricercatore di
livello internazionale largamente riconosciuto. I contributi compresi nei due volumi presentati, oltre agli
articoli, sono di tale variegato spettro problematico, spaziando da questioni teoriche ad applicazioni
concrete, da restituire una immagine articolata e completa del profilo culturale e scientifico del candidato.
Se inoltre si tiene conto che questa varietà di contributi si riferisce solo ad un triennio di attività scientifica
ciò appare ancora più rilevante.
In sintesi, a fronte del curriculum, dell'attività scientifica, dell'attività didattica svolta e delle pubblicazioni
presentate, il giudizio individuale sul candidato è di assoluta eccellenza.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta capitoli a firma singola in due volumi, per editori di buona diffusione editoriale
nazionale, e pubblicazioni di articoli presentati a firma multipla a congressi scientifici in genere di rilevanza
internazionale soggetti a revisione del tipo “peer review”.
Le tematiche affrontate, tutte di pertinenza al SSD ICAR 11, concernono svariati argomenti: applicazione di
reti probabilistiche bayesiane a problemi di ingegneria, qualità dell’aria in ambienti confinati, studio di
algoritmi per la computazione del comportamento di PCM, robotica per l’automazione della tinteggiatura di
murature, studio di ponti acustici, analisi di setti murari mediante georadar, sistemi automatizzati per la
gestione della sicurezza nei cantieri edili.
Dall’esame delle pubblicazioni e dei titoli presentati si ritiene che l’attività di ricerca svolta del candidato, in
genere di ottimo livello, sia caratterizzata da interessi per metodologie e tecnologie innovative e da elevato
rigore metodologico fornendo significativi contributi di avanzamento delle conoscenze scientifiche nel SSD
oggetto della presente valutazione comparativa.
Commissario prof. Arie Gottfried
Il candidato dimostra un buon rigore scientifico e metodologico nelle pubblicazioni presentate.
Benché alcune pubblicazioni non sono pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”, presentano
nell’insieme diversi elementi di innovatività.
Buona rilevanza scientifica di alcune pubblicazioni.
Il candidato, Dottore di ricerca con tesi svolta nel settore dell’Intelligenza artificiale, ha svolto ampia attività
didattica e di ricerca con interesse anche in ambito internazionale.
Valutando complessivamente la ricca attività scientifica e didattica svolte, ritengo il candidato maturo ed
idoneo per il ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue:
Giudico molto positivamente l’eccellente attività scientifica del candidato, che è non solo pertinente al
S.S.D. ICAR/11, ma originale e innovativa sul piano culturale e scientifico e con ottimi e qualificati risultati.
In dettaglio giudico la produzione scientifica presentata caratterizzata da elevata originalità e forte rigore di
metodo. L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano
dei contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono pienamente congruenti con le discipline
del SSD ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano, costituendo anzi un
riferimento scientifico e metodologico per lo sviluppo della ricerca nel settore scientifico disciplinare.
La collocazione editoriale delle pubblicazioni è adeguata, rafforzata da una diffusione mediante la
partecipazione estesa a convegni internazionali.
Si apprezza la continuità negli anni delle ricerche di innovazione metodologica e strumentale sulla
modellazione dei processi decisionali progettuali.
In particolare giudico meritevoli gli studi e le ricerche di cui ai titoli n° 8, A planning-design interaction
model to improve customer satisfaction, n° 9, A bayesian risk assessment tool for designing complex
buildings, e, infine, la monografia n° 10, Reti bayesiane con applicazioni all’ingegneria edile ed alla
gestione del territorio. Quest’ultima monografia è particolarmente interessante per lo sviluppo della ricerca
in ambito disciplinare.
Giudico quindi il candidato pienamente idoneo per il ruolo di professore di I fascia nel settore scientifico
disciplinare ICAR/11.
Commissario prof. MASSIMO LEMMA
Il curriculum del candidato si connota per una formazione inizialmente non orientata strettamente ai temi
propri del SSD. Dottore di ricerca in Sistemi Artificiali Intelligenti, la sua attività scientifica si concentra - a
partire dal ruolo tecnico inizialmente assunto all’interno dell’Università – su temi relativi ai sistemi tutoriali
intelligenti elle applicazioni per sistemi CAD-CAM e tecnologie e-learning nell’ambito delle problematiche
di progettazione a complessità elevata. La sua produzione scientifica si rivolge quindi inizialmente verso
ambiti tipicamente ICT (Information and Communication Technology) giungendo in anni più recenti ad
interessi relativi alle tecnologie avanzate per la diagnostica edile e la gestione dei cantieri, e ai componenti
edilizi innovativi.
Con riferimento all’elenco delle pubblicazioni – tutte posteriori al 2005 - inviate ai fini della presente
valutazione comparativa, e alle dichiarazioni inviate relativamente al contributo del candidato nelle
pubblicazioni a firma multipla, può in breve dirsi quanto segue.
In (1) viene presentato un algoritmo numerico per poter valutare, all’interno dei modelli matematici dedicati
alla valutazione previsionale del comportamento energetico di un intero edificio, il contributo di elementi
edilizi innovativi contenenti PCM (Phase Change Materials) per la gestione dell’inerzia termica dei
fabbricati. Si tratta di un contributo originale in relazione alla difficoltà – al momento della pubblicazione –
di rappresentare all’interno di protocolli di calcolo il ruolo assunto da questa categoria di materiali.
In (2) vengono introdotti alcuni modelli di rappresentazione dei fenomeni che interessano potenzialmente gli
edifici; alcuni di essi vengono applicati ad un caso specifico (inquinamento da Radon) mostrando le
potenzialità del loro utilizzo. Si tratta in parte di contenuti innovativi ed originali, in particolare riguardo
all’utilizzo dei modelli bayesiani. Lo studio di questi modelli trova ulteriori sviluppi in (8), in cui vengono
proposte nuove metodologie (analisi di scenario basate sull’utilizzo di reti Bayesiane connesse all’uso del
Quality Function Deployment) per supportare il tracciamento dei requisiti richiesti durante il processo
edilizio; in (9) in cui si opera con questa metodologia la valutazione dei rischi di costruzione; in (10) in cui
vengono introdotti modelli probabilistici e Bayesiani verificandone le applicazioni in due casi a scale
diverse.
In (3) si introducono scenari di utilizzo di sistemi automatizzati di gestione delle informazioni, utilizzabili a
diversi fini, ad esempio per la sicurezza in cantiere. Di essi – basati sull’utilizzo di componenti innovativi –
vengono indicati con esemplificazioni gli utilizzi. Tale approccio trova ulteriore e fecondo sviluppo in (7).
In (4) vengono presentati i primi risultati (impostazione, prove di laboratorio e campagna sperimentale) di
una ricerca relativa ad un sistema robotizzato per le operazioni di verniciatura in cantiere. Anche in questo
caso le applicazioni proposte mostrano livelli di innovazione e rigore metodologico molto apprezzabili.
In (5) viene introdotto l’utilizzo della tecnologia georadar (GPR) per la diagnostica di setti murari, mentre in
(6) viene presentato un metodo di calcolo agli elementi finiti validato con campagne sperimentali eseguite
con tecniche di vibrometria Laser Doppler. Ambedue i contributi sono distinti da buoni livelli di
innovazione delle soluzioni proposte e da rigore metodologico.
A valle di queste valutazioni il profilo che emerge è quello di un candidato legato a numerosi interessi
collocabili nella area disciplinare, e di un’attività scientifica condotta con rigore metodologico e obiettivi
riscontri curricolari e di pubblicazioni. La rilevanza della collocazione editoriale dei suoi contributi appare
in qualche caso molto buona.
La sua partecipazione alle ricerche in ambiti nazionali ha condotto ad esiti scientifici riconoscibili - per
originalità ed elementi di innovazione - all’interno delle pubblicazioni inviate ai fini della valutazione
comparativa e nella ricostruzione curricolare registrando una sostanziale convergenza tra attività scientifica
attestata in curriculum e produzione scientifica.
Non appare secondario il profilo scientifico internazionale (maturato in ambiti ICT) che il candidato non ha
rappresentato nell’elenco di pubblicazioni inviate ai fini della presente valutazione comparativa, ma che
nelle nuove declaratorie del SSD (che fanno esplicito riferimento all’attività didattico-formativa) appaiono
orizzonte di primario interesse. In questo settore i ruoli di coordinamento in ambito di ricerche europee
finanziate sono da giudicarsi molto positivamente.
L’attività didattica si svolge – dal 2005 – in ambiti propri del SSD ICAR 11.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è buono, mostrando quest’ultima mio avviso i
presupposti – per carattere scientifico e disponibilità a coordinarsi con le attività a livello nazionale ed
internazionale – per ottenere il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto della presente
valutazione comparativa.
CANDIDATO LECCISI FABRIZIO
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente descritto.
Nato a Mesagne (Br) il 29/06/1947, ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile Edile nel dicembre del 1971
presso l’Università degli Studi di Napoli con la votazione finale di 110 con lode con una tesi sperimentale
dal titolo ‘L’incrudimento del calcestruzzo semplice ed armato’. Nel 1973 vince una borsa di studio del
Ministero della Difesa sulle applicazioni delle metodologie della progettazione sistemica ai problemi delle
infrastrutture aeronautiche e dell’edilizia militare. Nel 1974 è vincitore di una borsa di studio del Ministero
della P.I. sulle tipologie delle costruzioni leggere, in particolare, pneumostrutture. Dal 1/4/1975 contrattista
quadriennale per il gruppo di discipline “Ingegneria Civile”. Dal 1980 ricercatore universitario nel settore
scientifico disciplinare H08B. Dal 2006 professore associato di “Organizzazione del cantiere” presso la
facoltà di ingegneria dell’università di Napoli Federico II.
ATTIVITÀ DIDATTICA
Università di Napoli Federico II
Facoltà di Ingegneria
nell’A.A. 1971/72 tiene esercitazioni nel corso di “Complementi di Scienza delle Costruzioni” (prof.
Barbarito) in qualità di addetto alle esercitazioni);
ha collaborato con il prof. G. Guerra svolgendo esercitazioni, attività tutoriali, cicli di lezione
interne ai corsi di Costruzioni Edili e Riabilitazione e Conservazione degli Edifici dal A.A.1972/73 al A.A.
1993/94
E’ docente dei seguenti insegnamenti:
corso di Progettazione per l’edilizia industrializzata dall’A.A. 1994/95 all’A.A. 1995/96
corso di Progettazione e procedimenti industrializzati per l’edilizia dall’A.A. 1996/97
all’A.A.2002/03
corso di Gestione del processo edilizio dall’A.A. 2002/03 all’A.A. 2005/06 per affidamento in
supplenza e dall’A.A. 2006/07 a tutt’oggi per titolarità;
corso di Organizzazione del Cantiere dall’A.A. 2006/07 a tutt’oggi;
corso di Organizzazione del cantiere + Laboratorio del corso di laurea ingegneria edile –
architettura dall’A.A. 2007/08
Scuola di Specializzazione in Terminali di Trasporto Aereo, Marittimo e Terrestre
corso di ‘Sistemi di supporto grafico’ dall’A.A. 1994/95 all’A.A.1995/96;
corso di ‘Metodi sistemici di progettazione nell’A.A. 1996/97;
Centro Interdipartimentale L.U.P.T.
nell’ambito di ciascuno dei 23 corsi di Formazione per la “Sicurezza D.Lgs. 494/96-242/96-626/94”
organizzati dal 2000 ad oggi, 10 ore di lezione nell’ambito del modulo “Metodologie per l’elaborazione dei
piani di sicurezza e di coordinamento”.
un modulo di 12 ore sulla valutazione dei rischi, l’organizzazione e la gestione del cantiere, i
ponteggi nell’ambito del corso ‘Tecnico per la gestione delle imprese e della produzione edilizia’
Facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia (sede distaccata di Benevento):
corso di ‘Architettura tecnica ’ presso la Facoltà di Ingegneria nell’A.A. 1996/97;
corso di ‘Architettura delle grandi strutture ’ nell’A.A. 1997/98;
Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio:
- corso di ‘Architettura tecnica’ per il Diploma Universitario in Ingegneria delle Infrastrutture
nell’A.A. 1999/2000;
corso di ‘Architettura tecnica ’ (5 moduli) per il Diploma di laurea in Ingegneria Civile nell’A.A.
2000/01;
corso di ‘Architettura tecnica ’ (6 moduli) per il Diploma di laurea in Ingegneria Civile dall’A.A.
2001/02 all’A.A. 2003/04;
Università degli Studi di Napoli Parthenope:
- nel 2003 un modulo di 18 ore sulla prevenzione incendi negli alberghi nel Master universitario in
Management per l’Innovazione dei Servizi Turistici.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
L’attività di ricerca è stata condotta ed è svolta attualmente all’interno dei seguenti programmi di ricerca per
alcuni dei quali è stata anche svolta attività di coordinamento:
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Tassonomia delle forme costruttive in riferimento alle
tradizioni edilizie’, ricerca MURST 1989 coordinata dal prof. G. Guerra.
• Ha coordinato il progetto ‘Forme costruttive in riferimento alle tradizioni edilizie, ricerca MURST
1992;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Archeologia industriale: Analisi tipologica ’, ricerca MURST
1995 coordinata dal prof. B. De Sivo;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Strutture organizzative sequenziali per il cantiere edile’,
ricerca MURST coordinata dal Prof. S. Mecca;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Un modello di simulazione per la valutazione di qualità, tempi
e costi di costruzione’, ricerca MURST coordinata dal prof. B. Naticchia;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Metodi e tecniche per lo sviluppo e la gestione della qualità
nel processo edilizio ’, ricerca MURST coordinata dal Prof. P.N. Maggi;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Una tecnica di simulazione per la progettazione dei piani di
qualità nelle costruzioni edili ’, ricerca MURST coordinata dal prof, B. Naticchia.
Attività diverse
- Nel 1978 è nel comitato di redazione della rivista ‘La scena territoriale ’, mensile di architettura, teatro
e artigianato.
- Dal 1979 quale componente della Commissione Normal del C.N.R gruppo F, sottogruppo F/3 “Studio
delle strutture” partecipa alla stesura delle raccomandazioni Normal 1/80 e 3/80.
- Nel 1983 su disposizione del Ministro della Protezione Civile è responsabile di squadra, per il
rilevamento del danno e della vulnerabilità degli edifici per civile abitazione nel comune di Pozzuoli,
danneggiati dal bradisismo.
- Dal 1991 è componente del CITTAM Centro Interdipartimentale di ricerca per lo studio delle Tecniche
Tradizionali dell’Area Mediterranea dell’Università degli studi di Napoli Federico II.
- Dal 1994 è membro effettivo della Scuola di Specializzazione in Terminali di Trasporto Aereo
Marittimo e Terrestre in qualità di docente.
- Nel 1996 è l’ideatore e co-organizzatore del 1o Convegno internazionale di Protezione Civile tenutosi a
Napoli, al quale hanno fatto seguito, a cadenza biennale altri tre analoghi convegni, dei quali, gli ultimi
due svolti a Mulhouse (Francia).
- Dal 1996 è componente della Commissione di studi istituita dall’assessorato alla sanità della Regione
Campania in ordine all’applicazione del D.Lgs. n°626/94.
- Dal 2000 è consulente del Centro Interdipartimentale di ricerca L.U.P.T. Area di Formazione Superiore
e Management “R. d’Ambrosio” per lo svolgimento di attività didattica nell’ambito del Corso di
Formazione per la “Sicurezza D. Lgs.494/96-242/96-626/94”.
- Nel 2000 è direttore del corso “Coordinatore di emergenza” tenuto presso il Dipartimento di Ingegneria
Edile, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale di Protezione Civile.
- Nel 2002 è visiting-professor presso l’Università di Timisoara (Romania) ove su invito tiene una serie di
conferenze sulle tendenze innovative nella prefabbricazione.
- Dal 2008 è componente del consiglio del Centro Interdipartimentale L.U.P.T. dell’Università degli studi
di Napoli Federico II.
- Partecipa a numerosi convegni internazionali, moderando alcune sessioni.
- Cura con V. Tuccillo Architettura in Colombia: e il senso del luogo, gli ultimi 25 anni. Esposizioni
internazionali Architetture a confronto.
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
Articoli e comunicazioni su riviste e convegni nazionali
1. BARBARITO B. LECCISI F., "Studio sperimentale sull’incrudimento del conglomerato cementizio
semplice ed armato” in Bollettino dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno n°9-10,
Bema Ed., Bologna –genn.-apr. 1973.
2. BARBARITO B. LECCISI F., “Il comportamento nel tempo del conglomerato cementizio
sollecitato oltre il limite elastico”, in L’Industria delle Costruzioni n. Roma- 1975.
3. LECCISI F., "Evoluzione tecnologica ed aspetti costruttivi delle volte leccesi nell’approccio
metodologico del restauro e del recupero funzionale", in Atti Convegno ‘L’arte del fabbricare’ Napoli- 1989.
4. LECCISI F., “Tecnologia del costruito: ipotesi per la fruizione del patrimonio architettonico in un
centro storico e i suoi rapporti con la normativa vigente”, in Atti del Convegno ‘La residenza in
Italia negli anni 90’- Palermo -1990.
5. LECCISI F., “Architetture vernacolari: Il trullo pugliese”, in Edilizia progetto, costruzione,
gestione n° 9 - Napoli -1994.
6. LECCISI F. “Ipotesi di restauro di una parete pensile: un singolare esempio di tecnica costruttiva
settecentesca” in Atti Convegno "Risorsa legno: Tecnologia, Architettura, Arte" Vol. II -Trento1990.
7. LECCISI F. BRANDI V., “Il caso Rossigno e le tecniche costruttive cilentane”, in Atti Convegno
‘Tradizioni del Costruire nel Territorio Nazionale’ -Bologna-2001.
8. LECCISI F., “L’innovazione tecnologica per una edilizia sostenibile ovvero cogenerazione e
riappropriazione dei saperi tradizionali", in
Atti Incontro Nazionale Progettare oggi:
L’innovazione tecnologica nei processi di reingegnerizzazione degli edifici, l’edilizia di qualità e la
formazione del tecnico’ - Roma - 2002.
9. LECCISI F. TUCCILLO V., “Il culto sospeso: una proposta per il recupero delle chiese”, in Atti
Convegno Nazionale ’Gli edifici per il culto dimessi nuove destinazioni d’uso sostenibili’ – Roma
–2004.
10.LECCISI F. NISTICO’ P.F. TUCCILLO V. Prime considerazioni sperimentali sull’isolamento
acustico delle chiusure verticali in blocchi di lapillo-cemento e delle partizioni in gesso e laterizio,
in Atti Convegno ISTeA 2008 “Innovazione sostenibile: Processo, Prodotto e Progetto” - Lerici –
2008.
Comunicazioni a conferenze internazionali
11.LECCISI F., "Il Castello Aragonese di Calvi: proposta di recupero funzionale", in Atti Colloqui
Internazionali ‘Castelli e Città Fortificate. Storia Recupero Valorizzazione” - Palmanova/Gradisca1989.
12.LECCISI F., "La Rocca di Mondragone. Prospettive di un recupero e di una applicazione"; in Atti
3° Colloquio Internazionale ‘Castelli e Città Fortificate. I Sistemi Difensivi del Mediterraneo’ Crotone/Rossano Calabro -1991.
13.LECCISI F., "Tecniche costruttive nella tradizione salentina in Il tufo: tecniche costruttive ed effetti
compositivi nell’edilizia tradizionale campana e pugliese", in Atti II Seminario Internazionale su ‘Il
modo di Costruire’ -Roma-1993.
14.LECCISI F., "L’arte del costruire nell’Alto Sannio", in Atti Convegno Internazionale ‘Il recupero
degli edifici antichi manualistica e nuove tecnologie’ -Napoli-1993.
15.LECCISI F., "Ipotesi per un sistema di Protezione Civile in Italia", in Atti ‘I Convegno
Internazionale di Protezione Civile’-Napoli-1996
16.LECCISI F. BRANDI V., “Il controllo della qualità abitativa degli insediamenti con strutture
prefabbricate. Riflessioni sul caso Monterusciello (Pozzuoli)”, in Atti del convegno internazionale
‘Costruire l’architettura: i materiali, i componenti, le tecniche’-Napoli-2001.
17.LECCISI F., “The building vulnerability due to the nature of the subsoil-upsoil in Naples”, in Atti
Convegno Internazionale ‘Vulnerability of 20th Century Cultural Heritage to Hazards and
Prevention Measures’-Rodi-2002.
18.LECCISI F., “The durability of unburt earth houses in Abruzzo(Italy)”, in Atti Convegno
‘Durability of Historic Structures’-Cluj/Napoca-2002.
19.LECCISI F., “Stone buildings in Salento (Puglia, Italy): Materials and techniques”, in Atti ‘First
International Congress on Construction History’-Madrid (Sp.)-2003.
20.LECCISI F., “The restoration of the sixteenth century princes of Sannicandro Palace, the first
Maddaloni Palace in Naples (Italy): from a patrician mansion to an apartments building”, in Atti
‘11th Biennal International Conference on Built Heritage Conservation. Historic Building
Conservation. Compatibility Issues’ -Tusnad (Ro.)-2003.
21.LECCISI F.TUCCILLO V., Studio filologico e proposta di recupero delle facciate di un complesso
monumentale in relazione dell’ambiente: Il caso del Convento di S. Antonio a Posillipo in Napoli
(Italia), in Atti del Convegno Internazionale ‘Involucri quali messaggi di architettura - Buildings
envelopes as architecture’s messages’-Napoli-2003.
22.LECCISI F., TUCCILLO V. A riconversion proposal: Palazzo Lembo in Baselice, Benevento, Italy
in Atti Convegno Museums merely buildings for culture?. Napoli. 13-15 ottobre 2005. (pp. 225226). ISBN/ISSN: 88-6026-008-6. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
23.LECCISI F. Museum of the Popular Religiosity of Madonna of the Arc in Sant'Anastasia (Naples) in
Atti Internatyonal Symposium Museums merely buildings for culture?. Museums Merely buildings
for culture?. Napoli. 13-15 ottobre 2005. (pp. 224). ISBN/ISSN: 88-6026-008-6. NAPOLI: Luciano
Editore (ITALY).
24.LECCISI F., VARCHETTA M. Maintenance of Monumental Façades: The Nola Seminario, a Case
of XVII Century in Atti Soustenable Housing Design Emphasizing Urban Housing. XXXIV IAHS
WORLD CONGRESS. Napoli. 20-23 settembre 2006. (p. 269). ISBN/ISSN: 88-6026-030-2.
NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
25.LECCISI F., PACILLO G. A Special Intervention for a Seismic Improvement in a Primary School in
S, Angelo a Cupolo (BN) in Atti Soustenable Housing Design Emphasizing Urban Housing.
XXXIV IAHS WORLD CONGRESS. Napoli. 20-23 settembre 2006. (p. 201). ISBN/ISSN: 886026-030-2. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
26.LECCISI F. The stones in vernacular buildings of Salento in Atti Costruire in "pietra" fra
innovazione e tradizione "STONE BUILDING" between innovation and tradition. International
Congress Cittam. Napoli. 22-23 febbraio 2007. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
27.LECCISI F., VARCHETTA M, FIENGO P. The evolution on arts interventions during the last
twenty years in Atti "STONE BUILDING" between innovation and tradition. International
Congress Cittam Napoli. 22-23 febbraio 2007. NAPOLI: Luciano editore (ITALY).
28.LECCISI F. Farms development in the Salento area in Atti Regional Architecture in EuroMediterranean Area. III International Conference on Architecture and Building Thecnologies.
Ischia. 15-16 giugno 2007.
29.LECCISI F., VARCHETTA M, FIENGO P. Proposal of restoration and new function of the
Masseria Donna Chiara in Torre del Greco in Atti Regional Architecture in Euro-Mediterranean
Area. III International Conference on Architecture and Building Technologies. Ischia (NA). 15-16
giugno 2007. NAPOLI: (ITALY).
30.LECCISI F. Gli innovativi sistemi antisismici del XVIII secolo in Portogallo ed in Italia in Atti
Congresso Internacional 'Portugal e o Mediterraneo'. Napoli. 4-6 ottobre 2007.
31. LECCISI F., VARCHETTA M, FIENGO P. Illegal Building in Naples Area: an History Repeating
Itself in Atti Scenari dell'abitare abusivo Strategie per l'intervento di recupero. Siracusa. 19-20
ottobre 2007 ISBN/ISSN: 88-6026-060-4. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
Poster
32.LECCISI F. IOVINO R..TUCCILLO V., ”Il progetto di prevenzione incendi: criteri progettuali
degli elementi costruttivi con REI predefinita - Metodo analitico Strutture in legno”, poster al ‘4°
Congres International sur la Protection Civil–Mulhouse(Fr.)-2003.
Saggi monografici, quaderni di ricerca e capitoli libri
33.AA.VV., “Telai piani negli edifici”, in Quaderni di edilizia n° 22, ed. C.E.S.U.N., luglio 1971.
34. BRUNETTI O. LECCISI F., “Problematica e tecnica delle strutture pneumatiche e miste,
provvisionali e permanenti”, in Pubblicazioni dell’Istituto di Costruzioni Edili n° 178,1973.
35.BRUNETTI O. LECCISI F., “Tipologie e progettazione delle pneumostrutture”, in Pubblicazioni
dell’Istituto di Costruzioni Edili n° 186,1974.
36.LECCISI F., “Il trullo pugliese”, in Pubblicazioni dell’Istituto di Costruzioni Edili n° 235, 1988.
37.LECCISI F.,”Alcuni esempi di ‘pagliaro campano’ e sue caratteristiche” capitolo (pagg. 103-114)
in ‘La tradizione costruttiva mediterranea’ Luciano Editore, Napoli 1999.
38.LECCISI F.,”Indagine conoscitiva dissesto idrogeologico Napoli. Audizione del 25/10/2001”
capitolo (pagg.363-374) in ‘Indagine conoscitiva sul dissesto idrogeologico della città di Napoli.
Raccolta di atti e documenti. Senato della Repubblica’, Roma,2002.
39.LECCISI F.,”Amalfi e la produzione della carta. Mille anni di esperienza” capitolo (pagg. 53-78) in
‘La risorsa acqua-Strategie di uso tra tradizione e recupero’ Arte Tipografica Editrice, Napoli,
2002.
40.LECCISI F., “Criteri generali della manutenzione” capitolo 21 (pagg.51-68) in ‘Sicurezza e
prevenzione incendi’ Luciano Editore, Napoli, 2005
41.LECCISI F. Splendore e decadenza del primo Palazzo Maddaloni in Napoli: da residenza patrizia
del XVI secolo ad edificio condominiale del XIX secolo. In: Verso un ambiente urbano ponte tra
natura ed artificio Documenti per un dibattito Quaderno n°3 di studi e ricerche in edilizia. Towards
an urban environment as bridge between nature and artifact. S. Leucio (CE). 10 giugno 2005. (vol.
unico, pp. 134-148). ISBN/ISSN: 88-901203-0-4. AVERSA (CE): Soc. Litotip. F.lli Molinaro & C.
srl (ITALY).
Monografie
42.LECCISI F., “I portoni di bronzo del santuario di madonna dell’arco”, Editrice Domenicana,
Napoli , 1996.
43.LECCISI F., “Architetture e tecniche costruttive nel Molise”, Editrice Domenicana, Napoli , 1996.
44.LECCISI F. (edited by), “Proceedings First International Congress of Civil Defence”, CUES
Salerno, 1999.
45.LECCISI F., “Tipologie e tecniche costruttive delle architetture dell’alto Sannio”, CUES, Salerno,I
edizione 1998, ristampa 2000.
46.LECCISI F., “Dall’idea al progetto”, Edizioni Ambiente Azzurro ONLUS, Napoli, 2003
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
Il candidato presenta pubblicazioni prodotte dal 1975 al 2007. Di seguito un commento sintetico sui lavori
presentati.
Lavoro 1- Il comportamento nel tempo del conglomerato cementizio presollecitato oltre il limite elastico (in
collab. con B. Barbarito) L’industria delle costruzioni Maggio/giugno 1075.
Si evince (anche dal curriculum) che l’autore dopo una brillante tesi di laurea con il massimo dei voti dal
titolo ‘L’incrudimento del calcestruzzo semplice ed armato’, sviluppa con il prof. Barbarito alcuni lavori
sull’incrudimento del conglomerato cementizio sottoposto a sollecitazioni superiori al limite elastico. Il
modello elaborato, introducendo la possibilità di prendere in considerazione un fenomeno simile a quello già
noto dell’incrudimento dell’acciaio, ha consentito di evolvere notevolmente la pratica circa l’effettiva
operatività delle prove di carico finali su strutture in c.a. Lo studio in questione è il proseguimento di
un'altra campagna sperimentale eseguita sempre dai due autori. Scopo di questa ulteriore ricerca è di
ottenere indicazioni qualitative sulla durata nel tempo del fenomeno dell’incrudimento. Lo studio
sperimentale è, infatti, teso a valutare l’affidabilità di prove di carico condotte in fase di collaudo statico.
Viene sviluppata una ampia campagna di prove su blocchi armati e non armati, anche con conglomerati ad
alta resistenza, travi armate, solai a travetti gettati in opera, e solai a travetti precompressi. I risultati ottenuti
che hanno posto in evidenza come il conglomerato cementizio semplice ed armato tende nel tempo a perdere
l’incrudimento hanno trovato una espressione significativa all’interno della normativa per la valutazione
dell’esito delle prove di carico, portando all’abolizione del disposto circa il limite accettabile (1/3 di quella
totale) per la deformazione residua.
Lavoro 2 – Ipotesi di restauro di una parete pensile: un singolare esempio di tecnica costruttiva
settecentesca. Atti convegno: Risorsa Legno: Tecnologia, Architettura, Arte. Trento 1990.
Viene eseguito uno studio sul funzionamento statico di una singolare struttura realizzata da M. Buonocore in
Napoli nel 1754 (palazzo D’Amico). Si tratta di una parete pensile costituita da una complessa struttura
reticolare in legno. Viene sviluppato lo studio della situazione esistente ed il rilievo delle lesioni e degli
ammaloramenti del legno. Vengono poi prospettate diverse ipotesi di intervento. Dalle analisi numeriche
eseguite dall’autore secondo le metodologie Breyman, Lang, Mazzocchi emerge come la soluzione
inizialmente progettata dal Buonacore sia ancora del tutto efficace e funzionale. Ne seguono proposte di
restauro conservativo che portino a ripristinare i carichi originali demolendo le superfetazioni successive.
Viene studiato un procedimento di restauro della struttura lignea che eviti la demolizione completa dei solai
e lo sgombero temporaneo delle abitazione interessate al fine di diminuire i costi dell’intervento. Vengono
infine date le indicazioni operative per il restauro degli elementi lignei.
Lavoro 3 – Il controllo della qualità abitativa degli insediamenti con strutture prefabbricate – Riflessioni sul
caso di Monterusciello (Pozzuoli). Atti convegno: Costruire l’architettura: i materiali, i componenti, le
tecniche Napoli (in coll. con V. Brandi).
Viene studiato un insediamento realizzato a seguito dei fenomeni di bradisismo del 1983-84.
L’intervento fu progettato da un gruppo coordinato da U. Siola su una ipotesi di sviluppo lineare tra
Pozzuoli ed il nuovo insediamento stesso, e realizzato con sistemi di edilizia industrializzata, ognuno diverso
per ciascuno dei diciannove lotti. Vengono discusse problematiche relative alla qualità delle tipologie
adottate come percepita dagli utenti sia a scala urbana, che a scala edilizia. Vengono analizzate le cause
principali del disastroso degrado degli edifici e presentati i costi, disaggregati per lotti, tipologie edilizie, e
tipologie di lavori, alla luce del Piano quinquennale di interventi a carattere straordinario del Comune di
Pozzuoli. Viene sviluppata una analisi delle cause di degrado e dei relativi costi di ripristino per coperture,
chiusure verticali, scale ed impianti (idrici, termici ed elettrici) disaggregati per ogni sistema costruttivo
prefabbricato adottato. Lo studio presenta un quadro in cui sono, dapprima, individuati gli elementi comuni
del degrado a tutti i sistemi costruttivi presenti e consente, poi, utili confronti nel merito delle qualità fornite
dai singoli sistemi per ogni elemento tecnico analizzato. In sintesi il lavoro è utile per documentare in modo
incisivo l’impressionante stato di degrado del patrimonio edilizio in questione dopo non molti anni
dall’intervento, e si segnala per i dati che consentono di valutare le diverse capacità prestazionali, dei singoli
sistemi di prefabbricazione utilizzati.
Lavoro 4 – The durability of unburnt earth houses in Abruzzo Atti Convegno: Durability of Historic
Structures, Kolozswar 2002.
Lo studio è collocabile in un contesto di interessi scientifici per le case in terra cruda sviluppatosi
soprattutto in Francia ed in Italia tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 2000. Questa attenzione
culturale e scientifica ha portato, come risultato principale, alla conservazione di alcune testimonianze di
una pratica costruttiva antica, ma presente in alcune zone del Mediterraneo almeno fino alla metà del
novecento, destinata altrimenti a scomparire per il completo degrado e distruzione indotto dalle mutate
condizioni sociali ed economiche.
Lo studio ricostruisce, sulla base degli importanti lavori di Baldacci, problematiche relative alla
distribuzione territoriale sia in Europa che in Italia. L’entità del fenomeno negli anni trenta del novecento è
stimata sulla base di una indagine dell’Istituto Centrale di Statistica che restituisce l’immagine di un
fenomeno importante e diffuso in Abruzzo. Vengono analizzate le tipologie più frequenti. È poi ricostruita
con dettaglio, sulla base di testimonianze, anche orali, la procedura costruttiva, modificando in alcuni
passaggi quanto riportato dalla bibliografia corrente. La ricostruzione è tecnicamente dettagliata e si avvale
di disegni originali efficaci e chiari. Sono studiate le patologie che tipicamente interessano la specifica
tecnica costruttiva. Viene infine proposto un approccio per gli interventi di riabilitazione che garantiscano la
migliore conservazione nel tempo di tali manufatti. Si tratta di un lavoro interessante e documentato che
costituisce un utile contributo per le pratiche di conservazione dei manufatti in terra cruda.
Lavoro 5 – Stone buildings in Salento: materials and techniques Atti Convegno: Construction History,
Madrid 2003.
Dalla bibliografia presente nell’articolo e dalle altre pubblicazioni presentate in questa occasione, nonché
dal curriculum, si evince il forte interesse scientifico dell’autore – sviluppato coerentemente nell’arco degli
ultimi venti anni - per una prospettiva metodologica proposta per la prima volta dalla scuola francese degli
“Annales” (Bloch, Febvre..) e ripresa in Italia nell’ambito delle discipline dell’architettura da importanti
autori come Marconi ed altri. Questo approccio ha allargato il concetto di fonte storica fino a comprendere,
accanto alle fonti scritte, gli strumenti di lavoro, le tecniche di lavorazione e quanto, oggi siamo abituati a
chiamare comunemente “cultura materiale”, oltreché le indagini geologiche o metallurgiche ecc. In questo
caso il lavoro, ben documentato, si sviluppa all’interno di una scelta metodologica che evidenzia come lo
studio delle tipologie e delle tecniche costruttive comporti l’analisi di un fenomeno storico in un area
spaziale sempre ben delimitata dove vengono elaborate modalità costruttive specifiche, al di fuori della
quale non è consentito assolutizzare le soluzioni. Sono esaminati i tipi edilizi urbani e delle masserie tipici
del Salento. Grande importanza viene attribuita ai caratteristici materiali lapidei di cui sono documentate le
cave ed i metodi di coltivazione delle stesse. L’autore ritiene, anche, che la forte connotazione linguistica di
altissime espressioni culturali come ad esempio il barocco leccese sia in qualche modo legata alla specificità
dei materiali usati e alle abilità professionali e operative esistenti nell’area. In questo contesto l’autore
suppone, giustamente, che gli strumenti e le tecniche di lavorazione addottati dallo scalpellino e dal
cavapietre non abbiano subito che lievi trasformazioni nel corso di secoli. Le diverse trasformazioni del
materiale lapideo dipendevano, infatti, dalle differenti percussioni eseguite con i vari strumenti di lavoro.
L’autore utilizza, dunque coerentemente, il metodo delle “interviste in loco” per individuare e catalogare le
tecniche costruttive e le professionalità legate alla lavorazione dei materiali lapidei tramandate ed applicate
per secoli. Egli esamina e classifica, così, questi strumenti, fornendone un interessante e puntuale corpus
accompagnato da un regesto dei termini tecnici, correttamente riportati nel testo nella forma dialettale del
luogo. All’analisi dei materiali e degli attrezzi l’autore ha fatto seguire l’esame delle tecniche costruttive
occupandosi in particolare delle volte (da lui studiate anche in altre circostanze), ma qui approfondite sotto
il profilo delle peculiarità costruttive. La sua esperienza di cantiere e la sua preparazione teorico/scientifica,
molto attenta agli aspetti strutturali, gli hanno consentito di offrire un interessante quadro di riferimento,
utile sia per lo storico delle tecnologie che per lo studioso di antropologia culturale.
Lavoro 6 – Restoration of the 16° century prince of Sannicandro Palace, the first Maddaloni Palace in
Naples Atti Convegno: Historic Building Conservation Tusnad 2003.
In conformità agli obiettivi del convegno viene descritto l’intervento di recupero di un importante palazzo
nobiliare in Napoli. In realtà l’edificio ha subito nella sua storia significative trasformazioni fino ad essere
ripartito, nei tempi attuali, in ben 67 abitazioni. Il problema del suo restauro (l’edificio era protetto dalla
Legge 1089/39) dovendosi preservare la funzionalità degli alloggi, ha presentato specifiche peculiarità.
L’articolo descrive le caratteristiche dei procedimenti costruttivi e delle finiture precedenti ed attuali e
documenta gli interventi realizzati (con il parere positivo della Sovrintendenza) in presenza di importanti
vincoli di costo.
Lavoro 7 – Le pietre nell’edilizia vernacolare salentina Atti convegno: Stone Building between innovation
and tradition Napoli 2007
Sono descritte alcune tipologie costruttive utilizzate nell’edilizia tradizionale rurale, quali palmenti, frantoi,
aie e descritte le metodologie operative per la costruzione dei muri a secco, per la realizzazione dei trulli,
nonché per la formazione di lastrici solari sulle coperture, piane e a volta, degli edifici con le lastre di
“Cursi”. Interessante la ricostruzione del tipo del frantoio ipogeo e delle modalità operative della spremitura
delle olive con le relative attrezzature che storicamente determinano la morfologia del tipo. L’autore
costantemente dimostra capacità nel collegare le determinanti tipologiche alle funzionalità di processi
operativi ormai completamente estinti. Si veda ad esempio la struttura delle masserie a doppia aia e la
funzione dei venti dominanti nelle attività di trebbiatura.
Una intelligente attenzione è posta ad aspetti che determinano i caratteri fondamentali del paesaggio, come
sono i muri a secco. Questi oggetti apparentemente minori rivelano una stratificazione culturale complessa
che va dalla considerazione degli aspetti climatici (svolgono una importante funzione di controllo climatico
poiché rallentano la velocità del vento e salvaguardano il tasso di umidità) agli apparati costruttivi che
richiedono specifiche abilità. Sono infatti ricostruite le specifiche abilità manuali richieste e recuperata la
nomenclatura linguistica degli operatori e delle parti d’opera.
L’autore sviluppa sempre la ricostruzione delle modalità costruttive esplicitandone le implicazioni, spesso
non banali, sul piano dei comportamenti statici e di durabilità dei manufatti.
Anche la struttura del trullo è descritta come apparecchiatura geometricamente e strutturalmente complessa,
che svolge la funzione di copertura e protezione di una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana di
impianto quadrangolare e coperta a volta con una sovrastruttura ad impianto circolare. Viene
approfonditamente analizzato il problema dei raccordi con una copertura a volta circolare. La tecnologia
costruttiva è la stessa dei muri a secco con conformazioni geometriche particolari e necessità di finitura con
piccole lastre di pietra che oltre a regolarizzare il paramento esplicano anche una funzione di rinfranco per
gravità sulla sottostante struttura a secco.
Interessante e significativa nel contesto del lavoro la parte grafica che è semplice, essenziale oltre che chiara
ed in definitiva molto utile a cogliere l’essenza delle questioni.
Lavoro 8 – Farms development in the salento area Atti Convegno: Regional Architecture in the
Mediterranean area Ischia 2007.
La comunicazione traccia un agile e chiaro profilo di impianto storico ed economico-sociologico della
evoluzione delle masserie nel Salento. Questo tipo di edifici appare specifico di processi di trasformazione
insediativa che hanno nei secoli visto il sorgere e l’affermarsi di una classe sociale di imprenditori “minori”
(i massari) ed importanti trasformazioni del territorio oltre che sociali ed economiche. Lo studio coglie lo
specifico ruolo territoriale delle masserie, luogo di produzione in qualche modo autosufficiente,
caratterizzato da particolari rapporti territoriali con il tessuto degli insediamenti contermini. Il lavoro
documenta le fasi principali di tali trasformazioni collegando le mutate morfologie dei tipi edilizi alle
necessità indotte dalle trasformazioni delle coltivazioni e dei processi produttivi connessi. Lo studio è ricco
di spunti e di notizie interessanti.
Lavoro 9 – Tipologie e tecniche costruttive delle architetture dell’alto Sannio. Monografia Salerno 2006.
Gli insediamenti urbani dell’alto Sannio conservano il loro aspetto caratteristico grazie all’impiego di
materiali lapidei lavorati con metodi diversi a seconda delle abitudini locali, ma con una costante
determinata da mezzi e strumenti senza età. L’attenzione degli studiosi alle tecniche ordinarie del passato e
alle relative architetture, è tutto sommato una acquisizione ancora piuttosto recente (ragionando sull’ordine
degli ultimi decenni..) ed è, in molti contesti, come quello qui studiato, ancora sommaria la conoscenza di
tipologie e schemi architettonici impiegati, poiché questa conoscenza viene acquisita in maniera non
sistematica, ma occasionale in relazione a specifici interventi di restauro.
Se si affronta il problema della ricostruzione dell’architettura rurale ci si accorge, inoltre, che l’impresa non
è delle più agevoli poiché il sapere corrente dell’epoca era legato alla quotidianità ed alla tradizione orale.
L’autore è partito, quindi, dall’analisi dei materiali e degli attrezzi. La rarità dei testi, la difficoltà di
interpretazione dei dati, la mancanza di documentazione storica e di studi scientifici attendibili hanno
portato, infatti, lo studioso a basarsi sull’analisi delle fonti e dei manufatti ancor oggi visibili, con l’intento
di individuare le varie tecniche di estrazione e lavorazione della pietra non molto diverse in definitiva da
quelle adottate fino al secolo XIX. Il metodo per individuare e catalogare le tecniche costruttive è ancora
quello delle “interviste in loco”.
L’oggetto specifico dell’indagine documentata in questa monografia, è l’insediamento urbano di Pietrelcina.
Viene discussa una presunta origine saracena dell’insediamento di Pietrelcina; tuttavia è il fenomeno
dell’”incastellamento” alto-medievale che segnò in modo duraturo il paesaggio abitativo dell’alto Sannio
con il conseguente abbandono degli insediamenti sparsi.
L’autore ha colto un aspetto non secondario di questo fenomeno di lunga durata, quello delle tipologie e
delle tecniche costruttive delle architetture di questi abitati, mettendo ben in evidenza come l’edilizia di tipo
rurale debba essere sicuramente collocata in un contesto socio-economico posteriore, legato alla ripresa
agricola del XVIII secolo.
Dopo un inquadramento storico e territoriale esamina i tipi edilizi evidenziando le differenze formali e
costruttive che esistono tra i tipi della Pietrelcina antica e quelli della Pietrelcina “borghese” sviluppatasi a
cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, sottolineando la compresenza di fenomeni culturali ed artistici dovuti
alla compresenza di esigenze espressive provenienti da differenti formazioni culturali e da insediamenti
sociali diversi. Successivamente l’autore esamina le caratteristiche dei materiali, delle tecniche e degli
elementi costruttivi di architetture spontanee, significative testimonianze delle fabbriche in muratura. Dopo
un esaustivo esame delle fornaci utilizzate viene sviluppata una interessante analisi anche della carpenteria
utilizzata, nella consapevolezza della crucialità di questa arte nella gestione dei lavori in termini di tempo
impiegato, sicurezza, regolarità, metodo e cura nei lavori. Alla descrizione di accorgimenti del tutto
originali, l’autore affianca sempre l’esposizione puntuale e rigorosa di tecniche costruttive ormai
dimenticate. Schede ed un glossario dei termini tecnici, riportati nel testo nella forma dialettale del luogo
completano il lavoro.
Oltre alla validità culturale di questo contributo alla conoscenza degli edifici di antico impianto lo studio si
segnala per l’approccio specifico dell’autore alla disanima della tecnica costruttiva antica che è strutturata
per sequenze logicamente semplici grazie alla abilità dell’autore di organizzare i contenuti in modo non
manualistico né pedantemente sistematico, ma presentando gli argomenti e mettendo in rilievo il nodo
strutturale delle questioni dal punto di vista dell’ingegnere. Coerente con l’impostazione data dall’autore
alla materia è la parte grafica, anch’essa semplice, essenziale e lineare che contribuisce a delineare il tono
“accattivante” del trattato rendendolo di agevole lettura.
Lavoro 10- Criteri generali della manutenzione capitolo in Sicurezza e prevenzione incendi a cura di P.
Petrella, Napoli 2005
Il lavoro presenta anche una sintesi, utile agli effetti didattici, delle categorie concettuali utilizzate per
impostare i problemi relativi alla manutenzione.
GIUDIZIO
Il candidato ha sviluppato importanti attività sia sul piano della didattica che della ricerca. La sua esperienza
didattica, considerando solamente le attività di insegnamento ufficiale, è maturata in più di dieci corsi
diversi tenuti in quattro università. Ha svolto anche molta attività didattica in situazioni non istituzionali su
tematiche diverse tra cui, prevalente, la questione della sicurezza. Ha svolto incarichi, e partecipato a
commissioni e comitati, per diversi enti pubblici tra cui la Protezione Civile e la Regione Campania.
Sul piano della ricerca il curriculum documenta 46 pubblicazioni tra articoli, comunicazioni su riviste e
convegni nazionali, comunicazioni a conferenze internazionali, saggi monografici, quaderni di ricerca e
capitoli di libri e cinque monografie. Le sue pubblicazioni sono su riviste nazionali ed in atti di convegni
nazionali ed internazionali. Le monografie sono pubblicate presso editori di rilevanza locale.
Gli interessi scientifici del candidato si sono nel tempo concentrati sulla elaborazione e sperimentazione di
modelli per il controllo strutturale con riferimento alle problematiche operative, allo studio di tecniche
costruttive tradizionali locali per la diagnostica delle relative patologie edilizie e la riabilitazione sostenibile,
ed infine sulla sperimentazione di tecniche di integrazione e supporto alla decisione nelle diverse fasi del
processo edilizio.
Dai contributi presentati a questo concorso emerge una figura di ricercatore caratterizzata da una solida e
variegata esperienza di ingegnere esperto di strutture, gestione operativa delle costruzioni e sicurezza che,
quindi, opera nel quadro delle problematiche di integrazione delle diverse competenze e fasi procedurali,
oggetto tipicamente del SSD, con particolare attenzione alle ricadute concrete ed e fortemente operative
della sua attività di ricerca.
Dalla sua produzione emerge, tuttavia, come espressione della sua vocazione principale di ricercatore una
attenzione alle problematiche della costruzione storica e della sua conservazione che si colloca in un
contesto culturale che ha avuto un precursore negli studi effettuati da Ciribini negli anni ‘40 sulla casa
Walser indagata non solo nella sua consistenza tecnica e materiale, ma nei processi produttivi, nelle
professionalità, nelle nomenclature degli elementi costruttivi, e che trova alla fine degli anni ‘80 un largo
interesse con l’aprirsi della tematica del recupero dei centri storici e della necessaria continuità tra tale
pratica e quella del restauro. Una temperie culturale, ancora viva ed attuale, che ha visto il rinnovato
interesse e in alcuni casi la ripubblicazione degli antichi manuali tecnici, la redazione in svariate località dei
Manuali di Recupero a partire da quello assai significativo prodotto da Paolo Marconi per il Comune di
Roma in cui viene sottolineata con forza la continuità tra il restauro dei monumenti e le necessarie pratiche
di conservazione e manutenzione della edilizia premoderna, anche nei suoi manufatti cosiddetti minori.
I numerosi studi del candidato su edifici, manufatti e tessuti edilizi tradizionali, prodotti nell’arco di molti
anni in regioni e luoghi diversi, restituiscono non solo una notevole conoscenza delle tecnologie storiche
analizzate, ma una interessante e per molti aspetti innovativa capacità di analisi delle culture e delle
professionalità tecniche storicamente determinate negli ambiti territoriali indagati. Emergono così utili
opportunità per interventi nei contesti territoriali studiati che siano consci della specifica modalità
costruttiva e strutturale dell’oggetto edilizio, della cultura tecnica e operativa che lo ha prodotto, delle
professionalità che vi sono implicate.
Il candidato sviluppa, dunque, un percorso scientifico che mantiene precisi riferimenti con i contenuti della
disciplina. La sua produzione scientifica, viene sviluppata con un rigore metodologico, e fornisce contributi
caratterizzati da significativi elementi di originalità. Le valutazioni di carattere costruttivo, ma anche
storico-critiche su edifici, manufatti e tessuti edilizi tradizionali, costituiscono sicuri riferimenti per gli
studiosi che affrontano tali problematiche. L'impegno didattico é stato molto significativo e variegato
nell’ambito delle discipline afferenti al SSD.
In sintesi, a fronte del curriculum, dell'attività scientifica, dell'attività didattica svolta e delle pubblicazioni
presentate, il giudizio individuale sul candidato è molto buono.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta pubblicazioni stampate dal 1975 al 2002 in parte in volumi editi a diffusione regionale,
in parte su riviste nazionali e in parte su atti di convegni nazionali e internazionali.
Le tematiche trattate, generalmente pertinenti al SSD ICAR 11, riguardano problemi di edilizia storica in
regioni dell’Italia centro-meridionale e nell’area napoletana, conoscenza di tecniche costruttive storiche in
pietra e in legno finalizzate al restauro, durabilità di strutture in terra cruda in Abruzzo, comportamento di
strutture in calcestruzzo precompresso riportanti risultati di analisi sperimentali.
Nel complesso dei titoli presentati si riscontra una attività di ricerca attenta alla fase documentativa delle
tematiche sopra citate, cui ha fornito interessanti contributi conoscitivi.
Commissario prof. Arie Gottfried
Le pubblicazioni scientifiche non sono sempre pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Si nota una discontinuità cronologica e disomogeneità scientifica nell’attività svolta dal candidato.
Da qui una mancanza di un profilo scientifico chiaro del candidato.
La collocazione scientifica delle pubblicazioni non è rilevante.
Il candidato ha svolto ampia attività didattica non sempre coerente con il SSD ICAR 11 “Produzione
Edilizia”.
Valutando l’insieme dell’attività scientifica e didattica, ritengo che non siano sufficienti per poter ritenere
idoneo il candidato al ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue.
Giudico positivamente l’attività scientifica del candidato, che è pertinente al S.S.D. ICAR/11 e
correttamente impostata sul piano culturale e scientifico.
In dettaglio giudico la produzione scientifica presentata caratterizzata da sufficiente originalità e rigore di
metodo nelle sue applicazioni.
L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano dei
contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono congruenti con le discipline del SSD
ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano.
Più debole può essere valutata la collocazione editoriale delle pubblicazioni, in parte bilanciata da una
diffusione mediante la partecipazione a convegni internazionali.
Si apprezza la continuità negli anni delle ricerche sui sistemi di conoscenze locali sia di ambiti geografici
che di singoli edifici, anche in relazione all’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientificodisciplinare.
In particolare giudico meritevoli gli studi e le ricerche sul patrimonio culturale costruttivo del Sannio,
dell’Abruzzo e del Salento, di cui ai titoli n° 5, Stone buildings in Salento (Puglia, Italy: Materials and
techniques, n° 7, The stones in vernacular buildings of Salento, e, infine la monografia n° 9, Tipologie e
tecniche costruttive delle architetture dell’Alto Sannio.
Commissario prof. Massimo Lemma
Il curriculum del candidato si connota per una formazione inizialmente orientata all’approfondimento dei
comportamenti delle strutture portanti degli edifici, argomenti su cui si impegna negli inizi della sua
produzione scientifica (con riferimento all’elenco dei titoli inviati ai fini della Valutazione comparativa si
veda la (1) ) e per i quali fruisce di borse di studio post-laurea.
Dopo una interruzione – riscontrabile nei dati curriculari - di oltre 10 anni, la sua produzione scientifica
riprende, rivolgendosi verso temi connessi alla conoscenza delle caratteristiche tipologiche e costruttive
dell’edilizia tradizionale e alle discipline del recupero.
A tale proposito sembra evidenziarsi in tempi più recenti una sostanziale divergenza tra gli ambiti
istituzionali di ricerca a cui il candidato ha partecipato (ricerche MURST riguardanti le strutture
organizzative per il cantiere edile; modelli di simulazione per la valutazione di qualità, tempi e costi di
costruzione; metodi e tecniche per lo sviluppo e la gestione della qualità nel processo edilizio; tecniche di
simulazione per la progettazione dei piani di qualità nelle costruzioni edili) ed i contenuti dei suoi lavori
scientifici, orientati quasi completamente – come detto – alle tecniche costruttive tradizionali ed al progetto
di recupero.
Tale aspetto dell’attività del candidato viene giudicato in modo non positivo, e mostra una potenziale
difficoltà del candidato di inserimento all’interno di gruppi di lavoro più ampi, e proiettati in una
dimensione anche solo nazionale.
Anche l’analisi delle pubblicazioni presentate ai fini della presente valutazione comparativa sembra
confermare i tratti espressi in precedenza: essa mostra una produzione scientifica essenzialmente orientata
verso le problematiche della conoscenza del patrimonio edilizio esistente e del suo recupero, condotta
prevalentemente in autonomia, senza riferimenti esterni riconducibili alle attività del SSD ICAR 11.
In questi ambiti il candidato presenta in qualche caso proposte di interventi di restauro, messi in atto anche
in collaborazione con altri progettisti (2)(6): in questi contributi l’approccio è rivolto essenzialmente alla
descrizione della metodologia di progetto attuata (o scelta fra più proposte) e degli interventi proposti o
effettuati, senza che emergano elementi di particolare originalità che possano condurre – a partire dal
contributo del candidato - a criteri di intervento più generali o riutilizzabili in altri contesti. Si tratta nel
primo caso di una comunicazione simile ad una relazione di progetto (pur condotta con rigore) e nel secondo
di una mera presentazione di un intervento effettuato. In quest’ultimo caso si evidenziano carenze
metodologiche significative nei confronti di un approccio scientifico alle problematiche della ricerca nei
temi del recupero edilizio, non riscontrandosi all’interno del testo presupposti per le conclusioni in quella
sede indicate, che appaiono piuttosto generiche e non adeguatamente giustificate.
In altre pubblicazioni il candidato si rivolge all’approfondimento della conoscenza dei patrimoni
dell’edilizia storica, introducendo l’analisi di alcune caratteristiche tipologiche (ambito – sino ad oggi e non
tenendo conto dei futuri assetti del Settore 08/C1 - non strettamente di interesse nel SSD ICAR 11 ma forse
più vicino agli interessi di settore affine) e costruttive di patrimoni edilizi di alcune aree geografiche del Sud
Italia (5) (7 la quale - contrariamente a quanto rappresentato nell’elenco delle pubblicazioni pervenuto - è a
firma multipla ed in cui il contributo del candidato non appare obiettivamente riconoscibile in assenza di
dichiarazioni depositate in tal senso) (8)(9).
Non appare sempre rilevabile con chiarezza la metodologia usata per tali analisi (ed il volume delle indagini
che hanno portato alle conclusioni pubblicate), né di conseguenza come le conclusioni esposte introducano
elementi originali o di innovazione rispetto alla bibliografia propria del settore relativo alla Storia delle
tecniche costruttive (ambito anche questo non strettamente di interesse nel SSD ICAR 11 ma forse più
vicino agli interessi di settore affine) oppure delle metodologie di intervento finalizzate al recupero edilizio.
In sostanza non si evince con sufficiente chiarezza dalla lettura dei contributi (5) (7) (8) ciò che conduce agli
esiti presentati, che in questa luce appaiono piuttosto generici e più vicini alla letteratura divulgativa che non
al frutto di una ricerca strutturata di cui il ricercatore controlla – sapendole testimoniare - le complessità
metodologiche ed operative.
Solo in (9) il testo appare più esteso e strutturato, pur mostrando in sostanza i medesimi limiti
precedentemente esposti.
In un caso infine (4) non appare rigoroso l’approccio alla tematica introdotta nel titolo (la durabilità delle
case in terra) addivenendo nelle conclusioni a considerazioni – non particolarmente originali negli ambiti
disciplinari del recupero edilizio a quella data – riguardanti l’impostazione dei progetti di recupero edilizio
messi in atto in quella zona geografica; anche in questo caso alcuni aspetti metodologici dell’analisi (criteri
di scelta degli edifici controllati, modi di rilevazione delle tecniche costruttive originali e di recupero attuate
ecc.) non sembrano messi in sufficiente luce nella trattazione.
Le altre pubblicazioni presentate ai fini della presente valutazione comparativa appaiono – nella
ricostruzione curricolare – più episodiche rispetto agli interessi mostrati dal candidato nelle pubblicazioni
sopra indicate. Nella (1) (scritta in collaborazione con un docente di quelle aree disciplinari ed in cui il
contributo del candidato non appare obiettivamente riconoscibile in assenza di dichiarazioni depositate in tal
senso) il candidato sviluppa argomenti relativi alla propria tesi di laurea che appaiono però poco pertinenti
all’area disciplinare ICAR 11 e più vicini a quelli del SSD ICAR 09, anche se va rilevato lo spessore
scientifico dell’approccio metodologico e dei risultati mostrati, se rapportati alle conoscenze dell’anno
(1975) di pubblicazione.
La pubblicazione (3) – redatta con un altro autore ed in cui il contributo del candidato non appare
obiettivamente riconoscibile in assenza di dichiarazioni depositate in tal senso - è di fatto la registrazione
dello stato di degrado degli edifici di un quartiere di edilizia prefabbricata con qualche dato aggregato sulle
previsioni – in termini di costi – relative agli interventi da effettuare. Per metodologia e formato della
comunicazione appare più simile ad un report professionale, non evidenziando alcun elemento di
innovatività o originalità.
Nel contributo n. 10 (dedicato agli impianti antincendio) vengono presentati alcuni principi relativi alla
programmazione degli interventi manutentivi. L’approccio di tipo analitico proposto è rigoroso e in linea
con la pubblicistica rivolta ai temi della affidabilità e della manutenzione, anche in ambito industriale, anche
se non si riscontrano particolari elementi di originalità ed innovatività.
A valle delle considerazioni sopra svolte, il profilo che emerge è quello di un candidato legato ad interessi
principalmente collocabili nella sola area della storia delle tecniche costruttive tradizionali e del recupero
edilizio. Per quanto riguarda il primo di questi due aspetti, e con riferimento alle declaratorie assunte come
riferimento per questo giudizio, ritengo il primo meno pertinente e congruente agli interessi disciplinari
propri del SSD ICAR 11, trovando il più naturale inserimento negli ambiti ICAR 10 (in cui la valutazione
critica delle tecniche edili tradizionali è citata esplicitamente) che rappresentano – nel curriculum del
candidato – un iniziale orizzonte di interesse (si vedano le partecipazioni alle ricerche MURST 1989-19921995).
La sua partecipazione alle ricerche nazionali - orientate a problematiche strettamente inerenti il SSD ICAR
11 - non conduce invece ad esiti scientifici riconoscibili all’interno delle pubblicazioni inviate ai fini della
valutazione comparativa o anche nella ricostruzione curricolare, mostrando una scarsa capacità di
relazionarsi con gruppi di ricerca più ampi e di finalizzazione degli esiti di ricerche strutturate in campo
nazionale. Il curriculum mostra quindi un candidato legato – nella sua produzione scientifica - agli interessi
maturati agli inizi della sua carriera accademica in attigua area disciplinare, e che non ha mostrato esiti di
ricerca più chiaramente inquadrabili nel SSD ICAR 11.
Le pubblicazioni inviate ai fini della valutazione comparativa non sembrano far emergere elementi di
particolare originalità ed innovazione; le metodologie utilizzate per l’elaborazione dei risultati non appaiono
in qualche caso chiaramente leggibili, cosa che rende non facile il giudizio sul loro rigore. La rilevanza della
collocazione editoriale dei risultati raggiunti appare discreta.
L’attività didattica appare di buon livello, svolta negli anni più recenti in ambiti propri del Settore
scientifico-disciplinare.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è sufficiente, anche se quest’ultima non mostra a
mio avviso i presupposti – per carattere scientifico e disponibilità a coordinarsi con le attività a livello
nazionale ed internazionale – per il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto della
presente valutazione comparativa.
CANDIDATO NICOLELLA MAURIZIO
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente riassunto.
Laureato in Ingegneria Civile Edile presso l'Università di Napoli Federico il con 110/110 nel 1986, ha
iniziato nello stesso anno a frequentare l'Istituto di Architettura Tecnica (poi confluito nel Dipartimento di
Ingegneria Edile) nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli Federico il, collaborando
continuativamente con il Prof. Ing. Marcello Picone quale cultore.
Attività didattica e scientifica
Ha svolto attività didattica e scientifica nelle seguenti discipline:
• Tecnica di Cantiere e Produttività dal 1986/87 al 1992/93;
• Conservazione e Riabilitazione degli Edifici dal 1990/91 al 1991/92;
• Tecniche per il Recupero Edilizio dal 1993/94 al 1994/95;
• Recupero e Conservazione degli Edifici nel 1997/98;
• Organizzazione del Cantiere dal 1997/98 a tutt'oggi;
• Costruzioni Edili dal 1992/93 al 1994/95 e dal 1997/98 al 2000/01.
Ha inoltre partecipato, quale componente, a commissioni d'esame con i Proff. Marcello Picone, Renato
Iovino, Igino Rienzo e Olindo Brunetti.
Nell'ambito di unità operative locali ha partecipato a progetti di ricerca nazionali con fondi MURST 40%
essendo anche titolare di contratti di ricerca individuali, occupandosi in particolare del cantiere, delle
patologie edilizie, della manutenzione programmata.
Ha partecipato a unità di ricerca nell'ambito di progetti con fondi MURST 60%, occupandosi in particolare
del cantiere di recupero edilizio e di sistemi esperti per il recupero di fabbricati dismessi.
Ha collaborato a numerose tesi di laurea in qualità di correlatore (insieme con i Proff. Marcello Picone,
Igino Rienzo ed Olindo Brunetti), sempre nell'ambito del Dipartimento di Ingegneria Edile dell'Università di
Napoli Federico il, e ha partecipato come membro aggiunto a commissioni di laurea.
Nel 1990/91 ha collaborato al Progetto Finalizzato Edilizia del C.N.R. con contratto di consulenza, in un
gruppo di ricerca composto da professori delle Facoltà di Ingegneria ed Architettura.
Nel 1991/92 ha vinto un concorso nazionale per borsa di studio C.N.R. nel Progetto Finalizzato Edilizia,
con sede di ricerca presso il C.E.S.U.N. (Centro Studi per l'Edilizia dell'Università di Napoli) - Istituto
interfacoltà dell'Università di Napoli - Federico il, Facoltà di Ingegneria - Facoltà di Architettura - Facoltà di
Economia e Commercio.
Nel 1992/93 ha vinto nuovamente lo stesso concorso; continuando, come nel precedente anno, di un sistema
di intelligenza artificiale mirato al cantiere di recupero edilizio.
Nel 1993/94 ha collaborato ancora nell'ambito del Progetto Finalizzato Edilizia del C.N.R. con contratto di
ricerca presso il C.E.S.U.N. per uno studio su "Repertori di prodotti e procedure per il cantiere di recupero
edilizio".
Nel 1992/93, 1993/94 e 1994/95 è stato invitato a tenere lezioni sul tema del recupero delle facciate degli
edifici antichi, al corso di aggiornamento professionale organizzato dal Politecnico di Milano - Facoltà di
Architettura - Dipartimento di Programmazione Progettazione e Produzione Edilizia "Il progetto di arredo
urbano: la qualità di dettaglio degli spazi pubblici".
Nel 1995 ha vinto il concorso per Dottorato di ricerca - X ciclo, conseguendo poi il titolo di Dottore di
Ricerca in Ingegneria per il Recupero Edilizio e l'1nnovazione Tecnologica con una tesi dal titolo
"Valutazione serniprobabilistica per la valutazione del comportamento in servizio di elementi costruttivi per
la determinazione dell'affidabilità".
E' stato nominato professore a contratto di Pianificazione operativa e gestionale nelle Costruzioni Edili,
nell'ambito del corso ufficiale di Costruzioni Edili nella Facoltà di Ingegneria, per l'anno accademico
1998/99.
Dall'01/11/01 ha preso servizio come Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Edile
dell'Università di Napoli Federico il, essendo risultato idoneo nella Valutazione Comparativa del 2000
bandita dall'Università di Catania per il Settore Scientifico Disciplinare ICAR Il.
E' titolare del corso di Costruzioni Edili dal 01/11/01 fmo a tuttora.
Ha tenuto il corso di Manutenzione Programmata per supplenza dal 2004 al 2006, ed attualmente ne è
titolare.
Ha seguito come relatore numerose tesi di laurea, sia triennale che specialistica, su temi come la
Manutenzione Programmata, la Durabilità, l' Affidabilità, le Patologie, il Cantiere.
E' stato membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Ingegneria per il Recupero e l'Innovazione
Tecnologica dal 2001 al 2004, ed attualmente è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in
Ingegneria per le Costruzioni presso l'Università di Napoli Federico II.
Ha partecipato a molti progetti di ricerca, ed è stato Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca locale
di Napoli nel 2000/02 nel PRIN dal titolo "Indici per lo sviluppo di piani e programmi di manutenzione
diffusa in edilizia" e nel 2003/05 nel PRIN dal titolo "Metodologie di progettazione e valutazione della
durabilità dei componenti edilizi in processi di produzione sostenibili: valutazione sperimentale di
durabilità, standard e loro correzioni per l'impiego del componente in specifiche condizioni di utilizzo
fmalizzate alla programmazione della manutenzione degli edifici".
Ha collaborato con il Dipartimento di Ingegneria Edile all'organizzazione scientifica del corso di
aggiornamento professionale: "Le pareti murarie", al coordinamento del Comitato organizzatore del
Convegno Internazionale "il recupero degli edifici antichi: manualistica e nuove tecnologie", ed ha fatto
parte del Comitato Organizzatore del Convegno Internazionale IAHS "Sustainable Housing Design:
emphasizing urban housing", svoltosi a Napoli, nel 2006.
E' l'autore del Fascicolo del Fabbricato approvato dalla Giunta Municipale di Napoli nel 2000, e del
Libretto di Manutenzione del Fabbricato approvato dal Consiglio Comunale di Napoli nel 2002.
E' stato Presidente della Commissione "C" nominata dal DIEG dell'Università di Napoli Federico nper la
consulenza alla Regione Campania nella redazione della Tariffa Prezzi delle Opere Edili 2002.
E' stato Componente del Gruppo di lavoro GL9 in seno alla Sottocommissione 3 UNI per il progetto di
norma"Criteri per la stesura di piani e programmi di manutenzione".
E' stato Componente del Gruppo di lavoro GL15 in seno alla Sottocommissione 3 UNI per il progetto di
norma "Valutazione della durabilità dei componenti edilizi", sfociato poi nella norma UNI 11156,
pubblicata nel 2006.
E' Direttore della rivista "Edilizia" edita dal Dipartimento di Ingegneria Edile dell'Università di Napoli
Federico II.
Nel 2005 è stato confermato nel Ruolo di Professore Associato, con D.R.2783/05, con decorrenza dal
01/01/04.
Ha svolto numerose docenze in corsi di formazione ed aggiornamento professionale, organizzati da privati,
quali:
corsi di formazione per Coordinatori per la Sicurezza ai sensi del D. Lgs. 494/96 (n° 15 corsi); corsi di
aggiornamento professionale quali "Qualità ed affidabilità in edilizia e nel processo progettuale", "il ciclo
di vita degli edifici: gestione e costo globale", "La manutenzione: forme, tipi, piani, programmi operativi",
"Fondamenti di programmazione operativa", "il piano di manutenzione dell'opera e le relative
problematiche", "Tipologie funzionali e costruttive degli edifici" e numerosi altri)
Ha svolto docenze presso Atenei anche al di fuori dell'Università di Napoli, quali ad esempio:
• Corso di aggiornamento professionale organizzato dall'Università di Napoli Federico II per la formazione
di "Esperto in contenimento consumo energetico negli edifici"
• Corso di aggiornamento professionale organizzato dal Politecnico di Milano sulla Progettazione degli
spazi urbani nel 1993, 1994, 1995.
Ambiente", Università degli Studi di Napoli Federico II, D.IN.E., 2003.
• Master universitario "Management of durability and maintenance in building process", Politecnico di
Milano, 2004.
• Master universitario "Materiale e tecniche per il recupero edilizio in area mediterranea", Università degli
Studi di Napoli Federico II, 2005.
• Master universitario "Infrastrutture aeronautiche", Università degli Studi di Napoli Federico II Accademia Aeronautica, 2005.
• Corso di aggiornamento professionale "Manutenzione Programmata", Università degli Studi di Catania,
2006.
Pubblicazioni Scientifiche
1. Ipotesi per una manutenzione programmata nel recupero edilizio, Atti del Convegno Riabitat
"Nucleo Antico e destino della Città'', Sagep, Genova, 1987.
2. Progetto e gestione della manutenzione in edilizia, atti del Convegno "La qualità architettonica dello
spazio costruito", Napoli, 1987.
3. Palazzi come elettrodomestici?, Il Mattino, Napoli, 1987.
4. Il recupero in termini di manutenzione programmata, Atti del 22° Convegno ANIAI "Un futuro per
la città", Bari, 1988.
5. Verso una tecnica di rappresentazione e di automatizzazione della progettazione di un cantiere
edile, Atti del Convegno "La trasmissione delle idee dell'architettura", Udine, 1988.
6. Aspetti tecnologici e tecniche applicative della manutenzione programmata in edilizia, Atti del XII
Convegno AIMAN "Manutenzione e Innnovazione", Milano, 1989;
7. Aspetti tecnologici e tecniche applicative della manutenzione programmata in edilizia,
"Manutenzione - Tecnica e Management", anno Il, numero IV, Milano, 1989.
8. Ipotesi per l'applicazione del concetto di affidabilità agli elementi costruttivi in edilizia, Atti del
Convegno "L'arte del fabbricare", Napoli, 1989.
9. La manutenzione programmata delle opere in c.a.: riflessi di carattere gestionale nelle tecnologie
degli interventi di recupero, Atti del Convegno AlCAP "Terotecnologia delle opere in c.a. e c.a.p.",
Napoli, 1989.
10. Le otto dimensioni della qualità nelle costruzioni edili, atti del Convegno "Le mutazioni dell'habitat
- una nuova cultura del recupero", Napoli, 1991.
11. Progettazione integrata del recupero edilizio, Giannini, Napoli, 1991 (capitoli 1.2, 1.3; parte III).
12. La congruità economica degli interventi di recupero nel settore tecnologico-produttivo, in "Due
itinerari sperimentali di ricerca per il recupero edilizio - contributi al Progetto Finalizzato Edilizia
del C.N.R.", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1993 (paragrafi 4 - 6 - 6.1 - 6.2).
13. Verso un sistema esperto per la progettazione del cantiere di recupero edilizio, in "Due itinerari
sperimentali di ricerca per il recupero edilizio - contributi al Progetto Finalizzato Edilizia del
C.N.R.", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1993.
14. Patologie ricorrenti del tufo giallo dell'area napoletana: diagnosi, procedimenti operativi,
manutenzione programmata", Atti del Convegno Internazionale "Il tufo calcareo e la pietra leccese",
C.N.R., Bari, 1993.
15. Le costruzioni edili a Napoli fra fine '800 e inizio '900, in "Manuale del recupero delle antiche
tecniche costruttive napoletane", CDEN, Napoli, 1993.
16. Tecniche di recupero e di restauro degli edifici storici con particolare riferimento alle facciate di
Napoli, in Ubertazzi A., "La qualità globale", ENEL, Milano, 1993.
17. Un intervento a secco, in "Una libreria rinnovata per la città che cambia", A. Guida, Napoli, 1993
18. La pianificazione operativa nel recupero edilizio, Atti del Convegno Internazionale "Il recupero
degli edifici antichi: manualistica e nuove tecnologie", Napoli, 1993.
19. Un significativo caso di recupero nel centro antico: la libreria "Guida" di via Port'Alba, Atti del
Convegno Internazionale "Il recupero degli edifici antichi: manualistica e nuove tecnologie",
Napoli, 1993.
20. Verso un sistema esperto per la progettazione del cantiere di recupero edilizio, atti del Convegno
"Ricerca ed imprenditoria edilizia in Campania - strumenti operativi per il recupero dei centri
urbani", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1994.
21. 1fattori di output nella progettazione del cantiere di recupero edilizio, atti del Convegno "Itinerari
formativi fra recupero e nuova edilizia", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1994.
22. Sistemi esperti e patologie edilizie: dal rilievo alla manutenzione programmata, atti del Convegno
"Recupero edilizio", Ancona, 1994.
23. Relazione fra durata e costi di realizzazione di un edificio, Costruire in Laterizio n. 46/95.
24. .Palazzo Avati in via S. Nicola a Nilo, in "Manuale del recupero delle antiche tecniche costruttive
napoletane - dal Trecento all'Ottocento", CLEAN, Napoli, 1995.
25. Problemi di strutture, Recupero e Conservazione n. 6/95.
26. Libretto di manutenzione e manuale d'uso: problemi di valutazione del "grado" di affidabilità e
manutenibilità, atti del convegno "Manutenzione del patrimonio immobiliare, Milano, 1996.
27. Tecniche di recupero e di restauro degli edifici storici, in "La qualità diffusa", Milano, 1997.
28. La reversibilità del progetto come forma di manutenibilità, Atti del Convegno "Progettare i restauri:
orientamento e metodi - indagini e materiali", Bressanone, 1998.
29. Valutazione semiprobabilistica del comportamento in servizio di elementi costruttivi per la
determinazione dell'affidabilità, Atti del 20 Convegno CODAT, Torino, 1998.
30. Edifici e contesto nei centri storici: mutazione delle condizioni ambientali e progetto degli spazi
urbani, in "Il dettaglio urbano", Maggioli, Milano, 1998.
31. Il libretto di manutenzione degli edifici quale strumento di gestione e salvaguardia del patrimonio
immobiliare, Atti del Convegno Internazionale "Ripensare alla manutenzione - ricerche,
progettazione, materiali, tecniche per la cura del costruito", Bressanone, 1999.
32. La malte per intonaci nel recupero edilizio fra tradizione ed innovazione, Atti del Convegno
Internazionale "Costruire ed abitare la nuova architettura della città", Bologna, 2000.
33. Methodology for calculation of constructive elements life cycle, Atti del Convegno Internazionale
"Mantenimiento y gestion de los edificios", Barcellona, 2000
34. Valutazione sperimentale nel tempo degli elementi costruttivi, atti del Convegno Internazionale "La
prova del tempo - Verifiche degli interventi per la conservazione del costruito", Bressanone, 2000.
35. Affidabilità e durabilità degli elementi costruttivi in edilizia - Un'ipotesi metodologica per il
calcolo, CUEN, Napoli, 2000.
36. 36.Consolidation procedures using composite materials in the restoration of architectural heritage,
Atti del Convegno Internazionale "5th International Congress on restoration of Architectural
Heritage", Firenze, 2000.
37. La pianificazione nel processo edilizio, Napoli, 2001.
38. Components Service life: from field tests to methodological hypothesis, Atti del 9° Congresso
Internazionale DBMC - International Conference on Durability of Building Materials and
Components, Brisbane, 2002.
39. Artificial stone for external facings: pathologies and durability, Atti del Convegno Internazionale
"Lux et Lapis 2002", Valtice (Rep. Ceca), 2002.
40. A Methodological hypothesis for estimating service life, Atti del Workshop Internazionale
"Management ofDurability in Building Process", Milano, 2003.
41. Programmazione degli interventi in edilizia: guida alla redazione del libretto di manutenzione
delfabbricato, UNI, Milano, 2003.
42. La manutenzione programmata degli edifici del centro storico di Napoli: l'esperienza del progetto
SIRE.NA., Atti del convegno internazionale "Involucri quali messaggi di architettura", Napoli, 2003.
43. Service life of building components. Analysis and proposals of definition of the modifying factors,
Atti del 10° congresso internazionale DBMC - International Conference on Durability of Building
Materials and Components, Lione, 2005
44. La gestione degli edifici museali: valutazione del requisito di manutenibilità nelle scelte progettuali,
Atti del convegno internazionale "Musei: solo edifici per la cultura?", Napoli, 2005
45. La gestione degli edifici museali: problemi operativi nella pianificazione ed esecuzione degli
interventi di manutenzione, Atti del convegno internazionale "Musei: solo edifici per la cultura?",
Napoli, 2005
46. Manutenzione Programmata e Conservazione, in "Materiali e Tecniche per il Recupero Edilizio",
parte IV, capitolo 3, paragrafo 3.1, editore Luciano, Napoli, 2005
47. 1 fattori di output nel processo decisionale di progettazione del cantiere di recupero edilizio, in
"Materiali e Tecniche per il Recupero Edilizio", parte IV, capitolo 5, paragrafo 5.2.1, editore
Luciano, Napoli, 2005
48. Reliability problems in rehabilitation intervention management, Atti del Convegno Internazionale,
Atti del Convegno Internazionale IAHS "Sustainable Housing Design: emphasizing urban housing",
Napoli, 2006
49. Building knowledge as pathology knowledge: two emblematic cases in the city of Naples, Atti del
Convegno Internazionale "Construction in the XXI century: Local and global challenger", Roma,
2006
50. La durabilità delle coperture continue, editore Editecnica, Palermo, 2006
51. Automatic Generation of Maintenance Plans for Historical Residential Buildings, Workshop for
Cultural Heritage, 10th Congress of AI*IA, Napoli, 2007.
52. A Modellor Determining Accelerated Ageing Cycles in Durability Research: a Case study on
Continuous Roofing, Atti del Il congresso internazionale DBMC - International Conference on
Durability of Building Materials and Components, Istanbul, 2008
53. The durabilità of building components (con Maggi P.N., Daniotti B., Alaimo G., Ciribini A., Morra
L., Rodonò D.), editore Editecnica, Palermo 2008.
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
1.M. Nicolella, F. Russo: La manutenzione programmata delle opere in C.A. riflessi di carattere gestionale
nelle tecnologie degli interventi di recupero. Giornate Aicap 89 in coll.- (sono individuati i contributi dei
due autori).
Per la parte riferibile al candidato (paragrafi 1,2,3) si tratta di una mera riproposizione delle note categorie
concettuali della manutenzione programmata. Non ci sono dati né casi di studio. Si presenta il noto
diagramma a denti di sega. Stupisce la banalità dell’esposizione. Non si ravvisano contenuti originali.
2.V. Ciruzzi, M. Nicolella : Progettazione integrata del recupero edilizio Giannini Napoli 1991- in coll.(sono individuati i contributi dei due autori)
Si tratta di un opuscolo in cui il candidato scrive il paragrafo 1.2: La diagnosi, il paragrafo 1.3: la
valutazione dell’onere dell’intervento e la parte III: Pianificazione gestionale.
È un contributo di rassegna sui metodi diagnostici più diffusi e su metodiche, altrettanto molto note e molto
qualitative, da utilizzarsi per valutare la convenienza di interventi di recupero. Il candidato non sembra
consapevole dei limiti degli approcci presentati in relazione alle basi di dati necessarie e delle tecniche
statistiche cui i modelli fanno riferimento. Anche la parte sulla pianificazione è una declaratoria generica di
concetti consolidati anche all’epoca.
3.V. Ciruzzi, M. Nicolella La congruità economica degli interventi di recupero nel settore tecnologico produttivo: in Due itinerari sperimentali di ricerca per il recupero edilizio. Contributi al progetto finalizzato
edilizia Giannini Napoli 93 - in coll.- (sono individuati i contributi dei due autori)
Nei paragrafi da lui curati (par. 4 e 6) il candidato definisce indicatori di congruità economica degli
interventi di recupero (caratteristiche dell’impresa, livello di affidabilità, livello di manutenibilità) basati su
sistemi di punteggio – articolati senza riferimento a nessuna base sperimentale e quindi del tutto arbitrari che nel prosieguo dei tempi non hanno trovato nessuna applicazione e sono il risultato di un approccio
metodologico non scientifico in quanto meramente declaratorio e privo di contenuti operativi.
4.M. Nicolella: Relazione tra durata e costi di realizzazione di un edificio: in Costruire in laterizio luglio
agosto 1995
Il candidato ragiona sui costi globali del fabbricato ed evidenzia il ruolo dei costi di gestione. Assume
ipotesi su coefficienti di correlazione tra fattori “ ritenuti” influenti sulla vita utile di ogni singolo elemento
tecnico. Nel caso studiato dei rivestimenti di facciata tali fattori sono del tutto qualitativi ed in buona
sostanza arbitrari, in quanto non alludono ad alcun modello fisico in qualche misura determinato. Lo studio
dichiara di avere contenuti sperimentali, che non sono documentati, da cui risulterebbe che i coefficienti di
correlazione sarebbero stati già azzeccati in partenza e che si debba modificare la stima della vita media di
elementi edilizi, peraltro anch’essa desunta da dati disomogenei. Sembra mancare del tutto la cognizione di
cosa significhi stimare – dal punto di vista statistico - coefficienti di correlazione e valutare l’affidabilità
delle ipotesi. Si sviluppa un approccio già presente nei precedenti lavori basato su metodiche qualitative
indecidibili.
5.M. Nicolella: Affidabilità e durabilità degli elementi costruttivi in edilizia Un ipotesi metodologica per il
calcolo. Quaderno DINE Napoli 200.
Il candidato introduce il tema della manutenzione preventiva e della stima della vita in servizio di
componenti. Il lavoro presenta una parte di rassegna e poi propone un metodo definito semi-probabilistico.
La stima della vita in servizio di componenti è assunta come deviazione da un valore standard modificato da
fattori riferiti agli agenti che influenzano il comportamento, che devono essere valutati in anticipo per
ciascun componente dell’edificio.
In verità, la parte probabilistica non è chiara. L’autore non sembra infatti, controllare i contenuti
probabilistici di una teoria dell’affidabilità. Si utilizza infatti una formula che definisce la durata più
probabile come funzione di una durata medio-normale abbattuta da un produttorio di fattori correttivi
corrispondenti ad altrettanti fattori (o gruppi di fattori ) di influenza. Si allude alla forma di un enunciato
probabilistico in cui le probabilità sono moltiplicate. Tuttavia il modello non propone nessuno strumento per
valutare in termini di variabili aleatorie la questione dei fattori di influenza. Si procede invece ad una stima
di valori dei fattori di influenza molto discutibile. Infatti in ultima analisi, questi vengono definiti attraverso
punteggi attribuiti in modo del tutto soggettivo. Non è chiara anche in questo caso la parte sperimentale che
viene solo enunciata. Anche discutibile appare e non corroborata se non in modi assolutamente qualitativi la
durata medio-normale. In definitiva l’autore non conosce né l’utilizzo della probabilità cosidetta
“soggettiva” basata sull’uso del teorema di Bayes che forse sarebbe stata utile, né, almeno, la statistica
classica .
6.M. Nicolella: Components service life: from field test to methodological hypothesis. DBMC Conference
Proceedings Brisbane, Australia 2002
Si tratta sostanzialmente di una sintesi del lavoro precedente riproposto in un convegno internazionale.
7.M. Nicolella (con collaboratori): Programmazione degli interventi in edilizia Guida al libretto di
manutenzione del fabbricato Maggioli Editore, Rimini 2003
Il candidato scrive il capitolo 1: Strategie di Manutenzione, il paragrafo 2.1: Patologie in edilizia: definizioni
e criteri di classificazione, il paragrafo 2. 2: Criteri di scomposizione dell’organismo edilizio, ed il capitolo
3: Programmazione degli interventi: redazione di un libretto di manutenzione.
Sviluppa il tema della pianificazione della manutenzione. Si discute di planning preliminare e di planning
definitivo. Il problema della quantificazione delle durate non è più discusso. Il planning definitivo viene
costruito con una operazione – ragionevole e banale – di accorpamento delle manutenzioni di opere
correlate. Lo strumento matematico necessario sarebbe, in questo caso, la programmazione a numeri interi,
se si fosse voluto sviluppare un approccio più rigoroso. Manca in questo studio la dimensione del “progetto”
della manutenzione sulle parti più importanti come richiesto dal DPR 554/99. L’autore si colloca, invece, su
quel filone di produzione di software (tabelle) sulla manutenzione che tendono a deresponsabilizzare il
progettista.
Dal punto di vista metodologico la logica proposta tenta una ottimizzazione “astratta” relativa ad un singolo
edificio, (si riferisce solo ad una razionalizzazione di interventi legati da interconnessioni operative o
funzionali) non potendo trattare né le logiche “concrete” dei general contractor né quelle altrettanto
“concrete” delle famiglie e dei condomini che operano in una logica di disponibilità a spendere riferite a
strategie di ottimizzazione paretiana in presenza di vincoli di bilancio.
8.M. Nicolella: I fattori di output nel processo decisionale di progettazione del cantiere di recupero edilizio
in Materiali e tecniche per il recupero edilizio Luciano editore 2005.
Si tratta di un materiale didattico per un Master articolato su “slides” con un breve commento di tre
cartelle a proposito dell’impianto di un cantiere di recupero.
9.M. Nicolella (a cura di): La durabilità delle coperture continue Editecnica Palermo 2006
Si tratta di un rapporto di ricerca Muir-Cofin (sede di Napoli), volume a più mani a cura del candidato. Il
candidato nell’unico paragrafo a suo nome dal titolo “La durabilità delle coperture continue” (pag .11-19)
riassume una problematica che assume anche aspetti lapalissiani quando suggerisce che la durata
dell’edificio sia funzione (non spiegata) della durata degli elementi tecnici. L’interesse dell’autore
sembrerebbe essere nel cercare una sintesi (sinergia?) tra un approccio che si propone di analizzare il
rapporto tra cicli di invecchiamento artificiale e anni di invecchiamento naturale (re-scaling) ed un
approccio che “a partire da una prolungata osservazione degli elementi tecnici in servizio” pervenga ad un
metodo di tipo probabilistico. Si enuncia una strategia per raggiungere siffatti obiettivi che prevede prima
la definizione degli elementi tecnici (pacchetti), poi delle prove per i diversi requisiti e infine la questione
del re-scaling proponendo un “anno virtuale” funzione delle diverse situazioni climatiche locali.
Nel merito della questione del re-scaling, ovvero del rapporto fra cicli di invecchiamento artificiale ed anni
di invecchiamento naturale con provini opportunamente preparati ed osservati nel corso del tempo è
necessario ricordare che il ruolo delle prove di invecchiamento è un fondamentale strumento per
discriminare tra prodotti diversi o per perfezionare sviluppi di prodotti di cui si conoscano i dati di
precedenti esperimenti oppure per testare ipotesi formalizzate con modelli di tipo chimico-fisico. Invece nel
suo ragionamento sul re-scaling il candidato soprassiede dall’evidenza che le reazioni dei materiali alla
accelerazione dei tempi sono di regola sconosciute e probabilmente non lineari e che la stessa procedura di
accelerazione probabilmente influenza (modificandola non solo in scala temporale) la meccanica del
degrado stesso. Poco sappiamo, in buona sostanza, sulla natura dei processi effettivi che realmente si
innescano nelle due serie di provini anche quando appaiano fenomenologie del tutto simili. Invece l’autore
salta questo intricato complesso di questioni metodologiche e sperimentali e propone una soluzione davvero
semplicistica e che pone profili di impraticabilità. Invece di parlare di cause e di grandezze per misurare il
decadimento funzionale il candidato parla di requisiti e di prove (normate) per la misura degli stessi. Ma
anche prescindendo dalla correttezza metodologica, ne sortisce una proposta di strategia che per una sorta
di paradosso, richiederebbe un enorme numero di prove, considerando che ognuna delle prove proposte
perturba irrimediabilmente il campione causandone nei fatti la distruzione. Il numero delle prove necessarie
sembrerebbe così dipendere dal numero degli strati del pacchetto, dalle prove ipotizzabili per la diversa
struttura dei
requisiti, dal numero
complessivo di cicli per l’intervallo previsto, pervenendo
immediatamente ad una esplosione combinatoria. Si tratta, dunque, di un progetto sostanzialmente
ineffettuale. Infatti il lavoro non documenta risultati utili per questa strategia. Infatti gli unici risultati
riguardano sperimentazioni di alcune singole tecniche che appaiono, come non può non essere, del tutto
decontestualizzate.
10.M. Nicolella: La durabilità delle coperture continue: nel volume bilingue a più autori: P.N. Maggi et alii
La durabilità dei componenti edilizi. Editecnica Palermo 2008.
Si tratta di 15 pagine che riprendono “letteralmente” parti del lavoro n. 9 sopra commentato.
I paragrafi: 1. Problematiche di durata delle coperture continue, 2. Caratteristiche tecnologiche dei provini,
3. Caratteristiche morfologiche dei provini, 4. Correlazione fra requisiti, caratteristiche funzionali e soglie
prestazionali corrispondono ai testi già precedentemente scritti dall’autore nel lavoro n.9 (anche con i
medesimi titoli).
Sono invece riportate come proprie (senza citazione dell’autore) le pagine 54 -57 che corrispondono alle
pagine 43-45 del precedente lavoro a firma Desiderio, le pag.59-60 che corrispondono alle pag.84-85 del
precedente lavoro a firma analogamente di Desiderio, le pag 61-62 che corrispondono alla pag 17 del
precedente lavoro a firma di Russo, le pag 62-65 che corrispondono alle pag 116, 125,127,128,129 del
precedente lavoro a firma di De Pascale.
Segnalata, com’è doveroso, la questione deontologica, entriamo nel merito del lavoro considerandolo come
una espressione del pensiero del candidato. Il lavoro come sopra si è detto si occupa di durabilità delle
coperture continue intese come pacchetto di diversi strati. Valgono le osservazioni fatte al commento del
anche la procedura di definizione del ciclo
lavoro al punto precedente. Qui possiamo aggiungere che
delle prove (“anno virtuale”), che vuole essere di tipo locale, suscita perplessità nella misura in cui il
processo (stocastico) descritto dai dati climatici non viene analizzato con le tecniche statistiche
normalmente utilizzate in problemi di siffatta natura (modelli ARMA ed ARIMA). Il testo è sommario. Lo
studio, benché pubblicato un anno e mezzo dopo il precedente, continua a non presentare risultati
documentabili per la strategia proposta.
IN SINTESI
Il candidato appare perseguire da anni una linea di ricerca che presenta limiti metodologici e risultati non
apprezzabili sul piano della concreta applicabilità. Gli ambiti principali sono le problematiche della
affidabilità e della durabilità e conseguentemente della manutenzione. Tali problematiche sono state, in
effetti, sviluppate con grande successo in altri settori (ad esempio nell’automotive) dove vi sia ampia
disponibilità di dati. Il concetto di affidabilità è, infatti, innanzitutto un concetto statistico. L’introduzione
in edilizia di siffatte problematiche si è, invece, rivelata una operazione a contenuti sostanzialmente
metaforici. I modelli categoriali proposti hanno un interesse meramente tassonomico e sono totalmente privi
di operatività nel senso di Bridgman.
La pretesa di discutere di siffatte problematiche in assenza di dati e sopratutto di una cultura adeguata sotto i
profili probabilistici e statistici pone il candidato in una condizione insostenibile quando si tratti di gestire
approcci sperimentali efficaci. Questo spiega un caratteristico arretramento metodologico quando si finisce
per assumere come oggetto di ricerca procedure di derivazione normativa ignorando che le indicazioni
normative nascono in modo convenzionale, dall’incontro di esperienze e saperi che non rappresentano
scientificamente, se non in modo mediato da tantissime altre istanze, gli aspetti della realtà di cui si
occupano. Le ambiziose problematiche vengono così risolte proponendo procedure basate su punteggi in
larga parte soggettivi. Non è chiara al candidato la derivazione probabilistica di siffatti approcci che
presuppongono grandezze che non possono essere inventate (i punteggi). Per le ricerche più recenti
permangono dubbi sulle metodologia e l’operatività effettive. Infine se assumiamo il criterio dell’impatto
sociale e della usabilità di questi approcci vediamo che non hanno ricadute pratiche di alcun tipo. La realtà
sociale ed economica affronta in tutt’altro modo questi problemi.
Il giudizio a fronte del curriculum, dell'attività scientifica per i limiti sopra evidenziati, dell'attività didattica
svolta e delle pubblicazioni presentate, è complessivamente non sufficiente al ruolo in concorso.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta capitoli, a firma singola, in monografie a diffusione nazionale sul tema della durabilità
di componenti, un manuale di guida alla manutenzione programmata del fabbricato, articoli presentati in atti
di convegni nazionali e internazionali sulla durabilità di componenti, documenti didattici su materiali e
tecniche per il recupero edilizio nonché su manutenzione programmata e metodi di indagine, un contributo,
in collaborazione, sulla congruità economica degli interventi di recupero.
La trattazione delle tematiche di ricerca, pertinenti al SSD ICAR11 risulta essere essenzialmente di carattere
sistematizzativo e manualistico, offrendo talvolta pregevoli indicazioni operative.
Commissario prof. Arie Gottfried
Il candidato ha presentato pubblicazioni scientifiche pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Diverse pubblicazioni sono a firma unica del candidato.
Il candidato mostra rigore scientifico e metodologico con spunti di originalità.
L’attività scientifica è connotata da una continuità che denota un chiaro profilo scientifico coerente con il
SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
L’ampia attività didattica pertinente al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia” è articolata su temi e
problematiche rilevanti nello stesso settore scientifico.
Valutando l’insieme dell’attività scientifica e didattica ritengo che il candidato abbia maturato un buon
livello complessivo e pertanto sia idoneo per il ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione
Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue.
Giudico positiva l’attività scientifica del candidato, pertinente al S.S.D. ICAR/11, anche se non del tutto
originale e innovativa sul piano culturale e scientifico. In dettaglio giudico la produzione scientifica
presentata caratterizzata da parziale originalità e con incertezze di metodo specialmente nel trasferimento
acritico al settore edilizio di metodologie e strumenti della affidabilità industriale.
L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano dei
contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono congruenti con le discipline del SSD
ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano.
La collocazione editoriale delle pubblicazioni è adeguata, rafforzata da una diffusione mediante la
partecipazione a convegni internazionali.
La continuità negli anni delle ricerche svolte dal candidato è apprezzabile anche se la sostanziale ripetitività
riduce l’ampiezza delle competenze acquisite e l’innovatività e l’entità del contributo, anche in relazione
all’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare.
Specificamente possono essere individuate fra le più apprezzabili le pubblicazioni di cui ai titoli n° 5,
Affidabilità e durabilità degli elementi costruttivi in edilizia, n° 9, La durabilità delle coperture continue, e,
infine la monografia n° 10, The durability of building components, anche se sono caratterizzate da parzialità
metodologica e ripetitività interna.
Commissario prof. Massimo Lemma
Il curriculum del candidato si connota per una formazione orientata ai temi relativi all’Ingegneria edile e
delle costruzioni. Dottore di ricerca in Ingegneria per il Recupero Edilizio e l'Innovazione Tecnologica, ha
fruito in precedenza di 2 borse di studio CNR in ambiti del Progetto Finalizzato Edilizia.
È stato inizialmente Professore a contratto e dal 2001 è Professore Associato inquadrato nel SSD ICAR 11.
I suoi interessi e la sua produzione scientifica appaiono – nella ricostruzione curricolare - principalmente
rivolti verso temi connessi alla manutenzione programmata e alla durabilità dei componenti ed elementi
edilizi anche se nel curriculum si distinguono anche pubblicazioni dedicate a temi di pianificazione
operativa e conduzione dei cantieri edili, recupero edilizio e progettazione integrata.
A tale proposito sembra evidenziarsi una sostanziale convergenza tra gli ambiti istituzionali di ricerca a cui
il candidato ha partecipato (ricerche MURST riguardanti "Indici per lo sviluppo di piani e programmi di
manutenzione diffusa in edilizia" e "Metodologie di progettazione e valutazione della durabilità dei
componenti edilizi in processi di produzione sostenibili: valutazione sperimentale di durabilità, standard e
loro correzioni per l'impiego del componente in specifiche condizioni di utilizzo finalizzate alla
programmazione della manutenzione degli edifici" in cui il candidato ha assunto anche il ruolo di
coordinamento dell’unità locale) ed i contenuti dei suoi lavori scientifici, che trattano temi propri di quegli
ambiti di ricerca.
Anche l’analisi delle pubblicazioni presentate ai fini della presente valutazione comparativa mostra una
produzione scientifica essenzialmente orientata verso i temi della durabilità e della manutenzione
programmata.
In questi ambiti il candidato presenta più contributi (con riferimento all’elenco delle pubblicazioni inviate
ai fini della presente valutazione comparativa si vedano (1) (2) (4) (5) (6) (7) (9) (10).
Mentre in alcuni di essi (1)(2) l’approccio utilizzato non propone elementi di particolare novità rispetto alla
pubblicistica reperibile al tempo della pubblicazione, in altri di essi (4)(5)(6)(9)(10) la metodologia usata
per tali analisi appare riconducibile a quella utilizzata dai gruppi di ricerca che hanno coordinato a livello
nazionale queste ricerche finanziate a livello ministeriale, e che hanno trovato significativi riscontri in
ambiti di ricerca anche sovranazionale, propiziando - da parte enti normativi (UNI e ISO in particolare) anche il varo di norme volontarie oggi assunte come riferimento in quella area di interesse. A questo
proposito va sottolineato il ruolo assunto dal candidato negli ambiti dei gruppi di lavoro all’interno della
Sottocommissione 3 dell’Ente Italiano di Unificazione, e che si sono occupati di Criteri per la stesura di
piani e programmi di manutenzione e di Valutazione della durabilità dei componenti edilizi (in particolare
dal lavoro di quest’ultimo gruppo ha preso origine il testo della UNI 11156 – Valutazione della durabilità
dei componenti edilizi emanata nel 2006).
Sempre in questo alveo di lavoro, nella produzione scientifica del candidato si distingue – per rilevanza
editoriale – una monografia a firma singola (anche se con parti redatte da membri del suo gruppo di ricerca)
edita dall’Ente Italiano di Unificazione, dedicata nel 2003 al libretto di manutenzione del fabbricato.
Di scarso interesse, per originalità ed innovatività dei contenuti, nonché per rilevanza scientifica della
collocazione editoriale, la pubblicazione (8).
A valle di queste valutazioni il profilo che emerge è quello di un candidato legato ad interessi disciplinari
essenzialmente collocabili nella sola area della durabilità e manutenibilità e che con buona continuità ha
condotto in questo campo la propria attività scientifica, inserendosi in gruppi di lavoro assumibili come
riferimento nell’attività scientifica e di promozione normativa.
La sua partecipazione alle ricerche in ambiti nazionali conduce ad esiti scientifici riconoscibili all’interno
delle pubblicazioni inviate ai fini della valutazione comparativa e nella ricostruzione curricolare. Gli
approcci proposti sono inquadrabili nell’alveo più ampio di quelli proposti – anche da istituzioni di
indiscusso prestigio - in ambito nazionale ed internazionale, anche se il contributo innovativo del candidato
non appare con chiarezza riconoscibile.
A tale proposito si giudica positivamente la capacità di inserimento del candidato in ambiti più ampi di
ricerca, non ritenendo utile confondere – negli ambiti della presente valutazione comparativa – qualsiasi
(pur potenzialmente legittimo) dibattito disciplinare con l’evidente riscontro dell’attività del candidato in
questi – più ampi – contesti.
La rilevanza della collocazione editoriale dei suoi contributi appare in un caso apprezzabile.
L’attività didattica appare di buon livello, svolta negli anni più recenti in ambiti propri del Settore
scientifico-disciplinare.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è più che sufficiente, mostrando quest’ultima i
presupposti – in particolare per la disponibilità a coordinarsi con le attività a livello nazionale ed
internazionale – per ottenere il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto della presente
valutazione comparativa.
CANDIDATO PETRELLA PASQUALE
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente riassunto.
- Nato a Napoli il 14.10.1944.
- Laureato in Ingegneria Civile sez. Edile presso l’Università degli studi di Napoli nel dicembre 1971.
- Assistente incaricato di Impianti tecnici, dal 1974 al 1977 presso l’Università degli Studi di Napoli.
- Assistente ordinario di Impianti tecnici dal 1977 al 1983.
- Professore Associato di Impianti tecnici nell’edilizia dal 1983 (ai fini giuridici dal 1980) (e confermato dal
1986).
Come risulta dalla documentazione presentata ha svolto la seguente attività:
Attività didattica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli
- esercitatore, dal 1972 al 1973 nella disciplina Architettura tecnica; dal 1974 al 1977, di Impianti tecnici;
esercitatore e ha tenuto lezioni dal 1977 al 1983 (quale assistente ordinario) dell’insegnamento di Impianti
tecnici;
- Titolare dell’insegnamento Impianti tecnici nell’edilizia (poi denominato Progetti di servizi tecnologici)
dall’a.a. 1983/84 al 2001/02 per i Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria edile;
- Titolare dell’insegnamento Architettura tecnica per il corso di Laurea in Ingegneria Civile vecchio
ordinamento nell’a.a. 2002/03 e 2003/04, .e di Progetti di servizi tecnologici e Progettazione e procedimenti
industrializzati per l’edilizia per il corso di Laurea in Ingegneria Edile vecchio ordinamento nel 2003/04.
- Titolare dell’insegnamento Progetti di servizi tecnologici 1 (2 corsi), Progetti di servizi tecnologici 2 e
Servizi tecnologici per il recupero nel Corso di Laurea in Ingegneria Edile negli a.a. 2005/06 e 2006/07.
Ulteriore attività didattica (Master, corsi di specializzazione):
Incaricato dell’insegnamento Igiene edilizia e tecnica ospedaliera nel Corso di Specializzazione in
“Ingegneria sanitaria” dal novembre 1978 al all’ottobre 1984.
Ha tenuto lezioni nel Master “Progettazione integrata tecnologie innovative Architettura e Ambiente” del
PON – Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006.
Ha tenuto lezioni per il corso di Esperto in Consumi Energetici negli edifici – progetto FSE 1996.
Ha tenuto lezioni per il corso IFTS “Tecnico del cantiere di recupero” 2000/01.
Attività scientifica e didattica nel Dottorato
Membro del collegio docenti del Dottorato Tecnologie per il recupero edilizio e l’innovazione tecnologica
dal 1996 al 2003 e del Dottorato Ingegneria delle costruzioni dal 2001, con tutoraggio di dottorandi e
tenendo lezioni.
Attività istituzionale significativa
Delegato del Preside nel Polo delle Scienze e delle Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli
Federico II per le problematiche relative alla manutenzione del patrimonio edilizio del Polo stesso.
E’ Direttore del Dipartimento di Ingegneria Edile – Università degli Studi di Napoli Federico II nel triennio
2004/05 – 2006/07. Partecipa al Centro Regionale di Competenze per lo Sviluppo e il Trasferimento
dell’Innovazione Applicata ai Beni Culturali e Ambientali “Innova”.
Coordinamento di iniziative in campo scientifico e didattico
Responsabile Unità operativa V2 nella Convenzione di ricerca “Bradisismo e fenomeni connessi” stipulata
tra Università di Napoli e Regione Campania (1986/88);
Responsabile nazionale della ricerca MURST 40% “Impianti ed elementi di completamento edili
antisismici” e responsabile dell’Unità operativa dell’Istituto di Architettura Tecnica dell’Università di
Napoli della ricerca “Progettazione ed installazione antisismica degli impianti” (1989/91).
La produzione scientifica si è sviluppata a partire dal 1975 ed è testimoniata dall’elenco di pubblicazioni
sotto riportato.
Il candidato è stato responsabile anche di progetti di ricerca locali Murst 60% (1988-90, 1992-93,
1995).
PUBBLICAZIONI
1. AA.VV. e P. Petrella, Dal corso di esercitazioni di Architettura Tecnica, Quaderni di studio
n. 9, Istituto di Architettura Tecnica - 1975 Napoli;
2. A. Irace e P. Petrella, Sui proporzionamento delle vasche di modulazione, Quaderni di
studio n. 12, Istituto di Architettura Tecnica - 1975 Napoli;
3. A. Irace e P. Petrella, Impianti di riscaldamento monotubo, Quaderni di studio n. 13, Istituto
di Architettura Tecnica - 1976 Napoli;
4. A. Irace e P. Petrella, Impianti di sollevamento, Quaderni di studio n. 18, Istituto di
Architettura Tecnica - 1978 Napoli;
5. A. lrace e P. Petrella, Le prescrizioni della Legge 373/76 per il calcolo degli impianti di
riscaldamento, Quaderni di studio n. 19, Istituto di Architettura Tecnica - 1978 Napoli;
6. A. Irace e P. Petrella, La regolazione automatica, Quaderni di studio n. 36, Istituto di
Architettura Tecnica - 1981 Napoli;
7. F. Capuano e P. Petrella, Calcolo del fabbisogno termico in campi radianti asimmetrici,
Quaderni di studio n. 44, Istituto di Architettura Tecnica - 1984 Napoli;
8. P. Petrella e G. Sciacca, La sicurezza sismica degli impianti in edilizia, Quasco
qualificazione e sviluppo del costruire pagine 52-55, Edizioni Quasco Bologna - 1987
Bologna;
9. P. Petrella e G. Sciacca, La sicurezza sismica di elementi impiantistici e non strutturali
nell'edilizia civile, pagine 487 - 498, Associazione Italiana Ingegneria Sismica - 1987 Roma;
10. P. Petrella e G. Sciacca, Installazione in zona sismica degli impianti tecnici e degli elementi
non strutturali, CUEN - 1988 Napoli;
11. P. Petrella, Normativa tecnica per I'installazione di impianti tecnici e di elementi non
strutturali in zona sismica, Istituto di Architettura Tecnica - 1989 Napoli;
12. G. Bonifacio e P. Petrella, Dialettica impiantistica in edilizia, Impiantistica degli edifici
sullo scenario degli anni '90, pagine 5 - 19, Ente Autonomo Mostra d'Oltremare - 1990
Napoli;
13. P. Petrella, II regolamento di attuazione della Legge 10/1991. Norme di contenimento
energetico per gli impianti termici degli edifici, Edilizia progetto, costruzione, gestione,
pagine 29 - 37, E.S.I. - 1994 Napoli;
14. P. Petrella, II progetto dell'impianto termico secondo la Legge 10 del 09.01.1991, Giannini
2000 Napoli;
15. P. Petrella, Gli impianti di gas, Giannini - 2000 Napoli;
16. P. Petrella, La tendenza europea sulla manutenzione e gestione degli edifici, Edilizia
progetto, costruzione, gestione, pagine 55 - 64, E.S.1. - 2000 Napoli;
17. P. Petrella, Da largo di Palazzo alla piazza del Plebiscito in Napoli, Giannini - 2000 Napoli;
18. P. Petrella, Gli impianti elettrici, Giannini - 2001 Napoli;
19. P. Petrella, II castello carcere, pagine 284 - 292, Tip. Ed. Pisana - 2001 Pisa;
20. P. Petrella e D. Marinelli, Il mausoleo di Posillipo di Camillo Guerra in Napoli: Crisi dei
valori - Crisi del manufatto edilizio, 10 Congresso internazionale "vulnerabilita ai rischi del
patrimonio architettonico del XX secolo e misure di prevenzione", pagine 503 - 509, CICOP
- 2002 Rodi;
21. P. Petrella, Le architetture della pena, Luciano Editore - 2002 Napoli;
22. P. Petrella e C. Sansone, Portali e portoni nel centro antico di Napoli, Luciano Editore 2002 Napoli;
23. P. Petrella, L'involucro edilizio non solo elemento di chiusura dell'ambiente confinato ma
contributo essenziale al benessere termico ed economico, pagina 354 e CD-ROM Luciano
Editore - 2003 Napoli;
24. P. Petrella, La conservazione nel tempo dell'involucro edilizio. Studio di un edificio del
centro storico di Napoli ad oltre un secolo dalla sua costruzione, pagina 284 e CD-ROM
Luciano Editore - 2003 Napoli;
25. P. Petrella, M. Cristiano e F. Spampanato, II Convento di Sant'Agostino di Benevento (BN)
decay and restoration in historical buildings, pagine 80 - 85, Aires - Barros - 2004 Lisbona;
26. P. Petrella, F. Spampanato e A. Porto, Fari: lampi di luci tra le rocce, simboli di civiltà,
pagine 376 - 384, Alinea Editrice - 2005 Firenze;
27. P. Petrella, A. Porto e F. Spampanato, La fortezza di Nisida: da ergastolo Borbonico a fonte
di luce per i minori, pagine 257 - 262, Alinea Editrice - 2005 Firenze;
28. P. Petrella, Le pietre da taglio utilizzate per la costruzione della Chiesa di San Francesco di
Paola in Napoli, pagine 101 - 108, The Karolinum Press - 2004 Praga;
29. P. Petrella, F. Spampanato e A. Porto, Minturno's Ghost, pagina 249 Universita degli Studi
di Trento - 2004 Trento;
30. P. Petrella e P. Fiore, I serramenti in legno nell'involucro edilizio, Luciano Editore - 2004
Napoli;
31. P. Petrella, Gli impianti di distribuzione idrica, Giannini - 2004 Napoli;
32. P. Petrella e S. Cucciniello, Sicurezza e prevenzione incendi volume 1°, Luciano Editore 2005 Napoli;
33. P. Petrella, F. Leccisi e V. Capone, Sicurezza e prevenzione incendi volume 4°, Luciano
Editore 2005 Napoli;
34. P. Petrella, L'ammaloramento ed il deterioramento precoce dei frontini: cause e rimedi.
Illustrazione di una metodologia di ripristino e recupero collaudato in Campania, Teoria e
pratica del costruire: saperi strumenti modelli, volume 4 pagine 1673 - 1678, Edizioni
Modema 2005 Ravenna;
35. P. Petrella, Gli impianti per 1o smaltimento delle acque reflue, Giannini - 2005 Napoli;
36. P. Petrella, Le parrocchie del V Decanato dell'Arcidiocesi di Napoli, Luciano Editore - 2006
Napoli;
37. P. Petrella, La regola d'arte per la regimentazione delle acque meteoriche e
l'impermeabilizzazione delle coperture a terrazzo, Architettura e tecnica delle coperture,
pagine 335 - 339 BE-MA Editrice 2007 - Milano - 2005 Ancona;
38. P. Petrella, Presentazione del Convegno "sustainable housing design, emphasizing urban
housing" quale Direttore del D.IN.E., Luciano Editore - 2006 Napoli;
39. P. Petrella, S. Cucciniello, V. Capone e L. Elefante, Sicurezza e prevenzione incendi volume
2°, Luciano Editore - 2007 Napoli;
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
1.
P. Petrella, G. Sciacca Installazione in zona sismica degli impianti tecnici e degli elementi non
strutturali. Proposte per una normativa. CUEN 1988.
Il volume, in collaborazione, sviluppa una disanima sulla sicurezza e funzionalità degli impianti analizzando
casi di studio ed il quadro della ricerca e delle norme in Italiana e all’estero. Indaga possibili proposte per
l’applicabilità di simili riferimenti in Italia. Sviluppa analisi dinamiche dell’accelerazione relativa al
componente. Discute poi del progetto antisismico degli impianti ancorati in più punti ed a più gradi di
libertà e procede al calcolo delle sollecitazioni sismiche nelle tubazioni. Si occupa della qualificazione
sismica dei componenti e propone e dettagli per l’istallazione. Si tratta di un lavoro ben articolato, completo
ed interessante e per l’epoca certamente innovativo.
2.
P. Petrella, Gli impianti elettrici. Giannini Napoli 2001
Vengono descritti gli impianti, le problematiche di illuminotecnica, le problematiche di sicurezza. Vengono
dati i criteri di calcolo per i conduttori, i criteri di progetto dell’impianto elettrico e della protezione dalle
scariche atmosferiche, nonché le problematiche di documentazione. Si tratta di un approfondito manuale per
la progettazione e l’istallazione.
3.
P. Petrella, L’involucro edilizio non solo come elemento di chiusura dell’ambiente confinato ma
contributo essenziale al benessere termico ed economico. Luciano Napoli 2003
I1avoro propone un confronto tecnologico, tecnico ed economico fra tre diverse soluzioni progettuali di un
ideale e moderno edificio ubicato nel Centro. Direzionale di Napoli. Le soluzioni adottate sono relative
all'involucro esterno realizzato rispettivamente con muratura a cassetta di tipo tradizionale, con parete
semplicemente continua e con parete continua fotovoltaica. Nello specifico delle soluzioni tipologiche più
innovative, vengono comparate le diverse tecniche di ancoraggio della struttura portante della facciata
continua con la struttura in c.a. di tipo tradizionale dell'edificio.
4.
P. Petrella, F. Fiore I serramenti in legno nell’involucro edilizio. Luciano Napoli 2004
Il volume ripercorre momenti salienti della evoluzione degli infissi in legno. Il candidato cura il capitolo
2:” Classificazione, terminologia e materiali”, il capitolo 4:” I serramenti del secolo XX”, il capitolo 5:”II
ruolo del serramento nel confort degli ambienti abitati”, mentre il capitolo 3:” Le lavorazioni del legno per
il serramento finito” è svolto in collaborazione con F. Fiore.
5.
P. Petrella, Gli impianti di distribuzione idrica. Giannini Napoli 2004
Vengono discussi i vari metodi di calcolo utilizzati normalmente per il dimensionamento degli impianti
idrici e le modalità di alimentazione e distribuzione. Anche in questo caso si tratta di un manuale.
6.
P. Petrella (a cura di ) con S. Cuciniello Sicurezza e prevenzione incendi (volume 1) Luciano
Napoli 2005.
Il candidato è autore del capitolo1: “Norme di buona tecnica” e del capitolo 2: ” I criteri di prevenzione
incendi” in cui sviluppa le problematiche di analisi del rischio e le misure di prevenzione. Si tratta di un
lavoro ad impronta manualistica.
7.
P. Petrella, Gli impianti per lo smaltimento delle acque reflue. Giannini Napoli 2005
Si analizzano gli impianti per lo smaltimento delle acque a sistema misto e separato. Vengono illustrati le
ipotesi di calcolo con il metodo delle unità di scarico. Si affronta poi la progettazione dell'impianto di
scarico delle acque meteoriche nelle sue varie articolazioni. Il manuale è completo e dettagliato.
8.
P. Petrella, Le parrocchie del V Decanato dell’arcidiocesi di Napoli. Luciano Napoli 2006.
Viene presentato uno studio sulla storia delle parrocchie del Quinto Decanato Chiaia-Posillipo. È proposta
una sintesi storica del luogo ed una analisi di circa 20 chiese di epoche diverse tracciandone per ognuna un
breve profilo anche storico, illustrato da materiale documentario di varia origine.
9.
P. Petrella, L’ammaloramento ed il deterioramento precoce dei frontini:cause e rimedi. Illustrazione
di una metodologia di ripristino e recupero collaudata in Campania. Atti del Convegno Internazionale
“Teoria e pratica del costruire” Ravenna 2005
L'edilizia abitativa prodotta a partire dagli anni 50 del secolo scorso molto commerciale e troppo spesso di
nessun pregio architettonico, anche se ha il merito di avere risolto I'enorme problema della carenza di
abitazioni conseguente gli eventi bellici dell'ultima guerra, ha l'inconveniente del precoce ammaloramento e
deterioramento dei frontini dei balconi intonacati. Questo inconveniente se da un lato, con periodicità non
superiore ai 15/20 anni, innesca un procedimento che, a partire dall'intervento dei Vigili del Fuoco e degli
Uffici Tecnici di Sicurezza dei Comuni, conduce quasi sempre al ripristino dell'intonaco e della
tinteggiaturaa delle facciate, dall'altro, quasi mai, l'intervento di ripristino viene eseguito con le
tecniche della buona regola d'arte. II contributo del candidato mette in evidenza la tipologia di cause che più
frequentemente determinano l'inconveniente esposto. Inoltre viene illustrata una metodologia di ripristino e
recupero collaudata in numerosi interventi eseguiti nel napoletano.
10.
P. Petrella (a cura di) con S. Cuciniello, V.Capone, L.Elefante Sicurezza e prevenzione incendi
(volume 2) Luciano Napoli 2007.
Il candidato ha scritto il capitolo 11: Danni generati dal fumo, il capitolo 12: Effetti tossici dei prodotti della
combustione, il capitolo 13: Azione e sintomatologia dei gas di combustione, il capitolo 14: Agenti
estinguenti ed il capitolo15: Impianti di rivelazione incendi. Si tratta di studi che tendono a restituire un
quadro complessivo delle problematiche affrontate all’interno di un orientamento manualistico.
IN SINTESI
L’interesse fondamentale del candidato verte su problematiche relative agli impianti tecnici, elettrici, di
distribuzione idrica, e smaltimento delle acque reflue, nonché di sicurezza e prevenzione incendi. Il
candidato sviluppa, dunque, un percorso scientifico che risulta non sempre ben sovrapponibile ai contenuti
disciplinari attuali del SSD. La produzione del candidato evide nzia, però, una articolata serie di interessi
affrontati con rigore metodologico. Le pubblicazioni presentate seppure in gran parte a vocazione
manualistica sono molto ben argomentate, complete e di indubbio valore sul piano sistematico e didattico.
Esistono, tuttavia, anche studi più specifici che si caratterizzano per un approccio metodologico
interessante. Lunga, continuativa e rilevante é l'attività didattica. Significativa é l'attività di servizio. Il
giudizio a fronte del curriculum, dell'attività scientifica, dell'attività didattica svolta e delle pubblicazioni
presentate, è complessivamente BUONO.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta pubblicazioni prevalentemente a firma singola o con indicazione dell’apporto
individuale, che sviluppano i filoni di ricerca relativi all'ambito della progettazione e installazione degli
impianti tecnici e della loro integrazione nell’edilizia e all'ambito dello studio degli elementi costruttivi,
temi generalmente attinenti al settore scientifico disciplinare ICAR/11.
Nel primo ambito si annoverano pregevoli studi di impostazione prevalentemente manualistica e didattica su
aspetti tecnico-costruttivi e di dimensionamento degli impianti tecnici nell’edilizia. Il testo “Installazione in
zona sismica degli impianti tecnici e degli elementi non strutturali – proposte di una normativa” (1988)
sviluppa anche un’interessante serie di considerazioni a livello progettuale.
Nel secondo ambito di ricerca si cita lo studio “I serramenti in legno nell’involucro edilizio” (2004) che
approfondisce caratteristiche geometriche, costruttive e produttive di infissi tradizionali.
Le pubblicazioni presentate, costituite da volumi monografici o interventi in volumi monografici, hanno
avuto una diffusione prevalentemente a scala regionale.
Apprezzabile è anche la serie di pubblicazioni elencate nel curriculum che dimostra la continuità della
produzione scientifica da più di 33 anni.
Si ritiene che la documentazione presentata, esaminata sulla base dei criteri stabiliti, evidenzi che il
candidato abbia fornito contributi di rilevante interesse manualistico e didattico e dimostrato elevata
capacità di sistematizzazione.
Commissario prof. Arie Gottfried
Le pubblicazioni scientifiche non sono sempre pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Dalle pubblicazioni presentate si rileva una discontinuità nell’attività scientifica in termini di coerenza tra i
vari ambiti affrontati.
Le pubblicazioni presentate hanno una collocazione scientifica editoriale poco rilevante.
L’attività didattica del candidato è collocata in un ampio arco di tempo e si nota in questa attività una varietà
di insegnamenti che evidenza un percorso non del tutto lineare che ha inciso negativamente anche sul profilo
delle pubblicazioni scientifiche.
Dalla valutazione complessiva dell’attività scientifica e didattica ritengo che il candidato non sia idoneo per
il ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue:
Giudico parzialmente positiva l’attività scientifica del candidato, che è solo in parte pertinente al S.S.D.
ICAR/11, non è specificamente originale e innovativa sul piano culturale e scientifico e con risultati che
costituiscono più un utile contributo didattico che un contributo aggiuntivo al dibattito scientifico.
L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano dei
contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono solo in parte congruenti con le discipline
del SSD ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano.
La collocazione editoriale delle pubblicazioni è modesta, unita ad una debole diffusione mediante la
partecipazione a convegni internazionali.
Anche se la continuità negli anni delle ricerche svolte dal candidato è apprezzabile, questa stessa continuità
ha determinato una riduzione dell’ampiezza delle competenze acquisite e dell’innovatività, con una debole
relazione con l’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare.
Specificamente possono essere individuate fra le più apprezzabili le pubblicazioni di cui al titolo n° 2, Gli
impianti elettrici, n° 6, Sicurezza e prevenzione incendi, vol. 1° e n° 10, Sicurezza e prevenzione incendi,
vol. 2°.
Commissario prof. Massimo Lemma
Il candidato, per interessi scientifici ed attività didattica maturata all’interno dell’Università, appare
principalmente orientato verso le discipline impiantistiche e solo in subordine verso temi più propri del SSD
ICAR 11.
L’analisi della sua produzione scientifica, con riferimento alle pubblicazioni inviate ai fini della presente
valutazione comparativa e all’elenco pubblicazioni inviato dal candidato, evidenzia quanto segue.
Le pubblicazioni (1) (2) (5) (7) (10) sono dedicate a temi prettamente impiantistici ed introducono, con
approccio prevalentemente manualistico, questioni tecniche riguardanti l’installazione in zona sismica degli
impianti tecnici, gli impianti elettrici, gli impianti di distribuzione idrica, gli impianti di smaltimento delle
acque reflue e gli impianti di rivelazione incendi. Si tratta di contributi che – visti in un’ottica didattica o di
ausilio al progetto – presentano un rigore ed un’ordine espositivo assai apprezzabile. Più problematica la
loro collocazione in ambiti di ricerca scientifica, risultando essi una sistematizzazione di conoscenze
acquisite, già disponibili nella medesima forma sotto egida di altri autori. Con riferimento ai criteri utilizzati
per la presente valutazione comparativa, non può giudicarsi molto positivamente il livello di innovatività ed
originalità, così come la rilevanza scientifica della collocazione editoriale.
I contributi (3) (4) (9) sono invece dedicati a temi più prettamente edilizi; in (3) viene presentata una analisi
tecnico economica degli involucri, in (4) una trattazione introduttiva sui serramenti in legno ed in (9) viene
discusso il deterioramento precoce dei frontini, con riferimento ad una tecnica per il loro recupero. Anche in
questi casi , e sempre con riferimento ai criteri utilizzati per la presente valutazione comparativa, non può
giudicarsi molto positivamente il livello di innovatività ed originalità, così come la rilevanza scientifica
della collocazione editoriale dei contributi medesimi.
Gli ultimi 2 contributi inviati sono dedicati ad una trattazione introduttiva delle misure di prevenzione
incendi e ad una mera descrizione di alcune parrocchie del V Decanato dell'Arcidiocesi di Napoli. Nel
novero delle pubblicazioni inviate queste appaiono come quelle di minore interesse, per approccio e conseguentemente - per originalità ed innovatività dei contenuti.
In sostanza il profilo che emerge da queste indicazioni è quello di uno studioso legato ad interessi collocabili
principalmente nella area della divulgazione – pur rigorosa – di aspetti tecnico-impiantistici utili in ambiti
professionali, ma difficilmente collocabili – per innovatività ed originalità – in ambito di ricerca scientifica.
La rilevanza della collocazione editoriale dei risultati dell’attività scientifica del candidato appare ridotta,
collocandosi quasi esclusivamente in una dimensione regionale.
La attività didattica appare di interesse, anche se non sviluppata interamente in ambiti di attuale interesse
del SSD ICAR 11.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è in generale sufficiente, anche se quest’ultima
non mostra a mio avviso i presupposti – per carattere scientifico e disponibilità a coordinarsi con le attività a
livello nazionale ed internazionale – per il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto
della presente valutazione comparativa.
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
VERBALE DELL’ESTRAZIONE DELL’ARGOMENTO DELLA PROVA DIDATTICA
(n.3)
Il giorno 08.07.2010 alle ore 16:00 si riuniscono nei locali del D.A.C.S. dell'Università
Politecnica delle Marche situati in via Brecce Bianche, Ancona i commissari della valutazione
comparativa in epigrafe per le operazioni di estrazione dell’argomento della prova didattica da parte
dei candidati che non provengono dal ruolo di professore associato.
La commissione predispone i cinque temi in buste chiuse.
Si procede all’appello e all’identificazione dei candidati. Risultano presenti i candidati:
GIRETTI ALBERTO
La commissione informa il candidato che per l’espletamento della prova didattica saranno a
lui concessi 45 minuti di tempo.
Viene introdotto il candidato Alberto Giretti cui viene fatta constatare l’integrità delle buste
e sceglie il seguente argomento:
LA DIAGNOSTICA EDILIZIA: STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NEL
TEMPO DI MATERIALI E COMPONENTI
fra i tre estratti (2,4,5) da una rosa di cinque predisposti dalla commissione.
La commissione dà lettura al candidato dei due argomenti non estratti e cioè i temi n. 1 e 3.
I titoli dei cinque temi predisposti dalla commissione sono i seguenti:
1. PRODOTTI E COMPONENTI EDILIZI PER GLI EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA
2. LA DIAGNOSTICA EDILIZIA: STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE DEL
COMPORTAMENTO NEL TEMPO DI MATERIALI E COMPONENTI
E TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI
CANTIERI EDILI
STRUMENTI E METODI PER LA GESTIONE DEL PROCESSO EDILIZIO
L’IMPLEMENTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PRODOTTO NEL PROCESSO EDILIZIO
3. METODOLOGIE
4.
5.
A conclusione delle operazioni di estrazione, la seduta termina alle ore 16:30.
Letto, approvato e sottoscritto.
LA COMMISSIONE
prof.
Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
VERBALE DELLA VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLE PUBBLICAZIONI
SCIENTIFICHE (n. 4)
Il giorno 08.07.2010 alle ore 16:45 nei locali del D.A.C.S. dell'Università Politecnica delle
Marche situati in via Brecce Bianche, Ancona i commissari della valutazione comparativa in
epigrafe si riuniscono per proseguire la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei
candidati.
Dopo aver fatto constatare che sono stati formulati i giudizi di ogni commissario sui titoli e
sulle pubblicazioni presentate da ciascun candidato, il presidente invita la commissione alla
discussione collegiale.
La discussione collegiale avviene attraverso la comparazione dei singoli giudizi sui candidati
e per ciascuno di essi si conclude con la formulazione altrettanto collegiale di un giudizio.
Al termine della discussione risultano emessi i giudizi collegiali sui titoli di tutti i candidati.
I giudizi collegiali allegati al presente verbale fanno parte integrante di esso.
La seduta è tolta alle ore 19:50
Letto, approvato e sottoscritto.
LA COMMISSIONE
prof.
Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
ALLEGATO AL VERBALE n. 4
GIUDIZI COLLEGIALI
Con riferimento agli elementi curricolari riportati in Allegato del Verbale n. 2, ed ai giudizi individuali già
espressi dai singoli Commissari, i giudizi collegiali della Commissione possono essere così sintetizzati
CANDIDATO GIRETTI ALBERTO
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari ritengono – in collegiale unanimità – di esprimere il seguente giudizio.
Il curriculum e l’attività scientifica mostrano un candidato che presenta pubblicazioni di ottimo livello
contenenti significativi ed innovativi contributi al settore scientifico – disciplinare oggetto della presente
valutazione comparativa. Notevole è l'originalità dei contributi offerti, sia nelle monografie che nei rapporti
delle ricerche presentati a convegni anche di rilievo internazionale.
Molto qualificata e sviluppata con continuità l’attività di ricerca. Intenso e ben organizzato appare anche
l'impegno didattico, che risulta coerente e integrato al lavoro di ricerca.
In sintesi l’attività scientifica del candidato, il suo ruolo in importanti ricerche europee, la sua visibilità
all’interno della comunità scientifica, la sua positiva capacità di innovazione metodologica ne fanno un
ricercatore di livello internazionale largamente riconosciuto.
Per quanto sopra i commissari giudicano eccellente l’attività scientifica e didattica del candidato ritenendolo –
negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente idoneo per ricoprire il ruolo in
concorso.
CANDIDATO LECCISI FABRIZIO
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari - non potendo pervenire ad una visione collegiale del giudizio espongono i seguenti giudizi differenziati.
I commissari G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca ritengono che il candidato abbia sviluppato significative
attività sia sul piano della didattica che della ricerca.
Dai contributi presentati emerge la figura di un ricercatore con solida e variegata esperienza che opera nel
quadro delle problematiche di integrazione delle diverse competenze e fasi procedurali, con particolare
attenzione alle ricadute operative. Dalla sua produzione emerge fortemente una attenzione alle
problematiche della costruzione storica e della sua conservazione con ricadute utili per gli interventi nei
contesti territoriali studiati.
Nel complesso la produzione scientifica descritta è caratterizzata da adeguato rigore metodologico con
contributi di originalità.
Per quanto sopra i commissari G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca giudicano più che sufficiente l’attività
scientifica e didattica del candidato ritenendolo – negli ambiti della presente valutazione comparativa complessivamente idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
I commissari A. Gottfried e M. Lemma ritengono che il candidato sia caratterizzato da un profilo di non
elevata rilevanza dal punto di vista dei risultati scientifici spendibili nell’ambito della presente valutazione
comparativa, dedicati principalmente all’analisi delle tipologie edilizie e costruttive dell’edilizia storica ed al
progetto di recupero. Si registra invece una sostanziale divergenza tra gli ambiti istituzionali di ricerca a cui il
candidato ha negli ultimi anni partecipato ed i contenuti dei suoi lavori scientifici, mostrando una ridotta
capacità di relazionarsi con gruppi di ricerca più ampi e di finalizzazione degli esiti di ricerche strutturate in
campo nazionale.
L’analisi delle pubblicazioni evidenzia una ridotta originalità ed innovatività dei contenuti proposti, che limita
in notevole misura il potenziale portato di interesse di alcune ricerche svolte sul territorio o relative al
progetto di recupero. Anche il rigore metodologico non appare in molti casi obiettivamente evincibile
dall’analisi dei testi.
Per quanto sopra i commissari A. Gottfried e M. Lemma giudicano sufficiente l’attività scientifica e didattica
del candidato ritenendolo però – negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente
non idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
CANDIDATO NICOLELLA MAURIZIO
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari – non potendo pervenire ad una visione collegiale del giudizio espongono i seguenti giudizi differenziati.
I commissari proff. G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca ritengono che il candidato abbia perseguito negli
anni una linea di ricerca caratterizzata da alcuni limiti metodologici e da discutibili risultati sul piano della
concreta applicabilità. I suoi lavori sono tutti pertinenti al settore disciplinare; peraltro in essi non si
riscontrano elementi di innovatività mentre modelli categoriali proposti hanno un interesse essenzialmente di
valenza tassonomica, risultando privi di operatività.
Tale insoddisfacente esito deriva da incertezze metodologiche e da una non chiara derivazione probabilistica
degli approcci usati dal candidato. La rilevanza editoriale delle pubblicazioni non è sempre elevata.
Per quanto sopra i commissari G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca giudicano sufficiente l’attività scientifica e
didattica del candidato ritenendolo però – negli ambiti della presente valutazione comparativa complessivamente non idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
I commissari A. Gottfried e M. Lemma ritengono che il candidato abbia condiviso negli anni una linea di
approfondimento con gruppi che hanno coordinato a livello nazionale queste ricerche, e che hanno trovato
significativi riscontri in ambiti di ricerca anche sovranazionale, propiziando - da parte enti normativi (UNI e
ISO in particolare) - anche il varo di norme volontarie oggi assunte come riferimento in quella area tematica.
Nel corso della sua attività scientifica si registra una sostanziale convergenza tra gli ambiti istituzionali di
ricerca a cui il candidato ha partecipato e la sua produzione scientifica, pur riscontrando un limitato tasso di
originalità ed innovatività riconducibile all’attività del singolo candidato.
La rilevanza della collocazione editoriale degli esiti della sua attività appare in un caso di rilevante interesse.
Per quanto sopra i commissari A. Gottfried e M. Lemma giudicano più che sufficiente l’attività scientifica e
didattica del candidato ritenendolo – negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente
idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
CANDIDATO PETRELLA PASQUALE
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari ritengono – in collegiale unanimità – di esprimere il seguente giudizio.
Il candidato presenta pubblicazioni prevalentemente a firma singola o con indicazione dell’apporto
individuale, che sviluppano i filoni di ricerca relativi all'ambito della progettazione e installazione degli
impianti tecnici e della loro integrazione nell’edilizia e all'ambito dello studio degli elementi costruttivi, temi
parzialmente attinenti al settore scientifico disciplinare ICAR/11.
Le pubblicazioni presentate, costituite da volumi monografici o interventi in volumi monografici, hanno avuto
una diffusione prevalentemente a scala regionale. Apprezzabile la continuità della produzione scientifica
svolta in più di 33 anni.
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari ritengono che il candidato, pur avendo prodotto lavori di rilevante
interesse manualistico e didattico e dimostrato elevata capacità di sistematizzazione, abbia svolto una attività
di ricerca scientifica priva di rilevanti elementi di originalità ed innovatività.
Per quanto sopra la commissione giudica nel suo complesso sufficiente l’attività scientifica e didattica del
candidato ritenendolo però – negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente non
idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
VERBALE DELLA PROVA DIDATTICA (n. 5)
Il giorno 09.07.2010 alle ore 10:00 si riuniscono nei locali del D.A.C.S. dell'Università
Politecnica delle Marche situati in via Brecce Bianche, Ancona i commissari della valutazione
comparativa in epigrafe per l’espletamento della prova didattica.
La commissione procede all’appello e all’identificazione dei candidati; risultano presenti i
candidati
GIRETTI ALBERTO
Viene introdotto il candidato che svolge la prova; al termine di essa e dopo che il candidato
si è allontanato dall’aula, ogni commissario formula il proprio giudizio.
I giudizi individuali allegati al presente verbale formano parte integrante di esso.
Emessi tutti i giudizi individuali, la commissione effettua la discussione collegiale che
avviene tramite la comparazione dei singoli giudizi sui candidati e per ciascuno di essi si conclude
con la formulazione altrettanto collegiale di un giudizio.
I giudizi collegiali allegati al presente verbale fanno parte integrante di esso.
A conclusione della formulazione dei giudizi collegiali, la seduta termina alle ore 11:20
Letto, approvato e sottoscritto
LA COMMISSIONE
prof.
Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
ALLEGATO AL VERBALE n. 5
GIUDIZI INDIVIDUALI
CANDIDATO GIRETTI ALBERTO
Commissario prof. Mario De Grassi
Il candidato ha svolto la lezione sul tema “La diagnostica edilizia: strumenti e metodi di valutazione del
comportamento nel tempo di materiali e componenti” sviluppando una esposizione che viene articolata con
competenza e chiarezza. Buona la capacità comunicazione. Il giudizio è molto soddisfacente.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato ha svolto la lezione sul tema “La diagnostica edilizia: strumenti e metodi di valutazione del
comportamento nel tempo di materiali e componenti” dimostrando notevole competenza della materia, della
quale ha fornito adeguata trattazione e approfondimento degli argomenti con proprietà di linguaggio,
vivacità di esposizione con capacità di coinvolgimento dell’uditorio.
Commissario prof. Arie Gottfried
Il candidato ha affrontato il tema della lezione in modo abbastanza approfondito. L’esposizione degli
argomenti è stata molto chiara per alcuni aspetti e un po’ meno sistematica per altri.
In generale ha dimostrato una discreta capacità di comunicazione.
Commissario prof. Saverio Mecca
Il candidato ha svolto la lezione assegnata dal titolo: La diagnostica edilizia, strumenti e metodi di
valutazione del comportamento nel tempo di materiali e componenti. Il candidato ha inizialmente definito la
tematica della lezione e ha mostrato la struttura complessiva di un corso di Diagnostica edilizia, indicando i
principali argomenti, le metodologie e gli strumenti, e ha quindi affrontato specifici approfondimenti
dell’approccio alla diagnostica, dei metodi assunti e degli esiti operativi. Il livello di approfondimento è
buono e adeguato ad una formazione specialistica.
I contenuti esposti sono chiari e aggiornati al dibattito internazionale.
Il linguaggio utilizzato, la schematizzazione concettuale e le esemplificazioni proposte sono efficaci e capaci
di coinvolgimento degli studenti.
Commissario prof. MASSIMO LEMMA
Il candidato ha esposto il tema prescelto (La diagnostica edilizia: strumenti e metodi di valutazione del
comportamento nel tempo di materiali e componenti) con apprezzabili livelli di approfondimento, in
relazione al tempo concesso per l’esposizione. Buona la chiarezza nella esposizione dei contenuti, potendosi
valutare positivamente la capacità di comunicazione degli argomenti oggetto della discussione e la capacità pur giudicata nella particolare condizione concorsuale in cui i commissari assumono il ruolo di discenti - di
coinvolgere e sollecitare l’attenzione dell’uditorio.
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
ALLEGATO AL VERBALE n. 5
GIUDIZI COLLEGIALI
CANDIDATO GIRETTI ALBERTO
Il candidato affronta il tema relativo a LA
DIAGNOSTICA EDILIZIA: STRUMENTI E METODI DI
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NEL TEMPO DI MATERIALI E COMPONENTI con sicurezza e ordine
espositivo. Il buon livello di approfondimento e la chiarezza nella esposizione dei contenuti,
forniscono indicazioni evidenti riguardo alla capacità di comunicazione del candidato, e alla sua
maturità nell’esporre gli argomenti oggetto della discussione; buona appare infine la capacità di
coinvolgere e sollecitare l’attenzione di chi ascolta.
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
VERBALE DELLA SEDUTA DI INDIVIDUAZIONE DEGLI IDONEI (n. 6)
Il giorno 09.07.2010 alle ore 11:30 si riuniscono nei locali del D.A.C.S. dell'Università
Politecnica delle Marche situati in via Brecce Bianche, Ancona i commissari:
prof. Mario De Grassi
presidente
prof. Gianfranco Carrara membro
prof. Arie Gottfried
membro
prof. Saverio Mecca
membro
prof. Massimo Lemma
segretario
per concludere la procedura della valutazione comparativa in epigrafe.
La commissione riesamina i giudizi collegiali sui candidati e, dopo lunga, attenta e
approfondita discussione nella quale intervengono ripetutamente tutti i presenti comparando tra di
loro tutti i candidati, il presidente dichiara che ogni commissario ha a disposizione due voti e pone
in votazione i seguenti nominativi:
GIRETTI ALBERTO
LECCISI FABRIZIO
NICOLELLA MAURIZIO
PETRELLA PASQUALE
Fatta per appello nominale (in ordine alfabetico), candidato per candidato, la votazione dà i seguenti
risultati:
voti 5
CANDIDATO
GIRETTI ALBERTO
voti 3
CANDIDATO
LECCISI FABRIZIO
CANDIDATO
NICOLELLA MAURIZIO
voti 2
CANDIDATO
PETRELLA PASQUALE
voti 0
Visto il risultato della votazione, risultano idonei i seguenti sigg.
GIRETTI ALBERTO
LECCISI FABRIZIO
Alle ore 16:30 la seduta termina.
Letto, approvato e sottoscritto
LA COMMISSIONE
prof. Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
RELAZIONE RIASSUNTIVA (n. 7)
La commissione nominata dal Rettore dell'Università degli studi di NAPOLI
“PARTHENOPE” con proprio decreto n. 191 del 05.03.2010 e composta dai professori:
prof. Mario De Grassi
prof. Gianfranco Carrara
prof. Arie Gottfried
prof. Saverio Mecca
prof. Massimo Lemma
si è riunita nei locali del D.A.C.S. dell'Università Politecnica delle Marche situati in via Brecce
Bianche, Ancona nei giorni 08.07.2010 e 09.07.2010 per l'espletamento della valutazione
comparativa a n. 1 posto di professore universitario di ruolo di prima fascia per il settore
scientifico-disciplinare ICAR 11 della Facoltà di Ingegneria, bandito con D.R. n. 337 del
18.06.2010, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. - 4° serie speciale
- n. 50 del 27.06.2008.
La commissione, presa conoscenza delle disposizioni regolamentari concernenti
l'espletamento delle valutazioni comparative, ha designato presidente il prof. Mario De Grassi e
segretario il prof. Massimo Lemma.
La commissione, nella seduta del 08.06.2010 ha deliberato i seguenti criteri di valutazione:
Per valutare le pubblicazioni scientifiche e il curriculum complessivo del candidato la commissione tiene in
considerazione i seguenti criteri:
a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico;
b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione;
c) congruenza dell'attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientifico-disciplinare per
il quale è bandita la procedura ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendano;
d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della
comunità scientifica;
e) continuità temporale della produzione scientifica, anche in relazione alla evoluzione delle conoscenze
nello specifico settore scientifico-disciplinare.
Per i fini di cui al comma 2 la commissione fa anche ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in
ambito scientifico internazionale.
Costituiscono, in ogni caso, titoli da valutare specificamente nelle valutazioni comparative:
a) attività didattica svolta anche all'estero;
b) i servizi prestati negli atenei e negli enti di ricerca, italiani e stranieri;
c) l'attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri;
d) i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca;
e) il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto
legislativo 27 luglio 1999, n. 297;
f) l'attività in campo clinico e, con riferimento alle scienze motorie, in campo teorico addestrativo,
relativamente ai settori scientifico - disciplinari in cui siano richieste tali specifiche competenze;
g) l'organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca;
h) il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed
internazionale
I candidati alla valutazione comparativa sono risultati:
GIRETTI ALBERTO
LECCISI FABRIZIO
NICOLELLA MAURIZIO
PETRELLA PASQUALE
Le sedute di valutazione dei titoli sono state effettuate nei giorni 08.07.2010.
Si sono presentati alla prova didattica, che si è svolta nei giorni 09.07.2010, i seguenti candidati:
GIRETTI ALBERTO
Sulla valutazione dei titoli (e sulla prova didattica) di ciascun candidato sono stati emessi giudizi
individuali e collegiali.
La deliberazione finale ha designato idonei:
sig. GIRETTI ALBERTO
sig. LECCISI FABRIZIO
Tale determinazione – con particolare riferimento all’individuazione dell’idoneità del sig. LECCISI
FABRIZIO - non è stata assunta all’unanimità ma con voto di maggioranza.
A tale proposito i commissari proff. Mario De Grassi, Gianfranco Carrara, Saverio Mecca
ritengono di osservare - con riferimento ai giudizi individuali già espressi - come la applicazione
dei criteri individuati per la presente valutazione comparativa conduce a loro avviso alla
individuazione dei sigg. GIRETTI ALBERTO e LECCISI FABRIZIO come idonei nella presente
valutazione comparativa.
I commissari proff. Arie Gottfried e Massimo Lemma ritengono invece di osservare - con
riferimento ai giudizi individuali già espressi - come la applicazione dei criteri individuati per la
presente valutazione comparativa conduce a loro avviso alla individuazione dei sigg. GIRETTI
ALBERTO e NICOLELLA MAURIZIO come idonei nella presente valutazione comparativa.
Sono allegati alla presente relazione tutti i giudizi individuali e collegiali espressi.
Letto, approvato e sottoscritto
ANCONA , 09.07.2010
LA COMMISSIONE
prof.
Mario De Grassi
presidente
prof.
Gianfranco Carrara
membro
prof.
Arie Gottfried
membro
prof.
Saverio Mecca
membro
prof.
Massimo Lemma
segretario
VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PER IL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ICAR 11 DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA
DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI “PARTHENOPE”
(D.R. n. 337 del 18.06.2008, il cui avviso è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. - 4° serie speciale - n. 50 del 27.06.2008)
ALLEGATO AL VERBALE n. 7
GIUDIZI INDIVIDUALI (Curriculum e Titoli)
CANDIDATO
GIRETTI ALBERTO
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente riassunto.
Alberto Giretti è nato a Cingoli (MC) il 25 Dicembre 1961. Nel 1990 consegue la Laurea in Ingegneria.
Nell'anno 1995 consegue il titolo di dottore di ricerca in "Sistemi Artificiali Intelligenti". Nel periodo dal
1996 al 2004 lavora come tecnico all'Università Politecnica delle Marche presso l’istituto di Architettura
Tecnica e Produzione Edilizia (poi Dipartimento DACS). Dal 2004 ricopre il ruolo di ricercatore ICAR/11
presso l’Università Politecnica delle Marche.
E' stato socio co-fondatore della Nautes s.r.l., società di spin-off dell'Università Politecnica delle Marche,
dove ha ricoperto il ruolo di responsabile scientifico della ricerca fino al 2005. E’ stato membro
dell’advisory board della conferenza internazionale Design Computing and Cognition. E’ stato responsabile
scientifico nei progetti europei WINDS, MACE, C-TIDE dell’Università Politecnica delle Marche. Ha
svolto attività di formatore presso il Ministero delle Attività Produttive
Attività Scientifica Nazionale
• Dal 1991 al 1994 ha svolto attività di ricerca nell’ambito del progetto di ricerca nazionale Criteri e
supporti per la progettazione di edifici residenziali. Procedure informatizzate di progettazione:
banche dati, finanziato all’interno del Progetto Finalizzato Edilizia del CNR.
• Dal 1998 al 2000 ha partecipato al progetto nazionale - Sistemi tutoriali intelligenti per la
progettazione architettonica e tecnologica – finanziato dal MURST.
• Dal 2003 al 2005 ha svolto attività di ricerca nel progetto di ricerca nazionale – Sistemi avanzati per
il Knowledge Management: Applicazioni per sistemi CAD-CAM e tecnologie e-learning nell’ambito
delle problematiche di progettazione a complessità elevata in meccanica ed edilizia – Finanziato
nell’ambito del progetto PRIN 2003
• Dal 2000 al 2004 ha svolto attività di ricerca nel progetto di ricerca nazionale – Sistemi esperti per il
management della conoscenza diffusa: innovazione e formazione aziendale nei settori della
progettazione produzione dei componenti edilizi e nella pianificazione dei processi costruttivi finanziato nell’ambito PRIN.
• Dal 2005 al 2007 ha svolto attività di ricerca nel progetto di ricerca nazionale – Design Knowledge
Management: Generazione e apprendimento di competenze progettuali in problemi tecnologici
complessi nel campo dell’edilizia e della meccanica – Finanziato nell’ambito PRIN 2005
• Ha svolto ricerche nell’ambito del progetto - Efficienza energetico ambientale e qualità indoor
attraverso l’uso di materiali innovativi – Unità operativa di Ancona – Finanziato nell’ambito PRIN
2006
• Svolge il ruolo di coordinatore scientifico vicario del progetto - Il portale italiano per la formazione
nella progettazione architettonica e nella gestione della costruzione – Finanziato in ambito PRIN
2008
Attività Scientifica Internazionale
Dal 2000 al 2003 ha svolto il ruolo di coordinatore scientifico del progetto europeo – Web Based
Intelligent Design Tutoring Systems (WINDS) – finanziato dalla comunità europea nell’ambito del
5° programma quadro.
• Dal 2002 al 2004 ha svolto attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo - Changeable
Thermal Inertia Dry Enclosures (C-Tide) - finanziato all’interno del 5° programma quadro.
• Dal 2006 al 2009 ha svolto il ruolo di responsabile del WP 2 - Project Requirements and Quality
Control - del progetto europeo – Metadata for Architecture in Europe (MACE) – finanziato dalla
comunità europea nell’ambito del 6° programma quadro.
• E’ stato revisore per la conferenza internazionale Design Computing and Cognition.
Attività Didattica
• Ha svolto attività di tecnico di laboratorio nei corsi dell’ IDAU (Istituto di Disegno, Architettura e
Urbanistica) dell’Università di Ancona dal 1996 al 2004.
• E’ docente del corso di Tecniche Diagnostiche per l’Edilizia dal 2005.
• Dal 2005 al 2007 è stato docente del corso di Laboratorio di Progettazione di Elementi Costruttivi.
• Dal 2008 è docente del corso di Progettazione di Elementi Costruttivi.
•
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
Le pubblicazioni elencate in curriculum sono 51, coprono il periodo 1992 – 2008 e sono così raggruppabili:
LIBRI NAZIONALI
52. De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2008) Reti Bayesiane con applicazioni all'edilizia
e alla gestione del territorio, Franco Angeli, Milano.
53. Cocchioni C., Giretti A. (2006) Indoor Air Quality. Inquinamento da Radon. Strumenti di diagnosi e
validazione del progetto, Alinea, Firenze.
RIVISTE INTERNAZIONALI
54. Viola S.R., Giretti A., Leo T. (2007) Detecting differences in "meaningful learning" behaviors and their
evolution: a data driven approach, Int. J. of Computing and Information Sciences, 5(2) (2007) 63-73.
55. Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2007) Set up of an automated multi color system for interior wall
painting, International Journal of Advanced Robotic Systems 4(4).
56. Viola S. R., Giretti A., Leo T. (2006) Exploring attitudes of learners with respect to different learning
strategies and performances using statistical methods , International Journal of Emerging Technologies
in Learning (ijet), vol.1, issue 1, June 2006, ISSN 1863-0383
57. Giretti A., Spalazzi L. (1997) ASA: A Conceptual Design-Suport System, Engineering Application of
Artificial Intelligence, Vol. 10 n° 1, Elsevier Science pp. 99-111.
NEWSLETTERS INTERNAZIONALI
58. Viola S.R., Giretti A., Leo T. (2007) Learners' profiling by data driven approaches, IEEE Learning
Technology Newsletter, 9(2) .
ARTICOLI IN PROCEEDINGS DI CONFERENZE INTERNAZIONALI
59. Lemma M., Giretti A., Ansuini R., (2008) A planning - design interaction model to improve customer
satisfaction, in: Proceedings of CIB conference 2008 – Improving performance, Helsinki, Finland, June
3-4.
60. De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2008) A Bayesian risk assessment tool for
designing complex buildings, in: Proceedings of CIB conference 2008 – Improving performance,
Helsinki, Finland, June 3-4, 2008.
61. Giretti A., Carbonari A., De Grassi M., Naticchia B. (2008) Advanced real time safety management
system for construction sites, in: Proceedings of the 25th International Symposium of Automation and
Robotics in Construction, ISARC, Vilnius, Lithuania.
62. De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2007) Development of an automatic four-color
spraying device carried by a robot arm, in: Proceedings of 24th International Symposium on Automation
and Robotics in Construction, ISARC 2007, September 19-21, India.
63. De Grassi, M., Giretti A., Ansuini R., De Angelis M., Leo T., (2007). From Information to Knowledge:
Metadata for Architectural Content in Europe, Proceedings of the CELDA Conference, IADIS Press, p.
333, 342
64. De Grassi M., Giretti A., Ansuini R., Zambelli M., Barzon F. (2007) Metadata for Architectural Content
in Europe (MACE): Integration of Architectural Databases in the Web, in: Proceedings of the European
Conference on Architectural Digital Archives - Architecture in the digital age: a question of memory,
Paris, November 8-10.
65. Naticchia B., Giretti A., Carbonari A. (2006) Set up of a robotized system for interior wall painting, in:
Proocedings of the 23rd International Symposium on Automation and Robotics in construction ISARC
2006, Tokyo, Japan, October 3-5.
66. Naticchia B., Giretti A., Giretti P. (2006) Systems for Real Time Construction Site Management, in
Proceedings of CIB Joint International Symposium: Construction in the 21st Century: Local and
Global Chal-lenges, Roma, Italy, October 18-20.
67. De Grassi M., Giretti A., Leo T., Ansuini R., De Angelis M. (2006) Towards design tutoring systems:
modeling tutorial discourse in architectural design revision sessions, in: Proceedings of IADIS
International Conference Cognition and Exploratory Learning in Digital Age (CELDA 06), Barcelona,
Spain, December 8-10.
68. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2006) Non sequential patterns analysis along time for "meaningful
learning" strategies of navigation detection , Proceedings of the ICL 2006, Villach, Austria.
69. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2006) Differences in "meaningful learning" strategies of navigation: an
empirical model, Proceedings of the ICALT 2006, pp. 441-445, IEEE Computer Society Press, Los
Alamitos, California, USA, ISBN 0-7695-2632-2,
70. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2006) Exploring attitudes of learners with respect to different learning
strategies and performances using statistical methods , Proceedings of the IMCL 2006 , Amman, Jordan.
71. De Grassi M., Giretti A., Mengoni M. (2005) Modeling Technology Enhanced Learning Environments
through Designers Observation, in Proceedings of the International Workshop on Understanding
Designers'05, University of Provence, Aix-en-Provence
72. Carbonari A., De Grassi M., Giretti A. (2005) : A numerical algorithm for carrying out “Whole building
hourly analyses” on PCM containing buildings, in Prooceedings of XXXIII IAHS World Congress on
Housing Transforming Housing Environments through Design, Pretoria, South Africa
73. S. R. Viola, A. Giretti, T. Leo (2005) Discovering learning process patterns by multivariate analysis of
usage frequencies data in e-learning courses , in Proceedings of the ICL 2005 Conference, M. E. Auer,
U. Auer, R. Mittermein eds., Kassei University Press, ISBN 3-89958-136-9
74. De Grassi, M., Giretti, A., Natale, F., (2005). Meaningfull Learning in Web-Based Design Teaching
Environments, Proceedings of the CELDA Conference, IADIS Press 2005, p333, 342
75. De Grassi M., Giretti A., Bazzanella L., Caneparo L. (2003) The AEC Virtual University- Design
Oriented Knowledge Transfer Methods and Technologies, Proceedings of the Conference CAAD
Futures, National Chen Kung University, Tainan, Taiwan, 28-30 April.
76. Voss A., Giretti A., De Grassi M. (2001) "Cases, concepts and rationales for intelligent coaching in
design", in Professionelles Wissensmanagement: Erfahrungen und Visionen, Gerd Stumme, Hans-Peter
Schnurr, Steffen Staab, Rudi Studer, York Sure (eds), ISBN: 3-8265-8611-5, Shaker Verlag, Aachen,
March 2001, pp. 197 –18
77. Casals M., Mecca S., Masera M., De Grassi M., Giretti A. (2000) WINDS, “A Virtual School of
Architecture, Environmental and Engineering Design”, 1er Congreso Internacional - Docencia
universitaria e Innovaciòn, UAB, UB, UPC, Barcellona.
78. De Grassi M., Giretti A., Caneparo L. (2000) "Educative Technologies for the School of Architecture of
the Information Age” in Proceedings of the ACSA Technology Conference, Cambridge (MA): MIT
Press.
79. Panti M., Spalazzi L., Giretti A (2000) A Case-Based Approach to Information Integration”, in 26th
International Conference on Very Large Databases, Cairo, Egypt, 10-14 September.
80. De Grassi M., Voss A., Giretti A., (2000) Cases, Concepts and Rationales for Intelligent Coaching in
Design”, Proocedings of the IST 2000 workshop on case based reasoning in intelligent training systems.
81. De Grassi M., Giretti A., Caneparo L., Mecca S. (2000) "Teaching Construction in the Virtual
University", in Proceedings of the Construction Information Technology 2000, Reykjavik.
82. De Grassi M., Giretti A., Pinese P. (1999) “Knowledge Structures of Episodic Memory in Architectural
Design: an Example of Protocol Analysis”, in Proceedings of the 17th eCAADe conference, Liverpool,
September.
83. De Grassi M., Giretti A., Lemma M., Spalazzi L.(1996) Formal methods for conceptual design aiding
systems,
in
AID'96
Workshop
``Logic-based
approaches
to
AI
in
design,
Stanford CA, USA, 24-27 Giugno.
84. De Grassi M., Giretti A., Spalazzi L (1996) Applying Formal Methods to case based design aid”, in J.S.
Gero, F. Sudweeks Proceedings of Artificial Intelligence in Design 1996, Kluwer Academic Publishers,
London, pp 191-210.
85. De Grassi M., Giretti A. (1995) "Applying Formal Methods to Multimedia Design AID", Proceedings of
"Multimedia and Architectural Disciplines" the 13th European Conference on Education in Computer
Aided Architectural Design in Europe, Edited by Benedetto Colajanni e Giuseppe Pellitteri - Palermo 16
- 18 Novembre.
86. Giretti A., Spalazzi L., Lemma M. (1994) ASA an interactive assistant to architectural design" in J.S.
Gero, F. Sudweeks Proceedings of Artificial Intelligence in Design, Kluwer Academic Publishers,
London, pp. 93-108
87. Colajanni B., Fornarelli A., Giretti A., Naticchia B., Pellitteri G. (1993) A.S.A. an Intecarctive assistant
to Architectural Designers, in Prooceedings of The Management of Information Technology for
Construction conference, Singapore.
88. Giretti A., Naticchia B. (1992) ASPIDE: A Constraint-Oriented Approach to Geometrical Modelling in
Architectural Design, in Proceedings of C.I.B. World Congress - Montreal
ARTICOLI IN ATTI DI CONGRESSI NAZIONALI
89. Giretti A., Carbonari A. (2007) A robotic end-tool for automated multi-colour interior wall painting, in:
Atti del Convegno ISTeA 2007- Nuove tecnologie per le costruzioni e la sicurezza, Favignana, June 1416.
90. Giretti A., Cesini G., Carbonari A. (2007) Numerical and experimental evaluation of the influence of
acoustic bridges on envelopes’ performances, in: Proceedings of 3rd International Congress Ar.Tec.,
Ancona, Italy, November 22-23.
91. Giretti A., D’Orazio M., Del Conte A. (2007) Ground Penetrating Radar Aanalysis of Masonry
Structures, in: Proceedings of 3rd International Congress Ar.Tec., Ancona, Italy, November 22-23.
92. De Grassi M., Giretti A., Ansuini R., Leo T., De Angelis M. (2007) Metadata for Architectural Contents
in Europe, in: Proceedings of EARCOM 07 international conference, Ancona, May 17-19.
93. Cocchioni C., Giretti A. (2003) Sistemi di ancoraggio per pareti a schermo avanzato rappresentazione di
expertise per il progetto, atti del Convegno Involucri quali messaggi di architettura, Napoli.
94. Naticchia B., Giretti A. (2003) Manutenzione programmata degli involucri: un modello per la
valutazione preventiva, Atti del Convegno Involucri quali messaggi di architettura, Napoli.
95. De Grassi M., Giretti A., Naticchia B. (2001) La riabilitazione strutturale di elementi in legno attraverso
l’inserzione di materiali compositi con tecnica spray-up in atti del Convegno “Costruire l’Architettura: i
materiali, i componenti, le tecniche” Napoli.
96. Giretti A., Naticchia B., Copparoni S., Tomasini E. P., Esposito E. (2001) Applicazione della
vibrometria laser doppler a scansione (vlds) per la diagnostica di rivestimenti in materiale lapideo, in
atti del Convegno “Costruire l’Architettura: i materiali, i componenti, le tecniche” Napoli.
97. De Grassi M., Giretti A., Caneparo L. (2000) "Teaching Architectural Design: the WINDS project", in
Atti della conferenza Architecture & Multimediality, Roma.
98. De Grassi M., Fornarelli A., Staffolani M., Giretti A. (1997) A Fuzzy Model of Architectural Space”,
Proceedings of ‘European Symposium on Intelligent Techniques’ march 20-21, 1997, Bari.
99. Giretti A., Spalazzi L., Naticchia B. (1994) A computational Architecture for Conceptual Design
Support, in A. M. Ronchi (ed),Atti del congresso Virtual Project, pagg. 297-313, Bologna.
100. Fornarelli A., Giretti A. (1992) ASPIDE: un approccio constraint-oriented alla modellazione
geometrica nella progettazione architettonica" Atti del congresso I.CO Graphics 92, Mondadori Milano.
POSTER SESSIONS IN CONFERENZE INTERNAZIONALI
101. De Grassi M., Giretti A., Mandorli F., Mengoni M., (2006): Ideation as the Construction of
Meaning, Second International Conference on Design Computing and Cognition (DCC'06) 10 - 12 July
2006 Technical University of Eindhoven, Netherlands
102. De Grassi M., Giretti A., Spalazzi L. (1998) “What are cases for?” in Artificial Intelligence in
Design '98, Lisboa Portugal, Luglio.
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
2.
Carbonari A., De Grassi M., Giretti A. (2005), A numerical algorithm for carrying out “Whole
building hourly analyses” on PCM containing buildings, Proceedings of XXXIII IAHS World Congress on
Housing Transforming Housing Environments through Design September 27-30, Pretoria, South Africa.
L’utilizzo dei Materiali a Cambiamento di Fase (PCM) nei componenti edilizi è potenzialmente molto
promettente in una prospettiva di efficienza energetica, specialmente nei contesti caratterizzati da elevati
carichi solari. Tuttavia non sono ancora molto sviluppati metodi numerici per il calcolo della “Whole
Building Analysis” di edifici che contengano questo tipo di materiali. Questo contributo presenta una nuova
tecnica basata sul metodo della Funzione di Trasferimento (CTF), facilmente integrabile negli algoritmi dei
comuni software per la WBA.
2.
Cocchioni C., Giretti A.,(2006) INDOOR AIR QUALITY. INQUINAMENTO DA RADON.
STRUMENTI DI DIAGNOSI E VALIDAZIONE DEL PROGETTO, Alinea Editrice, Firenze, 2006,
ISBN:88-8125-904-4
Questo testo analizza le problematiche tecnologiche e sanitarie relative all’inquinamento indoor con
specifica attenzione al radon e approfondisce la tematica della modellazione dei fenomeni fisici inerenti
l’IAQ, e propone un modello qualitativo ed un modello analitico dell’inquinamento indoor da radon, e una
loro trasposizione in reti bayesiane elaborando le conoscenze tecniche di un esperto IAQ a vari livelli
(architetto progettista, esperto fisico tecnico). La metodologia e la logica del modello sono facilmente
estensibili, per i meccanismi di diffusione ad altre famiglie di inquinanti indoor. Di questo volume il
candidato ha redatto il capitolo 3: “Modelli di expertise”, il capitolo 5: “Un modello analitico
dell’inquinamento da Radon”, il capitolo 6: “Il modello Bayesiano”.
In questo lavoro del 2006 vengono per la prima volta proposte le reti Bayesiane come strumento di
rappresentazione della conoscenza e dell’expertise. Tale metodologia, di originale applicazione, è di
fondamentale importanza nella rappresentazione ed esplicitazione dei processi della diagnostica. Il
candidato nella prima parte del suo lavoro (cap. 3) affronta questioni di metodo assai delicate su
problematiche di rappresentazione di fenomeni fisici mediante modelli approfondendo le questioni relative
alle ontologie, alla rappresentazione dei meccanismi causali e la definizione degli spazi di stato. Propone
poi un approccio alla modellazione qualitativa di sistemi fluidodinamici. Infine entra nel merito delle
capacità rappresentative dei modelli basati su reti Bayesiane. Lo studio appare molto stimolante sul piano
teorico e propone approcci metodologici assai nuovi. Nella seconda parte del lavoro (cap. 5) sviluppa una
analisi sugli aspetti della fluidodinamica del radon analizzando tutti i parametri e definendo la struttura di un
modello analitico stazionario ricondotto ad un problema classico nel campo dei sistemi di equazioni
differenziali ordinarie spesso chiamato Mixing Problem. La trattazione del problema in modo analitico
tradizionale è propedeutica alla terza parte del lavoro (cap. 6) in cui l’autore esplicita la sua concezione di
modello qualitativo basato sulle reti Bayesiane e ne dimostra la completa affidabilità e robustezza
confrontandolo con il modello analitico. Il Modello Bayesiano sviluppato dall’autore si dimostra inoltre
estremamente più agile e pratico nel simulare le molteplici situazioni concrete in cui deve essere effettuata
la diagnosi.
10.
Naticchia B., Giretti A., Giretti P., (2006) Systems for Real Time Construction Site Management,
Pietroforte R., et al. Eds. Proceedings of the Joint 2006 CIB Symposium W065/W055/W086, Rome, ISBN:
88-495-1339-9
Questo contributo analizza lo scenario dell’ Automazione in Cantiere, individuando le aree in cui nuove
tecnologie come l’Identificazione delle Radio Frequenze (RFID), i Sistemi di Posizionamento Globale
(GPS) e le reti wireless potrebbero avere un impatto significativo. Viene introdotto un modello generale per
l’automazione di un cantiere, e discusse le sue applicazioni in termini di gestione, controllo della sicurezza e
supporto alle ispezioni. Vengono identificati i vantaggi e i limiti dell’applicabilità delle tecnologie RFID,
GPS e reti wireless. Vengono forniti anche alcuni dettagli per l’implementazione in cantieri reali.
11.
Naticchia B., Giretti A., Carbonari ., (2007), Set up of an automated multi-colour system for interior
wall painting”, ARS Advanced Robotic Systems International Journal, Vol. 4, Issue 4, pp.407-416,
ISSN:1729-8806
A fronte di costruzioni sempre più complesse, per garantire un miglioramento della produttività
dell’industria delle costruzioni e preservare i requisiti di sicurezza, appare significativo lo sviluppo di
sistemi robotizzati. Questo contributo presenta anzitutto lo sviluppo di un nuovo laboratorio ridotto in scala
1:6 per lo sviluppo di sistemi robotizzati leggeri ed efficacemente coordinati, e quindi lo sviluppo e la
sperimentazione di un nuovo dispositivo robot per la tinteggiatura di interni multi-color attraverso un
braccio robotico, a sei gradi di libertà. Sono stati analizzati modalità e motivazioni del passaggio a minirobot nel settore delle costruzioni, concepito un nuovo sistema per l’aggiunta di nuove caratteristiche alla
tinteggiatura robotizzata, sviluppato ed applicato un nuovo accessorio per la tinteggiatura attraverso spray
multi-color, per la riproduzione di grafica colorata. Infine, viene presentata una metodologia per riprodurre i
colori dal formato digitale, mostrando accuratezza ed efficienza di questo nuovo dispositivo.
12.
Giretti G., Cesini A., Carbonari A.,(2007) Numerical and experimental evaluation of the influence
of acoustic bridges on envelopes’ performances, Proceedings of the 3rd International Congress Ar.Tec.,
Ancona, Italy, November 22-23, ISBN: 978-88-6055-223-5
La normativa relativa al comportamento acustico degli edifici, impone prestazioni molto severe sia alle
tamponature che ai divisori tra unità immobiliari. La difficoltà nel rispettare detti limiti deriva sia dalle
particolarità della tecnologia costruttiva usata in Italia che dalla presenza di singolarità. In questo contributo
si affronta il problema dei ponti acustici. Grazie al supporto di un metodo di calcolo agli elementi finiti e di
prove sperimentali, basate principalmente sulla tecnica della vibrometria Laser Doppler, si propone una
metodologia che possa avere due scopi principali: la valutazione preliminare dell’influenza di un ponte
acustico sulle prestazioni complessive di una parete; la valutazione dell’influenza di uno o più ponti acustici
osservati su un elemento murario rispetto al fonoisolamento complessivo. I buoni risultati derivanti dalla
applicazione su un caso reale confortano la validità della metodologia proposta.
13.
Giretti A., D’Orazio M., Del Conte A., (2007) Ground Penetrating Radar Analysis of Masonry
Structures, Proceedings of the 3rd International Congress Ar.Tec., Ancona, Italy, November 22-23, ISBN:
978-88-6055-223-5
L’articolo presenta i risultati di una sperimentazione volta alla definizione di una tecnica di indagine non
distruttiva finalizzata alla identificazione di difetti ed alla stima del contenuto di umidità in paramenti murari
costruiti con materiali locali, mediante Ground Penetrating Radar (GPR). La tecnologia è basata sulla
influenza che discontinuità strutturali di materiale e il livello di umidità hanno sulla propagazione
dell’impulso elettromagnetico generato dal radar. A tal fine è stata allestita una campagna sperimentale in
laboratorio i cui risultati permettono di visualizzare la posizione dei difetti e di stimarne la dimensione. La
valutazione del contenuto di umidità è stata effettuata costruendo una curva di correlazione tra la velocità di
propagazione che si registra per differenti contenuti di umidità ed il contenuto reale di umidità, misurato
seconda la norma con metodi gravimetrici. La curva risultante permette la stima del contenuto di umidità
con una precisione di circa il 3% in volume.
14.
Giretti A., Carbonari A., Naticchia B., De Grassi M., (2008), Advanced real-time safety
management system for construction sites, Proceedings of the ISARC-2008, Vilnius Lithuania, ISSN: 9789955-28-304-1
Questo contributo si colloca nell’ambito di una ricerca relativa allo sviluppo di una nuova generazione di
sistemi avanzati per il Management delle Costruzioni, che permettano monitoraggio e coordinamento in
tempo reale, gestione della sicurezza automatizzata, consegna sul sito di informazioni tecniche, presa di
documentazione “as built”, ecc. L’articolo si concentra sullo sviluppo di una metodologia per il
tracciamento e monitoraggio in tempo reale delle posizioni di operai e macchinari nei cantieri esterni,
attraverso l’applicazione di tecnologie basate sulla Banda Ultra Larga (UWB). Vengono definite le linee
guida per la progettazione della topologia dei ricevitori e vengono presentati i risultati di una campagna di
misure eseguite in un tipico condominio di media taglia, a diverse fasi di avanzamento del processo
costruttivo.
15.
Lemma M., Giretti A., Ansuini R., (2008) A planning-design interaction model to improve customer
satisfaction, Proceedings of the CIB-2008, Helsinki, Finland, ISBN: 978-951-758-942-0
Il concetto di qualità concerne il soddisfacimento dei bisogni del cliente, che la progettazione è chiamata a
esplicitare in requisiti dell’edificio. Nelle fasi della programmazione del processo progettuale, ai clienti è
richiesto di tracciare master-plan che potrebbero da un lato supportare, se ben focalizzati, ma anche inibire,
se troppo dettagliati, la libertà creativa della progettazione architettonica. D’altra parte i clienti diventano
consapevoli della scala di priorità dei loro bisogni solo a fronte di un set di alternative proposte. Ne deriva
che definizione dei requisiti e progettazione devono procedere simultaneamente. Questo articolo analizza le
principali tendenze delle metodologie di esplicitazione dei requisiti che regolano l’interazione tra masterplan e progetti e propone una nuova metodologia a supporto del tracciamento dei requisiti e delle analisi di
scenario, basati su Reti Bayesiane.
16.
De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A., (2008) A Bayesian risk assessment tool for
designing complex buildings, Proceedings of the CIB-2008, Helsinki, Finland, ISBN: 978-951-758-942-0
Questo articolo descrive l’utilizzo di Reti Bayesiane per modellare i rischi relativi alla costruzione di un
parcheggio multipiano. Viene presentato un modello integrato, con lo scopo di valutare e quantificare i
rischi che potrebbero influenzare il processo costruttivo, compresi i rischi operativi, al fine ottimizzare la
pianificazione delle fasi costruttive. I modelli bayesiani permettono di esplicitare l’esperienza umana per
modellare le dinamiche del rischio, di condurre ragionamento diagnostico e deduttivo, integrare tutte le
diverse fonti di rischio. Viene anche descritto l’uso di analisi di sensibilità durante la fase progettuale, che
può aiutare i progettisti a discernere le fonti di rischio più influenti ed individuare le variabili incerte che
richiedono monitoraggio più attento. Attraverso analisi di scenario e di sensibilità svolte per la costruzione
di un parcheggio multipiano in Ancona, viene dimostrato che questo modello sarebbe stato utile per
prevenire alcuni eventi inaspettati, verificatisi durante la costruzione.
11
De Grassi M., Naticchia B., Giretti A., Carbonari A., (2008) RETI BAYESIANE, CON
APPLICAZIONI ALL’INGEGNERIA EDILE ED ALLA GESTIONE DEL TERRITORIO, Franco Angeli
Milano, ISBN: 978-88-568-0153-8
Questo volume rappresenta una approfondita introduzione alla modellazione probabilistica dei problemi di
ingegneria tramite reti bayesiane. Il testo è diviso in due parti. La prima parte presenta dapprima una
trattazione intuitiva delle tecniche fondamentali per la costruzione delle reti, quindi approfondisce gli aspetti
teorici ed analitici. La seconda parte contiene sei ampie esemplificazioni relative all’ingegneria edile e alla
gestione del territorio. Nonostante gli esempi siano relativi agli ambiti civile, edile e territoriale, le
metodologie proposte sono facilmente applicabili a tutti i settori tecnologici, oltre che alla medicina e
all’economia. Il candidato è autore del capitolo 1: “I modelli probabilistici nell’ingegneria”, del capitolo 2:
“Le reti bayesiane”, del capitolo 8: “La diagnosi dell’inquinamento da radon”, del capitolo 10: “ La
valutazione del rischio di incendio nelle zone boschive”. È coautore con A. Carbonari e B. Naticchia del
cap.3: “Inferenza”, con B. Naticchia del capitolo7: “ La progettazione acustica delle grandi sale”e con A.
Carbonari e B. Naticchia del capitolo 11: “ La valutazione del rischio operativo”. I contributi del candidato
sono di grande rilevanza sotto il profilo teorico e fondativi della problematica dei modelli probabilistici
nell’ingegneria. Sviluppa poi la teoria delle reti bayesiane definendone le modalità di costruzione, i
meccanismi di inferenza e le diverse tipologie operative. Discute una serie di applicazioni relative a
problemi di progettazione e a varie questioni di valutazione del rischio operativo nelle opere pubbliche
piuttosto che nel caso di incendi boschivi. Il capitolo sul Radon propone una sintesi del precedente volume e
ne sviluppa una applicazione originale nel caso di un edificio a Palermo.
IN SINTESI
Le pubblicazioni presentate al concorso si riferiscono all’ultimo triennio documentabile (2005/2008),
rivelando nel candidato una attenzione a chiedere di essere valutato sull’immediata attualità del lavoro di
ricerca svolto nel periodo più recente. Peraltro il candidato presenta un eccezionale curriculum scientifico
presentando 51 pubblicazioni con esiti di notevole rilevanza editoriale, volumi presso editori italiani
specializzati, atti di convegni internazionali e nazionali significativi, prestigiose riviste internazionali.
Nei volumi presentati è sempre riconoscibile il contributo individuale del candidato. Gli articoli presentati
alle riviste ed ai convegni internazionali sono sempre in collaborazione come è di normale consuetudine in
questi contesti dove è prassi inviare contributi collettivi sullo stato di avanzamento della ricerca. Ciò non
impedisce che l’apporto individuale del candidato sia facilmente enucleabile considerando la coerenza del
contributo con il resto della sua produzione scientifica e la notorietà di cui gode nel mondo accademico,
nazionale ed internazionale, riguardo agli studi specifici di cui trattano i singoli articoli oltreché dalla
dichiarazioni allegate.
Il candidato nella prima fase della sua carriera scientifica partecipa di una temperie culturale che propone il
paradigma cognitivista nell’analizzare le problematiche relative ai processi di progettazione architettonica e
di management del processo edilizio. I suoi contributi sono determinanti nel definire metodi e strumenti di
supporto alla progettazione basati su tecnologie A.I. come il “case based reasoning” ed il “planner”
producendo sistemi come ASA ed ASPIDE che hanno innovato la problematica dei sistemi interattivi in
questo ambito. La qualità del suo lavoro è stata riconosciuta in ambito internazionale nel momento in cui è
stato chiamato nell’advisory board della conferenza internazionale “Design Computing and Cognition”.
Questo riconoscimento internazionale lo porta ad essere responsabile scientifico e a coordinare il lavoro di
gruppi di ricercatori europei nell’ambito delle Ricerche Europee WINDS e MACE che innovano le
problematiche dell’insegnamento della progettazione e del management edilizio basato su tecnologie elearning e sullo sviluppo delle tecnologie interattive basate sul WEB. Partecipa svolgendo ruoli importanti
anche alla ricerca europea C-TIDE che sviluppa sperimentazioni di materiali innovativi a cambiamento di
fase per il controllo dinamico dell’inerzia degli involucri.
La sua attenzione ai problemi della gestione del cantiere lo porta a sviluppare una duplice linea di ricerca.
Da un lato persegue studi tesi a sviluppare applicazioni robotiche a specifiche lavorazioni edilizie
individuate tra quelle a maggiore intensità di lavoro. In questo contesto sviluppa un innovativo laboratorio
che consente di studiare in scala 1:6 il comportamento dei robot e le tecnologie di controllo necessarie.
Dall’altro sviluppa degli originali studi su una nuova generazione di strumenti per il coordinamento in
tempo reale, gestione della sicurezza automatizzata, consegna sul sito di informazioni tecniche utilizzando
nuove tecnologie come l’Identificazione delle Radio Frequenze (RFID), i Sistemi di Posizionamento
Globale (GPS) e le reti wireless. Le tecnologie ipotizzate, con un approccio tipico del candidato alla
sperimentazione, sono poi utilizzate e verificate in cantieri reali.
Le sue attitudini sperimentali lo portano ad occuparsi di problematiche relative alla diagnosi delle patologie
edilizie nel cui contesto perfeziona l’uso di strumenti innovativi come il Ground Penetrating Radar (GPR) e
la vibrometria laser Doppler Nel primo caso studia una tecnica sperimentale non distruttiva volta alla
identificazione di difetti ed alla stima del contenuto di umidità in paramenti murari. Nel secondo grazie al
supporto di un metodo di calcolo agli elementi finiti e di prove sperimentali, basate principalmente sulla
tecnica della vibrometria Laser Doppler, sviluppa una metodologia che raggiunge due scopi principali: la
valutazione preliminare dell’influenza di un ponte acustico sulle prestazioni complessive di una parete e la
valutazione dell’influenza di uno o più ponti acustici osservati su un elemento murario rispetto al
fonoisolamento complessivo.
Ma al di là di questi contributi scientifici già di per sé rilevanti sotto il profilo della innovazione, il
contributo scientifico più importante del candidato è di avere introdotto tra i primi in Italia, e sviluppato
diverse applicazioni originali sul piano internazionale, una tecnica di costruzione di modelli mediante Reti
Bayesiane che permettono di condurre analisi di scenario, valutazioni di tipo diagnostico e analisi di
sensibilità su domini anche molto complessi. Il candidato approfondisce una questione fondamentale nella
progettazione. Infatti gli strumenti di assistenza alla progettazione soprattutto nelle sue fasi preliminari
dovrebbero consentire al progettista di controllare il problema tecnico in base ad un quadro informativo
ancora fluido e parzialmente definito. In realtà i sistemi di calcolo presenti e utilizzati in vari settori della
progettazione tecnologica non sono in grado di soddisfare questi requisiti; essi permettono una descrizione
dettagliata delle prestazioni del sistema tecnico a partire da un modello fisico perfettamente conosciuto e i
cui dati caratteristici siano perfettamente definiti. Queste caratteristiche ne limitano la condizione di impiego
alle fasi finali della progettazione con una prevalente funzione di verifica prestazionale. Il candidato
affronta questa problematica, ben nota, sviluppando una analisi dei sistemi che esplicitano basi di
conoscenza in forma di expertise tecnica, best practice, ecc. Infine perviene ad identificare i sistemi di reti
bayesiane come sviluppo della modellazione qualitativa che consente di trattare anche situazioni non
perfettamente conosciute e di integrare dati certi con dati incerti, provenienti da stime di esperti o da misure
affette da errore. Si tratta sul terreno delle pratiche di progettazione e di valutazione dei rischi di una
innovazione molto notevole.
Estremamente vari negli approfondimenti: problemi di inquinamento indoor, ponti acustici, robotica per
l’edilizia, valutazione dell’umidità nelle murature, sicurezza nel cantiere e più in generale management delle
costruzioni, i lavori presentati dimostrano eccellenti capacità scientifiche sia teoriche e metodologiche che
sperimentali raggiungendo sempre un livello qualitativo estremamente alto. Peraltro l’attività scientifica del
candidato, il suo ruolo di responsabile scientifico di importanti ricerche europee, la sua visibilità all’interno
della comunità scientifica, la sua positiva capacità di innovazione metodologica ne fanno un ricercatore di
livello internazionale largamente riconosciuto. I contributi compresi nei due volumi presentati, oltre agli
articoli, sono di tale variegato spettro problematico, spaziando da questioni teoriche ad applicazioni
concrete, da restituire una immagine articolata e completa del profilo culturale e scientifico del candidato.
Se inoltre si tiene conto che questa varietà di contributi si riferisce solo ad un triennio di attività scientifica
ciò appare ancora più rilevante.
In sintesi, a fronte del curriculum, dell'attività scientifica, dell'attività didattica svolta e delle pubblicazioni
presentate, il giudizio individuale sul candidato è di assoluta eccellenza.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta capitoli a firma singola in due volumi, per editori di buona diffusione editoriale
nazionale, e pubblicazioni di articoli presentati a firma multipla a congressi scientifici in genere di rilevanza
internazionale soggetti a revisione del tipo “peer review”.
Le tematiche affrontate, tutte di pertinenza al SSD ICAR 11, concernono svariati argomenti: applicazione di
reti probabilistiche bayesiane a problemi di ingegneria, qualità dell’aria in ambienti confinati, studio di
algoritmi per la computazione del comportamento di PCM, robotica per l’automazione della tinteggiatura di
murature, studio di ponti acustici, analisi di setti murari mediante georadar, sistemi automatizzati per la
gestione della sicurezza nei cantieri edili.
Dall’esame delle pubblicazioni e dei titoli presentati si ritiene che l’attività di ricerca svolta del candidato, in
genere di ottimo livello, sia caratterizzata da interessi per metodologie e tecnologie innovative e da elevato
rigore metodologico fornendo significativi contributi di avanzamento delle conoscenze scientifiche nel SSD
oggetto della presente valutazione comparativa.
Commissario prof. Arie Gottfried
Il candidato dimostra un buon rigore scientifico e metodologico nelle pubblicazioni presentate.
Benché alcune pubblicazioni non sono pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”, presentano
nell’insieme diversi elementi di innovatività.
Buona rilevanza scientifica di alcune pubblicazioni.
Il candidato, Dottore di ricerca con tesi svolta nel settore dell’Intelligenza artificiale, ha svolto ampia attività
didattica e di ricerca con interesse anche in ambito internazionale.
Valutando complessivamente la ricca attività scientifica e didattica svolte, ritengo il candidato maturo ed
idoneo per il ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue:
Giudico molto positivamente l’eccellente attività scientifica del candidato, che è non solo pertinente al
S.S.D. ICAR/11, ma originale e innovativa sul piano culturale e scientifico e con ottimi e qualificati risultati.
In dettaglio giudico la produzione scientifica presentata caratterizzata da elevata originalità e forte rigore di
metodo. L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano
dei contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono pienamente congruenti con le discipline
del SSD ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano, costituendo anzi un
riferimento scientifico e metodologico per lo sviluppo della ricerca nel settore scientifico disciplinare.
La collocazione editoriale delle pubblicazioni è adeguata, rafforzata da una diffusione mediante la
partecipazione estesa a convegni internazionali.
Si apprezza la continuità negli anni delle ricerche di innovazione metodologica e strumentale sulla
modellazione dei processi decisionali progettuali.
In particolare giudico meritevoli gli studi e le ricerche di cui ai titoli n° 8, A planning-design interaction
model to improve customer satisfaction, n° 9, A bayesian risk assessment tool for designing complex
buildings, e, infine, la monografia n° 10, Reti bayesiane con applicazioni all’ingegneria edile ed alla
gestione del territorio. Quest’ultima monografia è particolarmente interessante per lo sviluppo della ricerca
in ambito disciplinare.
Giudico quindi il candidato pienamente idoneo per il ruolo di professore di I fascia nel settore scientifico
disciplinare ICAR/11.
Commissario prof. MASSIMO LEMMA
Il curriculum del candidato si connota per una formazione inizialmente non orientata strettamente ai temi
propri del SSD. Dottore di ricerca in Sistemi Artificiali Intelligenti, la sua attività scientifica si concentra - a
partire dal ruolo tecnico inizialmente assunto all’interno dell’Università – su temi relativi ai sistemi tutoriali
intelligenti elle applicazioni per sistemi CAD-CAM e tecnologie e-learning nell’ambito delle problematiche
di progettazione a complessità elevata. La sua produzione scientifica si rivolge quindi inizialmente verso
ambiti tipicamente ICT (Information and Communication Technology) giungendo in anni più recenti ad
interessi relativi alle tecnologie avanzate per la diagnostica edile e la gestione dei cantieri, e ai componenti
edilizi innovativi.
Con riferimento all’elenco delle pubblicazioni – tutte posteriori al 2005 - inviate ai fini della presente
valutazione comparativa, e alle dichiarazioni inviate relativamente al contributo del candidato nelle
pubblicazioni a firma multipla, può in breve dirsi quanto segue.
In (1) viene presentato un algoritmo numerico per poter valutare, all’interno dei modelli matematici dedicati
alla valutazione previsionale del comportamento energetico di un intero edificio, il contributo di elementi
edilizi innovativi contenenti PCM (Phase Change Materials) per la gestione dell’inerzia termica dei
fabbricati. Si tratta di un contributo originale in relazione alla difficoltà – al momento della pubblicazione –
di rappresentare all’interno di protocolli di calcolo il ruolo assunto da questa categoria di materiali.
In (2) vengono introdotti alcuni modelli di rappresentazione dei fenomeni che interessano potenzialmente gli
edifici; alcuni di essi vengono applicati ad un caso specifico (inquinamento da Radon) mostrando le
potenzialità del loro utilizzo. Si tratta in parte di contenuti innovativi ed originali, in particolare riguardo
all’utilizzo dei modelli bayesiani. Lo studio di questi modelli trova ulteriori sviluppi in (8), in cui vengono
proposte nuove metodologie (analisi di scenario basate sull’utilizzo di reti Bayesiane connesse all’uso del
Quality Function Deployment) per supportare il tracciamento dei requisiti richiesti durante il processo
edilizio; in (9) in cui si opera con questa metodologia la valutazione dei rischi di costruzione; in (10) in cui
vengono introdotti modelli probabilistici e Bayesiani verificandone le applicazioni in due casi a scale
diverse.
In (3) si introducono scenari di utilizzo di sistemi automatizzati di gestione delle informazioni, utilizzabili a
diversi fini, ad esempio per la sicurezza in cantiere. Di essi – basati sull’utilizzo di componenti innovativi –
vengono indicati con esemplificazioni gli utilizzi. Tale approccio trova ulteriore e fecondo sviluppo in (7).
In (4) vengono presentati i primi risultati (impostazione, prove di laboratorio e campagna sperimentale) di
una ricerca relativa ad un sistema robotizzato per le operazioni di verniciatura in cantiere. Anche in questo
caso le applicazioni proposte mostrano livelli di innovazione e rigore metodologico molto apprezzabili.
In (5) viene introdotto l’utilizzo della tecnologia georadar (GPR) per la diagnostica di setti murari, mentre in
(6) viene presentato un metodo di calcolo agli elementi finiti validato con campagne sperimentali eseguite
con tecniche di vibrometria Laser Doppler. Ambedue i contributi sono distinti da buoni livelli di
innovazione delle soluzioni proposte e da rigore metodologico.
A valle di queste valutazioni il profilo che emerge è quello di un candidato legato a numerosi interessi
collocabili nella area disciplinare, e di un’attività scientifica condotta con rigore metodologico e obiettivi
riscontri curricolari e di pubblicazioni. La rilevanza della collocazione editoriale dei suoi contributi appare
in qualche caso molto buona.
La sua partecipazione alle ricerche in ambiti nazionali ha condotto ad esiti scientifici riconoscibili - per
originalità ed elementi di innovazione - all’interno delle pubblicazioni inviate ai fini della valutazione
comparativa e nella ricostruzione curricolare registrando una sostanziale convergenza tra attività scientifica
attestata in curriculum e produzione scientifica.
Non appare secondario il profilo scientifico internazionale (maturato in ambiti ICT) che il candidato non ha
rappresentato nell’elenco di pubblicazioni inviate ai fini della presente valutazione comparativa, ma che
nelle nuove declaratorie del SSD (che fanno esplicito riferimento all’attività didattico-formativa) appaiono
orizzonte di primario interesse. In questo settore i ruoli di coordinamento in ambito di ricerche europee
finanziate sono da giudicarsi molto positivamente.
L’attività didattica si svolge – dal 2005 – in ambiti propri del SSD ICAR 11.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è buono, mostrando quest’ultima mio avviso i
presupposti – per carattere scientifico e disponibilità a coordinarsi con le attività a livello nazionale ed
internazionale – per ottenere il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto della presente
valutazione comparativa.
CANDIDATO LECCISI FABRIZIO
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente descritto.
Nato a Mesagne (Br) il 29/06/1947, ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile Edile nel dicembre del 1971
presso l’Università degli Studi di Napoli con la votazione finale di 110 con lode con una tesi sperimentale
dal titolo ‘L’incrudimento del calcestruzzo semplice ed armato’. Nel 1973 vince una borsa di studio del
Ministero della Difesa sulle applicazioni delle metodologie della progettazione sistemica ai problemi delle
infrastrutture aeronautiche e dell’edilizia militare. Nel 1974 è vincitore di una borsa di studio del Ministero
della P.I. sulle tipologie delle costruzioni leggere, in particolare, pneumostrutture. Dal 1/4/1975 contrattista
quadriennale per il gruppo di discipline “Ingegneria Civile”. Dal 1980 ricercatore universitario nel settore
scientifico disciplinare H08B. Dal 2006 professore associato di “Organizzazione del cantiere” presso la
facoltà di ingegneria dell’università di Napoli Federico II.
ATTIVITÀ DIDATTICA
Università di Napoli Federico II
Facoltà di Ingegneria
nell’A.A. 1971/72 tiene esercitazioni nel corso di “Complementi di Scienza delle Costruzioni” (prof.
Barbarito) in qualità di addetto alle esercitazioni);
ha collaborato con il prof. G. Guerra svolgendo esercitazioni, attività tutoriali, cicli di lezione
interne ai corsi di Costruzioni Edili e Riabilitazione e Conservazione degli Edifici dal A.A.1972/73 al A.A.
1993/94
E’ docente dei seguenti insegnamenti:
corso di Progettazione per l’edilizia industrializzata dall’A.A. 1994/95 all’A.A. 1995/96
corso di Progettazione e procedimenti industrializzati per l’edilizia dall’A.A. 1996/97
all’A.A.2002/03
corso di Gestione del processo edilizio dall’A.A. 2002/03 all’A.A. 2005/06 per affidamento in
supplenza e dall’A.A. 2006/07 a tutt’oggi per titolarità;
corso di Organizzazione del Cantiere dall’A.A. 2006/07 a tutt’oggi;
corso di Organizzazione del cantiere + Laboratorio del corso di laurea ingegneria edile –
architettura dall’A.A. 2007/08
Scuola di Specializzazione in Terminali di Trasporto Aereo, Marittimo e Terrestre
corso di ‘Sistemi di supporto grafico’ dall’A.A. 1994/95 all’A.A.1995/96;
corso di ‘Metodi sistemici di progettazione nell’A.A. 1996/97;
Centro Interdipartimentale L.U.P.T.
nell’ambito di ciascuno dei 23 corsi di Formazione per la “Sicurezza D.Lgs. 494/96-242/96-626/94”
organizzati dal 2000 ad oggi, 10 ore di lezione nell’ambito del modulo “Metodologie per l’elaborazione dei
piani di sicurezza e di coordinamento”.
un modulo di 12 ore sulla valutazione dei rischi, l’organizzazione e la gestione del cantiere, i
ponteggi nell’ambito del corso ‘Tecnico per la gestione delle imprese e della produzione edilizia’
Facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia (sede distaccata di Benevento):
corso di ‘Architettura tecnica ’ presso la Facoltà di Ingegneria nell’A.A. 1996/97;
corso di ‘Architettura delle grandi strutture ’ nell’A.A. 1997/98;
Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio:
- corso di ‘Architettura tecnica’ per il Diploma Universitario in Ingegneria delle Infrastrutture
nell’A.A. 1999/2000;
corso di ‘Architettura tecnica ’ (5 moduli) per il Diploma di laurea in Ingegneria Civile nell’A.A.
2000/01;
corso di ‘Architettura tecnica ’ (6 moduli) per il Diploma di laurea in Ingegneria Civile dall’A.A.
2001/02 all’A.A. 2003/04;
Università degli Studi di Napoli Parthenope:
- nel 2003 un modulo di 18 ore sulla prevenzione incendi negli alberghi nel Master universitario in
Management per l’Innovazione dei Servizi Turistici.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
L’attività di ricerca è stata condotta ed è svolta attualmente all’interno dei seguenti programmi di ricerca per
alcuni dei quali è stata anche svolta attività di coordinamento:
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Tassonomia delle forme costruttive in riferimento alle
tradizioni edilizie’, ricerca MURST 1989 coordinata dal prof. G. Guerra.
• Ha coordinato il progetto ‘Forme costruttive in riferimento alle tradizioni edilizie, ricerca MURST
1992;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Archeologia industriale: Analisi tipologica ’, ricerca MURST
1995 coordinata dal prof. B. De Sivo;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Strutture organizzative sequenziali per il cantiere edile’,
ricerca MURST coordinata dal Prof. S. Mecca;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Un modello di simulazione per la valutazione di qualità, tempi
e costi di costruzione’, ricerca MURST coordinata dal prof. B. Naticchia;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Metodi e tecniche per lo sviluppo e la gestione della qualità
nel processo edilizio ’, ricerca MURST coordinata dal Prof. P.N. Maggi;
• Ha svolto attività di ricerca nel progetto ‘Una tecnica di simulazione per la progettazione dei piani di
qualità nelle costruzioni edili ’, ricerca MURST coordinata dal prof, B. Naticchia.
Attività diverse
- Nel 1978 è nel comitato di redazione della rivista ‘La scena territoriale ’, mensile di architettura, teatro
e artigianato.
- Dal 1979 quale componente della Commissione Normal del C.N.R gruppo F, sottogruppo F/3 “Studio
delle strutture” partecipa alla stesura delle raccomandazioni Normal 1/80 e 3/80.
- Nel 1983 su disposizione del Ministro della Protezione Civile è responsabile di squadra, per il
rilevamento del danno e della vulnerabilità degli edifici per civile abitazione nel comune di Pozzuoli,
danneggiati dal bradisismo.
- Dal 1991 è componente del CITTAM Centro Interdipartimentale di ricerca per lo studio delle Tecniche
Tradizionali dell’Area Mediterranea dell’Università degli studi di Napoli Federico II.
- Dal 1994 è membro effettivo della Scuola di Specializzazione in Terminali di Trasporto Aereo
Marittimo e Terrestre in qualità di docente.
- Nel 1996 è l’ideatore e co-organizzatore del 1o Convegno internazionale di Protezione Civile tenutosi a
Napoli, al quale hanno fatto seguito, a cadenza biennale altri tre analoghi convegni, dei quali, gli ultimi
due svolti a Mulhouse (Francia).
- Dal 1996 è componente della Commissione di studi istituita dall’assessorato alla sanità della Regione
Campania in ordine all’applicazione del D.Lgs. n°626/94.
- Dal 2000 è consulente del Centro Interdipartimentale di ricerca L.U.P.T. Area di Formazione Superiore
e Management “R. d’Ambrosio” per lo svolgimento di attività didattica nell’ambito del Corso di
Formazione per la “Sicurezza D. Lgs.494/96-242/96-626/94”.
- Nel 2000 è direttore del corso “Coordinatore di emergenza” tenuto presso il Dipartimento di Ingegneria
Edile, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale di Protezione Civile.
- Nel 2002 è visiting-professor presso l’Università di Timisoara (Romania) ove su invito tiene una serie di
conferenze sulle tendenze innovative nella prefabbricazione.
- Dal 2008 è componente del consiglio del Centro Interdipartimentale L.U.P.T. dell’Università degli studi
di Napoli Federico II.
- Partecipa a numerosi convegni internazionali, moderando alcune sessioni.
- Cura con V. Tuccillo Architettura in Colombia: e il senso del luogo, gli ultimi 25 anni. Esposizioni
internazionali Architetture a confronto.
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
Articoli e comunicazioni su riviste e convegni nazionali
47.BARBARITO B. LECCISI F., "Studio sperimentale sull’incrudimento del conglomerato cementizio
semplice ed armato” in Bollettino dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno n°9-10,
Bema Ed., Bologna –genn.-apr. 1973.
48.BARBARITO B. LECCISI F., “Il comportamento nel tempo del conglomerato cementizio
sollecitato oltre il limite elastico”, in L’Industria delle Costruzioni n. Roma- 1975.
49.LECCISI F., "Evoluzione tecnologica ed aspetti costruttivi delle volte leccesi nell’approccio
metodologico del restauro e del recupero funzionale", in Atti Convegno ‘L’arte del fabbricare’ Napoli- 1989.
50.LECCISI F., “Tecnologia del costruito: ipotesi per la fruizione del patrimonio architettonico in un
centro storico e i suoi rapporti con la normativa vigente”, in Atti del Convegno ‘La residenza in
Italia negli anni 90’- Palermo -1990.
51.LECCISI F., “Architetture vernacolari: Il trullo pugliese”, in Edilizia progetto, costruzione,
gestione n° 9 - Napoli -1994.
52.LECCISI F. “Ipotesi di restauro di una parete pensile: un singolare esempio di tecnica costruttiva
settecentesca” in Atti Convegno "Risorsa legno: Tecnologia, Architettura, Arte" Vol. II -Trento1990.
53.LECCISI F. BRANDI V., “Il caso Rossigno e le tecniche costruttive cilentane”, in Atti Convegno
‘Tradizioni del Costruire nel Territorio Nazionale’ -Bologna-2001.
54.LECCISI F., “L’innovazione tecnologica per una edilizia sostenibile ovvero cogenerazione e
riappropriazione dei saperi tradizionali", in
Atti Incontro Nazionale Progettare oggi:
L’innovazione tecnologica nei processi di reingegnerizzazione degli edifici, l’edilizia di qualità e la
formazione del tecnico’ - Roma - 2002.
55.LECCISI F. TUCCILLO V., “Il culto sospeso: una proposta per il recupero delle chiese”, in Atti
Convegno Nazionale ’Gli edifici per il culto dimessi nuove destinazioni d’uso sostenibili’ – Roma
–2004.
56.LECCISI F. NISTICO’ P.F. TUCCILLO V. Prime considerazioni sperimentali sull’isolamento
acustico delle chiusure verticali in blocchi di lapillo-cemento e delle partizioni in gesso e laterizio,
in Atti Convegno ISTeA 2008 “Innovazione sostenibile: Processo, Prodotto e Progetto” - Lerici –
2008.
Comunicazioni a conferenze internazionali
57.LECCISI F., "Il Castello Aragonese di Calvi: proposta di recupero funzionale", in Atti Colloqui
Internazionali ‘Castelli e Città Fortificate. Storia Recupero Valorizzazione” - Palmanova/Gradisca1989.
58.LECCISI F., "La Rocca di Mondragone. Prospettive di un recupero e di una applicazione"; in Atti
3° Colloquio Internazionale ‘Castelli e Città Fortificate. I Sistemi Difensivi del Mediterraneo’ Crotone/Rossano Calabro -1991.
59.LECCISI F., "Tecniche costruttive nella tradizione salentina in Il tufo: tecniche costruttive ed effetti
compositivi nell’edilizia tradizionale campana e pugliese", in Atti II Seminario Internazionale su ‘Il
modo di Costruire’ -Roma-1993.
60.LECCISI F., "L’arte del costruire nell’Alto Sannio", in Atti Convegno Internazionale ‘Il recupero
degli edifici antichi manualistica e nuove tecnologie’ -Napoli-1993.
61.LECCISI F., "Ipotesi per un sistema di Protezione Civile in Italia", in Atti ‘I Convegno
Internazionale di Protezione Civile’-Napoli-1996
62.LECCISI F. BRANDI V., “Il controllo della qualità abitativa degli insediamenti con strutture
prefabbricate. Riflessioni sul caso Monterusciello (Pozzuoli)”, in Atti del convegno internazionale
‘Costruire l’architettura: i materiali, i componenti, le tecniche’-Napoli-2001.
63.LECCISI F., “The building vulnerability due to the nature of the subsoil-upsoil in Naples”, in Atti
Convegno Internazionale ‘Vulnerability of 20th Century Cultural Heritage to Hazards and
Prevention Measures’-Rodi-2002.
64.LECCISI F., “The durability of unburt earth houses in Abruzzo(Italy)”, in Atti Convegno
‘Durability of Historic Structures’-Cluj/Napoca-2002.
65.LECCISI F., “Stone buildings in Salento (Puglia, Italy): Materials and techniques”, in Atti ‘First
International Congress on Construction History’-Madrid (Sp.)-2003.
66.LECCISI F., “The restoration of the sixteenth century princes of Sannicandro Palace, the first
Maddaloni Palace in Naples (Italy): from a patrician mansion to an apartments building”, in Atti
‘11th Biennal International Conference on Built Heritage Conservation. Historic Building
Conservation. Compatibility Issues’ -Tusnad (Ro.)-2003.
67.LECCISI F.TUCCILLO V., Studio filologico e proposta di recupero delle facciate di un complesso
monumentale in relazione dell’ambiente: Il caso del Convento di S. Antonio a Posillipo in Napoli
(Italia), in Atti del Convegno Internazionale ‘Involucri quali messaggi di architettura - Buildings
envelopes as architecture’s messages’-Napoli-2003.
68.LECCISI F., TUCCILLO V. A riconversion proposal: Palazzo Lembo in Baselice, Benevento, Italy
in Atti Convegno Museums merely buildings for culture?. Napoli. 13-15 ottobre 2005. (pp. 225226). ISBN/ISSN: 88-6026-008-6. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
69.LECCISI F. Museum of the Popular Religiosity of Madonna of the Arc in Sant'Anastasia (Naples) in
Atti Internatyonal Symposium Museums merely buildings for culture?. Museums Merely buildings
for culture?. Napoli. 13-15 ottobre 2005. (pp. 224). ISBN/ISSN: 88-6026-008-6. NAPOLI: Luciano
Editore (ITALY).
70.LECCISI F., VARCHETTA M. Maintenance of Monumental Façades: The Nola Seminario, a Case
of XVII Century in Atti Soustenable Housing Design Emphasizing Urban Housing. XXXIV IAHS
WORLD CONGRESS. Napoli. 20-23 settembre 2006. (p. 269). ISBN/ISSN: 88-6026-030-2.
NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
71.LECCISI F., PACILLO G. A Special Intervention for a Seismic Improvement in a Primary School in
S, Angelo a Cupolo (BN) in Atti Soustenable Housing Design Emphasizing Urban Housing.
XXXIV IAHS WORLD CONGRESS. Napoli. 20-23 settembre 2006. (p. 201). ISBN/ISSN: 886026-030-2. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
72.LECCISI F. The stones in vernacular buildings of Salento in Atti Costruire in "pietra" fra
innovazione e tradizione "STONE BUILDING" between innovation and tradition. International
Congress Cittam. Napoli. 22-23 febbraio 2007. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
73.LECCISI F., VARCHETTA M, FIENGO P. The evolution on arts interventions during the last
twenty years in Atti "STONE BUILDING" between innovation and tradition. International
Congress Cittam Napoli. 22-23 febbraio 2007. NAPOLI: Luciano editore (ITALY).
74.LECCISI F. Farms development in the Salento area in Atti Regional Architecture in EuroMediterranean Area. III International Conference on Architecture and Building Thecnologies.
Ischia. 15-16 giugno 2007.
75.LECCISI F., VARCHETTA M, FIENGO P. Proposal of restoration and new function of the
Masseria Donna Chiara in Torre del Greco in Atti Regional Architecture in Euro-Mediterranean
Area. III International Conference on Architecture and Building Technologies. Ischia (NA). 15-16
giugno 2007. NAPOLI: (ITALY).
76.LECCISI F. Gli innovativi sistemi antisismici del XVIII secolo in Portogallo ed in Italia in Atti
Congresso Internacional 'Portugal e o Mediterraneo'. Napoli. 4-6 ottobre 2007.
77. LECCISI F., VARCHETTA M, FIENGO P. Illegal Building in Naples Area: an History Repeating
Itself in Atti Scenari dell'abitare abusivo Strategie per l'intervento di recupero. Siracusa. 19-20
ottobre 2007 ISBN/ISSN: 88-6026-060-4. NAPOLI: Luciano Editore (ITALY).
Poster
78.LECCISI F. IOVINO R..TUCCILLO V., ”Il progetto di prevenzione incendi: criteri progettuali
degli elementi costruttivi con REI predefinita - Metodo analitico Strutture in legno”, poster al ‘4°
Congres International sur la Protection Civil–Mulhouse(Fr.)-2003.
Saggi monografici, quaderni di ricerca e capitoli libri
79.AA.VV., “Telai piani negli edifici”, in Quaderni di edilizia n° 22, ed. C.E.S.U.N., luglio 1971.
80. BRUNETTI O. LECCISI F., “Problematica e tecnica delle strutture pneumatiche e miste,
provvisionali e permanenti”, in Pubblicazioni dell’Istituto di Costruzioni Edili n° 178,1973.
81.BRUNETTI O. LECCISI F., “Tipologie e progettazione delle pneumostrutture”, in Pubblicazioni
dell’Istituto di Costruzioni Edili n° 186,1974.
82.LECCISI F., “Il trullo pugliese”, in Pubblicazioni dell’Istituto di Costruzioni Edili n° 235, 1988.
83.LECCISI F.,”Alcuni esempi di ‘pagliaro campano’ e sue caratteristiche” capitolo (pagg. 103-114)
in ‘La tradizione costruttiva mediterranea’ Luciano Editore, Napoli 1999.
84.LECCISI F.,”Indagine conoscitiva dissesto idrogeologico Napoli. Audizione del 25/10/2001”
capitolo (pagg.363-374) in ‘Indagine conoscitiva sul dissesto idrogeologico della città di Napoli.
Raccolta di atti e documenti. Senato della Repubblica’, Roma,2002.
85.LECCISI F.,”Amalfi e la produzione della carta. Mille anni di esperienza” capitolo (pagg. 53-78) in
‘La risorsa acqua-Strategie di uso tra tradizione e recupero’ Arte Tipografica Editrice, Napoli,
2002.
86.LECCISI F., “Criteri generali della manutenzione” capitolo 21 (pagg.51-68) in ‘Sicurezza e
prevenzione incendi’ Luciano Editore, Napoli, 2005
87.LECCISI F. Splendore e decadenza del primo Palazzo Maddaloni in Napoli: da residenza patrizia
del XVI secolo ad edificio condominiale del XIX secolo. In: Verso un ambiente urbano ponte tra
natura ed artificio Documenti per un dibattito Quaderno n°3 di studi e ricerche in edilizia. Towards
an urban environment as bridge between nature and artifact. S. Leucio (CE). 10 giugno 2005. (vol.
unico, pp. 134-148). ISBN/ISSN: 88-901203-0-4. AVERSA (CE): Soc. Litotip. F.lli Molinaro & C.
srl (ITALY).
Monografie
88.LECCISI F., “I portoni di bronzo del santuario di madonna dell’arco”, Editrice Domenicana,
Napoli , 1996.
89.LECCISI F., “Architetture e tecniche costruttive nel Molise”, Editrice Domenicana, Napoli , 1996.
90.LECCISI F. (edited by), “Proceedings First International Congress of Civil Defence”, CUES
Salerno, 1999.
91.LECCISI F., “Tipologie e tecniche costruttive delle architetture dell’alto Sannio”, CUES, Salerno,I
edizione 1998, ristampa 2000.
92.LECCISI F., “Dall’idea al progetto”, Edizioni Ambiente Azzurro ONLUS, Napoli, 2003
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
Il candidato presenta pubblicazioni prodotte dal 1975 al 2007. Di seguito un commento sintetico sui lavori
presentati.
Lavoro 1- Il comportamento nel tempo del conglomerato cementizio presollecitato oltre il limite elastico (in
collab. con B. Barbarito) L’industria delle costruzioni Maggio/giugno 1075.
Si evince (anche dal curriculum) che l’autore dopo una brillante tesi di laurea con il massimo dei voti dal
titolo ‘L’incrudimento del calcestruzzo semplice ed armato’, sviluppa con il prof. Barbarito alcuni lavori
sull’incrudimento del conglomerato cementizio sottoposto a sollecitazioni superiori al limite elastico. Il
modello elaborato, introducendo la possibilità di prendere in considerazione un fenomeno simile a quello già
noto dell’incrudimento dell’acciaio, ha consentito di evolvere notevolmente la pratica circa l’effettiva
operatività delle prove di carico finali su strutture in c.a. Lo studio in questione è il proseguimento di
un'altra campagna sperimentale eseguita sempre dai due autori. Scopo di questa ulteriore ricerca è di
ottenere indicazioni qualitative sulla durata nel tempo del fenomeno dell’incrudimento. Lo studio
sperimentale è, infatti, teso a valutare l’affidabilità di prove di carico condotte in fase di collaudo statico.
Viene sviluppata una ampia campagna di prove su blocchi armati e non armati, anche con conglomerati ad
alta resistenza, travi armate, solai a travetti gettati in opera, e solai a travetti precompressi. I risultati ottenuti
che hanno posto in evidenza come il conglomerato cementizio semplice ed armato tende nel tempo a perdere
l’incrudimento hanno trovato una espressione significativa all’interno della normativa per la valutazione
dell’esito delle prove di carico, portando all’abolizione del disposto circa il limite accettabile (1/3 di quella
totale) per la deformazione residua.
Lavoro 2 – Ipotesi di restauro di una parete pensile: un singolare esempio di tecnica costruttiva
settecentesca. Atti convegno: Risorsa Legno: Tecnologia, Architettura, Arte. Trento 1990.
Viene eseguito uno studio sul funzionamento statico di una singolare struttura realizzata da M. Buonocore in
Napoli nel 1754 (palazzo D’Amico). Si tratta di una parete pensile costituita da una complessa struttura
reticolare in legno. Viene sviluppato lo studio della situazione esistente ed il rilievo delle lesioni e degli
ammaloramenti del legno. Vengono poi prospettate diverse ipotesi di intervento. Dalle analisi numeriche
eseguite dall’autore secondo le metodologie Breyman, Lang, Mazzocchi emerge come la soluzione
inizialmente progettata dal Buonacore sia ancora del tutto efficace e funzionale. Ne seguono proposte di
restauro conservativo che portino a ripristinare i carichi originali demolendo le superfetazioni successive.
Viene studiato un procedimento di restauro della struttura lignea che eviti la demolizione completa dei solai
e lo sgombero temporaneo delle abitazione interessate al fine di diminuire i costi dell’intervento. Vengono
infine date le indicazioni operative per il restauro degli elementi lignei.
Lavoro 3 – Il controllo della qualità abitativa degli insediamenti con strutture prefabbricate – Riflessioni sul
caso di Monterusciello (Pozzuoli). Atti convegno: Costruire l’architettura: i materiali, i componenti, le
tecniche Napoli (in coll. con V. Brandi).
Viene studiato un insediamento realizzato a seguito dei fenomeni di bradisismo del 1983-84.
L’intervento fu progettato da un gruppo coordinato da U. Siola su una ipotesi di sviluppo lineare tra
Pozzuoli ed il nuovo insediamento stesso, e realizzato con sistemi di edilizia industrializzata, ognuno diverso
per ciascuno dei diciannove lotti. Vengono discusse problematiche relative alla qualità delle tipologie
adottate come percepita dagli utenti sia a scala urbana, che a scala edilizia. Vengono analizzate le cause
principali del disastroso degrado degli edifici e presentati i costi, disaggregati per lotti, tipologie edilizie, e
tipologie di lavori, alla luce del Piano quinquennale di interventi a carattere straordinario del Comune di
Pozzuoli. Viene sviluppata una analisi delle cause di degrado e dei relativi costi di ripristino per coperture,
chiusure verticali, scale ed impianti (idrici, termici ed elettrici) disaggregati per ogni sistema costruttivo
prefabbricato adottato. Lo studio presenta un quadro in cui sono, dapprima, individuati gli elementi comuni
del degrado a tutti i sistemi costruttivi presenti e consente, poi, utili confronti nel merito delle qualità fornite
dai singoli sistemi per ogni elemento tecnico analizzato. In sintesi il lavoro è utile per documentare in modo
incisivo l’impressionante stato di degrado del patrimonio edilizio in questione dopo non molti anni
dall’intervento, e si segnala per i dati che consentono di valutare le diverse capacità prestazionali, dei singoli
sistemi di prefabbricazione utilizzati.
Lavoro 4 – The durability of unburnt earth houses in Abruzzo Atti Convegno: Durability of Historic
Structures, Kolozswar 2002.
Lo studio è collocabile in un contesto di interessi scientifici per le case in terra cruda sviluppatosi
soprattutto in Francia ed in Italia tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 2000. Questa attenzione
culturale e scientifica ha portato, come risultato principale, alla conservazione di alcune testimonianze di
una pratica costruttiva antica, ma presente in alcune zone del Mediterraneo almeno fino alla metà del
novecento, destinata altrimenti a scomparire per il completo degrado e distruzione indotto dalle mutate
condizioni sociali ed economiche.
Lo studio ricostruisce, sulla base degli importanti lavori di Baldacci, problematiche relative alla
distribuzione territoriale sia in Europa che in Italia. L’entità del fenomeno negli anni trenta del novecento è
stimata sulla base di una indagine dell’Istituto Centrale di Statistica che restituisce l’immagine di un
fenomeno importante e diffuso in Abruzzo. Vengono analizzate le tipologie più frequenti. È poi ricostruita
con dettaglio, sulla base di testimonianze, anche orali, la procedura costruttiva, modificando in alcuni
passaggi quanto riportato dalla bibliografia corrente. La ricostruzione è tecnicamente dettagliata e si avvale
di disegni originali efficaci e chiari. Sono studiate le patologie che tipicamente interessano la specifica
tecnica costruttiva. Viene infine proposto un approccio per gli interventi di riabilitazione che garantiscano la
migliore conservazione nel tempo di tali manufatti. Si tratta di un lavoro interessante e documentato che
costituisce un utile contributo per le pratiche di conservazione dei manufatti in terra cruda.
Lavoro 5 – Stone buildings in Salento: materials and techniques Atti Convegno: Construction History,
Madrid 2003.
Dalla bibliografia presente nell’articolo e dalle altre pubblicazioni presentate in questa occasione, nonché
dal curriculum, si evince il forte interesse scientifico dell’autore – sviluppato coerentemente nell’arco degli
ultimi venti anni - per una prospettiva metodologica proposta per la prima volta dalla scuola francese degli
“Annales” (Bloch, Febvre..) e ripresa in Italia nell’ambito delle discipline dell’architettura da importanti
autori come Marconi ed altri. Questo approccio ha allargato il concetto di fonte storica fino a comprendere,
accanto alle fonti scritte, gli strumenti di lavoro, le tecniche di lavorazione e quanto, oggi siamo abituati a
chiamare comunemente “cultura materiale”, oltreché le indagini geologiche o metallurgiche ecc. In questo
caso il lavoro, ben documentato, si sviluppa all’interno di una scelta metodologica che evidenzia come lo
studio delle tipologie e delle tecniche costruttive comporti l’analisi di un fenomeno storico in un area
spaziale sempre ben delimitata dove vengono elaborate modalità costruttive specifiche, al di fuori della
quale non è consentito assolutizzare le soluzioni. Sono esaminati i tipi edilizi urbani e delle masserie tipici
del Salento. Grande importanza viene attribuita ai caratteristici materiali lapidei di cui sono documentate le
cave ed i metodi di coltivazione delle stesse. L’autore ritiene, anche, che la forte connotazione linguistica di
altissime espressioni culturali come ad esempio il barocco leccese sia in qualche modo legata alla specificità
dei materiali usati e alle abilità professionali e operative esistenti nell’area. In questo contesto l’autore
suppone, giustamente, che gli strumenti e le tecniche di lavorazione addottati dallo scalpellino e dal
cavapietre non abbiano subito che lievi trasformazioni nel corso di secoli. Le diverse trasformazioni del
materiale lapideo dipendevano, infatti, dalle differenti percussioni eseguite con i vari strumenti di lavoro.
L’autore utilizza, dunque coerentemente, il metodo delle “interviste in loco” per individuare e catalogare le
tecniche costruttive e le professionalità legate alla lavorazione dei materiali lapidei tramandate ed applicate
per secoli. Egli esamina e classifica, così, questi strumenti, fornendone un interessante e puntuale corpus
accompagnato da un regesto dei termini tecnici, correttamente riportati nel testo nella forma dialettale del
luogo. All’analisi dei materiali e degli attrezzi l’autore ha fatto seguire l’esame delle tecniche costruttive
occupandosi in particolare delle volte (da lui studiate anche in altre circostanze), ma qui approfondite sotto
il profilo delle peculiarità costruttive. La sua esperienza di cantiere e la sua preparazione teorico/scientifica,
molto attenta agli aspetti strutturali, gli hanno consentito di offrire un interessante quadro di riferimento,
utile sia per lo storico delle tecnologie che per lo studioso di antropologia culturale.
Lavoro 6 – Restoration of the 16° century prince of Sannicandro Palace, the first Maddaloni Palace in
Naples Atti Convegno: Historic Building Conservation Tusnad 2003.
In conformità agli obiettivi del convegno viene descritto l’intervento di recupero di un importante palazzo
nobiliare in Napoli. In realtà l’edificio ha subito nella sua storia significative trasformazioni fino ad essere
ripartito, nei tempi attuali, in ben 67 abitazioni. Il problema del suo restauro (l’edificio era protetto dalla
Legge 1089/39) dovendosi preservare la funzionalità degli alloggi, ha presentato specifiche peculiarità.
L’articolo descrive le caratteristiche dei procedimenti costruttivi e delle finiture precedenti ed attuali e
documenta gli interventi realizzati (con il parere positivo della Sovrintendenza) in presenza di importanti
vincoli di costo.
Lavoro 7 – Le pietre nell’edilizia vernacolare salentina Atti convegno: Stone Building between innovation
and tradition Napoli 2007
Sono descritte alcune tipologie costruttive utilizzate nell’edilizia tradizionale rurale, quali palmenti, frantoi,
aie e descritte le metodologie operative per la costruzione dei muri a secco, per la realizzazione dei trulli,
nonché per la formazione di lastrici solari sulle coperture, piane e a volta, degli edifici con le lastre di
“Cursi”. Interessante la ricostruzione del tipo del frantoio ipogeo e delle modalità operative della spremitura
delle olive con le relative attrezzature che storicamente determinano la morfologia del tipo. L’autore
costantemente dimostra capacità nel collegare le determinanti tipologiche alle funzionalità di processi
operativi ormai completamente estinti. Si veda ad esempio la struttura delle masserie a doppia aia e la
funzione dei venti dominanti nelle attività di trebbiatura.
Una intelligente attenzione è posta ad aspetti che determinano i caratteri fondamentali del paesaggio, come
sono i muri a secco. Questi oggetti apparentemente minori rivelano una stratificazione culturale complessa
che va dalla considerazione degli aspetti climatici (svolgono una importante funzione di controllo climatico
poiché rallentano la velocità del vento e salvaguardano il tasso di umidità) agli apparati costruttivi che
richiedono specifiche abilità. Sono infatti ricostruite le specifiche abilità manuali richieste e recuperata la
nomenclatura linguistica degli operatori e delle parti d’opera.
L’autore sviluppa sempre la ricostruzione delle modalità costruttive esplicitandone le implicazioni, spesso
non banali, sul piano dei comportamenti statici e di durabilità dei manufatti.
Anche la struttura del trullo è descritta come apparecchiatura geometricamente e strutturalmente complessa,
che svolge la funzione di copertura e protezione di una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana di
impianto quadrangolare e coperta a volta con una sovrastruttura ad impianto circolare. Viene
approfonditamente analizzato il problema dei raccordi con una copertura a volta circolare. La tecnologia
costruttiva è la stessa dei muri a secco con conformazioni geometriche particolari e necessità di finitura con
piccole lastre di pietra che oltre a regolarizzare il paramento esplicano anche una funzione di rinfranco per
gravità sulla sottostante struttura a secco.
Interessante e significativa nel contesto del lavoro la parte grafica che è semplice, essenziale oltre che chiara
ed in definitiva molto utile a cogliere l’essenza delle questioni.
Lavoro 8 – Farms development in the salento area Atti Convegno: Regional Architecture in the
Mediterranean area Ischia 2007.
La comunicazione traccia un agile e chiaro profilo di impianto storico ed economico-sociologico della
evoluzione delle masserie nel Salento. Questo tipo di edifici appare specifico di processi di trasformazione
insediativa che hanno nei secoli visto il sorgere e l’affermarsi di una classe sociale di imprenditori “minori”
(i massari) ed importanti trasformazioni del territorio oltre che sociali ed economiche. Lo studio coglie lo
specifico ruolo territoriale delle masserie, luogo di produzione in qualche modo autosufficiente,
caratterizzato da particolari rapporti territoriali con il tessuto degli insediamenti contermini. Il lavoro
documenta le fasi principali di tali trasformazioni collegando le mutate morfologie dei tipi edilizi alle
necessità indotte dalle trasformazioni delle coltivazioni e dei processi produttivi connessi. Lo studio è ricco
di spunti e di notizie interessanti.
Lavoro 9 – Tipologie e tecniche costruttive delle architetture dell’alto Sannio. Monografia Salerno 2006.
Gli insediamenti urbani dell’alto Sannio conservano il loro aspetto caratteristico grazie all’impiego di
materiali lapidei lavorati con metodi diversi a seconda delle abitudini locali, ma con una costante
determinata da mezzi e strumenti senza età. L’attenzione degli studiosi alle tecniche ordinarie del passato e
alle relative architetture, è tutto sommato una acquisizione ancora piuttosto recente (ragionando sull’ordine
degli ultimi decenni..) ed è, in molti contesti, come quello qui studiato, ancora sommaria la conoscenza di
tipologie e schemi architettonici impiegati, poiché questa conoscenza viene acquisita in maniera non
sistematica, ma occasionale in relazione a specifici interventi di restauro.
Se si affronta il problema della ricostruzione dell’architettura rurale ci si accorge, inoltre, che l’impresa non
è delle più agevoli poiché il sapere corrente dell’epoca era legato alla quotidianità ed alla tradizione orale.
L’autore è partito, quindi, dall’analisi dei materiali e degli attrezzi. La rarità dei testi, la difficoltà di
interpretazione dei dati, la mancanza di documentazione storica e di studi scientifici attendibili hanno
portato, infatti, lo studioso a basarsi sull’analisi delle fonti e dei manufatti ancor oggi visibili, con l’intento
di individuare le varie tecniche di estrazione e lavorazione della pietra non molto diverse in definitiva da
quelle adottate fino al secolo XIX. Il metodo per individuare e catalogare le tecniche costruttive è ancora
quello delle “interviste in loco”.
L’oggetto specifico dell’indagine documentata in questa monografia, è l’insediamento urbano di Pietrelcina.
Viene discussa una presunta origine saracena dell’insediamento di Pietrelcina; tuttavia è il fenomeno
dell’”incastellamento” alto-medievale che segnò in modo duraturo il paesaggio abitativo dell’alto Sannio
con il conseguente abbandono degli insediamenti sparsi.
L’autore ha colto un aspetto non secondario di questo fenomeno di lunga durata, quello delle tipologie e
delle tecniche costruttive delle architetture di questi abitati, mettendo ben in evidenza come l’edilizia di tipo
rurale debba essere sicuramente collocata in un contesto socio-economico posteriore, legato alla ripresa
agricola del XVIII secolo.
Dopo un inquadramento storico e territoriale esamina i tipi edilizi evidenziando le differenze formali e
costruttive che esistono tra i tipi della Pietrelcina antica e quelli della Pietrelcina “borghese” sviluppatasi a
cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, sottolineando la compresenza di fenomeni culturali ed artistici dovuti
alla compresenza di esigenze espressive provenienti da differenti formazioni culturali e da insediamenti
sociali diversi. Successivamente l’autore esamina le caratteristiche dei materiali, delle tecniche e degli
elementi costruttivi di architetture spontanee, significative testimonianze delle fabbriche in muratura. Dopo
un esaustivo esame delle fornaci utilizzate viene sviluppata una interessante analisi anche della carpenteria
utilizzata, nella consapevolezza della crucialità di questa arte nella gestione dei lavori in termini di tempo
impiegato, sicurezza, regolarità, metodo e cura nei lavori. Alla descrizione di accorgimenti del tutto
originali, l’autore affianca sempre l’esposizione puntuale e rigorosa di tecniche costruttive ormai
dimenticate. Schede ed un glossario dei termini tecnici, riportati nel testo nella forma dialettale del luogo
completano il lavoro.
Oltre alla validità culturale di questo contributo alla conoscenza degli edifici di antico impianto lo studio si
segnala per l’approccio specifico dell’autore alla disanima della tecnica costruttiva antica che è strutturata
per sequenze logicamente semplici grazie alla abilità dell’autore di organizzare i contenuti in modo non
manualistico né pedantemente sistematico, ma presentando gli argomenti e mettendo in rilievo il nodo
strutturale delle questioni dal punto di vista dell’ingegnere. Coerente con l’impostazione data dall’autore
alla materia è la parte grafica, anch’essa semplice, essenziale e lineare che contribuisce a delineare il tono
“accattivante” del trattato rendendolo di agevole lettura.
Lavoro 10- Criteri generali della manutenzione capitolo in Sicurezza e prevenzione incendi a cura di P.
Petrella, Napoli 2005
Il lavoro presenta anche una sintesi, utile agli effetti didattici, delle categorie concettuali utilizzate per
impostare i problemi relativi alla manutenzione.
GIUDIZIO
Il candidato ha sviluppato importanti attività sia sul piano della didattica che della ricerca. La sua esperienza
didattica, considerando solamente le attività di insegnamento ufficiale, è maturata in più di dieci corsi
diversi tenuti in quattro università. Ha svolto anche molta attività didattica in situazioni non istituzionali su
tematiche diverse tra cui, prevalente, la questione della sicurezza. Ha svolto incarichi, e partecipato a
commissioni e comitati, per diversi enti pubblici tra cui la Protezione Civile e la Regione Campania.
Sul piano della ricerca il curriculum documenta 46 pubblicazioni tra articoli, comunicazioni su riviste e
convegni nazionali, comunicazioni a conferenze internazionali, saggi monografici, quaderni di ricerca e
capitoli di libri e cinque monografie. Le sue pubblicazioni sono su riviste nazionali ed in atti di convegni
nazionali ed internazionali. Le monografie sono pubblicate presso editori di rilevanza locale.
Gli interessi scientifici del candidato si sono nel tempo concentrati sulla elaborazione e sperimentazione di
modelli per il controllo strutturale con riferimento alle problematiche operative, allo studio di tecniche
costruttive tradizionali locali per la diagnostica delle relative patologie edilizie e la riabilitazione sostenibile,
ed infine sulla sperimentazione di tecniche di integrazione e supporto alla decisione nelle diverse fasi del
processo edilizio.
Dai contributi presentati a questo concorso emerge una figura di ricercatore caratterizzata da una solida e
variegata esperienza di ingegnere esperto di strutture, gestione operativa delle costruzioni e sicurezza che,
quindi, opera nel quadro delle problematiche di integrazione delle diverse competenze e fasi procedurali,
oggetto tipicamente del SSD, con particolare attenzione alle ricadute concrete ed e fortemente operative
della sua attività di ricerca.
Dalla sua produzione emerge, tuttavia, come espressione della sua vocazione principale di ricercatore una
attenzione alle problematiche della costruzione storica e della sua conservazione che si colloca in un
contesto culturale che ha avuto un precursore negli studi effettuati da Ciribini negli anni ‘40 sulla casa
Walser indagata non solo nella sua consistenza tecnica e materiale, ma nei processi produttivi, nelle
professionalità, nelle nomenclature degli elementi costruttivi, e che trova alla fine degli anni ‘80 un largo
interesse con l’aprirsi della tematica del recupero dei centri storici e della necessaria continuità tra tale
pratica e quella del restauro. Una temperie culturale, ancora viva ed attuale, che ha visto il rinnovato
interesse e in alcuni casi la ripubblicazione degli antichi manuali tecnici, la redazione in svariate località dei
Manuali di Recupero a partire da quello assai significativo prodotto da Paolo Marconi per il Comune di
Roma in cui viene sottolineata con forza la continuità tra il restauro dei monumenti e le necessarie pratiche
di conservazione e manutenzione della edilizia premoderna, anche nei suoi manufatti cosiddetti minori.
I numerosi studi del candidato su edifici, manufatti e tessuti edilizi tradizionali, prodotti nell’arco di molti
anni in regioni e luoghi diversi, restituiscono non solo una notevole conoscenza delle tecnologie storiche
analizzate, ma una interessante e per molti aspetti innovativa capacità di analisi delle culture e delle
professionalità tecniche storicamente determinate negli ambiti territoriali indagati. Emergono così utili
opportunità per interventi nei contesti territoriali studiati che siano consci della specifica modalità
costruttiva e strutturale dell’oggetto edilizio, della cultura tecnica e operativa che lo ha prodotto, delle
professionalità che vi sono implicate.
Il candidato sviluppa, dunque, un percorso scientifico che mantiene precisi riferimenti con i contenuti della
disciplina. La sua produzione scientifica, viene sviluppata con un rigore metodologico, e fornisce contributi
caratterizzati da significativi elementi di originalità. Le valutazioni di carattere costruttivo, ma anche
storico-critiche su edifici, manufatti e tessuti edilizi tradizionali, costituiscono sicuri riferimenti per gli
studiosi che affrontano tali problematiche. L'impegno didattico é stato molto significativo e variegato
nell’ambito delle discipline afferenti al SSD.
In sintesi, a fronte del curriculum, dell'attività scientifica, dell'attività didattica svolta e delle pubblicazioni
presentate, il giudizio individuale sul candidato è molto buono.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta pubblicazioni stampate dal 1975 al 2002 in parte in volumi editi a diffusione regionale,
in parte su riviste nazionali e in parte su atti di convegni nazionali e internazionali.
Le tematiche trattate, generalmente pertinenti al SSD ICAR 11, riguardano problemi di edilizia storica in
regioni dell’Italia centro-meridionale e nell’area napoletana, conoscenza di tecniche costruttive storiche in
pietra e in legno finalizzate al restauro, durabilità di strutture in terra cruda in Abruzzo, comportamento di
strutture in calcestruzzo precompresso riportanti risultati di analisi sperimentali.
Nel complesso dei titoli presentati si riscontra una attività di ricerca attenta alla fase documentativa delle
tematiche sopra citate, cui ha fornito interessanti contributi conoscitivi.
Commissario prof. Arie Gottfried
Le pubblicazioni scientifiche non sono sempre pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Si nota una discontinuità cronologica e disomogeneità scientifica nell’attività svolta dal candidato.
Da qui una mancanza di un profilo scientifico chiaro del candidato.
La collocazione scientifica delle pubblicazioni non è rilevante.
Il candidato ha svolto ampia attività didattica non sempre coerente con il SSD ICAR 11 “Produzione
Edilizia”.
Valutando l’insieme dell’attività scientifica e didattica, ritengo che non siano sufficienti per poter ritenere
idoneo il candidato al ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue.
Giudico positivamente l’attività scientifica del candidato, che è pertinente al S.S.D. ICAR/11 e
correttamente impostata sul piano culturale e scientifico.
In dettaglio giudico la produzione scientifica presentata caratterizzata da sufficiente originalità e rigore di
metodo nelle sue applicazioni.
L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano dei
contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono congruenti con le discipline del SSD
ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano.
Più debole può essere valutata la collocazione editoriale delle pubblicazioni, in parte bilanciata da una
diffusione mediante la partecipazione a convegni internazionali.
Si apprezza la continuità negli anni delle ricerche sui sistemi di conoscenze locali sia di ambiti geografici
che di singoli edifici, anche in relazione all’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientificodisciplinare.
In particolare giudico meritevoli gli studi e le ricerche sul patrimonio culturale costruttivo del Sannio,
dell’Abruzzo e del Salento, di cui ai titoli n° 5, Stone buildings in Salento (Puglia, Italy: Materials and
techniques, n° 7, The stones in vernacular buildings of Salento, e, infine la monografia n° 9, Tipologie e
tecniche costruttive delle architetture dell’Alto Sannio.
Commissario prof. Massimo Lemma
Il curriculum del candidato si connota per una formazione inizialmente orientata all’approfondimento dei
comportamenti delle strutture portanti degli edifici, argomenti su cui si impegna negli inizi della sua
produzione scientifica (con riferimento all’elenco dei titoli inviati ai fini della Valutazione comparativa si
veda la (1) ) e per i quali fruisce di borse di studio post-laurea.
Dopo una interruzione – riscontrabile nei dati curriculari - di oltre 10 anni, la sua produzione scientifica
riprende, rivolgendosi verso temi connessi alla conoscenza delle caratteristiche tipologiche e costruttive
dell’edilizia tradizionale e alle discipline del recupero.
A tale proposito sembra evidenziarsi in tempi più recenti una sostanziale divergenza tra gli ambiti
istituzionali di ricerca a cui il candidato ha partecipato (ricerche MURST riguardanti le strutture
organizzative per il cantiere edile; modelli di simulazione per la valutazione di qualità, tempi e costi di
costruzione; metodi e tecniche per lo sviluppo e la gestione della qualità nel processo edilizio; tecniche di
simulazione per la progettazione dei piani di qualità nelle costruzioni edili) ed i contenuti dei suoi lavori
scientifici, orientati quasi completamente – come detto – alle tecniche costruttive tradizionali ed al progetto
di recupero.
Tale aspetto dell’attività del candidato viene giudicato in modo non positivo, e mostra una potenziale
difficoltà del candidato di inserimento all’interno di gruppi di lavoro più ampi, e proiettati in una
dimensione anche solo nazionale.
Anche l’analisi delle pubblicazioni presentate ai fini della presente valutazione comparativa sembra
confermare i tratti espressi in precedenza: essa mostra una produzione scientifica essenzialmente orientata
verso le problematiche della conoscenza del patrimonio edilizio esistente e del suo recupero, condotta
prevalentemente in autonomia, senza riferimenti esterni riconducibili alle attività del SSD ICAR 11.
In questi ambiti il candidato presenta in qualche caso proposte di interventi di restauro, messi in atto anche
in collaborazione con altri progettisti (2)(6): in questi contributi l’approccio è rivolto essenzialmente alla
descrizione della metodologia di progetto attuata (o scelta fra più proposte) e degli interventi proposti o
effettuati, senza che emergano elementi di particolare originalità che possano condurre – a partire dal
contributo del candidato - a criteri di intervento più generali o riutilizzabili in altri contesti. Si tratta nel
primo caso di una comunicazione simile ad una relazione di progetto (pur condotta con rigore) e nel secondo
di una mera presentazione di un intervento effettuato. In quest’ultimo caso si evidenziano carenze
metodologiche significative nei confronti di un approccio scientifico alle problematiche della ricerca nei
temi del recupero edilizio, non riscontrandosi all’interno del testo presupposti per le conclusioni in quella
sede indicate, che appaiono piuttosto generiche e non adeguatamente giustificate.
In altre pubblicazioni il candidato si rivolge all’approfondimento della conoscenza dei patrimoni
dell’edilizia storica, introducendo l’analisi di alcune caratteristiche tipologiche (ambito – sino ad oggi e non
tenendo conto dei futuri assetti del Settore 08/C1 - non strettamente di interesse nel SSD ICAR 11 ma forse
più vicino agli interessi di settore affine) e costruttive di patrimoni edilizi di alcune aree geografiche del Sud
Italia (5) (7 la quale - contrariamente a quanto rappresentato nell’elenco delle pubblicazioni pervenuto - è a
firma multipla ed in cui il contributo del candidato non appare obiettivamente riconoscibile in assenza di
dichiarazioni depositate in tal senso) (8)(9).
Non appare sempre rilevabile con chiarezza la metodologia usata per tali analisi (ed il volume delle indagini
che hanno portato alle conclusioni pubblicate), né di conseguenza come le conclusioni esposte introducano
elementi originali o di innovazione rispetto alla bibliografia propria del settore relativo alla Storia delle
tecniche costruttive (ambito anche questo non strettamente di interesse nel SSD ICAR 11 ma forse più
vicino agli interessi di settore affine) oppure delle metodologie di intervento finalizzate al recupero edilizio.
In sostanza non si evince con sufficiente chiarezza dalla lettura dei contributi (5) (7) (8) ciò che conduce agli
esiti presentati, che in questa luce appaiono piuttosto generici e più vicini alla letteratura divulgativa che non
al frutto di una ricerca strutturata di cui il ricercatore controlla – sapendole testimoniare - le complessità
metodologiche ed operative.
Solo in (9) il testo appare più esteso e strutturato, pur mostrando in sostanza i medesimi limiti
precedentemente esposti.
In un caso infine (4) non appare rigoroso l’approccio alla tematica introdotta nel titolo (la durabilità delle
case in terra) addivenendo nelle conclusioni a considerazioni – non particolarmente originali negli ambiti
disciplinari del recupero edilizio a quella data – riguardanti l’impostazione dei progetti di recupero edilizio
messi in atto in quella zona geografica; anche in questo caso alcuni aspetti metodologici dell’analisi (criteri
di scelta degli edifici controllati, modi di rilevazione delle tecniche costruttive originali e di recupero attuate
ecc.) non sembrano messi in sufficiente luce nella trattazione.
Le altre pubblicazioni presentate ai fini della presente valutazione comparativa appaiono – nella
ricostruzione curricolare – più episodiche rispetto agli interessi mostrati dal candidato nelle pubblicazioni
sopra indicate. Nella (1) (scritta in collaborazione con un docente di quelle aree disciplinari ed in cui il
contributo del candidato non appare obiettivamente riconoscibile in assenza di dichiarazioni depositate in tal
senso) il candidato sviluppa argomenti relativi alla propria tesi di laurea che appaiono però poco pertinenti
all’area disciplinare ICAR 11 e più vicini a quelli del SSD ICAR 09, anche se va rilevato lo spessore
scientifico dell’approccio metodologico e dei risultati mostrati, se rapportati alle conoscenze dell’anno
(1975) di pubblicazione.
La pubblicazione (3) – redatta con un altro autore ed in cui il contributo del candidato non appare
obiettivamente riconoscibile in assenza di dichiarazioni depositate in tal senso - è di fatto la registrazione
dello stato di degrado degli edifici di un quartiere di edilizia prefabbricata con qualche dato aggregato sulle
previsioni – in termini di costi – relative agli interventi da effettuare. Per metodologia e formato della
comunicazione appare più simile ad un report professionale, non evidenziando alcun elemento di
innovatività o originalità.
Nel contributo n. 10 (dedicato agli impianti antincendio) vengono presentati alcuni principi relativi alla
programmazione degli interventi manutentivi. L’approccio di tipo analitico proposto è rigoroso e in linea
con la pubblicistica rivolta ai temi della affidabilità e della manutenzione, anche in ambito industriale, anche
se non si riscontrano particolari elementi di originalità ed innovatività.
A valle delle considerazioni sopra svolte, il profilo che emerge è quello di un candidato legato ad interessi
principalmente collocabili nella sola area della storia delle tecniche costruttive tradizionali e del recupero
edilizio. Per quanto riguarda il primo di questi due aspetti, e con riferimento alle declaratorie assunte come
riferimento per questo giudizio, ritengo il primo meno pertinente e congruente agli interessi disciplinari
propri del SSD ICAR 11, trovando il più naturale inserimento negli ambiti ICAR 10 (in cui la valutazione
critica delle tecniche edili tradizionali è citata esplicitamente) che rappresentano – nel curriculum del
candidato – un iniziale orizzonte di interesse (si vedano le partecipazioni alle ricerche MURST 1989-19921995).
La sua partecipazione alle ricerche nazionali - orientate a problematiche strettamente inerenti il SSD ICAR
11 - non conduce invece ad esiti scientifici riconoscibili all’interno delle pubblicazioni inviate ai fini della
valutazione comparativa o anche nella ricostruzione curricolare, mostrando una scarsa capacità di
relazionarsi con gruppi di ricerca più ampi e di finalizzazione degli esiti di ricerche strutturate in campo
nazionale. Il curriculum mostra quindi un candidato legato – nella sua produzione scientifica - agli interessi
maturati agli inizi della sua carriera accademica in attigua area disciplinare, e che non ha mostrato esiti di
ricerca più chiaramente inquadrabili nel SSD ICAR 11.
Le pubblicazioni inviate ai fini della valutazione comparativa non sembrano far emergere elementi di
particolare originalità ed innovazione; le metodologie utilizzate per l’elaborazione dei risultati non appaiono
in qualche caso chiaramente leggibili, cosa che rende non facile il giudizio sul loro rigore. La rilevanza della
collocazione editoriale dei risultati raggiunti appare discreta.
L’attività didattica appare di buon livello, svolta negli anni più recenti in ambiti propri del Settore
scientifico-disciplinare.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è sufficiente, anche se quest’ultima non mostra a
mio avviso i presupposti – per carattere scientifico e disponibilità a coordinarsi con le attività a livello
nazionale ed internazionale – per il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto della
presente valutazione comparativa.
CANDIDATO NICOLELLA MAURIZIO
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente riassunto.
Laureato in Ingegneria Civile Edile presso l'Università di Napoli Federico il con 110/110 nel 1986, ha
iniziato nello stesso anno a frequentare l'Istituto di Architettura Tecnica (poi confluito nel Dipartimento di
Ingegneria Edile) nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli Federico il, collaborando
continuativamente con il Prof. Ing. Marcello Picone quale cultore.
Attività didattica e scientifica
Ha svolto attività didattica e scientifica nelle seguenti discipline:
• Tecnica di Cantiere e Produttività dal 1986/87 al 1992/93;
• Conservazione e Riabilitazione degli Edifici dal 1990/91 al 1991/92;
• Tecniche per il Recupero Edilizio dal 1993/94 al 1994/95;
• Recupero e Conservazione degli Edifici nel 1997/98;
• Organizzazione del Cantiere dal 1997/98 a tutt'oggi;
• Costruzioni Edili dal 1992/93 al 1994/95 e dal 1997/98 al 2000/01.
Ha inoltre partecipato, quale componente, a commissioni d'esame con i Proff. Marcello Picone, Renato
Iovino, Igino Rienzo e Olindo Brunetti.
Nell'ambito di unità operative locali ha partecipato a progetti di ricerca nazionali con fondi MURST 40%
essendo anche titolare di contratti di ricerca individuali, occupandosi in particolare del cantiere, delle
patologie edilizie, della manutenzione programmata.
Ha partecipato a unità di ricerca nell'ambito di progetti con fondi MURST 60%, occupandosi in particolare
del cantiere di recupero edilizio e di sistemi esperti per il recupero di fabbricati dismessi.
Ha collaborato a numerose tesi di laurea in qualità di correlatore (insieme con i Proff. Marcello Picone,
Igino Rienzo ed Olindo Brunetti), sempre nell'ambito del Dipartimento di Ingegneria Edile dell'Università di
Napoli Federico il, e ha partecipato come membro aggiunto a commissioni di laurea.
Nel 1990/91 ha collaborato al Progetto Finalizzato Edilizia del C.N.R. con contratto di consulenza, in un
gruppo di ricerca composto da professori delle Facoltà di Ingegneria ed Architettura.
Nel 1991/92 ha vinto un concorso nazionale per borsa di studio C.N.R. nel Progetto Finalizzato Edilizia,
con sede di ricerca presso il C.E.S.U.N. (Centro Studi per l'Edilizia dell'Università di Napoli) - Istituto
interfacoltà dell'Università di Napoli - Federico il, Facoltà di Ingegneria - Facoltà di Architettura - Facoltà di
Economia e Commercio.
Nel 1992/93 ha vinto nuovamente lo stesso concorso; continuando, come nel precedente anno, di un sistema
di intelligenza artificiale mirato al cantiere di recupero edilizio.
Nel 1993/94 ha collaborato ancora nell'ambito del Progetto Finalizzato Edilizia del C.N.R. con contratto di
ricerca presso il C.E.S.U.N. per uno studio su "Repertori di prodotti e procedure per il cantiere di recupero
edilizio".
Nel 1992/93, 1993/94 e 1994/95 è stato invitato a tenere lezioni sul tema del recupero delle facciate degli
edifici antichi, al corso di aggiornamento professionale organizzato dal Politecnico di Milano - Facoltà di
Architettura - Dipartimento di Programmazione Progettazione e Produzione Edilizia "Il progetto di arredo
urbano: la qualità di dettaglio degli spazi pubblici".
Nel 1995 ha vinto il concorso per Dottorato di ricerca - X ciclo, conseguendo poi il titolo di Dottore di
Ricerca in Ingegneria per il Recupero Edilizio e l'1nnovazione Tecnologica con una tesi dal titolo
"Valutazione serniprobabilistica per la valutazione del comportamento in servizio di elementi costruttivi per
la determinazione dell'affidabilità".
E' stato nominato professore a contratto di Pianificazione operativa e gestionale nelle Costruzioni Edili,
nell'ambito del corso ufficiale di Costruzioni Edili nella Facoltà di Ingegneria, per l'anno accademico
1998/99.
Dall'01/11/01 ha preso servizio come Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Edile
dell'Università di Napoli Federico il, essendo risultato idoneo nella Valutazione Comparativa del 2000
bandita dall'Università di Catania per il Settore Scientifico Disciplinare ICAR Il.
E' titolare del corso di Costruzioni Edili dal 01/11/01 fmo a tuttora.
Ha tenuto il corso di Manutenzione Programmata per supplenza dal 2004 al 2006, ed attualmente ne è
titolare.
Ha seguito come relatore numerose tesi di laurea, sia triennale che specialistica, su temi come la
Manutenzione Programmata, la Durabilità, l' Affidabilità, le Patologie, il Cantiere.
E' stato membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Ingegneria per il Recupero e l'Innovazione
Tecnologica dal 2001 al 2004, ed attualmente è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in
Ingegneria per le Costruzioni presso l'Università di Napoli Federico II.
Ha partecipato a molti progetti di ricerca, ed è stato Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca locale
di Napoli nel 2000/02 nel PRIN dal titolo "Indici per lo sviluppo di piani e programmi di manutenzione
diffusa in edilizia" e nel 2003/05 nel PRIN dal titolo "Metodologie di progettazione e valutazione della
durabilità dei componenti edilizi in processi di produzione sostenibili: valutazione sperimentale di
durabilità, standard e loro correzioni per l'impiego del componente in specifiche condizioni di utilizzo
fmalizzate alla programmazione della manutenzione degli edifici".
Ha collaborato con il Dipartimento di Ingegneria Edile all'organizzazione scientifica del corso di
aggiornamento professionale: "Le pareti murarie", al coordinamento del Comitato organizzatore del
Convegno Internazionale "il recupero degli edifici antichi: manualistica e nuove tecnologie", ed ha fatto
parte del Comitato Organizzatore del Convegno Internazionale IAHS "Sustainable Housing Design:
emphasizing urban housing", svoltosi a Napoli, nel 2006.
E' l'autore del Fascicolo del Fabbricato approvato dalla Giunta Municipale di Napoli nel 2000, e del
Libretto di Manutenzione del Fabbricato approvato dal Consiglio Comunale di Napoli nel 2002.
E' stato Presidente della Commissione "C" nominata dal DIEG dell'Università di Napoli Federico nper la
consulenza alla Regione Campania nella redazione della Tariffa Prezzi delle Opere Edili 2002.
E' stato Componente del Gruppo di lavoro GL9 in seno alla Sottocommissione 3 UNI per il progetto di
norma"Criteri per la stesura di piani e programmi di manutenzione".
E' stato Componente del Gruppo di lavoro GL15 in seno alla Sottocommissione 3 UNI per il progetto di
norma "Valutazione della durabilità dei componenti edilizi", sfociato poi nella norma UNI 11156,
pubblicata nel 2006.
E' Direttore della rivista "Edilizia" edita dal Dipartimento di Ingegneria Edile dell'Università di Napoli
Federico II.
Nel 2005 è stato confermato nel Ruolo di Professore Associato, con D.R.2783/05, con decorrenza dal
01/01/04.
Ha svolto numerose docenze in corsi di formazione ed aggiornamento professionale, organizzati da privati,
quali:
corsi di formazione per Coordinatori per la Sicurezza ai sensi del D. Lgs. 494/96 (n° 15 corsi); corsi di
aggiornamento professionale quali "Qualità ed affidabilità in edilizia e nel processo progettuale", "il ciclo
di vita degli edifici: gestione e costo globale", "La manutenzione: forme, tipi, piani, programmi operativi",
"Fondamenti di programmazione operativa", "il piano di manutenzione dell'opera e le relative
problematiche", "Tipologie funzionali e costruttive degli edifici" e numerosi altri)
Ha svolto docenze presso Atenei anche al di fuori dell'Università di Napoli, quali ad esempio:
• Corso di aggiornamento professionale organizzato dall'Università di Napoli Federico II per la formazione
di "Esperto in contenimento consumo energetico negli edifici"
• Corso di aggiornamento professionale organizzato dal Politecnico di Milano sulla Progettazione degli
spazi urbani nel 1993, 1994, 1995.
Ambiente", Università degli Studi di Napoli Federico II, D.IN.E., 2003.
• Master universitario "Management of durability and maintenance in building process", Politecnico di
Milano, 2004.
• Master universitario "Materiale e tecniche per il recupero edilizio in area mediterranea", Università degli
Studi di Napoli Federico II, 2005.
• Master universitario "Infrastrutture aeronautiche", Università degli Studi di Napoli Federico II Accademia Aeronautica, 2005.
• Corso di aggiornamento professionale "Manutenzione Programmata", Università degli Studi di Catania,
2006.
Pubblicazioni Scientifiche
54. Ipotesi per una manutenzione programmata nel recupero edilizio, Atti del Convegno Riabitat
"Nucleo Antico e destino della Città'', Sagep, Genova, 1987.
55. Progetto e gestione della manutenzione in edilizia, atti del Convegno "La qualità architettonica dello
spazio costruito", Napoli, 1987.
56. Palazzi come elettrodomestici?, Il Mattino, Napoli, 1987.
57. Il recupero in termini di manutenzione programmata, Atti del 22° Convegno ANIAI "Un futuro per
la città", Bari, 1988.
58. Verso una tecnica di rappresentazione e di automatizzazione della progettazione di un cantiere
edile, Atti del Convegno "La trasmissione delle idee dell'architettura", Udine, 1988.
59. Aspetti tecnologici e tecniche applicative della manutenzione programmata in edilizia, Atti del XII
Convegno AIMAN "Manutenzione e Innnovazione", Milano, 1989;
60. Aspetti tecnologici e tecniche applicative della manutenzione programmata in edilizia,
"Manutenzione - Tecnica e Management", anno Il, numero IV, Milano, 1989.
61. Ipotesi per l'applicazione del concetto di affidabilità agli elementi costruttivi in edilizia, Atti del
Convegno "L'arte del fabbricare", Napoli, 1989.
62. La manutenzione programmata delle opere in c.a.: riflessi di carattere gestionale nelle tecnologie
degli interventi di recupero, Atti del Convegno AlCAP "Terotecnologia delle opere in c.a. e c.a.p.",
Napoli, 1989.
63. Le otto dimensioni della qualità nelle costruzioni edili, atti del Convegno "Le mutazioni dell'habitat
- una nuova cultura del recupero", Napoli, 1991.
64. Progettazione integrata del recupero edilizio, Giannini, Napoli, 1991 (capitoli 1.2, 1.3; parte III).
65. La congruità economica degli interventi di recupero nel settore tecnologico-produttivo, in "Due
itinerari sperimentali di ricerca per il recupero edilizio - contributi al Progetto Finalizzato Edilizia
del C.N.R.", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1993 (paragrafi 4 - 6 - 6.1 - 6.2).
66. Verso un sistema esperto per la progettazione del cantiere di recupero edilizio, in "Due itinerari
sperimentali di ricerca per il recupero edilizio - contributi al Progetto Finalizzato Edilizia del
C.N.R.", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1993.
67. Patologie ricorrenti del tufo giallo dell'area napoletana: diagnosi, procedimenti operativi,
manutenzione programmata", Atti del Convegno Internazionale "Il tufo calcareo e la pietra leccese",
C.N.R., Bari, 1993.
68. Le costruzioni edili a Napoli fra fine '800 e inizio '900, in "Manuale del recupero delle antiche
tecniche costruttive napoletane", CDEN, Napoli, 1993.
69. Tecniche di recupero e di restauro degli edifici storici con particolare riferimento alle facciate di
Napoli, in Ubertazzi A., "La qualità globale", ENEL, Milano, 1993.
70. Un intervento a secco, in "Una libreria rinnovata per la città che cambia", A. Guida, Napoli, 1993
71. La pianificazione operativa nel recupero edilizio, Atti del Convegno Internazionale "Il recupero
degli edifici antichi: manualistica e nuove tecnologie", Napoli, 1993.
72. Un significativo caso di recupero nel centro antico: la libreria "Guida" di via Port'Alba, Atti del
Convegno Internazionale "Il recupero degli edifici antichi: manualistica e nuove tecnologie",
Napoli, 1993.
73. Verso un sistema esperto per la progettazione del cantiere di recupero edilizio, atti del Convegno
"Ricerca ed imprenditoria edilizia in Campania - strumenti operativi per il recupero dei centri
urbani", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1994.
74. 1fattori di output nella progettazione del cantiere di recupero edilizio, atti del Convegno "Itinerari
formativi fra recupero e nuova edilizia", C.N.R. - CESUN, Napoli, 1994.
75. Sistemi esperti e patologie edilizie: dal rilievo alla manutenzione programmata, atti del Convegno
"Recupero edilizio", Ancona, 1994.
76. Relazione fra durata e costi di realizzazione di un edificio, Costruire in Laterizio n. 46/95.
77. .Palazzo Avati in via S. Nicola a Nilo, in "Manuale del recupero delle antiche tecniche costruttive
napoletane - dal Trecento all'Ottocento", CLEAN, Napoli, 1995.
78. Problemi di strutture, Recupero e Conservazione n. 6/95.
79. Libretto di manutenzione e manuale d'uso: problemi di valutazione del "grado" di affidabilità e
manutenibilità, atti del convegno "Manutenzione del patrimonio immobiliare, Milano, 1996.
80. Tecniche di recupero e di restauro degli edifici storici, in "La qualità diffusa", Milano, 1997.
81. La reversibilità del progetto come forma di manutenibilità, Atti del Convegno "Progettare i restauri:
orientamento e metodi - indagini e materiali", Bressanone, 1998.
82. Valutazione semiprobabilistica del comportamento in servizio di elementi costruttivi per la
determinazione dell'affidabilità, Atti del 20 Convegno CODAT, Torino, 1998.
83. Edifici e contesto nei centri storici: mutazione delle condizioni ambientali e progetto degli spazi
urbani, in "Il dettaglio urbano", Maggioli, Milano, 1998.
84. Il libretto di manutenzione degli edifici quale strumento di gestione e salvaguardia del patrimonio
immobiliare, Atti del Convegno Internazionale "Ripensare alla manutenzione - ricerche,
progettazione, materiali, tecniche per la cura del costruito", Bressanone, 1999.
85. La malte per intonaci nel recupero edilizio fra tradizione ed innovazione, Atti del Convegno
Internazionale "Costruire ed abitare la nuova architettura della città", Bologna, 2000.
86. Methodology for calculation of constructive elements life cycle, Atti del Convegno Internazionale
"Mantenimiento y gestion de los edificios", Barcellona, 2000
87. Valutazione sperimentale nel tempo degli elementi costruttivi, atti del Convegno Internazionale "La
prova del tempo - Verifiche degli interventi per la conservazione del costruito", Bressanone, 2000.
88. Affidabilità e durabilità degli elementi costruttivi in edilizia - Un'ipotesi metodologica per il
calcolo, CUEN, Napoli, 2000.
89. 36.Consolidation procedures using composite materials in the restoration of architectural heritage,
Atti del Convegno Internazionale "5th International Congress on restoration of Architectural
Heritage", Firenze, 2000.
90. La pianificazione nel processo edilizio, Napoli, 2001.
91. Components Service life: from field tests to methodological hypothesis, Atti del 9° Congresso
Internazionale DBMC - International Conference on Durability of Building Materials and
Components, Brisbane, 2002.
92. Artificial stone for external facings: pathologies and durability, Atti del Convegno Internazionale
"Lux et Lapis 2002", Valtice (Rep. Ceca), 2002.
93. A Methodological hypothesis for estimating service life, Atti del Workshop Internazionale
"Management ofDurability in Building Process", Milano, 2003.
94. Programmazione degli interventi in edilizia: guida alla redazione del libretto di manutenzione
delfabbricato, UNI, Milano, 2003.
95. La manutenzione programmata degli edifici del centro storico di Napoli: l'esperienza del progetto
SIRE.NA., Atti del convegno internazionale "Involucri quali messaggi di architettura", Napoli, 2003.
96. Service life of building components. Analysis and proposals of definition of the modifying factors,
Atti del 10° congresso internazionale DBMC - International Conference on Durability of Building
Materials and Components, Lione, 2005
97. La gestione degli edifici museali: valutazione del requisito di manutenibilità nelle scelte progettuali,
Atti del convegno internazionale "Musei: solo edifici per la cultura?", Napoli, 2005
98. La gestione degli edifici museali: problemi operativi nella pianificazione ed esecuzione degli
interventi di manutenzione, Atti del convegno internazionale "Musei: solo edifici per la cultura?",
Napoli, 2005
99. Manutenzione Programmata e Conservazione, in "Materiali e Tecniche per il Recupero Edilizio",
parte IV, capitolo 3, paragrafo 3.1, editore Luciano, Napoli, 2005
100.
1 fattori di output nel processo decisionale di progettazione del cantiere di recupero
edilizio, in "Materiali e Tecniche per il Recupero Edilizio", parte IV, capitolo 5, paragrafo 5.2.1,
editore Luciano, Napoli, 2005
101.
Reliability problems in rehabilitation intervention management, Atti del Convegno
Internazionale, Atti del Convegno Internazionale IAHS "Sustainable Housing Design: emphasizing
urban housing", Napoli, 2006
102.
Building knowledge as pathology knowledge: two emblematic cases in the city of Naples,
Atti del Convegno Internazionale "Construction in the XXI century: Local and global challenger",
Roma, 2006
103.
La durabilità delle coperture continue, editore Editecnica, Palermo, 2006
104.
Automatic Generation of Maintenance Plans for Historical Residential Buildings,
Workshop for Cultural Heritage, 10th Congress of AI*IA, Napoli, 2007.
105.
A Modellor Determining Accelerated Ageing Cycles in Durability Research: a Case study
on Continuous Roofing, Atti del Il congresso internazionale DBMC - International Conference on
Durability of Building Materials and Components, Istanbul, 2008
106.
The durabilità of building components (con Maggi P.N., Daniotti B., Alaimo G., Ciribini A.,
Morra L., Rodonò D.), editore Editecnica, Palermo 2008.
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
11.M. Nicolella, F. Russo: La manutenzione programmata delle opere in C.A. riflessi di carattere gestionale
nelle tecnologie degli interventi di recupero. Giornate Aicap 89 in coll.- (sono individuati i contributi dei
due autori).
Per la parte riferibile al candidato (paragrafi 1,2,3) si tratta di una mera riproposizione delle note categorie
concettuali della manutenzione programmata. Non ci sono dati né casi di studio. Si presenta il noto
diagramma a denti di sega. Stupisce la banalità dell’esposizione. Non si ravvisano contenuti originali.
12.V. Ciruzzi, M. Nicolella : Progettazione integrata del recupero edilizio Giannini Napoli 1991- in coll.(sono individuati i contributi dei due autori)
Si tratta di un opuscolo in cui il candidato scrive il paragrafo 1.2: La diagnosi, il paragrafo 1.3: la
valutazione dell’onere dell’intervento e la parte III: Pianificazione gestionale.
È un contributo di rassegna sui metodi diagnostici più diffusi e su metodiche, altrettanto molto note e molto
qualitative, da utilizzarsi per valutare la convenienza di interventi di recupero. Il candidato non sembra
consapevole dei limiti degli approcci presentati in relazione alle basi di dati necessarie e delle tecniche
statistiche cui i modelli fanno riferimento. Anche la parte sulla pianificazione è una declaratoria generica di
concetti consolidati anche all’epoca.
13.V. Ciruzzi, M. Nicolella La congruità economica degli interventi di recupero nel settore tecnologico produttivo: in Due itinerari sperimentali di ricerca per il recupero edilizio. Contributi al progetto finalizzato
edilizia Giannini Napoli 93 - in coll.- (sono individuati i contributi dei due autori)
Nei paragrafi da lui curati (par. 4 e 6) il candidato definisce indicatori di congruità economica degli
interventi di recupero (caratteristiche dell’impresa, livello di affidabilità, livello di manutenibilità) basati su
sistemi di punteggio – articolati senza riferimento a nessuna base sperimentale e quindi del tutto arbitrari che nel prosieguo dei tempi non hanno trovato nessuna applicazione e sono il risultato di un approccio
metodologico non scientifico in quanto meramente declaratorio e privo di contenuti operativi.
14.M. Nicolella: Relazione tra durata e costi di realizzazione di un edificio: in Costruire in laterizio luglio
agosto 1995
Il candidato ragiona sui costi globali del fabbricato ed evidenzia il ruolo dei costi di gestione. Assume
ipotesi su coefficienti di correlazione tra fattori “ ritenuti” influenti sulla vita utile di ogni singolo elemento
tecnico. Nel caso studiato dei rivestimenti di facciata tali fattori sono del tutto qualitativi ed in buona
sostanza arbitrari, in quanto non alludono ad alcun modello fisico in qualche misura determinato. Lo studio
dichiara di avere contenuti sperimentali, che non sono documentati, da cui risulterebbe che i coefficienti di
correlazione sarebbero stati già azzeccati in partenza e che si debba modificare la stima della vita media di
elementi edilizi, peraltro anch’essa desunta da dati disomogenei. Sembra mancare del tutto la cognizione di
cosa significhi stimare – dal punto di vista statistico - coefficienti di correlazione e valutare l’affidabilità
delle ipotesi. Si sviluppa un approccio già presente nei precedenti lavori basato su metodiche qualitative
indecidibili.
15.M. Nicolella: Affidabilità e durabilità degli elementi costruttivi in edilizia Un ipotesi metodologica per il
calcolo. Quaderno DINE Napoli 200.
Il candidato introduce il tema della manutenzione preventiva e della stima della vita in servizio di
componenti. Il lavoro presenta una parte di rassegna e poi propone un metodo definito semi-probabilistico.
La stima della vita in servizio di componenti è assunta come deviazione da un valore standard modificato da
fattori riferiti agli agenti che influenzano il comportamento, che devono essere valutati in anticipo per
ciascun componente dell’edificio.
In verità, la parte probabilistica non è chiara. L’autore non sembra infatti, controllare i contenuti
probabilistici di una teoria dell’affidabilità. Si utilizza infatti una formula che definisce la durata più
probabile come funzione di una durata medio-normale abbattuta da un produttorio di fattori correttivi
corrispondenti ad altrettanti fattori (o gruppi di fattori ) di influenza. Si allude alla forma di un enunciato
probabilistico in cui le probabilità sono moltiplicate. Tuttavia il modello non propone nessuno strumento per
valutare in termini di variabili aleatorie la questione dei fattori di influenza. Si procede invece ad una stima
di valori dei fattori di influenza molto discutibile. Infatti in ultima analisi, questi vengono definiti attraverso
punteggi attribuiti in modo del tutto soggettivo. Non è chiara anche in questo caso la parte sperimentale che
viene solo enunciata. Anche discutibile appare e non corroborata se non in modi assolutamente qualitativi la
durata medio-normale. In definitiva l’autore non conosce né l’utilizzo della probabilità cosidetta
“soggettiva” basata sull’uso del teorema di Bayes che forse sarebbe stata utile, né, almeno, la statistica
classica .
16.M. Nicolella: Components service life: from field test to methodological hypothesis. DBMC Conference
Proceedings Brisbane, Australia 2002
Si tratta sostanzialmente di una sintesi del lavoro precedente riproposto in un convegno internazionale.
17.M. Nicolella (con collaboratori): Programmazione degli interventi in edilizia Guida al libretto di
manutenzione del fabbricato Maggioli Editore, Rimini 2003
Il candidato scrive il capitolo 1: Strategie di Manutenzione, il paragrafo 2.1: Patologie in edilizia: definizioni
e criteri di classificazione, il paragrafo 2. 2: Criteri di scomposizione dell’organismo edilizio, ed il capitolo
3: Programmazione degli interventi: redazione di un libretto di manutenzione.
Sviluppa il tema della pianificazione della manutenzione. Si discute di planning preliminare e di planning
definitivo. Il problema della quantificazione delle durate non è più discusso. Il planning definitivo viene
costruito con una operazione – ragionevole e banale – di accorpamento delle manutenzioni di opere
correlate. Lo strumento matematico necessario sarebbe, in questo caso, la programmazione a numeri interi,
se si fosse voluto sviluppare un approccio più rigoroso. Manca in questo studio la dimensione del “progetto”
della manutenzione sulle parti più importanti come richiesto dal DPR 554/99. L’autore si colloca, invece, su
quel filone di produzione di software (tabelle) sulla manutenzione che tendono a deresponsabilizzare il
progettista.
Dal punto di vista metodologico la logica proposta tenta una ottimizzazione “astratta” relativa ad un singolo
edificio, (si riferisce solo ad una razionalizzazione di interventi legati da interconnessioni operative o
funzionali) non potendo trattare né le logiche “concrete” dei general contractor né quelle altrettanto
“concrete” delle famiglie e dei condomini che operano in una logica di disponibilità a spendere riferite a
strategie di ottimizzazione paretiana in presenza di vincoli di bilancio.
18.M. Nicolella: I fattori di output nel processo decisionale di progettazione del cantiere di recupero edilizio
in Materiali e tecniche per il recupero edilizio Luciano editore 2005.
Si tratta di un materiale didattico per un Master articolato su “slides” con un breve commento di tre
cartelle a proposito dell’impianto di un cantiere di recupero.
19.M. Nicolella (a cura di): La durabilità delle coperture continue Editecnica Palermo 2006
Si tratta di un rapporto di ricerca Muir-Cofin (sede di Napoli), volume a più mani a cura del candidato. Il
candidato nell’unico paragrafo a suo nome dal titolo “La durabilità delle coperture continue” (pag .11-19)
riassume una problematica che assume anche aspetti lapalissiani quando suggerisce che la durata
dell’edificio sia funzione (non spiegata) della durata degli elementi tecnici. L’interesse dell’autore
sembrerebbe essere nel cercare una sintesi (sinergia?) tra un approccio che si propone di analizzare il
rapporto tra cicli di invecchiamento artificiale e anni di invecchiamento naturale (re-scaling) ed un
approccio che “a partire da una prolungata osservazione degli elementi tecnici in servizio” pervenga ad un
metodo di tipo probabilistico. Si enuncia una strategia per raggiungere siffatti obiettivi che prevede prima
la definizione degli elementi tecnici (pacchetti), poi delle prove per i diversi requisiti e infine la questione
del re-scaling proponendo un “anno virtuale” funzione delle diverse situazioni climatiche locali.
Nel merito della questione del re-scaling, ovvero del rapporto fra cicli di invecchiamento artificiale ed anni
di invecchiamento naturale con provini opportunamente preparati ed osservati nel corso del tempo è
necessario ricordare che il ruolo delle prove di invecchiamento è un fondamentale strumento per
discriminare tra prodotti diversi o per perfezionare sviluppi di prodotti di cui si conoscano i dati di
precedenti esperimenti oppure per testare ipotesi formalizzate con modelli di tipo chimico-fisico. Invece nel
suo ragionamento sul re-scaling il candidato soprassiede dall’evidenza che le reazioni dei materiali alla
accelerazione dei tempi sono di regola sconosciute e probabilmente non lineari e che la stessa procedura di
accelerazione probabilmente influenza (modificandola non solo in scala temporale) la meccanica del
degrado stesso. Poco sappiamo, in buona sostanza, sulla natura dei processi effettivi che realmente si
innescano nelle due serie di provini anche quando appaiano fenomenologie del tutto simili. Invece l’autore
salta questo intricato complesso di questioni metodologiche e sperimentali e propone una soluzione davvero
semplicistica e che pone profili di impraticabilità. Invece di parlare di cause e di grandezze per misurare il
decadimento funzionale il candidato parla di requisiti e di prove (normate) per la misura degli stessi. Ma
anche prescindendo dalla correttezza metodologica, ne sortisce una proposta di strategia che per una sorta
di paradosso, richiederebbe un enorme numero di prove, considerando che ognuna delle prove proposte
perturba irrimediabilmente il campione causandone nei fatti la distruzione. Il numero delle prove necessarie
sembrerebbe così dipendere dal numero degli strati del pacchetto, dalle prove ipotizzabili per la diversa
struttura dei
requisiti, dal numero
complessivo di cicli per l’intervallo previsto, pervenendo
immediatamente ad una esplosione combinatoria. Si tratta, dunque, di un progetto sostanzialmente
ineffettuale. Infatti il lavoro non documenta risultati utili per questa strategia. Infatti gli unici risultati
riguardano sperimentazioni di alcune singole tecniche che appaiono, come non può non essere, del tutto
decontestualizzate.
20.M. Nicolella: La durabilità delle coperture continue: nel volume bilingue a più autori: P.N. Maggi et alii
La durabilità dei componenti edilizi. Editecnica Palermo 2008.
Si tratta di 15 pagine che riprendono “letteralmente” parti del lavoro n. 9 sopra commentato.
I paragrafi: 1. Problematiche di durata delle coperture continue, 2. Caratteristiche tecnologiche dei provini,
3. Caratteristiche morfologiche dei provini, 4. Correlazione fra requisiti, caratteristiche funzionali e soglie
prestazionali corrispondono ai testi già precedentemente scritti dall’autore nel lavoro n.9 (anche con i
medesimi titoli).
Sono invece riportate come proprie (senza citazione dell’autore) le pagine 54 -57 che corrispondono alle
pagine 43-45 del precedente lavoro a firma Desiderio, le pag.59-60 che corrispondono alle pag.84-85 del
precedente lavoro a firma analogamente di Desiderio, le pag 61-62 che corrispondono alla pag 17 del
precedente lavoro a firma di Russo, le pag 62-65 che corrispondono alle pag 116, 125,127,128,129 del
precedente lavoro a firma di De Pascale.
Segnalata, com’è doveroso, la questione deontologica, entriamo nel merito del lavoro considerandolo come
una espressione del pensiero del candidato. Il lavoro come sopra si è detto si occupa di durabilità delle
coperture continue intese come pacchetto di diversi strati. Valgono le osservazioni fatte al commento del
anche la procedura di definizione del ciclo
lavoro al punto precedente. Qui possiamo aggiungere che
delle prove (“anno virtuale”), che vuole essere di tipo locale, suscita perplessità nella misura in cui il
processo (stocastico) descritto dai dati climatici non viene analizzato con le tecniche statistiche
normalmente utilizzate in problemi di siffatta natura (modelli ARMA ed ARIMA). Il testo è sommario. Lo
studio, benché pubblicato un anno e mezzo dopo il precedente, continua a non presentare risultati
documentabili per la strategia proposta.
IN SINTESI
Il candidato appare perseguire da anni una linea di ricerca che presenta limiti metodologici e risultati non
apprezzabili sul piano della concreta applicabilità. Gli ambiti principali sono le problematiche della
affidabilità e della durabilità e conseguentemente della manutenzione. Tali problematiche sono state, in
effetti, sviluppate con grande successo in altri settori (ad esempio nell’automotive) dove vi sia ampia
disponibilità di dati. Il concetto di affidabilità è, infatti, innanzitutto un concetto statistico. L’introduzione
in edilizia di siffatte problematiche si è, invece, rivelata una operazione a contenuti sostanzialmente
metaforici. I modelli categoriali proposti hanno un interesse meramente tassonomico e sono totalmente privi
di operatività nel senso di Bridgman.
La pretesa di discutere di siffatte problematiche in assenza di dati e sopratutto di una cultura adeguata sotto i
profili probabilistici e statistici pone il candidato in una condizione insostenibile quando si tratti di gestire
approcci sperimentali efficaci. Questo spiega un caratteristico arretramento metodologico quando si finisce
per assumere come oggetto di ricerca procedure di derivazione normativa ignorando che le indicazioni
normative nascono in modo convenzionale, dall’incontro di esperienze e saperi che non rappresentano
scientificamente, se non in modo mediato da tantissime altre istanze, gli aspetti della realtà di cui si
occupano. Le ambiziose problematiche vengono così risolte proponendo procedure basate su punteggi in
larga parte soggettivi. Non è chiara al candidato la derivazione probabilistica di siffatti approcci che
presuppongono grandezze che non possono essere inventate (i punteggi). Per le ricerche più recenti
permangono dubbi sulle metodologia e l’operatività effettive. Infine se assumiamo il criterio dell’impatto
sociale e della usabilità di questi approcci vediamo che non hanno ricadute pratiche di alcun tipo. La realtà
sociale ed economica affronta in tutt’altro modo questi problemi.
Il giudizio a fronte del curriculum, dell'attività scientifica per i limiti sopra evidenziati, dell'attività didattica
svolta e delle pubblicazioni presentate, è complessivamente non sufficiente al ruolo in concorso.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta capitoli, a firma singola, in monografie a diffusione nazionale sul tema della durabilità
di componenti, un manuale di guida alla manutenzione programmata del fabbricato, articoli presentati in atti
di convegni nazionali e internazionali sulla durabilità di componenti, documenti didattici su materiali e
tecniche per il recupero edilizio nonché su manutenzione programmata e metodi di indagine, un contributo,
in collaborazione, sulla congruità economica degli interventi di recupero.
La trattazione delle tematiche di ricerca, pertinenti al SSD ICAR11 risulta essere essenzialmente di carattere
sistematizzativo e manualistico, offrendo talvolta pregevoli indicazioni operative.
Commissario prof. Arie Gottfried
Il candidato ha presentato pubblicazioni scientifiche pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Diverse pubblicazioni sono a firma unica del candidato.
Il candidato mostra rigore scientifico e metodologico con spunti di originalità.
L’attività scientifica è connotata da una continuità che denota un chiaro profilo scientifico coerente con il
SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
L’ampia attività didattica pertinente al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia” è articolata su temi e
problematiche rilevanti nello stesso settore scientifico.
Valutando l’insieme dell’attività scientifica e didattica ritengo che il candidato abbia maturato un buon
livello complessivo e pertanto sia idoneo per il ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione
Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue.
Giudico positiva l’attività scientifica del candidato, pertinente al S.S.D. ICAR/11, anche se non del tutto
originale e innovativa sul piano culturale e scientifico. In dettaglio giudico la produzione scientifica
presentata caratterizzata da parziale originalità e con incertezze di metodo specialmente nel trasferimento
acritico al settore edilizio di metodologie e strumenti della affidabilità industriale.
L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano dei
contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono congruenti con le discipline del SSD
ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano.
La collocazione editoriale delle pubblicazioni è adeguata, rafforzata da una diffusione mediante la
partecipazione a convegni internazionali.
La continuità negli anni delle ricerche svolte dal candidato è apprezzabile anche se la sostanziale ripetitività
riduce l’ampiezza delle competenze acquisite e l’innovatività e l’entità del contributo, anche in relazione
all’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare.
Specificamente possono essere individuate fra le più apprezzabili le pubblicazioni di cui ai titoli n° 5,
Affidabilità e durabilità degli elementi costruttivi in edilizia, n° 9, La durabilità delle coperture continue, e,
infine la monografia n° 10, The durability of building components, anche se sono caratterizzate da parzialità
metodologica e ripetitività interna.
Commissario prof. Massimo Lemma
Il curriculum del candidato si connota per una formazione orientata ai temi relativi all’Ingegneria edile e
delle costruzioni. Dottore di ricerca in Ingegneria per il Recupero Edilizio e l'Innovazione Tecnologica, ha
fruito in precedenza di 2 borse di studio CNR in ambiti del Progetto Finalizzato Edilizia.
È stato inizialmente Professore a contratto e dal 2001 è Professore Associato inquadrato nel SSD ICAR 11.
I suoi interessi e la sua produzione scientifica appaiono – nella ricostruzione curricolare - principalmente
rivolti verso temi connessi alla manutenzione programmata e alla durabilità dei componenti ed elementi
edilizi anche se nel curriculum si distinguono anche pubblicazioni dedicate a temi di pianificazione
operativa e conduzione dei cantieri edili, recupero edilizio e progettazione integrata.
A tale proposito sembra evidenziarsi una sostanziale convergenza tra gli ambiti istituzionali di ricerca a cui
il candidato ha partecipato (ricerche MURST riguardanti "Indici per lo sviluppo di piani e programmi di
manutenzione diffusa in edilizia" e "Metodologie di progettazione e valutazione della durabilità dei
componenti edilizi in processi di produzione sostenibili: valutazione sperimentale di durabilità, standard e
loro correzioni per l'impiego del componente in specifiche condizioni di utilizzo finalizzate alla
programmazione della manutenzione degli edifici" in cui il candidato ha assunto anche il ruolo di
coordinamento dell’unità locale) ed i contenuti dei suoi lavori scientifici, che trattano temi propri di quegli
ambiti di ricerca.
Anche l’analisi delle pubblicazioni presentate ai fini della presente valutazione comparativa mostra una
produzione scientifica essenzialmente orientata verso i temi della durabilità e della manutenzione
programmata.
In questi ambiti il candidato presenta più contributi (con riferimento all’elenco delle pubblicazioni inviate
ai fini della presente valutazione comparativa si vedano (1) (2) (4) (5) (6) (7) (9) (10).
Mentre in alcuni di essi (1)(2) l’approccio utilizzato non propone elementi di particolare novità rispetto alla
pubblicistica reperibile al tempo della pubblicazione, in altri di essi (4)(5)(6)(9)(10) la metodologia usata
per tali analisi appare riconducibile a quella utilizzata dai gruppi di ricerca che hanno coordinato a livello
nazionale queste ricerche finanziate a livello ministeriale, e che hanno trovato significativi riscontri in
ambiti di ricerca anche sovranazionale, propiziando - da parte enti normativi (UNI e ISO in particolare) anche il varo di norme volontarie oggi assunte come riferimento in quella area di interesse. A questo
proposito va sottolineato il ruolo assunto dal candidato negli ambiti dei gruppi di lavoro all’interno della
Sottocommissione 3 dell’Ente Italiano di Unificazione, e che si sono occupati di Criteri per la stesura di
piani e programmi di manutenzione e di Valutazione della durabilità dei componenti edilizi (in particolare
dal lavoro di quest’ultimo gruppo ha preso origine il testo della UNI 11156 – Valutazione della durabilità
dei componenti edilizi emanata nel 2006).
Sempre in questo alveo di lavoro, nella produzione scientifica del candidato si distingue – per rilevanza
editoriale – una monografia a firma singola (anche se con parti redatte da membri del suo gruppo di ricerca)
edita dall’Ente Italiano di Unificazione, dedicata nel 2003 al libretto di manutenzione del fabbricato.
Di scarso interesse, per originalità ed innovatività dei contenuti, nonché per rilevanza scientifica della
collocazione editoriale, la pubblicazione (8).
A valle di queste valutazioni il profilo che emerge è quello di un candidato legato ad interessi disciplinari
essenzialmente collocabili nella sola area della durabilità e manutenibilità e che con buona continuità ha
condotto in questo campo la propria attività scientifica, inserendosi in gruppi di lavoro assumibili come
riferimento nell’attività scientifica e di promozione normativa.
La sua partecipazione alle ricerche in ambiti nazionali conduce ad esiti scientifici riconoscibili all’interno
delle pubblicazioni inviate ai fini della valutazione comparativa e nella ricostruzione curricolare. Gli
approcci proposti sono inquadrabili nell’alveo più ampio di quelli proposti – anche da istituzioni di
indiscusso prestigio - in ambito nazionale ed internazionale, anche se il contributo innovativo del candidato
non appare con chiarezza riconoscibile.
A tale proposito si giudica positivamente la capacità di inserimento del candidato in ambiti più ampi di
ricerca, non ritenendo utile confondere – negli ambiti della presente valutazione comparativa – qualsiasi
(pur potenzialmente legittimo) dibattito disciplinare con l’evidente riscontro dell’attività del candidato in
questi – più ampi – contesti.
La rilevanza della collocazione editoriale dei suoi contributi appare in un caso apprezzabile.
L’attività didattica appare di buon livello, svolta negli anni più recenti in ambiti propri del Settore
scientifico-disciplinare.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è più che sufficiente, mostrando quest’ultima i
presupposti – in particolare per la disponibilità a coordinarsi con le attività a livello nazionale ed
internazionale – per ottenere il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto della presente
valutazione comparativa.
CANDIDATO PETRELLA PASQUALE
Con riferimento alla documentazione inviata ai fini della presente Valutazione comparativa, il profilo del
candidato può essere così sinteticamente riassunto.
- Nato a Napoli il 14.10.1944.
- Laureato in Ingegneria Civile sez. Edile presso l’Università degli studi di Napoli nel dicembre 1971.
- Assistente incaricato di Impianti tecnici, dal 1974 al 1977 presso l’Università degli Studi di Napoli.
- Assistente ordinario di Impianti tecnici dal 1977 al 1983.
- Professore Associato di Impianti tecnici nell’edilizia dal 1983 (ai fini giuridici dal 1980) (e confermato dal
1986).
Come risulta dalla documentazione presentata ha svolto la seguente attività:
Attività didattica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli
- esercitatore, dal 1972 al 1973 nella disciplina Architettura tecnica; dal 1974 al 1977, di Impianti tecnici;
esercitatore e ha tenuto lezioni dal 1977 al 1983 (quale assistente ordinario) dell’insegnamento di Impianti
tecnici;
- Titolare dell’insegnamento Impianti tecnici nell’edilizia (poi denominato Progetti di servizi tecnologici)
dall’a.a. 1983/84 al 2001/02 per i Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria edile;
- Titolare dell’insegnamento Architettura tecnica per il corso di Laurea in Ingegneria Civile vecchio
ordinamento nell’a.a. 2002/03 e 2003/04, .e di Progetti di servizi tecnologici e Progettazione e procedimenti
industrializzati per l’edilizia per il corso di Laurea in Ingegneria Edile vecchio ordinamento nel 2003/04.
- Titolare dell’insegnamento Progetti di servizi tecnologici 1 (2 corsi), Progetti di servizi tecnologici 2 e
Servizi tecnologici per il recupero nel Corso di Laurea in Ingegneria Edile negli a.a. 2005/06 e 2006/07.
Ulteriore attività didattica (Master, corsi di specializzazione):
Incaricato dell’insegnamento Igiene edilizia e tecnica ospedaliera nel Corso di Specializzazione in
“Ingegneria sanitaria” dal novembre 1978 al all’ottobre 1984.
Ha tenuto lezioni nel Master “Progettazione integrata tecnologie innovative Architettura e Ambiente” del
PON – Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006.
Ha tenuto lezioni per il corso di Esperto in Consumi Energetici negli edifici – progetto FSE 1996.
Ha tenuto lezioni per il corso IFTS “Tecnico del cantiere di recupero” 2000/01.
Attività scientifica e didattica nel Dottorato
Membro del collegio docenti del Dottorato Tecnologie per il recupero edilizio e l’innovazione tecnologica
dal 1996 al 2003 e del Dottorato Ingegneria delle costruzioni dal 2001, con tutoraggio di dottorandi e
tenendo lezioni.
Attività istituzionale significativa
Delegato del Preside nel Polo delle Scienze e delle Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli
Federico II per le problematiche relative alla manutenzione del patrimonio edilizio del Polo stesso.
E’ Direttore del Dipartimento di Ingegneria Edile – Università degli Studi di Napoli Federico II nel triennio
2004/05 – 2006/07. Partecipa al Centro Regionale di Competenze per lo Sviluppo e il Trasferimento
dell’Innovazione Applicata ai Beni Culturali e Ambientali “Innova”.
Coordinamento di iniziative in campo scientifico e didattico
Responsabile Unità operativa V2 nella Convenzione di ricerca “Bradisismo e fenomeni connessi” stipulata
tra Università di Napoli e Regione Campania (1986/88);
Responsabile nazionale della ricerca MURST 40% “Impianti ed elementi di completamento edili
antisismici” e responsabile dell’Unità operativa dell’Istituto di Architettura Tecnica dell’Università di
Napoli della ricerca “Progettazione ed installazione antisismica degli impianti” (1989/91).
La produzione scientifica si è sviluppata a partire dal 1975 ed è testimoniata dall’elenco di pubblicazioni
sotto riportato.
Il candidato è stato responsabile anche di progetti di ricerca locali Murst 60% (1988-90, 1992-93,
1995).
PUBBLICAZIONI
40. AA.VV. e P. Petrella, Dal corso di esercitazioni di Architettura Tecnica, Quaderni di studio
n. 9, Istituto di Architettura Tecnica - 1975 Napoli;
41. A. Irace e P. Petrella, Sui proporzionamento delle vasche di modulazione, Quaderni di
studio n. 12, Istituto di Architettura Tecnica - 1975 Napoli;
42. A. Irace e P. Petrella, Impianti di riscaldamento monotubo, Quaderni di studio n. 13, Istituto
di Architettura Tecnica - 1976 Napoli;
43. A. Irace e P. Petrella, Impianti di sollevamento, Quaderni di studio n. 18, Istituto di
Architettura Tecnica - 1978 Napoli;
44. A. lrace e P. Petrella, Le prescrizioni della Legge 373/76 per il calcolo degli impianti di
riscaldamento, Quaderni di studio n. 19, Istituto di Architettura Tecnica - 1978 Napoli;
45. A. Irace e P. Petrella, La regolazione automatica, Quaderni di studio n. 36, Istituto di
Architettura Tecnica - 1981 Napoli;
46. F. Capuano e P. Petrella, Calcolo del fabbisogno termico in campi radianti asimmetrici,
Quaderni di studio n. 44, Istituto di Architettura Tecnica - 1984 Napoli;
47. P. Petrella e G. Sciacca, La sicurezza sismica degli impianti in edilizia, Quasco
qualificazione e sviluppo del costruire pagine 52-55, Edizioni Quasco Bologna - 1987
Bologna;
48. P. Petrella e G. Sciacca, La sicurezza sismica di elementi impiantistici e non strutturali
nell'edilizia civile, pagine 487 - 498, Associazione Italiana Ingegneria Sismica - 1987 Roma;
49. P. Petrella e G. Sciacca, Installazione in zona sismica degli impianti tecnici e degli elementi
non strutturali, CUEN - 1988 Napoli;
50. P. Petrella, Normativa tecnica per I'installazione di impianti tecnici e di elementi non
strutturali in zona sismica, Istituto di Architettura Tecnica - 1989 Napoli;
51. G. Bonifacio e P. Petrella, Dialettica impiantistica in edilizia, Impiantistica degli edifici
sullo scenario degli anni '90, pagine 5 - 19, Ente Autonomo Mostra d'Oltremare - 1990
Napoli;
52. P. Petrella, II regolamento di attuazione della Legge 10/1991. Norme di contenimento
energetico per gli impianti termici degli edifici, Edilizia progetto, costruzione, gestione,
pagine 29 - 37, E.S.I. - 1994 Napoli;
53. P. Petrella, II progetto dell'impianto termico secondo la Legge 10 del 09.01.1991, Giannini
2000 Napoli;
54. P. Petrella, Gli impianti di gas, Giannini - 2000 Napoli;
55. P. Petrella, La tendenza europea sulla manutenzione e gestione degli edifici, Edilizia
progetto, costruzione, gestione, pagine 55 - 64, E.S.1. - 2000 Napoli;
56. P. Petrella, Da largo di Palazzo alla piazza del Plebiscito in Napoli, Giannini - 2000 Napoli;
57. P. Petrella, Gli impianti elettrici, Giannini - 2001 Napoli;
58. P. Petrella, II castello carcere, pagine 284 - 292, Tip. Ed. Pisana - 2001 Pisa;
59. P. Petrella e D. Marinelli, Il mausoleo di Posillipo di Camillo Guerra in Napoli: Crisi dei
valori - Crisi del manufatto edilizio, 10 Congresso internazionale "vulnerabilita ai rischi del
patrimonio architettonico del XX secolo e misure di prevenzione", pagine 503 - 509, CICOP
- 2002 Rodi;
60. P. Petrella, Le architetture della pena, Luciano Editore - 2002 Napoli;
61. P. Petrella e C. Sansone, Portali e portoni nel centro antico di Napoli, Luciano Editore 2002 Napoli;
62. P. Petrella, L'involucro edilizio non solo elemento di chiusura dell'ambiente confinato ma
contributo essenziale al benessere termico ed economico, pagina 354 e CD-ROM Luciano
Editore - 2003 Napoli;
63. P. Petrella, La conservazione nel tempo dell'involucro edilizio. Studio di un edificio del
centro storico di Napoli ad oltre un secolo dalla sua costruzione, pagina 284 e CD-ROM
Luciano Editore - 2003 Napoli;
64. P. Petrella, M. Cristiano e F. Spampanato, II Convento di Sant'Agostino di Benevento (BN)
decay and restoration in historical buildings, pagine 80 - 85, Aires - Barros - 2004 Lisbona;
65. P. Petrella, F. Spampanato e A. Porto, Fari: lampi di luci tra le rocce, simboli di civiltà,
pagine 376 - 384, Alinea Editrice - 2005 Firenze;
66. P. Petrella, A. Porto e F. Spampanato, La fortezza di Nisida: da ergastolo Borbonico a fonte
di luce per i minori, pagine 257 - 262, Alinea Editrice - 2005 Firenze;
67. P. Petrella, Le pietre da taglio utilizzate per la costruzione della Chiesa di San Francesco di
Paola in Napoli, pagine 101 - 108, The Karolinum Press - 2004 Praga;
68. P. Petrella, F. Spampanato e A. Porto, Minturno's Ghost, pagina 249 Universita degli Studi
di Trento - 2004 Trento;
69. P. Petrella e P. Fiore, I serramenti in legno nell'involucro edilizio, Luciano Editore - 2004
Napoli;
70. P. Petrella, Gli impianti di distribuzione idrica, Giannini - 2004 Napoli;
71. P. Petrella e S. Cucciniello, Sicurezza e prevenzione incendi volume 1°, Luciano Editore 2005 Napoli;
72. P. Petrella, F. Leccisi e V. Capone, Sicurezza e prevenzione incendi volume 4°, Luciano
Editore 2005 Napoli;
73. P. Petrella, L'ammaloramento ed il deterioramento precoce dei frontini: cause e rimedi.
Illustrazione di una metodologia di ripristino e recupero collaudato in Campania, Teoria e
pratica del costruire: saperi strumenti modelli, volume 4 pagine 1673 - 1678, Edizioni
Modema 2005 Ravenna;
74. P. Petrella, Gli impianti per 1o smaltimento delle acque reflue, Giannini - 2005 Napoli;
75. P. Petrella, Le parrocchie del V Decanato dell'Arcidiocesi di Napoli, Luciano Editore - 2006
Napoli;
76. P. Petrella, La regola d'arte per la regimentazione delle acque meteoriche e
l'impermeabilizzazione delle coperture a terrazzo, Architettura e tecnica delle coperture,
pagine 335 - 339 BE-MA Editrice 2007 - Milano - 2005 Ancona;
77. P. Petrella, Presentazione del Convegno "sustainable housing design, emphasizing urban
housing" quale Direttore del D.IN.E., Luciano Editore - 2006 Napoli;
78. P. Petrella, S. Cucciniello, V. Capone e L. Elefante, Sicurezza e prevenzione incendi volume
2°, Luciano Editore - 2007 Napoli;
Commissario prof. Mario De Grassi
ANALISI DELLE PUBBLICAZIONI PRESENTATE
11.
P. Petrella, G. Sciacca Installazione in zona sismica degli impianti tecnici e degli elementi non
strutturali. Proposte per una normativa. CUEN 1988.
Il volume, in collaborazione, sviluppa una disanima sulla sicurezza e funzionalità degli impianti analizzando
casi di studio ed il quadro della ricerca e delle norme in Italiana e all’estero. Indaga possibili proposte per
l’applicabilità di simili riferimenti in Italia. Sviluppa analisi dinamiche dell’accelerazione relativa al
componente. Discute poi del progetto antisismico degli impianti ancorati in più punti ed a più gradi di
libertà e procede al calcolo delle sollecitazioni sismiche nelle tubazioni. Si occupa della qualificazione
sismica dei componenti e propone e dettagli per l’istallazione. Si tratta di un lavoro ben articolato, completo
ed interessante e per l’epoca certamente innovativo.
12.
P. Petrella, Gli impianti elettrici. Giannini Napoli 2001
Vengono descritti gli impianti, le problematiche di illuminotecnica, le problematiche di sicurezza. Vengono
dati i criteri di calcolo per i conduttori, i criteri di progetto dell’impianto elettrico e della protezione dalle
scariche atmosferiche, nonché le problematiche di documentazione. Si tratta di un approfondito manuale per
la progettazione e l’istallazione.
13.
P. Petrella, L’involucro edilizio non solo come elemento di chiusura dell’ambiente confinato ma
contributo essenziale al benessere termico ed economico. Luciano Napoli 2003
I1avoro propone un confronto tecnologico, tecnico ed economico fra tre diverse soluzioni progettuali di un
ideale e moderno edificio ubicato nel Centro. Direzionale di Napoli. Le soluzioni adottate sono relative
all'involucro esterno realizzato rispettivamente con muratura a cassetta di tipo tradizionale, con parete
semplicemente continua e con parete continua fotovoltaica. Nello specifico delle soluzioni tipologiche più
innovative, vengono comparate le diverse tecniche di ancoraggio della struttura portante della facciata
continua con la struttura in c.a. di tipo tradizionale dell'edificio.
14.
P. Petrella, F. Fiore I serramenti in legno nell’involucro edilizio. Luciano Napoli 2004
Il volume ripercorre momenti salienti della evoluzione degli infissi in legno. Il candidato cura il capitolo
2:” Classificazione, terminologia e materiali”, il capitolo 4:” I serramenti del secolo XX”, il capitolo 5:”II
ruolo del serramento nel confort degli ambienti abitati”, mentre il capitolo 3:” Le lavorazioni del legno per
il serramento finito” è svolto in collaborazione con F. Fiore.
15.
P. Petrella, Gli impianti di distribuzione idrica. Giannini Napoli 2004
Vengono discussi i vari metodi di calcolo utilizzati normalmente per il dimensionamento degli impianti
idrici e le modalità di alimentazione e distribuzione. Anche in questo caso si tratta di un manuale.
16.
P. Petrella (a cura di ) con S. Cuciniello Sicurezza e prevenzione incendi (volume 1) Luciano
Napoli 2005.
Il candidato è autore del capitolo1: “Norme di buona tecnica” e del capitolo 2: ” I criteri di prevenzione
incendi” in cui sviluppa le problematiche di analisi del rischio e le misure di prevenzione. Si tratta di un
lavoro ad impronta manualistica.
17.
P. Petrella, Gli impianti per lo smaltimento delle acque reflue. Giannini Napoli 2005
Si analizzano gli impianti per lo smaltimento delle acque a sistema misto e separato. Vengono illustrati le
ipotesi di calcolo con il metodo delle unità di scarico. Si affronta poi la progettazione dell'impianto di
scarico delle acque meteoriche nelle sue varie articolazioni. Il manuale è completo e dettagliato.
18.
P. Petrella, Le parrocchie del V Decanato dell’arcidiocesi di Napoli. Luciano Napoli 2006.
Viene presentato uno studio sulla storia delle parrocchie del Quinto Decanato Chiaia-Posillipo. È proposta
una sintesi storica del luogo ed una analisi di circa 20 chiese di epoche diverse tracciandone per ognuna un
breve profilo anche storico, illustrato da materiale documentario di varia origine.
19.
P. Petrella, L’ammaloramento ed il deterioramento precoce dei frontini:cause e rimedi. Illustrazione
di una metodologia di ripristino e recupero collaudata in Campania. Atti del Convegno Internazionale
“Teoria e pratica del costruire” Ravenna 2005
L'edilizia abitativa prodotta a partire dagli anni 50 del secolo scorso molto commerciale e troppo spesso di
nessun pregio architettonico, anche se ha il merito di avere risolto I'enorme problema della carenza di
abitazioni conseguente gli eventi bellici dell'ultima guerra, ha l'inconveniente del precoce ammaloramento e
deterioramento dei frontini dei balconi intonacati. Questo inconveniente se da un lato, con periodicità non
superiore ai 15/20 anni, innesca un procedimento che, a partire dall'intervento dei Vigili del Fuoco e degli
Uffici Tecnici di Sicurezza dei Comuni, conduce quasi sempre al ripristino dell'intonaco e della
tinteggiaturaa delle facciate, dall'altro, quasi mai, l'intervento di ripristino viene eseguito con le
tecniche della buona regola d'arte. II contributo del candidato mette in evidenza la tipologia di cause che più
frequentemente determinano l'inconveniente esposto. Inoltre viene illustrata una metodologia di ripristino e
recupero collaudata in numerosi interventi eseguiti nel napoletano.
20.
P. Petrella (a cura di) con S. Cuciniello, V.Capone, L.Elefante Sicurezza e prevenzione incendi
(volume 2) Luciano Napoli 2007.
Il candidato ha scritto il capitolo 11: Danni generati dal fumo, il capitolo 12: Effetti tossici dei prodotti della
combustione, il capitolo 13: Azione e sintomatologia dei gas di combustione, il capitolo 14: Agenti
estinguenti ed il capitolo15: Impianti di rivelazione incendi. Si tratta di studi che tendono a restituire un
quadro complessivo delle problematiche affrontate all’interno di un orientamento manualistico.
IN SINTESI
L’interesse fondamentale del candidato verte su problematiche relative agli impianti tecnici, elettrici, di
distribuzione idrica, e smaltimento delle acque reflue, nonché di sicurezza e prevenzione incendi. Il
candidato sviluppa, dunque, un percorso scientifico che risulta non sempre ben sovrapponibile ai contenuti
disciplinari attuali del SSD. La produzione del candidato evide nzia, però, una articolata serie di interessi
affrontati con rigore metodologico. Le pubblicazioni presentate seppure in gran parte a vocazione
manualistica sono molto ben argomentate, complete e di indubbio valore sul piano sistematico e didattico.
Esistono, tuttavia, anche studi più specifici che si caratterizzano per un approccio metodologico
interessante. Lunga, continuativa e rilevante é l'attività didattica. Significativa é l'attività di servizio. Il
giudizio a fronte del curriculum, dell'attività scientifica, dell'attività didattica svolta e delle pubblicazioni
presentate, è complessivamente BUONO.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato presenta pubblicazioni prevalentemente a firma singola o con indicazione dell’apporto
individuale, che sviluppano i filoni di ricerca relativi all'ambito della progettazione e installazione degli
impianti tecnici e della loro integrazione nell’edilizia e all'ambito dello studio degli elementi costruttivi,
temi generalmente attinenti al settore scientifico disciplinare ICAR/11.
Nel primo ambito si annoverano pregevoli studi di impostazione prevalentemente manualistica e didattica su
aspetti tecnico-costruttivi e di dimensionamento degli impianti tecnici nell’edilizia. Il testo “Installazione in
zona sismica degli impianti tecnici e degli elementi non strutturali – proposte di una normativa” (1988)
sviluppa anche un’interessante serie di considerazioni a livello progettuale.
Nel secondo ambito di ricerca si cita lo studio “I serramenti in legno nell’involucro edilizio” (2004) che
approfondisce caratteristiche geometriche, costruttive e produttive di infissi tradizionali.
Le pubblicazioni presentate, costituite da volumi monografici o interventi in volumi monografici, hanno
avuto una diffusione prevalentemente a scala regionale.
Apprezzabile è anche la serie di pubblicazioni elencate nel curriculum che dimostra la continuità della
produzione scientifica da più di 33 anni.
Si ritiene che la documentazione presentata, esaminata sulla base dei criteri stabiliti, evidenzi che il
candidato abbia fornito contributi di rilevante interesse manualistico e didattico e dimostrato elevata
capacità di sistematizzazione.
Commissario prof. Arie Gottfried
Le pubblicazioni scientifiche non sono sempre pertinenti al SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Dalle pubblicazioni presentate si rileva una discontinuità nell’attività scientifica in termini di coerenza tra i
vari ambiti affrontati.
Le pubblicazioni presentate hanno una collocazione scientifica editoriale poco rilevante.
L’attività didattica del candidato è collocata in un ampio arco di tempo e si nota in questa attività una varietà
di insegnamenti che evidenza un percorso non del tutto lineare che ha inciso negativamente anche sul profilo
delle pubblicazioni scientifiche.
Dalla valutazione complessiva dell’attività scientifica e didattica ritengo che il candidato non sia idoneo per
il ruolo di professore ordinario del SSD ICAR 11 “Produzione Edilizia”.
Commissario prof. Saverio Mecca
Esaminata la produzione scientifica del medesimo, formulo la mia valutazione come segue:
Giudico parzialmente positiva l’attività scientifica del candidato, che è solo in parte pertinente al S.S.D.
ICAR/11, non è specificamente originale e innovativa sul piano culturale e scientifico e con risultati che
costituiscono più un utile contributo didattico che un contributo aggiuntivo al dibattito scientifico.
L’apporto individuale del candidato è individuabile in modo certo, anche per la coerenza sul piano dei
contenuti.
Le attività svolte dal candidato e le pubblicazioni selezionate sono solo in parte congruenti con le discipline
del SSD ICAR/11 e con le tematiche interdisciplinari all’interno delle quali si collocano.
La collocazione editoriale delle pubblicazioni è modesta, unita ad una debole diffusione mediante la
partecipazione a convegni internazionali.
Anche se la continuità negli anni delle ricerche svolte dal candidato è apprezzabile, questa stessa continuità
ha determinato una riduzione dell’ampiezza delle competenze acquisite e dell’innovatività, con una debole
relazione con l’evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare.
Specificamente possono essere individuate fra le più apprezzabili le pubblicazioni di cui al titolo n° 2, Gli
impianti elettrici, n° 6, Sicurezza e prevenzione incendi, vol. 1° e n° 10, Sicurezza e prevenzione incendi,
vol. 2°.
Commissario prof. Massimo Lemma
Il candidato, per interessi scientifici ed attività didattica maturata all’interno dell’Università, appare
principalmente orientato verso le discipline impiantistiche e solo in subordine verso temi più propri del SSD
ICAR 11.
L’analisi della sua produzione scientifica, con riferimento alle pubblicazioni inviate ai fini della presente
valutazione comparativa e all’elenco pubblicazioni inviato dal candidato, evidenzia quanto segue.
Le pubblicazioni (1) (2) (5) (7) (10) sono dedicate a temi prettamente impiantistici ed introducono, con
approccio prevalentemente manualistico, questioni tecniche riguardanti l’installazione in zona sismica degli
impianti tecnici, gli impianti elettrici, gli impianti di distribuzione idrica, gli impianti di smaltimento delle
acque reflue e gli impianti di rivelazione incendi. Si tratta di contributi che – visti in un’ottica didattica o di
ausilio al progetto – presentano un rigore ed un ordine espositivo assai apprezzabile. Più problematica la
loro collocazione in ambiti di ricerca scientifica, risultando essi una sistematizzazione di conoscenze
acquisite, già disponibili nella medesima forma sotto egida di altri autori. Con riferimento ai criteri utilizzati
per la presente valutazione comparativa, non può giudicarsi molto positivamente il livello di innovatività ed
originalità, così come la rilevanza scientifica della collocazione editoriale.
I contributi (3) (4) (9) sono invece dedicati a temi più prettamente edilizi; in (3) viene presentata una analisi
tecnico economica degli involucri, in (4) una trattazione introduttiva sui serramenti in legno ed in (9) viene
discusso il deterioramento precoce dei frontini, con riferimento ad una tecnica per il loro recupero. Anche in
questi casi , e sempre con riferimento ai criteri utilizzati per la presente valutazione comparativa, non può
giudicarsi molto positivamente il livello di innovatività ed originalità, così come la rilevanza scientifica
della collocazione editoriale dei contributi medesimi.
Gli ultimi 2 contributi inviati sono dedicati ad una trattazione introduttiva delle misure di prevenzione
incendi e ad una mera descrizione di alcune parrocchie del V Decanato dell'Arcidiocesi di Napoli. Nel
novero delle pubblicazioni inviate queste appaiono come quelle di minore interesse, per approccio e conseguentemente - per originalità ed innovatività dei contenuti.
In sostanza il profilo che emerge da queste indicazioni è quello di uno studioso legato ad interessi collocabili
principalmente nella area della divulgazione – pur rigorosa – di aspetti tecnico-impiantistici utili in ambiti
professionali, ma difficilmente collocabili – per innovatività ed originalità – in ambito di ricerca scientifica.
La rilevanza della collocazione editoriale dei risultati dell’attività scientifica del candidato appare ridotta,
collocandosi quasi esclusivamente in una dimensione regionale.
La attività didattica appare di interesse, anche se non sviluppata interamente in ambiti di attuale interesse
del SSD ICAR 11.
In sintesi, e con riferimento a tutta la documentazione inviata ai fini della presente valutazione comparativa,
il giudizio sulla attività scientifica e didattica del candidato è in generale sufficiente, anche se quest’ultima
non mostra a mio avviso i presupposti – per carattere scientifico e disponibilità a coordinarsi con le attività a
livello nazionale ed internazionale – per il ruolo di professore di prima fascia nel SSD ICAR 11 oggetto
della presente valutazione comparativa.
GIUDIZI COLLEGIALI (Curriculum e Titoli)
Con riferimento agli elementi curricolari riportati in Allegato del Verbale n. 2, ed ai giudizi individuali già
espressi dai singoli Commissari, i giudizi collegiali della Commissione possono essere così sintetizzati
CANDIDATO GIRETTI ALBERTO
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari ritengono – in collegiale unanimità – di esprimere il seguente giudizio.
Il curriculum e l’attività scientifica mostrano un candidato che presenta pubblicazioni di ottimo livello
contenenti significativi ed innovativi contributi al settore scientifico – disciplinare oggetto della presente
valutazione comparativa. Notevole è l'originalità dei contributi offerti, sia nelle monografie che nei rapporti
delle ricerche presentati a convegni anche di rilievo internazionale.
Molto qualificata e sviluppata con continuità l’attività di ricerca. Intenso e ben organizzato appare anche
l'impegno didattico, che risulta coerente e integrato al lavoro di ricerca.
In sintesi l’attività scientifica del candidato, il suo ruolo in importanti ricerche europee, la sua visibilità
all’interno della comunità scientifica, la sua positiva capacità di innovazione metodologica ne fanno un
ricercatore di livello internazionale largamente riconosciuto.
Per quanto sopra i commissari giudicano eccellente l’attività scientifica e didattica del candidato ritenendolo –
negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente idoneo per ricoprire il ruolo in
concorso.
CANDIDATO LECCISI FABRIZIO
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari - non potendo pervenire ad una visione collegiale del giudizio espongono i seguenti giudizi differenziati.
I commissari G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca ritengono che il candidato abbia sviluppato significative
attività sia sul piano della didattica che della ricerca.
Dai contributi presentati emerge la figura di un ricercatore con solida e variegata esperienza che opera nel
quadro delle problematiche di integrazione delle diverse competenze e fasi procedurali, con particolare
attenzione alle ricadute operative. Dalla sua produzione emerge fortemente una attenzione alle
problematiche della costruzione storica e della sua conservazione con ricadute utili per gli interventi nei
contesti territoriali studiati.
Nel complesso la produzione scientifica descritta è caratterizzata da adeguato rigore metodologico con
contributi di originalità.
Per quanto sopra i commissari G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca giudicano più che sufficiente l’attività
scientifica e didattica del candidato ritenendolo – negli ambiti della presente valutazione comparativa complessivamente idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
I commissari A. Gottfried e M. Lemma ritengono che il candidato sia caratterizzato da un profilo di non
elevata rilevanza dal punto di vista dei risultati scientifici spendibili nell’ambito della presente valutazione
comparativa, dedicati principalmente all’analisi delle tipologie edilizie e costruttive dell’edilizia storica ed al
progetto di recupero. Si registra invece una sostanziale divergenza tra gli ambiti istituzionali di ricerca a cui il
candidato ha negli ultimi anni partecipato ed i contenuti dei suoi lavori scientifici, mostrando una ridotta
capacità di relazionarsi con gruppi di ricerca più ampi e di finalizzazione degli esiti di ricerche strutturate in
campo nazionale.
L’analisi delle pubblicazioni evidenzia una ridotta originalità ed innovatività dei contenuti proposti, che limita
in notevole misura il potenziale portato di interesse di alcune ricerche svolte sul territorio o relative al
progetto di recupero. Anche il rigore metodologico non appare in molti casi obiettivamente evincibile
dall’analisi dei testi.
Per quanto sopra i commissari A. Gottfried e M. Lemma giudicano sufficiente l’attività scientifica e didattica
del candidato ritenendolo però – negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente
non idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
CANDIDATO NICOLELLA MAURIZIO
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari – non potendo pervenire ad una visione collegiale del giudizio espongono i seguenti giudizi differenziati.
I commissari proff. G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca ritengono che il candidato abbia perseguito negli
anni una linea di ricerca caratterizzata da alcuni limiti metodologici e da discutibili risultati sul piano della
concreta applicabilità. I suoi lavori sono tutti pertinenti al settore disciplinare; peraltro in essi non si
riscontrano elementi di innovatività mentre modelli categoriali proposti hanno un interesse essenzialmente di
valenza tassonomica, risultando privi di operatività.
Tale insoddisfacente esito deriva da incertezze metodologiche e da una non chiara derivazione probabilistica
degli approcci usati dal candidato. La rilevanza editoriale delle pubblicazioni non è sempre elevata.
Per quanto sopra i commissari G. Carrara, M. De Grassi e S. Mecca giudicano sufficiente l’attività scientifica e
didattica del candidato ritenendolo però – negli ambiti della presente valutazione comparativa complessivamente non idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
I commissari A. Gottfried e M. Lemma ritengono che il candidato abbia condiviso negli anni una linea di
approfondimento con gruppi che hanno coordinato a livello nazionale queste ricerche, e che hanno trovato
significativi riscontri in ambiti di ricerca anche sovranazionale, propiziando - da parte enti normativi (UNI e
ISO in particolare) - anche il varo di norme volontarie oggi assunte come riferimento in quella area tematica.
Nel corso della sua attività scientifica si registra una sostanziale convergenza tra gli ambiti istituzionali di
ricerca a cui il candidato ha partecipato e la sua produzione scientifica, pur riscontrando un limitato tasso di
originalità ed innovatività riconducibile all’attività del singolo candidato.
La rilevanza della collocazione editoriale degli esiti della sua attività appare in un caso di rilevante interesse.
Per quanto sopra i commissari A. Gottfried e M. Lemma giudicano più che sufficiente l’attività scientifica e
didattica del candidato ritenendolo – negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente
idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
CANDIDATO PETRELLA PASQUALE
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari ritengono – in collegiale unanimità – di esprimere il seguente giudizio.
Il candidato presenta pubblicazioni prevalentemente a firma singola o con indicazione dell’apporto
individuale, che sviluppano i filoni di ricerca relativi all'ambito della progettazione e installazione degli
impianti tecnici e della loro integrazione nell’edilizia e all'ambito dello studio degli elementi costruttivi, temi
parzialmente attinenti al settore scientifico disciplinare ICAR/11.
Le pubblicazioni presentate, costituite da volumi monografici o interventi in volumi monografici, hanno avuto
una diffusione prevalentemente a scala regionale. Apprezzabile la continuità della produzione scientifica
svolta in più di 33 anni.
Sulla base dei titoli e delle pubblicazioni presentate e in rapporto ai criteri di valutazione definiti nel verbale
della seduta telematica i commissari ritengono che il candidato, pur avendo prodotto lavori di rilevante
interesse manualistico e didattico e dimostrato elevata capacità di sistematizzazione, abbia svolto una attività
di ricerca scientifica priva di rilevanti elementi di originalità ed innovatività.
Per quanto sopra la commissione giudica nel suo complesso sufficiente l’attività scientifica e didattica del
candidato ritenendolo però – negli ambiti della presente valutazione comparativa - complessivamente non
idoneo per ricoprire il ruolo in concorso.
GIUDIZI INDIVIDUALI (Prova didattica)
CANDIDATO GIRETTI ALBERTO
Commissario prof. Mario De Grassi
Il candidato ha svolto la lezione sul tema “La diagnostica edilizia: strumenti e metodi di valutazione del
comportamento nel tempo di materiali e componenti” sviluppando una esposizione che viene articolata con
competenza e chiarezza. Buona la capacità comunicazione. Il giudizio è molto soddisfacente.
Commissario prof. Gianfranco Carrara
Il candidato ha svolto la lezione sul tema “La diagnostica edilizia: strumenti e metodi di valutazione del
comportamento nel tempo di materiali e componenti” dimostrando notevole competenza della materia, della
quale ha fornito adeguata trattazione e approfondimento degli argomenti con proprietà di linguaggio,
vivacità di esposizione con capacità di coinvolgimento dell’uditorio.
Commissario prof. Arie Gottfried
Il candidato ha affrontato il tema della lezione in modo abbastanza approfondito. L’esposizione degli
argomenti è stata molto chiara per alcuni aspetti e un po’ meno sistematica per altri.
In generale ha dimostrato una discreta capacità di comunicazione.
Commissario prof. Saverio Mecca
Il candidato ha svolto la lezione assegnata dal titolo: La diagnostica edilizia, strumenti e metodi di
valutazione del comportamento nel tempo di materiali e componenti. Il candidato ha inizialmente definito la
tematica della lezione e ha mostrato la struttura complessiva di un corso di Diagnostica edilizia, indicando i
principali argomenti, le metodologie e gli strumenti, e ha quindi affrontato specifici approfondimenti
dell’approccio alla diagnostica, dei metodi assunti e degli esiti operativi. Il livello di approfondimento è
buono e adeguato ad una formazione specialistica.
I contenuti esposti sono chiari e aggiornati al dibattito internazionale.
Il linguaggio utilizzato, la schematizzazione concettuale e le esemplificazioni proposte sono efficaci e capaci
di coinvolgimento degli studenti.
Commissario prof. MASSIMO LEMMA
Il candidato ha esposto il tema prescelto (La diagnostica edilizia: strumenti e metodi di valutazione del
comportamento nel tempo di materiali e componenti) con apprezzabili livelli di approfondimento, in
relazione al tempo concesso per l’esposizione. Buona la chiarezza nella esposizione dei contenuti, potendosi
valutare positivamente la capacità di comunicazione degli argomenti oggetto della discussione e la capacità pur giudicata nella particolare condizione concorsuale in cui i commissari assumono il ruolo di discenti - di
coinvolgere e sollecitare l’attenzione dell’uditorio.
GIUDIZI COLLEGIALI (Prova didattica)
CANDIDATO GIRETTI ALBERTO
Il candidato affronta il tema relativo a LA
DIAGNOSTICA EDILIZIA: STRUMENTI E METODI DI
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NEL TEMPO DI MATERIALI E COMPONENTI con sicurezza e ordine
espositivo. Il buon livello di approfondimento e la chiarezza nella esposizione dei contenuti,
forniscono indicazioni evidenti riguardo alla capacità di comunicazione del candidato, e alla sua
maturità nell’esporre gli argomenti oggetto della discussione; buona appare infine la capacità di
coinvolgere e sollecitare l’attenzione di chi ascolta.
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Verbale Relazione Finale ssd ICAR/11