se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità Anno XXXIX - SETTEMBRE 2012 - Una copia 2,50 9/2012 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità Città di Barletta Medaglia d’Oro al Valor Militare Medaglia d’Oro al Merito Civile Città della Disfida (FOTO DICORATO) della 9/2012 resistenza e della memoria La Storia… fuori sacco Progetto triennale 2009-2012 Proposte dell’Archivio della Resistenza e della Memoria Le persone che fanno la… STORIA 9 9 Nuove strategie per rilanciare la competitività del distretto industriale di Barletta Economia Anche il distretto industriale di Barletta punta sull’export di Emmanuele Daluiso 11 La mafia oggi Perché la mafia non è stata battuta di Gaetano Nanula 13 Fisco L’Imu da (futuribile) imposta municipale a (disconosciuta) imposta patrimoniale di Biagio Cavaliere 11 18 19 20 15 Urbanistica Per aree di edilizia residenziale di N. Vendola e A. Barbanente 16 GOS L’offerta formativa del GOS: i nuovi corsi partono ad ottobre 22 Vita amministrativa Istituzione dell’Osservatorio delle attività Produttive: la II Commissione 27 17 Secondo Falcone la mafia è un fenomeno umano che ha un inizio ed una fine 1329 consiliare approva il regolamento di Rosa Cascella 29 Cultura ebraica Lech Lechà: consuntivo di un grande successo di Luciana Doronzo 31 Mese della Memoria Le persone che fanno la… Storia di Luigi Di Cuonzo Confcommercio Maggiore presenza femminile a tutti i livelli di “governance” del nostro Paese di Rosy Daleno Chiesa Grazie don Enzo del Consiglio Pastorale Ricordo Cento anni fa, il prof. Lattanzio di Renato Russo 32 33 34 35 L’Imu da (futuribile) imposta municipale a (disconosciuta) imposta patrimoniale Archeoclub di Barletta Le prospettive di rilancio di Canne finora solo buone intenzioni di Pietro Doronzo Sesta provincia Pronti ad abbandonare Bari per la sesta provincia di Giuseppe Palella FIOF Progetto Revolution 2013: Festival Internazionale Orvieto Fotografia di Ruggiero Dibenedetto Scuola Il saluto del IV Circolo S.Domenico Savio al suo dirigente che va in pensione A tutta penna, news dalla “Renato Moro” Libri I racconti di nonna Francesca di Francesca Piazzolla 19 Orientare lo sguardo sul passato per assicurare pace e prosperità Settembre per il futuro 2012 37 39 41 Vita di Club Il Rotary Club, faro e legante del territorio durante l’anno rotariano 20112012 di Mauro Lopizzo Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca Università Terza Età L’Unitre di Margherita di Savoia un modo di stare insieme, coniugando cultura e divertimento di Ruggiero Mascolo 43 Recensione Yoga, nel cuore dei bambini di Carmen Palmiotta 44 Sport Calendario della prima divisione Girone B 27 Ricordo del prof. Ruggero Lattanzio a cent’anni dalla nascita (27 luglio 1912) 45 45 5a nel mondo: e vi par poco? Pia Lionetti alle Olimpiadi di Londra di Paola Russo 7 46 Ricordo La scomparsa di Giuseppe Dibenedetto di Renato Russo 47 Arte Dark Matter al Castello di Barletta RUBRICHE 6 7 Lettere al direttore -E da noi, nessun pericolo di terremoti? -Eraclio in Cina - Quelle carte di F. S. Vista - La scomparsa di Elio Messinese - Che bei ricordi! Norcia 1973 8 Pia Lionetti alle Olimpiadi di Londra: la migliore delle italiane, quinta nella graduatoria dei valori mondiali - Quel prefabbricato degli anni Sessanta - Di Pietro e Grillo: che accoppiata! (in attesa di Maroni) -Troppe associazioni culturali a scapito della partecipazione - Incidenti evitabili - Abbattimento delle barriere architettoniche -E la raccolta dell’umido? Boh! - Il sito archeologico di Canne della Battaglia 12 Libri del mese • L’ultimo giorno •Respiro corto a cura di libreria Liverini 48 Vernacolo L’eccidie di uerd mun’c’pal d Varrett di Angelo Raffaele Nanula TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 4 IL FIERAMOSCA settembre 2012 settembre 2012 IL FIERAMOSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore La scomparsa di Elio Messinese www.ilfieramosca.it e-mail [email protected] [email protected] [email protected] E da noi, nessun pericolo di terremoti? Vada per l’Abruzzo, ma sembrava che la regione della Emilia Romagna fosse immune dal pericolo di terremoti. E noi, in Puglia specialmente nel Nord-Barese, siamo proprio sicuri di poter stare tranquilli? In passato abbiamo avuto episodi di terremoti? Raffaele Di Cuonzo n° 9 - settembre 2012 anno XXXIX Direttore responsabile Renato Russo Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol - Freelife Matt Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 Barletta e-mail: [email protected] http://www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 Associato accedi a Il Fieramosca on line Come abbonarsi • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 25,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 6 IL FIERAMOSCA In passato la nostra area geografica è stata soggetta a due importanti episodi sismici: nel 1560 e nel 1731. L’11 maggio del 1560 alle 4.40 una scossa dell’8° grado della scala Mercalli, con epicentro fra Bisceglie e Barletta, causò gravi danni alle città ubicate all’interno di questo perimetro. In quella fatidica dinamica si verificarono enormi danni a cose e persone, e l’evento sismico si ripetè una settimana dopo, il 18 maggio, alle 9 del mattino, questa volta con scosse con una intensità pari al 3° grado. Le vittime furono circa trecento e notevoli i danni alle case e ai monumenti, specialmente alla stabilità di alcune chiese. L’altro evento sismico fu registrato nella stessa area geografica il 20 a il 21 marzo del 1731, alle 9,45, provocando anche questa volta circa 500 vittime e notevoli danni agli edifici specialmente religiosi. A Barletta fu lesionato il campanile e la facciata del monastero di S. Ruggero e fu in quella circostanza che i Barlettani adottarono la Madonna della Sterpeto come loro Santa Protettrice. Il Comune infatti, il 31 maggio del 1732, deliberò di mettere la città nelle mani della Madonna dello Sterpeto e a questo scopo fece istanza all’Arcivescovato di Trani. Avuto il consenso quello stesso giorno, organizzò una processione e in cima alla pala marmorea dell’altare maggiore del Vecchio Santuario fu scritto PROTEGAM CIVITATEM ISTAM ET ERO VOBIS IN PRAESIDIUM. (da Isaia 32, 28 e dai Paralipomeni 19, 32). Eraclio in Cina Abbiamo inviato copie della nostra pubblicazione illustrata ER A C L I O FRA STORIA E LEGGENDA, nella versione cinese, alcune alla mostra internazionale del libro di Shangai, e altre a Pechino, presso l’istituto Italiano di cultura, il L’Istituto Italiano di Cultura di quale ci ha Pechino riceve una copia del liproposto una bro “Eraclio” in italiano, inglese presentazio- e cinese, editi dall’Editrice Rotas ne in loco del testo o attraverso la diretta presenza dell’autore oppure attraverso un collegamento video-internet che coinvolgesse magari anche i livelli istituzionali dell’Ambasciata italiana a Pechino e del Comune di Barletta. Nella foto allegata, Simona Xiaomei con l’addetto culturale italiano a Pechino, reggono copia del libro nella versione cinese e inglese. Quelle carte di F. S. Vista Circa un anno fa un amico (o un’amica) di cui non ricordiamo il nome, ci chiese una documentazione su Francesco Saverio Vista. E noi di buon grado gliela affidammo e non ci segnammo il nome perché doveva trattarsi di persona assai affidabile, e con quel documentatissimo dossier gli affidammo altresì il testo originale di Barletta prima e dopo il 1860. Ora, a distanza di tanto tempo, questo nostro amico dopo le sue ricerche, ha dimenticato di riportarci quelle carte per cui gli saremmo grati - nel caso leggesse questo comunicato - di volercele rendere perché per noi, per il nostro archivio, sono molto preziose. Nel momento in cui andiamo in macchina apprendiamo con grande rammarico della scomparsa del nostro amico Elio Messinese che per tanti anni, come appassionato cultore della storia di Barletta, ci ha mandato lettere e scritti del suo tempo. Da quasi quarant’anni (dal 1974) viveva ormai a Barcis, vicino Pordenone, ma l’amore per Barletta non l’aveva mai abbandonato e il filo che lo legava alla nostra città - per sua stessa ammissione - a parte i parenti stretti, era proprio il Fieramosca al quale, un lontano giorno dell’ottobre del 2003 inviò una poesia che noi pubblicammo intitolata Nostalgia di Barletta. Alla famiglia le nostre più affettuose condoglianze col rimpianto di non poterlo ancora vantare fra i nostri più affezionati collaboratori. La redazione 2012 Caro direttore, ti sarei grato se pubblicassi questa fotografia che mi fa riandare indietro nel tempo, 40 anni fa a Norcia, quattro bimbi ospiti di Suor Maria. Alla sua destra Roberto Tupputi e Isaelena Guglielmi; alla sua sinistra Giuseppe Tupputi (oggi parroco della Sacra Famiglia) e Giuseppe Guglielmi. Rosa Rizzi Guglielmi Quel prefabbricato degli anni Sessanta Sono un vostro affezionato lettore, non solo del Fieramosca ma anche di molte vostre opere storiche. In particolare debbo apprezzare quelle fotografie che riportate di vecchie scolaresche di tanti anni fa dove ogni tanto riconosciamo un parente allora bambino o un nostro professore che magari oggi non c’è più. E a proposito di scuola di un tempo che fu, vi sarei molto grato se riusciste a rintracciare e a pubblicare una foto di quel prefabbricato costruito agli inizi degli anni Sessanta in via Mura del Carmine, non lontano dalla chiesa, e che servì per qualche anno (credo fino al 1965) per ospitare provvisoriamente una sezione distaccata di Scuola Elementare (quale, non ricordo). Ci terrei perché in una di quelle aule frequentai le mie scuole elementari… Tobia Dimonte Di Pietro e Grillo: che accoppiata! (in attesa di Maroni) Dunque Di Pietro ha rotto con Bersani, e quindi col PD, per tentare un’accoppiata con Grillo. Tutto è partito dall’esito delle recenti elezioni, quando Grillo, con le sue altissime percentuali, ha ridimensionato Di Pietro il quale, nel suo programma politico, ha sempre avuto soltanto uno scopo quello di aumentare i consensi elettorali. Capisco l’amarezza del capogruppo alla Camera De Donato, quando critica il suo leader che continua ad attaccare il presidente Napolitano arrivando a dire … che è persino peggio di Berlusconi! Ora Grillo pare voglia proporre un referendum per uscire dall’euro e ripristinare la lira, seguito a ruota da Maroni un altro ammiratore dei grillini e delle loro stravaganze. Antonio Piccolo La redazione settembre Che bei ricordi! Norcia 1973 settembre 2012 Troppe associazioni culturali a scapito della partecipazione Sono stato qualche giorno fa nella Sala rossa del Castello per un incontro culturale; al tavolo un oratore venuto da Bari - mi pare - ed altri cinque ospiti. Gli spettatori, una dozzina in tutto. Mi sono sentito a disagio, con l’aggravante che quel giorno stesso Teleregione trasmetteva un servizio sull’evento. Mi chiedo se gli organizzatori si fossero adoperati per informare la gente, almeno gli iscritti alla propria associazione! Il fenomeno però è molto più diffuso di quanto non sembri. Credo che la colpa sia in parte delle torride giornate - per giunta infrasettimanali - ma in parte anche per il numero esagerato di incontri programmati. Credo che Barletta conti allo stato qualcosa come una cinquantina di associazioni culturali, a parte i clubs sociali tradizionali come Lions, Rotary, Zonta, Soroptimist etc. Non vi sembra che siano tanti? troppi? Francesco Cafagna IL FIERAMOSCA 7 Lettere al direttore Incidenti evitabili Intorno alle ore 17.30 del 21 agosto 2012 c’è stato l’ennesimo incidente automobilistico sull’incrocio tra via Libertà e via Girondi, strade entrambe a senso unico di marcia. La continua ripetizione, sempre sullo stesso incrocio, di incidenti del tutto simili tra loro non è più tollerabile. Quasi sistematicamente i veicoli transitanti su via Libertà e provenienti da via Alvisi negano la precedenza a cui hanno diritto i veicoli provenienti da via Girondi. C’è, infatti, su via Libertà, immediatamente prima dell’incrocio con via Girondi, il segnale di dare precedenza che, non so quanto ragionevolmente, ha da poco sostituito il preesistente segnale di fermarsi e dare precedenza (cioè di stop). Quel segnale di dare precedenza, come già il preesistente segnale di fermarsi e dare precedenza, è tuttavia scarsamente percepibile dai veicoli provenienti da via Alvisi perché posto sull’estrema destra della carreggiata, che si allarga improvvisamente prima dell’incrocio con via Girondi e che è in quel punto quasi sempre occupata, oltre che da cassonetti per la raccolta dei rifiuti, anche da alcuni autoveicoli che sostano a spina (a 45°) e a pettine (a 90°). La presenza di questi autoveicoli in sosta rende improbabile non solo la percezione del segnale di dare precedenza ma anche il tempestivo avvistamento dei veicoli che, con diritto di precedenza, provengono da via Girondi. La soluzione del piccolo (ma, se trascurato, grave) problema potrebbe consistere, a mio modesto avviso, non solo nel ripristino del precedente segnale verticale di fermarsi e dare precedenza (cioè di stop), accompagnato dal segnale orizzontale costituito dalla relativa striscia trasversale o linea di arresto, ma anche, e principalmente, dal restringimento della carreggiata in prossimità dell’incrocio mediante la realizzazione di un marciapiede che occupi lo spazio su cui sostano abitualmente, a spina e a pettine, gli autoveicoli di cui si è detto. In quel punto di via Libertà, insomma, non devono più sostare autoveicoli o cassonetti che, pericolosamente, impediscano o rendano difficoltosa la necessaria piena visibilità dell’incrocio con via Girondi e del relativo segnale verticale di prescrizione. È appena il caso di aggiungere che, realizzato il marciapiede di cui sopra si è detto, il segnale verticale di dare precedenza, o quello auspicato di fermarsi e dare precedenza, dovrà essere spostato dall’estrema destra della strada al bordo esterno del marciapiede medesimo, vicino alla carreggiata. In questo modo quel segnale sarà davvero reso visibile agli automobilisti. L’art. 79 del regolamento di cui al D.P.R. 16/12/1992 n. 495 modificato con D.P.R. 16/9/1996 n. 610, di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, dispone, nel primo comma, che Per ciascun segnale deve essere garantito uno spazio di avvistamento tra il conducente ed il segnale stesso libero da ostacoli per una corretta visibilità. In tale spazio il conducente deve progressivamente poter percepire la presenza del segnale, riconoscerlo come segnale stradale, identificarne il significato e […] attuare il comportamento richiesto. avv. Mario C.A. Ferrara 8 IL FIERAMOSCA Economia Anche il distretto industriale di Barletta punta sull’export Abbattimento delle barriere architettoniche Gentile direttore, Mi permetto di utilizzare il suo giornale come strumento per comunicare con il sig. Sindaco di Barletta e gli eventuali assessori che siano responsabili del rispetto delle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono una fisioterapista, nonché mamma di tre bambini piccoli, con cui continuo ad usare passeggini per i vari spostamenti a piedi. Già attiva in passato, data la professione che svolgevo a contatto con i disabili, relativamente alla difficoltà di spostamento di queste persone per la mancanza di rampe sui marciapiedi delle zone meno nuove della nostra città, mi ritrovo ormai dalla nascita del mio primo bambino a dover letteralmente combattere per strada (vedi via Barberini in primis) contro la difficoltà di camminare sui marciapiedi, perché troppo stretti o magari occupati anche da pali dell’illuminazione o banchi di fruttivendoli e pescherie più o meno autorizzati. Mi chiedo, ora, se sia normale e civile in una città del nostro calibro, che sia costretta quasi per tutto il tratto che percorro, a camminare per strada, fra le auto a loro volta infastidite, con la piccola nel passeggino e gli altri due bambini ai rispettivi lati, con il rischio di essere travolti da qualche automobilista meno attento. I banchi espositivi delle attività su citate possono benissimo e anzi devono (igienicamente parlando) rimanere nei locali adibiti alla vendita. Spero con tale lettera di attirare l’attenzione di qualche politico, che prenda a cuore questa ormai insostenibile situazione. Grazie dello spazio concessomi Federica Filannino Il quadro macroeconomico internazionale e nazionale alla luce del recente rapporto “L’Italia nell’economia internazionale. Rapporto 2011-2012”, pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE. I dati ISTAT 2011 relativi al distretto industriale di Barletta di Emmanuele Daluiso* L o scenario incerto dell’economia internazionale Lo scenario economico internazionale rimane ancora molto incerto. Le previsioni dei maggiori organismi internazionali (FMI, OMC) prefigurano che il PIL mondiale nel 2012 subisca un rallentamento rispetto al 2011, che a sua volta ha subito un rallentamento rispetto al 2010. Il rallentamento dell’economia mondiale nel 2012 dovrebbe interessare tanto le economie avanzate che quelle emergenti e in via di sviluppo. Su tali incertezze influiscono le dinamiche relative ai debiti sovrani e alle capacità di risposta dei vari Paesi, soprattutto le dinamiche che caratterizzano l’area euro. La ripresa del commercio mondiale dopo la crisi globale del 2008… E la raccolta dell’umido? Boh! … allora si fa o non si fa più la raccolta dell’umido? Abito in una strada del centro cittadino e inizialmente, quando partì la campagna per la raccolta dell’umido, me ne compiacqui e fui solerte nel fare la differenziata… Poi venne il problema della difficoltà dell’approvvigionamento dei sacchetti (che fui costretta a procurarmi a mie spese)… e ora? È come se quella raccolta non si facesse più. A parte la mancata pubblicizzazione, è che proprio non noto più da tempo la macchina che scarica gli appositi contenitori. Mi piacerebbe essere smentita. Una signora che abita in via Alfredo Casardi Il sito archeologico di Canne della Battaglia Caro direttore, Da alcuni mesi sul suo autorevole periodico non si parla più del sito archeologico di Canne della Battaglia. Ci fu un po’ di movimento, per un certo periodo, a seguito degli interventi del lettore Mario Mariani che estrinsecò concetti ed idee d’impresa sicuramente rifiutate dalle nostre locali integerrime associazioni culturali che si limitano solo e unicamente a criticare, attraverso la stampa, storture e difetti del nostro sistema culturale cittadino ma in quanto a proposte da loro avanzate eccole: finanziamenti, finanziamenti, finanziamenti. Non è che bisogna essere grandi “scienziati” per fare gli ecologisti e i custodi del sito archeologico di Canne, ad esempio, denunciando difetti burocratici come per le competenze tra Comune e Provincia a seguito dell’incendio dei pini di Canne o lamentando, anche con veemenza, la solita annosa chiusura di alcuni contenitori culturali proprio il giorno di Ferragosto. Ma le proposte? I programmi? dott. Luigi Di Cuonzo settembre 2012 Lo scoppio della crisi finanziaria internazionale del 20072008, conseguente allo scoppio della bolla immobiliare americana e alla crisi dell’intero sistema finanziario internazionale, ha fatto sentire i suoi effetti sull’economia reale nel 2009, con una contrazione del PIL mondiale pari a -0,6%, di fatto concentrata tutta nelle economie avanzate (-3,6%), visto che le economie emergenti ed in via di sviluppo hanno registrato nello stesso anno un valore positivo (+2,8%). La ripresa economica del 2010, che è parzialmente continuata nel 2011, ha portato ad una forte ripresa anche del commercio mondiale, che nel 2011 ha registrato un valore complessivo delle esportazioni di merci e servizi pari a circa 22.000 miliardi di dollari, nettamente superiore al picco pre-crisi di circa 19.800 miliardi, registrato nel 2008, mentre la stima per il 2012 indica il raggiungimento di un valore di 22.800 miliardi di dollari. I valori delle esportazioni del 2011 e quelli del 2012 sono valori monetari mai raggiunti prima dal commercio mondiale, segno che il processo di globalizzazione dell’economia è più che mai all’opera, che la crisi finanziaria scoppiata nel 2008 non ha intaccato in termini sostanziali. … e la ripresa dell’export italiano, soprattutto verso le economie emergenti La positiva dinamica delle esportazioni a livello mondiale ha interessato anche l’Italia, che ha visto incrementare il suo export, nel 2010 e nel 2011, dopo il crollo del 2009. Nel 2011 l’export ha raggiunto il valore di circa 376 miliardi di euro, rispetto a circa 292 miliardi di euro del 2009 e al picco pre crisi del 2008 pari ad oltre 369 miliardi di euro. settembre 2012 L’incremento dell’export italiano nell’ultimo biennio ha riguardato soprattutto i Paesi extra Ue rispetto ai Paesi UE, segno che le imprese italiane dopo la crisi hanno iniziato a guardare con maggiore convinzione alle economie emergenti e in via di sviluppo. Fra il 2009 e il 2011 la quota dell’export italiano verso i Paesi Ue si è ridotto dal 57,5 al 55,8% e quello verso i Paesi non Ue è aumentato dal 42,5 al 44,2%. Il basso grado di apertura commerciale italiano, che limita la crescita economica La positiva dinamica dell’export italiano sconta, tuttavia, le difficoltà strutturali del grado di apertura dell’economia nazionale rispetto al commercio internazionale, che rimane a livelli molto più bassi rispetto alla media dell’Unione europea. Tra il 2002 e IL FIERAMOSCA 9 La mafia oggi Economia registrati a livello nazionale (+28,8%) e regionale (+41,9%). Consideriamo anche che in questo biennio di ripresa e boom del commercio mondiale, come abbiamo detto sopra, l’export mondiale è cresciuto del +19,4%. Perché la mafia non è stata battuta … che deve ancora aprirsi adeguatamente al commercio internazionale di Gaetano Nanula* Segnali dunque importanti per l’export locale, che però sono soffocati dal basso grado di apertura internazionale del distretto industriale, pari appena al 18,4% della media nazionale, che evidentemente resta ancora molto legato alla domanda interna e a quella locale. Un segnale molto preoccupante, visti gli scenari recessivi dell’economia italiana legati alle manovre sulla riduzione e ristrutturazione del debito pubblico che caratterizzeranno i prossimi anni. Per altro, l’analisi dei dati della destinazione geografica dell’export del distretto industriale di Barletta fa emergere un ulteriore segnale di preoccupazione, poiché i flussi esportativi di questi ultimi anni si sono andati concentrando verso i Paesi UE, che possiamo considerare economie mature e alle prese con i gravi problemi dell’eurozona, piuttosto che verso i Paesi extra Ue e segnatamente verso le economie emergenti e in via di sviluppo. Un segnale in controtendenza rispetto a quanto possiamo vedere a livello nazionale e regionale, dove la ripresa dell’export di questi ultimi anni si è prevalentemente diretta presso i Paesi extra UE. Nuove strategie per rilanciare la competitività del distretto industriale di Barletta il 2011 il valore della somma delle esportazioni e importazioni rispetto al PIL è passato dal 48,5 al 56,6%, dopo aver toccato il picco del 57% nel 2007. Nello stesso periodo l’Unione europea è passata dal 66,6 all’83,2% e la Germania dal 64,5 al 93,9%. Le difficoltà economiche italiane, che prevedono una fase recessiva più intensa di quella dell’eurozona, sono dunque da ricondurre a cause interne, piuttosto che a cause esterne. Una maggiore apertura internazionale gioverebbe all’economia italiana, ma le difficoltà connesse alla riduzione e ristrutturazione del debito pubblico ostacolano livelli di competitività internazionale dell’economia italiana più sostenuti. I segnali di ripresa dell’export del distretto industriale di Barletta … Anche il distretto industriale di Barletta - che comprende, secondo la classificazione dei sistemi locali del lavoro ISTAT, anche i comuni di Andria, Canosa, Margherita di Savoia, Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani, Trinitapoli ed è caratterizzato dalla presenza di imprese manifatturiere di piccola e media dimensione - ha puntato sull’export per superare la crisi globale scoppiata nel 2007-2008. I dati export del distretto indicano nel 2011 l’anno di forte ripresa con un +18,5%, superiore ai dati registrati a livello nazionale (+11,4%) e regionale (+17,9%), che ha controbilanciato un 2010 negativo (-10,1%). Nel complesso del biennio 2010 e 2011 il distretto industriale di Barletta recupera un +6,6%, che però resta molto sotto i dati 10 IL FIERAMOSCA La difficoltà delle imprese e della produzione locali di andare sui mercati esteri, soprattutto quelli più strategici ed in crescita fuori dall’Unione europea, e le prospettive incerte riguardanti i consumi interni fanno emergere la necessità di accelerare i processi di innovazione e internazionalizzazione del sistema produttivo locale, un processo che deve coinvolgere prioritariamente quei settori locali con le maggiori possibilità in tempi brevi di apertura internazionale, quali il sistema moda, il lapideo, l’agroalimentare, il turismo. È necessaria una strategia lungimirante in grado di puntare principalmente ad una presenza stabile delle imprese locali sui mercati più strategici (Russia, Cina, India, Brasile, ecc…), ma anche in grado di puntare alla nascita in loco di nuove imprese a vocazione internazionale, anche favorendo una attrazione di investimenti esteri. Una strategia complessa ma necessaria, che comporta una forte collaborazione fra le stesse imprese e fra queste e le istituzioni locali, regionali e nazionali. * Vice Presidente Euro* IDEES-Bruxelles STUDIO DENTISTICO CANFORA dei Dottori Cesare e Rita Canfora anni Da 40 servizio o tr s al vo 011) (1971-2 •Chirurgia dentale •Odontoiatria estetica •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® •Protesi fisse e mobili •Impianti immediati ed osteointegrati •Paradontologia Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 www.studiocanfora.it • [email protected] settembre 2012 G iovanni Falcone osservò che la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio e avrà una fine. D’accordo. La prima legge antimafia è del 1965 e da allora sono passati 47 anni, quasi mezzo secolo. Fu adottata su suggerimento della Commissione che indagò sulla strage di Ciaculli, una località nei dintorni di Palermo: fu abbandonata una Giulietta imbottita di tritolo in una strada di campagna, e furono chiamati i Carabinieri, che si presentarono in cinque, accompagnati da due artificieri dell’esercito. Come incominciarono a mettere mano alla Giulietta, un boato annientò i sette presenti. Ma fu una legge poco efficace, perché si limitò ad estendere agli indiziati di mafia la cosiddetta sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, una misura di prevenzione a carattere personale, prevista per le persone socialmente pericolose, consistente nell’obbligo di eleggere la propria dimora, di non allontanarsi senza il preventivo permesso dell’autorità di pubblica sicurezza, di non uscire al mattino prima e di non rincasare alla sera dopo una determinata ora, ecc. La seconda legge antimafia è del 1982, la cosiddetta legge Rognoni - La Torre, e da allora sono passati esattamente 30 anni. Fu approvata all’indomani del delitto Dalla Chiesa e recava una innovazione di straordinario rilievo, perché aggiungeva alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, una misura di prevenzione a carattere patrimoniale, consistente nell’applicazione del cosìddetto parametro del possesso ingiustificato di patrimonio: all’indiziato di mafia veniva sequestrata e poi confiscata quella parte del patrimonio non giustificata dalla redditività del suo lavoro ufficialmente svolto, redditività individuata praticamente dal reddito dichiarato ai fini fiscali. Si voleva così prosciugare in una sola volta, con criterio di sintesi conclusivo, tutto l’accumulo di ricchezza riconducibile all’illecita produttività economica del mafioso. Tanto più che per la ricostruzione del suo patrimonio, venivano svolte indagini anche nei confronti di tutto l’entourage dell’indiziato e cioè del coniuge, dei figli, dei conviventi, nonché delle persone fisiche o giuridiche, imprese, società, enti, consorzi ed associazioni, dei cui beni, direttamente o indirettamente, in tutto o in parte, il mafioso potesse disporre. Come si vede, il legislatore voleva un sistema di controlli particolarmente ampio, totalizzante ed allo stesso tempo penetrante e stringente, intorno alla figura del mafioso, perseguendo uno scopo di imbrigliamento complessivo di tutti i suoi averi, anche se posseduti attraverso prestanomi o schermature giuridiche, al fine di verificare alla radice la legittimità della loro provenienza, con effetti d’interdizione per quella parte del patrimonio che dovesse superare i limiti di risparmio e di accumulo consentiti dalla sua attività ufficialmente svolta. Ed allora, dopo 47 anni dalla prima legge antimafia e soprattutto dopo 30 anni dalla legge Rognoni - La Torre, che imperniava la propria efficienza sul sequestro e poi la confisca del patrimonio - con particolare riferimento alle disponibilità finanziarie - di provenienza illecita, si può dire che la mafia sia stata espropriata delle sue immense ricchezze? che sia stata finalmente battuta o - come settembre 2012 I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella profezia di Giovanni Falcone - che possa essere almeno prospettata la sua fine? Basta leggere l’ultima relazione della Commissione antimafia, presentata al Parlamento nel gennaio di quest’anno dal Presidente Sen. Pisanu, per rendersi conto che il fenomeno anziché regredire, si è di molto potenziato; dalle regioni d’origine si è espanso e consolidato su tutto il territorio nazionale; non c’è regione italiana che possa dirsi attualmente affrancata dal fenomeno mafioso. La situazione è perfettamente colta in una frase lapidaria che si legge in premessa (pag. 10) alla citata Relazione: “Se molto sappiamo su come i capitali mafiosi vengono raccolti (racket, usura, droga, gioco illegale, contraffazione, schiavismo, armi e rifiuti), ancora poco sappiamo su come vengono occultati e investiti nell’economia legale e nei circuiti finanziari nazionali e internazionali”. In verità, è sempre stato relativamente semplice pervenire alla conoscenza del patrimonio immobiliare del mafioso, delle sue aziende, palazzi, ville, appartamenti, stabilimenti, terreni, ristoranti, negozi, ecc. anche se posseduti attraverso schermature giuridiche o prestanomi del suo entourage; tali possibilità conoscitive rientrano nella normale specializzazione investigativa delle Forze di Polizia, ma con riguardo alla ricchezza finanziaria una fitta nebulosa dissolve i contorni dell’orizzonte. Il sistema bancario e dell’intermediazione finanziaria è composto da circa 800 banche, da un migliaio di fondi comuni mobiliari, da circa 350 altri enti finanziari (di leasing, di factoring, di credito al consumo, ecc.), ma soprattutto da oltre 24 mila intermediari finanziari e da oltre 38 mila agenti in attività finanziarie, più ancora 67 mila mediatori creditizi. Rammentiamo che tali intermediari possono svolgere operazioni che determinano la movimentazione di ingenti capitali, come l’acquisto di partecipazioni societarie, la cartolarizzazione di crediti, la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta, l’emissione di carte di credito e di debito, ogni tipo di finanziamento al consumo, di credito ipotecario, di prestito su pegno, di rilascio di fideiussioni, compresa la locazione di cassette di sicurezza. IL FIERAMOSCA 11 La mafia oggi L’ultimo giorno di Glenn Cooper Nord pp. 470 - 18,60 Milano, oggi. È la crisi più grave che il mondo abbia mai attraversato. Disorientati, giovani e anziani, credenti e atei si pongono tutti le stesse, angoscianti domande: cosa faranno ora che il più grande sogno dell’umanità si è trasformato in un incubo? Cosa succederà allo scoccare dell’ultimo giorno? Boston, qualche mese prima. È l’indagine più complessa che Cyrus O’Malley abbia mai affrontato. Sconvolto, il detective dell’FBI osserva le foto delle vittime: per l’ennesima volta, si chiede perché, dopo averle strangolate, il serial killer abbia praticato loro un minuscolo foro alla base del cranio. Per Cyrus, quel caso è diventato un’ossessione. E non importa se, per risolverlo, sarà costretto a rinunciare a tutto ciò che gli è caro… Londra, 1988. È la sensazione più travolgente che Alex Weller abbia mai provato. In estasi, il ragazzo osserva il fiume di luce che scorre davanti a lui: sull’altra sponda c’è suo padre, che lo esorta a raggiungerlo. Ma, per quanto si sforzi, Alex non riesce a muoversi e, d’improvviso… respiro corto di Masssimo Carlotto Einaudi - Stile Libero Big pp. 210 - 17,00 Sullo sfondo di una Marsiglia mai così affascinante, difesa da inguaribili romantici come il commissario Bourdet e il boss Armand Grisoni, una generazione di criminali del tutto nuovi scende in campo. Hanno studiato. Sono giovani, spregiudicati, e corrono terribilmente veloci. Potranno mai fallire? Zisim, Sunil, Giuseppe, Inez. La Dromos Gang. Si sono conosciuti studiando Economia a Leeds. Brillanti, impeccabilmente vestiti, del tutto amorali ma tra loro fraterni, quattro giovanissimi con pesanti famiglie alle spalle piombano su Marsiglia da ogni parte del globo, per prendersela tutta. Sono convinti che il mondo è di chi corre veloce come il denaro, di chi corre più veloce di tutti, e il resto non merita di vivere. È subito guerra con i vecchi arnesi: un tenace boss corso di lunga carriera, e una poliziotta in disgrazia che ha un’idea tutta sua della giustizia. Mentre un narcotrafficante allo sbaraglio, che porta il nome fatale di un grande calciatore, proverà a giocare la sua esilarante, tragica partita. E Marsiglia, il luogo oggi dello scontro criminale per eccellenza, dove i conflitti si risolvono a colpi di kalashinikov, diventa l’epicentro di un sisma vastissimo, dalle conseguenze del tutto imprevedibili. 12 12 ILILFIERAMOSCA FIERAMOSCA In relazione a questa indecifrabile complessità del sistema bancario e dell’intermediazione finanziaria, per poter individuare le disponibilità finanziarie di un indiziato di mafia sarebbe stato assolutamente necessario avvalersi di un dispositivo informatico centralizzato per il rilevamento della clientela di tutto il sistema, onde enucleare l’articolazione depositaria del cliente mafioso, altrimenti l’occultamento di una qualunque disponibilità finanziaria sarebbe stato facilissimo. Dopo la legge Rognoni - La Torre del 1982, il primo problema era infatti quello di individuare la banca o l’intermediario finanziario presso cui fossero allocate le ricchezze del mafioso, problema adeguatamente affrontato dal Parlamento con la legge 30 dicembre 1991, n° 413 - all’art. 20, commi 2b, 4 e 5 - stabilendo che le banche e tutti gli altri intermediari finanziari avrebbero dovuto comunicare all’Anagrafe Tributaria i nominativi dei propri clienti, di talché, interpellando quell’Anagrafe, si sarebbe potuto abbinare il nominativo dell’indiziato di mafia con l’ente finanziario di cui risultava cliente e qui eseguire i rilevamenti. Soltanto che a quella legge, nei successivi anni, non fu data stranamente esecuzione (!), per cui il problema rimase così irrisolto almeno fino al 2007, allorquando è stato finalmente istituito il cosiddetto “Archivio dei rapporti con operatori finanziari”, che adempie alla funzione dell’abbinamento suddetto. A questa enorme bucatura dal 1982 al 2007, va inoltre aggiunto che, alle richieste della Magistratura e della Polizia Giudiziaria il sistema bancario e finanziario rispondeva - ha sempre risposto - in maniera distorta. I rapporti di conto o di deposito col sistema potevano infatti essere nominativi o al portatore: chiaramente, gran parte della ricchezza di provenienza illecita, che voleva nascondersi, aveva assunto la forma di ricchezza “al portatore”, cioè di ricchezza anonima, di ricchezza cifrata, di ricchezza vagante senza un apparente titolare, trasferibile attraverso la semplice “dazione” del titolo di credito che la rappresentava. In quella montagna di ricchezza vagante senza nome, confluivano i fondi neri dei partiti politici, della criminalità organizzata, dei trafficanti di droga, dei contrabbandieri, degli estorsori, usurai, tangentisti, ricettatori, corrotti, oltreché, naturalmente, degli evasori fiscali, tutti tacitamente solidali nel difendere ad oltranza il segreto bancario. Ebbene, alle richieste della Magistratura e della Polizia Giudiziaria, per conoscere le ricchezze dei mafiosi, il sistema bancario e della intermediazione finanziaria - con sorprendente candore - ha sempre risposto sulla base delle risultanze soltanto nominative, come se Totò Riina, Bernardo Provenzano o Matteo Messina Denaro detenessero conti o depositi intestati al proprio nome. Si può ritenere che anche questo inconveniente sia durato almeno fino al 2007. Ed attualmente come vanno le cose? Una risposta autorevole l’ha data Anna Maria Tarantola, da vice direttore generale, componente del Direttorio della Banca d’Italia, ora Presidente della RAI, secondo cui la mafia assorbe attualmente il 10% del PIL, cioè una cifra enorme, circa 160 miliardi all’anno, (dichiarazioni riportate dalla stampa nazionale del 18 maggio 2011). La mafia è una cosa molto seria: siamo sicuri che l’Archivio dei rapporti con operatori finanziari, il moderno strumento di ricerca della ricchezza mafiosa, stia funzionando bene? E quanto tempo ancora dovremo attendere perché la profezia di Giovanni Falcone possa avverarsi? * Generale, già comandante in seconda della Guardia di Finanza, docente alla Scuola di perfezionamento per le forze di polizia - Roma settembre 2012 L’IMU da (futuribile) imposta municipale a (disconosciuta) imposta patrimoniale di Biagio Cavaliere* G aetano Nanula, nel suo intervento su la Gazzetta del Mezzogiorno del 1° maggio scorso riportato, successivamente, sul Fieramosca di giugno, espone, con dati solidamente certi, una situazione di bilancio dello Stato, a suo dire, non su l’orlo del fallimento ma sostanzialmente sana. Il nostro bilancio, scrive, dedotte le spese in conto capitale, ha un deficit di appena 14 miliardi, meno dell’1% del PIL, che ci lascia largamente entro i parametri europei del 3%. Non c’era bisogno di una tassa odiosa, quale è l’IMU, una tassa iniqua, irrazionale e socialmente destabilizzante. Conclude il suo, peraltro interessante intervento, esponendo i dati dell’evasione fiscale e dimostrando come il suo recupero può abbattere quello che è il nostro punto debole: il debito sovrano. Esso rappresenta, con i suoi 1900 miliardi, il 120% del prodotto interno lordo, mentre l’obiettivo ottimale previsto dal trattato di Maastricht è di non più del 60%. Questa conclusione è troppo ottimistica sulla capacità di recupero dell’evasione e non tiene conto del perdurante declino del prodotto interno lordo del nostro paese. È una lettura einaudiana della politica fiscale e di bilancio. Si basa su due pilastri: pareggio di bilancio dello Stato e intangibilità del patrimonio del singolo cittadino, essendo, esso patrimonio, il frutto del risparmio di un reddito già tassato che, quindi, non deve essere sottoposto a nuova tassazione, se non è messo a frutto e solo per il suo reddito normale. A mio parere, questa è la tendenza fiscale attuale, neutralizzare le rendite da patrimonio immobiliare e finanziario con cedolari secche. Eliminare l’IMU sul patrimonio immobiliare è un incentivo all’accumulo improduttivo dello stesso. La tassazione secca sugli immobili abitativi dati in affitto agevola, come da tempo già avveniva per le rendite finanziarie, il ceto medio-alto, cosa che non è avvenuta per il reddito da lavoro, pur in presenza di un effettivo impoverimento di chi vive del proprio lavoro. L’IMU era stata configurata, dal governo Berlusconi, come futura imposta municipale unificata, l’acronimo ne denuncia senza ombra di dubbio le originali finalità, in attuazione di un ipotetico federalismo fiscale, bandiera del leghismo. Poi lo stesso governo Berlusconi l’ha assunta, anticipandone l’attuazione, e travisandone lo scopo, come tassello essenziale del risanamento del bilancio statale da esibire a Bruxelles, rendendosi conto che l’alternativa della riduzione della spesa sarebbe stata ardua per un governo condotto con logiche politiche di scarso respiro. Non si è trovato di meglio che distogliere l’IMU dal suo fine istitutivo, lasciare invariato il carico fiscale IRPEF gravante massimamente sul reddito da lavoro dipendente, aumentare l’IVA sui beni di consumo e le prestazioni professionali, posticipare l’età pensionabile, colpendo i soliti noti, aggravando la forbice tra chi riesce ad evadere o eludere il resto della popolazione. Questa sì che è stata una scelta devastante dal punto di vista sociale! settembre 2012 (FOTO LUIGI DICORATO) Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta Fisco Chi scrive, a suo tempo, avido lettore degli scritti di Einaudi, li filtrava attraverso il principio solidaristico della dottrina sociale cattolica, portata avanti, con grande convinzione, nel secolo scorso. È indubbio che Einaudi avrebbe definito l’attuale IMU un’imposta patrimoniale, ne ha tutte le caratteristiche. Ma non la esclude dal novero delle possibili imposte, conviene che l’abitare o avere a disposizione una casa di proprietà dà una “utilità”. A questo proposito nella prefazione al suo “Saggio sul risparmio e l’imposta”, Torino 1958, espone la riflessione di un dotto suo amico, franco-svizzero, a proposito di quanto era tenuto a pagare per la proprietà di due immobili a sua disposizione, uno nella Savoia Francese a Sulieve e l’altro in Svizzera alla periferia di Ginevra. A suo parere gli immobili erano di pari valore, ma sulla casina con orto di Ginevra “sono lieto di pagare il triplo di quanto pago per la casa di Sulieve, qui (a Ginevra) so perché pago, so quale è il valore materiale e morale dei servigi che mi vengono resi”. Secondo il “dotto franco-svizzero” non è la natura o la lievezza della imposta a renderla accettabile ma la sua finalità. Oggi, in un assurdo scarica barile, si dà la colpa agli altri dei nostri guai, che sono seri. Si indica sempre in altro la soluzione dal nostro squilibrio finanziario. Mi viene in mente, a questo proposito, Francesco Saverio Vista, quando rimprovera il giovanotto che lamenta la tassazione sabauda, ricordandogli che nel bengodi borbonico a niente tasse corrispondeva niente servizi, anche i più essenziali e gli fa il conto dei costibenefici. Per tornare ad Einaudi, è rimasto nei libri il suo scontro dottrinale con De Viti-De Marco a proposito della tassazione da reddito. De Viti-De Marco lo individuava senza aggettivazione mentre Einaudi l’aggettivava normale, quindi reddito normale contrapposto a reddito! Ezio Vanoni scelse la tassazione del reddito senza aggettivazione. Da allora, è trascorso mezzo secolo. Le idee, i principi e non le convenienze, avevano ancora il loro peso! * già docente di ragioneria nell’ITC Cassandro IL FIERAMOSCA 13 Urbanistica Per aree di edilizia residenziale Per la ripresa di un’edilizia stagnante un bando in Puglia di ventisei milioni di euro a favore dei Comuni per piccoli interventi U na esperienza di keynesismo ambientale. Keynes ci insegnò, dopo la crisi del ‘29 che occorreva rispondere alla recessione e alla depressione economica dando lavoro a quanta più gente possibile, magari impiegandola in piccole opere e in piccoli lavori. Aprire milioni di piccoli cantieri, così si fece in epoca roosveltiana negli Stati Uniti d’America. Ecco, noi abbiamo immaginato un bando di 26 milioni di euro che ha questo obiettivo, finanziare piccole opere di immediata cantierabilità in grado di migliorare la qualità della vita degli abitanti. Questo è il senso del bando per il finanziamento di opere di urbanizzazione primaria e secondaria nell’ambito di insediamenti di edilizia residenziale pubblica. Il bando è di ventisei milioni di euro ed è rivolto ai comuni pugliesi. Maria Pierro sempre varia nella stesura cromatica così come nella scelta dei soggetti, trae ispirazione dal mondo esterno, il mare, la campagna, i fiori, la figura nella variazione dei temi e contesti alternativi, tralasciando ogni problema esistenziale o d’impegno. Attraverso la sua pittura emotiva e sincera, l’artista riesce a trasferire pensieri e sensazioni che hanno per linguaggio la forza del colore, perché senza dubbio il colore e l’armonia costituiscono la “vis” e la sostanza dei suoi quadri. Poesia e libertà sembrano guidare la sua mano, in più la ricerca di spazio ed una volontà d’infinito che si proiettano oltre la sfumatura del segno e la profondità dei colori. Prof. Carmine Festa (pittore professionista) I cantieri che saranno finanziati, non solo daranno risposte ai bisogni dei cittadini ma lo dovranno fare in termini di sostenibilità ambientale e saranno cantieri che si occuperanno di tutto, dal miglioramento della pubblica illuminazione, all’abbattimento delle barriere architettoniche. È prevista anche una premialità per questi progetti che adotteranno sistemi costruttivi che richiedono minore consumo di acqua ed energia, che abbiano cioè inglobato una vocazione ecologica. Davvero, questo bando rappresenta una delle invenzioni più originali che sia stata fatta in questi anni. L’obiettivo è comunicare ai Comuni che essi hanno una grande opportunità cioè un bando finalizzato a finanziare piccole ma importanti opere di urbanizzazione a favore dei Comuni per piccoli interventi di massimo 400mila euro. Sono destinati ad aree di Edilizia residenziale pubblica, sia nelle periferie che nei centri storici, per interventi di infrastrutturazione. Rispondiamo così all’appello dei sindaci e dei cittadini per il recupero di molte aree ed edifici abbandonati, che vogliamo siano attrezzate e messe a disposizione dei cittadini. Il bando prevede molte premialità per i progetti con elementi di bioedilizia, bioarchitettura, a chi prevede opere per contenere l’inquinamento. Premialità anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per la realizzazione dei percorsi ciclopedonali e anche per la coerenza con le attività previste da Bollenti Spiriti/ Attivi. Nichi Vendola Angela Barbanente Con il patrocinio Città di Barletta Medaglia d’Oro al Valor Militare Medaglia d’Oro al Merito Civile Città della Disfida tra terra e cielo La S.V. è invitata all’inaugurazione della mostra tra terra e cielo tr Sabato 15 settembre 2o12 alle ore 2o:oo Personale di Interverrà Nicola Maffei, Sindaco di Barletta “Volo di gabbiani all’alba” 7o x 1oo, olio su tela, 2o12 EDITRICE ROTAS BARLETTA Barletta Galleria del Teatro Curci “Dal fossato” 3o x 4o, olio su tela, 2o12 15/19 settembre 2o12 settembre 2012 La mostra rimarrà aperta, con ingresso libero, da sabato 15 a mercoledì 19 settembre 2012 ore 1o:oo-13:oo/18:oo-21.3o Maria Pierro Giuntoli Corso Cavour 116 · 76121 Barletta · tel. o883 349 318 La m “Dal fossato” 3o x 4o, olio su tela, 2o12 IL FIERAMOSCA 15 Vita amministrativa GOS Le nostre iniziative istituzione dell’Osservatorio delle Attività Produttive la II Commissione consiliare approva il regolamento L’offerta formativa del Gos i nuovi corsi partono ad ottobre umerose e svariate sono le aree formative elaborate dal N GOS per soddisfare le molteplici esigenze dell’utenza: teatro, arti figurative e antichi mestieri, musica e danza, discipline orientali, scienza e tecnica, formazione professionale e formazione specialistica. Per il settore teatro si svolgerà un Laboratorio teatrale di improvvisazione e recitazione tenuto dall’Associazione teatrale VicoQuartoMazzini composta da giovani attori diplomati all’Accademia Nico Pepe di Udine, vincitori nel 2011 del Bando della Regione Puglia “Principi attivi 2011 - Giovani idee per una Puglia migliore” con un progetto laboratoriale di mise en espace su “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello ed attualmente in coproduzione con Teatro Minimo dello spettacolo “Il sogno degli Artigiani” scritto da Michele Santeramo e diretto da Michele Sinisi col sostegno del Festival internazionale Castel dei Mondi di Andria. Spettacolo selezionato Short Theatre 2011 - Teatro India, Roma. Il laboratorio prevede la frequenza di un incontro settimanale di 2 ore per la durata di 30 ore, da ottobre a dicembre con la realizzazione di uno spettacolo conclusivo. Il costo del laboratorio è di 90 euro comprensivo di tesseramento al centro. Sempre per il settore teatro inoltre verranno proposti dei workshop intensivi dal titolo “24ORE IN TEATRO”: un’intera giornata dalle ore 10.00 del mattino alle 20.00 della sera con a seguito una prova del lavoro svolto aperta al pubblico. 24ore in teatro vuole essere un esperimento, mettere insieme delle persone che non si conoscono, farle sudare, giocare, preparare la tavola e pranzare insieme, condividere uno spazio, provare a creare un gruppo, uscire dalle proprie individualità per una giornata e provare a far parte di una coralità, infine andare in scena davanti a un pubblico. I workshop si terranno una volta al mese e saranno tenuti dall’attore Riccardo Lanzarone, fondatore dell’associazione VicoQuartoMazzini, diplomato presso la Civica Accademia D’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, ha seguito numerosi seminari diretti da: Emma Dante, Valerio Binasco, Arturo Cirillo, Jurij Alschitz, François Kahn, Maurizio Schmitd, Carolyn Carlson. Per il settore arti figurative e antichi mestieri verranno presentati due laboratori: Corso base di Dècoupage e Corso di Scultura. Il Corso base di Dècoupage verterà su lezioni teoriche e pratiche di trattamento dei materiali, applicazione degli sfondi, progettazione e composizione dell’oggetto, verniciatura dell’oggetto in vetro. Si svolgerà a partire da ottobre, per la durata di 20 ore, ogni martedì dalle 19 alle 21. Prevede un costo di 110 euro comprensivo di tesseramento al centro. Verrà tenuto dalla docente Francesca Rella, esperta in lavori manuali e di hobbistica. Specializzata dal 2004 nella tecnica del découpage, ha frequentato corsi di découpage di base e avanzato presso il Laboratorio artigianale e di decorazione “Ghilli Dhu” con sede a Bari. Il Corso di Scultura sarà tenuto dal prof. Piccinni, prevede un intenso programma teorico e pratico di Tecniche di Scultura su: terracotta, legno, pietra, metallo. Il corso della durata di 40 ore in incontri settimanali da 2h ½. Il corso ha un costo di 200 euro. Sempre nell’ambito artistico verranno proposti corsi di strumento musicale, canto e di danza. 16 IL FIERAMOSCA di Rosa Cascella Per lo studio dello strumento musicale verranno proposti corsi di Chitarra, Chitarra elettrica, Basso e Batteria in lezioni serali a gruppi di massimo 3 allievi a lezione. Il corso prevede una durata di 24 ore al costo di 10 euro a lezione. Per i ragazzi dai 10 ai 16 anni si terrà un corso base di Chitarra con lezioni frontali di gruppo. Il costo del corso è di 110 euro comprensivo di tesseramento al Gos. Per la danza inseriremo una novità: “MUSICAL…MENTE” Corso di DANZA per il MUSICAL, un corso di danza moderna attraverso lo studio di coreografie tratte dai maggiori Musical internazionali, interessante per tutti coloro che non hanno basi di danza o vogliono affinare le tecniche coreografiche, per chi lavora nei villaggi turistici e vuole imparare nuove coreografie adatte a questo genere di show. Il corso sarà tenuto dalla docente Viviana Tatò, diplomata presso la Scuola Interdisciplinare di Spettacolo “M.A.S. Music, Arts & Show” di Milano, insegnante di danza classica e moderna, teatro danza, danzatrice professionista. Il corso della durata di 30 ore, si terrà ogni martedì dalle 18,30 alle 20,30. Costo del corso 110 euro comprensivo di tesseramento al GOS. Ritorna il corso di Kundalini Yoga, tenuto da Lucia Bollino, ogni giovedì dalle 18,30 alle 20,00 e ogni venerdì dalle 20,00 alle 21,30. Attraverso la pratica del Kundalini Yoga si migliora il funzionamento dell’organismo, rilassa e fortifica il sistema nervoso riducendo ansia e stress, rende la mente più lucida e pronta. Avremo due novità interessanti per la formazione professionale e specialistica. In collaborazione con l’azienda Zanzartec di Barletta organizzeremo: Corso preparatorio alla realizzazione d’infissi in Alluminio Taglio Termico e Alluminio-Legno per il Risparmio Energetico, Corso preparatorio alla realizzazione di Tapparelle, Persiane e Sistemi di automazione Domotica per la casa e Corso preparatorio alla realizzazione di Zanzariere. I corsi saranno della durata di 20 ore con ulteriore stage presso l’azienda. Il costo di ogni corso è di 150 euro. Nella formazione specialistica, invece, proporremo cinque corsi di sartoria: Laboratorio di Sarto modellista (liv. Base), Laboratorio di Sarto di scena, Laboratorio di sarto di scena esperto in produzione di sottostrutture, Laboratorio di sarto di scena esperto in corsetteria, Laboratorio di Costumista disegnatore per lo spettacolo. Ogni laboratorio avrà una durata di 100 ore suddivise in lezioni frontali, esercitazioni tecnico grafiche e esercitazioni laboratoriali. Il Gos si apre anche al settore dolciario con una serie di workshop di Cake design: il primo si terrà il 26 Settembre con la realizzazione della “Torta Floreale”, dalle 15 alle 21. Iscrizioni entro il 18 settembre presso la segreteria del Gos. Costo del workshop 100 euro. La programmazione del Gos è ancora aperta ed in fase di nuovi aggiornamenti (aggiornamenti in tempo reale su Facebook Giovani Open Space). “… Conoscere il mercato del lavoro, coglierne le tendenze di evoluzione, interpretarne le necessità sia sul versante del lavoro sia su quello dell’impresa avere così una base informativa e costantemente aggiornata da fonti quantitative e da fonti qualitative, per pensare e orientare politiche attive del lavoro che sostengano la crescita e lo sviluppo della Città di Barletta, consolidandone il ruolo di motore e capitale economica del Paese…”. È con questi obiettivi e questa ambizione che la II Commissione Consiliare Comunale Permanente “Attività Produttive”, rappresentata dal Presidente Michele Dibenedetto, dalla Vice Presidente Mariagrazia Vitobello e dai componenti Nicola Ruta e Michele Lasala, ha lavorato per la creazione e l’istituzione dell’Osservatorio delle Attività Produttive. Infatti, secondo l’art. 71 dello Statuto Comunale, il Consiglio Comunale può “promuovere la costituzione di specifici strumenti di partecipazione, anche su sollecitazione delle consulte o di gruppi di associazioni organizzate, quali: Consiglio delle Donne, Consiglio dei Ragazzi, Consiglio degli Anziani e quanti altri”. La Commissione ha terminato la stesura del Regolamento per l’istituzione dell’Osservatorio delle Attività Produttive, necessario per definire in modo puntuale e chiaro finalità, strumenti, organismi e funzioni. Con l’istituzione dell’Osservatorio si vorrà sperimentare un modello virtuoso che punterà alla creazione di una rete organizzativa governata che, con il supporto di tecnologie avanzate, potrà diventare un’infrastruttura snella di competenze a sostegno di servizi e politiche di sviluppo. Un circuito ampio, snello, non burocratico, di persone che avranno l’obiettivo di realizzare una “contaminazione virtuosa” per il cambiamento dell’amministrazione e per la competitività e lo sviluppo del territorio. L’idea di istituire l’Osservatorio delle Attività Produttive si è sviluppata in un quadro generale di difficoltà del contesto industriale italiano per cui le analisi del sistema economico hanno risentito della presenza di un contesto economico mutevole e di difficile interpretazione. Durante questi mesi, la Commissione “Attività produttive” ha realizza- Per ogni ulteriore informazione rivolgersi in segreteria tutti i pomeriggi dalle 17,00 alle 20,00 oppure scrivere su [email protected] Segreteria tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 settembre 2012 settembre 2012 to una serie di incontri con i rappresentanti delle Associazioni di categoria (Confindustria Bari-Bat, Confartigianato, Confcommercio, Apab, Cisl Fisascat, Ugl, Assimpro Industriali e Federcommercio…), favorendo un forte coinvolgimento tra i protagonisti della politica, delle imprese, delle amministrazioni, delle professioni, delle istituzioni, delle associazioni di attori sociali, che, operando a livello locale, ogni giorno affrontano la terribile “sfida del fare”, creando quella giusta sinergia a cui ogni amministrazione all’avanguardia deve tendere. Una sinergia positiva, dunque, tra Regione Puglia, Provincia di Barletta-Andria-Trani, Comune di Barletta, Camera di Commercio e Imprese che avrà l’obiettivo di realizzare una “politica partecipata, collegiale e virtuosa” per la competitività e lo sviluppo del territorio. L’Osservatorio consentirà di monitorare la situazione del tessuto produttivo ed economico per valutare le prospettive di sviluppo nel breve e medio periodo e sulla scorta di questi dati decidere le conseguenti politiche da adottare. I rappresentanti delle Associazioni di categoria si sono mostrati molto entusiasti e partecipativi. Hanno apprezzato il lavoro della Commissione e il suo coinvolgimento nella stesura dello Statuto del futuro Osservatorio, affermando che, in un clima di estrema incertezza, bisogna essere in grado di contemplare azioni che tendano ad innalzare la propensione all’innovazione e allo sviluppo delle imprese, rendendo il nostro territorio maggiormente competitivo e attrattivo. La commissione ha approvato il Regolamento per l’istituzione dell’Osservatorio delle Attività Produttive il 6 luglio 2012, ricevendo il parere favorevole delle Associazioni di Categoria. Affinché l’Osservatorio diventi una realtà, si attende il parere tecnico del settore competente e l’approvazione definitiva all’interno del Consiglio Comunale. Infine, per rendere l’azione il più incisa possibile e visto il grave momento di crisi economica che sta attraversando l’intera nazione, risulta indispensabile dotare il Settore delle Attività Produttive di strumenti finanziari immediati ed idonei a supportare le imprese del nostro territorio. In questa direzione i cons. Michele Dibenedetto, Nicola Ruta, Maria Grazia Vitobello stanno già lavorando per far sì che le predette previsioni si concretizzino all’interno del bilancio comunale. IL FIERAMOSCA 17 Cultura ebraica Mese della Memoria Lech Lechà: consuntivo di un grande successo Le persone che fanno la … Storia S Orientare lo sguardo sul passato per assicurare pace e prosperità per il futuro i è conclusa a Trani con un ricco cartellone di appuntamenti e un bel bagno di folla Lech Lechà, la Settimana di Arte, Cultura e Letteratura Ebraica promossa dal 2 all’8 settembre dal Comune di Trani e dalla Comunità Ebraica di Napoli (nella cui giurisdizione rientra quella tranese), con il patrocinio di istituzioni ebraiche nazionali e delle amministrazioni di tutte quante le città partecipanti. Dieci sono state infatti le città pugliesi che hanno ospitato sette giorni di conferenze, presentazioni di libri, seminari, proiezioni cinematografiche e molto altro per riappropriarsi del rapporto con una cultura che condivide tanta parte della nostra storia e anche del nostro presente. Una cultura che qui al Sud ha lasciato tracce visibili del proprio antico passaggio e che, con discrezione vive la contemporaneità assistendo ad una progressiva crescita di interesse verso i suoi usi e costumi da parte di quanti vogliono ‘conoscere’ per ‘comprendere’ e quindi vincere i luoghi comuni. Seguendo idealmente lo sviluppo di una ‘’settimana’’ ebraica con i suoi ritmi e i suoi riti, Lech Lechà ha avuto la sua chiusura ottimale con l’atmosfera dello Shabbat - ricorrenza che impone la cessazione delle principali attività quotidiane quale condizione per ‘immergersi’ nello spirito - fra momenti di preghiera, riflessione e anche sano divertimento tipico di un popolo che come pochi sa esercitare l’ironia e l’autoironia. Sabato 8 settembre, dopo una mattinata in Sinagoga dedicata ai rituali dello Yom ha-Shabbat, già iniziati poco prima del tramonto del venerdì, ha fatto seguito il Pranzo di Shabbat presso il ristorante ‘Il Marchese del Brillo’ di Trani, con cibi preparati sotto stretta osservanza rabbinica; quindi Rav Menachem Lazar e Rav Scialom Bahbout hanno parlato della storica figura di Menachem Mendel Schneerson, rebbe dello Chabad-Lubavitch uno dei più grandi movimenti religiosi del giudaismo chassidico, considerato Maestro dell’Umanità; l’incontro è stato seguito dalla ripresa dei rituali religiosi conclusisi alla comparsa delle prime tre stelle visibili ad occhio nudo con la recita della Havdalah, la preghiera che sancisce il termine dello Shabbat e segna il confine fra il periodo sacro e quello ‘ordinario’. Verso le 21,00 ha avuto il via la Notte dell’Ebraismo Tranese, in occasione della quale sono stati riportati in vita luoghi di forte richiamo ebraico, ricreate atmosfere di un ebraismo mai scomparso dal retaggio di una città che per una notte ha voluto celebrarne il Rinascimento in Puglia. Ecco quindi la lezione di Daniela Abravanel sullo studio della Cabalà; la passeggiata per strade e vicoli della ‘Giudea’ tranese con le illustrazioni storico-artistiche di David Cassuto e una coreografia curata dal regista Gianluigi Belsito; la serata di umorismo ebraico e di canti della tradizione ebraica condotta dal rabbino di Napoli Rav Scialom Bahbout, e una chiusura all’insegna del convivio con la grigliata di carne Kasher. La città di Trani, mentre si comincia pensare all’edizione 2013 di Lech Lechà, si prepara a moltiplicare le occasioni di rinascita della sua ‘anima’ 18 IL FIERAMOSCA di Luigi Di Cuonzo Città di Barletta Medaglia d’Oro al Valor Militare Medaglia d’Oro al Merito Civile Città della Disfida della resistenza e della memoria La Storia… fuori sacco Progetto triennale 2009-2012 Proposte dell’Archivio della Resistenza e della Memoria Le persone che fanno la… STORIA Settembre 2012 A Giornata di inaugurazione di Lech Lechà. Da sinistra: Silvia Godelli, Luigi Riserbato, Nicola Maffei, Salvatore Nardò, Francesco Cannalire, Rav Amedeo Spagnoletto e, alle sue spalle, Francesco Lotoro (foto Luciana Doronzo) ebraica accogliendo con entusiasmo, tramite i propri amministratori, la proposta del rabbino Bahbout di creare in città un Eruv, ossia di circoscrivere ritualmente un perimetro urbano in cui gli ebrei potranno vivere lo Shabbat con le stesse prerogative rituali valevoli per lo spazio domestico, così come l’idea di creare a Trani un centro studi sull’ebraismo aperto a chiunque voglia avvicinarsi ad una conoscenza sempre più approfondita di questa cultura. Si tratta di scelte tutte finalizzate a riportare Trani a quella che fu il suo antico status di capitale dell’ebraismo meridionale. Il direttore artistico di ‘Lech Lechà’ Francesco Lotoro, musicista nonché autore della monumentale enciclopedia ZK Musik dedicata a tutta la musica prodotta nei campi di concentramento fra il 1933 e il 1945, si è detto “estremamente soddisfatto dei risultati di pubblico e critica che la manifestazione ha riportato in questi sette giorni di full immersion nella cultura ebraica. È una premessa importante per poter cominciare a pensare a un’edizione ancora più ricca e articolata che speriamo di poter mettere in cantiere con l’indispensabile supporto della amministrazione di Trani e della Comunità Ebraica, i cui rappresentanti ringrazio pubblicamente per la loro preziosa collaborazione. Lech Lechà ovviamente non esaurisce l’approfondimento di quelli che sono i molteplici aspetti di una cultura millenaria e complessa come quella ebraica, ma vuole essere un importante input per quanti ancora poco conoscono di essa, uno strumento utile per iniziare a vincere luoghi comuni e pregiudizi, e soprattutto un mezzo per riappropriarsi dell’importantissimo segmento di una storia che è anche la Nostra storia”. Luciana Doronzo settembre 2012 lla Barletta, Città della DiUniversità del Molise, Elisa Boemi, Comandante Polizia Locale di sfida, connotazione storico Piacenza, Giuseppe Montana, Comandante Polizia Locale di Gela. - pubblicitaria che ne ha distinto la Alle ore 18.30 si attuerà l’annuale FIACCOLATA della MEnotorietà nazionale per lungo tempo, MORIA, con Onori ai Caduti del Crocifisso, in collaborazione con fu necessario, a fine secolo scorso e la Comunità parrocchiale del SS. Crocifisso e con l’82° Reggimento inizio del 2000, aggiungere Città MeFanteria “TORINO” di stanza a Barletta, dalla Chiesetta del Crocidaglia d’Oro al Merito Civile e Città fisso alla Caserma “M.O.V.M. Ruggiero Stella” di Via Andria. Medaglia d’Oro al Valor Militare. Più Mercoledì 12 Settembre 2012, alle ore 9.45 partendo dal Piazche di una pura e semplice aggiunta zale del Castello, si terrà il RADUNO NAZIONALE DELLA POalla notorietà della nostra città, quelle LIZIA LOCALE con la partecipazione di delegazioni, con insegne due ambite e orgogliose specificazioni, personali e istituzionali, di amministratori comunali, provinciali e autorevolmente decretate da due Presiregionali d’Italia. Dopo la Messa in Cattedrale, celebrata da Mons. denti della Repubblica Italiana, Oscar Filippo Salvo, Vicario zonale dell’Arcidiocesi Trani Barletta BisceLuigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, glie, si formerà il corteo che percorrerà Via Duomo, via Cialdini, attestano il contributo di sangue della via Nazareth, Corso Vittorio Emanuele, via Consalvo da Cordova, nostra gente alla gloriosa pagina della via Baccarini, corso Garibaldi, via Brigata Barletta, via Giuseppe Resistenza nazionale d’Italia, in quel De Nittis, Piazza Monumento ai Caduti di tutte le guerre. tragico settembre 1943. In via Giuseppe De Nittis, sul palazzo Picardi, ad angolo con via Nella presentazione del Mese della Il giovane Pasquale Pedico testimoRenato Coletta, sarà apposta una lapide commemorativa sul luogo Memoria 2012 che propone iniziative ne dell’eccidio in piazza Monumento della cattura dei nostri Vigili Urbani e Netturbini, il 12 settembre commemorative del 69° anniversario 1943. dell’occupazione nazista del nostro territorio, il Sindaco, ing. Nicola MafPerseguendo in una lodevole iniziativa, avviata nel 2010, con l’attefei, richiamando la fruttuosa partecipazione della città al dibattito culturale stazione di Merito conferita al concittadino Renato Capacchione per i suoi nazionale, finalizzato alla rivalutazione della dignità dei soldati italiani sbrigenerosi interventi, quel 12 settembre ’43, nel prelevare dal marciapiedi gativamente bollati come infingardi, sbandati, disertori e fuggiaschi, grazie dell’esecuzione dei nostri Vigili, i loro corpi esanimi, e nel 2011, al Teall’opera, entusiastica e generosa della professoressa Maria Grasso Tarannente Giovanni Ghersi di Sanremo, combattente al Caposaldo Cittiglio in tino e al concreto impegno professionale dell’Archivio della Resistenza e quei giorni tremendi, si onorerà, questo anno 2012, in Piazza Caduti, il della Memoria profuso nel campo della ricerca storica, ravvisa, nella difesa dott. Pasquale Pedico, testimone memore dei tragici eventi dell’occupadella Memoria degli eventi bellici del settembre ’43, “un valore aggiunto zione nazista della nostra città, come è documentato dalle foto scattategli per una comune tutela della cultura storica e civile dell’intero territorio della dal padre, dott. Oronzo Pedico, Ufficiale Medico nell’Ospedale Raffaele provincia Barletta Andria Trani.” Musti di Barletta. Ad un patto, però - si ha la tentazione di aggiungere - che nel nostro La manifestazione si concluderà con il saluto del Sindaco, ing. Nicola vasto territorio non vi sia più spazio per nessuno, come sostiene, il SindaMaffei. co Maffei, per indulgere a commemorazioni di morte o di orgogliosa esalVenerdì 21 settembre 2012, alle ore 18.30, nel Porto di Barletta, si tazione di individuali eroismi. “Il Mese della Memoria, che organizziamo terrà, in collaborazione con la sezione ANMI, Associazione Nazionale da vari anni, è una concreta proposta di riflessioni sul nostro oggi che non Marinai d’Italia, “M.O Francesco Conteduca” di Barletta, la commemopuò e non deve essere copia del passato.” razione pubblica, con onori militari ai Marinai, caduti nell’affondamento In questo spirito l’Amministrazione comunale di Barletta, conscia della corazzata Roma il 9 settembre del ’43. che, orientare lo sguardo sul passato, assicuri una lunga e pacifica proParticolare attenzione sarà rivolta, nei giorni 18, 19 per le proiezioni sperità per il futuro, organizza, in collaborazione con il SULPL Sindacato che si terranno nella Sala Rossa del Castello, alle ore 17.00, dei corti cineUnitario Lavoratori Polizia Locale, Martedì 11 settembre p.v., nella Sala matografici prodotti per il Concorso a Borse di studio professoressa Maria Rossa del Castello, il 5° Convegno Nazionale dei Lavoratori della Polizia Grasso Tarantino sul tema specifico delle Persone della Memoria e, il 24 Locale settembre, alle ore 10.00, sempre nel Castello di Barletta, per la premiaVIVERE LA CITTà oltre le… paure zione degli alunni partecipanti. Uomini e Istituzioni a prevenzione dell’insicurezza L’annuale Convegno di studi per Docenti e alunni delle nostre scuole e dell’inquietudine nel territorio, e il Raduno Provinciale di Murgetta Rossi, saranno programmati nei prossimi mesi di Ottobre/Novembre 2012. presieduto dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, dott. FILIPPO MILONE e relazioni di Cinzia Dato, onorevole parlamentare e Docente * [email protected] settembre 2012 IL FIERAMOSCA 19 Confcommercio Economia Maggiore presenza femminile a tutti i livelli di “governance” del nostro Paese Camera Comunale del Lavoro Barletta* (dalla Proposta di piano anti crisi per Barletta) La proposta della Vice Presidente Nazionale del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Scheda 1 di Rosy Daleno G entilissimo Signor Sindaco, da un anno sono Vice Presidente Nazionale del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio, espressione dell’imprenditoria femminile della base associativa di Confcommercio, costituita da un numero considerevole di imprese, di cui circa il 50% è proprio di genere femminile. Tra i tanti obiettivi, ci siamo posti anche quello di portare avanti una maggiore presenza femminile a tutti i livelli di “governance” del nostro Paese, utilizzando un nuovo approccio al tema, non parlando più di “quote rosa” ma di affermazione di “democrazia paritaria”, anche attraverso lo strumento giuridico. Le donne rappresentano una risorsa fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico del nostro territorio. Ed è proprio l’attuale crisi che impone di concentrarsi con maggiore attenzione sulla questione femminile e sul ritardo italiano nel processo di aumento dell’occupazione e dell’utilizzo delle competenze delle donne. L’Italia è, tra i Paesi ad alto reddito, quello che utilizza al minimo il potenziale di sviluppo legato al lavoro femminile e quindi avrebbe più da guadagnare, puntando su quella differenza di genere che dovrebbe rappresentare una risorsa per la società, se questa decidesse di valorizzare le donne. È un percorso di garanzie, non di semplici “riserve”: ed è un percorso che investe l’intera società, perché la scarsa presenza di donne ai vari livelli e nella “governance” di un Paese è, anzitutto, una questione culturale, la dimostrazione dell’arretratezza culturale di un Paese, oltre che una questione di civiltà, che rivela una grave carenza di democrazia: pone un problema di legittimità di risultati, perché impedisce che si tenga pienamente conto degli interessi e delle esigenze di tutta la popolazione nel suo complesso e rende quindi incompiuta la nostra democrazia, ma anche impoverita nella "visione" femminile. Non è un tema che “riguarda le donne” o “per le dorine”, ma è un tema di democrazia, che riguarda uomini e donne e certamente noi Barletta - Via Andria S.S. 170 (Polo Logistico) - t. 0883 332 676 Prato - Via la Montagnola 70/B (Loc. Maliseti) - t. 0547 652 757 www.borraccinotrasporti.it · [email protected] 20 IL FIERAMOSCA donne imprenditrici, per continuare a fare impresa in Italia, ci sentiremmo più garantite da una proporzionata presenza di donne a tutti i livelli di “governance”! Ritengo che nel Suo Comune molte siano le donne autorevoli che operano in tali ambiti e spiccano per competenze, impegno, passione, capacità relazionali e rapporti con le istituzioni a vari livelli. Ci tengo a sottolineare, pertanto, l’importanza di dare attuazione alla Legge 12 luglio 2011 n. 120 (senza dimenticare l’art. 51 della Costituzione), nota come legge Golfo-Mosca sulle quote di genere negli organi societari di direzione e controllo, che è operativa, per le società quotate, dal 28 luglio 2012, e che realizzerà anche finalmente la partecipazione dinamica e costruttiva delle donne alla vita della polis. Le donne, in tal modo, potranno essere protagoniste, magari nel Suo Comune ancor prima che altrove, della nuova stagione politica che sta per aprirsi, partecipando attivamente a quel processo di cambiamento ormai indifferibile e assumendo responsabilità dirette, assieme agli uomini. La necessità e l’urgenza di adottare misure atte a conseguire il mainstreaming di genere, vale a dire la considerazione e l’inserimento del punto di vista femminile in tutte le politiche e azioni, sono convinta che potrà consentire al nostro territorio di uscire dall’emergenza e dal periodo buio in cui ancora versa, corrispondere alle direttive italiane ed europee ed allo stesso tempo di evolversi in politiche che rendano competitive, oltre che eque, le attività sociali ed economiche. Come si può riscontrare dai risultati ottenuti dagli Stati che hanno adottato politiche favorevoli alla partecipazione delle donne ai processi decisionali, tali azioni consentono di superare, meglio rispetto agli altri Paesi (e comunque meglio dell’Italia), le problematicità della crisi globalizzata e di raggiungere, e talvolta superare, gli obiettivi fissati dal trattato di Lisbona e le contingenze internazionali. Mi piacerebbe che proprio dal Suo Comune partisse anche questa buona prassi per l’Italia. Certa dell’attenzione e confidando nella considerazione della proposta, resto a disposizione per ogni forma di collaborazione che si rendesse necessaria ed invio i miei più cordiali saluti. settembre 2012 * settembre 2012 IL FIERAMOSCA 21 Chiesa In città Grazie don Enzo Notizie in breve don Enzo Misuriello proveniente da San Benedetto oggi parroco di S. Agostino N on si saluta un sacerdote che va via solo per buona educazione. La gratitudine espressa proviene da un senso di riconoscenza umana per ciò che un uomo ha fatto nella nostra comunità. Dire grazie a te è dire grazie a Dio per essersi preso cura del suo gregge attraverso una persona, un volto, un cuore. Per noi sei stato testimone di vita, fratello e padre nella grande famiglia che vuole esser questa parrocchia. Hai parlato e agito nel nome di Dio Gesù, distribuito i Suoi doni, comunicato la Sua Parola. L’hai resa presente, hai perdonato e confortato nel suo Amore, ti sei reso strumento della Sua Presenza. Ci sentiamo come i discepoli durante l’Ultima Cena, quando Gesù dice loro che deve andare per compiere la volontà del Padre, e noi come loro dobbiamo convivere con un cuore rattristato e con un senso di smarrimento a cui bisogna aggiungere quello di ingiustizia ed impotenza. Sinceramente, in questo tempo in cui per noi sperare non è affatto facile, facciamo fatica a comprendere ciò che è accaduto, ma dobbiamo interpretarlo, anche perché non possiamo fare altrimenti, come un disegno del Signore, perché Egli solo vede più lontano di noi, Egli solo conosce la via e noi riponiamo solo in Lui la nostra fiducia e le nostre speranze. Egoisticamente vorremmo che tu restassi con noi, “vorremmo” tutti insieme da vera comunità, come ci hai insegnato ad essere, e con tutte le nostre forze stringere l’orologio del tempo fino a fermarlo, ma non sarebbe corretto verso di te e verso i giuramenti e le promesse che tu hai fatto nel giorno della tua ordinazione sacerdotale. Ora tocca a noi mettere in pratica quello che ci hai insegnato in questi anni, per far sì che la tua presenza resti viva tra noi. Tocca a noi far crescere i frutti di quella pianta che, dopo aver superato molte intemperie, stava crescendo e ben sappiamo quale grande rammarico sia per te non poter godere dei frutti della tua semina. Hai combattuto contro dicerie e pettegolezzi che tanto disprezzi, e con le armi della franchezza e della trasparenza hai ricevuto la stima e il rispetto di tutti. Ti lasciamo con la presunzione, se ci è consentita, di averti lasciato anche noi qualcosa, sperando che possa servirti per le nuove ed impegnative sfide che dovrai affrontare. Ripensare a tutto quello che abbiamo vissuto insieme dà un senso di gioia e di tristezza, per quello che abbiamo condiviso e perché ora dobbiamo lasciarti andare. Il ritenerti una benedizione per la nostra comunità vale più di mille ringraziamenti e speriamo che per te sia stato motivo di vanto essere stato qui con noi. Ti meriti il meglio dalla vita perché sei una persona speciale e ti meriti i migliori collaboratori anche nella nuova comunità (scusaci per la modestia, ma crediamo di esserlo stati in questa parrocchia!). Infine vogliamo rivolgerti la preghiera fatta al Vescovo nell’ultimo Consiglio Pastorale, come augurio per la nuova e dura esperienza. Lo facciamo con le parole di un canto che ci rimanda alla vita di San Francesco e alla sua fatica nel ricostruire la chiesa di San Damiano: “Ogni uomo semplice, porta in cuore un sogno, con amore ed umiltà potrà costruirlo; se con fede tu saprai vivere umilmente, più felice tu sarai anche senza niente. Dai e dai ogni giorno con il tuo sudore, una pietra dopo l’altra in alto arriverai”. Auguri e buon cammino, sia a te che a noi! Grazie, infinitamente grazie don Enzo Il Consiglio Pastorale ANCORA UN SUCCESSO DI MARIA PAGNOTTA Dopo i successi ottenuti coi suoi lavori su Federico II, portati anche con successo sul palcoscenico, Maria Pagnotta è risultata fra i vincitori del “Premio Cimitile 2012”, per la sua opera di narrativa L’emozione di incontrarsi all’improvviso, recentemente pubblicato a cura della casa editrice Guida di Napoli. L’opera è stata presentata a Trani presso lo Sporting Club, con la collaborazione del Comune, della Fondazione “Premio Cimitile” e l’Unione Cristiani Imprenditori e dirigenti. Incontro ispam-bt Il comitato di Presidenza dell’ISPAM (Istituto per la preparazione alla Pubblica Amministrazione) ha avuto un incontro a Corato con il Presidente Regionale dell’ANCI e sindaco di Corato Luigi Perrone. Nel corso del colloquio si sono discusse iniziative volte a promuovere un dibattito sul riordino delle province e l’istituzione della città metropolitana di Bari. In questo quadro si è esaminata la possibilità di un convegno di studio sul tema, presso la Prefettura di Barletta-Andria-Trani. I MILITARI ALLA CASERMA “R. STELLA” DONATORI PRESSO L’AUTOEMOTECA DELL’AVIS Caserma “Ruggiero Stella” in Barletta, i militari dell’82° Reggimento Fanteria “TORINO” hanno donato il sangue presso l’autoemoteca dell’AVIS, presente il dott. Franco Marino, presidente dell’AVIS comunale. Il periodo più critico per le donazioni di sangue è in estate ed i militari ancora una volta hanno risposto pienamente all’appello lanciato dall’AVIS locale. Gran parte dell’82° reggimento “TORINO” è attualmente impegnato nell’Operazione ISAF in Afghanistan. I Fanti del “Torino” sono infatti la prima Unità della Brigata “PINEROLO” (la Grande Unità elementare con il Comando nella città di Bari e tutti i Reparti dipendenti dislocati in terra di Puglia), a essere impiegata nel Teatro Operativo Afghano. Sono grato ai militari per aver risposto all’appello di donare sangue in questo periodo, ha affermato il presidente Franco Marino. Antonio Cannito scrive su Facebook “Ho trascorso la giornata lavorando fianco a fianco con gli operatori della Barsa, a loro i più sentiti ringraziamenti. Questa giornata è stata dedicata alla pulizia delle vie del centro storico e parte della periferia, abbiamo risolto il problema dei cattivi odori di via Enrico Fermi. I lavori proseguiranno questa notte con la pulizia delle vasche dei giardini della stazione e ancora trattamenti di lavaggio cassonetti. Sto cercando in tutti i modi di elevare la mia città ad una delle più belle del meridione, purtroppo devo combattere contro chi pensa che Barletta debba essere una discarica a cielo aperto. A questi porci e maiali di concittadini che non amano la propria città l’invito è quello di andarsene da qui. Non abbiamo bisogno di gente balorda come voi. Animali!”. P. Saverio Paolillo, Missionario Comboniano, riceve nuovo premio per il suo impegno in difesa dei diritti umani P. Saverio Paolillo, direttore della Rete di Assistenza Integrale ai Bambini e agli Adolescenti (REDE AICA), membro della Pastorale dei Minori e del Consiglio Statale dei Diritti Umani ha ricevuto lo scorso 15 agosto, nella sede del Parlamento dello Stato dello Spirito Santo, in Brasile, la medaglia Orlando Bonfim Júnior concessa a personalità che si distinguono per il loro impegno nella difesa e promozione dei diritti umani. Il premio è dedicato all’avvocato e giornalista Orlando Bonfim che lottò contro le violazioni ai diritti umani durante la feroce dittatura militare che convolseiIl Brasile dal 1964 al 1985. Membro del Partito Comunista del Brasile, Orlando fu rapito dai militari e scomparve nel 1975. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Alla cerimonia, presieduta dal Deputato Hercules Silveira, hanno partecipato anche il Ministro dei Diritti Umani, Maria do Rosário, e il Presidente del Tribunale dello Spirito Santo, dr. Pedro Valls Feu Rosa. A sinistra la chiesa di San Benedetto, a destra quella di Sant’Agostino (Fotorudy) 22 IL FIERAMOSCA settembre 2012 settembre 2012 IL FIERAMOSCA 23 Nomina del Consiglio di Amministrazione della Bar.S.A. I l 5 settembre 2012, l’Assemblea degli Azionisti della Bar.S.A. S.p.A. - Barletta Servizi Ambientali - Società multiservizi partecipata per il 72% dal Comune di Barletta e per il 28% dalla Manutencoop di Bologna - in seconda convocazione - presieduta dal Dott. Vittorio Emanuele Dibitonto, ha approvato all’unanimità - presenti il Sindaco di Barletta Ing. Nicola Maffei ed il rappresentante di Manutencoop Sig. Giuseppe Pinna - il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2012-2014 ai sensi dell’art.14 dello Statuto Sociale: • dott. Vittorio Emanuele Dibitonto: Presidente (riconferma) • avv. Ruggiero, Antonio Carpagnano: Consigliere • p.e. Alessandro Dorigo: Consigliere (riconferma) • prof. avv. Luigi Pannarale: Consigliere • dott. Ruggiero Rizzitelli: Consigliere (dirigente della Società) È stata rinviata la nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente ad altra riunione da tenersi a breve. A conclusione dei lavori assembleari, il Sindaco Ing. Nicola Maffei esprime il suo apprezzamento al Consiglio di Amministrazione uscente rimarcando i risultati positivi conseguiti dalla Bar.S.A., nonostante le criticità ereditate, ed invita il nuovo C.d.A. a continuare sulla strada del risanamento dell’Azienda ed a migliorare le performance fin qui realizzate. Il sig. Pinna si associa alle considerazioni ed ai ringraziamenti espressi dal Sindaco. per il Consiglio di Amministrazione il Presidente dott. Vittorio Emanuele Dibitonto Migliore sicurezza stradale e pedonale a piazza Caduti in guerra Completati i lavori di riorganizzazione dell’assetto stradale in piazza Caduti in guerra. Il progetto realizzato strutturalmente da Bar.S.A., ha effettuato la chiusura al traffico della zona tra la rotonda (monumento ai Caduti in guerra) e l’ex palazzo delle poste, con fioriere che hanno delimitato un’area pedonale di nuova realizzazione, in corrispondenza della quale sono stati realizzati attraversamenti pedonali. La circolazione stradale è stata migliorata con segnaletica orizzontale (canalizzazioni e corsie). 24 IL FIERAMOSCA settembre 2012 settembre 2012 IL FIERAMOSCA 25 Ricordo Cent’anni fa, il prof. Lattanzio PEDICO RICORDO DEL PROFESSORE A CENT’ANNI DALLA NASCITA di Renato Russo Venerdì 20 luglio la signora Rita Scuro Lattanzio è deceduta, alla veneranda età di 98 anni. Non ce l’ha fatta ad aspettare pochi giorni ancora, appena una settimana che la separava dalla ricorrenza centenaria dalla nascita del marito, il prof. Ruggero Lattanzio, che vogliamo ricordare per rendere un doveroso omaggio a chi, con competenza e professionalità, nella seconda metà del Novecento, portò la nostra struttura sanitaria ai vertici delle stime regionali e fu promotore dell’attuale presidio ospedaliero. R uggero Lattanzio nacque a Barletta il 27 luglio 1912 da Vito Lattanzio e Nunziatina Sarcina, famiglia benestante, quarto di sei figli (dopo Antonia, Celeste, Maria e prima di Tommaso ed Enrico). Le prime date della sua intensa biografia ci restituiscono un giovanissimo sportivo, campione di corsa veloce, recordman italiano junior nel 1928 a Napoli con 9” netti negli 80 metri; nel 1930 campione centro meridionale nel salto in lungo con 6,92 metri ai Campionati di Roma. Nel 1933 il giovane promettente atleta barlettano promosse la nascita della prima squadra di pallacanestro della città. Poi, ancora, nel 1935, nello Stadio della Vittoria di Bari, fu recordman pugliese con 11” netti nei 100 metri (record che durerà per 23 anni, fino al 1958!). Si laureò quindi in medicina presso l’Università di Bari, dove iniziò la specializzazione in chirurgia presso la clinica diretta dal prof. Carlo Righetti, praticantato interrotto perchè chiamato alle armi nell’estate del ’40, allo scoppio della seconda Guerra Mondiale, come sottotenente medico. Assegnato al 33° contingente sanitario, fu inviato sul fronte greco-albanese a Berat e Tepeleni dove svolse una intensa pratica chirurgica operando centinaia di feriti provenienti dai diversi fronti di combattimento. E fu in questa circostanza che gli balenò l’idea di formare il primo nucleo donatori di sangue a beneficio dei feriti più gravi. Non era solo un abile chirurgo, il dott. Lattanzio, ma aveva anche uno spiccato senso organizzativo per cui, dopo pochi mesi, fu trasferito col grado di tenente a Tirana per riorganizzare il reparto chirurgico dell’ospedale di campo dell’Armata. Nel 1942, nel pieno della guerra, sposò Rita Scuro, figlia dell’avv. Luigi, Presidente della Cementeria e fondatore della sezione locale del Partito Popolare, che gli darà tre figli, Vito, Pier Luigi, (entrambi medici) e Pia docente di lettere. Nel 1945 fu infine congedato col grado di maggiore e insignito della Croce di ferro al merito. Rientrò nella clinica Carlo Righetti dove continuò la sua esperienza fino agli inizi degli anni Cinquanta quando, nel biennio 1950-’51, sostituì di fatto l’illustre clinico nella direzione dell’Istituto. In quel tempo alternò la pratica in sala chirurgica con le pubblicazioni scientifiche, ben ottantacinque, su riviste specializzate, conseguendo la docenza in clinica chirurgica. Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta settembre 2012 Negli anni passati in clinica si distinse per le alte qualità operatorie, didattiche e scientifiche. Per la precisione e la disciplina che metteva nel suo lavoro, era chiamato “il duca di ferro”. Dopo che il prof. Righetti lasciò la clinica nell’autunno del ’51, nonostante i ripetuti inviti del nuovo direttore a rimanere, l’anno dopo scelse di concorrere al posto di primario chirurgo bandito presso l’Ospedale di Barletta. Ci sono innumerevoli date che segnano il curriculum vitae del prof. Lattanzio, ma forse ce n’è una che meglio di ogni altra compendia a sua forte personalità e la sua inesauribile laboriosità, ed è proprio questa del 1952, un anno straordinario, ricco di eventi e di luminose prospettive (quell’anno aveva quarant’anni ed era nel pieno della sua maturità professionale). Conseguì infatti il più importante obiettivo della sua multiforme attività sanitaria: dopo aver vinto il concorso a cattedra della Clinica Chirurgica dell’Università di Cagliari (prospettiva che lo avrebbe però tenuto lontano dalla sua terra) essendo risultato anche vincitore del concorso per Primario chirurgo dell’Ospedale di Barletta, scelse la sua città, ove prese servizio il 17 luglio. Per le sue riconosciute doti organizzative, assunse presto anche l’incarico di Direttore sanitario. Cominciò col dotare tutti i servizi necessari a trasformare un piccolo nosocomio in un centro sanitario di eccellenza portando il numero dei posti letto da 50 a 400. Direttore sanitario e formidabile organizzatore della struttura ospedaliera, non dimentichiamo però che il suo ruolo principale restava quello di primario chirurgo che svolgeva con determinazione e professionalità, mentre la sua fama varcava i confini della città per richiamare un gran numero di nuovi pazienti. Sotto il suo primariato chirurgico (fino al 1986) giunse ad effettuare annualmente circa 2800 interventi di media e alta difficoltà. Provetto chirurgo, un vero maestro della chirurgia, formò numerosi assistenti, cinque dei quali conseguirono la docenza universitaria (Circella, De Feo, De Luca, Lojacono e Russo), mentre in dodici divennero primari nell’Ospedale di Barletta o in altri nosocomi (Bafunno, Circella, De Feo, De Fazio, De Luca, Falcone, Falconetti, P. Lattanzio, V. Lattanzio, Lojacono, Messina e Russo). Dei suoi primi tempi nell’Ospedale di Barletta e dell’equipe della quale seppe circondarsi, c’è restata una bella e significativa testimonianza, una foto del 1959, che lo vede attorniato dall’intero corpo sanitario ospedaliero. Sotto la sua direzione sanitaria (fino al 1970) oltre a potenziare i reparti esistenti, fu promotore della nascita di sette nuovi reparti ospedalieri: ginecologia, ortopedia, neurologia, chirurgia infantile, cardiologia, pronto soccorso, urologia. Nel 1952, In seguito ad un incontro avuto a Barletta col presidente nazionale dott. Vittorio Formentano, fondò anche a Barletta una sezione dell’AVIS, la prima sezione regionale donatori di sangue che si distinse per il gran numero di soci e quindi di donazioni delle quali il professore stilava una rendicontazione annuale che pubblicizzava - premiando i più meritevoli - nel corso di una manifestazione alla quale diede sempre il carattere della familiarità. Mentre l’AVIS-Trasfusioni era ubicata nell’Ospedale con l’ingresso dall’atrio, l’attività sociale si svolgeva in una grande confortevole sede in via Baccarini, nei locali della famiglia Lattanzio, dove venne allestita anche la redazione di un interessante bollettino mensile (“Sangue e Vita”) che notiziava sull’attività dell’associazione. Numerose le ramificazioni nate dall’attività avisina, come quella degli Universitari cattolici provenienti dalla Fuci. IL FIERAMOSCA 27 Archeoclub di Barletta Ricordo 25 13 11 1 2 26 3 L’ospedale Umberto I, sotto la incisiva direzione del professore, fece in quegli anni un gran passo in avanti in quantità e qualità: la media giornaliera dei ricoverati raggiunse e superò il numero di 750 (per 815 posti letto). La struttura ospedaliera era diventata frattanto del tutto inadeguata, così il professore cominciò a pensare alla realizzazione di un nuovo più grande ospedale. Questo, del nuovo ospedale, è un capitolo a parte, per il quale bisogna riandare indietro nel tempo, sul finire degli anni Cinquanta. Infatti, già nel 1959 il commissario prefettizio dell’Ospedale civile di Barletta, dott. Gustavo Prezzolini, aveva conferito all’ing. Vitantonio Lozupone l’incarico per la progettazione di una nuova struttura ospedaliera. L’ing. Lozupone, con la collaborazione dell’ing. Lucio De Pergola, redasse un progetto che prevedeva che l’edificio fosse formato da tre ali convergenti su un corpo centrale, con seminterrato e piano rialzato e una previsione di 449 posti letto. Il progetto più aggiornato, datato 1972, ebbe una previsione di mille posti letto distribuiti in un monoblocco articolato su piastra, secondo l’orientamento che accoglie ancora oggi i maggiori favori nel campo delle realizzazioni tipologiche ospedaliere. Ma anche questa scelta fu controversa, finché non fu insediata una commissione per la scelta del suolo. Insomma, una storia infinita, finché il nuovo ospedale sarà finalmente inaugurato nel luglio del 2004 dal presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto. Ma ormai il professore non c’era più. Scomparve infatti nella notte del 4 agosto 1987, all’età di 75 anni, per un’embolia polmonare, da lui stesso diagnosticata. Vivissimo fu il dolore non solo dei suoi familiari, ma anche dei suoi allievi, di tutto il personale ospedaliero che aveva lasciato appena un anno prima, degli avisini, degli sportivi e di una città intera che aveva beneficiato della sua opera. Il Comune, per ricordarlo gli intitolò una corta strada d’accesso al nuovo ospedale, benché sarebbe stato forse più giusto attribuirgli l’intitolazione dell’intero complesso ospedaliero, visto che, in larga misura, ne era stato il principale promotore. Oggi quella modesta intitolazione, nell’ultimo tratto del lungo viale che porta al nuovo ospedale, non gli rende merito, anche perché, non essendoci alcuna abitazione, lungo il suo breve tracciato privo di indirizzi, non ci sarà mai un recapito a cui far pervenire un ringraziamento per tutto quello ch’egli ha fatto per la nostra città. 27 16 15 4 Le prospettive di rilancio di Canne Il nuovo ospedale Alla prima sezione di donatori di sangue legò anche la nascita del gruppo sportivo che portava lo stesso nome e che raggiungerà numerose affermazioni nei diversi settori praticati: atletica, pallacanestro, tennis, scuderia automobilistica. Nel 1960 fondò l’Amatori Tennis Club, uno dei circoli più forti della Puglia; nel 1968 fu promotore del Trofeo Internazionale di Tennis che contò dodici edizioni. Nel 1964 fu anche cofondatore della gara di canottaggio più lunga del mondo (120 Km a remi), la “Caccavallo”, su due percorsi e per quattro edizioni: la Brindisi-Bari negli anni ’64-’65-’66 e la Barletta- Monopoli nel ’69 che gratificò l’armo avisino barlettano di un bronzo. In atletica, degno continuatore dei suoi successi giovanili fu Pietro Mennea, avisino fino al 1972, che ben presto però spiccò il volo verso traguardi nazionali ed internazionali portando il nome della città di Barletta sul tetto del mondo. Inoltre il G.S. AVIS di atletica leggera, nella marcia, fu Campione d’Italia per otto anni consecutivi, dal 1963 al 1970, vincitore del trofeo “Altimani”. Non ancora pago dei risultati conseguiti, il professore si fece promotore dell’apertura di una confortevole cappella per consentire agli ammalati di avere un punto di ricovero religioso, specialmente per assistere alla santa messa domenicale. Fondò quindi una Scuola allievi professionali, una biblioteca scientifica e la Società medico-chirurgica che volle intitolare col nome del suo maestro, “Prof. Righetti” (oggi intestata a “C. Righetti e R. Lattanzio”) dove si tenevano periodicamente interessanti conferenze. Il prof. Lattanzio, nel corso dei trent’anni in cui resse il nostro Ospedale come Direttore sanitario e Primario chirurgo, sviluppò un’intensa attività che portò in pochi anni la struttura ospedaliera di Barletta ai vertici sanitari regionali. Egli esplicava tutte le sue capacità di organizzatore che portarono la struttura ospedaliera e il reparto chirurgico ad una capacità ed efficienza elevatissima. Accentuandosi l’inadeguatezza della struttura sanitaria rispetto alle aumentate richieste di ricovero ospedaliero, il professore propose e ottenne di occupare i locali di Palazzo Pappalettere su Corso Cavour (del quale l’ultimo proprietario, il canonico Francesco Stellatelli, aveva fatto donazione all’Ospedale civile) impostandovi e realizzando l’Ospedaletto dei Bambini, con due reparti di pediatria, uno di otorino pediatrico, sala operatoria, laboratorio e radiologia pediatrica. 5 18 17 6 19 21 20 7 8 22 23 finora solo buone intenzioni di Pietro Doronzo* S penti i riflettori sulle rituali celebrazioni del 2228° anniversario della Battaglia di Canne del 216 a.C., in cui Annibale e il suo esercito cartaginese sconfissero, nella piana dell'Ofanto, le legioni Romane comandate dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone, celebrazioni quest’anno coincidenti anche con il 75° anniversario dell’acquisto della Cittadella da parte del Comune di Barletta, restano del tutto irrisolte le problematiche connesse alla valorizzazione dell’area archeologica della cittadella, da troppo tempo priva dei più fondamentali servizi di accoglienza turistica. Ma siamo davvero all’anno zero? Già all’inizio del 2011, all’atto della costituzione dell’Associazione di Promozione Sociale (APS) “Archeoclub di Barletta”, in diretta continuità con l’attività di Archeoclub d’Italia - Sede di Barletta, l’associazione aveva denunciato la gravità della cessazione definitiva della gestione dei servizi aggiuntivi presso l’Antiquarium di Canne della Battaglia, con il rischio che una permanente e definitiva apertura gratuita nel lungo periodo avrebbe determinato, nei fatti, una svalutazione dell’offerta culturale dell’area, con il rischio in futuro anche della chiusura dell’Antiquarium e del Parco archeologico. L’Assemblea all’epoca aveva invitato l’Amministrazione Comunale ad attivare una adeguata sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per inserire anche l’area di Canne della Battaglia in un sistema integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio. Purtroppo nulla si è fatto e su Canne si è abbattuta nel 2011 anche la tegola del definanziamento da parte della Regione Puglia del II lotto di “Lavori di riqualificazione dei sistemi di fruizione del Parco archeologico di Canne della Battaglia: completamento, sistemazione e valorizzazione dell’Antiquarium”, per un importo 9 1959. Il prof. Lattanzio contribuì in quegli anni alla nascita di una vera e propria équipe di valenti medici; molti suoi allievi e collaboratori raggiungeranno posti di rilievo in altre strutture ospedaliere. Nella foto, in piazza Principe Umberto: 1) dott.ssa Angela Fruscio; 2) dott. Giovanni Cocchiarole; 3) dott. Oronzo Pedico; 4) mons. Giuseppe Di Matteo; 5) dott. Gustavo Prezzolini commissario prefettizio; 6) prof. Ruggero Lattanzio direttore sanitario; 7) prof. Michele Di Benedetto Dell’Aquila;8) dott. Enrico Lattanzio; 9) dott. Michele Damato direttore amministrativo; 10) non identificato; 11) dott. Nicola Balzano, 12) n.i.; 13) dott. Pietro Bafunno; 14) n.i.; 15) dott. Bruno Tozzi; 16) dott. Luigi Canfora; 17) dott. Andrea Canfora; 18) dott. Oronzo Romanelli; 19) dott. Cesare Defazio; 20) dott. Ruggiero Dimiccoli; 21) dott. Donato Messina; 22) dott. Francesco Nigri; 23) dott. Giuseppe Cacudi; 24) n.i.; 25) dott. Giovanni Spinazzola; 26) dott. Stefano Seccia; 27) dott. Giuseppe Cozzoli; 28) n.i.; 29) n.i. (coll. D. Messina) L’Antiquarium di Canne (Fotorudy) 28 IL FIERAMOSCA settembre settembre 2012 2012 di ben 750.000,00 euro di fondi comunitari, a causa dei ritardi nell’espletamento delle procedure di gara e di assegnazione dei lavori da parte dell’Amministrazione Comunale di Barletta. A fronte di tutto ciò in una recente intervista a stampa del 27 luglio u.s. il sindaco ing. Nicola Maffei ha annunciato di aver “coinvolto personalità di alto profilo, perché preferisco la collaborazione e la condivisione delle idee, soprattutto quelle buone, alla battaglia per affermare ciascuno i propri interessi”. Aggiunge anche che “quell’ampliamento di Antiquarium non è la cosa più necessaria al sito, prima di tutto serve mettere da parte gli interessi personalistici e la voglia di visibilità, e lavorare”. Questa associazione, che si è sempre messa a disposizione dell’Amministrazione Comunale per lavorare per Canne, coglie però in queste parole una profonda contraddizione tra la dichiarata disponibilità alla collaborazione e alla condivisione delle idee, e il silenzio su che cosa si vorrebbe fare, rimandando a misteriose personalità di alto profilo che sarebbero in grado ‘quasi magicamente’ di far rivivere Canne. Un approccio diverso almeno nella forma è stato invece adottato dalla Commissione consiliare attività produttive che ha convocato il giorno 23 luglio u.s., Pietro Doronzo (Archeoclub di Barletta), Nino Vinella (Comitato Pro Canne della Battaglia) e Ruggiero Lombardi (Associazione Nazionale Archeologi) per raccogliere notizie sul malfunzionamento del sito, verbalizzare e riferire in Consiglio comunale, anche in vista del redigendo Bilancio di previsione 2012. Con riferimento alla seduta di Commissione Consiliare lo scrivente, in qualità di Presidente dell’Archeoclub di Barletta, dopo aver ringraziato per l’invito ricevuto, ha evidenziato innanzi tutto che la Commissione abbia invitato solo alcune Associazioni e non per esempio la Consulta, così come previsto dallo Statuto Comunale. Le Consulte, infatti, non sono state mai costituite anche per mancanza degli appositi regolamenti. Ha invitato, pertanto, i consiglieri presenti (Dibenedetto, Vitobello e Ruta) a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio per tale inadempienza ormai cronica, proprio nello spirito della maggiore partecipazione possibile della cittadinanza e delle sue realtà associative. In considerazione delle numerose criticità che caratterizzano l’area archeologica di Canne della Battaglia, questa Associazione ritiene indispensabile fare chiarezza sul piano amministrativo e gestionale, forse poco noto ai più, poiché si ritiene indispensabile prima di sperare di trovare soluzioni, conoscere quale sia la reale situazione insistente sull’intera area archeologica. Nel 1999 fu sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di Barletta e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per una gestione più integrata di tutto il sito secondo le proprie competenze. A distanza di 13 anni i risultati sono sotto gli occhi IL FIERAMOSCA 29 Archeoclub di Barletta Sesta provincia Pronti ad abbandonare Bari per la sesta provincia La vendemmia? … “Festeggiamola”! di Giuseppe Palella A Canne, il decumano (Fotorudy) di tutti, anche perché quell’atto non era esaustivo nel senso che andava accompagnato da altri più puntuali protocolli. Tutta l’area di proprietà comunale è di circa 130 mila metri quadri, quella dello Stato è di circa 36 mila mq. più l’immobile adibito ad Antiquarium. Il rilancio di Canne della Battaglia non può che partire da un rilancio del dialogo e da una precisa assunzione di impegni che i due Enti Pubblici devono avere su queste proprietà. La Soprintendenza oggi si limita solo alle attività di vigilanza e custodia del museo e delle aree archeologiche in orari predisposti secondo i canoni nazionali. Da poco più di un anno non esiste la gestione della biglietteria e del bookshop, quindi l’ingresso alle aree è gratuito. Il Comune ha la gestione di pulizia, diserbo e la vigilanza notturna. Piuttosto che ‘stracciare’ il protocollo d’intesa del 1999 fra Comune e Soprintendenza, quasi che il Comune possa fare da solo, occorre aggiornarlo e renderlo veramente operativo! Proprio l’imminenza della predisposizione ed approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio previsionale per l’anno 2012, potrebbe essere invece l’occasione per prevedere, appunto, un capitolo “Canne” finalizzato a migliorare la manutenzione ordinaria e le attività di valorizzazione tipiche di ogni sito archeologico e non altro! Quello che da sempre è mancato nella nostra città è stata una reale politica di gestione ordinaria ed integrata dei beni culturali e dei relativi servizi aggiuntivi. A tal fine si rinnova l’invito al Sindaco e all’Amministrazione Comunale nel suo complesso ad attivare una adeguata e reale sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per inserire anche l’area di Canne della Battaglia in un sistema integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio. Solo la messa in rete di tutti i numerosi beni culturali statali e comunali (Parco e Antiquarium di Canne, Palazzo Della Marra, Castello Svevo, Chiesa dei Greci, Cantina della Sfida) e l’introduzione di un sistema di gestione integrata di tutti questi beni (con biglietteria unica, servizio di visite guidate, attivazione di bookshop e servizi di ristorazione, ….) potrà infatti determinare un sistematico (e non solo episodico) rilancio culturale ed economico del patrimonio storico-culturale locale. Ancora troppo spesso si continua ad individuare solo a parole nel settore dei beni culturali uno dei comparti economici capace di generare prospettive di sviluppo economico ed occupazionale, senza che poi ci si adoperi concretamente e fattivamente in tal senso. * presidente Archeoclub di Barletta 30 IL FIERAMOSCA settembre 2012 Rassegna stampa - Il quotidiano 25 luglio 2012 Il particolare e siccitoso clima estivo appena trascorso è uno dei motivi che, nella campagna targata 2012, ha anticipato di almeno 15 giorni la raccolta delle uve in genere e di quelle da vino in particolar modo. Scarse le quantità raccolte (si stima una riduzione rispetto l’anno precedente del 25/30%) ma in compenso la qualità è elevatissima, ragion per cui il vino edizione 2012 sarà eccezionale e di particolare pregio. Or dunque festeggiamolo. Quale occasione migliore di una Festa della Vendemmia per far conoscere i pregi e le peculiarità del vino del nostro territorio? I Fratelli Piazzolla a questo hanno pensato. Il 6 ed il 7 Ottobre, infatti, nell’Azienda Agricola laltragricoltura, di cui sono contitolari, si terrà la prima Festa della Vendemmia. Interessantissimo è il programma dell’evento. Si parte sabato 6 ottobre, alle ore 18,00, con un incontro/dibattito “Barletta, la Puglia e la Viticoltura del Futuro” dove, con l’intervento di qualificati relatori quali esperti, tecnici ed amministratori, si cercherà di fare il quadro dell’attuale situazione ed incardinare programmi e progetti per il futuro della Viticoltura Barlettana e Pugliese. La serata di sabato si concluderà con un momento di rievocazione della pigiatura d’epoca delle uve, con figuranti in abiti tradizionali. La mattina di domenica 7 ottobre sarà interamente dedicata a Visite Aziendali guidate, Percorsi Didattici tematici per grandi e piccini e Proiezioni di Filmati dedicati alla “Realtà Viticola Italiana”. Nel pomeriggio della domenica la farà da padrona il fiore. Sì proprio così. Nel corso di una dimostrazione di arte floreale a tema la parola d’ordine sarà “spettacolo”. Infatti straordinarie composizioni di fiori ed uva allieteranno la vista degli ospiti e decoreranno gli ambienti aziendali in modo sobrio ed estremamente originali. Per l’intera durata dell’evento sarà possibile degustare prodotti e produzioni tipiche oltre che il buon vino aziendale. I festeggiamenti si concluderanno con spettacoli ed intrattenimento musicale. In più chi vorrà potrà intrattenersi in azienda per il Pic Nic del pranzo domenicale. Vi aspettiamo numerosi. d alcuni grandi Comuni del nord barese l’istituzione della “Città metropolitana” al posto della Provincia, con la sottrazione o contrazione di alcuni poteri municipali in materie come l’ambiente, il trasporto pubblico e la viabilità locale, proprio non va giù. Infatti, dopo che il governo Monti ha stabilito, con il decreto sulla spending review, la soppressione dal 1° gennaio del 2014 di ben 10 Province, tra cui quella di Bari, e la costituzione in tali capoluoghi delle Aree metropolitane, i sindaci di Bitonto, Molfetta, Ruvo di Puglia e Corato si sono incontrati per valutare la possibilità di non aderire al progetto dell’Area metropolitana, che penalizzerebbe fortemente i loro rispettivi Comuni, perché li mette in una posizione di subalternità rispetto al Capoluogo pugliese, tagliandogli parte dell’odierna autonomia amministrativa e territoriale ed istituendo una sorta di “dipendenza” materiale e psicologica da Bari per queste comunità che, invece, sono realtà economiche e socio-culturali completamente diverse da Bari, e tra loro. Come è noto, in base ai criteri varati recentemente dal governo Monti, tutte le Province con meno di 350mila abitanti ed estensione territoriale inferiore a 2500 chilometri quadrati verrebbero abolite, per essere accorpate con altre ad esse limitrofe. E ciò per rientrare nei parametri previsti per le nuove Province. Tra quelle che attualmente non raggiungono il requisito minimo stabilito da Monti c’è la neo-Provincia pugliese Bat, costituitasi formalmente appena tre anni fa e che, alla luce delle nuove norme, verrebbe soppressa con l’accorpamento alla Provincia di Foggia. Oppure, per i soli Comuni che ne facciano richiesta, con l’adesione all’Area metropolitana di Bari. Nelle prossime settimane, infatti, il Governo trasmetterà il deliberato sul riordino delle Province al consiglio delle autonomie locali (Cal), istituto che dovrebbe essere presente in ogni regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali. In mancanza di tale presenza, la deliberazione del Governo verrà trasmessa all’esistente organo di raccordo tra Regione ed Enti locali. Le indicazioni del Cal e delle Regioni interessate, alla fine, verranno trasmesse al Governo, che provvederà alla effettiva riduzione delle Province, promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura di riduzione, avviata da Monti anche sulla base dei pareri espressi dal Cal e dalle Regioni. Le nuove Province, poi, eserciteranno alcune delle loro attuali competenze, mentre altre svolte finora verranno devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto governativo “Salva Italia”. In definitiva, i Comuni delle Province che resteranno in vita acquisiranno ulteriori competenze, mentre quelli delle aree di Province che saranno abolite e sostituite dalle “Città metropolitane” si vedrebbero limitati in alcuni poteri autarchici, oggi di esclusiva competenza comunale. Per queste ragioni, già la scorsa settimana il sindaco di Altamura, Mario Stacca, si è dichiarato scettico alla possibilità che il proprio Comune aderisca all’Area metropolitana di Bari e che, prossimamente, il consiglio comunale di questo Comune potrebbe assumere iniziative atte a promuovere l’adesione, insieme ad altri Comuni dell’alta Murgia, alla Provincia di Foggia o, addirittura, alla richiesta di passaggio con la Regione settembre 2012 Basilicata. Contemporaneamente, nel nord barese due sindaci di centrosinistra, Michele Abbaticchio di Bitonto e Vito Ottombrini di Ruvo di Puglia, con due sindaci di centrodestra, Antonio Azzollini di Molfetta e Luigi Perrone di Corato (quest’ultimo è pure presidente regionale dell’Anci), hanno avviato incontri interlocutori finalizzati a valutare la possibilità per i rispettivi Comuni di chiedere l’adesione alla Bat, in modo da incrementare sia l’estensione territoriale di tale Provincia, sia il numero dei suoi abitanti. E rendere così compatibile la Bat con il criterio adottato dal Governo per la non soppressione dell’Ente. Infatti, l’ipotesi di allargamento della Bat a Corato, Ruvo di Puglia, Molfetta e Bitonto, a cui probabilmente non si sottrarrebbe neppure il neosindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, costituirebbe certamente la condizione necessaria e sufficiente a far sopravvivere l’attuale “Sesta Provincia” pugliese, avviata nel 2009. In tal modo i Sindaci di questi cinque grossi Comuni del nord barese eviterebbero che molte funzioni comunali, ora di loro competenza, dal 2014 passino sotto la supervisione del Sindaco della Città metropolitana. Una situazione di sudditanza, questa, che nel barese a molti Comuni non va proprio giù, poiché la Città capoluogo, con i suoi oltre 340mila abitanti, avrebbe un peso notevole nel futuro consiglio dell’Area metropolitana, che difficilmente sarebbe contrastabile (e tollerabile) da quasi tutti i rappresentanti degli altri Comuni. Pertanto, come si ricorderà, la mancata istituzione nel barese, a febbraio del 2010, da parte della Regione di due nuovi Comuni, Palese-Santo Spirito e Carbonara-Ceglie-Loseto, (che avrebbe prodotto momentaneamente la perdita di circa 270mila abitanti alla città di Bari), alla fine potrebbe rivelarsi come una circostanza che condizionerà negativamente la costituzione della “Città metropolitana” barese, proprio per la eccessiva diffidenza dei vari Sindaci limitrofi che considerano il Capoluogo, per popolazione, come una realtà troppo egemone rispetto a quelle dei Centri comunali che dovrebbero entrare a far parte della Metropoli. IL FIERAMOSCA 31 FIOF Scuola Progetto Revolution 2013 Il saluto del IV Circolo S. Domenico Savio al suo dirigente che va in pensione Festival Internazionale Orvieto Fotografia di Ruggiero Dibenedetto C R itorna a Barletta R-Evolution, giornate della fotografia contemporanea, un appuntamento che, attraverso azioni concertate tra più soggetti, qualifica l’offerta della città con l’ambizione di rappresentare un punto di riferimento importante nella geografia culturale europea. In queste giornate il territorio del Nord-Barese, in particolare la città di Barletta, si trasformerà in un autentico crocevia, in un vero e proprio punto di incontro e di scambio per il sistema internazionale della fotografia, della video-produzione e della comunicazione a 360°, catalizzando sempre più la sensibilità e l’attenzione dei fotografi, degli artisti, degli studiosi, ma anche più semplicemente degli appassionati e dei visitatori attratti dalla qualità professionale dell’offerta e dalla varietà della proposta. Con l’apporto di diversi studiosi e curatori, questa seconda edizione, si propone di ampliare la precedente aprendo anche all’arte contemporanea (pittura, arti figurative) per far emergere attraverso il nostro territorio e il supporto della fotografia, artisti a tutto tondo, soprattutto quelli più giovani. Un tema particolarmente vicino alla sensibilità contemporanea volto a valorizzare la possibilità di uno sguardo rinnovato sulla realtà, non di pura registrazione e rispecchiamento, ma capace di individuare i segni del cambiamento. Su questa idea, ampliando ciò che già si è realizzato, è stato elaborato un ricco e diversificato programma di iniziative, comprendente incontri, conferenze, rassegne di film, letture, mostre, seminari e workshop, attività per ragazzi, installazioni, spettacoli mirati a coinvolgere il pubblico anche di non addetti ai lavori. Il programma espositivo è ospitato nei luoghi d’arte e cultura più suggestivi della città di Barletta e delle città interessate dall’evento, per dare la possibilità ai partecipanti e visitatori di ammirare i più importanti complessi architettonici e storici delle nostre città, scoperti ed apprezzati con ammirazione dagli utenti della precedente edizione. Le luci di R-Evolution si accenderanno su Barletta per diramarsi tutto il territorio della provincia Barletta-Andria-Trani con ulteriori tappe nei capoluoghi di provincia (Bari, Foggia, Brindisi, Lecce, Taranto), creando percorsi di valorizzazione dell’intero territorio regionale. Il programma dell’edizione 2013 attesterà 5 filoni espositivi: grandi mostre, mostre collettive, installazioni ed esposizioni e arte contemporanea; attraverso questi percorsi si articola il nucleo centrale dell’offerta espositiva, che comprenderà maestri di livello nazionale ed internazionale, autori affermati e giovani, italiani e stranieri, con diverse partecipazioni di artisti pugliesi. Testimonial dell’evento tre eccellenze del mondo della fotografia, del cinema e delle arti figurative. In tal senso, il programma si sviluppa secondo un processo articolato su 3 diverse fasi di realizzazione: I Fase Formativa; II Fase Creativa; III Fase Ludica. Segno tangibile di una geografia artistica di un territorio sempre più ricco di operatori pubblici e privati, le mostre occuperanno letteralmente le città, espandendosi a macchia d’olio per dare vita ad un 32 IL FIERAMOSCA Il tavolo dei relatori. Al centro da sinistra il presidente Fiof Ruggiero Dibenedetto, il sindaco Nicola Maffei, il consigliere Ruggiero Mennea luogo di incontro su tutto ciò che riguarda lo sguardo, ad un’autentica festa della fotografia alimentata dalla passione dei cittadini e dalla loro voglia di protagonismo, che vale la pena di prendere a modello delle progettualità presenti e future per la realizzazione di una cittadinanza attiva. Mission di R-Evolution è coinvolgere l’intera provincia, dare la possibilità ai territori che ospitano la kermesse di avere un feedback importante in termini di immagine e turismo, promuovere le attività locali, e creare una congiunzione significativa tra fotografia e le altre attività produttive, artistiche e commerciali del territorio stesso, fare di esso, la capitale internazionale della fotografia intesa come artistica e commerciale. Nell’era della globalizzazione dei “media” le nuove tecnologie forniscono strumenti di ampia portata ed allargano gli orizzonti della comunicazione e dell’informazione. La comunicazione globale, però, non distribuisce in modo assoluto ed uniforme l’informazione e tantomeno permette di condividere sentimenti, impressioni o percezioni che altre forme d’interazione, come la fotografia, la video-produzione e la comunicazione tradizionale invece, facilitano. Essa rappresenta uno scenario che non coinvolge tutti, in ogni momento e dovunque, ma divide gli uomini in “connessi ed esclusi” dalla rete. Il trascorrere del tempo ci vede, sempre più di frequente, spettatori passivi di numerosi eventi che accadono vicino a noi o distanti geograficamente dalle nostre realtà quotidiane. R-Evolution non è alla ricerca di spettatori ma cerca di sviluppare delle conoscenze e delle competenze che trasformino il discente in un attore dell’evento, che vede sviluppare una determinante intelligenza emotiva. Le molteplici iniziative partecipate, formative e dimostrative, saranno particolarmente utili per la generazione di soluzioni innovative e di conoscenze nuove, oltre che per lo sviluppo di un clima positivo, empatico, entusiasmante, in cui il fruitore è coinvolto attivamente nella definizione del migliore percorso di apprendimento per se stesso. Agisce sul gruppo, per la qualità delle soluzioni che consente di trovare, ma soprattutto sul singolo, perché gli permette di affrontare questioni tecniche valorizzando le proprie risorse, potenziando la propria professionalità e migliorando la qualità delle prestazioni. settembre 2012 aro Dirigente, il IV Circolo Didattico ha avuto il privilegio di essere stato diretto da te, che sei stato un professionista in gamba; hai saputo ben coniugare competenze e umanità con chiunque hai avvicinato come un “pater familias”, riuscendo a mediare, incoraggiare e, soprattutto, comprendere le situazioni più variegate e complesse. Chi è il Dirigente Carmi- Il dirigente Carmine Cristallo con in ne Cristallo? Un educatore, braccio il nipotino Edoardo al quale un capo di Istituto di grande immaginiamo che - da pensionato vocazione pedagogica, che dedicherà maggior tempo… ha passione per la scuola. Il tuo rapporto con tutto il personale docente e non docente è stato sempre improntato all’amicizia e al rispetto reciproco, dando vita ad una comunità scolastica, che pone l’attenzione sull’ascolto e sui bisogni di ognuno. Per tutti noi sei stato una pietra miliare, un amico leale e sincero, che all’occasione hai saputo sostenerci. Hai tirato fuori da ciascuno di noi il meglio, credendo, più di noi stessi, nelle nostre capacità proprio come ci ha insegnato Socrate nell’arte della maieutica. Il tuo carisma è stato un incentivo a dare sempre il massimo e a lavorare, per raggiungere obiettivi condivisi da tutta la collettività, proprio come la nottola di Minerva che spicca il suo volo sul far del crepuscolo, vale a dire a conclusione del tuo cammino professionale; puoi ritenerti soddisfatto per aver raggiunto ottimi traguardi, portando alto il buon nome del IV C.D. “San Domenico Savio” e lasciando così a chi verrà dopo di te una grande responsabilità. Sentiamo già un grande vuoto e un senso di mestizia, ma come tutte le cose belle della vita inesorabilmente finiscono, lasciando spazio ai ricordi come quando, dopo lunghi sacrifici, assaporavamo il successo dei progetti con la settembre 2012 Quarant’anni al servizio della scuola Il dirigente Carmine Cristallo va in pensione Dopo quarant'anni al servizio della scuola, il direttore Carmine Cristallo è andato in pensione. Dopo aver insegnato come docente per quasi ventanni, nel 1990 vinse il concorso di dirigente scolastico; funzione che esplicò prima nelle scuole di Urbino e Cerignola e poi - dall’anno scolastico ‘93 - ‘94 - nella scuola S. Domenico Savio di Barletta che durante il suo ventennale mandato si è ulteriormente ingrandita con due plessi, uno dedicato a Gianni Rodari e l’altro a Carlo Maria Giulini. La S. Domenico Savio conta oggi circa 1000 alunni tra scuola dell’infanzia ed elementare. Cristallo è stato inoltre reggente delle Scuola Media mons. Dimiccoli. Nei suoi quattro lustri presso la S. Domenico Savio, il direttore Cristallo ha realizzato un gran numero di iniziative (fra cui numerose pubblicazioni) che sarebbe difficile elencare tutte. Fra le più significative, i programmi Comenius “Conoscerci per co(Fotorudy) noscere”. ricaduta positiva sui piccoli discenti. Ci mancheranno le tue rimostranze, i tuoi richiami verbali, ma anche le tue parole di fiducia e di incoraggiamento. Ogni tipo di congedo dopo una lunga carriera porta con sé inevitabilmente amarezza, ma l’aver operato in modo encomiabile e l’aver raggiunto risultati eccellenti rende meno doloroso questo momento. È giunta l’ora che la tua famiglia rivendichi il diritto di averti a tempo pieno e non è detto che la pensione non possa essere ugualmente intrigante come lo è stato il lavoro. È giusto che i tuoi e, in particolare, tuo nipote Edoardo, possa avere un nonno, che gli trasmetta i primi rudimenti della conoscenza. Ci hai lasciato un segno indelebile, che neanche il tempo potrà scalfire. Dal cuore del IV Circolo Didattico, un caloroso saluto per una vita ricca di soddisfazioni. IL FIERAMOSCA 33 Scuola Libri A tutta penna news dalla “R. Moro” P ubblicato, a cura della scuola media “Renato Moro”, il quinto numero del giornalino scolastico “A tutta penna”. Promotrice del numero unico, come già per gli anni passati, la preside prof.ssa Grazia Di Nunno che nel suo editoriale introduttivo ha voluto ricordare l’offerta infrastrutturale e formativa della scuola, attraverso il potenziamento della dotazione di nuove strutture tecnologiche come l’istituzione di una classe digitale con 24 postazioni di computer portatili, il potenziamento del laboratorio multimediale linguistico, il laboratorio musicale, una nuova biblioteca informatizzata per il territorio, dedicata alla memoria della prof.ssa Maria Grazia Tarantino. Protagonista di questa quinta edizione del giornalino “A tutta penna”, la redazione costituita da un nucleo ben assortito di collaboratori. Accanto alla preside, i caporedattori Giuseppe Dimiccoli e Daniela Stefania Fucci e un nutrito gruppo di redattori che hanno steso ciascuno il proprio pezzo, al quale i grafici hanno saputo dare un tocco di eleganza e di originalità, miscelati dalla consumata esperienza della Editrice Rotas che ha curato l’impaginazione e la stampa. Numerosi e di grande interesse gli articoli: su Canne della Battaglia (Andrea Dibari), sul Castello Svevo (Angelo Morra), sulla pallavolo (M. L. Guerra). E inoltre un bel servizio sul G.O.S. (Giovani Open Space) dove i giovani sono i protagonisti (S. Casafina). E ancora, Azienda iscritta all’UNAE Puglia n. 266 impianti & costruzioni industriali 34 IL FIERAMOSCA anno V - 2011/12 numero unico F servizi sulla Pinacoteca De Nittis (Francesca Disalvo), sulla danza (Lucia Dicuonzo), sulla Legalità a scuola (Federica Piccolo), su Eraclio (Elisa Borraccino) e sulla musica che unisce (prof.ssa Mariastella Dilillo). Numerosi anche i servizi sugli scacchi (Eliana Miolla) e sulla moda giovanile (Angelica Piazzolla). Originale è stato il tentativo di fare immedesimare alcuni ragazzi in noti personaggi storici. E poi il servizio sulla nascita del centro lettura “Maria Grasso Tarantino” curato dalla stessa preside che sull’evento ha organizzato un bel pomeriggio culturale. Interessante anche l’angolo destinato all’educazione civica nei due servizi speciali sulla Resistenza a Barletta (Vittoria Stella) e sulla Costituzione (di autori vari). L’angolo del gioco e del tempo libero chiude il giornalino con una serie di disegni a fumetti… e l’oroscopo finale. Bella la foto a colori che chiude uno splendido viaggio nel corso dell’ultimo anno scolastico, dove una sorridente preside, fra i suoi allegri ragazzi, ci salutano, salutano sì i lettori, ma dandoci, nel contempo, appuntamento al nuovo anno scolastico. EN ISO 9001 (2008) IQ-0703-16 SOA 8612/04/00 OS30 - classifica VI OG10 - classifica V OG1 - classifica III OG11 - classifica III I racconti di nonna Francesca di Francesca Piazzolla Scuola Secondaria di I Grado “Renato Moro” - Barletta www.scuolamorobarletta.it 1 Barletta incanti e scoperte in giro per Barletta • IMPIANTI ELETTRICI • CIVILI ED INDUSTRIALI • CABLAGGI • STRUTTURATI • CABINE MT/BT • PUBBLICA • ILLUMINAZIONE • RILEVAZIONE FUMI • TELEFONICI • TRASMISSIONE DATI • DIFFUSIONE SONORA • ANTINTRUSIONE • MANUTENZIONI • PROGETTAZIONE • EDILI • TERMICO • IDRICO • ANTINCENDIO • CONDIZIONAMENTO BARLETTA · Via Paolo Ricci, 39 Tel. 0883 575 473 · Fax 0883 519 062 www.sabinodicataldo.it · [email protected] settembre 2012 rancesca Piazzolla (Barletta) ha pubblicato diversi libri di fiabe, ricordiamo: Armonie di fiabe, Il pianto dell’abete, Magia del vento. Quello che analizziamo, esemplificativo della sua produzione, è I racconti di Nonna Francesca1 che ha un sottotitolo significativo: “Quando fantasia e realtà ti fanno sognare”, come a dire che di fronte alla realtà se si rimane legati alla mera concretezza si resta schiacciati, perdendo i sogni. Ed è, come dice Daniele Giancane nella prefazione, proprio la caratteristica principale dell’autrice: di parlare con una robusta dose sognante ed utopica, promuovere sentimenti buoni ed aerei, recuperando una linea importante della letteratura per l’infanzia che passa dalla Baccini al De Amicis, da Cicognani a Fanciulli, da Felicita Morandi a Giana Anguissola. Già il primo racconto Artemisia dà la cifra dello stile della Piazzolla. Artemisia è una donna anziana, vissuta nella semplicità del lavoro nei campi e nell’attesa di marito e figli emigrati per lavoro. Vive di immagini e di emozioni e “colmava i desideri con la forza dell’immaginazione”2. Un giorno si intristisce perché la buona minestra la deve mangiare da sola e visto che il parroco si adopera a raccogliere le offerte per il terzo mondo, le viene l’idea di costruire un forno in Ruanda. Artemisia è catturata da un calore ignoto, quindi raccoglie viveri e recupera un forno; giunge nel paese africano distrutto dalla guerra, con bambini uccisi, baby soldati (fatto tanto vero quanto orrendo). Quando legge la scritta “Nuove armi per costruire la pace» le viene un’idea geniale: pianta il forno, cuoce pani a forma di fucili e pistole e li consegna ai bambini: “Le nuove armi sono leggere! Si diffuse la voce e ogni giorno nuovi guerriglieri accorrevano da Artemisia”,3 I baby soldati quando vanno per sparare, il fucile naturalmente non spara e per la rabbia lo spezzano. Il più affamato porta un pezzo alla bocca, lo mangia e gli altri lo emulano, al punto da creare una processione verso Artemisia per prendere altre ‘armi’. I bambini saziano una fame atavica e diventano sereni e sorridenti; ed espongono una nuova scritta: “Grazie all’angelo della pace”. Questo racconto sintetizza l’idea dell’autrice riguardo le problematiche sociali: basta volere il bene, perseguirlo e la provvidenza farà la sua parte. Centrale, dunque, è l’amore come sentimento universale di solidarietà, capace di opporsi con azioni concrete alle brutture che la società contemporanea ci preserva, come le guerre, i baby soldati, la fame. Piazzolla recupera una visione positiva dell’esistenza umana, quale itinerario dell’anima; i suoi personaggi sono eroi che non accettano il male del mondo, la sofferenza, la povertà, il degrado, l’indifferenza. L’autrice presenta simbolicamente la possibilità di una rinascita spirituale dell’uomo di fronte alle devianze dei nostri giorni. Dice Giancane nell’introduzione che la musa della Piazzolla non è semplicemente estetica, ma fortemente etica. C’è, infatti, l’esaltazione della vita semplice, che promuove il riciclaggio (contro il consumismo sfrenato) come ad esempio in I fiori di cristallo. C’è la vittoria della povertà e della malattia grazie alla bontà e all’amore filiale come in Il melograno della provvidenza. C’è l’intervento divino soft che ci avvisa quando l’uomo eccede come in L’Angelo della luce. Troviamo, ed è centrale, la rappresentazione della fantasia quale passaggio fondamentale dell’uomo attraverso cui può vincere la pesantezza e guadagnare leggerezza; è il caso del racconto Fantasia e realtà, in cui il bambino è capace di trasfigurare in realtà un sogno (quasi come fosse capace di entrare nel Paradiso pur rimanendo sulla Terra); oppure, come in Una nuvola per lavagna in cui la nuvola proprio come la lavagna crea (o ricrea) e soddisfa i bisogni umani. I racconti sono scritti con un linguaggio immediato e forte mente espressivo, lieve e coinvolgente, tendente al tocco sfumato, quasi impressionistico. Il lettore non può che rimanere incantato da queste suggestioni e potrebbe trovare una dimensione interiore che, nel frastuono dei nostri giorni, è sempre più difficile rintracciare. (Daniele Giancane, La letteratura per l’infanzia in Puglia: scrittori, editori, illustratori, Levante Editore 2011) F. Piazzolla, I racconti di Nonna Francesca, Besa editrice, Nardò, 2008. 2 Ivi, p. 12. 3 Ivi, p. 13. 1 settembre 2012 IL FIERAMOSCA 35 34 33 23 32 22 31 21 20 8 30 18 19 36 7 35 29 15 16 17 6 5 11 12 27 13 28 14 4 3 2 9 25 10 26 1 36 IL FIERAMOSCA 1979. Gli alunni delle sezioni 3a A e 3a B (mista) Liceo Classico “A. Casardi”, a.s. 1947. 1. dottor De Biase (figlio del direttore della Banca d’Italia); 2. Canosa; 3. ; 4. Canosa; 5. Giosuè Lionetti; 6. Riccardo Dibitonto (ufficiale); 7. Franco Frezza (industriale); 8. Michele Cavaliere (fratello di Biagio, segretario della Cantina); 9. ; 10. De Mari (generale, fratello di………); 11. ; 12. ; 13. Mario Filograsso (nipote di Spiridione); 14. Peppino Rizzi; 15. Ruggiero Dimiccoli; 16. Vittorio Grasso (figlio del colonnello, ufficiale di cavalleria); 17. Franco Cafagna; 18. dott. Serlenga (farmacista); 19. Ririno Buonvino (impiegato all’Università); 20. Michele Frezza; 21. Passante (Palermo); 22. dott. Bruni (giudice a Trani); 23. dott. Enzo Pirozzi (giudice); 24. ; 25. Lella De Corato (chimica alla cantina sperimentale, sorella del ragioniere Nunzio del Brigantino); prof.ssa Garribba-D’Ercole; 27. Marisa de Napoli in Faggella; 28. Mariangela Picardi Scommegna; 29: Giovanni Italo Cassandro (presidente commissione d’esame nel ‘47); 30. Ave Frezza; 31. Bruna Brunetti; 32. Titina Binetti; 33. Franca Tupputi; 34. Teresa Guida Carella; 35. Elsa Borgia Palmiotti; 36. Maria Laruccia, sorella della pellicciaia in Corvasce. Prof. Morrone (Italiano), prof. Mascolo (Storia e Filosofia), prof. Coratella (Matematica), preside prof. Regina? (coll. Ruggiero Dimiccoli) Vita di club 24 Il nostro facebook settembre 2012 Il Rotary Club Barletta, faro e legante del territorio nel corso dell’anno rotariano 2011-2012 di Mauro Lopizzo* A conclusione del mio incarico di Presidente, nel cuore e nella mente si affollano tantissimi bei ricordi di incontri, di frasi, di stati d’animo, di emozioni, di eventi, di progetti vissuti. Illuminati dal motto pregno di profonda fede, cultura e filosofia, “Conosci te stesso per abbracciare l’umanità”, tutto il club è riuscito a dispensare tanto bene operando con e per il territorio, all’insegna dei giovani, del volontariato (2011 anno europeo del volontariato) e dell’economia. Non a caso, ho scelto come logo “il faro napoleonico” e come motto “Il faro napoleonico, luce per nuovi orizzonti” . Ho raccolto idee e consigli dai soci, per sviluppare e migliorare i temi programmati. A seconda dell’argomento e del contesto ho coinvolto i club del raggruppamento e fuori raggruppamento, l’Inner Wheel e i rotaractiani. Ho gettato il cuore oltre gli ostacoli, seguendo i consigli che mi pervenivano dal cuore, senza timore e senza paura. Sono stato il presidente di tutti. La determinazione ha alimentato lo spirito di servizio: “Come torre che non crolla con il soffiar dei venti”. Abbiamo dato visibilità del Rotary e del club ed è migliorata l’immagine pubblica. Il nostro operato, che è stato in perfetta sintonia con le linee guida distrettuali ed internazionali, ha consentito al Club di ricevere riconoscimenti prestigiosi, quali: - “Club efficiente”, riconoscimento distrettuale. - “Club Artefice del cambiamento”, riconoscimento internazionale. - “Socio esemplare 2011/2012”, riconoscimento distrettuale ai soci Gigi Ceci, Sabino Montenero e Nicola Miulli. - “Attestato Presidenziale 2011-2012”, riconoscimento internazionale. Ringrazio tutti i partners commerciali che hanno condiviso la mission dell’anno rotariano 2011-12. La sensibilità degli stessi ha Da sinistra: Beppe Volpe, P.D.G. Distretto 2120 R.I.; Titta De Tommasi, P.D.G. Distretto 2120 R.I.; Mauro Lopizzo, Presidente R. C. Barletta; Sabina Cellamare, consorte del Presidente (FOTORUDY) incrociato la ricchezza sociale per regalare un sogno alle nuove generazioni. Le prerogative sono state: impegno discrezionale, unità d’intenti e innovazione (sviluppare la creatività legata alla qualità sociale). Voltaire diceva: “Chi non vive lo spirito del suo tempo, del suo tempo si becca solo i mali”. Non dimentichiamo che la ruota, oltre ad essere il simbolo del Rotary è il simbolo dell’inventiva umana. Per la realizzazione dei services e degli eventi, mi sono affidato, al pensiero del poeta libanese Khalil Gibran: “Fidatevi dei sogni, perché in loro è nascosta la porta dell’eternità”. Evidenzio, alcuni dei principali services ed eventi che hanno caratterizzato il mio anno da presidente. “La Festa delle giovani eccellenze anno 2011” per supportare l’orgoglio e le motivazioni delle nuove generazioni, coniugando al merito la solidarietà. Sono stati premiati gli studenti delle S.I.A. srl Servizi d’Igiene Ambientale Società di servizi Pulizie condomini e uffici Ripristino pavimenti e sigillature Pulizie industriali Attrezzature professionali tel. 338 300 50 73 (vito) tel. 327 014 86 37 (matteo) E-mail: [email protected] settembre 2012 IL FIERAMOSCA 37 Vita di club Enigmistica scuole medie superiori di Barletta che hanno superato gli esami di stato con il massimo dei voti: a) n. 43 studenti con 100 (lettore multimediale); b) n. 13 studenti 100+lode (e 250 a testa); c) n. 3 studenti 100 con lode+volontariato (e 430 a testa); d) n. 1 studentessa 100 con lode+volontariato+reddito basso (e 460). Service di e 11.600 (main sponsor: Over Teak e Banca Popolare Pugliese). “Note di speranza”. Concerto di solidarietà (Omaggio a Domenico Modugno con Francesca Maffei e Mario Rosini) per manifestare un’affettuosa vicinanza a coloro i quali soffrono e salvaguardare la dignità umana associata alla centralità della persona. Parafrasando un messaggio wagneriano “La musica serve ad esprimere l’inesprimibile”, lo spettacolo ha finanziato: - le 4 famiglie che hanno perso casa a seguito del crollo della palazzina in Via Roma (donando un seme di speranza alle stesse); - l’oratorio S. Domenico Savio a S. Ferdinando di Puglia (spazio educante a favore della famiglia e dei giovani). Service di e 16.800 (main sponsor: Gruppo Casillo). aziende di Barletta, Margherita di Savoia, Trinitapoli e S. Ferdinando di Puglia. È data facoltà agli stessi imprenditori di versare un contributo a favore del service “Avviare con gioia un futuro migliore”. Service meraviglioso, a favore del bambino Ruggiero Lanotte, che è nato dalla partoriente Sig.ra Emmanuella Antonucci (l’unica donna che si è salvata dal crollo della palazzina di Via Roma). Abbiamo offerto l’opportunità alla giovane laureata dott.ssa Angelica Scardigno di Barletta, di partecipare al RYLA; un viaggio nella cultura, nell’amicizia, nel dialogo, nell’etica. Tra le diverse iniziative, abbiamo avviato un ciclo di incontri con personaggi illustri nativi di Barletta che per alte capacità e meriti professionali si sono distinti su scala internazionale. Abbiamo insignito di P.H.F: - l’avv. Michele Ambrosini, già presidente Banca Marche, opinionista TG1 economia, con il tema: “Le banche del territorio e la nuova economia”; - il dr. Pasquale Cascella, Responsabile ufficio per la stampa e la comunicazione del Quirinale, con il tema: “Una vita dedicata al giornalismo”. Per essere la coscienza critica del territorio e lavorare con le istituzioni, abbiamo concretizzato il progetto in rete “LEGALITà a SCUOLA”, con la Prefettura Barletta-Andria-Trani, la Scuola Secondaria di I grado “Renato Moro”, il Comune di Barletta e l’Archivio della Memoria e Resistenza città di Barletta. - 1° evento, 19 gennaio 2012, “I giovani tra prevenzione ed educazione per una cultura della legalità (cittadini italiani, cittadini del mondo)” - 2° evento, 11 febbraio 2012 “La scuola come palestra di democrazia” - 3° evento, sponsorizzazione e partecipazione della Scuola “Renato Moro” al concorso nazionale sulla contraffazione tenutosi a Roma. Silvia Dibenedetto si è classifica al 2° posto (per il gruppo poster) Daniela Caffiero si è classifica al 2° posto (per la elaborazione tema). A seguire, in collaborazione con il Comune di Barletta, promuoviamo un service consulenziale, in materia doganale e di commercio internazionale, a titolo gratuito, a favore delle “Idee alla moda”. Stage formativo alla Copen Group di Civitanova Marche a favore delle ragazze Alessandra Porcelli e Leandra Tannò, che hanno superato con merito gli esami di stato presso l’I.P.S.I.A. “Archimede”, Settore moda di Barletta. (main sponsor: Mofra Shoes). RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI 38 IL FIERAMOSCA Ricordando un pensiero di Paul Harris: “Sognare non è affatto disdicevole, se si fanno sogni e si fa poi di tutto per realizzarli”; aggiungo, soprattutto, quando si è “autentici traduttori della vita reale”. Con quest’ultimo messaggio, con orgoglio, evidenzio che Il Rotary club di Barletta ha concluso l’anno rotariano 2011-12 con un totale services di e 37.500, di cui: e 2.900 a carico del club e e 34.600 finanziati da terzi. A nome mio personale, di mia moglie Sabina, e del Rotary club di Barletta, i più sinceri ringraziamenti, a tutti coloro che hanno collaborato con il club per la realizzazione del programma e, alla redazione de “Il Fieramosca” per aver dato una qualificata forza di comunicazione. * Past Presidente Rotary club Barletta Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 settembre 2012 Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca A schema risolto, riportando nelle sottostanti caselle in riga le lettere indicate dai rispettivi numeri, si otterrà la denominazione di un ex locale di Piazza Plebiscito 1 2 3 4 5 6 7 8 9 18 21 22 26 23 13 32 39 37 40 43 41 44 45 48 50 49 51 54 52 55 58 17 33 36 47 16 29 35 42 15 25 31 38 14 20 28 34 56 59 57 60 62 26 12 24 27 46 11 19 30 53 10 61 63 23 35 19 31 6 14 29 10 51 5 36 49 54 44 30 55 61 48 50 38 (Soluzione a pag. 45) Orizzontali Verticali 1. La scienza del calore. - 9. Un ufficio del battaglione. - 18. Mimmo, ricordato artista del “decollage”. - 19. Un pezzo da scacchiera. - 20. Saluto arabo. - 21. Trento. - 23. Stati monarchici. - 24. Avanti a tutte. - 25. Operanti, non passive. - 26. Un vano dell’appartamento. - 28. Progettato, disegnato. - 30. Organi visivi degli insetti. - 31. Sostiene il tetto. - 32. Il regno vegetale. - 33. L’inizio della giornata. - 34. Sostiene la testa. - 35. Il teatro del torero. 36. Grossi vasi a due anse. - 37. Mercato Comune Europeo. - 38. La capitale della Norvegia. - 39. Un verbo dell’ambizioso. - 41. Amata e… salata. - 42. Il possessivo di un formaggino. - 43. Il primo fratricida. - 44. Mobili riposanti. - 45. È grande a Venezia. - 46. Palermo. - 47. È in provincia di Avellino. - 48. Nome di più papi. - 49. Una stella di montagna. - 50. Colui che è richiamato a una maggiore prontezza. - 52. Materiale edile fuorilegge. - 53. Prescelti dalle urne. - 55. Infrazioni alla legge. - 56. La regione del podice. - 57. La fine dei corridoi. - 58. Rivela il sottomarino. - 59. Alte nubi biancastre. - 60. La provincia con la targa TV. - 62. Il meccanico del tempo. - 63. Venditrice di paglia. 1. Lo è il pacchetto turistico senza spese aggiuntive. - 2. Le gemelle in terra. - 3. Un tipo di cavallo. - 4. Il moro di Giuseppe Verdi. - 5. Sinceri e onesti. - 6. Un chiomato albero di città. - 7. Articolo plurale. - 8. Affermazione tedesca. - 9. Leziose carezze. 10. Possono essere anche bianche. - 11. Solcato dalle unghie. - 12. Genova. - 13. Impedire, ostacolare. - 14. La rete del maiale. - 15. La patria di Enea. - 16. Ostacolata in Val di Susa. - 17. Il sud d’oltre oceano. - 19. Tormentati, tribolati. - 22. Capitale cipriota. - 24. Non sdrucciolevoli. - 25. La tigna. - 27. Il maestro Segurini della vecchia RAI. - 28. Si danno ai vincitori. - 29. Allegri, giocondi. 31. L’antico nome della Sicilia. - 33. Un rosso fiore da vaso. - 35. Dissodare con la vanga. - 36. Gettito, gittata. - 37. Un Daniele patriota. - 39. I gradini con le corde. - 40. Espressioni mimiche. - 41. Isolani della Grotta Azzurra. - 43. Veloce cane simile al Levriero. - 45. Fu data in ostaggio a Porsenna. - 47. È una marca di carburante. - 48. Misura per il grano. - 49. I nonni dei nonni. - 50. C’è anche quello al silicone. - 51. Giorno trascorso. - 52. L’ente della luce. - 54. Precedeva “signori” nei corsivi di Fortebraccio. 56. Iniziano l’argomentazione. - 59. Particella pronominale. - 60. Taranto. - 61. Doppio zero. settembre 2012 IL FIERAMOSCA 39 ROTAS BARLETTA Università Terza Età L’UNITRE DI MARGHERITA DI SAVOIA Un modo di stare insieme, coniugando cultura e divertimento ceraMicHe e arredo bagno di Ruggiero Mascolo* N brico e arredo giardino abbigLiaMenTo ProFeSSionaLe MaTeriaLi, SiSTeMi e aTTreZZaTUre Per L’ediLiZia ® Barletta · Via Callano 70 · tel. 0883 331 983 · fax 0883 337 724 · www.cardogroup.it el prossimo autunno l’Unitre di Margherita di Savoia inizierà il suo quinto anno di attività. Sottoponiamo all’attenzione dell’opinione pubblica un’analisi di quanto abbiamo realizzato sinora, per fare conoscere l’associazione a chi ancora ne è all’oscuro e fare alcune considerazioni. Nata nell’autunno del 2008, l’associazione è passata dagli iniziali 55 iscritti ai 90 del corrente anno. Di questi, molti sono coloro che hanno confermato ogni anno la loro adesione; ma vi è stato anche un avvicendamento, per cui in totale sono stati soci dell’associazione 146 persone. Degli iscritti di quest’anno, 86 sono residenti a Margherita di Savoia, 4 in città vicine. Le donne sono 72, gli uomini 18. La più anziana delle nostre socie ha 82 anni, il più anziano 75; la più giovane 21 anni, il più giovane 50, per un’età media di 60 anni. Per quanto attiene al livello di istruzione, 9 soci hanno la licenza di scuola elementare, 20 il diploma di scuola media inferiore, 51 diplomi diversi di scuola superiore, 10 sono laureati. 35 soci hanno un indirizzo di posta elettronica e sono quindi in grado di usare internet e di connettersi con il sito dell’associazione www.unitremds.altervista.org Tutti hanno il cellulare e quasi tutti il telefono fisso. L’attività è imperniata soprattutto sull’organizzazione di corsi, teorici e di laboratorio. Variano di anno in anno a seconda delle richieste, della disponibilità di docenti e di una sede appropriata. Ricordiamo i corsi di storia della Puglia, di autobiografia, di poesia, di italiano, lingua inglese, francese e spagnola, di teatro, psicologia, scienze, informatica; e ancora di cucina, ricamo, attività artigianali, di ballo, yoga, pittura, fotografia, sino alla corale e tanti altri ancora. Non meno di 40 sono i docenti che hanno tenuto lezione. Tanti altri hanno svolto conferenze e incontri su temi specifici. Per citarne solo alcuni: il prof. Ugo Villani e il giudice Antonio Diella sulla Costituzione Italiana, il prof. Nico Perrone su Liborio Romano e i problemi connessi all’Unità d’Italia, il giornalista Pino Aprile con la presentazione del libro “Terroni”, la prof.ssa Adriana Ceci in una tavola rotonda sul tema ”Prevenire le malattie e le dipendenze: si può”, esperti dell’OIM, dell’UNHCR e Save the Children in un’altra tavola rotonda sul tema “Migrare oggi”, il prof. Pino Cava su Ofanto e dintorni, il prof. Saverio Russo su “Il territorio margheritano e le sue trasformazioni”, il prof. Paolo Vitali con la presentazione di una sua opera e guida alla mostra “Il sapore e l’odore della luce” tenutasi a Barletta. Alcuni corsi hanno prodotto delle pubblicazioni, come Raccontarsi, a conclusione dei corsi di autobiografia del 2009-10 e del 2010-11 e Siamo tutti poeti del 2012. All’inizio di ogni anno accademico l’Unitre ha pubblicato opuscoli di presentazione delle sue attività. Si ricordano “Per… corsi di salute: la cura di sé tra il dire e il fare” del 2009 e “Sotto questo cielo una sola terra” del 2011. Tante manifestazioni aperte al pubblico sono state presentate e corredate da locandine, inviti e dépliants diffusi in paese. settembre 2012 Un gruppo dell’Unitre di Margherita di Savoia in visita a Fasano A chiusura d’anno, una corale formata da nostri soci ha allietato le serate con canti; analogamente a quanto è successo con spettacoli teatrali realizzati a conclusione del relativo corso e in occasione della giornata dell’8 marzo. Non sono mancati gli incontri con gli autori, i pomeriggi Un the per te all’insegna di musica, poesia e lettura di poesie di poeti margheritani. E abbiamo anche realizzato viaggi d’istruzione, come quello alla scoperta delle orchidee del Gargano, a Napoli alla Città della Scienza, a Fasano, nella Salina o alla scoperta di chiese e castelli. Ma le attività dell’Unitre di Margherita di Savoia non si sono esaurite nell’organizzare attività a beneficio dei soci: numerosi sono stati gli interventi di solidarietà, come la produzione e vendita di prodotti e manufatti, il concerto per i terremotati di Haiti, l’adozione a distanza di una bambina filippina, la prima accoglienza a profughi del nord Africa. L’elenco del lavoro svolto potrebbe continuare, ma più che sulla completezza è bene soffermarsi sul significato dell’esperienza dell’Unitre a Margherita di Savoia. In un contesto che fa dell’ostentazione e del proprio tornaconto il valore portante di ogni iniziativa, non è facile proporre il modello associativo dell’Unitre che propone i temi della cittadinanza attiva, della promozione della cultura, della ricerca di un sano stile di vita, della solidarietà. Valori schivi dai rumori delle piazze, dalle menzogne della politica, dalle premiazioni, da promesse prive di verifica. Forse in conseguenza del fatto che si tratta di un’associazione di anziani, non siamo oggetto di attenzione da parte di chi avrebbe invece il dovere di interessarsi ai bisogni delle fasce deboli della società. Non possiamo permetterci una sede, non abbiamo contributi pubblici e ci è difficile ottenere sponsorizzazioni. Ci riuniamo (continua a pag. 47) IL FIERAMOSCA 41 Recensione YOGA, NEL CUORE DEI BAMBINI Un viaggio affascinante, ricco, denso di esperienza, nella pratica yoga applicata ai bambini, come metodo di apprendimento, di crescita, di socialità di Carmen Palmiotta E succede che un giorno, a scuola, scopri che un’insegnante, una persona simpatica e carina, che ti dà affettuosi ‘abbracci di luce’, ha scritto un libro, un libro inusuale, che parla di yoga e di pratica yoga, ma applicata ai bambini della scuola elementare. E tu t’incuriosisci, ti tuffi a pesce su una cosa che, affascinante di per sé, diventa un momento educativo e formativo. Lo capisci subito, a pelle, a istinto, ma poi un giorno, in palestra, vedi i bambini fare, convinti, il ‘saluto al sole’, leggi il libro e capisci, traduci in metodo, in rigore scientifico, ciò che avevi percepito. “YOGA, nel cuore dei bambini” (Anima Edizioni) è la bella, snella e curata pubblicazione di Maria Rosaria Dibenedetto, insegnante di scuola elementare al IV Circolo di Barletta, da anni Maestra di Yoga, che ha portato questa disciplina del corpo e dello spirito nell’ambito del suo insegnamento. Una scommessa, certamente, e nemmeno facile, data la materia e i soggetti non proprio usuali. Una scommessa vinta, però, a giudicare dall’interesse dei suoi alunni e delle loro famiglie e da quello manifestato da chi ha conosciuto e apprezzato il suo lavoro. A cominciare dal suo Dirigente Scolastico, Carmine Cristallo, che pionieristicamente, com’è nel suo stile, ha aperto alla disciplina, fino a Vito Antonio Baldassarre, docente di Pedagogia alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari il quale, in una bella recensione al volume, fra le altre cose scrive: L’impianto del percorso narrato da Maria Rosaria Dibenedetto utilizza lo Yoga come mediatore didattico per ricondurre ad unità la persona-alunno e metterlo nella condizione di riuscire ad operare la trasformazione della propria consapevolezza […] In altre parole lo yoga può essere descritto come un “continuum” della consapevolezza che è luce e unione […] La natura di tale cambiamento di prospettiva è un dato di esperienza e non può essere spiegato direttamente, ma piuttosto evocato da simboli come luce, fuoco, matrimonio mistico […] Il percorso vissuto nell’esperienza narrata da Maria Rosaria si muove in modo intenzionale in tale direzione ed è per questa ragione che l’autrice può concludere che: “Anziché reprimere, bloccare la mente e il corpo, l’educazione dovrebbe integrare tutti gli aspetti del bambino: il fisico, i sensi, l’intelletto, le emozioni, l’immaginazione, l’intuizione, lo spirito”. Il fascino di questa pubblicazione poi, a nostro avviso, sta nella sua completezza, nell’approfondimento - in modo semplice e diretto, davvero dal cuore - di tutti gli aspetti caratterizzanti di un’esperienza intrecciata e difficile come quella della crescita e dell’apprendimento ormai sistematico, dopo la scuola dell’infanzia. Maria Rosaria Dibenedetto parte dai dati che potremmo, con una qualche riduttività, definire teorici, come l’analisi delle carenze educative della scuola, la possibilità di imparare con piacere e i benefici dell’educazione allo yoga, con la presa di consapevolezza del corpo, del respiro e i benefici risultati del rilassamento fisico e mentale, affinché il lettore possa conoscere i dati di base dai settembre 2012 quali prendono avvio le esperienze pratiche dei bambini, e possa così condividere un substrato fatto di linguaggi comuni, base di ogni comunicazione. Subito dopo, eccoci proiettati in una lezione di yoga, con tutti i suoi elementi base (la formazione del gruppo, il massaggio, il giusto respiro, lo scioglimento, l’ascolto di una storia, la successiva creazione di una storia da parte dei bambini, la condivisione dell’esperienza, delle emozioni provate durante il rilassamento). Questa parte centrale è vita pulsante, percettibile e introiettabile dal lettore, che viene dolcemente condotto e talvolta sbalzato, ma sempre con estrema dolcezza e naturalezza, in un mondo nuovo, fatto di vibrazioni individuali che suonano insieme a quelle della natura (bellissimo il racconto delle sensazioni provate nell’abbracciare un albero), degli altri bambini, degli adulti, perfino degli oggetti, che acquistano significato e dignità fino a quel momento nascosti. E da lì si dipartono i “casi” attraverso i quali l’Autrice racconta la propria visione didattico-educativa e il significato ultimo della pratica yoga con i suoi piccoli allievi, che si riverbera come un benefico fiume anche sulle loro famiglie. Con la delicata narrazione delle vicende di Daniele, Giorgio, Gianluigi, si dispiega in tutta la sua drammaticità la difficoltà, spesso il male di vivere, di generazioni diverse - genitori e figli, nonni e nipoti e altre figure della rete parentale - che vivono momenti duri o soltanto ordinaria emarginazione, e che l’insegnante ha risolto grazie allo yoga, regalando non solo la speranza, la prospettiva di ‘potercela fare’, dunque il pensiero positivo, e dunque ancora il rispetto di sé e degli altri e la consapevolezza dell’integralità della persona umana, ma anche l’educazione alla pace, all’armonia con la natura, all’alimentazione, che nutre correttamente l’anima attraverso il corpo. Completa questo bel libro una ricca appendice documentaria di posizioni yoga e giochi di contatto per bambini, con tante fotografie di piccoli yogi completamente assorti nella loro attività. A proposito, abbiamo provato ad abbracciare un albero, qualche giorno fa. Incredibile ma vero: abbiamo parlato lo stesso linguaggio IL FIERAMOSCA 43 Brevi di sport Tiro con l’arco Calendario della prima divisione Girone B O R O L O G A I I C 62 S O N A R 58 59 E L E T T 53 I 54 R T E O R A O 42 V I 43 O S L O I 30 U 2 3 4 5 6 7 8 I F 29 I M A I 10 11 C A R A M E C 37 G I 33 C A T O A T T 12 N A 41 I 25 M A G G T 45 R V E S A L A M 19 9 I C A N A L A R E I I 57 A L P T O R R E A O 32 I N 61 F L O R A A N P R 18 T E R M O L O G I 36 24 R O T E L L A IL FIERAMOSCA 1 28 23 O L A 49 I A R E G 31 R E A M I 22 I T R A V E 27 T N I 38 S O 52 44 I I 50 E T E R N L E T T P A 48 56 40 N E L L O 61 A N A L E S T O 35 O C E L L 21 I A R E N A 34 26 I I 60 I I M E G G 39 C O L L O I S 55 T R E V T A T O 48 A N P R 38 T 51 I 47 M I P A G L 63 I 55 50 46 O R R R E A T S O L L E C P A I 30 20 I O R 13 14 15 I 16 T A 17 2012 44 settembre 54 2012 49 - 2 agosto. Negli ottavi supera Ya Ting Tan, cinese di Taipei testa di serie n. 3 del tabellone. Nei quarti purtroppo - a un passo dal sogno - inceppa in quella che sarà la vice campionessa olimpica, la messicana Aida Roman. 36 settembre L G A L L O R O S S O 44 IL FIERAMOSCA - 31 luglio. Nell’individuale supera i primi due turni, nei 32esimi contro la sudafricana Hultzer, e nei 16esimi contro l’americana Leek. 5 15a Giornata 22.12.2012-12.05.2013 Andria-Prato Barletta-Benevento Catanzaro-Gubbio Frosinone-Viareggio Latina-Carrarese Nocerina-Sorrento Perugia-Paganese Pisa-Avellino - 29 luglio. Nella gara a squadre - negli ottavi - purtroppo l’Italia non ce la fa, ma viene esclusa dalla Cina; un poco al disotto delle aspettative Pia che ebbe qualche battuta a vuoto, forse a causa del vento. (Soluzione di pag. 39) I 10a Giornata 11.11.2012-24.03.2013 Benevento-Paganese Carrarese-Gubbio Frosinone-Pisa Nocerina-Avellino Perugia-Catanzaro Prato-Latina Sorrento-Barletta Viareggio-Andria - 27 luglio. Esordio positivo nella gara a squadre che passa il turno; Pia risulta 16a con 652 punti, ma la migliore delle nostre tre atlete. 51 5a Giornata 30.09.2012-10.02.2013 Avellino-Barletta Carrarese-Benevento Catanzaro-Andria Frosinone-Nocerina Paganese-Gubbio Perugia-Pisa Sorrento-Prato Viareggio-Latina - 28 giugno. Pia Lionetti convocata a Firenze, a Palazzo Vecchio, per le Olimpiadi di Londra dal D.T. Gigi Vella sia per la gara individuale che per quella a squadre. A 14a Giornata 16.12.2012-05.05.2013 Avellino-Catanzaro Benevento-Pisa Carrarese-Nocerina Gubbio-Andria Paganese-Latina Prato-Perugia Sorrento-Frosinone Viareggio-Barletta 10 9a Giornata 04.11.2012-17.03.2013 Avellino-Sorrento Barletta-Andria Benevento-Prato Catanzaro-Frosinone Gubbio-Viareggio Latina-Perugia Paganese-Carrarese Pisa-Nocerina E ora? Dopo Londra? Dopo Londra il pensiero va naturalmente al prossimo appuntamento, fra quattro anni, a Rio de Janeiro in Brasile. Frattanto l’attendono numerosi impegni e altri prestigiosi traguardi. Noi, come per il passato, continueremo a fare il tifo per lei, la più rappresentativa delle nostre atlete sul palcoscenico ben nutrito delle nostre ambasciatrici sportive. I 4a Giornata 23.09.2012-03.02.2013 Andria-Perugia Barletta-Nocerina Benevento-Avellino Carrarese-Viareggio Gubbio-Pisa Latina-Sorrento Paganese-Catanzaro Prato-Frosinone Breve cronologia della sua presenza a Londra. 5a, a un passo dal sogno * * * 29 13a Giornata 09.12.2012-28.04.2013 Andria-Avellino Barletta-Carrarese Catanzaro-Sorrento Frosinone-Paganese Latina-Gubbio Nocerina-Benevento Perugia-Viareggio Pisa-Prato 14 8a Giornata 28.10.2012-10.03.2013 Andria -Latina Frosinone-Barletta Nocerina-Paganese Perugia-Carrarese Pisa-Catanzaro Prato-Gubbio Sorrento-Benevento Viareggio-Avellino sportivo a cui può aspirare un atleta, l’Olimpiade. E Pia ha ricambiato la sua fiducia ripagandolo con un magnifico quinto posto al Lord’S Cricket Ground. A Londra erano andati in tre; con lei, Natalia Valeeva e Jessica Tommasi, mentre a casa questa volta era restata Guendalina Sartori che proprio la nostra Lionetti aveva eliminato nello spareggio per il terzo posto nella rappresentativa azzurra. Questa volta poi, maggiore consapevolezza dal rappresentare non solo la nostra città, ma anche la nostra provincia, oltre, naturalmente i colori della nostra nazionale. Peccato quel punto mancato, quel terzo posto sfiorato nella gara a squadre contro la Cina, riscattato però subito dopo nella gara individuale dove è stata eliminata purtroppo ai quarti contro la messicana Roman. Congratulazioni sono arrivate a Carmen Pia Lionetti sia dal sindaco Maffei che dal presidente della provincia Ventola, e dal delegato di zona del Coni Isidoro Alvisi, nonché, naturalmente da tutti gli sportivi pugliesi, ma barlettani in particolare. 6 3a Giornata 16.09.2012-20.01.2013 Avellino-Paganese Catanzaro-Benevento Frosinone-Andria Nocerina-Latina Perugia-Gubbio Pisa-Barletta Sorrento-Carrarese Viareggio-Prato a migliore delle italiane, quinta nella graduatoria dei valori mondiali, scusate se è poco. E ha appena compiuto 25 anni, cioè ha dinanzi a sé ancora una lunga carriera nel corso della quale potrà confermare il suo valore e le sue ancora non del tutto espresse potenzialità. Tesserata con l’Aeronautica militare, gareggia per i colori della nazionale azzurra da otto anni, dal 2004, quando si fece conoscere a livello continentale con il titolo individuale e l’argento a squadre ai campionati europei juniores indoor; successivamente conquistò l’argento con le sue campagne agli europei all’aperto…. Tralasciando le tappe intermedie che sono numerosissime e ricche di soddisfazioni, l’ultimo grande appuntamento, prima di quello londinese, quello di Pechino quattro anni fa. Intanto una riflessione sul carattere dell’atleta che, non ha mai avuto momenti di cedimento nervoso, ma ha sempre dato il massimo delle sue possibilità agonistiche, come quando, l’anno scorso, fu esclusa dalla rosa della nazionale per i campionati mondiali a Torino. Anziché prendersela e recriminare, abbattersi e demordere, continuò invece ad allenarsi con costanza e determinazione fino a far ricredere il C. T. Luigi Vella, dopo il miglior piazzamento fra le azzurre ad Amsterdam, che questa volta l’ha invece convocata per il massimo impegno 31 12a Giornata 02.12.2012-14.04.2013 Avellino-Latina Benevento-Frosinone Carrarese-Catanzaro Gubbio-Nocerina Paganese-Andria Prato-Barletta Sorrento-Perugia Viareggio-Pisa L 19 7a Giornata 14.10.2012-03.03.2013 Avellino-Perugia Benevento-Andria Carrarese-Prato Catanzaro-Nocerina Gubbio-Barletta Latina-Frosinone Paganese-Pisa Sorrento-Viareggio di Paola Russo 35 2a Giornata 09.09.2012-13.01.2013 Andria -Pisa Barletta-Perugia Benevento-Viareggio Carrarese-Avellino Gubbio-Frosinone Latina-Catanzaro Paganese-Sorrento Prato-Nocerina Pia Lionetti alle Olimpiadi di Londra 23 11a Giornata 18.11.2012-07.04.2013 Andria-Carrarese Avellino-Gubbio Barletta-Paganese Catanzaro-Prato Latina-Benevento Nocerina-Viareggio Perugia-Frosinone Pisa-Sorrento T R A T T O R 6a Giornata 07.10.2012-17.02.2013 Andria-Sorrento Barletta-Latina Frosinone-Avellino Gubbio-Benevento Nocerina-Perugia Pisa-Carrarese Prato-Paganese Viareggio-Catanzaro 26 1a Giornata 02.09.2012-06.01.2013 Avellino-Prato Catanzaro-Barletta Frosinone-Carrarese Nocerina-Andria Perugia-Benevento Pisa-Latina Sorrento-Gubbio Viareggio-Paganese 5a nel mondo: e vi par poco? 45 Ricordo Arte La scomparsa di Giuseppe Dibenedetto Mascolo (segue da pagina 41) di Renato Russo È recentemente scomparso (all’età di 88 anni), il dott. Giuseppe Dibenedetto, stimato medico, che però noi vogliamo ricordare sotto un profilo artistico, come pittore, per una intera vita (lo ricordiamo quando esponeva in via Nazareth) ma in questa circostanza come poeta. Lo scoprii infatti quasi per caso nell’estate del 2010, in occasione della preparazione dell’antologia di poeti barlettani e me lo segnalò Ernesto Chiandetti, al quale chiesi se non avesse da indicarmi qualche antico poeta dimenticato; e allora, salendo nella scala all’ultimo piano delle sue rimanenze librarie andò a pescarmi, impolveratissima un’antologia di poesie di Giuseppe Dibenedetto, una raccolta intitolata Come la pioggia, datata 1975 e stampata a Terni. Giuseppe Dibenedetto chi? a Barletta ce ne sono almeno quaranta che portano lo stesso nome, né mi agevolava il curriculum vitae nel risguardo di copertina che mancava, mentre riportava invece una nota biografica dell’autore nel disegno della copertina! Insomma dovetti faticare un po’ per risalire all’autore, il dott. Giuseppe Dibenedetto, artisticamente più noto come pittore che andai a trovare a casa sua per Giuseppe Dibenedetto, Oltre il cancello, acrilico cm. 40 x 50 46 IL FIERAMOSCA congratularmi con lui per le belle parole che aveva scritto ben 35 anni prima, restate purtroppo sconosciute e senza alcun seguito, anche se qualche riconoscimento non gli era mancato a Norcia (nel ‘75) e a Roma l’anno dopo. Mancanza di notorietà certo nella sua città a causa del fatto che lo stampatore non fosse locale, che mancasse una adeguata prefazione del testo e presentazione ai mass media, ma soprattutto per la modestia dell’autore che visto il malesito dei primi tentativi, non ci riprovò, dedicandosi solo alla pittura. E invece, vi assicuro, Come la pioggia è una delle più belle raccolte di poesie non solo della nostra città, ma anche in ambito pugliese che a quel tempo quando - opportunamente presentato nei suoi contesti critici più appropriati - avrebbe certo meritato un posto dignitoso accanto a lirici di quella stagione poetica, mi riferisco al biennio 197576, segnato da poeti pugliesi della forza di Luigi Fallacara, Girolamo Comi, Michele Pierri (medico come lui), Marino Piazzolla, Vittorio Pagano, una vera scuola di poeti che Ulivi e Accrocca antologizzarono in un testo del 1967 (Lirici pugliesi del Novecento). Non sarebbe sbagliata una ristampa di quella antologia critica, perché essa segnò un momento di svolta e al tempo stesso di saldatura, fra gli ultimi bagliori del dannunzianesimo dai cui eccessi s’era però emendata, e i primi chiarori dell’ermetismo di Ungaretti e Montale (che in questa fase però sarebbe meglio definire come pre-ermetica) di un gruppo rappresentativo di autori pugliesi sul più ampio scenario della letteratura nazionale. La poesia di Dibenedetto, che in quella silloge non sarebbe sfigurata, evoca valori tradizionali espressi attraverso una versificazione che si annuncia finalmente libera dalle tradizionali regole metriche, e tuttavia ancora legata ad un solido impianto classico, accostando una ricerca interiorizzata (Tristezza, Con mani cercanti, Sognai), a luoghi cari alla memoria (L’orologio di San Giacomo, Il vecchio melograno, Quando bambino, A mia madre). Terra natìa T’amo, o terra natìa, ed un gioioso sentimento m’allieta quando, nel silenzio, le tue ricchezze rammento. Il sole, che ti bacia cocente ed il mare ridente, di Fasano coll’ombrìa t’ammanta la selva distesa. Tanti candidi torrioni aguzzi di salentina terra, glorioso vanto di questa laboriosa ed umile gente. L’agreste sperone, che con le sue isole gioiose attende, culla stupenda d’ameno riposo, lo spirito ritempra. Tanti manieri famosi di sveva memoria rammento, vetusti bastioni del culto, che la fede ci dettero. Di tante spiagge ridenti ti cingi, di folklore tu vanti, sei bella, terra di Puglia, sei ricca, terra natìa. Come la pioggia, Editrice Ape-Terni 1975 I versi sono classici, anche lessicalmente ricchi e stilisticamente ricercati ed esprimono una versatilità psicologica e morale ma soprattutto una vivace e tuttavia sobria capacità descrittiva. E infatti non passerà molto tempo che il nostro trasferirà sulla tela le occasioni della sua ispirazione, con netta preferenza per quella paesaggistica. settembre 2012 in posti diversi, secondo le esigenze e la disponibilità di chi ci ospita: a volte ai tavolini di un bar, tal’altra presso l’AVIS, unica associazione che ci mette a disposizione la sua sede per alcune riunioni. Due anni fa la Salina ha ospitato un corso. Paghiamo una quota alla Scuola Media e al Liceo Scientifico per lo svolgimento di corsi ed eventi. A fronte di tante iniziative e a differenza di altre associazioni, quest’anno non abbiamo ricevuto contributi pubblici, né abbiamo l’appeal per pretenderne da privati! Viviamo degli incassi delle quote associative: 50 euro all’anno per ciascun socio. La Regione ha deliberato un contributo che però non è stato ancora erogato; riceveremo qualcosa dal cinque per mille derivante dalle dichiarazioni dei redditi, per cui abbiamo fatto regolare pratica. La realtà dell’associazione è senz’altro ben conosciuta dagli attuali amministratori i quali hanno però altri interessi, che li portano a tenersi lontani dalle nostre attività ed hanno propri criteri per l’attribuzione di contributi finanziari o l’assegnazione di una sede. Con l’esperienza dell’età, sappiamo che il potere politico ha le sue leggi che non sono quelle della giustizia, del merito e della buona amministrazione. Senza fare Aventino, ci consoliamo pensando che non avere rapporti con questa politica ci pone al riparo dai vecchi giochi del do ut des, per cui qualsiasi contributo è subordinato ad uno scambio. Continueremo dignitosamente a contare solo sulle quote d’iscrizione dei nostri soci. Ci assale però un dubbio: quei soldi pubblici che dovrebbero essere equamente destinati ad associazioni che svolgono reali iniziative culturali e sociali, non sono quelli derivanti dalle nostre tasse? Non ci spetterebbero di diritto, dal momento che effettivamente svolgiamo il ruolo e le attività che abbiamo elencato? Ma rischiamo di passare per marziani, all’oscuro delle usanze di questo paese ove vige il Potere assistito da Arroganza e Ignoranza. Cum grano salis: meglio perseguire i nostri obiettivi in autonomia e libertà, essere autentici soggetti della società civile piuttosto che assecondare la voluttà di esser servi per un grazioso dono. Siamo singolarmente deboli, ma sappiamo fare gruppo e diventare vincenti! A presto il calendario dei corsi e degli eventi dell’anno accademico 2012-2013! Vi aspettiamo! * Vicepresidente Unitre di Margherita di Savoia settembre 2012 Dark Matter al Castello di Barletta Molto positivo il bilancio della mostra, mentre mancano pochi giorni alla chiusura della prima fase del progetto europeo WATERSHED. Prossimo step nel porto di Rotterdam “M agnifica, entusiasmante, emozionante”, “qualcosa di enormemente terrificante” paragonabile alla “Moby Dick del 2012”, che inghiotte gli spettatori e al tempo stesso li incanta: viene definita così nei commenti degli oltre 10mila visitatori l’installazione DARK MATTER, realizzata dall’architetto olandese Maurice Nio al Castello di Barletta, nell’ambito del progetto europeo INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED. Ha chiuso i battenti il 2 settembre la mostra che ha animato il castello per tutta l’estate, attirando migliaia di visitatori, non solo dalla Puglia e dall’Italia: da Udine, come da Pesaro, Firenze o Roma, da Enna come da Lecce, Madrid o Amsterdam arrivano letture entusiastiche, per una mostra che si è rivelata per tutti interessante, emozionante, inquietante. A soddisfare gli organizzatori Dark Matter, installazione ambientale sotterranei è proprio lo share di gradimento altissimo espresso dal visitatore tipo: il ritratto che emerge dalla lettura dei commenti è quello di una persona attenta, di cultura medio-alta, spesso accompagnata da figli in età scolare e adolescenziale, più frequentemente non pugliese. E qui l’Europa del Sud pare ritrovarsi nei giudizi entusiastici di quella del Nord, lasciati in spagnolo come in francese, inglese, tedesco, olandese. Sette progetti speciali con relativa produzione di opere inedite, teatro-danza, architettura, scultura, arti visive, video art, performance art, dibattiti virtuali, residenze d’artista, attrattività paesaggistica e monumentale, il tutto incentrato sul delicato tema dell’acqua: questo è WATERSHED, un progetto complesso, che mette in rete la Puglia e il Nord Europa (Belgio, Paesi Bassi e Svezia). “Una sorta di scambio di ruoli e osmosi tra realtà differenti - spiega l’ideatrice e curatrice Giusy Caroppo, presidente dell’Associazione Eclettica_Cultura dell’Arte tra un Sud che si vanta di “insegnare” a un Nord Europa che vuole “conoscere”. È un viaggio tra monumenti storici e porti, tra paesaggi assolati o uggiosi, tra il bianco della neve e quello del sale”. Il progetto, ideato con il contributo del project manager Aldo Torre e prodotto dall’associazione pugliese Eclettica_Cultura dell’Arte in collaborazione con Troubleyn/Jan Fabre e Stichting Highbrow, è risultato primo assoluto in graduatoria tra tutti i progetti di cooperazione selezionati per il 2012 nell’ambito del Programma Cultura dell’Unione Europea. Esso è cofinanziato dalla Commissione Europea e promosso dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo, con il contributo della Provincia BAT e del Comune di Barletta. Punto di arrivo della collaudata iniziativa INTRAMOENIA EXTRA ART, che in sei edizioni ha coinvolto le location più suggestive di tutte le province pugliesi, WATERSHED migra ora in Nord Europa per la riedizione, nel porto di Rotterdam, di “Volver sin Volver”, malinconica opera galleggiante di Guillermina De Gennaro. La città di Barletta sarà poi nuovamente protagonista in autunno con un intervento speciale del poliedrico artista belga Jan Fabre. Per informazioni sul progetto consultare il sito: http://www.intramoeniaextrart.it/ watershed/html/ IL FIERAMOSCA 47 Vernacolo L’eccidie di uerd mun’c’pal d Varrett Informazioni turistiche e culturali Archeoclub di Barletta Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) [email protected] Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 339 3218439 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) Cantina della Sfida Castello Centro Culturale Zerouno C. T. G. Gruppo “Leontine” IAT (c/o Palazzo San Domenico) di Angelo Raffaele Nanula U Dud’c’ S’ttembr du Quarandatré a Varrett nou semb c’ l’ ma r’curdé. De nazist 12 uerd fur’n p’gghiat e o mour da Post avern fuc’lat. Chidd u facern p rappr’seglie iusern subt lor a m’treglie. Pì colp i uerd cadern nderr murern p na legg’ spietata di uerr. Cert ca i uerd non sapevn nind e murern lor dé tutt ‘nnucind. Lassern figghji e m’gghjrr allutt dud’c’ famigghji fur’n d’strutt. Tend bouc i mitr facern lor dé Lega Navale sa segn ca non s cangell’n mé. fotorudy Pù cor nust sa com tend f’reit non s r’merg’n chiù jind a veit. Servizi Sociali A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) Casa di riposo “R. Margherita” Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 527859 0883 310230 0883 521686 0883 522446 0883 310293 0883.510181 0883 572557 0883.310387 0883 520395 0883 531274 0883 518002 GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 Com a nu vjind a mort passett a dudce attan se jedd s purtett. Sacrerie cudd luuc è d’v’ndat t’st’monie d cì ca fu spietat ma fors lor c’rcher’n pieté ma p r’spost pò fur’n sparat dé. taxi - Autoambulanze E TRASPORTO INFERMI E ogne jenne ca a coron s mett u cor nust se com jidd abbett. A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 Taxi Service 0883 347243 - Wind 339 6578116 - Tim 331 3261000 Dò cjil nou par ca s send a vocia lor ca deic’ PRESEND. 348 3739839 0883 331002 0883 531274 0883 532204 0883 532569 0883 333807 333 2453170 0883 331331 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510992 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato 1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza 117 - Comando compagnia 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Municipale 0883 332370 Polizia Stradale 0883 531215 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 520221 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Telecom uffici commerciali 187 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 I dodici ostaggi contro il muro delle Poste 48 IL FIERAMOSCA settembre 2012 settembre 2012 IL FIERAMOSCA 49 ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2012 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.45* 5.28* 5.44 5.56 6.10* 6.21* 6.45 6.46 6.52 7.00 7.12 7.32 7.52 8.30 8.43 8.50 9.15 10,30 11.47 12.15* 12.44 13.19 13.30* 13.48* 14.03 14.20 14.43* 15.04* 15.20 15.43* 15.57 16.27* 16.43* 16.51 17.02 17.15 17.43* 17.45 18.12 18.19* 18.27* 18.43* 19.12 19.21 19.30 19.55 20.10 20.35* 20.43* 20.55* 21.26* 22.42* 22.56* 23.00* Da Bari a Barletta: 0.02* 4.00 4.25 5.35* 5.55 6.22 6.30 6.40* 6.46 7.12* 7.43* 7.48 7.53 8.01 8.10 8.16 8.43* 9.40* 10.10 10.45* 11.40* 11.54 12.00 12.40* 12.54* 13.05 13.17* 13.22 13.45 14.10 14.15 14.30 14.40* 15.16 15.40* 16.05* 16.35 16.45 17.06 17.15 17.35 17.45 18.09 18.10 18.17* 18.43 19.05 19.35 19.40 20.00 20.05 21.18 21.36* 21.42 22.49 23.11* Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo *= il servizio si effettua anche la domenica Da Barletta a Foggia: 0.36* 4.49 6.04* 6.43 7.11 7.19 7.28* 7.43* 8.11* 8.43 8.48 8.59* 9.08 9.12* 11.09* 11.35* 12.08* 12.38 12.49 13.09* 13.24 13.37* 13.45* 14.09 14.56 14.57 15.24 15.25 16.03 16.08* 16.50* 17.31 17.40 18.03 18.31 18.45* 18.58 19.00 19.54 20.30 20.46 20.52 21.00 22.07 22.24* 22.32 23.07 23.38 23.59* Da Foggia a Barletta: 3.55 4.00* 4.48* 5.08 5.13 5.31* 5.43* 6.00* 6.06 6.38 6.46 7.10 7.57 8.36 9.45 10.15 11.45* 12.00 12.35 12.56* 13.16* 13.20 14.13* 14.20* 15.13 15.17 15.57* 16.05 16.13* 16.17 16.31 17.13* 17.30 17.50* 17.59* 18.12* 18.35 18.46 19.30 19.59* 20.04* 20.13* 20.57* 21.53 21.55 22.08* 22.27* Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO TURNI FESTIVI MESI SettembrE e ottobre 2012 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 15-16Settembre TURNO A 13-14Ottobre AGIP API ESSO ESSO ICOPEM TAMOIL via Trani via L. Da Vinci via R. Margherita piazza Cervi via Andria SS 170 via S. Samuele 1-2Settembre 22-23Settembre TURNO B 20-21Ottobre AGIP ERG ERG ESSO ESSO via Canosa via Parrilli lit. di Ponente via Andria via Trani 8-9Settembre 6-7Ottobre 27-28Ottobre TURNO C 29-30Settembre TURNO D AGIP API ERG IP Q8 ERGSS 16 bis ERG via R. Margherita ERG via Violante FINA via Andria IP via Trani Q8 via Foggia SS 16 via Foggia via Andria via Canosa, 84 lit. di Ponente via Trani 50 IL FIERAMOSCA sabato sera domenica Buon Pastore 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 Carmine 17.00 via Mura del Carmine Cuore Imm. di Maria 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini Immacolata 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 Maria SS. Sterpeto 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 Ospedale Civile 9.00 Purgatorio 9.00 corso Garibaldi S. Agostino 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 19.00 10.30 11.30 19.00 via M. Bruno S. Benedetto 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. Domenico 19.00 19.00 corso Garibaldi, 198 S. Filippo Neri 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30 via Mons. Dimiccoli, 116 S. Giacomo 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. Giovanni Apostolo 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. Lucia 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. Maria degli Angeli 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. della Vittoria 18.00 18.00 via Cialdini, 70 S. Maria di Nazareth 17.00 via Nazareth S. Nicola 19.00 8.30 11.00 19.30 via Canne, 195 S. Paolo 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. Ruggero (Canne della Battaglia) 20.00 S. Ruggero 7.30 via Cialdini Sacra Famiglia 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Canosa, 143 Santa M. Maggiore 11.00 via Duomo Santo Sepolcro 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele Spirito Santo 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. Crocifisso 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. Trinità 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38 settembre 2012