Report attività di donazione e
trapianto organi, tessuti e cellule
in Emilia-Romagna
Duemilaquattordici
Redazione a cura di: Angelo Ghirardini, Marzia Monti, Nicola Alvaro, Maria Celeste Bonanno,
Tiziana Campione, Carlo De Cillia, Stefania Kapelj, Laura Persico, Gabriela Sangiorgi, Manuel Labanti.
Centro Riferimento Trapianti della Regione Emilia-Romagna
via Massarenti, 9 - 40138 Bologna
tel. +39 051/2143664-5, fax +39 051/6364700
e-mail: [email protected]
www.salute.regione.emilia-romagna.it/trapianti
Impaginazione: Comunicazione e Ufficio Stampa
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi
Stampa: Tipografico dei Comuni
IBAN:
Introduzione
Anche per il 2014 il Centro Riferimento Trapianti regionale ha voluto produrre e pubblicare il reseconto
dell’attività di donazione e trapianto di organi e tessuti in Emilia-Romagna. Riteniamo che questi dati debbano
essere a disposizione di tutti nell’ottica della trasparenza, visibilità e chiarezza che contraddistingue l’intero
percorso. Ai Professionisti che dedicano il loro lavoro a tutte le complesse attività legate alla donazione,
prelievo e trapianto va il nostro ringraziamento per i risultati raggiunti oltre che per avere collaborato alla
stesura di questa pubblicazione.
Un grazie affettuoso và alla dr.ssa Lorenza Ridolfi che per tanti anni ha diretto con entusiasmo il Centro
Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna.
“Il primo imperativo categorico è che ci sia un’umanità” (Hans Jonas)
Indice
1 ATTIVITÀ DI DONAZIONE PRELIEVO E TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI
7
Attività di donazione di organi e tessuti da donatore a cuore battente
7
Il donatore a rischio calcolato
16
Il programma “DONOR ACTION”
18
Formazione: il progetto “AL-MA advanced”
26
Attività dei coordinatori locali
27
Attività di donazione di tessuti da donatore a cuore fermo
37
Attività di prelievo
38
Attività di trapianto
46
Trapianto di rene e di pancreas
49
Trapianto di rene a Bologna
54
Trapianto di rene e di pancreas a Parma
57
Trapianto di rene a Modena
58
Il Registro Dialisi e Trapianto dell’Emilia-Romagna
61
La prevenzione: il progetto regionale PIRP
64
Trapianto di cuore
69
Trapianto di cuore, polmone, e trattamento non farmacologico dello scompenso cardiaco avanzato a Bologna
71
Trapianto di fegato
76
L’adozione del MELD Score in Emilia-Romagna
80
L’adeguamento regionale alle Linee Guida nazionali per trapianto di fegato
81
Trapianto di fegato a Bologna
82
Trapianto di fegato a Modena
83
Trapianto di intestino e multiviscerale
84
Trapianto di intestino e multiviscerale a Bologna
85
Centro di riferimento regionale per l’insufficienza intestinale cronica benigna a Bologna
86
Trapianto di polmone
87
Trapianto di polmone a Bologna
88
Trapianto con organi di donatori a rischio calcolato
90
Trapianto di organi all’estero
93
Trapianto di tessuti
94
2 LISTE D’ATTESA
95
Lista unica regionale per il trapianto di rene
97
Cuore108
Fegato108
Intestino – Multiviscerale
108
Polmone108
3 SERVIZI DI RIFERIMENTO REGIONALE
109
Immunogenetica unica regionale per il trapianto di rene
109
Immunogenetica di riferimento regionale per il trapianto di cellule staminali emopoietiche e per il trapianto d’organo solido non renale
114
Attività istopatologica e molecolare degli organi solidi
122
Second opinion nazionale per la sicurezza neoplastica del donatore
125
Attivita di microbiologia
127
Attività per la sicurezza infettivologica del donatore 131
Attività laboratoristica
132
Attività coordinamento trasporti del 118
132
La rete informatica regionale 134
Campagna regionale di informazione e sensibilizzazione
136
Sistema di gestione per la qualità
141
Governo dell’esportazione del sangue del cordone ombelicale (sco) ad uso autologo
142
4 BANCHE E TRAPIANTO DI TESSUTI E CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE
Banca regionale delle cellule e del tessuto muscolo-scheletrico Segmenti osteo-tendinei attività di trapianto
Banca regionale delle cornee
Filiale di Imola della banca regionale delle cornee
Banca regionale della Cute Banca regionale del donatore di organi e del donatore di tessuti
Banca regionale del sangue cordonale
Banca regionale dei tessuti cardiovascolari
Trapianto di cellule staminali emopoietiche (hsct) in Emilia-Romagna
5 IL VOLONTARIATO
143
143
155
156
162
163
167
168
170
171
179
ADISCO179
ADMO180
AIDO182
ANED183
ANTFGG184
ANTR186
ATCOM187
AVIS e FIDAS189
6 DELIBERE E CIRCOLARI REGIONALI ANNO 2014
Delibera di Giunta Regionale n. 418 del 31 marzo 2014
Circolare dell’Assessore regionale alle Politiche per la salute n. 19 del 26-11-2013
6 INDIRIZZARIO 191
191
197
200
ATTIVITÀ DI DONAZIONE PRELIEVO E TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI
1
Attività di donazione di organi e tessuti da donatore a cuore battente
L’attività di donazione in Emilia-Romagna ha evidenziato, nel 2014, una sostanziale stabilità rispetto all’anno
precedente, come appare evidente nella figura 1, dove sono riportati i numeri dei donatori segnalati,
procurati, effettivi ed utilizzati negli ultimi 7 anni. Anche l’attività complessiva in Italia ha mantenuto i livelli di
procurement raggiunti nell’anno precedente, come si rileva dalla figura 2.
2010
2011
2012
2013
2014
99
110
106
116
Effettivi
96
124
110
111
101
114
102
118
128
118
114
125
Procurati
119
132
116
126
188
133
Segnalati
2009
186
198
188
214
213
204
2008
Utilizzati
Figura 1. Donatori segnalati, effettivi, utilizzati e procurati in Emilia - Romagna, anni 2008 - 2014
Le segnalazioni di potenziali donatori di organi effettuate al CRT-ER (Centro Riferimento Trapianti
dell’Emilia-Romagna) si sono mantenute stabili rispetto al 2013 (186 vs. 188), i donatori utilizzati, dai quali
è stato prelevato e trapiantato almeno un organo, hanno raggiunto il numero di 99 (-7), gli effettivi 101
(-10), i procurati 114 (-5). La categoria di donatori “procurati” comprende, oltre ai donatori effettivi, anche i
potenziali donatori in cui il processo donativo si è concluso, ma non è stato possibile utilizzarne gli organi
per i seguenti motivi: opposizione della Procura, donatore senza ricevente compatibile in Italia ed in Europa,
non idoneità al prelievo (del donatore o degli organi). Questo per rilevare cosa abbia impedito l’utilizzo di
alcuni donatori potenziali, indipendentemente dall’efficienza della rete donazione-trapianto.
È giusto qui ricordare che durante il 2014 l’analisi di qualità delle performance donative delle TI regionali
stabilità del totale dei decessi nelle terapie intensive sottoposte a monitoraggio: 1.636 nel 2014 verso
1.638 nel 2013. Analizzando gli indicatori di performance del processo donativo quello che si discosta
significatamente rispetto all’anno scorso è la percentuale di opposizioni alla donazione: 32,6% nel 2014
versus 25,6% nel 2013 (+13 opposizioni).
Nella figura 2 i donatori utilizzati per milione di popolazione (p.m.p.) in Emilia-Romagna vengono comparati
con quelli nazionali. Il valore regionale di 22,6 pmp pur essendo il risultato di un trend negativo (-1.8 pmp)
rimane superiore di 3 punti pmp rispetto al valore nazionale di 19,6. I dati 2014 sono calcolati, per tutta la
Nazione, sulle seguenti popolazioni ISTAT: 59.685.227 abitanti in Italia, 4.377.487 in Emilia-Romagna.
Nel 2014 l’Emilia-Romagna ha raggiunto il valore di 99 donatori utilizzati, pari a 22,6 p.m.p. (-1,8 rispetto al
2013); di 101 donatori effettivi, pari a 23,1 p.m.p. (-2,5); di 114 donatori procurati, pari a 26,0 p.m.p. (-1,4),
come si evince dalla tabella 1, dove il nostro risultato è comparato con i risultati delle altre regioni italiane.
La figura 3 evidenzia graficamente il numero dei donatori utilizzati p.m.p. negli ultimi due anni nelle regioni
italiane, notiamo come quasi tutte le regioni del centro-nord abbiano un tasso di utilizzo superiore a 20
donatori p.m.p., rimane un gap con molte regioni del centro-sud dove l’utilizzo dei donatori è ancora troppo
basso per rispondere alla richiesta di salute dei cittadini residenti iscritti in lista d’attesa per trapianto.
7
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
(come verrà descritto dettagliatamente nel capitolo “il programma Donor Action”) ha evidenziato una
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
31,1
25,7
26,7
25,3
24,4
21,8
22,6
19,2
19,6
18,4
18,2
Emilia - Romagna
18,9
19,7
18,6
ITALIA
Figura 2. Donatori utilizzati P.M.P. in Emilia - Romagna ed Italia, anni 2008 - 2014
Nella figura 4A vengono comparate, mese per mese, le segnalazioni di potenziali donatori giunte al CRT-ER
da parte dei coordinatori locali negli ultimi 6 anni. Nel 2014 nei mesi di maggio, giugno, agosto, e settembre
sono risultati molto sotto la media di 15,5 segnalazioni/mese, ottima l’attività nei mesi di aprile, ottobre,
novembre e dicembre. Nella figura 4B il rapporto tra i donatori segnalati e i decessi con patologia cerebrale,
mese per mese, evidenzia come l’efficienza della rete donativa nell’identificare i potenziali donatori si sia
costantemente attestata entro i valori di eccellenza, tra 40 e 60%, tranne in giugno e agosto. In Italia (dato
REGIONE e PROV. AUTONOME
8
D. Segnalati
D. Procurati
D. Effettivi
D. Utilizzati
Abruzzo
41,1
17,5
15,2
15,2
Basilicata
19,1
5,2
5,2
5,2
Calabria
23,0
10,7
10,2
9,2
Campania
19,6
9,2
7,1
6,9
Emilia Romagna
42,5
26,0
23,1
22,6
Friuli Venezia Giulia
60,6
41,7
36,8
36,0
Lazio
42,8
23,8
21,6
19,6
Liguria
36,4
28,1
24,9
23,6
Lombardia
40,4
28,1
26,0
25,0
Marche
50,5
31,7
25,9
24,6
Molise
35,1
9,6
9,6
9,6
Piemonte
49,6
28,8
27,0
26,7
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Prov. Auton. Bolzano
27,5
13,7
13,7
13,7
Prov. Auton. Trento
43,4
32,1
30,2
30,2
Puglia
25,2
10,6
8,9
8,4
Sardegna
39,6
27,4
25,0
20,7
Sicilia
27,4
9,0
8,8
8,2
Toscana
83,4
52,0
46,0
37,6
Umbria
16,9
12,4
12,4
12,4
Valle d'Aosta
46,9
23,5
23,5
23,5
Veneto
40,8
25,4
24,0
23,8
D. Segnalati
D. Procurati
D.Effettivi
D.Utilizzati
AREA GEOGRAFICA
Nord
42,8
27,8
25,6
25,0
Centro
54,7
32,9
29,2
25,4
Sud e Isole
26,1
11,4
10,1
9,4
ITALIA
39,4
23,1
20,9
19,7
Tabella 1. Donatori segnalati, procurati, effettivi ed utilizzati p.m.p. per Regione e per area geografica, anno 2014
2013
0-5
5-10
2014
10-15
15-20
20-25
25-30
>30
Figura 3. Distribuzione dei donatori utilizzati per milione di popolazione in Italia, anni 2013 - 2014
18
19
20
24
16
14
15
14
18
20
19
20
9
8
9
11
10
11
14
16
15
15
16
15
12
11
12
20
20
21
18
18
17
15
17
14
2014
19
20
24
23
13
14
13
16
17
12
13
15
13
11
21
21
23
21
22
17
18
16
16
16
18
18
22
14
17
19
18
16
2013
16
2012
25
2011
15
2010
25
2009
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Figura 4A. Potenziali donatori segnalati in Emilia - Romagna mese per mese, anni 2009 - 2014
disponibile relativo all’anno 2013), il rapporto tra accertamenti di morte e i decessi con patologia cerebrale
è stato in media del 42,2%, in Emilia-Romagna del 50,1% nel 2014.
Nella figura 5 vengono comparati i donatori utilizzati, effettivi e procurati in Emilia-Romagna, dal 2009 al
2014, suddivisi per i dodici mesi dell’anno. Poiché il benchmarking mondiale, definito dagli spagnoli, è
di 40 donatori procurati p.m.p., il numero dei procurati in Emilia-Romagna dovrebbe essere vicino a 175/
anno, non 114 come ottenuto nel 2014. Poiché gli indicatori del programma Donor Action riportano buone
performance donative nelle TI della nostra regione, probabilmente troppi soggetti in rapida evoluzione verso
la morte encefalica vengono “persi” ogni anno a causa del mancato ricovero in TI. Proprio per questo motivo
il CRT-ER monitorizza dal 2005, grazie a un accesso al data base dell’Assessorato regionale alle Politiche per
la Salute, quanti pazienti, secondo i DRG prodotti, sono deceduti negli ospedali regionali al di fuori delle
TI, entro 3 giorni dall’ingresso, affetti da patologie compatibili con la morte encefalica (traumi cranici, ictus
ischemici ed emorragici, post-anossici e neoplasie cerebrali). Da 3 anni la valutazione comprende i deceduti
di qualsiasi età, poiché il fegato può essere prelevato e trapiantato con successo anche se donato da grandi
anziani. Dopo essere risaliti a tali decessi, e ai Reparti che li hanno generati, annualmente il CRT-ER li notifica
9
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Gen
* F. Procaccio et al., Il Registro nazionale dei decessi con lesione cerebrale acuta in rianimazione, Trapianti 2007; XI: 96-105
Figura 4B. Rapporto tra accertamenti e decessi con lesione cerebrale (Indice Proc2*) per mese, anno 2014
Donatori procurati
2009
12
11
8
14
13
8
9
8
10
6
5
Gen
14
13
1212
10
Feb
Mar
2013
16
16
9
7
7 7
5
11
8
7
8
6 6
8
7 7
6
12
12
10
101010
10
9
6 6
13
13
11
10
16
15
13
1313
10
Apr
2014
16
1515
15
6
5
2012
18
10
9 9
2011
17
16
15
9
2010
6
7
6 6
4
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
2013
2014
Ott
Nov
Dic
Donatori effettivi
2009
2010
16
14
13
1212
8
10
9 9
11
9
8
7
5
10
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Gen
15
9
11
10
8
8
9
7
4
Feb
15
14
10
8
2012
14
13
12
6 6
5
2011
7 7
9
7
6 6
13
12
10
9
7
Apr
Mag
Giu
5
Lug
10
8
7
4
Mar
15
13
11
10
16
15
6
6
5
7
9
9
6
4
Ago
Set
2013
2014
Ott
12
11
1010
6
15
5
5
Nov
4
Dic
Donatori utilizzati
2009
2010
15
12
8
12
9 9
9
6
Gen
10
8
12
9
11
9
10
8
4
Feb
13
7
9
6 6
4
Apr
Mag
16
15
13
10
8
4
Mar
15
12
11
6 6
5
2012
15
11
8
2011
Giu
13
11
10
11
9
6
7
5
Lug
10
9
6
8
7
5
Ago
10
6
5
Set
6
7
10
4
Ott
Figura 5. Donatori procurati, effettivi e utilizzati, in Emilia - Romagna per mese, anni 2009 - 2014
12
11
1010
9
8
6
14
13
5
Nov
4
5
4
Dic
ai rispettivi coordinamenti locali. Lo scopo è quello di sollecitare un miglioramento della collaborazione tra
l’ufficio di coordinamento locale e i reparti, a questo punto ben identificati, sedi più frequenti di decesso di
malati con gravi lesioni encefaliche extra TI. La percentuale di persone decedute con lesioni encefaliche al
di fuori delle TI dovrebbe essere, secondo le nostre stime, inferiore all’1% dei decessi totali in tali reparti;
questo obiettivo percentuale, che viene annualmente assegnato alla rete donativa regionale, è frutto di
quanto rilevato in 10 anni di osservazione. Nel 2014 il totale dei decessi negli ospedali della regione sono
diminuiti di oltre 600 unità (-644), quasi tutti al di fuori delle terapie intensive (-579 pari al 90%), mentre
il numero di decessi fuori dalle TI “compatibili” (decesso avvenuto entro 3 giorni dal ricovero con codice
patologia, riportato nelle schede SDO, corrispondente ad emorragia cerebrale, ischemia cerebrale, anossia,
trauma cerebrale o tumore cerebrale) si sono attestati in 620 casi. Dato questo ormai costante da oltre 4
anni che conferma come sia giusto cercare di migliorare l’attività di individuazione di potenziali donatori
al di fuori delle TI. Sapendo che il 50% delle morti con gravi lesioni cerebrali passa, se i pazienti vengono
adeguatamente trattati, attraverso lo stato di morte encefalica, se ne deduce che, al di fuori delle TI, circa
310 dovrebbero essere stati gli accertamenti di morte “perduti” nel solo ultimo anno nella nostra regione.
Di questi, sempre secondo gli indicatori internazionali, il 50% dovrebbe diventare donatore procurato, nel
nostro caso quindi, più o meno, 155 donatori potenzialmente procurabili sono stati “persi” in un anno perché
non identificati né trattati nei reparti non intensivi. L’obiettivo posto dal CRT-ER alle Aziende è di valutarne
almeno un terzo rispetto a quelli identificati nel sistema informatico nell’anno precedente, migliorando la
collaborazione tra coordinamento locale e UO sede di morte dei soggetti in questione. Il numero (un terzo
di 155) è circa 50, che, sommato ai 114 procurati nel 2014, ci farebbe arrivare a 164 (37,5 p.m.p.), valore
più vicino al benchmarking internazionale di 40 donatori procurati p.m.p./anno (il valore ottimale dovrebbe
essere 175 procurati/anno).
Nel 2014 sono state 19 le rianimazioni regionali che hanno segnalato al CRT-ER potenziali donatori di organi,
5 in più rispetto all’anno precedente (tabella 2). Ovviamente, le sedi regionali di Neurorianimazione hanno
presentato i migliori risultati. Leader regionale per i donatori segnalati è stata l’Azienda USL di ModenaBaggiovara, con 45 (+9) segnalazioni, seguita da Cesena con 28 (+10). Tra le sedi donative non dotate di
neurochirurgia, è stata buona l’attività di identificazione di potenziali donatori a Rimini con 8 segnalazioni.
Sempre nella tabella 2 sono riportate le percentuali di opposizione al prelievo per ogni rianimazione
regionale. La media regionale di opposizione è stata del 30,1% (+7,2 rispetto al 2013), di poco inferiore alla
media nazionale (31,0%). Numericamente le opposizioni sono state 56, 13 in più rispetto al 2013.
(14,3%), Piacenza (20,0%). Ampie percentuali di miglioramento in questa delicata fase del processo donativo possono essere conseguite a Baggiovara, Bologna Bellaria e Bologna Maggiore.
ICTUS ISCHEMICO
11
5,9%
ENCEFALOPATIA POSTANOSSICA
21
11,3%
TRAUMA CRANICO
43
23,1%
ALTRO
1
0,5%
MENINGITE
3
1,6%
EMORRAGIA CEREBRALE
107
57,5%
Figura 6. Cause di morte dei potenziali donatori segnalati in Emilia - Romagna, anno 2014
11
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Vogliamo sottolineare le basse percentuali di opposizione riscontrate a Reggio Emilia (14,3%), Ravenna
17
0
3
1
37,8%
TOTALE DONAZIONI
NON PROCURATE
NON IDONEITA'
PER RISCHIO
INACCETTABILE
PRE SALA
45
OPPOSIZIONI ALLA
DONAZIONE
45
NON IDONEITA’
PER RISCHIO
INACCETTABILE
POST ANAMNESI
MODENA
ARRESTO
CARDIACO
NUOVO OSPEDALE S.AGOSTINO - ESTENSE
DONAZIONI SEGNALATE
CITTA
ACCERTAMENTI DI MORTE
ENCEFALICA
RIANIMAZIONE
DONAZIONI
NON PROCURATE
4
8,9%
OSPEDALE M.BUFALINI
CESENA
28
28
7
25,0%
0
0
0
0
0,0%
OSPEDALE MAGGIORE
BOLOGNA
20
20
6
30,0%
0
0
1
1
5,0%
OSPEDALE MAGGIORE
PARMA
15
15
4
26,7%
0
1
0
1
6,7%
ARCISPEDALE S.ANNA
FERRARA
14
14
3
21,4%
0
1
0
1
7,1%
OSPEDALE S. MARIA NUOVA
REGGIO NELL'EMILIA
14
14
2
14,3%
0
1
0
1
7,1%
18,2%
OSPEDALE BELLARIA
BOLOGNA
11
11
4
36,4%
0
2
0
2
OSPEDALE DI RIMINI
RIMINI
8
8
2
25,0%
0
0
1
1
12,5%
OSPEDALE S.MARIA DELLE CROCI
RAVENNA
7
7
1
14,3%
0
1
0
1
14,3%
OSPEDALE CIVILE
PIACENZA
5
5
1
20,0%
0
1
0
1
20,0%
OSPEDALE MORGAGNI PIERANTONI
FORLI'
5
5
3
60,0%
0
1
0
1
20,0%
OSPEDALE CIVILE
CARPI
4
4
2
50,0%
0
0
0
0
0,0%
S.ORSOLA-MALPIGHI
BOLOGNA
3
3
2
66,7%
0
1
0
1
33,3%
2
2
0
0,0%
0
0
0
0
0,0%
1
1
1
100,0%
0
0
0
0
0,0%
OSPEDALE DEGLI INFERMI
FAENZA
1
1
1
100,0%
0
0
0
0
0,0%
OSPEDALE VAL TIDONE
CASTEL SAN GIOVANNI
1
1
0
0,0%
0
0
0
0
0,0%
100,0%
OSPEDALE ZONALE
IMOLA
1
1
0
0,0%
0
1
0
1
OSPEDALE ZONALE CIVILE
LUGO
1
1
0
0,0%
0
0
0
0
0,0%
186
186
56
30,1%
0
13
3
16
8,6%
DONATORI EFFETTIVI
NON UTILIZZATI
MODENA
FIDENZA
DONATORI EFFETTIVI
POLICLINICO
FIDENZA-S.SECONDO P.SE (OSP.CIVILE)
TOTALE
DONAZIONI
0
1
1
1
21
24
53,3%
21
0
0
2
1
0
18
21
75,0%
18
0
OSPEDALE MAGGIORE
BOLOGNA
0
0
0
1
12
13
65,0%
12
0
0
TOTALE
DONAZIONI
PROCURATE
(Donatorati
procurati)
UTILIZZATA
(Donatori
utilizzati)
MODENA
CESENA
CITTA
NON IDONEITA'
PER RISCHIO
INACCETTABILE
PRE TRAPIANTO
IDONEITA' PRE
TRAPIANTO CON
ORGANI NON
IDONEI
IDONEITA' PRE
SALA MA NESSUN
RICEVENTE
COMPATIBILE
NUOVO OSPEDALE S.AGOSTINO - ESTENSE
OSPEDALE M.BUFALINI
RIANIMAZIONE
12
OPPOSIZIONE
DELLA PROCURA
PROCURATE
OSPEDALE MAGGIORE
PARMA
0
0
0
1
9
10
66,7%
9
ARCISPEDALE S.ANNA
FERRARA
0
0
0
1
9
10
71,4%
10
1
OSPEDALE S. MARIA NUOVA
REGGIO NELL'EMILIA
0
0
0
0
11
11
78,6%
11
0
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
OSPEDALE BELLARIA
BOLOGNA
0
1
0
0
4
5
45,5%
4
0
OSPEDALE DI RIMINI
RIMINI
0
0
1
0
4
5
62,5%
4
0
OSPEDALE S.MARIA DELLE CROCI
RAVENNA
0
0
0
2
3
5
71,4%
4
1
OSPEDALE CIVILE
PIACENZA
0
1
0
1
1
3
60,0%
1
0
OSPEDALE MORGAGNI PIERANTONI
FORLI'
0
0
0
0
1
1
20,0%
1
0
OSPEDALE CIVILE
CARPI
0
0
0
0
2
2
50,0%
2
0
S.ORSOLA-MALPIGHI
BOLOGNA
0
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
POLICLINICO
MODENA
0
0
0
0
2
2
100,0%
2
0
FIDENZA-S.SECONDO P.SE (OSP.CIVILE)
FIDENZA
0
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
OSPEDALE DEGLI INFERMI
FAENZA
0
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
OSPEDALE VAL TIDONE
CASTEL SAN GIOVANNI
0
0
0
0
1
1
100,0%
1
0
OSPEDALE ZONALE
IMOLA
0
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
OSPEDALE ZONALE CIVILE
LUGO
0
0
0
0
1
1
100,0%
1
1
0
5
3
7
99
114
61,3%
101
2
TOTALE
Tabella 2. Attività di donazione nelle Rianimazioni dell’Emilia - Romagna, anno 2014
Emorragia cerebrale
100%
80%
20,6%
70%
7,4%
8,8%
60%
50%
Encefalopatia post-anossica
4,3%
5,1%
10,3%
90%
Ictus ischemico
Trauma cranico
4,5%
Altre
8,0%
2,2%
23,1%
18,2%
21,2%
20,7%
13,3%
5,1%
7,0%
12,5%
10,1%
8,2%
9,1%
8,5%
8,5%
53,8%
55,6%
2011
2012
11,3%
5,9%
40%
30%
64,5%
52,9%
20%
61,7%
57,5%
2013
2014
10%
0%
2009
2010
Figura 7. Cause di morte dei donatori segnalati in Emilia - Romagna, anni 2009 - 2014
Segnalati
Procurati
Effettivi
Utilizzati
53
41
33
32
30 29
24
20
17
5
3
3
00-14
3
5
8
3
3
15-24
3
5
4
25-34
13 12 12
12 11 11
35-44
45-54
26
21 20
17 17
4
55-65
66-75
75+
Figura 8. Donatori segnalati, procurati, effettivi ed utilizzati in Emilia - Romagna per classi di età, anno 2014
Durante il 2014, nessun potenziale donatore è stato perso per arresto cardiaco durante l’osservazione di morte encefalica. Sono stati 13 i soggetti sottoposti ad accertamento di morte e giudicati “non idonei in assoluto”
(post anamnesi), 3 sono risultati non idonei prima dell’ingresso in sala operatoria per il prelievo, 3 donatori
sono stati giudicati non idonei durante il prelievo, gli organi di 7 donatori idonei sono risultati non idonei al
trapianto, in 5 casi non c’è stato prelievo poiché non si sono trovati riceventi compatibili in tutta l’Italia (totale
26 inidoneità rispetto alle 37 del 2013). I donatori effettivi non utilizzati (dai quali è stato prelevato almeno un
re di trapianto: in 1 caso il solo fegato prelevato è risultato non idoneo alla riperfusione e nell’altro caso i due
reni prelevati sono risultati non idonei uno macroscopicamente e uno a seguito di biopsia.
La sicurezza anatomopatologica del donatore è stata indagata 29 volte nel 2014 (42 esami al congelatore
effettuati), controllando rene, fegato, polmone, ovaio, pancreas, testicolo, mesentere, cute, mammella,
linfonodo, colecisti, milza, utero, omento, mediastino, surrene e prostata; gli esami istologici sui frammenti
bioptici sospetti recuperati durante l’ispezione del donatore a cielo scoperto prima del prelievo degli
organi, sono stati refertati in emergenza: riteniamo che il numero rilevante di tali controlli sia un’ulteriore
dimostrazione obiettiva dell’efficienza del sistema di qualità e sicurezza regionale. Ricordiamo che in regione
è operativo 24/24h il Servizio di riferimento regionale per la sicurezza del donatore e la qualità degli organi
donati, che è centralizzato al S. Orsola di Bologna e diretto dalla prof D’Errico. Il prof WF Grigioni esercita il
pesante ma fondamentale ruolo di second opinion nazionale per la sicurezza oncologica del donatore. Un
plauso anche alle equipe dei chirurghi prelevatori che hanno rispettato le procedure regionali esplorando
attentamente la cavità addominale e toracica di ogni donatore durante le fasi iniziali del prelievo.
Analizzando l’indicatore “donatori procurati”, vediamo come il numero di 114 si raggiunge sommando, ai
99 utilizzati, 7 donatori con organi biopsiati ma valutati non idonei, 5 donatori senza riceventi compatibili
13
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
organo che poi non è stato trapiantato) sono stati 2 nell’arco dell’anno (l’ 1,1%) e quindi esclusi dalle procedu-
e 3 donatori risultati non idonei per rischio inaccettabile identificato prima del trapianto. Dal 1° luglio al 1
settembre 2014 la rete regionale di riferimento per la sicurezza infettivologica del donatore (Microbiologia
S.Orsola diretta dalla prof MP Landini) ha screenato relativamente al West Nile Disease tutti i donatori di
tessuto osseo procurati in Emilia – Romagna e dal 1 settembre al 30 novembre 2014 la stessa indagine è stata
estesa a tutti i donatori di organi e tessuti della regione, come prevenzione di tale patologia endemica.
Rispetto alla popolazione regionale (4.377.487 abitanti), le segnalazioni sono state, nel 2014, 42,5 p.m.p.
(43,3 nel 2013), dato peraltro superiore alla media nazionale (39,3).
La figura 6 illustra le cause di morte dei 186 potenziali donatori segnalati in regione nel 2014. Nella figura 7
notiamo le variazioni delle patologie causa di morte dei potenziali donatori negli ultimi 6 anni: gli accidenti
vascolari cerebrali (emorragie e ictus ischemici) rappresentano il 63,4% della popolazione potenzialmente
donativa; la percentuale dei traumi è aumentata al 23,1%. Tali dati condizionano l’età media dei donatori
utilizzati in regione: 59,9 anni, range 9 - 90. L’11,3% dei casi segnalati era deceduto per encefalopatia post-
anossica, rare le altre cause di morte: 3 meningoencefaliti e 1 edema cerebrale acuto in cirrotico scompensato.
Nella figura 8 i donatori segnalati, procurati, effettivi e utilizzati nel 2014 sono stratificati per classe di età.
Dei 99 donatori utilizzati, 66 (66,7%) appartenevano alle classi di età superiori ai 54 anni. L’applicazione del
protocollo regionale per la “Sicurezza del donatore e qualità degli organi donati” ha consolidato l’utilizzo
di tanti donatori che solo pochi anni fa venivano ritenuti non idonei e quindi non valutati per la donazione.
Infatti sono stati utilizzati 49 donatori “anziani”, di età cioè superiore a 65 anni (pari al 49,5% del totale degli
utilizzati), di cui 20 ultra settantacinquenni. Le categorie di età superiore a 54 anni, fornendo 66 donatori
utilizzati, hanno permesso di trapiantare con buoni risultati 145 organi: 61 fegati, 2 cuori, 80 reni. L’età media
dei donatori utilizzati è stata dunque di 59,9 anni, con range 9-90 anni (era stata di 61,3 anni nel 2013, 59,1
anni nel 2012 e 58,4 nel 2011). Sono stati segnalati 5 donatori in età pediatrica, di 3 sono stati prelevati e
trapiantati 2 cuori, 3 fegati, 6 reni e 2 polmoni, che hanno rispettato, nell’allocazione, le indicazioni della lista
unica nazionale. Dei 2 potenziali donatori pediatrici rimanenti, in un caso è stata manifestata dai genitori
opposizione, mentre 1 bambino era in condizioni di non idoneità assoluta alla donazione.
Le figure 9 e 10 illustrano le varie classi di età dei donatori segnalati e di quelli utilizzati negli ultimi 6 anni in RER.
Dei 186 potenziali donatori segnalati, 89 erano di sesso femminile (47,8%), 97 maschile (52,2%); la
percentuale di opposizione al prelievo è stata 27,8% in caso di donatore maschio, e 32,6% nelle femmine;
sono stati utilizzati 53 donatori maschi (53,5%) e 46 femmine (46,5%).
Il destino dei potenziali donatori segnalati in regione nel 2014 è riportato nella figura 11.
14
Le opposizioni al prelievo sono state 56 (30,1%). Analizzando le opposizioni alla donazione negli ultimi 6
anni in Emilia-Romagna (figura 12), si riscontra, nel 2014 un incremento significativo delle opposizioni nella
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
classe di età tra 45 e 54 anni (dal 20,7% al 45,8%) mentre per la classe di età dei giovani adulti (15-24) pur
riducendosi rispetto all’anno scorso (da 66,7% a 40,0%) la percentuale di opposizioni risulta ancora elevata.
Sono continuate durante tutto l’anno le attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini tramite la Campagna regionale “Una scelta consapevole”, realizzata con il supporto indispensabile delle Associazioni di Vo-
lontariato e dei Pazienti e attuata ininterrottamente in regione dal 1996. È stata vivace anche la presenza degli
operatori sanitari regionali alle attività formative organizzate a livello aziendale e regionale, ma anche ai Corsi
nazionali (14 partecipanti), quali i Corsi nazionali TPM e il Transplant Nurse Coordinator. È inoltre proseguito
il programma formativo regionale denominato “ALMA advanced” (10 sessioni tenute dal CRT-ER presso 9
sedi donative regionali con 342 ulteriori operatori sanitari formati) con la novità di un nuovo modulo dedicato
agli aspetti psicologici sia relativi alla relazione con la famiglia del donatore che sia all’impatto emotivo degli
operatori (4 edizioni in 3 sedi donative regionali con 100 operatori formati). Dall’ottobre 2014 il CRT, insieme
al CNT, si è fatto promotore di una campagna di formazione/informazione degli operatori delle anagrafi comunali nell’ambito del progetto nazionale “una scelta in Comune”, che vede l’opportunità per il cittadino di dichiarare la propria volontà in merito alla donazione al momento del rilascio e/o rinnovo della carta di identità.
2009
2010
2011
2012
2013
2014
62
25
35
18
7 6
3
7
4 5
9 8 10
00-14
11
6
3
10
6
5
15-24
8
10
8
15
29
28
53
44 44
40
34
23
49
48
44
60
59
29
44
46
40 41
37
33
24
24
18 17
9
25-34
35-44
45-54
55-65
66-75
75+
Figura 9. Donatori segnalati in Emilia - Romagna per classi di età, anni 2009 - 2014
2009
2010
2011
2012
2013
2014
36
32
31
28
24
21
18
18
4
6
3
2
3
1
3
5 5
7
4
1
00-14
3
15-24
9
5
3
4
4
25-34
12
11
8
4
11
21
21
20 20
22
20
17
16
15
9
23
21
29
29
11
11
6
35-44
45-54
55-65
66-75
75+
Figura 10. Donatori utilizzati in Emilia - Romagna per classi di età, anni 2009 - 2014
56; 30,1%
Opposizioni
13; 7,0%
Non idonei post anamnesi
3; 1,6%
Non idonei pre sala
3; 1,6%
Idoneo entrato in sala e non prelevato per non idoneità donatore pre trapianto
5; 2,7%
Idoneo entrato in sala e non prelevato per patologia organo
Idoneo offerto, non entrato in sala perché no ricevente compatibile
2; 1,1%
99; 53,2%
15
Effettivi non utilizzati per non idoneità organo prelevato
Utilizzati
Figura 11. Destino dei donatori segnalati in Emilia - Romagna, anni 2009 - 2014
2010
2011
2012
2013
2014
00-14
15-24
25-34
35-44
45-54
55-65
66-75
Figura 12. Opposizioni alla donazione in Emilia - Romagna per classi di età, anni 2009 - 2014
28,3%
18,2%
32,6%
22,5%
26,8%
13,5%
25,8%
25,4%
25,0%
18,2%
28,6%
32,1%
47,5%
22,9%
14,3%
27,3%
29,5%
17,2%
45,8%
32,0%
32,1%
17,6%
20,8%
20,7%
33,3%
38,9%
39,1%
26,7%
27,8%
17,6%
10,0%
25,0%
30,0%
37,5%
36,4%
16,7%
40,0%
25,0%
30,0%
16,7%
0,0%
0,0%
25,0%
20,0%
28,6%
33,3%
42,9%
66,7%
2009
75+
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
5; 2,7%
Il donatore a rischio calcolato
Il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha stilato, e rese operative dall’autunno 2003, le Linee Guida sui “Criteri
generali per la valutazione di idoneità del donatore”, definendo 5 categorie di rischio: standard, calcolato,
aumentato ma accettabile, non valutabile, inaccettabile. Ciò ha comportato per i Centri regionali di
riferimento, durante la valutazione di idoneità di ogni potenziale donatore, l’attribuzione del livello di rischio
prima dell’utilizzo degli organi, seguendo le modalità operative indicate dal CNT.
La raccolta dei dati relativi ai donatori a rischio, agli organi da loro prelevati ed ai pazienti trapiantati è
iniziata il 1° ottobre 2003. In Emilia – Romagna, dei 1259 donatori utilizzati dall’ottobre 2003 al 31-12-2014,
sono risultati a rischio calcolato 266 soggetti (21%), come si evince dalla tabella seguente.
Anno
Anticore+
HCV+
Meningite
Anticore+
HBsAg+ HCV+
Anticore+
HBsAg+
Anticore+
HCV+
Batteriemia
Totale
2003
3
0
0
0
0
0
0
3
2004
21
3
0
0
1
0
0
25
2005
22
3
1
1
1
0
0
28
2006
15
2
1
0
1
2
2
23
2007
19
2
0
0
2
0
3
26
2008
21
5
0
0
0
4
3
33
2009
12
1
0
0
2
1
4
20
2010
17
1
1
0
2
0
4
25
2011
10
1
0
0
0
1
7
19
2012
18
2
0
0
1
2
4
27
2013
17
1
1
0
0
1
2
22
2014
6
3
0
0
0
2
4
15
Totale
181
24
4
1
10
13
33
266
Figura 1DR. Donatori a rischio calcolato utilizzati in Emilia - Romagna dall’1-10-2003 al 31-12-2014
Nella figura 1DR è rappresentata graficamente la percentuale dei donatori regionali a rischio calcolato
rispetto agli utilizzati, nel periodo di riferimento.
Nella figura 2DR si possono vedere quanti reni, fegati e cuori sono stati prelevati e trapiantati dai donatori a
16
rischio non standard ed utilizzati nel periodo di riferimento.
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Rischio standard
o altro rischio
993 (78,9%)
Rischio calcolato
266 (21,1%)
Figura 1DR. Categorie di rischio dei donatori utilizzati
in Emilia - Romagna dall’1-10-2003 al 31-12-2014
Figura 1DR Categorie di rischio dei donatori utilizzati in Emilia - Romagna dall’1-10-2003 al 31-12-2014
Figura 2DR. Categorie di rischio degli organi procurati
in Emilia - Romagna e trapiantati ovunque, dall’1-102003 al 31-12-2014
Nella figura 3DR è evidenziata la percentuale di rischio degli organi derivati da donatori regionali a rischio
non standard e trapiantati ovunque, nel periodo di riferimento. Dai 266 donatori a rischio calcolato sono
stati generati 580 organi, trapiantati in Emilia – Romagna ed in altre regioni italiane.
Manuel Labanti
FEG
CUORE
Rischio standard
o altro
89%
Rischio standard
o altro
82%
FEGATO
CUORE
Rischio calcolato
Rischio standard
11%
o altro
82%
o standard
o altro
89%
FEGATO
Rischio
calcolato
Rischio
standard
11%
o altro
82%
Rischio calcolato
18%
RENE
Rischio calcolato
Rischio standard
o altro 18%
84%
RENE
17
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
ischio calcolato
11%
Rischio calcolato
16%
Rischio standard
o altro
84%
RENE
Rischio calcolato
16%
ard
Figura 3DR. Percentuale di rischio degli organi prelevati in Emilia - Romagna, e trapiantati ovunque, dall’1-10-2003
al 31-12-2014
Rischio calcolato
16%
Il programma “DONOR ACTION”
Il programma Donor Action (DA), in uso in Emilia-Romagna da luglio 1998, è un sistema di monitoraggio
utilizzato per valutare le performance donative delle terapie intensive (TI) regionali attraverso la valutazione
dei dati inerenti i ricoveri e i decessi totali mensili avvenuti nelle TI che i coordinatori locali immettono
nel sistema informatizzato regionale (SIRT). Ogni decesso avvenuto per patologia cerebrale, deve essere
inserito nel sistema compilando un’apposita scheda. Le problematiche da valutare attraverso il programma
sono relative all’identificazione del potenziale donatore e all’approccio che il personale medico intraprende
con i familiari del soggetto in morte encefalica, in maniera da avviare azioni che conducano all’ottimizzazione
del delicato percorso donativo. Nell’anno 2014 le TI che hanno partecipato al programma sono rimaste 28
in quanto, la TI di Argenta è stata convertita in Recovery Room pertanto non rientra più nel programma ma
in compenso è entrata a far parte la TI Tipo di Ferrara Cona.
Delle 28 TI, 7 accolgono un servizio di neurochirurgia (NCH) con 81 posti letto totali, mentre 21, di cui 1
pediatrica, sono senza NCH e dotate di 166 posti letto.
Ogni anno il CRT-ER assegna alle sedi donative RER obiettivi, utilizzati anche a livello nazionale, che indicano
le performance donative, in termini di corretta identificazione del potenziale donatore e di richiesta di
donazione. Gli indicatori sono:
Index 1= percentuale di decessi con patologia cerebrale severa (GCS=3) sui decessi totali nella TI
Index 2= percentuale di accertamento di morte encefalica nei soggetti ricoverati per almeno 6 ore in TI
(GCS=3>6h)
Index 3= percentuale delle opposizioni sulle richieste di donazione
Gli indicatori utilizzati invece per la valutazione di efficienza, ci permettono di capire sia quanti dei
soggetti con patologia cerebrale diventano donatori effettivi sia di identificare quelle morti encefaliche
non diagnosticate e non segnalate, cosiddette “silenti”, dovute a problemi tecnici, culturali, organizzativi,
psicologici. Gli indicatori utilizzati sia a livello regionale che nazionale sono:
PROC 1= rapporto tra i donatori effettivi e i decessi con patologia cerebrale
PROC 2= rapporto tra gli accertamenti di morte e i decessi con patologia cerebrale
Confrontando i dati 2013 e 2014, in quest’ultimo anno (Tab.1 DA) si sono mantenuti costanti i decessi totali
nelle TI, da 1638 a 1636 (-2), con qualche patologia cerebrale in più, da 363 a 371 (+8) di conseguenza, il
18
rapporto decessi con patologia cerebrale/decessi totali si è mantenuto più o meno costante che da 22,2%
nel 2013 è passato a 22,7 nel 2014 (Fig. 1 DA).
Tale situazione ha mantenuto circa lo stesso numero di accertamenti (186 vs 188), anche se dall’analisi risulta che
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
23
21,5
22,4
19,3
15,9
14,6
15,7
11,1
12,3
11,2
12,2
10,7
10,5
33,2
27,9
31,8
31,4
Osp. Con Neurochirurgia
Osp. Senza Neurochirurgia
2009
2010
2011
2012
2013
2014
43,9
38,9
41,2
39,2
34,4
31,4
32,5
31,1
26,5
28,7
27,4
23,2
24,3
22,1
23,5
22,2
22,7
1998 (2ºsem)
59,4
54,1
49,8
46
50
47
50,3
49,8
47,3
56,5
51,2
45,9
51
44,3
43,8
46,1
47,3
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
nelle sedi con NCH c’è stato, un incremento dei soggetti accertati (+11) e una riduzione nelle sedi senza NCH (-13).
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Figura 1DA: Incidenza di patologia cerebrale come causa di morte nelle TI della Regione Emilia - Romagna (1998-2014)
% decessi (b/a)
Pz. GCS=3 ( c )
% GCS=3 (c/a) INDEX 1
GCS=3 ICU>6 (d)
% GCS=3 ICU>6 (d/a)
Pz. GCS<8 (e)
% GCS<8 (e/a)
GCS<8 ICU>6 (f)
% GCS<8 ICU>6 (f/a)
Accertamenti (g)
% Accert. (g/d) INDEX 2
Segnalazioni
Rich. donaz.(h)
Opp.Proc.
Opposizioni (i)
% Opposiz. (i/h) INDEX 3
68,9
65
61.3
60
56.6
71
67
66
62.3
45
75
45
42
0
17
40.5
Bologna Bellaria
12
33
23
69,7
15
45.5
15
45.5
19
57.6
19
57.6
11
73.3
11
9
0
4
44.4
Bologna Maggiore
10
104
43
41.3
28
26.9
27
26
43
41.3
40
38.5
20
74.1
20
19
0
6
Cesena TI 1
11
50
46
92
45
90
45
90
46
92
46
92
27
60
27
27
0
Ferrara
10
56
18
32.1
16
28.6
16
28.6
18
32.1
18
32.1
14
87.5
14
13
Parma
14
94
34
36.2
32
34
29
30.9
34
36.2
31
33
15
51.7
15
Reggio Emilia
12
98
19
19.4
19
19.4
19
19.4
19
19.4
19
19.4
14
73.7
TOTALE
81
541
256 47.32 220 40.67 211
39
250 46.21 239 44.18 146
Ospedali con NCH
21 / 21 28.77
4/4
accert./dec.PC PROC 2
Decessi con PC (b)
73
Effett./dec.PC PROC 1
Decessi totali (a)
106
Donatori Effet./Util.(l)
Posti letto
12
61.64
17.39
47.83
31.6
12 / 12 27.91
46.51
7
25.9
18 / 18 39.13
58.70
0
3
23.1
10 / 9
55.56
77.78
14
0
4
28.6
9/9
26.47
44.12
14
14
0
2
14.3
11 / 11 57.89
73.68
69.19
146
138
0
43
Decessi totali (a)
Decessi con PC (b)
% decessi (b/a)
Pz. GCS=3 ( c )
% GCS=3 (c/a) INDEX 1
GCS=3 ICU>6 (d)
% GCS=3 ICU>6 (d/a)
Pz. GCS<8 (e)
% GCS<8 (e/a)
GCS<8 ICU>6 (f)
% GCS<8 ICU>6 (f/a)
Accertamenti (g)
% Accert. (g/d) INDEX 2
Segnalazioni
Rich. donaz.(h)
Opp.Proc.
Opposizioni (i)
% Opposiz. (i/h) INDEX 3
Donatori Effet./Util.(l)
Effett./dec.PC PROC 1
accert./dec.PC PROC 2
31.16 85 / 84 33.20 57.03
Posti letto
Bologna S. Orsola
CEC
Bologna S. Orsola
Di Nino
Bologna S. Orsola
Faenza
Bologna S. Orsola
MUB
Bologna S. Orsola
Ped.
17
48
1
2.1
1
2.1
1
2.1
1
2.1
1
2.1
1
100
1
0
0
0
0
0/0
0
100
17
133
8
6
4
3
4
3
6
4.5
4
3
1
25
1
1
0
1
100
0/0
0
12.50
8
22
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0/0
0
0
8
52
3
5.8
3
5.8
3
5.8
3
5.8
3
5.8
0
0
0
0
0
0
0
0/0
0
0
6
8
1
12.5
1
12.5
1
12.5
1
12.5
1
12.5
1
100
1
1
0
1
100
0/0
0
10 0
Carpi
8
68
9
13.2
9
13.2
8
11.8
9
13.2
8
11.8
4
50
4
4
0
2
50
2/2
Castel San Giovanni
4
35
1
2.9
1
2.9
1
2.9
1
2.9
1
2.9
1
100
1
1
0
0
0
1/1
100
100
Cento
4
25
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0/0
0
0
Cesena TI 2
5
49
7
14.3
5
10.2
5
10.2
7
14.3
7
14.3
1
20
1
1
0
0
0
0/0
0
14.29
Faenza
8
49
9
18.4
7
14.3
5
10.2
9
18.4
7
14.3
1
20
1
1
0
1
100
0/0
0
11.11
Ferrara TIPO
6
38
2
5.3
2
5.3
2
5.3
2
5.3
2
5.3
0
0
0
0
0
0
0
0/0
0
0
Fidenza
5
74
9
12.2
9
12.2
7
9.5
9
12.2
7
9.5
1
14.3
1
1
0
1
100
0/0
0
11.11
Forlì
8
38
9
23.7
9
23.7
9
23.7
9
23.7
9
23.7
5
55.6
5
4
0
3
75
1/1
Guastalla
4
24
3
12.5
3
12.5
3
12.5
3
12.5
3
12.5
0
0
0
0
0
0
0
0/0
0
0
Imola
8
57
8
14
7
12.3
5
8.8
8
14
6
10.5
1
20
1
0
0
0
0
0/0
0
12.50
Lagosanto
4
22
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0/0
0
0
Lugo
6
48
6
12.5
6
12.5
6
12.5
6
12.5
6
12.5
1
16.7
1
1
0
0
0
1/1
16.67 16.67
Modena
9
85
6
7.1
6
7.1
5
5.9
6
7.1
5
5.9
2
40
2
2
0
0
0
2/2
33.33 33.33
Piacenza
8
78
5
6.4
5
6.4
5
6.4
5
6.4
5
6.4
5
100
5
3
0
1
33.3
1/1
20
100
Ravenna
8
66
16
24.2
16
24.2
13
19.7
16
24.2
13
19.7
7
53.8
7
6
0
1
16.7
4/3
25
43.75
Rimini
15
76
12
15.8
12
15.8
10
13.2
12
15.8
10
13.2
8
80
8
8
0
2
25
4/4
TOTALE
166 1095 115 10.50
106
9.68
93
8.49
113 10.32
98
8.95
40
43.01
40
34
0
13
38.24 16 / 15 13.91 34.78
REGIONE
247 1636 371 22.68
326 19.93 304 18.58 363 22.19 337 20.60 186
61.18
186
172
0
56
32.56 101 / 99 27.22 50.13
Tabella 1DA: Attività nelle TI dell’Emilia-Romagna che partecipano al programma DA (anno 2014)
22.22 44.44
11.11 55.56
33.33 66.67
19
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Ospedali con NCH
Baggiovara
Nonostante il dato si sia mantenuto costante, nel 2014 si è riscontrato un calo di donatori effettivi (101 vs
111) e di donatori utilizzati (99 vs 106), maggiormente nelle sedi senza NCH.
Si distinguono le TI di Baggiovara con 21 donatori effettivi e Cesena TI 1 con 18 donatori effettivi.
Nel 2014, 31 sono stati i potenziali donatori non utilizzati (6 in meno rispetto al 2013), per non idoneità a priori
(13), per non idoneità riscontrata durante l’osservazione di morte o in sala operatoria (13), per non idoneità
degli organi donati (4) e per mancanza di riceventi compatibili con il quadro virologico del donatore (1).
Nella figura 1DA si riporta l’incidenza, negli anni, di tutte le patologie cerebrali (a prescindere dai GCS e dal
tempo ricovero in TI) sui decessi totali nelle TI regionali.
Come dimostra il grafico, il trend delle patologie cerebrali sul totale delle morti nelle TI regionali dall’inizio del
programma, si mantiene costante negli ultimi anni con una lieve aumento nelle sedi con NCH (47,3% vs 46,1%).
INDEX 1
Riportiamo nella figura 2DA l’andamento negli anni dell’Index 1 (incidenza delle patologie cerebrali severe,
identificate con GCS=3, sui decessi totali) per sedi con e senza NCH, oltre al dato complessivo regionale.
56,8
49,8
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
46
48,5
44,6
41,5
37,5
31,4
45,6
40,3
39,6
41,6
40,7
10,5
10
9,7
20,7
20,3
19,9
39,2
35,3
INDEX 1
30,6
46
39,8
Osp. Con Neurochirurgia
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
26,9
18,2
18
17,6
13,9
13,1
20
12,6
46
10,1
11,8
10,3
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
INDEX 1 Osp. Senza Neurochirurgia
41,6
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
41,1
35,5
27,2
23,4
27,6
24,4
22,6
24,6
23,90
20,3
22,5
20,2
INDEX 1 Regione Emilia-Romagna
Figura 2DA: (Index 1) percentuale di patologia cerebrale severa (GCS = 3) sui decessi totali (1999 - 2014)
L’obiettivo che le sedi donative RER devono raggiungere è >=70% per le TI sede di NCH e >=30% per
quelle senza NCH.
Nella figura 3DA, l’Index 1 è evidenziato per ognuna delle 28 TI regionali monitorate dal programma DA
nel 2014.
Il valore medio regionale dell’Index 1 si mantiene costante negli ultimi anni (19,9%) in lieve calo rispetto al
2013 (20,3%), le sedi con NCH sono passate da 41,6% a 40,7% e quelle senza da 10% a 9,7% quindi meno
pazienti potenziali donatori (-6).
90
61,3
45,5
40,7
34
28,6
15,8
7,1
6,4
Modena
Piacenza
12,5
19,9
Rimini
REGIONE E-R
Ravenna
Lugo
Lagosanto
Imola
Forlì
Guastalla
0
Fidenza
Cento
12,5 12,3
12,2
5,3
0
Cesena Tipo
Carpi
Castel S.Giovanni
2,9
BO S. Orsola pediatrica
BO S.Orsola di Nino
BO S.Orsola MUB
BO S.Orsola CEC
5,8
0
BO S.Orsola Faenza
3
OSP. SENZA NCH
Parma
Reggio Emilia
Ferrara
Cesena
BO Maggiore
BOBellaria
Baggiovara
2,1
10,2
14,3
Ferrara TIPO
12,5 13,2
9,7
OSP. CON NCH
24,2
23,7
19,4
Faenza
26,9
Figura 3DA: (Index 1) percentuale di patologia cerebrale severa (GCS = 3) sui decessi totali per singola terapia
intensiva nel 2014 in Emilia-Romagna
Tra le sedi con NCH, solo Cesena (90%) ha superato l’obiettivo (>70%) considerando comunque, che ha
avuto +18 soggetti con GCS=3 rispetto all’anno precedente.
Anche Baggiovara ha raggiunto un buon risultato (61.3%) se pure si sia riscontrata una riduzione dei soggetti
con GCS=3 (-6 rispetto al 2013).
INDEX 2
Nel grafico successivo (Fig.4 DA) è rappresentato l’andamento percentuale dell’Index 2: gli accertamenti di
morte encefalica sui potenziali donatori con GCS=3 e ricovero in TI>6h nelle TI regionali con NCH, senza NCH,
e complessivo regionale negli anni. L’obiettivo da raggiungere è ≥80% per le TI con NCH e ≥60% per le altre.
La figura 5DA riporta l’Index 2 per ogni singola TI nel 2014.
Il valore medio regionale dell’Index 2 è aumentato, da 59,5% a 61,2% ciò significa che sono stati identificati più
potenziali donatori con patologia cerebrale severa, cioè che abbiano soggiornato almeno 6 ore in TI e quindi
con più possibilità di diventare potenziale donatore (186 accertamenti/304 GCS=3 TI>6h).
Si può notare come solo Ferrara abbia superato l’obiettivo nel 2014 (87,5%) tra le sedi dotate di NCH.
Per le sedi senza NCH, Piacenza ha raggiunto il 100% e Rimini l’80%; vanno segnalate inoltre le performance
delle TI Bologna S. Orsola/CEC (100%), Bologna S. Orsola/Pediatria (100%) e Castel San Giovanni (100%) anche
se trattasi di numeri modesti.
21
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Tra le TI senza NCH Ravenna ha raggiunto un valore di 24,2%, (obiettivo >30%).
1998 (2ºsem)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
38,3 72,5 71,6 67,1 65 63,2 2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
81,7 80 74,4 2007
69,7 69 63,6 65,6 64,3 61,3 69,2 43,7 INDEX 2 Osp. Con Neurochirurgia
1998 (2ºsem)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
68,4
56,7
56,6
55,3
51
49,4
45,9
50,4
48,9
55,1
53,2
50,4
53,1
50
45
43
34
INDEX 2 Osp. Senza Neurochirurgia
1998 (2ºsem)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
72,4
69,8
2006
2007
69,2
2008
66,6
62,4
62,6
59,9
57,9
2005
2009
64,8
2010
63,1
2011
60,5
57,2
2012
59,5
58,6
2013
2014
61,2
44,6
35,8
INDEX 2 Regione Emilia-Romagna
Figura 4DA: (Index 2) % di accertamenti di morte nelle gravi lesioni encefaliche (1999-2014)
100
100
100
80
73,7
51,7
55,6
50
43
16,7
Figura 5DA: (Index 2) percentuale di accertamenti di morte sui potenziali donatori per singole TI
dell’Emilia-Romagna nel 2014
Rimini
Ravenna
Piacenza
Lugo
Modena
0
Lagosanto
Guastalla
Forlì
0
Fidenza
0
Faenza
Cento
Castel S.Giovanni
20
14,3
Imola
20
0
Carpi
0
BO S.Orsola
pediatrica
0
BO S.Orsola MUB
20
BO S.Orsola Faenza
BO S.Orsola CEC
BO S.Orsola di Nino
OSP. SENZA NCH
Parma
Reggio Emilia
Ferrara
Cesena
BOBellaria
25
BO Maggiore
61,2
53,8
40
Ferrara TIPO
60
REGIONE E-R
75 73,3 74,1
Cesena Tipo
69,2
Baggiovara
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
100
87,5
Osp. CON NCH
22
1998 (2ºsem)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
42,0
33
33,1
32,0
34,3
33,3
32,6
27,9
27,3
30,8
31,2
29,2
27
27,9
26,6
25,6
23,2
INDEX 3 Regione Emilia-Romagna
1998 (2ºsem)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
46,6
40,5
2008
2009
2011
2012
2013
2014
43,9
38,3
35,7
2010
38,2
35,6
31,9
30,8
29,6
28,0
34
32,6
28,6
25,9
23
18,0
INDEX 3 Regione Emilia-Romagna
1998 (2ºsem)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
39,9
35,6
29
34,4
33,5
30,4
32,3
33,8
30,8
28,6
32,8
29,3
27,4
32,6
27,8
25,6
24,4
INDEX 3 Regione Emilia-Romagna
100
100
100
100
75
50
0
Piacenza
Imola
0
Lugo
0
Modena
0
Lagosanto
0
Forlì
0
Guastalla
0
Fidenza
0
Faenza
0
Ferrara TIPO
0
Cento
0
Carpi
BO S.Orsola CEC
BO S.Orsola di Nino
Reggio Emilia
OSP. SENZA NCH.
Parma
Ferrara
Cesena
BOBellaria
BO Maggiore
Baggiovara
OSP. CON NCH
0
Cesena Tipo
14,3
25
32,6
REGIONE E-R
16,7
Rimini
33,3
Castel S.Giovanni
25,9 23,1 28,6
BO S.Orsola pediatrica
31,6
38,2
Ravenna
44,4
BO S.Orsola MUB
40,5
BO S.Orsola Faenza
31,2
Figura 7DA: (Index 3) percentuale di opposizioni al prelievo di organi per singole TI dell’Emilia-Romagna nel 2014
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
23
Figura 6DA: (Index 3) percentuale di opposizioni alla donazione negli anni (1998-2014)
INDEX 3
L’andamento dell’Index 3, ovvero le opposizioni alla donazione sul numero dei colloqui finalizzati alla
donazione di organi svolti con i familiari dei donatori, ha avuto negli anni l’andamento descritto nella figura
6DA, negli ospedali con, senza NCH, e a livello complessivo regionale.
L’obiettivo da raggiungere è <30% per tutti gli ospedali.
La figura 7DA riporta l’Index 3, per singola TI, nel 2014.
E’ evidente l’incremento delle opposizioni sui colloqui effettuati nell’anno 2014, si sono avute 13 opposizioni
in più rispetto al 2013 (56 vs 43), sia nelle sedi con NCH che in quelle senza; il valore è passato da 25,6% a
32,6%. Hanno raggiunto l’obiettivo le TI di Reggio Emilia 14,3% (2/14) che nel 2013 aveva raggiunto il valore
dello 0%, Ferrara 23,1% (3/13) in aumento però rispetto allo scorso anno (7,7%), Cesena 25,9% (7/27),
Parma 28,6% (4/14). Tra le sedi donative in ospedali senza NCH si è distinta la TI di Ravenna con 16,7% (1/6)
che ha notevolmente migliorato le proprie performance rispetto al 2013 (40%) e di Rimini con il 25% (2/8)
anche se lievemente aumentato rispetto allo scorso anno (20%).
A livello nazionale il calcolo delle opposizioni non viene fatto sulle richieste di donazione ai familiari ma sui
potenziali donatori segnalati, pertanto il dato regionale così calcolato nell’anno 2014 è del 30,1%, è stato il
22,9% lo scorso anno.
L’Emila - Romagna rimane in linea con il dato nazionale che nel 2014 è stato di 31%.
Quest’anno non è possibile paragonare i dati con quelli dei Paesi europei ed extra europei che hanno
sempre partecipato al programma perché il programma internazionale ha cessato la propria attività, il CRTER comunque, ritiene che si tratti di un valido strumento di valutazione delle performance delle sedi donative
pertanto, continuerà ad utilizzarlo mandando mensilmente il resoconto al CNT, alle Direzioni Generali RER,
alle Direzioni Sanitarie RER e ai Coordinatori Locali in quanto crediamo sia doveroso rendere visibile l’attività
di ogni singola TI e dare la possibilità di soffermarsi sulle criticità evidenziate, in maniera da trovare insieme
le modalità corrette e più giuste di intervento.
PROC 1
L’andamento negli anni del PROC 1 viene riportato nella figura 8DA; l’obiettivo regionale da raggiungere è
30% negli ospedali con NCH e 20% in quelli senza NCH.
Nell’anno 2014 il valore regionale medio è stato del 27,2% (30,6% nel 2013), anche se pienamente raggiunto
24
nelle sedi con NCH (33,2%).
Hanno raggiunto l’obiettivo, tra le sedi con NCH, le TI di R. Emilia (58%), Ferrara (56%), Cesena (39%), mentre
nelle sedi senza NCH le TI di Modena (33%), Rimini (33%), Ravenna (25%), Carpi (22%) e Piacenza (20%).
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
PROC 1
31,4
25
18,8
1998
19,8
1999
27
28,5
21,6
2000
30,9
29,4
26,6
25,6
30,6
28,8
26
27,5
27,2
20,4
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 8DA: Andamento percentuale negli anni del PROC 1 (donatori effettivi/decessi con patologia cerebrale) in Emilia-Romagna
PROC 2
Nella figura 9DA si riporta l’andamento negli anni del PROC 2 il cui valore da raggiungere come obiettivo
regionale è >60% per tutte le Aziende sanitarie, analogamente a quanto richiesto a livello nazionale. Anche
quest’ anno il risultato nella nostra regione è stato al di sotto dell’obiettivo raggiungendo il valore di 50,1%
(51,8% nel 2013), buona la performance delle sedi con NCH (57%). In Italia la media 2013 era stata 42,2%.
Hanno raggiunto l’obiettivo, tra le sedi con NCH le TI di Ferrara (78%), Reggio Emilia (74%), Baggiovara
(62%), Cesena (59%), mentre nelle sedi senza NCH le TI di Piacenza (100%), Rimini (67%) e Bologna S.Orsola
CEC, Bologna S.Orsola pediatria e Castel S. Giovanni (100%) anche se calcolato su numeri modesti.
PROC 2
59,2
55
45,2
28,4
1998
46,4
48,1
43,9
45,6
49,8
51,8
48,8
53,1
50,9
47,8
51,8
50,1
33,4
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 9DA: Andamento percentuale negli anni del PROC 2 (accertamenti di morte/decessi con patologia
cerebrale) in Emilia-Romagna
Possiamo concludere quindi che, nel corso dell’anno 2014, nella regione sono stati meno i potenziali
donatori ma le TI hanno avuto una migliore capacità di identificazione degli stessi.
Seppure si siano mantenuti costanti sia i decessi con patologie cerebrali che le segnalazioni di accertamento
di morte, si è riscontrato una riduzione del numero dei donatori. In alcune sedi donative maggiori, il calo si è
avuto per il numero inferiore di soggetti con patologie cerebrali severe ricoverati ma, dall’analisi effettuata,
viene attribuita la maggiore responsabilità all’aumento del numero di opposizioni dei familiari riscontrato nel
corso dell’anno. Tale dato ci fa riflettere e ci porta a pensare che si dovrà affrontare un lavoro di collaborazione
con i coordinamenti locali, volto a valutare le modalità di approccio più corrette nei confronti delle famiglie
dei donatori al momento della richiesta di donazione anche se l’aumento di soggetti stranieri con cultura e
religione differente dalla nostra rende più difficile tale approccio.
25
iniziato a fine 2014, il “Progetto Anagrafe “che, coinvolge i Comuni RER e prevede, attraverso il rinnovo
della carta di identità, di dare al cittadino maggiorenne l’opportunità di dichiarare la propria volontà alla
donazione di organi e/o tessuti. L’obiettivo del CRT-ER è quello di sensibilizzare e di far prendere coscienza
del processo donativo, gli operatori delle anagrafi comunali RER che sono stati chiamati a ricoprire questo
nuovo ruolo, cercando di costruire e/o rafforzare la loro fiducia e consapevolezza rispetto al nuovo compito
che la legge gli ha affidato. Il nostro compito è fornire quelle conoscenze “di base” utili alla consapevolezza
che si tratti di un processo trasparente, regolato dalla legge, che ha come fine unico l’opportunità di donare
una nuova vita a chi ne ha bisogno.
Si ringraziano sempre le sedi donative per il lavoro svolto e crediamo che possa risultare utile una più
stretta collaborazione tra CRT-ER e coordinamenti locali al fine di ottimizzare il percorso donativo per andare
maggiormente incontro alle richieste dei pazienti in lista d’attesa.
Maria Celeste Bonanno
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Il CRT-ER sta già lavorando sull’informazione alla popolazione, infatti è già operativo nel progetto nazionale
Formazione: il progetto “AL-MA advanced”
Il corso regionale AL-MA è continuato anche nel 2014 con ottimi risultati.
Novità di questa edizione è stata l’introduzione di un seminario a carattere psicologico che ha affrontato due
aspetti fondamentali della donazione:
1. la comunicazione di morte e richiesta di donazione di organi e tessuti;
2. la relazione di aiuto intesa sia verso il paziente/parente, che verso gli operatori sanitari.
Entrambi i corsi hanno mantenuto il carattere itinerante e, nel corso dell’anno, abbiamo tenuto 11 incontri in
10 Ospedali della regione Emilia-Romagna per il corso AL-MA e 4 incontri in 3 Ospedali per il corso con le
psicologhe coinvolgendo il personale sanitario delle varie figure professionali.
Positiva è stata la partecipazione dei discenti; 342 professionisti sono state formati/informati sul tema della
donazione di organi, tessuti e cellule e 100 professionisti hanno partecipato al corso con le psicologhe.
Il corso AL-MA, sempre tenuto dal personale del CRT-ER con la collaborazione del coordinatore infermieristico
della rianimazione di Reggio-Emilia, della durata di 4 ore pomeridiane, ha sviluppato gli aspetti principali
del processo donativo:
• identificazione
• diagnosi, accertamento e mantenimento
• idoneità
Sono stati illustrati i meccanismi di allocazione degli organi e dei tessuti e presentati i dati di attività donativa e
trapiantologica regionale. Sempre interessante e molto gradita, la presentazione del modello organizzativo
di procurement di Reggio Emilia.
Il seminario sugli aspetti psicologici della comunicazione del lutto, richiesta di donazione e sulla relazione
d’aiuto, è stato tenuto da due psicologhe ed hanno improntato il seminario con esercitazioni, role-playing
e spiegazione teorica.
I test per i crediti ECM sono stati sostituiti da quiz e casi clinici a risposta aperta; questo aspetto è stato molto
apprezzato da tutti i discenti ed è stato anche un momento di confronto.
I test di gradimento hanno fornito un ottimo giudizio sia sulla struttura del corso che sulla didattica.
Marzia Monti e Alessandro Grandi
26
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Attività dei coordinatori locali
Il 2014 è stato un anno di non univoca valutazione per quanto riguarda l’attività donativa nel nostro Ospedale.
Premesso che per i mesi estivi il numero dei letti è stato ridotto a 10 unità , dobbiamo registrare una attività
donativa per quanto riguarda i pazienti deceduti secondo standard neurologici nettamente ridotta. Varie
possono essere le cause.
Nel reparto abbiamo avuto una mortalità complessiva intorno al 7,8%: praticamente immutato il numero
di decessi rispetto lo scorso anno, è cambiato il tipo di patologie essendo aumentate le neoplasie ed i
pazienti anziani con numerose copatologie che si sono complicati durante il decorso e sono morti in arresto
cardiocircolatorio per MOF o shock settico e quindi non sono stati suscettibili di accertamento di morte
secondo standard neurologico. Ciò ha ovviamente inficiato il risultato del Proc 2 che è stato inferiore al 60%
richiesto (47,8% nel 2014). Anche le opposizioni hanno risentito del basso numero di potenziali donatori per
cui, anche se sono state solo 2, sono in percentuale > del 30%.
Dall’altro versante, grazie all’apporto sempre entusiasta e prezioso degli Infermieri dell’Ufficio di
Coordinamento locale abbiamo avuto ottimi risultati, avendo organizzato altri 2 corsi di aggiornamento e
sensibilizzazione alla donazione di cornee per tutti i reparti dell’Ospedale, fornendo di nuovo una carpetta
contenente tutto il materiale informativo e copia di tutti i moduli necessari alla donazione.
E’ continuata l’attività di supporto alle varie Unità Operative dell’Ospedale per aiutarle negli adempimenti
necessari alla donazione di cornee e si è ottenuta un’attività donativa notevole tanto che da gennaio a
novembre abbiamo donato 58 cornee su un totale di 130 dell’intera azienda. Per il prossimo anno contiamo
di tenere desta l’attenzione dell’Ospedale e mantenere o possibilmente migliorare il numero di donazioni.
Per quanto riguarda la formazione, quest’anno non vi è stata la partecipazione di Medici o Infermieri a corsi
di formazione specifica TPM; valuteremo il prossimo anno se sarà necessario effettuare richieste in tal senso.
Oltre ai 2 corsi interni all’Ospedale sulla donazione di cornee, sono stato docente in due Corsi Nazionali
TPM a Imola secondo la nuova formulazione vigente da questo anno.
Massimo Neri
Nel corso dell’anno 2014 presso l’Ospedale Maggiore di Bologna sono stati espletati 20 accertamenti di
morte encefalica in contrapposizione ai 12 dell’anno precedente e questo rappresenta il massimo risultato
Durante l’anno che si è appena concluso in 12 casi si è potuto procedere alla donazione di organi e tessuti,
mentre in un’unica situazione gli organi non sono risultati idonei.
Oltre ad un’inidoneità registrata nell’ambito dell’osservazione, si sono verificati 6 casi di opposizione da parte
degli aventi diritto, con una percentuale (30%) che si colloca poco al di sopra rispetto a quella degli anni
precedenti. Prosegue e si cerca d’implementare la già fattiva collaborazione con i vari Reparti dell’Ospedale
per quello che concerne le donazioni di cornee, continuando la quotidiana opera di sensibilizzazione nei
confronti di Medici ed Infermieri che sembrano sempre più recepire l’importanza della problematica. Da
sottolineare inoltre la grande disponibilità e competenza da parte del personale della Sala Operatoria e da
parte degli specialisti del Maggiore a turno coinvolti nella procedura.
Alessandro Ronca
Purtroppo i dati parlano da soli: i risultati ottenuti nel 2014 sono stati meno soddisfacenti del previsto,
nonostante l’attività formativa ed informativa sia stata incrementata e il coordinamento locale abbia
continuato il supporto alle varie campagne di sensibilizzazione promosse dall’AIDO. Si è mantenuta una
27
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
fino ad ora ottenuto da quando vengono eseguiti gli accertamenti presso la nostra Rianimazione.
buona collaborazione con il pronto soccorso che ci ha permesso di valutare pazienti portatori di lesioni
encefaliche primitive e secondarie mentre rimane molto difficile creare un rapporto con i reparti medici
nei quali vengono ricoverati i pazienti con quadro neurologico ad evoluzione rapida e che potrebbero
presentare le caratteristiche di potenziali donatori. Si sottolinea la questione dei mancati consensi sia per la
donazione di tessuti che di organi. Ancora una volta si ringraziano i medici e gli infermieri del coordinamento
locale che continuano a fornire la propria attività con slancio e forte motivazione.
Stefano Campagna
Nel corso dell’anno 2014 non vi è stata attività di prelievo cornee presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di
Bologna. Ciò è da ascriversi all’esiguo numero di decessi verificatisi: sette. Sei dei pazienti deceduti
avevano superato abbondantemente gli 80 anni di età, per l’unico candidato prelevabile vi è stata la netta
opposizione dei parenti.
Umberto Righi
Il 2014 ha visto una ripresa delle attività di procurement di organi e tessuti seppur limitatamente all’U.O.
di Rianimazione. Dei quattro potenziali donatori multiorgano solo per due è stato dato il consenso alla
donazione. Per quanto riguarda i tessuti è stato richiesto il consenso per la donazione di cornee per nove
potenziali donatori ma solo per sette di questi è stato dato il consenso alla donazione, un donatore è stato
segnalato dall’U.O. di Medicina 1° gli altri sono deceduti presso l’U.O. di Rianimazione.
Le attività di procurement e donazione sono riprese, se pur con fatica, con l’intento di migliorarne la
performance in futuro, soprattutto lavorando sulla comunicazione con le famiglie per favorire il consenso
alla donazione e tentare di limitare le opposizioni.
Ringraziando la Dott.ssa Foppoli che nel 2014 ha concluso il suo mandato, diamo il benvenuto alla Dott.ssa
Becchi che nel 2015 le subentrerà.
Barbara Ferrari
L’anno da poco concluso ha portato alcuni elementi particolarmente positivi nella ormai consolidata attività
28
di procurement presso il nostro Ospedale.
In primo luogo è da segnalare l’attivazione di un Ufficio di Coordinamento Locale che ora può disporre
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
di tutto ciò che occorre per implementare e migliorare progressivamente l’efficienza/efficacia dei percorsi
utili a incrementare il numero delle donazioni; in secondo luogo i risultati ottenuti sono i migliori degli
ultimi anni e si collocano in linea con gli obiettivi regionali previsti per questa attività. Si registra infatti un
incremento del numero delle segnalazioni (28), dei donatori effettivi(18), dei donatori multi tessuto (4 su 5
segnalati) e delle donazioni di cornee (25 donatori con 49 cornee prelevate). Si mantiene inferiore al 30% il
numero delle opposizioni.
Il progressivo graduale coinvolgimento di altre Unità Operative nell’attività di procurement ha visto un’attiva
partecipazione dei colleghi della Medicina d’Urgenza con aumento delle donazioni di cornee provenienti
da quel reparto.
L’attività di formazione del personale ha visto il realizzarsi di iniziative rivolte soprattutto verso il personale
del comparto, mentre anche nel 2014 si è tenuta a Cesena una edizione del corso ALMA.
Per quel che concerne le iniziative esterne anche nel 2014 è stato portato a termine il progetto “Donazione
e Salute”, rivolto agli alunni dell’ultimo anno delle scuole medie superiori. Il Comitato Locale ha organizzato
una giornata di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza il 5 Luglio 2014: presso il Chiostro di S. Francesco
a Cesena si è tenuto un importante evento dal titolo ”Omaggio a Mozart”, con l’Orchestra Filarmonica
Malatestiana e la partecipazione straordinaria di Dario Fo.
Andrea Nanni
L’attività di coordinamento non ha mostrato attività di rilievo nell’anno 2014 non avendo avuto pazienti
da sottoporre ad osservazione di morte encefalica nonostante l’impegno profuso nel ricovero e nel
monitoraggio di pazienti portatori di gravi lesioni encefaliche con 44 pazienti ricoverati in stato di coma per
varia etiologia ( 27% del totale dei ricoverati ). Sono stati sottoposti a prelievo di cornee 7 deceduti mentre
più importante è stata l’attività di prelievo di teste femorali da parte del Servizio di Ortopedia con 22 prelievi
e il prelievo di sangue cordonale con 85 sacche inviate alla Banca da parte del Servizio Ostetrico. La necessità
di modificare ulteriormente le proposte organizzative è evidente e per questo stiamo sperimentando un
ufficio di coordinamento virtuale, affidato alla Terapia Intensiva, per la fascia oraria 8-17 dei giorni feriali per
quanto riguarda la segnalazione dei deceduti.
Pierpaolo Casalini
Nel 2014, rispetto all’anno precedente, nella Rianimazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,
si è avuta una riduzione percentuale dei pazienti deceduti con patologia cranica dal 36,4 al 32,1 %. Nella
Terapia Intensiva Universitaria, che da quest’anno ha iniziato ad essere monitorata, i decessi per patologia
cranica sono stati solo due, di cui nessuno giunto ad accertamento.
Dei 18 pazienti deceduti in Rianimazione, 4 non hanno presentato criteri clinici di M.E. e sono morti per altre
cause, per 14 è stata convocata la C.A.M. (77%) e in 13 di questi è stata effettuata la richiesta di donazione
(un paziente è stato escluso per non idoneità a priori). In 2 casi vi è stata l’opposizione dei familiari, in 1 caso
hanno espresso la volontà negativa del loro congiunto. Ciò ha portato ad un aumento dal 7,7% al 23,1 %
delle opposizioni. I donatori effettivi sono stati 10, gli organi prelevati 29.
Data la persistente assenza dell’Ufficio di Coordinamento per il procurement dei tessuti, si è fatta opera di
sensibilizzazione presso i Comitati di Dipartimento che ha portato ad effettuare due corsi di aggiornamento
interni per il personale medico e infermieristico dei reparti extra - T.I., sul nuovo percorso di donazione
di cornee; tuttavia ciò non ha finora implementato il numero di cornee donate al di fuori delle Terapie
Per quanto riguarda la formazione del personale, si è tenuto in giugno il Corso AL-MA regionale;il
Coordinatore Locale ha partecipato al Congresso annuale AIRT; due medici della Rianimazione sono stati
formati al Corso nazionale TPM.
Continua molto proficuamente la collaborazione con la Psicologa Aziendale per la Donazione che è stata
riconfermata anche per il 2014. Durante l’anno ha collaborato alla formazione intrapresa per sensibilizzare
i reparti alla donazione ,ma soprattutto ha supportato psicologicamente più di 70 persone tra familiari ed
amici di donatori, ricevendo sempre ringraziamenti personali e per l’intera equipe della Rianimazione.
Nell’immediato futuro è prevista una riorganizzazione e unificazione dei due reparti intensivi dell’Azienda, il
che permetterà forse una migliore utilizzazione dell’infermiera aziendale preposta al procurement di tessuti.
Maurizia Marchi
Anche per l’anno 2014 vale il riferimento al “piano strategico di riorganizzazione, qualificazione e sostenibilità
della sanità ferrarese per il 2013-2016” approvato da Conferenza Territoriale Socio Sanitaria e da Regione
Emilia-Romagna. L’area ospedaliera dell’Azienda USL di Ferrara a partire dall’ anno 2013 ha iniziato un
29
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Intensive, che rimane fortemente al disotto dell’obbiettivo regionale da raggiungere.
articolato processo teso a una profonda riconfigurazione del percorso assistenziale ospedaliero provinciale
con riconversione di stabilimenti ospedalieri ( Bondeno, Copparo, Comacchio) in strutture intermedie con
service mix non complesso e integrazione organizzativa con il Dipartimento delle Cure Primarie (Casa della
Salute di Bondeno; Area Degenziale Unica Post Acuzie “ Ospedale di Comunità” di Copparo e di Comacchio).
La attività assistenziale ospedaliera nel 2014 resta articolata sulle 3 strutture ospedaliere principali ovvero
i 3 Ospedali Distrettuali (Argenta, Cento, Lagosanto). Nel corso del 2014 il processo di riorganizzazione
ospedaliera per livelli diversificati di intensità di cura e di complessità assistenziale è giunto a compimento
interessando oltre alle aree della medicina e della chirurgia anche le aree delle terapie intensive.Il processo
di riorganizzazione si è completato con il coinvolgimento anche degli ospedali che inizialmente non erano
stati coinvolti nel 2013.
Il nuovo assetto delle Terapie Intensive aziendali ha comportato: il definitivo superamento della Terapia
Semintensiva di Argenta con la contestuale attivazione della R.R; l’accorpamento presso l’Ospedale
di Lagosanto (Ospedale del Delta),dei posti letto della T.I e dell’UTIC in una unica unità organizzativo
gestionale; l’accorpamento presso l’Ospedale di Cento dei posti letto di TI e di UTIC in una unica unità
organizzativo gestionale.
Nel corso del 2014 si è assistito al consolidamento dei progetti di integrazione tra l’Azienda USL di Ferrara
e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Anna; al potenziamento del sistema di emergenza territoriale,
ad un potenziamento della rete territoriale per le emergenze cardiologiche (percorso IMA STEMI), per
le emergenze neurologiche (percorso STROKE) e per la gestione del POLITRAUMA. Tale sistema di rete
identifica nell’ Azienda Ospedaliero Universitaria del Sant’Anna di Cona la funzione di centro HUB di
riferimento demandando agli ospedali Distrettuali la funzione di spoke.
Nel corso dell’anno si è provveduto al rafforzamento dell’integrazione tra strutture sanitarie, ospedali di
Comunità, Case della Salute. Tale riorganizzazione, sviluppata nell’ottica di una sanità a flusso controllato
per intensità di cure e complessità assistenziale ha modificato sostanzialmente la mission e la vision di tutti
e 3 gli Ospedali Distrettuali dell’Azienda USL di Ferrara, modificando nello specifico l’offerta di prestazioni
e attività mediche, specialistiche, chirurgiche ed assistenziali. Di conseguenza si sono fortemente modificati
sia la tipologia che il case mix dei pazienti afferenti ai 3 Ospedali Distrettuali. La mutata epidemiologia ha
pesantemente influito sulla capacità di prelievo e i dati di attività lo confermano: riducendo di fatto il bacino
dei potenziali donatori e incrementando il numero delle non idoneità.
ATTIVITA’DI COORDINAMENTO LOCALE per le attività di trapianto e donazione 2014.
30
• 30 gennaio riunione C.L. D.S. CRT-ER ( Dr.ssa Ridolfi)
• 5 marzo: costituzione di una rete di coordinamento locale trapianti per l’Azienda Usl di Ferrara.
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Componenti: Malagu’ (C.L.) Fabbri (C.L.Infermieristico) Righini (Direttore DEU) Malagodi (Dir. AeR
Cento) Sessa (ufficio Qualità) Buora (Medicina Legale) Benini (Direzione Sanitaria) Martelli (ufficio
personale) Mistri (d. Amministrativo) Resca, Gamberoni, Rondinelli (coordinatori infermieristici). Scopo:
istituzionalizzazione supporto tecnico, logistico, gestionale, amministrativo.
• 8 aprile: riunione congiunta gruppo donazione organi e Commissione Tecnica Regionale “ una scelta
consapevole” su Campagna regionale di informazine sulla donazione di organi, tessuti e cellule. Proposte
e progetti per la campagna 2014. presenti rappresentanti Az usl ( Sara Castellari) e AIDO, ADMO, AVIS.
• 20 maggio: riunione a Cento con direttori e colleghi delle UU.OO. mediche e chirurgiche per definire
e condividere una strategia di allertamento dell’anestesista in ogni caso di decesso onde valutare la
presenza o meno di potenziali donatori (con particolare riferimento alle cornee). Ulteriore controllo della
Direzione Sanitaria sulle schede nosologiche e schede ISTAT di decesso in caso di decessi notturni. In
tal modo, almeno in teoria, non dovremmo perdere nessun potenziale donatore né in TI né nei reparti.
• 28 maggio: corso ALMA ad indirizzo psicologico sull’acquisizione di competenze di carattere psicologico
indispensabile per una corretta comunicazione e per un corretto approccio con i famigliari. Corso cui
è seguita una parte interattiva molto apprezzata. Destinatari medici, coordinatori ed infermieri UU.OO
dipartimenti medici e chirurgici ospedalieri più Hospice. Scopo: ridurre la percentuale di opposizione
al prelievo.
• 6 giugno: visita nuova sede AIDO ADMO c/o Bombonati.
• 18 settembre: corso ALMA ad indirizzo tradizionale. Vede per la prima volta il coinvolgimento del
coordinatore aziendale e del coordinatore del S.Anna di Cona (Dr.ssa Marchi) ed è aperto ad operatori
sanitari di entrambe le aziende.
Incremento del numero di anestesisti che ha acquisito competenza certificata in termini di prelievo di cornee:
è passato da 3 a 4 unità.( 3 a Cento, 1 al Delta). A fronte dell›impegno organizzativo profuso abbiamo avuto
un significativo incremento di prelievi di cornee però limitatamente presso l’Ospedale di Cento (16 cornee).
Resta difficilissimo procedere ad un prelievo multitessuto e improponibile istituire un collegio di
accertamento di morte cerebrale perché oramai tutte le patologie cerebrali e cardiache importanti vengono
centralizzate a Cona e i decessi nelle UU.OO di periferia riguardano pressoché› esclusivamente pazienti
grandi anziani con patologie croniche e significative comorbilità (dati confermati dall›analisi dei decessi
presso le T.I. e dall›analisi dei decessi ospedalieri in pazienti con patologia cerebrale). Sono allo studio
iniziative di condivisione delle iniziative delle 2 aziende (Az. usl di Ferrara e Azienda Ospedale e Università
S.Anna) finalizzate alla costituzione di un percorso interaziendale comune.
Donazioni: obiettivo cornee prelevate
Cento: anno 2014, 16 cornee prelevate; anno 2013, 8 cornee prelevate; anno 2012, 10 cornee prelevate.
Obiettivi 2014:
Ob. Proc 2 = 60%: Azienda USL segnalazioni ME 0, decessi con PC 0, Proc 2 = 0%.
Ob. Multitessuto: Azienda USL obiettivo = 6; Risultato = 0; al raggiungimento -6
Ob. Cornee: Azienda USL obiettivo = 52; Risultato = 16; al raggiungimento – 36.
Conclusioni:E’ necessaria una revisione dei criteri di assegnazione degli obiettivi titolata sulla reale
potenzialità donativa provinciale.
Ugo Malagù
Nell’anno 2014 nella Rianimazione di Forlì su un totale di 516 ricoveri si sono avuti 38 decessi, 9 dei quali
per gravi patologie cerebrali. Di questi ultimi 5 hanno presentato i segni clinici della morte cerebrale e sono
31
termine per arresto cardiaco irreversibile. In 3 casi si è rilevata la opposizione dei famigliari in riferimento alla
volontà negativa espressa in vita dai congiunti. Si è avuta pertanto una sola donazione di organi con prelievo
del solo fegato per non idoneità dei reni e dei tessuti, questi ultimi per superato il limite di età fissato dai
protocolli.
L’attività di donazione di cornee in Rianimazione ha portato ad esaminare 38 pazienti, in11 era superato
il limite di età previsto, 12 pazienti presentavano patologie generali incompatibili con la donazione
(prevalentemente ematologiche e virali), in 1 caso era presente patologia oculare. In 10 casi è mancato il
consenso da parte dei congiunti. Si sono avute pertanto 4 donazioni con un totale di 8 cornee prelevate.
L’attività del gruppo “Ufficio di Coordinamento” ha portato ad esaminare ulteriori 155 decessi con l’aggiunta
di 9 donazioni di cornee, le cornee donate risultano pertanto in totale 26. Anche quest’anno è proseguito
l’aggiornamento del personale della Rianimazione attraverso partecipazione al convegno AIRT che si
è tenuto a Torino il 4-5 aprile. Anche quest’anno due infermieri (uno dei quali era il coordinatore della
Rianimazione) ed un medico hanno partecipato al TPM.
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
stati sottoposti ad accertamento di morte cerebrale solo in un caso tale procedura non è stata portata a
Nell’ambito della campagna informativa sulle problematiche della donazione rivolta alla popolazione, il
Coordinatore Locale, la Dott.ssa Vetri della Direzione Sanitaria il Dott. Mosconi direttore della Nefrologia
locale ed il Coordinatore della Rianimazione hanno organizzato un incontro con gli studenti del IV e V anno
dell’Istituto Aeronautico di Forlì.
Paola Gudenzi
Il 2014 ha segnato un calo delle donazioni multiorgano significativo (9 rispetto a 14) anche in rapporto
ad un calo dei decessi rispetto al 2013 di quasi il 20%, di cui quelli rappresentati da patologie cerebrali
arrivano al 28%. Le opposizioni si sono mantenute oltre il 25%. Questo se da un lato conforta per il calo
dei decessi, dall’altro non ci permette di rispondere a richieste di trapianto che invece di calare rimangono
alte nel tempo. L’attività nonostante i cambiamenti ancora in atto, specie per il personale Infermieristico,
rimane vivace sia per quanto riguarda la formazione con il corso AL-MA e con periodici incontri per “ripassi”
e migliorie varie. E’ stato migliorato il rapporto e le procedure con la Direzione Sanitaria con la definizione
del percorso rifatta e migliorata cercando di avere una registrazione puntuale di tutti i rapporti intercorsi.
Per il nuovo anno dovremmo concretizzare il prelievo di osso anche da donatore vivente come già accaduto
in passato e studiare nuovi percorsi per incrementare il donatore multitessuto al momento estremamente
difficoltoso per questioni burocratico-amministrative.
Stefano Lunardi
Anche per l’anno 2014 l’ospedale NOCSAE di Baggiovara ha concluso, per quanto riguarda l’attività di
donazione organi e tessuti, con risultati che si attestano alla media degli anni precedenti. Sono stati infatti
segnalati 45 accertamenti di morte cerebrale, di questi 42 sono state richieste di donazione e 21 sono
risultati donatori utilizzati. Da segnalare un aumento (ormai un trend ascendente negli ultimi anni) delle
opposizioni da parte dei famigliari, dovuto senza dubbio anche all’aumento dei pazienti di origine extraeuropea con i quali è senz’altro più complesso parlare di donazioni di organi e tessuti.
Per quanto riguarda le cornee prelevate sono state 56 in linea con gli obbiettivi e i risultati degli anni passati,
mentre i prelievi multitessuto da cadavere sono stati solamente uno. Da segnalare che nell’anno 2014 al
NOCSAE si è attuata una completa riorganizzazione del servizio di anestesia e rianimazione, unendo i
32
precedenti due servizi in uno solo sotto uno stesso direttore (Dott.ssa Bertellini), arrivata solo nel dicembre
2013, a cui è toccato l’onere di risolvere tutti i problemi che una tale unificazione può comportare. In relazione
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
all’attività di donazione si è dovuto procedere il più velocemente possibile alla formazione di quanti più
possibili tra infermieri e medici anestesisti prima non facenti capo alla vecchia unità di neurorianimazione, un
lavoro enorme che a tutt’oggi è ancora in corso. Tutto questo ha evidentemente impattato anche sull’attività
di procurement di donatori multitessuto, in quanto, formatori e personale TPM sono gli stessi, quindi, sono
state fatte per l’anno passato delle scelte rivolte più alla formazione, che è stata ritenuta necessaria per i
risultati degli anni a venire, rispetto ad altre attività più operative.
E’ continuata anche nel 2014 la procedura di prelievo cornee effettuata da medici anestesisti che continua a
dare buoni risultati, ed anche la maggior parte dei prelievi di cute sono stati effettuati da medici anestesisti,
anch’essi con buoni risultati.
Progetti per l’anno 2015 riguardano l’aumento del procurement di cornee da donatore cadavere con il
coinvolgimento di altri ospedali della rete AUSL di Modena e la verifica di fattibilità all’interno del NOCSAE
della possibilità di donazione di reni da donatore NHBD.
Stefano Baroni
Nel 2014 su 8 decessi per patologia cerebrale presso l’U.O. di Rianimazione di Imola solo 1 accertamento di
morte encefalica. Purtroppo non si è potuto procedere alla donazione d’organo per non idoneità. Un anno
da dimenticare anche per le donazioni multi tessuto. Presso l’ASL di Imola durante l’anno appena trascorso
sono stati valutati 18 decessi (nei reparti di degenza e P.S. escluso Hospice) per possibili donazioni multi
tessuto di età inferiore o uguale a75 anni. La valutazione, eseguita anche grazie alla Filiale Banca Cornee,
è stata effettuata per dare concretezza a un progetto di reclutamento donatori che però non ha avuto esito
positivo, almeno per il 2014.
La collaborazione con la nostra Filiale Banca Cornee ha però reso possibile un incremento del 7,2% di
cornee prelevate grazie a un aumento del 4% dei donatori rispetto al 2013. Infatti presso l’ASL di Imola
è stato possibile bancare 134 cornee rispetto alle 125 del 2013. In calo però anche i prelievi di sangue
cordonale nonostante l’impegno dimostrato dal personale dedicato: in tutto 95 rispetto alle 138 donazioni
del 2013. Questo dato è però da mettere in relazione ai 70 parti in meno rispetto al 2013.
Più positivo il bilancio per quanto riguarda la partecipazione a 3 eventi informativi prodotti all’interno
dell’ASL. In Febbraio, in collaborazione con lo Staff formazione aziendale, si è concretizzato un incontro
con studenti della Scuola di Scienze Infermieristiche e Studenti dell’Istituto Ghini – Scarabelli. Auspichiamo
di ripetere tali incontri anche a breve per una maggiore sensibilizzazione presso i giovani studenti delle
Scuole Medie Superiori del comprensorio imolese. Invece nei mesi di Ottobre e Novembre si sono svolti
due incontri con il personale infermieristico e medico improntati sulle problematiche della comunicazione
della morte. I suddetti incontri sono stati organizzati dal CRT-ER all’interno del percorso ALMA con il prezioso
ausilio delle Psicologhe di riferimento alle quali va il nostro più sincero ringraziamento.
Patrizia Maccolini
Nel corso del 2014 ,nella nostra Rianimazione , c’è sono stato un solo accertamento di morte encefalica, con
un donatore effettivo utilizzato (fegato e 2 reni); discreto è stato il bilancio per i tessuti corneali ( 28 donatori),
con una sostanziale riduzione rispetto all’anno precedente (38donazioni).
I rifiuti alla donazione di cornee si sono stabilizzati a circa il 49 % dei potenziali donatori (116/238) rispetto
al 50% dell’anno precedente.
Attualmente presso il nostro presidio c’è un solo paziente in attesa di trapianto di cornea (al 31/12/14).
In riduzione i prelievi di tessuto osseo da vivente (44 epifisi femorali prelevate) (65 nel 2013) in aumento,
Buona l’attività formativa, con un corso AL.MA svoltisi il 27/11/2014 a cui hanno partecipato circa 25
infermieri dei vari reparti di degenza.
Gilberto Casadio
Nel corso dell’ anno 2014, presso la Terapia Intensiva del Policlinico di Modena diretta da Prof. M. Girardis, su
966 ricoveri si sono verificati 85 decessi. Tra i decessi, 6 si sono verificati per cause neurologiche: 2 sono giunti
ad accertamento di morte encefalica ed hanno donato (1donna di anni 67 con meningite pneumococcica ed
1 bambino di 9 anni con coma post-anossico da ACC prolungato in paziente cardiopatico), i rimanenti 4 non
hanno presentato i criteri per accertamento di morte encefalica (1 coma post-anossico in paziente adulto di
79 anni, 1 coma post-anossico in bimbo di 3 anni sindromico con drepanocitosi, 1 ischemia cerebrale con
infarcimento emorragico in bimbo di 1 anno e 1 trauma cranico in bimbo di anni 3 ).
Nei Reparti dell’Ospedale diversi dalla Terapia Intensiva, non si sono osservati casi di decesso per cause
neurologiche perché la programmazione locale da tempo prevede la centralizzazione delle patologie
cerebrali e traumatiche dell’adulto presso l’Ospedale Civile di Baggiovara. Visto lo scarso numero di
33
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
invece, i prelievi di sangue cordonale ( 49 prelievi) (39 nel 2013).
morti encefaliche osservate presso il Policlinico di Modena negli ultimi anni, nel 2014 si è reso necessario
revisionare ed aggiornare la Procedura aziendale per il Prelievo multiorgano. Nel corso del 2014 non si
sono valutati potenziali donatori multitessuto; è proseguito il lavoro di potenziamento delle donazioni di
cornee con interventi di sensibilizzazione e coinvolgimento mirati sui reparti sede del numero maggiore di
decessi e con obiettivi specifici per ciascuna Unità Operativa, in modo da ottenere complessivamente un
numero di prelievi adeguato al raggiungimento degli obiettivi assegnati all’Azienda. È inoltre proseguito il
monitoraggio mensile sui decessi nei vari reparti con ripetuta richiesta di porre attenzione alla segnalazione
dei potenziali donatori oltre all’offerta di disponibilità ad intervenire da parte del Coordinamento Locale.
Si sono effettuate, come ogni anno, con la Formazione, 3 edizioni del Corso aziendale sulla Procedura di
donazione e relativo Prelievo di cornee rivolto al personale Medico ed Infermieristico. Le suddette azioni
non hanno permesso di conseguire i risultati ricercati ed il 2014 si è concluso, relativamente alle donazioni e
prelievi di cornee, con un bilancio ancora inferiore alle attese: sono state effettuate 16 richieste di donazione
di cornee; i donatori sono stati 12 di cui effettivi 11, quindi sono state prelevate 22 cornee ( 2 cornee sono
risultate non idonee al prelievo dopo valutazione specialistica dell’Oculista); in 4 casi vi è stata opposizione
dei familiari al prelievo; a questo proposito conviene rimarcare che 2 opposizioni si sono avute su due bimbi
di 3 e 9 anni (quest’ultimo per altro donatore multi organo, ha donato i reni, ma i genitori si sono opposti
alla donazione di cornee); la circostanza spiega ovviamente la difficoltà di aderire alla donazione da parte
dei familiari.
Altri due Infermieri della Terapia Intensiva hanno partecipato nel 2014 ai Corsi TPM.
E’ proseguita l’opera di diffusione e divulgazione della cultura della donazione presso le Scuole Medie della
città, in collaborazione con le strutture competenti del Comune di Modena ed il supporto delle Associazioni
di Volontariato.
Virginia Leonelli
Nel corso dell’anno 2014 nell ‘Azienda USL di Reggio Emilia sono stati eseguiti 76 prelievi di cornee.
All’ospedale di Guastalla, dove l’obiettivo Regionale prefissato è stato ampiamente superato, l’anno è stato
caratterizzato da un incremento delle segnalazioni, da una lieve riduzione delle opposizioni e da una più
accurata attenzione alla qualità del tessuto da prelevare che ha portato all’esclusione di alcuni donatori. In
Rianimazione, non è avvenuto nessun ricovero di pazienti con criteri neurologici idonei ad accertamento di
34
morte encefalica.
All’ospedale di Montecchio è ripresa l’attività di prelievo di cornee anche se, l’elevata percentuale di pazienti
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
deceduti di età superiore agli anni 80 non ha permesso di raggiungere completamente l’obiettivo prefissato.
Tuttavia l’incremento di segnalazioni da parte del personale sanitario, indice di un’accresciuta cultura alla
donazione dovrebbe portare a risultati migliori.
Nei distretti di Correggio e Scandiano, la sentita partecipazione agli incontri informativi rivolti a medici e
infermieri del Dipartimento Internistico e Chirurgico, e l’analisi insieme alle DS di percorsi di facilitazione
non hanno dato esito alla ripresa di attività di donazione di cornee. Le motivazioni sono state attribuite a
problemi organizzativi legati a sovraccarico di lavoro in organici sottodimensionati.
Buono il bilancio di tessuto osseo da vivente con cinquanta epifisi femorali prelevate e del prelievo di
sangue cordonale con duecentoquindici sacche inviate alla Banca.
Sono continuate da parte del Coordinatore le azioni di informazione formazione interna con incontri di
aggiornamento Aziedali accreditati ECM rivolti al personale sanitario della Rianimazione, del Dipartimeto
Internistico e Chirurgico, in merito all’attività di procurement, all’osservazione di morte encefalica e alla
donazione di cornee; è proseguita l’attività di promozione e diffusione della cultura della donazione in
collaborazione con l’AIDO e la partecipazione a trasmissioni televisive: Telereggio.
E’ continuata regolarmente la compilazione del Donor-Action.
Per il futuro l’impegno è rivolto a migliorare l’attività di donazione di cornee in tutti i distretti aziendali e
iniziare a programmare la possibilità di accertamenti di ME in pazienti con patologie cerebrali ricoverati in
reparti non intensivi.
Mara Battistini
L’anno 2014 si chiude sicuramente con un bilancio positivo. Ancora una volta e’ stato raggiunto l’obiettivo
dei prelievi corneali ma quello che vorrei segnalare sono il completamento, per la prima volta, di una
osservazione di morte cerebrale a fine prelievo di organi e l’attuazione del progetto inerente l’attuazione e
la pubblicizzazione di ulteriori punti di raccolta delle dichiarazioni di volontà presso le case della salute, che
ha prodotto un consistente incremento delle espressioni ricevute.
Marco Mordacci
Si chiude un’anno caratterizzato da promesse non mantenute.
Antefatto: a Piacenza non c’è più il coordinatore locale delle donazioni, c’è un consulente aziendale che
svolge attività di coordinamento della donazione ma che deve fungere da carrier per il nuovo coordinatore.
C’era un anno a disposizione (per la verità ce ne sono stati tre, ma ci sono stati anche dei problemi nella
ricerca delle persone adatte…ci vuole tempo!, e poi il terremoto in Emilia…le elezioni, ma le elezioni ci sono
sempre!) e ci sono dei programmi da svolgere: 1-scelta di nuovi collaboratori (alcuni infermieri sono andati
in pensione) e il loro addestramento; 2- scelta del nuovo coordinatore locale o dei coordinatori locali; 3passaggio delle “consegne” (a chi?...alle persone adatte!).
Il fatto critico: è intervenuto un nuovo problema: gli infermieri di camera operatoria non si sono più resi
disponibili per i prelievi di tessuto perché volevano essere pagati con più solerzia (non volevano aspettare
un anno o più, ma l’Amministrazione non ha ceduto! È più dura del terremoto…lui sì che ha ceduto!), ed il
Direttore Sanitario che si occupava del caso (e di tutta l’organizzazione donativa) è stato promosso…ed è
andato via, in un’altra città: beato lui! Non avendo quindi più casi da osservare, né direttori sanitari addetti
ai nostri problemi si è bloccato anche l’addestramento, ed anche il passaggio di consegne e tutto il resto.
Per cui il consulente non sapeva con chi parlare…e quindi ha svolto il suo ruolo fino alla fine garantendo le
La normalità raggiunta: il procurement di organi è stato garantito con buon automatismo delle due UU.OO.
di Rianimazione in cui sono stati accertati tutti i casi di morte cerebrale che si sono verificati.
Il “buco nero”: quello che è mancato è il trasferimento delle conoscenze, manualità e procedure ai nuovi
medici ed infermieri che dovranno occuparsi in futuro di donazione multitessuto e di cornee. Ciò è avvenuto
per indifferenza verso il problema (ma è solo il mio punto di vista, che naturalmente non sarà condiviso dai
responsabili del fatto: ma questa è la solita storia…non è mai colpa di nessuno nell’Ente Pubblico! Per cui è
inutile che mi prenda troppo a cuore il problema. E poi ormai sono fuori).
Ma ho una speranza che desidero diventi certezza: che i nuovi (spero giovani, che verranno dopo di me)
siano migliori dei vecchi e che sappiano imporsi e superare anche i più gravi ostacoli, quelli amministrativi
e burocratici, che sono i peggiori che possano capitare.
Beppe e Gisella: è stato un anno importante per il lavoro svolto dal Coordimamento locale, insieme a “Una
Scelta Consapevole”, nell’ambito della sensibilizzazione alla donazione. Il cortometraggio “Beppe e Gisella”
è stato realizzato in amicizia dall’associazione Cinemaniaci, è stato presentato in marzo in un cinema di
Piacenza gremito, ha partecipato ad Expò Sanità a Bologna ed è stato ben accolto nel circuito scolastico per
l’informazione e sensibilizzazione alla donazione. E’ a disposizione di tutti i Coordinamenti locali.
35
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
donazioni di cornee e pochi tessuti (solo tre multitessuto con undici tessuti).
La nostra squadra di calcio ha partecipato con successo ai due tradizionali appuntamenti: torneo estivo e
calcetto di Natale indossando le magliette della “donazione”.
Ho scritto forse più del consentito…ma è l’ultima volta. Un cordiale saluto a tutti.
Francesco Fontana
Quest’anno l’unica novità riguardante l’attività di procurement di cornee è consistita nel coinvolgimento
dell’Hospice di Ravenna. Tale struttura è situata in ambiente extraospedaliero e ciò comporta difficoltà
logistiche notevoli senza che ci sia stato un significativo aumento di attività. Per il resto tutto invariato,
compresa la mancata attivazione dell’ufficio di coordinamento.
Alberto Garelli
Anche quest’anno è con grande piacere che mi accingo a scrivere il report delle donazioni nell’Ospedale
di Reggio Emilia. L’andamento donativo si è mantenuto sui livelli che ormai da diversi anni ci caratterizzano,
soprattutto in riferimento alle donazioni multiorgano. Motivo di grande soddisfazione è la bassa percentuale
di opposizioni registrato lo scorso anno e di cui siamo orgogliosi e riconoscenti non solo a chi ha donato ma
anche a chi ha saputo condurre con competenza ed umanità il processo di donazione fin dalla comunicazione
della morte.
La donazione multitessuto ha fatto registrare nel 2014 un numero piuttosto elevato di donatori, considerata
la complessità e le peculiarità di questa donazione e le circostanze quasi sempre di emergenza in cui ci si
trova ad operare e a formulare la richiesta di non opposizione. Un grazie particolare va naturalmente alle
famiglie dei donatori, ma anche a tutti gli Operatori del Pronto Soccorso e della Rianimazione poiché non
sarebbe stato possibile un così incoraggiante risultato senza la loro puntuale e valida partecipazione.
La donazione di cornee ha raggiunto un discreto risultato in linea con gli obiettivi regionali, ma sicuramente
c’è qui ancora un po’ di strada da fare: sarà questo un motivo di impegno ulteriore per l’anno appena
iniziato. Sicuramente incoraggiante l’avvio della donazione di cornee nell’Ospedale di Castelnovo Monti,
destinato mi auguro ad incrementare i propri numeri.
L’aggiornamento infine è stato mantenuto sia con incontri interni al Reparto sia con la partecipazione ad
eventi esterni. Siamo stati presenti al Convegno AIRT di Torino ed alla giornata indetta dal CNT a Roma.
36
Laura Favilli
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
L’attività del CLT nel 2014 ha portato ad un numero di donatori inferiore rispetto all’anno precedente: questo
calo tuttavia è da riferire essenzialmente ad una modificazione della popolazione dei pazienti ricoverati in
Reparto Rianimazione, essendo gli indicatori di efficienza (PROC1 e PROC2, non-opposizioni) mantenuti
stabili su livelli molto soddisfacenti, da diversi anni superiori alla media regionale. L’accertamento della
“morte encefalica” - e l’evento donativo che eventualmente ne consegue - rappresentano la naturale
evoluzione nei pazienti con lesioni cerebrali acute a evoluzione infausta ricoverati in Rianimazione.
Dal punto di vista formativo sono continuate le attività sui vari livelli, con l’obiettivo di aumentare il pool di
medici e di infermieri in possesso di certificazione specifica TPM, cosi da avere una diffusione orizzontale
della capacità di comprendere e affrontare gli eventi donativi.
Una tesi di Laurea in Infermieristica ha valutato la popolazione giunta in PS con Lesione Cerebrale grave, e
deceduta al di fuori del Reparto Rianimazione entro i primi tre giorni di ricovero: ne è derivata la necessità
di garantire una valutazione intensivistica in tutti i pazienti neurolesi, e di fornire loro le massime opportunità
di ricovero in Rianimazione.
Nel 2014, inoltre, il CLT ha partecipato, su mandato del CNT, al progetto europeo ACCORD, volto al
miglioramento del procurement di organi e tessuti. Nel gruppo di studio è stata riconosciuta la nostra
affidabilità nell’individuazione e nella gestione dei potenziali donatori.
Restano invece insoddisfacenti i risultati sul procurement di cornea, sia per la scarsa opportunità fornita dai
deceduti in Rianimazione, la cui popolazione è spesso caratterizzata da controindicazione clinica al prelievo,
sia – e ancor più – per la insufficiente attenzione prestata alla donazione di cornea nei reparti di degenza
comune. Con l’obiettivo di aumentare il procurement di cornea dall’area medica – e nello specifico dai reparti
target (Medicine, Medicina d’Urgenza, Pronto Soccorso, Rianimazione sono quelli coinvolti più direttamente
fin dalla prima fase) si è attivato – nel finire del 2014 – un primo nucleo di Ufficio di Coordinamento Locale,
già da tempo progettato e non ancora avviato per le difficoltà organizzative correlate all’attività clinica
quotidiana.
Su questi reparti sarà ripresa un’azione incisiva di diffusione della cultura e delle conoscenze relative alla
donazione di cornea, che riguarderà sia gli aspetti di formazione e organizzazione sia quelli relativi alla
gestione del paziente deceduto.
Un ulteriore obiettivo per il 2015 è avviare un progetto di lavoro comune a tutte le strutture di coordinamento
ospedaliero, afferenti all’attuale AUSL della Romagna.
Fabio Bruscoli
Attività di donazione di tessuti da donatore a cuore fermo
Nel 2014 è proseguita l’attività dei coordinamenti locali dell’Emilia-Romagna tesa al prelievo multitessuto
dopo osservazione di morte cardiaca.
Sono stati identificati e segnalati al CRT-ER 35 potenziali donatori multitessuto dopo osservazione di morte
cardiaca, 4 casi sono risultati non idonei in assoluto, in 13 casi c’è stata opposizione da parte dei familiari, in
2 casi si è proceduto, per inidoneità, al solo prelievo delle cornee e in 1 caso non è stato possibile contattare
i familiari. Nei 17 casi rimanenti si è proceduto al prelievo e all’invio dei tessuti alle banche regionali: in 5
donatori a Piacenza, 6 a Reggio Emilia, 4 a Cesena, 1 a Parma e 1 a Baggiovara.
cardiache in 4 (4 cuori prelevati), i segmenti vascolari in 8 (59 tessuti), quelli osteo-tendinei in 12 (177
segmenti osteotendinei), la cute in 14 (44.952 cm2 prelevati).
L’età media dei 35 potenziali donatori segnalati era di 48,0 anni, 50 l’età mediana (range 22-71 anni); le cause
di morte sono state: 20 cardiovascolari, 7 politrauma, 5 morti violente, 2 cerebrovascolare, 1 respiratorie.
Nella tabella sottostante sono riportati, per ciascuna sede donativa, gli esiti dell’attività di donazione
multitessuto in Emilia-Romagna nel 2014.
SEDE
SEGNALATI
OPPOSIZIONI
NON IDONEI
ALTRO
UTILIZZATI
SOLO CORNEE
PIACENZA
14
6
3
0
5
2
REGGIO EMILIA
14
6
1
1
6
0
CESENA
5
1
0
0
4
0
BAGGIOVARA
1
0
0
0
1
0
PARMA
1
0
0
0
1
0
35
13
4
0
17
2
TOTALE
37
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Complessivamente, dai 17 donatori utilizzati, sono state prelevate le cornee in 16 casi (32 tessuti), le valvole
Attività di prelievo
La figura 13 riporta il numero di organi che sono stati procurati in Emilia - Romagna nel 2014, la tabella 3 ne descri-
ve l’ospedale di provenienza. Il numero complessivo di organi prelevati (rene, cuore, fegato, pancreas e polmone)
è stato di 284 (-20 rispetto al 2013), di cui 252 (88,7% dei prelevati) sono stati trapiantati (25 in meno rispetto al
2013). Il numero medio di organi prelevati e trapiantati da ciascun donatore è stato di 2,5 (era 2,6 nel 2013).
157
133
93
16
15
Prel.
Trap.
91
Prel.
CUORE
Trap.
Prel.
Trap.
FEGATO
5
4
Prel.
Trap.
RENE
PANCREAS
13
9
Prel.
Trap.
POLMONE
0
0
Prel.
Trap.
INTESTINO
Figura 13. Organi procurati in Emilia-Romagna, anno 2014
Nella tabella 4 sono riportati i prelievi di tessuti effettuati nel corso del 2014 dai donatori effettivi sottoposti ad
accertamento di morte encefalica, dai donatori multitessuto e da quelli che hanno donato solo le cornee dopo
accertamento di morte cardiaca, sono inoltre riportati i tessuti procurati dai donatori viventi nell’ultimo anno.
Per “indice di prelievo” (Caldes 1) si intende il rapporto fra il numero di organi prelevati in un’area e trapiantati
ovunque, ed il numero di organi teoricamente prelevabili dai donatori utilizzati, moltiplicato per 100.
Nella tabella 5 è riportato l’indice di prelievo, per ogni singola rianimazione della regione, nel 2014.
A livello regionale l’indice di prelievo è pari al 15,2% per il cuore (-0,8% rispetto al 2013), al 91,9% per il
fegato (-0,6%), al 67,2% per il rene (+0,2%), 4% per il pancreas (+2,1%) zero per l’intestino (=), 4,5% per
il polmone (-4%). Nella tabella 6 è riportato il Caldes 1 per tipologia di organo e classe di età dei donatori
utilizzati. 2 dei 15 cuori prelevati e trapiantati provenivano da donatori di età superiore a 55 anni, questo anche
grazie alla operatività del programma regionale che valuta la funzionalità dei cuori nei donatori fino a 65 anni,
38
tramite ecostress farmacologico.
CUORE
CITTA' - OSPEDALE
FEGATO
RENE
PANCREAS
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Prel.
Trap.
Prel.
Trap.
Prel.
Trap.
Prel.
Trap.
Cesena - Ospedale M. Bufalini
6
6
16
16
30
27
2
2
Modena - Nuovo Ospedale S.Agostino - Estense
1
1
19
19
31
27
Bologna - Ospedale Maggiore
5
4
12
11
22
17
Reggio Nell'emilia - Ospedale S. Maria Nuova
1
1
10
10
18
16
Parma - Ospedale Maggiore
2
2
8
8
13
11
Ferrara - Arcispedale S.Anna
1
1
9
9
17
13
3
2
6
6
2
Ravenna - Ospedale S.Maria delle Croci
Rimini - Ospedale di Rimini
4
4
6
2
Bologna - Ospedale Bellaria
4
4
2
2
2
1
2
POLMONE
Prel.
0
Trap.
INTESTINO
Prel.
Trap.
TOTALE
Prel.
Trap.
54
51
51
47
36
2
2
43
2
0
31
27
4
4
28
25
1
1
28
24
2
2
11
10
0
12
6
6
6
Modena - Policlinico
2
2
4
4
6
6
Carpi - Ospedale Civile
2
2
2
2
4
4
Castel San Giovanni - Ospedale Val Tidone
1
1
2
2
3
3
Lugo - Ospedale Zonale Civile
1
1
2
2
3
3
2
2
3
3
Piacenza - Ospedale Civile
1
1
Forli' - Ospedale Morgagni Pierantoni
1
1
93
91
TOTALE REGIONE
16
15
157
133
5
4
Tabella 3. Organi procurati nelle Rianimazioni dell’Emilia - Romagna nel 2014
13
9
0
0
1
1
284
252
8
16
CASTEL SAN GIOVANNI - VAL TIDONE
1
2
CENTO - CENTO
8
16
CESENA - CESENA (OSP.M.BUFALINI)
25
49
FAENZA - FAENZA (OSP.DEGLI INFERMI)
6
12
FERRARA - ARCISPEDALE S.ANNA - FE
8
16
FIDENZA - FIDENZA-S.SECONDO P.SE (OSP.CIVILE)
13
26
FORLI' - FORLI' (OSP.MORGAGNI PIERANTONI)
13
26
GUASTALLA - QUADRIFOGLIO (OSP.CIVILE GUASTALLA)
31
62
IMOLA - IMOLA-CASTEL S.PIETRO T. (OSP.ZONALE)
67
134
LUGO - LUGO (OSPEDALE ZONALE CIVILE)
28
56
MODENA - NUOVO OSPEDALE S.AGOSTINO - ESTENSE
27
54
MODENA - POLICLINICO - MO
12
24
MONTECCHIO
4
8
PARMA - OSPEDALI RIUNITI - (OSP.MAGGIORE)
55
PIACENZA - PIACENZA (OSPEDALE CIVILE)
RAVENNA - RAVENNA (OSP.S.MARIA DELLE CROCI)
TESSUTO ADIPOSO
CARPI - OSPEDALE CIVILE DI CARPI
N. DONATORI
8
cm 2 DERMA
4
cm 2 per DED
BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO
ADIPE
cm 2 CUTE
73
CUTE
N. DONATORI
37
N. TESSUTI
BOLOGNA - BOLOGNA (OSP MAGGIORE)
N. DONATORI
66
VALVOLE
N. TESSUTI
33
VASI
N. DONATORI
N. TESSUTI
BOLOGNA - BOLOGNA (OSP BELLARIA)
MEMBRANA
AMNIOTICA
N. TESSUTI
N. DONATORI
CITTA' - OSPEDALE
CORNEA
N. DONATRICI
TIPOLOGIA DI TESSUTO
1
1.055
292
7
23.307
2.033
985
1
1
2
2
3
3
BENTIVOGLIO - BENTIVOGLIO
3
3
3
6
2
4
1
2
BOLOGNA - II.OO. RIZZOLI - BO
9
34
7
14
14
37.634
3.357
1.209
1
5
3
6
2
5.085
430
220
4
18
3
6
12
34.067
1.332
1.721
110
2
8
4
8
6
9.953
623
156
65
130
3
26
4
8
4
13.230
348
503
32
64
1
2
1
1.380
610
178
4
8
11
33.238
2.795
1.705
1
2
2
3.915
30
60
60
CESENA - MALATESTA NOVELLO
FIORENZUOLA D'ARDA - FIORENZUOLA D' ARDA
16
16
LAGOSANTO - OSPEDALE DEL DELTA
39
REGGIO EMILIA - CASTELNUOVO MONTI
1
2
REGGIO EMILIA - CORREGGIO
1
2
REGGIO NELL'EMILIA - S. MARIA NUOVA - RE
46
92
RIMINI - RIMINI
7
14
SCANDIANO (RE) - OSPEDALE DI SCANDIANO
1
2
533
1.064
6
42
REGGIO NELL'EMILIA - SALUS - RE
SAN GIOVANNI IN PERSICETO - OSPEDALE S. GIOVANNI
VERGATO (BO) - OSPEDALE DI VERGATO
VIGNOLA - VIGNOLA
REGIONE
19
19
28
139
162.864 11.820 6.677
6
Tabella 4. Tessuti procurati dai donatori cadavere (a cuore fermo ed a cuore battente) e vivente*, nell’anno 2014
6
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
PIACENZA - ASL PIACENZA
3
15
15
15
11
48
12
12
12
35
36
36
18
18
18
37
37
37
31
92
33
33
6
85
1
TECHE AUTOLOGHE*
3
4
CELLULE STAMINALI
AUTOLOGHE*
3
OSTEOCONDRALE FRESCO
187
CONDILO FEMORALE
27
ULNA
17
TIBIA
17
ALTRO TENDINE/NERVO
17
TENDINE TIBIALE
377
TENDINE GRACILE E
SEMITENDINOSO
377
TENDINE DI ACHILLE
377
RADIO INTERO
SZ TENDINI BICIPITALI
114
PERONE
7
OMERO
C/CUFFIA ROTATORI
6
FEMORE
PROSSIMALE/DISTALE
1
FEMORE
15
FASCIA LATA
EPIFISI FEMORALE
15
EMIBACINO
N. TESSUTI
CRESTA ILIACA
N. DONATORI
40
CARTILAGINE COSTALE
OSSO - TENDINI
15
2
2
1
2
10
12
11
1
4
1
4
16
26
2
3
5
1
8
5
16
20
14
1
9
9
3
12
2
22
6
4
2
4
10
6
10
8
2
2
2
16
4
32
32
22
4
4
4
8
7
4
2
6
12
12
10
10
17
11
12
4
33
8
1
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
2
33
30
49
1
12
174
41
41
1
20
6
6
6
4
4
4
30
30
30
771
1.452
2
6
4
2
29
1
2
2
2
2
2
12
21
2
2
46
87
4
2
1
7
10
2
2
4
1
8
9
4
2
2
4
4
2
18
4
36
27
22
3
4
4
2
2
137
126
94
11
19
5
41
10
46
7
724
2
5
24
2
31
7
70
20
* teche craniche autologhe e cellule staminali autologhe non sono conteggiate nel n. tessuti
4
3
1
28
INDICE DI PRELIEVO (Caldes 1)
CITTA' - RIANIMAZIONE
CUORE
FEGATO
RENE
PANCREAS
33,3%
88,9%
75,0%
11,1%
CESENA - OSPEDALE M.BUFALINI
4,8%
90,5%
64,3%
33,3%
91,7%
70,8%
9,1%
90,9%
72,7%
MODENA - NUOVO OSPEDALE S.AGOSTINO - ESTENSE
BOLOGNA - OSPEDALE MAGGIORE
REGGIO NELL'EMILIA - OSPEDALE S. MARIA NUOVA
POLMONE
16,7%
8,3%
PARMA - OSPEDALE MAGGIORE
22,2%
88,9%
61,1%
22,2%
FERRARA - ARCISPEDALE S.ANNA
11,1%
100,0%
72,2%
5,6%
33,3%
66,7%
100,0%
RIMINI - OSPEDALE DI RIMINI
100,0%
25,0%
BOLOGNA - OSPEDALE BELLARIA
100,0%
25,0%
MODENA - POLICLINICO
100,0%
100,0%
CARPI - OSPEDALE CIVILE
100,0%
50,0%
CASTEL SAN GIOVANNI - OSPEDALE VAL TIDONE
100,0%
100,0%
LUGO - OSPEDALE ZONALE CIVILE
100,0%
100,0%
PIACENZA - OSPEDALE CIVILE
100,0%
100,0%
RAVENNA - OSPEDALE S.MARIA DELLE CROCI
INTESTINO
100,0%
FORLI' - OSPEDALE MORGAGNI PIERANTONI
TOTALE REGIONE
15,2%
91,9%
67,2%
4,0%
4,5%
0,0%
Tabella 5. Indice di prelievo (Caldes 1) per organo e per sede donativa regionale, anno 2014
CLASSE ETA
CUORE
FEGATO
RENE
Num.
Caldes 1
Num.
Caldes 1
Num.
Caldes 1
00-14
2
66,7%
3
100,0%
6
100,0%
15-24
1
33,3%
3
100,0%
4
66,7%
25-34
1
25,0%
4
100,0%
6
75,0%
35-44
6
50,0%
11
91,7%
22
91,7%
45-54
3
27,3%
9
81,8%
15
68,2%
55-65
2
PANCREAS
Num.
POLMONE
INTESTINO
Num.
TOTALE
Caldes 1
Num.
Caldes 1
0,0%
2
33,3%
Caldes 1
0,0%
13
0,0%
0,0%
9
1
33,3%
0,0%
0,0%
11
3
25,0%
2
8,3%
0,0%
44
0,0%
3
13,6%
0,0%
30
2
0,0%
11,8%
16
94,1%
30
88,2%
0,0%
5,9%
0,0%
50
66-75
0,0%
27
93,1%
32
55,2%
0,0%
0,0%
0,0%
59
75+
0,0%
18
90,0%
18
45,0%
0,0%
0,0%
0,0%
36
15,2%
91
91,9%
133
67,2%
0,0%
252
TOTALE
15
4
4,0%
9
4,5%
0
41
L’indice Caldes 1 per il fegato è risultato elevato in tutte le classi di età; si rileva come 61 fegati trapiantati
provenissero da donatori di età superiore a 54 anni, di questi, 18 erano ultra settantacinquenni. Dei 133
reni prelevati in regione e trapiantati ovunque, 53 provenivano da donatori di età inferiore a 55 anni, 80 da
donatori più anziani. 32 reni prelevati e trapiantati provenivano da donatori di età compresa tra 66 e 75 anni,
18 reni da donatori ultra settantacinquenni.
La figura 14 mostra come il maggior numero di organi prelevati e trapiantati appartengano alla classe di età
tra 66 e 75 anni (23,4% del totale). Il donatore più anziano utilizzato per trapianto di rene aveva 82 anni (un
rene in singolo trapiantato a Verona), quello di cuore 61 anni (trapiantato a Milano Niguarda), e quello di
fegato 86 anni (trapiantato a Modena).
Nella figura 15 è riportato il flusso dei reni, cuori, fegati interi e splittati, polmoni, pancreas e intestini prodotti
dai donatori dell’Emilia-Romagna e offertici da altre sedi nell’anno 2014, con l’esito. La tabella 7 riporta il destino degli organi prelevati e trapiantati ovunque, provenienti dai donatori utilizzati nel 2014 in Emilia-Romagna
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Tabella 6. Organi procurati e Caldes 1 per classi di età dei donatori utilizzati, anno 2014
A tale riguardo preme sottolineare come le motivazioni della cessione degli organi siano state le seguenti:
• 19 reni (17 trapiantati in singolo e 2 in doppio, per 18 trapianti eseguiti altrove):
10 eccedenze: reni “persi” per la rete regionale, provenienti da 7 donatori; le motivazioni dei rifiuti
sono state in 1 caso perché 1 rene è stato giudicato non idoneo dopo score biopsia, 3 reni
provenivano da 2 donatori a rischio non valutabile, dopo la tipizzazione, per 3 reni di gruppo AB
(2 donatori) e 3 reni di gruppo A (2 donatori) non c’erano riceventi in RER ;
6 reni di donatori in età pediatrica che seguono l’allocazione nazionale;
1 rene ceduto in ottemperanza al “programma AIRT iperimmuni”;
1 rene ceduto nell’ambito del programma Iperimmuni nazionale,
1 rene in restituzione nell’ambito del programma Iperimmuni nazionale.
• 7 cuori:
1 eccedenza: cuore “perso” per la rete regionale per rischio non valutabile;
4 ceduti per urgenze nazionali;
2 cuori di donatori in età pediatrica che seguono l’allocazione nazionale.
• 20 fegati interi:
2 eccedenze: fegati “persi” per la rete regionale: 1 era di gruppo AB e non c’erano riceventi in RER ed
1 è stato giudicato non idoneo dopo biopsia per il ricevente del programma nazionale pediatrico
e successivamente per nessun ricevente adulto in RER;
7 ceduti per programma nazionale anticipo meld di macroarea;
6 resi dopo averne ricevuti altrettanti per anticipo meld di macroarea
2 ceduti per urgenze nazionali;
1 restituiti dopo averne ricevuti altrettanti per urgenza;
2 fegati di donatori in età pediatrica che seguono l’allocazione nazionale.
• 1 fegato split: ceduto per urgenza nazionale
• 6 polmoni (3 trapianti in doppio eseguiti altrove):
2 eccedenze: polmoni “persi” per la rete regionale, un donatore di gruppo sanguigno B
42
(trapiantati in doppio)
2 ceduti per urgenza nazionale
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
2 polmoni di donatore in età pediatrica che seguono l’allocazione nazionale.
• 1 pancreas: “perso” dalla rete regionale per mancanza di riceventi.
La tabella 8 specifica il bilancio fra gli organi ceduti ad altre regioni e quelli acquisiti dall’Emilia- Romagna,
sempre nell’anno 2014. Il bilancio è globalmente positivo (+8 organi), nello specifico si nota come la
collaborazione tra i Centri trapianto di Bologna e Modena ha contribuito alla realizzazione di un bilancio
positivo per l’organo fegato (+15 fegati interi), per il cuore è stato positivo (+2) ed anche il bilancio del
polmone quest’anno è stato positivo (+4).
Sono risultati negativi quelli per il rene (-12 organi) e per il pancreas (-1). Nessun intestino è stato prelevato
né trapiantato nel 2014.
Il 40,4% dei donatori utilizzati apparteneva al gruppo sanguigno 0, il 48,5% al gruppo A, l’8,1% al gruppo B
ed il 3,0% a quello AB (tabella 9, dove sono riportati il numero dei donatori utilizzati e la percentuale degli
organi prelevati e trapiantati suddivisi per gruppo sanguigno).
.
Figura 14. Organi prelevati per classi di età dei donatori utilizzati, anno 2014
ORGANO
PRELEVATI e TRAPIANTATI
TRAPIANTATI in REGIONE
TRAPIANTATI FUORI REGIONE
Rene
133
114
19
Cuore
15
8
7
Fegato intero
90
70
20
Fegato split *
2
1
1
Polmone
9
3
6
Pancreas
4
3
1
Intestino
0
0
0
*2 split da 1 fegato intero
Tabella 7. Destino degli organi prelevati in Emilia - Romagna e trapiantati ovunque, anno 2014
CEDUTI
ACQUISITI
BILANCIO
Rene
19
7
-12
Cuore
7
9
2
Fegato intero
20
35
15
Fegato split
1
1
0
Polmone
6
10
4
Pancreas
1
0
-1
Intestino
0
0
0
54
62
8
TOTALE
43
Tabella 8. Flusso degli organi da e per l’Emilia - Romagna, anno 2014
Rene
Organi
prelevati
157
Organi non
idonei per tx
24
Organi prelevati e trapiantati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
133
121
Organi prelevati
FUORI regione
7
Cuore
Organi
prelevati
16
Organi non
idonei per tx
1
Organi trapiantati
FUORI regione
19
2 Piemonte, 2 Toscana,
1 Liguria, 6 Lombardia,
6 Veneto, 2 Lazio
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
19
ECCEDENZA
PROG. NAZ. PEDIATRICO
PROG. AIRT IPERIMMUNI
PROG. NAZ. IPERIMMUNI
RESTITUZIONE IPERIMMUNI NAZIONALE
10
6
1
1
1
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
ORGANO
Organi trapiantati
in regione
133
121
Organi prelevati
FUORI regione
7
FUORI regione
19
2 Piemonte, 2 Toscana,
1 Liguria, 6 Lombardia,
6 Veneto, 2 Lazio
ECCEDENZA
PROG. NAZ. PEDIATRICO
PROG. AIRT IPERIMMUNI
PROG. NAZ. IPERIMMUNI
RESTITUZIONE IPERIMMUNI NAZIONALE
10
6
1
1
1
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
7
ECCEDENZA
URGENZA
PROG. NAZ. PEDIATRICO
1
4
2
Cuore
Organi
prelevati
16
Organi non
idonei per tx
1
Organi prelevati e trapiantati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
15
17
Organi prelevati
FUORI regione
9
Organi trapiantati
FUORI regione
7
2 Piemonte, 2 Friuli,
2 Lombardia, 1 Lazio
Fegato intero
Organi
prelevati
92
Organi non
idonei per tx
2
Organi prelevati e trapiantati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
90
105
Organi prelevati
FUORI regione
35
Organi trapiantati
FUORI regione
20
2 Piemonte, 3 Puglia, 3 Toscana,
1 Friuli, 3 Lombardia, 1 Marche,
4 Veneto, 2 Lazio, 1 Sicilia
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
20
ECCEDENZA
MACROAREA
PROG. NAZ. PEDIATRICO
RESTITUZIONE MACROAREA
RESTITUZIONE URGENZA
URGENZA
2
7
2
6
1
2
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
1
URGENZA
1
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
6
ECCEDENZA
PROG. NAZ. PEDIATRICO
URGENZA
2
2
2
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
1
Fegato split
Organi
prelevati
1
2
Split utilizzati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
2
2
44
Split
ottenuti
Split ottenuti da donatori
FUORI regione
Organi trapiantati
FUORI regione
1
1 Sicilia
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
1
Polmone
Organi
prelevati
13
Organi non
idonei per tx
4
Organi prelevati e trapiantati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
9
13
Organi prelevati
FUORI regione
Organi trapiantati
FUORI regione
6
4 Veneto, 2 Sicilia
10
Pancreas
Organi
prelevati
5
Organi non
idonei per tx
1
Organi prelevati e trapiantati
Organi trapiantati
FUORI regione
9
in regione
13
6
Organi prelevati
FUORI regione
ECCEDENZA
PROG. NAZ. PEDIATRICO
URGENZA
2
2
2
MOTIVO TRAPIANTO FUORI REGIONE
1
ECCEDENZA
1
4 Veneto, 2 Sicilia
10
Pancreas
Organi non
idonei per tx
Organi
prelevati
5
1
Organi prelevati e trapiantati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
Organi trapiantati
FUORI regione
4
3
1
Organi prelevati
FUORI regione
1 Toscana
0
Intestino Isolato e Multiviscerale
Organi non
idonei per tx
Organi
prelevati
0
0
Organi prelevati e trapiantati
da donatori della regione
Organi trapiantati
in regione
Organi trapiantati
FUORI regione
0
0
0
Organi prelevati
FUORI regione
0
Figura 15. Flusso degli organi, anno 2014
GRUPPO
AB0
ORGANI PRELEVATI e TRAPIANTATI
DONATORI
UTILIZZATI
CUORE
FEGATO
RENE
PANCREAS
POLMONE
Num.
%
Num.
%
Num.
%
Num.
%
Num.
%
Num.
%
0
40
40,4
8
53,3
37
40,7
51
38,3
2
50,0
2
22,2
A
48
48,5
6
40,0
43
47,3
66
49,6
2
50,0
5
55,6
AB
3
3,0
0
0,0
3
3,3
4
3,0
2
22,2
4
100,0
9
100,0
B
8
8,1
1
6,7
8
8,8
12
9,0
TOTALE
99
100,0
15
100,0
91
100,0
133
100,0
Tabella 9. Donatori utilizzati, organi prelevati e trapiantati, per gruppo sanguigno, anno 2014
INTESTINO
Num.
%
45
0
0,0
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Attività di trapianto
In Emilia-Romagna si svolgono le attività di trapianto di rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone,
intestino e multiviscerale, oltre a vari tipi di trapianti combinati; la tabella 10 descrive il numero complessivo
di trapianti effettuati dall’inizio delle rispettive attività al 31 dicembre 2014.
Storicamente il primo trapianto di rene da cadavere è stato eseguito a Bologna il 24-10-1967, il primo
trapianto di rene da vivente, sempre a Bologna, 26-1-71; il primo trapianto di fegato, a Bologna, il 9-4- 1986;
il primo di cuore, a Bologna, il 23-10-91; il 30-12-2000 il primo trapianto di intestino (isolato) a Modena, il
16-2-2001 il primo trapianto multiviscerale a Modena; il 10-9-2001 il primo trapianto di polmone, a Bologna.
Rene da cadavere (BO: dal 24/10/1967 PR: dal 2/4/1986 MO: dal 13/10/1998)
Rene da vivente (BO: dal 26/1/1971 PR: dal 16/3/1992 MO: dal 20/05/2003)
Fegato da cadavere (BO: dal 9/4/1986 MO: dal 27/10/2000)
Fegato da vivente e domino (MO: dal 09/05/2001 BO: dal 17/12/2004)
Cuore (BO: dal 23/10/1991)
Rene e pancreas (PR: dal 7/6/1998)
3.658
321
2.318
58
638
Fegato e pancreas (BO: dal 30/05/2006)
Pancreas isolato (PR: dal 28/3/2009)
41
1
1
Intestino (MO: dal 30/12/2000 BO: dal 13/01/2004)
36
Multiviscerale (in 11 casi in associazione anche con pancreas) (MO: dal 16/2/2001 BO: dal 15/03/2004)
13
Polmone (BO: dal 10/9/2001)
45
Tabella 10. Trapianti di organi effettuati in Emilia - Romagna al 31 dicembre 2014
46
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Figura 16A. Distribuzione delle attività di trapianto in Emilia-Romagna
Figura 16B. Distribuzione delle banche dei tessuti e delle cellule in Emilia-Romagna
Figura 16C. Distribuzione dei Servizi regionali in Emilia-Romagna
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
47
Figura 16D. Distribuzione delle Cell Factories in Emilia-Romagna
48
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Trapianto di rene e di pancreas
In Emilia-Romagna, come riportato in figura 17, nel 2014 sono stati eseguiti 131 trapianti di rene. I trapianti
di rene da donatore cadavere sono stati 110, utilizzando 121 reni: 90 trapianti di rene singolo, 9 di rene
doppio, 3 di rene/pancreas, 7 di rene combinato con fegato (di cui 2 erano un doppio rene), 1 di rene
combinato con cuore.
L’attività di trapianto di rene da vivente ha portato all’esecuzione di 21 trapianti, 11 a Bologna (come nel
2013), 5 a Parma (-2 rispetto all’anno precedente), 5 a Modena (+3 rispetto all’anno precedente) . Il trapianto
di rene da donatore vivente consanguineo (21 casi) ha rappresentato il 16,0% dell’attività complessiva.
2010
2011
2012
2013
2014
150
127
23
21
19
20
128
117
149
147
136
127
131
110
21
Vivente
Cadavere
Totale
Figura 17. Trapianti di rene effettuati in Emilia - Romagna, anni 2010-2014
Al 31-12-2014 sono stati effettuati in regione 3.979 trapianti di rene, 3.658 da cadavere e 321 da vivente.
Nell’ambito dell’attività di trapianto di pancreas, sono complessivamente stati effettuati dall’inizio dell’attività
in regione 41 trapianti di rene/pancreas, in 11 casi di trapianto multiviscerale era compreso anche il pancreas,
1 pancreas è stato trapiantato isolato e 1 volta in associazione con il fegato (54 pancreas trapiantati negli anni
in RER). La tabella 11 e la figura 18 riportano l’attività dei 3 Centri trapianto regionali nel periodo 2008-2014.
CATEGORIA
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Bologna
Vivente
6
3
7
11
13
11
11
Cadavere
78
61
62
51
72
56
54
84
64
69
62
85
67
65
Vivente
7
5
8
5
5
7
5
Cadavere
43
30
36
37
36
46
34
50
35
44
42
41
53
39
Vivente
7
7
8
3
3
2
5
Cadavere
39
47
29
29
20
25
22
46
54
37
32
23
27
27
Totale Bologna
Parma
Totale Parma
Modena
Totale Modena
Tabella 11. Trapianti di rene effettuati in Emilia - Romagna, anni 2008-2014
Rispetto alla popolazione regionale, il numero dei trapianti renali da donatore cadavere è stato di 25,1
p.m.p., valore inferiore al fabbisogno teorico stimato per la popolazione residente di 40 trapianti p.m.p./
anno; calcolando anche l’attività di trapianto da vivente, il dato diventa 29,9 p.m.p.
49
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
CENTRO TRAPIANTI
Nella tabella 12 l’attività regionale di trapianto di rene p.m.p., da cadavere, nel 2014, è confrontata con quella
nazionale nello stesso anno e con quelle di Francia, Germania, Inghilterra e Spagna nel 2013. La percentuale
di trapianti di rene rispetto ai reni prelevati dai donatori utilizzati, definita come “indice di trapianto” (Caldes
2), ha raggiunto, nel 2014, l’82,7% (tabella 13).
BOLOGNA
Cadavere
Vivente
13
11
34
7
8
47
3
3
29
29
20
2
5
25
22
2014
36
39
2008
46
2014
36
7
5
5
2013
30
37
5
2012
43
2008
2013
2012
54
2014
56
51
2011
72
2011
62
2010
2009
2008
61
5
2010
78
8
2009
7
7
2013
11
11
2012
7
Cadavere
2011
3
Vivente
Cadavere
2010
6
2009
Vivente
MODENA
PARMA
Figura 18. Trapianti di rene effettuati in Emilia - Romagna, anni 2008 - 2014
Emilia - Romagna
2014
Italia
2014
Germania
2013
Francia
2013
Inghilterra
2013
Spagna
2013
Trapianto di RENE (pmp)
25,1
26,6
18,9
41,6
34,2
46,3
Trapianto di CUORE (pmp)
3,9
3,8
3,8
6,5
3,1
5,3
AREA GEOGRAFICA
Trapianto di FEGATO (pmp)
24,7
17,7
10,8
19,0
13,7
22,6
Trapianto di POLMONE (pmp)
1,6
2,1
4,5
4,8
3,3
6,1
Trapianto di PANCREAS (pmp)
0,7
0,7
1,6
1,3
3,7
2,0
Trapianto di INTESTINO (pmp)
0,0
0,0
0,0
0,1
0,4
0,2
Tabella 12. Attività di trapianto da cadavere in Emilia - Romagna, Italia, Germania, Francia, Inghilterra e Spagna
50
ORGANO
Indice di trapianto (Caldes 2)
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
RENE
87,9%
84,1%
90,7%
94,4%
85,9%
89,4%
82,7%
CUORE
112,9%
112,5%
92,9%
110,3%
90,9%
117,6%
113,3%
FEGATO
124,8%
117,2%
114,5%
121,2%
117,2%
117,3%
118,7%
Tabella 13. Indice di trapianto (Caldes 2) in Emilia - Romagna per rene, cuore e fegato, anni 2008 - 2014
Nella figura 19 sono riportati il numero e la provenienza dei reni offerti dal CRT-ER alla lista d’attesa unica
regionale per trapianto di rene nel 2014, con il relativo esito.
Per calcolare correttamente l’indice di accettazione dei Centri trapianto regionali, occorre prendere in
considerazione, solo quelli rifiutati e trapiantati fuori regione, escluso quelli ceduti per urgenza, programma
AIRT e nazionale iperimmuni, programma nazionale pediatrico; l’indice di accettazione è stato quindi, nel
2014, del 70,8% (-13,9 punti rispetto all’anno precedente).
La lista unica regionale per trapianto di rene, operativa dal 1° giugno 2001, ha razionalizzato l’allocazione dei reni:
l’offerta è indirizzata al paziente più compatibile, indipendentemente dalla sede regionale di iscrizione in lista.
Provenienza
OFFERTA
Emilia - Romagna
114
ORGANI OFFERTI
379
94,2%
60BO - 32PR - 22 MO
TRAPIANTATI
121
Provenienza
FUORI
Emilia - Romagna
7
Trapiantati
LISTA UNICA - RENE
178
31,9%
NON UTILIZZATI
47,0% 53,0%
ER
5,8%
258
201
68,1%
Fuori ER
52
Fuori ER
FRIULI VG
1
52
LIGURIA
4
20,2%
LOMBARDIA
11
No trapianto
PIEMONTE
7
206
SARDEGNA
1
SICILIA
13
79,8%
Fuori ER
INDICE DI ACCETTAZIONE - Regionale
3BO - 3PR - 1 MO
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
121
:
(121 + 50)
Altro Centro Tx
altro centro
TOSCANA
4
VENETO
11
Organi utilizzabili
50
70,8%
=
* organi effettivamente trapiantabili: organi trapiantati più gli organi trapiantati in altro centro esclusi quelli offerti per
programma iperimmuni nazionale (1 organo) e restituzione programma iperimmuni AIRT (1 organo)
Figura 19. Allocazione organi offerti dal CRT- ER alla Lista Unica Rene, anno 2014
PAZIENTI
In attesa di trapianto di RENE
RESIDENTI IN REGIONE
TOTALE
RESIDENTI IN ALTRE REGIONI
Numero
%
Numero
%
1.094
516
47,2%
578
52,8%
57,3%
56
42,7%
Trapiantati di RENE
131
75
In attesa di trapianto di CUORE
45
26
57,8%
19
42,2%
Trapiantati di CUORE
17
10
58,8%
7
41,2%
In attesa di trapianto di FEGATO (Bologna)
209
114
54,5%
95
45,5%
Trapiantati di FEGATO (Bologna)
68
45
66,2%
23
33,8%
In attesa di trapianto di FEGATO (Modena)
57
36
63,2%
21
36,8%
Trapiantati di FEGATO (Modena)
39
30
76,9%
9
23,1%
Tabella 14. Residenza dei pazienti in attesa di trapianto al 31.12.2014 e di quelli trapiantati da cadavere e da
vivente nel 2014
Nella tabella 15 sono analizzate le cause di mancato utilizzo degli organi offerti nell’anno alla rete regionale
trapianto di rene.
CAUSA DI MANCATO UTILIZZO
TOTALE OFFERTE
N. OFFERTE
TX ALTRO CENTRO
NO TX
ORGANI
UTILIZZABILI
NON IDONEO
132
23
109
21
NO RICEVENTI
84
22
62
22
PATOLOGIA DELL'ORGANO
2
0
2
0
RISCONTRO BIOPTICO
11
0
11
0
LIVELLO RISCHIO DONATORE INACCETTABILE
4
0
4
0
NESSUN RICEVENTE
5
0
5
0
ALTRO
TOTALE
20
7
13
7
258
52
206
50
Tabella 15. Cause di mancato utilizzo degli organi offerti: Rene - Lista Unica
La tabella 16 descrive le caratteristiche (classi di età e gruppo sanguigno) dei donatori cadavere i cui reni
sono stati trapiantati in Emilia-Romagna nell’ultimo anno. L’età media dei donatori cadavere utilizzati per
trapianto di rene nel 2014, in regione, è stata di 57,8 anni (invariata rispetto al 2013), con range 2-81 anni,
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
51
la mediana 61 anni (+4). Nel 2014 sono stati eseguiti 11 trapianti combinati con rene: 7 con fegato, (6 a
Bologna di cui 2 erano doppi trapianti di rene e 1 a Modena); 1 con il cuore (a Bologna); 3 con pancreas (a
Parma). Sono stati inoltre effettuati 4 ritrapianti a distanza di anni dal precedente trapianto.
La mortalità in lista, calcolata secondo i criteri utilizzati dal CNT, è stata dell’1,25%, il tempo medio di attesa
dei trapiantati di 2,9 anni. L’attesa media, calcolata sulla consistenza di lista al 31-12-2014 era di 3,29 anni.
Il drop-out, cioè l’uscita di lista per sopraggiunta inidoneità al trapianto, si è verificato complessivamente in
73 casi (23 pazienti perché non più idonei al trapianto per motivi clinici, in 30 casi per follow-up oncologico,
per volontà del paziente, miglioramento della funzione renale, persi al follow-up).
CLASSE di
ETA'
N. DONATORI
N. ORGANI
0-14
2
2
1,7
15-24
3
4
3,3
%
25-34
2
3
2,5
35-44
10
18
14,9
45-54
11
17
14,0
55-65
16
31
25,6
66-75
16
30
24,8
75+
9
16
TOTALE
69
121
17
1
GRUPPO AB0
N. DONATORI
N. ORGANI
%
0
30
48
39,7
A
32
61
50,4
AB
1
1
0,8
B
6
11
9,1
TOTALE
69
121
100,0
13,2
100,0
Tabella 16. Caratteristiche dei donatori di rene cadavere utilizzati dai centri trapianto regionali, anno 2014
I 110 trapianti da cadavere sono stati effettuati su 58 pazienti residenti in regione (52,7%) e 52 extraregionali
3
(47,3%), mentre i 21 trapianti da vivente sono stati effettuati su 17 pazienti emiliano-romagnoli (81,0%) e in
4 residenti fuori regione (19,0%), provenienti 3 dalla Puglia e 1 dalla Lombardia. La figura 20A illustra la provenienza dei 110 pazienti trapiantati da donatore cadavere nei 3 Centri trapianto regionali. Nella figura 20B
sono riportate le residenze dei 21 pazienti trapiantati di rene da vivente in Emilia-Romagna nel 2014.
52
4
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
1
1
Regione 52,7%
58
7
Extra Regione 47,3%
1
4
2
5
8
14
1
3
1
Rene
RESIDENZA del
RICEVENTE
Singolo
Doppio
EMILIA ROMAGNA
49
5
Abruzzo
4
1
Rene + Rene +
Pancreas Cuore
3
Rene
Rene +
Totale
N.
doppio +
Fegato
trapianti pazienti
Fegato
1
%
58
58
52,7
5
5
4,5
Basilicata
1
1
1
0,9
Calabria
3
3
3
2,7
Campania
6
8
8
7,3
Lazio
2
4
4
3,6
Liguria
1
1
1
0,9
Lombardia
4
4
4
3,6
Marche
2
2
2
1,8
Puglia
10
14
14
12,7
Sicilia
1
1
1
0,9
7
7
6,4
1
1
0,9
Toscana
6
Umbria
1
1
1
1
2
1
1
1
Veneto
TOTALE
1
1
90
9
3
1
5
2
1
1
0,9
110
110
100,0
Figura 20-A. Trapianto rene da cadavere - Lista Unica Rene: distribuzione dei riceventi per regione di residenza, anno 2014
1
17
RESIDENZA del RICEVENTE
N.trapianti
%
EMILIA ROMAGNA
17
81,0
Puglia
3
14,3
3
Lombardia
1
4,8
TOTALE
21
100,0
Figura 20-B. Trapianto di rene da vivente - Lista Unica Rene: distribuzione dei riceventi per regione di residenza, anno 2014
4
1
1
58
7
1
4
2
5
8
14
1
3
1
Figura 2RE Sopravvivenza organo (rene) a 1 anno in
Italia e nei 3 Centri regionali
Figura 1RE Sopravvivenza pazienti trapiantati di rene
a 1 anno in Italia e nei 3 Centri regionali
Nelle Figure 1RE e 2RE sono riportate le curve di sopravvivenza, rispettivamente dei pazienti e degli organi,
53
si riferiscono ai trapianti di rene singolo nell’adulto, e si basano, a livello nazionale, sul 94,3% dei casi, a
Bologna sul 100%, a Parma e sul 99,8% a Modena sul 100%.
I dati sono certificati dal Centro Nazionale Trapianti.
Nella tabella seguente vengono riportate le sopravvivenze a 1 anno, dell’organo e del paziente, nel ricevente
adulto, relative all’intera casistica 2000-2012, ma anche “normalizzate”, in modo da consentire un confronto
tra le performance dei centri, perché i risultati vengono valutati in rapporto a un identico case-mix.
TRAPIANTI DI RENE
ANNI 2000-2012
SOPRAVVIVENZA
SOPRAVVIVENZA NORMALIZZATA
Sopravvivenza ad 1 anno
PAZIENTE
ORGANO
PAZIENTE
ORGANO
BOLOGNA
98,2
92,1
94,8
94,5
MODENA
97,7
91,5
93,7
93,4
PARMA
98,3
95,5
94,2
93,8
ITALIA
97,2
92,0
93,6
93,2
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
per i trapianti di rene eseguiti a Bologna, Parma e Modena, paragonate con quelle globali italiane. Le curve
Trapianto di rene a Bologna
Presso il Centro Trapianti di Rene del Policlinico S. Orsola nel corso del 2014 sono stati sottoposti a trapianto
65 pazienti di cui 54 da donatore cadavere e 11 da donatore vivente (56 singoli reni, 2 doppi trapianti di
rene, 6 trapianti combinati rene/fegato, 1 combinato rene/cuore); per la realizzazione dell’attività sono stati
utilizzati complessivamente 67 reni.
Complessivamente si è registrato un lieve calo (-3%) dell’attività trapiantologica rispetto al 2013 (in cui erano
stati eseguiti 67 trapianti). Si è assistito ad una stabilizzazione dell’attività di trapianto da donatore vivente (11
nel 2014 rispetto allo stesso numero del 2013); in continuo sviluppo i programmi di trapianto combinato.
Anche nel 2014 si è confermata l’ottimale collaborazione con il Centro Regionale Trapianto, con il Centro
Interregionale AIRT e con le altre strutture trapiantologiche nazionali (CNT), e interregionali (NIT, OCST).
Dei 54 pazienti che hanno effettuato il trapianto da donatore deceduto 30 (55,5%) sono residenti in Emilia
Romagna, 24 (45,5%) provengono da altre Regioni italiane. L’età dei pazienti sottoposti a trapianto da
donatore deceduto è stata di 55,4± 12 anni con range 4-79 anni (2 pazienti di età compresa fra 21-30 anni,
1 fra 31-40 anni, 12 fra 41-50 anni, 20 fra 51-60 anni, 17 fra 61-70 anni, 2 di età >70 anni); il tempo medio di
attesa in lista, per trapianto da donatore cadavere, è stato di 2,9 ± 2,3 anni. Sono stati trapiantati 2 pazienti
già sottoposti ad un precedente trapianto renale, 2 pazienti con panel anticorpale >50%.
Nell’ambito dell’attività di trapianto da donatore vivente 8 degli 11 pazienti trapiantati sono residenti in Emilia
Romagna; i 3 pazienti extraregionali provengono dalla Puglia. Sono stati effettuati 4 trapianti renali da vivente
pre-emptive, e 1 trapianto in paziente pediatrico. L’età media dei riceventi è stata 39 ± 12,9 anni (1 paziente
con età<20 anni, 3 pazienti con età compresa fra 21-30 anni, 1 fra 31-40 anni, 3 fra 41-50 anni, 3 fra 51-60 anni).
L’attività da donatore vivente è stata realizzata anche grazie ad un programma di divulgazione delle
informazioni circa le possibilità di trapianto ed i vantaggi legati alla disponibilità di un donatore vivente
(capillare informazione al momento dell’inserimento in lista e delle successive rivalutazioni, incontro con
i pazienti ed i familiari nei meeting informativi itineranti in Emilia Romagna). Il programma informativo
proseguirà anche nel 2015 mediante incontri con i pazienti direttamente presso le diverse strutture
nefrologiche e dialitiche regionali e vedrà il coinvolgimento, oltre che di Medici e Chirurghi addetti al
Programma di trapianto, anche di psicologi e di personale infermieristico dedicato.
Al 31/12/2014 il Centro Trapianti di Rene di Bologna ha raggiunto il numero complessivo di 2.132 trapianti
54
effettuati dall’inizio dell’attività (anno 1967), 1.936 da donatore cadavere (1.787 di rene singolo, 83 di
doppio trapianto, 66 di rene combinato con altri organi) e 196 da donatore vivente. Nell’ambito della attività
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
complessiva sono di particolare rilievo i dati relativi ai trapianti multiorgano (54 trapianti rene/fegato, 10
trapianti rene/cuore, 1 trapianto rene/cuore/fegato, 1 trapianto rene/pancreas) che pongono il Centro di
Bologna ai vertici nazionali.
Per quanto riguarda la Lista di Attesa di Trapianto si è confermato un elevato turnover di pazienti con una
progressiva riduzione delle iscrizioni ed un riallineamento del rapporto tra pazienti residenti in EmiliaRomagna e pazienti provenienti da altre Regioni come da indicazioni regionali (Circolare dell’Assessorato
alla Sanità del 27 Luglio 2007, Circolare dell’Assessorato alla Sanità del 14 Luglio 2008, Circolare
dell’Assessorato alla Sanità del 23 Giugno 2009, Circolare dell’Assessorato alla Sanità del 23 Giugno 2010).
Si sono registrati 175 nuovi ingressi (94 di pazienti residenti in Emilia-Romagna) a fronte di 182 uscite di lista
(84 di pazienti residenti in Emilia-Romagna). Al 31/12/2014 i pazienti iscritti presso il Centro di Bologna sono
548; di questi 283 sono residenti in Emilia-Romagna (51,6%). 5 pazienti in età pediatrica, iscritti alla Lista per
Trapianto Pediatrico Nazionale, vengono seguiti dal Centro Trapianti di Bologna.
Le cause di uscita di lista sono state: trapianto a Bologna (n. 65 pazienti), trapianto in altre sedi nazionali (68 da
donatore cadavere e 1 da donatore vivente), sopraggiunta non idoneità clinica in pazienti precedentemente
in lista (n. 14), decesso (n. 12), volontà del paziente (n. 10), follow-up oncologico (n. 9), funzione renale
stabile (n. 1), iscrizione in altri Centri Trapianto (2).
Il tempo medio intercorso fra richiesta di inserimento e valutazione del paziente è stato inferiore ai 30 giorni
per i pazienti residenti in Emilia-Romagna. L’esigenza di limitare le iscrizioni ha comportato anche per il 2014
l’allungamento dei tempi di inserimento (fino a 11 mesi) dei pazienti residenti in altre Regioni; resta prassi
costante la verifica, prima dell’inserimento in Lista, delle iscrizioni in ambito nazionale al fine di accettare
pazienti extraregionali iscritti in un solo altro Centro Trapianti.
Al 31/12/2014 dei 548 pazienti adulti iscritti 402 (73,4%) risultano operativi in lista attiva, mentre altri 146
(26,6%) sono temporaneamente sospesi per problemi clinici intercorrenti, completamento di indagini
strumentali (126, cioè il 23% del totale dei pazienti in lista) e immunologiche (18, cioè il 3,2% del totale degli
iscritti in lista, per studio panel anticorpale, 2, cioè lo 0,4%, sospesi per non aver inviato i sieri). Si sottolinea
come la componente di pazienti che presentano comorbilità tali da ridurre le possibilità di trapianto renale,
acquisisce un peso sempre crescente e limita la possibilità di ulteriori contrazioni del numero di pazienti
iscritti alla Lista d’attesa. L’età media dei pazienti adulti iscritti è di 50,5, ±10,6 anni con un range di 21-76
anni (0 pazienti con età <20 anni, 21 con età compresa fra 20-30 anni, 79 fra 31-40 anni, 155 fra 41-50
anni, 191 fra 51-60 anni, 94 fra 61-70 anni, 8 di età >70 anni). I 5 pazienti con età <20 anni, che non sono
conteggiati nel numero totale di pazienti in lista, sono tutti iscritti al Programma Nazionale Pediatrico.
Il tempo medio di attesa dei pazienti iscritti in lista al 31/12/2013 è di 3,5 anni.
Un significativo numero di pazienti (296) presenta situazioni cliniche ed immunologiche di particolare
complessità:
• 151 pazienti con 1 precedente trapianto di rene;
• 14 con 2 precedenti trapianti di rene;
• 2 con precedente trapianto di midollo;
• 1 con precedente trapianto combinato cuore-rene;
• 1 con precedente trapianto combinato di intestino;
• 62 pazienti immunizzati o con elevato numero di specificità anticorpali di cui 33 definibili “iperimmuni”
(panel>80%);
• 51 candidati a doppio trapianto di rene;
• 7 candidati a trapianto combinato rene/fegato;
• 1 candidato a trapianto combinato rene/fegato/pancreas/intestino
• 5 candidati con urgenza regionale.
Tra i pazienti immunizzati (2 panel anticorpali superiori al 50%), 37 sono inseriti nello specifico Programma
Interregionale AIRT; 18 dei 33 pazienti “iperimmuni”, caratterizzati anche da un tempo di attesa >10 anni,
sono inseriti anche nel Programma Nazionale Iperimmuni.
Nel corso dell’anno è proseguito un lavoro di rivalutazione complessiva di idoneità rivolto in particolare ai
pazienti più anziani o con comorbilità cardiovascolare; complessivamente sono stati valutati, oltre ai nuovi
ingressi, 320 pazienti già inseriti in lista (58,4% del totale dei pazienti attualmente iscritti). Nel corso del 2014
è proseguita la rivalutazione dei pazienti con maggior periodo di attesa in lista per verificarne la idoneità al
mantenimento nel Programma Nazionale Iperimmuni.
Nel presente anno, è stato realizzato un lavoro di revisione delle cartelle cliniche dei pazienti e del percorso
di attivazione in Lista che ha portato alla riduzione della possibilità di errori, maggiore trasparenza delle
procedure, ed infine maggiore percezione dell’efficienza del percorso trapiantologico.
Per quanto riguarda l’attività di follow-up post-trapianto presso gli ambulatori della Unità Operativa di
55
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
• 1 candidato a trapianto combinato rene/cuore;
Nefrologia e Dialisi sono regolarmente seguiti oltre 1.160 pazienti con trapianto funzionante; nel corso del
2014 sono state eseguite 2.839 visite specialistiche post-trapianto con aggiornamento informatico dei dati
clinici e funzionali.
Prosegue, in collaborazione con il Centro Regionale ed il Centro Nazionale Trapianti, il monitoraggio dei
pazienti sottoposti a trapianto nell’ambito di specifici protocolli nazionali.
I dati dell’attività (sito web del Ministero della Salute) sono in linea con quelli dei migliori Centri Internazionali
e Nazionali a fronte di una elevata complessità clinica dei pazienti trapiantati.
Infine, a partire da dicembre 2013, è entrata in funzione come struttura di allocazione e gestione della
Lista d’attesa per trapianto di rene, il programma DonorManager, individuato dal Centro Regionale Trapianti
come mezzo per rendere più trasparenti ed efficaci le fasi di allocazione degli organi e più generalmente
di gestione della Lista d’attesa. Tale passaggio operativo, condiviso da tutti i Centri Trapianto della Regione,
ha implicato un notevole impegno gestionale ed applicativo. Sono già numerosi i trapianti effettuati con
l’impiego di questo strumento; i risultati complessivi sono positivi e lo saranno ancora di più nel prossimo
anno, che vedrà i tre Centri regionali impegnati nell’ulteriore affinamento dello strumento DonorManager.
Nell’ambito delle attività promosse nella lista d’attesa per trapianto di rene, sono in atto diversi progetti di
innovazione e ricerca:
1) Prosegue, nell’ambito di un programma di prevenzione della patologia cardiovascolare presso
il Centro Trapianti di Rene di Bologna il Protocollo “Trapianto…e adesso sport” che si sviluppa in
collaborazione con i Centri Trapianto (rene, cuore, fegato) ed i Centri di Medicina dello Sport delle
Regioni Emilia-Romagna e di altre Regioni e che ha lo scopo di promuovere l’adozione di corretti stili
di vita e lo sviluppo dell’attività fisica nei pazienti portatori di trapianto.
2) E’ proseguito anche nel 2014 l’aggiornamento delle strutture logistiche e delle procedure operative
utilizzate dalle sedi in cui si articola il Programma Trapianto di rene di Bologna e che, negli anni
precedenti, sono state sottoposte a periodiche verifiche dei requisiti di qualità. Nel corso dell’anno è
stata divulgata ai pazienti candidati a trapianto renale la guida al trapianto che fornisce informazioni
sugli aspetti gestionali e pratici delle diverse fasi del Programma del Trapianto (lista di attesa,
intervento di trapianto, follow-up post-trapianto) con l’intento di rispondere ai quesiti più frequenti.
La Carta dei Servizi del Centro è consultabile sul sito http://www.aosp.bologna.it/nefrosorsola.
Anche nel 2014 le strutture logistiche e le procedure operative utilizzate dal Centro Trapianti di Bologna
risultano in linea con i requisiti richiesti dall’accreditamento regionale.
56
Il 28 ottobre 2014 è stato effettuato presso questo Centro il periodico audit condotto dal Centro Nazionale
Trapianti: la valutazione espressa dalla Commissione esprime la piena conformità della documentazione
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
presentata e conferma la valutazione di Centro di Eccellenza per il trapianto renale.
Nel corso dell’anno è stata divulgata ai pazienti candidati a trapianto renale la guida al trapianto che fornisce informazioni sugli aspetti gestionali e pratici delle diverse fasi del Programma del Trapianto (lista di
attesa, trapianto, follow-up post-trapianto) con l’intento di rispondere ai più frequenti quesiti dei pazienti.
L’esperienza del Centro Trapianto di Rene del S. Orsola nelle diverse fasi (inserimento in lista di attesa,
terapia immunosoppressiva, follow-up post trapianto) è stata oggetto di pubblicazione su riviste Nazionali
ed Internazionali e di comunicazione in Congressi di Nefrologia, Chirurgia ed Immunologia.
L’Unità Operativa di Nefrologia Dialisi e Trapianto del Policlinico S. Orsola è sede della Lista Unica Regionale
per il trapianto di rene (circolare dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna n. 12 del 30
maggio 2001); coordina, in collaborazione con i colleghi dei Centri Trapianto di Modena e di Parma, la
valutazione di idoneità al trapianto dei reni proposti dal Centro Regionale Trapianti e, in collaborazione con
la Unità Operativa di Genetica Medica di Parma, l’allocazione degli stessi. L’attività complessiva attinente alla
Lista Unica è riportata in dettaglio in una specifica sezione del presente report regionale.
Gli obiettivi del Centro per l’anno 2015 sono costituiti dal mantenimento di un’attività di trapianto da
donatore cadavere in linea con i dati storici del Centro, dall’incremento dei Trapianti da donatore vivente,
anche AB0 incompatibili e a rischio clinico/immunologico, con lo sviluppo di programmi di informazione sul
territorio regionale, dalla periodica rivalutazione dei pazienti con comorbilità note (in particolare patologia
cardiovascolare) o da più tempo inseriti in lista e dal consolidamento dei programmi di trapianto combinato;
inoltre, è in fase di progettazione un programma dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria S. Orsola-Malpighi
per attivare il percorso di donazione a cuore fermo.
Giorgio Feliciangeli, Gaetano La Manna, Antonio Daniele Pinna, Giovanni Liviano D’Arcangelo, Mario Lima
Trapianto di rene e di pancreas a Parma
Dall’inizio dell’attività nell’Aprile 1986 al 31/12/2014 sono stati eseguiti 1340 trapianti di cui 1222 trapianti
di rene da donatore cadavere (1178 di rene singolo, 44 doppi trapianti), 75 trapianti di rene da vivente e 43
trapianti di pancreas (42 di rene-pancreas,1 di pancreas isolato).
Nel 2014 sono stati eseguiti 5 trapianti di rene da donatore cadavere ( 30 trapianti singoli, 1 doppio trapianto,
3 rene-pancreas), 5 trapianti da vivente (di cui 1 AB0 incompatibile) con prelievo dell’organo eseguito per
via laparoscopica.
Anche nell’anno 2014 i risultati dell’attività di trapianto renale da cadavere sono stati sovrapponibili a quelli
dei migliori Centri nazionali ed internazionali, nonostante l’elevata complessità clinica della casistica trattata.
In particolare, per i trapianti di rene da cadavere eseguiti dal 2009 al 2014 la sopravvivenza dell’organo è
risultata del 97,9% a 1 anno e del 92,4% a 5 anni, mentre la sopravvivenza del paziente è stata rispettivamente
del 98,5% a 1 anno e del 93,8% a 5 anni.
I risultati complessivi del trapianto di rene-pancreas simultaneo possono essere considerati anch’essi
soddisfacenti, essendo la sopravvivenza del paziente del 97,6 % a 1 anno e del 86,1 % a 5 anni. In 8 pazienti
(18.6%) è stato necessario riprendere il trattamento insulinico nel corso di un follow-up medio di circa 8 anni.
La sopravvivenza del rene è stata del 100% a 1 anno e del 97.1% a 5 anni. La lista d’attesa per il trapianto di
rene-pancreas consta attualmente di 5 pazienti (di cui 2 attualmente sospesi per motivi clinici).
Nei trapianti da donatore vivente, non distinti per epoca storica a causa della numerosità limitata, la
57
del paziente a 1 e 5 anni è stata del 100%. I 10 trapianti di rene ABO-incompatibili eseguiti sono tuttora ben
funzionanti,con sopravvivenza dei pazienti del 100%.
Per quanto concerne la nostra strategia terapeutica nel trapianto ABO incompatibile, abbiamo proseguito
nel 2014 con un protocollo “cost-effective” iniziato nel 2012, basato sull’immunoadsorbimento non-selettivo
(Therasorb™ Ig-Flex) senza l’utilizzo di immunoglobuline per via endovenosa. Tale protocollo si è rivelato
sicuro ed efficace permettendo a tutti i riceventi di accedere al trapianto.
Nel corso del 2014 abbiamo ulteriormente sviluppato gli studi sul monitoraggio immunologico nei pazienti
trapiantati con particolare riferimento all’IFN-gamma, all’ELISPOT, al dosaggio del CXCL9 urinario, e
all’impiego degli alloanticorpi HLA fissanti il C1q. Tali metodiche potrebbero rivelarsi utili nell’identificare
precocemente i pazienti a rischio di rigetto acuto e cronico
E’ stato completato, in collaborazione con i Centri Trapianto di Bologna e Modena, lo studio per ottimizzare
i criteri di allocazione dei trapianti da donatore cadavere marginale basati su criteri esclusivamente bioptici.
Tali dati dimostrano che gli attuali criteri di allocazione consentono di utilizzare reni al limite di accettabilità
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
sopravvivenza dell’organo a 1 e 5 anni è stata rispettivamente del 95.8 % e 94 %, mentre la sopravvivenza
secondo lo score di qualità statunitense (Kidney Donor Profile Index ), senza ripercussioni negative sull’esito
del trapianto.
Il Centro Trapianti è anche parte attiva nel gruppo di lavoro Europeo sul Trapianto DESCARTES (http://eraedta.org/descartes/descartes.htm). Tale rete di collaborazione ha lo scopo di favorire la interazione tra i
diversi Centri Trapianto per lo sviluppo di attività formative e programmi di ricerca con particolare riguardo
al trapianto pre-emptive, al trapianto da donatore anziano, all’identificazione dei pazienti con tolleranza
verso il trapianto.
Nel corso del 2014 è stato organizzato a Parma un evento formativo internazionale (Renal Transplantation in
the Eldery) , sotto il patrocinio del Centro Nazionale Trapianti,della SITO e della SIN,a cui hanno partecipato
relatori di prestigio provenienti da diversi Paesi Europei.
Il Centro Trapianti di Parma collabora attivamente con altri Centri Italiani ed Europei in studi inerenti la
minimizzazione della terapia immunosoppressiva nel ricevente anziano, i rischi del donatore da vivente a
lungo termine e le strategie per ampliare il pool di donatori cadavere e vivente,
In ottemperanza a quanto stabilito a livello regionale si è provveduto nell’anno 2014 al mantenimento del
numero dei pazienti in lista d’attesa raggiungendo l’obiettivo concordato. Infatti al 31/12/2013 il numero
totale dei pazienti in lista d’attesa presso il nostro Centro era di 348 mentre al 31/12/2014 di 351, la maggior
parte dei quali residenti in altre regioni italiane (58.1%).
Il tempo d’attesa tra richiesta della visita pre-trapianto e la sua effettuazione è stato inferiore ai 30 giorni sia
per i candidati della regione che per i pazienti extraregionali.
Nell’anno 2014 sono usciti dalla lista d’attesa 122 pazienti ( 6 deceduti, 22 esclusi, 94 trapiantati ), i nuovi
ingressi sono stati 125 di cui 53 (42.4%) residenti in Emilia-Romagna. Per quanto concerne l’attività di followup, oltre 700 pazienti trapiantati sono seguiti direttamente dal Centro Trapianti secondo protocolli clinici
definiti ed informatizzati.
Per l’anno 2015 il Centro Trapianti di Parma si pone i seguenti obiettivi:
• Contenimento dei pazienti in lista d’attesa secondo quanto verrà concordato a livello Regionale
• Incremento dell’attività di trapianto da vivente ABO incompatibile con alcune modifiche all’ attuale
protocollo di desensibilizzazione per contenere ulteriormente i costi .
• Standardizzazione delle indagini per il monitoraggio immunologico dei pazienti trapiantati nella routine
clinica con particolare riferimento all‘INFgamma, all’ELISPOT ed al dosaggio del CXCL9 urinario
58
• Contributo alla realizzazione dei programmi di ricerca ed educazionali del gruppo di lavoro DESCARTES
• Partecipazione alla realizzazione delle linee guida italiane sul trapianto di rene ed alle linee guida
Europee ERBP sul trapianto renale pre-emptive.
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Dott. Enzo Capocasale, Dott.ssa Elena Cremaschi, Dott. Raffaele Dalla Valle, Dott. Maurizio Iaria,
Dott. Umberto Maggiore, Dott.ssa Maria Patrizia Mazzoni, Dott.ssa Alessandra Palmisano, Dott. Giovanni Piotti
Trapianto di rene a Modena
Nel corso del 2014 sono stati trapiantati 27 pazienti: 22 da donatore cadavere e 5 da donatore vivente di
cui 3 pre-emptive. Particolarmente esiguo il numero di trapianti non standard: un solo trapianto combinato
in un paziente sieropositivo per HIV e un solo doppio trapianto. In effetti il numero di pazienti in lista x
doppio trapianto di rene (7 p.) è decisamente modesto, segno questo di scarsa informazione dei centri
periferici e dei pazienti sui vantaggi che offre questo tipo di trapianto. Anche i pazienti sieropositivi per HIV
sono numericamente pochi in lista: solamente 5. La attività da donatore cadavere è superiore al 2012 e
rappresenta il 20% della attività di trapianto renale in regione.
Per quanto riguarda la attività di trapianto da vivente, a fronte di 16 colloqui informativi, esplicitamente
richiesti dai potenziali donatori, con i relativi gruppi famigliari (22 potenziali donatori) e dopo la prima fase
di screening con esclusioni legate perlopiù a incompatibilità di gruppo, a esami di routine anomali o infine
a candidature ritirate, 13 soggetti (circa il 59%) hanno intrapreso lo studio successivo.
L’esito finale è stato:
• 3 trapianti da donatore consanguineo (madre a figlio in due casi, sorella a fratello nell’altro caso)
• 2 trapianti da donatore non consanguineo (marito a moglie; cognato vs cognato)
• 3 donatori giudicati non idonei (duplicità vascolari in un caso, grave obesità nell’altro e infine proteinuria
nel terzo)
• 3 trapianti non eseguiti per incompatibilità di gruppo
• 2 non accettazione del trapianto da parte del ricevente
• 1 trapianto posticipato per follow-up oncologico del ricevente
• 4 studi (3 gruppi famigliari con 7 potenziali donatori ) ancora in corso
Da segnalare la aumentata frequenza di possibili donatori viventi extracomunitari residenti all’estero ma
disposti a donare un rene al familiare in trattamento emodialitico in Italia. Sono stati individuati almeno 4
emodializzati extracomunitari in dialisi in Provincia di Modena, che hanno un possibile familiare donatore
consenziente, residente all’estero, in paesi (Marocco, Ghana, ed Egitto) che non hanno convenzioni sanitarie
con l’Italia e che, quindi, dovrebbero accollarsi tutte le spese di studio del donatore, della nefrectomia e
dei successivi controlli. Nessuno di questi donatori ha tali possibilità economiche e quindi nessuno studio
è stato intrapreso. Sarebbe auspicabile la individuazione di un percorso appropriato in ambito regionale o
nazionale.
L’età media dei riceventi è stata di circa 51 anni (range: 22 -71 aa), mentre l’età media dei donatori, esclusi
i viventi, è stata di circa 60 anni, (range: 22-79 aa). 15 sono stati i trapianti effettuati su pazienti residenti in
Regione (10 da cadavere e 5 da vivente), pari al 55% dell’attività; tutti erano residenti in provincia di Modena.
Si segnala che prosegue l’attività di trapianto di organo solido in pazienti sieropositivi e nel corso del 2014
è stato sottoposto a trapianto fegato-rene un solo paziente. Sale così a 16 il numero globale di trapianti
eseguiti in questa tipologia di pazienti con risultati di assoluto rilievo sia in termini di funzione del graft
pazienti in lista sia veramente esigua e, contrariamente allo scorso anno non si è notato un incremento
degli inserimenti: quest’anno infatti è stato inserito 1 solo nuovo pazienti: altri 3 pazienti sieropositivi per
HIV stanno completando lo studio per l’inserimento. Come in tutti gli anni passati, nessun rene offerto dal
Coordinamento Regionale è stato rifiutato per motivi organizzativi.
La lista d’attesa in accordo con le Linee Guida regionali è rimasta aperta nel corso del 2014 ai pazienti non
residenti in Emilia-Romagna, tuttavia, per aderire alle indicazioni del CNT sul rapporto ottimale tra pazienti
in lista e numero di trapianti fatti, si è proseguito con la riduzione numerica della Lista Unica di Attesa
concordata tra i tre Centri Regionali. Questo ha comportato tempi di inserimento abituali per i pazienti
regionali ma decisamente molto più lunghi per i pazienti residenti fuori regione. A fine 2014 erano iscritti
sulla Lista d’attesa di Modena 189 pazienti; l’78% di questi era clinicamente attivo mentre il 22% risultava
sospeso per motivi clinici intercorrenti o in attesa di completare le indagini di secondo livello.
Al Centro di Modena i pazienti in Lista residenti in Regione sono 89 (46.8%). L’età media dei pazienti in
lista è 49,6 anni (range: 20-74 aa) e si rileva che 34 pazienti (17.8 %) hanno più di 60 anni e 2 (1%) più di
70 anni. Il 23.7% del totale dei pazienti in lista (45 casi) sono inseriti, in base alle condizioni cliniche e/o
immunologiche, in specifici programmi locali, regionali o nazionali:
59
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
che di sopravvivenza del paziente. E’ comunque importante sottolineare come la presenza di questi
• Ritrapianti: 28 pazienti (14.7% della lista), di cui 25 al 2° e 3 al 3° trapianto;
• Immunizzati: 11 pazienti: 8 inseriti nel protocollo iperimmuni AIRT, 3 nel Protocollo Nazionale Iperimmuni.
• Doppio trapianto: 7 pazienti;
• Combinato fegato-rene: 1 pazienti;
• Utilizzo di donatore HCV+: nessun paziente, tra i 5 viremici, ha accettato questo protocollo; sono peraltro
16 i pazienti in lista HCV+, 11 non viremici.
• Urgenze: 2 per carenza di accessi vascolari
• Riceventi HIV+: 5 pazienti, 4 in posizione attiva
• Attese superiori ai 10 anni: 6 pazienti (tutti, ad eccezione di uno, immunizzati)
L’attività di inserimento in lista, che come sempre si avvale della collaborazione del chirurgo vascolare e
dell’urologo, ha portato complessivamente a 42 nuovi inserimenti mentre 57 sono i pazienti usciti di lista.
In considerazione delle attuali caratteristiche cliniche dei pazienti, sempre più anziani e/o con diverse
comorbidità, diversi Centri Dialisi chiedono visite preliminari all’inserimento, al fine di giudicare se il paziente
possa essere candidabile a trapianto. Questa attività risulta particolarmente impegnativa in quanto si tratta di
pazienti con comorbilità cardio-vascolari in cui il giudizio di ipotetica trapiantabilità scaturisce dalla revisione
di documentazione, non sempre aggiornata, e dal parere collegiale di chirurgo vascolare, urologo e/o
cardiologo che spesso richiedono approfondimenti prima di esprimere un giudizio. Nel corso del 2014 sono
state eseguite 31 valutazioni preliminari: solo in tre casi i centri dialisi di provenienza hanno ottemperato alle
richieste e completato la documentazione quindi solo tre pazienti sono stati inseriti in lista d’attesa.
I pazienti con maggior anzianità di lista e/o di età anagrafica oppure affetti da patologia cardio-vascolare
vengono rivalutati, secondo protocollo, con cadenza annuale: quest’anno sono stati riconvocati 33 pazienti
e 5 di questi (15%) sono stati esclusi dalla lista per non idoneità clinica.
Grazie alla collaborazione con la Chirurgia dei Trapianti di Fegato e Multiviscerale,attualmente diretta dal
Prof. Fabrizio Di Benedetto, prosegue l’attività di inserimento in lista e di trapianto dei pazienti candidati a
trapianto combinato fegato-rene. A fine 2013 in lista d’attesa vi era un solo paziente candidato, uno è stato
trapiantato nel corso dell’anno e una paziente è in corso di valutazione.
L’attività di follow-up viene svolta in due ambulatori dedicati. Nell’arco del primo trimestre post-trapianto
è attivo un ambulatorio di “continuità assistenziale” affidato alla stessa equipe che ha seguito l’immediato
post-operatorio. Allo scadere del terzo mese il paziente viene preso in carico dall’ambulatorio di follow-up
60
che gestisce sia i pazienti trapiantati della Provincia di Modena che i trapiantati presso il Centro di Modena
residenti fuori Provincia o fuori Regione in collaborazione con le Nefrologie di residenza dei pazienti.
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Attualmente sono in follow-up 497 pazienti (475 nel 2011), di cui 25 portatori di trapianto di pancreas (18
combinato con il rene e 7 pancreas isolato). Accanto a questa attività è necessario segnalare anche il follow-up
dei 55 donatori viventi, di cui 51 nefrectomizzati presso il nostro Centro e 4 altrove. E’ poi progressivamente
aumentata la attività di gestione a distanza dei trapiantati in collaborazione con i Centri Nefrologici periferici
di invio dei pazienti (ambulatorio virtuale) con aumento della richiesta di impegno medico per consulenze
telefoniche e della necessità di visite e/o ricovero urgente per eventuali complicanze intercorrenti non
risolvibili in periferia.
Gli obiettivi 2014 sono legati sostanzialmente al recupero numerico della attività di trapianto da cadavere,
al favorire la cultura della donazione in Provincia (36 segnalazioni e 18 donatori utilizzati nel corso del 2013),
ed al potenziamento della attività da vivente sensibilizzando le nefrologie periferiche ed in particolare i
colleghi che seguono gli ambulatori della IRC in pre-dialisi per implementare, ove possibile, il trapianto da
donatore vivente pre-emptive.
Elisabetta Rubbiani, Gianni Cappelli
Il Registro Dialisi e Trapianto dell’Emilia-Romagna
Il 2013 rappresenta il 20° anno di vita del Registro Regionale Emiliano-Romagnolo di Dialisi e Trapianto.
Al di là infatti degli atti istituzionali relativi ai suoi aspetti costitutivi, il primo Report del Registro risale infatti
al 1994, per volere dei nefrologi della Regione, che per primi compresero l’importanza della introduzione
in Regione di un Registro di dialisi quale strumento di sorveglianza della terapia dialitica. Il Registro
avrebbe infatti fornito inizialmente solo dati trasversali, di prevalenza della terapia dialitica, ma nel tempo
sarebbe diventato fonte di dati longitudinali, cioè di informazioni sulla incidenza degli ingressi in dialisi
e perciò, indirettamente, sull’andamento della malattia renale cronica. Si configurava quindi il nascere di
uno strumento con grande potenzialità in termini di analisi epidemiologiche e anche di programmazione
sanitaria. Negli anni successivi anche altre Regioni iniziarono a sviluppare un proprio Registro, ma quello
dell’Emilia-Romagna è rimasto nel mondo nefrologico un esempio e un confronto costante.
Consistenza del Registro
Il 20° Report del Registro Regionale, presentato al Congresso Interregionale della sezione Tosco-LigureEmiliano Romagnola della Società Italiana di Nefrologia (Firenze, 24-25 ottobre 2014) ha mostrato l’elevata
consistenza del Registro, che ammonta infatti ormai a 14.479 records. Il numero indica tutti i soggetti che dal
1994 al 2013 sono stati inseriti nel Registro perché affetti da una malattia renale cronica in terapia sostitutiva
(dialisi, emodialisi, dialisi peritoneale, trapianto).
Fotografando la situazione al 31-12-2013, su un totale di 4.452.782 persone residenti in Emilia-Romagna
(fonte: http://statistica.regione.emilia-romagna.it/servizi-online/statistica-self-service/popolazione/
popolazione-per-eta-e-sesso), 4640 erano in terapia sostitutiva, così distribuita:
• in terapia di dialisi cronica 3.300, di cui
- in dialisi extracorporea 2987
- in dialisi peritoneale 313
• portatori di trapianto renale 1340.
Prevalenza in dialisi cronica
Prendendo in considerazione ora i soli soggetti in terapia dialitica cronica (3.300), risulta una prevalenza
continuo, anche se lento, aumento, se il confronto si fa con gli anni 2000 (Figura 1RD).
800
700
600
500
400
300
200
100
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Figura 1RD - Andamento della prevalenza in dialisi in Emilia Romagna, per milione di abitanti (p.m.p), dal 2000
al 2013: pur nella relativa stabilizzazione degli ultimi tre anni, il fenomeno della prevalenza, osservato nel lungo
termine, mostra comunque un aumento tendenziale.
61
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
regionale di 741.1 p.m.p. . Il dato è sostanzialmente sovrapponibile ai dati degli ultimi 5 anni, tuttavia in
Si conferma il dato storico del rapporto fra emodialisi e dialisi peritoneale, pari al 90.5% dei pazienti in
emodialisi versus 9.5% in dialisi peritoneale. Ogni 100 persone in terapia dialitica cronica in Emilia Romagna
dunque, il 10% è trattato con dialisi peritoneale. Le motivazioni di ciò sono numerose e complesse, ma oggi
diventa fattore causale preminenti la non disponibilità di partner in grado di assistere adeguatamente e
giornalmente a domicilio il paziente, in genere anziano, con patologie complesse, disabile.
Va segnalato inoltre che è molto più frequente il passaggio dalla dialisi peritoneale alla dialisi extracorporea
(16.2% nel 2013), che non viceversa (0.9% da emodialisi a peritoneale). Le ragioni della impossibilità a continuare la dialisi peritoneale sono molteplici: 1) perdita nel tempo di capacità ultrafiltrante del peritoneo 2) insorgere
di complicanze cliniche multiple 3) perdita del partner o sua incapacità a continuare ad assistere il paziente.
Incidenza in dialisi cronica
Il numero dei pazienti incidenti in terapia dialitica cronica è il numero più atteso del Report, perché carico
di significati. Il numero infatti è da considerare, almeno in parte, anche come frutto delle scelte cliniche
adottate in Regione, fortemente indirizzate alla prevenzione secondaria, cioè della progressione della
malattia renale cronica, concretizzatasi nel Progetto PIRP. Nel 2013 sono entrati in dialisi 598 soggetti, pari
a 134 per milione di abitanti. Ragionando in termini di numeri assoluti, abbiamo avuto un fenomeno in
riduzione progressiva dal 2010 (742 nel 2010; 733 nel 2011; 640 nel 2012; 598 nel 2013). Si assiste ad una
vera e propria inversione della tendenza osservata negli anni precedenti, quando soprattutto fra il 2000 e il
2006, si è rilevata una crescita pressocché costante degli accessi alla dialisi. Negli anni successivi, dopo una
fase di relativa stabilizzazione, è iniziata invece una progressiva riduzione ; anche osservando il fenomeno in
termini normalizzati (cioè con la incidenza p.m.p.) si conferma la riduzione (Figura 2RD).
Numero P.M.P. / anno
180
170
160
150
140
130
120
110
100
2000
62
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Anno
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Figura 2RD - Andamento della incidenza in dialisi (per milione di abitanti, p.m.p.) dal 2000 al 2013. L’immagine riporta anche l’andamento medio, che ha un comportamento curvilineo, con una fase di crescita
progressiva, seguito da una stabilizzazione e infine da una riduzione.
Dei 598 pazienti, 62 , pari al 10.3%, hanno iniziato in dialisi peritoneale, mentre 536 (89.6%) hanno iniziato
la terapia dialitica in dialisi extracorporea (Figura 3RD).
DP, n=62
(10.3%)
Dialisi Extracorporea
Numero
assoluto
N.trapianti
%
536
65.7% M
34.3% F
68.5 + 14.8
Dialisi Peritoneale
62
Tutti (EC+DP)
598
67.7% M
32.2% F
66.3% M
33.7% F
EC
DP
60.9 + 18.9
67.7 + 15.4
EC, n=536
(89.6%)
Figura 3RD - Pazienti incidenti in dialisi nel 2013. Sulla sinistra la suddivisione fra le due modalità di trattamento e
sulla destra una tabella con suddivisione per sesso ed età media.
Si tratta di una popolazione con una età media di quasi 68 anni (67.7 +15.4), notevolmente più anziana
nel gruppo entrato in dialisi extracorporea rispetto al gruppo dialisi peritoneale (circa 8 anni in più). Ciò è
diretta conseguenza e conferma delle difficoltà crescenti a condurre dialisi peritoneale in una popolazione
sempre più anziana e allo stesso tempo evidenza del fatto che la dialisi peritoneale stia trovando un suo
spazio in una popolazione con un maggior grado di autonomia personale.
La discrepanza delle età medie nei due trattamenti dialitici, noto da tempo, si è andata progressivamente
accentuando negli anni, come evidenziato in (Figura 4RD).
75
61.6+16.4 Età anagrafica 1994 62+16.4 Dialisi extracorporea 2013: 68.5 70
65
60
55
50
Dialisi peritoneale 2013:60.9 45
40
Figura 4RD – Andamento della età media dei pazienti incidenti in dialisi in Emilia Romagna e suddivisi per modalità
dialitica, dal 1994, anno di nascita del Registro, al 2013, ultimo anno di Report. Il dato copre quindi 20 anni di
osservazione. E’ evidente come, da tempo, sia presente una differenza di età, più elevata per i pazienti in dialisi
extracorporea, e che il fenomeno si sia progressivamente accentuato.
Mortalità in dialisi cronica
Nel 2013 vi sono stati 528 decessi fra i pazienti in trattamento dialitico cronico in Regione. Il tasso grezzo di
mortalità [(N. assoluto decessi x N. medio pazienti prevalenti nell’ anno) x 100] è stato 16.1%.
Ringraziamenti
Si ringraziano per la costante e continua collaborazione tutti i Direttori ed i referenti della Unità di Nefrologia
ed una accuratezza nei dati che ha permesso la realizzazione di un report estremamente affidabile nelle sue
diverse articolazioni.
• S. Ballocchi, Piacenza (Direttore R . Scarpioni)
• V. Dalmastri, Bologna S.Orsola (Direttore S. Stefoni)
• S. David, Parma (Direttore C. Buzio)
• M. Flachi, Rimini (Direttore f.f. A. Rigotti)
• D. Gerra, Parma AUSL
• C. Giovannone, Carpi (Direttore A. Baraldi)
• A. Giudicissi, Cesena (Direttore D.Docci)
• E. Isola, Ravenna (Direttore A. Buscaroli)
• L. Lucchi, Modena (Direttore G. Cappelli)
• E. Mancini, Bologna Malpighi (Direttore A. Santoro)
• F. Mencarelli, Bologna Nefrologia Ped. (Direttore G. Montini)
63
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
della Regione Emilia-Romagna (Figura 5). Solo grazie al loro supporto è stato possibile avere una completezza
• R. Rapanà, Imola (Direttore M. Mandreoli)
• E. Rizzioli, Ferrara AUSL
• G. Russo, Ferrara (Direttore A. Storari)
• A. Stefani, Reggio Emilia (Direttore S. Pasquali)
• L. Zambianchi, Forlì (Direttore G. Mosconi)
Antonio Santoro (Chairman del Registro) ed Elena Mancini (Segretario del Registro)
La prevenzione: il progetto regionale PIRP
L’attività clinico-assistenziale per l’intercettazione ed il follow-up precoce in Emilia-Romagna dei soggetti
affetti da Insufficienza Renale Progressiva (progetto PIRP) è proseguita anche per l’anno 2014.
Accanto all’attività assistenziale, che è l’obiettivo primario del progetto, i Nefrologi hanno ulteriormente
sviluppato il Registro PIRP, con l’inserimento dei dati clinici di nuovi pazienti (pazienti incidenti) e con
l’aggiornamento dati dei pazienti già in carico (pazienti prevalenti).
Complessivamente alla fine del 2014 le informazioni contenute nel Registro riguardano 18.156 pazienti, per
un totale di circa 64.442 visite registrate (Figura 1Pi).
64
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
La Tabella 1Pi. riporta l’elenco aggiornato al dicembre 2014 delle U.O.C di Nefrologia dell’Emilia-Romagna, i
Direttori ed i referenti del progetto PIRP, che in tutti questi anni hanno contribuito allo sviluppo, alla realizzazione ed
al mantenimento delle varie fasi del progetto stesso.
Nel report di quest’anno abbiamo voluto sottolineare alcuni aspetti di novità e rilievo:
• l’adeguamento tecnico-organizzativo del Registro
• le problematiche legate ad un eccesso di mortalità nella popolazione con malattia renale (Excess mortality)
• la presentazione a Convegni e Congressi Nazionali e Internazionali dei risultati scientifici ottenuti
nell’ambito del Progetto PIRP
• la collaborazione con l’Assessorato Regionale e con l’agenzia Sanitaria per lo scambio ed in controllo di
dati
• la Malattia Renale Cronica è entrata a far parte del Piano del Ministero della Salute per la Gestione delle
patologie Croniche
Adeguamenti tecnici
Alla fine del 2013 era stata completata la nuova piattaforma informatica del Registro, con una integrazione
tra il Registro PIRP e la “Rete Sole”. Nel corso del 2014, l’attività di registro si è sviluppata sul nuovo software
e le “facility” tecnologiche hanno velocizzato tutte le attività di inserimento e censimento dei nuovi pazienti,
permettendo di aumentare l’inserimento di nuovi pazienti e di nuove schede del 30% rispetto agli anni
precedenti.
DIRETTORE
REFERENTE
INDIRIZZO
BOLOGNA
MALPIGHI
Elena Mancini
Daniela Cecilia Cannarile
Policlinico S.Orsola-Malpighi
via Palagi, 9 – 40138 Bo
tel 051/6362430 fax 051/6362511
BOLOGNA S.
ORSOLA
Gaetano Lamanna
Claudio Orsi
Policlinico S.Orsola-Malpighi
via Massarenti, 9 – 40138 Bo
tel 051/6363255 fax 051/391336
CARPI
Decezio Bonucchi
Francesco Caruso
Osp. B. Ramazzini
via S. Giacomo, 2 – 41012 Carpi
tel 059/659489 fax 059/659177
CESENA
Dino Docci
Leopoldo Baldrati
Ospedale M. Bufalini
viale Ghirotti, 286- 47023 Cesena
tel 0547/352897 fax 0547/352895
FERRARA
Alda Storari
Giorgia Russo
Arcispedale S. Anna
c.so Giovecca, 203 – 44100 Ferrara
tel 0532/236283 fax 0532/236651
FORLI’
Giovanni Mosconi
Loretta Zambianchi
Ospedale Morgagni-Pierantoni
piazzale S. Solieri, 4 – 47100 Forlì
tel 0543/735305 fax 0543/735360
IMOLA
Marcora Mandreoli
Concetta Fantinati
Ospedale S. Maria della Scaletta
via Montericco, 4 – 40026 Imola
tel 0542/662527 fax 0542/662544
MODENA
Gianni Cappelli
Fabio Olmeda
Ospedale Policlinico
via del Pozzo, 71 – 41100 Modena
tel 059/4222485 fax 059/4222167
PARMA
Salvatore David
PIACENZA
Roberto Scarpioni
Sara De Amicis
Ospedale. “Guglielmo da Saliceto”
via Taverna, 49 – 29100 Piacenza
tel 0523/302176 fax 0523/302174
RAVENNA
Andrea Buscaroli
Mattia Monti
Ospedale S. Maria delle Croci
via Missiroli, 10 – 48100 Ravenna
tel. 0544/285268 fax 0544/285162
REGGIO EMILIA
Sonia Pasquali
Mattia Corradini
Arcispedale Maria Nuova
viale Risorgimento, 80 – 42100 Reggio Emilia
tel 0522/296379 fax 0522/296770
RIMINI
Angelo Rigotti
Marta Flachi
Osp. Degli Infermi
viale Settembrini, 2 – 47023 Rimini
tel 0541/705544 fax 0541/705540
Ospedali Riuniti di Parma
via Gramsci, 14 – 43100 Parma
tel 0521/290343 fax 0521/291777
Tabella 1Pi. Centri partecipanti al registro PIRP; Direttori di Struttura e Referenti per il progetto
65
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
CITTA’
Epidemiologia descrittiva dei pazienti in Registro - Caratteristiche demografiche anno 2014
La popolazione affetta da (MRC), presenta un età avanzata dal momento che i due terzi dei soggetti hanno
un’età maggiore di 70 aa (Figura 2Pi) ed è caratterizzata da una significativa differenza di genere (tra i pazienti
prevalenti circa il 65% sono maschi). Inoltre solo il 42% dei pazienti al momento dell’ingresso in Registro si
presenta completamente autosufficiente, mentre i restanti presentano un qualche grado di impedimento
fisico derivante da numerose co-morbidità.
Figura 2Pi: Pazienti prevalenti nell’anno 2014 suddivisi per classi di età
Caratteristiche dei pazienti incidenti nell’anno 2014
Riguardo le principali nefropatie di base che hanno condotto all’insufficienza renale (Tabella. 2Pi) le
nefropatie vascolari e il Diabete si confermano come le cause più frequenti di MRC (rispettivamente con
una frequenza di incidenza del 57% e del 14%)
66
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Tabella 2Pi. Principali nefropatie di base
“Excess mortality”
E’ noto da tempo che i pazienti con MRC hanno una prognosi più severa rispetto alla popolazione generale
ed una mortalità più elevata. Tuttavia risulta abbastanza difficile stabilire se l‘eccesso di mortalità è legato
al surplus di patologie co-morbide di accompagnamento o alla MRC di per sè. Grazie ad una analisi
statistica della relative survival si è potuto stabilire che dopo cinque anni di osservazione la probabilità di
sopravvivere di un paziente con MRC presente nel Registro PIRP è del 66,8% mente quella di un individuo
residente in regione Emilia- Romagna, che presenta caratteristiche identiche per età e sesso è del 84,8%.
Ogni anno la probabilità di sopravvivenza di un nefropatico si riduce in misura maggiore rispetto a quella
di un individuo matched della popolazione generale (Figura 3Pi). In pratica la presenza di MRC accresce il
rischio di mortalità in modo non proporzionale nelle varie classi di età. Inoltre i pazienti affetti da diabete
mellito o con precedenti eventi cardiovascolari hanno una aspettativa di vita ancora peggiore (Figura 4Pi).
Figura 3Pi. Excess mortality dei pazienti con malattia renale cronica (MRC) rispetto alla popolazione di
riferimento dell’Emilia Romagna. L’excess mortality
rate è evidente nella popolazione con MRC rispetto ad
una popolazione generale (che presenta caratteristiche
identiche per età e sesso) sin dai primi sei mesi risultando
molto più evidente con il passare degli anni.
Figura 4Pi: Relative survival in rapporto alle classi di età e
alle classi di GFR.
Presentazione a Convegni e Congressi Nazionali e Internazionali dei risultati ottenuti
nell’ambito del Progetto PIRP
Il registro PIRP rappresenta una preziosa fonte di dati clinici e di esito per la gestione dei pazienti con
Insufficienza renale. Le analisi derivanti dai dati di registro sono state oggetto di presentazione a Convegni
e congressi nazionali ed internazionali che sintetizziamo nella tabella seguente:
Sede congressuale
Congresso della Società Europea di Dialisi e
Trapianto, Amsterdam giugno 2014
Congresso della Società Italiana di Nefrologia,
Catania ottobre 2014
Tavola rotonda / Titolo relazione
Community Nephrology and CKD cohorts:
A community-based CKD cohort in Emilia-Romagna:
development of a risk stratification tool (A. Santoro, D. Gibertoni)
- Le soglie di definizione della malattia renale cronica vanno adattate all’età? (A. Santoro)
- Come stratificare il rischio nella popolazione con malattia renale cronica: l’esperienza
della regione Emilia Romagna (M. Mandreoli)
- Relative survival as a valuable tool in the evaluation of the risk of death in patients with
chronic kidney disease: a cohort study based on the Italian PIRP registry (D. Gibertoni)
Philadelphia, Novembre 2014.
American Society of Nephrology
Relative survival in CKD patients (D.Gibertoni)
Corso di Aggiornamento in Nefrologia e Metodiche Dialitiche. Milano 6-8 Dicembre 2014
Modalità di progressione della Malattia Renale Cronica (MRC) fino alla fase terminale al
decesso. Traiettorie possibili di progressione (dalla sTabellailità del deficit funzionale alla
progressione rapida) e cause determinanti (A Santoro)
67
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Collaborazione con l’Assessorato Regionale e con l’agenzia Sanitaria
Il Registro PIRP è ora arricchito con il flusso continuo di dati amministrativi regionali che riguardano la
mortalità e le ospedalizzazioni dei pazienti con MRC (ufficio dr.ssa Verdini). L’integrazione con questi flussi
ha permesso di poter disporre di dati certi sugli esiti dei pazienti (es. mortalità), sugli eventi cardiovascolari
fatali e non, sulle ospedalizzazioni.
L’integrazione con il flusso dei dati amministrativi, unico esempio in Italia ha reso possibile l’analisi della
relative survival e permetterà nel corso del 2015 di poter stimare il costo di gestione della MRC in fase
di terapia conservativa. Dall’esperienza del Registro PIRP è nata una ulteriore collaborazione di analisi
riguardante i dati aggregati dei pazienti che vengono dimessi dalle strutture ospedaliere della Regione con
“DRG nefrologico”, nell’ambito delle valutazioni del Piano nazionale esiti (ufficio dr. De Palma).
La Malattia Renale Cronica è entrata a far parte del Piano del Ministero della Salute per la
Gestione delle patologie croniche
Il Ministero della Salute ha varato il documento di indirizzo per la malattia renale cronica (www.salute.gov.it/
imgs/C) approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 5 agosto 2014. In questo documento viene dato risalto
a programmi e strategie di prevenzione e, tra i modelli assistenziali presi in esame, si sottolinea la validità e
l’esempio del Progetto PIRP, dal quale sono state mutuate alcune parti del documento di indirizzo.
Nel documento viene inoltre in analogia al progetto PIRP viene prevista la creazione di un registro nazionale
di patologia con la finalità di raccogliere i dati epidemiologici fondamentali, quali l’incidenza e la prevalenza
delle nefropatie, i trend temporali, le differenze tra aree geografiche, la sopravvivenza dei pazienti affetti ecc.
Sempre in collaborazione con il Ministero della Salute (settore Programmazione) è stato elaborato un piano
attuativo per la gestione della MRC che deve vedere la collaborazione dei MMG (identificazione precoce,
programmi di prevenzione, educazione ai corretti stili di vita) e degli specialisti nefrologi che dovranno
occuparsi della gestione delle complicanze più severe e delle fasi di progressione rapida della malattia.
Antonio Santoro e Marcora Mandreoli
Si ringraziano per il continuo e proficuo contributo alla riuscita del progetto PIRP, i Direttori delle U.O.C.
complesse della Regione ed i loro collaboratori (referenti locali del progetto): Leopoldo Baldrati, Alberto
68
Baraldi, Andrea Buscaroli, Carlo Buzio, Daniela Cecilia Cannarile, Gianni Cappelli, Francesco Caruso, Mattia
Corradini, Salvatore David, Carlo Feletti, Marta Flachi, Mattia Monti, Giovanni Mosconi, Fabio Olmeda,
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Claudio Orsi, Sonia Pasquali, Angelo Rigotti, Giorgia Russo, Roberto Scarpioni, Sergio Stefoni, Alda Storari,
Loretta Zambianchi.
Trapianto di cuore
Nel 2014 il Centro trapianti di cuore di Bologna ha eseguito 17 trapianti di cuore (figura 21) di cui 1 combinato
con il fegato ed 1 con il rene. Il programma regionale di trapianto è iniziato nel 1991, da allora al 31-12-2014
sono stati complessivamente effettuati 638 trapianti.
Il numero dei trapianti eseguiti per milione di abitante è stato, nel 2014, di 3,9 p.m.p., dato lontano dal
fabbisogno teorico regionale di 10 trapianti/p.m.p./anno.
L’età media dei donatori utilizzati in regione ha ovviamente influenzato le performance del Centro trapianti
di cuore, anche se viene valutata l’idoneità dei cuori fino a 65 anni di età del donatore tramite l’esecuzione
di eco stress farmacologico, che viene attuato anche in caso di cuori più “giovani”, ma ritenuti “marginali”
per altre cause.
43
19
19
19
1993
1994
1995
27
33
35
28
25
24
22
33
32
27
26
20
20
2013
35
33
42
2012
41
14
17
2014
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1992
1991
4
Figura 21. Attività di trapianto di cuore in Emilia - Romagna, anni 1991-2014
La percentuale di organi prelevati in regione rispetto al numero di organi teoricamente disponibili (pari al
numero dei donatori utilizzati in regione), definita come “indice di prelievo” (Caldes 1), è stata del 15,2%,
mentre la percentuale di organi complessivamente trapiantati rispetto a quelli prelevati in regione, definita
come “indice di trapianto” (Caldes 2) è stata pari al 113,3% a dimostrazione dell’attenzione del Centro
trapianti ad accettare e trapiantare anche organi generati fuori regione, oltre a quelli giudicati idonei “in
casa” (tabella 13).
Nella figura 22 sono riportati il numero e la provenienza dei cuori offerti dal CRT-ER al Centro trapianti, con
cuori offerti.
Provenienza
OFFERTA
Emilia - Romagna
8
47,1%
Provenienza
FUORI
Emilia - Romagna
9
Trapiantati
CENTRO TRAPIANTI
BOLOGNA - CUORE
altro centro
Fuori ER
ORGANI OFFERTI
147
TRAPIANTATI
17
11,6%
119
9%
NON UTILIZZATI
130
28
88,4%
81%
ER
52,9%
12
0,0%
9,2%
No trapianto
17
1
LOMBARDIA
6
PIEMONTE
3
VENETO
2
90,8%
Fuori ER
Organi utilizzabili
10
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
:
12
LAZIO
118
INDICE DI ACCETTAZIONE - Centro Trapianti e Regionale
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
Altro Centro Tx
Fuori ER
(17 + 10)
=
63,0%
* organi effettivamente trapiantabili:
organi trapiantati più gli organi trapiantati in altro
centro esclusi quelli offerti per urgenza (2 organo)
Figura 22. Allocazione organi offerti dal CRT-ER al Centro Trapianti: Cuore - Bologna anno 2014
69
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
il relativo esito: trapiantato o non utilizzato. Nella tabella 17 sono analizzate le cause di mancato utilizzo dei
TOTALE OFFERTE
N. OFFERTE
TX ALTRO CENTRO
NO TX
ORGANI
UTILIZZABILI
NON IDONEO
56
2
54
1
NO RICEVENTI
57
7
50
7
CONTEMPORANEITA'
3
0
3
0
CAUSA DI MANCATO UTILIZZO
OFFERTA NON CONGRUA
1
1
0
0
ALTRO
13
2
11
2
130
12
118
10
TOTALE
Tabella 17. Cause di mancato utilizzo degli organi offerti: Cuore - Bologna
CLASSE di ETA'
N. DONATORI
%
0-14
4
23,5
15-24
1
5,9
25-34
1
5,9
35-44
6
35,3
45-54
5
29,4
55-65
0,0
66-75
0,0
75+
0,0
TOTALE
17
100,0
GRUPPO AB0
Num.
%
0
5
29,4
A
10
58,8
B
2
11,8
AB
0
0,0
TOTALE
17
100,0
Tabella 18. Caratteristiche dei cuori da cadavere accettati e trapiantati dal Centro di Trapianti di Bologna, anno 2014
1
1
1
10
2
Regione 58,8%
Extra Regione 41,2%
RESIDENZA del
RICEVENTE
Cuore
EMILIA ROMAGNA
10
Campania
Liguria
1
70
1
1
Cuore +
Fegato
Cuore + Rene
1
1
Totale
trapianti
N.
pazienti
%
10
10
58,8
1
1
5,9
1
1
5,9
Prov. Aut. Trento
1
1
1
5,9
Puglia
1
1
1
5,9
Sardegna
1
Toscana
1
TOTALE
15
1
1
1
5,9
1
2
2
11,8
1
17
17
100,0
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Figura 23. Trapianto Cuore - Bologna: distribuzione dei riceventi per regione di residenza, anno 2014
Per calcolare correttamente l’indice di accettazione del Centro trapianti regionale, bisogna prendere in considerazione, dei cuori non utilizzati, solo quelli rifiutati e trapiantati altrove, per cui l’indice è stato, nel 2014,
del 63,0% al netto dei cuori ceduti per urgenza (2 organi). Un solo cuore generato in regione è stato “perso”
perché proveniva da un donatore a rischio non valutabile, quindi ceduto come eccedenza e trapiantato dalla
rete nazionale. Gli altri 9 cuori offerti e trapiantati da altri centri non sono stati utilizzati per le seguenti motivazioni: 4 per mancanza riceventi isogruppo, 1 casi per non idoneità, 1 per rischio infettivo del donatore, 1 per
livello di rischio non valutabile del donatore, 1 per impossibilità di eseguire ecocardio sul donatore a causa di
un gravissimo pneumomediastino ed 1 per ricevente in anticipo “caldeggiato” non più trapiantabile.
La tabella 18 descrive le caratteristiche (classi di età e gruppo sanguigno) dei 17 cuori trapiantati a Bologna.
Figura 2CU Sopravvivenza organo (cuore) a 1 anno a
Bologna ed in Italia
Figura 1CU Sopravvivenza pazienti trapiantati di
cuore a 1 anno a Bologna ed in Italia
L’età media dei donatori dei cuori trapiantati nel 2014 è stata di 33,2 anni (range 0-54 anni), la mediana
di 40 anni. I pazienti trapiantati sono stati 17 (nessun ritrapianto precoce), 10 (58,8%) erano residenti in
Emilia-Romagna, 7 (41,2%) di provenienza extraregionale (figura 23 e tabella 14). La mortalità in lista per
i trapianti isolati di cuore, calcolata secondo i criteri utilizzati dal CNT, è stata del 10,0%, (6,6% in Italia) il
tempo medio di attesa dei trapiantati 302 giorni (0,83 anni). L’attesa media, calcolata sulla consistenza di
lista al 31-12-2014 era di 615 giorni (1,68 anni). Il drop-out, cioè l’uscita di lista per eccessivo aggravamento
delle condizioni cliniche che ha determinato inidoneità al trapianto, si è verificato in 2 casi.
Nelle Figure 1CU e 2CU sono riportate le curve di sopravvivenza, rispettivamente del paziente e dell’organo,
per i trapianti di cuore eseguiti a Bologna, paragonate con quelle globali italiane. Le curve si riferiscono ai
trapianti di cuore nell’adulto 2000-2012, e si basano, a livello nazionale sul 95,5% dei casi, a Bologna sul
99,5%; i dati sono certificati dal Centro Nazionale Trapianti.
Nella tabella seguente vengono riportate le sopravvivenze a 1 anno, dell’organo e del paziente, nel ricevente
adulto, relative all’intera casistica, ma anche “normalizzate”, così da consentire un confronto tra i centri,
perché i risultati vengono valutati in rapporto a un identico case-mix.
71
Sopravvivenza ad 1 anno
SOPRAVVIVENZA
SOPRAVVIVENZA NORMALIZZATA
PAZIENTE
ORGANO
PAZIENTE
ORGANO
BOLOGNA
91,1
90,4
94,8
94,7
ITALIA
83,0
82,4
94,0
93,7
Trapianto di cuore, polmone, e trattamento non farmacologico dello
scompenso cardiaco avanzato a Bologna
Nel 2014 l’attività trapianti di cuore a Bologna è stata condizionata dall’ulteriore calo della disponibilità
di organi utilizzabili rispetto al totale pool dei donatori (nel 2014 il cuore è stato prelevato solo nel 15%
dei donatori in Emilia Romagna e il 19% in Italia) registrando la numerosità più bassa degli ultimi 20 anni.
Ciononostante, sono stati effettuati 2 trapianti combinati (un cuore-rene e un cuore-fegato) e 3 trapianti
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
TRAPIANTI DI CUORE ANNI
2000-2012
pediatrici, mantenendo la numerosità di questa attività particolare in linea con gli anni precedenti (figura 21).
L’andamento dei trapianti in Regione è in linea con la tendenza nazionale, giunta ad una numerosità di
trapianti di cuore tra le più basse in Europa: nel 2013 in Italia sono stati effettuati 3.6 trapianti per milione di
abitanti, contro il 6.5 della Francia, 7.5 dell’Austria, 5.3 della Spagna e 3.8 della Germania. Nel 2007 in Italia
erano stati effettuati 5.4 trapianti di cuore per milione di abitanti.
Nel 2014 l’età media dei donatori per riceventi adulti è stata di 38 anni (mediana di 42), con una maggior
prevalenza maschile (70%, 10 donatori).
Dei 17 pazienti trapiantati, 10 (59%) risiedevano nella regione Emilia-Romagna, 2 hanno ricevuto un
trapianto combinato (1 cuore/fegato e 1 cuore/rene) e 4, di cui un pediatrico adulto, sono stati seguiti nel
loro percorso dall'Equipe di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e dell'Età Evolutiva. L'età media dei
riceventi è stata di 42, 44 anni (range di 1 ± 66) a seguito di un tempo medio di attesa in lista di 302 giorni
(10 mesi).
Al 31 Dicembre 2014 tra i pazienti iscritti in lista l'età media era di 52,87 anni mentre il tempo medio di
attesa è stato di 615 giorni (1 anno e 8 mesi) e sempre a questa data sono risultati ancora in lista 45 pazienti,
3 dei quali in attesa di un trapianto combinato (1 cuore/polmone, 1 cuore/rene, 1 cuore/fegato) mentre 4
sono pazienti pediatrici.
Nel corso del 2014, 8 pazienti sono purtroppo deceduti in lista, facendo salire la mortalità dal 7,5% del 2013
all’10% nel 2014, questo a sottolineare la gravità delle condizioni cliniche in cui si trovano i pazienti in attesa
di un organo compatibile. Tutto ciò trova conferme dal numero crescente degli screening pre-trapianto
eseguiti in urgenza nei reparti rispetto a quelli eseguiti in modalità ambulatoriale. I pazienti non più idonei
o usciti perché migliorati, sono anch'essi aumentati da 2 nel 2013 a 10 nel 2014.
Il DH Trapianti dell'Ospedale S.Orsola-Malpighi, grazie all'attività coordinata del personale medico,
infermieristico e universitario, ad oggi segue 403 pazienti trapiantati, 20 dei quali sottoposti a trapianto
combinato (7 cuore/rene, 11 cuore/fegato, 1 cuore/polmone, 1 cuore/rene/fegato).
I risultati del Programma Trapianti di cuore mostrano una sopravvivenza tendenzialmente superiore alla
media nazionale, considerando i trapianti effettuati negli ultimi 14 anni: ad un anno questa è del 90%,
mentre a cinque anni è dell’ 81% ; 10 anni: 66%; 15 anni: 49%. Tuttavia, negli ultimi anni, la contrazione della
numerosità dei trapianti, associata ad un aumento dell’età dei donatori e della criticità dei riceventi, ha visto
un peggioramento dei risultati in termini di sopravvivenza complessiva, prevalentemente secondario ad un
aumento della mortalità precoce.
72
L’attività ambulatoriale viene continuamente supportata dai risultati che la ricerca riesce a ottenere: il
monitoraggio immunologico, lo studio dei diversi fenotipi associati al rigetto anticorpo-mediato e lo
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
studio della vasculopatia coronarica rappresentano gli argomenti maggiormente studiati anche grazie alle
collaborazioni nazionali ed internazionali di cui si avvale il gruppo di ricercatori.
Ogni anno i risultati vengono presentati a congressi internazionali (International Society of Heart and
Lung Transplantation ISHLT, World Transplant Congress WTC, European Society of Organ Transplantation
ESOT, European Cardio Thoracic Transplant Association ECTTA) e nazionali (Società Italiana del Trapianto
d’Organo, SITO) e trovano immediata applicabilità nell’attività clinica.
In questo contesto, l’attività di ricerca, frutto di collaborazione integrata con il servizio di Anatomia Patologica e
con il laboratorio di Immunogenetica del Policlinico, ha consentito di ottenere risultati in grado di modificare
la pratica clinica del Centro per quanto riguarda le allocazioni e la gestione dei riceventi allo-immunizzati.
Nella figura sottostante (panel A) è evidenziata la sopravvivenza dei pazienti trapiantati nell’epoca 20002005, prima che fosse disponibile l’attuale metodica di rilevazione degli anticorpi anti HLA. Il siero dei
pazienti è stato ri-analizzato con la metodica Luminex e ha consentito di mostrare come la presenza di
anticorpi circolanti prima del trapianto sia in grado di condizionare la sopravvivenza post-trapianto.
Figura 1TXC: sopravvivenza complessiva
1999-2003
1anno: 95% 5 anni: 81%
2004-2008
1anno: 94% 5 anni: 86%
2009-2014
1anno: 89% 5 anni: 71%
Figura 2TXC: sopravvivenza per Ere
virtuale, evitando di allocare organi non compatibili ai pazienti con anticorpi circolanti. Il Panel B mostra che
i pazienti allocati con cross match virtuale hanno la stessa sopravvivenza di quelli senza anticorpi anti HLA.
73
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Alla luce di questi dati, dopo il 2008 è stato implementato un algoritmo di allocazione basato sul cross-match
Nel 2014, in seguito alla approvazione del Comitato Etico dell'ospedale, è stato avviato lo studio ClinHeart, che nel corso dei prossimi cinque anni cercherà di fare un quadro più completo dell'attività del
sistema immunitario dei nostri pazienti, ricorrendo a test come il CylexImmuknow, il QuantiFeron Monitor
(QFM) un nuovo test che permette di misurare la quantità plasmatica di IFN-γ prodotto in seguito ad
immunostimolazione del campione, e al dosaggio degli anticorpi anti-HLA donatore-specifici e fissanti il
C1q. Inoltre, è in corso la valutazione degli eventi di rigetto mediante il test AlloMap, da anni in routine negli
Stati Uniti e che ha permesso di ridurre il numero di biopsie eseguite.
Supporti circolatori meccanici
LVAD ‘long-term’ impiantabili
Dal 2010 al 2014 risalutano essere stati impiantati, presso la nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria,
n=10 ‘long-term’ LVAD a flusso continuo (n=6 HeartWare HVAD, n=4 Jarvik 2000,) su n=10 pazienti adulti
(tutti uomini; età media 55.8 anni, range: 33-66 anni) in scompenso cardiaco refrattario per cardiomiopatia
dilatativa post-infartuale (n=7) ed idiopatica (n=3).
Il profilo INTERMACS (Interagency Registry for Mechanically Assisted Circulatory Support) dei pazienti al
momento dell’impianto è stato 4 in n=5 casi, 3 in n=4 casi e 2 in n=1 caso.
Significato del trattamento è stato ponte a trapianto cardiaco (‘bridge to transplantation’, BTT) in 6 casi (di
cui 5 in relazione ad un quadro di ipertensione pomonare severa ed irreversibile al test farmacologico),
supporto permanente (‘destination therapy’, DT) in 3 casi e ‘bridge to candidacy’ (BTC), per necessità di
valutazione nel tempo della potenziale candidabilità a trapianto, in 1 caso.
Il successo globale (in termini di ‘recovery’, dimissione e trapianto) della popolazione di pazienti descritti è
stato del 70%. La mortalità intra-ospedaliera è stata del 30% (n=3 casi) per insufficienza multiorgano, sepsi
e sanguinamento, rispettivamente. Un singolo paziente (10%) ha richiesto supporto temporaneo in ECMO
per insufficienza ventricolare destra acuta post-LVAD. Sette pazienti (70%) sono stati dimessi con successo. Il
tempo medio di supporto è stato di 275.9 giorni (range: 2-1031 giorni) con n=3 casi di supporto superiore
all’anno (481, 542 e 1031 giorni rispettivamente). Un singolo paziente (10%) è stato trapiantato dopo 481
giorni di supporto. Due pazienti (20%) sono deceduti durante il follow-up dopo 110 ed 85 giorni di supporto
per sindrome ipovolemica ed emorragia cerebrale, rispettivamente. Infezione del cavo di alimentazione
‘driveline’ si è verificata in 2 pazienti (20%) portatori in un caso di Jarvik 2000, in corrispondenza del
74
‘pedestal’ di ancoraggio su teca cranica, trattata chirurgicamente con buon esito; e di HeartWare HVAD
in corrispondenza del tramite trans-addominale, trattata chirurgicamente e con ausilio di ‘VAC therapy’
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
con successo. Quattro pazienti (40%) risultano ancora essere in supporto (da 1031, 542, 308 e 155 giorni,
rispettivamente) ed a domicilio, quindi sottoposti a periodici controlli ambulatoriali, mensilmente, presso la
nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria.
ECMO veno-arteriosi (assistenze meccaniche cardiocircolatorie paracorporee a breve termine)
Nell’anno 2014 risalutano essere stati impiantati, presso la nostra Azienda Opedaliero-Universitaria, n.20
dispositivi di assistenza meccaniche cardiocircolatorie paracorporee a breve termine tipo ECMO arterovenosi (n=13 Cardiohelp, n=5 RotaFlow, n=2 Levitronix CentriMag) su n=20 pazienti adulti (n=13 uomini;
età media 54.9 anni, range: 37-73 anni) in shock cardiogeno refrattario.
Indicazioni al supporto meccanico sono state: difficoltà di svezzamento dal bypass cardiopolmonare in
termini di sindrome post-cardiotomica (n=10), ‘graft failure’ primaria polmonare (n=4), ‘graft failure’ primaria
cardiaca (n=1), post-LVAD (n=1); shock cardiogeno di pazienti in scompenso cronico da cardiopatia dilatativa
già in lista di attesa per trapianto d’organo (n=4).
Un settaggio periferico dell’ECMO è stato realizzato in 10 (50%) casi e centralmente in 10 (50%). Il tempo
globale medio di supporto è stato 6.05 giorni (range: 1-17 giorni). Sette pazienti (35%) sono deceduti
durante il supporto in ECMO per insufficienza multiorgano, sepsi o sanguinamento.
Il successo globale della popolazione descritta, in termini di sopravvivenza in ECMO (n=13), svezzamento
dal supporto meccanico per recupero della funzione miocardica (n=12, 60%) e ponte a trapianto cardiaco
(n=1, 5%) è stato 65%. Dieci pazienti (50%) sono stati dimessi con successo.
Attività di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva
Durante l’anno 2014 sono stati eseguiti presso l’Unità Operativa di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età
Evolutiva del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna 4 trapianti di cuore.
L’età media al trapianto è stata di 15,3 anni ( range min 1,7 – max 29,4 anni ), il tempo di attesa medio è stato
di 11,5 mesi ( range 2 – 25 mesi ). Abbiamo sottoposto a trapianto cardiaco un paziente adulto ( GUCH )
affetto da una cardiopatia congenita complessa precedentemente trattata chirurgicamente.
Tre pazienti presentavano una cardiomiopatia primitiva; di questi 1 paziente era portatore di assistenza
circolatoria meccanica extracorporea (Berlin Heart ) come bridge al trapianto da circa 16 mesi.
Attualmente presso il nostro centro sono in lista trapianto quattro pazienti con una età media di 17,2 anni (
range min 2 – max 44 ).
Trapianto di polmone
Nel 2014 il programma trapianto di polmone ha eseguito sette trapianti di questi, sei bi-polmonari ed un
monopolmonare per un totale di 15 organi trapiantati. Quattro trapianti bi-polmonari sono stati eseguiti
su riceventi con diagnosi di fibrosi polmonare idiopatica, due trapianti (un monopolmonare ed un bi
polmonare) su pazienti con diagnosi di enfisema polmonare in fase avanzata, ed un bi-polmonare è stato
eseguito per un quadro di ipertensione polmonare primitiva. Quattro pazienti erano residenti nella nostra
regione, mentre i rimanenti giungevano al nostro centro riferiti da altre regioni. In cinque casi su sette, per
prevenire nell’immediato post-operatorio il rischio di primary graft disfunction (PGD), è stato applicato il
protocollo di ECMO “prolungato dalla sala” mantenuto nel post-operatorio per una media di 3,3±1,2 giorni,
abbattendo in maniera significativa l’incidenza della PGD. L’età media dei nostri riceventi è stata 52 anni (3264 anni), tre di questi erano ospedalizzati per un quadro di severa insufficienza respiratoria pur non avendo i
dei donatori utilizzati è stata di 47 anni, cinque delle 7 donazioni provenivano da rianimazioni extraregionali.
Guido Frascaroli, Gaetano Gargiulo, Francesco Grigioni, Giuseppe Marinelli
a nome di tutti i professionisti della Azienda Ospedaliera S. Orsola Malpighi e
della regione Emilia-Romagna coinvolti nel programma
75
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
criteri per usufruire del programma urgenze. Un paziente rientrava nel programma iperimmuni. L’età media
Trapianto di fegato
Nel 2014 sono stati eseguiti in regione (figura 24) 110 trapianti di fegato, 5 in meno rispetto all’anno
precedente, di cui 108 da donatore cadavere e 2 da donatore vivente. Dall’inizio del programma (Bologna
1986, Modena 2000) al 31-12-2014 sono stati eseguiti 2.376 trapianti, 2.318 da cadavere e 58 da vivente
(donatore familiare, o trapianto domino): 1.736 a Bologna e 640 a Modena. Nell’anno sono stati effettuati 2
trapianti di fegato splittato (1 a Bologna e 1 a Modena), 1 trapianto fegato e cuore a Bologna e 7 trapianti di
fegato e rene di cui due con rene in doppio (6 a Bologna e 1 a Modena). Il numero dei trapianti in regione
ha raggiunto il valore di 25,1 p.m.p., dato che, come negli anni precedenti, supera i livelli di eccellenza
mondiale raggiunti in Spagna.
Cadavere
51
59
44
40
73 81
3
2
72
83
71
78
72
68
2014
45
82
1
2013
52
83
74 101 92
84
2011
32
3
2012
39
4
2010
49
10
87 85
2
2009
54
16
1
94
2008
48
10
3
2006
2000
43
2014
2003
1999
38
2013
2002
1998
2001
1997
1989
32
2011
1988
43
2012
76
1996
76
1995
77
2010
85
2009
95
1993
76
1994
64
2008
58
2007
54
1992
39
1991
26
2006
14
2005
19
1990
20
2004
28
2003
1987
19
2002
9
2001
3
1986
1
75
2005
77
2007
104
BOLOGNA
2004
Vivente
70
2
MODENA
EMILIA - ROMAGNA
76
76
95
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
95 115 114 115 106 153 137 134 141 116 126 103 116 115 108
2014
64
110
2
2013
58
2012
54
2011
39
2010
26
127
1 105 119
3
2
2009
14
156
3 139 138 144
3
2 4
2008
19
2004
20
2003
28
2002
19
2001
9
2000
3
1986
125 130 126
10 16 11 107
1
2007
38
2006
38
2005
2000
10
Figura 24. Attività di trapianto di fegato in Emilia - Romagna, anni 1986 - 2014
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
45
66,2%
Provenienza
FUORI
Emilia - Romagna
23
altro centro
ER
ORGANI OFFERTI
209
TRAPIANTI
68
124
32,5%
59,3%
ER
33,8%
NON UTILIZZATI
40,7%
141
85
67,5%
Fuori ER
Fuori ER
13
32
9,2%
22,7%
68
:
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
(68 + 3)
=
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
68 + 40
:
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
(68 + 40 + 3)
=
97,3%
13
MODENA
13
Fuori ER
32
1
LOMBARDIA
14
96
MARCHE
1
68,1%
PIEMONTE
8
No trapianto
95,8%
INDICE DI ACCETTAZIONE - Regionale
ER
LAZIO
INDICE DI ACCETTAZIONE - Centro Trapianti
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
Altro Centro Tx
Trapiantati
CENTRO TRAPIANTI
BOLOGNA - FEGATO
Provenienza
OFFERTA
Emilia - Romagna
TOSCANA
6
VENETO
2
Organi utilizzabili
3
* organi effettivamente trapiantabili: organi trapiantati più
gli organi trapiantati in altro centro esclusi quelli offerti per
urgenza (2 organi), per programma Nazionale pediatrico
(3 organi e 4 split sx), offerte macroarea (9 organi) e quelli
recuperati dall'altro centro regionale (13 ogani).
Figura 25. Allocazione organi offerti dal CRT-ER al Centro Trapianti: Fegato - Bologna anno 2014
26
altro centro
ER
ORGANI OFFERTI
136
65,0%
TRAPIANTATI
40
Provenienza
FUORI
Emilia - Romagna
14
Trapiantati
CENTRO TRAPIANTI
MODENA - FEGATO
Provenienza
OFFERTA
Emilia - Romagna
76
29,4%
55,9%
ER
35,0%
NON UTILIZZATI
44,1%
96
60
70,6%
Fuori ER
12
6
12,5%
6,3%
40
:
(40 + 3)
12
6
LOMBARDIA
3
No trapianto
MARCHE
2
78
PIEMONTE
1
81,3%
Fuori ER
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
12
BOLOGNA
Fuori ER
INDICE DI ACCETTAZIONE - Centro Trapianti
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
Altro Centro Tx
ER
=
Organi utilizzabili
3
93,0%
INDICE DI ACCETTAZIONE - Regionale
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
68 + 40
:
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
(68 + 40 + 3)
=
97,3%
* organi effettivamente trapiantabili: organi trapiantati
più gli organi trapiantati in altro centro esclusi quelli
offerti per macroarea (3 organi) e quelli recuperati
dall'altro centro regionale (12 organi)
Figura 26. Allocazione organi offerti dal CRT-ER al Centro Trapianti: Fegato - Modena anno 2014
CAUSA DI MANCATO UTILIZZO
TOTALE OFFERTE
N. OFFERTE
TX ALTRO CENTRO
NO TX
ORGANI
UTILIZZABILI
NON IDONEO
99
36
63
1
NO RICEVENTI
7
2
5
2
PATOLOGIA DELL'ORGANO
11
0
11
0
RISCONTRO BIOPTICO
1
0
1
0
CONTEMPORANEITA'
1
1
0
0
LIVELLO RISCHIO DONATORE
5
0
5
0
MOTIVI ORGANIZZATIVI
1
0
1
0
LISTA UNICA
2
1
1
0
ALTRO
14
5
9
0
141
45
96
3
TOTALE
Tabella 19. Cause di mancato utilizzo degli organi offerti: Fegato - Bologna, anno 2014
TX ALTRO CENTRO
NO TX
ORGANI
UTILIZZABILI
NON IDONEO
74
16
58
1
NO RICEVENTI
3
1
2
2
PATOLOGIA DELL'ORGANO
7
0
7
0
LIVELLO DI RISCHIO
3
0
3
0
LISTA UNICA
1
0
1
0
ALTRO
TOTALE
8
1
7
0
96
18
78
3
Tabella 20. Cause di mancato utilizzo degli organi offerti: Fegato - Modena, anno 2014
Rispetto al numero di organi teoricamente disponibili (pari al numero dei donatori utilizzati), la percentuale
di organi prelevati, definita come “indice di prelievo” (Caldes 1), è stata del 91,9%, mentre la percentuale
di organi complessivamente trapiantati rispetto agli organi prelevati, definita come “indice di trapianto”
(Caldes 2), è stata del 118,7% e dimostra l’efficienza dei Centri regionali nell’utilizzo delle offerte provenienti
da altre aree (tabella 13). I 70 trapianti eseguiti a Bologna sono stati effettuati su 68 pazienti (2 ritrapianti
precoci): 45 (66,2%) erano residenti in Emilia-Romagna, 23 (33,8%) in altre regioni o all’estero (S. Marino).
I 40 trapianti effettuati a Modena nel 2014 sono stati eseguiti su 39 pazienti (un ritrapianto precoce), 30 (76,9%)
77
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
TOTALE OFFERTE
N. OFFERTE
CAUSA DI MANCATO UTILIZZO
erano residenti in Emilia-Romagna, 9 (23,1%) in altre regioni italiane.
Nelle figure 25 e 26 sono riportati il numero e la provenienza dei fegati offerti dal CRT-ER ai due Centri
Trapianto di fegato regionali, con i relativi esiti: trapiantati o non utilizzati. Bologna ha trapiantato 12
fegati non utilizzati da Modena, Modena 13 non utilizzati da Bologna, attuando una fattiva collaborazione
nell’ambito della rete regionale trapianto di fegato, nel rispetto dell’allocazione su lista unica.
Il bilancio del 2014 tra i fegati da cadavere donati in Emilia-Romagna e quelli trapiantati in regione è stato di
+15 fegati interi (tabella 8). Nelle tabelle 19 e 20 sono analizzate, per Bologna e Modena, le cause di mancato
utilizzo dei fegati loro offerti nell’arco dell’ultimo anno provenienti dall’Emilia-Romagna o da fuori regione.
Per calcolare correttamente l’indice di accettazione dei Centri trapianto regionali, a causa dell’operatività
della lista unica regionale, bisogna prendere in considerazione, dei fegati non utilizzati, solo quelli rifiutati e
trapiantati fuori regione: l’indice è stato quindi, nel 2014, del 95,8% per Bologna e del 93,0% per Modena.
Considerando le performance di accettazione della rete regionale però, l’indice di accettazione regionale è
stato del 97,3% (come già detto Bologna ha trapiantato 12 fegati assegnati inizialmente a Modena, e Modena
13, dopo una iniziale assegnazione a Bologna, 12 organi hanno seguito l’allocazione nazionale pediatrica,
17 le urgenze/rese urgenze di macroarea, 4 le urgenze/rese urgenze nazionali). In conclusione, nell’arco del
2014 solo 3 fegati sono stati “persi” dalla rete regionale: 2 di gruppo AB e 1 di gruppo A pediatrico offerto
per giovane adulto. La tabella 21 descrive le caratteristiche (classi di età e gruppo sanguigno) dei fegati
da cadavere trapiantati a Bologna, l’età media di tali donatori utilizzati a Bologna nel 2014 per trapianto di
fegato è stata di 58,9 anni (range 14-86 anni), la mediana 62 anni. La figura 27 illustra la distribuzione dei
pazienti trapiantati di fegato da cadavere e vivente a Bologna, per residenza dei 68 riceventi.
78
CLASSE di ETA'
Numero
%
0-14
1
1,5
15-24
1
1,5
25-34
5
7,4
35-44
11
16,2
45-54
8
11,6
55-65
12
17,6
66-75
16
23,5
75+
14
20,6
TOTALE
68
100,0
GRUPPO AB0
Numero
%
0
24
35,3
A
34
50,0
AB
2
2,9
B
8
11,8
TOTALE
68
100,0
Tabella 21. Caratteristiche dei fegati da cadavere accettati e trapiantati dal Centro di Trapianti di Bologna, anno 2014
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
2
1
estero 1
45
4
Regione 66,2%
Extra Regione 33,8%
1
3
1
4
5
1
RESIDENZA del
RICEVENTE
Fegato
EMILIA ROMAGNA
44
Calabria
2
Campania
2
Lazio
1
Lombardia
2
Fegato + Fegato+ Fegato+ Fegato da Totale
N.
Split
Cuore
Rene
vivente trapianti pazienti
1
1
46
45
66,2
2
1
1,5
1
4
4
5,9
2
3
3
4,4
2
2
2,9
1
1
1,5
5
5
7,4
4
4
5,9
1,5
Molise
1
1
Puglia
3
Toscana
4
Umbria
%
2
1
1
Veneto
1
1
1
1
1,5
San Marino
1
1
1
1,5
TOTALE
60
70
68
100,0
1
1
6
2
Figura 27. Trapianto fegato - Bologna: distribuzione dei riceventi per regione di residenza, anno 2014
La tabella 22 descrive le caratteristiche (classi di età e gruppo sanguigno) dei fegati da cadavere trapiantati
a Modena, l’età media di tali fegati è stata di 64,9 anni (range 22-93 anni), mentre la mediana 69 anni.
La figura 28 illustra le regioni di provenienza dei 39 pazienti trapiantati di fegato a Modena.
La mortalità in lista, calcolata secondo i criteri utilizzati dal CNT, è stata del 4,6% a Bologna e del 7,5%
a Modena (media Italia 6,4%); il tempo medio di attesa dei trapiantati è stato di 344 giorni (0,94 anni) a
Bologna e di 209 giorni a Modena (0,57 anni).
L’attesa media, calcolata sulla consistenza di lista al 31-12- 2014 era di 1.127 giorni a Bologna (3,09 anni)
e di 884 giorni a Modena (2,42 anni). Il drop-out, cioè l’uscita di lista per eccessivo aggravamento delle
condizioni cliniche che ha determinato inidoneità al trapianto, si è verificato in 8 casi a Bologna e in 1 a
Modena.
CLASSE di ETA'
Numero
%
0-14
0,0
15-24
1
2,5
25-34
1
2,5
35-44
3
7,5
45-54
5
12,5
55-65
7
17,5
66-75
14
35,0
75+
9
22,5
TOTALE
40
100,0
GRUPPO AB0
Numero
%
0
18
45,0
A
15
37,5
AB
2
5,0
B
5
12,5
TOTALE
40
100,0
Tabella 22. Caratteristiche dei fegati da cadavere accettati e trapiantati dal Centro di Trapianti di Modena, anno 2013
1
30
3
Regione 76,9%
2
Extra Regione 23,1%
1
RESIDENZA del
RICEVENTE
Fegato
Fegato+ Fegato+ Totale
N.
Split
Rene trapianti pazienti
EMILIA ROMAGNA
30
31
30
76,9
Basilicata
1
1
1
2,6
Lombardia
1
1
1
2,6
Marche
2
2
2
5,1
Sicilia
1
1
1
2,6
Toscana
3
3
3
7,7
1
Veneto
TOTALE
38
1
%
1
1
1
2,6
1
40
39
100,0
1
Figura 28. Trapianto fegato - Modena: distribuzione dei riceventi per regione di residenza, anno 2014
Nelle Figure 1FE e 2FE sono riportate le curve di sopravvivenza, rispettivamente del paziente e dell’organo,
per i trapianti di fegato eseguiti a Bologna ed a Modena, paragonate con quelle globali italiane.
Le curve si riferiscono ai trapianti di fegato sull’adulto 2000-2012, e si basano, a livello nazionale sul 94,9%
dei casi, sul 100% a Bologna e sul 100% a Modena. I dati sono certificati dal Centro Nazionale Trapianti.
Nella tabella seguente vengono riportate le sopravvivenze a 1 anno, dell’organo e del paziente, nel ricevente
adulto, relative all’intera casistica, ma anche “normalizzate”, che così consentono di effettuare un confronto
tra i centri, perché i risultati vengono valutati in rapporto a un identico case-mix.
79
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
1
Figura 1FE Sopravvivenza pazienti trapiantati di fegato
a 1 anno in Italia e nei 2 Centri regionali
TRAPIANTI DI FEGATO
ANNI 2000 - 2012
Sopravvivenza ad 1 anno
Figura 2FE Sopravvivenza organo (fegato) a 1 anno in
Italia e nei 2 Centri regionali
SOPRAVVIVENZA
SOPRAVVIVENZA NORMALIZZATA
PAZIENTE
ORGANO
PAZIENTE
ORGANO
BOLOGNA
84,9
MODENA
83,3
78,6
85,0
84,5
78,1
84,2
83,4
ITALIA
85,9
81,5
84,7
83,7
L’adozione del MELD Score in Emilia-Romagna
Dall’anno 2004 l’allocazione degli organi nei centri Trapianto di Fegato dell’Emilia Romagna è fondata sulla
costituzione di un’unica lista d’attesa fra i due Centri Trapianti di Modena e Bologna.
Questa scelta ha consentito negli ultimi dieci anni di garantire ai pazienti che hanno necessità di un trapianto
di fegato e che si trovano in condizioni cliniche particolarmente severe di ricevere il primo organo che si
80
rende disponibile in Regione indipendentemente dal Centro Trapianti Regionale che il paziente ha scelto.
Le equipes chirurgiche, anestesiologiche ed epatologiche dei due Centri Trapianto nei dieci anni trascorsi han-
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
no collaborato costantemente per ottimizzare i criteri di priorità in lista di attesa dei pazienti affetti da malattie
epatiche cercando di assicurare a un numero sempre maggiore di pazienti di poter beneficiare del trapianto.
Dall’anno 2004 abbiamo utilizzato per la creazione della lista unica e la priorità in lista di attesa lo score
MELD (Model for End-Stage Liver Disease); uno score numerico che permette di valutare la gravità delle
epatopatie croniche.
Dalla revisione che ogni anno le equipes trapiantologiche dei due Centri effettuano sono state apportate
periodiche modifiche dello score adottato per i pazienti affetti da epatocarcinoma per permettere ai
pazienti con malattia neoplastica non controllata da terapia alternative al trapianto (resezione, terapie locoregionali) di essere trapiantati in tempi più brevi rispetto a chi non ha presentato recidiva di malattia dopo
un trattamento chirurgico o loco-regionale
Anche nel 2014 nella nostra Regione, grazie all’adozione della lista unica e di criteri di allocazione degli
organi secondo gravità clinica, i Centri Trapianto di Modena e Bologna hanno portato al trapianto di fegato
pazienti con condizioni di severo scompenso della malattia epatica, rappresentato da valori medi di MELD
score di 21 che continuano ad essere fra i più alti dei Centri Trapianto Italiani.
Dal 2011 è inoltre attivo un programma collaborativo fra i Centri Trapianto del Piemonte, Emilia Romagna,
Puglia e Toscana che permette ai pazienti che sviluppano un quadro di insufficienza epatica terminale con
elevato rischio di morte a breve termine (pazienti con valori di MELD biochimico >30) di poter ricevere il
primo organo disponibile in questa macroarea con modalità di anticipo. Grazie a questo accordo nel 2014
diciassette pazienti in gravissime condizioni hanno potuto beneficiare del trapianto di fegato nei centri
trapianto di queste regione con tempi di attesa molto brevi.
Cristina Morelli
L’adeguamento regionale alle Linee Guida nazionali per trapianto di fegato
Seguendo le indicazioni delle linee guida nazionali per trapianto di fegato, che prevedono un numero di
iscritti in lista non superiore al doppio dei trapianti eseguiti nell’anno precedente, la Commissione Tecnica
regionale “trapianto di fegato” ha concordato, dal 2007, di chiudere le proprie liste ai pazienti non residenti
in Emilia-Romagna, fatta eccezione per le urgenze e per i casi nei quali ci fosse una certificazione di non
trapiantabilità presso i Centri Trapianto della regione di residenza o di afferenza interregionale. I nuovi criteri
per l’ammissione in lista per trapianto di fegato dei pazienti residenti fuori regione sono entrati in vigore
il 1° marzo 2007. In tale data erano in studio 77 pazienti residenti extra regione presso il centro trapianti
di Modena e 107 presso quello di Bologna, per tali malati è stata comunque assicurata la prosecuzione
dell’iter di valutazione e l’eventuale iscrizione in lista. Il CRT-ER da allora governa il sistema, registrando ogni
nuova iscrizione in lista dei pazienti extra regionali, e conservando le relative documentazioni attestanti la
“non trapiantabilità” in altre sedi. Dal 1° marzo 2007 al 31 dicembre 2014 sono stati inseriti nelle liste per
trapianto di fegato dell’EmiliaRomagna 368 pazienti extra-regionali (con una media di circa 4 iscrizioni al
mese), 18 dei quali erano già in studio il 28 febbraio 2007; 262 pazienti sono stati inseriti dal centro trapianti
di Bologna e 106 dal centro trapianti di Modena, per tutti era certificata l’impossibilità di trapianto in altre
sedi. La percentuale di non residenti iscritti nella lista unica regionale per trapianto di fegato è passata dal
67,1% il 31-12-2006 (337 non residenti/165 residenti) al 62,3% a fine 2007 (293/177), al 53,7% a fine 2008
(187/161), al 45,8% a fine 2009 (132/156), al 48,8% a fine 2010 (119/125), al 53% il 31-12-2011 (181/160),
al 41% il 31-12-2012 (93/134) , al 42,2% a fine anno 2013 (109/258) e infine al 43,8% a fine 2014 (116/265).
81
periodo di calmieramento della lista stessa.
64
55
5
4
2
2
1
BASILICATA
FRIULI
LIGURIA
8
MOLISE
11
UMBRIA
11
SARDEGNA
16
MARCHE
18
VENETO
19
CALABRIA
20
PIEMONTE
21
SICILIA
LAZIO
LOMBARDIA
CAMPANIA
PUGLIA
TOSCANA
25
TRENTINO
42
ABRUZZO
44
Figura 1EX. Provenienza regionale degli iscritti per trapianto di fegato (1-3-2007/31-12-2014)
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
In figura1EX è riportata la provenienza regionale dei 368 pazienti iscritti in lista in Emilia-Romagna nel
43
34
25
4
1
1
1
0
LIGURIA
UMBRIA
1
FRIULI
5
BASILICATA
8
TRENTINO
7
SARDEGNA
CALABRIA
PIEMONTE
SICILIA
ABRUZZO
LAZIO
LOMBARDIA
CAMPANIA
PUGLIA
TOSCANA
4
MARCHE
9
8
MOLISE
13
VENETO
14
9
Figura 2EX. Provenienza extra regionale dei 187 pazienti trapiantati in RER (1-3-2007/31-12-2014)
I flussi di pazienti extra regionali più alti provengono da Toscana (17,4%), Puglia (14,9%), Campania (12,0%)
e Lombardia (11,4%) e che formano più del 55% delle iscrizioni extra-regionali.
187 dei 368 pazienti non residenti in regione ed iscritti in lista dall’1-3-2007 al 31-12-2014 sono stati
trapiantati: 126 a Bologna e 61 a Modena.
Per un’analisi più approfondita, va rilevato che nel 2007 sono stati eseguiti in regione 138 trapianti su 126
pazienti, di cui 85 (67,4%) erano extraregionali; nel 2008 i 144 trapianti sono stati eseguiti su 135 pazienti,
76 erano gli extraregionali (56,3%); nel 2009 sono stati praticati 116 trapianti su 107 pazienti, di cui 41
extraregionali (38,3%), nel 2010, 127 trapianti sono stati effettuati su 120 pazienti, 45 extraregionali (37,5%),
nel 2011 i 105 trapianti sono stati effettuati su 102 pazienti, 41 extraregionali (40,2%), nel 2012, 119 trapianti
sono stati effettuati su 112 pazienti, 45 extraregionali (40,2%), nel 2013, 115 trapianti sono stati effettuati su
112 pazienti (in 2 pazienti 2 trapianti, in 1 paziente 3 trapianti), solo 31 erano residenti fuori regione (27,7%),
infine nel 2014, 110 trapianti su 107 pazienti trapiantati con il 29,9% di pazienti residenti fuori regione
(32/107). Tali dati rispecchiano la progressiva riduzione dei malati non residenti che ogni anno vengono
trapiantati in regione. In figura 2EX è riportata la provenienza regionale dei 187 pazienti extraregionali
trapiantati in Emilia-Romagna nel periodo di calmieramento della lista.
Manuel Labanti
82
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Trapianto di fegato a Bologna
Nel 2014 sono stati effettuati 70 trapianti di fegato, dato sostanzialmente stazionario rispetto ai trapianti
eseguiti nell’anno precedente (72).
Sono stati realizzati 65 primi trapianti e 5 ritrapianti (di cui 2 per PGNF). 68 trapianti sono stati effettuati
da donatore cadavere, (non considerando un trapianto del 01.01.2014 con donazione del 31.12.2013)
mentre 2 trapianti da donatore vivente (in entrambi i casi il figlio/a ha donato parte del fegato al padre).
In 63 casi si è trattato di un trapianto di fegato isolato, mentre in 7 casi è stato eseguito un trapianto com-
binato (6 trapianti fegato-rene e 1 trapianto fegato-cuore). In 1 caso è stata utilizzata la tecnica “split”, tra-
piantando il lobo epatico destro in una paziente in lista d’attesa presso il centro di Bologna, mentre il lobo
sinistro è stato utilizzato da altri centri per riceventi pediatrici. L’età media dei pazienti trapiantati è stata di
51 anni. Il punteggio MELD reale mediano, calcolando sia i trapianti sia i ritrapianti, è stato 20.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei donatori, l’età media è stata di 58,9 anni, il 14% era HBcAb-positivo
e il 5.6% era HCV-positivo.
Nell’anno 2014 la sopravvivenza annuale del paziente e del graft è stata del 97%.
Il tempo medio d’attesa dei pazienti trapiantati nel 2014 è stato di 336 giorni, mentre il numero totale di
pazienti inclusi nella lista d’attesa nell’anno 2014 è stato 102 (69 pazienti residenti in regione, 33 residenti
fuori regione). Quattordici pazienti sono deceduti in lista d’attesa, con una mortalità che è stata quindi del
4,6%; 10 pazienti sono stati inizialmente inclusi e successivamente esclusi dalla lista per progressione di
malattia neoplastica o aggravamento delle condizioni cliniche, rappresentando una percentuale del 2,5%
rispetto al totale dei pazienti usciti dalla lista d’attesa.
Globalmente si può affermare che, rispetto al 2013, l’età dei pazienti trapiantati è stata sovrapponibile, il
MELD mediano è lievemente migliorato (20 vs. 22), il tempo medio di attesa in lista è aumentato (336 giorni
vs 267 giorni), la qualità dei donatori è migliorata per certi dati (età mediana: 58,9 anni vs. 59,4 anni; tasso di
HBcAb-positività: 14% vs. 25%), peggiorata per altri (il tasso di HCV-positività è raddoppiato: 5.6% vs. 2.8%).
I tassi di sopravvivenza sono stati nettamente migliori. Questo dato può essere collegato in parte al miglior
MELD preoperatorio e al calo dell’età mediana dei donatori, ma certamente anche all’avvento delle nuove
terapie antivirali rivolte al trattamento dell’epatite C in fase pre- e post-trapianto, particolarmente efficaci
nelle recidive severe e precoci.
Va comunque sottolineato ancora una volta l’impegno nello sfruttare in massima misura lo scarso pool di
donatori, esemplificato dai trapianti da donatore vivente e quelli con tecnica “split”.
La mortalità e il tempo d’attesa in lista sono a prima vista soddisfacenti, anche se lievemente aumentati
rispetto al 2014. Come già espresso nel precedente report annuale, dal settembre 2012, in accordo con il
Centro Trapianti di Modena, è stato modificato lo score aggiuntivo al MELD da assegnare ai pazienti affetti da
epatocarcinoma, tenendo in considerazione non solo le caratteristiche dimensionali del tumore, ma anche
la risposta ai trattamenti neoadiuvanti eseguiti prima del trapianto. Tale valutazione prospettica è giustificata
dalla necessità di raggiungere una maggiore equità nell’assegnazione degli organi tra pazienti con diverse
indicazioni al trapianto. Un’analisi dei risultati ottenuti nei pazienti trapiantati con e senza epatocarcinoma
col nuovo sistema di allocazione è tuttora in corso di elaborazione.
Antonio D. Pinna e Matteo Cescon
Nel corso del 2014 sono stati eseguiti presso la Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica e Trapianti
di Fegato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena 40 trapianti di fegato da donatore
cadavere (non considerando 1 trapianto del 01.01.2014 con donazione del 31.12.2013), di questi 1 trapianto
è stato eseguito con tecnica split-liver, 1 trapianto combinato col rene, 2 retrapianti tardivi. Presso il Centro
Trapianti di Modena è operativo il programma di trapianto di fegato in pazienti con confezione da HIV e nel
2014 sono stati trapiantati di fegato 3 pazienti HIV positivi, di questi 1 trapianto è stato combinato con il rene.
Circa le condizioni di allocazione degli organi, 2 pazienti sono stati trapiantati in urgenza nazionale, 6 in
anticipo macroarea (MELD >=30). Sono stati inoltre trapiantati 10 pazienti con richiesta di anticipo regionale,
principio che ci ha garantito un ottimale rapporto donatore-ricevente, potendo allocare un organo al
paziente con le migliori caratteristiche in base al donatore che veniva offerto.
Il MELD reale medio è stato 20.4 con MELD corretto medio di 27,9. All’analisi della sopravvivenza dei
pazienti e del graft, si sono registrati 3 decessi (7,3% vs 16.3% del 2013) ed 1 ritrapianto per trombosi
precoce dell’arteria epatica, con sopravvivenza a 3 mesi del 95 % dei pazienti vs 69% dell’anno precedente.
83
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Trapianto di fegato a Modena
Dalla revisione dei dati di lista d’attesa risulta che nel corso dell’ultimo anno si è osservata una mortalità in
lista d’attesa pari al 7.5%, con un tempo medio di attesa dei pazienti trapiantati di 209 gg vs 147 gg dell’anno
2013, dato in parte spiegabile con un minore numero di trapianti eseguiti in regime di urgenza nazionale.
Per la prima volta sono stati sottoposti a trapianto di fegato due pazienti (di cui un ritrapianto di fegato) in
trattamento con sofosbuvir, nuovo antivirale ad azione diretta verso il virus dell’epatite C. Mantenere una
risposta virologica sostenuta in questa categoria di pazienti rappresenta una svolta epocale, in particolare
rispetto ai pazienti con recidiva di epatite C post trapianto, garantendo una nuova possibilità di cura. Questo
è stato reso possibile grazie alla stretta integrazione multidisciplinare tra chirurghi, epatologi e infettivologi e
all’istituzione di protocolli dedicati all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena,
sia nei pazienti con infezione da HCV che nei pazienti con co-infezione HIV-HCV.
Nel corso del 2014, inoltre, il Centro di Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di
Fegato ha intrapreso un programma di chirurgia mini-invasiva con tecnologia robotica. Tale innovazione
consente la possibilità di usufruire di una nuova vantaggiosa possibilità di trattamento chirurgico per il
paziente affetto da epatocarcinoma in attesa di un trapianto di fegato.
Questo ultimo traguardo permette di poter offrire ai pazienti tutte le strategie di trattamento chirurgico
dell’epatocarcinoma.
Fabrizio Di Benedetto e colleghi
Trapianto di intestino e multiviscerale
Nel 2014 non si è attuata attività di trapianto di intestino, né di multiviscerale. La figura 29 descrive le offerte
fatte nel 2014; delle 48 offerte, 20 erano regionali e 28 provenivano da fuori regione, nessuno degli organi
offerti è stato trapiantato né in Italia né all’estero.
La tabella 23 riepiloga le cause di mancato utilizzo degli organi offerti. Ribadiamo che il Centro regionale è
ancora oggi l’unico attivo in Italia per trapianto nell’adulto.
Nelle figure 1INT e 2INT sono riportate le sopravvivenze a 1, 3, 5 e 10 anni, rispettivamente per i pazienti e
84
per gli intestini/multiviscerali trapiantati.
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Figura 1INT: Sopravvivenza del paziente a 1, 3, 5 e 10 anni
Figura 2INT: Sopravvivenza dell’organo a 1, 3, 5 e 10 anni
0
altro centro
ER
ORGANI OFFERTI
48
0,0%
TRAPIANTATI
0
Provenienza
FUORI
Emilia - Romagna
0
Trapiantati
CENTRO TRAPIANTI
BOLOGNA - INTESTINO E MULTIVISCERALE
Provenienza
OFFERTA
Emilia - Romagna
28
0,0%
58,3%
41,7%
ER
0,0%
NON UTILIZZATI
20
48
100,0%
Fuori ER
-
0
0,0%
0,0%
No trapianto
48
100,0%
Fuori ER
INDICE DI ACCETTAZIONE - Regionale
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
0
:
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
(0 )
=
0,0%
Figura 29. Allocazione organi offerti dal CRT-ER al Centro Trapianti: Intestino e Multiviscerale - Bologna anno 2014
CAUSA DI
MANCATO UTILIZZO
TOTALE OFFERTE
NO TX
ORGANI
UTILIZZABILI
0
10
0
0
33
0
N. OFFERTE
TX ALTRO CENTRO
NON IDONEO
10
NO RICEVENTI
33
CONTEMPORANEITA'
1
0
1
0
MOTIVI ORGANIZZATIVI
1
0
1
0
ALTRO
TOTALE
3
0
3
0
48
0
48
0
Tabella 23. Cause di mancato utilizzo degli organi offerti: Intestino - Bologna
Trapianto di intestino e multiviscerale a Bologna
Nel 2014 e’ proseguita l’attivita’ del programma di trapianto d’ intestino/multiviscerale presso l’UO Chirurgia
Generale e dei Trapianti del Policlinico S.Orsola-Malpighi dell’Universita’ di Bologna, diretta dal Prof Antonio
Daniele Pinna: non sono stati eseguiti nuovi trapianti di intestino/multiviscerale ma è proseguito il follow up
dei pazienti precedentemente trapiantati. Inoltre è stato studiato ed inserito in lista di attesa per trapianto
85
presso il Policlinico di Modena, sono stati pertanto sinora eseguiti 49 trapianti (prima casistica europea nel
ricevente adulto) - di cui 13 multiviscerali - associati a 5 trapianti di parete addominale; la sopravvivenza del
ricevente e del graft è risultata essere complessivamente intorno al 50% ad oltre 5 anni, confermando i dati
delle casistiche statunitensi.
Riabilitazione chirurgica per patologie intestinali complesse
Il programma clinico di riabilitazione chirurgica intestinale (“surgical bowel rescue”) occupa la maggior
parte della nostra chirurgia sull’intestino tenue, sostituendo quando possibile l’attività trapiantologica, ed
è rappresentato da patologie intestinali complesse -come fistole enterocutanee o stomie ad alta portatache necessitano di resezioni e ricanalizzazioni associate ad allungamento intestinale in pazienti adulti con
insufficienza intestinale sottoposti a nutrizione parenterale totale: anche negli Stati Uniti tale attivita’ di
“rescue” ha preso il sopravvento su quella trapiantologica (i dati UNOS 2013 riportano, per la prima volta
dall’anno 2000, meno di 100 trapianti di intestino eseguiti in un anno negli USA). Presso il nostro centro
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
multiviscerale 1 nuovo paziente: dopo 14 anni dal primo trapianto di intestino eseguito in ambito AIRT
altri 6 pazienti adulti sono stati sottoposti nel corso dell’anno 2014 a recupero chirurgico della propria
funzionalità intestinale, con ripristino dell’alimentazione orale senza dover ricorrere al trapianto di intestino:
dall’ anno 2000 sono stati sinora eseguiti dal nostro gruppo 75 interventi chirurgici di questa tipologia
su pazienti provenienti in prevalenza dal Centro di Riferimento per l’Insufficienza Intestinale Cronica
Benigna di questo stesso Policlinico (diretto dal Prof. Loris Pironi). La sopravvivenza vicina al 100%, il buon
recupero della funzionalità intestinale nella maggior parte dei pazienti e ovviamente l’assenza di necessità
di successivo trapianto (con la relativa terapia immunosoppressiva) sono gli ottimi risultati ottenuti grazie
a questo programma. Negli ultimi anni il numero di interventi di riabilitazione chirurgica intestinale è stato
superiore, nella nostra casistica, al numero dei trapianti di intestino/multiviscerale: questo dato, se da un lato
spiega il calo nel numero di trapianti eseguiti - dovuto anche ad una obiettiva difficoltà nel reperire donatori
“compatibili” per dimensioni e stabilità emodinamica con i nostri riceventi listati-, dall’ altro ci spinge a
continuare questo programma integrato chirurgico/trapiantologico per patologie intestinali complesse, al
fine di ottimizzare al meglio i risultati per i nostri pazienti.
Antonio Daniele Pinna, Augusto Lauro, Chiara Zanfi
Centro di riferimento regionale per l’insufficienza intestinale cronica
benigna a Bologna
Nel corso del 2014 il Centro di Riferimento Regionale per Insufficienza Intestinale Cronica Benigna (IICB)
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi, ha seguito 165 con IICB
pazienti trattati con nutrizione parenterale domiciliare (NPD), dei quali 5 in età pediatrica:
• 113 pazienti erano in corso dall’anno precedente, 20 NPD sono state avviate nel 2014 e 32 pazienti
sono pervenuti per presa in carico o per consulenza finalizzata alla valutazione della funzione intestinale,
dello stato di nutrizione, della terapia farmacologica e nutrizionale e alla valutazione della presenza di
indicazioni all’inserimento in lista per trapianto di intestino;
• 52 pazienti erano residenti in Emilia-Romagna (8 avviati nel 2014), e 112 in altre regioni italiane (12
86
avviati nel 2014).
Le cause di IICB erano: sindrome dell’intestino corto in 103 pazienti, alterazioni croniche della motilità
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
intestinale in 35, alterazioni diffuse della mucosa intestinale in 15, fistole intestinali in 12.
Al 31 dicembre 2014, lo stato dei pazienti era:
• in lista d’attesa per trapianto di intestino, 14;
• svezzati dalla NPD per completo compenso con la sola alimentazione orale, 12;
• NPD in corso, non candidati a trapianto di intestino, 112;
• seguiti presso la propria AUSL (pazienti pervenuti solo per consulenza), 33
• deceduti, 8 (6 per complicanze della malattia di base; 2 per epatopatia correlata alla insufficienza
intestinale/NPD, entrambi erano stati inseriti in lista per trapianto).
Numero di pazienti in NPD seguiti per anno di attività del Centro:
Anno
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
No.
26
38
45
65
64
70
82
87
95
102
128
131
147
165
Nel 2014, il Centro ha coordinato il gruppo di lavoro internazionale della European Society for Clinical
Nutrition and Metabolism (ESPEN) che ha elaborato il documento sulla “definizione e Classificazione della
Insufficienza Intestinale:
Pironi L, Arends J, Baxter J, Bozzetti F, Peláez RB, Cuerda C, Forbes A, Gabe S, Gillanders L, Holst M, Jeppesen
PB, Joly F, Kelly D, Klek S, Irtun O, Olde Damink S, Panisic M, Rasmussen HH, Staun M, Szczepanek K, Van
Gossum A, Wanten G, Schneider SM, Shaffer J; the Home Artificial Nutrition & Chronic Intestinal Failure and
the Acute Intestinal Failure Special Interest Groups of ESPEN. ESPEN endorsed recommendations. Definition
and classification of intestinal failure in adults. Clin Nutr. 2014 Sep 21. [Epub ahead of print].
Loris Pironi
Trapianto di polmone
Nel 2014 il Centro Trapianti di Polmone dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna ha eseguito 7
trapianti di polmone, 6 bipolmonari e uno singolo, utilizzando 13 organi. 4 pazienti erano residenti in EmiliaRomagna, uno nelle Marche, uno in Molise e uno in Puglia.
Nella figura 30 sono riportati il numero e la provenienza dei polmoni offerti dal CRT-ER al Centro Trapianti,
con il relativo esito: trapiantato o non utilizzato. Nella tabella 24 sono analizzate le cause di mancato utilizzo
degli 8 organi offertici, rifiutati, e trapiantati da altri. Gli 8 polmoni provenivano da 4 donatori e sono stati
rifiutati per i seguenti motivi: 4 per incompatibilità di soma fra donatore/ricevente, 2 per motivi organizzativi
e 2 perché si sono valutati gli organi borderline. L’indice di accettazione del Centro è stato del 61,9%.
3
TRAPIANTATI
13
ORGANI OFFERTI
Fuori ER
LOMBARDIA
1
8
PIEMONTE
7
159
6,1%
75,0%
199
53
13
191
96,0%
Fuori ER
ORGANI OFFERTI EFFETTIVAMENTE
TRAPIANTABILI*
(13 + 8)
:
No trapianto
93,9%
=
Organi utilizzabili
8
* organi effettivamente trapiantabili: organi trapiantati
più gli organi trapiantati in altro centro esclusi quelli
offerti per resa urgenza (4 organi).
INDICE DI ACCETTAZIONE - Centro Trapianti e Regionale
ORGANI OFFERTI E TRAPIANTATI
Fuori ER
4,0%
NON UTILIZZATI
25,0%
ER
76,9%
Altro Centro Tx
altro centro
212
23,1%
Provenienza
FUORI
Emilia - Romagna
10
Trapiantati
CENTRO TRAPIANTI
BOLOGNA - POLMONE
61,9%
Figura 30. Allocazione organi offerti dal CRT-ER al Centro Trapianti: Polmone - Bologna anno 2014
CAUSA DI
MANCATO UTILIZZO
TOTALE OFFERTE
N. OFFERTE
TX ALTRO CENTRO
NO TX
ORGANI
UTILIZZABILI
NON IDONEO
66
0
66
0
NO RICEVENTI
91
4
87
4
ORGANO PATOLOGICO
6
0
6
0
CONTEMPORANEITA'
6
0
6
0
MOTIVI ORGANIZZATIVI
10
2
8
2
ALTRO
20
2
18
2
199
8
191
8
TOTALE
Tabella 24. Cause di mancato utilizzo degli organi offerti: Polmone - Bologna
87
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Provenienza
OFFERTA
Emilia - Romagna
Nella figura 1POL è riportata la sopravvivenza dei pazienti trapiantati di polmone a Bologna e in Italia relativa
al periodo 2000-2009 (dati certificati dal CNT).
Figura 1POL: Sopravvivenza pazienti trapiantati di polmone in Italia ed a Bologna
Nella tabella seguente vengono riportate le sopravvivenze a 1 anno, dell’organo e del paziente, nel ricevente
adulto, relative all’intera casistica, ma anche “normalizzate”, che così consentono di effettuare un confronto
tra i centri, perché i risultati vengono valutati in rapporto a un identico case-mix.
TRAPIANTI DI RENE ANNI 2000-2009
SOPRAVVIVENZA
SOPRAVVIVENZA NORMALIZZATA
Sopravvivenza ad 1 anno
PAZIENTE
PAZIENTE
BOLOGNA
69,5
67,0
ITALIA
65,4
67,5
Trapianto di polmone a Bologna
88
Nel 2014 il programma trapianto di polmone ha eseguito sette trapianti di questi, sei bi-polmonari ed un
monopolmonare per un totale di 13 organi trapiantati. Quattro trapianti bi-polmonari sono stati eseguiti
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
su riceventi con diagnosi di fibrosi polmonare idiopatica, due trapianti (un monopolmonare ed un bi
polmonare) su pazienti con diagnosi di enfisema polmonare in fase avanzata, ed un bi-polmonare è stato
eseguito per un quadro di ipertensione polmonare primitiva.
Quattro pazienti erano residenti nella nostra regione, mentre i rimanenti giungevano al nostro centro
provenienti da altre regioni. In cinque casi su sette, per prevenire, nell’immediato post-operatorio, il rischio
di primary graft disfunction (PGD), è stato applicato il protocollo di ECMO “prolungato dalla sala” mantenuto
nel post-operatorio per una media di 3,3±1,2 giorni, abbattendo in maniera significativa l’incidenza della
PGD.
L’età media dei nostri riceventi è stata 52 anni (32-64 anni), tre di questi erano ospedalizzati per un quadro di
severa insufficienza respiratoria pur non avendo i criteri per usufruire del programma urgenze. Un paziente
rientrava nel programma iperimmuni. L’età media dei donatori utilizzati è stata di 47 anni, cinque delle
7 donazioni provenivano da rianimazioni extraregionali. Anche quest’anno si è osservato un trend verso
l’aumento presso il nostro centro di riceventi con parenchimopatie. Come sempre il programma trapianto di
polmone pone le sue basi sulla continua e proficua collaborazione di più figure professionali e specialistiche
che configurano un team multidisciplinare affiatato ed efficace, che comprende, chirurghi, pneumologi,
anestesisti, cardiologi, infermieri, fisioterapisti ed amministrativi. Sicuramente fondamentale per ottenere
buoni risultati vi è il continuo aiuto e supporto della direzione del nostro policlinico. Continua anche in questo
anno il progetto di creazione di centri hub e spoke che possano ulteriormente rafforzare la rete dei servizi che
la nostra regione offre ai pazienti con insufficienza respiratoria candidabili al trapianto di polmone.
Andrea Dell’Amore, Giuseppe Marinelli
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
89
Trapianto con organi di donatori a rischio calcolato
In Italia sono operative dal 1° ottobre 2003 le Linee Guida sui “Criteri generali per la valutazione di idoneità
del donatore”, cui il coordinamento trapianti dell’Emilia – Romagna aderisce. Dall’ottobre 2003 al 31-12-2014
sono stati trapiantati in regione 654 organi provenienti da donatori a rischio calcolato, prevalentemente
donati in regione, ma anche provenienti da sedi extraregionali.
Nella tabella 1TR e nella figura 1TR i 654 organi sono suddivisi per le patologie che hanno determinato
l’attribuzione del “rischio calcolato”.
Nella tabella 2TR e nella figura 2TR sono riportati, per categorie di trapianto, le patologie presenti nei
donatori che hanno fornito i 654 organi a “rischio calcolato”.
In conformità con quanto stabilito dalle Linee Guida sui “Criteri generali per la valutazione di idoneità del
donatore”, il CRT-ER cura l’invio al Centro Nazionale Trapianti dei follow-up delle persone trapiantate con gli
organi di cui sopra, in stretta collaborazione con i Centri trapianto regionali.
Patologia
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Totale
HCV+
0
4
4
5
7
6
4
6
1
0
2
2
41
Anticore+
12
49
48
37
55
53
41
40
38
44
34
17
468
Anticore+ & HCV+
0
2
1
5
1
4
5
0
1
1
2
2
24
HBsAg+
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
2
HBsAg+ & Anticore+
0
1
2
2
4
2
3
3
0
0
2
0
19
HCV+ & Anticore+ & HBsAg+
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
2
Batteriemia
0
0
1
7
2
9
7
0
19
10
6
7
68
Batteriemia & HCV+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Batteriemia & Anticore+
0
0
0
3
0
2
0
0
2
1
0
0
8
Batteriemia & Anticore+ & HBsAg+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Meningite
0
1
5
0
2
0
6
2
0
1
2
0
19
Meningite & Anticore+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
12
57
62
60
75
76
67
51
61
57
48
28
654
TOTALE
Tabella 1TR. Organi trapiantati in Emilia - Romagna da donatori a rischio calcolato, per anno
(1/10/2003 - 31/12/2014)
90
Patologia
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
CUORE
FEGATO
RENE
Totale
HCV+
1
34
6
41
Anticore+
35
219
214
468
Anticore+ & HCV+
1
18
5
24
HBsAg+
0
2
0
2
HBsAg+ & Anticore+
2
17
0
19
HCV+ & Anticore+ & HBsAg+
0
2
0
2
Batteriemia
10
26
32
68
Batteriemia & HCV+
0
0
1
1
Batteriemia & Anticore+
0
5
3
8
Batteriemia & Anticore+ & HBsAg+
0
1
0
1
Meningite
7
7
5
19
Meningite & Anticore+
TOTALE
0
1
0
1
56
332
266
654
Tabella 2TR. Organi trapiantati in Emilia - Romagna da donatori a rischio calcolato, per tipo di patologia (1/10/2003 - 31/12/2014)
Batteriemia & HCV+
0,2%
HCV+ & Anticore+ & HBsAg+
0,3%
Batteriemia & Anticore+
1,2%
Meningite
2,9%
Batteriemia & Anticore+ & HBsAg+
0,2%
Meningite & Anticore+
0,2%
Batteriemia
10,4%
HCV+
6,3%
HBsAg+ & Anticore+
2,9%
HBsAg+
0,3%
Anticore+
71,6%
Anticore+ & HCV+
3,7%
Figura 1TR. Percentuale di patologie degli organi trapiantati in Emilia - Romagna da donatori a rischio calcolato
(1/10/2003 - 31/12/2014)
CUORE
9%
RENE
41%
FEGATO
50%
Figura 2TR Percentuale di organi trapiantati in Emilia - Romagna da donatori a rischio calcolato (1/10/2003 - 31/12/2014)
Patologia
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Totale
Cuore - Bologna
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
3
5
4
2
7
3
1
0
5
3
2
0
35
HCV+ & Anticore+
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
Anticore+ & HBsAg+
0
1
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
2
Batteriemia
0
0
1
2
0
1
3
0
1
2
0
0
10
Meningite
0
1
2
0
1
0
3
0
0
0
0
0
7
3
7
7
4
10
4
8
0
6
5
2
0
56
TOTALE
Fegato - Bologna
HCV+
0
4
2
4
4
3
3
4
0
0
2
1
27
Anticore+
2
15
15
17
18
13
11
14
7
16
15
7
150
Anticore+ & HCV+
0
1
0
2
1
0
2
0
1
1
1
1
10
HBsAg+
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
Anticore+ & HBsAg+
0
0
1
2
1
0
3
3
0
0
2
0
12
HCV+ & Anticore+ & HBsAg+
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
2
Batteriemia
0
0
0
1
0
4
1
0
4
5
0
4
19
Batteriemia & Anticore+
0
0
0
0
0
1
0
0
1
1
0
0
3
Meningite
0
0
1
0
1
0
0
2
0
0
0
0
4
2
20
20
27
25
21
21
23
13
23
20
13
228
TOTALE
91
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
HCV+
Anticore+
Fegato - Modena
HCV+
0
0
1
1
0
3
0
0
1
0
0
1
7
Anticore+
2
7
6
4
5
11
6
8
9
6
3
2
69
HCV+ & Anticore+
0
1
0
2
0
4
1
0
0
0
0
0
8
HBsAg+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Anticore+ & HBsAg+
0
0
1
0
2
2
0
0
0
0
0
0
5
Batteriemia
0
0
0
0
1
1
2
0
1
0
2
0
7
Batteriemia & Anticore+
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
0
0
2
Batteriemia & Anticore+ & HBsAg+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Meningite
0
0
1
0
0
0
1
0
0
1
0
0
3
Meningite & Anticore+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
TOTALE
2
8
9
8
11
21
10
8
12
7
5
3
104
Rene - Bologna
Anticore+
2
9
15
7
14
13
12
8
10
12
7
5
114
HCV+ & Anticore+
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
Batteriemia
0
0
0
2
0
2
0
0
4
2
1
2
13
Batteriemia & Anticore+
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
Meningite
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
2
9
16
11
14
15
12
8
14
14
8
7
130
TOTALE
Rene - Modena
92
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
HCV+
0
0
0
0
1
0
1
2
0
0
0
0
4
Anticore+
1
7
3
5
5
6
7
2
4
2
2
1
45
HCV+ & Anticore+
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
Batteriemia
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
2
Batteriemia & HCV+
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Batteriemia & Anticore+
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
2
Meningite
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
2
1
7
3
6
7
7
11
4
6
2
2
1
57
TOTALE
Rene - Modena
HCV+
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
2
Anticore+
2
6
5
2
6
7
4
8
3
5
5
2
55
HCV+ & Anticore+
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
3
Batteriemia
0
0
0
2
1
1
1
0
7
1
3
1
17
Meningite
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
2
TOTALE
2
6
7
4
8
8
5
8
10
6
11
4
79
TOTALE
12
57
62
60
75
76
67
51
61
57
48
28
654
Tabella 3TR Organi trapiantati in Emilia - Romagna da donatori a rischio calcolato per Centro trapianti e patologia
(1/10/2003 - 31/12/2014)
Trapianto di organi all’estero
Dal 2008 il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna (CRT-ER) è la sede di competenza regionale
del rilascio di autorizzazioni per il trapianto degli organi all’estero, secondo quanto previsto dal D.M. 31
marzo 2008: “Disposizione in materia di trapianto di organi all’estero” ai sensi dell’articolo 20 della Legge
91/99” (G.U. n° 97 del 24-04-2008) e successiva nota regionale del 06-11-2008.
Il CRT-ER si rapporta prevalentemente con i referenti delle ASL o dei Distretti Sanitari della regione da cui
riceve la documentazione di richiesta per l’inserimento in lista di attesa estera per trapianto d’organo o per
prestazioni post trapianto, dei pazienti residenti in Emilia-Romagna.
Il CRT-ER verificata la documentazione e la sussistenza dei requisiti necessari per il tipo di prestazione
richiesta, provvede al rilascio dell’autorizzazione o al rifiuto della stessa motivandola.
Per alcuni casi particolari come previsto dal D.M. di riferimento (trapianto da vivente, trapianto urgente,
trapianto in assistenza indiretta, trapianto pazienti non iscritti in Italia ecc), il CRT-ER richiede parere tecnico
al CNT per poter esprimersi in merito.
Nel corso del 2014 il CRT-ER ha rilasciato 16 autorizzazioni:
• 14 per proseguimento cure
• 2 per iscrizione in lista estera
Per quanto riguarda le prestazioni di proseguimento cure, si è trattato di visite di controllo per il monitoraggio
del trapianto d’organo e per le terapie legate al trapianto eseguito. Tali pazienti sono stati trapiantati più di
15-20 anni fa all’estero e hanno mantenuto le visite di follow-up presso il centro estero. L’autorizzazione per
la visita di controllo annuale comunque non può essere negata.
Le 2 richieste di iscrizione in lista d’attesa estera hanno riguardato un trapianto combinato (fegato+ midollo)
e un trapianto di fegato isolato.
Nel primo caso che prevedeva prima il trapianto di fegato e successivamente quello di midollo, procedura
mai effettuata in Italia, il paziente è stato indirizzato presso il King’s College Hospital di Londra, data
l’esperienza del Centro per casi analoghi.
Nel secondo caso si è trattato di un paziente con comorbidità cardiologiche per le quali due centri italiani di
eccellenza hanno ritenuto il paziente non idoneo ad affrontare il trapianto, ma che si è autorizzato comunque
presso il centro estero di Strasburgo, per non precludere al paziente la possibilità di un’ulteriore valutazione.
Il CRT-ER registra in un sistema informatico tutti i dati inerenti le autorizzazioni rilasciate, (così da avere
sempre i dati a disposizione) e, non ha più l’obbligo di trasmettere annualmente i dati al CNT. Il CNT, dal
luglio 2014 ha infatti la possibilità di accedere al Sistema Informativo TECAS per estrarre tutti i dati necessari.
Tutte le richieste pervenute al CRT-ER nel 2014 sono state autorizzate e comunicate alle ASL della regione
nei tempi utili per l’espletamento delle richieste.
Tiziana Campione e Carlo De Cillia
93
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
Per questi 2 casi è stato richiesto il parere tecnico al CNT, con esito positivo.
Trapianto di tessuti
Nella tabella seguente sono riportati i trapianti di tessuti eseguiti nel 2014 in regione e quelli fuori regione
(in Italia e all’estero) con tessuti distribuiti dalle banche regionali dell’Emilia - Romagna.
94
TESSUTO
TRAPIANTI IN REGIONE
TRAPIANTI FUORI REGIONE
TOTALE
Cornee
Vasi
561
3
564
23
38
61
Valvole
19
16
35
Cute
136
42
178
Derma deepidermizzato
143
0
143
Derma decellularizzato
38
1
39
Membrana amniotica
248
34
282
Sclere
89
0
89
Osso - impianti
1.719
972
2.691
Osso - trapianti
627
241
868
Totale
3.603
1.347
4.950
Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti
2
LISTE D’ATTESA
Al 31 dicembre 2014 le iscrizioni in lista di attesa regionale erano 1.094 (+5 rispetto all’anno precedente)
per il trapianto di rene; 266 per il trapianto di fegato (+10), 45 per il trapianto di cuore (-7), 24 per trapianto
di polmone (+8), 23 per intestino e multiviscerale (-1).
In lista al 31-12-2014
CUORE
FEGATO
BOLOGNA
FEGATO
MODENA
INTESTINO
MULTIVISC.
POLMONE
1.094
45
209
57
23
24
Idonei
789
43
92
38
12
24
Sospesi
305
2
117
19
11
0
Residenti in Regione
516
26
114
36
1
6
Idonei
353
25
49
22
1
6
Sospesi
163
1
65
14
0
0
Residenti fuori Regione
578
19
95
21
22
18
Idonei
436
18
43
16
11
18
Sospesi
142
1
52
5
11
0
Entrati nel 2014
345
28
102
52
0
26
Residenti in Regione
167
14
69
35
0
10
Residenti fuori Regione
178
14
33
17
0
16
Usciti nel 2014
340
35
94
49
2
18
Trapianti in Regione (cadavere + vivente)*
131
17
70
40
0
7
Trapiantati fuori Regione
138
0
0
0
0
0
Deceduti
18
8
14
8
2**
7
Non idonei
23
2
8
1
0
0
Altri motivi
30
8
2
0
0
4
Usciti nel 2014 residenti in Regione
146
21
64
37
0
8
Trapianti in Regione (cadavere + vivente)*
75
10
46
31
0
4
Trapiantati fuori Regione
42
0
0
0
0
0
Deceduti
8
4
12
6
0
3
Non idonei
16
1
4
0
0
0
Altri motivi
5
6
2
0
0
1
131
17
68
39
0
7
Residenti in Regione
75
10
45
30
0
4
Residenti fuori Regione
56
7
23
9
0
3
Pazienti trapiantati
TEMPI MEDI DI ATTESA DEGLI ISCRITTI IN
LISTA AL 31.12.2014 (giorni)
MORTALITA' IN LISTA DI ATTESA NEL 2013
(deceduti/[iscritti al 01.01.2014 + ingressi
2014]*100)
TEMPI MEDI DI ATTESA DEI PAZIENTI
TRAPIANTATI da cadavere nel 2014 (giorni)
1.202
615
1.127
884
2.045
480
3,29 anni
1,68 anni
3,09 anni
2,42 anni
5,6 anni
1,32 anni
1,26%
10,00%
4,61%
7,55%
8,33%
16,67%
1.056
302
336
209
-
162
2,89 anni
0,83 anni
0,92 anni
0,57 anni
0,44 anni
* Sono esclusi i 4 trapianti eseguiti il 01/01/2014 ( 1 rene a Bologna, 1 rene a Parma, 1 fegato a Bologna e 1 fegato a Modena) con gli organi di un donatore regionale e di un organo extra-regione entrambi del 31/12/2013.
** 1 iscritto nella lista intestino e 1 iscritto nella lista fegato con multiviscerale.
Tabella 25. Numero pazienti in lista di attesa in Emilia - Romagna al 31.12.2014
95
Liste d’attesa
RENE
La tabella 25 riporta in dettaglio la situazione delle liste d’attesa regionali, indicando il numero delle iscrizioni
in lista, il numero dei pazienti idonei al trapianto ed il numero degli ingressi e delle uscite nel 2014, con le
relative motivazioni. Sono esclusi dai conteggi i 4 trapianti eseguiti l’1-1-2014 con organi donati il 31-12-2013:
1 rene a Bologna e 1 a Parma, 1 fegato a Bologna e 1 a Modena; i 4 pazienti non risultano pertanto tra gli iscritti
in lista d’attesa al 01-01-2014.
Il rapporto tra il numero di trapianti eseguiti in regione ed il numero di pazienti in lista di attesa nei Centri
trapianto dell’Emilia-Romagna è: 0,12 per il rene, 0,38 per il cuore e 0,41 per il fegato. Considerando i soli
pazienti trapiantati e in lista residenti in regione, i rapporti sono: 0,15 per il rene, 0,38 per il cuore e 0,51 per
il fegato.
La figura 31 riporta, per singolo Centro dialitico regionale, il numero di pazienti iscritti in lista di attesa
al 31-12-2014 (516) e quello dei pazienti trapiantati nello stesso anno (75), con le relative percentuali di
trapianto per gli inscritti in lista.
0
10
1
80
90
100
Trapianti effettuati (75)
Pazienti in lista (516)
24
Regione 14,5%
(Trapianti / Iscritti)
22
3
24
3
Imola
13
11
Modena
71
11
Parma
0
53
30
4
Ravenna - Lugo
39
5
Reggio Emilia
59
4
Rimini
Liste d’attesa
Non in RDT
70
41
8
6
Forlì
In RDT fuori regione
60
92
1
Ferrara
96
50
2
3
BO-Pediatria
Piacenza-Fiorenzuola
40
8
BO - S. Orsola
Cesena
30
11
BO - Malpighi
Carpi
20
1
0
28
9
4
Figura 31. Pazienti residenti in Emilia-Romagna iscritti in lista al 31/12/2014 e trapiantianti eseguiti suddivisi per Centro Dialisi
Lista unica regionale per il trapianto di rene
L’attività della Lista d’attesa unica per Trapianto Renale da donatore cadavere della Regione Emilia-Romagna,
operativa dal 2001, viene presentata nelle pagine seguenti mediante i dati relativi ai pazienti in lista d’attesa
nei 3 Centri Trapianto di Rene della Regione (Bologna, Parma e Modena) descrivendone le caratteristiche di
distribuzione geografica, anagrafica e clinica. La lista d’attesa dell’Emilia-Romagna è caratterizzata da un età
media elevata (50,1 ± 11,4 anni) e da una notevole complessità clinica (fig.6LU); ciò nonostante il numero di
pazienti in lista attiva rimane negli anni elevato (fig.2LU). Uno degli aspetti più qualificanti è rappresentato
dai “programmi speciali” che prevedono un articolazione complessa che va dai trapianti combinati per le
insufficienze multi-organo (rene + cuore, rene + fegato, rene + pancreas), alla gestione delle urgenze e
all’impegno nei confronti dei pazienti che attendono da più tempo o di più difficile trapiantabilità (ritrapianti,
immunizzati e pluri-omozigoti); a questo proposito si segnala che i casi più severi di immunizzazione (PRA
≥ 80%) vengono automaticamente inseriti nella speciale lista d’attesa AIRT per pazienti iperimmunizzati e
dal 2011 in quella nazionale per le attese superiori ai 10 anni; infine, nell’ambito della sempre maggiore
ottimizzazione delle risorse, si conferma il ricorso al trapianto doppio (due reni nello stesso candidato) nei
casi in cui un solo rene non garantirebbe un’adeguata funzione. Nel 2014 sono diminuiti i tempi di attesa per
essere trapiantati (mediamente 2,36 anni) mentre stabili sono i tempi medi di permanenza in lista (3,2 anni);
la mortalità è risultata del 1,25% (deceduti/iscritti al termine del 2013 + entrati 2014).
Iscrizioni in lista
Iscrizioni in lista
31/12/2014
1089
residenti in Emilia-Romagna
VARIAZIONI
1094
495
45%
non residenti
594
55%
Iscrizioni in lista a Bologna
546
residenti in Emilia-Romagna
271
50%
284
non residenti
275
50%
269
Iscrizioni in lista a Modena
196
residenti in Emilia-Romagna
89
45%
88
46%
non residenti
107
55%
102
54%
5
0,5%
516
47%
21
4,2%
578
53%
-16
-2,7%
7
1,3%
51%
13
4,8%
49%
-6
-2,2%
-6
-3,1%
-1
1,1%
-5
-4,7%
4
1,2%
553
190
Iscrizioni in lista a Parma
347
residenti in Emilia-Romagna
135
39%
144
41%
9
6,7%
non residenti
212
61%
207
59%
-5
-2,4%
351
nota: 4 pazienti in lista presso la sede di Bologna fanno riferimento alla Pediatria del Policlinico S.Orsola Malpighi
Centro Trapianti
Impegno al
31-12-2010
Impegno al
31-12-2011
Impegno al
1-12-2012
Impegno al
31-12-2013
Impegno al
31-12-2014
Bologna
673
619
582
547
547
Modena
244
224
210
198
198
Parma
436
401
377
354
354
Totale
1.353
1.244
1.169
1.099
1.099
Figura 1LU: consistenza numerica della lista unica a partire dall’anno della sua istituzione.
97
Liste d’attesa
31/12/2013
residenti E-R
non residenti
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
831
1009
1060
1119
1112
1146
1195
1006
886
832
726
655
594
578
600
400
200
428
439
475
494
511
539
578
587
568
508
511
516
495
516
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
0
Figura 1LU: consistenza numerica della lista unica a partire dall’anno della sua istituzione.
Iscrizioni in lista incluse in programmi speciali
Totale
Bologna
Modena
Parma
Immunizzati (almeno 3 valori di PRA >50%)
52
29
8
15
Iperimmunizzati (almeno 3 valori di PRA >80%)
55
33
7
15
Totali
107
62
15
30
lista Nazionale iperimmuni
29
18
3
8
lista AIRT iperimmuni
64
37
8
19
280
165
28
87
II° trapianto
259
151
25
83
3° trapianto
21
14
3
4
15
Ritrapianti
Doppio Trapianto di rene
62
51
7
cuore-rene
1
1
-
fegato-rene
8
7
1
-
pancreas-rene
5
-
-
5
multiviscerale
1
1
-
-
Pre-emptive
14
11
1
2
HBV positivi
23
16
1
6
HCV positivi
74
33
15
26
Programma HCV
9
-
1
8
HIV positivi
9
2
5
2
Trapianti combinati
98
Liste d’attesa
Programma HIV
7
-
5
2
Attesa superiori a 10 anni
49
30
6
13
Programma Pediatrico (nazionale)
5
5
-
1
Urgenze
10
5
2
3
carenza di accesso vascolare
9
4
2
3
neo-vescica
-
-
-
-
psicologica
1
1
-
-
Distribuzione delle iscrizioni
Centro dialitico
Totale
Bologna
Modena
Parma
Bologna - Malpighi
41
38
1
2
Bologna - S.Orsola
92 (4)
91 (4)
-
1
3 (1)
3 (1)
-
-
8
-
7
1
Bologna - S.Orsola Ped.
Carpi
Cesena
24
14
2
8
Ferrara
22
20
-
2
Forlì
24
22
-
2
Imola
13
13
-
-
Modena
71 (2)
1
67 (1)
3 (1)
Parma
53
1
-
52
Piacenza
30
15
-
15
Ravenna
39
39
-
-
59
11
5
43
28 (1)
9
6
13 (1)
Reggio Emilia
Rimini
altri centri fuori regione
Totale
9
7
-
2
516 (8)
284 (5)
88 (1)
144 (2)
Tabella 1LU: pazienti residenti in Emilia-Romagna iscritti in lista al 31/12/2014 suddivisi per Centro Dialisi e Centro
Trapianto di iscrizione; 8 pazienti ancora non hanno iniziato il trattamento dialitico (numero tra parentesi).
Totale
Bologna
Abruzzo
21 (1)
11 (1)
8
2
Basilicata
9
6
1
2
Calabria
Modena
Parma
21
8
2
11
Campania
93 (1)
50 (1)
10
33
Emilia-Romagna
516 (8)
284 (5)
88 (1)
144 (2)
-
-
-
-
Friuli Venezia Giulia
Lazio
49
40
7
2
Liguria
6
1
-
5
Lombardia
63
7
1
55
Marche
39
22
13
4
Molise
2
2
-
-
Piemonte
8
1
-
7
Prov. Aut. Bolzano
-
-
-
-
Prov. Aut. Trento
-
-
-
-
145 (1)
71 (1)
45
29
2
2
-
-
Puglia
Sardegna
Sicilia
15 (1)
8 (1)
-
7
Toscana
93 (1)
28 (1)
15
50
Umbria
6
6
-
-
Valle d’Aosta
-
-
-
-
4 (1)
4 (1)
-
-
Veneto
Estero (RSM)
Totale
2
2
-
-
1.094 (14)
553 (11)
190 (1)
351 (2)
Tabella 2LU: pazienti iscritti in lista al 31/12/2014 suddivisi per Regione di residenza e Centro trapianti di iscrizione:
9 residenti in E-R dializzano abitualmente in Centri non E-R; 12 non residenti E-R dializzano in Centri dell’E-R,
11 residenti in E-R e 6 residenti fuori regione non sono in trattamento dialitico (numero tra parentesi).
99
Liste d’attesa
Regione di residenza
Distribuzione pazienti
Totale
Bologna
Modena
Parma
553
190
351
1094
Totale iscritti
attivi
789
72%
407 (74%)
141 (74%)
241 (69%)
temporaneamente sospesi
305
28%
146 (26%)
49 (26%)
110 (31%)
Residenti Emilia-Romagna
516
284
89
144
attivi
353
68%
192 (68%)
70 (80%)
91 (63%)
temporaneamente sospesi
163
32%
92 (32%)
18 (20%)
53 (37%)
non residenti
578
269
102
207
attivi
436
75%
215 (80%)
71 (70%)
150 (72%)
temporaneamente sospesi
142
25%
54 (20%)
31 (30%)
57 (28%)
Tabella 3LU: distribuzione dei pazienti attivi in lista al 31/12/2014. L’analisi retrospettiva di questo dato, a partire
dall’istituzione della Lista Unica nel 2001, indica che viene mantenuta una percentuale di attivi superiore al 70%
nonostante l’età media e le comorbidità presenti nei pazienti in lista. Va precisato che nei pazienti sospesi sono
compresi 3 pazienti non operativi per via del siero scaduto (di cui idonei clinicamente solo 1).
idonei
temp.sospesi
100%
90%
462
519
584
585
788
930
951
1028
2001
2002
2003
2004
80%
498
445
468
440
418
358
353
334
289
305
1125
1289
1256
1153
1036
982
884
837
800
789
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Figura 2LU: andamento dell’idoneità dall’istituzione della lista unica.
100
6
Liste d’attesa
5
4
3
2
lista E-R
1
Emilia-Romagna
non residenti
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 3LU: tempi medi di attesa in lista (anni) calcolati sui pazienti trapiantati nel corso di ogni singolo anno.
lista E-R
Emilia-Romagna
non residenti
4
3
2
1
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 4LU: tempi medi di permanenza in lista (anni), calcolati sui pazienti in lista d’attesa al 31/12/2014.
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 5LU: tempo medio intercorso tra inizio dialisi e immissione in lista in mesi (2006-2014, primi trapianti, regione Emilia-Romagna).
elevato
39%
standard
41%
lieve
10%
intermedio
10%
Figura 6LU: distribuzione del case-mix; poco più di un terzo dei pazienti non presenta comorbidità di rilievo
101
Liste d’attesa
2006
ENTRATE IN LISTA
Inserimenti in lista d’attesa nel 2014
Centro trapianti
Bologna
Totale
Emilia-Romagna
Non residenti
178
96
82
Modena
42
18
24
Parma
125
53
72
345
167
178
Totale
2011
2012
2013
167
178
138
160
292
244
136
182
2008
171
178
2007
122
2006
141
257
2005
164
2004
166
134
2003
147
139
2002
151
126
256
147
200
non residenti
329
400
300
res. Emilia-Romagna
456
435
465
500
483
494
600
100
0
2001
2009
2010
2014
Figura 7LU: andamento delle entrate in lista a partire dal 2001; è evidente il correttivo operativo dal 2007.
DISTRIBUZIONE DELLE NUOVE ENTRATE
Centro dialitico
102
Totale
Bologna
Modena
Parma
Bologna - Malpighi
11
10
1
0
Bologna - S.Orsola
29
29
0
0
Bologna - S.Orsola Ped.
2
2
0
0
Carpi
1
0
1
0
Cesena
7
5
1
1
Liste d’attesa
Ferrara
9
8
0
1
Forlì
11
11
0
0
Imola
4
4
0
0
Modena
11
0
10
1
Parma
18
0
0
18
Piacenza
6
1
0
5
Ravenna
16
16
0
0
Reggio Emilia
17
3
1
13
Rimini
12
1
1
10
Centri in reg. confinanti
1
1
0
0
non RDT
12
5
3
4
167
96
18
53
Totale
Tabella 4LU: pazienti residenti in Emilia-Romagna entrati in lista nel 2014, suddivisi per Centro Dialisi e Centro
Trapianto di iscrizione: nella prima colonna è conteggiato il totale dei nuovi entrati, mentre nelle successive
sono conteggiate le entrate per ciascun Centro Trapianto. Sono stati inseriti 12 pazienti ancora in trattamento
conservativo e 1 paziente che, pur residente in Emilia Romagna, è trattato in regioni confinanti.
Regione residenza
Totale
Bologna
Modena
Parma
Abruzzo
4
3
0
1
Basilicata
5
4
1
0
Calabria
3
1
0
2
Campania
20
12
0
8
Emilia-Romagna
167
96
18
53
Friuli Venezia Giulia
0
0
0
0
Lazio
12
10
1
1
Liguria
3
0
0
3
Lombardia
28
3
0
25
Marche
12
6
5
1
Molise
0
0
0
0
Piemonte
4
0
0
4
Puglia
40
25
7
8
Sardegna
0
0
0
0
Sicilia
3
2
0
1
Toscana
38
11
9
18
Trentino Alto Adige
0
0
0
0
Umbria
2
2
0
0
Veneto
4
3
1
0
Estero
0
0
0
0
178
82
24
72
Totale (escl. E-R)
Tabella 5LU: pazienti entrati in lista nel corso del 2014 suddivisi per Regione e Centro Trapianto di iscrizione.
6 pazienti sono ancora in trattamento conservativo (Abruzzo 1, Puglia 3, Toscana 1, tutti inseriti presso il CT di
Bologna.
USCITE DI LISTA
Totale
Emilia-Romagna
Non residenti
trapiantati a Bologna
65
38
27
trapiantati a Modena
27
15
12
trapiantati a Parma
39
22
17
trapiantati in centri AIRT
41
5
36
trapiantati in centri NIT
63
36
27
trapiantati in centri OCST
29
-
29
trapiantati in centri Esteri
1
1
-
trapiantati in centri non id.
4
-
4
deceduti
18
8
10
non idonei
23
16
7
Follow-up oncologico
13
5
8
altri motivi
17
-
17
340
146
194
Totale
Tabella 6LU: pazienti usciti dalla lista d’attesa per trapianto renale (donatore cadavere e vivente) nel corso del 2014
(provenienza regionale).
103
Liste d’attesa
Motivo uscita
Motivo uscita
Totale
Bologna
Emilia-Romagna
Non residenti
trapiantati a Bologna
65
65
-
-
trapiantati a Modena
27
27
-
trapiantati a Parma
39
-
39
trapiantati in centri AIRT
41
20
7
14
trapiantati in centri NIT
63
31
3
29
trapiantati in centri OCST
29
17
2
10
trapiantati in centri Esteri
1
-
-
1
trapiantati in centri non id.
4
1
3
-
deceduti
18
12
-
6
non idonei
23
14
5
4
Follow-up oncologico
13
9
1
3
altri motivi
17
2
0
15
340
171
48
121
Totale
Tabella 7LU: pazienti usciti dalla lista d’attesa per trapianto renale (donatore cadavere e vivente) nel corso del 2014
(per Centro Trapianto di iscrizione).
TRAPIANTO
Trapianti renali effettuati nel corso del 2014 131
Trapianti renali da donatore cadavere
Trapianti renali in pazienti residenti in Emilia-Romagna
58
52,7%
Trapianti renali in pazienti non residenti in regione
52
47,3%
Trapianti renali da donatore vivente
21
Trapianti renali in pazienti residenti in Emilia-Romagna
104
110
Liste d’attesa
17
81,0%
Trapianti renali in pazienti non residenti in regione
4
19,0%
Programmi speciali:
doppio trapianto di rene
9
trapianto combinato rene-cuore
1
trapianto combinato rene-fegato
7
trapianto combinato rene-pancreas
3
iperimmuni (PRA > 50%)
(1 con programma AIRT iperimmuni)4
ritrapianti4
HCV1
HIV1
urgenze1
pre-emptive10
programma AIRT iperimmuni
1
nota: 2 trapianti, effettuati il 1/1/2014 con donatore segnalato il 31/12/2013 (uno a Bologna e uno a Parma), sono
stati conteggiati nell’anno 2013.
usciti
2000
1500
1000
500
313
505
965
940
-391
-42
-338
-59
0
-500
entrati-usciti
1105
1150
1175
-340
-385
-98
-438
-70
-69
2004
2005
442
477
448
463
430
in lista
1257
1282
-366
-63
entrati
356
433
1237
-453
-487
-53
-65
2007
2008
366
296
318
255
297
1021
974
943
852
834
797
-572
-433
-397
-47
-53
-340
-45
-337
-43
-314
-48
2010
2011
2012
2013
2014
-46
-1000
2001
2002
2003
2006
2009
Figura 8LU: turn-over della Lista Unica nel corso degli anni 2001-2014; la colonna gialla rappresenta i pazienti rimasti
in lista nel corso dell’anno di osservazione, quella verde gli entrati, quella rossa gli entrati ed usciti nello stesso anno
e quella azzurra gli usciti; la lista si è rinnovata nel 2014 in misura del 45,2%.
Emilia-Romagna
Bologna
Parma
Modena
131
147
149
23
27
39
27
67
41
42
32
53
62
69
37
44
55
65
35
65
85
136
150
155
178
83
50
45
65
47
35
39
33
45
60
30
45
28
22
23
50
66
80
79
66
72
61
80
68
95
150
100
147
138
155
173
155
200
171
200
250
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 9LU: trapianti di rene effettuati in Emilia-Romagna nel periodo 2001-2014.
113
97
100
80
106
60
104
91
88
87
76
68
non residenti
96
90
61
85
82
74
72 69
71
Liste d’attesa
residenti E-R
120
105
64
58
62
65
71
67
83
75
64
56
40
20
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Figura 10LU: trapianto renale: rapporto residenti E-R/non residenti.
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Trapianti renali effettuati presso il Centro di Bologna
65
da donatore vivente
11
Trapianto da donatore cadavere:
residenti in Emilia-Romagna
54
30
55,5%
24
44,4%
residenti fuori Regione
Trapianto da donatore vivente:
residenti in Emilia-Romagna
8
72,7%
residenti fuori Regione
3
27,3%
Programmi speciali:
doppio trapianto di rene
7
trapianto combinato rene-cuore
1
trapianto combinato rene-fegato
6
iperimmuni (3 PRA ≥50%)
2
ritrapianti2
urgenze-
pre-emptive5
Trapianti renali effettuati presso il Centro di Modena
da donatore vivente
106
da donatore cadavere
da donatore cadavere
27
22
5
Trapianto da donatore cadavere:
residenti in Emilia-Romagna
10
45,5%
residenti fuori Regione
12
54,5%
Trapianto da donatore vivente:
residenti in Emilia-Romagna
5
100%
residenti fuori Regione
-
Programmi speciali:
doppio trapianto di rene
1
trapianto combinato fegato-rene
1
iperimmuni1
ritrapianti1
Liste d’attesa
HCV-
HIV1
urgenze1
pre-emptive3
Trapianti renali effettuati presso il Centro di Parma
da donatore vivente
Trapianto da donatore cadavere:
da donatore cadavere
39
34
5
residenti in Emilia-Romagna
18
residenti fuori Regione
16
47,1%
Trapianto da donatore vivente:
residenti in Emilia-Romagna
4
80,0%
residenti fuori Regione
1
20,0%
Programmi speciali:
doppio trapianto di rene
1
3
trapianto combinato rene-pancreas
iperimmuni1
ritrapianti1
HCV1
HIV-
urgenze-
pre-emptive2
52,9%
Centro dialisi
totale cad/viv
tx/lista
Bologna cad/viv
Modena cad/viv
Parma cad/viv
BO - Malpighi
9/2
20,0%
8/2
-/-
1/-
BO - S. Orsola
7/1
7,1%
7/1
-/-
-/-
BO - Pediatria
1/1
-
1/1
Carpi
1/-
11,1%
-/-
1/-
-/-
Cesena
1/-
3,6%
1/-
-/-
-/-
Ferrara
5/1
18,8%
5/1
-/-
-/-
Forlì
2/1
8,6%
2/1
-/-
-/-
Imola
2/1
17,6%
2/1
-/-
-/-
Modena
9/2
12,9%
-/-
9/2
-/-
Parma
8/3
14,9%
-/-
-/-
8/3
Piacenza
-/-
0,0%
-/-
-/-
-/-
Ravenna
4/-
8,2%
4/-
-/-
-/-
Reggio Emilia
5/-
7,2%
-/-
-/-
5/-
Rimini
3/1
10,5%
-/-
-/-
3/1
1/
-
In RDT fuori regione
non RDT
Totale
1/-
-/4
-
-/1
-/3
-/-
58/17
11,5%
30/8
10/5
18/4
nota: indice trapianto = trapianti 2014/((lista 2013 + entrati 2014) - usciti 2014)
Tabella 8LU: pazienti trapiantati (da donatore cadavere e da donatore vivente) residenti in Emilia-Romagna suddivisi
per Centro Dialisi e per Centro Trapianti (indice di trapianto medio regionale: 11,2%).
Abruzzo
totale cad/viv
tx/lista
Bologna cad/viv
Modena cad/viv
Parma cad/viv
5/-
16,1%
3/-
1/-
1/-
Basilicata
1/-
8,3%
1/-
-/-
-/-
Calabria
3/-
11,1%
-/-
-/-
3/-
Campania
8/-
6,7%
3/-
3/-
2/-
Friuli Venezia Giulia
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Lazio
4/-
6,5%
4/-
-/-
-/-
Liguria
1/-
10,0%
-/-
-/-
1/-
Lombardia
4/1
5,4%
-/-
-/-
4/1
Marche
2/-
3,8%
1/-
1/-
-/-
Molise
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Piemonte
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Prov. Aut. Bolzano
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Prov. Aut. Trento
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Puglia
14/3
9,3%
8/3
6/-
-/-
Sardegna
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Sicilia
1/-
3,8%
-/-
-/-
1/-
Toscana
7/-
5,6%
3/-
-/-
4/-
Umbria
1/-
14,3%
1/-
-/-
-/-
Valle d’Aosta
-/-
-
-/-
-/-
-/-
Veneto
1/-
20,0%
-/-
1/-
-/-
Estero
Totale
-/-
-
/-
-/-
-/-
52/4
7,3%
24/3
12/-
16/1
Tabella 9LU: pazienti trapiantati da donatore cadavere e vivente residenti fuori regione suddivisi per regione
di provenienza e per Centro Trapianti (indice di trapianto medio extra-regionale 7,3%); l’indice di trapianto per i
pazienti provenienti da fuori Regione risulta inferiore a quello dei pazienti residenti in regione.
107
Liste d’attesa
Regione
Cuore
Al 31 dicembre 2014 erano in lista, per trapianto di cuore, 45 pazienti, dei quali 2 in attesa di trapianto
combinato con il fegato, 1 con il polmone e 1 con il rene, 26 residenti in regione (57,8%), 19 extra-regionali
(42,2%) (tabella 25). Nel corso del 2014 sono stati inseriti 28 pazienti, di cui 14 residenti in regione; 35
pazienti sono usciti di lista, 17 dei quali sono stati trapiantati a Bologna.
Fegato
Come si puo vedere nella tabella 25, al 31 dicembre 2014 erano iscritti in lista di attesa 266 pazienti (209
a Bologna e 57 a Modena), 150 (56,4%) residenti in regione (114 a Bologna, il 54,5% degli iscritti in quella
sede, e 36 a Modena, 63,2% dei propri iscritti) e 116 (43,6%) fuori regione (95 a Bologna e 21 a Modena).
Nel corso del 2014 sono stati inseriti in lista 154 pazienti (102 a Bologna e 52 a Modena) di cui 104 (67,5%)
residenti in regione; 143 pazienti (94 a Bologna e 49 a Modena) sono usciti di lista, 107 dei quali sono stati
sottoposti a trapianto. I pazienti sottoposti a ritrapianto precoce erano stati re-iscritti in lista (un secondo
trapianto a Modena, 2 secondi trapianto a Bologna).
Intestino – Multiviscerale
Al 31 dicembre 2014 erano iscritti in lista di attesa 23 pazienti, tra cui 1 solo residente in regione (4,3%)
(tabella 25).
Nessun paziente è stato inserito in lista nel corso del 2014; 2 pazienti sono usciti di lista per decesso.
108
Polmone
Liste d’attesa
Al 31-12-2014, 24 pazienti erano iscritti in lista d’attesa per trapianto di polmone, 1 dei quali attendevano
un combinato con il cuore. 26 pazienti sono entrati in lista nel 2014, di cui 10 residenti in Emilia - Romagna.
18 pazienti sono usciti di lista, 7 per trapianto a Bologna, 7 per decesso, nessuno per drop-out, 4 per altri
motivi.
SERVIZI DI RIFERIMENTO REGIONALE
3
Immunogenetica unica regionale per il trapianto di rene
Attività sui donatori cadavere
Nel corso del 2014 sono stati eseguiti, tra i 3 Centri della Regione, 110 trapianti da donatore cadavere, 17
in meno rispetto allo scorso anno (n=127). Di questi 54 sono stati eseguiti presso il centro di Bologna (2 in
meno rispetto al 2013), 22 presso il centro di Modena (3 in meno rispetto al 2013) e 34 presso il centro di
Parma (12 in meno rispetto al 2013) .
Tale attività di trapianto è avvenuta a fronte di un numero di attivazioni per l’Immunogenetica di riferimento
maggiore rispetto a quello del 2013 (n=167 contro 152).
Di queste, 144 per donatori provenienti dalla regione e 23 per donatori offerti a vario titolo da altre regioni
o da centri esteri. Come sempre la maggior parte delle offerte provenivano dalle Regioni AIRT (n=15: di cui
10 dal Piemonte, di cui 1 dalla Valle d’ Aosta e 5 dalla Toscana), 4 provenivano dal NIT, 3 dall’OCST e 1 dalla
Grecia.
Con i donatori extra-regionali sono state eseguite 7 sessioni di cross-match pre-trapianto con i candidati di
volta in volta selezionati.
La tipologia dei donatori offerti riguardava essenzialmente donatori HCV+ (n=10), per cui nella Lista Unica della regione Emilia Romagna è stato possibile, nel corso dell’anno, reperire un solo ricevente (1 trapianto a PR).
Ci sono state due offerte di donatori a rischio infettivo non valutabile : per uno è stato realizzato un trapianto
combinato con il cuore a Bologna, mentre per l’altro non erano presenti riceventi idonei in lista.
Nell’ambito del progetto Iperimmuni AIRT, abbiamo avuto due offerte dalla Regione Piemonte che hanno
portato in un caso al trapianto del paziente iperimmune selezionato (1 trapianto a MO), mentre nell’altro
caso abbiamo avuto un cross match positivo sui linfociti B. (v. oltre : Programmi speciali).
Sempre nell’ambito dello stesso progetto abbiamo inviato un rene per un paziente del Piemonte; anche
in questo caso c’è stato un cross match positivo sui linfociti B, per cui l’organo è stato trapiantato ad un
paziente della lista “standard” (con successiva restituzione).
un PRA in CDC >/= 80% e con almeno 8 anni di anzianità di lista) non abbiamo ricevuto offerte; abbiamo
invece offerto un organo al programma per un ricevente del Lazio (v. oltre : Programmi speciali).
Abbiamo inoltre ricevuto 3 offerte di donatori pediatrici : 2 si sono concluse con il trapianto del ricevente
selezionato, mentre per una il ricevente era momentaneamente sospeso.
Due offerte riguardavano donatori di gruppo AB, non andate a buon fine per la mancanza di riceventi
idonei, come pure quella di un donatore a rischio batterico. Due offerte sono state successivamente ritirate
dalle regioni di provenienza ed una è stata rifiutata per eccessiva differenza di età tra donatore e ricevente.
Delle 144 segnalazioni che hanno riguardato i donatori della Regione e che hanno portato alla nostra
attivazione, 29 sono state interrotte per opposizione dei familiari ad osservazione già iniziata; in due casi vi
è stata l’opposizione, da parte dei familiari al prelievo dei reni. In questi ultimi casi ed in due dei precedenti
era comunque stata eseguita la tipizzazione HLA.
I 115 donatori rimanenti sono stati tutti tipizzati sia con metodica sierologica che con metodica molecolare a
bassa risoluzione. Tre di questi appartenevano alla fascia di età pediatrica per cui l’allocazione è stata gestita
direttamente dal Centro Regionale di Riferimento per la Lista Nazionale Pediatrica.
Dei 112 donatori rimanenti, 9 erano HCV+: per questa tipologia di donatori non è stato possibile selezionare
109
Servizi di riferimento regionale
Dal Programma Nazionale per i Pazienti Iperimmuni (in cui sono attualmente inserititi pazienti con almeno
nella lista unica della Regione alcun ricevente che presentasse i minimi livelli di compatibilità richiesti, per
cui gli organi sono stati offerti fuori regione. Da notare che attualmente sono inseriti nel Protocollo per
Trapianto da donatore HCV+ solo 9 pazienti.
I 3 donatori a vario titolo indicati come a rischio infettivo “non valutabile” e l’unico a rischio batterico non
hanno trovato riceventi in Regione.
18 donatori non sono stati giudicati idonei al prelievo di reni già all’inizio dell’osservazione, per cui
l’Immunogenetica di riferimento ha eseguito la sola tipizzazione HLA per il trapianto di fegato.
18 donatori sono stati giudicati non idonei per quanto riguarda la donazione dei reni o dopo la biopsia o al
prelievo: 10 per score bioptici elevati anche per il doppio trapianto, 3 per la presenza di neoplasie non evidenziate durante l’osservazione o il cui dato anamnestico non era noto al momento dell’inizio dell’osservazione
stessa, i rimanenti 5 per lesioni traumatiche o per la presenza di calcolosi renale non passibile di chirurgia da
banco.
Con i 4 donatori di gruppo AB è stato possibile realizzare un solo trapianto in regione per mancanza di
adeguati riceventi (vuoi per età che per minimi livelli di compatibilità).
Con i rimanenti 59 donatori idonei per trapianto di rene sono state allestite 95 sessioni di compatibilità
crociata (cross-match) per un totale di circa 23.000 reazioni tra linfociti T e B dei donatori e i sieri dei possibili
riceventi, comprese le reazioni dopo trattamento dei sieri con DTT allo scopo di eliminare, quando indicato,
la componente anticorpale IgM non rilevante ai fini del trapianto. Appartengono a questo novero anche
le reazioni eseguite per trapianti combinati (7 rene+fegato, 3 rene+pancreas, 1 rene+cuore) ed i 9 doppi
trapianti di rene eseguiti in Regione nel corso dell’anno.
Programmi speciali
Il programma speciale AIRT per i pazienti iperimmunizati, in cui sono stati attualmente inseriti 63 pazienti
regionali, ha permesso di trapiantare un solo paziente in regione (in lista presso il Centro Trapianti di Modena
con un donatore proveniente dal Piemonte); in un altro caso il paziente selezionato ha presentato un cross
match positivo sui linfociti B.
Con i donatori della regione è stato selezionato un unico paziente del Piemonte; anche in questo caso il
trapianto non è stato eseguito sul ricevente selezionato per positività del crossmatch sui linfociti B.
Nel programma Nazionale per pazienti Iperimmuni sono attualmente inseriti 28 pazienti della Regione per
110
i quali, nel corso dell’anno, non è stata ricevuta una sola offerta.
Dei donatori della regione un rene è stato offerto con successo al programma per un paziente del Lazio.
Servizi di riferimento regionale
In regione sono inoltre presenti 4 pazienti iscritti al Programma Nazionale Pediatrico.
Attività di lista
Nell’ anno 2014 l’entità della Lista unica di attesa per trapianto renale ha raggiunto quanto a suo tempo
programmato e concordato tra i tre Centri Trapianto e l’Assessorato alla Sanità della Regione in ottemperanza
delle indicazioni del CNT, per un totale di 1094 pazienti al 31-12-2014 (5 in più rispetto all’anno precedente).
ll turn-over della lista si è comunque mantenuto costantemente elevato (tra i 19 e i 97 pazienti/mese; 59 pz./
mese in media), pari al 45,2% degli iscritti in lista al 31-12-14.
Nel corso del 2014 sono entrati in lista 345 nuovi pazienti (42 in più rispetto al 2013). Di questi 178
sono risultati a carico del Centro Trapianti di Bologna, 42 di quello di Modena e 125 di quello di Parma.
Conseguentemente, l’Immunogenetica ha eseguito 167 tipizzazioni HLA di I° e II° Classe con metodica
molecolare a bassa risoluzione (i pazienti afferenti al Centro Trapianti di Bologna sono stati tipizzati in sede,
dalla S.S. di Immunogenetica afferente al locale Centro Trasfusionale).
Attività sui sieri dei pazienti in lista
Attività fondamentale dell’Immunogenetica di riferimento per trapianto renale è fornire la più precisa e
puntuale caratterizzazione delle specificità anticorpali eventualmente presenti nel siero dei candidati al
trapianto onde permetterne, nel più breve tempo possibile, l’inserimento ed il mantenimento in lista attiva
e offrire loro l’organo con minori probabilità di andare incontro a rigetto una volta trapiantato.
Tutti i pazienti in Lista eseguono all’ingresso un primo prelievo e successivamente inviano un campione a cadenza trimestrale. Per ogni paziente in lista, prima dell’archiviazione, si controlla la data di arrivo e le condizioni
d’invio, avvertendo i rispettivi centri dialisi di ogni non conformità (rilevata mantenendone supporto scritto).
Anche nel corso del 2014, l’elevato turn-over dei pazienti ha fatto sì che si sia mantenuto costante il numero
dei sieri gestiti trimestralmente, fissato intorno ai 1500-1600 ogni tre mesi pari a circa 6450 sieri/anno.
Questo numero comprende anche i sieri dei pazienti così detti “in studio”: l’Immuogenetica si è infatti resa
disponibile, negli ultimi anni, per lo studio dei sieri anche nella fase preliminare all’immissione in lista, allo
scopo di abbreviare il tempo necessario per il completamento dell’idoneità immunologica una volta che il
paziente sia ufficialmente inserito in lista (attivo o sospeso che sia).
Tutti i sieri dei nuovi ingressi e tutti i sieri successivi ad un evento possibilmente immunizzante (trasfusioni,
ecc.) sono stati studiati contemporaneamente in CDC (Citotossicità Complemento Dipendente) contro un
pannello selezionato di 40 cellule (come da standards EFI) ed in citofluorimetria con metodica Luminex®.
(v. in seguito). (Con quest’ultima metodica, come noto, vengono evidenziate IgG anti HLA di classe I° e II°).
Tutti i sieri dei rimanenti pazienti sono stati studiati ad ogni invio in CDC ed in Luminex® ogni terzo invio.
Sono state eseguite un totale di circa195.000 reazioni in CDC, comprese le reazioni dopo trattamento dei
sieri con DTT allo scopo di eliminare, quando indicato, la componente anticorpale IgM non rilevante ai fini
del trapianto ed i ricontrolli delle reazioni dubbie, e circa 5.000 reazioni in citofluorimetria, di cui 1.800
reazioni di screening per la presenza di IgG anti Classe I° e/o II° (LABScreen® - One Lambda, inc.) 1.400
reazioni di identificazione di Ab diretti contro singoli antigeni HLA di classe I° (LABScreen® Single Antigen
Class I – Combi - One Lambda, inc.) e 1.800 reazioni di identificazione di Ab diretti contro singoli antigeni
HLA di classe II° (LABScreen® Single Antigen Class II – Group1 - One Lambda, inc.).
Attività di trapianto da vivente
L’immunogenetica di riferimento esegue la tipizzazione HLA dei donatori viventi per i pazienti dei centri
donatori con metodica molecolare a bassa risoluzione. Di queste riguardavano donatori valutati presso il
Centro di Parma e donatori provenienti dal centro di Modena.
Nei 10 casi giunti al trapianto nel corso dell’anno (5 trapianti da donatore vivente eseguiti a Parma, e 5 a
Modena) è stata eseguita, sempre secondo gli standards EFI, tipizzazione HLA di controllo con metodiche
molecolari a bassa risoluzione sia sul donatore che sul ricevente per un totale di ulteriori 20 tipizzazioni.
Le reazioni di compatibilità crociata tra donatore e ricevente (cross-match) vengono eseguite con metodica
CDC sempre all’inizio dello studio e ripetute immediatamente prima del trapianto (nelle 24 o 48 ore
precedenti); se lo studio si prolunga oltre i 6 mesi, viene comunque ripetuto un cross-match intermedio.
Sono state così allestite, nel corso dell’anno, 40 reazioni di compatibilità crociata tra donatore e ricevente
un per un totale di circa 830 reazioni tra linfociti T e B dei donatori ed i sieri del ricevente, comprese le
reazioni dopo trattamento dei sieri con DTT. Vengono sempre trattati con DTT, che come già indicato,
elimina la reattività legata agli Ab di tipo IgM, al primo cross-match i sieri dei pazienti non ancora inseriti in
lista d’attesa da cadavere, che quindi non sono ancora stati studiati nella tipologia della reattività anticorpale
eventualmente presente.
111
Servizi di riferimento regionale
Trapianto di Modena e Parma: nel corso dell’anno 2014 sono state eseguite ulteriori tipizzazioni HLA dei
I sieri dei riceventi non ancora studiati o quelli “storici” esaminati nel passato con metodiche meno sensibili
di quelle attualmente in uso, vengono valutati mediante sfere magnetiche coniugate con singoli Ag HLA
(LABScreen® Single Antigen Class I – Combi - One Lambda, inc. e LABScreen® Single Antigen Class II –
Group1 - One Lambda, inc.) per ulteriori 90 reazioni di identificazione per la Classe I° e 90 per la Classe II°.
In casi particolari (trapianto AB0 incompatibili, presenza di DSA IgG a bassi livelli di MFI) è stata valutata,
sempre mediante tecnologia Luminex®, la presenza nel siero dei pazienti di Ab di Classe IgM e/o la loro
capacità di legare la frazione C1q del complemento (C1qScreen test – Class I e Class II - One Lambda, inc.)
Attività sui sieri dei pazienti trapiantati
Lo studio della reattività anticorpale dopo trapianto è divenuta ormai una delle attività principali
dell’Immnunogenetica di riferimento.
Il Laboratorio riceve i sieri dei pazienti sottoposti a trapianto renale dai tre Centri Regionali (principalmente
dai centri di Modena e Parma, in quanto i pazienti trapiantati a Bologna vengono per lo più studiati dalla
locale S.S. di Immunogenetica) e da alcune Nefrologie della Regione che eseguono il follow-up post
trapianto dei propri pazienti.
In caso di sospetto di rigetto anticorpo-mediato i sieri vengono valutati con metodica citofluorimetrica per
Singoli Antigeni HLA HLA (LABScreen® Single Antigen Class I – Combi - One Lambda, inc. e LABScreen®
Single Antigen Class II – Group1 - One Lambda, inc.).
In assenza di episodi “acuti” viene inoltre, a scadenze fisse, (a 1, 3. 6 mesi e poi a distanza di un anno dal
trapianto) eseguita su tutti i pazienti afferenti al centro Trapianti di Parma la determinazione della presenza
di anticorpi anti-HLA nel siero mediante screening citofluorimetrico.
Questa attività ha comportato ulteriori 700 reazioni di screening per la presenza di IgG anti Classe I° e/o II°
e 1000 reazioni di identificazione di Ab diretti contro singoli antigeni HLA di Classe I° e di Classe II°.
Attività per il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR)
Dall’inizio della sua attività istituzionale il Laboratorio di Immunogenetica è sede per Parma del Centro
Donatori di Midollo Osseo (PR01) per cui, in ottemperanza agli standard internazionali (EFI) e del Registro
Italiano (IBMDR) ne esegue la tipizzazione HLA con metodiche molecolari a bassa e ad alta risoluzione sia
per la I° che per la II° Classe.
112
Esegue pure tutte le indagini in caso di selezione di un donatore fino all’eventuale donazione di midollo o
di cellule staminali.
Servizi di riferimento regionale
Per la tipizzazione HLA ad alta risoluzione di Classe I il Laboratorio ha ottenuto nel 2012 l’accreditamento
EFI, in precedenza ottenuto per la sola Classe II.
Ad oggi il Centro Donatori di Parma (PR01) conta 7876 donatori, di cui 6480 attivi e per la maggior parte
tipizzati per la I° e la II° Classe (5919, pari al 75% dei donatori totali).
Nel corso dell’anno 2014 sono stati inseriti 561 nuovi donatori, tutti tipizzati in alta risoluzione per i loci A.B,C
e DR.
Sono stati inoltre eseguiti gli accertamenti richiesti per 94 donatori selezionati; di questi, in 11 casi è stato
inviato il materiale per i test di conferma finale.
Sono stati inoltre attivati 4 work-up, dei quali uno è stato chiuso in quanto, nel frattempo, il ricevente non
era più in condizioni di ricevere il trapianto; gli altri tre si sono conclusi con il prelievo di CSE. (Due da sangue midollare a favore di due pazienti italiani ed uno da sangue periferico sempre a favore di un paziente
italiano).
Avendo ottenuto nel 2014 l’accreditamento EFI anche per l’analisi del chimerismo mediante microsatelliti, il
Laboratorio ha eseguito nel corso dell’anno 140 monitoraggi sia su sangue midollare che su CD3 purificati.
Controlli di qualità
Il Laboratorio di Immunogenetica si è sottoposto, come tutti gli anni, al Controllo di Qualità Nazionale
organizzato dal CNT-ISS per i laboratori che partecipano a programmi di trapianto di organi solidi con
esito positivo per tutte le metodiche per cui possiede l’accreditamento EFI vale a dire: la tipizzazione degli
antigeni di Classe I e II (sierologica e molecolare in alta e bassa risoluzione) , il PRA ed il Cross-match (CDC
e citofluorimetria Luminex®) e l’analisi del chimerismo mediante microsatelliti, secondo quanto appunto
previsto dagli Standards EFI.
Accreditamento
Anche per l’anno 2014 è stato confermato l’Accreditamento internazionale EFI per tutte le metodiche e le
procedure utilizzate nell’attività di trapianto.
Conclusioni
L’attività dell’Immunogenetica Unica per trapianto renale è continuata sui consueti elevati livelli, non solo
per il costante e significativo turn-over dei pazienti, ma anche per l’incremento dell’attività nel post-trapianto.
In generale l’applicazione delle strategie d’ indagine adottate (studio dei sieri dei pazienti in lista con la
doppia metodologia CDC e citofluorimetria Luminex®) ha consentito l’identificazione di profili immunologici
individuali volti ad allargare quanto più possibile l’accesso al trapianto anche ai pazienti a più elevato rischio
di rigetto, quali ritrapianti e immunizzati e hanno migliorato la sorveglianza immunologica nel post trapianto
contribuendo così ad una sempre maggiore personalizzazione della terapia antirigetto.
L’allargamento del profilo immunologico dei pazienti mediante le analisi sulla componente anticorpale
IgM e sulla capacità degli Ab presenti a legare il complemento, anche se per l’anno 2014 limitata a casi
particolari, suggerisce importanti potenzialità per migliorare la comprensione del pattern immunologico
dei pazienti in lista ed aumentare ulteriormente la probabilità di accesso al trapianto.
E’ avvertita, peraltro sempre più impellente, la necessità di introdurre nuove metodologie di analisi in
particolare l’esecuzione del cross-match con metodica citofluorimetrica, assai più sensibile, da associare
alla classica citotossicità complemento dipendente per poter far fronte ai nuovi scenari (protocolli di
desensibilizzazione) che a breve si imporranno al fine di permettere l’accesso al trapianto di pazienti
interregionali.
Paola Zanelli
113
Servizi di riferimento regionale
iperimmunizzati che continuano a non trovare risposta nei programmi di allocazione nazionali ed
Immunogenetica di riferimento regionale per il trapianto di cellule
staminali emopoietiche e per il trapianto d’organo solido non renale
L’ attività di Immunogenetica del Policlinico S.Orsola-Malpighi viene svolta presso la Struttura Semplice di
Immunogenetica del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Policlinico S. Orsola; è
accreditata dal 1997 dalla Federazione Europea di Immunogenetica (EFI) come requisito obbligatorio per
lo svolgimento delle attività inerenti le Cellule Staminali Emopoietiche e il trapianto d’organo solido sia nel
circuito nazionale che in quelli internazionali.
E’ sede del Registro dei Donatori di Midollo Osseo dell’Emilia-Romagna e del Centro Donatori BO01 e
collabora con il Centro Regionale Sangue (CRS), il Centro Regionale Trapianti (CRT) e l’Associazione Donatori
di Midollo Osseo (ADMO) nel perseguire gli obiettivi del Registro Regionale. Il Registro Regionale coordina
l’attività dei Centri Donatori di Ravenna, Ferrara, Modena, Reggio-Emilia, Parma e Piacenza. I Centri Donatori
della Regione hanno sede presso i Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, a Parma presso
la Genetica Medica. Per ottimizzare la rete, nel 2014 il Centro Donatori di Ferrara è stato trasferito dalla
Genetica Medica al Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale.
Svolge le proprie prestazioni per diversi Centri Trapianto della Regione:
• Centro Trapianti di Midollo Osseo, Istituto di Ematologia, Policlinico S.Orsola Malpighi
• Centro Trapianti di Midollo Osseo, Oncoematologia Pediatrica, Policlinico S.Orsola Malpigli
• Centro Trapianti di Midollo Osseo, Ematologia, Policlinico di Modena
• Centro Trapianti di Midollo Osseo, Ematologia, Reggio Emilia
• Banca del Sangue Cordonale della Regione Emilia-Romagna.
• Centro Trapianti di Cuore, Policlinico S.Orsola Malpighi
• Centro Trapianti di Fegato e Multiorgano, Policlinico S.Orsola Malpighi
• Centro Trapianti di Rene, Policlinico S.Orsola-Malpighi
• Centro Trapianti di Polmone, Policlinico S.Orsola Malpighi
• Centro Trapianti di Fegato, Policlinico Modena
Attività primaria del Laboratorio di Immunogenetica e Istocompatibilità è quella di identificare il donatore
più compatibile per i pazienti candidati al trapianto di cellule staminali emopoietiche e d’ organo solido.
114
La Struttura Semplice di Immunogenetica si è specializzata nella selezione del donatore da Registro e da
familiare per il trapianto di CSE con indagini genomiche di terzo livello mediante sequenziamento del DNA
Servizi di riferimento regionale
e Luminex in alta definizione; per il trapianto d’organo solido impiega protocolli di selezione del donatore
e di monitoraggio per il trapianto di cuore, fegato, intestino, polmone, rene da donatore vivente mediante
indagini in citofluorimetria con tecnologia Luminex.
La Struttura Semplice di Immunogenetica come richiesto per l’Accreditamento EFI, partecipa ai controlli di
qualità organizzati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo, Bologna.
Il Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo ha la finalità di ricercare donatori volontari per pazienti
oncoematologici in attesa del trapianto allogenico di CSE, è riconosciuto dalla Legge 6 marzo 2001, n°52 e
la definizione del suo funzionamento è siglata nell’ Accordo Stato Regione del 29 aprile 2010.
Il Registro dei Donatori di Midollo Osseo della Regione ha superato i 45000 donatori attivi; negli ultimi due
anni il Centro Regionale Sangue e il Registro Regionale in collaborazione con l’ ADMO hanno pianificato
una previsione dei nuovi donatori da iscrivere che è stata inserita nel Piano Sangue e Plasma regionale.
Questa necessità si è sviluppata per meglio coordinare le attività cliniche finalizzate alla idoneità del nuovo
donatore e permettere che vi fosse un immediato supporto per l’esecuzione delle tipizzazioni HLA. A tal
proposito a fronte di alcune liste di attese in alcune province molti campioni sono stati raccolti direttamente
dall’ADMO durante gli eventi di sensibilizzazioni con il prelievo salivare; questi sono stati poi inviati
direttamente al Laboratorio di Immunogenetica di Bologna che ha dato la disponibilità di compensare le
tipizzazioni necessarie per mantenere un flusso continuo di iscrizioni.
Nel 2014 la movimentazione complessiva delle iscrizioni e delle dimissioni è riportata per Centro Donatori
nella seguente tabella.
BO*
FE*
MO
PC
PR
RA*
RE*
Totale
Nuove iscrizioni
1117
588
404
277
561
375
102
3424
Esclusioni definitive (dato globale)
364
92
306
125
161
73
174
1295
Esclusioni per età > 55 anni
331
59
226
115
140
56
145
1072
*I donatori iscritti ai CD di Bologna, Ferrara, Ravenna, Reggio-Emilia sono stati tipizzati presso il Laboratorio di
Immunogenetica del Policlinico S.Orsola.
Dal 1 luglio 2013 il Registro Nazionale IBMDR si è allineato con gli altri maggiori Registri mondiali richiedendo una tipizzazione in alta risoluzione del nuovo donatore all’atto dell’iscrizione, per favorire e velocizzare la
ricerca della compatibilità con i pazienti in attesa di trapianto di cellule staminali emopoietiche.
Nel grafico vengono riportate le tipizzazioni eseguite nei Laboratori di Immunogenetica della Regione dal
2011 al 2014. Nel 2013 il Laboratorio di Immunogenetica di Bologna ha tipizzato per tutta la Regione
eccetto che per Piacenza, nel 2014 è impegnato per i CD delle Aree Vaste Centro e della Romagna e per
Reggio-Emilia nell’Area Vasta Nord. Nel grafico vengono riportate le tipizzazioni eseguite nel 2014 nei
Laboratori di Immunogenetica attivi della Regione.
Andamento del numero di tipizzazioni distribuite per i Laboratori di Immunogenetica della
Regione dal 2011 al 2014.
Il Laboratorio di Immunogenetica di Bologna tipizza anche per Ferrara, Ravenna, Reggio-Emilia e per i donatori in
lista di attesa di Modena e Parma.
Nel 2014 le nuove iscrizioni hanno ben compensato le esclusioni definitive con un attivo di 2129 donatori
che garantiscono una crescita costante del pool di donatori meglio tipizzati nel Registro Regionale che oggi
conta 45217 donatori attivi iscritti.
Servizi di riferimento regionale
115
Andamento degli iscritti attivi nel Registro Regionale dal 2007 al 2014
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
47000
45217
45000
43000
41793
41000
39236
39695
39704
40004
40265
2008
2009
2010
2011
40911
39000
37000
35000
2007
2012
2013
2014
Dato l’investimento complessivo sul donatore e la richiesta dei Centri Trapianto di avere una preferenza per
i donatori più giovani e ben tipizzati, l’indirizzo regionale è stato quello di rivolgersi sempre di più alle fasce
giovanili. Nel 2014 la fascia più giovane dai 18 ai 25 anni ha raggiunto il 54% degli iscritti (+4% rispetto al
2013) con una riduzione della fascia di età più alta (35-40 anni) che dal 18% del 2013 è passata al 14% nel
2014.
Questo dato estremamente positivo è frutto dell’attiva campagna di sensibilizzazione in tutta la Regione di
ADMO nelle scuole, nelle università e nel mondo dello sport, con il vantaggio di tendere al ricambio dei
donatori che fuoriescono dal Registro con donatori giovani ben tipizzati che garantiscono un lungo periodo
di iscrizione. Nella tabella vengono riportate le percentuali di iscritti secondo le fasce di età distribuite per i
diversi Centri Donatori.
116
Centro Donatori
18-25 anni
26-35 anni
36-40 anni
BO
48%
34%
18%
FE
55%
36%
9%
RA
52%
32%
16%
MO
67%
25%
8%
RE
61%
27%
12%
PR
54%
31%
15%
Servizi di riferimento regionale
PC
60%
28%
12%
Media
54%
32%
14%
La selezione di un donatore volontario di CSE dipende essenzialmente dalla potenziale compatibilità
del Sistema HLA con il paziente e dalle performance di attività del CD. La richiesta di una tipizzazione in
alta risoluzione per la riqualificazione genetica dei donatori, l’invio di un campione biologico per i test di
compatibilità finale per un paziente ematologico rappresentano un momento molto vicino alla selezione da
parte del Centro Trapianti. In questa fase il CD è impegnato nel colloquio con il donatore che diventa più
approfondito sia per disponibilità alla donazione che per anamnesi patologica remota e recente. Questa
attività di ricerca del donatore, di consulenza medica e di gestione della spedizione del campione e di tutte le
indagini connesse che debbono essere trattate nel software gestionale dell’IBMDR nei tempi descritti deve
essere svolta molto rapidamente dal Centro Donatori per fornire al Centro Trapianti tutte le informazioni
necessarie per richiedere la donazione di CSE.
Ogni CD della Regione è stato impegnato nel 2014 in questa attività che è riassunta nella seguente tabella:
BO
FE
RA
MO
RE
PR
PC
Totale
N. richieste per test di conferma finali
pre-trapiantologici
Richieste
23
15
12
32
14
18
13
127
N. richieste eseguite per test di conferma finali
pre- trapiantologici
14
11
7
15
2
11
12
72
Tipizzazioni
N. di tipizzazioni per riqualificazione genetica
BO*
MO
PR
PC
Totale
468
127
103
105
803
*Il Laboratorio di Immunogenetica di Bologna tipizza anche per le richieste pervenute e delegate dai CD di Ferrara, Ravenna e Reggio-Emilia
Dal 1989 al 2014 hanno donato le cellule staminali emopoietiche 274 donatori dell’ Emilia-Romagna. Nel
2014 le donazioni sono state n. 9, precisamente n. 3 a Bologna, n. 1 a Ravenna, n. 2 a Modena e n. 3 a Parma.
Andamento delle donazioni per pazienti italiani ed esteri
Realtà Associativa in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna può contare su una rete di Centri Donatori e Poli di Reclutamento che coprono tutto il
territorio regionale e sull’Associazione di Volontariato ADMO ben presente con sezioni in ogni provincia.
117
personale strutturato e volontario di ADMO Emilia-Romagna. Nel marzo 2013 è stato siglato il patto di
solidarietà ADMO-AVIS firmato dalle due Associazioni che rappresenta un importante impegno del mondo
del Volontariato nella sensibilizzazione alla donazione e un nuova opportunità per cercare nuovi donatori
nell’ambito dei donatori di sangue. La ricerca di nuovi donatori provenienti dal Casa dei Donatori di Sangue
dell’ Ospedale Maggiore ha assunto un ruolo importante nella raccolta cittadina sia per potenziale numero
di donatori che per le condizioni cliniche già presenti di idoneità alla donazione di sangue che garantiscono
in altissima percentuale anche quella di CSE, ma soprattutto un modello che può essere esportato nelle
altre realtà regionali. Nell’ambito della nuova organizzazione del Servizio di Immunoematologia e Medicina
Trasfusionale dell’Area Metropolitana di Bologna, nel 2014 è stata data la disponibilità di 2 posti giornalieri
per 7 giorni la settimana alla Casa dei Donatori di Sangue che si aggiungono a quelli già presenti al Centro
Raccolta Sangue del S.Orsola per le valutazioni cliniche e i prelievi, come esempio di disponibilità che si vuole
dare a tutti i cittadini di Bologna e provincia. In Regione sono presenti inoltre campagne di sensibilizzazione
tra ADMO/AVIS/Fidas, con collaborazioni locali per l’iscrizione di nuovi donatori.
Servizi di riferimento regionale
Attualmente il percorso di sensibilizzazione, ricerca nuovi donatori e successivi richiami viene svolto dal
Immunogenetiche di Bologna, Parma, Piacenza per il trapianto di cellule staminali
emopoietiche
La valutazione della ricerca di un donatore compatibile per un paziente ematologico inizia nell’ambito
familiare all’interno del quale vengono studiati principalmente i fratelli e i genitori.
Per i pazienti ematologici senza un donatore compatibile familiare il Laboratorio di Immunogenetica esegue
una tipizzazione per attivare la ricerca di un donatore compatibile volontario da registro secondo gli standard
richiesti dal Registro Nazionale (IBMDR).
Lo studio immunogenetico nei pazienti candidati a trapianto da donatore volontario prevede anche
la consulenza per i Clinici sulla compatibilità osservata; questa viene gestita completamente a livello
informatico a partire dall’attivazione fino ai test di conferma. Tutti i dati genetici vengono inseriti nel software
gestionale IBMDR perché siano validati e dare quindi la possibilità agli ematologi di attivare la procedura di
richiesta della donazione di CSE.
La prima valutazione di compatibilità nel paziente ematologico e nei familiari è stata eseguita nei tre
laboratori di Bologna, Parma e Piacenza con il seguente numero di tipizzazioni:
Immunogenetica
Paziente
Donatore
Totale
Bologna*
137
158
295
Parma
27
65
92
Piacenza
53
71
124
L’ Immunogenetica di Bologna tipizza per i pazienti candidati a trapianto da donatore familiare per il Centro Trapianti
di CSE di Modena
Sono stati eseguiti inoltre i seguenti test per attivare la ricerca di un donatore compatibile volontario da registro:
Immunogenetica
N .pazienti tipizzati per attivare la ricerca da donatore volontario (MUD)
Bologna*
92
Piacenza
10
L’ Immunogenetica di Bologna tipizza per i pazienti candidati a trapianto da donatore volontario per il Centro
Trapianti di CSE di Modena
118
La coppia paziente-donatore sia per trapianto correlato (familiare) che non correlato (donatore volontario)
deve essere tipizzata in alta risoluzione nel test di compatibilità finale secondo gli Standard di Accreditamento
Servizi di riferimento regionale
EFI e gli Standard di funzionamento del Registro Nazionale (IBMDR).
Immunogenetica Bologna
Trapianto CSE da donatore correlato
Ematologia Seràgnoli Bologna
Oncoematologia Pediatrica Bologna
Ematologia Modena*
N. Pazienti
N. Donatori
18
14
24
15
44
26
N. Pazienti
N. Donatori
Ematologia Seràgnoli Bologna
51
67
Oncoematologia Pediatrica Bologna
14
24
Ematologia Modena*
17
24
168
170
Trapianto CSE da donatore del Registro
Totale
*Campioni inviati a Bologna per la tipizzazione
Immunogenetica Piacenza
Trapianto CSE da donatore correlato
Ematologia Piacenza
Trapianto CSE da donatore del Registro
Ematologia Piacenza
Totale
N. Pazienti
N. Donatori
11
14
N. Pazienti
N. Donatori
10
12
21
26
Banca del Sangue Cordonale della Regione Emilia-Romagna
Nel corso del 2014 le unità di sangue cordonale della Banca del Sangue Cordonale della Regione EmiliaRomagna inviate alla Struttura Semplice di Immunogenetica di Bologna sono state tipizzate in biologia
molecolare per classe I (loci HLA-A, HLA-B, HLA-C) in bassa risoluzione e per classe II al locus HLA-DRB1 in
alta risoluzione. Complessivamente le unità studiate sono state 301, mentre 32 unità, su richiesta dell’IBMDR,
sono state tipizzate in alta risoluzione per i loci di Classe I e/o di Classe II.
Trapianto d’organo solido
Lo studio anticorpale dei pazienti candidati a trapianto d’organo solido e i monitoraggi post-trapianto
prevedono oltre alla tecnica di linfocitotossicità anche l’utilizzo della tecnologia Luminex sia con test di
ricerca che di identificazione delle specificità anticorpali (Single Antigen) di Classe I e Classe II.
Lo studio immunogenetica degli anticorpi mediante la tecnologia Luminex è stato ampliato nel 2014 con la
validazione e l’introduzione del test che identifica l’attività biologica complementare dell’anticorpo.
La finalità di ampliare lo studio immunogenetico degli anticorpi si inserisce nelle necessità di individuare
pazienti a maggior rischio di rigetto che oggi possono essere trapiantati con il cross-match virtuale e con la
modulazione di adeguate terapie immunosoppressive.
Centro Trapianti di Cuore, Bologna
Inserimento in lista e attività nei pazienti in lista
Nel corso del 2014 sono stati tipizzati 46 pazienti con tecniche in biologia molecolare per il Sistema HLA di
Nei pazienti in assistenza ventricolare che richiedono un inserimento in lista di trapianto in urgenza vengono
garantiti i test di immunogenetica (tipizzazione HLA Classe I e II, ricerca anticorpi anti-HLA) in 24 ore.
Al momento della segnalazione del donatore sono stati eseguiti n.16 cross-match donatore-paziente
tra adulti e pediatrici verificando la compatibilità. I pazienti in lista attiva di trapianto di cuore vengono
studiati semestralmente per la ricerca degli anticorpi anti-HLA al fine di garantire una migliore gestione
dell’assegnazione dell’organo al momento della segnalazione di un donatore.
I pazienti che nel monitoraggio pre-trapianto presentano anticorpi anti-HLA evidenziabili solo con tecnologia
Luminex vengono studiati mediamente ogni 6 mesi per monitorare nel tempo l’attività biologica dell’anticorpo.
Nel 2014 sono stati studiati, complessivamente per i nuovi candidati e per i pazienti in lista n. 105 campioni per
1040 test di linfocitotossicità e 120 test con metodica Luminex comprensivi di ricerca e identificazione anticorpale.
Cross-match virtuale
La possibilità di gestire una metodica così sensibile per individuare anticorpi anti-HLA ha permesso in
pazienti alloimmunizzati il cross-match virtuale. L’assegnazione di organi a pazienti alloimmunizzati avviene
119
Servizi di riferimento regionale
classe I e II.
sulla tipizzazione del donatore per i loci HLA di Classe I e di Classe II che permette di escludere la presenza
dell’antigene verso la specificità anticorpale nel paziente. Il cross-match virtuale ha permesso di trapiantare
nel 2014 n. 5 pazienti con organi compatibili migliorando le prospettive prognostiche e la gestione della
terapia immunosoppressiva. Altri 5 pazienti sono in lista di attesa di trapianto con l’indicazione del crossmatch virtuale per la migliore allocazione dell’organo.
Monitoraggio Post-trapianto
La stretta collaborazione con i Colleghi Cardiologi e l’Anatomia Patologica permettono una integrazione
complessiva dei dati di laboratorio con la clinica favorendo nei pazienti trapiantati lo studio e l’inquadramento
del rigetto del graft. I campioni inviati al Laboratorio vengono studiati inizialmente in Luminex per la ricerca
degli anticorpi anti-HL e se positivi, con un approfondimento per identificare la specificità anticorpale
diretta verso gli antigeni dell’organo trapiantato. Questo test fornisce un importante supporto al clinico
per la decisione di iniziare un trattamento terapeutico farmacologico con eventuale integrazione del
plasma-exchange. Nel corso del 2014 sono stati studiati 179 campioni per 252 test in Luminex sia come
monitoraggio post-trapianto che per valutare l’efficacia del plasma-exchange come trattamento terapeutico
per la rimozione degli anticorpi.
Centro Trapianti di Fegato e Multiorgano, Bologna
Nel corso del 2014 sono stati tipizzati 124 candidati a trapianto di fegato con tecniche in biologia molecolare
per il Sistema HLA di classe I e II.
Per ogni paziente è stata inoltre eseguita la ricerca degli anticorpi anti-HLA per un totale di 164 test in
Luminex e in 39 campioni è stato necessario integrare lo studio con 302 test di linfocitotossicità.
Sono stati eseguiti complessivamente 62 cross-match per il trapianto di fegato tra donatore-paziente
verificandone la compatibilità.
Nel corso del 2014 sono stati inoltre monitorati i pazienti trapiantati di fegato che hanno manifestato segni
di rigetto per 66 test in Luminex su 32 campioni. In stretta collaborazione con il team del Prof Pinna e della
Dr.ssa Morelli i pazienti sono stati monitorati per le specificità anticorpali dirette contro l’organo trapiantato e
l’andamento della forza dell’anticorpo mediante l’intensità di fluorescenza ha fornito importati informazioni
per il trattamento terapeutico farmacologico che è stato integrato con il plasma-exchange.
120
Centro Trapianti di Rene da cadavere, Bologna.
Servizi di riferimento regionale
Nel corso del 2014 sono stati tipizzati 133 candidati a trapianto di rene con tecniche in biologia molecolare
per il Sistema HLA di classe I e II per l’inserimento nella lista unica regionale per il trapianto di rene da
cadavere.
I pazienti con segni clinici di rigetto sono stati studiati per la ricerca degli anticorpi anti-HLA per un totale di
111 test in Luminex su 65 campioni.
Centro Trapianti di Rene da vivente, Bologna
Per il programma di trapianto renale da donatore vivente sono state effettuate 97 tipizzazioni tra pazienti e
relativi donatori. Per questo programma sono state inoltre eseguiti 214 test per la ricerca e identificazione
degli anticorpi anti-HLA in Luminex e 112 cross-match in citotossicità.
Per migliorare l’accesso allo studio immunogenetico pre-trapianto è stato sviluppato un nuovo protocollo
che sfrutta l’alta sensibilità della ricerca anticorpale per singolo antigene rispetto al cross-match in
citofluorimetria. L’ottica del protocollo è indirizzata verso un cross-match virtuale che rappresenta una
recente scelta nella politica trapiantologica internazionale. I test di conferma pre-trapiantologici sono stati
eseguiti in 14 pazienti.
Centro Trapianti di Polmone, Bologna
Nel corso del 2014 sono stati tipizzati 29 pazienti con tecniche in biologia molecolare per il Sistema HLA di
classe I e II.
Per ogni paziente è stata inoltre eseguita la ricerca degli anticorpi anti-HLA per un totale di 704 test di
linfocitotossicità e 44 test con metodica Luminex. Nel monitoraggio post-trapianto sono stati eseguiti 3 test.
Sono stati inoltre eseguiti 6 cross-match donatore-paziente verificando la compatibilità.
Centro Trapianti di Fegato, Modena
Nel corso del 2014 sono stati tipizzati 42 candidati a trapianto di fegato con tecniche in biologia molecolare
per il Sistema HLA di classe I e II.
Per ogni paziente è stata inoltre eseguita la ricerca degli anticorpi anti-HLA per un totale di 162 test di
linfocitotossicità e 50 test con metodica Luminex.
Sono stati eseguiti 39 cross-match donatore-paziente verificandone la compatibilità.
Trapianti Combinati, Bologna e Modena
Nel corso del 2014 sono stati tipizzati 7 candidati a trapianto combinato con tecniche in biologia molecolare
per il Sistema HLA di classe I e II e precisamente: n. 5 fegato-rene, n. 1 cuore-polmone a Bologna e a
Modena n. 1 fegato-rene.
Per ogni paziente è stata inoltre eseguita la ricerca degli anticorpi anti-HLA per un totale di 162 test di
linfocitotossicità e 34 test con metodica Luminex comprensivi di studio pre-trapiantologico e monitoraggio.
Sono stati inoltre eseguiti 3 cross-match per trapianti combinati.
Aferesi Terapeutica nel rigetto del trapianto d’organo solido
Nel corso del 2014 nei pazienti trapiantati di cuore, polmone, fegato e rene con evidenza di rigetto umorale
clinico e laboratoristico è stato introdotto il trattamento terapeutico con plasma-exchange in aggiunta alla
1 paziente trapiantato di rene e 19 procedure in 5 pazienti trapiantati di cuore. Nei pazienti trapiantati di
fegato con cross-match positivo in linfocitotossicità è stato iniziato precocemente il trattamento aferetico
così come nei pazienti con anticorpi anti-HLA donatore specifici evidenziati con tecnologia Luminex: nel
2014 sono state eseguite 4 aferesi in 1 paziente trapiantata con cross-match positivo. Inoltre un trapianto
bipolmonare è stato sottoposto a 8 procedure di fototerapia extracorporea.
Andrea Bontadini, Fiorenza Fruet, Sandra Iannelli, Valeria Giudice, Claudio Velati
121
Servizi di riferimento regionale
terapia immunosoppressiva per la rimozione degli anticorpi anti-HLA. Sono state effettuate 4 procedure in
Attività istopatologica e molecolare degli organi solidi
La SSD Diagnostica istopatologica e molecolare degli organi solidi e relativo trapianto ha svolto nel corso
del 2014 un totale di valutazioni istologiche pari a 204 , di cui 14 esami di organi non trapiantati. Esse sono
costituite da:
A) Idoneità morfologica e funzionale dell’organo da donare
74 Donatori, di cui 38 M età media 70,65 (range 9-90) e 36 F età media 64,33 (range 29-85) per un totale
(204-36=) 168 invii (considerato il doppio rene come invio singolo)
• (25+14) 39 donatori hanno fatto SOLO la biopsia di fegato (di cui 14 con altre biopsie per sospetta
neoplasia)
• (6+1) 7 donatori hanno fatto SOLO la biopsia di rene (di cui 1 con altra biopsia per sospetta neoplasia)
• (20+9) 29 donatori hanno fatto biopsia di fegato e rene (di cui 9 con altre biopsie per sospetta
neoplasia)
• (14+1+9+5) 29 donatori sono stati controllati per 42 lesioni sospette al momento del recupero organi
I risultati delle valutazioni sono stati:
Fegato (69 donatori, età media 69,72 (range 9-90))
69 valutazioni di idoneità del fegato.
La valutazione è stata condotta con diagnosi al congelatore su cuneo epatico e biopsia intraparenchimale
utilizzando la check list
Classi secondo % di steatosi
• <20%:57
• tra 20 e 30%: 6
• >30: 4
Reni (37 donatori, età media 69,75)
In 36 donatori sono stati biopsiati entrambi i reni, in 1 donatore un solo rene: totale 73 RENI esaminati (37
122
reni destri 36 reni sinistri);
Valutazione degli score:
Servizi di riferimento regionale
0: 0 casi
1: 3 casi
2: 9 casi
3: 20 casi
4: 16 casi
5: 11 casi
6: 7 casi
7: 4 caso
8: 1casi
9: 1 caso
non valutabile: 1 caso
La valutazione è stata condotta su materiale incluso in paraffina in regime di emergenza (tempo medio di
preparazione dei preparati con tre colorazioni di base: 2 ore).
B) Idoneita’ nell’ambito della sicurezza per neoplasie trasmissibili
Per quanto riguarda la sicurezza in ambito neoplastico degli organi donati, sono stati valutati 29 donatori (42
esami al congelatori effettuati) con lesioni sospette individuate in corso di donazione o durante il prelievo.
L’analisi istologica in tutti i casi è stata effettuata con esame estemporaneo (risposta immediata che permette
un giudizio di idoneità in corso di prelievo).
42 controlli sicurezza del donatore (età media 70,75).
La valutazione è stata condotta con diagnosi al congelatore su lesioni sospette rinvenute dall’equipe
chirurgica al prelievo degli organi o su lesioni evidenziate nella valutazione clinica del donatore durante il
periodo di osservazione, o emerse dall’analisi della storia clinica del donatore.
In caso di patologia neoplastica: il profilo di rischio viene classificato in 5 livelli:
1) rischio standard (non evidenza di fattori di rischio di trasmissione),
2) rischio non-standard (basso rischio di trasmissione, eleggibilità ristretta agli organi salvavita certificata
da emergenza clinica e con consenso informato del paziente),
3) rischio inaccettabile (esclusione incondizionata a causa di un alto rischio di trasmissione di malattie
sia infettive sia neoplastiche, quest’ultima valutata sulla base dei parametri clinico-patologici di
aggressività del tumore),
4) rischio aumentato ma accettabile: definisce un profilo di rischio al fine di consentire la donazione in situazioni in cui il rischio per il ricevente è relativamente trascurabile rispetto alla propria condizione clinica.
5) rischio non valutabile: è da applicare in tutte le situazioni nelle quali l’equipe medica che esegue il
primo livello di controllo sul donatore (es. presenza di cicatrici chirurgiche cutanee) o la famiglia del
donatore segnali pregressi eventi chirurgici in assenza di una diagnosi istologica certa.
SEDE
DIAGNOSI
LIVELLO DI
RISCHIO
1
RENE, NAS
Carcinoma renale papillare, tipo 1, G2 ( lesione nodulare bianco-grigiastra di cm.1.5 di
asse maggiore)
2
FEGATO, NAS
Fibrosi, non evidenza di neoplasia
Standard
3
POLMONE, NAS
Bolla enfisematosa, versamento emorragico e aree antracotiche e minima fibrosi
interstiziale
Standard
4
OVAIO, NAS
Sezioni di corticale ovarica con fibroma.
Standard
5
PANCREAS, TESTA
PanIN basso grado e grado intermedio (PanIN tipo 1 e tipo 2)
Standard
6
TESTICOLO SINISTRO
Seminoma classico testicolare Stadio AJCC 7th 2010 pT2NxMxS
7
MESENTERE, NAS
Tessuto linfoide costituito da follicoli di dimensioni medio piccole, monomorfi, e
talora confluenti, costituiti quasi esclusivamente da elementi di piccola taglia. La
diagnosi differenziale si pone tra tessuto linfoide reattivo e proliferazione linfomatosa.
Necessaria tipizzazione immunoistochimica all’esame definitivo.
Non
valutabile
8
CUTE perianale
Polipo fibroepiteliale
Standard
9
COLON, NAS
Mucosa colica esente da neoplasia e con aspetti di edema, flogosi e fibrosi della
lamina propria.
Standard
10
MAMMELLA, NAS
Angiolipoma e tessuto mammario fibrotico
Standard
11
FEGATO, LOBO
SINISTRO
Emangioma in involuzione sclero-ialina.
Standard
12
MAMMELLA SINISTRA,
NAS
Tessuto mammario lipoinvoluto e minuto fibroadenoma
Standard
13
OVAIO DESTRO
Ovaio sclero-atrofico e cisti para-ovarica benigna
Standard
14
RENE SINISTRO
Parenchima renale comprendente tessuto adiposo maturo con focolai di steatonecrosi
Standard
15
RENE SINISTRO
Parenchima renale comprendente tessuto adiposo maturo con focolai di steatonecrosi
Standard
16
PANCREAS, NAS
Nodulo di tessuto fibro ialino con emosiderina
Standard
Standard
Inaccettabile
17
FEGATO, NAS
Area cicatriziale con reazione duttulare
Standard
18
FEGATO, NAS
Area cicatriziale con reazione duttulare
Standard
19
LINFONODO, NAS
Linfonodi (laterocervicali sinistri) con ectasia dei vasi e diffusi stravasi emorragici
Standard
123
Servizi di riferimento regionale
N.
124
20
SURRENE, NAS
Adenoma del corticosurrene
Standard
21
COLECISTI, NAS
Adenomioma, displasia adenomatosa di basso grado
Standard
22
PANCREAS, NAS
Focolaio PanIN IB, tessuto pancreatico con focale flogosi acuta, ectasia cistica duttale
Standard
23
CUTE, NAS
Nevo composto con atipia della componente giunzionale
Standard
24
CUTE, NAS
Nevo composto con incontinenza del pigmento
Standard
25
MILZA, NAS
Quattro linfonodi reattivi.
Parenchima splenico ad architettura conservata, con focali stravasi ematici
Standard
26
UTERO, NAS
Parenchima splenico ad architettura conservata, con focali stravasi ematici.
Standard
27
POLMONE DESTRO
BRONCO PRINCIPALE
Parete bronchiale esente da alterazioni significative.
Standard
28
POLMONE DESTRO
BRONCO PRINCIPALE
Parete bronchiale esente da alterazioni significative
Standard
29
RENE, PELVI
Assenza di alterazioni significative a carico della mucosa pelvica e
del parenchima renale
Standard
30
MESENTERE, NAS
Mesenterite steatonecrotica
Standard
31
OMENTO
Mesenterite steatonecrotica
Standard
32
FEGATO, NAS
Pseudocisti costituita da capsula fibrosa e contenuto necrotico con calcificazioni.
Non segni di malignità
Standard
33
FEGATO, NAS
Lesione nodulare di cm 0,3 fibrocalcifica.
Standard
34
UTERO, NAS
Lesione mesenchimale a cellule fusate a basso indice mitotico (<2/10 HPF)
con stroma sclerojalino.
Standard
35
UTERO, NAS
Leiomioma
Standard
36
MEDIASTINO, NAS
Tessuto timico lipoinvoluto
Standard
37
COLON SIGMOIDEO
Area emorragica periviscerale delimitata con reazione fibro-infiammatoria e
reazione gigantocellulare a punti di sutura
Standard
38
POLMONE DESTRO,
NAS
Carcinoma neuroendocrino (cromogranina+)
39
SURRENE, NAS
Midollare surrenalica emorragica. Non evidenza di neoplasia.
Standard
40
SURRENE, NAS
Iperplasia nodulare corticosurrenale
Standard
41
PROSTATA
Iperplasia prostatica fibromio-glandulocistica associata a prostatite cronica
riacutizzata, iperplasia post-atrofica e PIN alto grado. Nelle sezioni allestite per esame
definitivo compare un focolaio di adenocarcinoma prostatico Gleason 3+3 (sec. ISUP
2005) in sede intraprostatica. Non evidenza di permeazione neoplastica perineurale.
Non evidenza di superamento capsulare. La neoplasia interessa il <1% del tessuto
prostatico esaminato. Vescichette seminali : indenni. [Stadio sec. AJCC 2010: pT1a /
tumor incidental histologic finding in 5% or less of tissue resected ].
Standard
42
COLECISTI, NAS
Adenomiosi della parete della colecisti
Standard
Inaccettabile
Conclusioni:
• 39 valutazioni: rischio standard con utilizzo organi: diagnosi definitiva posta all’esame al congelatore;
Servizi di riferimento regionale
• 2 valutazioni: rischio inaccettabile: un carcinoma neuroendocrino del polmone: diagnosi definitiva
posta all’esame al congelatore;
• 1 valutazione: rischio non valutabile. Una mesenterite con infiltrato linfocitario fortemente sospetto
per infiltrato leucemico, risultato poi di tipo reattivo dopo valutazione immunoistochimica (invio al
definitivo necessario).
La valutazione delle lesioni “sospette” esaminate mette in evidenza la scrupolosa accuratezza del controllo
degli organi del donatore da parte dell’equipe chirurgica preposta all’espianto e nel contempo mette in
evidenza la necessità di un’equipe di patologi con conoscenza ed esperienza in tutti i settori della anatomia
patologica.
Analisi molecolari su riceventi
Le analisi di ricerca Cellule Tumorali Circolanti per follow-up molecolare in riceventi da donatore neoplastico
sono state le seguenti per l’anno 2014: 3 pazienti da donatore con Ca epatico (eseguiti due controlli per
paziente -maggio 2014 e dicembre 2014).
E’ terminato invece il controllo del paziente da donatore con Ca prostatico poiché sono trascorsi 5 anni dal
trapianto (ultimo controllo eseguito a luglio 2013).
Tutte le analisi sono state richieste dal Centro Regionale Trapianti di Torino.
Antonia D’Errico e Alberto Bagni
Second opinion nazionale per la sicurezza neoplastica del donatore
Il totale delle prestazioni di second opinion svolta in ambito sicurezza “rischio neoplastico” nel 2014 è stato
di 302 su un totale di 269 donatori (in 12 casi sono stati necessari più contatti telefonici per aggiornamento
dati fino ad un numero di 33 chiamate).
Il totale dei donatori con richiesta di consulenza di second opinion è così ripartito:
• per NITp: 99
• per AIRT: 115
• per OCST: 51
• per CNT: 4
Si mantengono alte le richieste di second opinion sui seguenti organi:
1) Prostata aumento PSA o pregressa storia di K prostatico: (second opinion quasi sempre motivata da una
reale necessità di confronto).
Tutela medico legale si tratta di utilizzare un donatore neoplastico.
2) Noduli renali: (second opinion quasi sempre motivata). Le linee guida nazionali parlano di T1a a basso
grado (donatore utilizzabile con profilo di rischio standard). Spesso risulta difficile la definizione di
istotipo al congelatore. Permane un numero consistente di segnalazioni di microcarcinomi a cellule
chiare di dimensioni < 5 mm.
Tutela medico legale si tratta di utilizzare un donatore neoplastico.
3) Tumori del SNC: (La richiesta di second opinion è posta in quasi tutti i casi con una diagnosi istologica).
Le linee guida internazionali propongono la classificazione WHO che contempla tutti i tumori cerebrali.
La letteratura recente propone due lavori uno USA e uno GB. In USA esiste trasmissione di tumori
cerebrali ad alto grado in GB NON sono registrate trasmissioni neoplastiche.
La second opinion è motivata dalla storia clinica del donatore e dalla tutela medico legale.
4) Lesioni neoplastiche vescicali: La richiesta di second opinion è in progressivo aumento e viene spesso
posta in prima istanza senza una diagnosi istologica definitiva. La possibilità di potere valutare il referto
istologico e la conoscenza del follow-up del donatore permettono di codificare un profilo di rischio.
Tutela medico legale si tratta di utilizzare un donatore neoplastico.
Richieste di second opinion meno frequenti:
1) Tumori cistici mucinosi del pancreas e IPMN del pancreas. Richiesta di second opinion sempre motivata.
Definizione del profilo di rischio difficile da definire in quanto pochi Centri sono organizzati per analizzare
la lesione in toto.
2) GIST. Richiesta di second opinion motivata. L’interpretazione dei parametri morfologici e macroscopici
di GIST per la valutazione del profilo di rischio sono di pertinenza del patologo.
Servizi di riferimento regionale
125
3) Lesioni cutanee pigmentate: la diagnosi al congelatore delle lesioni pigmentate è spesso di difficile
interpretazione, appare consigliabile la preparazione di una inclusione in paraffina con metodo rapido
(circa due ore)
4) Noduli della tiroide: Second opinion spesso non motivate. Sono eccessive le segnalazioni di quadri
sospetti alla ecografia.
5) Segnalazioni di noduli polmonari valutate durante il prelievo tutti con controllo istologico in estemporanea.
Second opinion motivata.
Richieste di second opinion non motivate (facilmente risolvibili con la lettura delle linee guida)
1) Microcitoma: 2
2) Carcinomi in situ della cervice: 1
3) Adenomi del colon : 5
4) Adenocarcinomi del pancreas: 1
5) Carcinomi basocellulari della cute: 2
6) Neoplasie mesenchimali (sarcomi): 3
Considerazioni finali
Il numero delle second opinion si mantiene elevato con un trend in aumento per lesioni neoplastiche di
prostata, reni e vescica (trend conforme a quello internazionale, legato anche al considerevole aumento di
età dei donatori utilizzati).
Nella norma le richieste per tumori del SNC.
Alta sensibilità durante la fase di prelievo di organi da parte delle equipes chirurgiche: identificazione di
piccoli tumori GIST, di piccoli tumori renali, noduli del polmone e di lesioni pancreatiche spesso di difficile
interpretazione alla palpazione.
Walter Franco Grigioni
126
Servizi di riferimento regionale
Attivita di microbiologia
L’ U.O. di Microbiologia (Prof.ssa Maria Paola Landini) contribuisce in maniera sostanziale alle attività di
trapianto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S. Orsola-Malpighi, conducendo un’intensa,
continuativa e qualificata attività rivolta soprattutto verso:
1. gli accertamenti di laboratorio per certificare l’idoneità “microbiologica” dei potenziali donatori
2. gli accertamenti di laboratorio per l’ottimale gestione dei pazienti trapiantati in tutte le fasi post-operatorie
3. la ricerca e la formazione specifica del settore
La certificazione di idoneità “infettivologica” dei potenziali donatori
Nel corso del 2014 l’UO ha proseguito nelle attività di valutazione di idoneità “microbiologica” dei potenziali
donatori garantendo l’esecuzione di un ampio pannello di indagini sierologiche e virologiche (Tabella 1MI)
concordato con i Clinici a partire dal 1999 e che supera le indicazioni di legge.
Test SIEROLOGICI
eseguiti in urgenza
Test MOLECOLARI
eseguiti in urgenza
Test SIEROLOGICI E MOLECOLARI
eseguiti subito dopo trapianto
Lue (CMIA, TPHA, RPR)
HIV–RNA Real Time (NAAT)
Anticorpi anti-CMV IgG
Anticorpi anti-HIV 1 e 2
HCV-RNA Real Time (NAAT)
Test di avidità delle IgG anti CMV
Antigene HIV p24
HBV-DNA Real Time (NAAT)
Anticorpi anti-TOXO IgG
Anticorpi anti-HBs
CMV-DNA Real Time
Anticorpi anti-HSV-1/2 e anti-VZV IgG
Antigene HBs
EBV-DNA Real Time
Anticorpi anti EBV IgG (VCA ed EBNA)
Anticorpi anti-HBc totali
HSV 1 e2 -DNA Real Time
Anticorpi anti HHV8 (IIF)
Anticorpi anti-HBc IgM
VZV-DNA Real Time
Anticorpi anti WNV IgG e IgM (IIF)
Anticorpi anti-HBe
HHV6-DNA Real Time
HBV-DNA e HCV-RNA PCR Real Time
Antigene HBe
Enterovirus-RNA Real Time
Anticorpi anti HCV IgG (IB)
Anticorpi anti HCV
HCV genotipi
Anticorpi anti-HDV tot
Anticorpi anti T. pallidum IgG (IB)
Anticorpi anti-HDV IgM
HERPESVIRUS-DNA PCR Real Time
Antigene HDV
West Nile Virus-RNA Real Time (NAAT)
Tabella 1MI: Le indagini effettuate
N. richieste pervenute e soddisfatte
N. totale indagini eseguite
RNA-HIV
RNA-HCV
RNA-HCV test quantitativo
RNA-HCV genotipo
DNA-HBV
DNA-HBV test quantitativo
RNA- West Nile Virus
DNA-CMV
DNA-altri Herpes
RNA- Enterovirus
N. totale indagini molecolari eseguite
2013
2014
302
264
1.144
1.091
106
106
2
1
106
7
51
3
11
2
395
96
96
4
1
96
3
34
3
0
0
333
N. test positivi Ab anti HBc tot
18
15
N. test positivi IgM anti HBc
0
0
N. test positivi HBsAg
0
0
N. test positivi Ab anti HDV tot
1
0
N. test positivi Ab anti HCV
1
1
N. test positivi Ab anti HIV 1 -2 e Ag p24
0
0
N. test positivi Lue (test di screening)
3
0
Tabella 2MI: Risultati complessivi dell’attività svolta dall’Unità Operativa di Microbiologia nell’ultimo biennio
127
Servizi di riferimento regionale
Risultato attività
Questa attività, svolta in un servizio di pronta disponibilità 24 ore su 24, ha garantito il controllo microbiologico
di tutti i potenziali donatori per 365 giorni all’anno. I dati analitici relativi a questa attività sono riportati in
Tabella 2MI.
Attività in urgenza
Come si può osservare in Tabella 2MI, nel 2014 si è avuto un decremento di circa il 12.6% del numero
di richieste pervenute alla UO di Microbiologia e da essa soddisfatte e, una diminuzione di circa il 4.6%
anche del numero di indagini eseguite (si vedano anche le Figure n. 1MI e n. 2MI). La motivazione è legata
globalmente alla diminuzione nel 2014 in regione Emilia Romagna delle donazioni e dei donatori utilizzati.
Nel 2014 sono state eseguite 333 indagini molecolari, il 15.7% in meno rispetto a quelle eseguite nel 2013.
Di queste però ben 288 (87%) sono state effettuate in urgenza (Tabella 2MI).
In particolare, 96 sono i donatori di organi ai quali sono stati prelevati anche i tessuti e quindi sottoposti
in urgenza alla ricerca del genoma per HIV-HBV-HCV. In regione Emilia Romagna, al fine di ottenere una
maggiore sicurezza infettivologica dei donatori, l’esecuzione di questa tipologia di indagini è richiesta in
urgenza e totalmente concentrata presso la UO di Microbiologia di Bologna. Di fatto, l’ultima versione delle
linee guide del 9 agosto del 2012 diffuse dal CNT includono queste indagini supplementari esclusivamente
qualora l’anamnesi, l’esame obiettivo e/o i risultati dei primi esami di laboratorio abbiano fatto emergere
dubbi sull’idoneità alla donazione. Tutti i 96 donatori di organi e tessuti sono risultati negativi alla ricerca
del genoma di HIV-HBV-HCV mediante test NAAT. Dei 333 test molecolari eseguiti, 99 (29.7%) sono stati
dedicati alla ricerca del DNA di HBV, 100 (30%) alla ricerca dell’RNA di HCV, 96 (28.8%) alla ricerca dell’RNA
di HIV e 34 (10.2%) alla ricerca di RNA-West Nile Virus (Tabella 2MI).
128
Servizi di riferimento regionale
Figura 1MI: Numero richieste pervenute e soddisfatte
nel periodo 2002-2014
Figura 2MI: Numero di analisi eseguite nel periodo
2002-2014
Donatori marginali
Se poniamo attenzione ai dati relativi ai donatori positivi per le infezioni da Virus dell’Epatite B (HBV) (vedi
Tabella 2MI), notiamo che 15 campioni sono risultati positivi per la ricerca di anticorpi anti HBc.
85 sono stati i donatori controllati per l’HBsAg e tutti sono risultati negativi. Nel 2014 un campione è risultato
positivo per la ricerca di IgG anti Virus dell’Epatite C (HCV). Questi dati evidenziano l’accettazione di donatori
anche in presenza di potenziale o riscontrata positività per i Virus epatitici.
Stabile è risultata la positività unica di anticorpi diretti verso l’antigene di superficie di HBV (HBsAb),
confermando la presenza, tra i donatori, di soggetti vaccinati.
Casi particolari
1. Per quanto riguarda gli altri test sierologici rilevatisi positivi, essi si sono mantenuti entro numeri fisiologici
e riguardano soprattutto la presenza di anticorpi della classe G (IgG) anti Citomegalovirus (CMV), anti
Toxoplasma gondii (TOXO) e anti Epstein Barr Virus (EBV).
2. Nel corso del periodo di sorveglianza dell’infezione da WNV (1 luglio – 30 novembre 2014) sono stati
controllati 30 donatori di organi/tessuti residenti in regione Emilia Romagna (o che avevano trascorso
almeno una notte negli ultimi 28 giorni prima della donazione); tutti i campioni sono risultati negativi.
3. Oltre ai donatori della regione Emilia Romagna sono stati sono stati controllati per la ricerca di RNA-WNV
4 donatori di organi/tessuti provenienti dalla regione Toscana. Anche in questo caso nessun donatore è
risultato positivo. Queste valutazioni sono state eseguite dall’UO di Microbiologia come da indicazioni
del CNT anche per l’anno 2014, infatti il protocollo d’intesa ha indicato a tutte le regioni non in grado di
attuare una sorveglianza per WNV dei donatori con metodo molecolare, di fare riferimento ai laboratori
di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Padova e ai laboratori di Virologia dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani”
di Roma sulla base della contiguità geografica e di rapporti di collaborazione.
Questa attività è stata svolta con tempi di esecuzione entro le 72 ore dalla donazione, in quanto lo stesso
CNT ha stabilito che la positività alla viremia WNV non si deve considerare un elemento bloccante la
donazione (Clin Infect Dis 2010, 51:e34-7).
4. L’ultima revisione (9 agosto 2012) delle linee guida dedicate ai “Criteri generali per la valutazione di
idoneità del donatore” ha ampliato il numero di indagini molecolari da eseguire h24. In particolare, sui
donatori con diagnosi di meningo-encefalite deve essere eseguita sui campioni di sangue e liquido
cefalo-rachidiano la ricerca del DNA di HSV 1-2, VZV, HHV-6, CMV, EBV ed RNA di Enterovirus e WNV
(quest’ultimo sono durante il periodo di sorveglianza). Nel 2014 non è pervenuta alcuna richiesta.
5. Qualora l’anamnesi, l’esame obiettivo o i risultati di esami di laboratorio facciano emergere dubbi, la
valutazione microbiologica del donatore deve essere completata con la ricerca dell’RNA di HEV da
eseguire entro le 24 ore dalla donazione. Nel 2014 non è pervenuta alcuna richiesta.
6. Infine, l’ UO di Microbiologia insieme ai centri di trapianto fegato e polmone del Policlinico S. OrsolaMalpighi nel 2014, ha partecipato al progetto Ccm (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle
129
(MDR) in ambito trapiantologico e analisi del rischio”, progetto coordinato dal Centro Nazionale
Trapianti. Lo studio, prospettico e multicentrico, ha visto la partecipazione di 8 centri italiani di trapianto
di polmone e fegato e 2 centri di trapianto di polmone. La popolazione in studio era rappresentata da
donatori di fegato e/o di polmoni e riceventi di questi organi. L’arruolamento è iniziato a gennaio 2014 e
terminato a gennaio 2015. In questo periodo sono stati analizzati 69 donatori (62 di fegato, 4 di polmone
e 3 di fegato e polmone) e 72 riceventi (65 di fegato e 7 di polmone).
Sono state eseguite 506 colture per la ricerca di batteri e miceti in aerobiosi ed anaerobiosi e di questi
sono risultati rispettivamente positivi 79 campioni per gli aerobi e 11 per gli anaerobi. Ottantacinque sono
state le successive identificazioni batteriche. Per quanto riguarda le infezioni sostenute da microrganismi
MDR, complessivamente sono stati isolati 40 ceppi di enterobatteri con ridotta sensibilità al meropenem
(MIC>=0.5). Nel dettaglio sono stati isolati 5 ceppi da 4 diversi donatori e 35 ceppi da 15 diversi riceventi.
Non abbiamo registrato casi di trasmissione di un analogo ceppo dal donatore al ricevente.
Dei 15 riceventi positivi, 11 pazienti (73.3%) si sono positivizzati nel corso del follow-up durante la degenza.
Servizi di riferimento regionale
malattie) dal titolo “Prevenzione della diffusione di infezioni sostenute da microrganismi multiresistenti
Estensione dello screening
Dal 2005 in poi lo screening con test molecolari è stato esteso ai donatori di sole cornee e alle donatrici di
cordoni ombelicali. Nel 2014 in totale sono state 1.807 le richieste di esami per la validazione microbiologica
e dei quali 1215 (67.2%) sono i test molecolari eseguiti per la ricerca di HIV, HCV, HBV e West Nile Virus
(WNV).
Tutti i campioni esaminati con test i molecolari per HIV, HCV e WNV sono risultati negativi e 10 invece sono
i campioni (0.8%) risultati positivi per la ricerca del DNA di HBV.
Sempre per le donazioni di cornea l’ UO di Microbiologia ha completato la valutazione di idoneità
microbiologica eseguendo 708 colture per la ricerca di batteri e miceti in aerobiosi ed anaerobiosi e di
questi sono risultati rispettivamente positivi 51 campioni per gli aerobi e 59 per gli anaerobi.
Sessantuno sono state le successive identificazioni batteriche e 26 gli antibiogrammi eseguiti.
269 sono i liquidi di conservazione delle cornee esaminati con le prove di sterilità e di questi 35 (13.0%) sono
risultati positivi. Al fine di aumentare la sicurezza microbiologica delle donazioni di sangue cordonale, oltre
alle ricerche sierologiche classiche (anticorpi anti HIV, HCV, HBV, CMV, TOXO etc.) condotte nei campioni
di plasma/siero delle donatrici, è stata eseguita anche la ricerca di anticorpi anti HTLV I e II e i 11 campioni
valutati sono risultati tutti negativi.
La gestione dei pazienti trapiantati in tutte le fasi post-operatorie
Oltre a tutta l’attività condotta per l’accertamento di idoneità microbiologica, l’UO di Microbiologia svolge
in routine una continuativa attività diagnostica, che non compare in questo report e che fornisce ai clinici
dati fondamentali per prevenire e controllare i due fattori che condizionano fortemente l’evoluzione clinica
del trapianto: il rigetto e le infezioni. Essi sono i due principali ostacoli al successo del trapianto, a breve e a
lungo termine, e sono due processi intimamente associati e interdipendenti.
Ricerca e formazione specifica
Quanto riassunto nei punti precedenti, necessita ed è il risultato di un continuo avanzamento nelle
conoscenze scientifiche (documentato da una costante e significativa attività scientifica, ben riconosciuta
in campo nazionale ed internazionale), potenziamento delle risorse economiche e umane impegnate in tali
130
compiti, attivazione di progetti di ricerca specifici.
L’U.O. di Microbiologia è parte attiva del Gruppo di Lavoro dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani
Servizi di riferimento regionale
(AMCLI) “INFEZIONI nel TRAPIANTO” – GLaIT, gruppo costituitosi nel 2008 con gli obiettivi di migliorare
le conoscenze scientifiche in tema di agenti infettivi e trapianto e di avere una maggiore uniformità degli
strumenti utilizzati nella diagnosi e monitoraggio delle infezioni nei pazienti sottoposti a trapianto di
organo solido e di cellule staminali emopoietiche. Particolare attenzione è stata posta nel promuovere una
stretta collaborazione tra microbiologi e clinici coinvolti nell’attività trapiantologica al fine di condividere
e formulare in ambito nazionale percorsi diagnostico-assistenziali. A tale scopo il GLaIT ha costituito due
gruppi di lavoro multidisciplinari, il primo con il GITMO (Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo)
e il secondo con la SITO (Società Italiana dei Trapianti d’Organo).
Infine la UO di Microbiologia è partecipe ad un progetto di Ricerca Finalizzata 2009, Ministero della Salute
– Direzione Generale della ricerca Scientifica e Tecnologica: New and emerging vector borne infectious
diseases in Italy: epidemiology, surveillance, diagnosis and impact on the safety of blood and organ donations.
Maria Paola Landini
Attività per la sicurezza infettivologica del donatore
L’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S. Orsola-Malpighi
svolge la propria attività di supporto alla rete trapiantologica, operando sia come first opinion regionale
riguardo la sicurezza infettivologica della donazione sia, all’interno dell’ azienda, a supporto delle diverse
Unità Operative impegnate in tale campo.
L’attività svolta nell’ambito della rete regionale inerente la sicurezza infettivologica della donazione si
basa su un servizio di reperibilità telefonica attiva per 24 ore al giorno, che in tempo reale condivide con
i colleghi del Centro di Riferimento Regionale le azioni da intraprendere riguardo l’accettazione o meno
dell’organo e, nel fortunato caso di accettazione, la definizione del rischio e i conseguenti provvedimenti
da attuare sul ricevente. Essa è svolta da quattro specialisti particolarmente formati su tali problemi ed è
sicuramente premiante, perché essere parte attiva di un sistema finalizzato a garantire al paziente una delle
opzioni terapeutiche più avanzate della medicina moderna, rappresenta uno stimolo culturale e operativo
di fondamentale valore. Guardando al prossimo futuro, nel corso del 2015 si provvederà ad aggiornare le
modalità di screening infettivologico del donatore e del ricevente, in rapporto all’evoluzione epidemiologica
del rischio infettivo. Tale aggiornamento riguarda sia la definizione dei comportamenti operativi rispetto a
donatore e/o ricevente infetti e/ o colonizzati da patogeni multi resistenti, sia la gestione del donatore e/ o
ricevente proveniente da altri contesti socio-sanitari, ovviamente dissimili per caratteristiche epidemiologiche
rispetto all’Italia. Con riferimento al primo problema, il contributo scientifico del gruppo bolognese
riguardo l’approccio al ricevente colonizzato da Enterobacteriaceae produttrici di carbapenemasi è stato
senza dubbio significativo. Per quanto concerne il secondo aspetto si sta avviando a conclusione il progetto
di ricerca multicentrico coordinato dalla UO di Malattie Infettive di Bologna, finanziato dal Ministero della
Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) nell’ambito del bando
2011 (progetto 124/2012/O/Oss) dal titolo “Studio epidemiologico relativo alla prevalenza di patologie
infettive neglette nella popolazione immigrata in 5 regioni italiane, e valutazioni delle potenziali ricadute in
ambito socio-epidemiologico clinico, e trapiantologico”. Tale studio permetterà di verificare il reale impatto
epidemiologico nella popolazione immigrata di alcune patologie ritenute neglette quali Strongiloidiasi,
Trypanosomias, Toxocarosi e Leishmaniosi, al fine di definire, nel caso di donatore (o ricevente) proveniente
da zone di endemia, la necessità di ampliamento dello screening.
L’attività di supporto clinico ai gruppi trapiantologici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico
S. Orsola - Malpighi si svolge per mezzo di una “unità operativa virtuale”, composta da sei professionisti
131
dedicato, che mette a disposizione un team strutturato di consultant infettivologi. Tale gruppo di lavoro
svolge un’intensa azione di supporto specialistico in ambito trapiantologico intervenendo nella gestione
delle problematiche infettivologiche pre e post trapianto di ogni singolo paziente, con volume di attività
che può essere mediamente quantificabile in 3-5 consulenze per ogni paziente. Anche in questo caso
però, la collaborazione non si limita alla gestione dei singoli casi ma si estende a livello di governo del
sistema, attraverso azioni finalizzate a mantenere le modalità di screening dei riceventi sempre in linea con
l’evoluzione epidemiologica e tecnologica nonché a migliorare e aggiornare i protocolli operativi in tema di
diagnosi e terapia, senza dimenticare la ricerca clinica che nel corso del 2014 ha portato ad una significativa
e coerente produzione scientifica.
Francesco Cristini, Maddalena Giannella, Pierluigi Viale
Servizi di riferimento regionale
dedicati, coordinati da un senior a cui è stato attribuito nel corso del 2014 un programma aziendale
Attività laboratoristica
Il Laboratorio Centralizzato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna ha continuato a svolgere nel
corso del 2014 un’attività di supporto al CRT-ER effettuando o completando le indagini diagnostiche di
base utili ad accertare l’idoneità del donatore per tutto l’ambito regionale, in urgenza. In sintesi, nel corso
dell’anno 2014, abbiamo ricevuto dal CRT-ER le richieste di completamento di indagini per 6 candidati alla
donazione, provenienti da ospedali della regione e a questo scopo sono state effettuate:
• 6 determinazioni di PSA
• 6 determinazioni di PSA FREE
Altra attività svolta per la rete regionale è stata l’esecuzione di 251 assetti emoglobinici per accertare la
presenza di determinate emoglobinopatie su campioni di sangue cordonale destinato alla conservazione
in banca.
Rita Mancini
Attività coordinamento trasporti del 118
I trasporti finalizzati ai trapianti di organi e tessuti sono coordinati, in Emilia-Romagna, dalla Centrale
Operativa del 118 Bologna Soccorso che organizza i viaggi allertando il mezzo più idoneo e più vicino
alla sede di partenza, dopo aver ottenuto dal CRT-ER le indicazioni necessarie (priorità, tempo massimo di
esecuzione, tipologia del trasporto, eventuali attese). Tutte le Centrali Operative 118 regionali collaborano
al programma, alcune come Ferrara e Piacenza per problemi interni, in modo inferiore a quelle che sono le
richieste di trasporto di loro competenza, facendo sì che i trasporti che non riescono ad effettuare vengono
vicariati da mezzi con partenza da Bologna. Nella tabella seguente sono evidenziati il numero dei trasporti e
gli Enti che li hanno effettuati nel corso dell’anno 2015. Rispetto al 2014 l’attività totale è aumentata del 1.0%.
132
ENTE EFFETTUATO IL TRASPORTO
NUMERO TRASPORTI
Servizi di riferimento regionale
118 BOLOGNA
55
118 IMOLA
0
118 FERRARA
0
118 MODENA
931
118 PIACENZA
5
118 PARMA
896
118 ROMAGNA (RA, FO, RN E CESENA)
118 REGGIO EMILIA
NOLO AUTO CONVENZIONATO
COMPAGNIA AEREA CONVENZIONATA
VOLI DI LINEA
1.149
617
2.236
60
1
TOTALE ANNO 2014
5.950
Oltre ad individuare il 118 competente per area all’esecuzione del trasporto, l’operatore di Bologna Soccorso
può scegliere di utilizzare servizi privati convenzionati, sia su gomma che aerei. Nella tabella seguente sono
descritti tipologia e numero di trasporti finalizzati ai trapianti, coordinati nel corso del 2015.
TIPOLOGIA TRASPORTO
Biopsie donatore
NUMERO TRASPORTI
106
Materiali (provette vuote, contenitori per cornee,
contenitori sangue cordonale, liquidi di conservazione)
Sangue per tipizzazione
Linfonodi, epatociti, ovaie, tiroide, midollo, membrana
amniotica, prostata, vescica, cellule staminali
2.123
492
2
Equipe cuore
60
Equipe fegato
331
Equipe reni
7
Equipe polmoni
32
Equipe ortopedici
119
Equipe cute
53
Equipe chirurghi vascolari
2
Equipe chirurghi pancreas
2
Cuore
13
Fegato
34
Milza
3
Perfusore Renale
7
Reni
102
Valvole
8
Cornee e/o bulbi
709
Cute
22
1.638
Sangue per biobanca
105
Segmenti vascolari
24
Pazienti riceventi
15
TOTALE ANNO 2014
6.009
Giovanni Gordini e Daniele Malossi
133
Servizi di riferimento regionale
Sangue cordonale
La rete informatica regionale
La rete regionale trapianti (RRT) dell’Emilia-Romagna, dopo 18 anni di attività, continua a essere la base
informatica per tutti i servizi disponibili.
Gli operatori coinvolti nel processo della donazione e del trapianto si collegano alla RRT
con i computer nel proprio centro oppure (durante i periodi di reperibilità) con i portatili, i tablet o con gli
smartphone di ultima generazione.
La RRT della Regione Emilia-Romagna connette:
• i centri di prelievo regionali: rianimazioni, terapie intensive
• i centri di immunogenetica di Parma e Bologna
• le banche di tessuto: banca delle cornee, della cute, dei tessuti cardiovascolari, dei tessuti muscolo-scheletrici
• i centri trapianto di Bologna, Modena e Parma
• tutte le Nefrologie regionali (Registro Regionale PIRP)
• il server di raccolta dati del Sistema Informativo Trapianti del CNT.
I punti di accesso alla rete RRT sono oggi realizzati utilizzando la rete pubblica (internet). Questa tecnica
permette di aggiungere postazioni a “costo zero”, con tempi di installazione estremamente ridotti.
La sicurezza è garantita dall’uso della crittografia SSL forte a doppio certificato per la protezione dei dati
sensibili come prescritto dalla legge.
Le novità sugli applicativi RRT nell’anno 2014
• Potenziamento dell’archivio documenti RRT con memorizzazione automatica di tutti i documenti PDF
generati dal sistema con le informazioni collegate (operatore, data e ora di emissione).
• Segnalazione donatore: convalida formale (da parte di un secondo operatore) degli esami virali,
biomolecolari, tipizzazione e gruppo sanguigno. Nuovo verbale di prelievo tessuti unificato per tutte le
banche.
• Monitoraggio delle trasmissioni telematiche (via cooperazione applicativa SOAP) tra il CRT-ER e il CNT.
Supporto telefonico e formazione per le novità inserite.
• Liste di attesa organi: informatizzazione e validazione (da parte di un operatore CRT) della scheda 48-
134
Ore: a validazione eseguita il sistema esegue un controllo di congruenza sugli archivi delle segnalazioni
donazioni, delle liste di attesa e dei trapianti. Pagina riassuntiva esami ematochimici con consultazione
Servizi di riferimento regionale
dei valori ordinati cronologicamente e grafico con andamento. Recupero automatico dei parametri
anagrafici in caso di re-iscrizione in lista.
• Monitoraggio delle trasmissioni telematiche (via cooperazione applicativa SOAP) tra la lista d’attesa
unificata regionale e il CNT. Collaudo delle nuove procedure con formazione e supporto agli utenti.
• Immunogenetica regionale: Inserimento degli anticorpi Luminex in alta risoluzione all’interno dell’archivio.
Interfacciamento tra la RRT e le nuove macchine di analisi sieri dell’immunogenetica di Parma.
• Banche dei tessuti: procedura unificata predisposta per tutte le banche di tessuto per gestire i processi
di accettazione, stoccaggio, distribuzione dei tessuti regionali. È possibile la visione (da parte del CRTER) in tempo reale dell’attività e dei processi delle Banche stesse, incluso la situazione dei tessuti in
giacenza. Attivazione della procedure per la Banca delle Cornee di Bologna e della sua filiale di Imola.
• Registro PIRP: adeguamento e ampliamenti del collegamento telematico in cooperazione applicativa
HL7 con la Rete Regionale SOLE per l’acquisizione di esami di laboratorio in tempo reale dal fascicolo
sanitario elettronico regionale.
Sviluppi delle procedure informatiche in corso d’opera:
• Banche di tessuti: Estensione delle procedure attuali alle banche regionali dei tessuti cardiovascolari,
cute e segmenti osteo-tendinei.
• Lista rene e Immunogenetica: completamento dell’interfacciamento con le macchine del laboratorio di
analisi di Parma e modifica al protocollo di allocazione rene secondo le nuove linee guida 2015.
Tipologia di assistenza e manutenzione nel 2014
Andrea Bagnini e Pierpaolo Pirazzini – Softime90 Snc
Servizi di riferimento regionale
135
Campagna regionale di informazione e sensibilizzazione 2014
I testimonial 2014
Quale può essere la migliore rappresentazione dell’efficacia dei trapianti se non quella di vedere i trapiantati
vivere pienamente, godere della natura, fare sport, dare e ricevere amore dalla famiglia, e dagli amici?
I manifesti 2014 della campagna di informazione “Una scelta consapevole” cercano di trasmettere ai cittadini
della nostra regione questo potente messaggio di vita e di salute attraverso i volti sorridenti di persone che
grazie al trapianto sono tornate a vivere una vita normale e piena di aspettative per il futuro. “Il trapianto
è vita” è l’headline affidato a sei donne e uomini, che hanno ricevuto un trapianto e che hanno prestato il
proprio volto felice e riconoscente per la realizzazione dei manifesti. Sono: Ivan che ha ricevuto un trapianto
di midollo osseo nel 2003, Rita che ha ricevuto un trapianto di fegato nel 2004, Giorgio che ha ricevuto
un trapianto di rene nel 1999, Gianluca nel 2011, Gabriele nel 2007, Pére Michel nel 2012 hanno invece
ricevuto un trapianto di cuore, e oggi stanno tutti bene.
Il nuovo profilo facebook
Può un social network aumentare il numero dei donatori di organi?
Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Transplantation dai ricercatori della Johns Hopkins
University, Facebook è stato in grado di farlo sviluppando l’informazione su questo tema tra gli utenti della
rete. Per sostenere la campagna di informazione regionale, è stato quindi realizzato il profilo facebook “Una
scelta consapevole” (https://www.facebook.com/UnaSceltaConsapevole) creando un contatto diretto con i
cittadini per diffondere le informazioni e le iniziative attraverso le opportunità del social network. In pochi
mesi sono stati raccolti quasi 900 “Mi piace” e molte migliaia di visualizzazioni e contatti.
21 - 24 Maggio EXPOSANITA’ 2014
Molti eventi speciali ci hanno caratterizzato:
1. L’Associazione ADMO e i medici del CRT-ER hanno arruolato molti nuovi donatori di midollo utilizzando
il nuovo test per la tipizzazione con il prelievo della saliva.
136
2. Un collegamento diretto con il Sistema Informativo Trapianti ha consentito a numerosi visitatori di
registrare la dichiarazione di volontà di essere donatori di organi.
Servizi di riferimento regionale
3. Proiezione del film breve “BEPPE E GISELLA, e l’intrepida ricerca di un pezzo di vita” scritto e diretto da
Andrea Canepari, realizzato da Cinemaniaci e dal Comitato “Una scelta consapevole” di Piacenza.
4. Presentata ed indossata in anteprima la nuova t-shirt regionale realizzata con lo slogan vincitore del
concorso regionale per le scuole superiori 2013-2014 Vincitore del concorso Dino Melnicov con lo
slogan “Pensa con il cuore, dona con il cervello” - scuola ITIS "Mattei" - Fiorenzuola d'Arda (PC)- Prof.ssa
Maria Lodovica Toma.
5. Presentazione del nuovo concorso per le scuole superiori 2014-2015 che ha assunto una nuova identità,
per essere più in linea con la comunicazione giovanile. Il concorso “YES, I AM A DONOR!!!” ha sempre
come tema l’ideazione di uno slogan o di un messaggio audio e/o video che sia in grado di coinvolgere
gli altri giovani sul tema della donazione e trapianto e sulla necessità di esprimere la propria volontà di
essere donatori di organi ma non più su supporto cartaceo ma bensì utilizzando strumenti multimediali
(foto, video, ecc) Il Bando è pubblicato anche sulla pagina FB “Una scelta consapevole- il trapianto è
vita” (https://www.facebook.com/UnaSceltaConsapevole) .
Anniversario Nicholas Green- “AVEVA UNA VITA NE HA SALVATE 7”
Bologna, 14 settembre 2014 – Il 1° ottobre 1994, moriva incidentalmente in una sparatoria sulla Salerno Reggio Calabria, il piccolo Nicholas Green, un ragazzo americano in vacanza in Italia di soli 7 anni. I genitori,
con grande coraggio e generosità, decisero di donare gli organi, che andarono a sette persone italiane,
tra cui quattro adolescenti. Nel ventesimo anniversario della tragedia il padre Reginald Green è venuto in
Italia, per partecipare ad una serie di iniziative in varie città, dove sono stati dedicati strade e monumenti a
Nicholas. A Bologna il 14 settembre, lo abbiamo incontrato nel parco Nicholas Green, dove c’è il monumento
a lui dedicato, insieme alle Autorità, alle Istituzioni sanitarie pubbliche e alle Associazioni di volontariato dei
trapiantati e dei donatori.
Trofeo “IN GARA PER LA VITA 2014”
Nel corso di questi ultimi anni abbiamo più volte riscontrato come la pratica dello sport, soprattutto a livello
dilettantistico, oltre ad essere fonte di ritrovata salute per i trapiantati, sia anche un veicolo importante per la
divulgazione dei messaggi di donazione e solidarietà, e molte società sportive, a nome dei loro associati, si
sono proposte per essere testimonial della campagna di informazione “Una scelta consapevole".
Nel 2014, con dichiarazione scritta dei loro Presidenti, hanno aderito n. 21 società sportive:
RICCARDO PIOVAN – Rugby Parma
Maurizio Benassi – Warriors Bologna ASD Football Americano
ENRICO MASOLI – Hacker Football Club
MARCO GUIZZARDI – CSI – Ravenna
GIGI SERAFINI – ASD Atletico Basket Promozione
FRANCO MAGLI – ASD Ciclistica Due Torri-UISP Ciclismo Bologna
MASSIMO PALMIERI – Rally Team Palmieri/Vellutini – Bologna
CLAUDIO MASOLI – Serenissima – Ravenna
MARIO BERLATI – Circolo Velico Ravennate – RA
IVO EMILIANI – Lega Navale Italiana – Sez. di Ravenna
PIETRO PALLONI – Club Nautico Rimini ASD
GIOVANNI SCAPINI – Fratelli della Costa – Tavola di Ravenna
PAOLO ZUCCHINI – Società podistica - AVIS Parco dei Cedri- Bologna
RIGHI ARMANDO – ASD Podistica Pontelungo
GERARDO ASTORINO – ASD Corri con Noi
Iside Bentivogli – ASD G.P. Sagittario
ARISTIDE CHIESA – AVIS Bolognese G.P. San Lazzaro
franco cattani – Polisportiva del Circolo dipendenti del Comune di Bologna – Sez. Podismo
luigi giagnorio - ASD Atletica Gnarro Jet Mattei
ALESSANDRO ZUCCHI – GSDA RONDONE – Bologna – Gruppo Podistico
ALBO D’ORO 2014, vincitori del trofeo “IN GARA PER LA VITA”:
• CALCIO: torneo di calcio a 11 csi Ravenna - squadra vincitrice: Savio Punto Pelle.
• BASKET: memorial pucci corazza- squadra vincitrice: Over limits fortitudo (Bologna).
• CICLISMO: vincitore per il 3° anno consecutivo – ASD Ciclistica Bitone (Bologna).
• RALLY: Rally team Palmieri Massimo – Vellutini Yasmine; 26° RAAB (Rally Alto Appennino Bolognese Vincitori: Aldo Fontani (pilota) – Mirco Bigogna (navigatore).
137
Servizi di riferimento regionale
DARIO DEIANA – ACACIS - Sezione Podismo - Circolo DOZZA Bologna e Ferrara
• PODISMO: vincitore per il 2° anno consecutivo: ASD Podistica Pontelungo (Bologna).
• FOOTBALL AMERICANO: squadra vincitrice: Warriors Bologna.
• PALLAVOLO: 9° torneo di pallavolo misto Intercral parma- Squadra vincitrice: ADAS per la vita.
• VELA: Barcolana 2013, Imbarcazione IRINA - FARR 40, armatore Maurizio Guglielmo, Ravenna Yacht Club
di Marina di Ravenna.
Giornata Europea, Roma 11 ottobre 2014
L’Italia ospita per la prima volta l’European Organ Donation Day (EODD). La città di Roma ha offerto una
giornata ricca di intrattenimento e di informazione sul tema del dono, con numerose iniziative in programma
per tutte le età. Alla Regione Emilia-Romagna è stata assegnata con sorteggio la postazione in Piazza Trilussa
a Trastevere, dove, insieme alla Provincia Autonoma di Trento e all’AIDO regionale dell’Emilia Romagna,
abbiamo incontrato i cittadini per informarli sull’importante tema della donazione di organi, tessuti e cellule
e per raccogliere le dichiarazioni di volontà di essere donatori. Per questa importante occasione gli opuscoli
informativi regionali sulla donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule sono stati tradotti anche in tre
lingue: inglese, russo e arabo.
Calendario 2015
Un calendario rappresenta un importante strumento di comunicazione molto utilizzato nel mondo del
marketing commerciale e sociale, in quanto è uno dei pochi strumenti di informazione, se non l’unico, che
rimane visibile per 12 mesi. Consente inoltre, attraverso le immagini, di rendere visibili a tutti i protagonisti
e gli eventi realizzati durante l’anno a sostegno della “Scelta consapevole”.
Calendario degli eventi 2014
• 22 marzo – Bologna - 2° edizione “In movimento per il cuore”, step, aerobica, pilates, e tanto altro alla
palestra Istituto S. Giuseppe;
• 21 aprile – Bologna - 3° Camminata “Corri con noi la Pasquetta” e “Corri con fido” organizzata con UISPsport per tutti;
• Maggio 2014 – Ravenna - conclusione del progetto nazionale "TVD ti voglio donare" realizzato nelle
scuole medie della Provincia di Ravenna;
138
• Maggio 2014 – Rimini – Incontri informativi con i medici ospedalieri sul tema della donazione e trapianto;
• 04 maggio – Parma: stand informativo alla festa Boys Parma Calcio;
Servizi di riferimento regionale
• 08 maggio – Modena: premiazione del concorso “Donazione e solidarietà” ed. 2014 - Centro Commerciale
La Rotonda;
• 09 – 16 maggio- Parma- Cineforum UDU (Unione degli Universitari);
• 11 maggio – Parma – Stand informativo durante “SIDOLI IN FESTA”;
• 18 maggio – Parco Verde Volo di Cadriano –BO- premiazione concorso scuole medie;
• 14 - 31 maggio – Modena- allestimento punti informativi in vari punti della provincia;
• 15 - 16 maggio –Parma - punto informativo durante l’OPEN DAY Facoltà di medicina;
• 21 - 24 maggio- EXPOSANITA’ 2014 - Bologna –stand informativo ed eventi;
• 21 – 22 maggio – Parma- stand informativo alla festa UDU (Unione degli Universitari);
• 22 maggio – Faenza – RA – incontro con i soci del Rotary Club di Faenza;
• 22 maggio – Cesena – letture dell’attore Roberto Mercadini e testimonianze di alcuni trapiantati presenti
nell’ambito della rassegna “Concerti nelle aie”;
• 22 maggio – Parma – Premiazione concorso scolastico provinciale presso Aula congressi
• Azienda Ospedaliera di Parma;
• 23 maggio- 02 Giugno - Calderara di Reno – BO – stand informativo alla “Settimana
• Calderarese”;
• 24 - 25 maggio- Sant’Agata Bolognese- BO- stand informativo alla Fiera di maggio;
• 24 maggio - Parma: Casa della Musica- serata musicale dal titolo “La musica è vita”;
• Canzoni dai 5 Continenti dedicato alla Giornata Nazionale per la Donazione di Organi;
• 24 maggio – Parma- Festa del Dono – stand informativo in Piazza Garibaldi;
• 24 maggio – 02 giugno-Parma- striscione stradale nei comuni di Traversetolo, Montechiarugolo e
Langhirano;
• 25 maggio – Casalecchio di Reno -BO- La “Meridiana nel cuore”, stand informativo, eventi sportivi e
intrattenimento musicale;
• 25 maggiovCesena- campionato Romagna Rugby, distribuzione di materiale informativo e gadget
mentre i giocatori scendono in campo indossando le maglie della donazione;
• 25 maggio – Parma - stand informativo nel Comune di Traversetolo;
• 25 maggio – Parma – Festa del dono- premiazione donatori;
• 26 maggio – Imola –BO – conferenza stampa di presentazione dei dati di attività sui trapianti;
• 26 - 30 maggio-Cesena – stand informativi all’Ospedale M. Bufalini e all’Ospedale Marconi di Cesenatico;
• 26 - 30 maggio-Cesena – stand informativi nei Servizi Demografici del Comune di Cesena;
• 29 maggio - Castel S. Pietro Terme- BO- punto informativo presso la Casa della Salute;
• 29 - 31 maggio – Bologna- Punti informativi presso tutti gli ospedali della provincia;
• 26 - 31 maggio – Ravenna - Striscione stradale in viale Farini “IL TRAPIANTO E’ VITA”;
• 30 maggio - Imola – BO- stand informativo presso l’Ospedale S. Maria della Scaletta;
• 30 maggio – Parma - Premiazioni scuole dei 5 Comuni del comprensorio di Traversetolo;
• 30 maggio – Parma – Conferenza stampa di presentazione dei dati su donazione e trapianto;
• 31maggio – Bologna – GIORNATA NAZIONALE 2014 - “Parole e musica per la vita” – stand informativo ed
eventi ai Giardini Margherita con Radio International e le società sportive podistiche e ciclistiche aderenti
• 31 maggio – Bologna – Basilica di S. Luca- S. Messa in memoria dei donatori;
• 31 maggio- Ozzano dell’Emilia- BO- Giornata dell’informazione ai cittadini sulla manifestazione di volontà
di essere donatori di organi, tessuti e cellule;
• 31maggio- Bologna- Circolo ARCI Ca’ Rossa zona Fossolo - torneo di calcio pro AIDO
• 31maggio- Castel San Pietro Terme – BO- stand gestito da AIDO comunale;
• 31maggio- Ravenna- allestimento di un punto informativo presso il CUP;
• 31 maggio –Rimini – stand informativo all'ospedale Infermi e raccolta delle dichiarazioni di volontà nel SIT;
• 31 maggio - Cesena - stand informativo in piazzale Duomo;
• 31 maggio - Parma- Premiazione scuole al Teatro di Soragna;
• 31 maggio - Parma - 9° torneo di Pallavolo misto Intercral pro “Donazione e trapianto”;
• 31 maggio - Rivarolo di Torrile (PR) – Festa del dono;
• 01 giugno - Sasso Marconi- BO- stand informativo al Parco Marconi nell’ambito di “Sopra e sotto i ponti”;
• 01 giugno - Ravenna- Stadio Bruno Benelli – consegna Trofeo In gara per la vita – CSI
• Ravenna - finali di calcio stagione 2013-2014;
139
Servizi di riferimento regionale
al progetto “In gara per la vita”;
• 01 giugno - Budrio- BO – stand informativo in piazza Filopanti;
• 04 giugno - Bologna - premiazione concorso scuole medie inferiori di Decima;
• 06 giugno – Rimini - Regata Rimini Tremiti Rimini – Stand informativo e presentazione ai numerosi
partecipanti di un documento di sensibilizzazione sulla donazione;
• 07 giugno- Faenza – RA- concerto della corale Aspis di Milano, composta da 35 elementi, presso la
parrocchia di San Savino;
• 07 giugno- Parma - stand informativo alla Festa di fine anno del Rugby Parma F.C. 1931
• 05 luglio - Cesena- chiostro di S. Francesco- concerto “Omaggio a Mozart” organizzato in collaborazione
dai Comitati di Rimini e Cesena. Orchestra Filarmonica Malatestiana diretta dal maestro Paolo Chiavacci.
Interviene il premio nobel Dario Fo, testimonial regionale, con un emozionante messaggio a sostegno
della donazione.
• 01 settembre – Bologna- Parco Nord- Spazio dibattiti Associazioni di Volontariato- sul tema “Il dono degli
organi: una scelta in Comune” ;
• 14 settembre – Bologna- Parco Nicholas Green – commemorazione ventennale dalla morte di Nicholas
con la presenza del padre Reginald Green;
• 11 ottobre- Roma- GIORNATA EUROPEA – stand informativo e raccolta dichiarazioni di volontà in Piazza
Trilussa a Trastevere, con la Provincia Autonoma di Trento e AIDO regionale Emilia‑Romagna;
• 25 ottobre – Bologna- Borgo Panigale – IV° Memorial Pucci Corazza- “Un canestro per la vita” in
collaborazione con Atletico Basket Bologna;
• 27 novembre – Argelato (BO) Una serata per Nicholas – Teatro Comunale di Argelato;
• 13 dicembre – Bologna- cena sociale di fine anno UISP- consegna Trofei In gara per la vita 2014 - settore
ciclismo e podismo.
La Commissione Tecnica Regionale:
Dr.ssa Rambelli Rita- Coordinatrice Commissione Tecnica Regionale;
Dr.ssa Gabriela Sangiorgi, Direttore CRT-ER;
Dr. Carlo De Cillia, Coordinatore alla Donazione CRT ER;
Dr.ssa Novi Francesca, Comitato di Bologna; Dr.ssa Suzzi Michelle / Dr.ssa Bonoli Alice, Comitato di Imola;
Dr.ssa Cassola Manuela, Comitato di Piacenza ; Dr. Pinardi Mauro, Comitato di Parma; Dr. Biagioni Daniele,
140
Comitato di Modena; Dr.ssa Cornacchia Claudia, Comitato di Ravenna; Dr.ssa Lorena Batani, Comitato di
Forlì; Dr.ssa Piraccini Anna Maria, Comitato di Cesena; Dr.ssa Angelini Angela, Comitato di Rimini; Dr. Fabbi
Servizi di riferimento regionale
Gino / Dr.ssa Canova Paola, Comitato di Reggio Emilia; Dr.ssa Castellari Sara, Comitato di Ferrara; Dr.ssa Luppi Alessandra / Dr. Stefano Cresci, AIDO Regionale; Sig.ra Borghi Cesarina, ANTF “G. Gozzetti”; Sig. Folpini Giorgio, ANED Regionale;
Sig. Stefanelli Francesco, ACTI sez. Portomaggiore; Sig. F. Brizzi, ANTR;
Sig. ra Cappello Angela Letizia / Sig. Bagni Erio, Dr.ssa Rita Malavolta, ADMO Regionale;
Sig. Forcione Giacinto / Sig. Paolo Lorenzini, ATCOM; Dr.ssa P. Ferrari / Dr.ssa M. Predieri /
Dr. Galanti Gabriele, AIPI ONLUS; Dr.ssa Crescini Franca, ADISCO Regionale;
Dr.ssa Sargiani Enrichetta, Nuova Vita ONLUS.
Rita Rambelli
Sistema di gestione per la qualità
Il processo di donazione e trapianto di organi e tessuti, in tutte le sue fasi e i suoi momenti, richiede che gli
operatori coinvolti siano consapevoli della necessità di prestare una scrupolosa attenzione a tutti gli aspetti
che garantiscono il diritto alla privacy dei dati anagrafici e clinici e delle informazioni, sia del donatore che
del ricevente, da una parte per preservare il diritto alla riservatezza e alla tranquillità delle famiglie dei
defunti che generosamente hanno aderito ai principi etici di solidarietà della donazione, e, d’altra parte,
per garantire al paziente trapiantato le condizioni ottimali per il mantenimento del senso di identità e per
un’ottimale ripresa psico-fisica dopo il delicato momento del trapianto.
Queste considerazioni, unitamente agli aspetti normativi sul tema della tutela della riservatezza e protezione
dei dati personali, hanno rappresentato l’incipit per implementare un’analisi del rischio (attraverso lo
strumento della FMEA/FMECA) nel processo di donazione e trapianto, relativamente agli aspetti della
privacy, facendo seguito ad analoghe esperienze condotte nell’ambito del sistema di gestione per la qualità
per l’analisi dei rischi clinici e organizzativi in questo processo.
Come di consueto nella metodologia in questione, il processo di donazione e trapianto è stato suddiviso in
fasi e, per ciascuna di queste, sono stati individuati:
• i dati trattati (clinici e anagrafici del donatore e del ricevente, volontà espressa in vita a donare organi
e tessuti, cause di morte, eventuali comportamenti a rischio, esito e follow up del trapianto, altri..);
• le funzioni del CRT-ER incaricate del trattamento dei dati (in relazione alle specifiche funzioni svolte);
• la finalità del trattamento dei dati (ossia la motivazione per la consultazione, registrazione, eventuali
modifiche e integrazione dei dati);
• i supporti utilizzati per la registrazione dei dati o per la loro consultazione (es. scheda SIRT, registri
informatizzati, ecc..);
• le misure o gli strumenti già messi in campo o da implementare per prevenire la consultazione o
registrazione o modifica non autorizzata e/o per prevenire la perdita dei dati stessi.
Questo approccio ha consentito di confermare in gran parte l’esistenza di strumenti e misure già esistenti a
garanzia del rispetto dei principi sulla privacy, evidenziando al tempo stesso alcune aree di rischio potenziale
rispetto alle quali il CRT-ER si sta adoperando per un pieno soddisfacimento di tali principi.
141
Servizi di riferimento regionale
Lucia Bortoluzzi
Governo dell’esportazione del sangue del cordone ombelicale (sco)
ad uso autologo
In ottemperanza al decreto legislativo n.16 del 25-1-2010, attuativo delle direttive 2006/17/CE e 2006/86/
CE, e all’accordo Stato/Regioni del 29-4-2010 recepito dalla Regione Emilia-Romagna con la delibera di
Giunta regionale n.1176/2010, il CRT-ER è l’organismo regionale deputato al rilascio dell’autorizzazione
per l’esportazione del sangue del cordone ombelicale (SCO) per la conservazione autologa, l’operatività è
iniziata il 16 agosto 2010. Da quella data il CRT-ER effettua i counselling indispensabili alle coppie di futuri
genitori per proseguire l’iter di esportazione, fornendo una corretta informazione sull’inutilità terapeutica
della procedura, e consegnando numerosi documenti sulla tematica, stilati dal Ministero della Salute, dal
GITMO, da organismi internazionali e l’opuscolo contenente le “domande più frequenti sulla donazione
dello SCO”, scritte con il contributo dei professionisti della rete regionale di trapianto di CSE, pubblicate e
distribuite a livello regionale negli ultimi anni nell’ambito della Campagna regionale di informazione “Una
scelta consapevole”. Anche la banca regionale dello SCO e il numero verde del SSR forniscono informazioni
sulla procedura. Il counselling viene effettuato di persona con le gestanti che partoriranno al Policlinico
S. Orsola – Malpighi di Bologna, telefonicamente con tutte le altre, i documenti collegati, in questo caso,
vengono spediti via fax/e-mail.
Dall’inizio dell’attività al 31 dicembre 2014 sono stati 3.635 i contatti avuti dai medici del CRT-ER , il numero
di counselling effettuati sono stati 3.568, le autorizzazioni rilasciate 3.184, le sacche esportate 2.843.
I dati di attività del 2014 sono riportati nella tabella seguente:
Contatti con il CRT-ER
Counselling effettuati
525
di cui per il S. Orsola 64 (12,2%)
Autorizzazioni rilasciate
500
(9 gemelli)
di cui per il S. Orsola 51 (10,2%)
(4 gemelli)
Sacche esportate
425
(7 gemelli)
di cui per il S. Orsola 40 (9,4%)
(3 gemelli)
Mamme che hanno esportato
418
Peso medio/sacca esportata
142
535
di cui per il S. Orsola 37 (8,8%)
circa 136 gr. lordi
I counselling effettuati personalmente al Policlinico S. Orsola – Malpighi sono stati 64 e le autorizzazioni
Servizi di riferimento regionale
rilasciate rappresentano il 79,7%, da questo dato si può estrapolare come il 20,3% dei casi abbia deciso di
donare il sangue cordonale alla banca pubblica. I counselling effettuati telefonicamente riguardanti il resto
della regione sono stati 461 con il 97,4% di autorizzazioni. Anche nel 2014 viene confermata l’efficacia del
counselling effettuato con colloquio personale fra i futuri genitori ed i medici del CRT-ER.
Rimane forte nei professionisti dedicati l’impegno ad informare le future mamme dell’inutilità di tale
procedura e ridurre ulteriormente il numero delle sacche esportate, a vantaggio della rete donativa
mondiale deputata a curare tutti i pazienti, adulti e pediatrici, che necessitano di tale terapia.
Nicola Alvaro, Maria Celeste Bonanno, Tiziana Campione, Carlo De Cillia, Stefania Kapelj, Caterina D’Errico,
Manuel Labanti, Marzia Monti, Laura Persico e Gabriela Sangiorgi
BANCHE E TRAPIANTO DI TESSUTI E CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE
4
Banca regionale delle cellule e del tessuto muscolo-scheletrico
La Banca delle Cellule e del Tessuto Muscoloscheletrico (BCTM) della Regione Emilia Romagna presso
l’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR), nel 2014 ha perseguito i seguenti obiettivi:
1.
diversificazione dell’attività di processazione estensiva asettica del tessuto per conto proprio e per
2.
ricerca e sviluppo di nuove tecnologie di processazione:
altre Banche di tessuto muscolo scheletrico, negli ambienti sterili in Classe A con background B;
a) decellularizzazione,
b) nuove paste d’osso malleabili, anche a temperatura ambiente,
c) robotizzazione del taglio,
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
d) produzione di tessuti “custom” per chirurgia orale e spinale;
messa a punto della produzione di cellule staminali mesenchimali adipose a processazione minima
in isolatore di Classe A con background D;
introduzione del nuovo sistema di confezionamento sterile a norma UE;
entrata in funzione del nuovo liofilizzatore GMP;
consegna di un nuovo dosatore di polveri automatizzato per il confezionamento delle chips di
corticospongiosa liofilizata;
ulteriore estensione di rapporti convenzionali con Aziende USL ed Ospedaliere e Case di Cura
accreditate della Regione Emilia-Romagna, al fine di adeguare i centri di prelievo ed impianto
regionali a quanto previsto dalle Linee guida di riferimento;
attivazione nuove convenzioni con Aziende USL e Ospedaliere delle Regioni Abruzzo, Molise e della
Provincia Autonoma di Bolzano;
conferma della certificazione ISO 9001 : 2008 e della certificazione del Centro Nazionale Trapianti;
10. incremento dell’attività di distribuzione extraregionale;
11. distribuzione diretta, dopo risoluzione transattiva dei rapporti convenzionali in atto, di tessuti ad alto
contenuto tecnologico di provenienza da Banche dei Tessuti internazionali;
12. prosecuzione del progetto trapianto osteoarticolare fresco di ginocchio, caviglia e spalla;
paste d’osso ed altri attualmente non prodotti in Europa a base di DBM, come patch, strip o cubetti
manipolabili e termoplastici e di cellule staminali mesenchimali da tessuto adiposo a “minima
manipolazione e loro distribuzione nei Paesi Europei della UE;
14. attivazione della biobanca dei tessuti non idonei al trapianto;
15. attività di ricerca clinica e di sviluppo dei nuovi tessuti ingegnerizzati, con partecipazione ai progetti
di ricerca regionali, nazionali ed internazionali;
16. sviluppo di collaborazioni tecnologiche e scientifiche con altre Banche internazionali, primariamente
americane.
Prelievi, trapianti ed impianti da donatore cadavere
Nel 2014, la Banca delle Cellule e del Tessuto Muscolo-scheletrico RER ha partecipato con una propria
equipe a 43 prelievi da donatori multiorgano ed a 17 da donatori multitessuto, con una raccolta complessiva
di 914 segmenti osteotendinei (Tabella 1OS). 48 donatori sono stati prelevati in regione Emilia Romagna e
12 in regione Toscana. Nel 2014 è continuato il prelievo di tessuto adiposo.
I segmenti ossei, prelevati da donatore cadavere, sono stati utilizzati sia per interventi di trapianto in pazienti
143
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
13. internazionalizzazione della Banca, con produzione di nuovi tessuti umani ingegnerizzati, quali
oncologici e traumatizzati gravi presso le Divisioni chirurgiche dell’Istituto Rizzoli, l’Ortopedia dell’Azienda
Città di Bologna e la Divisione di ortopedia oncologica dell’Ospedale Pini di Milano, del CTO di Torino
e dell’Istituto Pascale di Napoli, sia per impianto (segmenti sottoposti a manipolazione minima) presso
le divisioni ortopediche della Regione Emilia-Romagna e nazionali e per le Banche del Tessuto di Roma,
Milano, Torino, Firenze e Verona. Nel 2014 sono stati anche eseguiti 7 trapianti osteocondrali freschi.
Nel 2014 l’attività di trapianto ha riportato una lieve incremento rispetto al 2013, pari al 2,5% (Tabella
3OS), mentre l’attività di impianto di tessuti, prelevati da donatore cadavere e processati asetticamente, ha
subito un forte decremento rispetto al 2013, da riferirsi esclusivamente alla mancata distribuzione di tessuti
internazionali da parte della BCTM. (Tabella 2OS).
In totale i tessuti da donatore cadavere distribuiti nel 2014 sono stati 3559.
Segmenti
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Femori
131
107
147
145
133
111
Tibie
130
106
147
145
140
113
Peroni
32
84
24
33
31
34
Omeri
51
31
84
76
25
31
Radi-Ulne-Clavicole-Scapole
10
23
13
5
11
23
Emibacini/Creste
123
73
103
84
84
65
Fasce-Tendini
435
525
633
559
551
509
Osteocondrale Fresco
22
12
12
12
12
7
Segmenti piede
8
7
4
17
10
4
Sterno
-
-
3
3
4
-
Tessuto adiposo
-
-
8
35
17
6
Altro
2
18
46
18
12
11
Totale
944
1014
1198
1132
1030
914
N° donatori
67
59
71
72
70
60
Tabella 1OS. Prelievo di segmenti da donatore cadavere
IMPIANTI DA DONATORE CADAVERE
144
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
ENTE
2008
IOR
786
772
883
822
705
1189
797
Enti regionali
1676
1478
1693
1074
1548
1285
922
Enti extraregione
867
1318
1875
2004
3793
3440
936
Banche
383
442
422
567
356
109
29
Esportati
Totale
2009
2010
2011
2012
2013
2014
9
412
216
193
16
7
7
3721
4422
5089
4660
6418
6030
2691
Tabella 2OS Tessuto muscoloscheletrico da donatore cadavere (nazionale ed internazionale) distribuito
INNESTI MASSIVI (TRAPIANTO) DA DONATORE CADAVERE
ENTE
2008
2009
IOR
160
206
Enti regionali
45
122
Enti extraregione
22
67
Banche
17
15
Esportati
Totale
2010
2011
2012
2013
2014
188
201
206
230
228
303
368
410
386
399
163
207
148
167
157
52
86
51
36
64
3
3
7
14
14
28
20
247
413
713
876
829
847
868
Tabella 3OS Trapianti eseguiti con innesti massivi da donatore cadavere
Prelievi da donatore vivente e distribuzione
Presso gli IOR (Tabella 4OS), nel 2014 sono state prelevate 377 epifisi femorali, 346 epifisi femorali presso
le strutture regionali convenzionate e 125 presso strutture sanitarie italiane convenzionate nelle Regioni
Abruzzo e Molise.
Presso lo IOR è stata prelevata anche 1 cellula staminale midollare. Presso l’Ospedale di Macerata è stato
prelevato anche 1 segmento ad uso autologo.
Per quanto attiene al tessuto congelato da donatore vivente, sono state soddisfatte pienamente le richieste
pervenute dal territorio regionale di osso validato e minimamente manipolato per impianto, (Tabella 5OS),
per un totale di 796 tessuti utilizzati.
Sono state anche prelevate, processate e reimpiantate 56 teche craniche autologhe, provenienti da
Neurochirurgie di Aziende Ospedaliere Regionali e Nazionali (Modena, Bologna, Bolzano, Genova, Taranto,
Caserta, Parma e Reggio Emilia). Sono stati processati anche altri 72 segmenti ad uso autologo provenienti
da altre Banche.
ENTE
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
IOR
524
560
617
572
488
432
405
378
Enti regionali
343
328
328
346
383
376
374
373
1
29
74
151
119
144
946
947
945
959
898
895
Strutture nazionali
Totale
867
888
Tabella 4OS Attività di prelievo da donatore vivente (epifisi femorali + teche craniche)
ENTE
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
IOR
384
419
417
366
385
346
421
REGIONE
256
310
273
283
276
250
235
ITALIA
73
107
134
122
82
123
140
3
2
713
836
827
771
746
721
ESTERO
Totale
3
796
Tabella 5OS Distribuzione di tessuto muscolo-scheletrico congelato non processato da donatore vivente (epifisi femorali)
un importante incremento dell’attività di processazione della Banca, con maggiore disponibilità di tessuti
processati sterilmente da donatore cadavere, principalmente di osso spongioso morcellizzato e liofilizzato,
con sensibile riduzione dei tempi chirurgici persi per la processazione in sala operatoria delle epifisi femorali.
II prelievi da donatore vivente sono supportati dalla collaborazione delle altre strutture ortopediche
regionali, grazie al sistema del convenzionamento.
Nel 2014 hanno funzionato come sedi di prelievo di epifisi femorali da donatore vivente le Unità Operative
di ortopedia delle Aziende Usl Regionali di:
a) Bologna (Ospedale di Bentivoglio, Vergato e Istituto Ortopedico Rizzoli):
b) Cesena (Ospedale Bufalini);
c) Cento ;
d)Carpi;
e)Faenza;
f) Azienda Ospedaliera Ferrara;
g)Forlì;
145
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Il dato conferma la stabilità del prelievo e distribuzione di tessuti da donatore vivente, che si rapporta ad
h) Guastalla Ospedale Civile;
i)Imola;
l)Lugo;
m)Modena Policlinico
n) Modena S. Agostino Baggiovara;
o)Ravenna;
p)Scandiano;
q)Vignola.
Nel 2014 hanno funzionato anche come sedi di prelievo di epifisi femorali da donatore vivente anche le
Case di Cura Salus di Reggio Emilia e Malatesta Novello di Cesena e le Unità Operative di ortopedia delle
Aziende Usl della Regione Abruzzo (Avezzano, Campobasso, Chieti, L’Aquila, Sulmona, Termoli e Vasto).
Processazione del tessuto muscoloscheletrico
Nel 2014 la Banca delle Cellule e del Tessuto Muscoloscheletrico ha eseguito tutte le attuali lavorazioni in
due ambienti sterili dedicati in Classe A e più specificamente:
1. taglio,
2. segmentazione,
3. morcellizzazione,
4. liofilizzazione,
5. demineralizzazione (parziale o totale)
6. produzione di paste d’osso,
7. produzione robotizzata di cage intervertebrali,
8. produzione robotizzata di impianti tricorticali “custom made” per chirurgia orale.
La lavorazione asettica dei tessuti consente di evitare la sterilizzazione a raggi gamma, che comporta un
decadimento qualitativo del tessuto stesso.
La Banca viene, quindi, ad offrire un prodotto qualitativamente molto superiore, soprattutto per gli interventi
che richiedono la resistenza al carico.
Le tipologie di tessuto attualmente disponibili per i chirurghi comprendono tessuti di produzione semplice
e tessuti complessi.
146
Nella prima categoria rientrano i tessuti comunemente producibili dalle Banche come tessuti congelati,
tessuti segmentati e tessuti minimamente manipolati, secondo la dizione utilizzata dalle Linee guida
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, come liofilizzati e demineralizzati.
Nella seconda categoria rientrano tessuti più manipolati come le paste, che prevedono la combinazione di
osso umano demineralizzato con idrossiapatite, gelatine o altri materiali analoghi, di produzione da parte
della nostra Banca in collaborazione con aziende produttrici di biomateriali, come Finceramica e Opocrin, e
tessuti prodotti con macchine da taglio a controllo alfa-numerico, come viti o inserti spinali.
Nel 2014 la BCTM ha introdotto 5 novità principali nell’attività di processazione:
1. produzione di pasta d’osso termoplastica da conservare a temperatura ambiente (Figura 1OS);
2. nuovo sistema di confezionamento a vaschette, analogo a quello dei “medical devices”, per una
miglior conservazione e disponibilità chirurgica dei tessuti ( Figura 2OS);
3. nuovo liofilizzatore GMP, con gestione totalmente automatizzata del processo (Figura 3OS);
4. nuovo sistema automatizzato di dosaggio e confezionamento delle polveri di osso corticospongioso
liofilizzato, al fine di garantire stabilità delle quantità fornite (Figura 4OS);
5. nuova apparecchiatura a taglio numerico per il taglio robotizzato dell’osso umano (Figura 5OS).
La nostra Banca nel 2014, nelle Camere Sterili in Classe A, ha prodotto i tessuti della prima categoria ed
anche nuovi tipi di paste malleabili (DBGraft patch e strip) Figura 1OS e nuove cages intervertebrali ed
impianti tricortali “custom made” prodotti con macchina a taglio automatico.
Sono stati complessivamente sottoposti a processazione asettica 543 segmenti con produzione di 3369 tessuti.
Figura 1OS Pasta d’osso termoplastica in siringa
Figura 2OS Nuovo sistema di confezionamento a vaschette
Figura 3OS Nuovo liofilizzatore GMP
Figura 4OS Nuovo sistema automatizzato per il dosaggio delle chips liofilizzate di corticospongiosa
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
147
La produzione di osso liofilizzato è stata di 997 tessuti; la produzione
di tessuti ingegnerizzati a base di DBM e collagene è stata di 319
confezioni di paste malleabili in varie forme (strip, patch e cubetti).
Nel 2014 sono state prodotte anche 87 cartilagini costali in alcool e
23 cartilagini costali congelate.
Tutti i prodotti sono stati sottoposti a rigidi controlli di qualità, sia di
processo che di prodotto.
Nel 2014 è continuata la processazione di tessuto proveniente da
altre Banche italiane, in particolare dalla BTM di Torino e di Roma.
Figura 5OS Nuova apparecchiatura CNC per il taglio robotizzato dell’osso
Attività del laboratorio di manipolazione cellulare estensiva
Nel dicembre 2012 il Laboratorio di Manipolazione Cellulare Estensiva (Cell Factory), già autorizzato
alla Produzione di prodotti medicinali per uso umano e al Controllo di Qualità (Autorizzazione AIFA aM
160/2009 e N° aM 180/2010) ha ottenuto dall’AIFA, dopo ispezione volta a verificare la rispondenza ai
requisiti specifici della struttura, l’autorizzazione alla produzione e controllo di qualità di medicinali per uso
umano sperimentale, così da coprire tutte le tipologie di possibili utilizzi di terapie con cellule manipolate
estensivamente, che secondo normativa (Regolamento europeo 1394/2007) sono assimilate ai farmaci.
In particolare, l’ultima autorizzazione (aM 146/2012 del 5/11/2012) comprende:
Prodotti per uso ospedaliero:
• Condrociti in sospensione
• Condrociti su scaffold
• Cellule staminali mesenchimali in sospensione
• Cellule staminali mesenchimali su scaffold
148
Prodotti per uso sperimentale:
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
• Cellule staminali in sospensione
Settore Produzione
Nel corso dell’anno 2014 il personale del settore produzione è stato sostituito e la Qualified Person nel
mese di Marzo si è dimessa. Si è provveduto, pertanto, ad individuare e formare nuovo personale sia per
la produzione sia per ricoprire il ruolo di QP. Inoltre vi è stato un blocco dell’attività produttiva, dovuto
principalmente all’impossibilità di reperire sul mercato il reagente Siero Fetale Bovino (FBS), necessario ai
processi produttivi convalidati. E’ stata fatta, quindi, un’indagine di mercato per ad individuare un nuovo
produttore/fornitore di tale reagente ed è stato eseguito un lotto di condrociti di prova con caratterizzazione
fenotipica e funzionale dei condrociti, in collaborazione con il Laboratorio RAMSES.
La difficoltà di approvvigionamento di FBS, anche da parte del nuovo fornitore, ha impedito la possibilità di
produrre nuovi lotti e quindi di riprendere l’attività dei processi convalidati.
Sono state eseguite le riconvalide ambientali (controlli particellari e microbiologici) e di processo (media
fill = MF) sia per la produzione dei condrociti, sia per la produzione di cellule staminali mesenchimali. Rela-
tivamente alla produzione sterile in cleanroom, i controlli particellari e microbiologici della contaminazione
microbica di aria e superfici confermano come gli ambienti assicurino elevati livelli di sicurezza nelle lavorazioni in asepsi di cellule e tessuti.
Cellule Staminali Mesenchimali
Nel corso del 2014 è stato condotto uno studio per la messa a punto di produzione di lisato piastrinico
umano, da usare come supplemento nutritivo al posto dell’FBS per la produzione di CSM da tessuto adiposo
e/o midollo osseo. La produzione di lisato piastrinico prevede una collaborazione tra la nostra Cell factory e
l’Unità di Immunoematologia e Trasfusionale dell’Ospedale Maggiore di Bologna per l’approvvigionamento
di buffy coat.
Inoltre, per l’ottimizzazione della produzione di CSM da tessuto adiposo e/o midollo osseo è in corso uno
studio per la produzione di CSM mediante un sistema chiuso
automatizzato, il bioreattore Quantum Cell Expansion System della
Terumo BTC (Figura 6OS). Sono state eseguite e sono ancora in
corso prove di espansione di CSM da tessuto adiposo.
La produzione in asepsi ed i controlli di qualità del prodotto a base
di CSM potranno essere definiti nel documento Product
Specification File, che costituirà la base del dossier (IMPD =
Investigational Medicinal Product Dossier) del prodotto medicinale
da inserire in protocolli clinici sperimentali, da sottoporre
all’approvazione dell’Autorità Competente (AIFA) per l’utilizzo in
diversi trials clinici di medicina rigenerativa, orientati alla cura non
solo delle patologie del sistema muscolo-scheletrico, ma anche
per malattie degenerative sistemiche o malattie rare.
La CF continua la partecipazione al gruppo IATRIS di EATRIS,
infrastrutture Italiane e Europee per la medicina traslazionale,
laboratori di ricerca e sviluppo autorizzati secondo GLP e Cell Factories
autorizzate secondo GMP.
Figura 6OS Nuova apparecchiatura
automatizzata per la coltura cellulare
di mesenchimali adipose.
Ricerca finalizzata
un progetto di ricerca finalizzata presentato al Ministero Salute (RF-2013- 02357096): Liver Regeneration
Enhancement: Pre-Clinical And First In Man Clinical Study To Assess The Safety And Efficacy Of Human
Adipose Derived Mesenchymal Stem Cells.
Laboratorio di quality control
Il settore controllo qualità della CF e della BTM, costituito dal Laboratorio di Controllo di Qualità e
Microbiologia (CQ), è compreso nell’autorizzazione AIFA per l’esecuzione di tutti i test di qualità, sia in
process, sia al rilascio GMP dei prodotti per terapia cellulare somatica. Questo laboratorio è fondamentale
per i controlli di qualità dei prodotti cellulari e di tutto il tessuto muscoloscheletrico prelevato, processato
e impiantato.
L’attività del Controllo di Qualità risponde ai requisiti indicati nelle seguenti normative:
• EU Guidelines to GMP, Part I: Medicinal Products for Human and Veterinary Use cap. 1-9, e all. 1; 8;
11; 15; 16; 19 ed altri specifici;
149
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Alla fine del 2014 la Cell Factory ha collaborato alla stesura, ed è in attesa del risultato della valutazione, di
• European Pharmacopoeia, 8a ed. 2013
• D.L. 24 aprile 2006, n. 219, art. 50-71; 36; 142; 144; 146-147;
• Aide-Memoire Inspection of Pharmaceutical Quality Control Laboratories – PIC/s 25/09/2007.
Le principali funzioni del Controllo di Qualità riguardano:
• esecuzione dei controlli microbiologici su tessuti e cellule per la verifica dell’assenza di contaminazione,
ovvero l’identificazione di agenti contaminanti;
• caratterizzazione fenotipica dei prodotti cellulari;
• definizione delle specifiche dei prodotti, delle materie prime e dei materiali;
• convalida dei metodi analitici
• qualifica delle apparecchiature/strumentazioni;
• convalida dei processi produttivi in asepsi (media fill);
• controlli microbiologici ambientali e convalida delle procedure di sanitizzazione.
Il Laboratorio CQ, grazie all’autorizzazione AIFA, è in grado di offrire prestazioni di controllo qualità, quali
l’esecuzione dei test al rilascio del prodotto finito, secondo metodi convalidati, ed i controlli microbiologici
ambientali per Banche dei tessuti, Biobanche, centri di produzione di terapie cellulari avanzate o laboratori
di produzione di radiofarmaci.
Di seguito si riportano i dati di attività del Laboratorio CQ per il 2014.
ATTIVITA’ ANALITICA ANNO 2014
Analisi per attività di routine della BTM
5999
Analisi di Controllo di Qualità in process e al rilascio dei prodotti cellulari della CF
1557
Caratterizzazioni citofluorimetriche CF-BTM
2
Analisi di Controllo di Qualità per Materie Prime in ingresso ai Magazzini GMP (CF e CQ)
321
Analisi conto terzi *
818
Convalide conto terzi*
1
Analisi per collaborazione a Studi
427
TOTALE
150
N° TEST
9125
*Convenzione con Ospedale Maggiore di Bologna e con Policlinico S. Orsola di Bologna per l’esecuzione dei test
microbiologici di rilascio, richiesti dalla normativa vigente per i radiofarmaci, e con la Banca Regionale del Cordone del
Policlinico S. Orsola di Bologna per l’esecuzione dei controlli microbiologici di sangue cordonale.
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
ATTIVITA’ CQ (GMP/ISO) ANNO 2014
Certificazioni di Prodotto Terapeutico
N° PRESTAZIONI
0
Certificazione Materie Prime magazzino GMP/ CQ
491
Certificazione Materie Prime magazzino GMP/ Produzione
221
Attività formative
12
Controllo di Qualità dell’attività analitica di microbiologia (processi ID/ATB)
43
Manutenzione interna strumentazione
48
Emissione/revisione Istruzioni operative
5
Emissione/revisione SP e CA
17
TOTALE
837
Il personale, oltre alle attività analitiche, partecipa al mantenimento dei requisiti previsti dal sistema
qualità integrato della struttura (ISO-GMP) mediante attività continuative di redazione ed aggiornamento
della documentazione, addestramento, gestione dei magazzini GMP, controllo dei fornitori, rilevazioni,
registrazioni e correzioni delle non conformità, monitoraggi ambientali, controllo strumenti, (manutenzione
ordinaria, qualifiche, ecc.), aggiornamento e partecipazione a convegni. Partecipa inoltre all’esecuzione di
studi e di attività eseguite in conto terzi.
Sistema di gestione per la qualita’
Nel corso dell’anno 2014, la Banca delle Cellule e del Tessuto Muscoloscheletrico ha superato l’audit di
sorveglianza della certificazione del proprio sistema qualità, secondo la versione 2008 degli standard UNI
EN ISO 9001, rilasciata dall’Istituto Certiquality (accreditato da Accredia) per i processi di:
• selezione, prelievo, processazione, validazione, conservazione e distribuzione di tessuto
muscoloscheletrico da donatore;
• consulenza e processazione di tessuto muscoloscheletrico per conto terzi;
• selezione, raccolta, accettazione, stoccaggio, presa in carico e distribuzione di tessuto destinato a
manipolazione cellulare estensiva in Cell Factory;
• isolamento, espansione e rilascio di cellule ingegnerizzate;
• controllo di qualità e microbiologia anche per conto terzi;
• progettazione e sviluppo di nuovi prodotti / servizi;
• progettazione ed erogazione di eventi formativi, stage, corsi a catalogo, convegni e giornate di studio
(settore EA 37).
Tale modello è fondato sui principi di gestione per la qualità che guidano al miglioramento delle prestazioni:
• orientamento al cliente;
• leadership;
• coinvolgimento del personale;
• approccio per processi;
• approccio sistemico alla gestione;
• miglioramento continuo;
• decisioni basate su dati di fatto;
• rapporti di reciproco beneficio con i fornitori.
Il sistema qualità è stato esteso anche a tutte le attività di processazione in ambiente sterile, con progressiva
• evidenze oggettive sulla conformità di classe della cleanroom;
• parametri di temperatura-umidità relativa e pressione differenziale conformi ai range individuati;
• conformità dei controlli microbiologici eseguiti su personale ed ambiente (apparecchiature
comprese) ad ogni lotto di processazione;
• convalida delle apparecchiature;
• conformità dei controlli di qualità sul prodotto;
• programma di sanitizzazione, con verifica di efficacia e convalida dei sanitizzanti;
• adeguate procedure per ogni attività eseguita.
Tutti i processi sono controllati anche dal punto di vista gestionale, tramite:
• indicatori;
• sistemi di monitoraggio ed elaborazione statistica;
• programma formativo annuale calibrato sui processi specifici;
• programma di audit interno.
151
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
applicazione dei requisiti di Good Manufacturing Practice ed un controllo globale del processo che comprende:
Nel febbraio 2014, la BTM ha rinnovato anche la certificazione biennale del Centro Nazionale Trapianti, per
l’inserimento nell’elenco europeo della Banche accreditate e relativa ai processi di:
• raccolta e prelievo di tessuto muscoloscheletrico (donatore cadavere e vivente);
• processazione e deposito di tessuto muscoloscheletrico;
• distribuzione di tessuto muscoloscheletrico.
La Banca delle Cellule e del Tessuto Muscoloscheletrico nel 2012, per il Laboratorio di Manipolazione
Cellulare Estensiva (Cell Factory) e di Controllo Qualità, ha visto riconfermata l’autorizzazione dall’AIFA,
n° aM 146/2012 per la produzione di condrociti e di cellule staminali mesenchimali (in provetta o “caricate”
su biomateriali) per uso ospedaliero, comprensiva dei controlli di qualità in process e finali, estendendola
alla produzione e controllo qualità di cellule staminali mesenchimali per uso sperimentale che offre nuove
opportunità per trials clinici di medicina rigenerativa.
Gestione del rischio
In BTM la gestione del rischio viene attuata sia attraverso la partecipazione al sistema regionale di
segnalazione degli incidenti ed agli adempimenti previsti dal Centro Nazionale e Regionale Trapianti in
caso di eventuali eventi/reazioni avverse sia attraverso l’applicazione di strumenti di analisi anche pro-attiva
quali la metodologia FMECA (Failure Mode, Effetcts and Criticality Analysis ).
Si tratta di un’analisi che prende in considerazione e quantizza preventivamente tutti i possibili errori di
esecuzione del processo, permettendo di inserire prove e controlli, sviluppare procedure, predisporre
azioni di miglioramento. Viene costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, comprendente tutti i ruoli; si
analizzano tutte le variabili critiche di un processo e si ipotizzano i possibili errori/incidenti.
Per la quantizzazione del rischio vengono definite scale con score di gravità (severità: nulla, bassa, media,
alta, molto alta), probabilità (occurrance: da 1 nulla, a 10 certa) e rilevabilità (detection: da 1 certezza
d’intercettazione a 10 impossibilità di rilevare l’errore prima dell’accadimento). Per la registrazione, viene
predisposto un foglio di lavoro excel.
Fase di analisi: individuazione di che cosa potrebbe accadere e per quali motivi, con quali conseguenze e
descrizione delle misure di controllo eventualmente già in atto. Attribuzione dei valori S, O ed R e calcolo
del loro prodotto = Indice di Priorità del Rischio.
152
Fase di intervento: definizione di azioni di miglioramento, con responsabilità e tempistica di attuazione.
Fase di valutazione, a conclusione delle azioni di miglioramento: quantizzazione indicatori di out come e
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
rivalutazione IPR.
I valori di IPR ottenuti permettono una classificazione dei livelli di rischio in: alto; medio; basso; trascurabile.
Le azioni di miglioramento implementate, incidendo sulla probabilità di accadimento e sulla possibilità di
intercettarlo prima che accada consentono un abbassamento degli IPR.
Miglioramento continuo
La BTM partecipa a diversi progetti di ricerca e sviluppo. Ha messo a punto nuove modalità produttive e di
confezionamento del tessuto. Ha ulteriormente ampliato l’area in classe A del laboratorio produttivo.
Ha formato il personale tecnico sanitario di laboratorio biomedico non solo per la gestione organizzativa
dell’èquipe di prelievo ed il trattamento del tessuto prelevato ma anche per la partecipazione diretta alle
fasi di prelievo asettico.
Comunicazione ed assistenza ai clienti
Il sito web della BTM (www.btm.ior.it), è stato recentemente oggetto di re-styling; arricchito con un’area
didattica, viene mantenuto aggiornato e costituisce un importante elemento di trasferimento di informazioni
e cultura nel campo del banking di tessuto muscoloscheletrico. Sono presenti: un’area destinata ai fornitori
di epifisi femorali, con le istruzioni e la modulistica necessaria alla raccolta; un’area destinata ai clienti
utilizzatori di tessuto muscoloscheletrico; un’area destinata alla gestione della qualità ed ai principali
riferimenti normativi del settore; un’area dedicata alla Cell Factory ed al laboratorio di Controllo Qualità e
Microbiologia; l’area per la formazione e le news; il profilo istituzionale con la storia della BTM IOR ed, infine,
un’importante area dedicata alla promozione della donazione.
Dal 1997 a fine 2014, la BTM ha potuto contare su ben 781 donatori deceduti e 15728 donatori viventi
di tessuto muscoloscheletrico.Il tariffario in vigore da gennaio 2013, è stato riorganizzato inserendo una
classificazione per tipologia di tessuti allo scopo di facilitarne la consultazione. E’ stato realizzato anche
il nuovo catalogo dei tessuti e delle brochure illustrative delle diverse tipologie di processazione. Tutto il
materiale è scaricabile dal sito web BTM.
Soddisfazione del cliente
La soddisfazione del cliente viene periodicamente verificata attraverso questionari, con giudizio esprimibile
attraverso una scala di valori da 1 (minimo) a 5 (massima soddisfazione), unitamente alla valutazione di
non conformità, reclami ed elogi nell’ambito dell’annuale riesame dell’andamento del sistema di gestione
qualità e dei risultati da parte della direzione e dell’assicurazione qualità.
Nel febbraio 2014 è stata fatta la rilevazione triennale, con la distribuzione di 626 questionari.
Le domande formulate indagavano i seguenti aspetti:
• professionalità del personale;
• cortesia e disponibilità del personale;
• informazioni sui requisiti di accesso al servizio;
• prestazioni offerte;
• orario di apertura;
• tempi di evasione delle richieste;
• qualità dei prodotti tissutali forniti;
• promozione della donazione;
Gli esiti sono stati molto positivi e la maggioranza degli intervistati si è dichiarata “soddisfatta” e “molto
soddisfatta”, come evidenziato dal grafico relativo.
CONRONTO INDICE DI SODDISFAZIONE COMPLESSIVA
ANNO 2014-VALORI IN %
80
70
60
ANNO 2009-VALORI IN %
69
58
50
37
40
26
30
20
10
4
4
0
MOLTO SODDISFATTI
SODDISFATTI
ABBASTANZA SODDISFATTI
0
1
SCARSAMENTE
INSODDISFATTI
1
0
INSODDISFACENTE
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
153
• giudizio sul sito web BTM.
Obiettivi di qualità 2014
• Continuazione del percorso di armonizzazione del sistema qualità gestionale ISO con i requisiti previsti
dalle Good Manufacturing Practice europee;
• superamento dell’audit di rinnovo della certificazione ISO 9001 secondo la revisione 2015;
• continuazione del supporto formativo e di consulenza alla Banca del Tessuto Muscoloscheletrico della
Regione Lazio presso l’Istituto Regina Elena, attiva per la raccolta e validazione dei tessuti e per la distribuzione;
• ottenimento dell’accreditamento secondo i requisiti di accreditamento industriale, nell’ambito del Tecnopolo regionale;
• superamento dell’audit di autorizzazione AIFA per la parte produttiva GMP e per l’area di controllo
qualità.
PROMETEO & TECNOPOLO
Nell’ambito del progetto Rizzoli Research Innovation Technology (RIT) presso il Tecnopolo dell’Emilia
Romagna, Piattaforma Scienze della Vita, il Laboratorio PRO.ME.T.E.O. (Prodotti di Medicina Rigenerativa e
Tissue Engineering in Ortopedia), costituito dalla BTM, dalla CF e dal CQ, suddiviso nei settori di ricerca di
base, produzione in asepsi e relativi controlli di qualità, realizza, gestisce e coordina la ricerca e la pratica
clinica, l’innovazione, la trasferibilità tecnologica e lo sviluppo della medicina rigenerativa e dell’ingegneria
tissutale in campo soprattutto ortopedico. La produzione è eseguita secondo GMP in asepsi (clean room) e
riguarda terapie cellulari e tessuti combinati con cellule e biomateriali.
I Laboratori del Dipartimento RIT nel 2011 hanno ottenuto l’accreditamento industriale.
Nel 2012 e nel 2013 il Laboratorio Prometeo ha partecipato alla costituzione dell’infrastruttura di medicina
rigenerativa (IRMI) con altri 17 centri di ricerca universitari italiani, 12 imprese e 8 Regioni, al fine di costituire
un cluster di sviluppo della medicina rigenerativa italiana.
Dal 2013 il Laboratorio PROMETEO, in collaborazione con ASTER, ha intrapreso un percorso di trasferimento
delle tecnologie di processazione dei tessuti alle aziende facenti parte del cratere del terremoto che siano
interessate a nuove linee di produzione coinvolte nella medicina rigenerativa.
Piermaria Fornasari
154
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Segmenti osteo-tendinei attività di trapianto
Nel 2014 è proseguita presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli l’attività di trapianto di segmenti muscoloscheletrici, a partire dai più semplici innesti di osso morcellizzato fino ai più complessi segmenti osteoarticolari
o diafisari. La Banca del Tessuto Muscolo-Scheletrico ha quindi grande rilievo nella chirurgia ortopedica
e soprattutto oncologica, dove spesso sono richiesti interventi demolitivi con sacrificio di ampi segmenti
osteoarticolari per i quali si pone la necessità di ricostruire il segmento perduto al fine di ripristinare il più
possibile l’anatomia dell’arto.
Nel corso di quest’ultimo anno sono stati utilizzati nella chirurgia ortopedica oncologica circa 87 innesti ossei
“massivi”, alcuni dei quali associati a una protesi (cosiddetta composita) o a chiodi espandibili, in particolare
a livello dell’arto inferiore (bacino, femore e tibia), evitando così interventi destruenti quali amputazioni e
disarticolazioni. In alcuni di questi casi, l’innesto osseo massivo omoplastico è stato utilizzato in associazione
a un innesto autoplastico vascolarizzato (perone vascolarizzato) secondo una tecnica messa a punto dal
Prof. Campanacci e collaboratori negli anni passati. Il contributo della Banca del Tessuto Muscolo-Scheletrico
risulta importante anche nelle lesioni benigne e pseudotumorali, quali tumori a cellule giganti e cisti ossee,
dove è possibile eseguire interventi meno aggressivi, ma che comunque alterano le caratteristiche strutturali
dell’osso: a tal proposito ha trovato grande impiego l’osso morcellizzato, che è stato utilizzato in 43 casi.
Il supporto della banca si è reso necessario anche in patologie quali la necrosi ossea e le pseudoartrosi; in
questi casi la matrice ossea demineralizzata (DBM), avvenuta in 37 casi, è stata impiegata in associazione al
concentrato midollare autologo secondo i principi della medicina rigenerativa. In un paziente di giovane età
con lesione osteocondrale secondaria a necrosi ischemica è stato utilizzato un innesto osteocondrale fresco,
prelevato sterilmente e mantenuto in soluzione fisiologica a 4° C.
Il tessuto muscolo-scheletrico è quindi ampiamente utilizzato, in quanto consente di eseguire interventi
ricostruttivi con l’ausilio di materiali biocompatibili che hanno dimostrato un’ottima capacità di osteointegrazione.
Davide Maria Donati
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
155
Banca regionale delle cornee
Obiettivi e finalità
La Banca delle Cornee della Regione Emilia Romagna, sede principale Ospedale Maggiore di Bologna e
sede filiale Ospedale di Imola, ha operato nell’anno 2014 perseguendo i seguenti obiettivi:
• incrementare l’attività di procurement di cornee rispetto al livello raggiunto nel 2014;
• migliorare la qualità di esecuzione dei prelievi, puntando ad ottenere cornee prelevate con
abbondanti anelli sclerali di almeno 3 mm;
• aumentare l’offerta dei lembi pretagliati per cheratoplastica endoteliale (EK);
• sviluppare ulteriormente il processo di certificazione di qualità della Banca Cornee;
• mantenere il processo di certificazione di qualità della Banca Cornee con adeguamento agli standard
GMP per il controllo della qualità dell’aria negli ambienti di lavorazione e dei controlli microbiologici
delle superfici di lavoro;
• monitorare le liste di attesa regionali per trapianto di cornea.
Risultati conseguiti
Nel 2014 sono state prelevate in regione 1064 cornee da 533 donatori (figura 1CO) con un incremento di
33 cornee (3,2%) rispetto all’anno precedente. Nello specifico 930 cornee sono state bancate e processate
dalla sede di Bologna della Banca delle Cornee dell’Emilia-Romagna e 134 dalla filiale di Imola. L’attività di
procurement è avvenuta in 25 ospedali regionali (figura 2CO) di cui 10 si segnalano per aver prelevato 50 o
più cornee (Bologna, Maggiore, Bellaria, Lugo) (figura 3CO). Le cornee assegnate per trapianto sono state 576,
pari al 57,66% delle cornee prelevate. I trapianti effettivamente eseguiti sono stati 564, pari al 56,46% delle
cornee prelevate, con un decremento di 41 trapianti rispetto all’anno precedente (figura 4CO e figura 5CO).
La differenza tra il numero di cornee assegnate e le cornee trapiantate (12 cornee) è riconducibile a ragioni
organizzative del centro di trapianto o al danneggiamento delle cornee durante la processazione dei tessuti in
sala operatoria. Il crescente numero di trapianti lamellari endoteliali, che richiedono di sottoporre le cornee a
taglio con microcheratomo, comporta un rischio di perdita di tessuti per danneggiamento durante la procedura
di taglio (figura 6CO). I trapianti sono stati eseguiti in 14 ospedali regionali, 6 strutture private della regione ,
1 struttura privata fuori regione; 1 cornea è stata inoltre distribuita presso altra banca delle cornee nazionale
156
(figura 7CO). Nel corso del 2014 la Banca delle Cornee dell’Emilia Romagna ha assegnato 93 segmenti di sclera
di cui 89 effettivamente utilizzati per diversi interventi di chirurgia oculare. A questi si aggiunge l’assegnazione
superficie oculare e 197 somministrazioni topiche di membrana amniotica omogeneizzata.
2011
2012
1.064
2010
1.031
2009
1.169
2008
1.197
2007
1.237
1.085
2006
1.047
986
2005
1.035
966
1.328
2002
1.526
1.592
1.305
2001
2013
2014
785
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
di 85 porzioni di membrana amniotica, di cui 85 effettivamente utilizzati per interventi di ricostruzione della
2000
2003
2004
Figura 1CO: Cornee prelevate in Emilia Romagna. Anni 2000-2014 a confronto
Donatori non idonei/
cornee prelevate
Cornee prelevate/
cornee idonee* (*A)
Cornee idonee
per trapianto (B)
% cornee idonee
per trapianto (B/A*)
Ospedale Bellaria, BO
33
4/66
66/58
38
65,51
Osp. Maggiore, BO
37
2/73
73/71
32
45,07
Osp. S. Orsola, BO
4
1/8
8/6
6
100
Ospedale Cento - FE
8
0/16
16/16
5
31,25
Ospedale Cesena
25
1/49
49/47
27
57,44
Ospedale Carpi - MO
8
0/16
16/16
3
18,75
Ospedale Faenza - RA
6
0/12
12/12
6
50
Ospedale Ferrara
8
0/16
16/16
6
37,5
Ospedale Fidenza -PR
13
0/26
26/26
10
38,46
Ospedale Forlì
13
0/26
26/26
10
38,46
Osp. Guastalla - RE
31
2/62
62/58
28
48,27
Ospedale Imola
67
6/134
134/122
73
59,83
Ospedale Lugo - RA
28
3/56
56/47
20
42,55
Ospedale Modena
12
1/24
24/24
14
58,33
Osp. Baggiovara - MO
27
0/54
54/54
29
53,70
Osp. Montecchio - RE
4
0/8
8/8
5
62,5
Ospedale Parma
55
1/110
110/108
70
64,81
Ospedale Piacenza
65
3/130
130/124
75
60,48
Osp. Castel San Giovanni - Val Tidone
1
0/2
2/1
1
100
Ospedale Ravenna
32
0/64
64/64
33
51,56
Osp. Reggio Emilia
46
4/92
92/83
48
57,83
Ospedale Rimini
7
1/14
14/12
6
50
Ospedale Scandiano
1
0/2
2/0
0
0
Ospedale Correggio
1
0/2
2/2
2
100
Ospedale di Castelnovo Monti
1
0/2
2/2
1
50
533
29/1.064
1.064/999
564
56,46
TOTALE
Figura 2CO: Tabella analitica delle donazioni di cornee e dell’idoneità dei tessuti a scopo di trapianto suddivise per
centro di prelievo
157
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Tutti i
Donatori
Sede donativa
125
Imola
116
109
110
Piacenza
Parma
Ravenna
34
34
Guastalla
54
50
Baggiovara
Fidenza
Modena
Ferrara
Cento
4
2
Rimini
Faenza
4
BO- S. Orsola
Correggio
Castelnovo ne' Monti
Asl 101 Piacenza
Fiorenzuola
Castel S. Giovanni
158
BO- Rizzoli
2
0
0
2
0
2
2
187
75
102
14
12
16
14
10
16
8
10
16
8
Montecchio
152
51
26
20
21
26
24
23
24
Forlì
150
80
49
38
Cesena
130
62
56
Lugo
Scandiano
64
66
50
134
92
94
88
Reggio Emilia
Carpi
139
115
120
BO-Maggiore Bellaria
8
anno 2014
anno 2013
14
14
anno 2012
12
14
12
10
8
26
44
6
2
10
0
4
2
0
2
0
0
2
16
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Figura 3CO: Cornee prelevate nei diversi ospedali della regione, periodo 2012 – 2014 a confronto
628
612
529
2000
526
2001
2002
2003
2004
564
474
470
449
427
605
543
2005
2006
2007
457
2008
485
491
476
2009
2010
2011
2012
2013
Figura 4CO: Trapianti di cornea eseguiti in regione con cornee distribuite dalla Banca delle Cornee dell’Emilia-Romagna. Periodo 2000 - 2014 a confronto.
2014
56
52
47
42
37
2000
2001
2002
40
2003
48
43
2005
2006
2007
2008
53
48
40
38
2004
56
54
50
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 5CO: Percentuale di cornee trapiantate rispetto alle smaltite. Periodo 2000 – 2014 a confronto
Cornee ricevute
Cornee trapiantate
Cornee non utilizzate
% non utilizzo
OSP. MAGGIORE (BO)
71
69
2
2,8
OSP. S.ORSOLA (BO)
13
13
0
0
OSP. CESENA
2
2
0
0
OSP. CARPI
0
0
0
0
OSP. FERRARA
6
6
0
0
OSP. FORLÌ
4
4
0
0
OSP. IMOLA
57
57
0
0
OSP. LUGO
2
2
0
0
OSP. MODENA
29
28
1
3,4
OSP. PARMA
79
75
4
5,1
OSP. PIACENZA
10
10
0
0
OSP. RAVENNA
46
46
0
0
OSP. REGGIO EMILIA
188
183
5
2,7
OSP. RIMINI
35
35
0
0
STRUTTURE PRIVATE
17
17
0
0
ALTRE BANCHE
5
5
0
0
576
564
12
2,4
TOTALE
Figura 6CO: Tabella analitica delle assegnazioni di cornee ai centri di trapianto e del numero di tessuti
effettivamente utilizzati nell’anno 2014
159
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Sede di centro trapianti
Reggio Emilia
146
61
Parma
57
55
Imola
46
Ravenna
Rimini
76
13
8
5
Strutture Private
100
197
70
57
57
35
37
2
Modena
28
17
anno 2014
10
13
anno 2013
23
19
BO- S. Orsola
anno 2012
10
12
14
Piacenza
6
6
5
Ferrara
4
3
3
Forlì
2
Lugo
160
75
69
BO-Maggiore Bellaria
183
179
8
9
2
2
5
Cesena
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
0
0
1
Carpi
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
220
Figura 7CO: Trapianti di cornea effettuati nelle strutture ospedaliere regionali con tessuti forniti dalla Banca delle
Cornee. Periodo 2012 - 2014 a confronto.
Lista di attesa regionali per trapianto di cornea
Di seguito il numero di pazienti in lista di attesa per trapianto di cornea al 31 dicembre 2014 nelle singole
strutture ospedaliere regionali che effettuano trapianti con cornee fornite dalla Banca.
Ospedale
Pazienti in lista d’attesa
S. Orsola BO
3
Maggiore BO
61
Rimini
29
Reggio Emilia
87
Ravenna
2
Lugo
1
Piacenza
3
Parma
16
Modena
12
Carpi
0
Imola
10
Forlì
5
Ferrara
1
Cesena
4
TOTALE
234
Obiettivi per il 2015
Gli obiettivi che la Banca si propone di perseguire nel prossimo anno sono:
• incrementare l’attività di procurement di cornee rispetto al livello raggiunto nel 2014;
• migliorare la qualità di esecuzione dei prelievi, puntando ad ottenere cornee prelevate con abbondanti
anelli sclerali di almeno 3 mm;
• migliorare la caratterizzazione dei lembi pretagliati per cheratoplastica endoteliale (EK) con l’introduzione
della pachimetria;
• mantenere il processo di certificazione di qualità della Banca Cornee con adeguamento agli standard
GMP per il controllo della qualità dell’aria negli ambienti di lavorazione e dei controlli microbiologici
delle superfici di lavoro.
• monitorare le liste di attesa regionali per trapianto di cornea.
161
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Luca Avoni
Filiale di imola della banca regionale delle cornee
Prima di riferire i numeri relativi all’attività della Banca Cornee di Imola, vorrei condividere con voi gli
ambiziosi obiettivi che abbiamo raggiunto nell’anno appena trascorso. In primo luogo, l'ispezione del
Centro Nazionale Trapianti che ha certificato la nostra struttura per raccolta, processazione e distribuzione
sia delle cornee sia delle membrane amniotiche verificando e autorizzando, finalmente in modo definitivo,
anche l'omogeneizzato di membrana amniotica (Amniocoll) propriamente come un tessuto a manipolazione
minima.
La distribuzione di questo tessuto, di cui al momento siamo distributori esclusivi, nell’anno 2014 è decollata:
la percentuale di tessuto distribuito fuori dalla nostra AUSL, dal 2013 al 2014 è passata dal 7% al 22%
del totale delle distribuzioni effettuate. Sempre in merito a questo prodotto, in Maggio 2014, in occasione
del congresso annuale della Società Italiana Banche Occhi, un poster su Amniocoll è stato premiato come
miglior lavoro scientifico.
Un’altra inaspettata gratificazione è stata la conferma del Responsabile della Banca di Imola nel ruolo di
segretario della SIBO per il secondo triennio consecutivo.
Infine, per il prossimo futuro, è in programmazione il reclutamento nel nostro gruppo di un ulteriore risorsa
umana, per gestire l'aumento di mole di lavoro e garantire gli standard di qualità e sicurezza richiesti.
Ci riteniamo molto soddisfatti per i risultati raggiunti e vogliamo ringraziare anche in questa sede gli operatori
del Centro Regionale Trapianti, sempre presenti ed efficaci, che sempre ci sostengono con professionalità
e gentilezza.
In questo anno di grandi cambiamenti, vogliamo anche rivolgere un ringraziamento con stima ed affetto
alla Dottoressa Lorenza Ridolfi che ha posto le fondamenta dell’organizzazione in cui ci troviamo ad operare
in modo così efficace, certi che il suo Successore riuscirà nell’arduo compito che lo aspetta con la stessa
caparbietà e dedizione.
Di seguito riportiamo di seguito i dati di attività relativi all’anno 2014:
• Nr. di donatori cornee: 67.
• Nr. prelievi di cornee eseguiti: 134.
• Nr. cornee bancate presso la Banca di Imola: 134.
• Nr. di tessuti corneali distribuiti dalla Banca di Imola: 69, con percentuale di efficienza (tessuti corneali
162
assegnati su tessuti bancati esclusi quelli da donatore non idoneo) del 60%.
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Dei 69 tessuti corneali distribuiti, 57 sono stati utilizzati nella sede di Imola e Castel San Pietro Terme, e 12
in altre sedi (di cui 5 distribuiti a strutture private, 6 alla Banca Cornee di Bologna, 1 alla Banca Cornee di
Fabriano).
Dei 69 tessuti corneali distribuiti, 29 PK, 8 per DSAEK, 32 per ALK (25 Descemetiche, 5 pre Descemetiche,
2 tettoniche).
Nel 2014 sono state prelevate e processate 16 membrane amniotiche il cui utilizzo è confluito in 197
somministrazioni topiche di membrana amniotica omogeneizzata (154 presso la sede dell’Ausl di Imola e
43 distribuite presso altre strutture regionali ed extra-regionali).
Paolo Bonci e Paola Bonci
Banca regionale della Cute
Per l’anno 2014 la Banca Cute Regionale Emilia Romagna, ha garantito l’attività di conservazione e di
distribuzione del tessuto cutaneo di donatore (Cute, DED o Derma deepidermizzato e Derma Decellularizzato
o Dec).
Tutto il percorso lavorativo è stato puntualmente condotto da personale laureato e tecnico, qualificato
all’interno di locali della Cell Factory dedicati e classificati secondo le normative ISO e GMP correnti.
Nel 2014 sono stati effettuati 60 prelievi di tessuto cutaneo totali, di cui 14 da donatore multitessuto (MT),
46 da multiorgano (OT= Organi-Tessuti).
Analizziamo le varie sedi donative:
• 4 a Piacenza (3 MT e 1 OT)
• 14 a Cesena (4 MT e 10 OT)
• 11 a Reggio Emilia (5 MT e 6 OT)
• 12 a Modena Baggiovara (1 MT e 11 OT)
• 6 a Parma (5 OT e 1 MT)
• 2 a Rimini (2 OT)
• 1 a Ravenna (1 OT)
• 7 a Bologna Maggiore (7 OT)
• 1 a Bologna Bellaria (1 OT)
• 2 a Ferrara (2 OT)
Cute totale prelevata anno 2014: 162.864 cm2
Ded totale prelevato anno 2014: 11.820 cm2
Dec totale prelevato anno 2014: 6.677 cm2
Attività di distribuzione CUTE-DED
Nel 2014 sono pervenute in Banca molte richieste di tessuto cutaneo omologo, in particolare cute e ded,
prevalentemente per ustioni ma molte per la riparazione di lesioni e/o ulcere di vario tipo e a varia eziologia,
su un ampio numero di pazienti.
163
Grandi Ustionati: sono stati trapiantati 51.948 cm2 di cute su 38 pazienti prevalentemente ustionati per
un totale di 55 trapianti/innesti (sedute operatorie).
• L’attività di trapianto in Regione può essere così riassunta: in Regione sono stati utilizzati 23.211cm2 di Cute
su 72 pazienti alcuni affetti da ustioni, altri da ulcere a varia eziologia, per un totale di 81 trapianti/innesti e
9.757 cm2 di Ded su 139 pazienti con lesioni ed ulcere varie per un totale di 143 trapianti/innesti.
• L’attività di trapianto Extra-Regione può essere così riassunta: fuori Regione sono stati utilizzati 78.231
cm2 di Cute su 35 pazienti prevalentemente ustionati per un totale di 42 trapianti/innesti.
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
• L’attività di trapianto presso Ospedale Bufalini in Cesena può essere così riassunta: presso il Centro
SEDE DI TRAPIANTO
CUTE
DED
Città
Cm2 CUTE
(N. Pazienti)
N. Trapianti/
Innesti
Cm2 DED
(N. Pazienti)
N. Trapianti
Bufalini Centro Ustioni
CESENA
51.948
(38)
55
-
-
Dermatologia S.Orsola
BOLOGNA
2.052
(9)
9
-
-
Maggiore Chir. Vascolare
BOLOGNA
1.078
(14)
14
-
-
Maggiore Centro Ustioni
PARMA
13.849
(7)
15
-
-
Angiologia Osp. R.Emilia
REGGIO EMILIA
60
(1)
1
-
-
Casa di Cura Villa Chiara
BOLOGNA
-
-
353
(2)
2
Salus Hospital Chirurgia
REGGIO EMILIA
400
(8)
8
647
(10)
10
MODENA
2.005 (
18)
19
5.155
(89)
92
Cardarelli Centro Ustioni
NAPOLI
43.140
(19)
22
-
-
S.Eugenio Centro Ustioni
ROMA
30.193
(9)
13
-
-
S.Pier Damiano Hospital
FAENZA
3.465
(12)
12
2.555
(26)
27
Amb. Vein Clinic Fleboxan
MODENA
32
(1)
1
76
(2)
2
Casa Cura NOBILI Castiglion dei Pepoli
BOLOGNA
270
(2)
2
971
(10)
10
CHIETI
940
(5)
5
-
-
BARI
3958
(2)
2
-
-
178
9.757
(139 pazienti)
143
Ospedale
Hesperia Hospital
Casa Cura Villa Pini Chieti
Az. Univ. Policlinico C. Ustioni
TOTALE
153.390
(145 pazienti)
Tessuto Distribuito:
• 153.390 cm2 di CUTE su 145 Pazienti per un totale di 178 Trapianti/Innesti
• 9.757 cm2 di DED su 139 Pazienti per un totale di 143 Trapianti/Innesti
Attività di Prelievo/Trapianto Derma Decellularizzato di Donatore (DEC)
164
Nell’anno 2014 l’attività relativa al Derma decellularizzato di Donatore (DEC) ha registrato un consistente
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
incremento, grazie alle numerose donazioni multiorgano e multitessuto e all’aumento dei Centri pubblici e
privati dislocati su territorio regionale e nazionale che ne hanno fatto richiesta per applicazioni cliniche in
Medicina Rigenerativa e Ricostruttiva in svariati ambiti. In particolare, infatti, sono stati prelevati, processati e
stoccati presso la Banca regionale della Cute Emilia Romagna un totale di 6.677 cm2 di DEC, grazie alle 46
donazioni complessive ( 35 da donatori multiorgano e 11 da multitessuto (Tabella 1-BCU), mentre i trapianti
sono stati 39 su 39 pazienti, per un totale di 3.343 cm2 di DEC trapiantato (Tabella 2-BCU).
Di seguito vengono riportati schematicamente i dati relativi all’attività di PRELIEVO e TRAPIANTO di DEC.
• Attività di PRELIEVO DEC, totale complessivo tessuto prelevato in cm2: 6.677 cm2. In particolare, del totale
complessivo prelevato di 6.677 cm2, 4.867 cm2 sono stati ottenuti grazie alle 35 donazioni multiorgano,
mentre 1.810 cm2 grazie alle 11 donazioni multitessuto totali.
In Tabella 1-BCU vengono riportati schematicamente i donatori multiorgano (OT) e multitessuto (MT) e
la relativa sede donativa.
• Attività di TRAPIANTO DEC, totale tessuto distribuito: 3.343 cm2
SEDE DONATIVA
N. Donatori Multiorgano (OT) e Multitessuto (MT)
Ospedale-Città
N. Donatori OT
N. Donatori MT
S. Agostino Estense- Modena Baggiovara
10
1
Santa Maria Nuova- Reggio Emilia
6
5
Maggiore- Bologna
6
-
Arcispedale S. Anna- Ferrara
2
-
S. Maria delle Croci- Ravenna
1
-
Maggiore- Parma
1
-
Guglielmo da Saliceto- Piacenza
-
1
M. Bufalini- Cesena
TOTALE PARZIALE
9
4
35
11
TOTALE COMPLESSIVO
46
Tabella 1-BCU: Prelievi di Derma omologo, anno 2014.
Nell’anno 2014 il DEC è stato distribuito per il trattamento clinico di n. 39 pazienti totali e, nello specifico, per
soddisfare le richieste nei seguenti ambiti:
A) Plastico-ricostruttivo (32 pazienti totali): in particolare, per la ricostruzione chirurgico-plastica di laparoceli e/o
gravi ferite chirurgiche presso la Chirurgia d’Urgenza del Bufalini di Cesena (28 pazienti), la Terapia Intensiva del
Bufalini di Cesena (2 pazienti), la Neurochirurgia e Chirurgia Plastica dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma (1 paziente), la Chirurgia oncologica e Terapie avanzate TOA dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì (1 paziente).
B) Dermatologico (3 pazienti totali): in particolare per il trattamento di ferite difficili caratterizzate da
esposizioni osteo-tendinee e vasta perdita di sostanza in seguito a traumi, lesioni cutanee croniche a varia
eziologia, presso Dermatologia Day Hospital dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì ( 2 pazienti),
l’Ambulatorio Ferite Difficili dell’Ospedale S. Maria delle Croci Ravenna (1 paziente).
C) Ortopedico (4 pazienti totali): in particolare per la ricostruzione della cuffia dei rotatori della spalla presso
Chirurgia della spalla e gomito Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (1 paziente), Chirurgia della Spalla
Ospedale Cervesi di Cattolica (Rimini) (3 pazienti).
Anche nell'anno 2014 non sono state registrate reazioni avverse correlate al trapianto di DEC, tutti i pazienti
trattati hanno risposto positivamente, ottenendo ottimi risultati in termini di risoluzione completa delle
lesioni trattate con conseguente guarigione.
eseguiti nell’anno 2014, suddivisi per sede di trapianto.
SEDE DI TRAPIANTO
Reparto
DERMA DECELLULARIZZATO (DEC)
Ospedale- Città
Cm2 DEC (N. Pazienti)
N. Trapianti
Chirurgia Urgenza
M. Bufalini Cesena
2.326 cm (28)
28
Terapia Intesiva
M. Bufalini Cesena
290 cm2 (2)
2
Chirurgia e Terapie Oncologiche avanzate
Pierantoni Forlì
216 cm (1)
1
Neurochirurgia Chir. Plastica
Bambin Gesù Roma
358 cm2 (1)
1
Dermatologia DH
Morgagni Pierantoni Forlì
8 cm2 (2)
2
Ambulatorio Ferite Difficili
S.M. delle Croci Ravenna
18 cm2 (1)
1
Chirurgia di spalla e gomito
Istituto Ortopedico Rizzoli Bologna
9 cm2 (1)
1
Chirurgia della Spalla
Ospedale Cervesi Cattolica
108 cm2 (3)
3
3.343cm2 (39 pazienti)
39 trapianti
TOTALE COMPLESSIVO
2
2
Tabella 2-BCU: Trapianti di Derma omologo decellularizzato (DEC), anno 2014
Davide Melandri, Paola Minghetti, Elena Bondioli
165
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
In Tabella 2-BCU vengono riportati schematicamente i trapianti di derma omologo decellularizzato (DEC)
Banca regionale del donatore di organi e del donatore di tessuti
Dal settembre 1998 è attiva presso il SIMT A.M. BO sede Azienda Ospedaliera S. Orsola - Malpighi, la Banca
del Donatore (donatore cadavere a cuore battente) della Regione Emilia Romagna il cui “servizio” è quello
di conservare e gestire il materiale biologico di ogni donatore d’organo della Regione per qualsiasi aspetto
scientifico e medico-legale.
L’autorizzazione all’uscita di campioni biologici finalizzati all’ approfondimento di indagini o per motivi
medico-legali viene data dal Direttore della Banca e dal Direttore del Centro Riferimento Trapianti.
L’organizzazione della Banca è stata impostata fin dall’inizio secondo procedure atte a garantire l’assicurazione
della qualità” ed un “miglioramento continuo” del servizio. Il CRT-ER coordina l’invio di campioni biologici
dei donatori Regionali dalle sedi di donazione al Servizio di Medicina Trasfusionale.
Nel 2014 sono stati conservati campioni biologici di 111 donatori d’organo per un totale di 318 provette di
siero, 318 provette di Plasma e 300 provette di buffy coat. Dalla metà del 2003 si è deciso di non conservare
più le provette di DNA in quanto all’occorrenza è possibile estrarlo dal buffy coat, e dal 2004 è stato deciso
di conservare anche il plasma che è preferibile per alcune metodiche d’indagine.
Dall’inizio dell’attività al 31 Dicembre 2014 sono state gestite dalla Banca n. 17.412 provette per un totale di
2.098 donatori d’organo.
I dati dell’attività per l’anno sono riportati in tabella.
CAMPIONE EPATICO
2014
TOTALE conservato (1998 - 2014)
Siero
318
7.241
DNA
/
635
Buffy-coat
300
5.559
Plasma
318
3.976
Dal gennaio 2006 la regione Emilia Romagna ha istituito la Biobanca del Donatore di Tessuti (Donatore
cadavere a cuore fermo) che analogamente a quella del donatore d’organo ha il compito di conservare e
gestire il materiale biologico per qualsiasi aspetto scientifico e medico-legale.
L’autorizzazione all’uscita di campioni biologici finalizzati all’ approfondimento di indagini o per motivi
medico-legali anche in questo caso viene data dal Direttore della Banca e dal Direttore del Centro
166
Riferimento Trapianti.
Come per i donatori d’organo il CRT-E.R. coordina l’invio di campioni biologici dei donatori regionali dalle
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
sedi di donazione al SIMT A.M. BO sede S. Orsola-Malpighi.
Nel 2014 sono stati conservati campioni biologici di 449 donatori di tessuti (in prevalenza cornee) per un
totale di 664 provette di siero, 664 provette di Plasma e 604 provette di buffy coat.
Dall’inizio dell’attività al 31 Dicembre 2014 sono gestite dalla Banca n. 20.459 provette per un totale di 4.015
donatori NHB.
I dati dell’attività per l’anno sono riportati in tabella.
CAMPIONE EPATICO
2014
TOTALE conservato (2006 - 2014)
Siero
664
6.865
Buffy-coat
604
6.730
Plasma
664
6.865
Marina Buzzi, Claudio Velati
Banca regionale del sangue cordonale
La Banca del Sangue cordonale della Regione Emilia-Romagna (ERCB) ha sede presso il SIMT A.M. BO sede
Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi. La Banca vede la sua sede di conservazione, organizzativa e di
coordinamento regionale a Bologna alla quale sono collegati i Centri di raccolta e conservazione periferici
secondo un progetto regionale che tiene conto della filosofia “hub and spoke”. Nel 2001 solo la sede di
Bologna aveva iniziato la raccolta e conservazione di unità di sangue cordonale, dal 2002 anche le altre
provincie della R.E.R hanno iniziato a conservare le unità raccolte nel territorio di propria competenza.
Attualmente tutte le 27 ostetricie pubbliche sono abilitate alla raccolta del sangue cordonale. Nel 2010
la banca regionale è stata riorganizzata prevedendo un unico centro di conservazione coincidente con la
sede centrale di Bologna, inoltre è stato inserito un nuovo programma informatico di gestione delle unità
di sangue cordonale. Questo progetto regionale era definito nella linea progettuale 5 “Interventi per le
biobanche di materiale umano” Titolo del progetto: “Banca regionale del sangue coronale (ERCB: Emilia
Romagna Cord Blood bank) e ha previsto per il biennio 2010-2012 finanziamenti per interventi strutturali e
riorganizzativi compreso l’ottenimento dell’accreditamento FACT.
L’attività di ERCB relativa al 2014 è riassunta nella seguente tabella:
Numero Consensi
N° raccolte
N° bancate
N° Unità
per uso Topico
ERCB01 – S.Orsola
BO
280
203
17
34
ERCB02 – Osp. Maggiore
BO
120
91
11
19
ERCB03 – Osp. Bentivoglio
BO
42
33
2
6
ERCB04 – Osp. Porretta
BO
-
-
-
-
ERCB05 – Osp. Imola
BO
103
95
13
19
ERCB06 – Osp. Maggiore
PR
652
330
18
69
ERCB07 – Osp. Fidenza
PR
198
119
8
17
ERCB08 – Borgovalditaro
PR
71
57
3
13
ERCB09 – Osp. S.Maria Croci
RA
106
54
4
7
ERCB10 – Osp. Lugo
RA
48
48
5
9
ERCB11 - Faenza
RA
137
84
5
12
ERCB12 – Osp. SMN
RE
108
53
12
14
ERCB13 – Osp. Castelnuovo M
RE
13
13
1
2
ERCB14 – Osp. Montecchio
RE
200
102
6
26
ERCB15 – Osp. Scandiano
RE
53
43
4
11
ERCB16 – Osp. Guastalla
RE
116
55
3
13
ERCB17 – Policlinico Mo
MO
301
128
21
40
ERCB18 – Osp. Carpi
MO
51
38
2
9
ERCB19 – Osp. Sassuolo
MO
165
108
9
24
ERCB20 – Osp. Pavullo
MO
120
45
6
7
ERCB21 – Osp. Mirandola
MO
100
39
5
5
ERCB22 – Osp. Pierantoni
FC
196
124
13
23
ERCB23 – Osp. Bufalini
FC
302
210
19
55
ERCB24 – Osp. Infermi
RN
231
166
12
28
ERCB25 – Osp. Civile
PC
307
216
22
61
ERCB26 – Osp. Fiorenzuola
PC
-
-
-
-
ERCB27 – Osp. Ferrara
FE
193
174
15
35
ERCB28 – Osp. Lagosanto
FE
84
78
4
12
ERCB29 – Osp. Cento
FE
31
28
1
4
4.328
2.734
241
574
TOTALE
167
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Provincia
Sala Parto
La raccolta e di conseguenza anche le unità bancate hanno mostrato un lieve calo nel 2014 rispetto all’anno
precedente (2734/3034 raccolte, 241/296 bancate).
In aumento l’utilizzo di unità di sangue cordonale per la produzione di emocomponenti ad uso non
trasfusionale.
ERCB invia periodicamente all’ IBMDR un aggiornamento dei dati relativi a tutte le unità bancate nella
Regione e al 31 dicembre 2014 le unità disponibili sul registro sono 4.884 che fanno di ERCB la seconda
Banca in Italia dopo la Milano cord blood bank.
Otto unità allogeniche sono state utilizzate a scopo di trapianto: 6 in Centri Ematologici italiani ed europei,
1 in Canada e 1 in Australia.
Nel 2013 ERCB ha ottenuto il certificato di accreditamento FACT quarta Banca in Italia ad
averlo conseguito. Tale certificato ho valenza tre anni dopo i quali la Banca dovrà essere
reispezionata per valutare il mantenimento degli standard.
ERCB è capofila di un progetto nazionale, coinvolgente la rete italiana di banche di sangue cordonale (Italian
Cord Blood Network ITCBN), coordinato dal CNS (centro nazionale sangue), che riguarda la realizzazione di
un programma di Controlli di qualità (CQ) al fine di armonizzare i risultati dei controlli sulle unità rilasciate a
scopo di trapianto all’interno di ITCBN. Il progetto VEQ Banche cordonali è stato avviato alla fine del 2013 e
nel 2014 sono stati effettuati due invii. Tale progetto continuerà anche per l’anno 2015.
ERCB già da più di tre anni produce, dalle unità non idonee alla conservazione delle cellule staminali,
collirio da siero e prp cordonale per il trattamento topico di pazienti con difetti epiteliali corneali persistenti
associati a patologie autoimmuni e a “graft versus host disease” (GVHD) dopo trapianto di cellule staminali
ematopoietiche.
Dalla fine del 2012 vengono anche prodotti emocomponenti ad uso topico da pool di unità cordonali per
la rigenerazione tissutale in vari ambiti clinici. Sono stati avviati nel 2013 quattro studi pilota con l’Istituto
Ortopedico Rizzoli in pazienti con artrosi e pseudoartrosi di anca e ginocchio tutt’ora in corso, e nel 2014 è
stato approvato uno studio clinico pilota con la Chirurgia maxillo facciale.
Inoltre ERCB, insieme ad altre 9 banche cordonali di ITCBN, ha aderito ad uno studio nazionale, coordinato
dal CNS, finalizzato alla produzione standardizzata di prp da unità singole di sangue cordonale non idonee
168
alla conservazione di cellule staminali, al fine di preparare gel piastrinico per il trattamento topico delle
ulcere diabetiche.
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Alla fine del 2014 è stato approvato dal Comitato etico del Policlinico S. Orsola-Malpighi uno studio clinico
multicentrico coordinato dal CNS, che coinvolge il Servizio di Medicina Trasfusionale, sede di ERCB, e la
Chirurgia Vascolare, diretta dal Prof. Stella, che prevede l’utilizzo del sopradescritto prp/gel in pazienti
diabetici con ulcere vascolari.
Marina Buzzi, Claudio Velati
Banca regionale dei tessuti cardiovascolari
La Banca dei Tessuti cardiovascolari (BTCV) della Regione Emilia-Romagna, che ha sede presso il Servizio di
Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Area Metropolitana di Bologna (SIMT A.M. BO) sede Azienda
Ospedaliera S.Orsola-Malpighi, ha iniziato la sua attività nel Gennaio 2002 . Dal Settembre 2002 tutte le
Chirurgie Vascolari della Regione Emilia Romagna collaborano al prelievo di segmenti vascolari da donatore
a cuore battente (HB) e dal 2007 anche a cuore non battente (NHB).
Nel corso del 2014 sono stati prelevati 139 segmenti vascolari e bancati 110, provenienti da 20 donatori HB e
8 donatori NHB. Sono state prelevate 60 valvole cardiache e bancate 58 valvole cardiache provenienti da 25
donatori HB, 4 donatori NHB e 1 donatore vivente.
Tutti i segmenti vascolari e le valvole cardiache vengono sottoposti a controlli di qualità microbiologici e
istologici prima di essere considerati idonei all’erogazione. Nel 2014 sono state effettuate più di 700 indagini
microbiologiche (ognuna comprendente la ricerca di batteri aerobi, anaerobi e miceti) e più di 50 esami
istologici. In attesa dei risultati dei controlli i tessuti vengono conservati in un tank di quarantena in vapori
di azoto. Per quanto riguarda i segmenti vascolari oltre all’attività di prelievo e conservazione, la Banca ha
potuto rispondere pienamente alle richieste provenienti dalle Chirurgie Vascolari e Cardiochirurgie della
Regione ed extra regione.
Nel 2014 i segmenti vascolari distribuiti sono stati 69; 31 in E.R. e 38 fuori regione.
Per quanto riguarda le valvole cardiache sono state distribuite 35 valvole cardiache di cui 19 al Policlinico
S.Orsola - Malpighi di Bologna (Cardiochirurgia Pediatrica) e 16 fuori regione.
La BTCV lavora secondo procedure conformi alle Linee Guida Nazionali e alle Direttive Europee in tema
di sicurezza di conservazione e trapianto dei Tessuti. Dal 2003 viene regolarmente ispezionata dal Centro
Nazionale Trapianti che certifica tale conformità. La Certificazione è stata confermata per la quarta volta nel
settembre 2013.
Accanto all’attività di “banking” prosegue anche l’attività di ricerca in collaborazione con le strutture cliniche
che utilizzano i tessuti.
Crioconservazione tessuto paratiroideo autologo
Attualmente l’autotrapianto paratiroideo, immediato o differito, associato a crioconservazione di tessuto,
ad interventi per iperparatiroidismo primitivo (HPT I) recidivo o persistente, HPT I sostenuto da iperplasia,
HPT II e III.
La Banca regionale del Sangue Cordonale e dei Tessuti Cardiovascolari dell’Emilia-Romagna è stata
autorizzata alla conservazione e distribuzione del Tessuto Paratiroideo autologo dalla Regione Emilia
Romagna (ai sensi del D. Lgs 191/2007) previo parere favorevole del CNT in data 25-02-2011 prot. 0000558.
Dalla fine del 2011 al 2014 è stato prelevato presso la Clinica Otorinolaringoiatria del Policlinico S.OrsolaMalpighi diretta dal prof. Pirodda e crioconservato presso la Banca, il tessuto paratiroideo di 17 pazienti.
In tutti i casi è stata verificata la integrità morfologica del tessuto e la capacità funzionale di produrre in vitro
paratormone (PTH).
In un paziente il tessuto è stato reimpiantato a distanza di qualche mese per correggere l’ipoparatiroidismo
post chirurgico.
Nell’ambito della visita ispettiva CNT di conferma dell’accreditamento del 23 settembre 2013 è stato anche
verificato, con esito positivo, il processo di crioconservazione del tessuto paratiroideo.
Marina Buzzi, Claudio Velati
169
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
rappresenta una procedura essenziale nel trattamento dell’ipoparatiroidismo postchirurgico conseguente
Trapianto di cellule staminali emopoietiche (hsct) in emilia romagna
Si descrive in questo report lo "stato dell’arte" relativamente all’attività HSCT (Hemopoietic Stem Cell
Transplantation) in Emilia Romagna per l’anno 2014. I dati sono stati raccolti a partire dalla “Survey on
Transplant Activity” che l’EBMT (European Blood and Marrow Transplantation Group) svolge ogni anno.
La partecipazione a tale survey è obbligatoria per i centri EBMT, facoltativa per gli altri; poiché la maggior
parte dei centri HSCT italiani, e anche dell'Emilia - Romagna sono membri dell'EBMT, ne consegue che essi
partecipano a questa importante attività di controllo di qualità dei dati trapiantologici.
I dati salienti relativi al 2014 sono:
1) il numero dei trapianti allogenici è sostanzialmente stabile;
2) il numero dei trapianti da donatore volontario è stato superiore a quello dei trapianti famigliari;
3) il trapianto allogenico da cordone ombelicale è rimasto uguale al valore del 2013, ma con un trend in calo;
4) il trapianto autologo è nettamente aumentato ed é tornato ai livelli del 2012.
Programma trapianto, attivita’ generale e accreditamento GITMO
In Regione sono stati 11 i Centri di Ematologia o Ematologia ed Oncologia Medica o Oncologia Medica
che hanno eseguito HSCT; 5 di questi hanno fatto solo HSCT autologhi; 6 HSCT autologhi ed allogenici, tra
questi ultimi sono 4 i Centri ad aver eseguito HSCT allogenici sia da donatore famigliare che da donatore
VUD. I dati generali di attività sono riportati nelle tabelle 1MO e 2MO.
Ogni Programma Trapianto viene identificato mediante l’indirizzo, il numero di identificazione EBMT (CIC) e il
nome del Direttore del programma trapianti, in ossequio alla convenzione “Stato-Regioni” (Gazzetta Ufficiale
n. 227 del 30/9/2003) sul tema “Linee guida in tema di raccolta, manipolazione e impiego clinico delle cellule
staminali emopoietiche – CSE” e coerentemente con la terminologia JACIE. Nel testo, successivamente, il
termine Programma Trapianto e Centro Trapianto vengono usati indifferentemente come sinonimi.
Le tabelle riportano, in totale, l’attività di trapianto autologo (tabella 1MO) ed allogenico (tabella 2MO) per
Centro, nel quinquennio 2010 al 2014 e lo stato di accreditamento GITMO nel 2013.
Si ricorda che i Centri, per ottenere l’accreditamento per ogni tipologia di trapianto, devono:
• svolgere una regolare e documentabile attività trapiantologica di almeno 10 nuovi primi trapianti annui
170
autologhi e/o allogenici (a seconda dell’accreditamento);
• mentre per ottenere l’accreditamento al trapianto allogenico VUD il Centro deve aver avuto, nei due anni
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
precedenti, una attività consecutiva di almeno 10 trapianti allogenici/anno;
• inoltre i Centri, per essere accreditati hanno l’obbligo di riportare al GITMO i dati dettagliati, paziente
per paziente, incluso l'aggiornamento del follow up di tutti i loro pazienti, sin dall'inizio dell'attività
trapiantologica. La documentazione dell’attività avviene unicamente mediante la registrazione nel
database europeo EBMT Promise (ogni trapianto deve essere registrato subito al tempo 0 - giorno del
trapianto - e successivamente aggiornato).
Il Centro Nazionale Trapianti utilizza la registrazione in Promise per monitorare l’attività dei centri
trapianto italiani. Il termine di aggiornamento dei trapianti di un determinato anno è il 28 Febbraio
dell’anno successivo per consentire un adeguato follow up. Pertanto la segreteria del GITMO attribuisce
l’accreditamento per l’anno in corso solo dopo questa data; poiché l’analisi qui condotta è precedente a
questa data per l’accreditamento ci riferiamo all’anno 2013 (Tabella 1MO e 2MO) i cui dati sono già stati
ufficializzati dal GITMO.
Si conferma la vasta eterogeneità dell’attività dei Programmi Trapianto. Il numero annuo di trapianti autologhi
per Centro varia da 7 a 96 (mediana 29) e da 8 a 41 (mediana 13,5) per quelli allogenici.
2010
2011
2012
2013
2014
ACCREDITAMENTO
GITMO
Anno 2013
Bologna - Ematologia Seràgnoli,
S. Orsola-Malpighi CIC 240
Dr. Giuseppe Bandini
81
97
88
96
96
SI
Bologna – Oncoematologia Pediatrica,
S. Orsola-Malpighi CIC 790
Prof. Andrea Pession
12
15
5
10
7
NO
Bologna – Sezione Chemioterapia,
Istituto Ortopedico Rizzoli CIC 453
Dr. Massimo Abate
9
14
4
8
10
NO
Ferrara - Div. Ematologia Dip. Scienze
Biomediche, Osp S. Anna CIC 330
Prof. Antonio Cuneo
17
27
15
40
29
SI
I.R.S.T. Istituto Scientifico della Romagna per
Studio e Cura dei Tumori, Meldola CIC 298
Dr. Pier Paolo Fattori
36
51
44
54
50
Modena - Div. di Ematologia
Dip. Scienze Mediche CIC 543
Prof. Franco Narni
42
41
46
30
41
SI
Parma - Cattedra di Ematologia
CTMO Università di Parma CIC 245
Prof. Franco Aversa
30
25
11
17
27
SI
Piacenza - Div. di Ematologia
Ospedale Civile CIC 163
Dr. Daniele Vallisa
21
15
23
25
18
SI
Ravenna – Dip. di Oncologia ed Ematologia,
Ospedale Civile CIC 306
Dr.ssa Eliana Zuffa
32
34
18
41
22
SI
Reggio Emilia - Servizio Ematologia
Ospedale S. Maria Nuova CIC660
Dr. Francesco Merli
32
33
40
43
30
SI
Rimini - Divisione di Oncologia
Osp. Civile degli Infermi CIC 865
Dr.ssa Manuela Imola
19
32
32
22
30
SI
Programma Trapianto
SI
Tabella 1MO. Numero annuo di trapianti autologhi in Emilia Romagna
CIC = n° di identificazione del Programma Trapianto presso l'EBMT
2011
2012
2013
2014
ACCREDITAMENTO
GITMO
FAMIGLIARE
Anno 2013
ACCREDITAMENTO
GITMO
VUD
Anno 2013
Bologna - Ematologia Seràgnoli,
S.Orsola-Malpighi CIC 240
50
53
46
45
41
SI
SI
Bologna - Oncoematologia Pediatrica,
S.Orsola-Malpighi CIC790
16
19
25
14
16
SI
SI
Modena - Div. di Ematologia
Dip. Scienze Mediche CIC 543
13
18
17
17
22
SI
SI
Parma - Cattedra di Ematologia
CTMO Università di Parma CIC 245
0
1
14
18
11
SI
SI
Piacenza - Div. Di Ematologia.
Ospedale Civile CIC 163
6
11
11
13
11
SI
SI
Reggio Emilia - Servizio Ematologia
Ospedale S. Maria Nuova CIC660
3
7
5
6
8
NO
NO
Tabella 2MO. Numero annuo di trapianti allogenici in Emilia Romagna
CIC = n° di identificazione del Programma Trapianto presso l'EBMT
Indicazioni al trapianto, sorgente di cellule staminali emopoietiche, tipo donatore
La tabella 3MO riporta in modo dettagliato le indicazioni al trapianto, il tipo di donatore e la sorgente di
cellule staminali emopoietiche per l’anno 2014. Questa tabella, nella parte analitica (diagnosi, fase di malattia,
sorgente di cellule staminali, tipo di donatore) si basa sul concetto che ad 1 paziente corrisponde 1 trapianto,
il primo (e spesso l’unico) quindi analizza di fatto il numero dei pazienti trapiantati per la prima volta nel 2014.
171
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
2010
Programma Trapianto
N° pazienti sottoposti a primo trapianto - 2014
ALLOGENICO
Famigliare
Indicazioni
HLA-identico
BM
PB
3
6
LAM oltre 1^RC
LAL 1^RC
LAM 1^RC
LAL oltre 1^RC
2
cord
1
5
3
5
6
4
7
1
1
6
4
1
4
1
2
LMC oltre 1^FC
1
1
1
2
PB
BM
PB
2
AUTOLOGO
Non imparentato
VUD
PB
4
BM
gemelli
BM
LMC FC
MDS/MPS/CMML
cord
HLA - non
identico/
aploidentico
1
LLC
BM
PB
TOTALE
Allo
Auto
Totale
1
19
18
37
3
25
25
12
12
1
13
13
1
4
4
1
2
2
4
10
10
1
1
1
107
3
107
108
4
37
6
37
43
3
96
9
96
105
1
1
9
9
9
Ewing
11
11
11
Ca. renale
2
2
2
280
385
BM
PBSC
Cord
1
2
1
Mieloma Multiplo
1
Linfoma di Hodgkin
1
1
Linfoma non Hodgkin
1
Neuroblastoma
1
3
1
1
1
1
Tessuti molli
Ca. germinale
Ca. mammario
Melanoma
Ca. colon
Altri Tumori solidi
SAA + Fanconi
Talassemia + altre
emoglobinopatie
SCID
Errori congeniti
Malattia Auto Immune
Altri
172
TOTALE
8
25
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Trapianto autologo
3
BM
12
1
PBSC
21
30
5
280
Trapianto allogenico
N° ritrapianti autologhi 2014
14
N° ritrapianti allogenici 2014
N° di trapianti autologhi addizionali 2014
66
N° di trapianti allogenici addizionali 2014
Informazioni generali
Auto
Allo
Totale trapianti da Cordone Ombelicale nel 2014
6
Totale "reduced intensity conditioning" HSCT nel 2014(RIC)
22
Pazienti riceventi Donor Lymphocyte Infusion (DLI) nel 2014
12
Pazienti riceventi Cellule Staminali Emopoietiche per uso non emopoietico nel 2014
N° TOTALE DI TRAPIANTI NEL 2014
ALLO
AUTO
TOT
109
360
469
105
Legenda
BM: midollo Osseo
PB: cellule staminali emopoietiche da
sangue periferico
VUD:trapianto da donatore volontario
non imparentato
LAM:leucemia Acuta Mieloide
LAL: leucemia Acuta Linfoblastica
LMC:leucemia Mieloide Cronica
LLC: leucemia Linfatica Cronica
cord: cordone ombelicale
Tabella 3MO. Numero di pazienti trattati in Emilia-Romagna nel 2014, in base alla diagnosi, al tipo di donatore
e alla sorgente di cellule staminali emopoietiche
Tuttavia, si eseguono anche trapianti multipli (trapianti addizionali), che rientrano in numerosi programmi
di trattamento del Mieloma, ad esempio, o secondi trapianti in seguito a ripresa della malattia (ritrapianti);
questi vengono indicati nella sezione finale della tabella che presenta un dato accorpato, non distinto per
patologia, e vanno a costituire il n° totale dei trapianti eseguiti.
Trapianto autologo: costituisce la principale attività trapiantologica in termini numerici (77%). Il 92% sono
stati eseguiti per neoplasie ematologiche e l’8 % per tumori solidi. Tra le prime, i mielomi e i linfomi non
Hodgkin rappresentano la maggioranza, seguiti da linfoma di Hodgkin e infine dalle leucemie acute, mentre
tra i tumori solidi è il sarcoma di Ewing a costituire la principale indicazione, seguito dai tumori germinali.
Nel 100% dei casi la sorgente di cellule staminali è stata il sangue periferico.
Trapianto allogenico: gli HSCT allogenici hanno rappresentato 23% di tutti i trapianti. Le indicazioni sono
state principalmente oncoematologiche. Considerando il primo Trapianto, la sorgente principale di CSE è
stata il sangue periferico, 65%, seguito dal midollo osseo, 30% e dal cordone ombelicale, 5 %; anche nei
trapianti VUD il sangue periferico è la sorgente principale, seguita dal midollo osseo e quindi dal cordone
ombelicale.
Sono state inoltre eseguite infusioni di linfociti del donatore (DLI) in 12 pazienti, allo scopo di trattare la
ricaduta mediante un effetto immunologico – la cosiddetta graft-versus-leukemia.
Evoluzione del trapianto hsct ed attuali tendenze in Emilia – Romagna
L’analisi dell’attività trapiantologica in Regione, eseguita secondo i criteri della activity-survey del gruppo
EBMT è giunta al dodicesimo anno consecutivo e consente di apprezzare trend, evoluzioni e cambiamenti
avvenuti in questo periodo. Si analizza in particolare il quinquennio 2010-2014.
Nella figura 1MO è riportato il numero totale di trapianti, autologhi ed allogenici: si registra un aumento
dei trapianti autologhi (che tornano ai livelli del 2012) e un numero stabile di quelli allogenici. Nell’ambito
dei trapianti allogenici famigliari quest’anno, per la prima volta, compare nella Survey dell’EBMT il termine
aploidentico, che anche noi abbiamo aggiunto (tab.3): le colonne relative ai trapianti famigliari da donatore
HLA non identico (mismatched) sono state sempre presenti, ma da quest’anno è stato aggiunto anche il
termine aploidentico, senza però separarli dagli altri trapianti famigliari mismatched. Questo non rende
possibile parlare in modo specifico di questi trapianti che in Italia negli ultimi anni si sono molto diffusi.
La percentuale di pazienti sottoposta ad ulteriore trapianto, ritrapianti e trapianti multipli o addizionali, è
indicata nella figura 2MO: essa riguarda il 22% dei trapianti autologhi e il 4% di quelli allogenici. Si conferma
quindi che un numero non trascurabile di trapianti autologhi sono costituiti da secondi o ulteriori trapianti,
173
nel trapianto autologo la situazione è ormai consolidata, con le CSE del sangue periferico in posizione di
assoluta predominanza. Per il trapianto allogenico si è assistito in questi anni ad una fluttuazione: l’utilizzo
delle CSE periferiche nel trapianto famigliare è ulteriormente aumentato arrivando al 78%, anche nei trapianti
VUD si è registrato un ulteriore incremento (54%) confermando il trend iniziato nel 2012 (figura 4MO). Per
quanto riguardo il cordone ombelicale il numero si è mantenuto nei valori dell’anno scorso confermando il
minor utilizzo di questa sorgente rispetto ai valori massimi registrati nel 2011 (figura 3MO).
Nella figura 5MO sono riportati i trapianti allogenici da donatore VUD rispetto al donatore famigliare: anche nel
2014 i trapianti VUD sono risultati maggiori di quelli famigliari anche se il divario si è ridotto rispetto al 2013.
Infine, nelle figure 6 e 7 sono riportate le patologie sottoposte a trapianto: nel trapianto autologo, linfomi
e i mielomi si confermano come le principali indicazioni (fig. 7), nel trapianto allogenico si conferma che le
leucemie acute/sindrome mielodisplastiche costituiscono la principale indicazione (fig. 6).
Osservazioni di lungo periodo: Per la prima volta quest’anno abbiamo riassunto tutta l’attività trapiantologica
allogenica (figura 8MO) ed autologa (figura 9MO), in termini numerici, a iniziare dal 2000.
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
mentre nel campo allogenico questa percentuale è molto piccola. Per quanto riguarda la sorgente di CSE,
Figura 1MO
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Figura 3MO
Figura 2MO
174
Figura
4MO
TRAPIANTO ALLOGENICO:
DONATORE FAMILIARE vs DONATORE VOLONTARIO NON IMPARENTATO (I TRAPIANTO)
donatore familiare
donatore volontario non imparentato
90
80
N° TRAPIANTI
70
60
65
50
63
57
40
56
55
49
49
41
30
35
36
20
10
0
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 5MO
Figura 6MO
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
175
Figura 7MO
Figura 8MO
176
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Figura 9MO
Legenda: LAM: Leucemia Acuta Mieloide - LAL: Leucemia Acuta Linfoblastica - MDS: Mielodisplasia - HD: Linfoma di Hodgkin - NHL: Linfoma non di Hodgkin - LLC: Leucemia Linfatica Cronica
LMC: Leucemia Mieloide Cronica - Tumori solidi: Neuroblastoma, carcinoma germinale, mammario e colon; sarcoma di Ewing - Malattie non neoplastiche: Aplasia Midollare,
Anemia di Fanconi, Immunodeficienze congenite, Malattie autoimmuni
Conclusioni e commenti: Questa dodicesima analisi dell’attività HSCT in Regione, svolta secondo i criteri
dell’EBMT, vuole costituire la base per una valutazione regolare, nel tempo dell’impiego delle complesse
e costose tecnologie rappresentate dal trapianto di HSCT. Il periodo di osservazione copre in dettaglio il
quinquennio 2010 – 2014, ma quest’anno abbiamo anche inserito tutto il periodo trapiantologico in Regione
a cominciare dal 2000.
Le principali conclusioni sono:
A) Per quanto riguarda il trapianto autologo si osserva un andamento non lineare, in un trend
inequivocabilmente in crescita dal 2000 con circa 250 trapianti al 2014 con circa 350 trapianti; questa
andamento sinusoidale è dovuta principalmente al modificarsi delle indicazioni al trapianto. Nei primi
anni 2000 era forte l’indicazione per l’autotrapianto nel carcinoma mammario, al punto che nel 2004 fu
raggiunto il picco dell’attività trapiantologica; successivamente tale indicazione è rapidamente caduta,
è ciò ha determinato un calo dell’attività fino al 2009. In seguito l’attività è aumentata di nuovo e riflette
fondamentalmente le patologie ematologiche (mielomi, linfomi) dove tra l’altro il numero dei secondi
trapianti per il mieloma rappresenta un elemento non trascurabile nel determinare il numero totale dei
trapianti autologhi. Poiché l’indicazione al secondo autotrapianto è a sua volta legata al tipo di protocollo
utilizzato è fisiologico attendersi anche in futuro delle lievi oscillazioni.
B) Per quanto riguarda il trapianto allogenico l’attività è progressivamente e linearmente aumentata tra il
2000 e il 2012 (da 60 trapianti ad oltre 120) con un modestissimo calo negli ultimi 2 anni. Tale aumento
è sostanzialmente dovuto alla incrementata probabilità di trovare un donatore, che abbiamo visto
essere nella maggioranza dei casi un volontario non imparentato (trapianto VUD, cordone ombelicale
incluso). Un ruolo assai meno significativo rispetto al trapianto autologo è invece rappresentato dalle
indicazioni trapiantologiche; solo per una malattia, la Leucemia Mieloide Cronica, l’indicazione al
trapianto è nettamente diminuita a cominciare dal 1999; nella nostra Survey fino al 2003 le LMC erano il
17% dei trapianti allogenici, mentre dal 2005 al 2014 hanno oscillato tra il 3 e l’8%. Questo calo è stato
controbilanciato con un aumento delle indicazioni per linfomi e sindrome miolodisplastiche. I trapianti
di cordone ombelicale sono sempre stati presenti con bassa frequenza fin dal 2000, hanno raggiunto
un picco nel 2011 (13%) e negli ultimi tre anni sono progressivamente calati e tornati ai livelli precedenti
(5%). Inoltre negli ultimi 3 anni si è osservato un maggior utilizzo di donatori famigliari non pienamente
HLA identici (2 antigeni mismatched oppure aploidentici). Il potenziale impatto di tale tipo di trapianto
è notevole, soprattutto per il possibile aumento dell’attività trapiantologica e sarà oggetto delle future
Survey valutarlo attentamente.
177
medica e richiedono follow up piuttosto lunghi: essa intende descrivere, in termini rapidi, lo status quo e
i cambiamenti in corso. Presentando la pratica dello stato dell’arte, si desidera fornire agli Amministratori,
alle Autorità Sanitarie e Regolatorie, agli Specialisti Ematologi e Oncologi, e ai Pazienti, delle indicazioni da
utilizzare per i loro processi decisionali.
Si ringraziano per la eccellente cooperazione tutti i Centri partecipanti (Tabella 1MO e 2MO) e il CRT-ER.
Francesca Bonifazi, Giuseppe Bandini, Rita Bertoni, Martina Ferioli, Elisa Dan, Michele Cavo
Banche e trapianto di tessuti e cellule staminali emopoietiche
Questa analisi non fornisce dati sui risultati dei trapianti, i quali sono descritti invece nella letteratura
178
Il volontariato
5
IL VOLONTARIATO
ADISCO
Il 2014 è stato un anno piuttosto impegnativo per l’Associazione per le numerose iniziative portate avanti
allo scopo di riuscire a raggiungere un maggior numero di donne in gravidanza, soprattutto straniere, per
aumentare il numero di cordoni raccolti.
Le donazioni sono aumentate ma sono ancora poche rispetto al numero dei parti.
Il Consiglio ha deciso, per incrementare tale numero, di finanziare un contratto libero professionale della
durata di un anno per un’ostetrica che affianchi il personale ospedaliero nel dare informazioni sulle modalità
e finalità di raccolta del sangue cordonale.
Questo contratto, finanziato con i proventi di una lotteria e di alcuni tornei di burraco, inizierà il prossimo
mese di febbraio; si spera che questa ostetrica possa raggiungere anche le numerose donne in attesa
appartenenti ad altre etnie aiutandosi con materiale tradotto in diverse lingue.
Quest’anno contiamo di poter condensare in un opuscolo multilingue tutte le informazioni utili a far
comprendere l’importanza di un gesto così importante e senza alcun rischio chiarendo anche le diverse
modalità di conservazione.
Il numero dei cordoni raccolto è comunque aumentato anche nel 2014: a Fidenza si sono raccolti 117
cordoni, a Borgotaro 58, a Parma in totale 361 di cui 30 inviati a Banche straniere e 2 per la conservazione
dedicata.
Abbiamo continuato a partecipare a diversi incontri nelle Scuole Superiori, insieme alle altre Associazioni
del Dono (ADAS, ADMO, AIDO, AVIS) con le quali siamo state presenti anche durante la Festa Multiculturale
che da alcuni anni viene organizzata a Collecchio e ad alcuni altri eventi della Provincia.
Le mamme donatrici di Parma sono state premiate con il simbolo di ADISCO e con una pergamena durante
la cerimonia “Festa del Dono” organizzata in maggio, ormai da diversi anni, dal Comune di Parma, mentre
quelle che hanno donato all’Ospedale di Borgotaro hanno avuto il riconoscimento nel corso di una
manifestazione promossa da quella Amministrazione Comunale.
Per consegnare il riconoscimento alle mamme che hanno donato all’Ospedale di Fidenza è stato organizzato
un incontro con la cittadinanza all’Ospedale di Vaio, presenti i Dirigenti dell’Azienda USL, il Primario di
Ostetricia ed il Primario dell’Unità operativa di Oncologia.
Altre manifestazioni sono state organizzate per divulgare le informazioni sulla donazione e per raccogliere
fondi per la nostra attività.
Con la collaborazione di un noto Diabetologo della nostra Università abbiamo preparato un libro di cucina
con 12 menù (1 per ogni mese) preceduti da consigli sulla alimentazione delle donne in gravidanza.
Maria Giovenzana
Il volontariato
179
L’evento è stato trasmesso sulle emittenti locali insieme ad uno spot preparato dalla USL.
ADMO
E’ un’Associazione regionale di volontariato che opera in ambito sociosanitario con l’obiettivo principale
di sensibilizzare alla donazione di midollo osseo il maggior numero di persone. Fa parte di ADMO
FEDERAZIONE ITALIANA che si occupa del coordinamento delle sedi regionali a livello nazionale e dei
rapporti con le istituzioni nazionali ed internazionali. ADMO Emilia Romagna ha iniziato la propria attività
nel 1991, è costituita da 10 sezioni ubicate nelle principali province della Regione le quali dipendono dalla
sede regionale di Parma. L’organizzazione è iscritta al Registro Regionale del Volontariato ai sensi della
legge 266/91, con delibera n°1620 del 30/11/98 ed è dotata di personalità giuridica riconosciuta con
D.P.G.R. 885 del 29/12/95.
Principali attività di ADMO Emilia Romagna
• Sensibilizzazione dei giovani attraverso una corretta informazione sulla donazione di midollo osseo,
cellule staminali e loro trapianto;
• Raccolta delle adesioni dei potenziali donatori, compresa una prima selezione, e gestione delle
prenotazioni per la tipizzazione presso i Centri Donatori necessaria al loro inserimento nel Registro
Regionale e Nazionale Donatori di Midollo Osseo;
• Aggiornamento costante del registro donatori/volontari ADMOnet;
• Ricerca del potenziale donatore in caso di compatibilità con un paziente in attesa di trapianto;
• Sostegno alla ricerca;
• Reperimento fondi per l’autofinanziamento tramite varie iniziative con donazioni di cittadini ed aziende;
Grazie al lavoro svolto dai nostri volontari, ADMO Emilia Romagna occupa il 1° posto fra le Regioni italiane
per rapporto tra abitanti e numero di iscritti al Registro regionale dei donatori di midollo osseo.
I donatori di midollo osseo si rendono disponibili a donare, per i pazienti che hanno nel trapianto la sola
speranza di vita, in modo del tutto anonimo e gratuito.
ADMO Emilia Romagna negli ultimi anni ha registrato un sensibile aumento di iscrizioni di nuovi donatori
raggiungendo, nel 2014, l’iscrizione di 4558 nuovi potenziali donatori tipizzati di cui 3424 risultano inseriti nel
Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo al 31 dicembre 2014. Soddisfazione anche nella distribuzione
180
per età dei nuovi iscritti che sono rappresentati da persone la cui fascia di età è compresa tra i 18 e i 25
anni. Tale successo è dovuto a diverse azioni sinergiche che ADMO ha attuato sul territorio regionale quali il
Il volontariato
potenziamento dei mezzi di comunicazione verso l’esterno (media, carta stampata, aziende, social network
come facebook e twetter, sito web, newsletter,..) e verso l’interno (ADMOnet, tessera socio, notiziario,
e.mail,….), un incremento degli incontri presso, Istituti scolastici superiori, università, società sportive e la
maggiore organizzazione di momenti di sensibilizzazione pubblica rivolta alla cittadinanza. Oltre a ciò, la
maggiore programmazione e realizzazione di eventi pubblici, la crescente adesioni di testimonial sportivi
e dello spettacolo che hanno deciso di diventare donatori di midollo osseo portando il loro esempio
al cospetto del pubblico, la collaborazione nata fra ADMO Emilia Romagna e AVIS Emilia Romagna sul
territorio regionale, con ADVS FDAS e con la Polizia di Stato, ha permesso di raggiungere risultati sino a
pochi anni fa insperati.
Tutto ciò è stato ulteriormente incrementato dall’adozione da parte di ADMO Emilia Romagna di kit salivari
con i quali personale sanitario, adeguatamente formato dall’associazione medesima e dal responsabile
del Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo Dr. Andrea Bontadini attraverso l’organizzazione di corsi
finalizzati, può effettuare in qualsiasi luogo prelievi di campioni salivari dai quali poter procedere con la
tipizzazione.
L’impegno che l’associazione ha riversato per l’anno 2014 nella realizzazione di linee progettuali generali,
precedentemente enunciate, e specifiche troverà continuità ed un ulteriore incremento anche nell’anno
2015. Nello specifico:
Borsa di Studio per un Biologo
ADMO s’impegna instancabilmente per sensibilizzare la popolazione alla donazione di cellule staminali
emopoietiche e invita i potenziali donatori ad iscriversi al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR).
Il sangue prelevato durante l’iscrizione viene analizzato presso i Centri di Tipizzazione della Regione ed
inseriti nel Registro, rendendoli disponibili per tutti i pazienti che stanno cercando un donatore compatibile
per il trapianto. L’analisi dei dati genetici e l’inserimento nel Registro Donatori Midollo Osseo risulta quindi
un passaggio fondamentale, senza il quale i potenziali donatori non sarebbero disponibili per le ricerche
di compatibilità attivate a livello mondiale a favore dei pazienti in attesa di trapianto. Questa intensa attività
rende necessario il finanziamento di una Borsa di Studio finalizzata all’assunzione di un Biologo operativo
presso il Servizio di Immunogenetica del Policlinico S. Orsola di Bologna, dove ha sede il Registro Regionale
Donatori di Midollo Osseo, per poter analizzare i dati e renderli disponibili per le ricerche nel minor tempo
possibile. Tale borsa di studio è sostenuta interamente da ADMO Emilia Romagna senza la quale l’attività di
analisi ed inserimento dati non potrebbe essere svolta.
Acquisto di Kit salivari
Aumentare il numero dei potenziali donatori di cellule staminali emopoietiche iscritti al Registro Italiano
Donatori Midollo Osseo (IBMDR) significa aumentare le possibilità di trovare un donatore compatibile per
tutti coloro che sono affetti da malattie oncoematologiche ed avere una concreta speranza di vita. Purtroppo
ad oggi 1 paziente su 2 non trova ancora un donatore compatibile. In questo momento l’iscrizione all’IBMDR
avviene attraverso un semplice prelievo di sangue, effettuato presso un Punto Prelievo accreditato dal
sistema sanitario regionale. ADMO Emilia Romagna ha intrapreso con successo un progetto nuovo ed
ambizioso: utilizzare kit salivari per raccogliere il materiale genetico necessario all’iscrizione. Il donatore, una
volta accertata l’idoneità alla donazione, potrà, grazie ad un semplice tampone salivare, iscriversi all’IBMDR.
L’Associazione ha iniziato ad utilizzare tale tecnica in occasione di alcuni grandi eventi ed ha riscontrato
immediatamente una forte adesione da parte dei potenziali donatori. Il donatore potrà effettuare il tampone
benefici derivanti dall’utilizzo di tale tecnica innovativa sono rappresentati dal minore tempo impiegato dal
donatore per effettuare l’iscrizione in quanto vanno a perdersi i passaggi burocratici necessari con l’iscrizione
tramite prelievo di sangue (fissare appuntamento tramite ADMO presso il Punto Prelievo Accreditato,
recarsi sul luogo dell’appuntamento, effettuare il prelievo…), la possibilità di adesione attraverso una
procedura immediata porta i potenziali donatori ad iscriversi immediatamente al Registro, aumentando
così le possibilità di trovare un donatore compatibile per i pazienti a livello mondiale che necessitano di
un trapianto di midollo osseo, donando una concreta speranza di vita, la possibilità di evitare il formarsi di
lunghe liste di attesa presso i centri di prelievo.
Nell’anno 2015, agendo in stretta sinergia con il Registro Regionale Donatori Midollo Osseo, con sede
presso il Policlinico S. Orsola di Bologna, con il Centro Regionale Sangue ed il Centro Regionale Trapianti,
e con l’immancabile e prezioso contributo dei volontari, ADMO Emilia Romagna toccherà il risultato unico
degli oltre 5000 nuovi donatori iscritti. L’impegno di tutti per donare una speranza di vita a chi è in attesa di
trapianto. Insieme possiamo capovolgere un destino.
Rita Malavolta
181
Il volontariato
salivare, in presenza di personale sanitario adeguatamente formato, in un qualunque luogo o momento. I
AIDO
L’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule anche durante l’anno appena trascorso
ha proseguito le attività istituzionali con serietà ed entusiasmo per fornire le informazioni necessarie affinché
si aumenti la partecipazione alla vita pubblica e la responsabilità civica tra i cittadini della nostra regione.
I progetti di informazione e sensibilizzazione verso la donazione di organi, tessuti e cellule realizzati in
continuità nel mondo della Scuola e dell’Università, tra gli operatori sanitari, in manifestazioni pubbliche ed
eventi culturali, rappresentano iniziative ascrivibili all’azione dei Volontari impegnati nei vari territori della
Regione: un contributo, riteniamo rilevante, nell’ambito della Rete Trapianti.
In molti casi si è instaurata la collaborazione proficua con le altre Associazioni di Volontariato, sicuramente
strategica per aumentare l’efficacia e l’efficienza del nostro comune impegno. Si è agito inoltre aderendo
in maniera convinta in occasione di eventi nazionali rilevanti quali le Giornate Nazionali AIDO, l’incisiva
e poliedrica campagna di Pubblicità e Progresso e infine EODD Roma 2014, la Giornata Europea della
donazione di organi, per la prima volta organizzata dal nostro Paese a testimonianza anche del riconoscimento
della qualità dell’intera Rete nazionale e del CNT.
I risultati del nostro sistema regionale trapianti sono però nettamente inferiori alle aspettative e, soprattutto
il trend che pone l’Emilia-Romagna tra le ultime regioni del Nord Italia in diversi indicatori deve stimolare
un’analisi seria e profonda che individui le cause e le risolva al più presto.
Riteniamo ormai indispensabile un confronto profondo tra Assessorato regionale alle politiche sanitarie,
Centro di Riferimento Trapianti, Direzioni generali di Asl, Aziende ospedaliere e le Associazioni di Volontariato.
Le riorganizzazioni in ambito sanitario e amministrativo, la contrazione delle risorse economiche e gli
avvicendamenti al vertice delle Istituzioni politiche e sanitarie non possono divenire alibi per una situazione
assolutamente deficitaria in relazione alle capacità professionali, organizzative e culturali presenti in EmiliaRomagna.
Veniamo agli aspetti positivi. Finalmente anche nei nostri Comuni è approdato “Una scelta in comune”: il
percorso ideato dal CNT, che permette ai cittadini che richiedono/rinnovano la carta d’identità di dichiarare
la volontà rispetto alla donazione post-mortem di organi, tessuti e cellule è stato avviato in vari comuni.
Questo progetto ha concretamente permesso alle Istituzioni più “vicine” ai cittadini di divenire un soggetto
attivo della Rete Trapianti.
182
A Cesena, primo capoluogo ad aderire in Emilia-Romagna, si sono aggiunte recentemente Modena e
Bologna, prima città metropolitana dell’Italia settentrionale, e altri comuni di medie dimensioni: la notizia è
rilevante per le dichiarazioni di volontà che stanno arrivando copiose.
Il volontariato
Gli ottimi risultati riscontrati stanno animando altre Amministrazioni locali della nostra Regione ad
un’adesione convinta, coinvolgendo AIDO nelle fasi progettuali e comunicative.
Quest’ ulteriore modalità impone però un rinnovato impegno di tutti componenti della Rete Trapianti
regionale (in primis AIDO) per assicurare ai cittadini i dati e le informazioni corrette per il compimento di
una scelta consapevole.
L’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule per questo motivo ha proseguito (e
continuerà anche nel 2015) l’impegnativo progetto formativo regionale aperto ai Volontari con responsabilità
congiunto al percorso di aggiornamento sui temi cari alla nostra realtà associativa. Questi percorsi
permanenti sono volti a costruire concretamente il diritto alla salute previsto nella nostra Carta costituzionale,
consapevoli del ruolo e delle responsabilità assunte nei confronti dei cittadini e delle Istituzioni.
Stefano Cresci
ANED
La nostra associazione - di malati renali, dei loro famigliari e di quanti si riconoscono in essa - opera a livello
nazionale dal 1972 e dal 1975 esiste un Comitato Emilia Romagna.
È stata insignita della Medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica.
ANED si occupa globalmente delle persone affette da malattie renali nelle diverse fasi: prevenzione, predialisi, dialisi, pre-trapianto e trapianto.
È associazione di autotutela e di promozione sociale per i diritti dei malati e dei cittadini ed è iscritta nel
registro delle ONLUS.
Abbiamo vissuto i momenti “preistorici” in cui solo la dialisi dava risposte a questi pazienti e siamo stati
compagni di Medici, Enti e Amministrazioni Ospedaliere in questo lungo e proficuo percorso che ci vede
oggi, noi italiani, primeggiare in Europa e nel mondo sia nel campo della dialisi sia in quello dei trapianti.
La capillarità del nostro impegno nei confronti dei pazienti è assicurata, come sempre, dall’azione encomiabile
dei nostri Delegati di Centro presenti in tutte le province, AOSP e AUSL della nostra regione.
Partecipiamo, da sempre, alla giornata mondiale del Rene in marzo, alla settimana per la sensibilizzazione
della Donazione degli Organi per i trapianti a maggio e nella giornata del Dializzato a ottobre.
Attraverso il Comitato ANED-SPORT, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, promuoviamo e
organizziamo iniziative di carattere sportivo con il fine principale di favorire, attraverso lo sport e l’attività fisica,
il recupero sociale, clinico e la migliore qualità di vita delle persone dializzate e di tutte quelle trapiantate.
Proprio in Emilia Romagna, nel giugno del 2014, si sono tenuti i XXIV GIOCHI NAZIONALI TRAPIANTATI
e XXI GIOCHI NAZIONALI DIALIZZATI a SALSOMAGGIORE TERME (PR). Come sempre sono stati invitati i
trapiantati di qualsiasi organo compresi i pazienti pediatrici.
ANED è membro attivo della Commissione Tecnica Regionale n.1 “Trapianto di Rene” della nostra Regione.
Nel 2015 contiamo di riuscire a far inserire finalmente nelle linee guida del CRT-ER, e nel suo algoritmo
di allocazione, non più il tempo di attesa calcolato dal momento della messa in lista ma quello relativo al
momento d’inizio della dialisi che noi chiamiamo anzianità clinica.
L’Assemblea Generale ANED continuerà, dopo la prima volta del 2014, a tenersi anche per il 2015 in Emilia
Romagna. L’appuntamento è per domenica 12 aprile a Bologna, presso l’Aula Magna (padiglione 5) del
Policlinico S. Orsola - Malpighi in Via Albertoni 15.
voce dei pazienti in tutti gli ambiti sanitari e sociali.
Giorgio Folpini
183
Il volontariato
Desideriamo con convinzione continuare nella nostra attività che riteniamo indispensabile nel portare la
ANTFGG
Sono ormai trascorsi 19 anni dalla fondazione della nostra Associazione che opera all’interno del Centro
Trapianti di Fegato al S.Orsola di Bologna e Policlinico di Modena e ogni giorno dell’anno abbiamo dato la
nostra piena disponibilità ai pazienti e loro famigliari per cercare di chiarire ogni loro dubbio, aiutarli nelle
loro prime necessità.
In questo 2014 abbiamo seguito con grande soddisfazione l’evoluzione delle notizie sui famosi farmaci
contro l’epatite C, ( HCV), causa principale della cirrosi epatica che, se scompensata, porta al trapianto di
fegato. Entro l’anno dovrebbe essere immesso in commercio il “super farmaco” Sovaldi (sofosbuvir) prodotto
dalla ditta Gilead che non contiene Interferone. Sarà garantita quindi la fornitura gratuita del farmaco per
tutta la durata del trattamento per cui verrà contestualmente chiuso il programma di uso compassionevole,
precedentemente attivato in diversi ambulatori del nostro Policlinico S.Orsola-Malpighi al fine di assicurare
ai pazienti con la malattia avanzata l’accesso rapido e gratuito a tale terapia. Da parte nostra pensiamo che
il farmaco non sia molto più caro di altri perché, se in cambio di alcune decine di migliaia di euro guarisce
un malato di epatite C solleva la società da costi non indifferenti come quelli legati al trapianto di fegato e
ad altre cure.
Ancora una bella notizia ci ha rallegrato; finalmente anche a Bologna, seconda dopo Cesena, ai cittadini che
si recheranno all’anagrafe per il rinnovo o il rilascio della carta d’identità verrà rilasciato un documento con
su scritto la volontà di donare o meno i propri organi dopo la morte. Il nominativo verrà automaticamente
immesso nel data base del Centro Nazionale Trapianti. Il nuovo servizio partirà dall’URP di P.za Maggiore.
Bologna sarà dunque la prima grande città ad adottare la possibilità di scegliere di donare mentre anche a
Modena si stanno magnificamente organizzando con materiale pubblicitario in diverse lingue da distribuire
alla cittadinanza.
Una notizia che ha rattristato i pazienti seguiti dalla Prof. Claudia Sama è quella che la Prof. ha lasciato il
lavoro per raggiunti limiti d’età. L’abbiamo festeggiata in dicembre in occasione del nostro incontro di fine
anno, con affetto e riconoscenza.
Una visita molto importante è stata quella del papà di Nicholas Green, Reginald, che dopo 20 anni è ritornato
a Bologna ed ha voluto riabbracciarci. Tutte le associazioni hanno voluto accoglierlo nel parco del quartiere
Reno dove abbiamo fatto erigere una stele con la scritta “Aveva una vita ne ha donate sette”. E stata una
184
giornata di grande allegria, alla quale hanno assistito assessori, sindaci, tanti medici, ed altrettanti trapiantati
con i loro famigliari. A seguito di questa visita l’assessore del Comune di Argelato d.ssa Luisa Carpani ha
organizzato con gli studenti della sua scuola una serata nel piccolo teatrino di Argelato alla quale tutti noi
Il volontariato
delle Associazioni abbiamo partecipato commossi nell’ascoltare questi ragazzi parlare di donazione e di
vedere proiettati tanti disegni correlati.
Un altro invito molto gradito è stato quello alla visita di presentazione del nuovo Polo specializzato cardiotoraco-vascolare dove abbiamo avuto l’occasione di ammirare sale operatorie all’avanguardia, sale di
diagnostica e radiologia, anestesiologia e rianimazione e anche camere di degenze. Tante le personalità
presenti, compreso il nostro sindaco Virginio Merola. La struttura di 5 piani, aprirà ufficialmente ai pazienti
nell’estate 2015.
Ancora un’altra inaugurazione alle nuove camere di Tetto Amico che è ritornato nella sua abituale sede al
pad. 29 dopo i lavori di ristrutturazione che hanno portato a disporre di 13 alloggi in totale, arredati con ogni
comfort e pronti per ospitare altrettanti pazienti e loro famigliari.
Sempre in collaborazione con tutte le altre Associazioni del settore, incontriamo gli studenti nei locali che
l’Istituto Tecnico Agrario Serpieri di Bologna ci ha messo a disposizione per diffondere la cultura della
donazione e della solidarietà.
Quest’anno la Giornata Nazionale della “Donazione e Trapianto di Organi, Tessuti e Cellule” è stata celebrata
sabato 31 maggio e in memoria dei nostri donatori, è stata celebrata una Santa Messa nella Basilica di S.
Luca alla quale abbiamo partecipato numerosi. Sull’altare anche il nostro Don Guido Rossi di Cesena. La
giornata si è conclusa ai giardini Margherita nel punto informativo della Regione Emilia-Romagna con tanta
allegria e le interviste di Radio International.
Una nostra particolare finalità, come da una norma statutaria, è quella di promuovere l’attività di studio, di
formazione e ricerca nell’ambito dei trapianti d’organo. Anche nel 2014 abbiamo contribuito alle spese
di viaggio ed alla quota d’iscrizione per la partecipazione di giovani chirurghi a congressi nazionali ed
internazionali ed all’acquisto di materiale di ausilio che è stato donato al reparto trapianti.
Il nostro notiziario interno, “Il Promèteo”, che riporta notizie e consigli, appuntamenti ad incontri e una
rubrica di posta con i lettori, continua ad essere spedito ogni quattro mesi, in tutta Italia, ai trapiantati del
Centro di Bologna e di Modena.
Da ultimo desideriamo porgere ancora i nostri complimenti ai chirurghi Giorgio Ercolani e Matteo Cescon
dell’equipe del Prof. Pinna, a Fabio Piscaglia del reparto di Medicina Interna del Prof. Luigi Bolondi ed a
Giampaolo Ugolini della chirurgia Generale Prof. Gilberto Poggioli, che nel 2014 è stato loro aggiudicato il
titolo di “Professsore Associato di Chirurgia Generale””. Se lo sono meritato.
Ringraziamo di vero cuore tutti i professionisti e il personale infermieristico che con tanta dedizione e
umanità ci seguono nel pre e post trapianto.
Cesarina Borghi
Il volontariato
185
ANTR
Riferendoci al testo pubblicato l’anno precedente, la nostra attività ha prodotto un notevole risultato
nell’interesse dei pazienti in dialisi. Infatti, la delibera riguardante l’ applicazione in Emilia-Romagna del
nuovo metodo di dialisi domiciliare. La delibera, rimasta al palo a causa delle dimissioni del presidente
Errani e della sua giunta, dopo la verifica positiva sui costi sarà prossimamente presentata alla nuova giunta
per l’approvazione. ANTR ha contribuito al successo essendosi impegnata fortemente informando che
ormai quasi tutte le regioni italiane avevano iniziato ad applicare il metodo ai loro pazienti.
Il metodo consiste, in parte, di ridurre l’occupazione di posti letto. Si tratta di una valigetta di circa 25/30 chili
con rotelline e quindi facilmente trasportabile, il tempo di dialisi è ridotto a circa due ore e trenta e permette
meno stress dell’attività cardiaca, più energia al paziente per il minor tempo di recupero dell’astenia nel
periodo post dialitico, un miglior controllo della pressione arteriosa, e diminuzione nell’ uso di farmaci,
aumento dell’ appetito e nel bere di più.
A casa i pazienti possono decidere il momento nel quale effettuare la dialisi ed inoltre, per la facilità di
trasporto, dializzare durante l’ attività lavorativa o in vacanza. Al momento la pratica non è applicabile a
tutti i pazienti, ma al massimo ad una percentuale circa del 10%, perché occorrono alcune caratteristiche
potenzialmente positive, anche di carattere psicologico, ne consegue che la scelta del paziente, naturalmente
previa autorizzazione del nefrologo, dovrà essere perfettamente consapevole insieme al partner che dovrà
assisterlo.
Il decennale della fondazione dell’ ANTR è stato festeggiato, con il contorno di circa trecento persone, a
Palazzo Albergati dove il convegno organizzato ha presentato il progetto “ Comunicazione “ dedicato alla
prevenzione delle patologie renali tramite strumenti che prevedono l’ uso del messaggio radiotelevisivo
indirizzato a tutti i cittadini italiani. Il messaggio “Hai fatto il tagliando ai reni ?” descrive come, considerato
che la malattia non presenta sintomi evidenti, sia possibile cercare di evitare il coinvolgimento tramite un
semplice e poco costoso esame delle urine da effettuare periodicamente. Fino ad oggi, non sono mai
state organizzate campagne informative dedicate espressamente alla vera prevenzione che significa non
aspettare che la malattia si manifesti per poi cercare di rallentarne il decorso. Un›altra piacevole, e istruttiva,
novità presentata al convegno è stata rappresentata dal confronto diretto fra pazienti e professionisti sanitari
e non, tramite domande che i pazienti rivolgevano ai professionisti di fronte al pubblico. Il risultato positivo
186
ci permetterà di ripresentare il metodo in altre occasioni.
Recentemente, siamo stati informati che il messaggio-spot dedicato alla prevenzione ha vinto il premio
ONP AWARD ITALIA 2014 dedicato alla comunicazione sociale. Il premio è stato ritirato a Milano dal nostro
Il volontariato
presidente nazionale nel corso di una cerimonia organizzata da Pubblicità Progresso.
Continua con successo il progetto “Un dono consapevole” organizzato presso l’ Istituto Agrario Serpieri di
Bologna, insieme a tutte le associazioni che si occupano di trapianti e donazione del sangue, dedicato alla
divulgazione della donazione di organi e tessuti indirizzato agli studenti delle scuole superiori di secondo
grado; nuovi istituti hanno aderito al progetto.
Franco Brizzi
ATCOM
ATCOM onlus, Associazione Trapiantati di Cuore S. Orsola–Malpighi, è un’Organizzazione di Volontariato
che si mette a disposizione di persone in stato di difficoltà e di svantaggio, che cerca di dare aiuto e
fornire soluzioni ai loro problemi, derivanti dall’essere costretti ad affrontare il difficile percorso che li porta
al trapianto di cuore: unica soluzione alla malattia e, successivamente, al ritorno alla vita normale con il
reinserimento nel tessuto sociale.
La centralità della persona, la dignità umana e la gratuità sono alla base dell’impegno delle persone che
operano all’interno di questa Associazione, che può contare sulla collaborazione di volontari attivi i quali, a
seconda delle loro disponibilità di tempo e delle loro competenze, offrono il loro servizio gratuito all’interno
delle strutture gestite da ATCOM.
L’associazione svolge la propria opera nei settori dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, della beneficenza,
dello sport, dell’istruzione, della formazione e della ricerca scientifica e le attua con i contributi dei Soci, di
Enti pubblici e privati, con il 5 per mille e con le eventuali erogazioni liberali e/o liberalità che pervengono
da parte di privati cittadini.
Anche nel 2014 abbiamo partecipato con i nostri gazebo alle attività sportive, dove abbiamo distribuito
gadget, opuscoli informativi al fine di diffondere le conoscenze sulla donazione degli organi in totale siamo
stati presenti in 15 gare podistiche e 5 ciclistiche, Il numero dei partecipanti si è mantenuto elevato con una
presenza media di 2300 tra podisti, con punte di 3500 alla Galaverna di Pianoro, 2500 alla camminata di
Marzabotto, 2800 a Corri Con Noi organizzata dal Centro Sportivo della Barca. In queste occasioni le nostre
infermiere si sono prodigate nei controlli della pressione arteriosa ai partecipanti e siamo stati affiancati
dalla Associazione Nazionale Atleti Diabetici per il controllo della glicemia.
Le nostre presenze sono state premiate con numeri importanti con un massimo di 400 controlli pressione
e 400 prelievi glicemici, ma i numeri sono sempre alti e superano i 200 controlli di media a manifestazione.
Per allargare sempre di più queste conoscenze ci siamo avvalsi anche di un gruppo di ragazzi e ragazze che
praticano il fitness.
Eravamo presenti anche all’Open Day, inaugurazione del nuovo Polo cardiovascolare, come alla settimana
delle donazioni a fine maggio, con una camminata all’interno dei Giardini Margherita, 40 podisti e altrettanti
ciclisti fino a San Luca.
ATCOM dispone di strutture di sistemazione logistica all’interno del Policlinico S. Orsola, quale la casa di
accoglienza TettoAmico, destinata ad ospitare, per brevi periodi, pre e post trapianto, persone in stato
187
Nel 2013 il progetto Tetto Amico è stato realizzato completamente con la ristrutturazione dell’intero piano
dedicato alla casa di accoglienza che dispone di tredici stanze e ambienti comuni dedicati alla socializzazione
con biblioteca e multimediali, cucina attrezzata comune e zona refezione, uno spazio lavanderia con
lavasciuga, nonché i locali della reception e amministrazione, nella struttura sono state installate le reti
televisiva e wi-fi in tutti gli ambienti comuni l’intera struttura è climatizzata con impianti tecnologici moderni.
Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno finanziario di importanti partner come l’Azienda Ospedaliera
Universitaria S. Orsola-Malpighi, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, i Lions Club Bologna S.
Lazzaro e Grizzana Morandi, nonché la disponibilità dei fornitori di arredi elettrodomestici e audiovisivi e
senza dimenticare la generosità dei tanti che organizzando e partecipando alle manifestazioni di raccolta
fondi, hanno portato contributi preziosi.
Nell’ambito del progetto di accoglienza l’Associazione dispone di unità immobiliari avute in gestione dal
Comune di Bologna, site nell’immediata vicinanza del Policlinico, destinate a nuclei familiari che, per gli
stessi problemi, devono restare vicini alle Strutture Sanitarie per periodi lunghi.
Il volontariato
disagio sociale legato al trapianto e, in accordo con i reparti di degenza, pazienti in dimissioni controllate.
ATCOM ha concesso al Policlinico S. Orsola la gestione della navetta per il collegamento ai padiglioni
ospedalieri dai parcheggi esterni. Dopo aver introdotto e accertato la validità del servizio per il trasporto
gratuito dai parcheggi al percorso interno del policlinico l’associazione ha voluto in accordo con la
governance della struttura sanitaria rendere stabile il prezioso supporto alla cittadinanza trasferendo la
navetta e l’esperienza maturata all’ospedale.
Grazie all’esperienza acquisita in questi anni di attività ed alla presenza di figure che hanno apportato
la propria esperienza professionale, l’Associazione svolge le attività in stretto coordinamento con la
governance sanitaria, che ne riconosce i meriti con l’inserimento nei programmi, nella Carta di Servizi, nel
Portale Informatico del Policlinico, nei protocolli medico-chirurgici del Centro Trapianti di Cuore, nei comitati
consultivi misti dell’AOSP S. Orsola-Malpighi e dell’ASL di Bologna, nelle Commissioni del Centro Regionale
Trapianti della Regione Emilia - Romagna. I risultati raggiunti premiano il grande impegno, la passione e la
professionalità messe in campo per vederli realizzati, ma non ci fermano dal continuare a progettare e dal
proporci nuovi obiettivi sempre nell’ottica della nostra mission in favore di tutti coloro che, in situazione di
svantaggio, vedono in questa Associazione una risorsa e una speranza.
Giacinto Forcione
188
Il volontariato
AVIS e FIDAS
Il 2014 sarà certamente ricordato come un anno molto significativo per il Sistema Sangue dell’EmiliaRomagna: si è concluso il lungo percorso, tortuoso e complesso, delle procedure di accreditamento delle
strutture deputate alla raccolta del sangue e plasma e delle strutture che si occupano della validazione e
della distribuzione del sangue e del plasma destinato alla lavorazione.
La complessità non sta solo nelle normative da applicare e nei requisiti da rispettare, quanto nella varietà
organizzativa regionale della raccolta del sangue, che caratterizza da sempre questa Regione; tale
particolarità ci ha consentito negli anni di raggiungere l’autosufficienza interna e di essere anche affidabili
fornitori delle regioni carenti, ma ha sicuramente amplificato le difficoltà di adeguamento e cambiamento
del nostro consolidato e articolato modello organizzativo.
In pratica dagli oltre 300 punti di raccolta presenti sul territorio emiliano-romagnolo del 2010, siamo passati
a 191 punti accreditati a far data dal 1 gennaio 2015: una drastica riduzione che non è stata certamente
indolore, ma che ci traghetta in una realtà moderna, efficiente, sostenibile, con garanzie di qualità e sicurezza
prima di tutto per i donatori che sono il patrimonio principale da salvaguardare, oltre che per i pazienti/
riceventi.
Anche altre innovazioni organizzative stanno interessando il nostro mondo:
• la riorganizzazione della raccolta secondo le programmazioni del Sistema Sangue (studiate in base al
consolidato dei consumi),
• la prenotazione della donazione per valorizzare il gesto volontario del donatore e il tempo che ci dedica,
e anche per meglio organizzare le scorte di sangue che entrano e che sono disponibili per i pazienti,
• la politica costante di educare al buon uso del sangue nelle terapie e negli interventi chirurgici che ha
permesso di diminuire, oltre la soglia fisiologica, le unità di sangue che andavano in iperdatazione.
Tutto questo senza tuttavia far mancare il prezioso bene alla sanità regionale: nessuna preoccupazione seria
per gli approvvigionamenti di sangue nel corso del 2014, solo qualche momento di limitata disponibilità poi
risolta con la compensazione intra-regionale.
Dunque ci siamo impegnati per assicurare il nostro contributo al Sistema Trapianti e fare in modo che gli
interventi previsti potessero essere effettuati con questa serenità.
Auspichiamo che l’integrazione fra i due Sistemi regionali possa concretizzarsi ancora di più: non vi è
che stiamo svolgendo con lo stesso obiettivo: rendere migliore la sanità di questa Regione, valorizzare il
contributo del volontariato a tale obiettivo, mettere il cittadino e il dono di sé al centro dei valori etici della
politica regionale.
Andrea Tieghi (Avis), Giacomo Grulla (Fidas)
189
Il volontariato
dubbio che ci sono molti punti in comune e sui quali una maggiore sinergia renderebbe superiore il servizio
190
Delibere e circolari regionali anno 2014
DELIBERE E CIRCOLARI REGIONALI ANNO 2014
6
Delibera di Giunta Regionale n. 418 del 31 marzo 2014
Programma pluriennale degli interventi per il potenziamento, la razionalizzazione ed il
coordinamento delle attivita’ di prelievo e trapianto di organi e tessuti - assegnazione dei
finanziamenti per la realizzazione dei progetti- anno 2014
Num. Reg. Proposta: GPG/2014/317
________________________________
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- il trapianto di organi e tessuti rappresenta un’attività sanitaria ad alta valenza sociale, il cui
potenziamento, in termini numerici e di qualità dei risultati, è in grado di garantire, ad un sempre più
elevato numero di persone affette da gravi insufficienze d’organo ed alle loro famiglie, una migliore
qualità di vita, oltre che più contenuti costi economici e sociali per i singoli e la collettività;
- sul tema della donazione e del trapianto si intrecciano problematiche di ordine etico, culturale,
giuridico, tecnico-scientifico ed organizzativo di grande complessità ed interconnesse tra loro, per cui
si è ritenuto necessario individuare regole ed indirizzi, all’interno del quadro di riferimento nazionale
e regionale, per conferire maggiore sviluppo ed organicità agli interventi in tale settore;
- Tenuto presente che le norme per il potenziamento, la razionalizzazione ed il coordinamento delle
attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti sono state definite con legge regionale 4 Settembre
1995, n. 53;
Richiamate nel loro testo integrale:
- la propria deliberazione n.2284/1999 relativa alla nomina dei coordinatori locali alla donazione,
prelievo e trapianto di organi e tessuti;
- la propria deliberazione n. 2286/1999 istitutiva del Centro Riferimento Trapianti e della Banca delle
Cornee;
191
prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule della R.E.R. ed al rinnovo della nomina del coordinatore
del centro regionale di riferimento per trapianti, ai sensi dell’art.11 della legge 91/1999;
- la propria deliberazione n.1267 del 22 luglio 2002 “Piano Sanitario Regionale 1999/2001
- Approvazione di linee guida per l’organizzazione delle aree di attività di livello regionale secondo il
modello Hub & Spoke” che identifica la banca del donatore e la banca degli innesti cardiovascolari
e del sangue cordonale con sede situata presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, la
banca del tessuto muscolo-scheletrico con sede presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna, la
banca della cute con sede presso l’Azienda Usl di Cesena, la banca delle cornee con sede presso
l’Azienda USL di Bologna e filiale presso l’Azienda USL di Imola, la banca degli epatociti con sede
presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara;
Verificato quanto previsto in merito dalla legge 1 Aprile 1999 n. 91, avente per oggetto “Disposizioni in
materia di trapianti di organi e tessuti”;
Considerato che la legge regionale n. 53/1995 stabilisce, all’articolo 9, che al finanziamento del programma
Delibere e circolari regionali anno 2014
- la propria deliberazione 214/2005 relativa all’armonizzazione organizzativa del sistema donazione,
degli interventi (previsto al comma 1 dell’articolo 3), provvede annualmente la Regione in sede di riparto
della quota del Fondo Sanitario Nazionale;
Ritenuto di definire le modalità e le risorse con cui deve realizzarsi l’intervento delle Aziende Sanitarie
per il raggiungimento degli obiettivi indicati agli articoli 10, 11, 12 e 15 della legge n. 91/1999,
all’articolo 2 della legge regionale n.53/1995, e alle deliberazioni n.2284/1999, n.2286/1999, e n.214/2005;
Richiamata la propria deliberazione n. 217 del 24 febbraio 2014, “Linee di programmazione e finanziamento
delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l’anno 2014” che prevede uno specifico finanziamento
della funzione trapianti;
Vista la Legge Regionale 21 novembre 2013, n. 22 ed, in particolare, il Capo II relativo alla istituzione
dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna a decorrere dal 1° gennaio 2014 e alla contemporanea cessazione delle Aziende USL di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini;
Concordate le funzioni regionali – relative a donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule – per
l’anno 2014 delle Aziende Sanitarie, dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e dell’IRCCS Istituto Scientifico
Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola qui di seguito elencate:
1. Gestione
corrente
e
progetti
del
ER (Azienda Ospedaliero- Universitaria
Centro
di
Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna CRT-
Bologna): promozione delle donazioni, elaborazione
dati, distribuzione dei riconoscimenti ai familiari dei donatori; formazione del personale sanitario;
manutenzione e aggiornamento della rete informatica regionale dedicata; programma di qualità
Donor Action per le Terapie Intensive e altre Unità Operative aziendali coinvolte nel sistema
donativo; sostegno al coordinamento locale;
2. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna: lista unica regionale per
trapianto di rene; sicurezza e qualità del donatore e degli organi donati; insufficienza intestinale cronica
benigna; prelevatori e pro cessazione vasi e valvole cardiache; telefonia mobile per reperibili; gestione
Hub & Spoke nel trapianto di cuore; prevenzione della insufficienza renale progressiva (PIRP); sicurezza
laboratoristica e infettivologica del donatore; immunogenetica per trapianti non renali; procurement
cornee; typing e registro donatori/donatrici di cellule staminali emopoietiche; registro regionale
dialisi; coordinamento della rete regionale trapianto di midollo osseo; biobanca regionale Sangue del
Cordone Ombelicale, dei vasi e valvole cardiache, biobanca del donatore di organi e di soli tessuti;
3. Progetto funzioni regionali Azienda USL di Bologna: trasporti aerei e su gomma legati alle
donazioni e ai trapianti di organi, tessuti e cellule; banca regionale delle cornee;
192
4. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliero- Universitaria di Modena: percorso diagnostico
terapeutico assistenziale nel trapianto delle cellule staminali limbari autologhe coltivate;
Delibere e circolari regionali anno 2014
5. Progetto funzioni regionali Azienda USL della Romagna, per l’ambito territoriale di Cesena: banca
regionale della cute;
6. Progetto funzioni regionali dell’IRCSS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna: banca regionale del
tessuto muscolo-scheletrico, biobanca oncologica;
7. Progetto funzioni regionali Azienda USL della Romagna per l’IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo
per lo studio e la cura dei tumori di Meldola: biobanca oncologica;
8. Progetto funzioni regionali Azienda USL di Imola: filiale della banca regionale delle cornee;
9. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma: immunogenetica unica
regionale per i donatori di organi e nel trapianto di rene; coordinamento donatori multitessuto;
10. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia: coordinamento della formazione
del personale sanitario regionale nel progetto “AL-MA”
Ritenuto di riconoscere al Centro Riferimento Trapianti della Regione Emilia-Romagna, attraverso finanziamenti da assegnare alle Aziende sanitarie ed IRCCS, la somma di euro 7.200.000,00 per le finalità di
seguito elencate:
1. e 2. Finanziamento della gestione corrente e progetti del CRT-ER, Progetto funzioni regionali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
euro 5.212.000,00
3. Progetto funzioni regionali Azienda USL di Bologna euro 920.000,00
4. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
euro 40.000,00
5. Progetto funzioni regionali Azienda USL della Romagna, per l’ambito territoriale di Cesena:
euro 200.000,00
6. Progetto funzioni regionali dell’IRCSS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
euro 380.000,00
7. Progetto funzioni regionali Azienda USL della Romagna per l’IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola
euro 100.000,00
8. Progetto funzioni regionali Azienda USL di Imola
euro 40.000,00
9. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma
euro 280.000,00
10. Progetto funzioni regionali Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia
euro 28.000,00
Totaleeuro 7.200.000,00;
Attesa la necessità di dare attuazione al Programma, nonché di garantire la funzionalità del Centro
Riferimento Trapianti della Regione Emilia-Romagna istituito con propria deliberazione n. 2286/1999;
Ritenuto, pertanto, di ripartire la somma di euro 7.200.000,00 quali risorse finanziarie disponibili per l’anno
2014, come segue:
euro 5.212.000,00
Az. USL di Bologna euro 920.000,00
Az. Ospedaliero-Universitaria di Modena
euro 40.000,00
Az. USL della Romagna, ambito territoriale di Cesena
euro 200.000,00
IRCCS Istituti Ortopedici Rizzoli euro 380.000,00
Az. USL della Romagna per l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola euro 100.000,00
Az. USL di Imola euro 40.000,00
Az. Ospedaliero-Universitaria di Parma euro 280.000,00
Az. Ospedaliera di Reggio Emilia
euro 28.000,00
Totale euro 7.200.000,00;
I finanziamenti sono finalizzati alla realizzazione dei programmi/progetti a valenza regionale e concordati
annualmente in occasione degli incontri bilaterali CRT- ER/Aziende Sanitarie, quando le Aziende sono
193
Delibere e circolari regionali anno 2014
Az. Ospedaliero-Universitaria di Bologna tenute a presentare:
- Relazione sul raggiungimento degli obiettivi assegnati loro nell’anno precedente
- Rendicontazione analitica annuale dei costi sostenuti;
Individuati ulteriori obiettivi da perseguire tramite finanziamento realizzato attraverso quota della tariffa
specifica, con le modalità di seguito esplicitate:
1. Finanziamento Banca cornee:
L’Azienda sede di Banca fattura all’Azienda sede di trapianto 1.050,00 euro per ogni cornea trapiantata
(per il finanziamento delle funzioni della Banca). Tale valore è riconosciuto all’interno della tariffa
DRG e pertanto il pagatore finale è l’Azienda di residenza del paziente trapiantato. Verranno conteggiate,
a consuntivo, tutte le cornee distribuite dalla Banca e trapiantate ovunque, indipendentemente dalla
correttezza nella compilazione del relativo DRG. Nel calcolo di finanziamento della Banca sono naturalmente comprese anche le cornee trapiantate dall’Azienda USL della Città di Bologna, sede della
Banca stessa. La sede periferica di Imola della banca regionale accantonerà per la propria attività i
1.050,00 euro a cornea trapiantata (se processata in proprio).
2. Finanziamento Banca sangue cordonale e Registro regionale donatori di midollo osseo:
L’Azienda sede di trapianto riconosce all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, sede di Banca e
Registro, 1.291,00 euro per ogni trapianto effettuato, compreso il trapianto autologo. Tale valore è riconosciuto all’interno della tariffa del DRG 481 e pertanto tale valore incrementale viene posto in mobilità
verso l’Azienda di residenza del trapiantato. In tale valutazione sono naturalmente calcolati anche gli
interventi effettuati dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, per la quale il maggiore introito
dovuto all’incremento della tariffa del DRG 481 deve essere considerato a finanziamento della banca
e del registro. Sono esentati da tale meccanismo di fatturazione i trapianti autologi effettuati sui propri
residenti. Il Registro e la Banca sono ulteriormente finanziati dalla distribuzione delle CSE (midollari, da
sangue periferico e da sangue cordonale), tale ricavo deve quindi rientrare nel loro bilancio annuale.
3. Finanziamento del procurement di Sangue del Cordone Ombelicale:
Nell’ottica di un continuo incremento dei prelievi di Sangue del Cordonale Ombelicale (SCO), prosegue
il programma di valorizzazione del procurement di SCO che prevede il riconoscimento di 50,00 euro a
sacca procurata di peso >80g lordi e di ulteriori 100,00 euro a sacca validata dalla Banca Regionale,
194
da parte dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna, sede della Banca regionale, all’Azienda
sanitaria sede del prelievo. Tale fondo, nelle modalità previste da ogni singola Azienda sanitaria, dovrà
Delibere e circolari regionali anno 2014
costituire un incentivo per le Ostetriche che partecipano alle procedure di raccolta ed invio della sacca
di SCO alla Banca Regionale dell’Emilia-Romagna. Seguendo le indicazioni del CRT-ER, l’Azienda sede
della Banca regionale provvederà al riconoscimento economico per le singole Aziende regionali.
4. Finanziamento dell’attività di procurement:
L’Azienda regionale sede di trapianto riconosce all’Azienda sede del Centro Regionaledi Riferimento (CRTER), vale a dire l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, una somma pari a 3.099,00 euro per ogni
trapianto effettuato, così come risulta dai report del CRT-ER. Tale valore è compreso nelle tariffe dei DRG
specifici, pertanto l’Azienda sede di trapianto si vedrà riconosciuto tale valore dalla mobilità sanitaria.
Anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, sede del CRT-ER, deve prevedere per ogni organo
trapiantato tale accantonamento. La ripartizione del fondo procurement verrà definita a seguito della verifica del raggiungimento degli obiettivi, con l’applicazione dei criteri condivisi tra le Aziende Sanitarie ed il
CRT-ER. Anche il procurement di cornee verrà valorizzato e ridistribuito dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna nell’ambito delle funzioni regionali della stessa.
5. Finanziamento équipe trapianti di organi:
Le Aziende sede di trapianto sono tenute ad accantonare, per ogni organo trapiantato nell’anno solare,
come indicato a consuntivo dal CRT-ER, una somma pari a:
RENE
Euro
2.066,00
CUORE
Euro
1.549,00
INTESTINO
Euro
1.549,00
MULTIVISCERALE
Euro
2.582,00
FEGATO
Euro
2.582,00
PANCREAS
Euro
2.582,00
al fine di creare un fondo per il personale che opera nell’ambito dell’attività trapiantologica. Le Aziende
interessate individuano con proprio atto il personale specifico. Il fondo così creato va ripartito, indicativamente, nella misura del 65% al personale medico e del 35% al personale del comparto. Il doppio trapianto
di rene e di polmone viene riconosciuto come singolo, il trapianto split liver genera l’intera quota, i trapianti
combinati un’unica quota.
6. Finanziamento Banche dei tessuti e delle cellule:
Il finanziamento per la banca della cute è fornito dalla valorizzazione specifica della funzione cod.47, come
da vigente delibera di individuazione delle tariffe per le attività di ricovero. Le banche dei Segmenti vascolari,
delle valvole Cardiache, della cute e dei Segmenti Osteo- Tendinei si autofinanziano tramite applicazione
dei tariffari di cessione concordati con il Centro Riferimento Trapianti della Regione.
7. Rimborso organi e trasporti:
L’importo che l’Azienda sede di prelievo di organo fattura all’Azienda sede di trapianto sarà di 2.626,39
euro; viene inoltre incrementato il valore per ogni trasporto di organo, a 331,12 euro, che l’Azienda
sede di trapianto riconosce all’Azienda USL di Bologna in quanto sede della Centrale Operativa di
Soccorso che ha il compito di coordinare i trasporti finalizzati ai trapianti. Tale Azienda è tenuta annualmente, a consuntivo, a ridistribuire quota parte alle Aziende che hanno eseguito i trasporti finalizzati
ai trapianti di organi, tessuti e cellule, secondo le indicazioni del CRT-ER. I trasporti aerei sono finanziati dal progetto regionale dell’Azienda USL di Bologna. A seguito dell’esecuzione di una procedura di
split-liver che porta all’effettuazione di due trapianti di fegato da un unico Donatore, l’importo di 2.626,39
turato il numero effettivo dei trasporti effettuati. Nel trapianto combinato di più organi nello stesso
ricevente, l’importo di 331,12 euro verrà calcolato per il numero di viaggi effettuati e l’importo che
l’Azienda sede di prelievo fattura all’Azienda sede di trapianto sarà di 2.626,39 euro ad organo trapiantato.
Nel doppio trapianto di rene o di polmoni il trasporto viene riconosciuto come singolo cosi come il
riconoscimento di 2.626.39 euro che andrà all’Azienda regionale sede della donazione.
8. Rimborso tessuti nella donazione “a cuore fermo”:
Le Aziende Sanitarie che effettueranno donazioni di tessuti (eccetto cornee) da Donatori “a cuore fermo”
riceveranno euro 1.000,00 per ogni tipologia di tessuto donato (vasi, valvole, cute e segmenti muscoloscheletrici), per un massimo, quindi, di euro 4.000,00 a donatore. Tale cifra andrà a ricoprire i costi di sala
operatoria necessari all’espletamento della donazione. Al fine, altresì, di creare un “fondo procurement” da
suddividere tra tutto il personale sanitario che partecipa a questo tipo di donazione di tessuti, sono previsti
ulteriori euro 1.000,00 per ogni tipologia di tessuto prelevato eccetto le cornee, per un massimo, quindi, di
euro 4.000,00 a donatore. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, capofila del progetto, provvederà
a ridistribuire le due modalità di finanziamento a consuntivo, come da indicazioni del CRT-ER.
195
Delibere e circolari regionali anno 2014
euro sarà considerato una sola volta, dimezzato per ognuna delle sedi di trapianto, mentre sarà fat-
9. Riconoscimento alle Nefrologie che indirizzano ai Centri Trapianto regionali candidati per trapianto
da vivente:
Il DRG 302 “trapianto di rene” comprende una quota di euro 2.626,39 che, nel trapianto da cadavere, vengono
fatturati dall’Azienda che ha procurato il donatore a quella sede di trapianto; le Nefrologie dell’Emilia-Romagna
che indirizzano un paziente ed il relativo donatore vivente al programma regionale di trapianto di rene da
vivente, una volta eseguito il trapianto, vedranno riconosciuta dalle Aziende regionali sede del trapianto, tale
quota, quale incentivo per l’U.O. stessa. Il CRT-ER produrrà a consuntivo i tabulati per le relative fatturazioni.
Visti:
• il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 “Disposizioni urgenti in materia di armonizzazione dei sistemi contabili
e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e loro organismi, a norma degli articoli 1
e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
• la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella
Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche, ed in particolare l’art. 37, comma 4;
• la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni
organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti
conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e
successive modifiche;
• il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, ed in particolare l’art. 22;
• le proprie deliberazioni n. 1621 dell’8 novembre 2013, “Indirizzi interpretativi per l’applicazione
degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33” e n. 68 del 27 gennaio 2014
“Approvazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016”;
Richiamate le proprie deliberazioni n. 1057/2006, n. 1663/2006, n. 1222/2011, n. 1511/2011, n. 725/2012;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute A voti unanimi e palesi
DELIBERA
1. di approvare, in attuazione della legge regionale n.53/1995 e della legge n.91/1999, il programma
degli interventi per il potenziamento, la razionalizzazione ed il coordinamento delle attività di
196
prelievo e trapianto di organi e tessuti per l’anno 2014, nonché di garantire la funzionalità del Centro
Riferimento Trapianti della Regione Emilia-Romagna, assegnando le risorse finanziarie, ammontanti
Delibere e circolari regionali anno 2014
ad euro 7.200.000,00, secondo quanto esplicitato in premessa e che qui si intende integralmente
riportato, così come segue:
Azienda Osp.-Univ. di Bologna
euro 5.212.000,00
Azienda USL di Bologna
euro 920.000,00
Azienda Osp.-Univ. Di Modena
euro 40.000,00
Azienda USL della Romagna ambito territoriale di Cesena
euro 200.000,00
IRCCS Ist. Ortopedico Rizzoli
euro 380.000,00
Az. USL della Romagna per l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola
euro 100.000,00
Azienda USL di Imola
euro 40.000,00
Azienda Osp-Univ. di Parma
euro 280.000,00
Azienda Osp. di Reggio Emilia
euro 28.000,00
Totale euro 7.200.000,00;
2. di dare atto che il finanziamento in argomento è ricompreso nell’ambito della programmazione del
finanziamento del Servizio Sanitario Regionale per l’anno 2014 di cui alla propria deliberazione
n. 217/2014, come specificato in premessa;
3. di vincolare i beneficiari interessati dal presente provvedimento ad impiegare le somme loro
assegnate solo ed esclusivamente per gli scopi sopra descritti ed a presentare al Coordinamento
regionale trapianti una relazione ed un rendiconto sull’utilizzo delle presenti assegnazioni;
4. di dare atto che il programma trapianti di cui al punto 1) che precede sarà finanziato altresì per
ulteriori euro 132.445,16, oggetto di separato provvedimento da parte di questa Giunta, derivanti,
quanto ad euro 16.122,27 dalla quota dei fondi nazionali ex L. 91/99 anno 2013, quanto ad
euro 116.322,89 dalla quota dei fondi nazionali ex D.Lgs. 16/2010 anno 2013 concernenti gli
esami di laboratorio a cui devono essere sottoposti i donatori di tessuti e cellule anno 2013; di
prendere che per tutto quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si
rinvia alle disposizioni tecnico-operative e gestionali indicate nelle delibere partitamente richiamate
in premessa;
5. di dare atto,infine,che per quanto concerne gli adempimenti richiesti dall’art.22 del D.Lgs. n. 33/2013,
si rinvia a quanto espressamente indicato nelle deliberazioni di G.R. n. 1621/2013 e n. 68/2014..
Circolare dell’Assessore regionale alle Politiche per la salute n. 19 del 26-11-2013
Oggetto: adeguamento per gli anni 2013 e 2014 della rete regionale trapianto di rene alle "Linee Guida
per la gestione delle liste d'attesa e l'assegnazione dei trapianti di rene da donatore cadavere"
La presente circolare, di cui il documento allegato è parte integrante, reca il complesso delle modalità
operative relative al trapianto di rene da donatore cadavere, adottate dalla Regione Emilia-Romagna,
coerenti con le Linee Guida nazionali in oggetto.
L'obiettivo che lo scrivente Assessorato, il Centro Riferimento Trapianti (CRT-­ER) ed i Responsabili dei
stato di adattare, anche per l'anno in corso, ad una realtà di eccellenza operativa consolidata, quanto
proposto dal Centro Nazionale Trapianti, in sintonia con la Legge 91/99, gli obiettivi del Piano
Sanitario Regionale ed in accordo con la Commissione Tecnica regionale n°1 "Trapianto di rene", di cui
fanno parte anche l'Associazione Nazionale Emodializzati (ANED) e l'Associazione Nazionale Trapiantati
di Rene (ANTR).
Il rispetto delle pari opportunità e la razionalizzazione delle azioni vengono perseguiti in questa
Regione fin dalla promulgazione della LR n°53 del 1995, al fine di ottimizzare le risposte alla richiesta di
salute dei cittadini iscritti in lista d'attesa.
Le Aziende Sanitarie dell'Emilia - Romagna sono tenute a garantire, per quanto di competenza,
l'applicazione della presente circolare e, in collaborazione con il CRT­-ER, a promuovere azioni atte a
revisionare i percorsi assistenziali al fine di ottimizzare l'accesso dei malati ai servizi e la conseguente
presa in carico degli stessi da parte della rete regionale trapianti secondo il modello Hub & Spoke.
Carlo Lusenti
197
Delibere e circolari regionali anno 2014
Centri trapianto di rene di Bologna, Modena e Parma si sono posti, nel formulare il documento allegato, è
ALLEGATO
Rete regionale trapianto di rene: adeguamenti per gli anni 2013 e 2014
delle Linee Guida organizzative regionali
A 12 anni dall'applicazione delle Linee Guida organizzative regionali per la gestione delle attività di
trapianto di rene (Circolare n°12 del 30-5-2001), dopo le revisioni annuali attuate dal 2002 al 2012, il
Centro Riferimento Trapianti dell'Emilia-Romagna, i Responsabili dei Centri Trapianto di rene di Bologna,
Modena e Parma, il Referente della lista unica d'attesa regionale per trapianto di rene ed il Responsabile
dell'Immunogenetica Unica per trapianto di rene, ne hanno curato, come previsto, l'aggiornamento per
l'anno in corso e il prossimo, dopo aver raccolto le indicazioni dei Nefrologi dei Centri di Nefrologia
regionali, dell'Associazione Nazionale Emodializzati (ANED) e della Associazione Trapiantati di rene (ANTR).
E' confermata una comune valutazione positiva dei risultati conseguiti in regione dall'attivazione della Lista
Unica regionale per trapianto di rene, operativa presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
dall'1-6-2001, e dell'Immunogenetica unica per trapianto di rene, operativa presso l'Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma dal febbraio 2002, coerentemente con le indicazioni del Piano Sanitario Regionale.
Le Aziende Sanitarie dell'Emilia-Romagna hanno garantito, per quanto di loro competenza, l'applicazione
della Circolare n.12 del 2001 e degli adeguamenti successivi.
Proseguirà anche nel 2013 e 2014, presso tutte le sedi regionali di Nefrologia, il progetto regionale "PIRP"
(prevenzione dell'insufficienza renale progressiva) in collaborazione con i medici di medicina generale.
Le variazioni e gli aggiornamenti delle linee guida regionali per 2013 e 2014 riguardano:
1. Numero e caratteristiche dei pazienti iscritti
Al 31-12-2012 risultavano iscritti in Lista Unica regionale per trapianto di rene 1.171 pazienti, 516 residenti
in Emilia-Romagna e 655 extraregionali. Nel 2012 sono stati effettuati in regione 128 trapianti di rene da
cadavere, con un indice di trapianto del 10,9%, mentre le linee guida nazionali suggeriscono un rapporto
ottimale attorno al 20% per consentire una concreta possibilità di trapianto ad ogni paziente iscritto in lista.
Calcolando anche i 21 trapianti da vivente effettuati nell'anno, l’indice raggiunge il 12,7%. Va ricordato che
in Italia è consentita la doppia iscrizione per trapianto di rene: nel 2012, 135 pazienti iscritti anche in EmiliaRomagna sono stati trapiantati in altre regioni. L’indice di soddisfazione della lista, calcolato dividendo il
198
numero degli iscritti trapiantati ovunque nel 2012 (284 persone) per gli iscritti alla fine dell’anno precedente
(1237) più gli entrati nel 2012 (319) meno gli usciti nel 2012 (388) = 1168, farebbe peraltro salire l’indice di
soddisfazione della lista al 24,3%. Dall'analisi dei dati emerge comunque una criticità dovuta principalmente
Delibere e circolari regionali anno 2014
al numero assoluto dei pazienti in lista d'attesa, infatti l'Emilia-Romagna si prende carico di oltre il 17,2%
dei pazienti in lista in tutta Italia, a fronte di una popolazione che ne rappresenta il 7,3% del totale, e con
regole nazionali di allocazione che prevedono il trapianto dei reni donati nelle regioni che li hanno generati.
Nel rispetto delle linee guida nazionali, il CRT-ER, ad ogni richiesta di valutazione per iscrizione nei Centri
regionali di pazienti extraregionali, ha controllato nel Sistema Informatico Trapianti (SIT) il numero di iscrizioni
in Italia del paziente richiedente. Nessun paziente extraregionale, iscritto in lista in Emilia-Romagna negli
ultimi anni, risultava, ai controlli, iscritto in più di un Centro Trapianti. Il CTR-ER ed i Centri Trapianto di rene
dell'Emilia-Romagna si impegnano a proseguire la collaborazione tesa al raggiungimento dell'obiettivo
indicato dal CNT di garantire le pari opportunità a tutti gli iscritti. Rimane valida l’indicazione del CNT che
avoca a sé la decisione di consentire o meno la doppia iscrizione extraregionale ai pazienti che siano stati
rifiutati dal proprio centro trapianti regionale. In considerazione dell'alto turn-over dei pazienti in lista (ogni
anno, tra entrate ed uscite, cambia più di un terzo dei pazienti), si decide di confermare il contenimento del
numero dei pazienti in lista, operando una programmazione degli accessi provenienti da fuori regione che
tenga conto delle potenzialità dei Centri Trapianto regionali, con l'obiettivo di non superare il tetto di 1100
malati. La rete regionale si impegna a ridurre ulteriormente il tempo che intercorre tra l’inizio della dialisi e
l’iscrizione in lista, fino a tendere ad azzerarlo, nell’ottica del benchmarking nel settore.
2. Algoritmo e criteri di allocazione
Coerentemente con le indicazioni fornite anche dalla Commissione nazionale dedicata all'analisi dei criteri
di allocazione in uso in Italia, la selezione basata sulla compatibilità HLA mantiene un ruolo preminente
nella composizione dello score di allocazione dei reni donati, peraltro non è ottimale valutare la sola
citotossicità linfocitaria (cross-match donatore-ricevente), ma anche la reale trapiantabilità del paziente
(sensibilizzazione ed espressione fenotipica). Viene confermato il criterio di compatibilità minima con 1
classe I + 1 DR; nei casi in cui la selezione dei riceventi sia esigua si procederà a selezionare anche i pazienti
con solo 1 DR compatibile, fatti salvi i criteri immunologici già stabiliti. La rete regionale formata dai centri
trapianto di rene e dalle Nefrologie regionali proseguirà nell'attuare una corretta informazione ai soggetti
in insufficienza renale progressiva, illustrando, fin dalle fasi più precoci, ogni possibile strategia terapeutica
(dialisi extracorporea o peritoneale, trapianto da cadavere o da vivente) con l’obiettivo di avvicinare il più
possibile la data di inserimento in lista a quella di inizio dialisi. A tal fine le Direzioni Sanitarie e le UO di
Dialisi sono invitate a individuare i percorsi più idonei a facilitare lo svolgimento delle indagini necessarie
per l’inserimento in lista trapianti. Nell’allocazione dei reni di donatori a rischio non valutabile si conferma
la necessità di ottenere dai potenziali riceventi un consenso informato sia al momento dell’iscrizione in lista,
sia immediatamente prima del trapianto.
La proposta di riformulare il peso dell’anzianità in lista nella produzione dello score che guida l’allocazione
degli organi, dopo aver condotto opportune valutazioni e svariate simulazioni, viene rimodulata: la
motivazione è che la scelta del candidato al trapianto deve sempre più conformarsi al “transplant benefit”
piuttosto che a quello di anzianità di lista, è quindi stato ridotto, con operatività dalla primavera 2013, da 5
a 3 punti aggiuntivi lo score relativo al tempo di attesa in lista superiore agli 8 anni.
3. Follow-up dei trapianti
I Centri trapianto di rene dell'Emilia-Romagna sono tenuti ad inserire, alle scadenze stabilite dal CNT, i dati
relativi al follow-up di tutti i trapiantati sul SIT (Sistema Informatico nazionale Trapianti). Il sistema evidenzia il
tipo di follow-up: standard, a rischio neoplastico o infettivo. Il CRT-ER proseguirà a ricordare periodicamente
ai referenti dei Centri trapianto la percentuale di follow-up ancora mancanti nel sistema informatico.
4. Esecuzione biopsia renale e indicazioni al trapianto di doppio rene
5. Programmi speciali
Prosegue la partecipazione della rete regionale Trapianto di Rene al programma iperimmuni AIRT e
all'omonimo programma nazionale.
6. Nuove procedure informatiche
Le nuove procedure di gestione di lista sono operative secondo il programma unico regionale Donor
Manager dal mese di novembre 2013.
Questo Assessorato ed il Centro Riferimento trapianti cureranno il monitoraggio dell'andamento di
applicazione delle Linee Guida in oggetto.
Eugenio Di Ruscio
Delibere e circolari regionali anno 2014
199
Le indicazioni del 2012 vengono confermate.
Indirizzo
INDIRIZZ ARIO
Città
Dott.ssa P. Maccolini via Montericco, 2
Dott. G. Casadio
Servizio di Anestesia e T.I.P.O.
Servizio di Anestesiologia e Terapia
Intensiva Polivalente
U.O. Anestesia e Rianimazione
Servizio di Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
Servizio di Anestesia e Rianimazione
I Servizio di Anestesia, Rianimazione
e T.I.P.O.
Servizio di Anestesia e
Neurorianimazione
Policlinico S.Orsola
Ospedale Civile
Mazzolani-Vandini
Ospedale B. Ramazzini
Ospedale M. Bufalini
Ospedale degli Infermi
Arcispedale S. Anna
Ospedale di Vaio-Fidenza
Ospedale Morgagni Pierantoni
Ospedale Civile
Ospedale Civile Nuovo S. Maria U.O. Anestesia e Rianimazione
della Scaletta
Servizio di Anestesia e Rianimazione
Istituto Ortopedico Rizzoli
Ospedale Civile Umberto I
Az. Osp.Univ. Policlinico
Nuovo Ospedale S.AgostinoEstense
BOLOGNA
BOLOGNA
ARGENTA
CARPI
CESENA
FAENZA
FERRARA
FIDENZA
FORLI’
GUASTALLA
IMOLA
LUGO
MODENA
MODENA
Baggiovara
via Forlanini, 34
via Tincati, 5
via Aldo Moro, 8
Frazione Cona
v.le Stradone, 9
v.le Ghirotti, 286
via G. Molinari, 2
via Nazionale, 5
via Massarenti, 9
via Pupilli, 1
via Largo Nigrisoli, 2
47121 Forlì
43036 Fidenza (PR)
44124 Ferrara
48018 Faenza
47521 Cesena
41012 Carpi
44011 Argenta
40138 Bologna
40136 Bologna
40133 Bologna
40139 Bologna
40138 Bologna
Dott. S. Baroni
Dott.ssa V. Leonelli
via Giardini, 1355
fraz. Baggiovara
via del Pozzo, 71
v.le Dante, 10
41126 Modena
41124 Modena
48022 Lugo
40026 Imola
Dott.ssa M. Battistini via Donatori di Sangue 1 42016 Guastalla
Dott.ssa P. Gudenzi
Dott. M. Mordacci
Dott. E. Ferri
Dott. P. Casalini
Dott. A. Nanni
Dott.ssa E. Becchi
Dott. U. Malagù
Dott. S. Campagna
Dott. U. Righi
Dott. A. Ronca
Direzione Medica
Ospedale Maggiore
BOLOGNA
via Altura, 3
COORDINATORI LOCALI
U.O. Anestesia e Rianimazione - IRCCS Dott. M. Neri
Istituto delle Scienze Neurologiche
Ospedale Bellaria
via Massarenti, 9
BOLOGNA
Dott.ssa G.
Sangiorgi
U.O. Centro Riferimento Trapianti
Regione Emilia-Romagna Pad.25
CENTRO RIFERIMENTO TRAPIANTI REGIONE EMILIA ROMAGNA
Responsabile
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Delibere e circolari regionali anno 2014
BOLOGNA
200
FAX
[email protected]; [email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
E-MAIL
059/4224899
0545/214171
0542/662770
0522/837524
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0543/738635 [email protected]
0524/515439 [email protected]
0532 236902
0546 601464
0547/645008
059/659393
0532/317770
051/6363592
051/6366440
051/6478320
051/6364700
059/3961473 - 3962561 059/3962497
- 3962440
059/4224896
0545/214163 - 64
0542/662771
0522/837253
0543/735011 - 5001
0524/515238
0532 236351 - 236321
- 237000
0546 601371
0547/352818 - 352612
059/659398 - 92
0532/317777
051/2144696 - 3037
051/6366842
051/6478940
051/6225543-13
Uff. Coordinamento
051/6364700
051/2143664
Segreteria 051/2143665
Direzione 051/2144708
TEL.
U.O. Anestesia e Rianimazione - IRCCS Prof. M. Zanello
Istituto delle Scienze Neurologiche
Dott. G. Gordini
Dott. S. Bonarelli
Dott. U. Malagù
Dott.ssa E.Bertellini via G. Molinari, 2
Dott. G. Gambale
Dott. B. Carenzi
Prof. R. Zoppellari
Dott. L. Cantadori
f.f. Dott. S. Maitan
Dott. P.Stefanini
Dott. G. Rossi
U.O. Rianimazione - Centrale
Operativa 118
Servizio di Anestesia e T.I.P.O.
U.O. Anestesia e Rianimazione
Servizio di Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
U.O. Anestesia e Rianimazione
Ospedale Maggiore
Istituto Ortopedico Rizzoli
Ospedale Civile MazzolaniVandini
Ospedale B. Ramazzini
Ospedale M. Bufalini
Ospedale Degli Infermi
Arcispedale S.Anna
Ospedale di Vaio-Fidenza
Ospedale Morgagni-Pierantoni U.O. Anestesia e Rianimazione
Servizio di Anestesia e Rianimazione
Ospedale Bellaria
Ospedale Civile
Ospedale Civile Nuovo S.Maria
della Scaletta
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
ARGENTA
CARPI
CESENA
FAENZA
FERRARA
FIDENZA
FORLI
GUASTALLA
IMOLA
Delibere e circolari regionali anno 2014
Dott. F. Caramelli
U.O. Anestesiologia e Rianimazione
Pediatrica Pad. 13
Policlinico S.Orsola-Malpighi
BOLOGNA
via Montericco, 2
FAX
0544/285287
47121 Forlì
43036 Fidenza (PR)
44124 Ferrara
48018 Faenza
47521 Cesena
41012 Carpi
44011 Argenta
40136 Bologna
40133 Bologna
40139 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
47924 Rimini
40026 Imola
0546/601464
0547/645008
059/659393
0532/317717
051/6366440
051/6478380
051/6225553
051/6364690
051/6364766
0541/705532
0542/662944
0522/837253-837537
0543/735011
0524/515238
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0542/662770
0522/837524
[email protected]
[email protected]
0543/738635 [email protected]
0524/515439
0532/236351 - 236321 0532/236902
0546/601371
0547/352815
059/659398-92
0532/317807 - 7777
051/6366289
051/6478215
051/6225516
051/2143650-4690
051/2143440
0541/705529 - 5277
[email protected]; [email protected]
CoordinamentoPrelievoOrganiTessuti@
ao.pr.it; [email protected]
E-MAIL
0544/285647 [email protected]
0523/302402 - 303025 0523/302232
- 302232
0521/703064 - 703065 0521/702327
TEL.
42123 Reggio Emilia 0522/296599 - 296325 0522/296631
48121 Ravenna
29121 Piacenza
43126 Parma
Città
via Donatori di Sangue, 1 42016 Guastalla
via Forlanini, 34
via Tincati, 5
via Aldo Moro, 8
Frazione Cona
v.le Stradone, 9
v.le Ghirotti, 286
via Nazionale, 5
via Pupilli, 1
via Largo Nigrisoli, 2
via Altura, 3
via Massarenti, 9
via Massarenti, 9
RIANIMAZIONI
Prof. S. Faenza
U.O. Anestesiologia e Rianimazione
Policlinico S.Orsola-Malpighi
BOLOGNA
via Settembrini, 2
Dott. F. Bruscoli
U.O. Anestesia e Rianimazione
v.le Risorgimento, 80
Ospedale Infermi
Dott.ssa L. Favilli
Servizio di Anestesia e Rianimazione
viale Randi, 5
via Taverna, 49
via Gramsci, 14
Indirizzo
RIMINI
REGGIO EMILIA Ospedale S. Maria Nuova
Dott. A. Garelli
Ospedale S. Maria delle Croci
RAVENNA
Dott. M. Nolli
Dott.ssa M. Scotti
U.O. Anestesia e Rianimazione
Ospedale Guglielmo da Saliceto U.O. Anestesia e Rianimazione e TI
PIACENZA
Responsabile
U.O. 1° Serv. Anestesia e Rianimazione Dott.S.Lunardi
Dott. E. Sani
Ospedale Maggiore
PARMA
201
Dott M. Fusari
Ospedale Maggiore
Ospedale Guglielmo da Saliceto Servizio di Anestesia e Rianimazione
Ospedale S. Maria delle Croci
PARMA
PIACENZA
RAVENNA
Ing .A. Bagnini
Sig. P.P. Pirazzini
Laboratorio di Immunogenetica
Tecnologie e Servizi Informatici
SOFTIME 90 snc
Ospedale Maggiore
Policlinico S.Orsola-Malpighi
PARMA
BOLOGNA
U.O. Ematologia
Laboratorio Centralizzato
U.O. Microbiologia
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Policlinico S.Orsola-Malpighi
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
Ing. P. Mosna
Medicina Trasfusionale
Policlinico S.Orsola-Malpighi
BOLOGNA
Via Gramsci, 14
via Massarenti, 9
IMMUNOGENETICHE
via Settembrini, 2
via Frosinone, 1
v.le Risorgimento, 80
viale Randi, 5
via Gramsci, 14
Città
via Massarenti, 9
Prof.ssa M.P. Landini via Massarenti, 9
f.f. Dott.ssa R. Mancini via Massarenti, 9
Prof. M. Cavo
TEL.
40141 Bologna
40138 Bologna
43126 Parma
40138 Bologna
47924 Rimini
47838 Riccione
40138 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
FAX
0544/285287 - 285918
0523/303025
051/2144450
051/2144409-4457
051/2143799
051/471057
051/6363290
0521/702038 - 703390
051/2144331-4779
0541/705384
0541/608510 - 16
E-MAIL
059/3962497
059/4224899
0545/214171
[email protected]; [email protected]
[email protected]
[email protected]; [email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]; [email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
051/6364451 [email protected]
051/6363477
051/6364037
051/4839735
051/6363299
0521/702413
051/6363527
0541/705532
0541/608606
0522/296631
0544/285647 [email protected]
0523/303029
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0533/723409 [email protected]
0521/703805 - 703060 0521/702327
059/3962562
059/4224934
0545/214163-64
42123 Reggio Emilia 0522/296386
48121 Ravenna
29121 Piacenza
43126 Parma
41126 Modena
41124 Modena
48022 Lugo
44023 Lagosanto (FE) 0533/723404
SERVIZI DI RIFERIMENTO REGIONALE
via Buon Pastore, 5
via Massarenti, 9
SERVIZIO INFORMATICO
Dott.ssa P. Zanelli
Dott. C. Velati
f.f. Dott. G.
Montanari
U.O. Anestesia e Rianimazione
Ospedale Infermi
RIMINI
Dott. M. Nastasi
U.O. Anestesia e Rianimazione
Dott. V. Agnoletti
Ospedale Ceccarini
Servizio di Anestesia e Rianimazione
via del Pozzo, 71
Dott.ssa E.Bertellini via Giardini, 1355 fraz.
Baggiovara
RICCIONE
REGGIO EMILIA Ospedale S. Maria Nuova
U.O. 1° Serv. Anestesia e Rianimazione Dott.ssa M.L.
Caspani
Dott. M. Nolli Dott. via Taverna, 49
ssa M.C. Savi
Servizio di Anestesia e
Neurorianimazione
Nuovo Ospedale S.AgostinoEstense
MODENABaggiovara
U.O. di Anestesia e Rianimazione
I° Servizio di Anestesia, Rianimazione Prof. M. Girardis
e T.I.P.O.
Az. Osp.Univ. Policlinico
v.le Dante, 10
MODENA
Dott. L. Maldini
Servizio di Anestesia e Rianimazione
Ospedale Civile
Indirizzo
via Valle Oppio, 2
LUGO
Responsabile
Dott.E.Righini
U.O. Anestesia e Rianimazione
Ospedale del Delta
Delibere e circolari regionali anno 2014
LAGOSANTO
202
via del Pozzo, 71
via del Pozzo, 71
via Giardini, 1355 fraz.
Baggiovara
U.O. Chirurgia Generale e dei Trapianti Prof. A.D. Pinna
U.O. Clinica Chirurgica e dei Trapianti Prof. M. Sianesi
d’Organo
Prof. C. Buzio
Prof. G. Cappelli
Prof. G. Bianchi
Prof. G. Coppi
Nefrologia e Dialisi
U.O. Nefrologia
Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale
Urologia
Nefrologia e Dialisi
Nefrologia
Nefrologia e Dialisi
Nefrologia e Dialisi
Policlinico S.Orsola
Ospedale Maggiore
Ospedale Maggiore
Az. Osp.Univ. Policlinico
Az. Osp.Univ. Policlinico
Nuovo Osp. S. Agostino-Estense U.O. Chirurgia Vascolare
Nefrologia e Dialisi
Policlinico S. Orsola
Policlinico S.Orsola
Ospedale Malpighi
Ospedale B. Ramazzini
Ospedale Bufalini
Arcispedale S.Anna
Ospedale Morgagni-Pierantoni Servizio Emodialisi
Ospedale Nuovo
Az. Osp.Univ. Policlinico
BOLOGNA
BOLOGNA
PARMA
PARMA
MODENA
MODENA
MODENA
BOLOGNA
BOLOGNA
CARPI
CESENA
FERRARA
FORLI’
IMOLA
MODENA
40138 Bologna
40138 Bologna
Città
via Gramsci, 14
via Gramsci, 14
via Massarenti, 9
41126 Modena
41124 Modena
41124 Modena
43126 Parma
43126 Parma
40138 Bologna
40138 Bologna
Viale Ghirotti, 286
via Aldo Moro, 8
Frazione Cona
via Forlanini, 34
via Montericco, 4
Dott. D. Docci
Dott.ssa A. Storari
Dott. G. Mosconi
Dott.ssa M.
Mandreoli
Prof. G. Cappelli
Nefrologia e Dialisi
Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale
Delibere e circolari regionali anno 2014
via G. Molinari, 2
Dott. D. Bonucchi
via del Pozzo, 71
40138 Bologna
via P. Pelagi 9
f.f. Dott.ssa E.
Mancini
41124 Modena
40026 Imola
47121 Forlì
44124 Ferrara
47521 Cesena
41012 Carpi
40138 Bologna
f.f. Prof. G. La Manna via Massarenti, 9
TRAPIANTO DI RENE - Cattedre e Divisioni di Nefrologia
Prof. G. La Manna
via Massarenti, 9
TRAPIANTO DI RENE - Centri Trapianto
NUMERO VERDE
800118000
Centrale Operativa 118
Coordinamento ER
Ospedale Maggiore
BOLOGNA
via Massarenti, 9
Prof. P. Viale
U.O Malattie Infettive
Policlinico S.Orsola-Malpighi
BOLOGNA
via Massarenti, 9
Prof.ssa A. D’Errico
SSD Diagnostica istopatologica e
molecolare degli organi solidi e del
relativo trapianto
Indirizzo
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Responsabile
BOLOGNA
203
059/4222368
051/6362511
051/340871
0532/236651
0547/645564
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0542/662544
059/4224114 - 4224534 059/4224533
0542/662527
[email protected]
[email protected]
0543/735353 - 735355 0543/735360 [email protected]
0532/236283
0547/352898 - 99
059/659489 - 376 - 488 059/659177
051/2142430-5
051/2144047-4067
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
0521/033185 - [email protected];
702814
[email protected]
059/3961225 - 3961221 059/3961300
059/42244766
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
E-MAIL
0521/992501 - [email protected]; [email protected];
704870
[email protected]
051/340871
051/6363719
051/6421837
051/343500
051/6364403
FAX
059/4224114 - 4224534 059/4224533
0521/702008 - 702017
0521/702180-702006
051/2144047-4067
051/2144762-41854900
051/4132099
051/2143018 - 3353
051/2144521 - 4546
TEL.
Dott. A. Buscaroli
Nefrologia e Dialisi
Nefrologia e Dialisi
Nefrologia e Dialisi
U.O. Chirurgia Generale e dei Trapianti Prof. A.D. Pinna
U.O. Chirurgia Generale e dei Trapianti Dott.ssa M.C.
Morelli
SSD Chirurgia Oncologica EBP e
Chirurgia dei Trapianti di Fegato
U.O Gastroenterologia
Medicina Interna
Semeiotica Medica
Medicina Interna
Gastroenterologia
Medicina I
Medicina II
U.O. Chirurgia Generale e dei Trapianti Prof. A.D. Pinna
Ospedale S.Maria delle Croci
Ospedale S.Maria Nuova
Ospedale Infermi
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
Az. Osp.Univ. Policlinico
Policlinico S.Orsola
Policlinico S.Orsola
Policlinico S. Orsola
Ospedale Malpighi
Az. Osp.Univ. Policlinico
Az. Osp.Univ. Policlinico
Az. Osp.Univ. Policlinico
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
RAVENNA
REGGIO E.
RIMINI
BOLOGNA
BOLOGNA
MODENA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
MODENA
MODENA
MODENA
BOLOGNA
BOLOGNA
Indirizzo
viale Randi, 5
via Taverna, 49
via Gramsci, 14
via Settembrini, 2
Prof. F. Di Benedetto via del Pozzo, 71
via Massarenti, 9
via Massarenti, 9
via del Pozzo, 71
via Albertoni, 15
via Massarenti, 9
via Albertoni, 15
via Massarenti, 9
47924 Rimini
41124 Modena
41124 Modena
41124 Modena
40138 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
41124 Modena
40138 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
Prof. L. Pironi
via Massarenti, 9
40138 Bologna
CENTRO RIFERIMENTO REGIONALE I.I.C.B.
via Massarenti, 9
TEL.
0544/285420-285851285419
0523/302176
0521/702008 - 702017
FAX
0544/285795
0523/302174
051/6363719
0541/705540
051/2143073
051/2144762-41854900
059/4224356
059/4224715 - 2269
059/4225308
051/2142884 - 2260
051/2142931-20
051/2142211
051/2144106-3264
051/6364193
051/6363719
059/4223041
059/4222958
059/4224363
051/6362725
051/6362930
051/6362210
051/6363785
059/4224740 - 4223665 059/4223765
051/6363106-6364900 051/6364184
051/2144762-41854900
0541/705542 - 705544
E-MAIL
[email protected];
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]; erica0villa@
gmail.com
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0521/033185 - [email protected];
702814
[email protected]
42123 Reggio Emilia 0522/296432 - 296404 0522/295066
48121 Ravenna
29121 Piacenza
TRAPIANTO MULTIVISCERALE - Centro Trapianti
Prof. A. Pietrangelo via del Pozzo, 71
Prof.M.Ponz De Leon via del Pozzo, 71
Prof.ssa E.Villa
Prof. L. Bolondi
Prof. M. Bernardi
Prof. M. Zoli
Prof. F. Bazzoli
TRAPIANTO DI FEGATO - Istituti e Divisioni Cliniche
SSD Insufficenza Intestinale Cronica
Benigna
Città
43126 Parma
TRAPIANTO DI FEGATO - Centri Trapianto
f.f. Dott. A. Rigotti
Dott.ssa S. Pasquali v.le Risorgimento, 80
Dott.R. Scarpioni
Ospedale Guglielmo da Saliceto Nefrologia e Dialisi
Responsabile
Prof. C. Buzio
PIACENZA
U.O. Nefrologia
Ospedale Maggiore
Delibere e circolari regionali anno 2014
PARMA
204
via Pupilli, 1
via Aldo Moro, 8
Frazione Cona
via Piero Maroncelli, 40 47014 Meldola (FC)
via del Pozzo, 71
Prof. A.Pession
Dott. M.Abate
Prof. A.Cuneo
Dott. P. Fattori
Prof. F.Narni
Prof. F. Aversa
Cardiologia Pediatrica
Anestesia e Rianimazione
T.I. Trapianto cuore
U.O. Chirurgia Toracica
U.O. di Cardiochirurgia
U.O. Pneumologia e T.I. Respiratoria
Anestesia e Rianimazione
T.I. Trapianto Polmone
Istituto di Ematologia Seràgnoli
Oncologia ed Ematologia Pediatrica
Sezione Chemioterapia
U.O. Ematologia
Ematologia
Divisione Ematologia
U.O. Centro Trapianti Midollo Osseo
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
Policlinico S. Orsola
Policlinico S.Orsola
Policlinico S.Orsola
Istituto Ortopedico Rizzoli
Arcispedale S.Anna
I.R.S.T. Meldola
Az. Osp.Univ. Policlinico
Ospedale Maggiore
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
FERRARA
FORLI’
MODENA
PARMA
Delibere e circolari regionali anno 2014
via Massarenti, 9
Dott. G. Bandini
U.O. Cardiologia
Policlinico S. Orsola
BOLOGNA
40138 Bologna
via Massarenti, 9
via Massarenti, 9
Prof. M. Bonvicini
Dott. G. Frascaroli
40138 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
via Massarenti, 9
Prof. G. Marinelli
40138 Bologna
40137 Bologna
via Massarenti, 9
Dott. G. Frascaroli
40138 Bologna
40138 Bologna
via A.Gramsci, 14
via Massarenti, 9
43126 Parma
41124 Modena
44124 Ferrara
40136 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE
via Massarenti, 9
Dott. S. Nava
TRAPIANTO DI POLMONE - Istituti Clinici
via Massarenti, 8
Prof. F. Stella
TRAPIANTO DI POLMONE - Centro Trapianti
via Massarenti, 9
Prof. C. Rapezzi
TRAPIANTO DI CUORE - Istituti Clinici
via Massarenti, 9
Prof. G. Gargiulo
U.O. Cardiochirurgica Pediatrica
Policlinico S. Orsola
BOLOGNA
40139 Bologna
via Massarenti, 10
Dott. F. Grigioni
40138 Bologna
U.O. Cardiologia
Policlinico S. Orsola
Città
via Massarenti, 9
BOLOGNA
Indirizzo
TRAPIANTO DI CUORE - Centri Trapianto
Responsabile
Prof. G. Marinelli
U.O. di Cardiochirurgia
Policlinico S. Orsola
BOLOGNA
205
0521/702517
059/4225292
0543/739100
0532/236977 - 78
051/6366829 - 199
051/2144443
051/2143799
051/2143678 - 3405
051/2143253
051/2144518
051/2144269 - 4199
051/2143678 - 3405
051/2144527 - 3156
051/2143434 - 3766
051/2143156
051/2144245 - 4526
051/2144518
TEL.
0521/033264
059/4223257
0543/739249
0532/236654
051/6366107
051/346044
051/6364037
051/6364533
051/6364019
051/6364751
051/6364199
051/6364533
051/6363157
051/344859
051/6363157
051/6363766
051/6364751
FAX
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
E-MAIL
Dott. E. Piccinini
U.O. Chirurgia Vascolare
U.O. Chirurgia Vascolare
Ospedale Maggiore
Arcispedale S. Anna
Nuovo Osp. S. Agostino-Estense U.O. Chirurgia Vascolare
Ospedale S.Maria delle Croci
BOLOGNA
FERRARA
MODENA
RAVENNA
via Settembrini, 2
viale Risorgimento, 80
via Randi, 5
Città
TEL.
0544/286213-285752
0523/303731
47924 Rimini
0541/705698
42100 Reggio Emilia 0522/296618 - 295036
48121 Ravenna
29121 Piacenza
Dott.ssa G. Parente
Dott.ssa P. Bonci
Policlinico S.Orsola
Istituto Ortopedico Rizzoli
Ospedale Maggiore
Ospedale Nuovo
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
IMOLA
via Gramsci, 14
v.le Risorgimento, 80
viale Randi, 5
via Giardini, 1355 fraz.
Baggiovara
via Aldo Moro, 8
Frazione Cona
Largo Nigrisoli, 2
via Massarenti, 9
via Massarenti, 9
43126 Parma
U.O. Immunoematologia
e Trasfusionale - S.S. di
Immunogenetica
U.O. Immunoematologia e
Trasfusionale - S.S. Banca dei Tessuti,
Sangue Cord. e Biobanca
via Massarenti, 9
via Massarenti, 9
40138 Bologna
40138 Bologna
via Montericco, 4
via dell’Ospedale, 8
BANCA DELLE CORNEE
Dott. P.M. Fornasari via Pupilli, 1
40026 Imola
40133 Bologna
40136 Bologna
BANCA DEI SEGMENTI OSTEO-TENDINEI
Dott. A. Bontadini
Dott.ssa M. Buzzi
FAX
0544/285991 - 285618
0521/702180
0532/237582
051/6478741
051/6364751
051/391312
0541/705070
0522/296694
0542/662418
051/6478140
051/6366488
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0521/992501
0522/296191
0542/662435
051/6478136
051/6366137
051/6363015
[email protected]
[email protected]
[email protected]; [email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0544/285355 [email protected]
051/6363011 - 2143431 051/6363011
051/6363014
E-MAIL
[email protected]
0544/285330 [email protected]
0523/303733
059/3961225 - 3961221 059/3961300
0532/236550 - 236916
051/6478525-6478742
051/2144518
051/2143288-4268
42123 Reggio Emilia 0522/296092-296542
48121 Ravenna
41126 Modena
44124 Ferrara
40133 Bologna
40138 Bologna
40138 Bologna
BANCA DONATORE, VASI, VALVOLE, SANGUE CORDONALE - REGISTRO DONATORI MIDOLLO OSSEO
Policlinico S.Orsola
BOLOGNA
U.O. Clinica Chirurgica e dei Trapianti Prof. M. Sianesi
d’Organo
Dott. E. Vecchiati
Ospedale Maggiore
U.O. Chirurgia Vascolare
U.O. Chirurgia Vascolare
Dott. F. Mascoli
Dott. L. Sensi
Prof. G. Marinelli
Prof. A. Stella
Dott. M. Mirelli
PARMA
REGGIO EMILIA Ospedale S. Maria Nuova
Prof. G. Coppi
U.O. di Cardiochirurgia
Policlinico S. Orsola
BOLOGNA
Indirizzo
via Taverna, 49
TRAPIANTO DI SEGMENTI VASCOLARI e VALVOLE CARDIACHE - Centri Trapianto
U.O. Chirurgia Vascolare
Policlinico S. Orsola
Dott.ssa M.Imola
BOLOGNA
Divisione di Ematologia
Dott. F.Merli
Ospedale Infermi
Struttura Complessa di Ematologia
RIMINI
REGGIO EMILIA Ospedale S.Maria Nuova
Dott.ssa E.Zuffa
Dipartimento di Onco-Ematologia
Ospedale S.Maria delle Croci
RAVENNA
Responsabile
Dott. D.Vallisa
Ospedale Guglielmo Da Saliceto U.O. di Ematologia e Centro Trapianti
Delibere e circolari regionali anno 2014
PIACENZA
206
Dip. Patologie OrtopedicheTraumatologiche Spec.
Istituto Ortopedico Rizzoli
Centro di Medicina Rigenerativa
“Stefano Ferrari”
Azienda USL di Cesena
IRCCS - IRST Istituto Scientifico Laboratorio di Terapia Cellulare
Romagnolo per lo studio e
Somatica
la cura dei tumori
AIDO Regionale-Provinciale
Ass. Italiana per la Donazione di
Organi, tessuti e cellule
BOLOGNA
MODENA
CESENA
FORLI’
BOLOGNA
Delibere e circolari regionali anno 2014
via Gramsci, 14
c/o Ospedale Maggiore Pad. Rasori
ADISCO Regionale
Ass. Donatrici Italiane Sangue
Cordone Ombelicale
PARMA
41124 Modena
via del Pozzo, 71
c/o Ospedale Policlinico
ADMO Regionale
Ass. Donatori Midollo Osseo
MODENA
40133 Bologna
via Dell’ospedale, 20
AVIS Regionale
Ass. Volontari Italiani Sangue
BOLOGNA
40138 Bologna
via Massarenti, 9
c/o Policlicnico S.Orsola
Banca SCO U.O. Immunoematologia e
Trasfusionale Pad.29
ADISCO Sezione Territoriale
Ass. Donatrici Italiane Sangue
Cordone Ombelicale
BOLOGNA
43100 Parma
40138 Bologna
via P. Pelagi, 9
Policlinico S.Orsola-Malpighi Area
Malpighi c/o Nefrologia Pad.1
ANED
Comitato Emilia-Romagna
Ass. Nazionale Emodializzati
BOLOGNA
40138 Bologna
40138 Bologna
via Massarenti, 9
via Massarenti, 9
40129 Bologna
via Tiarini, 21/2°
Policlinico S.Orsola
c/o Cardiologia pad.14
ATCOM
Ass. Trapiantati di Cuore
Orsola-Malpighi
BOLOGNA
47014 Meldola (FC)
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
Dott.ssa A. Riccobon via P. Maroncelli, 40/42
47522 Pieve Sestina
di Cesena (FC)
41125 Modena
40136 Bologna
47522 Pieve Sestina
di Cesena (FC)
Città
40138 Bologna
ANTR
Policlinico S.Orsola
Ass. Nazionale Trapiantati Rene c/o Nefrologia e Dialisi Pad. 15
BOLOGNA
via G. Gottardi, 100
Prof. M. De Luca
Dott.ssa E. Bondioli Piazzale della
Liberazione, 60
via Pupilli, 1
CELL FACTORIES
Piazzale della
Liberazione, 60
BANCA DELLA CUTE
Indirizzo
Dott.ssa A. Bassi
Dott. D.Melandri
Responsabile
via Massarenti, 9
ANTFFGG
Ass. Naz. Trapiantati Fegato
G.Gozzetti ONLUS
BOLOGNA
Policlinico S.Orsola - Pad. 25
Centro Servizi di Area Vasta Pieve
Sestina
Centro Servizi di Area Vasta Pieve
Sestina
Azienda USL di Cesena
Ospedale Bufalini
Centro Grandi Ustionati
CESENA
207
340/4962260
059/4224413
051/388280
051/6363011
051/2142432
366/2404258
051/2143432
338/6363954
051/2143934
051/358470
0543/739231
0547/394327
059/2058070
051/6366018
0547/352919
TEL.
0521/704709
059/4224415
051/4141155
051/6363011
051/6362511
051/6363432
051/392015
051/375264
0543/739221
0547/394801
059/2058115
051/6366137
0547/394327
FAX
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
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E-MAIL
208
Delibere e circolari regionali anno 2014
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Anno 2014 - Salute Emilia-Romagna