PROVINCIA DI FIRENZE
CORPO POLIZIA PROVINCIALE
NUCLEO POLIZIA GIUDIZIARIA
U.O. Antiveleni e Coord. Vigilanza Volontaria
Relazione annuale avvelenamento e maltrattamento di animali selvatici e
domestici anno 2007 nella Provincia di Firenze
Introduzione
E’ significativo l’impegno intrapreso dell’Amministrazione Provinciale di Firenze nel continuare
con estrema assiduità a contrastare il fenomeno doloso dell’avvelenamento degli animali nonché
nel propagare le iniziative atte all’informazione dei cittadini per prevenire questi eventi criminosi.
La Regione Toscana, in accordo con i Servizi Veterinari della A.S.L. 10 di Firenze e con la
Provincia di Firenze, ha organizzato una serie di incontri formativi nei vari comuni della Provincia
al fine di informare i cittadini sul fenomeno presente sul loro territorio, distribuendo opuscoli sulla
prevenzione e sulle norme comportamentali nel caso di eventi a danno di animali.
La formazione professionale
La formazione del personale, grazie al contributo della Regione Toscana e della Provincia di
Firenze, è stata incrementata coinvolgendo le Polizie Municipali presenti sul territorio, istruendo gli
operatori del settore con corsi di formazione finalizzati al riconoscimento delle varie tipologie di
esche avvelenate, ai primi atti di accertamento, nonché al monitoraggio delle aree teatro di
uccisione di animali.
Poiché l’esperienza maturata dalla Provincia di Firenze che ha prodotto risultati, sia a livello
investigativo che tecnico-scientifico di indiscutibile interesse nazionale, siamo stati contattati
dall’Amministrazione Provinciale di Roma e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle
Regioni Lazio e Toscana, per la docenza di corsi di formazione professionale, unitamente al
Responsabile del Dipartimento Igiene Pubblica Veterinaria della ASL 10 di Firenze e al Ricercatore
dell’Istituto Zooprofilattico della Toscana e del Lazio, per operatori di Polizia Provinciale e
Municipale, Guardia Parco, Guardie Volontarie delle Associazioni Venatorie e Ambientaliste i
tecnici, medici veterinari e operatori delle Forze dell’Ordine della Provincia di Roma come il Corpo
Forestale dello Stato, i Carabinieri del NOE.
La formazione è continuata con specifiche tematiche anche per il personale della Vigilanza
Volontaria antiveleni afferente al Nucleo di P.G. della Polizia Provinciale di Firenze, con la loro
riqualificazione nel settore ambientale, ottenendo con appositi esami l’attribuzione di Guardia
Ambientale Volontaria – G.A.V. –
Nel corrente anno si è verificato un importante aumento della percezione del problema; molto è
stato fatto, per questo preme ringraziare i miei collaboratori del Nucleo di P.G. per la minuziosa
attenzione prestata nelle delicate fasi d’indagine, nonchè i coadiutori del Gruppo Antiveleni del
VIA DEL MEZZETTA N. 21 - 50135 FIRENZE - 055/2760.901 - FAX 055/2760.903
Sito internet: www.provincia.firenze.it/polprov
E-MAIL
[email protected]
CODICE FISCALE 80016450480 - PARTITA IVA 01709770489
Coordinamento Provinciale Vigilanza Volontaria delle Associazioni
LIBERA CACCIA – UNIONE
NAZIONALE ENALCACCIA – FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA – W.W.F. - ENTE PRODUTTORI
SELVAGGINA - Nucleo Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze, per l’attiva
collaborazione, nonché i Comandi Stazione dei Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia
Municipale dei vari comuni della Provincia, che hanno proceduto di comune accordo con questo Comando
nello svolgere gli accertamenti sul fenomeno dei bocconi avvelenati.
La realtà del fenomeno nell’anno 2007
Si riscontra una notevole diminuzione del fenomeno dei bocconi avvelenati, dovuta sia all’attività preventiva
consistente nella effettiva presenza sul territorio del personale di Vigilanza Volontario, che all’attività
repressiva svolta dal personale di P.G. del Corpo di Polizia Provinciale.
Molti interventi effettuati dai volontari della vigilanza, coordinati dal personale di Polizia Provinciale, sono
consisiti nel controllo e nel monitoraggio del territorio, in particolare tramite l’organizzazione di servizi
diurni e notturni nelle zone interessate al fenomeno.
I risultati dell’attività preventiva e repressiva sono stati notevoli: il numero delle segnalazioni ricevute, che
complessivamente nell’anno 2006 era di circa 250, nel 2007 è sceso a 180 e di queste segnalazioni più del
15% si è rivelato estraneo al fenomeno degli avvelenamenti.
ALLE AUTORITA’ TECNICHE ISTITUZIONALI
Un doveroso ringraziamento al personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per Lazio e la
Toscana per la particolare competenza negli accertamenti svolti, per il sollecito invio dei risultati degli
accertamenti e per le precise relazioni svolte in qualità di consulenti tecnici del Pubblico Ministero e della
Polizia Giudiziaria.
ALLE AUTORITA’ POLITICHE
Come accennato in premessa, l’Amministrazione Provinciale di Firenze, ha impegnato risorse umane e
finanziarie finalizzate sia al contrasto del fenomeno degli avvelenamenti nel territorio di competenza, che
alla formazione del personale con tecniche scientifiche investigative.
La gestione territoriale
Le Amministrazioni Comunali interessate agli eventi, per carenza di tempestive indicazioni da parte dei
medici veterinari al comune di competenza, spesso non riescono a circoscrivere il fenomeno delittuoso e ad
informare tempestivamente i cittadini delle circostanze verificatesi nel loro territorio.
L’attuale normativa, in particolare l’art. 5 della LRT n. 39/01, non è sufficiente per permettere un adeguato
intervento di bonifica delle aree colpite dal fenomeno delle esche avvelenate, in quanto le modalità di
applicazione della normativa ritardano moltissimo le attività stesse di bonifica; a tale problema si associa la
difficoltà di operare su svariate tipologie di territorio quali aree boschive, agricole, parchi e giardini pubblici,
sponde fluviali ecc. con notevole difficoltà nel rinvenire le eventuali esche.
L’importanza di una corretta attività di controllo e monitoraggio del territorio è sicuramente finalizzata ad
avvisare tempestivamente la popolazione dei fatti avvenuti, predisponendo nelle aree colpite da esche
avvelenate, un’adeguata tabellazione con cartelli di avviso del pericolo, in modo di prevenire ulteriori eventi
dolosi,
L’effetto delle segnalazioni mediante cartellazione delle aree oggetto degli eventi criminosi sono stati già
sperimentate con risultati soddisfacenti in altre province.
PAG2.
ATTIVITA’ DEL NUCLEO DI POLIZIA GIUDIZIARIA DELLA PROVINCIA DI
FIRENZE NELL’ANNO ANNO 2007
Questo Nucleo di P.G., oltre alla normale attività d’indagine svolta sull’intero territorio
provinciale si è occupato anche del ritiro dei reperti presso gli ambulatori veterinari e della
loro consegna all’Istituto Zooprofilattico della Toscana e Lazio per i dovuti accertamenti.
SEGNALAZIONI PERVENUTE NELL’ANNO 2007 E RIFERIMENTI AGLI ANNI PRECEDENTI
ANNO
SEGNALAZIONI
INDAGATI
2004
2005
2006
n° 207
n° 251
n° 221
n° 15
n° 15
n° 11
2007
n° 152 + 28
archiviate
n° 10
PERSONALE IMPEGNATO
Ufficiale addetto al Nucleo -
N° 1
Agenti addetti al Nucleo
N°
-
2
Ufficiali e Agenti del Corpo, in supporto per particolari operazioni di perquisizione
Agenti Volontari del Gruppo Operativo Antiveleni -
n° 9
Agenti dell’Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze – Nucleo Guardie Zoofile.
TOTALE DEGLI ANIMALI CHE HANNO ASSUNTO ESCHE AVVELENATE
ANIMALI
COMPARAZIONE CON
L’ ANNO 2006
Nr. animali avvelenati
ANNO 2007
CANI
GATTI
VOLPI
AQUILA
TASSO
FALCO
ALLOCCO
CINGHIALE
PICCIONI
LUPO
LEPRE
CAPRIOLO
MAIALI
POLLI
126
40
15
01
01
02
01
01
90
01
---------06
10
n° 111
n° 38
n° 04
------n° 01
------------------n° 12
n° 03
n° 150
n° 01
-----------------
Totale
N° 294
N° 320
PAG3.
ANIMALI - UCCISI - DA ESCHE AVVELENATE 2007
CANI
GATTI
VOLPI
LUPI
CAPRIOLO
LEPRI
TASSO
PICCIONI
N°
N°
N°
N°
N°
N°
N°
N°
n°
TOTALE
62
32
04
03
01
150
01
12
262
ANIMALI - UCCISI - DA MALTRATTAMENTO 2007
CANI
GATTI
TASSO
CINGHIALE
ISTRICI
TOTALE
N°
N°
N°
N°
N°
N° 18
05
09
01
01
02
ATTIVITA’ D’INDAGINE di altri CORPI pervenute a questo NUCLEO
COMUNICAZIONI NOTIZIA REATO G.Z. ENPA – n°
C.C. – CFS.
QUERELE E/O DENUNCIA ORALE
n°
RAPPORTI DI SERVIZIO G.Z. - ENPA
n°
RAPPORTI SERVIZIO ALTRI ENTI
n°
SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI URGENTI
n°
21
12
36
11
12
ATTIVITÀ di INDAGINE del NUCLEO di P.G. della POLIZIA PROVINCIALE
Unitamente, per quanto di loro competenza, al personale volontario del G.O.A.
e Guardie Zoofile dell ’ E.N.P.A. FIRENZE
PERSONE INDAGATE
PERQUISIZIONI DOMICILIARI EFFETTUATE
DENUNCIE/QUERELE RICEVUTE
COMUNICAZIONE NOTIZIE DI REATO
ANNOTAZIONI DI P.G.
VERBALI DI SEQUESTRO
ACQUISIZIONE SOMMARIE INFORMAZIONI
SOPRALLUOGHI
RELAZIONI
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
10
10
32
106
16
07
186
159
205
PAG4.
REPERTI ACQUISITI
ATTI ACQUISITI
SANZIONI AMM.VE ELEVATE (LRT. N° 39/01)
REG.CEE 1774/02
SANZIONI AMM.VE ELEVATE (LRT. N° 3 / 94)
RICHIESTA ANALISI TOSSICOLOGICHE
ANALISI TOSS. EFFETTUATE UNIV. PISA
ANALISI TOSS. EFFETTUATE IST. ZOOPROF.
PERIZIE TECNICHE
SCHEDE VETERINARIE RICEVUTE
NOMINA AUSILIARI DI P.G.
VERBALI DI POLIZIA GIUDIZIARIA VARI
ESCHE RECUPERATE
n°
n°
n°
87
42
05
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
15
90
01
131
08
142
08
64
40
SEQUESTRI PENALI effettuati dal NUCLEO di P.G. della POLIZIA
PROVINCIALE NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI
TIPOLOGIE DI VELENI
FUCILI E PISTOLA ( e parti di armi)
CARTUCCE E PALLOTTOLE VARIO CALIBRO
PELLI E TROFEI DI ANIMALI CONCIATE
ANIMALI TASSIDERMIZZATI
TAGLIOLE
LACCI
TRAPPOLE
FAGIANI VIVI
ESCHE AVVELENATE RINVENUTE IN ABITAZ.
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
27
10
5.251
06
67
54
202
25
59
02
TIPOLOGIE DI VELENO ACCERTATO SUGLI ANIMALI VITTIME DI
AVVELENAMENTI - nonché SULLE ESCHE RINVENUTE
STRICNINA
n°
10
METALDEIDE
n°
07
ANTICOAGULANTI
n°
05
FOSFURO DI ZINCO
n°
25
ENDOSULFAN
n°
17
COUMATETRALIL
n°
07
BRODIFACOUM
n°
10
DIFENACOUM
n°
15
CRIMIDINA
n°
07
ALTRI VELENI
n°
11
PAG5.
SEGNALAZIONI DI AVVELENAMENTI PER TERRITORIO COMUNALE
ANNO 2004
BAGNO A RIPOLI
BARBERINO DEL MUGELLO
BARBERINO VAL D’ELSA
BORGO SAN LORENZO
CALENZANO
CAMPI BISENZIO
CAPRAIA E LIMITE
CASTELFIORENTINO
CERTALDO
CERRETO GUIDI
DICOMANO
EMPOLI
FIESOLE
FIGLINE VAL D’ARNO
FIRENZE
FIRENZUOLA
FUCECCHIO
GAMBASSI TERME
GREVE IN CHIANTI
IMPRUNETA
INCISA VAL D’ARNO
LASTRA A SIGNA
LONDA
MARRADI
MONTAIONE
MONTELUPO FIOR. NO
MONTESPERTOLI
PALAZUOLO SUL SENIO
PELAGO
PONTASSIEVE
REGGELLO
RIGNANO SULL’ARNO
RUFINA
SAN CASCIANO V.PESA
SAN GODENZO
SAN PIERO A SIEVE
SCANDICCI
SCARPERIA
SESTO FIORENTINO
SIGNA
TAVARNELLE V. DI PESA
VAGLIA
VICCHIO DI MUGELLO
VINCI
TOTALE
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
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n.
n.
n.
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n.
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n.
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n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n°
ANNO 2005
3
13
-2
4
1
3
6
6
-3
6
10
7
24
3
--1
11
4
4
3
3
3
5
1
9
2
4
16
11
1
7
6
3
--6
-2
2
4
6
4
2
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
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n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
12
8
3
1
9
10
8
9
3
1
5
7
9
2
33
3
----10
3
-7
4
7
4
1
5
5
2
7
8
10
6
7
2
--12
-6
--2
1
5
3
207
n°
246
ANNO 2006
n.
2
5
7
3
6
2
6
5
3
--6
3
16
3
32
2
2
5
9
3
1
11
1
12
--6
10
--1
11
8
3
1
4
3
1
3
2
5
2
.--6
3
5
219
ANNO 2007
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
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n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
8
14
3
1
5
3
0
4
2
1
2
6
2
3
27
3
1
1
6
3
0
4
1
1
6
1
8
1
2
15
8
3
1
4
2
2
8
1
5
3
3
1
3
1
179
PAG6.
Di quanto evidenziato si è proceduto ad effettuare analisi grafica dei fenomeni criminosi
avvenuti nei vari mesi dell’anno, al fine di verificare l’incidenza delle attività illecite
perpetrate ai danni degli animali nel corso dell’anno.
ANALISI DEL FENOMENO CRIMINOSO NEI VARI MESI DELL’ANNO
Note: i grafici sotto indicati, sono riferiti alle segnalazioni effettivamente riscontrate nei casi di
avvelenamento, escludendo quelli archiviati.
Segnalazioni avvelenamenti animali in Provincia di Firenze
Anno 2007
25
Segnalazioni
Urbane
20
Extraurbane
15
10
5
e
Dicem
bre
Nove
mbr
e
Ottob
r
Sette
mbre
Agos
to
Lugli
o
Giugn
o
Magg
io
April
e
Marz
o
Febb
raio
Genn
aio
0
PAG7.
Confronto segnalazioni avvelenamenti animali
45
Anno 2006
40
Anno 2007
35
30
25
20
15
10
Nove
mbre
Dicem
bre
e
Ottob
r
re
Sette
mb
Agos
to
Lugl
io
Giug
no
Magg
io
Apri
le
o
Marz
0
Genn
aio
Febb
raio
5
PAG8.
Segnalazioni avvelenamenti 2007 per Comune
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Bagno a Ripoli
Barberino di Mugello
Barberino Val d'Elsa
Borgo San Lorenzo
Calenzano
Campi Bisenzio
Capraia e Limite
Castelfiorentino
Cerreto Guidi
Certaldo
Dicomano
Empoli
Fiesole
Figline Val d'Arno
Firenze
Firenzuola
Fucecchio
Gambassi Terme
Greve in Chianti
Impruneta
Incisa Val d'Arno
Lastra a Signa
Londa
Marradi
Montaione
Montelupo fiorentino
Montespertoli
Palazzuolo sul Senio
Pelago
Pontassieve
Reggello
Rignano sull'Arno
Rufina
San Casciano Val di
San Godenzo
San Piero a Sieve
Scandicci
Scarperia
Sesto fiorentino
Signa
Tavarnelle Val di Pesa
Vaglia
Vicchio del Mugello
Vinci
PAG9.
- Segna la zioni a vvelena menti a nima li per Comune Confronto tra due a nni
35
30
25
20
15
10
5
0
////////oo0oo////////
Anno 2007
Anno 2006
Bagno a Ripoli
Barberino di Mugello
Barberino Val d'Elsa
Borgo San Lorenzo
Calenzano
Campi Bisenzio
Capraia e Limite
Castelfiorentino
Cerreto Guidi
Certaldo
Dicomano
Empoli
Fiesole
Figline Val d'Arno
Firenze
Firenzuola
Fucecchio
Gambassi Terme
Greve in Chianti
Impruneta
Incisa Val d'Arno
Lastra a Signa
Londa
Marradi
Montaione
Montelupo f.no
Montespertoli
Palazzuolo sul Senio
Pelago
Pontassieve
Reggello
Rignano sull'Arno
Rufina
San Casciano Val di Pesa
San Godenzo
San Piero a Sieve
Scandicci
Scarperia
Sesto f.no
Signa
Tavarnelle Val di Pesa
Vaglia
Vicchio del M.llo
Vinci
10.
PAG
Per concludere
Nel contesto delle operazioni più evidenti di polizia giudiziaria si rende noto
alcune più significative attività effettuate nel corso dell’anno 2007 a seguito
descritte :
TRIBUNALE DI PONTASSIEVE
IL GIUDICE CONDANNA UN AVVELENATORE DI CANI
Si è concluso lunedì 11 febbraio l’Udienza dibattimentale presso il Tribunale di Firenze, Sezione distaccata
di Pontassieve a carico di R. S. con la condanna a due mesi di reclusione e 20 giorni di arresto, ritenuto
responsabile dell’uccisione di un cane meticcio di proprietà di un vicino.
L’indagine iniziata nel luglio del 2005 quando nella prime ore del mattino nel comune di Barberino di
Mugello, la persona offesa dall’atto criminoso, ritrovò il proprio cane in agonia con crisi da evidente
avvelenamento. La corsa verso la più vicina Clinica Veterinaria risultava inutile, l’animale decedeva tra
gravi sofferenze. Il cane venne sottoposto ad autopsia e gli organi furono inviati all’ Università di Pisa
Dipartimento Tossicologia Veterinaria per le analisi tossicologiche.
Le attività di polizia svolte dallo speciale Nucleo di P.G. Antiveleni della Polizia Provinciale, portarono in
evidenza una situazione di conflittualità tra la persona offesa e un vicino di terreno, infatti è emerso nel
processo che già altre volte il R.S. aveva tentato di uccidere i cani mediante lacci di acciaio e per ben due
volte il proprietario era riuscito a salvarli.
Il cerchio fu stretto sulle basi delle informazioni acquisite e dalle evidenti attività di bracconaggio che la
persona aveva perpetrato a danno della fauna selvatica nel comune di Calenzano anche poco tempo prima
del fatto doloso, per la quale fu imposto dal Tribunale di Prato a misure restrittive cautelari.
Il Pubblico Ministero Dr. Massimo Bonfiglio della Procura della Repubblica di Firenze, dispose la
perquisizione domiciliare e locale del R.S. , durante la quale fu rinvenuto 289 munizioni per armi da caccia
di vario calibro che non potevano essere da lui detenute per un provvedimento del Prefetto di Firenze,
inoltre 10 lacci in filo d’acciaio per la cattura di animali (cinghiali, caprioli, cani, gatti, ecc.) materiale non
detenibile, nonché numerose tipologie di veleni, esche ratticide, e reperti per confezionare esche, (colli di
pollo, frattaglie di carne, salsiccia, e grasso di maiale).
I reperti sequestrati furono analizzati presso il Dipartimento di Tossicologia Forense dell’Ospedale di
Careggi, dove le analisi effettuate dal Prof. Francesco Mari, portarono alla prova inconfutabile di un veleno
intriso nel grasso di maiale, la stessa sostanza tossica rinvenuta nelle analisi tossicologiche effettuate sul
cane presso l’Università di Pisa Dipartimento Tossicologia Veterinaria, con i principi attivi del “
Bromadiolone” sostanza ad effetto anticoagulante.
Il Giudice Monocratico del Tribunale di Firenze presso la Sezione distaccata di Pontassieve, ha confermato
la tesi accusatoria del P.M. e ritenuto la responsabilità dei reati contestati e procedeva alla formulazione
della condanna.
11.
PAG
OPERAZIONE VOLPE BIANCA
Le attività di bracconaggio a mezzo di esche avvelenate è la realtà che ancora oggi sussiste nel nostro
territorio, nell’operazione di Polizia Giudiziaria condotta e coordinata dal Procuratore delle Repubblica di
Firenze Dr. Pietro Suchan, la Polizia Provinciale ha svolto minuziose indagini, con l’ausilio dello specifico
Gruppo Antiveleni del Coordinamento Provinciale delle Guardie Venatorie Volontarie.
L’operazione scaturisce dalla morte di un cane da tartufi che aveva ingerito un boccone avvelenato (collo di
pollo) all’interno della Azienda Faunistico Venatoria Coiano nel mese di marzo del 2007. Il proprietario ha
sporto querela contro ignoti per i danni apportati dalla morte del cane. Inoltre si sono susseguiti altri casi di
avvelenamento di animali sempre nella stessa area dell’A.F.V. per le quali sono scaturite le indagini di p.g.
Le attività di monitoraggio, gli appostamenti, i pedinamenti, i controlli incrociati che si sono protratti per
mesi, hanno permesso agli investigatori di acquisire una serie di elementi importanti per procedere ad una
forma coercitiva di acquisizione delle prove.
La Procura della Repubblica ha disposto la perquisizione domiciliare e locale di alcune persone che hanno la
disponibilità di locali, annessi agricoli, e luoghi, posti all’interno della Azienda Faunistico Venatoria “
Coiano” nel comune di Castelfiorentino, al fine di ricercare veleni compatibili con l’avvelenamento degli
animali oggetto di atti criminali.
L’operazione ha impegnato 20 agenti, tra effettivi e ausiliari di P.G. del Gruppo Antibracconaggio del
Coordinamento delle Guardie Venatorie Volontarie.
Nel corso delle numerose perquisizioni effettuate all’interno della A.F.V. e sul territorio circostante, hanno
permesso agli investigatori di sequestrare un’ingente quantità di veleni, presumibilmente compatibili con
quelli usati per l’uccisione di animali domestici, inoltre è stato scoperto un vero arsenale di armi e munizioni
non denunciate.
Le operazioni procedevano oltre, all’interno della zona oggetto delle indagini venivano sequestrati numerosi
“lacci” in filo d’acciaio, trovati tesi sui viottoli di passaggio degli animali selvatici, trappole per la cattura di
animali predatori tese e innescate con mangime, trappole per la cattura di cinghiali tese per la cattura.
Nel complesso l’operazione ha permesso di sequestrare :
4 FUCILI (non denunciati)
1 COLTELLO A SERRAMANICO
2 CARICATORI PER CARABINA 30/06
2.333 MUNIZIONI DI VARIO CALIBRO ( pistola, fucile vari calibri, carabina)
66 lacci, in acciaio abilmente costruiti e alcuni tesi sul luogo, per la cattura di animali;
42 TAGLIOLE A SCATTO, di cui 1 per mammiferi e altre per uccelli
9 TRAPPOLE di cui tre tese, per la cattura di animali selvatici
4 TROFEI DI DAINO (tassidermizzati)
1 TROFEO DI CERVO (tassidermizzato)
55 ESEMPLARI DI FAUNA SELVATICA, RAPACI, UCCELLI, MAMMIFERI, tutti
tassidermizzati, senza autorizzazione per la detenzione .
VELENI
2 INVOLUCRI DI PRODOTTI IN POLVERE DA IDENTIFICARE
VARI PRODOTTI FITOFARMACI IN POLVERE
1 FLACONE DI POLVERE PRESUMIBILMENTE STICNINA
2 CONFEZIONI DI “ ENDOSULFAN”
PRODOTTI FITOSANITARI da analizzare
Le attività di indagine proseguono al fine di verificare tutti gli elementi che possono essere ritenuti utili ai
fini delle indagini.
12.
PAG
OPERAZIONE SELVA NERA
Era diventato un’incubo per i residenti di un paese posto tra le colline di Firenze ed il Mugello, la sparizione
di cani e gatti di proprietà era una consuetudine che si dilungava ormai da un’anno all’interno di una nota
Azienda Faunistico Venatoria dell’area Metropolitana di Firenze.
Gli uomini del Dr. Roberto Galeotti, coordinati dall’Isp. Capo Alessandro Quercioli del Nucleo di P.G.
coadiuvati dal personale del Coordinamento della Vigilanza Venatoria Volontaria, hanno lavorato per circa
un’anno, tra investigazioni, appostamenti, sopralluoghi e pedinamenti.
Nella giornata del 18 aprile, il Procuratore della Repubblica di Firenze che ha diretto le indagini, ha disposto
la perquisizione domiciliare e locale a due presunti responsabili dipendenti della struttura faunistica, un
guardiacaccia e un’amministratore.
Trentadue gli uomini tra effettivi e Guardie del Coordinamento Provinciale della Vigilanza Venatoria
Volontaria, sono stati impegnati per l’intera giornata, ispezionando minuziosamente le aree boscate e le
strutture in disponibilità delle persone indagate .
L’esito delle operazioni ha dato dei risultati incredibili, nessuno pensava a un sterminio di fauna selvatica e
animali domestici di quel genere.
La mattanza era stata effettuata con mezzi vietati ormai da decine di anni, ovvero con l’ausilio di “ lacci in
filo d’acciaio” abilmente predisposti sull’intero territorio dell’area agro-silvo-pastorale dell’Azienda e di
“trappole in ferro” attive per la cattura e innescate con le carcasse degli animali catturati .
Gli uomini del Dr. Galeotti si sono trovati di fronte ad un vero sterminio, carcasse ancora integre, pelli di
selvaggina, ossa, nella maggior parte di caprioli, daini, cinghiali, istrici, tassi, cani e gatti, erano preparati
come cibo attrattivo per tutti i predatori.
Oltre 130 lacci, tutti predisposti sui sentieri di transito degli animali sono stati sequestrati; otto le trappole,
tra fisse e mobili, innescate e pronte alla cattura della selvaggina, sono state rinvenute attive sul territorio,
anche quelle sono finite nelle mani degli investigatori.
E’ stato rinvenuto una carcassa di un cane di grossa taglia racchiuso in un sacco nero e gettato in un borro,
l’animale presumibilmente era rimasto ucciso intrappolato ad un laccio.
L’area estesa e di conformazione prevalentemente boschiva, favoriva i responsabili all’attività di
“trappolaggio” permettendo la cattura di ciò che passava da quei punti d’invito.
Oltre all’ingente quantità di materiale sequestrato nel territorio, altro materiale dello stesso tipo è stato
trovato nella immediata disponibilità degli indagati, praticamente una vera attrezzatura per costruire i mezzi
vietati.
Circa 2.500 munizioni di vario calibro, sono state sequestrate perché detenute senza autorizzazione
dell’Autorità di P.S., armi non denunciate sono state acquisite dagli inquirenti per i dovuti accertamenti.
Tutta la copiosa documentazione è al vaglio del Magistrato che dirige le indagini per la valutazione di
ulteriori ipotesi di reato
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Per quanto sopra si trasmette la presente relazione, unitamente al riassuntivo
delle segnalazioni di avvelenamento animali acquisite da questo Nucleo
nell'anno 2007 e alla cartografia relativa alla mappatura dei fatti di
avvelenamento.
L’Ufficiale Responsabile del Nucleo di P.G.
e del Coord. Provinciale Guardie Venatorie Volontarie
- Gruppo Antibracconaggio Antiveleni Isp. Capo Alessandro Quercioli
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