1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura RESOCONTO INTEGRALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 17 MAGGIO 2006 Presidenza della presidente Lonardo Indi del vicepresidente Ronghi Inizio dei lavori ore 11,05 Approvazione processo verbale della seduta precedente PRESIDENTE: Dichiaro aperta la seduta. Passiamo al primo punto all'ordine del giorno, relativo all’approvazione del processo verbale della seduta precedente. Se non vi sono obiezioni, si dà per letto ed approvato. (Così resta stabilito) Comunicazioni PRESIDENTE: Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno: "comunicazioni del presidente". Congedi PRESIDENTE: Nella seduta odierna risultano in congedo i consiglieri Colasanto, Brancaccio, Gagliano, Sorrentino e Polverino. Assegnazione di proposte di legge PRESIDENTE: Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge: "Legge regionale per il rilancio dell'edilizia scolastica in Campania", reg. gen. n. 150, a firma del consigliere Amato. Assegnata alla IV commissione consiliare per l’esame ed alla II commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) 17 maggio 2006 "Introduzione del bonus laurea per i laureati residenti in Campania", reg. gen. n. 153, a firma del consigliere Conte. Assegnata alla VI commissione consiliare per l’esame ed alla II commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) "Disciplina regionale dell'agriturismo e valorizzazione del territorio rurale", reg. gen. n. 155, a firma del consigliere Scala. Assegnata alla III commissione consiliare per l’esame ed alle commissioni consiliari IV e II per il parere. (Così resta stabilito) "Istituzione e disciplina della dirigenza del servizio sociale professionale presso le aziende sanitarie locali, nelle aziende ospedaliere ed universitarie", reg. gen. n. 156, a firma dei consiglieri Casillo, Giusto e Pianese. Assegnata alla V commissione consiliare per l’esame ed alla I commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) "Modifica della legge regionale 29 dicembre 2005, n. 24 - articolo 30", reg. gen. n. 157, a firma della consigliere Suppa. Assegnata alla I commissione consiliare per l’esame ed alla II commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) "Sicurezza sussidiaria: collaborazione tra enti pubblici ed operatori della vigilanza privata formazione delle guardie particolari giurate", reg. gen. n. 158, a firma del consigliere Polverino. Assegnata alla I commissione consiliare per l’esame ed alla VI commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) "Tutela e valorizzazione della lingua napoletana", reg. gen. n. 159, su proposta del consiglio provinciale di Napoli. Assegnata alla VI commissione consiliare per l’esame ed alla II commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) "Piano regionale delle infrastrutture e della messa in sicurezza del territorio", reg. gen. n. 160, a firma del consigliere Nocera, Cammardella e Rosania. Assegnata alla IV commissione consiliare per l’esame ed alla II commissione consiliare per il parere. (Così resta stabilito) Assegnazione di disegni di legge 2 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura PRESIDENTE: Comunico, inoltre, che sono stati presentati i seguenti disegni di legge: "Conferimento delle funzioni amministrative", reg. gen. n. 161, presentata dall'assessore Abbamonte. Assegnato alla I commissione per l’esame, e alla II, III, IV e VI commissione per il parere; "Legge regionale in materia di gestione, trasformazione e riutilizzo dei rifiuti, reg. gen. n. 162, presentato dall'assessore Nocera. Assegnato alla IV commissione per l’esame, e alla I e II commissione per il parere. Assegnazione di provvedimenti amministrativi PRESIDENTE: Comunico, altresì, che sono pervenuti i seguenti provvedimenti amministrativi: "E.R.S.A.V. Conto consuntivo esercizio finanziario 2005", presentato dall'E.R.S.A.V., reg. gen. n. 144/II. Assegnata alla II commissione consiliare permanente per l’esame ed al Collegio dei Revisori dei conti per il parere. (Così resta stabilito) "Reiscrizione nel bilancio per l'esercizio finanziario 2006 di economie di spesa correlate ad entrate con vincolo di destinazione gia` accertate, ai sensi dell'art. 29, comma 4, della lettera d della L.R. n. 7/2002. Integrazione dello stanziamento di cassa capitoli di spesa deficitari del bilancio per l'esercizio finanziario 2006 mediante prelevamento dal fondo di riserva di cassa capitolo 1012 del bilancio per il medesimo esercizio finanziario 2006, ai sensi dell'art. 29, comma , lettera b) della L.R. 7/2002", presentato dalla giunta regionale, reg. gen. n. 145/II. Trasmessa alla II commissione consiliare permanente per conoscenza. (Così resta stabilito) "Referendum ex art. 132, secondo comma, della Costituzione per il distacco del comune di Savigniano Irpino della Regione Campania e la sua aggregazione alla Regione Puglia", reg. gen. n. 146/II. Nota della Prefettura di Napoli trasmessa alla I commissione consiliare permanente per conoscenza. (Così resta stabilito) "Linee guida per lo sviluppo della tecnologia e l'installazione di impianti eolici sul territorio della Regione Campania" proposta dall'assessore alle attivita` produttive, reg. gen. n. 147/II. Trasmesse 17 maggio 2006 dall’assessore alle attività produttive ed assegnate alla III commissione consiliare permanente per il parere. (Così resta stabilito) "Programma per la promozione dell'associazionismo e della cooperazione nel settore del commercio e per l'assistenza integrativa alle piccole e medie imprese del settore del commercio", presentato dall'assessore alle attività produttive, reg. gen. n. 148/II. Trasmesso dall’assessore alle attività produttive ed assegnato alla III commissione consiliare permanente per il parere. (Così resta stabilito) "Integrazione dello stanziamento di cassa dei capitoli 7606 e 7620 mediante prelevamento dal fondo di riserva di cassa 1012 del bilancio per l'esercizio finanziario 2006, ai sensi dell'art. 29, comma 4 , lettera b), della L.R. 7/2002" , presentata dalla giunta regionale, reg. gen. n. 149/II. Trasmessa alla II commissione consiliare permanente per conoscenza. (Così resta stabilito) "Integrazione dello stanziamento di cassa della Upb 3. 13. 36 al capitolo 5804 e della Upb 3. 12. 113 ai capitoli 5154 e 5158 mediante prelevamento della UPB 7. 28. 135 - fondo di riserva per il spese impreviste - cap. 1010 del bilancio per l'esercizio finanziario 2006, ai sensi dell'art. 28, comma 7, della L.R. 7/2002", presentato dalla giunta regionale, reg. gen. n. 150/II. Trasmessa alla II commissione consiliare permanente per conoscenza. (Così resta stabilito) "Reiscrizione al bilancio di economie di spesa correlate ad entrate con vincolo di destinazione gia` accertate, ai sensi dell'art. 29, comma 4, lettera d, della L.R. 7/2002. Capitoli 2337, 2343, 2347, 2349, 2350, 2351, 2366, 2374", presentato dalla giunta regionale, reg. gen. n. 151/II. Trasmessa alla II commissione consiliare permanente per conoscenza. (Così resta stabilito) "Reiscrizione nel bilancio per l'esercizio finanziario 2006 di economie di spesa correlate ad entrate con vincolo di destinazione gia` accertate, ai sensi dell'Art. 29 comma 4 lettera d, della L.R. n. 7/2002. Integrazione dello stanziamento di cassa capitoli di spesa deficitari del bilancio per l'esercizio finanziario 2006 mediante prelevamento dal fondo di riserva di cassa capitoli 1012 del bilancio per il medesimo esercizio finanziario 2006, ai sensi dell'art. 29, comma 4, lettera b della L.R. 7/2002", presentata dalla giunta regionale, reg. gen. n. 152/II. Trasmessa 3 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura alla II commissione consiliare permanente per conoscenza. (Così resta stabilito) Annuncio di interrogazioni pervenute PRESIDENTE: Comunico che le interrogazioni pervenute al presidente del Consiglio, sono pubblicate in allegato al resoconto della seduta odierna e saranno trasmesse al presidente della giunta ai sensi del comma 3, dell'articolo 75 e del comma 3 del regolamento interno. Comunico, altresì, che le risposte alle interrogazioni e all'interpellanza pervenute al presidente del Consiglio, sono pubblicate in allegato al resoconto della seduta odierna ai sensi del comma 3 dell'articolo 78. Programmazione trimestrale dei lavori PRESIDENTE: Sottopongo all'attenzione dei colleghi consiglieri il documento di programmazione trimestrale dei lavori riferito al periodo maggio/luglio 2006, predisposto sulle basi delle indicazioni dei presidenti dei gruppi consiliari, con le modalita` previste dalle norme regolamentari vigenti. Premesso che il testo è stato distribuito a tutti i consiglieri, ricordo che esso costituisce uno strumento necessario per regolare i nostri lavori, per poter consentire successivamente un controllo sul lavoro svolto. Resta inteso che sarà sempre possibile inserire nel programma altri provvedimenti licenziati dalle commissioni, ai sensi dell'articolo 24, comma 2, del regolamento. Se non vi sono obiezioni si intende approvato. (Così resta stabilito) Messaggio augurale al Presidente della Repubblica PRESIDENTE: Chiedo all’assemblea una particolare attenzione perché vorrei proporre di inviare un messaggio augurale a nome di tutti i gruppi al nuovo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Vorrei anche ricordare, con orgoglio, che il nostro Presidente, giusto pochi mesi fa, è stato festeggiato da 17 maggio 2006 tutti noi proprio in quest'aula dopo la sua nomina a senatore a vita. Spero di poterlo avere presto ancora nostro ospite che, per la nostra assemblea legislativa, sarebbe una grande gioia per un grande uomo. Il Consiglio regionale, assemblea elettiva, è il centro della politica regionale, è la massima espressione della volontà popolare, non a caso il Presidente Napolitano ha voluto rimarcare questo principio nel suo discorso di investitura a Camere riunite e noi consiglieri regionali gli siamo grati anche per questo. Dò lettura del testo del messaggio: "Il Consiglio regionale della Campania, interpretando i sentimenti dei suoi cittadini, invia al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il più fervido augurio di buon lavoro nell'esercizio dell'alto mandato conferitogli dal Parlamento in seduta comune. Ringrazio anche i nostri tre grandi elettori che sono stati inviati da questo Consiglio a Roma. Per tutta la comunità campana è questo un momento di commozione ed orgoglio per un suo figlio giunto ad un così alto seggio, interprete dei sentimenti di unità nazionale nel segno della Costituzione repubblica. Per una singolare vicenda storica, il Presidente della Repubblica ha nella città di Napoli una residenza ufficiale, quando lo desidererà potrà ben dire di essere nella sua città fra la sua gente. Alle espressioni augurali, il consiglio regionale unisce il convinto auspicio che il settennato del Presidente possa coincidere con anni importanti per lo sviluppo del mezzogiorno, per il lavoro e l'occupazione dei giovani e delle donne, per l'affermazione dei diritti di ciascuno e di tutti per una rinnovata convivenza pacifica e civile". E’ iscritto a parlare il vicepresidente Valiante; ne ha facoltà. VALIANTE, vicepresidente giunta regionale: Intervengo soltanto per plaudire all'iniziativa e per associarci alle sue espressioni nei confronti del capo dello Stato che noi auspichiamo possa continuare questo suo rapporto affettivo e non solo, che sicuramente continuerà, con la nostra regione. Sono perfettamente d'accordo con la proposta di invio del messaggio e del suo contenuto al Presidente della Repubblica. (L’Assemblea consente) Interrogazioni ai sensi dell'articolo 75 del regolamento interno 4 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura PRESIDENTE: Passiamo al terzo punto all'ordine del giorno: "Interrogazioni ai sensi dell'articolo 75 del regolamento interno". La prima interrogazione è, reg. gen. n. 125, a firma del consigliere Gagliano che purtroppo è assente giustificato e quindi passiamo alla seconda interrogazione. Interrogazione: "Adeguamento stipendiale categoria dirigenza medica e veterinaria", reg. gen. n. 138, a firma dei consiglieri Ascierto Della Ratta, D'Ercole e Ronghi. PRESIDENTE: All’interrogazione "Adeguamento stipendiale categoria dirigenza medica e veterinaria", reg. gen. n. 138, a firma dei consiglieri Ascierto Della Ratta, D'Ercole e Ronghi, risponde l'assessore Montemarano; ne ha facoltà. MONTEMARANO, assessore: Onorevole presidente, onorevoli consiglieri, in riferimento all'interrogazione in oggetto, si comunica quanto segue: la problematica relativa al rinnovo contrattuale 2002 /2005 della dirigenza medica e non, in particolare al pagamento del primo biennio, e` stata affrontata dall'assessorato gia` nel mese di novembre 2005; nel corso di diversi incontri avuti con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e non medica, l'impegno assunto dall'assessore alla sanità, d'intesa con l'assessore al bilancio, e` stato quello di assicurare l'immediato adeguamento dello stipendio mensile corrente e di garantire alle aziende sanitarie rimesse aggiuntive che potessero consentire il pagamento degli arretrati tra dicembre 2005 e i primi mesi del 2006. Infatti, con la delibera della giunta regionale n. 1856 del 2005 e con i successivi decreti dirigenziali, si e` provveduto ad erogare 902 milioni di euro alle aziende sanitarie per il mese di dicembre 2005, pari a 384 milioni in piu` rispetto alla rimessa ordinaria che è di 518 milioni di euro. Successivamente il settore programmazione ha sollecitato i direttori generali delle aziende a verificare l'avvenuta erogazione degli arretrati dovuti alla dirigenza medica e non medica tenendo conto anche dei maggiori fondi resi disponibili dalla regione. Infatti, con delibera di giunta del marzo 2006 e conseguente decreto dirigenziale, si è provveduto a ripartire alle aziende la somma di 423 milioni di euro in aggiunta alla mensilità ordinaria del marzo 2006. Allo stato attuale, risulta che tutte le aziende hanno 17 maggio 2006 adeguato lo stipendio corrente al nuovo e maggiore importo previsto dall'accordo contrattuale, mentre nei mesi scorsi quasi tutte le aziende hanno interamente corrisposto gli arretrati sia pure diluiti in rate solo a due Asl: il Cotugno completerà il pagamento degli arretrati con il mese di maggio, con il mese in corso, mentre l'azienda ospedaliera Rummo completerà il pagamento a giugno 2006 in base ad uno specifico accordo con le organizzazioni sindacali dell'azienda. Allo stato, l'incremento economico derivante dal rinnovo dell'accordo contrattuale rimane non applicato solo nelle aziende ospedaliere universitarie, policlinico della Federico II e policlinico della II università, che lamentano una difficile situazione finanziaria. Al riguardo, l'assessorato sta istruendo delle proposte di delibere di giunta regionale, per erogare degli acconti in saldo al finanziamento regionale teso dai policlinici per gli esercizi 2004 e 2005 in modo da consentire al più presto il pagamento delle spettanze di cui sopra. In merito alla disponibilità effettiva dei fondi necessari per coprire il costo dei rinnovi contrattuali del comparto e della dirigenza medica e non medica, si ritiene opportuno comunque svolgere alcune precisazioni rispetto a quanto si afferma nelle premesse dell'interrogazione. La conferenza dei presidenti delle regioni ha più volte rappresentato al governo, con documenti ufficiali che rispetto agli stanziamenti operanti per la sanità con legge finanziaria 2004, 2005 e 2006, sussiste una sottostima degli effettivi oneri necessari per la copertura del rinnovo contrattuale nell'ordine di ben 4 miliardi di euro. Inoltre, anche volendo considerare il notevole incremento intervenuto dal 2001 al 2006, si è passati da 71 miliardi a 91 miliardi; è noto che questi stanziamenti per circa 20 miliardi devono ancora essere erogati alle regioni a cominciare dal saldo del finanziamento per l'esercizio 2003. In particolare la regione Campania non ha ancora ottenuto importi per circa 2 miliardi e 52 mila euro, mentre a fronte di una quota del finanziamento 2006 è riconosciuta alla regione Campania, dall'accordo Stato-Regioni del marzo 2006, 7 miliardi di euro. Nel corso del 2006 la regione ha avuto soltanto acconti per una quota inferiore al 10%. Il saldo 2006, pari a 778 milioni, è subordinato all'esito delle verifiche a consuntivo nei prossimi anni dall'avvenimento del patto di stabilità e dal recupero dell'equilibrio tra costi e ricavi del servizio regionale. E’ pertanto evidente che le difficoltà incontrate nell'erogare i dovuti incrementi economici al 5 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura personale, non è in parte solo ascrivibile alla politica con cui sistematicamente a livello nazionale sono state congelate quote irrilevanti degli stanziamenti per la sanità. PRESIDENTE: Per la replica, la parola al consigliere Ronghi; ne ha facoltà. RONGHI: Grazie assessore. Lei ci ha rappresentato ancora una volta una serie di cifre. Intanto l'interrogazione è stata presentata ed è stato un bene perchè evidentemente ha sollecitato lo stesso assessorato a fare presto; in alcuni casi si è avuto, come lei ha detto poco fa, la corresponsione dell'indennità contrattuale. Il problema è relativo a coloro i quali non è stato elargito il contributo necessario per procedere e per adeguarsi. Infatti abbiamo ancora dei ritardi. E’ vero che c'è stato l'accordo sull'ospedale Rummo, ma è altrettanto vero che non si comprende il perchè nel momento in cui viene sottoscritto il contratto e si sa quale è la spesa a cui si va incontro, non si provvede in maniera equa per tutte le Asl, al fine di evitare una sperequazione economica nella stesso settore. Assessore, colgo l'occasione per riprendere la questione delle cifre. Noi cominciamo a trovare grandi difficoltà nel seguire la spesa del settore sanitario. Per fortuna, avendo oggi voi un ministro di riferimento, le sue doglianze emerse in questi mesi all'interno anche di questo consiglio, sia per i fondi stanziati in meno per la sanità -particolarmente nel mezzogiorno- che per i problemi relativi alla conferenza Stato-Regione, cesseranno. Credo che di questi problemi non ne avremo più, quindi arriveranno tra poco tutte le risorse, anche quelle che l'assessore sostiene che meritatamente siano state tagliate. Nel frattempo dovremo cercare di capire effettivamente qual’è la spesa. Precedentemente le ho chiesto di sapere quali sono le Asl che hanno presentato le trimestrali. Abbiamo cercato di capire anche in questi giorni, atteso che i tecnici del ministero della salute (e non la politica del ministero) hanno fornito un dato, cioè l’ennesimo sforamento della spesa sanitaria in Campania. Lei ha detto sui giornali che non è vero, però gradiremmo avere la documentazione per comprendere se effettivamente la famosa delibera del dicembre scorso abbia trovato applicazione e come. Quale è stata “l'economia” per la quale si è arrivato allo scontro con le Asl. Quali sono stati i settori che sono stati sacrificati per recuperare questa economia. Ritengo necessario, anche se è impegnato nella campagna elettorale di suo figlio, che lei trovi un po' di 17 maggio 2006 tempo per una seduta monotematica, per discutere questi temi che sono fondamentali. Infatti, tra poco, con l'insediamento del nuovo governo, finalmente potremo tentare insieme, tutto il consiglio regionale, di dare a lei il giusto supporto politico per rivendicare verso il nuovo governo quei fondi necessari per uscire dal baratro in cui la sanità campana è sprofondata. Spero, presidente, che al più presto si possa avere questa occasione, anche in prospettiva del lavoro che sta facendo il vice presidente Valiante sul nuovo bilancio, per capire se la regione invece del 59% deve destinare il 75 % delle somme per coprire il buco della sanità. Interrogazione: "Registro tumori", reg. gen. n. 140, a firma del consigliere Ronghi. PRESIDENTE: All’interrogazione "Registro tumori", reg. gen. n. 140, a firma del consigliere Ronghi, risponde l'assessore Montemarano; ne ha facoltà. MONTEMARANO, assessore: Presidente, onorevoli consiglieri, in riferimento all’interrogazione consiliare con la quale sono stati formulati specifici quesiti relativamente al funzionamento del registro tumori dell’Asl Napoli 4, comunico quanto segue: già nel 2004 l’assessorato alla sanità ha avuto modo di rispondere a simili interrogazioni relative alla presunta non attendibilità dei dati prodotti dal registro tumori della Regione presso l’Asl Napoli 4, precisando che il non inserimento dei dati relativi agli anni di incidenza 1996/1997 era unicamente dovuto alla brevità del periodo analizzato che non permetteva un’analisi completa circa la stabilità stessa dei dati nel primo periodo di osservazione. A riprova di ciò, sta il fatto che il registro tumori dell’Asl Napoli 4 ha completato un triennio di osservazione disponendo dei dati di incidenza relativi al 1998, gli stessi dati sono stati validati e inseriti in registri e volumi nazionali e internazionali. Attualmente è in corso di stampa una nuova edizione, seguente a quella su precisata, il cancro in Italia, rapporto 2006, incidenza mortalità, le stime, in cui sono riportati i dati del registro tumori nel periodo 1998-2002, inclusi i dati del registro tumori dell’Asl Napoli 4 con i buoni indici di qualità così come certificato dal direttivo nazionale della specifica associazione. I dati del registro tumori sono stati anche inseriti negli studi in corso di pubblicazione, relativi alla sopravvivenza oncologica in Europa. 6 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Al 31 dicembre 2005, il registro dei tumori campano ha prodotto i dati sulla mortalità oncologica dal 1990 al 2004, prevalenza oncologica al 31 dicembre 2002; incidenza oncologica dal 1996 al 2002, sopravvivenza oncologica relativa alla coorte di incidenza 2000 fino al 31 dicembre 2003; analisi dei flussi di ricovero per patologia oncologica. Attualmente lo stesso registro ha in corso una collaborazione con l’istituto malattie infettive Spallanzani di Roma e uno studio di popolazione sulla prevalenza delle infezioni da virus dell’epatite virale C e dell’epatite virale B, nell’area coperta dal registro tumori e in collaborazione con l’osservatorio epidemiologico regionale, l’analisi della distribuzione dell’incidenza e mortalità nei comuni dell’area coperta dal registro, secondo i modelli, per il periodo 1996 /2002. Oltre alla suddetta produzione scientifica, l’intensa attività e l’ottima qualità del lavoro svolto fin dal 1995, dal registro dei tumori, ha portato il direttore scientifico a diventare membro di numerose società scientifiche nazionali e internazionali. A livello regionale, il registro dei tumori partecipa in modo organico ed attivo, con i propri dati e l’esperienza epidemiologica acquisita, all’attività della rete di strutture e dei servizi sanitari di epidemiologia e di prevenzioni. Non risponde al vero l’affermazione che la storia dei registri tumori in Italia è strettamente collegata agli istituti di ricerca a carattere scientifico. Infatti, attualmente, sono operanti e validati dall’associazione italiana registri tumori, 25 registri tumori di popolazione, di cui 21 generali e 4 specializzati, di tutti solo tre sono diretti o collegati a strutture di ricerca a carattere scientifico, tutti gli altri hanno collocazioni territoriali diverse. Ricordiamo che il ministero della salute ha indicato l’associazione italiana registri tumori attraverso apposita convenzione, quale referente nazionale per la validazione dati e l’accreditamento del registro tumori in Italia. Il rapporto tra registro tumori e l’istituto dei tumori di Napoli, istituto a carattere scientifico. Risulta, forse, impropria la dizione, se occorre che l’istituto tumori si riappropri della gestione del registro tumori, in quanto lo stesso istituto non ha mai avuto tale gestione. La convenzione del 1995 istitutiva del registro tumori presso l’Asl Napoli 4, identificava la Asl quale istituzione erogante fondi e, quindi, titolare del registro, delegava la sezione di Napoli della Lega Tumori a gestire operativamente il registro e 17 maggio 2006 identificava l’istituto tumori quale consulente scientifico del registro. La delibera della giunta del 2001, istitutiva del registro per la popolazione della regione, assegnava, attraverso una convenzione stipulata tra la Regione Campania e l’Asl Napoli 4, la gestione del registro alla stessa Asl con l’obbligo di approntare i rendiconti annuali delle attività svolte, finanziando con propri fondi il registro tumori già operativo, e istituiva un comitato tecnico, composto dal direttore del registro stesso, dal responsabile dell’osservatorio epidemiologico regionale, dal direttore sanitario dell’Asl Napoli 4, dal responsabile del servizio di epidemiologia della stessa Asl e dal responsabile del servizio di epidemiologia dell’istituto tumori di Napoli. Compito di tale comitato era e resta quello di programmare e valutare l’attività del registro tumori. Fin’ora, il comitato tecnico ha sempre valutato positivamente l’attività del registro approvando le relazioni annuali relative sia all’attività svolta che alla programmazione per gli anni successivi; dagli atti risulta che mai il rappresentante dell’istituto tumori abbia apportato un proprio contributo specifico né all’attività di tale comitato, né all’attività del registro. Nel settembre 2004 –terzo argomento trattato nell’interrogazione– è stato pubblicato da una rivista internazionale il reportage “il triangolo della morte” che riportava in forma di intervista una conversazione sulla situazione tra una giornalista della redazione e un giovane ricercatore borsista presso il Cnr di Lecce, definendo particolarmente grave, nell’area compresa tra Acerra, Marigliano e Nola, facendo risalire le cause di questa situazione al problema dell’esistenza di discariche abusive nell’area considerata. Nel dicembre 2004, in risposta a suddetto reportage, è stato pubblicato dalla stessa rivista internazionale, nella rubrica “riflessione e reazione” un articolo a firma del dottor Marco Martuzzi, dell’Oms e del dottor Pietro Comba, dell’istituto superiore di sanità e del dottor Fabrizio Bianchi del Consiglio nazionale delle ricerche, del dottor Pizzuti, del nostro osservatorio epidemiologico regionale e il dottor Raffaele Palombino dei servizi di epidemiologia della prevenzione della Asl Napoli 4, in cui si rispondeva all’articolo del citato ricercatore e si affermava che il rapporto tra la giornalista e il ricercatore si focalizzava su una parte specifica della Campania, in cui sono collocati alcuni siti di rifiuti, ma verosimilmente l’area del triangolo descritta non era stata selezionata sulla 7 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura base di adeguati dati epidemiologici e ambientali. L’articolo proseguiva, poi, su un’analisi dei dati di mortalità nella Regione, rilevando un eccesso di mortalità in aree diffuse della provincia di Napoli e Caserta, riferibili solo in parte ad un nesso con la presenza di discariche. Lo stesso gruppo di lavoro ha poi pubblicato nel 2005 un’analisi di mortalità, 1994/2001 per cause oncologiche e un’analisi dei dati relativi alle malformazioni congenite sulle due province di Napoli e Caserta dove maggiori appaiono i problemi di salute della popolazione. L’osservatorio epidemiologico della Regione ha infine pubblicato nel 2005 l’atlante regionale di mortalità analizzando i dati di 20 anni di mortalità confermando sostanzialmente la distribuzione degli studi precedenti. L’attenzione dell’assessorato nei confronti dello stato di salute della popolazione regionale è quindi elevatissima, e proprio quest’attenzione ha orientato le scelte di programmazione sanitaria verso azioni di prevenzione, concretizzatesi con la programmazione regionale in campo di previsione oncologica 2005 /2007. In tale programmazione viene dedicata un’attenzione specifica ai registri tumori per popolazione e per patologia che rappresentano uno strumento di monitoraggio e di valutazione dell’efficacia delle azioni di prevenzione e di qualità delle cure in campo oncologico. Viene così definita una struttura organizzativa regionale che sovrintende alle attività di sorveglianza epidemiologica di sanità pubblica, utili alla programmazione regionale relativa, tra l’altro, alle patologie oncologiche. Tale struttura prevede il coordinamento diretto delle attività di registro da parte dell’assessorato alla sanità attraverso la sua struttura tecnica, l’osservatorio epidemiologico regionale, rafforzando quanto già contenuto nella nostra normativa. In quest’occasione, viene pienamente riconosciuta l’attività dei due registri tumori di popolazione esistenti oggi in Campania, vale a dire quello proprio della Asl Napoli 4 e quello della provincia di Salerno, quest’ultimo finanziato dalla provincia di Salerno. Inoltre è prevista l’attivazione dei registri di patologia oncologia (per il cancro della mammella, della cervice uterina e del colon retto, oggetto di specifici programmi di screening oncologici) da parte dell’osservatorio epidemiologico regionale in stretta collaborazione con l’Arsan, che ne assicurerà, in virtù della propria competenza tecnica valutativa, la responsabilità scientifica. L’Arsan, tra l’altro, gestisce da alcuni anni il registro regionale di 17 maggio 2006 patologia cardiovascolare, in collaborazione con l’istituto superiore di sanità, ed è quindi in possesso della necessaria competenza specifica richiesta. Alla luce di quanto su esposto e a conclusione, preciso: si conferma l’apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dall’attuale gruppo di lavoro dei registri tumori della Regione e la fiducia nelle sue competenze professionali per il prosieguo dell’attività istituzionale prevista. Non si ravvisa la necessità, né l’utilità nell’affidare la gestione del registro tumori della popolazione ed il coordinamento dell’attività epidemiologica e oncologica all’istituto nazionale tumori, che ha altre competenze. Si conferma l’obiettivo di quest’assessorato di lavorare alla realizzazione di un rapporto di collaborazione tra strutture e servizi finalizzato alla creazione di una rete epidemiologica di rilevazione, di sorveglianza, anche in campo oncologico, fermo restando il rispetto per la specificità dei singoli ruoli istituzionali e delle effettive competenze professionali. PRESIDENTE: Per la replica, la parola al consigliere Ascierto Della Ratta; ne ha facoltà. ASCIERTO DELLA RATTA: Non posso complimentarmi con l’assessore, seppure devo prendere atto della sua particolare buona fede ma devo, peraltro, rimandare ad una situazione successiva una dettagliata analisi dove smonterò punto per punto le falsità espresse in questo documento. È chiaro che la buona fede dell’assessore verrà poi testata da un’ulteriore e successiva valutazione quando si troverà di fronte ad una verità esattamente diversa da quella che lui ha, in questo momento, descritto. Devo, però, giusto per il tempo che ho a disposizione, porre alcune riflessioni. Innanzitutto, abbiamo, sotto il profilo legislativo, indicazione da parte della legge che dà agli Irccs, agli istituti di ricerca a carattere scientifico, una prevalenza sotto il profilo della prevenzione medica. È chiaro che non è assolutamente un’interrogazione che tende a svilire il ruolo professionale di medici della Asl Napoli 4 ma tende, certamente a chiarire, che sotto l’aspetto della prevenzione medica i cittadini si sentirebbero più tranquilli se il coordinamento -parliamo del registro tumori- fosse affidato, come avviene a Milano, a Genova, a Latina e per tutta Italia, all’Irccs che in Campania sarebbe l’Istituto Pascale. È chiaro che è qui che la buona fede dell’assessore Montemarano va testata. C’è in atto, da parte soprattutto, del suo assessorato, ma anche dal precedente, perché ci riferiamo già a un secondo tempo che viene dal 2004, 8 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura cioè da parte di questo centro – sinistra, in particolare, la volontà di non tenere in debita considerazione, la professionalità, soprattutto sul campo della prevenzione medica, dell’istituto tumori del Pascale. Non a caso, le fornirò esattamente dati abbastanza preoccupanti, a oggi. Lei ha citato un esempio -ma le farò avere una relazione dettagliata, così come a tutti i colleghi consiglieri, affidandomi anche alla loro responsabilità, non solo sotto il profilo politico- l’atlante di mortalità che riguardava, appunto, il triangolo e la parte geografica citata nella premessa dell’interrogazione. Deve sapere che è stata formulata da un ricercatore del Pascale, caro assessore. Adesso è chiaro che lei, in buona fede, ha letto una relazione stilata da un registro, però farò in modo di farle avere anche dei riscontri che le permetteranno, poi, di verificare con se stesso, di fronte alla propria coscienza, se è il caso che un indirizzo politico possa deviare quello che è un discorso che ci permetterebbe di essere accreditati a livello internazionale come registro dei tumori. Deve sapere che ad oggi non ci sono dati certi, citando lei stesso alcuni dati, ma non ci sono dati certi sulla mortalità, sempre nel triangolo Acerra, Marigliano e Nola. Questo per dirle, caro assessore, che il problema non è l’Asl Napoli 4, ma va individuato sotto il profilo della prevenzione medica e sotto l’aspetto legislativo e da qui mi aspettavo una sua risposta. Ci vorrebbe un’inversione di tendenza che avrebbe dato al Pascale la capacità che ha come istituto di tumori ma, soprattutto, che ha con il proprio bagaglio di professionalità e, soprattutto, specificità, nel settore. È chiaro che la mia non è assolutamente una resa, l’insoddisfazione di fronte a tante falsità, non mi porterà certamente a fare politiche demagogiche, ma le invierò i dati opportuni e, soprattutto, farò in modo che questa registrazione di oggi, questo resoconto, sia pubblicato insieme per, comunque, confrontarlo trasparentemente anche opportunamente a un tavolo di concertazione, perché non ritengo che la sua buona fede possa battere contro un muro che è quello delle falsità che riguardano la prevenzione medica. Di questo posso certamente, con il mio impegno, garantire anche ai miei colleghi consiglieri, il massimo dell’approfondimento, soprattutto con la speranza, e qui stigmatizzo il suo comportamento e quello del suo assessorato, della giunta e del presidente della giunta che dalla data del 22 novembre 2005, ad oggi, precisamente a distanza di 7 mesi circa, il sottoscritto si trovi ad avere un’interrogazione per 17 maggio 2006 nulla esaustiva, insoddisfacente ma che mi pone nella condizione di chiederle, al successivo e sicuramente ulteriore riscontro e approfondita analisi, di accelerare sulla risposta, visto che lei ha potuto sciorinare una relazione che vede un registro dei tumori attivo. Allora le chiedo, quantomeno, anche da un punto di vista politico, dell’assessorato -le prometto già la prossima settimana una nuova interrogazione, molto più dettagliata- una risposta adeguatamente rapida e, soprattutto, se lei desidera anche un confronto che nel merito e tecnicamente ci porti a valutare, sotto altri aspetti, quanto oggi ha espresso. Interrogazione: “Appalto pulizia presidi A.S.L. Napoli 1”, reg. gen. n. 141, a firma del consigliere Ronghi. PRESIDENTE: Passiamo all’interrogazione reg. gen. n. 141: “Appalto pulizia presidi Asl Napoli 1”, a firma del consigliere Ronghi. Risponde l’assessore Montemarano; ne ha facoltà. MONTEMARANO, assessore: In relazione all’interrogazione dell’onorevole Ronghi, relativa all’appalto per il servizio di pulizia e sanificazione delle strutture e presidi della Napoli 1, sulla scorta dei chiarimenti forniti dalla direzione generale della stessa Asl, interpellata sulla questione oggetto dell’interrogazione, preciso quanto segue: con deliberazione dell’ottobre 2005, l’appalto di che trattasi è stato aggiudicato per sei mesi all’Ati, composta dalle società del gruppo Samir, mandataria, cooperativa Fede e Lavoro e Gamba services, mandanti, al seguito di gara e a trattativa privata esperita in presenza della circostanza prevista e disciplinata dalla lettera d, del punto 2 dell’articolo 7 del decreto legislativo 157/95. Nel preambolo della deliberazione del direttore generale della Napoli 1, si legge che per l’urgenza di non compromettere i livelli igienico – sanitari degli ospedali e dei distretti sanitari, nonché per salvaguardare i livelli occupazionali e delle maestranze, si è provveduto ad attivare un procedimento concorsuale, a trattativa privata, di durata semestrale alle medesime condizioni capitolari e economiche del contratto risolto, per un periodo di 6 mesi e nelle more dell’attivazione e della definizione di un nuovo procedimento concorsuale a licitazione privata per l’appalto del servizio; che le tre società come sopra evidenziate facevano parte del 9 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura raggruppamento aggiudicatario della gara revocata e non risultavano destinatarie di alcuna comunicazione interdittiva da parte della prefettura; che la scelta di limitare la partecipazione alle gara alle menzionate società, è stata determinata dalla necessità di provvedere ad una rapida conclusione del procedimento concorsuale, in quanto le medesime sono a conoscenza, per essere state aggiudicatarie delle condizioni di appalto, dei relativi atti, nonché dell’organizzazione dei distretti dei presidi dell’Asl Viceversa, l’estensione alla partecipazione al procedimento di che trattasi, di altra società, avrebbero comportato l’esigenza di affidare un termine adeguato e, comunque, non inferiore a 30 giorni, incompatibile con la situazione evidenziata, per consentire alle medesime di approfondire i contenuti e le condizioni del capitolato tecnico, di effettuare sopralluoghi nelle diverse strutture operative e di formulare un’offerta che tenesse conto delle diverse obbligazioni e degli impegni da assumere. Nella parte dispositiva del medesimo provvedimento, il direttore generale ha specificato di aver invitato le imprese a costituire il deposito cauzionale, riservandosi con successivo provvedimento, di indire gara a licitazione privata da definirsi nel termine di durata dell’affidamento disposto con la presente deliberazione per l’appalto dei servizi di pulizia e sanificazione, per un periodo di anni 5. Vieni, altresì, precisato che la condizione dell’affidamento era a norma dei vigenti accordi collettivi di lavoro e di categoria e il passaggio di cantiere delle maestranze, adempimento quest’ultimo più volte assicurato dalla parte mandataria, gruppo Samir, con diverse note e che la garanzia in ordine alla solidità economica finanziata delle imprese subentranti, è stata assicurata dalla circostanza che le stesse risultavano già aggiudicatarie nel precedente appalto quinquennale. Si chiarisce, infine, che all’articolo 7, comma 2 del decreto 17 marzo, numero 157, disciplina la procedura della licitazione degli appalti pubblici “a trattativa privata senza preliminare pubblicazione del bando di gara”. Sarà cura di quest’assessorato, onorevole Ronghi, vigilare sull’esatta e puntale attività dell’Asl circa il rispetto imprescindibile degli impegni contrattuali. PRESIDENTE: Per la replica, la parola al consigliere Ronghi; ne ha facoltà. 17 maggio 2006 RONGHI: Egregio assessore, mi rendo conto che lei ha portato in aula una risposta confezionata dalla stessa direzione dell’Asl. Due cose fondamentali condivido pienamente, che ad ottobre è stata fatta la rescissione con le società che operavano all’interno dell’Asl Na/1, nel comparto delle pulizie perché con interdittive antimafia. Era giusto, quindi, che, in attesa di una nuova gara, si affidasse ad altra società (in questo caso tre di quelle che facevano parte dell’ iniziale ATI, con la guida della Samir), per consentire all’Asl, entro sei mesi, di procedere a nuova aggiudicazione. Primo aspetto, i sei mesi sono scaduti, non c’è stata aggiudicazione e si sta continuando nella prorogatio e non si conoscono ancora i tempi, di quando finalmente si farà la gara. Questo perché parliamo di un settore ad alto rischio, le imprese di pulizia, gli imprenditori che ne fanno parte, le società, sono tutti ad alto rischio. Non solo ad alto rischio di infiltrazione, questo ce lo dice il prefetto di Napoli, ma anche nel caso di alcune società, di gravi inadempienze contrattuali. Lei lo sa, essendo stato anche manager dell’Asl Na/1, che per le imprese di pulizia è tutto un gioco di scatole e scatolette che poi, alla fine, fanno riferimento ad un unico datore di lavoro anche se si gioca molto con il discorso della cooperazione. Però i sei mesi sono strascorsi, non c’è stata la nuova gara e sono preoccupato che l’Asl Na/1 continui in questo regime di prorogatio, peraltro, riaffidando alla stessa ATI, aggiudicataria a ottobre, di una trattativa privata, ad un’ATI, a cui la stessa Asl, in data 6 aprile, contesta delle inadempienze su i due aspetti fondamentali che avevano consentito all’Asl di affidare a trattativa privata, con urgenza, il pulimento. Si trattava ovviamente di salvaguardare i livelli igienico-sanitari delle nostre strutture ospedaliere e dall’altra parte i livelli occupazionali. Lei sa cosa successe in quel periodo? Si corse anche il rischio, per gravi responsabilità della dirigenza dell’Asl Na/1, che questi lavoratori potessero essere pagati, addirittura, direttamente dall’Asl e aprire un contenzioso notevole perché potevano acquisire, addirittura, il diritto ad essere dipendenti diretti della struttura pubblica. Per fortuna, si è giunti giusto in tempo per evitare questo. Cos’è accaduto oggi? Che il 6 aprile l’Asl Na/1 contesta alla Samir, capofila dell’ATI, di non aver attuato e non aver rispettato quello che era previsto nel capitolato di ottobre, particolarmente per quanto riguarda il passaggio di cantiere dei lavoratori, perché, a quella data, solo il 20% dei lavoratori della precedente ATI e che operavano all’interno delle 10 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura strutture ospedaliere erano stati contrattualizzati dalla capofila Samir. Il restante 80% del personale con chi è inquadrato? L’80% del personale da chi è pagato? Le ho fatto un’altra interrogazione su questi dati, di qualche giorno fa, perché oggi la situazione è di una gravità assoluta, perché non sappiamo e sono preoccupato, tant’è che ho allertato anche il prefetto di Napoli. Bisogna capire l’80% del personale che ancora oggi opera all’interno dell’Asl Na/1 da chi è stato contrattualizzato e se la Samir è venuta meno ad uno dei punti fondamentali che le hanno consentito l’aggiudicazione a trattativa privata, cioè il passaggio di cantiere di tutti i lavoratori degli elenchi trasmessi dall’Asl stessa alla Samir. Se questo non è stato fatto, come può l’Asl Na/1, cosa che ha fatto ieri, dopo aver prima contestato, dire all’ATI di non aver osservato i contenuti del capitolato, tant’è che l’80% del personale non è ancora inquadrato e poi prorogare l’appalto? Si arriva alla scadenza, l’Asl che fa? Pur sapendo questo, concede una proroga a quest’ATI. Cosa c’è sotto? Guardi, assessore, quello che sto dicendo è di una gravità assoluta, che rasenta la denuncia alla Procura della Repubblica perchè c'è una gestione del danaro pubblico poco chiaro. Non so chi sia il responsabile di questa vicenda, però l'assessorato non può non intervenire, e immediatamente. Perchè? Perchè si sta innestando un contenzioso pauroso all'interno dell'Asl Na/1, contenzioso con questo 80% dei lavoratori della Samir che non è stato contrattualizzato e non si sa chi li paghi. Primo aspetto. Secondo, la Samir chiede all'Asl di essere pagata gli arretrati di 18 mesi con lettera ufficiale. Come è possibile se la Samir opera soltanto da ottobre, da novembre per la verità, perchè ad ottobre è stato firmato il contratto, e chiede 18 mesi di pagamenti arretrati perchè faceva parte della vecchia ATI. La Samir può chiedere i crediti vantati dalla vecchia ATI? Nella vecchia ATI non era capofila, ma li chiede perchè li deve distribuire alle vecchie società? Vorrei capire. Siccome parliamo di società interdette per infiltrazioni mafiose, l'Asl Na/1 cosa ha fatto? Le ha riconosciuto questi 18 mesi, ha elargito queste risorse finanziare, non si sa, non riusciamo a saperlo. Nel frattempo una delle tre società della nuova ATI, la cooperativa Fede e Lavoro, annuncia di non poter pagare più i lavoratori perchè l'Asl non le dà i soldi e non paga da tempo immemore. Altra questione. La capofila dovrebbe rivendicare per l'intera ATI: una delle tre società già non sta pagando più i lavoratori, cioè stiamo parlando di una situazione abnorme. Non credo che in Angola ci 17 maggio 2006 siano situazioni analoghe, nonostante lì non esistano i contratti, non esista la difesa del posto di lavoro, non esistano i diritti che hanno gli italiani. Nell'Asl Na/1 sta succedendo tutto questo. So che lei è molto innamorato dell'Asl Na/1, non perchè ne è stato manager, so che in questi mesi, in questi giorni sta curando molto gli operatori dell'Asl NA1. Ebbene, sempre senza distrarsi molto da quell'obiettivo che le dicevo prima, cerchi di intervenire assessore su questa vicenda, si sinceri da subito se oggi è stata firmata la delibera di proroga a questa ATI, perchè se è stata firmata, è stata commessa una gravissima illegittimità. Non si può concedere nessuna proroga alla stessa ATI, quando questa ATI non ha adempiuto a quello che era l'accordo sottoscritto ad ottobre del 2005. Se è stato fatto significa che ci sono delle situazioni molto poco piacevoli. Vorrei sapere, trascorsi i 6 mesi, perchè la gara non è ancora partita? Perchè non c'è stata l'aggiudicazione? Sei mesi, dissero allora all'Asl, erano più che sufficienti per l'aggiudicazione. Non vorrei che di proroga in proroga continuasse un vecchio mercato che a noi non è mai piaciuto e io auspico e spero che neanche a lei piaccia. La prego, assessore, al di là di tutto, la questione è molto seria, mi auspico che lei non aspetti la prossima riunione del Consiglio regionale o aspetti i prossimi interventi ufficiali, ma spero che lei tra mezz’ora chiami l'Asl, convochi i massimi vertici di essa e chieda spiegazioni, questo per evitarmi di ritenerla responsabile di quello che sta accadendo all'Asl Na/1 nel settore delle aziende di pulizia. Interrogazione: "Potenziamento strutture screening Istituto Tumori di Napoli", reg. gen. n. 143, a firma del consigliere Ascierto della Ratta. PRESIDENTE: All’interrogazione "Potenziamento strutture screening Istituto Tumori di Napoli", a firma del consigliere Ascierto Della Ratta; reg. gen. n. 143, risponde l'assessore Montemarano; ne ha facoltà. MONTEMARANO, assessore: In riferimento all'interrogazione consiliare con la quale sono formulati specifici quesiti relativi ai programmi di screening oncologici regionali e al piano regionale di prevenzione per il triennio 2005/2007, si comunica quanto segue: gli screening oncologici sono attivita` di prevenzione, attuate mediante "offerta attiva" di prestazioni sanitarie su predefinite popolazioni "bersaglio"; essi rientrano quindi in azioni di prevenzione collettiva e non individuale. Le strutture competenti e istituzionalmente deputate a cio` sono 11 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura pertanto, unicamente, le aziende sanitarie locali, coordinate dal competente settore dell'assessorato alla sanita`. Cio` ben si integra con quanto correttamente citato in premessa nell'interrogazione "gli Irccs garantiscano le funzione di ricerca epidemiologica preclinica e clinica", non essendo quindi essi stessi istituzionalmente deputati alla gestione di attivita` di sanita` pubblica mediante programmi di screening oncologici. Nel caso specifico, le unità operative aziendali di riferimento sono le unite operative materno infantili e i servizi di epidemiologia e prevenzione, ognuno per le proprie specifiche competenze, cui spetta il compito di organizzare, gestire e valutare a livello locale i programmi organizzativi di screening oncologici. La programmazione e la valutazione spetta invece al livello regionale, in particolare alle istituzioni di riferimento che sono nel caso di specie il settore assistenza sanitaria - servizio materno-infantile e l'osservatorio epidemiologico regionale che risultano nel piano regionale di programmazione gli unici riferimenti istituzionali. La complessita` territoriale della nostra regione e, spesso, la carenza di strutture adeguate, ha dato la possibilita` alle Asl di promuovere opportune convenzioni e/o accordi con strutture di approfondimento diagnostico di II e/o III livello per delegare specifiche competenze, mantenendo, nel contempo, la proprieta` dei dati e la gestione del programma. Tanto premesso, l'elaborazione dei singoli progetti che costituiscono il piano regionale di prevenzione, e` avvenuta seguendo le indicazioni vincolanti pervenute dall'organo istituzionale presso il ministero della sanita` e delle regioni, tenuto conto delle attivita` gia` poste in essere dalla regione nei singoli ambiti specifici. Cio` ha comunque portato a prevedere, oltre le azioni relative alle Asl e agli organi di coordinamento centrale, un ruolo anche delle aziende ospedaliere universitarie, dell'Irccs quali eventuali strutture di II e/o III livello affiancante a quelle delle Asl. L'Istituto tumori di Napoli rappresenta per l'assessorato, logicamente, una delle piu` rilevanti risorse in termini istituzionali, professionali e strutturali. Lo stesso e` il soggetto maggiormente considerato dalle Asl nella stipula delle convenzioni di cui al punto 1 e risulta "naturalmente" scelto dalla popolazione risultata positiva al test per la prosecuzione del proprio percorso diagnostico/terapeutico. L'istituto e` sempre stato ed e` 17 maggio 2006 tutt’ora adeguatamente rappresentato nei comitati tecnici regionali di riferimento ed e` gia` stato destinatario di opportune risorse finanziarie. Esiste una fattiva collaborazione di vari responsabili di strutture compresse, che sono stati identificati quali responsabili e docenti dei corsi di formazione per il personale coinvolto sin qui realizzati. Gli unici screening oncologici accreditati a livello nazionale ed internazionale, per i quali il ministero ha richiesto obbligatoriamente opportune progettualita`, sono quelli relativi ai programmi organizzati per la cervice uterina, la mammella e il colon-retto. Non esistono evidenze scientifiche che richiedono l'adozione di campagne di prevenzione di popolazione per le altre patologiche oncologiche (ugualmente gravi ed oggetto di continuo monitoraggio) citate. In virtu` di quanto sopra esposto, tutte le unita` di diagnosi e cura dell'Irccs coinvolte a qualsiasi titolo nel programma regionale di screening (senologia, ginecologia oncologica ed anatomia patologica) e che sono gia` state, tra l'altro, oggetto di potenziamento ed allocazione di specifiche risorse, costituiranno, ovviamente, una parte integrante del programma regionale di prevenzione e saranno considerate quali destinatari privilegiati nell'ambito del previsto potenziamento di attivita`. L'Irccs Pascale, infine, e` destinatario di uno specifico finanziamento di oltre 18 milioni di euro che rientra in un progetto di realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del piano sanitario 2003 - 2005, individuato dall'accordo StatoRegioni del luglio 2004 ed approvato con delibera di giunta nel luglio 2005. Tale progetto prevede la realizzazione, esplicitamente condivisa anche dalla direzione generale dell'istituto, di un dipartimento di alta tecnologia, nella finalita` di potenziare sul piano delle strutture e dell'organizzazione una funzione che appare allo stato non sufficiente per poter contribuire in maniera significativa alla riduzione dei consistenti fenomeni migratori di cittadini campani affetti da malattie oncologiche, tema questo che appare di prioritaria importanza per la programmazione regionale. PRESIDENTE: Per la replica, la parola al consigliere Ascierto Della Ratta; ne ha facolta`. ASCIERTO DELLA RATTA: Assessore, ritorniamo sull'istituto tumori Pascale, nel senso che anche in questa interrogazione la risposta lei stesso l'ha data quando ha evidenziato l'importanza dell'Irccs del 12 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Pascale ma nel contempo ha evidenziato la collaborazione delle altre unita` nel campo della prevenzione oncologica che stipulano convenzioni con l'istituto tumori del Pascale. Quindi, e` chiaro, sempre nell'ottica politica, quale sia oggi la regia di questo piano regionale di prevenzione oncologica, cioe` quella di dire: abbiamo un grande istituto di tumori che è il Pascale, ma che e` destinato non a coordinare determinate ricerche di prevenzione oncologica su progetti, ma di collaborare opportunamente con convenzioni. Non e` una questione di gestione, nessuno ne fa un discorso di gestione, ma e` anche vero che se la gestione appartiene ad altri istituti che possono solo stipulare convenzioni con il Pascale. Sarebbe opportuno e, nella mia interrogazione e` evidenziato, strategicamente, insistere sotto il profilo della regia regionale sulla prevenzione oncologica sempre sull'istituto tumori del Pascale. E` chiaro che, come prima negli anni addietro con il Fomed, oggi con il registro tumori e con gli investimenti per la prevenzione oncologica, c'e` una strategia, che e` quella di decentrare un'attenzione su altre strutture. Prendo per buona la dichiarazione di un futuro progetto che riguarda un investimento di 18 milioni di euro che riguardera` il Pascale, fermo restando il criterio di andarlo a valutare successivamente. Ma e` fondamentale. Intanto non ho nella sua risposta trovato considerazione, sui bandi che avrebbero poi stabilito gli indirizzi di assegnazione per quanto riguarda i progetti di prevenzione oncologica, ma neanche sotto l'aspetto dei bandi, perche` e` vero che il ministero della salute ha indicato prioritarie le tre linee che oggi la regione ha attuato e riguardano la cervice uterina e le altre due, ma e` anche vero che il piano regionale doveva ed aveva il dovere, soprattutto per quanto riguarda i tumori cutanei, le ho indicate anche nell'interrogazione, sotto l'aspetto anche della prevenzione oncologica polmonare e quant'altro, trovare ulteriori linee di attenzione politica verso queste neoplasie. E` chiaro che una mia considerazione va a questo punto, visto che la regione ha valutato dare continuita` al vecchio percorso, chiedere successivamente all'assessore quale sia la rendicontazione e soprattutto quali siano i risultati dei progetti che precedentemente erano gia` stati affidati alle stesse linee di indirizzo. Se non erro il professore Pedicini e il professore De Placito avevano gia` attuato nel passato questo tipo di screening oncologico, ma non abbiamo al momento ne' rendicontazione, ne', 17 maggio 2006 soprattutto, risultati oncologici. E` chiaro che sara` suo dovere, ma mio dovere è chiedere al riguardo cosa in passato e` stato gia` ottenuto per capire anche quale senso e quale continuita` questo assessorato ha voluto intendere nel rifinanziare adeguatamente senza tenere conto, ripeto quanto gia` detto precedentemente, l'istituto Irccs nell'ambito di altri progetti e soprattutto anche perche` non si puo` escludere che il Pascale i suoi progetti non li abbia presentati all'assessorato se non perche` in assenza di indicazioni nel qual caso ai sensi di legge di bandi che avrebbero poi dato la possibilita` di creare anche nuove valutazioni in funzione sempre, ripeto, di quelle che sono le professionalita`, i dati e la ricerca che l'istituto conduce in Campania. E` chiaro che nell'ambito sempre legislativo, mi riferisco alla legge 288 del 2003, vengano sempre chiariti e precisati i ruoli degli Irccs per la prevenzione oncologica. Quindi quando parliamo di materno infantile, parliamo di prevenzione medica e parliamo, come ad esempio questioni di vaccinazione, non ci riferiamo a questioni che hanno a che vedere con la prevenzione oncologica. Nell'anticiparle una nuova interrogazione, posso soltanto far premura per la progettazione che riguardera` il futuro investimento che lei stesso accennava sui 18 milioni di euro per il Pascale affinche` venga orientata secondo dei criteri di valutazione che abbiano con il Pascale stesso opportuna concertazione. PRESIDENTE: Volevo ricordare che la replica non puo` superare i 5 minuti. Siamo andati ben oltre, cerchiamo nel prosieguo di essere un po' piu` attenti ai tempi. Interrogazione: "Chiusura pronto soccorso ospedale Palasciano di Capua", reg. gen. n. 186, a firma del consigliere Ragosta. PRESIDENTE: All’interrogazione "Chiusura pronto soccorso ospedale Palasciano di Capua", a firma del consigliere Ragosta, reg. gen. n. 186, risponde l'assessore Montemarano; ne ha facoltà. MONTEMARANO, assessore: In merito all'interrogazione del consigliere Ragosta preciso quanto segue: come e` noto nell'area di competenza della Caserta 2 insistono due ospedali il Melorio e il Palasciano che distano meno di 6 chilometri l'uno dall'altro e sono storicamente dotati delle stesse unita` operative complesse quali: pronto soccorso, medicina 13 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura generale, chirurgia generale, ostetricia e ginecologia, nido e pediatria, radiologia, laboratorio analisi, sala operatoria e farmacia. Si registra in questa ospedali un tasso di occupazione inferiore al 75 % -peso medio del Drg di appena 0,77- notevole consumo di risorse umane e materiali al solo scopo di assicurare le attivita` di guardia. La legge regionale n. 2 del '98, il piano ospedaliero regionale, non a caso aveva previsto che i due ospedali siano accorpati per la realizzazione di un Dea di II livello. La razionalizzazione delle attivita` sanitarie dei due presidi e` iniziata nel 2003 con l'unificazione presso il P.O. Melorio dell'Utic e della Tac e la localizzazione, invece, presso il P. O. Palasciano di Capua dell'unità operativa complessa di otorinolaringoiatria che accorpa quella esistente presso il Melorio, con conseguente fusione dell'organico. Successivamente e definitivamente, dal 2005, tutte le attivita` di urgenza, di day surgery e di elezione sono effettuate presso il Melorio, garantendo la consulenza di pronto soccorso presso il Palasciano. Nel settembre 2005, con la partecipazione delle forze sociali, dei sindacati e dei rappresentanti delle istituzioni locali, la direzione strategica ha costituito un tavolo tecnico che si occupasse della realizzazione delle risorse strutturali, umane e materiali. Nel dicembre dello stesso anno, inoltre, a seguito della delibera di giunta regionale n. 1843/05 che, imponendo il contenimento della spesa, ha dato ulteriore impulso al processo di accorpamento, la direzione sanitaria strategica dell'ASL CE 2, continuando nel processo di realizzazione degli organici e delle attivita`, ha determinato l'accorpamento presso il Melorio dei reparti di pediatria - nido, ostetricia e ginecologia, medicina e lo spostamento presso il Palasciano dei reparti di medicina L.D. e oculistica, nonche` il prolungarsi dell'attivita` di otorinolaringoiatria dell'orario 8 /14 all'orario 8 /20. Tali provvedimenti hanno determinato una drastica riduzione delle ore di convenzionamento, una riduzione del ricorso all'utilizzo di personale dirigente medico a tempo determinato, un miglioramento della qualita` del servizio garantito da personale strutturato, un'implementazione delle sinergie gia` esistenti territorio - ospedale. In definitiva, il processo di riorganizzazione avviato nella CE 2, pur nel suo articolato e difficile percorso attuativo, e` coerente con la programmazione 17 maggio 2006 sanitaria regionale e risponde all'esigenza priorità di qualificazione dell'offerta a tutela del diritto costituzionale alla salute. PRESIDENTE: Per la replica, la parola al consigliere Ragosta; ne ha facolta`. RAGOSTA: Pur condividendo l'analisi, la teoria per meglio razionalizzare le nostre strutture, e le nostre risorse sul territorio, noto, che in alcune realta` queste valutazioni non vengono considerate e quindi, abbiamo alcune aree della regione che si trovano in difficoltà e altre privilegiate, non applicando in modo omogeneo l’organizzazione e razionalizzazione di risorse nelle nostre strutture sanitarie. Volevo invitare intanto ad avere una politica omogenea in tutte le realta` delle nostre province, nel razionalizzare bene le nostre risorse e rivedere, almeno per quanto riguarda il servizio di pronto soccorso, se possa rimanere nell'ospedale di Palasciano, perche` questo e` stato oggetto di rivolta nella cittadina che ospita l'ospedale. Mi soddisfa in parte la risposta dell'assessore, mi piacerebbe che queste regole e questa applicazione venga fatta un po' dappertutto. Interrogazione: "Lavori zona R3 comune di Tramonti (SA)", reg. gen. n. 131, a firma dei consiglieri Scala e Rosania. PRESIDENTE: All’interrogazione "Lavori zona R3 comune di Tramonti (SA)", a firma dei consiglieri Scala e Rosania, reg. gen. n. 131, risponde l'assessore Nocera; ne ha facoltà. NOCERA, assessore: In merito all'interrogazione consiliare del consigliere Rosania e del consigliere Scala, per gli aspetti di competenza del mio assessorato, posso dire che in data 15 febbraio 2005, al prot. 398 l'autorita` di bacino regionale destra Sele assumeva ai fini del rilascio del preventivo obbligatorio e non vincolante parere di competenza all'istanza inviata al comune di Tramonti avente ad oggetto la richiesta di riperimetrazione di un'area di destinare a futura edificazione sita alla frazione Polvica (edilizia residenziale pubblica comprensiva delle necessarie opere di urbanizzazione primaria). In tale data l'area di interesse già parzialmente urbanizzata era connotata da dissesti di versanti di livello 3, (pericolosita` potenziale a monte del sito e a rischio di invasione di colata fangosi per i sedimi delle future opere). L'istanza di che trattasi era corredata dalla prevista documentazione quale copia della 14 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura deliberazione comunale tesa ad ottenere la declassificazione delle aree; relazione geologica, relazione geotecnica, studio a supporto della realizzazione geologica, progetto di riassetto territoriale. Su tale istanza nelle sedute del 12 maggio, con direzione di apposito verbale (n. 14 - o.d.g.), il comitato tecnico esprimeva parere favorevole sulla proposta di riperimetrazione, rappresentando che ai fini dell'indizione della apposita conferenza programmatica per la declassificazione da R3 a R2 era necessario acquisire il collaudo delle opere di mitigazione del rischio previsto nella zone a monte del sito di interesse. Un tale parere avrebbero rese le aree interessate dal futuro intervento di edilizia residenziale pubblica candidabile all'urbanizzazione a condizione che si fosse provveduto alla realizzazione delle opere di mitigazione; che tali opere fossero collaudate, che si fosse conclusa positivamente la conferenza programmatica deputata alla riclassificazione da R3 a R2. Solo a procedura conclusa e non prima, quindi, le aree avrebbero riacquistato valenza di fattibilità` per la destinazione d'uso prevista ed assistita alla programmazione regionale del settore (edilizia residenziale pubblica). Per completezza di informazione, si da` atto che in data 7 febbraio e` pervenuta all'autorità di bacino destra Sele da parte del comune di Tramonti, istanza corredata di atti di collaudo per le opere di mitigazione tese ad ottenere l'attivazione delle procedure relative alla riperimetrazione dell'area quale previsto dall'accordo 45 del vigente piano stralcio dell'assetto idrogeologico. PRESIDENTE: Per la replica, la parola al consigliere Rosania; ne ha facolta`. ROSANIA: Intervengo anche a nome del collega Scala con il quale ho firmato questa interrogazione. Ringraziando, innanzitutto, l'assessore per la risposta, per gli elementi di riflessione che ci ha fornito e soprattutto ringraziando anche per l'accortezza di averci fatto avere le risposte scritte anche precedentemente, ho quella dell'assessore Cundari che ci consente di fare una riflessione su questa vicenda. Riteniamo, infatti, comunque indispensabile svolgere alcune considerazioni, innanzitutto notiamo che nulla si dice nella risposta, sia dell'assessore Cundari, sia dell'assessore Nocera rispetto ad altri lavori che sono in corso sempre nel comune di Tramonti e sempre in una zona ad alto rischio idrogeologico che pure sono segnalati all'interno 17 maggio 2006 dell'interrogazione. In particolare si tratta di lavori di sbancamento per la realizzazione di una fognatura che, probabilmente, se fossero lavori destinati alla realizzazione di una rete stradale, sarebbe stata di entita` minore rispetto a quello che si evidenzia anche dal documento che abbiamo allegato all'interrogazione. Per il resto, ci sembra di poter rilevare una notevole movimentazione cartacea da parte degli uffici competenti ma poco o nulla si rileva di spostamento fisico, per non essere più volgare, da parte di tecnici e funzionari per recarsi sui posti per una puntuale verifica di quanto si sta realizzando. Anche perché se il collaudo e le opere di mitigazione è arrivato da poco, è pur vero che pare che queste opere, in realtà, i lavori di urbanizzazione fossero già in corso da tempo, nella frazione, appunto, di Polvica, dove si stanno realizzando i 21 alloggi di cui all’interrogazione. L’augurio, ovviamente, è che tali sopralluoghi anzi si stia costretti a effettuarli come è avvenuto nel 1998, a Sarno o qualche settimana fa a Ischia, per prendere atto di qualche disastro dovuto alla grande fragilità idrogeologica di aree dove si realizzano opere private e, purtroppo, molto spesso, opere pubbliche in una sorta di assurda sfida alla natura. Il territorio della nostra Regione, come gli assessori sicuramente sanno, è oggetto di un’aggressione continua, la Campania è fra le tre regioni d’Italia (le altre sono la Calabria e la Sicilia) nelle quali si concentra l’80% dell’abusivismo edilizio in Italia ma, al tempo stesso, è una delle regioni che presenta la maggiore instabilità idrogeologica, per motivi antichi, che vanno da un’antropizzazione sconsiderata e non programmata del territorio a una mancanza di manutenzione di opere realizzate dai nostri padri per mitigare la pericolosità di zone, naturalmente a rischio. Penso ai regi lagni sui monti che sovrastano Sarno, fino a arrivare a una straordinaria difficoltà al governo del territorio. C’è una mappa del rischio all’interno di questa ci sono delle zone a alto rischio idrogeologico e anche qui, credo, ci sia una grande produzione cartacea costata, forse, anche qualche soldino alla comunità pubblica. Possibile che c’è sempre un motivo per cui queste zone a rischio debbono essere al centro di processi di urbanizzazione. A Sarno c’era la necessità di espansione del paese per cui costruiamo sotto la montagna perdendo la memoria, viva nelle passate generazioni, della sua pericolosità. A Ischia c’era l’abusivismo di necessità, concetto che ritengo esista solo in Italia, per cui qualcuno ha fatto finta di non vedere per decenni, perché la povera gente doveva pur 15 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura costruirsi una casa con i soldi risparmiati in una vita di lavoro. A Tramonti c’è la necessità di togliere i prefabbricati del terremoto del 1980 e dare una casa a chi sta ancora in quelle condizioni. Possibile che queste case dobbiamo costruirle, solo e per forza all’interno di una zona ad alto rischio? L’importante, ci sembra di capire è che le carte siano a posto se poi fra qualche anno ci si troverà a contare qualche morto, è un problema di chi allora ci sarà e che si domanderà, come abbiamo fatto noi per Sarno o per Ischia: “Ma come è stato possibile autorizzare” oppure, ancora: “Come è stato possibile non vedere!”. Riteniamo che quest’impostazione sia, fondamentalmente, sbagliata, per questo invitiamo a che sui posti, sui luoghi dove si vanno a realizzare questi tipi di interventi, in zone che vengono individuate come aree a rischio, a alto rischio, si provveda con sopralluoghi da parte di chi debba dare le autorizzazioni, piuttosto che sul recepimento soltanto della produzione cartacea che non sempre rappresenta, fino in fondo, la realtà di quei luoghi. Comunque ringraziamo l’assessore Nocera e l’assessore Cundari per la risposta e per l’ampiezza della risposta stessa che ci hanno dato. Interrogazione: “Inquinamento fiume Sarno”, reg. gen. n. 199, a firma del consigliere Scala. PRESIDENTE: Passiamo all’interrogazione reg. gen. n. 199, a firma del consigliere Scala “Inquinamento fiume Sarno”, risponde l’assessore Nocera; ne ha facoltà. NOCERA, assessore: In merito all’interrogazione consiliare del consigliere Scala, mi corre l’obbligo, preliminarmente di sottolineare che ogni azione diretta all’accertamento, monitoraggio e repressione della problematica relativa a sversamenti illeciti nei corsi d’acqua del bacino del Sarno resta demandata agli enti istituzionalmente e territorialmente competenti. Tuttavia nell’ottica di assicurare ogni collaborazione utile alla risoluzione di problematiche interessanti il fiume Sarno e i suoi affluenti, rappresento quanto segue: in data 21 febbraio 2006, il servizio protezione civile del comune di Scafati ha trasmesso al commissario delegato per il superamento dell’emergenza socio-economico-ambientale del bacino idrografico del fiume Sarno, generale Jucci, una segnalazione circa la presenza di olio combustibile 17 maggio 2006 di provenienza ignota nel rio sguazzatorio, unitamente a copia della relativa documentazione fotografica. In data 22 febbraio 2006, il commissario delegato ha provveduto a trasmettere alla Procura della Repubblica e al Tribunale di Nocera Inferiore, la comunicazione in parola, precisando di aver, nel contempo, attivato il personale del gruppo tecnico di valutazione e controllo, operando presso questa struttura commissariale per le opportune verifiche in loco. Tuttavia, dal sopralluogo eseguito il giorno stesso dal personale del commissario delegato, unitamente a quello del comune di Scafati, non è stato possibile evincere la fonte dello sversamento. Con comunicazione del giorno dopo, del 27 febbraio 2006, il comando della compagnia dei carabinieri di Nocera Inferiore ha rappresentato, viceversa, di aver individuato, a seguito di accertamenti svolti unitamente al nucleo operativo ecologico di Salerno, in data 22 febbraio e in data 24 febbraio 2006, l’origine dell’illecito a opera di una società operante nel territorio di Sant’Egidio del Monte Albino, Salerno, il cui legale rappresentante è stato deferito alla competente autorità giudiziaria per la violazione dell’articolo 51, comma 1 del decreto legislativo 22 del 1997 e ss.mm.ii. Infine il consorzio di bonifica integrale, bacino del Sarno, dei torrenti vesuviani e dell’Irno, ente deputato, tra l’altro, agli interventi di pulizia e manutenzione degli alvei, nel riscontrare con nota protocollo 2034, in data 1 marzo 2006, a seguito di segnalazione del comune di Scafati, ha comunicato che lo sversamento avviene nel canale Mannara, in via Filettino, nel comune di Pagani, Salerno, attraverso due condotti di scarico della fognatura comunale senza evidenziare alcun provvedimento. Mi corre, in ultimo, aggiungere, per completezza di informazione, che l’articolo 4 dell’OPCM, numero 3348 del 2 aprile 2004, ha previsto la collaborazione del comando carabinieri per la tutela dell’ambiente, finalizzato all’espletamento dell’attività di verifica e controllo nell’esecuzione degli interventi attribuiti al commissario delegato, dall’articolo 5, comma 1 dell’OPCM, n.3270/03 (ossia rimozione e bonifica dei sedimenti inquinati nei corsi d’acqua del bacino), fattispecie del tutto diversa da quella in esame. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Scala; ne ha facoltà. SCALA: Voglio ringraziare l’assessore per la risposta e per l’interessamento anche nei dettagli minimi, circa 16 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura il singolo episodio accaduto. Ma l’interrogazione in oggetto serve soprattutto a focalizzare l’attenzione su quelli che sono gli affluenti del Sarno e su quella che è la questione del fiume Sarno, al di là del grande lavoro che sta facendo il commissario straordinario. Perché uno dei problemi oggettivi, al di là degli scarichi abusivi che, comunque, ci sono, è che il fiume Sarno e gli affluenti siano diventati dei veri e propri sversatoi e, per chi vive alla foce del Sarno, sa che cosa accade durante le notti, lo sversamento dei liquami fecali attraverso autobotti perché costa molto andarli a riciclare nelle discariche autorizzate. Ho presentato quest’interrogazione per porre l’attenzione su quella che deve essere purtroppo, qui a Napoli, in provincia di Napoli, la sorveglianza, il monitoraggio continuo di queste aree. So che questa non è una competenza vera e propria della Regione, dell’assessorato in oggetto, però chiedo all’assessorato e alla giunta di farsi carico, attraverso le autorità competenti, affinché soprattutto gli affluenti e la foce Sarno siano monitorati e controllati per evitare che scempi di questo tipo non abbiano più a verificarsi. PRESIDENTE: Tenuto conto che il consigliere Sorrentino è in congedo, rinviamo l’interrogazione, reg. gen. 219 ad altra seduta. Rimandiamo l’interrogazione reg. gen. n. 223 del consigliere Nicola Marrazzo ad altra seduta. Passiamo all’interrogazione reg. gen. n. 232: “Gestione, manutenzione reti idriche Regione Campania”, a firma del consigliere D’Ercole, che intende avanzare una proposta. D’ERCOLE: Poiché è una questione con profili tecnici, e per evitare il prolungarsi dei tempi di discussione, chiedo che l’assessore mi trasmetta la risposta per iscritto. PRESIDENTE: La ringraziamo. Preghiamo l’assessore Nocera di provvedere in tal senso. Convalida del consigliere regionale, prof. Roberto Racinaro PRESIDENTE: Passiamo alla trattazione del quarto punto all’ordine del giorno: “Convalida del consigliere regionale, prof. Roberto Racinaro”. La giunta delle elezioni, in mancanza di motivi ostativi ha deciso di proporre al Consiglio la convalida del consigliere, professore Roberto Racinaro, subentrato alla dimissionaria consigliere Rosa Suppa. 17 maggio 2006 Pongo in votazione, a scrutinio segreto, la convalida del consigliere Racinaro. Invito i consiglieri segretari alla costituzione del seggio elettorale. Siccome non sono presenti i due segretari, sono invitati al banco della presidenza il consigliere Scala e il consigliere Martusciello. Preliminarmente, preciso che per la convalida, occorre scrivere “si” e per la non convalida bisogna scrivere “no”. Ritengo di proporre all’assemblea la procedura delle votazioni non per chiama ma con seggio aperto fino alle ore 14 di oggi. E’ un modo di procedere per razionalizzare i tempi e consentire la massima partecipazione al voto. Se l’assemblea consente, procediamo alle votazioni. I consiglieri Scala e Martusciello costituiscano il seggio. Interruzioni (richieste di chiarimento). PRESIDENTE: Sottolineo che la procedura che stiamo adottando è, di volta in volta, decisa dall’assemblea. Non si tratta di una forma obbligatoria ma viene rimessa alla valutazione di opportunità del momento. Nel mentre si procede alla votazione a scrutinio segreto, i lavori dell’assemblea proseguono con l’esame e l’approvazione della proposta di legge “Disposizioni in materia di amministrazione e di contabilità del consiglio regionale” – r.g. n. 82. PRESIDENTE: Passiamo alla trattazione del quinto punto all’ordine del giorno: “Disposizioni in materia di amministrazione e di contabilità del consiglio regionale”. Ricordo che con la relazione del consigliere Oliviero nella seduta del 28 febbraio u.s., è iniziata la discussione generale sul testo, e, successivamente, è proseguita nella seduta del 7 marzo. Data la complessità della materia, l’Assemblea ha deciso di trasmettere nuovamente il testo alla seconda commissione, al fine di consentirne un ulteriore approfondimento. Alla commissione è stato anche trasmesso il complesso degli emendamenti e subemendamenti presentati. La proposta di legge, in data 15 maggio u.s. è stata licenziata all’unanimità favorevolmente dalla seconda commissione. Gli emendamenti e i 17 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura subemendamenti presentati al precedente testo e esaminati dalla commissione, debbono intendersi ritirati o, comunque, assorbiti. È iscritto a parlare il consigliere Oliviero; ne ha facoltà. OLIVIERO: Lei ha riassunto l’iter di questo disegno di legge che già era approdato qui, in aula, poi è ritornato in commissione per essere approfondito. PRESIDENTE: Chiedo cortesemente ai consiglieri di osservare un po’ di silenzio affinché si possa procedere con i lavori. Prego, consigliere Oliviero. OLIVIERO: Signor presidente, lei, nella sua introduzione ha fatto un po’ la cronistoria dell’attività su questo disegno di legge, già approdato in aula, già incardinato nella discussione, poi ritornato in commissione per approfondimenti. La seconda commissione, all’unanimità, l’ha licenziato, stralciando dal disegno di legge già approdato in aula l’articolo 2, ritenendo, all’unanimità, che fosse una parte ordinamentale e che quindi poteva essere successivamente discussa in sede di prima commissione, insieme alle altre proposte di legge presentate sul riordino del consiglio regionale e dei suoi servizi. Quindi, la commissione bilancio ha affrontato gli elementi strettamente tecnici della disposizione di legge in materia di contabilità. Nella mia introduzione dell’ultimo consiglio regionale, in cui ho relazionato sui principi essenziali della proposta di legge, voglio solo sottolinearlo che all’articolo 13 c’è un mero errore di trascrizione, per il quale la parola “dirigente” si sostituisce con “dipendenti”. C’è bisogno solo di modificare questa parola di modo che il provvedimento completi una fase di attività normativa del consiglio. Il collegato all’ultima finanziaria regionale aveva trasferito i poteri gestionali all’apparato dirigenziale del consiglio e si rendeva dunque necessario che a questo apparato dirigenziale venissero dettate regole certe al fine di poter gestire le attività consiliari. Signor presidente, questo è un passo importante per il Consiglio: serve a dare delle regole certe, dalle quali, siamo sicuri, trarremo giovamento sia sul piano della trasparenza che sul piano della credibilità dello stesso Consiglio. Grazie. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Ronghi; ne ha facoltà. RONGHI: Con l’approvazione, all’unanimità, in commissione e spero anche in aula, del regolamento contabile, credo che oggi avremo un’altra bella 17 maggio 2006 giornata, perché dopo anni di grandi distrazioni sulla gestione, con questo secondo provvedimento che segue quello di dicembre 2005, finalmente si pongono regole certe, chiare, trasparenti avviando quel processo che già dall’insediamento di questo consiglio è stato oggetto di discussione, condiviso dalle forze politiche sia di maggioranza che di minoranza. È un regolamento che in commissione ha visto già alla sua presentazione, quella trasversalità positiva delle forze politiche, perché è uno strumento invocato dall’intero consiglio regionale che è stato discusso ampiamente, per migliorarlo e rendere un servizio serio e concreto. Abbiamo finalmente creato quello che, purtroppo, la modifica del Titolo V della Costituzione non ha fatto, istituendo anche una serie di controlli, impegnando il Consiglio, attraverso la commissione, ad una vigilanza. E’ giusto che sia così, perché questo ente, come tutti gli enti pubblici gestiscano risorse pubbliche e proprio perché pubbliche, è necessario che se ne abbia il controllo politico e, nel momento in cui, oggi, abbiamo raggiunto anche il grande obiettivo della divisione dei poteri, tra politica e amministrazione, è giusto che la politica verifichi, controlli e vigili su come vengono impegnate le risorse del consiglio regionale. Quindi, i tanti scandali che sono emersi in questi ultimi mesi, siamo certi, dopo la legge di dicembre e con questo provvedimento, sicuramente non accadranno più, non accadranno più perché nessuno potrà sfuggire alle regole. Poiché è ormai, già inesistente il super potere centrale, oggi, finalmente, si innesta il potere, di controllo e di vigilanza del consiglio regionale e, quindi, ecco perché Alleanza nazionale ha dato già il suo consenso fin dall’inizio, dalla presentazione del provvedimento. Così come ha dato il contributo a migliorare il provvedimento stesso, ecco perché si scrive oggi una pagina importante. Spero, colleghi della maggioranza, che così come non troviamo grandi difficoltà a collaborare su provvedimenti, come in questo caso, di interesse generale, nello stesso tempo salvaguardando la politica, quella nobile, così come spero avverrà anche su altri provvedimenti, che guardano sempre agli interessi generali, si possa trovare quest’intesa; un’intesa che non è consociazione, ma è voglia e volontà di partecipare a migliorare le regole e le norme in nome e per conto di quei cittadini che noi rappresentiamo. Ecco perché Alleanza nazionale conferma il suo voto positivo su questo provvedimento. 18 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Caiazzo; ne ha facoltà. CAIAZZO: Anch’io volevo associarmi alle considerazioni che hanno fatto i colleghi Oliviero e adesso Ronghi, dicendo che, a poco più di anno dall’insediamento di questo nuovo Consiglio regionale, andiamo a approvare un provvedimento importante che introduce, all’interno della gestione dell’amministrazione e dell’attività contrattuale del consiglio regionale, delle norme, delle regole chiare, tra l’altro entrate in vigore in tutta Italia e in diverse altre regioni e soprattutto negli enti locali. Regole che prevedono, innanzitutto, la distinzione di competenze tra quelli che sono i localismi di indirizzo politico, in questo caso di legislazione, com’è il consiglio regionale e la funzione di gestione delle risorse assegnate al consiglio e dell’attività contrattuale del consiglio che sono, con questo regolamento, affidate, in via esclusiva ai dirigenti per l’attività esecutiva. È una pagina importante e nuova, soprattutto se consideriamo il fatto che il precedente regolamento di contabilità, qui esistente, era datato 1974. Siamo a 32 anni di distanza e sicuramente, credo che a cominciare dall’impegno del presidente del consiglio regionale e di tutti i gruppi consiliari, a valle dell’approvazione di questo importante provvedimento, sicuramente dobbiamo fare altri passi avanti, perché deve crescere e, qui sono d’accordo con le cose che diceva adesso Ronghi, molto al di là della posizione, del ruolo politico, della differenza che c’è tra la maggioranza e l’opposizione. Credo che sia interesse comune, di tutte le forze politiche presenti in questo consiglio regionale, far crescere notevolmente la capacità legislativa e programmatoria. Mi auguro che nei prossimi giorni, anche sugli organi di stampa, saremo capaci di far parlare di questo consiglio regionale per le cose positive che mettiamo in atto e, in quest’anno sicuramente, già il fatto di essere stati capaci, ovviamente sulla base del rispetto dei tempi da parte della giunta regionale, di approvare il bilancio di previsione a luglio per il 2005 e a dicembre 2005 approvando la legge finanziaria e il bilancio di previsione per il 2006, abbiamo creato tutte le condizioni perché si possano realizzare questi obiettivi. Volevo, augurandomi, al nome del gruppo Ds, che ci sia un voto unanime su questo importante provvedimento e sulla base del quale, dire al Presidente Lonardo che stiamo andando avanti sulla buona strada e per questo rivolgerle un 17 maggio 2006 incoraggiamento insieme al nuovo staff di dirigenti, di tecnici che hanno le responsabilità esecutive, perché così facendo, credo che faremo meglio e pienamente il nostro dovere di legislatori di questa Regione. Grazie. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Anzalone; ne ha facoltà. ANZALONE: Onorevole presidente, Signori consiglieri, desidero dire subito che il mio intervento sarà breve, poiché concordo con la relazione su questo disegno di legge e con gli interventi che sono seguiti. Ciò, però, non mi esime dal rilevare che, su una materia così importante, l’assemblea avrebbe dovuto dare prova di maggiore coinvolgente presenza e partecipazione. Dicendo questo, non intendo giudicare nessuno: forse la scarsa presenza in questa seduta si spiega ipotizzando che i colleghi consiglieri, una volta tanto, hanno voluto seguire il non commendevole quanto costante esempio negativo che ci rassegna la giunta regionale con la sua pervicace e continua assenza. Una positiva eccezione è indubbiamente rappresentata dall’assessore De Luca, tant’è che sento il dovere e il bisogno di ringraziarlo e di dargli atto della sua serietà e del suo senso istituzionale. Ma forse gli altri componenti della giunta regionale sono “in altre faccende affaccendati”. Speriamo che un giorno si possa, poiché fino ad oggi non ci è capitato, vedere che cosa produce quest’affaccendamento per il progresso e lo sviluppo della Campania! Nel merito della legge, desidero fare poche annotazioni. La prima è che essa legge dà opportunamente compimento all’aggiornamento normativo della regione in materia di contabilità e di bilancio, facendo seguito, dopo circa un triennio, alla legge sull’ordinamento contabile della regione che, appena diventato assessore al bilancio nel giugno 2001, misi in cantiere e portai all’approvazione nel giro di poco di un anno. Mi fa piacere constatare - non certo per autoesaltazione, ma in ossequio alla verità che il Consiglio regionale, con questa legge che disciplina la sua organizzazione finanziaria, fa largamente suoi principi e norme del testo di legge da me voluto e realizzato con l’apporto di tecnici qualificati del Formez e del mondo accademico. Inoltre, rivendico alla margherita, prim’ancora che a me stesso, di aver contribuito in maniera decisiva e determinante a emendare il testo che stiamo per approvare di quanto, e purtroppo non si trattava di parva materia, risultava dissonante con l’ispirazione e il disegno innovativo, inteso alla efficienza e alla 19 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura trasparenza, che caratterizza questo disegno di legge nelle sue restanti parti. Infatti, il bilancio del Consiglio, sulla scorta di quello regionale, non solo viene meglio organizzato e reso più funzionale adottando il sistema delle Upb, ma la separazione netta del momento politico-decisionale da quello gestionale-attuativo, con la divisione delle responsabilità tra gli organi di autogoverno del Consiglio e il suo apparato burocratico-dirigenziale, anch’essa in consonanza con la legge di ordinamento contabile della Regione, va in direzione dell’obiettivo di coniugare efficienza e moralità. Ovviamente, non abbiamo prodotto, in questa come in altre occasioni, un opus perfectum, ma nessuna ci vieta di migliorare questa legge una volta che ne avremo scorto gli inconvenienti nella fase attuativa. Mi sarei comunque risparmiato, lo dico con franchezza, questo intervento se si trattava soltanto di esprimere il mio apprezzamento e il mio riconoscimento e con esso, quello dell'intero gruppo della margherita, a cominciare dal suo presidente Sena, a questo disegno di legge, preannunciando ovviamente il voto positivo. In realtà, ho preso la parola soprattutto per esprimere una preoccupazione, da cui mi pare scaturisca una chiaro e non declinabile dovere per questo Consiglio. Essendo cresciuto, nella scorsa legislatura, in modo abnorme per di più ingiustificato il bilancio regionale (siamo nell’ordine di percentuali che si aggirano tra il 250 e il 300 %), è tempo di porre un argine a questo bengodismo nell’utilizzo delle risorse pubbliche da parte del Consiglio, a questa ipertrofica e non responsabile dilatazione della spesa. Do senz’altro atto alla presidente del Consiglio on. Lonardo e al segretario generale dottor De Liso, di aver posto fine a fenomeni degeneri insorti nell’ambito della struttura amministrativa. Ma purtroppo non si può scordare che essi sono sorti, o comunque si sono esasperati, in un clima in cui sembrava che si potesse fare di tutto, stando ormai ad un passo dall’adottare il non commendevole costume della “finanza allegra”. Credo, quindi, che facciamo bene a cambiare il nostro modus operandi. Ma craxianamente parlando, parlando soltanto craxianamente, aggiungo anche che “siamo ancora ai preliminari dei preliminari”. In quest’opera di cambiamento la trasparenza, cui ho fatto riferimento anche poco fa, gioca un ruolo principe e imprescindibile. Non a caso, l’on. Sena, capogruppo della margherita, e il sottoscritto hanno indirizzato a lei, signora presidente del Consiglio, in 17 maggio 2006 data 13 maggio, una lettera con cui il gruppo della margherita le chiede che i decreti dirigenziali e tutti gli atti emessi dal Presidente del Consiglio regionale e dall'ufficio di Presidenza siano da oggi in poi immediatamente resi noti attraverso la trasmissione costante e puntuale ai gruppi consiliari, la pubblicazione sul sito internet regionale e la pubblicazione integrazione sul Burc. Tra l'altro, è questa già una costumanza della giunta regionale, una costumanza che, per la verità, la giunta dovrebbe perfezionare, perché sarebbe davvero un gran bene che la pubblicazione delle delibere dell’esecutivo fosse integrale, tranne particolari di dettaglio non rilevanti. Credo che noi questo lo dobbiamo all'opinione pubblica campana che ci chiede impegno proficuo di lavoro e rigore morale. Credo, anzi, che la trasparenza debba far parte dei frames, ovvero di quel quadro di presupposti condivisi da maggioranza e opposizione, che peraltro nulla ha a che vedere con il malvezzo del consociativismo così diffuso anche da noi. Se ciò avvenisse, on. D’Ercole, on. Martusciello, questa legislatura regionale acquisterebbe credito e prestigio presso la pubblica opinione e ogni gruppo politico e ogni consigliere ne trarrebbe motivo di orgoglio e di legittimo vanto. Abbiamo il compito, onorevoli consiglieri, di tradurre in una molteplicità virtuosa di comportamenti e di atti la svolta morale di cui il Consiglio e, più in genere, la regione ha bisogno. Nel dire questo, mi rivolgo innanzitutto a lei, presidente Lonardo, che rappresenta il vertice di questa istituzione. Questa mattina lei ha assunto la lodevole e da me molto apprezzata iniziativa di inviare un messaggio augurale al Presidente della repubblica, on. Giorgio Napoletano, e di celebrarne giustamente l'alto profilo intellettuale e morale. Ebbene, noi onoriamo il nostro presidente, questo napoletano che è diventato primo cittadino della Repubblica, anche nella misura in cui adottiamo una linea di rigore, di trasparenza, di correttezza e di proficuità nella spesa come nell’assolvimento degli altri compiti che investono la nostra funzione. Una cosa del genere, giacché è utile e necessaria soprattutto in questo momento di crisi, la dobbiamo al popolo sovrano della Campania, che ci ha onorato della sua fiducia eleggendoci a rappresentarlo in questa che è l’istituzione in cui si esprime la sua volontà, ai suoi giovani, alla domanda, al bisogno di lavoro dei 5 mila irpini che hanno perso il lavoro e a tutti gli altri disoccupati e poveri, e sono tanti, che abitano nei nostri paesi e nelle nostre città. 20 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Sono tante le cose che possiamo fare, e da subito. Ne prendo in considerazione una, e non a caso. Limitiamo, una volta per tutte, il numero, davvero stratosferico, dei consulenti.. Finiamola nel Consiglio, nella giunta con il consulentismo, che non è una categoria dello spirito o una corrente filosofica, ma soltanto una prova eclatante di non buon costume politico e morale. Dobbiamo smetterla, abbiamo esagerato. Lo dico con senso non solo critico, ma anche autocritico, pur trattandosi di una pratica dalla quale sono del tutto immune. Non possiamo dare compensi iperbolici per non fare nulla o quasi a un certo ceto parapolitico, mentre migliaia e migliaia di lavoratori lottano per conservare, insieme al posto di lavoro, uno stipendio poche centinaia di euro al mese. Per quel che mi riguarda, proprio sperando e lottando perché ciò accada e rifuggendo dall'opaca indifferenza della vita privata, mi impegno e cerco di dare un contributo positivo nell'agone politico e nella vita pubblica, dove in forma così eminente c’è la possibilità piena del libero esercizio della ragione e dell'autentica moralità. PRESIDENTE: Consigliere Anzalone, vorrei ringraziarla per l'importante contributo, anche per rassicurarla sul rigore, sulla trasparenza e sulla comunicazione che dobbiamo dare all'esterno che, peraltro, già è in via di attivazione ed è quanto mai importante che lei a nome del gruppo della margherita, numericamente molto importante, ci dia questo appoggio, lo sprone a continuare. Nell’assicurarla che noi continueremo in questo senso, sono sicura di interpretare nel solo i sentimenti di tutta l’assemblea, ma anche e sicuramente quelli dei componenti l'ufficio di presidenza. E` iscritto a parlare il consigliere Errico; ne ha facolta`. ERRICO: Mi associo, presidente, a quello che lei ha detto poc’anzi nei confronti del consigliere Anzalone, in quanto anche noi condividiamo come gruppo quello che è stato posto all'attenzione del consiglio regionale, cioe` la necessita` di avere regole certe. Su questo riteniamo, alla luce anche dei recenti provvedimenti adottati, che sia l'operato del segretario generale, dottore De Liso, sia il suo apporto, onorevole presidente, vanno nella direzione che lo stesso consigliere Anzalone ha teste` richiamato. Condividiamo il provvedimento che oggi e` all'ordine del giorno, che riguarda il discorso sulla gestione della contabilita` e le norme generali di amministrazione. Tali norme si basano sui criteri di efficienza, efficacia, trasparenza e economicita`, 17 maggio 2006 stabilendo regole certe per il futuro ed evitando, quindi, di dare la possibilita`, come purtroppo e` avvenuto per il passato, a creare condizioni di particolare vulnerabilità che abbiamo anche letto dai giornali e che chiaramente non hanno dato lustro all’istituzione consiliare. Quindi piena solidarieta` a quello che e` stato fatto, condivisione del percorso e soprattutto l'invito e il sostegno a continuare su questa strada per il futuro con la piena disponibilita` del nostro gruppo a supportare ogni utile iniziativa che vada nel segno di una trasparenza forte, condivisa anche in termini di immagine rispetto all'esterno, perche` attraverso l’approvazione di questo disegno di legge determiniamo il recupero forte di una rappresentazione istituzionale di questo consiglio regionale che ha le carte in regole e soprattutto capacita` per guardare al futuro in termini positivi. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il consigliere Martusciello; ne ha facolta`. MARTUSCIELLO: Soltanto alcune considerazioni. Mi permetto di correggere il consigliere Anzalone su due questioni: gli auguri per l'evento che avrebbe dovuto riguardare non la presidente in quanto tale, ma la regione nello specifico e` gia` avvenuto, visto che la Campania ha tre ministri che la rappresenteranno in questo governo. Quindi, a loro vanno gli auguri di buon lavoro nella consapevolezza e nella speranza che possano svolgere un lavoro adeguato per la valorizzazione di questo territorio. L'altra riflessione, caro Anzalone, il registratore a cui ti sei rivolto come unico soggetto che in qualche maniera ti ascolta, non ti sente. C'e` una grande differenza tra l'ascoltare e il sentire. Noi, invece, ti abbiamo sentito e abbiamo sentito le riflessioni portate dal proponente di questo disegno di legge che oggi viene approvato in aula, il presidente Oliviero a cui va il plauso di Forza italia per aver introdotto il tema del controllo di gestione e di un regolamento di contabilita` di cui si sentiva l'esigenza. Soprattutto va il plauso di Forza italia per la sensibilità` di essere tornato piu` volte in commissione per rimodulare e rivedere il testo. Vorrei citare soltanto alcuni momenti di questo regolamento, cosi` come era stato portato in un primo momento per comprendere che molto spesso anziche` produrre leggi in maniera frettolosa, se abbiamo la capacita`, anziche` di accelerare tentando di far valere rapporti di maggioranza, abbiamo la capacita` di fermarci, probabilmente facendo leggi migliori e non leggi a colpi di maggioranza. 21 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Stavamo dicendo che il presidente e le commissioni di gara in consiglio regionale sono nominate dal consiglio regionale, sentita la conferenza dei capigruppo. Immaginate che il presidente del consiglio regionale avrebbe dovuto nominare i presidenti delle commissioni di gara sentita la conferenza dei capigruppo… straordinario! La lottizzazione certificata e` una legge regionale. Era questo articolato, nel testo che era venuto in aula, abbiamo avuto la consapevolezza che il testo andava migliorato, sgrossato e cambiato, abbiamo approvato un nuovo testo in commissione. Dal testo che arriva oggi in aula, lo dico con grande soddisfazione, anche perche` abbiamo trovato su questa posizione la sensibilita` di tutti i gruppi politici, non c'e` l'articolo 2, non perche` non ne condividevamo completamente il significato, ma perche` riteniamo che questo regolamento si deve occupare della contabilita` del consiglio regionale. In quel testo che era venuto in aula nella precedente seduta, invece, comportava modifiche dell'ordinamento del consiglio regionale, introducendo norme che disciplinano la procedura di nomina, ad esempio, dei dirigenti regionali gia` disciplinata adeguatamente da una legge regionale. Se si vuole modificare quella legge regionale, si faccia un nuovo provvedimento di legge, ma non usiamo contenitori per buttarci dentro, magari, provvedimenti che nulla hanno a che fare con il testo. E` valso per questo regolamento di contabilita`, dove abbiamo stralciato e tolto le norme sull'ordinamento del consiglio regionale, mi auguro che varra` quando andremo da qui a qualche mese ad affrontare la finanziaria regionale che troppo spesso diventa uno zibaldone in cui finisce un po' di tutto. Abbiamo un impegno, lo ricordo al presidente del consiglio nell'organizzazione dei lavori della finanziaria regionale, che tutti i provvedimenti di legge che andiamo a modificare devono essere riportati graficamente in un lavoro che viene collazionato e distribuito ai consiglieri regionali affinche` quest'aula in quella notte in cui approvera` la finanziaria regionale sappia i provvedimenti che va a modificare, le leggi che va a modificare, cercando, anche dal punto di vista legislativo, di dare ordine in questa materia. Forza Italia si e` schierata dal primo momento attraverso le dichiarazioni pubbliche del suo capogruppo, di tutto il gruppo consiliare a favore del regolamento di contabilita`, dell'aumento dei controlli, dell'insenficarsi dei controlli e dell'intreccio dei controlli affinche` non fosse demandato a nessun 17 maggio 2006 potere autonomo la possibilita` di spendere risorse pubbliche senza che ci fosse un'adeguata attivita` di controllo. Questo regolamento, direi, che recepisce analoghe esperienze gia` presenti in altre regioni, non puo` che vedere il voto favorevole del gruppo di Forza italia, gia` espresso in commissione bilancio, soprattutto il voto favorevole a questo testo che viene in aula e per questa regione, ripeto, che il lavoro fatto dai consiglieri di area laico - socialista, Ossorio e Oliviero, sia un lavoro ben fatto e che regala al consiglio regionale sicuramente un adeguato strumento per lavorare meglio. PRESIDENTE: Passiamo alla votazione sui singoli articoli. Articolo 1. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 2. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 3. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 4. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 5. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 6. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva.. PRESIDENTE: Articolo 7. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva.. PRESIDENTE: Articolo 8. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 9. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? 22 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura 17 maggio 2006 Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 10. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 11. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 12. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 13. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 14. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 15. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 16. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 17. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 18. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 19. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 20. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 21. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 22. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 23. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 24. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 25. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 26. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 27. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 28. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 29. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 30. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 31. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 32. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 33. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. 23 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura PRESIDENTE: Articolo 34. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 35. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 36. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 37. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 38. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 39. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 40. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 41. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 42. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 43. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 44. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 45. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 46. 17 maggio 2006 Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 47. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 48. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 49. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 50. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 51. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 52. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 53. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 54. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 55. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 56. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 57. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 58. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? 24 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 59. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 60. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 61. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Articolo 62. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva. PRESIDENTE: Sull’articolo 63, vi e` un emendamento presentato dal presidente Mario Sena, che lo intende illustrare; ne ha facoltà. SENA: Presidente, condivido le cose che sono state dette in ordine all'importanza e alla rilevanza di questa legge che stiamo approvando; in particolare apprezzo le cose dette dal collega Anzalone. Proprio nello spirito e nel contesto delle cose che ho ascoltato, ho proposto questo emendamento che non ha natura politica, ma ha natura giuridica e fa riferimento alla prassi di questo consiglio. Gia` nella precedente legge di contabilita` era previsto il controllo degli atti dell'ufficio di presidenza da parte della II commissione. Siamo pochi ha detto Anzalone, perche` molti sono affaccendati altrove e mi auguro, caro collega, che almeno i pochi che stanno qui siano buoni per fare riferimento ad un detto comune. Dicevo, questa norma che prevedeva il controllo da parte della II commissione non e` mai stata attuata per due motivi. Ha avuto, innanzitutto, un ostracismo da parte del precedente ufficio di presidenza. Il primo motivo era di natura sostanziale, come dicevo, nel senso che l'ufficio di presidenza riteneva di non poter sottostare al controllo di un organo di livello inferiore. Questo non mi sembrava sufficientemente utile. Il secondo motivo e` che nella nostra organizzazione istituzionale, nella legislazione regionale esiste il collegio dei revisori dei conti e nel meccanismo regionale i controlli successivi all'emissione degli atti sono demandati al collegio dei revisori dei conti, anzi la norma, la legge che disciplina il funzionamento del 17 maggio 2006 collegio dei revisori dei conti esplicitamente prevede il controllo sul rendiconto annuale dell’ufficio di presidenza del consiglio. Non ne faccio una pregiudiziale, però tutti questi controlli successivi rischiano di far succedere quello che è successo finora: nessun controllo. A me parrebbe opportuno, ma non ne faccio un problema discriminante, che si rispettasse la norma sui revisori dei conti e si rafforzassero i poteri dei revisori dei conti che sono 5 autorevoli nostri colleghi del consiglio regionale, esperti in materia, per quanto ci riguarda e che si rafforzino i poteri, prevedendo anche la immediata trasmissione degli atti e la rendicontazione trimestrale. È questo il senso dell’emendamento, sul quale, evidentemente, non ci impicchiamo. C’è parso giusto sollevare la questione, per evitare che le norme, nella fretta di approvarle, restino, poi, inapplicate come, purtroppo, è successo per la precedente legge in materia. Il controllo è una cosa seria e ha ragione il mio amico Anzalone, che ha voluto richiamare una nota che abbiamo indirizzato alla presidente. Il primo controllo vero è quello della pubblicità e della trasparenza degli atti. È davvero inverosimile che atti importanti, parlo di atti di spesa, ovviamente non degli atti dell’ordinaria amministrazione, si vengano a conoscere, a sapere quando conviene, dopo mesi, dopo anni. Riteniamo, invece, che sia assolutamente urgente, indispensabile, che gli atti dell’ufficio di presidenza, i decreti dirigenziali di spesa vengano pubblicati immediatamente. Oggi internet consente a tutti di mettersi in comunicazione con i fatti che succedono in tutto il mondo, purtroppo però non consente di metterci ancora, allo stato, in comunicazione per conoscere con gli atti dell’ufficio di presidenza. Ecco perché riaffermo, anche nella mia veste di capogruppo, quanto già scritto, che questi atti vengano pubblicati nei modi di rito e, possibilmente, poi, anche sul Burc e dico possibilmente, perché sul Burc abbiamo complessivamente delle riserve perché il Burc pubblica gli atti dopo mesi dalla deliberazione e perché gli atti, come è stato detto, non sono pubblicati nella loro interezza. Caro Anzalone, mi auguro che riusciamo in questa opera di pubblicizzazione, anche perché mi sembra che utilmente tu abbia sottolineato che non ci può essere più tempo per la dispersione amministrativa, per le consulte, per le convenzioni, tutte cose che noi ci auguriamo appartengano a un’altra stagione e che ci auguriamo di non leggere 25 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura mai su queste delibere che vogliamo, al più presto, pubblicate su internet e sul Burc. Grazie. PRESIDENTE: Intanto tengo a precisare che i verbali gli uffici sono tenuti a darli ai gruppi, entro due giorni. Tenuto conto che vi è stato un po’ un riassetto generale, i tempi necessariamente sono un po’ slittati. Esorto gli uffici, pertanto, ad inviare immediatamente ai capigruppo tutti i documenti laddove non è stato ancora fatto. Sapete che c’è in campo anche la nuova presentazione del portale che è sicuramente un risultato importante nel senso dell’indicazione del capogruppo della Margherita, così come anche dell’Udeur e di quanti hanno parlato sino a questo momento. È iscritto a parlare il consigliere D’Ercole; ne ha facoltà. D’ERCOLE: Signor presidente, ho ascoltato il simpatico duetto dei rappresentanti della margherita, i quali se la cantano e se la suonano. Se stiamo approvando un testo in perfetta armonia, credo che alcuni riferimenti, così generici, alla regolarità degli atti, quasi per attribuire a altri le irregolarità, il fatto che si abusi di convenzioni, di contratti esterni, quasi che altri facessero queste cose e non questa maggioranza, proprio me lo chiedete, mi imponete di sollevare una polemica. Me lo imponete, però quando dall’opposizione ascolto le parole di uomini della maggioranza che quasi, a ripulirsi la coscienza, cercano di sollevare fumi intorno alla vicenda con l’introduzione di un emendamento, me lo deve consentire il collega, che vuole, senza nessuna, ovviamente, offesa per nessuno, ridurre il controllo a livello dei revisori, per non farlo passare per l’organo politico che io ritengo essere la commissione bilancio, lo debbo dire, è cosa che mi sorprende alquanto. Quest’esigenza di portare alla conoscenza dei revisori che, normalmente, controllano gli atti a consuntivo, questa è la loro funzione, mentre la commissione bilancio ha una funzione di controllo in itinere della gestione del bilancio, mi sembra una volontà che potrebbe nascondere anche altri obiettivi, dal momento che stiamo parlando con i fumogeni in campo, consentitemi di alimentarne anch’io. Allora, dico, abbiamo predisposto un testo sul quale eravamo tutti d’accordo e avevamo individuato la commissione bilancio, come era logico, giusto, assolutamente conforme allo spirito della norma, attribuire il potere di controllo degli atti compiuti dai dirigenti, non vedo perché bisogna sollevare il dubbio che questa commissione, che è una commissione, 17 maggio 2006 ripeto, politico e istituzionale, poi si dimentichi di farlo o si ometta di farlo o venga, in qualche modo, scavalcata. Credo che tutto appartenga alla volontà di ciascuno, alla capacità di ciascuno di interpretare in maniera autorevole come è giusto che si faccia, il ruolo che compete. Allora, se i componenti della commissione e prima ancora il presidente della commissione, sono consapevoli di questo ruolo, non vedo quali difficoltà ci possano essere a svolgere questa funzione di controllo. Ragione per la quale, a nome di Alleanza nazionale, ritengo si debba confermare il testo della proposta di legge e debba essere bocciato l’emendamento presentato. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Sena; ne ha facoltà. SENA: Presidente, ho semplicemente rilevato un dato di fatto, che questa norma che già c’era è restata disapplicata in questi anni. Non c’erano dubbi da manifestare, mi dispiace che D’Ercole, evidentemente ha un’abitudine antica, getti ombre su queste cose e siccome non ci sono né ombre e né dubbi, ritiro l’emendamento ma facendo notare alla presidenza e ai colleghi che, questa norma, analoga, già esisteva ma è rimasta inapplicata. Ne ho già spiegato i motivi, per la riluttanza istituzionale dell’ufficio di presidenza e per le interpretazioni che afferivano al collegio dei revisori dei conti. Siccome io non l’ho fatto per alimentare dubbi o per far crescere ombre, ritiro l’emendamento, augurandomi che la norma abbia un buon esito e che venga accolta con l’aggiunta che ho fatto, con il riferimento alla pubblicizzazione degli atti che, presidente, arrivano assolutamente di rado ai gruppi e ai consiglieri. PRESIDENTE: Passiamo, quindi, alla votazione dell’articolo 63. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 64. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 65 : “Dichiarazione d’urgenza”. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Il voto finale dei provvedimenti legislativi avverrà alle ore 14 per scrutinio elettronico. 26 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Prima di passare alla discussione dell’altra legge, volevo esprimere soddisfazione per l’approvazione, che sicuramente ci sarà, della legge che ritengo fondamentale per il buon funzionamento del consiglio regionale. Finalmente dopo 32 anni si approva una normativa sulla contabilità nel segno della trasparenza. Il quadro normativo sulle contabilità delle amministrazioni pubbliche ha affidato ai dirigenti il potere gestionale e agli organi politici, attività di indirizzo e di programmazione. Tali principi trovano nel testo, norme, procedure certe che assicurano non solo la corretta gestione ma anche adeguate forme di controllo, particolarmente necessarie in questa fase che vede il consiglio regionale fortemente impegnato in un’operazione di innovazione e di trasparenza. Esame e approvazione della proposta di legge – disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo. PRESIDENTE: Passiamo alla trattazione del sesto punto all’ordine del giorno: “Esame e approvazione della proposta di legge – disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo”. Licenziato favorevolmente all’unanimità dalla terza commissione consiliare in data 5 febbraio 2006, con l’unificazione dei testi legislativi di cui ai numeri di reg. gen. 220; VI legislatura; 131, VII legislatura; 240, VII legislatura; 20, VII legislatura e dalla seconda commissione, in data 15 maggio, u.s. con la proposta di riformulazione della norma finanziaria. È iscritto a parlare il consigliere D’Ercole, designato come relatore; ne ha facoltà. D’ERCOLE: Intanto ringrazio il presidente della terza commissione, l’intera commissione per avermi designato relatore di questa proposta di legge. Ho, forse, il piccolo merito di aver introdotto il tema in consiglio regionale, attraverso una proposta da me elaborata, con l’ausilio, naturalmente, di quanti sul tema avevamo un grande interesse, di natura culturale, perché no, anche economico, certamente di natura politico e amministrativo. Il nostro territorio - sarò molto breve, quindi non creerò disagio – ha il pregio, tra gli altri, di essere un territorio molto ricco di produzione di tartufi. In alcuni casi si tratta anche di tartufi di notevole pregio, per lo più tartufi di colore scuro, quindi tartufi neri ma non mancano anche tartufi bianchi. Hanno caratteristiche organolettiche molto 17 maggio 2006 diverse sulle quali non mi intratterrò perché sono ignorante in materia e credo che, comunque, non interesserebbe l’aula. Si tratta, però, di una produzione che ha diverse caratteristiche pregiate, non soltanto per la natura stessa del prodotto ma per il fatto che attraverso la coltivazione o la raccolta di questo prodotto si crei una forma di economia nel nostro territorio, particolarmente significativa, verso la quale non possiamo restare del tutto indifferenti. Proprio perché c’è questa possibilità di alimentare un settore economico, abbiamo il dovere, come regione, l’abbiamo perché già la legge nazionale ci imponeva l’obbligo di disciplinare questo settore ma l’abbiamo anche in sé perché abbiamo il dovere di tutelare il territorio, intanto, l’ambiente in cui questi prodotti vengono coltivati. Tutelare anche il prodotto in sé, perché molto spesso è accaduto nel passato, accade, purtroppo, che la nostra produzione venga raccolta da commercianti che, poi, la vendono su altri mercati, la spacciano per altro prodotto, la sviliscono, comunque senza alcuna ricaduta per i nostri produttori. Allora, abbiamo ritenuto che fosse necessario, più che utile, intervenire per disciplinare da un lato, dando regole certe, su come questo prodotto deve essere trattato, come deve essere raccolto e, poi, dall’altro lato, anche disciplinando le modalità con cui la pubblica amministrazione deve concedere le autorizzazioni per questa produzione. Abbiamo, dunque, elaborato un testo, unificando anche qualche altro testo che, nel frattempo, era sopraggiunto in commissione e, quindi, in consiglio. Riteniamo di aver fatto un buon lavoro di sintesi e di aver fornito, alla fine, un testo che possa garantire gli operatori, da un lato, quelli che traggono anche il profitto dalla coltivazione e dalla raccolta di questi prodotti e dall’altro, di aver aperto la strada a un possibile sfruttamento di natura turistica di questa produzione. Riteniamo, dunque, di sottoporre all’esame e all’approvazione del consiglio, il testo da noi elaborato, con l’auspicio che possa trovare il consenso unanime di tutti i consiglieri. Nel rinnovare il ringraziamento al presidente della terza commissione, ricordo che abbiamo anche qualche emendamento, ancora pendente, sul quale, credo abbiamo concordato come votare e, dunque, credo che possiamo procedere alla votazione dei singoli articoli. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Sibilia; ne ha facoltà. 27 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura SIBILIA: Presidente, mi chiamo Sibilia e non Sibilio. Mi rifiuto d’intervenire, me ne vado! PRESIDENTE: Ho detto “Sibilia”, lei forse non era attento. Consigliere, Sibilio o Sibilia, le chiedo scusa, ma non le sfuggirà che ciò accade perché vi è un dirigente con un cognome simile al suo, con il quale mi rapporto giornaliermente. Cercherò di essere più attenta però anche lei sia più attento perché oggi l’ho chiamata Sibilia. Il consigliere Sibilia ha facoltà di parola. SIBILIA: Signor presidente, dichiaro il voto favorevole di Forza italia al provvedimento sulla disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo. Questo provvedimento, del quale sarà opportuno seguirne con estremo rigore l’attuazione, soprattutto in merito alla composizione e all’attività delle commissioni tecniche provinciali, deputate alla tenuta degli albi relativi alle tartufaie, può dirsi, infatti, il risultato di un buon lavoro condotto in commissione, ulteriormente qualificato, poi, in aula, tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione che vede il collega D’Ercole, primo firmatario e relatore in aula. È una legge regionale che può, intanto, positivamente annoverarsi tra quei provvedimenti che tendono alla difesa e alla valorizzazione delle aree interne e delle loro produzioni tipiche. Abbiamo, insomma, un motivo in più per esprimere il nostro apprezzamento. È una legge, riteniamo, attenta, che si muove a 360 gradi e che non trascura un aspetto di un processo lungo e delicato che va dalla coltivazione alla raccolta, dalla conservazione al consumo del tartufo. Particolarmente qualificante, reputiamo, è il contributo della Regione Campania alla formazione dei raccoglitori di tartufo, allo studio del prodotto e, soprattutto alla promozione dello stesso. Per questi motivi, esprimo a nome del gruppo di Forza italia, il voto favorevole alla presente legge. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, presidente Sibilia. Se non vi sono altri interventi, passiamo alla votazione dell’articolato della legge. Pongo in votazione l’articolo 1. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 2. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 3. 17 maggio 2006 Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 4. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in discussione l’articolo 5, sul quale vi sono degli emendamenti. Il primo, il n. 51, mi è stato portato in questo momento dagli uffici, a firma del consigliere D’Ercole. All’articolo 5, comma 4, dopo le parole “turistico venatorio” aggiungere le parole “agrituristiche”. È iscritto a parlare il consigliere Casillo; ne ha facoltà. CASILLO: Il subemendamento non modifica affatto l’emendamento presentato da D’Ercole, si limita soltanto a correggerlo da un punto di vista tecnico. Leggiamo: “nelle aziende faunistiche o venatorie e turistiche venatorie, istituite ai sensi della legge regionale 8/’96 e negli agriturismi”, aggiungiamo dopo gli agriturismi, perché gli agriturismi non sono stati istituiti con la legge citata. Quindi è solo una modifica di carattere tecnico, solo per rendere comprensibile il testo di legge. PRESIDENTE: Quindi, diciamo che costituisce una riformulazione dell’emendamento D’Ercole, che viene assorbito. CASILLO: No, è approvato il subemendamento. PRESIDENTE: Allora aggiungiamo solo la parola perché non si tratterebbe neanche di un subemendamento, ma va bene così, d’accordo! Pongo in votazione il subemendamento. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 5, nel suo complesso. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 6… CASILLO: Si approva il subemendamento a firma del presidente… PRESIDENTE: Tre chili o due chili… pongo in votazione l’emendamento a firma dei consiglieri D’Ercole e Casillo, all’articolo 6, comma 5, sostituire le parole “tre chilogrammi” con le parole “due chilogrammi”. 28 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura 17 maggio 2006 Interruzioni PRESIDENTE: Facciamo notare che sono tre chilogrammi, al posto di un chilogrammo. Siete d’accordo così? È iscritto a parlare il consigliere Casillo, ne ha facoltà. CASILLO: D’Ercole ritira l’emendamento da uno a tre chilogrammi e lo fa proprio, quindi approva l’emendamento che è frutto anche di una mediazione mirata a approvare il testo di legge, “due chilogrammi”. Da tre a due. PRESIDENTE: Questo non era apparso chiaro. Il presidente D’Ercole ritira il suo emendamento accedendo alla proposta Casillo, quindi lo pongo in votazione. Quindi, all’articolo 6, comma 5, sostituire le parole “tre chilogrammi” con le parole “due chilogrammi”. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 6, così come emendato. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 7. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 8. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 9. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 10. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 11. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 12. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 13. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 14, sul quale c’è un emendamento a firma del consigliere D’Ercole. All’articolo 14, comma 1, lettera J, dopo la parola “abusiva”, aggiungere le parole “o comunque senza documento di provenienza”. Pongo in votazione l’emendamento reg. gen. n. 14/3 a firma del consigliere D’Ercole. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 14, così come emendato. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 15. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 16. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 17. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 18. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 19. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Pongo in votazione l’articolo 20 “dichiarazione d’urgenza”. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: Prima del voto finale su entrambi i provvedimenti, chiedo al consigliere Scala di comunicarci se la votazione a scrutinio segreto è stata effettuata e di consegnarci le schede. 29 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura A scrutinio elettronico, provvederemo prima allo scrutinio del voto segreto e i capigruppo siano così cortesi da far giungere in aula gli altri colleghi, così alle ore 14 si procederà al voto. Volevo invitare, gentilmente, i consiglieri a stare seduti ognuno al proprio posto e invitare nel contempo i commessi d’aula a ritirare le schede dai banchi vuoti. Grazie. Esame ed approvazione delle proposte di delibere amministrative – registri generali nn. 328/II – 329/II – 330/II – 331/II – 347/II – 359/II – 367/II 426/II – 429/II – 509/II – 89/II – 90/II – 91/II – 115/II. PRESIDENTE: Nel mentre si procede allo scrutinio, si passa all’approvazione di alcune delibere amministrative, relative alle deliberazioni della giunta regionale. Pongo all'esame il provvedimento di cui al reg. gen. n. 328/II, delibera giunta regionale n. 4797 del 25 ottobre 2002 autorita` di bacino regionale nord occidentale della Campania, approvazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico di cui alla deliberazione di comitato istituzionale n. 11 del 10 maggio 2002. La IV commissione consiliare permanente, nella seduta del 24 gennaio 2006 ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Passiamo al settimo punto all'ordine del giorno: procediamo con il provvedimento amministrativo di cui al reg. gen. n. 329/II, delibera di giunta regionale n. 5244 del 31 ottobre 2002, autorita` di bacino regionale destra Sele. Approvazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico di cui alla delibera di comitato istituzionale n. 80 del 17 ottobre 2002. La IV commissione consiliare permanente nella seduta del 24 gennaio 2006 ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Se non vi sono interventi, lo pongo in votazione. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Procediamo con il provvedimento amministrativo di cui al reg. gen. n. 330/II, delibera di 17 maggio 2006 giunta regionale n. 5245 del 31 ottobre 2002 "autorita` di bacino regionale del Sarno". Approvazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico di cui alla deliberazione del comitato istituzionale n. 11 del 13 aprile 2002. La IV commissione consiliare permanente nella seduta del 24 gennaio 2006 ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa della liberta`. PRESIDENTE: Procediamo con il provvedimento amministrativo di cui al reg. gen. n. 331/II, delibera di giunta regionale 5246 del 31 ottobre 2002, autorita` di bacino regionale Sinistra Sele, approvazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico di cui alla deliberazione del comitato istituzionale n. 55 del 12 giugno 2000 (?). La IV commissione consiliare permanente nella seduta del 24 gennaio 2002 ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera giunta regionale n. 328 del 31 gennaio 2003 -reg. gen. n. 347/II- autorita` di bacino regionale Sarno, integrazione e correzioni al piano stralcio per l'assetto idrogeologico e la norma di attuazione approvate con delibera di giunta regionale n. 5245/02 di cui alle deliberazioni di comitato istituzionale n. 29 e 35 del 12 dicembre 2002. La IV commissione consiliare permanente nella seduta del 24 gennaio 2006 ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale n. 1536 del 24/04/2003 -reg. gen. n. 359/II- autorita` di bacino regionale Sarno. Rettifiche e chiarimenti alle norme di attuazione del piano stralcio di cui alla delibera di comitato istituzionale n. 4 del 5 marzo 2003. La IV commissione consiliare permanente nella seduta del 24 gennaio ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Se non vi sono interventi, passiamo alla votazione. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. 30 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura PRESIDENTE: Delibera n. 1942, del 23 maggio 2003 -reg. gen. n. 367/II- autorita` di bacino regionale destra Sele. Delibera di comitato istituzionale n. 18, del 14 marzo 2003, approvazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico relativo al territorio del comune di Salerno e delle modifiche interpretative della vigente disciplina normativa. La IV commissione consiliare permanente nella seduta del 24 gennaio 2006 ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Se non vi sono interventi, lo poniamo in votazione. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera giunta regionale 3571 del 5 dicembre 2003 -reg. gen. n. 426/II- autorita` di bacino regionale Sarno. Approvazione della deliberazione di comitato istituzionale n. 11 del primo ottobre 2003 inerenti le modifiche apportate al piano stralcio per l'assetto idrogeologico approvato con delibera di giunta regionale Campania n. 524502. La IV commissione consiliare ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera giunta regionale n. 3569, del 5 dicembre 2003 -reg. gen. n.429/II- autorita` di bacino regionale destra Sele. Approvazione della deliberazione di comitato istituzionale n. 3817, del luglio 2003, inerente il piano un stralcio per l'assetto idrogeologico del comune di Baronissi. La IV commissione consiliare ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Se non ci sono interventi passiamo alla votazione. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera giunta regionale del 18 dicembre 2004, di cui al reg. gen. n. 509/II riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva n. 4340/03, emessa dal Tribunale di Napoli sesta sezione civile, pari ad euro 832.000.075,68, ex articolo 47 punto 3, comma a, legge regionale 7/02. La II commissione consiliare permanente ha licenziato il provvedimento a maggioranza. 17 maggio 2006 Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale del 16/12/2005, n. 1913 –reg. gen. n. 89/II - VIII legislatura- Autorita` di bacino Destra Sele. Delibera di comitato istituzionale n. 66 del 28 ottobre 2004, concernente l'adozione della: riperimetrazione dell'area cadente in localita` S. Tecla del comune di Montecorvino Pugliano. La IV commissione ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale del 16/12/2005 , n. 1914 -reg. gen. n. 90/II VIII legislatura- Autorita` di bacino destra Sele. Delibera di comitato istituzionale n. 68 del 28 ottobre 2004, concernente l'adozione del: piano stralcio per l'assetto idrogeologico che modifica il rischio della frana nei territori dei comuni ricadenti nel parco regionale dei Monti Picentini. La IV commissione ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale del 16/12/2005, n. 1915 -reg. gen. n. 91/II- Autorita` di bacino destra Sele. Delibera di comitato istituzionale n. 73 del 28 ottobre 2004 v'concernente: adozione misure di salvaguardia della costa. La IV commissione ha licenziato il provvedimento a maggioranza. Chi e` favorevole? Chi e` contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle liberta`. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale del 16/12/2005, n. 1895 -reg. gen. n. 115/II- Promozione e valorizzazione di attivita` culturali e teatrali in Campania, acquisto quote azionarie societa` Trianon spa. La VI commissione consiliare permanente, nella seduta del 22 febbraio 2006, ha esaminato e licenziato il provvedimento a maggioranza, mentre la II non ha, a tutt'oggi, ancora espresso il suo parere. 31 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura E` iscritto a parlare il consigliere D'Ercole, ne ha facolta`. D'ERCOLE: Signor presidente, su questa delibera, per la verita`, chiederei la presenza dell'assessore per spiegarci l'iter che ha portato a questa decisione e darcene conto. Il consiglio regionale ratifica una decisione della giunta regionale, con la quale questa giunta decide di acquisire delle quote relative ad un teatro di questa città. Vorremmo conoscere all'interno di quale ragionamento questo fatto e` avvenuto, il che potrebbe essere un ragionamento assolutamente condivisibile, ma non riteniamo corretto che il consiglio debba approvare una simile decisione in assenza di qualsiasi spiegazione da parte dell'assessore. Ragione per la quale, chiedo che sia rinviata. PRESIDENTE: Con il consenso dell’assemblea, rinviamo l’argomento ad altra seduta. E` iscritta a parlare la consigliere Bossa; ne ha facolta`. BOSSA: Signora presidente, in VI commissione abbiamo a lungo dibattuto su questa delibera di giunta regionale. Tra l'altro, e` stata presente l'assessore Armato, che ampiamente ha spiegato i motivi che la commissione ha condiviso. Siamo in presenza di un atto dalla grande rilevanza sociale, perche` si tratta di un teatro che e` ubicato nel cuore della citta` antica, dove fortissimi sono i fenomeni di devianza. Dunque puo` essere un punto, un posto, un luogo dove vengono accolti, grazie alla presenza di molti movimenti, di molte associazioni che sono state in questi anni anche la rinascita di quella zona, vengono accolti fenomeni di devianza, di minori a rischio e di quanto si muove intorno alla vecchia zona di Forcella. Mi sembra utile, necessario che venga acquisita questa struttura dalla regione Campania, dalla quale si puo` partire per un rilancio forte di quella zona. Quindi, personalmente ed anche come presidente di questa commissione sono a favore di questa delibera che non deve essere assolutamente rinviata. PRESIDENTE: Vorrei invitare il vice presidente ad intervenire sull'argomento, visto che non c'e` l'assessore Armato, ritengo indispensabile la sua presenza. E` iscritto a parlare il consigliere Anzalone; ne ha facolta`. ANZALONE: Onorevole presidente, onorevoli colleghi, debbo premettere che ho un senso antico e credo non erroneo della disciplina, che ritengo una delle eredità dei retaggi migliori e più positivi che mi provengono dalla mia esperienza e formazione politica nel disciolto partito comunista. Ma si tratta di 17 maggio 2006 un senso di disciplina e di responsabilità che però almeno così mi è stato insegnato e in questa direzione converge anche il mio libero discernimento e la mia, ancorché modesta, capacità di giudizio - non deve confliggere con l'evidenza di atti e fatti che stimo non positivi. Detto questo, ricordo che ho votato le precedenti delibere della giunta, anche operando talvolta una forzatura su me stesso, ma questa, Presidente Valiante, non intendo votarla. Su questa, anzi, ritengo che dovrei votare contro. Mi limito, per responsabilità, ad astenermi, poiché si tratta di una deliberazione sbagliata che ha poco a che vedere con la cultura, nonostante lo strenuo tentativo fatto dalla presidente della sesta Commissione, che tanto stimo, di dimostrare.il contrario. Detto in breve: non capisco perché la Regione debba spendere una cifra così esorbitante per fare di questo ex cinematografo, mi sembra a luci rosse, niente meno che una decisiva e fondamentale struttura culturale della città di Napoli. Tra l’altro, abbiamo l’obbligo di non dimenticare che, per fare economia, abbiamo fatto cadere la mannaia dei tagli anche sulle spese sanitarie. Questa brutta delibera qualcosa che potevamo e dovevamo risparmiarci. Veda, presidente Valiante, e mi rivolgo a lei perché l’assessore al ramo è puntualmente assente, potrei servirmi di una dovizia di argomenti per continuare a parlare contro questa delibera. Ma mi fermo qui, ribadendo il mio voto di astensione. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il consigliere Sena; ne ha facolta`. SENA: Presidente, ho qui davanti a me la delibera, abbiamo poco fa ascoltato l'intervento del collega Anzalone, tra l'altro membro autorevole della commissione VI e della commissione II. Sembrerebbe opportuno, al fine di superare ogni dubbio, un approfondimento documentale. Siccome sono richiamati in delibera atti di valutazione dell'immobile, mi permetterei di chiedere di rinviare alla prossima seduta questa delibera al fine di acquisire gli atti che sono richiamati in delibera e che potrebbero consentire a tutto il consiglio di valutare concretamente la congruita` delle cose espresse in delibera. Quindi, formalizzo una proposta di rinvio alla prossima seduta. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il consigliere Ronghi, ne ha facolta`. RONGHI: Comprendo lo spirito della proposta che anima la collega Bossa, perchè sicuramente parliamo di un quartiere fortemente a rischio che ha l'esigenza e 32 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura la necessità di una maggiore presenza, però attenzione a due questioni. La prima è quella di non utilizzare il disagio sociale e le problematiche esistenti in certi quartieri per operazioni poco chiare. Mi spiego. Su questa questione, nella precedente legislatura ho presentato più interrogazioni, da come è iniziata la questione Trianon. Su questa vicenda, chiarezza non è stata ancora fatta. Non vorrei che per coprire degli errori compiuti, non dalla regione, ma dalla provincia di Napoli qualche anno fa, noi interveniamo finanziariamente per andare a sotterrare delle inadempienze compiute. Seconda questione, credo sempre più e mi sembra che questa legislatura stia andando in questa direzione che la regione deve continuare a essere organo di programmazione e, nell'ambito di questa, uscire fuori dalla gestione. Non può diventare proprietario di maggioranza di un teatro, quando nelle ultime tre finanziarie avete più volte appostato, nelle entrate della regione, la vendita del patrimonio di questa regione. Quindi, grande contraddizione. Ribadisco che comunque ci sarà un momento di confronto, perchè voglio che in aula ci si confronti, ma elementi ci sono e quindi, approvo la proposta fatta dal collega Sena. Presidente Lonardo, siamo favorevoli al rinvio ad altra seduta, alla discussione in aula, perchè va discussa in aula e poi, avere la presenza indispensabile dell'assessore. Tra l'altro qualcuno dovrebbe ricordare a Bassolino che egli è ancora consigliere regionale perchè da troppe sedute manca da quest'aula. Non vorrei che fosse presente solo quando ci sono da svolgere azioni di mediazione e non partecipare all'attività ordinaria del consiglio che pure è importante. Quindi, direi di accogliere unanimemente la proposta del collega Sena, per giungere ad un dibattito in aula su questa materia, in considerazione della necessità di chiarire molto aspetti che sono scandalosi. PRESIDENTE: Tenuto che alle ore 15 abbiamo in diretta il question-time, vorrei fare la proposta di liberare l'aula in 10 minuti, altrimenti non riusciamo a tenere il question-time. E` una scelta dell'aula, atteso che ho l’obbligo di comunicare questa problematica. E` iscritta a parlare la consigliere Bossa; ne ha facolta`. BOSSA: Vorrei precisare alcune questioni, ringraziando fin d'ora il consigliere Ronghi e il consigliere Anzalone. Vorrei sottolineare che questo provvedimento avviene in data antecedente all'elezione di questo Consiglio regionale e che l'interesse specifico è il recupero, la valorizzazione, la rivalutazione e la risistemazione di un quartiere. 17 maggio 2006 Quindi la questione del patrimonio messo in vendita, consigliere Ronghi, non e` una questione omogenea, in matematica si dice sono grandezze non omogenee, non puo` lei, credere che questa operazione sia uguale a quella per la quale si vendono gli appartamenti o altri beni. Qui si tratta di altro. Vorrei anche sottolineare che la cultura e` sempre in perdita, perche` e` cosi`, perche` la bellezza, perche` l'arte, cio` che riguarda lo spirito non puo` essere un profitto. Dunque, non di reddito si parla in queste operazioni che pure fu una delle questioni sollevate dalla commissione. Per quanto mi riguarda, va bene cosi`, accettiamo, parlo anche a nome del gruppo in questo momento, la proposta del consigliere Sena per qualsiasi spiegazione che verra` dall'esecutivo. Ribadendo che pero` ci sono cose che non hanno prezzo. Una volta partecipai a una conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza, l'assessore di Torino che parlo` prima di me diceva che il problema dei bambini di Torino era come riportarli in strada, perche` i bambini torinesi vedono la strada dal bus della scuola o dalle macchine private. Il nostro problema e` esattamente l'opposto, come togliere i bambini dalla strada. Questa operazione mi sembra che possa rispondere molto proficuamente a questa esigenza. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il vice presidente Valiante; ne ha facolta`. VALIANTE, vicepresidente giunta regionale: Vorrei informare il consigliere Ronghi che il presidente e` a Roma per motivi istituzionali, assente solo per questa ragione. Comunque la giunta non ha niente in contrario al rinvio alla prossima seduta della discussione ed approvazione del provvedimento. Risultato votazione per la convalida del consigliere Racinaro. PRESIDENTE: Proclamo l’esito della votazione a scrutinio segreto per la convalida del consigliere Racinaro: presenti 34 assenti 26 votanti 32 astenuti 2 favorevoli 30 contrari 1. PRESIDENTE: Sottolineo che il presidente va computato tra i presenti anche se, come di prassi, non esprime il proprio voto. 33 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Il consiglio approva a maggioranza. Votazione (elettronica) sulla proposta di legge “Disposizioni in materia di amministrazione e di contabilità del Consiglio Regionale”. PRESIDENTE: Passiamo alla votazione con voto elettronico. Consiglieri, vi accomodate? Abbiamo i tecnici che devono entrare in aula. Si tolgano le schede dove non vi è seduto il consigliere. Diamo corso quindi, alla votazione, però inviterei tutti i consiglieri a prendere posto disciplinatamente. Intanto sono entrati i tecnici, in deroga al nostro regolamento ma dobbiamo dare, chiaramente, priorità anche al loro lavoro. È aperta la votazione per il provvedimento sull’ordinamento contabile del consiglio regionale. Si procede alla votazione. PRESIDENTE: Proclamo l’esito della votazione: presenti 31 votanti 30 favorevoli 30 astenuti 1. Il consiglio approva. Votazione (elettronica) sulla proposta di legge “Disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi, freschi o conservati, destinati al consumo”. PRESIDENTE: Passiamo all’approvazione regolamento della vendita dei tartufi. del 17 maggio 2006 Esame e approvazione delle proposte di delibere amministrative ai sensi dell’articolo 47, della L.R. 30 aprile 2002 n. 7 – registri generali nn. 43/II, 105/II, 107/II, 113/II, 114/II, 118/II. PRESIDENTE: Passiamo all’ottavo punto all’ordine del giorno: “Esame e approvazione delle proposte di delibere amministrative ai sensi dell’articolo 47, legge regionale 30 /2002, numero 7, reg. gen. 43/II, 105/II, 107/II, 113/II, 114/II, 118/II. Delibera di giunta regionale n, 1361, 21.10.2005, articolo 47, comma 3, legge regionale 5, lettera d) legge regionale n. 15/2005 -reg. gen. n. 43/IISentenza esecutiva del Tribunale di Ariano Irpino, riconoscimento della somma di euro 2.718 alla categoria dei debiti fuori bilancio, inviata in seconda commissione consiliare in data 26 gennaio 2006. Al riguardo, ricordo che ho trasmesso una nota al presidente della seconda commissione consiliare con la quale ho sottoposto all’attenzione degli stessi l’urgenza e la sollecitudine alla trattazione dei provvedimenti riguardanti i debiti fuori bilancio e ho fatto presente che sulla base dell’articolo 59 del regolamento interno, così peraltro come auspicato nell’ultima conferenza dei capigruppo, tutte le delibere concernenti i debiti fuori bilancio vengono iscritti all’ordine del giorno consiglio. Si tenga ben presente che nei casi in esame la commissione non ha espresso parere ma come già detto, ho ritenuto da parte mia doveroso rassegnare all’aula per le decisioni di conseguenza, i provvedimenti in questione, al fine di evitare il commissariamento, obiettivamente lesivo dell’immagine della nostra assemblea e il buon funzionamento dell’amministrazione regionale. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle libertà. Si procede alla votazione. PRESIDENTE: Proclamo l’esito della votazione: presenti 31 votanti 30 favorevoli 30 Astenuti 1. Il consiglio approva. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale 2041 del 28 dicembre 2005 -reg. gen. n. 105/II- richiesta riconoscimento di legittimità debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 47, comma 3, della legge regionale 7/2002, sentenza numero 7687/05 Conson Manuel CT 4239/04 San e n. 7757/05 Magliano Gaetano, CT 4273/04 del Tribunale di Napoli, legge 25 febbraio 1992, n. 210 inviata in seconda commissione consiliare il 26 gennaio 2006. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? 34 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle libertà. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale n. 2102 del 29.12.2005 legge 20/4/02 n.7, articolo 47, comma 3, lettera a -reg. gen. n. 107/II- riconoscimento di partite debitorie appartenenti alla categoria di debiti fuori bilancio, derivanti da sentenze esecutive. Se non vi sono interventi, lo pongo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle libertà. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale n. 2119 del 30 dicembre 2005, legge regionale 30 aprile 2002 n. 7, articolo 47, comma 3 -reg. gen. n. 113/IIricognizione di debiti fuori bilancio determinatasi a seguito di giudizi definiti con sentenza esecutiva alla data 11 luglio 2005 con allegati. Se non ci sono interventi, pongo in votazione il provvedimento e il relativo elenco allegato, escludendo il punto n. 57, attinente alla Fond Italia srl in quanto il riconoscimento è stato effettuato con atto di commissario ad acta, con deliberazione n. 1 del 4 maggio 2006. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle libertà. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale 2162 del 31 dicembre 2005, legge regionale 30 aprile 2002, n. 7, articolo 47, comma 3 -reg. gen. n. 114/IIRicognizione debiti fuori bilancio determinatasi a seguito di giudizi definitivi con sentenza esecutiva dal 12 luglio 2005 al 28 dicembre 2005, con allegato inviato in commissione consiliare il 26 gennaio 2006. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle libertà. PRESIDENTE: Delibera di giunta regionale n. 2113 del 30 dicembre 2005, legge regionale 30 aprile 2002, numero 7, articolo 47, comma 5, lettera b -reg. gen. n. 118/II- riconoscimento debito fuori bilancio, scuola autonoma di ostetricia di Salerno. Se non ci sono interventi, la pongo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? 17 maggio 2006 Il consiglio approva a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri della casa delle libertà. Ordine del giorno sulla cooperazione tra enti locali, associazioni e la società palestinese. PRESIDENTE: Dò lettura del dispositivo dell’ordine del giorno a firma dei consiglieri Antonio Scala ed altri, di alcuni dei quali non si capisce la firma, quindi dico tutti i gruppi. (Omissis..) invita la giunta regionale della Campania a incentivare azioni di cooperazione tra enti locali, associazioni e la società palestinese per contribuire a evitare la catastrofe umanitaria conseguente alle attuali drammatiche condizioni di vita della popolazione palestinese e attivarsi presso il prossimo governo nazionale, secondo le prerogative sancite dalle norme statuarie e costituzionali, per affermare nelle sedi istituzionali, nazionali e europee, l’indirizzo espresso dalle assemblee regionali affinché i finanziamenti dell’unione europea all’Anp vengono immediatamente sbloccati. Le responsabilità amministrative di coordinamento e di gestione del settore pubblico, proprie delle autorità nazionale palestinese non siano trasferite alle agenzie delle nazioni unite e alle organizzazioni internazionali. Tutte le parti rispettino il diritto umanitario e internazionale e assicurino la protezione dei civili nei territori occupati palestinesi. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. Ordine del giorno sul trasporto marittimo nel golfo PRESIDENTE: Un altro ordine del giorno già distribuito a firma di tutti i gruppi. “Impegna… Interruzioni PRESIDENTE: Per il futuro, gentilmente chiedo che i nomi dei consiglieri vangano scritti in stampatello perché le firme non sono tutte riconoscibili. Comunque, Amato, Ds, Vito Nocera, Prc, Franco D’Ercole, Alleanza nazionale; Errico, Udeur; Ragosta, Verdi; Sdi, Oliviero e Sommese, del gruppo della Margherita. 35 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura (Omissis…) Impegna la giunta a valutare entro la scadenza della convenzione prevista per il 2008, tutte le ipotesi compresa l’eventuale costituzione di una società pubblica regionale, che assicuri il trasporto pubblico per le popolazioni delle isole del golfo. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Il consiglio approva all’unanimità. PRESIDENTE: La seduta è sospesa, riprenderà alle ore 15 con il question time, buon pranzo e buona pausa. La seduta, sospesa alle ore 14.35, riprende alle ore 15,16 con la presidenza del vicepresidente Ronghi. Question-time (ai sensi dell’art. 79 del regolamento) PRESIDENTE: La seduta riprende. Ricordo che, a norma di regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, che a ciascuno delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante della giunta, per non più di tre minuti e, successivamente, l’interrogante ha il diritto di replica per non più di due minuti. Diamo immediatamente avvio ai lavori. Interrogazione: “Parità di trattamento al personale regionale del Settore Trasporti rispetto a quello del ministero dei trasporti”, reg. gen. n. 71, a firma del consigliere Buono. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Buono; ne ha facoltà. BUONO: Premesso che nell’atto d’indirizzo per la vigilanza sulla regolarità dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale – documento allegato alla deliberazione di giunta regionale numero 3810 del 22 dicembre 2003 – sono state escluse delle agevolazioni in favore dei dipendenti regionali del settore trasporti in quiescenza; considerato che di tali agevolazioni sono beneficiari – a parità di posizione – i dipendenti dei trasporti – direzione generale Mctc ai sensi del decreto ministeriale 1 agosto 1984, ai quali è concessa la libera circolazione sui servizi di trasporto di competenza regionale; rilevato che la citata normativa, 17 maggio 2006 richiamata nella legge regionale numero 9 del 26 gennaio 1987 all’articolo 13, ultimo comma, prevedeva l’estensione delle agevolazioni al personale in quiescenza del settore regionale dei trasporti e in particolare ai possessori della tessera di servizio per un periodo di tempo pari a quello previsto dal decreto del ministero dei trasporti 1 agosto 1984, articolo 7. Interroga le SS.LL. per sapere quali motivazioni hanno indotto ad escludere delle agevolazioni, di cui in premessa, i dipendenti in quiescenza del settore regionale dei trasporti, esclusione che di fatto ha generato una chiara disparità di trattamento tra il personale del ministero dei trasporti e il personale del settore regionale, omologo per attività e funzioni svolte. Chiede di adottare i più idonei provvedimenti al fine di garantire parità di trattamento al personale regionale del settore trasporti rispetto a quello del dei trasporti. PRESIDENTE: È iscritto a parlare l’assessore De Luca; ne ha facoltà. DE LUCA, assessore: In merito all’interrogazione dell’onorevole Buono, con delibera n. 3810 del 22 dicembre 2003, la giunta regionale determinava le modalità di controllo delle attività in materia di trasporto pubblico locale, effettuato dal personale dei trasporti e viabilità mediante l’esibizione di apposita tessera abilitativa al servivo ispettivo. La tessera in questione non ha pertanto valore di agevolazione per il personale abilitato alla funzione ispettiva ma costituisce strumento per l’espletamento del servizio stesso. L’eventuale rilascio della tessera al personale in quiescenza, che cessa dalla funzione ispettiva, comporterebbe una modifica della natura del titolo, andandosi a configurare come mera agevolazione in violazione della legge regionale 3/2002, articolo 7, comma 4, che espressivamente vieta il rilascio di titoli di viaggio gratuiti. Parimenti non risulta configurabile, per il superamento del predetto divieto la mera estensione della normativa riservata al personale dell’autonomo ordinamento statale. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Buono; ne ha facoltà. BUONO: Non sono per niente soddisfatto. Per prima cosa, non comprendo perché sia assente l’assessore delegato, Cascetta, visto che l’assemblea si riunisce una volta alla settimana. Poiché gli assessori, preventivamente, sono informati dei lavori di 36 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura programmazione, non comprendo la motivazione istituzionale, visto che non è stata letta neanche la giustifica dell’assessore competente. Mi dispiace per l’assessore De Luca, molto corretto, che ha la delega dei rapporti con il consiglio, ma il question time serve proprio ad avere la presenza degli assessori competenti che devono rispondere. Detto questo, non sono soddisfatto neanche della risposta, pertanto, farò interrogazioni scritte per sapere meglio i motivi per cui a tutti i dipendenti regionali che sono in quiescenza non spetti l’agevolazione, perché a me risulta che ne hanno diritto e non solo per la funzione ispettiva. Lo metterò per iscritto perché vorrò avere l’elenco di tutti coloro che beneficiano di questa tessera. Interrogazione: “Tariffe prestazioni riabilitative”, reg. gen. n. 73, a firma del consigliere Arena. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Arena; ne ha facoltà. ARENA: Signor presidente, signor assessore, constatato che con la dgrc n. 3094/2000 sono state determinate le tariffe per le prestazioni riabilitative ex articolo 26 legge 833/78, valevoli a partire dal 1 gennaio 2000 con il contestuale obbligo di adeguamento triennale delle tariffe per le prestazioni riabilitative ex articolo 26 legge 833/78, legge citata poc’anzi, agli indici Istat; che nonostante due accordi sottoscritti presso l’assessorato alla sanità (giugno 2004 e marzo 2005) non c’è stato alcun intervento deliberativo.; che con la dgrc n. 1843/2005 è stato disposto il blocco del riconoscimento di eventuali maggiori corresponsioni in conseguenza dell’applicazione di tariffe con decorrenza retroattiva; che con la dgrc n. 1573/2004 è stata consentita la maggiorazione delle tariffe e la transazione delle terapie contestate solo per le case di cura associate all’Aiop; che con la delibera dgrc n. 2157/2005 si è disposto di aumentare proporzionalmente i limiti di spesa stabiliti dalla precedente dgrc n. 1843/2005 fino a concorrenza dell’effetto economico delle rivalutazioni tariffarie convenute per gli esercizi 2003 e 2004 solo per le case di cura iscritte all’Aiop. Al fine di evitare un danno insostenibile e destinato a aggravarsi, per i centri di riabilitazione, per i lavoratori e soprattutto per gli utenti disabili, lo scrivente chiede di conoscere dal presidente della giunta e dall’assessore alla sanità: quando si darà 17 maggio 2006 seguito agli accordi sottoscritti presso l’assessorato alla sanità nel giugno 2004 e marzo 2005 con i centri di riabilitazione; quando si darà corso agli adeguamenti tariffari ex dgrc n. 3094; perché con la dgrc n. 2157/2005 sono stati disposti gli aumenti solo per le case di cura iscritte all’Aiop. PRESIDENTE: È iscritto a parlare l’assessore Montemarano; ne ha facoltà. MONTEMARANO, assessore: Preliminarmente è opportuno precisare che l’attività amministrativa regionale, finalizzata alla determinazione e aggiornamento delle tariffe, è condizionata dall’intervento statale. Il governo, in attuazione della legge finanziaria per il 2005, la n. 311 del 2004, all’articolo 1, comma 170, è in procinto di emanare il nuovo nomenclatore tariffario nazionale che dovrebbe fissare i limiti massimi delle tariffe medesime. In ordine ai rilievi relativi alla deliberazione n.1573 del 2004, in riferimento al trattamento riservato alle case di cura iscritte all’Aiop, si rileva che l’accordo quadro con l’Aiop è stato sottoscritto prima che intervenissero le deliberazioni della giunta, la n. 1111 del 4 agosto 2005 ha disposto che ogni ulteriore operazione di gestione del debito delle aziende sanitarie avrebbe dovuto essere coerente con il progetto esecutivo del risanamento debitorio a causa della Soresa; la delibera n. 1843 del 9 dicembre 2005, ha previsto il blocco di accordi che prevedono l’applicazione retroattiva di aumenti tariffari a carico delle aziende sanitarie a meno che gli incrementi di costo non siano assorbiti dai tetti di spesa e dalla riduzione dei volumi delle prestazioni meno appropriate o necessarie. Successivamente all’approvazione di tale deliberazione, quindi, ogni ulteriore accordo che incidesse sui profili di gestione del debito e/o di aumento tariffario retroattivo, è evidentemente illegittimo. Rispetto al panorama deliberato, la deliberazione n. 2157 del 2005, lungi dal determinare le tariffe in oggetto, si limita a protrarre la vigilanza di quanto già deliberato finché, si specifica, non interverrà un organico provvedimento di determinazione, rideterminazione delle tariffe regionali da applicarsi alle singole prestazioni sanitarie. Cionondimeno, prosegue con scrupolo l’intervento regionale finalizzato alla configurazione di un sistema omogeneo e razionale di rideterminazione tariffaria. Infatti è stato predisposto un decreto assessorile con il quale viene costituita una commissione tecnica con esperti del settore, incaricata 37 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura specificamente dell’aggiornamento delle tariffe per la macroarea della riabilitazione. Di conseguenza, pur con gli approfondimenti che la capillarità e la delicatezza della materia tariffaria richiede, sono in corso le fasi procedimentali, istruttorie, volte all’aggiornamento tariffario nel rispetto del principio del contenimento della spesa sanitaria. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Arena; ne ha facoltà. ARENA: Signor presidente, onorevole assessore, nel ringraziare, ovviamente, l’assessore per l’immediata risposta, mi corre l’obbligo, però, di fare alcune considerazioni. Premesso che le tematiche connesse al settore sanitario sono particolarmente sentite, in esse sono coinvolte centinaia di lavoratori, di uomini, di donne, decine di aziende e, soprattutto, tutti gli utenti dei servizi sanitari, debbo dire che mi sento parzialmente soddisfatto dalla risposta ricevuta, perché, poi, nei fatti, sono stati utilizzati due pesi e due misure. Credo che sia giunto il momento, invece, di avere un quadro chiaro di riferimento rispetto al quale ho tentato di mettere in campo una strategia che accomuna un po’ tutti quanti, poiché al centro del sistema c’è sempre e soltanto il paziente e l’utente e la prestazione fornita. Non è la partecipazione o meno a enti associativi che incide sulla prestazione sanitaria ed ecco perché, per il prosieguo, mi aspetto dall’assessore che tenga conto di quanto è successo per il trascorso, per il passato e tenga conto del fatto che chi non è associato all’Aiop o ad altre associazioni, non è giusto che soffra, in quanto non associati a questi riferimenti ai quali è stato fatto, comunque, un trattamento particolare. Grazie. Interrogazione: “Risanamento costone Pozzano, città di Castellammare”, reg. gen. n. 76, a firma del consigliere Scala. PRESIDENTE: E’ iscritto a parlare il consigliere Scala; ne ha facoltà. SCALA: Signor presidente, signori assessori, negli ultimi anni gli interventi catastrofici che hanno interessato il territorio campano, sono stati molteplici: i fatti di Ischia, la frana di Nocera Inferiore nel marzo del 2005, l'alluvione di Sarno e, tornando indietro di alcuni anni, la catastrofe di Castellammare, quando un intero costone frano` trascinando con se case, alberi e vite umane. Era il gennaio del 1997 e Castellammare pago` con 4 morti il tributo di vite umane causate dal 17 maggio 2006 dissesto idrogeologico. La disastrosa e tragica frana verificati sulla statale 145 Castellammare-Sorrento, all'altezza della localita` Pozzano, suscito` la costernazione, la legittima preoccupazione nella popolazione locale. Da allora sono passati diversi anni, la zona in oggetto si e` in parte trasformata, si e` proceduto alla realizzazione di una struttura turistico ricettiva, il cui ingresso e` situato al di sotto di di quel costone che gia` delimitava, oltre alla strada statale, alcuni stabilimenti balneari, interrogo la giunta per sapere se sono state effettuate adeguate opere di consolidamento e un idoneo sistema di drenaggio delle acque, quali misure siano state adottate per fare fronte alla situazione determinatasi, quali iniziative nell'ambito delle loro rispettive competenze, siano state assunte per prevedere ed attuare un serio piano di risanamento e di riassestamento geologico dell'intera area, attraverso interventi organici e definitivi, che evitino per il futuro disastri e sciagure di tale portata. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare l'assessore Nocera. NOCERA, assessore: In riscontro all'interrogazione consiliare in oggetto, il coordinatore dell'area ambiente mi comunica che nell'oggetto della interrogazione sono stati eseguiti interventi di messa in sicurezza del costone roccioso progettati ed eseguiti dalla societa` castellammare turismo, proprietaria del costone stesso, autorizzati e collaudati dall'autorita` di bacino competente per territorio. Si evidenza che, a seguito dei gravi eventi alluvionali e dei conseguenti dissesti idrogeologici che nei mesi di novembre e dicembre del '96 e gennaio '97 hanno colpito alcuni territori della regione Campania, il Presidente del consiglio dei ministri, con decreto del 17 gennaio 1997, dichiaro` lo stato di emergenza nella regione. Successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, sono state emesse dal ministro per il coordinamento della produzione civile diverse ordinanze con le quali sono stati individuati i comuni della regione Campania gravemente danneggiati dei predetti eventi alluvionali. Infine, con l'ordinanza commissariale dell’ottobre 1997 fu disposta l'approvazione degli interventi infrastrutturali di emergenza e di prima sistemazione idrogeologica. Detto piano fu successivamente rimodulato, integrato ed approvato con diverse ordinanze commissariali che hanno disposto l'integrazione di ulteriori comuni adeguamenti, connessi alla fase progettuale degli interventi, nonche` all'inserimento di interventi afferenti l'interrogazione in oggetto. Il commissario di governo per l'emergenza 38 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura idrogeologica in Campania ha, altresì, dichiarato che i lavori di consolidamento delle pendici sovrastanti la statale n. 145 sorrentina riguardano essenzialmente le seguenti opere: ispezione, pulizia e ... dei costoni rocciosi da eseguirsi, trasporto dei rifiuti del materiale proveniente da ispezione, barriera para massi, interruzione stradale comprensive di sorveglianza e di impianto semaforico, rilievo geo strutturale, rete metallica a doppia torsione. Relativamente all'area oggetto dell'interrogazione, si sono completati e collaudati i seguenti interventi: opere di somma urgenza occorrenti per il ripristino provvisorio del transito sempre sulla statale 145 in localita` Pozzano del comune di Castellammare di Stabia; discaggio di massi, opere di difesa passive e monitoraggio per il rilevamento dei movimenti franosi della zona a monte di quelli interessati dalla frana del 10 gennaio del '97. Questo intervento e` stato realizzato con il duplice obiettivo di limitare da un lato il pericolo di caduta massi dalle sottostanti aree e di segnalare dall'altro eventuali nuovi episodi franosi. In quell'opera si è prevista la realizzazione di strutture verticali lungo il muro di cinta dell'ex cementificio a protezione della sede stradale dall'eventuale caduta di frammenti o blocchi di calcestruzzi da due silos siti nell'area del sedime del cementificio stesso. Il certificato di collaudo statico relativo alle predette opere e` stato trasmesso al commissariato per l'emergenza idrogeologica della regione Campania dal professore Luigi Ariani, ordinario di scienze delle costruzioni della facolta` di ingegneria dell'università Federico II di Napoli; opere di somma urgenza occorrenti per il ripristino provvisorio del transito della statale 145 in localita` Pozzano del comune di Castellammare di Stabia nel tratto corrispondente alla zona del costone interessato dalla frana del 10 gennaio del 1997; la costruzione di una galleria artificiale a carattere provvisorio ed esecuzione di alcune opere di puntellatura e di protezione. Detto intervento e` stato realizzato con l'obiettivo di provvedere, in via prioritaria, ad interventi infrastrutturali, necessari ad assicurare la transibilita` in sicurezza della statale 145, nel tratto compreso tra l'ex paninoteca Saltin e i ruderi della vecchia fabbricata Italcementi. Il certificato di collaudo, come richiesto dall'interrogante, relativo alle predette opere e` stato tramesso al commissario per l'emergenza idrogeologica della regione Campania dal professore Luigi Ariani. 17 maggio 2006 Sempre relativamente all'argomento in oggetto e` di recente approvazione il progetto nel comune di Vico Equense di sistemazione del versante roccioso sottostante il vescovato. Per l'esecuzione degli elaborati progettuali sono stati trasmessi al settore regionale di protezione civile in quanto l'intervento e` inserito nel programma APQ difesa suolo. Questo e` stato approvato con delibera della giunta regionale della Campania il 12 maggio 2004 mediante l'utilizzo delle risorse di 4 milioni di euro a carico della legge 388 del 2000. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il consigliere Scala; ne ha facolta`. SCALA: Come sempre l'assessore Nocera e` puntuale, pero` per una parte non ho avuto delle risposte vere, perche` la mia preoccupazione e` quella oggettiva e di la` del risanamento, che comunque e` stato fatto a difesa sia della struttura turistica, sia della statale, esiste un problema di tipo oggettivo, perche` quelle case oggettivamente interessate dalla frana, dagli smottamenti, per un certo periodo, sono state sgombrate. Ora i cittadini, dopo che è stata ricostruita la strada, giustamente sono rientrati nelle loro abitazioni e questa zona non e` stata interessata dal tipo di intervento. La preoccupazione mia, al di la` della questione, come noi notiamo, che le carte stanno in regola, e` che in quella zona, dove insistono queste abitazioni e dove ci sono persone, non e` stato fatto alcun intervento e che quindi, ci possano essere altre attività di tipo franoso e quindi Castellammare potrebbe avere altre perdite di vite umane. La cosa che chiedo, poi ci vediamo in assessorato per tentare di capire in che modo e` possibile intervenire per risanare quella parte di costone, è che, pur essendoci non quella zona delle costruzioni abusive oggetto di condono, i cittadini abbiano il diritto di stare nelle loro cose sperando che la montagna non cada. E` un intervento che bisogna fare in tempi brevi. Interrogazione: “Azienda Ospedaliera “Cardarelli” – Napoli”, reg. gen. n. 77, a firma della consigliere Cammardella. PRESIDENTE: All’interrogazione Azienda Ospedaliera “Cardarelli” di Napoli, è iscritta a parlare la consigliere Cammardella; ne ha facolta`. CAMMARDELLA: Signor presidente, gentile assessore alla sanità, come lei ha potuto constatare nel corso di questi mesi il gruppo della rifondazione 39 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura comunista intende contribuire al miglioramento della qualita` della sanita` pubblica, attraverso visite istituzionali, attraverso incontri con i comitati di utenti. Dunque anche l'interrogazione che oggi io pongo e che il nostro gruppo pone riguarda l'ospedale Cardarelli, l’azienda ospedaliera di rilievo nazionale che nel lontano '95 vide destinare alcuni spazi all'attivita` intramoenia, nel rispetto della legge, ristrutturando la palazzina M Alpi con i fondi ex articolo 20, legge 67 /88 prima triennalita`. Poi la regione Campania con delibera n. 1982 dell'ottobre del 2004 approvo` la prima sperimentazione gestionale, coinvolgendo soci privati, attraverso l'espletamento di un bando di gara per costituire una societa` mista, pubblico - privata, con una richiesta di investimento di almeno 2 milioni e mezzo di euro. Tale gara ando` deserta. Vi e` stata nei mesi scorsi un'ulteriore ricerca di socio privato attraverso trattativa privata. Sappiamo che sono giunte delle lettere di manifestazione di interesse. Pero`, allo stato, questa palazzina da molti anni e` inutilizzata, nonostante vi siano dei padiglioni, come quelli della chirurgia generale, delle specialistiche, dell'emergenza, che hanno enormi difficolta`, che sono affollatissimi e promiscui a tal punto da vedere spesso lesa la privacy e la dignita` dei pazienti. Abbiamo avuto anche degli incontri con la direzione generale, con l'assessorato. L’amministrazione, visti gli esiti delle gare, manifestava, dietro nostra richiesta, la volonta` di poter contribuire a destinare ad uso pubblico tale palazzina. Chiediamo, gentile assessore, anche alla luce della nota che il direttore generale Iovino ha inviato alle Rsu manifestando la propria non competenza a poter decidere la modifica della destinazione d'uso, se l'amministrazione non ritenga, attraverso modifica della delibera oppure attraverso una nuova, dare l'indicazione al direttore generale che questa palazzina possa essere utilizzata ad uso pubblico; naturalmente, liberare tale scelta, scegliendo insieme al direttore generale quale sia il migliore uso pubblico per questa palazzina. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare l'assessore Montemarano. MONTEMARANO, assessore: Come gia` accennato dall'onorevole Cammardella, il diritto all'esercizio delle attivita` libere o professionali individuali al di fuori dell'orario di servizio e` istituzionalmente previsto dall'articolo 15 del d.lgs 229. 17 maggio 2006 Gia` in precedenza il decreto ministeriale del 1997, del 1998 con la legge 448, prevedeva l'individuazione da parte del direttore generale di spazi idonei nell'ambito delle strutture aziendali, nonche` l'assunzioni di specifiche iniziative per reperire temporaneamente spazi sostitutivi. L'articolo 1 della legge 254 del 2000 finanziava la costruzione di spazi indicati attraverso fondi vincolati. Nel caso specifico, come ha gia` accennato l'onorevole Cammardella, il direttore generale dell'azienda Cardarelli, per consentire l'attivazione dell'istituto intramoenia all'interno dell'azienda senza ricorrere, come attualmente avviene, ulteriormente all'attivita` intramoenia allargata prevista in deroga alle aziende che non non disponessero ancora di strutture dedicate a tali attivita`, ha provveduto a richiedere alla regione Campania l'autorizzazione a una sperimentazione gestionale pubblico o privata, con privato comunque di minoranza e disponibile ad un importante investimento di 2 milioni e mezzo di euro. La regione Campania ha approvato con propria delibera tale sperimentazione. L'azienda Cardarelli ha indetto una gara pubblica per la ricerca di un socio privato, per concorrere alla costituzione della societa` mista, ma per ben due vendite la gara e` andata deserta. L'azienda ospedaliera, a seguito di un parere legale, ha indetto una trattativa privata per la ricerca di un socio privato di minoranza della costituenda societa` mista, affidataria dei su indicati servizi. Allo stato mi viene riferito che sono pervenute 4 lettere di manifestazione di interesse che la commissione sta valutando. L'azienda scelse di destinare la palazzina denominata M all'esercizio di tale attivita`, con relativo finanziamento per la ristrutturazione con i fondi dell'ex articolo 20 della legge 67 dell'88, fin dall'anno '95 e con la predisposizione dei relativi progetti. Questo assessorato seguira` con particolare attenzione l'espletamento delle procedure previste dalla gara per l'attivazione dell'attivita` libera professionale nella palazzina M, dopodiche`, qualora dovessero andare deserte, effettuera` ogni qualsiasi interventi sull'azienda, perche`, con le opportune verifiche giuridiche, la struttura, così ristrutturata, possa essere assegnata a integrare l'attivita` delle strutture di diagnosi e cura che attualmente, come diceva l'onorevole Cammardella, soffrono gravemente una situazione di sovraffollamento. 40 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura PRESIDENTE: E` iscritta a parlare la consigliere Cammardella, ne ha facolta`. CAMMARDELLA: Assessore, pur essendo soddisfatta della risposta, credo che siano anche maturi i tempi perche` la trattativa privata e l'esame delle lettere di manifestazione di interesse portino a prendere una decisione. Pertanto, credo che sia giusto, se non ci siano risposte adatte a quel tipo di bando, intervenire al piu` presto perche` venga restituito al pubblico cio` che e` stato costruito anche con fondi pubblici. Interrogazione: “Pubblicità sui rischi di furto a Napoli”, reg. gen. n. 82, a firma del consigliere Rivellini. PRESIDENTE: Per dare la possibilita` all'assessore Marco Di Lello di essere presente ad un incontro istituzionale, passiamo all'interrogazione relativa alla pubblicità sui rischi di furto a Napoli. E` iscritto a parlare il consigliere Rivellini; ne ha facolta`. RIVELLINI: Chiedo al presidente della giunta regionale se abbia contezza del grossolano errore commesso dall'assessore al turismo Di Lello di promuovere una negativa pubblicità per la nostra citta` con la distribuzione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive di un depliant attraverso il quale si invitano i turisti a non indossare orologi Rolex o altri oggetti di valore. Questa pubblicità negativa, gia` ripresa dai quotidiani nazionali e probabilmente amplificata dai mass-media del mondo che non perderanno occasione per criminalizzare oltre misura la nostra citta`, penalizzera` il nostro flusso turistico. Etichettare Napoli quale citta` a rischio criminale e` sicuramente un errore, ma e` ancora piu` grave che tutto cio` sia opera dell'assessore al turismo, delegato a rappresentare nel migliore modo possibile le nostre bellezze. Pertanto, chiedo, cortesemente, quali iniziative si intendono assumere per sospendere immediatamente la distribuzione di tali depliant e quali iniziative intende assumere il presidente della giunta affinche` la guida di una delle piu` importanti attivita` economiche della regione, il turismo, non venga gestito in modo cosi` approssimativo. Infine chiedo all'assessore al turismo se non sia piu` utile spendere le somme, destinate a una pubblicità cosi` negativa per la nostra citta` per una vigilanza maggiore, nel periodo 17 maggio 2006 estivo, in luoghi particolarmente frequentati dai turisti come il porto di Napoli. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare l'assessore Di Lello. DI LELLO, assessore: La citta` di Napoli considerata tra le piu` belle al mondo per la sua cornice paesisticoambientale e i suoi gioielli architettonici ed artistici, e` uno dei principali grandi attrattori culturali della regione Campania da valorizzare e promuovere. Le finalita`, anzi indicate, sono perseguite attraverso attivita` promozionali del territorio in Italia e all'estero per implementare iniziative tese a migliorare gli standard qualitativi dell'offerta turistica a coloro che hanno scelto di visitare la citta` di Napoli. In quest'ottica si inquadra il protocollo d'intesa sperimentale "turismo e sicurezza", sottoscritto in data 28 novembre 205 tra la regione Campania, la prefettura di Napoli, il comune e la provincia di Napoli, avente la finalita`, appunto, di promuovere azioni condivise volte a prevenire e contrastare i fenomeni di criminalita` nelle aree cittadine a forte vocazione turistica, garantendo, soprattutto nei periodi di piu` intenso afflusso di visitatori, condizioni di maggiori sicurezza e vivibilita`. L'esito positivo delle azioni intraprese e degli importanti risultati conseguiti, mediante la realizzazione degli interventi concordati con lo sforzo straordinario con le forze dell'ordine, gia` posti in essere al fine di garantire la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalita` nelle aree cittadine a forte vocazione turistica, emerse in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica svoltosi il 16 febbraio 2006, allargato alla presenza dei firmatari del protocollo d'intesa sottoscritto in data 28 novembre 2005, ha indotto a valutare l'opportunita`, in occasione dell'evento "maggio dei monumenti" e con l'approssimarsi della stagione estiva, di rilanciare e incrementare le azioni condivise oggetto del citato protocollo d'intesa. Si e` addivenuto, pertanto alla sottoscrizione, in data 11 maggio 2006, del nuovo protocollo d'intesa "turismo e sicurezza" attraverso il quale si intende promuovere azioni condivise, volte a prevenire e contrastare i fenomeni di criminalita` e garantire maggiori condizioni di sicurezza e vivibilita` nelle aree cittadine a forte vocazioni turistica. Colgo l'occasione per sottolineare come, nel complesso, siano oltre 2 milioni e 200 mila le risorse investite tutta dalla regione Campania in assenza di interventi da parte del governo nazionale per lavori e maggiore presenza delle forze dell'ordine in citta`. 41 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Premesso questo, la produzione e la distribuzione di una brochure con alcuni consigli utili e` solo una parte delle misure che si adottano per migliorare l'accoglienza e la tutela dei turisti presenti a Napoli. Tale iniziativa non puo` rappresentare una pubblicità negativa, ma al contrario rappresenta un gesto di cortesia, forse anche un atto dovuto da parte degli organi, assessorati, enti al turismo, nei confronti di quanti hanno gia` deciso di visitare la citta`. Proprio quest'ultima rappresenta un punto significativo, l'opuscolo infatti sara` distribuito presso gli alberghi, i punti di informazione, stazione di metropolitana o altro e non certo nel resto d'Italia o all'estero, pertanto non puo` neanche attenuare la promozione che in maniera efficace si sta attuando nei paesi stranieri. Peraltro cio` va a sottolineare che alcuni di questi ammonimenti sono gia` contenuti in numerose guide turistiche della nostra citta` e regione, cito tra l'altro l'onely planet, gadogan ghit's, let's go Italy, rutard, foudors, tutte guide che sottolineano l'inopportunita` di andare nella zona, ad esempio, di piazza Garibaldi, in giro con gioielli appariscenti. D'altra parte, appare anche importante in questo senso, sottolineare come gran parte dei nostri turisti, appartenenti a una fascia medio alta, con livello culturale, visita Napoli munita di una guida acquistata presso la citta` di residenza. Appare, inoltre, fondamentale il fatto che i consigli per i turisti, relativi alla salvaguardia e alla tutela della persona, sarebbero compresi all'interno di una serie di informazioni, quali numeri utili, uffici cambio, prezzi dei taxi, orario, info - point, etc.. Infine, cio` va a rilevare come in tutte le grandi capitali del mondo vengono svolte da tempo iniziative analoghe, molto apprezzate dai turisti. Abbiamo consigli per la sicurezza dei turisti a Vienna, ad Oslo. Tale iniziativa, non a caso, e` stata salutata molto positivamente dall'opinione pubblica nazionale ed internazionale. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il consigliere Rivellini; ne ha facolta`. RIVELLINI: Certo, se i turisti non verranno piu`, diminuiranno anche gli scippi, manchera` la materia prima. Comunque le sue giustificazioni non convincono nè me, nè i cittadini, né gli operatori turistici che sono preoccupati per la pubblicità negativa delle sue iniziative. Chiedo al presidente della giunta di intervenire immediatamente per modificare la politica turistica regionale, per cosi` dire, "fantozziana". 17 maggio 2006 Assessore Di Lello, lei nella scorsa legislatura cercò inutilmente con il bonus casa di allontanare gli abitanti dalla zona rossa del Vesuvio, spero non voglia fare la stessa cosa con i turisti. Interrogazione: “Ripiano debiti della sanità”, reg. gen. n. 78, a firma del consigliere Passariello. PRESIDENTE: All’interrogazione sul ripiano dei debiti della sanità, è iscritto a parlare il consigliere Passariello, ne ha facolta`. PASSARIELLO: Questo mio intervento viene svolto, ai sensi dell'articolo 79 bis del regolamento del consiglio regionale, per sapere dal presidente della regione e dagli assessori competenti se corrisponde al vero che, malgrado la manovra complessiva adottata a fine 2005 dalla giunta regionale della Campania in ordine al ripiano dei debiti della sanità, si renderà necessario introdurre nuove imposte fiscali in Campania. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare il vicepresidente Valiante. VALIANTE, vicepresidente giunta regionale: In riferimento all'interrogazione del consigliere Passariello, desidero preliminarmente precisare che l'articolata manovra di bilancio che ha accompagnato l'adozione degli strumenti di programmazione finanziaria per l'anno 2006, come normalmente accade, e` stata proposta dalla giunta ed approvata dal consiglio. La manovra si e` basata, tra l'altro, su un incremento in linea con quanto stabilito dalla finanziaria statale, differenziato per fasce e tipologie di reddito sull'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito e sull'incremento dell'aliquota ordinaria dell'imposta regionale sulle attivita` produttive differenziata per categorie produttive e con previsione di esenzioni dall'approvazione di detto incremento per nuove iniziative produttive e per attivita` professionali o imprenditoriali che facciano registrare significativi incrementi dell'occupazione. Il maggiore gettito stimato per effetto di tali interventi e` stato destinato ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge regionale 24 del 2005, la finanziaria regionale, al finanziamento di programmi di ripiano dei disavanzi di gestione prodotti dal sistema sanitario regionale, attraverso le modalita` e gli strumenti previsti dall'articolo 6 della legge regionale n. 28 del 2003. Questa finalizzazione di risorse aggiuntive per circa 170 milioni di euro l’anno, 42 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura associate alla realizzazione dei crediti vantati dalla Regione nei confronti dello Stato per trasferimenti localizzati alla spesa sanitaria corrente, per annualità pregresse, ammontanti a circa 2,5 miliardi di euro e attualmente bloccati, è da considerarsi nell’ambito di una pianificazione pluriennale, adeguata alla copertura dell’esposizione debitoria complessiva, generata, negli anni passati, dal sistema sanitario regionale in Campania. Quindi, la somma complessiva di 5 miliardi e 500 milioni ha una copertura già definita, in fase di contrattualizzazione con le banche da parte della Soresa, per tre miliardi di euro e 2,5 di trasferimenti bloccati del ministero del Tesoro che dovrebbero, in conseguenza della messa a disposizione dei fondi regionali, essere trasferiti alla Regione per due miliardi e 500 milioni. Ciò premesso e senza sottacere, in linea generale, l’impossibilità della giunta regionale di imporre nuove imposte, risultando, semmai, in facoltà del Consiglio l’utilizzo della leva fiscale residua su fattispecie già esistenti, si deve presumere che la preoccupazione espressa dal consigliere Passariello possa essere originata dalle notizie diffuse negli ultimi giorni dagli organi di stampa, in ordine all’avvenuta segnalazione, da parte della struttura di monitoraggio nazionale, della presunta esistenza di un buco. Sul punto, è possibile rassicurare il Consiglio, ritenendo che tale iniziativa sia frutto di un equivoco derivante dalla circostanza per la quale i criteri adottati nelle valutazioni degli interventi regionali, in materia di ripiano dei debiti in sanità, non considerano adeguatamente gli effetti di programmi di copertura pluriennali. Ciò ha determinato la considerazione degli effetti dell’operazione che la regione Campania ha avviato in materia di ripiano dei debiti in sanità per il tramite di Soresa, la società costituita dalla Regione, esclusivamente per un biennio, trascurando il fatto che la quantificazione, quindi, il relativo approvvigionamento di risorse dedicate alla copertura dell’esposizione debitoria pregressa del settore sanitario, sia stata calibrata nell’ambito di una pianificazione trentennale, cosa che non si è tenuta presente. Per concludere, si rassicura che la giunta terrà sotto costante e rigido monitoraggio gli effetti dei provvedimenti adottati, cosa che sta già avvenendo, che, si ripete, si ritengono adeguati a affrontare efficacemente la problematica in questione, che pertanto, allo stato, non necessita del sostegno di ulteriori manovre fiscali. 17 maggio 2006 PRESIDENTE: È scritto a parlare il consigliere Passariello; ne ha facoltà. PASSARIELLO: Signor presidente, signor assessore, premetto che capisco quello che lei diceva, che si è votato in Consiglio, ma, come ben sapete, quest’opposizione non ha votato il bilancio. Comunque appare evidente che la manovra, adottata per ripianare il deficit della sanità, è insufficiente e tardiva. Arriva, cioè, dopo circa 7 anni di governo di centro-sinistra, a guida Bassolino. I costi di questo ritardo sono enormi e nessuno può negare che l’operazione Soresa, che peserà per circa 178 milioni di euro all’anno, per 30 anni, sottostima, comunque, il fabbisogno, lasciando fuori per l’azzeramento del deficit maturato fino al 2005, circa 1,5 miliardi di euro. Inoltre, tra gli aspetti sottovalutati dal governo regionale, in riferimento ai previsti tagli alla spesa sanitaria, il 18% in tre anni, c’è l’innegabile circostanza, sottaciuta, che questi portano un decremento del gettito iva, di cui una consistente quota torna, per così dire, alle Regioni. È mai stata calcolata, ci chiediamo, questa minore entrata? A quanto ammonta? Perché è stato sottaciuto tutto questo? La manovra, va detto, è e resta comunque condizionata al rilascio delle quote campane del fondo Cipe di perequazione 2001 /2005, ma anche qualora queste quote dovessero esserci riconosciute, resta comunque scoperta l’importante fetta di 1,5 miliardi fuori Soresa. Temiamo, insomma, che, malgrado quanto sia stato fatto finora, manovre e provvedimenti, la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare, non sarà possibile evitare l’introduzione di nuove e ulteriori tasse. Il governo regionale cioè, tornerà a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, sempre che vi trovi ancora qualcosa. Sarebbe inammissibile, intanto, continuare a puntare su incrementi dell’Irpef e aumenti della benzina e, soprattutto, sull’ex Irap, perché oltre a trovare assolutamente contrari gli industriali dell’Unione europea, a breve, ne potrebbe essere imposta la cancellazione e a quel punto i giochi andrebbero rifatti daccapo. Inoltre, si sente parlare, da un po’ di tempo a questa parte, anche sui giornali, di un’eventuale tassa di scopo come se le tasse imposte fino a oggi non lo avessero (uno scopo), semmai la strada giusta è quella di introdurre finalmente dei meccanismi che da un lato arrestino le dinamiche che generano il deficit attraverso una compiuta analisi dell’elevato grado di 43 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura insufficienza delle prestazioni e dei fin troppi evidenti sprechi… PRESIDENTE: Consigliere Passariello… PASSARIELLO: Presidente, le posso fare l’elenco delle decine di minuti che hanno impiegato gli altri. PRESIDENTE: Non è così, lei già ha sforato due minuti, la prego di concludere. PASSARIELLO: Lo faccio! E, dall’altro, meccanismi capaci di non penalizzare i cittadini. Allora, cari colleghi, la replica all’interrogazione non ci soddisfa, non è quello che ci aspettavamo: siamo, infatti, di fronte a provvedimenti e misure inidonee, insufficienti e tardive. L’invito è, quindi, quello di rivedere la politica sanitaria, magari seguendo una strada diversa come quella esposta dal presidente Sibilia, che rappresenta la proposta di Forza italia e, cioè, di istituire una commissione di inchiesta sulla sanità campana da non confondere con le funzioni della commissione sanità. PRESIDENTE: Collega Passariello, per cortesia! PASSARIELLO: Per quell’azione di controllo mai esercitata fino a oggi. Grazie. Interrogazione: “Piano regionale amianto”, reg. gen. n. 81, a firma del consigliere Caputo. PRESIDENTE: Per motivi istituzionali, do immediatamente la parola, per il piano regionale amianto, al consigliere Nicola Caputo. È iscritto a parlare il consigliere Caputo, ne ha facoltà. CAPUTO: La mia interrogazione riguarda l’amianto. Premesso, che nonostante l’adozione del piano regionale amianto, la presenza di materiali contenenti il pericoloso minerale, nella Regione Campania, tocchi ancora picchi allarmanti; che sebbene sia stata prevista la rimozione dell’amianto esistente e la bonifica delle aree contaminate, l’emergenza è particolarmente preoccupante nei comuni dell’agro aversano, le cui periferie sono disseminate di discariche contenenti lastre di eternit ridotto in frantumi; che le Asl della provincia di Caserta continuano a mostrare notevole negligenza nel garantire le attività di vigilanza e di controllo finalizzate all’accertamento e alla valutazione del rischio amianto, soprattutto per le situazioni di maggiore criticità. Considerato che sulla delicata questione l’assessore all’ambiente è già intervenuto, fornendo risposte che delineano uno scenario completamente distante da quello reale; che si registra un’elevata inerzia da parte dei soggetti a cui compete l’obbligo di 17 maggio 2006 bonifica e da parte dell’amministrazione pubblica nel completamento del censimento, nell’istituzione dell’anagrafe dei siti contaminati e nell’attuazione del piano regionale di bonifica; tanto premesso e considerato, chiedo se il risanamento delle aree inquinate da amianto rientri fra le priorità della giunta regionale; se si sia provveduto, realmente, a realizzare una dettagliata mappatura dei siti contaminati; se siano state già individuate discariche per lo smaltimento dell’amianto; se si ritiene opportuno richiedere alle Asl, e in particolare a quelle della provincia di Caserta, una relazione dettagliata sulle attività finora svolte nella valutazione del rischio amianto e nel controllo delle aree territoriali di competenza. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare l’assessore Nocera. NOCERA, assessore: Per quanto di competenza, in relazione all’interrogazione a firma del consigliere Caputo, riguardante le problematiche conseguenti alla dismissione dell’amianto, questo assessorato regionale, per il tramite dell’area di programmazione 05, nelle more dell’adozione del piano di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” in seguito al piano regionale amianto, sin dal 1996, ha avviato una consistente attività di finanziamento finalizzata, prioritariamente, alla bonifica degli ambienti di vita e di lavoro nelle strutture pubbliche di proprietà degli enti locali e territoriali della Regione Campania, interessate dalla presenza di asbesto o di materiali che lo contengono, a valere sui fondi regionali istituiti ai sensi dei comma 24 e 27, articolo 3, legge 29 dicembre 1995, numero 549 e a far data dal 2001, anche sulle risorse del Por Campania 2000 – 2006. In attuazione del piano regionale amianto, tale attività è stata integrata e relazionata con i compiti di vigilanza e di controllo di competenza delle aziende sanitarie locali, con particolare riferimento all’accertamento della presenza del minerale e del rischio sanitario connesso nelle strutture oggetto delle richieste di contributo degli enti locali e territoriali. Si sono tenuti vari incontri tecnici intersettoriali, inerenti la problematica amianto, all’indomani dell’approvazione del piano regionale amianto, di cui alla delibera del consiglio regionale numero 64/1 del 10/10/01, pubblicata sul Burc n. 58 del 5/11/01, individuando le attività da porre in essere al fine di garantire la concreta attuazione delle azioni 44 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura individuate dal medesimo, con particolare riferimento, tra l’altro, al completamento del censimento; all’attività di vigilanza e controllo delle Asl, finalizzate all’accertamento ed alla valutazione del rischio amianto nel territorio di competenza per l’individuazione dei casi più urgenti; istituzione delle unità operative amianto presso le Asl; individuazione dei sistemi di smaltimento dei rifiuti in amianto, al fine di garantire la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente, anche in relazione al rischio di smaltimento inadeguato e/o abusivo; attività per la formazione del personale delle Asl e delle aziende operanti nel settore della bonifica e dei rifiuti di amianto; accertamento e verifica delle condizioni di rischio e delle tipologie di intervento necessarie, relativamente alle istanze di finanziamento, pervenute all’assessorato regionale all’ambiente, al fine di orientare la distribuzione delle risorse pubbliche secondo criteri di trasparenza e efficienza sia dal punto di vista sanitario che ambientale. Sono state individuate quali urgenti e necessarie le seguenti priorità: urgente ricostituzione dell’unità operativa regionale amianto (uora) -prevista dal piano regionale ambiente- garantendone una composizione interdisciplinare mediante componenti appartenenti ai seguenti organismi istituzionali: l’assessorato regionale ambiente, sanità e industria, le Asl, le province, l’Arpac, l’università e la ricerca scientifica; urgente avvio della formazione, verificando la disponibilità dei fondi nazionali appositamente previsti dal Pra, nell’ambito delle previsioni del bilancio regionale e opportunità di eventuali integrazioni con altre fonti di finanziamento; I dipartimenti di prevenzione delle Asl, nelle more dell’attuazione di quanto innanzi, garantiranno, con ogni consentita urgenza, l’espletamento dell’attività di accertamento e di verifica dei casi censiti dagli enti locali e territoriali, oggetto delle istanze di finanziamento, pervenute presso il mio assessorato, al fine di garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, regionali, nazionali e comunitarie, assegnate o da assegnare. Per quanto riguarda, poi, la costituzione dell’anagrafe delle aziende che utilizzavano l’amianto come materia prima in Italia, finalizzata all’individuazione e alla valutazione sul territorio nazionale delle situazioni di rischio sanitario e ambientale, connesso al pericolo di rilascio di fibre di asbesto nell’aria e a controllo dei lavoratori esposti ed ex esposti a queste ultime, si sono sollecitati gli 17 maggio 2006 accertamenti e le verifiche delle Asl, al fine di aggiornare e verificare i risultati che sono stati condotti da vari istituti. Si evidenzia, infine, che le iniziative, che ho appena indicato, attengono a risorse finanziarie comunitarie e nazionali, con destinazione vincolata, mentre le risorse finanziarie regionali sono attribuite all’assessorato regionale alla sanità. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Caputo, ne ha facoltà. CAPUTO: Ringrazio l’assessore per la risposta ma, ovviamente, non posso ritenermi soddisfatto per quanto affermato, anche perché a ben 5 anni dall’approvazione del piano, lei stesso ha detto che è del 2001, siamo ancora nell’alveo dei buoni intenti e delle buone intenzioni. Penso che la Regione debba, effettivamente, mettere mano a questo problema che è veramente pericoloso per la salute pubblica e che, quindi, fino a questo momento a mio avviso è stato trattato con una certa superficialità. Faceva riferimento a delle relazioni che ha chiesto alle Asl di competenza per evincere quali sono i risultati sul territorio, vorrei sapere, eventualmente mi risponderà in un’altra sede, che cosa, effettivamente, le è stato risposto e se l’assessorato si è mosso in maniera consequenziale. Interrogazione: “Società miste a partecipazione regionale”, reg. gen. n. 79, a firma del consigliere Grimaldi. PRESIDENTE: Sull’interrogazione sulle società miste, a partecipazione regionale, è iscritto a parlare il consigliere Grimaldi; ne ha facoltà. GRIMALDI: Onorevole presidente, onorevole assessore al bilancio, premesso che le energiche proteste dei dipendenti delle società Pan e Sis e quelle, più recenti, della Gesac hanno richiamato l’attenzione sulle società miste, quelle tra i cui partner vi è la Regione Campania; che già nel dibattito per l’approvazione della legge finanziaria sono emerse ombre sull’attività e, addirittura, sull’esistenza stessa delle società; che l’investimento di risorse sempre più ingenti ricade pesantemente sui contribuenti e incide sul disavanzo del bilancio regionale; che molte società causano danni enormi al mercato dei servizi, riducendo al minimo la concorrenza e la qualità degli stessi; che fino a qualche mese fa il Consiglio regionale non era in grado di fare un serio censimento delle società partecipate e un bilancio della loro funzionalità, come 45 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura è emerso e lei lo ricordava, perché è stato sempre presente, addirittura, in commissione bilancio e nelle varie audizioni avute con alcune società miste; che il comma 3 dell’articolo 1 della legge regionale numero 24 del 29 dicembre 2005 prevede che l’assessore regionale al bilancio, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione della stessa legge, è incaricato di procedere a organica verifica di tutte le società a partecipazione regionale. L’assessore, sulla base della predetta revisione, propone alla giunta regionale la messa in liquidazione ovvero processi di fusione di tutte le società il cui conto economico sia in passivo da almeno due esercizi o di tutte le società ritenute infruttuose. Poiché i 120 giorni previsti dalla legge sono scaduti il 30 aprile, signor assessore, e perché, ad oggi, non è stato reso noto l’esito della verifica, vorremmo conoscere, se il lavoro di indagine sulle società miste è concluso o se è ancora in atto, visto che la legge prevedeva la chiusura al 30 aprile; entro quale data quest’assemblea, quindi tutti i consiglieri regionali di quest’assise, potranno avere la documentazione, eventualmente prodotta da quest’opera di ricognizione. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare il vicepresidente Valiante. VALIANTE, vicepresidente giunta regionale: L’interrogazione presentata dal consigliere Grimaldi riporta in aula un problema importante, che, peraltro, mi era stato già sollecitato con altre interrogazioni, anche da parte di altri consiglieri, Sommese e qualcun altro; una questione che abbiamo affrontato con la legge finanziaria, come giustamente richiamava Grimaldi. Il termine del 30 aprile per la presentazione della ricognizione è stato perfettamente rispettato, perché è stata sottoposta all’attenzione della giunta regionale una relazione completa sugli esiti delle attività di verifica condotte e sulla quale la stessa giunta ha ritenuto di chiedere ulteriori approfondimenti e integrazioni ai fini delle decisioni conseguenti, non per la conoscenza delle condizioni pregresse. D’altronde la normativa prevedeva al comma 4 dell’articolo 1, per la realizzazione degli obiettivi di cui al comma 3, le società assumono necessaria deliberazione assembleare etc.”, la giunta regionale, entro il 31 ottobre decide per il prosieguo, l’assessore regionale al bilancio, entro 120 giorni dalla pubblicazione della presente legge è incaricato di procedere a organica verifica di tutte le società a 17 maggio 2006 partecipazione regionale ovvero a partecipazione di enti pubblici regionali. L’assessore sulla base della predetta revisione, quindi dopo che la giunta avrà preso atto di tutti gli altri, propone alla giunta regionale il prosieguo. Ho disposto quest’ulteriore approfondimento, l’adempimento, d’altronde l’interrogazione è di ieri, porta la data appena del 16 maggio, ce ne era qualche altra precedente; comunque siamo a 10, 15 giorni dalla scadenza di quella data, quindi gli ulteriori approfondimenti sono in corso e la giunta regionale provvederà a definire il quadro delle decisioni successive, sulla base delle indicazioni date dal consiglio e, quindi, a sottoporre al Consiglio, il quadro delle decisioni assunte e degli impegni posti per gli interventi relativi a tutto il discorso delle partecipate. PRESIDENTE: È iscritto a parlare il consigliere Grimaldi, ne ha facoltà. GRIMALDI: Come sempre, assessore Valiante, come abbiamo già avuto modo di ribadirle, a nome del gruppo del nuovo Psi, apprezzamenti per la sua opera di ricognizione e di verifica sulle società miste. La stessa legge, lo stesso articolo 24 del 29 dicembre nasce su volontà del consiglio e su indicazione del suo assessorato. Però, nel momento in cui lei ci dice che i termini sono stati rispettati, debbo, purtroppo, dirle che ci dice una cosa non vera, perché la documentazione è inesistente. Credo che nessun consigliere regionale, a oggi conosca una documentazione, una relazione prodotta dalla giunta circa le misure prese per alcune società miste alle quali, ricordo, un intervento dell’onorevole Bocchino, allora leader dell’opposizione in quest’aula, che in seguito a alcune sue visite, in alcune società miste, addirittura abbiamo trovato sedi, ha trovato, perché non ho avuto il piacere di essere presente, sedi inesistenti, addirittura non si sapeva se quella società fosse veramente una società partecipata da quest’ente regionale oppure no. Ulteriori delucidazione fra 15 giorni. Vede, io porto l’esempio di questa società mista, un po’ come il malato terminale, più tardi si individua la cura giusta e meno sono le possibilità di salvezza di questo malato. Le società miste credo che possono rappresentare un po’ questo esempio, quindi credo che nella prossima conferenza dei capigruppo, magari se l’assessore De Luca, visto che è il rappresentante della giunta con il consiglio e con la conferenza dei capigruppo, potremmo chiedere, magari, insieme, di intesa con la giunta, la convocazione di un consiglio monotematico sulla questione delle società miste e partecipate. 46 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura Quella, a mio avviso, sarà la sede opportuna per dire veramente come stanno le cose. I cittadini vogliono sapere ma, soprattutto, vogliono sapere questi consiglieri regionali che, in qualche modo, rappresentano trait-union tra i cittadini e le istituzioni. Grazie. Interrogazione: “Ritardi lavori di adeguamento del presidio ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca”, reg. gen. n. 80, a firma del consigliere Oliviero. PRESIDENTE: All’interrogazione riguardante: “Ritardi lavori di adeguamento del presidio ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca”, è iscritto a parlare il consigliere Oliviero, OLIVIERO: Premesso che il 29 aprile scorso il sottoscritto ha interrogato il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, in merito ai ritardi nei lavori di adeguamento del PSA, del presidio ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca; che intanto è venuto a conoscenza dell’insoddisfatta richiesta dell’Arsan di chiarimenti in merito alla perizia di variante, presentata in data 11 maggio 2004, risultata difforme alle direttive emanate dalla giunta regionale con delibera numero 6592 del 13 ottobre 1998; che la rappresentanza sindacale territoriale di Cigl, Cisl e Uil. denuncia una totale mancanza di programmazione sanitaria sul territorio; che l’incresciosa situazione che il dipartimento di prevenzione dell’Asl Caserta 2 ha causato inviando in data 19 aprile 2006 all’autorità sanitaria locale un verbale contenente le prescrizioni da ottemperare in attuazione della delibera di giunta regionale 7301 /01; tenuto conto delle denunce fatte dall’associazione “cittadinanza attiva” e dal Tribunale del malato per le pericolose e degradate condizioni di lavoro del personale sanitario, oltre alle gravissime carenze logistiche del nosocomio e all’inefficienza nella gestione della pulizia e dell’assistenza ai degenti, interroga la S.V. sui provvedimenti che essa ha adottato dalla data della mia prima interrogazione e su come intende provvedere alla risoluzione di questa annosa questione, che necessita di un tempestivo intervento per l’importanza strategica rivestita dal presidio sessano, punto di riferimento dell’intera area territoriale. Considerato che le preoccupanti condizioni igieniche e strutturali del presidio richiedono un intervento deciso, chiedo quindi quale sia la posizione della S.V. e cosa intende fare nel rispetto 17 maggio 2006 dell’efficienza dell’amministrazione corretta dell’Asl Ce 2. PRESIDENTE: Ha facoltà di parlare l’assessore Montemarano. MONTEMARANO, assessore: Come ha già accennato l’onorevole Oliviero, c’è stata una recente interrogazione il 19 aprile, quindi meno di un mese fa e con lo stesso oggetto, in riferimento ai lavori dell’ospedale di Sessa Aurunca. Come si sa, i lavori di adeguamento del presidio sono finanziamenti dall’articolo 20 della legge 67 del 1988, la progettazione ha avuto inizio moltissimi anni fa. Lo stesso onorevole Oliviero, nella sua interrogazione, riferisce che il Ctr ebbe modo di pronunciarsi favorevolmente all’epoca sul progetto definitivo nel lontano 1986. Ci sono stati ritardi notevoli, notevolissimi che, tuttavia, non possono essere ascritti all’attuale management aziendale che risalgono a gestioni pregresse. Il mese scorso, aprile 2006, l’azienda Ce 2, recependo le prescrizioni dell’Arsan ha presentato una nuova perizia di variante e, diverse e ulteriori rispetto a quella del 2004 del nucleo di valutazione per l'edilizia sanitaria. Saremo molto attivi sul nucleo di valutazione perche` l'esame avvenga in tempi rapidi e fornisca la parola fine su questo che riguarda la progettazione dei lavori dell'ospedale di Sessa Aurunca. In ordine alle disfunzioni denunciate dalle segreterie provinciali, Cgil, Cisl, Uil il direttore generale della Caserta 2, interpellato dall'assessorato, ha fornito una dettagliata relazione da cui si rileva che per il presidio ospedaliero di Sessa Aurunca gli indicatori degli anni 2004 e 2005 sono tutti positivi con aumento del fatturato che va da 11 milioni di euro a 12 milioni di euro. In ogni caso non e` sfuggita all'assessorato la denuncia di disfunzione da parte delle predette organizzazioni sindacali, in ordine alle conflittuali e` stato gia` indetto un incontro presso la sede dell'assessorato, che si terra` domani mattina al fine di acquisire maggiori informazioni e verificare la consistenza. Soltanto all'esito dell'incontro potranno essere valutati nelle sedi competenti e... nei presupposti le iniziative piu` opportune per una compiuta soluzione delle criticita` denunciate al solo fine del miglioramento compressivo della qualita` dell'assistenza erogata. PRESIDENTE: E` iscritto a parlare il consigliere Oliviero; ne ha facolta`. OLIVIERO: Non mi ritengo soddisfatto, la volta scorsa alla sua risposta mi sono dichiarato soddisfatto 47 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura perche` pensavo che un'attivita` piu` insistente dell'assessorato potesse risolvere un problema vecchio del 1996, ma sono due anni che la ditta e` scappata dal presidio ospedaliero di Sessa Aurunca e ha lasciato un cantiere aperto. Se lei fa una visita in ospedale vede che ci sono soffitte sfondate, ci sono ancora le impalcature arrugginite, c'e` pericolo, tant'e` che l'ufficio di prevenzione della stessa Asl, su questo non mi ha risposto, ha evaso la risposta, non mi ha delucidato rispetto a una relazione che la stessa Asl, di cui gli stessi tecnici probabilmente sono i soli responsabili del procedimento dell'attivita` dei lavori all'interno dell'ospedale e fanno le prescrizioni alla stessa Asl inviandole all'ufficio del responsabile sanitario locale del sindaco. Su queste cose lei non mi ha risposto. Sono insoddisfatto. Le preannuncio che domani mattina presenteremo un disegno di legge di indagine e di inchiesta sull'edilizia sanitaria, perche` nella stessa Asl CE2, non c'e` solo l'ospedale di Sessa Aurunca in queste condizioni, c'e` il Dea di secondo livello di Capua che non e` mai partito, per il quale ci sono i soldi fermi da tanti anni e negli ultimi due anni ci sono state delle procedure amministrative che non hanno sortito nessun effetto, tant'e` che questa mattina lei ha dato una risposta in quest'aula anche sul Dea di Capua. Quindi, sono condizioni e situazioni che riguardano l'edilizia sanitaria estremamente difficili per le quali credo che questo consiglio faccia il suo dovere se fa una commissione d'indagine. Domani presentero` alla segreteria del consiglio un disegno di legge in questa direzione. Interrogazione: “Potenziamento sviluppo industriale zone interne”, reg. gen. n. 83, a firma del consigliere Sena. PRESIDENTE: All’interrogazione relativa al potenziamento dello sviluppo industriale nelle zone interne, è iscritto a parlare il consigliere Sena; ne ha facolta`. SENA: Presidente, credo che lei e la presidenza della giunta dobbiate fare una riflessione sul valore delle istituzioni regionali, perche` noi avevamo sollevato con questa interrogazione un problema non solo importante, ma anche urgente. Ringrazio gli assessori De Luca e Montemarano che si sono trattenuti, mi auguro che abbia una risposta positiva, nel senso che si dica che questi strumenti agevolativi di finanziamento sono stati sbagliati e quindi si corregge, perche` c'e` in 17 maggio 2006 atto una forte discriminazione di territori, di imprenditorialita` che noi abbiamo sollevato con questa interrogazione, quindi per iscritto e che io comunque leggero in quest'aula nonostante l'assenza dell'assessore. Non e` possibile che i territori, imprenditori ed associazioni nel settore delle attivita` produttive, del turismo, che in questi anni di difficolta` hanno profuso energie e capitali si vedano fortemente penalizzati. Signor presidente, noi abbiamo segnalato che per le aree interne e per la provincia di Avellino, per esempio, per le attivita` produttive non e` mai assegnato il punteggio massimo di 30 punti, questa e` una cosa grave che e` affidata alla sensibilita` degli assessori presenti, ma che non puo` non essere affidata alla sensibilita` di tutti quelli che sono presenti in questa sala. La pubblicazione di questa delibera e` lesiva, e` lesiva per i territori, e` lesiva per le popolazioni, e` lesiva per le imprenditorialita`. L'assenza dell'assessore la rende ancora piu` grave, piu` lesiva e piu` preoccupante. Credo che lei, al di la` della risposta all'interrogazione, per la quale ringrazio il collega De Luca, non possa non sottolineare questo atteggiamento discriminatorio e comunque elusivo. Non posso esimermi dal chiedere che venga messa nell'agenda dei lavori del rapporto tra giunta e consiglio che venga posto il problema di qual e` il ruolo del consigliere regionale, del consiglio regionale. Siamo espressione di territori, di territori che questa interrogazione si ritengono lesi e possono essere danneggiati se questi provvedimenti vanno avanti. Ecco perche` se la risposta, chiedo scusa al collega Enzo De Luca, non e` positiva nel senso di revisione dei criteri della 488 chiedo, me lo consentono gli amici della giunta presenti in questa sala, che questa interrogazione resti all'ordine del giorno al primo punto dell'ordine del giorno di tutte le interrogazioni, di tutti i question - time. PRESIDENTE: A nome dell'istituzione, devo condividere le preoccupazioni espresse dal consigliere Sena. Mi dispiace per l'assenza dell'assessore Cozzolino. Ha facoltà di parlare l'assessore De Luca. DE LUCA, assessore: Rispetto all'interrogazione dell'onorevole Sena, ovviamente rispondo su una precisazione del collega Cozzolino impegnato per motivi istituzionali, quindi anche nel ruolo, nel rapporto, quindi, mi limito a leggere la risposta che l'assessore ha trasmesso. La S.V. con l'atto di sindacato ispettivo di cui all'oggetto, ha chiesto di valutare l'opportunita` di 48 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura procedere, con urgenza, alla rettifica della deliberazione adottata dalla giunta regionale nella seduta del 12 maggio 2006 relative alla definizione dei criteri e delle modalita` per la concessione delle agevolazioni previste dalla legge 488 /92, nonche` conoscere le ragioni che hanno determinato l'inclusione, nella graduatoria ordinaria del bando industria, di settori "privilegiati" non corrispondenti alle reali necessita` della provincia di Avellino, provincia, a suo avviso, ulteriormente penalizzata in quanto per le iniziative di detta provincia non e` mai previsto per la graduatoria speciale, a differenza di altre province, il punteggio massimo di trenta punti. In primis e` utile precisare che le deliberazioni, oggetto dei rilievi critici della S.V., sono, come espressamente previsto dai rispettivi dispositivi proposte da sottoporre all'autonoma valutazione del consiglio per le determinazioni di competenza. Cio` premesso, caro consigliere Sena, e` opportuno ricostruire, con rigore filologico, gli atti e i fatti posti a fondamento dell'adozione delle deliberazioni di cui trattasi e relative alla competenza di questo assessorato. L'articolo 8, comma 11, lettera c) del D.M. 01/02/2006 - con cui sono stati definiti i nuovi criteri e le modalita` per la concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 488 /92 - consente alle regioni di individuare sia con riferimento alla graduatoria ordinaria che a quella speciale, delle priorita` regionali. Dette priorita` vanno individuate sulla base dei seguenti criteri: per le graduatorie regionali ordinarie, con riferimento alle aree del territorio, ai settori di attivita` e alle tipologie di investimento ammissibili alle agevolazioni; per le graduatorio speciali: con riferimento ai settori di attivita` e alle tipologie di investimento nel caso di graduatorie speciali per aree; con riferimento alle aree e alle tipologie di investimento, nel caso di graduatorie speciali per settori. Le suddette priorita` vengono indicate attraverso l'attribuzione a ciascuna combinazione dei detti elementi di un punteggio numerico intero compreso tra zero e trenta, per le graduatorie ordinarie, ovvero tra zero e venti, per quelle speciali. Di conseguenza, nessun punteggio pari a 30 punti e` stato ne' poteva essere previsto con riferimento alle iniziative della provincia di Avellino ovvero di qualsivoglia altra provincia da includere nella graduatoria speciale. 17 maggio 2006 Quanto alle priorita` regionali relative alla graduatoria ordinaria del settore "industria", si precisa che le stesse sono il prodotto di una fitta consultazione con le organizzazioni sindacali e con quelle datoriali. Consultazioni nel corso delle quali sono state individuate priorita` finalizzate, da un lato, a incentivare gli investimenti in settori - agroindustriale - dell'ICT - della produzione di energia etc. - strategici e ad elevato contenuto tecnologico e dall'altro a garantire un punteggio premiale alle imprese operanti in un settore tradizionale quale quello del tessile e l’abbigliamento. Quello che vorrei sottolineare, egregio consigliere, che, nonostante l'esiguita` dei fondi a disposizione (poco piu` di 100 milioni di euro, di cui la meta` per l'industria) lo sforzo effettuato, in sede d'approvazione delle richiamate deliberazioni, e` stato, in parte, quello di anticipare alcuni aspetti del piano d'azione di cui all'art. 8 della legge finanziaria 2006. Piano d'azione 488/92 e tutti gli altri strumenti di promozione e sostegno allo sviluppo regionale che concorreranno, in modo organico e razionale, alla ridefinizione della politica industriale ed agroindustriale della nostra regione: ridefinizione, posso garantire, che porra` al centro, tra l'altro, le legittime aspirazioni alla crescita economica e civile di province come quella di Avellino. PRESIDENTE: Ovviamente e` esaustiva a norma regolamentare, perche` l'interrogazione e` firmata dall'assessore Cozzolino e quindi, legittimamente rappresentato. E` iscritto a parlare il consigliere Sena, ne ha facolta`. SENA: Ovviamente, la risposta non e` all'assessore De Luca, che ringrazio, ma non posso non sottolineare l'insoddisfazione profonda sia per la mancanza dell'assessore, ma gia` e` avvenuta nell'altra seduta, ad inizio di seduta per altre questioni ed altre materie. Non posso non rilevare come vi sia anche in questa attenzione una disattenzione per i problemi delle aree interne, delle province interne. Il punteggio riferito a queste zone non e` mai adeguatamente considerato, non solo per le graduatorie speciali, ma anche per quelli ordinarie. C'e` complessivamente, signor presidente, una disattenzione che colpisce e che deve colpire chiunque rappresenti le istituzioni, tant'e` che da anni collega Sibilia, abbiamo approvato finanziamenti per un contratto d'area che ancora non vede la luce. Credo che abbiamo fatto, come ricordera` il presidente, 4 o 5 norme in varie finanziarie e siamo, purtroppo, ancora ad erogazione zero per quello che 49 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Servizio Resoconti Resoconto Integrale VIII Legislatura attiene i fondi. Ecco perche`, non so se e` irrituale, ma prego di considerare che questa interrogazione resti all'ordine del giorno per avere un confronto diretto con l'assessore, senza, ripeto, nulla togliere ai colleghi di Cozzolino, rappresentativi questa sera. PRESIDENTE: Credo, a nome di tutto il consiglio, opportuno inviare una nota al presidente Bassolino per ribadire l'esigenza e la necessita` perche` durante il question-time gli assessori siano presenti, salvo casi eccezionali di impegno. Oggi sono mancati due assessori, spero che questo non avvenga piu`. E` irrituale, ovviamente, tenere all'ordine del giorno un'interrogazione alla quale c'e` stata una risposta, seppur ritenuta insoddisfacente: invito il presidente Sena, eventualmente, a riproporre la questione in altra occasione. La seduta è tolta. I lavori terminano alle ore 16,40. 17 maggio 2006