Il percorso ecologico di un imprenditore e della sua PMI relatore : Sergio Antoniuzzi 1 Il percorso ecologico dell’imprenditore 1960: vendita di detergenti (scarti del petrolio) con formula molto e poco biodegradabile (a base di tetraetilen glicol metil etere) 1965: i detergenti incominciano ad essere trasformati, attraverso processi di solfonazione e di neutralizzazione, in prodotti schiumogeni con proprietà imbibenti e bagnanti. Inizia l’era industriale dei tensioattivi. La prima classe di tensioattivi utilizzati dall'uomo è il sapone, ottenuto dalla saponificazione di grassi naturali. Durante la seconda guerra mondiale, a causa della scarsità di materie prime naturali per la preparazione del sapone, si avviò la produzione di tensioattivi sintetici. I primi si preparavano per reazione di un composto aromatico con acido solforico, e successivamente neutralizzato per dare il corrispondente sale sodico o potassico. Il problema di questi tensioattivi era che non essendo biodegradabili cominciarono a dare problemi ambientali. In seguito i gruppi aromatici furono sostituiti (totalmente o parzialmente) con gruppi alifatici lineari, meno dannosi per l'ambiente naturale. 2 Il percorso ecologico dell’imprenditore I tensioattivi trovavano applicazione nei settori: Tessile (utilizzati come ovalizzanti per candeggi e rifiniture di tessuti) Conciario (utilizzati per il riverdimento delle pelli) Meccanico (utilizzati per il lavaggio delle parti meccaniche) Ma questi tensioattivi non erano biodegradabili………………… 3 Il percorso ecologico dell’imprenditore ……….e nell’arco di qualche anno, i continui scarichi delle aziende tessili del milanese nelle acque del fiume Lambro generarono nell’area di Melegnano seri problemi alla salute della popolazione locale. L’incidenza delle patologie bronco- polmonari in quell’area geografica aumentò sensibilmente a causa della microdispersione delle schiume generate da quei prodotti. 4 Il percorso ecologico dell’imprenditore 1967: Shell Chimica incomincia a formulare prodotti biodegradabili all’80%. Metà anni ‘70: si verifica il fenomeno dell’eutrofizzazione delle acque causato dall’uso indiscriminato di fosfati prima dell’anossia dopo l’anossia 5 Il percorso ecologico dell’imprenditore Anni ‘80: la legislazione introduce la richiesta di biodegradabilità dei prodotti superiore al 90% la coscienza ecologica comincia ad avere maggior diffusione Anni ’90: nasce il primo marchio Europeo di qualità ecologica, istituito nel 1992 con il Regolamento CEE n. 880/92 e revisionato nel 2000, alla luce dell‘esperienza maturata e del progresso tecnico, da un nuovo Regolamento CE 6 Il percorso dell’impresa I.C.E. FOR Società per Azioni Capitale sociale i.v. pari a 1.500.000 euro Sita a Magenta (MI) nell’area del Parco del Ticino Produzione di detergenti, disinfettanti, cere e cosmetici da risciacquo per uso professionale 35 dipendenti Superficie 13.000 m2 Officina autorizzata dal ministero della sanità per la produzione di P.M.C. Associata a Federchimica gruppo ASSOCASA Stazione sperimentale degli Oli e Grassi Afidamp I.S.S.A. 7 Il percorso ecologico dell’impresa 1985: I.C.E. FOR introduce il concetto di “Formula Ecologica” ed elimina dai suoi formulati sostanze quali: fosfati, EDTA, NTA, APEO, formaldeide, solventi aromatici. 8 Il percorso certificativo etico e sociale dell’impresa 1995 – Sistema Qualità Norma UNI EN ISO 9001:00 (Certiquality cert. n° 337 ) 1997 – Sistema Gestione Ambientale Norma UNI EN ISO 14001:96 (Certieco cert. n° 921) 1999 – Ambiente Adesione al regolamento europeo 1836/93 (EMAS) – 761/01 (EMAS II) (Certieco - n° reg. registro europeo IS 000014 ) 2001 – Sicurezza Norma OHSAS 18001:99 – Occupational Health and Safety Management System (Certieco cert. n° 4160 ) 9 Il percorso certificativo etico e sociale dell’impresa 2001 – Premio Innovazione Amica dell’Ambiente Conferito da Legambiente e dal Politecnico di Milano per la linea di prodotti UNICO GREEN SYSTEM 2001 – Ecolabel Accreditamento per prodotto lavastoviglie in polvere 2002 – Premio Innovazione Amica dell’Ambiente Conferito da Legambiente e dal Politecnico di Milano per il prodotto L’Ecologico Lavastoviglie 2003 – Certificazione Etica Norma SA 8000 (Social Accountability). Raggiunto lo Stato di Applicant; progetto non sviluppato. 2004 – Ecolabel Accreditamento per prodotto lavastoviglie in pastiglie 10 Il percorso etico e sociale dell’impresa 2006 – Sicurezza per il consumatore Standard BRC (British Retail Consortium) Consumer. In corso di certificazione 2006 – Ecolabel E’ in itinere la registrazione per: un detergente multiuso per superfici un detergente per il lavaggio manuale delle stoviglie 11 Il percorso ecologico dell’impresa 2006 –Ecolabel Nuovi progetti di registrazione: Detersivo liquido per bucato in lavatrice Detersivo liquido per bucato per capi delicati Detergente per pavimenti Detergente acido per sanitari 12 Il percorso ecologico dell’impresa La proposta “ecologista”: concedere l’accesso al Regolamento ECOLABEL alle sole aziende che aderiscono al Regolamento EMAS 13