Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions FEP 2007-2013 - ASSE III - MISURE 3.4 - “Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori” Progetto Fish & Cheap - Azione 1.3.1. “Convegno di studio”; Azione 2.3.1. “Workshop introduttivo del progetto”; Azione 3.2.1. “Fish & Cheap? A portata di mano!” INDICE / INDEX Pesca artigianale, conservazione delle risorse ittiche e consumo responsabile. Nuove prospettive per un futuro sostenibile. Artisanal fisheries, conservation of fisheries resources and responsible consumption. New prospects for a sustainable future. Convegno del 28 Maggio 2015 Isola dell’Asinara - Casa del Parco: Azione 1.3.1. “Convegno di studio” pag. 5 Asinara island conference on the 28th may 2015 - Casa del parco action 1.3.1 “Study conference” Workshop del 29 maggio 2015: Azione 2.3.1. “Workshop introduttivo del progetto” “Sviluppo di nuovi mercati per un consumo responsabile delle risorse ittiche” pag. 39 Workshop on the 29th may 2015: action 2.3.1 “Introductory workshop of the project” “Development of new markets for responsible consumption of fish resources” “Azioni per un consumo responsabile delle risorse ittiche e una pesca a minore impatto ambientale” “Actions for responsible consumption of fish stocks and fisheries with lower environmental impact” Incontro informativo del 29 settembre: Azione 3.2.1. “Fish & Cheap? A portata di mano!” pag. 87 Informative meeting on the 29th September: Action 3.2.1. “Fish and Cheap? At your fingertips!” Convegno del 30 settembre 2015: Azione 1.3.1. “Convegno di studio” Conference on the 30th September 2015: Action 1.3.1. “Study conference” pag. 103 Convegno del 28 Maggio 2015 Isola dell’Asinara - Casa del Parco: Azione 1.3.1. “Convegno di studio” Asinara island conference on the 28th may 2015- Casa Del parco action 1.3.1 “Study conference” Pesca artigianale, conservazione delle risorse ittiche e consumo responsabile. Nuove prospettive per un futuro sostenibile. Artisanal fisheries, conservation of fisheries resources and responsible consumption. New prospects for a sustainable future. Il 28 maggio 2015 sull’isola dell’Asinara presso la casa del parco in Cala Reale, si è aperto il “Convegno internazionale di studio sul patrimonio ittico del Mediterraneo”. Il convegno si inserisce nel progetto europeo Fish & Cheap, promosso dallo stesso Parco Nazionale ed Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara” nell’ambito del Fondo Europeo per la pesca 2007-2013, finalizzato alla sensibilizzazione ad una cultura di sostenibilità nel consumo delle risorse ittiche. In tal senso proporre un consumo basato sul pescato locale, stagionale e su specie poco sfruttate commercialmente, le cosiddette specie “neglette”, cioè trascurate, viene vista come un’opportunità per rilanciare un consumo responsabile delle risorse ittiche, per sostenere la pesca artigianale, per abbassare la pressione, che grava su specie soggette ad over-fishing e per mantenere viva l’economia locale. On May 28th, 2015, the “International Conference about the fish stocks in the Mediterranean” started on Asinara island at the Casa del Parco in Cala Reale. The conference is part of the European project Fish & Cheap, promoted by the National Park and Marine Protected Area “Asinara Island” which is part of the European Fund for Fishing 2007-2013, aimed at raising awareness of a culture of sustainability in the consumption of fish resources. It proposes consumption based on locally caught fish, seasonal and little commercially exploited species, especially the so-called “neglected species”, which is seen as an opportunity to revitalize responsible consumption of fish resources, to support the artisan fishing, to decrease the fishing, which is attributable to species subject to over-fishing and to keep the local economy alive. Intervengono: Marco Costantini, Bachir Chabou, Paolo Guidetti, Marie Catherine Santoni, Josè Rios, Nicola Fois, Simona Clò, Giovanni Vargiu; è presente il Direttore del Parco, Pier Paolo Congiatu. Introduce e modera Marco Costantini, membro del WWF Programma marino, che dopo i consueti saluti e ringraziamenti istituzionali rivolti a Delfo Poddighe, che rappresenta tutto il Consiglio direttivo del Parco dell’Asinara, entra nel vivo del Speakers: Marco Costantini, Bachir Chabou, Paolo Guidetti, Marie Catherine Santoni, JosèRios, Nicola Fois, Simona Clò, Giovanni Vargiu; the Director of the Park, Pier Paolo Congiatu, is also present. Marco Costantini introduces and regulates the discussion. He is a member of WWF’s marine program, and after the usual greetings and institutional thanks aimed at Delfo Poddighe, which represents all the Governing Council of the Asinara Park, Marco Costantini gets to the heart of the 5 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions dibattito, passando la parola a Bachir Chabou. debate, by passing the word to Bachir Chabou. Questi è Segretario Generale di MedArtnet e Presidente della Piattaforma magrebina della pesca artigianale. La piattaforma MedArtnet riunisce cinque paesi del nord e sud del Mediterraneo: Italia, Francia, Spagna, Grecia ed il Maghreb cioè Marocco, Tunisia ed Algeria. Egli affronta la gestione della pesca artigianale. La pesca nel Mediterraneo impegna circa 90.000 imbarcazioni ed il segmento della pesca artigianale occupa circa l’80% della flotta totale. Solo in Marocco si contano circa 16.500 imbarcazioni e 80.000 pescatori. Sottolinea, poi, l’importanza di una stretta collaborazione tra pescatori ed associazioni governative per la salvaguardia delle specie ed il conseguente rispetto dell’ecosistema marino del Mediterraneo. E’ necessario agire in sinergia, paesi del nord e del sud Mediterraneo, pescatori ed associazioni governative, per attribuire alla pesca artigianale l’importanza socio-economica, che riveste. Manca una gestione integrata della pesca artigianale; i pescatori sono troppo spesso esclusi dai poteri decisionali. C’è scarsa informazione ma soprattutto i pescatori devono essere integrati nella gestione delle aree marine protette. La gestione integrata è finalizzata alla ecosostenibilità, alla sicurezza alimentare e alla diminuzione della povertà. He is the Secretary General of MedArtNet and President of the Maghreb artisan fishing Platform. The MedArtNet platform brings together five countries from the north and south of the Mediterranean: Italy, France, Spain, Greece and the Maghreb that is Morocco, Tunisia and Algeria. He addresses the management of artisan fishing. Mediterranean fishing accounts for around 90,000 boats and segments of artisan fishing occupies about 80% of the total fleet. Only in Morocco, there are about 16,500 boats and 80,000 fishermen. This highlights the importance of close cooperation between fishermen and government associations for the protection of species and the consequent respect of the marine ecosystem in the Mediterranean. It is necessary to achieve synergy between the countries in the north and south Mediterranean between fishing and governmental associations and to give artisan fishing the socio-economic importance it deserves. It lacks an integrated management of traditional fishing; fishermen are too often excluded from decision-making powers. There is a lack of information but also fishermen need to be integrated in the management of marine protected areas. Integrated management is aimed at environmental sustainability, food security and poverty alleviation. Il Direttore del Parco dell’Asinara, Pier Paolo Congiatu, fa un breve excursus sulla storia della struttura dove si svolge la manifestazione odierna: la Casa del Parco. The Director of the Asinara Park, Pier Paolo Congiatu, provides a brief explanation on the history of the facility where the event takes place today: the Casa del Parco. Essa è stata costruita nel 1889 per fungere da struttura marittima sanitaria, che ospitò nella I guerra mondiale i prigionieri It was built in 1889 to serve as a maritime health facility, which housed AustroHungarians prisoners in World War I. It 6 austro-ungarici. E’ rimasta abbandonata per più di settant’anni. Quando il Parco ha cominciato a lavorare lo stabile era un rudere. E’ stato riportato in vita con un intervento di recupero ambientale, che ne ha conservate intatte le caratteristiche. “Non mi dilungo sulle caratteristiche ma tengo a sottolineare che organizzare questo evento in questo luogo ha un significato particolare per la storia del Parco dell’Asinara, sia per l’argomento di cui si tratta che per la filosofia del Parco orientata al recupero degli spazi e dell’ambiente”. Istituzionalmente il Parco deve occuparsi, tra le altre cose, di curare le arti ed i mestieri locali. Questo posto è stato destinato per 120 anni a Carcere e quindi le arti e le tradizioni si sono perse dentro l’isola. L’unica tradizione che non è scomparsa è stata proprio la pesca. “Abbiamo l’obbligo istituzionale di curare la professione del pescatore.” C’è stato un enorme intervento industriale negli anni ’70 nel Golfo dell’Asinara, che ha portato benessere al territorio ma ha lasciato in eredità un degrado ambientale di enormi proporzioni; un mare non utilizzabile vicino alla costa, per cui i pescatori devono allontanarsi, facendo più fatica e con maggiori oneri. L’A.M.P. fornisce ai pescatori una opportunità di esercitare meglio la loro professione. Fish & Cheap va in questa direzione. E’ la volta di Paolo Guidetti, docente di ecologia all’Università di Nizza e ricercatore CoNiSMa (Consorzio Nazionale interuniversitario per le scienze del mare). Il suo intervento parte da un quesito generale: qual è il contesto generale in cui il dibattito va collocato? E’ certamente un contesto più was abandoned for more than seventy years. When the park began to provide activities the building was in ruins. It has been brought back to life with an intervention of environmental recovery, which has kept the characteristics intact. “I will not dwell on the features. I only want to emphasize that organizing this event in this place has a special significance for the history of the Asinara Park, both because of the subject we are discussing and the environmental recovery philosophy which leads the park’s management strategies”. Institutionally the Park should look after, among other things, the local arts and crafts. This place was designed to operate as a prison for 120 years, therefore arts and traditions were lost in the island. The only tradition which has not disappeared was fishing. “We have an institutional obligation to look after the fishing profession”. There was a huge industrial intervention in the 70s in the Gulf of Asinara, which brought wellbeing to the area but has left an environmental degradation of enormous proportions as well as a sea which is not exploitable near the coast, so fishermen must leave the area, working harder and at higher expenses. The Marine Protected Area provide fishermen an opportunity to exert their profession at better conditions. Fish & Cheap goes toward this direction. The next speaker is Paolo Guidetti, professor of ecology at the University of Nice and CoNISMa (National InterUniversity Consortium for Marine Science) researcher. His speech begins with a general question: what is the overall 7 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions ampio delle singole realtà in cui si opera. E’ un contesto mondiale, in cui negli ultimi dieci anni la quantità di proteine animali estratte dal mare e consumate dall’uomo è aumentata in misura esponenziale. Gli stock mondiali sono stati messi in crisi da una cattura spesso eccessiva, che, di conseguenza, ha minacciato anche i sistemi ecologici. La pesca industriale si concentra solo su alcune specie, sui grandi predatori marini: tonni, pesce spada, merluzzi. Ciò ha determinato a cascata effetti negativi sugli ecosistemi: in alcune zone del sud del Mediterraneo è in corso un processo di desertificazione dei fondali. Questo discorso può essere trasposto sul piano economico. Se si pesca un grosso quantitativo di pesce si ha l’impressione di guadagnare tanto, ma il sistema va in depressione. Non soltanto si degrada l’ambiente ma poco alla volta la pesca, se è eccessiva, ha bisogno di sostegno sociale attraverso i sussidi, che vengono pagati dai cittadini sotto forma di tasse; si perdono posti di lavoro ed il sistema, tout court, va in crisi. Pertanto è necessario utilizzare moderatamente le risorse marine in modo sostenibile, differenziandone lo sfruttamento e puntando su quelle specie, che meno hanno subito l’impatto della pesca industriale. Al contrario la pesca tradizionale è maggiormente diversificata, distribuita su tante specie, si adatta alle specie più disponibili rispetto ad altre, e si basa su tecniche diverse. Se si stringe la lente e si passa dal generale al particolare, focalizzando l’attenzione sul Mediterraneo, l’immagine che si ottiene non è molto diversa da quella che si ha a livello globale. Indagini recenti dimostrano che gli 8 context in which the debate should be placed? It is certainly a broader context of a small reality in which it operates. It is a global context, in which in the last ten years the amount of animal protein extracted from the sea and consumed by humans has increased exponentially. World stocks were put into crisis by being caught too often, which, consequently, has also threatened ecological systems. The fishing industry concentrates on just a few species, the large marine predators: tuna, swordfish, and cod. This resulted in cascading negative effects on ecosystems: in some areas of the southern Mediterranean a process of desertification of the seabed is occuring. This speech can be transposed in economic terms. If you catch a large amount of fish you believe that you are earning a lot, but the system goes into depression. Not only does it degrade the environment, but little by little if fishing is excessive, it needs social support through subsidies, which are paid for by the citizens in the form of taxes; jobs are lost and the system, per se, is in crisis. Therefore you must use marine resources moderately in a sustainable manner, differentiating exploitation and focusing on those species, which have not suffered the impact of industrial fishing. By contrast, traditional fishing is more diversified, distributed by many species, especially those which are more available than others, and is based on different techniques. If you squeeze the lens and move from general to specific, focusing on the Mediterranean, the image you get is not very different from what is going stock anche qui sono fortemente diminuiti, che una percentuale che supera l’80% è sovra pescata o pienamente sfruttata. Anche qui la pesca artigianale è in crisi dal punto di vista socio-economico. Una delle peculiarità del Mediterraneo è la diversità biologica oltre che la diversità culturale. Ed ogni marineria della piccola pesca tradizionale è un pezzo del puzzle di diversità culturale. Ogniqualvolta una marineria si estingue porta via con sé tutto il suo patrimonio culturale, visto che è trasmesso oralmente, lasciando vuoto un tassello del puzzle. on globally. Recent surveys show that the stocks here also declined sharply, a percentage greater than 80% are overfished or fully exploited. Here too, artisan fishing is in crisis in terms of socioeconomic development. One of the peculiarities of the Mediterranean is the biological diversity as well as cultural diversity. And any small traditional fishing method is a piece of the puzzle of cultural diversity. Whenever a fishing method expires it destroys its cultural heritage, since it is transmitted orally, leaving a blank piece of the puzzle. Le Aree Marine Protette preservano non solo le diversità biologiche ma anche le diversità culturali. Ancora nel 2015 la pesca tradizionale ha bisogno di innovazione, non solo nell’ottica di sussidi ed agevolazioni, di essere valorizzata sul mercato sostenibile in modo tale che ci sia un ritorno economico non per gli intermediari ma per i piccoli pescatori. Sotto questo aspetto le A.M.P. rappresentano una straordinaria occasione. Spesso però sono male interpretate. Non oppongono un modello di chiusura ermetica contro l’uso delle risorse naturali. Tant’è che solo in una piccola frazione, zona A, è vietato l’accesso e la pesca. Nelle zone B e C, la pesca tradizionale e le altre attività economiche socio-sostenibili sono più che promosse. Le due cose non sono disconnesse. Nella zona A il pesce cresce in abbondanza, cresce di taglia, una parte fuoriesce, rifornendo, come è successo nell’A.M.P. di Torre Guaceto a nord di Brindisi, centinaia di chilometri di costa. Marine Protected Areas preserve not only the biological diversity as well as cultural diversity. Yet in 2015 traditional fishing needs innovation, not only in the view of subsidies and incentives, to be appreciated on a sustainable market so that there is a big financial return not for the intermediary but also for small fishermen. In this respect the M.P.A. represents an extraordinary opportunity. However, they are often misinterpreted. They do not oppose the protection against the use of natural resources. So much so that only a small fraction, Zone A, has prohibited access and fishing. In areas B and C, traditional fishing and other socio-economic activities Il mare Mediterraneo è una delle zone del mondo molto ricca di A.M.P ma il 70/80% di esse è mal gestito, mal protetto. The Mediterranean Sea is one of the world’s very rich in M.P.A. but 70/80% of them is poorly managed and poorly protected. are sustainable rather than promoted. The two things are not disconnected. In zone A fish grow in abundance and they grow in size. A part comes out of this area supplying over hundreds of kilometers of coastline as has happened in the M.P.A. in Torre Guaceto in the north of Brindisi. 9 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Quelle gestite meglio producono effetti indiscutibilmente positivi. Esse sono molto localizzate, se ne contano circa una decina, non di più. Nella zona campione, Torre Guaceto per l’appunto, l’ A.M.P. si estende per circa 8 Km. vale a dire 2.000 ettari di superficie. Le altre aree sono chiamate zone tampone, dove la pesca artigianale è attuabile. E’ stata creata nel 1991 con decreto ma per dieci anni si è trattato solo di una formalità, visto che mancava un ente gestore. Nel 2001 è stato costituito l’ente gestore composto da: un membro del WWF, da un rappresentante del Comune di Brindisi ed uno del Comune di Carovigno. Il direttore dell’ente è stato molto ostacolato. Data la situazione disastrata, ha imposto il divieto di pesca dal 2001 al 2005 con l’ausilio delle Forze dell’Ordine. Nel 2005 il direttore cambia politica, consentendo la pesca ma sulla base di un accordo stipulato tra la direzione dell’ente gestore, le Forze dell’Ordine, un rappresentante dei pescatori ed un rappresentante del mondo scientifico. Si tratta della “pesca monitorata” vale a dire una pesca controllata, una pesca studiata, adattabile a situazioni che mutano, sostenibile. La violazione dell’accordo avrebbe comportato la perdita del diritto di pescare nell’A.M.P. e la denuncia all’Autorità competente. Dai dati rilevati è stato da subito evidente che il 40% del pescato all’interno dell’A.M.P. era rappresentato da specie di alto pregio: triglia, scorfano rosso. All’esterno la percentuale si riduceva al solo 10% del pescato totale. Anche la taglia delle triglie raggiungeva i 40 cm. e venivano vendute sul mercato ad un prezzo superiore. 10 Those run better unquestionably produce positive effects. They are localized. There are about a dozen, not more. In the trial area, in Torre Guaceto, the M.P.A. extends for about 8 km which is 2,000 hectares. The other areas are called buffer zones, where artisan fishing is feasible. It was created in 1991 by decree but for ten years it was just a formality, since it lacked a management entity. In 2001 it was made the managing body which is made up of: a member of the WWF, a representative of the Municipality of Brindisi and one from the City of Carovigno. The director of the institution has been hindered. Given the disastrous situation, it imposed a ban on fishing from 2001 to 2005 with the help of the police. In 2005, the director changed his policy, allowing fishing but on the basis of an agreement between the managing body, the Police, a representative of the fishermen and a representative of the scientific world. This is “monitored fishing” i.e. a controlled fishing, studied sustainable fishing, adaptable to changing situations. Violation of the agreement would entail the loss of the right to fish in the M.P.A. and a complaint to the competent authority. The data collected was immediately evident that 40% of the catches in the M.P.A. was represented by species of great value: mullet and red scorpion fish. Outside this area the percentage was reduced to only 10% of the total catch. Even the size of the mullet was 40 cm and they were sold on the market at a higher price. From 2007 to 2010 it was noted that with the reduction of the nets, widening the Dal 2007 al 2010 si è notato che con la riduzione delle reti, allargando le maglie stesse e pescare una volta a settimana si traduceva in un ritorno economico importante. I riconoscimenti pubblici, i labels, gli attestati di sostenibilità, il premio ricevuto da Biolfish, la bandiera blù dimostrano che praticando una pesca sostenibile si promuovono prodotti, che si differenziano. Con il muggine si vuole proporre un’esperienza di pesce non povero, ma sottovalutato dal mercato. Il muggine si riproduce una volta all’anno e solitamente si vende a 0,35 o 0,50 centesimi al kg. Ecco cosa si è proposto. In collaborazione con Slowfood, l’ A.M.P. ed un rappresentante del mondo scientifico si è pensato di seguire il processo di maturazione delle uova del muggine e quando la maggior parte delle femmine si fosse riprodotta e, quindi, assicurato il rinnovamento per l’anno successivo, di pescarne un terzo e trasformarlo insieme ad un’industria locale in filetti sott’olio. In tal modo si è ridotto lo sforzo di pesca di tre volte ed il prodotto ha guadagnato dieci volte il prezzo di mercato rispetto ad essere venduto fresco. Si è prodotto un surplus, che si è tradotto in circa il 30% in più di ritorno economico rispetto al passato. Si crea un circolo virtuoso, in cui i pescatori artigianali considerano l’A.M.P. un baluardo da difendere attivamente. Di recente è stato elaborato un progetto “Med” – su scala mediterranea – ed è stato notato che il successo di un’A.M.P. e quindi il ritorno per la piccola pesca è influenzato da diversi fattori: dall’applicazione della legge, dai controlli, dal divieto di pesca illegale cioè pesca ricreativa finta ma a fini di vendita, che è impattante e compete stitches themselves and fish once a week resulted in a significant economic return. The public recognition, the labels, certificates of sustainability, the premium received from Biolfish, the blue flag, shows that practicing sustainable fishing are promoting products, which differ. With the mullet an experience of rich fishing is proposed, but underestimated by the market. The mullet reproduces once a year and usually sells for 0.35 or 0.50 cents per kg. This is what has been proposed. In collaboration with Slow Food, the M.P.A. and a representative of the scientific world decided to follow the process of maturing the mullet eggs. When most of the females had reproduced and thus secured the renewal for the following year, a third of the catch was made into a local industry as fillets in oil. Thus it has reduced the fishing effort three times and the product has gained ten times the market price than to be sold fresh. It is a surplus product, which has resulted in approximately 30% more economic return compared to the past. A vicious cycle is created, in which smallscale fishermen consider the M.P.A. a bulwark to defend actively. Recently project “Med” has been developed - on a Mediterranean scale - and it was noted that the success of M.P.A. and then the return of small fishing is influenced by several factors: the law, from screening, prohibition of illegal fishing i.e. recreational fishing but for the purpose of sale, that is impactful and competes with the reality of good local fishing, the involvement of artisan fishermen in the management process, where involvement is going to share the 11 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions con le realtà buone della pesca locale, dal coinvolgimento dei pescatori artigianali nei processi di gestione, dove coinvolgimento sta per condivisione del potere decisionale. La componente umana, dunque, la fiducia è il concetto chiave nella politica dell’A.M.P. Il fatto che la pesca artigianale sia tradizionale non significa che sia sempre sostenibile. Lo è se si rinnova e si adatta ai mutamenti. Segue l’intervento di Marie Catherine Santoni, che sostituisce il responsabile del monitoraggio scientifico della Riserva Naturale Bocche di Bonifacio. Il suo intervento si concentra su un altro punto vale a dire l’attività di pescaturismo come alternativa alla pesca professionale. La Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio è stata creata nel 1999 ed ha un’estensione di circa 80.000 ettari nel sud della Corsica. Importante è la gestione della risorsa alieutica: si lavora sullo stato di conservazione dell’habitat imponendo delle restrizioni alla pesca professionista e ricreativa. Di concerto con i pescatori professionisti si è imposta una limitazione sulla taglia della maglia delle reti. Mentre per la pesca ricreativa si è posto il limite di 5 Kg. di pescato per barca. Dal 2012 incombe sul pescatore l’obbligo di dichiarazione di pesca. Nelle zone di conflitto tra pescatori professionisti e ricreativi c’è un limite di trecento pescatori ricreativi all’anno. Una politica del genere si può attuare se c’è una forte diligenza ed una squadra di guardiaparchi, che applica sanzioni tutto l’anno. C’è poi il monitoraggio scientifico in partenariato con i pescatori dell’A.M.P. Questo lavoro è cominciato nel lontano 1982 sull’anziana riserva di Lavezzi. 12 decision-making power. In the human component trust is the key concept in the policy of the M.P.A. The fact that artisan fishing is traditional does not mean that it is always sustainable. It is if it is renewed and adapted to the changes. Marie Catherine Santoni, replacing the head of the scientific monitoring of the Natural Reserve Bocche di Bonifacio, follows on the discussion. Her speech focuses on another point that is the activity of fishing tourism as an alternative to professional fishing. The Natural Reserve of the Bocche di Bonifacio was created in 1999 and covers about 80,000 hectares in southern Corsica. The management of the fishing resources is important: working on the conservation status of the habitat by imposing restrictions on professional and recreational fishing. In consultation with professional fishermen it has imposed a limitation on the size of the mesh net. As for recreational fishing a limit of 5 kg per boat has been set. Since 2012 fisherman are obliged to declare their catch. In areas of conflict between commercial fishermen and recreational fishermen there is a limit of three hundred recreational fishermen. Such a policy can be implemented if there is strong perseverance and a team of park police applying sanctions throughout the year. Then there is the scientific monitoring in partnership with M.P.A. fishermen. This work began in 1982 in the old Lavezzi reserve. It is a technical partnership because you go by boat and you can E’ un partenariato tecnico perché si va in barca e si lavora per la raccolta dei dati; è un partenariato finanziario perché c’è necessità di raccolta di finanziamenti per la collettività territoriale della Corsica soprattutto a livello europeo. Tutto ciò per coinvolgere i pescatori nella gestione dell’A.M.P. e valorizzare la pesca artigianale nel Mediterraneo. L’obiettivo è di mantenere economicamente la pesca artigianale in bilancio con una buona gestione delle risorse alieutiche. Bisogna, pertanto, favorire la poliattività della pesca artigianale, limitando la gestione sugli stock principalmente pescati nell’A.M.P. e di mantenere un orientamento economico stabile. Il “pescaturismo” è un buon esempio di poliattività dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Per esaltare la bellezza e la difficoltà di questa attività bisogna metterla in opposizione alla pesca industriale. L’attività di pescaturismo è cominciata in Italia per iniziativa della Legapesca nel 1999 soprattutto all’Asinara. Poi la legge è cambiata da due o tre anni. In Francia quest’attività è molto recente. Il primo progetto è stato elaborato nel 2009 e battezzato “Pescaturismo 83” in collaborazione con un gruppo nazionale di lavoro, con il Comitato nazionale per la pesca e l’Associazione Marco Polo, molto impegnata in questo lavoro di sviluppo dell’attività di pescaturismo. Questo lavoro ha permesso di modificare il regolamento dell’imbarco della gente sulle barche da pesca per la Francia. Prima era proibito. La Francia, differentemente dall’Italia, non ha un vero e proprio regolamento ma collect data; It is a financial partnership because there is need for fundraising for the territorial collectivity of Corsica especially at a European level. This is all to involve fishermen in the management of the M.P.A. and enhance artisan fishing in the Mediterranean. The goal is to maintain fishing economically on the balance sheet with good management of fishing resources. It must, therefore, foster versatile artisan fishing, by limiting the management stocks fished mainly in the M.P.A. and to maintain stable economic orientation. “Fishing tourism” is a good example of versatility in terms of economic, social and environmental issues. To enhance the beauty and difficulty of this task one must put it in opposition to industrial fishing. The activity of fishing tourism began in Italy in 1999 at the initiative of Legapesca especially in Asinara. Then the law changed in two to three years. In France, this activity is very recent. The first project was developed in 2009 and called “Pescaturismo 83” in collaboration with a national working group, with the National Committee for the Fishing and the Marco Polo Association, who are very engaged in the work of development for fishing tourism. This allowed the changing regulations about the boarding of people on fishing boats in France. Before it was banned. France, unlike Italy, has no real law but rather a doctrine of fishing tourism for the Mediterranean coast in France; it is a regulation, which contains advice for good practice of fishing tourism. 13 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions piuttosto una dottrina del pescaturismo per le coste del Mediterraneo della Francia; si tratta di una carta, in cui sono contenuti dei consigli per una buona pratica dell’attività di pescaturismo. Il progetto di esplorazione nel sud della Corsica, che è una zona molto turistica, è un progetto pilota, ”Lestrygon II”, finanziato dall’Asse 3 del Fondo europeo per la pesca e dall’ufficio dell’ambiente della Corsica. Lestrygon è un catamarano di 11 mt., costruito per praticare la pesca professionale e il pescaturismo, con una capacità di 12 passeggeri. Il numero di dodici passeggeri, ad esempio, è un limite imposto dalla dottrina francese. Con il contributo del sig.re Thibault Etienne, skipper di Lestrygon II, si è cercato di dimostrare la riduzione della pressione di pesca, la diversificazione della sua attività e la sensibilizzazione del pubblico al mestiere della piccola pesca artigianale. Etienne ha chiesto all’Unità scientifica della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio di lavorare con lui per fare un rapporto scientifico della sua attività. Nella riserva il monitoraggio scientifico, riconosciuto a livello del Mediterraneo, è una tecnica utilizzata da tanto visto che si lavora insieme ai pescatori da più di quindici anni. The exploration project in southern Corsica, which is a very touristy area, is a pilot project, “Lestrygon II”, funded by the Axis 3 of the European Fishing Fund and the environment office of Corsica. Lestrygon is a catamaran of 11 meters, built for professional fishing and tourism fishing, with a capacity of 12 passengers. The number of twelve passengers, for example, is a limit imposed by French doctrine. With the contribution of Thibault Etienne the skipper of Lestrygon II, we have tried to show the reduction in fishing pressure, the diversification of its activities and public awareness to the craft of artisan fishing. Etienne asked the Scientific Nature Reserve Unit of Bocche di Bonifacio to work with him to make a scientific report of his activities. The scientific monitoring in the reserve, recognized by the Mediterranean, is a technique which has been used for a long time due to the work together with the fishermen for over fifteen years. Across the M.P.A., in a moment of crisis for fishing and dwindling fish stocks, with the long-term forecast, stability can be recorded in the use of nets. Su tutta l’A.M.P., in un momento di crisi della pesca e di diminuzione degli stock alieutici, con delle proiezioni a lungo termine, si può registrare una stabilità nell’utilizzo delle reti. Working with fishermen for the study of Chondrichthyes, which are found in the very scraps of nets along with the dogfish, Scyliorhinus canicula, are thrown back into the sea. It’s a good and cheap fish. Si lavora con i pescatori anche per lo studio dei condroitti, che si ritrovano molto negli scarti delle reti insieme ai gattucci, Scyliorhinus canicula, che vengono ributtati Researchers work together with the fishermen, using underwater monitoring, to demonstrate the benefit of the reserve. In the green areas an increase in catches 14 in mare. E’ un pesce buono ed economico. Si lavora insieme al pescatore, utilizzando il monitoraggio subacqueo, per dimostrare il beneficio dell’effetto riserva. Si può notare, infatti, nelle zone verdi, un aumento delle catture e, nella zona verde di Lavezzi, si registra un effetto a lungo termine delle catture con reti e, successivamente, una stabilizzazione delle catture. La corvina è una specie di notevole importanza economica, che aumenta molto dentro le reti e si trasforma in un beneficio economico dell’effetto riserva. Insieme a questa specie indicatrice ci sono altre specie che aumentano. E’ stata praticata una pesca sperimentale per studiare l’interazione tra la pesca artigianale e il tursiope, Tursiops truncatus; una pesca sperimentale per valorizzare la nassa; un monitoraggio sui ricci. Tutto questo in partenariato con gli operatori di pesca professionista. E’ stata effettuata anche la marcatura sull’aragosta rossa per il progetto RETRAPARC. “Lavorare con i pescatori non è semplice – afferma la Santoni – Intervengono problemi politici ed economici. Tra di noi c’è un rapporto di fiducia, che si è costruito negli anni.” Per quanto riguarda l’attività di Etienne su Lestrygon II nel 2010, si è subito registrata la diversità dei quantitativi medi pescati: nel 2010, quando non c’era l’attività di pescaturismo, risulta all’80% l’utilizzo del tramaglio; nel 2012 si è registrato un aumento nell’uso della nassa, che aumenta del 30%. Con l’attività di pescaturismo si è avuta una diminuzione della pressione di pesca sulle risorse ittiche. can be seen and in the green area of Lavezzi, there is a long-term effect o f catching with nets and then a stabilization of the catch. The corb is a species of great economic importance, which can be found in plenty and is an economic benefit for the reserve effect. Along with this species there are other species that increase. An experimental fishing practice was undertaken to study the interaction between artisan fishing and the bottlenose dolphin, Tursiops truncates; experimental fishing to enhance the fish trap; monitoring sea-urchins. All these studies are in partnership with the operators of professional fishing. The marking of the red lobster was also carried out for the RETRAPARC project. “Working with the fishermen is not simple - says Santoni - political and economic problems intervene. Our relationship is built on trust which has built over the years.” As for the activities of Etienne on Lestrygon II in 2010, the diversity of the average quantities caught was immediately recorded: in 2010, when the fishing tourism business did not exist, 80% used trammel; in 2012 there was an increase in the use of the fish trap, which increased by 30%. Regarding fishing tourism there has been a decrease in fishing pressure on fish stocks. An estimate of the turnover in 2012 of Lestrygon II was created, which reached 68,000 euros with fishing tourism being 26% of the total number of fishing. 15 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions E’ stata fatta anche una stima del volume d’affari nel 2012 di Lestrygon II, che ha raggiunto i 68.000 euro con un’attività di pescaturismo al 26% rispetto al totale dell’attività di pesca. Sulla base di tale stima economica sono state fatte delle simulazioni. Con la simulazione 0, ovvero dove non c’è attività di pescaturismo, c’è un volume d’affari di 63.000 euro; nella simulazione 5 c’è il 45% dell’attività di pescaturismo. Questo è il limite imposto dalla legge francese sull’attività di pescaturismo. Non c’è la possibilità di andare oltre il 50% di pescaturismo sull’attività totale di pesca. Durante la simulazione il Lestrygon II si trova a 3, vale a dire al 29% dell’attività di pescaturismo rispetto all’attività totale di pesca con un corrispondente volume d’affari stimato di € 70.000. Ma Etienne ha un ristorante, aperto d’estate, che limita la sua attività di pescaturismo. Tutti questi dati sono stati utilizzati dal Comitato regionale per la pesca in Corsica per il progetto “Pescaturismo in Corsica” svolto nel 2013. Il progetto ha il compito di diversificare ma senza cascare dentro il folclore della pesca e soprattutto senza approfittare di marchi turistici ed anche di redigere un regolamento più specifico per il pescaturismo in Corsica. Attualmente in Corsica quindici progetti lavorano sul pescaturismo, praticato dal 10% delle barche. In realtà solo cinque lo praticano veramente. E’ un’attività che si sviluppa di più come sistema di diversificazione del turismo in Corsica. Sono generalmente i giovani ad essere interessati a tale tipo di attività per 16 Based on the economic estimates, simulations have been made. With simulation 0, or where there is no fishing, there is a turnover of 63,000 euros; in simulation 5 there is 45% of fishing tourism. This is the limit imposed by French law on the activity of fishing tourism. There is no possibility to go over 50% of fishing tourism out of the total fishing activity. During the simulation the Lestrygon II is on 3, i.e. 29% of the total fishing tourism activity in comparison to the total fish caught has an estimated turnover of 70.000 euros. But Etienne has a restaurant, open during the summer, which limits his activities to fishing tourism. All this data was used by the Regional Committee for fishing in Corsica for the “fishing tourism in Corsica” which took place in 2013. The project has the task to diversify but not to fall into the tradition of fishing and especially without taking advantage of tourist brands and also to draw up a more specific regulation for fishing tourism in Corsica. Currently in Corsica fifteen projects are working on fishing, practiced by 10% of the boats. In fact only five really practice it. It is a task that is more a system of diversification of tourism in Corsica. Generally it is young people who are interested in this type of activity in order to enhance their catch. Today there are exchange projects in the Mediterranean to promote fishing tourism in M.P.A. because it was shown that this activity is compatible with good management of valorizzare il loro pescato. Oggi ci sono dei progetti di scambio nel Mediterraneo per promuovere il pescaturismo nelle A.M.P. perché si è dimostrato che quest’attività è compatibile con una buona gestione delle risorse alieutiche. A tal fine è indispensabile un buon mezzo di comunicazione e di sensibilizzazione del pubblico e degli scolari a migliorare la gestione delle risorse alieutiche nel Mediterraneo. Si inserisce Costantini, che da il suo contributo sull’importanza delle A.M.P. nella gestione della pesca e sull’importanza di fare rete. L’A.M.P. viene vista come un’area chiusa, delimitata da quattro boe. In realtà è sì uno spazio delimitato di mare all’interno del quale, però, si può operare. Utilizza la metafora del coltello per rendere l’idea di un qualcosa che taglia, separa gli spazi. Si possono promuovere attività ricreative, creare posti di lavoro, attuare una cogestione, creare prodotti artigianali come il cefalo sott’olio, rifacendosi all’esperienza di Paolo Guidetti, fare pescaturismo. L’esperienza personale di Costantini si estende alle 29 A.M.P. esistenti in Italia ed ognuna di esse ha delle peculiarità: in alcune si organizzano percorsi subacquei per i non vedenti o visite archeologiche; in altre si producono prodotti agricoli territoriali da integrare con i prodotti di pesca; altre ancora hanno promosso campagne di educazione e sensibilizzazione nelle scuole e nelle carceri; hanno prodotto artigianato, trasmesso programmi televisivi di informazione su reti locali. Ma soprattutto un’A.M.P. deve conservare la risorsa ittica. Una volta illustrate le peculiarità bisogna capire come esse vengono gestite e coordinate a livello nazionale. Tutte sono fishing resources. To this end it is essential to maintain good communication and provide awareness for the public and school children to improve the management of fishing resources in the Mediterranean. The word passes to Costantini, who explains the importance of M.P.A. in fishing management and the importance of networking. The M.P.A. is seen as an enclosed area, bounded by four buoys. In reality it is a space delimited by sea within which, however, it can operate. It uses the metaphor of a knife to give the idea of something that cuts, separating the spaces . You can promote recreational activities, create jobs, implementing a co-manageme n t, create local product such as mul l et in oil, drawing on the expertise of Paolo Guidetti, fishing tourism. The personal experience of Costantini extends to 29 M.P.A. existing in Italy and each one has some peculiarities: in some, underwater routes are organized for the blind or archaeological vis i ts; in other ones agricultural products are p roduced to integrate with local fish pr o ducts; others have promoted education and raising-awareness campaigns in schools and prisons; produced crafts, t elevision programs broadcasting informat i on on local networks. But above all the M.P.A. must preserve fish resources. Once the peculiarities have been described you need to understand how they are managed and coordinated at a national level. All are different from each other and the public operator must administer them so that their contribution at a national level, serves to recover fish stocks. 17 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions diverse tra loro ed il gestore pubblico deve amministrarle in modo che il loro contributo, a livello nazionale, serva alla ricostituzione degli stock ittici. Il gestore pubblico, che investe spesa pubblica, deve essere certo che le attività svolte siano attività che permettano di ottenere quello per cui esso ha investito soldi pubblici. L’A.M.P. è un sito in cui vengono investiti soldi pubblici. Come tale deve arrecare un vantaggio per la collettività, che può essere un vantaggio percettivo, ad esempio la conservazione dello stato dei luoghi, ma anche un vantaggio economico per la pesca. Questo progetto è stato elaborato dal Ministero dell’Ambiente e dal WWF per standardizzare le azioni di conservazione, in altre parole, per fare in modo che tutte le A.M.P., da Trieste a Torre Guaceto, facendo il periplo dell’Italia, isole comprese, sono 29, tutte svolgano delle azioni coordinate tra loro. Gli enti gestori definiscono i loro obiettivi, pianificano nel breve e lungo periodo, condividono con il Ministero i risultati ottenuti. Tra l’ente pubblico ed il gestore dell’A.M.P. deve nascere un rapporto di fiducia, come più volte ribadito, basato sui risultati ottenuti. Il Ministero dell’Ambiente deve finanziare l’attività dell’A.M.P., ragion per cui sono stati individuati degli indicatori di efficienza dell’attività di gestione sulla base dei risultati ottenuti dagli enti gestori. In primis per ridurre la spesa pubblica, in secundis, perché il sistema dell’A.M.P. in Italia deve operare in sinergia, in un’ottica di insieme. Per la standardizzazione delle azioni messe in campo è stato utilizzato uno schema piuttosto semplice: sono state individuate le specie da proteggere, le 18 The public operator, which invests in public spending, must be sure that the activities allow results to be obtained for which public money has been invested. The M.P.A. is a site where public money is invested. As such it must bring a benefit to the community, which can be a perceptual advantage, such as the conservation status of the area, but also an economic advantage for fishing. This project was developed by the Ministry of Environment and WWF to standardize the conservation actions, in other words, to make sure that all M.P.A., from Trieste in Torre Guaceto, including the islands which are 29 in total, carry out all actions coordinated. Managing organizations define their goals, plan in the short and long term, sharing their results with the Ministry. Between the public body and the manager of the M.P.A. there must be a relationship based on trust, as repeatedly stated, based on the results obtained. The Ministry of Environment has to finance the M.P.A. activities, which is why indicators of efficiency management were identified on the basis of the results obtained by the managing bodies. Primarily to reduce public spending, secondly, because the system of the M.P.A. in Italy must work in synergy. For the standardization of their actions a simple scheme has been used: the species that must be protected, the threats that the M.P.A. has to manage, contextual factors and the actions implemented have been identified. minacce che l’A.M.P. deve gestire, i fattori di contesto e le azioni attuate. Per esempio, l’A.M.P. dell’Asinara deve proteggere la Berta Maggiore, un uccello che nidifica lungo le scogliere. E’ una specie di importanza comunitaria per cui la sua tutela è richiesta dalla Commissione Europea. Il ratto nero preda le uova della specie ed essa scomparirà. La presenza del ratto nero dipende da una cattiva gestione dei rifiuti e da un eccesso di turismo, che genera rifiuti. L’A.M.P. mette in campo un’azione di educazione e di “public awareness” per spiegare al pubblico come favorire il riciclo ed attua una derattizzazione, promuove una destagionalizzazione del turismo. Solo dichiarando il suo programma può operare. Il comune denominatore di tutte le A.M.P. esistenti è la gestione della pesca artigianale, la tutela delle specie ittiche. Tutte attualmente in Italia dichiarano strategie per migliorare il rapporto tra A.M.P. e pesca artigianale in modo da gestire o proteggere la pesca sostenibile. Attualmente non è standardizzato. Ci sono A.M.P. che lavorano meglio di altre. Tutte le informazioni tra A.M.P. e Ministero vengono trasmesse in digitale attraverso un sito internet con un’area riservata. Il dr. Costantini esprime un suo desiderio, che in un futuro non lontano si sviluppi col Ministero delle politiche agricole un sistema analogo con un piano di cogestione della pesca artigianale in aree che contemplano le A.M.P. ma anche le aree intorno in un sistema di maggiore sinergia tra le realtà locali. E conclude: “Non riusciremo a risolvere il problema della pesca se Torre Guaceto rimarrà un esempio isolato, se Asinara rimarrà un esempio isolato, se la Riserva For example, the M.P.A. in Asinara must protect the Berta Maggiore, a bird that nests along the cliffs. It is a kind of Community importance for its protection which is required by the European Commission. The black rat takes eggs from the species and it will disappear. The presence of the black rat depends on the poor management of waste and by excessive tourism, which generates waste. The M.P.A. has a responsibility to educate and provide “public awareness” to explain to the public how to promote recycling and implement rodent control, promoting a seasonal adjustment of tourism. Only by declaring its program can it operate. The common denominator of all existing M.P.A. is the management of artisan fishing and the protection of fish species. Currently in Italy they all declare strategies to improve the relationship between M.P.A. and artisan fishing in order to manage or protect sustainable fishing. Currently it is not standardized. There are M.P.A.’s that work better than others. All information between the M.P.A. and the Ministry are transmitted digitally via a website with a special area. Dr. Costantini expressed his wish, that in the near future a similar system with a plan for co-management of artisan fishing in areas that address the AMP but also in the areas around a system of greater synergy between locals will be developed with the Ministry of Agriculture. He concludes: “We will resolve the problem of fishing if Torre Guaceto remains an isolated example, if Asinara remains an isolated example, if the Natural 19 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Naturale delle Bocche di Bonifacio rimarrà un esempio isolato…dobbiamo per forza metterle a sistema sennò siamo bravi ma isolati nello spazio.” Reserve of Bocche of Bonifacio remains an isolated example... we are obliged to create a system or else we are good but isolated.” Pier Paolo Congiatu chiede spazio per alcune considerazioni, che scaturiscono dal tema del convegno e soprattutto dalla parola “gestione” o “pescaturismo” tante volte pronunciate durante i vari interventi. Pier Paolo Congiatu makes some considerations related to the theme of the conference and leads his attention to the word “management” or “fishing tourism” so often pronounced during the various interventions. Il Direttore del Parco dell’Asinara evidenzia il nuovo corso del Ministero dell’Ambiente nel sistema di gestione dei The Director of the Asinara Park highlights the new direction engaged by the Ministry of Environment in the management system of the Parks and M.P.A. Parchi e delle A.M.P. Da qualche tempo di fatto il Ministero, con un nuovo taglio operativo anche a livello economico, ha chiesto alle A.M.P. di raggrupparsi, di integrarsi, di comunicare tra loro. Anche il sistema di distribuzione dei finanziamenti ha un taglio più oggettivo, basato su dati rilevati con sistemi più vicini alla realtà, sulla base di parametri preindividuati. Se nella parte terrestre l’Asinara esprime le sue qualità, la situazione marina arriva all’eccellenza. “Questo non lo dico io” – sottolinea Congiatu – “Questo è risultato da analisi scientifiche e dalle misurazioni effettuate sott’acqua in collaborazione con i Parchi della Corsica, con tecniche di visual census dentro e fuori l’area marina dell’Asinara”. “Stiamo facendo anche un’indagine genetica per dimostrare, come sostengono i colleghi corsi, che tutto il 20 Lately the Ministry, with a new operative policy also influencing economical aspects, asked Marine protected Areas to regroup, integrate and to comunicate between them. Also funding allocation has more objective criteria and its operative system is based on more realistic parameters and data. “If on land Asinara reveals all its qualities, the environmental situation under water reaches excellence” - says Congiatu - “This is a result of scientific analysis and measurements made in collaboration with Park operators and researchers from Corse who applied specifical techniques, like the visual census technique, to study fishing resources both inside and outside the M.P.A.”. “We’re also doing a genetic survey to demonstrate, as claimed by our Corsican colleagues, that fishes present in the area between Sardina and Corse, overlap. We want to show, in other words, that the pescato, presente nell’area, si incrocia. Vogliamo dimostrare in altre parole che il pesce pescato all’Asinara arriva alle Bocche di Bonifacio e viceversa. Ancora non disponiamo dei dati scientifici.” “Questa è la situazione col Ministero” – prosegue il Direttore – “Cosa succede all’Asinara?” Nasce come Parco Nazionale e poi viene affidata anche un’A.M.P., che diventa un “elemento di serie B” sia in termini economici che in termini di personale, dunque, di gestione. Attualmente, infatti, il Parco dispone solo di sette persone. “E’ il più piccolo ente pubblico italiano…e teniamo conto che l’A.M.P. si estende per 10.000 ettari di superficie.” Non c’è struttura adeguata per gestirla. “Noi ce la stiamo mettendo tutta per fare scattare con i pescatori una componente umana fondamentale, cioè la fiducia. Ma non è ancora scattata!” conclude il Direttore del Parco. Josè Rios è consulente WWF per la pesca in Spagna. Si sofferma sulla pesca artigianale e sulla gestione partecipata, che si esprime attraverso le cooperative. Esse hanno lavoro solo in una determinata zona costiera e possono operare solo in quel limite di costa. Elaborano piani di gestione, che hanno validità annuale. Nel 2005 ne sono stati approvati 205. Bisogna seguire un progetto, un disegno nel piano di lavoro: in quali zone lavorare, in che periodo dell’anno e così via. Si fa a settembre/ottobre con l’aiuto di biologi, che lavorano nelle cooperative, si presenta all’amministrazione; fish caught at Asinara goes to Bocche of Bonifacio and vice versa. Today we still do not have the scientific data”. “This is the situation with the Ministry” continues the director - “What happens at Asinara?” Asinara was established as a National Park. An M.P.A. was also entrusted to the park management staff, which becomes an “element of lower class” both in economic terms and in terms of personnel and, therefore, management. Currently, in fact, the park can count only on a personnel of seven people. “It is the smallest Italian public body... and we consider that the M.P.A. covers 10,000 hectares.” The structure is not adequate to manage it. “We are doing our best to trigger a fundamental human component from fishermen: trust. But it has not happened yet!” concluded the Director of the Park. Jose Rios is a consultant for WWF fishing in Spain. It focuses on artisan fishing and on participatory management, which is expressed through cooperatives. They work only in a given coastal area and can only operate on a limited costal area. They develop management plans, which have annual validity. In 2005 there were 205 approved. A project must be followed, a design in the work plan: in which areas to work, what time of year and so on. This plan takes place in September/ October with the help of biologists, who work in cooperatives and it is presented to the administration; the administration evaluates it, approves it and in January it becomes effective. A legal normalization 21 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions l’amministrazione la riguarda, l’approva e a gennaio diventa effettivo. E’ stata trovata anche una normalizzazione legale affinché il settore partecipi in maniera attiva a questo processo ed è un esempio a grande scala di gestione partecipata. Il processo ha contribuito in modo definitivo all’affermazione del collettivo delle donne, coinvolgendo molte di esse anche in ruoli importanti all’interno delle cooperative. In Galizia nel 2008/2009 è stato avviato un progetto in due aree marine. La Galizia conta circa 4.200 raccoglitori di molluschi a piedi, circa 4.000 imbarcazioni di pesca artigianale. Esistono diversi tipi di pesca: a piedi, artigianale, a circuizione e a strascico. E’ importante la figura di Antonio Garcia Allut, antropologo spagnolo, che ha accompagnato, ispirato il settore in questa fase del processo. Si tratta di processi lunghi, il primo è durato cinque anni. Sono le uniche Riserve Marine, in cui i pescatori propongono sulla base delle loro conoscenze. Operano organi di gestione paritetici: 50% amministrazione e 50% pescatori. Successivamente alla Galizia si è verificato un effetto domino col diffondersi di processi simili. Si tratta di processi aperti ma bloccati per diversi motivi, sebbene uno di essi rimanga ancora oggi molto ambizioso. Ciò ha creato molta disillusione e scontento. I problemi, che hanno portato a questo ristagno dei processi, al deterioramento dell’area, sono due: l’amministrazione, che è stata trascinata da un processo che non riusciva più a controllare e un atteggiamento di opposizione all’amministrazione. Non c’è stata una buona comunicazione da parte 22 was found until the sector participates actively in this process and is an example of a large scale participatory management. The process has given value to women in this sector, many of them involving themselves in important roles within cooperatives. Galicia in 2008/2009 started a project in two marine areas. Galicia has about 4,200 shellfish gatherers on foot and about 4,000 local fishing boats. There are different types of fishing: on foot, local, seine and trawl. Antonio Garcia Allut is an important person. He is a Spanish anthropologist, who accompanied and inspired the sector at this stage of the process. These are long processes, the first lasted five years. They are the only Marine Reserves, where fishermen operate based their knowledge. They operate joint management bodies: 50% administration and 50% fishermen. After Galicia there was a domino effect with the spread of similar processes. These were open processes but they were blocked for various reasons, although one of them still remains very ambitious. This has created a lot of disappointment and discontent. The two problems, which have led to this stagnation of the process and the deterioration of the area, are: the administration, which was driven by a process that could no longer control and an attitude of opposition to the administration. There was good communication on the part of the Committee’s work to the rest of the industry and the agents involved. della commissione di lavoro nei confronti del resto del settore e degli agenti operanti. Dunque il progetto di questi processi è rimasto un po’ all’aria. Durante le riunioni ogni decisione viene digitalizzata, si creano dei grafici, dei data-base, che vengono inoltrati all’amministrazione competente. In questo tipo di processo sono benvenute forme di lavoro che rompono con i formati tradizionali, come per esempio quello di disegnare per dare vita a spazi orizzontali, in cui la creatività può avere il suo spazio. Un’altra esperienza importante è quella vissuta per la gestione del Cicerello in Catalogna. Il 26 aprile 2012 la Commissione Europea impedisce l’attività di pesca, generando una crisi. Nonostante la crisi si sono create delle unioni, delle collaborazioni con gli agenti del settore, tra cui anche i colleghi del WWF. E’ nato un comitato di cogestione, in cui partecipavano tutti gli attori: dall’amministrazione ai pescatori agli agenti del WWF sia nella fase di monitoraggio che nella gestione attiva. E’ un comitato, che si riunisce una volta al mese e talvolta anche in seduta straordinaria. Tra i partecipanti si è creata molta fiducia. Ognuno ha messo a tavola la propria esperienza e così si è perfezionato il metodo di lavoro, andando incontro ad una gestione sostenibile delle risorse che provengono dal mare. Si tratta di un piano di gestione, sottoposto all’attenzione dell’Unione Europea. Nonostante il vuoto legislativo è stato sottoscritto un patto di fiducia con l’amministrazione. Nicola Fois, referente settore scientifico pesca ed acquacoltura Agris Sardegna, illustra le linee di ricerca in Sardegna per una pesca a minore impatto ambientale, e illustra uno studio sulla riduzione della Therefore the design of these processes has remained a little unclear. During meetings every decision is scanned, creating graphics, data-bases, which are then forwarded to the competent administration. In this type of process, the forms of work that break with the traditional formats are welcomed, such as for example to draw to give life to horizontal spaces, in which creativity can have its own space. Another important experience is that of the management of sandeel in Catalonia. On the 26th of April 2012, the European Commission prevents fishing activities generating a crisis. Despite the crisis they created unions, partnerships with agents in the sector, including colleagues of the WWF. A committee of co-management was born, where all agents participated: from the fishermen administration to the agents of the WWF both in monitoring and in active management. It is a committee, which meets once a month and sometimes even in special sessions. Confidence has been created among the participants. Everyone has put its imput and experience into the project and has perfected the method of work, heading for a sustainable management of the resources that come from the sea. It is a management plan, submitted to the European Union. Despite the legal vacuum a bond of trust has been created with the administration. Nicola Fois, the spokesperson for scientific fishing and Agris Sardegna aquaculture, illustrates the research in Sardinia for low environmental impact fishing, and describes a study on the reduction of ghost fishing through the use of fish traps with the galvanic or 23 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions pesca fantasma attraverso l’uso di nasse con sistema di apertura galvanica o temporizzata. Lo studio è inquadrato in un progetto operativo dal 2010 al 2013 battezzato “Marte +”. 1.106 è il numero di imbarcazioni dedite alla pesca artigianale in Sardegna. Questo dato dimostra che nell’isola tale metodo di pesca riveste un’importanza fondamentale e rappresenta più dell’80% del totale della flotta sarda. Col progetto “Marte +” è stato monitorato circa il 30% delle imbarcazioni, distribuite su tutte le marinerie della Sardegna. Su 297 pescatori, il 21% degli intervistati utilizza un solo attrezzo per tutto il corso dell’anno, mentre il 40% ne usa tre. Nella realtà dei fatti in Sardegna, durante tutto l’anno, ma principalmente nel periodo che va da marzo a settembre, l’attrezzo più utilizzato è la nassa. Le nasse, una volta disperse nel mare, hanno ancora la capacità di pescare? Possono ancora catturare specie ittiche? Cinquant’anni fa le nasse venivano intrecciate con giunchi, che avevano un periodo di vita breve, una volta dispersi in mare, visto che il giunco è biodegradabile. Oggi sono realizzate con materiale plastico, che, se da un lato consente una realizzazione a minor costo, dall’altro è impattante per l’ambiente. Questi gli obiettivi: effettuare prime osservazioni sulla capacità di pesca di nasse disperse in mare; valutare il tempo residuo di cattura; definire, attraverso la valutazione della sopravvivenza delle specie target, i tempi ottimali di disattivazione di una nassa, dispersa in mare. Questa indagine è stata svolta presso la Baia di Porto Conte (Alghero) ad una profondità di meno 20 24 timed opening system. The study is part of a project named “Marte +” which dates back to 2010-2013. 1,106 is the number of vessels fishing in Sardinia. This shows that on the island this fishing method is crucial and represents over 80% of the total fleet of Sardinia. With project “Marte +” 30% of the boats, spread over all the maritime of Sardinia have been monitored. Amoung 297 fishermen, 21% only use one tool for the entire year, while 40% uses three. In reality in Sardinia, throughout the year, but mainly in the period from March to September, the most used tool was the fish trap. Once the fish traps are dispersed in the sea do they still have the ability to fish? Can they still catch fish species? Fifty years ago, the fish traps were interwoven with reeds, which had a short life span because once lost at sea the reed is biodegradable. Today they are made with plastic, which on the one hand are lower in cost but on the other hand are impacting the environment. These are the objectives: make the first observations on fishing capacity of fish traps scattered at sea; evaluate the remaining time of capture; define, through the evaluation of the survival of the target species, the optimal timing of deactivation of a lobster fish trap lost at sea. This survey was carried out at the Bay of Porto Conte (Alghero) at a depth of less than 20 meters, on a Posidonia oceanic substratum, for the experimental period between May 2011 and June 2012. mt., su un substrato a prateria di posidonia oceanica, per periodo di sperimentazione compreso tra maggio 2011 e giugno 2012. Sono state effettuate tre calate con dieci nasse standardizzate. Una volta calate, le nasse sono state innescate una sola volta. Settimanalmente, a partire dal 26 maggio 2011 mediante immersione con respiratore, sono stati registrati per ciascuna nassa: specie presenti e numero di individui per ciascuna specie; numero di nuovi ingressi per specie; peso stimato di ciascun esemplare catturato; numero di morti per specie e stato di usura delle nasse. Questa indagine è stata svolta in stretta collaborazione con i pescatori dell’A.M.P. di Capocaccia. Nell’arco di 396 giorni sono stati registrati 396 ingressi all’interno delle nasse, rappresentati in particolare da tre specie: gronghi, polpi e murene. Il peso stimato delle specie catturate: kg. 68 i gronghi, kg. 32 i polpi, kg.24 le murene e kg.17 le altre specie. Per quanto riguarda l’andamento stagionale delle catture è stato rilevato che il quantitativo di pescato si verificava maggiormente nel periodo estivo, seguito dal periodo autunnale; si è registrata una stasi nel periodo invernale ed una ripresa in primavera. La capacità di cattura di queste nasse per unità di sforzo (CPUE) è di 4,2 kg. per nassa per anno, che corrisponde ad 11,5 gr. per nassa per giorno. Sono state svolte in seguito due campagne: una a Castelsardo ed un’altra ad Alghero con pescatori professionisti e la CPUE è risultata di 82 gr. per nassa per giorno a Castelsardo e di 50 gr. per nassa per giorno ad Alghero. Le specie, catturate e morte all’interno delle nasse, hanno rappresentato il 14% per quanto riguarda la CPUE di Castelsardo ed There were three let downs using ten standardized fish traps. Once dropped, the fish traps were baited only once. Weekly, starting from the 26th of May 2011 through snorkelling, each fish trapped was recorded: species and number of individuals for each species; number of new entries for the species; estimated weight of each fish caught; number of deaths per species and wear and tear of the fish traps. This survey was carried out in close collaboration with the fishermen of A.M.P in Capocaccia. Over 396 days 396 catches were registered within the fish traps, especially represented by three species: conger eels, octopus and moray eels. The estimated weight of the catch: 68kg of the conger eels, 32kg of octopus, 24kg of eels and 17kg of other species. As for the seasonal pattern of catches the quantity of fish occurred mostly in summer, followed by autumn; there was a lull in the winter and a recovery in the spring. The ability to capture these fish traps per unit effort (CPUE) is 4.2kg. per fish trap by year, which corresponds to 11.5 grams per fish trap per day. Two campaigns were carried out: one in Castelsardo and another in Alghero with professional fishermen and the CPUE was 82 gr per fish trap per day in Castelsardo and 50 gr per fish trap per day in Alghero. Species, captured and dead inside the fish traps represented 14% for the CPUE of Castelsardo and 23% for the CPUE of Alghero. What is the average survival of the species caught? An octopus remains alive for at 25 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions il 23 % per la CPUE di Alghero. Qual è la sopravvivenza media delle specie catturate? Un polpo resta in vita almeno 47 giorni all’interno della nassa, un grongo circa 70, le murene 213 giorni. Conclusioni: • le nasse disperse in mare continuano a catturare specie ittiche; • il valore CPUE per la pesca fantasma è risultato compreso tra il 14% ed il 23% di quello ottenuto con campagne di pesca effettuate a Castelsardo ed Alghero; • dopo 396 giorni di abbandono in mare, il 57% delle nasse era ancora perfettamente funzionante; • la valutazione delle sopravvivenze medie delle specie target, ha permesso di ipotizzare tempi ottimali di disattivazione delle nasse compresi tra 45 e 60 giorni. Il passaggio successivo è stato quello di studiare un prototipo di nassa con sistema di apertura, che permettesse, una volta disperse in mare, di aprirsi e consentire alle specie di uscire dalla nassa. Obiettivi: • valutare sistemi e tempi di “disattivazione” delle nasse; • definire un prototipo di apertura galvanica applicabile in modo agevole ed economico alle nasse già in uso presso le marinerie. L’esperimento si è concentrato sull’uso della classica nassa con l’applicazione di uno sportellino e costituito da una piastra in acciaio con chiusura in zinco. Sono stati utilizzati come catodo l’acciaio 26 least 47 days in the net, a conger 70 and moray eels 213 days. Conclusions: • fish traps scattered at sea continue to catch fish species; • CPUE value for ghost fishing was between 14% and 23% of that obtained by fishing conducted in Castelsardo and Alghero; • after 396 days of abandonment at sea, 57% of the fish traps were still working perfectly; • the evaluation of the average survival of the target species, allowed to hypothesize optimal times for the deactivation of fish traps comprised between 45 and 60 days. The next step was to study a prototype of fish trap with an opening system that would allow, once dispersed in the sea, to open up and allow the species to exit from the fish trap. Aims: • assess systems and “disactivation” times of the fish traps; • to define a prototype of an galvanic opening which is easily applicable and cheap for the fish traps already used by the marines. The experiment focused on the use of the classic fish trap with the application of a flap and replaced by a steel plate with a zinc closure. Metal was used as cathode and first magnesium and then zinc for anode. Clearly magnesium, after a week of being in the sea completely dissolved and the fish traps were disabled. Zinc in the anode was the preferred material which had a weight of 3.5 gr. and 5.5 e come anodo prima il magnesio e poi lo zinco. Chiaramente il magnesio, dopo una settimana di immersione in mare si è completamente disciolto e le nasse si sono disattivate. Si è preferito utilizzare l’anodo in zinco del peso di 3,5 gr. e di 5,5 gr. La sperimentazione è stata fatta sempre nella Baia di Porto Conte, Alghero, dove sono state calate dieci nasse munite di zinco da 3,5gr. nel mese di marzo e dieci nasse munite di zinco da 5,5 gr. nel mese di maggio. Settimanalmente si sono prelevate le nasse per effettuare il peso dello zinco e verificare la sua corrosione a contatto con l’acqua. Durante le prime settimane si è rilevata una forte corrosione poi una sorta di stabilizzazione e subito un aumento di peso, dovuto alla presenza di fouling intorno allo zinco stesso per poi riprendere il suo consumo. Questo sia per le piastre da 3,5 gr. sia per quelle da 5,5 gr. Questi sono i dati ottenuti in condizioni statiche. Il test è stato svolto anche in condizioni dinamiche, cioè in campagna di pesca in collaborazione con un pescatore di Alghero. Le piastre di zinco da 3,5 gr., dopo diciotto giorni di pesca, erano aperte l’80% delle volte; mentre quelle con l’anodo in zinco da 5,5 gr., dopo quarantuno giorni di pesca sono risultate tutte aperte. Nel 2013 è stata svolta un’altra prova sempre presso la rada di Alghero, utilizzando una piastra di zinco, che avesse un peso maggiore e, quindi, un tempo di disattivazione più lungo. Il consumo è risultato costante ma dopo circa sessanta giorni, lo zinco era completamente disgregato, consumato, determinando l’apertura della nassa. Conclusioni: • la coppia galvanica acciaio inox 316 gr. The experiment was always carried out in the Bay of Porto Conte, Alghero, where ten fish traps were dropped fitted with 3,5gr of zinc in March and ten fish traps fitted with 5.5gr of zinc in May. Weekly the fish traps were taken out to measure the weight of the zinc and to test its corrosion from the contact with water. During the first few weeks strong corrosion was seen and then a sort of stabilization occured and then weight gain, due to the presence of fouling around the zinc itself and then it resumed its consumption. These results are for both the 3.5 g and for those of 5.5 gr. This is the data obtained in static conditions. The test was also carried out under dynamic conditions, i.e. fishing in collaboration with a fisherman from Alghero. After eighteen days of fishing, the 3,5g of zinc plates were open 80% of times; while those with the 5.5 gr anode zinc were all open after forty days of fishing. In 2013 another test was carried out again at the bay of Alghero, using a zinc plate, which had more weight and, therefore, a longer disactivation period. Consumption was constant but after about sixty days, the zinc was completely disrupted, consumed, resulting in the opening of the fish trap. Conclusions: • the galvanic stainless steel couple 316 passive - Zinc was proven effective in inactivating of fish traps kept in immersion; • in dynamic conditions the almost total inactivation of fish traps were made for 3.5gr of zinc in eighteen days while 27 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions passivo – zinco sperimentata è risultata efficace ai fini dell’inattivazione di nasse tenute in immersione; • in condizioni dinamiche l’inattivazione pressoché totale delle nasse è avvenuta per lo zinco da 3,5 gr. in diciotto giorni mentre per quello da 5,5 gr. in quaranta giorni; • attualmente, in collaborazione con l’Agenzia Laore Sardegna, la sperimentazione prosegue sul prototipo di nassa messa a punto da Agris con l’obiettivo di definire, in condizioni dinamiche, il momento di rottura (circa sessanta giorni) di un anodo sacrificale in zinco del peso di 14 gr. Simona Clò è responsabile del progetto Sharklife per la salvaguardia degli squali nel Mediterraneo. Tale progetto è finanziato dalla Commissione Europea e cofinanziato dal Parco dell’Asinara. I partners del progetto, finalizzato alla conservazione delle diverse specie di pesci cartilaginei, sono caratterizzati da una marcata diversità: Fipsas – Federazione italiana di pesca sportiva ed attività subacquea – un’associazione nazionale di pesca professionista, associazioni ambientaliste, come il CTS, la Fondazione cetacea, A.M.P., le isole Pelagie, i Parchi come il Parco dell’Asinara. Il Mediterraneo è popolato anche dagli squali e sono più di ottanta le specie esistenti. La maggior parte si sta estinguendo: secondo i dati, non molto aggiornati, della IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), il 30% degli squali è a rischio di estinzione nel Mediterraneo; l’altro 30% è vicino all’estinzione; non si sa ancora nulla del 26% delle specie di squalo. La mancanza 28 for that of 5.5 gr. in forty days; • Currently, in cooperation with the Laore Sardinia agency, testing continues on the fish trap prototype developed by Agris with the aim of defining, in dynamic conditions, the moment of rupture (about sixty days) of a sacrificial anode in zinc of a weight of 14 gr. Simona Clo is the manager of Sharklife project for the protection of sharks in the Mediterranean. This project is funded by the European Commission and co-financed by the Park of Asinara. The partners of the project, aimed at the conservation of several species of cartilaginous fish, are characterized by a marked diversity: Fipsas - Italian Federation of sport fishing and diving - a national association of professional fishing, environmental groups, such as the CTS, the cetacean Foundation, the M.P.A., the Pelagie Islands and parks such as the Park of Asinara. The Mediterranean is also populated by sharks and there are over eighty existing species. Most are facing extinction: according to the IUCN (International Union for Conservation of Nature) data, which is not up to date, 30% of sharks are at risk of extinction in the Mediterranean; the other 30% is close to extinction; We do not know anything about the 26% of shark species. The lack of information is due to the low commercial value of shark meat and also the little interest in wanting to assess the state of conservation of the different species. Sharks are caught by using most of the techniques of fishing: nets, the longline and di informazioni è dovuta allo scarso valore commerciale della carne di squalo e quindi al poco interesse nel voler valutare lo stato di conservazione delle diverse specie. trawl fishing. With all the different types of fising methods different sharks were caught. Sporting fishing and recreational fishing also intervene. Gli squali vengono pescati con la maggior parte delle tecniche di pesca: le reti da posta, i palamiti e la pesca a strascico. E con tutte le diverse tipologie vengono pescati tipi diversi di squali. Interviene anche la pesca sportiva e ricreativa. Sharklife wants to contribute to the conservation of cartilaginous fish, with priority for the basking shark and purple stingray. The basking shark is a highly migratory species protected by the Conventions of Barcelona and the CITES (Convention on International trade of endangered species - the Convention on International Trade of Endangered Species). Sharklife vuole contribuire alla conservazione dei pesci cartilaginei, con priorità per lo squalo elefante ed il trigone viola. Lo squalo elefante è una specie altamente protetta dalle Convenzioni di Barcellona e dalla Cites (Convention on International trade of endangered species – Convenzione sul commercio internazionale delle specie in pericolo). Sharklife è un progetto nazionale, con il quale si è chiesto ai pescatori professionisti di utilizzare lo strumento dell’amo circolare per la pesca con i palamiti. E’ un amo della stessa dimensione dell’amo per pesce spada ma dalla forma circolare, sperimentato negli anni precedenti per ridurre la cattura della tartaruga marina. L’uso dell’amo circolare riduce dell’80% la cattura del trigone viola, animale dalle grandi dimensioni ma dallo scarso valore commerciale, favorendone la sopravvivenza. Forse a causa della posizione della bocca il trigone fa fatica ad ingoiare l’amo. Nella sperimentazione sono stati coinvolti quindici pescherecci, che utilizzano palamiti armati con mille ami circolari per sessanta giornate di pesca. I palamiti armati sono stati regalati in cambio dei dati. I dati sono parziali, essendo la campagna ancora Sharklife is a national project, with which it has asked professional fishermen to use the tool of the circular hook in order to fish with longlines. Experimented in the past it is a hook of the same hook size used for swordfish but in a round shape to reduce the capture of sea turtles. The use of the round hook reduces the capture of purple stingray by 80%, large animals but which have low commercial value, favoring survival. Perhaps because of the position of the mouth the stingray finds it hard to swallow the hook. In the trial fifteen fishing boats were involved. They used armed longlines with a thousand round hooks for sixty days of fishing. The armed longlines were given away in exchange for data. The data is partial, as the campaign is still in progress. Swordfish was fished, stingrays were fished but a very low amount compared to the past and two turtles and a blue shark were also fished. 29 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions in corso di svolgimento. Sono stati pescati pesce spada, trigoni ma in percentuale molto bassa rispetto al passato, due tartarughe marine ed una verdesca. In tutta l’Italia è permesso l’uso di reti. In esse restano impigliate non solo le specie di interesse commerciale, che solitamente hanno dimensioni molto ridotte, ma anche lo squalo elefante. Esso è il pesce più grande presente nel Mediterraneo. E’ una specie protetta che non ha predatori naturali e nuota in superficie con la bocca aperta, nutrendosi di plancton. Nel 2014, in un’unica settimana, ne sono stati pescati tre esemplari: uno a Santa Teresa di Gallura, che raggiungeva i 7-8 mt di lunghezza, uno presso le secche della Meloria ed un altro a Porto Venere di circa 2 mt di lunghezza. Tutti e tre i posti ricadono nel Santuario dei cetacei, una zona altamente protetta e sensibile. E’ improponibile vietare l’uso delle reti ma se si interviene in tempo si può liberare l’animale impigliato? Sicuramente ciò è stato sperimentato a Capo Rizzuto e a Porto Cesareo. In collaborazione con l’Università di Calabria si è cercato di ideare un sistema che, attraverso un allarme, allerti la Capitaneria di Porto, piuttosto che i gestori di Parco, e segnali per le reti una cattura anomala rispetto a specie bersaglio di peso notevolmente minore come le triglie. Il peso è rilevato da sensori posti in acqua. Ci sono due centraline, collocate a distanza, anche in base alla lunghezza della rete; i messaggi vengono registrati: c’è un dinamometro, che misura la pressione, calibrato per togliere il disturbo procurato dall’onda, dal passaggio 30 Across Italy the use of nets is allowed. Not only the species of commercial interest, which are usually very small, but also the basking shark was catched. The basking shark is the largest fish in the Mediterranean. It is a protected species which does not have natural predators and swims to the surface with their mouths open, feeding on plankton. In 2014, in one week, three were caught: one in Santa Teresa di Gallura, which was up to 8.7 meters in length, one at the shallows of Meloria and another in Porto Venere which was about 2 meters in length. All three places fall within the Cetacean Sanctuary, an area highly protected and sensitive. It is impossible to ban the use of the nets but if treated in time can the entangled animal be freed? Surely it was what was experimented in Capo Rizzuto and Porto Cesareo. In collaboration with the University of Calabria they have sought to devise a system which, alerts the port authorities through an alarm system rather than the managers of the park, and signals an anomalous catch in the net compared to the target species weight which is considerably lower such as the mullet. The weight is detected by sensors placed in the water. There are two control units, remotely located, also according to the length of the net; The messages are recorded: there is a dynamometer, which measures the pressure, calibrated to remove the noise procured by the wave, by the passage of a vessel rather than from the capture of a small animal. di una nave piuttosto che dalla cattura di un animale di piccole dimensioni. Si tratta di un prototipo realizzato da un ingegnere e, per ora, resta solo tale, in quanto i costi di produzione sono troppo elevati perché possa essere commercializzato. Altre iniziative riguardano il coinvolgimento della Federazione della pesca sportiva, per la quale si è ottenuta una modifica del regolamento: in tutte le gare è vietata la cattura e l’uccisione di ogni squalo o razza di qualsiasi specie e si vuole applicare la marcatura degli individui catturati e rilasciati. Nel corso di tre anni sono state svolte 600 competizioni, durante le quali sono stati sensibilizzati 25.000 pescatori, numero esageratamente alto, e sono stati marcati 100 individui fra squali e trigoni, numero esageratamente basso per avere un dato scientifico di marcature. Il Presidente della Federazione della pesca sportiva si è impegnato a mantenere in vigore la modifica al regolamento e, quindi, ad osservare il divieto imposto. Queste le specie pescate durante le gare: trigone, verdesca, una delle specie più abbondanti nelle gare di pesca sportiva, ed il palombo. In particolare in alto Adriatico il palombo è una specie pescata con una tipologia nuova di pesca sportiva, il surfcasting, che è una pesca che si fa dalla spiaggia durante la notte. In una sola notte sono stati marcati trenta palombi, poi rimessi in mare e salvati. Poi ovviamente si spostano in altre aree e lì bisogna sensibilizzare il pescatore professionista. Se in un anno si sono svolte trecento gare di pesca sportiva, un pescatore professionista pratica la pesca molto più spesso e non osserva alcun regolamento. It is a prototype made by an engineer and, for now, it remains only a prototype, as the production costs are too high for it to be marketed. Other initiatives include the involvement of the Federation of sport fishing, for which a modification of rules have been obtained: in all races it is forbidden to capture and kill any sharks or any kind of species and the federation wants to apply the marking of species caught and released. Over three years 600 competitions have been held, during which 25,000 fishermen were sensitized, which is a high number. 100 individual species were also marked such as sharks and stingrays, but this was an excessively low number for the given scientific markings. The President of the Federation of sport fishing has committed to maintain the rule change and, therefore, to observe the ban. These are the species fished during the races: stingray, blue shark, one of the most abundant species in sport fishing competitions, and dogfish. Especially in the higher part of the Adriatic the dogfish is a species caught with a new type of sport fishing, surf-casting which is a method that is done from the beach at night. In one night they marked thirty dogfish, then released them back into the sea and saved. Then obviously they moved into other areas and then there is a need to sensitize the professional fisherman in that area. If in one year three hundred fishing competitions took place, a professional fisherman can fish more often and does not follow any rules. 31 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions A tal proposito, questo progetto ha coinvolto tanti pescatori, non federati, che hanno deciso di promuovere delle campagne, organizzando giornate dedicate al catch & release (cattura e rilascio in acqua) degli squali. Una giornata si è svolta a Porto Barricata, in Adriatico, nella zona del ferrarese, dove vengono pescate molte verdesche ed è stata istituita, nonostante la conclusione del progetto, la gara del palombo d’oro. In this regard, this project involved many non federated fishermen, who decided to promote campaigns, organizing days dedicated to the catch and the release (catch and release in water) of sharks. One day was held in Port Barricade, in the Adriatic, in the area of F errara, where many blue sharks are caught and where, despite the end of the pro j ect, the race of the Palombo D’Oro was established. Ci sono delle normative in Italia, delle specie protette, che spesso non solo i pescatori o ricercatori ma lo stesso personale delle Capitanerie di Porto non conosce. Sono stati organizzati dei corsi, circa una ventina, in tutte le Capitanerie italiane per spiegare quali sono le specie protette nonché gli aggiornamenti normativi in materia. E’ stata redatta una guida per riconoscere gli animali, il “Medlem”. La Capitaneria ha inviato foto, che hanno permesso di implementare la banca-dati degli squali nel Mediterraneo. There are rules in Italy for protected species. Not only do the fishermen or researchers not know about them but also the Harbour staff knows little about them. About twenty courses were organized in all the Italian ports to explain which species were protected and were given regulatory updates on the subject. A manual was written in order to identify animals called the “Medlem”. The harbor office sent photos, which allowed them to implement them onto database of sharks in the Mediterranean. I dati, raccolti durante questi anni di progetto, sono serviti ad aggiornare la red list per il Mediterraneo e sono stati raccolti nella European Red List Of Marine Fishes. Giovanni Vargiu, responsabile scientifico del progetto Fish & Cheap per il Parco Nazionale dell’Asinara, illustra il contenuto e spiega il senso del progetto: promuovere il consumo delle specie neglette, cioè delle specie trascurate. Perché Fish & Cheap? Il progetto è stato elaborato per rispondere a una serie di problematiche ambientali riassunte nei seguenti punti: • Sovrasfruttamento delle risorse ittiche e riduzione globale del pescato; 32 The data, collected during the project, has served to update the Red List for the Mediterranean and were collected in the European Red List Of Marine Fishes. Giovanni Vargiu , chief scientist of the Fish & Cheap project for the Asinara National Park, shows the contents and explains the meaning of the project: to promote the consumption of neglected species. Why Fish & Cheap? The project was developed in response to a number of environmental issues summarized in the following points: • Overfishing and overall reduction of the catch; • Aumento del consumo del pescato. Conseguente aumento del pescato di importazione e di allevamento; • Grande quantità di scarti di pesce dallo scarso valore commerciale; • Scarsa consapevolezza del consumatore nel fare scelte ecologicamente appropriate per l’acquisto di prodotti ittici. • Increased consumption of fish. Resulting in increased fish importing and breeding; • Large amounts of fish waste by the low commercial value; • Lack of consumer awareness and making choices ecologically appropriate to purchase fish products. Per far fronte a queste problematiche è apparso opportuno mettere in moto una campagna di sensibilizzazione rivolta al pubblico e a tutta la filiera della pesca. To address these issues an appropriate awareness campaign had to be implemented for the public and to the whole fishing industry. E’ possibile consumare responsabilmente? Si, indirizzando il consumo verso specie non soggette a sovrasfruttamento. Se si pensa che esistono circa 94 specie sono oggetto di pesca in Sardegna, ma soltanto 15 di esse vengono normalmente consumate risalta la necessità di aumentare la gamma di prodotti ittici da consumare. Can we consume responsibly? We are directing the consumer to species not subject to overfishing. If you think that there are about 94 species which can be fished in Sardinia, but only 15 of them are normally consumed there is an increase in the range of fish products for consumption. Fish & Cheap si ispira ad altre realtà già avviate sia in Italia sia all’estero, che viaggiano nella stessa direzione, cioè sensibilizzare il pubblico ad un consumo responsabile. Ogni campagna adotta il suo metodo in base anche alle specificità locali. Fish & Cheap is inspired by other realities already underway both in Italy and abroad, going in the same direction, that is, to raise public awareness of responsible consumption. Each country adopts its method according to the local characteristics. La selezione delle specie in promozione con Fish & Cheap è partita da una serie di proposte da parte dei pescatori locali. Sono state infatti condotte interviste che hanno coinvolto 68 pescatori (artigianali, di strascico e circuizione) su circa 234 imbarcazioni afferenti alle marinerie di Porto Torres, Stintino, Alghero e Castelsardo. I questionari chiedevano di indicare, oltre le specie che sarebbe stato più opportuno promuovere, anche la stagionalità e gli attrezzi di pesca utilizzati per la cattura. The selection of species in promotion with Fish & Cheap was made by proposals given by local fishermen. There were in fact interviews conducted involving 68 fishermen (artisan, trawling and seine) of about 234 boats belonging to the marine area of Porto Torres, Stintino, Alghero and Castelsardo. The questionnaires asked to indicate, not only which species would be more appropriate to promote but also the seasonal and fishing instruments used to catch them. 33 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions L’elenco di specie ottenuto è stato selezionato, in collaborazione con un comitato scientifico, in base ai seguenti criteri: • Esclusione delle specie protette: ad esempio liste rosse del IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura); • Caratteristiche biologiche della specie: età di prima maturità sessuale, longevità, numero di uova prodotte, parametri di crescita di una specie; • Esclusione di squali, razze e grandi predatori; • Attenzione verso i metodi di pesca; • Espansione delle specie termofile; • Prezzo (pesce povero); • Quantitativi pescati: consultazione dati Capitaneria di Porto Torres. Vediamo ora alcuni esempi che hanno portato all’esclusione di alcune specie dalla lista Fish & Cheap e all’inserimento di altre nella campagna di promozione. Un esempio di selezione relativa al primo punto (esclusione delle specie a rischio) riguarda la promozione dei cosiddetti tordi e verdoni, categorie di pescato appartenenti alla famiglia dei labridi: il verdone (Labrus viridis), il tordo nero (Labrus merula) e il tordo pavone (Symphodus tinca). Il primo è inserito nelle liste rosse del IUCN, mentre il secondo sembra risentire, nel Mediterraneo, di una considerevole pressione di pesca esercitata dai pescatori sportivi. Dunque è sembrato opportuno inserire nella lista Fish & Cheap, e, quindi, da promuovere il solo tordo pavone o Symphodus tinca. Veniamo alle caratteristiche biologiche delle specie quali: • Età di prima maturità sessuale; 34 The list of species obtained was selected, in collaboration with a scientific committee, based on the following criteria: • Exclusion of protected species, for example the Red List of IUCN (International Union for Conservation of Nature); • Biological characteristics of the species: age of first sexual maturity, longevity, number of eggs produced, growth parameters of a species; • Exclusion of sharks, rays and large predators; • Attention to the fishing methods; • Expansion of thermophilic species; • Price (poor fish); • Quantities fished: data consultation from the Torres Harbour. Now let’s see some examples that have led to the exclusion of certain species from the Fish & Cheap list and inclusion of others in the promotion campaign. An example of the selection on the first point (exclusion of endangered species) concerning the promotion of so-called wrasse fish and bucks fish, categories of fish belonging to the family of the wrasses: greenfinch (Labrus viridis), the black wrasse (Labrus merula) and wrasse Peacock (Symphodus tench). The first is inserted in the red list of the IUCN, while the second seems to suffer, in the Mediterranean, a considerable fishing pressure exerted by sporting fishermen. So it seemed appropriate to include the wrasse peacock or Symphodus tinca in the Fish & Cheap list and to promote it. Let’s look at the biological characteristics of species: • Age of first sexual maturity; • Longevità; • Numero di uova prodotte; • Parametri di crescita di una specie • Longevity; • Number of eggs produced; • Growth parameters of a species Tutti questi costituiscono fattori importanti valutare la vulnerabilità e la resilienza di una specie alla pressione di pesca. Sono stati pertanto presi in considerazione per la selezione delle specie Fish & Cheap. All of these are important factors in assessing the vulnerability and resilience of a species to the fishing pressure. They were therefore taken into account for the selection of Fish & Cheap species. Il grongo, ad esempio, pur essendo una specie molto citata dai pescatori locali, e abbastanza comune nelle catture locali, è stato escluso dalla lista Fish & Cheap, per il principio di precauzione, in quanto ha The conger, for example, despite being much-quoted a species by local fishermen, and quite common in local catches, was excluded from the Fish & Cheap list, as a precautionary cause beacuse it has a very advanced age of first maturity being between five and ten years. Also it lives within a bathymetric rank making it subject to trawling, although this type of fishing affects a small extent of the resource. un’età di prima maturità molto avanzata, compresa, infatti, tra cinque e dieci anni. Inoltre vive entro un rango batimetrico che lo rende soggetto alla pesca a strascico, anche se tale tipo di pesca incide in misura ridotta su tale risorsa. Squali, razze e grandi predatori sono stati esclusi perché raggiungono tardi la maturità sessuale e producono poca progenie. Il gattopardo (Scyliorhinus stellaris) e il gattuccio (Scyliorhinus canicula) fanno parte di questa categoria. Pur risultando piuttosto comuni nelle catture dei pescatori locali sono stati esclusi dalla lista Fish & Cheap anche perché il gattopardo è esposto alla minaccia di estinzione, mentre il gattuccio, pur non essendo incluso nella lista rossa IUCN, è spesso associato al gattopardo nella commercializzazione e il pescatore pesca e vende l’uno e l’altro indistintamente. Tonni e pesce spada sono già sottoposti a forte pressione di pesca. Per quanto riguarda la murena, anch’essa, similmente al grongo, è un predatore apicale ed è vulnerabile alla pressione di pesca. Tuttavia, avendo una distribuzione Sharks, rays and large predators were excluded because they reach sexual maturity late and produce few offspring. The leopard fish (Scyliorhinus stellaris) and spotted dogfish (Scyliorhinus canicula) are part of this category. Despite being quite common in the catches of local fishermen they were excluded from the Fish & Cheap list also because the leopard fish is threatened with extinction, while the dogfish, while not included in the IUCN Red List, is often associated with the leopard in marketing and fisherman fish and sells the without distinction. Tuna and swordfish are already subject to high fishing pressure. Regarding the moray eel, similarly to the conger eel, it is an apical predator and is vulnerable to fishing pressure. 35 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions batimetrica più ridotta (usualmente tra i 5 e 50 mt), è una specie meno soggetta alla pesca a strascico e quindi reperibile con metodi di pesca a minore impatto ambientale. E’ stata quindi inclusa nell’elenco delle specie da promuovere in quanto può costituire una risorsa per la pesca artigianale. However, having a smaller bathymetric distribution (usually between 5 and 50 meters), it is a species less susceptible to trawling and fishing methods with a lower environmental impact. It was then included in the list of species to be promoted as it can serve as a resource for artisan fishing. Nel Mediterraneo è in atto un fenomeno di espansione delle specie termofile: è il caso del barracuda o Sphyraena viridensis, che, sfruttando appunto le sue caratteristiche termofile, sta diventando molto comune e quindi è stato inserito nella lista Fish & Cheap. Spesso dai pescatori locali è assimilato al luccio di mare S. sphyraena, specie simile, ma autoctona. In the Mediterranean, there is an ongoing phenomenon of expansion of thermophilic species: the case of barracuda or Sphyraena viridensis, which, using just its thermophilic features, is becoming very common, and so it was included in the Fish & Cheap list. Often local fishermen associate it to the sea pike S. sphyraena which is similar but local. Per quanto riguarda i quantitativi pescati per ciascuna specie i dati di cattura sono stati estrapolati dai logbooks della Capitaneria di Porto Torres per l’annualità 2013/2014. I dati sono relativi a diverse tecniche di pesca: strascico, circuizione ed artigianale e non tengono conto delle imbarcazioni al di sotto dei 10 mt. di lft. Di conseguenza le imbarcazioni di pesca artigianale restano in gran parte escluse dall’indagine, che, quindi, si concentra maggiormente sulla pesca a strascico e circuizione. As for the quantities caught for each species the data was taken from the logbooks of the Torres Harbour for the year 2013/2014. The data relates to different fishing techniques: trawls, seines and local methods and do not take into account vessels under 10 meters lft. As a result, artisan fishing boats remain largely excluded from the survey, which is more focused on trawling and seine. Bisogna considerare che i logbooks vengono compilati dai pescatori per cui se una specie ha poco valore commerciale, o rientra in una determinata categoria, la sua presenza può essere mascherata dal fatto che può essere ascritta ad un altro tipo di categoria. C’è bisogno di una raccolta dati più dettagliata. In base ai criteri di selezione illustrati le specie promosse da Fish & Cheap, le 36 We must consider that the logbooks are completed by fishermen so if a species has little commercial value, or falls into a certain category, its presence on the list may be masked by the fact that it can be ascribed to another type of category. You need a more detailed data collection. According to the selection criteria described, species promoted by Fish & Cheap, especially the so-called “neglected” (or categories of fish), are as follows: cosiddette specie “neglette” (o categorie di pescato), sono le seguenti: 1. Barracuda/Luccio di mare (Sphyraena sp.) 2. Boga (Boops boops) 3. Mennola/Zerro (Spicara sp.) 4. Murena (Muraena helena) 5. Occhiata (Oblada melanura) 6. Pagello bastardo (Pagellus acarne) 7. Perchia/Sciarrano (Serranus cabrilla e Serranus scriba) 8. Pesce prete (Uranoscopus scaber) 9. Salpa (Sarpa salpa) 10.Sgombro occhione/Lanzardo (Scomber japonicus) 11.Sugarello (Trachurus sp.) 12.Tanuta (Spondyliosoma cantharus) 13.Tordo pavone (Symphodus tinca) 14.Tracine (Trachinus draco e Trachinus radiatus). Questo studio condotto in collaborazione col comitato scientifico, giunge ad una serie di conclusioni: • Alcune specie escluse dalla lista Fish & Cheap sono comunque comuni nel nord della Sardegna (ad es. squali, razze, gronghi); • Informazioni di cattura risultano ancora poco dettagliate dall’analisi dei logbook; • Non esistono in letteratura valutazioni sullo stato degli stock di molte specie neglette. Molte statistiche, ad es. FAO sono elaborate sulla valutazione di specie commerciali; • Necessità di raccogliere dati a livello locale e di fare rete nella condivisione delle informazioni per consentire alle realtà locali di gestire i cambi di cultura. 1. Barracuda/Sea pike(Sphyraena sp.) 2. Bogue (Boops boops) 3. Mennola/Zerro (Spicara sp.) 4.Moray (Muraena helena) 5. Sea bream (Oblada melanura) 6. Bream (Pagellus acarne) 7. Perch/Sciarrano (Serranus cabrilla and Serranus scribe) 8. Lucerna fish (Uranoscopus scaber) 9.Salpa (Sarpa salpa) 10. Mackere/Lanzardo (Scomber japonicus) 11.Horse mackerel (Trachurus sp.) 12.Tanuta (Spondyliosoma cantharus) 13.Wrasse peacock (Symphodus Tench) 14.Weever (Trachinus draco and Trachinus radiatus). This study conducted in collaboration with the Scientific Committee, reaches a number of conclusions: • Some species excluded from the Fish & Cheap list are still common in the north of Sardinia (eg. Sharks, rays, eels); • There is little detailed information on catches in the logbook; • There is no literature on the state assessments of stocks of many species neglected. Many statistics, eg. FAO is the evaluation of commercial species; • There is a need to collect data at a local level and to network by sharing information to enable local communities to manage changes in culture. Vargiu concludes his speech and closed the workshop saying: “It is worth noting that the Fish & Cheap list has not recommended anything but has only simply given advice. 37 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Vargiu conclude il suo intervento e chiude il convegno con una postilla: “E’ opportuno evidenziare che la lista Fish & Cheap non sconsiglia nulla semplicemente consiglia. C’è bisogno di una diversa regolazione della società e di un maggiore coinvolgimento e sensibilizzazione del consumatore finale ad un consumo sostenibile.” 38 We need a different regulation in society and a greater involvement and awareness of the consumer for sustainable consumption.“ Workshop del 29 maggio 2015: Azione 2.3.1. “Workshop introduttivo del progetto” “Sviluppo di nuovi mercati per un consumo responsabile delle risorse ittiche” Workshop on the 29th may 2015 action 2.3.1 “Introductory workshop of the project” “Development of new markets for responsible consumption of fish resources” Pesca artigianale, conservazione delle risorse ittiche e consumo responsabile. Nuove prospettive per un futuro sostenibile. Artisanal fisheries, conservation of fisheries resources and responsible consumption. New prospects for a sustainable future. Il 29 maggio 2015 si svolge a Porto Torres il workshop sullo “Sviluppo di nuovi mercati per un consumo responsabile delle risorse ittiche”, inserito nel progetto europeo Fish & Cheap, finanziato con i fondi europei (FEP) 2007-2013 – Misura 3.4. Il progetto è strutturato su diverse linee di intervento, che spaziano dall’educazione ambientale alla sensibilizzazione del consumatore passando attraverso il coinvolgimento di pescatori, incontrati al convegno internazionale tenutosi all’Asinara, di grossisti, distributori, ristoratori, attori principali della filiera. On May the 29th, 2015 the workshop on the “Development of new markets for responsible consumption of fish resources” will be held in Porto Torres, included in the European Fish & Cheap project, financed with European funds (EFF) 2007-2013 - Measure 3.4. The project is structured around different courses of action, ranging from environmental awareness to the consumer through their involvement with fishermen, who had met at the international conference held in Asinara and with wholesalers, distributors, restaurateurs and key players in the supply chain. Il workshop consente di inquadrare il tema del consumo responsabile delle risorse ittiche da un’altra angolazione. Intervengono Bruna Valettini, Daniele Tibi, Anna Bozzano e Marco Franciosi. Sono presenti Elena Salzano, che introduce e modera, e Pierpaolo Congiatu. Pier Paolo Congiatu, Direttore del Parco dell’Asinara, porge formalmente i saluti di tutti coloro che lavorano all’interno del Parco e dell’A.M.P. dell’Asinara, “dal Presidente ai miei colleghi.” Coglie l’occasione per esprimere una personale constatazione. “Nel golfo dell’Asinara, nel nord della Sardegna, si stanno svolgendo in questo momento tre manifestazioni molto simili, che riguardano la pesca, le tecniche di pesca e le problematiche di The workshop allows you to approach the theme of responsible consumption of fish resources from another angle. The speakers are Bruna Valettini, Daniele Tibi, Anna Bozzano and Marco Franciosi. Elena Salzano, who introduces and moderates, and Pierpaolo Congiatu are also present. Pierpaolo Congiatu, the Director of Asinara Park, formally gives greetings to all those who work within the Asinara Park and the A.M.P, “from the director to my colleagues.” He takes this opportunity to express a personal observation. “In the Gulf of Asinara, in the north of Sardinia, are taking place, in this moment, three very similar manifestations regarding fishing, 39 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions filiera della pesca. Una ad Alghero; questa a Porto Torres; un’altra ad Olbia. Questo, a mio parere, è uno spreco di energie. Molti argomenti, che sono alla base di qualsiasi forma di sviluppo o di pensiero di sviluppo futuro della nostra Regione, che non può prescindere dalla pesca, dall’agricoltura, dal turismo cioè dalle sue materie prime, non possono spezzettarsi, perdendo anche l’occasione di confrontarsi con quanti si sono seduti al tavolo. Faccio anche un “mea culpa” ma forse noi sardi ci dobbiamo abituare a lasciare un po’ andare questo individualismo, questa chiusura atavica, che ci caratterizza. Rischiamo di giocare ognuno per conto proprio. Questo argomento non solo fa perdere energia ma confonde anche l’uditorio. Cercando dei luoghi diversi da quelli canonici, in cui organizzare convegni, disperdiamo coloro che potrebbero trarre un minimo beneficio da questi incontri. Oggi sono presenti ed io ringrazio loro, i giornalisti di Porto Torres in rappresentanza della comunità del Parco. Porto Torres è una città di mare ma non lo manifesta in maniera evidente. Ieri abbiamo parlato di un aspetto del percorso della pesca più orientato al rapporto tra ambiente e pescatore ed A.M.P. Oggi ci chiediamo: perché il pescatore va a pescare? Per vivere e vendere il suo prodotto. Se ciò non succede il pescatore e la sua famiglia non possono più vivere. Cosa succede al prodotto pescato? Succede che, se la filiera si frantuma o non viene organizzata nel modo migliore, tutto ciò che fa il pescatore ed il pesce, primo attore, non ha più ragion d’essere. Ecco perché oggi è importante che ognuno dica la sua. Parliamo di pescatori ma poi bisogna parlare di chi commercializza il pesce e dove va a finire, cioè in quale mercato, che valore 40 fishing techniques and the problems related to fishing industry. One is taking place at Alghero, this one at Porto Torres and another at Olbia. In my opinion this is a waste of time. We cannot separate many themes which are at the base of any form of development or future development of our region. The region cannot disregard fishing, our agriculture or our tourism that is our raw material. If we separate these themes we will lose the opportunity to confront those who are sitting at the table. I also blame myself but maybe we Sardinians have got used to abandoning individualism, this atavistic closure that characterizes us. We risk cheating ourselves at our own game. This argument not only wastes energy but also confuses the audience. Looking for places other than those canons, to organize conferences, we disperse those who might take minimum benefit from these meetings. Today the journalists of Porto Torres are here and I thank them for coming. They represent the community of the Park. Porto Torres is a seaside town but it manifests itself in a clear manner. Yesterday we talked about one aspect of the fishing path which opens the relationship between the environment, fisherman and the M.P.A. Today we ask, why do fisherman go fishing? To live and sell his product. If this does not happen the fisherman and his family can’t go on living. What does happen here to fishing products? It happens that, if the production chain breaks down or isn’t organized in a better way, fishermen would lose their mean of subsistence. That is why today is important that everyone expresses his own opinion. It’s ok to talk about fishing but then you have to talk ha. Poi bisogna parlare con i ristoratori, elemento fondamentale in una Regione, che tende ad essere turistica. Il pescatore, il ristoratore, il consumatore finale, il distributore sono parte dello stesso argomento. Ma nella realtà non si incontrano. Quello che andrebbe approfondito oggi è proprio questo: mettere insieme i vari pezzi e farli comunicare. Questo progetto europeo, Fish & Cheap, ha un inizio ed una fine e non serve a nulla se si ferma quando si ferma il finanziamento europeo. Deve continuare il dialogo, che è il primo seme di questo percorso, tra pescatori, ristoratori e coloro che comprano il pesce. Questo è, secondo me, l’aspetto più importante di un incontro come questo, che avviene sì con non tante persone ma ognuno di loro può dare un contributo.” Il microfono passa ad Elena Salzano, che entra nel vivo del discorso partendo da una serie di parole chiave, che ha raccolto, da una serie di input, che sono stati il leitmotiv, la connessione tra i vari interventi. “Ieri si è parlato di fiducia, dell’importanza di abbinare in questa filiera tradizione ed innovazione, conservare la cultura del trasferimento della tradizione, della connettività, della condivisione di esperienze e di rispettare quelle che sono le buone pratiche, che in altri contesti si stanno già attuando.” E prosegue: “L’aspetto che mi ha colpito molto è stato uno dei passaggi tra gli stessi relatori “Come hai fatto a fare questo?” Nei territori in cui si è sviluppata una buona pratica è interessante che essa possa essere quanto meno di riferimento per altre realtà, in questo caso per il Parco Nazionale dell’Asinara. Oggi questa stessa domanda ci porterà in altre about who sells the fish, where it ends up and its market value. Then you have to talk to the caterers, a fundamental element in a region which tends to have a touristic propensity. The fisherman, the caterer, the final consumer and the distributor are part of the same issue. But in reality they don’t meet. What should be investigated today is this: how to put together the pieces and make them communicate. But not only today. This European project has a beginning and an end and there is no point if it stops when the European funding stops. This is the first seed of this path. The dialouge between fishermen, restaurateurs and those who buy fish should continue. In my opinion this is the most important aspect of a meeting like this. Not many people take part in these meetins but all of them can make a contribution.” The microphone passes to Elena Salzano, who begins by providing us with some key words that she has collected, from a series of inputs, which were from the connections between the various interventions. “Yesterday there was talk of trust, of the importance of combining tradition and innovation in this sector, preserving the culture and the handing down of tradition, the connectivity, sharing of experiences and to respect what are the best practices, which in other contexts are already being implemented. “she continues: “The thing that really struck me was one of the discussions between the speakers themselves, “How did you do this?” In the areas where good practice had developed, it is interesting that it can at least be an example for other companies, in this case 41 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions zone del Mediterraneo per capire cosa è successo ed i risultati ottenuti.” La domanda è rivolta a Bruna Valettini, referente Costa Edutainment s.p.a. Acquario di Genova, che illustra il progetto FishScale di sensibilizzazione al consumo ittico sostenibile ed i risultati ottenuti. Si tratta di un progetto nazionale ma che ha avuto anche sviluppi in Spagna grazie alla collaborazione di uno dei relatori, Anna Bozzano, biologa marina. Ha avuto una durata triennale (ottobre 2010 – settembre 2013) anche se in realtà continua perché il progetto è stato presentato e se n’è parlato in occasione di molteplici eventi. Quindi sta vivendo oltre la sua fine ufficiale. E’ stato finanziato dal programma Life + della Commissione europea. Partner del progetto sono stati: l’Acquario di Genova, gestito dalla Costa Edutainment come coordinatori del progetto; Legambiente; Coop Liguria; due Associazioni di pesca nazionale, Lega coop ed AGCI AGRITAL; SoftecoSismat, che è una società che fa softwares, quindi information, innovation technology, che ha realizzato il portale come strumento di divulgazione e la regione Liguria, che ha dato un supporto finanziario. Questi gli obiettivi del progetto: • Riscoprire le specie ittiche locali; • Ridurre gli scarti di pesca; • Preservare la biodiversità marina; • Incrementare la domanda ed il valore delle specie ittiche “ritrovate”; • Infine obiettivo molto ambizioso: stimolare il cambiamento delle abitudini alimentari dei consumatori. I principali contenuti della comunicazione 42 by the National Asinara Park. Today this same question will lead us to other parts of the Mediterranean in order to understand what happened and the results obtained. “ The question is directed to Bruna Valettini, a spokesperson for Costa Edutainment s.p.a from the Aquarium of Genoa, who presented the FISHSCALE awareness project which promotes sustainable fish consumption and the results obtained. It is a national project but it also has developments in Spain with the help of one of the speakers, Anna Bozzano, a marine biologist. The project had a three-year plan from (October 2010 - September 2013), although in reality it continues because the project has been presented and talked about at many events. So is it living beyond its official end date. It was funded by the Life + program by the European Commission. The Project partners were: the Aquarium of Genova, run by Costa Edutainment as coordinators of the project; Legambiente; Coop Liguria; two national fishing associations Lega coop and AGCI AGRITAL; SoftecoSismat, which is a company that makes software, so information technology, innovation technology has created the portal as a means of dissemination and the Liguria region, which gave financial support. These are the objectives of the project: • Rediscovering the local fish species; • Reducing the waste of fishing; • Preserving marine biodiversity; • Increase the demand and value of fish species “found”; • Finally a very ambitious goal: to stimulate the changing eating habits of consumers. sono stati: • Molti stock ittici sono sovrasfruttati e rischiano l’esaurimento; • Le catture accidentali e gli scarti di pesca sono molto elevati. Rappresentano circa il 25% del pescato; • Solo una piccola percentuale delle specie commestibili è commercializzata anche a causa di abitudini alimentari consolidate. Soprattutto riguardo l’alimentazione dei bambini, basata quasi esclusivamente sul consumo di sogliola. • Occorre limitare lo spreco e il sovrasfruttamento delle risorse marine e modificare le abitudini alimentari. Segue il problema ambientale: in base all’ultimo rapporto FAO, la richiesta pro capite di prodotti derivanti dal mare, quindi di prodotti alieutici, è aumentata negli ultimi cinquant’anni, ad un ritmo del 3,2 % e, quindi, il consumo pro capite nel mondo è passato da 9,9 Kg. nel 1960 a 19,2 Kg. nel 2012. Il tasso di crescita della popolazione era di 1,6 % negli ultimi cinquant’anni mentre l’aumento di richiesta è del 3,2%, quindi, molto più che proporzionale all’aumento della popolazione. Secondo la FAO il 2011 è stato l’anno in cui si è catturato il maggior quantitativo di prodotti alieutici pari ad 86.000 000 di tonnellate. Per quanto riguarda lo stato di conservazione degli stock ittici dal 1974 al 2011 la percentuale di stock sottosfruttati è diminuita drasticamente mentre è aumentata la quantità di stock completamente The main contents of the communication are: • Many fish stocks are over-exploited and threatened with exhaustion; • Accidental catches and discards of fish are very high. These account for about 25% of fish; • Only a small percentage of edible species are also marketed as a result of eating habits established. Especially for child nutrition, it is based almost exclusively on the consumption of sole. • It must limit the waste and overexploitation of marine resources and change your eating habits. The environmental problem follows: according to the latest FAO report, the per capita demand for products derived from the sea, and fishing products, has increased in the last fifty years, at a rate of 3.2%. Therefore, consumption per capita in the world has increased from 9.9 kg. in 1960 to 19.2 kg. in 2012. The rate of population growth was 1.6% in the last fifty years while the increase in demand is 3.2%, therefore, much more than the proportional increase in population. According to FAO, 2011 was the year that has greatest amount of fish products amounting to 86,000 000 tons, were caught. As for the state of conservation of fish stocks from 1974 to 2011 the percentage of underexploited stock decreased drastically while it increased the amount of stock fully exploited, which reached the amount of maximum sustainable exploitation. Besides this, exploitation is no longer sustainable and the depletion 43 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions sfruttati, che ha raggiunto il quantitativo di sfruttamento sostenibile massimo, oltre il quale si va nello sfruttamento non sostenibile e nel depauperamento degli stock ittici molto grave. Oggi si registra un 28,8 % di stock ittici, che sono sovrasfruttati, ed un 61,3 %, che è pienamente sfruttato. Se si sommano queste due percentuali si arriva al 90%. Questa è una percentuale che fa riflettere e sprona ad agire. “Noi abbiamo provato,” – continua Bruna Valettini – “questa è la caratteristica dell’Acquario, a sensibilizzare i nostri visitatori alla gestione sostenibile delle risorse utilizzando questo approccio metodologico: • L’elaborazione dei contenuti della comunicazione e l’individuazione delle specie da promuovere è avvenuta con il supporto di un comitato scientifico; • Il problema ambientale è stato affrontato con un approccio positivo. A cominciare dal titolo, dal nome delle specie e soprattutto non abbiamo compilato una lista rossa ma solo, come ha fatto Fish & Cheap, una lista verde per consigliare semplicemente le specie più sostenibili anche coinvolgendo molto i pescatori. • Sono stati coinvolti tutti gli operatori della filiera al fine di creare un network a livello nazionale, che contribuisse al raggiungimento degli obiettivi.” Sono state selezionate diciotto specie accomunate in base ad alcune caratteristiche: • Specie non inserite nelle liste di specie minacciate o sovrasfruttate; • Possibilmente cicli riproduttivi brevi; • Indicazioni di stagionalità; 44 of fish stocks is very serious. Today 28.8% of fish stocks is recorded and is overfished, and 61.3% is fully exploited. If you add up these percentages it rose to 90%. This percentage allows us to reflect and encourages us to take action. “ We have tried,” - continues Bruna Valettini -” this is the feature of Aquarius, to sensitize our visitors to the sustainable management of resources by using this methodological approach: • The processing content of the communication and the identification of species to promote took place with the support of a scientific committee; • The environmental issue has been addressed with a positive approach. Starting with the title, the name of the species and especially we have not compiled a red list, as Fish & Cheap did but only a green list to recommend the more sustainable species by involving fishermen. • All operators in the industry have been involved in order to create a network at a national level to help to attain the objectives.” Eighteen species were selected on the basis of certain common characteristics: • Species not included in the lists of the endangered or overfished fish; • Possibly short reproductive cycles; • Indications of seasonality; • Available locally in sufficient quantities; • Good from a gastronomic point of view; • Possibly part of local tradition; • Cheap as not very well known on the market. • Reperibili localmente in quantità sufficiente; • Buone dal punto di vista gastronomico; • Facenti parte possibilmente della tradizione locale; • Poco care vale a dire ancora non molto conosciute sul mercato. E’ stato creato un sito, che si chiama pesceritrovato.it, in cui è pubblicata la lista. Per ogni specie viene proposta una ricetta e sono contenute informazioni di carattere biologico. Queste le specie: Aguglia, Alaccia, Alalunga, Barracuda, Boga, Cefalo, Lampuga, Leccia Stella, Menola, Mostella di Fondo, Palamita, Pesce Sciabola, Pesce Serra, Potassolo, Sardina, Sugarello, Tombarello, Tonnetto (o Alletterato). “Abbiamo fatto un passaggio inverso rispetto a Fish & Cheap: prima abbiamo contattato i ricercatori e abbiamo chiesto loro di indicarci una lista di specie. Avremmo voluto, ma riconosciamo che l’obiettivo sarebbe stato troppo ambizioso, compilare delle liste differenziate a seconda delle aree FAO ma non ci siamo riusciti. Dunque abbiamo elaborato una lista nazionale anche se esistono differenze di approvvigionamento e culturali. Poi abbiamo contattato i pescatori e sottoposto alla loro attenzione la lista e chiesto se venivano pescati quantitativi tali da consentire la promozione della specie. Come terzo passaggio abbiamo creato un focus group con i ristoratori chiedendo loro di ordinare le specie in base alle caratteristiche organolettico-culinario.” Questa è la rete di stakeholder coinvolti: consumatori, operatori di settore, ristoratori, operatori turistici, piccola o grande distribuzione, istituzioni locali, pescatori. A website was created, called pesceritrovato. it, where the list was published. For each species, it proposes a recipe and contains information of a biological nature. These species: Garfish, sardinella, Albacore, Barracuda, Boga, Mullet, Dolphin Fish, pompanos, Menola, Mostella, Atlantic bonito, paddle fish, blue fish, whiting, sardines, mackerel, frigate tuna, bonito fish (or tuna). “Our project was done differenty to Fish & Cheap: Before we contacted researchers and asked them to show us a list of species. We would have liked, but we recognize that the goal would be too ambitious, to compile lists differentiated according to regional FAO but we did not succeed. So we drew up a national list even if there are differences in supply and cultural. Then we contacted the fishermen and submitted the list to them and asked if there were sufficient quantities caught to permit the promotion of species. As a third step, we have created a focus group with the restaurant owners asking them to sort out the species based on organoleptic culinary characteristics.” This is the network of stakeholders involved: consumers, industry operators, restaurant owners, tour operators, small or large retailers, local institutions, fishermen. “Now I will give you a rundown of activities, products and tools used dedicated to various stakeholders. The general public has been our main target: culinary demonstrations, cooking shows; we have ensured that information was given after tasting 45 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions “Adesso faccio una carrellata di attività, dei prodotti e degli strumenti utilizzati dedicati ai vari stakeholder. Il grande pubblico è stato il nostro target principale: dimostrazioni gastronomiche, show-cooking; abbiamo fatto sì che all’informazione seguisse la degustazione. Abbiamo organizzato un laboratorio di salatura delle sardine con i bambini. Le acciughe sono già molto conosciute, quindi, abbiamo pensato alle sardine. Ci tengo a sottolineare la grande collaborazione di Legambiente e Goletta Verde, che ha un grande risalto a livello mediatico e, durante il progetto, in vari porti italiani, ha organizzato una serie di iniziative sempre legate a questa tematica, a questo progetto, e ci ha consentito di divulgarlo in modo capillare su tutto il territorio nazionale.” “Abbiamo organizzato degli incontri anche negli istituti alberghieri. Lì si formano gli chef del futuro, quindi, è fondamentale che chi gestisce una cucina, proponga ai propri clienti queste specie alternative. Il percorso prevedeva lezioni teoriche e lezioni pratiche, che sono culminate nella preparazione di un piatto particolare da parte delle classi dei vari istituti alberghieri. Si è aperta una competizione tra loro e a Slowfish hanno presentato i loro piatti.” Questi i principali strumenti di comunicazione utilizzati: ricette per dare suggerimenti su come cucinare le specie; borse per la spesa; il calendario, che riveste un’importanza particolare, realizzato in due versioni, per adulti e per bambini, dove è indicata la stagionalità e i consigli per gli acquisti. “La stagionalità è un argomento sul quale abbiamo battuto 46 the food. We organized a workshop for salting sardines with children. The anchovies are already well known, so we thought of sardines. I want to emphasize the great collaboration of Legambiente and Goletta Verde. It has great prominence in the media and, during the project, in various Italian ports, they organized a series of initiatives always linked to this issue and allowed us to spread it throughout the country.” “We have also organized meetings in catering schools. In these schools future chefs are born, therefore, it is crucial that those who manage a kitchen propose these alternative species to their customers. The course included theoretical and practical lessons, which culminated in the preparation of a particular dish from the classes of the various catering schools. A competition between them started and they presented their dishes to Slowfish.“ These are the main communication tools used: recipes to give suggestions on how to cook the species; shopping bags; a calendar, which is particularly important, in two versions, for adults and for children where the season and tips for shopping are shown. “Seasonality is a subject on which we have highlighted a lot, trying to publicize it. Underlines Valettini. “We contacted the restaurants at the stage of identifying the species with the focus groups and we have created tools that would allow restaurant owners to participate in the project. There was molto, cercando di divulgarlo.” Sottolinea la Valettini. “Abbiamo contattato i ristoranti sin dalla fase di individuazione delle specie con dei focus groups e abbiamo creato degli strumenti, che consentissero ai ristoratori di partecipare al progetto. C’era un protocollo di adesione, che i ristoranti aderenti dovevano firmare, col quale si impegnavano ad esporre il materiale di FishScale e ad inserire nel loro menù, a seconda della stagione, almeno due piatti o portate a base di pesce ritrovato. Ci sono in Italia molti ristoranti sensibili al problema e a questa tematica anche se si scontrano con le richieste dei loro clienti e cercano di contemperare le esigenze bilanciando il vantaggio commerciale con le loro idee ed i loro obiettivi.” Sono state contattate le pescherie, che si sono impegnate ad esporre cartellini per ogni specie, un poster, dove sono inserite le specie mediterranee più commercializzate con i rispettivi nomi scientifici; in alto reca un focus sulle specie sostenibili realizzato in collaborazione con l’Associazione dettaglianti pesce fresco di Genova e con Eurofish market. E’ stato molto valido anche il contributo ricevuto dalla grande distribuzione. “I banchi del pesce della grande distribuzione non offrono una grande varietà di pesce sostenibile importante.” – Fa notare la Valettini – “Abbiamo organizzato le settimane del pesce sostenibile, durante le quali il bancone era allestito con una parte dedicata esclusivamente alle specie sostenibili. C’è stato l’ausilio di hostess, che intrattenevano il consumatore nel negozio, dando materiale e consigliando a protocol, which the participating restaurants had to sign, with which they undertook to expose the FishScale material and to include in their menus, depending on the season; there were at least two dishes or dishes based on fish caught. There are many Italian restaurants sensitive to the problem and this issue even if they clash with the demands of their customers and try to respect their needs, balancing their economic profit with their ideas and their goals.“ The fishmongers were contacted, who have undertaken to provide tags for each species. A poster, where the Mediterranean species were marketed under their scientific names; at the top it has a focus on sustainable species produced in collaboration with the Association of fresh seafood in Genova and the Eurofish market. The contribution also received from retail was very important. “The fish stalls of large retailers do not offer a wide variety of sustainable important seafood.” Notes Valettini - “We orgsnised weeks of sustainable fish, during which the counter was set up with a section devoted exclusively to sustainable species. There was the use of assistances, who entertained the consumer in the store, giving material and advising on the purchase. This part has succeeded thanks to the Legapesca partnership in the project. After, Coop Liguria also entered many of the sustainable species definitively in its platform purchase. This is a positive effect that will last beyond the end of the project.” 47 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions per l’acquisto. Questo parte è riuscita grazie anche a Legapesca in partenariato del progetto. In seguito Coop Liguria ha inserito definitivamente nella sua piattaforma d’acquisto molte delle specie sostenibili. Questo è un effetto positivo che durerà anche oltre la fine del progetto.” They studied tourist packages; especially fishing tourism and another which included a trip to tonnarella, a visit to the Fishing Museum of Camogli and a visit to the fishmongers to talk with fishermen and dealers who have the information. Sono stati studiati pacchetti turistici; in particolare uno di pescaturismo ed un altro, che prevedeva l’escursione alla tonnarella ed una visita al Museo della pesca di Camogli ed un passaggio in pescheria per parlare con i pescatori-rivenditori ed avere delle informazioni. “We involved the media. Many articles have been published.” “Abbiamo coinvolto i media. Sono stati pubblicati molto articoli.” Secondo una stima fatta, questi sono i risultati ottenuti, anche se è complicato valutare l’efficacia di un progetto, che ha come obiettivo quello di modificare le abitudini alimentari dei consumatori: • 27 % di incremento di consapevolezza prodotta nel pubblico dalla campagna informativa messa in atto durante il progetto. A tal fine sono stati somministrati questionari prima e dopo le attività per verificare che esse abbiano lasciato realmente un segno nel tempo; • 70 % di aumento del numero di specie ritrovate commercializzate. Facendo un confronto tra le settimane precedenti e quelle successive alla promozione si è registrata un’inerzia positiva: nelle settimane successive, infatti, si vendevano specie ritrovate. • 37% di aumento del quantitativo di pesce ritrovato commercializzato nei punti vendita Coop in Liguria. “Questo è un dato certo” – evidenzia la relatrice. 48 According to estimates, these are the results, although it is difficult to evaluate the effectiveness of a project, which aims to change the eating habits of consumers: • 27% increase in public awareness generated by the campaign implemented during the project. To this end, questionnaires were administered before and after activities to determine whether they have really left a mark; • 70% increase in the number of species found marketed. Making a comparison between the previous weeks and in the after-promotion there was a positive effect in the following weeks, in fact, they sold species from that season. • There was a 37% increase in the quantity of fish sold in Coop stores in Liguria. “This is a known fact”highlights the rapporteur. Who joined the project: 83 restaurants, 27 fishmongers, 3 fishing tourism businesses, 1 distributor, Fish Box, which is an intermediary between fishermen and consumers, 6 supermarkets and one tour operator. 99 events were held; 140 articles have been published in national and local media; it is estimated to have Hanno aderito: 83 ristoranti, 27 pescherie, 3 pescaturismo, 1 distributore, Fish Box, che è un intermediario tra i pescatori e consumatori, 6 supermercati ed 1 tour operator. Sono stati realizzati 99 eventi, tantissimi; sono stati pubblicati 140 articoli sui media nazionale e locali; si stima di avere raggiunto circa 600 persone con la campagna. Restano senza risposta alcuni interrogativi: • Come poter dimostrare un collegamento diretto tra il consumo di specie alternative e la riduzione di overfishing? • Come poter dare ai consumatori delle liste univoche? Tutti dispongono di liste diverse perché nel compilarle si utilizzano parametri diversi. E tra le varie liste, soprattutto quelle rosse, ci sono delle divergenze tali da dare informazioni contrastanti al consumatore: alcune liste promuovono una specie altri la inseriscono in una lista rossa. Un altro obiettivo, ancora una volta ambizioso, oltre la necessità emersa di avere dati scientifici, è di unirsi, divulgatori scientifici ed associazioni ambientaliste, per individuare dei parametri comuni ed elaborare una lista comune. • La sensibilizzazione del grande pubblico è sufficiente a spostare il mercato oppure occorre rivolgersi ai grandi colossi della distribuzione/ ristorazione? “Non andiamo ognuno per la propria strada, come diceva appunto Congiatu.” – conclude la Valettini – “Cerchiamo di collaborare. Ci siamo noi, c’è Lega Ambiente, Slowfish… ognuno con le sue liste. Ovviamente il fine è reached about 600 people with this campaign. Some questions remain unanswered: • How to demonstrate a direct link between the consumption of alternative species and the reduction of overfishing? • How to give consumers unique lists? All have different lists because when compiling they use different parameters. And among the various lists, especially the red ones, there are some differences such as giving conflicting information to the consumer: some lists promote a species and others put them onto a red list. Another aim, once again ambitious, apart from the need to have scientific data, is to unite science communicators and environmental groups to identify the common parameters and develop a joint list. • Is the awareness of the general public sufficient to move the market or should they contact the distribution/ catering giants? “We do not go our separate ways, just as Congiatu said.” - concludes Valettini - “We try to work together. We are there, there is the Environmental League, Slowfish ... each with their own lists. Obviously, the order is common but the products are different.” Daniele Tibi is up next. He is the scientific advisor to ConsuMare Giusto. “I represent a small association, in Piedmont, which is based in Turin. We were born in 2007 as science communicators and we focus on the 49 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions comune ma i prodotti sono diversi.” E’ la volta di Daniele Tibi, referente scientifico di ConsuMare Giusto. “Io rappresento una piccola associazione, presente in Piemonte, che lavora nel torinese. Siamo nati nel 2007 come divulgatori scientifici e ci concentriamo sul passaggio di informazioni dal mondo accademico al mondo del pubblico generale. Questo è il nostro focus. Ci siamo concentrati sul consumatore. Per ingaggiare il consumatore partiamo da una frase elementare, ricordiamo che “il mare è di tutti”. Questo implica che ognuno deve fare un pezzo per prendersene cura. Non deleghiamo ai politici, agli amministratori, ai pescatori il compito e l’onere di fare qualcosa.” “Facciamo qualcosa”: tutti mangiano pesce, tutti godono del mare e ognuno deve comprendere qual è il piccolo pezzo che può fare. “Tutti” sono molti di più di quello che si pensa. “Tutti” comprende anche coloro che non ci sono ancora sul pianeta, per cui ponendosi un obiettivo a lungo termine si va incontro ad un pensiero sostenibile. “Noi pensiamo di fare qualcosa per chi ancora non c’è e ci chiederà come abbiamo fatto a mantenere il mare in salute, pieno di risorse e fruibile.” Illustri economisti sostengono che sia il consumatore il motore centrale di tutte le filiere. Non tanto il consumatore quanto le scelte che il consumatore compie. “Ogni volta che fa un acquisto mette il suo chip in una filiera. Ogni volta che il consumatore fa un acquisto, sceglie.” “Prima commettevo un grave errore cioè di pensare che le persone si entusiasmassero per gli stessi argomenti per cui mi entusiasmo io. Io sono un biologo, quindi, 50 transmission of information from the academic world to the general public. This is our focus. We focus on the consumer. To engage the consumer we started by using a simple sentence, we remind everyone that “the sea belongs to everyone.” This means that everyone has something to take care of. We do not burden the politicians, administrator or the fishermen to do something” “Let’s do something”: everyone eats fish, all enjoy the sea and everyone has to understand what small thing can be done. “Everyone” is involved a lot more than you think. “Everyone” also includes those who are still not on the planet, so putting in a long-term goal in place creates sustainable thinking. “We plan to do something for those who are not here yet and will ask how we kept the ocean healthy, resourceful and accessible.” Distinguished economists argue that the consumers are the drivers that push all sectors. Not so much the consumer as the choices that the consumer makes. “Every time he makes a purchase he becomes part of the chain. Every time a consumer makes a purchase he chooses.” “Before, I committed a grave error thinking that people are enthusiastic to the same themes that thrills me. I am a biologist so talking about biodiversity is important. Then I realized the coldness with which the audience reacted to the topic and realized it was not engaging enough in order to get people to act.” per me parlare di biodiversità è importante. Poi mi sono accorto della freddezza con cui il pubblico reagiva all’argomento e ho capito che non era tanto stimolante da indurre le persone ad agire.” “Abbiamo cercato di tirar fuori da quella che è una scelta sostenibile, il valore aggiunto. Invece di parlare di biodiversità o di parlarne poco, abbiamo aggiunto le conseguenze. Se io scelgo un pesce sostenibile scelgo un pesce che fa bene. Bisogna sfatare la convinzione che il pesce fa bene. Le agenzie internazionali, americane, anglosassoni, che sono molto più avanti su questi temi, sconsigliano il consumo di anguille piuttosto che tonno, piuttosto che pesce spada a donne, bambini al di sotto di dodici anni perché fa male. E’ preferibile non mangiarlo. Ci sono pesci più sostenibili, che hanno un ciclo vitale breve, contengono pochi inquinanti per cui scegliere pesce sostenibile potrebbe essere interessante per chi ha cura della propria salute e di quella dei propri figli.” “Scegliere pesce sostenibile potrebbe essere interessante anche per chi è appassionato di cucina e non si può limitare a quelle 10/15 specie, che solitamente si trovano al supermercato e sono le più conosciute. Ce ne sono tante altre ugualmente buone che bisogna scoprire. Questo ci avvicina alla stagionalità perché non si trovano sempre. Cominciamo a conoscere di più il mare e ci avviciniamo ai suoi problemi.” “Qualcuno potrebbe gradire il fatto che le specie sostenibili hanno un basso interesse commerciale. Non si muovono tanti soldi dietro alle salpe, alle boghe, alle tanute alle mennole….l’interesse dei furbi è basso. “We found added value in sustainable choice. Instead of talking about biodiversity or talking a little, we described the consequences. If I choose sustainable fish I will choose a fish that’s good. We must dispel the belief that fish is good. International agencies, Americans, Anglo-Saxons, who are far ahead on these issues, advise against the consumption of eels, tuna, and swordfish for women and children under twelve years old because it is not good for them. It is better not to eat it. There are more sustainable fish, which have a short life cycle, containing few pollutants. So choosing sustainable fish might be interesting for those who take care of their own health and that of their children.” “Choosing sustainable seafood might be interesting for those who are passionate about food and cannot be limited to those 10/15 species, usually found at the supermarket and are the best known. There are many other equally good species that you have to discover. This brings us closer to the seasonal species because you cannot always find them. We begin to understand more about the sea and we approach its problems.” “Some people might like the fact that species have a sustainable low commercial interest. There is not a great business in selling goldline, bogues, black sea bream and picarels ... interest in low. But when we talk about the statistics of counterfeit bluefin tuna, out of two tunas one is counterfeit, a fish out of three is illegal tuna poached or caught in A.M.P 51 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Quando, invece, si parla delle statistiche di tonno rosso contraffatto si ha quasi un pesce su due di tonno, un pesce su tre di tonno illegale, pescato di frodo, pescato in A.M.P., pescato fuori quota, o pescato quando non si può. Dunque, a chi interessa la legalità, la sostenibilità è una chiave, va a braccetto.” Poi c’è la piccola pesca costiera, che rispetto alla grande pesca industriale è molto più sostenibile nei suoi attrezzi, nella selettività e nell’impatto con i fondali. Chi si rivolge ai pescatori artigianali fa una scelta di sostenibilità. “Questi gli argomenti sollevati, che hanno avuto più presa sul pubblico rispetto alla salvaguardia dell’habitat e alla biodiversità.” “Contrariamente al progetto FishScale e al progetto Fish & Cheap noi ci siamo permessi di essere anche più provocatori. Abbiamo sottolineato quello che è il non fare queste scelte, toccando tre temi. Ci siamo chiesti perché le persone fanno queste scelte. Il consumatore ordinario, che sta lontano dal mare, che ha una visione del mare limitata a sdraio ed ombrellone, trova ostacolo nello sfilettare e spinare un pesce. Molto più semplice la bistecca. Questo è l’approccio che si dovrebbe avere nel consumo di pesce spada, bastoncini di merluzzo, medaglioni, filetti già pronti, semplici totani surgelati, che si preparano velocemente in padella. Questa è la difficoltà, secondo noi, che incontrano le persone che non hanno una sviluppata cultura marittima e preferiscono consumarlo fuori piuttosto che in casa. Scelgono la comodità. A volte si pensa di scegliere quello che è più buono; invece, molti scelgono quello che è più facile. Ma vanno incontro ad inconvenienti: magari 52 or caught outside the quota, or when you cannot fish. So, who cares about the law, sustainability is a key, it goes hand in hand.” Then there is artisan fishing, which compared to big industrial fishing is more sustainable in its tools, the selectivity and impact with the seabed. Those who turn to artisan fishermen make a choice of sustainability. “These are the arguments that have more grip on the public than the preservation of the habitat and biodiversity.” “Contrary to the FISHSCALE project and the Fish & Cheap project we allowed ourselves to be even more provocative. We pointed out how not to make these choices by touching on three issues. We wondered why people make these choices. The ordinary consumer that is far from the sea, which has a limited view of the sea which for them is only deck-chairs find it difficult to fillet a fish. It is much simpler to deal with steak. This is the approach that you should have in the consumption of swordfish, fish fingers, medallions, ready filleted fish, simple frozen squid, which are prepared quickly. In our opinion this is the difficulty that these people encounter. They do not have a developed maritime culture and prefer to consume it in a restaurant rather than at home. They choose convenience. Sometimes you think you choose the one that is good; Instead, many choose the one that is easier. But they have drawbacks: consuming swordfish ignoring the fact that is poor in omega 3, it is full of pollutants ... this is true of all of the top predators, already scarce in the environment.” consumano il pesce spada ignorando che è povero di omega 3, è ricco di inquinanti… questo discorso è valido per tutti i predatori apicali, già scarsi nell’ambiente.” Continua Tibi: “Una volta il pesce si acquistava in pescheria, che aveva dei fornitori vicini cioè dal Mediterraneo, dall’Adriatico, comunque, da un mercato locale. Il mercato locale favorisce la stagionalità. Un mercato globalizzato, senza volere entrare nel merito del concetto di globalizzazione, dà sempre le stesse opzioni perché, quando un merluzzo finisce nel Mare del Nord, poi si va a prendere nel mare del Cile, nell’Atlantico meridionale per poi andare nell’Oceano Indiano e fare il giro del mondo e poi tornare al Mare del Nord. Ci sono poi delle irrazionalità, che adesso sono evidenti e chiare a tutti. Noi prendiamo il tonno rosso nel Mediterraneo, lo esportiamo in Giappone perché è strapagato ma poi anche dalle nostre parti c’è richiesta di tonno rosso e così dall’Oceano Indiano lo riportiamo in Europa. Tutto ciò, tutti questi chilometri rendono il pesce non genuino, non sostenibile. Quindi c’è confusione. Così come c’è confusione tra pregio, per meglio dire prezzo e valore. Siamo abituati a comprare tecnologia, auto, case e giudicare il loro valore in base al prezzo che hanno. Dunque spendo tanto ho qualità, spendo poco non ce l’ho. Per quanto riguarda le risorse selvatiche, e solo per esse, bisogna invertire i termini del discorso. Perché il caviale costa tanto? Perché gli storioni non ci sono più. Nel ‘600 il caviale veniva venduto a barili ed era un cibo riservato ai poveri. Adesso viene venduto in barattoli sempre più piccoli, sempre con Tibi continues: “Once fish was bought at the fishmongers, who had suppliers from the Mediterranean and the Adriatic from a local market. The local market favors the season. A globalized market, without wanting to enter into the concept of globalization, always gives the same options as when a cod ends up in the North Sea, then it is taken from the sea of Chile, in the South Atlantic Ocean and then to the Indian Ocean and go around the world and then return to the North Sea. There are irrationalites, which are now evident and clear to all. We take the bluefin tuna in the Mediterranean; we export to Japan because it’s overpaid but then in our own country there is also demand for bluefin tuna from the Indian Ocean and thus bringing it back to Europe. All these kilometers make the fish not genuine and not sustainable. So there is confusion. Just as there is confusion between merit such as price and value. We are used to buying technology, cars, homes and judging their value based on the price they have. So if I spend much I have good quality, if I spend less I will not have it. As for wild resources, and only for them, we must reverse the terms of the discourse. Why does caviar costs so much? Because sturgeons are gone. In ‘600 the caviar was sold in barrels and was a food reserved for the poor. Now it is sold in even smaller jars, with more and more imitations, more surrogates and it is increasingly expensive. The tuna is expensive because there is not much; goldlines are not eaten by anyone and are cheap. Therefore, suggesting 53 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions più imitazioni, più surrogati ed è sempre più caro. Il tonno costa caro perché non ce n’è tanto; le salpe non le mangia nessuno e costano poco. Quindi, un’indicazione per il consumatore potrebbe anche essere quella di comprare pesce selvatico, che costa poco.” “Questi sono i temi, ora trattati per sommi capi, che diamo in pasto alle persone quando organizziamo i nostri eventi. Ma quali sono i nostri eventi? Cosa abbiamo fatto per cercare di sostenere il consumatore? Quello che noi stiamo proponendo al consumatore è un cambio di abitudini e le abitudini alimentari sono quelle più radicate dentro di noi. Per esempio, la mia nonna mi preparava il merluzzo ed io voglio mangiarlo così come me lo preparava lei….quindi, abbiamo cercato di essere presenti in tanti momenti della vita del consumatore. Banalmente partendo da un sito consumaregiusto.it, dove abbiamo indicato la nostra versione di guida, dove abbiamo indicato quali sono i problemi dell’ecosistema, divisi per pesce selvatico e pesca allevato, dove abbiamo dedicato una sezione importante alla cucina. Questo è il primo passo perché se io compro un pesce devo sapere come cucinarlo, come conservarlo. Infatti, questa è la sezione più visitata. Abbiamo anche dei tutorial, che si possono scaricare per provare a sfilettare un pesce, per scoprire che non è poi così difficile. Abbiamo i nostri social-network, attraverso i quali ci contattano i consumatori per un bisogno dell’ultim’ora o per i nostri eventi. Abbiamo pubblicato una guida, scaricabile da internet, ovviamente è un’approssimazione, realizzata su dati scientifici, argomento ampiamente trattato durante il convegno; è un promemoria delle specie più facili da 54 to the consumer that buying wild fish is cheaper.” “These are the themes, now talked about briefly, that we feed people when we organize our events. But what are our events? What did we do to try to support the consumer? What we are proposing is a change in consumer habits and eating habits are more ingrained in us. For example, my grandmother was preparing cod and I want it to taste it did when she made it ... .so, we tried to be present in many moments of the life of the consumer. On the website consumaregiusto.it, we indicated our version of leadership, we indicated what the problems of the ecosystem are, we divided wild fish and farmed fish and we dedicated a major section of the kitchen. This is the first step because if I buy a fish I have to know how to cook it, how to store it. In fact, this is the most visited section. We also have the tutorial. You can download a tutorial on how to fillet a fish, to show that it is not that difficult. We have our social networks, through which consumers contact us for last-minute needs or for our events. We published a guide, downloadable from the Internet, of course it is an estimate, built on scientific data, a topic widely discussed during the conference; it is a reminder of the easiest species to find in the supermarket, it elaborated on the basis of a number of parameters: how the fish are caught, the fishing area, the type of vulnerability of a species, the management of the species. For example, the numbers of anchovies in the Adriatic are falling, as you pointed out trovare al supermercato, elaborato in base ad una serie di parametri: lo strumento di pesca, la zona di pesca, il tipo di vulnerabilità di una specie, la gestione della specie. Ad esempio, le acciughe nell’Adriatico stanno cadendo a picco, come è stato evidenziato ieri, si deve comprendere che la gestione non è sostenibile anche se la risorsa è sostenibile. I consumatori vogliono capirne di più su ciò che sta succedendo. Così, come nelle migliori televendite abbiamo pensato di dividere in tre la lista ed offrire due alternative al prezzo di una: le specie contenute nella lista rossa, in base alla letteratura scientifica, che c’è in giro, o hanno dei problemi di vulnerabilità o problemi da utilizzo di attrezzi da pesca dannosi; magari lontano, nel Mare del Nord, ma sono quelle che arrivano più facilmente sui nostri mercati. Abbiamo segnalato che in quel caso ci sono dei problemi, e che se qualcuno vuole fare qualcosa deve orientare la sua scelta verso altre specie. Abbiamo fatto lo stesso con gli attrezzi da pesca, visto che da dicembre sono indicati sulle etichette. Non tutti sanno che cos’è un tramaglio allora abbiamo pensato di doverlo collocare in una categoria per aiutare il consumatore. Altro punto: ma io questo pesce dove lo trovo? Allora siamo andati in Liguria, in Versilia ed abbiamo cercato di coinvolgere le marinerie di piccola pesca locale e portarci i loro prodotti, quelli buoni, pescati con tramagli, palamiti…. Questa iniziativa ha avuto un boom. Nell’arco di due anni siamo riusciti a coinvolgere circa un migliaio di famiglie nei nostri acquisti. Non solo a Torino ma in tutto il Piemonte.” “Purtroppo questo progetto si è interrotto yesterday, you must understand that the management is not sustainable even if the resource is sustainable. Consumers want to understand more about what’s going on. Thus, as in the best telesales companies we decided to split the list into three and offer two alternatives for the price of one: the species included in the red list, according to the scientific literature that’s available have problems or vulnerabilities from use of harmful fishing gear; maybe far away, in the North Sea, but those who arrive more easily into our markets. We reported that in that case there are problems, and if someone wants to do something they must orient their choice towards other species. We did the same with fishing tools because from December they are listed on labels. Not everyone knows what a trammel is then we thought of having to place in a category to help consumers. Another point: where can I find this fish? Then we went in Liguria, Versilia and we tried to involve fleets of small local fishermen and bring their products, the good ones, fished with gill nets, longlines ... .This initiative has had a boom. Within two years we managed to involve about a thousand families in our purchases. Not only in Turin but all over Piedmont.” “Unfortunately this project was interrupted due to various factors to be taken into consideration. The ethics of relations between people cannot be missed even if there is sustainability. We had, in other words, personal problems with the 55 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions per vari fattori che vanno presi in considerazione. L’eticità dei rapporti tra le persone non può mancare anche se c’è la sostenibilità. Abbiamo avuto, in altri termini, problemi personali con i pescatori ed abbiamo preferito interrompere nonostante le richieste del pubblico. C’è stata una grande domanda ed un’offerta, che abbiamo fatto fatica a mettere insieme.” “Come c’è il consumatore, che cerca pesce sostenibile e non lo trova nelle pescherie e nei ristoranti, ci sono ristoranti, che vogliono essere sostenibili ma non trovano consumatori, che capiscono il problema.” “Bisogna comunicare” – Ribadisce Tibi – “come ha già detto il Direttore Congiatu. Tutti e due cercano la stessa cosa: i consumatori vogliono ciò che vogliono i ristoratori. Non tutti i ristoratori. Pescivendoli e ristoratori ci hanno chiesto: cosa dobbiamo dire al consumatore, che vuole tonno fresco, ma io ho scelto di non darlo? Dico che non l’ho trovato, dico la verità…ma io la verità non so bene come spiegargliela. Per fare fronte a questa esigenza abbiamo ideato dei materiali molto semplici con domande standard seguite da risposte per i dipendenti del distributore/ristoratore, che potrebbe essere poco informato. “ “Un’altra idea per ingaggiare il consumatore è avere cucinato con ricette molto semplici a base di streetfood, il cosiddetto cibo di strada, chiamandolo streatfish. Invitiamo le persone in location sempre diverse, inconsuete, studio di architetti o gallerie d’arte, collaboriamo con un’azienda di catering, che ci consente di essere a norma, cuciniamo tre portate di pesce “ritrovato”, né povero né dimenticato. Poi parliamo di questo pesce con degli interventi, diamo le 56 fishermen and preferred to stop despite requests from the public. There was a big demand and supply; we have struggled to put that together.” “As there is the consumer, who seeks sustainable fish and cannot find fish in the fishmongers and restaurants, there are restaurants, who want to be sustainable but there are no consumers, who understand the problem.” “You have to communicate” - reaffirms Tibi - “as already said by Director Congiatu. Both seek the same thing: consumers want what restaurateurs want. Not all restaurateurs. Fishmongers and restaurateurs have asked: what shall we say to the consumer, who wants fresh tuna, but I chose not to give it to them? I say I have not found it, but I will tell you the truth ... the truth I do not know how to explain it. To meet this need we have created very simple materials with standard questions followed by answers to the employees of the distributor / restaurateur, who may be misinformed.” “Another idea to engage the consumer is to cook using simple recipes based on streetfood, the so-called street food, calling streatfish. We invite people on different or unusual locations such as architectural firms or art galleries. We work with a catering business, which allows us to be up to standard we cook three-course fish dishes which have been “found” neither poor nor forgotten. Then we talk about this fish with the interventions, we give simple recipes such as a sandwich with marinated anchovies, marinated with trout, or a Ligurian bagnun soup. We have been proposing this theme for two ricette, sempre piuttosto semplici, panino con carpione di alici, con carpione di trota, una zuppa di bagnun ligure. Da due anni proponiamo questo tema con due eventi al mese, che raccolgono circa 50/70 persone per volta, che poi si appassionano. L’ultimo a giugno sarà organizzato per la giornata mondiale degli Oceani.” “Lavoriamo ovviamente per la scuola, creando un laboratorio sulla filiera in collaborazione con Friend of the sea. Siamo convinti che il tema della pesca vada insegnato ai bambini che sono i consumatori di domani. Creiamo, in questo modo, dei “nativi sostenibili” così come ci sono i “nativi digitali”, che nascono con i telefoni e computer senza bisogno di insegnarglielo.” “Abbiamo lavorato anche nelle scuole alberghiere, e, durante gli eventi, che organizziamo, i futuri cuochi accompagnano il nostro catering, facendosi conoscere con le loro preparazioni.” “Il nostro messaggio finale è di indurre il consumatore a cambiare abitudini alimentari spesso, di scegliere pesce di stagione, di indurre il pescatore ad usare l’attrezzo di pesca giusto e di proporlo ad un prezzo basso.” A questo punto la moderatrice, Elena Salzano anima il dibattito, dando voce agli altri operatori della filiera, o, ai presenti in sala, che manifestano interesse per l’argomento, di grande attualità, coinvolgendoli nel discorso e rivolgendo loro una domanda: ”Abbiamo i ristoranti, abbiamo il pesce ritrovato, che buono, economico e locale, ci consente di mettere insieme tutta la filiera, abbiamo l’opportunità di promuoverlo… Perché non farlo?” years with two events per month, serving approximately 50-70 people at a time. They then become passionate about it. The final will be held in June for the World Day of the Oceans.” “Obviously we work for the school, creating a laboratory on the supply chain in collaboration with Friends of the sea. We believe that the issue of fishing should be taught to children who are the consumers of tomorrow. In this way we create “sustainable natives” as there are “digital natives”, who are born with phones and computers without being taught how to use them.” “We also worked in catering schools and during the events that we organize, future chefs accompany our catering services, and become known for their preparations.” “Our final message is to lead consumers to change eating habits often choosing fish available in that season, to induce the fisherman to use the fishing gear and the right to sell it at a low price.” At this point the moderator Elena Salzano animates the debate, giving voice to other operators in the industry, or to those who show interest in the subject. It is very timely and engages them in conversation and turning to them asks a question: “ We have restaurants, we have seasonal fish, that is good, cheap and local and it allows us to put together the entire supply chain, we have the opportunity to promote it ... Why not do it?” Contribution from the audience: “ For ten years I have followed this issue ... 57 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Contributo dal pubblico: “Da dieci anni seguo questo tema… Oggi c’è una grande disponibilità dei ristoratori a proporre questo tipo di pesce anche perché la gente si sta molto incuriosendo, avvicinandosi…innanzitutto per il costo molto più accessibile; è vero che tra pescatori e ristoratori non c’è molto dialogo, come ha già evidenziato il dr. Congiatu, ma io ho la fortuna di avere un amico carissimo, pescatore; da dieci anni collaboriamo insieme e mi ha regalato un certo tipo di pescato. Alcuni pesci hanno un costo elevato per quello che valgono in sé. Dovremmo dialogare di più anche perché se noi siamo ambasciatori di un certo tipo di prodotto è giusto che i clienti vengano a provarlo ma a dei costi più accessibili. Non è giusto che se la razza o il nasello dieci anni fa me lo regalavi oggi me lo fai pagare un occhio perché si vende. Per quanto riguarda la comodità, la comodità c’è perché è un pesce facile da preparare con un po’ di fantasia.” Salzano: “Una componente del progetto è quella di raccogliere le ricette, puntando sulla creatività. Avrete così la possibilità di sperimentare tutte le possibili applicazioni del pesce ritrovato.” E prosegue: “Un’altra cosa che va sperimentata, sempre come spunto, è la formazione del personale. Noi abbiamo girato in questi giorni per ristoranti e una delle domande, che abbiamo posto: “Cosa ci propone come pesce locale? Quale tra le specie neglette? Non sempre ci hanno compreso. Altri sono stati pronti come te..” Massino (Ristorante Garibaldi): “Non ho difficoltà nel preparare….oggi con la nouvelle cuisine si riesce a preparare dei piatti e ad adattarli a tutti senza esagerare, senza stravolgere rimanendo semplici. Io credo 58 Today there are many willing restaurants who offer this type of fish because people are intrigued, first because the cost is more accessible ; it is true that between fishermen and restaurateurs there is not much dialogue, as stressed by Dr. Congiatu, but I’m lucky to have a very dear friend, a fisherman; For ten years we have collaborated together and he has given me some kind of catch. Some fish have a high cost for what they are worth in itself. We should talk more because if we are ambassadors of a certain type of product it is right that customers come to try it but the cost is more affordable. It is not fair that if a certain species from ten years ago was cheap but today because it sells one must pay more. Regarding convenience, it exists because it is an easy fish to prepare along with a little ‘fantasy.” Salzano: “A component of the project is to collect recipes and focus on creativity. Then you have to test all the possible applications of the fish found. “He continues: “ Another thing that must be experienced, always as a starting point, is the training of personnel. We visited restaurants over the last few days and one of the questions that we asked: was “What was proposed as local fish? Are there any neglected species? We were not always understood. Others were ready like you are.” Massino (Garibaldi Restaurant): “I have no difficulty in preparing fish... with today’s nouvelle cuisine you can prepare and adapt everything without exaggeration, without upsetting ingredients and remaining simple. I think it’s more about che sia più giusto formare il consumatore piuttosto che il cameriere….insegnare quello oggi che state illustrando magari con qualche scheda da lasciare sul tavolo, con il vostro aiuto, perché se lo facessimo noi ristoratori potremmo essere accusati di presunzione.” just informing the consumer rather than the waiter ... .teaching them what we are illustrating today perhaps with some form of information leaflet on the table, with your help, because if we did we restaurateurs could be accused of presumption.” Elena Salzano: “Facciamo partire la compagnia di “Buon pescato” attraverso un tour di tappe nei vari ristoranti. Ed il ristorante “Garibaldi“ ci sarà con la ricetta dello chef.” Elena Salzano: “We start the catch” campaign through a tour of in the various restaurants. And “Garibaldi” restaurant the chef’s will be served.” Dopo avere ascoltato gli esponenti della After listening to the representatives of food, the word goes to the distributors / resellers. “Compared to the distribution what can be the level of criticality or the reflections which must be put together on this occasion? “ asks Helen Salzano a Conad representative. ristorazione, la parola passa ai distributori/ rivenditori. “Rispetto alla distribuzione quali possono essere le criticità o le riflessioni da mettere insieme in questa occasione?” chiede Elena Salzano ad un rappresentante Conad. “Io credo che il problema fondamentale sia la formazione/educazione del consumatore. Noi siamo per vendere. Il prodotto locale va benissimo. Tra l’altro il pesce sta attraversando un momento favorevole... forse non va bene per alcune specie, che sono sovrasfruttate… e qui bisogna riequilibrare le cose… il mercato, in questo momento, presenta un calo delle carni notevole, ormai da un anno, localmente e a livello nazionale, con una crescita del pesce. Questo con i fattori positivi e negativi. Per il tipo di pesce che la gente acquista….gli elementi sono quelli: il prezzo e la qualità e poi un problema di formazione… la gente è poco informata… però io devo dire che a Porto Torres il prodotto locale è molto valorizzato. Noi lavoriamo benissimo più che con l’allevamento con il prodotto locale. “Good stages in the recipe “I believe that the fundamental problem is the training / education of the consumer. We are sellers. The local product is fine. Among other things, the fish is going through a good time ... maybe not good for some species, which are over-exploited ... And here we must rebalance things ... the market, at this time, has a significant drop in meat, over the last year, locally and nationally, with the increase of fish. This has positive and negative factors. For the type of fish that people buy ... .the elements are these: the price and the quality and then the training problem ... people are poorly informed ... but I must say that in Porto Torres the local product is highly valued. We work very well with more rather than breeding with the local product. 59 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Io credo che il nodo del dibattito, che voi avete centrato benissimo, è educare il consumatore. Per noi è facile adeguarsi; è più difficile educarli, vendere educando. Però se noi avessimo degli strumenti… ho sentito che la Coop Liguria ha fatto cose grosse, cose interessanti… in questo senso siamo a disposizione. Se c’è chi ci aiuta perché anche noi abbiamo bisogno di essere formati e di formare il nostro personale.” I believe that the crux of the debate, which you have focused very well on, is to educate the consumer. For us it is easy to adapt; It is more difficult to educate and sell while educating. But if we had the tools ... I heard that the Liguria Coop has done big things, interesting things ... in this way we are available. If someone helps us we also need to be trained and to train our staff.” La Salzano rileva: “Questo è previsto dal progetto nel senso che ci sarà del materiale a supporto dei punti di distribuzione piuttosto che dei ristoranti rispetto a questa attività. Sono contenta di raccogliere conferme.” Salzano notes: “This is expected from the project in the sense that there will be material to support distribution points rather than the restaurants compared to this activity. I’m happy to collect confirmations.” Si rivolge al sig.re Rivieccio, proprietario di una storica ditta di distribuzione ittica, invitandolo ad una riflessione. “Noi siamo una delle aziende di Porto Torres, che da tre generazioni fa un lavoro di distribuzione ittica a carattere regionale, nazionale ed anche extranazionale. I prodotti, che avete preso in considerazione, nell’andare a rivedere la nostra commercializzazione nel 2014, cinque, su quattordici specie, murene, pesce prete, tracina, tanuta, sciarrano sono prodotti con una vendita media all’ingrosso superiore ai cinque euro. Essendo un prodotto superiore ai cinque euro non si può definire un prodotto povero. Riportato alla media europea, noi ,nella nostra regione, siamo ampiamente sopra al valore medio commerciale europeo. Abbiamo riscontrato attraverso le nostre vendite annuali del 2014 che lo sgombro cavallo, il pagello bastardo, il luccio, l’occhiata, la mennola, i tordi, le boghe, i sugarelli e la salpa sono tutti prodotti venduti 60 Mr Rivieccio continues. He is the owner of a historic firm in fish distribution, inviting us to reflect. “We are one of the companies of Porto Torres, who for three generations has distributed fish on a regional, national and even extra-national scale. The products, which you have taken into account in going to review our marketing in 2014 are five out of fourteen species. Eels, stargazer, weever, Tanuta, sea bass are products with an average wholesale of selling for more than five Euros. Being a product of selling for more than five euros cannot be called a poor product. Compared to the European average, in our region we are well above the average European trading value. We found through our annual sales of 2014 that horse mackerel, bream, the pike, the saddled sea bream, the Mennola, wrasse fish, the bogues, horse mackerel and the goldline fish are all products sold ampiamente all’ingrosso dai tre euro in giù. Abbiamo notato poi che di alcune specie c’è stata veramente pochissima pesca come il pagello bastardo, il luccio, occhiate e tordi; sono dei quantitativi annuali al di sotto di 400 Kg. nell’arco di un anno. Mentre la pesca effettuata per lo sgombro cavallo, la boga, il sugarello e la salpa supera addirittura i 10.000 Kg. Mentre quasi tutti i prodotti hanno ricevuto una media commerciale dai due ai tre euro, paragonato alla media europea, è un ottimo prezzo di vendita, riportato poi alla Sardegna, è un valore commerciale abbastanza elevato. Dove abbiamo riscontrato delle problematiche è con la boga, con il sugarello e con le salpe. Questo tipo di prodotto ha davvero delle problematiche di vendita: su 13.000 Kg. di boga pescata siamo riusciti a venderne solo 8.000 Kg.; quindi, circa 5.300 Kg. di queste boghe non siamo riusciti, purtroppo, ad immetterli nel mercato con un valore commerciale medio abbastanza basso, 0.70. Stessa cosa è capitata con il sugarello. C’è stata nel 2014 una pesca annuale di 12.000 Kg. Abbiamo notato che 8.000 Kg. siamo riusciti a venderli sul mercato mentre 4.000 Kg. purtroppo sono stati distrutti. Ora il vero problema è riuscire a capire come poter vendere questo esubero di pesca rispetto al mercato. Diciamo chiaramente che viviamo all’interno di un’isola e, a differenza di tutte le regioni nazionali, abbiamo un grosso handicap. Uscire fuori dalla Sardegna con dei costi comunque arrotondati è un grosso problema perché oltre al valore povero del pescato dobbiamo aggiungere un valore minimo di un euro al kg. su ogni prodotto, che noi portiamo da Porto Torres su Genova to wholesalers for three euros or less. We noted then that there is low fishing species such as the sea bream, pike, bream and wrasse; They are of the annual quantities of below 400 Kg within a year. While fishing for horse mackerel, the bogue, jack mackerel even exceeds 10,000 kg. While almost all products received an average trade of two to three Euros, compared to the European average, is a great sale price, then back to Sardinia where the market value is quite high. Where we found the problems is with the bogue, with horse mackerel and the salps. This type of product really has a selling problem: over 13,000 kg of the bogue caught we managed to sell only 8,000 kg.; then, about 5,300 kg of these we could not sell and unfortunately we could not put them in the market with a low average market value of 0.70. The same thing happened with the horse mackerel. In 2014 there was an annual fishing of 12,000 kg. We noted that of 8,000 Kg were sold on the market while 4,000 Kg were unfortunately destroyed. Now the real problem is figuring out how to sell this excess fishing in comparison to its market. We say clearly that we are living on an island and, unlike all national regions, we have a big handicap. Selling outside Sardinia with rounding up prices is a big problem because in addition to the poor value of the fish we have to add a minimum of one euro per kg on each product, which we bring from Porto Torres to Genoa or Olbia. It should, also at regional levels, provide incentives for Sicily but not for Sardinia. And that 61 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions o su Olbia. Si dovrebbe, anche a carattere regionale, avere degli incentivi, che, casomai, ha la Sicilia ma non la Sardegna. E ciò porterebbe un valore aggiunto non solo alla produzione ittica ma, penso, a qualsiasi tipo di produzione. Poi cos’è capitato anche nei passaggi storici…io ricordo che le vecchie generazioni cucinavano tutti i prodotti poveri, la boga, la salpa, i tordi, lo scorfano… c’era la cucina della nonna, che aveva tutta la possibilità di valorizzare questi prodotti… riportate alle problematiche odierne… il tempo in casa è sempre minore, quindi, cucinare il pesce è diventato un problema. Sono aumentate tantissimo le vendite dei filetti, dei prodotti veloci da poter cucinare e sono diminuite le vendite classiche dei pesci d’arrosto, da frittura o dei pesci da cucinare con i vari sughetti. Quindi bisogna abituare il consumatore anche attraverso la ristorazione perché è diventato un trend andare a mangiare al ristorante non certamente la boga ma il gambero, il calamaro o la triglia, tutti prodotti di elevato prezzo e qualità. Un’altra problematica, oltre il trasporto, è di riuscire attraverso il vostro intervento di creare delle basi all’interno dei ristoranti, che sono i primari fenomeni commerciali, che introducano la conoscenza della cucina, dove si può iniziare a fare la prova di cucina di prodotti poveri oppure organizzare vere e proprie sagre, dove si può cucinare questo tipo di prodotto per poter farlo conoscere alla popolazione e ritornare a quelle che erano le abitudini locali. Un altro dato importante, che forse i pescatori non hanno portato alla ribalta, è che, purtroppo, vivendo in un tessuto sociale sempre più povero, negli ultimi anni 62 would bring added value not only to the fish production but, I think, to any type of production. Then what happened in the past?... I remember that older generations would cook all poor products, the bogue, the goldline, the wrasse, redfish ... this was grandmother’s kitchen, who had the opportunity to exploit these products. Returning to the present problems we spend less time at home thus cooking fish has become a problem. Sales have increased in fish fillet, ready made meals and there is a decrease of sales in the classic fish roast, frying fish or cooking fish with various sauces. So you have to get the consumer used to it also through catering services because it has become a trend to eat at the restaurant. We certainly don’t eat the the bogue but we do eat shrimp, squid or red mullet, all products of high quality and price. Another issue, more than transportation, is to succeed to create bases in the restaurants, which are the primary commercial phenomena, which introduce the knowledge of the kitchen, where you can test meals using poor products or organize real festivals, where you can cook this type of product to show off the product to the locals and return the product into local customs and traditions. Another important point that the fishermen have brought to the forefront is that, unfortunately, by living in poor social times, in recent years official fishing was also attacked by unoffical fishing. We have to fight many forms of illegal activity within the fishing industry, which is considered a form of social bearing. la pesca, comunque quella ufficiale, è stata attaccata anche dalla pesca non ufficiale. Ci troviamo a combattere tante forme di abusivismo all’interno del settore ittico, che è considerato una forma di cuscinetto sociale. Questo porta via sia pescato ai pescatori e determina delle piccole diminuzioni di valore del prodotto commerciale. Ad esempio la pesca dell’aragosta, che, in Sardegna, inizia i primi di marzo e finisce a settembre. Negli ultimi tre anni, in cui c’è la legge che protegge l’aragosta, abbiamo forti difficoltà a vendere l’aragosta. Pensavamo per il problema economico del valore dell’aragosta. Purtroppo non è così. Perché dal 1° settembre in poi, termine di chiusura della pesca, noi vendiamo l’aragosta. Durante il periodo di pesca troviamo sul mercato tanto prodotto non legale che interrompe il valore commerciale dell’aragosta, che ha tutte le sue problematiche di filiera e di commercializzazione.” Salzano: “Discorso, dunque, di controllo ulteriore.” Rivieccio: “Soprattutto controllo non solo a chi ha una rintracciabilità e un banco, dove espone il prodotto tutti i giorni. Bisognerebbe fare un controllo dal porto, dove arrivano tutte le barchettine a portare il proprio pescato.” Dal pubblico: “Perché tutto questo pesce invenduto non si usa come concime? In Spagna lo fanno! Non so se queste specie siano atte a questo... però in Spagna con la sardina concimano.” Rivieccio risponde: “Per i prodotti in esubero, oltre che in Spagna anche in Francia, esistono dei mercati, dove circa il 70% del prodotto non viene nemmeno This takes away both fish and fishermen causing a small decrease in value of the commercial product. For example, the lobster, which, in Sardinia, begins in early March and ends in September. Over the last three years, where there is a law that protects lobster, we have great difficulty in selling lobster. We thought about the economic problem of the value of the lobster. Unfortunately this is not the case. Because from the 1st of September onwards, the end of the fishing event, we sell lobster. During the fishing season one can find many illegal products on the market so that interrupts the commercial value of lobster, which has all its problems of the supply chain and marketing.” Salzano: checks.” “So there must be further Rivieccio: “Especially checks not only to those with traceability and a shop, where he exhibits the product every day. We should do a check from the port, where all small boats bring their catch.” From the audience: “Why aren’t all the unsold fish not used as fertilizer? In Spain they do! I do not know if these species are appropriate for this .. But in Spain sardines are fertilized.” Rivieccio responds: “ For redundant products, as well as in Spain and in France, there are markets where approximately 70% of the product is not even placed on the market because of Category 3 and not Category 1 and is not entered for marketing. We have a product that is not category 1 but is “super-extra” because the product is processed through a processing of fish hooks, by nets and 63 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions immesso nel mercato perché di categoria 3 e non di categoria 1 e non viene immesso per la commercializzazione. Noi abbiamo un prodotto non di categoria 1 ma “superextra” perché il prodotto viene lavorato attraverso una lavorazione di amo, di retina e di piccole barche, per cui la nostra qualità è estremamente superiore. Bisogna avere i quantitativi per mettere in moto una fabbrica. Se io ho solo 1.000 Kg. di prodotto, una quantità esigua, purtroppo, non posso mettere in moto una fabbrica con tutti i costi gestionali che ci sono. Sicuramente c’è un mercato, che accoglie una situazione del genere però stiamo parlando di quantitativi, rispetto al nostro mercato regionale, estremamente superiore. Le imbarcazioni, che ormeggiano nel nord Atlantico o nei principali porti spagnoli commerciali, le più piccole hanno una dimensione dai 50 ai 120 mt., fanno dieci giorni di pesca e poi affrontano i mercati nazionali, europei, francesi e spagnoli. Noi, invece, abbiamo una pesca giornaliera e speriamo di ottenere il massimo dalla commercializzazione. Basterebbe una semplice agevolazione per affrontare anziché un milione ed otto di abitanti, che può essere la Sardegna, affrontarne quaranta milioni come può essere la nazione italiana. Basterebbe riuscire ad arrivare ai principali mercati nazionali ed essere competitivi come può essere un’imbarcazione e un commerciante, che ha una base a Piombino, a Genova o a Napoli.” Ancora dal pubblico: “Io vorrei fare una riflessione, che si collega a quanto detto dal Direttore del Parco. Innanzitutto mi complimento per l’impostazione del progetto perché dal punto di vista socio- 64 by small boats, for which our quality is extremely superior. We have to have the quantities to start a factory. If I only have 1,000 kg of a product, a small amount, unfortunately, I can not start a factory with all the management costs that are there. However, Surely there is a market, which includes such a situation; we are talking about quantities, compared to our regional market, which is extremely superior. The boats, which are moored in the North Atlantic or in the main Spanish commercial ports, the smallest have a size of 50 to 120 meters; they have ten days of fishing and then face the domestic, European, French and Spanish markets. We, however, have a daily fishing routine and we hope to get the most out of marketing. It would take a simple facility to deal with instead of one million and eight people, who may be Sardinian, to deal with the forty million Italian people. It would be enough to make it to the main national markets and be competitive as a merchant vessel could be which has a base in Piombino, in Genoa or Napoli.” More from the audience: “I would like to reflect, that links to what was said by the Director of the Park. First of all I congratulate the original design because the socio-economic point of view touched on all the essentials to create a change and use these resources, the concept of poverty as a fall out of the economic territory. But I think that in a society of communication great synergy occurs to give value. Psycho-communicative, breaking down the concept and the word fish can help the poor; it becomes economico avete toccato tutti i punti essenziali per creare un cambiamento ed utilizzare queste risorse, nel concetto di povero, come una ricaduta economica del territorio. Però io penso che in una società di comunicazione occorra una grande sinergia per dare valore. Psicocomunicativamente, abbattere il concetto e la parola di pesce povero può aiutare; farlo diventare moda, come è successo in Liguria, chiamarlo pesce chic. Laddove si comincia a cambiare il senso… in che modo?... magari valorizzandolo, in una società del benessere, dove economia e benessere sono un trend turistico, farlo diventare una nostra identità. Con l’aiuto, in questo caso, regionale o di tanti altri enti cominciando dall’azione, che avete fatto voi. Se io lo faccio diventare moda e lo comunico in maniera efficace, che possa diventare l’abitudine di chi ne fa il suo stile di vita o status… andare a fare l’aperitivo in una determinata maniera e tutto questo si diffonde, dando un aiuto alla filiera iniziale, e quindi, un valore differente magari puntando su quelli che sono i valori nutrizionali, ridando valore ai benefici, l’omega 3. Forse le cose possono cambiare perché viviamo in una società di comunicazione… Porto Torres stessa con le sue marinerie, i suoi pescatori… possono essere loro stessi i trainanti per far sì che questo pesce chic possa diventare l’identità di Porto Torres ed intercettare un mercato turistico differente.” Dal pubblico: “Una delle prerogative dell’Accademia italiana della cucina, fondata da Orio Vergani, ormai da tanto, io sono stata una rappresentante dell’Accademia italiana a Sassari, era quella di valorizzare il prodotto regionale locale, ricercare le vecchie ricette perché non andassero fashionable, as happened in Liguria, calling it fish chic. When did it change... and how? ... Maybe enhancing it, in an affluent society where economics and welfare are a tourism trend, making it our own identity. With help, in this case, regional or many other organizations starting from the actions that you took. If I make it become fashionable and communicate effectively, it can become a habit to whoever takes on this lifestyle or status ... like going out for a drink in a certain way and all this becomes normal, giving help to the initial supply chain, and then a different value maybe focusing on what the nutritional values are, restoring value to the benefits, the omega 3. Maybe things can change because we live in a society of communication ... Porto Torres with its fleets, its fishermen ... may themselves are the driving forces that make this fashionable fish become the identity of Porto Torres and intercept a different tourism market.” From the audience: “One of the prerogatives of the Academy of Italian cuisine, founded by Orio Vergani a long time ago; I have been a representative of the Italian Academy in Sassari, it was to enhance the local regional products, researching old recipes so they would not be lost and to report the best that could be found on the market.” From the audience: “Today half of human society fights because they are too thin; the other half because they are too fat. So the problem is to optimize resources so that the other half can enjoy it. Our society, which is an affluent society, has trivialized substantially the way of eating. For the “cultivar” (farmers), for example, 65 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions perdute, per segnalare il meglio che ci potesse essere sulla piazza.” Dal pubblico: “Oggi metà della società umana combatte perché è troppo magra; l’altra metà perché è troppo grassa. Quindi il problema è di ottimizzare le risorse in modo che anche l’altra metà possa goderne. La nostra società, che è una società opulenta, ha banalizzato sostanzialmente il modo di alimentarsi. Per il “cultivar”, ad esempio, mi dicono i colleghi, io insegno alla facoltà di agraria, sono sempre quattro o cinque quelle che vengono consumate; mentre c’è tutta una gamma di essenze, che sono state dimenticate ed abbandonate. Questo è un fenomeno generale, che vede coinvolta anche la pesca. La risorsa si basa su pochissime specie, tante altre, che hanno anche un valore alimentare, vengono abbandonate. Questo comporta una perdita delle tradizioni locali. Io condivido la posizione di Rivieccio: oggi una famiglia media tende a consumare sempre meno una gamma di risorse, che potrebbe essere sicuramente sfruttata. E’ evidente che l’aspetto è di carattere culturale. Bisogna agire sul fronte dell’alimentazione, che non necessariamente deve sfruttare gli aspetti locali. Ad esempio quello orientale, che presta molta più cura ed attenzione. Questo tipo di approccio può coinvolgere in questo modo Parchi ed A.M.P. perché sono un volano di cultura. Io sono stato coinvolto nelle A.M.P., in quella dell’Asinara ed ho collaborato al Progetto RETRAPARC. Un aspetto importante era quello delle essenze vegetali, aspetti legati alla cultura e tradizione, quindi alla valorizzazione. All’interno di questo tipo di rete, che deve fare sistema, uno dei progetti era quello di 66 my colleagues tell me, I teach at the Faculty of Agriculture, there are always four or five ones that are consumed; while there is a whole range of species, which have been forgotten and abandoned. This is a general phenomenon that even involves fishing. The resource is based on very few species, many others, who also have food value, are abandoned. This means a loss of local traditions. I agree with Rivieccio: today the average family tends to consume a range of resources less and less, which could be safely exploited. It’s obvious that the appearance is of cultural character. We must act in terms of food that does not necessarily take advantage of the local aspects. For example the east, which pays much more attention and care. This approach may involve the Parks and M.P.A. because they are a driving force of culture. I have been involved in M.P.A.`s, in that of Asinara and I collaborated on the RETRAPARC project. An important aspect was the use of plants, aspects of culture and tradition, and to the enhancement of it. Within this type of network, you must create a system; one of the projects was to place the brand of the Park to certain types. So why don’t we the brand to certain types of recipes or restaurants that enhance this aspect? The Parks must pay more attention to activities related to the exploitation of this range of resources available to help enhance and act in terms of the culture of the place.” Paolo Guidetti intervenes: “It is really nice to see the whole chain, operators, who sells inserire il marchio del Parco a certe tipologie. Perché allora non a certi tipi di ricette o ristoranti che valorizzano questo aspetto? I Parchi devono prestare più attenzione alle attività inerenti allo sfruttamento di questa gamma di risorse disponibili in modo da valorizzare ed agire sotto il profilo della cultura dei luoghi.” Interviene Paolo Guidetti: “E’ bello davvero vedere tutta la filiera, gli operatori, che smerciano il prodotto, e i ristoratori, rispondere sempre di più. Qualche anno fa veniva fatto ma la risposta era veramente timida. Più che per le spine…la gente va troppo di fretta per poter comprare e cucinare pesce. E’ triste dirlo ma è bello pensare che con il recupero della propria vita, del proprio tempo, con un cambio culturale si riuscirà a scardinare questo meccanismo più che altro mentale. Un problema che io ho sempre riscontrato per quanto riguarda i ristoratori e coloro che commercializzano il pesce, più che la stagionalità, che è una cosa prevedibile, è che è imprevedibile il prodotto della pesca. Soprattutto se guardiamo la lista delle specie sostenibili. Sono dei piccoli pelagici. Se, per caso, durante una settimana il mare è grosso, di piccoli pelagici non ne arrivano a terra. Grazie a Slowfood, dove lavoro, sono venuto a contatto con i ristoratori, che spesso mi dicono che loro con il surgelato sono più tranquilli perché arriva periodicamente e possono stabilire un menù da offrire. Di nuovo è un problema di cultura. Bisogna accettare che la natura non può essere programmata come un cellulare. Rivolgo un consiglio ai ristoratori: nel momento in cui questo pesce, comunque lo si chiami, ha un valore di mercato ridotto, cercate di proporlo ad un prezzo sempre the product, and restaurateurs, responding more and more. A few years ago it was done but the response was really low. It’s not just about fish having bones ... people are too busy to be able to buy and cook fish. It is sad to say but it’s nice to think over time during our lives, with a cultural change we will be able to change this mental mechanism. A problem which I have always found as regards the restaurateurs and those who market the fish, more than the seasonality, which is a predictable thing, is that the fish product is unpredictable. Especially if we look at the list of sustainable species. They are small pelagic fish. If by chance during the week, the sea is large, small fish do not come to the surface. Thanks to Slow Food, where I work, I have come in contact with the restaurateurs, who often tell me using frozen fish is easier because it comes in regularly and can provide a set menu to offer customers. Again it is an issue of culture. We must accept that nature cannot be programmed like a mobile phone. I this offer advice to caterers: when this fish, whatever you call it, has a reduced market value, try to offer it at a more accessible price. The human tendency is to get as much as possible, try not to take advantage of the fact that we buy fish for a small price and then the prices on the menu change. You are carriers of a culture in times when you pass this message to the consumer. The higher the culture the less ignorance, in the sense of not knowing. It is ignorance that often allows for mass distribution and/ 67 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions più accessibile. La tendenza umana è quella di ricavare il più possibile, cerchiamo di non approfittare del fatto che compriamo i pesci a poco e poi i prezzi sul menù cambiano. Siete vettori di una cultura nel momenti in cui passate questo messaggio al consumatore. Più aumenta la cultura più diminuisce l’ignoranza, intesa nel senso di non sapere. E’ l’ignoranza che permette spesso alla grande distribuzione e/o alla pesca non etica di avere un varco di mercato. Un’altra cosa che funziona a livello di comunicazione, al di là del fatto di sostenere la legalità, che è un valore… sarebbe stupido andare al ristorante, credendo di mangiare tonno rosso e pagarlo ad un certo prezzo per poi vedersi rifilare cosa ben diversa, che vale tre euro al chilo. C’è in giro un prodotto, che è il tonno pinnagialla, che è un prodotto evidentemente non mediterraneo, ma che viene venduto come tonno mediterraneo. Tutti quelli che sono gli aspetti negativi della filiera si posano sull’ignoranza del consumatore, che diventa l’elemento cardine. Questo corpus di conoscenze deve essere passato a tutta la filiera affinché la soddisfazione sia maggiore. Ciò che è buono lo percepiamo attraverso la lingua e con la testa nel momento in cui conosciamo.” Intervento della Marie Catherine Santoni: “Io rappresento la Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio. Tutte le nostre specie fanno parte della nostra identità e vengono preparate con la ricetta della nonna. In Corsica abbiamo gli stessi problemi ed io penso che la nostra identità e la nostra cultura siano qualcosa da valorizzare con la pesca sostenibile perché la cultura tocca la gente. In Corsica il progetto Streat Fish 68 or unethical fishing that provides a gap in the market. Another thing that works at the level of communication, beyond the fact of supporting the rule of law, which is a value ... .it would be stupid to go to the restaurant, believing that one is eating bluefin tuna and paying a certain price for it and then realising that what you are eating is different and is worth three euros per kilo. There is a product on the market, which is the Yellowfin tuna, which is a product clearly not Mediterranean, but which is sold as Mediterranean tuna. All the negative aspects of the supply chain are placed on the ignorance of consumers who become the cornerstone. This body of knowledge should be passed on throughout the supply chain so that satisfaction is greater. Good products are understood via our tongues and our head when we get to know it.” Marie Catherine Santoni intervenes: “I represent the Natural Reserve of Bocche di Bonifacio. All of our species are part of our identity and are prepared with Grandma’s recipe. In Corsica we have the same problems and I think that our identity and our culture is something to be valued with sustainable fishing because culture touches people. In Corsica the project Streat Fish might not work but “Fish from the town” could function because it touches more people.” Giovanni Vargiu intervenes: “I would like to say a few words about the choice of species also to answer Rivieccio. The list was created due to a series of proposals made by the fishermen and not only from p r ice and saleability. It is clear non potrebbe funzionare ma “Fish in Paese” potrebbe funzionare perché tocca di più la gente.” Intervento di Giovanni Vargiu: “Vorrei spendere qualche parola riguardo la scelta delle specie anche per rispondere a Rivieccio. La lista è venuta fuori da una serie di proposte fatte dai pescatori al di là del prezzo e della vendibilità. E’ chiaro che non può esserci un commercio florido di certe specie. Se queste specie non vengono gettate ma consumate, questo è già un passo in avanti. Soprattutto perché la pesca artigianale utilizza attrezzi a minor impatto ambientale; è una pesca più sostenibile.” Pier Paolo Congiatu riflette: “Oggi si parla di filiera. Io la rappresento come una catena dove ogni elemento ha la sua funzione uguale ed identica all’altro. Se uno di questi è più debole non funziona tutta la catena. Parlo del consumatore, andando a ritroso, che, abbiamo visto, sembrerebbe essere il centro di tutta la filiera; parlo del ristoratore, che è un altro elemento fondamentale; c’è chi commercia il pesce, che è veramente al centro della catena perché è una catena di carattere economico. C’è il pescatore, che è colui che attiva questa catena e c’è il pesce, che a noi interessa dal punto di vista istituzionale e di conservazione. Come facciamo noi a convincere il ristoratore a fare un piatto Fish & Cheap? Perché il ristoratore dovrebbe fare un piatto Fish & Cheap? Lo fa solo se ci guadagna di più, se aumenta il numero di persone che vanno a mangiare quel piatto. Un altro spunto interessante raccolto oggi è la formazione di tutta la catena. Proviamo a fare dei corsi di formazione di cucina that there can be a flourishing trade of certain species. If these species are not thrown away but are consumed, this is already a step forward. Mainly because artisan fishing uses equipment that has a lower environmental impact; It is more sustainable fishing.” Pier Paolo Congiatu reflects: “Today we are talking about the supply chain. I represent a chain where each element has its equal and identical function. If one of these elements is weaker, the chain does not operate in any of its parts. I speak about the consumer, looking backwards, from what we have seen, it seems to be the center of the entire chain; I am talking about the restaurant owner, which is another key element; there are those who trade in fish, which are really at the center of the chain because it is a chain of economic character. There is the fisherman, who is the one that activates the chain, and there is the fish, in which we are interested from the institutional and conservational point of view. How can we convince restaurateurs to make a Fish & Cheap dish? Why should the restaurant owner prepare a Fish & Cheap dish? He does it only if he earns more, if it increases the number of people who eat that dish. Another interesting point raised today is the formation of the whole chain. Let’s try to do coking courses with these types of fish. In other areas they are doing it with the support of the Region. It could be successful. It could bring people closer to the consumer, catering, commerce, fisherman sector and especially for us the fish sector; 69 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions proprio di questo pesce. In altri settori lo stanno facendo con il contributo della Regione. Potrebbe avere successo. Potrebbe avvicinare le persone al settore del consumo, della ristorazione, del commercio, al settore del pescatore e soprattutto per noi al settore del pesce; perché dovrebbe cominciare a mangiare il pesce in maniera responsabile e sostenibile.” Si sospende il dibattito diretto tra gli operatori della filiera ed il workshop prosegue con il contributo degli altri relatori. Interviene, infatti, Anna Bozzano, biologa marina e responsabile della ditta El Peix al Plat, che lavora per un commercio responsabile del pesce. “Abbiamo creato questa ditta io ed il mio collega anche se nasciamo come ricercatori. Io ho studiato biologia marina, ho fatto il dottorato ed ho lavorato per venti anni al CNR di Barcellona. Poi ho deciso di uscire dall’ufficio e di incontrare la società. Considerando che sono genovese e che nelle mie vene, oltre al pesto, c’è anche l’acqua di mare non potevo fare altro che continuare a lavorare con il mare. Ho creato questo progetto che mette insieme l’ambiente marino: i pescatori, il loro prodotto ed i consumatori. Venti anni di ricerca mi hanno fatto osservare dei cambiamenti nell’ambiente marino ed abbiamo visto che il consumo di pesce è aumentato a livello mondiale ma questo non va a braccetto con la diminuzione delle risorse e, quindi, ci siamo chiesti se era veramente possibile un consumo responsabile di pesce. A Barcellona, che è la capitale della Catalogna, regione economicamente 70 You should start eating fish in a responsible and sustainable way.” The direct debate between stakeholders in the supply chain is suspended and the workshop continues with the contribution of the other speakers. In fact, Anna Bozzano intervenes, a marine biologist and head of the firm El Peix al Plat, who works for the responsible trade of fish. “I and my colleague created this company although we are born as researchers. I studied marine biology; I did a doctorate and worked for twenty years at the National Research Council in Barcelona. Then I decided to leave the office and create the company. Considering that I am from Genoa and that in my blood, other than having pesto, there is also the sea and I could not do anything but continue to work with the sea. I created this project that brings together the marine environment: the fishermen, their products and consumers. Twenty years of research has shown me changes in the marine environment and we have seen that fish consumption has increased worldwide but this does not go hand in hand with diminishing resources and, therefore, we wondered if responsible consumption of fish was really possible. In Barcelona, which is the capital of Catalonia, a region ec o nomically very important in Spain, the c o nsumption of fish is really very high. All the main points on the coast – indicated on the slide - are ports where fish is unloaded and caught and a lot is consumed i n the region that is then exported. In the 70s in Europe we had a consumption of fi s h, according to molto importante in Spagna, il consumo del pesce è veramente molto elevato. Tutti i punti segnati sulla costa – indicando la slide di riferimento – sono porti dove viene scaricata e pescata una grande quantità di pesce sia consumato nella regione che esportato. Negli anni ’70 in Europa avevamo un consumo di pesce, secondo i dati FAO, pari a 7 Kg. all’anno per persona; nel 2012 la media europea si è stabilita sui 20 Kg. ma in Spagna siamo a 36 kg.; nel 2014 siamo già passati a 42 Kg., quindi, praticamente, duplicando il consumo medio europeo. La Spagna è il secondo paese in Europa per consumo di pesce. Il primo è il Portogallo. Quali sono gli inconvenienti di questo grande consumo? Il prodotto interno non risponde a sufficienza a questa domanda. L’ 11 giugno del 2014 la Spagna ha esaurito le sue risorse interne e da quel momento ha dovuto fare ricorso all’importazione. Questo non significa che dall’ 11 giugno non c’era più pesce spagnolo vuol dire che durante tutto l’anno il 50% del pesce consumato veniva da fuori. Anche quest’anno abbiamo avuto i dati e la produzione di pesce è finita addirittura un mese prima. O sono diminuite le risorse o sono aumentati i consumi o tutte e due le cose. Quindi c’è il problema dell’importazione. I pescatori buttano via una parte del pesce, come si vede dalla foto, che ho scattato io, in un porto vicino a Barcellona. Quel giorno, quel pesce, cioè il sugherello, non raggiungeva il prezzo minimo di vendita all’ingrosso di 0.40 centesimi al chilogrammo. Allora siamo andati a Mercabarna, il grosso mercato alimentare di commercializzazione di prodotti alimentari, tra cui il pesce. Lo scorso aprile si sono FAO data, equivalent to 7 kg per person per year; in 2012 the EU average was established at 20 kg but in Spain it is 36 kg; in 2014 we have already increased to 42 Kg so, practically, doubling the average European consumption. Spain is the second country in Europe for fish consumption. The first is Portugal. What are the drawbacks of this great consumption? The product does not answer this question sufficiently. On the 11 th of June 2014 Spain had exhausted its internal resources and since then has had to resort to importing. This does not mean that from June the 11 th there was more Spanish seafood but it means that throughout the year 50% of the fish consumed came from other elsewhere. Also this year we had the data and the production of fish finished a month before. Or resources have decreased or consumption has increased or both. Then there is the problem of importing. Fishermen throw away some fish, as you can see from the photo; I took it myself, in a port near Barcelona. That day, the fish, i.e. the Horse mackarel, did not reach the minimum price of wholesale 0.40 cents per kilogram. Then we went to Mercabarna, the big food wholesalers which also sold fish. Last April they sold 15,000 tons of fish. What was the movement of this fish? It sells. Of these 15,000 tons 14% are Catalan and up to 50% are Spanish, especially in Galicia, the largest region in the producer of fish; the rest comes from outside by both Community countries outside the EU. 71 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions commercializzate 15.000 tonnellate di pesce. Qual è stato il movimento di questo pesce? Si commercializza. Di queste 15.000 tonnellate il 14% è prodotto catalano fino ad arrivare al 50% di prodotto spagnolo, soprattutto della Galizia, regione grande produttrice di pesce; il resto viene da fuori sia dai paesi comunitari che extra-comunitari. Stiamo importando pesce e i nostri pescatori lo buttano. Allora ci siamo rivolti al consumatore proponendo domande molto semplici: 1. Quanti anni hai? 2. Dove vivi? 3. Quanti siete in casa? 4. Dove compri il pesce: pescivendolo di quartiere, mercato o supermercato. 5. Come compri il pesce: fresco o congelato? 6. Quali specie compri? 7. Quante volte mangi pesce alla settimana? Mi sono concentrata solo su “Quale specie compri?”. Voglio mostrarvi l’immagine di un mercato, dove sono proposte varie specie di pesce: ci sono seppie, orate, che non sappiamo se siano di allevamento o di estrazione, il baccalà, che non esiste nel Mediterraneo, un pesce fantastico, che si chiama filetto, non conosciamo il nome, nella fattispecie è la perca del Nilo, un nasello, un’altra specie di filetto, diversa da quella precedente, il pangasio, la rana pescatrice, il salmone, che non esiste nel Mediterraneo, il gambero arancione, che non esiste nel Mediterraneo perché viene dall’Argentina, il gambero verde, che viene dai paesi tropicali, acciughe, sardine e calamari. Questa è un’immagine standard di un giorno qualsiasi del Mercato municipale di Barcellona. Tornando alle domande, poste ai consumatori, queste sono state le risposte 72 We are importing fish and our fishermen are throwing them away. Then we turned to the consumer by asking very simple questions: 1. How old are you? 2. Where do you live? 3. How many people live in your home? 4. Where do you buy fish: local fishmongers, markets or the supermarket? 5.What kind of fish do you buy: fresh or frozen? 6. What species do you buy? 7. How many times a week do you eat fish? I focused only on “What species do you buy?”. I want to show the image of a market, where various species of fish are offered: there are cuttlefish, sea bream, which we do not know whether they are farming or mining. Cod, which does not exist in the Mediterranean, a fantastic fish, which is called filetto, we do not know the name, in this case it is the Nile’s perch, a hake, another kind of filetto, different from the previous one, pangasius, monkfish, salmon, which does not exist in the Mediterranean, orange shrimp, that does not exist in the Mediterranean because it comes from Argentina, the green shrimp, which comes from tropical countries, anchovies, sardines and squid. This is a standard picture of an ordinary day in the Municipal Market of Barcelona. Returning to the questions posed to consumers, these were the responses: all eat hake, sole, monkfish, sardines and anchovies; some eat red mullet, whiting, mackerel, squid and octopus because they are part of the tradition of paella and black rice; then the bluefin tuna, or so they call it but it could easily be Yellowfin. ottenute: tutti mangiano nasello, sogliola, rana pescatrice, sardine ed acciughe; alcuni mangiano la triglia, il potassolo, sgombro, seppia e polpo perché fanno parte della tradizione della paella e del riso nero; poi il tonno rosso, almeno così lo chiamano ma potrebbe tranquillamente essere pinnagialla. Di pesci di allevamento tutti mangiano orata e branzino, tantissimo salmone e baccalà, che è un’attrazione spagnola catalana; molto pangasio e perca del Nilo, destinati purtroppo alle mense scolastiche. Dico purtroppo perché, essendo pesci di acqua dolce, la concentrazione di omega 3 non c’è. Vengono da molto lontano, sono di allevamento, poco rispettosi dell’ambiente. I nostri obiettivi come Peix al Plat sono: 1. Fornire al consumatore informazioni necessarie per poter scegliere pesce fresco e di prossimità, rispettando la stagionalità, la taglia e l’attrezzo da pesca; 2. Insistere affinché il consumatore non scelga sempre le stesse specie ma diversifichi, preferendo specie meno conosciute, che spesso sono anche più accessibili economicamente; 3. Informare sui pro e contro dei prodotti d’allevamento; 4.Informare il consumatore sui diritti legislativi che ha per esigere che venga esposto sul prodotto l’etichettato corretto sull’origine del prodotto (legge europea del 13/12/2014) e l’attrezzo da pesca usato; 5. Avvicinare i bambini al consumo del pesce utilizzando sia laboratori specifici che visite al porto e al mercato. Of farmed fish all eat sea bream and sea bass, salmon and cod a lot, which is a speciality in Catalan; many eat pangasius and Nile perch, unfortunately destined to school canteens. I say unfortunately because, being freshwater fish, the concentration of omega 3 is not present. They come from far away and are bred which means they do not respect the environment. Our goals like Peix al Plat are: 1. Provide consumers with information they need to choose fresh fish and a proximity, respecting the seasonality, size and fishing equipment; 2. Insist until the consumer does not always choose the same species but diversifies, preferring lesser known species, which are often even more economically accessible; 3. Informing about the pros and cons of products in breeding; 4.Inform the consumer rights legislation that has to require that the origin of the product be put on the product (European law of 13.12.2014) and the fishing gear used; 5. One can bring children closer to the consumption of fish by using specific laboratories and by visiting the harbor and the market. I will add another thing. I have written to the Association of fishmongers in Barcelona asking them why no one put this label on their products, despite being prescribed by European legislation last December. By phone they told me to make a formal request via email. I’m still waiting for a response. 73 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Faccio un inciso. Io ho scritto all’Associazione pescivendoli di Barcellona chiedendo loro perché nessuno metteva questa etichetta regolamentare, pur essendo prescritta dalla normativa europea di dicembre scorso. Telefonicamente mi hanno detto di fare una richiesta formale per mail. Sono ancora in attesa di risposta. What are we going to do? We have a line of work that is the disclosure and a line of direct selling of fish. Having started the project with the disclosure, the public reaction was to ask the whereabouts of these species, since the fishmonger has not. We have since begun a direct line of sales. Che cosa facciamo? Abbiamo una linea di lavoro che è la divulgazione ed una linea di vendita diretta del pesce. Avendo cominciato il progetto con la divulgazione, la reazione del pubblico era chiedere dove si trovassero queste specie, visto che il pescivendolo non le ha. Allora abbiamo intrapreso un’azione di vendita diretta. Which species do we promote? Some are similar to those shown by other projects, other species less: weever, Mustela, whiting, striped sea bream, black weever,poor cod, Cepola, saddled bream, barracuda, pagellus, bream, eel, bonito and tuna, little known in Barcelona, is caught relatively little, it is seasonal and is typical in southern Spain. But when it is on the market it is preferable to use it. It is worth noting that on the label tuna is written. An informed consumer is thinking of buying small bluefin tunas. There is a mistake written on the label which is very common and you need to be very careful. There is another mistake regarding the chub mackerel and mackerel. In general we try to promote the blue tailed fish more, then the sardine rather than the anchovy because we know the state of the anchovy. The blue tailed fish is critical in diets. Quali specie promuoviamo? Alcune sono simili a quelle illustrate da altri progetti, altre specie meno: tracina, cappellano, mustela, potassolo, mormora, tracina nera, cepola, occhiata, barracuda, pagello, sarago, cicerello, la palamita ed il tombarello, poco conosciuto a Barcellona, viene pescato relativamente poco, è più stagionale ed è tipico del sud della Spagna. Ma quando c’è nel mercato è preferibile utilizzarlo. E’ opportuno osservare che sull’etichetta ci sia scritto tonno. Un consumatore non informato pensa di comprare tonno rosso piccolo. C’è un inganno sull’etichetta ed è molto frequente per cui bisogna stare molto attenti. Un’altra fonte di inganno è il lanzardo e lo sgombro. In generale cerchiamo di promuovere il pesce azzurro, poi la sardina rispetto all’acciuga perché conosciamo lo stato dell’acciuga. Il pesce azzurro è fondamentale nelle diete. Passiamo ai cefalopodi. Cerchiamo di proporre specie alternative. Ad esempio il polpo è molto consumato perché pochi 74 Let’s talk about cephalopods. We try to propose alternative species. For example, the octopus is highly consumed because few know the curled octopus, which has a lower price. The same applies to red squid in comparison to white squid. How can we promote these species? Through a series of activities. First, a conference where one can also taste the conoscono il moscardino, che ha un prezzo inferiore. Lo stesso dicasi per il totano rispetto al calamaro. Come promuoviamo queste specie? Attraverso una serie di attività. Innanzitutto una conferenza a cui associamo una degustazione. Le conferenze sono rivolte ai gas (gruppi di consumo) perché è un collettivo di persone che ha una certa sensibilità sia verso un consumo di prodotti più sostenibili, più ecologici, sia verso il rispetto dell’ambiente. Altre attività che facciamo sono le visite al porto dove si trovano le barche dei pescatori ed i vari attrezzi da pesca. Facciamo assistere a come viene sbarcato il pesce, all’asta del pesce e facciamo osservare le caratteristiche del pesce fresco. Molti si sorprendono perché sono abituati a vedere il pesce con l’occhio all’interno. E’ importante vedere l’occhio che fuoriesca dalla testa, che sia lucido e dai colori brillanti. Di lì passiamo a vedere i pescivendoli e la sorpresa spiacevole è che si ritrovano un pesce che non è lo stesso di quello che hanno visto arrivare in porto; è molto più spento, le branchie non sono così rosse. Un’altra attività sono i corsi di cucina, durante i quali proponiamo ricette semplici, non avendo formazione da cuoco. I corsi sono accompagnati da lezioni sulla pulizia del pesce. Soprattutto a Barcellona dove i pescivendoli preparano il pesce senza interiora, a filetto, a filetto senza pelle…una serie di preparazioni che fa sì che la gente non impari mai. Vi do un esempio molto veloce di alcune delle nostre ricette: seppie coi carciofi, pasta con le sarde, frittata di mustela, “montadito” di sgombro e vari tipi di polpette di sugarello e di lanzardo. fish. The conferences have turned to gas (consumer groups) because it is a group of people who have a certain sensitivity towards both a consumption of more sustainable and more environmentally friendly products. Other activities that we do are visits to the port where there are fishing boats and various fishing equipment. We watch as the fish is handled, the fish auction and we observe the characteristics of fresh fish. Many are surprised because they are used to seeing the fish eyes which are facing inwards. It is important to see the eye coming out from the fish head; it’s shiny and bright in colour. From there we move on to see the fishmongers and the unpleasant surprise is that you find a fish that is not the same as what arrived in the port: it is dull and the gills are not as red. Another activity which was undertaken is the cooking classes, during which we offer simple recipes, not having trained as cooks. The courses are accompanied by lessons on cleaning the fish. Especially in Barcelona where the fishmongers prepare the fish without its entrails, a fillet, a fillet without skin ... a series of preparations that ensure people will never learn how to clean the fish. I will give you a very quick example of some of our recipes: cuttlefish with artichokes, pasta with sardines, mustela omelet, “montadito” mackerel and various types of meatballs of horse mackerel and mackerel. With the kids we do cooking classes or demonstrations in the street. We can not avoid dealing with bones so when we do these demonstrations we play a game of who can find the largest bone. Playing is 75 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Con i bambini facciamo delle lezioni di cucina o dimostrazioni in strada. Non riusciamo ad evitare le spine per cui quando facciamo queste dimostrazioni facciamo il gioco di chi trova la spina più grande. Si gioca all’educazione. Il pesce ha le spine. E’ chiaro che a scuola è più difficile perché ci sono delle norme sanitarie da rispettare ma durante i nostri laboratori possiamo ovviare a questo problema. Poi abbiamo dei giochi tipo il memory, trova la coppia di pesci nascosta fatta con le nostre foto delle specie che promuoviamo. Organizziamo un laboratorio di disegno, durante il quale proponiamo i pesci da promuovere. Più strani sono e meglio è perché stimolano di più l’immaginazione dei bambini. Abbiamo un laboratorio che si chiama “Scuola dallo squalo” perché vogliamo sensibilizzare i ragazzi al fatto che lo squalo non è cattivo. Lo squalo, tra l’altro, entra spesso nelle mense scolastiche, i bambini non lo sanno; bisogna educarli dal punto di vista ambientale ad evitare di consumare lo squalo. A tal fine collaboriamo col Museo “La caverna dello squalo”, che è il più bello d’Europa e si trova in un paesino all’interno della Catalogna. Nelle scuole estive facciamo corsi di cucina specifici: portiamo i bambini al mercato, insegniamo loro a riconoscere le specie e li facciamo parlare con i pescivendoli, tutta una serie di attività per avvicinarli a questo mondo. Per quanto riguarda la vendita in Spagna è molto diverso dall’Italia. Il pescatore non può vendere pesce direttamente al consumatore. In Italia c’è una percentuale che varia da Regione a Regione ma una parte si può vendere direttamente. In Spagna bisogna passare dall’asta. Ogni 76 learning. Fish has bones. It is clear that at school it is more difficult because there are health standards to be met but during our laboratories we can overcome this problem. Then we have games like memory, matching a pair of fish made by our pictures of species that we promote. We organize a drawing workshop, during which we offer fish to promote. The stranger the fish the better because they stimulate a child’s imagination more. We have a workshop called “The Teachings of shark” because we want to raise awareness among young people to the fact that the shark is not bad. The shark, among other things, is often offered in school canteens and children do not know; We have to educate them from an environmental perspective to avoid eating shark. To this end, we collaborate with the Museum “La caverna dello squalo”, which is the most beautiful in Europe and is located in a village in Catalonia. In the summer holidays we do specific cooking classes: we bring children to the market, we teach them to recognize the species and make them talk to the fishmongers, a series of activities to introduce them to this world. As for sales in Spain it is very different from Italy. The fisherman can not sell fish directly to consumers. In Italy there is a percentage that varies from region to region but some sell directly. In Spain you have to go to auction. Every port in Spain has an auction where they can go to wholesalers, caterers and fishmongers and buy fish by the touch of a button. It is a falling price auction, then, the Fishing porto di tutta la Spagna ha un’asta dove possono andare solo grossisti, ristoratori e pescivendoli e comprare il pesce col telecomando. E’ un’asta a ribasso, quindi, l’Associazione dei pescatori stabilisce il prezzo. Ogni acquirente ha un telecomando, con il quale ferma il prezzo quando interessa acquistarlo. Noi partecipiamo regolarmente a queste aste, che si svolgono due volte al giorno; di mattina tra le 7.00 e le 9.00 per il pesce azzurro ed il pomeriggio tra le 16.00 e le 17.00 per il pesce da strascico ed artigianale. Come lo commercializziamo? Abbiamo voluto evitare, sempre rispettando la nostra filosofia, il polistirolo, che è il materiale con cui si commercializza il pesce all’ingrosso normalmente ed abbiamo trovato un cartone ondulato, che ha uno strato molto piccolo di isolante all’interno, fatto costruire apposta perché siamo gli unici in Spagna ad utilizzare questo packaging di scatola di cartone per il trasporto del pesce. Quindi noi nel porto, dopo avere acquistato le casse, confezioniamo le cassette, che vendiamo, sempre su richiesta, e le portiamo ai gruppi di consumo. Il consumatore non può scegliere le specie perché noi non siamo pescivendoli. Noi dobbiamo seguire i ritmi del mare. Abbiamo confezionato delle cassette simili a quelle della frutta e della verdura per i GAS. Ci sono tre tipologie di cassette: cassetta di pesce ritrovato, recuperato, che contiene le specie meno conosciute, che hanno più difficoltà ad avere un prezzo di mercato, tipo lanzardo, sugarello, cappellano, mustela; la cassetta di El Peix al Plat, dove mettiamo un po’ di tutto, dove c’è pesce da squama come saraghi, pagelli, mormore ed un po’ di pesce azzurro per esempio i totani; la cassetta del pesce artigianale. Non ce la facciamo per Association determines the price. Each buyer has a remote control which affects the price when you buy it. We participate regularly in these auctions, which are held twice a day; in the morning between 7.00 and 9.00 for the blue tailed fish and in the afternoon between 16.00 and 17.00 for fish trawling and local fishing. How do we sell? We wanted to avoid, always respecting our philosophy, polystyrene, which is the material with which the fish at wholesale is sold in normally and we found a corrugated cardboard, which has a very small layer of insulation inside, built on purpose because we are the only ones in Spain to use this packaging cardboard box for transporting fish. So we in the port, after purchasing the crates, pack the boxes, we sell, always on demand, and bring to consumer groups. The consumer can not choose the species because we are not fishmongers. We have to follow the rhythms of the sea. We packed boxes similar to those of fruits and vegetables for GAS. There are three types of boxes: seasonal fish boxes, which contains the lesser known species, which are more difficult to have a market price, such as mackerel, horse mackerel, chaplain, mustela; the El Peix al Plat box, where we put a bit of everything, where there is fish such as white bream, sea bream, striped sea bream and a bit of oily fish such as red squid; a box of local fish. We can not do it for the fleet that exist in Catalonia and we go to the places where we can have local products. In Barcelona, for example, on about thirtyfive boats there are only two in the port which are local and one is for bonito and 77 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions la flotta che esiste in Catalogna e dove ci possiamo muovere noi ad avere prodotto solo artigianale. A Barcellona, per esempio, su trentacinque imbarcazioni, che ci sono nel porto, solo due sono artigianali ed una è specifica del palamito e del nasello. Siamo molto limitati nei nostri acquisti nel porto di Barcellona. Noi ci muoviamo su tre porti: Barcellona, Villanova ed Arenys de Mar; gli altri due porti hanno una piccola flotta artigianale ma realmente, siccome noi compriamo alle 16.00 e alle 19.00 il consumatore ha il prodotto in casa, veramente ci risulta difficile. Dobbiamo comunque appoggiarci un pochino allo strascico. Tutti sappiamo che lo strascico ha un impatto sul fondo però personalmente penso che se in questo momento sparisse lo strascico il consumo del pesce andrebbe tutto all’allevamento. Secondo noi lo strascico deve continuare ad esistere ma deve essere gestito in modo diverso. Che problemi abbiamo trovato con la vendita diretta del pesce, con questo modo un poco diverso dall’andare direttamente dal pescivendolo: 1. Da parte nostra mancanza di informazione scientifica sullo stato degli stock ( a parte prossimità, stagionalità e taglia); 2. Reticenza da parte dei pescivendoli ad esporre l’informazione sulla tracciabilità; 3. Da parte del consumatore poca conoscenza della specie; 4.Scomodità del prodotto: il pesce viene venduto intero ed il consumatore deve pulirlo a casa. I pescivendoli a Barcellona puliscono il pesce. Noi non disponiamo di un locale. Possiamo però garantire la freschezza del 78 longline hake. We are very limited in our sales in the port of Barcelona. We move to three ports: Barcelona, Villanova and Arenys de Mar; the other two ports have an artisan fleet but really, since we buy at 16.00 its difficult for us to provide the product to the consumer at 1 9 .00. We still have to lean a little on the trawl net. We all know that the net has an impact on the bottom but I personally think that if at this moment the net di s appeared, the fish would be bought thr o ugh fish farming. We think the trawl n et should continue to exist but must b e handled differently. What problems did we find with the direct sale of fish with this different way of going directly to the fishmonger: 1. By our lack of scientific information on the state of stocks (in the proximity, seasonality and size); 2. Reticence on the part of the fishmongers to expose the information on traceability; 3. By the consumers little knowledge of the species; 4.Inconvienece of the product: the fish is sold whole and the consumer must clean it at home. The fishmongers in Barcelona cleans the fish. We do not have a shop. But we can guarantee the freshness of the fish. We don’t even have a refrigerator. We have a van that is cold. What are the positive aspects of the marketing of fish in the vicinity? 1. The environment: to promote a short supply chain; 2. The Fish sector: marketing in which fishermen can also take part; pesce. Non abbiamo neanche un frigo. Disponiamo di un furgone adattato per il trasporto del freddo. Quali sono gli aspetti positivi della commercializzazione del pesce di prossimità. 1. Ambiente: promuovere la filiera corta; 2. Settore della pesca: commercializzazione nella quale possono essere attori anche i pescatori; 3. Consumatori: aiutare quella parte della popolazione che si sta sensibilizzando verso il consumo responsabile e lo spreco alimentare; 4.Mense: fornire il prodotto alle mense scolastiche ecologiche. Bisogna migliorare la fornitura delle mense delle grandi città perché nei paesini a volte è un po’ meglio. Nelle grandi città abbiamo constatato la presenza frequente di pangasio, perca del Nilo, di pesce congelato, dove la prima etichetta indica la provenienza dalla Galizia, quindi dal nord, ma se indaghiamo ci accorgiamo che è stato pescato in sud-Africa con tutta una serie di conseguenze che fanno sì che i bambini non mangino pesce buono.” E’ la volta di Marco Franciosi, Direttore generale dell’Azienda speciale pluriservizi di Viareggio, che illustrando l’esperienza virtuosa dell’adozione di pescato locale nelle mense scolastiche, fa il punto su un altro aspetto quello della refezione scolastica e della filiera corta. “Faccio una premessa doverosa. Noi gestiamo la refezione scolastica per il Comune di Viareggio, oggi siamo interlocutori della Regione Toscana come parte di questo progetto perché abbiamo una caratteristica 3. The Consumers: help that part of the population that is becoming aware of responsible consumption and food waste; 4.The Canteens: supply the product to the ecological school canteens. We must improve the provisions of canteens in big cities because in small villages it is sometimes a bit better. In large cities we have noted the frequent presence of Pangasius, Nile Perch, frozen fish, where the first label indicates the origin from Galicia, from the north, but if we investigate, we realize that it was caught in South Africa with a whole series of consequences that mean children do not eat good fish.” Marco Franciosi is up next. He is the General Director of the Special pluriservizi in Viareggio. He illustrates that the experience of using locally caught fish in school meals and takes stock of another aspect that regards the school meals and short supply chain. “I make a necessary premise. We run school meals for the city of Viareggio, today we are partners of the Tuscany Region as part of this project because we have a special feature. We are instrumental in Viareggio. We’re totally public. Our business is not catering. The aim of managing the school lunch is quality. To achieve the highest quality you have to create a fiduciary relationship between the operator and the consumer. The child first and then family. Usually the municipalities manage the school canteen directly or under contract. When it was managed directly 79 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions particolare. Siamo un’azienda strumentale del Comune di Viareggio. Siamo totalmente pubblici. Il nostro mestiere non è la ristorazione. La finalità di gestire la refezione scolastica è la qualità. Per ottenere la massima qualità bisogna creare un rapporto fiduciario tra gestore e consumatore. Il bambino prima di tutto poi la famiglia. Di solito i comuni gestiscono la mensa scolastica direttamente o in appalto. Quando veniva gestita direttamente c’era più legame col territorio; quando si gestisce in appalto si da ad una multinazionale oppure a grossi complessi alimentari, che legano tutta una catena: la catena della produzione, dove si produce il pasto, dietro c’è la catena della distribuzione, dove avviene l’approvvigionamento delle derrate. Le derrate alimentari all’interno di un pasto incidono del 30%, dal 25 al 30%, comunque una percentuale irrilevante. Cosa abbiamo fatto? E’ un modello quasi unico nel panorama. Noi siamo nati nel 1999 e già nel 2000/2001 siamo stati uno dei primi comuni a fornire l’80% di prodotti biologici ed in quegli anni il prodotto bio costava tanto quasi il 20% in più rispetto ad un prodotto tradizionale. Questa è stata la molla che, nell’arco di quattordici anni, ci ha portato a questo discorso. Abbiamo capito che la platea non era preparata. Abbiamo nel 2004/2005 iniziato con un progetto educativo. Lo scopo del progetto era di dare voce al pubblico. Su questa partenza abbiamo capito che qualsiasi intervento si va a fare a scuola bisogna andare a formare gli attori: le insegnanti, preparate a sviluppare un certo tipo di progetto; all’interno della scuola ci devono essere dei progetti educativi che 80 there was a link with the territory; when it operates under contract from a multinational or large complex food company, that binds a whole chain: the chain of production, where it produces the meal, behind this there is the distribution chain, where supplies arrive. The foodstuffs within a meal affect 30%, 25 to 30%, however,it is an irrelevant percentage. What have we done? It is an almost unique model. We were born in 1999 and already in 2000/2001 we were one of the first municipalities to provide 80% of organic products and in those years the product cost almost 20% more than a traditional product. This was the driving force that, over fourteen years, has led us to this discussion. We realized that the audience was not prepared. We started in 2004/2005 with an educational project. The purpose of the project was to give voice to the public. We started to realized that any intervention is done at school and we have to train the participants: the teachers, prepared to develop a certain type of project; within the school there must be some educational projects that have a well defined annual cycle with a commitment, which ends at the end of the year and then all the other players in the sector, who are farmers, fishermen because they are the ones who should promote their culture. Another important aspect is to link oneself to their territory. It is important to create a culture for the children of the area, which has been lost. hanno un ciclo ben definito annuale con un impegno, che si conclude alla fine dell’anno e poi tutti gli altri attori della filiera, che sono gli agricoltori, i pescatori perché sono quelli che devono promuovere la loro coltura. Un altro aspetto importante è legarsi al territorio. E’ importante creare per i bambini una cultura del territorio, che abbiamo perso. La Regione Toscana ha investito sulla filiera corta, sul prodotto della filiera corta. Ma oggi gli organismi pubblici incontrano dei problemi perché siamo nella Comunità Europea e bisogna garantire al massimo la concorrenza. Anche nell’ambito degli appalti. A tal proposito siamo intervenuti per trovare delle strategie nell’ambito valutativo dell’offerta cioè di premiare quegli attori, chi produce il pasto, chi mi fornisce derrate, che fanno meno chilometri. Sul discorso del pesce il progetto segue queste linee guida…Oggi pesce, frutta e verdura sono prodotti dove si ha più scarto. C’è meno cultura, meno gradimento di questi prodotti. Che non si mangi pesce a Viareggio, città di porto, crea una distonia. Ci siamo concentrati sul discorso del pesce azzurro nell’alto Tirreno. Abbiamo iniziato da una preparazione del mondo scuola e nel 2007/2008 siamo partiti con un progetto educativo “Mangiare Locale si Può”. Abbiamo portato i bimbi dal pescatore. Quando si lavora con i bimbi dai 3 ai 6 anni sull’alimentazione si può fare tutto, avendo la consapevolezza che i gusti si svilupperanno ma quello che vedono, toccano e sperimentano rimane nella testa e poi si sviluppa. Noi abbiamo avuto la possibilità di certificarlo. Seguendo i bimbi delle scuole materne che poi vanno The Tuscany Region has invested on a short chain, the product of a short supply chain. But today public bodies have trouble because we are in the European Union and we must ensure maximum competition. Also as part of the contracts. In this regard, we have taken action to find strategies within the evaluation of the offer that is to reward those participants, those who produce the meal, those who provide food and products which do fewer kilometers. The aim of the fish project follows these guidelines ... Today’s fish, fruit and vegetables produces more waste. There is less culture, less acceptance of these products. You do not eat fish in Viareggio, a port town which creates dystonia. We focused on the topic of blue tailed fish in the higher area of Tirreno. We started doing a school world project and in 2007/2008 with an educational project called “you can eat local.” We brought the kids to the fisherman. When working with children from 3 to 6 years about nutrition you can do everything because we know that their taste will develop, but what they see, touch and experience remains in their head and then develops. We have had the opportunity to show it. Following nursery school children that will then go to primary school it was noted that the educational intervention from 3 to 6 years has improved because, for example, the vegetable soup that was rejected by 60% after the project 90 % liked it. So it means that the method works. This method allowed us to move forward to promote this topic. Let’s work on fish. You have to demolish two aspects: the distrust 81 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions alle elementari si è notato che l’intervento educativo fatto dai 3 ai 6 anni ha dato miglioramenti perché, ad esempio, il passato di verdure che veniva scartato per il 60% dopo il progetto è al 90% di gradimento. Quindi significa che il metodo funziona. Questo metodo ci ha consentito di andare avanti per promuovere questo discorso. Si interviene sul pesce. Ma bisogna scardinare due aspetti: la diffidenza e la responsabilità dell’insegnante. Se c’è il rischio della spina c’è la responsabilità non solo della cucina ma anche dell’insegnante. Questa diffidenza impone, proprio perché c’è la suddivisione di responsabilità, di trovare un giusto metodo per dare la massima tranquillità. L’altro aspetto è il coinvolgimento dei pescatori che con la loro partecipazione hanno reso attuabile il progetto. Viareggio ne è diventata capofila perché è sul mare ed il suo porto dispone di una delle più ampie flotte del largo Tirreno. Hanno aderito dodici comuni della Toscana. Ha aderito il Consorzio dei pescatori, che raccoglie tutti i pescatori della marineria e che gestisce il Mercato Ittico, ha un laboratorio di trasformazione, una grande aula didattica e divulgativa per fare esercizio di cucina, degustazioni ed istruire scolaresche, consumatori. Ma la costruzione del nuovo mercato del pesce si è fermata per motivi pubblici. Rischiava di fallire tutto. A quel punto siamo intervenuti noi ed abbiamo creato un laboratorio all’interno del Centro di Cottura ASP Viareggio e l’abbiamo dato in gestione ai pescatori. Il circolo virtuoso è la catena, che unisce il pesce, i pescatori, il laboratorio e la formazione fino alla tavola cioè al pesce fresco a mensa. 82 and the teacher’s responsibility. If there is a risk of bones there is the responsibility not only of who cooks but also the teacher has responsibilty. This mistrust forces, because there is the division of responsibility, to find a proper method to give you peace of mind. The other aspect is the involvement of fishermen and with their participation it has made the project feasible. Viareggio has become the leader because it is by the sea and its port has one of the largest fleets in the Tirreno. They joined twelve towns in Tuscany. The consortium of fishermen joined together, which collects all the fishermen of the marine and those who run the fish market. They also have a processing workshop, a large classroom for practice and popular cooking, tastings and educate school children and consumers. But the construction of the new fish market has stopped for public reasons. It threatened to fail altogether. Then we intervened and we have created a laboratory in the Centro di Cottura ASP Viareggio and we gave it to the fishermen to manage. The virtuous circle is the chain, which combines fish, fishermen, the laboratory and training until it reaches the table i.e. having fresh fish in the canteen. The second phase is verification. And here is the network. We have united the fishermen, particularly the citadel of fishing, which were carrying out a project with Unioncamere together with local caterers for the enhancement of “poor” fish. Today it is no longer called this and we will change the name. La seconda fase è la verifica. Ed ecco qui la rete, abbiamo intrecciato, per casualità positiva, i pescatori, in particolare la cittadella della pesca, che stavano portando avanti un progetto con Unioncamere insieme ai ristoratori del luogo per la valorizzazione del pesce “povero”. Oggi non si chiama più così e cambieremo aggettivo. L’altro aspetto emerso è la sostenibilità economica. La Regione ha organizzato incontri tra pescatori e Comuni interessati per bilanciare domanda ed offerta ed impostare la fase di realizzazione del progetto. Abbiamo poi valutato i costi. La vera conferma della sostenibilità del progetto si è avuta con la sperimentazione nelle scuole, avvenuta il 4 aprile 2014, giorno in cui sono stati ordinati e serviti 1878 pasti di pasta al sugo di pesce. Sono stati utilizzati 103 kg. di pesce fresco con pulitura a mano che si sono trasformati in 31 Kg. pulito ad un costo di 310 euro. Se si fosse utilizzato pesce congelato, a parità di fornitura, il costo sarebbe stato di 280 euro. La differenza di prezzo si può recuperare con la pulitura meccanica e la maggiore resa del pesce fresco. La seconda sperimentazione è avvenuta il 9 aprile 2014 sui filetti quando sono stati ordinati e serviti 1150 pasti, utilizzando 100 kg. di pesce fresco con pulitura a mano, che si traduce in 40 kg. di pesce pulito ad un costo sostenuto di 400 euro. Il pesce surgelato non è un pesce di qualità, è privo di potere nutrizionale. Il fabbisogno giornaliero è di circa 1 kg. ma se consumo pesce fresco posso darne anche meno e, a quel punto, intercetto anche lo spreco. Lo spreco è amorale, è contro l’etica. Bisogna anche sfatare il principio dei nutrizionisti, che timbrano i progetti con la quantità di 100 gr. di pesce. The other issue raised is economic sustainability. The Region has organized meetings between fishermen and municipalities concerned to balance supply and demand and set the stage for the project. We then assessed the costs. The real confirmation of the sustainability of the project has taken place with the testing in schools, which took place on April the 4th, 2014, the day on which 1,878 meals of pasta with seafood were ordered and served. 103 kg fresh fish was used and cleaned by hand that became 31 kg at a cost of 310 Euros. If it had used frozen fish, for the same supply, the cost would have been 280 EUR. The price difference can be recovered with the mechanical cleaning and the higher yield of fresh fish. The second trial took place on April the 9 th, 2014 using the fillets when 1,150 meals were ordered and served, using 100 kg of fresh fish cleaned by hand, which translates into 40 kg at a cost of 400 Euros. The frozen fish is not a quality fish and it has no nutritional value. The daily requirement is about 1 kg but if eating fresh fish can also give less and, at that point, even waste becomes convienent. Waste is amoral, it is against ethics. It must also dispel the principle of nutritionists, who say we need to use 100 grams of fish. What gave us the confirmation to stay on track and continue the journey was the approval rating. A first course, prepared with fresh fish, has an approval rating of 70%. The fillet stands at 60%. 83 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Ciò che ci ha dato la conferma di stare sulla strada giusta e di proseguire il cammino è stato l’indice di gradimento. Un primo piatto, preparato con pesce fresco, ha un indice di gradimento del 70%. Il filetto si attesta sul 60% di gradimento. La sperimentazione è avvenuta solo a Viareggio successivamente è stata allargata agli altri Comuni, che hanno aderito al progetto, a partire dal 26 febbraio 2015 con l’obiettivo di proporre pesce fresco nei menù delle scuole a partire dall’anno scolastico 2015-2016. Per la sostenibilità economica si è rilevato che 2.000 pasti (primo piatto), preparati con 80 Kg. di pesce congelato, hanno un costo di 5/5,50 euro; mentre preparati con 50 Kg. di pesce al naturale, trasformato dal pescatore, hanno un costo di 8,50/9,00 euro. In questa prima fase di iniziativa una parte di manodopera è contribuita dalla Regione. 2.000 pasti (secondo piatto), preparati con 200 kg. di pesce congelato, hanno un costo di 5,50 euro; preparati con 120/140kg. di pesce fresco hanno un costo di 9/10 euro. La differenza si compensa con grammature inferiori di pesce fresco rispetto alle tabelle nutrizionali in quanto il potere nutrizionale del pesce fresco non è assolutamente paragonabile al pesce congelato. In base alle tabelle di produzione di marzo, le tipologie lavorate dal 2 aprile al 29 maggio, quindi nella prima fase sperimentale, equivalgono a 3.897 kg. di pesce lordo. Sono stati realizzati hamburger, tritati per il primo piatto, quindi per sughi, ed i filetti. La resa è un po’ bassa; è una resa manuale del 31,86%. Se si va al periodo successivo dal 4 maggio al 27 maggio, con una produzione a regime, 84 The trial took place at first in Viareggio and later extended to other municipalities that have joined the project, as of February the 26 th, 2015 with the aim of offering fresh fish on the menus of schools from the school year 2015-2016. For economic sustainability it was found that 2,000 meals (first course), made with 80 kg of frozen fish, had a cost of 5/5.50 euros; while prepared with 50 Kg of whole fish, transformed by the fisherman, they are charged at 8.50/9.00 EUR. In this first phase of the initiative a part of the labor is contributed by the region. 2,000 meals (main course), prepared with 200kg. of frozen fish has a cost of 5.50 euros; prepared with 120/140kg of fresh fish it has a cost of 9/10 euros. The difference is compensated by lower weights of fresh fish in comparison to nutritional tables as the nutritional power of fresh fish cannot be compared to frozen fish. According to the tables of the March production, the types of you work done from April the 2nd to May the 29th, in the first test phase is equivalent to 3,897 kg of gross fish. Burgers were made, chopped for the first course, for sauce, and fillets. The yield is a bit low; It is a manual yield of 31.86%. If you go to the next period from May the 4th to May the 27th, with a full production, it is noted that the yield tends to rise. This is because the fish is not the same and that undergoes a process mixed by hand and machine that takes out the bones. si nota che la resa tende a salire. Ciò dipende dal fatto che il pesce non è tutto uguale e che subisce una lavorazione mista a mano e a macchina, usando una deliscatrice. Tutto quello che è stato prodotto viene assorbito e non basta. Prima si parlava di consumatore e, dunque, di famiglie, oggi un altro consumatore è la ristorazione scolastica. Oggi non ci sarebbe mare capace di far fronte alla domanda della refezione scolastica, che, però, se si tesse una rete, può essere pianificata, programmata, stabilendo, per esempio, di non mangiare pesce tutti i venerdì. Avendo gli ordini, i pescatori danno compiti alla flotta artigianale, che esce fuori, di pescare 30kg. di pesce, considerando che quando tornano a terra hanno una remunerazione di 2 euro al chilo. La produzione si sta concentrando su sugarello e cefalo per i primi piatti; filetti e muggine deliscato per i secondi. Vengono lavorati, totalmente eviscerati con l’aspirazione, con il lavaggio per evitare qualsiasi tipo di contaminazione; successivamente c’è la deliscatura e la pulitura; poi viene messo sotto vuoto e conservato a –18°. Potrebbe essere conservato per dodici mesi, noi abbiamo stabilito di consumarlo entro sei mesi. Abbiamo una stagionalità; da aprile a novembre c’è la massima produzione; a quel punto lì si immagazzina il pesce, si lavora e si è in grado di pianificare i menù. L’elemento positivo è che oggi i pescatori hanno un recupero di valore sul pescato; invece di vendere il sugarello a 0,30 centesimi lo vendono a 2 euro. L’altro aspetto gradimento. positivo è l’indice di All that has been produced is absorbed and it is not enough. Before it came to consumer and, therefore, to families, today another consumer is school meals. Today there would be no sea able to meet the demand of school meals however, if you create a network it can be planned and programmed by establishing, for example, not to eat fish every Friday. By having orders, fishermen give tasks to the artisan fleets, who go out to catch 30kg of fish, whereas when they return to the ground they have a remuneration of 2 euros per kilo. The production is focusing on horse mackerel and mullet for main courses; mullet and fillets and boneless fish for seconds. They are processed, totally gutted fish by using a suction, washed to avoid any kind of contamination; then the bones are taken out and cleaned; then placed under a vacuum and stored at - 18 °. It may be stored for twelve months and we have decided to consume it within six months. We have a seasonal nature; April to November is the maximum production period; at that point the fish is stored, the fish is treated and you are able to plan the menu. The good thing is that now the fishermen have a recovery value of the catch; instead of selling the horse mackerel at 0.30 cents they sell it at 2 euros. The other positive aspect is the approval rating. We also experienced the type of production. The fish must be produced and processed within twenty-four hours 85 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Abbiamo sperimentato anche la tipologia di produzione. Il pesce deve essere prodotto e lavorato entro ventiquattr’ore perché non si può recuperare un pesce di terza qualità, che ha già girato per quattro o cinque giorni il mercato; non viene venduto e si ritira ma quando si va a rigenerare il prodotto, esso ha già perso le sue proprietà organolettiche e la sua freschezza. La ristorazione scolastica rifiuta il prodotto invenduto o lo da in pasto alla catena speculativa, che lo ritira dal mercato, lo rigenera e lo produce ma nel piatto c’è una qualità diversa. Elemento critico, invece, è la lavorazione. Non si può utilizzare una catena come viene fatto per il salmone o per i pesci di grande scala, dove c’è una macchina che produce. Nel nostro caso c’è una maggiore incidenza dei costi di lavorazione. Il giusto prezzo non sarebbe più di 9,00/10,00 euro ma di 12,00 euro. Secondo me è accettabile questo rialzo di prezzo in relazione al pesce fresco, che arriva a tavola, tenendo conto, poi, che, nell’ambito del laboratorio, il pesce viene lavorato direttamente dai pescatori. Concludo dicendo che la sostenibilità economica è importante in quanto tutti gli attori devono essere gratificati.” Si chiude così il workshop con l’impegno di approfondire l’argomento non solo negli altri incontri stabiliti e pianificati con il Progetto Fish & Cheap ma con il compito ben più oneroso di farne stile di vita. 86 because you cannot catch a fish of third quality, which has already been handled for four or five days on the market; It is not sold and it is taken off the market but when you go to use the product, it has already lost its organoleptic properties and freshness. School catering rejects the unsold product or it is given to the speculative chain, and withdrawn from the market, it regenerates and it produces but the dish has a different quality. A critical element, however, is processing. You cannot use a chain as is done for salmon large-scale fish, where there is a machine that produces. In our case there is a greater incidence of the costs of processing. The right price is not more than 9.00 / 10.00 but 12.00 euros. I think this is an acceptable rise in price in relation to the fresh seafood that arrives at the table, taking into account, then that, in the laboratory, the fish is processed directly by the fishermen. I conclude by saying that economic sustainability is important as all parties must be gratified.” Thus the workshop ends with a commitment to deepen the topic not only in the established and planned further meetings with the Fish & Cheap project but with the much more onerous task to make it a lifestyle. Incontro informativo del 29 settembre: Azione 3.2.1. “Fish & Cheap? A portata di mano!” Informative meeting on the 29th September: Action 3.2.1 “Fish & cheap? At your fingertips!” “Azioni per un consumo responsabile delle risorse ittiche e una pesca a minore impatto ambientale” “Actions for responsible consumption of fish stocks and fisheries with lower environmental impact” Il 29 settembre 2015 si è tenuto l’incontro informativo “Fish & Cheap? A portata di mano!”, dedicato agli operatori della filiera dei prodotti ittici, che hanno partecipato alle attività di sensibilizzazione ad un consumo responsabile e ad una commercializzazione “etica” delle risorse ittiche. On September the 29th, 2015 “Fish & Cheap? At your fingertips!” meeting was held, dedicated to the operators of the seafood chain, who participated in outreach activities for responsible consumption and “ethics” marketing of fish resources. Elena Salzano introduce l’argomento con il consueto prologo di saluti e ringraziamenti, rivolti ai consiglieri dell’ente Parco dell’Asinara, rappresentati da Riccardo Paddeu, Gigi Pittalis, allo staff tecnico, ai responsabili del progetto Aldo Zanello e Giovanni Vargiu, che ha seguito la parte scientifica. Elena Salzano introduces the topic with the usual prologue of greetings and thanks, addressed to the directors of the Asinara Park, represented by Riccardo Paddeu, Gigi Pittalis, the technical staff, the project managers Aldo Zanello and Giovanni Vargiu, who followed the scientific part. L’incontro informativo è finalizzato a dare risalto alle ricerche, che, anche grazie a Paolo Rosatelli, funzionario dell’agenzia Laore della Sardegna, sono state effettuate attraverso rilevazioni di prezzi condotte nell’ambito dei mercati civicidi Sassari ed Alghero e che possono offrire spunti di riflessione interessanti “per fare match con le informazioni raccolte durante il Progetto.” The briefing aims to emphasize research by Paolo Rosatelli the officer of Laore in the Sardinia agency. These surveys were conducted under market prices in the Sassari and Alghero markets and could offer an interesting reflection “to unite these surveys with the information gathered during the project.” La parola passa a Giovanni Vargiu: “L’incontro di oggi è rivolto agli operatori della filiera in quanto il progetto Fish & Cheap persegue non solo l’obiettivo di divulgare le problematiche riguardanti lo sfruttamento delle risorse ittiche ma anche quello di sensibilizzare la filiera ad una commercializzazione “etica” del prodotto ittico, che, a volte, soffre di pressioni poco The word goes to Giovanni Vargiu : “ Today’s meeting is open to operators in the industry as the Fish & Cheap project pursues not only the aim of promoting the issues surrounding the exploitation of fishing resources but also to raise awareness of the supply chain to marketing the “ethics” of fish products, which sometimes suffers from unsustainable pressures.” 87 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions sostenibili.” Queste le considerazioni generali da cui si parte: • Sovrasfruttamento delle risorse ittiche e riduzione globale del pescato; • Aumento del consumo di pescato. Conseguente aumento del pescato di importazione e di allevamento; • Grandi quantità di scarti di pesce dallo scarso valore commerciale; • Scarsa consapevolezza dei consumatori nel fare scelte ecologicamente appropriate per l’acquisto dei prodotti ittici. Un segmento del progetto riguarda la promozione del pescato locale, sostenibile per una filiera corta, all’interno della quale il pesce povero gioca un ruolo molto importante perché ha poco mercato ed è facile che rimanga invenduto. Altri segmenti di sensibilizzazione si concentrano sulla promozione del pescato stagionale, sui metodi di pesca, sulle taglie minime e sulla capacità di rigenerazione degli stock. “Abbiamo intervistato i pescatori locali, che ci hanno dato dei suggerimenti sulle specie, che vorrebbero vedere maggiormente consumate e promosse da parte della filiera.” L’elenco di specie maggiormente citate è stato selezionato da un comitato scientifico, che ha valutato la sostenibilità della scelta delle specie da promuovere. E’ partita l’azione si sensibilizzazione, che è stata portata avanti su diversi fronti: un’intensa attività di educazione ambientale, che ha coinvolto 1.200 alunni della provincia di Sassari sia attraverso attività in aula sia insieme ai pescatori, che 88 These are general considerations from which we will start: • Overfishing and overall reduction of the catch; • Increased consumption of fish. Resulting in increased fish import and breeding; • Large amounts of fish waste by the low commercial value; • Lack of awareness of consumers in making ecologically appropriate choices for the purchase of fish products. A segment of the project is the promotion of local fish, sustainable for a short chain, in which poor fish plays a very important role because it has little market and is likely to remain unsold. Other segments focus on promoting awareness of the catch of the season, on fishing methods, minimum size and capacity of regeneration of stocks. “We interviewed local fishermen, who have made suggestions on the species, they would l ike to see more fish eaten and promoted by the industry.” The list of species most cited was selected by a scient i fic committee, which assessed the sustain a bility of the choice of species to be promoted. The awarene s s activity started, which has been ca r ried out on several fronts: intensive environmental education, which involved 1, 2 00 students in the province of Sassari a nd through activities in the classroom a n d with the fishermen, who have hosted students on their boats to create cont a ct between the world of education and the world of fishing, which hanno ospitato sulle loro barche gli studenti per creare un contatto tra il mondo della scuola ed il mondo della pesca, che è carico di cultura, la cui trasmissione è auspicabile per il pubblico proprio per il sapere che si porta dietro. Gli studenti hanno svolto attività in classe durante una prima lezione; in una seconda lezione hanno sviluppato delle tematiche inerenti al mondo della pesca ed hanno lavorato su una serie di argomentazioni, i cui lavori sono sfociati in due eventi finali organizzati proprio a Porto Torres. “Abbiamo elaborato dei prodotti come il vademecum per il consumo responsabile delle risorse ittiche con una serie di prodotti, che caricheremo sul sito del progetto affinché possano essere maggiormente fruibili.” Tra i vari prodotti è stato redatto anche un piccolo opuscolo sulle specie promosse. Il materiale, oltre ad essere disponibile nelle modalità descritte, è stato portato in giro anche attraverso un info point itinerante, che ha toccato fiere nazionali ed internazionali, dedicate ad eventi gastronomici e folcloristici, come la Cavalcata sarda, Slowfish, Prendas de ittiri, Posidonia festival, i centri commerciali per avvicinare di più la popolazione locale. L’infopoint è corredato di un video interattivo, che ritrae un consumatore alle prese con delle scelte da fare tra i prodotti ittici da consumare nella vita quotidiana, e di un video-gioco memory con le specie neglette. Nell’ambito dei convegni sono stati organizzati incontri, che hanno coinvolto un po’ tutti gli attori della filiera ma anche is full of culture. The transmission of which is desirable for the public right for knowledge. The students worked in class during the first lesson; in the second class they developed topics relating to the world of fishing and have worked on a number of topics, whose work has resulted in two final events organized precisely in Porto Torres. “We have developed products such as the handbook for the responsible consumption of fish resources with a range of products, which we will upload to the project site so that they can be more accessible.” Among the various products a small brochure on the promoted species has been prepared. The material, as well as being available in the manner described, was carried around through a mobile info point, which reached national and international fairs, dedicated to gastronomic events and folklore, as the Sardinian Cavalcata, Slowfish, Prendas de ittiri, Posidonia festival and shopping malls in order to allow more local people to participate. The information point is equipped with an interactive video, which portrays a consumer struggling with choices to be made between fish consumed in daily life, and a memory video-game with the neglected species. As part of the conferences we have organized meetings, which involved all the people in the industry but also professionals, researchers, marine biologists, who gravitate around the world of fishing. 89 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions figure professionali, ricercatori, biologi marini, che gravitano intorno al mondo della pesca. “Momenti di informazione, come quello odierno, sono da stimolo per il mercato al fine di adottare le specie che stiamo promuovendo. Abbiamo agito sui ristoranti, che hanno aderito alla campagna della “Compagnia del buon pescato” per proporre piatti a base delle specie da promuovere. Abbiamo fatto pubblicità sui giornali…. Vorremmo adesso che i rivenditori di pesce in generale potessero proseguire questa azione di sensibilizzazione del pubblico attraverso l’esposizione del materiale divulgativo, previsto dal progetto. Dunque portiamo avanti un discorso di sostenibilità anche a livello economico per fare fronte alla perdita economica conseguente allo spreco alimentare. A tale proposito, disponiamo di alcuni dati, che ci ha fornito un grossista locale relativi all’annualità precedente (2014) e che riguardano le specie da promuovere. I dati riguardano il prezzo, che viene corrisposto ai pescatori dal grossista al momento del conferimento e la quantità di pescato negletto venduta ed invenduta. Dalle considerazioni del grossista risulta uno spartiacque per definire il pesce povero o non povero. Lo spartiacque è il prezzo di 5 euro: al di sopra di esso non si può definire pesce povero al di sotto di esso si parla di pesce povero. Fatto sta che le specie non povere sembra non abbiano problemi di commercializzazione e, quindi, non si può parlare di spreco alimentare; tutte le altre specie hanno problemi di vendita; in particolare le specie invendute sono lo sgombro occhione, il sugarello, la mennola 90 “These informative sessions, such as today, are a stimulus for the market in order to adopt the kind that we are promoting. We worked on restaurants, which have joined the campaign of the “Company of the good catch” to propose dishes using the species to be promoted. We advertised in the newspapers ... Now we want the fish retailers to continue this public awareness action through the display of informative material, provided by the project. We are continuing to promote a sustainability topic which is also an economic factor to cope with the economic loss resulting from food waste. In this regard, we have some data, which was provided by a local wholesaler relating to the previous year (2014) and regards the species to be promoted. The data concerns the price, which is paid to the fishermen from the wholesaler at the time of the contribution and the amount of neglected fish sold and unsold. From the considerations of the wholesaler there is a difference between poor or not poor fish. The divide is the price of 5 euros: above this price it can not be called poor fish, when it is below it can be called poor fish. The fact is that the species does not appear to have problems of poor marketing and, therefore, one can not speak of food waste; all other species have problems selling; in particular unsold species are the mackerel, horse mackerel, the Mennola and bogue. The unsold fish is around 25 tons to a corresponding economic loss of about 23,600.00 euros” e la boga. Il pescato invenduto si aggira sulle 25 tonnellate circa per una corrispondente perdita economica di circa 23.600,00 euro.” The objectives of the promotion campaign in the project are: • Commercialize Fish & Cheap species; • Avoid food waste; • Increase consumption of local fish to avoid environmental problems arising from the consumption of imported species and achieved with industrial methods of fishing, usually massive, unsustainable and not very selective; • Increasing demand of neglected species with a positive impact for the local economy. Gli obiettivi della campagna di promozione prevista dal progetto sono: • Commercializzare le specie Fish & Cheap; • Evitare lo spreco alimentare; • Aumentare il consumo del pescato locale per evitare problemi ambientali derivanti dal consumo di specie importate e conseguite con metodi di pesce industriali, normalmente massivi, poco sostenibili e poco selettivi; • Aumentare la richiesta delle specie neglette con una ricaduta positiva per l’economia locale. Therefore, the promotion campaign has importance not only ecologically but it may have an important consequence also from an economic point of view. Dunque, la campagna di promozione ha importanza non solo a livello ecologico ma potrebbe avere un risvolto importante anche dal punto di vista economico. “With regard to the marketability of the neglected species, I would like to give the floor to Dr. Rosatelli, who has some interesting data.” “Per quanto concerne la commerciabilità delle specie neglette, vorrei cedere la parola al dr. Rosatelli, che ha dei dati interessanti.” Elena Salzano, in giving space to Paolo Rosatelli, takes the opportunity to externalize a reflection: “ Good, cheap, local is the slogan of the project ... but in the central adjective there is a flaw!” Elena Salzano, nel dare spazio a Paolo Rosatelli, coglie l’occasione per esternare una sua riflessione: “Buono, economico, locale è il claim del progetto…. ma nell’aggettivo centrale pecca!” Vargiu: “Diciamo anche che in parte è economico ed in parte locale.” E’ il momento di Paolo Rosatelli: “Io illustrerò la mia esperienza relativa al lavoro svolto nell’ultimo anno di rilievo settimanale dei prezzi nei mercati civici di Alghero e di Sassari ed anche nel mercato di primo pescato di Alghero, che è di fronte al porto.” Vargiu: “We also say that it is partly economic and partly local.” It is Paolo Rosatelli’s turn: “I will explain my experience relevant to the work done in the last year of weekly surveys of prices in the civic markets in Alghero and Sassari and also in the market of the first catch of the day in Alghero, which is in front of the port.” “FAO data of 2008 shows a per capita fish consumption of 23 kg a year, slightly 91 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions “I dati della FAO del 2008 rilevano un consumo di pesce pro capite di 23 kg. all’anno, leggermente superiore alla media europea. Nel 2011 il consumo pro capite è calato da 23 kg. a 19,7 kg. Dal 2011 al 2013 c’è stato un ulteriore decremento e solo nel 2014 un piccolo incremento del 2%. Dovendo fare una stima a braccio, secondo me, siamo sui 17/18 kg. pro capite. Questa flessione è dovuta alla crisi perché, si dice, che il pesce costa troppo.” “Abbiamo cercato di reperire dei dati, che però localmente non ci sono. Quindi, si è deciso di fare un’indagine sui mercati civici rilevando solo il pesce di qualità, quello locale; poi, una volta lì, abbiamo deciso di rilevare tutto il pescato all’incirca un centinaio di specie.” “Il periodo dei rilievi parte da giugno 2014 e si conclude a luglio 2015. Si andava al mercato di venerdì per un periodo di quarantasei settimane dalle h. 10.00 alle 12.00, orario centrale, che rispecchia bene la situazione reale in quanto tutti hanno allestito il banco ed ancora il pesce non è finito. Ogni volta abbiamo rilevato i prezzi di tutti i banchi ed abbiamo ricavato un prezzo medio per specie. Abbiamo confrontato i prezzi per specie delle diverse settimane ed abbiamo ottenuto il prezzo medio minimo ed il prezzo medio massimo del periodo. Io ho estrapolato solo i pesci, che definiamo poveri; alcune specie sono in comune con la lista Fish & Cheap, altre in aggiunta a quelle promosse dal progetto.” “Concretamente in quarantasei settimane al Mercato civico di Sassari si sono trovate più o meno costantemente il cefalo di Cabras e Valledoria, il gattuccio, gli zerri, la zuppa 92 above the European average. In 2011 the per capita consumption dropped from 23 kg to 19.7 kg. From 2011 to 2013 there was a further decrease in 2014 and only a small increase of 2%. Having to make an estimate, in my opinion, is about 17/18 kg per capita. This decrease is due to the recession because, they say, fish is too expensive.” “We tried to find data, but locally there are none. So, we decided to conduct a survey on civic markets observing only the high quality local fish; then, once there, we decided to take over the total catch of roughly a hundred species.” “The period starts in June 2014 and ends in July 2015. We went to the market on Friday for a period of forty weeks from 10:00 to 12:00, the busiest time, which reflects the real situation since they all have set up their tables and the fish is still not finished. Each time we noted the prices obtained on the average price per species. We compared the prices for various species over the weeks and we got the minimum and maximum average price for the period. I only extrapolated the fish, which we call poor; some species are in common with the Fish & Cheap list, others in addition to those promoted by the project.” “Concretely, for forty weeks at the civic market in Sassari we found more or less constantly the mullet of Cabras and Valledoria, the dogfish, the picarel and small fish soup but Mennola, which is one of the species to be promoted, only six times. It is difficult to promote a fish, which is not found. In thirteen weeks the piccola ma la mennola, che rientra tra le specie da promuovere, solo sei volte. E’ problematico promuovere un pesce, che non si trova. In tredici settimane il barracuda è stato trovato due volte, la boga mai, la murena dieci volte, occhiata e palamita tre volte, la razza undici volte, i roccali una sola volta da soli sul banco ma forse perché è una specie che va con la zuppa, la salpa una sola volta al prezzo di 4 euro, i serrani ugualmente una sola volta ma a 12 euro, lo sgombro, sugarelli e tanuta piccola solo tre volte. I pesci da promuovere, al di là di murena e sgombro, sul mercato non ci sono.” “Sul mercato di Alghero le mennole sono state trovate solo una volta ad un prezzo di 8 euro. La zuppa piccola va da 5 a 10 euro, quindi, la variazione di prezzo è uguale al prezzo minimo.” Nella seconda tornata ad Alghero si trovano fissi murena e razza; la salpa abbastanza. Le altre specie no, sempre due o tre volte su ventidue settimane. Poi sia le tanute piccole, il cui prezzo oscilla dai 12,25 ai 14,50 euro, che l’occhiata, che va da 10 a 15 euro, non hanno un prezzo da pesce povero. Anche la murena non scende al di sotto dei 10 euro. Finisco con il Mercato di primo pescato di Alghero, dove non c’è il cefalo di Cabras e Valledoria ma c’è il gattuccio, la mennola a 15 euro. La zuppa piccola va dai 4,90 ai 10 euro. Anche nella seconda tornata si è trovata la murena, la salpa, razze, sugarelli.. tutto il resto non c’è o c’è in modo irrisorio, tipo le boghe trovate due volte.” “I pesci “poveri” non hanno un contenuto ridotto di proteine rispetto ai pesci “titolati”. Idem per il contenuto in grassi. Ci sono pesci magrissimi come il melù, i semi-grassi come barracuda was found twice, the bogue never, the moray ten times, the saddled bream and the bonito three times, the ray eleven times and the roccali once alone on the selling bench, but maybe because it is a species that goes with soup, the goldline once selling at 4 Euros, the Serrani only once but at 12 Euros, mackerel, horse mackerel and small black sea bream only three times. The fish to be promoted, apart from the moray eel and mackerel, are not on the market.” “On the Alghero market Picarels were found only once at a price of 8 euros. The small fish soup is from 5 to 10 euros however, the change in price is equal to the minimum price. In the second round in Alghero we always found moray and ray; quite a lot of goldline. We didn’t find other species only two or three times over a twenty-two week period. Then both the small black sea bream, whose price ranges from 12.25 to 14.50 euros, and the saddled bream, that sells from 10 to 15 Euros, which do not have a poor fish price. Even the eel does not fall below 10 euros. I will end with the first catch in the Alghero market, where there is the Cabras and Valledoria mullet but there is the dogfish and the blotched picarel at 15 Euros. The small fish soup ranges from 4.90 to 10 euros. Even in the second round we found the moray eel, the goldline, rays, horse mackerel...all the others were not found or rarely found for example the bogues which were found twice.” “Poor” fish do not have a reduced content of protein in comparison with “titled” fish. Ditto for the fat content. There are skinny fish such 93 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions il sugarello. Non c’è una differenza nella composizione, che possa giustificare un minor prezzo. Se consideriamo quelli semigrassi, dentice, occhiata, orata, sardina, triglia, muggine, si nota che si alternano pesci pregiati e non. Anche per sgombro ed anguilla non ci sono delle ragioni specifiche sul tipo di proprietà nutritive del pesce, che spieghi un basso prezzo.” “Vi illustro il grafico dei prezzi medi, minimi e massimi del nord-Sardegna: per il cefalo di Cabras e Valledoria, la Liza aurata e ramada, il melù, la mennola si registra un picco di 15 euro, ritenuto anomalo; ma comunque la differenza tra prezzo minimo e massimo viaggia dai 2 ai 15 euro. Un valore anomalo si registra anche per la mennola. La tanuta piccola va dai 7 ai 14 euro.” “Nei mercati civici il pesce non è tutto uguale; c’è quello un po’ più grande, quello più piccolo, quello di ieri, dell’altro ieri, della settimana scorsa. I motivi delle variazioni di prezzo sono molteplici.” “Nelle attività svolte quest’anno c’è stato anche un lavoro con le scuole. Abbiamo pubblicato una manifestazione d’interesse sul nostro sito Sardegna agricoltura, rivolta alle scuole elementari. Le uniche risposte sono giunte dalle scuole di Alghero-Fertilia, Castelsardo-Lu Bagnu e Berchiddeddu. Lì abbiamo operato distribuendo questionari, con cui abbiamo chiesto ai genitori quali specie di pesci, molluschi o crostacei acquistassero normalmente. Nei 35 questionari delle scuole elementari di Alghero-Fertilia queste sono state le risposte: venti hanno risposto calamari; ventuno cozze; ventidue gamberi; dieci merluzzo; venti orate; dieci pesce spada, 94 as blue whiting, the semi-fat such as the horse mackerel. There is not a difference in the composition, which may justify a lower price. If we consider the semi-fat, dentex, saddled bream,sea bream, sardines, red mullet, mullet, we noticed that there were both quality fish and non quality fish. For mackerel and eel there are no specific reasons about the type of nutritional properties of the fish, explaining its low price.” “I will show you the average price chart, the minimum and maximum in Northern Sardinia: for the Cabras and Valledoria mullet, the Grey and copper ramada mullet, blue whiting, the blotched picarel recording at a peak of € 15, considered abnormal; but the difference between the minimum and maximum is between 2 to 15 euros. A strange value is recorded for the blotched picarel. The small black sea bream ranges from 7 to 14 euros.” “In civic markets all the fish are not the same; there are big ones small ones, those from yesterday, the day before yesterday and last week. There are many reasons for price variations.” “In the activities carried out this year there was also work with schools. We published an expression of interest on our site, Sardegna agricoltura, aimed at primary schools. The only responses were from the Alghero-Fertilia, Castelsardo-Lu Bagnu and Berchiddeddu schools. There we distributed questionnaires, which asked parents what species of fish, shellfish or crustaceans they normally would purchase. In the 35 questionnaires given to the elementary school of AlgheroFertilia these were the answers: twenty said squid; twenty mussels; twenty-two shrimp; polpo, salmone, saraghi, sardina, scampo, sgombro, spigola, tonno, vongole. Nei 52 questionari delle scuole elementari di Castelsardo-Lu Bagnu le risposte si limitano a: calamari, cozza, gambero, orata, polpo, salmone, saraghi, sardina, seppia e sgombro, spigola e vongola. Nei 30 questionari delle scuole elementari di Berchiddeddu queste le risposte ricevute: calamaro, cozze, gamberi, merluzzo, orata, polpo, salmone, sardina, seppia, spigola, tonno e vongole. Tutti questi campioni non hanno pretese scientifiche. Nel questionario abbiamo chiesto anche quali fossero gli ostacoli al consumo di pesce. Qualcuno ad Alghero ha risposto che non c’è più pesce fresco; altri che non è gradito in famiglia, che si predilige la carne di maiale. Non tutti sanno che la boga contiene più ferro della carne di cavallo. I pescatori dovrebbero divulgare queste informazioni per magnificare le doti del pesce che pescano.” “Nelle settimane dei rilievi è emerso che il calamaro è acquistato dappertutto ma a Castelsardo meno; idem le cozze. Gamberi, orate, vongole, spigola e polpo fanno da padrone. A parte il cefalo ed il gattuccio, gli altri pesci sono presenti al 10 o al 20%; tradotto praticamente significa che su dieci volte che si va al mercato, si trovano solo una. Non c’è lo stimolo a cucinare un pesce che si conosce poco, che si trova poco. Bisogna agire sui punti vendita. Osservando questi dati sorgono spontanee alcune domande, che giro al pubblico: ten cod; twenty sea bream; ten swordfish, octopus, salmon, bream, sardine, scampo, mackerel, sea bass, tuna, clams. Of the 52 questionaires in the CastelsardoLu Bagnu primary school the answers were: squid, mussels, shrimp, sea bream, octopus, salmon, bream, sardines, squid and mackerel, sea bass and clams. In the 30 questionnaires in the Berchiddeddu school these were the responses received: squid, mussels, shrimp, cod, bream, octopus, salmon, sardine, squid, sea bass, tuna and clams. All these samples pretensions. have no scientific The questionnaire also asked what the obstacles to the consumption of fish were. Someone in Alghero responded that there is no more fresh fish; others that the family prefers pork. Not everyone knows that the bogue contains more iron than horse meat. Fishermen should disclose this information to extol the qualities of the fish they catch.” “Within weeks of the findings it showed that the squid is bought everywhere but in Castelsardo less often; the same for mussels. Shrimp, sea bream, clams, sea bass and octopus are the most popular. Apart from the mullet and catfish, other fish are present at 10 or 20%; translated practically it means that on the ten times that you go to the market, you can only find it once. There isn’t the urge to cook a fish that is little known, which is rarely found. We must work on the shops that sell fish. Looking at this data, spontaneous questions arise which I want to ask the public: 95 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions 1. Il pesce non viene pescato perché non c’è richiesta? 2. Il pesce non viene pescato perché viene pagato troppo poco al pescatore? 3. Il pesce può essere pescato solo in determinati periodi, collegati alla biologia del pesce cioè quando si avvicina alla costa o si raduna per riprodursi? 4.Il pesce non c’è più? Come lo sgombro? Perché? Se si vuole valorizzare i pesci poveri bisogna escogitare strategie basate sulle risposte a queste domande.” 1. Is fish not caught because there isn’t demand for fish? 2. Is fish not caught because the fishermen are not paid enough? 3. Fish can only be caught at certain times, related to the biology of the fish i.e. when it approaches the coast or to breed? 4.Are there any fish left? Such as mackerel? Why? If you want to enhance poor fish you must devise strategies based on the answers to these questions. “ Immediata la reazione dal pubblico: “………. Che significa bisogna valorizzare il mercato? Andare in giro bancarella per bancarella a dire che la boga ha più ferro della carne di cavallo. Non credo che sia compito del pescatore.” Immediate reaction from the audience: “.......... What do you mean by, we need to enhance the market? Going around to each stall saying that the bogue has more iron than horse meat is not the fisherman’s job.” Elena Salzano appiana ribadendo che: “Il progetto Fish & Cheap cerca di coprire tutti gli operatori della filiera anche le pescherie. Nei prossimi giorni alle pescherie ed ai pescatori verranno fornite quattordici schede, una per specie da promuovere, una sorta di carta d’identità del pesce, in cui sono illustrate le caratteristiche ed i poteri nutrizionali di ogni specie; ad ognuna poi viene abbinata una ricetta di suggerimento per cucinarla. Ci riproponiamo, in questo modo, di potere trasferire a chi acquista pesce e a chi lo deve vendere delle informazioni in più. Questo è uno strumento. Il Parco intende supportare la parte informativa, che, come si è detto dal pubblico, non compete al pescatore. Ma se il pescatore partecipa aggiungiamo un elemento in più.” Elena Salzano calms the audience by replying: “The Fish & Cheap project seeks to cover all operators in the industry also fishmongers. In the coming days fishmongers and fishermen will be given fourteen cards, one for the species to be promoted, a sort of identity card of the fish, which shows the characteristics and nutritional powers of each species; to each one a recipe suggestion is attached to it. We propose, in this way, to transfer power to those who buy fish and those who must sell it and provide information. This is a tool. The park intends to support the information part as stated by the public which is not the job for the fisherman. But if the fisherman participates it adds one more element.” Rosatelli lancia un’idea molto pratica : “Al di là dei discorsi sui massimi sistemi… io, come tecnico, mi pongo un altro problema e do la Rosatelli launches a very practical idea: “Apart from the speeches about the greatest systems ... I, as a technician, pose 96 soluzione che sembra giusta. Se la mennola si trova tra giugno e luglio e basta, allora perché, invece di organizzare tanti convegni e fare tanti discorsi, non si raccolgono dei soldi per darli ai pescatori e metterli in condizione di pescare le mennole in quel periodo…poi si organizza una sagra della mennola e si vendono tutte quelle pescate?. Teoricamente qui si potrebbe allestire una sagra al mese per ogni specie ma, almeno inizialmente, occorre un input finanziario.” Ed, inoltre, propone per fare rete: “Il GAC quest’anno ha fatto diverse azioni nelle varie marinerie, il Parco dell’Asinara anche, l’agenzia LAORE anche…. allora perché non concordiamo in un’azione di sistema, tirando dentro i pescatori, e coinvolgiamo tutto il nord-Sardegna visto che questo è il nostro territorio? Se ogni ente percorre la sua strada, si fanno tante piccole cose, che non fanno sistema.” “Ricordo quando noi, come ERSAT, abbiamo cominciato la rassegna di vino ad Usini, adesso va da sé ma all’inizio c’è voluto un foraggiamento. Ma mentre si sa di poter contare su un certo quantitativo di vino, per il pesce non è così. Fino al giorno prima non si sa se ci sarà. Ci vuole la competenza di persone, che pescano, ragionevolmente sicure che un certo quantitativo si prende. Allora si può allestire la sagra e tutt’intorno il sistema di vantaggio pubblicitario, televisione etc. Durante lo svolgimento si deve fare un battage per recuperare soldi e remunerare il pescatore e coloro che ci lavorano.” Un cittadino, dalla platea, palesa una sua considerazione: “Non sembri quello che io dico un’accusa a nessuno. Se siamo qui è perché stiamo cercando di trovare il bandolo della matassa. L’argomento di questa sera another problem and give a solution that seems correct. If the blotched picarel is found between June and July and that’s it, then why, instead of organizing many conferences and making so many speeches, can’t you collect the money and give them to fishermen to enable them to fish Picarels at that time ... then we organize a picarel festival and sell all those caught? Theoretically you could set up a festival here once a month for each species but, at least initially, it should have a financial input.” It also proposes to create a network: “The GAC this year has done a number of activiti e s in the various navies, also in Asinara Park and the LAORE agency... .then why don’t we agree on a system, pulling in fishermen, and involving the entire Northern Sardinia b e cause this is our territory? If every organization follows its aims, they do little things that do not make the system.” “I remember when we as ERSAT, began the festival of wine in Usini, now it goes without saying, bu t at the beginning we needed a lot of hel p. But as we know we can count on a certa i n amount of wine, we cannot say the sa m e about fish. Until the day before it is unknown whether there will be any. It takes the power of people who fish, being sure that a certain amount will be fished. Then you can set up the festival and arrange a d vertising, television etc. During the festival you have to create hype around the project to raise money and reward the fisherman and those who work there.” A citize n , from the audience, reveals their consideration: “I don’t think that what I am going to say is accusing anyone. If we are 97 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions non è argomento dei pescatori come viene presentato sulla stampa. Attenzione: noi stiamo parlando di alimentazione, che tocca tutta la comunità di Porto Torres: amministratori e non, anche una persona come me, che non è pescatore, che non fa parte dell’ente Parco, ma è un cittadino che vuole capire. Quando ho letto il comunicato sul giornale mi sono chiesto: a che titolo partecipo? Ci vado come cittadino? Perché? Perché come cittadino mi devo sostentare e per farlo devo conoscere queste cose. Con lo stesso sforzo organizzativo si può immaginare che il messaggio debba raggiungere giovani, anziani, genitori e non e così via. Il problema dell’alimentazione è un problema di carattere generale. Noi dovremmo tutelare l’educazione popolare a questa forma di alimentazione e spiegare per ciascuna specie le proprietà e cercare di andare avanti culturalmente. Il problema che stiamo affrontando è un problema di carattere culturale. Se non si riesce a raggiungere gli altri, bisogna organizzare riunioni da svolgersi in posti grandi, avendo l’aspirazione che arrivino le scuole, i bambini, trovare delle presentazioni e ci sono dei didatti in grado di farlo per presentare questo discorso alla generalità della gente. Il problema è rivolgersi alla comunità, a tutti i soggetti, dai pescatori ai genitori, per tirare fuori un contraddittorio, una discussione, che porti, per esempio, alla necessità che non si possa sprecare. Ma non si spreca proprio niente perché il pesce non c’è. Il pesce povero non esiste, è un fantasma. E’ come il convitato di pietra nel Don Giovanni di Mozart….se ne parla ma dov’è? Bisogna illustrare con un’opportuna campagna generalizzata….. condivido il discorso della sagra ma, al di là di questo, organizzare delle giornate, in cui, al di là della collaborazione 98 here it is because we are trying to find the solution to the problem. The topic tonight is not the subject of fishermen as presented in the press. Please note: we are talking about power, which affects all the communities of Porto Torres: administrators, not even a person like me who is not a fisherman, who is not part of the Park, but is a citizen who wants to understand. When I read the press in the newspaper I asked myself: how can they participate? I go there as a citizen? Why? Because as a citizen I have to sustain and to do this I need to know these things. With the same organizational effort you can imagine that the message should reach young people, the elderly, and parents and others and so on. The food problem is a general problem. Popular education should get used to this form of food and we should explain the properties and try to move forward culturally. The problem we are facing is a cultural problem. If you are unable to reach the other, you have to organize meetings to be held in important places, hoping that schools and children will come here, creating presentations and finding teachers able to provide explanations to present this speech to the generality of the people. The problem is to turn to the community, in all subjects, from fishermen to the parents, to create an opposing discussion, a discussion, leading, for example, to the need that we must not waste. But we are not wasting anything because there is not any fish. Poor fish does not exist, it is a ghost. It is like the guest in Mozart’s Don Giovanni ... it is spoken about but where is it? We must illustrate this with an appropriate generalized campaign.....I agree with the topic of the festival but, beyond this, organizing di grossi luminari della scienza, venga curato l’aspetto didattico di quello che c’è nei nostri mari e, quindi, si fa un discorso interessante per l’alimentazione e per l’ambiente, facendo in modo che esista qualche stand, in cui le specie più neglette vengano rappresentate per essere assaggiate. Vorrei che questo spunto potesse essere accettato perché è un problema di comunità. Sarebbe opportuno che ci fosse qualche direttore didattico in più, qualche amministratore comunale in più e che si riuscisse con un’azione comune, praticamente in sinergia, a fare pubblicità per quello che può essere il nostro domani. Soprattutto e ricordo in questo momento l’Enciclica di Papa Francesco, dobbiamo evitare gli sprechi.” Vargiu sottolinea: “Vorrei invitarla domani. L’incontro di oggi è rivolto solo agli operatori di filiera perché si facessero portatori di queste informazioni che vogliamo trasmettere al pubblico per divulgarle. Noi abbiamo fatto attività nelle scuole, raggiungendo circa 1.200 alunni sparsi per la provincia di Sassari. Domani ci saranno insegnanti ed alunni, ci sarà una presentazione più divulgativa riguardo le azioni che abbiamo intrapreso, che potrà chiarire un po’ di dubbi che lei ha posto.” Rosatelli, dopo avere illustrato i dati dei rilievi effettuati, dà un’impostazione pratica al suo intervento, esortando tutti ad una riflessione: “Quando si fa squadra bisogna stabilire i ruoli, difensore, centravanti, centrocampista… io faccio l’assistente tecnico per cui il mio target, in prima battuta, è il pescatore. Visto che sono un ex contadino, sono anche molto pragmatico. Parlare di lotta allo spreco significa fare chiacchiere. Se il pescatore days, in which, not only the collaboration of important science luminaries, but also take care of the educational aspect about what is in our sea. Therefore, we will make an interesting speech about the power supply and the environment, by ensuring that there are some stalls, in which the most neglected species are represented so they can be tasted. I wish this inspiration could be accepted because it is a community problem. There should be more headmasters; more community leaders uniting a common activity, virtually in synergy, to advertise for what may be our tomorrow. Especially at this time, and I remember the encyclical of Pope Francis, we must avoid waste.” Vargiu points out: “I would like to invite you tomorrow. Today’s meeting is only for operators of the sector to convey information to the public. We have done activites in schools, reaching about 1,200 students scattered around the province of Sassari. Tomorrow there will be teachers and students, there will be a presentation about the most popular activities undertaken, which may shed some light on the doubts that you raised today.” After describing the data from surveys carried out, Rosatelli gives a practical approach to his speech, urging us all to reflect: “When a team is created we need to establish roles, defender, striker, midfielder ... I am the assistant engineer so my target, in the first instance, is the fisherman. Since I’m an ex farmer, I am also very pragmatic. Talking about the steps against waste means talking. If the fisherman has a certain species in front of him, that costs more to bring ashore than throwing it back into the sea, 99 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions ha di fronte una specie, che gli costa di più portare a terra che ributtarla in mare, la butta in mare. Anche se non è eticamente corretto ma il pescatore deve lavorare. Forse il mio è un discorso di livello basso ma, secondo me, se non si trova un accordo che stimoli i pescatori a portare il pesce povero a terra, il pesce povero a terra non arriva. Io mi sono stupito quando Rivieccio, grossista-distributore, ha affermato che le boghe non si vendono. D’accordo. Ma sul mercato non arrivano. E’ un problema del grossista, del dettagliante, che non acquista 10 kg. di boghe perché le rivende a poco ed acquista di più 10 kg. di muggine. Non mi illudo che il pesce povero diventi una cosa ambita da tutti, probabilmente il pesce povero rimarrà tale perché ha le lische ed è seccante…. se pesco i sarrani a bolentino, sono contento certo, ma quando li devo squamare… insomma... non viene bene. Tra tutti gli enti nessuno riesce a procurare una macchina per dimostrare che anche questi pesci qui possono essere squamati. La macchina deve essere acquistata con una spesa collettiva di concerto tra tutti gli enti. Non può essere onere del pescatore. Deve essere posizionata in un punto e deve essere gestita da qualcuno. Tutto questo prima non come è stato fatto per i caseifici. Tempo fa ho visto ad Orzulei un centro di raccolta di latte di capra, che funzionava a panelli solari. Hanno elaborato il progetto, l’hanno realizzato ma quando sono arrivato io, già cascava tutto a pezzi perché soltanto dopo si sono resi conto che doveva gestirla qualcuno. E’ un esempio di cattedrale nel deserto. La gestione è una fase precedente alla realizzazione. E’ elementare. Ci sono due risvolti: c’è il discorso morale, che impone di evitare gli sprechi e c’è il discorso molto pratico, che è di carattere economico. Se è 100 he will throw it back into the sea. Although it is not ethically correct, the fisherman has to work. Perhaps my viewpoint is low in level but, in my opinion, if you do not find an agreement that encourages fishermen to bring the poor fish to land, the poor fish does not reach the ground. I was amazed when Rivieccio, the wholesaler-distributor, said the bogues do not sell. Ok, but it does not reach the market. It is the problem of the wholesaler, the retailer, who does not purchase 10 kg of bogues because it resells at a lower price so they buy 10 kg of Mullet. I have no illusions that poor fish becomes something coveted by all, it probably will remain so because poor fish has bones and it is annoying ... if I fish sarrani fish in bolentino, I’m happy of course, but when I need to debone them….overall…... it doesn’t come out well. Among all the institutions not one can get a macchine to demonstrate that these fish here can be scaled. The machine must be purchased at a cost of collective agreement between all institutions. The fisherman cannot be burdened with this. It must be placed in a point and must be managed by someone. All of this needs to be done which was not done with the dairies. Some time ago in Orzulei I saw a collection center for goats milk, which worked by solar panels. They prepared the project draft, they realized the project but when I arrived, the project had already fallen to pieces because only after they realized that someone had to manage it. It is an example of a bull in a china shop. The management is a stage prior to the realization. It is simple. There are two aspects: there is the moral discourse, which requires avoiding unnecessary waste and there is the very practical discourse, which is economic. While the fisherman is the vero che il pescatore è il custode del mare, è altrettanto vero che va ricompensato, ripagato. Il problema è che bisogna contemperare interessi contrapposti. Bisognerebbe dare più spazio ai pescatori, che con il mare ci lavorano. Ma la frattura c’è già stata. Tant’è che oggi al tavolo ce n’è uno solo. Ci si deve aggregare su un progetto preciso non sulla fame nel mondo. Dal 2008 la politica non ha dato risposta”. guardian of the sea, it is equally true that he must be rewarded or paid. The problem is that you have to reconcile conflicting interests. More space should be given to the fishermen who work there with the sea. But the rift was already there. So much so that today there is only one at the table. We must aggregate on a specific project not on world hunger. Since 2008, politics has not responded.” Ancora dal pubblico un giovane partecipante interviene: “… creare una piccola filiera, come è stato fatto in modo un po’ diverso con il grano Cappelli, tra i pescatori e le scuole, gli asili in modo da incentivare chi gestisce le mense, firmando dei protocolli d’intesa, ed impegnarsi ad acquistare un certo quantitativo di quel tipo di pesce. Il nostro obiettivo, al di là dei problemi che ha il comparto della pesca, è di aumentare il numero di specie povere da pescare. Rimangono in piedi tutti gli altri problemi, che poc’anzi, in modo diretto, si sono paventati. Questa qui è una strada che si potrebbe iniziare a percorrere. Spero che domani qualche rappresentante delle istituzioni, del Comune, della provincia si faccia vivo. Gli attori più importanti spesso mancano all’appello.” From the audience a young participant intervenes: “...creating a small chain, as was done in a somewhat different way with the Cappelli wheat, among fishermen and schools, kindergartens to encourage those who run canteens, signing protocol, and committing to buying a certain amount of that type of fish. Our goal, beyond the problems that the fishing industry brings is to increase the number of species from poor fishing. All the other problems remain, which earlier were feared. This here is the way that we could start. I hope that tomorrow some representatives of the institutions, the municipality in the province turn up. The most important people are often missing.” “Il discorso delle mense è stato affrontato durante il workshop di fine maggio” – controbatte Vargiu – “Abbiamo invitato il Direttore di un’azienda di servizi di Viareggio, dove hanno messo in piedi la filiera corta con l’adozione del pescato locale nelle mense scolastiche. Abbiamo tentato di portare qui esperienze fatte altrove, che hanno avuto successo e che auspichiamo vengano realizzate anche qui. Nel caso delle mense scolastiche deve essere il comune “The topic of the canteens was addressed during the workshop in late May “-replies Vargiu -” We invited the director of a service agency in Viareggio, where they put up a short supply chain with the adoption of local fish in canteens school. We tried to provide other examples of experiences elsewhere, that have been successful and that we hope will be realized here. In the case of school canteens, it should be the town hall administration to hold tenders for the canteen food, who can create the menu with the type of food offered to them. 101 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions ad indire i bandi per le mense, che possono adottare menù col tipo di cibo che viene loro proposto. Le istituzioni non c’erano. Si ripresenta il circolo vizioso.” Elena Salzano conclude i lavori, dando un suo personale suggerimento: “Le istituzioni sono sempre state invitate a partecipare alle attività di Fish & Cheap, a sedersi al tavolo del progetto. Anche tutto il discorso sulla comunità, sulla partecipazione… ben venga se domani ci possa essere una condivisione delle informazioni più fluida, più diretta meno tecnica. A mio parere bisognerebbe fare un passaggio in più rispetto all’invito organizzativoistituzionale. E’ necessario un passaggio relazionale-personale. E’ importante che ci sia una grande sollecitazione a far partecipare l’interlocutore, l’istituzione nella persona dell’amministratore, del politico, del responsabile dell’ufficio acquisti della mensa, ad essere parte attiva in un progetto del genere o anche al tavolo di concertazione più allargato come prima evidenziato da Rosatelli. Il progetto ha un inizio ed una fine. In un’azione sistemica ed in una strategia condivisa, il progetto diventa uno degli strumenti. Diventa un discorso di divulgazione e continuità. Non è limitato al fatto che ci sono fondi ed al periodo, in cui possono essere utilizzati. Il fondo deve essere strumentale a quella che è una strategia di indirizzo molto più ampia e condivisa. Per cui è necessaria, a mio parere, una sollecitazione capillare a partecipare da parte di tutti ad un momento importante per il territorio, perché la pesca è uno dei perni, su cui poggia il territorio.” 102 The institutions were not there. It turns into a vicious circle.” Elena Salzano concludes the work, giving her personal suggestion: “The institutions have always been invited to participate in the Fish & Cheap activities, to sit at the table of the project. Even all the talk about the community, participation ... it would great if tomorrow there can be a sharing of information, hopefully more direct and less technical. In my opinion we should take an extra step to be within the organizational and institutional element. A relational-personal step is necessary. It is important that there should be a great incentive to let the interloctutor take part, the institution, the politician, the person responsible for the canteen buying office, to be an active part in such a project, or even to be consulted as before evidenced by Rosatelli. The project has a beginning and an end. In systemic action and a shared strategy, the project becomes one of the tools. It becomes a discourse of disclosure and continuity. It is not limited to the fact that there are funds and the period, in which they can be used. The fund is to be instrumental in its much broader and shared strategy. It is necessary, in my opinion, for all to participate at an important time for the region, because fishing is one of the bases on which the territory relies on.” Convegno del 30 settembre 2015: Azione 1.3.1. “Convegno di studio” Conference on the 30th September 2015 action 1.3.1 “Study conference” “Azioni per un consumo responsabile delle risorse ittiche e una pesca a minore impatto ambientale” “Actions for responsible consumption of fish stocks and fisheries with lower environmental impact” “Il Parco Nazionale dell’Asinara saluta e ringrazia per essere qui oggi, questa platea così numerosa e variegata: dagli anziani ai ragazzi, dagli educatori ambientali agli insegnanti, agli operatori della filiera e tutti coloro che hanno voluto prendere parte a questo, che viene chiamato l’ultimo atto ma che se è l’ultimo atto significa che non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.” – con queste parole il Direttore del Parco Pier Paolo Congiatu inaugura i lavori del convegno del 30 settembre 2015 ed aggiunge: “E’ invece il primo atto di un percorso. Il Parco Nazionale dell’Asinara vive attualmente una situazione favorevole dal punto di vista istituzionale perché, per la prima volta nella sua storia, ha tutte le caselle al proprio posto: c’è il Presidente, il Consiglio direttivo nominato ed i vari Consiglieri con i loro compiti specifici, un Direttore di ruolo ed una comunità del Parco, che si sta formando. E’ arrivato, dunque, il momento di non nascondersi più, di fare un passo avanti. Considerate che la realizzazione di un Parco, quelli più grandi, avviene in quarant’anni circa… sono coinvolte due generazioni di persone. Noi siamo al quindicesimo anno. Facendo il paragone con la vita di una persona, siamo degli adolescenti con tutti i pregi ed i difetti. Se dovessimo sbagliare non dovremmo essere giudicati più di tanto perché siamo giovani. “The Asinara National Park greets and thanks, this audience so numerous and varied for being here today: from the elderly to young people, from the environmental educators to teachers, operators in the industry and all those who wanted to take part in this, which is called the last act but if this is the last act it means that we have achieved our goal.” with these words the Director of the Park Pier Paolo Congiatu inaugurates the work of the conference on the 30th September 2015 and Ora però dobbiamo cambiare marcia e non disperderci in impegni ed attività, che non riguardano il Parco ma caratterizzare ogni singola azione come l’attività di oggi. adds: “ It is first step of a path. The Asinara National Park is currently living a favorable institutional point of view because, for the first time in its history, it has all the boxes in the right place: there is the President, the appointed Governing Council and the various directors with their specific tasks, a Director and a community in the Park, which is being formed. Therefore, the time has arrived where we must no longer hide and take a step forward. Consider that the creation of a park, the larger ones, occured in about forty years ... involving two generations of people. We are in our fifteenth year. Making the comparison with the life of a person, we are adolescents with all its virtues and defects. If we make mistakes we should not be judged too much because we are young. But now we must make a change and do not scatter energies in commitments and activities which don’t concern the Park, we have to characterize each action like we are doing with today’s activity. 103 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions A proposito dei tasselli di Parco ho qui accanto a me un Consigliere del Parco, Gigi Pittalis, al quale cedo la parola. Grazie.” Regarding the anchor of Park I have here with me a Director of the Park, Gigi Pittalis, to which I give the word. Thank you.” “Faccio parte della Giunta esecutiva del Consiglio direttivo del Parco. Noi siamo stati nominati da qualche mese.” Così si presenta Gigi Pittalis e ribadisce: “ Questo progetto, che oggi vede l’atto finale del primo step di studio – informazione, non si fermerà qui. Ci adopereremo affinché faccia passi avanti. Però è necessario il coinvolgimento di tutti a partire da noi, a seguire il Comune di Porto Torres, la Regione e tutti quei soggetti che dovranno dare gamba a Fish & Cheap, che è stato un momento di studio ed approfondimento ma che deve necessariamente tradursi in fatti. In che modo? Innanzitutto dialogando con l’attore principale, il pescatore, affinché il pescato povero entri nelle mense, negli ospedali, abbia un suo mercato. “I am part of the Executive Committee of the Governing Council of the Park. We were appointed a few months ago. “This is how Gigi Pittalis presents himself and reiterates: “ This project, which today sees the final act of the first step of the study - information, will not stop here. We will strive to make progress. But you need the involvement of everyone starting at us, to follow the City of Porto Torres, the region and all those subjects to give Fish & Cheap a leg to stand on. There was a moment to study and investigate but that needs to translate into action. How? First a dialogue with the main people and the fisherman, so that the poor fish come into canteens and hospitals having its own market. Se al pescatore non conviene pescare pesce povero non lo farà mai. E’ un progetto ambizioso. Dobbiamo creare le condizioni, anche logistiche, sull’isola per consentire ai pescatori di vendere il loro prodotto al di là dell’attività di pescaturismo e della piccola pesca nelle Aree Marine Protette. If it is not convenient for the fisherman to catch poor fish he will never fish it. It is an ambitious project. We must create the conditions, even logistics on the island to allow fishermen to sell their product beyond the activity of fishing tourism and artisan fishing in Marine Protected Areas. Porgo i saluti del Presidente e di tutto il Consiglio Direttivo e vi auguro buon lavoro.” Elena Salzano si associa ai saluti di rito ed introduce i relatori: Elena Riva dell’Associazione culturale orientale e responsabile delle attività di educazione ambientale del progetto Fish & Cheap; Antonella Derriu, educatrice ambientale ed operatore del CEAMAT; Rita Virdis, referente territoriale di Erica e responsabile delle attività di focus group del progetto; 104 I extend greetings to the President and to the entire Board of Directors and I wish you every success.” Elena Salzano joins the greetings and introduces the speakers: Elena Riva of the Cultural Eastern association and responsible for the activities of environmental education in the Fish & Cheap project; Antonella Derriu, environmental educator and operator at Loredana Nurra, educatrice ambientale Sealand dell’Asinara e responsabile della divulgazione infopoint del progetto; Antonio Salis, pescatore ed operatore di pescaturismo. Dà il benvenuto alle scuole intervenute: l’Istituto comprensivo San Donato di Sassari, vincitore del premio “Buono per il mare buono per te”; la II A del Liceo Scientifico Paglietti; la II D dell’Istituto comprensivo di Sennori. Subito dopo Giovanni Vargiu, responsabile scientifico del progetto Fish & Cheap, parla delle tematiche, che hanno spinto alla sua elaborazione. “Il Parco ha presentato il progetto Fish & Cheap per affrontare le tematiche legate non solo alla mera vendita del pesce ma soprattutto alla sostenibilità ambientale connessa al sovrasfruttamento delle risorse ittiche in contrapposizione ai grossi quantitativi di pesce, che vengono scartati perché non richiesti dal consumatore. Abbiamo ritenuto necessario fare un’azione di divulgazione proprio tramite le scuole perché lì si fa educazione ambientale. Ritengo particolarmente importante la presenza degli studenti, che saranno i portavoce di ciò che vogliamo trasmettere. Abbiamo affrontato le tematiche delle risorse rinnovabili e del loro sfruttamento sostenibile. Abbiamo selezionato le specie da promuovere con l’aiuto dei pescatori. Di conseguenza abbiamo fatto educazione ambientale. Dopo la dr.ssa Riva entrerà nello specifico. Abbiamo fatto divulgazione a mezzo infopoint , abbiamo partecipato a fiere nazionali ed internazionali, nelle gallerie e centri commerciali, dove si effettua la vendita di tutti i prodotti, pescato incluso. Abbiamo dialogato attraverso discussioni, CEAMAT; Rita Virdis , territorial referent of Erica and responsible for the activities of the project focus groups; Loredana Nurra, environmental educator at Sealand in Asinara and responsible for the disclosure of info points of the project; Antonio Salis, fisherman and operator of recreational fishing. She also welcomes schools: the San Donato di Sassari institute, winner of the “Good for the sea good for you”; the Paglietti high school; the II D Institute in Sennori. Soon after Giovanni Vargiu, chief scientist of the Fish & Cheap project, talks about the issues, which have led to its development. “The Park presented the Fish & Cheap project to address issues related not only to the mere sale of the fish but also to environmental sustainability related to over-fishing as opposed to the large quantities of fish that are discarded because they are not required by the consumer. We found it necessary to provide informative activities in schools because they study environmental education. I consider it particularly important that students are present as they will be the spokespeople for what we want to convey. We have addressed the issues of renewable resources and their sustainable use. We have selected the species to be promoted with the help of fishermen. As a result we made environmental education. After Dr. Riva we will talk about details. We disclosed information via info point, we have participated in national and international fairs, galleries and malls, where you sell all products, including fish. We talked through discussions, even 105 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions anche animate, attraverso riunioni, che hanno portato dei momenti di confronto, a mio parere, costruttivi. Abbiamo coinvolto sia ricercatori nell’ambito della gestione della pesca che rivenditori e pescatori, oltre i consumatori. Abbiamo ritenuto opportuno promuovere il pescaturismo come metodo di pesca a basso impatto ambientale. Abbiamo ritenuto importante coinvolgere tutta la filiera ittica. Abbiamo ricevuto diversi stimoli. Uno dei risultati ottenuti è stato quello di vedere come sono distribuite le specie che abbiamo deciso di promuovere.” “Nella mia esperienza di monitoraggio della pesca ho visto che le specie povere non garantiscono un grande apporto economico al pescatore artigianale sia per quanto riguarda l’uso delle reti che delle nasse, che danno per il pesce povero più possibilità di guadagno. Molto pesce viene buttato via. Abbiamo promosso alcune specie, c’è stata anche risposta positiva ma è emerso che queste specie vengono poco commercializzate. Che cosa si può fare in modo che il pescatore tragga vantaggio anche da questo tipo di azione? Lo spreco alimentare ammonta a 25 tonnellate di pescato e la perdita economica è di 23.600,00 euro circa.” Da ciò scaturiscono le seguenti considerazioni: • La promozione delle specie Fish & Cheap è utile per sensibilizzare il consumatore sulle tematiche legate alla sostenibilità nell’acquisto dei prodotti ittici; • Le ricadute sono positive sull’ambiente nel momento in cui si accorcia la filiera preferendo il pescato locale a quello di importazione; 106 animated, through meetings, which led to moments of confrontation which in my opinion were constructive. We involved both researchers in the field of fishing management, fishermen and retailers, as well as consumers. We have seen fit to promote fishing tourism as a method of fishing with low environmental impact. It was important to involve the entire seafood chain. We received various stimuli. One result has been to see how the species we decided to promote have been distributed.” “In my experience I saw that monitoring of fishing I saw that poor species do not guarantee a large economic contribution to the artisan fisherman and as regards to use of the nets and the fish trap, it allows poor fish more chance to earn. Much fish is thrown away. We have promoted some species, there has also been a positive response but we found that these species are traded less. What can be done so that the fisherman can exploit the advantages brought by this type of action? Food waste amounts to 25 tons of fish and is the economic loss of about 23,600 euros.” From this information these are the following considerations: • The promotion of Fish & Cheap species is useful to sensitize consumers on issues related to sustainability in the purchase of fish products; • The impact on the environment is positive when it shortens the chain preferring the local catch to that of importation; • The promotion may have positive effects on the fishermen only if it • La promozione può avere ricadute positive sui pescatori solo se ad essa corrisponde un aumento di richiesta da parte dei consumatori. Se però all’aumento di richiesta non corrisponde un aumento di commercializzazione allora qualcosa non quadra. Queste le proposte emerse: • Programmazione di sagre mirate alla valorizzazione delle specie neglette (boghe, salpe, sugarelli, occhiate, palamiti et c.) • Utilizzazione del pescato locale nelle mense scolastiche. “Tirando le somme del progetto, possiamo constatare che in un contesto in cui la pesca e le risorse ittiche sono in crisi è opportuno diversificare le attività di pesca.” Il progetto Fish & Cheap ha permesso di: • Coinvolgere i pescatori nelle attività di educazione ambientale svolte all’interno delle barche. Ciò ha permesso loro di avere un introito supplementare. • Promuovere il pescaturismo. “In tal senso c’è ancora un po’ di strada da fare. Noi abbiamo portato avanti una campagna pubblicitaria ed abbiamo ottenuto dei risultati. Ma ci riproponiamo di fare tesoro di questa esperienza per potenziare questo aspetto. E con questo cedo la parola agli altri operatori.” Il Direttore Congiatu ribadisce il concetto di obiettivo del progetto nel lungo periodo ed invita a riflettere: “Vorrei porre delle domande in modo che chi partecipa vada corresponds to an increase in demand from consumers. If, however, the increase in demand is not matched by an increase in marketing then something is wrong. These proposals emerged: • Programming festivals aimed at the exploitation of neglected species (bogues, goldline, horse mackerel, and saddled sea bream, bonito etc.) • Utilization of local fish in school lunches. “Summing up the project, we can see that in a context where fishing and fish stocks are in crisis fishing activities should be diversified.” The Fish & Chip project has allowed: • The involvement of fishermen in environmental education activities conducted within boats. This enabled them to have an extra income. • Promoting fishing tourism. “In this sense, there is still a bit of a way to go. We have carried out an advertising campaign and we got results. But we propose to build on this experience to strengthen this aspect. And with that I yield the floor to other operators.” Director Congiatu reiterates the concept of the objective of the project in the long term and invites us to reflect: “I would like to propose some questions to the audience so that we can all go away with a prompt for reflections. The name Fish & Cheap comes from a tipical english dish: fish and chips. 107 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions via con qualcosa in più. Il nome Fish & Cheap nasce da un termine in uso in Inghilterra, che si traduce in “pesce e patatine”. Cheap però è scritto in modo diverso che significa di basso prezzo. Una signora, all’aeroporto di Roma, mi ha chiesto perché abbiamo chiamato il progetto Fish & Cheap invece di battezzarlo con un nome sardo. La domanda mi ha lusingato perché significa che il progetto è conosciuto già a Roma, oltre che a Sassari, Stintino e così via, ed essendo un progetto europeo deve guardare all’Europa e non chiudersi in se stesso. I progetti europei vengono studiati per mettere insieme le persone. Lo scopo dell’Unione Europea è di creare una nazione europea, perciò promuove progetti dove le persone dell’Europa si incontrano. L’obiettivo del progetto Fish & Cheap, che è quello di utilizzo di specie di minore importanza, non è un obiettivo che può essere raggiunto in un anno e mezzo. E’ molto più ambizioso, quello di poter trarre guadagni concreti da un elemento della natura, che nessuno considera. Sugli altri aspetti, piccola pesca, pesca a strascico, pesce azzurro, pescaturismo, siamo abituati a discutere e ne parleremo all’infinito. Ma se noi, Parco, non mettiamo insieme, da oggi in poi, i pezzi con questo marchio Fish & Cheap giallo ed azzurro, che adesso è conosciuto, se non colleghiamo il pescatore con il grossista, il commerciante, il ristoratore, per farli dialogare, non avremo raggiunto il risultato atteso. L’impegno che noi ci prendiamo è di investire su Fish & Cheap. Se il Parco non investe allora abbiamo fatto sì un buon lavoro, qualcuno ha guadagnato anche dei soldi, ma il risultato è nullo. Quelli che 108 In this case the word Cheap refers to the kind of fish we are promoting: inexpensive fish. A lady at the airport in Rome asked me why we called the project Fish & Cheap instead of giving it a Sardinian name. The question flattered me because it means that the project is known in Rome already, as well Sassari, Stintino and so on. Being an european project, Fish & Cheap’s influence should spread outside regional borders. European projects are designed to bring people together. The aim of the European Union is to create an European nation, therefore it promotes projects where europeans meet. The goal of the Fish & Cheap project is to use species of lesser importance but it is not a goal that can be achieved in a year and a half. It is much more ambitious: it aims to create concrete gains that can be drawn from an element of nature that no one consider. On other aspects such as small fishing, trawling, blue tailed fish, fishing tourism we are used discussing and we will talk endlessly. But if, from now on, the park do not put together the pieces with the yellow and blue Fish & Cheap trademark, that has become well known, if we do not connect the fisherman with the wholesaler, trader, restaurateur, to get them to talk, we will not have reached the expected result. The commitment that we make is to invest in Fish & Cheap. If the park does not invest then we did a good job, someone has even earned some money, but the result is null and void. The numbers provided by Giovanni Vargiu worries us: tons of fish thrown away, little money to recover. ci ha fornito Giovanni Vargiu sono numeri che destano preoccupazione: tonnellate di pesce buttato, pochi soldi da recuperare. Forse bisogna capire meglio, forse bisogna ridurre le specie pescate, concentrarsi su qualcosa per fare in modo che un giorno, uno dei ragazzi presenti oggi dica di avere cambiato atteggiamento verso la pesca e il mare, comprese le abitudini alimentari. Questo sarebbe un gran risultato.” E’ la volta di Elena Riva, che esordisce dicendo: “Non ho la minima intenzione di raccontarvi quello che voi studenti avete fatto perché voi Fish & Cheap lo avete vissuto. Però lo avete vissuto come classi. Ora vedere i numeri complessivi ci aiuta a capire quanto è stato esteso sul territorio questo progetto. Sono stati coinvolti, infatti, sette Comuni: Sassari, Alghero, Castelsardo, Sorso, Porto Torres e Stintino. Quindi le scuole di sette Comuni per un totale di 1.200 alunni ed almeno cento insegnanti. Noi siamo partiti dal questionario sulle abitudini alimentari; dopo di che gli incontri in classe sono serviti per inquadrare la problematica e fare in modo che ogni classe potesse scegliere un tema collegabile alle attività didattiche e quindi approfondibile a livello di ricerca. Siamo usciti sul territorio facendo attività di pescaturismo e le scuole si sono occupate tanto di comunicazione perché è stata allestita una mostra finale e poi perché siamo qui in questo momento. Questo è molto importante in quanto la scuola ha una funzione culturale fondamentale. E’ pur vero che oltre che come alunni dovremo abituare a vederci come consumatori. Il consumatore ha un potere enorme che è quello di richiedere. La difficoltà del progetto Maybe a better uderstanding is needed. Perhaps we need to reduce the number of species fished, focus on something to make sure that one day, one of the young people present today, will say he changed his attitude towards the sea and fishing actvity as well as his eating habits. This would be a great result.” It’s time for Elena Riva, who began by saying: “I have no plans to tell students what you have done because you have lived the Fish & Cheap project. But you have lived as classes. Now seeing the overall numbers helps us to understand what has been extended on the territory of this project. Seven municipalities have been involved: Sassari, Alghero, Castelsardo, Sorso, Porto Torres and Stintino. So schools of seven municipalities with a total of 1,200 pupils and a hundred teachers. We began by giving out questionnaires on eating habits; after which the meetings in the classroom are served to frame the issue and make sure that each class could choose a theme connected to education and therefore deepen into research. We went out throughout the area doing fishing tourism activities and schools were occupied with the communication element because it was a final exhibition and then why we were here at this time. This is very important because the school has a cultural function key. It is true that as well as students we have to be used to seeing them as consumers. The consumer has enormous power which is that of demand. The difficulty of the project is to bring together the offer that is a demand that has not yet been expressed. 109 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions è quella di far incontrare l’offerta che c’è con una domanda che ancora non è espressa. L’ultima cosa che mi interessa far notare è che comunque all’interno del progetto grande importanza è stata data ai supporti didattici, alla mostra ma anche ai gadget, banalmente alle magliette, che sono strumenti importanti, che permettono di veicolare al pubblico allargato dei concetti complessi. Concludo rivolgendo due domande a chi ha fatto il progetto: cosa vi è piaciuto del progetto? Avete qualche suggerimento da darci per migliorarlo e continuarlo nel tempo?” Interviene la maestra Annamaria dell’Istituto comprensivo di San Donato: “Questa esperienza è stata entusiasmante sotto diversi punti di vista. Per gli alunni sapere di partecipare ad una battuta di pesca è stata un’esperienza molto importante. Tutto era già cominciato con il laboratorio della conoscenza e poi è arrivato Fish & Cheap e vi abbiamo seguiti. I ragazzi della scuola media hanno concluso con una buona conoscenza sull’utilità di consumare pesce povero. Il tutto si è inserito all’interno di un progetto expo e quindi l’alimentazione per noi era entrata dentro, in tutte le attività. Noi non possiamo che augurarci che questa iniziativa vada avanti per sempre. E’ un’opportunità da offrire ai bambini soprattutto perché attraverso loro si trasmette educazione alimentare anche ai genitori. Senza dubbio questo ha funzionato tantissimo. In particolare, noi abbiamo avuto l’ulteriore opportunità di ampliare il discorso nel momento in cui abbiamo chiuso la V elementare con la gita d’istruzione 110 The last thing I care to point out is that the teaching materials, the exhibition but also the gadgets, trivially T-shirts are still greatly important and are important tools, which allow you to convey to the wider audience complex concepts. I conclude by asking two questions to those who have made the project: What did you like about the project? Do you have any suggestions for us to improve it and to continue it over time? “The teacher Annamari a from the San Donato institute inte r venes: “This experience has been exciting in many ways. For pupils knowing ho w to participate in fishing it was a very important experience. Everything had alrea d y begun with the laboratory of knowle d ge and then Fish & Cheap arrived and w e followed them. The middle-school pu p ils have ended the project by obtaining good knowledge about the usefulness of consuming poor fish. All this is included in project expo and then the nutritiona l information became part of us in all the activities. We can only hope that this initiative will go on forever. It is an opportunity to offer children because through them nutrit i onal education is transmitted to parents. No doubt this has worked a lot. In particular, we have had the opportunity to further expand the discourse when we finished the project with the V elementary school with a trip to the Aquarium of Genoa. There we discovered that they had a competition called “Good for the sea good for you”, with which he asked participants all’Acquario di Genova. In quell’occasione abbiamo scoperto che loro avevano bandito un concorso “Buono per il mare buono per te”, col quale si chiedeva ai partecipanti di preparare una ricetta a base di pesce povero. Ci siamo adoperate mamme, maestre ed abbiamo messo su un piatto, zerri in agliata, che ha riscosso molto successo. Tant’è che abbiamo vinto e stiamo aspettando il premio. E’ stata una bella giornata di festa in classe: le mamme ci hanno procurato una friggitrice; è venuto a trovarci un cuoco della gastronomia; noi avevamo già squamato e pulito il pesce… è stata una bella opportunità ma tutto è partito da voi. Ci auguriamo che prosegua.” to prepare a recipe based on poor fish. Mums and teachers helped out and we created a dish, picarel in garlic sauce, which was very successful. So much so that we won and we are waiting for the prize. It was a great day of celebration in the classroom: the mothers provided us with a deep fat fryer; a chef of gastronomy came to visit us; we had already scaled and cleaned the fish ... .it was a good opportunity but it all started with you. We hope that will continue.” The word goes to Antonella Derriu: “The experience that we have had in the Regional Natural Park of Porto Conte is different from yours. La parola passa ad Antonella Derriu: “L’esperienza che noi abbiamo fatto nel Parco naturale regionale di Porto Conte è diversa dalla vostra. For us, the Fish & Cheap project linked the C.EA.MA.T, the school and the Calich lagoon. Per noi il progetto Fish & Cheap ha messo insieme il C.EA.MA.T. , la scuola e la laguna del Calich. The C.EA.MA.T. is the educational environment marine and land center of Porto Conte. And one of the eleven accredited by the Region of Sardinia. Il C.EA.MA.T. è il Centro di educazione ambientale marino e terrestre di Porto Conte. E’ uno degli undici centri accreditati dalla Regione Sardegna. La scuola: abbiamo coinvolto sia la scuola primaria/elementare sia la scuola secondaria di I grado cioè la scuola media che il liceo scientifico per un totale, tra alunni e studenti, di duecento persone. La laguna del Calich è un’area umida, che sta all’interno del Parco di Porto Conte, il quale insiste nel Comune di Alghero e si estende per 5.350 ettari. E’ un’area molto importante dal punto di vista ambientale e l’importanza è evidenziata dal grado di tutela, a cui è sottoposta non solo all’interno The school: we have involved both the primary/elementary school and the middle school and that of the high school for a total of two hundred people. The Calich lagoon is a wetland, which is within the Park of Porto Conte, which is found in Alghero and covers 5,350 hectares. It is a very important area from an environmental perspective and the importance is highlighted by the degree of protection, to which it is subject not only within the Regional Park but, before being incorporated into the park, it was a wildlife protected oasis and then an z.p.s, special protection area, protected at Community level. Within this area 111 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions del Parco regionale ma, prima ancora di essere inglobata nel Parco, è stata un’oasi di protezione faunistica e poi una z.p.s., zona a protezione speciale, tutelata anche a livello comunitario. All’interno di questa area ci sono tutta una serie di specie, animali e vegetali, è un polmone verde a disposizione di tutti i cittadini. E’ l’habitat di specie vegetali, che hanno sviluppato particolari adattamenti per vivere in un ambiente dalla salinità molto elevata; è l’habitat di uccelli acquatici, che trascorrono lì fasi importanti del loro ciclo vitale. Non solo. All’interno della laguna ci sono molte specie ittiche di particolare interesse commerciale: muggini, orate, saraghi, spigole, sogliole, anguille e granchi. L’attività di pesca nella laguna è affidata ad una cooperativa di pescatori “Il golfo e la laguna”, che si tramandano di padre in figlio questo lavoro e le sue tradizioni. Abbiamo svolto le attività fondamentalmente sulla laguna proprio perché è dedicata al rispetto dell’ambiente lagunare e dei suoi abitanti ed alla promozione di un consumo sostenibile delle risorse ittiche. Come si è svolta la nostra attività? Un incontro in aula, un’uscita sul campo ed un ulteriore incontro finale. L’incontro in aula si è strutturato diversamente in base all’ordine di scuola con cui abbiamo interagito. In particolare ai bambini della scuola elementare sono state rivolte queste domande: se consumano pesce, quante volte a settimana, che tipo di pesce se fresco o meno, e che forma avesse. Da un’analisi complessiva di questa indagine è venuto fuori che la maggior parte consuma un pesce che ha la forma di scatoletta o bastoncino. Questo ci è servito per 112 there are a number of species, plants and animals; it is a green space available to all citizens. It is the habitats of plant species that have developed special adaptations to live in an environment of very high salinity; It is the habitat of water birds, who spend the important phases of their life cycle. Not only this. Inside the lagoon there are many fish species of particular commercial interest: mullet, sea bream, black sea bream, sea bass, sole, eels and crabs. Fishing in the lagoon is entrusted to a fishing cooperative “The Gulf and the lagoon”, handed down from father to son providing work and its traditions. We have performed the activities fundamentally on the lagoon because it is dedicated to respecting the lagoon and its inhabitants and to the promotion of sustainable consumption of fish resources. How were activities conducted? A meeting in the classroom, a field trip and a further final meeting. The meeting in the classroom is structured differently based on the schools we interacted with. In particular primary school children have been asked these questions: whether they consume fish, how many times a week they consume it, what kind of fish whether fresh or not, and the shape it had. Overall the analysis from this survey found that the most consumed fish had the shape of a box or stick. This has helped us to introduce topics that Fish & Cheap will continue. The same survey was done with the middle and high school. introdurre gli argomenti, che Fish & Cheap porta avanti. La stessa indagine è stata fatta con la scuola media e superiore. L’attività nel Calich si è svolta in due parti: innanzitutto la conoscenza di quelle che sono le caratteristiche di questo ambiente umido e dei suoi abitanti cioè le specie animali e vegetali. Poi abbiamo fatto un’attività con i pescatori durante la quale essi hanno raccontato la loro esperienza lavorativa, come si svolge la loro giornata, hanno mostrato il pescato del giorno, hanno spiegato le specie che vendono con maggiore facilità ed i loro attrezzi di lavoro. L’ultimo appuntamento in classe è servito ad elaborare l’esperienza fatta sia attraverso l’incontro in classe iniziale che attraverso le domande poste in sede di uscita sul campo. E’ stata l’occasione per somministrare il questionario di Fish & Cheap, che allargava la conoscenza delle abitudini alimentari dai ragazzi alle famiglie. I risultati:i ragazzi sono venuti a contatto con una realtà come quella del Calich, che è molto vicina alla città di Alghero ma che pochi conoscono. Hanno preso coscienza della fruibilità che la laguna ha adesso. Grazie anche ad altri progetti, il Parco di Porto Conte è riuscito ad allestire dei sentieri naturalistici, recinzioni, punti di osservazione degli uccelli, torri di avvistamento, che consentono alle scuole, con l’ausilio del centro di educazione ambientale ma anche autonomamente, di recarsi nell’area umida e di osservare le specie animali e vegetali. Questo è senz’altro un valore aggiunto. Abbiamo conciliato una diversa fruizione di quest’area, sottoposta a diversi livelli di The activities in Calich were held in two parts: first, the knowledge of what the characteristics of this wet environment and its inhabitants are i.e. the animal and plant species. Then we did an activity with fishermen during which they shared their work experience, how their day evolves, they showed the catch of the day, they explained the kind that sell more easily and their work tools. The last meeting in the classroom has served to draw up experience, both through the meeting in the classroom and the initial questions posed in the field. It was an opportunity to administer the questionnaire of Fish & Cheap, who spread the knowledge of eating habits by young families. The results: the children have come into contact with a reality like that in Calich, which is very close to the city of Alghero, but few knew about it. They have become aware of usability that the lagoon has now. Thanks also to other projects, the Park of Porto Conte was able to set up nature trails, fences, observation points of birds and watch towers, which enable schools, with the help of environmental education centers but also independently going to the wetlands, and to observe the animal and plant species. This is definitely an added bonus. We reconciled a different use of this area, subject to different levels of protection, both under an environmental aspect and that under trade provided it is sustainable. So the contribution of the fishermen was instrumental in the promotion of lesser known species both by pupils and by teachers 113 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions tutela, e sotto l’aspetto didattico-ambientale che commerciale purché quest’ultimo sia sostenibile. Quindi il contributo dei pescatori è stato fondamentale nella promozione di specie poco conosciute sia dagli alunni che dai docenti stessi perché quando si va al mercato comunque non si trovano. Bisogna trovare il modo per diffondere la conoscenza di queste specie per poi arrivare ad utilizzarle.” “Le considerazioni che stiamo raccogliendo rappresentano un punto di partenza.” – sottolinea ancora una volta Elena Salzano, che illustra l’aspetto comunicativoinformativo del progetto – “Anche noi, come struttura che ha seguito e curato la parte di comunicazione del progetto, abbiamo recepito la necessità di ascoltare il pescatore, il ristoratore, chi sul territorio vive certe abitudini, per mettere in campo strumenti di comunicazione adeguati al progetto. Noi siamo partiti dal visual. Il marchio Fish & Cheap rispecchia il claim della campagna di sensibilizzazione, quindi, accomuna i tre aggettivi: buono, economico, locale. Abbiamo dato vita visivamente a quella che è la natura del progetto. Partendo dal marchio, la E commerciale, &, ha la forma di un salvadanaio, all’interno del quale cadono monete stilizzate, che sono un po’ il valore dell’oro ma accostato al risparmio, al cheap, al mettere da parte. Ci siamo mossi per individuare una serie di azioni, che potessero dare riscontro, oltre che visivo, anche operativo agli obiettivi del progetto. Sono stati ideati strumenti di comunicazione: il pieghevole che illustra il progetto, gli eventi, il sito web, che vi invito a consultare, il qrcode vale a dire un simbolo, che recano i vari supporti informativi e 114 themselves because when you go to the market it still cannot be found. We should consider ways to spread the knowledge of these species and then to use them.” “The considerations that we are collecting are a starting point.” - once again emphasizes Elena Salzano, illustrating the communication aspect of the project - “ We, as a structure that has followed and supervised the communication, have realized the need to listen to the fisherman, the restaurant owner, who lives on the territory of certain habits, to put in place appropriate means of communication in the project. We set out from the visual aspect. The Fish & Cheap brand reflects the claim of the campaign, then, unites the three adjectives: good, cheap, local. We have created visually in what is the nature of the project. Starting with the brand, the & symbol, is shaped like a piggy bank, where coins falls into it, which have value but is to save money (cheap). We moved to identify a series of actions, which could give feedback, as well as visual but also operating the project objectives. They are designed communication tools: the fold that explains the project, events, website, which I invite you to consult, the qrcode that is a symbol, bearing the various information devices and which, thanks to an app downloaded on a smartphone, connects the user to the Fish & Cheap website in order to learn more. The website, in fact, is a sort of container of information. che, grazie ad un’app scaricabile dallo smartphone, collega l’utente al sito web di Fish & Cheap per acquisire ulteriori informazioni. Il sito web, infatti, è una sorta di contenitore di informazioni. Another part is that we have taken care of that event: apart from that of today, I will quickly remind you about the press conference, the first workshop, the workshop and the informative sessions. Un’altra parte che abbiamo curato è quella degli eventi: a parte quello di oggi, vi ricordo velocemente la conferenza stampa di presentazione, il convegno di partenza, il workshop, l’incontro informativo. We took care of the sensitization per target. We need to talk to the key players in the supply chain: fisherman, restaurateurs, distributors and so on. Ci siamo occupati della sensibilizzazione per target. Avevamo esigenza di parlare con gli attori principali della filiera: pescatore, ristoratore, distributore e così via. Ci siamo dedicati all’attività di promozione del pescaturismo, mettendo in contatto i turisti o comunque chi vuole fare un’esperienza in mare, con i pescatori, che hanno la possibilità di fare pescaturismo. Tutti gli operatori, che hanno manifestato il proprio interesse ed hanno aderito all’iniziativa, sono stati inseriti nel sito ed abbiamo svolto una conseguente campagna di pubblicità sia attraverso i giornali che facebook. Un’attività equivalente è stata fatta con la ristorazione. Abbiamo ideato “La compagnia del buon pescato”, alla quale hanno aderito ristoranti di Sassari, Porto Torres, Castelsardo, Cala reale, Isola dell’Asinara, che nella settimana dal 20 al 27 settembre, si è impegnata ad adottare nel proprio menù una o più specie neglette per sperimentare ricette. Un’attività interessante, che tengo a segnalare, è l’attività di promozione tramite facebook. Ora vi do i numeri giusto per misurare l’interesse. Abbiamo avuto 32.908 visualizzazioni. Le persone raggiunte, che We are dedicated to the promotion of fishing, putting tourists or at least those who want to experience the sea in contact with the fishermen, who have the opportunity to do fishing tourism. All operators who have expressed interest and have joined the initiative were added to the site and we have launched an advertising campaign through the newspapers and facebook. An equivalent activity was made with the restaurant. We created “The company of good fish”, which restaurants in Sassari, Porto Torres, Castelsardo, Cala reale and Asinara Island participated in and from the week of the 20th to the 27 th of September, is committed to using neglected fish in their recipes putting them onto the menu. An interesting activity, that I want to point out, is the promotion activities through facebook. Now I will give you the numbers. We had 32,908 views. The number of people who looked at the page reached 17,521. A census showed that 80% from cell phones or mobile devices and 68% are women. Of these women, about 300 of them, after seeing the advertising visited the site further to learn the names of the restaurants and 115 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions hanno guardato la visualizzazione, sono 17.521. Da un censimento è emerso che l’80% da cellulari o dispositivi mobili ed il 68% è rappresentato da donne. Di esse, circa 300, dopo avere visto la pubblicità, ha approfondito sul sito per conoscere i nomi dei ristoranti e prenotare. Per il pescaturismo ci sono state 24.000 persone raggiunte dalla pubblicità con 765 clic al sito. to book. For fishing tourism there were 24,000 people reached by advertising with 765 clicks on the site. Sul sito web ci sono circa 7.500 visualizzazioni costanti. La pagina facebook, più dinamica, viene aggiornata continuamente sulle attività informative del sito web. The last target is the fishmongers. A tool was created, which is the identity card of fish, it will be distributed in the fish market to guide the consumer. It`s necessary to raise the level of awareness, Questi dati dimostrano ampiamente che c’è un interesse diffuso per l’argomento. Ultimo target le pescherie. E’ stato creato uno strumento, che è la carta d’identità del pesce ritrovato, che sarà distribuita in pescheria per guidare il consumatore. E’ necessario far crescere il livello di consapevolezza, di conoscenza delle specie e delle loro proprietà positive. Anche la carta d’identità è fornita di qrcode e, aspetto da non trascurare, sul retro c’è la ricetta, il suggerimento su come cucinare. Inoltre abbiamo fatto pubblicità sui giornali, avvisi su facebook, abbiamo distribuito locandine, flyer e depliant.” Dopo una breve interruzione si riprende il discorso con il contributo di Rita Virdis, che presenta un’azione di focus group e di network rivota ai protagonisti indiscussi, i pescatori, per cercare di gettare le basi di in piano condiviso tra i pescatori stessi e l’Ente gestore dell’A.M.P. finalizzato a migliorarne la conduzione. 116 On the website there are about 7,500 views. The Facebook page, which is more dynamic, is constantly updated on the activities info of the website. This data demonstrates that there is a widespread interest for this topic. knowledge of species and their positive properties. The identity card is also provided with a qrcode and it is an aspect not to be overlooked, on the back there is the recipe and the suggestions on how to cook them. We also advertised in newspapers, advertisements on facebook, distributed posters, flyers and brochures. “ After a short break we resumed the conversation with the help of Rita Virdis, who presents a focus group and network towards the protagonists and the fishermen, to try to lay the foundations shared between the fishermen themselves and the managing body of the M.P.A. It aims to improve the management. The action is developed in two phases: 1. A focus group with employees in the sector, mainly fishermen from M.P.A. Asinara Island (Porto Torres L’azione si è sviluppata in due fasi: 1) Un focus group con gli addetti al settore, principalmente i pescatori dell’AMP Isola dell’Asinara (Porto Torres – Stintino) e dell’AMP Capo Caccia – Porto Conte, al quale hanno preso parte anche gli altri portatori di interesse, la Capitaneria di porto, il Corpo di Vigilanza Ambientale, l’agenzia LAORE, l’Ente Parco dell’Asinara e di Porto Conte, Amministrazione comunale di Stintino; 2) Nel post focus sono stati somministrati questionari ai pescatori, in cui poter scrivere i loro suggerimenti su quella che è la gestione dell’A.M.P. e sull’efficacia del progetto Fish & Cheap. Il focus group è stato organizzato il 27 luglio, in piena estate. Due sono state le tematiche affrontate: 1) L’attività di pesca nelle A.M.P.: vincoli ed opportunità; 2)Metodologie e tecniche di pesca nelle A.M.P.: proposte per una pesca sostenibile. C’è stato un primo intervento di presentazione della tematica, a cui è seguito il dibattito dei pescatori con il moderatore e dal dibattito sono state messe insieme sia le proposte che le criticità affiorate, i bisogni, le necessità. Dal primo focus group è emerso che pescatori ed ente pubblico chiedono: 1. Maggiore collaborazione/ comunicazione tra Enti e pescatori per una strategia condivisa; 2. Reintroduzione del fermo biologico con supporto economico per i mesi di fermo; 3. Maggiori controlli sulla pesca illegale; - Stintino) and from M.P.A. Capo Caccia - Porto Conte, which was also attended by other stakeholders, the port authority, the Body of Environmental Surveillance, the LAORE agency, the Park Authority in Asinara and Porto Conte and the Municipality of Stintino; 2. In the post focus activities questionnaires were given to fishermen; where they could write their suggestions on how the management perform in the M.P.A. and the effectiveness of the Fish & Cheap project. The focus group was organized on July the 27th, in mid-summer. There were two themes: 1. The fishing in M.P.A.’s: constraints and opportunities; 2. Methods and techniques of fishing in M.P.A.’s: proposals for sustainable fishing. There was first a presentation of the theme of intervention, which was followed by the discussion of the fishermen with the moderator, and from the debate they put together the critical proposals which surfaced, along with the needs and necessities. From the first focus groups it showed that fishermen and public institution ask these things: 1. Increased collaboration/ communication between authorities and fishermen for a common strategy; 2. Reintroduction to stop fishing during a biological period with financial support during these months; 117 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions 4.Maggiore collaborazione dei pescatori con segnalazione degli abusi e miglioramento della segnaletica a mare degli attrezzi. 3. More controls on illegal fishing; 4.Increased cooperation of fishermen with reporting abuse and improving indications on fishing tools. I pescatori hanno chiesto di essere tutelati; chi deve tutelare ha chiesto una maggiore collaborazione da parte dei pescatori. Fishermen have asked to be protected; who must protect them a s ks for greater cooperation from the fishermen. Dal secondo focus group, introdotto da un rappresentante dell’Ufficio Ambiente della Corsica, sono venute fuori riflessioni amare: 1. Pur essendo nel Mare Mediterraneo, entrambe nella Comunità Europea, ci sono forti differenze pratiche tra The second focus group , introduced by a representative of th e Environment of Corsica, came out with bitter reflections: 1. Despite being in the Mediterranean Sea, both in the European Union, there are strong practical differences between Corsica and Sardinia regarding fishery; 2. The Sardinian fishermen do not feel quite involved in institutions in comparison to the Corsican fishermen; 3. Fishermen would like projects to explain how and why the Mediterranean is changing, improving controls and to stimulate young people to choose this job. Corsica e Sardegna sull’attività di pesca; 2. I pescatori sardi non si sentono abbastanza coinvolti dalle istituzioni anche in confronto ai pescatori corsi; 3. I pescatori vorrebbero progetti per spiegare come e perché il Mediterraneo sta cambiando, migliorare i controlli e stimolare i giovani a scegliere questo lavoro. E’ seguito un questionario di dodici domande, articolate in due sezioni: A.M.P., sua utilità, gestione della pesca, miglioramenti; progetto Fish & Cheap, efficacia, utilità, sviluppi futuri. E’ stata palesata una certa insoddisfazione sulla gestione delle A.M.P. Il 67% si è mostrato poco soddisfatto; il 33% non soddisfatto. Molti, più della metà, ritengono che le A.M.P. sono utili per la valorizzazione delle attività artigianali di piccola pesca. Quindi, si crede nelle A.M.P. ma c’è poco gradimento della gestione. Alla domanda sui suggerimenti da dare per migliorare la conduzione dell’A.M.P., a parte poche risposte drastiche del tipo “lasciarci lavorare” o “capire le esigenze dei pescatori”, sono state date risposte 118 A surevy of twelve questions, divided into two sections was given: M.P.A. its usefulness, fishing management, improvements; Fish & Cheap project, effectiveness, utility, future developments. It was clearly evident that there was dissatisfaction from the management of M.P.A. 67% were little satisfied; 33% not satisfied. Many, more than half believe that A.M.P’s are useful for the enhancement of the activity of small fishing craft. So, they believe in the M.P.A. but there is little liking of management. Asked about suggestions to make improvements on the management of the M.P.A. there were a few drastic answers like “let us work propositive: avere stime di biomassa, strutture a terra per vendita diretta del pescato, maggiori controlli, maggiore dialogo con i pescatori, di nuovo periodi di fermo biologico, altri progetti per la piccola pesca. Alla domanda sulle nuove e possibili misure di gestione da adottare, molti hanno risposto che la pesca artigianale è già la forma più sostenibile, quindi non servono nuove misure quanto la sua valorizzazione. Altri hanno risposto che è necessaria una maggiore collaborazione degli enti, che è necessario dialogare per stabilire insieme i limiti di taglia; ben il 55% ha risposto che è necessaria la regolamentazione della pesca e del numero di attrezzi, concordata con i pescatori. “or “understand the needs of fishermen”, answers were proactive: to have estimates of biomass, ground facilities for sale direct catches, more controls, greater dialogue with fishermen, new biological rest periods, other projects for artisan fishing. When asked about the new and possible management measures to be taken, many responded that artisan fishing is already the most sustainable form, so we do not need new measures as its exploitation. Others have said that we need more collaboration of entities, which is necessary to establish limits of size; as many as 55% said that it is necessary to regulate fishing in the number of tools, agreed with the fishermen. La seconda sezione del questionario, riguardante la conoscenza e la valutazione del progetto Fish & Cheap, ha riportato questi dati: l’ 89% ha risposto di conoscerlo abbastanza; il 49% ritiene che il progetto non sia utile per la valorizzazione della pesca artigianale. Alla domanda sui motivi sono state date risposte commerciali, secondo le quali le specie neglette non sono accolte dal mercato. Ma l’aspetto della distribuzione è stato ampiamente approfondito. The second section of the questionnaire, concerning the knowledge and assessment of the Fish & Cheap project, reported this data: 89% responded to know enough; 49% believed that the plan is not useful for the development of artisan fishing. To the questions about motive the answers where about commerce, whereby the neglected species are not accepted by the market. But the aspect of the distribution has been widely investigated. E’ stato chiesto anche se le attività collaterali del progetto, il pescaturismo e l’educazione ambientale, possano diventare fonte di reddito integrativo per il settore: il 34% le considera molto utili; il 33% piuttosto utili. Il riconoscimento dell’importanza di un introito alternativo derivante da queste attività, c’è stato. We also asked whether the sidelines of the project, the fishing tourism and environmental education, can become a source of supplementary income for the sector: 34% consider them very useful; 33% quite useful. The recognition of the importance of alternative income derived from these activities, it existed. Alla domanda su quali attività potrebbero essere intraprese, dopo Fish & Cheap, per valorizzare sempre di più la pesca artigianale When asked which activities could be undertaken, after Fish & Cheap, to exploit more and more artisan fishing and protect 119 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions e salvaguardare l’ambiente, sono state date queste risposte: • Limitazione dello strascico; • Continuità nelle azioni educative e di coinvolgimento delle scuole e della comunità in generale; • Possibilità di vendita diretta in strutture a terra del prodotto cotto direttamente dal pescatore; • Tutte le azioni dovrebbero tenere conto dell’economia delle imprese di pesca. the environment, we have been given these answers: • Limitation of trawling; • Continuity in the educational and involvement of schools and the community at large; • The opportunity of direct sales on land of the cooked product directly from the fisherman; • All policies should take into account the economy of fishing enterprises. Tirando le somme da questi incontri è stata manifestata una tolleranza verso le limitazioni ragionate su dati scientifici ma bilanciate da contributi verso il settore; la necessità di maggiore dialogo con le istituzioni e di tutela della categoria contro gli abusi; un’apertura verso la diversificazione dell’attività di pesca, quindi pescaturismo, educazione ambientale, se non prevale sull’attività di pesca. Summing these meetings up a tolerance to the reasoned limitations on scientific data was expressed but offset by contributions to the field; the need for greater dialogue with the institutions and the protection of the category against abuse; an opening towards the diversification of fishing, then fishing tourism, environmental education, if not prevailing on the fishery. “I pescatori vogliono continuare a fare il loro lavoro.” Con questa frase emblematica si conclude la presentazione di Rita Virdis e si prosegue con l’intervento di Loredana Nurra, che ha curato l’info point strategico. “Fishermen want to continue to do their job. “ With this symbolic phrase Rita Virdis concludes her speech and Loredana Nura intervenes, who oversaw the info point strategy. “Il segmento del progetto, a cui noi abbiamo partecipato, riguarda l’info point pesca sostenibile e consumo responsabile. Siamo andati in giro per tutte le sagre e tutte le fiere sia regionali che nazionali. La prima fiera, che abbiamo visitato, è stata “Prendas de ittiri”, l’11 ed il 12 aprile. All’interno dell’info point abbiamo cercato di fare promozione di tutte le attività mirate ad un consumo responsabile delle risorse ittiche. Lo stand, piuttosto grande, era composto da pannelli: uno sul quale erano rappresentate le 14 specie di pesce povero; un altro illustrativo del progetto; un pannello di pescaturismo “The segment of the project, in which we participated, concerns the info point for sustainable fishing and responsible consumption. We went around to all the regional and national festivals and fairs. The first fair, which we visited, was “Prendas de ittiri”, on the 11th and 12th April. Inside the 120 info point we tried to promote all activities aimed at responsible consumption of fish resources. The stand, which was rather large, was made up of panels: one on which were represented the 14 species of poor fish; another showing a leaflet of the project; a panel of fishing tourism and another ed un altro ancora rappresentativo del Parco. Abbiamo fatto compilare un bel po’ di questionari ed avevamo a disposizione anche due giochi per bambini: un gioco memory ed un video interattivo, con il quale il pescatore spiegava quali fossero le specie neglette. representating the Park. We did make sure a lot of questionnaires were filled out and had also two children’s games: a memory game and an interactive video game, through which the fisherman explained what the neglected species were. Abbiamo fatto diverse giornate all’interno del centro commerciale Auchan. Abbiamo visitato Genova nell’ambito di Slow fish e Slow food dal 14 al 17 maggio. We spent several days inside the Auchan shopping center. We visited Genoa as part of Slow Fish and Slow Food from May 14th Abbiamo partecipato alla “Cavalcata sarda” a Sassari il 23 ed il 24 maggio. Siamo stati presenti all’evento finale – progetto di educazione ambientale – Stazione Marittima Porto Torres il 28 ed il 29 maggio ed abbiamo distribuito questionari anche ai ragazzini. Siamo stati al Carloforte Posidonia Festival Med dal 26 al 28 giugno. Per tutta l’estate siamo stati stabili al Centro visite di Cala reale, che si trova all’interno dell’isola Asinara. Oltre ad avere dialogato con tutti i turisti, abbiamo affrontato le tematiche con i gruppi in visita guidata. Siamo andati a Santa Margherita ligure sempre nell’ambito del Posidonia Festival Med, dal 6 all’8 settembre. Qui oltre alla promozione del progetto, sono state svolte attività direttamente con i bambini. Essendo un’ecofiera una parte delle attività era relativa al mare, una parte dedicata alla sostenibilità. Le info divulgate hanno riguardato in modo prevalente: le specie neglette, i metodi di pesca, le etichette, la stagionalità della specie. Per la divulgazione delle varie informazioni abbiamo utilizzato i diversi materiali messi a disposizione dall’Ente: brochures, vademecum, catalogo biologico, questionari. to 17th. We participated in the “Cavalcata sarda” festival in Sassari on the 23rd and the 24th of May. We were at the final event – the environmental education project – Stazione Marittima in Porto Torres on the 28th and the 29th May and we also distributed questionnaires to the kids. We stayed at the Carloforte Posidonia Festival Med from the 26th to the 28th of June. All summer we were at the Visitors Center of Cala reale, which is located inside Asinara island. In addition to having a dialogue with all the tourists, we have addressed the issues with the guided tour groups. We went to Santa Margherita Ligure in the same place which the Posidonia Festival Med was held, from the 6th to the 8th of September. Here in addition to the promotion of the project, activities were carried out directly with the children. Being an eco fair one part of the activity was dedicated to the sea and a section devoted to sustainability. The information disclosed in this area included prominently: the neglected species, methods of fishing, the labels and the seasonality of the species. For the disclosure of various information we used different materials provided by the 121 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions Per quanto concerne i questionari il visitatore dello stand doveva in modo anonimo descrivere le proprie abitudini alimentari riguardanti il consumo delle risorse ittiche in generale. authority: brochures, handbooks, biological catalog and questionnaires. Regarding the questionnaires the visitor was to anonymously describe their eating habits regarding consumption of fish in general. Questo è emerso dai 434 questionari compilati e consegnati: le famiglie sono composte da circa 4 persone; il consumo delle risorse ittiche avviene prevalentemente una sola volta a settimana; il pesce viene acquistato principalmente in pescheria; le famiglie acquistano generalmente pesce fresco oppure di allevamento in base alla provenienza ed alla stagionalità del pescato. Le specie risultano essere: cozze e vongole, orate e solo al terzo posto c’è il pesce azzurro.” This emerged from the 434 questionnaires completed and delivered: the families have about 4 people; consumption of fish stocks is mostly done only once a week; the fish is purchased mainly in fishmongers; families typically buy fresh fish or breeding fish depending on the source and the seasonal nature of fishing. The species were as follows: mussels and clams, sea bream and in third place is the blue tailed fish.” “Questi sono dati utili.” – chiosa Elena Salzano – “In quei famosi 18 kg. annui per persona dobbiamo contribuire a far crescere il pesce azzurro”. La maestra Annamaria, già intervenuta prima, approfondisce l’esperienza vissuta con i bambini della scuola elementare di San Donato. “Il concorso nazionale per la scuola “Buono per il mare buono per te”, promosso dall’Acquario di Genova, è stato bandito in febbraio. Abbiamo inserito come premessa un piccolo testo nato dai lavori svolti in classe, che è una parafrasi di Rodari, che recita: “Ogni volta che ti prendi cura del mare guadagni punti per nutrire la terra Ogni volta che difendi il mare guadagni punti per il benessere dell’umanità lasciati curare dal mare. Master Fish” Dalla fantasia dei bambini è stato creato il nome Master Fish. Il titolo è stato “Le buone 122 “This data is useful.” - says Elena Salzano “In those famous 18 kg a year per person we need to encourage the blue tailed fish.” The teacher Annamaria, who already intervened earlier, deepens the experience with primary school children from San Donato. “The national competition for school “Good for the sea good for you”, promoted by the Genoa Acquarium was created in February. We incorporated a small text which came from work done in class, which is a paraphrase of Rodari, which reads: “Every time you take care of the sea You earn points to nourish the earth Each time you defend the sea You earn points for the welfare of humanity Let’s cure from the sea. Master Fish” The children used their imagination and came up with the name Master Fish. The title was “The best recipes by Master ricette di Master Fish” e giocando con le rime è venuto fuori “Buone ricette con le specie neglette.” Fish” and playing with rhymes they invented “Good recipes with neglected species.” La specialità presentata da noi è stato il piatto di zerri in agliata. Le mamme sono andate al mercato di buon’ora e da lì è iniziata tutta la procedura, la preparazione, squamare e ripulire il pesce dalle interiora, preparazione del sugo in agliata ea turno si sono cimentati tutti i bambini. The specialties presented by us were the dishes with picarel in garlic sauce. Mothers went to the market early and from there the whole process began: preparation, scale and cleaning the fish entrails, preparing the garlic sauce in turn all the children were involved. Ci hanno chiesto poi di esprimere le motivazioni della scelta e noi abbiamo illustrato il percorso partendo dal programma They were then asked to express the reasons for their choices and we have shown the path starting from the program on environmental education workshops for knowledge, promoted by the Asinara park, the inclusion of the class in the “Fish & Cheap project”, the very exciting activities on board the fishing vessels. At the end of this path we decided to close the loop with the educational field trip to the Aquarium of Genoa, which allowed us to discover the competition.” di Educazione Ambientale sui laboratori di conoscenza, promosso dall’Ente Parco dell’Asinara, all’inserimento della classe nel “Progetto Fish & Cheap”, alle attività molto entusiasmanti a bordo dei pescherecci. A conclusione di questo percorso abbiamo deciso di chiudere il ciclo didattico con il viaggio di istruzione all’Acquario di Genova, che ci ha permesso di scoprire il bando di concorso.” E’ la volta di Antonio Salis, che da voce alla categoria dei pescatori e che ha partecipato in prima persona all’attività di pescaturismo. “Ci sono tanti nomi che si sovrappongono a questo Fish & Cheap. Io ero convinto che l’avessimo inventato noi. Altri hanno utilizzato questo nome. Ma il Fish & Cheap, che abbiamo fatto noi, Porto Torres e Stintino insieme al Parco dell’Asinara, è stato il Primo. Quindi il migliore.” – Così Antonio Salis con molta spontaneità comincia il suo intervento, scusandosi per il tono informale del suo discorso. – “Si dice che noi pescatori non andiamo d’accordo tra di noi. A me sembra che anche i vari Enti non trovino accordo tra di loro. A noi pescatori risulta che Fish & Cheap sia il primo progetto che coinvolga It is then Antonio Salis’ turn, who gives voice to the category of fishermen and who participated in the first activity of fishing tourism. “There are so many names that overlap with Fish & Cheap. I was convinced that we had invented ourselves. Others have used this name. But the Fish & Cheap which we created together with Porto Torres and Stintino with Asinara Park, was the first. So the best.”- So Antonio Salis with great spontaneity begins his speech by apologizing for the informal tone of his speech. - “They say we fishermen do not get along among ourselves. It seems to me that the various authorities are unable to reach agreement among themselves. To us it appears that Fish & Cheap is the first project directly 123 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions direttamente i pescatori e li abbia in qualche modo anche retribuito. Era aperto a tutti i pescatori di Porto Torres e di Stintino, che avessero una barca per fare pescaturismo visto che ci sono dei ragazzi da portare fuori, per mare. Erano 1.200, non erano pochi. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio.” involving the fishermen and in some ways has helped the fisherman. It was open to all fishermen from Porto Torres and Stintino, who had a boat for fishing tourism because there are boys who want to go out at sea. There were 1,200. We tried to do our best.” Come se parlasse tra sé, Antonio afferma: “Questo pesce negletto, pesce povero… non c’è consumo…” As if speaking to himself, Antonio says: “This neglected fish, poor fish... ..there is no consumption...” Riprendendo il discorso va avanti: “Io non avrei portato i bambini a fare questa esperienza, avrei portato prima i genitori Continuing the speech he goes on to say: “I would not have taken the children to take part in this experience; I would have brought the parents before children. Parents teach the kids to eat. Today the lack of sales in fish that is not popular is that the parents of the children do not know how to eat fish. dei bambini. Sono i genitori che insegnano a mangiare. Oggi la poca vendita del pesce che non va più, è che i genitori dei bambini non sanno mangiare pesce. Un altro contrasto è il pesce di allevamento. Abbiamo partecipato ad altri progetti ed abbiamo fatto uscite amare: hanno portato i bambini a visitare le gabbie del pesce di allevamento. Non c’è nulla che rovini il sapore più del pesce di allevamento. Non dobbiamo dire oggi non c’è consumo di pesce. E’ il consumo di pesce di acqualcoltura che ha rovinato il consumo del pesce povero. Chiamiamolo impropriamente così. Vorrei anche limitare l’uso del termine pescaturismo. Non è solo il pescatore che fa pescaturismo. Ha diritto a vivere anche il pescatore che non fa pescaturismo. Il pescaturismo non ce l’ha imposto nessuno. Siamo noi che abbiamo scelto di variare la pesca. Una giornata di pescaturismo è stressante per il pescatore. Lo facciamo perché nel periodo estivo la pesca tende a calare un po’. C’è l’A.M.P., che, a mio avviso, di protetto ha solo il nome perché di protezione non ne vediamo. A noi piacerebbe che la pesca 124 Another contrast is fish breeding. We participated in other projects and we went out on the boats: they took the children to visit the cages of farmed fish. There is nothing that spoils the flavor of fish than breeding fish. We mustn’t say that there is no fish consumption today. It is the fish consumption of aquaculture animals which has ruined the consumption of poor fish. So let’s call it improper. I also want to limit the use of the term fishing tourism. It is not just the fisherman who participates in fishing tourism. The fisherman who does do fishing tourism also has the right to live. Nobody has imposed fishing tourism on anyone. We have chosen to vary fishing. A day of fishing tourism is stressful for the fisherman. We do this because in the summer the fishing tends to drop a little. There is the M.P.A., which, in my view, is protected only in name because fosse protetta in modo da andare d’accordo con l’Ente Parco. E noi con l’Ente Parco non siamo sempre d’accordo. C’è sempre qualche attrito non per colpa nostra. Parliamo, per esempio, degli attrezzi da pesca. Bisogna limitare l’uso. Noi ora le nasse non le usiamo, non ci sono a mare. Questo significa che ci autoregolamentiamo già da soli. Quando è stato detto che durante il pescaturismo si deve far degustare pesce negletto, noi offriamo pesce negletto anche perché dove molliamo gli attrezzi quasi sempre prendiamo quel pesce lì.” Dopo il contributo di coloro che hanno realizzato le varie articolazioni del progetto Fish & Cheap si apre la fase dinamica, diretta del dialogo tra le parti, che, in una prima parte vede protagonisti del contraddittorio Pier Paolo Congiatu ed Antonio Salis. Pier Paolo Congiatu osserva: “Quella di oggi è stata una giornata particolare, durante la quale, almeno nella prima parte, sono state espresse le attività fatte. Poi l’obiettivo cambia. Oggi la maestra Annamaria ha citato il laboratorio della conoscenza. E’ un’attività che ha messo in piedi il Parco dell’Asinara con un progetto simile a questo. Ci abbiamo creduto ed abbiamo continuato a metterci del nostro portando i centri ad un’eccellenza, dando la possibilità ai ragazzi di fare giochi e conoscenze stimolanti. Il lavoro svolto dalla scuola elementare di San Donato è un’attività nata da un progetto europeo, come questo, in cui il Parco ha creduto. Adesso Fish & Cheap è conosciuto dalle persone. Qualcuno voleva che portasse un nome sardo ma è un progetto europeo, quindi, deve avere un respiro più ampio. there is no real protection. We would like fishing to be protected so they can also get along with the Park Authority. And we with the Park Authority do not always agree. There is always some friction but it is not our fault. We speak, for example, of fishing gear. Use should be limited. We do not use traps and they are not at sea. This means that we manage ourselves. When it was said that during fishing tourism we must taste neglected fish, we offer neglected fish because where we fish with our tools we almost always catch it.” After the contribution of those who have realized the various parts of the Fish & Cheap project the dynamic phase opens up, direct dialogue between the parties, which, in the first part Pier Paolo Congiatu and Antonio Salis talk and contradict each other. Pier Paolo Congiatu observes: “Today was a special day, during which, at least in the first part, activites done were described. Then the objective changed. Today the teacher Annamaria mentioned the laboratory of knowledge. It is an activity that has set up the Park of Asinara with a project like this. We tried, we believed, we continued to put our leading centers for excellence, allowing the kids to do challenging games. The work of the elementary school of San Donato is an activity born from a European project, like this, in which the Park trusted. Now Fish & Cheap is well known. Some people wanted a name that would be Sardinian but it is a European project, and it must have a broader scope. Io sono convinto che ci sono persone 125 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions perplesse, che non hanno fiducia nelle nostre attività. Però se un giorno qualunque dell’estate vai all’Asinara e guardi il mare, vedi i segnali da pesca. Sono tutti dentro l’A.M.P. neanche uno fuori. Perché vanno tutti lì a mettere il loro segnale? Perché vuol dire che qualche vantaggio ce l’hanno e l’effetto riserva dà i suoi frutti. Non si può dire che l’A.M.P. non funzioni o non sia protetta perché o abbiamo dati sbagliati o ci dite che non pescate nulla. Ma se non pescate nulla allora perché andate lì? L’A.M.P. è uno sforzo immane rivolto al settore della pesca dal punto di vista fisico ed economico. I dati dimostrano, perché noi andiamo sott’acqua a misurare quello che c’è visto che i pescatori non ce lo dicono, con altre tecniche che l’A.M.P. dell’Asinara, per il numero di specie, le dimensioni e la presenza ai vari livelli di profondità, non ha pari nel Mediterraneo. L’A.M.P. c’è e fa bene al territorio altrimenti i pescatori di piccola pesca dove andrebbero a pescare? Nessuno ricorda che per cinquant’anni è stato versato di tutto nel Golfo dell’Asinara…. non potete affermare che prima si pescava di più. Non è così.” Antonio Salis ribatte: “Ricordiamo che l’A.M.P. è nel Golfo dell’Asinara, dove per l’80% ci sono altri pescatori che operano. Non possiamo andare noi ad impedire che peschino in quell’80%. Dove andiamo a rifugiarci? Nell’A.M.P.. Andiamo all’Asinara. Ma non ci andiamo adesso solo perché è A.M.P.. Io ci vado dal ’57 all’Asinara. Da sempre i portotorresi andavano a pescare lì. Oggi non ci andiamo più. Cosicchè non ci si va oggi perché è A.M.P., perché al centro Golfo la piccola pesca non ci fa niente per la morfologia dei fondali o per qualche altro motivo che non si 126 I am convinced that there are perplexed people that have no confidence in our activities. But if go to Asinara in any summer day and watch the sea, you see fishermen signals. They are all inside the M.P.A. and not a single one is outside this area. Why do they all put signal there? Because they have some kind of advantage being there. We can not say that the M.P.A. is not working or is not protected because we either have wrong data or you tell us you don’t catch anyrhing. If you don’t catch anything, why go there? The M.P.A. is a huge effort aimed at the fishing sector in terms of physical and economic factors. We go under water using other techniques, not in an absolute but relative way, to measure what is there because the fishermen do not tell us.Thanks to this Given that fishermen do not help us, we study under water resources with different techniques. Data show that the M.P.A. of Asinara has no equal in the Mediterranean for what concerns the number of fish species, the size and presence of fishes at various depths. The M.P.A. is good for the territory, otherwise where else would fishermen go to exert their activity? No one remembers that the Gulf of Asinara was polluted by every kind of contaminant during the last 50 years... you can’t say that before you fished more here. It is not true.” Antonio Salis says: “Remember that the M.P.A. is in the Gulf of Asinara, where for 80% there are other fishermen operating. We cannot go there and prevent fishing in that 80%. Where are we going to take refuge? In the A.M.P…. we will go to Asinara. But we do not go there now just because it’s M.P.A. I have been going to Asinara since ‘57. The portotorresi have può approfondire perché non è questa la sede adatta.” Congiatu: “Io volevo solo dire che l’A.M.P. fa bene al mare e a voi. Non la combattete ogniqualvolta aprite bocca!” Ancora Salis: “Ma non è perché non dobbiamo combatterla che dobbiamo tacere. Abbiamo il diritto di parlare.” Chiede la parola Gianni Pintus, operatore della pesca e responsabile dell’agci pesca provinciale: “Vorrei rivolgermi a voi, ragazzi, per parlarvi dell’approccio, che bisogna avere con il mondo del mare. Quando andiamo a mare, in spiaggia, a pescare pesciolini quando vediamo le rocce, gli alberi che ci sono sulle spiagge di Stintino, Platamora, voi dovete considerare che questi elementi non sono dello Stato, di qualcosa di astratto ma è vostro, di tutti. Bisogna cercare di difenderla e far capire ai grandi che quella spiaggia, l’Asinara, sono vostre, della collettività. Voi dovete pretendere dai grandi che difendano quella spiaggia dagli incivili, che ancora buttano in terra la cicca di sigaretta. Dovete voi ordinare di raccoglierla e buttarla nell’apposito cestino. La patella, il granchietto non è dei pescatori, non è del Parco o della Capitaneria, della Regione Sardegna ma è vostro. Noi pescatori, la Capitaneria, il Parco abbiamo tanti problemi perché dobbiamo rendere conto a qualcuno, fare bella figura: il pescatore alla famiglia, la Capitaneria al loro capo e così via, voi non dovete rendere conto di niente a nessuno. Voi potete permettervi il lusso di insegnare ai grandi. Dovete crescere con la convinzione che l’ambiente è vostro non è di qualcosa astratta come lo Stato. always gone fishing there. Today we do not go anymore. We do not go today because it is M.P.A. because in the middle of the Gulf fishing does not do anything for the morphology of the seabed or for some other reason that you can not elaborate on, why because this is not the appropriate forum.” Congiatu: “I just wanted to say that the M.P.A. is good for the sea and for you. Don’t fight it whenever you open your mouth!” Still Salis: “But it is not because we have to fight that we have to keep quiet. We have the right to speak.” He asks Gianni Pintus to continue. He is the operator of fishing and responsible for fishing in provincial agci: “I would like to address you, the youngsters, to tell you the approach that you have to have with the world of the sea. When we go to the sea, to the beach, fishing small fish when we see the rocks, the trees that are on the beaches of Stintino, Platamora, you have to consider that these items do not belong to the State, it is yours, everyones. Try to defend it and to explain to your elders that the beach, in Asinara, is yours and of the community. You must demand that elders defend the beach from the uncivilized that still throw a cigarette butt on the ground. You have to sort out a rubbish collection and throw it into the trash. The patella, the crab does not belong to the fishermen, neither to the Park or the port authority, or the Region of Sardinia but it is yours. We the fishermen, the Port authority and the Park have so many problems because we are accountable to someone, making a good 127 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions E’ vostro compito quando andate all’Asinara, che è vostra, ripeto, non del Parco nazionale dell’Asinara, e vedete qualche pescatore, qualcuno della Forestale o della Capitaneria non fare il proprio dovere per tutelare la roccia o la vostra pianta, denunciarlo. Se voi tutti agite così e condividiamo le esperienze e ne discutiamo insieme anche noi adulti smetteremo di fare sciocchezze.” Il microfono passa ad Antonio, alunno della scuola elementare, che prende coraggio e dice: “Io in parte sono pescatore perché mio padre è pescatore. Quando andiamo sugli scogli anche a Porto Torres, e vediamo persone, che gettano cicche, bottiglie di birra e rifiuti in genere, anche in acqua a volte, noi lo diciamo che è scorretto. Quando peschiamo pesciolini mio padre mi dice di rimetterli in mare per farli vivere. Io volevo solo dire che bisogna rispettare il mare.” Al piccolo Antonio segue l’intervento di Lorenzo Nieddu: “Sono da circa trent’anni un pescatore. Io svolgo l’attività dello strascico, quel mestiere che tutti dicono che rovina. Noi di Porto Torres abbiamo già fatto la parte nostra. Negli anni 80 eravamo circa trenta unità oggi sono rimaste circa dieci imbarcazioni. Volevo ricollegarmi al discorso di Antonio Salis sull’A.M.P.. Pier Paolo (Congiatu) ha perfettamente ragione, è giusto che l’A.M.P. ci sia perché alimenta tutto il Golfo. Gli strumenti, che voi usate, noi li vediamo dalle nasse al tramaglio. E’ una vita che noi lavoriamo all’Asinara da quando c’era il carcere, potevamo avvicinarci circa un miglio di giorno ed un miglio e mezzo di notte. Oggi è diventato Parco nazionale e ci siamo dovuti allontanare di circa tre miglia. Ci hanno tolto del reddito. Volevo dire ai gozzi, a coloro che lavorano 128 impression: the fisherman to the family, the port authority to their boss and so on, you do not have to account to anyone. You can afford the luxury of teaching your elders. You have to grow up with the belief that your environment is not something abstract, like the State. And your job when you go Asinara, which is yours not the Asinara National Park. When you see some fishermen, someone frpom the Forestry police or the port authority not doing their duty to protect the rock or your plant, you must report it. If you all act like this and share experiences and discuss it together even we adults can stop this nonsense.” The microphone goes to Antonio, a primary school pupil who says: “In a certain way I am a fisherman because my father is a fisherman. When we go on the rocks even in Porto Torres, and we see people, who throw cigarette butts, beer bottles and waste in general, even in the water at times, we say that it isn’t right. When we fish my father tells me to put them back into the sea to make them live. I just wanted to say that you have to respect the sea.” After little Antonio Lorenzo Nieddu intervenes: “I have been a fisherman for about thirty years. I have been using the trawl that trade that everyone says is in ruins. We at Porto Torres have done our part. In the 80s we were about thirty units today were about ten boats. I wanted to reconnect to the speech by Antonio on the A.M.P…. Pier Paolo (Congiatu) is absolutely right, it is right that the A.M.P is there because it feeds the entire Gulf. The tools that you use, we see them from the pots to trammel. We have worked all our life in Asinara since the prison was there, we could approach about a mile a day and half a mile at night. Today it has become a National Park and we had con le nasse ed i tramagli, che anche loro hanno fatto la loro parte nel distruggere quello che distrugge lo strascico. E’ giusto che l’A.M.P. ci sia, che vada rispettata. Se ci colgono mentre pratichiamo la pesca a strascico non solo viene applicato il verbale amministrativo ma anche la sanzione penale ed il sequestro dell’imbarcazione. E’ un rischio che non corriamo più. Sappiamo di dovere andare fuori a pescare oltre i limiti stabiliti dalla legge. Anche il gozzo, come si dice in gergo, deve tirare i remi in barca e rispettare la natura. A proposito, poi, del consumo di pesce a casa volevo dire che le nuove generazioni di famiglie acquistano presso i punti vendita della grande distribuzione o al fast food pasti già pronti per praticità. Vorrei suggerire ai ragazzi di dire in famiglia di comprare pesce fresco, pulirlo e cucinarlo.” La discussione procede con Federica Botta, che si presenta: “Sono una giornalista. Sono una delle poche persone non sarde presenti oggi alla conferenza. Però mi sta molto a cuore tutto l’ambiente e la vostra isola. Io ho una domanda da rivolgere ai pescatori, forse un po’ scontata, e ai ricercatori, che hanno lavorato con i pescatori, che è a monte di tutto il problema, e cioè se per chi lavora in mare si è notato tutto questo cambiamento del Mediterraneo e di che entità. Questo progetto, se non ho capito male, è nato per intervenire su una realtà sofferente sial dal punto di vista ambientale che economico. Vorrei sentire dalla voce diretta se questa sofferenza si è sentita non soltanto nelle tasche ma anche nella realtà e capire quanto l’A.M.P. abbia fatto la differenza. La seconda domanda, un po’ più pratica, è se potrebbe essere utile ritornare all’uso, io vengo da La Spezia comunque una to remove about three miles. They have reduced the income. I wanted to talk to the fishermen who have boats, to those who work with traps and trammel nets, that they too played a part in destroying the bottom of the sea. It is right that the M.P.A. is there, that must be respected. If they catch us practicing trawling will we be given a fine but they will also seize our vessel. It is a risk that we do not run anymore. We know we have to go out to fish beyond the limits set by law. Even the boat, as is said in jargon, has to pull the oars and respect nature. By the way when talking about eating fish at home I wanted to say that new generations of families buy at retail supermarkets or buy ready meals for practicality. I would suggest that youngsters tell their families to buy fresh fish clean it and cook it.” The discussion continues with Federica Botta, who introduces herself: “I am a journalist. I am one of the few people present today at the conference that is not from Sardinia. But I care very much about the whole environment and your island. I have a question for fishermen, perhaps it is a bit obvious, and to researchers, who worked with the fishermen, which is the whole problem: those who work at sea have noticed this change in the Mediterranean and by in which measure. This project, if I have understood correctly, was created to intervene in a struggling sector from an environmental and economical point of view. I would like to hear from a direct voice if this suffering has been felt not only in the fishermen’s pockets but also in everyday life and understand if the M.P.A. has made a 129 Progetto Fish & Cheap. Atti convegni, workshop ed incontro informativo Fish & Cheap project. Conferences, workshops and informative sessions città di mare, di vendere legalmente al porto il pesce in cassetta con uno scambio diretto con le persone. Questo permetterebbe di comunicare al cliente tutte le qualità del pesce povero senza bisogno di un intermediario.” Pronto Antonio Salis risponde: “Qui, a Porto Torres, non è possibile per la mentalità delle persone. Ti dicono subito che sei esoso, lo vendi caro… io non voglio sottovalutare e dire che siamo indietro rispetto ad altre Regioni d’Italia.” Botta sottolinea: “Non era mia intenzione anche perché ora in Liguria è vietato.” Di nuovo Salis: “Anche qui, come a La Spezia, possiamo vendere a bordo anche a dettaglio. Ma qui le salpe, ad esempio, non le prendono neanche regalate. E’ il paese che non va. Siamo noi malfatti. I cambiamenti ci sono. Certo. Ma la carenza di pesce dipende anche dall’aumento della popolazione. Io non parlo degli anni a.C. Parlo degli anni in cui io e la mia generazione eravamo ragazzi. C’era abbondanza di pesce perché c’era meno prelievo dal mare. C’era meno domanda. Ecco perché l’acquacoltura. E’ una parola che io odio pronunciare. Figuriamoci se mangio pesce di acquacoltura.” Dopo Salis, risponde alla domanda Giovanni Vargiu, in qualità di responsabile scientifico del progetto: “Per quanto riguarda i cambiamenti se diamo uno sguardo alle specie che stiamo promuovendo, due di esse in particolare sono correlate ai cambiamenti climatici: una è il barracuda, che è in espansione a causa del riscaldamento delle acque, in territori sempre più settentrionali; abbiamo scelto di promuoverlo e di incoraggiarne il consumo perché è in aumento anche qui da noi; l’altra specie è lo sgombro-occhione o lanzardo, che, per le stesse ragioni del barracuda, 130 difference. The second question, which is a little more practical, is if it might be useful to go back to the use of, I come from La Spezia which is a seaside town, legally selling the fish from the port in boxes with a direct exchange with people. This would inform the customer of all the qualities of poor fish without the need for an intermediary.” Antonio Salis replies: “Here, in Porto Torres, it is not possible due to the mentality of the people. They tell you right away that you’re expensive, you sell it dear ... I do not want to underestimate and say that we are lagging behind other regions of Italy.” Botta emphasizes: “It was not my intention and now in Liguria it is prohibited.” Again Salis: “Here, as in La Spezia, we can also sell aboard. But here the goldline, for example, would not be taken even if it was free. It is the town that is wrong. We are badly made. There have certainly been changes. But the lack of fish also depends on the increase in our population. I am not talking about the years before Christ. I`m talking about the years in which I and my generation were kids. There was plenty of fish because there was less withdrawal from the sea. There was less demand. That’s why we have aquaculture. It is a word that I hate to pronounce. Imagine if I eat aquaculture fish.” After Salis, Giovanni Vargiu answers the question, as a scientist in charge of the project: “ As for the changes if we look at species that we are promoting, two of them in particular are related to climate change: it is the barracuda, which is expanding due to the water warming up, in more northern territories; we chose to promote and to sembra si stia espandendo. Queste tendenze sono un po’ per sentito dire, sono il frutto di interviste, fatte da me. I cambiamenti ci sono anche a livello globale. Per quanto riguarda il nostro territorio ho lavorato all’interno dell’A.M.P. e cerco di fare il confronto tra dentro e fuori l’A.M.P. A partire da quest’anno abbiamo cominciato a lavorare molto con i pescatori per recuperare dati anche al di fuori dell’A.M.P. La valutazione è ancora in atto. Spero di poter dare risposte più concrete a breve con maggiori dati.” A conclusione di questo dibattito vivace e stimolante, il Direttore del Parco osserva: “C’è un numero che mi colpisce molto: 1.200 ragazzi, che per un anno hanno parlato di questi argomenti anche con il pescatore Antonio Salis. Hanno compreso che ci sono persone, che lavorano nel mare e non lo dimenticheranno. Hanno dato un contributo notevole all’argomento. I percorsi culturali, che generano i cambiamenti, durano decine di anni. Non si chiudono in un progetto. Quindi abbiate fiducia in quello che facciamo e soprattutto facciamolo insieme. Questa è la logica che sottende a tutto.” Con questo invito, con queste parole di speranza chiude Pier Paolo Congiatu. “Questa è la giusta conclusione!” – fa eco Elena Salzano – “Fish & Cheap diventa il seme della cultura che abbiamo piantato e che può dare vita ad un sistema strategico. Il seme va innaffiato, curato… Questi aspetti, con il contributo di tutti, rappresentano degli elementi di crescita per il territorio e per la salvaguardia dell’ambiente.” encourage consumption because it is on the rise here too; the other species is mackerel, which, for the same reasons as barracuda seems to be expanding. These tendencies are hearsay and are the result of interviews, made by me. The changes are also global. As for our country, I worked within the M.P.A. and try to make the comparison between inside and outside the M.P.A. Starting this year we began to work a lot with the fishermen to recover data even outside the M.P.A. The ass e ssment is still ongoing. I hope to give more concrete answers shortly with more information.” At the conclusion of this livel y and challenging debate, the Director of the Park observes: “There is a number th a t strikes me: 1,200 youngsters, who talke d about these issues with fishermen lik e Antonio Salis. They understood that there are people who work at sea and will not forget it. They have made a significant contribution to the subject. The cultural routes, which generate changes, last decades. They do not close in a project. So we have confidence in what we do and do it together. This is the logic behind it all.” With this invitation, with these words of hope Pier Paolo Congiatu closes the debate. “This is the right conclusion!”- echoed Elena Salzano -” Fish & Cheap becomes the seed of the culture that we have planted and that can give rise to a strategic system. Seeds must be watered, cared for ... .These aspects, with the contribution of all, represent the elements of growth for the region and for the environment.” 131 Redazione e stampa Ediguida srl Traduzione Ibritish Linguist Point