ISTI TU TO STATALE COM PR EN SI VO “ G. Lanfr anc o”–61011- GABIC CE M AR E (PU )
Sc u ol e de ll’ i nf an zi a st at al e/ p a ri fic a t a e p ri m a ri e di Gab i cce M are e Grad ar a
Sc u ol a sec o n d a ri a di I„ g ra d o: Se de Ce n t rale di Gab i cce M are e S ezi o n e S t accat a d i Grad ar a
Te l. e fax 0541960118– 954776 Cod . M ec canogra fi co PS IC81200 N – Cod . Fi sca le 92020460413
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Anno Scolastico 2012-2013
Piano
Offerta
Formativa
La Scuola in gioco…
Per giocare le scoperte, le emozioni,
le conoscenze…
1
Piano dell’Offerta Formativa
Indice Ragionato
1. Premessa
1.1 Natura e Scopo del Documento
1.2 Storia dell’Istituto
2. Contesto in cui opera la scuola
2.1 Aspetti Geografici e socio-economici del territorio
2.2 Enti Locali e altre agenzie formative
3. L’Istituzione Scolastica
3.1 Risorse strutturali e materiali
3.2Risorse umane e professionali
3.3Rapporti scuola-famiglia
3.4Organigramma/Funzionigramma
4. Principi e Finalit… della Scuola
4.1 Scelte educativo-didattiche
4.2 Indicatori comuni e obiettivi formativi
5. Offerta Formativa
5.1 Presentazione ordini di scuola
5.2 Progetti pluriennali d’Istituto
5.3 Progettazione singoli plessi
5.4 Nuove tecnologie
5.5 Visite guidate e viaggi di istruzione
5.6 Valutazione e autovalutazione di Istituto
7. Gestione dell’Unit… Scolastica
7.1 Tutela della Salute e della Sicurezza
7.2 Scelte di gestione finanziaria
7.3 Descrizione delle procedure attuative: modalitƒ di segnalare disfunzioni e di proporre modifiche
7.4 Indicatori per la pianificazione, il monitoraggio e il miglioramento della qualitƒ del Servizio
Scolastico
7.5 Documenti allegati:
8. Sintesi del POF
8.1 Documento informativo sintetico
Copia del presente documento pu† essere visionata sul sito: http//www.icgabicce.
2
Che cos’‡
Come nasce
Perchˆ il POF
Presentazione
del
POF
A chi si rivolge
Chi lo approva
Durata e aggiornamento
Verifica
3
Che cos’‡ il POF
Come nasce
Perchˆ il POF
Il piano dell’offerta formativa (POF), secondo il regolamento
sull’autonomia scolastica, „ il documento fondamentale della
scuola: la identifica dal punto di vista culturale e progettuale, ne
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa. Costituisce un contratto formativo tra Scuola e
cittadini, che formalizza in un progetto unico il processo educativo
delle diverse realtƒ scolastiche.
Il POF nasce dal riesame dei precedenti documenti progettuali ed
„ in linea con le indicazioni per il curricolo e con le ultime
elaborazioni collegiali avvenute a diversi livelli.
Il nostro Istituto ha delineato alcuni Indirizzi generali che
caratterizzano il POF:
- Interagire con la comunitƒ locale, con Enti e
Associazioni presenti sul territorio
- Adeguare la proposta formativa della scuola ai
cambiamenti dei bisogni dell’utenza
- Costruire un percorso formativo coerente e unitario
tra i diversi ordini di scuola
- Accogliere, rispettare e valorizzare le diversitƒ
linguistiche, culturali e fisiche con particolare
attenzione per gli alunni stranieri e per gli alunni
diversamente abili
- Favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle
famiglie al progetto educativo della scuola
- Consentire il controllo sulla qualitƒ dell’offerta
formativa
A chi si rivolge
Il POF si rivolge:
- agli alunni
- ai genitori
- agli operatori della scuola, alle Istituzioni e agli Enti
territoriali
Chi lo approva
Il POF „ approvato dal Consiglio dei Docenti ed „ adottato dal
Consiglio d’Istituto, tenuto conto delle proposte formulate dai
genitori e dagli organismi presenti nel territorio.
Durata e
Aggiornamento
Il piano dell’Offerta Formativa costituisce un impegno per la
comunitƒ scolastica, ha durata annuale, „ flessibile e aperto. E’
soggetto ad aggiornamenti
in itinere nel corso dell’anno
scolastico, funzionali all’evoluzione del processo formativo ed
organizzativo scolastico.
Verifica
Il piano dell’Offerta Formativa sarƒ oggetto di periodiche
valutazioni da parte della Commissione che l’ha elaborato
coordinata dal docente funzione strumentale.
Gli organi collegiali, attraverso un’ampia documentazione del
lavoro svolto e attraverso un’attenta analisi degli esiti formativi
relativi alle azioni educative programmate potranno verificare
l’effettivo andamento delle attivitƒ didattiche.
4
STORIA DELL’ ISTITUTO
Gli Istituti Comprensivi rappresentano l’aggregazione di scuole
dell’infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, sotto un unico centro
amministrativo-gestionale.
Nati in applicazione della legge 97/94 per la tutela delle scuole
situate in zone di montagna e delle piccole isole, a bassa densitƒ
abitativa, si sono gradualmente diffusi su tutto il territorio nazionale
a seguito delle varie norme legislative che hanno consentito la loro
istituzione al di lƒ dell’originaria previsione legislativa.
Le scuole facenti parte dell’istituto Comprensivo di Gabicce Mare
sono state gestite dalla Direzione Didattica del II Circolo di Pesaro
fino al 1978, quando nacque la Direzione Didattica di Gabicce Mare
che comprendeva 11 scuole: le scuole materne di Gabicce Mare,
Ponte Tavollo e Gradara e le scuole elementari di Gabicce Mare,
Ponte Tavollo, Gradara, Fanano, Granarola, Colombarone, Case
Badioli e Fiorenzuola.
Dal 1978 la Scuola media “G. Lanfranco” con sede centrale a
Gabicce Mare e sede distaccata a Gradara ebbe una sua autonomia.
Nel 1997 si istitu‡ l’Istituto Scolastico Comprensivo di Gabicce
Mare con l’annessione della scuola media di Gabicce Mare e
Gradara, in quanto sottodimensionata ( meno di 500 alunni ).
L’annessione fu decisa dal Provveditore agli Studi di Pesaro e
Urbino, sentiti i Sindaci del Comune di Gabicce Mare e Gradara.
L’ ICS di Gabicce Mare, nella sua conformazione attuale, „ nato
dall’aggregazione delle due realtƒ scolastiche presenti nel territorio:
la Scuola Media ( Gabicce Mare e sede staccata di Gradara) e la
Direzione Didattica che in origine contava otto plessi ( due materne
e sei elementari). A seguito di un primo dimensionamento sono state
chiuse tre scuole elementari con tutte le dinamiche relazionali di
tipo conflittuale che queste situazioni possono scatenare.
Nell’anno scolastico 1996 / 97, a seguito di accordi tra Enti locali e
l’allora Provveditore, „ stato repentinamente comunicato
l’imminente costituzione del nostro Istituto Comprensivo. Da quel
momento ha avuto inizio un percorso di reciproca conoscenza tra i
due ordini di scuola attraverso la partecipazione comune agli organi
collegiali, l’istituzione di commissioni miste di lavoro e la
condivisione di progetti di istituto.
La stabilitƒ di una parte del corpo docente garantisce una
conoscenza e una “memoria” del territorio e dell’utenza tali da
permettere una corretta rilevazione dei bisogni ed una conseguente e
coerente impostazione dell’offerta formativa. Una percentuale di
sedi vacanti favorisce ogni anno quel “fisiologico” ricambio che dƒ
modo di arricchire e diversificare le esperienze attraverso il
confronto.
Le relazioni interpersonali sono positive: motivazione, disponibilitƒ
e impegno sono trasversali a tutte le scuole. La diversitƒ di stili e
atteggiamenti viene oggi vissuta come ricchezza, utilizzata per il
confronto e la crescita professionale.
5
2. Contesto in cui opera la scuola
Il territorio su cui opera la scuola comprende due comuni: Gabicce Mare e Gradara.
Il territorio di Gabicce Mare si estende da Cattolica al Comune di Pesaro e comprende parte del
Parco San Bartolo….Il comune comprende la frazioni di Gabicce Mare, Ponte Tavollo, Case
Badioli, Gabicce Monte. Risultano piˆ densamente popolate le frazioni di Ponte Tavollo e Case
Badioli, seguono Gabicce Mare e Gabicce Monte.
Nel comune di Gabicce Mare sono presenti varie attivitƒ culturali e ricreative proposte
dall’Amministrazione Comunale, dalle societƒ sportive, dalle associazioni di volontariato e dalle
Parrocchie. Esistono un centro civico “Creobicce”, attrezzature sportive, campo da calcio e da
tennis, una palestra e un centro anziani.
Il territorio di Gradara „ prevalentemente confinante con il territorio Comunale di Gabicce Mare e
con i comuni di Tavullia e Pesaro. Il Comune comprende le frazioni di Gradara, FananoMassignano, Santo Stefano, Pieve Vecchia, Granarola.
Tra le strutture comunali vanno ricordate: il teatro, uno spazio espositivo che funziona come centro
culturale, il centro anziani, la palestra, il campo da calcio. Numerose sono le attivitƒ culturali e
ricreative proposte dall’Amministrazione Comunale, dalle Parrocchie, dalle societƒ sportive e dalle
numerose Associazioni presenti sul territorio.
L’Istituto Comprensivo • formato da: due Scuola Dell’infanzia, tre Scuole Primarie e due Scuole Secondarie
di Primo Grado.
In entrambi i Comuni sono presenti gli Asilo Nido.
Per frequentare le scuole Secondarie di Secondo Grado gli studenti si recano a Pesaro o nei centri vicini di
Morciano, Riccione, Rimini.
6
ENTI LOCALI ED AGENZIE SUL TERRITORIO
Sono presenti sul territorio diverse associazioni ed enti che collaborano con l’Istituto in varie forme e modi
creando sinergie e collegamenti tra scuola ed extrascuola:
Comune di Gradara
Comune di Gabicce Mare
Ass. Sportiva calcio Gabicce
Ass. sportiva Team 80
Avis Gabicce
Archeoclub
Coop. Albergatori
Consorzio bagnini
Parrocchie
Ass. Gradara Innova
Avis Gradara
Centro Argento
Gruppo Volontariato
Ass. Sportiva Avis Gradara
Sci club Gradara
Corte Malatestiana
Corpo Bandistico di Gradara
Parrocchie
Nel corso degli ultimi anni sono state tentate varie forme di coordinamento che hanno portato a
discreti risultati certamente migliorabili nel tempo; attualmente funzionano:
 1 comitato tecnico nel comune di Gabicce Mare formato da rappresentanti
dell’Amministrazione comunale, dell’Istituto, dell’A.sur di Pesaro, delle cooperative di
servizi che ha lo scopo di coordinare le attivitƒ di assistenza educativa legate al disagio, e
all’handicap; le funzioni del comitato sono regolate da apposito protocollo di Intesa
 1 comitato tecnico nel comune di Gradara con la medesima composizione e finalitƒ
 1 forum delle associazioni, nel comune di Gradara, formato da rappresentanti di tutti gli enti
ed associazioni presenti nel territorio con il compito di coordinare le attivitƒ, condividere
obiettivi e risorse, favorire l’integrazione delle varie micro-realtƒ
 da settembre 2002 l’Istituto „ inserito in un coordinamento di ambito territoriale del quale
fanno parte i comuni e le scuole del distretto con Ente capofila il Comune di Pesaro
L’Istituto ha avviato varie collaborazioni con Enti e Istituzioni:
Nr.
D’ordine
Tipologia
Soggetti con cui
‡ attivata la
relazione
1
Convenzione
2
Convenzione
Comune di
Gabicce Mare
Comune di
Gradara
3
Convenzione
Comune di
Gabicce Mare
4
Convenzione
Comune di
Gradara
Soggetti
coinvolti
nel rapporto
Personale
A.T.A.
Personale
A.T.A.
Data
sottoscrizione
Scopi obiettivi
Territorio in
cui opera il
Soggetto
2010
Funzioni Ausiliarie
GabicceMare
2010
Funzioni Ausiliarie
Gradara
Docenti e
famiglie
ISC di Gabicce
Mare / comune/
coop. Labirinto
Docenti e
famiglie ISC di
Gabicce Mare /
comune/
Labirinto
Dal 01/09/’06
Rinnovata con
bando di gara
periodicamente
Gestione integrata
assistenza scolastica e
domiciliare
GabicceMare
Dal 01//09/’06
Rinnovata con
bando di gara
periodicamente
Gestione integrata
assistenza scolastica e
domiciliare
Gradara
7
5
Protocollo
d’Intesa
Comune di
Gabicce Mare
6
Accordo
“Di Rete”
Centro
Territoriale H.
Convenzione
Agenzia per
l’innovazione
Pesaro
Accordo “Di
Rete”
Rete Acceso
9
10
Accordo “Di
Rete”
Ist, Scol. e
Comuni
dell’ambito
(ex L. 285)
Convenzione
Universitƒ di
Urbino
Istituto Gobetti di
Morciano
Centro EDA
Banca delle
Marche
7
11
12
Protocollo
d’Intesa
Convenzione
13
14
15
16
Accordo di
Rete
Convenzione
Rete di scuole
della provincia
Associazione
Calcio Gabicce
Mare e Gradara
Protocollo
d’Intesa
Comune di
Gabicce mare e
Gradara,
Universitƒ di
Urbino
Polizia delle
Comunicazioni
Scuola Statale e
Comunale
parificata
Istit.ni
scolastiche
Statali e
Paritarie
Personale
Docente e
A.T.A.
Ist. Scol. Reg. /
USR / Province
Ist.Scol.dell’Am
bito/
ASUR/Prov./
Centro
Aggregazione
Universitƒ di
Urbino
Istituto Gabicce
Mare / Gobetti
ISC Gabicce
Mare
Banca delle
Marche-filiale di
Gabicce Mare
06/12/’05
Rinnovo 2011
Fusione operativa
Gabicce
Mare/Gradara
Dal 30/03/’04
Rinnovata
periodicamente
Integrazione Disabili
Ist.Scol. di
Pesaro/Urbino
Dal 01/02/’05
Rinnovo 2012
Formazione
Decreto 81/2009
Gabicce
Mare/Gradara
Dal 31/05/’05
Rinnovo
periodico
Da Ottobre ‘04
Rinnovo
periodico
Integrazione
alunni stranieri
Regione
Marche
Integ. Risorse Materiali /
Umane
Ambito
Territoriale
21/09/’05
Rinnovo 2010
2012/13
Att. Formaz. Sc. Infanzia
e Primaria
Inserimento alunni in
uscita nel Sistema
Formativo
Gestione servizio
tesoreria
Provincia
Pesaro/Urbino
InterProvincial
e
Provincia
Rinnovo 2012
Gestione servizio
tesoreria
Calcio
Ottobre 2012
ARGG
Regione
Marche
Rinnovo 2009
Da ottobre 2012
ISC Gabicce
Mare
Associazione
calcio Gabicce
Mare e Gradara
Docenti ,alunni e
famiglie
Gabicce MarePesaro
Gabicce
Mare/Gradara
3. L’Istituzione Scolastica
Il nostro Istituto Scolastico Comprensivo „ l'insieme delle Scuole Statali dell’Infanzia, primarie e
secondarie di 1Š grado presenti nei Comuni di Gabicce Mare e Gradara, dipendenti da una stessa
Dirigenza e con una unica sede amministrativa, per un totale di 977 alunni , 100 docenti e 25 unitƒ
di personale ATA.
Localizzazione del servizio scolastico
Comune di Gradara:
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
8
Comune di Gabicce Mare:
Scuola dell’Infanzia Integrata (Statale/Parificata) Ponte Arcobaleno
Scuola Primaria Gabicce capoluogo
Scuola Primaria Don Milani -Case Badioli- (tempo pieno)
Scuola Secondaria di primo grado G. Lanfranco
Risorse strutturali e materiali
Scuole
Spazi
Infanzia
Ponte Tavollo
Gradara
6 aule sezione con angolo informatico
2 saloni polifunzionali per:
 laboratorio motorio
 laboratorio espressivo
 biblioteca
2 aule con funzione laboratoriale per:
 laboratorio scientifico
 laboratorio pittoricomanipolativo
3 spazi polifunzionali antistanti le
sezioni dei 3 anni
Ampio giardino
Aula proiezioni
5 aule/sezione
1 salone polifunzionale
Biblioteca
Sala mensa
Ampio giardino
Spazi
Primaria
Gabicce Mare
Case Badioli
9 aule
Aula mensa
Ampio giardino
Salone accoglienza
Aula docenti
Biblioteca
Laboratorio att. Espressive
Laboratorio informatica
(16 postazioni, in rete, con internet)
Giochi da esterno
5 aule
Aula docenti
3 aule polifunzionali
Biblioteca
Laboratorio informatico
Dotazioni
Fotocopiatrice
2 televisori
Videoregistratore
Lettore DVD
Impianto stereo con amplificatore
Lettori CD
Fotocamere digitali
Videoproiettore
Attrezzature per attivitƒ psicomotoria
Giochi da esterno
Microfono
1 computer con collegamento Internet
Fotocopiatrice
Televisore
Lettore DVD
Impianto stereo con amplificatore
Lettore CD
Fotocamere digitali
Videocamera
Attrezzature per attivitƒ psicomotoria
Giochi da esterno
Dotazioni didattiche
Fotocopiatrice, Televisore
Videoregistratore
Videocamera / Stereo
Macchina fotografica
Lavagna digitale
11 computer con collegamento Internet
4 stampanti
1 LIM con proiettore
Videoproiettore
Televisore
9
Gradara
Laboratorio grafico-pittorico
Aula audiovisivi
Palestra
2 ampi saloni
Sala mensa
2 giardini con giochi da esterno
Lettore DVD
Videoregistratore
2 stereo con lettore CD
Fotocamera digitale
fotocopiatrice
10 aule
2 spazi polifunzionali
Aula magna
Laboratorio di informatica
Laboratorio per attivitƒ
espressivo/manipolative
2 ambienti per attivitƒ di piccolo
gruppo/individuali
Sala mensa
Palestra esterna
Ampio giardino
2 pc portatili
7 computer con collegamento Internet
6 stampanti
Videoproiettore
2 LIM con proiettore
Fotocopiatrice
Lettori DVD
Televisione
Lettori Cd
Fotocamera digitale
Impianto stereo con microfono
Spazi
Secondaria 1€
Gabicce Mare
Dotazioni didattiche
8 aule
Aula docenti
Aula polifunzionale
Laboratorio di musica
Laboratorio di arte e immagine
Laboratorio di scienze
Laboratorio di informatica con
collegamento Internet
Biblioteca
Videoteca
Fotocopiatrice
Stereo
Videoproiettore
Lettori CD
Lavagna luminosa
4 LIM
Cortile esterno
Gradara
7 aule
Aula docenti
Cortile esterno
Aula polifunzionale
Laboratorio di
informatica
Con collegamento
Internet
1 aula
polifunzionale
Laboratorio di
musica
Laboratorio ed.
artistica
Laboratorio
informatica
(6 postazioni,
col. internet)
Fotocopiatrice
Stereo
Lettori CD
3 LIM
2 televisori
Strutture e Risorse Strumentali
Gli edifici scolastici sono in buone condizioni con alcune punte di eccellenza. Tutte le scuole sono
dotate di strumentazioni informatiche che consentono l’accesso alla rete e diversi sono i laboratori
allestiti per le attivitƒ specialistiche (es: musica, scienze, ceramica, tecnologia,informatica
Risorse Finanziarie
1
Si evidenziano carenze dei finanziamenti statali ordinari a fronte di un aumento esponenziale delle
richieste, si ritiene sia utile sottolineare che notevole „ l’apporto delle Amministrazioni Comunali
che intervengono in modo sostanziale con finanziamenti annuali, infatti da tempo si „ ormai
consolidata una prassi che prevede una progettazione concordata su alcune attivitƒ da stilare entro il
mese di settembre di ogni anno scolastico. Buono „ l’apporto delle sponsorizzazione e i contributi
volontari delle famiglie.
Risorse Umane-Professionali
PERSONALE DOCENTE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
DOCENTI
POSTO COMUNE
DOCENTI SOSTEGNO
DOCENTI R. C.
ASSISTENZA
EUCATIVA
COMUNALE
SCUOLA PRIMARIA
PONTE
ARCOBALENO
7 STATALI
1 statale a 10 h
1 statale a 15 h
5 DIP. COMUNALI (di cui
una fino a dicembre)
12,5 h EH
6 ORE SC. STATALE
3 ORE SC. PARITARIA
6 Comune di Gabicce
GABICCE MARE
GRADARA
9 STATALI
1 statale 22,5 ore
settimanali
1 statale 15 ore
12,5 h EH
7,5 ORE
4 h comune di Gradara
CASE BADIOLI
GRADARA
1
Numero classi
DOCENTI
9
DOCENTI
11.5
5
DOCENTI
9
10
DOCENTI
14.5
DOCENTI
SOSTEGNO
DOCENTI R. C.
1 docente
18 h
2 docenti + 10 h + 4 h
18 ore
10 ore
20 ore
SCUOLA SECONDARIA
GABICCE MARE
GRADARA
DOCENTI LETTERE
3 DOCENTI 20 ORE
1 DOCENTE 10 H
DOCENTI SECONDA LINGUA
COMUNITARIA (SPAGNOLO)
DOCENTI MUSICA
3 DOCENTI 20 ORE
1 DOCENTE 8 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
2 DOCENTI 18 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
1 DOCENTE 18 ORE
1 DOCENTE 10 ORE
1 DOCENTE 6 ORE
1 DOCENTE 6 ORE
1 DOCENTE 16 h
DOCENTI ARTE
1 DOCENTE 16 h
DOCENTI TECNOLOGIA
1 DOCENTE 16 ORE
DOCENTI SCIENZE MOTORIE
1 DOCENTE 16 ORE
DOCENTI RC
1 DOCENTE 8 ORE
DOCENTI SOSTEGNO
3 DOCENTI 18 ORE
DOCENTI MATEMATICA
DOCENTI INGLESE
2 DOCENTI 18 ORE
1 DOCENTE 6 ORE
1 DOCENTE 18 ORE
1 DOCENTE 5 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
1 DOCENTE 2 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
1 DOCENTE 2 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
1 DOCENTE 2 ORE
1 DOCENTE 12 ORE
1 DOCENTE 2 ORE
1 DOCENTE 5 ORE
1 DOCENTE 2 ORE
2 DOCENTI 18 ORE
PERSONALE ATA
1
INFANZIA
Scuole
PONTE
PRIMARIA
GRADARA
GABICCE
ARCOBALENO
GRADARA
BADIOLI
3
COLLABORATORI
CASE
SECONDARIA
2
3
GABICCE
GRADARA
MARE
3
3
SCOLASTICI
+ 1 palestra
DIPENDENTI
+ 12 h
2
STATALI
ALTRE
RISORSE
FUNZIONI MISTE
ASSISTENTI
2 unitƒ
cooperativa
nuova lucente
+
Impresa per
pulizie
1
3
2
3
3
1
6
AMMINISTRATIVI
DIRETTORE
SGA
1
1
LA SCUOLA E LA FAMIGLIA
La famiglia • il “contesto primario di apprendimento” e, secondo quanto la Costituzione Italiana prevede, “alla famiglia
spetta il compito e la responsabilit„ per la crescita e l’educazione dei figli”. Alla Scuola spetta il compito di conoscerla
per costruire un rapporto di collaborazione reale e fattivo che faciliti la crescita integrale ed armonica degli alunni.
Pertanto la Scuola:
 intende creare un clima relazionale positivo e propositivo con le famiglie in quanto ritiene che la
collaborazione sia fondamentale per affrontare e risolvere le questioni educative;
 considera importante instaurare un dialogo costruttivo basato sull’ascolto, sul confronto e sulla
collaborazione con l’utenza;
 sollecita la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli;
 garantisce un’adeguata informazione su tutte le attivit„ promosse e sul processo di apprendimento degli
alunni.
Gli organi collegiali
DURATA
ORGANO
Triennale
Consiglio
D’Istituto
Presidente:
un genitore
Triennale
Giunta esecutiva
Presidente:
il Dirigente Scolastico
Annuale
Annuale
Annuale
COMPOSIZIONE









Consiglio
d’Intersezione


(Scuola dell’Infanzia)
Presidente: il
Dirigente Scolastico o
un Docente delegato
Consiglio
d’Interclasse


(Scuola Primaria)
Presidente: il
Dirigente Scolastico o
un Docente delegato
Consiglio di classe
(Scuola Secondaria di
Primo Grado)
Presidente: il
Dirigente Scolastico o
un Docente delegato
FUNZIONI
Dirigente scolastico
Otto rappresentanti dei docenti
Otto rappresentanti dei genitori
Due rappresentanti del personale
ATA

Dirigente scolastico
Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi
Due rappresentanti dei genitori
Un rappresentante dei docenti
Un rappresentante del personale
ATA
Docenti delle sezioni
Un rappresentante dei genitori per
sezione


Docenti delle classi
Un rappresentante dei genitori per
classe








Fissa gli indirizzi generali per le
attivit„ della Scuola
Adotta il P.O.F elaborato dal
collegio dei docenti
Adotta il regolamento di Istituto
Delibera il programma annuale
(vedi Regolamento di Istituto)
Prepara i lavori del Consiglio
Cura l’esecuzione delle delibere
(vedi Regolamento di Istituto)
Affronta temi educativi e didattici
riguardanti la sezione/classe
Formula proposte in ordine
all’azione educativo-didattica
Agevola ed estende i rapporti tra
docenti, genitori, alunni
(vedi Regolamento d’Istituto)
Docenti della classe
Quattro rappresentanti dei genitori
1
Incontri scuola-famiglia
ATTIVIT•
PARTECIPANTI
Assemblea
Tutti i genitori
(in gruppo)
Dirigente
Docenti
Colloqui
individuali
quadrimestrali
Genitori
Colloqui
individuali
Genitori
Docenti
Docenti
FINALIT•
Informazione e discussione
 sugli obiettivi formativi,
 sul Piano delle attivit„,
 sulle iniziative ed i Progetti




Informazioni su
sviluppo relazionale e affettivo,
ritmi di apprendimento,
rendimento scolastico,
eventuali situazioni di disagio.
Informazioni e comunicazioni
 su esigenze particolari
 con cadenza frequente.
TEMPI



Scuola dell’Infanzia: 2 volte l’anno
Scuola primaria: 2 volte l’anno
Scuola secondaria di 1…: inizio anno
e su richiesta



Scuola dell’Infanzia: quadrimestrale
Scuola primaria: quadrimestrale
Scuola
secondaria
di
1…:
quadrimestrale

Scuola dell’Infanzia: su richiesta per
appuntamento
Scuola primaria: su richiesta per
appuntamento
Scuola secondaria di 1…:
mensile secondo calendario senza
appuntamento
su richiesta per appuntamento




1
ORGANIGRAMMA
Docente collaboratore del DS
con funzioni vicariali
DIRIGENTE SCOLASTICO
ISC G. Lanfranco Gabicce Mare
Docente
2€collaboratore del DS
DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI
INTEGRAZIONE
ALUNNI DSA
PROMOZIONE
E SVILUPPPO
CONTINUITA’
VALUTAZIONE
SICUREZZA
INFORMATIZZAZIONE
PRIVACY
PUBBLICIZZAZIONE
STAFF DI DIREZIONE
Coordinatore
infanzia Gradara
Coordinatore infanzia
Ponte Arcobaleno
Coordinatore
Primaria Gabicce
Coordinatore
Primaria Gradara
Coordinatore Primaria
Case Badioli
Coordinatore
Secondaria Gabicce
COMMISSIONI
REFERENTI
Direttore
S.G.e.A.
Coordinamento
commissione POF
Sostituto del DSGA
Assistenti Amministrativi
Viaggi di Istruzione
Tirocinio
Coordinamento
commissione Didattica
CSS
DIDATTICA
Orientamento
Ed..Stradale
Progetti di Istituto
Coordinatore
Secondaria Gradara
P.O.F.
ORIENTAMENTO
AUTOVALUTAZIONE E
MONITORAGGIO
Gemellaggi
INTERCULTURA
H
E GRUPPO G.L.H.I.
Continuitƒ orizzontale
Personale Ausiliario
COLLEGIO DOCENTI UNITARIO
Assemblea Personale
ATA
COLLEGIO SEZIONE
INFANZIA
Giunta
Esecutiva
R.S.U.
Collegio
dei
Revisori
COLLEGIO SEZIONE
PRIMARIA
COLLEGIO SEZIONE
SECONDARIA
Infanzia
Gradara
Primaria
Gabicce
Mare
Primaria
Case
Badioli
Primaria
Gradara
Secondaria
Secondaria
1•grado
Gabicce
1• grado
Gradara
Consiglio di
Intersezione
Consiglio di
Intersezione
Consiglio di
Interclasse
Consiglio di
Interclasse
Consiglio di
Interclasse
Consiglio di
Classe
Consiglio di
Classe
Docenti
1 genitore
ogni sezione
Docenti
1 genitore
ogni sezione
Docenti
1 genitore
ogni classe
Docenti
1 genitore
ogni classe
Docenti
1 genitore
ogni classe
Docenti
4 genitori
ogni classe
Docenti
4 genitori
ogni classe
Infanzia
Ponte
Arcobaleno
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COORDINATORI
CONSIGLI DI
CLASSE
1
- FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO FIGURE
DESCRIZIONE
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Collaboratore del DS
con funzioni vicariali
Sostituzione del D.S. in caso di assenza
Presidenza dei consigli di intersezione, interclasse, classe in caso di assenza del DS
Accoglienza nuovi docente
Con esonero parziale
dall’insegnamento
Azioni di coordinamento e revisione orario interno scuola dell’Infanzia e Primaria
Supporto ai coordinatori di plesso per la gestione del plesso ( es: sostituzioni…)
Predisposizione e raccolta degli strumenti per la programmazione e la
documentazione delle attivitƒ, per la valutazione degli alunni, per la verifica
dell’aspetto organizzativo
Attivitƒ di raccordo con enti, associazioni, esperti
Attivitƒ di raccordo con le famiglie degli alunni
Attivitƒ di raccordo dei coordinatori e delle funzioni strumentali
Sostituzione del D.S. in caso di assenza dell’altro collaboratore.
Presidenza dei consigli di classe in caso di assenza del DS e del 1Šcollaboratore
Secondo Collaboratore
del DS
Senza esonero dall’insegnamento
Attivitƒ di rappresentanza con enti, associazioni, scuole del territorio
Attivitƒ di raccordo e rappresentanza con le famiglie degli alunni della scuola
Secondaria di 1Š grado
Raccolta documentazione sc. Secondaria Gabicce Mare e Gradara
FUNZIONI STRUMENTALI
1
FUNZIONE
Area di Sostegno agli Studenti e al lavoro dei docenti
1
FUNZIONE
Area di Sostegno agli Studenti e al lavoro dei docenti
PROMOZIONE E SVILUPPO
Coordinamento e monitoraggio attivitƒ della commissione
Coordinamento e monitoraggio attivitƒ di consulenza con l’esperto
Coordinamento attivitƒ con esterni ( Ambito Territioriale, Enti, Associazioni…)
Coordinamento e calendarizzazione attivitƒ di consulenza dell’esperto con le famiglie
Coordinamento attivitƒ di formazione per docenti e famiglie sulle tematiche specifiche
Coordinamento attivitƒ di potenziamento offerta formativa con alunni classi terze scuola
secondaria
Calendarizzare e convocare incontri, raccogliere proposte, stilare progetto, tenere i contatti con
esterni
Monitorare ore assegnate al progetto ( stilare apposito resoconto e raccogliere relativa
documentazione)
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
CONTINUITA’
- Coordinamento e monitoraggio progetti classi Ponte e progetti continuitƒ orizzontale ( classi
quinte scuole primarie):
calendarizzare e convocare incontri, raccogliere proposte,
stilare progetto, tenere i contatti con esterni ed organizzare attivitƒ (pulmini, campo sportivo,
teatro, uscite), monitorare ore assegnate al progetto (stilare apposito resoconto e raccogliere
relativa documentazione), monitorare budget per acquisto materiali (predisporre ordine e attivare
procedura per gli acquisti).
- Predisposizione attestati di partecipazione.
- Coordinamento attivitƒ classi ponte –passaggio informazioni: calendarizzare e convocare
incontri (nel settembre successivo all’anno dell’incarico).
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio.
Fornire orario di reperibilitƒ telefonica o mail (non durante l’orario di lezione).
1
1
FUNZIONE
Area della Gestione del POF: integrazione delle diversit…
INTEGRAZIONE
INTERCULTURA
Valorizzazione delle diversitƒ: , identitƒ culturali, religiose, etniche, linguistiche
Coordinamento commissione intercultura: predisposizione unitƒ di apprendimento con relativi
materiali e supporti ( 1Š livello)
Raccordo tra commissione e gruppo/i tecnico/i provinciale/regionale
Coordinamento attivitƒ formative sulla tematica specifica, progetto ACCESO (coordinamento
classi sperimentali)
Coordinamento attivitƒ di laboratorio linguistico (quando si attiveranno) : sintesi delle necessitƒ,
raccolta documentazione didattica e sintesi calendario ore.
calendarizzare e convocare incontri, stilare progetto, tenere i contatti con esterni, monitorare ore
assegnate,
(stilare apposito resoconto e raccogliere relativa documentazione)
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
1
FUNZIONE
Area della Gestione del POF Valutazione
VALUTAZIONE
Autovalutazione di Istituto:
Monitoraggio progetti, attivitƒ, moduli pomeridiani, laboratori…
Raccogliere dati e predisporre sintesi finale
Analizzare questionari per famiglie, docenti, alunni, ATA, predisporre invio, tabulazione e
sintesi dei dati.
Coordinare i lavori della commissione autovalutazione
Coordinamento attivitƒ valutazione disciplinare alunni – prove-standard ( predisporre testo
prove entro il mese di dicembre. Somministrazione entro il 15 maggio )
Coordinamento attivitƒ di monitoraggio nazionale (Prove Invalsi)
1
FUNZIONE
1
FUNZIONE
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima quindicina di giugno
Area di sostegno agli studenti e al lavoro dei docenti SUPPORTO tecnico-didattico per
l’area
informatica.
Gestione dell’hardware e del software dei plessi:
lavagna digitale, libri digitali per alunni con DSA
e supporti di compensazione
Predisporre entro il 15 ottobre calendario per manutenzione laboratori informatica e LIM nei
vari plessi (concordare con il coordinatore di plesso eventuali variazioni )
Esplicitare orario di chiamata per appuntamenti che sarƒ diramato a tutti i plessi (supporto
utilizzo software e documentazione digitale)
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
Area di sostegno agli Studenti e al lavoro dei docenti SICUREZZA e prevenzione
dei rischi D.L.vo 81/2008
Promuove e coordina la Formazione/Informazione del
Personale.
Collabora con l’ufficio di segreteria per la cura della documentazione sugli edifici
Scolastici e i libretti formativi
Promuove e coordina la Formazione
/informazione degli alunni.
Cura la raccolta e la
distribuzione del materiale didattico sul tema.
Mantiene i contatti con il RLS e i referenti delle amministrazioni comunali.
Svolge funzione di referente con l’Agenzia per l’Innovazione
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
1
FUNZIONE
Area della Gestione del POF: integrazione delle diversit… Valorizzazione delle
diversitƒ: Coordinamento progetti e attivitƒ per alunni DSA
Valorizzazione delle diversitƒ: Coordinamento progetti e attivitƒ per gli alunni con DSA
calendarizzare e convocare incontri, raccogliere proposte, stilare progetto
Predispone la raccolta della documentazione e del materiale esistente nell’Istituto in relazione
alla specifica tematica.
Svolge funzioni di coordinamento con i docenti dell’Istituto, con le famiglie degli alunni e con
gli “enti esterni specifici”, cura insieme all’assistente
1
Calendarizza i PDP della scuola primaria e collabora per quelli della secondaria
(1Š entro novembre - 2Š entro aprile)
Supporto alle famiglie degli alunni per la richiesta dei libri digitali
Coordinamento attivitƒ progetto Spider e relativa commissione
Coordinamento laboratori pomeridiani alunni DSA
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
1
FUNZIONE
Area della Gestione del POF: Integrazione delle diversit…-DIVERSABILITA’
1
FUNZIONE
Area di sostegno agli studenti
Sostegno al lavoro dei docenti
Valorizzazione delle diversitƒ: area delle diverse abilitƒ
Promozione delle interazioni e Coordinamento commissione handicap e GLH di Istituto ;
Raccordo tra commissione e gruppi di lavoro territoriali ( CTI, CDH…)
Partecipazione gruppo CDH dell’Ambito Territoriale di Pesaro
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
Gestione sito web della scuola con raccolta e pubblicazione di tutti i nuovi materiali prodotti ,
aggiornamento di quelli ricorrenti.
Raccolta, sistemazione, digitalizzazione e diffusione dei materiali prodotti dalla Commissione
POF e Didattica
Supporto alla gestione dell’albo web
Predisporre relazione finale del lavoro svolto entro la prima decade di maggio
ATTIVITA’ E FUNZIONI
FIGURE
STAFF DI DIREZIONE
NOMINATIVI
INSIEME DEI
COORDINATORI DI
PLESSO E DEI
COLLABORATORI DEL
D.S
COORDINATORI DI
PLESSO
COORDINATORI
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DESCRIZIONE - COMPITI
Piano annuale attivitƒ funzionali all’insegnamento
Piani di utilizzo dei finanziamenti su progetti e attivitƒ ( da proporre
alla RSU e al Consiglio di Istituto)
Coordinamento attivitƒ di formazione
Affiancano il D.S. nella parte organizzativo-gestionale nella predisposizione del lavoro per gli
oo.cc. e su delega del collegio docenti e del D.S. sulle seguenti materie:
Stesura Piano annuale attivitƒ di coordinamento
Gestione brevi permessi, cambi di turno e modifiche provvisorie orari dei docenti
Modalitƒ di gestione dei plessi (orari, spazi comuni, piano sostituzioni…)
Presiede il consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe su delega del DS
Cura l’organizzazione e la gestione del plesso di appartenenza mantenendo i contatti con il D.S.
Stesura del verbale del consiglio di classe su bozza del segretario
Presiede il consiglio di classe su delega del D.S.
Sintesi giudizio globale per la scheda di valutazione,predisposizione bozza su file
Sintesi dei laboratori e moduli pomeridiani
Compilazione modello di sintesi delle attivitƒ del curricolo opzionale
Sintesi dei risultati delle educazioni per valutazione convivenza civile
Compilazione schema di sintesi della programmazione del consiglio di classe
Compilazione relazione finale delle attivitƒ del consiglio di classe
Per situazioni particolari, su delega del consiglio di classe e del DS tiene rapporti con le famiglie degli
alunni
Stesura sintesi consiglio orientativo (solo classi terze)
REFERENTI
Responsabile progetti
di Istituto
Sicurezza/Privacy
Trattamento Dati
Orientamento
Stesura e verifica progetti di Istituto: professionalitƒ docente e ATA, potenziamento L2;
Raccordo con esperti esterni previsti, coordinamento personale interno inseriti nei progetti
Predispone insieme all’assistente amministrativo incaricato, al Direttore SGA e al DS il
Documento sulla sicurezza.
Predispone i sistemi di sicurezza per la tutela dei dati informatici
Coordinamento commissione orientamento.
Coordinamento attivitƒ di sportello per le famiglie.
1
Raccordo attivitƒ con gli Istituti di scuola secondaria di 2Š grado (informazioni openday,opuscoli,materiali, organizzazione incontri…)
Responsabile Centro
Sportivo
Referenti GSS, Giochi della Gioventˆ, Nuoto, Vela…
Stesura e verifica Progetto Ministeriale Attivitƒ sportiva
Tirocinio
Raccordo docenti accoglienti e studenti, predisposizione del piano di inserimento degli studenti da
concordare con il DS.
Coordinamento commissione
POF
Raccolta e sistemazione materiale di documentazione: POF, Carta dei Servizi, Regolamento di
Disciplina, Programmazioni disciplinari comuni, Procedure per la valutazione, regolamento del
Consiglio di Istituto
Raccolta delle proposte emerse nei consigli di classe, coordinamento delle iniziative delle diverse
classi , parallele e non; predisposizione dei programmi e raccordo con le agenzie specializzate,
con i musei, con i gestori di mostre,manifestazioni… (sc. Secondaria di 1Šgrado)
Partecipa agli incontri del Comitato di Gemellaggio dei rispettivi Comuni, tiene i contatti con i
referenti scolatici dei paesi gemellati , si occupa dell’organizzazione delle attivitƒ di accoglienza
delle classi ospiti del nostro istituto.
Collabora alla costruzione di strumenti per la programmazione e la documentazione delle attivitƒ
didattico-educative ; certificazione delle competenze, documento di valutazione, materiali per
esame.
Coordina le procedure per l’organizzazione delle attivitƒ di progettazione
( es: classi parallele…)
Visite guidate e viaggi di
istruzione
Gemellaggio Gabicce/Gradara
Coordinamento commissione
Didattica
Educazione Stradale
Predisposizione delle attivitƒ,coordinamento con la polizia municipale, organizzazione degli
esami con la motorizzazione civile; partecipazione agli incontri provinciali
COMMISSIONI
Commissione H
Collaborazione con il CTH territoriale (Cattabrighe): formazione, risorse umane e materiali
Raccoglie materiale di documentazione e studio sulle modalitƒ di valutazione degli alunni
disabili ( in caso di utilizzo del PEP)
valuta modelli in uso ai docenti di sostegno ( relazioni iniziali e finali, schemi, registro…)
POF : sistemazione del documento
Commissione POF



Autovalutazione
E
Monitoraggio
Intercultura
Orientamento
Didattica
Tutor docenti neoassunti
Comitato di valutazione del
servizio degli insegnati
aggiornamento documento considerando soluzioni e scelte definite ed adottate per una
verifica della loro adeguatezza e validitƒ nelle attuali condizioni di esercizio; predisposizione
materiale e documentazione
Raccolta e predisposizione progettazione annuale
Predisposizione di un documento di sintesi

Rivedere ,e se necessario, risistemare i materiali (schede, moduli…) per il
monitoraggio interno delle attivitƒ (progetti, colloqui, visite di istruzione ecc.)
 predisporre materiali per ampliare il monitoraggio anche ad altre tipologie di
personale (es: coll. Scol.) o ad enti esterni
 Somministrazione dei materiali, raccolta e tabulazione dei dati
 Modelli prove comuni disciplinari, ( tipo invalsi) raccolta proposte gruppi
disciplinari, predisposizione materiale, raccolta dati e monitoraggio
Monitoraggi ed eventuli revisioni delle procedure per l’inserimento e
l’integrazione degli alunni stranieri
 Coordinamento e supervisione laboratori linguistici
Predisposizione del Progetto annuale
Predisposizione strumenti di sintesi del lavoro per tutte le classi della secondaria. Raccolta dati,
sistematizzazione e catalogazione
Predisposizione nuovi strumenti didattici per la progettazione, documentazione e verifica delle
attivitƒ didattiche(disciplinari,educazioni, laboratori, corsi personalizzati di recupero,
consolidamento e potenziamento)
Aggiornamento dei modelli per progettazione e valutazione
Adeguamento del regolamento di Istituto alla luce della nuova normativa
Fornisce consulenza al docente di prima nomina nell’attivitƒ di progettazione e di verifica delle
attivitƒ didattico-educative e nell’espletamento degli obblighi di sevizio anche agevolando
l’inserimento nella struttura organizzativo-gestionale dell’Istituto.
Valuta il servizio dei docenti neo-assunti nell’anno di prova-formazione e propone al DS la
conferma in ruolo (assunzione a tempo indeterminato)
2
PERSONALE ATA
TIPOLOGIA
FIGURE
Funzioni Miste
Numero figure
COMPITI/FUNZIONI
1
Mensa con Spostamento in altra sede Infanzia Ponte
Arcobaleno
Mensa, Sorveglianza alunni pre/post scuola
Primaria Gabicce Mare cap.
Mensa, Sorveglianza alunni pre/post-scuola
Primaria Case Badioli
Mensa, Sorveglianza alunni pre/post-scuola
Infanzia Gradara
Mensa, Sorveglianza alunni pre/post-scuola
Primaria Gradara
Sorveglianza alunni pre/post-scuola
Secondaria Gradara
2
2
3
3
2
La situazione dettagliata „ descritta nel piano di lavoro del personale ATA
2
FINALITA’ GENERALI
 Indicazioni ministeriali relative ai Traguardi per lo
sviluppo delle competenze
 Indicazioni ministeriali relative agli Obiettivi di
Apprendimento
 Criteri per la personalizzazione
 Analisi della situazione
 Curricolo Disciplinare per le classi
2
-
FINALITA’ FORMATIVE
Promuovere il pieno sviluppo
della persona
Favorire la consapevolezza di s‹
Educare a leggere e a gestire le
emozioni
Costruire
il
senso
di
responsabilitƒ
Stimolare la riflessione sui
comportamenti di gruppo
Favorire
l’elaborazione
dell’identitƒ generale
Migliorare la comunicazione
personale e sociale
Educare al rispetto di s‹ e del
proprio corpo
Stimolare la fantasia e il
pensiero divergente
Aiutare a comprendere la realtƒ
-
FINALITA’ SOCIALI
Porre le basi per l’esercizio
della cittadinanza attiva
Favorire
cooperazione
e
solidarietƒ
Sollecitare la cura di s‹, degli
altri, dell’ambiente
Costruire il senso di legalitƒ
Sviluppare
l’etica
della
responsabilitƒ
Far conoscere e far rispettare i
principi della Costituzione
Promuovere il diritto alla
parola, al confronto libero e
pluralistico
-
-
FINALITA’ CULTURALI
Promuovere l’alfabetizzazione
di base
Produrre l’acquisizione dei
linguaggi simbolici
Avviare e consolidare gli
apprendimenti strumentali
Sviluppare le dimensioni
cognitive, emotive, affettive,
sociali, corporee, etiche,
religiose e l’acquisizione dei
saperi irrinunciabili
Apprendere gli alfabeti delle
discipline
Avviare il pensiero riflessivo e
critico
IMPOSTAZIONI
METODOLOGICHE DI FONDO
- Predisposizione di un ambiente
idoneo
a
promuovere
apprendimenti e a garantire il
successo formativo
- Valorizzazione dell’esperienza
e delle conoscenze degli alunni
- Adeguamento degli interventi
in favore delle diversitƒ
- Promozione dell’esplorazione e
della scoperta
- Attuazione dell’apprendimento
collaborativo
- Sollecitazione
della
consapevolezza del proprio
modo di apprendere
2
Obiettivi trasversali a tutti i linguaggi e a tutte le discipline
Conoscenza
di se’
Relazione
con gli altri








Comunicazione 
ed espressione 





Strategie

di pensiero





Metodo

di lavoro




Orientamento




Riflettere su s‹ stesso e gestire il proprio processo di crescita
Acquisire gli strumenti per controllare la propria emotivitƒ
Sviluppare un’etica della responsabilitƒ
Essere consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri
Essere disponibile alla cooperazione
Essere disponibile al dialogo e al confronto
Rispettare i comportamenti e le scelte altrui
Essere disposto a confrontare con le diversitƒ personali, religiose, etniche,
culturali…
Ascoltare in modo attivo
Comunicare le proprie esperienze in modo efficace
Interagire nelle situazioni comunicative con pertinenza e proprietƒ di linguaggio
Comprendere tipologie testuali diverse e individuare le informazioni principali
Utilizzare linguaggi specifici delle diverse discipline
Rielaborare le proprie conoscenze con chiarezza
Individuare problemi
Formulare ipotesi e trovare possibili soluzioni
Sviluppare strategie creative
Collegare nuove conoscenze ad altre possedute
Riutilizzare abilitƒ e conoscenze anche in contesti nuovi
Esprimere giudizi personali
Utilizzare in modo adeguato gli strumenti
Gestire adeguatamente i tempi
Utilizzare in modo efficace le procedure apprese
Operare con sempre maggior autonomia
Acquisire tecniche per organizzare ed esporre contenuti di studio
Riconoscere le difficoltƒ incontrate e le strategie utilizzate per superarle
Ricercare e comprendere le ragioni di un insuccesso
Avere consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza
Acquisire consapevolezza del proprio stile di apprendimento
Collaborare con scuola e famiglia per elaborare un proprio progetto di vita che
tenga conto del percorso svolto
Strategie e modalit… relative alle scelte educativo-didattiche, contesto di
apprendimento e curricolo implicito
Criteri generali di conduzione delle attivit• didattiche-gestione delle variabili
dell’organizzazione
Analisi della situazione iniziale e rilevazione delle abilit… di base
Osservazioni sistematiche, prove di ingresso, produzione elaborati scritti e grafici;
colloqui con i docenti scuola precedente, informazioni fornite dalle famiglie
Favorire e valorizzare la formazione globale dell’alunno
Autonomia  superamento della dipendenza,bisogno di sicurezza, superamento
dell’egocentrismo
Identitƒ
 conoscenza di s‹, autovalutazione, scelte consapevoli
2
Competenza  Padronanza dei quadri concettuali.
Costruzione progressiva di capacitƒ riflessiva e critica
Condivisione di codici di comportamento comune
L’ambiente di apprendimento favorirƒ esperienze significative idonee a promuovere il successo
formativo per tutti gli alunni della classe, i docenti con atteggiamenti di disponibilitƒ, ascolto,
rassicurazione, fiducia avranno cura di:










Valorizzare l’esperienza degli alunni e le conoscenze giƒ acquisite
Destinare momenti della giornata alla libera espressione
favorire atteggiamenti autonomi e creativi
Attuare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni di tutti gli alunni soprattutto di
quelli con particolari difficoltƒ
 Rispettando tempi e ritmi personali
Favorire l’esplorazione e la scoperta
Porre come basi fondamentali del percorso didattico-educativo la motivazione e l’interesse
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
Privilegiare il processo rispetto al prodotto
Realizzare percorsi di apprendimento che favoriscano l’operativitƒ
Superando lo standard lezione/informazione
Scelte metodologiche
Programmazione  revisione dell’impostazione per obiettivi superamento della sola
modalitƒ disciplinare
Flessibilitƒ delle modalitƒ operative  lavoro di gruppo, individuale,brainstorming, circle-time
Operativitƒ  concretezza, manualitƒ, passaggio graduale dall’operativitƒ all’astrazione
 esperienze dirette per quanto possibile (conoscenza del territorio, del
paese,visite e viaggi di istruzione)
Privilegiare l’insegnamento per problemi
Conoscenza ed uso di linguaggi diversi
* elaborazione e rielaborazione verbale
* espressione grafico-pittorica,plastico- manipolativa,mimico-gestuale
* drammatizzazione, teatro
* informatico, multimediale
* potenziamento seconda lingua comunitaria
Flessibilit… dei tempi e degli spazi
 Adattamento organizzativo
 Personalizzazione dei percorsi e dei tempi di apprendimento
 Utilizzo di una pluralitƒ di spazi: per il gruppo-classe/sezione, spazi comuni, laboratori
Strategie e modalit… di intervento rispetto alle differenze individuali
2
Disabilit…-svantaggio-disagio
 Conoscenza della diagnosi funzionale
 Corresponsabilitƒ di tutti gli insegnanti della classe anche nella stesura della
 programmazione educativo-didattica personalizzata
 Insegnante di sostegno risorsa per l’intera classe e per il plesso
 Rapporti di comunicazione sistematici tra scuola-famiglia operatori/specialisti
 Equilibrio tra attivitƒ di classe-piccolo gruppo-classi aperte-individualizzazione
 Utilizzazione di linguaggi diversi ( accettare diversi codici comunicativi)
 Valorizzazione delle abilitƒ naturali, inclinazioni, competenze
 Evitare la competitivitƒ
 Elevata attenzione all’aspetto relazionale
 Organizzazione degli spazi in modo funzionale alle esigenze e predisposizione di
attrezzature idonee (collaborazione con il personale ATA)
Alunni con DSA
 Conoscenza della tipologia di disturbo e della relativa certificazione
 Stesura dei PDP in collaborazione con le famiglie e gli esperti
 Attivazione di atteggiamenti che favoriscano lo sviluppo dell’autostima e della fiducia
 Applicazione degli strumenti compensativi idonei alla situazione
 Applicazione delle misure dispensative previste dalla normativa
 Attenzione all’aspetto relazionale con gli adulti e tra i pari
 Utilizzo di diverse modalitƒ comunicative
 Accettazione di diverse modalitƒ di presentazione dei materiali di studio e dei compiti
Intercultura e religione
Favorire la conoscenza reciproca delle caratteristiche individuali anche mediante scambi con
associazioni presenti sul territorio
Valorizzazione degli usi, costumi e religioni di altre culture anche come arricchimento dei contenuti
disciplinari e dei principi educativi
Conoscenza di fiabe –leggende-miti-tradizioni di altri popoli
Conoscenza di argomenti storico-geografici dei paesi di provenienza e confronto allargato sulle
tematiche di attualitƒ: immigrazione, razzismo…
Sostegno linguistico individuale o a piccoli gruppi quando necessario ( la lingua della
comunicazione e la lingua dello studio)
5. Offerta Formativa
Indicatori comuni a tutto l’Istituto che caratterizzano i progetti delle singole scuole
•
Sviluppo della creativitƒ
•
Opportunitƒ per tutti gli alunni di fruire di una pluralitƒ di competenze presenti nel corpo
docente
•
Conoscenza, comprensione ed uso di linguaggi diversi (verbale, grafico-pittorico,mimicogestuale, informatico…)
•
Superamento dell’unitarietƒ del gruppo-classe
•
Continuitƒ didattico-educativa tra i vari ordini di scuola
•
Flessibilitƒ oraria
•
Flessibilitƒ del monte ore curricolare delle discipline
2
•
•
•
Attivazione sin dalla scuola materna e potenziamento nella scuola elementare e media della
lingua inglese
Insegnamento non curricolare e facoltativo della seconda lingua comunitaria, il tedesco nella
scuola media
Attivazione di modalitƒ organizzative e didattiche per il recupero degli alunni in difficoltƒ e
per il potenziamento
Obiettivi Formativi irrinunciabili
Acquisire padronanza dei quadri concettuali intesi come acquisizione di concetti trasversali
alle varie discipline
capacitƒ di : analisi,sintesi deduzione, astrazione,ascoltare,comprendere, osservare, interpretare,
ordinare,simbolizzare,classificare,mettere in relazione
Comprendere la realt… nei suoi aspetti naturali e artificiali
acquisire modalitƒ di indagine, saper problematizzare,
formulare ipotesi e verificare, saper progettare, Acquisire abilitƒ operative motorie,manipolative,
mnemoniche,logico matematiche-linguistiche
Comprendere gli aspetti delle civilt…, di esperienze umane culturali e sociali
Esperire comportamenti civilmente e socialmente responsabili. Sviluppare il senso etico
Acquisire consapevolezza dell’essere cittadino
Acquisire, conoscere ed utilizzare una pluralit… di linguaggi:
comunicazione scritta, orale, grafico-pittorici linguaggio plastico-manipolativo, mimicogestuale, informatico
Saper ordinare, chiarire e adeguare gli strumenti della comunicazione
Saper codificare e decodificare i vari tipi di linguaggio
Sviluppare le proprie capacitƒ espressive
2
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell' infanzia „ un luogo di esperienze, di apprendimento e di socializzazione in cui „
valorizzato il gioco in tutte le sue forme ed espressioni. Privilegia l’esperienza concreta, il fare
produttivo, il contatto diretto con le cose e gli ambienti per orientare e guidare la naturale curiositƒ
dei bambini in percorsi ordinati ed organizzati di esplorazione e di ricerca. La scuola dell’infanzia
concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini nel rispetto e nella valorizzazione dei
ritmi evolutivi, delle capacitƒ, delle differenze e dell’identitƒ di ciascuno, nell’ottica della
multiculturalitƒ, nonch‹ della responsabilitƒ educativa delle famiglie.
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Per ogni bambino la scuola dell’infanzia si pone le finalitƒ di promuover lo sviluppo dell’identitƒ,
dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza
IDENTITA’
AUTONOMIA
Sviluppare l’identitƒ attraverso
esperienze affettive, sociali e
cognitive ed acquisire sicurezza,
controllo
delle
emozioni,
autostima, fiducia nelle proprie
capacitƒ, senso di appartenenza.
Sviluppare l’autonomia
attraverso l’acquisizione della
capacitƒ di interpretare e
controllare il proprio corpo
mediante atteggiamenti sempre
piˆ responsabili nei confronti di
persone, cose, situazioni.
CITTADINANZA
COMPETENZE
Sviluppare la competenza
favorendo l’attitudine a fare,
comunicare, riflettere, negoziare
e codificare.
Sviluppare il senso della
cittadinanza mediante il
riconoscimento di diritti e doveri;
l’ acquisizione della capacitƒ di
gestire contrasti attraverso regole
condivise; la promozione di
esperienze che favoriscano il
rispetto degli altri e
dell’ambiente.
2
ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
L’organizzazione della scuola prevede la suddivisione dei bambini in sezioni omogenee e/o
eterogenee per etƒ. Sono previsti momenti di interazione in cui i bambini possono ampliare le
possibilitƒ di scambio, di confronto e di arricchimento utilizzando in maniera libera ed articolata gli
spazi, le strutture, i materiali ludici e i sussidi didattici. La regia delle insegnanti predispone
materiali e spazi e la loro presenza resta molto rispettosa nell’osservare le dinamiche interpersonali
di gruppo e di singoli . Anche i momenti di festa, nella scuola, saranno utilizzati come opportunitƒ
di aggregazione per confrontarsi e costruire insieme relazioni positive.
L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia „ di 8 ore giornaliere, dal luned‡ al venerd‡ :
dalle ore 8 alle ore 16 con eventuale uscita anticipata dalle ore 13 alle 13.30. Su richiesta „ previsto
il pre-scuola ed il post-scuola.
TEMPO SCUOLA
PONTE ARCOBALENO
E
SCUOLA
DELL’INFANZIA DI GRADARA
h., 800 - h. 16,00
h. 8,00 - h. 16,00
Le insegnanti della scuola dell’infanzia si alternano su due turni di servizio: uno antimeridiano ed
uno pomeridiano. Per privilegiare momenti di compresenza si „ optato per l’adozione di:
2
Un orario flessibile
al fine di svolgere
attivit…:



di laboratorio (piccoli gruppi di etƒ omogenea e/o
eterogenea)
di piccolo gruppo in sezione
di intersezione in piccoli gruppi di etƒ omogenea.



le esigenze dei bambini
le verifiche in itinere
le aspettative del territorio

viva con coerenza educativa il rapporto tra scuola e
famiglia
costruisca un’identitƒ che sia positiva e rispettosa del
s‹
abbia l’opportunitƒ di costruire le proprie conoscenze
attraverso l’esperienza
si confronti con altri bambini ed adulti autorevoli, per
costruire le proprie abilitƒ sociali
sperimenti la pluralitƒ di pensiero e il valore della
differenza intesa come ricchezza.
Per una efficace
organizzazione
delle attivit… si
considerano
La scuola
dell’infanzia
intende operare
affinchˆ
il bambino




3
IN RELAZIONE A QUANTO ESPOSTO VENGONO ADOTTATE LE SEGUENTI
METODOLOGIE
Attivitƒ di
sezione, di
intersezione e
d’interazione
lavori di gruppo
volti a sostenere
il confronto, la
ricerca e la
cooperazione tra
gli alunni
Progetti
didattici
Visite guidate
Cooperazione
scuola territorio
Esperienze di
didattica
laboratoriale
ESPERIENZE DI LABORATORIO per:
•
consentire di differenziare le proposte e rispettare i tempi di ciascuno
•
privilegiare i processi operativi, dando loro maggior valore dei risultati
•
permettere al bambino di provare, sperimentare, costruire da s‹ un proprio bagaglio di
conoscenze, abilitƒ e competenze in una dimensione operativo- progettuale.
ATTIVITA’ DI SEZIONE per:
•
garantire la continuitƒ di rapporti
•
favorire i processi di identificazione
ATTIVITA’ DI INTERSEZIONE per
•
creare rapporti diversificati tra insegnanti e bambini
•
consentire una piˆ articolata fruizione di spazi e materiali
•
consentire agli insegnanti di porsi in relazione con pochi bambini
ATTIVITA’ DI INTERAZIONE
Attraverso momenti informali per:
•
favorire le relazione tra bambini di etƒ diverse
•
favorire l’apprendimento di regole e comportamenti sociali
•
incentivare un atteggiamento di collaborazione e responsabilizzazione
•
favorire le insegnanti nelle osservazioni inerenti le dinamiche relazionali
PROGETTI EDUCATIVO-DIDATTICI
Nella conduzione di progetti specifici vengono scelte delle unitƒ di percorso e di lavoro a partire
dagli interessi dei bambini. Per la loro realizzazione vengono predisposte situazioni stimolo.
VISITE GUIDATE - COOPERAZIONE SCUOLA-TERRITORIO
Al fine di promuovere l'incontro dei bambini con altre realtƒ in un'ottica di conoscenza e rispetto
reciproco, dando loro la possibilitƒ di scoprire e vivere concretamente il senso di appartenenza ad
una comunitƒ piˆ ampia rispetto a quella della famiglia e della scuola.
3
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA PRIMARIA
Offrire occasioni di
apprendimento dei saperi
e dei linguaggi culturali di
base.
Potenziare e arricchire il
bagaglio culturale degli
alunni.
Garantire l’uguaglianza e le
pari opportunit• di base per
tutti i bambini.
Insegnare le regole del
vivere e del convivere.
Prestare costante
attenzione alle diversit•,
alle disabilit• e allo
svantaggio al fine di
promuovere la dignit• e il
rispetto dei diritti umani.
Sollecitare l’autonomia di
pensiero, lo spirito critico,
creativo e riflessivo degli
alunni.
Educare alla responsabilit•
delle proprie azioni ,
promuovendo esperienze che
favoriscano il rispetto degli
altri e dell’ambiente.
Costruire un’alleanza
educativa con i genitori e gli
attori sociali , al fine di
formare cittadini capaci di
essere parte attiva della
societ•.
3
PER PROMUOVERE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI E IL PERSEGUIMENTO DEL
SUCCESSO FORMATIVO LA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA PROPONE:
Lezioni, attivitƒ
laboratoriali,
visite guidate e
viaggi
d’istruzione.
lavori di gruppo
volti a sostenere
il confronto, la
ricerca e la
cooperazione tra
gli alunni
Lavori per
progetti
Inserimento
all’interno del
curricolo di temi
educativi
trasversali:
alimentazione,sa
lute, ambiente,
legalitƒ,
arte,
intercultura…
Attivitƒ
opzionali
3
TEMPO SCUOLA
Scuola primaria di Case Badioli
Luned‡
8.30 – 14.30
Marted‡
8.30 – 16.30
Mercoled‡
8.30 – 16.30
Gioved‡
8.30 -14.30
Venerd‡
8.30 – 16.30
Sabato 8.30 – 12.30
Scuola primaria di
Gabicce
Luned‡ 8.20 – 12.50
Marted‡
8.20 - 12.50
8.20 – 15.50
(1ŠA,1Š B e 2Š)
Mercoled‡
8.20 - 12.50
8.20 - 15.50
(3Š A, 3Š B, 5ŠA, 5ŠB)
Gioved‡
8.20 - 12.50
Venerd‡
8.20 - 12.50
8.20 - 15.50
(4ŠA, 4ŠB)
Sabato 8.20 - 13.00
Scuola primaria di Gradara
Luned‡
Marted‡
Mercoled‡
Gioved‡
Venerd‡
Sabato
8,20 – 12,50
8,20-15,50
8,20 – 12,50
8,20-15,50
8,20 – 12,50
8,20-15,50
8,20 -12,50
8,20 – 13,
8,20 -12,50
8,20 – 15,50
8,20 – 12,50
3
LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
1. Programmazione - I percorsi didattici attraverso i quali si attua la nostra offerta
formativa sono progettati sulla base dei seguenti elementi di riferimento:
 Indicazioni curricolari, elaborate collegialmente, che definiscono le linee
e i criteri per il conseguimento delle finalitƒ formative, degli obiettivi di
apprendimento e delle competenze.
 linee guida da seguire nella definizione del piano annuale delle attivitƒ,
che sono:
-
motivazione: accurata scelta delle proposte didattiche al fine di
renderle sempre rispondenti ai bisogni, agli interessi e al desiderio di
conoscenza degli alunni;
-
significativit…: proposta di attivitƒ e contenuti attraverso modalitƒ
che favoriscano l’operativitƒ, l’esplorazione e la scoperta, stimolando
gli alunni al pensiero divergente;
-
comunicazione: promuovere l’attenzione all’ascolto degli altri ed un
effettivo coinvolgimento degli alunni nel processo di insegnamentoapprendimento;
-
cooperazione: creare contesti di relazione volti a favorire il rispetto
degli altri , l’accettazione e la valorizzazione delle diversitƒ, la
collaborazione nel lavoro di gruppo, l’assunzione di impegno e
responsabilitƒ.
3
2. Metodologia – mediante la programmazione i docenti
predispongono le attivit• didattiche e le esperienze di
apprendimento, seguendo percorsi metodologici, basati su criteri
condivisi in tutti gli ordini di scuola dell’istituto Comprensivo:
Accoglienza
Programmazione
Continuit…
educativa
lavoro
per progetti
Cooperative learning
3.Verifica e valutazione - La qualit„ complessiva del servizio scolastico • rilevata attraverso
verifiche periodiche che prevedono:



Valutazione degli esiti dei processi di insegnamento/apprendimento attraverso una
valutazione formativa iniziale, in itinere e finale mediante prove strutturate, osservazioni
sistematiche e occasionali degli alunni
somministrazione agli alunni delle classi II, III, IV e V , oltre alle valutazioni quadrimestrali,
valutazioni mensili degli apprendimenti delle varie discipline che consentano agli alunni di
familiarizzare con le metodiche dell’INVALSI e ai docenti di monitorare gli apprendimenti in
maniera pi† costante e sistematica
Monitoraggio del P.O.F. finalizzato a verificarne la funzionalit„ e l’efficacia attraverso
strumenti di rilevazione qualitativa e quantitativa, quali questionari rivolti a genitori,
insegnanti, alunni. Nello specifico, costituiscono oggetto di verifica/valutazione:
le attivit„ curricolari
l’attuazione di progetti specifici previsti dal P.O.F.
3
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
Permettere l’accesso alle
discipline come punti di
vista sulla realt• per la
conoscenza,
l’interpretazione e la
rappresentazione del
mondo.
Favorire una pi‚
approfondita padronanza
delle discipline e una
articolata organizzazione
delle conoscenze.
Garantire l’uguaglianza e le
pari opportunit• per il
conseguimento del
successo formativo da
parte di ciascuno.
Insegnare le regole del
vivere e del convivere, al
fine di contribuire al
miglioramento del proprio
contesto di vita.
Prestare costante
attenzione alle diversit•,
alle disabilit• e allo
svantaggio al fine di
promuovere la dignit• e il
rispetto dei diritti umani.
Favorire il pensiero analitico
e critico per la
comprensione della realt• e
la costruzione dell’identit•;
favorire il pensiero originale
e creativo
Educare alla responsabilit•
delle proprie azioni,
promuovendo esperienze che
favoriscano il rispetto degli
altri e dell’ambiente.
Costruire con i genitori e gli
attori sociali un progetto
educativo condiviso e
continuo.
3
PER PROMUOVERE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI E IL PERSEGUIMENTO DEL
SUCCESSO FORMATIVO LA NOSTRA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROPONE:
Lezioni, attivitƒ
laboratoriali,
visite guidate e
viaggi
d’istruzione.
Lavori di
gruppo volti a
sostenere il
confronto, la
ricerca e la
cooperazione tra
gli alunni.
Lavori per
progetti.
Sviluppo di temi
educativi
trasversali:
alimentazione,
affettivitƒ,
salute, ambiente,
legalitƒ,
arte,
intercultura…
Attivitƒ
opzionali
3
TEMPO SCUOLA
Scuola secondaria di Gabicce
Mare
Luned‡
8.00 – 12.00
Marted‡
8.00 – 13.30
Mercoled‡
8.00 – 13.30
Gioved‡
8.00 – 13.30
Venerd‡
8.00 – 13.30
Sabato 8.00 – 12.00
Scuola secondaria di Gradara
Luned‡ 8.00 – 13.30
Marted‡
8.00 – 13.30
Mercoled‡
8.00 – 13.30
Gioved‡
8.00 – 12.00
Venerd‡
8.00 – 13.30
Sabato 8.00 – 12.00
3
LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
3. Programmazione - I percorsi didattici attraverso i quali si attua la nostra offerta
formativa sono progettati sulla base dei seguenti elementi di riferimento:
 Indicazioni curricolari, elaborate collegialmente, che definiscono le linee
e i criteri per il conseguimento delle finalitƒ formative, degli obiettivi di
apprendimento e delle competenze.
 linee guida da seguire nella definizione del piano annuale delle attivitƒ,
che sono:
-
motivazione: accurata scelta delle proposte didattiche al fine di
renderle sempre rispondenti ai bisogni, agli interessi e al desiderio di
conoscenza degli alunni;
-
significativit…: proposta di attivitƒ e contenuti attraverso modalitƒ
che favoriscano l’operativitƒ, l’esplorazione e la scoperta, stimolando
gli alunni al pensiero divergente;
-
comunicazione: promuovere l’attenzione all’ascolto degli altri ed un
effettivo coinvolgimento degli alunni nel processo di insegnamentoapprendimento;
-
cooperazione: creare contesti di relazione volti a favorire il rispetto
degli altri , l’accettazione e la valorizzazione delle diversitƒ, la
collaborazione nel lavoro di gruppo, l’assunzione di impegno e
responsabilitƒ.
4
Metodologia – mediante la programmazione i docenti
predispongono le attivit• didattiche e le esperienze di
apprendimento, seguendo percorsi metodologici, basati su criteri
condivisi in tutti gli ordini di scuola dell’istituto Comprensivo:
Accoglienza
Programmazione
Continuit…
educativa
lavoro
per progetti
Cooperative learning
4.
3.Verifica e valutazione - La qualit„ complessiva del servizio scolastico • rilevata attraverso
verifiche periodiche che prevedono:



Valutazione degli esiti dei processi di insegnamento/apprendimento attraverso una
valutazione formativa iniziale, in itinere e finale mediante prove strutturate, osservazioni
sistematiche e occasionali degli alunni
somministrazione agli alunni delle classi (a partire dalla II primaria) oltre alle valutazioni
quadrimestrali, valutazioni mensili degli apprendimenti delle varie discipline che
consentano agli alunni di familiarizzare con le metodiche dell’INVALSI e ai docenti di
monitorare gli apprendimenti in maniera pi† costante e sistematica
Monitoraggio del P.O.F. finalizzato a verificarne la funzionalit„ e l’efficacia attraverso
strumenti di rilevazione qualitativa e quantitativa, quali questionari rivolti a genitori,
insegnanti, alunni. Nello specifico, costituiscono oggetto di verifica/valutazione:
le attivit„ curricolari
l’attuazione di progetti specifici previsti dal P.O.F.
4
Progetti di Istituto
Comuni a tutte le scuole - Durata pluriennale Integrazione delle diversit… : Acceso
Promozione e Sviluppo – ed. socio affettiva
Continuit…
Nido-Infanzia Gabicce
Nido-Infanzia Gradara
Infanzia Ponte Arcobaleno-Colombarone / Primaria Case Badioli-Gabicce
Infanzia Gradara – Colombarone / Primaria Gradara
Primaria – Secondaria 1„ grado Gabicce
Primaria - Secondaria di 1„ grado Gradara
Potenziamento L2
Potenziamento professionalit… docente e ATA
Visite guidate e viaggi di istruzione
4
PROGETTO PROMOZIONE E SVILUPPO
1)
IDEAZIONE
L’analisi delle necessit‚ e la motivazione
La scuola deve porsi come obiettivo la crescita umana e civile dello studente, deve accompagnare
e sostenere l’alunno nel difficile processo di formazione della personalit„ e farsi carico anche della
costruzione delle competenze personali e sociali essenziali per l’apprendimento, ma anche per la
vita, affiancando al compito dell’insegnare ad apprendere anche quello dell’insegnare ad essere.
Un corretto percorso educativo deve tenere in giusta considerazione sia gli aspetti formali del
curricolo ( riferimento al quadro istituzionale, curricolo d’insegnamento), sia gli aspetti informali
quali il clima relazionale, la qualit„ della relazione, il valore pedagogico dell’organizzazione e la
dimensione socio-affettiva della persona.
Inoltre alla scuola • richiesta sempre pi† la capacit„ di interpretare correttamente la complessit„
della realt„ sociale e di saper leggere i bisogni degli alunni, ricercando gli strumenti e le modalit„
d’intervento a favore della prevenzione e del sostegno al disagio, perseguendo l’obiettivo di
costruire un’alleanza educativa con i genitori.
2) PROGETTAZIONE
Finalit‚
Il progetto si propone di offrire agli alunni opportunit„ di crescita personale ed interpersonale
aiutandoli ad integrarsi in modo armonioso nella vita scolastica e nella societ„ in genere attraverso
modalit„ di insegnamento/apprendimento capaci di valorizzare simultaneamente aspetti cognitivi,
sociale, affettivi e relazionali, potenziando negli insegnanti competenze comunicative ed educative
grazie al supporto teorico ed operativo di personale esperto, favorendo la corresponsabilit„
educativa con le famiglie e aprendo la scuola alle possibilit„ culturali del territorio.
Obiettivi
Alunni:
Partecipare in modo appropriato e costruttivo alla vita scolastica e sociale mediante una
comunicazione efficace.
Essere in grado di intessere e gestire relazioni interpersonali positive e costruttive.
Essere in grado di confrontarsi nel rispetto dei vari punti di vista.
Promuovere nell’alunno lo sviluppo di competenze socio-emotive per imparare ad effettuare
scelte personali nel rispetto di se stessi e degli altri.
Indurre l’alunno ad una riflessione sull’identit„ di genere in un contesto relazionale, affettivo e
sociale di reciproco rispetto.
Favorire l’accettazione e la conoscenza dei cambiamenti che caratterizzano la preadolescenza.
Promuovere nei ragazzi stili di vita corretti e di prevenzione del rischio.
Percepire le proprie potenzialit„ e le aree deficitarie in prospettiva dell’autovalutazione.
4
Docenti:
Favorire l’integrazione socio-affettiva e culturale in un clima di accoglienza.
Stimolare negli insegnanti la disponibilit„ al cambiamento e alla collaborazione.
Operare un coordinamento di interventi adeguati all’assunzione di atteggiamenti e relazioni
appropriate verso l’alunno e la famiglia, con modificazioni positive ed efficaci in classe.
Acquisire e condividere competenze metodologiche e operative per intervenire positivamente
nelle classi attraverso tecniche e strumenti specifici ( messaggio-io; ascolto attivo; risoluzione dei
conflitti con il metodo del problem solving; circle-time ).
Fornire strumenti per una metodologia comune nei tre ordini di scuola attraverso la promozione
di una crescita professionale ed il raggiungimento di un buon livello di autonomia progettuale e
didattica nei docenti:
Promuovere un rapporto di interdipendenza tra le varie agenzie che concorrono al processo
formativo dell’alunno.
Genitori:
Promuovere la partecipazione attiva delle famiglie alle attivit„ programmate per favorire la
corresponsabilit„ educativa nel processo di formazione dell’alunno.
Offrire un supporto per una appropriata interpretazione delle manifestazioni di disagio.
Attivit‚
Docenti
Commissione Promozione e Sviluppo: • costituita da docenti appartenenti alle scuole dell’Istituto
con il compito di riflettere sui bisogni degli alunni e degli insegnanti e sugli interventi che la scuola
mette in atto, individuare le buone prassi di contrasto al disagio e diffonderne la conoscenza
Formazione di un gruppo di lavoro: • costituito dai docenti dei tre ordini di scuola con il compito di
riflettere su tematiche socio- affettive e sulle informazioni che emergono dall’osservazione dei
ragazzi, mettendo in atto interventi di modificazione dei comportamenti e del clima relazionale;
sperimentare in classe metodologie attive favorendo l’integrazione socio-affettiva e culturale in un
clima di accoglienza; progettare e realizzare percorsi di Educazione Socio-Affettiva e alla
Cittadinanza.
Consulenza-Formazione Psico-Pedagogica: gli interventi degli esperti mirano soprattutto a
sviluppare la funzione docente attraverso l’analisi dei comportamenti educativi adottati e la
revisione del proprio ruolo; approfondire elementi teorici posti al servizio della pratica.
Promozione di metodologie attive di insegnamento/apprendimento.
Alunni
Partecipazione a percorsi educativi mediante: discussioni, riflessioni meta cognitive, attivit„ di
circle-time; giochi di ruolo e cooperativi di squadra; attivit„ ludico-motorie; costruzione di principi
e regole; attivit„ che mirano alla conoscenza del sˆ e delle proprie emozioni.
Incontri-lezioni con esperti rivolti agli alunni delle Scuola Secondaria di I grado di Gabicce Mare e
Gradara sui temi dell’Educazione Affettiva e Sessuale e sui temi della Prevenzione alle
Tossicodipendenze.
Genitori
Consulenza psico-pedagogica: attivit„ di sportello.
Partecipazione attiva e coinvolgimento alle attivit„ proposte dalla scuola per favorire la
corresponsabilit„ educativa nel processo di formazione dell’alunno.
4
Valutazione del progetto
Oggetti di valutazione:
Ricaduta sugli alunni, sulle famiglie, sui docenti
Ricaduta sulla pratica didattica quotidiana
Rilevazione del gradimento del servizio
Valutazione critica degli strumenti e delle metodologie utilizzati
Indicatori quantitativi:
Materiali prodotti
Diffusione ed utilizzo degli stessi
Indicatori qualitativi:
Miglioramento del clima relazionale in classe e dei comportamenti individuali.
Acquisizioni di competenze metodologiche e operative.
Modalit‚ di verifica dei risultati
Docenti: autovalutazione, confronto con gli esperti, analisi e discussione nell’ambito della
Commissione e dei gruppi di lavoro.
Alunni: osservazioni, colloqui, questionari, produzioni grafiche e scritte.
Famiglie: partecipazione alle attivit„ organizzate.
4 ) VALUTAZIONE
Punti di forza del progetto-attivit„
•
Riflessione sugli aspetti informali del curricolo dando la giusta considerazione al clima
relazione in classe, alla qualit„ della relazione e alla dimensione socio-affettiva dell’alunno.
•
Potenziamento di competenze comunicative ed educative anche grazie al supporto teorico
ed operativo di personale esperto.
•
Condivisione di competenze metodologiche ed operative.
•
Miglioramento del clima relazionale in classe e dei comportamenti individuali.
•
Riflessione sulla complessit„ della realt„ e sui bisogni degli alunni ricercando strumenti e
modalit„ d’intervento.
•
Collaborazione scuola-famiglia su comportamenti e contenuti di valenza educativa.
•
Apertura della scuola alle iniziative del territorio.
4
CONTINUITA’
La continuit„ educativa • condizione necessaria per l’attivazione di processi di apprendimento unitari, organici e
coerenti.
Costituisce l’ elemento unificante del percorso formativo, che contribuisce ad integrare le esperienze svolte dagli
alunni nei diversi contesti (famiglia- scuola- territorio), alla costruzione dell’identit„ e alla conquista dell’autonomia.
E’ lo strumento privilegiato , che consente alla scuola di base di perseguire obiettivi formativi comuni, procedure
condivise di programmazione e di valutazione.
Per il nostro Istituto la Continuit„ •:

continuit„ verticale tra le istituzioni scolastiche

continuit„ orizzontale tra gli alunni delle classi quinte delle Scuole primarie dell’Istituto

continuit„ orizzontale con le famiglie, intesa come approfondimento della conoscenza del contesto socioculturale

continuit„ orizzontale con il territorio, intesa come uso e valorizzazione delle risorse dell’extra-scuola; come
utilizzo delle strutture scolastiche e dei servizi degli Enti locali
CONTINUITA’
ORIZZONTALE
All’interno
della Scuola
Con l’esterno
Famiglie
VERTICALE
Nido – Scuola
dell’Infanzia
Sc. dell’Infanzia –
Scuola Primaria
Scuola Primaria –
Sc. Secondaria di
1„
Territorio
4
CONTINUITA’ VERTICALE
Destinatari:
alunni delle classi ponte dei tre ordini di scuola
FINALITA’

Favorire continuitƒ tra i tre ordini di scuola

Promuovere e progettare attivitƒ per gli anni ponte

Individuare e sperimentare percorsi comuni
OBIETTIVI
ATTIVITA’

Incontri tra insegnanti dei tre ordini di
scuola per:

Prevenire il disagio nel passaggio da un
grado di scuola all’altro

Favorire l’integrazione degli alunni in ogni
ordine di Scuola

Realizzare un raccordo programmatico tra i
tre ordini di Scuola

Favorire la continuitƒ del percorso
formativo

Coordinare gli interventi didattici e
metodologici

Rafforzare la fiducia, l’autostima e la
disponibilitƒ alla collaborazione

Far conoscere il nuovo ambiente scolastico
e la sua organizzazione
 scambio di informazioni sugli alunni
 confronto sui criteri di valutazione
 raccordo programmatico metodologico –
didattico

Svolgimento di attivitƒ comuni tra gli
alunni dei tre ordini di scuola

Attivazione di laboratori espressivi

Visita dei bambini del nido alla scuola
dell’infanzia
PRODUZIONI SOCIALIZZAZIONI

visite e conoscenza delle scuole primarie
da parte dei bambini della sc. dell’infanzia

Progetti espressivi con produzione di
elaborati

visite e conoscenza delle scuole secondarie
di 1Š da parte degli alunni della scuola
primaria

Giornata conclusiva per la socializzazione
dei prodotti realizzati

socializzazione attivitƒ prodotte
ORGANIZZAZIONE
ORARIA
 Orario curricolare per gli
ORGANIZZAZIONE
ALUNNI


Gruppi eterogenei per etƒ
Gruppi misti classe sezione
alunni
RISORSE INTERNE

Docenti scuola infanzia

Docenti scuola primaria

docenti scuola
secondaria di1Š grado

personale ATA

Orario curricolare ed
extracurricolare per i
docenti
4
CONTINUITA’ VERTICALE
SCUOLE
ASILO NIDO – SCUOLA INFANZIA
Destinatari:
bambini dell’ultimo anno
di nido e bambini del primo
anno di scuola dell’infanzia
ATTIVITA’
Il primo percorso di continuit„ coinvolge gli asili nido comunali e le scuole
d’Infanzia del nostro Istituto attraverso incontri tra le insegnanti delle due
istituzioni per:
 condividere le esperienze svolte dai bambini dell’ultimo anno del
Nido e individuare elementi di continuit„ da proseguire nella
scuola dell’Infanzia

programmare attivit„ per l’accoglienza dei bambini del nido alla
scuola dell’infanzia

acquisire elementi utili per la conoscenza dei bambini in ingresso
nella Scuola dell’Infanzia

organizzare giochi e attivit„ per le visite che i bambini del Nido
effettueranno alla Scuola dell’Infanzia per conoscere gli spazi ,
l’organizzazione della futura scuola e socializzare con insegnanti e
bambini delle sezioni dei tre anni.
4
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
Destinatari:
Ogni anno i docenti della Commissione per la Continuit„ Educativa
redigono progetti espressivi, che gli alunni dei due ordini di scuola
svolgeranno in intergruppo presso le scuole primarie dell’istituto
I progetti prevedono:

incontri tra i docenti della Scuola dell’infanzia e della Scuola
Primaria per la programmazione di attivit„ laboratoriali da
realizzare durante le visite dei bambini dell’infanzia alle scuole
primarie

incontri di alunni e insegnanti dell’Infanzia con alunni e docenti
della primaria per lo svolgimento delle attivit„ programmate,
finalizzate alla costruzione di un prodotto comune e alla
conoscenza del nuovo ambiente scolastico
Sezione 5 anni di Scuola
dell’infanzia e classi prime
della Scuola Primaria
 Giornata conclusiva del progetto per offrire agli alunni dei 5 anni e
di classe prima l’opportunit„ di socializzare le esperienze
condivise, giocare e far festa insieme.
Incontri tra i docenti delle due istituzioni scolastiche per la verifica
e valutazione dei progetti svolti

 Incontri tra docenti per il passaggio di informazioni sugli alunni in
ingresso nella Scuola primaria
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI 1„
Il progetto coinvolge gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e si
attua attraverso incontri dei docenti dei due ordini di scuola, atti a
concordare il seguente percorso di continuit„:

frontali
Destinatari
Alunni delle classi quinte
ingresso dei docenti nella scuola primaria per svolgere lezioni

visita degli alunni delle classi quinte alla scuola secondaria per:
conoscere l'ambiente, l’organizzazione, l'orario scolastico e le
regole di comportamento
partecipare a lezioni o a laboratori,
realizzare attivit„ a carattere creativo-espressivo

verifica e valutazione delle attivit„ svolte

passaggio di informazioni
4
CONTINUITA’ ORIZZONTALE
ALL’INTERNO DELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
Da anni nel nostro Istituto si attua un progetto di attivit„ motoria
Destinatari
primaria e i docenti di Educazione fisica della scuola secondaria di
Alunni delle classi quinte
che vede coinvolti tutti gli alunni delle classi quinte della scuola
primo grado. Il progetto consiste nello svolgimento di lezioni
frontali e attivit„ di allenamento in vista della manifestazione
sportiva a gare, che ha luogo a fine anno a conclusione del
progetto.
CON LE FAMIGLIE
CON LE AGENZIE EDUCATIVE
E GLI ENTI TERRITORIALI
5
ACCOGLIENZA
Con il “Progetto Accoglienza” il nostro Istituto si impegna , con opportune azioni educative e
mediante il coinvolgimento di tutti i suoi operatori, a creare condizioni favorevoli per l’ingresso
degli alunni e delle famiglie nella comunit„ scolastica. A tale scopo da anni nelle nostre scuole si
attuano piani d’ intervento mirati a “ Stare bene a scuola” , ad offrire strutture accoglienti ed
attente alle esigenze di alunni e genitori.
OBIETTIVI

Favorire la conoscenza del
contesto scolastico

Evitare situazioni di disagio
nel passaggio da un grado di
scuola ad un altro


ATTIVITA’
Creare un clima di benessere
che consenta agli alunni di
stare bene con se stessi e con
gli altri
Maturare atteggiamenti di
condivisione, di cooperazione
e rispetto delle diverse Etnie
PROGETTO
ACCOGLIENZA


RISORSE

Docenti Scuola Infanzia

Docenti Scuola Primaria

Docenti Scuola Secondaria 1Š

Personale ATA

Incontri insegnanti Scuola
dell’Infanzia
Scuola
Primaria
Scuola
Secondaria di 1Š

Incontri insegnanti classi in
ingresso – genitori

Assemblee esplicative per le
famiglie degli alunni in
ingresso

Predisposizione degli spazi
idonei all’accoglienza

Programmazione attivitƒ per
l’accoglienza degli alunni
Destinatari:
Alunni della Scuola
dell’infanzia, primaria,
secondaria di 1Š
Famiglie
TEMPI DI
ATTUAZIONE

Settembre

Intero anno scolastico in
relazione ad eventuali
nuovi ingressi in corso
d’anno
Il progetto Accoglienza si articola in modo diverso nei tre ordini di scuola e prevede attivit„
differenziate, rispondenti all’et„ e ai bisogni degli utenti.
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Con il progetto Accoglienza , nella scuola dell’Infanzia, si intende far vivere positivamente al
bambino esperienze socializzanti in relazione a sˆ, agli altri e all’ambiente, rafforzando la sua
identit„, l’autonomia, la stima di sˆ.
L’ingresso a scuola per i bambini di tre anni, ma anche il rientro per i bambini pi† grandi, coinvolge
le sfere pi† profonde dell’emotivit„ e dell’affettivit„. E’ un momento atteso e temuto, carico di
aspettative, di consapevolezza e di significati, ma anche di ansie per il distacco dalle famiglie. Per
questo motivo il nostro intento • quello di “pensare” all’accoglienza di ogni singolo bambino
prevedendo percorsi finalizzati all’accettazione e alla valorizzazione delle individualit„ e delle
risorse.
Elementi fondamentali che rientrano nelle competenze dell’insegnante sono:
L’ASCOLTO inteso come atteggiamento di completa disponibilit„ ad accettare idee, sentimenti e
bisogni del bambino, avviando una relazione di reciprocit„ e di empatia;
LA CAPACITA’ DI DIALOGO intesa come disponibilit„ verso l’altro per conoscere e conoscersi,
esercitando la capacit„ di empatia anche nel coinvolgimento delle famiglie;
LA PROGETTAZIONE DI PERCORSI attenta non solo all’inserimento del bambino nell’ambiente
scolastico, ma anche sensibile ai bisogni profondi relativi a vissuti che la scuola attiva, ai processi
di distacco dalle famiglie, a principi educativi che orientano la scuola dell’Infanzia
nell’individuazione del bambino attivo e competente, capace di partecipare in prima persona alla
costruzione della propria crescita affettiva, sociale, cognitiva.
Le scuole dellInfanzia dell’Istituto porgono una particolare attenzione al momento dell’accoglienza
inteso come benessere del bambino a scuola. CiŠ si concretizza attraverso il progetto
“ACCOGLIENZA” i cui punti cardine sono:
incontro assembleare con i genitori dei bambini nuovi iscritti nel mese di settembre, prima
dell’apertura formale della scuola
consegna del foglio-notizie alle famiglie
attuazione di un calendario per l’ingresso scaglionato dei bambini
preparazione e organizzazione di un ambiente tranquillo e stimolante
collaborazione con le figure istituzionali di riferimento ( Direzione, referenti progetti,
responsabili di plesso), come supporto pedagogico
inserimento bambini di tre anni
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Traguardi di sviluppo
Il bambino:
PROGETTO
ACCOGLIENZA
Campo d’esperienza
“ Il sˆ e l’altro “
impara a stare bene e a sentirsi sicuro
nell’affrontare nuove esperienze in un
ambiente sociale allargato
rafforza l’autostima
prende coscienza della propria identitƒ
scopre ed accoglie le diversitƒ e apprende le
prime regole necessarie alla vita sociale.
Obiettivi di apprendimento
PROGETTO
ACCOGLIENZA
Campo d’esperienza
“ Il sˆ e l’altro “
Acquisire la capacitƒ di relazionarsi in modo
positivo con adulti e bambini
favorire l’integrazione del bambino nel
gruppo e aiutarlo a superare i momenti di
disagio
superare le difficoltƒ e le paure del distacco
accettazione dell’ambiente scolastico
promuovere il benessere psicofisico del
bambino
Valutazione e
documentazione
attivitƒ di osservazione
diretta, registrazione dei
dati
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AREA INTEGRAZIONE
“La nostra scuola deve essere un luogo in cui nelle diversit„ e nelle differenze si condivide l'unico
obiettivo che • la crescita della persona…” (Indicazioni Nazionali 2007).
L’attenzione alla diversit„ nel suo significato pi† ampio insegna ad accogliere tutte le diversit„ allo
stesso modo e con la medesima considerazione; essa • diretta a bambini e ragazzi reali, portatori
di culture, lingue, storie e condizioni di vita differenti, siano essi iperdotati, svantaggiati, stranieri
o disabili.
Ogni differenza di cui • portatore un individuo ha un mondo di valori sottostanti: conoscerli
permette di entrare in rapporto con la complessit„ della vita per avventurarsi in un nuovo
percorso educativo sempre in divenire, attraverso il quale ricomprendere continuamente se stessi
e le persone che incontriamo.
Le differenze diventano cosŒ opportunit„ di crescita, non barriere, ma confini liquidi da
attraversare con una mente mobile, capace di utilizzare diverse modalit„ di conoscenza, razionale,
affettiva ed emotiva.
La Scuola, nell’assumere un ruolo di promozione personale, culturale e sociale, vuole garantire a
tutti un’opportunit„ di crescita globale con iniziative in grado di valorizzare le “differenze
culturali” e le “diversit„” senza trasformarle in diseguaglianze.
In tale ottica l’Offerta Formativa del nostro Istituto prevede la realizzazione di attivit„ dirette
all’integrazione delle diverse abilit„ che, coinvolgendo l’intera popolazione scolastica, si rivolgono
principalmente agli alunni con bisogni speciali.
CONTENUTI E ATTIVIT•
Alunni diversamente abili
Gli alunni diversamente abili, come tutti gli altri ragazzi e forse in misura ancora maggiore, hanno
bisogno di avere un percorso finalizzato per il loro futuro, per il momento in cui dovranno entrare
nella societ„ degli adulti: un “progetto di vita”.
Bisogna pensare alla loro vita da adulti, orientando finalit„ educative e scelte pedagogicodidattiche in prospettiva del loro traguardo di autonomia personale e sociale; sicuramente questo
• un percorso complesso , che va pensato, e per il quale non bisogna arrendersi di fronte alle
difficolt„ che non solo la scuola, ma anche la societ„, pongono.
Tutte le attivit„ che si svolgono all’interno dell’Istituto sono orientate alla realizzazione del
progetto di vita degli alunni e includono: l’accoglienza, la continuit„ e l’orientamento, la
collegialit„ e la condivisione, l’individualizzazione e la personalizzazione dell’apprendimentoinsegnamento.
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 Accoglienza
L’attivit„ d’Accoglienza si propone di:
 definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno dell’Istituto Comprensivo;
 facilitare l’ingresso a scuola degli alunni diversamente abili, sostenendoli nella fase di
adattamento al nuovo ambiente e per tutta la durata del percorso scolastico;
 promuovere iniziative di comunicazione e raccordo tra scuola, Enti territoriali (Comune,
ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione) e famiglie attraverso l’informazione, la
collaborazione educativa, il rispetto della privacy, la trasparenza.
Con le azioni d’accoglienza si delineano, inoltre, prassi condivise di carattere:
 amministrativo e burocratico (documentazione necessaria);
 comunicativo e relazionale (prima conoscenza);
 educativo-didattico (assegnazione alla classe, monte ore, accoglienza, frequenza,
coinvolgimento dell’equipe pedagogica e didattica);
 sociale (rapporti e collaborazioni della scuola con il territorio per la costruzione del
“progetto di vita”).
 Continuit€/Orientamento
Il passaggio fra i diversi ordini di scuola degli alunni diversamente abili e la continuit„ operativa dei
processi di integrazione vengono facilitati:
 da progetti di
-continuit„ dal nido alla scuola dell’infanzia
-continuit„ dall’infanzia alla primaria
-continuit„ dalla primaria alla secondaria di I grado
-orientamento dalla scuola secondaria di I grado alla scuola secondaria di II grado
(all’interno del Progetto Provinciale Stella Polare)
Lo scopo di questi progetti di accompagnamento • quello di realizzare un’esperienza
didattica di ampio respiro; di favorire il passaggio da un ordine di scuola all’altro senza
fratture, soddisfacendo i bisogni educativi individuali e rispettando i ritmi di
apprendimento personali.
 dalla stesura di documenti, comuni in tutto il territorio provinciale, per la progettazione e la
valutazione, in base all’Accordo di programma della provincia di Pesaro e Urbino:
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Il P.E.I (Piano Educativo Individualizzato) costituito da
 -P.D.(Profilo Diagnostico),
 -P.E.I. (Progetto Educativo individualizzato),
 -R.F.(Relazione Finale)
Avere modelli comuni in un territorio per progettare e valutare in entrata, in itinere, in
uscita i processi formativi e di integrazione garantisce qualit„ sia al singolo progetto che
all’intero processo, favorisce il passaggio delle informazioni da un anno all’altro e tra un
ordine di scuola all’altro, diffonde l’utilizzo di linguaggi omogenei e condivisi e permette di
individuare le buone prassi, dei modelli trasferibili, generalizzabili e pertanto replicabili.
 da incontri fra insegnanti dei diversi gradi scolastici.
 Collegialit€ e condivisione
Tutti gli insegnanti concorrono collegialmente alla riuscita del progetto generale di integrazione. La
collaborazione della scuola con la famiglia, con l’equipe sanitaria e gli altri enti del territorio si
pone come condizione essenziale per predisporre un intervento educativo e didattico mirato ed
efficace nei confronti degli alunni diversamente abili.
 Individualizzazione/Personalizzazione dell’apprendimento-insegnamento
Per agevolare e sostenere il progetto globale di vita occorre porre al centro dell’attenzione
l’alunno con i suoi bisogni, desideri, risorse e potenzialit„ nell’ambito dell’apprendimento, della
comunicazione, delle relazioni e della socializzazione.
Per questo gli interventi educativi, nel nostro Istituto, si ispirano a dei criteri di fondo in base ai
quali:
 le conoscenze e le abilit„ previste in ogni programmazione individualizzata vanno ricercate
e selezionate partendo, quando • possibile, dalla progettazione del gruppo-classe e
cercando di valorizzare comunque le potenzialit„ dell’alunno;
 gli interventi finalizzati al recupero sono trasversali rispetto alle discipline;
 la scuola, dove e quando necessario, deve avviare e concludere il processo di recupero
delle abilit„ di base.
Le attivit„ individualizzate/personalizzate mirano inoltre a:
 favorire la relazione con insegnanti e compagni;
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 far superare i momenti di chiusura e d'isolamento;
 gestire l’ emotivit„;
 far maturare un atteggiamento adeguato dinanzi agli insuccessi;
 consolidare l’autostima;
 modificare gli schemi comportamentali non adeguati;
 aprirsi al confronto accettando punti di vista diversi dai propri;
 saper effettuare scelte secondo le proprie esigenze e desideri;
perseguendo cosΠanche obiettivi socio-affettivi, relazionali e comportamentali.
I gruppi di lavoro interni all’Istituto “G. Lanfranco”
Per realizzare il processo d’integrazione scolastica nel nostro Istituto operano i seguenti gruppi di
lavoro:
 GLHI (gruppo di lavoro handicap d’Istituto)
E’ formato dal Dirigente Scolastico, dalla funzione strumentale area “Integrazione”,
dall’assistente sociale, da un gruppo di docenti sia curricolari che di sostegno e da rappresentanti
dei genitori degli alunni disabili dell’Istituto.
Il gruppo si riunisce due volte l’anno o su richiesta della met„ pi† uno dei suoi membri.
Il GLH d’Istituto definisce le linee della politica per l’integrazione scolastica degli alunni
diversamente abili dell’Istituto; individua gli indicatori di qualit„ del processo d’integrazione e le
risorse per il sostegno.
 Commissione handicap
E’ costituita dalla funzione strumentale area “Integrazione” e da rappresentanti dei docenti sia
curricolari che di sostegno appartenenti ai tre ordini di scuola dell’Istituto. Si riunisce
periodicamente durante l’anno scolastico, a volte in forma allargata, con tutti i docenti di
sostegno. Ha la funzione di:
 aggiornare il corpo docente sulla normativa specifica;
 collaborare con il CTI, Centro Territoriale d’Integrazione di Cattabrighe (una rete di scuole
che ha lo scopo di programmare iniziative comuni e condividere risorse in materia di
disabilit„);
 raccogliere materiale di documentazione e studio sulle modalit„ di valutazione degli
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alunni disabili;
 valutare modelli in uso ai docenti di sostegno (registro…).
 Gruppo di lavoro Operativo (GLHO)
Questo gruppo opera e concorre alla promozione del processo d’integrazione del singolo alunno.
E’ costituito dal consiglio di classe, in cui • inserito l’alunno, allargato agli Operatori Psico-SocioSanitari dell’UMEE referenti per il caso, ai genitori dell’alunno, agli eventuali operatori educativiassistenziali del Comune e a tutte le altre figure istituzionali e professionali di interesse per
l’integrazione dell’alunno.
Ha lo scopo di stendere, aggiornare e verificare le attivit„ individualizzate e personalizzate volte a
favorire il successo del processo d’ integrazione dell’alunno interessato.
L’Istituto “G. Lanfranco” e la rete
Gli interventi finalizzati al successo dell’integrazione scolastica e alla costruzione del progetto
globale di vita sono consolidati dalle esperienze derivanti dalla continua e pluriennale
partecipazione del nostro Istituto a progetti in rete con altre scuole ed Istituzioni scolastiche della
provincia di Pesaro come con il:
 CTI (Centro Territoriale per l’Integrazione scolastica) che promuove azioni di
aggiornamento per docenti in materia di disabilit„, acquista materiali utili per la didattica
con alunni d.a. da adoperare in comodato e rende disponibile un sito web di
documentazione, confronto e dialogo fra docenti appartenenti alle diverse Istituzioni
scolastiche firmatarie in una prospettiva sistemico-organizzativa.
 CDIH (Centro di documentazione ed informazione per l’handicap) che gestisce il
progetto interistituzionale “Qualit• dell’integrazione scolastica”. Le scuole che aderiscono
al progetto, nel corso degli anni, analizzeranno e valuteranno le aree riguardanti la
corresponsabilita’ educativa nei confronti dell’allievo con disabilita’ e il grado di
collaborazione fra le figure professionali; il rapporto tra programmazione comune, attivita’
personalizzate, percorsi individualizzati; il livello di modifica nell’impianto didattico a favore
di tutti gli allievi con bisogni speciali; la valutazione, la prefigurazione del futuro e
l’attivazione di percorsi di preparazione all’uscita dalla scuola.
Annualmente, dalla sintesi del monitoraggio, emerger„ la situazione di ogni realt„
scolastica: in ciascun istituto si rimuoveranno le criticit„ e si valorizzeranno le azioni
positive trasformandole in buone prassi trasferibili in altre scuole con situazioni simili.
Il progetto assume in tal modo un’azione sistemica in quanto, pur nascendo dall’esigenza
di conoscere il processo d’integrazione scolastica, ha una ricaduta su tutto il sistema
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scolastico e su tutta la comunit„ scolastica, non solo sugli alunni diversamente abili.
 USP (Ufficio Scolastico provinciale) che ha promosso dal 2007/08 la diffusione
dell’Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili della Provincia
di Pesaro e Urbino uniformando l’iter e la gestione dell’integrazione scolastica nelle scuole
afferenti.
Stanno inoltre passando dalla fase teorica a quella operativa due progetti provinciali:
 Progetto “Stella polare”, buona pratica dell’orientamento degli alunni disabili nella
provincia di Pesaro e Urbino dalla scuola secondaria di I grado a quella secondaria di II
grado.
 Progetto “Spider”, prassi innovativa per la gestione integrata dei disturbi specifici di
apprendimento nella provincia di Pesaro e Urbino.

Alunni stranieri
L’aumento della presenza di alunni stranieri nell’Istituto si inserisce in un pi† ampio processo di
trasformazione sociale e culturale che vede l’incremento dei flussi migratori delle famiglie
straniere nel nostro Paese.
La famiglia e la scuola sono i contesti primari in cui si pongono le basi per formare i cittadini del
futuro ed • proprio la scuola il luogo in cui sono nate e si consolidano strategie e strumenti di
accoglienza e integrazione, in una prospettiva interculturale.
Per favorire la frequenza scolastica degli alunni stranieri, sostenerne il successo formativo e
ridurne il rischio di dispersione scolastica, il nostro Istituto
attua
iniziative di
accoglienza/continuit„, di supporto linguistico e educazione interculturale:
 Accoglienza
L’iscrizione e il primo colloquio sono particolarmente importanti per conoscere il percorso
scolastico dell’alunno neo arrivato (scheda di rilevazione della biografia linguistica), individuare i
bisogni e le aspettative sue e della famiglia, fornire le prime essenziali indicazioni per favorire
l'inserimento e la conoscenza delle regole della vita scolastica e per intraprendere uno specifico
percorso di accompagnamento e integrazione dell’alunno.
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Per facilitare l’accoglienza e l’inserimento dell’allievo nella classe assegnata la scuola predispone
dei laboratori di sostegno linguistico che tengono conto della provenienza, del percorso di studio,
delle competenze acquisite e delle potenzialit„ dello studente.
 Educazione lingua italiana L2
L•acquisizione della lingua italiana rappresenta lo strumento fondamentale del processo di
integrazione; il suo apprendimento passa attraverso l’inserimento nella classe e la partecipazione
alle attivit„ comuni, ma non puŠ prescindere da un intervento didattico specifico mirato
inizialmente all’alfabetizzazione e al suo consolidamento, poi all’ apprendimento della lingua per
lo studio.
Questo sostegno prevede l’ organizzazione di laboratori di italiano L2 come lingua per
comunicare e lingua per lo studio, in forma individualizzata e in piccolo gruppo, con docenti
interni.
Gli interventi vengono progettati a partire dalla situazione linguistica dell’alunno e adottando tutte
quelle metodologie, tecniche e tecnologie volte ad utilizzare, in modo graduale e progressivo, pi†
codici di comunicazione che facilitino la didattica e la rendano flessibile alle esigenze individuali.
 Educazione interculturale
Tutti gli insegnanti, nella didattica quotidiana, si attivano per realizzare un’educazione
interculturale in grado di promuovere e sviluppare negli alunni personalit„ attente e sensibili,
rispettose dell’altro; la disponibilit„ alla convivenza costruttiva; la conoscenza delle tradizioni e
della cultura dei paesi di origine dei compagni stranieri. L’intercultura, deve essere pertanto
considerata una vera e propria educazione alla cittadinanza, che ha come prima caratteristica
quella di essere rivolta a tutti gli alunni e non solo a quelli immigrati, attenta a riconoscere e
valorizzare le diversit„ in un mondo sempre pi† globalizzato e in continuo cambiamento.
Per favorire le azioni di cui sopra la nostra scuola ha istituito una commissione “Intercultura”.
 Commissione “Intercultura”: composta da alcuni docenti rappresentanti della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La Commissione si riunisce
periodicamente durante l’anno scolastico per svolgere compiti di:
 monitoraggio delle presenze degli alunni stranieri e rilevazione dei bisogni linguistici;
 eventuale revisione delle procedure per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri;
 coordinamento e supervisione laboratori linguistici;
 aggiornamento della sitografia interculturale;
 stesura di progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro
l’emarginazione scolastica come i progetto “Con-Tatto” in rete con altre scuole della
provincia.
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VERSO L’INTEGRAZIONE
Soggetti coinvolti e procedure
La diversitƒ
come ricchezza
e risorsa
Commissione
del Collegio
Punto di
riferimento per
tutte le attivitƒ
legate
all’integrazione
Progetta
percorsi di
educazione
interculturale
nel contesto di
tute le
discipline
Promuove
iniziative
coinvolgendo
interi plessi, la
comunitƒ
scolastica, il
quartiere, il
paese…
Risorsa per
consulenze e
supporto per
classi accoglienti
future
Classe
Il senso della
solidarietƒ,
l’integrazione
come compito di
tutti
Plesso
Valorizzare
l’appartenenza a la
lingua d’origine del
paese accogliente
La cultura del dialogo
Cittadini del mondo
Famiglia
Ente Locale e
Associazioni
Territoriali
Prima
alfabetizzazione:
uso della lingua
del quotidiano
Ottimizzazione
della
distribuzione
delle ore degli
educatori
Accoglienza degli
alunni stranieri in
tutte le attivitƒ
laboratoriali
senza considerare
la classe di
appartenenza
Frequenti
interazioni con la
scuola
alfabetizzazione
Prove di ingresso
per verificare la
competenza
linguistica
Conoscenza della
cultura d’origine,
attraverso attivitƒ
quali musica,
alimentazione…
Strumento di
raccordo tra i
vari soggetti
coinvolti,
scolastici e non
Accoglienze degli
alunni in tutte le
attivitƒ legate ad
esperienze
pratiche e nelle
uscite didattiche
indipendentement
e dalla classe di
appartenenza
Mettere in rete le risorse
Scambio di esperienze
Genitori o familiari
a scuola come
esperti della cultura
di origine
dell’alunno
(racconti, laboratori
di cucina, di
artigianato…)
Favorire gli incontri
Promuovere momenti di
aggregazione e di
dialogo
Favorire la conoscenza
delle diversitƒ culturali
Organizzazione di
laboratori
intensivi in orario
aggiuntivo
Attivitƒ e iniziative
 Partecipazione ad attivitƒ di formazione
 Attivazione di un gruppo di lavoro per lo studio e l’analisi delle problematiche
legate all’inserimento/integrazione, e alla ricerca e raccolta di materiali utili anche alla
didattica del quotidiano
 Predisposizione di una biblioteca interculturale in cui „ prevista anche una sezione di
materiali didattici specifici
 -Corsi di Italiano lingua2 per gli studenti
 -Corsi di lingua e cultura italiana per le famiglie
 Interventi di mediatori linguistici e culturali con le famiglie
 Attivazione di progetti di sostegno e aiuto allo studio in orario aggiuntivo
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 Attivazione di reti e protocolli d’intesa con le amministrazioni comunali e le
associazioni presenti sul territorio
VERIFICA
Stesura di una relazione a medio e a lungo termine allo scopo di verificare la validit… degli interventi
stabiliti ( coordinamento tra i soggetti e funzionalit… delle procedure) ipotizzando i relativi
adeguamenti ; dibattito all’interno della commissione e nel collegi docen
Problematiche Aperte
Rapporto scuola-famiglia :



Confronto tra culture e tradizioni e conoscenza reciproca
Dialogo interculturale
Gestione delle situazioni conflittuali
Inserimento-Integrazione:
 Classe anagrafica
 Per idoneitƒ
 In gruppi omogenei o eterogenei rispetto alla conoscenza della lingua e/o alla provenienza
Il Curricolo:
 Personalizzato
 Standard minimo
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Progetto per una didattica inclusiva per alunni con DSA
Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale, le difficoltƒ connesse ai Disturbi
Specifici d’Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) si ripercuotono
prioritariamente sull’ apprendimento e sullo sviluppo delle competenze quando non sono
adeguatamente riconosciute, considerate e trattate e possono anche causare ricadute sugli aspetti
emotivi, di costruzione dell’ identitƒ, della stima di s‹, delle relazioni con i pari d’etƒ.
L’ Istituto Comprensivo “G. Lanfranco” di Gabicce Mare, consapevole di ci•, mostra un vivo
interesse per le tematiche relative all’ insegnamento per alunni con DSA e si adopera per attuare
una didattica inclusiva o allargata, sensibilizzando gli operatori della scuola a porre attenzione ai
segni predittivi di DSA e a predisporre modalitƒ e procedure d’intervento atte a garantire pari
opportunitƒ di partecipazione scolastica a questi alunni.
Gli insegnanti presenti nell’ Istituto che hanno in classe alunni con tali peculiaritƒ predispongono
adattamenti nella presentazione dei contenuti e nella restituzione degli apprendimenti e individuano
le strategie didattiche e le modalitƒ piˆ opportune per favorire il successo scolastico.
Parallelamente richiedono ad ogni allievo collaborazione, impegno e desiderio di riuscita.
Il dovere degli insegnanti „ anche quello di garantire gli strumenti compensativi e dispensativi, cos‡
come previsto dalla legge 8 ottobre 2010 n. 170. A tal fine, in ogni plesso dell’ Istituto „ presente
una documentazione cartacea che contiene tabelle con suggerimenti di possibili strumenti
compensativi e dispensativi. E’ poi il docente ad individuare quelli idonei per ogni specifico caso,
anche in accordo con gli Specialisti che hanno redatto la diagnosi e con la famiglia.
Nell’ Istituto „ presente anche un docente referente per i DSA che svolge le seguenti funzioni:
• supporto ai docenti di classe per la programmazione di attivitƒ didattiche, per la valutazione dell’
effettiva necessitƒ di indirizzare un alunno/a ai Servizi Sanitari, per l’ individuazione di modalitƒ di
comunicazione proficue con la famiglia
• divulgazione di materiali informativi riguardanti i DSA (bibliografie, note informative con
allegate tabelle, aggiornamento sulla normativa vigente)
• promozione presso il Collegio Docenti di azioni di formazione- aggiornamento
• organizzazione di laboratori per l’autonomia nello studio, attivati appositamente per gli studenti,
in cui gli alunni sono concretamente avviati all’ utilizzo degli strumenti tecnologici compensativi (
libri digitali, sintesi vocali, software per la costruzione di mappe concettuali…)
• attivazione di sportelli tenuti da una psicologa esperta nel settore che da alcuni anni collabora col
nostro Istituto, per la consulenza degli insegnanti che abbiano specifici bisogni nello svolgimento
del lavoro in classe
• disponibilitƒ da parte della referente ad essere contattata anche dai genitori per informazioni,
chiarimenti e indicazioni sulla tematica
L’ “I.C. Lanfranco” di Gabicce Mare si sta attivando anche per la predisposizione del Piano
Didattico Personalizzato (PDP), da non confondere con il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
riferito ad allievi certificati in base alla Legge 104/92.
La famiglia che si rivolge a Servizi e/o Specialisti, preposti al rilascio della diagnosi di Disturbo
Specifico d’Apprendimento, ha il compito di segnalare al Dirigente Scolastico la certificazione di
DSA per consentire l’attivazione dei percorsi d’apprendimento piˆ opportuni. Senza questa
procedura la scuola non pu• porre in essere le misure di tutela che la legge consente. Una stretta
collaborazione tra gli insegnanti, la famiglia e gli specialisti dei DSA „ molto importante e prevede
un atteggiamento di ascolto, accoglienza, sostegno, scambio di esperienze e informazioni.
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Progettazione singoli plessi A.s. 2012-2013
Scuola dell’Infanzia di Gradara
Progetto Biblioteca
I bambini, guidati dalle loro insegnanti, si recano, secondo un calendario stabilito, nella biblioteca interna
al plesso, per poter usufruire del servizio prestito del libro a casa e per vivere momenti di piacevole ascolto
e consultazione.
Da tali attivit„ nascono socializzazioni a scuola e a casa.
Sono previste anche uscite didattiche presso librerie e biblioteche.
Progetto Documentazione
Documentazione digitale del percorso di apprendimento educativo e didattico effettuato dai bambini
durante l’anno scolastico.
Le insegnanti periodicamente fotografano e riprendono le attivit„ pi† significative, selezionano materiali e
realizzano un CD / DVD, che verr„ consegnato a fine anno alle famiglie.
Archivio di dati e documenti comuni a tutte le sezioni.
Progetto Il Castello tra fantasia e realt‚
Il progetto intende promuovere la piena integrazione tra la scuola e la circostante realt„ territoriale
attraverso l’attivazione di laboratori realizzati in collaborazione anche con le famiglie e le Agenzie presenti
sul territorio.
E prevista una socializzazione da tenersi in primavera all’interno del borgo.
Scuola dell’Infanzia di Gabicce Mare
Progetto Laboratori
L’ attivit„ prevede la partecipazione di piccoli gruppi di bambini di et„ omogenea e/o eterogenea che a
partire dal mese di novembre, in maniera flessibile, si recano in spazi-laboratorio appositamente attrezzati
allo svolgimento di attivit„ di ricerca-azione e sperimentazione autonoma che miri a rendere il bambino
protagonista della propria esperienza di apprendimento.
Progetto Bici Tour
I bambini, attraverso percorsi motori, attivit„ ludiche, di drammatizzazione, rielaborazioni grafiche, ascolto
di storie, filastrocche e canzoni, saranno portati alla conoscenza del codice della strada e sperimenteranno
la sua importanza.
A conclusione dell’esperienza di educazione stradale ci sar„ una manifestazione che vedr„ protagonisti i
bambini in bicicletta, con il supporto della polizia municipale e la partecipazione dei genitori come
spettatori.
Progetto Documentazione digitale
Documentazione digitale del percorso di apprendimento educativo e didattico effettuato dai bambini
durante l’anno scolastico.
Le insegnanti periodicamente fotografano e riprendono le attivit„ pi† significative, selezionano materiali e
realizzano un CD / DVD, che verr„ consegnato a fine anno alle famiglie.
Archivio di dati e documenti comuni a tutte le sezioni.
Progetto Nati per leggere
Allestimento di uno spazio biblioteca in cui i bambini si recheranno, con le rispettive insegnanti, per il
prestito librario. L’attivit„ di lettura coinvolger„ le famiglie a casa.
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Scuola primaria di Gabicce Mare
Un mare di Natale
Progetto svolto in collaborazione con l’Amministrazione comunale che prevede la realizzazione di disegni
su tema natalizio per l’allestimento di una mostra e la realizzazione di grandi sagome in polistirolo
raffiguranti i personaggi del presepe da collocare in paese e produzione di addobbi e decori per
l’allestimento della “Casina della Befana”.
A scuola per la vittoria
Sottolineando il valore educativo e sociale dello sport, il progetto mira a favorire l’acquisizione di
conoscenze e competenze che consentono di sviluppare:
•
Capacit„ fisiche;
•
La volont„ a compiere sforzi a livello personale;
•
Capacit„ sociali, come il lavoro in gruppo, la solidariet„, la tolleranza e il fair – play, in ambito
multiculturale
Scuola primaria di Case Badioli
Ogni musica † una storia
Alle 5 classi del plesso verranno proposte storie, fiabe, racconti, musiche e giochi miranti ad obiettivi
specifici per ognuno dei differenti livelli. Gli insegnanti saranno supportati da un esperto cercando di porre
la massima attenzione alla qualit„ del percorso che avr„ il suo punto di arrivo nella realizzazione di uno
spettacolo a teatro.
Crescere nella Cooperazione
Gli alunni costituiscono una vera cooperativa sociale e stabiliscono un' attivit„ da realizzare lavorando in
collaborazione.
Tale attivit„ dovr„ portare un ricavato economico che verr„ usato per l'acquisto di materiale scolastico e in
parte devoluto in beneficenza.
Scuola primaria di Gradara
Un anno indimenticabile
Realizzazione di un piccolo spettacolo, da socializzare ai primi di giugno, che racconti e rievochi i momenti
pi† caratteristici e importanti dell’anno scolastico, attraverso semplici filastrocche, poesie, canzoncine,
balletti, drammatizzazioni …
Verranno finalizzate alla realizzazione del progetto sia l’ora settimanale di laboratorio che molte delle
attivit„ svolte durante le ore di educazione all’immagine, musica ed educazione motoria.
Primi passi nell’orto
Gli alunni delle due classi prime si alterneranno nella cura del piccolo orto situato nel cortile della scuola.
Sotto la guida dell’insegnante essi eseguiranno, naturalmente ognuno secondo le proprie possibilit„, le
seguenti attivit„:
- concimazione del terreno
- semina di diversi tipi di ortaggi
- eliminazione delle erbacce
- annaffiatura delle piantine
- raccolto e vendita degli ortaggi prodotti.
Il mondo dell’acqua
Il progetto sar„ attuato durante i laboratori che si svolgeranno da ottobre a maggio. Gli alunni divisi in due
gruppi a classi miste scriveranno e illustreranno una storia sul ciclo dell’acqua; affronteranno, inoltre,
l’argomento dal punto di vista scientifico attraverso esperimenti. Le classi inoltre effettueranno alcune
uscite didattiche per la conoscenza diretta dei diversi ambienti acquatici: il mare, il fiume, il lago e lo
stagno. Al termine dell’anno scolastico • prevista una socializzazione (mostra) per presentare ai genitori il
lavoro svolto.
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Enigmondo
Gli alunni delle classi III A e III B, divisi in gruppi di lavoro (a classi aperte, con il gruppo classe, in piccoli e
grandi gruppi….) verranno coinvolti in giochi enigmistici, di parole e matematici (rebus, cruciverba, puzzle,
anagrammi, quiz ed indovinelli), e attivit„ manipolative.
Tra i molteplici obiettivi prefissati gli insegnanti coinvolti si propongono di migliorare la socializzazione tra
gli alunni, la capacit„ di collaborazione con gli altri oltre che stimolare l’intuito, la logica e la manualit„.
Allenamente
Le classi III A e III B saranno impegnate in attivit„ varie (esercitazioni scritte e orali, giochi di movimento e
posturali) che si svolgeranno a classi aperte in gruppi di lavoro (grandi, piccoli, piccolissimi), con lo scopo di
creare i presupposti per un corretto e sano percorso scolastico che sia evolutivo per gli alunni e
promuovere il loro successo e la salute psico – sociale al fine di ridurre la possibilit„ di emissione di
comportamenti disfunzionali.
Non perdiamo la bussola
Il progetto prevede le seguenti attivit„:
Laboratorio di orienteering: giochi per la coordinazione dinamica generale e di orientamento spaziale;
lezioni teoriche riguardo la conoscenza dell’orienteering, analisi e costruzione di carte, mappe relative agli
ambienti interni ed esterni alla scuola e conoscenza della simbologia; uso e costruzione della bussola;
studio dell’ambiente , conoscenza del territorio e rilevamenti sul campo; elaborazione di cartine per le
gare; costruzione di cartellini di gara e lanterne, partecipazione a cacce al tesoro e a gare organizzate a
scuola e nel territorio.
Laboratorio di Inglese: le attivit„ avranno l’obiettivo di far socializzare i bambini , renderli autonomi e
stimolarli all’apprendimento dell’Inglese sia attraverso il gioco, sia attraverso esercizi guidati.
Laboratorio del fare: l’idea del laboratorio del fare “innestato” nei due laboratori a classi aperte, nasce
dall’esigenza di allestire uno spazio laboratoriale pi† piccolo, numericamente parlando, rispetto al gruppo
classe. In un gruppo pi† ristretto di alunni, ogni componente ha la possibilit„ di esprimere maggiormente
se stesso e di attivare abilit„ pro- sociali di aiuto reciproco. Alcune attivit„ previste sono: organizzazione di
cacce al tesoro (all’interno e all’esterno della scuola),preparazione di ricette rapide (es. salame al
cioccolato…) e di una merenda da consumare insieme, preparazione di toast e di una merenda salata (picnic all’aperto quando sar„ caldo), attivit„ sui ritmi coi tamburi e altri strumentini musicali, creazione di un
gioco dell’oca o di un percorso con difficolt„ da superare, travestimenti, pittura con le mani, creazione di
collage, attivit„ per la manualit„, giochi di relazione, esecuzione collettiva di canzoni, ecc.
Liberi di sognare
Gli alunni verranno sensibilizzati sulle tematiche legate alla disabilit„ attraverso la lettura delle biografie di
personaggi, atleti che hanno superato con coraggio la propria disabilit„( es. atleti delle Paraolimpiadi..),
per stimolare la loro riflessione , superare cosŒ pregiudizi e luoghi comuni. Nel progetto verr„ realizzato
un elaborato di tipo grafico-pittorico.
Crescere nella Cooperazione
Gli alunni costituiscono una vera cooperativa sociale e stabiliscono un' attivit„ da realizzare lavorando in
collaborazione.
Tale attivit„ dovr„ portare un ricavato economico che verr„ usato per l'acquisto di materiale scolastico e in
parte devoluto in beneficenza.
6
Scuola secondaria di I^ grado di Gabicce Mare
Potenziamento attivit‚ scuola secondaria
Attivit„ di recupero, consolidamento e potenziamento.
Didattica On line
Ricerche in rete finalizzate alla sintesi e strutturazione di ricerche attinenti la programmazione disciplinare
e il suo ampliamento.
Ideazione, progettazione e realizzazione di Presentazioni ed Ipertesti utilizzando World, Publisher e
Power Point.
Fare musica insieme
L’attivit„ di musica d’insieme • finalizzata all’esecuzione di brani ad una o pi† voci, tratti da vari repertori,
con strumenti diversi. Per ogni brano proposto si partir„ dalla lettura e dallo studio dello spartito, quindi si
alterneranno momenti di studio individuale e per gruppi di strumenti, fino ad arrivare all’esecuzione
collettiva di tutti i partecipanti.
Educazione stradale
Corso teorico di numero 13 ore ai fini del conseguimento del Certificato di Idoneit„ alla guida del
ciclomotore.
Olimpiadi della danza
Creazione di una coreografia del genere Hip-hop con il supporto di un coreografo esterno e
partecipazione ad una manifestazione pubblica.
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LA SCUOLA E LE NUOVE TECNOLOGIE
L’introduzione delle nuove tecnologie pu• aprire le porte a innovative strategie di apprendimento,
apportare significative trasformazioni nel modo di imparare e di comunicare degli alunni, attivare
momenti di arricchimento e approfondimento nelle e tra le varie discipline.
Le strategie di apprendimento introdotte tramite le nuove tecnologie risultano piˆ accattivanti, in
quanto oltre al codice verbale entrano in gioco immagini, suoni e interattivitƒ.
Gli alunni anzich‹ essere semplici fruitori passivi, diventano protagonisti attivi quando l’uso delle
tecnologie „ finalizzato all’apprendimento e guidato dagli insegnanti. I docenti svolgono funzione
di organizzazione e di necessario filtro fra la semplice esperienza d’uso e l’utilizzo consapevole.
La potenza operativa degli strumenti informatici, l’enorme mole di informazioni reperibili in rete, la
possibilitƒ di scambiare, anche attraverso i social network, informazioni, pareri e materiali digitali,
permettono l’arricchimento culturale, un piˆ veloce ed efficace modo di comunicare e collaborare
anche a distanza.
Nelle indicazioni nazionali sono definite le caratteristiche della competenza digitale: saper utilizzare
con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della societƒ dell’informazione per il lavoro, il
tempo libero e la comunicazione. Ci• implica abilitƒ di base nelle TIC come l’uso del computer per
reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonch‹ per
comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet.
Anche nell’attivitƒ professionale dei docenti assume un ruolo sempre piˆ importante l’utilizzo delle
risorse informatiche sia nella realizzazione dei percorsi didattici, sia nell’espletamento degli
obblighi formali.
Sono a disposizione degli alunni dell’Istituto aule con postazioni informatiche e accesso ad internet,
in molte classi della scuola primaria e secondaria sono presenti lavagne interattive multimediali
(vedi risorse).
Le attivitƒ che comprendono l’uso delle nuove tecnologie sono sia di tipo curricolare-disciplinare
come le lezioni frontali, sia laboratoriale o di lavoro di gruppo, sia di carattere progettuale.
Molte delle attivitƒ e dei percorsi didattici ed educativi vengono documentati e socializzati mediante
la realizzazione di materiali anche multimediali su supporti informatici.
LA SCUOLA E IL WEB
L’Istituto „ dotato di un sito web (www.icgabicce.it), „ direttamente collegato con la rete del
Ministero dell’Istruzione ed „ inserito nel portale Scuola in chiaro.
Il sito Web della scuola „ il mezzo piˆ semplice per offrire informazioni e aggiornamenti ai
genitori, agli alunni e ai docenti.
L’utilizzo di questo mezzo in una comunitƒ scolastica diventa un metodo per rendere piˆ veloce ed
efficace la comunicazione ed avere un riscontro immediato delle esigenze del territorio in cui opera
la scuola anche tramite le richieste delle famiglie.
Per dare la possibilitƒ a docenti e genitori di reperire informazioni in qualsiasi momento e di
comunicare velocemente attraverso la posta elettronica, l’uso del sito Web svincola dalla necessitƒ
del supporto cartaceo e dalla fruizione in presenza. Il sito web scolastico dƒ maggiore risalto e rende
pubbliche diverse attivitƒ svolte all’interno dell’Istituto da docenti ed alunni e diventa uno
strumento comune di lavoro all’interno dell’Istituto stesso.
Parte integrante del sito Web „ l’Albo pretorio online, che per legge ciascun Istituto deve
pubblicare, esso contiene i documenti ufficiali della scuola. La pubblicazione di questi ultimi „
organizzata secondo uno specifico regolamento.
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Visite guidate e viaggi d’istruzione
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione sono regolamentati dalla
C.M. n. 291/92, integrata dai criteri deliberati dal Consiglio d’Istituto.
Indicazioni generali
I viaggi d’istruzione, le gite, le visite guidate sono inseriti in un’adeguata programmazione
predisposta all’inizio dell’anno scolastico e devono configurarsi come esperienza di
apprendimento, di crescita personale e di arricchimento culturale. Le visite e i viaggi devono essere
deliberati dai Consigli di Intersezione, Interclasse e di Classe con la presenza di genitori. Saranno
successivamente sottoposti alla delibera del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto.
Finalitƒ
I viaggi d’istruzione e le visite guidate devono porsi le seguenti finalitƒ:
Conoscere meglio i propri territori.
Conoscere ambienti del nostro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e
folcloristici.
Confrontare il proprio ambiente con altri
Interagire ed approfondire l’attivitƒ scolastica.
Rielaborare l’esperienza vissuta.
Criteri /regolamento
Uscite didattiche:
-brevi uscite nel territorio circostante.
Visite guidate :
In orario di lezione o intera giornata.
Partecipazione totale degli alunni.
Viaggi d’ istruzione:
Durata: uno o piˆ giorni.
Partecipanti: la degli alunni della classe
Spese a carico della famiglia.
Gli insegnanti accompagnatori dovranno essere in numero adeguato ai partecipanti: un
insegnante ogni quindici alunni; un insegnante ogni dieci alunni in presenza di alunno diversamente
abile.
E’ obbligatorio acquisire il consenso scritto di un genitore o di chi esercita la patria potestƒ..
Gli alunni dovranno essere in possesso di una tessera di riconoscimento rilasciata dalla
scuola
- Gli alunni che non parteciperanno all’uscita, saranno tenuti alla frequenza
delle lezioni e saranno inseriti nelle classi/sezioni del plesso.
Coloro che non si presenteranno a scuola dovranno giustificare l’assenza.
Non „ prevista la partecipazione dei genitori o di persone esterne all’ambiente
scolastico, salvo casi eccezionali ed autorizzati dal dirigente scolastico.
Il personale accompagnatore e gli alunni sono coperti dall’assicurazione scolastica.
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VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Nell’Istituto Comprensivo la fase della valutazione si attua in relazione:
 agli apprendimenti
 alle attivit‚
 al grado di soddisfazione
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CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione del percorso effettuato dall’alunno, che accompagna i processi di
apprendimento, si attiene ai seguenti principi
ƒ Gradualit‚ (accompagnando in itinere il processo di crescita e di apprendimento)
ƒ Sistematicit‚ (attuata come controllo regolare al termine di ogni argomento trattato)
ƒ Partecipazione (conduce lo studente verso l'autovalutazione, fondamentale per il suo
orientamento)
e si espleta attraverso le seguenti modalit‚:
ƒ Valutazione iniziale : attraverso prove di ingresso ed osservazioni sistematiche si
valuta la situazione iniziale, ovvero le conoscenze possedute all'inizio del percorso di
scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado.
ƒ Valutazione formativa : valuta il grado di apprendimento nel corso di un itinerario
didattico, permette di prevedere i rinforzi adeguati alle difficolt‚ riscontrate oppure
attivit‚ di potenziamento.
ƒ Valutazione finale sommativa (al termine di ogni quadrimestre) valuta i risultati
dopo vari itinerari didattici, tenendo anche conto dell'impegno e del progresso compiuto
rispetto ai livelli di partenza.
VALUTAZIONE FORMATIVA
La valutazione formativa „ quella periodica, attribuita dall’insegnante durante lo svolgimento
delle attivit‚ programmate ed ha lo scopo di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi
prefissati, l’acquisizione di determinate conoscenze e/o abilit‚.
Gli strumenti utilizzati per la valutazione formativa sono molteplici, dipendendo anche dall’et‚
dell’alunno:
- contributi personali degli alunni, elaborati, colloqui,..
- esecuzione di prove scritte/grafiche/motorie/musicali/,…
- questionari
- test
- risposte dal banco
- interrogazioni orali
All’interno del piano progettuale ogni singolo docente dovr‚ indicare sia gli strumenti da
utilizzare, sia i modi e i tempi di tale utilizzazione che devono essere coerenti con quelli
dell'azione didattica.
VALUTAZIONE SOMMATIVA
La valutazione sommativa „ quella che, su proposta del singolo docente, „ attribuita dal
consiglio di classe in sede di scrutinio quadrimestrale e finale.
Tale valutazione si configura come il risultato di un processo continuo d’accertamento e di
riconoscimento di un percorso di crescita del quale „ guidato ad assumere consapevolezza lo
stesso studente.
Lo strumento finale di comunicazione del processo valutativo resta il documento di valutazione,
consegnata ai genitori nei mesi di febbraio e giugno ed integrata e preceduta da colloqui
individuali.
La valutazione sommativa si esprime in decimi e, nella scuola primaria „ illustrata con giudizio
analitico su livello globale di maturazione raggiunto (DL 137/08)
Valutazione nelle verifiche in itinere : nelle prove oggettive intera scala ( 1_ 10)
nelle altre prove stabilire criteri a livello di
interclasse e di team
Nel documento Valutazione: il collegio individua come orientamento generale l’utilizzo di una
scala che va da 4 a 10, fermo restando la norma ministeriale che prevede l’utilizzo dell’intera
scala in decimi ( da 1 a 10)
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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Nelle scuole secondarie in sede di scrutinio intermedio e finale, la valutazione del comportamento, anche in
relazione alle attivit‚ e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche svolte fuori dalla propria
sede, „ espresso in decimi
Valutazione del comportamento
Obiettivi educativi:
Rispetto delle regole - indicatori
Rispetto delle regole esplicitate nei Regolamenti:
a) Patto di corresponsabilit‚ educativa
b) Regolamento di Istituto
Rispetto delle persone - indicatori
1. cura della persona e del proprio linguaggio
2. rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni e con il personale scolastico
Rispetto verso l’ambiente - indicatori
1. utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola
2. utilizzo appropriato degli spazi comuni
3. comportamento responsabile in ogni contesto scolastico ed extrascolastico
Rispetto dei propri doveri di alunno - indicatori
1. impegno e costanza nel lavoro scolastico
2. uso responsabile del materiale proprio e altrui
3. partecipazione attiva alle iniziative scolastiche comuni
Griglia per la valutazione del comportamento
I seguenti criteri costituiscono il punto di riferimento per la valutazione del comportamento dell’alunno,
considerando l’intero periodo di frequenza alle attivit‚ scolastiche ed extrascolastiche.
10
9
8
7
6
5
Ha piena consapevolezza del rispetto delle regole.
Costruisce relazioni interpersonali positive. Segue con interesse proficuo e costante l’attivitƒ
didattica apportando contributi personali. Manifesta una significativa conquista dell’autonomia
personale.
Comprende e rispetta le regole dei Regolamenti dell’Istituto.
E’ corretto, disponibile e collaborativo verso adulti e compagni. Segue con costante impegno e
proficuo interesse l’attivitƒ didattica.
Rispetta le regole esplicitate nei Regolamenti dell’Istituto.
E’ corretto verso adulti e compagni. Accoglie positivamente le diverse proposte didattiche e si
impegna con continuitƒ.
Dimostra incostanza nel rispetto dei Regolamenti dell’Istituto, ma reagisce positivamente ai
richiami. Partecipa alle attivitƒ didattiche con discreto impegno e interesse.
Reagisce con scarsa consapevolezza ai richiami, ma complessivamente accetta le regole dei
Regolamenti dell’Istituto. Partecipa alle attivitƒ didattiche con superficialitƒ e impegno discontinuo
Non ha raggiunto gli obiettivi educativi esplicitati nei Regolamenti dell’Istituto e/o
ha riportato gravi sanzioni disciplinari individuali.
NB: i voti potranno subire variazioni in presenza di note disciplinari trascritte sul registro di classe.
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LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze acquisite si esprime in decimi e, nella scuola primaria „ illustrata con giudizio
analitico su livello globale di maturazione raggiunto. ( art 3 DL 137/08)
La valutazione degli apprendimenti si esprime tramite indicatori che vanno da 1 a
10 ai quali sono attribuiti i seguenti significati, adeguatamente adattati alla realt‚ della scuola
primaria e secondaria, da declinare nei descrittori disciplinari:
In riferimento alla valutazione per la RC ci si atterr‚ alla scala di giudizi prevista dal decreto
ministeriale : non sufficiente, sufficiente, buono distinto, ottimo
VOTO
ELABORATO SCRITTO-GRAFICO
1
Elaborato in bianco
2/3
Elaborato quasi in bianco, non coerente,
non attinente alla consegna
4
Elaborato superficiale e frammentario
5
Elaborato impreciso e/o incompleto
6
Elaborato pertinente alla consegna e
sostanzialmente corretto ed essenziale
Elaborato chiaro e pertinente all’interno di
ambiti noti
Elaborato approfondito e pertinente
7
8
9
10
Elaborato completo anche in situazioni
nuove
Elaborato ampio e originale
ELABORATO ORALE-PRATICO
Esposizione –esecuzione nulla
Risposte monosillabiche e/o non attinenti
Esecuzione estremamente frammentaria
Esposizione-esecuzione superficiale e
frammentaria
Esposizione-esecuzione difficoltosa e/o imprecisa
e/o incompleta
Esposizione-esecuzione pertinente ed essenziale
Esposizione-esecuzione pertinente con linguaggio
appropriato
Esposizione-esecuzione pertinente con
padronanza di linguaggio
Esposizione-Esecuzione completa, disinvolta e
personale
Esposizione personale, critica ed originale
VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione „ costituita dalla osservazione e monitoraggio del percorso
formativo degli alunni, assume perci† grande importanza la documentazione delle vari momenti di tale
percorso.
A tale scopo vengono raccolti materiali utili a descrivere e documentare le esperienze formative condotte da
ciascun alunno (tale materiale sar‚ consegnato alla famiglie in parte in corso d’anno e comunque al termine
di ciascun anno scolastico). Il monitoraggio dei percorsi di crescita e formazione degli alunni, sar‚ effettuato
periodicamente attraverso appositi strumenti: la tipologia di strumenti, la frequenza e gli ambiti di
osservazione saranno concordati a livello di sezioni parallele e deliberati nei consigli di intersezione. Le
osservazioni comprenderanno vari punti fra cui l’aspetto relazionale, cognitivo, motorio, linguistico, iconico.
Il monitoraggio del percorso educativo-didattico e del processo evolutivo di ciascun alunno „ effettuato in
due o tre momenti: inizio anno, intermedio, finale.
VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
La valutazione del percorso formativo dell’alunno sar‚ documentata attraverso:
* almeno due prove scritte per ciascun quadrimestre ( italiano- matematica)
* almeno due prove orali/scritte per ciascun quadrimestre ( inglese-storia-geografia-scienze-religione)
* prove pratiche o altre modalit‚ da esplicitare nel registro personale del docente ( per le altre
discipline,compreso il comportamento)
VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La valutazione del percorso formativo dell’alunno sar‚ documentata attraverso:
* almeno tre prove scritte per ciascun quadrimestre ( italiano- matematica- inglese-)
* almeno 2 prove scritte per quadrimestre per la 2^ lingua comunitaria
* almeno due prove orali per ciascun quadrimestre ( per ciascuna disciplina )
* registrazione bimestrale sul registro personale del comportamento sulla base degli
indicatori comuni individuati
* entro la met‚ del mese di aprile il consiglio di classe invia alle famiglie una
comunicazione attestante le valutazioni disciplinari ( solo per gli alunni che hanno
almeno una votazione insufficiente)
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PROVE DI FINE ANNO PER CLASSI PARALLELE
Dall’anno scolastico 2008-2009 vengono effettuate nell'Istituto prove di fine anno unificate per classi
parallele nella scuola primaria e secondaria di 1•grado.
Le prove di cui sopra sono effettuate per:
- Preparare gli alunni allo svolgimento di prove oggettive.
- Verificare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
- Verificare l’attuazione del curricolo d’Istituto nelle classi parallele.
Nei mesi di marzo e aprile i vari gruppi di docenti si occupano della stesura delle prove e delle relative
modalit‚ di correzione e valutazione.
Successivamente il materiale prodotto viene raccolto per la preparazione delle fotocopie delle prove, inoltre
la Dirigente e le collaboratrici stendono un calendario di somministrazione delle stesse.
Dopo lo svolgimento delle prove, i docenti correggono e valutano gli elaborati, compilando gli elenchi con le
valutazioni.
Il materiale cos‡ prodotto viene poi analizzato secondo le seguenti modalit‚

Tutti i punteggi sono espressi in ventesimi (calcoli arrotondati all’unit‚)

Per ogni gruppo classe si calcola la frequenza dei punteggi nelle seguenti fasce: fino a 8; da 9 a 11;
da 12 a 14;da 15 a 17; da 18 a 20

Per ogni gruppo di classi parallele viene calcolata la somma delle frequenze per ogni disciplina.(per
ogni disciplina una tabella di calcolo)

Dai dati cos‡ elaborati si produce il relativo grafico

I grafici riferiti ai risultati totali per ogni gruppo di classi parallele sono presentati al Collegio dei
docenti nella seduta di Giugno.
ATTIVITƒ RELATIVE ALLE PROVE INVALSI
Nell’Istituto lo svolgimento delle prove INVALSI, sia nelle scuola primarie (classi seconde e quinte),sia nelle
scuole secondarie (classi prime) prevede le seguenti modalit‚ di lavoro:
- gli uffici di segreteria compilano gli elenchi delle classi con i dati richiesti dall’INVALSI
- l’INVALSI comunica le date di svolgimento delle prove, indica quali classi sono oggetto di
campionamento con la presenza di un osservatore durante lo svolgimento delle prove.
- la somministrazione „ stata preceduta da una fase preparatoria di nomina dei somministratori, di
organizzazione degli orari e spazi per l’effettuazione delle prove, sempre facendo riferimento alla
normativa inviata dall’INVALSI, di definizione dei turni di assistenza nelle varie classi.
- viene effettuata una riunione dei somministratori per mettere a punto la procedura di
somministrazione
- la trascrizione delle risposte sulle apposite schede viene effettuata dai docenti con la collaborazione
del personale delle segreteria.
Durante l’esame di Stato sono previste le prove per i candidati (alunni delle classi terze)e la commissione
esaminatrice, con la collaborazione della segreteria e la guida del Presidente di commissione, svolge le varie
fasi di cui sopra (nomina dei somministratori, preparazione del materiale, adempimenti burocratici,
trascrizione delle risposte sulle apposite schede).
La valutazione della prova INVALSI dell’esame di Stato concorre al calcolo del voto finale (media dei voti
attribuiti alle prove scritte, al colloquio pluridisciplinare e del voto di ammissione)
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MONITORAGGI DELLE ATTIVITƒ E DEI PROGETTI
Le attivit‚ svolte nell’Istituto relative ai progetti di ogni ordine di scuola (Infanzia, primaria e secondaria di I
grado) sono oggetto di monitoraggio mediante la compilazione da parte dei soggetti coinvolti (docenti e/o
studenti) di appositi modelli per la registrazione di diversi elementi fra i quali:
 Tipologia dell’attivit‚/titolo
 Soggetti coinvolti
 Dati numerici (alunni, ore )
 Punti forti
 Criticit‚
 Proposte per la soluzione dei problemi ed eventuali osservazioni

Rispondenza del progetto alle attese, rispondenza dell’intervento di esperti esterni, rispondenza
degli aspetti economici.
I modelli di monitoraggio hanno conservato nel tempo questa struttura generale per esigenze di confrontabilit‚
che „ stata via via integrata con l'inserimento di dati, soprattutto numerici per facilitare l'analisi degli aspetti
organizzativi ed economici.
Per alcune attivit‚ sono state utilizzate modalit‚ di monitoraggio anche informali (commenti e proposte fatte
dai docenti e/o dai genitori)
Per la scuola dell’infanzia il monitoraggio viene effettuato attraverso una osservazione sistematica del
bambino ed una scheda di rilevazione per le attivit‚ laboratoriali con particolare riferimento ai dati di
partecipazione.
Tutti i monitoraggi di cui sopra sono raccolti e analizzati al termine dell’anno scolastico per la stesura di:
documento di sintesi riguardante i Progetti.
schemi per le attivit‚ (scuola secondaria di I grado)
raccolta dei dati relativi ai Progetti a cura delle Funzioni Strumentali
Tutti i documenti vengono presentati durante i Collegi dei Docenti dei mesi di Maggio e Giugno e la seduta
del Consiglio di Istituto successiva ad essi.
QUESTIONARI DI GRADIMENTO
Al termine di ogni anno scolastico viene effettuata una indagine per rilevare il livello di soddisfazione delle
famiglie, essa viene realizzata mediante un questionario anonimo rivolto ai genitori degli alunni di alcune
classi campione: la sezione dei 4 anni nelle scuole dell’infanzia, le classi prime e terze delle scuole primarie,
le classi prime delle scuole secondarie di I grado.
Le famiglie sono invitate ad esprimere il loro grado di soddisfazione in merito vari aspetti quali:
 rapporti con il personale della scuola
 servizi organizzativi
 organi collegiali
 partecipazione alle attivit‚
 informazioni e comunicazioni
I dati emersi sono tabulati suddividendoli per i vari plessi( per la scuola primaria le classi prime
separatamente dalle classi terze) di cui vengono calcolati i punteggi medi per ogni quesito. Le tabelle di
plesso vengono poi raccolte in una tabella complessiva di Istituto
Le osservazioni e i suggerimenti vengono invece trascritti in schemi appositi per la consultazione.
Questi dati e schemi vengono presentati al Collegio nella seduta del mese di Giugno
7
TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
(D. Lgs: 81 del 9 aprile 2008 e successive integrazioni D.Lgs 106/09)
Dall’entrata in vigore del D.Lgs. 626/94 il nostro Istituto ha sempre attribuito notevole importanza al tema
della Sicurezza e pertanto lo segue costantemente, con grande attenzione e impegno, investendovi risorse
umane ed economiche.
Sotto la guida della Dirigente, dell’ingegnere RSPP esterno e del medico competente, l’istituto provvede
regolarmente a :
 rivedere ed aggiornare il Documento di valutazione dei Rischi (DVR);
 tenere la riunione periodica prevista dell’articolo 35, per la verifica della situazione e la
progettazione di eventuali interventi futuri necessari per il suo miglioramento;
 segnalare alle Amministrazioni Locali gli interventi necessari per adeguare gli edifici scolastici alle
normative e/o eliminare o ridurre eventuali nuove fonti di rischio;
 verificare la completezza e la validit„ delle certificazioni relative agli edifici e segnalare
immediatamente eventuali mancanze e/o scadenze alle Amministrazioni comunali;
 verificare i corsi di formazione in materia di Sicurezza, frequentati dal personale in entrata, per
avere il quadro generale e la situazione dei singoli plessi;
 informare il personale in entrata nell’Istituto (docenti ed ATA), attraverso corsi di base autogestiti,
sulle linee guida del D. Lgs. 81/08, sulle principali tipologie di rischio ed i comportamenti corretti da
tenere in caso di emergenza;
 formare o aggiornare i lavoratori designati a ricoprire i ruoli chiave, previsti dal decreto, per la
organizzazione e la gestione dell’emergenza (RLS, ASPP, addetti all’attuazione delle misure di primo
soccorso e di prevenzione e lotta contro gli incendi) attraverso la partecipazione a corsi specifici
esterni di formazione o aggiornamento, organizzati dalla scuola polo della provincia;
 verificare ed eventualmente modificare i piani di evacuazione e di gestione dell’emergenza,
qualora si verifichino nei plessi cambiamenti significativi (presenza di alunni con disabilit„
particolari, ristrutturazione edificio);
 attribuire ai lavoratori dei singoli plessi gli incarichi relativi alla gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione degli edifici, specificandone i compiti e prevedendo, in base agli orari di lavoro, i
sostituti che possano garantirne la copertura;
 informare gli alunni sui comportamenti corretti da tenere in caso di calamit„ naturale (terremoti,
frane, alluvioni) ed incendi, attraverso l’utilizzo di materiale didattico strutturato appositamente, la
realizzazione di progetti e la partecipazione alle iniziative promosse dalle strutture locali della
Protezione Civile;
 sensibilizzare gli alunni sull’importanza di evacuare la scuola in maniera rapida e ordinata e quindi
della necessit„ che ognuno metta in atto i comportamenti corretti appresi;
 designare gli alunni aprifila e chiudifila, specificandone i compiti ed individuando i relativi sostituti;
 addestrare gli alunni alla corretta evacuazione dell’edificio scolastico, dall’abbandono dell’aula al
raggiungimento del punto di raccolta esterno;
 svolgere periodicamente prove di evacuazione in tutti i plessi che ne fanno parte;
 fornire al personale addetto alle pulizie prodotti le cui schede tecniche garantiscano la qualit„ e
l’assenza di sostanze pericolose per la salute;
 controllare che i contenitori dei prodotti chimici per le pulizie siano rigorosamente custoditi sotto
chiave;
 fornire ai lavoratori addetti alla movimentazione dei carichi le calzature adeguate;
 garantire al personale di segreteria, che fa uso di videoterminali, le visite periodiche previste dalla
normativa;
 sensibilizzare costantemente il personale, affinch• la cultura della sicurezza si diffonda sempre pi†
capillarmente e per far sΠche tutti i lavoratori collaborino alla tutela della salute e della sicurezza
dei luoghi di lavoro vigilando e segnalando l’insorgere di ogni potenziale nuova fonte di rischio.
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7. Gestione dell’Unit… Scolastica :
Scelte di Gestione Finanziaria
Definizione Obiettivi complessivi del programma annuale che rappresenta
l’interfaccia finanziaria del POF
Il programma annuale „ finalizzato a:
a) garantire continuitƒ nella erogazione del servizio scolastico
b) garantire continuitƒ e funzionalitƒ nell’azione amministrativa
c) garantire il miglioramento complessivo dell’azione didattico-educativa
d) garantire condizioni di sicurezza in tutti gli ambienti scolastici
e) potenziare l’autovalutazione di Istituto e la valutazione del personale ( ai
sensi del D-L.vo 150/2009)
attraverso una serie di azioni e di procedure che “agiscono” per realizzare quanto previsto dal Piano
dell’Offerta Formativa:
OBIETTIVI
Riferimenti al POF e alla Documentazione agli
Atti
Vd.
 garantire continuitƒ nella erogazione del servizio
scolastico mantenendo sotto controllo le spese
attraverso:
* organizzazione flessibile dell’orario di servizio di tutto il
personale
*assegnazione di ore eccedenti al personale in servizio
disponibile;
alla sostituzione dei colleghi assenti con prioritƒ sui docenti
della
stessa classe o sui collaboratori sc. dello stesso plesso;
* attribuzione di contratti a tempo determinato o ore eccedenti
per la
sostituzione di personale assente in tutte quelle situazioni di
particolare organizzazione oraria o in relazione al numero
degli
alunni iscritti:scuola dell’infanzia con sezioni di 25/28 alunni,
orario di 8 ore giornaliere con servizio mensa, 40 ore
settimanali (tempo pieno con apertura del sabato), presenza di
alunni disabili
e/o in situazioni di particolare gravitƒ .
Piano annuale delle attivitƒ sc. infanzia,
primaria, secondaria di primo grado
Piano di lavoro del Personale ATA
Procedure per la sostituzione dei docenti assenti
Modello organizzativo sc. secondaria 1Š grado
Contrattazione integrativa RSU per assegnazione
personale ai plessi, criteri sostituzioni personale
ata
Documentazione allegata ad ogni contratto a
dimostrazione della inderogabilitƒ della
“nomina”
7
 garantire continuitƒ e funzionalitƒ nell’azione
amministrativa mantenendo sotto controllo le
spese
*adottando un orario di lavoro flessibile del personale in
relazione
alle esigenze del servizio
*fornendo gli uffici delle dotazioni tecniche necessarie per
informatizzare le procedure ( hardware e software)
*formando il personale sui nuovi compiti connessi con la
progressiva
attuazione dell’autonomia
*attuando un sistema di incarichi che favoriscano l’assunzione
individuale di responsabilitƒ e la suddivisione dei compiti in
relazione alle competenze
* utilizzando a pieno le risorse finanziarie derivanti dalle
funzioni
aggiuntive e dal Fondo dell’Istituzione Scolastica
* utilizzando il ricorso a nomine a TD solo in caso di reale ed
effettiva necessitƒ
OBIETTIVI
Vd.
Piano annuale delle attivitƒ del personale ATA
Piano annuale per la formazione del
personale
Tabella incarichi ATA
Decreto Assegnazione funzioni agg.ve
Contrattazione integrativa RSU
Documentazione allegata ad ogni contratto
dimostrazione della inderogabilitƒ della
“nomina”
Riferimenti al POF e alla Documentazione agli
Atti
7
Vd.
 garantire il miglioramento complessivo
dell’azione didattico-educativa

attraverso una utilizzazione razionale e flessibile delle
risorse umane assegnate alla Istituzione Scolastica
 adottando un sistema di deleghe e di incarichi utilizzando
tutte le risorse finanziarie e normative previste: funzioni
strumentali, Collaboratori del D.S., coordinatori di
plesso, referenti di area (attraverso i finanziamenti
previsti dal CCNL e dal Fondo dell’Istituzione
Scolastica)
 adottando convenzioni e protocolli di intesa con gli enti
territoriali per dare continuitƒ al servizio di sorveglianza
e assistenza (anche attribuendo le funzioni aggiuntive)

promovendo attivitƒ di continuitƒ orizzontale attraverso la
costruzione di una rete di relazioni con le agenzie
educative territoriali e con gli enti locali
 ottimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili e avviando
azioni per il reperimento di nuove risorse (finanziamenti
europei, regionali, privati)
 utilizzando le risorse umane in rete con altre scuole del
territorio al fine di ottimizzare le spese e garantire alti
livelli qualitativi nelle prestazioni
formando il personale docente, favorendo lo scambio e il
confronto
attuando progetti di ricerca-azione di tipo sperimentale
promovendo esperienze didattico-educative per la
conoscenza e la comprensione della realtƒ locale,
nazionale, europea
promovendo esperienze di conoscenza di s‹ e delle
proprie potenzialitƒ attraverso la conoscenza e l’uso di
una pluralitƒ di linguaggi
incrementando adeguatamente le attrezzature e le
dotazioni didattiche delle varie scuole
garantendo una manutenzione e una assistenza adeguata
per le attrezzature
o
o
o
o
o
o

Piano annuale attivitƒ e organizzazione Oraria
Funzionigramma/Organigramma
Tabella assegnazione incarichi e compiti
Convenz.ne funzioni miste
Protocollo di Intesa per gestione ass.za educativa
antimeridiana e pomeridiana Comune di Gradara
e Gabicce
Piano annuale att.di formazione e piano annuale
att. funzionali all’insegnamento
Progetto scuole dell’Infanzia statali e comunali
“Scuola Integrata”
Convenzioni reti di scuole per la formazione
(Arcobaleno, Con-Tatto, privacy, ambito
territoriale, CDH, CTI, I CARE )
Piano annuale visite guidate e viaggi di
istruzione, gemellaggi , progetti di ed. ambientale.
Progetto Orientamento
Giochi Sportivi studenteschi
Progetti pluriennali del POF
(GSS , atletica, nuoto,
teatro,informatica,ceramica,musica)
Piano degli acquisti
Sponsorizzazioni
Contratti di assistenza
Prove di fine anno per discipline e per classi
parallele ( italiano, inglese matematica) comuni
all’intero istituto
progettare percorsi disciplinari e traguardi comuni per
singole discipline e per classi parallele
Convenzione con Comune di Gabicce Mare
 garantire condizioni di sicurezza in tutti gli
ambienti scolastici
-

attivando azioni e procedure per l’attuazione del piano
di prevenzione dei rischi
attivando azioni e procedure per l’impianto e la
realizzazione del piano di evacuazione
sostenendo la formazione del personale
promovendo attivitƒ di informazione degli alunni
individuando con l’ ente locale procedure per
“snellire” la manutenzione ordinaria, il controllo e
l’adeguamento degli edifici scolastici
potenziare l’autovalutazione di Istituto e avviare
le procedure per la valutazione del personale ( ai
sensi del D-L.vo 150/2009)
Convenzione con Agenzia dell’Innovazione
Piano formazione del personale sui temi del Dl.vo
81/07
Incarico al docente referente
Nomina di una funzione strumentale che si
occupa della tematica
Piano di lavoro della Commissione
Autovalutazione e monitoraggio
Modalit… di impiego delle risorse: descrizione delle spese
7
Tenendo conto del contesto generale all’interno del quale l’Istituzione Scolastica agisce e considerate le esigenze
complessive evidenziate nella presente relazione si ritiene che nelle previsioni di spesa siano da rispettare globalmente
le seguenti prioritƒ:

garantire le risorse indispensabili per consentire il regolare funzionamento delle attivitƒ didattiche ordinarie, la
manutenzione delle attrezzature e dei sussidi
sostenere le iniziative per gli alunni in situazione di handicap e svantaggio
garantire le risorse indispensabili per i servizi di custodia e pulizia dei locali
mantenere e potenziare le attivitƒ per la sicurezza, la prevenzione dei rischi, il piano di evacuazione, le procedure
per il trattamento dei dati personali
garantire la manutenzione delle dotazioni tecniche della segreteria ( prioritƒ all’acquisto di software per sostenere le
varie procedure amministrative)
garantire le risorse necessarie all’incremento e alla manutenzione dei laboratori esistenti
sostenere le attivitƒ formative per tutto il personale
valorizzare e sostenere i progetti generali-pluriennali riconducibili alle finalitƒ del POF
valorizzare le potenzialitƒ interne all’Istituto ( personale, attivitƒ, progetti) favorendo lo scambio, il confronto e la
socializzazione esterna delle esperienze








Criteri di valutazione del Programma Annuale
In riferimento alla valutazione si precisa che un progetto di autovalutazione di Istituto complessivo „ in costruzione,
l’Istituto „ comunque accreditato presso la Regione Marche. Nel corso degli anni sono state avviate una serie di
procedure e di azioni che consento di monitorare alcuni “punti caldi”; in particolare si evidenzia che:
1.
2.
3.
i singoli progetti prevedono nella loro programmazione interna indicatori e modalitƒ di verifica/valutazione dei
risultati
su tutti i progetti e su alcune attivitƒ “campione” vengono realizzati monitoraggi in itinere e finali che consentono
e sostengono la riprogettazione
tutto il personale viene monitorato in termini quantitativi, in relazione alla effettiva prestazione del proprio
servizio; in merito all’aspetto qualitativo, ai sensi del Decreto 150 del 31/10/ 09 sarƒ approntato intanto un
sistema di indicatori indiretti
Relativamente al programma e agli obiettivi stabiliti, per la valutazione di efficienza e di efficacia, saranno
utilizzati gli indicatori e i criteri che seguono:
OBIETTIVI
a) garantire continuitƒ nella erogazione del servizio scolastico
attraverso:
- organizzazione flessibile dell’orario di servizio di tutto il personale
- assegnazione di ore eccedenti al personale in servizio disponibile alla
sostituzione dei colleghi assenti con prioritƒ sui docenti della stessa classe o
sui collaboratori scolastici dello stesso plesso
- attribuzione di contratti a tempo determinato per la sostituzione di personale
assente in tutte quelle situazioni di particolare organizzazione oraria o in
relazione al numero degli alunni iscritti: scuola materna con sezioni di 25/28
alunni, moduli 4/3, orario di 8 ore giornaliere con servizio mensa, 40 ore
settimanali (tempo pieno con apertura del sabato), presenza di alunni disabili
e/o in situazioni di particolare gravitƒ
Indicatori per la valutazione
Numero dei giorni di assenza del
personale scolastico in rapporto a:
- numero dei giorni di contratto a
t.d. attivati
- numero di ore eccedenti retribuite
al personale per la sostituzione dei
colleghi assenti
- numero di ore coperte senza spese
8
b) garantire continuitƒ e funzionalitƒ nell’azione
amministrativa:
- adottando un orario di lavoro flessibile del personale in relazione alle esigenze
del servizio
- fornendo agli uffici le dotazioni tecniche necessarie per informatizzare le
procedure
- formando il personale sui nuovi compiti connessi con l’attuazione
dell’autonomia
- attuando un sistema di deleghe e di incarichi che favoriscano l’assunzione
individuale di responsabilitƒ e la suddivisione dei compiti in relazione alle
competenze
- utilizzando a pieno le risorse finanziarie derivanti dalle funzioni aggiuntive e
dal Fondo dell’Istituzione Scolastica
OBIETTIVI
c) garantire il miglioramento complessivo dell’azione
didattico-educativa
- attraverso un utilizzo razionale e flessibile delle risorse umane assegnate
alla Istituzione Scolastica
- adottando un sistema di deleghe e di incarichi utilizzando tutte le risorse
finanziarie previste CCNL e FIS (funzioni strumentali, Collaboratori del D.S.,
coordinatori di plesso, referenti di area)
- adottando convenzioni e protocolli di intesa con gli enti territoriali per dare
continuitƒ al servizio di sorveglianza e assistenza (anche attribuendo le funzioni
aggiuntive)
- promovendo attivitƒ di continuitƒ orizzontale attraverso la costruzione di una
rete di relazioni con le agenzie educative territoriali e con gli enti locali
ottimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili e avviando azioni per il
reperimento di nuove risorse ( finanziamenti europei, regionali, sponsor
privati)
- formando il personale docente favorendo lo scambio e il confronto
- attuando progetti di ricerca-azione di tipo sperimentale e in rete con altre scuole
del territorio
- promovendo esperienze didattico-educative per la conoscenza e la comprensione
della realtƒ locale, nazionale, europea
- promovendo esperienze di conoscenza di s‹ e delle proprie potenzialitƒ
(orientamento) attraverso la conoscenza e l’uso di una pluralitƒ di linguaggi
- incrementando le attrezzature e le dotazioni didattiche delle varie scuole ( es:
LIM)
- garantendo una manutenzione e una assistenza adeguata per le nuove
attrezzature
Indice di incremento del numero di
pratiche espletate con procedure
informatizzate
Numero di giorni per evadere una
pratica
Grado di autonomia
nell’espletamento di alcune
procedure:
-ricerca autonoma di informazioni
-autoformazione
- nŠ richieste di aiuto/intervento
Indicatori per la valutazione
Grado di autonomia
nell’espletamento di alcune
procedure:
-ricerca autonoma di informazioni
-autoformazione
-richieste di intervento
Numero di convenzioni e protocolli
di Intesa
Quantitƒ dei finanziamenti esterni
reperiti
Numero di unitƒ di personale in
formazione o formato
Numero di ore di formazione in
rapporto alle spese sostenute
Numero di docenti e di classi
coinvolte in progetti di ricercaazione o in rete, in rapporto alle
spese sostenute
Numero di uscite sul territorio
Numero di classi/sezioni coinvolte
in queste attivitƒ
Numero di classi coinvolte nelle
attivitƒ di laboratorio o di progetto
sulla pluralitƒ dei linguaggi in
rapporto alle spese sostenute
Entitƒ delle spese sostenute per
l’acquisto di materiale in rapporto al
numero delle classi che le utilizzano
Risultati prove comuni di fine anno
( italiano-matematica-inglese)
Risultati prove nazionali
INVALSI : italiano- matematica
8
Numero ed entitƒ degli infortuni
d) garantire condizioni di sicurezza in tutti gli ambienti
scolastici
- attivando azioni e procedure per l’attuazione del piano di prevenzione dei
rischi
- sostenendo la formazione del personale
- promovendo attivitƒ di informazione-formazione degli alunni
- individuando con l’ ente locale procedure per “snellire” la manutenzione
ordinaria, il controllo e l’adeguamento degli edifici scolastici
Numero di unitƒ di personale
formato
Numero di giorni per attuazione
interventi di manutenzione
Delibera Collegio docenti Unitario del 27/10/2011
Delibera Consiglio di Istituto del 28/10/2011
Sono parte integrante del POF i seguenti documenti :
Piano Annuale Visite guidate e viaggi di Istruzione
Piano Annuale attivitƒ di Formazione
La valutazione :
Linee generali
Criteri per la valutazione degli alunni
Linee guida per la valutazione degli alunni stranieri
Piano delle Attivitƒ del Personale ATA
Sono da considerarsi parte integrante del POF i documenti gi… deliberati:
Criteri di accesso per l’iscrizione alle scuole
dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1Š grado
Criteri formazione delle classi
Criteri assegnazione docenti ai plessi, alle classi e alle attivitƒ
Protocollo di Intesa per la gestione della Scuola Integrata
Regolamento del Consiglio di Istituto ( + 4 allegati)
Regolamento di Disciplina degli alunni (per la scuola secondaria)
Carta dei Servizi
8
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Anno Scolastico 2005-2006