3 - 2012 1/2012 Newsletter a cura di Laura Mariani Area Welfare - Politiche abitative CGIL nazionale In collaborazione con Giuliana Giovannelli e Alessandra Graziani del Centro Studi FILLEA nazionale In questo numero: ■ Verso la riqualificazione urbana c'è maggiore attenzione. Sono stati firmati i primi tre “Contratti di Valorizzazione Urbana” del Piano Città e si potrà provvedere alle gare per l’assegnazione degli appalti necessari. Il Ministro Barca ha dichiarato che ora devono seguire politiche maggiormente strutturate, che rendano sistematici i processi di rigenerazione. A questo proposito un passo importante è rappresentato dall'inserimento delle politiche abitative all'interno del documento predisposto dal CIPU sugli indirizzi e le priorità per una politica nazionale per le città. Nel documento viene evidenziato quanto la CGIL ha sempre rivendicato: la necessità di agire nelle città già costruite, con l'obiettivo di renderle più sostenibili in termini ambientali, di mobilità, di qualità e di costi. Attraverso il recupero del patrimonio esistente, la riqualificazione di edifici e spazi degradati o inutilizzati, in contrasto a nuova espansione e ulteriore consumo di suolo. ■ Il risparmio energetico non incide ancora molto sul prezzo delle case. Secondo un'indagine di I-Com (Istituto per la Competitività), nella valutazione del prezzo medio di vendita di una casa il risparmio energetico pesa per il 18,4%. Dallo studio emerge che nella scelta di un immobile ad uso residenziale il risparmio energetico (sebbene utile nell'attuale periodo di crisi) pesa per il 18,4%, mentre l'accessibilità ai servizi e ai mezzi di trasporto, la posizione e la vicinanza al centro incidono di più, fino al 25%. Questa analisi ci porta a considerare come sia fondamentale, e spesso sottovalutato, il fattore informazione/formazione del cittadino/utente. ■ Politiche abitative: Riqualificazione urbana e politiche abitative: Primi tre contratti di valorizzazione sottoscritti (Ministero Infrastrutture e Trasporti); Inserimento delle politiche abitative nel documento "Metodi e Contenuti sulle Priorità in tema di Agenda Urbana". (Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane) - Dai territori: Abruzzo: stanziamenti per alloggi ERP; Friuli Venezia Giulia: riparto 2013 a fondo per l'edilizia residenziale; Liguria: fondo d’investimento per il social housing; Sicilia: piano per ristrutturare edifici di edilizia sociale; Umbria: bando prima casa per famiglie monoparentali; Veneto: opuscolo sul piano Casa. ■ Abitare sostenibile: Risparmio energetico: sito per la trasmissione delle richieste di detrazione fiscale 55% per interventi di riqualificazione energetica effettuati nel 2013 (ENEA); Metodologia per calcolare i livelli ottimali di efficienza (I-Com)- Dai territori: Lombardia: Eedifici in classe A+ ; Lombardia: piano del Comune di Milano per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici; Umbria: progetto europeo su risparmio energetico e utilizzo fonti rinnovabili. ■ Studi e ricerche: Crisi: compravendite –23%, mutui -40% (ISTAT) – Crisi: difficoltà economiche delle famiglie (Censis, Confcommercio). ■ Buone pratiche di innovazione sostenibile: Regione Sicilia: progetto Botticelli a Mascalucia, realizzato secondo il protocollo Passiv Haus e Casaclima Gold. Politiche abitative newsletter 11 - 2013 La Newsletter si articola nell’approfondimento di quattro sezioni tematiche: le sezioni Politiche Abitative e Abitare Sostenibie di cui si evidenziano le news a carattere nazionale e regionale, la sezione Studi e Ricerche che seleziona i report relativi ai temi precedenti e la sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile, che mostra esempi di realizzazioni sostenibili. Politiche abitative Riqualificazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo Sono stati firmati i primi tre “Contratti di Valorizzazione Urbana” a L'Aquila, Potenza e Lecce, con i quali le Amministrazioni locali hanno individuato gli interventi e hanno assunto l’impegno tecnico-finanziario per l'esecuzione: ora si potrà provvedere alle gare per l’assegnazione degli appalti necessari e dare corso al processo di riqualificazione urbana. Verso la riqualificazione urbana c'è maggiore attenzione. Lo stesso Ministro Barca ha dichiarato che devono ora seguire politiche maggiormente strutturate, che rendano sistematici i processi di rigenerazione. A questo proposito un passo importante è rappresentato dall'inserimento delle Politiche abitative all'interno del documento predisposto dal Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane (CIPU) "Metodi e Contenuti sulle Priorità in tema di Agenda Urbana" sugli indirizzi e le priorità per una politica nazionale per le città. Nel documento viene evidenziato quanto la CGIL ha sempre rivendicato: la necessità di agire nelle città già costruite, con l'obiettivo di renderle più sostenibili in termi ni ambientali, di mobilità, di qualità e di costi. Attraverso il recupero del patrimonio esistente, la riqualificazione di edi fici e spazi degradati o inutilizzati, in contrasto a nuova espansione e ulteriore consumo di suolo. Elemento di novità e l'inserimento, nel documento, del tema delle politiche abitative che oggi assumono una rilevan za anche a livello istituzionale. E' positivo che si riconosca la gravità del disagio abitativo e delle emergenze oggi presenti (sfratti per morosità, difficoltà abitative per gli immigrati e fasce intermedie di popolazione, giovani coppie, anziani, studenti, lavoratori mobili, ecc) e che si individui la necessità di intervenire nel mercato dell'affitto attraverso un'offerta diversificata. Ma è importante che vengano messe in campo azioni che rendano concreti gli indirizzi indivi duati, maggiormente declinate in linee di intervento per una nuova politica dell'abitare nazionale e locale. I tre contratti di valorizzazione urbana sottoscritti A L’Aquila (15 mln di euro), a Piazza d’Armi si realizzerà un polo di socializzazione (parco Urbano, auditorium, impianti sportivi, parcheggi) A Potenza (12,3 mln di euro), si recupererà il quartiere Bucaletto, in condizione di degrado, con interventi di edilizia residenziale pubblica. A Lecce (8,3 mln di euro), si completerà il recupero dell'ex monastero degli Agostiniani e dell’area esterna, migliorando il collegamento viario. I contenuti del documento del CIPU Al capitolo 3.3.1 del documento "Metodi e Contenuti sulle Priorità in tema di Agenda Urbana" si precisa che "la sfida principale che si presenta per la politica delle città è determinata dalla necessità di promuovere una inversione di tendenza del rapporto espansione/riqualificazione. Perché questo possa avvenire, è necessario rendere vantaggioso, per gli addetti ai lavori e per i cittadini investire, anche con vantaggi finanziari, sulle politiche di mantenimento e miglioramento della città costruita, piuttosto che sulla realizzazione di nuove edificazioni". Le azioni individuate nel documento del CIPU sono essenzialmente: la gestione del patrimonio edilizio pubblico e privato attraverso politiche tendenti all'ottimizzazione del suo uso; l'incentivazione dell'edilizia di sostituzione; politiche di miglioramento della qualità edilizia. Nel documento viene ipotizzato di incentivare queste azioni anche attraverso le misure di incentivazione fiscale per ristrutturazioni edilizie. Si evidenzia come la riqualificazione urbana vada affrontata “con un approccio attento anche alla gestione sociale delle politiche abitative, attraverso l’incentivazione dell’edilizia sociale”.Si riconosce la gravità del disagio abitativo e delle emergenze oggi presenti e si individua la necessità di intervenire nel mercato dell'affitto attraverso un'offerta diversificata, che nel documento viene definita: “canone sociale, protetto, contributo all’affitto”. L’edilizia sociale, se opportunamente articolata in un’offerta che tenga conto della diversificazione dei bisogni espressi dalla popolazione e correlata a interventi di accompagnamento sociale a intensità variabile, può costituire un intervento strategico a sostegno dell’economia, dei gruppi sociali, delle persone e della qualità della vita. Un programma di ristrutturazione e riconversione del patrimonio pubblico obsoleto e non utilizzato, realizzato in chiave di miglioramento delle complessive prestazioni (funzionali, energetiche, statiche) dell’edificio, si riconosce che consenta di immettere sul mercato un’offerta alloggiativa, adeguata agli standard attuali, sotto il profilo tipologico-edilizio, energetico e a basso costo di gestione, funzionale ai bisogni della domanda sociale. Rispetto alle risorse si riconosce infine che, per dare sistematicità agli interventi di manutenzione e riqualificazione urbana, da concepire all’interno di ambiziose “strategie” di riposizionamento, per rendere le città italiane più vivibili e competitive, devono essere individuate non soltanto partite finanziare da investire; ma anche procedure più tempestive ed efficaci rispetto a quelle attualmente definite per gli investimenti infrastrutturali in sede CIPE, senza, però, cadere nell’eccezionalità e nella elusione delle garanzie, attraverso procedure derogatorie che non hanno mai dato buona prova di sé in un Paese che ha un significativo deficit di etica pubblica; necessarie prassi “multilevel” per garantire tutte le necessarie sinergie “di sistema” tra gli attori pubblici coinvolti. Abruzzo: stanziati 5 mln per alloggi ERP Pescara La Giunta regionale ha stanziato 5 mln di euro destinati al recupero di alloggi preesistenti e all'acquisizione di nuo vi da parte dell'ente, un impegno finanziario grazie al reinvestimento dei fondi della legge 560 del 1993. Tali fondi potranno essere reinvestiti per la realizzazione di nuovi alloggi e una parte, in via eccezionale per l'adeguamento delle urbanizzazioni degli alloggi Erp. Politiche abitative: dai territori Friuli Venezia Giulia: riparto 2013 a fondo per l'edilizia residenziale La Giunta regionale ha approvato un riparto di 11,3 mln di euro a favore dei Fondi sociali delle cinque Ater, le Aziende territoriale per l'Edilizia residenziale, dell'Alto Friuli, di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine. Il Fondo so ciale, istituito in ciascuna Ater del Friuli Venezia Giulia, viene alimentato anche da risorse della Regione allo scopo (come indicato dalla legge 24 del 1999) di consentire interventi a sostegno degli assegnatari di alloggi di edilizia sovvenzionata che versino in situazioni di grave disagio economico, sociale, psico-fisico e ambientale. All'Ater Trieste vengono assegnati 5,307 mln di euro, all'Ater di Udine 2,305, a quella di Pordenone 1,695, a Gorizia 1,599 ed all'Azienda dell'Alto Friuli 433 mila euro. Con un'ulteriore delibera, la Giunta ha inoltre approvato in via prelimi nare una prima destinazione di risorse 2013 sul Fondo regionale per l'Edilizia residenziale, che sarà ora inviata all'attenzione della competente Commissione del Consiglio regionale. In questo primo riparto relativo all'anno in corso, per il settore dell'edilizia agevolata sono stati assegnati fondi per 2,5 mln di euro, mentre per gli interventi a so stegno delle locazioni sono state allocate risorse pari a 5,4 mln di euro. Liguria: fondo d’investimento per il social housing La Regione Liguria promuove un fondo d’investimento immobiliare per il social housing. Il fine dell’iniziativa è rilanciare il mercato immobiliare delle locazioni e delle proprietà garantendo interessi finanziari per gli investitori e mi gliori condizioni economiche e sociali, in risposta al fabbisogno abitativo delle giovani coppie e delle categorie di sagiate. Il progetto finanziario gode del contributo della Cassa Depositi e Prestiti che può partecipare al fondo di investimento con risorse superiori al 40%; le imprese potranno usufruire dei finanziamenti se almeno il 51% degli interventi edilizi realizzati sarà social housing. Il titolare potrà vendere l'intera operazione o sottoscrivere un accor do con Cassa Depositi e Prestiti per inserire il patrimonio immobiliare all’interno del fondo stesso; questa operazio ne renderebbe agli interessati il 3% più Istat all’anno per 25 anni, con la possibilità di tornare in possesso della quota percentuale. Gli alloggi saranno a canoni moderati, di buon livello e dotati di certificazione energetica alme no di classe B. La Regione Liguria invita i soggetti pubblici e privati a manifestare il proprio interesse tramite il sito bandofondiimmobiliari.regione.liguria.it: le domande dovranno essere presentate online entro il 30 maggio 2013. Sicilia: piano per ristrutturare edifici pericolanti di edilizia sociale a Palermo Il Comune di Palermo ha preparato un piano di edilizia sociale, all'esame del Consiglio comunale, che prevede almeno mille alloggi, ma potrebbero arrivare a 2 mila con un emendamento, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente, senza edificare su nuove aree. Nel piano è prevista, oltre alla riconversione dei fabbricati industriali dismessi da almeno tre anni, la ristrutturazione degli edifici del centro storico a rischio crollo. Nel caso in cui i proprietari non intendano mettere mano al portafoglio per la ristrutturazione, è prevista la possibilità di esproprio. Per gli edifici fatiscenti per i quali la ristrutturazione non è concretamente fattibile sarà consentita la demolizione per costruire al loro posto nuovi edifici. Per la realizzazione degli interventi le cooperative edili hanno già a disposizione i finanziamenti della Regione e da diversi anni attendono l'ok ai lavori. Umbria: in arrivo il bando prima casa per le famiglie monoparentali Dopo i provvedimenti per giovani coppie per single, la Giunta regionale ha approvato criteri e procedure necessa rie per la predisposizione del bando riguardante i finanziamenti per nuclei familiari composti da un solo genitore con uno o più figli minori a carico, che necessitano di soluzioni alloggiative idonee. Si tratta di circa un 1,5 mln di euro che la regione metterà a disposizione e che permetterà la concessione di contributi pari al 30% del costo dell’alloggio, ivi comprese le eventuali pertinenze, fino ad un massimo di 30.000 euro ad alloggio. Nel definire il nu cleo beneficiario dell’intervento si è ritenuto opportuno non escludere coloro che, oltre ai figli minorenni, hanno a carico anche uno più figli maggiorenni, tenuto conto delle difficoltà che i giovani incontrano nel trovare lavoro e, quindi, della necessità di rimanere in famiglia. Tuttavia, sono stati posti dei limiti: il figlio maggiorenne non deve superare i 25 anni di età e non deve possedere reddito alla data di pubblicazione del bando. Veneto: un opuscolo certifica il successo del piano Casa E' stato presentato in Veneto il primo numero dell’opuscolo informativo sul piano Casa, predisposto dagli Uffici della Direzione Urbanistica e Paesaggio, che pubblicherà i dati sul monitoraggio effettuato dalla Regione, in collabo razione con i Comuni. Si tratta di spazio in cui vengono illustrati gli interventi che hanno saputo applicare in maniera ottimale i benefici previsti dalle legge sul Piano Casa. La Legge Regionale 13/2011 fissa la scadenza del Piano Casa al 30 novembre 2013, ma sono già in cantiere proposte per estendere i bonus volumetrici della norma. Con i dati raccolti sull’applicazione del Piano casa sarà possibile tarare gli interventi normativi nel modo più opportuno. Abitare sostenibile Risparmio energetico È online sul portale dell’Enea il sito per la trasmissione delle richieste di detrazione fiscale 55% per interventi di riqualificazione energetica effettuati nel 2013. Il sito, disponibile all’indirizzo http://finanziaria2013.enea.it, è quello che l’Enea mette online ogni anno per l’invio telematico della documentazione obbligatoria per poter fruire degli incentivi, come previsto dalla normativa che regola la detrazione fiscale del 55%. Ricordiamo che dopo numerose proroghe, tra cui l’ultima introdotta dal DL Sviluppo 83/2012, l’agevolazione fiscale del 55% scadrà il 30 giugno 2013. Se non interverrà una nuova proroga, dal 1° luglio 2013 il bonus del 55% sarà sostituito dalla detrazione fiscale prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie e la percentuale di detrazione delle spese scenderà, quindi, al 36%. Le dichiarazioni dei candidati dell’ultima tornata elettorale e la Strategia Energetica Nazionale recentemente approvata lasciano però sperare che il nuovo Governo estenda nuovamente la detrazione. È scaduto ieri invece il termine per l’invio all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione relativa agli interventi di riqualificazione energetica iniziati nel 2012 che proseguono nel 2013 Metodo per calcolare livelli ottimali di efficienza Secondo un'indagine di I-Com, nella valutazione del prezzo medio di vendita di una casa il risparmio energetico pesa per il 18,4%. L'Istituto per la Competitività (I-Com) ha analizzato il ruolo che l’efficienza energetica riveste per questi attori del mercato immobiliare, attraverso un questionario distribuito, con la collaborazione di Assoimmobiliare ai principali fondi immobiliari attivi in Italia e che gestiscono patrimoni immobiliari esistenti (sono stati esclusi dall'indagine gli edifici di nuova costruzione). L'indagine di I-Com è stata inserita nel secondo Rapporto sull’Efficienza Energetica (RAEE), edito nel dicembre 2012 dall'Enea e presentato il 23 gennaio scorso. Nel capitolo curato da I-Com è stata analizzata anche la relazione tra qualità energetica e valore commerciale di un immobile. Dallo studio emerge che nella scelta di un immobile ad uso residenziale il risparmio energetico (sebbene utile nell'at tuale periodo di crisi) non incide ancora molto: nella valutazione del prezzo medio di vendita di un'abitazione, il ri sparmio energetico pesa per il 18,4%, mentre l'accessibilità ai servizi e ai mezzi di trasporto, la posizione e la vici nanza al centro incidono di più, fino al 25%. In una grande città come Roma, il risparmio energetico incide sul prez zo di un immobile in periferia per il 9,7%, mentre la luminosità pesa per il 10% e il panorama per il 20%. Per quanto riguarda i fondi immobiliari, le 8 società coinvolte nell'indagine gestiscono un patrimonio immobiliare con un valore netto superiore ai 3 mld di euro ed una superficie di oltre 13,6 mln di metri quadri, prevalentemente costituito da uffici (35%), strutture commerciali (26%) e con una buona distribuzione geografica sul territorio nazionale (45,2% al Nord; 28,4% al Centro; 26,1% al Sud e Isole e un residuale 0,3% all’estero). Tutte le società coinvolte hanno effettuato interventi di efficienza energetica sul proprio patrimonio immobiliare (in particolare 5 su 8 negli ultimi 5 anni), coinvolgendo circa un quarto del patrimonio gestito e per un investimento com plessivo pari a oltre 210 mln di euro. Gli uffici sono la tipologia maggiormente interessata dagli interventi di efficienza energetica (sei società su otto), seguito dal settore commerciale (2 su 8). La distribuzione per tipologia di intervento è variegata, e vede azioni sia sugli impianti (illuminazione e sistemi di condizionamento ambientale) e sulle strutture (isolamento termico) in 6 casi su 8, seguita dall’installazione di sistemi di monitoraggio dei consumi (5 casi su 8) e dall’installazione di sistemi di generazione da fonti rinnovabili (3 casi su 8). Per quanto concerne le risorse per gli in terventi, la maggior parte dei rispondenti (il 50%) ha indicato come fonte di finanziamento le proprie risorse, uno ha indicato un sistema misto (40% risorse proprie e 60% risorse a debito). Anche il ricorso a incentivi o detrazioni è molto limitato (solo 1 rispondente su 8). Il bilancio degli interventi eseguiti è positivo in 6 casi su 8, mentre in un solo caso è stato indicato un risultato negativo. Tra le motivazioni principali di questo risultato sono stati indicati il rendi mento economico dell’investimento e l’aumento di valore di mercato dell’immobile, seguiti dal ritorno di immagine per la società. Dall'indagine emerge che il principale ostacolo agli investimenti in efficienza energetica è rappresentato dai tempi di ritorno degli investimenti troppo elevati, seguito dall’assenza di incentivi adeguati. Residuali appaiono essere le barriere conoscitive, la difficoltà di valutare gli interventi da un punto di vista tecnico ed economico e la difficoltà di valutare l’affidabilità delle imprese che operano nel settore dell’efficienza energetica. Tra gli stimoli più efficaci per incoraggiare gli operatori a realizzare interventi di efficienza energetica sono stati indicati le agevolazioni fiscali (al primo posto), un sistema più efficace di certificazione dei risparmi, sistemi di accredito delle imprese che operano nel settore dell’efficienza energetica e strumenti finanziari ad hoc. Le ESCo sembrano non giocare un ruolo di primo piano nel fornire servizi di efficienza energetica “chiavi in mano“ alle imprese immobiliari (comprensivi quindi anche della parte finanziaria), e sembrano operare perlopiù nel settore della gestione immobiliare conto terzi. La Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (2010/31/UE) impone agli Stati membri di introdurre requisiti minimi di rendimento energetico nella costruzione degli edifici e degli elementi e sistemi tecnici per l’edilizia, e di fissare questi requisiti sulla base di una metodologia dei livelli ottimali in funzione dei costi. Lombardia: certificazione energetica, 1000 edifici in classe A+ Catasto energetico regionale, di questi 1000 immobili il 90% è a destinazione residenziale. Sono positivi i risultati emersi dal Catasto Energetico degli immobili della Regione Lombardia. L'analisi, effettuata da Finlombarda in stretta collaborazione con il Dipartimento del PoliMilano che si occupa di Scienze e Tecnologia dell’Ambiente Costruito, ha infatti conteggiato mille edifici regionali certificati in classe energetica A +. Di questi mille immobili lombardi valutati come “efficienti”, solo il 10% è di tipo non abitativo, mentre il restante novanta per cento ha destinazione d’uso residenziale. Interessante anche la distribuzione sul territorio regionale: gli edifici A+ si concentrano principalmente nelle aree ad alta densità abitativa: un quarto del totale nella provincia milanese, il 21% nella provincia bresciana ed il 14% nel bergamasco. Nonostante la soddisfazione per i mille immobili “green”, Finlombarda e il dipartimento del PoliMilano sottolineano come in Lombardia sia ancora “molto alto il numero di immobili certificati con la classe energetica più bassa, vale a dire la classe G”. Abitare sostenibile: dai territori Lombardia: efficienza energetica, il Comune di Milano accelera il piano Riprende e accelera il piano del Comune di Milano per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici. Un’accelerazione che permette di risparmiare anche sulla spesa. Sono questi i contenuti della delibera approvata dalla Giunta che prevede la trasformazione a gas naturale degli impianti più vecchi ancora in funzione in parte dei 600 edifici comunali, con una spesa del 6% più bassa sul servizio energia tutti gli anni, e l’allacciamento al teleriscaldamento A2A di ulteriori 700.000 m3 (29 edifici), grazie ai quali si potranno risparmiare sul canone circa 160mila euro ogni anno (comprensivi di Iva). Sul risparmio economico e l’efficientamento energetico si basa l’affidamento del servizio energia a Rti Cofely Spa. La convenzione, che avrà durata di sette anni e riguarderà circa 600 edifici comunali, include la garanzia di interventi di riqualificazione energetica sufficienti a risparmiare un quantitativo di energia che, nel corso dei sette anni, ammonterà a 1.877 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio). L’affidamento prevede la fornitura di combustibile, la manutenzione degli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’adeguamento normativo, la diagnosi energetica, gli interventi di riqualificazione, la certificazione energetica e l’attività di misurazione e controllo. L’investimento complessivo del Comune di Milano in sette anni sarà di circa 222 milioni di euro, con un risparmio di circa il 6% ogni anno (rispetto agli anni precedenti). Per gli interventi di riqualificazione che Cofely proporrà al Comune di Milano, la società dovrà utilizzare fino al 10% dei costi complessivi, partendo dalla trasformazione a gas naturale di centrali termiche attualmente alimentate a gasolio e degli impianti più vecchi alimentati a metano. La stessa delibera, inoltre, affida ad A2A ulteriori 29 edifici comunali da allacciare al teleriscaldamento, tra cui figurano Palazzo Reale, l’Anagrafe di via Larga e piazza Beccaria, centrale operativa della Polizia locale e sede dell’assessorato all’Ambiente (oltre a scuole ed edifici nelle diverse zone di Milano), per oltre 700mila metri cubi complessivi, che vanno ad aggiungersi ai 6 stabili pubblici già oggi teleriscaldati. Grazie a questi nuovi allacciamenti, i cui lavori cominceranno già nel 2013, saranno riscontrabili anche importanti benefici dal punto di vista ambientale. A seguito dell’intervento, infatti, le emissioni inquinanti annuali dei 29 edifici interessati caleranno in maniera consistente: -93% di SO2 (biossido di zolfo), -78% di PM10, -34% di Co2 (anidride carbonica) e -28% di NOx (ossidi totali di azoto). Inoltre, si arriverà a una riduzione di consumo di combustibile fossile pari a 520 Tep/anno (tonnellate equivalenti di petrolio). L’investimento, in sette anni, sarà di circa 23 milioni e 600mila euro.A Milano, tra edifici pubblici e privati, oggi sono oltre 20 milioni 770mila i metri cubi allacciati (+11,8% rispetto a maggio 2011), per un totale di oltre 1.040 utenze (+24,3%) e 122 chilometri di rete posata (+17,3%). Umbria: progetto europeo su risparmio energetico e utilizzo fonti rinnovabili La Giunta regionale, su iniziativa dell'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti, ha approvato lo schema di accordo di partenariato per l'attuazione del progetto "MuSAE", (Municipalities Subsidiarity for Actions on Energy) - ricompreso nell'ambito del programma europeo Life+ che si articola in tre assi: natura e biodiversità, politica e governance ambientale, informazione e comunicazione. "Al progetto, la cui conclusione è fissata per giugno 2015, partecipano 6 partner, quindi oltre alla Regione Umbria, il Comune di Marsciano, il Comune di Lisciano Niccone, il Comune di Umbertide, il Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Inquinamento e sull'Ambiente, Mauro Felli, il Comune di Perugia in qualità di capofila - ha riferito l'assessore Rometti - I Comuni dovranno sviluppare progetti pilota finalizzate al risparmio energetico o all'incremento dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il budget complessivo del progetto è di 919mila 266 euro di cui 120 mila 213 della Regione Umbria". Lo schema di accordo di partenariato approvato dalla Giunta regionale definisce in dettaglio le azioni da sviluppare, il ruolo e gli obblighi dei partner beneficiari. La Regione Umbria si occuperà degli aspetti legati alla comunicazione, inclusa la creazione di un sito web, già in rete all'indirizzo www.life-musae.ite e in corso di aggiornamento, e che conterrà i risultati delle attività e tutte le iniziative relative al progetto. Il sito dovrà essere aggiornato regolarmente e mantenuto per almeno cinque anni successivi alla conclusione dell'iniziativa Studi e ricerche Crisi: compravendite –23%, mutui -40% Il dato rilevato dall'Istat si riferisce al periodo gennaio-settembre 2012. Il calo è particolarmente accentuato nelle isole (-50,6%) e al Sud (-42,8%). Diminuiscono drasticamente anche le le compravendite di immobili: nel terzo trimestre 2012 -23%. Nel III trimestre 2012 ammontano a 134.984 le convenzioni notarili per compravendite immobiliari con un calo del 23,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che le convenzioni per la compravendita di unità immobiliari a uso abitazione e accessori, rappresentano il 93,3% delle convenzioni rogate, a fronte di un contenuto 6% per le convenzioni di compravendita di unità immobiliari a uso economico e di un residuale 0,7% per quelle relative agli immobili a uso speciale e le multiproprietà. Nel III trimestre 2012 le convenzioni per il trasferimento di proprietà di unità immobiliari a uso economico raggiungono il loro vertice negativo (-25,7%); significativa è anche la variazione tendenziale per i trasferimenti di proprietà degli immobili a uso abitazione e accessori (-23,6%); in ambedue i casi si tratta del calo tendenziale più elevato a partire dal primo trimestre 2008. Le convenzioni a uso residenziale registrano, nello stesso trimestre, il calo tendenziale più marcato nel Nord-est (25,4%), nel Nord-ovest (-24,7%) e nelle città non metropolitane (-24,1%). Per le convenzioni che riguardano immobili ad uso economico il calo tendenziale è maggiore nelle Isole (-31,9%), nel Nord-ovest (-29%) e nelle grandi città (-28,5%). Nei primi 9 mesi del 2012, prosegue l'Istat, le convenzioni notarili per compravendite di unità immobiliari sono state 457.518 (-21,4% rispetto allo stesso periodo del 2011). Le Isole (-24,4%), il Nord-est (-23,3%) e il Centro (-22,5%) presentano cali tendenziali superiori alla media nazionale. Le concessioni di ipoteche immobiliari a garanzia di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche registrano, nei primi tre trimestri del 2012, una flessione tendenziale del 39,5%, con picchi negativi nelle Isole (-50,6%) e nel Sud (-42,8%), che sono le ripartizioni dove si registrano i cali maggiori anche nel III trimestre. Delle 193.101 convenzioni registrate dai notai nei primi nove mesi del 2012 per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, il 33,9% si colloca nel Nord-ovest, il 24,6% nel Nord-est e solo il 6,9% nelle Isole. Il 72% delle famiglie rinuncia alle spese per la casa Oltre 4 mln di famiglie, il 17%, non arrivano a fine mese: il loro reddito non è sufficiente a coprire tutte le spese. 11 mln di famiglie temono di non riuscire a mantenere l'attuale tenore di vita, mentre per 14 mln e mezzo risparmiare è diventato molto più difficile. E' quanto emerge dai dati raccolti da Censis e Confcommercio sul clima di fiducia e sulle aspettative delle famiglie italiane nei primi mesi di quest'anno. Sfiducia anche su mutui e spese per la casa. Sempre più frequentemente le famiglie italiane, spiega la ricerca, utilizzano i risparmi in banca per far fronte alle spese correnti. Aumentano anche quelle che ricorrono a piccoli prestiti e quelle che decidono di rinviare i pagamenti. Per 11 milioni di famiglie la preoccupazione principale è quella economica, di dover diminuire il proprio tenore di vita per far fronte alla crisi. Dal documento emerge che più di 13 mln di famiglie avrebbero qualche difficoltà economica ad affrontare in questo momento spese improvvise piuttosto consistenti, mentre circa il 28% dei nuclei mostra difficoltà a rispettare scadenze di pagamento, inclusi tasse e tributi. La preoccupazione maggiore per quasi quattro famiglie su 10 (37,6%) è quella di non riuscire a pagare le rate del mutuo nel corso del 2013. Ma per quasi il 30% ciò che preoccupa di più è far fronte alle scadenze delle tasse. Per una quota minore di famiglie (12,6%) il cruccio maggiore riguarda il rischio di riduzione dello stipendio; l'11,6% teme di perdere il posto di lavoro. Il «modello delle tre R», ovvero 'rinuncia-rinvia-risparmià, dopo essere divenuto evidente nel 2012, prosegue nel 2013. Secondo l'outlook Confcommecio-Censis, per i primi sei mesi dell'anno, le famiglie che prevedono di effettuare una spesa consistente, come la ristrutturazione della casa, a cui rinuncia il 72,5% del campione, l'acquisto di un elettrodomestico (-68,4%), o di un mezzo di locomozione (-78,9%), risultano ai minimi rispetto a quanto rilevato nei quattro anni precedenti. Cresce, al contrario la percentuale di famiglie che per il momento rinvia questo tipo di spese. Rispetto ai dati di un anno fa, marzo 2012, aumenta dall'11 al 17% la percentuale di famiglie che dichiara di non essere riuscita a coprire totalmente con le proprie entrate mensili le spese correnti, che ricorre, così, sempre più frequentemente ad utilizzare i risparmi in banca (44%), a piccoli prestiti ad amici o conoscenti (27%) e, non ultimo, a rinviare i pagamenti procrastinabili (32% contro il 13% registrato un anno fa). Dall'indagine emerge anche che i consumi pro-capite sono ritornati ai livelli di metà anni '90 e sono in rapida flessione da quattro anni. Il peggioramento dei consumi, spiega il rapporto, è soltanto "l'aspetto esteriore più evidente della crisi che attanaglia il Paese. Il forte deterioramento del mercato del lavoro diviene la prima chiave di lettura di questa fase del ciclo economico". "Molte famiglie sono oramai a corto di risorse da destinare ai consumi e a questo si aggiunge una paura diffusa legata alla forte instabilità del mercato del lavoro, divenuto per molti a rischio o inaccessibile. In questo contesto, il clima di fiducia risulta deteriorarsi ulteriormente. Nei primi mesi del 2013 la quota di pessimisti risulta maggiore degli ottimisti, rispettivamente il 37,5% del campione e il 31,7%, ma soprattutto riguadagna terreno il senso di incertezza passato dal 16% rilevato a settembre 2012 all'attuale 30,8%. Abitare sostenibile Sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile: schede tecniche con esempi di realizzazioni sostenibili. Regione Sicilia: progetto Botticelli a Mascalucia, realizzato secondo il protocollo Passiv Haus e Casaclima Gold L'edificio, pensato come progetto pilota per l'intera Sicilia, è una casa unifamiliare "All Electric" progettata e realizzata secondo il protocollo Passiv Haus (Darmstadt) e Casaclima Gold (Agenzia Casaclima BZ). Attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili ed impianti innovativi il progetto Botticelli può essere considerato il primo esempio di Casa Attiva della Sicilia in cui i fabbisogni energetici sono superati dalla produzione, permettendo quindi all'abitazione di diventare produttore di energia piuttosto che consumatore. Tipologia di intervento: edificio attivo Energy plus, il primo esempio di Casa Attiva della Sicilia in cui i fabbisogni energetici sono superati dalla produzione Caratteristiche di sostenibilità: comfort termico, comfort acustico, risparmio energetico, risparmio risorsa idrica, utilizzo materiali bioedili Descrizione: è un progetto innovativo atto a realizzare un edifico che oltrepassa il concetto NZEB dello Zero Energy per traguardare l'obiettivo di un edificio attivo Energy plus. Realizzato in provincia di Catania, nel comune di Mascalucia a 500m slm .L'edificio, pensato come progetto pilota per l'intera Sicilia, è una casa unifamiliare "All Electric" progettata e realizzata secondo il protocollo Passiv Haus (Darmstadt) e Casaclima Gold (Agenzia Casaclima BZ). Attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili ed impianti innovativi il progetto può essere considerato il primo esempio di Casa Attiva della Sicilia in cui i fabbisogni energetici sono superati dalla produzione, permettendo quindi all'abitazione di diventare produttore di energia piuttosto che consumatore. Il Progetto, sviluppato in collaborazione con il gruppo eERG del Politecnico di Milano e con il dipartimento DICA dell'Università di Catania, ha lanciato la sfida di implementare i protocolli già esistenti (CasaClima, Passiv Haus, Minergie) in un contesto di clima mediterraneo , adottando anche un modello progettuale di calcolo in regime dinamico ove la gestione delle alte temperature è il problema principale da affrontare. Innovazione di progetto e di processo: il progetto è stato curato con un approccio che integra aspetti architettonici, bioedilizia, efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Il progetto architettonico è basato sulla reinterpretazione in chiave contemporanea della casa rurale siciliana. Gli aspetti fondamentali tradizionali sono reinventati secondo esigenze e tendenze architettoniche contemporanee. L'efficienza energetica è stata garantita attraverso una progettazione particolarmente attenta. L'intero involucro è stato isolato utilizzando pannelli in lana di roccia per le diverse applicazioni. Inoltre si è provveduto alla coibentazione del primo solaio al fine di limitarne le dispersioni, attraverso l'utilizzo di pannelli in lana di roccia dello spessore di 10 cm. La scelta del sistema di isolamento è stata abbinata ad un'attenzione alla risoluzione dei ponti termici. Per gli infissi, sono stati scelti elementi ad alte prestazioni, correttamente posati attraverso l'utilizzo di un sistema monoblocco. Ad una progettazione efficiente dell'involucro opaco e trasparente è stato abbinato l'utilizzo dei seguenti sistemi impiantistici: pompa di calore aria-acqua per compensare i fabbisogni di climatizzazione dell'edificio, impianto di ventilazione con recupero entalpico del calore e sistema geotermico con scambiatore interrato per il pre-trattamento dell'aria immessa. Inoltre, la produzione da fonti rinnovabili ha previsto l'installazione di un sistema fotovoltaico e di un solare termico. Il progetto ha infine previsto l'adozione di un apposito impianto di monitoraggio e gestione controllo domotico. I temi della sostenibilità ambientale sono stati affrontati con vari accorgimenti, tra cui il recupero delle acque piovane e il riciclo delle acque grigie, azzerando così l'utilizzo di acqua potabile. Il Progetto Botticelli è parte del progetto Europeo PASSReg, in collaborazione con il Passiv Haus Institut, il Politecnico di Milano - gruppo eERG, la Regione Siciliana ufficio Energy Manager e la Provincia regionale di Catania per la divulgazione e la diffusione di edificio PASSIV HAUS intelligenti di nuova generazione in conformità alle direttive Europee NZEB Zero Energy Building. Fonti utilizzate per questo numero: Ministero Infrastrutture e Trasporti; Ministero Coesione Territoriale: ENEA, I-Com (Istituto per la Competitività), Censis, Confcommercio, Regione Umbria, Comune di Milano. Siti internet: Regioni.it, infobuild energia, edilportale, casa e clima. Fonte foto: sito internet infobuild energia