Editoriale Associazionismo medico: c’è chi accelera e chi frena M.D. Medicinae Doctor Organo di informazione della Associazione Italiana Medici di Famiglia Reg. Trib. di Milano n. 527 del 8/10/1994 ROC n.4120 Direttore Responsabile: Dario Passoni Comitato di Consulenza di M.D. Massimo Bisconcin, Nicola Dilillo, Giovanni Filocamo, Fortunato Fimognari, Massimo Galli, Gianpaolo Mantovani, Mauro Marin, Giuseppe Maso, Giacomo Tritto Redazione: Patrizia Lattuada, Anna Sgritto, Monica Di Sisto (Roma) Segreteria di redazione: Sara Simone Grafica e impaginazione: Diego Ferreri, Manuela Ferreri, Barbara Limarzi, Rossana Magnelli Produzione: Giancarlo Oggionni Pubblicità: Marta Cerretti, Teresa Premoli Passoni Editore s.r.l. Piazza Duca d’Aosta, 12 - 20124 Milano Tel. 02.67.60.681 (r.a.) - Fax 02.67.02.680 E-mail: [email protected] www.passonieditore.it Amministratore unico: Dario Passoni Amministrazione: Gabriella Forbicini Abbonamento Costo di una copia: 0,25 s A norma dell’art. 74 lett. C del DPR 26/10/72 n° 633 e del DPR 28/12/72, il pagamento dell’IVA è compreso nel prezzo di vendita. Stampa: Tiber SpA - Brescia Testata associata a Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Stampa Specializzata Tecnica Per il periodo 1-1-2008/31-12-2008 Tiratura media: 40.206 copie Diffusione media: 40.079 copie Certificato CSST n. 2008-1790 del 26 febbraio 2009 Società di Revisione: Baker Tilly Consulaudit Tiratura del presente numero: 40.130 copie I dati relativi agli abbonati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale medico-scientifico. Ai sensi dell’articolo 7 del D.lgs del 30 giugno 2003 n.196, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare e cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Passoni Editore srl, Responsabile dati, Piazza Duca d’Aosta n. 12 - 20124 Milano n. 4927-A Passoni Editore srl - Azienda con sistema di gestione per la qualità certificato (n. 4927-A) per “Progettazione ed erogazione di eventi formativi sia residenziali che a distanza (FAD) dedicati ai Professionisti della Sanità nell’ambito dell’Educazione Continua in Medicina” A l XXII Congresso della Snamid il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha definito il preaccordo per la nuova convenzione per la medicina generale un “frutto di una cultura passata” e ha precisato che l’associazionismo medico non deve essere obbligatorio. Tarda, inoltre, a essere presentato quell’accordo con i Mmg - pure rigorosamente volontario - che dovrebbe rendere operativi i primi modelli h. 24 che il ministero ha progettato insieme alle organizzazioni dei medici di famiglia. Se il sindacato Snami, per esempio, canta parziale vittoria, ci sono territori nei quali i precedenti orientamenti sono stati già presi molto sul serio e si sono tradotti in sistema. Parliamo, per esempio, di Reggio Emilia, dove la quasi totalità dei Mmg si è costituita in associazioni di “rete” o “di gruppo” per razionalizzare il lavoro e innalzare l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. In provincia di Reggio su 340 medici solo 38 non risultano a oggi iscritti ad alcuna associazione e una situazione analoga si registra nel distretto socio sanitario. Qui sono 139 i medici di famiglia, di cui 15 lavorano in medicina di gruppo, e 114 sono associati in 21 reti. Solo 10, quindi, (che a breve, dice la Ausl, diventeranno 7), esercitano ancora al di fuori dell’associazionismo. Le ricadute per i cittadini non sono di poco conto: gli orari di ricevimento sono passati dalle 6 ore standard a 7 (nel caso delle reti) fino a 12 (per i gruppi). Inoltre, al di fuori degli orari di ricevimento del proprio medico di fiducia, i pazienti possono rivolgersi a un altro della stessa associazione per urgenze ambulatoriali o ricette di farmaci. Allo stesso modo i medici di una associazione sono “intercambiabili” per le visite o l’assistenza domiciliare, in caso di cittadini con patologie acute o di pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano di prestazioni assistenziali particolari. Per informare di queste opportunità, l’azienda ha inviato circa 400 mila opuscoli ai residenti con nomi, indirizzi, recapiti e orari di ambulatorio del medico di famiglia e di quelli associati di ogni cittadino. L’obiettivo - secondo quanto ha chiarito alla stampa la direttrice della Asl Mariella Martini - è di avvicinare sempre di più il modello organizzativo della medicina generale a quello ospedaliero in cui si lavora in équipe. E anche, si spera, di sgravare l’ospedale di parte del carico di pazienti. La Regione ha fatto un deciso passo in avanti in questa direzione, anche sulla scorta delle precedenti indicazioni nazionali, incentivando la scelta per i Mmg: ogni medico percepisce un euro per ogni assistito che viene curato nelle ore in più, rispetto alle sei standard. Ma se il Governo farà marcia indietro, che cosa faranno i territori? L’impressione è che il federalismo sia una lezione già interiorizzata e che nessuno farà marcia indietro da percorsi già avanzati come se niente fosse. Lo spazio d’azione sindacale a livello decentrato, dunque, si riduce. L’arena nazionale saprà fare la differenza? M.D. Medicinae Doctor - Anno XVI numero 12 - 8 aprile 2009 5